Il cammino del discernimentoIl cammino del discernimento · Accoglienza della Parola Accoglienza...

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PROSSIMO APPUNTAMENTO LA LA LA LA SALITA SALITA SALITA SALITA. UN . UN . UN . UN PASSO PASSO PASSO PASSO DOPO DOPO DOPO DOPO L’ALTRO L’ALTRO L’ALTRO L’ALTRO Venerdì 15 gennaio 2010 Seminario diocesano di Concordia-Pordenone Carissimo, Carissimo, Carissimo, Carissimo, “Una cosa ancora ti manca”, risponde Gesù a quel tale che gli chiedeva “Che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. E precisa in cosa consiste. Si tratta di lasciare tutto e seguire lui, Gesù. Così non si comporterà quel tale, perché “era molto ricco”. Si allontana “triste”. Il brano prosegue fino a mettere in evidenza che cosa avviene per coloro che invece lasciano tutto per seguire Gesù; riceveranno “molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà”. Vorrei fermarmi con te su quell’”ancora”. Uno può avere tutto dalla vita eppure gli potrebbe mancare qualcosa di importante, che lo renda davvero felice. Se non si raggiunge la felicità che senso ha avere tutto? Anche se c’è qualcuno che pensa che la vita sia un girare a vuoto, fra soddisfazioni rubate e tante delusioni. Di certo non la pensa così chi pone quella domanda, rimanendo però in attesa di una risposta. L’essere molto ricchi non aiuta, arrischia di aumentare le delusioni, non solo di numero anche di intensità. L’”ancora” quindi, cioè l’andare oltre, credere che ci può essere una via d’uscita, credere che qualcuno ha per noi una parola ed una prospettiva di vita bella, felice. E’ importante partire con il piede giusto, che a questo punto può essere una presa di coscienza che quanto si ha non basta; può essere la scoperta di una strada nuova che parta dal mettere in primo piano le persone e non le ricchezze; può essere l’incontro con Gesù, che si fida di Dio e insegna a noi a fare altrettanto, per il quale “ciò che è impossibile agli uomini, è possibile”; può essere vicino a noi, tanto vicino, addirittura racchiuso in quell’ostia dinanzi alla quale siamo invitati a fermarci, ascoltare, abbandonarci. Noi del Seminario siamo contenti che tu sia presente a questi appuntamenti de Lo Scrigno. Lo siamo per te, perché sappiamo che senza una parola grande, un’ostia piccola, una confessione sincera la vita si appesantisce, si disperde. Perché anche tu possa avere “un tesoro nei cieli”, anzi essere “un tesoro dei cieli”. don Giosuè, gli altri animatori, i seminaristi Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento Il cammino del discernimento P AR T I R E P AR T I R E P AR T I R E P AR T I R E C O N C O N C O N C O N I L I L I L I L P I E D E P I E D E P I E D E P I E D E G I U S T O G I U S T O G I U S T O G I U S T O

Transcript of Il cammino del discernimentoIl cammino del discernimento · Accoglienza della Parola Accoglienza...

PROSSIMO APPUNTAMENTO LA LA LA LA SALITASALITASALITASALITA. UN . UN . UN . UN PASSOPASSOPASSOPASSO DOPODOPODOPODOPO L’ALTROL’ALTROL’ALTROL’ALTRO

Venerdì 15 gennaio 2010

Seminario diocesano di Concordia-Pordenone

Carissimo,Carissimo,Carissimo,Carissimo,

“Una cosa ancora ti manca”, risponde Gesù a quel tale che gli chiedeva “Che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. E precisa in cosa consiste. Si tratta di lasciare tutto e seguire lui, Gesù. Così non si comporterà quel tale, perché “era molto ricco”. Si allontana “triste”. Il brano prosegue fino a mettere in evidenza che cosa avviene per coloro che invece lasciano tutto per seguire Gesù; riceveranno “molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà”. Vorrei fermarmi con te su quell’”ancora”. Uno può avere tutto dalla vita eppure gli potrebbe mancare qualcosa di importante, che lo renda davvero felice. Se non si raggiunge la felicità che senso ha avere tutto? Anche se c’è qualcuno che pensa che la vita sia un girare a vuoto, fra soddisfazioni rubate e tante delusioni. Di certo non la pensa così chi pone quella domanda, rimanendo però in attesa di una risposta. L’essere molto ricchi non aiuta, arrischia di aumentare le delusioni, non solo di numero anche di intensità. L’”ancora” quindi, cioè l’andare oltre, credere che ci può essere una via d’uscita, credere che qualcuno ha per noi una parola ed una prospettiva di vita bella, felice. E’ importante partire con il piede giusto, che a questo punto può essere una presa di coscienza che quanto si ha non basta; può essere la scoperta di una strada nuova che parta dal mettere in primo piano le persone e non le ricchezze; può essere l’incontro con Gesù, che si fida di Dio e insegna a noi a fare altrettanto, per il quale “ciò che è impossibile agli uomini, è possibile”; può essere vicino a noi, tanto vicino, addirittura racchiuso in quell’ostia dinanzi alla quale siamo invitati a fermarci, ascoltare, abbandonarci. Noi del Seminario siamo contenti che tu sia presente a questi appuntamenti de Lo Scrigno. Lo siamo per te, perché sappiamo che senza una parola grande, un’ostia piccola, una confessione sincera la vita si appesantisce, si disperde. Perché anche tu possa avere “un tesoro nei cieli”, anzi essere “un tesoro dei cieli”.

don Giosuè, gli altri animatori, i seminaristi

Il cammino del discernimentoIl cammino del discernimentoIl cammino del discernimentoIl cammino del discernimento PARTIRE PARTIRE PARTIRE PARTIRE CONCONCONCON ILILILIL PIEDEPIEDEPIEDEPIEDE GIUSTOGIUSTOGIUSTOGIUSTO

Canto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazione

Ora e per sempreOra e per sempreOra e per sempreOra e per sempre (P. GALOCHE)

Il vento comincia a soffiar, io lo sento (io lo sento). Il fiume comincia a sgorgar, io lo sento (io lo sento). Il tempo è già della tua presenza. Ed è novità, è vita nuova. Ora e per sempre col tuo amor ricoprimi. Ora e per sempre il tuo fiume scorra in me. Spirito Santo scendi su me. Ora e per sempre di più. Il vento comincia a soffiar, io lo sento (io lo sento). Il fiume comincia a sgorgar, io lo sento (io lo sento). Il tempo è già della tua presenza. Ed è novità, è vita nuova.

Ora e per sempre col tuo amor ricoprimi. Ora e per sempre il tuo fiume scorra in me. Spirito Santo scendi su me. Ora e per sempre di più. (x2) Ora e per sempre col tuo amor ricoprimi. Ora e per sempre il tuo fiume scorra in me. Spirito Santo scendi su me. Ora e per sempre di più. Ora e per sempre di più. Ora e per sempre di più.

PER INCOMINCIARE AD

APRIRE LO SCRIGNO

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IN AGENDA...

14-15 novembre

il SENTIERO in Seminario:

“Sono chiamato a diventare

prete?”, discernimento vocazionale

per ragazzi dai 17 anni in su.

8 dicembre alle 1500

a Bibione

ORDINAZIONE

DIACONALE

di Gabriele Cercato.

13 dicembre

dalle 900

alle 1300

Scala di Giacobbe e Talita Kum in

Seminario.

Una domenica mattina per un

discernimento della volontà di Dio

sulla propria vita alla luce della Sua

Parola. Per giovani dalla prima media

e ai 35 anni.

15 novembre

PEM alla Madonna

Pellegrina Cammino di

preparazione

all’esperienza

missionaria, offerto

dall’Ufficio Missionario

Diocesano: 0434.221111.

Contattaci: [email protected] don Giuseppe 0434.508647 don Federico 0434.508658

16 novembre alle 1830

In Seminario

CONFERIMENTO

DEL LETTORATO

a Martino Della Bianca

e Enrico Facca.

domenica 22 novembre

Giornata del Seminario.

Per la Forania di San Vito segue la

Settimana Vocazionale: il

Seminario viene ad abitare nelle

unità pastorali di San Vito,

Cordovado/Morsano, Sesto al

Reghena/Bagnarola, Casarsa dal

23 al 29 novembre.

14-15 novembre

secondo incontro

progetto teatro

Jobel – Monza, a

Bibione. Si può ancora

lasciarsi coinvolgere.

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CHIESA voi siete qui

STUDIO TEOLOGICO

SI SI

PRIMO PIANO

PIANO TERRA PER LA CONDIVISIONE

AC: Aula Condivisione.

AC1 AC2 AC3 AC4

SI SI

SI SI

SI

SI SI

SI: SACERDOTI A DISPOSIZIONE PER TUTTA LA SERATA: per Riconciliazione o Direzione Spirituale

PER ORIENTARTI... Dal salmo 51(50)Dal salmo 51(50)Dal salmo 51(50)Dal salmo 51(50)

RIT. Kyrie, Kyrie eleison. Kyrie, Kyrie eleison.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. RIT. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. RIT. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. RIT. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. RIT.

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Accoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della Parola

Alleluia, ed oggi ancoraAlleluia, ed oggi ancoraAlleluia, ed oggi ancoraAlleluia, ed oggi ancora (P. SEQUERI)

Alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia!

Alleluia, alleluia!

Ed oggi ancora, mio Signore, ascolterò la tua Parola che mi guida nel cammino della vita.

Alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia!

ASCOLTO DELLA PAROLA

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O! po!tj!efwf!qjva!qbsmbsf!efj!qfddbuj!dif!tpop!tubuj!qfsepobuj/!Tpop!tubuj!dbodfmmbuj-!opo!ftjtupop!qjva/!

LE PAROLE DEL CURATO

Canto finaleCanto finaleCanto finaleCanto finale

Alza i tuoi occhi al cieloAlza i tuoi occhi al cieloAlza i tuoi occhi al cieloAlza i tuoi occhi al cielo (RNS) Cristo Gesù, Figlio di Dio, ad ogni uomo il suo amore mostrò. Egli guarì e liberò, tutto se stesso donò. Sai che Gesù, se tu lo vuoi, i suoi prodigi rinnova per te. Senza timor apriti a lui, ti ama così come sei, come sei. RIT. Alza i tuoi occhi al cielo e vedrai, nuovi orizzonti tu scoprirai. Lascia ogni cosa e insieme a noi canta al Dio dell’amor. Apri il tuo cuore a Cristo e vedrai, nella tristezza più non vivrai. Lascia ogni cosa e insieme a noi canta al Dio dell’amor. Cristo Gesù, Figlio di Dio, parole eterne al mondo donò. Egli morì, risuscitò, la croce sua ci salvò. Sai che Gesù, se tu lo vuoi, i suoi prodigi rinnova per te. Senza timor apriti a lui, ti ama così come sei, come sei. RIT.

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SALUTO FINALE Dal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo Luca (18,18-30)

U n notabile lo interrogò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» Gesù gli rispose: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare,

non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua

madre». Costui disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza». Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; e vieni! Seguimi!». Ma quello, udite queste parole, divenne assai triste perché era molto ricco. Quando Gesù lo vide così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!». Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?». Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio». Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti abbiamo seguito». Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».

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LectioLectioLectioLectio

La ragionevole ricerca… di che cosa?

- è quello che desideri veramente? - “Che cosa devo fare per avere la vita eterna?”

La soddisfazione di un primo passo

- fedele ai miei princìpi - autonomo e autogestito

La sorpresa e la verità

- la vera tentazione e la paura della solitudine - il vero fondamento delle mie scelte - gioia e tristezza

Il dubbio e la crisi

- Dio va oltre le nostre logiche e le nostre difese - la necessità di vincersi, soffrire e pazientare - una ricompensa impossibile e inattesa

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CHIUSURA DEL TEMPO DI ADORAZIONE

PreghieraPreghieraPreghieraPreghiera Credo, o Signore, di essere alla tua presenza: ti adoro profondamente. Illumina la mia intelligenza e fortifica la mia volontà, affinché la mia vita venga man mano trasformata dall’incontro con te. Rendimi libero da tante cose che mi distraggono e mi opprimono, attento ad evitare la dispersione in molti interessi superficiali, impegnato nella ricerca continua della tua volontà. Spirito Santo, crea in me un cuore nuovo, capace di amare Cristo e i fratelli. Che la mia preghiera sia sostenuta e accompagnata dalla preghiera di Maria, Madre della Chiesa e modello di disponibilità. Amen.

BenedizioneBenedizioneBenedizioneBenedizione

Canto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazione

Vieni e seguimiVieni e seguimiVieni e seguimiVieni e seguimi (GEN VERDE) Lascia che il mondo vada per la sua strada. Lascia che l'uomo ritorni alla sua casa. Lascia che la gente accumuli la sua fortuna. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi. Lascia che la barca in mare spieghi la vela. Lascia che trovi affetto chi segue il cuore. Lascia che dall'albero cadano i frutti maturi. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra e nel mondo deserto aprirai una strada nuova (2v.) E per questa strada, va’, va’ e non voltarti indietro, va’ e non voltarti indietro.

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SegnoSegnoSegnoSegno Vieni Santo Spirito, purifica i miei pensieri, perché possa vivere con gioia la tua sequela.

CondivisioneCondivisioneCondivisioneCondivisione

Preghiera finalePreghiera finalePreghiera finalePreghiera finale

Stendi la tua mano su di me

Signore, stendi la tua mano su di me e rendi saldi i miei passi. Ti rendo grazie perché tu mi hai voluto bene prima ancora che io potessi conoscerti e credere in te. Mi hai amato e mi hai accompagnato prima ancora che io potessi mostrarti la mia fede. Tante volte le mie incertezze e le mie paure diventano un ostacolo alla sequela: aiutami a riconoscerle e a scioglierle. Signore sono giovane, il mondo che mi sta attorno mi spaventa, a volte sono tentato di scappare e di disinteressarmi. Fa’ che in me non alberghino gli atteggiamenti dalla indifferenza e della delega, delle scuse ridicole e della pigrizia. Fammi prendere coscienza che, attorno a me, c’è una moltitudine di fratelli e di sorelle che contano sulla mia vicinanza, sulla mia parola, sulla mia solidarietà. Stendi la tua mano su di me, Signore, e sciogli tutte le mie resistenze perché possa andare dove tu mi dirai e possa dire quanto porrai sulla mia bocca.

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SPAZIO PER I TUOI APPUNTI

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Canto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizione

Gesù e la SamaritanaGesù e la SamaritanaGesù e la SamaritanaGesù e la Samaritana (RNS)

Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò. Sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò. Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere se la mia legge in te scriverò. Al mio cuore ti fidanzerò e mi adorerai in Spirito e Verità. Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò. Sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò. Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere se la mia legge in te scriverò. Al mio cuore ti fidanzerò e mi adorerai in Spirito e Verità. Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò. Sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò. Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere se la mia legge in te scriverò. Al mio cuore ti fidanzerò

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ADORAZIONE EUCARISTICA

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Preghiera inizialePreghiera inizialePreghiera inizialePreghiera iniziale Sapienza 9,1-6.9-11

Dio dei padri e Signore di misericordia che tutto hai creato con la tua parola, che con la tua sapienza hai formulato l’uomo, perché domini sulle creature che tu hai fatto,

e governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto, dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,

perché io sono servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Anche il più perfetto tra gli uomini, privo della tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Mandala dai cieli santi, dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia che ti è gradito.

Essa tutto conosce e tutto comprende: mi guiderà con prudenza nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria.

CONDIVISIONE DI GRUPPO

Carlo BorromeoCarlo BorromeoCarlo BorromeoCarlo Borromeo

“Le anime - dice san Carlo Borromeo - si conquistano con le ginocchia”, cioè con la preghiera umile. Era nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, padroni e signori del Lago Maggiore; secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Il giovane prese la cosa sul serio: studente a Pavia, dette subito prova delle sue doti intellettuali. Chiamato a Roma, venne creato Cardinale a soli 22 anni. Gli onori e le prebende piovvero abbondanti sul suo cappello cardinalizio, poiché il Papa Pio IV era suo zio. Amante dello studio, fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle " Notti Vaticane ". Inviato al Concilio di Trento si rivelò anche un lavoratore formidabile, un vero forzato della penna e della carta. Nel 1562, morto il fratello maggiore, avrebbe potuto chiedere la secolarizzazione, per mettersi a capo della famiglia. Restò invece nello stato ecclesiastico, e fu consacrato Vescovo di Milano nel 1563, a 25 anni. La sua arcidiocesi era vasta come un regno, stendendosi su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Il giovane Vescovo la visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Profuse, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Nello stesso tempo, difese i diritti della Chiesa contro i signorotti e i potenti. Riportò l'ordine e la disciplina nei conventi. La sua attività apparve prodigiosa, come organizzatore e ispiratore di confraternite religiose, di opere pie, di istituti benefici. Milano, durante il suo episcopato, rifulse su tutte le altre città italiane. Da Roma, i Santi della riforma cattolica guardavano ammirati e consolati al Borromeo, modello di tutti i Vescovi. Ma per quanto robusta, la sua fibra era sottoposta a una fatica troppo grave. Bruciato dalla febbre, continuò le sue visite pastorali, senza mangiare, senza dormire, pregando e insegnando. Fino all'ultimo, continuò a seguire personalmente tutte le sue fondazioni, contrassegnate dal suo motto, formato da una sola parola: Humilitas. Il 3 novembre dei 1584, il titanico Vescovo di Milano crollò sotto il peso della sua insostenibile fatica. Aveva soltanto 46 anni, e lasciava ai Milanesi il ricordo di una santità seconda soltanto a quella di un altro grande Vescovo milanese, Sant'Ambrogio.

SANTI PASTORI

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2222 SCEGLI SCEGLI SCEGLI SCEGLI LALALALA POSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONE CHECHECHECHE TITITITI AIUTAAIUTAAIUTAAIUTA DIDIDIDI PIÙPIÙPIÙPIÙ AAAA PREGAREPREGAREPREGAREPREGARE puoi stare in piedi, seduto, in ginocchio come ti trovi meglio a “sintonizzarti ” con Lui.

1111 METTITI METTITI METTITI METTITI DIDIDIDI FRONTEFRONTEFRONTEFRONTE ALALALAL SIGNORESIGNORESIGNORESIGNORE

con gratitudine e riconoscenza, anche oggi ti ha regalato una giornata da

vivere… digli grazie.

4444 AFFIDA AFFIDA AFFIDA AFFIDA ALALALAL SIGNORE SIGNORE SIGNORE SIGNORE LELELELE PREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONI CHECHECHECHE PORTIPORTIPORTIPORTI ININININ CUORECUORECUORECUORE pregare significa condividere tutto se stessi con un Tu speciale.

VOLGI VOLGI VOLGI VOLGI ILILILIL TUOTUOTUOTUO 3333

IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA LALALALA SCENASCENASCENASCENA DELDELDELDEL VANGELOVANGELOVANGELOVANGELO Aiutati con l’immaginazione per

osservare i protagonisti del Vangelo e per provare i loro sentimenti.

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R

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Canoni di adorazioneCanoni di adorazioneCanoni di adorazioneCanoni di adorazione Dal profondoDal profondoDal profondoDal profondo (P. SPOLADORE)

Dal profondo a te grido, Signore, ascolta la mia preghiera. Signore, dammi ascolto, non guardare alle mie colpe. Io confido nel mio Signore, confido nella sua Parola. In Lui è la vita e il perdono dei peccati.

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Ora puoi decidere come continuare la preghiera. Di seguito potrai scegliere tre “strade ”che ti proponiamo:

L’INCROCIO

* ADORAZIONE SILENZIOSA ADORAZIONE SILENZIOSA

* CONDIVISIONE CONDIVISIONE DIDI GRUPPOGRUPPO

* COLLOQUIO COLLOQUIO OO CELEBRAZIONECELEBRAZIONE DE

LDEL

SACRAMENTOSACRAMENTO DELLADELLA RICONCILIAZIONERICONCILIAZIONE

Per orientarti puoi utilizzare la piantina che trovi a pagina 22.

Misericordias DominiMisericordias DominiMisericordias DominiMisericordias Domini (TAIZÈ)

Misericordias Domini

in aeternum cantabo.

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Spesso, travolto da questi pensieri, era assalito da violente tentazioni di gettarsi da una grande apertura che c’era in quella camera, vicino al posto dove pregava. Ma, sapendo che è peccato uccidersi, tornava a gridare: «Signore, non farò mai cosa che ti offenda»; e, come in precedenza, insisteva nel ripetere questa preghiera. (…) Dopo tutto questo groviglio di pensieri sopravvenne un gran disgusto della vita che stava conducendo e un insistente impulso ad abbandonarla. Ma a questo punto piacque al Signore che egli si svegliasse come da un sogno. E poiché, in seguito alle illuminazioni che Dio gli aveva dato, aveva ormai qualche esperienza della diversità degli spiriti, si soffermò a considerare attraverso quali gradi intermedi era maturata questa condizione spirituale; e stabilì con grande chiarezza di non confessare più nessuna colpa passata. A partire da quel giorno egli rimase libero da quegli scrupoli, convinto che era stato nostro Signore a liberarlo per sua misericordia.

Dal Racconto di un pellegrino, cf. 9-25

Dunque:

∗ il discernimento è necessario per agire liberamente e acconsentire a ciò che è da Dio.

∗ Chiede una decisione di fondo: Voglio Dio e ciò che lui vuole.

∗ Aggiungiamo ora che il mezzo per eccellenza di cui disponiamo per fare discernimento è la Sacra Scrittura che contiene la Parola di Dio. In essa facciamo memoria e contempliamo la bellezza di Dio e delle sue opere. Come uno splendido spartito musicale, però, chiede di essere eseguito. La Scrittura mettendoci in sintonia con Dio, provoca reazioni e risonanze importanti per il discernimento, che vanno accolte o rifiutate. Donati un tempo per leggere regolarmente la Bibbia, magari il vangelo del giorno.

∗ Un’attenzione: «Non esiste vita interiore fin a quando confondiamo la spontaneità con la bontà: bisogna che ci leviamo dalla testa che il bene sia più spontaneo o facile del male. Anzi, il contrario. Fare quello che viene spontaneo vale per il neonato, e, in qualche misura per il più esercitato, ma non per la persona normale» (Fausti).

∗ Bisogna fare i conti con gli ostacoli senza scoraggiarsi dicendo: «Sono fatto così»; anzi, davanti a Dio rendersi conto che difetti e peccati possono diventare il luogo del tuo lavoro quotidiano, del tuo lento ma continuo cammino verso il Dio della misericordia. Mira però un solo punto negativo alla volta che ora e qui avverti più nocivo. Non cambierai subito, ma…assaporerai l’arte della vigilanza e comincerai a mettere ordine nella tua vita!

A CASA

Con tutta la luce ricavata da questa esperienza si mise a riflettere più seriamente sulla vita passata e sentì un grande bisogno di farne penitenza. Allora gli rinasceva il desiderio di imitare i santi, senza dar peso ad altro che a ripromettersi, con la grazia di Dio, di fare lui pure come essi avevano fatto. (…) Egli continuava nelle sue letture e perseverava nei suoi buoni propositi, senza occuparsi d’altro. (…) Poiché alla lettura di quei libri provava ora molto gusto, gli venne l’idea di stralciare alcuni passi più significativi della vita di Cristo e dei santi (…). Impiegava il suo tempo in parte a scrivere, in parte a pregare. (…) Con il pensiero fisso al suo proposito, si rimise in cammino cavalcando una mula. (…) Lungo il cammino gli accadde un fatto. Con tutti i suoi grandi desideri di servire Dio in quanto riusciva a capire, essa era ancora cieca: quando decideva di fare grandi penitenze, non badava tanto a scontare i propri peccati quanto a far cosa gradita a Dio e piacergli. Così pure quando gli veniva in animo di compiere una penitenza fatta dai santi, si proponeva di fare altrettanto e molto di più. Provava un grandissimo orrore per i peccati della vita passata; ma il desiderio di compiere cose grandi per il servizio di Dio era così vivo che, pur non giudicando che i suoi peccati fossero già perdonati, tuttavia nelle penitenze che si imponeva non pensava molto ad essi. E si consolava tutto, solo per queste considerazioni, senza darsi pensiero delle cose interiori, senza rendersi conto di che cosa fossero l’umiltà, la carità, la pazienza, e di come discernere la regola e la misura di queste virtù. Invece suo unico obiettivo erano quelle grandi azioni esteriori, perché le avevano fatte i santi a gloria di Dio, senza porre mente ai loro aspetti più propriamente spirituali.In questa pratica cominciò a essere tormentato da molti scrupoli. La confessione generale fatta a Montserrat era stata, certo, molto accurata, e l’aveva messa tutta per iscritto, come s’è detto. A volte però gli sembrava di aver omesso alcune colpe, e questo lo affliggeva molto. Se ne confessava, anche, eppure non rimaneva soddisfatto. (…) Da tutto questo pregare non traeva rimedio ai suoi scrupoliscrupoliscrupoliscrupoli che lo tormentavano già da molti mesi. Un giorno, sentendosi più che mai afflitto, si buttò a pregare, e tutto infervorato cominciò a implorare Dio a voce alta esclamando: «Soccorrimi tu, Signore, perché non trovo nessun aiuto negli uomini, né in altra creatura. Se solo fossi certo di poterlo trovare, nessuna fatica mi sembrerebbe troppo gravosa. Mostrami tu, Signore, dove posso trovarlo. Anche se, per averne aiuto, dovessi andar dietro al fiuto di un cane, lo farò».

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SANT’IGNAZIO DI LOYOLA

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Alcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioni

• Ho ascoltato la Parola del Signore: cosa suscita in me?

• Nelle mie scelte ho messo e continuo a mettere Gesù al primo

posto?

• Conosco i comandamenti del Signore? Riesco a viverli?

• Anch’io desidero la vita eterna: cosa mi manca per seguire il

Signore in pienezza? Sono consapevole che per seguirlo mi viene

chiesto di fare alcune rinunce? Quali possono essere?

• Vivo la rinuncia con tristezza? La sento solo come un peso?

• Ho fiducia nelle promesse del Signore? O non riesco a guardare al

di là delle mie possibilità?

PER RIFLETTERE

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TESTI BIBLICI DI RIFERIMENTO

Siracide 42,17-20

Neppure ai santi del Signore è dato

di narrare tutte le sue meraviglie,

ciò che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito

perché l'universo stesse saldo nella sua gloria.

Egli scruta l'abisso e il cuore

e penetra tutti i loro segreti.

L'Altissimo conosce tutta la scienza

e osserva i segni dei tempi,

annunziando le cose passate e future

e svelando le tracce di quelle nascoste.

Nessun pensiero gli sfugge,

neppure una parola gli è nascosta.

Vangelo di Matteo 6,19-21

Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove

tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano

e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo,

dove né tarma né ruggine consumano, e dove ladri

non scassinano e non rubano. Perché, dov'è il tuo

tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Proverbi 20,27

Lampada del Signore è lo spirito dell’uomo:

essa scruta dentro, fin nell’intimo.

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ES 20,1-17 TB 4,5-19

SAL 50 MT 8,19-22

Altri testi biblici

Altri testi biblici

Altri testi biblici

Altri testi biblici

Lettera ai Colossesi 3,5-11

Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità,

immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria;

a motivo di queste cose l'ira di Dio viene su coloro che gli

disobbediscono.

Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora

invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità,

cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. Non

dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio con

le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena

conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.

Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro,

Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto in tutti.

Lettera ai Filippesi 3,8-9

Ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della

conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere

tutte queste cose e le considero come spazzatura, per guadagnare

Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non

quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in

Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.

Vangelo di Matteo 13,44-46

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo;

un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia,

vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in

cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore,

va, vende tutti i suoi averi e la compra.