La guerra dei Cent'anni

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LA GUERRA DEI CENT’ANNI 1337 - 1453

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La guerra dei Cento/sedici) anni fu uno degli eventi spartiacque tra Medioevo e Età moderna.

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LA GUERRA DEI CENT’ANNI 1337 - 1453

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LE PREMESSE.1 IL MATRIMONIO TRA ENRICO II - ELEONORA D’AQUITANIA (1180)

Il re francese Luigi VII ripudiò la duchessa Eleonora d’Aquitania.

Questa sposò il re d’Inghilterra Enrico II, della famiglia d’origine francese Angiò – Plantageneti,che controllava diversi territori in Francia.

In tal modo, Enrico II acquisì il dominio delle contee di Bretagna, d’Angiò, Marche e dei ducati di Normandia e Aquitania.

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PREMESSE.2/LA BATTAGLIA DI BOUVINES, 1214: SCONFITTA DELLA MONARCHIA INGLESE

IL SUO VASSALLAGGIO IN FRANCIA.

Enrico II ebbe due figli, Ricccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra, entrambi salirono al trono

Giovanni successe al fratello, ma si dimostrò un re meno abile di Riccardo e del padre sia politicamente, che militarmente.

Con la battaglia di Bouvines (1214), perse Normandia, Angiò e Poitou a favore di Filippo Augusto, il re Francese, che impose vincoli di vassallaggio a Fiandre, Bretagna e Champagne.

Giovanni Senza Terra

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PREMESSE.3/ LO STALLO SECOLARE: 1214 – 1336.

Per oltre un secolo, lo status quo creato da Bouvines persistette.

Il sovrano francese controllò strettamente i territori del nord e del centro del paese, con la crociata albigese la corona capetingia aveva ottenuto il dominio anche della contea di Tolosa, nel Sud.

I territori inglesi erano situati nell’estremo occidente, in cui la maggiore città era Bordeaux.

Tuttavia nel 1328 scomparve l’ultimo re capetingio Carlo IV.

Contea di Tolosa

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LO SCONTRO TRA ENRICO III E FILIPPO VI DI VALOIS. LA DICHIARAZIONE DI GUERRA, 1337.

Alla morte di Carlo IV entrarono in contrasto il re inglese Edoardo III e il legittimo erede al trono Filippo di Valois, del ramo dinastico Angiò – Valois.

Edoardo III reclamava il trono perché sua moglie era sorella del defunto sovrano.

Per la legge salica, tuttavia, il trono non poteva essere assegnato per via femminile.

In tal modo Filippo ascese al trono come Filippo VI e nel 1337 questo portò alla guerra tra la corona francese e quella inglese, dichiarata da quest’ultima, il 1 novembre.

Stemma degli

Angiò - Valois

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LE QUATTRO FASI DELLA GUERRA DEI CENT’ANNI. LA GUERRA CIVILE TRA ARMAGNACCHI E BORGOGNONI.

LA GUERRA DEI CENT’ANNI non fu un conflitto continuo ma si svolse in QUATTRO DIVERSE FASI MILITARI, mescolandosi con un conflitto civile contemporaneo, quello tra ARMAGNACCHI e BORGOGNONI:

- I. 1346 – 60 favorevole agli inglesi

- II. 1369 – 80 stallo

-III. 1415 – 20 favorevole agli inglesi

-IV. 1429 – 1453 ripresa e vittoria francese

Durante la guerra dei cent’anni si impiegarono armi da fuoco. Uso delle armi da fuoco durante

un assedio di città

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LA NUOVA SITUAZIONE DOPO BRETIGNY (1360 – 1420)

La nuova situazione territoriale francese vedeva la presenza di due monarchie in una medesima area geografica:

a nord e sud - est i sovrani francesi Valois,

nel sud – ovest i sovrani inglesi Plantageneti, che controllavano anche il porto di Calais.

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LA PRIMA FASE: BATTAGLIE DI CRECY E POITIERS, PACE DI BRETIGNY DEL 1360.

La prima fase della guerra fu favorevole agli inglesi.

Essi vinsero due battaglie fondamentali, a Crecy (1346) (guidati da Edward III) e Poitiers (1356) (comandante il «principe nero» Edward), soprattutto grazie a una tattica che impiegava in battaglia arcieri, dotati di arco e frecce, e fanti che sconfissero gli indisciplinati e pesanti cavalieri francesi e i balestrieri.

Nella battaglia di Poitiers fu catturato il re francese Giovanni II «il Buono».

Ciò portò alla pace di Bretigny, 1360, in seguito alla quale gli inglesi controllarono l’intera Francia di Sud – Ovest: risorse così il regno «anglo-atlantico» che sembrava finito con la battaglia di Bouvines (1214).

Carlo V, re di Francia tra 1369 e 1380, recuperò buona parte dei territori perduti.

Battaglia di Crecy, 1346

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LA CREAZIONE DEL DUCATO DI BORGOGNA (1363)

Il re francese Giovanni il Buono (morto nel 1364) volle premiare il suo secondo figlio, Filippo detto l’Ardito e gli concesse in appannaggio il territorio della Borgogna, costituito in ducato.

Fu un grave errore politico in quanto Giovanni il Buono cancellava con questa investitura la politica di controllo territoriale sui principati feudali che avevano realizzato i suoi predecessori.

Carlo VI, figlio di Carlo V e nipote di Filippo, re dall’età di undici anni, manifestò segni di squilibrio mentale dal 1492.

Fino al 1422, sul trono francese vi fu un re malato di mente circondato da parenti con i propri seguiti feudali: i due fatti indebolirono la monarchia

Giovanni il Buono,

re di Francia (1350-64)

Carlo VI,

«il folle», re di

Francia

(1380-1422)

Filippo

«l’Ardito»,

duca di

Borgogna

(1363-

1404)

Carlo V, il «saggio»,

re di Francia (1364-1380)

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LA SECONDA FASE DELLA GUERRA.

La seconda fase della guerra, guidata da Carlo V, figlio primogenito di Giovanni il Buono e suo successore, si svolse tra 1369 e 1380.

I francesi recuperarono parzialmente alcuni dei territori perduti dopo Bretigny adottando una tattica anziché di battaglie in campo aperto, di attacco e ripiegamento, che somigliava molto alla guerriglia.

L’esercito francese

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LA GUERRA CIVILE TRA ARMAGNACCHI E BORGOGNONI, UNA GUERRA DENTRO LA GUERRA .

Il ducato di Borgogna, situato nella Francia centro orientale, costituì un potente elemento di divisione durante la guerra tra francesi e inglesi.

Filippo l’Ardito diede origine a una dinastia parallela a quella del fratello Carlo VI: la dinastia borgognona fu più abile e lungimirante di quella regia.

Si formarono due fazioni, dette degli →Armagnacchi (monarchici) [dal nome del castello del leader della fazione] e dei →Borgognoni (ducali), i quali si combatterono sanguinosamente per il controllo di ricchi territori.

I borgognoni si allearono spesso con gli inglesi contro gli armagnacchi.

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LA DINASTIA BORGOGNONA Filippo l’Ardito sposò

Margherita di Màle

(che controllava le

contee di Fiandra,

Nevers e Franca

Contea)

I territori furono

ereditati da Giovanni

Senza Paura che nel

1407 fece uccidere il

leader degli

armagnacchi e

cominciò la guerra

civile

Giovanni morì

assassinato. Suo figlio

Filippo il Buono,

contribuì alla pace di

Troyes (1420) e si

riconciliò con i Valois

(1435)

S. Guarracino,Storia dell’età medievale, Bruno Mondadori

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CARLO VI IL FOLLE E GIOVANNI SENZA PAURA:

INIZIO UFFICIALE DELLA GUERRA CIVILE.

Alle prese con i rivali interni Borgognoni, la monarchia francese scontò anche la follia del re Carlo VI

La follia di Carlo VI e l’aggressività dei Borgognoni misero in serie difficoltà gli Armagnacchi.

Nel 1407 Giovanni Senza Paura, duca di Borgogna, fece uccidere il capo della fazione degli Armagnacchi e diede ufficialmente il via alla guerra civile.

Re Carlo VI

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LA TERZA FASE DELLA GUERRA DEI CENT’ANNI, 1415 – 1420.

Anche grazie all’azione di Giovanni Senza Paura, la guerra tra francesi e inglesi riprese nel 1415: le truppe di Carlo VI furono sconfitte a Azincourt.

Dopo cinque anni sanguinosi segnati dalle due guerre, nel 1420 si giunse alla pace di Troyes, favorevole agli inglesi.

Enrico V, re inglese, sposò una principessa reale francese e Carlo VI fu costretto a firmare un atto con cui Enrico V diventava primo erede al trono, mentre il figlio legittimo erede al trono era definito «bastardo» e escluso dalla successione.

Nel 1422, Enrico V e Carlo VI morirono: il figlio di Enrico, che aveva un anno, fu proclamato re di Francia, ma tutta la parte settentrionale e occidentale del regno diventò inglese

Giovanni Senza Paura

Enrico V, re inglese

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LA NUOVA CONFIGURAZIONE TERRITORIALE CREATA DALLA PACE DI TROYES :

DOPO IL 1420

.

•In seguito alla pace di Troyes, la corona inglese controllava tutto il nord ovest della Francia, comprese Parigi e Orleans, più alcuni territori del sud – ovest.

•Il ducato di Borgogna a partire dal 1428 dominava invece su: Franca Contea, Fiandre, Paesi Bassi (Belgio più Olanda) e Lussemburgo.

•Ai Valois rimaneva una porzione non ampia di territorio centrale.

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UN RE «NON UFFICIALE»

•I territori rimasti ai Valois erano governati dal giovane principe Carlo, diseredato dal padre, Carlo VI. Egli risiedeva quasi inerte a Bourges, al di là della Loira.

•Nonostante un territorio in quel momento diviso tra inglesi e borgognoni, Carlo poteva contare su un fatto importante e potenzialmente favorevole: i re che avevano creato lo Stato tra 1200 e 1300 posero le basi perché il popolo dei territori Valois si sentisse parte di una nazione e adeguatamente guidato avrebbe potuto cambiare la situazione politica e territoriale.

Il principe Carlo

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LA IV FASE DELLA GUERRA, 1429 – 1453.

L’IMPREVEDIBILE EMERGERE DI UN’EROINA, GIOVANNA D’ARCO .

Mentre le sorti della corona francese erano sempre più compromesse, comparve imprevedibilmente sulla scena della guerra una giovane contadina diciottenne di Orlèans: Giovanna D’Arco.

Giovanna aveva diciotto anni. Era una ragazza religiosa e molto tormentata.

Analfabeta, figlia di contadini aveva rivelato di sentire delle voci con cui Dio stesso la spingeva a radunare un esercito che sconfiggesse gli inglesi, restituendo la legittima corona a Carlo di Valois

Giovanna d’Arco, versione “manga”

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CHI FU GIOVANNA PER IL POPOLO FRANCESE.

Giovanna “appartiene per molti versi al tipo del sollevatore di folle con motivazioni millenaristiche e religiose; il popolo che la seguì nella sua breve stagione di guida carismatica aveva conservato la fede ingenua nella dinastia legittima francese e aveva pianto la morte di Carlo VI identificando negli inglesi e nei nobili traditori la causa di tutte le sue sciagure.” (S. Guarracino).

L’azione politica e religiosa di Giovanna si colloca negli anni a cavallo del 1430.

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CARLO VII INCORONATO A REIMS GRAZIE A GIOVANNA.

Spinto dall’entusiasmo mistico di Giovanna e dei suoi seguaci, Carlo di Valois dopo molti dubbi, si fece incoronare e ungere col nome di Carlo VII a Reims , città sacra dei re francesi liberata, come Orleàns da Giovanna e dal suo esercito.

Giovanna entra a Orleàns

Carlo VII incoronato a Reims sotto gli occhi di Giovanna

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IL PROCESSO A GIOVANNA

Giovanna ebbe invece un destino tragico.

Fu catturata dai Borgognoni, quindi questi la vendettero per denaro agli inglesi.

Portata davanti a un tribunale dell’inquisizione fu processata e condannata per eresia e idolatria a causa delle note “voci” che la guidavano.

Carlo VII e la sua corte la lasciarono al suo destino.

Condannata al rogo come eretica (e strega), Giovanna morì a diciannove anni sulla piazza di Orleàns, bruciata viva di fronte a una grande folla nel maggio 1431.

La Chiesa cattolica la canonizzerà nel 1920.

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LA CONCLUSIONE DELLA GUERRA, 1453.

Grazie alla sollevazione di spirito patriottico provocata da Giovanna d’Arco, Carlo VII, anche con la pace raggiunta con Filippo il Buono, duca di Borgogna (1435), recuperò molti territori degli inglesi.

Nel 1453 la guerra si concluse con la ritirata inglese, anche se non venne mai firmato un trattato di pace

Gli inglesi furono espulsi dalla Guascogna e dalla Normandia e conservarono solamente Calais.

Il sovrano inglese continuò a intitolarsi nei suoi atti, “re di Francia e d’Inghilterra”, cosicché il casus belli tra i due paesi rimaneva aperto.

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IL SIGNIFICATO DEL CONFLITTO.

La mancanza di un trattato di pace fu “la conclusione singolare di una lotta singolare altrettanto singolare, nella quale non si erano confrontate solo due dinastie” ma anche “ due modelli di Stato, due possibili tipi di sviluppo civile con i loro interessi e i loro orientamenti politici.” (G.Galasso)

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BIBLIOGRAFIA

Scipione Guarracino, Storia dell’età medievale, Milano, Bruno Mondadori

M. Montanari, Storia medievale, Bari-Roma, Laterza.