PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE · 2015-11-24 · Alleluia, alleluia. Preparate la via del Signore,...

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2. Nome nuovo: il nome nuovo che le darà Dio sarà una nuova realtà: Pace, frutto di misericordia, giustizia, e gloria, frutto di pietà, rispetto di Dio. 3. La Parola di Dio unifica: la parola del Santo, Dio, farà di Gerusalemme una comunità di amore; Dio è fedele alle sue promesse e invita a di- menticare i giorni della fuga e della dispersione. 4. Intervento di Dio: Dio facilita il ritorno, cioè la conver- sione dell’uomo a Lui: spiana le montagne; colma le valli; dispone che le selve e gli alberi facciano ombra ai credenti – Israele – perché il popolo proceda sicuro e giunga alla luce e alla gloria-gioia di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Salmo 125) GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOI Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. R. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. R. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. R. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. R. SECONDA LETTURA (Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési 1,4-6.8-11) LA VOSTRA CARITÀ CRESCA Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi que- st’opera buona, la porterà a compimento fino al gior- no di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nu- PRIMA LETTURA (Dal libro del profeta Baruc 5,1-9) RIVÈSTITI DELLO SPLENDORE CHE VIENE DA DIO Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e «Gloria di pietà». Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanàti da te a piedi, incalzàti dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo come sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui. Il libro di Baruc – probabilmente Baruc era segretario del profeta Geremia – comincia con un meraviglioso salmo penitenziale: La preghiera degli esiliati. Col peccato noi ci siamo esiliati allontanandoci da Dio. E chiude con una let- tera di Geremia preceduta da un discorso di consolazione a Gerusalemme. Il brano liturgico identifica Gerusalemme- città con Israele-popolo che crede in Dio. È l’unico testo della Bibbia in cui Dio viene designato con il nome di Eterno. Quattro cose: 1. Invito alla gioia: Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, dopo la presa di Gerusa- lemme da parte dei Babilonesi. La gioia è chiamata splen- dore di Dio, gloria di Dio per sempre, manto di giustizia, dia- dema dell’Eterno e deve irradiarsi a ogni creatura. PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE 9 2ª DOMENICA DI A VVENTO – ANNO C – 6 DICEMBRE 2015 GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale Commenti su testi di don Carlo De Ambrogio

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★ 2. Nome nuovo: il nome nuovo che le darà Dio sarà unanuova realtà: Pace, frutto di misericordia, giustizia, e gloria,frutto di pietà, rispetto di Dio. 3. La Parola di Dio unifica: laparola del Santo, Dio, farà di Gerusalemme una comunitàdi amore; Dio è fedele alle sue promesse e invita a di-menticare i giorni della fuga e della dispersione.

★ 4. Intervento di Dio: Dio facilita il ritorno, cioè la conver-sione dell’uomo a Lui: spiana le montagne; colma le valli;dispone che le selve e gli alberi facciano ombra ai credenti– Israele – perché il popolo proceda sicuro e giunga allaluce e alla gloria-gioia di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 125)GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOIQuando il Signore ristabilì la sorte di Sion,ci sembrava di sognare.Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,la nostra lingua di gioia. R.

Allora si diceva tra le genti:«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».Grandi cose ha fatto il Signore per noi:eravamo pieni di gioia. R.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,come i torrenti del Negheb.Chi semina nelle lacrimemieterà nella gioia. R.

Nell’andare, se ne va piangendo,portando la semente da gettare,ma nel tornare, viene con gioia,portando i suoi covoni. R.

SECONDA LETTURA

(Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési 1,4-6.8-11)LA VOSTRA CARITÀ CRESCAFratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo facciocon gioia a motivo della vostra cooperazione per ilvangelo, dal primo giorno fino al presente. Sonopersuaso che colui il quale ha iniziato in voi que-st’opera buona, la porterà a compimento fino al gior-no di Cristo Gesù.Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nu-

PRIMA LETTURA (Dal libro del profeta Baruc 5,1-9)RIVÈSTITI DELLO SPLENDORE CHE VIENE DA DIODeponi, o Gerusalemme, la veste del luttoe dell’afflizione,rivèstiti dello splendore della gloriache ti viene da Dio per sempre.Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,perché Dio mostrerà il tuo splendorea ogni creatura sotto il cielo.Sarai chiamata da Dio per sempre:«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’alturae guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,dal tramonto del sole fino al suo sorgere,alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.Si sono allontanàti da te a piedi,incalzàti dai nemici; ora Dio te li riconducein trionfo come sopra un trono regale.Poiché Dio ha deciso di spianareogni alta montagna e le rupi perenni,di colmare le valli livellando il terreno,perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.Anche le selve e ogni albero odorosohanno fatto ombra a Israele per comando di Dio.Perché Dio ricondurrà Israele con gioiaalla luce della sua gloria,con la misericordia e la giustiziache vengono da lui.

★ Il libro di Baruc – probabilmente Baruc era segretario delprofeta Geremia – comincia con un meraviglioso salmopenitenziale: La preghiera degli esiliati. Col peccato noi cisiamo esiliati allontanandoci da Dio. E chiude con una let-tera di Geremia preceduta da un discorso di consolazionea Gerusalemme. Il brano liturgico identifica Gerusalemme-città con Israele-popolo che crede in Dio. È l’unico testo dellaBibbia in cui Dio viene designato con il nome di Eterno.

★ Quattro cose: 1. Invito alla gioia: Deponi, o Gerusalemme,la veste del lutto e dell’afflizione, dopo la presa di Gerusa-lemme da parte dei Babilonesi. La gioia è chiamata splen-dore di Dio, gloria di Dio per sempre, manto di giustizia, dia-dema dell’Eterno e deve irradiarsi a ogni creatura.

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2ª DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C – 6 DICEMBRE 2015GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale

Commenti su testi di don Carlo De Ambrogio

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tro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciòprego che la vostra carità cresca sempre più in cono-scenza e in pieno discernimento, perché possiate di-stinguere ciò che è meglio ed essere integri e irre-prensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quelfrutto di giustizia che si ottiene per mezzo di GesùCristo, a gloria e lode di Dio.

★ San Paolo, scrivendo ai cristiani della città di Filippi, siricorda del tempo trascorso con loro e vuole renderli par-tecipi di ciò che ha scoperto nelle catene della sua prigio-nia: la gioia. Fa con loro una rilettura della sua vita e sen-te che il Signore è vicino.

★ Quattro cose: 1° La preghiera: missionario infaticabile,Paolo fu un uomo di preghiera. Preghiera ininterrotta:prego sempre, preghiera apostolica: a motivo della vostra coo-perazione alla diffusione del vangelo, preghiera di attesa: undesiderio appassionato abita il cuore dell’apostolo, il gior-no di Gesù Cristo, il desiderio del Regno di Dio.

★ 2° La gioia: è il gaudio nello Spirito Santo, con i frutti di giu-stizia. 3° La vostra carità o amore di Cristo Gesù: «La Chiesa vi-ve il mistero di Cristo, – dice Giovanni Paolo II nella Re-demptor hominis – vi attinge senza stancarsi mai. La Chie-sa non cessa di ascoltare le parole di Cristo, le rilegge dicontinuo». 4° Il giorno di Cristo: noi siamo quelli che si proiet-tano con amore verso l’avvento, il giorno del Signore (2 Tim 4,8).

CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)Alleluia, alleluia. Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 3,1-6)OGNI UOMO VEDRÀ LA SALVEZZA DI DIONell’anno quindicesimo dell’impero di Tibèrio Ce-sare, mentre Ponzio Pilato era governatore dellaGiudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suofratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Li-sània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdotiAnna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, fi-glio di Zaccarìa, nel deserto.Egli percorse tutta la regione del Giordano, predi-cando un battesimo di conversione per il perdonodei peccati, com’è scritto nel libro degli oràcoli delprofeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!Ogni burrone sarà riempito,ogni monte e ogni colle sarà abbassato;le vie tortuose diverranno dirittee quelle impervie, spianate.Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

★ Con sei indicazioni sincroniche, san Luca situa l’iniziodell’evangelizzazione del mondo: la Parola di Dio scese suGiovanni, figlio di Zaccaria. Cornice storica: il 15° anno del-l’impero di Tiberio Cesare (regnò dal 14 al 37 d.C.) ebbe inizioil 1° ottobre dell’anno 27. Il Battista incominciò il suo mi-

nistero verso la fine dell’autunno del 27 e i1 battesimo diGesù va collocato nel gennaio dell’anno 28. Gesù è il sen-so profondo della storia. Cornice geografica: la Galilea,luogo della prima parte della vita e della predicazione diGesù, e la Giudea, luogo della nascita, della morte e dellarisurrezione di Gesù, sono terre di Israele; l’Iturea e laTraconitide, di Filippo, fratello di Erode Antipa, e l’Abile-ne, di Lisània, sono terre pagane: la salvezza di Dio è perogni uomo. Ecco l’universalismo del vangelo: «Cristo è lavia a ciascun uomo; il Redentore dell’uomo, Gesù Cristo,è al centro del cosmo e della storia» (Redemptor Hominis, 1.13).

★ La strada del coraggio: il Battista nella regione del fiumeGiordano predica la conversione e invita al battesimo –immersione nell’acqua – una sola volta. La sua missionericeve luce dalle profezie di Isaìa: Voce di uno che grida, è ilBattista, nel deserto, del nuovo Èsodo, dopo la schiavitù diBabilonia: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sen-tieri. Usanza orientale: per la visita di un grande perso-naggio, gli si apre una strada nuova.

★ Occorre coraggio per riempire i burroni, colmare le caren-ze, i vuoti, le cunette, abbassare monti e colli, orgoglio e am-bizioni, rettificare le tortuosità, via la menzogna e l’insince-rità, livellare gli ostacoli. Tre considerazioni: 1° la Parola diDio, il Vangelo, non si sovrappone alla storia umana, mavi si inscrive; 2° il Vangelo non s’impone, ma si proponeagli uomini e quindi esige conversione a Colui che viene, aDio; 3° il Battista annuncia in Gesù un nuovo èsodo dallaschiavitù del peccato e invita ad aprire una nuova strada,la strada indica una maniera di vivere conforme a Dio.

PER ME CRISTO. Periodico iniziato da Don Carlo De Ambrogio (1921-1979). D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblicie liturgici: ✠ Giacomo Lanzetti, Vescovo - Alba – Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 – A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM – Santuario Todocco12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) - Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: [email protected] - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 10

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO

VERSO IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIAHo indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia cometempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed effica-ce la testimonianza dei credenti. L’Anno Santo si aprirà l’8 di-cembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione. Questa festaliturgica indica il modo dell’agire di Dio fin dai primordi della no-stra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha volutolasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensatoe voluto Maria santa e immacolata nell’amore (cfr Ef 1,4), perché di-ventasse la Madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità delpeccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericor-dia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porreun limite all’amore di Dio che perdona. Nella festa dell’Immacola-ta Concezione avrò la gioia di aprire la Porta Santa. Sarà in que-sta occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque en-trerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdonae dona speranza (Papa Francesco, Misericordiae Vultus 3).

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getta la responsabilità sul serpente. Poiché tu hai fatto que-sto, sii tu maledetto più di tutto il bestiame. Soltanto il ser-pente è colpito dalla maledizione, non l’uomo e la donna,creature fragili.

★ Camminerai sul ventre: posizione di morte spirituale;mangerai polvere: posizione di sconfitta e di umiliazione;porrò inimicizia tra te e la donna: questo versetto è chiama-to Protovangelo, cioè primo vangelo, perché vi sfavillauna luce di salvezza.

★ La donna annunciata è Maria; la sua stirpe è anzituttoGesù, suo figlio unico, e con lui i figli della Donna vestita diSole affidati a lei da Gesù in croce, cioè la Chiesa, corpomistico di Cristo. Maria schiaccerà la testa del serpente; ilserpente insidierà il calcagno, tenterà di mordere e di av-velenare. L’uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la ma-dre di tutti i viventi. Adamo peccatore dà un nome proprioalla donna: Eva – Auà – che per assonanza col verboebraico vivere – haià – viene spiegato come Madre dei vi-venti. È Maria, Madre di Gesù, la vera Eva.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 97)CANTATE AL SIGNORE UN CANTO NUOVO, PERCHÉ HA COMPIUTO MERAVIGLIECantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore,della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! R.

SECONDA LETTURA

(Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni 1,3-6.11-12)A LODE DELLA SUA GLORIABenedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cri-sto, che ci ha benedetti con ogni benedizione spiri-tuale nei cieli in Cristo.

PRIMA LETTURA (Dal libro della Gènesi 3,9-15.20)MADRE DI TUTTI I VIVENTI[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’al-bero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dovesei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: hoavuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Haiforse mangiato dell’albero di cui ti avevo comanda-to di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donnache tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero eio ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna:«Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente miha ingannata e io ho mangiato».Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!Sul tuo ventre camminerai e polvere mangeraiper tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la ma-dre di tutti i viventi.

★ L’albero, che è in mezzo al giardino, è l’albero della co-noscenza del bene e del male; l’uomo ne mangia il frutto,disobbedendo a Dio. Il frutto proibito raffigura l’orgoglioumano; l’uomo vuole essere come Dio, stabilendo da séciò che è bene e ciò che è male.

★ L’uomo dopo la colpa, si nasconde e scopre di esserenudo, cioè di essere un nulla, tanto da non poter sostene-re lo sguardo di Dio. Il Signore gli viene incontro, non loabbandona. Quattro momenti: «Ho udito il tuo passo; hoavuto paura; sono nudo; mi sono nascosto». L’uomo volta lespalle a Dio perché si è accorto di non rispecchiare più lagloria di Dio.

★ Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? L’uomo è interrogatoper primo: non riconosce il proprio peccato; accusa ladonna e, implicitamente, Dio. Il peccato divide. La donna

RALLÈGRATI, PIENA DI GRAZIA

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SOLENNITÀ IMMACOLATA CONCEZIONE – ANNO C – 8 DICEMBRE 2015GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale

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In lui ci ha scelti prima della creazione del mondoper essere santi e immacolati di fronte a lui nella ca-rità, predestinandoci a essere per lui figli adottivimediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amoredella sua volontà, a lode dello splendore della suagrazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – se-condo il progetto di colui che tutto opera secondo lasua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, chegià prima abbiamo sperato nel Cristo.

★ Le Lettere agli Efesìni e ai Colossési sono «come due ge-melle che soffrono nell’essere separate e ciascuna di essenon è completa se non ha accanto la sua sorella». Paolo vielabora la prima teologia della Chiesa. L’inizio della Let-tera è un inno liturgico: la Chiesa rivela il disegno di Dio.Tutto si attua in Cristo: ogni benedizione è in lui. Il pianodivino di salvezza è in Cristo: elezione, ci ha scelti per esse-re santi e immacolati davanti a Lui nell’amore; adozione a fi-gli adottivi; redenzione per opera di Gesù Cristo; volontàeterna di Dio-Padre che è Amore, secondo il beneplacito del-la sua volontà.

★ Un ritornello scandisce l’inno: a lode della sua gloria. Lo-de di gloria: la Beata Elisabetta della Trinità si era sceltoquesto stupendo nome. Maria, sì, è stata la più alta lodedi gloria alla Trinità. Paolo contempla la Chiesa – noi, pre-destinati secondo il piano di Dio – nel cuore della Trinità;vede nella Chiesa il luogo privilegiato dove si compie ildisegno eterno della Trinità: Facciamo l’uomo a nostra im-magine (Gn 1,26).

CANTO AL VANGELO (cfr Lc 1,28)Alleluia, alleluia. Rallègrati, piena di grazia,il Signore è con te,benedetta tu fra le donne. Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 1,26-38)TI SALUTO, O PIENA DI GRAZIAIn quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dioin una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a unavergine, promessa sposa di un uomo della casa diDavide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamavaMaria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena digrazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandavache senso avesse un saluto come questo. L’angelo ledisse: «Non temere, Maria, perché hai trovato graziapresso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai al-la luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chia-mato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà iltrono di Davide suo padre e regnerà per sempre sul-la casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo,poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «LoSpirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altis-simo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che na-scerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ec-

co, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha con-cepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese perlei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: av-venga per me secondo la tua parola». E l’angelo si al-lontanò da lei.

★ Maria è vergine, probabilmente nel pieno fiorire dell’a-dolescenza, 15 o 16 anni: è la tutta bella, la tutta pura.Giuseppe, il suo promesso sposo, che Maria verginizza, èdella discendenza di Davide. L’angelo Gabriele, ha un no-me specifico e quindi è veramente persona, le rivolge unsaluto messianico: Sia gioia a te, in ebraico: shalòm, pace.La chiama con un nome totalmente nuovo: Piena di grazia,cioè Immacolatissima. Le garantisce l’assistenza divina: IlSignore è con te. Nessun altro nella Bibbia riceve tanti sa-luti così belli, come Maria.

★ Non temere, Maria. Profonda claustralità di Maria: riflet-te sul significato di quel saluto messianico. Hai trovato gra-zia presso Dio, cioè, sei l’oggetto del compiacimento delPadre Celeste: Dio ti ama. L’angelo le cita alla lettera dueprofezie: una di Isaìa: «La Vergine ha concepito e darà al-la luce un figlio, che chiamerà Emmanuele» (Is 7,14) e laprofezia di Natan a Davide: «Il tuo trono sarà stabile ineterno» (2 Sam 7,16). La casa di Giacobbe indica il popolosanto di Dio.

★ Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conoscouomo». Maria chiede uno schiarimento per essere tutta di-sponibile a Dio: come è conciliabile la maternità con il vo-to di verginità? La frase che fa da perno alla fede di Mariaè: «Nulla è impossibile a Dio». E poi, Maria dice il suo sì to-tale all’azione dello Spirito Santo, Potenza dell’Altissimo.

PER ME CRISTO. Periodico iniziato da Don Carlo De Ambrogio (1921-1979). D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblicie liturgici: ✠ Giacomo Lanzetti, Vescovo - Alba – Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 – A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM – Santuario Todocco12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) - Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: [email protected] - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 12

Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosicome il Padre celeste,e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi.Manda il tuo Spirito e consacracitutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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★ 4° Liberazione dal timore: Non temere, Sion. Tu non vedraipiù la sventura; anzi Dio si rallegrerà per te con grida di gioia.Il popolo assapora quasi un’eco della gioia di Dio. I pro-feti annunciano che la storia santa sfocerà su torrenti digioia. «Gioia, gioia, lacrime di gioia...» (Pascal).

SALMO RESPONSORIALE (Da Is 12,2-6)

CANTA ED ESULTA, PERCHÉ GRANDE IN MEZZO A TE È IL SANTO D’ISRAELEEcco, Dio è la mia salvezza;io avrò fiducia, non avrò timore,perché mia forza e mio canto è il Signore;egli è stato la mia salvezza. R.

Attingerete acqua con gioiaalle sorgenti della salvezza.Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,proclamate fra i popoli le sue opere,fate ricordare che il suo nome è sublime. R.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,le conosca tutta la terra.Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. R.

SECONDA LETTURA (Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési 4,4-7)

SIATE LIETI NEL SIGNOREFratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto:siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Si-gnore è vicino!Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanzafate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere,suppliche e ringraziamenti.E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custo-dirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

★ San Paolo vuole per le comunità cristiane un clima digioia; lui stesso dichiara di sovrabbondare di gioia in tutte leprove. Tre tipi di gioia: 1° gioia della fede, con l’imperativodi una gioia perenne: rallegratevi nel Signore Gesù, sempre,nella certezza della vittoria di Cristo; 2° gioia della speran-za, che scaturisce dal cuore nel sapere che noi andiamo in-contro a Gesù, perché il Signore è vicino.

★ Questa presenza, soprattutto eucaristica, desiderata egià assaporata in parte, è la sorgente profonda della no-

PRIMA LETTURA (Dal libro del profeta Sofonìa 3,14-18)IL SIGNORE IN MEZZO A TERallègrati, figlia di Sion,grida di gioia, Israele,esulta e acclama con tutto il cuore,figlia di Gerusalemme!Il Signore ha revocato la tua condanna,ha disperso il tuo nemico.Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,tu non temerai più alcuna sventura.In quel giorno si dirà a Gerusalemme:«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!Il Signore, tuo Dio, in mezzo a teè un salvatore potente.Gioirà per te,ti rinnoverà con il suo amore,esulterà per te con grida di gioia».

★ Quando il profeta Sofonìa, verso il 640-630 avanti Cri-sto, annuncia il giorno del Signore e la conseguente ira diDio, sono sessant’anni che Isaìa tace. L’ira di Dio è una rea-zione di amore deluso. Dio ha cercato in mezzo a Gerusalem-me o nel suo seno – in ebraico, la parola è la stessa ed è unaparola-chiave per Sofonìa – qualcuno che abbia fiducia inlui. Nessuno.

★ Allora Dio si decide a purificare il popolo; ne risulterà:1° un popolo di poveri, o anauìm, persone che sapranno far-si povere davanti a Dio come lo sono davanti alla poten-za Assira, povere di una povertà spirituale, che è la fede,con abbandono e umiltà; e 2° Dio tornerà ad abitare nel suoseno e sarà in Maria, figlia di Sion. La lettura di oggi dice:Sion, o Gerusalemme o il popolo di Dio, deve rallegrarsi perchéil Signore ha mutato atteggiamento; Sion non ha nulla da te-mere perché il Signore è con lei. Il Signore la fa gioire rinno-vando il suo amore di un tempo.

★ Quattro cose: 1° La gioia: è la caratteristica della libera-zione dalla prigionia, soprattutto è il timbro dell’èra mes-sianica, esulta, rallégrati. Dio stesso esulterà di gioia per te. 2°Mutato atteggiamento di Dio: Ha revocato la tua condanna, hadisperso il tuo nemico, anzi ti rinnoverà con il suo amore. 3°Presenza del Signore: Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un sal-vatore potente.

EGLI VI BATTEZZERÀ IN SPIRITO SANTO E FUOCO

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3ª DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C – 13 DICEMBRE 2015GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale

Commenti su testi di don Carlo De Ambrogio

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stra gioia; 3° gioia nello Spirito Santo, che si fraziona in gioiadi preghiera: esponete a Dio le vostre richieste, in ogni neces-sità, con suppliche e ringraziamenti; e gioia di vita: che di-venta come un respiro di pace a custodia dei cuori e dei pen-sieri in Cristo Gesù. È una gioia inimmaginabile: sorpassaogni intelligenza. Ogni dono di Dio è gioia: il Regno di Dioè giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14,17).

CANTO AL VANGELO (Is 61,1 cit. in Lc 4,18)Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me,mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 3,10-18)CHE DOBBIAMO FARE?In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, di-cendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro:«Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi hada mangiare, faccia altrettanto».Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e glichiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Edegli disse loro: «Non esigete nulla di più di quantovi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcunisoldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Risposeloro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nes-suno; accontentatevi delle vostre paghe».Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Gio-vanni, si domandavano in cuor loro se non fosse luiil Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi bat-tezzo con acqua; ma viene colui che è più forte dime, a cui non sono degno di slegare i lacci dei san-dali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tie-ne in mano la pala per pulire la sua aia e per racco-gliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la pa-glia con un fuoco inestinguibile».Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzavail popolo.

★ Il Battista risponde a 3 gruppi di interlocutori che gli chie-dono: Che dobbiamo fare? Primo gruppo: le folle. Il Battista leinvita a condividere con i bisognosi il pane e i vestiti, letuniche che, a quell’epoca, costituivano il minimo vitale.Oggi, gli chiederebbe di assicurare ai poveri l’alloggio, l’i-struzione, l’assistenza medica e di migliorare le condizio-ni economiche e sociali.

★ Secondo gruppo: i pubblicani, che rappresentano la classedei funzionari pubblici, la cui tentazione è di abusare del-la gente che ignora leggi e tariffe: Non esigete più di quantovi è stato fissato, cioè: siate semplicemente onesti.

★ Terzo gruppo: i soldati, incaricati di mantenere l’ordinepubblico: non estorcete, non rubate, non vessate la gente.Il Battista non chiede a nessuno di abbandonare il propriomestiere, per quanto umile. Non c’è mestiere o professio-ne spregevole; ci sono individui inferiori al loro còmpito.

★ Ma chi è Giovanni il Battista? È forse il Messia? No, è unavoce che invita alla conversione. Il Messia sarà uno più for-te che battezzerà in Spirito Santo e fuoco e col ventilabro racco-

glierà il frumento nel granaio del cielo e brucerà la pula, lo scar-to del grano, con fuoco inestinguibile. La buona novella o Van-gelo, che è la Parola di Dio, il Verbo, Gesù, è un Lieto Mes-saggio di salvezza – Spirito Santo che vivifica; granaio delCielo – che diventa, per chi lo rifiuta o lo respinge, auto-maticamente di condanna: fuoco inestinguibile dell’infer-no. Gesù diceva: Chi mi respinge e rifiuta le mie parole ha giàun giudice: a condannarlo, nell’ultimo giorno, sarà proprio laParola che io ho annunziato (Gv 12,48).

PER ME CRISTO. Periodico iniziato da Don Carlo De Ambrogio (1921-1979). D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblicie liturgici: ✠ Giacomo Lanzetti, Vescovo - Alba – Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 – A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM – Santuario Todocco12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) - Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: [email protected] - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 14

Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola delSignore: Misericordiosi come il Padre. L’evangelista riporta l’in-segnamento di Gesù che dice: «Siate misericordiosi, come il Pa-dre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). È un programma di vita tan-to impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo diGesù è rivolto a quanti ascoltano la sua voce (cfr Lc 6,27). Per es-sere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo por-ci in ascolto della Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valoredel silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questomodo è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerlocome proprio stile di vita. Misericordiosi come il Padre è il “mot-to” dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di co-me Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente,e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando loinvochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa ini-zi con queste parole: «O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni pre-sto in mio aiuto» (Sal 70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primopasso della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarcidalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consi-ste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giornoper giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi di-ventare compassionevoli verso tutti.

(Papa Francesco, Misericordiae Vultus 13-14).

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Il logo dell’Anno giubilare – opera del gesuita Padre Marko I. Ru-pnik – si presenta come una piccola summa teologica del temadella misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spal-le l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara allaChiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a com-pimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il di-segno fa emergere che il BuonPastore tocca in profondità lacarne dell’uomo, e lo fa con amo-re tale da cambiargli la vita, i suoiocchi si confondono con quellidell’uomo. Cristo vede con l’oc-chio di Adamo e questi con l’oc-chio di Cristo. Ogni uomo scoprecosì in Cristo, nuovo Adamo, lapropria umanità e il futuro che loattende, contemplando nel Suosguardo l’amore del Padre. I treovali concentrici, di colore pro-gressivamente più chiaro versol’esterno, suggeriscono il movi-mento di Cristo che porta l’uomofuori dalla notte del peccato e del-la morte.

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SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 79)SIGNORE, FA’ SPLENDERE IL TUO VOLTOE NOI SAREMO SALVITu, pastore d’Israele, ascolta,seduto sui cherubini, risplendi.Risveglia la tua potenzae vieni a salvarci. R.

Dio degli eserciti, ritorna!Guarda dal cielo e vedie visita questa vigna,proteggi quello che la tua destra ha piantato,il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.Da te mai più ci allontaneremo,facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R.

SECONDA LETTURA (Dalla lettera agli Ebrei 10,5-10)ECCO, IO VENGO PER FARE LA TUA VOLONTÀFratelli, entrando nel mondo, Cristo dice:«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,un corpo invece mi hai preparato.Non hai graditoné olocàusti né sacrifici per il peccato.Allora ho detto: “Ecco, io vengo– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –per fare, o Dio, la tua volontà”».Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gra-dito né sacrifici né offerte, né olocàusti né sacrificiper il peccato», cose che vengono offerte secondo laLegge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua vo-lontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per co-stituire quello nuovo. Mediante quella volontà sia-mo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpodi Gesù Cristo, una volta per sempre.

★ La Lettera agli Ebrei – scritta a sacerdoti ebrei in rovina,espatriati per aver aderito a Cristo? – ha 3 idee fondamenta-li: 1° Il Cristo, ieri, oggi e sempre, il Cristo vi appare comeFiglio unico di Dio, uomo tra gli uomini, salvatore di tut-to e di tutti; 2° Dicendo Nuova Alleanza, Egli rende sorpassa-ta e vecchia l’Antica Alleanza (8,13); 3° Noi siamo un popolo in

PRIMA LETTURA (Dal libro del profeta Michèa 5,1-4a)PARTORIRÀ COLEI CHE DEVE PARTORIRECosì dice il Signore:«E tu, Betlemme di Èfrata,così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,da te uscirà per mecolui che deve essere il dominatore in Israele;le sue origini sono dall’antichità,dai giorni più remoti.Perciò Dio li metterà in potere altrui,fino a quando partorirà colei che deve partorire;e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,con la maestà del nome del Signore, suo Dio.Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grandefino agli estremi confini della terra.Egli stesso sarà la pace!».

★ Michea, l’uomo di Morèshet: lo chiamavano così, quelprofeta-contadino. Morèshet è un piccolo paese a sud diGerusalemme, devastato e raso al suolo, nel giro di pochianni, dai soldati assiri in quattro riprese. In quel paese vi-veva Michea, il cui nome significa Chi-come-Dio?

★ Un giorno Michea, che non ne poteva più dalle soffe-renze, salì alla capitale, a Gerusalemme. Era il tempo delprofeta aristocratico Isaìa, verso gli anni 700 a.C. Salì agridare che Dio era addolorato di tanta corruzione: seminòl’inquietudine, per la giustizia divina, e la speranza, per lepromesse misteriose di Dio verso Betlemme, così piccolaper essere fra i capoluoghi di Giuda: da te mi uscirà colui chedeve essere il dominatore in Israele.

★ In un tempo di umiliazione nazionale, il profeta-conta-dino Michea annuncia che il re futuro nascerà da un mode-sto clan di Betlemme, 5 km. a sud di Gerusalemme; ma lesue origini sono dai giorni più remoti, da Davide, di Efrata lafeconda. Starà là, incrollabile; sarà re-pastore di Israele; avrà laforza del Signore e la maestà del nome del Signore, sarà il Ver-bo di Dio. Sarà grande fino agli estremi confini della terra e gliuomini del resto d’Israele abiteranno sicuri in una pace univer-sale. Poi, il veggente fa volgere i nostri occhi verso colei che de-ve partorire, verso quella giovane Vergine-Madre di cuiparla con emozione Isaìa: è Maria, la Madre di Gesù.

BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO GREMBO

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4ª DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C – 20 DICEMBRE 2015GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale

Commenti su testi di don Carlo De Ambrogio

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del Signore e fa cantare a Maria uno splendido Magnificatdi gioia.

★ 5° L’essenziale del Vangelo è condensato nelle paroledell’anziana Elisabetta rivolte a Maria: Beata colei che hacreduto nel compimento delle parole che le sono state dette daparte del Signore: è la beatitudine della fede. La vera vita diMaria è interiore: ella è tutta accoglienza e ascolto alla Pa-rola di Dio, tutta prontezza a praticarla, tutta attenzione acogliere i segni della volontà di Dio.

★ Maria è riempita della Presenza divina come l’Arca dell’Al-leanza lo era della gloria di Dio. Con la consacrazione profe-tica del Battista nel grembo di Elisabetta, Maria è il segnoefficace della Presenza di Dio in mezzo al suo popolo: è lavera Arca della Nuova Alleanza.

cammino verso Dio. In questo brano, con l’audacia incredi-bile dei mistici – esploratori dell’invisibile – l’autore dellaLettera agli Ebrei ci fa conoscere la prima parola del Verbo In-carnato, la parola pronunciata nel silenzio inviolato della Tri-nità: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà».

★ È questo uno dei rari segreti trinitari che lo Spirito San-to ha voluto farci conoscere riguardo a Gesù, al primomomento della sua formazione umana, entrando nel mon-do. Ecco, io vengo vuol dire: eccomi senza ritardo, subito,senza riserva, senza ritorno, per amore solo di Dio Padree degli uomini. Tale generosità ha per scopo la ricercaamorosa della volontà di Dio per viverla e santificarci, permezzo dell’offerta del corpo di Cristo, una volta per sempre.L’ombra della Croce e l’ombra dello Spirito Santo avvol-gono il grembo della Vergine Maria.

CANTO AL VANGELO (Lc 1,38)Alleluia, alleluia. Ecco la serva del Signore:avvenga per me secondo la tua parola. Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 1,39-45)LA MADRE DEL MIO SIGNOREIn quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso laregione montuosa, in una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Ap-pena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bam-bino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmatadi Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedettatu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!A che cosa devo che la madre del mio Signore vengada me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai mieiorecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel miogrembo. E beata colei che ha creduto nell’adempi-mento di ciò che il Signore le ha detto».

★ Alla vigilia di Natale, la Chiesa ci invita a contemplareun meraviglioso ritratto dipinto da san Luca nel suo van-gelo: la Vergine della Visitazione. Eccone il profilo: 1° Maria,giovane di 15 o 16 anni, si mise in viaggio verso la montagnae raggiunse in fretta una città della Giudea, probabilmenteAin Karim, Sorgente Generosa, un paese che è come unacoppa di frutti e di fiori.

★ 2° Maria è tutta raccolta in Dio che porta in sé, ma questaPresenza divina la lancia sulla via del servizio e della ca-rità. Come dirà, anni dopo, suo Figlio Gesù, ella è venutaper servire: rimase in casa di Elisabetta circa 3 mesi, come l’Ar-ca dell’Alleanza, al tempo di Davide, prima di essere por-tata a Gerusalemme; 3° In fretta: Luca invita a rifletteresulla rapida adesione di Maria al piano di salvezza di Dio.

★ 4° Luca è l’evangelista della Visitazione e della Pente-coste: due scene, una all’inizio dell’infanzia di Gesù, l’al-tra all’inizio dell’infanzia della Chiesa, in cui l’effusionedello Spirito Santo avviene per la presenza di Maria. La fan-ciulla di Nazaret, Maria, è colma di Spirito Santo; e lo Spi-rito di Dio fa fiorire tutto e fa sobbalzare di gioia il Batti-sta già nel grembo di Elisabetta, fa trasalire di gioia Elisa-betta che grida la sua felicità di ricevere in casa la Madre

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Visita di Maria Vergine alla cugina Elisabetta - Mosaico Lourdes

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Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria è stata da sem-pre preparata dall’amore del Padre per essere Arca dell’Allean-za tra Dio e gli uomini. Ha custodito nel suo cuore la divina mi-sericordia in perfetta sintonia con il suo Figlio Gesù. Il suo cantodi lode, sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla mise-ricordia che si estende «di generazione in generazione» (Lc 1,50).Anche noi eravamo presenti in quelle parole profetiche della Ver-gine Maria. Questo ci sarà di conforto e di sostegno mentre at-traverseremo la Porta Santa per sperimentare i frutti della miseri-cordia divina (Papa Francesco, Misericordiae Vultus 24).

CCaannttaattee aall SSiiggnnoorree uunn ccaannttoo nnuuoovvoo!!

Te beata Maria che hai creduto al compimento delle promesse.Te beata Maria che hai creduto alla Parola del Signor.

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★ Hai moltiplicato la gioia: gioia per la luce che ha illumi-nato le tenebre di morte, e gioia per la liberazione dal do-minio straniero. Dio spezza il giogo assiro, frantuma il ba-stone che opprimeva, cioè l’esercito che permetteva al redi Assiria di imporre a Giuda un pesante vassallaggio;succede come al tempo della vittoria di Gedeone contro iMadianiti.

★ Poiché un bambino è nato per noi: il figlio meraviglioso distirpe regale ha nome Emmanuele, cioè Dio-con-noi. Lesue origini: viene dalla famiglia di Davide, ma anche dalmondo di Dio. Sua madre è una nuova Eva, come uscitadalle mani del Creatore, trionfatrice delle forze del male.Porta quattro nomi abbinati; ogni nome abbina un attri-buto umano a un attributo soprannaturale: consigliere; po-tente; padre; principe; perciò consigliere–ammirabile; poten-te–Dio; padre–eterno; principe per la pace. È avvolto di gioia,di luce, di giustizia, cioè misericordia, e di gloria. Ecco ilMessia ideale che lo zelo, cioè l’amore entusiasta di Dio,saprà creare.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 95)OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORECantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra;giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli. R.

SECONDA LETTURA (Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito 2,11-14)È APPARSA LA GRAZIA DI DIOFiglio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta sal-vezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare

PRIMA LETTURA (Dal libro del profeta Isaìa 9,1-6)UN BAMBINO È NATO PER NOIIl popolo che camminava nelle tenebreha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle,e il bastone del suo aguzzino,come nel giorno di Màdian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rim-bombando e ogni mantello intriso di sanguesaranno bruciati, dati in pasto al fuoco.Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il poteree il suo nome sarà:Consigliere mirabile, Dio potente,Padre per sempre, Principe della pace.Grande sarà il suo poteree la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

★ Il profeta Isaìa è il profeta del Natale di Cristo. Duran-te i suoi 40 anni di attività profetica a Gerusalemme (dal 740

al 700 a.C.) egli evocò l’avvento di un Bimbo misterioso cheavrebbe inaugurato il Regno di Dio.

★ I capitoli dal 7 al 12 furono composti alla gloria di quelBimbo che ha nome Emmanuele, Dio-con-noi: nascitameravigliosa (7,1-25), epifanìa gioiosa (8-10,4), re del Para-diso (10,5-12,6). Mentre il popolo cammina, cioè vive, nelletenebre – nello sheòl, che è il paese del caos primitivo, ilregno dei morti – Isaìa vede all’improvviso irrompere laluce di Dio; subito il popolo si rialza, grida e danza digioia davanti a Dio, come accadeva nelle grandi festivitàliturgiche.

OGGI È NATO PER VOI UN SALVATORE, CRISTO SIGNORE

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NATALE DEL SIGNORE – ANNO C – 25 DICEMBRE 2015MESSA DI MEZZANOTTE

GAM - Foglio volante a servizio ecclesialeCommenti su testi di don Carlo De Ambrogio

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l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questomondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nel-l’attesa della beata speranza e della manifestazionedella gloria del nostro grande Dio e salvatore GesùCristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogniiniquità e formare per sé un popolo puro che gli ap-partenga, pieno di zelo per le opere buone.

★ La Lettera a Tito fa parte delle cosiddette Lettere pasto-rali: sono le ultime lettere di Paolo, indirizzate ai pastorio capi della Chiesa. Paolo chiama Tito mio vero figlio nellacomune fede. Durante la sua visita pastorale nel Mediter-raneo, tra le due prigionie romane, Paolo aveva lasciatoTito nell’isola di Creta perché vi proseguisse l’organizza-zione delle numerose comunità: missione delicata perchéCreta era una caldaia di idee bollenti.

★ Al centro della Lettera c’è il testo della seconda Letturadella notte di Natale, di una bellezza e di una ricchezzateologica incomparabile: la grazia, cioè l’amore misericor-dioso di Dio, è apparsa nel neonato Gesù; porta salvezzaall’umanità; insegna a vivere bene, con sobrietà: tempe-ranza; con giustizia: onestà; con pietà: vita interiore dipreghiera; e fa volgere gli occhi verso la Parusìa, verso ilritorno finale di Gesù Cristo-Dio.

★ Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquitàe formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle ope-re buone. Questo piccolo testo di san Paolo è come unedelweiss sulle vette alpine: la nostra vita cristiana sisvolge tra due epifanie di Dio-Amore: apparizione di gra-zia a Natale e manifestazione di gloria alla Parusìa.

★ Gesù si è sacrificato per noi; si è fatto uomo, nascendoa Betlemme, per liberarci dal peccato, perdonarci, istruir-ci, fare di noi una comunità di anime in grazia, un popolopuro, impegnato in opere di carità.

CANTO AL VANGELO (Lc 2,10-11)Alleluia, alleluia. Vi annuncio una grande gioia:oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 2,1-14)DIEDE ALLA LUCE IL SUO FIGLIOIn quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinòche si facesse il censimento di tutta la terra. Questoprimo censimento fu fatto quando Quirinio era go-vernatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire,ciascuno nella propria città.Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàza-ret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Be-tlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla fa-miglia di Davide. Doveva farsi censire insieme aMaria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono perlei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio pri-mogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una man-giatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

PER ME CRISTO. Periodico iniziato da Don Carlo De Ambrogio (1921-1979). D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblicie liturgici: ✠ Giacomo Lanzetti, Vescovo - Alba – Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 – A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM – Santuario Todocco12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) - Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: [email protected] - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 18

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernot-tando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo laguardia al loro gregge. Un angelo del Signore si pre-sentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo dis-se loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grandegioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città diDavide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Si-gnore. Questo per voi il segno: troverete un bambi-no avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».E subito apparve con l’angelo una moltitudine del-l’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:«Gloria a Dio nel più alto dei cielie sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

★ Questo brano di Vangelo è la risposta alla profezia diIsaìa un bambino è nato per noi e giustifica la meraviglia disan Paolo davanti alla manifestazione della grazia di Dio.

★ La fonte principale d’informazione su questo avveni-mento, dalle linee così pure, la si intravede: non può es-sere che Maria la quale conservava con cura tutte queste co-se e le meditava nel suo Cuore immacolato, ciò spiega gli umi-li dettagli: i pannolini e le fasce, la culla-mangiatoia, ipastori, l’emozione delicata che vibra in ogni parola. OgniNatale è per noi un invito a diventare come bimbi: bisognaabbassarsi per comprendere Dio.

Natività - Franco Verri, Parr. S. Giuseppe di Priaruggia - Genova

La Vergine oggi dà alla luce l’Eternoe la terra offre una grotta all’Inaccessibile.

Gli angeli e i pastori a lui inneggianoe i magi, guidati dalla stella,

vengono ad adorarlo.Tu sei nato per noi

Piccolo Bambino, Dio eterno!( Romano il Melode)

Santo Natale!Santo Natale!

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e desidera gli atri del Signore.Il mio cuore e la mia carneesultano nel Dio vivente. R.

Beato chi abita nella tua casa:senza fine canta le tue lodi.Beato l’uomo che trova in te il suo rifugioe ha le tue vie nel suo cuore. R.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,guarda il volto del tuo consacrato. R.

SECONDA LETTURA

(Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 3,1-2.21-24)QUALE GRANDE AMORE CI HA DATO IL PADRECarissimi, vedete quale grande amore ci ha dato ilPadre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamorealmente! Per questo il mondo non ci conosce: per-ché non ha conosciuto lui.Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciòche saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamoperò che quando egli si sarà manifestato, noi saremosimili a lui, perché lo vedremo così come egli è.Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nul-la, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chie-diamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoicomandamenti e facciamo quello che gli è gradito.Questo è il suo comandamento: che crediamo nelnome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli unigli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi os-serva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio inlui. In questo conosciamo che egli rimane in noi:dallo Spirito che ci ha dato.

★ L’apostolo prediletto, per mostrarci a qual punto siamo ama-ti dal Padre, ci ricorda il nostro titolo, la nostra qualità e il no-stro avvenire di figli di Dio; una parentesi spiegherà perchéil mondo ostile o indifferente ignora queste meraviglie.Non è stato ancora rivelato ciò che saremo, perché la graziadeve divenire gloria. Tuttavia la vita eterna è già incomincia-ta e, se non è interrotta dal peccato grave, durerà senza fi-ne. Neanche la morte rompe questa continuità.

PRIMA LETTURA (Dal primo libro di Samuèle 1,20-22.24-28)EGLI È RICHIESTO PER IL SIGNOREAl finir dell’anno Anna concepì e partorì un figlio elo chiamò Samuèle, «perché - diceva - al Signore l’horichiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la fa-miglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore ea soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché dis-se al marito: «Non verrò, finché il bambino non siasvezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Si-gnore; poi resterà là per sempre». Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un gio-venco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino,e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era an-cora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentaro-no il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signo-re. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donnache era stata qui presso di te a pregare il Signore. Perquesto fanciullo ho pregato e il Signore mi ha con-cesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascioche il Signore lo richieda: per tutti i giorni della suavita egli è richiesto per il Signore». E si prostraronolà davanti al Signore.

★ La nascita del bambino viene a premiare la preghiera fi-duciosa, e questa interpretazione dei fatti è sottolineataanche dall’etimologia popolare data al nome Samuele,spiegato come derivante dal verbo domandare, in ebraicoshaal. In pellegrinaggio al tempio del Signore a Silo, Annaadempie la promessa fatta a Dio e gli offre il figlio nato inmodo prodigioso. Il voto di Anna consisteva in una du-plice promessa: dare il figlio in servizio perpetuo alla Ten-da; farne un nazireo, di cui una caratteristica era la lungacapigliatura (Nm 6).

★ La vocazione è la scoperta, giorno per giorno, della gratuitàdi tutto quello che si è, di tutto quello che si ha; è il decifrarefaticoso del volto continuamente misterioso di Colui chechiama.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 83)BEATO CHI ABITA NELLA TUA CASA, SIGNOREQuanto sono amabili le tue dimore,Signore degli eserciti!L’anima mia anela

TUO PADRE E IO, ANGOSCIATI, TI CERCAVAMO

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SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE – ANNO C – 27 DICEMBRE 2015GAM - Foglio volante a servizio ecclesiale

Commenti su testi di don Carlo De Ambrogio

Page 12: PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE · 2015-11-24 · Alleluia, alleluia. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedr la salvezza di Dio! Alleluia. ... CANTATE

★ Secondo san Giovanni, il vero cristiano deve sentirsi co-stantemente verso Dio in stato di parresìa, cioè di fiducia,di certezza, di libertà ardita e quasi audace, disposizioneche spinge a pregare con la certezza di essere esauditi; di-sposizione che è sostenuta dall’esperienza quotidiana divedere le proprie richieste accolte da Dio.

★ Tale fiducia, conseguenza d’una buona coscienza, sifonda su una duplice testimonianza che il cristiano puòrendere a se stesso: osserva costantemente i comandamenti diDio, segno certo che è nell’amor di Dio; e, segno ancor piùalto di amore che sale verso Dio e che è ricevuto da Dio,fa quello che piace a Dio.

CANTO AL VANGELO (cfr At 16,14b)Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuoree accoglieremo le parole del Figlio tuo. Alleluia.

VANGELO (Dal Vangelo secondo Luca 2,41-52)ANGOSCIATI TI CERCAVAMOI genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusa-lemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe do-dici anni, vi salirono secondo la consuetudine dellafesta. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano lavia del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusa-lemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Cre-dendo che egli fosse nella comitiva, fecero una gior-nata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i paren-ti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono incerca di lui a Gerusalemme.Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto inmezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava.E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stuporeper la sua intelligenza e le sue risposte.Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse:«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre eio, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro:«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo oc-cuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi noncompresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava lo-ro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste co-se nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età egrazia davanti a Dio e agli uomini.

★ La festa pasquale durava sette giorni. La partenza potevaavvenire solo dopo il secondo giorno festivo; la sacra Fa-miglia rimase per tutta la settimana. Alla fine Maria eGiuseppe partirono. Si viaggiava in carovana. Il primogiorno di cammino era passato. Le famiglie si ritrovaronounite. Si accorsero della mancanza di Gesù. Cominciò laricerca. La decisione di Gesù di restare a Gerusalemme, al-l’insaputa dei suoi, vuole privilegiare gli interessi del Padresuo Celeste. Figlio, perché ci hai fatto così? domanda Maria.

★ Le parole di Maria sono l’espressione spontanea del dolore edell’angoscia di quelle lunghe ore di ricerca. Maria è una veramadre. L’immediatezza realistica della descrizione nontiene nascosti i sentimenti umani. Stava sottomesso a loro: a

Giuseppe e a Maria. Custodisce la verità del suo essere Fi-glio di Dio proprio perché è obbediente. Mediante l’obbe-dienza si prepara alla glorificazione dopo il battesimo.

★ Gli avvenimenti della storia dell’infanzia hanno carattere dirivelazione: sono fatti e parole. Maria li custodisce nel suocuore (cf 2,19). Riempiono il suo spirito e diventano lucedella sua vita. Nessuno, se non sua madre, poteva esseretestimone degli avvenimenti dell’infanzia di Gesù: infatticustodisce tutti gli eventi nel suo Cuore.

★ San Luca ha voluto fare di questo episodio, il ritrova-mento di Gesù al Tempio, il coronamento del vangelo del-l’infanzia e l’anticipazione del ministero pubblico di Ge-sù. Tutto, in questo episodio, è orientato alle prime paro-le di Gesù riferite nei vangeli. Vi si può leggere la vita diuna famiglia animata dalla fede: sottomissione alla Legge (Dt

16,16); partecipazione alle grandi convocazioni religiose;accettazione da parte dei genitori della vocazione dei lo-ro figli.

★ La scena avviene a Gerusalemme; Gesù entra in quelmovimento di oblazione e di salita a Gerusalemme, chestruttura tutto il vangelo di san Luca. Gesù agisce in mez-zo al popolo, ma il popolo non ha coscienza della sua pre-senza. Alle lacrime dei suoi, Gesù cita la volontà del Padre Ce-leste. La profezia di Simeone comincia a compiersi perMaria. L’episodio si chiude con il ritorno a Nazaret e Ge-sù rientra nella sua vita di silenzio e di sottomissione: so-no gli anni oscuri di Gesù a Nazaret. La sua vita nascosta èuna prima maniera di vivere il mistero pasquale.

PER ME CRISTO. Periodico iniziato da Don Carlo De Ambrogio (1921-1979). D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblicie liturgici: ✠ Giacomo Lanzetti, Vescovo - Alba – Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 – A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM – Santuario Todocco12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) - Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: [email protected] - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 20

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Con lo sguardo fisso suGesù e il suo volto mi-sericordioso possiamocogliere l’amore dellaSantissima Trinità. Lamissione che Gesù haricevuto dal Padre èstata quella di rivelare ilmistero dell’amore divi-no nella sua pienezza.«Dio è amore» (1 Gv4,8.16), afferma per laprima e unica volta intutta la Sacra Scrittural’evangelista Giovanni.Questo amore è ormaireso visibile e tangibilein tutta la vita di Gesù.La sua persona non èaltro che amore, unamore che si dona gra-tuitamente. Le sue rela-zioni con le personeche lo accostano mani-festano qualcosa di uni-co e di irripetibile.

(Papa Francesco, Misericordiae Vultus 8)

Sacra Famiglia a Nazaret - Franco VerriParr. S. Giuseppe di Priaruggia - Genova