DI TORINO Mons. CESARE NOSIGLIA - parrocchiadruento.it · pri dubbi esistenziali. b) nel secondo a...

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In una famiglia PerioDiCo DeLLa ParroCChia Santa Maria DeLLa SteLLa –Druento anno XXii, n. 32 – nataLe 2014 Ribadisce sempre il nostro Vescovo che: “cristiani si diventa in famiglia e non in parrocchia”, per dire che anche la fede la si apprende e la si vive in casa. 1. Dalla famiglia riceviamo molto: vita, affetto, calore, attenzioni, aiuti, sostegno, solidarietà, cibo, vestiti, istruzioni, assistenza nella malat- tia. La famiglia ci aiuta a crescere: è un labora- torio nel quale si impara tutto; è una palestra di vita: impariamo la collaborazione, il rapporto tra generazioni diverse, il senso della fatica e del dovere, la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male, l’importanza del sacrificio e della rinuncia. Grazie alla presenza dei genito- ri, ciascuno diventa capace di comprendere l’altro e gli altri: fatiche e debolezze, pregi e virtù. Impariamo i rapporti umani, sappiamo distinguere abbastanza il buono dal cattivo. Grazie alla presenza dei figli, si impara l’arte del crescere. 2. Dobbiamo dare molto alla nostra famiglia: non c’è solo il diritto a ricevere, c’è anche il dovere di donare. Ai genitori dobbiamo il rispetto più totale perché così vuole il Signore. Gesù, ci dicono i Vangeli, “stava loro sottomesso” ed è cresciuto alla scuola di Maria e di Giuseppe. A tutti i membri della famiglia dobbiamo “rispet- to” che significa stima, garbo, ascolto, attenzio- ne, servizio. Se manca questo, la famiglia Carissimi, la liturgia di questo tempo ci aiuta a focalizza- re bene tutti i protagonisti del Natale. Come un abile ed esperto cineoperatore parte con un inqua- dratura generale: il popolo d’Israele, le sue attese, le promesse fatte ad Abramo, le profezie di Isaia, per poi restringere l’obiettivo sulla famiglia di Nazareth con al centro il Bambino, il festeggiato, per poi allargarsi di nuovo ai pastori, ai politici del tempo e a tutto il mondo con la venuta dei Magi. La salvezza per tutta l’umanità ha origine, con l’Emmanuele, in una famiglia. La dice lunga. Lascio ai teologi, ai vescovi, ai sociologi le disqui- sizioni sulla famiglia ieri, oggi e domani e a quan- to il Sinodo prossimo vorrà indicarci, per soffer- marmi sulla scuola di vita pratica della famiglia. Provo a sottolineare alcune cose ovvie, logiche, scontate… ma che di giorno in giorno, nella socie- tà attuale lo sono sempre di meno. La famiglia è il bene più prezioso che Dio ci ha dato, facendo nascere il Suo Figlio in questa real- tà. Anche Gesù, come ognuno di noi, in famiglia ha imparato tutto: a vivere, amare, soffrire, litigare, perdonarsi, aiutarsi nei momenti difficili. La fami- glia è fondamentale per la crescita armoniosa del singolo, della coppia, dei figli. Niente e nessuno può sostituire la famiglia: ne lo stato, ne la scuola, ne la Chiesa. La famiglia ha il diritto ed il dovere di educare i figli, ed educarsi reciprocamente. diventa albergo. Troppo facile e troppo como- do, specialmente per i giovani, scambiare la famiglia per un albergo e pretendere attenzioni senza donarle. Credo sia giusto che i figli, come il papà e la mamma, diano il loro contributo per il benessere materiale e spirituale della famiglia. Sarebbe ingiusto pretendere di vivere da mante- nuti, senza collaborare attivamente per il buon andamento della famiglia con l’impegno perso- nale. La famiglia è una piccola Chiesa e ciascu- no, per il bene comune, deve fare la sua parte. Non esiste una famiglia perfetta. Tocca a cia- scuno di noi fare il possibile per rendere più bella e meglio vivibile la propria famiglia. Dare e rice- vere è la legge naturale di ogni società. A maggior ragione questa legge va vissuta tra le mura dome- stiche: senza questa reciproca attenzione il focola- re diventa albergo ed il cuore diventa duro come una pietra. L’augurio, allora, per questo Natale perché sull’esempio della Famiglia di Nazareth le nostre famiglie, accolgano Gesù, nelle scelte, nella preghiera, nei valori da vivere, siano sempre una magnifica occasione di crescita, una “scuola di vita” in cui imparare a conoscersi e a migliorare, superando i problemi e le difficoltà, diventando migliori, più saggi e “più veri”. don Dante, parroco Natale per tutto il nuovo anno “Il Natale esaudisce il nostro desiderio di ricominciare. Il Natale aiuta a lasciarsi alle spalle il passato e a dedicarsi al futuro con una nuova vitalità perché non siamo abbandonati a noi stessi. Dio stesso è entrato nella nostra storia e ha ricominciato con noi. E rimane con noi. È l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Così il Natale ci accompagna tutto l’anno. A Natale festeggiamo ciò che possiamo professare fiduciosi ogni giorno dell’anno: non sono solo, Dio è con me. Dio è in me!” Anselm Grun Auguri di Buon Natale e Lieto Anno Nuovo a tutta la Comunità, i sacerdoti, il diacono e le suore con tutta la Redazione

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In una famigliaPerioDiCo DeLLa ParroCChia Santa Maria DeLLa SteLLa – Druento – anno XXii, n. 32 – nataLe 2014

Ribadisce sempre il nostro Vescovo che: “cristianisi diventa in famiglia e non in parrocchia”, perdire che anche la fede la si apprende e la si vive incasa.1. Dalla famiglia riceviamo molto: vita, affetto,

calore, attenzioni, aiuti, sostegno, solidarietà,cibo, vestiti, istruzioni, assistenza nella malat-tia. La famiglia ci aiuta a crescere: è un labora-torio nel quale si impara tutto; è una palestra divita: impariamo la collaborazione, il rapportotra generazioni diverse, il senso della fatica edel dovere, la distinzione tra ciò che è bene eciò che è male, l’importanza del sacrificio edella rinuncia. Grazie alla presenza dei genito-ri, ciascuno diventa capace di comprenderel’altro e gli altri: fatiche e debolezze, pregi evirtù. Impariamo i rapporti umani, sappiamodistinguere abbastanza il buono dal cattivo.Grazie alla presenza dei figli, si impara l’artedel crescere.

2. Dobbiamo dare molto alla nostra famiglia: nonc’è solo il diritto a ricevere, c’è anche il doveredi donare. Ai genitori dobbiamo il rispetto piùtotale perché così vuole il Signore. Gesù, cidicono i Vangeli, “stava loro sottomesso” ed ècresciuto alla scuola di Maria e di Giuseppe. Atutti i membri della famiglia dobbiamo “rispet-to” che significa stima, garbo, ascolto, attenzio-ne, servizio. Se manca questo, la famiglia

Carissimi,la liturgia di questo tempo ci aiuta a focalizza-

re bene tutti i protagonisti del Natale. Come unabile ed esperto cineoperatore parte con un inqua-dratura generale: il popolo d’Israele, le sue attese,le promesse fatte ad Abramo, le profezie di Isaia,per poi restringere l’obiettivo sulla famiglia diNazareth con al centro il Bambino, il festeggiato,per poi allargarsi di nuovo ai pastori, ai politici deltempo e a tutto il mondo con la venuta dei Magi.La salvezza per tutta l’umanità ha origine, conl’Emmanuele, in una famiglia. La dice lunga.Lascio ai teologi, ai vescovi, ai sociologi le disqui-sizioni sulla famiglia ieri, oggi e domani e a quan-to il Sinodo prossimo vorrà indicarci, per soffer-marmi sulla scuola di vita pratica della famiglia.Provo a sottolineare alcune cose ovvie, logiche,scontate… ma che di giorno in giorno, nella socie-tà attuale lo sono sempre di meno.

La famiglia è il bene più prezioso che Dio ci hadato, facendo nascere il Suo Figlio in questa real-tà. Anche Gesù, come ognuno di noi, in famigliaha imparato tutto: a vivere, amare, soffrire, litigare,perdonarsi, aiutarsi nei momenti difficili. La fami-glia è fondamentale per la crescita armoniosa delsingolo, della coppia, dei figli. Niente e nessunopuò sostituire la famiglia: ne lo stato, ne la scuola,ne la Chiesa. La famiglia ha il diritto ed il doveredi educare i figli, ed educarsi reciprocamente.

diventa albergo. Troppo facile e troppo como-do, specialmente per i giovani, scambiare lafamiglia per un albergo e pretendere attenzionisenza donarle. Credo sia giusto che i figli, comeil papà e la mamma, diano il loro contributo peril benessere materiale e spirituale della famiglia.Sarebbe ingiusto pretendere di vivere da mante-nuti, senza collaborare attivamente per il buonandamento della famiglia con l’impegno perso-nale. La famiglia è una piccola Chiesa e ciascu-no, per il bene comune, deve fare la sua parte.Non esiste una famiglia perfetta. Tocca a cia-

scuno di noi fare il possibile per rendere più bellae meglio vivibile la propria famiglia. Dare e rice-vere è la legge naturale di ogni società. A maggiorragione questa legge va vissuta tra le mura dome-stiche: senza questa reciproca attenzione il focola-re diventa albergo ed il cuore diventa duro comeuna pietra. L’augurio, allora, per questo Nataleperché sull’esempio della Famiglia di Nazareth lenostre famiglie, accolgano Gesù, nelle scelte, nellapreghiera, nei valori da vivere, siano sempre unamagnifica occasione di crescita, una “scuola divita” in cui imparare a conoscersi e a migliorare,superando i problemi e le difficoltà, diventandomigliori, più saggi e “più veri”.

don Dante, parroco

Natale per tutto il nuovo anno“Il Natale esaudisce il nostro desiderio di ricominciare. Il Natale aiuta a lasciarsi alle spalle il passatoe a dedicarsi al futuro con una nuovavitalità perché non siamo abbandonati a noi stessi.Dio stesso è entrato nella nostra storia e ha ricominciato con noi. E rimane con noi.È l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Così il Natale ci accompagna tutto l’anno.A Natale festeggiamo ciò che possiamoprofessare fiduciosi ogni giorno dell’anno:non sono solo, Dio è con me. Dio è in me!”

Anselm Grun

Auguri di Buon Natale e Lieto Anno Nuovo a tutta la Comunità,

i sacerdoti, il diacono e le suore con tutta la Redazione

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Il 30 novembre si è aperto l’anno della Vitaconsacrata e si concluderà nel mese di novembredel 2015.

Esso è stato pensato nel contesto dei 50 annidel Concilio Vaticano II, e più in particolare nellaricorrenza dei 50 anni dalla pubblicazione delDecreto conciliare Perfectae caritatis sul rinnova-mento della vita consacrata.

Gli obiettivi sono tre:Memoria grata del recente passato

Il Concilio ha rappresentato un soffio delloSpirito non soltanto per l’intera Chiesa ma, inmodo particolare, per la vita consacrata. In questi50 anni la vita consacrata ha percorso un fecondocammino di rinnovamento, non esente certamen-te da difficoltà e fatiche, nell’impegno di seguirequanto il Concilio ha chiesto ai consacrati: fedeltàal Signore, alla Chiesa, al proprio carisma e all’uo-mo di oggi.abbracciare il futuro con speranza

Il momento presente è «delicato e faticoso»,come affermava Giovanni Paolo II in Vita conse-crata e che la crisi che attraversa la società e lastessa Chiesa tocca pienamente la vita consacrata.Ma la Vita consacrata vuole assumere questa crisinon come l’anticamera della morte, ma come unkairos, un’occasione favorevole per la crescita inprofondità e, quindi, di speranza, motivata dallacertezza che la vita religiosa non potrà mai spari-

re nella Chiesa, poiché «è stata voluta dallo stessoGesù come parte irremovibile della sua Chiesa»(Benedetto XVI).

Di fronte a tanti "profeti di sventura" i consa-crati vogliono rimanere uomini e donne di speran-za; una speranza che non si basa sulle proprieforze, sui propri numeri, ma su Colui nel qualehanno riposto la loro fiducia. In Lui nessuno potràrubare la loro speranza.Vivere il presente con passione

La passione parla di innamoramento, di veraamicizia, di profonda comunione. Di tutto questo sitratta quando parliamo di vita consacrata, ed è que-sto che dà bellezza alla vita di tanti uomini e donneche professano i consigli evangelici e seguono “piùda vicino” Cristo in questo stato di vita.

I consacrati raccolgono il testimone lasciatoloro dai rispettivi fondatori e fondatrici. Spintianche dal Papa Francesco, in questo Anno voglio-no «svegliare il mondo» con la loro testimonianzaprofetica, particolarmente con la loro presenzanelle periferie esistenziali della povertà e del pen-siero, come il Papa Francesco ha chiesto aiSuperiori generali.

I consacrati e le consacrate sono coscienti che,oltre a raccontare la grande storia che hanno scrit-to nel passato, sono chiamati a scrivere una nonmeno bella e grande storia nel futuro. Tutto questoporterà i religiosi e i consacrati a continuare il rin-novamento proposto dal Concilio, potenziando laloro relazione con il Signore, la vita fraterna incomunità, la missione, e curando una formazioneadeguate alle sfide del nostro tempo, in modo dariproporre con coraggio e con fedeltà dinamica ecreativa l’esperienza dei loro fondatori e fondatrici.

Le suore di San Giuseppe sono state fondatenel 1650 a Puy en Velay (Francia) dal gesuita P.

Jean Pierre Médaille che, contemplando conamore l’Eucaristia, mistero di Cristo che si offre esi dona, ‘vide’ un Piccolo Disegno: “Dio mi hafatto vedere un modello perfetto di questo PiccoloDisegno nella SS. Eucaristia…”. L’Istituto religioso-apostolico delle Suore di San Giuseppe è unafamiglia di Donne Consacrate e di Laici.

Il Piccolo Disegno si inserisce nel cuore dellamissione di Cristo, per la cui realizzazione Egli hapregato: “Come Tu, Padre, sei in me e io in Te,siano tutti una cosa sola in noi, siano consumatinell’unità” [Gv 17, 22].

La nostra missione consiste nell’essere nellaChiesa segno dell’amore di Dio e fermento dicomunione, in spirito di umiltà e di piccolezzaevangelica.

Il nostro servizio apostolico è aperto a “tutte leopere di misericordia spirituale e corporale conpreferenza per i più poveri e sofferenti

L’Istituto porta il nome di San Giuseppe, nostromodello di amore, preghiera e semplicità nel ser-vizio.

sr Adriana

Anno della Vita consacrata: un tempo di grazia

DOMANDA DI SENSO: l’ ora di religione nelle scuolevi e spirituali da prendere sul serio. I ragazzihanno diritto di porre le loro questioni sulsenso della vita, hanno diritto ad avere unospazio in cui parlarne, hanno diritto a trovaredelle piste con cui cominciare a rispondere aquesti dubbi. Il corso di religione è appuntol’offerta di questo spazio, senza il quale, dif-ficilmente troverebbero ascolto in altre disci-pline. Nel corso dell’anno si capisce il sensogenerale delle religioni (senza ancora affron-tarne una specifica) e cioè la possibilità ditrovare in esse delle risposte possibili ai pro-pri dubbi esistenziali.

b) nel secondo anno si comincia ad approfondi-re le singole risposte che le religioni offronoai dubbi dell’uomo. Per ragioni di opportuni-tà ed esigenze culturali, normalmente idocenti scelgono di partire dalla religione cri-stiana, motore culturale di tutta la societàoccidentale.

c) In terza, quando i ragazzi hanno una capaci-tà di analisi più sviluppata e critica, ci si apreall’analisi delle risposte offerte dalle religionimondiali più importanti. Si prova ad indivi-duare lo specifico di ogni confessione religio-sa, individuando punti di convergenza ediversità, che rendono ciascuna religioneunica nel suo genere.

• QUANTO PUÓ ESSERE IMPORTANTE NELLACRESCITA DI UN RAGAZZO L’INSEGNAMEN-TO DELLA RELIGIONE? In tutti gli anni di inse-gnamento l’esperienza più bella, che maidimenticherò e sempre porterò nel cuore mi èstata offerta da un mio allievo di religione mus-sulmana. Ogni volta che lo ricordo provo sem-

pre un po’ di commozione. Giunto al terzoanno, al momento “degli addii”, alzando lamano questo ragazzo prese la parola, e rivol-gendosi a me disse: “professore, voglio perso-nalmente ringraziarla. Lei, con la sua materia,mi ha dato per la prima volta nella mia vita lapossibilità di raccontare ai miei compagni cosavivo nella mia fede. Mai nessuno me lo avevapermesso”. Spero che ciascuno possa capire latrepidazione che provo ogni volta che facciomemoria di questa storia.

Oggi questo ragazzo è alle superiori e con ilsuo spontaneo intervento mi ha permesso di riflet-tere su una realtà quanto mai seria. Spesso ilmondo adulto relega il fatto religioso in unadimensione privata, incomunicabile. Parlare dellapropria fede sembra vietato, a tal punto che spes-so a scuola neppure ci si accorge che classi interefanno la Comunione, la Cresima, pregano con igenitori ogni venerdì alla Moschea, al tempioEvangelico, alla Chiesa Ortodossa… Noi adulti avolte chiediamo ai nostri ragazzi di vivere la fededa fuggiaschi, insegnando loro di non parlare anessuno di ciò in cui credono e sperano.

Loro sono giovani e obbediscono alla nostraadulta insensata richiesta di silenzio, ma dentro diloro va crescendosi un vuoto. Un urlo silenziosoche chiede di essere liberato. Così, come quel gen-tilissimo grazie, che a me è parso un urlo, di unragazzino di terza media, di appena tredici anni,che quasi per un senso liberatorio, mi saluta dicen-do: “ho potuto dire che credo in Allah, e sono unragazzino normale, che sorride e si diverte cometutti gli altri”.

don Maurilio

Ogni anno, nel mese di febbraio, all’incirca, lefamiglie con ragazzi in età scolare si trovano difronte a un quesito: firmare il modulo per avvallar-si o meno dell’insegnamento di religione nel curri-colo scolastico.

Non sempre si riflette molto su questa opportu-nità, si firma senza pensarci troppo. Si aderisce persemplice tradizione o si richiede di essere esentatisemplicemente perché non si è capito bene di cosasi tratti.• SI FA CATECHISMO? L’ora di religione a scuola

non è un catechismo di stato. Anzi, col catechi-smo ha poco a che fare. L’insegnamento di reli-gione nelle scuole si inserisce pienamente nell’i-dea laica di Istruzione.

• PER POTER FREQUENTARE L’ORA DI RELIGIO-NE BISOGNA ESSERE CREDENTI? No, non ènecessario. Il programma culturale prescindedalla fede religiosa dei ragazzi determinata dallescelte famigliari. L’insegnamento della religioneha lo scopo di presentare culturalmente ed esi-stenzialmente il significato della religiosità comeevento e fenomeno. Mai, nell’ora di religione, sifa indottrinamento!

• MA COSA SI FA, SPECIFICAMENTE NELL’ORADI RELIGIONE? Fatta salva la libertà di insegna-mento di ciascun docente, come previsto mini-sterialmente per qualunque disciplina, normal-mente il corso di religione, articolato in tre anni,è così strutturato:a) il primo anno si parte dalle domande esisten-

ziali. Si aiutano, cioè, i ragazzi a capire che ledomande e i dubbi che si stanno insistente-mente affacciando nel loro cammino, nonsono stranezze, ma legittimi processi cogniti-

a san Domenico nella festa dei 30 anni

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È iniziata il 6 novembre la visita pastorale delVescovo Cesare Nosiglia alla Unità Pastorale UP39 che comprende la parrocchia di Druento assie-me a quelle di Venaria e Savonera.

La visita si caratterizza nell’ “incontro” con cuiil vescovo va verso le persone affidate alla suacura pastorale. Sono programmati incontri sia conle singole parrocchie che con le parrocchie riuni-te oltre alle istituzioni laiche, Comuni, scuole,mondo dell’industria e dell’agricoltura. Ecconealcuni già avvenuti.

Molto importante l’incontro con i ConsigliPastorali Parrocchiali (CPP) e i ConsigliParrocchiali degli affari Economici (CPAE) di tuttele parrocchie. Dopo la presentazione da parte deiSegretari dei CPP sull’impegno nei vari ambitidella pastorale nella nostra UP (catechesi, giovani,adulti, carità); nella sua replica il vescovo ha sol-lecitato alle parrocchie, pur nelle caratteristicheproprie di ognuna, una maggiore omogeneità nellapastorale, anche in quella sacramentale seguendole direttive diocesane. Ai CPAE ha raccomandatocorrettezza e chiarezza nella gestione economicadelle parrocchie e ha sollecitato anche una visio-ne più ampia nella distribuzione delle risorse chevanno utilizzate non solo per le strutture ma ancheper altre iniziative importanti per la comunitàcome la formazione, la crescita di nuove figureoperative, il sostegno alle nuove povertà. Puntocruciale del suo intervento il riassetto dellaDiocesi; partendo dal fatto che nei prossimi diecianni il numero dei preti nella diocesi, oggi giàinsufficienti, dimezzerà, sarà necessario pensare araggruppamenti di parrocchie, a inserimenti sem-pre più numerosi e sempre più qualificati di laicisia in campo economico gestionale che pastorale..

La mattinata di domenica 16 novembre è statadedicata dal vescovo alla nostra parrocchia dappri-ma rendendosi disponibile alle confessioni e poi

celebrando la S. Messa alle 11.15 a S. Michele.In una chiesa gremita don Dante ha presentato

la comunità di Druento come una comunità vivache si impegna nel cammino di fede e di solidarie-tà. Nella sua omelia il vescovo ha raccomandatol’unità di tutti i gruppi attorno alla parrocchia e l’im-pegno religioso e civile nella comunità. Ha avutoparole di indirizzo e di incoraggiamento per tuttiperché ognuno ha il suo compito di missionarietànel cammino cristiano della vita: agli anziani haricordato la loro importanza come custodi dei valo-ri da trasmettere a figli e nipoti; alle famiglie il com-pito primario dell’educazione dei figli, senza dele-gare tutto a scuola e parrocchia; agli adulti la testi-monianza della fede nella quotidianità dei propriambienti di vita; all’oratorio dei giovani e ai ragaz-zi ha ricordato di andare verso gli altri, verso chinon frequenta, con la gioia che esprime come siabello vivere l’incontro con Gesù; i più piccoli sonostati indicati come esempio per tutti di innocenza esemplicità. Al termine della messa il vescovo, dopoaver ricevuto il saluto delle autorità comunali, hasalutato personalmente tutti i fedeli.

Giovedì 20 due incontri, uno pomeridiano coni gruppi anziani a cui ha partecipato anche unbuon numero di rappresentanti del nostro gruppo“Giovani di ieri”, l’altro serale con le associazionie i movimenti ecclesiali a cui ha raccomandato atutti fedeltà alla Chiesa e impegno nella parroc-chia. Erano presenti la Comunità Neocatecume-nale e Il Rinnovamento nello Spirito di Druento.

In tutte le occasioni di incontro il vescovo havoluto ricordare gli avvenimenti diocesani checaratterizzeranno il prossimo anno: duecento annidalla nascita di San Giovanni Bosco, l’ostensionedella Sindone per oltre due mesi fino al 24 giugno,e la visita a Torino di Papa Francesco il 21 giugno.

Stefano C.

VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVODI TORINO Mons. CESARE NOSIGLIA

2015: POKER d’ASSI PER “L’AMORE PiÙ GRANDE”Sarà un anno speciale che ci inviterà a metterci in gioco… potremo fare un belpoker d’assi che, se vogliamo, farà crescere la nostra vita di fede:• ostensione della S. Sindone prevista dal 19 aprile al 24 giugno• Visita a Torino di Papa Francesco il 21 giugno• Il 200° anniversario della nascita di quel grande santo educatore che è l’amato don Bosco• L’anno di preghiera e di riflessione sulla vita consacrata

Il Vescovo con il triennio delle superiori a S.Francesco

Al termine dell’anno siamo soliti fare dei bilan-ci, cosa abbiamo fatto e cosa resta da fare.

Abbiamo sicuramente fatto molto, e i parroc-chiani ci hanno aiutato nel portare a compimentole opere iniziate (con aiuti economici e con aiutimateriali). Ricordo che a inizio anno per i lavori dirifacimento del tetto di S. Michele avevamo anco-ra un debito di circa € 28.000,00 che grazie algeneroso contributo di tutti è sceso a € 3.500,00per cui come Consiglio per gli Affari Economicichiediamo un ultimo sforzo per far si che si possaestinguere il debito.

Tuttavia le strutture sono molte (chiese e loca-li parrocchiali) e qualche lavoro è necessario farlo;il restauro del portone di San Michele (opera quan-to mai indispensabile visto il grado di deteriora-mento) che ha comportato un costo di € 8.800,00e anche in questo caso € 2.900,00 sono già statipagati con un debito residuo di € 5.900,00.

Inoltre è in fase di inizio (lo avevamo annun-ciato a inizio anno) il lavoro di sistemazione dellasacrestia e dell’attiguo ex locale caldaia della chie-

SITUAZIONE ECONOMICA

LAVORI IN PARROCCHIAsa della SS. Trinità con una spesa preventivata dicirca € 17.000,00. Il comune di Druento ha con-cesso un finanziamento per tale opera di €10.000,00 per cui mancano all’appello circa €7.000,00.

Continua il pagamento del mutuo delPalatenda all’oratorio, finanziato con le varie atti-vità proposte nel corso dell’anno dai volontari,restano da pagare 5 rate per un importo comples-sivo di € 56.835,00, sensibilizziamo i parrocchia-ni a partecipare attivamente alle varia iniziative.

Alcuni numeri li abbiamo forniti, resta ancoramolto da fare, con l’aiuto di tutti siamo riusciti araggiungere degli obbiettivi importanti, ci rendia-mo conto che la crisi attanaglia tutti, parrocchiecomprese, tuttavia le chiese e l’oratorio sono ditutti e tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa perpoterli tenere in ordine e usufruibili.

Come Consiglio Affari Economici, auguriamoa tutti un Santo Natale, ricordandoci sempre deipiù bisognosi e dei meno fortunati di noi.

Luca C. per il Consiglio Affari Economici

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Centro d’ascolto: Ultimamente, grazie allaProvincia, il Centro d’Ascolto di Druento ha otte-nuto fondi per vari progetti di aiuto. Anche ledenunce dei redditi (5 per mille) di chi ha scelto lanostra Associazione ci sostengono. Dalla CaritasDiocesana, grazie all’8 per mille alla ChiesaCattolica, abbiamo ottenuto il riconoscimento diprogetti presentati.

Tutto ciò ci permette di continuare ad essereun aiuto anche concreto in situazioni di difficoltàe disperazione: lavori pagati con i vaucher, aiutoagli studi, prestazioni mediche e, in casi particola-ri, contributo al pagamento di bollette.

I soldi promessi, però, arrivano lentamente e inritardo, mentre i bisogni sono sempre più numero-si e urgenti.

Tuttavia c’è il sostegno di molte persone chedimostrano interessamento e generosità. Arrivanoofferte di privati e aiuti vari da professionisti, medi-ci, negozianti… Non manca il contributo diGruppi e Associazioni, come ultimamente quellodella Pro Loco e del Borgo San Rocco.

Oltre all’utilità tangibile, in tutto questo c’è ladolcezza dell’incoraggiamento e la certezza dinon sentirsi soli in questo prolungarsi della crisieconomica.

I volontari del Centro d’Ascolto

San Vincenzo: in questa edizione volevamoaggiornarvi su alcuni progetti che stiamo portandoavanti con il vostro aiuto:

“Progetto famiglia numerosa” – Questo è ilprogetto iniziato a marzo 2011 con il versamentoda parte di 50 famiglie druentine di 5€ mensili per4 anni che avrebbero dovuto permettere ad unafamiglia di 6 persone (papà, mamma e 4 figliminori) di superare le loro difficoltà finanziariedovute al fatto che il papà era in cassa integrazio-ne e dovevano pagare un affitto al di sopra delleloro possibilità. La vicenda sembrava procederebene anche grazie al fatto che il nucleo era riusci-to ad ottenere un alloggio a canone agevolato aPianezza. Nel frattempo, però, la ditta dove lavo-rava il papà si era trasferita in meridione e lui nonse la era sentita di trasferirsi, visto il problema discarsità di lavoro (era in cassa integrazione) ed alladifficoltà di cercare un alloggio in una nuova real-tà, avendo qui un affitto conveniente. Gli era stataanche prospettata una possibilità di lavoro inFrancia, dove si è trasferito (solo lui) per un perio-do di circa 6 mesi. Purtroppo anche questa espe-rienza non ha dato i frutti sperati ed è quindi rien-trato in Italia dove, al momento, sta facendo diver-si corsi di riqualificazione che però, al momento,non hanno ancora avuto sbocchi di lavoro. A que-sto punto la nostra idea è quella di continuareancora per 1 anno (il quinto) ad aiutarli (con ilvostro supporto). Invitiamo quindi chi ha parteci-pato a questo progetto a prolungare ancora per unanno il contributo che avrebbe dovuto cessare afebbraio 2015.

“Progetto Adotta una famiglia” - Questa inizia-tiva, proposta a gennaio del 2014, ha visto, finora,11 famiglie druentine “adottare” altrettante fami-glie in difficoltà. La cifra raccolta è stata di € 1.582che sono servite a far fronte alle più immediatenecessità. Questo progetto non ha un termine percui, se qualcuno fosse intenzionato ad aggiunger-si alle 11 famiglie che stanno partecipando, ci puòcontattare per avere dettagli su come contribuire.

Oltre ai progetti di cui sopra, altre iniziative cihanno fruttato i seguenti contributi:• dalla “Questua presso il Cimitero” dell’1 e 2 di

novembre (€ 1.390), leggermente inferiore aquella dell’anno scorso (€ 1.513)

NOTIZIE DALLA COM LA COMUNITÀ SI FA CA

I 38 ragazzi/e di terza media che dopo la giornata di ritiro al Sermig di Torino e la S.Messa con IlVescovo Cesare, domenica 23 novembre hanno ricevuto la Cresima. Il cammino continua nei grup-pi con gli animatori... la Comunità ha bisogno di voi, coraggio ragazzi!

Portone di san Michele restaurato

Le parole della Spiritualità. adorazione di Don Paolo

Occorre recuperare il senso profondo dell’a-dorazione, tornare ad essere donne e uominiadoranti.

Non tutto è ragionevole, nel senso che nontutto è inscrivibile e comprensibile a livellorazionale. Molte cose del reale sfuggono allaragione. Allora dobbiamo adorarle.

Grandi uomini di fede, ci insegnano che laragione quando assolutizza se stessa, mortifica laprofondità e l’ampiezza del reale, restringendolosino a soffocarlo.

La realtà, è sempre molto più ampia di ciòche è costatabile, misurabile, soppesabile eragionevolmente comprensibile.

ora, sapere che esiste un mondo pur nonconoscendolo fisicamente, questo si chiamaadorazione.

Adorare significa che dinanzi alla realtà cheappare come mistero, mi porto la mano allabocca e taccio. infatti letteralmente in verboadorare è: ad-os, portare la mano alla bocca eaccettare di fare silenzio. Come ha fatto Giobbe,che dinanzi alla grandezza incommensurabile emisteriosa dell’agire di Dio nel mondo afferma:«Ecco, non conto niente: che cosa ti possorispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Hoparlato una volta, ma non replicherò, due volteho parlato, ma non continuerò» (Gb 40, 4).

All’uomo cui è rimasta la sola ragione è unfolle, diceva Pascal, ma soprattutto un ‘soffocato’sotto il suo cielo di plastica. L’uomo che adora,

sa che la verità delle cose è sempre più grande esempre oltre le cose stesse. Perché «Dio è piùgrande del nostro cuore», dice Giovanni (1Gv 3,20), e - in ultima analisi - anche della nostraintelligenza. Laddove termina la conoscibilità, lacomprensione di alcuni aspetti della nostra vita,come il dolore, la sofferenza innocente, la mortedell’amato, allora occorre acquisire occhi ingrado di andare oltre, di leggere ‘altrimenti’, diadorare insomma, perché «tutto ciò che succedeè adorabile» (Leon Bloy).

La realtà per noi non è un problema, comepotrebbe esserlo per un matematico che affrontatutto dall’esterno, non partecipando a quellasituazione. La realtà per noi è sempre mistero enoi vi siamo dentro, la inabitiamo, ne parteci-piamo. E il mistero non sopporta spiegazioni nésoluzioni; noi possiamo solo sperare che gra-dualmente si chiarifichi, si riveli e prenda luce.Come avvenne ai discepoli di Emmaus, cui Gesùsi è fatto accanto quando ormai, tristi e dimissio-nari si allontanavano dal centro della vita, per-ché tutto non aveva più senso, la realtà nonaveva mantenuto le sue promesse.

Ma Gesù aprì loro gli occhi e finalmente loriconobbero. Scopersero che la realtà era moltopiù grande dei fatti gravosi successi aGerusalemme. Scopersero che Dio è fedele eche «in tutto ha potere di fare molto più di quan-to possiamo domandare o pensare, secondo lapotenza che opera in noi» (Ef 3, 20).

Casa di Spiritualità “MATER UNITATIS”Riprendono gli appuntamenti alla casa Mater Unitatis...

RITIRI DOMENICALI aperti a tuttiInizio della giornata alle ore 9.30Guida: don Paolo Scquizzato

domenica 18 gennaio 2015 «Via! Via!” Crocifiggilo» (Gv 19, 15)

“La croce come trono regale”domenica 15 febbraio 2015 «È compiuto» (Gv 19, 30)

“L’amore più grande”domenica 15 marzo 2015

«Donna perché piangi?» (Gv 20, 15) “Dalla tomba vuota alla ricerca dei fratelli”

domenica 12 aprile 2015 «Pace a voi» (Gv 20, 19)

“Vivere dello Spirito”domenica 17 maggio 2015 «Mi ami tu?» (Gv 21, 15)

“Il perdono come sigillo dell’amore”

I SABATI DELLA “MATER UNITATIS”“La LuCe e La teneBra” Il Vangelo secondoCaravaggio. Un sabato al mese per soffermarsi suitemi importanti della vita letti attraverso le operestraordinarie di un grande pittore e teologo:Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.

Dalle ore 16.00 alle 18.00Guida: don Paolo Scquizzatosabato 17 gennaio 2015: “Il drappo rosso”. Mortedella Vergine. “Nel pane e nel vino”. Cena diEmmaus.sabato 14 febbraio 2015: “L’ultimo urlo”. Martiriodi Sant’Orsola. “L’amato tema”. San GiovanniBattista.sabato 14 marzo 2015: “Lo sguardo del Traditore”.Cattura di Cristo nell’orto. “La pietra scartata”.Deposizione di Cristosabato 16 maggio 2015: “Homo viator”. Madonnadei pellegrini. “Fra le spire del peccato”. Madonnadei palafrenieri

CIBO. NUTRIMENTO DEL CORPO,METAFORA DI TRASCENDENZAsabato 28 febbraio 2015Nell’anno dell’Expo di Milano dedicato al tema delcibo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, unagiornata di studio sul rapporto cibo e religione.Luciano Manicardi (Monaco di Bose)Stefano Gigli (Ricostrutturi nella preghiera)Paolo Scquizzato (Sacerdote cottolenghino)elena Seishin Viviani (Monaca Buddista Zen)rita Bordon (Specialista in Medicina Ayurvedica)

Chi desidera essere informato via mail di tutte le iniziative della Casa può iscriversi alla mailing-list,contattando l’indirizzo [email protected]

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• dall’ Associazione degli Agricoltori (€ 1.000) agennaio in occasione della festa di S. Antonio

• dal “Pane di San Rocco” a settembre (€ 250) perla festa di San Rocco

• dalla Pro Loco con la Camminata dei piloni voti-vi (€ 450) ad ottobre

Queste ed altre entrate ci permettono di aiuta-re i 61 nuclei che in qualche modo assistiamo(159 persone). È nostra intenzione, per doverosatrasparenza e chiarezza, rendere pubblica una sin-tesi del nostro bilancio 2014; lo faremo appenachiuderemo l’esercizio dell’anno.

A tutti coloro che hanno partecipato a variotitolo a queste iniziative, così come a chi ci aiutaa titolo personale va, oltre ai migliori auguri dibuone feste, il nostro caloroso grazie, anche anome delle famiglie che ne usufruiscono.

Nel foglietto allegato al giornalino potete tro-vare tutti i riferimenti della nostra conferenza.

Le Consorelle ed i Confratelli della Conferenza

Gruppo Missionario: Le suore di San Giuseppedi Pinerolo operano in parecchie missioni inArgentina e in Brasile. Noi druentini siamo parti-colarmente affezionati alla missione di JoaquimGomes in Brasile perché vi opera suor Miriam cheper parecchio tempo ha prestato la sua opera quida noi. Joaquim Gomes è un paese del nord delBrasile dove le suore sviluppano vari progetti dipromozione umana come le ESCOLINHAS (asili)in cui i bambini , circa 300, da 3 a 5 anni ricevo-no assistenza, istruzione e un pasto al giorno cheper molti è l’unico; COTRUINDO O FUTURO sioccupa dei ragazzi dai 7 ai 17 anni (circa 400)coinvolgendoli in varie attività, lavori di artigiana-to di ricamo e di cucito che vengono poi venduti;viene data loro una sostanziosa merenda. Questiragazzi, diversamente, passerebbero maggiorparte del loro tempo in strada con conseguenzefacilmente immaginabili (droga, violenza, ecc.). Lesuore seguono le mamme in gestazione sotto ilprofilo socio sanitario, gestiscono l’orto comunita-rio, seguono e assistono i bambini adottati adistanza, educano i ragazzi e gli adulti ai valoridella vita cristiana donando loro la speranza.Tramite il gruppo missionario, guidato da SuorSerena, Druento sostiene il progetto Costruindo ofuturo, le adozioni a distanza (attualmente 12bambini) con offerte mensili fisse e, con il merca-tino di Natale e offerte occasionali, sostiene gliasili e i vari progetti. Unitamente a Suor Miriam ilgruppo missionario ringrazia tutti coloro chehanno o che vorranno contribuire e augura a tuttiun Santo Natale pieno di amore e serenità.

Le volontarie del Gruppo Missionario

MMISSIONE CARITÀ ARICO DEI PIÙ DEBOLI!

Da 10 anni il Gruppo del Commercio Equo-Solidale “EQUISTANDO CAMBILMONDO” hapreso le redini dai suoi predecessori del GruppoArcoiris e opera nella comunità parrocchiale diDruento, attraverso la vendita dei prodotti al difuori delle Chiese con i consueti banchetti.

Con l’acquisto dei prodotti si aiutano concre-tamente i produttori del sud del mondo, con iquali il Commercio Equo-Solidale intrattiene i rap-porti, e garantisce loro una paga equa e un degnotenore di vita.

Il nostro gruppo in questi anni ha sostenuto:– il progetto di Cooperazione Decentrata in

Bolivia promosso da Casa Wiwa di Collegno,che consiste nell’acquisto di materiali e serviziper dare opportunità lavorative e inoltre abbia-mo sostenuto la nascita di coltivazioni di fruttaper aiutarli nell’alimentazione.

– il progetto “Centri nutrizionali di Niassa” inMozambico in collaborazione conl’Associazione “SOLE SOtto L’Equatore Onlus”di Collegno, che consiste nell’aiuto di mamme e

bambini malnutriti donando loro pasti per ilsostentamento quotidiano.

Grazie alle numerose persone che hanno col-laborato e Grazie a Voi che acquistate i prodotti.

Le prossime date in cui ci potete trovarci sono:

25 gennaio 2015 - 22 febbraio 201529 marzo 2015

Un saluto festoso a tutti. Simona Gigi VivianaFrancesco Simona Fabrizio

Gruppo Equo e Solidale:

Buon compleanno!!!

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DRUENTO Strada Pagliare 4/1Tel. 011.984 5005

Animali, piante e tanto altro ....Animali, piante e tanto altro ....Animali, piante e tanto altro ....

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OT

1^FESTA RUMENA

A DRUENTO

È stata un successo la festa rumena tenuta l’8novembre presso il ristorante “Il Vascello”, orga-nizzata in onore dell’integrazione e mediazionetra le due comunità. Fino ad oggi queste occa-sioni le abbiamo avute solo ai matrimoni ed aibattesimi, ma ecco che gente con il cuore gran-de, italiani che hanno avuto l’occasione diconoscere da vicino la cultura romena e l’hannoapprezzata, hanno organizzato questo eventoper tutti quelli che amano il proprio Paese, leproprie tradizioni e colgono ogni occasione perstare insieme. Speriamo che questa festa sia laprima di una lunga serie e che possa dimostrareche i romeni immigrati non hanno dimenticatochi sono e che le loro tradizioni non si sonoperse andando all’estero. Ringraziamo gli orga-nizzatori, i distinti ospiti tra cui il Sindaco, laGiunta comunale, il Parroco e il Console gene-rale, Dinu Tiberiu, che ci hanno onorato con laloro presenza e ringraziamo tutti gli amici pre-senti alla festa. Auguro a tutti buone feste e buonNatale “Craciun Fericit”

Pietro T.

PROSSIMAMENTE…• Domenica 25 gennaio:

– Giornata del tesseramento “all’isola che c’è”– Festa di San Sebastiano e Sant’antonio: Benedizione animali e trattori

• Domenica 1 febbraio: 37^Giornata per la Vita: nella S. Messa delle ore 11,15 BeneDiZionedelle MaMMe in atteSa di un bimbo. Dare il nominativo in ufficio parrocchiale• Mercoledì 11 febbraio: Festa della B.V. di Lourdes - XXiii Giornata MonDiaLe del MaLato

ore 15: CeLeBraZione per anZiani e aMMaLati nella chiesa Ss. trinità. Verrà conferito ilSacramento dell’unzione degli infermi a chi ne fa richiesta. Il parroco è disponibile a raggiungerea casa coloro che non possono essere presenti.ore 20,45: FiaCCoLata Mariana in onore della Madonna di Lourdes, nelle vie intorno allachiesa della Ss. Trinità

• Mercoledì 18 febbraio: Le Ceneri. Imposizioni delle Ceneri alle ore 8,30 – 17 – 20,45• Domenica 1° marzo: ritiro di Quaresima per tutta la Comunità• Mercoledì 4 marzo: ore 20,45 inizia il Corso pre-matrimoniale per fidanzati

Gli altri appuntamenti comunitari li potete trovare sul calendario parrocchiale.

GITE – VIAGGI – PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI

In Programmazione per il 2015

* Gita a Pavia–Certosa–Vigevano: sabato 3 gennaio. Quota € 36 (pullman, pranzo, visita).* Giornata di Spiritualità quaresimale: mercoledì 25 marzo: al Sacro Monte di Varese.* Pellegrinaggio parrocchiale ASSISI – NORCIA - CASCIA dal 6 al 9 aprile . Quota € 330. * Gita di primavera: al Santuario di N.S. di Montallegro (Rapallo - GE).* La Passione di Sordevolo (Biella): sera da definire nel mese di giugno.* Pellegrinaggio parrocchiale: 6 giorni aereo/pullman FATIMA – SANTIAGO de Compostela con visita

a Lisbona e Capo Finisterre dal 24 al 29 agosto.

Informazioni e Iscrizioni in ufficio parrocchiale.

Viaggiare è…“…come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato”.

Settembre 2014. Al Santuario della Madonna del Sasso di Locarno

ia Roma, 3 - 10040 DruentoV1 9846514el. 01TTel. 01

ia Roma, 3 - 10040 Druento1 9846514

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Realizzata la nuova area esterna per il gioco libero e gratuito deibambini e ragazzi che frequentano l’Isola... Nuovo campo da basket3 contro 3 e nuovo campo polifunzionale in erba sintetica che potràessere utilizzato per il calcetto o per la pallavolo.

“VaCanZe inSieMe... conti-nua tutto l’anno!!!” TUTTI isabati pomeriggio ci sono i“SABATI INSIEME all’oratorio”con gli animatori di vacanze insieme, per vivere tutto l’anno in amicizia i giochi, le avventure e il diver-timento delle nostre estati all’Isola... Per i BAMBINI delle ELEMENTARI dalle 15.00 alle 17.00. Per iRAGAZZI delle MEDIE dalle 15.00 alle 18.00. Le attività sono gratuite e non occorre iscriversi... servesolo tanta allegria e voglia di stare insieme, ti aspettiamo!!!

Domenica 19 ottobre all’Isolala oramai tradizionale messadi iniZio DeL CateChiSMoe delle attività pastorali conce-lebrata da don Dante e da donMichele RoselliTantissima gente, bambini delcatechismo, ragazzi e giovanidei gruppi, gli animatori e icatechisti, gli scout, le preghie-re, i canti, la benedizione deglizainetti, il lancio dei pallonci-ni... un bel momento di festaper la nostra comunità strettaintorno al suo Signore!

attiVitÀ SPortiVeCon la cena di venerdì 7novembre sono cominciateufficialmente le attività sporti-ve dell’isola… più di 200 atletisaranno impegnati nei corsi enei campionati con le rispettive squadre. Durante la cena abbiamo presentato gli allenatori per la sta-gione 2015 e abbiamo potuto confrontarci insieme alle famiglie sul significato dello sport all’Isola dis-cutendo i decaloghi dell’Atleta, dell’Allenatore e… del Genitore. Seguite i risultati delle nostre squa-dre sulla pagina facebook dell’Isola: https://www.facebook.com/isoladruento.Centro Diurno “FaCCiaMo Centro”È ripartito, anche quest’anno, il servizio a sostegno delle famiglie con ragazzi che frequentano lescuole medie di Druento.Sono circa 25 i ragazzi che fanno i compiti all’Isola tutti i giorni sotto la supervisione di educatori evolontari a loro disposizione. Circa 12 ragazzi usufruiscono anche del servizio mensa che ogni gior-no propone deliziosi menù!Si è formato un bel gruppo di ragazzi che condivide momenti di studio e svago, impara a stare insie-me ma anche ad essere autonomo e disciplinato nello studio. Come ogni proposta dell’Isola si cercadi offrire un aiuto concreto alle famiglie con una seria impronta educativa.

Spigolature

GENITORI SU FACEBOOK…

NON SIATE RIDICOLI!

QUELLO CHE I VOSTRI FIGLI NON DICONO

“…Facebook, uno strumento fra i tanti della comunicazione, nel quale prima che comunicarequalcosa, comunichiamo noi stessi. Tra i miei amici tanti appartengono alla generazione dei genitoriche hanno figli adolescenti o giovani. Bacheche che d’improvviso si riempiono di gente immortalatain costume nelle pose più improbabili e più rischiose, mettendo in evidenza quello che spesso, sareb-be buon gusto celare… niente di male, ma alcune volte certe foto imbarazzano me e i figli. Un dicias-settenne mi ha confidato di aver chiesto alla madre il favore di cancellarsi da face-book perché presoin giro dagli amici che stazionavano davanti alla bacheca della donna. Mi chiedo cosa accidentiabbiano da fare, o meglio, non fare, uomini e donne adulti che ti inviano richieste continue di giochi.Cosa ci fa un adulto davanti allo schermo di un computer a giocare con le palline e le galline? Ma nonabbiamo sempre tanto da correre? Ma non hanno figli con i quali chiacchierare, o un lavoro al qualededicarsi, o un coniuge da coccolare, o amici con i quali fare quattro chiacchiere? Propongo dunqueun incontro al contrario: i figli che mi chiedano come possono disciplinare i genitori ad un uso intel-ligente e responsabile di face-book. Ergo: come aiutare a recuperare quel principio di realtà che è lacomprensione della propria età e del proprio stato. E di averne rispetto. (da “Noi, genitori e figli”)

Giovani in giocoLa nostra parrocchia ha sempre potuto vantare

una componente giovanile attiva, vivace e presen-te. Mai come in questi anni i numeri sono invidia-bili. I gruppi oratoriali che hanno ripreso il cam-mino all’inizio di quest’anno sono:– ragazzi del primo e secondo anno di università

(’94 e ’95);– ragazzi di quarta e quinta superiore (’96 e ’97);– ragazzi di seconda e terza superiore (’98 e ’99);– ragazzi di terza media e prima superiore (2000 e

2001).Guidati dai loro animatori, i gruppi affronte-

ranno un percorso arricchente sia per loro sia perl’intera comunità, anche in occasione della visita aTorino del Santo Padre a giugno 2015 perl’Ostensione della Sindone.

I giovani di Druento si mettono in gioco: il 25ottobre si è tenuta presso i locali dell’Isola che C’èil “Fluo Party”, una festa per i nati negli anni ’90 enel 2000 organizzata dalle forze congiunte deigiovani dell’Isola, della Consulta giovanile diDruento e del gruppo Scout e a cui hanno parteci-pato un centinaio di ragazzi.

La speranza è di continuare un cammino dicollaborazione tra le varie componenti giovaniliche abitano la nostra cittadina, per coinvolgere unnumero sempre maggiore di ragazzi anche esoprattutto fuori dall’ambito parrocchiale.

La partecipazione attiva alla società da partedei giovani inizia nella quotidianità del luogo incui si vive. Lo ha detto anche il nostro arcivesco-vo, mons. Cesare Nosiglia, durante la Santa Messatenuta nella nostra parrocchia in occasione dellasua visita pastorale: “E voi, giovani, voi dovetestare davanti, siete voi a doverci guidare, conosce-te voi la strada!”

Accogliamo quindi l’invito di Cesare: giovani,diventiamo protagonisti delle nostre vite!

Simone M.

Dal 1 settembre al 30 novembre 2014Con il Battesimo sono entrati nella nostra

comunità:

19 Bertino Samuele – 20 Lo Manto Andrea – 21Spoto Alessia – 22 Tedde Michela – 23 CennaMatteo – 24 Bronzino Sara Anna – 25 CriseoDiletta – 26 Marcello Melissa – 27 CasertaMichela – 28 Pazè Francesco

Con il Sacramento del matrimonio hannoformato una nuova famiglia Cristiana:08 Bellin Marco e Varvaro Daniela – 09 MulèFlavio e Paternostro Claudia – 10 ConsoliAlessandro e De Leo Cristina – 11 Rolle Marcoe Tomaino Stefania

Riposano nella pace del Signore:54 Orlando Mario (52) – 55 Tufanio Francesco(82) – 56 Cirobisi Francesco (85) – 57Moriondo Maria Teresa (92) – 58 FlorisAntonino (87) – 59 Cotella Anna ved. Bertello(89) – 60 Godasso Lina ved. Manfrino (75) – 61Bori Carlo (77) – 62 Fiori Luciano (95) – 63Dosio Catterina ved. Brero (98) – 64 CasarottoOriana in Venturato (65) – 65 Ruggieri Antonio(86) – 66 Panarelli Giuseppe (91) – 67 CottiMario (84) – 68 Benedetto Felice (82) – 69Sacchi Remo (69) – 70 Olivieri Silvana inMorello (64) – 71 Benenti Lorenzo (85) – 72Casale Paolo (61) – 73 Leone Cristina ved. DiGiovanni (90)

Redazione: Chiara Cozzolongo, Lorena Donadonibus, Bianca Fucci, don Dante Ginestrone, Antonio Petrucci, Rosario Sardisco, Carlo Solej, Bruno Spampinato, Silvia VarettoProgetto grafico e impaginazione: Daniela Alberti – Stampa: Tipografia commerciale s.r.l. – Venaria Reale – tel. 011 455 38 888

>> anagrafe parrocchiale

“arCoBaLeno”Supplemento a “Il giornale della comunità”

Reg. Trib. To n. 279 del’8.3.1978 Dir. resp. Marco Bonatti

via al Castello 6 – 10040 DRUENTO tel. 011 984 67 20

e-mail: [email protected] Parrocchia: www.parrocchiadruento.it

Copia distributia gratuitamente. Sono gradite collaborazioni ed offerte.

inForMaZioni PaStoraLiorario Ss. MeSSeFerialeSs. trinità: lunedì e giovedì ore 18,30

martedì, mercoledì e venerdì ore 8,30sabato e vigilie: ore 18,00

FestivoSs. trinità: ore 8,30 e 18,00

S. Domenico: ore 10,00 S. Michele: ore 11,15

La Ss. Trinità rimane aperta dalle ore 7,45 alle18,30ConFeSSioniIl parroco si rende disponibile per questo ministero:• tutti i mercoledì: alla Ss. trinità

dalle ore 9,00 alle 10,30• nei giorni festivi durante la Messa quando non

celebra• nei giorni feriali su richiesta dopo la Messa • in qualunque momento su richiestauFFiCio ParroCChiaLeper Ss.Messe, certificati, pratiche, colloqui...

dal lunedì al venerdì: ore 9,15 - 12 e ore 15 - 17

al sabato ore 9,15 - 12il Parroco è presente in Ufficio:

mercoledì - giovedì - venerdì ore 19 - 19,30sabato ore 11 – 12 (celebrazioni permettendo)

Per Battesimi, Matrimoni, Sacramenti, nullaosta… contattare o presentarsi dal Parroco inquesti giorni e orari.nei giorni festivi e altri orari l’ufficio è ChiuSo.Si prega di rispettare l’orario!n.B. Chi desidera avere un colloquio con il parrocopuò farlo sempre, previo appuntamento, sapendo difare cosa gradita.

iL SaCraMento del BatteSiMo:- la seconda domenica di ogni mese, secondo il

calendario prefissato, alle ore 10 alla Ss. Trinità.- l’ultima domenica del mese, un battesimo durante la

Messa delle ore 10,00 (Filatoio) - 11,15 (S. Michele) -18,00 (Ss. Trinità)

i genitori che desiderano far battezzare il figlio/asi presentino in ufficio Parrocchiale alla sera dal par-roco: mercoledì, giovedì, venerdì ore 19 - 19,30 osabato ore 11 – 12 e nel primo incontro-colloquiocon il Parroco scelgono la data della Celebrazione eil cammino di preparazione con la partecipazionealle due sere del corso.

La parrocchia vive del libero contributo deifedeli, si ringrazia tutte le famiglie e le persone chein occasione di Ss. Messe, Battesimi, Matrimoni eFunerali hanno lasciato un’offerta per le spese e ilmantenimento della parrocchia.

Per vivere il Natale cristiano

CelebrazioniNessuna casa sia priva di un PRESEPE anche piccolo.È un segno che molto aiuta ad avere coscienza della Suapresenza tra noi

NOVENA di NATALEDa martedì 16 a martedì 23 dicembre:ore 16,45: Celebrazione per i ragazzi del catechismo

alla Ss. Trinitàore 18,00: nella S. Messa a Ss. Trinità, con il Canto

delle Profezie, per giovani e adulti

domenica 21 dicembreore 10 e 11,15: Benedizione delle statuine di GesùBambino da riporre nei presepi di casa. I ragazzi sonoinvitati a portarle a Messaore 16 al Filatoio, “Prepariamoci al Natale”, riflessionenatalizia con la “Luce di Betlemme” animata dai gruppifamiglia e scambio degli auguri per tutta la comunità.

CONFESSIONIvenerdì 19 ore 20,45 a Ss. Trinità: CelebrazionePenitenziale e Confessionisabato 20 ore 15,30 – 18 a Ss. Trinitàmercoledì 24 ore 9,30 – 12 e 15 – 18Nei giorni imminenti il Natale secondo l’orario affissonelle chiese.

NOTTE di NATALELa S. Messa è celebrata alle ore 24 a S. Michele

GIORNO di NATALEgiovedì 25 dicembre

L’orario delle Ss. Messe è quello festivo

Santo Stefano, venerdì 26 dicembreS. Messa ore 9 alla Ss. Trinità

Mercoledì 31 dicembreore 17: Adorazione e “Te Deum” in ringraziamento a

Dio per i benefici che ci ha concesso nel 2014.Segue la S. Messa alle ore 18 a Ss. Trinità

Giovedì 1°gennaio 2015Festa di Maria, Madre di Dio

48^ Giornata Mondiale della Pace: “Non più schiavi, ma fratelli”

Ss. Messe con orario festivoore 17,15 Ss. Trinità: Preghiera del S. Rosario per laPace nel mondo

martedì 6 gennaio 2015Epifania del Signore

Orario delle Ss. Messe festivo ore 17 Ss. Trinità: Adorazione Eucaristica, Vesprisolenni e bacio a Gesù Bambino

Domenica 11 gennaioBattesimo del Signore

Festa dei battezzati con benedizione dei bambiniNella S. Messa delle ore 11,15 sono invitati tutti i bam-bini battezzati nel 2014.

Il Parroco è disponibile per incontrare, portare laComunione Eucaristica e Confessione per Natale aglianziani e agli ammalati che lo desiderano. Avvisareanche per telefono: 011 984 67 20

un grazie particolare accompagnatodalla preghiera a tutti coloro che, in occa-sione delle feste, si ricordano della parroc-chia e offrono il loro contributo per le speseordinarie e per la carità. Puoi servirti dell’ap-posita BuSta nataLiZia che è allegata inquesto giornale e puoi deporla nella cassettain fondo alla chiesa. Quest’anno abbiamodiverse debiti da saldare a conclusione deilavori effettuati nelle varie chiese. Grazie perogni dono! nessuno è incaricato dalla par-rocchia a ritirare offerte nelle case. Le offer-te per qualunque iniziativa si raccolgonoSOLO in chiesa o in ufficio parrocchiale.

Il CaLenDario ParroCChiaLe 2015.Anche quest’anno possiamo portare nellenostre case il calendario che ci ricorda ilnostro appartenere a questa comunità par-rocchiale, avere qualche foto della vita tra-scorsa nelle iniziative proposte e soprattuttogli appuntamenti pastorali dell’anno. Unmodo semplice per ricordarsi e ricordare cheil tempo, dono di Dio, va anche speso per econ Lui. ritiralo in parrocchia.

“arCoBaLeno”: trova dieci minuti perleggere questo giornalino della tua parroc-chia. Forse hai tante domande che attendo-no una risposta, tanti dubbi da chiarire. Diosi serve delle piccole cose, come questogiornalino, per poterti parlare, per aiutarti,per dare significato alla tua vita e sentirtiparte di una famiglia più grande: laParrocchia. il giornalino ha un costo, manon ha un prezzo. Ogni contributo dato peresso verrà usato per sostenere le spese distampa. GraZie.

un grazie sincero a chi, con pazienza ecura, provvede alla distribuzione delGiornalino.