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La gestione del rischio da agenti fisici: le RADIAZIONI IONIZZANTI

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La gestione del rischioda agenti fisici: le

RADIAZIONI IONIZZANTI

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Le radiazioni ionizzanti

Le RI sono costituite da fotoni o daparticelle aventi la capacità dideterminare, direttamente oindirettamente, la formazione di ioni

(art.4 D.Lgs. 230/95)

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Le radiazioni ionizzantiEsistono vari tipi di RI:Le particelle alfa sono una forma di radiazione corpuscolare altamenteionizzante e con un basso potere di penetrazione. I raggi alfa, a causa dellaloro carica elettrica, interagiscono fortemente con la materia e quindivengono facilmente assorbiti dai materiali e possono viaggiare solo perpochi centimetri nell‘aria. Possono essere assorbiti dagli strati più esternidella pelle umana e così generalmente non sono pericolosi per la vita ameno che la sorgente non venga inalata o ingerita. In questo caso i dannisarebbero invece maggiori di quelli causati da qualsiasi altra radiazioneionizzante. Es. il polonio-210

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Le radiazioni ionizzantiLe particelle beta sono elettroni ad alta velocità emessi dai nuclei degliatomi. Queste particelle sono molto più piccole delle particelle alfa e possonopenetrare fino a 1-2 centimetri di acqua o di tessuto umano. Le particellebeta sono emesse da vari elementi radioattivi. Esse possono essere fermateda un foglio di alluminio di alcuni millimetri di spessore. L’interazione delleparticelle beta con la materia ha generalmente un raggio d'azione dieci voltesuperiore e un potere ionizzante pari a un decimo rispetto all'interazionedelle particelle alfa. Vengono bloccate completamente da pochi millimetri dialluminio. Es. il cannone elettronico dei tubi catodici usati nei televisori puòessere considerato una sorgente di radiazione beta, che viene fermata daifosfori posti all'interno del tubo per creare la luce

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Le radiazioni ionizzantiI raggi X e i raggi gamma, come la luce, rappresentano l'energiatrasmessa attraverso un'onda elettromagnetica senza movimentodi materiale, così come il calore e la luce del fuoco o del soleviaggia nello spazio. Al contrario delle radiazioni alfa e beta, leradiazioni gamma sono molto penetranti e per bloccarle occorronorilevanti spessori di materiali ad elevata densità come il piombo

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Le radiazioni ionizzanti

I neutroni sono particelle pure molto penetranti. Sulla terra essiprovengono in maggior parte dalla divisione, o fissione, di certiatomi all'interno dei reattori nucleari. L'acqua ed il cemento sonotra gli schermi più comunemente usati contro la radiazioneproveniente dal nocciolo di un reattore nucleare

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Potere penetrante RI

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Interazioni RI-materia vivente

Le RI provocano la IONIZZAZIONE dellamateria

IONIZZAZIONE = allontanamentodell’elettrone orbitale dall’atomo della materiaattraversata dalla R.I.

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Interazioni RI-materia vivente

Alterazioni a livello molecolare

(macromolecole), cellulare (membrana,

organelli citoplasmatici)

Il nucleo è 100 volte +radiosensibile: si puòverificare ritardo mitotico

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SORGENTI RI in ambiente sanitario

Raggi X: apparecchiature in uso presso saledi diagnostica della radiologia, saleoperatorie, endoscopia digestiva,emodinamica…

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SORGENTI RI in ambiente sanitario

Raggi gamma: laboratorio analisi (Iodio125),anatomia patologica (Tecnezio99)

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Radioprotezione

Tutto il personale esposto a RI deve esserecontrollato continuamente registrando le dosiricevute durante l’attività lavorativa

Il dispositivo più utilizzato è il DOSIMETRO AFILM-BADGE

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Radioprotezione

E’ costituito da una speciale pellicola il cuiannerimento, provocato dal passaggio di RI,può essere messo in relazione con la doseequivalente (dopo adeguata taratura)

VANTAGGI: praticità, economicità,semplicità di utilizzo

SVANTAGGI: misura solo la dose totalenell’intervallo di tempo utilizzato, ma NONVALUTA eventuali eccessi di dose acarattere di “spot”

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Esempio di scheda dosimetrica

27700TC99MMANI334277XG

Maggio-Giugno

584MANI342584XG

Marzo-Aprile

573MANI439573XG

Gennaio-Febbraio

DoseEfficaceųSv

DoseEfficace

ImpegnataųSv

AttivitàIntrodotta

Bq

Radionuclide

Organo oparte del

corpo

DoseEquival.teųSv

Dose Effic.ųSvperiodo

Esposiz.totaleEsposizione internaEsposizione parziale

esternaEsposizioneesterna

Radiazione

AnnoXXXX

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Effetti biologici delle RI-classificazione-

effetti SOMATICI a) stocastici (a probabilità statistica)

b) non-stocastici (o deterministici)

effetti SULL’EMBRIONE E SUL FETO

effetti EREDITARI

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Effetti somatici stocastici La comparsa di questi effetti segue le leggi della

probabilità statistica; l’effetto dannoso per lasalute può manifestarsi anche per valori di dosemolto piccoli: NON C’E’ DOSE SOGLIA anchese esposizione comporta

proporzionale del rischio Il prevalente effetto stocastico è l’induzione di

neoplasie

Le stime del rischio si basano su prove di tipoepidemiologico

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Effetti somatici non stocastici

Compaiono solamente se viene superata laDOSE SOGLIA di esposizione e la gravitàdell’effetto è in relazione all’entità della dosedi radiazioni assorbite

Si possono evitare controllandoperiodicamente che l’esposizione simantenga molto al di sotto dei livelli di dosepericolosi per i diversi organi e apparati

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Attuali limiti di legge per le R.I. ICRP (International Commission on Radiological

Protection) 60/1990 recepita in Italia con il D.Lgs.230/1995 (modificato e integrato dal D.Lgs.241/2000)

Valori di dose soglia Corpo intero-gonadi → 20 mSv/anno

Cristallino → 150 mSv/anno

Cute-mani-piedi → 500 mSv/anno Il rispetto dei valori limite di soglia previsti dalla legge

consente di prevenire ampiamente e completamente lacomparsa di effetti dose-dipendenti

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Effetti dose-dipendenti PRECOCI midollo: linfociti, granulociti, piastrine

(per dosi > 1 Sv) cute: depilazione ed eritema (per dosi > 3 Sv) gonadi: sterilità temporanea maschile (per dosi

> 150 mSv) TARDIVI cute: radiodermiti croniche cristallino: cataratta tiroide: riduzione della funzionalità

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Effetti sull’embrione e sul feto

Le dosi necessarie a produrre questi danniirreversibili sono molto elevate (>1 Sv)decisamente superiori a quelle prevedibilinelle attività sanitarie o lavorative in genere

I dati sull’uomo sono scarsi e non sonotuttora possibili valutazioni esatte dei rischida RI per l’embrione e il feto

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Effetti sull’embrione e sul feto L’entità e la tipologia del danno dipendono dal

periodo della gravidanza nel quale avvienel’esposizione a RI

Stadio pre-impianto (dal 1°all’8° giorno dalconcepimento)→ morte dell’embrione

Periodo dell’organogenesi (dal 9°al 60°giorno)→rischio malformativo

Periodo fetale (dal 60°giorno alla nascita)→rischio malformativo

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Effetti sull’embrione e sul feto

E’ OBBLIGATORIO (art. 69comma 2 D.Lgs. 230/95) chela donna comunichi

immediatamente lo stato digravidanza al MedicoCompetente per essereprontamente allontanatadall’esposizione, seppurminima, a RI

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Effetti ereditari I danni di tipo ereditario da RI sono di natura

GENETICA e compaiono nei discendenti deisoggetti che sono stati irradiati sulle gonadi

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Effetti ereditari

Le mutazioni radio-indotte possono esseredistinte in:

1) MUTAZIONI GENICHE: alterazioni dellastruttura e delle funzioni di singoli geni

2) ABERRAZIONI CROMOSOMICHE:alterazioni del n° cromosomi o cambiamentistrutturali degli stessi

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Effetti ereditari

Da recenti osservazioni si è evidenziatocome le cellule germinali femminili sianomeno sensibili a produrre mutazioni di quantonon lo siano quelle maschili soprattutto peresposizioni a piccole dosi frazionate

Le RI non inducono una particolare tipologiadi mutazione riconoscibile nella discendenzama, con effetto di tipo stocastico, frequenza di comparsa di mutazioni

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Sorveglianza Sanitaria Normata al Capo VIII del D.Lgs. 230/95: è assicurata dal datore di lavoro cui

spettano tutti gli oneri economici eorganizzativi ad essa relativi

è eseguita dal Medico competente (per gliesposti di categoria B) o autorizzato (per gliesposti di categoria A)

da 1 mSv a 6 mSv annoB

da 6 mSv a 20 mSv annoA

LIMITE DI DOSE ANNUO PERESPOSIZIONE GLOBALE

CATEGORIA

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Sorveglianza Sanitaria

Ha lo scopo di: Valutare lo stato di salute generale Individuare l’eventuale appartenenza ad un

gruppo a rischio con > suscettibilità (ereditaria oacquisita)

Verificare l’eventuale concomitante esposizionead altri agenti oncogeni (ad es. antiblastici)

Individuare condizioni sub-cliniche che possanoaumentare il rischio

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Sorveglianza Sanitaria

ALTRI

TIROIDE

VESCICA

FEGATO

COLON

STOMACO

ESOFAGO

OVAIO

MAMMELLA

POLMONE

MIDOLLO OSSEO

UNSCEAR 1988 e ICRP60

siti di interesseper

l’oncoprevenzionein radioprotezione

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Sorveglianza sanitaria

Se non sussistono controindicazioniall’esposizione allo specifico fattore di rischio(RI) , a conclusione della visita è prevista laformulazione del giudizio di idoneitàlavorativa