Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a ... · • Vado contro il pregiudizio che...
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Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Corso di formazione operatori dei settori sociale e sanitario
Arezzo 14 maggio 2011
Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a integrazione dell’approccio
psicologico
Guido Miccinesi, MD
UO Epidemiologia Clinica, ISPO-Firenze
indice
• Le domande di W Breitbart
• Ricerca sul fine vita e sulla esperienza di malattia
• GP II e la Spiritualità Cristiana
• Ricerca e spiritualità in Medicina
• Due modelli di intervento
• Nei confronti di chi ti senti responsabile?
• Quale è il tuo ‘lavoro non portato a termine’?
• Quali compiti hai sempre desiderato di svolgere, ma non hai ancora svolto?
Le domande di W Breitbart
Hillel (contemporaneo di Gesù)
• Se non lo faccio io, chi lo farà?
• Se non lo faccio ora, quando?
• E se lo faccio per me, chi sono?
Creating your life’s road map
• 1°GIORNO Parti da dove vuoi,magari dal primo
evento significativo: dove potrebbe cominciare la
storia della tua vita? Sull’angolo inferiore sx,
oppure al centro del foglio, rappresenta questo
evento. Di lì in poi lo stesso con tutti gli eventi e
persone importanti (mentori, maestri, persone
cui sono grato).Le tue pietre miliari.
• 2°GIORNO Ora comincia a creare il tuo
futuro:carriera, istruzione, relazioni, creatività,
gioco,spiritualità, salute. Permettiti di sognare!
A Webster (2010)
1.Religione e decisioni mediche
4241
29
32
29
27
010
20
30
40
perc
entu
ale
importanti molto importanti poco o per nulla importanti
per le decisioni mediche di fine vita
importanza delle convinzioni religiose o filosofiche
Itaeld_2007 Eureld_2001
2.Religione ed esperienza di
malattia
33
37
4142
26
21
010
20
30
40
perc
entu
ale
importante molto importante poco o per nulla importante
importanza della religione nella vita quotidiana
Cure di supporto 2009 Cure di supporto 2011
80
84
85
12 11
020
40
60
80
perc
entu
ale
mai o qualche volta sempre spesso
supporto della comunità religiosa nella malattia
Cure di supporto 2009 Cure di supporto 2011
3. Comunità religiosa ed esperienza di malattia
Una questione di coraggio di
vivere• L’aspirazione e il bisogno religiosi non
possono essere totalmente estinti. La coscienza di ogni uomo, quando ha il coraggio di affrontare gli interrogativi piùgravi dell’esistenza umana. In particolare l’interrogativo sul senso del vivere, del soffrire e del morire, non può non fare propria la parola di verità gridata da Sant’Agostino :” Tu ci hai fatti per te o Signore,e il nostro cuore èinquieto fino a quando non riposa in te”
Christifideles Laici, 4 (1988)
Una questione di libertà
religiosa• Così anche il mondo attuale testimonia, in
forme sempre più ampie e vive, l’apertura ad
una visione spirituale e trascendente della
vita, il risveglio della ricerca religiosa, il
ritorno al senso del sacro e alla preghiera, la richiesta di essere liberi nell’invocare il nome del Signore
Christifideles Laici, 4 (1988)
Una questione di memoria
• La cosiddetta qualità di vita è interpretata in
modo prevalente o esclusivo come efficienza
economica, consumismo disordinato,
bellezza e globalità della vita fisica,
dimenticando le dimensioni più profonde -
relazionali, spirituali,religiose- dell’esistenza
Evangelium Vitae, 23 (1995)
Una questione di senso
• La realtà, in cui è Dio, che lo creda o meno,
torna fuori nei momenti tragici della
vita…ecco la questione del senso,
corrisponde cioè a un riapparire della trascendenza
S Belardinelli (2010)
Vita spirituale e vita teologale
• Spiritualità cristiana: uomo spirituale (nuovo)
che vive una vita spirituale, ed eventualmente
mistica
• La vita spirituale è vita teologale
• La vita teologale porta all’incontro del
soggettivo, cioè di ognuno di noi, con
l’oggettivo che è Cristo
G Moioli
L’esperienza spirituale
Ed. Glossa 2009
La Fede di Frodo
• “Prenderò io l’anello, solo non conosco la
strada”.
• Frodo sceglie di prendere l’anello perché
pensa che questo sia il suo ‘compito’. La
Fede è anzitutto questo: vedere in ogni
circostanza della vita un compito, cioè
qualcosa che ci è richiesto, anche se non
viene da noi. Ritenere che tutto ciò che
accade abbia un significato
F Agnoli , 31/12 2010 (da ‘il Foglio’)
Solitudine laica
• [la solitudine] è forse la condizione estrema
dell’uomo.
• Bisogna essere umili e, in qualche modo,
concreti. Semplicemente, bisogna saper
avvertire che al di sotto di questa condizione
non c’è altro, né da sperare né da temere. Si
è nudi e un po’ piatti, come una suola di scarpe consunta.
A Bandinelli , 31/12 2010 (da ‘il Foglio’)
Vita spirituale e vita interiore
• La vita spirituale è quindi personale• Assomiglia pertanto alla vita interiore e
relazionale oggetto della psicologia
• Ma
– non è riducibile a consapevolezza
– è frutto di una continua iniziativa di Dio
– ognuno è libero di ascoltare o meno questa parola e, ascoltandola, metterla in pratica
CA Bernard,sj Teologia Spirituale
Ed San Paolo 2002
Educazione sentimentale
• C’è un discorso dell’amore che fa parte della fede e della dignità dell’uomo giusto; e c’è una illusione dell’amore molto spirituale, persino metafisica, che è figura perfettamente narcisistica
• Vado contro il pregiudizio che l’esperienza del sentire, con tutto il suo corredo emozionale, fondamentalmente parli di me: cosa sento e quindi cosa sono veramente.
P Sequeri
‘Cristianesimo e Occidente.Quale futuro immaginare?’
FTIS 22-23 febbraio 2011 (da ‘il Foglio’)
Legami sociali
• Credo comunque che ciò che oggi impedisce l’espressione della coscienza credente nello spazio sociale non sia il dogma della laicità, che pure opera per la sua parte, ma il difetto di competenza a proposito delle cose elementari della vita.
• L’elaborazione ecclesiastica su nascere, morire, uomo, donna, è molto povera e perciò fatica a produrre un correttivo del modulo mercantile dei rapporti sociali
G Angelini
‘Cristianesimo e Occidente.Quale futuro immaginare?’
FTIS 22-23 febbraio 2011 (da ‘il Foglio’)
Religione e spiritualità
• E’ stato suggerito che ci si riferisca alla religione in termini ampi, come espressione della questione ultima dell’uomo, piuttosto che identificarla con il giudaismo o il cristianesimo istituzionale, o con l’andare in Chiesa. Ne capisco l’utilità. E’ il tentativo di allargare le proprie vedute su cosa sia la religione.
F O’Connor
Il volto incompiuto, pag 61
BUR 2011
Religione e vaporizzazione
• Ma c’è sempre il pericolo che nel tentare di allargare le vedute…le facciamo invece evaporare, e credo che nulla al mondo si presti meglio della questione religiosa a una vaporizzazione tanto rapida
F O’Connor
Il volto incompiuto, pag 61
BUR 2011
Che c’entra la ricerca?
• Riduzionismo ontologico e riduttivismo metodologico (L. Lombardi Vallauri), cioè
‘riduzione contro riduzione’
• Il contributo della ricerca su religione e spiritualità in Medicina
Comprendere la ricerca quantitativa
1. L’approccio di popolazione e la raccolta di dati sensibili a livello individuale: non solo un problema di privacy
2. La popolazione si vede solo con un approccio di popolazione
3. Dall’approccio di popolazione al rischio individuale
Le ragioni di un ritardo
� Mancanza di religiosità tra i professionisti della salute
� Religioni in competizione
� Mancanza di conoscenze
K Pargament, Firenze 4 Maggio 2011
I professionisti della salute sono
WEIRD
• W - western (=occidentali)
• E - educated (=istruiti)
• I - industrialized (=di societàindustrializzate)
• R - rich (=ricchi)
• D - democratic (=democratici)
‘religioni’ in competizione?
• Empirismo
• Individualismo
• Scetticismo
• Autonomia
• Pragmatismo
• Salute fisica e mentale
• Fede
• Amore
• Umiltà
• Affidamento
• Trasformazione
• Astinenza/pazienza
mancanza di formazione/training
• Solo il 15% dei percorsi di specializzazione in psicologia clinica negli USA e in Canada offrono un corso su religione e spiritualità
• In Italia?
La ricerca internazionale
• Importanza della spiritualità per i pazienti
• Correlazioni positive e negative tra spiritualità e salute
• Possibilità/rischi di integrare la spiritualitànella psicoterapia
La frequentazione in chiesa come un
predittore di mortalità(Hummer et al., 2000)
• Una maggiore frequentazione della
chiesa è associata a un incremento di 7
anni nell’aspettativa di vita
• Tra gli afro-americani la maggiore
frequentazione della chiesa è associata a
un incremento di 14 anni nell’aspettativa
di vita
Meditazione spirituale in pazienti con
cefalea vascolare(Wachholtz & Pargament, 2005)
• 83 studenti universitari con mal di testa vascolare secondo I criteri della Società Internazionale per lo studio delle Cefalee(1988)
• Assegnazione random a 4 gruppi– Meditazione spirituale (per es. “Dio è pace" “Dio è gioia” )– Meditazione secolare focalizzata sulla propria interiorità (“sono
contento” “sono gioioso”)– Meditazione secolare focalizzata sulla natura esterna (“l’erba è
verde” “la sabbia è morbida”)– Rilassamento Muscolare Progressivo
• Tecnica praticata per 20 minuti al giorno per quattro settimane
• Valutato il cambiamento nella frequenza del mal di testa, nella tolleranza al dolore, nell’umore, nella sensazione di controllo sul mal di testa
Episodi di mal di testa (diari)
Time Period
Day 26-30
Day 21-25
Day 16-20
Day 11-15
Day 6-10
Day 1-5
He
ad
ach
es
2.2
2.0
1.8
1.6
1.4
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.8
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GROUP
Spiritual Meditation
Internal Secular
External Meditation
Relaxation
Tolleranza al dolore
TIME
21
Pain
Tole
rance (
seconds)
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50
40
30
GROUP
Spiritual Meditation
Internal Secular
External Meditation
Relaxation
Valutare la conflittualità religiosa:
Alcuni items dal brief-RCOPE(K Pargament, 1997)
• Mi chiedo se Dio mi abbia abbandonato
• Mi sento arrabbiato con Dio
• Mi sento abbandonato dalle persone della mia chiesa
• Sono in disaccordo con la mia famiglia e i miei amici circa le questioni spirituali
• Mi sento confuso circa la mia fede
• Mi comporto in modo difforme dalle mie convinzioni religiose
Conseguenze della conflittualità religiosa(Pargament, Koenig, Tarakeshwar, & Hahn, 2004)
• anziani con malattia fisica nel’arco di tempo di
due anni
• la conflittualità col divino è predittiva di:
– Depressione dell’umore
– Peggioramento dello stato fisico
– Peggioramento della qualità di vita
– Aumento del 22-33% del rischio di mortalità
� Superamento degli stereotipi psicologici sulla
spiritualità
� Definizione di un modello teorico psicologico
per la ‘spiritualità’
� Definizione di modalità di assessment per le
risorse e le conflittualità spirituali
� Definizione di modalità di integrazione della
spiritualità nella psicoterapia
Il modello della integrazione della
spiritualità nella psicoterapia (K Pargament, Bowling Green State
University)
Il modello della integrazione della
spiritualità nella psicoterapia (K Pargament, Bowling Green State
University)
Stereotipi sulla spiritualità che ne hanno
impedito l’integrazione con la psicoterapia
� La spiritualità è una difesa psicologica contro
l’ansia
� La spiritualità è una modalità passiva o evitante
per far fronte allo stress (coping)
� La spiritualità è una forma di negazione
Albert Ellis sulla Religione
“Ovviamente lo psicoterapeuta sano ed efficace non dovrà assecondare l’orientamento religioso del paziente néprovare ad aiutare questi pazienti a vivere con successo la loro religione, poichéquesto equivarrebbe a convivere con successo con la loro malattia emotiva” (p. 15; The Case against Religion).
Qualità del sacro
• Transcendenza : [C’è] una ‘alterità’
[nell’esperienza religiosa. E’] ‘il totalmente altro…che sta oltre la sfera dell’ordinario, del comprensibile
e del familiare” (R Otto)
• Illimitatezza: “Vedere il mondo in un granello di
sabbia; e il Paradiso in un fiore selvatico; Trattenere l’Infinito sul palmo della tua mano; e l’Eternità in un’ora” (William Blake)
• “Ultimità”: la domanda di senso che ci poniamo di
fronte alla nascita e alla morte di un uomo
Declino
Crescita
Socio-Cultural Context
Discovery ConservationConservational
Spiritual
Coping
Spiritual
Struggle
Spiritual
Disengagement
Threat,
Violation,andLoss
Transformational
Spiritual
Coping
Integrazione
Disintegrazione
Evoluzione personale della ricerca del
sacro
I bambini come esseri spirituali
• La capacità di avere un pensiero ed esperienze spirituali
• La capacità di pensare a Dio come essere unico piuttosto che umano
• La capacità di concepire uno spirito immateriale e un aldilà
• La capacità di provare emozioni spirituali
Il modello della integrazione dei
diversi piani di sofferenza (C Ripamonti,
INT Milano)
Il modello della integrazione dei
diversi piani di sofferenza (C Ripamonti,
INT Milano)
OncologiaAUSL & P.U. Modena
PsicologiaINT Milano
CERION Firenze
EpidemiologiaISPO Firenze
Cura PastoraleINT Milano
sofferenza
Cure di SupportoINT Milano
Livello fisico
Livello spirituale
Livello psicologico
Livello di popolazione
Dall’inizio!
Come si mobilizzano le risorse spirituali
dei malati?
Come si mobilizzano le risorse spirituali
dei malati?
•Tenendole in considerazione fin dall’esordio della
malattia e della cura
•Curando il contesto di senso in cui costruire la
relazione di cura:
• la dignità della persona, i motivi della sua
speranza, la sua ricerca di senso
•Comunicando sistematicamente la propria
disponibilità all’incontro su questi temi
In un contesto ‘aperto’ anche i questionari
possono supportare l’incontro:
•Patient Dignity Inventory (H Chochinov 2008) - 25
items•Hope Index (B Herth 1990) - 12 items
•Purpose in Life (J Crumbaugh 1964) - 20 items
Il gruppo di C Ripamonti sta curando la
validazione della versione Italiana di questi
strumenti
Esistono strumenti di assessment
utili?
Esistono strumenti di assessment
utili?
Patient Dignity Inventory Dignità personale in oncologia
Indichi in che misura ciascun punto qui sotto elencato ha costituito per Lei un
problema in questi ultimi giorni. N
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un
pro
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ma
ch
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pri
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1. Non essere in grado di compiere gesti legati alla quotidianità (per es, lavarmi,
vestirmi).
1 2 3 4 5
2. Non essere in grado di provvedere in modo indipendente ai miei bisogni f isiologic i (per es., avere bisogno di assistenza nella cura dell’igiene personale).
1 2 3 4 5
3. Affrontare sintomi fisicamente debili tanti (per es., il dolore, la difficoltà a respirare,
la nausea).
1 2 3 4 5
4. La sensazione che gli altri mi vedano in modo molto diverso rispetto al passato. 1 2 3 4 5
5. Sentirmi depresso. 1 2 3 4 5
6. Sentirmi ans ioso. 1 2 3 4 5
7. La sensazione di incertezza rispetto alla malattia e ai trattamenti. 1 2 3 4 5
8. La preoccupazione per il mio futuro. 1 2 3 4 5
9. Non riuscire a pensare in modo lucido. 1 2 3 4 5
10. Non essere in grado di continuare a svolgere le mie attività quotidiane. 1 2 3 4 5
11. La sensazione di non essere più la stessa persona. 1 2 3 4 5
12. La sensazione di non essere stimato o degno di stima. 1 2 3 4 5
13. Non essere più capace di adempiere a doveri importanti (per es. come marito, moglie, genitore)
1 2 3 4 5
14. La sensazione che la mia vita non abbia più un s ignificato o uno scopo. 1 2 3 4 5
15. La sensazione di non riuscire più a dare un contributo significativo e/o
duraturo nella mia vita. 1 2 3 4 5
16. La sensazione di avere ancora importanti “questioni da risolvere” (per es., cose
non dette, non fatte o che appaiono incomplete).
1 2 3 4 5
17. La preoccupazione che la mia vita spirituale non abbia più significato. 1 2 3 4 5
18. La sensazione di essere di peso agli altri. 1 2 3 4 5
19. La sensazione di non avere più i l controllo sulla mia vita. 1 2 3 4 5
20. La sensazione che la mia malattia e la necessità di assistenza abbia ridotto la mia
intimità.
1 2 3 4 5
21. Non sentire il sostegno di amici e parenti. 1 2 3 4 5
22. Non sentire il supporto del personale sanitario 1 2 3 4 5
23. La sensazione di non essere più in grado di sostenere mentalmente “la sfida con
la mia malattia”.
1 2 3 4 5
24. Non essere più in grado di accettare la mia situazione. 1 2 3 4 5
25. Non essere trattato dagli altri con rispetto o comprensione. 1 2 3 4 5
Anche la religione può essere oggetto di
rilevazione: lo SBI-15R
Anche la religione può essere oggetto di
rilevazione: lo SBI-15R
257 malati oncologici prevalentemente in
trattamento attivo, solo il 12% con metastasi
Confermate le buone proprietà psicometriche
dello strumento anche nella versione Italiana
Accettabilità dello strumento anche per i non
credenti e i credenti non praticanti
Tumori 2010, 96: 1016-1021
SBISBI--15R15R• 1 - Nella mia vita quotidiana la
religione è importante.
• 2 - La preghiera, o la meditazione, mi hanno aiutato nei momenti di grave malattia.
• 3 - Mi fa piacere partecipare alle funzioni ed alle attività tenute dal mio gruppo religioso.
• 4 - Sono sicuro che Dio, in qualche forma, esiste.
• 5 - Quando ho bisogno di consigli su come affrontare i problemi, so a chi potermi rivolgere nella mia comunità religiosa.
• 6- Credo che Dio non mi caricheràdi un peso che io non posso sostenere.
• 7 - Mi fa piacere incontrare o parlare con persone che condividono il mio credo religioso.
• 8 - Nei momenti di malattia il mio credo religioso si è rinforzato.
• 9 - Quando mi sento solo, conto sull’aiuto delle persone che condividono il mio credo religioso.
• 10 - Grazie al mio credo religioso provo un sentimento di speranza.
• 11- Attraverso le mie preghiere e la meditazione ho provato la pace interiore.
• 12 - La vita e la morte delle persone seguono un piano di Dio.
• 13 - Quando ho bisogno di aiuto cerco persone della mia comunitàreligiosa.
• 14 - Io credo che Dio mi protegga dalle avversità.
• 15 - Nei momenti brutti prego per avere aiuto.
Sofferenze invisibili, risorse nascosteSofferenze invisibili, risorse nascoste
Per quanto riguarda la morte sono impreparato e
spaventato
40%
Purpose In Life, 2010, 263 malati oncologici
Patient Dignity Inventory, 2011, 200 malati oncologici
La sensazione di non essere più la stessa persona
35%
La sensazione di essere di peso agli altri
33%Hope Index, 2011, 200 malati oncologici
Mi sento capace di dare e ricevere cura/amore 97%
Ho una fede che mi reca conforto 70%
• Fra i malati oncologici la percentuale di
persone con distress psicologico è almeno il
30%
• Per questo la integrazione dei servizi di
psicologia con le altre attività cliniche è
particolarmente avanzata in campo
oncologico
• Presso l’INT di Milano e il CERION di Firenze
si stanno sperimentando modalità
Accompagnare fin sulla soglia della
responsabilità (‘response ability’)(V Frankl, PG Monformoso)
Accompagnare fin sulla soglia della
responsabilità (‘response ability’)(V Frankl, PG Monformoso)
“Ora descriva, con poche frasi e non oltre una pagina, la sua situazione, mettendo a confronto ciò che avrebbe voluto raggiungere con cosa l’aveva ispirata verso quel raggiungimento, e il rispettivo atteggiamento”
Analisi esistenziale: il Logo Script
PG Monformoso
FELICITA’Psicologo nel lager
FALLIMENTO SUCCESSO
Giovane vienneseDISPERAZIONE
ortogonalità tra “coscienza di successo” e sensazione di “realizzazione interiore di un senso/significato/valore esistenziale”:
Griglia dell’Esistenza
La regola del triangolo
Valori di creativitàValori di esperienza
Ca
pa
cità
di s
offrire
Fe
licità
Uomo Biblico
CE.RI.ON Firenze
“Stare qui mi ha aiutato a individuare i bisogni. Io pensavo:
sarò sempre così non mi passerà mai la sofferenza. Invece il
tempo, prendere le distanze, darsi degli spazi e dei tempi per sé, mi ha aiutato”
Prima della malattia
Dopo della malattia
Specificità dell’assistenza spirituale cristiana: un progetto di intervento presso
INT, Milano(don Tullio Proserpio et al.; abstract Convegno M&P 2011)
• 30 pazienti oncologici in fase di trattamento attivo, che accedono alla Struttura di Cure di Supporto
• 6 incontri di gruppo, con 6 persone per ciascun gruppo, a cadenza settimanale
• Gli incontri avranno la durata di circa 1 ora e 30 minuti.
• Disponibilità a proseguire l’incontro a livello personale
• Misure di qualità di vita, stato soggettivo di salute e bisogni spirituali all’inizio, alla fine, due mesi dopo
Incontri con la Parola
• 1°Quale volto di Dio emerge dalla mia esperienza di malattia? (condivisione e discussione in gruppo)
• 2°Dio mi ha punito? (in ascolto della Sacra Scrittura: Giobbe; Qoelet; annuncio di Gesù; discussione in gruppo)
• 3°Dio ha compassione (concetto di Compassione nella Sacra Scrittura; testimonianza di Gesù)
• 4°Maria, colei che intercede (ruolo di Maria nell’esperienza di Gesù e nella Tradizione della Chiesa; il Santo Rosario; discussione in gruppo)
• 5°Camminare insieme: la Chiesa (ruolo e compito della Chiesa nel cammino di ogni persona; discussione ed esperienza concreta: momento di preghiera condiviso)
• 6°Guardando al futuro… oltre la morte (in ascolto della Sacra Scrittura; la figura di San Paolo; discussione in gruppo)
Di buon auspicio per altri progetti
• Le persone ammalate riferiscono che al termine degli incontri si sentono “come sollevate da terra”, “come se la malattia fosse durante l’incontro come dimenticata”.
esistenza
• Dalla vuota ricchezza del mondo delle possibilità alla povertà intensa dell’accettazione del proprio essere storico (P Prini) (pag 11)
La spiritualità è inconscia
• Per spiritualità inconscia intendiamo qualcosa la cui inconsapevolezza consiste nella soppressione dell’autocoscienza riflessiva, mentre resta scoperta l’autocomprensione implicita dell’esistenza umana (pag 77)
La spiritualità è necessariamente
irriflessa
• Con l’aggettivo inconscio non si deve intendere altro che irriflessivo…di più…anche che non può essere riflesso. La spiritualità dell’uomo infatti non èinconscia tout court ma è anche necessariamente inconscia (pag 80)
La spiritualità è orientata, non
riflessa
• Non è infatti compito dello spirito osservare e illuminare se stesso ; alla natura umana compete l’essere dipendente e orientata a qualcosa o qualcuno, a un’opera o a un essere umano, a un’idea o a una persona (pag 81)
Psicologismo e spirituale dell’uomo
• Lo psicologismo pecca doppiamente contro lo spirituale dell’uomo: contro lo spirituale soggettivo, la persona spirituale, e contro lo spirituale oggettivo, i valori oggettivi. In altre parole, si rende colpevole non solo di una spersonalizzazione ma anche di una derealizzazione, facendo cioè in modo che nello stesso tempo si produca una falsificazione dell’essere dell’uomo autentico e un disconoscimento dell’avere il mondoprimordiale dell’uomo…si giunge così al carattere interiore dello psichico (pag 100)
Psicologismo e autorealizzazione
• La realizzazione di potenzialità personali non è un fine a se stesso concepibile, e solo a chi ha mancato il vero senso della sua vita l’adempimento di se stesso può apparire non come un effetto ma come uno scopo…il ritornare a se stesso, la riflessione, è un modo non soltanto convenzionale ma anche non idoneo all’intenzione (pag 103)
Psicologismo e sapienza del cuore
• Ciò che dobbiamo fargli ritrovare [all’uomo che ha mancato il vero senso della vita] èla fiducia nella propria sapienza del cuore (pag 125)
Il significato e la gestalt
• Il significato rappresenta non qualcosa di astratto, ma di assolutamente concreto…ha a che fare con la percezione della forma o con l’esperienza aha…[rispetto alla percezione gestaltica: lìè] una figura che viene osservata sullo sfondo, qui la possibilità di dare una forma a una data situazione in un modo o nell’altro (pag 250-1)
Il significato e la situazione
concreta
• Oltre al concreto significato di una situazione con cui una altrettanto concreta persona è confrontata c’è ovviamente anche un significato ultimo…questo più ècomprensivo tanto meno è comprensibile dal momento che si tratta del significato del tutto, della vita come totalità. E non dipende forse un tale significato finale dal fatto che realizziamo il significato di ogni singola situazione? (pag 253)
Il significato è unico
• Senza entrare nella disputa sugli universali degli scolastici direi che il senso non pè qualcosa di universale, ma ogni volta un originale unico che gli conferisce la sua pretesa caratteristica, l’obbligatorietà dell’appello che ne viene, alla cui base stanno l’unicità della situazione ogni volta data e la singolaritàdella persona che si confronta con essa (pag 275)