La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo A. M. Fasanaro, 2004 La gestione...

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“La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo” A. M. Fasanaro, 2004 La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo: una proposta Angiola Maria Fasanaro Unità Alzheimer A.Cardarelli Napoli Annamaria Livolsi Unita’ di Epidemiologia A. Cardarelli Napoli Alessandra Fasanaro Architetto Od’A Officina d’ Architettura Giovanna Gaeta Studentessa di

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La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo: una proposta

Angiola Maria FasanaroUnità Alzheimer A.Cardarelli Napoli

Annamaria Livolsi Unita’ di Epidemiologia A. Cardarelli Napoli

Alessandra FasanaroArchitettoOd’A Officina d’ Architettura

Giovanna Gaeta Studentessa di Psicologia

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La richiesta di ricovero del paziente con declino cognitivo è generalmente motivata da :

Peggioramento improvviso delle funzioni cognitive

Comparsa di delirium o allucinazioni

Motivi “sociali”

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1) Peggioramento improvviso funzioni cognitive

Calo ponderaleInsuff. nutrizione

MALATTIE RESPIRATORIE INFEZIONI URINARIEDIST. METABOLICODISIDRATAZIONE

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Insufficiente nutrizione: cause

Qualità e quantità di cibo incongrue

Disturbi comportamentali, disfagia

Morley 1996, Franzoni 1996

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e’ correlata al grado di atrofia delle struttre temporali mesiali

Inizia spesso prima dei segni cognitivi

Morgan 1982, Tavares 1987, Singh 1988 O’Neil 1990, Reyes1997

Calo ponderale: cause

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AUTOREAUTORE CAMPIONECAMPIONE CONTROLLOCONTROLLO RISULTATORISULTATO

TAVARES

1987

AD

RICOVERATI

ALTRI

RICOVERATI

MAGGIORE PERDITA DI PESO

IN AD

SINGH

1988

AD

RICOVERATI

MID

RICOVERATI

MAGGIORE PERDITA DI PESO

IN AD

WOLF KLEIN 1992

AD

NON RICOVERATI

ALTRI SOGGETTI

MAGGIORE PERDITA DI PESO

IN AD

A parità di apporto calorico, infatti

i soggetti con declino cognitivo presentano una maggiore perdita di peso

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Dei diversi parametri biochimici , il maggiore predittore prognostico e’ la quota di albumina sierica

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Perdita di peso e malnutrizione sono, quindi, correlati alla malattia di Alzheimer

La perdita di pesoè correlata alla biologia della malattia

La malnutrizione , invece, può essere corretta

Morley 1996, Franzoni 1996

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2) Comparsa di delirium o allucinazioni

m.respiratorie infezioni urinariedist. metabolicodisidratazionefarmacisono causa di acuta comparsa di disturbo confusionale edi ricovero

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3) Motivi “sociali”

I carer dei pazienti sono di solito donne, di eta’ media, che hanno anche un lavoro extrafamiliare

La media di figli per famiglia e’ attualmente 1’3

Anche in societa’ come , per esempio, quella giapponese, nella quale l’assistenza all’anziano ha un altissimo valore etico, la famiglia pur esprimendo la volonta’ di continuare l’assistenza prima o poi “scoppia”

Asada et al. 1997

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L’Ospedale, alla richiesta di ricovero,

Esprime delle competenze specifiche?

Accoglie?

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Le Competenze specifiche:la diagnosi di declino cognitivo

Vengono riportati i dati relativi ai ricoveri dell’A.O.R.N. “A. Cardarelli”-per l’anno 2003

Pz oltre i 64 anni dimessi in regime ordinario

19 144

65 – 74 anni 10 564 55%

75 – 84 anni 6894 36%

> 84 anni 1686 9%

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Demenze Diagnosticate nei Pazienti Ricoverati

1,2%84689475 - 84 aa

2,3%391686oltre84 aa

0,5%551056465-74 aa

%n pz dementin totale pzFascia d’età

Ricerca per singoli codici sia per diagnosi principale che concomitante:

Mal di Alzh - Mal di Pick - Deg Senile - Dem presenile – Dem arteriosclerotica - Condizioni psichiche non specificate

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5%

10%

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65-74 oltre 84

letteraturacardarelli

Confronto con le percentuali attese

il declino cognitivo, quindi, viene sottostimato durante la degenza ospedaliera

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Attenzione insufficiente alla patologia ?

Il declino cognitivo è considerato fisiologico?

Le consulenze specialistiche non sono richieste?

E’ una malattia che “rende” poco in termini di DRG?

Perchè?

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Neurologo Geriatra Psichiatra

Psicologo Medico di Famiglia non specificato

Diagnosi di demenza: ricerca Censis 1999

La diagnosi di demenza viene effettuata essenzialmente dal neurologo. E’ verosimile,

quindi, che il paziente non valutato in quest’ambito non venga riconosciuto

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DRG : Demenza

Demenza Vascolare

Peso 1’2Soglia 53gg

Tariffa 2900 €

Ictus

Peso 1’1Soglia 37gg

Tariffa 2800 €

Malattia di Alzheimer

Peso 1’6Soglia 48gg

Tariffa 4000 €

L’ipotesi che la malattia non venga riportata perche’ non “significativa “ in termini di DRG , non

è congruente.

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L’accoglienza al paziente

Il MedicoIl Medico L’InfermieraL’Infermiera La CaposalaLa Caposala

Nonostante l’impegno di piu’ figure professionali il paziente esprime sempre un disagio totale…

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Il paziente

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Il ricovero ospedaliero va riservato a casi di reale necessità perche’

CONCLUSIONI 1

Il cambiamento di ambiente, la restrizione degli spazi, l’organizzazione mirata più a sedare che a riattivare, sono tutti elementi che agiscono in modo negativo sui pazienti

Esiste , comunque, la necessità di confrontarsi con il paziente con declino cognitivo anche se si deve cercare di limitare il piu’ possibile il periodo di degenza

Cio’ anche in considerazione del numero attuale di pazienti , che è oggi di circa 500000 in Italia, con previsione di raddoppio al 2020

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CONCLUSIONI 2

Escludere che il soggetto sia affetto da una demenza secondaria

Trattare la comorbilità, secondo l’ottica degli small gains

Informare i familiari ed i pazienti sul percorso diagnostico e terapeutico indirizzando ai centri di valutazione Alzheimer in regime ambulatoriale

Formare il personale

Scopo del ricovero ospedaliero deve essere quindi

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Una Una PropostaProposta

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Il giardino Alzheimer

Nato con l’obiettivo di assicurare uno spazio idoneo ai lungodegenti, il giardino potrebbe essere fruito dai ricoverati

e dai pazienti ambulatoriali

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La progettazione tiene conto della necessita’ di uno spazio protetto , dove i colori vivaci attirino l’atttenzione e le siepi laterali non impediscano la possibilita di vedere da ogni punto tutti gli altri

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04 Muoversi senza pericoli lungo percorsi

continui e senza incroci puo’ aiutare il paziente a sentirsi sicuro

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Coltivare usando strutture protette , per es. bancali studiati allo scopo, puo’

essere gradevole per il paziente e rassicurante per chi lo assiste

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