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Cinema PINDEMONTE VERONA - Via Sabotino 2/B Tel. 045 913591 www.cinemapindemonte.it Cinema KAPPADUE VERONA - Via A. Rosmini, 1B Tel. 045 8005895 www.cinemakappadue.it Cinema FIUME VERONA - Vicolo Cere, 16 Tel. 045 8002050 www.cinemafiume.it Cinema DIAMANTE VERONA - Via P. Zecchinato, 5 Tel. 045 509911 www.cinemadiamante.it SCHEDA INFORMATIVA N. 5 Stampa: Intergrafica Verona s.r.l. CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016 LA GRANDE SCOMMESSA FILM N. 17 Regia: Adam McKay (USA 2015) Interpreti: Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt. Genere: Drammatico. Durata: 130' Candidato a 5 Premi Oscar per mi- glior film, miglior regia, miglior attore non protagonista (Christian Bale), miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio. Il regista: Adam McKay (Phila- delphia, 1968) è un regista, sce- neggiatore e comico americano, noto soprattutto per la sua colla- borazione artistica con l’attore Will Ferrell che ha diretto nume- rose volte. Factotum poliedrico, inebriato dalle molteplici possibi- lità della Settima Arte, si è mosso in tutte le direzioni, navigando da una regia ad un’interpretazione, da una sceneggiatura ad una performance comica. Il mercato immobiliare USA del 2005? Solido come la roccia. Per banchieri e analisti di Wall Street è sicurissimo proprio come le ob- bligazioni di Banca Marche, Etru- ria, Carife e Carichieti nell’Italia prenatalizia del 2015. Che i mutui subprime siano solo un’opportu- nità lo pensano tutti negli States tre anni prima della più grande cri- si finanziaria dai tempi del 1929. Tutti tranne sei outsider per non dire freaks: Michael Burry (oc- I FILM VISTI FINORA Giovani si diventa di Noah Baumbach (USA 2014) Everest di Baltasar Kormakur (USA 2015) Marguerite di Xavier Giannoli (Francia 2015) La regola del gioco (Kill the messenger) di Michael Cuesta (USA 2015) La bella gente di Ivano De Matteo (Italia 2009) La vita è facile ad occhi chiusi di David Trueba (Spagna 2014) The program di Stefen Frears (G.B./Francia 2015) Woman in gold di Simon Curtis (USA 2015) Mustang di Deniz Gamze Ergüven (Francia 2015) Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott (USA 2015) Tutto può accadere a Broadway “She’s funny that way” di Peter Bogdanovich (USA 2014) Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers (USA 2015) La isla minima di Alberto Rodriguez (Spagna 2015) Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto di Bill Condon (USA/G.B. 2015) Mon Roi - Il mio re di Maiwenn (Francia 2015) Il ponte delle spie di Steven Spielberg (USA 2015) Cinema PINDEMONTE Martedì 16 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 17 febbraio (16,30 - 19,00 - 21,30) Giovedì 18 febbraio (15,30 - 18,00 - 21,15) Venerdì 19 febbraio (18,00 - 21,15) Sabato 20 febbraio (10,00 mattino) Cinema KAPPADUE Lunedì 22 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00) Cinema FIUME Martedì 23 febbraio 2016 (15,30 - 18,00 - 21,00) Mercoledì 24 febbraio (16,00) Giovedì 25 febbraio (15,30 - 18,00 - 20,30) Cinema DIAMANTE Lunedì 29 febbraio 2016 (18,30 - 21,00) Martedì 1 marzo (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 2 marzo (15,30 - 18,00 - 21,00) Giovedì 3 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)

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Cinema PINDEMONTE

VERONA - Via Sabotino 2/BTel. 045 913591www.cinemapindemonte.it

Cinema KAPPADUE

VERONA - Via A. Rosmini, 1BTel. 045 8005895www.cinemakappadue.it

Cinema FIUME

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Cinema DIAMANTE

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LA GRANDE SCOMMESSAFILM N. 17

Regia: Adam McKay(USA 2015)Interpreti: Christian Bale,Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt.Genere: Drammatico.Durata: 130'

Candidato a 5 Premi Oscar per mi-glior film, miglior regia, migliorattore non protagonista (ChristianBale), miglior sceneggiatura nonoriginale, miglior montaggio.

Il regista: Adam McKay (Phila-delphia, 1968) è un regista, sce-neggiatore e comico americano,noto soprattutto per la sua colla-borazione artistica con l’attoreWill Ferrell che ha diretto nume-rose volte. Factotum poliedrico,inebriato dalle molteplici possibi-lità della Settima Arte, si è mossoin tutte le direzioni, navigando dauna regia ad un’interpretazione,da una sceneggiatura ad unaperformance comica.

Il mercato immobiliare USA del2005? Solido come la roccia. Perbanchieri e analisti di Wall Street

è sicurissimo proprio come le ob-bligazioni di Banca Marche, Etru-ria, Carife e Carichieti nell’Italiaprenatalizia del 2015. Che i mutuisubprime siano solo un’opportu-

nità lo pensano tutti negli Statestre anni prima della più grande cri-si finanziaria dai tempi del 1929.Tutti tranne sei outsider per nondire freaks: Michael Burry (oc-

I FILM VISTI FINORA

Giovani si diventadi Noah Baumbach (USA 2014)

Everestdi Baltasar Kormakur (USA 2015)

Margueritedi Xavier Giannoli (Francia 2015)

La regola del gioco(Kill the messenger)

di Michael Cuesta (USA 2015)

La bella gentedi Ivano De Matteo (Italia 2009)

La vita è facile ad occhi chiusidi David Trueba (Spagna 2014)

The programdi Stefen Frears (G.B./Francia 2015)

Woman in golddi Simon Curtis (USA 2015)

Mustangdi Deniz Gamze Ergüven (Francia 2015)

Sopravvissuto - The Martiandi Ridley Scott (USA 2015)

Tutto può accadere a Broadway“She’s funny that way”

di Peter Bogdanovich (USA 2014)

Lo stagista inaspettatodi Nancy Meyers (USA 2015)

La isla minimadi Alberto Rodriguez (Spagna 2015)

Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisoltodi Bill Condon (USA/G.B. 2015)

Mon Roi - Il mio redi Maiwenn (Francia 2015)

Il ponte delle spiedi Steven Spielberg (USA 2015)

Cinema PINDEMONTE

Martedì 16 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 17 febbraio (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 18 febbraio (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 19 febbraio (18,00 - 21,15)Sabato 20 febbraio (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUE

Lunedì 22 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUME

Martedì 23 febbraio 2016 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 24 febbraio (16,00)Giovedì 25 febbraio (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTE

Lunedì 29 febbraio 2016 (18,30 - 21,00)Martedì 1 marzo (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 2 marzo (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 3 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)

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chio destro di vetro e inettitudinealla società), Jared Vannett(broker belloccio con manie dionnipotenza), Mark Baum (ebreoparanoico gestore di un fondo) eCharlie Geller & Jamie Shipley(imprenditori ragazzini col mitodel garage di Steve Jobs) affianca-ti da Ben Rickert (ex banchiere ri-tiratosi a vita new age).Questi accattivanti “hateful six”scommettono tutto sulla crisi deimutui sub-prime e relativi fondi diinvestimento tossici. Nel 2005vengono derisi. Nel 2008 sarannomilionari. “La grande scommes-sa” di McKay racconta le loromarce separate verso l’albero del-la cuccagna con un ritmo frenetico

(montaggio di Hank Corwin, giàfavorito all’Oscar), tono da deli-rante commedia cameratesca (ilbravo regista viene da ottimi de-menziali con maschi idioti allosbando come la saga “Anchor-man”), icone pop pronte a spiega-re guardando nell’obiettivo astru-sità economiche (geniale MargotRobbie di “The Wolf of WallStreet” che ci chiarisce gli interes-si delle banche nei nutui mentre èmezza nuda in vasca) e un castpazzesco (Christian Bale è Burry;Steve Carell è Baum; Brad Pitt èRickert). A volte testosterone ecomicità di testa vanno a braccet-to. Ne esce fuori un film forse an-cora più drammatico perché estre-

Regia: Todd Haynes(USA 2015)Interpreti: Cate Blanchett,Rooney Mara,Sarah Paulson.Genere: Drammatico.Durata: 118'

Film basato sulla sceneggiaturatratta da “Price of Salt” di PatriciaHighsmith.

Candidato a 6 Premi Oscar: mi-glior attrice, attrice non protagoni-sta, sceneggiatura non originale,costumi, fotografia e colonna so-nora.

Il regista: Todd Haynes (Encino,USA, 1961) è un modernissimosceneggiatore e regista america-no, conosciuto per pellicole come“Velvet Goldmine” (1998) tributoal glam-rock, il capolavoro “Lon-tano dal paradiso” del 2002 conJulianne Moore, “Io sono qui”del 2007 ispirato alla vita di BobDylan interpretato da Cate Blan-chett e ultima ma non ultima laminiserie televisiva per la HBO“Mildred Pierce” del 2011 pre-miata con Emmy e Golden Glo-bes. Apertamente omosessualedebutta sul grande schermo con ilfilm “Poison” del 1991 che vinceil Gran Premio della Giuria alSundance Film Festival, conside-rato il primo lungometraggioqueer d’autore.

Quando l’amore aveva qualcosada farsi perdonare da una societàpuritana, classista, paranoica chenon sopportava la diversità e loscandalo, tanto da considerarel’omosessualità alla stregua diuna patologia mentale certificatadall’associazione nazionale dipsichiatria. È l’America del 1952

in cui, a novembre, onusto di go-ria, l’ex generale Dwight “Ike”Eisenhower, dopo aver sconfitto i

nazisti in Europa, si batte sulfronte interno, quello della politi-ca, riportando i Repubblicani alla

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CAROLFILM N. 18

Casa Bianca. Il sogno “liberal”del suo avversario, il democraticoAdlai Stevenson, muore ben pri-ma dell’alba, strangolato, ancoraprima di nascere, dalla paura-in-cubo che la Guerra Fredda si tra-sformi in un conflitto termo-nu-cleare e dall’onda impazzita dellacaccia alle streghe comuniste delmaccartismo. È l’anno in cui lascrittrice Patricia Highsmith, ce-sellatrice di thriller psicologici,già celebre sin dall’esordio perquel “Sconosciuti in treno” di-ventato sullo schermo “Delittoper delitto” di Hitchcock, pubbli-ca, sotto pseudonimo, il suo se-condo romanzo “The Price ofSalt/Carol” (edito da Bompiani),destinato a lievitare, attraverso lesequenze, proprio in “Carol”, unmelò da magnifica ossessione fir-mato, nel segno rivisitato, rimeta-bolizzato e ridipinto del sublimemagistero di Douglas Sirk, daTodd Haynes.Un lungo flash-back dopo l’in-contro di due donne ad un tavoli-no del bar di un albergo di lussodi New York: le stesse che pro-prio nel Natale del 1952 avevanoricevuto il colpo di fulmine. Lapiù giovane, ventenne, Therese, ècommessa al reparto giocattoli diun grande magazzino, l’altra, sul-la quarantina, Carol, è una ricca,sofisticata borghese al caldo del-la sua pelliccia e dello charme al-la fragranza francese. Due bel-lezze, tra la timidezza di chi nonha ancora un’identità e il fascinodi una moglie e madre in procintodi divorziare, che si attraggono inun corteggiamento fuori daglischemi.Il marito-padrone di Carol non laperdona dopo aver scoperto l’inti-mo legame con l’amica Abby, ora

mamente comico. L’Altman di“M.A.S.H.” avrebbe apprezzato.L’unico di loro in grado di provareun senso di crescente disgusto perun successo personale dentro unacatastrofe mondiale è il Baum diun magistrale Carell, meritevoledi nomination Oscar a un anno didistanza dal miliardario mostruo-so di “Foxcatcher”. Nessun filmaveva raccontato finora così benela crisi finanziaria del 2008: nél’ottimo doc “Inside Job” né ilvolenteroso dramma morale“Margin Call”. Ci voleva un ci-neasta proveniente dalla comme-dia di pancia per descrivere ununiverso di maschi in grado di di-struggere ridendo l’economia del-

l’Occidente. Sarà interessante lasfida Oscar con “Spotlight”. Lì uncollettivo di giornalisti senzamacchia contro i preti pedofilidella Boston anni ’70. Qui unbranco di capitalisti così assetatida non capire di bere il sangue al-trui. Chi vincerà? Entrambi i filmdimostrano una bella voglia dellaHollywood di oggi di tornare a uncinema ispirato alla realtà. Qui ilpunto di riferimento è l’omonimolibro di Michael Lewis, tradito da-gli sceneggiatori McKay e Char-les Randolph solo per quanto ri-guarda i nomi di cinque dei seiprotagonisti tranne il vero Mi-chael Burry.

Francesco Alò

Cinema PINDEMONTEMartedì 23 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 24 febbraio (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 25 febbraio (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 26 febbraio (18,00 - 21,15)Sabato 27 febbraio (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 29 febbraio 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 1 marzo 2016 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 2 marzo (16,00)Giovedì 3 marzo (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 7 marzo 2016 (18,30 - 21,00)Martedì 8 marzo (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 9 marzo (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 10 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)

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REMEMBERFILM N. 19

Cinema PINDEMONTEMartedì 1 marzo 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 2 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 3 marzo (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 4 marzo (18,00 - 21,15)Sabato 5 marzo (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 7 marzo 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 8 marzo 2016 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 9 marzo (16,00)Giovedì 10 marzo (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 14 marzo 2016 (18,30 - 21,00)Martedì 15 marzo (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì16 marzo (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 17 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)

CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016

soltanto una spalla su cui contare,e minaccia di strapparle l’affida-mento della loro bambina. Carolsi ribella e, con al fianco Therese,parte per un viaggio in auto alla ri-cerca di se stessa. In una tappa,nella camera di un albergo, la se-duzione si compie. Ma un detecti-ve privato le ha seguite: il consor-te ha così l’arma per strappare lacustodia della piccola Rindy. Damamma, Carol è costretta alla resae al brusco abbandono di Therese,sino, mesi e mesi dopo, a quel-l’appuntamento che non sarà bre-ve come sembrerebbe sancire ilprologo ma non l’epilogo. La dan-

nazione lesbica accesa come con-vulsione compulsiva di una ciecae ostinata repressione pubblica, inun Paese dove anche le stanze daletto sono in stile Ike e Mamie Ei-senhower.Come in “Lontano dal paradi-so”, Todd Haynes affronta unapartitura alla Sirk e la modella se-condo uno stile da sottrazionenarrativa raffinata, ma dove nullasi ferma in superficie, dalla cre-scita caratteriale di Therese e dal-la sua emancipazione, inseguen-do anche il talento per la fotogra-fia, al desiderio, al dolore e, infi-ne, alla libertà di Carol da ogni

vincolo familiare perbenista. E ilritratto, invernale nel cromatismosolcato dalla pioggia e da un gelonon solo climatico allestito siadalle immagini impresse da EdLachman sia dal montaggio ellit-tico di Alfonso Goncalves, è riccodi sentimenti e di complessi dicolpa, di melanconia e di rabbia,di ricatti e di convenzioni infrantecome un idolo pagano.Elegante, sincero, struggente, cru-dele, erotico e pudico assieme nel-l’allaccio dei due corpi, il melò diHaynes, così come nel suo capo-lavoro televisivo “Milfred Pier-ce”, è catturato dalla brama reci-

tativa del magnete Cate Blanchett,un diamante che ora taglia e ora silascia domare per restituire il par-ticolare e fiammeggiante trava-glio della protagonista nella suadiscesa all’inferno sociale e do-mestico. Una lezione interpretati-va soggiogante, ma che non soffo-ca il ricamo superbo di RooneyMara nel rendere gli smarrimentichoccanti di Therese e le sue im-pennate di orgoglio ferito. Unastoria d’amore in punta di macchi-na da presa in un film che è cine-ma nella sua coreografica e abba-cinante purezza.

Natalino Bruzzone

Regia: Atom Egoyan(Canada/Germania 2015)Interpreti: Christopher Plummer,Martin Landau,Bruno Ganz.Genere: Drammatico.Durata: 95'

Film in concorso alla 72ª Mostradel Cinema di Venezia.

Il regista: Atom Egoyan è nato alCairo nel 1960 da genitori arme-ni. Cresciuto in Canada ha studia-to relazioni internazionali e chi-tarra classica. Il suo Cinema raf-finato, esistenziale e complesso,comprende numerosi lungome-traggi tra cui i più celebri e pre-miati sono “Il dolce domani” del1997 che compete agli Oscar conil colossal “Titanic” nella catego-ria miglior regia, “Il viaggio diFelicia” del 1999, “Ararat” del2002, “False verità” del 2005 e“Devil’s Knot” del 2014.

Ogni scusa è buona per fare ungran film di suspense ma nessunaè buona come un intrigo nazista.Lo sapeva “Il maratoneta”, lo sa-peva “Notorius” e lo sa “Remem-ber”, film che non parla di shoahma del piacere insito nel cinema ditensione e usa la caccia al nazistarimasto nascosto per decenni co-me scusa. Era un classico deglianni ’60 e ’70, qualcuno che sco-pre o va a cercare dei vecchi gerar-chi rimasti nascosti da qualcheparte, sotto mentite spoglie, inso-spettabili padri o nonni di fami-glia, un classico che torna qui pro-prio all’ultimo momento possibile(i protagonisti hanno ben più di 80anni e dovevano essere giovanis-simi negli ultimi anni di guerra,siamo al limite proprio) in unadelle sue vesti migliori.Egoyan aggiunge alla caccia un

particolare che sposta tutto l’assedel film: a partire alla ricerca è unuomo anziano e affetto da demen-za senile. Morta la moglie può as-solvere alla promessa che non ri-

corda più di aver fatto e che unamico ha scritto per lui, con tantodi istruzioni dettagliate su comemetterla in atto. Zev è infatti unsopravvissuto di Auschwitz, come

Max, che negli anni ha lavoratoper trovare i nazisti scappati aiprocessi fingendosi ebrei e li hafatti arrestare. Uno dei peggioriperò solo ora è riuscito a scopriredove si trovi, è quello che ha mas-sacrato le famiglie di Zev e Max.Va preso e fatto fuori, non c’è tem-po per un giusto processo. Sicco-me Max è su una sedia a rotelledeve essere Zev ad occuparsenementre il suo amico lo coordina,lo dirige e lo indirizza al telefono,in una versione da terza età dellaserie “24”, in cui nulla è giovanee moderno, ma tutto è anziano,nulla è rapido e tutto è lento.La forza di “Remember” sta pro-prio nella maniera in cui Egoyanpuntella di fantastici momenti dipuro thriller lo sforzo disumano diZev. Anziano, malato e con deipreoccupanti vuoti di memoria acui cerca di ovviare scrivendositutto, il protagonista di Chri-stopher Plummer arranca per tuttoil film, si muove con difficoltà, glitremano le mani e si aggira comeun candido vecchietto che chiedeaiuto a tutti. In buona sostanza èun uomo che lotta contro i proprilimiti (mentali e fisici), animatoda un compito superiore, un obiet-tivo da portare a termine a tutti icosti. La sua è una parabola fanta-stica di sopravvivenza al decadi-mento, di carattere e ardore.Poteva essere davvero un film fie-ramente anni ’70 non fosse per lamaniera molto moderna con cuiEgoyan si muove tra ironia e se-rietà, con cui da canadese prendein giro la politica statunitense sulporto d’armi, con cui ride dell’an-zianità dei suoi protagonisti men-tre è dannatamente serio nel lavo-rare con tutti gli elementi del ci-nema.C’è una straordinaria sequenza dipura paura, in una casetta isolata,

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Regia: David O. Russell(USA 2015)Interpreti:Jennifer Lawrence,Robert De Niro,Isabella Rossellini,Bradley Cooper.Genere: DrammaticoDuarata: 124'

Jennifer Lawrence candidata alPremio Oscar come miglior at-trice.

Il regista: David O. Russell (NewYork, 1958) regista e sceneggia-tore americano, si distingue perl’originalità e l’imprevedibilitàdei suoi lavori: tutte le storie dalui scritte sono un continuo sus-seguirsi di eventi bizzarri e quasiassurdi.È il regista de “Three Kings” del1999 con George Clooney, “I lo-ve Huckabees” del 2004 con Du-stin Hoffman e nel 2007 diventapopolare con “The Fighter” cheporta al Premio Oscar ChristianBale e si guadagna 7 Nomina-tions al Premio Oscar.Seguono “Il lato Positivo” del2012, “American Hustle” del2014. È un regista unico, spessosottovalutato che porta sulloschermo le sue storie con passio-ne e originalità.

Può un attrezzo per lavare i pavi-menti trasformare Cenerentola inuna principessa, una giovanedonna squattrinata in un’impren-ditrice milionaria? Soprattutto,può quel bastone di plastica chesi strizza e asciuga da solo, un ti-po di mocio di quelli che impera-no nelle televendite, diventare ilprotagonista assoluto di un film,l’eroe che passa ardito attraversosconfitte e vittorie? Certo chepuò, se gli concede la sua intelli-genza un regista come David O.Russell, e la sua grazia infantileun’attrice come Jennifer Lawren-ce, che per questo film ha già vin-to il Golden Globe e potrebbevincere l’Oscar.Come in un altro film di Russell,“The Fighter”, anche Joy siispira a famiglie stravaganti edisunite, e a personaggi veri: nelprimo ai due fratellastri pugiliDicky Eklung e Micky Ward, nel

JOYFILM N. 20

Cinema PINDEMONTEMartedì 8 marzo 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 9 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 10 marzo (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 11 marzo (18,00 - 21,15)Sabato 12 marzo (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 14 marzo 2016 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 15 marzo 2016 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 16 marzo (16,00)Giovedì 17 marzo (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 21 marzo 2016 (18,30 - 21,00)Martedì 22 marzo (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 23 marzo (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 24 marzo (16,30 - 19,00 - 21,30)

CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016

Tutto è sulle spalle di Joy, bella erassegnata, che in casa fa anchel’idraulico. All’amica d’infanziadice: “Che fine hanno fatto i no-stri sogni, come sono arrivata aquesto?”. Da bambina costruivacastelli ritagliati dal cartone e siera ripromessa che mai avrebbesposato il principe, da adole-scente aveva inventato un inge-gnoso collare per cane ma la ma-dre non l’aveva brevettato, da ra-gazza aveva rinunciato all’uni-versità quando i genitori si eranodivisi. Ma in mezzo a quella fa-miglia opaca e pigra, Joy risco-pre la sua creatività e la sua de-terminazione quando, lavando ilpavimento e strizzando il suomocio, si taglia le mani con delleschegge di vetro.Con “Joy” il regista ripropone ilmito americano del successo, dalniente alla ricchezza, ottenutacon la sfida, la fantasia, la tena-cia, il non darsi mai vinti, la te-merarietà; il non lasciarsi spe-gnere da chi ti dice di lasciar per-dere, che tanto non ce la farai,che non ne hai la capacità, chesarà l’ennesimo fallimento.È questo che la famiglia di Joycontinua a ripeterle, mentre leiarranca tra sogni e incubi, spe-ranze e delusioni con la sua in-venzione: la sorellastra invidio-sa, e quella coppia meravigliosacomposta da Robert De Niro e daun’incantevole Isabella Rosselli-ni, il padre che non sa apprezzarela figlia e la sua nuova compa-gna, la vedova italiana coi soldiche amministra malamente e congrettezza. Non più giovane, in-volgarita da una pettinatura colormogano, da un rossetto carminioe da uno sguardo indagatore, Isa-bella riesce a conservare la suagrazia spiritosa in un ruolo chepotrebbe essere l’inizio di unanuova irresistibile carriera. Ci sa-rebbe nel film anche una speciedi principe azzurro: BradleyCooper che dirige un networktremendissimo di televendite.Ma Russell non si lascia trascina-re dal finale di coppia che infestatanti film che potrebbero farne ameno. Anche per le donne, il suc-cesso può sostituire benissimol’amore.

Natalia Aspesi

secondo all’inventrice, star delletelevendite, Joy Mangano, di fa-miglia proletaria di origine ita-liana; e che oggi è una elegantee bella signora bionda di 60 an-ni, a capo di una grande aziendache vende il suo Miracle Mopper 10 milioni di dollari l’anno,più altri prodotti ingegnosi perla vita domestica, come i moltofortunati appendiabiti coperti divelluto.La Joy di Jennifer Lawrence vivein una casetta di legno con due fi-gli piccoli, un marito da cui è di-vorziata ma che non se ne va e vi-ve nello scantinato in attesa di di-

ventare un cantante famoso comeTom Jones, una madre che stasempre a letto incantata da soapopera tipo “Dynasty” (con veriattori del genere, uomini in giac-ca bianca e finta abbronzatura,donne molto cotonate e sempre inabito da sera), una nonna che è lasola ad aver fiducia in lei. Il padredivorziato, che ha un’officinameccanica piena di debiti, vienerispedito a casa dall’amante chenon lo vuole più, litiga subito conl’ex moglie e finisce a dividere loscantinato con l’ex genero, cheodia, separati da una striscia dicarta igienica.

in cui il regista crea il paesaggiosonoro del campo di concentra-mento lavorando di urla e cani cheabbaiano, un momento di cinemacomplicato e molto riuscito sia per

come ci si arriva che per come“Remember” riesce ad uscirne.Ed è solo uno dei molti che nonriescono ad oscurare un finalemolto tirato via, sbrigativo e deci-

samente troppo conciliatorio perle basi gettate. Ma per l’appuntosono dettagli, la battaglia di intel-ligenza di Max e il suo respiratoreinfilato nel caso, coordinata con

quella tutta nervo e carattere diZev e la sua demenza sono unascalata paragonabile solo allagrande avventura di Carl Frede-ricksen in “Up”.

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Page 5: LA GRANDE SCOMMESSA - TweeBoo.com · Stampa: Intergrafica Verona s.r.l. CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016 LA GRANDE SCOMMESSA FILM N. 17 Regia:

Martedì 16 febbraio 2016 • Ore 16,30 - 19,00 - 21,15

ANTEPRIMA NAZIONALE

Regia: Thomas McCarthy(USA 2015)Interpreti: Mark Ruffalo, Michael Keaton,Rachel McAdams.Genere: Drammatico.Durata: 123’Candidato a 6 Premi Oscar

Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva daMiami un nuovo direttore, Marty Baron. È deci-so a far sì che il giornale torni in prima linea sutematiche anche scottanti, liberando dalla rou-

tine il team di giornalisti investigativi che è ag-gregato sotto la sigla di “Spotlight”. Il primo ar-gomento di cui vuole che il giornale si occupi èquello relativo a un sacerdote che nel corso ditrent’anni ha abusato numerosi giovani senzache contro di lui venissero presi provvedimentidrastici. Baron è convinto che il cardinale di Bo-ston fosse al corrente del problema ma che ab-bia fatto tutto quanto era in suo potere perchéla questione venisse insabbiata. Nasce cosìun’inchiesta che ha portato letteralmente allaluce un numero molto elevato di abusi di minoriin ambito ecclesiale.

IL CASO SPOTLIGHT

Martedì 23 febbraio 2016 • Ore 16,30 - 19,00 - 21,15

Regia: Hirokazu Kore-Eda(Giappone 2015)Interpreti: Haruka Ayase, Masami Nagasawa,Suzu Hirose.Genere: Drammatico.Durata: 128’

Nella cittadina di Kamakura vivono tre sorelle(Sachi, Yoshino e Chika) il cui padre le ha lasciateda 15 anni per iniziare una nuova convivenza. Inoccasione del suo funerale le ragazze fanno laconoscenza della sorellastra adolescente Suzuche accetta volentieri l’invito ad andare a viverecon loro.

Hirokazu Kore-Eda in questa occasione ha avutocome punto di riferimento la graphic novel “Umi-machi’s Diary” di cui ha conservato l’impianto difondo riservandosi però, con il consenso dell’au-tore Yoshida Akimi, la più ampia libertà di rilet-tura. Ha così focalizzato il racconto non solo sullagiovanissima Suzu ma anche sulla più adulta del-le sorelle, Sachi. Con la sensibilità che lo contrad-distingue entra in questo universo femminile inpunta di piedi ma la sua attenzione nei confrontidelle protagoniste sa leggere dentro i tormentiche il tempo talvolta lenisce e talaltra rende piùacuti e dolorosi.

LITTLE SISTER

A P P U N TA M E N T I

AL CINEMA KAPPADUE

I MARTEDÌ D’ESSAI - FEBBRAIO/MARZO

Martedì 1 marzo 2016 • Ore 17,00 - 19,00 - 21,00

Regia: Laszlo Nemes(Ungheria 2015)Interpreti: Géza Rohrig, Levente Molnar,Urs Rechn.Genere: Drammatico.Durata: 107’Candidato al Premio Oscar come miglior filmstraniero.

Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo unghe-rese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Recluta-to come sonderkommando, Saul è costretto adassistere allo sterminio della sua gente che “ac-compagna” nell’ultimo viaggio. Isolati dal resto

del campo i sonderkommando sono assoldati perrimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cre-marli. Testimoni dell’orrore e decisi a sopravvi-vervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima cheuna nuova lista di sonderkommando venga sti-lata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pen-sieri e ai compagni che lo circondano, Saul rico-nosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. Lasua missione adesso è quella di dare una degnasepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pacee di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà lasua rivoluzione.

IL FIGLIO DI SAUL

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Martedì 8 marzo 2016 • Ore 17,00 - 20,30

Regia: Luchino Visconti (Italia 1960)Interpreti: Claudia Cardinale, Alain Delon,Annie Girardot.Genere: Drammatico.Durata: 180’ (b/n)Restauro digitale della Cineteca di Bologna.

Alla morte del marito, la lucana Rosaria Parondisi trasferisce a Milano, dove abita il primogenitoVincenzo, con gli altri quattro figli maschi: Simo-ne comincia una carriera nella boxe, Rocco fa ilgarzone in una stireria, Ciro va a lavorare in fab-brica e Luca, il minore, rimane a casa con la ma-dre. L’ossessione di Simone per la prostituta Na-dia, della quale si invaghirà anche Rocco, porterà

alla tragedia e alla disgregazione della famigliaParondi.Luchino Visconti torna ad occuparsi della que-stione meridionale, questa volta, dal punto di vi-sta di chi è costretto ad emigrare: le difficoltà diadattamento in una nuova realtà sociale, la con-dizione di chi si sente straniero in una città ostile,tra sogni di ritorno alla terra natia e voglia di in-tegrazione, un certo verismo nelle modalità diracconto fanno di “Rocco e i suoi fratelli” un se-guito ideale del precedente capolavoro ispirato a“I Malavoglia”. Anche qui c’è una fonte letterariaprecisa, la raccolta “Il ponte della Ghisolfa” diGiovanni Testori, cui si aggiungono suggestionida altre opere quali “Giuseppe e i suoi fratelli” diThomas Mann, “L’idiota” di Dostoevskij e “Unosguardo dal ponte” di Arthur Miller, che il registaportò in teatro solo due anni prima.

ROCCO E I SUOI FRATELLI

Martedì 15 marzo 2016 • Ore 19,00 - 21,00

Regia: Joshua Oppenheimer(G.B./Danimarca/Francia/Indonesia 2014)Genere: Documentario.Durata: 98’Candidato al Premio Oscar come miglior docu-mentario.In concorso alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia.

Alla fine degli anni ’60 in Indonesia, a seguito dell’in-staurazione di una dittatura, una terribile ondata di re-pressione contro chiunque fosse sospettato di comuni-smo (o in generale di essere un oppositore del sistema)ha portato ad efferati omicidi perpetrati da tutti i livellidella scala gerarchica militare. Questi omicidi negli an-

ni non sono mai stati condannati ufficialmente e chi liha commessi è ancora al potere. Oggi il fratello di unadelle vittime gira con una troupe cinematografica perandare a parlare con i responsabili e cercare di ottenereda loro non vendetta ma anche solo un’ombra di pen-timento e assunzione di responsabilità.Era difficile eguagliare la forza, lo stupore e l’incredi-bile serie di eventi reali che sembrano scritti da unosceneggiatore di “The Act of killing”, però Joshua Op-penheimer ha scelto di non cambiare soggetto e di gi-rare il suo documentario successivo esattamente intor-no ai medesimi fatti, cambiando solo la prospettiva ela struttura. Non più un film i cui protagonisti siano icarnefici, incaricati di raccontarsi attraverso la candidabrutalità con cui rievocano gesta efferate e mai punite,ma un uomo, parente di una vittima, che decide di an-dare personalmente a cercare il pentimento nei killerdel fratello.

THE LOOK OF SILENCE

A P P U N TA M E N T I

AL CINEMA KAPPADUE

I MARTEDÌ D’ESSAI - MARZO

Martedì 22 marzo 2016 • Ore 19,00 - 21,00

Regia: Justin Kurzel(Francia/G.B. 2015)Interpreti: Michael Fassbender,Marion Cotillard, David Thewlis.Genere: Drammatico.Durata: 113’

Fuori concorso alla Mostra del Cinema diCannes 2015.

Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propriasete di potere per seguire la profezia che lo ha in-dicato come il futuro re di Scozia, fomentato dal-la moglie la cui ambizione è assai più intensa efrustrata della propria. L’ascesa al trono di Mac-

beth prevede l‘eliminazione fisica del reggente incarica, e sarà seguita da una serie di delitti sem-pre più efferati, poiché l’uomo, divorato da dubbie paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Mac-beth si renderà conto di aver creato un mostroche non può più controllare.Difficile ridurre la trama di uno dei capolavori diShakespeare in poche righe, perché la quantità dilivelli di lettura e di significati insiti nel testo èquasi illimitata, nonostante la brevità della nar-razione: una brevità che consente a Justin Kurzel,il regista di questo settimo adattamento cinema-tografico di Macbeth, di riportare fedelmente sulgrande schermo l’intera storia, conservando nellaloro interezza (e complessità linguistica) i dialo-ghi shakespeariani.

MACBETH

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