La Liguria Il Trallallero di Genova -...
Transcript of La Liguria Il Trallallero di Genova -...
22/03/2011
1
Lezione 5
14 marzo 2011
La Liguria
• Regione italiano più occidentale.• Confina con la Francia• E’ per la maggior parte riviera, ma anche punto di contatto tra le Alpi marittime e
l’inizio dell’Appennino.• I liguri furono padroni della zona marittima per traffici commerciali e Genova fu
da sempre la città più importante.• Molti spostamenti in tutta la zona (Corsica, Sardegna, Francia, Spagna,
Toscana…)
Il Trallallero di Genova
Parentele con forme polivocali di altre regioni italiane:
• bei della Toscana
• il tenores e la tasgia della
Sardegna
• La bitinade dell’Istria veneta.
Significato del termine Trallallerodall'onomatopea tra-la-la, una variazione a forte tendenza
ritmica basata di solito sull'andamento melodico-armonicodel brano a cui si lega
Stile tipico, basato su forti contrasti timbrici
Repertorio di Genova e dintorni
Singolo canto
Parte nonsense
A volte anche “squadra”
Gli scaricatori Tradizionalmente eseguito dagli scaricatori del porto
di Genova
Solo maschile
Contesto
Osterie La Latteria di Togni
bar
Qualsiasi luogo di ritrovo il Ritrovo dei facchini
Occasione indeterminata: socializzazione
22/03/2011
2
La “squadra” Circa una dozzina d’uomini, a seconda del numero dei
bassi: 4 solisti + bassi
“Squadre” di canto denominate dal luogo di provenienza
Cantano stando in cerchio: “a crocchia”
Attraverso un codice gestuale si comunicano tempi, entrate, scansione ritmica, ma anche osservando i respiri e i movimenti delle labbra altrui perché ognuno esegue ampie parti libere
Le parti
Cinque parti principali
Quattro soliste:
Donna o segundo o Cuntrettu o bagascetta, voce di contralto in falsetto
Primmo, voce di tenore che è la voce-guida
Chitära (chitarra): parte senza testo, baritonale
U cuntrabassu, voce di baritono
E una corale Bassi
Donna
Anche conosciuta come:
Segundo
Cuntrettu
Bagascetta
voce di contralto in falsetto, dal chiaro timbro
squillante. Questo tipo di voce maschile potrebbe
essere testimonianza di una origine liturgica:
i cori della Cattedrale erano formati da voci
solo maschili che interpretavano ruoli
prettamente femminili come soprano e contralto
Primmo
voce di tenore
è la voce-guida e deve, in genere,
iniziare nella tonalità giusta insciu tun;
la tonalità in cui si canta va dal sol al sol diesis e a volte anche in la.
Chitära (chitarra)
parte senza testo, basata su nonsense come:
“du”
“don”
“don-do-do-don”.
Ha un tono baritonale molto forte, nasale.
Spesso tiene il dorso della mano davanti alle labbra per
ottenere il timbro tipico.
Può eseguire ampie parti in tempo libero.
Svolge il ruolo di imitazione strumentale.
22/03/2011
3
U cuntrabassu
voce di baritono
la cui funzione è quella di
fornire una base armonica
Bassi
Unica parte corale (solitamente quattro uomini, oppure tre in tempi più recenti)
composto da voci scure e profonde (timbricamente)
fornisce la base armonica.
I bassi tengono a lungo la sillaba bo, che può diventare bon bon bon, o lon lon lon.
A volte può dividersi in due linee corali parallele con intervallo di III, IV o raramente V.
Stile e caratteri Repertorio antico, ma consolidatosi nella forma
odierna intorno agli anni Venti del Novecento
Stile probabilmente molto recente, con tracce di stile fanfara e bel canto
Armonia diatonica:
passaggi fondamentali I-V
raro IV-II-VI
Ritmo e tempo
Ritmi prevalenti 2/4 - 3/4 – 4/4 e 6/8
Tempi irregolari sono eccezioni
Ritmi irregolari sono considerati errori
Le parti di chitarra e i bassi sono responsabili di mantenere il tempo
Cadenza finale su accordo tenuto lungo
Tecniche combinatorie Utilizzo contemporaneo di diverse tecniche
combinatorie: Parallelismo
Bordone
contrappunto
Le parti sono libere e si ritrovano in precisi momenti dell’esecuzione su accordi specifici
In molti pezzi si trovano sezioni fortemente melismatiche eseguite da un solista o in duetto, dette “a cadenza”
22/03/2011
4
Mamma dimmi perché I testi
Testi in italiano, raramente in dialetto
Tipo lirico
Argomenti: amore, satira
Brevi: consistono di singole quartine
Rapporto col testo melismatico
La partenza da Parigi (non capitale Francia, ma nave così denominata)
Sta per andar sino a Livorno
E camminando di notte e di giorno
O bella, io sto pensando sempre a te, io ben
La partenza da ParigiTrenasco (Genova) I testi (2)
Stesso testo su diverse musiche
Stessa musica per diversi testies. altro trallallero su musica “La partenza”
testo “male dico, male faccio” e nonsense
La stabilità di tempo rende possibile questo fenomeno
I testi (3)
Situazioni generali:
es. il cacciatore
Testi composti per situazioni specifiche
es. “Quarto a-o-ma” Quarto al mare
composta da Costante Buzzelli in dialetto genovese
Generi diversiIncorporati anche altri generi:
The Mood
Boogie-woogie diffuso in Italia secondo dopoguerra
Cin-ci-là
dall’omonima operetta di Virgilio Manzato del 1925
22/03/2011
5
Un po’ di storia (la leggenda)
Una leggenda narra l’origine del Trallallero risalente al Medioevo, per opera dei marinnai che solcavano il Mediterraneo
Perché no:
Non c’è tempo libero sulle navi per cantare
La pratica del trallallero richiede gruppi uniti per molti anni, stabilità non tipica del lavoro marinaresco
Provenienza dei marinai da diverse aree geografiche
Un po’ di storia (i documenti)
Il Trallallero ha, a partire dagli anni venti, una vasta documentazione discografica, caso unico tra le tradizioni popolari italiane, ma non vanta testimonianze scritte sulle sue origini
Oggi si deve a Mauro Balma la raccolta sistematica e puntuale di tutto il materiale relativo al Trallallero: storia, formazione delle squadre, gare canore, compositori, situazione attuale.
Un po’ di storia (il contesto)
Si collega alla storia economica e sociale di Genova, ai suoi commerci e al suo aspetto di metropoli industrializzata, meta di una forte immigrazione di contadini dalle zone limitrofe e dal resto d'Italia e luogo di nascita di un forte movimento operaio.
Il Trallallero è stato un canto di divertimento, di origine rurale, che diventò il canto degli uomini del porto e delle industrie metallurgiche, le quali furono il serbatoio di un gran numero di baritoni e di bassi; si cantava nelle taverne, come la leggendaria Latteria, gestita negli anni Trenta dal tenore Tugni.
Un po’ di storia (le gare)
I Canterini non venivano invitati ad esibirsi nelle occasioni di festa sia a causa della loro estrazione sociale e sia per la loro correlazione alle osterie e alle risse.
Particolarmente importante per la storia del Trallalleroè l’aspetto delle gare
Un po’ di storia (le gare)
La testimonianza scritta di una prima gara si legge, però, sul quotidiano “Lavoro” del settembre 1909
«Una gara corale – domenica 26,…..a San Rocco di Vernazza, nel salone Stella d’Italia, avrà luogo una caratteristica gara
locale con ricchi premi. Le squadre non superiori ad 11 cantanti e non inferiori a 7 dovranno cimentarsi nella nota
romanza: La partenza da Parigi.»
già all’epoca esisteva un pezzo d’obbligo
22/03/2011
6
Un po’ di storia (le gare)
Da allora gli annunci relativi alle gare si succedettero, sempre un numero esiguo di squadre partecipanti.
Con il passare del tempo alla fine degli anni ‘20 si arrivò ad organizzare un Campionato ligure
Un po’ di storia (i dischi)
nel 1927 la squadra di San Martino d’Albaro registrò per la prima volta a Milano un disco dedicato al cantopopolare genovese.
Un po’ di storia (la radio)
Il 6 ottobre del 1924 l’E.I.A.R. inizia a trasmettere a livello radiofonico, dando il via a quelle che verranno definite comunicazioni di massa.
Le Squadre riescono ad ottenere il loro spazio per le esibizioni
la prima a fare il grande passo è La squadra di Bel Canto Popolare di Campoligure il 9 novembre 1928.