La moneta e le istituzioni monetarie 2) Funzione monetaria … · in circolazione. Ovvero, per la...
Transcript of La moneta e le istituzioni monetarie 2) Funzione monetaria … · in circolazione. Ovvero, per la...
1-25
Oggi studieremo:
1) La moneta e le istituzioni monetarie
2) Funzione monetaria (Banca C.) e funzione creditizia (Sistema bancario)
3) La Base Monetaria
Maggiori dettagli nel Capitolo 4 del libro:
La moneta e le istituzioni monetarie
2-25
La moneta e le istituzioni monetarie
La moneta è la parte delle attività finanziarie con elevato grado di liquidità
Strumenti che fungono da “moneta” sono individuati dalle sue funzioni:
• Mezzo di scambio:
La moneta evita il problema della doppia coincidenza del baratto.
La moneta, pertanto, riduce i costi di transazione.
• Unità di conto:
La moneta favorisce la misura del valore di beni eterogenei (1 mela vale 2 pere).
La moneta facilita il calcolo economico (1 mela + 2 banane = ?)
• Portavalore nel tempo e nello spazio:
La moneta viene scelta tra i beni agevolmente “tesoreggiabili”:
In passato: metalli molto preziosi e nobili (in senso chimico), così da conservare
molto valore in poco spazio e non soggetti ad usura, così da conservare il valore
nel tempo.
3-25
Oggi: Strumenti di pagamento “effimeri” e non preziosi come banconote, assegni,
carte di credito, moneta elettronica.
Perché la moneta oggi non è necessariamente “preziosa/nobile”? Per elementi
oggettivi: la comodità di rappresentare valori rilevanti su un supporto materiale minimo,
cartaceo o informatico. Ma soprattutto
soggettivi: c’è fiducia che il loro valore sarà generalmente riconosciuto negli scambi futuri:
moneta fiduciaria.
Probabilmente come retaggio del passato, i biglietti di dollaro e sterlina riportano
indicazioni fiduciarie, l’euro no:
4-25
Legal tender = Strumento che deve essere accettato ex lege per pagare debiti, tasse,…
I mezzi monetari sono titoli di credito emessi da istituzioni pubbliche e private che godono
di fiducia:
noi accettiamo “pezzi di carta” (banconote, assegni) o “registrazioni contabili” (es. carta di
credito) poiché ci fidiamo del fatto che anche gli altri lo fanno e continueranno a farlo.
5-25
Le tre funzioni della moneta sono tra loro strettamente intrecciate:
➢ Non sarebbe utilizzata come mezzo di scambio se non fosse portavalori nel tempo e
nello spazio: uno strumento che si deprezza nel tempo e che non ha valore in ambiti
economici diversi non può essere utilizzato come moneta.
➢ Strumento scelto come unità di misura perché è mezzo di scambio; rari sono i casi in
cui si utilizza una unità di conto diversa dal mezzo monetario.
➢ Uno strumento non può garantire la funzione di portavalori se non è l’unità di conto,
perché il suo valore non dipenderebbe solo dalle variazioni del prezzo dei beni con i
quali si scambia, ma anche dalle fluttuazione del suo valore in termini dell’unità di
conto.
Il soddisfacimento delle sue tre funzioni spiega i motivi per detenere/domandare moneta:
6-25
1. Transazionale: necessità di disporre di mezzi di pagamento per la spesa.
2. Precauzionale: necessità, in situazioni incerte, di mantenere scorte monetarie per
fronteggiare spese impreviste o per sfruttare opportunità di acquisto.
3. Speculativo: conviene detenere ricchezza in forma monetaria non redditizia quando i
rendimenti delle attività redditizie sono al momento tali che è meglio essere “liquidi” e
attendere il momento favorevole per l’investimento della liquidità.
L’inflazione mina gravemente tutte le funzioni della moneta e può decretarne la fine,
cioè una domanda nulla (di più in altre lezioni).
7-25
Aggregati monetari
Ci sono diversi aggregati monetari distinguibili secondo
il grado di liquidità e, quindi, secondo la funzione di moneta che assolvono:
Sottoinsiemi: M1 ⊆ M2 ⊆ M3
Distinzione talvolta ambigua. È possibile che
- strumenti non a vista possono essere liquidati prontamente per essere utilizzati come
mezzo di pagamento;
- conti di deposito a vista possono essere detenuti per motivi precauzionali, o speculativi.
8-25
Chi offre moneta? Gli organismi creatori di moneta:
Banca centrale e Sistema bancario denominati
istituzioni finanziarie monetarie dall’Eurosistema (cfr. tabella strumenti-IISS).
Esse raccolgono fondi presso il settore privato cedendo in contropartita un titolo di debito
(di diversa forma contrattuale es. depositi) che attesta il loro impegno a rimborsarlo con
moneta legale (=circolante=biglietti+monete) su richiesta o con un breve preavviso.
• la Banca centrale emette moneta legale, o accetta depositi trasformabili in circolante
su richiesta;
• le banche raccolgono fondi nella forma di depositi e si impegnano a trasformarli in
moneta legale su richiesta del depositante (es. prelievo dal c/corrente).
Le banche “emettono”, offrono, moneta bancaria
9-25
Chi offre moneta svolge funzioni monetarie (BC) e funzioni creditizie (Banche)
Stati patrimoniali delle istituzioni finanziarie monetarie (semplificati):
Banca centrale (BC)
Attivo
(i) oro (le banconote sono pezzi di carta: fidarsi è bene, ma…)
(ii) titoli pubblici (anche esteri)
(iii) attività liquide sull’estero (riserve ufficiali in valuta estera)
Se la BC compra oro, titoli pubblici o valuta estera, allora nel sistema ▲ la moneta legale
in circolazione.
Ovvero, per ▲la moneta legale la BC compra quelle attività
Ovvero, la BC emette moneta per comprare quelle attività
Passivo
(a) moneta legale (solo banconote), assorbita da: Tesoro, famiglie, sistema bancario
(b) depositi del sistema bancario, risultanti dagli obblighi di riserva (ROB) e da eventuali
eccedenze di mezzi liquidi.
10-25
11-25
Sistema Bancario (semplificato)
Attivo:
(i) Crediti (=Prestiti)
(ii) Titoli pubblici
Passivo:
(a) Depositi (moneta bancaria)
(b) Obbligazioni
Nb il totale è la “raccolta complessiva”
Altre voci del bilancio bancario:
- Attività e passività con le Autorità monetarie centrali (es. riserve in moneta legale e
rifinanziamento da parte della Banca centrale).
- conti interbancari (prestiti a breve e brevissimo): sono attività per una banca e passività
per un’altra; a livello del sistema bancario hanno saldo nullo (nella figura seguente:
±59532)
12-25
13-25
Connessioni contabili fra funzione monetaria (BC) e funzione creditizia (banche)
Come detto, la moneta è nel passivo di chi la offre: le istituzioni monetarie e finanziarie.
La contropartita della moneta è l’attivo = il credito offerto dalle istituzioni monetarie e
finanziarie:
M ≡ Quantità di moneta = moneta legale detenuta dal settore privato + moneta bancaria detenuta dal settore privato
Dove
moneta legale detenuta dal settore privato trova contropartita nel
credito concesso dalla BC, ossia, titoli di stato e riserve valutarie,
al netto della moneta legale detenuta dal sistema bancario
moneta bancaria detenuta dal settore privato trova contropartita nei
prestiti concessi a famiglie, imprese e AAPP +
saldo netto tra crediti all’estero e raccolta dall’estero +
riserve bancarie.
La commistione si vede anche nella definizione meno liquida di moneta:
14-25
M3 (moneta legale + moneta bancaria detenuta dal settore privato) è un indicatore della
funzione monetaria, ma riflette anche
la funzione creditizia poiché ha come contropartite contabili prestiti e impieghi in titoli,
pubblici e privati, a favore dei settori non finanziari dell’economia.
In breve:
l’ammontare di moneta presente nel sistema è legata all’ammontare del credito.
15-25
Connessioni matematiche e grafiche fra funzione monetaria e creditizia
Il sistema bancario necessita di mezzi liquidi (emessi dalla BC), i.e., di riserve:
a) rispetto dell’obbligo di riserva obbligatoria (ROB): per ogni euro raccolto presso la
loro clientela, le banche devono tenere una frazione ( > 1) di moneta legale in
un conto vincolato presso la BC.
b) necessità quotidiane di tesoreria ovvero riserve libere (RL) per soddisfare le richieste
di prelievo: la fiducia è tutto. Comunque senza eccedere: le banche guadagnano
prestando i soldi raccolti, non tenendoli come riserva.
Definiamo:
H: moneta legale e attività equivalenti emesse dalla BC (=> passivo BC)
HP: quota di H detenuta dal settore Privato non finanziario (specie famiglie e imprese)
HB: quota di H detenuta da Banche = ROB + RL
: coefficiente di riserva (per ROB e RL) ritenuto ottimale dal sistema bancario
D: depositi del settore privato presso le banche (=> passivo Banche) = moneta bancaria
Memo: M ≡ q. di moneta legale + moneta bancaria detenuta dal settore Privato non finanz.
16-25
Date le definizioni, possiamo scrivere:
M = HP + D Quantità di moneta (i)
H = HP + HB Distribuzione di H (ii)
HB = *D Riserve bancarie (iii)
Sostituiamo la (iii) nella (ii):
H = HP + *D => D = (H − P)
Sostituiamo l’ultima espressione nella (i):
( )*
*1
**
PP
P
HHHHHM
−−=
−+=
Dunque, c’è una relazione positiva tra M e H. E tra M vs HP, HB ?
Esplicitiamo l’equazione (iii) per D => sostituiamola nella (i):
HB = *D => D = HB /* =>
M = HP + HB /*
Studiamo il grafico di questa retta nello spazio (HP & HB ; M)
17-25
Ascisse: la distanza tra le due rette verticali tratteggiate HP0 e HB0 indica la quantità di base
monetaria “prodotta” dalla BC (H0).
Un aumento di H allarga la distanza tra le due rette.
A parità di H, invece, una diversa distribuzione tra settore privato (HP) e sistema bancario
(HB) sposta parallelamente le due rette verticali: a sx se aumenta HP, a dx se aumenta HB. È
un gioco a somma zero tra P e B poiché H = HP + HB.
Ordinate: indicano la quantità di moneta, M.
Le ordinate di HP (ascisse verso sx) sono ottenute via retta a 45°.
18-25
Scenario base 0: M = HP0 +HB Essa stabilisce il valore di M, pari a M0, che si ottiene
quando la base monetaria del pubblico (HP = circolante) è pari a HP0 e la frazione ottimale
dei depositi tenuta a riserva dal sistema bancario (HB) è pari a . Memo: D=moneta
bancaria=HB NB dato che per dato H tra HP e HB c’è gioco a somma zero => M è
determinata in modo indipendente solo da due delle sue 3 variabili (HP, HB ).
19-25
Scenario 1: ▲:
0 (a parità di H, HP, HB) => ▼M. Graficamente: ▲ riduce la
pendenza di M che è 1/1 (a parità di termine noto). In figura si vede che M1 < M0.
Algebricamente: se ▲ a parità di HB =>▼D=(HB/1)=moneta bancaria.
Economicamente: la logica di ▲ = ▼D è spiegata a pag. 23.
20-25
Scenario 2: Riparto da 0 e ▲HP2 => HP2 > HP0. Con H0 costante, il gioco a somma zero tra
HP e HB impone HB2 < HB0. Con H0 costante, le due curve vanno verso sx, ma la loro distanza
è immutata. Invece, M cala: HP è termine noto => ▲HP => la retta M si sposta verso l’alto
e incontra la retta HB2 nel punto M2< M0 Perché? L’aumento di HP2 è più che compensato
dal calo di HB2 poiché le variazioni di HB sono amplificate dal coefficiente . Invece,
HP e M variano 1 a 1. Cfr. pag. 23: solo le banche creano M, non P. La retta M si sposta
parallelamente poiché in questo scenario il coefficiente angolare, , rimane costante.
21-25
Scenario 3: Ripristino delle condizioni monetarie. Per ripristinare M0 partendo dallo
scenario 2 (M2, HP2, ), la BC dovrà ▲la base monetaria al livello H3 = HP2 + HB3, i.e.
dovrà fornire liquidità alle banche in modo che M0=HP2+HB3 (nel grafico essa
corrisponde alla linea M =HP2+HB)
22-25
Fino a che punto la BC controlla M tramite H?
Bilancio BC: insieme dei canali di creazione e assorbimento di H
Canali di creazione (già visti):
• canale del Tesoro: accumulo di titoli pubblici da BC tramite ODMA = operazioni di mercato
aperto (compravendite di titoli sul mercato, spesso operazioni temporanee in pronti contro
termine): quando acquista (vende) titoli cede in contropartita moneta legale che aumenta
(riduce) H in circolazione;
• accumulo di riserve ufficiali in valuta; gli acquisti di valuta da parte della Banca centrale
sono regolati cedendo in contropartita moneta legale, con conseguente aumento della base
monetaria.
Canali di assorbimento (▼M):
• Depositi del Tesoro presso BC: se il Tesoro incassa più di quanto paga, la moneta legale che
affluisce sul suo conto di deposito fa defluire H dal mercato verso la BC.
• HP: un suo aumento riduce la disponibilità di liquidità del sistema bancario (soldi a casa
piuttosto che depositati in banca).
Alcuni canali sono poco controllabili dalla BC (fattori autonomi di creazione di H):
la dinamica di HP (=Md del settore privato), del conto del Tesoro e della bilancia dei pagamenti
Alcuni canali sono controllabili dalla BC. Es. ODMA, credito netto concesso alle banche
23-25
Come fa la moneta legale (H) a stimolare l’offerta di moneta bancaria (D)?
✓ Nuova base monetaria immessa da BC a favore delle banche (▲H) =>
✓ maggiori riserve bancarie (▲HB) =>
✓ le banche usano la nuova liquidità per ▲prestiti al settore P (ma ne trattengono una quota k*) =>
✓ la liquidità si trasferisce al settore privato (▲HP) =>
✓ molta di questa liquidità rifluisce nei depositi (i mutuatari hanno c/corrente in banca: ▲D) =>
✓ le banche incrementano ulteriormente i loro impieghi (prestiti) =>
✓ la liquidità si ri-trasferisce al settore privato (▲HP) =>
✓ molta di questa liquidità rifluisce nei depositi (▲D) =>
✓ …
Morale: ▲H => aumenta la quantità di moneta bancaria tramite il settore bancario.
Chiaramente, tanto maggiore è k* tanto minore è la creazione di moneta bancaria (scenario 1)
24-25
La moneta legale è essenziale per il sistema
Se le banche hanno necessità di ▲la loro liquidità per ▲le loro riserve ROB e RL esse
potrebbero evitare di farlo usando la moneta legale in vari modi:
possono vendere titoli
non rinnovare prestiti in scadenza
ma tutto ciò ha dei costi.
Le banche potrebbero allora voler ▲ la loro liquidità via mercato interbancario:
si prende a prestito (per periodi brevi o brevissimi) la liquidità eccedente di altre banche.
Il mercato interbancario favorisce una migliore distribuzione della liquidità esistente tra
gli operatori del mercato monetario.
Però, trattasi di attività a saldo zero: il volume della liquidità complessiva non si modifica.
In condizioni generalizzate di scarsa liquidità, per aumentare le riserve è fondamentale
l’attività della Banca centrale. La moneta legale è cruciale.
25-25
Mercati finanziari e comportamenti
Per capire i mercati monetari e finanziari bisogna capire come i soggetti formulano le loro
scelte e le loro aspettative. (da cui l’economia monetaria)
Qualunque teoria volta a fornire una interpretazione del processo finanziario deve rispettare
due vincoli:
i) per ogni operatore, le attività (reali e finanziarie) devono corrispondere alle sue passività
(reali e finanziarie);
ii) per ogni strumento finanziario, l’ammontare emesso da un soggetto deve corrispondere
all’ammontare detenuto da uno o più altri soggetti.
Per studiare il processo finanziario e monetario come incontro tra domande e offerte di
strumenti finanziari, la (i) e la (ii) possono essere reinterpretate come il risultato di:
a) comportamenti che devono rispettare il “vincolo di bilancio”
b) processi che portano a coerenza le decisioni di chi emette titoli e di chi li sottoscrive: il
“mercato” di ogni titolo deve essere in “equilibrio”
Nelle prossime lezioni, dunque, ci sposteremo dai mercati ai comportamenti