LA LETTERA DEL PARROCO Circoscrizione 3: un commento Ne...

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Ne abbiamo bisogno Carissimi, Nelle ultime domeniche di agosto abbiamo fatto una piccola improvvisata inchiesta sulle motivazioni che fanno andare a Messa. I 500 fedeli che vi hanno partecipato hanno individuato tra le affermazioni del Vescovo riportate su una scheda per ben 188 volte «che si va a Messa per incontrare il Signore e crescere nel suo amore» e per... (fa parte dell’«anomalia» del nostro territorio?) 39 volte «che si va a Messa per imparare a vivere sempre più responsabilmente le scelte politiche e sociali». Ancora una volta, miei cari, emerge l’urgenza tra noi di una riflessione, catechesi e formazione che ci faccia passare dalla «religione» per un incontro col Signore che ci consoli, ci conforti e ci aiuti ad una «fede» che trasformi la nostra vita in tutte le sue dimensioni in offerta gradita a Dio, soprattutto nell’e- sercizio della carità e perciò della politica, che è la forma più alta della carità, animati sempre dalla spe- ranza. Mi pare che sia opportuno segnalarci perciò la 44° SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI ITA- LIANI che si svolgerà a Bologna dal 7 al 10 Ottobre p.v. sul tema: «La Democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri». Con le vicende della Circoscrizione 3, consta- tiamo sulla nostra pelle (si fa per dire) in questi giorni quanto sia difficile metterci insieme per governare il territorio. Perciò, miei cari, non basta farci gli auguri che tutto si risolva per il meglio, bisogna metterci insieme davvero, riflettere e convertirci per far emergere una volontà concreta di stare, con intelligenza e originalità, dentro la storia, come ci propongono i Vescovi con la SETTIMANA. Del resto la Democrazia non è vissuta con dif- ficoltà solo nel nostro territorio: viviamo in un’epoca in cui i processi di globalizzazione sconvolgono i rappor- ti internazionali e all’interno degli Stati nazionali, lo scenario è carico di tensioni e contraddizioni sul piano economico, culturale, politico, tecnologico... Ma se alimentiamo nell’incontro col Signore la nostra fede, non ci mancherà la capacità di coltivare e testimoniare attese e speranze. Vi saluto perciò invitandovi a seguire per quanto vi sarà possibile la preparazione e lo svolgi- mento della SETTIMANA. Per parte mia vi prometto di farlo anche per voi. Ne abbiamo bisogno! Vostro don Roberto ANNO XV n°9 [email protected] S S e e t t t t e e m m b b r r e e 11 settembre 2004 i campeggi I resoconti dai campeggi parrocchiali. All’Orecchiella con i Giovani e ad Arcidosso col gruppo Dopocresima (a pagg. 10-11) L L A A L L E E T T T T E E R R A A D D E E L L P PA A R R R R O O C C O O Diario dalla Tanzania D D u u e e p p a a r r r r o o c c c c h h i i a a n n e e d d a a s s u u o o r r G G e e m m m m a a Circoscrizione 3: un commento La situazione nel nostro consiglio circoscrizionale appare ancora più complessa di quanto ci si potesse attendere. Il commento di Andrea Salvini (pag.6-7)

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Ne abbiamobisognoCarissimi,Nelle ultime domeniche di agosto abbiamo fatto unapiccola improvvisata inchiesta sulle motivazioni chefanno andare a Messa.

I 500 fedeli che vi hanno partecipato hannoindividuato tra le affermazioni del Vescovo riportate suuna scheda per ben 188 volte «che si va a Messa perincontrare il Signore e crescere nel suo amore» eper... (fa parte dell’«anomalia» del nostro territorio?)39 volte «che si va a Messa per imparare a viveresempre più responsabilmente le scelte politiche esociali».

Ancora una volta, miei cari, emerge l’urgenzatra noi di una riflessione, catechesi e formazione checi faccia passare dalla «religione» per un incontro colSignore che ci consoli, ci conforti e ci aiuti ad una«fede» che trasformi la nostra vita in tutte le suedimensioni in offerta gradita a Dio, soprattutto nell’e-sercizio della carità e perciò della politica, che è laforma più alta della carità, animati sempre dalla spe-ranza.

Mi pare che sia opportuno segnalarci perciòla 44° SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI ITA-LIANI che si svolgerà a Bologna dal 7 al 10 Ottobrep.v. sul tema: «La Democrazia: nuovi scenari,nuovi poteri».

Con le vicende della Circoscrizione 3, consta-tiamo sulla nostra pelle (si fa per dire) in questi giorniquanto sia difficile metterci insieme per governare ilterritorio.

Perciò, miei cari, non basta farci gli auguri chetutto si risolva per il meglio, bisogna metterci insiemedavvero, riflettere e convertirci per far emergere unavolontà concreta di stare, con intelligenza e originalità,dentro la storia, come ci propongono i Vescovi con laSETTIMANA.

Del resto la Democrazia non è vissuta con dif-ficoltà solo nel nostro territorio: viviamo in un’epoca incui i processi di globalizzazione sconvolgono i rappor-ti internazionali e all’interno degli Stati nazionali, loscenario è carico di tensioni e contraddizioni sul pianoeconomico, culturale, politico, tecnologico...

Ma se alimentiamo nell’incontro col Signore lanostra fede, non ci mancherà la capacità di coltivare etestimoniare attese e speranze.

Vi saluto perciò invitandovi a seguire perquanto vi sarà possibile la preparazione e lo svolgi-mento della SETTIMANA. Per parte mia vi prometto difarlo anche per voi. Ne abbiamo bisogno!

Vostro don Roberto

ANNNNO XV n°°9

[email protected]

SSee tt tt eemmbbrree

11 settembre 2004 i campeggiI resoconti daicampeggi parrocchiali. All’Orecchiella con iGiovani e adArcidosso col gruppoDopocresima(a pagg. 10-11)

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Diario dallaTanzaniaDDuuee ppaarrrroocccchhiiaannee ddaa ssuuoorr GGeemmmmaa

Circoscrizione 3: un commentoLa situazione nel nostro consiglio circoscrizionale appare ancora più complessa di quanto ci si potesse attendere. Il commento di Andrea Salvini(pag.6-7)

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PPARROCCHIAARROCCHIAN.S. DELN.S. DEL ROSARIO ROSARIO

DI POMPEIDI POMPEIVia Mangini 30

Tel e fax: O586 - 808577RESPONSABILERESPONSABILERoberto CorrettiSTSTAMPAMPAAAngelo IacopettiSPEDIZIONESPEDIZIONEElsa ScifoCOORDINACOORDINATT. DI REDAZIONE. DI REDAZIONEGianluca della MaggioreREDAZIONEREDAZIONEMarco BenniciAndrea BrugnoliBruno Di MeoDaniele MalventiDinora MambriniIMPIMPAGINAZIONEAGINAZIONEGianluca della MaggioreE-MAILE-MAILgiornalino.rosario@[email protected]@[email protected]@[email protected]

iiii llll GGGGiiiioooorrrrnnnnaaaa llll iiii nnnnoooo

GGiioorrnnaall iinnoo

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Settimana Socialedei cattolici

In preparazione allaSettimana Sociale di

Bologna (7-10 ottobre)che avrà come tema: «Lademocrazia: nuovi scenari,

nuovi poteri», l’Ufficiodiocesano per la pastoralesociale e del lavoro orga-nizza un inconto per unoscambio di idee sul docu-mento preparatorio dellaSettimana scaricabile in

internet sul sitowww.chiesacattolica.it.

L’incontro per parocchie,associazioni e movimentiecclesiali è previsto per

lunedì 20 settembre alleore 21.15 presso la par-

rocchia diSant’Agostino.Alla

Settimanaparteciperàanche una

delegazionelivornese.

Un ulteriore-approfondi-

mento lopotete trovare sul numero32 del settimanale dioce-

sano «La Settimana».

Il Pellegrinaggio diocesano in Terra Santa

8888 SSSSEEEETTTTTTTTEEEEMMMMBBBBRRRREEEE

«Quest’anno non possiamodistogliere la nostraattenzione su quanto haprovocato, in noi e in tutto ilmondo, un’ondata di orrore edi grande sofferenza.La strage degli innocenti,che ha segnato anchel’esperienza drammatica diMaria e di Giusepperendendoli profughi edimmigrati in terra straniera,si è ripetuta sotto i nostriocchi, ha invaso in questigiorni attraverso l’impietosoocchio della televisione nonsolo le nostre case, maanche e soprattutto i nostricuori e li ha sconvolti.Di fronte all’abisso senzafondo della violenza e dellacattiveria umana, di frontealla catena di ingiustizie e divendette che essa porta consé, potremmo cedere allatentazione di chiuderci in unsilenzio inorridito: le paroleanche più belle e profonde cisembrano sproporzionatealla gravità dellamanifestazione del male inqueste forme estreme.Invece bisogna riflettere perevitare di chiudersi in steriliemozioni, inevitabilmentepasseggere, e per cercare ditrarre anche dalla scenadesolante di queste lunghefile di piccoli cadaveri unmotivo di conversione delcuore e un invito allasperanza».È questo un piccolo stralciodell’omelia del vescovo,monsignor Coletti, durante lafesta della Natività di Mariacelebrata come ogni anno l’8settembre a Montenero. Un’omelia tradizionalmentededicata alla riflessione sullavita della nostra chiesa chequest’anno ha invece avutocome fulcro la strage nellascuola dell’Ossezia. Dopo la celebrazioneeucaristica, davanti alsantuario di Montenero, si èsnodata una fiaccolata inmemoria delle vittime dellatragedia.L’intera omelia è reperibileonline sul sito della diocesi:www.diocesi.livorno.org

Le parole del Vescovo sulla tragedia di Beslan

FFOOTTOOCCRROONNAACCAA

Nel prossimo numero del Giornalino un servizio di un nostro

parrocchiano-pellegrino ci racconterà l’esperienza del viaggio in Terra Santa

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GGiioorrnnaall iinnoo

I bambini dell’Africa. Sembra di vederli parlottando un po’con Mary al suo rientro dal viaggio in Tanzania. Un viaggioche, con Daniela, l’ha portata da suor Gemma, a Dodoma,per l’inaugurazione di quell’Ospedale la cui costruzione havisto in prima linea la nostra diocesi (con contributi econo-mici) e la nostra parrocchia (con il regalo dell’autoambulan-za). Ma un viaggio che sembra aver lasciato nelle nostredue parrocchiane soprattutto gli sguardi, i sorrisi, gliabbracci dei bambini africani. Basta vedere la foto qui sottoche ha scattato Mary ad una bambina tanzaniana, maanche il suo sguardo nel tenere in braccio un bambino nellafoto a pagina 4. E allora ringraziamo Mary che ci dà la pos-sibilità di «sbirciare» nel suo personale diario, e che ci fapercepire almeno un po’ quel «mal d’Africa» che le si leggenegli occhi...

Mary racconta il suoviaggio in Tanzania incompagnia di Daniela.Gli abbracci e i sorrisidei bambini africani,

l’inaugurazionedell’Ospedale di suorGemma a Dodoma, ilcontatto coi guerrieri

Masai, leopardi,ghepardi, rinoceronti e

molto altro...

Ecco il bigliettodi ringraziamentopervenutoci dallaTanzania:

26 agosto 2004Carissimo donRoberto e par-rocchiani,infinitamentegrazie per lavostra presenza(con i rappresen-tanti livornesi)alla inaugu-razione del no-stro centro. Vimando la casset-ta così potreterivivere ilmomento incan-cellabile del 14agosto 2004(giorno dell’inau-gurazione delcentro).Grazie a tutti. Viscriverò a lungonei prossimigiorni.Suor Gemma

10 agosto - Io e Danielapartiamo per la Tanzania conun gruppo della parrocchiadi Cafaggio in provincia diPrato. Il nostro contatto, suorGemma Kitikoo, ci avevainvitato per l’inaugurazionedell’Ospedale nella zona diMyuji nella regione diDodoma, un dispensariofortemente voluto dallacongregazione delle suore diSanta Gemma. Qualcheanno fa la nostra parrocchiaaveva contribuito a questo

progetto con l’acquisito di unfuoristrada attrezzato alsoccorso.Partite da Roma alle 11 delmattino arriviamo a Dar esSalaam alle 7 dell’11 agosto(ora locale) e qui abbiamo ilprimo incontro con suorCostantina, l’ex madresuperiora dellacongregazione. SuorCostantina è la suoraconosciuta dalgruppo di Pratoche è rimasta in

contattato col loro sacerdote,padre Giuliano, per leattrezzatura da metterenell’ospedale.Nel proseguimento delviaggio suor Costantina saràla nostra guida, provvederàagli spostamenti sul territoriotanzaniano e ai nostribisogni con la dolcezza di

una madre ela

IILL GGRRAAZZIIEE DiariodallaTanzania

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AAllllee ffaallddee ddeell KKiilliimmaannggiiaarroo......QQuueeii bbaammbbiinnii cchhee ttii pprreennddoonnoo ee nnoonn ttii llaasscciiaannoo ppiiùù......

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risolutezza di un capo.

11 agosto - Nellamattinata di mercoledìvisitiamo la casa dellesuore di Dar es Salaam, lacolazione che ci hannoofferto è un misto trainglese e africano: uova ebanana fritte. Per tutto ilresto del viaggio le bananenon mancheranno più!La casa a Dar es Salaamcomprende un laboratoriodi sartoria e un asilo contanto di parco giochi.L’accoglienza dei bambiniè commovente. Civengono incontro congrandi sorrisi e concanzoni che ripetono ilbenvenuto in lingua swaili:«karibuni».I bambini saranno unacostante di tutto ilsoggiorno in Africa sonotravolgenti e tantissimi.Come tutti i bambini hannovoglia di giocare, ma ibambini tanzaniani primadi tutto cercano il contatto,ti prendono per mano e tiabbracciano e non tilasciano più...Ci aspettano ancora altreore di viaggio per arrivarealla Missione che ci

ospiterà in questiprimi 15

giorni.Dopole 18 ilbuio è già

calato, lesuore ci

aspettano alla casa diDodoma per darci ilbenvenuto con canti etamburi. Le suore africanehanno questa particolarità,non disdegnano di danzaree esprimere sempre la lorogioia di vivere. L’arrivo allamissione delle suore diIvrea nella zona di Veyulasarà per le 21.La costruzione che ospitala Missione comprende laforesteria con circa 20camere, una lavanderia,una cucina, un refettorio ela cappella. Intorno la terraè arida, le case sonopiccole e basse, più avantic’è una chiesa costruita daipadri Passionisti pocomeno di 10 anni fa.

12 agosto - Oggi cidedichiamo alla visita deilaboratori di falegnameria,di cucito e del ferro battuto.Sul retro ci sono altrecostruzioni, una strutturaper accogliere i poveri cheogni giorno vengono aprendere i pasti.

13 agosto - Visitiamo

l’ospedale che è moltovicino, ma ci voglionougualmente circa 10minuti per via dellastrada sconnessa.Fervono i preparativi perl’inaugurazionedell’indomani. Qualcunodi noi si dedica agliaddobbi, Daniela,insieme a altre persone,si dedica alle pulizie, iocollaboro insieme a duepratesi a fissare lezanzariere sopra i letti(in Tanzania èimportante non esserepunti dalle zanzareperché le probabilità diprendersi la malariasono una su due).

14 agosto - Di buon’oraandiamo alla cattedrale diDodoma con indosso ilvestito delle grandioccasioni. Tutta lacomunità è in festa per il75° compleanno delVescovo, ma è anchearrivato il momento del suocongedo dal serviziopastorale per raggiuntilimiti di età. Dopodiché èancora il momento dellafesta per l’inaugurazionedell’Ospedale: qui ciaspettano le suore, ilpresidente della Regione ealtre personalità del luogo.Ai festeggiamenti sonostati invitati anche gruppi di

danza

e i guerrieri Masai chehanno fatto il loro ingressocon i caratteristici salti.(Nell’occasione è statogirato un video che prestoproietteremo inparrocchia).Durante la cerimonia diinaugurazione prende laparola la nostra SuorGemma che, nel suodiscorso, non sidimenticherà di ringraziareinnanzitutto la nostracomunità e in special mododon Roberto che l’hasostenuta.

15 agosto – È il giornodella festa dell’Assunzioneal Cielo di Maria. Lafesteggiamo con unaMessa insieme alle suoredi Santa Gemma.

16 agosto – Da oggi, eper il resto del nostrosoggiorno a Veyula quandonon andavamo in visita allealtre Missioni, prestiamo ilnostro servizio alla vicinamensa dei poveri. Le suorespronano i poveri aguadagnarsi il pastochiedendogli in cambio unpo’ di legna.

17 agosto – Oggi

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L’accoglienza deibambini

è commovente. Civengono incontro con

grandi sorrisi e concanzoni che ripetono il

benvenuto in linguaswaili: «karibuni».

I bambini tanzanianiprima di tutto cercanoil contatto, ti prendono

per mano, ti abbracciano e non ti

lasciano più...

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visitiamo l’orfanotrofiodella congregazione diSanta Gemma ad Ombolo.In questa zona la terra èrossa e fertile, c’è piùacqua e possiamoapprezzare tutte gli alberidelle varie specie che inItalia riescono ad esserealti poco meno di unapiantina.

19 agosto – Durante lagiornata abbiamo visitatol’Opera di padre FrancoLumuma, un padrecappuccino che, verso lafine degli anni ’80, ha datoil via ad una centraleidroelettrica,sfortunatamente morì inun banale incidente permancanza di soccorso. Lestrade asfaltate inTanzania si contano sulledita di una mano, e le altresono impraticabili se nonsi usano i mezzi adatti. ALumuma poi c’è la casa diaccoglienza delle giovaniche vogliono entrarenell’Ordine delle Suore diSanta Gemma.

22 agosto - È l’ultimogiorno alla Missione aVeyula: le suore e lenovizie ci salutano coninfinito calore e noicommossi prendiamo iloro indirizzi sperando dipoterci scrivere la piùpresto.

Dal 23 al 26 agosto -Il nostro nuovo

alloggiamento sarà lacasa di Dodoma:anche qui ci sonolaboratori di cucitoche servonosoprattutto astrappare le giovanidalla strada edall’usanza di alcunigruppi musulmani disposarle all’età di 12anni senza unminimo di istruzionesia domestica chescolastica.

26 agosto - Siamoa Maua, alle falde delKilimangiaro, nelseminario dei fraticappuccini. Quifacciamo un’altrafelicissimaconoscenza, padreIgnazio, che ciaccompagnerà neiprossimi giorni aiparchi. La zona diMaua, nella partesettentrionale dellaTanzania èlussureggiante, lavegetazione èfittissima, ricca di fiorie frutti. Il seminarioospita 130 giovani(un po’ come danoi…) che si alternano tuttii giorni nelle lezioni apartire dalle 7 di mattina.

28 e 29 agosto - Siamoai parchi di Ngorongoro eLake Manyara. Abbiamoun incontro ravvicinato coni guerrieri Masai: nel parco

di Ngorongoro visitiamo illoro villaggio dietro oculatopagamento. Le lorocapanne sono fatte disterco di mucca e legno,al centro del villaggio c’è ilrecinto per le mucche chesono alla base del lorosostentamento: bevono

latte di mucca mischiato alsangue dello stessoanimale. I Masai sono unpopolo nomade, sispostano tutte le volte cheun membro della tribùmuore perché hannoterrore della morte. Sonoun popolo che resiste alladilaganteoccidentalizzazionedell’Africa, hanno i lorovestiti tradizionali e nonhanno assolutamenteintenzione di cambiarli conquelli occidentali. La nostra guida, Bonifacio,al termine della visita midice che siamo stativeramente fortunati perchéin 2 giorni abbiamo vistoquello che certi turisti nonriescono a vedere in 10,ovvero i 5 «big dellasavana»: il leopardo, ilghepardo il leone, ilrinoceronte e lo sciacallo.

30 agosto - Siamo aNairobi, la capitale delKenya, ospitati in unostello gestito dalle suorecomboniane. Nairobi èuna metropoli che haereditato tutti i difetti e ipochi pregi della tipicacittà occidentale: lo smog,la delinquenza, il rumore, iltraffico.

31 agosto – Il giorno delrientro in Italia. La mattinapartiamo dall’aeroporto diNairobi alla volta di Roma(via Addis Abeba).

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Durante la cerimoniadell’inaugurazione

dell’Ospedale prendela parola suor Gemma

che nel suo discorsonon si dimenticherà di

ringraziare la nostracomunità che l’ha

sostenuta

la cattedrale di Dodoma

la struttura della Missione

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DI ANDREA SALVINI

Non so se,come miauguro, la

vicenda della“Circoscrizione 3” sisia risolta in unaqualche maniera, ose ancora vi siano

difficoltà a definire maggioranze, maaccolgo l’invito di Don Roberto asvolgere qualche riflessione,almeno, su quanto accaduto,diciamo fino a domenica scorsa (5settembre), quando ancora,nonostante i segnali di apertura dialcune parti politiche, non si riuscivaa intravedere una qualchesoluzione. Dico subito, per evitarefraintendimenti, che vorrei esprimerequalche impressione come cittadino“osservatore”, anche perché nonconosco né persone, néantecedenti, né “dietrologie”, nétantomeno gli interessi politici che,da una parte e dall’altra si difendonoo si perseguono in questa vicenda.Ricordo ancora, “scolpito” nellamente – così come effettivamente èscolpito nella facciata dell’imponentepalazzo dell’ISTAT di Roma –, quelframmento di saggezza latina che ciinsegna che “il numero è ilfondamento della cosa pubblica”; nei

numeri che misurano, descrivono,spiegano la nostra realtà, si rendeoggettivo il modo in cui si è, sispecchiano i caratteri dellapopolazione e della società che liesprimono, si riflettono le nostrecontraddizioni. Sono il fondamentodella democrazia: sui numeri siformano le maggioranze e leminoranze, con i numeri si governa.Nella nostra Circoscrizione, i numerinon consentono ad unamaggioranza di governare; sidevono compiere sommatorie,addizioni e sottrazioni, per potersuperare quella soglia che consentead ogni organismo democratico difunzionare adeguatamente.Naturalmente, le condizioni checonsentono di sommare insieme inumeri appartengono alla sferapolitica, ed è proprio qui cheemergono le contraddizioni di cui siparlava prima; la vicenda dellaCircoscrizione 3 non devesorprendere più di tanto, perchériflette una delle fondamentalicontraddizioni del nostro sistemapolitico e della nostra culturapolitica, cioè l’estremaframmentazione dei soggetti dirappresentanza e la lorocorrispondente autoreferenzialità.

FFrraammmmeennttaattii ee iinnccaappaaccii ddii ccoommuunniiccaarree

Capaci di avanzareistanze legate allapropria identità edifferenza rispetto aglialtri soggetti, i nostrimovimenti e le nostreforze politiche sonoincapaci di comunicare,di confrontarsi, dielaborare a prioriprogetti politici diampio respiro sulla basedel confronto suiproblemi

Ad oggi, 11 settembre, anchela terza votazione in consigliocircoscrizionale per eleggereil presidente non ha datobuon esito. Scatta ora il com-missariamento, la palla passaal Consiglio comunale.All’orizzonte anche la possi-bilità che gli elettori venganochiamati ancora alle urne.Qui di fianco il commento diAndrea Salvini redatto quan-do ancora non era certo l’esi-to della terza votazione.

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Qui il problema non è “cisono troppi partiti”, come sidiceva una volta, ma sta nelfatto che i molti soggettipolitici che svolgonofunzione di rappresentanzanascono e sopravvivono,magari appesi al 2 o al 3%dei consensi, in virtù dellasupposta distinzione rispettoagli altri, della rivendicatacaratterizzazione che lirende “unici eindispensabili” sulla scenaelettorale e politica. Capacidi avanzare istanze legatealla propria identità edifferenza rispetto agli altrisoggetti, i nostri movimentie le nostre forze politichesono incapaci dicomunicare, di confrontarsi,di elaborare a priori progettipolitici di ampio respiro sullabase del confronto suiproblemi, che prefigurino –prima della tornataelettorale – alleanzestrategiche che darebberodavvero senso e significatoalle “sommatorie” di cui sidiceva prima. Incapaci diproporre, di promuovere edi “far rete”, oggi i soggettipolitici basano spesso leproprie strategie sulladerisione dell’avversario,sullo scontro frontale e sul

personalismo; ma, al di là diquesto, ciò che preoccupa èla scarsa progettazionepolitica, soprattutto nellaprefigurazione dellealleanze o nella creazionedi qualche “formazione”politica più ampia e

comprensiva (come nelledemocrazie avanzate): si hapaura di smarrire quellarivendicata identità chespesso coincide conl’identità personale diqualche leader politico.Tuttavia, credo che si debbaaggiungere un’altra cosa:bisognerebbe, forse,riconoscere anche i “luoghi”

della politica e progettareper ognuno di quei luoghiun preciso “stile” di governoe del far politica. Credo chela Circoscrizione sia uno deiluoghi più importanti dellapolitica e della gestione delterritorio; sebbene lefunzioni siano spessoconsultive e la propriacapacità di governo sialimitata, la Circoscrizione èil luogo privilegiatodell’ascolto delleproblematiche locali,dell’accoglimento delleistanze della gente, èl’amministrazione davveropiù vicina al cittadino. E’ illuogo in cui convergono iproblemi quotidiani dellagente, dal tombino allastrada, dal parco alsemaforo, e sono proprioquesti piccoli problemi checaratterizzano l’importanzadi quel luogoamministrativo. E’ difficilepensare che su questiproblemi si possano crearemaggioranze e minoranzedettate dalle esigenze dellesegreterie politiche o dallefedeltà di gruppo, o, peggioancora, dalle distinzionibasate sulle identitàpolitiche. A chi osservadall’esterno, rimane difficile

capire perché le forzerappresentate si devonodividere su questioni e puntidi programma che pocohanno a che fare con lecompetenze dellacircoscrizione. Senzascadere nel pragmatismo, sidovrebbe forse pensare aduno stile e a unaprogettazione politica piùvicina alla sensibilità e aiproblemi della gente, com’ènelle specifichecaratteristiche dellacircoscrizione, facendovalere i principi dell’ascolto,dell’analisi, del confronto, edell’individuazione disoluzioni possibili,basandosi anche sullapromozione dellapartecipazione dellapopolazione alle sedute ealla formazione delledecisioni. Forse laCircoscrizione potrebbeanche diventare un luogo disperimentazione di formepiù aperte, più partecipatealla gestione del terrirorio alivello locale; forse.Intanto bisognerebbecominciare a farlafunzionare.

Caro don Roberto,leggo, con crescenteinteresse, il «Giornalino»parrocchiale. Nel numerodel 10 luglio è apparsa laTua lettera dal titolo«parrocchia e politica».Dotato come sei di unaforte intelligenza creativae missionaria, coscientedell'impegno pastorale,così gravoso, non potevinon dare una occhiataalla politica. Una occasione da nonperdere, dico io,sollecitata certamentedalle recenti elezioni,nell'interesse della Tuacomunità.

Un dovere che unpresbitero deveesercitare, oggi inparticolare che una certapolitica impregnata diegoismi e fin troppo diparte, ha fatto perdere ilvero e nobile significatodi POLITICAMAIUSCOLA, che vuoldire SERVIRE e nonSERVIRSENE. Mi auguro che nell'ambitodella Chiesa locale altripreti ti seguano,nell’interesse del corpo edell'anima, dellaPERSONA tutta cioè, deipropri fedeli. Quello che poteva

Forse laCircoscrizionepotrebbe anchediventare un luogodi sperimentazionedi forme più aperte,più partecipate dellagestione delterritorio a livellolocale; forse.Intanto,bisognerebbecominciare a farlafunzionare

Politica, servire e non servirseneLe opinioni di Paolo Mirenda in unalettera a don Roberto

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suscitare scandalo ieri, unprete che fa politica, nonpuò scandalizzarenessuno oggi,particolarmente i cristiani,alla singolare luce delVaticano II, di tutti gliinsegnamenti dottrinaliche a questi sono seguiti. Nessun scandalo dunqueneppure se ne è coinvoltauna struttura ecclesialecosì importante, quale èla parrocchia. Questa entità territorialenel rapporto Chiesa-mondo costituisce lospecchio della Chiesa enon può perciò nonessere il palcoscenicodella VERA POLITICA. Nella parrocchia «puntocapitale» di riferimentoper il popolo cristiano eanche per i non praticanti,là dove vive l'UOMO,«principale via dellaChiesa», là dove vive lafamiglia, cellula dellasocietà; là un prete devefar politica, perché vuoldire anzituttoEVANGELIZZARE. Forse è meglio direRIEVANGELIZZARE allaluce dei comportamenti,degli stili di vita di noicristiani nella societàodierna tanto impregnatadi egoismi, che sembranon più conoscerel'AMORE, LA CARITA';che pare non saper

distinguere il BENE dalMALE; nella qualedomina incontrastato unpesante RELATIVISMOETICO, forse, o senzaforse, prodotto da unospiccato RAZIONALISMOche ci ha allontanati daDio. Questa nostra societànon appare più unasocietà, una comunionedi persone cioè, dominatacome è dall'apparire piùche dall’essere, dagliarrivismi, dallaindifferenza, dall'odioanche tra persone chevivono gomito a gomito. Come è possibile che unprete cattolico possarimanere insensibile atutto ciò che gli stadavanti e che rinnega ilVangelo? Come non si deve tentaredi fermare il nefastoprodotto delle ideologietotalizzati, dei razionalismiesasperati che causanofrattura tra RAGIONE EFEDE? Ed allora è benvenuta laTua coraggiosa iniziativa,questo è il mio pensieroche ritengo debba esserecondiviso da tutti i Tuoiparrocchiani. E a questo punto saràdoveroso ribadire:QUALE POLITICA? Non certo quella di parte,della quale è doveroso

occuparsene peraltro,perché costituisce ilmezzo oggi pergovernare il paese. Ma di una POLITICAALTA che vuole far sì chequesto nostro mondodiventi il regno di Dio.Premesso che «l'uomonon si può separare daDio, né la politica dallamorale, guidati dallacoscienza cristiana. ...ifedeli laici non possonoaffatto abdicare allapolitica, ossia allamolteplice e varia azioneeconomica, sociale,legislativa, amministrativae culturale destinata apromuovereorganicamente il benecomune. La fede in GesùCristo che ha definito sestesso la VIA, la VERITA',la VITA, chiede ai cristianilo sforzo per inoltrarsi conmaggiore impegno nellacostruzione di una culturache, ispirata al Vangelo,riproponga il patrimonio divalori e contenuti dellatradizione cattolica». La politica in parola vuoldire trattare le cosetemporali e ordinarlesecondo Dio, che èAMORE, LIBERTA',GIUSTIZIA. A questoimmane lavoro sonochiamati tutti i cristiani,presbiteri e laici. C'èlavoro per tutti in questa

smisurata vigna,per usare il termineevangelico. Questa è la POLITICA, lamigliore politica, perchétrae il suo sale dalVangelo, e la parrocchia ei suoi presbiteri nonpossono non occuparneche la trincea. È lecitoche i cristiani si ponganoquesta domanda:«Abbiamo coscienza deiguasti che abbiamoprodotti nella nostrasocietà per aver fatta unapolitica lontana dalVangelo?» Questi argomenti ciporterebbero moltolontano e almeno inquesta occasione credoche io debba tacere. Caro don Robertoconcludo, anche se tantealtre cose Ti vorrei dire. Ti ripeto, apprezzo la Tuacoraggiosa iniziativa diprete, di capo di una unitàcattolica, di uomo dallaforte valenza civica. Indirizzare il Tuo greggeverso le vie del Signore,che sembra abbiamo tuttismarrito, è un Tuo diritto-dovere. Grazie, per l'attivitàpastorale che svolgi e cheso quanti sacrifici Ticosta.Paolo Mirenda

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martedì 28 settembre, ore 21.15 in parrocchia conferenza dal titolo«Il tema della salvezza dallaBibbia al dialogo interreligioso»dott.sa Barbara Pandolfidocente di Ecclesiologiaall'Istituto teologico N. Stenone diPisa.

Nell'anno 2004-2005 la ScuolaParrocchiale di Teologia tratterà iltema della Salvezza nella Bibbiaattraverso l'analisi e l'attualiz-zazione di alcuni passi biblici trat-ta da Pentateuco-Libri Storici,Profeti-Salmi, Apocalittica,Vangeli, Atti-Lettere di S. Paolo.Può sembrare un tema lontanodalla pastorale comunitaria ma iltaglio che daremo al Corso saràquello della prospettiva di «unasalvezza donata» da Dio che èimpegno (anche sociale) e stile divita per ciascuno affinché diventi«salvezza» per gli altri. Quindi untema squisitamente biblico perriaffermare la «logica delRegno», la realtà dell'annuncio eil servizio ministeriale in manieraintegrata al Progetto Pastoralediocesano e comunitario.

Enrica Talà, Gabriella Brilli,Luciana Giusti

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L’inaugurazione dellascuola parrocchiale diteologia

«Una casa perNadezhda»L’iniziativa del Soroptimist club per aiutare una bambina russa

La storia di cuileggerete piùavanti parla di

cooperazione, solida-rietà e tenacia, ed èuna storia a lieto fine.Tutto è iniziato diecianni fa con l'adozioneda parte di unafamiglia di Prato diuna bambina di cinqueanni di nome Dasha,nata a Vladimir inRussia. Ormai tredi-cenne, Dasha ha volu-to conoscere le sueorigini e ha propostoalla mamma adottiva,Anna, di tornare all'or-fanotrofio da cuiproveniva. Madre efiglia sono partite perVladimir e la bambinaè stata immediata-mente riconosciuta dalpersonale dell'istitutoin cui aveva vissutoper due anni primadell'adozione. Da lì èstata accompagnataall’ospedale dove ènata e dove la suamamma naturale,Nadezhda, è morta.Nel giro di poche oreDasha ha visitato lacasa in cui è cresciutacon i genitori finoall’età di tre anni, èstata riconosciuta daivicini che le hannoraccontato dei suoi,della malattia dellamadre, morta di stentie di come lei, così pic-cola, andasse ad ele-mosinare il cibo; lesono state anche con-segnate fotografie chele appartenevano e le

è stata mostrata latomba della mamma. Oltre alla storia diDasha, Anna haconosciuto la realtà dimolte donne comeNadezhda; all'orfan-otrofio le hanno spie-gato che molte di lorovivono drammatica-mente la separazionedai figli, ma che sonocostrette ad abban-donarli perché nonhanno di che sfamarli,e quasi sempre nonhanno neppure untetto. Molte madrisono completamentesole: sono state la-sciate dal propriocompagno, spessoalcolizzato (l'alcolismoè una delle maggioripiaghe che affiggonola società russa) e lasituazione di indigen-za fa perdere loro lacasa. L'assenza distrutture di accoglien-za per adulti (laRussia fino alla cadutadel comunismo garan-tiva casa e lavoro atutti) e l'impossibilitàper gli orfanotrofi diaccogliere anche lemadri, fa sì che ungrandissimo numerodi esse viva per stra-da, emarginato oltre-tutto dal giudizio dicondanna che la so-cietà russa riserva achi abbandona i figli. È nato così il progetto«Una casa perNadezhda», cheprevede la realiz-zazione di una casa

che costituisca un'al-ternativa all'orfa-notrofio per le madririmaste sole e senzamezzi. L'impresa, chepoteva sembrare tita-nica, si sta concretiz-zando grazie al con-tributo del SoroptimistClub, di una ONLUSamericana operante aVladimir e alle autoritàmunicipali della cittàstessa. Infatti, spintidall'interesse suscita-to all'estero, il munici-pio di Vladimir hamesso a disposizione ilocali dove è nata lacasa di accoglienza,che viene gestita davolontari e sovven-zionata dai contributiprovenienti dall'Italia.Una piccola de-legazione delSoroptimist livornese,a cui si deve granparte dei fondi iniziali,si recherà nei prossimigiorni, dietro invitodelle autorità russe, avisitare la «Nadezdhahouse» e a parteci-pare ad una giornatadi studio e confrontosulla realtà del volon-tariato e delle pro-blematiche dei mal-trattamenti subiti dalledonne. Emma Acquaviva

Giunge un ringraziamentoall’Associazione Operai dellaCroce (Centro volontari della

Sofferenza) dopo la feliceconclusione del 53° pellegri-

naggio dei sacerdotiammalati a Lourdes a cui la

nostra Comunità ha con-tribuito con quello che viene

definito un «generososostegno».

Un grazie alla nostracomunità

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Spazio GiovaniOrecchiella 2004

Il campeggio di quest’anno havisto la partecipazione di 10 per-sone (sacerdote compreso) che

fortunatamente hanno dimostrato dipossedere una maggiore capacitàall’amalgamarsi rispetto ai parteci-panti al campeggio precedente ehanno dimostrato una forte volontàche ha permesso di coinvolgerenelle varie attività anche i soggettipiù introversi evitando spiacevoliesclusioni dalla vita di gruppo (conbuona pace di chi non approvaquesti metodi!).Quindi il campeggio si è svolto inmodo divertente, costruttivo e li-beratorio: il dialogo incondizionatoe la comprensione hanno funzio-nato da mediatori con la collettivitàsenza però mortificare i problemiindividuali, armonizzandosi assiemecome se l’una fosse il completa-mento dell’altra cosa, favorendo ilbuon esito e dandoci una fonda-mentale sicurezza interiore.Abbiamo riflettuto su alcuni passitratti dalla Bibbia indicatici da donJacek e poi abbiamo formato deigruppi nei quali le riflessioni veni-vano rielaborate e divulgate al restodella comunità per aprire dibattiti epreparare le intenzioni ricavate alriguardo dagli argomenti affrontatiquotidianamente, recitandole poi,sotto forma di preghiera, ai Vespri(e qui sono stati molto importantisia l’aiuto di Sara Salvini che quellodi Marco Bennici). Inoltre si è pre-gato, cantato, giocato, mangiatoalle ore più impensate perché ma-gari tornavamo tardi dalle passeg-giate… e tutto ciò accadeva inserenità perché ognuno ci mettevadel suo per far sì che regnasseun’atmosfera esemplare e coesadove non trovassero spaziopropositi destabilizzanti.Anche il trasporto della pesante

croce di legno, fatta quasi a misurad’uomo dall’instancabile MarcoBattaglini e portata a turno sullespalle nella recita della Via Crucistramite un ripido e faticoso sentieroin salita fino alle falde della Pania diCorfino (dove poi è stata piantatacon l’aiuto di tanti pesanti sassi madi pochi volenterosi!), è stata l’en-nesima occasione di benesseremorale per noi perché ci ha vistiuniti e solidali nello sforzo perportare a compimento una operadella quale ci eravamo resi respon-sabili davanti al Signore, a discapitodel nostro fisico che ha dovutosostenere il peso di questo caricosolo simbolicamente spirituale.Comunque, contenti per l’impresacompiuta, ci siamo rifocillati, man-giando delle dolcissime susine sel-vatiche trovate su un albero lì vici-no, bevendo la freschissima acquadella fonte limitrofa e visitando l’in-teressante Orto Botanico con unaguida esperta come Alessandradella Maggiore che gentilmente ciha illustrato le caratteristiche dellevarie piante lì presenti. Giunti acasa a tarda ora, stanchi esoddiSFATTI allo stesso tempo,pronti per ripetere un’esperienzasimile (forse un domani chissà…)ma più pronti per un buon pranzoche le ragazze con dedizione epassione ci hanno cucinato e noisubito spolverato, abbiamo rimessoin ordine e ci siamo concessi unbuon sonno ristoratore (sbombar-doni permettendo!).Ormai, arrivati al termine della bellaavventura (e delle varie scalate) ciresta solo la speranza che i beimomenti vissuti lì, possano riviveree ripetersi sia ora che in futuroattraverso la convinzione che nonc’è altro modo migliore di intenderela condivisione.Daniele Malventi

Il modo miglioredi intendere lacondivisione

Un’esilarante sequenza di foto dalcampeggio dell’Orecchiella conMassimo, come sempre, protagonista

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BBBBiiiillllaaaannnncccciiiioooo ddddiiiiAAAAggggoooossssttttooooA CURA DI ELSA SCIFO

Saldo di cassa alla fine del mese diluglio 2004: 4.802,03 euro.ENTRATE:Raccolta questue in Chiesa, offerte incassetta, offerte straordinarie, offertefinalizzate4.101,38 euro.Totale: 8.903,41 euroUSCITE: Caritas: 323,83 euroCasa parrocchiale, Vicari, attivitàpastorali, tasse, assicurazione, uten-ze, manutenzioni: 2.671,19 euroRimborso debiti: 1.887,136 euroTotale: 4.882,15 euroSaldo di cassa al 31 agosto:4.021,26 euroEntrate - Uscite per offerte finalizzate:4.264,88 euroEntrate - Uscite per offerte gruppo1%: 1.652,67 euroTotale partite di giro: 5.917,55 euroDebiti verso terzi al 31 luglio 2004:44.002,05 euroPagamento rate nelmese corrente:1.887,13 euroDebiti verso terzi al 31 agosto 2004:42.114,92 euro

CCCC....PPPP....AAAA....EEEE NNNNEEEEWWWWSSSS

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Non abbiamo mantenutola promessa di scrivereun articolo al mese, ma

adesso, dopo l’esperienza delcampeggio (dal 27 a 31 luglio)ad Arcidosso, in provincia diGrosseto, non possiamo evitaredi condividerla con voi!Appena saliti sul pullman, icatechisti ci hanno comunicatoche il nostro non era unsemplice campeggio, ma un“pellegrinaggio medievale”.Infatti, appena arrivati adestinazione, ci siamo divisi inquattro contrade, ognunaaffidata ad un catechista: Solenell’Oceano, Light Fire, Celticae Stella.Come nostro cammino,seguivamo il diario di due

ragazzi vissuti nell’epocamedievale. Tra tornei dicontrade, danze con cenemedievali, passeggiatelunghissime sul Monte Amiata,tante tante riflessioni e risate,abbiamo dedotto che il sentierodella vita di ognuno di noi non èsempre facile e lineare; occorreprestare attenzione ai vari“segnali stradali” che Dio cimanda, ma che non sonosempre facili da vedere.Quest’esperienza è stata moltoformativa per avvicinarci a Dio esuperare gli ostacolo chepossiamo incontrare sullanostra strada.Giulia Campolmi eAnnamaria Del Chicca

Arcidosso 2004

Un «pellegrinaggio medievale»per avvicinarsi a Dio

E nel prossimo numero......due articoli presenteranno il campeg-gio dei Giovanissimi a Cerreto Alpi e iltrekking spirituale degli Universitari (dicui vedete una foto qui sopra) organiz-zato dall’Ufficio diocesano per la pasto-rale scolastica ad Arcidosso .

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SSSSeeeetttt tttt eeeemmmmbbbbrrrreeee

Domenica 12ore 10,30 BATTESIMO di Marco, Giorgio e Nicolas

Lunedì 13ore 21 COMMISSIONE «CLAUDIO MINI» PER LACULTURASi deve proporre e scegliere l’argomento da appro-fondire.

Mercoledì 15ore 16 SEGRETERIA per proporre programma dellaFesta parrocchiale, del rinnovo del Consiglio PastoraleParrocchiale e della partecipazione ai Pellegrinaggimensili a Montenero.

Giovedì 16ore 16 INCONTRO VEDOVE per una riflessione biblica Ore 18,30 CATECHISTE V ELEMENTARE per studiarela nuova Guida di catechesi

Sabato 18ore 8,10 PELLEGRINAGGIO MENSILE AMONTENERO

Domenica 19dalle ore 9 alle 16,30 INCONTRO COPPIE DELGRUPPO GAMBINI presso l’Istituto delle Calasanzianein Via del Bosco.

Lunedì 20 ore 19 INCONTRO GENITORI 1°,2°,3° ELEMENTAREper avviare il cammino di catechesi comunitaria dei figli.

Martedì 21 ore 20FESTA dei partecipanti della Parrocchia al Campeggiodi Castiglioncello

Mercoledì 22 ore 18MESSA PER RICORDARE LE VITTME DELL’ AFFON-DAMENTO DEL TRAGHETTO "SGARALLINO"Ore 21 VEGLIA IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIOdi ROBERT0 E ALESSANDRA

Sabato 25 ore 10,30 ai Salesani MATRIMONIO DI SERENAGODIOLI e GIANLUCA LUCETTIore 11,30 MATRIMONIO ALESSANDRA SASSI eROBERTO PORCIATTI

CCaalleennddaarriiooOOrraarriiooSSSS..MMeesssseeFERIALI: ore 10-18PREFESTIVE:ore 18FESTIVE: ore 8,3010,30-12-18

Archivio parrocchiale agosto 2004

Sposati nel SignoreRiccardo Perfetti e Nadia Susanna VitulanoMarco Aquino e Barbara Miceli

Tornati alla casa del PadreLo Pane Giuseppe

...per la catechesi parrocchiale

Quando uno si battezza è iscritto nell’anagrafeparrocchiale ed al compimento dei 6 anni laParrocchia lo invita per la catechesi comunitaria.Nella nostra Parrocchia però è grandissima lamobilità: molti battezzati non abitano più qui mentre vi abitano altri battezzati altrove.

Per questo è necessario l’appello ai Genitori di1°, 2° e 3° Elementare ad un incontro diconoscenza e di presentazione dei propri figliLunedì 20 Settembre p.v. alle ore 19 inParrocchia.

Chi non potesse essere presente, ma desiderasseegualmente la partecipazione dei propri figli allacatechesi comunitaria, può segnalare il nome el’indirizzo in segreteria, meglio se nei giorni precedenti.

Lunedì 20 c.m. alle ore 21 presso i locali di S.Agostino ha inizio un Percorso comunitario dipreparazione al matrimonio.