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Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione COMUNE DI PIANORO Assessorato Istruzione e Servizi Educativi, Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti Umani; Assessorato Ambiente;Politiche Giovanili. L L a a m m i i a a s s c c u u o o l l a a n n e e l l m m i i o o p p a a e e s s e e Progetti territoriali anno scolastico 2014/2015 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO

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Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione

COMUNE DI PIANORO

Assessorato Istruzione e Servizi Educativi, Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti

Umani; Assessorato Ambiente;Politiche Giovanili.

LLaa mmiiaa ssccuuoollaa nneell mmiioo ppaaeessee Progetti territoriali

anno scolastico 2014/2015

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO

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PIANO OFFERTA TERRITORIALE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO

AMBIENTE E TERRITORIO ………………………………………………………………...Pag. 5 - Museo Arti e Mestieri di Pianoro: Medicina popolare (classi I) - Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (tutte le classi – 1 progetto per classe)

PACE E DIRITTI UMANI …………………………………………………………………...Pag. 33

- “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” a cura di Cospe (classi II)

- “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari” a cura di Associazione Diversamente (classi II) - Partecipare alla vita democratica a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro (classi II) - Settimana della Legalità: “Testimonianza” (classi III) - Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (tutte le classi) – prenotare entro 16 gennaio - Camminando a Monte Sole (classi III) – PRENOTARE ENTRO FINE NOVEMBRE - Giornata della Memoria – Proiezione del film “L’uomo che verrà”, a cura del Museo di Arti e Mestieri (classi III)

- Cibo e agricoltura, dal LOCALE al GLOBALE: “document-iamoci!” a cura di GVC (classi III)

ORIENTAMENTO …………………………………………………………………………...Pag. 63 - Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III) - Incontri con i genitori (classi II e III) - Strumenti per gli insegnati (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito quaderno)

BIBLIOTECHE ……………………………………………………………………………….Pag. 69

- “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE (tutte le classi) o La prima visita (una volta per classe nei tre anni) o Le visite tematiche o Il prestito o I servizi multimediali o Le bibliografie

- INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA o “Il futuro è per tutti.” Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno. (una classe III) o “Ero un lupo anch’io.” Progetto sperimentale sul bullismo. (contattare la biblioteca entro il 20/09/2014) (una classe III tra Pianoro e Rastignano)

o La storia in pellicola (rassegna cinematografica) (tutte le classi)

SALUTE E PREVENZIONE ………………………………………………………………...Pag. 79 - Istituto Ramazzini : Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)

- Avis: UN GESTO DI LIBERTA’ a cura di Avis Pianoro (classi II e III) - Spazio giovani a cura di Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro (classi III)

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PATCHWORK & KISMET (tutte le classi) …………………………………………………....Pag. 91 - Attraverso la rete (Classi I) CINEMA E TEATRO ……………………………………………………………………...Pag. 111

- Laboratorio di teatro a cura di Associazione Ca’ Rossa (tutte le classi) - Spettacolo teatrale “Operativi” a cura delle Associazioni I fratelli Caproni ed Eccentrici Dadarò (tutte le classi)

- Rassegne cinematografiche (tutte le classi) o “Cinema ragazzi” a cura dell’Ufficio Politiche Giovanili o “La storia in pellicola” a cura delle Biblioteche di Pianoro e Rastignano

ALTRE PROPOSTE …………………………………………………………………………Pag. 141 - Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)

- Museo di Arti e Mestieri (tutte le classi) - Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie” (tutte le classi) - Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Associazione Ca’ Rossa (tutte le classi)

- Europa: percorso “Diritti si nasce” ( classi II ) - Concorso “I giovani e la costituzione italiana” promosso da Anpi Pianoro (classi III) - Gita scolastica presso Cascina Caccia (una classe III per polo scolastico) - Progetto “Da Sudditi a Cittadini” a cura di ANPI e Associazione Piantiamolamemoria (classi III)

TRASPORTI garantiti dal Comune di Pianoro per le proposte inserite nel POT ……………...Pag. 163 Scheda di ADESIONE ai progetti POT ………………………………………………………Pag. 169 CONTATTI: Ufficio Politiche Giovanili Tel: 051-652.91.08 – 75 E-mail: [email protected], [email protected]

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AMBIENTE E TERRITORIO

� MUSEO DI ARTI E MESTIERI: MEDICINA POPOLARE (CLASSI I) � PARCO DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA (TUTTE LE CLASSI) Il Comune mette a disposizione un’uscita gratuita per classe. In alcuni progetti del Parco dei Gessi (che superano i 105,00 euro di costo) è prevista una quota a carico della classe. Al pagamento provvederà direttamente l’Istituto Comprensivo al termine dell’anno scolastico in un’ unica soluzione. Per motivi tecnici legati ai trasporti, in accordo con il Parco, gli accessi ai luoghi per le visite, sono concordati sul territorio del Comune di Pianoro.

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MUSEO DI ARTI E MESTIERI “Pietro Lazzarini” Via del Gualando, 2 - Pianoro (Bo)

MEDICINA POPOLARE

AMBITO TERRITORIALE Valli Savena Setta Idice (collina). AMBITO TEMATICO

� Dimensione magica del mondo contadino � Ambiente e Risorse del territorio

MUSEO E SITI COINVOLTI L’attività si svolgerà:

� al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro. � in classe

DESCRIZIONE Il progetto/laboratorio si propone di far conoscere alcuni elementi della civiltà contadina, con particolare riferimento all’utilizzo delle piante officinali e alle pratiche magiche che spesso vi si accompagnavano (aspetto storico); di conoscere le caratteristiche di alcune piante officinali e aromatiche a crescita spontanea nel territorio (aspetto scientifico); di mettere in contatto la tradizione del passato con le moderne tecniche ecosostenibili.

Azioni e tempistica di realizzazione del laboratorio – Diagramma di Gantt

Anno 2014 Anno 2015

Attività Set

tem

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Ott

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N

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Dic

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FASE A FORMAZIONE IN CLASSE X X X X X X Introduzione storica sulla vita dei contadini nella Valle del Savena 1 incontro con esperto di storia locale in classe* X “Il giardino dei semplici” simbolismo e proprietà delle piante officinali. 1 incontro con naturopata in classe ** X Raccolta e coltivazione delle piante officinali nei secoli 1 incontro con agronomo in classe** X

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Utilizzo delle piante officinali nella Valle del Savena e loro impiego in rituali magici; visita all’erbario e ai cartelloni delle piante aromatiche e officinali; proiezione del video “I sendà”. 1 incontro con esperto di storia locale, al museo* X

FASE B ATTIVITÀ DI RICERCA E USCITE DIDATTICHE “ OPZIONALI ” Ricerca sull’uso delle piante medicinali nei secoli Lezioni a cura dell’insegnante di classe. X X Visita all’Orto Botanico (Bologna) 1 uscita di 4 ore a cura dell’insegnante di classe. X FASE C VISITA ALL ’ ORTO PRESSO IL MUSEO 1 uscita di 1,30 ore per osservare piante medicinali e aromatiche e compiere piccoli interventi di manutenzione all’orto*** con agronomo. X 1 uscita di 1,00 partecipazione al “Laboratorio del gusto”*** con naturopata. X

Note:

* 1 incontro di 2 ore

** 1 incontro di 1,30 ore

*** Laboratorio del gusto: attività di sperimentazione, mediante l’uso dei sensi, e in particolare del gusto, delle proprietà organolettiche di erbe officinali e aromatiche.

La Visita all’orto e il Laboratorio del gusto è consigliabile si tengano nella stessa mattina.

DESTINATARI

� Alunni scuola primaria: classi quarte e quinte. � Alunni scuola secondaria di primo grado: classi prime e seconde.

DURATA DELL’ATTIVITÀ

� Il laboratorio si sviluppa in cinque incontri. � I quattro incontri in classe con gli esperti si possono svolgere uno/due alla settimana,

preferibilmente nei mesi invernali; quelli di area scientifica, in un periodo abbastanza ravvicinato alla lezione pratica di maggio.

� Le attività indicate nella Fase B sono a discrezione dell’insegnante di classe, nel diagramma il tempo di realizzazione è puramente indicativo. Informazioni: l’ingresso all’Orto Botanico è gratuito, ma occorre il trasporto con il pulmino.

� Le due visite presso il museo, indicate nella Fase C, si debbono svolgere a maggio, periodo della fioritura, preferibilmente nella stessa mattinata per ogni classe.

NOTA Il laboratorio tende ad approfondire e sviluppare le competenze storiche e scientifiche, per ricostruire un quadro di civiltà. L’insegnante dovrà prenotare un piano di interventi, modulato sullo sviluppo del laboratorio, l’orario del museo e la disponibilità degli esperti. ORARIO Museo: Martedì – Mercoledì – Giovedì ( ore 9,00 – 13,00)

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La naturopata è disponibile, negli interventi in classe, in qualsiasi giorno della settimana, se programmato in anticipo, anche in orario pomeridiano. L’ agronomo è disponibile, negli interventi in classe, in qualsiasi giorno della settimana, se programmato in anticipo. PRENOTAZIONE Cell. 338 7738701 Prenotazioni Il progetto si sviluppa in 5 incontri, alcuni a scuola altri museo, e vede coinvolti 3 operatori del museo (l’esperto di storia locale, l’agronomo e la naturopata) e 2 insegnanti della classe (ins. di lettere e di scienze). Per ragioni organizzative, è quindi opportuno che gli insegnanti di classe si raccordino tra loro e predispongano il piano di interventi sulla classe e che facciano la prenotazione globale entro il mese di ottobre al numero 338/ 7738701, a cui risponde l’incaricata dei contatti con le scuole Paola Bacchelli, che ha il prospetto generale delle prenotazioni. Si raccomanda agli insegnanti di lasciare il recapito telefonico e la mail per facilitare le comunicazioni.

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Pagine Verdi 2014/2015

ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 - 40043 Marzabotto

PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA

PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA, Via Jussi 171, 40068, San Lazzaro di Savena (Bo) Tel. 051 6254821 – Fax 051 6254521 – [email protected]

Proposte di Educazione Ambientale ed alla

Sostenibilità per le Scuola Secondaria di Primo Grado Comune di Pianoro

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LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2014/15

Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed

educazione ambientale e alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro.

Tocchiamo otto concetti esperienze chiave per la scuola secondaria di secondo

grado. Ci sta a cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte

per il futuro. Vi chiederemo di suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi

progettuali per voi interessanti, per far crescere ancora la nostra

collaborazione.

GESSI E

CARSISMO

ANIMALI, PIANTE,

ECOSISTEMI

CALANCHI E GEOLOGIA

fattorie didattiche

CONCETTI ED ESPERIENZE CHIAVE

ACQUE

IL TEMPO E L’UOMO

ESPLORAZIONE E MOVIMENTO

IMPRONTA ECOLOGICA

CHE COSA OFFRONO

Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi

ambientali, principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche

dell’Area Protetta (i gessi, i calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche

agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica, energia, …. I progetti si

svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono

differenziati a seconda dell’età. Gli insegnanti che vogliono realizzare assieme

al Parco un proprio progetto originale troveranno nella sezione “FuoriClasse”

alcune proposte personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i

Moduli scelti. Ancora c’è un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito

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del Parco sono inoltre disponibili i depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata

al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”.

Come prenotare

La scheda di adesione dei progetti educazione ambientale è disponibile in

formato cartaceo a pagina 24 oppure sul sito del Parco

(www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi): va inviata all’indirizzo mail

[email protected] oppure via fax (051/6254521) entro e

non oltre il 12 Novembre 2014.

Quanto costano

Per ogni proposta viene specificato il costo; sarà possibile usufruire dello

sconto di 10 euro per moduli che costano fino a 105 euro e di 20 euro per

moduli che costano più di 105 euro, nel caso l’attività venisse svolta tutta

entro marzo 2015. Sconto di ulteriore 5 euro per classi abbinate, le

insegnanti dovranno programmare congiuntamente lo stesso modulo e

svolgere le attività nella stessa giornata.

Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione

Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento

delle risorse economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un

proprio Operatore di contattare l’insegnante di riferimento, col quale verrà

fissato al più presto possibile un incontro di programmazione, per discutere e

definire in dettaglio il percorso didattico, fissando le date delle attività.

Come organizzarsi

Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un

abbigliamento adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per

precauzione tutti i bambini dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed

un cambio completo di vestiario (scarpe, calzini, pantaloni lunghi e felpa). In

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caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di verificare la disponibilità

con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che alcuni

itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di

scegliere il mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi:

scegliere come muoversi è educazione ambientale.

Mostra concorso “Il Parco secondo voi”

Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle

attività realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale

mostra/concorso organizzata per le scuole ed i genitori alla fine dell’anno

scolastico. Richiedete la scheda di adesione oppure scaricatela direttamente dal

sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina

dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far

conoscere i lavori dei ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti

selezionate.

Le guide del Parco

La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano

da anni con l’Area Protetta.

INFO E CONTATTI

Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi

171 – 40068 Farneto, San Lazzaro di Savena (BO) – tel. 051 6254821, fax 051

6254521 - [email protected] -

www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi

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PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’ 2014/2015

progetti fuori-classe LA VOSTRA IDEA FINO A 110 EURO

ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI

LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO 140 EURO I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA 140 EURO C’E’ UN FUNGO PER OGNI STAGIONE 105 EURO

acque I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA 140 EURO ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI 140 EURO

l’impronta ecologica CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ? 90 EURO MA QUALE SOSTENIBILITA’ ? 130 EURO L’ORTO A SCUOLA 140 EURO ENERGIZZABILE 105 EURO

calanchi e geologia I CALANCHI MINERALI E ROCCE 105 EURO

gessi e carsismo I GESSI DEL PARCO 105 EURO LE GROTTE DEL PARCO 165 EURO

esplorazione e movimento ORIENTEERING 90 EURO

il tempo e l’uomo LA SELENITE NELLA STORIA 140 EURO

SCHEDA DI ADESIONE

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LUOGHI PER LE USCITE

progetti fuori-classe PIANORO RASTIGNANO LA VOSTRA IDEA DA DECIDERE IN RELAZIONE

ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO

DA DECIDERE IN RELAZIONE ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO

ANIMALI, PIANTE,

ECOSISTEMI PIANORO RASTIGNANO

LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA - GAIBOLA

SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA

I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA

SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA - GAIBOLA

SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA

C’È UN FUNGO IN OGNI STAGIONE

SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA - GAIBOLA

SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA

acque PIANORO RASTIGNANO I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA TORRENTE SAVENA TORRENTE SAVENA ECOSISTEMI ACQUATICI TORRENTE SAVENA TORRENTE SAVENA

l’impronta ecologica PIANORO RASTIGNANO CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ? STAZIONE ECOLOGICA

(PIAN DI MACINA) STAZIONE ECOLOGICA (PIAN DI MACINA)

MA QUALE SOSTENIBILITA’ ? SCUOLA SCUOLA L’ORTO A SCUOLA SCUOLA SCUOLA ENERGIZZABILE SCUOLA SCUOLA

calanchi e geologia PIANORO RASTIGNANO I CALANCHI: MINERALI E ROCCE

CALANCHI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO E DINTORNI (MONTE CALVO)

CALANCHI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO E DINTORNI (MONTE CALVO)

gessi e carsismo PIANORO RASTIGNANO

I GESSI DEL PARCO DOLINA DELLA SPIPOLA O DI GAIBOLA DOLINA DELLA SPIPOLA LE GROTTE DEL PARCO GROTTA DELLA SPIPOLA O FARNETO GROTTA DELLA SPIPOLA

esplorazione e movimento PIANORO RASTIGNANO ORIENTEERING SCUOLA SCUOLA O PALEOTTO

il tempo e l’uomo PIANORO RASTIGNANO LA SELENITE NELLA STORIA BOLOGNA CON BUS DI LINEA E

DOLINA DELLA SPIPOLA BOLOGNA CON BUS DI LINEA E DOLINA DELLA SPIPOLA

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LA VOSTRA IDEA

TIPOLOGIA Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Progetti fuori-classe

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Questa proposta

nasce per venire incontro all’esigenza degli Insegnanti che

desiderano realizzare propri percorsi originali in cui serve il

supporto di un Esperto o di un Operatore, ma che esulano dalle

proposte dei Moduli educativi del Parco o che vanno nella

direzione di più specifici approfondimenti. Giardino delle piante

aromatiche, alberi e stagioni, catene alimentari, animali della

notte, biodiversità domestica, rifiuti ed energia, mobilità e

sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Ogni proposta verrà

valutata in base a criteri di coerenza e di compatibilità

economica e ambientale.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, fino a 4 ore di attività in classe o sul territorio

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI Fino a un massimo di 110 euro

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LA BIODIVERSITA’ NEL PARCO

TIPOLOGIA Progetto didattico.

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ecosistemi

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

La Biodiversità è patrimonio di tutti, insostituibile e necessaria

alla qualità della vita e alla sopravvivenza dell’uomo. Durante

l’escursione i ragazzi scopriranno la ricchezza della vita nelle sue

varie forme, osservando gli habitat e gli adattamenti evolutivi

che si esprimono nella diversità biologica. Misureremo la

Biodiversità attraverso un censimento delle specie animali e

vegetali presenti in un’area naturale ed in un’area urbana,

mettendo a confronto gli indici ottenuti. Ricaveremo indicazioni

sui nostri ambienti di vita, sul funzionamento degli ecosistemi e

sulle strategie per fermare la perdita della Biodiversità.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.

L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

NOTE Possibilità di effettuare attività aggiuntive e di utilizzare i mezzi pubblici

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I LICHENI E LA QUALITA’ DELL’ARIA

TIPOLOGIA

Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi

DESTINATARI

Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

I bioindicatori rappresentano un importante strumento a

disposizione del Naturalista. I ragazzi diventeranno ricercatori in

grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente. I

bioindicatori come apprendimento del metodo sperimentale,

dall’osservazione alla formulazione delle ipotesi, per favorire nei

ragazzi la competenza di analisi sullo stato di salute

dell’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Confrontare gli

ambienti vicini alla scuola con altri che si trovano nel Parco e

misurarne la “qualità” può aiutarci a capire tante cose... i licheni

ci consentono di valutare attraverso il cosiddetto “Indice di

Purezza Atmosferica” la qualità dell’aria che respiriamo.

Attraverso incontri in classe e uscite di campionamento saremo

in grado di elaborare un documento sulla qualità dell’aria nei

luoghi scelti per il monitoraggio.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

NOTE Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici

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C’E’ UN FUNGO PER OGNI STAGIONE

TIPOLOGIA

Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi

DESTINATARI

Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Che cosa sono, come sono fatti, di che cosa si nutrono... a

quante di queste domande sappiamo davvero rispondere? I

funghi sono organismi semplici, che si possono osservare in

diversi ambienti e nella diverse stagioni, ma conoscerli e

riconoscerli è un lavoro da specialisti.

E’ consigliata l’uscita in autunno prima dell’incontro in classe.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio.

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro

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I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA

TIPOLOGIA

Progetto didattico.

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Acque

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

La libellula è un bioindicatore. Insieme ad altri

macroinvertebrati, e attraverso particolari metodiche (ad

esempio I.B.E.) che prevedono la loro raccolta e classificazione,

consentono di valutare la qualità degli ambienti fluviali. Dopo

aver appreso e simulato in classe la metodica ed averla

sperimentata durante l'uscita sul corso d'acqua prescelto, i

ragazzi potranno elaborare un documento sullo stato di salute

dell’ambiente scelto. Il Parco metterà a disposizione

l’attrezzatura necessaria.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora di programmazione, 7 ore in classe e/o sul territorio.

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

NOTE Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici

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ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI

TIPOLOGIA

Modulo didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Acque

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Osservazione con i binocoli e ricerca su campo. Verranno

illustrati i diversi ecosistemi acquatici distinguendo le due grandi

categorie: lotico e lentico. Con l’aiuto delle cartine si ricercano le

diverse tipologie nel territorio del Parco, dalla grande zona umida

di Ca’ de Mandorli, alle piccole pozze fino ai torrenti. Dal

concetto di Biotopo si passa al concetto di Biocenosi:

osserveremo insetti, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che

sono legati all’acqua, in maniera più o meno stretta, cercando di

capire le diverse relazioni. Rifletteremo sulle fragilità di questi

ecosistemi, sempre più minacciati dalla diminuzione delle risorse

idriche e dai cambiamenti climatici che si stanno verificando

negli ultimi anni.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio. L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

NOTE Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici

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CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?

TIPOLOGIA

Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Seguiamo il percorso dei diversi materiali che compongono i

nostri rifiuti, dai cassonetti ai luoghi di raccolta, smaltimento,

trasformazione e recupero. Tutte le caffettiere italiane sono in

alluminio riciclato, lo sapevi ? Ma quante plastiche ci sono ? Non

si ricicla tutto allo stesso modo! Problematiche sul recupero dei

materiali e proposte per ridurre i rifiuti.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e/o alla Stazione Ecologica

COSTI

90 euro, per classi abbinate 85 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro

NOTE Possibilità di realizzare attività aggiuntive

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MA QUALE SOSTENIBILITA?

TIPOLOGIA Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di

vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle

proposte che guardino al futuro con speranza. Una riflessione

curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze dei nostri

consumi, sia a livello individuale che a livello collettivo.Useremo

lo strumento dell’Impronta ecologica, che calcola quanta

superficie di terra usiamo con il nostro personale stile di vita.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o sul territorio

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

130 euro, per classi abbinate 125 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

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L’ORTO A SCUOLA

TIPOLOGIA Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un

nonno o di un genitore? L’orto biologico è la vostra opportunità

per conoscere la botanica, creare con le mani un’ agricoltura

sinergica, fare i giovani contadini sperimentando cosa significa

questo per l’alimentazione e la salute, cosa comporta per

l’economia dei cibi (prodotti a chilometri zero, mercati contadini)

e per la sostenibilità (trasporti, chimica in agricoltura). Il

giardino scolastico è l’aula didattica a cielo aperto dove si

intrecciano tante differenti educazioni e dove i ragazzi imparano

la cura e il rispetto per la natura con gesti semplici ogni giorno di

scuola

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o in Fattoria Didattica

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI 140 euro, per classi abbinate 135 euro

NOTE

La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore.

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ENERGIZZABILE

TIPOLOGIA

Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non

rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Se

andiamo al supermercato troviamo le fragole tutto l’anno, ma da

dove arrivano? Faremo un’analisi energetica di questo processo,

analizzando quanto tempo si è speso, mezzi di trasporto,

carburanti e risorse. Cos’è e quanto fa risparmiare lo scooter

elettrico, il ricarica cellulare fotovoltaico, l’interruttore elimina

stand by di radio computer e stereo, e tante tecnologie

disponibili anche per i ragazzi e a portata di mano e portafoglio.

Possibilità di visita ad uno spazio pubblico che funziona con

energie rinnovabili (nel Parco o in città) e risparmio energetico.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

90 euro, per classi abbinate 85 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro

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I CALANCHI: MINERALI E ROCCE

TIPOLOGIA

Modulo didattico

AREA

Educazione Ambientale Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Le rocce dei calanchi, le più antiche formazioni geologiche del

Parco, risalgono a 180 milioni di anni fa, arrivano dal lontano

bacino ligure - piemontese. Sono colline d’argilla in continua

evoluzione che nascondono minerali come pirite, gesso e barite.

La Ginestra odorosa, la Sulla e l’Astro Spillo d’oro, sono le piante

pioniere caratteristiche di quest’ambiente. Tra gli animali: i

rapaci diurni e notturni, i cinghiali, i caprioli e i coloratissimi

gruccioni che annunciano l’arrivo dell’estate. Non ci si può infine

scordare di rettili e anfibi che colonizzano le pozze alla base di

queste montagne di argilla.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro

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I GESSI DEL PARCO

TIPOLOGIA

Progetto didattico.

AREA

Educazione Ambientale

DESTINATARI

Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo

TEMI TRATTATI

Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine

marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di

questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi

e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle

di scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte.

Queste forme carsiche creano condizioni microclimatiche

particolari che permettono la presenza di una grande diversità

biologica. L’uscita nel Parco sarà l’occasione per osservare

direttamente sia i fenomeni carsici, sia la tipica flora e fauna.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro

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LE GROTTE DEL PARCO

TIPOLOGIA

Progetto didattico.

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto... ma

non dimenticate la "prestigiosa" Grotta della Spipola. Principale

emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni

carsici caratteristici di un’area unica nel panorama regionale, con

oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto estese. Origine e

caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti

degli animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le

fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello

vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici

sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso l’esperienza della

visita speleologica.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o al Parco

L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

165 euro, per classi abbinate 160 euro

Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

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ORIENTEERING

TIPOLOGIA Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla

lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione

all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno

seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e

della carta topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole,

utile per conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico

territorio, nel Parco ma anche in città. Tecnica affine

all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla mobilità

urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile che gli

alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come si

misura.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA

1 ora per programmare, 7 ore attività in classe o in altre località vicine da concordare

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

190 euro, per classi abbinate 185 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

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LA SELENITE NELLA STORIA

TIPOLOGIA Progetto didattico

AREA

Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Il tempo e l’uomo

DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado

TEMI TRATTATI

Viaggio tra ambiente e cultura, tra storia e natura, alla scoperta

delle origini del gesso e del suo impiego nella città di Bologna,

dove la Selenite è stata protagonista sin dall’antichità.

Camminando per le strade del centro cittadino, tra le torri

medioevali, i capitelli di antiche chiese, le vecchie mura,

scopriremo il legame tra l’uomo e il territorio, il rapporto tra

Bologna ed i suoi gessi, la loro conservazione nei monumenti

cittadini e altro ancora… All'uscita in città seguirà un’escursione

al Parco per vedere la selenite in natura ed i luoghi da cui è stata

estratta.

ESPERTI Operatori del Parco

DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio

PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015

SEDE Scuola e Parco

COSTI

140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro

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ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 Marzabotto - BO

PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA

scheda di adesione

Con l’invio questa scheda si formalizza l’impegno per l’Insegnante a realizzare il modulo scelto. I moduli richiesti verranno attivati nei limiti delle risorse economiche a disposizione per l’anno scolastico, secondo l’ordine d’arrivo. Da inviare al Parco tramite e-mail a [email protected] o per fax: 051/6254521

entro il 15 ottobre 2014

Gli insegnanti verranno in seguito contattati dagli Operatori del Parco Scuola Secondaria di Primo Grado del Comune di Pianoro LA CLASSE …………... DELLA SCUOLA…………………………… N° ALUNNI …….………

VIA……… ………………...…..………………..N°……….

TEL. SCUOLA …………..………..…………FAX…...………………………..………….…………

MAIL INSEGNANTE………………………………………………………………………………..

L’INSEGNANTE\I DELLA CLASSE (SCRIVERE IN STAMPATELLO):___________________

altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..…

chiede di aderire alla proposta dal TITOLO (max 2 moduli per classe): ………………………………………………………………………………………………………. COSTO EURO……………..

SCRIVERE IN STAMPATELLO IL NOME DEL MODULO SCELTO

NB: è necessario inviare un modulo per ogni classe aderente compilato correttamente.

DA SVOLGERE NEL �PRIMO QUADRIMESTRE (SCONTO INFO PAG.3) �SECONDO QUADRIMESTRE

CHIEDE INOLTRE DI ATTIVARE n°……… ATTIVITÀ DI 2 ORE AGGIUNTIVE PER IL MODULO/I EDUCATIVO/I ……………………………………………………………….. al costo complessivo di …………….…. euro

La fattura per i pagamento della visita andrà intestata a:……………………………………………….………c. fiscale…….….….……………..………… (solo per istituti scolastici) via ……………………………………………………………… n°………………..

COMUNE ……………………………………………… PROV. ……… CAP…………………. Eventuali rinunce vanno tempestivamente comunicate, telefonando al numero 051/6254821 Firma per accettazione l’insegnante di riferimento

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PACE E DIRITTI UMANI

CLASSE PROGETTO

II “PARLEZ-VOUS GLOBAL? EDUCARE ALLO SVILUPPO TRA MIGRAZIONE E CITTADINANZA MONDIALE”

II « PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI ZINGARI... » A CURA DI DIVERSAMENTE

II PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA III SETTIMANA DELLA LEGALITÀ “TESTIMONIANZA” TUTTE LE CLASSI

OFFERTE DELL’ISTITUTO STORICO PARRI EMILIA-ROMAGNA

III CAMMINANDO A MONTE SOLE

III GIORNATA DELLA MEMORIA - PROIEZIONE DEL FILM L’UOMO CHE VERRÀ

III CIBO E AGRICOLTURA, DAL LOCALE AL GLOBALE: “DOCUMENT-IAMOCI!” A CURA DI GVC

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“ PARLEZ-VOUS GLOBAL? EDUCARE ALLO SVILUPPO TRA MIGRAZIONE E CITTADINANZA

MONDIALE” Progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale

Il progetto Il progetto mira a ad accrescere le competenze di insegnanti e studenti della scuola secondaria in Europa in rapporto alle problematiche dello sviluppo globale, attraverso l’integrazione delle tematiche della migrazione e della cittadinanza mondiale (ECM) nei curricola scolastici, per mezzo di metodologie partecipative e di scambio tra paesi europei ed africani. Paesi coinvolti: Europa (Austria, Francia, Italia, Romania) e Africa (Burkina Faso, Senegal e Benin) La partecipazione al progetto per le scuole è completamente gratuita. Chi può partecipare Insegnanti della scuola secondaria superiore di primo e secondo grado. Le attività Il progetto propone le seguenti attività:

- Laboratorio della durata di 3 incontri: operatori esperti del Cospe potranno realizzare in classe attività ludico-didattiche per facilitare la sperimentazione delle unità di apprendimento progettate dagli insegnanti. Questa fase prevede, inoltre, l’utilizzo di strumenti 2.0 per gli studenti, come socialnetworking, webjournalism, webinar,etc. (periodo ottobre 2014/aprile 2015).

- Consultazione di un sito per insegnanti: il sito mette a disposizione strumenti, materiali

approfondimento, video, testi e unità didattiche utili ad introdurre le tematiche della migrazione e dello sviluppo con i propri studenti.

- Diffusione di un kit didattico sui temi dello sviluppo e della migrazione: il kit verrà distribuito

a tutti gli insegnanti coinvolti.

- Seminario internazionale: realizzato per favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra gli insegnanti coinvolti a livello nazionale e internazionale (periodo maggio 2015)

Chi siamo COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) opera dal 1983 nel sud del mondo, in Italia e in Europa per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli. COSPE non interviene nell’emergenza ma sostiene nei paesi impoveriti processi di sviluppo economico e sociale di lungo termine che prevedono un approccio interdisciplinare e la partecipazione attiva dei partner locali e dei beneficiari. In Italia e in Europa realizza programmi di Educazione alla Cittadinanza rivolti alle scuole, ai mass media e alla istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative. www.cospe.it Maggiori info: Samanta Musarò - [email protected]

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari...

Progetto dell’Associazione Diversa/mente

E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano

fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

Referente: Dott.ssa Agnese Stefanini Cell. 349 7061984

Email [email protected] Sito: www.associazionediversamente.org

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Titolo del progetto “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari...”

Promotore Associazione Diversa/mente Breve descrizione del progetto

Il focus: In linea con quanto previsto dalle raccomandazioni del 2006 sulle otto competenze chiave della cittadinanza europea, il progetto si propone di favorire lo sviluppo negli alunni delle competenze sociali e civiche. http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/lifelong_learning/c11090_it.htm). In questa cornice il progetto intende approfondire il tema del pregiudizio e dell'esclusione delle minoranze (etniche e religiose, culturali, di genere, di condizione psicofisica etc). Si vuole guidare la classe in un percorso di conoscenza e riflessione sulla genesi degli stereotipi e dei pregiudizi. Per partire da una realtà concreta ed in linea con quanto la Regione Emilia-Romagna propone, concentreremo in particolare l'attenzione sulla discriminazione che colpisce il popolo rom, sinti e camminanti. Per favorire una integrazione con i programmi prenderemo in esame la tragedia dell’Olocausto e come questa abbia colpito non solo il popolo ebraico ma anche altre minoranze come appunto il popolo Rom, ma anche gli omosessuali, i disabili e i dissidenti politici. In un secondo momento del progetto gli alunni saranno guidati alla conoscenza di tradizioni, storie, percorsi, del popolo rom, sinti e camminanti. Termineremo ragionando su cosa vuole dire essere europei oggi, e sui presupposti sui quali l'unione europea è stata creata, sottolineando in particolare la dimensione della legittimazione e della valorizzazione delle minoranze e delle alterità. La metodologia: In un'ottica di partecipazione ed integrazione con le attività scolastiche il gruppo di lavoro si rende disponibile ad un previo confronto con l'insegnante/gli insegnanti interessati a concordare approfondimenti in classe nelle specifiche discipline, coerentemente al tema proposto. Gli incontri sono rivolti a tutte le classi terze. Per ogni percorso si propongono tre incontri da due ore. Per ogni incontro la conduzione sarà condivisa: saranno presenti una psicologa ed un mediatore culturale. Il percorso coinvolgerà gli alunni e chiederà loro di assumere un ruolo attivo, in particolare in momenti di dibattito e riflessione. Durante gli incontri verranno utilizzati materiali audiovisivi e testi. La restituzione finale: E' previsto un evento di condivisione dell'esperienza con il territorio, in particolare con le famiglie ed i coetanei frequentanti altre classi o scuole, nello specifico l’idea è di coinvolgere un istituto di secondo

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grado, per permettere una mutua conoscenza tra gli studenti e un mutuo confronto sulla tematica. Tale evento prenderà forma nel corso del progetto e verrà costruito insieme agli studenti delle classi coinvolte. Prevediamo che si concretizzi a metà Marzo 2015, in occasione della settimana d’azione contro il razzismo.

Obiettivi Favorire lo sviluppo di competenze sociali e civiche:

elaborazione di un pensiero critico riguardo alla genesi ed alla diffusione di rappresentazioni, idee e comportamenti discriminatori,

riconoscimento del carattere discriminatorio di piccoli comportamenti o atteggiamenti che nella realtà vengono considerati “normali”,

aumentata consapevolezza dell'aspetto della responsabilità individuale nella dimensione del bene comune,

conoscenza di aspetti culturali appartenenti alla comunità rom. Integrare il progetto con la scuola e la famiglia

integrare i contenuti del progetto con i programmi scolastici, valorizzare il lavoro degli alunni e coinvolgere le famiglie ed il

territorio, contribuire a promuovere nella comunità una cultura di pace e di

contrasto alla discriminazione in sinergia con il Comune di Pianoro e altre associazioni del territorio;

Promuovere i servizi sul territorio

promuovere le attività dello Sportello Antidiscriminazione di Rastignano.

Tempi e modalità di svolgimento

Gli insegnanti interessati potranno contattare l'associazione per integrare eventuali approfondimenti curricolari e definire le date degli incontri e i dettagli dell’intervento. Gli incontri si svolgeranno nei mesi di Gennaio e Febbraio 2015. Il percorso si terminerà con l’evento finale a metà Marzo 2015 in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo.

Professionalità coinvolte Psicologo, mediatore culturale Altre realtà coinvolte Centro Giovanile Pianoro Factory

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PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro

“La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale è essenziale se si vogliono costruire delle società più democratiche, più solidali, e più prospere. Partecipare alla vita democratica di una comunità, qualunque essa sia, non implica unicamente il fatto di votare o di presentarsi a delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare ed essere un cittadino attivo, vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità, e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore. Gli enti locali e regionali, che sono le autorità maggiormente vicine ai giovani, hanno un ruolo rilevante da svolgere per stimolare la loro partecipazione. In tal modo, possono vigilare affinché non ci si limiti ad informare i giovani sulla democrazia e sul significato della cittadinanza, ma vengano offerte loro le possibilità di farne l’esperienza in modo concreto” CARTA EUROPEA RIVEDUTA DELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA LOCALE E REGIONALE (21 maggio 2003) (Consiglio d’Europa) Il progetto vuole essere un contributo nella direzione di aiutare i ragazzi a potersi percepire come cittadini appartenenti a un territorio e ad una comunità. � Il progetto prevede due fasi: Prima fase: Laboratorio “La Costituzione in gioco” Promosso da Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R” Laboratorio didattico-esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i meccanismi della democrazia partecipata. Seconda fase: “Cose in Comune” Incontro delle classi con gli amministratori del Comune di Pianoro (Sindaco, Assessori e Consiglieri). L’incontro avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale e gli amministratori saranno a disposizione della classe per spiegare funzionamento degli organi democratici del Comune, per rispondere a domande degli alunni precedentemente preparate (“interrogazioni1” – “question time2”) o nate sul momento.

1 Strumento legislativo a disposizione del consiglio Comunale volto a ottenere notizie sulla gestione dell’attività comunale.

2 “Il termine inglese Question time viene utilizzato per definire una fase dei lavori di un'assemblea parlamentare, nella quale vengono illustrate una serie di interrogazioni parlamentari già presentate, di solito riguardanti argomenti di particolare urgenza, e a cui viene data risposta in aula dall'organo esecutivo. Il

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Destinatari: alunni della scuola secondaria di primo grado, classi II Per informazioni: Ufficio politiche giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 [email protected] [email protected]

question time può essere calendarizzato periodicamente nei lavori parlamentari, o deciso dalla conferenza dei capigruppo per particolari argomenti. In Svizzera si utilizza il termine Ora delle domande.” Wikipedia

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SETTIMANA DELLA LEGALITÀ hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Nell’ambito dei progetti di legalità che il Comune di Pianoro promuove in collaborazione con l’Unione Montana Valli Savena – Idice (L/R 3/2011), in occasione della Settimana della Legalità, proponiamo la realizzazione di diverse azioni diffuse sui territori dell’Unione Montana. La Settimana della Legalità cade ogni anno nella settimana a partire dal 21 marzo, giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Le attività proposte in particolare per le scuole sono le seguenti:

� Il giorno 21 marzo nelle mense e sui tavoli di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Pianoro agli alunni verrà servito un pranzo basato sui “sapori di libera terra”, con i prodotti tipici nati dai campi confiscati alla mafia e tornati ad essere liberi.

1. Verrà distribuito materiale informativo promozionale e verranno organizzati degli incontri con le scuole attraverso testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle classi I delle scuole secondarie di I grado potranno incontrare i ragazzi e le ragazze del territorio che, nell’estate 2014, avranno partecipato ad un campo di volontariato presso la Cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra Coop Sociale”.

Inoltre, in collaborazione con le associazioni del territorio, verranno organizzate iniziative di sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza, che potranno essere un’occasione di confronto, di conoscenza e di diffusione della cultura della legalità.

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TESTIMONIANZA Nell’ambito del percorso di riflessione della “Settimana della Legalità”, proponiamo di organizzare una giornata, in cui le classi potranno incontrare alcuni ragazzi del territorio che, nell’estate 2014, hanno partecipato ad un campo di volontariato presso la Cooperativa “Liberaterra di Isola Capo Rizzuto”. Nel corso dell’incontro i volontari racconteranno l’esperienza svolta, presso la cooperativa facente parte dell’Associazione Libera. L’incontro, rivolto in particolare alle classi terze, avrà la durata di un’ora. Nel corso della stessa mattinata potranno essere organizzati due incontri successivi l’uno all’altro. Ad ogni incontro potranno partecipare massimo due classi (questo per garantire la partecipazione di tutti e favorire l’interazione con i volontari). Saranno messi a disposizione degli insegnanti alcuni materiali per poter introdurre l’argomento con le proprie classi. L’incontro potrà svolgersi in novembre/dicembre o nei primi mesi del 2015 Gli insegnanti interessati potranno contattare l’Ufficio Politiche Giovanili per definire le date. Ufficio Politiche Giovanili [email protected] Tel. 051 652.91.08 - 75

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Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R

Sezione Didattico Offerta Formativa

NOVECENTO E OLTRE

PERCORSI DI STORIA E MEMORIE ANNO SCOLASTICO 2014-15

Per ogni attività, alla fine della descrizione, sono riportati alcuni simboli che chiariscono gli ambiti, gli ordini di scuola cui si indirizzano le proposte, i possibili utilizzi. Qui di seguito la legenda.

Legenda * Scuola Primaria ** Scuola Secondaria di Primo Grado *** Scuola Secondaria di Secondo Grado 70° Attività per il Settantesimo della Resistenza NPD Nuove proposte didattiche a.s. 2013/14 CalC Attività didattiche adatte per il Calendario Civile 100° Attività per il Centesimo anniversario della I Guerra Mondiale

LABORATORI DI STORIA PERCORSI NEL NOVECENTO

Adotta un monumento Attività laboratoriale di classe che prevede la scelta di un monumento o di un luogo di memoria del proprio territorio connesso alla Resistenza o ad altri momenti che abbiano particolare legame con temi sensibili della storia del XX secolo (ad esempio la Prima guerra mondiale, gli anni Settanta – stragismo e terrorismo). Gli studenti, con percorsi differenziati a seconda dell’età, saranno invitati a raccogliere e documentare informazioni sull’evento di cui il monumento si fa testimonianza: sulle sue origini, sulla sua tipologia, sul permanere, nel presente, del suo significato originario e sulle sue eventuali trasformazioni, nonché sull’uso che pubblicamente ne è stato fatto nei diversi periodi storici. (A cura di Nadia Baiesi) *, **, ***, 70°, NPD, CalC, 1. 3, 10. Dai banchi alle trincee. Gli studenti bolognesi e la Prima guerra mondiale Laboratorio didattico realizzato in occasione del Centesimo anniversario della Grande guerra. Il progetto parte dalla constatazione che questo fu il primo conflitto che portò alla mobilitazione non solo dei militari, ma dell'intera società civile. Soprattutto le scuole furono impegnate nel divulgare le ragioni della guerra e nel coinvolgere, a vario titolo e in diverse forme, personale e allievi. Attraverso l'analisi di documenti dell'epoca, conservati presso l'archivio storico dell'istituto “Pier Crescenzi”, sarà possibile mettere al centro dell'attività le

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vicende degli studenti - alcuni dei quali partirono volontari - per cogliere i mutamenti intervenuti nelle mentalità, nei modi di vivere e di pensare. (A cura di Rossella Ropa). **, ***, NPD, 100°, 1, 3, 6, 7. Accadde in quel giorno. Bologna nella storia del Novecento Attività laboratoriale sulla storia di Bologna nel corso del XX secolo. Fra alcune date fondamentali per l'evoluzione della città in campo politico, sociale ed economico, la classe sceglierà un tema ed un contesto di approfondimento. I materiali prodotti (schede, brevi filmati, presentazioni in power point, ecc...) andranno a strutturare una linea del tempo in 3D che si sostanzierà dei contributi forniti da ogni classe e cjhè sarà ospitata nel sito dell'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri E-R. (A cura di Roberta Mira e Simona Salustri). **, NPD, 1, 2, 3, 4, 6. La storia di Bologna attraverso i documentari A partire da tre documentari (Bologna nel lungo Ottocento, La città rossa nella Grande Guerra, Bologna La nera) sulla storia di Bologna prodotti negli ultimi anni da ISREBO in collaborazione con il Museo del Risorgimento di Bologna e realizzati dal regista Alessandro Cavazza, si propone un laboratorio che affronta la storia del territorio bolognese a partire da stralci filmati che saranno lo spunto per attività didattiche di vario tipo e da concordare con gli insegnanti. (A cura di Agnese Portincasa) **, ***, 70°, 100°, CalcC, NPD. Gli Internati Militari Italiani (IMI) nella provincia di Bologna Laboratorio didattico realizzato con l’utilizzo di fonti memoriali sui soldati italiani fatti prigionieri e internati in Germania dopo l’8 settembre 1943. Più di 600.000 in tutto il territorio nazionale, nella sola provincia di Bologna ne furono catturati e deportati oltre 9000: la gran parte di loro rifiuta di arruolarsi nella Repubblica Sociale Italiana compiendo così un gesto di Resistenza spesso dimenticato dalla storia insegnata ma anche dalla storiografia. (A cura di Rossella Ropa). **, ***, 70°, NPD, 1, 2, 7. Cinema e Shoah: Monsieur Batignole Visione guidata del film Monsieur Batignole. La proiezione sarà introdotta e seguita da interventi che mirano ad accompagnare gli studenti nella lettura di alcune possibili piste interpretative. Due le proposte:

Politica, società e individuo: Batignole metafora di un mondo. Quanto gli atteggiamenti di qualunquismo, rinuncia e disinteresse individuale hanno contato nella tragedia della Shoah. *, **, ***, 70°, NPD, CalcC, LaScelta, 2.

Il tema dell’infanzia. Infanzia reale e infanzia come regressione. Le differenze fra innocenza e inconsapevolezza. *, **, 70°, NPD, CalcC, LaScelta, 2. Arpad Weisz. Una storia bolognese Laboratorio didattico dedicato ad Arpad Weisz: innovatore del calcio moderno, scopritore di talenti e grande allenatore dell’Inter e del Bologna. La sua fama non bastò a risparmiare, a lui e alla sua famiglia, la deportazione e la morte. In una valigia di cartone alcune notizie servono a far emergere una narrazione e a contestualizzarla nel tempo storico di riferimento. (A cura di Agnese Portincasa). *, **, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10. Il confine orientale e le foibe Tra il 1941 e il 1945 le popolazioni residenti nell’area geografica comprendente l’attuale Friuli Venezia Giulia ed alcune zone della ex-Jugoslavia furono protagoniste di tragici eventi. Il laboratorio didattico proposto è volto alla contestualizzazione e ricostruzione storica di un passato ancora confuso della nostra storia nazionale. Gli studenti saranno attivamente

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coinvolti nel percorso di ricostruzione storica tramite la consultazione diretta di documenti, testimonianze e materiale audio-visivo. (A cura di Viola Santi). **, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10 Eccetto Topolino: usi e abusi del fumetto durante il regime fascista Laboratorio di storia/educazione all’immagine che ripercorre, anche con l’uso di materiale multimediale, la nascita del fumetto alla fine degli anni Venti nell’Italia fascista e la sua diffusione per una propaganda ideologica che ha come destinatario privilegiato il pubblico dei bambini e dei ragazzi, ma di fatto travalica i confini delle generazioni. La potenzialità di questa forma di racconto, del tutto nuova ed essenzialmente visiva, la rende un potente veicolo per la definizione di un immaginario collettivo modellato sul paradigma culturale e ideologico del buon fascista=bravo italiano. La censura, attivata alla metà degli anni Trenta, dal MINCULPOP verso tutto il materiale fumettistico di importazione straniera, ad eccezione delle creazioni di Walt Disney cioè Topolino, attesta che il fumetto rappresenta una vera rottura nella nostra storia culturale e sociale e insieme uno strumento didattico e comunicativo di straordinaria efficacia. (A cura di Lorena Mussini). *, **, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7 Un film e una storia. Omar Al Mukhtar “Il leone nel deserto” e la resistenza libica al colonialismo fascista italiano 1929-1931 Laboratorio storico/filmico con uso di filmografia d’autore come fonte documentale, per ripercorrere la vicenda di Omar Al Mukhtar, condottiero libico che si batté per la riconquista della Libia da parte del Regio Esercito Italiano guidato da Rodolfo Graziani. Il film, interpretato da Anthony Quinn e Irene Papas, uscì nel 1981 per la regia di Moustapha Akkad e fu allora censurato in Italia perché “lesivo dell’onore dell’esercito italiano”; trasmesso in televisione solo nel 2009, consente di cogliere il colonialismo dalla parte di chi fu conquistato e colonizzato con brutalità e violenza. Il forte impatto di questo documento filmico consente anche un approfondimento dell’uso pubblico della storia e del revisionismo storico o meglio della rimozione collettiva della crudeltà espressa dagli Italiani, specie durante il regime fascista nelle guerre coloniali in Africa. (A cura di Lorena Mussini). ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10. Novecento e oltre: tre crisi economiche per interpretare la storia del Novecento e la transizione dal fordismo al post-fordismo (1929-1973-2008) Laboratorio di storia economica che rilegge l'itinerario di un lungo Novecento attraverso le tre crisi che, a partire dal 1929 si sono succedute fino al 2008, passando attraverso la frattura periodizzante del 1973. Crisi che hanno trasformato i paradigmi politici e i modelli socio-economici di sviluppo in quasi tutti i Paesi del mondo. A partire dal termine “crisi” - spesso abusato - le attività si propongono (attraverso l'uso di materiali strutturati e supporti multimediali) di rendere accessibili fatti economici fondamentali del secolo scorso e dell'oggi che spesso risultano di difficile comprensione e restano marginalizzati nell'insegnamento/apprendimento della storia del Novecento. L'utilizzo anche di filmografia d'autore permette di analizzare, in modo comparativo, le tre crisi, cogliendone le complessità nelle trasformazioni prodotte e negli effetti di breve/lunga durata. (A cura di Lorena Mussini). **, ***, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7 La storia attraverso la trasformazione dei consumi (1922-1962) A partire dagli inventari delle cooperative di consumo in alcune zone del bolognese si struttura un laboratorio che ricostruisce alcuni cambiamenti della vita quotidiana attraverso merci e prodotti commercializzati nel quarantennio dal fascismo al boom economico. (A cura di Nadia Baiesi e Agnese Portincasa) *, **, NPD, 1, 2.

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L’Italia vista da Carosello (1957-1977) In un Paese in cui i modelli della comunicazione di massa si sono affermati contemporaneamente all’industrializzazione diffusa, Carosello – contenitore pubblicitario della televisione delle origini – rappresenta lo specchio fedele di un Paese che si apre con ingenuo ottimismo al consumo. Il laboratorio utilizza gli spot dell’epoca per ricostruire le caratteristiche della crescita economica italiana, gli stili di consumo e la società del tempo. (A cura di Agnese Portincasa). ***, NPD, 1, 2, 4, 7, 8. “Anni affollati”: percorso tra storia e memoria da Piazza Fontana alla Strage del 2 agosto 1980 Laboratorio di storia/educazione alla cittadinanza finalizzato a far conoscere momenti di storia italiana che sono difficilmente trattati a scuola. Gli studenti avranno l'opportunità di lavorare alla ricostruzione di momenti storici, tematizzando e problematizzando rilevanze e snodi così da prenderne consapevolezza. Si lavorarerà su documenti e fonti di vario tipo, per stimolare conoscenze e competenze, dare spazio alle diverse soggettività e al fare insieme, incentivare il dibattito e la riflessione, in particolare sia sul rapporto tra storia e memoria sia sul rapporto presente/passato/futuro. (A cura di Cinzia Venturoli). ***, NPD, CalC, 1, 2, 7. La strage del 2 agosto 1980: una ferita nella città Laboratorio di storia/educazione alla cittadinanza finalizzato alla ricostruzione di momenti storici, anche attraverso l’analisi di documenti e fonti di vario tipo, e alla tematizzazione e problematizzazione di rilevanze e snodi storiografici attraverso un approccio - i luoghi, gli oggetti - che consente di evidenziare la connessione tra quotidianità-soggettività e dimensione pubblica. (A cura di Cinzia Venturoli). **, NPD, CalC, 1, 2, 7. La cittadinanza nella storia d'Italia L'evoluzione del complesso rapporto fra istituzioni e Paese reale dall'Unità d'Italia ai giorni nostri, viene proposta in questa attività attraverso un'analisi che, a partire dal presente, articola un percorso dall'Unità d'Italia agli anni Settanta. Dopo una breve narrazione inerente ogni singolo contesto storico proposto, l'analisi delle problematiche si svolgerà attraverso la proposta di fonti documentarie e/o di passi storiografici utili a problematizzare i temi evocati. (A cura di Francesco Monducci). La Costituzione alle elementari Incontro laboratoriale sui 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana. Dopo la lettura e l’individuazione di opportune parole-chiave idonee a chiarire il senso di ogni principio, i bambini sono chiamati a un lavoro di piccolo gruppo in cui devono riconoscere e abbinare alcune immagini ai singoli principi tematizzati e motivare la propria scelta. *, CalcC, 1, 7. La Costituzione in gioco Laboratorio didattico-esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i meccanismi della democrazia partecipata. **, CalcC, 1, 7. Lo sport tra storia e cittadinanza Il progetto, rivolto alle classi del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, prevede un laboratorio di due ore il cui scopo è quello di promuovere pratiche di cittadinanza rispettose dei principi costituzionali. Dopo una parte introduttiva che illustra la genesi della pratica sportiva nel

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cultura del tempo libero tipica della società di massa, è prevista l’analisi di alcune figure chiave nella storia dello sport. Gli studenti saranno invitati a confrontarsi con atleti o squadre (italiane e internazionali) che in passato si sono distinti per la lotta contro le discriminazioni razziali o di genere e che hanno dato impulso alla cultura del fair play. (A cura di Federico Chiaricati e Tito Menzani).

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

DEGLI INSEGNANTI

Il curricolo del '900 per la scuola delle competenze Seminario di lavoro per docenti per l'elaborazione di un’ipotesi di curricolo del ‘900. Un’esigenza diffusa derivante dalla difficoltà di affrontare in classe lo studio della seconda metà del secolo XX. La scuola insegnata ha bisogno di tenere conto dei recenti fenomeni che stanno alla base della crisi della società di massa e dell’avvento della cosiddetta mondializzazione, fenomeni che obbligano a prendere in esame categorie finora poco considerate, ma oramai irrinunciabili per la comprensione della storia del XX secolo. Il seminario, che si svolgerà da ottobre 2014 a marzo 2015, sarà costituito da 6 incontri a cadenza mensile.

MOSTRE

L’educazione alla guerra in Italia fra il 1914-1945 Gli anni che vanno dal 1914 al 1945 furono caratterizzati da una “guerra civile europea” con profonde conseguenze sulla vita dei suoi protagonisti, militari e civili, europei ed extra-europei. La mostra porta all’attenzione i principali elementi di contesto, italiani ed europei, che costituirono lo sfondo di questo trentennio di guerra e di politica di potenza, che dapprima in maniera contrastata poi, nella lettura del fascismo, in maniera netta e perentoria, contribuirono a rafforzare in Italia l’idea che la guerra rappresentasse una condizione inevitabile della vita nazionale e dei rapporti tra le nazioni. Verranno esposti documenti e immagini tratte dal sistema educativo nazionale. La mostra verrà allestita presso la Sede dell’Istituto. Sono previste visite guidate e laboratori didattici. **, ***, 70°, 100°, NPD. Trame di pace: simboli, carte, azioni di un'utopia possibile (1945-2003) La mostra è un percorso che rende visibili le diverse matrici delle filosofie pacifiste e nonviolente attraverso i simboli di volta in volta inventati e prescelti per comunicare il senso e il significato dei messaggi. La mostra storico-documentaria prevede una scansione cronologica incentrata sul periodo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la diffusione, sulle finestre dei balconi di tante città italiane, della bandiera arcobaleno con la scritta PACE. Sono previste visite guidate e laboratori didattici. *, **, ***, NPD, CalcC. Io sono testimonianza La mostra, disponibile sia in forma espositiva (12 pannelli) sia in formato elettronico, offre 8 ritratti di persone che sono rimaste ferite nella strage del 2 agosto del 1980 ed è corredata di informazioni riguardo la strage e la vita quotidiana dei testimoni alle prese con la rielaborazione di un evento drammatico. A ogni ritratto si affianca la fotografia di un oggetto, un documento, una traccia di quel giorno. **, ***, CalC.

MUSEO DELLA RESISTENZA Il museo si trova nel complesso conventuale di San Mattia sede dell’Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R. Consente tre livelli di fruizione della documentazione esposta: il primo

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può prevedere una visita autonomamente condotta dall’insegnante; il secondo consente l’accompagnamento di personale esperto che potrà suggerire piste di approfondimento e di lavoro in classe; il terzo si realizza attraverso una co-progettazione che definisce la scelta di un tema, la messa a disposizione di fonti documentarie e la conduzione di un laboratorio specifico.

Fra le proposte della Sezione Didattica: Città e Museo: un percorso nella Resistenza bolognese Si tratta di una visita guidata al Museo della Resistenza in continuità con i luoghi della Resistenza bolognese. *, **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 7, 10. La Resistenza bolognese: un percorso fra Museo e Archivio Si tratta di una particolare visita guidata al Museo della Resistenza in cui sono previsti laboratori con l’utilizzo di fonti dell’Archivio dell’Istituto. **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7. L'implosione del regime fascista e il periodo badoglano. L'altra maschera del fascismo: il re e i militari. L'attività risulta scandita in due momenti fondamentali: visita guidata al Museo della Resistenza di Bologna e uso di documenti e fonti di diversa tipologia. Lo scopo è quello di indagare un periodo storico cruciale per la storia del nostro paese e per l’evoluzione della Seconda Guerra Mondiale, solitamente poco analizzato e approfondito nei manuali di storia: il periodo badogliano. In realtà questi 45 giorni costituiscono una sostanziale continuità fra “il prima e il dopo” del regime fascista, garantita dal re, da Badoglio e dalle gerarchie militari. I dati riportati dai documenti presenti nel Museo permettono di ricostruire il quadro generale della popolazione italiana e le esplosioni di gioia per la fine del regime, ma soprattutto della guerra, le accorate richieste di pane e pace e le repressioni brutali delle manifestazioni popolari in tutto il Paese da parte del governo Badoglio. (A cura di Lorena Mussini). **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7. Il Lungo Inverno del 1944-45: dal proclama Alexander alla primavera delle libertà ritrovate. Giovani fra speranza, sconforto, sogno. L’attività risulta scandita in due momenti fondamentali: visita guidata al Museo della Resistenza di Bologna e uso di documenti e fonti di diversa tipologia. Lo scopo è quello di indagare un periodo storico, l’ autunno-inverno del 1944-1945, che costituisce uno snodo fondamentale non solo della Seconda Guerra Mondiale ma anche della successiva evoluzione politica del nostro paese, in uno scenario mondiale già chiaramente connotato dai tratti della Guerra Fredda. Il Proclama Alexander sospende le azioni degli Alleati di sfondamento sulla Linea Gotica e getta nella confusione e nello sconforto più totale tutte le formazioni partigiane del Nord Italia, in particolare quelle dislocate nella zona emiliano- romagnola. I documenti presenti nel Museo della Resistenza, integrati con altro materiale documentario e multimediale, ci permettono di ricostruire questo nuovo scenario, nel quale il Proclama Alexander si inserisce come battuta di arresto ma anche come prologo di una nuova stagione, anche politica, per il nostro paese che conoscerà solo a primavera inoltrata una ripresa della Lotta di liberazione e l’uscita definitiva dell’Italia dal conflitto. Il Focus sui giovani permette di intercettare le microstorie individuali e le esperienze di vita, di guerra nonché i sogni di libertà e di pace che costituivano la trama del comune sentire di intere generazioni di italiani. (A cura di Lorena Mussini).

**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7. Bologna: la Seconda guerra mondiale giorno dopo giorno Un percorso attraverso la vita quotidiana cittadina durante il conflitto: la ripartizione della società, il ruolo delle donne, il tempo di guerra negli spazi scolastici, il problema della sussistenza, l'avvio della disciplina alimentare di guerra, il razionamento e il mercato nero, l'organizzazione sanitaria e

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i centri di svago e la vita che continua attraverso i momenti di socialità. Un itinerario che cerca di fare comprendere il conflitto attraverso la scansione di una normalità fatta di emergenze ma anche di esistenze concrete alle prese con la quotidianità della vita. *, **, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 7, 10. Bologna in armi 1943-1945 Un percorso che si sviluppa in dieci tappe, ognuna corrispondente a una data storica significativa della Resistenza bolognese. Attraverso la localizzazione dei luoghi di combattimento, delle sedi di controllo e delle basi partigiane segrete si illustrerà la possibilità reale di un'organizzazione civile in contrapposizione al controllo dell' occupazione. **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7, 10. NB. Le prenotazioni per il periodo dal 1 aprile al 2 giugno 2015 si chiuderanno il 16 gennaio 2015. Per necessità di programmazione del lavoro della sezione didattica non sarà possibile accettare prenotazioni oltre tale data.

CONCORSI

Coopyright Junior. Scopri la cooperazione Concorso in collaborazione con l’Istituto, promosso da Legacoop Bologna, Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia sociale (con il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Bologna; partner Manutencoop). Il progetto si propone di suscitare l’interesse attorno all’esperienza dell’impresa cooperativa, per farne conoscere principi fondamentali, funzione sociale, radicamento storico nella provincia di Bologna. L’iniziativa offre anche un’occasione di formazione e riflessione agli insegnanti sui temi della didattica della storia economica locale. Saranno premiate ricerche storico/sociali sul pensiero e le pratiche della solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese compiute a partire da fonti primarie e secondarie. **.

E-LEARNING

Nell’aprile 2013 un Convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’educazione G.M. Bertin ha inaugurato le attività del progetto Storia- Educazione-Politica di cui sono partner alcuni Istituti Storici della rete INSMLI in Emilia Romagna. Si tratta di un progetto innovativo rivolto a studenti universitari e docenti che ha dato vita ad un sito dedicato in cui è possibile reperire materiali, percorsi e prodotti didattici (http://educazione-politica.edu.unibo.it). Già fruibili in rete tre attività su piattaforma Moodle che sono la trasposizione di alcuni laboratori prodotti dalle sezioni didattiche degli Istituti storici bolognesi negli ultimi anni. Sempre attraverso il sito è possibile accedere alle informazioni riguardanti i laboratori a distanza dal titolo I diritti dei bambini, La Marcia su Roma, La strage alla stazione di Bologna. I docenti interessati alle nostre proposte sono pregati di prendere contatto con il Polo didattico dell’Istituto in tempo utile per favorire una corretta organizzazione del lavoro. Si ricorda che tali proposte possono essere declinate sulle finalità didattiche di singoli itituti e/o insegnanti. Per questo motivo il contatto diretto con le docenti operatrici del Polo è parte integrante del servizio offerto. Informazioni più dettagliate e aggiornate saranno reperibili sul sito dell’Istituto: www.istitutoparri.eu.

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L’Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R è titolare, dal 2 settembre 2013, di una convenzione triennale con l’Ufficio Scolastico Regionale «[...] al fine di qualificare l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’Emilia-Romagna mediante attività di formazione in servizio rivolta al personale docente ed iniziative didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado della regione». L’Istituto fa parte della rete INSMLI (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia) e come tale è Istituto accreditato per la formazione degli insegnanti. La rete degli Istituti attraverso l’INSMLI, è titolare di una convenzione con il MIUR, confermata il 7 agosto 2013, che prevede azioni «[...] finalizzate alla formazione dei docenti, a sostegno dei processi di innovazione in atto che comportano una revisione metodologica e organizzativa della didattica anche con riferimento alla progettazione per competenze e alla didattica laboratoriale» riferite alla storia e all’educazione alla cittadinanza. Tale convenzione fa riferimento al protocollo d’intesa fra MIUR, INSMLI e LANDIS stipulato il 17 luglio 2002. I nostri corsi di aggiornamento/formazione sono gratuiti. A ogni iniziativa sarà rilasciato attestato di partecipazione.

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CAMMINANDO A MONTE SOLE

Alla liberazione di Monte Sole, avvenuta a seguito di un’accanita battaglia tra l’esercito tedesco e le truppe Alleate, tra le quali un consistente contributo fu dato dalle truppe della 6a Divisione Sudafricana, l 16 aprile 1945. Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone, dei civili, dei partigiani, e osservate ciò che a violenza della guerra ha lasciato. Immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie numerose, il bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che percorrerete saranno gli stessi un tempo utilizzati dagli abitanti di Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi, testimonianze in pietra di quegli eventi drammatici, emergeranno tra campi, alberi e cespugli, in località quasi tutte teatro d’eccidio, come altre non direttamente toccate da questo itinerario. A S. Martino, dove troverete i resti della chiesa e di un’abitazione, i nazisti infierirono con violenza il 30 settembre 1944. Vicino al cimitero un cippo ricorda i religiosi uccisi dai nazifascisti nel 1944. Attualmente a S. Martino restano i ruderi della chiesa e dell’antico borgo; il cimitero è stato ricostruito nel dopoguerra. Caprara di Sotto ci ricorda tempi antichi in cui la maggioranza della popolazione abitava sulla montagna. I ruderi che potete intravedere sono quelli di una casa in sasso, che ospitò la sede comunale fino al 1828. Quelli di Caprara di Sopra riportano invece al massacro, il 29 settembre del ’44, di una cinquantina di persone che si erano radunate nell’osteria-drogheria che qui sorgeva. Presso Casaglia sono visibili i ruderi della Chiesa di S. Maria Assunta e il cimitero, dove vennero massacrate circa 80 persone e dove ora riposa don Giuseppe Dossetti, fondatore della Comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata ospitata dai due monasteri di Casetta e Podella. A Cerpiano il massacro durò due giorni, fu perpetrato all’interno dell’oratorio di cui ora restano i ruderi. Altre località d’eccidio che potrete raggiungere sono Dizzola e Brigadello, San Giovanni di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro di Sotto, Aravecchia e Cadotto, dove fu ucciso tra gli altri il comandante della Stella Rossa “Lupo”, Maccagnano, Termine, Creda, Colulla di Sopra e Colulla di Sotto. A Pioppe di Salvaro merita di essere ricordata l’ex canapiera, nelle cui vasche caddero molte vittime nazifasciste. Molti di questi luoghi, come Brigadello, Prunaro di Sopra e Prunaro di Sotto furono, in momenti diversi, sedi del comando o dei vari gruppi in cui era suddivisa la Brigata Stella Rossa. Lungo tutto il percorso si incontrano cippi, targhe e croci, poste negli anni da soggetti pubblici e privati per mantenere la memoria della strage. Su Monte Sole troverete anfratti nella roccia che servirono da rifugio e riparo per chi combatté in questi luoghi nel 1944-45, e trinceramenti costruiti dall’esercito tedesco durante l’ultima guerra, visibili anche su Monte Caprara. Sulla vetta, un cippo in pietra a ricordo della Brigata Stella Rossa. Membri della brigata erano prevalentemente giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dei comuni vicini, oltre ad alcuni partigiani provenienti dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre nella Stella Rossa combatterono alcuni soldati stranieri, soprattutto russi e cecoslovacchi, liberati dai partigiani, e alcuni carabinieri. Più della metà dei partigiani aveva meno di 25 anni. Fecero parte della Stella Rossa anche alcune donne che operarono soprattutto come staffette; inoltre aiutarono i partigiani cucinando, curando i feriti e cucendo i vestiti. L’attività della brigata ebbe nella maggioranza dei casi l’appoggio della popolazione del luogo, che forniva riparo, cibo, cure mediche, vestiario. Il 29 settembre 1944, a fronte dei circa 400 - 500 uomini della Stella Rossa i nazisti schierarono circa 1500 soldati, perfettamente armati. Tra i caduti, 150 persone hanno avuto la qualifica di partigiano.

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La bellissima vista che si può godere dalla vetta riporta alle motivazioni di tipo strategico che spinsero i nazisti a voler occupare quest’area, le cui cime permettono di dominare le vallate dei fiumi Setta e Reno e le due linee stradali e ferroviarie che qui corrono. Pressati dall’esercito alleato che avanzava da Sud, i nazisti vollero garantirsi la ritirata e il controllo di quest’area, che ottennero, forti della cultura dell’odio e del terrore di cui il nazismo era impregnato, senza alcuna pietà per le persone che qui abitavano, per il loro sesso o la loro età, considerandole tutte “banditi” o “collaboratori”. Di questi 216 erano bambini, 316 donne, 142 anziani. La popolazione venne braccata e sterminata nelle case, nelle aie, nei fienili, nelle chiese, nei campi, lasciando sfogare la violenza in maniera spietata. Altri 721 abitanti dei tre comuni morirono al fronte, nei campi di prigionia e di lavoro, a causa di bombardamenti aerei, scoppio di mine o proiettili o per malattie legate allo stato di guerra. Ora la natura ha, in buona parte, riconquistato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare. Subito dopo la guerra, infatti, le strade erano difficilmente percorribili, le case distrutte, le mine disseminate ovunque e i ricordi troppo dolorosi. Vorremmo che la pace e il silenzio che incontrerete sul vostro cammino vi lascino un ricordo positivo di questi luoghi, simbolo dell’orrore ma anche della forza della memoria. (Tratto da sito internet Parco Storico di Montesole) PROGRAMMA DELLA VISITA 08.00: Partenza da scuola 09.00: Percorso a piedi lungo sentieri e luoghi della memoria accompagnati da un testimone della strage e della storia del luogo. Ampio spazio a domande e riflessioni. 12.00: Pranzo al sacco 15.00: Rientro (arrivo previsto per le ore 16.00) Il viaggio sarà reso possibile grazie al contributo di ANPI PIANORO. DESTINATARI: Rivolto alle classi III della scuola secondaria. Sul sito del parco potete trovare numerosi strumenti didattici propedeutici alla visita (www.parcostoricodimontesole.it percorso: visitare il parco – scuole - materiali utili) PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI rivolgersi a Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro Laura Raitè o Alice Milano 051 652 91 08 – 75 E-mail: [email protected]

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GIORNATA DELLA MEMORIA Proiezione del Film

In occasione della Giornata della Memoria proponiamo, in collaborazione con il Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro, un percorso storico sulla tematica della memoria. La giornata si articolerà in due momenti:

- un primo momento consisterà nella proiezione del film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, che racconta la strage di Monte Sole attraverso gli occhi di una bambina di otto anni.

- in un secondo momento, gli alunni avranno la possibilità di avere un impatto diretto e reale con quanto narrato nel film “L’uomo che verrà”, attraverso la visione di oggetti scenografici realmente utilizzati nel film e prestati al set dal Museo di Arti e Mestieri, nonché sentire in prima persona racconti e scene di backstage.

Per le scuole di Pianoro: La proiezione del film “L’uomo che verrà” sarà organizzata presso il Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini, Via del Gualando 2, Pianoro, le date verranno definite in accordo con le scuole indicativamente nella settimana compresa tra il 21 Gennaio 2015 e il 26 Gennaio 2015. Destinatari: classi III Modalità organizzative Si invitano le insegnanti delle classi interessate a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili del Comune al fine di definire l’organizzazione delle proiezioni. Tel: 051 652 91 08 -75 L’UOMO CHE VERRÁ Regia: Giorgio Diritti Anno: 2009 Durata: 117 minuti Lingua: Dialetto Bolognese con sottotitoli in Italiano SINOSSI Nell'inverno 1943-1944 sull'appennino emiliano, la piccola Martina, di otto anni, vive con i genitori e con la numerosa famiglia contadina, che fatica ogni giorno per sopravvivere. Dalla morte del fratello più piccolo Martina ha smesso di parlare e questo la rende oggetto di scherno da parte dei coetanei, tuttavia il suo sguardo sul mondo che la circonda è molto profondo.

Lena, la madre della bambina, resta nuovamente incinta e Martina segue con attenzione i nove mesi della gestazione, mentre le complesse vicende della guerra si intersecano con la quotidianità della

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vita contadina: il bucato, le ceste intrecciate nella stalla, la macellazione del maiale, gli amoreggiamenti dei giovani.

Il fratellino di Martina nasce in casa, a fine settembre del 1944. Allo spuntar del giorno le SS, appoggiati da reparti di soldati dell'esercito, arrivano nelle campagne bolognesi, mettendo in atto un feroce rastrellamento, che verrà ricordato come strage di Marzabotto: vecchi, donne e bambini vengono trucidati, dopo esser stati raccolti nei cimiteri, nelle chiese e nei casolari. Martina, che era riuscita a fuggire, viene scoperta e rinchiusa in una piccola chiesa insieme a decine di altre persone e, dopo avere chiuso le porte, attraverso le finestre i soldati lanciano all'interno delle granate che fanno strage. La bambina resta miracolosamente illesa e torna a casa, trovando solo stanze vuote e silenzio: prende la cesta con il fratellino e si rifugia nella canonica di don Fornasini, uno dei parroci della zona, e, dopo che la strage si è compiuta, fa ritorno al casolare di famiglia, dove si prende cura del fratellino intonando per lui una ninna nanna, riacquistando l'uso della parola. LA STORIA DI MONTE SOLE CENNI STORICI Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa in due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che hanno anche liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la cosiddetta Repubblica di Salò. È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa tra il torrente Setta e il fiume Reno, a una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia spontaneamente a formarsi una brigata partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i figli e i fratelli dei contadini che abitano la zona e lavorano la terra a mezzadria per conto dei proprietari terrieri, che in genere stanno in pianura. Il territorio è boscoso, il terreno difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso numerose, fanno sempre più fatica perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più povere di quanto non fossero già. I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro azioni di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata dell’esercito anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS, mettono a ferro e fuoco il territorio di Monte Sole. Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio immane rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui appartiene la maggior parte del territorio.

Nel 2006 ha avuto inizio il processo contro 17 imputati, tutti ufficiali e sottufficiali delle SS. L'istruzione dei procedimenti ha avuto luogo grazie alla scoperta, avvenuta nel 1994, di 695 fascicoli di inchiesta presso la sede della Corte Militare d'Appello di Roma.

Questi fascicoli, segnati con il timbro della "archiviazione provvisoria”datata 1960 e conservati in un armadio rivolto verso il muro, il cosiddetto "armadio della vergogna", rimasto chiuso fino alla scoperta avvenuta nel 1994, contenevano i dati riferiti a numerosi ufficiali delle SS responsabili di crimini di guerra dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.

Il 13 gennaio 2007 il Tribunale Militare della Spezia ha condannato all'ergastolo dieci imputati per l'eccidio di Monte Sole, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e continuata con omicidio.

NOTE DI REGIA Alcuni anni fa è iniziato un lungo lavoro di ricerca per realizzare un film che narrasse il dramma della strage avvenuta sull’Appennino bolognese nelle borgate circostanti il Monte Sole, nei comuni di Marzabotto, Vado-Monzuno e Grizzana-Morandi, conosciuta nella cultura comune e scolastica come la strage di Marzabotto. Un eccidio cruento e di particolare ferocia in cui vennero annientate circa 770 persone, per la maggior parte donne, bambini e anziani.

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L’approccio ad un film di tale importanza storica non è stato semplice. A distanza di sessanta anni da quei tragici eventi tutto appare sfocato dal tempo, si sente il peso della storia, si avvertono ancora faziosità, differenti interpretazioni o strumentalizzazioni politiche. Il lavoro di ricerca sulla bibliografia già esistente, unito ad una raccolta di testimonianze dirette, in collaborazione con l’Istituto Storico per la Resistenza “Parri” di Bologna, ottenute con interviste ai sopravvissuti alla strage e a partigiani, ha progressivamente messo in luce l’importanza di non dimenticare tale sacrificio e soprattutto ha riportato ai nostri occhi volti, racconti, persone, famiglie. “L’uomo che verrà” vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini. Nel film, nello scenario suggestivo dell’Appennino, si racconta di uomini, donne e bambini, del loro vivere quotidiano, dove ad un certo punto le schermaglie del conflitto mondiale si inseriscono tra borgate e casolari, come un fenomeno abnorme, inspiegabile. L’evolversi dei racconti è l’evolversi di quei tempi, dove la grande “Storia”, quella che troviamo nei libri e negli studi accademici, entra nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide. Dalla ricostruzione delle vicende emerge come protagonista una comunità che, al di là degli episodi legati alle formazioni partigiane, oppone allo strapotere nazista una resistenza che, come cita don Giuseppe Dossetti nell’introduzione bibliografica al libro “Le querce di Monte Sole” di Monsignor Luciano Gherardi, “… è innanzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni prevaricazione, ogni violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto. È tenace affermazione dei diritti dell’uomo, di ogni uomo, volontà di pace nella libertà; testimonianza di solidarietà umana al di sopra di ogni discriminazione; sfida dell’amore all’odio, della fede alla disperazione, della vita alla morte”. Giorgio Diritti COLLABORAZIONI E RICONOSCIMENTI Il progetto, ancora in fase di scrittura, ha ottenuto una serie di patrocini importanti sia sul territorio che a livello nazionale e internazionale, come quello della Robert F. Kennedy Foundation Europe. Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento da parte della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Essenziale, l'interesse per il film espresso dalla Toscana Film Commission e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che hanno reso concreto il loro sostegno al progetto con un finanziamento. Ma altrettanto rilevante per la riuscita del film, tutto realizzato a Bologna e dintorni, è stata la partecipazione di alcune realtà locali che, fin dall'inizio, hanno compreso e condiviso l’importanza del progetto, e ad esso hanno fattivamente collaborato: tra tutti si evidenzia il contributo della Regione Emilia Romagna e quello della Cineteca di Bologna, nonché la collaborazione dei comuni nei quali sono state realizzate le riprese come Monte San Pietro e Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna e Radicondoli e Casole d’Elsa su territorio toscano, le cui amministrazioni hanno aderito con entusiasmo. Tra gli altri, anche il nostro comune ha avuto modo di collaborare alla sua realizzazione attraverso il Museo di Arti e Mestieri che ha prestato diversi oggetti originali dell’epoca e che sono stati usati sul set TRA REALTA’ E FINZIONE Il cast è composto sia da attori professionisti che da persone che abitano nel luogo difatti,

Nei titoli di coda si dichiara che i personaggi e le vicende del film sono frutto di finzione, mentre lo sfondo storico (la strage di Marzabotto) è reale. Tuttavia alcuni personaggi del film sono realmente esistiti:

-don Giovanni Fornasini, giovane parroco antifascista

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-don Ubaldo Marchioni, che fu ucciso davanti all'altare della chiesa di Casaglia: la pisside che teneva in mano al momento dell'uccisione si conserva ancora, con una pallottola incastrata sul fianco

-il partigiano Lupo, della brigata Stella Rossa

-la donna storpia uccisa in chiesa, perché non aveva potuto ubbidire ai soldati tedeschi che le avevano ordinato di uscire subito

-il gruppo di ottantaquattro persone che fu realmente ucciso con le mitragliatrici nel cimitero di Casaglia

-il gruppo di una settantina di persone che fu realmente ucciso all'interno di una chiesa con il lancio di bombe a mano

Anche la vita contadina di quegli anni è ripresa con realismo e ricchezza di dettagli

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Progetto di Educazione allo sviluppo e all’intercultura sui

temi di:

CIBO E AGRICOLTURA, DAL LOCALE AL GLOBALE: “DOCUMENT-IAMOCI!”

A CURA DI DI GVC

Promotore: GVC, Gruppo di Volontariato Civile, è un’ organizzazione Non Governativa laica nata nel 1971 a Bologna, riconosciuta dal Ministero degli Esteri e dall’Unione Europea, che si occupa di cooperazione internazionale allo sviluppo. GVC oggi è presente attivamente in 20 Paesi, i progetti sono realizzati da 50 cooperanti italiani all’estero e da oltre 3.500 operatori locali. In accordo con le forze sociali, con i governi e le amministrazioni locali, realizza programmi per la ricostruzione e lo sviluppo che interessano diversi settori. Fare bene cooperazione internazionale significa infatti occuparsi concretamente di tante cose, tutte molto importanti: acqua, bambini, diritti, educazione, lavoro, lotta all’AIDS, ed altro ancora. GVC gestisce anche progetti di emergenza umanitaria per conto della Commissione Europea, del Ministero degli Affari Esteri e delle Nazioni Unite. L’obiettivo di GVC è di promuovere uno sviluppo economico e sociale che duri nel tempo e che porti concreti benefici alle persone. La complessità e la molteplicità delle attività del GVC e la presenza dei nostri operatori in numerose aree, rappresentano un patrimonio di esperienze che ci consente di avere una capacità di intervento diversificata e mirata ai bisogni del territorio. Grazie a questo patrimonio, oggi, siamo in grado di contribuire e sostenere strategie di intervento e azioni integrate per la promozione di attività che favoriscano la crescita socio economica delle comunità in cui operiamo. Che cos’è l’Educazione allo sviluppo: GVC ritiene che lo sviluppo sia un processo dinamico giocato tanto nel Nord quanto nel Sud perché basato in maniera imprescindibile sulla creazione di relazioni più eque tra popoli, stati ed economie a livello globale. Per questo, accanto ai programmi di cooperazione allo sviluppo nei paesi terzi, GVC svolge anche attività in Italia di educazione allo sviluppo e di informazione volte a stimolare la presa di coscienza e ad aumentare il livello di interesse dell’opinione pubblica italiana ed europea verso lo sviluppo ed i problemi dei paesi del Sud del mondo. Per GVC il principale obiettivo dell’educazione allo sviluppo è quello di produrre un cambiamento nelle mentalità e nei comportamenti individuali e collettivi in maniera da contribuire alla costruzione di modelli di sviluppo più equi e sostenibili. (www.gvc-italia.org) Una delle principali attività di educazione allo sviluppo di GVC è la co-organizzazione del Terra di tutti film Festival (www.terradituttifilmfestival.org), un festival di documentari che dà spazio e voce a registi di tutto il mondo per raccontare problematiche e criticità viste da una prospettiva locale e globale.

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Obiettivi della proposta educativa: L’intervento proposto ha l’obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza negli alunni sia teorica che empatica sui problemi reali che affliggono il Sud del mondo, sviluppando l’analisi critica negli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, sull’interdipendenza del mondo a livello globale e il loro ruolo all'interno di esso, promuovendo l’ impegno attivo verso la solidarietà e la giustizia globale. L’intervento si focalizzerà in particolare sull’importanza del nostro stile di vita Metodologia dei laboratori: I laboratori nelle classi utilizzeranno un metodo partecipato di apprendimento/gioco. La metodologia utilizzata è basata sulla condivisione di idee, informazioni e coinvolge gli alunni in prima persona, attraverso giochi e riflessioni di gruppo, che garantiscono l’esperienza partecipata degli alunni . Il titolo DOCUMENT-iamoci deriva dal fatto che verranno utilizzati documentari e parti di documentari per affrontare la tematica di riferimento, stimolando il dibattito, prendendo in considerazione diverse prospettive. Perché parlare di agricoltura, piccoli agricoltori, locale-globale e del legame tra il nord e sud del mondo? Nel 2000 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) impegnandosi così a dimezzare la povertà entro il 2015: il documento fissava otto Obiettivi che da allora rappresentano il più importante quadro di orientamento per la cooperazione internazionale allo sviluppo, assumendo inoltre impegni specifici per l’infanzia tra cui quello di assicurare l’accesso all’istruzione elementare a tutti i bambini e le bambine e ridurre la mortalità infantile e materna. Nonostante i progressi compiuti verso tali fondamentali traguardi, alcuni obiettivi sono ancora lontani per molti Paesi. Oggi, con l’avvicinarsi della scadenza del 2015, la comunità internazionale è chiamata a definire una nuova agenda di sviluppo post-2015, che rappresenta un’importante opportunità per portare a termine il percorso per porre le basi del nuovo quadro di riferimento. Tale contesto Post-2015 dovrebbe affrontare l’intera gamma delle cause che hanno dato origine alla povertà e allo sviluppo non sostenibile, inclusa l’eguaglianza, l’equità,i diritti umani, la pace e la stabilità. La necessità vitale per sostenere l’agricoltura sostenibile è fondamentale per raggiungere l'obiettivo di una "vita dignitosa per tutti" ed è un problema molto attuale, per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare le sfide della sicurezza alimentare ", tenendo conto del legame tra cibo, fame e povertà. Per tale motivo, in una prospettiva di cittadinanza europea motivata alla solidarietà, sostenibilità e dei diritti umani, è importante conoscere e collegare le problematiche che collegano il globale con questioni locali, legate all’Italia e al nostro territorio. Capire che i nostri modelli di consumo si affidano a un'agricoltura industriale ad alta intensità di risorse, a causa di scelte politiche che hanno un forte impatto sul mondo è fondamentale per raggiungere l'eliminazione della povertà. Descrizione attività: LABORATORIO SULL’ACCESSO AL CIBO, AGRICOLTURA SOSTENIBILE E IL LEGAME TRA LOCALE E GLOBALE

Consigliato soprattutto per le Scuole Medie Obiettivo: riflettere sull’importanza delle conoscenze locali e tradizionali e comprendere meglio le sfide e le connessioni tra cibo, agricoltura e risorse naturali e la necessità di sostenere modelli di agricoltura sostenibile e inclusiva nel Sud e nel Nord del mondo.

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Durata: 1 incontro di 2/3 ore Descrizione: Gli educatori GVC faranno una piccola introduzione alla classe sul tema e poi seguiranno una serie di attività partecipative, attraverso la proiezione di vari documentari che svilupperanno il confronto e il dibattito. Gli educatori GVC animeranno la discussione attiva, condividendo le proprie impressioni sull’attività, commentarne le dinamiche e gli esiti e motivare i comportamenti tenuti durante lo svolgimento.

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ORIENTAMENTO SCOLASTICO PER LE CLASSI II E III

� INCONTRI DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI DEL TERRITORIO PER I GIOVANI

PIANORESI (CLASSI III) � INCONTRI CON I GENITORI (CLASSI II E III) � STRUMENTI PER GLI INSEGNATI – IN APPOSITO QUADERNO (INSEGNANTI CLASSI II E III)

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Titolo

PERCORSO DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI per gli STUDENTI

Attività Incontri di orientamento a rivolti agli alunni delle classi III

Presentazione delle opportunità offerte dal Comune e dal territorio di Pianoro ai giovani

Destinatari Alunni delle classi III

Descrizione intervento Agli alunni verranno presentate le diverse opportunità che il Comune di Pianoro e più in generale il territorio di Pianoro offre loro. Alcuni di questi servizi possono interessare gli alunni da subito, altri potranno invece essere loro utili in momenti successivi. Si ritiene comunque opportuno presentare anche questi ultimi in quanto negli alunni delle classi III del nostro territorio sono più difficilmente raggiungibili negli anni successivi. Durante l’incontro vengono presentati i servizi offerti da: -Servizio CIOP (Centro di Informazione e Orientamento Professionale) -Sportello Eurodesk (servizio di orientamento alle opportunità di mobilità europea: tirocini, volontariato, scambi giovanili, studio, ecc) -Centro Culturale Giovanile (apertura, servizi e opportunità offerte) -Opportunità nell’ambito Culturale e dello Sport -Servizi offerti dalle Biblioteche Al fine di aiutare i giovani a localizzare i servizi descritti si procede alla loro visualizzazione attraverso l’applicazione informatica Google Earth. Vengono inoltre fornite a tutti i partecipanti all’incontro delle schede descrittive dei servizi di cui si è parlato.

Realizzazione intervento A cura delle operatrici dell’Ufficio Politiche giovanili del Comune di Pianoro

Durata L’intervento ha una durata di un ora per classe E’ possibile organizzare una presentazione incontrando contemporaneamente gli alunni di due classi

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Titolo

PERCORSI DI ORIENTAMENTO per i GENITORI

Attività Incontri di orientamento rivolti ai genitori volti ad offrire strumenti per sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori.

Destinatari Genitori degli alunni delle classi III Aperto anche ai genitori delle classi II

Descrizione intervento Il Comune di Pianoro attraverso i propri servizi orientativi e in collaborazione con professionisti esterni, metterà a disposizione delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, alcuni momenti dedicati all’informazione e all’orientamento rivolti ad alunni e genitori. In particolare: Per i genitori degli alunni frequentanti le classi terze della scuola secondaria di primo grado: Gli incontri rivolti ai genitori di alunni che dovranno compiere la scelta scolastica avranno la finalità di offrire agli stessi strumenti utili a sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori. In particolare, gli obiettivi prefigurati sono: - informare i genitori sulle opportunità offerte dal territorio e sulle caratteristiche dei canali esistenti per la prosecuzione degli studi e sull'assolvimento dell’obbligo scolastico - sensibilizzare e preparare i genitori a sostenere i propri figli nello sviluppo di una propria progettualita' personale, nella preparazione alla scelta; fornire alcune competenze adatte a monitorare il percorso di transizione tra i cicli e prevenire il rischio di insuccesso/abbandono scolastico - sensibilizzare i genitori ad agire in sinergia con l'istituzione scolastica in modo da facilitare il monitoraggio delle variabili chiave per l'efficacia del percorso formativo e di studio

Realizzazione intervento A cura di orientatori esperti incaricati e dell’Ufficio Ciop del Comune di Pianoro

Durata Due incontri della durata di due ore, indicativamente nel mese di dicembre

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STRUMENTI E RISORSE PER GLI INSEGNANTI PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Classi II e III

Il materiale è stato consegnato in apposito quaderno con il POT 2010-2011. E’ possibile richiederne copia. MATERIALI TRATTI DA: PORTALE DEL CENTRO RISORSE PER L’ORIENTAMENTO C/O Istituzione G. F Minguzzi Via S. Isaia n. 90 Tel 051 5288526 Orari: Mercoledì 9.00-13.00 / 15.00 – 17.00 Venerdì 9.00-13.00 [email protected] sito internent: www.portaleorientamento.provincia.bologna.it

L’Ufficio Formazione e Orientamento Professionale del Comune di Pianoro offre agli insegnanti informazioni e consulenza al fine di favorire l’utilizzo degli strumenti contenuti nel presente dossier. Il Centro Risorse per l’Orientamento può offrire invece una consulenza più approfondita sulla strutturazione dei percorsi e/o sull’analisi dei lavori realizzati in classe.

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LE BIBLIOTECHE DEL COMUNE DI PIANORO

“SILVIO MUCINI” e

“DON LORENZO MILANI”

PRESENTANO ALLA SCUOLA SECONDARIA

I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA LETTURA PER L’ANNO

SCOLASTICO 2014-2015

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- INDICE – � “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE - La prima visita

- Le visite tematiche

- Il prestito

- I servizi multimediali

- Le bibliografie

� INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA

- Il futuro è per tutti. Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno - Ero un lupo anch’io. Progetto sperimentale sul bullismo

- La storia in pellicola ( rassegna cinematografica)

Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito potranno essere concordati con le bibliotecarie. Dopo aver comunicato ai referenti POT del Comune l’adesione delle classi, il calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente tra le insegnanti e le biblioteche di: - Rastignano - Manuela Zocca: Martedì e mercoledì (9.00 - 13.30), giovedì (14.00 - 16.00) Tel. 051-6260675. - Pianoro - Milena Zuppiroli (referente sezione bambini e ragazzi cooperativa Open Group): mercoledì, giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654

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UNA BIBLIOTECA AMICA

- I servizi per conoscere la biblioteca –

“PRIMA VISITA GUIDATA”

È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le sedi e una sola volta per classe durante tutti tre anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa offre. Il livello esplicativo è adeguato all'età dei ragazzi, alle loro capacità di attenzione e alle loro conoscenze. Il tempo medio per una “prima visita” si aggira sulle due ore, durante le quali vengono mostrati anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio video e i servizi multimediali. Al termine di ogni incontro si potranno prendere i libri a prestito.

“ VISITE TEMATICHE ”

a) è possibile richiedere incontri a tema condotti dalle bibliotecarie in cui utilizzare particolari bibliografie o affrontare temi specifici.

b) si organizzano, inoltre, incontri specifici per guidare gli studenti all’utilizzo degli strumenti di ricerca presenti in biblioteca come il catalogo OPAC, enciclopedie, dizionari, cd rom, banche dati e altro materiale in consultazione.

Questi incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere effettuati solo in base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste.

“ PRESTITO “

I ragazzi, guidati dai bibliotecari e dagli insegnanti, possono scegliere i libri da riportare in classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro ad alunno, per le insegnanti non ci sono limiti. Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti stessi ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o ritardi nelle restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha accompagnato i ragazzi in biblioteca. Le classi possono effettuare i CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione; gli insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la consulenza specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio.

“ SERVIZI MULTIMEDIALI“ Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione (prevalentemente scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati.

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Per la consultazione di questo materiale è stato predisposto un elenco facilitato disponibile presso le biblioteche e consultabile anche on-line alla pagina: http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/ Il servizio viene effettuato nelle salette video delle biblioteche : Pianoro circa 30 posti; Rastignano circa 40 posti. Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM. Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo ritengano utile nel lavoro scolastico. Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di anticipo, il patrimonio multimediale può essere trasferito da una sede all’altra.

“BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO” In questi anni le biblioteche, a supporto di iniziative fatte sul territorio e per le scuole, si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie, che continuano ad essere aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le bibliografie sono sempre a disposizione delle insegnanti che ne vogliano fare uso e possono essere consultate sia in supporto cartaceo in biblioteca, che in formato elettronico sul sito del Comune di Pianoro, all’indirizzo: http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/

Le bibliografie permanenti ora a disposizione sono: 1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE

Questo catalogo è stato pensato per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie culture attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una sezione a sé stante ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto da: a) un percorso bibliografico specifico: con documenti identificabili attraverso un’apposita etichetta; b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti insieme in un unico scaffale.

2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle mafie

Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione sulle tematiche dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i bambini e i loro educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e Rastignano.

Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione anche per stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle biblioteche. Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte dei bambini anche durante le vacanze, è possibile concordare un elenco di consigli di lettura di libri che potranno trovare nelle biblioteche.

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“ INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA”

“IL FUTURO È’ PER TUTTI”

Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno

Il progetto organizzato e finanziato dalle biblioteche in collaborazione con Ufficio Politiche Giovanili del comune di Pianoro sarà indirizzato per

quest’anno scolastico a due classi terze della scuola secondaria di primo grado (una classe ogni istituto comprensivo, Rastignano e Pianoro).

Il progetto è ideato e condotto dal Dott.Davide Pace di EquiLibri coop.sociale Tanto si sente parlare, in questo periodo, di mancanza di prospettive per le giovani

generazioni, di difficoltà a trovare la propria strada, di un futuro impossibile e inesistente. Questa atmosfera si ripercuote negativamente sui ragazzi e le ragazze di oggi, nei quali spesso viene meno una percezione positiva della realtà, che porta a chiudere la strada alle speranze, ai desideri, ai progetti. E anche quando i sogni non sono del tutto scomparsi, viene meno il coraggio di inseguirli e di raccontarli, in primo

luogo a se stessi. Le storie possono allora diventare un efficace antidoto all’assenza di futuro. Esse riannodano i fili delle singole esistenze, consentendo di ritrovare un universo di senso nei racconti dei tanti protagonisti di carta che con determinazione e coraggio lottano per realizzare i propri sogni e i propri ideali, accettando la sfida di crescere. Le storie ci consentono di vedere le grandi conquiste realizzate nel tempo, cosa siamo e cosa possiamo diventare, senza lasciarci paralizzare, disorientare e ipnotizzare dal peggio e da una dimensione ripiegata su se stessa. Ci consentono di prendere coraggio, di costruirci una prospettiva, di viaggiare in mondi diversi, passati e futuri: chi lo fa si sente immediatamente più forte. Se ce l’hanno fatta loro, i protagonisti di tante sfide di cui è ricca la letteratura contemporanea per ragazzi, possiamo farcela anche noi. Ed è questo che ci raccontano tanti giovani protagonisti: che si può diventare grandi, raggiungere le proprie mete, vincere le proprie sfide e le proprie paure, “nonostante tutto”. Che è importante non accontentarsi, puntare in alto e conquistarsi la propria libertà. Accettare la sfida di mettersi in gioco, e lasciare aperta la strada all’avventura, cioè alle “cose che verranno”. La letteratura diventa così un’importante occasione per sollecitare e stimolare le capacità dei giovani di resistere, di essere creativi e vitali. E il miglior regalo che possiamo fare ai ragazzi e alle ragazze di oggi è quello di aiutarli a coltivare quello che hanno nel cuore, i loro talenti, le loro passioni; a soddisfare la loro fame di avventura e di scoperte; aiutarli a “guardare in direzione delle stelle”, cioè ad alzare la testa, a credere che un futuro è sempre possibile, per ognuno di noi. La bibliografia L’attività prende il via da una bibliografia di titoli che la biblioteca metterà a disposizione delle due classi che partecipano agli incontri. Le bibliografie verranno organizzate, oltre che per fasce d’età e chiavi di lettura, attraverso una selezione più ampia (bibliografia generale) ed una più ristretta (gli indispensabili), che raccoglie i titoli ritenuti migliori e la cui lettura è suggerita alle classi secondo la disponibilità dei volumi da parte della biblioteca.

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Gli incontri con le classi Il percorso si articola in due incontri: • primo incontro: si introducono le diverse piste di lettura che caratterizzano il percorso e si presentano alcuni volumi della bibliografia di riferimento, attraverso il dialogo con i ragazzi e la lettura di brani particolarmente significativi. • secondo incontro: i libri letti dai ragazzi vengono analizzati e discussi, in un confronto aperto sulla lettura e sul tema del percorso. Entrambi gli incontri si possono collegare al percorso “Fuorilegge”. L’adesione al progetto è un'occasione per continuare a leggere, a parlare e a scrivere di libri per tutto l'anno, e consente di diventar parte della comunità on-line dei lettori fuorilegge. Gli operatori di Equilibri forniranno le istruzioni e i suggerimenti per dialogare con gli Avamposti di lettura, per scrivere articoli, recensioni e commenti su Fuorilegge on-line (www.fuorilegge.org).

Organizzazione: un incontro per classe nella stessa mattina della durata di 90-120 minuti, a ciascun incontro prende parte una classe per volta; il progetto si effettua in due mattine , a distanza di 4/5 settimane l’uno dall’altro da concordare fra i due istituti e le biblioteche secondo il seguente calendario: 1° incontro dal 3 al 5 febbraio2015 - 2° incontro dal 3 al 5 marzo 2015

“ERO UN LUPO ANCH’IO”

Progetto sperimentale sul bullismo organizzato e finanziato dalle biblioteche del Distretto Culturale San Lazzaro e indirizzato per quest’anno scolastico

ad una sola classe terza del Comune di Pianoro. Il progetto è ideato e condotto dal Prof. Gianni Cascone

L’adesione a questo progetto implica da parte del docente ulteriori ore di impegno con le classi, che andranno quindi considerate all’interno della programmazione generale, si consiglia di prestare particolare attenzione alla preparazione del 1° incontro (FASE 1).

Organizzazione: periodo ottobre/ novembre 2014 – una sola classe 2 incontri nelle mattine di lunedì o martedì distanziati di circa quattro/sei settimane, calendario da concordare con il Prof. Cascone e le biblioteche ;

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ERO UN LUPO ANCH’IO Progetto sul bullismo dedicato alle scuole medie secondarie inferiori della Provincia di Bologna premessa Il presente progetto, Ero un lupo anch’io, si propone di sensibilizzare gli studenti della scuola media secondaria inferiore sul problema del bullismo. Il problema della violenza di gruppo, frutto del vuoto di senso, dell’isolamento e della cultura di massa della contemporaneità, con conseguente demonizzazione del diverso, è un problema crescente, che coinvolge sia il genere maschile sia il genere femminile, anche con conseguenze estreme. le finalità del progetto Ero un lupo anch’io intende sostanzialmente puntare a questi obiettivi: 1. portare a coscienza il fatto che l’esperienza immersiva ha un primato sulla teoria astratta; 2. portare a coscienza il fatto che il lato d’ombra non pertiene soltanto all’aggressore ma che ogni individuo ha un lato d’ombra con cui deve fare i conti: portarlo a coscienza può aiutarci a capire meglio i meccanismi psicologici che stanno dietro ai comportamenti devianti e a costruire i presupposti perché questi comportamenti non prendano campo; 3. portare a coscienza il fatto che molti sono i punti di vista soggettivi, che l’altro ha spesso e comunque un dato di opacità non sempre sormontabile con il quale bisogna imparare a convivere, anche affrontando un’aspra dialettica; 4. portare a coscienza il fatto che una convivenza pacifica richiede l’impegno e la responsabilità di tutti, e che se ci sono comportamenti devianti la responsabilità è collettiva oltre che individuale. i contenuti Il progetto Ero un lupo anch’io intende mettere i partecipanti a contatto con il lato d’ombra di ogni soggetto, evitando facili pietismi nei confronti delle vittime dei soprusi e portando tutti ad attraversare i propri istinti negativi – ad esempio gli istinti di rivalsa o di vendetta che si possono nutrire nei confronti dei prepotenti, solo conoscendo il‘nemico’, il punto di vista (paradossale) dell’altro “ il violento”, potremo forse cominciare a contribuire al superamento di certi comportamenti. A tale scopo si prevede un intervento articolato in letture – anche questa è un’occasione per stimolare la lettura nei giovani –, in produzione di scrittura espressiva – la scrittura è un mezzo elettivo in questa fascia di età: per il suo alto tasso di riflessività risponde bene alla nascente coscienza e identità degli adolescenti – e nell’uso del video tramite smartphone – il telefonino è un medium fondamentale per i giovani, che racchiude in sé un veloce strumento di comunicazione a distanza, una teca musicale e uno strumento di riproduzione fotografica e video della realtà – al fine di creare una piccola esperienza di vita che possa poi essere analizzata e portata a coscienza. le modalità d’intervento Essendo il progetto distribuito su 6 scuole della provincia bolognese, l’intervento dovrebbe articolarsi in 2 fasi, pari a 2 incontri (di circa 3 ore) per ciascun istituto preparati ciascuno da alcune consegne: FASE 1 Ai partecipanti vengono proposte alcune azioni in vista del primo incontro:

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a) la lettura in classe ad alta voce di alcuni libri, o brani di libri a scelta fra i titoli seguenti: Non chiamatemi Ismaele! M. G. Bauer; Obbligo o verita�? A. Thor; Il coltello che mi ha ucciso A. McGowan; Il gioko M. Fontana; b) ai partecipanti viene richiesto di scrivere un testo in cui ognuno appunti quelli che immagina siano i pensieri del bullo e del branco, e quelli che immagina siano i pensieri della vittima del branco; c) ai partecipanti viene richiesto di fare un breve filmato (un selfie) in cui si impersona, davanti allo specchio, sia un bullo che una vittima del bullo. La durata massima dovrà essere circa di un minuto e mezzo per i selfie e due- tre pagine per i pensieri del carnefice o della vittima. I video e i testi dovranno essere inviati contestualmente mediante e mail (o tramite what's up) direttamente al Prof. Cascone [email protected] specificando nome, cognome, paese, istituto e classe almeno 10 giorni prima del 1°incontro; Al primo incontro i ragazzi verranno invitati a commentare le letture fatte, a presentare e commentare i brevi filmati realizzati con gli smartphone e a commentare i testi di immedesimazione nella mente dei bulli e delle loro vittime, per analizzarne i comportamenti e dibattere sul problema, portando a consapevolezza l’esperienza attraversata. FASE 2 Ai partecipanti viene chiesto di scrivere un racconto sul tema del bullismo (maschile e femminile) in vista del secondo incontro. Il secondo incontro viene dedicato: a) alla analisi dei testi prodotti e al confronto sui contenuti (e sulla forma); b) a una presentazione delle modalità di convivenza di gruppo, di confronto nonviolento e di rapporto con l’altro e il diverso. Viene inoltre proposta nell’ambito dell’iniziativa la visione del film: “Nient'altro che noi” regia di Angelo Antonucci da tenersi presso la biblioteca di riferimento ; E’auspicabile l’elaborazione,da parte della classe, di una sintesi della propria esperienza da poter confrontare e condividere con le classi degli altri comuni del Distretto che effettueranno lo stesso progetto . Si propone inoltre, ad arricchimento del percorso, un ulteriore incontro condotto dal Dott. Massimo Tomolillo consulente aziendale nella formazione del personale, sulla tematica : “Cyber bullismo e reputazione digitale, quali sono rischi e come difendersi”. L’incontro con la classe sarà di circa un’ora, da tenersi il mercoledì mattina presso la biblioteca di riferimento con calendario da concordare.

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LA STORIA IN PELLICOLA Progetto di “cineforum storico” curricolare

(vedi Rassegne Cinematografiche) Da sempre il cinema si costituisce come uno strumento per indispensabile per comprendere il nostro passato: i film, pur essendo documenti di finzione, sono ricchissimi di particolari e di informazioni relative alla vita sociale, alle ambientazioni, agli eventi grandi e piccoli dell'epoca a cui essi si riferiscono. Possono approfondire episodi e aspetti di un evento o di un periodo storico e riempirlo di volti, storie, emotività; ad offrire chiavi di lettura e punti di vista differenti da quelli abitualmente proposti. Com’è noto, poi, l’uso del multimediale come risorsa complementare alle lezioni frontali è sempre di più considerato come uno strumento fondamentale per consentire a tutti il consolidamento delle competenze da apprendere. Infine i titoli scelti, fuori dal consueto circuito del cinema per ragazzi, consentiranno loro di avvicinarsi a prodotti cinematografici più curati e complessi. La possibilità di poter offrire un supporto all’attività didattica, grazie al patrimonio delle nostre biblioteche, ci ha spinto a realizzare questo progetto di “cineforum storico” che vogliamo proporre a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. La filmografia proposta, suddivisa per secoli di riferimento, ripercorre il periodo storico dal Medioevo fino all’età contemporanea, oggetto dei programmi di studio della scuola secondaria di primo grado. La filmografia sarà rivista e arricchita nel corso dell’anno con le novità che usciranno in DVD. Gli incontri si svolgeranno unicamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano e prevedono una breve presentazione del film, la sua visione e un momento conclusivo di confronto; Ogni classe potrà effettuare due incontri. Le classi che intendono partecipare al progetto dovranno confermare la propria generica adesione entro il 20 ottobre 2015; a queste classi verrà poi consegnata la filmografia completa di sinossi per poter scegliere i film da vedere. I singoli incontri di visione si concorderanno nell’arco dell’anno scolastico direttamente con le biblioteche, almeno tre settimane prima della data desiderata. durante la visita in biblioteca per la visone dei film sarà possibile effettuare il prestito dei libri, in modo da poter consolidare anche la frequentazione della biblioteca e dare ai ragazzi un’ampia scelta per le loro letture.

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SALUTE E PREVENZIONE

� ISTITUTO RAMAZZINI : INTERVENTO DI INFORMAZIONE IN AULA SULLE TEMATICHE LEGATE ALLA RICERCA

SCIENTIFICA IN CAMPO ONCOLOGICO E SUI POSSIBILI

INTERVENTI DI PREVENZIONE (CLASSI II) � AVIS: DONARE IL SANGUE È UN GESTO DI SOLIDARIETÀ (CLASSI II E III)

� SPAZIO GIOVANI (CLASSI III)

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ISTITUTO RAMAZZINI

Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.

L’Istituto Nazionale per lo Studio ed il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali “Bernardino Ramazzini”, costituito nel 1987, è una cooperativa ONLUS, della quale attualmente fanno parte oltre 25.000 Soci, dei quali circa il 90% distribuiti nel territorio della Provincia di Bologna. La missione “Prevenire è meglio che curare”, costituisce l’eredità più importante lasciataci dal medico Carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), padre della Medicina del Lavoro. Tutti i nostri sforzi e le nostre attività nel campo della lotta contro il cancro sono guidati da questo importante principio; nei laboratori di ricerca, nei nostri ambulatori, nei nostri incontri con i cittadini, cerchiamo di infondere la cultura della prevenzione, perché solo attraverso essa possiamo pensare di vincere questa difficile sfida. Le attività dell’Istituto Ramazzini sono incentrate principalmente in tre aree di intervento: 1. La prevenzione primaria, prevenzione primaria dei tumori con la promozione della ricerca scientifica

2. La messa in atto di programmi clinici di diagnosi precoce dei tumori 3. la diffusione dell’informazione sui rischi cancerogeni ambientali e professionali.

In particolare, la Ricerca Scientifica viene svolta presso il Centro di Ricerca sul Cancro “ Cesare Maltoni “ nel Castello di Bentivoglio dove, da oltre 40 anni, vengono condotti studi sperimentali di cancerogenicità su animali da laboratorio, finalizzati alla identificazione e quantificazione dei rischi cancerogeni di composti, agenti e tecnologie presenti negli ambienti di vita generale e di lavoro. Proposta: Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. Destinatari: Classi seconde della scuola secondaria di primo grado (abbinate a gruppi di due classi – massimo tre) Gli incontri saranno tenuti da ricercatori del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini e dal Dottor Alceste Masina, nato a Bologna il 17/10/1946 e residente a Pianoro; Socio dell’Istituto Ramazzini dalla sua fondazione, Collaboratore del Professor Cesare Maltoni, laureato in Medicina e Chirurgia, e Specialista in Oncologia ed in Scienza

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dell’Alimentazione. Fino al Gennaio 2010 ha diretto l’Unità Operativa Complessa di Oncologia e l’Hospice dell’Azienda USL di Imola. Durata: -un incontro della durata di un’ora e mezza (o se non è possibile per ragioni organizzative di un’ora) Tematiche degli incontri: Durante gli incontri verranno sviluppate le seguenti tematiche: -Educazione Sanitaria ed i corretti comportamenti di vita, al fine di mantenere lo stato di salute e di evitare, nei limiti del possibile, l’insorgenza di malattie neoplastiche. -la Prevenzione Primaria, con particolare riguardo ai fattori cancerogeni presenti nell’ambiente di vita generale e di lavoro, quali: alcuni agenti chimici (benzene, pesticidi, i dolcificanti alimentari, ecc…), alcuni agenti fisici (l’amianto, le radiazioni ionizzanti, i campi elettromagnetici generati dalla corrente elettrica e dai telefoni cellulari). -la Ricerca scientifica: potenzialità, risultati e limiti. Il lavoro svolto dall’Istituto Ramazzini. Potrebbe essere utile prevedere una visita ai Laboratori sperimentali di Bentivoglio al fine di presentare agli studenti una realtà di lavoro molto particolare, poco conosciuta e fra i pochi esempi nel nostro Paese. Organizzazione: Per l’organizzazione degli incontri contattare: Ufficio Politiche Giovanili Laura Raitè Email: [email protected] Tel: 051 652 91 08 - 75

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Presentazione del progetto AVIS BolognaPresentazione del progetto AVIS BolognaPresentazione del progetto AVIS BolognaPresentazione del progetto AVIS Bologna

Laboratorio didattico Laboratorio didattico Laboratorio didattico Laboratorio didattico

PremessaPremessaPremessaPremessa

La proposta artistico-educativa ha come obiettivo principale la conoscenza del corpo, del suo

funzionamento, di tutte le buone abitudini per mantenerlo sano ed ha al suo interno finalità utili

per costruire le basi necessarie alla crescita di un cittadino attento.

Vuole inoltre sollecitare un lavoro trasversale dedicato alla parola donazione intesa nei suoi

molteplici significati .

Crediamo infatti che un percorso di questo tipo contribuisca allo sviluppo di strumenti culturali

importanti per diventare un adulto consapevole.

Attraverso una lezione-spettacolo interattiva si andranno ad affrontare numerosi aspetti e

tematiche creando collegamenti, riflessioni e suggestioni utili anche al lavoro delle insegnanti.

Lo strumento che ci permetterà di raggiungere questi obiettivi, sarà la formula del laboratorio

teatrale.

Perché il teatroPerché il teatroPerché il teatroPerché il teatro Il teatro ha potenzialità educative straordinarie perché permette di abbattere l’alto muro della

timidezza, consentendo al singolo, compatibilmente con la sua disponibilità di uscire allo

scoperto, di farsi strumento di comunicazione a tutto tondo mettendo in gioco corpo, voce,

mimica, gestualità, emozioni. Il teatro infatti ha una duplice dimensione: sociale ed estetica;

possiede una serie d'obiettivi educativi e di finalità culturali, in quanto esperienza stimolante,

sociale e socializzante (il teatro è socialità, scelta di stare insieme, conoscenza dell'altro e di sé)

ed aiuta l'esercizio del giudizio, del ragionamento, affina lo spirito critico e stimola la sensibilità

estetica. Inoltre, agendo sulle emozioni, tocca le corde più profonde della vita affettiva del

soggetto, arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità

armonica puntando sul divertimento.

Quattro le principali tematiche affrontate:

• il sangue non si fabbrica in laboratorio, ma è indispensabile alla vita

• la donazione e il volontariato

• la conoscenza delle buone prassi alimentari per uno stile di vita sano e salutare

• l’importanza della persona, della sua sicurezza e il rispetto dell’ambiente

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Modalità di svoModalità di svoModalità di svoModalità di svolgimentolgimentolgimentolgimento Lezione spettacolo della durata di 2 ore circa

La lezione- spettacolo è una performance teatrale che si avvale di una serie di strumenti

multimediali, artistici e didattici per interagire con la classe( o le classi, se partecipano più di una

contemporaneamente) e raccontare e comprendere il significato della donazione, l’importanza

delle buone prassi senza tralasciare l’aspetto scientifico.

La partecipazione interattiva e il coinvolgimento diretto degli alunni nello spazio ‘scenico’ sarà

strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi educativi e per la conoscenza dei

messaggi culturali, sanitari e sociali di AVIS

Per la realizzazione della lezione spettacolo Gesti di Carta fornisce attrezzatura audio, luci e video proiezione per la realizzazione del

laboratorio teatrale oltre at rucco, parrucco e strumenti di scena.

Giorgio Serra, in arte Matitaccia, ha realizzato la scenografia.

Lo spazio occorrente è:

- auditorium della scuola

- aula magna

- palestra

- teatro se Avis lo ritiene opportuno

Possibili ambiti di approfondimento :Possibili ambiti di approfondimento :Possibili ambiti di approfondimento :Possibili ambiti di approfondimento : - Educazione alimentare: Sviluppare una coscienza alimentare che aiuti l’alunno ad essere

sempre più consapevole ed autonomo nelle scelte riguardanti benessere e salute.

Promuove uno stile di vita sano e salutare.

- Educare a prevenire: Prendere coscienza dello stato di benessere psicofisico.

Comprendere l’importanza e il valore complessivo della persona e della sua sicurezza.

Usare comportamenti di prevenzione al fine di tutelare la salute propria e della collettività.

Comprendere l’importanza dell’igiene personale.

Usare comportamenti di prevenzione al fine di tutelare se stessi e gli altri distogliendoli

dall’uso di droga, alcool e tabacco.

- Educazione ambientale: Prendere consapevolezza che l’ambiente non può essere

considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite.

Per poter sottolineare la trasversalità del nostro intervento verrà consegnato agli insegnanti ed

ai ragazzi un opuscolo che raccoglie i contenuti proposti dal laboratorio teatrale e fornisce

anche stimoli di riflessione e approfondimento, da poter ulteriormente sviluppare in futuro in

classe.

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La trasversalità in questo caso deve essere letta come multidisciplinarietà, come possibilità che

un tema di ricerca extracurricolare riceva un sostegno educativo e di contenuto dall’intero

sistema disciplinare.

Le materie interessate saranno: italiano, storia, scienze ed educazione artistica

a cura di :

Avis Bologna - Area Scuola -

William Amadori [email protected]

William Zuntini [email protected]

e

Giosi D’Amore , Giulia Finelli www.gestidicarta.it

Dott.ssa Giosi D’Amore

Dott.ssa Giulia Finelli

Gesti di Carta

Educazioni artisitiche per persone e luoghi

Via del Pratello,45 – 40122 Bologna

www.gestidicarta.it - [email protected]

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SPAZIO GIOVANI

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ADOLESCENZA, CRESCITA, SESSUALITÀ

Progetto del Distretto di San Lazzaro – Spazio Giovani

Responsabile Dott.ssa Carla Calanchini

Da tempo lo Spazio Giovani, nell’ambito dei Piani per la Salute, propone alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado un progetto volto a favorire il benessere psicofisico e relazionale nella preadolescenza. La delicata fase di transizione che i ragazzi e le ragazze affrontano a questa età, contraddistinta dalle trasformazioni corporee e da un maggior bisogno di autonomia e di inserimento nel gruppo dei pari, necessita di una specifica attenzione e di spazi di approfondimento. Gli incontri con figure esperte quali ginecologa, psicologa ed educatore possono rappresentare momenti di confronto utili per riflettere su ciò che caratterizza il periodo evolutivo, per chiarire dubbi ed informazioni distorte e per fare conoscere ai ragazzi ed alle ragazze un servizio, lo Spazio Giovani, a loro dedicato. La metodologia di lavoro utilizza il gruppo classe come ambito di confronto tra pari e di esplicitazione delle problematiche condivise. Fino ad oggi gli incontri si sono svolti presso i diversi Istituti Comprensivi coinvolti. Dal novembre 2009, per favorire l’accesso per i giovani dei Comuni di Monghidoro, Loiano e Pianoro, presso i locali del Centro Civico di Rastignano, il Comune di Pianoro in collaborazione con l’AUSL ha aperto un punto di accesso dello Spazio Giovani. In considerazione degli ampi spazi disponibili e della funzionalità dedicata, gli incontri avverranno presso tale sede, che diventerà così nota agli studenti quale Servizio di riferimento sul territorio. Finalità:

• Favorire il benessere psico-fisico e la consapevolezza delle possibili problematiche legate alla sessualità ed a nuovi stili di divertimento.

Obiettivi:

• Ampliare le conoscenze relative allo sviluppo sessuale ed alle modificazioni psicorelazionali del periodo adolesecenziale

• Ampliare la consapevolezza dei rischi connessi ai nuovi stili di divertimento • Fornire elementi di conoscenza relativi alla contraccezione, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse ed AIDS.

Destinatari:

• Studenti e studentesse delle classi terze medie Contenuti :

• Modificazioni corporee, psicologiche e relazionali in preadolescenza e adolescenza • Relazioni con i coetanei, con l’altro sesso e con i genitori • Appartenenza al gruppo, trasgressione e stili di divertimento • Sessualità e affettività • Contraccezione e malattie sessualmente trasmesse

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Metodologia: Il percorso si articola in due incontri da due ore ciascuno (o un incontro da tre ore). Il metodo di lavoro utilizza la discussione in piccolo gruppo ed in plenaria; le attivazioni prevedono brain storming, role playing e la compilazione di schede di lavoro. Sede degli incontri: Spazio Giovani di Rastignano , Via A. Costa 66 Organizzazione pratica: Contattare l’ufficio Politiche Giovanili al fine di concordare le date degli incontri. Incontro con insegnanti e genitori: Nel corso di quest’annualità potrà essere introdotto un incontro rivolto ad insegnanti e genitori con l’obiettivo di dare maggiore continuità alle attività svolte con gli studenti. Operatori coinvolti: Dott.ssa Carla Calanchini- ginecologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro- Tel.0516224202- Email [email protected] Dott.ssa Elena Greco- psicologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro- 0516224283 e Spazio Giovani Collaborano al progetto ed allo svolgimento degli incontri educatori professionali che lavorano all’interno di progetti educativi dei Comuni o del Distretto su delega dell’AUSL

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PPRROOGGEETTTTOO

PPAATTCCHHWWOORRKK && KKIISSMMEETT

ANNO SCOLASTICO 2014-15

CONSULENZA PSICOLOGICA PER SCUOLE E FAMIGLIE

PREVENZIONE DEL DISAGIO E

PROMOZIONE DEL BENESSERE

IN ETA’ EVOLUTIVA

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Presentazione del progetto .

Il Progetto Patchwork affronta il tema dell’ascolto dei problemi dei bambini, sui vari ordini di scuola:

Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Osservando gli stessi bambini, i genitori e gli insegnanti di oggi

non si può non essere colpiti dalle difficoltà rappresentate spesso da uno stile relazionale e comunicativo

che non riesce ad entrare in contatto con le reciproche esigenze, capacità e difficoltà. La scuola, nonostante

gli sforzi e le risorse messe in campo, spesso fatica ad entrare in vera sintonia con i bambini e le famiglie e,

d’altra parte, chiede loro di adattarsi alle regole istituzionali, il più delle volte senza rendersi conto che i

bambini di oggi crescono e sono cresciuti, in famiglia come nelle istituzioni per l’infanzia, in ambienti nei

quali l’educazione è stata improntata al dialogo e alla relazione più che al rispetto formale delle regole e dei

ruoli. Inoltre il particolare periodo di crisi che stenta a concludersi sta avendo importanti conseguenze sul

piano della qualità della vita e del benessere sociale con implicazioni, inevitabili, sulla vita delle famiglie che

sono alla continua ricerca di un adattamento rispetto a ciò che accade in Italia ed in Europa. D’altra parte, la

scuola e gli insegnanti per primi fanno parte di questo contesto e, a loro volta, richiedono un ascolto ed un

aiuto competente per lavorare al meglio con famiglie, colleghi e loro stessi. Oggi una delle sfide educative

fondamentali si gioca sulla possibilità di aumentare la loro consapevolezza, la competenza comunicativa e il

benessere all’interno del proprio ambiente di lavoro.

Il progetto che proponiamo applica le conoscenze, gli strumenti e le metodologie acquisite con

l’esperienza di ricerca e intervento. Lo scopo è quello di sviluppare un intervento nella direzione di una reale

ed efficace prevenzione del disagio futuro, attraverso strumenti, tipici della Psicologia dello Sviluppo, che

non intervengano solo sul piano cognitivo, ma siano capaci di coinvolgere anche i piani delle emozioni, quelli

dei comportamenti profondi e dei vissuti, così come le esperienze corporee dei partecipanti.

La linea di ricerca in cui si inserisce il progetto indica chiaramente come, per un armonico sviluppo della

personalità, sia indispensabile che vengano soddisfatti pienamente nei bambini una serie di bisogni

fondamentali, quali per esempio il sentirsi sostenuti ed il poter appoggiarsi all’altro, l’aver sentito un

contenimento alle proprie emozioni da parte dell’adulto, la possibilità di affermare con forza e calma le

proprie richieste e bisogni.

Lo scopo che si propone il progetto è di aiutare e sensibilizzare le persone che lavorano nelle scuole e

sul territorio a capire e ascoltare i bambini e i loro problemi, al fine di prevenire ed individuare precocemente

il loro disagio in ambito scolastico, familiare e relazionale. La realizzazione, quindi, di una rete di

collaborazione con i Servizi presenti sul territorio è parte integrante del progetto.

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Concretamente si possono realizzare una serie di attività:

- Proposte formative per insegnanti e genitori

Svolgimento di attività idonee a promuovere strategie, competenze e abilità in campo formativo,

educativo, relazionale-affettivo e organizzativo.

- Incontri per INSEGNANTI nascono dall’idea della centralità dell’insegnante nel processo educativo

scolastico e come potenziale promotore del benessere egli stesso. In questo caso viene privilegiato

l’uso di Tecniche Attive nella conduzione degli incontri.

- Le proposte per i GENITORI intendono offrire attività di formazione e di consulenza a livello di

gruppi o individuale. La creazione di spazi di riflessione e condivisione su temi riguardanti il ruolo di

genitore, la relazione coi figli, il rapporto con la scuola e su altri temi verso cui viene espresso il

desiderio di maggior approfondimento. L’intervento deve essere volto a mettere a disposizione dei

genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno, consapevole ed efficace,

la loro funzione educativa.

- Sportello d’ascolto e di aiuto psicologico

Per insegnanti sulle difficoltà educative che incontrano e sui segnali di disagio che rilevano, sui

rapporti coi genitori, sulle possibili forme di collaborazione tra gli insegnanti stessi:

Per genitori , previa loro richiesta, allo scopo di offrire uno spazio di riflessione e accoglienza rispetto

alle problematiche relazionali incontrate nel corso dell’educazione e della crescita dei figli.

- Osservazioni

Nel contesto classe, durante lo svolgimento delle lezioni, permettono di rilevare il comportamento dei

bambini sia nell’interazione tra i compagni, sia con l’insegnante. Le osservazioni sono precedute da un

incontro di consulenza che ne valuta la necessità rispetto ad altri interventi possibili e sono seguite da

momenti di incontro, restituzione e scambio sulle situazioni rilevate, per elaborare strategie di intervento.

- Attività con il gruppo classe

- alle Scuole Elementari, si può individuare assieme agli insegnanti una tematica che risulta di rilievo

per quel gruppo classe e, sempre con loro, progettare un intervento che coinvolga in maniera più

attiva lo psicologo coi bambini.

- alle Scuole Medie si progettano e realizzano ”Laboratori accoglienza” per tutte le prime al fine di

favorire l’inserimento e la socializzazione tra i ragazzi nella nuova realtà scolastica, e “laboratori

tematici” per le altre sezioni nelle quali emergessero temi particolari necessari di un

approfondimento.

- Collaborazione con gli ENTI TERRITORIALI PUBBLICI E PRIVATI, AUSL referenti, con i

responsabili locali dell’istruzione, della cultura e dei servizi socio-assistenziali.

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Gli psicologi Gli psicologi che si occupano della realizzazione del Progetto Patchwork sono Mattia Minghetti e Nicola

Corazzari (entrambi Psicologi e Psicoterapeuti specialisti in Psicologia dell’Età Evolutiva).

Aree di intervento di Mattia Minghetti

Scuole d’Infanzia di Rastignano e Pianoro

Scuola primaria di Rastignano

Scuola secondaria di Rastignano

Aree di intervento di Nicola Corazzari

Scuola primaria di Pianoro

Scuola secondaria di Pianoro

Come aderire

Genitori.

I genitori che desiderano richiedere una consulenza presso lo sportello psicologico possono contattare

l’Ufficio Scuola del Comune di Pianoro specificando a quale scuola del territorio sono iscritti i figli in modo da

attivare lo specialista dedicato. Si possono utilizzare i seguenti recapiti:

� 051.6529106/155 m@il: [email protected] c/o Centro Civico di Rastignano, Via Andrea Costa, 66. L’accesso è gratuito. Le famiglie sono pregate di comunicare eventuali impedimenti almeno 24 ore prima dell’appuntamento pre-fissato per concedere, a chi ne avesse la necessità, l’accesso allo sportello. Insegnanti . Insegnanti che desiderano aderire al Progetto Patchwork possono comunicarlo all’Ufficio Scuola attraverso i consueti recapiti: � 051.6529106/155 m@il: [email protected]

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Azienda USL Bologna Distretto di San Lazzaro di Savena

Area dell’Integrazione Socio-Sanitaria

Settore Minori

COMUNE DI PIANORO

Progetto Kismet

2014/2015 Interazione con scuola,

luogo d’aggregazione e territorio

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Ref. Progetto Kismet: E.P. Silvia Minelli A cura di: Ed. Angela Stoffella, M.Francesca Valli, Valerio Cané

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SOGGETTI COINVOLTI:

Az.Usl di Bologna Area dell’Integrazione SocioSanitaria - Distretto di S. Lazzaro di Savena. Responsabil: Dott. Alberto Mingarelli Ref. Progetto: E.P. Silvia Minelli, Assistenti Sociali: Isabella Giovannini, Milena Celi NeuroPsichiatria infantile: E.P. Marina Riviello Comune di Pianoro Dott.Nicola Corazzari referente progetto Patchwork Assessorato Politiche Sociali Riccardo Dall’Olio, Assessorato Pubblica Istruzione Dott.ssa Franca Filippini Resp.Coord. Area Sociale Dott. Andrea DeMaria

Istituto Comprensivo di Rastignano Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Rastignano Insegnanti delle scuole medie di Rastignano Istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo Insegnanti delle scuole medie di Pianoro Nuovo La CarovanaSoc. Coop: Educatrici:Angela Stoffella Educatore: Valerlo Cané Coordinatrice: Serenella Ciotti/Tafuro Cinzia

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KISMET

Destinatari: diretti:

- alunni e alunne afferenti alle scuole medie di Pianoro e Rastignano indiretti: - insegnanti, famiglie e adulti di riferimento degli alunni afferenti alla scuola media di Rastignano e Pianoro;

Finalità del progetto: Sostegno e accompagnamento nei percorsi di crescita dei ragazzi e delle ragazze del territorio di riferimento. Proposte: Il kismet, quale progettazione educativa condivisa con i vari servizi che si occupano di minori, ha ampliato ambiti di intervento e tipologie dei destinatari, integrando ed ottimizzando al massimo le risorse per rispondere in modo più articolato ed integrato alle situazioni in carico (individuali e di gruppo), favorendo l'aggancio con le segnalazioni “informali” provenienti dal contesto scolastico e sociale e aggregando attorno alle proposte “una fascia di normalità” che permette una vera integrazione, nell’ottica complessiva di un rientro del disagio socio relazionale dovuto alla mancanza di opportunità socio educative. Nello specifico il progetto si compone di tre proposte di cui a seguire i dettagli e relative schede di sintesi:

1) ATTIVITÀ INTERNE ALLA SCUOLA: 1.a. “SPORTELLO EDUCATIVO” PRESSO LE SCUOLE MEDIE DI RASTIGNANO E PIANORO: Per l’anno 2014-2015 il Kismet continuerà a lavorare in stretta collaborazione con il Progetto Patchwork al fine di ottimizzare le offerte proposte e potenziare i percorsi specifici di entrambi i progetti. La sinergia sarà pensata in modo da facilitare l’accesso ai due servizi, strutturare attività di comune interesse e portare avanti le azioni congiunte avviate nel corso degli ultimi anni. COS’È lo sportello educativo: Lo sportello educativo, attraverso la presenza settimanale di un educatore ed una educatrice all’interno della scuola, si pone come punto di accoglienza e sostegno in merito a difficoltà riferite direttamente dai ragazzi/e o “segnalati” dagli adulti di riferimento afferenti al sistema scolastico e al contesto di vita degli stessi. Nello specifico ci si riferisce a situazioni come l’insorgere di conflitti interni al gruppo classe ( episodi di bullismo, prevaricazione,isolamento,..), relativi ai singoli individui ( problemi legati alla sfera emotiva e familiare, difficoltà nei percorsi scolastici, di relazione e integrazione,..)o in merito alla ricerca di interessi, opportunità e risorse territoriali. COSA FA lo sportello educativo:

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- Per gli alunni: svolge colloqui e in base agli elementi emersi gli educatori dello sportello valuteranno, caso per caso, l'opportunità di promuovere e facilitare l'avvicinamento a servizi ritenuti maggiormente adeguati ad affrontare il tema individuato, all'interno di una rete già attiva sul territorio (sportello Patchwork, laboratori educativi pomeridiani, spazi giovani, centri giovanili e/o culturali, servizi educativi del territorio, centri per l’orientamento, servizio minori, ecc.,). - Per i docenti: svolge colloqui di confronto rispetto a situazioni problematiche o semplicemente difficoltose per decidere l’invio dei ragazzi, raccoglie segnalazioni rispetto situazioni di difficoltà e disagio degli alunni/ (anche rischio drop-out scolastico) per stabilire possibilità di interventi mirati (ved. Punto n°3), facilitare/stimolare la relazione e la comunicazione ove se ne ravvisino problematiche. - Per le famiglie gli educatori stabiliranno contatti per informarle di eventuali problematiche o per aprire un dialogo che possa agevolare il raccordo con la scuola e/o altri dei servizi di riferimento che si occupano dei giovani (laddove ce ne fosse bisogno). Per le famiglie restano disponibile i numeri telefonici dei referenti dello sportello. Sempre per i genitori o adulti di riferimento in ambito familiare gli operatori del progetto Kismet favoriranno l’ accesso allo sportello Patchwork, che è la risorsa dedicata specificatamente alle famiglie che hanno figli/e iscritti alle scuole degli istituti comprensivi di Pianoro e Rastignano. PERCHE’ SI ACCEDE allo sportello educativo: L’accesso allo sportello è per i ragazzi una opportunità e dovrebbe essere vissuto da loro in questo modo. Per questo evidenziamo quanto sia determinante l’informazione, relativa allo sportello educativo Kismet che viene data dagli adulti di riferimento (genitori, professori) ai ragazzi stessi sul perché accedere allo sportello. Per questo noi, per primi, suggeriamo alcune considerazioni a genitori ed insegnanti per dare una efficace informazione ai ragazzi. Si può dire ai ragazzi che allo sportello possono trovare adulti con cui parlare di piccoli e grandi problemi che li riguardano, o che riguardano i loro amici, parlare di cose che li preoccupano o che potrebbero preoccupare i loro genitori con cui quindi, è naturale, diventi difficile parlare. Gli adulti che i ragazzi trovano allo sportello sono un educatore ed una educatrice prof.li. Figure professionali che hanno una formazione socio-pedagogico-educativa arricchita di competenze altre (animatori, specialisti in attività sportive o ricreative, formazione sulla gestione di dinamiche relazionali ed altro) che sapranno valutare l’entità delle problematiche portate, le verificheranno e si confronteranno, ove sorgessero effettivi elementi di preoccupazione, con le famiglie dei ragazzi ed i loro insegnanti. COME SI ACCEDE allo sportello educativo Le modalità di accesso allo “sportello educativo” saranno definite attraverso: - appuntamento su prenotazione; - accesso libero concordato con l’insegnate presente in aula; - invio su segnalazione dei docenti; In ogni circostanza si prevede un raccordo diretto con gli e le insegnanti interessati/e al momento in cui viene richiesto il colloquio. Gli operatori dello sportello educativo valuteranno inoltre l’effettivo bisogno riportato dall’alunno/a e la possibilità di far rientrare in classe il minore se la richiesta di accedere allo sportello educativo risultasse inappropriata e/o inopportuna.

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E’ previsto il rilascio all’alunno/a di un certificato di presenza oraria allo spazio da parte degli operatori, da consegnare all’insegnante al ritorno in classe.

L’equipe invierà tramite la scuola un foglio informativo a tutte le famiglie sull’apertura del servizio, un modulo di consenso per l’accesso allo “sportello educativo kismet” e un volantino informativo dedicato agli studenti. La presenza degli operatori all'interno dell'Istituto è mirata inoltre a garantire un confronto continuativo con il corpo docenti. 1.b. ATTIVITÀ CON I GRUPPI CLASSE: Nella co-progettazione delle attività kismet – patchwork si prevede la possibilità di proporre e accogliere richieste relative ad interventi nelle classi focalizzati sulle dinamiche centrali di ciascun gruppo di ragazzi e ragazze e relativi ai bisogni specifici di quella realtà; A seguito delle richieste pervenute negli ultimi anni si è ritenuto opportuno sostenere e dare maggiore struttura ai laboratori dedicati alle classi prime al fine di:

- avviare una reciproca conoscenza tra alunni e risorse presenti nell’istituto; - individuare ulteriori elementi di lettura rispetto alle dinamiche relazionali

presenti nei nuovi gruppi classe; - Supportare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria favorendo l’esplicitazione di aspettative e percezioni presenti tra gli studenti;

Nell’arco dell’intero anno scolastico rimane aperta l’opportunità di valutare e accogliere eventuali altre richieste specifiche relative ad attività da effettuare nelle classi;

2) LABORATORIO DI “NARRAZIONE MULTIMEDIALE” (POMERIDIANO): Gli educatori professionali che gestiscono gli sportelli nei due Istituti Comprensivi propongono anche per questo anno il laboratorio pomeridiano (ved. Dettaglio scheda 2) finalizzato a lavorare sulle proprie capacità e competenze con una notevole attenzione alle attitudini sociali e alla promozione delle risorse del territorio in cui vivono. La partecipazione a tali attività sarà il giovedì pomeriggio presso la struttura Casa Arcobaleno negli spazi destinati ai progetti educativi per minori del territorio è sarà aperta ai ragazzi e ragazze di entrambi gli istituti: Per il prossimo anno scolastico si è condiviso di riconoscere la partecipazione all’attività come credito formativo per i ragazzi con ricaduta sulla condotta scolastica. Il numero dei partecipanti sarà soggetto a limitazione se eccedesse rispetto alle risorse disponibili. Il progetto prevede un contatto con il corpo docente della scuola media anche e soprattutto per ciò che riguarda la proposta di eventuali nominativi e la comunicazione da dare alle famiglie quale preciso suggerimento per una utile partecipazione. Per facilitare la conoscenza e l’adesione, oltre alla possibilità di riconoscere a tale attività crediti formativi, si potrebbe presentare alle famiglie come attività integrative pomeridiane.

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periodo di riferimento: novembre 2014 – giugno 2015 Luogo e giorno in cui svolgere l’attività: giovedì pomeriggio dalle 13:00 alle 17:00 presso la Casa dell’Arcobaleno di Carteria Proposta Progettuale

2. Laboratori in-door centrati sulla sollecitazione delle capacità espressive e narrative degli alunni.

3. Esperienze in esterno (uscite e attività in ambito naturale e urbano) 4. documentazione delle esperienze e attività realizzate con il supporto

di materiali sonori, fotografici, video, grafici; 5. Sviluppo del laboratorio multimediale con attività legate alle

immagini, al suono e alla parole per la composizione della/e “storia/e multimediale”.

6. produzione di un prodotto finale da definirsi che racconti il lavoro pomeridiano svolto durante l’anno (es. cortometraggio, trailers, video back-stage,…)

6. Restituzione con gli insegnanti e i genitori da parte degli adolescenti del lavoro fatto tramite il supporto dei materiali prodotti Nel periodo successivo la chiusura del primo quadrimestre l’equipe si rende disponibile a confrontarsi con il Dirigente e gli insegnanti delle scuole medie su situazioni scolastiche dei ragazzi a rischio di bocciatura o non ammissione all’esame di fine ciclo per valutare l’opportunità di solleciti invii allo sportello educativo dei ragazzi stessi. I colloqui verteranno a verificare la consapevolezza dei ragazzi rispetto al loro andamento scolastico (assolutamente non scontata), all’acquisizione di informazioni utili a comprendere i motivi e le effettive difficoltà, a sostenere la ri-motivazione dando indicazioni per trovare sostegni all’acquisizione di un efficace metodo per l’elaborazione di ricerche (e/o testi) ed esposizione di argomenti con collegamenti interdisciplinari (utili sia a sostenere interrogazioni, sia gli esami di fine ciclo) nei casi in cui vi sia la disponibilità e collaborazione degli insegnanti dei ragazzi stessi. Tali proposte potrebbero trovare spazio all’interno dei laboratori educativi/formativi descritti di seguito. 3. LABORATORI EDUCATIVI/FORMATIVI (POMERIDIANI):

Per l’anno scolastico 2014-2015 il ksiemt propone ulteriori attività maturate dalla raccolta di bisogni e informazioni all'interno dello sportello kismet e nel confronto il lavoro congiunto dei progetti Patchwork – Kismet (prevenzione disagio e promozione del benessere) che hanno messo in evidenza molteplici situazioni di “normale disagio” ovvero del coinvolgimento di un gran numero di minori in situazioni “a rischio”, ad esempio essere vittime/artefici di bullismo o atti vandalici, essere immersi in solitudini relazionali e familiare, il non considerare o non conoscere semplici norme di convivenza sociale, il disinvestimento scolastico e la futuribilità assente, sembrano essere diventate situazioni tristemente “normali”.

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Tale lavoro di prevenzione ha evidenziato dunque situazioni su cui si sente di dover attivare una presa in carico: attraverso l’invio in progetti psico-educativi esistenti e la realizzazione di interventi ad hoc che si ipotizzano, nel tempo extrascuola, specifici e mirati per supportare i processi di crescita con i più giovani o sostenere il ruolo della popolazione adulta (genitori, insegnanti, adulti impegnati in progetti di solidarietà sociale o di riferimento ecc..) affinché possa credibilmente agire il ruolo di riferimento a cui è tenuta a rispondere. Tali percorsi saranno condivisi e agiti con la collaborazione del Dirigente e degli insegnanti degli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano per i ragazzi delle scuole medie inferiori e risulteranno utili per una rivalutazione del percorso scolastico degli alunni in sede di Consiglio di Classe.

Gli elementi maggiormente significativi che inducono ad individuare delle azioni di sostegno riguarda la percezione di normalità degli episodi riferiti dalla scuola, nei contesti di aggregazione libera, in famiglia - siano essi atteggiamenti di disinvestimento verso il proprio percorso scolastico, sia agiti di sorpruso, aggressività e/o strumentalità verso i pari o in generale, nelle relazioni quotidiane- e la trasversalità dei minori coinvolti, non necessariamente individuabili come minori “problematici”. Nell'intento di fornire delle occasioni esperienziali e di crescita significative, supportare la scuola nella gestione di percorsi educativi, nonché creare spazi di riflessione e rielaborazione in riferimento alle molteplici informazioni/segnalazioni pervenute dai diversi ambienti sopra citati, si propone la strutturazione di “laboratori educativi pomeridiani per adolescenti, gestiti dagli educatori del territorio sia in forma autonoma sia in collaborazione con le risorse ed i servizi locali. Le attività si svolgeranno presso la frazione di Rastignano nei locali adiacenti allo Spazio Giovani poiché dalle informazioni raccolte e nel confronto con i diversi interlocutori attivi nel territorio si evidenzia, già da diverso tempo l'opportunità di definire nella frazione, luoghi e spazi dedicati alla popolazione più giovane con la necessità di porre una attenzione “educativa” nelle dinamiche relazionali spontaneamente agite. Ved. Scheda n°3 Scheda n°1 – KISMET SCUOLA (SPORTELLO + LABORATORIO) - DESTINATARI, OBIETTIVI, AZIONI

Destinatari:

Obiettivi

Azioni

Alunni e alunne delle scuola medie;

Supportare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado Accogliere i bisogni e le esigenze degli alunni/e relativi all’età preadolescente;

Programmazione di laboratori di accoglienza nelle classi prime strutturati in due incontri da due ore in sinergia con lo sportello Patchwork. Accoglienza e confronto in merito a situazioni potenzialmente critiche attraverso colloqui con i

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Facilitare la messa in rete tra la scuola, i servizi di riferimento, le famiglie e le risorse territoriali;

singoli alunni; Confronto e invio (qualora ritenuto opportuno) ai servizi territoriali di riferimento: sportello Patchwork, spazi giovani, servizi educativi del territorio, centri per l’orientamento, servizio minori, ecc.,) Promuove la conoscenza e l’utilizzo delle risorse presenti nel territorio di riferimento:, attività ricreative, di aiuto compiti, iniziative culturali, servizi educativi extrascolastici, servizi rivolti alla salute e al benessere della persona…. Ecc. ecc.

Corpo docente dell’Istituto;

Accogliere segnalazioni in merito a situazioni/episodi di criticità, difficoltà o disagio degli alunni verificatesi nel contesto scuola; promuovere un confronto sui preadolescenti attraverso la messa in rete delle informazioni tra scuola ed extrascuola;

Definire delle azioni di intervento con eventuali gruppi e/o singoli attraverso invii allo sportello; possibilità di realizzare laboratori in orario scolastico su specifica richiesta dei docenti in collaborazione con i referenti del Patchwork; confronto su situazioni problematiche per valutazione congiunta sull'opportunità di fornire specifica e formale segnalazine al servizio sciale minori. Mantenere un canale di comunicazione e confronto aperto con gli insegnanti durante la presenza del servizio per valutazione di opportunità e progetti educativi presenti sul territori e fruibili dagli alunni della scuola

Genitori e/o adulti

Agevolare il contatto tra scuola, famiglie e servizi di

Costruzione di contatti informali attraverso le conoscenze che il

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di riferimento significativi;

riferimento;

progetto territoriale ha già maturato con alcuni nuclei familiari; facilitare la messa in rete con lo sportello psicologico Patchwork.

Scheda 2. KISMET – LABORATORIO MULTIMEDIALE (CASA ARCOBALENO/POMERIDIANO) Obiettivi – fasi laboratoriali

Azioni/strumenti

Tempi

1. Costituzione del gruppo obiettivo

Raccolta iscrizioni e confronto tra insegnanti, educatori, Patchwork e Servizio Sociale e di neuropsichiatria per eventuali inserimenti mirati

Settembre – ottobre 2014.

2. Coinvolgimento e conoscenza dei genitori dei partecipanti

promozione e realizzazione di un incontro di conoscenza rivolto ai genitori per presentazione attività;

Novembre 2014

3. Promuovere la conoscenza e l’instaurarsi di relazioni positive fra tutti gli afferenti

Impiego di strumenti quali i giochi di presentazione, socializzazione, di fiducia,…

Novembre 2014 (primi incontri)

4. Sostenere la motivazione ad intraprendere il percorso progettuale e promuovere l’appartenenza di gruppo

Definizione di una uscita in esterno a seguito della raccolta di proposte effettuate dal gruppo e mediate dagli educatori

Dicembre 2015

5. Lavoro sulle capacità espressive e narrative

Avvio di una serie di attività ludico/laboratoriali realizzate in gruppo, per sottogruppi e singolarmente

Da gennaio ad aprile 2015

6. Promozione di esperienze significative con particolare attenzione alla sfera emotiva e relazionale

Realizzazione di attività in esterno in ambienti urbani e naturali

Da gennaio a maggio 2015

7. Elaborazione dei vissuti attraverso la ri-costruzione – narrazione dell’esperienza

documentazione delle esperienze e attività realizzate con il supporto di materiali sonori, fotografici, video, grafici.

Da gennaio a maggio 2015

8. Acquisizione di competenze

Laboratorio multimediale mirato alla

Aprile – maggio

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relative alla produzione di una narrazione (parlata, sonora, visiva, rappresentata, ecc)

costruzione del racconto delle esperienze pomeridiane.

2015

9. Valorizzazione del lavoro svolto dal gruppo obiettivo

Consegna delle schede di valutazione finale circa l’esito progettuale di ogni singolo alunno agli insegnati referenti; Coinvolgimento delle famiglie dei docenti nella festa finale del progetto in cui verrà proiettato il video ed esposti i materiali grafici e fotografici realizzati

Giugno 2015

Scheda 3: KISMET – LABORATORI EDUCATIVI (RASTIGNNAO/POMERIDIANO

TIPOLOGIA

OBIETTIVI

AZIONI

REALTà E SERVIZI COINVOLGIBILI

Laboratori Formativi in collaborazione con la scuola

Sostenere la motivazione alla continuità formativa

- incontri con la responsabile per l'orientamento; - visite agli enti per la formazione individuate - organizzazione di micro-laboratori con aziende locali

Ufficio politiche giovanili Ufficio per l’orientamento e la formazione, Entri per la formazione Scuole secondarie di secondo grado Aziende locali Associazionismo locale

Percorsi Formativi Aggregativi

Promuovere pensiero critico e impegno attivo nella gestione del tempo libero

- utilizzo sala internet e gestione condivisa di social network e canali d'interazione via web; - realizzazione di giochi e momenti aggregativi per la frazione (es. tornei ping-pong, biliaridno); invio presso percorsi

Istituto comprensivo Associazionismo locale Ufficio politiche giovanili Associazioni sportive

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formativi proposti dalle realtà e risorse locali (es. associazioni, ecc)

Accoglienza attività di borse lavoro e percorsi formativi

Contenere i fattori di rischio con la promozione di capacità e competenze individuale

- sperimentazione di piccoli lavori in contesti protetti;

- monitoraggio e feed-back sulle competenze individuate;

-

Associazionismo locale Aziende del territorio Enti per la fomrazione

Laboratori tematici

Promuovere informazione e consapevolezza nella lettura del proprio stato emotivo/relazionale

- Incontri su tematiche relative alle dinamiche di gruppo e relazionali - Incontri su tematiche legate alla - affettività – identità

Progetto Patchwork Consultorio familiare Spazio Giovani

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COMUNE DI PIANORO

Assessorato Istruzione

Attraverso la Rete Progetto per la costruzione di una sana cultura della

navigazione su Internet per le scuole e le famiglie del territorio

“Attraverso la rete” Progetto per la costruzione di una sana cultura della navigazione su Internet per le scuole

e le famiglie del territorio

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A cura dei Progetti Kismet e Patchwork del Comune di Pianoro.

Introduzione Oggi nove ragazzi su dieci sono connessi a Internet ove giocano, chattano, comprano, imparano, scoprono. Internet è diventata nel bene o nel male la piattaforma sulla quale e attraverso la quale i giovani di oggi passano buona parte della loro giornata e non è più tempo di domandarsi se questo è giusto o sbagliato perché questa è la realtà , attuale e certa, del prossimo futuro, con cui oltre ai ragazzi anche gli adulti devono fare i conti. Questa realtà diventa il territorio (per certi aspetti nuovo) su cui si può realizzare una nuova sfida educativa che coinvolga le famiglie e le scuole per usufruire al meglio delle immense migliorìe che ha portato alla nostra vita le Rete, ma anche per cominciare a riflettere su come proteggere e proteggersi dalle trappole e dai pericoli della stessa. Pericoli che vengono spesso sottovalutati perché facenti parte di un mondo “virtuale” e quindi potenzialmente “astratti”. Ogni mese che passa invece (perché i cambiamenti della Rete sono cambiamenti veloci, quasi quotidiani) ci rendiamo conto che tutto quello che succede sulla Rete è incredibilmente VERO, CONCRETO, MATERIALE e quindi REALE, così che le relazioni diventano vere come quelle NON virtuali. Il Comune di Pianoro, da tempo sensibile a questo argomento, quest’anno proporrà alle scuole e alle famiglie un percorso a doppio filo , sperimentale, grazie al quale poter fornire ai ragazzi strumenti di utilizzo e di comprensione per una navigazione consapevole e sana, e alle famiglie momenti di condivisione su temi di attualità.

Obiettivi

Fornire strumenti per una navigazione consapevole;

Condividere problematiche educative connesse all’utilizzo di Internet;

Valorizzare le risorse personali attraverso il web;

Sensibilizzare e coinvolgere i genitori sul tema del cyberbullismo;

Destinatari

- Studenti e docenti delle classi prime delle scuole secondarie di Pianoro e Rastignano;

- Genitori

Metodologia

- Laboratori in classe condotti da educatori Kismet per mettere a punto una “cassetta degli attrezzi” per una navigazione consapevole;

- Incontri divulgativi in gruppo

Organizzazione degli incontri

Ottobre: incontro introduttivo con le famiglie (tema e data da definire)

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Ottobre-Marzo: realizzazione delle attività nelle scuole secondarie Gennaio: incontro con le famiglie sul tema del cyberbullismo Aprile: incontro conclusivo con le famiglie (tema e data da definire) Contatti per informazioni : Ufficio politiche giovanili 051 6529108/175

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CINEMA E TEATRO

- LABORATORI DI TEATRO – C/O SALA POLIVALENTE PIANORO FACTORY (TUTTE LE CLASSI)

- SPETTACOLO TEATRALE “OPERATIVI” (TUTTE LE CLASSI) - RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE (TUTTE LE CLASSI)

o CINEMA RAGAZZI o “LA STORIA IN PELLICOLA”

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Associazione Culturale Ca’ Rossa

Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

L’Associazione Culturale Ca’Rossa, con il sostegno dell’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Pianoro e la collaborazione del Centro Giovanile Pianoro Factory, propone due laboratori teatrali rivolti agli allievi/e delle Scuole Medie Inferiori del Comune di Pianoro, da realizzarsi nell’anno scolastico 2014/15 e finalizzati alla realizzazione di uno spettacolo finale da rappresentarsi in data da definire negli spazi della Sala Arcipelago

Per L’Associazione Culturale Ca’Rossa La responsabile della Didattica e della Formazione

Rossella Dassu

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Premessa: Il teatro è uno strumento attraverso cui è possibile avviare un dialogo con la propria natura creativa, facendo del corpo e della voce, strumenti di gioco e di apprendimento, capaci di potenziare la fiducia in se stessi. Attraverso lo studio delle tecniche di base della recitazione, i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare una maggiore consapevolezza, oltre che sulle proprie capacità espressive, sulle dinamiche di relazione interno ad un gruppo che si confronti con la realizzazione di un obiettivo comune, utilizzando il dialogo ed il confronto. Il laboratorio è un percorso di studio delle tecniche teatrali di base, finalizzato alla costruzione di uno spettacolo finale. L’associazione Culturale Ca’Rossa, con il Patrocinio del Comune di Pianoro, propone due laboratori differenziati in relazione alle Classi a cui si rivolgono

1. Essere o Non Essere Laboratorio rivolto agli allievi/e delle Classi II e III Medie

A partire dal celebre dubbio amletico “Essere o non essere? Questo è il problema”, indagheremo, attraverso gli strumenti del teatro, quella zona di confine tra l’essere e l’apparire, in cui si colloca il gioco della rappresentazione. La celebre tragedia di Shakespeare “Amleto” fornirà il materiale di partenza per un esercizio di riscrittura collettiva, in cui i partecipanti metteranno a confronto le loro esperienze con le tematiche trattate dall’opera shakespeariana, per arrivare alla realizzazione di una narrazione collettiva che, pur contenendo la trama dell’Amleto, la arricchisca di suggestioni e riflessioni elaborate durante il percorso di studio.

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2. Un cuore bianco

Laboratorio rivolto agli allievi/e delle Classi I e II Medie

La Signora delle nevi è una donna che dopo una sofferenza d’amore diventa fredda come il ghiaccio. Gerda e Kay sono due bambini ricci e biondi che finiscono sul suo cammino per sbaglio o forse per destino. La nota fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen fornirà una trama da cui partire nell’elaborazione collettiva di una narrazione che porrà l’accento sulla centralità della parte emotiva di ogni esperienza e sulla capacità dei sentimenti di influire sulle proprie azioni. Personaggi e struttura della fiaba saranno i materiali da cui partire nei giochi di scrittura, improvvisazione e drammatizzazione. Obiettivi generali

- Promozione della cultura come strumento di supporto nella crescita - Valorizzazione delle relazioni interpersonali nel contesto scolastico - Educazione al confronto e al dialogo - Rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di analisi ed

espressive - Promozione dell’attività teatrale come strumento ludico di incontro e di relazione

Obiettivi specifici

- Apprendimento delle tecniche teatrali - Educazione al movimento espressivo - Educazione alla collaborazione nella realizzazione di un obiettivo comune - Realizzazione di risultati artistici (lo spettacolo) che possano fornire uno

strumento di verifica delle capacità acquisite durante il percorso

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Metodologia adottata Ogni incontro sarà diviso in due fasi principali La prima, finalizzata all’apprendimento delle tecniche di recitazione, attraverso giochi di relazione ed esercizi espressivi, mirati, oltre che all’apprendimento della tecnica, alla formazione di un gruppo di lavoro capace di confrontarsi in modo condiviso con il momento di verifica finale. La seconda, finalizzata all’analisi del tema e all’elaborazione delle varie possibilità di messa in scena, attraverso esercizi di improvvisazione e composizione. Gli ultimi incontri saranno dedicati alle prove generali dello spettacolo. Risultati attesi Apprendimento delle tecniche di recitazione. Coinvolgimento dei due gruppi di lavoro nella realizzazione di un obiettivo comune. Realizzazione di un evento finale capace di coinvolgere la comunità scolastica e l’ambito familiare di riferimento. Destinatari dell’intervento Ragazzi delle Classi I, II e III della Scuola Media Vincenzo Neri. Insegnanti. Famiglie. Ambito Territoriale Comune di Pianoro Tempi di realizzazione Il laboratorio verrà realizzato nel periodo tra ottobre 2014 e aprile 2015 Frequenza Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno Una settimana intensiva prima dello spettacolo finale Durata 15 incontri più i giorni di prove generali e spettacoli Direzione Didattica Rossella Dassu Collaboratori Maurizio Sangiradi (organizzazione) Valentina Ruocco (assistenza agli incontri) Luigi Sermann (direzione scenotecnica)

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SPETTACOLO TEATRALE A cura di Associazione culturale Cà Rossa

“Operativi!” Divertimento garantito a prova di bomba!

con Davide Visconti, Alessandro La Rocca, Andrea Ruberti regia Mario Gumina scene Alessandro Aresu, Gianni Zoccarato costumi Mirela Salvischiani musiche Marco Pagani coproduzione: I Fratelli Caproni/Eccentrici Dadarò durata 50 minuti tecniche clownerie/visual comedy Adatto a ogni tipo di pubblico e spazio Premio Cantieri di Strada – Premio Giovanna Bolzan 2014 Ci sono un tedesco, un americano e un italiano. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma questa è una storia vera. Una storia senza tempo, come i suoi tre protagonisti, come quello che li muove, come quello da cui scappano. Tre clown-soldati, reduci di tutte le guerre della storia, che arrivano alla guida della loro jeep militare nelle nostre piazze, sui palcoscenici dei nostri teatri, ovunque ci sia qualcuno ad aspettarli, per innalzare un monumento ai caduti di ogni guerra e ricordare quanta stupidità ci sia stata nella storia. E così, anche se gli stupidi ai nostri occhi sembrano loro, con tutte le debolezze, ingenuità e comicità tipiche del clown, i veri stupidi in realtà risultiamo essere noi, che non impariamo mai dalla storia e dimentichiamo tutto. Per questo bisogna innalzare monumenti a imperitura memoria, per non dimenticare. Ma se accade che siano proprio loro a ricadere nel vizio che denunciano mentre elevano il loro monito alla storia, ecco che allora si confonde tutto e si finisce a ridere della stupidità della stupidità, tra gags classiche e sorprendenti, fraintendimenti e tradimenti, guardando con i nostri occhi di sempre l’ingenuità dei clown e la debolezza dell’uomo, per ridere di entrambi in uno spettacolo e per ripensarci tornando a casa, magari davanti alla tv e al solito TG. Luogo: Presso Teatro Sala Arcipelago Data: da definire

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RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE

Quest’anno verranno proposte due diverse rassegne cinematografiche: � CINEMA RAGAZZI A cura di Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro (per tutte le classi)

Gli insegnanti referenti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni. Tel: 051 652 91 08 -75 E-mail: [email protected]

� LA STORIA IN PELLICOLA A cura delle Biblioteche del Comune di Pianoro (per tutte le classi)

I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3 settimane prima della data desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari: - BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Referente: Silvia Cuppini 051 774654 - BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30

Referente: Manuela Zocca 051 626 0675

Ogni classe potrà partecipare a due visioni per ogni rassegna

A seguito descrizione delle due rassegne

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RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

-RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo, soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come adulto. Abbiamo raccolto una serie di film che possono essere utili per un dibattito e un confronto. I film proposti sono i seguenti:

� Jimmy Grimble � L’incredibile volo � Ogni cosa è illuminata � La ragazza delle balene � Sognando Bechkam � Vado a scuola

-CINEMA E LEGALITA’ Questo progetto ha lo scopo di promuovere tematiche relative a la convivenza civile, la salvaguardia e il rispetto dei principi e delle regole della democrazia; il cinema, ritenuto in generale valido strumento di comunicazione e di forte impatto emotivo nonché di rilevante valore educativo, costituisce il mezzo privilegiato mediante cui diffondere e rafforzare, in questo contesto, la cultura della legalità. I titoli in programma affrontano argomenti come la lotta alle mafie, le ingiustizie sociali e il valore di scelte divergenti, gettando uno sguardo sulla società italiana di oggi. I film proposti sono i seguenti:

� I cento passi � Alla luce del sole � La mafia uccide solo d’estate

-IL CINEMA NEL MONDO CONTEMPORANEO All’interno di un percorso didattico sui conflitti, il Cinema può diventare un dispositivo pedagogico interessante per introdurre l’argomento, per stimolare discussioni, per approfondire alcune tematiche, per far sentire gli studenti “dentro il problema”, per facilitare l’assunzione di punti di vista decentrati e, al tempo stesso, per aiutare gli studenti a parlare – attraverso le esperienze vissute dai protagonisti dei film – magari anche di sé in maniera più mediata e rassicurante. Certi film infatti, a partire dalle reazioni emotive-empatiche che suscitano, consentono di ragionare sulla formazione di modelli, comportamenti, atteggiamenti e così facendo aiutano a riflettere sulla propria immagine ed a “parlare di sé”, parlando di altri. I testi filmici che vanno in questa direzione sono molteplici. I film proposti sono i seguenti:

� Il figlio dell’altra � Kolya � Il sole dentro

La rassegna sarà effettuata presso: Per le scuole di Pianoro: Centro Culturale Giovanile Pianoro Factory, Via dello Sport 2/3.

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Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni Si invitano le insegnanti a provare ad organizzarsi in gruppi di almeno due classi. Le proiezioni si svolgeranno nelle giornate di mercoledì e giovedì. ORGANIZZAZIONE: I referenti degli insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni. Tel: 051 652 91 08 - 75 E-mail: [email protected]

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“Jimmy Grimble”

Regia: John Hay Genere: Commedia

Classi consigliate: Tutte le classi Interpreti: Lewis McKenzie (Jimmy Grimble), Jane Lapotaire (Alice Brewer), Gina McKee

(Donna), Ben Miller (Johnny Two Dogs), Ciaran Griffiths (Psycho), Bobby Power (Gordon Burley), Robert Carlyle (Eric Wirral), Samia Ghadie (Sara), Anthony Marsh (Crane), Ray Winstone (Harry), Jim Whelan (Robbie Brewer), John Henshaw (Ken Burley), Dave Hill (Scout dello United)

Origine: Francia, Gran Bretagna

Anno: 2000

Durata: 105 Min.

Trama: E' la storia del difficile passaggio dall'infanzia all'età adulta di un ragazzino vessato dai suoi compagni. Jimmy sogna di diventare un calciatore professionista e di raggiungere il successo. Quando una vecchia bizzarra lo fa rifugiare nella sua povera casa per sfuggire all'odioso compagno Gordon trova un magico paio di vecchi scarpini da calcio che gli porteranno fortuna e lo aiuteranno a acquistare la fiducia in sè e a realizzare i suoi sogni.

Critica: «L’adolescenza è un’esperienza incredibilmente intensa per i ragazzi e le ragazze perché passano da un estremo all’altro, ogni cosa è per loro più intensa ed emotivamente coinvolgente, non hanno l’equilibrio dell’età adulta. La storia di Simon [l’autore dell’idea, n.d.r.] riflette questi estremi: quando Jimmy è giù, si sente il peso del mondo sulle spalle; quando è su, fa salti di gioia. [...] Quello che mi ha colpito è stato anche il tema della lotta di un ragazzo per credere in sé stesso. A scuola viene tormentato perchè è piccolo e insignificante – è un bersaglio facile –ma il calcio diviene la sua via di fuga dal ruolo di vittima. Il calcio non è l’obiettivo principale –benchè sia qualcosa con la quale molte persone possono certo identificarsi – serve a Jimmy, semplicemente, come mezzo per scoprire sè stesso. [...] È una favola urbana moderna su come un ragazzo superi tutti gli ostacoli e impari ad avere fiducia in sè stesso». Jimmy Grimble è davvero una favola urbana (la morale finale di Jimmy ce lo ricorda: “Così eccoci alla fine. Abbiamo vinto, io ho una ragazza e un nuovo papà. E tutto in un giorno. Ma questo genere di cose, beh…succede solo nelle fiabe”) che usa il calcio per svelare le sue componenti umane (come di altri sport di gruppo): “Da un lato le sue potenzialità di fascinazione individuale, o identificativa (chi sta in campo e chi guarda: in sintesi il bisogno di sentirsi eroi in prima persona, o attraverso qualcun altro più bravo di te); d’altro canto le sue possibiltà ‘sociali’ e socialiazzanti (chi gioca havoglia di farsi accettare e riconoscere dalla squadra soprattutto per imparare a stare con gli altri nella vita)”. (Marco Lombardi Film). La costruzione drammaturgica contamina commedia, dramma (le molestie sessuali alla madre di Jimmy, la morte della barbona, il passato dell’allenatore Eric, la malattia che porta alla cecità Robbie Brewer,…) e fiaba (le scarpette forse magiche), struttura un puzzle di intrecci paralleli (la maturazione verso la consapevolezza di Jimmy, la risoluzione del mistero delle scarpette, il trauma segreto di Eric, il destino di Gorgeous, il flirt tra Jimmy e Sara, il campionato inter-scolastico, la love-story di Donna e Harry,…) che converge verso l’inevitabile happy ending allo stadio. Jimmy Grimble ha vinto l’Orso di Cristallo al Festival di Berlino come Miglior Film per Ragazzi, il Primo Premio ai festival internazionali di Antwerp, Poznan e Malmo e il Giffoni film festival.

Autore critica: Paolo Castelli

Fonte critica: Lombardiaspettacolo.com

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“L’incredibile volo”

Regia: Carroll Ballard Genere: Avventura

Classi consigliate: I

Interpreti: Nora Ballard (Jackie), Jeff Daniels (Thomas Alden), Dana Delany (Susan Barnes),

Anna Paquin (Amy Alden)

Origine: Usa

Anno: 1996

Durata: 108 min.

Trama: Sopravvissuta all'incidente in cui è morta la madre, Amy, 13 anni, va a vivere con il padre in una fattoria dell'Ontario. Ma la sua vita è molto diversa; a risollevarla dalla tristezza arriva la scoperta di alcune uova di oca selvatica. Scoperto quanto siano importanti quegli animali per la figlia, il padre escogita un piano: costruisce due alianti con cui guidare le oche a migrare verso sud. Tratto dall'autobiografia "Fly Away Home" di Bill Lishman.

Critica 1: Morta la madre, la tredicenne Amy raggiunge il padre scultore che vive in una fattoria dell'Ontario (Canada). Pessimi rapporti tra i due finché Amy salva e alleva una nidiata di 17 oche selvagge alle quali, per sottrarle a una guardia forestale, insegna a volare e a migrare fino alla North Carolina. Il padre l'aiuta, costruendole una specie di aliante sagomato come un'oca gigante. Tratto da un'autobiografia del canadese Bill Lisham che effettuò la stessa impresa nel 1993. Troppi messaggi edificanti condensati in un prodotto che è, insieme, racconto di formazione, dramma familiare a lieto fine, apologo animalista ed ecologico, requisitoria contro la civiltà dei consumi e l'onnipotente legge del profitto. Qua e là si sentono la mano e il talento di C. Ballard (1937), ex documentarista che si è avvalso, come in Black Stallion, della fotografia di Caleb Deschanel di uno splendore cromatico incline allo stile del National Geographic. Sponsorizzato in Italia da Legambiente.

Fonte critica Il Morandini – Dizionario dei film Zanichelli

Critica 2: L'"incredibile volo" che dà il titolo al film è quello che Amy, con l'aiuto del padre, riuscirà a far compiere alle oche selvatiche: dal Lago Ontario fino alla Carolina del Nord, lungo tutta la costa orientale degli Stati Uniti, in una formazione davvero inusitata. Interpretato da Anna Paquin - "diva" internazionale nonostante i suoi quattordici anni per aver interpretato film come Lezioni di piano e Jane Eyre di Franco Zeffirelli -,L'incredibile volo è un film che a immagini di straordinaria bellezza unisce una grande lezione d'amore per il creato e la natura. E che su questa lezione ricompone una vicenda familiare andata in pezzi.

Autore critica: Enzo Natta

Fonte critica: Famiglia Cristiana

Data critica: 20/8/1997

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“Ogni cosa è illuminata”

Regia: Liev Schreiber Genere: Drammatico

Classi consigliate: III

Interpreti: Elijah Wood (Jonathan), Eugene Hutz (Alex), Laryss Lauret (Lista), Boris Leskin

(nonno di Alex)

Origine: U.S.A.

Anno: 2005

Durata: 102 min.

Trama: Alex, un ragazzo americano di religione ebraica, un giorno, dopo aver ascoltato tante volte suo nonno raccontare storie della guerra e della follia nazista, decide di partire per l'Ucraina per andare a cercare l'uomo che un giorno di sessanta anni prima ha salvato la vita a suo nonno. Cosa succede se le sole persone in grado di capirlo un po' nel villaggio – un suo quasi coetaneo e suo nonno "cieco vedente" accompagnato da un cane psicopatico – parlano un inglese bislacco e incomprensibile? Alex intraprende il viaggio che lo porterà a comprendere l'importanza della memoria e l'assurdità dell'olocausto, la funzione dell'amicizia e il valore dell'amore...

Critica 1: Un giovane americano, collezionista compulsivo di oggetti che conserva in bustine di plastica, si reca ad Odessa alla ricerca delle terre dove è nato e vissuto suo nonno prima di emigrare in America. È ebreo. Si chiama Jonathan Safran Foer. Se vi sembra un nome già sentito, avete ragione. È il giovanissimo, ma già famoso scrittore di Ogni cosa è illuminata pubblicato da Guanda. Un libro fortemente autobiografico dal quale Liev Schreiber, attore (The Manchurian Candidate) all'esordio nella regia, ha tratto un film doppiamente autobiografico: perché quella è la storia della famiglia di Foer, ma anche la sua; anche i parenti di Schreiber sono ebrei arrivati in America dall'Ucraina. Il risultato è un'emozione multipla: regista e scrittore condividono la propria immersione nel passato con gli attori, perché anche gli interpreti russi dei personaggi che Foer incontra in Ucraina sono esuli, cittadini americani che tornano nell'ex Urss natìa. Pur ricostruita in Repubblica Ceca, l'Ucraina di "Ogni cosa è illuminata" è un territorio fiabesco, la culla dell'umanità in tutte le sue grandezze e tutte le sue crudeltà. Il film è bellissimo, inizia come una commedia sullo "scontro culturale" e termina come una riflessione tragica sul passato. Foer è interpretato da Elijah Wood, il Frodo Baggins del Signore degli anelli, che dopo Sin City (dove era un killer psicopatico) continua a costruirsi un'identità di attore dopo lo strepitoso successo del kolossal di Peter Jackson.

Autore critica: Alberto Crespi

Fonte critica L’Unità

Data critica: 11/11/2005

Critica 2: L’attore Liev Schreiber (già interprete in Il candidato della Manciuria di Jonathan Demme) fa la sua prima regia, passata nella sezione «Orizzonti», adattando l’acclamato romanzo di Jonathan Safran Foer Everithing Is Illuminated. L’impresa non era facile, perché il romanzo di Foer ha una complessità non intuitivamente riducibile al cinema. Ma il regista neofita di origine ucraina si è distinto, con l’eccezione di qualche fastidioso errore quale l’uso onnipresente e ossessivo della musica. Proprio le sue origini di ebreo ucraino l’hanno portato (parallelamente a una ricerca personale) a girare il film: narra la storia di un giovane ebreo ucraino, studente americano e aspirante scrittore, che alla morte dell’amato nonno decide di tornare

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nella terra degli avi per indagare le proprie radici. E per trovare la donna che durante la Seconda guerra mondiale aveva salvato il nonno ebreo dalle razzie naziste. Il giovane Jonathan (interpretato dagli occhi grandi, silenziosi e stupiti dell’attore Elijah Wood, già nel Signore degli anelli che ben riesce in una parte non facile), sbarcato in Ucraina si fa guidare da un giovane locale e dal suo nonno finto cieco. Prende avvio, così, un viaggio che sarà allo stesso tempo, di ricerca e d’iniziazione, rivelatore per ognuno di loro. Everything Is Illuminated restituisce parte della complessa vicenda degli ebrei d’Ucraina, che più volte (e non solo dai nazisti) hanno subito la vendetta dei governi e la tortura dei soldati. Ma il film si concentra anche su un altro aspetto, ancor più delicato: il rischio della rimozione e l’importanza della consapevolezza delle proprie origini. Il personaggio che veicola questa riflessione è il nonno finto cieco. Nel film s’apprende che è un ebreo che ha rinnegato le sue origini subito dopo essere sopravvissuto miracolosamente ad un’esecuzione dei nazisti. Emerge salvo tra i corpi dei compagni morti e fugge. Sarà lo studente americano a condurlo per mano, e involontariamente, nei meandri dei ricordi, delle rimozioni e delle epifanie. È importante dire che nel romanzo lo stesso personaggio non è ebreo. Quindi il regista ha voluto proprio evidenziare nella figura del nonno il momento della riflessione.

Autore critica: Dario Zonta

Fonte critica: L’Unità

Data critica: 06/09/2005

“La ragazza delle balene”

Regia: Niki Caro Genere: Drammatico

Classi consigliate: I

Interpreti: Porourangi (Cliff Curtis), Paikea 'Pai' (Apirana Keisha Castle-Hughes), Nanny

Flowers (Vicky Haughton), Koro Rawiri (Paratene)

Origine: Nuova Zelanda

Anno: 2003

Durata: 104 min.

Trama: In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che lo popola rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima raggiunse le coste sul dorso di una balena, e da allora è tradizione che il capo della tribù sia un suo discendente maschio. Il vecchio Koro, l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio Porourangi prenda il suo posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte della moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il villaggio, lasciando la piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure dei nonni. Non essendoci alcun discendente maschio, Pai dovrebbe prendere il posto del nonno, ma Koro non accetta che il suo successore sia una donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di un maschio adatto allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente di doversi confrontare con lui e con una tradizione millenaria, per dimostrare a se stessa, a suo nonno e a tutta la comunità di avere le doti di un leader.

Critica 1: L'elemento più interessante del film di Niki Caro, il cui titolo originale è Whale rider, è il ribaltamento di un meccanismo narrativo classico: non è più l'eletto o discepolo di turno a rifutare in un primo momento gli insegnamenti dell'anziano mentore ma, al contrario, il mentore a non accettare l'eletto. Un ribaltamento che porterà addirittura i

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due a scambiarsi i ruoli... Il motivo del rifiuto? L'eletto è un'eletta, e per giunta ha undici anni. Siamo in Nuova Zelanda, in un piccolo villaggio Maori sul mare, e la vicenda, che prende vita dalla locale mitologia sulle balene, finisce col piazzarsi al limite della favola. La forza, l'amore e la presa di autocoscienza della piccola protagonista sono essenziali per e nello sviluppo della storia. Una storia senza dubbio commovente, in cui è in ballo la leadership di una comunità che sta vivendo una fase difficile, di transizione; a questo proposito le parole della regista sono propedeutiche: «[...]il leader è colui che si mette al servizio degli altri e crea un ambiente in cui la gente possa fare del proprio meglio, in cui si senta spronata a lavorare al meglio delle sue possibilità; di spingersi laddove non andrebbe normalmente, di sentirsi sicura e coraggiosa nel fare le cose.» Ma La ragazza delle balene è soprattutto una storia «trasversale», i cui punti nodali toccano persone di culture diverse e possono appassionare persone di tutte le età. Non è un caso se il film ha ricevuto due Premi del pubblico a due festival importanti e geograficamente distanti come quelli di Toronto e San Sebastian.

Fonte critica cut-up.net

Critica 2: Dimenticate gli shock violenti, l’autodistruzione e la decomposizione familiare, il sangue raggrumato, le alterazioni cromatiche tra il rosso ed il nero, la rabbia istintiva dilatata dall’alcool di Once were warriors di Lee Tamahori, ritratto privato di un gruppo Maori frantumato dall’emarginazione, smarrito nella memoria, dopo aver dimenticato l’antica spiritualità guerriera. Perché La ragazza delle balene, che ha fatto incetta di premi del pubblico a numerosi festival internazionali, è un gentile racconto di formazione sulla trasmissione generazionale dell’esperienza, filtrata con sensibilità ed emozionante misura ed avvolta in atmosfera magicamente irreale.Niki Caro, tra finzione e documento, aggiunge un tocco delicatamente femminile e costruisce un piccolo film sulla forza della volontà di Koro, figlia del capo predestinata al comando, ma avversata dagli anziani perché inadatta al ruolo, e filtra ogni impressione attraverso le premonizioni, le esperienze e gli occhi della bambina e la sua consapevolezza della percezione del dolore. Con un’ attenzione ai più piccoli dettagli, la regista filma i volti dei protagonisti, la lotta secolare contro tradizioni econdizionamenti soffocanti e la discriminazione femminile.Non è riduttivamente un film per bambini, ma La ragazza delle balene mette insieme pezzi di cultura e letteratura infantile, puntando tutto su chi soffre per interpretare i segni del destino e l’impossibilità di educare e capire nuovi percorsi dell’esistenza. Se Tamahori, nel suo saggio sulla difesa ed offesa del corpo e sul culto protettivo dei tatuaggi calcava la mano sull’uso dell’aggressività, senza cadere nella retorica semplicistica del vittimismo e dello sgretolamento materialista delle radici Maori, Niki Caro non si interessa della sociologia della distruzione delle conoscenze degli anziani della tribù, ma con intelligenza pone la sua eroina in uno spazio fuori dal tempo, collocandola in una dimensione astratta e religiosa, scandita da segni, ma orgogliosamente protesa al rispetto delle origini ed alla salvaguardia della memoria.La ragazza delle balene è un film istintivo, materno e fragile, costruito con elegante sobrietà, e pensato come una favola moderna di apprendimento dei principi morali della sopravvivenza; nel quale gli equilibri restano saldi, per indirizzare la libertà e l’autodeterminazione dell’individuo, rispettando gli equilibri naturali.

Autore critica: Domenico Barone

Fonte critica: Vivi il cinema

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“Sognando Beckham”

Regia: Gurinder Chadha

Genere: Commedia

Classi consigliate: Tutte le classi

Interpreti: Parminder K. Nagra (Jesminder 'Jess/Jessie' Bhamra), Keira Knightley (Juliette 'Jules' Paxton), Jonathan Rhys-Meyers (Joe), Anupam Kher (Mr. Bhamra), Archie Panjabi (Pinky)

Origine: Stati Uniti - Gran Bretagna – Germania

Anno: 2002

Durata: 112 min.

Trama: Jess è una ragazza indiana che vive a Londra con i genitori. Questi vorrebbero che la figlia si sistemasse con un bravo ragazzo indiano, si laureasse in legge e imparasse a preparare un ottimo chappati. Ma l'unica cosa che Jess desidera è giocare a calcio bene come il suo idolo David Beckham. Quando Jules, una sua amica, le propone di entrare in una squadra di calcio femminile Jess accetta anche se è ben conscia che i suoi genitori non sarebbero d’accordo.

Critica 1: Una storia divertente, che non diventa mai comica e macchiettistica (…).Si torna naturalmente con la memoria ad "East is East" di Damien O'Donnell, sebbene le situazioni estreme della società indiana in Inghilterra siano oggi decisamente risolte, in nome di una integrazione più armonica e di un rapporto famigliare moderno e costruttivo. Una commedia dal ritmo spedito, con una protagonista davvero straordinaria, il cui viso intenso e mobile racconta ancora meglio di quanto non faccia già la sceneggiatura, i tormenti giovanili nell'inutile tentativo di assecondare i propri e gli altrui sogni.

Autore critica: Valeria Chiari

Fonte critica FilmUp.it

Critica 2: Jess sogna Beckham. Non perché voglia esserne la fidanzata, Jess vuole essere proprio come lui. Tirare le punizioni come lui, risolvere le partite con un colpo di tacco, infilare la palla nel sette come solo lui sa fare. Ma i sogni di Jess, che all’anagrafe fa Jessbinder, sono destinati a naufragare sotto le pressioni di una famiglia indiana tradizionalista, che vorrebbe una figlia devota al marito che sappia cucinare il Chapatti. Il mega ritratto del guru in salotto sembra ammonire: il calcio non solo è roba da maschi, ma è soprattutto roba da inglesi. Non se parla, quindi. Questa è la risposta della famiglia di Jess alla ragazza che voleva essere Beckham. Ma a incoraggiare Jess ci sarà Jules, una ragazza bionda e magra che la convince a iscriversi (di nascosto dalla famiglia) nella squadra del campionato femminile locale.Anche per Jules la via del calcio è una strada in salita: la madre preferirebbe i push up ai top sportivi e vorrebbe una figlia vestita in modo femminile e sensuale. Ma Jules ai tacchi preferisce i tacchetti degli scarpini da calcio, così come Jess preferisce i pantaloncini al più tradizionale sari. Le due ragazze iniziano la loro avventura nel campionato. Vincono, segnano tanti gol, portano in alto la squadra. La loro amicizia si intensifica, così come la sintonia sotto porta. Ma a dividere le strade delle due ragazze ci sarà un uomo, il bell’allenatore irlandese (Jonathan Rhys Meyers, già visto in Velvet Goldmine) di cui entrambe si innamorano. E la famiglia di Jess, che torna alla carica dopo aver scoperto che la ragazza ha mentito. Il risultato è un film coloratissimo e ritmato, dove si respira calcio e allegria.

Autore critica: Ludovica Rampoldi

Fonte critica: Film.it

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“Vado a scuola”

Regia: Pascal Plisson Genere: Film-documentario

Classi consigliate: I, II

Interpreti: Jackson Saikong, Salome Saikong, Samuel J. Esther, Gabriel J. Esther, Emmanuel J.

Esther, Zahira Badi, Noura Azaggagh, Zineb Elkabli, Carlito Janez, Micaela Janez

Origine: Francia

Anno: 2013

Durata: 75 min.

Trama: Quattro bambini che vivono in luoghi differenti – le savane del Kenya, i sentieri delle montagne dell’Atlante in Marocco, l’India del Sud e gli altipiani della Patagonia -, condividono lo stesso desiderio di imparare convinti che solo grazie all’istruzione potranno migliorare le loro vite. Per questo, ogni giorno, tutti loro affrontano un pericoloso viaggio, ma pieno di scoperte, per raggiungere le rispettive scuole.

Critica 1: Sono due gli elementi che fanno l'interesse di Vado a scuola di Pascal Plisson: da una parte il rapporto tra documentario e finzione che sta alla base della messa in scena (…) e dall'altra, ovviamente, il suo argomento, il diritto all'istruzione che i quattro protagonisti del film inseguono con tanta determinazione. (...) Quattro storie costruite intorno alla determinazione di questi ragazzi, intimamente convinti dell'importanza dell'istruzione (anche grazie a delle famiglie che non li ostacolano) e che pur di ottenerla sono disposti ad affrontare pericoli che spaventerebbero moltissimi loro coetanei. Queste storie Plisson (che ha alle spalle moltissimi documentari) le filma con un coinvolgimento dichiarato. La tecnica è quella del documentario, anche se è evidente che alcune scene sono «recitate» o «preparate» per l'occasione, come la fuga precipitosa di Jackson e della sorellina davanti alla minaccia di un elefante imbizzarrito o l'episodio dell'autostop di Zahira e delle sue amiche o ancora quello della gomma che si stacca dalla sedia a rotelle di Samuel. Ma sono episodi che non stonano con il resto del film, sospeso tra la realtà dei fatti raccontati e un approccio invece più emotivo, più coinvolgente, che vuole usare le tecniche della finzione per aumentare la forza del racconto. Piccoli espedienti che non inficiano la potenza del film, anche per merito dei piccoli protagonisti che ogni tanto sanno bucare lo schermo con un sorriso o uno sguardo che nessuna regia saprebbe «ricreare» e che regalano allo spettatore l'emozione e la verità di un mondo per cui vale ancora la pena di lottare.

Autore critica: Paolo Mereghetti

Fonte critica Il Corriere della Sera

Data critica: 25/09/2013

Critica 2: Ancora il 'vissuto'. Ce lo esprime un documentarista francese, Pascal Plisson, che da anni gira il mondo per sorprendere il reale soprattutto nell'istante in cui si verifica e consegnarlo poi al cinema lasciando che le immagini parlino da sole. Come in questo Vado a scuola che ha avuto un successo pieno, pochi mesi or sono, al Festival di Locarno in Piazza Grande. Quattro storie vere. Interpretate dai loro stessi protagonisti, alternate, nella rappresentazione, fra di loro, ma senza che i rispettivi personaggi si incontrino, anche perché ciascuno vive lontanissimo dall'altro, tutti comunque accomunati dall'età, ragazzine e ragazzini al massimo undicenni, e tutti con un'unica meta, la scuola, cui vogliono andare ad ogni costo, anche con mezzi di fortuna, tra

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pericoli d'ogni sorta, superando distanze gravosissime. (...) Senza mai un'ombra di retorica, senza accenti indirizzati a dimostrare, una rappresentazione diretta, serrata su quei quattro personaggi, le loro famiglie, i loro incontri e, al momento di concludere, la loro soddisfazione di aver potuto cominciare da lì a realizzare le proprie aspirazioni. Figure sempre dal vero, con il loro gestire autentico, con le loro battute, nella versione originale multilingue, sprizzanti sempre sapori vivi di cronaca. Un cinema che convince e che può anche commuovere. Vorrei che lo accostassero qui da noi quei ragazzini che, svegliandosi in case agiate, alle mamme che li scuotono dicendo: «L'autista è pronto a portarti a scuola», rispondono infastiditi: «Non ne ho voglia».

Autore critica: Gian Luigi Ronda

Fonte critica: Il Tempo Roma

Data critica: 26/09/2013

“I cento passi”

Regia: Marco Tullio Giordana

Genere: Drammatico

Classi consigliate: III

Interpreti: Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato), Luigi Maria Burruano (Luigi Impastato), Lucia Sardo (Felicia Impastato), Paolo Briguglia (Giovanni Impastato), Tony Sperandeo (Gaetano Badalamenti), Andrea Tidona (Stefano Venuti), Claudio Gioè (Salvo Vitale), Domenico Centamore (Vito), Ninni Bruschetta (cugino Anthony), Paola Pace (Cosima), Simona Cavalieri (Felicetta, fidanzata di Giovanni), Pippo Montalbano (Cesare Manzella), Gaspare Cucinella (zio Gasparo), Dario Veca (cugino Paolo Schillirò), Mimmo Mignemi (maresciallo dei Carabinieri), Lena Guthorsen (Teresa Ann Savoy), Lorenzo Randazzo (Peppino Impastato da bambino), Silvia Russo (Silvia), Elio Lo Cascio (Andrea), Roberto Zibetti (Carlo), Carlo Ferreri (Carmelo), Francesco Giuffrida (Mauro).

Origine: Italia

Anno: 2000

Durata: 114 min.

Trama: Cento sono i passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il giovane Peppino Impastato vive cercando di sfuggire a quest'inesorabile legame con l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, un po' per inerzia, un po' perché ha una moglie da proteggere e due figli da crescere, non ha la forza di rompere. Anche di fronte alla vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria complicità del fratello Giovanni, ad attaccare "don Tano" e a denunciarne pubblicamente le malefatte. Il percorso "controcorrente" di Peppino nasce quando, bambino, vede scorrere davanti a sé gli albori della lotta politica contro la mafia e il potere a essa colluso, lotta a cui poi prenderà attiva parte una volta adolescente e poi da adulto. La morte violenta dello zio capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, il rifiuto del padre biologico e della famiglia intesa in senso mafioso e il formarsi con il pittore idealista, suo vero "padre etico", sono i punti di svolta della vita di Peppino bambino, che lo segneranno per il resto della sua esistenza. La sua tragica morte giunge quando ormai è diventato troppo scomodo ai mafiosi e il padre, morto in un oscuro incidente, non lo può più proteggere da don Tano. Viene ucciso soprattutto per l'operato

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dell'irriverente Radio Aut, dai microfoni della quale si è scagliato senza freni a denunciare la mafia e i suoi misfatti.

Critica 1: Dalle note di regia: "Questo non è un film sulla mafia, non appartiene al genere. È piuttosto un film sull'energia, sulla voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo nell'illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto familiare, sull'amore e la disillusione, sulla vergogna di appartenere a uno stesso sangue. È un film su ciò che di buono i ragazzi del'68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio. Se oggi la Sicilia è cambiata e nessuno può fingere che la mafia non esista (ma questo non riguarda solo i siciliani) molto si deve all'esempio di persone come Peppino, alla loro fantasia, al loro dolore, alla loro allegra disobbedienza. "Si capisce che il film sia stato accolto con lunghi applausi dalla stampa. Ma Giordana, che cita "Le mani sulla città" di Rosi e abbonda in canzoni d'epoca, evita ogni retorica concentrandosi giustamente sulla dimensione famigliare. Il padre che non capisce, non può capire, la ribellione del figlio che vola in America per cercare una via d'uscita; la madre che lo difende in segreto; gli "zii" mafiosi che da bambino lo tenevano sulle ginocchia e oggi lo blandiscono e minacciano insieme. Per un'assurda coincidenza, alla sua morte Impastato non fece notizia. Chissà che questo film non entri nella leggenda".

Autore critica: Fabio Ferzetti

Fonte critica Il messaggero

Data critica: Settembre 2000

Critica 2: […] film costruito in finezza, frammento dopo frammento, sempre in crescendo, su una storia emozionante e brutale, in cui si intrecciano la liberazione di un giovane dalla famiglia (sull'onda del Sessantotto) e la sua più dura liberazione dalla famiglia mafiosa che incombe sulla città e sulla cultura familiare. I cento passi del titolo sono quelli che separano la casa di Peppino dall'abitazione del boss mafioso TanoBadalamenti - che, dopo un lungo silenzio della giustizia, per questo assassinio è stato finalmente incriminato. Cento passi che nonostante tutto congiuri per farglieli percorrere - la storia familiare, la debolezza di suo padre, l'omertoso clima cittadino -Peppino non percorrerà mai, scoprendo fin da ragazzino, attraverso l'amico e maestro pittore Stefano Venuti, l'impegno politico con il Pci, poi allontanandosene per le troppe prudenze che impone, infine inventandosi attraverso una radio messa su con gli amici un canale fantasioso e irriverente per parlare e dire la sua verità: Badalamenti diventa Tano Seduto, Cinisi è ribattezzata Mafiopoli e il ridicolo è un'arma che dà molto fastidio agli intoccabili. Marco Tullio Giordana, in quello che è il suo filmmigliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il cinema di impegno civile (viene citato Le mani sulla città) con umori più personali e generazionali (ci ritroverete un po' di Radio Freccia alla siciliana), intreccia la denuncia e il ritratto toccante e autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura (che il regista firma con Claudio Fava e Monica Zappelli) è scritta con inconsueta precisione, schivando retorica e colore, gran parte della riuscita del film la si deve a una squadra di attori disorprendente bravura, guidati senza sbavature da Giordana.

Autore critica: Irene Bignardi

Fonte critica: La Repubblica

Data critica: 01/09/2000

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“Alla luce del sole”

Regia: Roberto Faenza Genere: Drammatico

Classi consigliate: III

Interpreti: Luca Zingaretti (don Pino Puglisi), Alessia Goria (suor Carolina), Corrado Fortuna

(Gregorio), Giovanna Bozzolo (Anita), Francesco Foti (Filippo Graviano), Piero Nicosia (Giuseppe Graviano), Lollo Franco (Gaspare), Lorenzo Randazzo (Domenico), Mario Giunta (Saro), Gabriele Castagna (Rosario), Salvo Scelta (Carmelo), Mimmo Mignemi (Leoluca Bagarella)

Origine: Italia

Anno: 2005

Durata: 90 min.

Trama: Questo film è tratto dalla storia vera di padre Giuseppe "Pino" Puglisi, una vittima della mafia. È ambientato a Palermo, nel quartiere di Brancaccio, nel 1991. Don Puglisi è il sacerdote della chiesa del quartiere e si accorge ben presto di una dura verità: i bambini della zona sono coinvolti nella malavita e molti hanno genitori mafiosi. Don Puglisi cerca quindi di cambiare la situazione, dicendo loro di andare a scuola, in chiesa e di non rubare. Ai ragazzi piace andare a trovare don Pino in parrocchia: è infatti un momento in cui si possono sfogare giocando, soprattutto a calcio. I genitori mafiosi, al contrario, sembrano non gradire gli insegnamenti del sacerdote: per esempio, ad un ragazzino di nome Domenico viene impedito di frequentare la parrocchia e addirittura, quando disobbedisce, egli viene frustato dal padre. Padre Puglisi manda comunque dei messaggi chiari ai mafiosi di Palermo, facendo dei discorsi nella piazzetta della chiesa, ma non viene ascoltato praticamente da nessuno. Il suo messaggio per i cosiddetti “uomini d'onore” era di presentarsi “alla luce del sole” e di non agire nell'ombra. Don Puglisi si rende allora conto di essere in pericolo e che potrebbe essere ucciso in qualsiasi momento. Infatti, il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, viene ucciso per strada da un gruppo di mafiosi che lo avevano seguito in auto. Le ultime parole da lui pronunciate sono state: “Vi aspettavo”. Nell'ultima scena, in cui viene celebrato il funerale, sono presenti tutti i bambini della parrocchia.

Critica: «Rompere le scatole», questo indica come impegno morale Don Pino Puglisi. Per esser più chiaro, il prete salta su una scatola di cartone, di fronte agli occhi sorpresi dei suoi allievi. Bisogna conoscere, spiega, bisogna capire e poi, se lo si ritiene giusto, bisogna saper dire di no. Siamo in una scuola di Palermo, nel ‘92. Ancora vivono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Presto, il 23 maggio e il 19 luglio, i due magistrati saranno ammazzati perché smettano di romperle, le scatole. E perché tanti altri non osino più dire di no. Dopo di loro, il 15 settembre del 1993, la mafia ammazzerà anche il parroco della comunità di San Gaetano. Non racconta una storia “edificante“, Alla luce del sole (Italia, 2005, 91’). Roberto Faenza e Luca Zingaretti –certo il più bravo, tra i nostri attori – non fanno di Don Puglisi un eroe. Del resto, quella dell’eroe è una retorica del consenso, poco interessata alla “rottura di scatole“. Soprattutto, poi, il prete del quartiere Brancaccio è troppo preoccupato della vita dei ragazzini che toglie dalla strada, sottraendoli alla mafia, per pensare alla morte – alla propria morte – come a un valore appunto eroico. Valori per lui sono invece la dignità, il rispetto di sé e degli altri, la condivisione critica e consapevole di regole civili, l’assunzione aperta di responsabilità, la concreta e orgogliosa pretesa di diritti. Su ben altri e ben tristi valori si apre il film di Faenza. Con una passività già diventata abitudine, con una sconcia disponibilità di ragazzini si presta a far da piccola manovalanza per i combattimenti clandestini fra cani. Senza rispetto per la vita (gioiscono per il sangue e per i lamenti delle bestie) e senza rispetto per sé (nemmeno

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sospettano che si possa dire di no), imparano a considerare naturali la subordinazione, lo spettacolo della morte, la crudeltà. In cambio, ne hanno poche migliaia di lire, da dividere fra tutti. Il prezzo della dignità è basso, quando la miseria materiale e ancor più quella morale si fanno cultura, autorità, e addirittura mondo. Insomma, si preparano a diventare mafiosi, quei ragazzini. Si preparano a considerare ovvio che gli uomini si dividano tra i molti che camminano tenendo lo sguardo chino, e i pochi che li costringono a farlo. Pare che a Brancaccio nel 1993 – e altrove, e in altri anni –regga su questa temibile ovvietà. Alla luce del sole non lo nasconde. Anche a costo di rompere le scatole, appunto, Faenza mostra le connivenze indirette, le complicità aperte, la collusione tra politica e mafia, tra finanza e mafia, tra senso comune e mafia. Nel suo cinema non c’è posto per la retorica narrativa (non solo hollywoodiana) che vuole l’uomo d’onore ora stratega cinico e ruffiano, ora fascinoso cavaliere del male. I mafiosi che uccidono Don Puglisi – tanto quelli che gli sparano o che ne danno l’ordine, quanto quelli che ne lucrano in silenzio – sono niente altro che volgari imprenditori di morte. Sono criminali che governano la paura e la miseria, e che fanno della paura e della miseria strumenti di dominio, e di corruzione morale. D’altra parte, la sceneggiatura non si perde in questo versante umano negativo. Con la stessa passione del suo protagonista, Alla luce del sole si interessa alla vita, alla ricchezza e alla possibilità di futuro che, esposte al rischio, stanno in ognuno dei ragazzini, e meglio ancora dei piccoli uomini e delle piccole donne abbandonati alle strade e alla miseria del quartiere Brancaccio. A loro, con la gioia e la pazienza d’un prete nato e cresciuto in quelle stesse strade e in quella stessa miseria, Don Puglisi dedica quello che nessuno ha dedicato: attenzione, ascolto, rispetto. Lo fa, ancora una volta, non in una prospettiva eroica, ma concreta e quotidiana, più paterna che coraggiosa. Appunto come un vero padre, dà a loro con amore diretto, dà a loro per dare a loro, e non a un qualche ideale attraverso di loro. E per questo che, a loro volta, i ragazzini gli prestano attenzione, ascolto, rispetto. Nell’agguato di quel 15 settembre i suoi giovani assassini lo chiamano parrino: prete in siciliano, ma con un’ assonanza e una radice che rimandano al padre. Questo fanno, che lo sappiano o non losappiano: uccidono un padre, e con lui continuano a uccidere la loro stessa speranza. E però, alla fine del film ce n’è ancora, di speranza. La si legge negli occhi del “signor” Carmelo (Salvo Scelta), un ladruncolo, un bambino che il prete aveva saputo capire e conquistare. Sorride, Carme, chissà che già oggi, forte di quel sorriso, da qualche parte in Sicilia non stia rompendo le scatole.

Autore critica: Roberto Escobar

Fonte critica Il sole 24 ore

Data critica: 30/01/2005

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“La mafia uccide solo d’estate”

Regia: Diliberto Pierfrancesco “Pif” Genere: Commedia

Classi consigliate: III

Interpreti: Pif (Arturo), Cristiana Capotondi (Flora), Claudio Gioè (Francesco), Ninni Bruschetta

(Fra Giacinto), Alex Bisconti (Arturo bambino), Ginevra Antona (Flora bambina), Maurizio Marchetti (Jean Pierre), Rosario Lisma (padre di Arturo), Barbara Tabita (madre di Arturo), Antonio Alveario (Totò Riina)

Origine: Italia

Anno: 2013

Durata: 90 min.

Trama: Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un'intervista (il Generale Dalla Chiesa). L'unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.

Critica 1: La mafia uccide solo d'estate è quasi un miracolo. Ha un ritmo incalzante (brillantissimo il montaggio di Cristiano Travaglioli) e tiene in equilibrio il difficilissimo mix fra ricordi personali, amori infantili e omicidi di mafia.Il protagonista (che da adulto è interpretato dallo stesso Diliberto, mentre da bambino ha il volto azzeccatissimo del piccolo Alex Bisconti) è Arturo, un bimbo nato negli anni 70 che ha vent'anni o poco più quando le guerre di mafia culminano negli omicidi di Salvo Lima, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ad Arturo, da piccolo, i genitori non raccontano che la mafia non esiste. Fanno di peggio: gli raccontano che non è pericolosa. «La mia generazione - racconta Diliberto - è cresciuta non nella negazione della mafia, ma nella sua accettazione, che forse è una cosa persino peggiore. Ci dicevano che non era una cosa brutta, e che in fondo non ci riguardava. E quando in città si parlava di qualche omicidio perché proprio non se ne poteva fare a meno, poteva capitare che un papà dicesse al figlio: stai tranquillo, ora siamo in inverno e la mafia uccide solo d'estate». Arturo cresce pensando, fino ai vent'anni, solo a una cosa: il disperato amore per Flora, la compagna di classe più caruccia (Ginevra Antona da bambina, Cristiana Capotondi da grande). Ma questo suo amore si sviluppa in parallelo alle vicende mafiose: ad esempio, Flora vive nello stesso palazzo del giudice Chinnici, che è ironico complice del goffo amore del bambino; e l'esplosione della bomba che lo uccide impedisce a Flora di leggere il messaggio che Arturo le ha lasciato scritto sul marciapiede. Per altro il bimbo è nato lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino è divenuto sindaco di Palermo, e l'unico vero mito della sua vita è Giulio Andreotti. Ci vorranno molte morti violente per fargli aprire gli occhi. E lui sarà testimone involontario di tutte, dal generale Dalla Chiesa a Salvo Lima, fino a

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quel tragico momento – le morti di Falcone e Borsellino – in cui molti siciliani saranno costretti ad ammettere che la mafia è una cosa orrenda...Giocando quasi tutto il film sul registro della commedia grottesca, Diliberto ha creato un apologo che denuncia uno degli aspetti più importanti del fenomeno-mafia: la sua tranquilla coesistenza con la vita delle persone normali, il considerarla una sorta di fenomeno atmosferico, come il cambio delle stagioni. È da questo che la Sicilia e l'Italia tutta devono svegliarsi, e per farlo bisogna distruggere tutti i miti, non crearne di nuovi: «Sarebbe un errore – aggiunge Diliberto – considerare Falcone e Borsellino come dei supereroi. Erano persone vere, straordinarie nella dedizione al loro lavoro, ma normali nel modo in cui convivevano con i problemi quotidiani che abbiamo anche tutti noi. Se loro hanno lottato contro la mafia, tutti possiamo farlo». Il finale del film, quando Arturo e Flora portano il loro bimbo a vedere le lapidi delle quali Palermo è tappezzata, strappa la lacrima: perché, come dice Arturo/Pierfrancesco, bisogna insegnare ai bambini come riconoscere il male. È il primo passo per sconfiggerlo.

Autore critica: Alberto Crespi

Fonte critica L’Unità

Data critica: 25/11/2013

Critica 2: La mafia uccide solo d'estate,opera prima di Pif, è la realizzazione del sogno di un ragazzo nato a Palermo nel 1972, non troppo brillante a scuola («ma la maturità l'ho presa, ristabiliamo la verità, se no mia madre s'arrabbia»), cresciuto negli anni 80 e 90 in una città soffocata dalla mafia dove la gente per bene, per sopravvivere, faceva finta di niente. È un film che in modo leggero dice cosa serie, a partire dalla dedica nei titoli di testa ai poliziotti e ai magistrati caduti sul campo. Parla del lavoro di Rocco Chinnici, Pio La Torre, del generale Dalla Chiesa, di Falcone e Borsellino. Lo fa prendendo come filo conduttore la vita di Arturo (Pif ), che sin da bambino ama una sua compagna di scuola (Cristiana Capotondi), ha come mito Andreotti ed è circondato senza saperlo da picciotti, capi mafia e politici corrotti.Gli aneddoti narrati, anche i più stravaganti, sono veri: «Con Marco Martani e Michele Astori, per scrivere la sceneggiatura abbiamo letto pagine e pagine di documenti e articoli di giornale. Totò Riina che non capisce come si usa il telecomando del condizionatore è vero. Come è vero che Bagarella si era innamorato della cantante Spagna e la voleva rapire».Le immagini di fiction si confondono con quelle di repertorio e alla fine, quando rivedi la rabbia dei palermitani al funerale di Paolo Borsellino, ti commuovi e ti chiedi: oggi la mafia è stata sconfitta almeno un po'? «Già, bella domanda, ho anche pensato di farci una puntata del Testimone. L'ho chiesto anch'io a poliziotti e magistrati: dicono che la mafia ha perso quando ha deciso di fare guerra allo Stato, quando ci va a braccetto e si nasconde lavora meglio. Non bisogna abbassare la guardia». La visione di Pif è ottimista: il sacrificio degli uomini caduti durante la guerra a Cosa nostra degli anni Ottanta è servito a cambiare la coscienza dei palermitani. «Tutti i mafiosi di cui parlo nel film sono in carcere e questa è già una vittoria. Sono cresciuto in una società dove gli adulti rimuovevano la presenza della mafia per poter vivere in pace: quando qualcuno veniva ammazzato era o per debiti di gioco o per donne. La morte di Falcone e Borsellino ha cambiato la mentalità dei palermitani. Ma i giovaninon conosco bene il passato. Per questo mi piacerebbe che il mio film fosse proiettato nelle scuole».

Autore critica: Federica Lamberti Zanardi

Fonte critica: Il venerdì di repubblica

Data critica: 22/11/2013

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“Il figlio dell’altra”

Regia: Lorraine Lévy

Genere: Drammatico

Classi consigliate: III

Interpreti: Emmanuelle Devos (Orith Silberg), Pascal Elbé (Alon Silberg), Jules Sitruk (Joseph Silberg), Mehdi Dehbi (Yacine Al Bezaaz), Areen Omari (Leïla Al Bezaaz), Khalifa Natour (Saïd Al Bezaaz), Mahmud Shalaby (Bilal Al Bezaaz), Diana Zriek (Amina), Marie Wisselmann (Keren), Bruno Podalydès (David), Ezra Dagan (rabbino), Tamar Shem Or (Yona), Tomer Offner (Ilan), Noa Manor (Ethel), Shira Naor (Lisa), Jill Ben David (direttore dell'ospedale)

Origine: Francia

Anno: 2012

Durata: 105 min.

Trama: Joseph Silber è un ragazzo israeliano che vive a Tel Aviv con suo padre che è un ufficiale e sua madre che è una dottoressa. Durante la visita militare Joseph scopre che non è possibile che il suo gruppo sanguigno sia compatibile con quello dei suoi genitori. All'età di diciotto anni scopre che Yacine Al Bezaaz, che vive in Palestina nei territori occupati della Cisgiordania, è figlio dei suoi genitori e risulta scambiato con lui; Joseph è quindi sconvolto e confuso. Tale scoperta getta nel panico le due famiglie, culturalmente molto distanti, che provano ad avvicinarsi. Ma le "questioni politiche" superano il buon senso, e i due padri finiscono per scontrarsi per il dolore che entrambi i rispettivi popoli stanno soffrendo. I due scambiati, Joseph e Yacine, si ritirano in giardino provando a domandarsi alcune cose sulla loro identità e sul loro destino. Dopo un primo periodo, i loro incontri si fanno più frequenti, iniziando ad invadere rispettivamente l'uno la famiglia dell'altro, pensando alla vita che ipoteticamente avrebbero potuto vivere.

Critica 1: La questione israelo-palestinese, tra dissidio e indispensabile riconciliazione: «La donna è il futuro dell'uomo, quando le donne si alleano possono spingere gli uomini a essere migliori» dice la regista, sorella dello scrittore Marc Levy. Sono due, in realtà, i figli «dell'altra», l'uno a Tel Aviv scopre durante la visita di leva di non essere il naturale di un colonnello e della moglie medico, l'altro, nei territori di Cisgiordania, riceve il rimbalzo della notizia: scambiati in una confusa notte d'ospedale durante un attacco.

Autore critica: Silvio Danese

Fonte critica Quotidiano Nazionale

Data critica: 16/03/2013

Critica 2: Ci sono film che rischiano a ogni passo di finire ostaggio del loro soggetto. Succede quando il cinema prende di petto la realtà con tutte le sue contraddizioni anziché renderla più leggibile seguendo le leggi di questo o quel genere, commedia, thriller, melodramma, eccetera. Quando poi qualcuno porta la macchina da presa in Medio Oriente, i rischi diventano altissimi. Eppure proprio Israele ci ha dato alcuni dei più bei film di questi anni. Per originalità di scrittura, densità del tratto, verità dei personaggi.

Autore critica: Fabio Ferzetti

Fonte critica:

Data critica

Il Messaggero

14/03/2013

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“Kolya”

Regia: Jan Sverak

Genere: Drammatico

Classi consigliate: III

Interpreti: Andrej Chalimon (Kolja), Libuse Safrankova (Klara), Ladislav Smoljak (Signor Houdek), Jan Sverak (Frantisek Louka), Ondrez Vetcky (Signor Broz), Stella Zazvorkova (Madre)

Origine: Cecoslovacchia, Francia, Gran Bretagna

Anno: 1996

Durata: 105 min.

Trama: A Praga nel 1988 il violoncellista Frantisek ha avuto un alterco con un funzionario del partito comunista ed ora non lavora più, ridotto a suonare esclusivamente in occasione di funerali. Ha bisogno di soldi, e un giorno un amico gli propone di sposare una giovane russa che ha bisogno di documenti cechi per espatriare. In cambio riceverà una buona somma di denaro. Dopo molte esitazioni, Frantisek accetta, ma poco dopo il matrimonio, ha una sgradita sorpresa: la moglie è scappata in Germania dove c'è il suo innamorato ma ha lasciato a Praga il figlioletto di cinque anni che viene depositato davanti alla porta di casa di Frantisek. Questi è all'inizio disperato e smarrito, il bambino parla solo russo, i due non si capiscono e lui non sa come fare per accudirlo. La polizia lo interroga ripetutamente, ma Frantisek riesce a non cedere, tiene con sè il piccolo e, dopo un periodo iniziale difficile, tra i due nasce un rapporto caloroso ed affettuoso. Ora Frantisek capisce di dover pensare alla felicità e al futuro della creatura che gli è capitata, e così insieme fanno un viaggio attraverso la campagna ceca. Quando arriva il 1989, con la caduta del muro di Berlino, la mamma di Kolja torna a Praga per riprendersi il figlio e chiedere il divorzio. Tutto va come previsto, ed anche Frantisek riprende il suo posto all'orchestra Filarmonica. ma il ricordo di Kolja lo accompagnerà per sempre.

Critica: Siamo a Praga nell'88, dove il violoncellista Frantisek Louka, la cui carriera di solista è stata distrutta da una rispostaccia data a un burocrate comunista, vivacchia come può, suonando ai funerali e rinnovando le incisioni sulle pietre tombali. Scapolo impenitente, ma attratto dall'idea di potersi pagare i debiti e comprare un'utilitaria, il musicista accetta di sposare a pagamento una bella russa. Non sa il poveretto che per la donna si tratta di un primo passo strategico verso l'Occidente. Presto la moglie fasulla se ne fugge in Germania, dove l'aspetta il fidanzato, lasciando il figlioletto di 5 anni affidato alle cure della nonna, che si ammala e muore. Nel mirino della polizia segreta, Louka è costretto a occuparsi del bambino come se fosse davvero il papà; e per di più Kolya ha la nazionalità e parla la lingua dell'odiato invasore. Contrappuntata dalle visite del protagonista all'anziana madre patriottica, alla quale non ha il coraggio di confidare i suoi guai, e da piccole avventure fra la lacrima e il sorriso, la relazione dell'adulto con il bambino passa prevedibilmente dalla diffidenza all'amore; mentre la rivoluzione di velluto arriva giusta giusta a consentire a Kolya di ricongiungersi alla mamma e a Louka di riprendere l'attività artistica interrotta. Realizzato in famiglia perché Jan è figlio di Zdenek Sverak, sceneggiatore ed eccellente protagonista del film (benissimo doppiato dal nostro Omero Antonutti) Kolya è il prodotto di un'identità nazionale riconquistata dopo decenni di repressione. La chiave è leggiadra: ci sono parecchi spunti umoristici in quella tipica vena cecoslovacca che ritroviamo anche nei titoli americani di Milos Forman, un'accattivante voglia di tenerezza e un'ottimistica capacità di tradurre il dramma in commedia.

Autore critica: Alessandra Levantesi

Fonte critica: La Stampa

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“Il sole dentro”

Regia: Paolo Bianchini Genere: Avventura

Classi consigliate: Tutte le classi

Interpreti: Angela Finocchiaro (Chiara "pasta e fagioli"), Diego Bianchi (Console), Giobbe

Covatta (Autista pullman), Francesco Salvi (Padre X), Gaetano Fresa (Rocco), Fallou Kama (Thabo), Mohamed Toumany Sylla (Fodè), Mohamed Lamine Keita (Yaguine)

Origine: Italia

Anno: 2012

Durata: 100 min.

Trama: Il film racconta la storia di due lunghi viaggi che si intrecciano, a distanza di tempo, lungo un percorso che unisce l’Europa all’Africa e viceversa. La prima è la storia di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili dell’Europa“, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure. Con la preziosa lettera in tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles. Inizia così il loro straordinario viaggio della speranza. Quando l’aereo atterra a Bruxelles, un tecnico scopre abbracciati i corpi assiderati di Yaguine e Fodè, accanto alla lettera indirizzata “ Alle loro Eccellenze”. La loro storia si incrocia, dieci anni dopo, con un altro viaggio, questa volta dall’Europa all’Africa, fatto da altri due adolescenti ed il loro pallone. È la storia del tredicenne Thabo, immigrato originario di N’Dula, un villaggio africano che nemmeno lui sa dove si trovi esattamente, accompagnato dal suo amico Rocco, quattordicenne di Bari provengono dal Sud di quell’Europa piena di contraddizioni, che attira e respinge i popoli, come le onde del mare che unisce e divide. Entrambi i ragazzi sono vittime della tratta dei baby calciatori, dalla quale stanno fuggendo. Attraversano tutto il deserto con solo un po' di pane e una bottiglietta d'acqua, e dopo 3 mesi arrivano finalmente ad N'Dula.

Critica 1: L'Africa al cinema, fidatevi, non la conoscete. Da La mia Africa a The Constant Gardener, dalla coppia Redford-Streep a quella Fiennes-Weisz, avete visto solo e sempre un continente nero tinto di bianco, visto da fuori, pur se con le migliori intenzioni. Ecco perché Il sole dentro, pur con le sue ingenuità e alcuni passaggi a vuoto, rimane un piccolo gioiello: perché le location raccontate sono quelle in cui Paolo Bianchini, regista, autore del soggetto, cosceneggiatore e ambasciatore Unicef, ha girato.

Autore critica: Boris Sollazzo

Fonte critica Pubblico

Data critica: 18/11/2012

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LA STORIA IN PELLICOLA

Da sempre il cinema si costituisce come uno strumento per indispensabile per comprendere il nostro passato: i film, pur essendo documenti di finzione, sono ricchissimi di particolari e di informazioni relative alla vita sociale, alle ambientazioni, agli eventi grandi e piccoli dell'epoca a cui essi si riferiscono. Possono approfondire episodi e aspetti di un evento o di un periodo storico e riempirlo di volti, storie, emotività; od offrire chiavi di lettura e punti di vista differenti da quelli abitualmente proposti. Come è noto, poi, l’uso del multimediale come risorsa complementare alle lezioni frontali è sempre di più considerato come uno strumento fondamentale per consentire a tutti il consolidamento delle competenze da apprendere. Infine i titoli scelti, fuori dal consueto circuito del cinema per ragazzi, consentiranno loro di avvicinarsi a prodotti cinematografici più curati e complessi. La possibilità di poter offrire un supporto all’attività didattica, grazie al patrimonio delle nostre biblioteche, ci ha spinto a realizzare questo progetto di “cineforum storico” che vogliamo proporre a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. Gli insegnati interessati potranno contattare la biblioteca per avere la filmografia. Segnaliamo inoltre che il patrimonio comprende un nutrito elenco di documentari che possono ugualmente essere richiesti ed utilizzati a supporto dell’attività didattica Gli incontri, che si svolgeranno unicamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano, prevedono una presentazione del film, la sua visione e un momento conclusivo di confronto. Le classi che intendono partecipare al progetto dovranno confermare la propria generica adesione entro il 15 ottobre; a queste classi verrà poi consegnata la filmografia completa di sinossi per poter scegliere i film da vedere. I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3 settimane prima della data desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari: - BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Referente: Silvia Cuppini 051 774654 - BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30

Referente: Manuela Zocca 051 626 0675 Ogni classe potrà effettuare due incontri; durante la visita in biblioteca sarà possibile effettuare il prestito dei libri, in modo da poter consolidare anche la frequentazione della biblioteca e dare ai ragazzi un’ampia scelta per le loro letture.

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ALTRE PROPOSTE

TUTTE LE CLASSI COMPRATI LA QUALITÀ DELLA VITA, VIENI DA NOI!! SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE

TUTTE LE CLASSI MUSEO ARTI E MESTIERI TUTTE LE CLASSI TORNEO DI CALCIO A 5 “DAI UN CALCIO ALLE MAFIE”

TUTTE LE CLASSI SPETTACOLO TEATRALE “LE SCARPE MI STANNO STRETTE”

CLASSI I E II EUROPA: PERCORSO “DIRITTI SI NASCE” (CLASSI II) III CLASSI CONCORSO “I GIOVANI E LA COSTITUZIONE ITALIANA” AD UNA SOLA

CLASSE III° PER OGNI POLO SCOLASTICO

GITA SCOLASTICA PRESSO CASCINA CACCIA

III CLASSI “DA SUDDITI A CITTADINI”

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Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO)

OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2014/2015

FINALITÀ

� Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta.

� Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della

storia e delle tradizioni locali.

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ATTIVITÀ PROPOSTE VISITE GUIDATE A TEMA 1. La casa rurale La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la stalla. L’ osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una famiglia contadina. Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto. 2. L’alimentazione contadina Grano e pane Granoturco e polenta Latte e formaggio Maiale e salumi Bosco e castagna Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “La cucina”, “Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”. Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”. Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa). 3. Visita a una moderna azienda agricola Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della viticoltura moderna e del processo di vinificazione. Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti. Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00. Si richiede un contributo di € 60,00 a classe per il mezzo di trasporto.

4. I lavori a veglia La treccia di paglia di grano, la filatura della lana, l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per

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impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi agricoli. Visita alla sezione “La stalla”. Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi. 5. Le attività artigianali Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti. Gioco finale. 6. I lavori agricoli Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi:

• il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la mietitura, la trebbiatura del grano;

• la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura, sgranatura;

• il mulino per macinare il grano e la castagna; • il taglio del fieno e il pagliaio, • le macchine e i carri agricoli.

La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo. 7. Il teatro di figura I burattini della tradizione , spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro teatrino. Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce. 8. Medicina popolare I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali domestici.

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È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori all’introduzione del Sistema Metrico Decimale.

ULTERIORI INFORMAZIONI Livello scolastico consigliato Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori. Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età. ORARIO DI VISITA Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00 DURATA Circa due ore. PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701

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COMUNE DI PIANORO Assessorato

Attività Produttive, Promozione Territoriale, Progetto per il Decentramento, Sistemi Informativi Assessorato

Politiche dell'Istruzione, Servizi Educativi per l'Infanzia. In collaborazione con ASCOM

Titolo del progetto

COMPRATI LA QUALITA’ DELLA VITA VIENI DA NOI!!

SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE

III EDIZIONE

La Confcommercio Ascom, il Comitato “Le botteghe di Rastignano”, il Comitato dei commercianti di Pianoro intendono realizzare, di concerto con il Comune di Pianoro, un progetto teso al sostegno e al rilancio dei negozi di vicinato. Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono stati un collante per la comunità. Continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori. Noi crediamo invece nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo determinante al rilancio del territorio. L’ obiettivo è quello di fare riscoprire le funzioni degli esercizi di vicinato ai pianoresi e alle loro famiglie per accrescere il ruolo del commercio locale quale punto di riferimento del territorio, valorizzandone nel contempo la funzione. Al progetto hanno aderito la quasi totalità degli operatori commerciali presenti nel nostro Comune. Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo e il pieno appoggio alle azioni attraverso le quali si connota. Questo a sottolineare l’attenzione del piccolo commercio alla vita della comunità e del ruolo sociale che svolgono i negozi di vicinato che, spesso poco ricordato, è invece essenziale alla vita del nostro paese. Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono state un collante per la comunità e continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori. Noi crediamo, invece, nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo determinante al rilancio del territorio. Il progetto si articola in diverse azioni che coinvolgono l’intera collettività, a dimostrazione che una società civile è costituita da una rete solidale di cittadini, servizi pubblici e privati e istituzioni in grado di integrarsi e sostenersi vicendevolmente.

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Il valore di un territorio e del suo patrimonio è dato dalla qualità dei servizi, dal grado di benessere che l’intera collettività è in grado di produrre, e la qualità della vita è tanto più alta quanto maggiore è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e economica. Il progetto coinvolge anche gli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano. I commercianti che hanno aderito e le organizzazioni di categoria hanno promosso, tra di loro, una raccolta di fondi che verranno devoluti agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro. Parlare di legalità significa anche costruire un rapporto trasparente tra commerciante e cliente, quindi corretta informazione per un consumo consapevole, ogni acquisto deve prevedere il rilascio di uno scontrino o di una ricevuta valida ai fini fiscali. Nelle sedi scolastiche sarà posto, all’ingresso, un contenitore nel quale i genitori e i bambini depositeranno gli scontrini fiscali ricevuti a seguito degli acquisti realizzati nei negozi aderenti riconoscibili da una locandina posta sulla vetrina. Inoltre verrà promosso un concorso fotografico al termine del quale le foto saranno esposte nei negozi e votate dai cittadini. Al termine del progetto indicativamente nel mese di maggio, festeggeremo insieme agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro la fine della scuola con pranzo all’aperto, premiazione del concorso uno scontrino per la scuola, giochi , tornei sportivi e intrattenimenti vari. L’UTILE SARA’ DEVOLUTO AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI PIANORO E RASTIGNANO. Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi a Ufficio Politiche Giovanili Tel 051 6529175-108 E-mail: [email protected], [email protected]

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Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie”

In collaborazione con A.S.D. Sporting Pianorese 1955 Destinatari: Tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado. Descrizione: L’attività prevede la partecipazione a un torneo di calcio a 5 che ha come sfondo tematico la legalità, la lotta alla criminalità organizzata presente anche sul mondo del calcio e lo spirito c’è alla base di uno sport “pulito”. Per questo motivo, le partite saranno basate sul principio dell’auto-arbitraggio volto ad accrescere la responsabilità, sul rispetto reciproco sia all’interno di una corretta competizione sportiva, che all’interno della vita quotidiana. Sempre sulla base di questi principi, il torneo incentiva la partecipazione di squadre miste composte da ragazzi e ragazze. All’interno della giornata saranno presenti anche le Associazioni “Libera”, “Avviso Pubblico” e testimoni significativi che proporranno momenti di confronto prima e dopo l’evento sportivo. Alla fine della giornata sarà prevista anche una premiazione simbolica per tutti i partecipanti al torneo. Orari e luogo: Il torneo si realizzerà durante la stagione primaverile 2015 presso il campo sportivo di Pianoro Nuovo. Contatti: Ufficio Politiche Giovanili Tel: 051-652.91.08 – 75 E-mail: [email protected] Locandina esemplificativa dell’evento utilizzata in data 16/05/2014

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Associazione Culturale “Ca’ Rossa”

Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

Le scarpe mi stanno strette Racconti d’oggi per storie d’altri tempi

Testo e Regia Rossella Dassu Con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo

Luci e Suono Marco Ponti Scene Roberto Marchi

Organizzazione Maurizio Sangirardi In collaborazione con l’Associazione A.N.P.I.

“Le scarpe mi stanno strette”, “Felice non è felice”, “La mia barba è bionda” sono alcuni tra i tanti messaggi in codice, trasmessi da Radio Londra e destinati alle forze della Resistenza che si oppongono alla dittatura nazifascista. L’Italia è coinvolta nella seconda guerra mondiale e la popolazione si ritrova improvvisamente a fronteggiare situazioni di emergenza e pericolo che coinvolgono l’intera popolazione, a partire dai bambini fino ad arrivare agli anziani. La comunicazione tra partigiani è difficile, si vive nascosti nelle montagne, le armi scarseggiano e i nemici sono eserciti pericolosi e ben organizzati. Se gli eserciti nazifascisti sono formati da soli uomini, la Resistenza italiana non prevede la differenza di genere, anzi, spesso sono le donne a veicolare pericolose informazioni e armi. La narrazione nasce da una serie di incontri ed interviste con gli anziani/e del territorio di Pianoro, attuali custodi di una memoria destinata inevitabilmente a perdersi. A partire dai loro racconti, abbiamo ricostruito le abitudini e i costumi della popolazione della frazione di Pian di Macina, durante il periodo della seconda guerra mondiale. Tra storia e immaginazione, Marta e Maria, le due giovanissime protagoniste, assistono ad una serie di eventi che cambieranno profondamente la loro vita e i paesaggi nei quali, fino a quel momento, si era svolta. L’arrivo dei tedeschi, il continuo movimento della linea del fronte, la persecuzione dei partigiani, le fughe e i nascondigli scavati sotto terra, diventano per le due bambine lo spunto per immaginare una vita straordinaria, fatta di avventure e di eroismo. Tra fantasia e realtà, Marta e Maria accompagnano gli spettatori alla scoperta di un luogo che si è perso e sulle cui macerie si è ricostruito l’oggi. Tecnica: Teatro d’attore Fascia d’età: Classi V della Scuola Elementare, I, II e III della Scuola Media Periodo: Novembre 2014/ Maggio 2015

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EUROPA

LABORATORIO DIRITTI SI NASCE Per indovinare le parole dei diritti!

COS’E’ PER CHI E’

Classi II “Diritti si nasce” è un laboratorio educativo per ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, nato per veicolare i contenuti della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’attività ha lo scopo di educare al riconoscimento dei diritti e doveri promovendo i valori della tolleranza e del rispetto in chiave europea. Durante il gioco, le squadre si sfidano ad indovinare/disegnare/mimare le parole legate ai diritti, riflettendo sui concetti di dignità, libertà, uguaglianza, cittadinanza, solidarietà, giustizia. Il laboratorio, gratuito, si basa sull’utilizzo del kit didattico “Diritti si nasce” fornito dal Centro Europe Direct della Regione Emilia-Romagna,

CHI PARTECIPA

Una classe, 1 insegnante/educatore, 1 un operatore che gestisce l’attività

COME SI SVOLGE

In presenza dell’insegnante gli operatori dividono la classe in squadre. Ogni squadra dovrà indovinare, grazie al disegno/mimo/spiegazione di ogni alunno, le parole chiave del mondo dei diritti. Quando si oltrepassano le caselle-impronta vengono approfonditi alcuni temi con lo scopo di riflettere insieme e conoscere gli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Il laboratorio dà la possibilità ad ogni alunno di esprimersi e mettere in gioco le proprie abilità nello spirito di gruppo. Ogni squadra deve riuscire a fare più punti possibili!

IN QUANTO TEMPO

2 ore

OBIETTIVI

Educare al riconoscimento dei diritti e doveri promuovendo una cultura di tolleranza e rispetto; crescere il senso della cittadinanza europea stimolando la riflessione e la creatività dei ragazzi. Il percorso è complementare alla conoscenza del processo di integrazione europea proposto con gli altri moduli.

GESTIONE DEL LABORATORIO

Il laboratorio potrà essere gestito: -direttamente dalle insegnanti, previa formazione in E-learning che sarà disponibile sul sito del centro Europe Direct a partire da gennaio/febbraio o formazione da parte di un operatore dell’ufficio Politiche giovanili -direttamente da parte di un operatore dell’ufficio Politiche Giovanili

ORGANIZZAZIONE Contattare l’Ufficio Politiche Giovanili

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La rete Europe Direct (ED) è promossa e coordinata dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione europea e conta circa 50 Centri in Italia e oltre 490 nell’Unione europea. Essa agisce come intermediario tra l’Unione europea ed i cittadini a livello locale. Il Centro Europe Direct Emilia-Romagna è ospitato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e collabora con altri enti presenti sul territorio per diffondere più efficacemente i servizi offerti dalla rete. ALTRI MATERIALI DISPONIBILI PRESSO CENTRO EUROPE DI RECT BOLOGNA: KIT DIDATTICO DIRITTI SI NASCE Per i ragazzi dai 9 ai 14 anni. Il kit, progettato dal Centro Europe Direct e realizzato dalla casa editrice Carthusia, veicola i contenuti della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” tramite un percorso di conoscenza, approfondimento e gioco. Il kit può essere ordinato indipendentemente dall’intervento dei nostri operatori e viene inviato gratuitamente agli insegnanti che ne facciano richiesta. E’ composto di: una guida per l’insegnante, un opuscolo per la classe con gli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, una plancia-gioco per la classe con dado e segnalini, 21 libriccini con le storie ispirate ai diritti di Emanuela Nava. FUMETTI SULL’UE Per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I libri a fumetti riguardano la cooperazione internazionale, l’ambiente e le istituzioni europee. OPUSCOLI SULLE ISTITUZIONI EUROPEE Per le scuole primarie e secondarie. Opuscoli sulle politiche (ambiente, diritti, consumatori, agricoltura etc.) e le istituzioni dell’Ue. CARTINE DELL’EUROPA Per le scuole primarie e secondarie. Mappe politiche e/o con disegni. Per richieste: Gianfranco Coda, [email protected], tel: 0515275122.

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Terza edizione del concorso letterario “I giovani e la Costituzione Italiana”

Dedicato ai ragazzi del terzo anno degli Istituti secondari di primo grado

presenti nei Comuni di Pianoro, Loiano, Monghidoro e Monterenzio

________________________________________________________

Ideazione e realizzazione a cura della sezione A.N.P.I. “Franco Bonafede”

di Pianoro

Presentazione del progetto

Il progetto si propone di coinvolgere gli studenti delle classi del terzo anno degli Istituri secondari di primo grado presenti nei Comuni sopra citati, nello svolgimento di un componimento individuale o di gruppo, partendo da un estratto di un discorso di Piero Calamandrei “Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955” Gli alunni sono invitati ad elaborare un racconto o una propria riflessione traendo ispirazione dall’estratto e concentrandosi sul significato di un articolo a scelta tra i primi dodici della nostra costituzione repubblicana Se voi volete andare...

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione.” (Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

Modalità di partecipazione: la partecipazione al concorso potrà avvenire sotto forma individuale, a coppie o a gruppi (fino a 4 studenti insieme). Tempistiche e modalità di attuazione: Il concorso premierà:

� ogni classe che avrà assicurato la partecipazione di almeno 5 componimenti alla quale verrà riconosciuto un “premio classe”, consegnato all’insegnante per essere destinato all’acquisto di materiale scolastico;

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� i 5 migliori componimenti scelti nell’ambito di una graduatoria unica per tutti gli istituti partecipanti, consegnati direttamente agli studenti “autori”, nell’ambito di una festa finale durante la quale verrà consegnata ad ogni alunno copia della Costituzione italiana.

Il concorso verrà presentato in ciascuna scuola interessata (possibilmente entro il 15/12/2014) per lasciare un congruo lasso di tempo ai ragazzi per approfondire gli spunti che verranno forniti loro, individualmente o anche in gruppo. Entro indicativamente il 15/03/2015 i componimenti verranno raccolti da Ampi Pianoro (o inviati direttamente tramite posta elettronica) e verranno valutati da parte di una giuria. La festa di premiazione finale, unica per tutte le scuole partecipanti, avverrà al Museo Arti e Mestieri di Pianoro nella prima metà di maggio 2014. Per informazioni: Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 652 91 08 - 75 [email protected] [email protected]

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PROPOSTA DI GITA SCOLASTICA PRESSO

LIBERA PIEMONTE – CASCINA CACCIA

Cascina Cascina Bruno e Carla Caccia si trova a San Sebastiano da Po, piccolo centro a due passi da Chivasso, Questo casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terreno coltivabile, è stato per lungo tempo un immobile della mafia. Di proprietà della famiglia Belfiore, che annovera alcuni suoi componenti nelle fila della criminalità organizzata torinese, è oggi un luogo restituito alla collettività. Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo per essere il mandante dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia. La misura di prevenzione patrimoniale, che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stata emessa, nel 1996, a carico di Salvatore Belfiore, fratello di Domenico, con diversi reati alle spalle legati al 416 bis. Solo il 17 maggio 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli ultimi residenti, ma l’iter della sua confisca è iniziato 11 anni prima. Il bene, come spesso accade tra gli affiliati delle cosce, era stato intestato ad un soggetto non legato agli affari illeciti della famiglia, in questo caso ad un fratello incensurato. La confisca definitiva dell’immobile è stata effettuata 3 anni dopo, nel dicembre del 1999. Solo nel 2005, il bene, (da 2 anni di proprietà del comune di San Sebastiano da Po) per volontà e tenacia dimostrata dell’amministrazione guidata dal Sindaco Paola Cunetta, viene destinato, per la sua riutilizzazione a fini sociali, al Gruppo Abele. Due anni dopo, gli ultimi inquilini della casa, hanno lasciato definitivamente la struttura. E, il 12 luglio di quest’anno, con l’insediamento di quattro residenti e con la collaborazione di Acmos e Libera, l’avventura di Cascina Bruno e Carla Caccia, ha avutoufficialmente inizio. Tratto da “http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/”

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PROPOSTA DI PROGRAMMA E COSTI PER 2-3 GIORNI

IN CASCINA BRUNO E CARLA CACCIA Scegliere di passare qualche giorno in Cascina Caccia significa molte cose: formazione sui temi della mafia, sulla sostenibilità ambientale, poiché uno degli obiettivi della Cascina è sensibilizzare sul tema dell' ambiente, imparare a stare insieme condividendo gli spazi e affrontando le esigenze quotidiane di ciascuno e del gruppo, prendersi cura concretamente di un bene confiscato. I tre giorni presso Cascina Carla e Bruno Caccia potrebbero essere così strutturati: IPOTESI DI PROGRAMMA GIORNATE Orari: Sveglia h. 8 Colazione h. 8,30 Lavori h. 9- 12 Pranzo h. 12,30 Lavori h. 15-17,30 Cena h. 19,30 Serata h. 21 IPOTESI CONTENUTI PROPOSTI, DA DEFINIRE CON GLI INS EGNANTI Primo giorno: Arrivo e sistemazione nelle stanze nel primo pomeriggio; Eventuale pranzo al sacco; Pomeriggio di formazione: Conoscenza del gruppo classe attraverso attività di presentazione

Formazione: “Le organizzazione criminali di stampo mafioso” Emersione della consapevolezza del fenomeno mafia da parte dei ragazzi Definizione di mafia partendo dalle conoscenze degli studenti, parallelismo tra mafia e bullismo;

Cena, preparata a cura dei ragazzi; Serata: gioco di ruolo: “Baciamo le mani”.

Gioco di ruolo ideato dalla segreteria di Libera Piemonte per comprendere il ruolo fondamentale dei cittadini consapevoli all'interno della cittadina di Golasecca , tenuta sotto scacco da imprenditori corrotti e da una famiglia mafiosa.

Secondo giorno: Colazione; Mattina: partenza per Torino verso il “Bar Italia Libera” in Via Veglia. Bene sequestrato alla 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione Minotauro e gestito dalla Cooperativa Nanà. Formazione: “Mafia al nord: dall'infiltrazione al radicamento” Pranzo presso il Bar Italia Libera (già compreso nel preventivo); Pomeriggio libero: possibilità di visitare Torino oppure rientro in Cascina e possibilità di inserire altra attività; Cena, preparata a cura dei ragazzi;

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Serata di formazione: “La 'ndrangheta e Cascina Caccia: come dove quando e perchè” Terzo giorno: Colazione, Mattino: pulizia delle camere e dei bagni e attività di bilancio dell'esperienza; Pranzo, preparato a cura dei ragazzi; Pomeriggio: partenza. COSTI: Formazione: € 300,00 più IVA al 21% (Per una classe per plesso scolastico, quota a carico del Comune di Pianoro). Spese di vitto e alloggio: € 100,00 a partecipante – quota da calcolare anche per gli accompagnatori (comprensivo del pranzo presso il Bar Italia Libera). Viaggio: Ipotesi di preventivo di Cosepuri con pulman al seguito: € 1.350,00 Durata: Due notti e tre giorni Adesione: Per aderire a questa proposta di gita scolastica occorrerà dare la propria adesione entro il 15/10/2014 utilizzando la scheda di adesione generale. Sito internet Cascina Caccia: http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/

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Da sudditi a cittadini

Percorso laboratoriale di storia contemporanea/educazione alla cittadinanza attiva

per studenti del 3° anno delle scuole secondarie di primo grado

A.S. 2014/2015

SOGGETTI PROPONENTI: A.N.P.I. Pianoro

Associazione di promozione sociale Piantiamolamemoria (www.piantiamolamemoria.org)

L'A.N.P.I. di Pianoro e l'associazione Piantiamolamemoria propongono alle scuole secondarie di primo grado nel Comune di Pianoro un percorso formativo, rivolto a studenti del terzo anno, dedicato alla conoscenza della Costituzione italiana ed alla elaborazione creativa dei suoi principi fondamentali. Anche alla luce del protocollo d’intesa siglato il 24 luglio 2014 tra Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - che all’Art. 2 individua la necessità di “fornire contenuti e materiali di qualità per l’apprendimento delle discipline storiche, assicurando opportunità di studio, ricerca e approfondimento con particolare riguardo ai temi inerenti al movimento di Liberazione e all’età contemporanea” - e considerando sempre più essenziale affrontare temi di storia contemporanea per praticare una educazione alla cittadinanza attiva, così come chiaramente indicato dall’Europa, si propone un percorso attraverso il quale accompagnare gli alunni verso l’acquisizione di conoscenze e competenze legate alla comprensione del presente attraverso l'analisi del passato. Nello specifico si affronterà la nascita della Costituzione repubblicana, partendo dall'Unità d'Italia e quindi dallo statuto albertino, passando per il fascismo ed arrivando all'Assemblea costituente. Del testo costituzionale saranno illustrati in particolare i principi fondamentali. Il passo successivo sarà quello di analizzare in modo approfondito alcuni articoli mettendoli a confronto con quelli analoghi ritrovabili o meno nello statuto albertino e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, analizzando la storia dei temi che propongono e cercando, nel presente, la loro attuazione. Gli articoli proposti (da concordare con gli insegnanti) per l'analisi più approfondita sono i seguenti: 1,3, 9, 11, 34. L'analisi dell'articolo 1 potrà essere comparata con l'analisi dei primi articoli di altre costituzioni (europee e non). Il prodotto finale dei laboratori sarà una installazione artistica ispirata ai temi affrontati a scuola, da realizzarsi in vista di commemorazioni pubbliche che coinvolgono l'ANPI (25 aprile o 2 giugno).

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TEMI AFFRONTATI

- Totalitarismi e democrazie - genesi e formulazione dei principi democratici - la Costituzione italiana.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

- Introduzione al progetto, discussione e messa a punto dell’ipotesi di lavoro; - ricerca di documentazione; - alternanza di attività individuali (casa, biblioteca ) e di gruppo (classe, aula multimediale); - produzione di approfondimenti anche con materiali non cartacei (visivi, sonori); - attività redazionali; - organizzazione delle strategie divulgative del lavoro prodotto.

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Si propone di realizzare un tragitto presente-passato-presente, che parta appunto dal presente degli studenti e, più precisamente, dallo scandaglio delle modalità attraverso le quali esso viene vissuto concretamente dagli alunni, dai bisogni e dalle richieste di chiarimenti attorno ai quali esso si organizza, dall’insieme di pregiudizi e di senso comune che ne configurano la percezione immediata. Si parte dalla conoscenza degli studenti della Costituzione. Si passa quindi al passato, attraverso un percorso che, in base alla delimitazione del campo di indagine effettuato, si apre alla individuazione e selezione di fonti, sia primarie che secondarie. Si ritorna infine al presente con l’obiettivo centrale di una maggior consapevolezza dell'importanza della conoscenza storica ai fini di una più adeguata e corretta comprensione della realtà, passata e soprattutto presente. Nel progettare questo lavoro si sono tentate alcune scommesse:

- optare per un orientamento storiografico che evidenzi l’importanza dello studio delle fonti, nella loro pluralità e complessità, per la comprensione della realtà;

- costruire un percorso didattico che, pur presentando caratteristiche particolari, si connetta coerentemente con curricoli di storia che tengano conto di questi tre aspetti fondamentali:

- la storia come problema, - la didattica della ricerca, - il lavoro scolastico come laboratorio, ossia come progetto condiviso ed attivo.

OBIETTIVI Obiettivi disciplinari:

� tematizzare problematicamente l’oggetto della ricerca; � "leggere” e saper utilizzare il testo storiografico; � selezionare ed elaborare le informazioni raccolte in base al modello di lavoro prescelto; � rileggere e reinterrogare le fonti; � ampliare la ricerca per rispondere a nuove domande; � costruire il quadro contestuale; � organizzare approfondimenti;

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� conoscere periodi ed aspetti rilevanti di storia locale, nazionale ed anche internazionale; � sollecitare la riflessione critica anche sugli aspetti quotidiani del proprio presente.

Obiettivi logico-operazionali:

conoscere ed inferire le relazioni tra specifici aspetti sociali e culturali ed il quadro generale del periodo studiato;

analizzare, selezionare, comparare, generalizzare; costruire mappe concettuali; tradurre da un linguaggio ad un altro informazioni e concetti; acquisire consapevolezza del carattere relativo delle strategie interpretative.

Obiettivi affettivo-relazionali:

- rafforzare la dimensione motivazionale dello studio della storia; - comprendere le valenze formative del lavoro di gruppo; - scoprire il carattere vitale del passato attraverso il dialogo con le fonti; - rafforzare la consapevolezza dell’essere soggetti sociali attivi.

AZIONI 1) Il percorso prevede una PRIMA FASE da svolgersi in aula (possibilmente dotata di videoproiettore), in orario di lezione, coordinata dalla docente Cinzia Venturoli , responsabile didattica della “Rete degli archivi per non dimenticare”: n° 2 incontri di 120 minuti cad. (max due classi per volta: non più di 50 studenti per incontro) Temi affrontati: conoscenza dei caratteri essenziali del totalitarismo; formulazione di principi e diritti costitutivi dello Stato democratico; lettura di articoli della Costituzione, per interpretare e valutare il suo significato storico. Modalità didattica: lezioni frontali, analisi e problematizzazioni collettive, lavori di gruppo. 2) La SECONDA FASE - da svolgersi in orario pomeridiano a scuola, ove fosse possibile, oppure in altri spazi pubblici del Comune di Pianoro (per esempio, il Centro culturale giovanile Pianoro Factory) - sarà coordinata da Massimiliano Martines, presidente dell'associazione “dry_art”, con esperienza in laboratori creativi con studenti di scuole medie, dedicati al tema della Costituzione:

- un breve incontro (a scuola) di presentazione delle attività laboratoriali - una visita al CUBO Unipol di Bologna (via Stalingrado) con percorso storico multimediale

interattivo; la visita servirà a dare ai giovani coinvolti spunti e stimoli creativi funzionali alle attività laboratoriali

- n° 6 laboratori di 120 minuti cad.; gruppi di max 15 studenti ad incontro In questi incontri le conoscenze precedentemente acquisite saranno elaborate creativamente e coinvolgeranno i partecipanti nella ideazione e realizzazione di una performance/installazione artistica da svolgersi il 25 aprile e/o il 2 giugno 2015 in uno dei luoghi del territorio comunale che ospiteranno le celebrazioni della Resistenza e/o della nascita della Repubblica.

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TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT RIEPILOGO TRASPORTI GARANTITI DAL COMUNE DI PIANORO PER LE PROPOSTE INSERITE NEL POT SCUOLA SECONDARIA DI PIANORO Progetti ambiente Un trasporto garantito per classe Rassegna cinematografica A piedi/Presso il Centro Culturale Giovanile

Pianoro Factory A piedi/Presso la biblioteca

Progetto Biblioteche A piedi/ presso la biblioteca di Pianoro Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” A Piedi presso Pianoro Factory Spettacolo teatrale “Operativi!” A piedi presso Sala Arcipelago Spazio giovani Autobus presso Spazio Giovani di Rastignano Camminando a Monte sole Un trasporto garantito per classe Giornata della memoria – film “L’uomo che verrà”

A piedi presso Museo Arti e Mestieri

In linea e a sostegno degli obbiettivi che si vuole raggiungere con la proposta di progetti legati all’ambiente e all’educazione stradale e al fine di promuove un ulteriore contenimento delle spese, per l’anno in corso, saranno previsti gli spostamenti con i mezzi comunali solo quando strettamente necessario. Pur consapevoli delle maggiori difficoltà che questo può comportare crediamo che incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici o del cammino a piedi possa essere una forma di educazione civica ed educazione ambientale. Invitiamo le insegnanti, ove possibile, a sostenere questa scelta e a spiegarla sia agli alunni che ai genitori.

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INDICAZIONI OPERATIVE: Per alcuni progetti presenti nel POT sono garantiti i trasporti gratuiti. L’elenco di questi progetti e le relative indicazioni rispetto al trasporto sono indicate nelle tabelle riportate più avanti. Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni. Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT:

PER LE SCUOLE DI PIANORO MATTINA POMERIGGIO Partenza da

scuola alle Rientro a scuola entro le

Partenza da scuola alle

Rientro a scuola entro le

Scuolabus 1 30 posti

8.35

12.30

14.00

15.45

Scuolabus 2 33 posti

9.00

12.30

14.30

15.45

Scuolabus 3 43 posti

8.35

12.30

14.30

15.45

Scuolabus 4 29 posti

8.35

12.30

14.30

15.45

PER LE SCUOLE DI RASTIGNANO MATTINA POMERIGGIO Partenza da

scuola alle Rientro a scuola entro le

Partenza da scuola alle

Rientro a scuola entro le

Scuolabus 1 30 posti

8.45 12.15 14.15 15.30

Scuolabus 2 33 posti

9.15 12.15 14.45 15.30

Scuolabus 3 43 posti

8.45 12.15 14.45 15.30

Scuolabus 4 29 posti

8.45 12.15 14.45 15.30

Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri trasporti. Si invitano pertanto le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole. Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE DURANTE L’USCITA. Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune)

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PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA: -Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria -La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i gestori degli scuolabus -La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail) -L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma tramite mail alla segreteria della scuola

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Al Comune di Pianoro

Ufficio Politiche Giovanili OGGETTO: Richiesta utilizzo scuola bus gratuito per uscite progetti POT

INFANZIA

PRIMARIA SECONDARIA

○ Colibrì ○ Rastignano ○ Pianoro ○ Dada Antonella ○ Pianoro ○ Rastignano ○ Nonna Orsa ○ Pianoro Vecchio ○ Pian di Macina

DOCENTE ACCOMPAGNATORE CLASSE E SEZIONE Numero alunni partecipanti Di cui H. Numero docenti accompagnatori Numero eventuali altri accompagnatori

CHIEDE

L’autorizzazione di poter utilizzare gratuitamente gli scuolabus per l’uscita didattica prevista dal POT Al fine di poter partecipare al progetto:________________________________________________ PER IL GIORNO:________________________________________________________________ LUOGO ESATTO DOVE DEVE ESSERE SCARICATA LA CLASSE:_____________________________________ DOVE DEVE ESSERE RI-CARICATA LA CLASSE:____________________________________ Orari richiesti:

Di partenza della scuola Di inizio attività Per il rientro Di arrivo a scuola

Firma docenti: _______________________________

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SCHEDA DI ADESIONE ALLE OFFERTE TERRITORIALI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO

Consegnare entro il 15/10 al referente che provvederà alla consegna all'ufficio Politiche Giovanili

tel 051 652 91 08 - 75

fax

ISTITUTO COMPRENSIVO DI

SCUOLA

CLASSE

ALUNNI NR.

INSEGNANTE REFERENTE

Contatto telefonico

E-mail

SI CHIEDE DI PARTECIPARE/SI CONFERMA L’ADESIONE ALLE SEGUENTI ATTIVITA’

AMBIENTE E TERRITORIO

Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (classi I – due progetti per classe)

� Aderisce � Non aderisce

Titolo del progetto scelto________________________________________

Titolo del progetto scelto________________________________________

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

Museo Arti e Mestieri di Pianoro: Medicina popolare (classi I)

� Aderisce � Non aderisce

Titolo del progetto scelto________________________________________

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

PACE E DIRITTI UMANI

- Settimana della legalità: testimonianza (per le classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

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- Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Camminando a Monte Sole (per le classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Giornata della Memoria (classi II e III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” (classi II)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- « Prima di tutto vennero a prendere gli zingari... » (classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Partecipare alla vita democratica (classi II)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Cibo e agricoltura, dal LOCALE al GLOBALE: “document-iamoci!”

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

BIBLIOTECHE

- Una Biblioteca per Amica “I servizi alle scuole” (tutte le classi) � Aderisce � Non aderisce

- “Il futuro è per tutti.” Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno. (2 classi III) � Aderisce � Non aderisce

- “Ero un lupo anch’io.” Progetto sperimentale sul bullismo. (una classe III) � Aderisce � Non aderisce

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- La storia in pellicola (rassegna cinematografica) (tutte le classi) � Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

SALUTE E PREVENZIONE

- Istituto Ramazzini : Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca

scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Avis: “Un gesto di libertà” (II e III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- SPAZIO GIOVANI (classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

PATCHWORK & KISMET

- “Attraverso la rete”

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

CINEMA & TEATRO

- Rassegna cinematografica ”Ragazzi, cinema ed emozioni (per tutte le classi)

Scegliere al massimo due proiezioni

TITOLO PRIMO FILM SCELTO_____________________________________________________

TITOLO SECONDO FILM SCELTO__________________________________________________

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

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- Laboratorio di teatro (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Spettacolo teatrale “Operativi!” (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

Altre proposte

-Museo di arti e mestieri (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie” (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” (tutte le classi)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Europa: percorso “Diritti si nasce” (classi I e II decidere)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Concorso “I giovani e la Costituzione italiana” (classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

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- Gita scolastica presso Cascina Caccia (una classe III per polo scolastico)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

- Progetto “Da Sudditi a Cittadini” (classi III)

� Aderisce � Non aderisce

INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________

CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________

ATTIVITA’ CHE VERRANNO REALIZZATE IN TUTTE LE III CLASSI (non è necessario dare la

propia adesione)

ORIENTAMENTO:

- Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III)

- Incontri con i genitori (degli alunni delle classi III)

- Strumenti per le insegnanti (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito

quaderno)

PATCHWORK & KISMET