Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a ... · • Vado contro il pregiudizio che...

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Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro Corso di formazione operatori dei settori sociale e sanitario Arezzo 14 maggio 2011 Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a integrazione dell’approccio psicologico Guido Miccinesi, MD UO Epidemiologia Clinica, ISPO-Firenze

Transcript of Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a ... · • Vado contro il pregiudizio che...

Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro

Corso di formazione operatori dei settori sociale e sanitario

Arezzo 14 maggio 2011

Tematiche esistenziali, spirituali e religiose a integrazione dell’approccio

psicologico

Guido Miccinesi, MD

UO Epidemiologia Clinica, ISPO-Firenze

indice

• Le domande di W Breitbart

• Ricerca sul fine vita e sulla esperienza di malattia

• GP II e la Spiritualità Cristiana

• Ricerca e spiritualità in Medicina

• Due modelli di intervento

• Nei confronti di chi ti senti responsabile?

• Quale è il tuo ‘lavoro non portato a termine’?

• Quali compiti hai sempre desiderato di svolgere, ma non hai ancora svolto?

Le domande di W Breitbart

Hillel (contemporaneo di Gesù)

• Se non lo faccio io, chi lo farà?

• Se non lo faccio ora, quando?

• E se lo faccio per me, chi sono?

Creating your life’s road map

• 1°GIORNO Parti da dove vuoi,magari dal primo

evento significativo: dove potrebbe cominciare la

storia della tua vita? Sull’angolo inferiore sx,

oppure al centro del foglio, rappresenta questo

evento. Di lì in poi lo stesso con tutti gli eventi e

persone importanti (mentori, maestri, persone

cui sono grato).Le tue pietre miliari.

• 2°GIORNO Ora comincia a creare il tuo

futuro:carriera, istruzione, relazioni, creatività,

gioco,spiritualità, salute. Permettiti di sognare!

A Webster (2010)

1.Religione e decisioni mediche

4241

29

32

29

27

010

20

30

40

perc

entu

ale

importanti molto importanti poco o per nulla importanti

per le decisioni mediche di fine vita

importanza delle convinzioni religiose o filosofiche

Itaeld_2007 Eureld_2001

2.Religione ed esperienza di

malattia

33

37

4142

26

21

010

20

30

40

perc

entu

ale

importante molto importante poco o per nulla importante

importanza della religione nella vita quotidiana

Cure di supporto 2009 Cure di supporto 2011

80

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12 11

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perc

entu

ale

mai o qualche volta sempre spesso

supporto della comunità religiosa nella malattia

Cure di supporto 2009 Cure di supporto 2011

3. Comunità religiosa ed esperienza di malattia

Una questione di coraggio di

vivere• L’aspirazione e il bisogno religiosi non

possono essere totalmente estinti. La coscienza di ogni uomo, quando ha il coraggio di affrontare gli interrogativi piùgravi dell’esistenza umana. In particolare l’interrogativo sul senso del vivere, del soffrire e del morire, non può non fare propria la parola di verità gridata da Sant’Agostino :” Tu ci hai fatti per te o Signore,e il nostro cuore èinquieto fino a quando non riposa in te”

Christifideles Laici, 4 (1988)

Una questione di libertà

religiosa• Così anche il mondo attuale testimonia, in

forme sempre più ampie e vive, l’apertura ad

una visione spirituale e trascendente della

vita, il risveglio della ricerca religiosa, il

ritorno al senso del sacro e alla preghiera, la richiesta di essere liberi nell’invocare il nome del Signore

Christifideles Laici, 4 (1988)

Una questione di memoria

• La cosiddetta qualità di vita è interpretata in

modo prevalente o esclusivo come efficienza

economica, consumismo disordinato,

bellezza e globalità della vita fisica,

dimenticando le dimensioni più profonde -

relazionali, spirituali,religiose- dell’esistenza

Evangelium Vitae, 23 (1995)

Una questione di senso

• La realtà, in cui è Dio, che lo creda o meno,

torna fuori nei momenti tragici della

vita…ecco la questione del senso,

corrisponde cioè a un riapparire della trascendenza

S Belardinelli (2010)

Vita spirituale e vita teologale

• Spiritualità cristiana: uomo spirituale (nuovo)

che vive una vita spirituale, ed eventualmente

mistica

• La vita spirituale è vita teologale

• La vita teologale porta all’incontro del

soggettivo, cioè di ognuno di noi, con

l’oggettivo che è Cristo

G Moioli

L’esperienza spirituale

Ed. Glossa 2009

La Fede di Frodo

• “Prenderò io l’anello, solo non conosco la

strada”.

• Frodo sceglie di prendere l’anello perché

pensa che questo sia il suo ‘compito’. La

Fede è anzitutto questo: vedere in ogni

circostanza della vita un compito, cioè

qualcosa che ci è richiesto, anche se non

viene da noi. Ritenere che tutto ciò che

accade abbia un significato

F Agnoli , 31/12 2010 (da ‘il Foglio’)

Solitudine laica

• [la solitudine] è forse la condizione estrema

dell’uomo.

• Bisogna essere umili e, in qualche modo,

concreti. Semplicemente, bisogna saper

avvertire che al di sotto di questa condizione

non c’è altro, né da sperare né da temere. Si

è nudi e un po’ piatti, come una suola di scarpe consunta.

A Bandinelli , 31/12 2010 (da ‘il Foglio’)

Vita spirituale e vita interiore

• La vita spirituale è quindi personale• Assomiglia pertanto alla vita interiore e

relazionale oggetto della psicologia

• Ma

– non è riducibile a consapevolezza

– è frutto di una continua iniziativa di Dio

– ognuno è libero di ascoltare o meno questa parola e, ascoltandola, metterla in pratica

CA Bernard,sj Teologia Spirituale

Ed San Paolo 2002

Educazione sentimentale

• C’è un discorso dell’amore che fa parte della fede e della dignità dell’uomo giusto; e c’è una illusione dell’amore molto spirituale, persino metafisica, che è figura perfettamente narcisistica

• Vado contro il pregiudizio che l’esperienza del sentire, con tutto il suo corredo emozionale, fondamentalmente parli di me: cosa sento e quindi cosa sono veramente.

P Sequeri

‘Cristianesimo e Occidente.Quale futuro immaginare?’

FTIS 22-23 febbraio 2011 (da ‘il Foglio’)

Legami sociali

• Credo comunque che ciò che oggi impedisce l’espressione della coscienza credente nello spazio sociale non sia il dogma della laicità, che pure opera per la sua parte, ma il difetto di competenza a proposito delle cose elementari della vita.

• L’elaborazione ecclesiastica su nascere, morire, uomo, donna, è molto povera e perciò fatica a produrre un correttivo del modulo mercantile dei rapporti sociali

G Angelini

‘Cristianesimo e Occidente.Quale futuro immaginare?’

FTIS 22-23 febbraio 2011 (da ‘il Foglio’)

Religione e spiritualità

• E’ stato suggerito che ci si riferisca alla religione in termini ampi, come espressione della questione ultima dell’uomo, piuttosto che identificarla con il giudaismo o il cristianesimo istituzionale, o con l’andare in Chiesa. Ne capisco l’utilità. E’ il tentativo di allargare le proprie vedute su cosa sia la religione.

F O’Connor

Il volto incompiuto, pag 61

BUR 2011

Religione e vaporizzazione

• Ma c’è sempre il pericolo che nel tentare di allargare le vedute…le facciamo invece evaporare, e credo che nulla al mondo si presti meglio della questione religiosa a una vaporizzazione tanto rapida

F O’Connor

Il volto incompiuto, pag 61

BUR 2011

Che c’entra la ricerca?

• Riduzionismo ontologico e riduttivismo metodologico (L. Lombardi Vallauri), cioè

‘riduzione contro riduzione’

• Il contributo della ricerca su religione e spiritualità in Medicina

Comprendere la ricerca quantitativa

1. L’approccio di popolazione e la raccolta di dati sensibili a livello individuale: non solo un problema di privacy

2. La popolazione si vede solo con un approccio di popolazione

3. Dall’approccio di popolazione al rischio individuale

Le ragioni di un ritardo

� Mancanza di religiosità tra i professionisti della salute

� Religioni in competizione

� Mancanza di conoscenze

K Pargament, Firenze 4 Maggio 2011

I professionisti della salute sono

WEIRD

• W - western (=occidentali)

• E - educated (=istruiti)

• I - industrialized (=di societàindustrializzate)

• R - rich (=ricchi)

• D - democratic (=democratici)

‘religioni’ in competizione?

• Empirismo

• Individualismo

• Scetticismo

• Autonomia

• Pragmatismo

• Salute fisica e mentale

• Fede

• Amore

• Umiltà

• Affidamento

• Trasformazione

• Astinenza/pazienza

mancanza di formazione/training

• Solo il 15% dei percorsi di specializzazione in psicologia clinica negli USA e in Canada offrono un corso su religione e spiritualità

• In Italia?

La ricerca internazionale

• Importanza della spiritualità per i pazienti

• Correlazioni positive e negative tra spiritualità e salute

• Possibilità/rischi di integrare la spiritualitànella psicoterapia

La frequentazione in chiesa come un

predittore di mortalità(Hummer et al., 2000)

• Una maggiore frequentazione della

chiesa è associata a un incremento di 7

anni nell’aspettativa di vita

• Tra gli afro-americani la maggiore

frequentazione della chiesa è associata a

un incremento di 14 anni nell’aspettativa

di vita

Meditazione spirituale in pazienti con

cefalea vascolare(Wachholtz & Pargament, 2005)

• 83 studenti universitari con mal di testa vascolare secondo I criteri della Società Internazionale per lo studio delle Cefalee(1988)

• Assegnazione random a 4 gruppi– Meditazione spirituale (per es. “Dio è pace" “Dio è gioia” )– Meditazione secolare focalizzata sulla propria interiorità (“sono

contento” “sono gioioso”)– Meditazione secolare focalizzata sulla natura esterna (“l’erba è

verde” “la sabbia è morbida”)– Rilassamento Muscolare Progressivo

• Tecnica praticata per 20 minuti al giorno per quattro settimane

• Valutato il cambiamento nella frequenza del mal di testa, nella tolleranza al dolore, nell’umore, nella sensazione di controllo sul mal di testa

Episodi di mal di testa (diari)

Time Period

Day 26-30

Day 21-25

Day 16-20

Day 11-15

Day 6-10

Day 1-5

He

ad

ach

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2.2

2.0

1.8

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1.4

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1.0

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GROUP

Spiritual Meditation

Internal Secular

External Meditation

Relaxation

Tolleranza al dolore

TIME

21

Pain

Tole

rance (

seconds)

120

110

100

90

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30

GROUP

Spiritual Meditation

Internal Secular

External Meditation

Relaxation

Valutare la conflittualità religiosa:

Alcuni items dal brief-RCOPE(K Pargament, 1997)

• Mi chiedo se Dio mi abbia abbandonato

• Mi sento arrabbiato con Dio

• Mi sento abbandonato dalle persone della mia chiesa

• Sono in disaccordo con la mia famiglia e i miei amici circa le questioni spirituali

• Mi sento confuso circa la mia fede

• Mi comporto in modo difforme dalle mie convinzioni religiose

Conseguenze della conflittualità religiosa(Pargament, Koenig, Tarakeshwar, & Hahn, 2004)

• anziani con malattia fisica nel’arco di tempo di

due anni

• la conflittualità col divino è predittiva di:

– Depressione dell’umore

– Peggioramento dello stato fisico

– Peggioramento della qualità di vita

– Aumento del 22-33% del rischio di mortalità

� Superamento degli stereotipi psicologici sulla

spiritualità

� Definizione di un modello teorico psicologico

per la ‘spiritualità’

� Definizione di modalità di assessment per le

risorse e le conflittualità spirituali

� Definizione di modalità di integrazione della

spiritualità nella psicoterapia

Il modello della integrazione della

spiritualità nella psicoterapia (K Pargament, Bowling Green State

University)

Il modello della integrazione della

spiritualità nella psicoterapia (K Pargament, Bowling Green State

University)

Stereotipi sulla spiritualità che ne hanno

impedito l’integrazione con la psicoterapia

� La spiritualità è una difesa psicologica contro

l’ansia

� La spiritualità è una modalità passiva o evitante

per far fronte allo stress (coping)

� La spiritualità è una forma di negazione

Albert Ellis sulla Religione

“Ovviamente lo psicoterapeuta sano ed efficace non dovrà assecondare l’orientamento religioso del paziente néprovare ad aiutare questi pazienti a vivere con successo la loro religione, poichéquesto equivarrebbe a convivere con successo con la loro malattia emotiva” (p. 15; The Case against Religion).

Definire la spiritualità

“La spiritualità è ricerca del sacro”

Qualità del sacro

• Transcendenza : [C’è] una ‘alterità’

[nell’esperienza religiosa. E’] ‘il totalmente altro…che sta oltre la sfera dell’ordinario, del comprensibile

e del familiare” (R Otto)

• Illimitatezza: “Vedere il mondo in un granello di

sabbia; e il Paradiso in un fiore selvatico; Trattenere l’Infinito sul palmo della tua mano; e l’Eternità in un’ora” (William Blake)

• “Ultimità”: la domanda di senso che ci poniamo di

fronte alla nascita e alla morte di un uomo

Declino

Crescita

Socio-Cultural Context

Discovery ConservationConservational

Spiritual

Coping

Spiritual

Struggle

Spiritual

Disengagement

Threat,

Violation,andLoss

Transformational

Spiritual

Coping

Integrazione

Disintegrazione

Evoluzione personale della ricerca del

sacro

I bambini come esseri spirituali

• La capacità di avere un pensiero ed esperienze spirituali

• La capacità di pensare a Dio come essere unico piuttosto che umano

• La capacità di concepire uno spirito immateriale e un aldilà

• La capacità di provare emozioni spirituali

Il modello della integrazione dei

diversi piani di sofferenza (C Ripamonti,

INT Milano)

Il modello della integrazione dei

diversi piani di sofferenza (C Ripamonti,

INT Milano)

OncologiaAUSL & P.U. Modena

PsicologiaINT Milano

CERION Firenze

EpidemiologiaISPO Firenze

Cura PastoraleINT Milano

sofferenza

Cure di SupportoINT Milano

Livello fisico

Livello spirituale

Livello psicologico

Livello di popolazione

Dall’inizio!

Come si mobilizzano le risorse spirituali

dei malati?

Come si mobilizzano le risorse spirituali

dei malati?

•Tenendole in considerazione fin dall’esordio della

malattia e della cura

•Curando il contesto di senso in cui costruire la

relazione di cura:

• la dignità della persona, i motivi della sua

speranza, la sua ricerca di senso

•Comunicando sistematicamente la propria

disponibilità all’incontro su questi temi

In un contesto ‘aperto’ anche i questionari

possono supportare l’incontro:

•Patient Dignity Inventory (H Chochinov 2008) - 25

items•Hope Index (B Herth 1990) - 12 items

•Purpose in Life (J Crumbaugh 1964) - 20 items

Il gruppo di C Ripamonti sta curando la

validazione della versione Italiana di questi

strumenti

Esistono strumenti di assessment

utili?

Esistono strumenti di assessment

utili?

Patient Dignity Inventory Dignità personale in oncologia

Indichi in che misura ciascun punto qui sotto elencato ha costituito per Lei un

problema in questi ultimi giorni. N

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i op

pri

me

1. Non essere in grado di compiere gesti legati alla quotidianità (per es, lavarmi,

vestirmi).

1 2 3 4 5

2. Non essere in grado di provvedere in modo indipendente ai miei bisogni f isiologic i (per es., avere bisogno di assistenza nella cura dell’igiene personale).

1 2 3 4 5

3. Affrontare sintomi fisicamente debili tanti (per es., il dolore, la difficoltà a respirare,

la nausea).

1 2 3 4 5

4. La sensazione che gli altri mi vedano in modo molto diverso rispetto al passato. 1 2 3 4 5

5. Sentirmi depresso. 1 2 3 4 5

6. Sentirmi ans ioso. 1 2 3 4 5

7. La sensazione di incertezza rispetto alla malattia e ai trattamenti. 1 2 3 4 5

8. La preoccupazione per il mio futuro. 1 2 3 4 5

9. Non riuscire a pensare in modo lucido. 1 2 3 4 5

10. Non essere in grado di continuare a svolgere le mie attività quotidiane. 1 2 3 4 5

11. La sensazione di non essere più la stessa persona. 1 2 3 4 5

12. La sensazione di non essere stimato o degno di stima. 1 2 3 4 5

13. Non essere più capace di adempiere a doveri importanti (per es. come marito, moglie, genitore)

1 2 3 4 5

14. La sensazione che la mia vita non abbia più un s ignificato o uno scopo. 1 2 3 4 5

15. La sensazione di non riuscire più a dare un contributo significativo e/o

duraturo nella mia vita. 1 2 3 4 5

16. La sensazione di avere ancora importanti “questioni da risolvere” (per es., cose

non dette, non fatte o che appaiono incomplete).

1 2 3 4 5

17. La preoccupazione che la mia vita spirituale non abbia più significato. 1 2 3 4 5

18. La sensazione di essere di peso agli altri. 1 2 3 4 5

19. La sensazione di non avere più i l controllo sulla mia vita. 1 2 3 4 5

20. La sensazione che la mia malattia e la necessità di assistenza abbia ridotto la mia

intimità.

1 2 3 4 5

21. Non sentire il sostegno di amici e parenti. 1 2 3 4 5

22. Non sentire il supporto del personale sanitario 1 2 3 4 5

23. La sensazione di non essere più in grado di sostenere mentalmente “la sfida con

la mia malattia”.

1 2 3 4 5

24. Non essere più in grado di accettare la mia situazione. 1 2 3 4 5

25. Non essere trattato dagli altri con rispetto o comprensione. 1 2 3 4 5

Anche la religione può essere oggetto di

rilevazione: lo SBI-15R

Anche la religione può essere oggetto di

rilevazione: lo SBI-15R

257 malati oncologici prevalentemente in

trattamento attivo, solo il 12% con metastasi

Confermate le buone proprietà psicometriche

dello strumento anche nella versione Italiana

Accettabilità dello strumento anche per i non

credenti e i credenti non praticanti

Tumori 2010, 96: 1016-1021

SBISBI--15R15R• 1 - Nella mia vita quotidiana la

religione è importante.

• 2 - La preghiera, o la meditazione, mi hanno aiutato nei momenti di grave malattia.

• 3 - Mi fa piacere partecipare alle funzioni ed alle attività tenute dal mio gruppo religioso.

• 4 - Sono sicuro che Dio, in qualche forma, esiste.

• 5 - Quando ho bisogno di consigli su come affrontare i problemi, so a chi potermi rivolgere nella mia comunità religiosa.

• 6- Credo che Dio non mi caricheràdi un peso che io non posso sostenere.

• 7 - Mi fa piacere incontrare o parlare con persone che condividono il mio credo religioso.

• 8 - Nei momenti di malattia il mio credo religioso si è rinforzato.

• 9 - Quando mi sento solo, conto sull’aiuto delle persone che condividono il mio credo religioso.

• 10 - Grazie al mio credo religioso provo un sentimento di speranza.

• 11- Attraverso le mie preghiere e la meditazione ho provato la pace interiore.

• 12 - La vita e la morte delle persone seguono un piano di Dio.

• 13 - Quando ho bisogno di aiuto cerco persone della mia comunitàreligiosa.

• 14 - Io credo che Dio mi protegga dalle avversità.

• 15 - Nei momenti brutti prego per avere aiuto.

Sofferenze invisibili, risorse nascosteSofferenze invisibili, risorse nascoste

Per quanto riguarda la morte sono impreparato e

spaventato

40%

Purpose In Life, 2010, 263 malati oncologici

Patient Dignity Inventory, 2011, 200 malati oncologici

La sensazione di non essere più la stessa persona

35%

La sensazione di essere di peso agli altri

33%Hope Index, 2011, 200 malati oncologici

Mi sento capace di dare e ricevere cura/amore 97%

Ho una fede che mi reca conforto 70%

• Fra i malati oncologici la percentuale di

persone con distress psicologico è almeno il

30%

• Per questo la integrazione dei servizi di

psicologia con le altre attività cliniche è

particolarmente avanzata in campo

oncologico

• Presso l’INT di Milano e il CERION di Firenze

si stanno sperimentando modalità

Accompagnare fin sulla soglia della

responsabilità (‘response ability’)(V Frankl, PG Monformoso)

Accompagnare fin sulla soglia della

responsabilità (‘response ability’)(V Frankl, PG Monformoso)

“Ora descriva, con poche frasi e non oltre una pagina, la sua situazione, mettendo a confronto ciò che avrebbe voluto raggiungere con cosa l’aveva ispirata verso quel raggiungimento, e il rispettivo atteggiamento”

Analisi esistenziale: il Logo Script

PG Monformoso

FELICITA’Psicologo nel lager

FALLIMENTO SUCCESSO

Giovane vienneseDISPERAZIONE

ortogonalità tra “coscienza di successo” e sensazione di “realizzazione interiore di un senso/significato/valore esistenziale”:

Griglia dell’Esistenza

Il significato della vita

• Libertà della volontà

• Volontà di significato

• Significato della vita

La regola del triangolo

Valori di creativitàValori di esperienza

Ca

pa

cità

di s

offrire

Fe

licità

Uomo Biblico

CE.RI.ON Firenze

“Stare qui mi ha aiutato a individuare i bisogni. Io pensavo:

sarò sempre così non mi passerà mai la sofferenza. Invece il

tempo, prendere le distanze, darsi degli spazi e dei tempi per sé, mi ha aiutato”

Prima della malattia

Dopo della malattia

Specificità dell’assistenza spirituale cristiana: un progetto di intervento presso

INT, Milano(don Tullio Proserpio et al.; abstract Convegno M&P 2011)

• 30 pazienti oncologici in fase di trattamento attivo, che accedono alla Struttura di Cure di Supporto

• 6 incontri di gruppo, con 6 persone per ciascun gruppo, a cadenza settimanale

• Gli incontri avranno la durata di circa 1 ora e 30 minuti.

• Disponibilità a proseguire l’incontro a livello personale

• Misure di qualità di vita, stato soggettivo di salute e bisogni spirituali all’inizio, alla fine, due mesi dopo

Incontri con la Parola

• 1°Quale volto di Dio emerge dalla mia esperienza di malattia? (condivisione e discussione in gruppo)

• 2°Dio mi ha punito? (in ascolto della Sacra Scrittura: Giobbe; Qoelet; annuncio di Gesù; discussione in gruppo)

• 3°Dio ha compassione (concetto di Compassione nella Sacra Scrittura; testimonianza di Gesù)

• 4°Maria, colei che intercede (ruolo di Maria nell’esperienza di Gesù e nella Tradizione della Chiesa; il Santo Rosario; discussione in gruppo)

• 5°Camminare insieme: la Chiesa (ruolo e compito della Chiesa nel cammino di ogni persona; discussione ed esperienza concreta: momento di preghiera condiviso)

• 6°Guardando al futuro… oltre la morte (in ascolto della Sacra Scrittura; la figura di San Paolo; discussione in gruppo)

Di buon auspicio per altri progetti

• Le persone ammalate riferiscono che al termine degli incontri si sentono “come sollevate da terra”, “come se la malattia fosse durante l’incontro come dimenticata”.

V Frankl.

Logoterapia. La medicina dell’anima.

Gribaudi 2001

esistenza

• Dalla vuota ricchezza del mondo delle possibilità alla povertà intensa dell’accettazione del proprio essere storico (P Prini) (pag 11)

La spiritualità è inconscia

• Per spiritualità inconscia intendiamo qualcosa la cui inconsapevolezza consiste nella soppressione dell’autocoscienza riflessiva, mentre resta scoperta l’autocomprensione implicita dell’esistenza umana (pag 77)

La spiritualità è necessariamente

irriflessa

• Con l’aggettivo inconscio non si deve intendere altro che irriflessivo…di più…anche che non può essere riflesso. La spiritualità dell’uomo infatti non èinconscia tout court ma è anche necessariamente inconscia (pag 80)

La spiritualità è orientata, non

riflessa

• Non è infatti compito dello spirito osservare e illuminare se stesso ; alla natura umana compete l’essere dipendente e orientata a qualcosa o qualcuno, a un’opera o a un essere umano, a un’idea o a una persona (pag 81)

Psicologismo e spirituale dell’uomo

• Lo psicologismo pecca doppiamente contro lo spirituale dell’uomo: contro lo spirituale soggettivo, la persona spirituale, e contro lo spirituale oggettivo, i valori oggettivi. In altre parole, si rende colpevole non solo di una spersonalizzazione ma anche di una derealizzazione, facendo cioè in modo che nello stesso tempo si produca una falsificazione dell’essere dell’uomo autentico e un disconoscimento dell’avere il mondoprimordiale dell’uomo…si giunge così al carattere interiore dello psichico (pag 100)

Psicologismo e autorealizzazione

• La realizzazione di potenzialità personali non è un fine a se stesso concepibile, e solo a chi ha mancato il vero senso della sua vita l’adempimento di se stesso può apparire non come un effetto ma come uno scopo…il ritornare a se stesso, la riflessione, è un modo non soltanto convenzionale ma anche non idoneo all’intenzione (pag 103)

Psicologismo e sapienza del cuore

• Ciò che dobbiamo fargli ritrovare [all’uomo che ha mancato il vero senso della vita] èla fiducia nella propria sapienza del cuore (pag 125)

Il significato e la gestalt

• Il significato rappresenta non qualcosa di astratto, ma di assolutamente concreto…ha a che fare con la percezione della forma o con l’esperienza aha…[rispetto alla percezione gestaltica: lìè] una figura che viene osservata sullo sfondo, qui la possibilità di dare una forma a una data situazione in un modo o nell’altro (pag 250-1)

Il significato e la situazione

concreta

• Oltre al concreto significato di una situazione con cui una altrettanto concreta persona è confrontata c’è ovviamente anche un significato ultimo…questo più ècomprensivo tanto meno è comprensibile dal momento che si tratta del significato del tutto, della vita come totalità. E non dipende forse un tale significato finale dal fatto che realizziamo il significato di ogni singola situazione? (pag 253)

Il significato è unico

• Senza entrare nella disputa sugli universali degli scolastici direi che il senso non pè qualcosa di universale, ma ogni volta un originale unico che gli conferisce la sua pretesa caratteristica, l’obbligatorietà dell’appello che ne viene, alla cui base stanno l’unicità della situazione ogni volta data e la singolaritàdella persona che si confronta con essa (pag 275)