La Lunigiana storica

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La Lunigiana storica Storia degli Insediamenti _ 2 Enrica Salvatori - a.a. 2013-2014 - Pisa martedì 25 febbraio 14

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Seconda lezione del corso di Insediamenti Tardoantichi e medievali - Pisa 2014

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La Lunigiana storicaStoria degli Insediamenti _ 2

Enrica Salvatori - a.a. 2013-2014 - Pisa

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Lunigiana storica

Una “regione” che non ha mai avuto un assetto amministrativo unitario

Per il medioevo la si fa coincidere con la diocesi/comitatus di Luni

Diocesi: amministrazione di tipo squisitamente religioso, ma di quale origine?

Comitatus: assegnato tra 1183-1185 da Federico I al vescovo di Luni; entità geopolitica mai realizzatasi

Federico II: vicariato di Lunigiana 1239 /Pontremoli “porta di Lunigiana” 1247

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La diocesiDisegnata dalle bolle pontificie di Eugenio III (1148), Anastasio IV (1153) e dal privilegio di Innocenzo III (1203)35 pievi rurali oltre alla plebs civitatis di Luni. Le successive decime triennali decretate da Bonifacio VIII (1295, 1298-1301, 1301-1304) confermano il quadro del 1148 (Eugenio III) e ne danno la conformazione totale perché passano in rassegna non solo le chiese plebane, ma anche le relative cappelle, oltre a monasteri e ospedali. Confini della diocesi: pieve di Vallecchia poco a ovest di Pietrasanta (S. Stefano di Versilia), S. Vito di castello Aghinolfi; le tre pievi (S. Pietro, S. Vitale e S. Lorenzo) del territorio massese; in Garfagnana S. Pietro di Castello (Piazza al Serchio); tutti i territori della valle del Magra e dei suoi affluenti; bassa Val di Vara; Albareto in val di Taro, pieve di Ceula sul mar Ligure.

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Il comitatusla nomina del vescovo di Luni a conte del comitato omonimo è preannunciata nel 1162 nel diploma elargito dal Barbarossa ai Pisani

Effettuata nel 1183, Federico conferisce al vs comitatum lunensem cum omni integritate honoris sui, il ripatico dei porti di Luni e di Ameglia e il pedaggio sulla via Francigena.

L’imperatore cerca di riorganizzare una regione strategicamente importante come la Lunigiana + strategia signorile del vescovo

nella seconda metà del XII secolo il prelato lunense esercita il suo potere su un ambito molto più ristretto e disomogeneo: su una serie di castelli, borghi e ville concentrati per lo più nella bassa val di Magra; non domina mai il comitatus

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La Lunigiana con Federico II

Uberto Pallavicino, fu vicario di Lunigiana, legato, mai comes. Nella documentazione federiciana il comitatus lunensis non compare mai: al suo posto (novità di enorme portata) compare invece la Lunigiana in sé e per sé, individuata per la prima volta come territorio dotato di una sua identità amministrativa.

I riferimenti sono numerosi: Uberto Pallavicino è infatti vicario in Lunexana et Pontremulensi, o in Lunexana et partibus convicinis o in Lunisiana, Versilia, Garfagnana et partibus convicinis , o ancora capitaneum in Lunesana , frumento e armati devono essere inviati in terra Lunesana o ad partes Lunesani, la Francigena è strata Lunesane

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La Lunigiana con Federico II

In mancanza di altri percorsi, rimane (Pontremoli) l’unica chiave e porta che può essere chiusa in fronte ai nostri fedeli, impedendo loro il transito e la ritirata. Dato che la città, da poco recuperata, ha mutato parte [..] si deve aiutare militarmente gli uomini appositamente riuniti per il recupero della città stessa e la difesa del castello, impegnando efficacemente intelligenza e forza nella pacificazione della strada della Lunigiana (FEDERICO II 1247 - Historia diplomatica

Friderici secundi, ed. J. L. A. Huillard-Bréholles, Parisiis 1852-1861, VI, n. 1, pp. 497-498)

Importanza del valico che congiungeva e unisce ancora la Lunigiana al territorio parmense, la Toscana all’Emiliala Francigena emerge non come un reticolo di strade gravitanti attorno a un tronco principale di lunga percorrenza, ma come segmento unico e obbligato che, nell’ottica imperiale, deve essere pacificato e sgombro da ostacoliil territorio viene percepito come spazio unitario, dotato di identità e caratteristiche proprie

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La Lunigiana con Federico II

La politica federiciana tesa al ripristino dell’autorità imperiale sulle città Regnum passò anche attraverso la creazione una nuova geografia politico amministrativa, basata su grandi circoscrizioni a carattere sovrearegionale e regionale a partire dal 1236.

La Lunigiana, fino ad allora praticamente inesistente dal punto di vista geopolitico, divenne una regione chiave per la strategia bellica federiciana, da controllare militarmente e da amministrare. Lo si ricava da:

le attribuzioni del Pallavicino; la sua attività di raccolta degli atti relativi ai diritti del vescovo di Luni (Codice Pelavicino)

i mandati militari

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La Lunigiana con Federico II

la Lunigiana di Federico II fu una realtà creata a tavolino e calata dall’alto, seppur ricavata da una percezione di area geo-morfologica esistente

Federico e i suoi collaboratori riconobbero la centralità strategica dell’area e tentarono di costruire su di questa un’entità politico-amministrativa, dandole così un’identità che tuttavia non aveva alcuna base stabile

Nei testi contemporanei degli annali piacentini, o degli annali genovesi, o ancora della Cronica di Salimbene de Adam, scopriamo che il termine Lunigiana compare assai raramente. Fuori dalla formula imperiale la Lunigiana scompare dalle fonti e dalla storia, probabilmente proprio perché il fallimento del disegno federiciano la fece esistere sulla mappa del tempo solo per pochi anni.

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La Lunigiana tardo-medievale

Signorie e feudi malaspiniani e vescovili

Quasi-città (Sarzana, Pontremoli)

Domini di Pisa, Lucca, Milano (più o meno diretti) e poi dal XV secolo Firenze (atti di accomandigia dei Malaspina)

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La Lunigiana nell’età moderna

Signorie e feudi malaspiniani

Granducato di Toscana (capitanati e podesterie)

Ducati di Parma e Modena

Post restaurazione: ducato di Parma, ducato di Modena, Regno di Sardegna

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La Lunigiana oggibacino della Val di Magra (sistema fluviale - Apuane - Appennini)

bassa Val di Vara

due Regioni

Liguria e Toscana)

due Province

La Spezia, Massa-

Carrara

La proposta della Provincia/Regione di Lunezia

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Unione di studi?Accademia Lunigianense di Scienze "Giovanni Capellini" La Spezia -> «Memorie»

Istituto Internazionale di Studi Liguri - Sez. Lunense (La Spezia) -> «Giornale Storico della Lunigiana e del territorio Lucense»

Centro Aullese di Ricerche e di Studi Lunigianesi - Aulla -> «Cronaca e storia di Val di Magra«

Associazione “Manfredo Giuliani” - Villafranca di L.

Istituto di Valorizzazione Castelli - Massa

Terre dei Malaspina e delle statue stele - Massa (rete museale)

Museo delle Statue Stele - Pontremoli

Museo etnografico della Lunigiana - Villafranca di L.

Museo archeologico Castello di S. Giorgio - La Spezia

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Caratteri generalidisponibilità di materiale da costruzione

clima mediterraneo sub-litoraneo - temperatura mite - piovosità discreta: coltivazione orticola intensiva

diffusione del castagno , olivo, vite

terra di transito: cerniera tra Pisa, Lucca, Parma, Reggio, Genova. Trattati per assicurare il libero passaggio delle merci.

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ProblematicheSubstrato ligure (lingua? pievi? viabilità? usanze?)

Qualità ed estensione della romanizzazione

Mutamento medievale: parcellizzazione della proprietà, persistenza di terre comuni, fasi diverse di incastellamento

Rilevanza della viabilità: persistenze e mutamenti

Frammentarietà geopolitica e arretratezza economica

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BibliografiaGeo Pistarino, Le pievi della diocesi di Luni, (Istituto Internazionale di Studi Liguri: Bordighera, La Spezia, 1961).Geo Pistarino, La Lunigiana storica, in «Memorie dell’Accademia Lunigianese di Scienze e Lettere ‘G. Capellini’», LIV-LVI (1986 1984), pp. 3–22Isabella Ferrando Cabona and Elisabetta Crusi, Storia dell’insediamento in Lunigiana. Alta valle Aulella, (Cassa di Risparmio di Carrara: Carrara, 1979).E. Salvatori, La Francigena nella Lunigiana medievale: una strada da percorrere? in Studi sull'Emilia occidentale nel Medioevo, a cura di Roberto Greci, Parma, Clueb, 2000 (Itinerari medievali e identità europea), pp. 177-203E. Salvatori, Imperatore e signori nella Lunigiana della prima metà del XIII secolo, in Pier delle Vigne in catene da Borgo San Donnino alla Lunigiana medievale Itinerario alla ricerca dell’identità storica, economica e culturale di un territorio, Sarzana, Grafiche Lunensi, 2006, pp. 167-184Database bibliografico sulla Lunigiana Medievale su Zotero.org: https://www.zotero.org/trapelicino/items/collectionKey/U2F7Q584

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