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LA FORTUNA DEI FOSCARIDAL MEDIOEVO AL RINASCIMENTO

VITA PRIVATA E ATTIVITÀ PUBBLICHE IN UNA FAMIGLIA NOBILE VENEZIANA TRA XIII E XVI SECOLO

Opera ideata da Dieter GirGensohn

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LA FORTUNA DEI FOSCARISILLOGE DI DOCUMENTI

1281-1530

TOMO 2

a cura di Dieter GirGensohn

in collaborazione con Donato Gallo e anDreas hillebranDt

Venezia 2020

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Questa pubblicazione è stata realizzata con il sostegno di Regione Veneto

ai sensi della Legge Regionale 5/1984

ISBN 978-88-95745-30-5

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Direttore della collanaFERIGO FOSCARI

Venezia La Malcontenta 2020Tutti i diritti riservati

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SOMMARIO

TOMO 2

DOCUMENTI 152-290 (1458-1530) 465

AbbreviAziOni 466

Appendici 799

TAvOle geneAlOgiche 827

indici 839

AddendA eT cOrrigendA 903

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DOCUMENTI 152-2901458-1530

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ABBREVIAZIONI

AStVen = Archivio di Stato di Venezia, fondi:

AGrad = Archivio Gradenigo di Rio MarinAvogC = Avogadori di ComunCInfM = Cancelleria infereriore, Miscellanea notai diversiCInfN = Cancelleria inferiore, NotaiCollNot = Collegio, NotatorioConsXM = Consiglio di dieci, Deliberazioni misteGProcS = Giudici del procurador, SentenzeGProp = Giudici del proprioMCDel = Maggior Consiglio, DeliberazioniNTest = Notarile, TestamentiPrSM = Procuratori di San MarcoScRos = Scuola di Santa Maria del RosarioSenMi = Senato, MistiSenSec = Senato, SecretiSenT = Senato, TerraXSavDec = Dieci Savi alle decime di Rialto

AVat = Città del Vaticano, Archivio Apostolico Vaticano

BCorr = Venezia, Biblioteca del Museo civico Correr

BMarc = Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana

CodFos = Codice Foscari, copiario del sec. XVI posseduto da Antonio Foscari Widmann Rezzonico

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Testamento di Sterina Foscari, moglie di Giovanni Lando

1458 luglio 13

Cedola (cart.): NTest b. 727 Giuseppe de Moysis no 142 (A). Il foglio doppio era piegato tre volte. La prima mano ha scritto una sola facciata, la continuazione del testo sul verso è invece della mano del notaio ro-gatario, che ha anche aggiunto a una di quelle due parti che erano rima-ste visibili: moccccolviii, mensis iulii die xiii, inditione sexta, Rivoalti. No-bilis domina Sterina, uxor nobilis viri ser Iohannis Lando de confinio Sancti Iohannis Novi, sana mente et corpore, rogavit suum testamentum in manibus mei presbyteri Ioseph de Moysis, plebani eclesie Sancti Iohan-nis Crisostomi, Venetiarum notarii, secundum formam et tenorem pre-sentis cedule, aliena manu scripte, ut asseruit. Quam sibi soli legi et ad-ditionem manu mei notarii de voluntate et precepto ipsius testatricis annotavi. Testes presbyter Antonius de Atria quondam Angeli Sancti Proculi et Petrus Amadei de Pergamo, caniparius, qui michi de persona fecerunt fidem, et Franciscus Barberius filius ser Danielis de la Mota, laborans apud pontem Palee.

Cfr. ChojnaCki, Measuring adulthood p. 388 nota 12.

L’ano de l’incarnation de nostro signor Yesu Christo 1458, a dì 13 luio, in Veniexia. Cum sit che de alcunaa) cosa siamo più certi che della morte et menb) certi che de l’ora della morte, e però io Steri-na, consorte de miser Zuane Lando del confin de San Zuane Nuo-vo, sana de la mente et del corpo, voiando alle cose mie proveder sì che per li tempi le non romagna desordenade, in primis io laso l’anima mia al nostro creator eterno et omnipotente Dio.

(1) Et apreso instituiso mie’ fedel comesarii miserc) Felipo Fosca-ri mio padre et madona Ixabeta Foscari mia mare et miser Zuane Lando mio marido et mie’ fradeli, zoè miser Urbandad) et Michiel et Francesco, et mia sorela Paleologina.

(2) Item laso al nodaro farà questo mio testamento ducati tre.(3) Item laso per l’anema mia ducati cento e sesanta pere) dreto

diexemo.(4) Item laso a una persona che vadi a Roma et Asisa per l’ane-

ma mia ducati septe.

a) così A b) segue depennato s (?) A c) segue depennato francesc A d) così A e) segue depennato l’anema A

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(5) Item laso a una persona che vadi alla chiexia de Castelo al perdon per l’anema mia ducati quatro.

(6) Item laso a ia persona che vadi alla Ternita per l’anema mia ducati do.

(7) Item laso a una persona che vadi alla chiexia de San Lorenzo ogni mercore per l’anema mia ducati do, et vadi uno ano el mer-core.

(8) Item laso a una persona che vadi alla chiexia de Sancta Croxe zorni xl per l’anema mia ducato uno.

(9) Item laso per far dir le mese de san Griguol ducato io.(10) Item laso per far dir le mese de nostra Dona ducato io.(11) Item per trar uno presonier de preson libero ducati do.(12) Item per vestir uno povero ducati do.(13) Item per far dir trentatre psaltierii et De profondis trentatre-

amilia ducati cinque.(14) Item laso per l’anema mia ad io prete per dir ogni zorno

messa in San Pruovolo quatro anni de longo ducati vinticinque all’ano, in suma ducati cento per ani quatro, como èf) dito.

(15) El residuo veramente de tuti i mie’ beni mobelli et immo-beli, presenti et futuri, chaduchi et desordenadi et pronoscripti et ogni altra generation de beni a mi spectanti et pertinenti quovis modo et forma, et che per chadaun muodo me podese aspectar et pertegnir, lasso a mia fia Maria, con questa condicion che, da poi che l’anima mia haverò rexa a Dio, signor et creator mio, quanto più presto far se porà sia mesi i dicti mie’ beni alla chamera de imprestedi e cresa el pro sopra elg) cavedal, fin a tanto che la serà a etade legitima de maridar et che la sia maridada, et in quella fia-da siano et esser debiano della dicta mia fia. Et s’el piaxese a Dioh) ala morte mia se trovase una o più fie over uno o più mascoli, voglio che tuti siano ad equale condition, e se l’uno over una mo-rise avanti l’altro, devegna la parte del defonto over defonti in el sopravivente over sopraviventi, dechiarando che i figliuoli maschi non possi esser signori deli diti mie’ beni se prima egli non siano pervegnudi alla etade de anni vinti complidi. Et in quella fiada i

468 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) è dito in interlinea A g) segue depennato cavi A h) segue depennato che a me s A

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possi far et disponer et testar como li piaxerà. Le fie veramente, una over più che le fosse, posi testar, pervegnude che le sia alla etade de anni dixedoto. Et se-lla dita mia fia Maria volese mona-char, habia ducati duxento. Et se alla morte mia el non se troverà più de ia fia over fio che havese apreso delicion e voglia monachar, habia ducati quatrocento, et se le serà più de ia fia habia ducati duxento per una, voiando monachar, como è ditto, itemi) tamen che per questo ordene de monachar uno over una non habia a derogar all’altro over all’altra, zoè in le equale portion da esser facte in loro fradeli e sorele, como è iusto. Et se caxo fose et oco-rese che – sì mascoli como femene – l’uno morise avanti che l’altro avanti le etade predite, devegna i diti mie’ beni de l’uno in l’altro, sì mascoli como femene. E se veramente tuti morise avanti la dita etade, devegna i dicti mei beni in miser Felipo Foscari mio padre et in madona Ixabeta Foscari mia madre over in qual de loro so-pravivese. Et se mio padre et madre non sopravivese, devegna in mie’ fradeli miser Urban, Michiel, Francesco etj) in suo’ heriedi mascoli, se loro non foseno vivi, et in Paleologina mia sorela, se la se troverà non eser maridà.

(16) Item laso a miser Zuane Lando mio marido ducatik) duxen-to, vivando mie’ figluolil).

Declarationemm) et additionem infrasscriptas addi feci manu no-tarii:

(17) Et primo quod, sin) ad mortem meam nulum filium habue-roo), sed unam tantum filiam et ipsa velet monachare, habeat de bonis meis ducatos quadringentos dep) meo residuo pro suo mo-nachare, ut supra expressum est.

(18) Et quia tuncq) de residuo residuir) nulla facta est mentio, ideo super hoc adito quod residuum residuis) bonorum meorum deveniat in suprascriptos patrem et matrem meam vel alterum eo-rum superviventemt), et si ambo decesissent, deveniat in fratres

Doc. 152 469

i) così A invece di ita j) segue depennato dep A k) segue depennato cento et sel A l) segue depennato si A m) in A inizio delle aggiunte del nota-io n) segue depennato habuero A o) aggiunto nel margine A p) de . . . residuo in interlinea A q) in interlinea A r) in interlinea A s) in inter-linea A t) aggiunto nel margine A

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meos suprascriptos vel suos heredes et sororem meam, si non fuisset maritata, et non aliter.

(19) Et sic etiam est intentionis mee quod id quod superius di-mitto dicte sorori mee, si non fuisset maritata, inteligatur sibi relic- tum cum fratribus meis vel eorum heredibus. Et hoc exprimo ad tolendam omnem ambiguitatem que in dicto pretactou) posset ha-beri.

(20) Item si haberem plures filias et omnes velent monachare, totum dictum residuum eis dimitto pro suo monachare.

(21) Item quia superius dimitto ducatos ducentos dicto viro meo, me habente filios, volo quod, si tunc habuero filios, quod ipse vir meus habeat de bonis meis tantum ducatos centum auri.

(22) Item volo commissariam meam administrari per maiorem partem, in qua sit dictus dominus Filipus Foscari pater meus.

Interogata de hospitali Sancte Marie de Nazareth et infantibus Pietatis, nichil relinquo, et similiter de filiis nascituris nichil aliud ordino quam in presenti testamento estv) annotat(um)

153

Prova della dote che Marina Nani aveva portato al doge Francesco Foscari

1458 luglio 28

Registrazione ufficiale (cart.): GPropV reg. 4 f. 16 (D).

miiiiCltaviii, mensis iulii die xxviii, inditione via, RivoaltiSerenissima domina domina Marina Foscari relicta excellentissimi ac gloriosissimi principis nostri domini Francisci Foscari, Dei gratia olim incliti Venetiarum ducis, comprobavit de sua repromissa, que fuit in totum ducati mille auri, cum duabus partitis scriptis et anno-tatis in uno libro autentico ipsius condam excellentissimi domini Francisci Foscari, signato littera a, cohoperto de coreo rubeo et verificato sacramento nobilis et egregii viri domini Iacobi Barbadi-

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u) lettura dubbia A v) lettura dubbia A

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co, una in carta prima ipsius libri et altera in cartis 50 eiusdem libri, tenoris huiusmodi videlicet:

mCCCCoxv, dì 12 fevrer fui novizo in Marinaa) fia de ser Borthola-mio Nani, dème impromissa ducati M e corredi iiiiC e le suo cosse; vienila a cha’ a dì 27 del dicto mese.

Al nome de Dio. moCCCCoxv in Veniexia. Marina mia moier de’ haver, dì xxi fevrer, per ser Bortholamio Nani so padre, ch’el me promesse per la so promessa e corredi lire 140, abato per corredi ch’è mie’ lire 40 resto karta 50 l. C s. – d. pi

Item comprobavit cum pactis matrimonialibus initis tempore contractus sui matrimonii, scriptis manu ser Laurentii Zintilin(i) mediatoris contractus huiusmodi, videlicet:

Al nome de Dio e de consolazion perpetua, amen. 1415, a dì 12 fevrer, in Muran. El nobele e savio miser Bortholamio Nani in bona gratia marida per legiptimo matrimonio madona Marina soa fia in el nobele e savio miser Francesco Foscari honorado percolator, che fo de miser Nicolò, e dieli dar de dota ducati mille d’oro e du-cati quatrocento d’oro de corredi e le cosse dela dicta dona. La qual dota lo dicto miser Francesco Foscari recevé in su tuti i soi beni mobelli e stabelli presenti e futuri. Che la benedizion de l’al-tissimo signor Dio sia sempre cum intrambe le parte e con tuti lor descendenti, parenti e amisi, amen. Io Lorenzo Zintilin(no) meza-no, de voluntà dele dicte parte ho scripto questi pacti de mia pro-pria man, accopiadi in lo mio libro de pacti dele noze in karta 33, e òvine dado la copia a intrambe le parte de mia propria man et cetera.

Doc. 153 471

a) segue depennato mia D

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Attestazione di Niccolò di Francesco Querini di aver ricevuto la dote portatagli da Isabella di Marco Foscari

1458 luglio 31

Strumento notarile (perg.): BCorr, Mss. Cicogna 3426/25 no 1 (A). Una piega nel margine sinistra e una serie di piccoli fori sono l’indizio dell’an-tica conservazione cucita in un fascicolo. Nel mezzo della pergamena si è prodotto un danno da foro.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quadrigentesimo quinquagesimo octavo, mensis iulii die trigesimo primo, inditione sexta, Rivoalti. Plenam et irevocabilem securitatem facio ego Nicolaus Quirino quondam domini Francisci de confinio Sancti Angeli cum meis heredibus et successoribus tibi Ixabelle uxori mee dillecte et filie spectabilis et generosi viri domini Marci Foscari honorabilis procuratoris Sancti Marci et tuis heredibus et successoribus de tota illa tua dote et re-promissa que tempore contratus nostri matrimonii per te michi dari promissa fuit, que quidem repromissa fuit et est in totum du-cati duo millia quingenti aur[i]. Nunc autem, quia dictos ducatos duo millia quingentos [e]t dotem integraliter habui et recepi hoc modo, videlicet partim a te Ixabella uxore mea et partim aa) nobi-libus viris dominis Petro et Antonio de Priolis fratribus et pro resto habui et recepi atque predicti domini Petrus et Antonius de Priolis fratres michi dederunt et scribi fecerunt presenti die per banchum de Bernardis ducatos centum quinquaginta quatuor grossos sex-decim et parvulos viginti quatuor ad aurum, reddo te et heredes et successores tuos securos exinde imperpetuum, quia nichil inde remansit unde te aut heredes vel successores tuos seu alios proin-de aliquid amplius compellere vel molestare valeam per ullum ingenium sive modum. Et pro restitutione dicte dotis et repromisse in omnem casum et eventum quo debeat reddi et restitui ego obli-go me et omnia et singula bona mea mobillia et immobillia presen-

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a) ripetuta all’inizio della riga successiva in A

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tia et futura, declarans quod totum illud quod habui ultra dictos ducatos duo millia quingentos michi donatum fuit et pro donis esse intelligatur. Si igitur contra hanc securitatis repromisse et sup-perius contentorum cartam ire temptavero, tunc emendare debe-am cum meis heredibus et successoribus tibi et heredibus et suc-cessoribus tuis auri libras quinque et nichilominus hec securitatis repromisse et supperius contentorum carta cum contentis in ea in sua remaneat firmitate. Signum suprascripti nobilis viri domini Ni-colai Quirino quondam domini Francisci, qui hec rogavit fieri.

+ Egob) Paulus Lenzi notarius testis subscripsi.+ Ego Nicholaus Bonamigo testis subscripsi.

SN Ego Bartholomeus de Graxolariis filius quondam ser Antonii de Venetiis, Venetiarum notarius, complevi et roboravi.

155

Quietanza di Andrea Vidal per denaro ricevuto da Francesco Foscari a nome del fratello Michele

1458 novembre 16

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 2 (A).

Rezevì mi Andrea Vidal da ser Francescho Foschari per nome de so fradelo miser Michiel per nolo de bote 14 ducati 12, compudan-toa) qu[m]b) questi l’avarie. 1458, a dì 16 novenbre.

Doc. 155 473

b) le due firme sono scritte da mani individuali in A

a) all’inizio il segno abbreviativo 9- con un trattino sovrapposto in A b) con macchia d’inchiostro in A

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Sentenza dei Giudici del procurador riguardante il lascito di Polidoro Foscari preteso da Franceschina Vielmi

1459 giugno 8

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 17 (A). Nel margine inferiore si trova la nota, scritta da altra mano: 1462, mensis martii die 6, d(an)d(i) (?) pro p(ar)t(ibus) ducati 12.

Il brano citato più volte si trova verbalmente nella prima delle attesta-zioni che sono riprodotte nel no 138.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione eiusdem mil-lessimo quatrigentessimo quinquagessimo nono, mensis iunii die octavo, inditione viia, Rivoalti. Testifficamur nos Gervasiusa) An-dree et Laurencius Pignol, ambo precones, curie palacii ministeria-les et curie palacii precones, quatenus die eodem fuimus ad cu-riam dominorum iudicum curie procuratorum, qui de mandato nostri illustrissimi et excellentissimi principis domini Pasqualis Maripetro ducis Veneciarum et cetera ad placita decidenda sede-bant, quando dona Franciscina uxor ser Christofori de Guielmis placitabatur ibidem cum spectabilibus dominis procuratoribus de supra, furnitoribus testamenti quondam reverendissimi domini Polidori Foscari, olim archiepiscopi Iadrensis, quod placitum tale erat: Dictus quondam dominus archiepiscopus per suam ultimam voluntatem sive testamentum benefficiavit dictam dominam Fran-ciscinam; et volens ipsa domina Franciscinab) habere dictum suum legatum, peciit per ipsos dominos iudices sentenciare debere dic-tum punctum inferius annotatum ad litteram.

Ad que dicti domini procuratores respondentes dicebant quod domini iudices iusticiam faciant.

Hec itaque audientes et intelligentes domini iudices curie pro-curatorum – videlicet domini Hyeronimusc) Georgio et Nicolaus Quirino, absente domino Bernardo Teupullo tercio eorum socio –, et viso de testamento quondam reverendissimi in Christo patris

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a) segue depennato p A b) segue depennato p(er) A c) segue depennato b A

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domini Polidori Foscari, olim archiepiscopi Iadrensis, complecto et roborato manu venerabilis viri domini Benedicti a Crucibus ple-bani Sancte Marie Formoxe, Veneciarum notarii et aule incliti do-mini ducis Veneciarum cancellarii, in moCCCColiiiiod), videlicet 1454, die vigessimo nono mensis aprilis, inditione secunda, Rivoalti, puncto huius tenoris, videlicet: « Et tu, Franciscina, vollo quod ha-beas ducatos sexcentos pro tuo portamento bono, quod habuisti erga me, et quia fuisti michi obediens », et super hiis consideratis considerandis,

per legem et iudicium, per sentenciam et suum officium senten-ciando sentenciaverunt dictos dominos furnitores ad dandum et solvendum dicte Franciscine ducatos sexcentos de bonis dicte fur-nicionis “pro suo bono portamento, quod habuit erga ipsum domi-num Polidorum, et quia fuit obediens ipsi testatori”, iuxta punctum dicti testamenti, dantes dicte domine Franciscine ad intromitten-dum de bonis dicte furnicionis usque ad dictam quantitatem dicto-rum ducatorum sexcentorum, iuxta formam, punctum et tenorem dicti testamenti, “quia fuit obediens ipsi testatori” et “pro suo bono portamento, quod habuit erga ipsum dominum Polidorum”. Et hec sentencie carta in sua permaneat firmitate.

+ Egoe) Nicholaus Contareno iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Hyeronimus Gieo(r)gio iudex procuratorum subscripsi.

SN Ego presbyter Marcus de Marchetis, Veneciarum et curie pro-curatorum notarius, complevi et roboravi.

157

Sentenza dei Giudici del procurador a favore di Girolamo di Polidoro Foscari, figlio di Franceschina Vielmi

1459 giugno 8

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 16 (A). Sul

Doc. 157 475

d) è depennata una X prima della L A e) le due firme sono apposte da mani diverse in A

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verso due diverse mani quattrocentesche hanno scritto: contra l’eredi (?) quondam (?) miser Polidoro Foscari olim arzivesco, e marzo 1461.

Il brano citato si trova nella prima delle attestazioni riprodotte nel n° 138.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione eiusdem mille-simo quatrigentessimo quinquagessimo nono, mensis iunii die octavo, indicione viia, Rivoalti. Testifficamur nos Gervasius Andree et Laurencius Pignol, ambo precones et curie palacii ministeriales, qualiter die eodem fuimus ad curiam dominorum iudicum curie procuratorum, qui de mandato nostri illustrissimi et excellentissi-mi principis domini Pasqualis Maripetro ducis Veneciarum et cete-ra ad placita decidenda sedebant, quando domina Franciscina, uxor ser Christofori Guielmi et mater infrasscripti Hyeronimi, ordi-nate in curia scripta pro dicto Hyeronimo filio suo, petebat pun-ctum inferius annotatum ad litteram sentenciari debere.

Ad que spectabiles domini procuratores de supra, furnitores testamenti quondam reverendissimi in Christo patris domini Poli-dori Foscari, olim archiepiscopi Iadrensis, respondentes dicebant quod domini iudices iusticiam faciant.

Hec itaque audientes et intelligentes nostri prefacti iudices curie procuratorum – videlicet domini Nicolaus Quirino et Hyeronimus Georgio, absente domino Bernardo Teupullo tercio eorum socio –, et viso de testamento quondam reverendissimi in Christo patris domini Polidori Foscari, olim archiepiscopi Iadrensis, complecto et roborato manu venerabilis viri domini Benedicti a Crucibus, plebani Sancte Marie Formoxe, Veneciarum notarii et aulle incliti domini ducis Veneciarum cancellarii, in moCCCColiiiio, die xxviiiio mensis aprilis, indicione iia, Rivoalti, puncto huius tenoris, videli-cet: « Et Hyeronimo quaa), tangens cum manu et percuciens super faciem, vollo quod habeat ducatos duo millia » et cetera, et super hiis consideratis considerandis, per legem et iudicium, per senten-ciam et suum officium sentenciando sentenciaverunt dictos domi-nos furnitores dicto nomine ad dandum et solvendum dicto Hye-ronimo, quem tangebat cum manu dictus quondam dominus Poli-

476 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) quo A

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dorus et percuciebat super faciem, ducatos duo millia de bonis dicte furnicionis iuxta formam, punctum et tenorem dicti testa-menti, dantes dicto Hyeronimo, quem tangebatb) cum manu dictus quondam dominus Polidorus et percuciebat super faciem, ad in-tromittendum de bonis dicte furnicionis usque ad integram satisfa-cionem omnium premissorum, iuxta formam, punctum et tenorem dicti testamenti. Et hec sentencie carta in sua permaneat firmitate.

+ Egoc) Nicholaus Quirino iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Hyeronimus Gieo(r)gio iudex procuratorum subscripsi.

SN Ego presbyter Marcus de Marchetis, Veneciarum et curie pro-curatorum notarius, complevi et roboravi.

158

Emancipazione di Francesco di Filippo Foscari

1459 giugno 22

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 38 mazzo 8 proc. 1 f. 1 (A). Sul ver-so una mano quattrocentesca ha scritto una nota vicino al margine infe-riore, della quale è tagliato l’inizio: [ . . . ] mio fio.

Il notaio rogato dimostra scarsa abilità nello stilare il documento, nel quale appaiono evidenti sviste grammaticali: alla prima frase del conte-sto manca il predicato, nella seconda il soggetto cambia da figlio a pa-dre, poi pare che quest’ultimo assolva il figlio da un impegno (dote della madre) che invece lui stesso deve al figlio, la costruzione partici-piale che segue la terza frase fa supporre di nuovo un cambio del sog-getto, ecc.

In Christi nomine, amen. Anno eiusdem nativitatis millesimo qua-drigentesimo quinquagesimo nono, indicione septima, die viges-simo mensis iunii, Veneciis in contrata Sancti Proculi in domo ha-bitacionis infrasscripti domini Philippi, presentibus testibus ad hec vocatis et rogatis m(agistr)o Antonio de Parma de dicta contrata et Exp(er)to Mauriceno de contrata Sancti Simeonis Prophete et aliis. Ego Philippus Foschari quondam nobilis viri domini Francisci de

Doc. 158 477

b) g corretta da t A c) le due firme sono scritte da mani individuali in A

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contrata Sancti Proculi cum meis heredibus tibi Francisco filio meo, presenti, audienti et intelligenti, et tuis heredibus de omni tota illa filiali subiecione et debito hereditatis, in quibus hactenus subiecisti et ad presens subiacis, tam per debitum hereditatis quam per aliquod lucrum ac per universas alias causas, inquisitiones et capitula cum cartis et scripturis tam publicis quam privatis et alio quoquo modo, iuste vel iniuste ab tui inicio usque in presentem diem, nichil penitus excluso. Nunc autem, quia de premissis om-nibus in omnibus et per omnia me tantum appacasti et cum inte-gritate deliberasti, amodo exinde tu cum tuis heredibus divisus et diffinitus sisa) ac emancipatus a me et a ceteris meis heredibus, presenti, audienti et intelligenti ac p‹re›dicta omnia benigne acep-tanti, ut iuris ordo ususque patrie nostre vult, postulat et requirit, absolvens te et tuos heredes ab omni debito, ad quod forem obli-gatus occaxione dotis matris tue, quam in eo quod te urgere vel-lem et possem in satisfaciendo creditoribus meis quoquo modo, aliquo iuris, legis seu consuetudinis tibi non obstante, quia nichil remansit unde valeam te amplius requirere et molestare, sed omne lucrum quod de cetero facies sit tuum et tuorum heredum. Renun-cians prefactusb) dominus Philippus exceptioni non facte dicte emancipationis et non celebrati presentis contractus, exceptioni doli mali, actioni in factum et condicioni sine causa omnique alii exceptioni, suo iuri et legum auxilio sibi competenti vel competi-turo. Que omnia et singula suprasscripta et in presenti instrumento inserta promixerunt dicte partes perpetuo firma, rata et grata habe-re, tenere, attendere, observare et adimplere et non contrafacere vel venire sub pena et obligacione omnium suorum bonorum pre-sentium et futurorum.

SN Ego Nicolaus filius quondam domini Leonis de Fantis, impe-riali auctoritate notarius publicus, hiis omnibus sup‹ra›sscriptis presens fui eaque rogatus scribere scripsi, s(ub)s(cripsi)c).

478 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da sit A b) pfetus con trattino abbreviativo A c) la seconda s è di lettura dubbia A

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159

Emancipazione di Michele di Filippo Foscari

1459 luglio 11

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 3 (A). Sul verso una notizia quattrocentesca posta nel margine inferiore è talmente svanita che si leggono appena le ultime parole: mio padre.

Per le particolarità dello stile del notaio si veda l’annotazione al docu-mento precedente.

In Christi nomine, amen. Anno eiusdem nativitatis millesimo qua-drigentesimo quinquagesimo nono, indicione septima, die unde-cimo mensis iulii, Veneciis in contrata Sancti Proculi in domo habi-tacionis infrasscripti domini Philippi, presentibus testibus ad hec vocatis et rogatis domino presbytero Antonio, capelano monia-lium Sancti Zacharie, et Cosma de Corfoy de confinibusa) Sancti Nicolay de Mendigolis in domibus domine Riche et aliis. Ego Phi-lippus Foschari quondam nobilis viri domini Francisci de contrata Sancti Proculi cum meis heredibus tibi Michaeli filio meo, presenti, audienti et intelligenti, et tuis heredibus de omni tota illa filiali su-biecione et debito hereditatis, in quibus hactenus subiecisti et ad presens subiacis, tam per debitum hereditatis quam per aliquod lucrum ac per universas alias causas, inquisitiones et capitula cum cartis et scripturis tam publicis quam privatis et alio quoquo modo, iuste vel iniuste ab tui inicio usque in presentem diem, nichil pe-nitus excluso. Nunc autem, quia de premissis omnibus in omnibus et per omnia me tantum appacasti et cum integritate deliberasti, amodo exinde tu cum tuis heredibus divisus et diffinitus sis ac emancipatus a me et a ceteris meis heredibus, presenti, audienti et intelligenti ac predicta omnia benigne aceptanti, ut iuris ordo usus-que patrie nostre vult, postulat et requirit, absolvens te et tuos heredes ab omni debito, ad quod forem obligatus occaxione dotis matris tue, quam in eo quod te urgere vellem et possem in satisfa-ciendo creditoribus meis quoquo modo, aliquo iuris, legis seu

Doc. 159 479

a) così A

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consuetudinis tibi non obstante, quia nichil remansit unde valeam te amplius requirere et molestare, sed omne lucrum quod de cete-ro facies sit tuum et tuorum heredum. Insuper prefactus dominus Philippus promixit eidem domino Michaeli eius filio restituere om-nes introytus suos, perventos ad eius manus, quorumcumque suo-rum beneficiorum, exemtis expensis pro eo factis, renuncians pre-factus dominus Philippus exceptioni doli mali, actioni in factum et condicioni sine causa omnique alii exceptioni, suo iuri et legum auxilio sibi competenti vel competituro. Que omnia et singula su-prasscripta et in presenti instrumento inserta promixerunt dicte partes perpetuo firma, rata et grata habere, tenere, attendere, ob-servare et adimplere et non contrafacere vel venire sub pena et obligatione omnium suorum bonorum presentium et futurorum.

SN Ego Nicolaus filius quondam domini Leonis de Fantis, impe-riali auctoritate notarius publicus, hiis omnibus suprasscriptis pre-sens fui eaque rogatus scribere scripsi, subscripsi.

160

Dichiarazione di Urbano Foscari a proposito della dote di Isabet-ta Donà, sua sposa, a favore del padre Filippo Foscari, che l’aveva

ricevuta

1460 gennaio 10

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 12 f. 3 (A). Sul verso nel margine inferiore sta l’oggetto, apposto dallo stesso notaio: Conservatio indempnitatis domini Philippi Foschari, facta (?) per domi-num Urbanum eius filium.

L’anno pare sia calcolato secondo lo stile della Natività, cioè non conforme all’uso vigente a Venezia. La data assegnata è conforme con l’indizione ottava, che corrisponde al 1459-1460.

In Christi nomine, amen. Anno eiusdem nativitatis millesimo qua-drigentesimo sexagessimo, indicione octava, die decimo mensis ianuarii, Venetiis in contrata Sancti Bassi in statione notarie mei notarii infrasscripti, presentibus testibus ad hec vocatis et rogatis

480 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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reverendo patre domino fratre Simone de Camarino, vicario gene-rali ecclesie Sancti Christofori de Pace de Murano, et domino fratre Hornofrioa) ordinis Heremitarum sancti Augustini, habitatore in dicta ecclesia, et aliis. Ibique spectabilis et generosus vir dominus Urbanus Foscari filius spectabilis et generosi viri domini Philippi Foscari de contrata Sancti Proculi per se suosque filios et heredes, principaliter obligando se et sua bona presentia et futura, promixit conservare indempnem prefactum dominum Philippum eius pa-trem, ibidem presentem et aceptantem, de dote nobilis domine domine Ysabethe uxoris prefacti domini Urbani. Quam dotem prefactus dominus Philippus recepit et asecuravit super suis pro-priis bonis in omnem casum et eventum dicte dotis restituende et quam dotem prefactus dominus Urbanus habuit a nobili viro do-mino Hieronymo Donato patre dicte domine Ysabethe, ut de dicta dote apparet in contractu nuciali. Et renunciavit prefactus dominus Urbanus exceptioni non facti et non celebrati presentis contractus, exceptioni doli mali, actioni in factum et condicioni sine causa omnique alii exceptioni, suo iuri et legum auxilio sibi competenti vel competituro, constituens se prefactus dominus Urbanus atten-diturum et observaturum omnia et singula in presenti instrumento inserta. Que omnia et singula suprasscripta et in presenti instru-mento inserta prefactus dominus Urbanus per se suosque filios et heredes promixit eidem domino Philippo eius patreb) attendere, observare et adimplere et non contrafacere vel venire per se vel per alium eius nomine sub pena et obligatione omnium suorum bonorum presentium et futurorum.

SN Ego Nicolaus filius quondam domini Leonis de Fantis, impe-riali auctoritate notarius publicus, hiis omnibus suprasscriptis pre-sens fui eaque rogatus scribere scripsi, subscripsi.

Doc. 160 481

a) così A b) così A

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161

Sentenza dei Giudici del procurador nella causa di Isabetta di Andrea Foscari, vedova di Fantino Zaccaria, contro gli altri

discendenti di Niccolò Foscari il cavaliere

1460 gennaio 24

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 25 mazzo 2 proc. 9 f. 1-6 (E). Nel margine sinistro vicino all’inizio: Copia (della stessa mano dello scritto-re).

Copia contemporanea parziale (cart.): ivi, f. 41-42’ (E’). Il testo si limi-ta alla massima parte della memoria della parte attrice; vi è preposta l’invocazione Iesus.

Copia del sec. XVI (cart.): ivi, b. 28 mazzo 3 proc. 6 f. 30’-37’ (G). Nei margini sono aggiunte notizie riguardanti la lunga continuazione della lite, citando determinazioni degli auditori vecchi del 1467, 1470 e 1472 nonché deliberazioni della Quarantia del 1474.

Copia del 1556-57 (cart.): ivi, b. 59 mazzo 13 proc. 7 f. 12-19 (H). Preposti si trovano: Exemplum, la data e Sententia iudicum procurato-rum.

Copia del 1556-57 (cart.): ivi, proc. 11 f. 1-18. Trascritta in una raccol-ta di materiali processuali, con testo vicino a H.

Copie parziali del sec. XVI (cart.): ivi, b. 26 mazzo 3 proc. 1 f. 66’, 70-70’.

Vari capoversi sono presenti in E’ (in minor numero anche in E), che qui si riproducono, aggiungendone altri per far meglio trasparire la struttura dell’esposizione. Le quattro copie qui prese in considerazione per stabilire il testo sono indipendenti fra di loro, sebbene G e H risalga-no a una fonte comune. Al fine di non appesantire l’apparato critico non si evidenziano le varianti in E’, G e H che non cambiano il senso o la costruzione grammaticale; ciò vale anche per l’omissione di singole pa-role.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millessimo quadrigentessimo quinquagessimo nono, mensis ianuarii die vigessimo quartoa), indictione octava, Rivoalti, presentibus domino presbitero Deodato de Mianis et presbitero Marcho de Marchetis, testibus adhibitisb) specialiter atque vocatis. Nobilles viri domini Nicolaus Georgio, Franciscus Capello et Anto-nius Bembo honorabilles iudices curie procuratorum, audita peti-

482 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) manca in G b) adhibitis . . . atque] et aliis GH

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tione producta per ser Bernardum et Nicollaum Zacharia quon-dam ser Fantini tamquam commissariosc) seud) procuratores domi-ne Isabete relicte quondam ser Fantini Zacharia et filie quondam nobilis domini Andree Fuscari tamquam succetricis medietatis bo-norum quondam domini Iohannis Fuscari fratris sui, ultimi heredis sui collomelli, ac etiam tamquam succetricis omnium bonorum domine Franceschine Fuscari sororis sue, cui expetabat altera me-dietas omnium bonorum quomodocumque dicti domini Iohannis, dicti patris sui, cuius tenor tallis est:

Dioe) el sa, dignisimi signori zudexi de’ procuratori, quanto ne duol vegnirf) a controversia con questi signori mazori nostri da cha’ Foscari, ché come padri semper tenuti li habiamo. E per nostro dischargo abiamo principalit(er)g) voiuto conseiarh) con miser Mar-co Foscari, che per soa humanità se à degnato farlo. E certo, se in una minima parte el ne havesse mostrado nuii) non eser in bona oppinione, senza altro iudicio li havessemo acceduto, et secondo nui non senteno con la iusticia. Dumquej) al conspecto de vui el se adimanda per nui Hector, Bernardo et Nicollò Zacharia del quon-dam miser Fantin – per virtù de commissione abiamo da madona Isabeta Zacharia nostra madre, fo fiola de miser Andrea Foscari, come succetrice de la mità dei beni del quondam miser Zanin Fo-scari suo fradello, ultimo herede del suo collomello, et come suc-cetrice de tuti i beni de madona Franceschina Foscari suok) sorella, a cuil) aspectava l’altra mitade, che se vol dire esser aspectantim) ala dicta madona Isabeta tuti li beni quomodocumque del dicto suo fradello miser Zanin – a madona Marinan) relicta del serenissimo miser lo doxe et miser Marcho Foscari el procurator como comis-sarii del quondam serenissimo miser lo doxe per uno quarto et al dicto miser Marco Foscari in spetie per uno altro quarto et miser Filippo Foscari del quondam miser Francescoo) per li do altri quar-ti, intravegnando i signor procuratori de ultra come comesarii de miser Nicolò Foscari el cavalier, cum sit che del 1340 del mese de zener el fosse per el dicto miser Nicolò Foscari fatto el suo ultimo

Doc. 161 483

c) comissos H d) et GH e) inizio di E’ f) convegnir E’G; convenir H g) principalmente E’GH h) conferir E’GH i) con trattino abbreviati-vo F j) adunque E’; donque GH k) manca in F l) chi E’ m) aspectante E’ n) maria F o) franzi E’

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testamento et voluntà, per el qual interp) cetera l’ordena ut infra: « Maritatisq) vero dictis filiabus meis ... deveniatr) in superviventess) vel suos heredes mascolos ».1

L’intende chiaramente la iustitia, dignissimi signori zudexi, que-sto miser Nicolò Foscari testadort) per el soprascritto legatto inter cetera generalmente hordena tute le so proprietà deu) le possessio-ne, cusì de Venexia como fuora de Venexia, et dapoi particular-mente ha exceptuadov) le so proprietà de Rialto, « quod numquam possint vendi,2 etw) che à voluto dir per la forma del suo testamen-to, che per nesum modo non se pò interpetrar, ma ad literam die eser intexo per i suo’ vocabulli, ut iacet, per vigor dela leze de miser Donado Contarini che cusì per expresso comette, ex) el dic-to miser Nicolò vuol che tute le proprietà che l’ha in Venexia ubi-que locorum ey) fora de Venexia, exceptuade quelle de Rialto, ro-magnano ali dicti suo fiolli libere et expedite. La terza parte delez) qual possession libere et excondicionadeaa), sì de Venexia como fuor de Venexia, se apartinebb) et aspecta pleno iure a madona Isabeta Zacharia che fo del quondam miser Andrea Foscari, nostra madre cometente, la qual è in uno medemo grado de consangui-nità con li dicti rei, non intendando le possession de Rialto che per hora altro non se necc) raxona, como chiaramente qui sotto se de-mostreràdd). Le qual vien possedute con suportacion, parlando più honestamenteee) se puol, per indirecto modo per i sopradictiff) co-misarii del quondamgg) miser lo doxe e per miser Marco e per miser Filippo Foscari, chadauno de lor per la sua portion preallegatahh), za zercha anni lxxta, ché re vera non abiamo saputo alguna cosa.

Morto, dignissimi signor, el prefacto miser Nicolò testador, de fato pervene la mità del dicto legato in miser Zuanii) Foscari suo

484 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

p) inter -l’] lui E’ q) segue dictis F r) deveniant EGH s) supervenientem EG; superviventem H t) testando F u) de le] e E’; le GH v) exceptuade E’GH; in E’ segue tute w) segue cet(era) E’ x) el F y) manca in F z) la F aa) desconditionade E’ bb) apartien E’H; apartiene G cc) manca in E’G dd) dimostra E; dimonstrera G; dimonstrara H ee) segue che E’ ff) sopranominadi E’; sopranominati GH gg) segue serenissimo E’ hh) per alegata E’ ii) zanin GH

1. Dal testamento di Niccolò Foscari, vedi no 24 (c. 23).2. Dallo stesso testamento (c. 23).

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primo fiol et l’altra mitade im miser Iacomello suo secondo fiol. Morite poi miser Iacomelo sine heredibus et la soa parte pervene in el dictojj) miser Zuane so fradello per l’ordene del testamento, ubi dicitur:3 « et si alter ipsorumkk) obiret sine heredibus masculis » et cetera. Morite poill) miser Zuan Foscari ab intestato hordine, pervene el dicto legatto integro per vigor dela leze xxiiii quarti li-bri4 et etiam per vigor del testamento in miser Andrea, misermm) Nicolò et miser Franci, miser Pollo et miser Filipo Foscari fioli del quondam miser Zuane. Morì poi miser Filipo e miser Pollo, che fo arcivescovonn) de Patrasoo), senza heredi et senza testamento et pervene lepp) suo portion per vigor dela leze xxviqq) quarti libri, ubi dicitur:5 « Si vero defunctus non reliquitrr) ascendentes vel descen-dentes », in miser Andrea, miser Nicolò, miser Franci so fradelli. Morì poi miser Andrea ab intestato, romaxe la portion soa, che vien ad esser la terza parte del dicto legatto, a miser Zuaness) Fo-scari suo fiol, ultimo herede del suo collomelo et fradello dett) madona Isabeta, succetrice predicta et actrice, per vigor dela leze xxiiii primiuu) libri ut supra. Ala qual madona Isabeta, come se à prenarato, chiaramente sivv) aspecta la dicta terza parte deww) tute le sopranominate possession dixx) Venexia fuora de Rialto, poste zoè in San Simion Prophetayy), in San Chasan, in San Moisè, in San Zane Novo, che è al ponte dela Paia, et sezz) altrove el ne fosse, et etiam la terza parte de tute le possession de fuora de Venexia che obligate a legati non sia, como chiara et distintamente per el dicto testamento eaaa) per el alboro dela dicta parentella ale vostre reve-rencie se dimostrarà. Ideobbb) con li remedii opportuni dele vostre

Doc. 161 485

jj) predicto E’ kk) manca in EGH ll) dapoi E’ mm) miser Nicolò man-ca in EGH nn) arcivesco F oo) Patrasso E’ pp) la GH qq) xxiiii E; 26 E’ rr) relinquit GH ss) zanin E’GH tt) segue la dicta E’ uu) così EE’G, invece di quarti vv) sia E; manca in E’; se H ww) et EG; ett. G xx) da E’; de GH yy) p(er)ph(et)a E; p(ro)fecta E’; profeta H zz) se . . . el] altro-ve se E’G; altrove s’el H aaa) manca in F bbb) id est F

3. Dallo stesso testamento (c. 23).4. Novissimum statutorum volumen f. 68’-70’ (iv 24-25); Statuti veneziani p. 200-

5 (iv 24).5. Novissimum statutorum volumen f. 72’ (iv 27); Statuti veneziani p. 207 (iv 26).

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iustitie per vigor dela leze lxvta primi libri, ubi dicitur:6 « Quicum-que placitaverit cumccc) aliquo qui possessionisddd) alicuius tenu-tam habuerit » et cetera, se rechiede debiati interogar i dicti rei da cha’ Foscari et, si i responderano per lor tegnir tal tenuta, debiatieee) procieder le vostre iustitie secondo lafff) leze, ch’el se cognosca la raxon dele parte; et se i responderano per altri o d’altri tenire, de-biati pronunciar « quodggg), quantumhhh) est im ipsis, exire debeant de tenuta ». Et nui Hector Bernardo et Nicolò quo supra nomine per vigor de tute le leze preallegatte et per vigor del dicto testa-mento, et che ultra oretenus et in scriptura per nostra addition se resalvemo a dariii) bexognando, rechiedemo alejjj) vostre iustitie esser posti im corporal tenuta dekkk) tuto el terzo de tute le dicte possession ut supra delll) Veniexia, preter quelle de Rialto, pro nunc et in el terzo de tute le possession de fuora che suprahabun-dasse, che per l’ordene del testamento ordinate non fosse. Le qual tute possession, sì de Venexia como de fuora de Venexia, et la qualità de quelle più difussa et particularmente semmm) dechiara al iudicio vostro bexognando, azò che le dicte possession la dicta madona Isabeta, nostra madre cometente, possa posseder quieta-mente et disponer dannn) quelle ogni suo debitaooo) voluntà, et ippp) dicti signor da cha’qqq) Foscari et per lor et per li dicti nomi, cha-daun per la sua portion ut supra, siano dela dicta tenuta et portion a nui aspectante ut supra cazati et desmesi, ita et taliter che de quellorrr) non habiano piui podestà nésss) auctorità alguna et siano condannati nele spexe dela prefatta caxon, salvis omnibus reser-vandis et salvo iure addendittt) et ceterauuu).

Essendone per vuivvv), signor magnifici, fattowww) commanda-mento che debiamo domandar per formam dampni, habiamoxxx) deliberato per scurtar camino satisfar al commandamento vostro:

486 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ccc) (con) F ddd) possessionem EGH eee) debia GH fff) le G ggg) quot F hhh) quartum F iii) dir GH jjj) dale GH kkk) de tuto el] del dicto E’GH lll) de Veniexia manca in F mmm) se . . . vostro] il iuditio vostro se declarara GH nnn) di E’; de GH ooo) libita E’ ppp) si E; li GH qqq) manca in F rrr) quella E’; quelle GH sss) et F ttt) segue minuendi corrigendi probandi E’ uuu) fine di E’ vvv) nui F www) fa-tone GH xxx) habiano F

6. Novissimum statutorum volumen f. 29’-30’; Statuti veneziani p. 96.

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quodyyy) – quam primum nui non volemo a niuna minima parte de questa nostra portionzzz) contravegniraaaa), ma sia ferma et vallida in so robor, ut iacet, zoè che i dicti da cha’ Foscari debia per vigor dela leze iuxta formam dicte petitionisbbbb) esser cazati de tenuta – declaratur tamen che per vigor dela dicta leze i dicti signor da cha’ Foscari acccc) usir dela dicta tenuta debia consentir, alioquin non obedendo sia sententiati a darnedddd) quo supra nomine, cha-daun per la sua portion, per parte del nostro dampno ducati 400, zoèeeee) ducati quatrocento, et iterum reservatis omnibus reservan-dis. Et hic est finis.

contra dominam Marinam olim serenissimam duchissam, relic- tam olim domini Francisciffff) Foscari serenissimi ducis Venetiarum, et contra spectabilem dominum Marcum Foscari procuratorem tamquam commissarios dicti quondam serenissimi ducis pro uno quarto et contra ipsum dominum Marcum pro io alio quarto ac etiam contra nobilem dominum Filippum Foscari quondam domi-ni Franci pro duobus aliis quartis, intervenientibus spectabilibus dominis procuratoribus de ultra, comissariis quondam spectabilis militis domini Nicollai Foscari, de quorum ser Bernardi et Nicollai procuratione fidesgggg) iudicio facta est, ut in actis curie evidenter apparet,

et intellecta responsione facta per dictos reos et dominum Nicol-laum Mudatio7 scriptum in curia pro dicta serenissima dominahhhh) duchissa comissaria antefacta,

visis succesionibus dicte domine Isabeteiiii) contentis in omni- busjjjj) superius expresis

visoque testamento dictikkkk) quondam domini Nicollai Foscari millitis scripto et in publicam formam reddacto 1340, mensis ia-nuarii die octavo intrante, indictione nona, Rivoalti, manu domini

Doc. 161 487

yyy) quod – volemo a] quam primum nui volemo F zzz) petition H aaaa) contravegnia F bbbb) portionis F cccc) a usir] ansir F dddd) darmi F eeee) zeo F ffff) fracisci F gggg) fidem F hhhh) manca in F iiii) helisabeth F; helisabet H jjjj) bonis G con segno abbreviativo; bonis H kkkk) dicti quondam] quondam spectabilis GH

7. Si tratta sicuramente del figlio di Camilla, figlia del doge Francesco Foscari, nato dal primo matrimonio di lei con Alvise Muazzo.

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Felicis dellll) Merlis plebani Sancti Simonis Apostoli, notariimmmm), et de ipso testamento puncto tenoris huiusmodi, videlicet: « Nec non si videreturnnnn) interin comissariis meis ... habeat perpetuo suam dimissoriam antedictam » et cetera, et infra: « Maritatis vero ... que posita est supra furnum, non obstantibus aliquibus condicionibus suprascriptis” et cetera, ut in eo legitur et continetur,8

visis imsuper additionibusoooo) factis petitioni predictepppp) ex parte actricis suprasciptę ac additione per reos facta9 sive respon-sioneqqqq),

viso certorrrr) mandato interlocuttoriossss) dictis reis facto, cui mi-nime obedire curaverunttttt), sed multa replicarunt propter que ad requisita se non teneri allegabant, et specialiter pluribus rationibus et maxime ex tenore testamenti prefacti, ubi inter cetera legitur punctus tenoris huiusmodi, videlicet:10 « Item dimitto pro qualibet congregatione ... facere teneantur », item ex alio puncto tenoris huiusmodi: « Item dimitto pro qualibet parochialli ecclesia ... cor-poris Christi », item ex alio puncto tenoris huiusmodi: « Vollo quo-que et ordino interim ... hic in Rivoalto » et cetera,

et considerato quod peruuuu) dictos punctos testamenti clare con-prehenditur quod idem testatorvvvv) per Rivoaltum intelligit sive intellexit totum corpus Venetiarum et quod propterea per ordinem superius specificatum, condicionandowwww) proprietates suas in Rivoalto positas, intelligitur condictionasse proprietates ipsius po-sitas in toto corpore Venetiarum « que obligate non essent seu aliter

488 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

llll) de Merlis manca in EG mmmm) manca in F nnnn) videtur E; videbi-tur H oooo) additionibus factis] additione facta H; factis – additione manca in F pppp) predicti F qqqq) responsioni F rrrr) manca in F ssss) in-terlocuturio F tttt) curavit F uuuu) p(re) F vvvv) stator F wwww) condicionado F

8. Vedi n° 24 (c. 22-23).9. Nello stesso fascicolo ScRos b. 25 mazzo 2 proc. 9, che contiene E ed E’, ri-

spettivamente a f. 15-23’ e f. 39-40’, si trovano la risposta dei Foscari, che reca la data del 7 novembre 1459, ed una scrittura addizionale; in quest’ultima l’esposizio-ne a sua volta è diretta contro un’aggiunta consegnata dalla parte attrice, presente in due copie (ivi, f. 24-26’ e 43-44’); una silloge di utili fonti giuridiche costituisce la parte finale del primo scritto di parte dei Foscari (f. 20’-23’), un’altra è trascritta a f. 26’-37’.

10. Vedi no 24 (c. 8, 11, 22).

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ordinate »11 per suum testamentum, et sic similiter possessiones suas extra Rivoaltum positas, possessas videlicet ad presens per ipsos reos, « que obligate non essent seu aliterxxxx) ordinate » per ipsius testamentumyyyy),

viso insuper capitulo primo,zzzz) libri quarti statutorum,12 quod vult quod testatoris ultima voluntas servari debeat,

visa etiam parte domini Donati Contareno, que mandat leges ad literam servari debere,

et attento quod etiam ab initio quo principiata fuit civitas hec habuitaaaaa) principium sub nomine Rivoalti et quod per totum cor-pus Venetiarum instrumenta factabbbbb) celebrata dicuntur Rivoalti, licet sint cellebrata extra insulam Rivoalti, et quod specialiter cir-cha tempus confectionis testamenti prescripti, quando aliquis per suum testamentum legabat alicui conventui vel hospitalli velccccc) ecclesie parochialliddddd) Venetiarum aliquid, dicebat quod dimite-bat conventui vel hospitalli vel ecclesieeeeee) parochialli Rivoaltifffff), quod per testamentum cuiusdam Mathei Paulli pelliparii13 condi-tum in 1331 evidenter apparet, conpletumggggg) et roboratum manu presbyteri Felicis de Merlis notarii in eius protocollo, in quo inter cetera sic se duxit ordinandum: « Item dimitto cuilibet conventui fratrum paupertatis qui sunt in Rivoalto grossos duodecim. Item dimito pro quolibet hospitali civitatis Rivoalti grossos duodecim. Item dimitto pro qualibet parochialli ecclesia Rivoalti grossos tres » et cetera, item et testamento cuiusdam Francisci Cornario anotato im protocollo dicti presbiteri Felicis de Merlis in 1339 ad cartam 40,14 in quo de similibus mentio fit, item et per testamentum Leo-

Doc. 161 489

xxxx) alteri GH yyyy) testamento F zzzz) primo . . . quarti] primi libri GH aaaaa) habuit principium] principiata fuit GH bbbbb) fata F ccccc) espunto in F ddddd) espunto in F eeeee) ecclesie parochialli] parochie ecclesie H fffff) rivoalto F ggggg) completum et roboratum] completi et roborat. F

11. Vedi n° 24 (c. 26).12. Novissimum statutorum volumen f. 59’; Statuti veneziani p. 174-77.13. FeliCe de merlis, ii p. 35-36 no 1087 (1332 febbraio 8).14. Era trascritto, immediatamente dopo le ultime volontà di Niccolò Foscari,

nella parte del registro oggi mancante che risulta nell’elenco degli atti rogati: Feli-Ce de merlis, ii p. 128 no 1119. Cfr. nota introduttiva al n° 24.

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nardi Balduino15 factumhhhhh) in 1310, mensis iulii die decimo in-trante, indictione octava, Rivoalti, dicitur: « Item dimito septem ho-spitallibus Rivoaltiiiiii) soldos denariorum venetorum viginti pro quolibet, » quod testamentum conpletum fuit et roboratum manu Iohanis Peregrini ecclesie Sancti Felicis, nottarii, item et quadam subscriptione facta in 1391jjjjj), mensis martii die quintodecimo, in-dictione xiiii, Rivoalti, in quodam instrumentokkkkk) quod subscrip-tum est: « Ego Stefanus quondam Mathei presbiter ecclesie Sancti Bartholomei de Rivoalto, Venetiarum nottarius, conplevi et robo-ravi »,16

item ultra predicta atentto quod in primo libro statutorum con-prehenditur quid sit Rivoaltumq) et capitulum septimum con-prehenditur quod Rivoaltumlllll) est civitas,18

item et per capitularemmmmm) procuratorum conprehenditur Ri-voaltum civitatem fore,19 item et per capitulare notariorumnnnnn) dicitur:20 « Si rogatus fuero de aliquo testamento vel carta per quod vel per quam aliquaooooo) persona dimitat vel det inter vivos ob pias

490 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

hhhhh) facto H iiiii) manca in EG jjjjj) 139 F kkkkk) instrumento . . . est quattro puntini in E, dove il resto della riga è lasciato bianco; lacuna in GH al luogo di instrumento quod, qui restituito lllll) cap(itu)l(u)m F mmmmm) capitularium H nnnnn) procuratorum EGH ooooo) aliqua persona] alique

15. Le ultime volontà con la data indicata sono conservate in uno strumento notarile (perg.) del 31 marzo 1316, esemplato a protocollo notarii predicti, cioè Iohannes Peregrino: CInfNot b. 56 fasc. 4 (Niccolò Corso) no 2.

16. Sottoscrizioni di questo notaio si trovano nella sua imbreviatura: NTest b. 379 prot., e nei 23 originali conservati: CInfN b. 189.

17. La glossa agli Statuti veneziani i 1 (p. 20) formula: Nota quod Rivoaltum di-citur civitas Castellana, scilicet corpus Veneciarum. Lo stesso capitolo è allegato a f. 21 del florilegio di citazioni utili, posto alla memoria dei Foscari (vedi nota 9).

18. iii 7: iudices precipiant presentibus ut usque ad terminum prefixum absenti-bus sint in civitate Rivoalti (Novissimum statutorum volumen f. 40’; Statuti vene-ziani p. 126). Questo passo è compreso anche nell’appendice alla citata memoria dei Foscari (vedi nota 9) a f. 22’.

19. Anche in un’appendice alla memoria degli Zaccaria (vedi nota 9) sono co-piati brani di statuti, capitolari, delibere, privilegi ecc. con la menzione di Rialto o di Venezia rispettivamente, fra i quali uno in capitulari procuratorum: Quod ali-qua persona ecclesiastica non possit emere aliqua‹m› possessionem in civitate Ri-voalti et cetera (f. 31 del medesimo fascicolo).

20. Questo testo si trova copiato nello scritto dei Foscari (vedi nota 9) a f. 23,con la seguente indicazione: In capitulari nottariorum Venetiarum cap. 29.

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causas seu occasione anime aliquam possessionem sitam in civita-te Venetiarum, scilicet in Rivoalto »,

visisque multis et infinitis capitulis tam statutorum quam capitu-larium dominorum consiliariorum, procuratorum, iudicum et offi-tialium Venetiarum, per que conprehenditur totum corpus Vene-tiarum intelligi debere Rivoaltum et per Rivoaltum corpus Venetia-rum conprehendi, et sic per multas alias probationes in curia pro-ductas et anotatas,

et specialiter atentto legatto facto Cecilie filie testatoris prefacti,21

et considerato quod per premissappppp), tam per legem quam per consuetudinem, ad hec approbatur certumqqqqq) quod conprehen-ditur in corpore Venetiarum esse et intelligi deberetrrrrr) fore in civi-tate Rivoalti,

et pluribus auditis disputationibus per partes super his factis et visis etsssss) auditis omnibus que partes ipse dicere, producere et allegare voluerunt, et quod ambe partes confesse fuerunt quod nec in corpore Venetiarum non reperiuntur alie proprietates nisitttt) ille que sunt specificate im petitioneuuuuu) dicte actricis, possesse per dictos reos nec extra alie proprietates aut possessiones non reperiuntur de dicta comissaria nisi ille de Zellarino,

et super hiis omnibus matura et diligenti deliberatione prehabi-ta consideratisque merito considerandis, primum datto sacramen-to dictis reis et ipsis iurantibus bene sententiatum ut infra,

per sententiamvvvvv), laudum et arbitrium et per iustitiam et suum offitium sententiando absolverunt dictoswwwww) reos a petitione si-bi facta per prefactam dominam Isabetam Zacharia successoriis nominibus antedictis tam de exeundo de dictis proprietatibus et possessionibus quam de dampno ducatorum quadringentorum quos sibi requirebatur et de omnibus his in sui pectitione et deli-beratione contentis, eamdem in bonis earumdem succesionum dexxxxx) expensis cause condenantes, dantes reis prefatis ad intro-

Doc. 161 491

persone F ppppp) promissa F qqqqq) corretto da quod totum E; totum GH rrrrr) deberet fore] debet facta GH sssss) manca in F ttttt) nec F uuuuu) pectione F vvvvvv) s(ente)ntia F wwwww) ipsos H xxxxx) de expensis] ad expensas GH

21. Vedi no 24 (c. 27).

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mitendum omnia bona ipsarum successionum, ubicumqueyyyyy) poterunt reperiri, usque ad integram solutionem expensarum ipsa-rum, propter causas et rationes premissas.

Egozzzzz) Nicolaus Georgioaaaaaa) iudex procuratorum subscripsi.Ego Franciscus Capelo iudex procuratorum subscripsi.Ego presbiter Andreas de Ingeneriis ecllesie Sancti Thome ple-

banus, Venetiarum et curie procuratorum notarius, conplevi et ro-boravi.

Notizie attestanti la lunga continuazione della lite sono scritte in G nei margini:

1467, 12 septembris. Laudata per dominos Ioannem de Canali et Andream Bragadeno auditores veteres, auditis partibus.

1470, 5 decembris. Laudata per dominos Aloysium Griti, Iaco-bum Duodo et Dominicum Bolani auditores veteres sententiarum, auditis partibus.

1472, 13 novembris. Laudata per dominos Marcum Barbo et Io-annem Franciscum Pasqualigo auditores veteres sententiarum, au-ditis partibus.

1474, 15 iullii. In consilio de xlta civili introducta fuit presens sententia:

quod incidatur 0 0quod sit bona 0 0non synceri 30 30 .18 iulii:quod incidatur 4quod sit bona 20 +non synceri 6 ,et sic captum fuit quod eset bona.

492 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

yyyyy) ubicum F zzzzz) in E le due firme e la sottoscrizione del notaio sono aggiunte da una mano diversa aaaaaa) georgius G

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162

Testamento di Girolamo di Polidoro Foscari

1460 aprile 21

Cedola (cart.): NTest b. 923 Marino Sori no 56 (A). Il testo occupa la pri-ma pagina del foglio doppio e la metà superiore della seconda, dove segue ben due volte, sempre in forma di cedola, il testo delle ultime volontà di Antonia filia quondam Nicole de Larta et uxor Michaelis de Iustinopoli, datato 1462 marzo 25. Nell’ultima facciata è scritto, oltre a note di vario contenuto: Testamentum Hieronymi Foscari.

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 18 (B). Questo testo serve di base per l’edizione presente.

Registrazione in imbreviatura notarile (perg.): NTest b. 923 Marino Sori prot. no 6 (D). Sopra il testo è annotato: Testamentum Hieronymi Foscari.

Copia del sec. XV (cart.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 3 senza fogliazio-ne. Tratta da B.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo sexagesimo, indictione octava, die lunea) vigesimo primo mensis aprilis, in Rivoalto civita-tis Venetiarum. Cum vite sue terminum unusquisque prorsus igno-ret et nil certius morte et incertius hora mortis habeatur, eapropter ego Hieronymus, filius bone memorie reverendi patris domini Po-lidori Foscari archiepiscopi Iadrensis de confinio Sancti Felicis, sanus mente, intellectu et corpore Deib) gratia, volens bona mea ordinare, ne post obitum meum lis aliqua oriatur, vocari feci ad me Marinum de Sorysc) notarium Venetiarum infrascriptum, ipsum ro-gando ut hoc meum scriberet testamentum pariterque compleret cum addicionibusd) et clausulis opportunis iuxta consuetudinem Venetiarum.

Et primo recommittens animam meam altissimo Creatori, cas-sandoe) primitus et anichilando omne aliud meum testamentum hactenus factum, instituo meam fidei commissariamf) donamg) Franceschinam, uxorem ser Christofori de Vielmis, matrem meam

Doc. 162 493

a) in interlinea A b) Dei gratia corretto da gratia Iesu Christi A c) soris D d) additionibus AD e) cassando . . . factum aggiunto nel margine con segno di richiamo A f) comissariam B g) do(n)nam A

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dilectissimam, cui committo ut, sicut hic inferius ordinabo, ita exe-quatur.

(2) Item dimitto pro missis beate Virginis et sancti Gregorii du-catos tres, celebrandis pro anima mea.

(3) Item dimitto domino presbytero Alberto de Placentia habi-tanti in Sancto Felice ducatos viginti quinque, ut teneatur orare Deum pro me.

(4) Item dimitto monasterio et dominabus monialibus Sancti Lodovici ducatos centum pro anima mea.

(5) Item dimitto loco Nazarethi ducatum unum et hospitali Pie-tatis ducatum unum.

(6) Itemh) dimitto monasterio Sancti Francisci a Deserto ducatos duos pro anima mea.

(7) Item dispensarii) dimitto ducati centum in pauperes novicias pro anima mea.

(8) Item voloj) et ordino quod dictus ser Christoforus patrinius meus habere debeat de meis bonis omnes expensas tam victus quam vestitus quas michik) fecit a tempore mortis dicti patris mei usque modo et omnes alias expensas etl) denarios quosm) exbursa-vit pron) me tam in palacio quam extra ubicunque et specialiter pro lite quam habeo cum spectabili domino Filippo Foscari olim fratre dicti patris mei.

(9) RESIDUUM vero omnium bonorum meorum mobilium et immobilium, presentium et futurorum, caducorum, inordinatorum et prononscriptorumo) michi et huic mee commissarie spectantium et quomodolibet pertinentium nunc et in futurump), libere dimitto dicte doneq) Franceschine matri et commissarie mee, cui strictissi-me recommitto animam meam.

PRETEREA plenissimam virtutem . . . volens hoc meum esse ultimum testamentum. Pro cuius mercede dimitto Marino de Sorysr), notario de eo rogato, ducatos decem auri in presentia te-

494 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

h) questo legato manca in A i) dispensari . . . centum] dimitto ducatos centum dispensandos A j) volo et ordino] ordino et volo A k) mihi A, qui e in se-guito l) et denarios in interlinea A m) corretto da quas A n) segue de-pennato lite quam A o) pronunscriptorum B p) futuris A q) donne AD r) soris A

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stium infrascriptorum. Signum suprasscriptis) Hieronymi Foscari, qui hec fieri rogavit.t)

+ Egou) Phebus Capella quondam ser Alexandri testis subscripsi.

SN EGO Marinus de Sorys filius ser Andree, civis et notarius Venetiarum, complevi et roboravi ex licentia serenissimi domini ducis et sui consilii michi concessa cum subscriptione unius testis, cum alter e vita discesserit, sicut describitur in cyrographo cancel-larie sub die ultimo februarii miiiiclxii.

Testes rogativ) de presenti testamento:Honorabiles cives Veneti ser Phebus Capella domini Alesandri

Sancte Sophie, secretarius illustrissimi dominii Venetiarum, et ser Gasparinus quondam ser Bartholomei de Marsilio de confinio San-cti Felicis.

163

Sentenza dei Giudici dell’esaminador che, sulla base di testimonianze, convalida le ultime volontà di Francesco di

Giacomo Foscari

1460 agosto 16 - ottobre 25

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 8-9’ (F). La trascrizione, effettuata da uno scriptor non indicato, fu autenticata con le firme di un giudice dell’esaminador e di un notaio della stessa corte nonché con la rogatio del notaio Iacobus Fasolo quondam domini Nicolai de Venetiis ecclesie Sancti Panthaleonis, datata il 28 maggio 1526; cfr. la nota al no 17. All’an-golo superiore esterno di ciascuna pagina una macchia di color marrone scuro causa alcune difficoltà di lettura (cfr. Appendice i).

Qui si inseriscono capoversi per articolare meglio il testo.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri

Doc. 163 495

s) segue ser A t) fine di A, segue la notizia seguente: Testes dominus Phebus Capella domini Alexandri Sancte Sophie, secretarius illustrissimi dominii Venetia-rum, ser Gasparinus quondam ser Bartholomei de Marsilio Sancti Felicis u) sottoscrizione di altra mano in BD v) rogati . . . testamento manca in D

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Iesu Christi millesimo quadrigentesimo sexagesimo, mensis augu-sti die vigesimo, inditione decima, Rivoalti. Cum post mortem quon- dam viri nobilis domini Francisci Foscari quondam domini Iacobi olim serenissimi principis domini Francisci Foscari, olim ducis Ve-netiarum, infra spacium unius anni secundum formam statutia) comparuerit1 spectabilis vir dominus Marcus Foscari, hon(orabilis) procurator Sancti Marci, tamquam beneficiatus in ultima volontate et ordinatione suprascripti domini Francisci Foscari quondam do-mini Iacobi coram spectabilibus viris dominis Aloisiob) de Priolis, Francisco Bembo et Francisco Nani hon(orabilibus) iudicibus cu-rie examinatorum, offerens se probaturum dictam ultimam volun-tatem per testes infrascriptos, quibus habitis et receptisc), mandato suprascritorum dominorum iudicum examinatorum Petrus Baxilii preco predicta omnia et nomina testium infrascriptorum in contra-ta Sancti Pantaleonis, ubi dictus defunctusd) moram trahebat ac diem suum clausit extremum, et in scallis Rivoalti et Sancti Marci notificavit voce preconia duobus diebus dominicis inmediate se-quentibus, dicens quod omnibus volentibus opponere vel aliter dicere superinde assignabat terminum quindecim dierum inme-diate sequentium, quatenus coram ipsis dominis iudicibus compa-rere deberent. Quibus elapsis et nullo penitus opponente, domini iudices, citatis testibus ipsisque diligenter examinatis iuramentum dederunt. Qui quidem testes testificati fuerunt sub forma tenoris subsequentis, videlicet:

Laus Deo. 1460, a dì 16 avosto. Copia testificationis sier Antonii Mauro domini Laurentii. Essendo domandado io Antonio Moro de misier Lorenzo quanto so del testamento lassato a bocha per el quondam misier Francesco Foscari fo de misier Iacomo per vui magnifici signori zudesi de examinador, digo che trovandome una zuoba cercha a hore xxiii in la suo camera, dove quello era amala-to in letto cum gran mal, quello, havendo bonissimo intelleto,

496 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) ripetuto in F b) corretto da Moisio F c) segue et F d) corretto da defonctus F

1. Statuta Venetiarum lib. vi c. 44, in Novissimum statutorum ac Venetarum legum volumen, Venetiis 1729, f. 102v.

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chiamò la magnificencia de misier Marco Foscari el procurator, che lì in portico se atrovava, et dixeli che far voleva el suo testamento. Et comenzò et disse ch’el lassava a so madre ducati mille, a suo sorelle per cadauna ducati mille, zoè mille, et ala magnificencia de misier Marco Foscarie) suprascripto ducati quatrocento et ducati mille per l’anima sua. Ma perché io non me aricordo bene presen-te quello lassasse o ala serenità de madona ducati 800 et a sua ameda ducati 500 overo a l’ameda ducati 800 et ala serenità de madona ducati 500, ma plui presto parme che ala serenità de ma-dona lassasse dicti ducati 800. Dei denari lassati a l’ameda non so quella la fusse né non arecordomi quello qual a lui mentoasse overo madona Paula overo madona Maria fia de la serenità del principo passato. Et etiam disse lassava uno par de calce per ca-dauno d’i famegli, zoè ad uno suo barcaruol e per uno altro, et poi disse ch’el voleva che’l ressiduo fosse ben tuto de suo fradello Nicolò. Et disse possa ala magnificencia de misier Marco Foscari procurator che lol pregava che la sepoltura del principo passato fosse finita, nela qual se spendese ducati 800, perché quelo volea esser messo apresso suo misier bello, et che etiam ditto misier Marco pregava et la serenità de madona che i suo’ lassi ad execu-tion fusseno mandati, et che ben tuto quanto el suo resto fusse de suo fradello Nicolò. Possa volsesse verso quelli nela camera era et disse: « Tuti che seti qui siati testimonii de questo mio testamento, el qual voio sia ultimo, et cussìf) pregovi ». Et la magnificencia de misier Marco Foscari resposeli: « Sì, fio ». Lui possa disse: « Adesso muoro volontiera ». Et questo è quanto aricordomi et affermo per mio sacramento esser cusì. Et etiam domandado del tempo, dico fu a dì diexe luglio 1460.2 Domandado etiam se quello era de bon intelleto, dico che sì. Domandado se so l’avese fatto altro testa-mento, dico che no.

Die dicto. Copia testificationis sier Christofori de P[u]teo huius tenoris: Io Christofalo de Pozo, domandado per i signori zudesi examinador sopra la ultima ordination et volontà del quondam

Doc. 163 497

e) in interlinea F f) corretto da cusi F

2. Il 10 luglio 1460 era infatti un giovedì.

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misier Francesco Foscari, el qual morì a dì x luglio mo’ passado in la contrada de San Pantalon, per mio sagramento digo che trovan-domi lì presente, essendo misier Francesco ditto in letto graviter amallado, niente de meno havea perfetissimo intelleto, fece chia-mar misier Marco Foscari, el qual era nel portego, nela camera, et essendo la serenità de madona et ditto misier Marco sul letto, in suo presentia misier Francesco disse el voleva far testamento et che prima el lassava a madona sua madre ducati mille, alla sereni-tà de madona ducati 800, a suo sorelle ducati mille per cadauna, a suo ameda madona Maria ducati 400 overo 500, item al fameio suo et al suo barchariol uno paro de calce negre per cadauno, et per do volte disse el lassava tuto el suo ressiduo a misier Nicolò suo fradello. Dopo disse a misier Marco facesse mandar ad execution questo testamento. Se per l’anima sua in quel estante ordinasse cosa alcuna io non ho ben a mente. Ben m’aricordo che l’avea avanti stretissimamente recomandà ala serenità de madona, a mi-sier Marco et ala magnificencia de madona suo madre l’anema sua. Finaliter a tuti eremo presenti disse i dovesseno esser testimoni del soprascripto lasso. Anchora me aricordo mentoà in questi lassadi una volta de imprestedi, ma in quel lasso el fusse non me posso redur a memoria. Item domandado del tempo, dico ut supra. Item domandado de presente, dico presente la serenissima madona Marina Foscari, el spectabel misier Marco Foscari, la magnificencia de madona Lucretia suo madre, madona Christina Barbarigo, mi-sier dum Marco dala Carità, misier Antonio Moro de misier Loren-zo, donna Bevegnuda pizochara et molte altre persone. Domanda-do se l’era de bon intelletto, respondo che sì ut supra. Domandado se so de altra ordination, dico de no. Altro dico non par aricordar-mi.

Donna Benevenuta filiag) quondam sier Iacobi Trivisano de con-finio Sancti Gregorii, testis citata, producta et iurata dicere verita-tem de omni eo quod scit super ultima volontate et ordinatione quondam viri nobilis domini Francisci Foscari quondam domini Iacobi, qui obiit in contrata Sancti Pantaleonis in domo propria, suo sacramento dixit quod de mense iulii nuper elapsi ipsa se re-

498 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

g) filia quondam] f(con) F

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perit in domo dicti defuncti hora circha xxi et audivit ipsum domi-num Franciscum Foscari qui motu suo proprio absque recordatio-ne seu persuassione alicuius persone dixit: « Ego volo facere meum testamentum ». Et primo dixit: « Ego volo quod mater mea domina Lugretia habeat ducatos mille auri et domina mea habeat ducatos octingentos et Marina et Caterina sorores mee habeant ducatos mille auri pro qualibet earum et dominus Marcus Foscari avuncu-lus meus habeat ducatos quingentos », licet aliqui dicant quod ipse dixit: « de 400 in cinquecentoh) », sed ego intellexi ipsum dixisse: « ducatos quingentos ». Item dixit bis quod recomendabat animam suam suprascripto domino Marco eius avunculo et eius domine in elimosina et non intellexit ipsum explicasse aliquam denariorum quantitatem, licet alii dicant quod sic. Ressiduum vero bonorum suorum dixit quod dimitebat Nicolao eius fratri, item replicavit dicendo: « Ego volo quod ipse Nicolaus habeat totum meum ». Et hiis dictis, conclusit in hec verba dicendo: « Et omnes vos, qui estis hic presentes, ego rogo vos quod sitis testes de omni eo quod dixi et vos, domine Marce, vos, domina mea, sitis executores de toto hoc quod dixi ». Interogata si erat boni intellectus et sane mentis, dixit quod sic. Interogata de presentibus, dixit quod erant ibi pre-sentes suprascriptus dominus Marcus Foscari, item eius avia, dum-pnus Marcus a Caritate eius confessor, domina Cecilia Contareno uxor domini Bernardi, domina Fresta Mauro uxor domini Lauren-tii, eius filius Antonius, quidam medicus, unus S(er)fonisi) cum eius matre et alii multi. Interogat‹a› si scit de alia eius ordinatione, dixit nescire. Interogata de loco et tempore, dixit ut supra.

Copia testificationis magistri Iacobi medici tenor[is]j) infrascripti, videlicet: 1460. Lo testamento fatto da misier Francesco Foscari in la suo caxa granda nuova in la camera soa a dì 13 zugno fo secon-do la forma infrascripta, sumatim coligendo. Chiamato che fo mi-sier Marco Foscari al leto suo, cum bona mente et bono intelletto disse: « Io voio far mio testamento. Prima i’ voio et sì lasso a ma-dona mia madre ducati mille. Item lasso a mie sorelle a cadauna per maridarse ducati ottocento over mille. Item lasso a mia neza

Doc. 163 499

h) la prima c è corretta da f F i) lettura dubbia in F j) aggiunto in F dopo la fine della riga

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ducati 500 de quelli de l’imprestedi, se la se voia maridar. Item lasso a misier Marco Foscari ducati quatrocento. Item lasso a ma-dona granda ducati ducento over ottocento. Item voglio che tuto el ressiduo de mie’ beni sia de misier Nicolò mio fratello ». Ala parte de l’anema, s’el lassasse per l’anema sua, io non me aricordo, ma ben son certo che in quel zorno molte volte et spesse disse a misier Marco, madona granda, madona mare: « Io ve arecomando l’anema mia ». Hec omnia suprascripta dixit presentibus religioso fratrek). . . , presente Christoforo de Puteo, presente me Iacobo Do-nino, qui ad omnia interfui, et fuit die xiii iunii 1460, hora post xxiii. In fine testamenti rogavit omnes ut adessent testes huius testamen-ti et rogavit dominum Marcum Foscari ut faceret tunc hanc suam volontatem scribi. Interogatus si erat sane mentis, respondi quod erat bone mentis et intellectus. Interogatus si sciol) de alia ordina-tione, respondi quod non.

Die xxii setembris domina Fresca Mauro uxor spectabilis viri domini Laurentii de mandato dominorum iudicum examinatorum per me notarium infrascriptum ad domum ipsius testis examinata quid scit super ultima ordinatione et volontate suprascripti quon-dam viri nobilis domini Francisci Foscari quondam domini Iacobi, qui obiit in contrata Sancti Pantaleonis in domo propria, suo sacra-mento testificando dixit quod de mense iulii nuper ellapsi se repe-riens in domo dicti defuncti audivit quod dictus dominus Franci-scus dixit omnibus audientibus: « Ubi est dominus Marcus? » Et ar-cessito ad se suprascripto domino Marco Foscari eius avunculo, dixit: « Ego volo facere meum testamentum ». Cui ipse dominus Marcus dixit: « In bona hora, fili, tu bene facies ». Tunc ipse dixit: « Ego dimito matri mee ducatos mille et dimito ducatos quingentos domine mee », id est: avie sue paterne, « et dimito ducatos mille pro qualibet sororum mearum et dimito domino Marco Foscari avun-culo meo ducatos quingentos vel quadrigentos », salva veritate, « item dimito ducatos quingentos amite mee Marie », et nescit ipsa testis si expressit sicm), videlicet: « meis amitis Paule et Marie », sed sibi videtur quod dixit: « mee amite Marie ». Item dixit quod audivit

500 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

k) in F i tre puntini seguenti si trovano in una lacuna estesa circa 4 lettere l) corretto da scit F m) c corretta in F

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ipsum nominare octingentos secundum suum parrere, sed utrum ipsos ducatos octingentos sive plus sive minus dimiserit pauperi-bus pro anima sua, pro amore Dei vel pro explectione arche avii sui, videlicet serenissimi quondam principis domini Francisci Fo-scari, ignorat vel non bene recordatur, et quod totum eius ressi-duum volebat quod esset eius fratris Nicolai. Et rogavit predictum dominum Marcum Foscari et dominam aviam suam quod per eos hoc suum testamentum executioni miteretur. Postea dixit versus omnes qui aderant: « Rogo vos omnes quod sitis testes huius mei testamenti ». Interogata si erat boni intellectus et sane mentis, re-spondit quod sic. Interogata de loco et tempore, respondit ut su-pra. Interogata de presentibus, respondit quod erant primo predic- tus dominus Marcus Foscari, versus quem dixit hec verba, item suprascripta domina ducissa, item dominus Hieronimus Michael, unus medicus, Christoforus qui habitat in domo sua et eius mater domina Christina Barbadico, domina Benevenuta pizochara, frater eius confessor, Antonius Mauro filius ipsius testis aliique plures. Interogata si scit ipsum aliud condidisse testamentum, dixit nesci-re. Et aliud dixit nescire circha predicta.

Quare suprascripti domini iudices, omnes tres concordes, visis suprascriptis testibus et considerata eorum fama et conditione et suis testificationibus diligenter examinatis et consideratis omnibus considerandis, super hoc habito consilio diligenti et matura delibe-ratione, ipsas testificationes, quantum est per se, firmas et ratas habuerunt diebus quibus supra.

Et postmodum die vigesimo quinto mensis octobris 1460 supra-scripti domini Aloysius de Priolis et Franciscus Bembo, hon(oran-di) iudices examinatorum, absente domino Francisco Nani tercio eorum socio, affuerunt coram magnifico collegio ad hoc speciali-ter deputato et per partem captam inter eosdem dominos iudices et dominos de dicto collegio per ballotas secundum formam statu-ti et partis superinde capte per maiorem partem dicta breviaria testamentaria approbata fuerunt.

Ego presbyter Franciscus de Benzonibus Venetiarum et curia examinatorum notarius.

Doc. 163 501

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164

Sentenza dei Giudici dell’esaminador con la ricognizione delle ultime volontà di Francesco di Giacomo Foscari, espresse a voce

1460 agosto 20

Registrazione ufficiale (cart.): AStVen, Quattro ministeriali, Stride reg. 38 f. 31’.

In San Pantalon, 1460 a dì 20 auostoEl nobel omo miser Marcho Foschari el procholator chomo be-

nifiziado da miser Franzescho Foschari quondam miser Iachomo aportò 1o briviario testamentario del dito miser Franzescho Fo-schari fo suo nevodo e vol provar l’ultima volontà e ordenamento del dito miser Franzescho Foschari. E questo si vol provar per mi-ser Anton Moro de miser Lorenzo e per miser Andrea Contarini de miser Lunardo e per ser Cristofalo da Pozo noder ala chanzelaria e per maistro Iachomo fixicho e per dona Benvegnuda Trivixan e per miser fra Marcho dala Charitade e per madona Luzia Contarini de miser Lunardo e per madona Frescha Moro de miser Lorenzo.

Iudixi examinadori: miser Aluvixe di Prioli miser Franzescho Nani miser Franzescho Benbo

Fato la prima stria a dì 24 avosto, la segonda a dì 31 dito.

165

Sentenza dei Giudici del procurador a favore dei Procuratori di San Marco, esecutori delle ultime volontà di Polidoro Foscari,

contro Filippo Foscari

1460 novembre 15

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 14 (A). Sul verso vicino al margine inferiore, ma a rovescio, una mano del sec. XV

502 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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ha annotato: Istanzia de l’eredi (?) de miser Polidoro Foschari contra miser Felipe Fosc[hari]. Il documento fu annullato tramite ripetuti tagli nella pergamena.

Copia del sec. XV (cart.): ivi, proc. 3 pt. 1 f. 7-8, 37’-38’. Inserita è qui la scrittura prodotta da Filippo Foscari per la sua difesa, menzionata nella sentenza (Essendo stà porto . . . ), seguita da tutta una serie di alle-gazioni addizionali (f. 8’-37).

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione eiusdem mil-lessimo quatrigentessimo sexagessimo, mensis novembris die quintodecimo, inditione nona, Rivoalti, presentibus presbytero Deodato de Mianis notario et Gervasio Andree precone testibus et aliis. In causa vertente inter spectabiles dominos procuratores de supra, furnitores testamenti quondam reverendissimi domini Poli-dori Foscari olim archiepiscopi Iadrensis, intervenientibus monas- terio Sancti Hyeronimi et Franciscina uxore Christofori de Guiel-mis et Hyeronimo filio dicte Franciscine tamquam benefficiatis ex testamento dicti quondam reverendissimi domini Polidori, ex una parte petentes, et nobilem virum dominum Philipum Foscari quon-dam fratrem dicti domini Polidori, ex alia se tuentem, dicti actores produxerunt pro eorum petitione cedulam infrasscripti tenoris, vi-delicet:

Davanti el conspecto de vui, magnifici signori zudexi de perco-lator, domanda i signori percolatori de sora per la fornixon del te-stamento del reverendo padre olim miser Polidoro Foscari, arzhi-vesco de Zara, mossi non solun per debito de suo officio, ma esser per neccessaria cura et opportuna pietà, imperò ser Felipo Foscari quondam fradelo de miser Polidoro, el qual, pretermesso ogni proprio respecto et utilità, doveria suplir l’intencion et ultima vo-luntà del dito miser Polidoro, sì a l’ordene e lasso de la suo devo-cion al monestier de miser San Ierolimo quanto eciam ali altri 2 legati contegnudi nel dito suo testamento, per la intecion e con-sciencia soa. Ma ser Felipo, al presente detentor et ocupador a suo ben proprio et utilità, che impaza ogni cognicion e bon iudicio de tuti beni paterni e materni et ecclesiastici del prenominado miser Polidoro, obsta et repugna con diversi muodi e subterfugii al testa-mento et intencion del dito testador, non solum contra ogni hone-stà e buoni costumi, ma eciam contra le bone constitucion e leze

Doc. 165 503

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de la patria. E però i signor fornidori predicti sporsea) certa sua domanda al iudicio vostro contra el dito ser Felipo, per la qual a lui in scriptis fo facto uno commandamento dovesse dar uno vero conto ala dita fornixon dela dita fornixon de l’aministracion dei beni paterni e materni dala morte de suo padre, che fo del 1425, fin al manchar del dito miser Polidoro, che fo del 1450 de zugno, che seria anni 25 o zercha, e questo azò la fornixon podesse veder la parte del dito tempo i pote tochar per aquistar e sequir la orde-nacion del dito testador. El qual ser Felipo senza respecto de reve-rencia sì al iudicio chome ala raxon niente obedì, ma per una ce-tola bombacina mostrava in forma donacionis e se spazava non esser tegnudo a tal comandamento per averge donado lui miser Polidoro i suo’ beni paterni e materni. La qual zetola nullius est vigoris neque auctoritatis, obstantibus patrie constitucionibus et legibus, cum per ipsamb) minime ala execucion sive intromission fieri potest, e per i predecessori vostri fono fata bona in contrario dele vostre leze: seguido sentencia, absolse el dito miser Filipo dala nostra iusta domanda e per i auditori vechi fo intromessa e reduta al conseio, fo taiada de 18 balote et 8 bona e 6 non senciere, per eser cognosuta tal scritura de nisuno valore, chomo vol la for-ma dele vostre leze. E azòc) la intencion del dito ser Felipo non iusta non habia effecto in danno del testamento del prenominado miser Polidoro, cumzosia che lui habia scosso fin el tempo de anni 26, che fo tra la morte de suo padre e’l manchar del dito miser Polidoro, ut est superius dictum, dela hostaria del ponte dela Paia a raxon de ducati 132 a l’anno, che monta ducati 3300, tocha per la mità ala fornixon ducati 1650, apresso scosse dela botega del barbier sotto la dita ostaria infra el soprascrito tempo a raxon de ducati 28 a l’anno, tocha per la mità ala dita fornixon ducati 355, apresso schosse infra el dito tempo dele caxe de San Cassan, che tocha per la mittà ala fornixon ducati 558, apresso scosse dele cha’ de San Simion in el dito tempo che per mittà tocha ala fornixon ducati 275, apresso pur a San Simion scosse ut supra tanto che per mittà tocha ala dita fornixon ducati 150, preterea scose ut supra

504 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da sporze A b) ip(su)m A c) segue depennato la forma A

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dele caxe de Rialto tanto che mittà tocha ala fornixon ducati 525, e per una caxa in San Moysè, paga ducati 12 a l’anno, tocha per mittà ala dita fornixon 150, la qual quantitade suma in tuto tocha ala dita fornixon ducati 3650: dei qual rechiede e domanda li for-nidori predicti per parte dela dita suma e quantità ducati 300 al dito ser Felipo, offerendosse i diti signor fornidori meter a conto quelo che esso ser Felipo fra el dito tempo avesse spexo e pagado per la parte dela dita fornixon facion de imprestidi, ponti e saliza-de, in cavacion de ridi e altre cosse, chome uxa la terra – con re-servacion de tute raxon dela dita fornixon ha con lui ser Felipo quoquo modo, sì paterni cho’ materni, e dele facultà ecclesiastice, confermade per i sumi pontiffici, a pagamento e suplemento del testamento de miser Polidoro predicto, id suo loco et tempore declaramus, et li danari dele facion fosse fate da esser scriti ala fornixon, servato eciam iure ipsi furnicioni addendi, minuendi et corigendi, aliter petendi, offerentes se ipsos dominos furnitores probaturos omnia preallegata et probanda, intervenientibus mo-nasterio Beati Hyeronimi, Franciscina uxore Christofori de Vielmis et Hyeronimo ipsius Franciscine filio.

Ex adverso autem: Essendo portòd), magnifici signori zudexi de percolator, ale vostre magnificence una domanda et cetera.

Unde nobiles et egregii viri domini Hyerominus Bollani et Anto-nius Bembo, honorabiles iudices curie procuratorum, domino Ni-colao Georgio tercio eorum collega non ente in opinione cum eis,

visa dicta peticione et responsione dicti domini Philipi,viso testamento sive noticie testamentarie carta dicti reverendis-

simi dominie) Polidori, complecta et roborata anno ab incarnacio-ne domini nostri Yesu Christi moCCCColiiiio, mensis aprilis die viges-simo nono, indicione secunda, Rivoalti, manu venerabilis viri do-mini Benedicti a Crucibus, ecclesie Sancte Marie Formoxe plebani, notarii et aule incliti domini ducis Veneciarum cancellarii, et visis legatis per ipsam noticiam testamentariam factis,

viso processu alias agitato in presenti curia inter dictos spectabi-les dominos procuratores, furnitores suprascriptos, intervenienti-bus suprascriptis benefficiatis, ex una et dictum dominum Phili-

Doc. 165 505

d) così A e) segue depennato posi A

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pum ex altera et sentencia lata superinde et omnibus in eodem processu contentis et annotatis visaque incisicione dicte sentencie late in eodem processu,

viso capitulo quarto libri primi statutorum incipiente « Metropo-litani » nec non ultimo capitulo libri tercii statutorum incipiente « Statuimus quod nulla proprietas » et capitulo xi libri quinti statuto-rum incipiente « Si per pignus » ac capitulo xii ipsius libri incipiente « Preterea dicimus » et capitulo quatrigentessimo primo capitularis presentis curie incipiente « Item quod de cetero aliqua carta »,

visis eciam pluribus casibus et aliis productis per dictos actores et specialiter cirographo de manu dicti quondam domini archiepi-scopi

visisque addicionibus factis deffensioni dicti domini Philipi,viso capitulo trigessimo secundof) librig) statutorum, incipiente

« Optimum unquamh) esse perspesimus », item et capitulo eiusdem libri trigessimo tercio incipiente « Cum aliquis facit promissionem alteri » nec non quadam parte capta in 1406 sub die 28 decembris incipiente « Cumzosia che in el capitulario dei cai de xlta » et qua-dam alia parte capta in 1446, die xxii maii, incipiente « Cum per nostrum maius conscillium » et multis aliis legibus et casibus et aliis allegatis et productis per dictum dominum Philipum in favo-rem iurium suorum et testamento quondam spectabilis militis do-mini Nicolai Foscari complecto et roborato 1340 manu domini Federici de Stefanis Veneciarum notarii,

visis insuper, auditis et dilligenter intellectis omnibus et singulis que dicte partes dicere, producere et allegare volluerunt datisque pluribus terminis eisdem partibus, ut dicerent, allegarent atque probarent quecumque vellent in favorem iurium suorum, vollen-tes isti litti finem imponere, et specialiter quia ipse partes presentes in iudicioi) aliud dicere, producere, allegare nec probare nolle dixerunt ultra dicta, producta, allegata et probata usque in presen-tem diem, que omnia sunt in actis curie annotata, et super hiis consideratis considerandis, habito conscilio diligenti ac matura de-liberacione prehabita, primum dato sacramento domino Nicolao

506 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) così A, invece di secundi g) corretto da libro A h) inq(uam) A i) se-gue depennato nichil A

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Mudacio, advocato dictorum dominorum procuratorum, et eo iu-rante in conscienc(ias) ipsorum dominorum procuratorum bene sentenciatum fore ut infra sentenciatum est,

per sentenciam, laudum et arbitrium, per iusticiam et suum offi-cium sentenciando sentenciaverunt quod dictus dominus Philipus Foscari dare debeat et solvere dictis dominis procuratoribus furni-toribus ducatos trecentos auri pro parte petitorum, prout in peti-cione continetur, propter causas et raciones premissas, condemp-nantes ipsum dominum Philipum ad expensas cause, que sunt pro notariis taxate per dominos iudices suprascriptos ducati tres auri et pro aliis expensis minutis, computatis expensis coadiuctorum pro registrar(e) scriptur(as), ducati quatuor auri, dantes dicti domini iudices dictis dominis furnitoribus ad intromittendum de bonis dicti domini Philipi, ubicumque poterunt repperire, et eius perso-nam ad carceres usque ad integram satisfacionem omnium pre-missorum, reservatis omnibus iuribus dicte furnicionis et speciali-ter reservatis iuribus dicti domini Philipi de toto eo quod expendis-set et solvisset pro parte dicte furnicionis, videlicet tam de facioni-bus tangentibus dicte furnicioni solutis et de imprestitis quam eciam de pontibus, salizatis et aliis rebus tangentibus dictam furni-cionem, et aliis ambarum parcium quovis modo. Et hec sentencie carta in sua permaneat firmitate.

+ Egoj) Hieronymus Bollani iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Anttonius Bembo iudex procurattorum subscripsi.

SN Ego presbyter Marcus quondam Nicolai de Marchetis, Vene-ciarum et curie procuratorum notarius, complevi e robora[vi].

Doc. 165 507

j) sottoscrizioni di mani individuali in A

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166

Licenza del Minor Consiglio, su richiesta della ex dogaressa (Marina) Foscari, a un notaio della cancelleria

di poter accompagnare fuori Venezia il nipote Niccolò Foscari per evitare la peste

1461 giugno 26

Registrazione cancelleresca (perg.): CollNot reg. 10 f. 34 (D).Ed. parz.: hurlburt, Dogaressa p. 252-53 nota 15 (da copia tardiva);

cfr. ivi p. 128, 266 nota 17.

mCCCClxi, die xxvi iuniiIllustris domina ducissa, uxor illustrissimi quondam domini Fran-cisci Fuscari ducis, petiit a nobis per nuntium suum ut dignaremur licentiam dare Christoforo de Puteo notario cancellarie nostre quod possit comitari extra hanc urbem nostram nobilem adole-scentem Nicolaum Fuscarum nepotem et esse secum pestilentiae causa, perdendo salarium suum pro tempore quo ipse aberit. In-frascripti domini consiliarii in complacentiama) suprascripte illu-stris domine ducisse terminarunt quod dictus Christoforus ire et stare possit cum predicto ser Nicolao, non livrando tamen salarium suum pro tempore quo ipse erit extra, ut prefertur; cum autem redierit, reverti possit ad cancellariam nostram et livret salarium suum, ut antea faciebat.

Consiliarii ser Arseni Duodo ser Franciscus Zane ser Ioannes Leono ser Hieronymus Barbadico ser Petrus Mocenigo ser Laurentius Mauro.

508 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da complacentie D

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167

Sentenza dei Giudici del procurador riguardante il lascito di Polidoro Foscari per il monastero di San Girolamo

1461 ottobre 3

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 15 (A). Nell’ul-tima riga del contesto, prima delle firme, è aggiunto da altra mano: 1463, mensis iunii die 30, d(an)d(i) (?) pro p(ar)t(ibus) ducati 36. Sul verso al margine inferiore, a rovescio, si vedono i resti di una nota quat-trocentesca, in parte tagliata: Setenzia [. . . . . ] Foschari al mo[. . . . . ]. Il documento è annullato mediante alcuni tagli nella pergamena.

Il brano citato si trova anche nella prima delle testimonianze ripro-dotte nel n° 138.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione eiusdem mil-lessimo quatrigentessimo sexagessimo primo, mensis octobris die tercio, indicione decima, Rivoalti. Testifficamur nos Gervasius An-dree et Baldisar Bartolomei, ambo precones et curie palacii mini-steriales, quod die eodem fuimus ad curiam iudicum curie procu-ratorum, qui de mandato excellentissimi domini Pasqualis Maripe-tro ducis Veneciarum ad placita decidenda sedebant, quando no-bilis vir dominus Iacobus Mauroceno, procurator et sindicus mo-nasterii et monialium Sancti Hyeronimi, placitabatur ibidem dicto nomine cum spectabilibus dominis procuratoribus de supra, furni-toribus testamenti quondam in Christo patris domini Polidori Fo-scari, olim archiepiscopi Iadrensis, petens punctum inferius anno-tatum ad litteram sentenciare.

Ad que spectabiles domini Michael Venerio et Andreas Donato, honorabiles procuratores de supra, dicto nomine respondentes pro se et domino Ludovico Lauredano tercio eorum socio, dice-bant fieri quod iuris esset.

HEC itaque audientes et intelligentes nobiles viri domini Anto-nius Mauro, Simeon Dalmario et Laurencius Diedo, honorabiles iudices curie procuratorum, et viso de breviario testamentario quondam reverendissimi in Christo patris domini Polidori Foscari, olim archiepiscopi Iadrensis, complecto et roborato manu quon-dam venerabilis viri domini presbyteri Benedicti a Crucibus, ple-

Doc. 167 509

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bani Sancte Marie Formoxe, Veneciarum notarii et aule incliti do-mini ducis Veneciarum cancellarii, sub anno incarnacionis Domini moCCCColiiiio, mensis aprilis die xxviiiio, indicione secunda, Rivoalti, et de eo lecto puncto infrasscripti tenoris, videlicet: « Io voio, se Dio fa niente de mi, che la giesia dele done de San Ierolemo habia mille ducati per far una capella », et super hiis consideratis consi-derandis,

per legem et iudicium sentenciando sentenciaverunt dictos spectabiles dominos procuratores de supra, furnitores testamenti dicti domini Polidori Foscari, ad dandum et solvendum ecclesie dominarum Sancti Hyeronimi ducatos mille pro fabricacione unius capelle, dantes dicto sindico dominarum monialium ecclesie Sanc-ti Ieronimi ad intromittendum de bonis dicti quondam domini Po-lidori, ubicumque poterunt repperire, usque ad summam ducato-rum mille pro fabricacione dicte capelle, iuxta formam, punctum et tenorem dicti testamenti. Et hec sentencie legis karta in sua permaneat firmitate.

+ Egoa) Antonius Mauro iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Simeon Dalmario iudex procuratorum subscripsi.+

SN Ego prebyter Marcus quondam Nicolai de Marchetis, Vene-ciarum et curie procuratorum notarius, complevi et roboravi.

168

Dichiarazione di Michele Foscari per aver ricevuto dal padre Filippo una somma di denaro

1461 novembre 17

Originale (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 7 (A).

+ moCCCColxio, a dì 17 novembrioSia manifesto a chadauna persona che vederà questo scrito come

510 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) due firme di mani individuali in A

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mi Michiel Foschari de miser Felipo ho rezeudo ducati 263 denari 9 piccoli 14, zoè ducati duxento e sesantatre e grossi nuove picco-li in.a) 2 (?), dal dito miser Felipo mio padre in piui fiade, come aparea per uno altro scrito fac[to] in el mileximo ut supra e zorno a dì 24 marzo prosimo pasado, el qual scrito hè [de]penado. Item hè da trar da conto de la dita suma ducati 14 che l’à ’budo.

Io Michiel Foschari s(oto)s(crivo).

169

Patti di Michele Foscari e fratelli con Luca Pizeniz da Ragusa/Dubrovnik per la ricerca e l’estrazione di oro, argento e altri

metalli

1462 febbraio 8

Originale (cart.): ScRos b. 42 mazzo 10 proc. 5 f. 2 (A). Il testo è scritto dallo stesso Michele Foscari. Una mano moderna ha annotato, fra la prima riga e il corpo del testo: 1461, 8 febbraio.

+ Laus Deo. moCCCColxio, a dì 8 frevera) in Veniesiab) +Sia manifesto a chadauna persona la qual vederà questo scrito chome mi Michiel Foschari et fradeli siamo convegnudi e[t] contra-to ad insieme con maistro Lucha fio de Iacomo Pizeniz da Ragusi in questo muodo, zoè che el dito maistro Lucha debia andar per-sonalmente a chavar in Seiolt et inc) Donto, et dove serà de bixo-gno in le montagne e luogi dela Signoria nostra, fosse e minere de horo, arzento, piombo et de ogni altro metalo, sì chome aparerà, e cholar e pingar le dite minere de metali, dechiarando che in pri-mis et ante honia el se debia trazer le spexe de feramentad) che serà nezesarie per el dito chavar et cusì ogni altra spexa fosse di bexo-gno far in choverti, fornaxa, mantexa et ogni altra spexa ochoren-te et nezesaria, et dapoi de trazer la dezima dela nostra Signoria. Le qual cosse facte, l’utele se debiano partir in questo muodo, zoè

Doc. 169 511

a) i con trattino abbreviativo in A

a) così A b) veea A c) i corretta da o A d) corretto su faramente A

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che io Michiel Foschari et fradeli trazemie) per charati 16 e Zuane de Vidal per charati 13 et maistro Lucha soprascrito per charati 5, dechiarando che i danari bexognierà per simel spexe die’ser de-sborsadi per io Michiel Foschari e fradeli e per Zuan de Vidal, za-schadun per la rataf) sua, et el dito maistro Lucha die meter la persona et hobligasse per ani dieze de non lavorar con persona alcuna soto pena de ducati 1000 e d’ogni dano et interesog). E de-bia durar lah) prexente convention et pacti per ani dieze. Veramen-te si perfina a uno ano over do, sì chome aparerà a io Michiel Foschari et fradeli, che el non seguise utele alcun, sia in mia liber-tà de anular lei) ditej) convention et pacti et tuti romagna in sua li-bertà, dechiarando senpre che el dito maistro Lucha debia lavorar e far lavorar senprek) fedelmente. Item per l’ano prexente et a questo principio possa el dito maistro Lucha tuor 9 lavoranti e la-vorar, e se el parerà a nui de tuornel) piui, el sia in nostra libertà, intendando che el dito maistro Lucha sia tegnudo de lavorar con-tinuamente et far lavorar segondo le leze etm) consuetudene de queli che chava monti et montagnie den) metali soto lao) pena so-rascrita, dechiarando che lep) 8 fosse sia in questa hobligation che l’à’budo dala nostra Signoria. Item si chaso hochoresse che in [s]te montagneq) se trovase lumiere da halumi overr) vene de tuti [me]tali et chadauna altra chossa ches) podesse conseguir utele, se in-tendat) eser ale condizion et pati soraditi, dechiarando che ogni spexa el faràu) el sia tegnudov) de mostarw) vero et iusto conto.

Iox) mastro Lucha fiol di Iachomo Pezinz son chontetoy) di questi pati sovraschriti.

512 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) corretto da trazendo A f) corretto da ra A g) segue depennato io A h) in interlinea A i) corretto su i A j) corretto da diti A k) senpre fedel-mente in interlinea A l) segue depennato nui A m) et consuetudene in interlinea A n) de metali in interlinea A o) in interlinea A p) segue depennato fo A q) tagne, in A all’inizio della riga, è scritto sopra 4-5 lettere depennate r) segue depennato a(ltr)o (?) A s) c corretto da p A t) segue depennato (con) i A u) corretto da farar A v) corretto da tegnudi A w) così A x) in A questa riga, che presenta all’inizio un segno rassomigliante a un 7 quattrocentesco (forse rappresentante una croce), è scritta da mano diver-sa y) così A

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170

Dichiarazione di Michele di Filippo Foscari per alcune somme di denaro ricevute dal padre

1462 maggio 24 - giugno 14

Originale (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 8 (A). Nella metà infe-riore rimasta libera c’è una nota aggiunta da altra mano (la stessa presen-te nei ni 186 e 192): Scrito de ser Michiel Foscari de ducati 337 e diè de-nari octo (?).

+ Laus Deo. moCCCColxiio, a dì 24 mazo, in VeniexiaSia manifesto a chi vederà el prexente scrito chome io Michiel Fo-schari de miser Felipo ho rezeudo da miser Felipo Foschari mio padre ducati duxento e undexe, zoè ducati 211, computando du-cati 25 i quali io hebi da Grattioxo de Vidal.

E dì dito rezevì io Michiel dal sopradito miser mio padre ducati 65 denari 8 piccoli –.

Io Michiel Foschari de miser Felipo s(oto)s(crivo)

Item rezevì a dì 26 mazo io Michiel Foschari da miser mio padre e da Zuan de Vidal per suo ordene ducati 49 denari – piccoli –, zoè ducati quaranta nuove.

Item rezevì a) in questi zorni pasadi da miser mio padre, i quali me contòb) Gratioxo, ducati vinti do, z‹o›è ducati 22 denari – pic-coli –.

Itemc) dì 14 zugnio hè da trar da conto ducati 10, i quali ave mi-ser per pagar uno datio, zoè ducati 10 denari – piccoli –,

de la sopradita quantità, et facto io Michiel crededor.

Doc. 170 513

a) segue depennato a dì A b) segue depennato zua A c) inizio di scrittu-ra con penna più sottile e inchiostro più scuro A

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171

Rinuncia del procuratore del monastero di San Girolamo al legato di 1000 ducati, già assegnato alle monache dai Giudici del procurator in esecuzione delle ultime volontà di Polidoro Foscari

1463 giugno 23

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 21 (A). Sul verso in alto una nota quasi contemporanea, non leggibile completamente ne-anche con l’aiuto della lampada di Wood: Carta de quietazion fata per miser [I]acomo Morexini per [n]o[me] del monestier de Sam [G]erolimo per el legato de ducati 1000 per el testamento de miser Polidoro Foscari.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo sexagesimo tertio, die vi-gesimo tertio mensis iunii, indictione undecima, Rivoalti. Cum hoc sit quod alias ego Iacobus Mauroceno quondam domini Victoris tamquam sindicus et procurator venerabilium dominarum monia-lium monasterii et conventus Sancti Iheronimi Venetiarum obti-nuerim certam sententiam ducatorum mille auri contra heredita-tem et bona bone memorie reverendissimi in Christo patris domini domini Polidori Foscari olim archiepiscopi Iadrensis in favorem dicti monasterii, manibus dominorum curie iudicum curie procu-ratorum comunitam, factam, completam et roboratam manu domi-ni presbyteri Marci de Marchetis Venetiarum et dicte curie notarii sub anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo qua-dringentesimo sexagesimo primo, mensis octobris die tertio, indic- tione decima, Rivoalti, que quidem sententia certis legiptimis et rationabilibus causis nullum unquam sortita fuerit effectum, ea-propter manifestum facio ego predictus Iacobus Mauroceno quon-dam prefati domini Victoris quia tamquam sindicus et procurator et sindicario ac procuratorio nomine predictarum dominarum mo-nialium, monasterii et conventus Sancti Ieronimi, sicut de predictis sindicatu et procura constat instrumento publico, rogato penes notarium infrascriptum sub anno a nativitate domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimoa) quadragesimo sexto, indic-

514 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue depennato sex A

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tione nona, die quartodecimo mensis martii, Venetiis in monaste-rio predicto, cum potestate plenissima componendi et remitendi et quamplura alia peragendi nomine quo supra, cum consensu ta-men et voluntate predictarum dominarum monialium et conven-tus dicti monasterii, ut dixi, ac omni alio meliore modo, via, iure et forma, quibus magis et melius fieri potest, remito et renuntio vobis spectabili et prestantissimo domino Filippo Foscari tamquam he-redi sive sucessori bonorum prefati quondam domini Polidori ve-stri fratris, absenti sed tamquam presenti, omne et quodlibet ius omnemque actionem et rationem realem et personalem quod et quam ipse domine moniales, monasterium, conventus et ecclesia tam simul quam divisim habent et haberent seu habere pretende-bant ac petere poterant et vellent ab hereditate et de bonis predicti quondam domini Polidori tam vigore predicte sententie late ad predictam curiam dominorum iudicum procuratorum et sequto-rum ac dependentium ab eadem sententia quam vigore cuiuscum-que breviarii sive testamenti ipsius quondam domini Polidori, cui quidem breviario sive testamento ex nunc renuntio. Et in signum huiusmodi renuntie vobis dedi et restitui sententiam predictam quam contra vos dicto nomine obtinueram de predictis ducatis mille auri. Et ulterius sum contentus, sum contentus et volo quod omnes denarii qui ex causis predictis sunt et esse repperiuntur tam penes magnificos dominos procuratores Sancti Marci de supra quam penes ser Iohannem Bernardum de Aleotis gastaldionem serenissimi domini ducis spectantes dicto monasterio usque ad summam ducatorum octuaginta auri vel circa dentur et restituantur vobis prefato domino Filippo, de quibus ex nunc reddo prefatos dominos procuratores ac ipsum gastaldionem securos in perpe-tuum pariter et quietos, quia nil inde remansit unde ex predictis ducatis octuaginta vel circa possim vel velinb) eos amplius require-re sive compellere in iuditio et extra per ullum ingenium sive mo-dum. Quos omnes denarios similiter vobis remito et renuntio ac in omni vestra potestate relaxo, promitens cum meis sucessoribus dicto nomine super premissis omnibus et quolibet eorum fieri et observari facere omnem et quanlibet cautionem, confirmationem

Doc. 171 515

b) così A

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et securitatem opportunam, ad hoc quod presens instrumentum in omnibus et per omnia suunc) debitum sortiatur effectum. Pro qui-bus quidem omnibus et singulis melius et firmiter atendendis et observandis obligo vobis et vestris heredibus prefatum monaste-rium et conventum suosque sucessores et bona quecumque mobi-lia et immobilia presentia et futura. Si igitur contra hanc renuntia-tionis et remissionis cartam ire temptavero, tunc emendare debe-am dicto nomine cum meis sucessoribus vobis vel heredibus ve-stris auri libras quinque, et hec renuntiationis et remissionis carta in sua nichilominus roboris firmitate perduret. + Signum supra-scripti spectabilis et generosi domini Iacobi Mauroceno quondam domini Victoris, qui procuratorio et sindicario nomine quo supra hec fieri rogavit.

+ Egod) Franziscus de Iuliani strazarolo testis subscripsi.+ Ego Nicholaus de Chodroopo quondam Pauli testis subscripsi.

SN Ego Bartholameus de Camuciis quondam domini Thome Venetiarum notarius complevi et roboravi.

172

Patti fra Michele Foscari e Martino di Pietrino da Bergamo, caniparius dell’osteria della Stella a San Maffio presso Rialto, relativi alla fornitura di malvasia per i cinque anni seguenti

1464 aprile 5

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 5 (A). Sul verso nota di Michele Foscari: Hobligation de Martin da l’Astra de tuor malvasie da mi per ani 5.

In Christi nomine, amen. Anno nativitatis eiusdem millesimo qua-dringentesimo sexagesimo quarto, indictione duodecima, die io-vis quinto mensis aprilis, Venetiis ad stationem mei infrascripti notarii positam in Rivoalto, presentibus ser Petro Iohannis a Ttellis

516 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) così A d) queste due firme sono scritte da mani diverse in A

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de confinio Sancti Moysi et ser Iacobo Basinello ser Francisci de confinio Sancti Hyeremie, testibus ad hec vocatis et rogatis. Ibique nobilis vir dominus Michael Foscari generosi domini Philippi de confinio Sancti Proculi ex una parte et ser Martinus Petrini de Per-gamo caniparius ad hospitium Stelle in confinio Sancti Maphei de Rivoalto ex altera parte ad infrascripta pacta et conventiones una-nimiter pariter devenerunt in hunc modum et formam, videlicet quod predictus ser Martinus se obligando promittit et convenit cum ipso domino Michaele usque ad annos quinque proxime fu-turos accipere ab eodem domino Michaele seu ab alio eius nomine totam illam quantitatem monovasie que sibi sufficiet pro usu dicte eius canipe; et aliter et alio modo per se nec per alium eius nomine sub aliquo ficto colore presumat neque possit ab aliqua alia perso-na emere nec accipere monovasiam pro dicta eius canipa et eius-dem canipe usu nisi ab ipso domino Michaele, durante termino ipsorum annorum quinque; nec etiam possit neque valeat ipse ser Martinus vendere per se nec per alium vendi facere dictam mono-vasiam in civitate Venetiarum alicubi quam in canipa ipsius ser Martini, ipso Martino faciente et exercitante ministerium caniparie. Quod si non faceret nec fieri faceret, isto casu non intelligatur in aliquo obligatum fore vigore presentis contractus eidem domino Michaeli. Et e converso predictus dominus Michael convenit et se obligavit dare seu dari facere eidem ser Martino bonam et suffi-cientem monovasiam pro usu dicte canipe toto tempore annorum quinque in ratione ducatorum decem septem auri ‹pro› singula amphora, non possendo sibi augere pretium dicte monovasie ultra suprascriptum specificatum, intelligendo quod predictus dominus Michael sit obligatus tenere fulcitam dictam canipam et ipsi Marti-no traddere seu tradi facere de butta in buttam. Et similiter solvere teneatur ipse Martinus secundum quod accipiet ipsam monova-siam, videlicet de quantitate recepta ab eodem domino Michaele seu ab alio eius nomine, intelligendo etiam quod, si dictus domi-nus Michael non faceret mercantiam monovasie prout de presenti facit, non sit obligatus in aliquo dicto Martino ad dandum mono-vasiam ut supra dictum est. Que omnia suprascripta hinc inde promissa promisserunt sibi adinvicem attendere et observare sub obligatione suorum bonorum presentium et futurorum cum ref-

Doc. 172 517

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fectione dannorum, interesse et expensarum littis et extra, in qui-bus ipse partes incurere possent occaxione predicta, rogantes me notarium ut de predictis confitiam instrumentum tociens relevan-dum quotiens fuero requisitus.

SN Ego Bertutius Trioli natus domini Philippi de Venetiis, publi-cus apostolica et imperiali auctoritatibus notarius iudexque ordi-narius, predictis omnibus presens eta) una cum domino genitore meo rogatus fui simul et in solidum et in fidem scripsi et publicavi sub meis signo et nomine consuetis.

173

Quietanza di Giovanni di Marino Lando per aver ricevuto da Filippo Foscari, padre della consorte Sterina, la dote secondo

i patti nuziali

1464 giugno 28

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 23 f. 1 (A).

In Christi nomine, amen. Anno nativitatis eiusdem millesimo qua-dringetesimo sexagesimo quarto, indicione duodecima, die vige-simo octavo mensis iunii, Venetiis ad cancellum mei notarii in confinio Sancti Bassi, presentibus ser Anthonio intaiatore ser Fran-cisci et magistro Bortholomeo de Maganza curazario, testibus ad hec vocatis specialiter et rogatis. Ibique nobilis et sapiens vir do-minus Iohannes Lando quondam domini Marini manifestum fecit et confessus fuit habuisse et recepisse a spectabili et generoso viro domino Philipo Foscari quondam domini Franzi pro docte et doctis nomine nobilis et generose domine Sterine filie dicti domini Phili-pi, consortis ipsius domini Iohannis, auri ducatos duo millia in pecunia numerata et in bancho et ducatos trecentos auri in rebus sibi datis, qui in summa sunt auri ducati duo millia trecenti, a dicto domino Philipo sibi promissos tempore sui matrimonialis con-tractus. Quorum ducatorum duorum millium trecentorum duo ter-

518 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da ut (?) A

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tia dictus dominus Iohannes ex forma suorum pactorum matrimo-nialium tenetur et obligatus est in carta doctis pro docte dicte do-mine Sterine consortis sue ponere tantum, et reliquum tertium prefato domino Iohanni donatum est et libere suum esse et rema-nere debet. Que quidem duo tertia dictorum ducatorum duorum millium trecentorum, in carta pro docte sua ponendorum, promit-tit dictus dominus Iohannes Lando bene tenere, servare et custodi-re et in omnem eventum doctis restituende prefate domine Sterine consorti sue sive pro ea causam habenti sine aliqua exceptione restituere. Ideo plenam et irrevocabilem securitatem, finem et quietacionem dictus dominus Iohannes Lando facit de dictis duca-tis duobus millibus trecentis, sibi ut supra promissis et per eum habitis et perceptis, prefato domino Philipo Foscari ibi presenti, stipulanti et recipienti, quia plene persolutus est et cum integritate appacatus et satisfactus, promittens nullo unquam tempore de dic-ta docte sibi promissa predicto domino Philipo nec dicte domine Sterine litem movere nec movere volenti conscentire, sed semper eos indempnes conservare, ac promittens et se obligans in omnem casum doctis restituende prefate domine Sterine consorti sue sive pro ea causam habenti cum effectu dare et restituere dicta duo tertia ducatorum duorum millium trecentorum sub pena damno-rum, expensarum et interesse litis et extra. Pro quibus attendendis et observandis sea) et omnia sua bona mobilia et immobilia, ubique sita et posita, obligavit usque integram solucionem et satisfactio-nem omnium premissorum.

SN Ego Thomas Bernardo de Venetiis, publicus imperiali aucto-ritate notarius, predictis interfui, rogatus scripsi signumque meum notarie apposui consuetum in fidem et testimonium omnium pre-missorum.

Doc. 173 519

a) se et in interlinea A

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174

Iscrizione alla balla d’oro di Niccolò Foscari di Giacomo

1465 novembre 5

Registrazione cancelleresca (cart.): AvogC reg. 164/3 f. 174 (D).

mCCCClxv, die vto novembris. Nobilis domina Lucrecia Foscari relic- ta quondam ser Iacobi Foscari scribi fecit nobilem iuvenem ser Nicolaum Foscari quondam ser Iacobi, quem intendit scribi facere ad ballotam aureatam pro veniendo de maiori consilio in festo sancte Barbare. Quem affirmavit suo sacramento esse etatis anno-rum xviiio complectorum, et hoc sub pena librarum iiC, si secus re-perietur. Similiter affirmavit ipsum esse filium legitimum suum, natum ex legiptimo matrimonio ex ea et ex quondam viro nobilea) ser Iacobo Foscari eius viro legitimo, et hoc sub pena librarum vC, si aliter reperietur. Pro quibus omnibus penis se constituit princi-palem, et plezii viri nobiles ser Phylippus Foscari maior et ser An-dreas Conttareno ser Leonardi, qui iuraverunt coram dominis Francisco Balbi, Bernardo Iustiniano milite advocatoribus et Hec-tore Pasqualigo consiliario.

175

Sentenza dei Giudici del procurador con l’approvazione dei diritti di Filippo Foscari derivanti dal chirografo di suo fratello

Polidoro steso nel 1433

1466 gennaio 13

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 2 (A).Copia della fine del sec. XV (cart.): ivi, f. 3-3’. Preposto è: + Iesus Ma-

ria. Le varianti nel testo sono esclusivamente di carattere ortografico.Copia del sec. XVI (cart.): ivi, f. 4-6’. Il copista, Domenico Bassadon-

na, scriba ad iudicatum procuratorum, rivela la sua fonte: ex libro au-tentico dicte curie. All’inizio è scritto: Exemplum, la “datatio” è ridotta a:

520 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) così D

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Die xiii o ianuarii, 1465. La stesura del testo corrisponde esattamente ad A, tranne qualche svista e le solite differenze ortografiche, ma il secondo giudice è chiamato Gaspar Renerio, e manca l’indicazione dell’ammon-tare delle spese del processo; inoltre sono assenti tutte le firme poste alla fine sia del documento del 1433 sia di quello del 1466.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo sexagesimo quinto, men-sis ianuarii die xiiio, indictione xiiiia, Rivoalti, presentibus Baldasare Bartholomei et Gervasio Andree preconibus, testibus ad hec voca-tis et rogatis. Nobiles viri domini Tomas Salamono, Gaspar de Re-nerio et Ieronimus Capello honorabiles iudices curie procurato-rum, audita petitione dominorum Micaelis et Francisci Fuscari, fratrum et filiorum spectabilis domini Philipi, tamquam in curia scriptorum pro dicto spectabili domino Philipo petente infrascrip-tum cirographum iuxta litteram sententiari, et audita responsione nobilis domini Nicolai Mudatio advocati spectabilium dominorum procuratorum de supra tamquam furnitorum testamenti per bre-viarium relevati reverendi quondam patris domini Polidori Fuscari olim archyepiscopi Iadrensis, respondentis multa et plura, que domini iudices diligenter intellexerunt, et maxime quod domini iudices iustitiam faciant, viso dicto cirographo et visa quadam te-stificatione in curia annotata ser Ioannis de Brutis testificantis dic-tum cirographum esse de manu dicti quondam domini Polidori Fuscari, consideratis considerandis, dato imprimis sacramento dic-tis dominis Micaeli et Francisco tamquam in curia scriptis ut supra et ipsis dicto nomine iurantibus bene sententiatum ut infra, per sententiam, laudum et arbitrium, per iustitiam et suum officium sententiando sententiaverunt dictos dominos furnitores ad dan-dum et solvendum, consignandum et omnia faciendum in omni-bus et per omnia sicut inferius in dicto cirographo legitur, habetur et continetur iuxta tenorem, formam et conditionem ipsius ciro-graphi, condemnantes dictam furnitionem ad expensas cause, que sunt ducati tres grossi 5a) aurib), dantes dicto spectabili domino Philipo Fuscari ad intromittendum omnia bona tam mobilia quam

Doc. 175 521

a) corretto da 2 A b) inserito in A nello spazio rimasto prima della parola seguente

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stabilia et denarios dicte furnitionis, qui et que fuerunt dicti quon-dam domini Polidori Fuscari, ubicumque etc) apud quoscumque poterunt reperiri, in omnibus et per omnia iuxta formam, tenorem et conditionem dicti cirographi usque ad integram et perfectam solutionem ac satisfactionem dicti cirographi. Cuius quidem tenor per omnia sequitur et est talis:

Segue il testo del n°108.

+ Egod) Tomas Salamono iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Gaspar Renerio iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Ieronemus Chapello iudex procuratorum subscripsi.

SN Ego presbyter Iacobus Berengo, canonicus Venetiarum nota-riusque ac curie procuratorum, complevi et roboravi.

176

Sentenza dei Giudici del procurador riguardante l’istituzione dell’ospedale di Murano

1466 agosto 14

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 25 mazzo 2 proc. 8 f. 15 (A).Copia del 1526 o poco dopo (perg.): CodFos f. 50-51’ (F). Questa

trascrizione, a differenza degli altri documenti presenti nel codice, non è provvista di autenticazione notarile, né viene indicata la fonte da dove fu tratta. Qui non si registrano le varianti ortografiche – ad esempio Fo-scari e l’uso dell’e cedigliata – nonché le omissioni di singole parole.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo sexagesimo sexto, mensis augusti die xiiiio, indictione xiiiia, Rivoalti, presentibus Gervasio Andree et Laurentio Pignoloa) preconibus, testibus ad hec vocatis

522 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) segue depennato q A d) le tre firme sono inserite da mani individuali in A

a) lettura dubbia in A

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et rogatis. Coram presentia infrascriptorum dominorum iudicum curie procuratorum comparuerunt spectabilis dominus Philipus Fuscari quondam domini Francisci et dominus Ludovicus Fuscari vice ac nomine spectabilis domini Marci Fuscari procuratoris, eius patris, quondam domini Nicolai, exponentes quod, cum quondam magnificus dominus Nicolaus Fuscari olim milesb) per suum ulti-mum et autenticum testamentum sic inter cetera duxerit ordinan-dum, videlicet:c) « Item similiter volo et ordino quod pro anima mea et meorum mortuorum meum hospitale inceptum ... non bene se haberent seu haberet, ut dictum est » et cetera, ut in ipso testamen-to legitur, venerunt igitur dicti exponentes in collocutionem et compositionem simul cum dictis spectabilibus dominis procurato-ribus, commissariis antedictis, et dicti de ca’ Fuscari porrexerunt dominis iudicibus in scriptis opinionem ac voluntatem suam tam-quam avidi et cupientes quod dispositio testamentaria dicti quon-dam spectabilis domini Nicolai Fuscari, sicuti omnis iustitia suadet, suum sortiatur effectum, eo magis quo‹d› hec res ad pietatemd) et benefitium anime sue pertinet, petentes per dominos iudices ap-probari et confirmari debere. Cui quidem opinioni ac voluntati dicti spectabiles domini procuratores etiam in iuditio dederunt se-cundum opinionem suam quandam reformationem in scriptis seu additionem ad ea que dicti de ca’ Fuscari porrexerunt, que ambe in presenti curia producte sunt et ad perpetuam rei memoriam annotate et registrate. Et instantibus etiam dictis dominis procura-toribus petita per dictos de ca’ Fuscari secundum suam reformatio-nem fieri debere, auditis quoque oretenus partibus et omnibus que ipse dicere atque proponere voluerunt,

nobiles domini iudices – videlicet dominus Gaspar Rainerio et Ieronimus Capello honorabiles iudices curie procuratorum, ab-sente domino Toma Salamono tercio sotio eorum –, viso testamen-to predicto et visa in scriptis opinione dictorum spectabilium do-minorum procuratorum seu reformatione ac opinione et voluntate dictorum de ca’ Fuscari, attento desiderio eorumdem de ca’ Fusca-

Doc. 176 523

b) corretto su procurator A c) Brano tratto dal no 24: i c. 3-7 sono copiati assai fedelmente, omessa però la descrizione dei confini del terreno di Ronchi. d) proprietatem F

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ri in faciendo quod in totum voluntas dicti quondam domini Nico-lai eorum proavi executionem habeat, consideratis pretereae) me-rito considerandis, maxime quod nihil esse potest tam pium, tam iustitie consentaneum quam voluntates testatorumf) exequi, in eis precipue que testatores ordinant pro benefitio et remedio anima-rum suarum,

per laudum et arbitrium, per iustitiam et suum offitium termi-nando dixerunt, terminaverunt ac declaraverunt quod dicti specta-biles domini procuratores de ultra, qui ad presens reperiuntur ad gubernationem dicti hospitalis, possint et debeant ponere in habi-tatione dicti hospitalis pauperesg) duodecim continuo commoratu-ros in dicto hospitali secundum formam dicti testamenti et quod pro congrua et sufficienti substentatione dictorum pauperum et ministrorum dictih) domini Marcus et Philipus Fuscari teneantur et debeant dare staria quadraginta duo frumenti et quartas centum vini, intelligendo de eo vino quod nascitur seu colligituri) de pre-fatis possessionibus et de meliori, et carra quadraginta lignorum et ducatos octo pro feminis que habeant dictis pauperibus deservire pro mercede sua, item libras viginti quatuor parvorum quolibet et singulo mense pro expensis, qui denarii computentur de illis pro-dibus que sunt ad cameram imprestitorum pertinentia ad dictum hospitale, declarando tamen quod dicti de ca’ Fuscari sint obligati dare principium premissis et suprascriptis rebus de 1467 die vige-simo iulii et postea successive annuatim, sicut supradictum est, et insuper quod institutio et destitutio pro tempore fiende de priori-bus dicti hospitalis spectet ad dictos spectabiles dominos Marcum et Philipum Fuscari, et hoc ut serv[e]turj) ordo dicti testatorisk) in ea parte ubi dictus testator voluit aliqua prerogativa honorare dictos suos de ca’ Fuscari, item et quod dictum hospitale et domus de Muriano teneatur in contio et in culmine precise et in omnibus iuxta serieml) et ordinem dicti testamenti; et si casu eveniret quod dicti de ca’ Fuscari premissa non attenderent et cum effectu non curarent predicta observare, tunc et eo casu dicti domini procura-tores de ultra possint et debeant in se accipere et exigere omnes

524 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) proptera F f) testamentorum F g) segue duo F h) antedicti F i) colligatur F j) servet F k) testamentis F l) formam F

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introitus et redditusm) dictarum possessionum de Ronchis et de Zelarinon) et dicta prodao) imprestitorum usque ad perfectam et integram satisfactionem omnium premissorum; non preiudicante tamen presente terminatione in aliquo nec unquam valeat opposi-tio seu cavillatio aliqua quomodocumque alicui iuri et actioni dic-torum heredum et proheredum et descendentium masculorum dicti quondam domini Nicolai Fuscari secundum continentiam et dispositionem dicti sui testamenti.

++ Ego Gaspar Rainerio iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Ieronimus Chapello iudex procuratorum subscripsi.

SN Ego presbyter Iacobus Berengo canonicus Veneciarump), cu-rie procuratorum et Veneciarum notarius, complevi et roboravi.

177

Descrizione di una casa grande con corte e orto venduta da Marco Foscari a Ginevra (vedova di Ostasio di Obizzo

da Polenta)

prima del 1467

Abbozzo (cart.): NTest b. 985 (Francesco Rogeri) in un fascicolo di carte aggiunte ai testamenti, senza no (A). Scritto verso la metà del sec. XV. Notizia nel margine sinistro del foglio, vicino all’inizio del testo: Preco cum quo accepi confinia fuit Baldessar Bartholomei nomine Petri Va-lent(is) eius socii et preconis.

+ Yesus +Venditio facta per spectabilem et egregium dominum Marcum Fo-schari honorabilem procuratorem Sancti Marci de citra magnifice domine Zenevre consorti magnifici et potentis domini domini

Cunctam et super totam unam proprietatem terre et case coho-pertam et discohopertam, que est una domus magna a statio, que comprehendit tam subtus se quam supra se a terra usque ad tectum

Doc. 177 525

m) exitus F n) gelarino A o) prodia F p) veronensis F

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cum tribus suis curiis seu spongiis ac putheis in illis situatis et cum sua terra vacua penes unam ex curiis seu spongiis predictis, posita ad manum sinistram intrando in ipsam proprietatem, et cum sua terra vacua sive orto a parte posteriori eiusdem proprietatis situata, cum suisque revetenis seu canibus positis per supra viam comu-nem discurrentem ad ecclesiam Sanctorum Symonis et Iude et alio ac cum sua scalla petrinea nec non cum suo furno in una curiarum predictarum situato, tota simul coniuncta posita est in confinio Sanctorum Symonis et Iude,

secundum quod ipsa proprietas firmat ab uno suo capite per totum cum suis muro et revetenis seu canibus in et supra dictam viam comunem, unde habet introitum et exitum,

et ab alio suo capite firmat partim a terra usque ad tectum cuma) suo muro in calizellob) de grondalibus comuni huic proprietati et proprietatic) de cha’ Minio etd) de cha’ Venerio et partim firmat cum muro sui orti in callizello de grondalibus comuni huic proprietati et proprietati domine Clare Venerio et partim firmat ine) muro co-muni huic proprietati et terre vacue seu curie nobilis viri ser Phi-lippi Foscharif) *** filii quondam domini Franzi et partim firmat cum sua terra vacua a parte anteriori situata ing) muro huich) proprietati comuni et terre vacue seu orto mei Marci Foschari,

ab uno suo latere firmat partim ini) muro comuni huic proprie-tati et proprietatij) ecclesie Sanctorum Symonis et Iude et partim firmatk) in muro comuni huic proprietati et ipsi proprietati de cha’ Minio et de cha’ Veneriol) et partim firmat cum suo muro in calizel-

526 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue depennato su aliqua A b) calizello . . . de cha’ in A in interlinea per sostituire et supra proprietatem quam tenet et possidet n(obilis) viri (n. viri in in-terlinea) ser Michael c) segue depennato de A d) et . . . Venerio in A ag-giunto dopo la fine della riga e) in . . . proprietati et in A aggiunto nel margine con segno di richiamo per sostituire cum muro etiam suo orto (corretto da sui orti) in f) in A segue lacuna di circa 4 cm g) in A scritto nella riga in un secon-do momento, precede depennato: et cum suo h) huic . . . comuni et in A ag-giunto nel margine con segno di richiamo; nel testo segue depennato: in i) in . . . Iude in A nel margine con segno di richiamo per sostituire a terra usque ad tectum proprietatis ecclesie seu capituli ecclesie dictorum Sanctorum Symonis et Iude et partim firmat cum suo muro persupra tectum dicte proprietatis ecclesie in quo muro est una fenestra pro luce huius proprietatis j) segue depennato ipsius A k) segue depennato a terra usque ad tectum proprietat(is) de cha’ Minio et de cha’ Venerio A l) segue depennato et partim firmat cum suo muro

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lom) de grondalibus comuni huic proprietati et dicte proprietati de cha’ Minio et Venerio et partim firmat cum suan) terra vacua siveo) orto in proprietate suprascriptap) de cha’ Minio etq) de cha’ Venerio et partim firmatr) cum sua terra vacua et muro proprio in terra va-cuas) proprietatis predicte de cha’ Minio et Venerio, que terra vacua est pedum xv, et partim firmat continuando cum sua terra vacua et muro proprio in terra vacua mei Marci Foschari

et ab alio suo latere firmat partim cum suo muro in via comuni discurrenti ad Sanctum Symeonem Prophetam et alio, unde habe-re potest introitum et exitum, et partim firmat a terra usque ad tectum cum suo muro in terra vacua seu orto mei Marci Foschari, in quot) muro sunt plures fenestre, quibus lumen auferri non po-test peru) pedes iiiir com(unes), sed in ipsa mea terra vacua, ubi nonv) sunt fenestre huius proprietatis, si volo, possum laborari fa-cere, dimittendo calizellum de grondalibus, qui sit comunis huic proprietati et mee terre vacue sive fabrice ibidem fiende, et partim firmat cum suow) murox) in curiis seu terris vacuis nobilis viri ser Philippi Foschari et partim firmat cum sua terra vacua, continuan-do usque ad calizellum de grondalibus, in muro comuni huic pro-prietati et terre vacue seu curie proprietatis eiusdem ser Philippi Foschari.

Doc. 177 527

persupra tectum proprietat(i) predicte in quod est una fenestra pro luce huius proprietatis A m) calizello . . . proprietati et in A in interlinea per sostituire terra vacua n) in A in interlinea per sostituire suis (corretto da suo) muro et curia et parte s o) sive orto in A in interlinea, poi è aggiunto in dopo la fine della riga; sostituisce: in calizello de grondalibus tam facto quam fiendo comuni huic proprietati et p) in A in interlinea q) et . . . Venerio in A aggiunto dopo la fine della riga; segue depennato: et partim firmat cum parte dicte sue terre vacue sive orti in muro comuni huic proprietati et propietati ac domibus a sergen-tibus de cha’ Venerio et partim firmat cum parte dicte sue terre vacue et (sostituisce in) muro proprio comuni huic proprietati et domui a sergentibus de cha’ Mi-nio r) segue depennato continuando A s) segue depennato mei Marci Fo-schari A t) corretto da qua in A, dove segue depennato terra vacua u) per . . . com. in A in interlinea v) in A in interlinea w) in A in interlinea per sostituire duobus suis x) corretto da muris A

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Stipulazione di fraterna compagnia fra Michele e Francesco Foscari, figli di Filippo

1467 gennaio 1

Copia del sec. XV, ultimo terzo (cart.): ScRos b. 38 mazzo 8 proc. 4 pt. 2 f. 1-1’ (E). All’inizio si trovano le note: Copia, e sotto: Fraterna.

Copia del sec. XVI, inizio (cart.): ivi, proc. 8, nella parte senza foglia-zione (G). Prima del testo: Copia.

Copia del sec. XVI, inizio (cart.): ivi, f. 1-2 dell’ultima fogliazione (H). Prima del testo: Exemplum. Un’altra mano scrisse tre brevi commenti nei margini.

Copia del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 9 f. 1-3 (I). Note: Copia e Frater-na, oltre alla data.

Copia del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 2 f. 1-3 (J). Nel margine accanto all’inizio del testo è scritto Copia e Scriptum fraterne.

Tutte le copie presentano un’aggiunta: Scontrado per nui zu(dexi) arbitri cum l’autenticho de verbo ad verbum. Si tratta sicuramente di un rinvio al processo arbitrale che si svolse nel 1472; v. n° 185.

Come base di questa edizione serve la copia più antica, cioè E, della quale è scrupolosamente rispettata l’ortografia. Poiché non è esente da evidenti errori, in alcuni casi dubbi sono indicate anche le varianti delle altre, nelle quali, però, le differenze ortografiche abbondano, soprattut-to in J, scritta dallo stesso copista dei due esemplari del no 58, dove si è già accennato alle sue abitudini particolari.

+ Laus Deo. 1466, a dì primo zener ina) VenexiaManifesto femo nuy Michiel e Francescco Foscari, fradelli e fioli del magnifico miser Felippo, a zascaduna persona cheb) vederà questo scripto chomo in questo zorno cum el nome de Dio e in bona ventura e vadagno siamo convegnudi et abiamo contrato ad insieme per comun bene et amor fraternal tra nuy da esser abudo mutuamente. Siamo convegnudi in questo modo ut infra:

Et prima nuy Michiel e Francesco predicti dechiaremo et sì vo-lemo che ogni nostra facultà et vadagno che per tuti i tempi pasati et i presenti nuy abiamo fato et aquistado, comodocumque et qua-litercumque, et per tuti i tempi futuri nuy aquisteremo et avada-gneremoc) – sia de ogni qualità et quantità che esser si voglia, per

528 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) in Venexia manca in J b) de F c) avadigneremo F; avadagnieremo J

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ogni via e forma che dir overd) inmaginar se possa, cusì benni mobelli chomo beni stabelli, sì aquistadi como aquirendi – sia et eser debia comuni a tuti do nui, Michiel e Francesco fradelli, et ala fraterna compagnia nostra et intendase eser per mittà sì de l’uno chomo de l’altro de nui senza cavilation et ’ceptione).

Item dechiaremo e sì volemo che nel vender et comprar dela marchadantia chomo ancor de ogni altra cosa non se posi far in spitialità, sì in Venexia chomo in ogni parte del mondo, ma se debi far per la fraterna compagnia. Item dechiaremo che nel far dela marchadantia abiamo a conferir a insieme, et si ad algum de nuy predicti non paresse de tuor over comprar over navegar per la fraderna compagnia over per qualche altra via eser se voglia, che cadaun de nui posi far per spitialità sua; ma non volemo se possi far in spitialità volendo far la fraterna compagnia.

La marchadantia dela malvasia che per i tempi preteriti ef) pre-senti è stà fata e fasse in nome de io, Michiele, dechiarimo e sì volemo eser stà facta per conto dela dita fraterna compagnia. Et chusì volemo che in l’avegnir sìg) pro et utele comoh) in damno se intenda et eser a comun bene dela dicta nostra fraterna compagnia per mittà, quelo se averà a far, senza alcuna chavilation et ecep-tion.

Aziò che de tempo in tempo se posi veder le raxon nostre de quello se farà el pro et utele de dicta nostra fraterna compagnia, se debia tegnir uno libro autenticho, che sia comune a cadauno de nuy, de tuto quelo se farà sì del vender como del comprare.

Item siamo convegnudi e volemo cotalmentei) che tute utilità de ofitii e benefitii et provixion de ogni condition, dote de dona, le-gati e dimissorie, comodocumque et de chadauna maniera se sia, che cadaun de nuy aquistase o avesse o fose per aquistar et aver, sia dela nostra fraterna compagnia et in quella debia de vegnir senza alguna ecception.

Tuto el stabele e posession, feudi e livelli, de che condition se voglia, che per nui fose stà aquistadi o aquistase o fose stàj) comprà over se comprase comodocumque, dechiaremo e volemo che es-

Doc. 178 529

d) et IJ e) exception H; eception J f) manca in EGIJ g) sì pro et] supra et EGH; si in H

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ser debia dela nostra fraterna compagnia, sì che alcun de nuy non posi comprar ma tuttok) sial) a comun bene.

Item dechiarimo per pace et dillition etm) concordia, da eser abuda tra nuy e reciprochamente perpetui tempi, che alcum de nuy non posi far prezaria ad alcuno per conto dela fraterna com-pagnia nostra ad alcuna persona, sia de che conditionn) e qualità se sia, né per niuno) modo; ma ben volemo che l’uno per l’altro e l’altro per l’uno de nuy le plezarie se posi far.

Se alguno de nuy vorà trazer alcuna quantità de danari per sui bixogni dela dicta fraterna compagnia, dechiarimo e sì volemo li sia licito a farlo et posa l’altro dep) nuy trazer altratanti danari et fazase cum saputa un de l’altro.

Item dechiarimo e volemo che dei datii, nave, carati de nave, galie ai viazi et charati de quele, che se torà e comprerà, se debia tuor de voluntà de tuttiq) do nui per comun bene.

Tute spexe zeneralmente de ogni condition del viver et vestir, sì nostro como dele donne tosamor) et d’i fioli nostri, famei, salario de queli, fiti de caxa, de magazeni e volte, dechiarimo et volemo sia per mità per conto dela fraterna compagnia. Durante quela, la qual se debia far per i tempi honestamente segondo la condition e posibilità nostra, dechiarimo che tuti do nuy debiamo star ad insie-me per honor et utele nostro in una caxa.

Item dechiarimo et sì volemo che, se alcun de nuy vorà dar e donar alguna suma de danari ad alcuna persona, tal dacion e do-nation sia a conto de coluy che dese et donase. Questo medemo dechiarimo che per desgratia alcun de nuy zugasse, ogni damno sia a conto de choluy che avese zugado.

La presente fraterna compagnia nostra dechiarimo e sì volemo che, cum el nome del nostro signor Idio, miser Iesu Christo, sia du-ratura et abia a durar continuamente, tanto quanto chadaun de nuy vorà eser in fraterna compagnia. Et quando alcun de nuy vorà divi-dere la fraterna compagnia, sia tegnudo mexi 6 avanti farlo a saver.

530 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

h) como in] ett IJ i) realmente H; totalmente J j) ita EGHIJ k) tuti E; tut. GH l) siamo G m) manca in EGHIJ n) conditid(e) F o) nuo o mio con trattino abbreviativo F p) ripetuto E q) tute F r) così EGI; tossamo HJ, ma il senso rimane oscuro, forse per tolsamo, ‘le donne (che) sposammo’.

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Quando veramente el piaxerà al nostro signor Idio che la dicta nostra fraterna compagnia se abia a divider, dechiarimo e sì vole-mo che prima se pagi i debiti, se ne serà, e poi divider i danari e marcadantie, zoè arzenti, mobile de caxa, caxe, posesion, inpresti-di et tute cosse si atroveremos), per mittà equalmente. Debitori che se atroveremo al presente, queli scuoder et i danari de queli partir per mittà.

Io Michiel Foscari de miser Felipo ho scripto questo scrito de mia man propria.

Io Francesco Foscari de miser Felipo son contento de quanto in questo scripto se contien, s(oto)s(crivo).

179

Confessione di debito di Urbano Foscari per una somma prestatagli dal padre Filippo

1467 gennaio 3

Originale (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 12 f. 14 (A). Un’altra mano contemporanea, la stessa dell’annotazione di no 79, scrisse sul verso: + 1466, a dì 3 zener. Scrito de miser Urban Foscari de ducati 40 l’ave a inprestedo.

+ Domine Iesus. 1466, a dì 3 zener in VeniexiaComfeso io Urbam Foscari aver rizevudo ad imprestedo dal ma-gnifico miser Philippo Foscari mio padre ducati quaranta d’oro, i qual fono per tuor una bola dei beneficii da Bergamo de mio fiol Ierolimo, mandata per miser Suliman. I qual denari prometo risti-tuir al sopradito miser Philipo Foscari mio padre ad ogni suo bom piazer et comando.

Et io Urbam Foscari scrissi de mia propia man.

Doc. 179 531

s) atroverano G; atruovera J

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Testamento di Camilla di Francesco Foscari doge, vedova di Andrea Donà

1467 agosto 12, 1469 febbraio 26

Cedola (cart.): NTest b. 727 Giuseppe de Moysis no 57 (A). Il foglio dop-pio era piegato tre volte; l’una delle due facciate rimaste visibili annun-cia il soggetto: Testamentum nobilis domine Camille, relicte domini An-dree Donato militis de confinio Sancti Hermarcore, cui è aggiunta una R grande. Nel testo sono presenti molte correzioni, fatte evidentemente in momenti diversi. Sopra l’inizio è posta un’invocazione: Dominus Ye-sus Christus. Dopo la fine seguono due serie di testimoni, depennata la prima, con inchiostro più scuro la seconda: Testes Sib(en)ii Georgius de Iadra Sancti Canciani et Nicolaus filius ser Francisci Polo Sancti Iohan-nis Crisostomi. Testes ser Pizinus Iacobi fonticharius et ser Bonaventura de Modesticis professor gramatice, ambo Sancte Marie Magdalene et ser Antonius (segue depennato nel) Novelucio de Luca, etiam Sancte Marie Madalene.

Strumento notarile (perg.): CInfM b. 26 no 2298 (B). Nel margine infe-riore si trovano due notizie scritte dallo stesso notaio: Testes ser Pizinus Iacobi fonticharius, m(agiste)r Bonaventura de Modestis professor grammaticę et ser Antonius Novelucio de Luca, omnes tres de confinio Sancte Marie Magdalene, e a destra: moccccolxviiiio, die xiii marcii, confi-teor ego presbyter Ioseph de Moysis me recepisse a suprascripto nobili viro domino Alovisio Donato, commissario et residuario, ducatos quatuor auri, michi dimissi in presenti testamento. Sul verso, sempre nel margi-ne inferiore, una mano contemporanea ha scritto il soggetto: Testamen-tum nobilis domine Chamille, relicte spectabilis militis domini Andree Donato de confinio Sancti Hermarcore. La pergamena è danneggiata da alcuni buchi non molto estesi.

Cfr. Gullino, Clan dei Foscari p. 50 nota 39.Base della presente edizione è B, versione che rappresenta la stesura

definitiva del notaio rogatario. Per contenere l’apparato critico non sono rilevate singole parole mancanti in A e altre piccole differenze nella formulazione, né le frequenti correzioni fatte durante la stessa stesura di questo abbozzo, che fu scritto evidentemente con pochissima diligenza; si evidenziano comunque tutti i cambiamenti che si riconoscono come spettanti alla seconda rogazione.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo sexagesimo octavoa),

532 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto su septimo A

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mensis februariib) die vigesimoc) sexto, hora undecima noctis veld) circha, precedentise) lucemf) ipsius diei, indicione secundag), Rivo-alti. Cumh) unigenitus Dei filius, dominus noster Yesus Christus, agens in humanis, bene sciret quod appropinquaret hora ut patri suo eterno spiritum traderet, universis exemplum largens salutare, in pia glorioxaque cena et salutifero testamento fragilitati previdit humane, ut exhinc quelibet rationalis creatura pertransiens, eius sacratissima vestigia ymitando, sic se et sua solicite ordinando di-sponat. Quapropter ego Chamilla, filia quondam bone et recolen-de memorie incliti et serenissimi principis domini Francisci Fosca-ri, ducis Venetiarum et cetera, relictaque ultimoi) spectabilis et ge-nerosi militis domini Andree Donato de confinio Sancti Hermarco-re, Dei gratia sana mente et intellectu, licetj) corpore languensk), ad me vocari feci presbyterum Ioseph de Moysis, plebanum eclesie Sancti Iohannis Crisostomi, notarium Venetiarum, ipsumque ite- ruml) rogavi ut hoc meum corigeretm) testamentum, quod antea seu alias scripserat et de eo preces acceperat, pariterque compleret et daret post m[eum] obitum commissariis meis cum clausulis et additionibus opportunis, necessariis et consuetis secundum mo-res, statuta et consuetudines Venetiarum.

In quo quidemn) meo testamento constituo et esse volo meos fidei commissarios dillectissimos et amantissimos filios meoso) Ni-colaum Mudatiop), Petrum Bernardo et Alovisium Donato etq) pri-vignum meum dillectum Antonium Donato, nobilesr) Venetiarum, nec non karissimas filias meas Mariam, uxorem nobilis viri ser Andree Trivixano, et Isabetam, uxorem nobilis viri ser Laurentii Mocenico, et dictos earum viros, generos meos amabilles, qui om-

Doc. 180 533

b) corretto su augusti A c) vigesimo . . . diei nel margine superiore con inchio-stro più chiaro in A, per sostituire: duodecimo d) vel circha in interlinea B e) così B; superveniente A f) luce A g) in A aggiunto per sostituire 15a h) Cum . . . disponat] Cum terminum vite sue unusquisque prorsus ignoret et cetera A i) in interlinea in A j) corretto da et A k) in interlinea con inchiostro più chiaro in A l) in interlinea in B; manca in A m) corigeret . . . Venetiarum] scriberet testamentum et cetera A n) quidem . . . volo] constituo A o) segue, aggiunto in interlinea: n. v. A p) mudazio A q) et . . . Do-nato] et ser Antonium Donato privignum meum A, aggiunto nel margine con in-chiostro più chiaro r) nobiles . . . karissimas] et dillectas A

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nes commissarii mei vel pro maiori parte debeant executioni man-dare que hic inferius ordinaver[o dar]ique iussero.

In primis recommendo animam meam omnipotenti Deo et di-mitto pro meo decimo du[c]atos quinquaginta auri pro anima [mea].

(2) I[te]m eligo sepulturam corporis mei apud eclesiam seu mon[a]sterium monialium Corporis Christi, induta habitu ipsarum monialium. Ad quam sepulturam seu funus volo tantum interesse quatuor sacerdotes cum quatuor dopleriis.

(3) Cui monasterio Corporis Christi dimitto ducatos octo auri, ut ipse moniales debeant rogare Deum [pr]o anima mea.

(4) Item dimitto cuilibet infrasscriptorum monasteriorum mo-nialium ducatos duos auri, que monasteria sunt hec videlicet: Sanc- ti Andree de Zirada, Sancti Ieronimi, Sancti Lodovici, Sancte Marie Annunciate, Sancte Iustine, Sancte Marie de Angelis, Sancte Clare de Muriano, Sancti Servuli, Sancte Crucis de Iudecha et Sancte Ka-terine de Saciss), ut ipse moniales dictorum monasteriorum debe-ant rogare Deum pro anima mea.

(5) Item dimitto infantibus Pietatis ducatos trest) auri pro anima mea.

(6) Item volo quod per commissarios meos accipiatur unus sa-cerdos honestus ad celebrandum in eclesia mee contracte per an-nos tres continuos pro anima mea, cui dentur ducati sexdecim auri annuatim dictorumu) trium annorum pro anima mea.

(7) Item dimitto dispensari inter pauperes contrate Sancti Her-marcore ducatos decemv) auri ultra partemw) tangentem ipsos pau-peres pro decima, etiam dispensandos pro anima mea.x)

(8) Itemy) dimitto fabrice eclesie Sancte Marie Servorum de Ve-netiis ducatos decem auri pro anima mea.

534 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

s) saccis A t) corretto su duos A u) dictorum . . . annorum in interlinea in A v) corretto su viginti A w) partem . . . dispensandos] eos qui eos tangunt de decima i(n) dispensari A x) segue depennato in A: Item si contingeret me (poi infra depennato) circha meam infirmitatem mortis mee michi servire aliquam bonam personam vel plures, volo sibi dari secundum discretionem meorum com-missariorum ducatum unum vel duos pro qualibet, secundum exigentiam ipsius infirmitatis mee; inoltre segue nel margine, con segno di richiamo poi depennato: Item dimitto quod mitatur aliqua bona persona pro anima mea ad indulgentias Rome et Asisii sibique dari quod consuetum est y) Item . . . decem auri pro

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(9) Item dimitto dariz) alicui bone persone que vadat Romam et Asisium pro indulgentiis ducatos octo auri pro anima mea.

(10) Item dimitto quod mittantur alique bone persone ad indul-gentias consuetas Sancte Crucis, Sanctissime Trinitatis, Sancti Petri de Castelo et Sancti Laurentii, quibusaa), scilicet mulieribus eunti-bus ad ipsas indulgentias, dispensentur vestimenta meabb) tam la-nea quam linea, etiam pro anima mea.

(11) Item dimitto suprascriptis filiiscc) meis dillectissimis Nicolao Mudatio, Petro Bernardo et Alovisio Donato ducatos trecentos au-ri pro quolibet eorum in signumdd) dillectionis.

(12) Item dimitto suprasscriptis karissimis filiabus meis Marie Trivixano et Isabete Mocenicho ducatos trecentosee) auri pro qua-libet ipsarum in signum amoris.

(13) Et quoniam ex consensu omnium filiorum meorum debe-bam emere unam possessionem proff) ducatis quadringentis, quamgg) gaudere debebam in vita mea, et post mortem meam ipsa possessio esse debebat d[ictihh) Al]ovisii filii mei, quam nondum emi; sed si eam emerem, ipsam sic ordino et dimitto dicto filio meo Alovisio Donatoii) vel ipsum pretium.

(14) Et similiter eidem Alovisio filio meo dimitto residuum om-nium bonorum meorum mobilium et immobilium, caducorum et inordinatorum ac prononscriptorum, presentium et futurorum, mi-chi quomodocumque spectantium et pertinentium. Quod scilicet residuum parum, vel ita dicam: nullum fortasse erit, quia dos mea est et fuit ducati duo millia et centum, quam superius dispensavi in legatis suprasscriptis. Ipsumjj) tamen residuum, etiam quantumcum- que fuerit, dimittokk) suprasscripto Alovisio Donato filio meo ut

Doc. 180 535

anima mea nel margine con segni di richiamo, scritto con inchiostro più chiaro in A, nello stesso luogo è anche aggiunto il legato seguente z) dari . . . octo auri] ducatos octo auri dari uni bone persone que vadat Asisium et Romam A aa) quibus . . . dispensentur] et inter eas mulieres euntes dispensari A bb) segue ab usu mee persone A cc) filiis . . . dilectissimis] tribus dillectis et karissimis filiis meis A dd) segue amoris et A ee) segue in interlinea, ma poi depennato: quinquaginta A ff) pro ducatis 400 aggiunto nel margine in A gg) qua(m) B; qua A hh) dicti . . . mei] filii mei Alovisii A ii) scritto con inchiostro più chiaro, evidentemente per riempire unalacuna in A, dove le tre parole successive sono aggiunte nel margine con segni di richiamo jj) ipsum . . . ut supra nel margine con inchiostro più chiaro in A, dove segue: lego ac dimitto kk) dimit-to suprasscripto] est sibi A

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supra, volensll) et ordinans quod ipse Alovisius filius meus teneatur pro legatis sibi factis et inmm) honere conscientie sue ut, si orecte-nus sibi dixero etnn) ordinavero aliqua alia, ipse ea facere teneatur et debeat, ac si in testamento meo presenti ordinassem.

(15) Etoo) volo etiam quod commissaria mea expediatur ad plus usque ad terminum unius anni, exceptis missis celebrandis in an-nis tribus ut supra.

(16) Item dimitto notario suprasscripto in presentia testium in-frasscriptorum ducatos quatuor auri pro suo labore.

Interogata ab ipso notario de hospitali Sancte Marie de Nazareth etpp) de monasterio fratrum Sancte Marie de Gratia, respondi quod nichil dimitto.

Preterea plenissimam virtutem . . . in sua permaneat firmitate. Signum suprasscripte nobilis domine Chamille, relicte spectabilis militis domini Andree Donato de confinio Sancti Hermarcore, que hoc rogavit fieri testamentum.

+ Egoqq) Pinzinus quondam domini Iachobii fontcharisrr) testis subscripsi.

+ Ego Bonaventura de Modestis professor grammatice testis subscripsi.

+ Ego Antonius Noveluzio da Lucha testis subscripsi.SN Ego presbyter Ioseph de Moysis, plebanus eclesie Sancti

Iohannis Crisostomi, Venetiarum notarius, complevi ac roboravi.

536 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ll) volens . . . ipse] Etiam volo ordino quod dictus A mm) in . . . sue] conscien-tiam suam honero A nn) et . . . ea] ultra ea que continentur in presenti testa-mento et aliqua alia ordinavero A oo) questa disposizione è aggiunta con in-chiostro più chiaro in A, dove essa si trova inserita fra le frasi comincianti rispetti-vamente con Interogata e Item dimitto notario pp) segue depennato sancte B; et . . . dimitto] etiam sancte marie de gratia nichil dimito A, aggiunto con inchiostro più chiaro qq) le tre firme sono scritte da mani individuali in B rr) così B, invece di fonticarius

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181

Sentenza dei Giudici del procurador a favore di Filippo Foscari, che respinge le pretese di Franceschina Vielmi

riguardanti i lasciti di Polidoro Foscari

1468 marzo 15

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 20 (A). I capoversi sono qui inseriti per rilevare meglio la struttura del testo,

che è composto quasi esclusivamente da una sola frase.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo sexagesimo octavo, men-sis martii die xv, indictione prima, Rivoalti, presentibus Petro Basi-lii et Laurentio Pignolo preconibus, testibus ad hec vocatis et roga-tis. Nobiles viri domini Daniel Maripetro, Tomas Bembo et Franci-scus Venerio honorabiles iudices curie procuratorum,

audita et intellecta petitione spectabilium dominorum procura-torum de supra tamquam furnitorum testamenti reverendi quon-dam domini Polidori Fuscari dudum archyepiscopi Iadrensis, in presenti curia porrecta contra dominam Franceschinam uxorem ser Christophori de Guilielmis calafati, et responsione facta supe-rinde per dictam dominam Franceschinam,

viso imprimis quodam scriptoa) de manu dicti quondam domini Polidori scripto die vo ianuarii 1432, acto et celebrato inter dictum quondam reverendum dominum Polidorum ex una parte et specta-bilem dominum Philipum Fuscari eius fratrem ex altera, verificato quoque ac manu quatuor testium communito, per quod inter cete-ra habetur quod dictus reverendus dominus Polidorus in recom-pensationem multorum benefitiorum a dicto spectabili domino Philipo fratre suo receptorum omni meliori modo, via, iure et for-ma, quibus fieri potest, dimittit, cedit et donat dicto domino Phili-po omnia ipsius dominib) Polidori bona tam mobilia quam stabilia paterna, materna, avorum, proavorum ac progenitorum quocum-que modo sibi domino Polidoro spectantia et pertinentia cum ce-

Doc. 181 537

a) n° 108 b) in interlinea in A

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teris clausulis et conditionibus in dicto cirographo adiectis et de-scriptis, sicut in eo legitur,

visa subsequenter sententiac) obtenta in presenti iudicatu sub die xiiio mensis ianuarii, 1465, indictione xiiiia, Rivoalti, per quam sententiatid) fuerunt dicti spectabiles domini furnitores in favorem dicti domini Philipi ad dandum et per omnia faciendum iuxta con-ditionem, tenorem et formam dicti cirographi,

visa etiam una sententiae) in curia producta per dictam dominam Franceschinam, lata in presenti iudicatu in favorem dictorum spectabilium dominorum furnitorum et contra dictum dominum Philipum, de ducatis tricentis iuxta tenorem ipsius sententie – et licet in ipsa sententia visum fuerit et productum dictum ciro-graphum, tamen non erat adhuc sententiatum, propter quod non habebat vires contra sententiam obtentam per dictam dominam Franceschinam de legatis sibi et filio suo Ieronimo dimissis ex for-ma breviarii relevati de ultima voluntate dicti quondam reverendi domini Polidori; qua stante et iuditii auctoritate communita non militabat contra ipsum purum cirographum dicti domini Polidori in favorem ipsius domini Philipi nulla iuditii auctoritate robora-tum, sicut nunc est, ut per dictam sententiam de eodem cirographo obtentam diffusius et manifeste apparet,

visa insuper dicta sententia per dictam dominam Franceschinam obtenta et per filium suum antenominatum de legatis sibi relictis per dictum quondam dominum Polidorum ex testamento per bre-viarium relevato ut supra,

considerato in hoc loco quod debita sunt anteriora legatis et quod, stante sententia legatorum dicte Franceschine et filio suo dimissorum et stante sententia dicti domini Philipi vigore dicti ci-rographi, ista sententia dicti domini Philipi propter cirographum debiti et ante celebratum per dictum dominum Polidorum quam breviarium suum merito in executione debet esse anterior,

visa etiam quadam testificatione ser Ioannis Bernardi castaldio-nis serenissimi principis in libris curie annotata ad cartas xiiii, per quam inter cetera sic legitur: »che solicitando la dita Franceschina in execution de do sententie otenute in suo favor, una in nome suo

538 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) manca c d) corretto da sententia (?) A e) no 165, del 15 novembre 1460.

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et l’altra in nome de suo fio, voiando el dito castaldo dar denari ala dita sì per suo nome come comesa de suo fiolo i dise: ‘Meti mente, Franceschina, a che modo tu toi questi tal denari, perché intendo tuo fiol esser morto, meti mente tu non i togli, et poi tu i convegni dar fuora e restituir’, la qual respoxe: ‘Se l’è morto, son ben suffi-ciente quelli restituir, se deverò restituir, et sì ne vorò portar ogni pena’ » et cetera, ut in ea plenius legitur,

visa consequenter quadam polliza de manu dicti castaldionis, per quam apparet quod primi denarii quos dictus gastaldio exbur-savit ipsi domine Franceschine vigore dictarum sententiarum fue-runt 1461 de mense ianuarii, die xviii, et de die in diem dedit reli-quos denarios tam vigore sententie in nomen suum obtente quam vigore sententie in nomen dicti filii sui obtente de legatis sibi ut supra dimissis, exactos tamen per dictam dominam Franceschi-nam usque ad summam in dicta petitione contentam, sicut apparet per dictamf) polizam dicti gastaldionis, nomine suo et tamquam commissam dicti filii sui, qui eo tempore quo ipsa exegit erat mor-tuus, quod facere non poterat, cum ipsa commissio foret extincta propter mortem filii sui committentis, quemadmodum clare con-stat ex quibusdam testificationibus ab officio dominorum audito-rum veterum presenti officio transmissis – ex una precipue cuius- dam Rubini Dieto affirmantis atque iurantis dictum Ieronimum fi-lium ipsius domine Franceschine fore mortuum de 1461 mense novembris, quod venit esse quinque mensibus vel circa ante exactionem factam per dictam Franceschinam nomine dicti filii sui, que fuit de mense aprilis 1462, sicut per prefatam polizam ipsius castaldionis apparet,

visis demum omnibus que in infrascripta sententia deducta fue-re per utramque partem locis suis ac omnibus aliis que dicte partes dicere, producere et allegare voluerunt, auditis pluries partibus in pluribus terminis, cum iam tempus sit partes prefatas expedire, cupientes dicti domini iudices huic liti imponere finem et tam diu-turnos labores ac expensas partium sua iustitia mediante termina-re, habito super omnibus consiliog) diligenti ac deliberatione ma-tura, consideratis omnibus merito considerandis, delato prius sa-

Doc. 181 539

f) segue depennato polz A g) segue depennato dul A

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cramento nobili domino Nicolao Mudatio advocato dictorum spectabilium dominorum furnitorum et eo iurante bene sententia-tum ut infra,

per sententiam, laudum et arbitrium, per iustitiam et suum offi-cium sententiando sententiaverunt dictam dominam Franceschi-nam ad dandum, restituendum et solvendum dictis dominis furni-toribus ducatos quinquaginta septem per dictam dominam Fran-ceschinam vigore dicte sue sententie exactos, salvo errore calculi, ut per polizam dicti castaldionis apparet, item et ad dandum, sol-vendum et restituendum dictis dominis furnitoribus ducatos cen-tum quinquaginta sex et grossos sexdecim ad aurum, salvo errore calculi, quos ipsa Franceschina exegit tamquam commissa dicti Ieronimi filii sui, quod facere non poterat cum ipsa commissio extincta esset propter ipsius Ieronimi precedentem obitum, ad hoc quod ipsi domini furnitores possint solvere debita committentis sui, sicut iustum est, condennantes propterea dictam dominam Franceschinam ad expensas cause que sunth), dantes dictis domi-nis furnitoribus omnia bona dicte domine Franceschine usque ad integram satisfactionem omnium premissorum,

et per eandem sententiam,visa petitione in curia porrecta per dictam dominam Franceschi-

nam contra spectabilem dominum Philipum Fuscari nominibus in petitione contentis, per quam petebat carcerationemi) dicte sen-tentie obtente per dictum dominum Philipi vigore dicti scripti seu cirographi vel pro parte sui danni ducatos centum, ut in ea legitur,

visa etiam responsione facta dicte petitioni per dictum domi-num Philipum,

viso iterum dicto cirographo ac sententia vigore ipsius emanata,visa lege capitularis nostri incipiente « Item quod de cetero ali-

qua carta » et cetera, super stabili loquente, que non vult quod aliqua carta possit nec debeat roborari per aliquem notarium Ve-netiarum per quam aliqua proprietas, tenuta vel possessio ipsius proprietatis perpetuoj) vel ad tempus, libere vel conditionaliter in alium concedatur, transferatur vel conferatur aliquo modo nisi pri-

540 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

h) segue una lacuna per circa 9 lettere in A i) così A, probabilmente invece di cancellationem j) corretto da perpetue (?) A

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mo duo iudices examinatorum ad minus subscripserint in dicta carta et cetera, ut in ea legitur,

considerato itaque quod, licet in dicto cirographo contineatur inter cetera quod ipse dominus Polidorus cedit, transfert et donat omnia bona sua mobilia ‹et› stabilia dicto domino Philipo et cete-ra, tamen in effectu et re vera dictus dominus Polidorus non habe-bat stabile et consequenter non poterat donare quod non habebat, et licet pro parte sua habebat quod sibi spectabat de stabili ex te-stamento quondam domini Nicolai Fuscari, tamen, quia ipsum sta-bile est conditionatum, sicut per ipsum testamentum apparet ac dominis iudicibus visum et lectum apparet, quod ire debeat de heredibus in heredes, per consequens dictus dominus Polidorus non potest nec venitk) donare nisi usufructus et redditus ipsius stabilis sic conditionaliter dimissi, qui quidem redditus sunt bona mobilia; et licetl) etiam appareat quedam investitio ad sine proprio posita ad nomen Sterine matris dictorum dominorum Polidori et Philipi vigore diiudicatus sui super bonis omnibus stabilibus domi-ni quondam Francisci Fuscari patris dictorum dominorum Polidori et Philipi, tamen nunquam processum fuit ad proprium nec ad partem pro solutione diiudicatus, nec investitio ad sine proprio facit stabile illius ad nomen cuius investitur, attento quoque quod dictum stabile adhuc est conditionatum, sicut semper fuit a testa-mento dicti quondam domini Nicolai,

visis multis aliis cirographis huiusmodi conditionis et forme, si-cut apparet de omnibus copiosius ex processu in curia producto pro parte dicti domini Philipi,

visa quadam testificatione ser Ioannis de Brutis, unius de testi-bus subscriptism) in dicto cirographo, affirmantis dicti cirographi veritatem,

visa lege quarta primi libri statutorum incipiente « Metropolita-ni », visa una altera lege dicti primi libri capitulo xxxiio incipiente « Optimum inquam esse perspeximus » et alia lege xxxiiia dicti primi libri incipiente « Cum aliquis facit promissionem alteri », visis multis aliis legibus statuti ad talem materiam facientibus,

Doc. 181 541

k) così A, probabilmente invece di debuit l) corretto da liceat A m) corretto da suprascriptis A

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viso testamenton) dicte domine Sterine matris dictorum domino-rum Polidori et Philipi ac omnibus aliis visis et diligenter auditis et intellectis que dicte partes dicere, producere et superinde allegare voluerunt, habentes dicti domini iudices quod per dictum ciro-graphum nullum bonum stabile sit donatum dicto domino Philipo et per consequens dictum cirographum bene ac convenienter sta-re, non factum preter leges nec contra consuetudines civitatis no-stre, omnibuso) mature consideratis que merito consideranda fue-runt, dato sacramento spectabili domino Philipo Fuscari et eo iu-rante bene sententiatum ut infra,

per sententiam, laudum et arbitrium, per iustitiam et suum offi-cium sententiando dictum dominum Philipum a petitione sibi ut supra facta per dictam dominam Franceschinam et a danno duca-torum centum et a ceteris in dicta petitione contentis absolventes absolverunt, condennantes dictam dominam Franceschinam dictis nominibus ad expensas cause, que suntp), dantes dicto spectabili domino Philipo ad intromittendum omnia bona dicte domine Franceschine quibus supra nominibus usque ad integram satis- factionem ipsarum expensarum, causis et rationibus antedictis et aliis suis loco et tempore dicendis et allegandis. Et hec sententie carta in suo semper robore perseveret.

+ Egoq) Daniel Maripetro iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Franciscus Venerius iudex procuratorum subscripsi.+ Ego Thomas Bembo iudex procuratorum subscripsi.

SN Ego presbyter Iacobus Berengo plebanus Sanctorum Apo-stolorum, canonicus Venetiarum notariusque ac curie procurato-rum, complevi et roboravi.

542 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

n) n° 100 o) segue depennato merito A p) segue spazio bianco per circa 8 lettere in A q) le tre firme sono scritte da mani individuali in A

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182

Rinuncia reciproca di Filippo Foscari e di Franceschina Vielmi alle liti seguite dalle ultime volontà di Polidoro Foscari

1468 marzo 15

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 30 mazzo 5 proc. 2 f. 22 (A). I capo-versi sono qui inseriti per agevolare la lettura del testo complicato.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione eiusdem mille-simo quatrigentesimo sexagesimo octavo, mensis marcii die quin-todecimo, indicione prima, Rivoalti. Cupientes finem imponere littibus, questionibus, discordiis et controversiis ac eciam de cetero evitare expensas, nos Philipus Foscari quondam spectabilis domi-ni Francisci ex una et Franciscina uxor Christofori de Guielmis calefacti, in specie et uti commissaria et residuaria quondam Hye-ronimi filii mei in quantum ad benefficium michi dimissum per dictum filium meum Hyeronimum, ex altera, sponte ad infrasscrip-ta pacta et convenciones devenimus, videlicet:

Et primo ego idem Philipus cum meis heredibus et successori-bus plenam et inrevocabilem securitatem facio tibi predicte Fran-ciscine, in specie et tuis successoribus ac eciam uti commissarie et residuarie dicti filii tui quondam Hyeronimi circa benefficium et legatum tibi spectans, de toto eo quod michi et heredibus meis tenes et dare debes quibus supra nominibus sive restituere vigore sententie instanti die contra te late et obtente ad curiam procurato-rum in favorem spectabilium dominorum procuratorum de supra, furnitorum testamenti quondam reverendissimi domini Polidori olim fratris mei, ad instanciam meam, prout in ea, seu de toto eo quod usque ad presens possum a te requirere et compellere seu requiri et compelli facere de quacumque summa et quantitate de-nariorum et bonis ad manus tuas et filii tui perventis, quas iniuste recepistis et restituere tenetis, et similiter de omni et toto eo quod a te predictis nominibus tam cum cartis publicis quam privatis et similiter cum sentenciis obtentis in favorem mei Philipi et dictorum spectabilium dominorum procuratorum, furnitorum testamenti

Doc. 182 543

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predicti quondam fratris mei, petere possum sivea) quacumque racione, causa sive forma tacitis et expressis, qui et que dici, expri-mi et cogitari possunt quovis quesito colore sive ullo modo non excluso vel ommisso, generaliter et particulariter ac distincte, tam-quam si in presenti instrumento facta fuisset sive esset mentio specialis, volens et intendens cum heredibus et successoribus meis amplius vel ullo tempore per me nec per heredes meos sive suc-cessores vel per aliquem alium nomine alicuius nostrum te nomi-nibus quibus supra nec successores tuos posse molestari nec mo-lestanti consentire. Nec eciam huic securitati, fini et quietacioni possit nec debeat obici vel opponi dolus, fraus, lesio, decepcio, subornacio, commutacio vel aliqua alia ficta seu simulata causa propter quam devenerim nec ductus fuerim sub aliquo non vero vel illicito colore ad rogandum et faciendum hanc remissionem, finem et quietacionem tibi Franciscine ut supra, quia intendo et volo quod presens securitas sit finis generalis omnium bonorum et denariorum que et quos quocumque modo, forma et causa michi seu furnicioni dicti quondam fratris mei dare debes usque in pre-sentem diem sive a te possum fieri petere vigore cuiuslibet senten-cie et actus tam iudiciarii quam privati, quia de omnibus te absolvo et libero tamquam si integraliter recepissem, quamvis habui unam minimam partem de eo quod a te habere debebam. Nichilominus omnia tibi remitto amore Dei et pro remedio anime mee meorum-que deffunctorum, anullando quantum ad personam tuam nomi-nibus quibus supra et successores tuos et cassando omnes predic- tas sentencias et scripturas obtentas tam per me quam per dictos spectabiles dominos furnitores contra te et propter quas aliquo modo potes substinere aut patti aliquod dampnum, et pro persona tua tuisque successoribus habeantur et reputanturb) pro nulle tam-quam si late non fuissent, non derogando tamen aliquod ius meum in aliquo contra alias personas et bona propter hanc finem et quie-tacionem, contra quas intendo uti iuribus meis nisi contra te nomi-nibus quibus supra nec eciam in aliqua parte nonc) derogando ci-rografum michi factum per dictum quondam fratrem meum nec

544 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) così A, evidentemente superfluo, anzi ostacola la lettura b) così A c) così A, ma dopo nec si tratta di una doppia negazione

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sentencias obtentas, sed habeantur pro bone, bene obtente tam-quam iuste et sancte late et remaneant et remanere debeant in suo robore prout ad presens, omni excepcione, cavilacione et obiectio-ne remottis.

Et e converso ego predicta Franciscina, habens licenciam hec faciendi a dicto viro meo, non coacta sed ex certa sciencia, consi-derans benefficium per vos michi factum et remissionem restitu-cionis talium bonorum nollensque esse ingrata, in mea specialitate cum successoribus meis et eciam uti commissaria et residuaria dic- ti quondam filii mei Hyeronimi quantum ad benefficium meum, eciam cum successoribus meis plenam et inrevocabilem securita-tem facio vobis dicto spectabili domino Philipo et vestris heredi-bus et successoribus de toto eo quod a vobis requi‹re›re aut petere possum tam de presenti quam in futuro vigore legati michi dimissi per dictum quondam reverendissimum dominum Polidorum, olim archiepiscopum Iadrensem et fratrem vestrum, et ded) eciam de parte michi spectante uti commissarie et residuarie dicti quondam filii mei Hyeronimi vigore legati sui et vigore similiter quarumcum- que sentenciarum aliarum factarum in favorem nostrum et cuiusli-bet nostri de per se pro talibus legatis et quarumcumque aliarum scripturarum quacumque causa, modo et forma, que dici, exprimi et cogitari possint, tamquam si integraliter fuisse‹m› satisfacta, et per presens instrumentum satisfacta me voco cum successoribus meis suprascriptis nominibus. Et ad maiorem cautelam per pre-sens instrumentum anullo, casso, irritto et incido quascumque sen-tencias et scripturas et eciam reffuto benefficium ipsorum legato-rum in manibus vestris, ita et taliter quod talia legata, sentencie et scripture tam publice quam private in favorem meum quibus su-pra nominibus reputantur et habeantur cum omnibus suis proto-colis et connexis pro nulle, tamquam si umquam facte non fuis-sent, et nichil amodo inantea prosint nec prodere debeant michi nec successoribus tamquam nullius efficacie vel momenti, offe-rens vobis dare ad omne libitum vestrum eas sentencias et scriptu-ras penes me existentes – et promitto cum successoribus meis umquam uti benefficio breviarii quondam reverendissimi fratris

Doc. 182 545

d) così A, ma da cancellare

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vestri nec uti facere nomine meo – et similiter dare sentencias ad legem obtentas, de quibus deberee) faciatis quicquid vobis videbi-tur, quia omnino me foris facio cum successoribus meis nec eas repetere nec repeti facere tam de presenti quam in futuro promit-to, addendo huic quietacioni, fini et remissioni nullum dolus, fraus, subornacio sive coactio, simulatta vel ficta causa, propter quam deducta sim ad rogandum et faciendum predictam securitatem sub aliquo non vero colore, possit opponi, quia intendo et sic vollo hanc securitatem esse finalem et generalem, sub qua vel in quaf) omnis particularitas et generalitas omnium et singulorum que a vobis dicto domino Philipo predictis nominibus petere possem sive potuissem usque in presentem diem ‹non› fuisse etg) esse satis- factam quacumque causa et racione, nec eciam, si ullo tempore molestatus fueritis nomine meo et uti commissaria et residuaria pro legato dicti filii mei michi spectante ab aliquibus, non consen-ciamh) et eciam promitto non consentire, ymmo sumptibus meis vos deffendere, rattifficando insuper securitatem et remissionem per vos michi factam in omnibus et per omnia prout iacet.

Nunc autem quia nos predictus Philipus ex una et predicta Fran-ciscina nominibus superius descriptis ex altera finem et remissio-nem generalem cum successoribus et heredibus nostris unus alte-ri et alter uni fecimus et quietavimus de omni et toto eo quod una pars poterat petere alteri et e converso quovis modo, forma et in-genio prout supra, amodo inantea reddimus nos nostrosque here-des et successores ac descendentes ab eis usque ad infinitum se-curos pariter et quietos, quia nichil inde remansit unde una pars alteri et alia uni amplius compellere valleat per ullum ingenium sive modum. Si igitur aliquis nostrum contra hanc convencionis et quietacionis kartam ire teptaverit, tunc emendare debeat cum suis heredibus et successoribus parti observanti auri libras quinque grossorum ad aurum, et nichilominus hec securitatis, finis et quie-tacionis karta in sua permaneat firmitate. Signum tam suprascripti spectabilis domini Philipi Foscari quam predicte Franciscine, qui adinvicem hec rogaverunt.

546 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) così A invece di facere debeatis f) qui manca un verbo come comprehendi-tur g) e corretta da f A h) segue depennato nec A

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+ Egoi) presbyter Andreas de Ingeneriis eclesie Sancte Thome plebanus, testis subscripsi.

+ Ego Thomas Bembo iudex procuratorum subscripsi.Franciscus Venerius quondam domini Georgii testis subscripsi.

SN Ego presbyter Marcus de Marchetis Veneciarum notarius complevi et roboravi.

183

Elenco delle merci che Michele e Francesco Foscari fanno trasportare a Candia nella nave di Antonio Zazarin

1471 luglio 31

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 44 fasc. 32 senza no (A). Sotto il segno mercantesco di Michele Foscari, posto nel margine sinistro, appare una M maiuscola con punti ai due lati. Il mezzo foglio è alquanto danneggia-to da umidità. il segno (o marca) di Michele è formato da una grande F il cui piede s’inserisce fra le schiene curve di due mezzalune congiunte, mentre a quella sinistra è preposta una M e a quella destra segue una I.

Yesus. mocccclxxi, a dì 31 luio in VenexiaCarga miser Michiel e miser Francesco Foscari sul maran patron ser Antonio Zazarin de suo raxon cavi no 56 segnadi de l’avant(e)a), di ese dar in Candia alb) dito miserc) Michiel o chi per lui fose,

zoè cavi no 56ittem zerchi miera 3, zoè bote no 60ittem tavole no 100item chiave 4 di 8 pasa l’uno zoè no 4ittem travatoli no 40ittem storazo uno con pavera, zo‹è› storazo no 1o

Doc. 183 547

i) le firme sono apposte da mani differenti

a) in A precede il segno mercanteesco, posto nel margine sinistro b) ripetuto in A c) ripetuto in A

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le qual robe son segnade da l’avant(e).Io Marcho Trivisan scrivan demaran patron ser Antonio Zazarin s(oto)s(crivo).

184

Contratto di locazione dell’osteria al Leone, lasciando Ludovico (Alvise) Beazano notaio e segretario ducale la sua licenza di

gestione a Michele Foscari per sei anni ed eventualmente per i successivi altri quattro

1471 dicembre 11, 1472 gennaio 11

Copia di circa 1548 (cart.): ScRos b. 27 mazzo 3 proc. 3 f. 39’-41’ (E). All’inizio di ambedue i documenti sono annotati la data e l’oggetto del relativo atto, nel margine del primo al proprio luogo anche l’ammontare dell’affitto concordato. Dopo la fine di quest’ultimo si trova l’indicazione che il testo ne fu controllato dal segretario ducale Leonardo Sansoni cum autentico prothocollo quondam ser Ioannis Dominici de Vastali-gnamine imperiallis et Venetiarum notarii (Guastalegname). Il secondo di questi personaggi è attestato come notaio negli anni 1470-95, il primo invece fu attivo dal 1479 al 1535, anche in qualità di custode dell’archi-vio notarile (vedi CeCChetti, Statistica p. 350, 397).

+ 1471, die mercurii xi xmbrisEgregius et sapiens vir dominus Ludovicus Beazano secretarius illustrissimi ducalis dominii Venetiarum titulo et nomine locationis locavit per se, heredes ‹et successores suos› et ad affictum conces-sit nobili viro domino Michaeli Foscari magnifici domini Philippi ibidem presenti, pro se et heredibus et successoribus stipulanti et recipienti, eius hospitium et tabernam a Leone apud Sanctum Mar-cum cum eius canipa, domo et iuribus suis quomodocumque ad dictum hospitium, tabernam, canipam et domum spectantibusa) et pertinentibus nec non et gratiam quam habet in illis cum pactis, modis et condictionibus infrascriptis, videlicet: Quia dictus domi-nus Ludovicus Beazano per se et suos heredes et successores pro-misit et se solemniter obligavit per pactum speciale et expressum

548 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) spectantibus et pertinentibus] spectantes et pertinentes F

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dimittere dictum eius hospitium et tabernam, canipam ac domum a Leone cum iuribus suis predictis dicto domino Michaeli et here-dibus et successoribus suis pro annis sex proxime futuris – inci-piendo die primo ianuarii anni proxime futuri, quo die idem domi-nus Ludovicus tenetur et obligatus est, prout sic sponte promisit et se obligavit, sibi domino Michaeli id hospitium, tabernam et cani-pam consignare, et si ante idem dominus Ludovicus sibi id hospi-tium consignaverit, eo die quo facta fuerit consignatio intelligatur incipere terminum huius locationis, et pro annis quattuor inde post dictos sex annos proxime futuros de respectu; cum hoc quod dictus dominus Ludovicus teneatur et debeat, sicque sponte pro-misit et se obligavit cum suis heredibus et successoribus, singulis duobus annis annorum predictorum proxime futurorum renovare huiusmodi locationem ad omnem instantiam et requisitionem dicti domini Michaelis sive heredum et successorum suorum vel alio-rum habentium causam ab eo vel ab eis, et casu quo huiusmodi renovatio huius locationis non fieret, ex nunc prout ex tunc et ex tunc prout ex nunc habeatur per hoc instrumentum pro facta, prout sic voluit et sponte se obligavit cum suis heredibus et succes-soribus dictus dominus Ludovicus, usque ad finem dictorum anno-rum sex proxime futurorum et annorum quattuor inde proxime futurorum de respectu inclusive – ad habendum, tenendum, gau-dendum dictum hospitium, canipam, tabernam et domum ac gra-tiam et iura quam et quae dictus dominus Ludovicus habet in eis, locandum, aliis arrendandum et ad annuam pensionem vel ad aliud tempus aliis quibuscumque personis et per alios conceden-dum et detineri faciendum usque ad tempus et terminum praedi-ctum inclusive, in omnibus et per omnia prout ipsemet dominus Ludovicus locator facere posset et potest. Pro cuius quidem hospi-tii, tabernae, canipae et domus ‹afficto› ac iuribus praedictis dictus dominus Michael Foscari, sponte et cetera per se et heredes et successores suos se obligando, promisit cum obligatione omnium suorum bonorum et cetera ac reffectione damnorum et cetera dare et solvere omni anno annuatim in principio cuiuslibet annorum praedictorum ducatos 144 auri et iusti ponderis liberos et expedi-tos absque ulla expensa et item ultra hoc solvere omni anno anno-rum predictorum affictum dominis procuratoribus Sancti Marci

Doc. 184 549

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quod solvit et solvere consuevit dictus dominus Ludovicus dictis dominis procuratoribus pro dictis hospitio, taberna, domo et cani-pa, omni prorsus exceptione remota. Preterea dictum est inter par-tes per pactum spetiale et expressum quia dictus dominus Michael teneatur et debeat, sicque sponte et libere promisit et se obligavit cum suis heredibus et successoribus, mutuare dicto domino Ludo-vico totum id quod ipse dominus Ludovicus dare debet domino Petro de Musto pro una littera cambii, et hoc illico postquam dictus dominus Ludovicus sibi consignaverit dictum hospitium ac cani-pam et tabernam et gratiam, quos quidem denarios per ipsum dominum Michaelem exbursandos ut supra tenere possit et valeat idem dominus Ludovicus ad mutuum tanquam denarios sibi bono amore mutuatos quousque dictus dominus Michael tenuerit dic-tam canipam, hospitium et domum ac tabernam ac gratiam; hoc declarato quod, elapsis dictis sex annis, si dictus dominus Michael noluerit amplius dictum hospitium, tabernam et domum conduce-re, quod teneatur uno anno ante finem dicti termini notificare dic-to domino Ludovico vel heredibus et e converso, si dictus domi-nus Ludovicus, elapso dicto termino, noluerit amplius dimittere dictam canipam, hospitium et tabernam dicto domino Michaeli vel heredibus, teneatur eidem domino Michaeli notificare seu notifica-ri facere et notitiam dare anno uno ante finem termini ut supra, ut providere se possit; cum hoc etiam quod dictus dominus Ludovi-cus nunquam possit expellere dictum dominum Michaelem vel heredes eius de dictis hospitio, canipa et taberna et domo nec de gratia ac iuribus praedictis nisi prius restituerit eidem dictos eius denarios pro eo solvendos ut supra, sed tamdiu intelligatur perdu-rare dicta locatio cum modis, pactis ac condictionibus suprascriptis quamdiu distulerit restituere sibi dictos suos denarios sibi ut supra mutuandos, obligando spetialiter dicto domino Michaeli, heredi-bus et successoribus suis dictas domum, canipam, tabernam, ho-spitium et gratiam ac iura sua predicta spetialiter et expresse usque ad integram restitutionem denariorum predictorum et generaliter omnia et singula eius bona mobilia et inmobilia presentia et futura; constituentes se prefati contrahentes pro observatione premisso-rum posse realiter ac personaliter conveniri, gravari, compelli et conveniri hic Venetiis, Paduae, Ferrariae et generaliter alibi ubique

550 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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locorum, non obstantibus aliquibus ordinibus in contrarium fa-cientibus, renuntiantes in predictis omnibus et singulis feriis, die-bus ferriatis, epistolae divi Adriani et legibus loquentibus de loca-tionibus domorum omnibusque aliisb) et singulis iuris et legis auxi-liis, constitutionibus et consuetudinibus contrariis quibuscumque. Quas quidem locationem, promissionem, conventionem et pacta et quae omnia et singula suprascripta praefati contrahentes promi-serunt sibi ad invicem et vicissim cum eorum heredibus et succes-soribus, videlicet unus alteri et alter alteri, firma, ratha et grata ha-bere, tenere, attendere, observare et in aliquo non contrafacere vel venire per se vel alium seu alios aliqua ratione vel causa de iure vel de facto sub pena auri librarum quinque nec non et pena ducato-rum mille auri solvenda per partem non attendentem parti atten-denti et attendere volenti cum reffactione damnorum omnium et expensis litis et extra refficiendis, quibus penis solutis vel non et damnis reffectis vel non, nihilominus praemissa omnia et singula in robore suo perdurent. Pro quibus omnibus et singulis supra-scriptis melius attendendis et observandis praefati domini con-trahentes obligaverunt sibi ad invicem, videlicet unus alteri et alter alteri, semetipsos et heredes suos ac omnia et singula eorum bona mobilia et inmobilia praesentia et futura et personas ad carceres ubilibet detinendas. Super quibus omnibus rogatus fui unum et plura conficere instrumentum et instrumenta.

Testes dominus pre Benedictus de Baladoribus canonicus Vene-tiarum et titulatus ecclesię Sancti Moysi et ser Lazarus Trivisano quondam ser Nicolai de contrata Sancti Benedicti.

A tergo: Affittason de ser Alvise Bevazan fatta alla iustitia nova a miser Michiel a dì xi zener 1471

+ 1471, die xi mensis ianuariiCircumspectus vir dominus Aloysius Beazano curiae maioris nota-rius nec non illustrissimi ducalis dominii Venetiarum secretarius ‹hospitii› et tabernae et hostariae Leonis gratiam tam suoc) nomine

Doc. 184 551

b) segue depennato le F c) segue depennato tu (?) F

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quam nomine Marci filii sui, pro quo promisit de ratho et cetera, parte una et vir nobilis dominus Michael Foscari magnifici domini Philippi parte altera pacta, conventiones et compositiones fece-runt et contraxerunt invicem concorditer in hunc modum: Et pri-mo suprascriptus dominus Aloysius nomine suo et nomine quo supra et cetera affictat canipam et hostariam Leonis unad) cum eiusdem gratia suprascripto domino Michaeli, quae ‹locatio› inci-pere debeat die prima mensis aprilis 1472, cum omnibus pactis ‹et› conventionibus contentis in instrumento facto manu Ioannis Do-minici de Guasta Lignamine die ‹xi› mensis xnbr(is), 1471, ut in eo continetur et cetera; ex alia vero parte suprascriptus dominus Mi-chael est contentus accipere ad affictum suprascriptam hostariam, canipam et gratiam Leonis, ut supra dicitur, quia sic per pactum expressum inter eos actum extitit. Pro quibus omnibus et cetera.

185

Sentenza arbitrale riguardante lo scioglimento della fraterna tra Michele e Francesco Foscari, aggiunta la ratifica della stessa da

parte dei Giudici di petizion

1472 maggio 27 e giugno 1

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 38 mazzo 8 proc. 2 dopo f. 86 (A). Nello spazio rimasto bianco fra la seconda “completio” notarile e il do-cumento seguente fu aggiunta una nota in lettere più piccole, scritta dal Grasolari: Recepi ego notarius suprascriptus a suprascripto domino Francisco Foschari ducatos duos et grossos sex ad aurum.

Copia del sec. XVI (cart.): ivi, pagine successive. Risale ad A. All’inizio del testo: Copia.

Copia della fine del sec. XV (cart.): ivi, proc. 4 f. 8-8’. Sopra il testo: Copia sententie arbitrarie; nel margine vicino all’inizio: Sententia, e la data.

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 2 f. 14’-17’. Prima del testo: Copia sententie arbitrarię, e nel margine: Sententia arbitraria.

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 9 f. 14-16’. Risale ad A. All’inizio della prima parte si trovano: Copia sententie arbitrarie, e nel margine, oltre la data: Sententia; a quello della seconda: Ratificatio sen-tentię arbitrarie per iudices pettitionum, e la data.

552 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

d) una . . . eiusdem] ei (depennato) ut supra ei E

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Copia parziale dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 3 senza nume-razione. Manca il testa dell’approvazione dei giudici. Nel margine è scritto: Sententia arbitraria. Alla fine si trova un semplice rinvio al do-cumento di ratifica del 1o giugno, poi segue: Copia trata del libro de ser Piero de Lucha gastaldo, alfabetado, ala litera F.

Copia parziale dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 8 in un fasci-colo vicino alla fine, f. 7-8. Anche qui si tratta del solo documento del 27 maggio. Prima dell’inizio: Sententia. Nei margini sono aggiunte alcune note di commento critico.

Copia parziale dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 8 pt. 1 f. 6’-7. Si tratta della sola approvazione del 1o giugno. Nel margine è annotato: Retificatio sententie arbitrarie primo iunii. Nel testo è presente la stessa lacuna come in A.

I paragrafi sono qui introdotti per facilitare la comprensione del com-plicato testo. Tutti i documenti citati, cominciando dall’accordo del 1467 (vedi no 178), si trovano copiati ben quattro volte in ScRos b. 38 mazzo 8: in proc. 4 f. 1-7’, in due fascicoli inseriti nel proc. 8 e in proc. 9 f. 1-13’.

In Christi nomine, amen. Anno a nativitate eiusdem millesimo quadringentesimo septuagesimo secundo, indictione quinta, die vigesimo septimo mensis maii. Spectabiles viri dominus Alovisius Foschari quondam magnifici domini Marci, olim procuratoris Sanc-ti Marci, et dominus Andreas Dandulo magnifici domini Iacobia) – arbitri de iure tantum, dati per magnificos dominos iudices curie proprii vigore partis compromissorum interb) nobiles viros domi-num Michaelem Foschari magnifici domini Philippi ex parte una et dominum Franciscum Foschari etiam filium prefati domini Philip-pi, fratres, parte ex altera, ut patet compromissi carta, facta de iure tantum ad curiam proprii die vigesimo nono aprilis proxime elap-si, cuius terminus durat usque per totum presentem mensem maii, latiusc) continetur –, auditis dictis partibus atque visis et diligenter intellectis dicto compromisso et libertatibus in eo contentis nec non petitione prefati domini Francisci actoris, incipiente « Quanto me sia tedioxo » et cetera, et responsione sive defensione prefati domini Michaelis, incipiente « Non vid) pari dal nuovo, magnifici zudesi arbitri » et cetera; visis aliquibus capitulis productis per dic-tum dominum Franciscum actorem nec non interrogationibus su-

Doc. 185 553

a) su rasura in A b) segue depennato nobiles viros A c) latius continetur è predicato addizionale, superfluo, della proposizione cominciata con ut d) così A invece di mi par da nuovo

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per dictis capitulis, factis per dictum dominum Michaelem, nec non testificationibus et responsionibus super dictis capitulis et in-terrogationibus, factis per prefatum magnificum dominum Philip-pum Foscari, ipsarum partium patrem; viso etiam quodam scripto fraterne societatis ipsorum fratrum, scripto de manu prefati domini Michaelis et subscripto manu dicti domini Francisci, facto die pri-mo ianuarii mCCCClxvi; visis etiam certis capitulis productis per ip-sum dominum Michaelem et responsionibus factis super dictis ca-pitulis per ipsum dominum Franciscum et omnibus aliis videndis, audiendis et per dictas partes allegandis et producendis, tam ore-tenus quam in scriptis; attento etiam quodam precepto, per prefa-tos dominos iudices arbitros sibi partibus facto die vigesimo quin-to presentis mensis maii, super quibus omnibus et singulis habito consilio diligenti et matura deliberatione, Christi nomine invocato, a quo vera et recta procedunt iudicia, ambo concordes, pro tribu-nali sedentes in quadam volta posita in Rivoalto, temptae) per pre-fatum dominum Alovisium Foschari arbitrum antedictum, quem locum sibi eligerunt pro ydoneo et iuridico ad hanc sententiam specialiter proferendum,

dixerunt, pronunciaverunt, determinaverunt et de iure senten-tiaverunt inter dictos fratres vigore libertatis sibi attribute in hunc modum, videlicet primo quod dicti fratres fuerint et steterint in fraterna societate iuxta formam et continentiam suprascripti scrip-ti, facti die primo ianuarii mCCCClxvi, et propterea sententiaverunt quod omnes et singuli libri, instrumenta, carte, scripta et omnes alie scripture, quomodocumque facte occaxione dicte fraterne et pro computo ipsius fraterne et tam in nomine dictorum fratrum et cuiuslibet eorum quamf) aliorum quorumcumque, spectantes et pertinentes ac spectantia et pertinentia dicte eorum fraterne, per ipsos fratres et quemlibet ipsorum et apud quemquem ipsorum repperientur amodo usque ad quatuor dies proxime futuros depo-sitentur et deponantur in loco tuto et comuni utrique dictarum partium, ut quilibet ipsorum videre et uti possit occaxione iurium suorum,

nec non etiam sententiaverunt quod omnes et quecumque mer-

554 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) tem su rasura in A f) q(ua) A

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cationes, denarii, debitores et creditores et alia quelibet bona dicte fraterne, et ipsi fraterne quomodocumque et quocumque iure, ti-tulo et nomine spectantes et pertinentes atque spectantia et perti-nentia, sint, spectent et pertineant dictis fratribus per medietatem cum onere et honore suis,

et proinde sententiaverunt dictum dominum Michaelem ad dan-dum et consignandum, ac dare et consignare teneatur et debeat ipsi domino Francisco fratri suo medietatem omnium et singula-rum mercantiarum, denariorum, debitorum et creditorum et alio-rum quorumcumque bonorum dicte fraterne, et ipsi fraterne spectantium et pertinentium, cum onere et honore suis amodo usque ad medietatem mensis iunii proxime futuri; aliter elapso dicto termino et dicto domino Michaele non obediente, ut supra dicitur, tunc dare debeat ipsi domino Francisco pro parte sui dam-ni ducatos quinque mille aurig), et in expensis cause ipsum senten-tiaverunt non obediendo; in quantum vero dictus dominus Franci-scus non obedierit ad deponendum et depositandum scripturas dicte fraterne penes eum existentes infra dictum terminum qua-tuor dierum, tunc incurrat in penam ducatorum ducentorum, dan-dorum alteri parti obedienti,

mandantes dicti arbitri mihi notario infrascripto quatinus de pre-missis publicum conficiam instrumentum.

Lata, lecta et pronunciata fuit suprascripta sententia, presentibus dictis partibus ac etiam presentibus testibus infrascriptis, videlicet ser Laurentio Ioannis, olim patrono navis, de contracta Sanctorum Apostolorum, ser Luca Pasquaxo filio ser Thome de contracta San-cti Ioannis Novi de Venetiis et aliis.

SN Egoh) Bartholomeus de Graxolariis filius quondam ser Anto-nii de Venetiis, publicus imperiali auctoritate notarius et iudex or-dinarius, premissis omnibus interfui et rogatus et circha alia pluri-ma occupatus illa per ser Ieronimum Bonicardi, notarium publi-cum infrascriptum, scribi feci et me subscripsi et publicavi et in hanc publicam formam reddegi signumque meum apposui con-suetum.

Doc. 185 555

g) segue depennato pro parte A h) questa sottoscrizione è inserita da mano diversa in A

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SN Ego Hieronymus Bonichardi filius egregii viri ser Andree de Venetiis, publicus imperiali auctoritate notarius et iudex ordinari-us, iussu suprascripti ser Bartholamei de Graxolariis notarii publici predicta fideliter scripsi et in fidem premissorum me subscripsi, signo meo in talibus solito apposito.

Ini) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini no-stri Iesu Cristi milesimo quadringentesimo septuagesimo secundo, mensis iunii die primo, indicione quinta, Rivoalti, presentibus Le-onardo Trivisano et Anthonio Laurentii, preconibus curie, testibus ad infrasscripta convocatis specialiter, habitis et rogatis, et aliis. Spectabiles et egregii viri domini Robertus Badoario, Imperialis Contareno et Sebastianus Bollani, honorabiles iudices peticionum, audita peticione oretenus facta per viros nobiles ser Michaelem et ser Franciscum Foschari domini Philippi, petentesj) quod per iudi-tium peticionum ratificetur et confirmetur quadamk) sententia arbi-traria inter ipsos lata, facta etl) in publicam formam reddata atque subscripta manum) ser Bartholomei de Grasolariis, publici et impe-riali auctoritate notarii, sub die xxvii maii proxime preteriti, visa suprascripta sententia arbitraria et consideratis considerandis, pri-mo dato sacramento dictis fratribus et ipsis iurantibus verum esse et habere debere, ut supra petitum est, et hoc non fieri in preiudi-cium alicuius,

per sententiam, laudum et arbitrium, per iusticiam et eorum of-ficium sententiando, confirmantes confirmaverunt, approbaverunt et ratifficaverunt suprascriptam sententiam arbitrariam in omnibus et per omnia, prout stat et iacet, mandantes eam a fratribus predic- tis inviolabiliter observari, condemnantes ipsos fratres in expensis, que suntn), dantes hinc inde ipsis fratribus ad intromittendum om-nia bona mobilia et inmobilia ipsorum fratrum, ubicumque pote-runt repperiri, et personas eorum carceribus ubilibet obtineri usque in integram satisfacionem omnium in dicta sententia arbitra-ria contentorum et expensarum predictarum, causis et rationibus

556 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

i) l’atto che segue è scritto da altra mano in A j) la p è corretta da p(er) A k) così A l) in A segue una breve parola abrasa, forse un altro et m) man(us) A n) in A segue una lacuna di circa 9 cm

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antedictis. Et hec ratifficationis carta in suo semper robore perse-veret.

+ Egoo) Robertus Baduario iudex petitionum subscripsi.+ Bernardinus Contareno sopragastaldio subscripsi.+ Ego Sebastianus Bolani iudex pettitionum subscripsi.

SN Ego Victor Sulimanus, presbyter ecclesie Sancti Panthaleo-nis, curie peticionum Venetiarum notarius, complevi et roboravi.

186

Quietanza di Michele Foscari per aver ricevuto dal padre Filippo una somma da lui pagata per conto di suo fratello Urbano

1472 agosto 2

Originale (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 9. Notizia sul verso da una mano contemporanea (la stessa dei ni 170 e 192): + 1472, a dì 2 avosto. Scrito de ser Michiel Foscari de dc. 10 l’ave per conto de miser Urban per pagar un dazio ale raxon nuove.

+ 1472, a dì 2 d’aostoRezevì io Michiel Foschari da miser Felipo Foschari mio padre per una partia del dazio de vin, ho pagata a l’oficiio dele raxon nove de miser Urban mio fradello, conto de miser Antonio Daniel Ma-ri(n), ducati 10, zoè ducati diexe.

187

Ricevute di Francesco e di Michele Foscari per denaro avuto da suo padre Filippo come resto proveniente dalla vendita di vino

1473 febbraio 4,1478 febbraio 6

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 37 (B). L’ordine cronologico delle ricevute va dalla più recente alla anteriore.

Docc. 186-187 557

o) le tre firme sono apposte da mani individuali in A

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+ 1477, a dì 6 fevrerRezevì io Framzescho Foschari dal magnifico miser Felipo mio padre ducati zento e quarantadoa) denari treb) che sono per resto de la mità dele malvaxie l’ave da Michiel et da mi per la caneva dala Corona.c) I qualli danari ad) mi aspeta per la parte mia, zoè

duc. 142 d. 3

1472, a dì 4 fevrerRezevì io Michiel Foscharie) da miser Phelipo Foschari mio padre per la mità del suo debito per conto de malvaxie che a mi aspeta ducati 142 denari 3, i qual som per resto de malvaxie, zoè ducati zento et quaramtado denari 3, val duc. 142 d. 3

188Sentenza dei Giudici dell’esaminador riguardante la verifica

delle ultime volontà di Marina Foscari, vedova del doge Francesco

1473 marzo 6 e ottobre 23

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 12-14 (F). Le circostanze della trascrizio-ne sono le stesse del no 163; il notaio Giacomo Fasolo rivela che esemplò il testo ab originali. La copia non è completa. Manca almeno il resoconto dell’interrogatorio effettuato dai giudici; alla fine si accenna a una nota marginale aggiunta alla cedola da Bartolomeo Barbarigo, ma è assente il punto di riferimento che era contenuto probabilmente nelle testimonian-ze. Brani di questo testamento sono inseriti nelle sentenza dei Giudici dell’esaminador di 1473 novembre 17 e di 1474 luglio 8, vedi sotto n° 194, e in due dei Giudici del mobile di 1474 luglio 7, con le quali furono con-fermate le parti dell’eredità spettanti rispettivamente a Maria Foscari di Francesco e a Niccolò Foscari di Giacomo, CodFos f. 14-15’ e f. 15’-16’.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo septuagesimo tertio, indi-tione sexta, die sexto mensis martii, Rivoalti. Cum post mortem serenissime domine Marine relicte serenissimi principis domini Francisci Foscari, olim ducis Venetiarum, infra spatium unius anni

558 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue depennato zoè d(enari) B b) etre B c) segue depennato I B d) o B e) corretto dopo Fo in B, dove segue depennato mio padre

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secundum formam statuti coram dominis Marco Erizo, Nicolao Lipamanoa) et Paulo Contareno iudicibus curie examinatorum comparuisset dominus B(ar)tholameus Barbadico nomine suo et nomine domine Christine eius matris tanquam beneficiatus et be-neficiate in ultima volontate et ordinatione eiusdem serenissime domine Marine Foscari, offerens se probaturum ultimam ordina-tionem eiusdem per unam cedulam testamentariam existentem in manibus domini plebani Sancti Leonardi et infrascriptos testes, quibus habitis et receptis, domini iudices antedicti per Antonium Nigrum preconem et eius ministerialem predicta omnia publice stridari fecerunt in ecllesia Sancti Pantaleonis et in scallis Sancti Marci et Rivoalti secundum formam statuti, assignando terminum dierum quindecim ad contradicendum. Infra quem terminum comparuit dominus Hieronimus Michael nomine domine Paule eius uxoris et habuit contraditionem, item comparuit dominus Franciscus Superantio nomine domine Catarine eius uxoris et ha-buit contraditionem, item comparuit dominus Nicolaus Foscari no-mine [su]o ac nomine domine Marie Foscari et habuit contraditio-nem. Domini iudices suprascripti, visis [suprascr]iptis contraditio-nibus, citatis testibus, eisque iuramentum dederunt eosdemque diligenter [e]xaminari fecerunt. Qui quidem testes deposuerunt sub forma tenoris subsequentis:

Tenor ceduleLaus Deo. Considerando per comune exemplo tuti i homeni

esser mortali et l’hora dela morte a ciaschaduno incerta et niuna cossa esser plui certa dilb) morir, per non lassar dapoi de mi la fa-cultà mia et beni inordinati cum interesse et vergogna, unde io Marina Foscari relicta de serenissimo et excellentissimo principo misier Francesco ho fatto vegnir a mi el reverendo misier pre Ni-colò piovan de San Lunardo et publico nodaro de Veniexia et quello ho pregato vogli scriver et poi relevar in forma debita que-sto mio ultimo testamento et volontà cum le clausule debite secon-do i ordeni de Veniexia.

Et primo recomando l’anima mia a Dio mio creator et ala nostra

Doc. 188 559

a) così F b) così F con trattino abbreviativo

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dona madona santa Maria et misier san Hieronimo cum tuta la corte celestial.

Mei comissarii instituisco Christina Barbarigo relicta de misier Iacomo, mia amada et cordialissima sorella, et Maria mia carissima figliola et Paula consorte de sier Hieronimo Michiel, etiam mia di-lecta fiola, et Nicolò Foscari mio diletto fiolo et nevodo, fo fiol de mio fio Iacomo, et el mio amado fiol et nevodo Bortholamio Bar-barigo fo de misier Iacomo, per i quali o vero per la mazor parte de loro voglio sia mandado ad exequition quanto qui sotto orde-narò.

Et prima voglio el corpo mio sia sepellido nela chiesia de mado-na Santa Maria d’i Frari ne l’archa del serenissimo misier lo dose, come a ic) mei comissarii parerà.

(2) Item lasso et voglio sia dato per diesmo oro ducati cento.(3) Anchor voglio dapoi la morte mia me sia fatto dir le messe

dela Madona et le messe de san Gregorio et ch’el sia mandà perso-ne idonee a San Lorenzo, a Santa Crose, ala Trinita, a Roma et a Sixi per l’anima mia, essendo ale dicte per questo contribuido per i mei comissarii el consueto.

(4) Item lasso ai frati de San Domenego de Castello oro ducati diexe, al monasterio de madona Santa Maria de la Caritade ducati diexe, al monastier de San Hieronimo ducati diexe, al monastier dele done de Santo Andrea de Zirada ducati diexe, al monastier dele done de Santa Croxe dela Zudecha ducati diexe, al monastier de madona Santa Maria d’i Anzoli da Muran ducati diexe, al mona-stier de misier San Bernardo de Muran ducati diexe, al monastier de madona Santa Chiara de Muran ducati diexe, ai poveri de misier San Lazaro ducati cinque, a l’hospedal de la Pietà ducati cinque, pregando i soprascripti religiosi et religiose pregino Dio per l’ani-ma mia e d’i mie’ morti.

(5) Item lasso a dona Pelegrina mia comare, sta in casa nostra, oro ducati diexe, ala qual ricomando l’anima mia et Maria mia fio-la.

(6) Item lasso a Bortholamio Cavaza et a suo fradello et sorella che fono fioli de sier Marin Cavaza in segno de amor ducati diexe.

560 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) in F inserita posteriormente tra le parole vicine

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(7) Item lasso ad Antonio Rizo, è scrivan ale preson, ducati cin-que.

(8) Item lasso a dona Maria dala Crose povera, sta a Padua, du-cati dod).

(9) Item lasso a Cita fo mia servicial ducati cinque, item a Mada-lena servicial de casa ducati cinque, item ad Anna griega ducati cinque, item a Bevegnuda de caxa, siando bona, ducati cinque.

(10) Item lasso al nodaro farà questo mio testamento ducati cinque.

(11) Et perché i sopraditti lassi dal diesmo in fuori porano assen-der ala summa de ducati cento e sesanta vel cercha, voglio per i soprascripti mei comissarii sia dispensado a povere persone, come ale loro conscientie parerà, altri ducati trenta, sì che in summa as-sendano ala summa de ducati dusento.

(12) Item lasso a mia dilectissima fiola et nuora Lugrecia fo con-sorte de mio fiol Iacomo in segno de amor oro ducati cinquanta, pregando q[ue]ll[a per] la dilection lei me porta vogli haver per ri-comandata miae) fiola Maria.

(13) Item lasso [a] mio nevodo et fiol Nicolò Foscari fo fio del quondam mio fiol Iacomo ducati nuovecento d’oro, i quali a mi lassò el quondam Francesco Foscari fo suo fradello et mio nevodo, come appar per el suo testamento, i quali non hebi mai.

(14) Item lasso al ditto Nicolò Foscari mio nevodo ducati tremil-lia e nuovecento de moneda de imprestedi cum tuti i suo’ pro, scripti in mio nome ala Camera de imprestidi in el sestier de San Marco, i quali me feci comprar del 1459 dei denari dela mia dote.

(15) Item lasso al ditto altri ducati cento de inprestedi, me tro-vava scripti in mio nome per avanti pur nel sestier de San Marco, cum i suo’ pro, come per i libri de Comun appare, che sono in suma ducati quatromilia de quella moneda cum i suo’ pro.

(16) Item lasso al ditto Nicolò Foscari mio nevodo uno breviario de casa, comprì d’i mei danari, et una confetiera a mi fo donada per la quondam madona Malgarita Foscari fo mia cugnada.

(17) Et perché mi atrovo in compagnia cum mia sorella Christi-

Doc. 188 561

d) corretto da dui F e) con M corretta da fiol F

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na Barbarigo lassatone a lei et a mi per la quondam madona Cata-ruza Nani fo nostra madre, come per il suo testamento appar, molte possessionf) et inprestedi cum i suo’ pro et mobele de casa, come qui sotto appar, et prima in Muran una casa grande de stacio cum plui case picole da serzenti sì sotto come dai ladi de quella, item casa uma da stacio posta qui in Veniesiag) in la contrada de San Lunardo, item una ruga o ver corte de case da sezenti per nu-mero sette o ver numero otto poste qui in Veniesia in la contrada de San Hieremia, item una casa da stacio oh) vero la parte de una casa da stacio cum tre casete da sezenti sotto quella, posta nela contrada de San Gervaso sopra la fondamenta del No, item in Pa-doana in villa del Gazo una possession tien ad affitto Zuane et Ia-como dal Gazo quondam sier Pollo, et imprestedi ducati domillia cinquecento e setantatre vel circha de quella moneda cum i suo’ pro scripti in nome dela comissaria quondam madona Cataruza Nani fo mia madre ala Camera d’i imprestedi in el sestier de Cana-regioi), item ducati tresento novanta de imprestedi vel circa scripti in nome de madona Christina Barbarigo relicta de misier Andrea fo mia ameda cum i suo’ pro in el sestier de Osso Duro, come per i libri de la nostra illustrissima Signoria appar, item el mobille fo de la quondam mia madre, del qual ne ho uno inventario et uno altro ha Christina mia sorella, el qual mobele parte se atruova esser ne-la nostra casa da Muran et el resto è apresso la ditta Christina mia sorella, et anchor i denari contadi scossi dala Camera de impreste-di d’i nostri pro e ficti de case et dela possession da Padua scossi dopoi la morte de nostra madre, abatude le spese dela mansiona-ria femo cellebrar ogni anno nela chiesia de San Lunardo, l’ador-namento de uno altar in ditta chiesia, li obsequii femo far a i frari de Santa Maria d’i Servi pe’ l’anima d’i nostri morti, concieri fatti nele case nostre et altre angarie facte per questa cità, come appar per el libro de ditta comissaria fo de nostra madre tenuto per Bor-tholamio Barbarigo mio nevodo, al qual voio sia cre‹du›to et che mai algun d’i mei comissarii et mei heredi non possi contradir per

562 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) possension F g) vienesia F h) o vero . . . stacio aggiunto nel margine in F e firmato: approbo ego presbyter Iacobus notarius infrascriptus i) con tratti-no abbreviativo sopra io F

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algun muodo a quello, perché me contento de quello per lui è stà fatto, i quali denari sonno apresso Christina mia sorella. Et tuti i sopraditti beni che la quondam nostra madre lassò ala ditta mia sorella et a mi per el suo testamento ho tenuti cum lei pro indivisi fin a questo dì et ho voluto che Bortholamio Barbarigo mio caris-simo nevodo tegni un conto continuamente seperado d’i fitti scos-si dela casa da stacio et quelle tre da sezenti poste [ne] l[a] contrada de San Gervaso et per lo simile dei pro de imprestedi scripti ala Camera in n[ome de] la quondam madona Christina Barbarigo re-licta de misier Andrea fo mia ameda, perché lej) ditte case [et impre]stedi i nostri passadi hebeno dala dita quondam nostra ameda, e per lo simile dele spese fatte [n]ela fabrica et concieri de ditte case, perché mia intencion è stada et cussì voio ia che el ditto Borthola-mio Barbarigo mio nevodo habia la ditta casa cum quelle tre da sezenti sotto quella cum i fitti scossi et che se die scuoder et cussì i pro dei ditti imprestidi scossi, abatude le angarie dela terra et fa-brica fatta in ditte case. Et cussì liberamente senza contradition alguna li lasso ditte case cum tuti i fitti et pro de imprestedi scossi, come ho sopraditto, per la parte a mi speta, che è la mità perché l’altra mità è de sua madre, et questo sempre l’ò amado come fiol.

(18) Item lasso a Christina Barbarigo mia carissima sorella la parte a mi aspeta dela casa grande da stacio e de tute case da se-zenti poste a Muran, che è la mità, perché l’altra mità è sua, sì che liberamente tute siano sue.

(19) Item lasso a Paula mia dilectissima fiola che è consorte de sier Hieronimo Michiel la parte che a mi aspeta, che è la mità, de una possession posta in Padoana sopraditta, lassada per la quon-dam mia madre a mia sorella et a mi, cum questa condition che in vita sua lei scuoda le suo intrade et godale per amor mio. Et dopoi la sua morte sia de’ suo’ fioli.

(20) El ressiduo de tuti ik) mie’ beni mobeli et stabili, caduci et inordinati, che per ogni via a mia comessaria podesse aspetar vo-glio ne sia fatte tre parte equale, una dele qual voglio sia de Maria mia carissima fiola, l’altra de Paula mia carissima fiola moier de sier

Doc. 188 563

j) in interlinea F k) manca in F, integrato secondo la copia di questo brano a f. 14’

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Hieronimo Michiel, la terza voglio sia de Christina Barbarigo mia cara sorella. Et voglio la parte de questo mio ressiduo che lasso a Maria mia fia sia suo in vita sua et dapoi la morte sua la mità sia de Nicolò Foscari mio nevodo et l’altra mità sia de Paula mia fia. Et voglio quello aspetarà a mi per conto de questo ressiduo d’i beni fo dela quondam mia madre ho in la casa da stacio posta in San Lunardo o vero in quelle da sezenti poste in San Hieremia o vero imprestedi non se possi vender né alienar, et s’el sarà in denari, perché dittel) cosse ho pro indivise cum mia sorella, sia comprado quello parerà ai mie’ comissarii, sì che tuto sia alm) fermo per i duo terci, uno aspetante a Maria et l’altro a Paula mie fie, et che’l pro o fitti o vero altro utile le godi et habi in vita sua. Et dapoi la morte Paula mia fia la parte sua possi ordinar a chi an) lei piacerà, ma come ho ditto, la parte de Maria voglio dopoi la morte sua sia per mità de Nicolò mio nevodo et de Paula mia fia, che liberamente i ne faci quello a loro piacerà.

(21) Et perché mia intentio è che le sopraditte mie fiole et sorel-la et nevodi, comissarii et beneficiadi per questo mio testamento, vivi tuti in amor et carità, come sempre hanoo) fatto, voio et così è mia intentio che, sep) alguna dele ditte o ver dei ditti moverà o ver farà mover alguna lite o ver molestia darà o ver farà dar ala mia comissaria, subbito quella o ver quelli taliq) sia privi del legato li ho fatto, el qual vegna nei altri che non molestasse ditta mia comissa-ria. Et questo fazo a cason stiano unidi et cum amor come boni parenti et de questo assai i persuado per la carità i me han o vogli-no far. A i quali tuti recomando l’anima mia et cusì st‹r›etamente quanto plui posso Maria mia dilectissima fiola et cetera.

Unde domini iudices examinatorum suprascripti, visis supra-scriptis cedula et testibus et considerata eorum fama et conditione et suis testificationibus et cedula diligenter examinatis et conside-ratis considerandis, super hoc habito consilio diligenti, quantum est per se, dictas testificationes et cedulam firmas tenuerunt. Et

564 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

l) manca in F, integrato come sopra m) el F, ma da correggere in conformità col testo a f. 14’ n) manca in F, presente a f. 14’ o) hamo F p) manca in F, presente a f. 14’ q) manca in F, presente a f. 14’

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postmodum die xxiii octobris domini Matheus Barbaro, Paulus Conta[r]e[no e]t Ioannes de cha’ da Pesaro iudices examinatorum affuerunt coram magnifico collegio ad hoc speci[ali]ter deputato et per eosdem posita fuit pars in dicto collegio quod cedula testa-mentaria [suprascripta] producta per dominum presbyterum Nico-laum Rosso plebanum Sancti Leonardi de dicta ultima volontate quondam [serenissime] domine Marine Foscari primo et ante om-nia reintegretur prout erat quando fuit eidem plebano presentata per dictum dominum B(ar)tholameum Barbadico, sine illis lineis cancellatis ab illa postilla in margine facta manu domini B(ar)tho-lamei Barbadico, et quod illesa et inmaculata absque ulla lesione in breviarium sive testamentum confirmetur prout in ipsa legitur. Et per ballotas secundum formam statuti et partis superinde capte dictar) cedula in breviarium sive testamentum confirmatas) et ap-probata fuit.

Ego Paulus Contareno iudex examinatorum subscripsi.Ego Ioannes da cha’ da Pesaro iudex examinatorum.Ego Franciscus Rubeus archidiaconus Torcellanus nec non ecl-

lesie Sancti Martini de Muriano plebanus, Venetiarum curieque examinatorum notarius, suprascriptum exemplum aliis occupatus negociis per presbyterum Petrum de Fabianis dicte curie coadiuto-rem scribi feci, extractum de autentico testamento in dicto officio existente, ad maiorem cautelam et firmitatem cum subscriptione dominorum iudicum complevi et corroboravi.

189

Ducale di Niccolò Tron col permesso di estrarre metalli nel territorio del Cadore, concesso a Urbano, Michele e Francesco

Foscari

(1473 aprile 24)

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 11-11’ (B). Al testo seguono tre righe depennate, sotto le quali è scritta la data che

Doc. 189 565

r) dicta cedula] dictam cedulam F s) confirmata et approbata] confirmatum et approbatum F

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pare sia quella della ducale: 24 aprilis 1473. Un’altra mano aggiunse: 3 martii 1481.

La domanda – anonima – per ottenere facultà, libertà di poter chavar et far chavar metali de ogni sorta, videlicet oro, argento, [p]iombo et altri metali, in le montagne de Abaronzo et Rusiana de la iurisdition et terri-torio di Chadore ecc. fu accolta dal Senato il 27 febbraio 1473 con gran-de maggioranza (124 sì , 26 no, 3 astenuti), e il 26 marzo i tre fratelli in-teressati rivelarono i propri nomi: SenT reg. 6 f. 198’; cfr. braunstein, Entreprises minières p. 544, 558, 591.

Nicolaus Tronus, Dei gratia dux Venetiarum et cetera. Universis et singulis ad quos presentes advenerint notum esse volumus quod, ad supplicationem nobilium virorum Urbani, Michaelis et Francisci Foscari, fratrum et filiorum nobilis civis nostri Philippi Foscari, per deliberationem consilii nostri rogatorum concessimus et tenore presentis privilegii concessum eis, filiis et heredibus suis imperpe-tuum declaramus concedimusque et impartimur quod in monta-neis nostris Abenonciia) et Russiane iurisditionis et territorii Cadu-brii et in ipsa iurisditione et territorio Cadubrii suprascripti nobiles et quilibet eorum cum suis laboratoribus possint fodere sive cava-re et fodi sive cavari facere aurum, argentum, plumbum et alia metalla. De quibus omnibus metallis teneantur dare nostro domi-nio integram et veram decimam totius quantitatis vene seu minere quam foderint, collatam tamen impensis nostri dominii, per annos x continuos; quibus elapsis, dare postea de tempore in tempus teneantur decimam omnium metallorum predictorum collatorum et perfectorum sine ulla impensa nostri dominii. Et obligentur su-prascripti omnes fratres et quilibet eorum totum aurum et argen-tum, quod ipsi in parte sua habebunt, vendere in hac civitate no-stra sive in terris et locis nostris sine solutione datii, cetera autem metalla que habebunt possint tam in terris nostris quam alienis vendere cum ipsorum datiorum nostrorum ubique sub nostro do-minio exemptione. Et non possit aliquis sub aliquo nomine, titulo aut colore, qui per aliquem modu[m] dici sive imaginari possit, in locis ubi fratres predicti et aliquis eorum sive laboratores sui se firmaverint et fodendab) eligerint sive foderint neque per dimidium miliari in circuitu prope locum sive loca illa fodere sive fodi facere

566 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da Abenincii B b) corretto da fodendo

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sub pena ducatorum mille, quorum medietas sit accusatoris et alia medietas suprascriptorum fratrum, toties auferenda a contrafacto-ribus quoties contrafacere presumpserint, non frangendo tamen ob hanc nostram benignam concessionem gratias concessas aliis personis et indultis iam per nos privilegiis, quibus nequaquam derogatum esse volumus et declaramus. Item possint predicti no-biles edificari facere domos, tam pro habitatione sua et laborato-rum quam carbonibus ac fusinis, prope aquas et flumina ac canalia in territoriis nostris in locis eis aptis et commodis ad libitum suum pro exercitio et opere suo, possint etiam incidere et accipere ligna pro pontibus et domibus et fusinis construendis et tenendis ac pro carbonibus et usu ac necessitatibus suis de nemoribus nostris et communium, possint etiam facere pontes et stratas iuxta eorum et laboratorum necessitates. Et sint laboratores dictorum nostrorum nobilium liberi et exempti ab omni angaria reali et personali pro tempore quo fodient et fodi facient et per quinque annos ultra et possint libere conduci facere ac etiam extrahere ferramenta et que-que alia eis neccessaria ad simile exercitium seu opus, possint etiam cum uxoribus, familiis et rebus suis et pro eorum usu ire et redire libere sineque alicuius datii vel gabelle solutione, possint preterea pasculare eorum animalia pro usu et necessitate eorum in pascuis nostris et communium et ea conducere et extrahere de locis nostris libere et absque datio. Possint insuper ipsi nobiles nostri conducere pro usu et necessitate sua et eorum laboratorum ad loca in quibus reducentur vinum, farinam, frumenta, carnes salictas, caseum, pisces, legumina et queque alia neccessaria ad eorum victum libere et sine solutione alicuius datii; hoc tamen declarato quod huiusmodi liberationes et exemptiones datiorum incipiant habere locum et vigorem postquam datiarii qui ad pre-sens tenent datia nostra compleverint eorum terminum, videlicetc) a tempore quo datiarii novi intrabunt datia predicta inantea. Et obligentur prefati nobiles predictad) omnia facere et adimplere fi-deliter et sine fraude. Mandamus igitur auctoritate nostri consilii rogatorum universis et singulis potestatibus, capitaneis, rectoribus,

Doc. 189 567

c) ut B d) pridicta B

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castellanis, vicariis, iudicibus, officialibus et quibuscunque subdi-tis nostris et eorum cuilibet quatenus presens nostrum privilegium et concessionem, in quantum ad eos attinet, observent et inviola-biliter faciant observari et illi in aliqua par[te] ullatenus ‹non› con-trafaciant. Dat. et cetera.

190

Supplica di Niccolò di Giacomo Foscari, diretta a papa Sisto IV

Roma, 1473 maggio 20

Registrazione cancelleresca (cart.): AVat, Reg. Suppl. 690 f. 118’ (D). Nel margine sinistro: V(enetiarum) e Altare.

Supplicat sanctitati vestre devotus eiusdem orator Nicolaus Iacobi Foscari, nobilis civis Venetiarum, quatenus, sibi specialem gratiam facientes et eius impresentiarum uxori, ut altare portatile concede-re, super quo missas et alia divina offitia per proprium vel alias idoneum presbyterum, secularem vel cuiusvis ordinis regularem, in ipsorum suorumque familiarium et domesticorum presentia ce-lebrari facere libere et licite possint et valeant, concederea) digne-mini de gratia speciali, in contrarium facientibus non obstantibus quibuscunque.

Fiat ut petitur. F.Et pro se et eius impresentiarum uxore. Fiat. F.Dat. Rome apudb) Sanctammariam Maiorem tertiodecimo kl. iu-

nii, anno secundo.

568 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) così D, ma ripetizione b) segue depennato sanctumpetr e un’illeggibile parola sovrapposta D

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191

Supplica di Lucrezia Foscari (vedova di Giacomo), di suo figlio Niccolò e di altri parenti, diretta a papa Sisto IV

(Roma, prima del 1473 giugno 16)

Supplicatio sola signatura, originale (perg.): BCorr, Mss. PD c. 763/10 (A). Secondo la prassi curiale del tempo, la signatura o sigla alla fine delle concessioni corrisponde all’iniziale del nome di battesimo del pontefice, in questo caso Francesco Della Rovere. Annotazione contem-poranea sul verso: Nota che mi Nicolò Foscari quondam miser Iacomo ebbi la presente carta dal magnifico miser Federigo Cornaro, vegnudo al presente anbasador dal summo pontefice Sisto iiiio, a dì xvi zugno moccc-colxxiii, nel qual tenpo me atrovo aver filioli quatro, zioè Maria, France-sco, Iacomo et Marina, cui segue segonda, scritto dalla stessa mano ma con inchiostro diverso. Buco nel centro della pergamena.

BEATISSIME Pater! Ut conscientiarum puritati et animarum saluti devote oratricis vestre Lucretie Foscari ac devotorum vestrorum Nicolai eiusdem Lucretie filii ac eius impresentiarum uxoris et libe-rorum eorumdem salubrius consulatur, supplicant humiliter eidem sanctitati vestre oratrixa) et oratores prefati quatenus, sibi specia-lem gratiam facientes, eis et eorum cuilibet, ut aliquem presbyte-rum ydoneum, secularem vel regularem, in suum possint eligere confessorem, qui vita eis comite in casibus sedi apostolice reserva-tis – preterquam offense ecclesiastice libertatis, violationis interdic- ti ab eadem sede impositi, criminum heresis, cuiusvis offense, ino-bediencie seu rebellionis aut conspirationis in personam vel sta-tum Romani pontificis seu sedem apostolicam predictam, invasio-nis, depredationis vel occupationis aut devastationis terrarum Ro-mane ecclesie mediate vel immediate subiectarum, presbytericidii, offense personalis in episcopum vel alium prelatum et etiam inva-sionis Romipe[t]arum seu quorumcumque aliorum ad Romanam curiam venientium, prohibitionis devolutionis causarum ad dictam curiam, delationis armorum et aliorum prohibitorum ad partes in-fidelium, impositionis novorum onerum realium vel personalium

Doc. 191 569

a) ripetuto all’inizio della riga seguente A

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ecclesiis et ecclesiasticis personis, symonie super ordinibus vel beneficiis assequendis in eadem curia vel extra eam contracte et generaliter in casibus contentis in bulla que consuevit in die Cene Domini per predecessores [v]estros Romanos pontifices publicari – semel dumtaxat, in aliis vero tociens quotiens fuerit oportunum, confessionibus suis diligenter auditis, pro commissis eis debita[m] in forma ecclesie consueta absolutionem impendat et penitenciam iniungat salutarem, quodque confessor ipse, quem duxerint eli-gendum, omnium peccatorum suorum, de quibus corde contriti et ore confessi fuerint, etiam semel dumtaxat in mortis articulo ple-nam demissionem, ipsis in sinceritate fidei, unitate sancte Romane ecclesie et obedientia ac devotione eiusdem vestre sanctitatis vel successorum vestrorum Romanorum pontificum canonice intran-tium persistentibus, auctoritate apostolica concedere valeat, devo-tioni eorum tenore presentium concedere et indulgere misericor-diter dignemini de gratia speciali, sic tamen quod idem confessor de hiis de quibus fuerit alteri satisfactio impendenda eam ipsis per eos, si supervixerint, vel per alium, si forte tunc transierint, facien-dam iniungat, quam ipsi vel illi facere teneantur, ut prefertur, et ne – quod absit! – oratores ipsi propter huiusmodi gratiam vel conces-sionem reddantur procliviores ad illicita imposterum committen-da, decernentes quod, si a sinceritate fidei, unitate sancte Romane ecclesie ac obedientia et devotione vestra vel Romanorum pontifi-cum canonice intrantium desisterent aut ex confidentia eiusdem concessionis vel remissionis aliqua forsan committerent, presens concessio et remissio huiusmodi sibi nullatenus suffragentur et insuper quod per unum annum, a tempore quo presens concessio ad eorum pervenerintb) noticiam computandorumc), singulis sextis feriis, impedimento legitimo cessante, ieiunent et, si predictis feri-is ex precepto ecclesie, regulari observantia, iniuncta penitentia, voto vel alias ieiunare teneantur, una alia die singularum septima-narum eiusdem anni, qua ad ieiunandum, ut premittitur, non sint astricti, ieiunent et, si dicto anno ieiunare non possint, anno se-quenti vel quamprimum poterint modo simili supplere huiusmodi ieiunium teneantur. Porro si forsan prelibatum ieiunium in toto vel

570 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

b) così A invece di pervenerit c) così A invece di computandum

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in parte quoquo modo adimplere nequiverint commode, eo casu confessor predictus ieiunium ipsum in alia pietatis opera commu-tare valeat, prout animarum suarum saluti viderit expedire, que ipsi pari modo debeant adimplere. Alioquim presens nostra con-cessio, quoad plenam remissionem huiusmodi dumtaxat, nullius sit roboris vel momenti, in contrarium facientibus non obstantibus quibuscumque. Preterea ipsis quod in Resurrectionis dominice et aliis festivitatum diebus extra suam parochiam communicare licite possint licentiam et auctoritatem concedere dignemini, rectoris sui licentia desuper minime requisita vel obtenta.

Fiatd) de confessio(na)li in formae) etde communione. F.Et de reservatis semel in vita dumtaxat preterquam superius

exceptis.Et de non reservatis tociens quotiens fuerit oportunum.Et de plenaria remissione omnium peccatorum etiam semel dum-

taxat in mortis articulo.Et cum indulto, concessione, decreto, voluntate et ieiunii com-

mutatione predictis.Etf) cum indulto quod possint communicare extra parochiam et

cetera.Et quod presentis supplicationis sola signatura sufficiat absque

aliarum litterarum desuper confectione.Fiat. F.g)

192

Confessione di debito di Michele Foscari per denaro ricevuto dal padre Filippo

1473 luglio 24

Originale (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 24 f. 10. Nella parte inferiore,

Doc. 192 571

d) Fiat . . . F aggiunto da altra mano A e) segue depennato F A f) Et . . . ce-tera aggiunto dopo l’ultima riga con segno di richiamo A g) questa aggiunta, scritta dalla stessa mano di cui nella nota f, è posta accanto all’elenco di grazie A

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rimasta bianca, si trova la nota (della stessa mano dei ni 170 e 186): + 73 (?) Scrito de Michiel Fo de ducati 27.

+ 1473, a dì 24 luio, in Veniexia +Rezevì io Michiel Foschari de miser Felipo da miser Felipo Foscha-ri mio padre per inprestedo, angari et fiorini ducati vintisete, zoè ducati 27 denari – soldi – piccoli –.

193

Nomina, effettuata da Filippo Foscari, di Tommaso di Stefano Foscari a priore dell’ospedale di ca’ Foscari a Murano

1473 ottobre 24

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 25 mazzo 2 proc. 8 f. 18 (A). Sul verso, nel margine superiore, lo stesso notaio ha scritto: Carta come Thomao Foscari callafado fo creado prior [del] hospedal da cha’ Foscari i[n Muran].

In Christi nomine, amen. Anno a nativitate eiusdem millesimo qua-dringentesimo septuagesimo tercio, indictione sexta, die vigesimo quinto octobris, Venetiis ad cancellum mei notarii infrasscripti po-situm super plateis Sancti Marci, presentibus testibus infrasscriptis. Ibique magnificus et generosus dominus Philippus Foscari quon-dam magnifici domini Francisci de confinio Sancti Proculi tan-quam comissarius ac rector et gubernator, institutus ex testamento quondam magnifici domini Nicolai Foscari, ‹hospitalis› positi Mu-riani per dictum quondam magnificum dominum Nicolaum dimis-si, habens ex tenore dicti testamenti tanquam maior collomelli predicti de cha’ Foscari libertatem creandi et constituendi priorem et priores unum et plures in dicto hospitali, sponte et libere ex certa scientia et non per errorem, cognitis sufficientia, condictione, moribus et ceteris aliis bonis et laudabilibus partibus infrasscripti ser Thomę Foscari quondam ser Stefani callafati, civis et habitatoris Venetiarum, per se et suos successores legitime succedentes in locum suum fecit, constituit, creavit et ordinavit predictum ser Thomam Foscari priorem dicti hospitalis de cha’ Foscari posi-

572 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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tuma) Muriani in vita sua, videlicet quoad usque vixerit idem ser Thomas, cum honoribus et oneribus quibuscumque ad dictum hospitale spectantibus et maxime infrasscriptis, videlicet quia dic- tus prior teneatur et debeat tenere continue et hospitari in dicto hospitali duodecim pauperes, computatis persona ipsius prioris et persona uxoris suę ac personis duarum ancillarum pro servitub) et ministratione dictorum pauperum, et prebere eisdem victum con-decentem secundum usum et consuetudinem dicti hospitalis et de introytibus, fructibus, redditibus et proventibus spectantibus ad dictum hospitale, in omnibus et per omnia prout fecit et habuit alter prior ser Marcus Blancho, precessor dicti ser Thomę. Et dictus ser Thomas Foscari prior, attendens salutem animę suę, motu pro-prio sponteque et libere ac ex certa scientia per se et suos heredes et successores se obligavit solemniter et promisit dicto magnifico domino Philippo comissario, rectori et gubernatori prędicto, reci-pienti et stipulanti pro se et successoribus suis legitime et canonice succedentibus, quod, adveniente ipso ad mortem, omnia et singu-la sua bona tam mobilia quam stabilia sint et esse debeant dicti hospitalis sub condictionibus sub quibus sunt alia bona dicti ho-spitalis pro anima sua, exceptis et exceptuatis ducatis tricentis auri, qui sunt et fuerunt summa et quantitas dotis domine Apolonię uxoris suę, extrahendis ex cumulo dictorum omniumc) suorum bo-norum, hac tamen condictione quod, si isto interim dictus ser Tho-mas prior habuerit aliquem filium seu filiam de legitimo matrimo-nio natum seu natam, tunc et eo casu dicti hospitalis sint et esse debeant ducati tricenti auri tantum pro anima sua et residuum dic-torum omnium suorum bonorum ipse ser Thomas prior possit di-mittere et legare dictis filio seu filie suis aut alias, prout eid) videbi-tur, casu prelibato. Insuper declaratum extitit inter predictos quod casu quo dictus prior aliquali ex causa pelleretur ex dicto hospita-li sive ante mortem dicti magnifici domini Philippi sive post quo-modolibet, quod tunc solvi debeant dicto ser Thome priori omnes et singulas expensas tam factas quam fiendas per ipsum ser Tho-mam quomodocumque in dicto hospitali, legitime tamen factas

Doc. 193 573

a) così A invece di positi b) così A c) la m finale è corretta da s A d) corretto da eis A

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circha dictum hospitale de consensu et licentia dicti magnifici do-mini Philippi et successorum suorum, declarato quod usque modo dictus ser Thomas expendidit in ete) circha dictum hospitale duca-tos nonaginta auri, per eum datos ser Marco Blancho priori pro totidem per ipsum ser Marcum Blanchum expenditis legitime in expensis dicti hospitalis, item alios ducatos duodecim datisf) dicto ser Marco per ipsum pro parietibus, pergulis et aliis expensis factis in orto dicti hospitalis per dictum ser Marcum, sic confitente dicto magnifico domino Philippo, quę omnia sibi solvantur casu prędic-to, antequam ipse ser Thomas exeat ex dicto hospitali, declarans etiam postremo dictus ser Thomas quod nullum habetg) attinentem legitimum qui possit succedere in bonis suis nec filium aut filiam. Et propterea motu proprio, saluti animę suę attendens, promisit et obligavit omnia bona sua dicto hospitali, gubernanda in omnibus et per omnia iuxta formam et tenorem dicti testamenti de cha’ Fo-scari. Quam quidem promisionem et que omnia et singula supra-dicta dictus ser Thomas Foscari per se et heredes et successores promisit firma, rata et grata habere, tenere, attendere et observare et in aliquo non contrafacere vel venire per se vel alium seu alios aliqua ratione vel causa de iure vel de facto sub pena et obligatio-ne omnium suorum bonorum presentium et futurorum. Pro qui-bus omnibus et singulis meliush) attendendis et observandis dictus ser Thomasi) prior obligavit se et heredes et omnia et singula eius bona mobilia et immobilia presentia et futura. Actum Venetiis ad cancellum mei notarii presentibus.j)

SN Ego Ioannesdominicus quondam Lodovici de Guastaligna-mine de Venetiis, publicus imperiali auctoritate notarius, predictis interfui et rogatus scripsi et signo meo solito roboravi in fidem et testimonium premissorum.

574 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) et circha aggiunto dopo la fine della riga A f) così A invece di datos g) segue depennato filium A h) segue depennato all A i) segue depennato ven A j) mancano i testimoni in A

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194

Atti in esecuzione del testamento di Marina Foscari, vedova del doge Francesco

1473 novembre 17, 1474 luglio 8

Registrazione cancelleresca (cart.): Giudici dell’esaminador, Preces reg. 33 f. 41’-43’, 62-63 (D).

Cfr. hurlburt, Dogaressa p. 266 nota 18, 281 nota 27.Il citato testamento di Marina Foscari è riportato sopra, no 188.

1473, die xvii novembrisVirtute et pottestate unius testamenti carte per breviarium ad cu-riam examinatorum relevate, complecte et roborate manu Franci-sci Rubei archidiaconi Torcellani et ecclesie Sancti Martini de Mu-riano plebania), Venetiarum et dicte curie examinatorum nottarii in 1473, die sexto mensis marcii, indicione via, Rivoalti, quod quidem fieri fecit quondam serenissima domina Marina Foscari relicta quon- dam serenissimi principis domini Francisci Foscari, in quo sic vul-gariter suos instituit commissarios: “Mei comessarii instituisco Christina Barbarigo . . . quanto qui soto ordenerò”, et infra: “Et ho voluto che Bortolamio Barbarigo . . . perché l’altra mitade è sua”, et infra: “El residuo de tuti i mie’ beni . . . Christina Barbarigo mia cara sorella et cetera”, a me nottario visa et lecta, item virtute et pottestate unius sententie breviarii legis ad curiam proprii late sub die iii mensis presentis, complecte et roborate manu presbyteri Victoris Fontani curie proprii et Venetiarum nottarii, qua hec: “Ita-que audientes et intelligentes nostri prefacti iudices, videlicet Phi-lippus Boldu et Petrus Lombardo, domino Petro Nani eorum tercio collega absente”, et infra: “per legem et iudicium sententiando dixerunt et sententiaverunt quod predicti commissarii eiusdem quondam serenissime domine Marine Foscari, videlicet domina Maria Foscari, domina Paula Michael et dominus Nicolaus Foscari et cetera, teneantur cum effectu rogare cartas securitatis dati et refutationis ipsi domine Christine Barbadico, videlicet de medieta-

Doc. 194 575

a) in interlinea in D

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te predicte domus a stacio cum omnibus suis domibus a sergenti-bus in Muriano positis et de domibus sibi ab ea in dicto breviarii testamento ut supra in residuo dimissis, item teneantur dicti com-missarii commissario nomine quo supra cum effectu rogare cartas seccuritatis dati et refutationis ipsi domino Bartholomeo Barbadi-co legatario ut supra de domibus sibi per legatum in dicto testa-mento ab ea dimissis et cetera”,

plenam et irrevocabilem securitatem dati et refutationis facimus nos Maria Foscari, Nicolaus Foscari, Christina et Bartholomeus Barbadico tamquam commissarie et commissarii pro maiori parte dicte quondam serenissime domine Marine Foscari cum nostris successoribus vobis seu michimet Christine Barbadico in specie et tamquam private persone, vestris seu meis successoribus de cun-cta et super tota quadam proprietate seu proprietatis parte, que est medietas unius domus magne a stacio cum medietate suarum do-morum a sergentibus cum omnibus suis habentiis et pertinentiis posite in confinio Sancti Andree de Muriano, item de cuncta et super tota quadam proprietate, que est tercia pars domorum in residuo prefacte domine Marine comprehensarum, positarum in contracta Sancti Leonardi et Sancte Ieremie, iuxta formam et teno-rem testamenti, item vobis seub) michimetc) Bartholomeo Barbadi-co vestrisque heredibus et successoribus de cuncta et super tota quadam proprietate seu proprietatis parte, que est medietas seu pars eidem quondam serenissime domine Marine tangensd) unius domus a stacio cum tribus domibus a sergentibus in confinio Sanc-ti Gervasii posite, iuxta formam et tenorem testamenti predicti.

Domini iudices qui suprae)

Pro domina Maria et domino Nicolao:testis frater Georgius bacalariustestis frater Ricardus, ambo ordinis Minorum.Pro domina Christina et Bartholomeo Barbadico:testis ser Antonius Rizo scriba carcerum

576 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

b) in D inserito in un secondo momento fra le parole vicine c) met in interlinea in D d) corretto da tangentem D e) f. 40: Matheus Barbaro, Paulus Conta-reno, Iohannes da cha’ da Pexaro

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testis ser Laurentiusf) Rizo quondam ser Ioannis.Preco L(orenz)o Pignolo.

..........

Die viii iuliiVirtute et pottestate unius testamenti carte per breviarium relevate, complecte et roborate manu Francisci Rubei archidiaconi Torcella-ni et ecclesie Sancti Martini de Muriano plebani, Venetiarum curie- que examinatorum nottarii in 1473, die sexto mensis marcii, indi-cione VIa, Rivoalti, quod quidem fieri fecit quondam serenissima domina Marina Foscari relicta serenissimi principis domini Franci-sci Foscari, in quo sic vulgariter suos instituit commissarios: “Mei comessarii instituisco Christina Barbarigo . . . quanto qui soto or-denerò”, et infra: “El residuo de tuti i mie’ beni . . . Christina Barba-rigo mia cara sorella”, et infra: “E voio la parte de questo mio resi-dio . . . sia de Paula mia fia et cetera”, a me nottario viso et lecto, item virtute et pottestate unius sententie legis late ad curiam pro-prii sub die sexto mensis presentis,

plenam et irrevocabilem seccuritatem dati et refutationis faci-mus nos Christina Barbadico, Maria Foscari, Bartholomeus Barba-dico et Nicolaus Foscari tamquam commissarii pro maiori parte quondam serenissime domine Marine Foscari relicte serenissimi principis domini Francisci Foscari olim Venetiarum ducis cum no-stris successoribus vobis seu michimet Marie Foscari in spetie et tamquam privateg) persone, vestris seu meis successoribus de cun-cta et super tota quadam proprietate seu proprietatis parte, que est una tercia pars medietatis unius domus a stacio site in confinio Sancti Leonardi, item de cuncta et super tota quadam proprietate seu proprietatis parte, que est tercia pars medietatis aliquarum domorum a sergentibus positarum in confinio Sancti Ieremie, comprehensarum in residuo prefacte quondam serenissime domi-ne Marine Foscari, iuxta formam, tenorem et condictionem testa-menti predicti.

Doc. 194 577

f) in interlinea in D per sostituire Alesander depennato g) segue parte D

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Testis presbyter Ioannes Luce de Rugerio Sancti Geminianitestis Michael quondam Stephani barcaroli Sancti Gervasiitestis Nicolaus quondam Michaelis tinctor Sancti Pantaleonistestis Antonius Nigro precotestis ser Iacobus de Straciistestis presbyter Setius de Fabianistestis dominus Ioannes Donato quondam domini TholomeiDomini iudices: Bernardus Bembo Matheus Barbaro Ioannes da cha’ da Pexaro.Preco L(orenz)o Pignolo.

195

Quietanza di Maria di Francesco Foscari doge per aver ricevuto sempre i 100 ducati annuali lasciati dal padre ed i legati fatti a lei dal nipote Francesco di Giacomo, con rinuncia all’usufrutto

di qualsiasi legato a favore del nipote Niccolò

1474 gennaio 8, 1476 maggio 18

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 11-12 (F). La trascrizione fu autentica-ta con le firme di un giudice dell’esaminador e di un notaio della rispet-tiva curia nonché con la rogatio del notaio Giacomo Fasolo, datata il 28 maggio 1526. Una macchia di color marrone scuro verificatasi all’angolo superiore esterno di ciascuna facciata impedisce la leggibilità di alcune parti.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo septuagesimo tertio, men-sis ianuarii die octavo, inditione septima, Rivoalti. Cum ego Maria Foscari filia quondam recolende memorie domini Francisci Fosca-ri, olim inclyti ducis Venetiarum et cetera, per formam et tenorem eius ultime volontatis et testamenti fuerim et sim beneficiata de ducatis centum auri annuatim in vita mea, prout et sicut patet ex forma et tenore dicti testamenti, completi et roborati manu vene-rabilis viri domini presbyteri Pauli Benedicto Sancte Marie Iubeni-co plebani, notarii et aule inclyti domini ducis Venetiarum cancel-

578 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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larii, in 1458, mensis iunii die septimo, inditione sexta, Rivoalti, per hec verba videlicet: “Item dimito Marie filie mee domicelle ducatos centum auri omnia) anno in vita sua pro suo victu et vestitu et om-nibus aliis suis necessitatibus de bonis meę comissarie, et stet cum domina Marinab) matre sua”, item per formam testamenti olim do-mini Francisci Foscari dudum nepotis mei etiam beneficiata sim de ducatis quingentis auri vel circha, prout per tenorem eius testa-menti apparet, completic) et in publicam formam redacti per for-mam breviarii manu venerabilis presbyteri Francisci de Benzoni-bus, Venetiarum et curie examinatorum notarii, in 1460, mensis augusti die vigesimo, inditione xma, Rivoalti, que quidem legata a die mortis supramemorati illustrissimi genitoris mei, videlicet tam ipsius quondam patris mei usque in presentem diem quam etiam dicti nepotis mei, non solum integre perfecteque habui et recepi, verum etiam, considerata bonitate et inmensa caritate quam erga me semper habuistis et etiam reverentia quam circha personam meam gessistisd) vos, domine Nicolae Foscari, quem non tamquam nepotem, sed tanquam filium carissimum semper dilexi, fateor me multo plus et in maiori quanti[tat]e a vobis habuisse et recepisse quam sint dicta legata, quoniam multas et infinitas pecunias per me exposuistise) et multos variosque labores per me estis passus, qu[i], si possent pecuniis redimi, ipsa legata in decuplum excede-rent. Ego vero timens vitium ‹in›gratitudinis incurere, quod quidem ab omni sana mente maxima cum diligentia evitari debet, decrevi in recompensatione tantorum beneficiorum et pro extirpatione dic- ti execrabilis vicii ingratitudinis primo quietare, absolvere et vos liberare a beneficio paterno usque in presentem diem et a benefi-cio nepotis, videlicet ducatorum quingentorum vel circha, pariter heredes et sucessores vestros. Ideo ego Maria predicta sponte, li-bere et ex certa scientia, nullof) ducta errore, vi aut metu, cum successoribus meis vobis peramantissimo nepoti meo domino Ni-colao Foscari predicto et heredibus et successoribus vestris ple-nam et inrevocabillem securitatem facio de dicto legato paterno, a vobis per me habito et recepto usque in presentem diem, item

Doc. 195 579

a) onni F b) corretto da Maria F c) corretto alla fine in F d) st corret-to in F e) corretto da exposuetis (?) F f) nulla F

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etiam de legato nepotis quomodolibet mihi facto, quia integre et perfecte sum persoluta et appagata et nihil superinde remansit unde vos, heredes et successores vestros amplius compellere va-leam per ullum ingenium sive modum. Ideo cum successoribus meis vos, heredes et successores vestros reddo securos pariter et quietos. Ceterum ad maiorem et firmiorem corroborationem ac firmitatem dicte gratitudinis mee circha personam vestram ego su-pramemorata Maria cum successoribus meis sponte et libere do, traddo, cedo et transfero ac dono titulo et causa pure, mere, libere et simplicis ac irrevocabilis donationis que dicitur inter vivos vobis dicto domino Nicolao Foscari dillecto nepoti meo et vestris here-dibus et successoribus omnia iura et actiones que et quas habeo sive quomodolibet habere possem in futurum tam in dicto legato paterno quam in omni alio legato materno, paterno et quomodo-cunquevis alio legato mihi quomodolibet facto quovis colore, mo-do et forma ac ingenio. Quam quidem donationem, relaxationem et remissionem et omnia in presenti instrumentog) contenta promi-to firma et rata ac grata habere et tenere et ipsa non revocare oc-casione alicuiush) ingratitudinis vel offense, salvo si non perseve-raretis per vos, heredes et successores vestros facere et observare modum, formam et ordinem quos usque modo observastis in bene tractando et amando me ac reverendo persone meę, tamquam si mater vestra essem, ac me honorari facere ab omni et tota familia vestra – quod si non facietis, tunc et eo casu presens instrumentum sit irritum, cassum et nullius valloris, ac si nunquam factum fuisset, et de hoc credatur simplici verbo meo –, sub ipotecha et obligatio-ne omnium bonorum meorum presentium et futurorum. Si ‹quis› igitur contra hanc securitatis, donationis et remissionis cartam ire temptaverit, tunc cum successoribus meis vobis, heredibus et suc-cessoribus vestris emendare debeam auri libras quinque et nihilo-minus hec securitatis et quietationis ac remissionis carta in sua permaneat firmitate. Signum suprascripte nobilisi) domine Marie Foscari, que hec fieri rogavit.

Ego presbyter Ioannes quondam Augustini capelanus Sancti Proculi testis subscripsi.

580 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

g) la prima n sta su rasura in F h) alicuis F i) in interlinea F

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Ego Victor Sulimanus presbyter ecllesie Sancti Pantaleonis testis subscripsi.

Ego presbyter Thomeus de Thomeis Sancte Sophie plebanus, notarius et aule illustrissimi principis Venetiarum cancellarius, complevi et roboravi.

Testes: venerabiles presbyteri Ioannes quondam Augustini alias Sancti Pantaleonis, nunc vero Sancti Proculi, et Victor Sulimanus Sancti Pantaleonis, rogati de presenti instrumento et qui mihi fi-dem fecerunt de persona dicte domine Marie, cum fuerint et sint confessores eiusj).

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo septuagesimo sexto, indi-tione nona, die decimo octavo mensis maii, Rivoalti. Testificor ego Antonius Nigro preco et curie pallatii ministerialis quod die eodem p[ro]pter preceptum mei serenissimi principis domini Andreę Ven-dramino, Dei gratia inclyti Venetiarum ducis, [et] per legem domi-norum iudicum curie examinatorum publice stridavi suprascrip-tam cartam in omnibus et per omnia prout in ipsa continetur. Et hoc per verum dico testimonium. Signum suprascripti ministeria-lis, qui hec fieri rogavit.

Ego Petrus Beligno iudex examinatorum subscripsi.Ego Lodovicus Salamon iudex examinatorum subscripsi.Ego Franciscus Rubeus archidiaconus Torcellanus nec non ecl-

lesie Sancti Martini de Muriano plebanus, Venetiarum curieque examinatorum notarius, complevi et roboravi.

196

Nota delle spese nella lite di Bernardo Zaccaria contro i Foscari

1474 (dopo luglio 15)

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 25 mazzo 2 proc. 9 f. 38 (B).Nello stesso fascicolo a f. 6’ sono inserite alcune notizie riguardanti la

Doc. 196 581

j) eus F

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ripresa del vecchio processo dei Zaccaria contro i Foscari (vedi la sen-tenza del 1460 al no 161), cominciata da Bernardo Zaccaria nel 1467, notizie che finiscono con la parte iniziale di una sentenza della Quaran-tia civil del 15 luglio 1474, interrotta però alla fine della pagina; da ciò evince la data di questa nota.

+ 1474Bernardo Zacharia die dar per più spexe fate nela lite l’à ’uto con

nui tuti da cha’ Foscari, dela qual ne è nasudo sentenzia asolu-toria al zudegà de’ procurador e l’andada in Quarantia e per avanti per molti aldidori, e prima

per i carati e spexe fate al zudegà de’ procurador per la sentenzia, come apar per la cartolina duc. 15

per più l’audazion ai auditori in più fiade duc. 6

per contadi a ser Zan Antuonio Minio avocato che parlò più volte ai aldidori in diversi tempi duc. 4, item contadi a miser Daniel Zuchuol avochato che parlò ancor lui più volte ai aldidori duc. 8, summa tuto duc. 12

per contadi a ser Nicolò Mudazo avochato in anni 16, ché al con-tinuo al iudizio, aldidori e consei l’è stado per questa causa

duc. 100a)

per contadi a ser Alvixe da Pexaro avocato per eser stado ala Qua-rantia consei do duc. 4

per contadib) a ser Felipo Pasqualigo avocato per eser stado consei do ala xlta duc. 4

per contadi ai nodari dec) i aldidori per la bonificazion dela senten-zia e per do consei duc. 2

per Antuonio Mazaruol scrivan ala xlta per la bonificazion duc. 1 e per el commandador ala porta duc. 1 s. 6*d)

582 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue nel margine 8 B b) (con) corretto da f B c) corretto da da B d) segue nel margine 0 B

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per far acopiar 3 procesi per dar a più avocati e per far levar più scriture, leze, privilegii et altre scriture duc. 6 s.

per più commandamenti ala xlta e ai aldidoriduc. - s. 6 s.*

197

Commissione del doge Niccolò Marcello a Francesco Foscari come provededor per riscuotere i denari spettanti alle camere

fiscali di terraferma

1474 agosto 8

Originale (perg.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 117 f. 20 (A). È rimasto lo spago, infilato per due buchi nella plica, al quale era attaccata la bolla, ora mancante. Sulla plica, a destra: LB con una a (?) iscritta.

NICOLAUS Marcellus, Dei gratia dux Venetiarum et cetera. Com-mettemo et in mandatis demo a ti, nobel homo et dilecto citadin nostro Francesco Foscari, electo per auctorità del nostro Conseio de’ pregadi nostro provededor a scuoder i denari nostri da tuti i nostri debitori dele camere nostre da terraferma, che quamprimum tu te metti a camino et prima te conferissi a Padoa, poi a Vincenza, Verona, Bressa, Bergamo et Crema. Et visti cum ogni studio, solici-tudine et diligentia in chadauna dele camere nostre i libri et conti de esse camere, debi scuoder i denari dele xme, spectanti a l’officio d’i nostri governadori dele intrade et a l’officio dele chazude, da tuti debitori nostri, sì clerici chome laici, et etiam i denari che re-stemo haver de raxon del subsidio caritativoa) et tuti altri denari i qual dovessamob) haver dale nostre communità, item dai vicariadi, i denari spectanti al nostro arsenà et indifferenter tuti denari dei qual nui quomodocunque siamo creditori ale dicte camere. I qual denari de tempo in tempo, sì chome li scodereti, per fidelissimi messi li mandereti ala nostra Signoria. Non volemo che alguno

Doc. 197 583

a) scritto con inchiostro più scuro A, probabilmente in uno spazio lasciato bian-co durante la stesura b) corretto da dovessemo A

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rector nostro, exactor over altro nostro official, sia chi se voia, ha-bia libertà de impazarse domente che tu te trovarà de lì cerca la exaction d’i denari nostri, né che te diano algun impedimento, anzi volemo che tuti comodi, adiucti et favori che li rechiedereti cerca la celere execution de questo nostro comandamento prestar te debiano.

Volemo preterea et comandemoti che tu debi diligentemente inquirir et investigar sec) per alcuno d’i nostri rectori per propria auctorità et libertà fosse stà asolto algun official, provisionado, salariado, over de cadauno altro titolo se voia, et etiam algun offi-cial dele communità dala contribution di terzi over taxe over fosse stà minuida dicta contribution contra la forma dela parte, revocan-do et penitus anullando le soprascripte absolution et minuition et astrenzando tuti a pagar segondo la forma et tenor dela parte, etiam per el tempo che non havesseno pagado.

Tu è prudente et intendi i urgentissimi bisogni nostri. Metti ogni studio, inzegno et diligentia toa in recuperar i danari da tuti li no-stri debitori et fa’ che de l’opera tua nu recevamo quel fructo et utilità che dela persona tua meritamente speremo et aspectemo.

Dat. in nostro ducali palatio die viii augusti, inditione vii, mCCCClxx quarto.

198

Bolla di Sisto IV che conferma ai Foscari il giuspatronato della chiesa di San Vigilio di Zelarino

Roma, 1476 gennaio 29

Litterae exsecutoriae, originale (perg.): AGrad b. 107 fasc. 23 senza no (A). Sotto la plica a sinistra: Mar. e xxx, una cifra posta sotto l’altra; sulla plica a destra: R(egistra)ta gratis e B. Capotius; al verso la grande R con Io. in alto e Gerona in basso fra le aste inferiori; sopra questo nome, capovolto, sta una notizia contemporanea in parte svanita: i(n) [. . . . ] et [. . . . . . . ] de Zellarim; al margine inferiore, a rovescio: Ia. de Rizonibus

584 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) se . . . alcuno ripetuto (con la variante alguno) all’inizio della riga sequente, poi depennato ed espunto A

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alla metà della pergamena e Ia. de Rizonibus pro auscultatore N. de Gottifredis a destra. Si è conservata la bolla attaccata cum filo canapis. La pergamena fu ripetutamente piegata per ottenere un formato piccolo. Si vedono ancora le impronte dello spago con cui era tenuta chiusa nel-la spedizione.

Registrazione cancelleresca (cart.): AVat, Reg. Lat. 767 f. 185’-186 (D). All’inizio del testo, nel margine sinistro: Io., e in quello destro: Ia. de Rizonibus. Dopo la fine segue: Io. xxx Gerona.

Copia del 1675 (perg.): AGrad b. 78 fasc. 12 f. 4’-5 (da D).Copie del sec. XVII (cart.): ivi b. 73 fasc. 27 f. 36-37; b. 107 fasc. 6 f.

5-5’ (da D).Traduzione italiana, sec. XVII: ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 13 f. 1-1’. C’è

aggiunta una copia del sec. XVIII-XIX.Traduzione italiana, sec. XVII: AGrad b. 107 fasc. 6 f. 4-4’.Ed.: bulGarelli, Feudo di Zelarino p. 119-20 n. 53; cfr. p. 115 n. 52, p.

132-33 n. 56.

Sixtus episcopusa) servus servorum Dei. Venerabili fratri Marco episcopo Ausarensib) in civitate Tervisina comorantic) salutem etd) apostolicam benedictionem. Sincere devotionis affectus, quem di-lecti filii Urbanus et Aloisius ac Iohannes et Michael nec non Fran-ciscus et Nicolaus Foscari, nobiles Venetiarum, ad nos et Roma-nam ecclesiam gerere comprobantur, non indigne meretur ut peti-tionibus suis, quantum cum Deo possumus, favorabiliter annua-mus. Sane pro parte dictorum nobilium nobis nuper exhibita peti-tio continebat quod ipsi villam de Zalarino nuncupatam districtus Mestre Tervisine diocesis habent et possident ac progenitores sui cum omnibus pertinentiis suis per longum tempus habuerunt et possiderunt, triginta campise) vel circaf) duntaxat exceptis, qui ad nonnulla monasteria spectant. In qua quidem villa est parrochialis ecclesia Sancti Vigilii in ipsorum possessionibus et territorio fabri-cata et fundata, ad quam, dum vacavit pro tempore, progenitores prefati tam modernum eiusdem ecclesie rectorem quam alias per-sonas ydoneas presentarunt, que persone per episcopum Tervisi-num pro tempore existentem institute fuerunt. Quare pro parte dictorum nobilium, asserentium quod ipsi in possessione pacifica vel quasi iuris presentandi personam ydoneam ad dictam eccle-

Doc. 198 585

a) episcopus . . . Dei] et cetera D b) la seconda a su rasura A c) commo-ranti D d) et . . . benedictionem] et cetera D e) campos D f) così con trattino abbreviativo A

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siam, dum pro tempore vacat, existunt, fuit nobis humiliter suppli-catum ut ius patronatus huiusmodi eis ac eorum successoribus confirmare de benignitate apostolica dignaremur. Nos igitur, qui de premissis certam notitiam non habemus, huiusmodi supplica-tionibus inclinati, fraternitati tue per apostolica scripta mandamus quatinus, si, vocatis qui fuerint evocandi, tibi de premissis nobisg) assertis legitime constiterit, ius patronatus huiusmodi seu presen-tandi personam ydoneam ad dictam ecclesiam, dum pro tempore vacaverit, eisdem nobilibus pro se eorumque heredibus et succes-soribus imperpetuum auctoritate nostra confirmes nec non pro potiori premissorum cautela eisdem nobilibus ius patronatus seu presentandi personam ydoneam huiusmodi pro se eorumque he-redibus et successoribus predictis auctoritate nostra de novo con-cedas, non obstantibus constitutionibus et ordinationibus aposto-licis ceterisque contrariis quibuscunque. Dat. Rome apud Sanctum- petrum anno incarnationis dominice millesimo quadringentesimo septuagesimo quinto, quarto kl. februarii, anno quinto.

199

Ricevute di Antonio di Andrea Trevisan per aver avuto da Francesco di Filippo Foscari 20 ducati come acconti per il nolo

di una nave destinata a Candia

1476 marzo 7

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 6 (A). A tergo una nota scritta dalla mano di Francesco Foscari (cioè la stessa come nel n° 220): + 1476. Scrito de Antonio Trivixan de ducati 10.

Laus Deo. 1476, a dì 7 marzo in VeniexiaRezevì io Antonio Ttrivixan fo de ser Andrea da miser Francescho Foschari de miser Felipo el procholator per parte de’ noli dela na-ve fo patron ser Iacomo de Chandia al viazo de Chandia ducati dixe, zoè ducati 10.

586 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

g) nob D

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Aa) dì 13 dito rezevì chontadi io Antonio Ttrivixan del dito duca-ti diexe, zoè ducati 10, per conto de’ noli ut supra.

a) A dì . . . supra aggiunto in A dalla stessa mano, ma con penna e inchiostro diversi

200

Bolla di Sisto IV che conferma a Ludovico e Giovanni Foscari il giuspatronato della chiesa di Santa Maria dell’Arena di Padova

Roma, 1476 maggio 15

Registrazione cancelleresca (cart.): AVat, Reg. Lat. 764 f. 120-120’ (D). Nel margine sinistro presso l’inizio del testo: A.; nell’angolo destro supe-riore: Ia. de Rizonibus; dopo la fine: A. C de Petra.

Copia del. sec. XIX (cart.): AGrad b. 177bis in fasc. 19 (E).Ed.: GiovaGnoli, Palazzo dell’Arena p. 189-90 no 3 da E.Reg.: bordiGnon Favero, Carte Foscari p. 53, 55, 59, 66, 82, 88 (con

date oscillanti fra 7, 13 e 15 maggio).L’originale probabile, segnato Arena Prepositura n. 20 nell’archivio

del rispettivo ramo dei Foscari, non è stato reperito e nemmeno una delle parecchie copie che sono registrate nell’antico inventario. L’esem-plare utilizzato qui, assai tardivo e difettoso, è venuto a mia conoscenza grazie al rinvio fatto da Gabriella Giovagnoli. La base della presente edizione rimane D, ma sono corrette le sviste evidenti e inseriti, secondo il formulario usuale, i brani volutamente omessi con etc. nella registra-zione della cancelleria papale.

Sixtus episcopusa) servus servorum Dei. Ad perpetuam rei memo-riam. Romanus pontifex, fidem et devotionem singulorumb) iusto libramine preponderans, illos gratioso favore prosequiturc) qui er-ga Romanam ecclesiam sincere devotionis affectumd) gerere com-probantur. Sane sicut expositae) nobis nuper pro parte dilectorum filiorum Ludovici et Iohannis Foschari fratrumf) nobilium Veneto-rum petitio continebat, quodg) dudum, postquam Iacobus de Scro-viniish) civis Paduanus, qui certam domum Arenam vulgariter nun-

Doc. 200 587

a) episcopus . . . Dei] et cetera D b) manca in F c) prosequit F d) manca in F e) exsibita F f) quorum F g) manca in DE h) corretto da Scrovinis D; Scrovignis F

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cupatam, in civitate Paduana consistentem, infra cuius limitesi) seu situm certa parrochialis ecclesia sub vocabulo Sancte Marie dej) Arena fundata et in dicta ecclesia duo perpetuak) beneficia eccle-siastica instituta sunt, obtinebat, et que quidem parrochialis eccle-sia acl) beneficia de iure patronatus dicti Iacobi erant, a patria Pa-duana propter crimen lese maiestatis se absentavitm), domus pre-dicta cum iure patronatus huiusmodi ad diversos possessores suc-cessive et postremo ad prefatosn) Ludovicum et Iohannem titulo emptioniso) pervenit. Qui domum ipsam et ius patronatus ecclesie et beneficiorum predictorum obtinentp) de presenti, licet adhucq) ecclesie et beneficiorum predictorum vacatio minime occurrerit nullumque propterea ad ecclesiam et beneficia predicta presenta-verintr). Quare pro parte dictorums) Ludovici ett) Iohannisu), asse-rentium quod dicte parrochiali ecclesie cura dumtaxat ipsius do-mus Arene nuncupatev) ac personarum et familie eorundem immi-net animarum, nobis fuit humiliter supplicatum ut ius patronatus huiusmodi confirmare et pro potioriw) premissorum cautela eis de novo concedere ac alias in premissis opportune providere de be-nignitate apostolica dignaremur. Nos igitur huiusmodi supplicatio-nibus inclinati, ius patronatus huiusmodi auctoritate apostolica tenore presentium confirmamus et approbamus et nihilominus pro potiorix) premissorum cautela dictum ius patronatusy) seu pre-sentandi personas ydoneas ad ecclesiam etz) beneficia predicta, dum pro tempore vacaverintaa), eisdembb) Ludovico et Iohanni eo-rumque heredibus et sucessoribus in perpetuum de novo conce-dimus et reservamus, ita quod patroni prefati personas ad dicta duo beneficia pro tempore vacantiacc) presentandas rectori dicte ecclesie pro tempore existenti, qui illas ad presentationes huius- modi instituere habeat, de ceterodd) perpetuis temporibus presen-tare nec non rectorem dicte ecclesie, dum illa etiam pro tempore vacaverit, archipresbyteroee) vel archidiacono aut antiquiori cano-

588 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

i) limite F j) segue depennata la prima asta di una h D k) segue simplicia F l) et F m) absentant F n) praefatum F o) imptum F p) obtinet F q) adsua F r) presentaverit D s) doctorum F t) manca in D u) Iohanne F v) nuncopate D w) portiori D x) corretto da portiori D y) patronatum F z) et . . . predicta manca in F aa) vacaverit F bb) eidem F cc) vacantur F dd) ceteros F ee) archiepiscopo F

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nico ecclesie Paduane, proutff) eisgg) videbitur, similiter presentare, qui rectorem predictum instituere habeat et teneatur, dummodo aliquod canonicum nonhh) obsistat, quodqueii) dicta parrochialis ecclesia cum beneficiojj) curato alio seu dignitate maiori et princi-pali seu aliaskk) incompatibili absque alia dispensationell) per unummm) de cetero obtineri possit dictaque beneficia pro tempore obtinentesnn) ad continuam residentiam per rectorem dicte eccle-sie per subtractionem fructuum compelli et, si per mensem sineoo) licentia ipsius fuerint absentes, absque alia monitione dictis bene-ficiis per illos ad quos spectat privari et illa aliis conferri possint et valeant, auctoritate apostolicapp) tenore presentium statuimus pa-riter et decernimusqq), non obstantibus constitutionibus et ordina-tionibus apostolicis ceterisquerr) contrariis quibuscunque. Nulli ergo omninoss) hominum liceat hanctt) paginam nostre confirma-tionis, approbationis, concessionisuu), reservationisvv), statuti et de-creti infringere velww) ei ausu temerario contraire. Si quis autemxx) hoc at‹t›emptare presumpserit, indignationem omnipotentis Dei ac beatorum Petri et Pauli apostolorum eius se noverit incursuru-myy). Dat. Rome apud Sanctum Petrum anno incarnationis domini-ce millesimo quadringentesimo septuagesimo sexto, id. maii, pon-tificatuszz) nostri anno quintoaaa).

F. Guareinebbb)

Doc. 200 589

ff) segue in D gg) ei F hh) non obsistat manca in F ii) quodcumque F jj) beneficio . . . alio] alio beneficio curato F kk) alia F ll) dispositione F mm) unam F nn) obtinta F oo) sive F pp) aplica F qq) indul-gemus F rr) ceterarum F ss) omnino . . . paginam] et cetera D tt) sane F uu) manca in F vv) reservatam F ww) vel . . . contraire] et cetera D xx) autem - incursurum] et cetera D yy) incursum F zz) pontificatus nostri manca in D aaa) precede sexto, cancellato con l’iscrizione di una gran-de A D; quinto manca in F bbb) il nome manca in D; in E segue: Sigillum plumbeum impendentem (!)

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201

Testamento di Isabetta vedova di Filippo Foscari

1478 gennaio 26 e 29, 1480 marzo 7

Cedola (cart.): NTest b. 651 (Alvise de’ Medici) no 58 (A). L’ultima faccia-ta del foglio doppio, rimasta bianca, indica il soggetto: Testamentum magnifice domine Isabethe Foschari. All’aggiunta fatta tre giorni dopo la stesura (cfr. c. 15 e nota k) precede l’introduzione seguente, in seguito cancellata: Hec exceptio et additio fuit facta de mandato suprascripte domine Isabethe die vigesimo nono suprascriptorum millesimi et mensis. La datazione è problematica. Per quanto riguarda il calcolo dell’anno di Cristo pare più prudente seguire l’indizione 11, che corrisponde, per la prima rogatio di questo testamento, al 1478 secondo l’uso moderno, mentre il codicillo risale a due anni dopo (ind. 13).

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione eiusdem mille-simo quadringentesimo septuagesimo nonoa), mensis vero ianua-rii die vigesimo sexto, inditione undecima, Rivoalti. Ego Isabetha, relicta quondam magnifici domini Philippi Foschari procuratorisb) Sancti Marci, considerans dubios mortis eventus et mente Dei gra-tia et corpore sana, feci ad me vocari presbyterum Alovisium, ple-banum Sancti Antonini, notarium Venetiarum, qui hoc meum te-stamentum et hanc meam ultimam voluntatem redigeret in hiis scriptis, videlicet:

In primis namque animam meam Altissimo commendans acc) revocans quodcumque aliud testamentum per me factum, elligo corporis mei sepulturam apud ecclesiam fratrum Minorumd) in ar-cha sive sepultura dominarum tercii ordinis sancti Francisci, in qua sepulte fuerunt filie mee.

(2) Item dimitto quod per meos commissarios mittatur ad Ca-stellum diebus veneris et sabbati per annum integrum et diebus dominicis unius anni et dentur eunti ducati sex.

(3) Item dimitto dominabus monialibus Sancti Alovisii ducatos

590 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto su octavo espunto A b) procuratoris . . . Marci in interlinea A c) ac . . . factum nel margine con segni di richiamo A d) un’aggiunta precede in A la riga qui cominciata, di cui la maggior parte è scritta nell’ultima facciata del foglio doppio: et dentur eunti ducati sex auri (cfr. infra c. 2); il segno di richiamo posto all’inizio non viene ripetuto

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quinque, ut dicant pro anima mea triginta tribus millibus vicibus psalmume) De profundis etf) totidemg) vicibus psalterium.

(4) Item dimitto quod per ipsos meos commissarios dentur du-cati novem uni qui vadat Romam et Assisium pro anima mea.

(5) Item quod dentur ducati undecim uni qui vadat ad Montem Angeli pro anima mea.

(6) Item quod detur ducatus unush) uni qui vadat ad Crucem pro anima mea diebus xlta.

(7) Item dimitto quod dentur ducati duo uni sacerdoti qui dicat missas Domine et ducatus unus uni qui dicat missas sancti Grego-rii pro anima mea.

(8) Item dimitto ducatos quatuor dominabus tercii ordinis beati Francisci.

(9) Item dimitto ducatos octo uni que vadat quottidie anno uno ad Sanctum Zachariam et ad Sanctum Marcum.

(10) Item volo et ordino quod per meos commissarios accipian-tur ducati centum auri, si eos reperient in capsa mea, sin autem, vendantur tot bona mea sive tot de bonis meis quod ascendant ad ipsam summam ducatorum centum et de ipsis centum ducatis expediantur supradicta legata et fiant.

(11) Quibus expeditis, volo quod totum illud quod restabit de ipsis centum ducatis distribuatur inter pauperes Christi et missas pro anima mea, sed quod maior pars ipsius resti sit pauperum.

(12) Item dimitto pro decima mea ducatos centum viginti auri boni et iusti ponderis.

(13) Item dimitto filie meei) Sterine ducatos centum.(14) Residuum vero omnium bonorum meorum mobilium et

immobilium, presentium et futurorum, caducorum et inordinato-rum, volo quod dividatur equalibus portionibus inter filios meos Urbanum, Michaelem et Franciscum.

(15) Etj) quoniam prefati duo filii mei Michael et Franciscus im-presentiarum sunt sine uxoribus et filiis, volo et ordino quod, si unus seu alter ipsorum decederet sine filiis legittimis, portio sua et

Doc. 201 591

e) in interlinea A f) in A le parole et . . . psalterium sono aggiunte, in parte nell’ultima facciata del foglio, con segno di richiamo g) corretto su tot A h) corretto da uni A i) in interlinea A j) Et . . . Francisci depennato A, assieme al brano aggiunto tre giorni dopo: exceptis . . . fratris; cfr. la nota seguente

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pars que ipsum tetigerit sit superstitis. Et casu quo omnipotens Deus ambos et utrumque, videlicet Michaelem et Franciscum, ad se sine heredibus legittimis vocaret, volo et ordino quod partes ambe ad ipsos spectantes istius mee hereditatis vendantur et de peccuniis emantur possessiones sive imprestita, quarum aut quo-rum utilitas singulis annis dispensetur et distribuatur inter paupe-res Christi pro animabus mea et ipsorum Michaelis et Francisci, exceptisk) partibus ipsos Michaelem et Franciscum domorum me-arum Padue et Sancti Viti Venetiarum tangentibus quas, ipsis Mi-chaele et Francisco sine heredibus legittimis decedentibus, deve-nire volo in heredes legittimos prenominati Urbani, filii mei et eorum fratris.

(16) Et quoniam ubi tractavi de sepultura mea non dixi quomo-do sepeliri debeam, volo et ordino quod ad sepulturam meam non vocentur alii sacerdotes quam sacerdotes contrate in qua me mori continget, et etiam vocentur domine tercii ordinis beati Francisci ad associandum ipsum cadaver meum ad sepulturam cuml) dople-riis quatuor, dimissa quacumque alia pompa.

(17) Commissarios autem meos, qui suprascripta exequantur, instituo et esse volo filios meos predictos Urbanum, Michaelem et Franciscum filiamque meam predictam Sterinam ac sororem me-am Ceciliam Marino et eius filium, egregium decretorum doctorem dominum Antonium Marino.

Interrogata de hospitalibus Pietatis, Nazareth, Sanctim) Lazari, Sancti Antonii et cetera, respondi nolle aliud nec aliter ordinaren).

Preterea et cetera.

Egoo) presbyter Marcus Stella, capellanus venerabilium domina-rum Sancti Zacharie, testis subscripsi.

Ego presbyter Lucas de Cantellis, mansionarius Sancti Zacharie, testis subscripsi.

Inp) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione eiusdem

592 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

k) exceptis . . . fratris in A aggiunto con segno di richiamo nella terza pagina del foglio, ma in seguito cancellato, come il testo che immediatamente precede l) cum . . . quatuor aggiunto alla fine del contesto A m) Sancti Lazari corretto su pietatis A n) segue l’aggiunta cum dopleriis quatuor A o) le firme sono scritte da mani individuali in A

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millesimo quadringentesimo octuagesimo, mensis martii die septi-mo, inditione terciadecima, Rivoalti. Ego Isabetha Foschariq) supra et introscripta, volens aptare istud meum testamentum, feci ad me vocari presbyterum Alovisium plebanum suprascriptum.

(18) Et primo dimitto Hieronymo, filio Urbani filii mei, ducatos auri centum.

(19) Item volo quod pars residui mei dividatur equalibus portio-nibus inter ipsos filiosr) meos Urbanum, Michaelem et Franciscum. Et cuiuslibet pars sit sua libera, ex‹ce›ptis domibus, quorum affi-ctus pars volo quod cuilibet equaliter detur. Et ipsis decedentibus seu morientibus, volo quod ipse domus deveniant in heredibus meis, ex me legittime descendentibus, masculis.

Et suprascriptas depennationes feci fieri ego Isabetha, presenti-bus testibus subscriptis.

(20) Item similiter volo et dimitto, si predicti filii mei habuerint filios legittimos posts) mortem suam, quod pars domorum cuiusli-bet ipsorum filiorum meorum sit sua libera.

(21) Item dimitto filio meo Urbano omnes peccunias quas abt) ipso habere debeo et nolo quodu) aliquis possit ipsos petere.

Preterea et cetera.Egov) presbyter Vitus Sancti Ieremie testis subscripsi.Ego Iacobus clericus Sancti Proculi testis subscripsi.

202

Costituzione di fideiussione di Michele Foscari a favore di Alvise Bevazan e suo figlio Marco per un loro debito da pagare a Piero

del fu Girolamo Querini

1478 febbraio 26

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Scritto da Miche-le Foscari su una striscia di circa un quinto del normale formata di una

Doc. 202 593

p) quest’ultima parte del testo in A è scritta nella terza pagina del foglio doppio, sotto l’aggiunta datata il 29 gennaio; cfr. nota k q) aggiunto sopra la prima riga con segni di richiamo A r) filios meos in interlinea A s) post . . . suam in interlinea A t) segue depennato ipso A u) in interlinea A v) le due firme sono apposte da altre mani in A

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pagina; nel margine inferiore si vedono i resti di una riga tagliata. Sul verso: Mauco nego e no 5.

Sia manifesto a chi vederà questo scrito chea) io Michiel Foschari de miser Felipo el procurator mi constituisso piezo de ser Alvixe et ser Marcho Bevazan suo fio che, si i diti da mo’ fra a mexe sie pro-simo futuri i diti non darà a miser Piero Querini fo de miser Ieroli-mo ducati vinti, io Michiel prometo de dar i diti ducati vinti, non derogando per questo scrito ala sua sente‹n›zia et esendo el dito miser Pierob) Querini ubligato a chavar de prexon el dito ser Alvixe Bevazan. E non el trazando da mo’ per tuto doman, el dito scrito non valia. A dì 26 fiever 1477.

203

Licentia testandi concessa da Sisto IV al cardinale Pietro Foscari

Roma, 1478 maggio 13

Copia del 1481: inserita in n° 214 (C). La lettera papale fu trascritta fedel-mente da notaio Franciscus de Conchellis, che prestò attenzione alle note di cancelleria riportandole di seguito al testo: In plicatura vero lite-rarum suprascriptarum erant hec verba, videlicet: F. Guarnerius. Item a tergo ipsarum literarum erant etiam descripta hec verba, videlicet: Regi-strat. in camera apostolica. Blondus.

La citazione nell’arenga è presa da Codex Iustinianus 1,2,1.

Sixtus episcopus servus servorum Dei. Dilecto filio Petro Foscha-ro, tituli Sancti Nicolay inter Ymagines presbitero cardinali, salu-tem et apostolicam benedictionem. Cum nihil sit quod magis ho-minibus debeatur quam ut suppreme voluntatis ‹liber› sit stillus et licituma) quod iterum non redit arbitrium, motu proprio, non ad tuam vel alterius pro te nobis super hoc oblate petitionis instan-ciam, sed ex nostra certa scientia et mera liberalitate testandi, ordi-nandi et relinquendi, errogandi et disponendi libere et prout tibi

594 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) con segno abbreviativo soprala fine in A b) segue depennato ubilg A

a) liberum C

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videbitur de omnibus bonis tuis, tam patrimonialibus quam eccle-siasticis et per tuam industriam vel alias aquisitis quocunque iure, modo, via et forma et ex quavis causa et occaxione ad te pertinen-tibus seu spectantibus, cuiuscunque qualitatis, quantitatis et sum-me valoris seu condictionis fuerint, etiam si illa ex proventibus ecclesie Spalatensis, cuius administrator per sedem apostolicam deputatus existis, ac aliarum ecclesiarum, monasteriorum beneffi-ciorumque ecclesiasticorum tibi commissorum et que obtines et in posterum obtinebis, etiam si ratione dignitatis cardinalatus seu alia quavis occaxione vel contemplatione ad te pervenerint vel perve-nient in futurum, ac qualitercumque illa licite aquisiveris vel in posterum te aquirere contigerit, quorum omnium qualitates, quan-titates, veros valores, specifficationes et vocabula presentibus pro expressis haberi volumus, per viam testamenti nuncupativi seu in scriptis vel sine scriptisb) aut codicillorum vel epistolarum, prout tibi melius videbitur et duxeris fatiendum, plenam et liberam auc-toritate apostolica tenore presentium concedimus facultatem, sta-tuentes nihilominus eadem auctoritate ac motu et scientia predictis quod, si forsam contingat te intestatum decedere, illi ex fratribus, consanguineis et aliis propinquis tuis in omnibus et singulis bonis tuis predictis succedant et succedere debeant qui in omnibus bo-nis tuis patrimonialibus sive iuxta ordinationem iuris comuniterc) et leges imperiales et ordines civitatis Venetiarum succederent, non obstantibus premissis ac constitutio‹n›ibus et ordinationibus apostolicis, Spalatensis quoque et aliarum ecclesiarum, monaste-riorum et locorum illorumque ordinum, in quibus beneffitia predi-cta fuerint, etiam dicte civitatis municipalibus statutis et consuetu-dinibus, iuramento, confirmatione apostolica vel quacunque firmi-tate alia roboratis, ceterisque contrariis quibuscunque. Nos enim ex nunc irritum decernimus et inane, si secus super his a quoquam quavis auctoritate scienter vel ignoranter contigerit attemptari. Dat. Rome apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo quadringentesimo septuagesimo octavo, tercio id. maii, pontifficatus nostri anno septimo.

Doc. 203 595

b) con trattino abbreviativo depennato C c) così C, probabilmente invece di comunis

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204

Testamento di Giovanni di Marco Foscari

Padova, 1478 ottobre 26

Copia della fine del sec. XV (cart.): AGrad b. 251 fasc. (1) “Testamenti” all’inizio (B). Il foglio doppio, del quale il testo occupa la sola prima pagina, era piegato in modo che dell’ultima facciata rimaneva visibile circa un quarto, con conseguente brunitura della carta in questa parte; ivi si trova l’annotazione: Copia testamenti domini Iohannis Foscari, e una F grande. Anche prima dell’inizio della trascrizione è scritto: Copia.

Copia del sec. XVII (cart.): ivi. Il testo fu evidentemente preso da B.Per i primi tre dei medici chiamati al letto dell’ammalato, oltre a Pe-

senti, Professori p. 171-72 (Cristoforo Rappi da Recanati) e p. 162 (Fran-cesco e Pietro Noale), vedi: billanoviCh, Cristoforo da Recanati p. 95-132; ZanaZZo, Una famiglia di medici, soprattutto p. 161-63.

+ Dominus Iesus ChristusIn Christi nomine, amen. moCCCColxxviii, die xxvi octobris, Padue in Arena.

Cum sit che mi, Zuan Foscari quondam magnifici domini Marci procuratoris et cetera, mi atruova in leto, sano gratia Dei mente, ma del corpo infermo et dubitando de la morte, et vogliando orde-nar i fati mie’, ho chiamato pre Marco de Franceschi quondam miser Antonio, el qual voglio scriva de suo man questa mia ultima ordenation et voluntà. Et azò sia creduto quelo el noterà de suo man, ho chiamato per testimonii li mie’ 4 medici che me visitano, che son maistro Christofal de Rechanati, maistro Lorenzo de Noal et maistro Francesco so fradelo et maistro Simoneto. Oltra etiam questi dapo’ hoa) chiamado altri tre, che son miser pre Zuan de Venico(n), miser Antonio de Salerno, scolare et mio asistente, et dona Maria mia chomare me serve in questa mia malatia, et pre-gandoli volgiono esser testimonii che tuto quelo noterà dito pre Marcho de suo man sia autenticado et chome se mi medemo aves-se scripto de mia man propria, et cussì volgio valgia.

Et prima con el nome de miser Iesu Christo volgio sia mie’ co-messarii el reverendissimo cardinal et Alvise mie’ fradeli et Paula

596 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) h corretta da ch B

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mia molgier, i qual volgio mandi ad execution la volontà mia cho-me serà sotoscripto.

(2) Item se miser Domenedio me chiamerà, volgio el mio corpo sia sepelido a San Simion Picolo nela nostra archa, hè in la nostra capela.

(3) Item volgio sia despensado per anima mia ducati mille, cho-me melgio parerà a diti mie’ comessarii.

(4) Laso a Paula mia molgier ducati treamilia, zoè 3000, d’oro, computado in questi la suo dota, et lasoli etiam tute suo vestidure et cose etb) vita et vestita.

(5) Laso a mia fia Isabeta per suo maridar ducati quatromilia, zoè 4000.

(6) Item laso ala comp[a]gnia de’ corali, che governi mi a Dama-sco, ducati siecento, zoè 600.

(7) Item laso a mio f[r]adel Alvixe ducati tresento, zoè 300.(8) Item laso ala chiexia de miser San Piero Martore de Muran

per fabricha ducati cento, zoè 100.(9) Item laso ai patroni dele galie de Fiandra, fo mie’ compagni,

ducati tresento, zoè 300.(10) Item laso alo luogo de Frati de Ierusalem ducati trenta, zoè 30.(11) Item laso a Malgarita mia schiava ducati dusento, zoè 200,

per suo maridar.(12) Item laso a dona Maria relicta de Alexio ducati vinticinque,

zoè 25.(13) Item laso Uliana schiava francha.(14) Item priego Paula mia molgier governa suo’ fioli bene.(15) Item Alvixe mio fradelo prego li sia recomendà mia molgier

et mie’ fioli, et castigali al suo bene et al suo honor, et volgio che lui sia quelo abi el governo dei mie’ denari et merchadantie et de ogni altra cossa et maxime l’apalto dei corali, che de tuto el sia in mia luogo et faci et disponi ogni cossa, chome se mi fosse vivo, con ogni libertà.

(16) Dela mia decima lasai ordene al reverendissimo cardinal

Doc. 204 597

b) et . . . vestita aggiunto dopo la fine della riga e prima dell’inizio della seguente B; et vestita era già scritto una prima volta all’altezza della riga precedente e poi cancellato

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mio fradelo me fesse absolver dala sanctità del papa. Quando non sia fata over non se fesse, volgio i mie’ prediti comessarii la conci chome li par.

(17) Residuum vero omnium bonorum meorum de ogni condi-tion, che me aspeta et aspetar podesse, volgio sia de mie’ fioli maschi.

Et mi pre Marcho de Franceschi quondam miser Antonio de voluntà et commandamento del dito miser Zuane ho scripto de mia man propria. El qual iera de sanissima mente et buon intellec-to quando me comesse io scrivesse questa sua ultima ordenation et volumtà.

205

Cambiale di Marco Bevazan a favore di Antonio Grimani con fideiussione da parte di Michele Foscari

1479 maggio 23

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Il foglio doppio, del quale le due facciate interne sono rimaste bianche, fu conservato in forma piegata sino alla grandezza di circa un ottavo della pagina. In uno degli spazi originariamente visibili si trovano due annotazioni, la secon-da appostavi dallo stesso Michele Foscari: Schrito de miser Michiel Fo-schari de ducati 330, a (?) la g(ali)a 1480. Scrito de Marcho Bevazan che io ho pagado per lui ducati 330.

+ 1479, a dì 23 mazo in VeniexiaSia noto a chi vederà questo presente scrito come io Marco Beazan debo dar et pagar a miser Antonio Grimani ducati trexento e tren-ta, zoè 330, per robe habute da lui. I qual danari debo darli da mo’ ale galie a un anno, che sarà del 1480, et debo darli per piezo in parte e in tuto miser Michiel Foschari al termene sopradito.

Ioa) Michiel Foschari fo de miser Felipo el procurator prometo al dito tempo in parte et in tuto far el pagamento al dito tempo.

a) da qui mano di Michele Foscari in A

598 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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206

Dichiarazione di Pietro di Niccolò Lando riguardante un suo debito nei confronti di Francesco Foscari

1479 luglio 14

Originale (cart.): ScRos b. 55 mazzo 11 proc. 109 f. 23 (A). Annotazione contemporanea sul verso: + 1479 –. Scrito de Piero Lando quondam ser Nec(olò) de lire 222 soldi –.

+ 1479, a dì 14 luioSia notto et magnifesto chomo ho abudo e rezevudo de miser Frac(esch)o Foschari peze 12 de canbelotto, le quale deidi per avantti al deto miser Frac(esch)o per penio de quelo doveva dara) a Polo de Ianes detto ’l Mezo, e lui da poi me ha restiduide i ditti zanbelotti. E però me hobligo et chiamo me debittor al deto miser Franc(escho)b) lire 222 de pizoli e quel pui che fose debittor del dito Polo. Per chiareza de miser Franc(escho) ho fatto questo scrit-to de mia man, prexentte ser Nicolò da Maxerate.

Io Piero Lando quondam ser Nicolò s(oto)s(crivo).

Ec) mi Nicolò da Maserada noder fu presente al dito scrito.

a) così A, ma verosimilmente invece di haver b) segue depennato, all’inizio della nuova riga: fraco A c) questa nota è scritta da altra mano in A

207

Raccomandazione del Senato a favore del cardinal Pietro Foscari presso il papa (Sisto IV) affinché gli sia conferita

l’abbazia di Calavena

1479 dicembre 21

Registrazione cancelleresca (perg.): SenSec reg. 29 f. 75 (D).

Docc. 206-207 599

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mCCCClxxviiii

. . . . . . .Die xxi decembrisSummo pontifici

ConsiliariiSuperioribus diebus intelleximus beatitudinem vestram consueta

sua benignitate et clementia contulisse reverendissimo domino Pe-tro Fuscaro cardinali abbatiam Calavine diocesis Veronensis, vacan-tem per obitum viri nobilis Marini Baduario, quod intellectu nobis fuit periocundum, ut qui eundem cardinalem precipua prosequi-mur benivolentia. Postea nuntiatum est nobis rem non ita ‹se› habe-re, sed beneficium antedictum collatum potius fuisse cuidam alteri. Et propterea quod initio vacationis eiusdem abbatie fecissemus nisi de collatione facta in cardinalem audivissemus, facturi nunca) veni-mus ex mutatione informationis et nuntii et beatitudinem vestram studiosissime precamur dignetur eandem abbatiam cardinali predi-cto conferre, ut aliqualiter iuvetur ad sustinendam cum honore di-gnitatem ei per beatitudinem vestram collatam. Quod non solum ad eiusdem cardinalis commodum cardinalatus ornamentum acceserit, sed etiam ad precipuam nostram gratificationem, quibus interce-dentibus ad fastigium tanti muneris est provectus.

De parte 123 non synceri 6de non 17

a) nu(n)c D, con uc su rasura, corretto forse da non

208

Dichiarazione di Urbano, Michele e Francesco Foscari riguardante le spese dell’ospedale a Murano

1480 giugno 11

Abbozzo (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 11 f. 4 (A). A destra della prima riga del testo vero e proprio si trova la cifra 4, scritta da mano contemporanea.

Questo testo fu evidentemente utilizzato per stilare il documento se-guente n° 209.

600 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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+ Dominus Iesus. 1480, a dì 11 zugnio, in Veniexia.Conziosia che nui Urbam, Michiela) et Francesco Foscari, fradelli, del quondam magnifico miser Philipo el percolator, per viver in mutuo amor fratenal modo siamo vigniudi in questo zorno prexem-te ala divixiom de tutib) i beni mobelli e stabelli, sì in Veniexia come de fuor de Ven‹iex›ia, che fo del quondam magnifico nostro padre et eziam del miser Nicolò Foscari, el cavalier, per lui posedudi co-modocumque, dec) i qual sono fate tre parti, qui soto anotade, da esser zitado per tesere. Ma perché per el testamento de miser Ni-colò Foscari le posesiom dei Romchi e Zelarim sono obligadi alla sustentaziom de 12 poveri et del suo ospedal de Muram, se dechia-ra che non obstante la prexemted) divixiom che, s’el serà bisognio de necesità fabrichar sul dito luogo de Romchi per condur abitador et anche riparare) elf) molim e tute altre cosse nezesarie ocorentig) de tempo in tempo per sostemtar le intrade prexemti de Zelarim e Romchi, chadaun de nui per el suo terzo abia a satifar. Veramente perché el potria ochorer che le intrade prexemti de Romchi, che sono stara 46 formento, poria descazer e deminuir et eziam tute quelle chosse che al prexemte se dano a l’ospedal de Muram per sustentaziom dei 12 poveri se tiem lì, che tuto quello che per algun tempo fosse deminuito per sostemtaziom de diti poveri et ospedal chadaun de nui per un terzo abia a suplir et satifar. E questo si fa per esser specificademente obligato Romchi et Zelarim per elh) testamento de miser Nicolò Foscari ai poveri et ospedal diti. Item perché oltre le chosse deputade de Zelarim ‹e› Romchi ala sustem-taziom dei poveri et ospedal diti eziam se contribuisse libre 28, o quello el fossei), se dechiara che chadaun de nui diaj) e contribui-sca el suo terzo. Item le intrade de questo ano prexemte de Zela-rimk) et de Vallà se abia a partir per terzo et per el simel tuti i fiti, sì in Veniexia chome de fuora, fino a questo dì se abia a partir per terzo.

Doc. 208 601

a) sopra la linea A b) segue depennato le po A c) de . . . parti aggiunto dopo la fine della riga e prima dell’inizio della seguente, per sostituire in questo muodo et forma A d) p(rexe)mt(e), l’inizio corretto da diu A e) segue de-pennato la chaxa et A f) in interlinea A g) ocorenti . . . in tempo aggiunto nel margine con segni di richiamo A h) segue depennato ste A i) segue depennato che A j) segue depennato et el s A k) segue depennato romchi A

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209

Divisione dei beni immobili tra Urbano, Michele e Francesco Foscari

1480 giugno 19

Copia del sec. XVI (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 11 f. 1-3 (E). La trascrizione fu eseguita da Anastasius Tinotus curie procuratorum, che indica di aver tratto la copia da un’altra presentata dal cavaliere Alvise Mocenigo, agente a nome dei procuratori di S. Marco di citra come ese-cutori testamentari di Michele Foscari. All’inizio si trova: Exemplum. A f. 3’, ultima facciata del fascicolo, sono scritti: Divisio 1480, con l’aggiunta: Bonorum paternorum, e una nota, firmata da Christophorus Aprilis, at-testa la presentazione agli auditores veteres (?) il 10 dicembre 1516 per dominum Philippum Foschari, sicuramente il figlio di Francesco.

Copia del 1556-57 (cart.): ivi, b. 59 mazzo 13 proc. 7 pt. 1 f. 32’-34 (G). Vicino all’inizio del testo sono annotati: Exemplum, la data e Divisio bonorum quondam domini Filippi quondam domini Nicolai equitis.

Copia del 1556-57 (cart.): ivi, proc. 11 f. 75’-77’ (H). Prima del testo: Exemplum.

Le copie G e H presentano soltanto differenze ortografiche rispetto ad E, con eccezione di un caso in cui pare sia corretto un nome topogra-fico (vedi nota e). Alla fine di ciascuna di esse è posta perfino una nota in cui appaiono i nomi di Anastasio Tinotto e di Alvise Mocenigo. Poiché risalgano sicuramente ad E, non è necessario tener conto delle numero-se altre varianti.

In questo documento fu inserito in parte il testo del no 24 (3).

Dominus Iesus et Maria1480, a dì 19 zugno in Veniexia

Division facta per nui Urban, Michiel et Francesco Foscari fradelli de tuto el stabele et possession, sì qui in Veniexia come de fuora de Veniexia, che fo del quondam magnifico miser Philippo Fosca-ri procurator de la chiesia de San Marco, nostro padre, ac etiam del quondam miser Nicolò Foscari el cavallier, possesse per el ditto nostro padre quomodocumque, da esser zittadea) le tessere, vide-licet:

602 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da gittade E

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Prima parteTutta la caxa grande et l’hostaria et caneva posta al ponte dela

Paglia senza la bottega del barbier, cum tuto quello à la ditta bot-tega al presente; e habi’ a dar in perpetuo ale do parte in perpetuo de pension ogni anno ducati cinquanta d’oro, dei quali non habia a pagar decima alguna, ma le do parte pagi loro la decima; i letti et altre cose neccessarie per uso de quelle sieno stimateb), siando obligato a chi toccherà la presente parte tuorle per ditta stima cum termine de mesi 6 a pagar.

Segonda parteLa caxa grande da statio da Zelarin cum li suo’ bruoli et tutto

quello se tien al presente, cum tutto el soraabondante dele intrade de Ronchi e Zelarin de quello se dà a l’hospedal de Muran et po-veri dodexe.

Item in Padoa una bottega sotto el Palazo grando.Item una chiesura a l’arzere d’i Crosiaric) fuor de Padoa che tien

al presente Zano(n) del Zago.Item la bottega del barbier al ponte dela Paia cum tuto quello la

tien al presente, et habiasse a fermar i suo’ confini.Item tute le caxe grande et picole che sono a San Biasio et in rio

de Castello, che fo comprade per el quondam nostro padre.Item la mità dela caxa et terren da San Vido pro indiviso cum

nostra madre.Item la caxa a San Moisè per mezo la giexia.Item tute le caxe picole et corte che sono in calle longa a San

Symon.Item habia dela pension de l’hostaria in ogni anno in perpetuo

ducati 4.

Terza parteTutte le caxe grande et picole e forno che sono in San Cassan

quomodocumque.Item tutte le caxe et terren vacuo che è in rio Marin, comprade

et per nostro padre possedude.

Doc. 209 603

b) segue depennato segondo E c) crosechiari GH

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Item tutte volte et botege grande et picole in soler et a pepian che sono in San Mafio et San Zuane de Rialto.

Item la casa grande da Vallè cum suo cortivo, cum tutte terre, pradi et boschi posti in ditta villa da Vallè et territorio de Castelfran-cho et tutto quello ha comprado in ditti luogi Vallè et Castelfrancho per el quondam nostro padre, cum tutte sue rason, e a ciò in que-sto caxo se debiamo equalizar de quello ne fosse tolto o se de quello che fo comprado fusse tolto alcuna cosa a che non se po-desse recuperar.

Item habia dela pension de l’hostaria ogni anno in perpetuo ducati 46.

Item habia la caxa da Muran, zoè la parte che a nui expetta, che è la mità, et l’altra mità expetta a miser Alvixe et miser Nicolò Fo-scari.

In la presente division « se dechiara » che per rispetto che « per el testamento de miser Nicolò Foscari » cavallier « led) possession de Ronchi et Zelarin sono obligate alla substentation de 12 poveri et » reparation « del suo hospedal de Muran, che non obstante la pre-sente division che, s’el serà bisogno fabricar suso ditto luogo di Ronchi per comodar habitador et etiam reparar al molin et » far « tute altre cose neccessarie per substentar le presente intrade, cha-daun de nui per el suo terzo habia a » contribuir ala spexa occor-rerà « de tempo in tempo », non intendando in questo la caxa gran-de da statio né li suo’ b‹r›uoli né etiam le caxe deli habitadori de Zelarin. « Veramente perché el poria occorrer che le intrade pre-sente de Ronchi, che sono stara 46 formento », et tutte le altre cose che al presente se danno per el viver de xii poveri de l’hospedal de Muran manchasse et minuisse, « che tutto quello che » diminuirà et mancherà « per alcum tempo » habiamo « a satisfar per terzo ». Item perché el se deva per el quondam nostro padre libre 28 ogni anno a l’hospedal de Muran per el substentar de’ ditti poveri, che questo anno habiamo a pagar per terzo le intrade, de questo anno presen-te de formento et vini et altre cose de Zelarin et dele possession de Vallè et Castelfrancho, se debia partir per terzo, et per el simel tutti li crediti et debiti, quomodocumque siano, per terzo.

604 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

d) et EGH

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210

Supplica del Senato a favore del cardinale Foscari affinché il papa (Sisto IV) gli conferisca benefici con redditi sufficienti

1480 agosto 22

Registrazione cancelleresca (perg.): SenSec reg. 29 f. 137’ (D).

mCCCClxxx, die xxii augustiSer Franciscus Venerio procurator, ser Bernardus Iustiniano miles, procurator, ser Ioannes Capello, ser Antonius Lauredano miles, procurator, ser Dominicus Mauroceno, ser Thomas Trivisano sa-pientes consilii; sapientes terre firme

Summo pontificiCupimus vehementer ut reverendissimus dominus cardinalis

Foscarus tantum habeat beneficiorum quantum ei sufficiat ad sus- tinendam cum splendore dignitatem qua beatitudo vestra illum insignivit. Huiusmodi nostrum desiderium non solum ratione rei desiderate, que per se honesta et quodamodo necessaria est, sed ratione etiam persone de sede apostolica deque nobis optime me-rite honestissimum potest existimari. Et quamvisa) pro nonnullis aliis nobilibus et civibus nostrisb) intercesserimus et quandoque contingat ut rogati intercedamus, cupimus tamen ut huic reveren-dissimo domino, pro quo sponte movemur nostra, ob illius pau-pertatem celeriusc) per vestram beatitudinem provideatur. Et prop-terea non sine necessaria ratione et respectu ad istas scribendas inducimur, studiosissime supplicantes ut sanctitas vestra, si accide-rit occasio providendi suprascripto domino, preteritarum et huius nostre ultronee intercessionis meminisse dignetur et tam clemen-ter benigneque cum eo agere quod citra consuetam angustiam vivere valeat. Id nobis tam gratum futurum est quam quid gratissi-mum.

De parte 157 non synceri 0de non 0

Doc. 210 605

a) su rasura in D b) in D, alla fine della riga, segue depennata i c) ripe-tuto in D, depennatala prima parola

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211

Indulgenze concesse dal papa (Sisto IV) a Niccolò di Giacomo Foscari e a tutti a suoi parenti

(Roma, 1481, prima di maggio)

Copia autentica contemporanea (perg.) da un’originale in forma di sup-plicatio sola signatura: BCorr, mss. PD c. 308/1 fasc. 32 (B). Attergato dello stesso scrittore: Pro magnifico domino Nicolao Foscari. Nelle linee di piegatura si riscontrano alcune lesioni della pergamena, che oltre a ciò è invasa da tutta una serie di piccoli fori.

La data si colloca all’epoca dell’ambasciata romana di Zaccaria Bar- baro.

La costruzione grammaticale è tanto ambiziosa quanto difettosa fin dall’inizio; si aspetterebbe ad esempio: « quatenus eis . . . , ut (oppure quod) confessor idoneus . . . possit ipsos . . . absolvere . . . et remissio-nem . . . impendere, . . . licentiam . . . concedere . . . dignemini de gratia speciali ».

BEATISSIME PATERa)! Ut animarum saluti devotorum oratorum sanctitatis vestre Zacharie Barbaro militis et Nicolai Foscari quon-dam Iacobi salubrius consulatur, supplicant humiliter beatitudini vestre quatenus eis et eorum cuilibet nec non patribus, matribus, uxoribus, fratribus, sororibusb), filiis et filiabus, generis et nuribus, nepotibus et neptibus, sororiis, consanguineis, propinquis, affini-bus ac omnibus de domo et familia confessor idoneus secularis vel cuiusvis ordinis regularis, quem ad hoc ipsi duxerint eligendum, ipsos ab omnibus et singulis excommunicationis, suspensionis et interdicti aliisque ecclesiasticis sententiis, censuris et penis a iure vel ab homine quavis occasione vel causa latis et promulgatis nec non p(er)[iu]riorum et homicidii voluntarii vel mentalis, adulterii, incestus, fornicationis et sacrilegii reatibus et votorum quorum- cunque et mandatorum ecclesie transgressio[n]ibus, usurarum ma-cula sive nota, ieiuniorum et penitenciarum iniunctarum in toto vel in parte omissionibus aliisque eorum peccatis, delictis, criminibus et excessibus quibuscunque quantumcunque enormibus, de qui-

606 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) Il vocativo con ogni probabilità nell’originale era in lettere capitali, alternati-vamente rosse e azzurre. b) b corretta da p B

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bus corde contriti et ore confessi fuerint, etiam si talia essent prop-ter que sedes apostolica merito foret consulenda, semel in vita et in mortis articulo, de aliis vero dicte sedi non reservatis casibus tociens quociens opus fuerit, absolvere et pro commissis peniten-tiam iniungere salutarem ac vota quecunque per eos forsan emissa et ieiunia ab ecclesia Dei precepta in alia pietatis opera commuta-re et iuramenta quecunque relaxare nec non plenariam remissio-nem omnium peccatorum impendere, quodque eisdem et eorum cuilibet liceat habere altare portatile cum debitis reverentia et ho-nore, super quo etiam ante diem, quociens eisdem oratoribus pla-cuerit, per proprium sacerdotem vel alium idoneum in eorum fa-miliarum et aliarum personarum ibidem pro tempore existentium presentia missas et alia divina officia celebrari facere nec non a quocunque sacerdote idoneo seculari vel regulari, quandocunque eis videbitur expediens, eucharistiam sive corpus dominicum su-scipere ac eidem sacerdoti ut illam et illud eis ministrare, cuiusvis licentia super hoc minime requisita seu requisita et non obtenta, libere et licite valeant, licentiam et facultatem concedere et indul-gere dignemini de gratia speciali, in contrarium facientibus non obstantibus quibuscunque, cum clausulis opportunis et consuetis. Fiatc) ut petitur. F.

Et de reservatis semel in vita et in mortis articuloEt de non reservatis casibus tociens quociens opus fueritEt de commutatione votorum et ieiuniorum et relaxatione iura-

mentorumEt de plenaria remissione semel in vita et in mortis articuloEt de altari portatili etiam cum clausula “ante diem”Et quod possint suscipere eucharistiam ut premittiturEt quod presenti supplicationi sola signatura sufficiat

Fiatd). F.

Doc. 211 607

c) Fiat . . . F. scritta in B con inchiostro un po’ differente, anche con una grafia diversa in B, forse imitando l’originale segnatura papale d) scritto in B con le stesse particolarità indicate nella nota precedente; una estesa graffa rivela che la conferma si riferisce a tutte e sette le richieste

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SN Egoe) Ioannesnicolaus de Petrarubea quondam ser Angeli, publicus imperiali ac Veneta auctoritate notarius et iudex ordinari-us, presens exemplum manu Angeli filii mei cum auctentico, in quo quamplurium patriciorum Venetorum nomina descripta sunt, ad requisitionem magnifici et clarissimi domini Nicolai Foscari su-prascripti transcriptum auscultavi, et quia in omnibus cum eodem auctentico, in quof) etiam signatura summi pontificis apparet, con-cordare inveni, ideo in fidem me subscripsi signo et nomine con-suetis.

212

Ducale di Giovanni Mocenigo col permesso di far estrare metalli nel Bresciano e nella riviera di Salò, concesso a Francesco

di Filippo Foscari

1481 maggio 10

Originale (perg.): ScRos b. 42 mazzo 10 proc. 5 f. (6) (A). La plica è ta-gliata, sono però rimasti due fori, atraverso cui una volta passava il filo della bolla ducale, ora mancante.

IOANNes Mocenigo Dei gratia dux Venetiarum et cetera. Universis et singulis presens privilegium inspecturis pateat evidenter quod, ad supplicationem nobilis civis nostri Francisci Foscari quondam ser Philippi procuratoris et sociorum cum eorum filiis, h‹e›redibus et successoribus imperpetuum, auctoritate consilii nostri rogato-rum concedimus et impartimur quod fodi facere possint in locis comunis Bagolini et vallis Sabii districtus Brixiensis et per totum territorium Brixiensem et Ripparie Salodii iurisditionis nostri domi-nii cum suis laboratoribus aurum, argentum et alia metalla, solven-do decimam nostro dominio – hoc tamen declarato quod, si fode-re vellent in loco aliquo privato et specialium personarum, id fa-ciant cum voluntate earum et non aliter –, hac tamen conditione quod ubi fodere incipient nemo per miliare fodere valeat, et habe-

608 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) qui comincia un’altra mano in B f) quo etiam in interlinea B

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a‹n›t terminum principiandi et continuandi usque unum annum proximum, quo termino transacto, si non principiaverint et conti-nuaverint, huiusmodi concessio nostra non valeat, reservatis ta-men aliis concessonibus factis et per nos indultis. Verum teneantur predicti in primis x annis dare nostro dominio realiter et fideliter decimam partem minere vel vene que ipsi de dictis locis foderint seu extraxerint, quam tamen decimam minere seu vene collare se offerunt ad expensas nostras, que tamen parve erunt, in ceteris quidem annis dare nobis obligati sint decimam auri et argenti seu alterius metalli collatam omnibus suis expensis. Et teneantur pre-dicti et obligati sint totum aurum et argentum quod ipsi in parte sua habebunt vendere in hac inclyta urbe nostra sive in terris et locis nostris sine solutione datii, cetera autem metalla que habe-bunt possint in terris et locis nostris vel alienis vendere, ut eis pla-cebit, sine datio aliquo. Item possint edificari facere domos tam pro habitatione laboratorum quam fusinarum construendarum prope aquas et flumina ac canalia in teritoriis nostris in locis eis aptis et commodis ad libitum eorum pro exercitio et opere predic-to. Possint etiam accipere et incidere ligna pro pontibus, domibus et susinisa) edificandis et tenendis ac pro carbonibus et usu et nec-cessitatibus suis de nemoribus nostris et comunium. Possint etiam facere pontes et stratas iuxta eorum necessitates. Sint omnes su-pradicti exempti ab omni angaria reali et personali pro tempore quo fodent et fodi facient et per quinque annos ultra. Et possint libere conduci facere et extrahere ferramenta et quecunque alia eis necessaria ad simile opus. Possint etiam cum uxoribus et familiis et rebus suis ac pro eorum usu ire et redire libere et sine alicuius datii solutione vel gabella. Possint preterea pasculare animalia pro usu et neccessitate eorum in pascuis nostris et comunium et ea conducere et extrahere de locis nostris libere et absque datio. Pos-sint insuper conducere pro usu et neccessitate eorum ad loca in quibus reducentur vinum, farinam, frumentum, carnes salitas, ca-seum, pisces, legumina et quecunque alia necessaria ad eorum victum libere et sine alicuius datii solutione, hoc tamen declarato quod huiusmodi deliberationes et exemptiones datii incipiant ha-

Doc. 212 609

a) così A invece di fusinis

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bere locum et vigorem postquam datiarii qui ad presens tenent datia nostra compleverint datia eorum et a tempore quo datiarii novi intrabunt datia predicta inantea. Et obligentur predicti nobiles nostri predicta omnia facere et adimplere fideliter et sine fraude. Mandamus igitur auctoritate consilii nostri rogatorum universis et singulis potestatibus, capitaneis, rectoribus, castellanis, vicariis, iu-dicibus, officialibus et quibuscunque subditis nostris et eorum cui- libet quatenus presens nostrum privilegium et concessionem, in quantum ad eos attinet, observent et faciant inviolabiliter observa-ri et illi in aliqua parte nullatenus contraveniri. Datum in nostro ducali palatio die decimo mensis maii, indictione quartadecima, moCCCClxxx primo.

213

Protesta di Andrea di Giovanni Lando a nome di Francesco di Filippo Foscari contro Francesco Bono, patrono di una nave, che

si accinge a trasportare vino in quantità inferiore a quella pattuita

Candia, 1481 settembre 27

Originale (perg.): ScRos b. 55 mazzo 11 proc. 109 f. 1 (A). Il notaio di-stingue chiaramente tra z e ç.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnaçione domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo octuagesimo primo, mensis septembris die xxvii, indicione xv, Candide insule Crethe. Nobilis vir ser Andreas Lando quondam domini Iohannis de Vene-ciis tanquam procurator et procuratorio nomine spectabilis viri domini Francisci Foscari quondam magnifici domini Philipi procu-ratoris accesit ad me notarium infrascriptum, recquirens me ut recquisiçionem et protestaçionem infrascriptam notare, formare et legere deberem contra et adversus ser Franciscum Bono patronum unius navis de Veneçiis ad presens ‹in› portu Candide residentis per hunc modum infrascriptum:

Cum dictus dominus Franciscus naulizaverit Veneçiis supra dic-

610 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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tam navim tuam milliaria viginti vinorum de firmo et alia quinque milliaria de respectu, ut patet per naulizatum superinde factum Veneçiis, que milliaria xx de firmo tu, suprascripte patrone, accep-tavisti et illa caricari fecisti supra dictam navim tuam, eta) recquisito te suprascripto patrono a me suprascripto Andrea de acceptando et caricari faciendo dicta miliaria quinque dicti respectus, que iux-ta formam dicti naulizati teneris et obligatus es acçeptare ad rec-quisiçionem mei dicti Andree, que milliaria quinque dicti respectus tu, dicte patrone, non vis acçeptare – contra formam dicti vestri naulizati; quod retonddit et poset retondere in grave dapn‹u›m et interesse dicti domini Francisci. Ideoque ego predictus Andreas pro indemnitate iurium dicti domini Francisci insto et recquiro te suprascriptum patronum ut pro observatione dicti nostri naulizati dicta milliaria quinque respectus cum effectu debeatis acçeptav-isse et caricavisse, prout teneris et obligatus es per dictum nauliza-tum, hinc usque ad dies iii proximos, aliter et alio modo ego dictus Andreas nomine quo supra intendo dicta milliaria quinque nauli-zari et caricari façere in una alia navi, que debeant ire Veneçiis, ad omnem dapn‹u›m, iacturam, pericula et interesse vestra. Et ulteri-us protestando protestor contra te suprascriptum patronum tan-quam patronum et in specialitate tua propria et contra dictam na-vim, participes et bona sua quequunque de omnibus dapnis, expensis et interesse ipsi domino Francisco superinde quomodo-libet eventuris pro dictis milliariis quinque occasione et deffectu tuo, salvis semper omnibus aliis iuribus dicti domini Francisci quo-modoquunque et qualiterquunque.

Qua protestaçione lecta suprascrripto patrono in die suprascrip-to, ipse respondet quod loco et tempore respondebitur. Supra-scriptus vero dominus Andreas rogavit me notarium et testes infra-scriptos ut hoc publicum confficerem instrumentum.

+ Ego Costandi Preca testis subscripsi.+ Ἐγό ὁ Λέο Δημητρόπουλος μάρτης +

SN Ego Cyrillus Gradenico notarius Veneçiarum complevi et ro-boravi.

Doc. 213 611

a) et . . . Andrea ripetuto in A, depennato alla prima occorrenza

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214

Conferimento da parte di Francesco fu Alvise Foscari fu Marco procuratore, per sé e per il fratello Domenico minorenne, e di Agostino del fu Giovanni fu Marco procuratore, per sé e per il fratello Marco minorenne, del ruolo di arbitro in tutte le loro

controversie patrimoniali allo zio Pietro Foscari, cardinale, che fa una dichiarazione di volontà testamentaria a favore dei nipoti

Padova, 1481 ottobre 8

Strumento notarile (perg.): AGrad b. 360/I senza no (A). Dopo la sotto-scrizione del notaio si trova, scritta da Nicolaus Mazuchat(o), notaio del Comune di Padova, l’attestazione di Paolo Barbo, podestà di Padova, datata il 1497 luglio 15, dichiarante che Franciscus de Chonchellis è no-taio pubblico e legale. Una segnatura in rosso, appartenente all’antico archivio Foscari, è scritta sul verso: 16 Venet. m.o 2o.

I paragrafi sono qui introdotti per evidenziare meglio l’articolazione delle disposizioni.

In nomine domini nostri Yesu Christi, amen. Anno eiusdem nativi-tatis millesimo quadringentesimo octuagesimo primo, inditione quartadecima, die lune octavo mensis octobris, Padue in palatio Arene reverendissimi domini cardinalis infrasscripti, in camera su-periori audiencie versus ortum, presentibus egregio iurisconsulto d‹omi›no Michaele de Marostica quondam domini Antonii, cive et habitatore Padue in contrata Sancti Firmi, et spectabili viro domino Antonio de Vigontia quondam spectabilis viri domini Iacobi, cive et habitatore Padue in contrata Domus Dei, testibus ad hec habitis, adhibitis et spetialiter ad infrasscripta rogatis.

Ibique nobilis dominus Franciscus Foscharus filius quondam magnifici et generosi viri domini Ludovici, agens nomine suo pro-prio ac vice et nomine nobilis domini Dominici eius fratris minoris in pupillari etate constituti, pro quo de rato et ratihabitione promi-sit ac se facturum et curaturum cum effectu, omni exceptione re-mota, quod prefatus dominus Dominicus, cum erit legitime etatis, laudabit, approbabita) et ratihabitione confirmabit presens instru-

612 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) coretto da abprobabit A

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mentum ac omnia et singula in eo contenta et desscripta, sub obli-gatione omnium suorum bonorum, ex una

et nobilis dominus Augustinus Foscharus filius quondam magni-fici et generosi viri domini Iohannis, agens nomine suo proprio ac vice et nomine nobilis domini Marci eius fratris in pupillari etate constituti, pro quo de rato et ratihabitione promisit ac se facturum et curaturum cum effectu, omni exceptione remota, quod dictus dominus Marcus, cum adoleverit, laudabit, approbabit et ratihabi-tione confirmabit presens instrumentum ac omnia et singula in eo contenta et desscripta, sub obligatione omnium suorum bonorum, parte ex altera,

fratrum et filiorum quondam magnifici et generosi viri domini Marci Foschari, olim procuratoris Sancti Marci Venetiarum dignis-simi,

sicut Deo placuit, inpresentiarum orbati ipsis patribus suis, vo-lentes, sicut decet veros consanguineos tanquam vere fratres ger-manos vivere adinvicem similiter et conversari, et ad hoc ut om- nisb) anfractus dissensionis et discordie, que aliquando possent oriri inter eos, in totum tollantur, cum animadvertant neminem fi-delliorem et strictiori amore sibi affectum pro presenti habere in proctetoremc), consultorem, fautorem et in patrem nisi solum reve-rendissimum dominum dominum Petrum Foscharum, tituli Sancti Nicolay inter Ymagines sancte Romane ecclesie presbiterum cardi-nalem et episcopum Paduanum dignissimum, earum partium uni-cum superstitem patruum, nec non cognoscant ipsius animum et pium affectum ac paternum in ipsos nepotes, ita ut vigillias ac so-licitudines, ut ipsis nepotibus pacem et refrigerium ac utilitatem prestet, in die substineat,

hinc est quod dicti nobiles domini Franciscus et Augustinus, volentes recognoscere, quantum in eis est, bonitatem, affectionem et curam dicti reverendissimi domini eorum patrui erga eos, non coacti nec inducti ab aliquo sed sua propria et spontanea volunta-te, omni meliori modo, via et forma quibus melius potuerunt et possunt, creaverunt, ordinaverunt, ellegerunt et constituerunt ip-sum reverendissimum dominum Petrum cardinalem, patruum an-

Doc. 214 613

b) così A invece di omnes c) così A

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tedictum, ibi presentem et acceptantem, suum verum et indubita-tum ac irrevocabilem compromissarium ac amicabilem composi-torem, mediatorem, determinatorem et decisorem in et super qui-buscunque eorum adinvicem rebus, tractatibus, negotiis, actioni-bus, litibus ac controversiis, que in futurum inter eos quomodoli-bet evenire et contingere possent et poterunt, promitentes et ex nunc promittunt sub obligatione bonorum suorum de non rece-dendo ab ipsius reverendisismi domini patrui sui determinatione et decisione nec de petendo unquam sub aliquo iudice, tam eccle-siastico quam seculari, reductionem ad arbitrium boni viri ab et de aliquo laudo et arbitramento, lato inter eos sive ferendo ab ipso reverendissimo domino cardinali eorum patruo, etiam si uni ex ipsis daret et consignaret de bonis et rebus alterius in quacunque summa, sed omnia gesta et que gerentur inter eos per ipsum reve-rendissimum dominum patruum ex nunc habent et habebunt fir-ma et rata.

Item suprasscripti domini Franciscus et Augustinus, agentes no-mine eorum proprio et nomine eorum fratrum minorum prout supra, et pro quibus etiam de rato et ratihabitione promiserunt ut supra, volentes attendere et recognoscere amorem et pium af-fectum ac solicitudinem et curam erga eos et res suas dicti reveren-dissimi domini cardinalis patrui sui, et etiam quia sic eis ita facere placuit et non per errorem, sed ex certa scientia, omni meliori modo et forma quibus melius et validius facere possunt et possint, concedunt et cedunt ac ex nunc per presens publicum instrumen-tum dant et attribuunt omnimodam facultatem, cessionem et auc-toritatem ac bailiam obligandi, disponendi, componendi, termi-nandi, dividendi, extrahendi et dispensandi alte et basse, prout dominationi sue reverendissime placuerit et visum fuerit, omnia eorum bona mobilia et immobilia, rationes, actiones, debitores ac iura quecunque, qualiacunque ipsis nobilibus dominis Francisco et Augustino ac eorum fratribus suprasscriptis qualitercunque et quomodocunque pertinentia et in futurum pertinenda; promiten-tes dicte partes nomine eorum proprio et dictis nominibus adinvi-cem et vicissim, solempnibus stipulationibus hinc inde interve-nientibus, perpetuo firmum, ratum et gratum habere et tenere quic- quid dispositum, compositum, determinatum, decisum, divisum,

614 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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extractum, dispensatum et traditum ac allienatum per dominatio-nem suam reverendissimam fuerit et in aliquo non contravenire aliqua ratione, causa, ingenio aut colore iuris vel facti, etiam si omnia eorum bona mobilia et immobilia, iura, rationes et actiones disponeret, obligaret, determinaret, decideret, divideret, extrahe-ret, dispensaret, cederet, traderet ac allienaret ipsa dominatio sua reverendissima in quoscunque vel quascunque personas pro libito voluntatis sue; promittentes et obligantes se ipsos et dictis nomini-bus, et ex nunc promitunt et se obligant adinvicem et vicissim, solempnibus stipulationibus hinc inde intervenientibus, in presen-tia prelibati reverendissimi domini cardinalis, patrui sui, etiam ac-ceptantis, stipulantis et recipientis, et testium suprasscriptorum nec non et mei notarii infrasscripti, uti publice persone etiam sti-pulantis et aceptantis vice et nomine omnium et singulorum quo-rum interest vel interesse potest et poterit quomodolibet in fu-turum, quod de cetero de ipsis bonis, rebus, actionibus et iuribus quibuscunque, quomodolibet eisdem contingentibus et in futurum contingendis, quod nihil penitus disponent seu allienabunt quo-cunque modo sine licencia et expresso consensu suprasscripti re-verendissimi domini cardinalis patrui sui; quod si secus per ipsos vel eorum aliquem factum fuerit, ex nunc prout ex tunc et econtra dicunt, protestantur et ita volunt quod ipso iure sit irritum et inane nulliusque roboris et momenti, remanente semper salva et firma nihilominus hac presenti stipulatione et obligatione, consignatio-ne, allienatione et traditione, ut supra dictum est.

Sed eo casu quo ipse reverendissimus dominus cardinalis eo-rum patruus dicta ipsorum bona et iura in aliquos transferret seu allienaret ipsis viventibus, tunc et eo casu voluerunt et reservave-runt et ex nunc volunt et reservant sibi potestatem testandi de ipsis suis bonis ad pias causas et in alios actus usque ad quantitatem que videbitur honesta et ydonea, habita consideratione ad faculta-tes et bona eorum sic tradita et concessa ut supra, hoc tamen etiam adiecto quod in eventum mortis eorundem vel alterius eorum et ‹si› ipse reverendissimus dominus cardinalis patruus adhuc nihil aliud disposuisset sive allienasset aut consignasset seu extraxisset, prout supra est dictum, de dictis bonis ipsorum vel alterius eorum, tunc et eo casu eisdem vel alteri eorum de et super ipsis bonis suis

Doc. 214 615

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liceat et licitum sit testari. Quod quidem testamentum et testatio eorum vel alterius ipsorum, sic factum et facta, ipsi nobiles domini Franciscus et Augustinus volunt nihilominus quod possit alterarid), diminui et adiungi pro libito voluntatis dicti reverendissimi domini cardinalis, eorum patrui, preterquam in rebus per eosdem vel alte-rum eorum ad pias causas et in remedium anime eorum vel alteri-us ipsorum, ad hoc ut non videatur eisdem adempta facultas te-standi. Et protestati fuerunt et ita se obligaverunt quod in eorum testamentis vel alterius ipsorum non dimitent aliquem alium suum executorem nisi solum ipsum reverendissimum dominum cardina-lem, patruum suum, et si quempiam dimiterent vel alter eorum dimiteret, voluerunt et protestantur quod non habeatur pro execu-tore, sed solum intelligatur de ipso suo patruo reverendissimo so-lo, et hoc propter fidem paternam quam gerunt et habent erga ip-sum reverendissimum dominum eorum patruum.

Insuper ipsi nobiles domini Franciscus et Augustinus protestan-tur et asserunt quod propter hoc instrumentum traditionis, obliga-tionis, cessionis, allienationis et facultatis, date in ipsum reveren-dissimum dominum cardinalem, eorum patruum, super ipsorum bonis ut supra, non intendunte) nec volunt quod eorum bona et iura adinvicem censeantur alterata seu confusa et unita, sed ipsa sua bona et iura censeantur et sint ipso iure clare divisa, segregata et separata, sicut hactenus fuerunt et de presenti sunt et reperiun-tur et in posterum reperientur, ita quod, sive vivente sive deceden-te ipso reverendissimo domino cardinali, eorum patruo, et nihil aliud de et super predictis eorum bonis disponente et allienante seu ordinante, quilibet eorum possideat et habeat bona sua divisa et separata, sicut nunc habent et possident et hactenus habuerunt et possiderunt.

Item supradicti nobiles domini Franciscus et Augustinus pro predictis omnibus et singulis melius et firmius attendendis et ob-servandis sponte obligaverunt et obligant se personaliter et omnia sua bona presentia et futura, renunciantes super his omnibus iuri-

616 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

d) alt(er)i A e) il resto della linea, la metà all’incirca, è rimasta bianca, e all’i-nizio di quella successiva sono ripetute le due ultime parole A; cfr. la completio del notaio

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bus, statutis et consuetudinibus, tam civitatis Venetiarum quam Padue, et aliis quibuscunque consuetudinibus et statutis ac iuri-bus, tam editis et inductis quam edendis et inducendis, per que et quas huic stipulationi seu instrumento vel alicui ex contentis in eo contravenire possent, et quibuscunque exceptionibus et maxime exceptioni doli mali, condictioni indebiti, sine causa, in factum actioni, rei non sic geste et omni alii suo iuri per pactum spetiale et expressum, solempni stipulatione firmatum. Et ad maiorem rei firmitatem ipsi nobiles, videlicet dominus Franciscus, in vigesimo secundo anno etatis sue constitutus, et dominus Augustinus, in decimo septimo anno etatis sue constitutus, iuraverunt corporali-ter ad sancta Dei evangelia, manibus tactis Scripturis, in manibus mei notarii infrasscripti, stipulantis vice et nomine omnium et sin-gulorum quorum interest vel interesse potest et poterit quomodo-libet in futurum, de non petendo unquam restitutionem in inte-grum adversus sive contra dictum presens instrumentum sive ad-versus aut contra contenta vel aliquod contentorum in eo ratione minoris etatis nec ratione alicuius lesionis aut aliqua alia ratione, cognita vel incognita, etiam nec unquam contraveniendo ipsi in-strumento sive contentis in eo de iure nec de facto. Item dicti no-biles domini Franciscus et Augustinus similiter in manibus mei in-frasscripti notarii recipientis iuraverunt eo modo quo supra de non petendo umquam ab ipso iuramento absolutionem et habilitatio-nem, et si unquam peterent, iuraverunt eo modo quo supra de non utendo ea vel eis, et hec in presentia ipsius reverendissimi domini Petri cardinalis, eorum patrui, consencientis et acceptantis dictam cessionem, traditionem, concessionem et allienationem, in eum patruum reverendissimum factam et factas ut supra.

Et qui reverendissimus dominus cardinalis patruus, volens reco-gnoscere bonam fidem et legalitatem ipsorum nobilium domino-rum Francisci et Augustini, agentium nomine ipsorum et nomine eorum fratrum minorum suprasscriptorum, ex facultate et auctori-tate eidem reverendissimo domino cardinali concessa per sanctis-simum dominum nostrum Sixtum papam quartum, prout constat patentibus litteris apostolicis, bulla plumbea ad cordulam canapis more Romane curie inpendenti munitis et per me notarium infras-scriptum ex earum autentico sumptis et exemplatis et in fine pre-

Doc. 214 617

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sentis instrumenti desscriptis, dictos suos nepotes omnes et filios quondam magnifficorum dominorum Ludovici et Iohannis Fo-schari, fratrum dicti reverendissimi domini cardinalis, casu quo decederet ab intestato, ipse reverendissimus dominus cardinalis ex nunc prout ex tunc et econtra nominat, elligit et constituit suos heredes universales omnium suorum bonorum mobilium et im-mobilium, que tempore mortis sue reperta fuerint apud ipsum re-verendissimum dominum cardinalem et patruum vel que etiam alibi reperirentur esse dicti reverendissimi domini cardinalis, ita quod ipsi nepotes ipso facto possint et valeant succedere in ipsis suis bonis equalibus portionibus per capita, cum ipsos omnes equaliter dilligat et non sicut nepotes, sed sicut carissimos filios amplectetur et habeat.

Demum convenerunt adinvicem dicte partes et me notarium in-frasscriptum rogaverunt ut ex premissis et ex hoc contractuf) unum aut plura conficerem instrumenta unius eiusdemque tenoris.

Tenor literarum apostolicarum de quibus supra fit mentio sequi-tur ut infra, videlicet:

segue la licentia testandi del cardinale Pietro Foscari; cfr. n° 203.

SN Ego Franciscus quondam ser Dominici de Conchellisg), civis et habitator Padue in contrata aggeris Crucifferorum, centenario Sancti Iacobi et quarterio pontis Molendinorum, publicus imperia-li auctoritate notarius, premissis interffui et rogatus ea bona fide scripsi; et non complevi suprasscriptam lineam decimam septi-mam ascendendo, que in ultimo verbo ipsius linee incipit “inten-dunt”, quia per errorem omisi illam complere, tamen nihil defficit scribendum in ipsa linea vacua, et similliter punctavi in fine ipsius linee scripte hec verba, videlicet “non intendunt”, quia per erro-rem dupplicaveram ipsa duo verba, prout patet ex inspectione ipsorum verborum; et in fidem premissorum signo meo consueto roboravi et subscriptione mea.

618 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) con trattino abbreviativo sopra la desinenza A g) (Con)chellis con trattino abbreviativo sopra ch A

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215

Fideiussione fatta da Angelo di Lorenzo Barbarigo sull’intero patrimonio proprio e dei quattro figli maschi, ancora in potestà paterna, a garanzia di quanto Andrea Lando deve a Francesco

di Filippo Foscari

Candia, 1482 gennaio 21

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 55 mazzo 11 proc. 109 f. 76 (A). La presenza di c cedigliata e di z viene fedelmente rispettata, dato l’uso singolare di queste lettere praticata dal notaio; cfr. n° 213.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnacione domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo octuagesimo primo, mensis ianuarii die xxi, indicione xv, Candide insule Crete. Cum ego infrascriptus Angelus Barbadico sim debitor spectabili viro domino Francisco Foscari quondam magniffici domini Philipi pro-curatoris de çerta quantitate denariorum et ab oc ad abundançio- rem cautelam prefacti domini Francisci tu, infrascripte domine An-dreas, recquisiveris presentema) instrumentum obligacionis, qua-propter manifestum façio ego Angelus Barbadico quondam domi-ni Laurençii habitator Candide cum meis heredibus tibi nobili viro domino Andree Lando quondam domini Iohannis tanquam procu-ratori prefacti domini Francisci, ad hec presenti et contento, et tuis heredibus et successoribus quia vigore presentis publici instru-menti ego dictus Angelus ad abundançiorem et validiorem caute-lam prefacti domini Francisci pro omneb) et toto eo quod cumven-tatum apparebit me esse debitorem prefacti domini Francisci obli-go me dictum Angelum ac omnia bona mea mobilia et immobilia presentia et futura, et specialiter obligo dicto domino Francisco ac heredibus suis nobiles viros Franciscum, Iohannem, Marcum et Laurenzium Barbadico fratres et filios meos tanquam filios indivi-sos a me, ymo subiectos michi suprascripto Angelo patri suo, et propterea iuxta legem ipsi sunt obligati ad solvendum dictum de-bitum, ita quod pro dicto debito dictus dominus Franciscus tenere

Doc. 215 619

a) così A b) così A

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se posit tam ad dictos filios meos et ad quemlibet eorum et ad bona sua et cui‹u›slibet eorum quam ad me et ad bona mea simul et in solidum, prout volueris, in toto et im parte, obligantes nos vobis realiter et pesonaliter. Sign‹u›m suprascripti domini Angeli, qui hec rogavit fieri.

+ Ego Theodorinus de Zipro testis subscripsi.+ Ego Georgicius Salivara testis subscripsi.

SN Ego Cyrillus Gradonico notarius Venetiarum complevi et ro-boravi.

216

Cambiale di Hans Hohenmüt cittadino di Bressanone/Brixen a favore di Michele Foscari riguardante il pagamento

di vino malvasia

1482 febbraio 12

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 17 senza no (A). Il piccolo sigillo sotto carta attaccato porta un marchio mercantesco in forma di croce stilizzata. A tergo la nota apposta da Michele Foscari: Scrito de Zuan Ostimot da Persanon de ducati 68 denari 14: ala Sensa prosima ducati 20, lo resto ale malvasie nove del 1492.

Ich Hans Hochenmüt, purgerr zu Brichsen, bekenn mit dissem prieff und mit meiner aigen hand geschrifft, das ich recht und rechtlich schuldig ist und gelten sol dem fursichtigen und weissen Michel Fuschary, purger zu Venedig, nemlich achtundsechtzig gul-din dugaten und fiertzehen grosch vom malmasier, den ich von im gekaufft hab. Dieselbige sum, 68 dugaten 14 grosch, sola) und wil ich im betzallen auf nachstkunftigenn weichanächt, oder wann der new malviasier kompt, on allen sein schaden. Zu urkund gib ich im dissen prieff und zu endt der geschrifft mein aigen pett-schafft. Der geben am erichtag vor Heren fastnacht im zwayun-dachtzigisten jar.

620 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) s corretta da v A

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217

Investitura feudale, effettuata dal cardinale Pietro Foscari come vescovo di Padova, al procuratore di Francesco e Domenico fu

Alvise Foscari, Agostino e Marco fu Giovanni Foscari, suoi nipoti, delle decime in Villa di Villa (Villa Estense) e in Solesino, che nel

passato erano godute da Borso e da Ercole marchesi d’Este

Padova, 1482 giugno 1

Registrazione cancelleresca (perg.): Padova, Archivio storico diocesano, Fondo Curia vescovile, Feudorum 20 f. 57’-58 (D). Al testo è preposta la rubrica: Feuda et livelli spectabilium dominorum Francisci et Dominici fratrum quondam domini Ludovici ac Augustini et Marci fratrum quon-dam domini Ioannis Foscari. Taxa ducati decem. Il notaio del volume è Blancus Cerutus.

Copia di circa 1514 (cart.): AGrad b. 119 fasc. 10 senza fogliazione. Questo documento e il n° 222 occupano sei pagine di un fascicolo di tre fogli doppi, sulla cui ultima facciata è scritto, assieme alle due date, il soggetto: Investitura in personam nobilium de cha’ Foscari. Il copista di tutte e due si nomina alla fine di ciascun testo: presbyter Iacobus Rota Venetus, publicus et imperiali auctoritate notarius et iudex ordinarius atque curię episcopalis Paduę cancellarius et notarius, che dichiara inoltre di aver preso le copie ex autentico suo chat(astr)o manu quon-dam domini Blanchi Accerucii cancellarii suprascripti reverendissimi domini cardinalis et episcopi Paduani, quindi da D. All’inizio del primo testo è posto: Exemplum. Ogni pagina è contrassegnata, nel margine superiore, con IESUS CHRISTUS, scritto nella forma dei nomina sacra in lettere greche (IC XC). Due note marginali sottolineano particolari del contenuto.

Copia del 1514 (cart.): ivi. Il fascicolo composto da cinque fogli dop-pi contiene, da f. (2) a f. (7)’, la trascrizione di questo documento e del no 222 e inoltre di due atti del 1512 e del 1514, tutti copiati dal notaio Giacomo Rota. L’originale prima pagina (oggi la penultima) reca il sog-getto, oltre alle quattro date: Investiturę feudorum episcopatus Paduani. Sul verso di essa, che per qualche tempo fungeva evidentemente da ultima facciata, è presente, fra altre annotazioni, la segnatura rossa dell’archivio di famiglia: 11 Este m.o 2 et in lib.o A c. 9. Prima del testo è scritto Exemplum e 1482. Anche qui ciascuna pagina comincia con IE-SUS CHRISTUS.

Cinque copie del sec. XVI inoltrato o del sec. XVII (cart.): ivi.Copia del sec. XVI (cart.): AGrad b. 264 fasc. contrassegnato 1 Este

m.o 1, a f. 9’-11; risalente a D.Copia del 1583 (cart.): BCorr, Mss. PD c. 1337/6 f. 5-7’; risalente a D.Cfr. Gullino, Marco Foscari p. 15.

Doc. 217 621

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(I)n Christi nomine, amen. Anno ab eiusdem nativitate Domini millesimo quadringentesimo octuagesimo secundo, indictione quintadecima, die sabbati primo mensis iunii, actum Paduę in pa-latio Arenę in auditorio anteriori, pręsentibus venerabilibus viris domino presbitero Marco de Franciscis de Venetiis et domino pres- bitero Bortholameo de Casa custode ecclesie Paduanę testibus ad hęc vocatis spetialiter et rogatis. Vacantibus et ad ius et liberam dispositionem reverendissimi domini episcopi Paduani spectanti-bus ac ad mensam episcopalem legittime devolutis feudis et livel-lis, quę et quos quondam illustris dominus Borsius marchio Esten-sis ab episcopali mensa Paduana tenebat et recognoscebat seu quę et quos illustris dominus Hercules Estensisa) post illius mortem possedit, per sententiam privatoriam infrascripti reverendissimi domini cardinalis et episcopi Paduani – tam generaliter contra om-nes et singulos vasallos seu feudatarios et livellarios negligentes, inobedientes, ingratos et contumaces, qui aut investituras debitis ac statutis a iure temporibus non petierunt, debitam fidelitatem pollicendo, aut feuda ipsa vel livellos suos, irrequisito domino, contra formam iuris alienaverunt seu aliquod aliud commiserunt, propter quod secundum formam iuris vel erantb) privati vel venie-bantc) privandi, quam spetialiter contra predictum dominum Her-culem Estensemd) propter huiusmodi causas, videlicet ex eo quod ipse post mortem prefacti domini Borsii investituras dictorum feu-dorum et livellorum a bonę memorię quondam domino Iacobo Zeno, olim et tunc episcopo Paduano nuper defuncto, nunquam petiit nec obtinuit nec ei consuetam et debitam fidelitatem un-quam pollicitus est, prout de iure tenebatur, sed ea facere contu-maciter et inobedienter continue destitit et insuper post mortem dicti domini Iacobi Zeno episcopi Paduani investituras huiusmodi ab ipso reverendissimo domino cardinali, moderno episcopo Pa-duano, nunquam nec per se nec per alium nec infra tempora legit-tima nec post petiit aut obtinuit nec fidelitatem debitam obtulit, sed ea semper tam contra iuris formam quam contra edicta publica ipsius reverendissimi domini episcopi facere cessavit, ex quibus

622 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) in interlinea D b) corretto su sint D c) corretto da venant D d) corretto da extensem D

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vel ipso iure vel per sententiam merito fuit privatus – nec non ex aliis iustis et legittimis causis dicti reverendissimi domini animum moventibus latam et promulgatam, prout constat in actis mei nota-rii et cancellarii infrascripti de anno presenti, die vigesima nona mensis maii, idem reverendissimus in Christo pater et dominus dominus Petrus Foscarus, miseratione divina tituli Sancti Nicolay inter Imagines sanctę Romane ecclesię presbiter cardinalis Vene-tus, episcopus Paduanus comesque Saccensis, volens sibi ac epis- copatui Paduano alios bonos, gratos, devotos ac fideles vasallos acquirere nec non spectabilibus et generosis patritiis Venetis, ne-potibus suis, dominise) Francisco et Dominico, fratribus et filiis quondam magnifici domini Ludovici Foscari, et dominisf) Augusti-no et Marco fratribus, filiis quondam magnifici domini Ioannis Fo-scari, propter ipsorum grata servitia et merita, quę ab ipsis idem reverendissimus dominus habuit et in futurum ipse tam pro se quam pro episcopatu Paduano habere sperat, gratiam in hac parte facere spetialem, reverendum decretorum doctorem dominum Dominicum Can de Venetiis, magistrum domus suę ibi presentem, tanquam procuratorem et procuratorio nomine dictorum nobilium dominorum Francisci, Dominici, Augustini et Marci Foscarorum humiliter petentem, recipientem et acceptantem et propterea co-ram eo flexis genibus debite constitutum, visis prius et diligenter examinatis iuribus et instrumentis priorum et antiquarum investi-turarum de dictis feudis alias factarum et presertim ultimę per su-prascriptum dominumg) Iacobum Zeno in personam domini Rafa-elis de Montalis dicti domini Borsii procuratoris factę anno Domini millesimo quadringentesimo sexagesimoh), indictione octava, die iovis vigesima nona mensis maii, ut constat in catastro feudorum auctentico prelibati domini Iacobi Zeno episcopi a me notario et cancellario infrascriptoi) viso et lecto, de dictis et infrascriptis feu-dis et livellis, quę et qui ipsius domini Borsii quondam, ut premit-titur, ac maiorum suorum fuerunt, pro illis silicet partibus quę ad ipsum dominum Borsium pertinuerunt, et quę feuda et livelli seu

Doc. 217 623

e) domino D f) domino D g) corretto da dominus D h) segue depen-nato ut constat in D i) infrascripto . . . lecto] viso et lecto infrascripto D, ma spostato mediante l’inserzione delle lettere a e b

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partes feudorum et livellorum prefatus dominus Hercules postmo-dum possedit, videlicet de feudo et iure feudi seu de parte feudi totius decimę Villę de Villa et totius decimę et facultatis decimatio-nis villę de Solesino et eius plebatus Paduanę diocesis ac iure per-cipiendi, colligendi et habendi omnes et quoscunque fructus et redditus decimales earundem ac de decimis terrarum et possessio-num ipsorum dominorum marchionum, quas tenebant et posside-bant in diocesi Paduana, et generaliter de omnibus aliis illorum feudis et iuribus feudalibus ac livellis quibuscunque quę predicti domini marchiones vel eorum aliquis antiquitus ab episcopatu Pa-duano quoquo modo, nomine, iure et forma habuerunt, tenuerunt et possederunt vel quasi seu recognoverunt, pro partibus silicet ad dictum dominum Borsium spectantibus et postmodum a dicto do-mino Hercule possessis, tanquam de feudis et livellis seu partibus feudorum et livellorum ad episcopatum Paduanum devolutis et ad ius et liberam dispositionem prefati reverendissimi domini cardi-nalis et episcopi Paduani spectantibus et de iure pertinentibus, omnij) meliori modo, via, iure, forma et causa, quibus melius et efficatius ac validius de iure potuit et debuit, per annulum aureum, quem in suis tenebat manibus, liberaliter et gratiose investivit. Un-de intuitu investiturę huiusmodi predictus dominus Dominicus procurator et procuratoriis nominibus quibus supra iuravit ad san-cta Dei evangelia, Scripturis corporaliter manu tactis, fidelitatem veram et debitam ipsi reverendissimo domino episcopo et episco-patui Paduano ac successoribus suis canonice intrantibus se sive principales suos perpetuo fideliter servaturos cum omnibus et sin-gulis clausulis et capitulis in sacramento fidelitatis et vassallagii contentis et in iure expressis tam novę quam veteris consitutionis.

624 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

j) omni . . . debuit aggiunto nel margine con segno di richiamo D

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218

Contratto di Michele Foscari con Paul Kolb affinché questi fornisca certa quantità di rame da Brunico/Bruneck, con le

modalità del pagamento, 1000 ducati in contanti e la cessione di vari crediti vantati dal Foscari alle scadenze indicate

1482 giugno 4

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (A). Sono rimaste bianche le due facciate interne del foglio doppio, mentre nell’ultima, che presenta anche le tracce della conservazione temporanea in forma piegata, ridotto il foglio a circa un ottavo della grandezza della pagina, lo stesso Michele Foscari appose due note, cancellandone la prima: Chonvenzion ho conprà da Marchio Tochaver de rami, e: Convention de rami ho conprado da Pollo Chob (così).

I singoli importi elencati alla fine dello scritto, dopo la correzione di tre di essi, ammontano in verità alla somma di 3085 ducati e 12 denari di grossi.

+ Iesus. moiiiiClxxxii, a dì iiiio zugnio in VinexiaAl nome de Dio e de la verzene Maria, in bona ventura e guada-gnio. El nobel homo miser Michiel Foschari fo de miser Felipo el procurator chonpra da miser Polo Cholb rami da Burnich di boni miera zento netti de tara, de libre 60 per mier, per duchati zinquan-ta el mier e donali sopra marchado miera do netti de tara de rame, de libre 60 per mier. El pagamento de ditti rami se die far in questa forma: che’l ditto miser Michiel dà al ditto miser Polo Cholb debi-tori per l’amontar de ducatia) triamiliab) e setanta e grosi dodexe, chomoc) qui ssoto anotadi apar per hordine, e de prexentte li dà ducati mile de chontadi, el resto fin ala suma di tutto el pagament-to de miera Co li dà tantte peze de arzentt(i) boladi de la bola de san Marcho a ducati zinque e grosi dixedoto la marcha. E chusì chadaum di loro promette de atender ett hoservar quanto è sopra-schritto soto pena de ducati mile a quela partte che chontrafarà. E per fermeza de ditto schritto chadaum di loro si sotoschriverà de suo man propia.

Doc. 218 625

a) ditt. A, qui e in seguito b) tri corretto da tre A c) con trattino abbrevia-tivo sopra la desinenza in A

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Ala SensaRigo Marziperger duc. 47 d. 4Lunardo Isfulger duc. 253 d. 18Zuan Zodeler duc. 60 d. -Franczeschin da Giemona duc. 50 d. -a san Iacomo e a san LuchaPolo Cholb duc. 235d) d. 1Lunardo Zifoler a san Iacomo duc. 42 d. 4ale galie prosimeZuan Belfortte duc. 515 d. 10a san LuchaBorttolameo Boromei e chonpagni duc. 260 d. -Zuan Zodeler duc. 400 d. -Marchioe) Tochaver duc. 313f) d. -ale naveZuan da Cholore e fradeli duc. 522 d. 2Marchio Tochaver duc. 386g) d. 21 suma duc. 3075h) d. 12

Ioi) Pollo Cholb son contento de quanto è soprascritto.

219

Contratto di Michele Foscari con Piero di Martino da Bergamo e compagni per far raffinare una certa quantità di rami

1482 giugno 8

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Il foglio doppio, del quale sono rimaste bianche le pagine interne, fu all’inizio conserva-to in forma piegata. Sulla parte rimasta visibile Michele Foscari annotò: Scrito de Piero de Martin, afinador de rami, de rami el me die afinar et de ducati 20 io li ho dati.

626 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

d) corretto da 225 A e) corretto da Marzio A f) corretto da 310 A g) corretto da 384 A h) corretto da 3070 A i) la conferma è aggiunta da altra mano in A

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+ Iesus. moiiiiClxxxii, a dì 8 zugno in VenexiaPromett(e) Piero de Martin da Bergamo et Antonio Bissoia chonpa-gni a miser Michiel Foschari fo de miser Felipo el procurator de afi-narli rami miera zinquantauno ala fineza dela bola di provedadori de Chomun per priexio de ducati tre el mier, dagandoli rami da Bor- nich, chon tara de lire quaranta per mier. El pagamento veramente die ’ser fato veramente in questa forma: che’l dito miser Michiel li dà anfore tre e meza de malvassia per ducatia) vinti l’anfora, el resto dieli dar tanti chontadi. Promett(e) dito Piero de Martin e chonpagni de dar ditti rami chonpidi de afinar per tuto el mexe prexente. E promett(e) de dar al dito miser Michiel per piezo de diti rami miser Alvixe Malipiero de miser Iacomo e deli danari de l’afinadura.

Io Alvixe Malipiero de miser Iacomo son chontento ett cusì me chonstituiso piezo de el dito Piero de Martin de’ viermi soprascrit-ti che el dito miser Michiel Foschari lib) darà a lavorar ett dei dana-ri el dito li darà.

A dì dito recevé mi Piero de Marti‹n› da Bergamo da miserc) Mi-chel Foschari per parte de afinadure d’i soraditi rami.

Iod) Piero de Martin da Bergamo son contento di quanto è sopra-scrito.

duchati vinti, zoè duchati 20.

220

Dichiarazione di debito di Ambrogio da Prato per aver ricevuto da Francesco Foscari un prestito di 25 ducati per l’acquisto di grano

1482 agosto 7

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 39 (A). Sul verso si trova, annotato da Francesco Foscari (cioè dalla stessa mano come nel no 199): Schrito (con correzione alla fine) de Anbruoxo de Prato e Ni-chollò todescho de ducati 25 inprestadi.

Doc. 220 627

a) ditt. A b) corretto da di A c) segue depennato aluui A d) in A le due sottoscrizioni sono aggiunte da mani individuali, la prima di esse scrisse an-che la ricevuta dell’ultima riga

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+ 1482, a dì 7 agosto in Venesia +Rezevì io Ambroso de Prato per nome mio e de Nicholò Elteling

todescho hobligadi in solidum dal magnificho miser Francescho Foschari ducati 25 per impreste, deli quali denari ne ho comprato formento.

Io Ambroso de Prato ò scr‹i›to de mia mane propria a dì sopra-scrito.

221

Ricevuta di Giacomo di Urbano Foscari riguardante panni affidatigli dallo zio Michele Foscari

1483 febbraio 17

Originale (cart.): PrSM, Mistii b. 42 fasc. 20 senza no (A). L’annotazione sul verso è della mano di Michele Foscari: Scrito de Iacomo Foschari de pani 6 quarantini 40 li ho dato per el viazo de Costantinopoli.

Iesus Christus. miiiiClxxxii, a dì 17 fever, in VeniesiaRezevì io Iacomo Foschari fo de miser Urbam da miser Michiel Foschari mio barba pani sie quaranttini da Veniesia, quali debo seguir de queli chomo per el suo arechordo me à datto.

Io Iacomo sorascrito ho scrito de miaa) man propria per sua chia-reza.

628 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) con trattino abbreviativo A

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222

Investitura feudale, effettuata dal vicario del cardinale Pietro Foscari come vescovo di Padova, al procuratore di Francesco e

Domenico fu Alvise Foscari, Agostino e Marco fu Giovanni Foscari, suoi nipoti, delle decime in Villa di Villa (Villa Estense) e

in Solesino, che nel passato erano godute dal defunto Bertoldo dei marchesi d’Este, ultimo del suo ramo

Padova, 1483 giugno 12

Registrazione cancelleresca (perg.): Padova, Archivio storico diocesano, Fondo Curia vescovile, Feudorum 20 f. 99-99’ (D). Al testo è preposta la rubrica: Feudum magnificorum patriciorum Venetorum dominorum Francisci et Dominici quondam magnifici domini Ludovici Foscari et Augustini ac Marci quondam magnifici domini Ioannis Foscari. Taxa duc.***

Copia contemporanea (cart.): AGrad b. 119 fasc. 10 senza fogliazio-ne.Il testo è trascritto su due fogli doppi messi dentro un terzo la cui ultima pagina, fra parrecchie altre note, reca la segnatura rossa dell’an-tico archivio di famiglia: 12 Este m.o 2 et in lib.o A c. 11. All’inizio è indi-cata la fonte: Exemplum assumptum ex catastro menbrano feudorum episcopatus sub reverendissimo domino cardinali Foscharo a c. 99, cioè da D, mentre un’altra mano ha aggiunta la data. Alla fine un’altra mano aggiunse l’autenticazione: Ego Melchior Lupatus cancellarius cum origi-nali suo auscultavi, et quia concordare inveni, ideo me subscripsi.

Copia di circa 1514 (cart.): ivi. Per le particolarità di questa trascrizio-ne si vedano le indicazioni esposte sopra al no 217. All’inizio è posta la data, e alcune note marginali con la ripetizione di singole parole accom-pagnano il testo.

Copia del 1514 (cart.): ivi. Vedi la descrizione del fascicolo relativo data sopra al no 218. Anche all’inizio di questo documento è scritto l’an-no.

Due copie del sec. XVI inoltrato (cart.): ivi.Copia del sec. XVI (cart.): AGrad b. 264 fasc. contrassegnato 1 Este

m.o 1, a f. 11’-13; risalente a D.Copia del 1583 (cart.): BCorr, Mss. PD c. 1337/6 f. 9-11’; risalente a D.

In Christi nomine, amen. Annoa) ab eiusdem nativitate Domini millesimo quadringentesimo octuagesimo tercio, indictione pri-ma, die iovis xii mensis iunii, actum Paduę in palatio episcopali in

Doc. 222 629

a) manca D

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camera mei cancellarii infrascripti, pręsentibus venerabili presbite-ro Lazaro de Bellinis de Turri Burorum et Andrea Hispano familia-ribus infrasscripti reverendissimi domini cardinalis Foscari, testi-bus ad hec habitis et rogatis. Vacantibus alias et ad manus, ius et liberam dispositionem reverendissimi domini episcopi Paduani devolutisb) feudis et iuribus feudalibus decime in villa de Villa etc) decime in villa de Sollexino etd) eius plebatu Paduane diocesis ac facultate percipiendi, colligendi et habendi fructus et redditus de-cimales earundem ac decimis et livellis omnium terrarum et pos-sessionum quas in diocesi Paduana olim tenebat et recognoscebat ab episcopatu Paduano magnificus quondam dominus Bertholdus marchio Estensis per mortem eiusdeme) domini Bertoldi absque liberis masculis, linea ut dicitur finita, defuncti, bone memorie quondam reveren(dissimus) dominus Iacobus Zenus tunc episco-pus Paduanus de huiusmodi feudis et livellis, ut premittitur, devo-lutis magnificum dominum Andream Zeno eius fratrem nomine suo ac nomine magnifici domini Marini alterius fratris sui legiptime investivit. Postmodumque mortuo dicto domino Andrea Zeno, re-lictis dominis Petro Zeno et Carulo eius filiis, prelibatus dominus Iacobus tunc episcopus Paduanus prefatos dominos Petrum et Ca-rolum de predictis feudis et livellis etiam investivit, pro ea silicet parte que ad dictum dominum Andream dum viveret pertinebat, prout de huiusmodi investitura constat in libris episcopalis cancel-larię Paduanę in actis Melchioris Lupati anno Domini millesimo quadringentesimo sexagesimo sexto, die iovis xxo februarii, a me notario et cancellario infrasscripto visis et lectis. Cum vero postea dictus dominus Carolus sine filiis masculis decessisset, tota illa pars feudorum et livellorum que olim fuerat dicti quondam domini Andreę apud ipsum dominum Petrum de iure remansit. Nuper vero dicto domino Petro Zeno sine filiis legitimis defuncto dicti-sque et omnibus aliis eius feudis et livellisf) ad episcopalem men-sam Paduanam propter eius lineam finitam legitime devolutis et ad ius et liberam dispositionem reverendissimi domini moderni epis- copi de iure spectantibus, reverendus decretorum doctor dominus

630 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

b) manca in D, è presente invece nella copia del 1514 c) segue de D d) et eius corretto da tocius D e) corretto da eiudem D f) corretto da luellis D

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Dominicus Can de Venetiis, reverendissimi in Christo patris et do-mini domini Petri cardinalis Foscari episcopi Paduani comittisque Saccensis dignissimi in temporalibus locumtenens et in spirituali-bus vicarius generalis et ad investiendum de feudis etiam devolutis commissarius spetialeg) mandatum habens, ut constat in actis mei notarii et cancellarii infrasscripti, volens dicto reverendissimo do-mino cardinali et episcopo Paduanoh) ac eius episcopatui alios bonos, fideles et utiles vassalos acquirerei) ac spectabilibus et ge-nerosis patriciis Venetis dominis Francisco et Dominico Foscari, fratribus et filiis quondam magnifici domini Ludovici eiusdem re-verendissimi domini cardinalis et episcopi fratris, nec non dominis Augustino et Marco Foscari, fratribus et filiis quondam magnifici domini Ioannis, etiam dicti cardinalis et episcopi fratris, propter eorum grata obsequia, que ipsi domino episcopo et episcopatui Paduano hactenus impenderunt et solicitis studiis impendere assi-due non desistunt ac in futurum impendere possunt, prout im-penssuros eos fore speratur, gratiam in hac parte facere spetialem, visis primo et diligenter examinatis instrumentis priorum investitu-rarum alias de huiusmodi feudis et livellis factarum, ac de condi-ctione dictorum feudorum et livellorum plene imformatus, venera-bilem presbiterum Dominicum quondam Iacobi de Rivo de Arthe-nea Foroiuliensem, tanquam procuratorem et procuratorio nomi-ne dictorum spectabilium dominorum Francisci, Dominici, Augu-stini et Marci Foscari petentem et acceptantem, pro quibus de rato promisit sub obligatione omnium suorum bonorum presentium et futurorum, coram dicto reverendo domino Dominico vicario et commissario flexis genibus debite constitutum ac presentem inve-stituram dictis procuratoriis nominibus humiliter petentem, requi-rentem, recipientem et acceptantem, de predictis et infrasscriptis feudis ac livellis et iuribus feudalibus decimę in villa de Villa ac decimę in villa de Solexino et eius plebatu Paduanę diocesis ac de decimis terrarum et possessionum dicti quondam domini Berthol-di pro parte et partibus spectante et spectantibus olim ad eundem dominum quondam Petrum Zenum, et prout tenebat et possidebat

Doc. 222 631

g) corretto da spetialem D h) segue depennato al D i) corretto da aquirere D

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et tenere ac possidere et exigere de iure poterat et solitus usus et visus erat vigore feudorum et livellorum ipsi et quondam patri suo ab episcopatu Paduano concessorum, et generaliter de omnibus feudis et iuribus feudalibus ac livellis cuiuscunque que quomodo-cunque idem dominus Petrus Zeno habuit, tenuit et recognovit ac possedit et habebat, possidebat vel quasi, tenebat seu recognosce-bat ab episcopatu Paduano, tanquam de feudis ac livellis ad epis- copatum et mensam episcopalem Paduanam de iure pertinentibus et per mortem et lineam finitam ipsius domini Petri Zeno, qui sine filiis et descendentibus legitimis decessit, libere et legitime devo-luptis et sive premisso sive alio quovis modo, iure, occasione seu quacunque causa vel ex quacunque persona vacantibus, omni meliori modo, iure, via, forma et causa, quibus melius de iure po-tuit et debuit, auctoritate et vice ac nomine prefati reverendissimi domini cardinalis episcopi Paduani per anulum aureum, quem in suis tenebat manibus, liberaliter et gratiose investivit, salvo semper omni et quolibet iure prefati reverendissimi domini episcopi et episcopatus Paduani ac omnium aliarum personarum, ita quod per presentem investituram nemini in suis iuribus preiudicium ge-neretur. Unde intuitu presentis investiture dictus presbiter Domini-cus dictis nominibus et inj) animas suorum principalium iuravit ad sancta Dei evangelia, Scripturis corporaliter manu tactis, fidelita-tem veram et debitam ipsi domino episcopo et episcopatui Padua-no suisque successoribusk) canonice intranttibus se sive principa-les suos perpetuo fideliter servaturos cum omnibus et singulis clausulis et capitulis in sacramento fidelitatis et vassallagii conten-tis et in iure expressis tan nove quam veteris constitutionis.

632 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

j) in interlinea D k) corretto da sucessoribus D

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223

Acquisto al pubblico incanto della gastaldia di Croce nel Trevi-giano da parte Francesco di Alvise Foscari, agente anche a nome del fratello Domenico e della commissaria dello zio Giovanni di

Marco

1483 agosto 13-25

Copia del 31 marzo 1546 (cart.): AStVen, Ufficiali alle rason vecchie b. 336 fasc. 5 f. 1-6’ (E). Il testo, messo nella forma autentica solo nel 1491, fu trascritto in un quaterno, preso evidentemente da un registro dei Provveditori sopra camere. Alla copia precede Exemplum, al testo segue la sottoscrizione, autografa come pare, di Sebastiano Vecchi, scriba offi-tii rationum veterum. L’ultima facciata del fascicolo reca una nota del sec. XVI: Copia de la comprada de la castaldia di + per nui Foscari. Qui non vengono evidenziate le correzioni fatte dallo stesso copista, mentre si inseriscono a capo per agevolare la comprensione del documento, molto articolato e stilato con complicate costruzioni grammaticali.

Traduzione italiana in copia di ca. 1578 (cart.): AStVen, Ospedali e luoghi pii diversi b. 122 fasc. 2 f. 18-30 (a f. 19-20’ il testo dell’inserito bando del pubblico incanto); in copia del sec. XVII (cart.): AGrad b. 175 fasc. 1 f. 23-30 (a f. 23’-24 il bando, anche a f. 14’-15).

Cfr. PoZZan, Zosagna p. 16.

IESUS CHRISTUSIn Christi nomine, amen. Anno nativitatis eiusdem millesimo qua-dringentesimo octogesimo tertio, indictione prima, die mercurii tertiodecimo mensis augusti, in Rivoalto sub porticu seu lodia, presentibus egregiis viris ser Donato Cigoto quondam ser Domini-ci de confinio Sancti Bernabe, ser Hieronymo Nigro quondam ser Alexandri de confinio Sancte Marie Iubanico, ser Ioanne a clavibus sive agutis de contrata Sancti Fantini, ser Iacobo dicto Bagatin pu-blico precone civitatis Venetiarum, qui una cum ser Petro Rubeo altero precone de confinio Sancti Severi incantaverunt infrascrip-tam gastaldiam Crucis, omnibus testibus ad hec vocatis, habitis et rogatis et aliis. Ibique magnifici et generosi viri domini Victor Su-perantius eques procurator Sancti Marci, Marcus Lauredanus et Dominicus Maurocenus, sapientes deputati ad recuperandas pe-cunias, auctoritate eis et eorum officio attributa per excellentis-sium consilium rogatorum, ut constat parte capta in predicto con-

Doc. 223 633

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silio anno 1483, die 26 mensis maii, a me notario infrascripto visa et lecta, per quam auctoritatem et potestatem habuerunt infra-scripta et alia faciendi, poni fecerunt ad publicum incantum infra-scriptam gastaldiam Crucis sub infrascripta vulgarium verborum forma, videlicet:

Vendese al publico incanto per el magnifico miser Vector Soran-zo cavalier, procurator de San Marco, e compagni, savii deputadi a recuperar danari, per la auctorità a loro attribuida, la gastaldia de Crose messa nel destreto de Treviso, per la qual pagase de fito lire 3000 pizoli a l’anno cum le condition che per lo affito dato a miser Hieronymo da Mula appar, ma perché l’è stà usurpà, come se dice, per li tempi passati molte possession de rason de dicta gastaldia, però se dechiara che colui che la comprerà habia tute le rason dela nostra illustrissima signoria et ch’el possi dimandar et recupe-rar tuto quello che fusse stà usurpà, et tuto quello che se recupe-rerà se intenda esser de colui che comprerà. El qual comprador, facto che lui habia el suo pagamento, habia a scoder dai predicti zentilhomeni da cha’ da Mula lire 3000 a l’anno per el tempo dela sua affitason. Et sia tegnudo el comprador de far el pagamento dì 15 dapoi serà delivrada soto pena de x per cento et de esser reven-duta a so spese a beneficio dela nostra illustrissima signoria. Et item sia tegnudo el comprador de pagar le spese delo incanto e charte et per i comandadori danari 4 e per i fanti danari 2.

Et hic est finis suprascripti incantus. Cui quidem incantui et subhastationi sepius facte et in diversis diebus et horis in Rivoalto in loco suo consueto, ut supra dictum est, magna populi multitu-dine astante, interfuerunt quamplurime persone diversa precia of-ferentes. Tandem publico incantu deliberata fuit nobili viro domi-no Francisco Foscari quondam magnifici domini Aloysii olim ma-gnifici domini Marci procuratoris Sancti Marci presenti et ipsam castaldiam et iura acceptanti nominibus infrascriptis tanquam per-sone plus offerenti.

Quapropter antedicti magnifici et generosi viri domini Victor Superantius eques procurator Sancti Marci, Marcus Lauredanus et Dominicus Maurocenus, sapientes deputati ut supra, nomine illu-

634 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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strissimi ducalis dominii Venetiarum in Dei nomine ad proprium, iure proprio et in perpetuum dederunt, tradiderunt, vendiderunt et alienaverunt nobili viro domino Francisco Foscari quondam ma-gnifici domini Aloysii olim magnifici domini Marci procuratoris Sancti Marci presenti et suo proprio nomine ac vice et nomine domini Dominici Foscari fratris sui dicta iura pro medietate pro indiviso acceptanti, pro alia vero medietate stipulanti etiam et ac-ceptanti vice et nomine commissarie quondam magnifici domini Ioannis Foscari olim predicti quondam magnifici domini Marci procuratoris et pro eorum et cuiuslibet eorum nominibus, heredi-bus et successoribus, pro quibus quidem domino Dominico fratre et commissaria quondam magnifici domini Ioannis Foscari ipse dominus Franciscus solenniter de rato promisit et ratihabitione, prefatam castaldiam Crucis positam in districtu Tarvisino,

que quidem comprehendit infrascripta bona: et primo villam Crucis in se continentis possessiones et terras arativas, prativas, buschivas et paludosas cum omnibus ipsis suis possessionibus et terris arativis, prativis, buschivis et paludosis infra hos confines, videlicet a mane flumen Plavis partim et partim iura monasterii Sancti Benedicti de Censono et partim iura monasterii de Pero et partim predictum flumen Plavis et partim heredes domini Domini-ci Bragadeni et partim iura episcopatus Torcelli, a meridie aque salite, a sero partim flumen Meduli et partim dominus Pancratius Capello et eius frater et consanguinei seu consortes et partim iura monasterii Sancti Danielis de Venetiis et partim fossa vetus, a mon-te partim ipsa fossa vetus, aliter dicta flumen Tagliate, et partim domina Iulia de Collalto, partim nemus Tascarum, partim Barisani cives Tarvisii, partim pascua communis et hominum Fossalte, par-tim commune et homines Campilongi, appellatum pratum de Iso-la, partim pascua communis et hominum Fossalte, partim iura mo-nasterii Sancti Benedicti de Censono et partim iura monasterii Sanc- te Marie de Pero, et si forte essent plures et veriores confines, item nemora Marteie, Novolede, Honorede et Mestice ac Guitie de An-garano infra suos etiam veriores confines,

ad habendum de cetero per dictum dominum Franciscum emp-torem nominibus suprascriptis heredesque et successores suos dic-tam castaldiam Crucis bonaque et iura ut supra vendita tenendum

Doc. 223 635

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et possidendum, utifruia) et gaudendum, dandum, vendendum, do-nandum, permutandum, pro anima et corpore iudicandum et quic-quid sibi nominibus sepedictis heredibusque suis placuerit perpe-tuo faciendum tanquam de re sua libera et expedita ab omni livello et obligatione absque contradictione dictorum magnificorum do-minorum venditorum nomine supradicto et cuiusvis alterius perso-ne mundi, una cum accessibus egressibusque suis, viis, anditis et tramitibus, fluminibus, palatis, aquis et aquarum ductibus, canali-bus, piscationibus, venationibus et aucuperiis atque cum omnibus et singulis fabricis et edificiis cuiuscunque generis que super ipsa castaldia, bonis et iuribus venditis esse reperientur, cum omnibus insuper exemptionibus et immunitatibus quibus habebat, tenebat et possidebat prefatum illustrissimum ducale dominium ac etiam suprascriptus dominus Hieronymus de Mula iure locationis reliqui-que conductores, qui quandocunque dicta bona et eorum quamli-bet partem tenuerunt et possiderunt iure locationis seu alio quovis iure ante presentem venditionem, et generaliter cum omnibus et singulis aliis actionibus, iurisdictionibus et rationibus, habentiis et pertinentiis atque universis adiacentiis tam realiter quam persona-liter, utileb) et directe, mixte, pretorie, civiliter et hypothecarie, ge-neraliter et particulariter, que dicta castaldia bonaque et iura vendi-ta habent et habere videntur, in integrum a coelo ad abyssum om-nique iure, usu, actione et requisitione ipsis bonis venditis seu di-ctis magnificis dominis sapientibus nomine prefati illustrissimi do-minii quomodolibet spectantibus et pertinentibus,

et hoc quidem pro precio et nomine precii ducatorum quinque millium sexcentorum decem, quos quidem ducatos quinque mille sexcentumc) decem et precium dicti magnifici domini sapientes nomine prefati illustrissimi dominii auctoritate qua supra dixerunt contentique, confessi et manifesti fuerunt habuisse et in numerata pecunia accepisse a prefatis nobilibus de cha’ Foscari emptoribus antedictis in hunc modum, videlicet a suprascriptis dominis Fran-cisco et Dominico Foscari: ducatos trecentos per bancum de cha’ Pisani die decimo octavo augusti 1483, item die dicto ducatos tre-centos per bancum de cha’ Lippomanno, item die vigesimo quinto

636 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) così F b) così F c) così F

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predicti ducatos duos milled) et quinquaginta per dictum banchum de cha’ Lippomanno, item die vigesimo octavo predicti ducatos octoginta contatos ad officium camerariorum, item die dicto duca-tos octoginta per bancum de Garzonibus; item a commmissaria predicti quondam magnifici domini Ioannis Foscari: die decimo octavo augusti predicti ducatos octingentos quinquaginta per ban-cum de cha’ Pisani, item die vigesimo quinto predicti ducatos mil-le noningentos quinquaginta per bancum de cha’ Lippomano, que omnes quantitates summant precise ducatos quinque mille sexcen-tume) decem,

exceptioni non numerate pecunie preciique non soluti et recep-ti omnique spei future numerationis et receptionis eiusdem omni-que alii exceptioni dicti magnifici domini sapientes quibus supra nominibus omnino renuntiantes facientesque prefatis nobilibus de cha’ Foscari emptoribus finem, quietationem, absolutionem et se-curitatem plenariam cum pacto de ulterius aliquid in perpetuum non petendo ‹occasione› precii suprascripti in parte aut in toto, cedentes insuper prefati magnifici domini venditores et renuntian-tes predictis emptoribus omnia et singula iura omnesque actiones et rationes suprascriptas ac alias et alia quecunque, que et quas prefatum illustrissimum dominium habet et habere posset quomo-dolibet in prefata castaldia et bonis venditis,

constituentesque ipsos emptores procuratores irrevocabiles et tanquam in rem propriam eosque ponentes in eisdem iure, statu et esse in quibus erat illustrissimum ducale dominium Venetiarum ante presentem venditionem atque predictus dominus Hierony-mus de Mula iure locationis ut supra omnesque conductores et affictuales, qui per tempora iure locationis vel aliter dictam castal-diam tenuerunt et possederunt, ita ut amodo inantea ipsi domini emptores iuribus et rationibus ipsis universis uti valeant, agere, petere, causari, consequi et se tueri et coetera omnia facere et libe-re exercere in iudicio et extra que prefatum illustrissimum ducale dominium facere poterat et potuisset ante presentem venditionem et alienationem,

transferentes insuper in ipsos emptores ut supra ius et domi-

Doc. 223 637

d) così F e) così E

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nium universum possessionis predicte castaldie, quam quidem castaldiam, bona et iura vendita dicti magnifici domini sapientes, venditores quo supra nomine, constituunt se de cetero precario nomine dictorum nobilium de cha’ Foscari emptorum tenere et possidere vel quasi, donec ipsi emptores de ea tenutam et corpo-ralem possessionem acceperint, quam accipiendi et retinendi ipsi magnifici domini sapientes nomine sepedicto emptoribus ipsis auc- toritatem omnimodam contulerunt,

affirmantes ipsi magnifici domini sapientes castaldiam ipsam et iura suprascripta hodie tempore presentis venditionis fuisse prefa-ti illustrissimi dominii eaque nulli alii persone dedisse, donasse, vendidisse, pignori obligasse aut aliter obnoxiasse quam nunc dic-tis emptoribus ex presenti venditione et forma incantus supra-scripti, quod si secus reperiretur, venditores ipsi nomine predicto ipsos emptores suosque heredes perpetuo indemnes conservare promiserunt et litem ullam, causam, molestiam seu questionem de predictis bonis venditis seu de aliqua eorum parte dictis emptori-bus aut suis heredibus ullo unquam tempore inferre neque infe-renti consentire, immo bona ipsa ipsis emptoribus heredibusque suis perpetuo pacifice dimittere legitimeque defendere, auctoriza-re, tueri et penitus expedire ipsosque emptores in quieta et pacifi-ca possessione manutenere et conservare a quibuscunque perso-nis, communi et collegio omnibus prefati illustrissimi ducalis do-minii periculis, laboribus et expensis.

Quam quidem venditionem et alienationem atque omnia et sin-gula suprascripta prefati magnifici domini sapientes nomine illu-strissimi dominii et supra promiserunt et promittunt prefatis ma-gnificis dominis emptoribus, pro se et eorum heredibus stipulanti-bus et acceptantibus, perpetuo firma, rata et grata habere, tenere, attendere, observare et adimplere et non contrafacere vel venire per se vel alios aliqua ratione vel causa, forma seu ingenio de iure vel de facto sub pena dupli totius eius in quo pro tempore contra-factum fuerit in singulis per presens instrumentum solenni stipula-tione promissis et refectionis atque emendationis omnium et sin-gulorum damnorum, expensarum et interesse litis et extra, quibus solutis et refectis et non, presens nihilominus instrumentum cum omnibus contentis in eo in sua permaneat firmitate, obligantes ipsi

638 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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magnifici domini sapientes pro premissorum observatione omnia bona illustrissimi ducalis dominii presentia et futura, renuntiantes omnibus et singulis exceptionibus, privilegiis, auxiliis et beneficiis per quas vel que premissis seu alicui premissorum posset aliquid quomodolibet excipi, obiici vel opponi.

+ Ego+ Ego Ludovicus Memo provisor super rationibus camerarum

subscripsi.+ Ego Andreas Fuscareno provisor super rationibus camerarum

subscripsi.Ego Franciscus Doninus filius quondam domini Ioannis, civis

Venetiarum de confinio Sancti Hieremie, publicus imperiali aucto-ritate notarius, suprascriptis omnibus presens fui, rogatus scripsi et in hanc publicam formam morbo chiragre captus transcribere feci, transcriptum auscultavi cum meo autentico et reperi utrumque convenire, propterea in maiorem fidem mandato illustrissimi du-calis dominii me subscripsi et signo meo tabellionatus consueto pro more obsignavi anno millesimo quadringentesimo nonagesi-mo primo, indictione octava, die vero octavo mensis martii.

EgoEgo Ludovicus Memo provisor super rationibus camerarum sub-

scripsi.Ego Andreas Fuscareno provisor super rationibus camerarum

subscripsi.Ego Franciscus Doninus notarius officii magnificorum domino-

rum provisorum super rationibus camerarum, publicus notarius olim electus et deputatus ad instrumenta conficienda et reliquos actus, qui necessarii essent, super venditionibus faciendis per ma-gnificos dominos Victorem Superantium equitem procuratorem Sancti Marci et suos collegas, de quibus in hoc libro fit sepius men-tio, suprascriptis omnibus presens fui, rogatus scripsi et morbo impeditus in hanc publicam formam redigere feci, redactum relegi et reperi stare pro ratione et cum autentico convenire, propterea in maiorem fidem in executione mandati illustrissimi ducalis dominii me subscripsi et signo meo tabellionatus pro more obsignavi, ut ex opposito apparet in kartis 16.

Doc. 223 639

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224

Testamento di Elisabetta o Isabetta, vedova di Filippo Foscari

1483 settembre 12

Cedola (cart.): NTest b. 955 (Alvise Talenti) no 189 (A). Il testo, scritto dal notaio, riempie tre facciate del foglio doppio. L’ultima, che presenta le tracce della originaria conservazione in forma piegata, reca il soggetto: Testamentum nobilis domine Elisabet Foschari, e la nota: R(egistra)- t(um). Il testo, posto sotto l’invocazione Yesus, comincia come segue: mocccclxxxiiio, die duodecimo mensis septembris, indictione secunda, Rivoalti. Cum terminum vite sue unus quisque prorrssus ignoret et cete-ra. Quapropter ego Elisabet Foschari . . . Dopo la fine del testo si leggo-no due firme, aggiunte da mani individuali, mentre il resto è scritto dal notaio:

+ Ego presbiter Lodovicus de Veneciis testis subscripsi.+ Ego Andreas filius ser Lodovici Batuauri testis subscripsi.Testes presbyter Ludovicus de Veneciis et Andreas filius ser Ludovici

Batiauri, ambo de eccl‹es›ia Sancti Ioannis Crisostomipresbyter Ludovicus T(alenti) notarius rogatus subscripsi.Strumento notarile (perg.): ScRos b. 36 mazzo 7 proc. 10 f. 10 (B). Sul

verso, scritto da mano quasi contemporanea: Testamento de [ma]dona Isabeta Foscari mia mad[re].

Registrazione in imbreviatura notarile (perg.): NTest b. 957 (Alvise Talenti) prot. f. 95’-96’ (D).

Copia notarile, 1535 dicembre 3 (perg.): ScRos b. 36 mazzo 7 proc. 10 f. 9 (E). La pergamena è lacerata da due grandi buche nella parte supe-riore. Il copista è Antonius Marsilius notarius et aule serenissimi princi-pis Venetiarum cancellarius, il suo strumento reca le firme di un giudice dell’esaminador e di un notaio della rispettiva curia. Il testo è tratto [ex autentico prot]hocollo (notizia qui integrata dalla copia in b. 28, cfr. in-fra), cioè da D, della quale è una copia assai fedele, perciò non occorre segnalarne le varianti, che si limitano a differenze ortografiche e a cor-rezioni di errori di scrittura.

Copie del sec. XVII (cart.): ivi, f. 6-8 (da D); ivi, f. 11-14’ (da E, però senza la parte introduttiva aggiuntavi); ScRos b. 28 mazzo 3 proc. 6 f. 93-98 (da E); AGrad b. 251 fasc. (1) “Testamenti” all’inizio, ma con foglia-zione da 19 a 21 (da D).

L’edizione presente si basa su B, poiché pare che essa rappresenti l’ultima intenzione del notaio, salvo pochissime sviste. Nelle note si in-dicano anche le varianti ortografiche di A, mentre pare superfluo evi-denziare le differenze nell’ordine delle parole nonché le correzioni fatte dal notaio durante la stesura della cedola; in quest’ultima peraltro non appaiono parole scritte interamente in maiuscole. Si dànno anche le

640 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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varianti di D, però omettendo quelle di carattere puramente ortografico, tranne i casi in cui queste ultime concordano con A.

Ina) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimob) quadringentesimo octuagiesimo tertio, die duodecimo mensis septembris, indictione secunda, Rivoalti. CUM unigenitus Dei filius, dominusc) noster Yesus Christus, agens vitam in humanis, bene sciret quod apropinquaret hora eius, ut patri suo spiritum traderet, universis exemplum largiens singulare, in sua-que gloriosa cena et in suo salutifero testamento fragilitati previdit humane, ut exhinc quelibet rationalis creatura pertransiens, eius sacratissima vestigia inmitando, sic se et sua solicite ordinando disponat. Quapropter EGO HELLISABETHd) Foscharie), relictaf) magnifici domini Philippi Foschari, olim honorabilis procuratoris Sancti Marci, de confiniog) Sancti Proculi, sana Dei gratia mente et intellectu ac corpore, timens tamen ne casus huius misere et fragi-lis vite me subripiet intestatam et sich) bona mea indisposita et inordinata relinquam, IDEO ad me venire feci presbyterum Ludo-vicum Talenti, ecclesie Sancti Ioannisi) Crisostomi plebanum et Venetiarum notarium, ipsumque rogavi in presentia testium infras-scriptorum, ad infrasscripta vocatorum, rogatorumj) et iuratorum iuxta formam legis, ut hoc meum ultimum scriberet testamentum pariterque conpleret cum clausulis et addictionibus ack) solempni-tatibus Venetiarum solitis, consuetis et oportunisl) ac necessariism).

In quo quidem meo testamento constituo et esse volo meos fi-delesn) commissarios et huius mee ultime voluntatis exequtores virum venerabilem dominum Antonium Marinum decretorum doctorem, meum honorabilem nepotem, viros nobiles dominumo) Michaelem Foschari et dominump) Franciscum Foschari, fratres et filios meos dilectos, ac etiam dominam Ceciliam Marino sorrorem meam et dominam Stelinamq) meam peramabilem filiamr); secun-

Doc. 224 641

a) In nomine . . . disponat: in A un’altra arenga, vedi sopra b) millio D c) dominus . . . disponat] et cetera D d) Elisabet A; Helisabeth D e) foscari D, qui e spesse volte anche in seguito f) segue quondam A; segue depennato domi-ni D g) confino B h) manca in A i) ion(n)is D j) rogatorum et iu-ratorum manca in A k) ac solempnitatibus] more A l) opportunis A m) neccessariis AD n) fidei A o) ser A; dominos D p) ser A; manca in D q) i su rasura B; stellinam AD

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dum quod hic inferius ordinavero darique iussero, sic ipsi post obitum meum adimplere debeant ac teneantur.

In primis namque comendo animam meam suo creatori et om-nipotenti Deo acs) gloriose virgini Marie totique curie celesti.

(2) Item si et quando anima mea egressa fuerit ex corpore meo, tunc volo sepeliri adt) monasterium Sancti Francisci fratrum Mino-rum, cum habitu tamen pizocherarum sancti Francisci tercii ordi-nis. Quibus pizocherabus dimito ducatos quatuor pro anima mea, cum hac tamen condictione quod corpus meum sepelietur in ar-chis predictarumu) pizocherarum, in quibus sepulte fueruntv) quo-ndam filie mee. Quibus exequiisw) volo solum intersint presbyteri contractex) mee cum quatuor dupleriisy) sive lampadibus magnisz) et albis et non pluribusaa).

(3) Item dimito pro mea decima ducatos viginti quatuor pro animabb) mea. Qui ducati viginti quatuor vollo extrahantur de afic- tibuscc) domorum mearum positarum in confinio Sancti Viti et de ipsis solvatur predictadd) mea decima.

(4) Item dimito ducatos quatuor pro mea decima dispensandos in contratta Padue ubi est hospitium meum quod tenet proee) signo Pavonumff). Qui ducati quatuor extrahantur etiam de affictibus ho-spitii predicti de Padua pro anima mea.

(5) Itemgg) dimito ducatos tres pro missis celebrandis sancte Marie et sancti Gregorii pro anima mea.

(6) Item dimitohh) ducatos octo pro mitendo ad Sisium et Ro-mam pro anima mea.

(7) Item dimitoii) pro duobus diebus mitendis in edomodajj) ad visitandumkk) ecclesiam Sancti Petri de Castello, videlicet in die dominica et in die veneris, per annum unum et ad ecclesiam San-tissimell) Trinitatis ducatos quinque pro anima mea.

(8) Item dimito pro eundo ad Crucem ducatum unum pro anima mea.

642 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

r) segue qui A; segue cancellato qui D s) ac . . . virgini] et virgini ac gloriose A; ac virgini gloriose D t) apud A u) dictarum A; predittarum D v) ferunt B w) obsequiis A x) contrate AD y) dopleriis A z) magis A aa) plur(es) AD bb) a(n)i(m)am B cc) affictibus A; afitibus D dd) dicta A ee) pro signo] insignia A; pro insigno D ff) paonum A gg) in D que-sto legato è aggiunto a piè pagina con segni di richiamo hh) dimitto A ii) dimitto A jj) edomeda A kk) visitantum B ll) sanctissime A

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(9) Item dimito ducatos duos pro eundo ad Sanctum Lauren-cium pro anima mea.

(10) Item dimito ducatos undecim pro mitendo ad visitandum Angelum in Apulea pro anima mea.

(11) Item dimito dominabus monialibus sive monasterio Anun-tiatemm) ducatos sex, que domine moniales teneantur dicere sive legere triginta tres vices psalterium et triginta tria millia vices psal-mum De profundis pro anima mea.

(12) Item dimito hospitalinn) Sancti Antonii, videlicet fabrice il-lius, ducatos duos pro anima mea.

(13) Item dimito pro querendo sepulcra in die Veneris sancti ducatum unum pro anima mea.

(14) Item cum sit quod inpresentiarum mittooo) Margaritam de Santopp) Raphaele ad visitandum ecclesiasqq) Sancti Marci et Sancti Zacharię et promiserimrr) eiss) dare ducatos octo pro suo labore per annum unum, et casu quo non conplevissettt) ire ad predictas ec-clesias ante obitum meum et si nonuu) esset soluta de dictis ducatis octo ut supra, vollovv) solvatur de reliquo, si reliquum aliquodww) habere deberet sive restaret, pro anima mea.

(15) Que quidem legata per me ordinata ut supra volo solvantur de denariis qui sunt in quodam saculo sive sachetoxx) cum poli-ciayy) quadam intus in capsa mea. Reliquum vero dictorum dena-riorum volo dispenseturzz) inter pauperes egenos, secundum vide-bitur predictis meis comissariisaaa), pro anima mea. Dico tantum de illis denariis de quibus non est facta aliqua mentio, de quibus de-nariis solvantur legata mea, ut supra dixi.

(16) Item dimito dominebbb) Stelline filie mee suprascripteccc) ducatos centum auri in signum amoris et caritatis.

(17) Item dimito serddd) Hieronymoeee) Foschari filio quondam dominifff) Urbani olim filii mei ducatos centum de propriis meis bonis in signum amoris et caritatis.

Doc. 224 643

mm) nuntiate A nn) l’ultima i è su rasura B oo) mito AD pp) sancto A qq) s su rasura B rr) promisserim A ss) ei dare] dare (in interlinea) sibi A tt) conplevisse et D uu) in interlinea BD vv) volo AD ww) aliq(ui)d A; aliq(uo)d B; aliqd D xx) secheto A yy) politia A; poliza D zz) dispensentur A aaa) commissariis AD bbb) manca in A ccc) suprasscripte A, qui e in seguito ddd) manca in A eee) hyeronimo A fff) ser A

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(18) Item volo et dimito omnes meas domos, tam hic Venetiis positas quam extra, quas reperioggg) me habere, prefatis ser Micha-elihhh) et ser Francisco Foschari, meis dilectis filiis et filiis quondam magnifici domini Philippi, ac etiam filiis maribus quondam prefati ser Urbani Foschari olim filii mei interiii) eos equaliterjjj), cum hackkk) tamen condictione et obligatione quod numquam dicte domuslll) possint vendi nec alienari nec pro anima iudicaremmm) neque super ipsis domibus nullamnnn) dotem securare sive securari facere, sed sic semper predicte domus inter eos maneant et existant etooo) inter eorum heredes et deveniant de eorum heredibus in heredes mas- culos ab ipsis legiptime descendentes, et non aliter, et deficien-teppp) uno, pars defficientis deveniat in alium sive in alios et eorum heredes legiptimos supraviventesqqq) et descendentes, et hoc ta-men quod dicte domus semper teneantur per prefatosrrr) meos fi-lios et nepotes ut supra sive eorum heredes in contio et in culmine et quod solvantur per eos qui tenebunt et posidebunt dictas meas domos de afictibus illarum omnes decime et angarie que fuerint necessariesss) solvende et ponende per terram nostram. Et deffi-cientibus filiis meis et nepotibus suprascriptis sine legiptimis here-dibus, adeo quod nemo esset sive inveniretur in humanis de eo-rum prole legiptime ut supra, tunc volo in hoc casu quod dicte domus mee suprascripte, videlicet affictus earum, dispensentur inter pauperes Christi et ad pias causasttt), secundum quod videbi-tur magnificis dominis procuratoribus de citra, qui volo quod sint mei commissarii in casu quo filii mei sive heredes eorum de prole eorum non invenirentur in humanis ut supra. Que domus mee remaneant semper condictionate, prout in filiis meis et eorum he-redibus fuerunt per me condictionate et ordinate pro anima mea.

(19) Item vollouuu) quod, si post obitum meum repperireturvvv) quodwww) ser Urbanus olim filius meus foret meum debitorem ano-

644 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ggg) repperio AD hhh) michali D iii) corretto da in B jjj) qualiter B kkk) manca in B lll) d corretta da p B mmm) iudicari D nnn) numquam aliquam A; segue aliquam D ooo) in interlinea B ppp) deffi-ciente AD qqq) ut supra viventes A rrr) predictos AD sss) necesarie A ttt) cau(s)a B, nell’estremo margine destro uuu) volo AD vvv) rep-p(er)iet(ur) A www) quod . . . foret] quondam ser Urbanum olim filium meum (poi corretto per ottenere la forma Urbanus olim filius meus) fore A

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tatumxxx) super quodam meo libereto, volo quod dictum debitum numquam possit peti ad conputum crediti mei neque astringi adyyy) solvendum per aliquem meum benefficiatumzzz) sive comissarium, sed dictum debitum sit et remaneat acaaaa) existat in manibus filio-rum prefati quondam ser Urbani Foscharibbbb) sine aliqua contradic- tione et obstaculo.

(20) Item interogata abcccc) ipso notario de interogandis, respon-di nil aliud dimitere vellem nisi ut supra dimissi.

(21) RESIDUUM vero omnium bonorum meorum mobilium et inmobilium, presentium et futurorum quocumque modo, via, iure, forma, causa, titulo etdddd) coloreeeee), et omne caducum, inordina-tum et prononscriptum et id quodffff) ad caducum, inordinatum et prononscriptum spectantiumgggg) et pertinentium et id quod in fu-turum spectare et pertinere posset mihi aut huic comissarie mee quomodocumque et qualitercumque, dimito prefatis ser Michaeli et ser Francisco Foscharihhhh), meis filiis dilectis et commissariis ut supra, ac filiis maribus prefati quondam ser Urbani Foschari, qui-bus omnibus filiis meis et benefficiatis per me ut supra summope-reiiii) comendo animam meam.jjjj)

PRETEREAkkkk) plenissimam virtutem et potestatem do, tribuo, confero penitus et concedo dictis meis comissariis dictam meam comissariam intromitendillll), administrandimmmm) et furniendi, pe-tendi, exigendi et gubernandi, omnia mea bona mihi spectantia, in quocumque loco existentia reprehendere, recipere, gubernare et administrare, a quibuscumque meis debitoribus quocumque mo-do et pro quacumque causa mihi dare debentibus exigere, credi-toribus solvere et de receptis proquietare, inprestita emere, prodia exigere, domos meas et posessiones, tam hic Venetiis quam alibi sive extra, afictare et disfictare ac locare, sergentibus et habitatori-

Doc. 224 645

xxx) anotatus corretto da anotatum A yyy) manca in A zzz) beneffitiatum A, qui e in seguito aaaa) et A bbbb) foscari A cccc) ab . . . notario man-ca in A; ab . . . interogandis] de interogandis ab ipso notario D dddd) manca in A eeee) segue spectantium et pertinentium A ffff) qd D gggg) spectantium . . . qualitercumque] quomodolibet devenire posset A hhhh) fo-scari A iiii) sumopere A jjjj) fine di A, dove seguono le sottoscrizioni e la notizia dei testimoni, vedi sopra nella descrizione della cedola kkkk) fine di D, tranne le firme e la sottoscrizione del notaio; cfr. sotto llll) int(er)omitendi B mmmm) administradi B

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bus comeatum dare, denarios in bancho sive in banchis de scripta ponere, totiens quociens opus fuerit, et ex illis extrahere et, si opus fuerit, pro predictis et circa predicta in quocumque iudicio, tam ecclesiastico quam seculari, conparendi, placitandi, agendi, re-spondendi et defendendi, advocandi et advocatos tolendi, termi-nos petendi et recipiendi testes, probationes et iura quelibet pro-ducendi et productis ex adverso oponendi, legem petendi, interdic- ta, precepta, terminationes et sententias quascumque fieri et exe-qutioninnnn) mandari faciendi tam realiter quam personaliter, ap-pellandi et appellationes prosequendi, expensas petendi et reci-piendi nec non in animam meam iurandi, cartas securitatis et om-nes alias cartas et scripturas et omnia alia dicendi, faciendi, ope-randi et exercendi, que pro huiusmodi mea voluntate exequen- dooooo) fuerint necesaria et quelibetpppp) oportuna et que quilibet comissarius facere potest et debet ac ego vivens facere possem, et mandans firmum et ratum habere quicquid per dictos meos comis-sarios gestum fuerit atque factum. Hoc volo et ordino meum esse ultimum testamentum meamque ultimam voluntatem, quod et quam prevallere iubeo atque mando ceteris meis testamentis per me per tempora preterita rogatis et factis. Si quis igitur contra hanc mei testamenti cartam ire temptaverit et hanc meam ultimam vo-luntatem modo aliquo infringeret vel ei ausu temerario contrairet, caveat iram omipotentis Dei etqqqq) omnium sanctorum se incur-surum, et nichilominus hec mei testamenti carta in sua semper permaneat firmitate.

+ Marinusrrrr) Leonus consiliarius.+ Lucas Zenus conziliariusssss) Venetiarum

SN Ego presbyter Ludovicus Talenti, ecclesię Sancti Ioannis Cri-sostomi plebanus et ecclesiętttt) Sancti Marci canonicus ac Venetia-rum notarius, compleviuuuu) et cum subscriptione duorum magnifi-corum dominorum consiliariorumvvvv) comuniswwww) et dominii

646 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

nnnn) segue depennato s B oooo) così B pppp) così B, forse invece di quo-modolibet qqqq) manca in BD rrrr) le due firme sono scritte da mani in-dividuali in B e D ssss) conzis. B; consil. D tttt) manca in D, dove l’ordine delle parole seguenti è: canonicus Sancti Marci uuuu) complevi et manca in D vvv) co(n)silio(rum) B wwww) comunis et dominii manca in D

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Venetiarum loco duorum testium defunctorum iuxtaxxxx) formam legis roboravi.

225

Deliberazione del Senato che i provveditori alle biave consegnino al cardinale Pietro Foscari un quantità di frumento per il valore

di 2000 ducati, tratta da quella spettante all’episcopato di Padova

1484 aprile 13

Registrazione cancelleresca (perg.): SenSec reg. 32 f. 31’ (D).

mCCCClxxxiiii, die xiii aprilis. . . . . . .Die suprascriptoSapientes consilii, sapientes terre firme

Ingentia merita et affectuosa opera continue prestita et prestan-da quocunque tempore per reverendissimum dominum cardina-lem Foscarum ad commoda et proficua nostri dominii inducere merito nos debent ad caripendendam salutem et sospitatem suam. Et quoniam, ut suis litteris nunc lectis declaravit, desyderat vehe-menter conferre se ad balnea pro curanda egritudine qua vexatur, quod facere non posset sine aliquo auxilio suorum introituum, prout benigne petit, usque ad summam ducatorum duorum mil-lium ob multas impensas quas facturus est, expedit nostro domi-nio gratificare reverendissime dominationi suȩ in hac honesta et benigna petitione, quando precipue concernat salutem personȩ suȩ, quȩ quocunque tempore futura est utilis rebus nostris,

vadit pars quod per provisores nostros bladorum consignari de-beant tot ex frumentis episcopatus Patavini quȩ penes officium suum habent quot sint pro ducatis iim, dandis et respondendis com-missis cardinalis suprascripti, et non suplente tractu ipsorum fru-mentorum, suppleri debeat per rectores nostros Padue reliquo quod deficiet ex introitibus dicti episcopatus et beneficiorum reve-

Doc. 225 647

xxxx) iuxta . . . legis] asumptorum D

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rendissime dominationis suȩ usque ad predictam summam inte-gram ducatorum iim, consignandorum et dandorum ut supra com-missis et nunciis suprascriptis.

+ De parte 132de non 2non synceri 3

226

Nolo, effettuato da Michele Foscari, di parte della nave di Michalli de Zuane per far trasportare certa quantità di vino

da Creta a Venezia

1484 agosto 18

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (B). Nell’ultima pagina del foglio doppio il copista indicò l’oggetto: Copia. 1484, i (così) dì 18 avosto in Veniexia. Nollizado della nave, pattron ser Michalli de Zuane, per el viazo de Chandia de mera 20 de vini a miser Michiel Foschari.

+ Laus Deo. moCCCColxxxiiiio, a dì 18 avosto in VeniexiaEl nobel homo miser Michiel Foschari nolliza sopra el navillio de Michalli de Zuane, hover quello alttri pattronizase de vollonttà d’i suo perzenevelli, per el viazo de Chandia vini miera xv de fermo ett miera zinque da respetto zenza porzion né spexa de botter per ducati quattro e mezo el mier, zoè ducati 4 grosi 12 el mier con-suetto dei nollizadi de Chandia, e zontto sarà con salvamentto a Veniexia e dischargo in ttera con salvamentto, allora ditto pattron abia a vadagnà el suo nollo al prexio ditto di sopra, i qual nolli aver debia ditto pattron qui in Veniexia lla mittà mexi 5 dapoi dischargo e ll’alttra mittà mexi diexe dapoi dischargo.

Dechiarando che ditto nollizador se hobliga spazarallo de Chan-dia per ttutto el mexe de settinbrioa), non manchando per el ditto pattron, ché se per defetto del ditto pattron non allevase lle ditte botte quando lle sarano consignatte, se inttenda eser suo difetto.

648 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da novinbrio B

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El qual rispetto posindo ditto pattron llevar, sia hobligà ditto nolli-zador de darllo.

E chusì promette una partte a ll’alttra ett ll’alttra a l’una de atten-der ett hoservar e per nisun modo conttrafar sotto pena de dani he interesi a quella partte conttrafarà.

Io Daniel Chopo fo de miser Gerolimo per chomision che ò da miser Michiel Foschari son conttentto quantto hè di sopra schritto e prometto de ratto che el ditto miser Michiel Foschari serà chusì conttentto.

Io Michalli de Zuane chome pattron son conttentto quantto di sopra è schritto de volonttà d’i mie’ perzenevelli.

227

Deliberazione del Senato che accoglie una istanza anonima di concessione mineraria; rivelazione del richiedente Francesco di

Filippo Foscari con indicazione della zona delle esplorazioni nelle valli Trompia e Sabbia

1484 dicembre 13, 1485 marzo 29

Registrazione ufficiale (perg.): SenT reg. 9 f. 120’, 128 (D).Cfr. braunstein, Entreprises minières p. 549, 591.

1484, die xiii decembris, ut infraSerenissimo principi et excellentissimo consilio suo. Io, fidelissi-mo servidor vostro, domando de gratia ala vostra serenità che la se degni de conciederme che in tuti luogi nominarò et terre de quella io possi cavar metalli de ogni sorta: oro, argento, piombo, rame et ogni altro metallo, item veriol, azuro et allume, et dove caverò et farò cavar niun si possi aproximar ad uno miglio, chome è lo con-sueto. La qual concession domando me sia facta cum tuti modia), condicion et pacti che altre volte fo concesso a maistro Francesco de Michiel da Stagno e compagni, excepto che non voglio poder usar el suo edificio, intendando che la presente gratia e concession

Doc. 227 649

a) segue depennato et D

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se intenda sì nei luogi che ho trovado chome quelli che havesse trovato et in foveis et locis tam derelictis quam derelinquendis. I quali da poi che la vostra serenità me l’averà concesso io li nomi-nerò eb) el mio nome. Et de la gratia me farà vostra serenità me sia facto uno privilegio cum le condition predicte et tute altre largeze e libertà che rechiede simel privilegii cum le mie littere di passo.

Die suprascripto, videlicet xiii decembrisConsiliarii: ser Ioannes Contareno, ser Augustinus Barbadico,

ser Marcus Foscolo, ser Leonardus LauredanoQuod eidem supplicanti fiat gratia quam petit.+ De parte 99de non 6non sinceri 10

1485, die 29 martiiNobilis vir ser Franciscus Foscari quondam ser Filippi procura-

toris nominavit et declaravit se eum esse qui fecit hanc supplica-tionem suprascriptam.

Quoniam hic non capit spacium notandi loca de quibus supra fit mentio, ideo fuit necessarium illa notare in fine mensis februarii insequentis ad c. 128.

Loca nominata et presentata vigore partis capte in rogatis – ut supra contra ad c. 121 – ad instantiam nobilis viri ser Francisci Fo-scari, videlicet:

In montibus sive locis nominatis de la Dargola, Riviere Fasseti et in valle Sancti Columbani sub pertinentiis comunis de Collibus ac in montibus et locis del Pagan, Castabella sub pertinentiis comunis de Bovegno districtus vallis Tropie et in montibus nominatis el Provar, la Draga et la Agelina sub pertinentiis et districtu vallis Sa-bie nec non in quibuscunque aliis montibus, terris et locis existen-tibus sub pertinentiis et confinibus dictorum comunium de Colli-bus et Bovegno ac comunis de Bagolin et totius vallis Tropie ac vallis Sabie cum toto territorio Brixiensis iurisdictionis nostri domi-

650 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

b) in interlinea D

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nii, tam repertis quam reperiendis et in foveis tam novis quam veteribus, derelictis vel dereliquendis.

228

Testamento di Marina di Giacomo Foscari, moglie di Francesco Bragadin

Murano, 1485 giugno 1-2

Registrazione in imbreviatura notarile (cart.): CInfN b. 99 fasc. 1 (Anto-nio Grasseli) prot. f. 45-46 no 178 (D).

In Christi nomine, amen. Anno a nativitate eiusdem domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo octuagesimo quinto, in-dictione iii, die secundo mensis iunii. Cum unaqueque dies creatu-re mortali velut ultima habenda sit et precipue quando corporalis aliqua dubiosa iminet egritudo, hinc est quod vigilare amonetur ne incaute occumbat et sua bona inordinata remaneant. Eapropter nobilis mulier domina Marina, olim filia viri nobilis ser Iacobi Fo-scari quondam serenissimi domini Francisci incliti Venetiarum du-cis, consors et uxor viri nobilis ser Francisci Bragadino quondam domini Iacobi de confinio Sancti Apollinaris, licet tunc existens Muriani, corporea infirmitate agravata, tamen Dei gratia sane men-tis, sensus et intellectus, volens et intendens sua fortuna bona or-dinata relinquere, presens suum testamentum et ultimam volunta-tem ordinare et facere procuravit iuxta tenorem unius cedule testa-mentarie bombicine, manu infrascripti notarii pridie scripte, quam rogavit vulgari sermone ad maiorem ipsius testatricis int‹e›lligen-tiam. Cuius quidem cedule tenor sequitur et est talis:

Iesus Christus. mCCCClxxxv, die primo mensis iunii, indictione iii, Muriani. Trovandome io Marina consorte del nobel homo ser Fran-cescho Bragadin fo de miser Iacomo dela contrada de Sancto Apo-nal, al presente a Muran, inferma dela persona, ma gratia Dei sana dela mente et desiderosa – oltra l’ordene spiritua de l’animal – etiam ordinar li mie’ beni temporal, ma non havendo hora el modo

Doc. 228 651

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de haver testimonii, farò notar con brevità de man de pre Antonio di Grasseli, mio padre spiritual, confidandome che dicto miser Francescho et mie’ fioli rimagnerano contenti de adimpir questa mia ultima volontà et de questo li priego grandemente.

(1) Item ordino esser sepulta a Sancta Croxe de la Zudecha en-tro dal monestier con l’abito de quele done, ale qual lasso ducati dodexe d’oro per l’abito et per la mia sepultura et azò esse done munege priegano Dio per l’anima mia.

(2) Item voio sia trato e nutrito uno puto dala Pietade uno anno per l’anima mia et per questo lasso ducati diexe d’oro.

(3) Item a l’ospedal de Sancto Antonio lasso ducati quatro d’oro per fabrica.

(4) Et similiter per la fabrica de Sancta Maria d’i Miracoli lasso ducati quatro d’oro.

(5) A lazaretho lasso ducati do d’oro.(6) Item al monestier de Sancta Maria de Gratia lasso ducati do

d’oro.(7) Item ale donzelle de Sancta Agnexe, stano arente San Berna-

ba, lasso ducati tre d’oro.(8) Et similiter a dicte donzelle che stano arente la giexia de San

Domenego lasso ducati tre d’oro.(9) Delia) altri luogi consueti non voio per hora altro ordinar.(10) Item ali poveri de la mia contrada de Sancto Aponal lasso

ducati sie d’oro.(11) Item ali monestieri infrascripti: del Corpus Domini, de San-

cto Andrea de Zirada, de Sancto Alvixe, de San Daniel et de Sancta Chiara de Muran et de Sancta Maria d’i Anzoli de Muran et de San Chosma e Damian dala Zudecha et dele done del Spirito Sancto et dela Nuntiada a Sancta Luzia et de San Francescho dela Croxe et de Sancta Iustina et de San Ieronimo, lasso ali predicti monestieri de munege ducati do d’oro per zaschaduno de dicti monestieri, azò dicte done priegano Dio per l’anima mia.

(12) Item similiter a li monestieri infrascripti de frati observanti, zoè de San Domenego, de San Francescho dala Vigna et de San Sebastian e a li Giexuati e de San Piero Martire de Muran et de San

652 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) in interlinea D

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Iob et de San Iacomo dala Zudecha et de Sancto Mathia de Muran, lasso ducati do d’oro per zascheduno d’i dicti monestieri, azò dicti signor frati diebano zelebrar messe et priegano Dio per l’anima mia.

(13) Item voio ch’el siab) mandado per uno anno ogni domene-ga ala Trinitade et etiam sia mandado ala Croxe, secundo el con-sueto, per l’anima mia. Et se dona Ana Zota, che me serve al pre-sente et habita a l’ospedal de la Cha’ de Dio, sopraviverà et vorà andar ala Croxe ut supra, i lasso ducati tre d’oro et etiam, se la vorà andar ala Trinitade, habia per quelo quanto è consueto.

(14) Item ordino che dapoi la mia morte subito sia dicto uno anno de longo ogni zorno una messa per l’anima mia, dove parerà a miser Francescho mio marido et chon la elymosina li parerà, perché a lui particularmente ricomando l’anima mia.

(15) Item lasso ducati diexe d’oro a Maria da Feltre, habita con nui in chaxa, oltra li ducati sie ho in salvo d’i soi, son in la cassela de nogera vechia pizola. Et etiam laso ala dicta madonac) tute le robe se troverà facte per so uxo, con questo che subito dapoi la mia morte la sia mandada a Padoa da so mare per maridar, et non habi dicti ducati diexe salvo al suo maridar. Li soi sie ducati et le robe voio subito sia mandade a suo madre, azò possi compir de meterla in ordine.

(16) Item lasso a l’altra fantescha nostra de chaxa, dicta Fumia, ducati tre d’oro dapoi l’averà compido el suo tempo.

(17) Item voio ch’el me sia dicto le messe de sancta Maria et de san Griguol per l’anima mia. Et se pre Antonio de Grasseli, mio padre spiritual soprascritod), sopraviverà, habia dicto legato de di-cte messe, per elymosina dele qual lasso ducati tre d’oro.

(18) El residuo de tuti li mie’ beni mobeli e stabeli, presenti et futuri, caduchi et inordinati et cetera, lasso equalmente a tuti mie’ fioli, sì mascholi chome femene, et questo se intenda per li ma-scholi quando vignerano ala etade de anni vinti, nì possi testar avanti la etade de anni trenta compidi. Et se alguno d’i dicti mie’ fioli mascoli, uno o piui, vignisse a manchar avanti dicta etade de anni trenta senza legittimi heriedi, la parte soae) devegna neli altri

Doc. 228 653

b) in interlinea D c) in interlinea D d) in interlinea D e) in interlinea D

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mie’ fioli et etiam in mie fie femene, zoè in quele non fosse tunc temporis maridade o monachade. Et similiter se alguna de dicte mie fie vignese a morte avanti fosse maridada o monachada, voio che la sua parte devegna in tuti mie fie et fioli chef) sopraviverà.

(19) Item dechiarog) che la mia volontà era et saria de far qual-che differentia de questo mio residuo et beneficiar più mie fie cha mie’ fioli mascholi per li rispecti se intende del più bixogno et ce-tera. Tamen non ordino altro, ma questo lasso in volontà et discre-tione del soprascrito miser Francescho mio marido et de miser Nicolò Foscari mio fradelo, li qual lasso et priego siano exequtori de questa mia ultima volontà. Et sì voio che tuti mie’ fioli et fie non li possano contradir a quelo i dicti farano quanto a tal differentia de fie et fioli, secundo li chaxi occorerano; voio et ordeno se habia a far secundo lor discretione et come li parerano et de tuto dicti mie’ fioli habiano a rimanir quieti et contenti.

(20) Item de mia volontà è de ordenar più altri mie’ commessa-rii et exequtori de questa mia ultima volontà et ordene, zoè la magnificentia de miser Ferigo Chorner mio barbano, madona Lu-gretia Foscarih) mia madre, madona Catharuza Chorner mia ameda et mia sorela dona Catharina Soranzo et mie’ fioli Iacomo et Zuane, quando sarano in etade de anni vinti. Tamen voio che miser Fran-cescho mio marido et miser Nicolò Foscari mio fradelo siano et se intendano per la maor parte d’i mie’ commessarii, e a lor do prin-cipaliter lasso l’incargo et la facultà et auctorità de exequir quanto ho sopra ordinado.i)

(21) Item al dicto miser Francescho mio marido lasso ducati vintizinque d’oro in segno de amor et de caritade.

(22) Item se per chaxo se haverà modo de haver testimonii et pregar in man de noder questo mio ordine secundo el modo de Veniexia over saltem secundo Imperio, voio ut supra che li sopra-scriti mie’ commessarii habiano plenaria auctorità de intrometer, furnir et administrar la mia commessaria et cetera et generaliter ad

654 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) che sopraviverà nel margine con segni di richiamo D g) corretto da dechia-ra D h) in interlinea D i) qui un segno di richiamo rinvia a no(ta), posto nel margine D

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omnia iuxta consuetudinem, intindando sempre li soprascriti mi-ser Francescho et miser Nicolò per la mazor parte.

(23) Item voio se fazi cantar una messa in la giexia de Sancta Lucia per uno vodo per mi facto et che li sia dado ducato uno et 1o per de candeloti.

(24) Item ala fabricha et schuola de San Rocho lasso ducati do d’oro.

(25) Item voio et ordeno ala mia sepultura haver solamente quatro dopieri, el capitulo dela mia contrada de Sancto Apponal con dodexe piovani et candele a sufficientia et aliis requisitis et cetera.

Et hic est finis predicte cedule, subscripte manibus testium infra-scriptorum. Quam quidem cedulam ipsa domina Marina testatrix approbavit et ratificavit in presentia mei notarii et ipsorumj) te-stium, dicens et confirmans hanc esse suam ultimam voluntatem et esse velle suum ultimum testamentum, quod prevalere intendit et voluit iure testamenti aut iure codicyllorum seu iure donationis causa mortis aut quocumque alio modo, quo magis et melius vale-re poterit et tenere, ipsumque tenere vigoris et roboris firmitatem, rogans me notarium infrascriptum ut de predictis omnibus ad per-petuam huius rei memoriam publicum de hiis conficiam instru-mentum cum clausulis et addictionibus oportunis, neccessariis et consuetis, saltem imperiali modok). Actum Muriani more imperiali in parochia Sancti Martini in domo tunc temporis propter morbum habitationis magnifici domini Federici Cornario quondam domini Francisci, in ipso testamento nominati, et suprascripti domini Fran-cisci Bragadino ipsius testatricis viri, dum ibidem super lectum predicta testatrix existeret infirma in casu valde dubioso de morbo pestifero, presentibus domino magistro Iohanne Pomponotius de Mantua physicol), habitatore Venetiarum in parochia Sancti Bene-dicti, et magistro Antonio tesario telarum de lino, quondam ser Martini de confinio Sancti Apollinaris, testibus ad suprascripta vo-catis, habitis et rogatis.

Doc. 228 655

j) in interlinea D k) corretto D l) corretto da physicus D

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+ Egom) Iohanes de Pomponatiis de Mantua phisicus testis sub-scripsi.

+ Io Antonio de Martino tesero testis subscripsi.

SN Ego Antonius de Grasselis, ecclesie Sancti Appolinaris pres-byter, quondam ser Franciscin) de Venetiis, publicus imperiali ac Veneta auctoritate notarius, premissis omnibus interfui et rogatus scripsi ac publicavi, signo et nomine meo appositis consuetis.

229

Deliberazione del Senato, in cui, lodate le virtù del defunto cardinale Pietro Foscari, si chiede al papa (Innocenzo VIII) che provveda alla vacante chiesa di Padova solo dopo la proposta

di un candidato da parte della Repubblica

1485 agosto 26

Registrazione cancelleresca (perg.): AStVen, Senato, Secreti reg. 32 f. 165’ (D).

mCCCClxxxv

. . . . . . . . . .Die xxvi augusti

Ser Lucas Mauro, ser Ioannes Contareno, ser Bernardus Bembo, ser Ioannes de Lege, ser Antonius Marcello, ser Marcus Fusculo consiliarii

Summo pontificiAllato nunc nobis litteris oratoris nostri istic apud pedes beatitu-

dinis vestre agentis displicenti nuntio obitus reverendissimi domi-ni cardinalis Foscari, cuius personam ob singulares et excellentes animi sui dotes syncero affectu prosequebamur, affecti fuimus in-genti molestia et displicentia, sed postea recordati illum commu-nem cursum cunctis mortalibus naturali instinctu ab omnipotente

656 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

m) queste due firme sono inserite da altre mani D n) corretto da franciscis D

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Creatore preficxum secutum fuisse quodque innocentissimam eius vitam religiosissimus finis comprobavit et ad feliciorem sta-tum perduxit, diminutus est aliquantum et mitigatus dolor noster. Vacavit per dictam commigrationem episcopatus Padue, que est principalior civitatum quas habemus et que ob multos et non vul-gares respectus nobis merito est carissima, oratam et supplicatam, quo enixius et efficacius possumus, volumus beatitudinem ve-stram dignetur in precipuam gratificationem filialis et obsequentis-sime mentis nostre in eam supersedere ab omni promotione ad dictum episcopatum, quousque cum senatu nostro eidem vestre beatitudini nominaverimus unum, quem non dubitamus futurum esse gratum beatitudini vestre et qui satisfaciet et nobis et illi fide-lissime communitati nostre Paduane, de nobis et statu nostro opti-me merite, quem admodum magnopere cupimus, sicuti latius ab eodem oratore nostro de mente nostra pleniusa) informato eadem intelligere poterit, quod loco singuilaris complacentie et obligatio-nis nostre ascripturi sumus.

De parte 138de non 0non synceri 0

a) planius D

230

Quietanza di Sebastiano Badoer per aver ricevuto da Francesco di Filippo Foscari denaro preso in prestito dal nipote Giacomo di

Urbano Foscari

1486 aprile 17

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 40. Nel margine infe-riore, capovolta, si trova la nota: 1486. Scrito de pagamento.

+ Laus Deo. 1486, die 17 aprille in VeniexiaRezevì io Sebastian Badoer cavalier dal magnifico miser Francesco Foscari quondam el magnifico miser Phelipo el procurator ducati

Doc. 230 657

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diexe per nome de ser Iacomo Foscari quondam miser Urbam suo nepote per altratanti have dito ser Iacomo a imprestedo da mi in Milam, come per suo scripto apar, e per sua ciarenza ho scripto questo de mia mam.

231

Divisione dei beni immobili tra i discendenti di Filippo Foscari

1486 maggio 10-12

Copia del sec. XVI (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 11 f. 5-6’ (E); ese-guita ed autenticata con sigillo da Agostino Trippa, notaio della curia del proprio.

Copia del 1607 (cart.): ivi, f. 9-10 (G); esemplata da Ottaviano Costan-tini, notaio della curia del proprio. Si tralasciano le molte varianti di ca-rattere meramente ortografico.

Laus Deoa). 1486, a dì 10 mazzo, in Venetia.Al nome dil omnipotente Iddiob), della verzene Maria e di miser san Vettor. Division femo nui Michiel e Francesco Foscari, fradelli et fioli che fo dil quondam magnifico miser Philippo Foscari, il procurator, et Hieronymoc), Vettor, Iacomo, Pollo, Alessandro Fo-scari, fradelli et fioli fo del quondam miser Urban Foscari, fradello di miser Michiel et Francesco Foscari, de tutto’l nostro stabele po-sto in Venetia et possession di fuora, sond) pere) indiviso tra nui, in questo modo in tre parti equal, come che qui di sotto si contiene.

La prima parte metemo:La casa grande da San Cassan è sul campo, ch’è condictionada.Item la casa con la botega dil fenestrer che sono sotto della so-

raditta casa, conditionada.Item la casa sta Berto garbelador, condictionada, chef) è in San

Cassan in corte dal forno, confina colle sopraditte.Item la casa da sazentig) sotto Berto garbelador confina con le

ditte, et è condictionada.

658 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue Maria G b) segue et G c) segue et G d) che sta G e) pro G f) manca in G g) segue è G

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Item tutte le case da sazenti poste nella contrà di San Simion Piccolo, che sono case condictionade.

Item una chiesura posta fuori della porta di Padoa di San Zuan-ne, libera.

Item do volte in Rialto nel primo soler, zoè no 6 e no 7, condictio-nade.

Item uno terzo de Zelarin con le sue obligation dell’hospedal.La seconda parte mettemo:

Item el forno con la sua casa posta inh) San Cassan, condictiona-do.

Item la casa sta maestroi) Antonio murer in San Cassan, condic- tionada, confina con ditto forno.

Item la casa che sta ij) corrieri, confina colla soraditta, èk) condic- tionada.

Item tutta la villa de Valà con li sui cortivil) et casa et ogni so ra-son in el fondi, che sonm) libera.

Item una casa da sazenti sulla calle de Botteri, condictionadan).Itemo) una casa contigua alla ditta in corte, condictionada, in San

Cassan.Item volte sie in San Maphiop) de Rialto, che sonoq) no 1, no 2, no

3, no 4, no 5, no 10, che sonor) condictionade.Item il terzo dell’intrade de Zelarin con l’obligation apartiens) a

l’hospedal.La terza parte mettemo:

Tutte le case poste in San Biasio, sì fabrichade come ruinade, che sono libere.

Item la botega del barbier al ponte della Paia che è sotto l’hoste-ria, condictionada.

Item una casa posta in San Moysè, che è condictionada.Item la botega del barbier posta in Rialto sotto let) volte, condi-

ctionada.Item una casa de rio Marin col suo terren vacuo, libera.

Doc. 231 659

h) a G i) Marc’ F j) i corrieri] scorzeri G k) manca in G l) cortivo G m) va G n) segue in San Cassan G o) Item . . . Cassan aggiunto in interlinea con inchiostro diverso F p) Mattio G q) su G r) va G s) aspettante F t) le volte] la volta G

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Item volte tre in Rialto, cioè no 8, no 9, no 11, nel soler di sopra, condictionade.

Item la casa de Zelarin col suo cortivo, stale, bruolo, pra’ davan-ti et dellà dal fiume, con una chiesura da drio il bruolo.

Item il terzo dell’intradeu) de Zelarin cum l’obligation dell’hospi-tal.

Item si dechiara che l’hostaria et caneva dal ponte della Paia, ch’è condictionada, stia perv) indivisa, chew) si debbia affitar et li fitti si diebbano divider per cadauna parte per il suo terzo.

Io Michiel Foscari fo del magnifico miser Felippo, il percurator, ‹son› contento di quanto di sopra si contiene, dechiarando che le ditte parte si butti per tessera.

Al nome dell’omnipotente Dio et della verzene Maria et dil an-zolo Raphael, io Francesco Foscari son contento di quanto è so-prascrittox), a dì 12 mazo 1486.

In nomine Dei eterni et gloriosae virginis Mariae et omnium sanctorum et sanctarum Dei et cetera, io Hieronymo Foscari foy) de miser Urban son contento di quanto è soprascrittoz).

Io Vettor Foscari fo de miser Urban son contento di quanto di sopra si contiene.

Io Iacomo Foscari fo de miser Urban son contento di quant’è soprascritto.

Io Pollo Foscari fo de miser Urban son contentoaa) di quanto è soprascritto.

Die 12 mensis maii, 1486. Constituti dominibb) predicti de cha’ Foscari coram dominis Pasquale Fuscareno etcc) Antonio Corna-riodd) honorabilibusee) iudicibus proprii, domino Marco Lippoma-no absente, petieruntff) proici texeras. Quas proiecerunt in absen-tia domini Alexandri Foscari quondam domini Urbani, in etate annorum sexdecim, ut dixerunt, constituti, pro quo domini iudices proieceruntgg). Quibus proiectis de more,

660 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

u) habitation G v) pro G w) et G x) sopradetto G y) fo . . . Urban manca in G z) sopradetto G aa) di . . . soprascritto] quanto di sopra G bb) manca in G cc) domino G dd) Venerio G ee) hon(oran)di G ff) petierunt proici] ponerunt, poi tre puntini G gg) su(m)pserunt G

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secunda pars advenit domino Francisco Foscari quondam spectabilis domini Philippi,

prima vero pars sorte advenit domino Michaeli Foscari quon-dam spectabilis domini Philippi,

tertia heredibus quondam domini Urbani Foscari quondam spectabilis domini Philippi.

Testes socius et precones

232

Dichiarazione di Francesco Foscari sul trasferimento a suo nome dei beni immobili spettantigli per l’eredità di suo padre Filippo

1486 maggio 20

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 11 f. 8 (C). All’inizio è posta la nota: Copia tratta dele translation a no 5151.

Copia del sec. XVI (cart.): ivi, f. 7. Tratta verosimilmente da C, come suggerisce già la ripetizione della nota iniziale. Non pare quindi oppor-tuno evidenziare le numerose differenze ortografiche e “correzioni” grammaticali.

Io Francesco Foschari fo del magnifico miser Felipo el percolator son conttentto che dala condizion dal quondam magnifico miser Felipo Foschari mio padre sia tratto le infrascritte caxe e posses-sion e messe a mio contto, principiando a dì 20 mazo 1486.

E primaIn la conttratta de San Chassan

El forno con la sua chaxa, paga de fitto duc. 24Una chaxa sta maestro Anttonio murer duc. 8Una chaxa sta i chorieri duc. 8Una chaxa sta Andrea de Christofalo duc. 8Una chaxa sta Vettor bariler duc. 8 duc. 56

In San Mafio de RialttoVoltte 6, zoè no 1, 2, 3, 4, 5, 10, partteafitade partte no, se soleva trar de fitto duc. 31Ittem el terzo d’i fitti de l’ostaria e chaneva

Doc. 232 661

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dela Corona posta al pontte dala Paia, che è duc. 58 d. 16 duc.145 d. 16Ittem le tere che è sotto Chastelfrancho, che paga de xma, zoè duc. 2 d. 12 p. 26 duc. 2 d. 12 p. 26

Io Michiel Foschari son contentto che el se ttranslatta come de sopra è scriptto.

Io Vettor Foschari e ffradelli semo conttentti sia translatado co-me di sopra.

Mathio Armeli(n) s(crisse).

233

Contratto di Michele Foscari e Gabriele del fu Bartolomeo Gradenigo per la fornitura di vino di Sites (?)

1486 giugno 12

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Michele Foscari annotò sul verso: Scrito de ser Chabriel Gradenigo de ducati 25 per par-te de v(endem)a conpreda dei so vini.

Laus Deo. 1486, a dì 12 zugnoNoto fazo io Chabriel Gradenigo fo de miser Bortholomio a vui miser Michiel Foscaria) fo de miser Filipo el proculator a doverve dar dala mia posesion nominata Cato a Sites vini mosti ale vende-me prosime mistati 400 de fermo e mistati zento de respeto a raxon de perperi 66, zoè perperi sesantasie, per honi zentiner di mistati, e per parte d’i diti vini ho abuto dal bancho d’i Lipamano ducati 25, zoè ducati vintizi‹n›que.

Iob) Cristofallo Moro fo de miser Ma[r]cho prometo et oblego me che, se in quanto el predito miser Chabriel Gradenigo nonn averà a satisfar i diti ducati vintizinque, sia oblegado a satisfar et honi dano et interesse.

662 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da Foscaro A b) il resto è scritto da un’altra mano in A

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234

Lettera di cambio a favore di Girolamo Lando patriarca di Costantinopoli, diretta da Giovanni Chioggia a Michele Foscari

Candia, 1486 giugno 23 e Venezia, 1487 gennaio 5

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 16 senza no (A). L’indirizzo è scritto sul verso del piccolo foglio.

Magnifico ac generoso domino Michaeli Foscari quondammagnifici domini Phillippi procuratoris dignissimi compatri hono-

ratissimo3a Veneciis

+ Domine Yesus Christus +Pagati per questa zedola de cambio, se per la prima e per la 2a pagati non havereti, ala reverendissima signoria de monsignor mi-ser Hyeronimo Lando patriacha de Constantinopoli et arcivescovo nostro dignissimo overo a chi vi presentasse la presente lettera, salvi in terra dapuoi visti a zorni 15, ducati d’oro veneciani de iusto pexo 100, zoè ducati cento, per altritanti havi dala sua reverendis-sima signoria et da altri per nome suo. Al tempo fatili il dover. E Christo ve guardi. A dì 23 zugno 1486 in Candia.

Zuhanne Chioza vestro compadre s(a)l(uti) pl(urimi)

1486a), dì 5 zener in VenexiaNui Hieronimo patriarcha prefato havemo rezevuto el paga-

mento predicto da miser Michiel per le man de ser Piero Lando nostro nepote.

Doc. 234 663

a) cambio di mano in A

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235

Contratto di nolo di una nave di Michele Foscari, patron Paolo Foscari, per il trasporto di merci di Andrea e Francesco Bragadin

nel viaggio in Puglia e ad Alessandria

1486 luglio 4

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (B). Il contratto riempie la sola prima facciata del foglio doppio, che fu piegato sino a circa un ottavo della grandezza della pagina. Nella parte rimasta aperta lo stesso scrittore annotò: Laus Deo. Anno 1486, a dì 4 luio in Venexia, e sotto, dopo qualche spazio lasciato bianco: Nolizado de la nave (corretto da naoe), patron ser (corretto da miser) Polo Foschari, per el viazo de Puia e Alesandria per i nobel omini miser Andrea e miser Francescho Bragadin.

+ Laus Deo. Anno moCCCColxxxvi, a dì iiiio luio in VenexiaAl nome del Spirito Santo e de bon viazo, vadago e salvaminto. I nobel homeni miser Andrea ‹e› miser Francescho Bragadin noliza sopra la nave, patron sera) Polo Foschari over altri quela patroniza-se de volontà del suo perzenevele, per el viazo de Puia e Alesan-dria bote 350 de fermo de olii, mandole hover ogni altre robe de pexo a loro parerà, le qual mandole over altre robe de pexo se intenda libre 1200 al groso bota 1a a nolo, chon i modi qui soto se dirà, e prima:

Promete dito patron dar dita suo nave ben chonza, staga, arma-da e achoredada segondo i ordeni de Venexia e fornida de boni e sufizienti tachami apartenenti a stive de bote e chon quela partir e d’aver fato vela de sul porto de Venexia a dì 20 del mexe prexente, salvo iusto inpedimento de tenpo, e chon quela andar a dretura a Trane e lì aprexentarsi al chomeso de ditib) nolizadori, dal qual li sarà dado a eso patron le bote sopradite in 2 over 3 chargadori, intendando da Chavo de Otranto in qua, in neli qual 2 over 3 char-gadori averà dito patron a star chon dita suo nave zorni 15 charga-dori, non chonputando el dì del zonzer né del partir nì quelo stese andar da luogo a luogo.

664 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da miser B b) corretto da dito B

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Chargo e spazado serà dito patron d’i diti luogi di Puia, die andar in Alesandria a dretura e lì aprexentarsic) al chomeso de ditid) noli-zadori e a quelo dar e chonsegnar el chargo sopraditoe), esendo però tenuto eso chomeso a rezever per zornata tanto quanto per dito patron sula marina de Alesandria i serà chonsegà. E zonto in quelo luogo de Alesandria e deschargado ‹e› chonsegnado, cho-me de sopra è dito, abi dito patron a vadaga per suo nolo ducatif) 1 denari 6 a oro de la bota, i suo’ noli mexi 12 dapoi qui saputo la nova del suo deschargo chon salvamento e chonsegnado, chome è dito de sopra. I qual noli se averà de qui a dar a miser Michiel Foschari fo de miser Felipo el proculator, perzenevele de la dita.

Promete dito patron azetar de qui 1o per suo soprachargo, el qual li sarà aprexentado per diti nolizadori, e a quelo dar ducati 4 al mexe e paga de mexi 3 e schala francha in Puia e in Alesandria e la tavola del patron e boteg) 5 de portada, el qual resti in Alesan-dria schapolo.

Promete dito patron azetar di qui 1o boter, el qual li sarà aprexen-tado per diti nolizadori, e a quelo dar ducati 5 al mexe e paga de mexi 3 e bota 1a de portada e schala francha in Puia e in Alesan-dria, el qual sia ubligà in mar e in tera al governo dele bote sopra-dite, el qual sia in suo libertà restar in Alesandria schapolo. El qual restando abi a vadaga la suo paga, ma ritornando abi mezo soldo, prinzipiando el suo mezo soldo livrado l’averà la prima paga, e quelo schonti fin a Venexia sarà zonta la nave.

Sia tenuto dito patron de qui levar le bote vuode e zerchi e ven-chi per Puia e per el simel zerchi e venchi per respeto per Alesan-dria e queli met(er) nei luogi diti de sopra senza nolo.

E chusì promete 1a parte ah) l’altra e l’altra a l’una de atenderi) e oservar quanto de sopra schrito soto pena de dani e d’interesi a quela parte chontrafese.

Doc. 235 665

c) apreso(n)tarsi B d) corretto da dito B e) segue depennato e chonsegnar B f) dic. B g) bote . . . portada su rasura in B h) e B i) atendender B

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236

Contratto di assicurazione di una nave di Michele Foscari che, sotto il patron Paolo Foscari, si prepara per il viaggio di Puglia,

Alessandria e Levante

1486 luglio 15

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 11 senza no (A). Il foglio doppio era conservato piegato sino ad un ottavo della grandezza della pagina. Nell’ultima facciata, a uno dei due lati rimasti aperti, si trovano alcune note contemporanee, e cioè: /12, poi, dalla mano dello scrittore: Miser Polo Foschari d’andar e dentro d’Alesandria per miser Michel Foschari fo de miser Felipo el procurator, inoltre: R(egistrato) in libro O k(arta) 50, questa cifra essendo scritta come pare, dallo stesso Michele Foscari, che aggiunse: Lire 125 a ducati 4 per centenario, ducati 50; all’angolo inferiore destro di questa parte aperta si vede ancora: 20, e all’infuori di essa è inoltre annotato: a dì hotobrio primo.

Per le formule usate in questo tipo di documento si vedano i due te-sti-modello ricostruiti da nehlsen-von stryCk, Seeversicherung p. 407-10, dove si trovano inoltre il facsimile di un originale della commissarìa di Michele Foscari a p. 403 (1482 agosto 9) nonché a p. 386-402 l’elenco dei contratti di assicurazione conservati in questo fascicolo, nella traduzione italiana Assicurazione marittime p. 531-34, 525, 508-45 rispettivamente.

+ Iesus. 1486, a dì 15a) luio postEl nobel homo miser Michel Foschari fo de miser Felipo el procu-rator vuol eser asegurado de libre de grosi sopra el chorpo spaza-do, choriedi e noli dela so nave, patron miser Polo Foschari o altri quela patronizase, valendo o non valendo la quantità si fa asegu-rar, prinzipiadi o non prinzipiadi i noli a guadagniar e guadagniadi o non guadagniadi. La sigurtà vuol da mar, da zente e da fuogo e da ogni altro chaxo fortuito, salvo d’averia d’i choriedi per qualun-che modo si voglia zonzando la dita nave salva, e da l’ora che la dita insir over insirà fuori d’i do castelli di San Nicolò de Lido de Venixia fina sarà zonta in Alesandria e lì fati tuti i suo’ bixogni e de lì spazada e partida e ritornada a Venixia con salvamento e stata sorta dentro da i do chasteli di San Nicolò de Lido hore xxiiiio, a

666 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) 15 . . . post aggiunto con inchiostro più chiaro in A

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l’ora chi averan asegurado sia fuori de rixego, posando tochar 1b) o piui luogi dela Puia, Baruto, 1 o piui luogi dela Soria, l’ixola de Zipri e tute schale, porti, spaze, reduti e luogi a chamin e fuor de camin, che ala Signioriac) nostra bixogniando e al patron dela dita e ad altri pareran e piaxeran, e per tuto star, andar e ritornar, di-schargar e chargar e far tuti i suo’ bixogni una e piui volte. E si chaxo ochorese o fose ochorso – dicho che Dio guardi – che dito corpo spazado, choriedi e nolli o l’una o l’altra o parte d’ese reze-vese ho avese rezevudo dano o inpedimento per alguna dele so-pra nominade e non nominade raxon, de chaxon chi averan ase-gurado sia tenuti di dar e pagar a chi aprexenterà questa poliza quelo i avranno asegurado o quel dano i tochase per rata mexi dodexe dapoi saputa la novela in Venixia, non siando tenuti né ubligati el soradito né chi per lui fose far conto né meter a rata ai sotoschriti aseguradori i noli schosi né guadagniadi fin al zorno del chaxo hochorese o fose ochorso – che Dio la guardi. Dechiarando che’l soradito miser Michel non vuol eser asegurado sopra i chori-edi de la dita nave, ma solamente sopra el chorpo spazado e’ noli de la dita nave con tuti i altri modi e condizion sopraschriti.

10 Iesusd). Io Piero Contarini fo de miser Francescho aseguro de libre diese de grosi ducati 4. Idio la salvi!

10 + Iesus. Io Andrea Zane fo de miser Marcho el procurator asegoro de libre diese – 10e) – per ducati 4. Idio la salvi per tut(o)!

10 + Iesus Maria. Io Ieronimo Barbarigo per nome de miser Francescho mio padre aseguro de libre diese – 10 – per ducati 4. Id‹i›o la salvi per t(uto)!

10 Iesus. Io Bortolamio Gradenigo fo de miser Iacomo aseguro de libre x – 10 – per ducati 4. Idio la salvi!

10 + Iesus. Io Nadal [N]adal fo de miser Zuane aseguro de libre diexe de grosi per ducati 4. Idio la salvi per tutt(o)!

10 + Laus Deo. Nui Piero, Anttonio, Iacomo, Saba Gisi asegura-mo de livre diexe – 10 – per ducati 4. Idio per tuti la salvi!

Doc. 236 667

b) 1 o] 1o A, qui e in seguito c) con trattino abbreviativo soprala desinenza in A d) le 13 sottoscrizioni sono scritte da mani individuali in A, ma non le cifre preposte e) in interlinea A, qui e in seguito nei casi uguali

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10 + Iesus Maria. Io Tomado Mozenigo de miser Nicolò aseguro de libre diexe de grosi per ducati 4. Idio la salvi!

10 + Iesus. Io Andrea Venier fo de miser Lion aseguro de libre diexe – 10 – de grosi per ducati 4. Idio la salvi!

10 + Al nome de Christo. Io Lorenco Contarini fo de miser Zorzi asechuro de libre x de grosi per ducati 4. Idio la salvi!

10 + Yesus. Io Tribun Memo aseguro de libre diexe per ducatif) 4. Idio per tuto la salvi!

5 Iesus. Io Felipo Loredan fo de miser Zuane aseguro de libre v de grosi per ducati 2. Idio per tut(o) el salvi!

10 + Iesus. Io Andrea Zane fo de miser Marcho el procurator aseguro de libre diese – 10 – per ducati 4. Idio la salvi per tut(o)!

10 + In Christi nomine. Io Piero de Prioli fo de miser Marcho aseguro de libre diexe de grosi per ducati 4. Idio per tuti la badi salva!

237

Iscrizione di Francesco di Niccolò Foscari alla balla d’oro

1486 agosto 3

Registrazione ufficiale (cart.): AvogC reg. 164/3 f. 174.

mCCCColxxxvio, die iii augusti. Vir nobilis ser Nicolaus Foscari quon- dam ser Iacobi quondam serenissimi domini ducis scribi fecit no-bilem iuvenem ser Franciscum filium suum legittimum, natum ex domina Caterina Cornario uxore sua, et iuravit illum esse annorum decem octo completorum, item viri nobiles ser Fantinus Pizamano quondam ser Iacobi et ser Ieronimus Superantio quondam ser Bertucii iuraverunt legittimam dicti iuvenis per publicam vocem et famam secundum formam legis, constituentes sese ipsi tres fi-deiussores omnium penarum legum, si aliter reperietur, et hoc coram spectabilibus dominis ser Sebastiano Baduario equite con-siliario, Vincivera Dandulo et Iohanne Mauroceno honorabilibus advocatoribus comunis.

668 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) dutt. A

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238

Attestazione della consegna di diversi panni che Giacomo di Urbano Foscari promette di vendere per conto di suo zio Francesco

1486 settembre 30

Originale o copia contemporanea (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 41. Il foglio era piegato due volte. Nota su uno dei due quarti ri-masti visibili: Scrito de Iachomo Foschari.

+ Iesus. 1486, a dì 30 settembrio in VenisiaRezevì io Iachomo Foschari fo de miser Urbam da miser Franze-scho Foschari mio barba le infrascritte robe de sua rason, dele qual ne ho far la volontà soa, chome apar per suo richordo àmi dado. Le robe som queste, et prima

lacha chombaie choli 8 pesa libre 1500 nettecholetto 1o de garbeladure de lacha libre 100 nettepeza 1a de veludo negro interim pelo bote 31 q. 3peza 1a de damaschim negro bote 44 q. 1a

chavezo 1o de damaschim negro bote 18 q. 1a

chavezo 1o turchim bote 17 q. 3ttapedi no 6+ Io Iacomo Foschari s(oto)s(crivo).

239

Cambiale di Michele Foscari a favore di Francesco e Giovanni Pisani dal Banco

1486 ottobre 27, 1488 settembre 2

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no. È scritto dallo stesso Michele. Il foglio era piegato, sulla parte rimasta aperta si trovano alcune cifre ed una nota apposta da altra mano: + Scrito de ser Michiel Foschari fo de miser Felipo el procurator ale nave 1487: ducati 1767.4.

+ Laus Deo. moCCCColxxxvi, a dì 27 hotobrio in Venexia +Prometo io Michiel Foschari fo de miser Felipo el procurator de

Docc. 238-239 669

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dar et pagar ala magnificencia de miser Francescho e miser Zuan Pixani dal Bancho ale nave de zener del 1487 ducati novecento e diexesete denari 4, zoè ducati 917 denari 4, et sono per l’amontar de scriti à auta per avanti per la mia nave dai diti.

Item prometo io Michiel Foschari soradito al dito termene ala magnificencia de miser Francescho Pixani e miser Zuane soraditi ducati otocento e zinquanta per tanti noli conzi a mio conto sule galie de Lexandria, chapetanio miser Piero Balbi, et galie dal trafe-go, chapetanio miser Piero Trivixan.

Ho pagato el dito scrito per resto in el so bancho: ducati 1267 denari 4, a dì 2 setembrio 1488.

240

Dichiarazione di Piero d’Anzolo di esser stato per due mesi alla tavola di Paolo Foscari, patron della nave di Michele Foscari

Alessandria, 1486 novembre 1

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Annotazione di Michele Foscari sul verso del piccolo foglio: 1486. Scrito de Bernaba Colona per spexe facte a suo qugniado de qui in Alexandria.

La‹u›s Deo. 1486, a dì primo novembrio in Alesandria.Io Piero d’Angolo chonfeso eser sttado ala ttaola de miser Polo

Foschari, pattron de la nave del magnificho miser Michiel Foscha-ri al viago d’Alesandria, mazì ala so ttaola mexi do, zoè mexi 2.

Io soraszrittoa) fexi questta poliza de mia ma’ per sua chiareza.

670 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) così A

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241

Ricevuta di Paolo Foscari per i 130 ducati affidatigli da Michele Foscari a conto delle spese del viaggio marittimo

1487 aprile 28

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 20 senza no (A). L’annotazione sul verso è della mano di Michele: Scrito de ser Polo Foschari de d. 130, ho dato per portar con lui per i bexogni dela nave.

+ Laus Deo. moiiiiolxxxviia), a dì 28 april, in VenexiaRezevì io Pollo Foschari chome patron de miser Michiel Foscari ducati cento et trenta per portar chomesiomib) per i bexogni dela nave. Et li debio mostrar chonto elc) mio retorno.

Io Polo Foschari chome patron s(oto)s(crivo).

a) così A, la seconda o invece di C b) così per comesioni A c) così A per al

242

Quietanza di Michele Foscari per aver ricevuta dal fratello Francesco parte dell’affitto dell’osteria alla Corona

1487 giugno 7

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 43. È scritto dallo stesso Michele Foscari, mentre una mano del sec. XVI-XVII ha aggiunto una trascrizione (poco esatta).

+ 1487, a dì 7 zugnio +Rezevì io Michiel Foschari da miser Francescho Foschari mio frar per parte de fito dela chaneva dala Corona ducati venti, i qual me portò Alesandro Foschari mio nievo.

Docc. 241-242 671

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243

Patti nuziali tra Marietta di Marco Priuli e Francesco di Filippo Foscari

1487 ottobre 14

Copia contemporanea (cart.): ScRos b. 57 mazzo 12 proc. 1 f. 10. Una mano dell’inizio del sec. XVI annotò sul verso: + 1487, 14 hotobrio. Co-pia del contrato dele noze de miser Francescho Foschari.

In Christi nomine. moiiiiColxxxvii, a dì xiiiio hottubrio in VeniexiaPatti de noze prattichade et concluxe per Ieronimo Contarini de miser Bertuci el procurador tra el nobel homo miser Francescho Foschari fo del magnifico miser Fellipo el procurador et miser Pie-ro di Priolli e fradelli fo del magnifico miser Marcho. El qual miser Francescho tuol per sua moier madona Marietta fiolla che fo del ditto quondam miser Marcho et sorella del ditto miser Piero e fra-delli, como comanda la Santta Madre Giexia, i qualli miser Piero e fradelli prometenno et se obliganno in sollidum de dare al ditto miser Francescho per dotte dela ditta madona Marietta ducati 2000, zoè 2000, in questo modo: zoè ducati 1000 d’oro subitto transdutta ditta sua moier et ducati 300 de cosse et ducati 700 in anni 2 dapoi transduta la dona, zoè ogni anno ducati 350. Dei qual ducati 2000, i do terzi die eser meso e fatto cartta ala ditta madona Marietta e l’altro terzo è donado al ditto miser Francescho, como è consuetu-dine dela tera, dechiarando che in chaxo dela restitucionne dela dotte – che Dio dia vitta longa a tutte duo le partte – che’l ditto miser Francescho de quello l’è obligado de restituir non sia obliga-do a restituir salvo tantto quantto l’averà rezevudo dal ditto miser Piero e fradelli, e non altramentte. Et io, Ieronimo Contarini sopra-scritto, ho fatto questa notta de mia manno, a dì et anno ut supra, per chiareza del sopraditto miser Francescho Foschari.

672 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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244

Procura generale concessa da Francesco di Filippo Foscari al nipote Alessandro di Urbano per la gestione dei suoi affari

1488 aprile 15

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 115 f. 2 (A). Si è verificato un foro nella pergamena con quasi nessuna perdita di scrittu-ra. Sul verso, oltre a vari numeri appostivi in epoca posteriore, si leggo-no nel margine superiore due notizie contemporanee: P(ro)c(urato-rium) domini Francisci Foscari, e, capovolta: Pr[ocura] fat(a) Alexan-dro Foscari fo de miser Urban (in parte leggibile solo con l’aiuto della lampada di Wood).

In Christi nomine, amen. Anno nativitatis eiusdem millesimo qua-dringentesim[o] octuagesimo octavo, indicione sexta, mensis apri-lis die quintodecimo, Venetiis ad stationem mei notarii infrasscrip-ti, presentibus venerabilea) viro domino presbytero Cantiano ec-clesie Sancti Marci et illustrissimi principis nostri capellano et hon(orabili) viro ser Francisco Constantini quondam domini Con-stantini de contrata Sancti Gervasii testibus ad infrasscripta vocatis et rogatis. Ibique magnificus dominus Franciscus Foscari quon-dam magnifici domini Philippi, olim procuratoris Sancti Marci, om-ni meliori modo, via, iure et forma quibus magis ac melius potuit et potest ac debet, fecit, constituit, creavit et solemniter ordinavit suum verum et legitimum procuratorem, actorem, factorem, nego-tiorum suorum gestorem et nuntium specialem virum nobilem do-minum Alexandrum Foscari quondam magnifici domini Urbani nepotem suum, absentem tanquam presentem: ad petendum, exi-gendum et recipiendum omnes et singulas peccunias, res et bona quelibet a quibuscunque hominibus et personis, cameris et offitiis sibi ex quacunque ratione et causa dare debentibus et de receptis finem et quietationem faciendum ac cartas securitatis rogandum; item ad ponendum et extrahendum de banchis Rivoalti et de quo-libet eorum quascunque peccuniarum summas easque acceptan-dum et aliis scribendum tam pro resto quam pro parte; item ad

Doc. 244 673

a) così A

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paciscendum, componendum, transigendum et accordandum et de iure et de facto se compromittendum in unum et plures arbitros cum quibuscunque personis mundi de omnibus litibus, differenti-is et controversiis suis cum eis promissionibus et obligationibus que sibi videbuntur, laudum et arbitrium audiendum, approban-dum et ratificandum ac ratificari faciendum; item ad substituen-dum unum et plures procuratores et substitutos revocandum, to-tiens quotiens opus erit et ipsi procuratori videbitur, et alios de novo reassumendum; et tam de premissis quam pro omnibus aliis causis, litibus et indigentiis suis ad componendum in quolibet iu-ditio, curia et offitio, consilio et collegio et coram quibuscunque iudicibus tam ecclesiasticis quam secularibus contra quoscunque; ad agendum, petendum et respondendum, causandum et defen-dendum, libellos et petitiones dandum, lites contestandum et in animam suam iurandum, testes, instrumenta, scripturas omnes et iura quelibet producendum et productis ex adverso opponendum, sententiam unam et plures audiendum et illam ac illas executioni mandari realiter et personaliter faciendum, appellandum, appella-tiones prosequendum, expensas petendum et recipiendum; et ge-neraliter ad omnia alia faciendum que merita causarum et iuditio-rum postulant et requirunt et que ipsemet dominus constituens facere posset in premissis, si presens esset; promittens se firmum et ratum habiturum quicquid per dictum suum procuratorem et substituendos ab eo in premissis et circa premissa factum fuerit, sub ypotheca et obligatione omnium suorum bonorum presen-tium et futurorum.

SN Ego presbyter Laurentius Stella de Venetiis quondam domini Damiani, publicus imperiali et Venetiarum auctoritatibus notarius, premissis omnibus presens fui et rogatus scripsi et publicavi signum- que meum apposui consuetum.

674 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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245

Attestazione di una sentenza dei Consoli dei mercanti a favore di Francesco Foscari

1488 settembre 25

Strumento notarile (perg.): ScRos b. 40 mazzo 10 proc. 10 f. 1 (A). Cfr. n° 249.

In Chrysti nomine, amen. Anno nativitatis eiusdem millesimo qua-dringentesimo octuagesimo octavo, inditione 6, die 25 septembris, Venetiis in officio consulatus, presentibus Antonio Ioannis et Iaco-bo Victoris famulis dicti offitii, testibus, et aliis. Spectabiles et ge-nerosi domini Nicolaus Coppo et Petrus Barbo honorabiles consu-les mercatorum sententiaverunt ser Bonettum Iulliani et Bonhomi-nem Bonihominis, quemlibet eorum in solidum, absentes, citatos per litteras domini vicarii et locumtenentis Tergesti, ad dandum et solvendum realiter et personaliter viro nobili ser Francisco Foscari ducatos tercentos auri ad bonum computum vigore unius cyro-graphi penes actorem, ut iur(avit), ipsosque reos in expensis con-demnantes, quę sunt ducatia) tres auri.

SN Ego Ambrosius Murena de Crema quondam domini Comini, publicus imperiali auctoritate et nunc in officio consulum notarius, suprascriptam sententiam mandato in publicam formam reddegi.

a) ducati . . . auri aggiunto con altro inchiostro in A

246

Contratto fra Michele Foscari e Battista di Cecchino di Fredo da Imola riguardante la fornitura d’olio chiaro delle Marche

1489 luglio 29

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 13 senza no. Sul verso Michele annotò: Marc(hadanzi)a de hoi con Batista ser Cechino da Feo de miera

Docc. 245-246 675

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175. Lo scrittore del contratto raddoppia sempre la t, perfino nel caso di ttempo, grafia che qui non si segue.

Laus Deo. 1489, a dì 29 luio, in VeniexiaMiser Michiel Foschari fo de miser Felipo el percholator conpra da ser Batista de Zechino de Fredo da Imola oio chiaro dela Marcha miera zento e setanta zinque, zoè miera 175, ala mexura da Ve-niexia per duchati dixesete e grosi dodexe el mier, spazadi de tute spexe ala marina, el qual oio el dito vendador li dieno dar in tre chargadori d’Anchona fina le Grote.

Anchora promete el dito miser Michiel Foschari de mandar la sua nave a chargar per tuto mezo mexe d’avosto proximo e dieno star zorni quindexe chargadori, non metando el zonzer né’l partir né quelo starà d’andar da luogo a lugo.

Anchora promete el dito miser Michiel che, subito sotoschrito averano el dito marchado, eso miser Michiel e ser Pasqualin Cha-tanio, per chomesion l’à dal dito Batista de Zechino de Fredo da Imola e eso miser Michiel, subito i diebia mandar per uno suo meso a posta ducati siezento in la Marcha al dito Batista per dar chapara deli diti olgii, e lo resto li die dar ala consegnazion deli ogii in la Marcha de tempo in tempo segondo li chonsegnerà a marina.

+ Lausa) Deo. Io Michiel Foschari son contento de quanto è so-prascrito.

+ Lausb) Deo. Io Pasquelin Catanio come chomeso per comision ò di ser Batista de Zichino de Fredo da Imola afermo quanto è scrito de sopra.

a) mano di Michele Foscari in A b) in A scritto da altra mano fino alla fine

247

Arichordo con le istruzioni di Michele Foscari a Niccolò di Vitale, patron attuale di una sua nave, per il viaggio nelle Marche,

in Puglia e ad Alessandria

1489 agosto 18

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (B). An-

676 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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notazione di Michele Foscari nell’ultima facciata del foglio doppio, che all’inizio fu conservato in forma piegata: 1489, a dì 19 (così) avosto. Arichordo ho facto a Nicolò de Vidal per el suo andar in Alexandria.

+ Iesus. 1489, a dì xviii agosto in VeniexiaRichordo fazo io Michiell Foschari a vui ser Nicolò de Vidal, al prexente patron dela mia nave, per la prexente andata vostra in la Marcha, Puia e Alesandria, che priego l’onipotente Idio e nostra Dona volasi andar, star e ritornar con salvamento e guadagnio.

Prima, zonto sareti a Parenzo con segurtà, m‹o›vereti le mani-chele et tuto quelo farà de bixognio parendovi navichar seguro, et con ogni zelerità et presteza ve conferireti ala spiaza dela Marcha, dove che lì chargeretia) in uno over 2 chargadori over 3 quela quantità de oglli che per Piero de Stefano vi sarano consegniati. Et perché ò chargo gropi zinqueb), vui li dareti de zornata a uno a uno d’i diti gropi segondo chome chargerano l’oio, sì che abiati miera 175. Ic) quall tuti zinque gropi sono per l’amontar de diti miera 175, che sono ducati doemiliad) e zinquezento e sesantadó.

Anchora nel dito luogo dela Marcha avereti a chargar miera 100 d’ogli i quali ò chonpradi da ser Piero e ser Alu‹i›xe di Agustini da Fabriano, àno avuto de qui ducati hotozento e vintizinque. Hora tu averai in gropo de ducati nuovezento e setantazinquee), avendo i diti miera zento de oglli, tu darai el dito gropo segondo l’ordine d’eso. Et non avendo i diti miera 100, tu lo retegnierai et quelo con ti porterai in Alesandria et chonsegnierai a Daniell, benché questo non chieda per eser homeni da ben, son zerto. Te daràf) i diti mie-ra 100 e tu li darai el suo gropo.

Ho conprato da Francescho da Digniano miera 150 d’oglli, i quali ò pagati de qui. Abuto i diti ogli a Bari et in uno altro charga-dor, posando levar la nave, piui teg) don uno altro gropo de ducati 450 azò che, bixogniando altri miera 25 Piero, i posiseno servir da dito Francescho da Digniano et farli el suo pagamento de parte o de tuto di miera 25, et chusì ih) consegnierai el dito gropo a Piero

Doc. 247 677

a) con trattino abbreviativo soprala desinenza in B b) con trattino abbre-viativo soprala desinenza in B c) precede cancellata e B d) corretto da doamila B e) con q(ui) alla fine in B f) corretto da dana B g) corretto da de B h) corretto da el B

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de Stefano che là faza el pagamento. Non toiando diti miera 25, dito gropo porterai chon ti in Alesandria et quelo chonsegnierai a Daniel Chopo.

Nichollò, tu vedi che horamai l’inverno ne son adoso. Perhò chon ogni solizitudine zircha el spazamento da questa spiaza, e cha una volta t‹u› usi del Cholfo et drezati ala volta de Alesandria, dove che, esendo zonto de llì con la Dio grazia, manderai, avanti che entri in Alesandria e llì u‹si›to in tera, a Daniel Chopo et farai a saver del tuo eser de llì e che, se el non ge n’è garbuio de con-dizion che l’inporta pericholo de perder el chargo o parte, tu de-schargerai in tera segondo l’ordine de Daniel. Quando fuse rete-gnude le galie e ch’el fuse gran garbuio, vi entrae a bechieri e de-mora qualche zorno per veder s’el se conzase la mascella, e poi non te mancherà, chonzà che la fuse, andar in Alesandria. Quando le chose fuse desperate, tu torai la volta de Veniexia con tuto el chargoi). Spero in Dio ch’el non bixognieran, ma questo che te dicho è in chaxo che le chose fuse desperade.

Zonto e dischargo in Alesandria, non avendo partido de rata, tu te ne vegnerai a dretura in Ziprij) e lì k) chargerà de sall, non altro, per questa tera, perché non voglio altril) noli mior che questo. Quando tu andasti in tenpo dem) rata, non te ubligar a vegnir a dretura a Veniexia con mancho de cholli 200 senza i schafazi. Quando tu non avesti questo nolo di che tu vuol chargar e lo resto del chargo, tu vuol andar in Zipri a tuor tanto sall, et chusì te ne vignierai a dretura a Veniexia.

Io te don una sachia de 1o moro che porta i fachini mei da l’oio, el qual tu consegnierai a Piero azò che de llìn) in la Marcha el fazi el schandaio per sapersi gov<e>rnar.

Perchéo) Alvixe de Zuane patron pasado non andà a tuor le lete-re del sall chargo, con la letera del chapetanio chargò dito sall et pagò tute spexe, io ho fato far una letera a l’ofizio dal sal che schri-ve a quei provedadori che li dia avixio la quantità del sal chargò Alv‹i›xe, si el pagò le spexe. Pertanto te don dite letere, una del

678 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

i) con segno abbreviativo soprala desinenza in B j) con trattino abbreviativo soprala desinenza in B k) corretta da lo B l) corretto da altro B m) de rata in interlinea B n) segue depennato elf B o) da qui il testo in B è scritto con altro inchiostro e penna più sottile

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chapetanio de saline e l’altra de l’ofizio dal sall, perhò farate far dita fede per suo letera azò se posi farme chargadorp) de qui. E per lo simele farai de’ salli chargerai tu.

248

Contratto di affitto di due magazini di Alvise del fu Bernardo da Ponte a Michele Foscari

1489 ottobre 10

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Sul verso, nella parte rimasta visibile dopo la piegatura del foglio, nota di Michele Fosca-ri: Scrito de Alvixe da Ponte (segue depennato: de ducati 30 li) de l’afitar de do magazeni in chasa soa per ducati 20, principia el fito a dì primo dezembrio, che avi già a dì 10 hotobrio 1489.

+ 1489, a dì 10 otubreSia noto: mi Alvixe da Ponte fo de miser Bernardo chome afito a miser Michel Foschari do mie’ magazeni per ducati 20 a l’ano, pre-ziaa) el fito a primo dezenbrio prosimo, e die botrander un maga-zen e dieme dar ducati 30 a schonto de dito fito.

Io Alvixe da Ponte s(oto)s(crivo).

a) così A, ma verosimilmente invece di prenzipia

Doc. 248 679

p) chardador B

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249

Ducale di Agostino Barbarigo con l’attestazione della legalità del notaio Ambrogio Murena

1489 dicembre 29

Originale (perg.): ScRos b. 40 mazzo 10 proc. 10 f. 2 (A). Sulla plica, che è stesa, a destra, in forma di monogramma: CLDE(us) (?). Il tergo presen-ta le tracce della spedizione, dopo che il foglio fu piegato a circa un se-sto della sua grandezza, essendo brunite le due parte rimaste aperte. Su una di queste ultime è scritto: Con[tra] Bonomo de Trieste. Della sigilla-tura sono rimasti solo due paia di fori da cui passavano i fili della bolla.Cfr. doc. n° 245.

Augustinus Barbadico, Dei gratia dux Venetiarum et cetera. Uni-versis et singulis tam amicis quam fidelibus presentes litteras in-specturis salutem et sincere dilectionis affectum. Significamus vo-bis quod Ambrosius Murena, publicus imperiali auctoritate notari-us et officii consulatus nostri mercatorum scriba, qui die xxv sep-tembris, mCCCClxxxviii, inditione vi scripsit et in publicam formam redegit quoddam sententie instrumentum, per quod nobiles viri consules mercatorum sententiaverunt Bonetum Iuliani et Bonho-minem Bonihominis et quemlibet eorum in solidum ad dandum et solvendum nobili viro Francisco Foscari ducatos tercentos auri ad bonum computum et expensas et cetera, prout in dicto sententie instrumento latius continetur, est notarius bone opinionis et fame, cuius instrumentis et scripturis publicis fides indubia adhibetur. Quare amicos rogamus, subditis et fidelibus nostris mandantesa), quatenus, si prefatos debitores seu eorum quemlibet in locis ve-stris seu vobis commissis contigerit repperiri, ipsos compellere seu compelli facere placeat et debeatis realiter et personaliter ad dan-dum et solvendum suprascripto creditori seu eius nuntio, latori presentium, dictam denariorum summam et expensas, sicut de amicorum benivolentia, subditorum ac fidelium nostrorum obe-dientia plene confidimus et speramus. Dat. in nostro ducali palatio die xxviiii decembris, inditione viii, mCCCClxxxviiii.

680 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) in interlinea A

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Sentenza dei Giudici dell’esaminador con la verifica del testamento di Niccolò di Giacomo Foscari

1490 dicembre 24, 1491 maggio 27 - giugno 18

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 22’-23’ (F). Per i dettagli di questa tra-scrizione vedi no 17 ; il notaio rogatario di essa, Giacomo Fasolo, indica che fu tratta ab originali.

[Anno ab incarna]tione domini nostri Iesu Christi millesimo quadri-gentesimo nonagesimo primo, inditione nona, [die] vigesimo sep-timo mensis maii, Rivoalti. Cum post mortem domini Nicolai Fo-scari quondam domini Iacobi quondam serenissimi principis do-mini Francisci Foscari, Dei gratia inclyti Venetiarum ducis, infra terminum unius anni secundum formam statuti coram dominis Aloysio de cha’ Taiapetra, Bernardino Zane et Aloysio Maripetro iudicibus examinatorum comparuerit dominus Franciscus Foscari olim filius dicti quondam domini Nicolai nomine suo ac fratrum suorum tanquam beneficiatorum in ultima volontate et ordinatio-ne bonorum dicti quondam domini Nicolai olim eorum patris, of-ferens se probaturum dictis nominibus ultimam ordinationem bo-norum suorum per unam cedulam testamentariam et testes idone-os, quibus habitis et receptis prefati domini iudices examinatorum predicta omnia per Baptistam Filippi preconem et curie pallatii ministerialem in locis solitis publice stridari fecerunt, assignando terminum dierum quindecim contradicere volentibus. Quibus ter-minis elapsis et nemine ad contraditionem comparente, domini iudices antedicti, citatis testibus, eisdem iuramentum dederunt eos- que diligenter examinari fecerunt. Qui quidem testes deposuerunt ut in actis offitii apparet. Tenor cedule:

Die xxiiii decembris, 1490, inditione nona, Rivoalti. Cum vite sue terminum unus quisque prorsus ignoret et nil certius morte, hora vero mortis incertius habeatur, eapropter ego Nicolaus Foscari quondam magnifici domini Iacobi quondam serenissimi et excel-lentissimi principis domini domini Francisci Foscari, Dei gratia du-

Doc. 250 681

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cis Venetiarum, sanus mente et intellectu, sed corporis infirmitate gravatus, volens bona mea ordinare, ut, si ex hac vita migravero, bona mea inordinata et indisposita non remaneant, vocari et veni-re feci ad me Ludovicum de Zambertis Venetiarum notarium infra-scriptum, quem rogavi ut hoc meum ultimum scriberet testamen-tum pariterque compleret cum clausulis et additionibus necessari-is, solitis et consuetis, servatis statutis, legibus, consiliis et consue-tudinibus Venetiarum.

In primis instituo meos fidei comissarios magnificam dominam Lucretiam matrem meam, Franciscum filium meum et Catherinam uxorem meam, Marietam filiam meam, Marcum filium meum, et quod presens meum testamentum non possit aperiri nec publicari nisi post appulsum galearum Alexandrie, super quibus sunt in presentiarum dicti filii mei, et hoc interim ea quę accident guber-nentur per maiorem partem reliquorum meorum comissariorum, prout eis melius videbitur; sed appulsis dictis meis filiis aperiatur et publicetur presens meum testamentum et omnes scripture que sunt in camera et in studio meo, per quas minute et diligenter dedi operam, quoad potui, tenere computum omnium que mihi occu-rerunt, et per illas apparea‹n›t omnes res mee de quibus hic inferi-us ordinabo. Et quia inter meos coniontos no‹n› expedit quod alia fiat declaratio facultatis quia potius habent causam contentandi, quia habuerunt plus eo quod ad eos spectat de quanto deberent habere a me, volo solum facere mentionem de infrascriptis.

Et primo scio quod mea carissima mater, que alio die testari vo-luit, voluit quod inteligerem eius ultimam volontatem et, att(ent)o eo quod ipsa dimisit Mariete mee carissime et integerime ac solli-cite filie, que sibi reliquit ut in eius testamento continetura), volo quod de meo testamento et facultate habeat tantum quod in totum, computato legato dicte matris mee sibi dimisso, habeat ad sumam ducatorum quinquaginta, sic quod comode vivere possit, et hoc omni et quolibet anno quousque ipsa Marieta filia mea vixerit. Quam rogo cum totis cordis affectu et visceribus meis velit susci-pere onus simul cum matre regiminis domus, quia iubeo omnibus

682 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) manca in F, dove si trova invece spazio per circa 6 lettere

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filiis meis quod sub pena obedientie in preceptis paternis obediant sibi potius quam si ego preci[perem].

(2) Uxori vero mee, cum qua cordialiter vixi, dimito totam eius dotem integram, cu[m qua] possit vivere honeste et convenienter, rogando illam velit vivere honeste et [di]gne cum suis filiis post obitum meum, sicuti fecit in vita mea, cum eius socra et filia. Et si casus accideret quod ipsa non posset continuare cum filiis, quod mihi non possum persuadere, dimito sibi tantum de bonis mee comissarie quod ascendat ad sumam predictam quinquaginta du-catorum quolibet anno in vita sua et illos habere libere a mea co-missaria volo, ut supra dixi.

(3) Item dimito quod Christina Turcha sclava in domo sit libera a vinculo servitutis et habeat ducatos viginti quinque semel tan-tum. Certus sum quod sua bonitate restabit in domo ad guberna-tionem filiorum meorum. Et in hoc casu volo quod dicti mei comis-sarii possint facere provisionem Laurentie sclave, etiam quod propter eius proterviam magnifica domina mater mea possit facere omnem provisionem que sibi videretur posse facere, prout sibi videbitur. Sum contentus quod mater mea possit uti ea liberalitate in ea prout sibi videbitur. De Dominica vero de Vicentia, scripta famula in domo, Lucia, similiter scripta in coquina, et Pauluza, scripta in domo, dimito in libertate comissariarumb) mearum dandi illis et unicuique earum id quod eis videbitur secundum eius di-scretionem. Iacobo villico de Volpino, qui bene servivit et cum bona solicitudine, volo quod per dictos meos comissarios fiat pro-visio de ducati‹s› quatuor in mense pro ann‹i›s octo, quibus com-pletis, postea sibi provideatur de sex ducatis tantum pro una vice et una cimba, ad hoc ut possit hoc medio se substentare. Fantinus famulus si voluerit continuare eius sallarium, sicuti per libros meos apparet, teneatur servire et in capite annorum decem sibi dentur ducati decem ultra eius sallarium, ut possit bene facere. Quibus omnibus recomito animam meam et quod bene vivere debeant et obsequiose versus familiam meam.

(4) De residuo autem bonorum meorum, de quo aliter non facio mentionem quia totum clarissime per libros meos videtur, prout

Doc. 250 683

b) così F

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supra dixi, que debeant per matrem, uxorem et filias meas custo-diri usque ad apulsum filiorum meorum, qui videantur gubernare et tractare omnes ad comune beneficium omnium decem filiorum meorum marium et feminarum in hunc modum: videlicet quod Franciscus, Marcus, Hieronimus, Aloysius, Leonardus, Federicus et Iacobus sint per obedientiam omnes septemc) concordes, et si inter eos aliqua discordia accideret, comissarii mei sint illi qui habeant illos coaptare, nec ad aliud iudicium ire possint. Filiabus vero meis volo quod mea comissaria dare debeat pro qualibet earum pro suo maritare, videlicet Camille et Paule, ad sumam ducatorum quatuor millium in quatuor millium quingentorum ad plus pro qualibet, ad hoc ut possit congrue vivere et se nubere. Et si propter hoc veniret aliqua differentia, illa expediatur per meos comissarios, ut supra dicitur, in libertate eis atributa.

(5) Item dimito magistro Antonio, magistro filiorum meorum, homeni modestissimo et bene morigerato, ducatos viginti quinque ultra illos quos habuit a me.

(6) Item Helene filie domine Franceschined) filie Aloysii Conta-reno naturalis dimito ducatos viginti quinque.

(7) Quase) omnes oro velint contentari et accipere id totum quod facio in bonam partem, sicuti toto posse operam dedi facere in vita mea bene. Sciunt heredes quondam domini Francisci Supe-rantio mei soceri a bancho et similiter meus sororius dominus Franciscus Bragadeno, quomodo simul et ad unum stant res no-stre, et propterea me remito ad scripturas et libros meos.

(8) Dimito Lodovico de Zambertis notario pro presenti testa-mento ducatos viginti quinque.

(9) Cadaver vero meum, cum me mori contigerit, volo humari ad fratres Minores et poni in una capsa et associari ad sepulturam per quatuor fratres Minores cum quatu[or] dopleriis.

(10) Dimito fratribus dicti monasterii ducatos viginti quinque.(11) Capitulo ecllesie Sancti Pantaleonis dimito ducatos quinde-

cim et quod capitulum ipsum associet corpus meum ad sepultu-ram.

684 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) sempte(m) F d) franceshine F e) così F

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(12) Dimito pro incertis male ablatis ducatos quinquaginta, di-spendendos secundum discretionem comissariorum meorum.

(13) Dimito cuilibet monasterio fratrum et monacarum tam de observantia quam conventualium auri Venetiarum ducatos duos pro quolibet monasterio.

(14) Carceratis dimito ducatos quinquaginta, dandis pro libera-tione carceratorum pro debitis.

(15) Dimito infantibus Pietatis ducatos quinquaginta.Interogatus a notario supraditto si aliquid dimitere volebam aliis

locis de quibus mihi noticiamf) dare tenetur, que mihi expresse nominavit, respondi nolle aliud ordinare.

Unde domini iudices examinatorum antedicti, visis suprascriptis cedula et testibus et considerata eorum fama et conditione et suis testificationibus et cedula diligenter examinatis et consideratis considerandis, supra hoc habito diligenti consilio maturaque deli-beratione, dictas testificationes et cedulam, quantum est per se, firmas tenuerunt. Et postmodum die xviii iunii domini Aloysius de cha’ Taiapetra et Aloysius Maripetro iudices examinatorum, tertio absente, affuerunt in solemni collegio ad hoc specialiter deputato et per eosdem posita fuit pars ut dicta cedula sic approbata in te-stamentum confirmetur. Et ballotata parte, ut moris est, omnes fuerunt de parte et sic dicta cedula in testamentum confirmata fuit.

Ego Aloysius de cha’ Tayapetra iudex examinatorum subscripsi.Ego Aloysius Malip(er)o iudex examinatorum subscripsi.Ego Franciscus Rubeus archidiaconus Torcellanus nec non ecl-

lesie Sancti Martini de Muriano plebanus, Venetiarum curieque examinatorum notarius, suprascriptam testamenti cartam, aliis oc-cupatus negociis, per alium scribi feci, propterea complevi et ro-boravi.

Doc. 250 685

f) n corretto da d F

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Contratto di affitto di due magazini di Pietro del fu Federico Corner a Michele Foscari

1491 maggio 10

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 13 senza no (A). Sul verso Miche-le Foscari annotò: 1491. Scrito de ser Piero Corner de do magazeni che el me afita.

Yesus. 1491, a dì x mazo in VenexiaSia notto chomo io Piero Corner quondam miser Ferigo son rimaso d’acordo con la magnificencia de miser Michiel Foschari quondam magnifico miser Felipo el procurator de afitarli do mie’ magazeni a Santa Marina soto la mia caxa. Uno d’i qual sarà i do magazeni sono soto el portego comun con mie’ chuxini, a banda dextra di quel doi se dieno far uno et murar le porte et far la pata arente la riva. L’altro magazen sarà a banda zancha, zoè diebo far uno muro in la chuxina da baxo tra la napa et la fenestra fin tanto quanto el tegnir al prexente hè del magazen. Li qual magazeni se dieno inte-razar, dechiarando che la porta de questo ultimo magazen diebo far in l’andedo ho che va in el portego commun con diti mie’ chu-xini, sì che lì l’abia la sua intrada. Per i qual magazeni el dito miser Michiel me die dar ducati zento, zoè ducati 100, ala nave de zener proxime oa) ver prometerli per mio nome a chi vorò. Li qual duca-ti zento se hanno a schontar del fito d’i diti magazeni a raxon de ducati diexeotto, zoè ducati 18, a l’anno fin intriego schonto. Et die commenzar el fitob) chome l’averò compidi i diti magazeni, li qual prometo ala piui longa darli per tuto avossto. E io Piero Corner fo de miser Ferigo s(oto)s(crivo).

686 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) o e v- corrette in A b) segue depennato a di A

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252

Testamento di Lucrezia Contarini, vedova di Giacomo Foscari di Francesco doge, con due codicilli

1491 settembre 29, 1494 aprile 20, 1497 giugno 20

Cedola (cart.): NTest b. 1066 (Ludovico Zamberti) no 104 (A). Il testo è scritto dal notaio rogatario su un foglio doppio, che poi fu piegato tre volte lasciando liberi due ottavi della facciata. Su uno di essi si trovano la data, il soggetto e una nota: 1491, die xxviiii septembris. Testamentum domine Lucretie relicte quondam magnifici domini Iacobi Foscari quon- dam serenissimi principis. Extratum et positum in protocollo. Nel margi-ne inferiore, dopo la fine del secondo codicillo, fu aggiunta una noticia: Die 22 iunii suprascripti data fuit alia cedula presentis codicilli ad can-cellariam inferiorem presbitero Cantiano ibi rep(er)tori, quam portavit Simon famulus offitii advocatorum.

Registrazione in imbreviatura notarile (perg.): ivi b. 1067 prot. (1) f. 90-92’ ni 29-31 (D). Nel margine di ciascuno dei tre testi è annotato da-t(um).

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 24-25, 25, 25-25’ (F). Il notaio Gia-como Fasolo, che ne fece l’autenticazione, assicura che essa concorda cum suis originalibus filiabus.

Un testamento precedente, datato 20 gennaio 1490, è conservato nel-la busta delle cedole con la stessa collocazione di A. Il cambio più rile-vante si rese necessario a causa della morte del figlio Niccolò, previsto dapprima come l’unico esecutore dell’ultima volontà.

La base della presente edizione è D poiché rappresenta meglio l’in-tenzione finale del notaio rogatario. Qui non sono riportate le varianti di A ed E che non cambiano il significato del testo o le scelte grammaticali.

Ina) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo nonagesimo primo, mensis septembris die vigesimo nono, inditione xa, Rivoalti. Cum vita hominisb) in manu Dei sit diesque et hora mortis omnibus sit incerta, eapropter ego Lucretia relicta quondam magnifici domini Iacobi Foscari filiic) quondam recolende memorie illustrissimi et excellentissimi principis dominid) Francisci Foscari, Dei gratia olim incliti Venetiarum ducis, de contrata Sancti Pantaleonis, sana om-

Doc. 252 687

a) In . . . nono] Die xxviiii septembris, 1491 A b) nota A, erroneamente invece di nostra c) in interlinea D d) segue depennato Iacobi Foscari A

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nipotentis Dei gratia mente et intellectu et corpore, licet sim mem-brorum debilitate gravata, vocarie) et venire feci ad me Ludovicum de Zambertis Venetiarum notarium infrascriptum, quem rogavi ut hoc meum ultimum scriberet testamentum pariterquef) compleret cum clausulis et additionibus neccessariis, solitis et consuetis, ser-vatis statutis, legibus, consiliis et consuetudinibus Venetiarum.

Imprimis casso et revoco omne aliud meum testamentum per me antea conditumg).

(2) Instituo meos fidei comissarios Franciscum nepotem meum, filium quondam Nicolai filii mei, et etiam omnes alios fratres suos, et quod minores sint mei comissarii cum fuerint etatis annorum xviii inceptorum.

(3) Cadaver vero meum volo seppeliri ubi et eo modo prout dictis meis nepotibus et commissariis videbitur.

(4) Item volo quod misse gloriosissime virginis Marie et sancti Gregorii pro anima mea celebrentur et detur celebranti quod con-suetum est.

(5) Item volo quod antequam corpus meum traddatur sepulture celebrentur misse ducente ad minus pro anima mea.

(6) Item dimitto hospitali Pietatis Venetiarum ducatos decem octo, hospitali Sancti Antonii ducatos duos, monialibus Sancte Crucis a Iudaica ducatos decem auri, ut orent Deum pro anima mea.

(7) Item volo quod subito post mortem meam deputetur per dictos meos comissarios una mansionaria pro una missa celebran-da quotidie per unum annum per illum sacerdotem et in ea eccle-sia prout dictis meis nepotibus et comisssariis videbitur, cui dentur ducati viginti pro anima mea. Et quoniam, ut ipsis nepotibus meis dixi, quod summopere desidero quod ipsa mansionaria esset per-petua, volo quod dicti mei nepotes disponant in hoc prout eis vi-debitur. Scio enim quod, sicuti habuerunt et habent me in vita ca-rissimam, ita etiam post mortem meam anima mea erit eis recomis-sa.

(8) Item dimicto Helene filie olim Aloysii Contareno fratris mei naturalis ducatos quindecim auri pro suo maritare pro anima mea.

688 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) vocare F f) pariterque . . . Venetiarum] et cetera A g) d corretta da f D

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Et si ante obitum meum maritaretur et ipsos ducatos quindecim habuisset, illos aliter petere non possit. Et si illos non habuisset, volo quod illi sibi dentur.

(9) Franceschine vero eius matrih) et uxori dicti quondam Aloy-sii dimicto unam ex vestibus meis quas habeo et de melioribus, que sibi detur subito post mortem meam, ut roget Deum pro anima mea, et ipsa vestis sit una ex vestibus meis de saia cuppa.

(10) Item dimitto Laurentiam Turcham servam in domo liberam et francham ab omni vinculo servitutis et illi dimicto ducatos vigin-ti quinque auri et unam ex investiturisi) meis de panno et unam ex pellipiis meis, prout dictis meis nepotibus et comissariis videbitur.

(11) Item dimicto Cristine Turche ducatos tres et omnibus aliis feminabus servitialibus in domo que manerent in domo tempore obitus mei ducatum unum pro qualibet in signum amoris, ut orent Deum pro anima mea.

(12) Item dimicto Catarine relicte quondam domini Francisci Superantio, filie mee carissime, illos ducatos quinquaginta michi dimissos per dictum quondam virum suum, generum meum, per eius testamentum, quos nunquamj) habui.

(13) Item dimicto Helisabet nepti mee, filie quondam Marinek) filie mee, olim uxoris domini Francisci Bragadeno, ducatos quin-quaginta, sibi dandos quando erit maritata aut monachata aut per alium honestum modum erit liberata a potestate patris sui, quo-niam mea intentio est quod de ipsis possit disponere adl) sui libi-tum et succurrere in suis neccessitatibus. Et si ipsa Helisabet ante obitum meum decessisset, presens legatum sit extinctum, et si for-tasse ipsa Helisabet ante obitum meum maritaretur vel monacha-retm) aut per alium honestum modum esset seperata a potestate patris et non habuisset dictos ducatos quinquaginta in vitan) mea, volo quod illi sibi dentur post obitum meum.

(14) Item dimicto Catarine nurui mee, relicte dicti quondam Nicolai filii mei, ducatos decem in signum amoris.

(15) Item dimicto Marie nepti mee, filie dicti quondam Nicolai filii mei, quam educavi et semper habui in filiam, in signum amoris

Doc. 252 689

h) matris F i) vestibus F j) unquam F k) segue depennato neptis mee D l) corretto da ac A m) monacharetur F n) segue depennato sua A

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ducatos decem auri omni et singulo anno in vita sua, et post mor-tem eius deveniant in meum residuum, et de ipsis facere possit quicquid sibi placuerit. Volo etiam quod Rosa Saracena, quam emi de meis denariis, sit ipsius Marie et de ipsa possit ipsao) Maria di-sponere pro libero arbitrio sue potestatis et voluntatis. Et ipsis meis nepotibus et comissariis recordor ut taliter ipsi Marie provideant ad solutionem prefatorum ducatorum decem annualium sic quod eos exigere possit ne sibi aliquo modo impediantur, sicuti de pre-dictis meis nepotibus et comissariis de hoc et de reliquis summo-pere confido.

(16) Residuum vero omnium et singulorum bonorum meorum mobilium et inmobilium, presentium et futurorum, et omne cadu-cum, inordinatum et prononscriptum et que ad caducum, inordi-natum et prononscriptum devenire posset quocunque iure, titulo, modo, via, forma, ratione et causa, michi aut mee comissarie nunc et in futurum spectantium et pertinentium, dimitto dicto Francisco Foscari nepoti et commissario meo et aliis fratribus suis, nepotibus et comissariis meis, videlicet Marco, Hieronymo, Aloysio, Leonar-do, Federico et Iacobo, equaliter inter eos. Et si aliquis eorum de-cederet ante etatem annorum decem octo inceptorum, pars sua perveniat in supraviventes fratres suos, et si plures eorum decede-rent ante etatem ipsamp) annorum decem octo inceptorum, pars sua perveniat in alios fratres supraviventes. Et reddo dictos meos nepotes cautos et securos de ducatis viginti quinque quos omni anno michi dimisit serenissimus princeps dominus Franciscus Fo-scari socer meus, quoniam de ipsis fui semper integre satisfacta usque ad obitum dicti Nicolai filii mei, et ita sum certa quod dictiq) mei nepotes continuabunt michi dare dictos ducatos xxv omni anno quoad vixero.

(17) Interogata a notario suprar) et infrascripto de aliis intero-gandis, dixis) nolle aliud dimittere necquet) legare, preterquam di-micto domicellis Sancte Agnetis residentibus in contratau) Sancti B(er)nabev) ducatos tres auri.

(18) Item dimicto pauperibus carceratis ducatos viginti auri, qui

690 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

o) dicta A p) ipsorum corretto da ipsam F q) ipsi F r) in F con trattino abbreviativo superfluo sopra la desinenza s) dixit F t) corretto da nec-q(uam) A u) contra A v) barnabe F, qui e in seguito

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sint carcerati pro puris debitis, secundum quod dictis meis comis-sariis videbitur dispensandum.

(19) Item dimicto Iacobo filio quondam Luchini sutoris illas paucas res, quas habeo in domo, que fuerunt quondam dominew) Peregrine de Puteo, videlicet unum lettum cum duobus capizali-bus et duobus cussinis et una cultra de tella alba et uno pari linte-aminum et unam capsam cypressi antiquam, quas res volo sibi dari quando erit etatis annorum xviii inceptorum. Et si dictus Iaco-bus ante etatem ipsam decederet et dimitteret filios vel filias, dicta bona sint ipsorum filiorum vel filiarum, quando erunt dicte etatis, et si non dimitteret filios vel filias, dicta bona dispensentur per di-ctos meos comissarios amore Dei pro anima dicte quondam domi-ne Peregrine.

Pretereax) plenissimam virtutem . . . Si quis ipsum frangerey) et cetera. Signum suprascripte magnifice domine Lucretie Foscari re-licte quondam magnifici domini Iacobi filii quondam serenissimi principis domini domini Francisci Foscari ducis Venetiarum, quez) hec fieri rogavit.

+ Egoaa) presbiter Ioanes Fasolobb) Santi B(er)nabe testis sub-scripsi.

+ Ego magister Petrus Vicentinus artis gramatices professorcc) quondamdd) domini Iohannis testisee) subscripsi.

SNff) Ego prefatusgg) Ludovicus de Zambertishh) Venetiarum nota-rius complevi et roboravi.

Testesii) rogati de dictojj) testamentokk): presbiter Ioannes Faso- lusll) Sancti B(er)nabe, magister Petrus demm) Vincentia quondam

Doc. 252 691

w) donne A; d. D x) Preterea . . . rogavit] et cetera A y) in F, invece di et cetera, segue il solito fomulario fino a in sua permaneat firmitate z) qui F aa) in AD queste due firme sono inserite da mani individuali bb) fasollo dyaconus A cc) corretto da preceptor D dd) quondam . . . Iohannis manca in A ee) testis subscripsi manca in F ff) la rogatio notarile manca in A gg) manca in F hh) in F segue de Venetiis quondam domini Philippi, con le prime due parole aggiunte in interlinea ii) la notitia testium, che manca in F, è in A posta fra il testo e le firme jj) presenti A kk) in A segue et iurati secundum formam legis, et qui se subscripserunt ut infra, sunt, videlicet domi-nus ll) segue ecclesie A mm) de Vincentia] civis Vincentie A

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domini Ioannis rector scolarum in domo dicti domini Francisci et fratrum.

Innn) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo nonagesimo quar-to, mensis aprilis die vigesimo, inditione xiia, Rivoalti. Ego Lucretia relicta quondam magnifici domini Iacobi Foscari, testatrix ultra-scriptaoo), sana mente, sensu et intellectu, sed membrorum debili-tate gravata, per presentem codicillum quem nova deliberatione ducta fatiopp), cum mensqq) hominis ambulatoria sit usque ad mor-tem, volo, declaro, casso et corrigo ut infra duxerorr) declarandum.

Primo nanque casso, irrito et anichilo legatum per me factum in dicto meo testamento, scripto per Ludovicum de Zambertis Vene-tiarum notariumss) sub die xxviiii septembris 1491, ut supra appa-ret, quondam Franceschine uxoritt) quondam Aloysii Contareno fratris mei naturalis, cui dimisi unam ex vestibus meis de meliori-bus, et hoc fatio quia dicta Franceschina mortua est et consequen-ter volo quod dictum legatum sit extinctum et nullius vigoris.

Item casso, revoco et anichilo et nullius vigoris, valoris et effica-tie esse volo legatum per me factum Laurentie Turche, per quod illam dimisi liberam et francham et illi etiam dimisi ducatos viginti quinque et unam ex investituris et pelipiis meis, ut in ipso testa-mento dicitur, et hoc fatio propter pessima deportamenta ipsius Laurentieuu), ita quod dictum legatum in totum et per totum nullius sit vigoris, ac si factum non fuisset.

In ceteris autem omnibus dictum meum testamentum firmum remaneat et validum. Tamen relinquo dictam Laurentiamvv) in di-scretioneww) meorum comissariorum. Signumxx) et cetera.

+ Egoyy) presbiter Ioanes Fasolozz) Santi Bernabe testis sub-scripsi.

692 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

nn) In . . . vigesimo] 1494, die xxmo aprilis A oo) suprascripta F pp) in in-terlinea A qq) corretto da mense A rr) dixero F ss) segue supra et in-frascriptum F tt) uxoris F uu) lucretie F vv) lucretiam F ww) de-scritione F xx) Signum et cetera manca in A; in F segue, invece di et cetera: suprascripte domine Lucretie Foscari, que hec fieri rogavit yy) firme di mani individuali in AD zz) fasollo A

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+ Ego magister Petrus Vicentinusaaa) artisbbb) gramatices profes-sor quondamccc) domini Ioannis testis subscripsi.

SNddd) Ego prefatuseee) Ludovicus de Zambertisfff) Venetiarum no-tarius complevi et roboravi.

Testesggg) rogati de dicto codicillohhh): presbiter Ioannes Fasolo Sancti B(er)nabeiii), magister Petrus dejjj) Vincentia quondam domi-ni Ioannis rector ultrascriptuskkk)

Inlll) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quadringentesimo nonagesimo sep-timo, mensis iunii die vigesimo, indictione xva, Rivoalti. Cum ego Lucretia relicta quondam magnifici domini Iacobi Foscari alias fe-cerim meum testamentum sub die 29 septembris 1491, scriptum manu Ludovici de Zambertis Venetiarummmm) notarii, per quod in-ter cetera legata in eonnn) descripta dimisi hospitali Pietatis ducatos decem octo, item Helene filie quondam Aloysii Contareno ducatos quindecim auri pro suo maritare et Cristine Turche ducatos tres, ut in ipso testamento dicitur, et quia dicte Helena et Cristina postmo-dum nupte sunt, ideo per presentem codicillum casso, revoco et totaliter annulo dicta duo legata, sic quod nullius sint vigoris, ac si facta non fuissent.

Et similiter legatum ipsum ducatorum xviii factum hospitali Pie-tatis casso, revoco et annulo, quia volo nunc in vita mea dare dicto hospitali id quod michi videbitur.

In ceteris autem omnibus ipsum meum testamentum ac aliud codicillum per me factum manu dicti notarii sub die xxmo aprilis 1494 firma remaneant, remanentibus etiam cassis aliis legatis per

Doc. 252 693

aaa) vincentinus A bbb) artis . . . Ioannis] artis grammatices professor (corretto su preceptor) A; quondam domini ioannis artis grammatices professor F ccc) quondam . . . Ioannis manca in A ddd) in A manca questa sottoscrizio-ne eee) manca in F fff) in E segue de Venetiis quondam domini Filippi, con de Venetiis in interlinea ggg) Testes . . . ultrascriptus manca in F hhh) testamento et iurati, videlicet dominus A iii) in A segue et jjj) de . . . Ioannis] Vincentinus A kkk) scolarum in domo dicti Francisci Foscari et fratrum A lll) In . . . vigesimo] Die xx iunii, 1497 A mmm) Venetiarum notarii] nota-rium supra et infrascripti F nnn) segue depennato dimissa D

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me revocatis ex dicto meo testamento per formam dicti mei codi-cilli diei xxmi aprilis 1494 et de quibus in dictoooo) meo codicillo dicitur. Signumppp) et cetera.

+ Egoqqq) presbiter Ioanes Fasolo Santi B(er)nabe testis sub-scripsi.

+ Ego presbiter Antonius quondamrrr) Stephani eclesię Sancti Baxiliisss) testis subscripsi.

SNttt) Ego Ludovicus de Zambertisuuu) Venetiarum notarius utvvv) supra complevi et roboraviwww).

Testesxxx): presbiter Ioannes Fasolo Sancti B(er)nabe, presbiter Antonius Sancti Basilii quondam Stefani

694 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ooo) ipso F ppp) Signum . . . cetera manca in A; in E segue, invece di et cetera: suprascripte domine Lucretie Foscari, que hec fieri rogavit qqq) firme di mani individuali in AD rrr) quondam . . . Baxilii] sancti baxilii quondam stephani A sss) basilii corretto da blasii F ttt) la rogatio e la notitia testium mancano in A uuu) segue in F de Venetiis quondam domini Filippi vvv) ut supra manca in F www) rovoravi F, dove mancala notitia testium xxx) Testes . . . Stefani manca in F

253

Patti dotali di Pellegrina, figlia di Michele Foscari, con Alvise di Tomaso Mocenigo

1492 gennaio 23

Copia della metà del sec. XVI (cart.): BCorr, Mss. PD c. 506/12 f. 96-96’ (E). All’inizio del testo è scritto e depennato: Cattastico.

Copia dell’anno 1700 (cart.): AStVen, Ospedali e luoghi pii diversi b. 506 fasc. 19 f. 89-90 (G). Prima dell’inizio: Copia e Contratto di nozze. Si tratta di una versione toscanizzata, di cui si evidenziano qui le sole dif-ferenze sostanziali, fra i quali è da rilevare che la sposa viene sempre chiamata Peregrina.

Laus Deo. 1491, a dì 23 zener in VenexiaAl nome del Spirito Santo et della Verzene Maria. Per el presente

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contratto dia) nozze se dechiara come la magnificencia de miser Michiel Foschari fo delb) magnifico miser Phelippo el procurator dà sua fia madona Pellegrina per mogier alla magnificencia de miser Alvise Mocenigo fo del magnifico miser Thomao. Etc) el so-praditto magnifico miser Michiel promette per dotta al sopraditto miser Alvise, tradutta che sarà la ditta madona Pellegrina sua fia per el ditto miser Alvise Mocenigo, ducati sei millia, item ducati mille de cose et ducati quatromille scriverli al offitio dal sal, et que-sti ducati undese mille se intenda esser la sua dotta. Et se occorese la morte del ditto miser Michiel Foschari avanti che’l ditto miser Alvise havesse scosso i ditti ducati quatromille dal offitio dal sal o tutto o parte, el ditto miser Michiel vuol et sì d) se obliga con tutti li sui beni che in quella parte el ditto miser Alvise restasse creditor che la comissaria del ditto miser Michiel sia obligà darli tanti duca-ti contanti over in bancho quanto fosse quellie) il ditto miser Alvise restase a scuoder dal ditto offitio dal sal de quelli istessi danari che’l dicto miser Michiel li ha scritti, et tanto quanto il ditto miser Alvise haverà dalla ditta comissaria, tanti de quelli istessi danari dal offitio dal sal debbia tornar in la ditta comissaria. Et ditto miser Alvise Mocenigo promette metterli in carta ducati settemilletresen-to e trentatre denari 8, che son li dui terzi de ducati undesemille. Appresso el ditto miser Michiel Foschari promette lassar alla morte sua a sua fia madona Pellegrina ducati settemillia per dimissoria con questa condition che, si alla morte de ditta madona Pellegrina la se troverà heriedi sì mascholi come femene, la ditta madona Pellegrina posse ordinar la ditta dimissoria come a lei li piacerà, ma se la non se atroverà heriedi alla sua morte sì mascoli come femine, li ditti ducati settemillia torni in la comissaria del ditto mi-ser Michiel. Et cusì el ditto magnifico miser Alvise Mocenigo obliga tutti i sui beni sì mobeli come stabeli per cason della ditta dotta sì presenti come futuri. Et cusì le parte se sottoscriverà esser conten-te di quanto è soprascritto. Et dieli far le spese oltra de ciò, vestir ef) calzar loro et i fioli.

Doc. 253 695

a) di nozze manca in F b) segue depennato clarissimo F c) Et el] del F d) manca in F e) segue depennato che E; segue che G f) manca in F

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Io Michiel Foschari fo de miser Philippo procurator son conten-to di quanto è soprasscritto.

Io Alvise Mocenigo fo de miser Thomao son contento di quanto se contien di sopra, invocando et pregando Dio me conservi nella sua gratia senza infortunii et adversità.

Et mi Nicolò Bonvisin de ser Piero ho fatto il soprasscrittog) con-tratto et fui presente a tutte le soprasscritte cose et in segno de ciò ho scrittoh) de mia man propria de voluntà delle parte et per sua chiareza. Che miser Domenedio i conservi longo tempo in fele-scissimo stado!

g) presente G h) sottoscritto G

254

Testamento di Peluchina o Peleolugina, figlia di Michele Foscari e moglie di Alvise Mocenigo

1492 luglio 9

Cedola (cart.): NTest b. 41 (Francesco Bonamico) n. 158 (A). Il foglio doppio, di cui il testo, scritto dal notaio rogatario, occupa le prime due facciate, era piegato al formato di un quarto della pagina. Su una delle due parti rimaste visibili è annotato: Testamentum domine Peleolugine, nuncupate Peluchina, consortis magnifici viri domini Alovisii Mozeni-go, rogatum per me Franciscum Bonamico Venetiarum notarium.

IesusDie nono mensis iulii, 1492, indictione x, Rivoalti

Cum vita hominis in manu Dei sit diesque et hora mortis omnibus sit incerta, ideo unicuique imminet precavendum ne incautus oc-cumbat et bona sua inordinata et indisposita derelinquat. Qua-propter ego Peleoluginaa), nuncupata Peluchina, filia magnifici viri domini Michaelis Foscari quondam magnifici domini Philippi procuratoris Sancti Marci et uxor magnifici viri domini Alovisii Mo-cenigo, sana perb) gratiam domini nostri Iesu Christi mente, corpo-

696 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da Peleoligina A b) per . . . Christi in interlinea in A

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re et intellectu, misi per Franciscum Bonamico Venetiarum nota-rium infrascriptum ipsumque rogavi ut hoc meum scriberet testa-mentum pariterque compleret cum clausulis et additionibus Ve-net(iis) consuetis, necessariis et opportunis iuxta vulgarem et te-norem infrascriptum, videlicet:

Non essendo chosa piui certa cha la morte, però mi Peluchina fia dila magnificentia de miser Michiel Foscari fo del magnifico miserc) Felippo el procurator et moier dil magnifico miser Alvise Mozenigo, sana del corpo et de la mente per la Dio gratiad), voglio, quando al mio segnor Dio piacerà chiamarmi a si, voglio et ordino che questo sia el mio ultimo testamento et voluntà.

Et prima voglio per mio commessario la magnificentia del ma-gnifico miser Michiel Foscari mio honorando padre, el qual priego voglia mandar ad execution tanto quanto qui soto hordenerò, et tanto quanto per el dicto mio padre sarà fato io sum contentissima et sia fermo et valido.

(2) Item lasso che el mio corpo sia sepelido dove vorà esso ma-gnifico mio padre miser Michiel et che el me sia dato l’abito dele done pizochare de sam Francisco et voio ala mia sepoltura sia el chapitolo de la contrà e diexe piovani e sie dopieri.

(3) Item lasso per l’anema mia, avanti che io sia sepulta, ch’el sia dito messe trexento e siali dato soldi quatro e una candella da uno soldo per ogni messa.

(4) Item lasso ch’el me sia dito le messe di nostra Dona e sancto Gregorio.

(5) Item lasso ch’el me sia ditto trenta psalterii per l’anema mia.(6) Item voglio ch’el sia mandato a tuti i perdoni de questa tera,

che se manda per i morti, per l’anema mia.(7) Item lasso ch’el sia dato ducati diexe ala Pietà per el trar de

uno puto.(8) Item lasso ch’el sia mandà a Roma et a Sisa a tuor quelli san-

cti perdoni per l’anema mia.(9) Item lasso a l’ospedal de Christo apresso Sancto Antonio

ducati cinque.

Doc. 254 697

c) mus(er) A d) segue depennato Item A

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Et tuti gli predicti legati voglio sia pagati d’i danari dela mia dota.(10) Item lasso et voglio che, pagato sarà tuti li predicti legati, el

dicto mio padre toglia tanti danarie) che sia fino ala summa de du-cati siecento, computà i dicti legati, et quelli habia a dispensar como meglio li parerà a benefficio di l’anema mia.

(11) Item lasso che ancor de dicta mia dotta el debia dar ducati quatrocento como piui fiate ge ho dito qual sia la mia intention.

(12) El residuo veramente di tuta la mia dota et dimisoria et de tuti gli altri mie’ beni sì mobeli come stabeli, presenti e futuri, et de ogni chaducho, inordinato et pronunscripto lasso al dicto miser Michiel mio padre in vita soa habiando io heredi, et non habiando heredi lasogeli liberamente che sia dil dicto mio padre. Et havendo heredi sì mascoli come femene sia de essi mie’ heredi, i quali ge li recomando ad esso mio padre. Et voglio, havendo mascholi et morendo avanti etade di anni vinticinque, la parte de quello over quelli manchasse pervegni in quello over quelli fioli mascholi so-pravivesse, et se tuti i maschi avanti la etade predicta morisseno – che Diof) non el vogli! –, sia in libertà del dicto mio padre hordenar di esso mio residuo chomo li parerà et piaxerà. Havendo herede femene prego esso mio padre le voglia maritar in vita soa, quando serano in età de anni sedexe, et morendo el dicto mio padre – che Dio non el vogli! –, lo priego vogli lassar per suo testamento le sia maridade, come son certa che el farà, dandoli per dotta quello che li parerà sia conveniente.

Et non para de neno ad algun se io ordino chusì, però che’l mondo intende quello ha fato mio padre de mi.

Interogata per notarium infrascriptum de omnibus interogandis et informandis, cui dixi et respondi quod pro nu‹n›c nolebam aliud ordinare nec dimitere. Preterea et cetera.

+ Iog) Feti Noidio da Chioza quondam ser Anatonio testenonio zurato s(oto)s(crivo).

+ Io Domego Progano da Schuttari quondam ser Anttonio t(es)-t(e) zurado s(oto)s(crivo).

698 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) an corretto in A f) d(i)c(t)o A g) le due firme sono scritte da mani indi-viduali in A

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Lettera di Alessandro Foscari allo zio Michele col racconto del suo viaggio da Venezia e le novità sperimentate

Candia, 1492 agosto 17

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 43 fasc. 23 senza no (A). L’indirizzo è scritto sul verso del foglio, dove è anche rimasta la traccia del sigillo di cera rossa della chiusura.

+ Magnifico ac clarissimo domino Michaeli Foschari quondam magnifici

ac clarissimi domini Philipi procuratoris dignissimoa)

Santi Marcib) uti patri honoratissimoVeneciis

+ Iesus Maria. 1492, a dì 17 avosto in Candia +Magnifico miser barba e non men de padre honoratissimo! L’ulti-ma mia fo a dì 3 del passato da Zara, rechomandata a Polo Lando. Dapoi a dì 5 pur del pasato se partissemo et andasemo con l’aiuto-rio de Dio a Liesna e de Liesna a Churzola et a Ragusi, dove dimo-rassemo zorni 5 per nove cative de’ turchi che se intendeva, le qual per non atediar vostra magnificencia non le schrivo, e poi so zerto che de lì le se àno intese. Pur – Deo favente – avessemo dapoi bone nove, e cusì da Ragusi se partissimo, che fo a dì 13, et vignis-semo de fuora via zenza tochar Chorfù, pur per qualche paura che se aveva de non trovar qualche intopo, et zonzessemo a Modon, che fo a dì 18, dove trovassemo le do nave grosse de Fiandra che era stà lizenziate, le qual zonsse uno zorno avanti de nui et se par-tireno per vignir de qui dapoi el zorno seguente. Anchor nui drie-do quele se partissimo et quelle atrovasemo sopra le Boche, le qual erano molto dischazute soto vento per buora e cativo tempo che usava. Ma pur nui che se atrovasemo alquanto sopra vento montassemo et vignissemo con l’aiutorio de Dio de longo et zon-zessemo de qui a dì 23c) del pasato a salvamento. Quele pur volti-

Doc. 255 699

a) così A b) inserito posteriormente in A c) corretto da 22 A

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zando per dito tempo, quando piaque a Dio montono dite Boche et zonsse de qui dapoi de nui zercha zorni 3. Et subito zonte dete prinzipio al dischargar, in modo che dapoi do over 3 zorni cho-menzò a chargar i vini ed à messo fino al presente in nave per chadauna de quele da 900d) bote in suso e zudegase – piazendo a Dio – ad ogni modo per tuto el mese p‹rese›nte spazarse. Che Idio li conziedi la grazia e a salvamento le chonduchi con vad‹a›gno!

I vini per Fiandra dele piui famose poste sono stati pagati duca-ti 6 el centenario, che mi par grande priesio.

La magnificencia de miser Lorenzo Venier ducha el zorno se-guente dapoi el zonzer de qui feze la sua intrada chon grandenisi-ma festa, achonpagnato da tuta la tera chon grande solenitade. Dapoi la sua intrada feze molti pasti a zintilomeni de qui honorifi-chamente, im modo che se à fato grande honor, et fin qui da tuta le tera è ben voiuto e amado per eser homo sapientisimo e de ra-xon. Tuti se lauda grandemente de lui.

Da novo de qui nula. Dà chonto de chondizion de marchadan-tie: pani de 80 cupi de ducati 1o denari 19 el piezo, paonazi de 80 ducati 2 denari 2e), pani a 3 lizi ducati 1o denari 2, ma vuol eser fini, savoni ducati 13½ in 14, feri simelmente tavola ducati 9, zerchi ducati 5, sarse meza dopia paonaze e negre ducati 6 la peza, cha-nevaze ducati 4 el centenario de pichi, pani de seda ducati 1o de-nari 12, sechondo cholori piui e men, di tuto pocho esito e men richieste, formazi ducati 15 el mier, grana chol suof) poli denari 17 la libra. Non altro mi achade per la presente. Christo de mal ve guardi! Priego vostra magnificencia me richomandi a miser Alvise et a madona Palugina.

Vostro fio Alexandro Foschari s(oto)s(crive).

700 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

d) l’ultima cifra è corretta in A e) segue depennato panini (?) A f) segue depennato posi A

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256

Ricevuta di Girolamo Lando, patriarca di Costantinopoli, per 50 ducati a lui anticipati da Michele Foscari

1492 ottobre 23

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 20 senza no (A). A destra del margine inferiore si trova il piccolo sigillo sotto carta. L’annotazione sul verso è di Michele: 1492, a dì 23 ottobre. Scrito del reverendissimo pa-triarca C(ostantinopol)i Lando de ducati 50.

Die xxiiio octobris, in Venesia, 1492Nui Hieronimo Lando, patriarcha de Costantinopoli et arcivescovo de Candia, habiamo recevuto da Lamagni quondam Christoforo come factor de miser Michel Foscari ducati cinquanta, 50a), in cin-qui sachetti a imprestedo, che i sconteremo in più summa, che i nostri factori ha ordene de dar ai suoi in Candia. E per suo chiare-za habiamose sottoscritto de man propria et postovi el nostro sigil-lo annular.

Hieronymusb) patriarcha Constantinopolitanus et cetera man propria.

a) in cifre arabe sopra cinquanta A b) in A firma scritta da mano diversa, assai tremante

257

Lettera di Michele Foscari a Ludovico Mocenigo, fermo posta al porto di Fermo, con richiesta di immediato ritorno

1493 agosto 18

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 43 fasc. 25 senza no (A). La lettera è scrit-ta dallo stesso Michele. L’indirizzo si trova sul verso del foglio, che in origine era piegato.

+ Spectabili domino Lodovicho Mozenicho honoratissimoal porto de Fermo

Docc. 256-257 701

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+ Laus Deo. mCCCColxxxxiii, a dì 18 avosto, hore 24Alvixe fiuol charissimo! Io te scrisi per Alvixe fante che per 3 volte tu me l’ài mandato qui. El qual è zorni 16 che io te lo spazai et per lui te scrissi che subito, leto che tu avevi dita mia letera, tu desti hordene a ser Nicolò Batifero de quello t’è parsa sì per el spazar de laa) nave como de Zechi(n) et d’ogni altra cossa, et meso hordene tu te ne vignisti via e non indusiasti un’ora s‹i› gl’era posibele. L’è zorni 16 che io te ho scrito questa mia volontà et so mandamento. E non essendo zonto, credi ch’io ston con tanto afano et pensier dela to persona che non è posibele ch’io te posa scriver. Peleugina ogni zorno pianze, sì che, non hostante che dapoi te abia scrito per uno messo, me spazasti et drezai le letere a ser Nicolò Batifero, indichando che dovesti esser subito qui. Perhò considera in quan-to tormento io son et afano et per lo simel tuti i toi. Perhò io ho deliberato spazarti Piero mio fante, che con ogni celerità vegnia da ti, et subito zonto meti quello hordene te par ale cosse nostre et vientene via. Si tu à conprato holi per dar el chargo ala nave, in bona ora lasa hordene sia conpito de chargar et vientene via. Non tor per questo mio scriver afano de niuna cosa, perché tuti stemo bon né non ne son mal niuno, sì che sta’ de bona volia e vientene via, ch’io ho bixognio de la toa persona qui.

Fara’ che ser Nicolò Batifero scriva a Daniel la quantità dele bo-te charge su dita nave et che el se faza far la poliza et che el tocha Modon la dita nave per ogni bon respeto et anche si el se atrovase de lì mie robe per Alexandria, sì che l’è bon che el tocha Modo‹n›, ma per questo non volio che el se obliga de alguna cossa.

Vigniando in qua, tochando Anchona, Francescho et Antonio Tinto son fuzidi et son de lì, parlai, et delli che el voia scriver a Modon a so cusin che i debitori dei mie’ pani sia schossi, et facto la mia volontà et vede quello i dixe.

Non vardo a spexa, ti ho spazato Piero azò che subito tu te ne vegni et cusì te cometo. Si tu à conprà holi che te siano stà consi-gniadi, fa che i vegnia con ti a tor i so danari, ma non volio sì bor-sar danari si prima tu non à abuto l’oio. Io farò el dover a tuti, te

702 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) in interlinea A

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scrivo a s‹e›curo. Si tu non porà bon lezer questa letera, abi patien-tia. Te comando che subito te ne vegni via.

Michiel Foschari to padre s(oto)s(crivo).

258

Lettera di cambio di Alessandro Foscari, a nome di Michele Foscari, a favore di Giovita de Corgniani

Candia, 1494 (?) febbraio 6, (Venezia), 1494 aprile 7

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 16 senza no (A). L’indirizzo è messo sul verso del foglio di piccolo formato.

Magnifico ac clarissimo domino Michaeli Foschariquondam magnifici ac clarissimi domini Philipi

dig(nissi)moa) p(ro)c(uratori) Sancti Marci uti patri honoratissimoprima Veneciis

+ In Christi nomine. 1493, a dì 6 fevrier in ChandiaPagati per questa prima de canbio zorni 1o dapoi vista a maistro Giovita de Corgniani spiziaro atien el coralo per insegna a San Salvador o chi per lui fose ducati quaranta, zoè ducati 40, d’oro veniziani de bon e iusto pexo per altritanti abuti de qui dala ma-gnificencia de miser Andrea Viaro dignissimo camerlengo de qui. Al tempo fatili el dover e bon pagamento per eser tenuto a dano e intereso né altro. Idio con vui.

Alexandro Foschari comeso dela magnificencia de miser Mi-chiel Foschari s(oto)s(crive)

Ab) dì 18 marzo prometo pagar la dita letera segondo el consue-to, che son zorni 15 dapo’ vista.

Ac) dì 7d) aprilis 1494Rezevì ioe) Iovita spizer al coralo ducati quaranta, zoè ducati 40,

Doc. 258 703

a) così A b) da qui scritto da Michele Foscari in A c) di nuovo cambio di mano in A d) corretto in A e) corretto da vo A

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per altritanti dati in Candia per miser Andrea Viaro, cum apar so-prascritto.

259

Dichiarazione di debito di Antonio Sarasino a favore di Michele Foscari per la somma di 400 ducati

1494 febbraio 13

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Nella metà infe-riore del foglio, che in origine era conservato in forma piegata, Michele Foscari scrisse su ambedue i lati rimasti all’aperto: Scrito de Antonio Saraxin de ducati 400 li ho prestadi, e: 2 fenestre libre 289, la mia (?) libre 318.

+ A dì 13 fever 1493Notto sia a chi lezerà questo presente scritto come io Antonio Sa-rasino da B(er)gemio me giamo vero debitor del nobelomo miser Michel Foschari fo de miser Felipo el proculator de ducati quatro-zento, zoè ducati 400, i quali me à imprestadi in più partide. Li quali dinari prometo darlli da mo’ a ani zinque proximi. I quali dinari sono stadi parte contadi e parte scriti in bancho.

Io Antonio Sarasino s(oto)s(crivo) de miaa) man propia per gia-reza del soprascrito miser Michel.

704 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) con trattino abbreviativo in A

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260

Dichiarazioni di Francesco Foscari relative ai redditi provenienti dai beni immobiliari dell’eredità del padre Filippo spettantigli e

da altre sue proprietà

1494 ottobre 15, 1495 gennaio 16

Copia di circa 1555 (cart.): ScRos b. 66 mazzo 19 proc. 1 f. 1-1’ (C). La nota posta al foglio che serve da frontispizio del fascicolo, stilata in pri-ma persona, suggerisce che tutte le copie contenute fino a f. 28 sono scritte da Filippo Foscari, figlio dello stesso Francesco.

+ 1494, a dì xv decembrioNoto como in questo zorno ho apresentado a l’ofitio d’i governa-dori una poliza del tenor sotoscrito, ala qual sotoscrise miser Mi-chiel mio fradello et miser Vetor Foschari per si et per suo’ fradelli eser contenti la dita translation si fese.

Io Francesco Foscari fo del magnifico miser Filippo el procura-tor son contento che dela condition del quondam miser Filippo mio padre sia trati le infrascripte caxe e posesion et mese a mio conto, principiando a dì 10 mazo 1486.

Prima in la contrà de San Casanla caxa sta el forner con el suo forno, paga de fito

a l’ano duc. 24.–la caxa sta maistro Antonio murer, paga de fito a

l’anno duc. 8.–la caxa sta i coreri, paga de fito a l’ano duc. 8.–la caxa sta Andrea de Christofallo, paga de fito a

l’anno duc. 8.–la caxa sta Vetor barblera) duc. 8.–

suma duc. 56.–

in San Mafio de Rialtovolte no 6: no 1, 2, 3, 4, 5, 10, parte afitade et parte

non, se soleva t‹r›ar de fito a l’anno duc. 31.–

Doc. 260 705

a) corretto da barbier C

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ittem uno terzo d’i fiti de l’ostaria et caneva de la Corona al ponte de la Paia duc. 58.16

ittem i tereni mexi soto Castelfranco che paga per xma ducati 2.12.26, che se traze duc. 25. 8

suma duc. 171.–Se paga per xma dele sopradite intrade duc. 17. 2.12

Copia trata dele translatation no 5151Io Francesco Foscari fo del magnifico miser Filippo el procura-

tor son contento dela condition del quondam magnifico miser Fi-lippo Foscari mio padre sia trate le infrascripte caxe et possesion e mese a mio conto, principiando a dì 20 mazo 1486, e prima

in la contrà de San Casanel forno com la sua caxa, paga de fito duc. 24.–una caxa sta maistro Antonio murer duc. 8.–una caxa sta i coreri duc. 8.–una caxa sta Andrea de Christofalo duc. 8.–una caxa sta Vetor bariler duc. 8.– duc. 56.–

in San Mafio de Rialtovolte 6: no 1, 2, 3, 4, 5, 10, parte afitade, parte non,

se soleva trar de fito duc. 31.–ittem el terzo d’i fiti de l’ostaria ett caneva de la

Corona posta al ponte de la Paia duc. 58.16 duc. 145.16ittem le tere che è soto Castelfranco che paga de

xma ducati 2 denari 12 picoli 26 duc. 2.12.26

Io Michiel Foscari son contento che el se translata como de so-pra è scripto.

Io Vetor Foscari e fradelli semo contenti sia translatado come di sopra.

Matio Armelin s(cripsi).

706 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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+ 1494, a dì xvi zenerNoto como a dì sopradito apresentai a l’ofitio di x savii una poliza del tenor infrascripto, la qual fo dada per i savii a Nicolò Fineti scrivan suo.

Magnifici signori x savii! Io Francesco Foscari fo de miser Filippo el procurator dinoto ale magnificentie vostre como la mia caxa da statio che è in la contrà de Santa Sofia su el trageto, è stimada du-cati 65, dei qual se bate ducati 14 per uno laso che se paga ala chiesia e preti de Santa Sofia, restava a conto dele xme ducati 51; ahora da mexi 7 in qua, per averla con zelo afitada, ducati 90, dei qual sè a desfalcar i sopraditi ducati 14 che se paga, come è ditto, ala chiesia de Santa Sofia, sì che de quela solo ne trazo ducati 76 neti.

Ittem del 1486 ho comprado da ser Nicolò da Masarada da Tre-viso una sua caxa posta in la contrà de San Barnaba, la qual ho afitada a Vizenzo Formento ducati 12 a l’anno.

Similiter del dito millesimo ho habudo a livello una posesion posta in Zelarin, teritorio di Mestre, dal prior de Santa Croxe di Venetia, dela qual pago ducati 5 de livello a l’anno, el qual scode adesso le munege de San Francesco dela Croxe da Venetia, ho afitada a Capela dela cha’ Bianca staia 12 formento, le onoranze e mezo caro de vin, dico Capelo dala cha’ Biancha e compagni.La caxa da Sancta Sofia duc. 76.–la caxa da San Barnaba duc. 12.–la posesion da Zelarin tien Capela duc. 4.– duc. 92.–quele caxe me aspeta per mia madre per la

mia parte i ducati 22 duc. 22. 8 duc. 114. 8paga per xma duc. 11. 10.12 17. 4.26 duc. 28. 15. 6

Doc. 260 707

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261

Contratto di affitto di una caxa granda da stacio di Francesco di Filippo Foscari a Ottaviano Scoto

1495 giugno 20

Originale (cart.): ScRos b. 39 mazzo 9 proc. 4 f. 89 (A). Nel margine si trova una notizia del sec. XVII con l’indicazione del contenuto, sbaglian-do però il nome dell’inquilino con « Botanin Scotto ».

Ivi a f. 91 segue un contratto di affitto del 31 luglio 1513, concluso tra Amadio Schoto fo de miser Brandano e lo stesso proprietario, che ripete quello presente quasi parola per parola. Poiché è steso da un’altra mano offre aiuto, grazie alla possibilità del confronto, nella fatica di decifrare questo testo, scritta in una mercantesca assai negligente che presenta molte difficoltà di lettura.

+ Iesusa) Maria. 1495, a dì 20 zugno in VeniexiaAl nome del Sp‹i›rito Santo e de la glorioxa verzene Maria madre de Christo signor nostro, amen.

Sia noto a chi vederà il presente scrito como miser Hotavian Scoto à tolto a fito da mi Francesco Foscari fo de miser Felipo el procurador per ani 2 prosimi futuri la mia caxa granda da stacio posta in la contrà de Santa Sofia su il Canal Grando perb) ducati novanta sete, zoè ducati 97, de fito a l’ano e con le condicion so-toscrite, el qual fito de’ pagar de 6 in 6 mexi, e principia a dì primo luio prosimo venturo, 1495.

Promete il dito miser Otavian non stanpar né far stanpar libri in la dita caxa, ec)’l se farà stanpar, el fito se intendi eser ducati 150 a l’ano e ogni dano e detrimento rezevese la caxa se obliga di men-dar, pagar e satisfar.

Item promete dito miser Otavian, quando l’usirà dela caxa, con-signarla nel termene che al presente la si truova, più presto meio-rada che pezorada, ché alcuna cosa lì fuse vasto, bruxado o dete-riorado, sì le litiere e adornamenti di quele como ogni altra cosa de la caxa, tuto die far conzar e redar a suo termene che se atruova a suo spexe.

708 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) riga scritta con altro inchiostro in A b) p(er), corretto in A c) el se A; e sel nel contratto del 1513

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Item e perché nela caxa se atruova le sotoscrite robe, le qual el dito Francesco à consignado al dito miser Otavian, el promete, quando l’userà de caxa, restituirle nel termene che led) l’è abude, e prima:

tuti i magazeni, porte dela riva e dela porta davanti: le suo sera-dure, caenazi e chiave;

item la porta in cao de la scala che se intra in portego: do ser<a>-dure con le suo chiave e caenazi;

item nel porteg[o] ale do balconade: le suo fanestre con tuti i suo veri;

item a tute le camere dela caxa, sì de sora como de soto, e ala porta de la scala va de suxo e la cusina: le suo seradure con le suo chiave e i saradori ae) le porte de camerote;

item in tute le camere del primo soler e a i studio de quele: tute le suo fanestre de vero con i suo scuri; e similiter il studio de suxo: i suo’ veri;

item in la cusina: le suo fanestre de vero con le suo scanzie e anzini a quele;

item in tute le camere, cusì de soto como de sopra: tute le suo caruole con i suo fondi e ale litiere i suo’ feri dale cortine;

iten in le camere de suxo ai balconi: i suo volte de vero i ale fa-nestre i suo balconi;

iten in la salvaroba: le suo scanzie, zoè do man, una su l’altra, e ’l suo parè che trameza;

item in la scalaf) atorno atorno, in tute le camere de sora e quele da baxo, in portego ig) per tuto: le suo spaliere, le qual, se le serano vaste, rote o altramente maculade, el dito miser Otavian promete quele far refar al muodo le sono.

Item promete el dito miser Otavian, quando userà dela caxa, tuti i veri che serano roti queli far remeter e similiter le fanestre, foseno roteh) e vaste, far tuto a suo spexe conzar.

Item se el dito miser Otavian farà alcunai) spexa in la caxa, que-la el dito Francesco non la die far bona né pagar.

Doc. 261 709

d) lel e] le le A; le nel 1513 e) corretto da de A f) sala A; scalla 1513 g) in interlinea A h) rotete con l’inizio depennato in A i) al corretto in A

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Itemj) a l’anelo de portego i suo canoni de rame.

Iok) Octavianol) Scotto son contento de quanto è soprascrito.

262

Promessa di 1000 ducati offerti da Paola Foscari, vedova di Giovanni, a sua figlia Elisabetta come dote per le nozze con

Andrea Foscolo

1495 ottobre 3

Strumento notarile (perg.): AGrad b. 360/I senza no (A). La pergamena è danneggiata da due buchi. Sul verso al margine superiore una mano quasi contemporanea ha scritto: Carta promissionis d[omi]ne Paule e, dopo uno spazio di circa 2 cm, Foscari. È presente l’antica segnatura dell’archivio privato Foscari (in rosso): 19 Venet. m.o 2o.

I(esus) C(hristus)In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo nonagesimo quinto, mensis octobris die tertio, indictione xiiii, Rivoalti. Cum sit quod vos Augustinus et Marcus Foscari, fratres et filii quondam magnifi-ci domini Ioannis, ultra ducatos quatuor millea) auri, quos ipse quondam dominus Ioannes Foscari dimi[sit i]n maritare filie sue et sororis vestrorum Augustini et Marci iuxta formam s[ui ultimi t]estamenti, promiseritis domino Andree Fusculo filio magnifici do-mini Marci, viro ipsius [Helisab]eth, nomine dotis ipsius Helisabeth alios ducatos duos milleb) in specialitatibus et de bonis vestris et hoc feceritis quia ego predictac) Paula mater vestrum tempore con-tractus ipsius matrimonii oretenus promissi vobis nil aliud ex bonis meis dare nec dimitere ipsi Helisabet filie mee nec filiis aut filiabus suis, quos in futurum haberet, et in quantum ei dimiterem aliquid,

710 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

j) riga aggiunta con altro inchiostro in A k) riga aggiunta da altra mano in A l) così A

a) così A b) così A c) evidente lapsus, poiché Paola appare qui nominata per la prima volta

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tam per viam testamenti quam aliter, quod nihil ei valere posset, et insuper contentaverim et vobis promiserim quod ducati mille ex dictis ducatis duobus milibus per vos in vestris bonis promissid) essent ad computum eius quod ego Paula tam vigore dotis mee quam aliter quomodocunque habere debeo in bonis dicti quon-dam domini Ioannis Foscari, olim viri mei et patris vestrum, cun-que de predictis nulla fuerit facta scriptura, et volens agnoscere bonam fidem ac vos de predictis reddere cautos et securos, ideo manifestum facio ego Paula, relicta prefati magnifici domini Ioan-nis Foscari, cum meis heredibus et successoribus, quia in Dei et Christi nomine in exequutione promissionis predicte contentor et volo quod dicti ducati mille ex dictis ducatis duobus milibus per vos Augustinum et Marcum Foscari filios meos vel alterum vestrum in specialitatibus vestris promissi dicto domino Andree Fusculo viro ipsius Helisabeth, filie mee et sororis vestrum Augustini et Marci, iuxta formam eorum contractus sint et esse debeant ad com-putum et in disfalcatione eius quod habere debeo in bonis et he-reditate dicti quondam domini Ioannis Foscari olim viri mei iuxta formam promissionis, ut supra per me vobis facte. A quibus vero ducatis millee), per vos sic promissis, in disfalcatione predicta libe-ro et absolvo vos Augustinum et Marcum Foscari filios meos, vide-licet vos Augustinum presentem et nomine tuo proprio ac Marci fratris tui hanc quietationem expresse acceptantem et recipientem, promittens etiam nihil ex bonis meis ipsi Helisabeth vel filiis aut filiabus suis, si haberet in posterum, dimitere. Et in quantum in aliquo meo testamento, per me usque modo facto vel in futurum facturo, ei vel eis aliquid ex bonis meis contra promissionem pre-dictam dimiterem seu dimisissem, ex nunc volo quod ipsum lega-tum seu legata, per me factum seu in futurum facturum eidem Helisabeth filie mee aut filiis et filiabus suis, sit et esse debeat ac intelligatur nullum, cassum, vanum et nullius valoris, roboris, efi-catie vel momenti, quia sic tempore dicte promissionis inter nos conclusum fuit. Que omnia et singula suprascripta et in presenti instrumento et carta contenta ego predicta Paula, relicta dicti do-mini Ioannis Foscari, cum heredibus et successoribus meis promit-

Doc. 262 711

d) l’ultima i su rasura A e) così A

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to et me obligo semper et imperpetuum firma et rata habere et tenere, attendere, facere et observare et non contrafacere vel veni-re per me vel alium seu alios aliqua ratione vel causa de iure vel de facto sub pena dupli totius eius in quo vel de quo ullo modo con-trafacerem, per solemnem stipulationem promissa, et insuper ref-fectionis et emendationis damnorum, expensarum et interesse litis et extra. Qua pena soluta vel non et expensis, damnis et interesse reffectis vel non, nihilominus presens instrumentum quietationis, promissionis et contentationis cum omnibus et singulis in eo con-tentis in sua perpetua remaneat firmitate. Si igitur contra hanc quietationis, promissionis et contentationis ‹cartam› ire temptave-ro, tunc emendare debeam cum meis heredibus et successoribus vobis et heredibus vestris auri libras quinque, et nihilominus hec quietationis, promissionis et contentationis carta cum contentis in ea in sua perpetua remaneat firmitate. Signum suprascripte domi-ne Paule, relicte dicti domini Ioannis Foscari, qui hec fieri rogavit.

+ Iof) Zorzi Biancho dalla Seda quondam sser Nicolò testis sub-scripsi.

+ Ego Ioannes Antonius Medianocte filius ser Baptiste, civis Fel-tri, testis subscripsi.

SN Ego Franciscus Bonamico filius quondam domini Nicolai de Venetiis, Venetiarum notarius, complevi et roboravi.

263

Quietanza delle spese fatte per la sepoltura di (Elisabetta), madre di Francesco Foscari

1496 gennaio 19

Originale (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 116 f. 14 (A). Annotazione sul verso: Scrito de pagamento dele cere de la sepoltura de mia madre.

Laus Deo. A dì 19 zener 1495Rizevì io Lunardo Sarazini spizier al Zio da ser Nicolò Batifero du-

712 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) due firme individuali in A

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cati quatro e grosi oto, zoè ducati 4 denari 8o, sono per r(ati)o de zere dade per la sepoltura dela madre de miser Francescho Fo-schari.

Ittem ho rizevuto per avanti ducati diexe, zoè ducati x, fo pera) parte de dite zere, chomo apar per una mia poliza, la qual el dito ser Nicolò dize aver persa.

a) ripetuto in A

264

Conto dell’amministrazione della commissarìa di Isabetta Fosca-ri, stabilito da Francesco Foscari e consegnato a Michele

1496 gennaio 20 - dicembre 11, 1497 aprile 4

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 44A fasc. 30 senza no (A). Il testo è disposto su due colonne, a sinistra le spese effettuate dalla commissaria e a destra le entrate. Ciascuna colonna fu depennata con una semplice linea obliqua. Il foglio di formato doppio era in origine conservato in forma piegata. In una delle due parti rimaste all’aperto Michele Foscari annotò: Conto mi asegnia miser Francescho Foschari dela chomesaria dela magnificencia de madona Isabeta Foschari fo mi (così) madre.

1495Comesaria de madona Ixabeta Foscari die dar a dì 20 zener libre

295 soldi 41) spexi ne l’exequio dela suo sepultura l. 4 s. 15/2/24

e dì ditto: contadi ducati 3 a frati de San Francescho dela Vigna e de San Domenego per dir le mese de san Gregorio e de nostra Dona, chome lasò per testamento l. – s. 6/–/–

9 fevrer: contadi a pre Aluvixe Talenti per lievar el testamento dela dita ducati 3 l. – s. 6/–/–

Doc. 264 713

1. Si tratta di lire di piccoli; facendo il calcolo si arriva al risultato che il ducato (1/10 della lira di grossi) era equivalente esattamente a 124 soldi di piccoli (anzi 124,00105). È la relazione che si conservò stabile dal 1455 fino al 1517: lane-mueller, Coins and moneys of account p. 616-17.

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13 ditto: contadi ducati 2 a suor Maria pizocara de san Francescho e ministra del 3o ordene per resto de suo lasso l. – s. 4/–/–

e dì dito: contadi ai signori percolatori per el laso de l’ospeal de San Antonio ducati 2, val l. – s. 4/–/–

17 ditto: contadi ducati 6 ale munege dela Nonziada per suo lasso, val l. – s. 12/–/–

28 marzo 1496: ducati 6 despensadi nei poveri dela contrada per la suo parte dela xma la ge lassa l. – s. 12/–/–

30 ditto: contadi a dona Maria padoana ducato 1 per andar a tuor el perdon ala Chroxe, chomo l’à lassà l. – s. 2/–/–

po avril: contadi a Nastaxia da Parma per andar a zerchar i sepul-chri el Venere santo ducato uno l. – s. 2/–/–

29 ditto: contadi ducati 30 a ser Ierolimo Foscari per parte del suo legato l. 3 s. –/–/–

6 mazo: contadi ducati 6/15/20 ala chamera d’i inprestidi per la xma no 40, batudo el don che se ave l. – s. 13/3/20

13 luio: contadi ducati 4 a frate Pieroa) da Bresa de San Christofalo dela Paxe per parte per andar a Sixi e Roma, chomo l’à lasà per testamento, val l. – s. 8/–/–

14 ditto: contadi a dona Biaxia per parte de andar unob) anno a San Zacharia ducati 2, val l. – s. 4/–/–

29 hotubrio: contadi ducati 15c) a fra’ Piero da Bresa per andar a l’Anzolo, a Sixi e a Roma a tuor el perdon per l’anema dela dita, chomo lasò per testamento l. 1 s. 10/–/–

per contadi a Nastaxia da Parma ducati 12 per suo salario de ser-virla uno ano, chomo li fo promeso l. 1 s. 4/–/–

per contadi a Nastaxia dita per andar a tuor le perdonanze a San Lorenzo, chomod) lasa per testamento, ducati 2 l. – s. 4/–/–

per contadi a dona Malgarita pizocara del 3o ordenee) per andar a

714 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) Piero da Bresa corretto su paolo da zividal A b) vo, corretto da sz A c) segue depennato in do volte A d) ch corrette da d cui fu aggiunto un segno di abbreviatura in A e) ordone A

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tuor la perdonanza ala Trinitade e af) domina Veronica per andar a Chastello ducati 5, val l. – s. 10/–/–

per contadi a dona Samaritana ducati 4 per andar uno ano conti-nuo a tuor el perdon a San Marcho, val l. – s. 8/–/–

per contadi a dona Biaxia per andar a San Zacharia a tuor el per-don uno ano de longo per resto ducati 2, val l. – s. 4/–/–

per chandele de zera dade ale dite done che son andà a tuor i per-doni denari 18, val l. – s. 1 d. 6/–

1495g)

Comesaria de madona Ixabeta Foscari die aver a dì 21 zener duca-ti 94 denari 6 inh) 6 tra horo e moneda fo trovà ala sua morte ne la suo chassa l. 9 s. 8 d. 6/6

4 marzo 1496: ducati 28/8/20 scosi ala chamera d’i inprestidi per el pro del Monte nuovo del mexe presente l. 2 s. 16 d. 8/20

8 ditto: ducati 10 scosi da maistro Manfredo taiapiera per parte de fito dela chaxa da San Vido l. 1 s. – d. – in. –

24 avril: ducati 1 denari 12 scosi da Francescho da Piaxenza per parte de fito de una chaxa posta in San Simion l. – s. 3/–/–

10 luio: contadi dal dito ducati 2 per parte de fito l. – s. 4/–/–

e dì 15 hotubrio: ge fazo boni per maistro Manfredo taiapiera a bon conto a conto del fito per parte per piui lavorieri de piera viva me à fato ducati 10, val l. 1 s. –/–/–

11 dezenbrio: contadi da Francescho dai) Piaxenza ducati 2 per fito de una chaxa posta in San Simion l. – s. 4/–/–

e dì j): per resto e saldo de questo conto porto qui soto die dar l. – s. 13/9/18

Doc. 264 715

f) segue depennato suor A g) inizio della colonna destra in A h) i con trat-tino abbreviativo in A, per picoli i) segue depennato parma d A j) in A manca la data

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Sumak) l. 15 s. 10 d. – in. 12

Comesarial) soprascrita die dar chomo de sopra apar per resto e saldo de questo chonto l. – s. 13 d. 9 in. 18

Lasim) che resta a satisfar: a ser Ierolimo Foscari duc. 70per resto de la xma da Venexia duc. 18per la xma da Padoa duc. 4

suma duc. 92

An) dì 4 april 1497 rezevì da miser Michiel Foscari mio fradelo, co-mexaro de madona Ixabeta Foscari, ducati sie grosi xxi in. 18 per resto de questo conto dei danari scosi dei fiti dela dita madona Ixabeta.

716 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

k) in A questa riga segue dopo un lungo spazio, vicino al margine inferiore l) in A questa partita è aggiunta con scrittura più piccola sotto la colonna sini-stra m) aggiunto in scrittura più piccola sotto la colonna destra di A n) inizio di una nota scritta da Francesco Foscari nel margine superiore del verso in A

265

Lettera di Andrea Lando, arcivescovo di Creta, allo zio Michele Foscari riguardante le novità occorse

Candia, 1496 aprile 9

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 43 fasc. 23 senza no (A). L’indirizzo si trova sul verso del foglio, che presenta le tracce della spedizione in for-ma piegata, chiuso tramite un piccolo sigillo di cera rossa di cui si vedo-no i resti. Alcune parti del testo sono perdute per lesioni della carte e per qualche foro; sono qui evidenziate tra parentesi quadre.

Secondo originale (cart.): ivi (A’). Prima dell’inizio appare la parola Copia. Il foglio presenta il medesimo aspetto esteriore di A, incluse le tracce della spedizione. Sui resti del sigillo di chiusura è ancora ben vi-sibile l’antico stemma del casato Lando, cioè lo scudo inquartato (di nero o rosso e bianco). Delle varianti si registrano soltanto quelle so-stanziali, trattandosi per il resto quasi esclusivamente di differenze gra-fiche.

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Magnifico et generoso domino MichaeliFoschari quondama) clarissimi dominiFiliphi procurato[ris] avunculo honoratissimob)

Venetiis

+ Iesus ChristusMagnifico miser barba honoratissimo! Per la galia de’ pelegrini sotto lettera ac) mio fradelo miser Piero scrisi a vostra magnificentia quanto ochoreva, iudicho pur quele abia rizevuto. Poi in questi zorni rizevì unad) di vostra magnificentia de 28 fevrer. Et per que-la prima intexo il manchar dela magnificentia de madona nostra, dela quale certto me ni ha asa’ et asa’ despiazuto per multe casom, non posendo far di meno de dolermi, esendo usido di quelae) car-ne et sangue, ché podemo tuti nui dir aver perso una universal madre in tuti bixogni et infermità de tuti nui non se aver mai spa-ragniata. Spero in Dio sia andata in locho di requie per aver senpre visof) multo catolicha etg) religiosamente, ett cusì non sonh) man-chato né per manchar (come è debito) nele mese mie et continui ofitii pregar la divina clementia per l’anima sua, che cusì se degni exaudirmi, etiam non mancho per tuti nostri e spetialitter per vo-stra magnificentia, ala quale ho suma spetial obligation. Priego Idio me exaudischi et prosperi et conservi quela ad vota.

Dele noze de miser Piero mio fradelo, fatte precipue per persua-sion di quela, como fiol suo mi sono state gratisime né altramente far doveva chomo ha fato, et di zò rigratio vostra magnificentia di tal bon opera. Che Idio sia rigratiato et in longo lii) prosperi et con-servi!

Dele nove che vostraj) magnificentia mi fa partizipe multo la ri-grazio, mi sono stà agratek). De qui non abiamo cosa che degnia sia de relatione. Atendese perl) questo magnifico capetanio al pro-veder se fazi la mostra zeneral di tuti feudadi et soldadi de l’ixola, che zà si ha in oblivion per eser da ani 18 non è stata fata, che era conveniente et nescesaria multo. Questo magnifico ducha ha fato

Doc. 265 717

a) segue magnifici ac A’ b) segue dd. A’ c) a . . . Piero] de miser Piero mio fradelo A’ d) uno A e) quele A f) così A; vivesto A’ g) et religiosa corretto in A h) san A’ i) li prosperi et] felizi A’ j) vostra magnificentia] quela A’ k) segue depennato et A l) qui A’

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gran bene in q[ue]sto locho d’aver punido multi castelani, capeta-nii et altri che in questo destreto hano fato diximem) inconvenienti, apreso altre degnie opere et condizion sue, et è multo de vostra magnificentia. Ho gran causa de laudarm[i] di suo magnificentia de l’amor suo mi ha mostrà et mostra al continuo et favori in quelo mi ochore, bemché pocho, etiam dal magnifico capetanio, et poso dir aver abuto un rezevuto di qui como foseno cari parenti.

Vostra magnificentia scrive a ser Alexandro mio cuxin volgi tuor d’in) vini mie’ da San Miro. Dichoo) a vostrap) magnificentia: non i vini, ma quelo ch’òq) senpre eser al chomando di quela (como son ubligato). Bem afermo vostrar) magnificentia che quanto in me posibel sia prometo usar quela bona diligentia se conviene in la vendema, et se quela troverà reusir i vini como la dexidera, la di-sponerà di queli senpre como li piazerà, ett se anche non serano come la spera, non se convien per l’avegnirs) abiate dano et lasarlit) a me; dela suma serano da novemilia mistati. De el prexio faza vostrau) magnificentia como la vole [et piaze, et contento]mi. Da-mo’v) per meno di quelo venderano i convizini et in discrition et vol[ontà suo], che non stimo simel cosa con vostra magnificentia. Del pagamento non volio de qui [pu]r un soldo, ma [que]li vostraw) magnificentia darà per Nadal a ser Zuan Lando ducati 500 per la pensiom mi[a] ax) Nadal per eser [a] quel tempo ubligato, et anche loroy) farà azeveleza a quela, sì che altro dir zercha azò non acha-de. Piaque quelaz) darmi notizia.

Altro non mi ochore. Piaque vostraaa) magnificentia ricomandi abb) la magnificentia de miser Francesco mio barba et a miser Al-vixecc) mio chuxin. Che Idio felize quela conservi! Data Candide die viiiio aprilis, moCCCColxxxxvio.

Nepos And(reas) Lando archiepiscopus Cretensis manu propria

718 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

m) multi A’ n) di . . . mie] i mie’ vini A’ o) ripetuto in A p) vostra magni-ficentia] quela A’ q) ho A’ r) vostra magnificentia] a quela A’ s) in in-terlinea A t) di lettura dubbia in A; però restarano A’ u) vostra magnificen-tia] quela A’ v) Damo’ . . . magnificentia è annerito in A’ w) vostra . . . darà] dareti A’ x) a Nadal manca in A’ y) lui A’ z) li A’ aa) vostra magni-ficentia] quela A’ bb) inserito posterioremente in A cc) corretto sia in A sia in A’, come pare da Zuan

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266

Cambiale di Francesco tedesco a favore di Girolamo e Giovanni Bembo del fu Giorgio, confermata da Paolo Foscari a nome

dello zio Michele

1496 giugno 10

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Sul verso del mezzo foglio nota di Michele Foscari: 1496. Scrito de ser Pollo Foschari che io prometo a ser Ierolimo e ser Zuan Benbo ale nave de zener ducati 360 denari 3 t.

+ 1496, a dì x zugno in VenexiaSia n‹o›tto a zaschaduna persona che vederà el prexentte scristoa) chomo mi Franzescho ttodescho me chiamo debittor de miser Ie-rolimo e miser Zuane Benbo fo de miser Zorzi de ducati 360 grosi 3 picoli 27 per piper abuto et rezeutto da li ditti Benbi hoverb) chi aprexenterà el prexentte scristo, abatuto la mesettaria. Li qual da-nari li debo dar a queste nave de gener prosime, 1496, e deboli far prometter e darli per propio pagador al dito ttenpo miser Mechiel Foschari fo del magniffichoc) miser Felipo el precholattor, el qual se sottoscriverà chusì eser conttentto de suo man propia.

Nottod) fazo mi Polo Foscharie) chome el soraditto piper son per mio chontto per l’amonttar dei diti ducati tresanto e sesanta e gro-si tre, zoè ducati 350 denari 3 picoli 27, nonostante che el para in nome de Francescho todesco sopranominatto, e cusì me chiano debittor dela magnificencia de miser Michiel Foschari mio baibaf) per cason de dito piper de ducati tresanto e sesanta e grosi 3. Li quali danari li ò a far boni al soradito termene, zoè ale nave de zener prosine afuture over in Ponentte overo in questa tera, chone a lui parerà. Io Pollo Foschari ò scrito per sua e in fede mia man propia.

Doc. 266 719

a) così A per scritto b) segue depennato a A c) ffi sono corrette in A d) cambio di mano in A e) sopra la linea in A e corretto da Foschi (?) f) così A per barba

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267

Cambiale di Giacomo di Urbano Foscari a favore di Michele del fu Donato da Lezze

1496 luglio 4

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Sull’ultima fac-ciata del foglio doppio, di cui le pagine interne sono rimaste bianche, è annotato: + Scrito de miser Michiel Foschari fo de miser Felipo a dì 8 zugno 1497, zoè a galie, de ducati 1555. Inoltre sono presenti alcuni calcoli.

+ Iesus. 1496, a dì 4 luio in VenexiaSia noto a chadauma persona chomo io Iacomo Foschari fo de miser Urbam me chiano debitor de miser Michiel da Leze fo de miser Donado de ducati milezinquezentozinquantazinquea), zo‹è› ducati 1555b), i qual som per piper ebi da lui. I qual danari li pro-meto dar ale galie prosime che vegnerà del 1497. Del qual amontar promete dar per piezo e pagador in parte ‹e› in tuto miser Michiel Foschari mio barba, el qual sotoscriverà chuxì eser chontento.

Ioc) Michiel Foschari fo del magnificho miser Felipo el procura-to‹r› prometo in parte e in tuto el sopradito amontar al dito tempo soradito al sopradito miser Michiel da Leze.

a) l’ultimo zinque è corrette da quinque A, dove segue depennato: grosi se-dexe b) segue depennato denari 16 A c) da qui mano di Michele Foscari in A

268

Dichiarazione di Just von Alban di aver ricevuto da Michele Foscari cinque scritte di debito (cambiali) per tentare di

riscuoterne gli importi dai debitori in Germania

1497 febbraio 25

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 20 senza no. Annotazione di Mi-chele Foscari sul verso: Scrito de Zusto d’Alban dei scriti che io li ho dato che el vadi a schoder in Alemagnia.

720 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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+ A dì xxv frever 1496Sia manifesto a chi vederà questo presente scritto chome io Zusto d’Alban ho rezeudo da miser Michel Foschari fo del magnificho miser Filipo el proculator li infrascritti scritti de soy debitori, cho-me qui sotto se nominerà. I qual me à datto perché io vada in Alomagnia a procurar de schoder day ditti soy debitori chon questi patti e condizion che de tutto quello schoderò, che de contadi p(re)vegnia nela sua borsa io debo aver mia merzede ducati vinti pro centenario e tutti mie spexe de mi Zusto d’Alban. I scritti sono li infrascritti, li quali, non li reschodando, li debo restituir li scritti indredo. E prima

un scritto de Zuan Zeller de ducati 125 grosi 22un scritto de Zorzi Reynart de ducati 45 grosi 10un scritto de Zuan Sinonfer de ducati 46 -un scritto de Zorzi Frigel de ducati 35 grosi 7un scritto de Pollo Tonchel de ducati 207 grosi 11E io Zusto d’Alban scrissi de mia man propriaper chiareza de suo magnificencia

269

Contratto di Michele Foscari per il nolo di una nave destinata ad Alessandria

1497 giugno 21

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (A). Sul verso lo stes-so Michele ha annotato: Nolizado de la nave, patron Pollonio Masia, per Alexandria, nave de miser Antonio Choco.

+ Iesus. 1497, a dì 21 zugno, in VeniexiaAl nome del Spirito Sancto, de bon viazo, salvamento et guadagno. Nolizo io Michel Foschari fo de miser Phylipo procurator sopra la nave de miser Antonio Cocho, patron ser Polonio Massa over altri quella patronizasse, per el viazo de Alexandria savoni mieraa) .. . a raxon de grossi sedexe a oro del mier grosso. Et ogni altra sorte

Docc. 268-269 721

a) seguono quattro puntini A

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metali over marchandatie, che vano a peso, quale io chargasse sopra dicta nave, prometo darli ut supra de nolo grossi sedexe a oro del mier grosso.

Item d’i panni ducato uno per balla. Et tute altre robe che non andasseno a mier, nì sotil nì grosso over a balla, son contento pa-gar de nolo a rason et modo sarà facto per altri sopra dicta nave.

270

Divisione di un complesso immobiliare a San Simeon Piccolo (con casa grande e casette) e di una casa a San Cassan tra Francesco e Domenico di Alvise nonché Agostino e Marco di

Giovanni Foscari

1498 febbraio 16

Copia del 1551 circa (cart.): AGrad b. 248 fasc. (5) “Processo del dogà sotto Crose di Piave” f. 28-30 (G). La doppia i finale è sempre espressa con y. Accanto all’inizio del testo è indicata la data. Le singole proprietà descritte sono contrassegnate nel margine con le lettere maiuscole A, B, C, D, E, F.

In nomine Dei aeterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo nonagesimo septimo, indic- tione prima, die vero sextomo mensis februari‹i›, Rivoalti. Cum nos Franciscus Foscari eques et Dominicus Foscari, fratres et filii quon-dam magnifici domini Alovysii, Augustinus et Marcus Foscari, fra-tres et filii quondam magnifici domini Ioannis, a morte quondam genitorum nostrum nullam divisionem fecerimus de bonis stabili-bus positis Venetiis, sed insimul et uniti dicta bona adhuc tenueri-mus et possederimus, nunc autem de comuni concordio sine figu-ra et strepitu iuditii certis rationabilibus causis ad hoc animum nostruma) moventibus ad divisionem infrascriptorum bonorum stabilium tantum, videlicet de cuncta et super tota certa proprieta-te terrę et casę cooperta et discooperta, que est una domus magna a statio posita in confinio Sancti Simeonis Apostoli super Canalli

722 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) nostrumq(ue) G

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Magno, et de septem domunculis coherentibus suprascripte do-mui a statio super calli longo quo itur in rivo Marino et alio, unde habet introitum et exitum, secundum quod hęc proprietas cum dictis suis domunculis septem firmat ab uno suo capite cum sua porta, curia sive spongia discoperta, scala lapidea, puteo, muris et fenestris propriis super fundamento respitienti super dicto Canali, quo fundamento itur in rivum Marinum, ad Sanctam Crucem et alio, unde habet introitum et exitum, ab alio suo capite firmat cum sua curia et horto a parte posteriori partim cum domibus et pro-prietatibus aliorum nobilium de cha’ Foscari et partim cum pro-prietatibus illorum de cha’ Sentini et forte cum aliis verioribus con-finibus iuxta formam et tenorem chartarum veterum, ad quas rela-tio habeatur, ab uno suo latere firmat cum suis septem domunculis in calli longo predicto et ab alio suo latere firmat cum quadam proprietate ecclesie predictę Sancti Simeonis Apostoli, item de quadam alia domo posita in confinio Sancti Cassiani super cali Butariorum, et solvit de affictu singulis annis ducatos sexdecim auri – quę omnes suprascripte domus et proprietates dicuntur esse conditionatę – et de quibus omnibus de comuni concordio feceri-mus duas tanto magis partes aequales quanto potuerimus inscrip-tas et dispositas materno sermone, quarum prima sorte tetigit no-bis Augustino et Marco, secundab) vero nobis Francisco et Domini-co, ut infra:

Parte prima nela qual de comun accordo metemo la mità dela casa granda da statio posta nel confin de San Simione Apostolo, zoè quella parte che è verso el cale longo va in rio Marin et altrove, comenzando dal muro dove è la scala de piera viva che è in corte dal pozo davanti et retrocedendo verso el ditto calle et cussì per longeza principiando dala porta maistra, che è sul fondamento de San Simeon, varda sul Canal Grando, et procedendo per el filo del muro per longeza perfina in cavo de l’orto, dove al presente è uno pilastro nel muro de dicto orto, cum pacti et condition infrascripte. Et prima che dito muro che divide la casa comenzando dal fonda-mento, come è dicto, et procedendo over che se die proceder per longeza fina a cavo de l’orto sia et se intendi sempre comune a

Doc. 270 723

b) secundam G

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questa prima et ala infrascripta secunda parte et debessi serrar et stropar a comune spexe tutte porte, fenestre et altri lochi aperte fosseno in dicto muro, sì de sotto como di sopra, ita che una parte non possi veder né andar in l’altra parte, desfacendo lo armer che è in portego in dicto muro, et debisi proceder per longeza in que-sto modo, zoè che dove è el comedo e’l canton del ditto muro nel portego che sginda verso le fenestre da driedo verso l’orto se debi principiar muro nuovo et trarlo a valido cum el resto de ditto muro comun et sequitar che vegni a ferir dentro dala colona de dicte fenestre o balconi guarda sula corte da driedo, appozandose a dicta collona, et poi sequitar traversando la corte da driedo perfina a capo de l’orto, trovando el pilastro et acostandossi a ditto pilastro dentro dala banda del Sentini, et de bassi far alti ditti muri dentro dala corte, comenzando dalla colona, alto pie sette, dal terrazo del portego pendente fina a cinque passa in orto sul muro de ditto orto, el qual muro de l’orto debi esser alto passa tre et non più per non occupar l’aere né ’l sol né a l’una né a l’altra parte, i qual muri ‹ha› da esser fatti a comune spese, et quello che è fatto per tuta la suo longeza sia, como è ditto, comun a tutte do le parte. Tutto adunque che resterà de dicto muro verso la calle, sì da driedo co-mo davanti, sì de sotto como di sopra, sia de questa prima parte cum tute sue raxon, habentie et pertinentie, sale, albergi et cum la suo corte davanti, scala di pietra, pozo, porta, et cussì da driedo cum suo chorte et horto et cum tute altre sue rason et usi, como la ditta parte dentro da esso muro tien di sotto et di sopra fina sul calle maistro predicto che va in rio Marin et altrove. Item metemo in questa prima parte quatro dele casete da sezenti sopra el calle, comenzando da quella che è sul canton dellc) calle in soler et a pepian, varda sula fondamenta et sul Canal Grando, confinante cum la chortę, et è solita pagar duchati x, con altre tre driedo a quella, che pagano duchati cinque l’una, con tute suę cortesele, rason, habentie et pertinentie et confini. Et a chi tocherà questa prima parte debi dar ala secunda duchati cento et cinquanta. La qual prima parte con tute suo rason è vegnuda per sorte a nui so-pradicti Augustin et Marco Foscari.

724 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

c) corretto da della G

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Secunda parte, in la qual de comun acordo metemo el resto de dita casa granda verso el campo de San Simeon Apostolod) predic-to, sì de soto como de sopra, cum la sala granda, guarda su la fondamenta et sul Canal Grande, et con tuto el restante per la sua largeza et longeza perfina in cavo de l’orto, sì de soto como di sopra, cum le condiction d’i muri scripti nella prima parte, dictie) da esser fati a comune spese, li qual siano sempre comuni a tute do le parte, como è ditto, tirando via l’armer atachado in ditto mu-ro nel portego, ita che ogni cossa, sì de soto como di sopra, et tutto quello che si contien dal muro verso el campo per tresso et per longo sia di questa secunda parte cum tute sue habentie et pertinentie, rason et iurisdition, dovendosse a chi tocherà questa parte far una porta in sula fondamenta, come a lui parerà, per dar intrada et exito a dicta parte. Item metemo in questa parte l’altre 3 casete da sazenti che sequitano le quatro soprascripte poste sopra dicto calle, et pagano duchati cinque l’una, cum tutte sue cortesele et altre sue rason, cum questa condition expressa che coloro a chi tocherà questa parte, volendo fabrichar dictę tre sue casete, non possi excieder i fondamenti et muri de dicte casete per largeza como al presente le sono, ma debi lassar tutta la largeza delle cor-tesele sono tra dite casete e la casa granda, et questo per non oc-cupar né tuor el lume alla dita prima parte, possando tamen inalzar quanto li piaserà. Item metemo in questa secunda parte una casa posta nel confin de San Cassan sul calle d’i Boteri, et paga de ficto duchati sedexe a l’anno, cum tute sue raxon, habentie et pertinen-tie. Et per equalizar l’una a l’altra parte volemo et contentemo che colui a chi tocha questa parte habia apresso de la prima parte du-chati cento e cinquanta. La qual secu‹n›da parte cum tute sue ra-son et confini è tochada per sortte a nui Francesco et Domenego Foschari.

Quas quidem duas partes sic divisas et utrique nostrum sorte ut supra perventas def) comuni concordio confirmamus et approba-mus, ipsas nobis ipsis assignandog) et tradendo cum omni longitu-dine et latitudine suah) per terram et per aquam, cum callibus quo-

Doc. 270 725

d) profecta G e) dicta G f) da G g) assignanda G h) suam G

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que ac viis suis, cum capitibus et lateribus suis, cum accessibus et ingressibus suis et cum omnibus et singulis aliis que ibidem adesse noscuntur et ad comoditatem utriusque partis pertinere, amodo inantea cum plenissima virtute et potestate suprascriptas nostras partes et proprietatesi) nobis et utrique nostrum in divisionem per-ventas ac de comuni concordio assignatas tenendi, habitandi, lo-candi, usufructuandi et omnem aliam comoditatem dej) ipsis fa-ciendi, prout nobis et utrique nostrum videbitur, salva tamen con-dictione dictarum proprietatum iuxta voluntatem et hordinem seu hordinationem maiorum nostrorumk), si qua condictio super ipsis proprietatibus extat, reservantes nobisl) ipsis arbitr‹i›um, licet ne-mo prohibeat nobis, dividendi et divisionem faciendi de omnibus aliis bonis que adhuc restant pro indiviso, et volumus quod utri-que nostrum liceat etiam sine licentia alterius partis et altera non citata corrob‹or›ari facere presentem divisionem, si opportuerit vel alteri nostrum videbitur, per interpositionem et decretum offitii magnificorum d‹omi›norum curię proprii secundum leges et con-suetudines huius alme civitatis Venetiarum, dummodo forma sive modus conventionum et confinium dictę divisionis non alteretur sive muteturm) in preiuditium partis absentis. Si quis igitur contra hanc divisionisn) chartam ire tentaverito), emendare debeat cum suis heredibus auri libras quinque et nihilominus presens divisio in suo robore perduret.

Io Pasqual Trivizan quondam ser Lorenzo testis subscripsi.Io Zuan Chandi qondam Qand(e) scripsi.Ego Ioannes Franciscus a Puteo quondam ser Victoris Venetus

et Venetiarum notarius complevi et roboravi.

726 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

i) propietatis G j) di G k) corretto da nostrum G l) corretto da nonis G m) mute(n)t G n) dicisionis G o) tentavit(ur) G

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271

Divisione di un possedimento in parrocchia di Santa Margherita tra Francesco cavalier e Domenico Foscari di Alvise, Francesco

Foscari e gli altri figli di Niccolò, nonché Agostino e Marco Fosca-ri di Giovanni

1498 marzo 15

Copia del 1526 (perg.): CodFos f. 25’-26’ (F). Copia del 1551circa (cart.): AGrad b. 248 fasc. (5) “Processo del dogà

sotto Crose di Piave” f. 34’-36 (G). Anche qui si veda il no 270 per i carat-teri di questa trascrizione.

Copia della metà del sec. XVI (cart.): AGrad b. 119 fasc. 11 f. 1-5 (H). Prima dell’inizio è annotato Exemplum, e si trova la data.

G e H dipendono evidentemente dallo stesso strumento notarile, ca-ratterizzato da una correzione nell’indicazione dell’anno e dalla caduta di un’intera frase (vedi note oo e w), mentre G rappresenta una tradizio-ne migliore, malgrado qualche svista. Ciò nonostante si segue qui l’orto-grafia di F per la maggiore vicinanza temporale, ma pare superfluo evi-denziare le rasure e le altre correzioni presenti in questa copia, come si rinuncia pure a registrare le varianti di G e di H che non cambiano né senso né grammatica. I capoversi sono nostri.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadrigentesimo nonagesimo octavo, indi-tione prima, die veroa) quintodecimo mensis martii, Rivoalti. Cum nos Franciscus Foscari eques et Dominicusb) Foscari, fratres et filii quondam magnifici domini Aloysii, Franciscus Foscari et fratres, filii quondam magnifici domini Nicolai, Augustinus et Marcus Fo-scari, fratres et filii quondam magnifici domini Ioannis, tenuerimus et possederimusc) usque in presentem diem pro indiviso inter nos certa bona stabilia posita in confinio Sancte Margarite apud eclle-siam, videlicet unam pistoriam etd) unam tinctoriam cum quibu-sdame) aliis domibus et domunculis et cum una curia inservienti dictis domibus, que quidem proprietas terre et case insimulf) co-niuncta firmat a parte anteriori super via publica sive calli, unde dicta proprietas habet introitum et exitum ad vias publicas, a parte

Doc. 271 727

a) manca in FH b) d(omi)nus G c) possiderimus FG d) manca in FGH e) quibuscumque FH f) insimil G

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posteriori firmat cum proprietatibus que fuerunt de cha’ Lando, et nunc est domini Iacobi Rayneriog), ab uno suo latere firmat super calli comuni quo itur ad campum Sancte Margarite et alio, ab alte-ro suo latere firmat in rivo Sancti Panthaleonis, ubi est tragetumh), cum suis muris et fenestris propriis, nunc autem volentes ad divi-sionem pervenirei) de dictis bonis stabilibusj) inter nos comuniter et concorditer, ut decet, duas partes quanto magis potuerimus equales fecerimus, scribendas et registrandas materno sermone, prout inter nos ipsos fecimusk), quarum prima sorte tetigit comis-sarie prefati quondam magnifici domini Nicolai Foscari patris mei Francisci et fratrum, secunda vero tetigit nobis Francisco equiti et Dominico fratribus, Augustino et Marco, prout infra:

Parte prima, nela qual de comun acordo mettemo la casa e la tinctoria posta nel confin de Sancta Margarita apresso el ponte de piera a l’incontro dela chiesia, guarda dala parte davanti sul) la via publica va verso el campo de Sancta Margarita, verso San Pantha-lon et altrove, dove l’ha l’introyto et l’exito, cum sua porta maistra, muri et balchoni, da uno suo ladi firma nel rivo da San Panthalon, dove che è el trageto, cum sua rivam), balchoni et muri, nela qual habita maistro Zorzi chiovin et paga de fitto ducati sexanta a l’an-no. Item metemo in questa prima parte la casa che sta maistro Ambroso pectiner, paga de fitto ducati quatro, item la casa habita maistro Zaneto boter, paga den) fitto ducati sette, item la mità dela casa sta maistro Biasio murer, paga de fitto ducati sette. Tute le soprascripte proprietà e case insieme coherente et confinanteo), una driedo ap) l’altra verso la strada comuna, siano et esser se in-tendano de questa prima parte cum tutte suoq) rason, habentie, pertinentie et confini, cum la mità de la corte che restarà facendo el muro per traverso che se ha a far, el qual debia esser fatto a co-mune spese, el qual muro se debir) conzonzer cum el muro che traversa la casa de ditto maistro Biasio murer fino sul rivo predicto da San Panthalon, traversando la ditta corte e pozo fino apresso el muro de la pistoria cinque pie, incantonando et piegando ditto

728 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

g) raynarii F; rainarii H h) tragentum F; tragietum H i) devenire FH j) stabilius G k) fecerimus F l) in H m) segue et FH n) de fitto manca in G o) confinate F p) manca in FH q) sue G r) debii F

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muro verso la strada maistra a rimpeto des) la chiesia, scavazando la casa habita ditto maistro Zaneto boter, fino sopra lat) ditta via, lassando pie cinque de calle fra la pistoria e dicto muro. El qual muro debiu) divider questa prima parte dala secunda parte e debia esser serado et stropado per tuto, che una parte non possi veder né andar in l’altra parte, et se intendi sempre comune a l’una e a l’altra parte, sì quel facto como quello si ha a far. Tuto adunque che se contignerà dentro dev) ditto muro verso la strada maistra e verso la chiesia sia, como è ditto, de questa prima parte. Law) qual prima parte cum tutte suox) rason per sortte è tochada alla comissaria del quondam miser Nicolò Foscari padre de mi Francescho Foscari et fradelli.

Parte seconda, nela qual se mette de comun acordo tuto quello se contegnerà de fuora de ditto muro verso cha’ Lando, zoè l’altra mità de ditta casa che sta el prefato maistro Biasio murer et la casa sta miser Piero e Andrea Foscolo, paga de fitto ducati 24, item la casa sta Polo Foscari barcharuol et maistro Zuane marangon in soler et a pepian, paga de fitto ducati 7½, item la pistoria sta mai-stro Lunardo pistor cum la botega dely) luganeger, insieme paga de fitto ducati trenta. Tute le sopradittez) proprietà e case insieme conzonte et oltra el ditto muro siano et esser se intendinoaa) de questa secunda parte cum tute suo habencie et pertinentie, rason, iurisdition e confini et cum le condition del ditto muro da esser fatto a comune spese et se intenda comun a l’una ebb) l’altra parte, sì quel fatto como quello si hacc) a far. La qual seconda parte cum tute sue rason, iurisdition et confini per sorte è tochada edd) tocha a noi Francesco Foscari el cavalier et Domenego fratelli, Augustin et Marco.

Quas quidem partes suprascriptas, sic divisas et in divisionem sorte nobis perventas, nos Franciscus Foscari filiusee) quondam magnifici domini Nicolai presens, agens vice et nomine comissarie prefati quondam patris mei et nomine aliorum fratrum meorum,

Doc. 271 729

s) manca in FH t) de FH u) debii F v) da FH w) La . . . fradelli man-ca in FH x) sue G y) de F z) soprascripte FH aa) intendano FH bb) segue a FH cc) hano G dd) e tocha manca in G ee) manca in FH

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pro qua et pro quibus in meis propriis bonis de rato et ratihabitio-ne promitto, Augustinusff) Foscari quondam magnifici domini Io-annis, agens pro me et nomine domini Marci fratris mei, et Domi-nicus Foscari quondam magnifici domini Aloysii, agens pro me et progg) magnifico domino Francisco fratre meo, pro quo de rato in meis propriis bonis promito et ratihabitione, confirmamus, lauda-mus et assignamus cuilibet parti nostrumhh) partem nobis in sortem perventam cum omni potestate et auctoritate suprascriptas nostras partes tenendi, vendendi, alienandi, permutandi et quicquid aliud utrique nostrum placuerit faciendiii), cum omni longitudine sua, cum callibus quoque et viis suis per terram et per aquam, rogantes nobis ipsis invicem et vicissim de dictis nostris partibus securita-tem, finem et quietationem, et volumusjj) quod utrique nostrum liceat etiam sine licentia alterius partis et altera parte non citata corroborari facere presentem divisionem, si opportuerit vel alteri nostrum videbitur, per interpositionem et decretum offitii magnifi-corum dominorum curie proprii secundum leges et statuta huius alme civitatis Venetiarum, dummodo forma sivekk) modus conven-tionum et confinium dictell) divisionis non alteretur sive muteturmm) in preiudicium partis absentis. Si quis igitur contra hanc divisionis cartam ire tentaverit, emendarenn) debeat parti observanti auri li-bras quinque et nihilominus hec divisionis carta in suo robore perduret. Signum suprascriptorum nobilium de cha’ Foscari, qui hec fieri rogaveruntoo).

Ego presbiter Sebastianus de Cerventibus ecllesiepp) Sancte Eu-phemie a Iudaica testis subscripsi.

Ego Bernardinus de Cavalleriisqq) notarius testis subscripsi.Ego Ioannes Franciscus a Puteo filiusrr) quondam ser Victoris

Venetus et Venetiarum notarius complevi et roboravi.

730 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ff) Augustino G gg) manca in FH hh) corretto in F; no(m)i(n)um H ii) faciendu(m) F jj) volentes FH kk) sui F ll) raddoppiato in G mm) mitetur F nn) enundare G oo) in FH segue: millesimo quadrigentesimo nonagesimo octavo, inditione prima, die quintodecimo mensis martii, ut supra scriptum est, quamvis in margine sit additum illud verbum “octavo” pp) man-ca in G qq) Cavallarciis F rr) manca in G

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272

Convenzione in vista della divisione dei beni immobili lasciati da Isabetta Foscari, stipulata tra Michele e Francesco Foscari

di Filippo e Girolamo Foscari e i suoi fratelli

1498 maggio 30

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ScRos b. 38 mazzo 8 proc. 9 f. 93-93’ (E). Prima dell’inizio: Exemplum. Alla fine seguono la notizia: A tergo. Division d’i beni de madonna, 1498, e la sottoscrizione di Alexander Cavaza curie procuratorum c(oadiutor), che dichiara di aver esemplato il testo da un foglio prodotto nella corte da un incaricato dei procurato-ri di S. Marco de citra, esecutori testamentari di Michele Foscari, il 22 febbraio 1516.

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 6 f. 84’-85 (G). È scritta dalla stessa mano di E ed è provvista delle medesime annotazioni.

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, b. 36 mazzo 7 proc. 10 f. 19-19’ (H). Del foglio doppio sono scritte le sole prime due pagine, mentre nell’ultima facciata è ripetuta la data. Anche qui sono riportate le anno-tazioni di E.

Copia del 1610 (cart.): ivi, f. 21-21’. Deriva da H.E e G appartengono a due raccolte di materiali che riguardano il pro-

cesso di Francesco di Filippo Foscari contro gli eredi di suo fratello Mi-chele. Data l’enorme quantità di varianti ortografiche, non si evidenzia-no le differenze di G e H rispetto a E.

Ina) Christi nomine. 1498, a dì 30 mazo, in VeniexiaSia notto et manifesto a chi vederà el presente scripto como missier Michiel Foscari ett missier Francesco Foscari, fradelli et fiolli che fo del quondam magnifico missier Philippo el procurator, e misier Hieronimo Foscari e fradelli, residuarii della quondam madona Ixabetta Foscari, madre d’i diti magnifico missier Michiel e France-sco Foscari et madona deib) diti misier Hieronymo Foscari, doven-dossi fra loro divider el stabelle dela dita quondam madona Ixa-betta, zoè lac) caxa ett teren postad) nela contrà de San Vido et le caxe poste nela contrà de San Simion Profetta et l’hostaria da Pa-doa dal Paon postae) in Padoa et el fonttego dela farina posto sotto

Doc. 272 731

a) in H precede una croce b) dei] del H c) la caxa] le caxe H d) poste H e) poste H

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delf) palazo de Padoa, i prediti sono convegnudi insieme come’lg) prefatto misier Michiel faza la division d’i predicti benni equalmen-te, secondo a lui parerà, fra loro, ett cusì cadaun de loro se sotto-scriverà esser conttentti, possendo equallizar le parte com danari, como a lui parerà, posendo ettiam equallizar com el cavedal de Monte vechio et pro, se ne son. Et cusì cadaun dele parte die con-tentar, non posendo mover eceptionh) alcuna né lite sotto pena a quelli altramente fessei) di perder ducati 500.

Laus Deo. Io Michiel Foscari fo del magnifico missier Phelippo el procurator son conttento di quantto è soprascripto.

Io Francesco Foscari son conttentto ut supra, s(oto)s(crivo)j).Io Hieronymo Foschari son conttento di quantto è soprascripto.Io Vetor Foscari son conttento di quantto è soprascripto.Io Iacomo Foscari son contentto ut supra.Io Alexandro Foscari son contentto di quantto è soprascripto.

273

Assegnazione a Elisabetta, vedova di Urbano Foscari, di certi beni immobili, situati nei dintorni di Asolo, in pagamento

per la sua dote

1498 giugno 26

Copia parziale del sec. XVII (cart.): ScRos b. 37 mazzo 7 proc. 12 f. 5-12 (E), di mano di Agostino Trippa (cfr. n° 231). All’inizio si trovano la data e la nota Exemplum, a f. 12’, l’ultima facciata del quaderno, la data an-cora una volta e l’oggetto: Pagamento de dote de madonna Isabeti Fo-scari relicta miser Urban. I numeri dei campi annotati per i singoli terre-ni sono ripetuti ai margini. In questa edizione non si riproduce l’uso occasionale della e cedigliata.

Millesimo quadringentesimo nonagesimo octavo, die 26 mensis iunii, indictione prima, Rivoalti, presentibus preconibus curie, te-stibus ad hec habitis, vocatis et rogatis, et aliis et cetera. Spectabiles et generosi viri domini Petrus Bono, Hieronymus Baffo et Iohan-

732 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

f) el G g) con el H h) ception H i) fosse H j) manca in G

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nes Franciscus de cha’ Taiapetra, honorabiles iudices proprii, vigo-re sui officii ac virtute et potestate unius vadimonii carte facte ad nomen nobilis mulieris domine Helisabeth, relicte viri nobilis do-mini Urbani Foschari quondam magnifici domini Philippi, olim procuratoris Sancti Marci, complete et roborate manu mei Franci-sci Trivisano, Venetiarum et curie proprii notarii, sub die 8 predicti mensis, millesimi et indictionis, que quidem vadimonii carta est de duobus tertiis ducatorum duorum millium, qui sunt ducati 1333 denari 8 ad aurum, pro dote et repromissa prefate domine Helisa-beth et contra bona predicti quondam domini Urbani, olim eius viri et predicte dotis debitoris et cetera, ut in ea, dederunt, tradide-runt et in solutum assignaverunt eidem domine Helisabethe infra-scripta bona, que alias dictus dominus Urbanus quondam eius vir sibi ipotechavit pro securitate, signo et pignore predicte eius dotis. Que bona sunt prout infra, videlicet:

et primo petiam unam terre camporum decem vel circa, prato-rum partim et partim nemorum, positam in villa Cuspignage distri-ctus Axilli in contracta dela Specazane, coheret a mane heredes quondam ser Gregorii quondam ser Angeli, a sero iura Sancti Iaco-bi et cetera,

item unam petiam terre camporum x vel circa, pratorum partim et partim nemorum et partim plantatam et vitegatam et cum olive-riis, ut supra positam in contracta del Ochil, coheret a mane iura Sancti Iacobi, a sero comune Axilli et cetera,

item unam petiam terre camporum 12 vel circa, arativam, plan-tatam ac vitigatam partim et partim pratorum et nemorum cum ollivariis, ut supra positam in duabus petiis, super qua est una domicula palleis cohoperta, in contracta dele Columbane, coheret a mane dominus Marinus Bono patricius Venetus, prout ad pre-sens possedit, partim et partim ser Bartholomeus Malumbra de Venetiis et a monte comune Axilli et cetera,

item unam petiam terre camporum 35 vel circa, arativam, plan-tatam et vitigatam cum fructaribus et partim pratorum et partim nemorum, ut supra positam, incipiendo a Iusta et concludendo omnes terras vocatas le Bressane, cum terris in contracta Sancti Hermacore et totum castelarium, cum toto nemore magno, cohe-

Doc. 273 733

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ret a mane magister Ioannes del Tezo partim et partim comune Axilli, a sero et a monte predictum comune Axilli et cetera,

item unam petiam terre camporum octo vel circa cum plantatis viginti duabus in duobus cavedinis, ut supra positam in contracta dele Ginere, coheret a mane Proletius del Morbio partim et partim Zozoletus et a sero comune Axilli et cetera,a)

. . . . . . . . . .item unam petiam terre camporum quatuor vel circa, pratorumb)

cum vitibus et olivariis, ut supra positam in contracta al Vu, coheret a mane aqua del Vu, a sero iura Sancti Iacobi et cetera,

item unam petiam camporum 18 vel circa, pratorum partim et partim arborumc) cum frutariis et olivariis, ut supra positam in con-tracta vocata el Lunello domini (?) Marin, super qua est una domus a statio in solario et plana de muro cuppibus cohoperta, que do-mus predicta una cum omnibus aliis edifficiis et fabricis, tam per ipsum quondam dominum Urbanum Foschari quam per ipsos de cha’ Leono super predicta petia terrarum vocata el Bruolo con-structis, factis et fabricatis adhuc usque exceptuatur ab hac solutio-ne et datione in solutum, coheret a mane via comunis partim et a sero via comunis; et salvis semper verioribus confinibus, si qui forent vel esse repperirentur.

Quas quidem omnes et singulas suprascriptas petias terrarum in pluribus cavedinis positas modo, ordine, conditione et qualitate ut supra scriptas et annotatas ac positas et confinatas – extractis ta-men ‹et› exceptuatis omnibus et singulis hedifficiis et fabricis, cuius- cunque conditionis sint, tam domorum pro laboratoribus, affictua-libus, collonnibusd) ... hedifficiise) per ipsum spectabilem domi-num Marinum Leono et alios de cha’ Leono nomine de cha’ Leono super ipsis petiis terrarum constructis, factis et fabricatis, que om-nia predicta sic ut supra fabricata per ipsos de cha’ Leono non sint nec esse debeant in hac solutione comprehensa, imo sint de ratio-ne ipsorum de cha’ Leono et ea extrahere et reportare possint, debeant et valeant et extrahi et reportari fieri facere cumf) eis pla-cuerit ulag) absque contradictione et obstaculo, nemine sibi contra-

734 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) si omettono i 42 terreni seguenti b) pratuorum F c) arbornia F d) i tre puntini si trovano in F e) hediffi F f) n con segno abbreviativo F g) così E per ulla

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dicente – prefati domini iudices extimaverunt et apreciati fuerunt ducati 1333 denari 8 ad aurum et expense officii, confinium, carta-rum, oris, cymbe et equorum, iuxta formam, continentiam et teno-rem extimi publici forensium comunis Axilli extracti ex lo autenti-cho ipsius extimi manu ser Benedicti Trigesti quondam ser Angeli civis et habitatoris Axilli, publici notarii, de mandato spectabilis domini Andree Diedo pro serenissimo dominioh) Axilli potestatis, cum impresione sigilli prefati spectabilis domini potestatis, ad quem librum habeatur relatio una cum testificationibus superinde acceptis, iuratis et examinatis et cetera, computantes eos nanque ducati 1333 denari 8 ad aurum, eidem domine Helisabethe pro totali et integra solutione et satisfactione totius quantitatis pecunie contracte et annotate in suprascripta eius vadimonii carta et pro eius veste viduali cum plenissima virtute et potestate suprascriptas petias terrarum ut supra scriptas, annotatas, positas et confinatas – extractis et exceptuatis tamen omnibus et singulis hedifficiis et fabricis per ipsos de cha’ Leono constructis, factis et fabricatis et super ipsis petiis terrarum positis modis et condictionibus prout supra – intromittendi, habendi, tenendi et cetera. Si quis igitur et cetera. Signum et cetera.

T. (?) B. socius et p(reco) (?)

274

Contratto di Michele Foscari per il nolo di una nave destinata ad Alessandria

1498 giugno 30

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (A). Foglio doppio; nell’ultima facciata si trova l’annotazione di Michele: 1498. Nolizado de Pasqual Vidal per Alexandria.

+ Laus DeoIn questo dì 30 zugno 1498 el nobel homo miser Michael Foschari

Doc. 274 735

h) R. E

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et el sottoschritto pattron et perzeneveli sono romasti d’achordo de levar sula soa nave miera zentto al groso de savoni e piui, a be-neplazido del ditto nolizador, et queli condur in Alesandria per consegnar a ser Daniel Chopo ho chi per lui, a raxon di ducatia) 8 el mier sopraditto, e mier diexe rami lavoradi a ducato 1 el mier, dovendo i ditti segondo i ordeni marchanziel e leze de Veniexia meter i saoni in luogo atto, reparandoli di la senttine, azò non re-zeva dano d’aque, sotto pena de refar el dano.

Io Pasqual Vidal, pattron de ditta nave, de volomtà d’i mie’ part-tezipanti son conttentto de quantto è sopraschritto.

a) d(i) A

275

Divisione dei beni immobili lasciati da Isabetta, vedova di Filippo Foscari

1498 luglio 23

Abbozzo autografo di Michele Foscari (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 13 senza no (A). Il testo riempie una sola facciata, mentre il verso è rimasto bianco.

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ScRos b. 38 mazzo 8 proc. 9 f. 93’-95 (E).

Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, proc. 6 f. 83-86’ (G).Copia dell’inizio del sec. XVI (cart.): ivi, b. 36 mazzo 7 proc. 10 f. 41-42’

(H).Copia del 1610 (cart.): ivi, f. 21’-22’. Tratta da H.La base di E, G e H era una copia ufficiale esemplata da Alessandro Ca-

vazza il 22 febbraio 1516, ed esse presentano le stesse caratteristiche che si sono già rilevate a proposito della tradizione del no 272. Tutte e tre portano anche le medesime annotazioni, cioè prima dell’inizio: Exemplum, mentre dopo il corpo del testo è posto: A tergo. Division facta per el quondam mio suosero fraa) il fradello suo eb) i nepoti; l’autore di questa nota è evidentemen-te Alvise Mocenigo, marito di Pellegrina Foscari figlia naturale di Michele. Data questa situazione, benché sia evidente che esistesse una bella copia scritta dallo stesso Michele Foscari, pare giustificato preferire la versione

736 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) fra . . . fradello manca in EGH, mentre in questo punto si trova una breve la-cuna in EG; il testo è qui restituito secondo il senso b) manca in GH

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dell’abbozzo (A) come base della presente edizione, poiché esso conserva le usanze della scripta dell’autore. Il testo definitivo della divisione è invece conservato nelle copie cinquecentesche. Di queste ultime non si evidenzia-no, rispetto ad A, le differenze ortografiche e quelle nell’ordine delle parole nonché singole omissioni, seguendo sempre la versione di E, rinunciando a registrare anche le varianti non significative di G e H. I capoversi si trovano già in EGH, solo in parte in A.

+ Laus Deo. 1498, a dì 23 luio, in Veniexia +Esendo io Michielc) et Francescho Foscharid), fradelli et fioli foe) del magnifico misier Felipo el procurador, e Ieronimo Foschari e fradelli, fioli che fo de misier Urbanf) nostro fradello, convegniudi per divider el stabelle fo dela quondam magnificag) madona Isa-beta Foschari olin nostra madereh), che io Michieli) fosse quello avesse a divider e dar a chadaun la parte soa, posando agualizar le parte con zonta de danari per far lej) parte piui egual sia a mi posibel.

Perhò io Michiel sopradito dechiaro che la cha’ de San Vido con el terenk) sia per la prima parte, et perché questa èl) bon de valuta piui asai de quello son l’atrem) do parte, vollio che chi averà questa cha’n) e teren desborsi ducati 200 ala segonda parte.

La segonda parte son le chase de rio Marin fo dela quondam magnifica madona Isabeta fo nostra madre.

La terza parte se intenda l’ostaria dal Paon a Padoao) et el fonte-go che son soto el palazo del podestà de Padoa con ducati 130 de 4 dep) Monte vechioq) con i so pro, fo comprà a dì 24 luior) 1472 da dona Biatrise Soranzo relicta des) sier Iacomo.

La prima parte dechiaro che tocha a siert) Francescho Foschari, che so’ la cha’ da San Vido eu) teren che son sul Chanal Grando con so abentie e pertinentie, e debia desborsar da mo’ fin a mezo avo-

Doc. 275 737

c) segue depennato Foschari A; in E segue Foscari d) manca qui in F e) fossemo EGH f) segue fo EGH g) manca in EG h) madre EGH, dove segue per tutti nui è stà atribuitto liberttà i) segue Foscari EGH j) corretto da la A, dove segue depennato cosa k) segue vacua G l) è bon] son EGH m) le altre] l’atre A n) cha’ e] con el EG, con H, corretto da che o) Padoa et] pado H p) de cavedal dil EGH q) segue depennato che fo com-prado A r) segue del G s) q(uondam) EG t) misier EGH u) com el suo EGH

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sto prosimo ducati duxento, da esser investidi in tanto stabelle ov) Monte novo con condizion chew) vadi d’eriede in eriede maschol-lix) segondo la forma del testamento dela quondam madona Isabe-ta Foschari, et questo abia tenpo ani do a investirli dapo’y) averà rezevudo i diti ducati duxento, conz) ubligation de tuti i so beni a investirli.

La segonda parteaa), che son le chasebb) de rio Marin, tochacc) a Ieronimo Foschari e fradelli con i ducati dusento, con i modi diti de sopra.

La terza parte tocha a mi Michiel Foschari, che son l’ostaria daldd) Paon aee) Padoa et el fontegoff) soto el palazo del podestàgg), con el chavedal del Monte vechio, che son ducati 130 de 4 con i so pro, che son dal dì ihh) ffoii) compradi fin al prexente et perjj) el tenpo futuro.

Item dechiaro che i diti ducati dusendo da esser desborsadi per el dito sierkk) Francescho Foschari a Ieronimo Foschari e fradelli non siall) desborsadi per el dito siermm) Francescho, si prima el dic-to Ieronimo Foschari e fradelli non averà ubligà tante dele so ba-lestriere che sia per ducati 300 al dito misier Francescho Foschari, et questinn) romagnia per so chauttion che in chavo dei do ani i diti Ieronimo Foschari e fradelli averà investito per ducatioo) 200 in tanto stabelle over in tanto Monte novo con l’ubligation dela vo-luntà dela quondampp) nostra madere, como per la forma deqq) suo testamento apar. Et cusì io Micheelrr) afermo per mia hopinion aver egualmente fatoss) per la libertà a mitt) atribuida per tutiuu) nui.

Iovv) Michiel Foscari fo del magnifico misier Phelippo ho scripto de mia man propria. +

738 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

v) over H w) ch(e)l EGH x) corretto da maschollo A y) chi G z) con . . . investirli in A aggiunto in interlinea aa) segue depennato tocha AE 2h) corretto da cha A 2i) aggiunto in A prima dell’inizio della ri-ga dd) del EH ee) in EGH ff) segue che son EGH gg) segue de Pa-doa EGH hh) che EG; che i H ii) fono EH; fo G jj) segue tuto EGH kk) corretto da misier A ll) sia . . . Francescho] volgio che el dito misier Francesco desborsi EGH mm) corretto da misier A nn) quelli EGH oo) i ditti du-cati EG; i ducati H pp) (quon)da A qq) del EGH rr) segue Foschari EGH ss) facte dite division le qual EGH tt) segue Michiel EGH uu) tuti nui] tutte nui parte volgio che cusì stia EGH vv) questa firma manca in A

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276

Divisione di beni immobili, situati in Venezia, prima rimasti indivisi tra Francesco cavalier e Domenico, Agostino e Marco

Foscari

1498 agosto 2

Copia di circa 1551 (cart.): AGrad b. 248 fasc. (5) “Processo del dogà sotto Crose di Piave” f. 36-38 (G). Nel margine, sempre all’inizio della descrizione di una particolare proprietà, appaiono le maiuscole A, C, D, A, B, C. Inoltre la copia presenta le stesse caratteristiche grafiche di quel-la del no 270.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo nonagesimo octavo, indi-ctione prima, die vero secundo augusti, Rivoalti. Cum nos Franci-scus Foschari eques et Dominicus Foschari, fratres et filii quondam magnifici domini Aloysii, Augustinus et Marcus Foschari, fratres et filii quondam magnifici domini Ioannis, maiorem partem bonorum nostrorum stabilium Venetiis positarum diviserimus, prout per pu-blica instrumenta nottarii infrascripti constat, nunc autem volentes reliquum dictorum nostrorum bonorum dividere et partiri posito-rum tam in confinio Sancti Symeonis Apostoli quam in confinio Sanctę Margaritę, que bona stabilia posita in confinio Sanctę Marga-ritę per aliam divisionem factam cum commissaria quondam ma-gnifici domini Nicolai Foschari nobis omnibus in comuni et pro indiviso tetigerunt, de quibus igitur ego Dominicus agens pro me ipso et nomine suprascripti magnifici domini Francisci fratris mei, pro quo in meis propriis bonis de rato promitto et ratihabitione, ex una parte et ego Marcus Foscari agens nomine meo proprio et vice ac nomine domini Augustini fratris mei, pro quo de rato et ratihabi-tione promitto, licet per antea de suo consensu partes facte fuerint, duasa) equales partes et tanto equales quanto magis potuerimus de comuni concordio vulgari sermone iuxta formam aliarum feceri-mus, quarum partium prima sorte tetigit nobisb) Francisco equiti et

Doc. 276 739

a) dues G b) segue et G

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Dominico fratribus, secunda vero nobis Augustino et Marco fratri-bus, quarum quidem partium tenor tenor talis est, videlicet:

Parte prima ne la qual metemo de comun acordo la casa et pi-storia posta nel confin de Santa Margarita per mezo la giesia cum la botegina del luganeger, che è de iurisdition dela ditta pistoria, ogni cossa insieme paga de fitto duchati trenta, la qual tien al pre-sente maistro Andrea pistor, cum tute sue rason, iurisdition, ha-bentie et pertinentie, como la tien e usa el ditto maistro Andrea, la qual ne tochò nella division facta cum la commissaria del quon-dam miser Nicolò Foscari. Item metemo in questa prima parte quatro casete da sazenti in una ruga poste nel confin de San Si-mion Apostolo, una dele qual paga ducati do a l’anno e de pre-sente habita Zulian da Bergamo laner, et le altre tre pagano duca-ti cinque l’una, in una dele qual habita Lena mogier che fo de ser Zuan barcharuol, in l’altra Zuan de Antivari barcharuol e l’altra tien le scuola de San Simion predicto, confinano da uno ladi cum el campo de San Simion parte et parte cum la giesia, da l’altro ladi cum el nostro campedello, da uno capo cum la fondamenta che guarda sul Canal Grando, da l’altro capo cum e‹l› terem dela in-frascrita casa. Item metemo in questa prima parte un’altra casa habita ser Lorenzo Pizatto et paga de fitto ducati 7 cum quella parte de l’orto che li resterà dividendolo per la sua longeza, como nela infrasscrita parte serà dechiarito, la qual casa confina cum la parte davanti cum ditto campedello, dala parte da driedo cum dicto suo orto, da uno ladi cum la sua corte e da l’altro ladi cum l’orto dela casa habita ser Bortholamio Lombardo dela infrascrita seconda parte, el qual orto confina da un ladi cum l’orto dela gie-sia, da l’altro ladi cum el resto de l’orto dela infrasscrita 2a parte mediante uno parè o muro se haverà a far a comune spese per division de ditto orto, da uno suo capo ferma con le chiodere de quelli da cha’ Darmer e da l’altro cum nui instessi, dechiarando che sta parte prima hebbi de proprio del campedello nominato per quanto comprehendele sue casete predictę, excepto che da-vanti la casa che sta el Pizatto pie 9 de largeza, comenzando dai muri dele case, ita che per questo serà dicti pie 9 se possi slargar e fabrichar et far corteselle e orteselli senza contradition alcuna, como li parerà. Tuto quello poi che resterà de calle tra l’una et

740 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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l’altra parte resti comun, aieroso e desoccupado per introito et exito dele dictę case. Et se per caso per alcun altro che pretende haver rason in dicto campedello fusse tolto over accupà alcuna parte di quello, ita che qualcuna de queste partte non potesse haver addito ale sue case per dicta occupation, l’altra parte sia obligada lasarge e darge pièc) cinque de calle per introito et exito de dicte case. La qual prima parte cum tute suo rason, habentie, confini e pertinentie per sorte è tochada e tocha a nui Francesco e Domenego Foschari fradelli.

Parte secunda, nela qual metemo de comun acordo una casa da statio posta nel confin predicto de Santa Margarita, nela qual habi-ta miser Andrea e Piero Foscolo, paga de fitto ducati 24, cum tutte sue rason, habentie et pertinentie. Item metemo de comun acordo la mittà della casa che sta maistro Biasio murer, oltra el muro se ha a far secondo la forma de dicta division facta cum la comissaria del quondam miser Nicolò Foschari, item la casa habita Pollo Foscha-ri barcharuol et maistro Zuane maragon in soler e a pepian, paga de fitto ducati 7½, cum tutto el resto che ne tochò per la division facta cum la comissaria soprascrita et cum la suo chorte e cum altre sue rason, confini, habentie et pertinentie, cum questa condition che colloro a chi tocherà questa secunda parte siano obligati de far i muri dela division cum la comissaria del quondam miser Nicolò Foschari secundo la forma de quella senza spesa dela prima parte. Item metemo in questa secunda parte una casa posta nel ditto con-fin de San Simion Apostolo, habita ser Bortholamio Lombardo e paga de fitto duchati x, confina da uno ladi cum dicto campedello nominato nela prima partte, da l’altro ladi cum una calle comuna a questa casa et ale case d’i convicini, da uno capo ferma cum una casa dela giesia, da l’altro cum el suo orto, ala qual casa demo tan-to de l’orto tien ser Lorenzo Pizato a dretura fina ale chiovere quanto comprende l’ortesello de dicta casa per suo largeza, haven-dosi a far uno parè over muro ad) comune spese, i quali siano etiam comuni, comenzando dal filo de ditto ortesello dove che è el muro e procedendo per linea fina ale ditte chiodere dove al presente è uno figaro cum do rami ligadi, tamen insieme lasando el figaro

Doc. 276 741

c) manca in G d) in interlinea G

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dala parte de ser Lorenzo Pizato, et serà per suo largeza l’orto che resterà a ditto Lombardo dal cavo da driedo verso le chiodere pas-si 7 e pie do vel circha. Item metemo de comun accordo tre casete poste in ditto confin de San Simion, videlicet do poste sotto la ditta casa habita ser Bortholamio Lombardo, pagano de fitto duca-ti 2½ l’una, in una habita uno prette Alvise, in l’altra ser Alvise ca-leger, la terza è posta sotto la casa della giesia et ha la sua porta maistra sopra ditto campedello, nella qual habita ser Lorenzo ba-charuol et paga de fitto ducati 3 a l’anno, dechiarando che questa parte hebbi de proprio del ditto campedello per quanto com-prehende le sue casete altri pie 9 de largeza, ita che per quanto serà i dicti nuove pie possi, como etiam in la prima parte èe) dicto, slargarse et fabrichar et far corteselle e orteselli como li parerà senza contradition alcuna. Tuto quello veramente che resterà in mezo tra l’uno et l’atro sia et resti comune a l’una et l’altra parte in andar et vegnir e far altre cose, come è dicto in la prima parte, cum questa dechiaration intesa che, se per alcuno altro che pretende haver rason nel ditto campedelo fusse tolto over occupà alcuna parte de quello, ita che qualcuna di queste parte non potesse ha-ver l’addito ale sue case per dicta occupation, l’altra parte sia obli-gada lasarge e darge pie 5 de calle per introyto et exito delle suo case, como è ditto nella prima parte. La qual seconda parte cum tutte sue rason, habentie et pertinentie per sorte è tochada a noi Augustin et Marco Foscari fradelli.

Quas quidem partes sic divisas et sorte nobis perventas nos Do-minicus et Marcus dictis nominibus confirmamus et laudamus et utranque ip‹s›arum nobis ut tetigerunt assignamus et assignatas esse volumus cum omnibus iuribus, habentiis et pertinentiis et confinibus suis, cum capitibus et lateribus suis, cum viis anditisf) et callibus et cum omnibus accessibus et egressibus per terram et per aquam que ibidem esse noscuntur et predictis duabus partibus pertinere, amodo inantea cum plenissima virtute et potestate te-nendi et possidendi, locandi, donandi, dominandi, vendendi, per corpus et animang) iudicandi et omnia alia et singula faciendi que utrique nostrum videbitur, nemine nobis contradicente, rogantes

742 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) è dicto] et G f) additis G g) così G

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nobis invicem et vicissim chartam finis et securitatis de dictis no-stris partibus sic nobis perventis et voluntarie assignatis, volentes et declarantes quod, si opportu‹er›it vel alteri nostrum videbitur, dicta divisio corroboretur et confirmetur per offitium magnifico-rum dominorum curie proprii iuxta leges et consuectudines, eth) hoc ad omnem requisitionem et voluntatem utriusque nostrum altera parte etiam non cittata, dumodo divisio suprascripta non alteretur sive mutetur. Si quis igitur contra hanc nostrę divisionis bonorum stabilium chartam ire tentaverit, sciat se compositurum parti observanti auri libras quinque et nihilominus presens divisio-nis charta in suo robore perduret. Signum suprascriptorum nobi-lium de cha’ Foschari, qui hec fieri rogaverunt.

Ego Thomas Iustiniani quondam domini Francisci equitis testis subscripsi.

Ego Ioannes de Soris quondam domini Bartholamei testis sub-scripsi.

Ego Ioannes Franciscus a Puteo filius quondam ser Victoris Ve-netus et Venetiarum nottarius complevi et roboravi.

277

Lettera di Pellegrina Mocenigo (nata Foscari) al marito Alvise

circa 1500

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 43 fasc. 25 senza no.

Miser Alovise charissimo! Vi prego che vi piacia, quando a voi pa-rerà, portarme cento ducati perché ne ho grandissimo bisogno per queste feste. Ser Anzolo mi ha dato tucti li denari che il se atrova et sonno già spesi. Et di questo vi prego non sia fallo.

Pelegrina Mocenico

Doc. 277 743

h) segue depennato ad G

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278

Terminazione dei Dieci savi sopra le decime di Rialto riguardan-te le entrate destinate all’ospedale di Murano

1502 luglio 21

Copia di circa 1555 (cart.): ScRos b. 66 mazzo 19 proc. 1 f. 2 (C). Scritta verosimilmente da Francesco di Filippo Foscari, v. no 283.

+Copia de una termination fata per i magnifici x savii in Rialto, in-tervenendo le posesion da Zelarin, del tenor sotoscritto:

A dì 21 luio 1502 in Venetia 32Ben considerato per i magnifici signori x savii la condition data per miser Michiel e miser Francesco Foscari kavalier per l’ospedal suo de Santa Maria de Muran et aldido quello hanno voluto dir et mon-strar et visto uno conto “Danno de la spesa habemo per l’ospedal” e quela calculato et tansada et habuto rispeto che le posesion de-putade al dito hospedal per el quondam miser Nicolò Foscari el kavalier soleano render pocha intrada e per haver i diti da cha’ Foscari fati asai mioramenti et spexe de fabriche dei sui proprii danari, dei qual dise non aver ancor potuti recuperar oltra le spese fano a l’ospedal, ale qual tuti cose viste et diligentemente exami-nate per i prefati signori, a bosoli et balote è stà terminà che dal 1497 e sucesive habiano a pagar le xme per intrada de ducati 108, zoè ducati 108, i qual sono oltra ogni spesa hanno per cason del dito hospedal.

Ieronimo Malumbra scrivan ai x savii s(cripsi).

744 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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279

Contratto collettivo di nolo di galea della muda di Alessandria fra vari partecipanti, fra cui Alvise Mocenigo a nome del suocero

Michele Foscari e proprio, per commerciare rame

1502 agosto 17

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (B). Fo-glio doppio; nell’ultima facciata è scritto dalla stessa mano che exemplò il contratto: + Laus Deo, amen. 1502 a dì a) avosto in Veniexia, e sotto: + Nolizado dele galie d’Alesandria, chapetan miser Sabastian Moro, ai nobeli omeni miser Michiel Foschari e miser Alvixe Mozanigo. Lo scrip-tor raddoppia sempre la t, come in Christto, anche in casi di inizale, come ttenpi, ttera, mentre qui interveniamo semplificando queste for-me.

Il 10 e il 12 ottobre dello stesso anno Michele e Alvise promisero a Santo Venier e a Ferigo Contarini di pagare loro 250 ducati nel momento in cui sarebbe stato regolato col padrone il prezzo del nolo; l’originale di questo contratto, che porta le sottoscrizioni autografe di Alvise e di Michele, è conservato nel medesimo fascicolo.

+ Laus De‹o›, amen. movoii, a dì 17 agosto, in VeniexiaAl nome del Spirito Santo e di bon viazo, vadagnio e salvamento. Li nobeli omeni che qui sotoschriverà noliza sopra le galie de Ale-sandria, mude prexente, chapetania el nobele omo miser Saba-stian Moro, miera mile, zoè 1000, in zercha de rami di raxon d’i diti noligadori e non d’altri, i quali rami promete loro patroni levar-li iusta el consueto con esa suo galia et queli condur in Alesandria e dischargarli iusta el solito, d’i qual zonto e dischargi abi per suo nolo ducati 2 d’oro del mier. I soi noli a Veniexia debi esi patroni ale galie 1503, zoè per el navegar di le galie, le qual non navegan-do ai tenpi soliti se intenda mexi 6 dapoi zonte le galie in questa tera. I qual noli se intenda a vadagnia d’i chargi i siano in galia, prometendo diti patroni di la suma sopradita portar miera 200 zen-za nolo alguno.

E chusì promete Ia parte a l’altra e l’altra a l’una d’atender e oser-var quanto di sopra è schrito soto pena de dani et interesi a quela parte contrafese.

Doc. 279 745

a) segue una lacuna di circa 9 mm B

Page 292: LA FORTUNA DEI FOSCARIlamalcontenta.com/images/Archivio/malcontenta_editore...gatario, che ha anche aggiunto a una di quelle due parti che erano rima - ste visibili: m occcc lviii,

In Christi nomine. Io Alvixe Mozanigo per nome de miser Mi-chiel Foschari mio suoxero ed eziam per nome mio son contento a quanto sopraschrito.

In Christi nomine. Io Santo Venier de miser Zuane son contento di quanto sopraschrito per mio nome e per nome di altri patroni, per i quali prometo de rato.

In Christi nomine. Io Ferigo Contarini fo de miser Anbruoxo son contento de quanto sopradito per mio nome e per nome di altri conpagni son contento, e di qual prometo di rato.

Data per mi Francescho Barbeta.

280

Cambiale di Michele Foscari per 1000 ducati ricevuti in prestito da Giovanni Francesco del fu Francesco Priuli

1502 settembre 13

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 20 senza no (A). Il foglio era in origine piegato sino alla grandezza di un ottavo. Su uno dei lati rimasti visibili un’altra mano annotò: Scrito dil magnifico miser Michiel Foscha-ri.

+ Laus Deo. movCii, a dì 13 setembrio in Venexia +Per el prexente scrito io Michiel Foschari foa) del magnificho miser Fillipo el procurator ho rezevù dal magnificho miser Zuan France-scho de Priolli fo del magnificho miser Francescho ducati mille, zoè ducati 1000, a inprestedo, i qual io Michiel sopradito prometo restituirli al sopradito magnificho miser Zuan Francescho d’i Prioli i diti ducati mille ad ogni so bon apiazer. Io Michiel Foschari sopra-dito ho scrito el prexente scrito de mia man propia per sua chiare-za.

746 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretto da ho A

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281

Arichordo con le istruzioni di Michele Foscari date al suo com-messo Daniele Copo per il viaggio con le galee di Alessandria

1502 dicembre 19

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 9 senza no (B). L’ul-tima facciata del foglio doppio, che all’inizio fu conservato in forma piegata a circa un ottavo del formato della pagina, presenta nella parte rimasta visibile un’annotazione di Michele Foscari: 1502. Arichordo i’ò facto a ser Daniel Chopo per le prexente galie d’Alexandria, capitaneo ser Sebastian Moro.

Nel medesimo fascicolo della commissaria di Michele Foscari sono conservati alcuni contratti che si riferiscono a questo viaggio; saranno citati nelle note di commento.

+ Laus Deo. movCii, a dì 19 dizenbrio in Venexia +Chon el nome de l’onipotente Dio et dela glorioxa Verzene Maria, con bon viazo, salvamento e guadagno. Io Michiel Foschari fo del magnifico miser Felipo el procurator arechordo tea) fazo a ti ser Daniel Chopo per la prexente tua andata per mio fator con le prexente galie d’Alesandria, chapitaneo miser Sabastian Moro, che prego Dio et la glorioxa verzene Maria te conduchi de lì a salva-mento con tute le prexente galie. Et de quanto tu averai a seguir te dirò per mie opinion, ma confidando mi et expirienzia toa tu, che tu te atrovi sul fato, tu te governarai como mellio et piui profito dele cose mie te parerà, perché son zerto che cusì tu si per far.

Et prima ho cargo su le prexente galie balleb) de carixec) che son peze 135, che mi costano fin carge in galia ducati 1378 denaro 1, che vigneriano la peza ducati 10 denari 12 zercha. Dite charised) son stà charge che con ordene te siano consegnià ad ogni tuo pia-zer de qui fin in Alesandria. Però si a Chorfù tu le podesti vender a contadi o tute o parte, saria molto contento, quando tu non po-desti: in Candia, como di sopra ti ò dito, o a danari o tanti vini garbi per Ponente neti de 4 savori, posando spender de la bota de mistati 48 fin da ducati 6½ al piui fin ducati 8 fin spazadi in barcha,

Doc. 281 747

a) in interlinea B b) in B segue una lacuna per la cifra c) corretto da carexe B d) corretto da carese B, qui e in seguito

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dandoli altratanti danari che tu me trazerà o ti o miser Marcho Bar-barigo. Et cusì, come te dicho di dite charise, te dicho dei pani bi-sguatari et chutisualdi: tu te troverai sul fato e farai chome et meio ti parerà eser più profito dela raxon. Quando per le schale tu non li podesti vender, tu i condurai in Alesandria et lì quelo che tu porai vender a contadi in bonora, quel che tu non podesti vender tu contratarai. Et per prima se tu porai aver piper, tu el torai; si no, zenzeri beledi – tegno non te sia per mancharti matoliando zenze-ri beledi, to’ bona roba sopra tuto, et sustien i pani al barato che non se abia gran bota – quando questo non podesti: garofali o noxe o verzì, qualche bela bona sorta, per ultima cosa chanele, perché tu sa’ che le caravele di Portogalo ne portano grande copia et a gran marchado che non se ne poriano star. E zercha tuti diti pani zercha de usirne, azò io abia el trato per le prexente galie, perché vederia reusir de dite spezie con el tenpo per aiutarmi. I pani bisguatori son peze 54, mi costa fin posti in galia ducati 657 denari 12, i pani cutisualdi sono peze 44, i qual mi costa fin posti in galia ducati 1273 denari 15. Se tu sustien i pani al cavedal di quelo i me costa, mi chiamerò molto contento et anche quando se perdese. Fa melio che tu pol di tor mancoe) bota ti sia posibele. Et si l’è posibele, fa’ ch’io abia el trato de’ diti pani, azò come ti ò dito di sopra, vederò de vender de qui con el tenpo e sustignirme. E sopra tuto vedi d’aver bone spezie.

Con el nome de l’onipotente Dio et dela glorioxa Verzene Maria, in bona ora et guadagno, ò cargo su le prexente galie, capetanio miser Sebastianf) Moro,1 rami in pan cofe 2221, in nele qual cofe ne son mase iiog), che pexano libre 1078525, carge de mia raxon con ordene che a ti sia consegnade in Alesandria o chi per ti fose su dite galieh).

In el qual pexo de rami ne son fondi libre 10300 in fasi 35i), zoè

748 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) segue depennato robe B f) in B una lacuna di circa 6 lettere g) in B segue una lacuna di circa 8 lettere h) daglie B i) corretto da 45 B

1. Per il contratto del 17 agosto 1502 riguardante il trasporto di circa 1000 miera di rami con questa muda vedi no 279; già il 4 agosto Michele e Alvise avevano comperato, al prezo complessivo di ducati 45636 denari 3, 1100 miera di rami per farli trasportare sulle galere di Alessandria.

Page 295: LA FORTUNA DEI FOSCARIlamalcontenta.com/images/Archivio/malcontenta_editore...gatario, che ha anche aggiunto a una di quelle due parti che erano rima - ste visibili: m occcc lviii,

su ser Fantin Memo ligazi 21, su galia patron ser Alvixe Venier fasi 14.

I rami in pan su la capetania cofe 503iten su la galia patron ser Beneto Bafo cofe 511itten su la galia patron ser Francescho Memo cofe 511itten su la galia patron ser Fantin Memo cofe 370itten su la galia patron ser Alvixe Venier cofe 326Te ò dito de sopra quanto ai pani, ora ti dirò quanto ai rami.

Prima tu sa che l’è perido el forzo de rami da hora un ano, como per tute letere d’Alesandria et el Casero è stà schrito, et questo se verificha per esperienzia, che è stà fato ducati 12½ del canter a contadi. Io tegnio zerto che se tu tej) saperai governar, tu i ridurai a ducati 13 del canter. Tamen avendo tolta tanta i‹n›tromision de rami, che son oltrak) i primi quelli di miser Marcho Antonio Lore-dan, et miera 510 e piui serà coletari, i qual ò conpradi a ducati 40½ el mier. Et se i primi non aiuta questi al prexio io ho conpradi, vedo che ne son per eser pocha utilità. Tamen confidandomi in la vertù et prudenzia toa, tu te governerai segondo chomo melio et el piui profito dela raxon te parerà. Tuta volta te dicho o che tu contrati non solamente i rami son cargi sule prexente galie, ma eziam queli che te manderò subito driedo,2 sì che tu intendi la opinion mia: si io torò i rami del Dolze, avanti che tu te parti tu l’intenderai.

Daniel, tu à da dar a miser Felipo Perotess ducati 6500, i qual ho. Tu li darà’ in tante spezie over tu venderai tanti spezie che sia per l’amontar de diti ducati 6500. Item tu consegnerai al comeso de miser Lucha Vendramin per l’amontar de ducati 3000, a miser Mar-cho Antonio Loredan,3 zoè a so fio, per ducati 4800 con le spexe che el farà lui sì in li rami che me li dà neti de spexe fin consegna-di al moro, òli tolti diti rami a ducati 12 el cantar, et diete dar altra-

Doc. 281 749

j) in interlinea B k) segue depennato ip(re)pmi B

2. Un contratto per la spedizione ad Alessandria di rami in piatine afinadi e boladi dal peso di 130 miera fu concluso da Michele Foscari il 19 gennaio 1503.

3. Con miser Marcho Antonio Loredan fo del magnifico miser Zorzi Michele Foscari fece contratto il 18 dicembre 1502.

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tante monede a ducati 8 el centenario de pexil) segondo la forma dela convenzion, la qual te darò.

Iten tu farai dar al comeso de miser Lucha Vendramin ducati 300 per le spezie tu li à a consegnar.

Iten al fio de miser Lorenzo d’i Prioli, dagandote monede de zecha per ducati 5000 a ducati 80 el centenario di pexi, tu li darai per ducati 5000 de spezie, secondo conposizion fata insieme.

Iten tu te farà dar dam) miser Franceschon) Memo ducati 120 li presta, come per el scrito è ubligato a darteli tuti questi danari che tu à da rezevero), sumano ducati 7820 fin qui. Si altro azonzerai, tu l’intenderai qui soto, conputando queli de miser Felipop) per ateso, tu àq) a consegnar spezie per ducati 19300.

Daniel, vendando a danari, voria danari e non spezie, ma con-tentando voria tuto piper, quando non podesti aver tuto piper, to’ uno quarto zenzeri beledi et al più uno terzo qualche parte, parte in ultima di garofali, pagando el piper, zenzeri beledi et garofali al prexio de contadi, sì che redù tuto quelo che tu farà a quelo se farà de contadi, contratando diti rami tuti neti de dreto, sarà cantera 7335 a ducati 12½, monteria ducati 91667.

Ancora i’ò conprado da miser Lorenzo Zustignan4 savoni miera 53 e librer) in sachi a ducati 13 el mier, et debolis) pagar le spexe de diti savoni, che monta ducati denari con noli fin cargi de qui. Et per so fio del dito Lorenzo Zustignan ti consegna tante monede de zecha a ducati 80 el mier de pexi che serano in tuto de ducati 1400 inzercha. Tu li averà a consegnar tante spezie che siano per l’a-montar de diti savoni e contadi al fio del dito miser Lorenzo.

Et perché miser Lorenzo vol ancora spezie per ducati 3000 per el prexio se farano da marchadantia a marcadante moro, tu ge le darai. Et per tanto quanto tu li darait) tuto farà far una letera de

750 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

l) p(re)xi B m) a B n) segue depennato moro B o) segue depennato suma mo B p) segue depennato per ad B q) in interlinea B r) in B se-guono lacune per gli importi s) scritto deboli in B, ma poi depennò boli per ripeterlo un’altra volta t) segue depennato ni B

4. Il contratto firmato il 30 dicembre da Bernardo Giustinian, a nome del padre Lorenzo del fu Bernardo, prevede la vendita di 53124 libbre di saponi al prezzo di ducati 690/14/22, più ducati 99/3/6 di spese.

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canbio a pagar de qui et ubligarti le spezie in galia vignando a so rixigo de qui.

Daniel, non restarò de replicharti: voria o tuto piper contratan-do; non posando, voria como de sopra ti ò dito.

Vendando i diti rami a contadi voria tu li remetesti per canbio over che li cargasti su le galie.

Daniel, io volio che de tuti questi rami, sì chargi su le galie como queli te mandarò subito per le nave, tu i contrati, azò che io abia el trato per le galie, et de questo fa’ ogni cosa e non aspetar i rami del Dolze, che te siano ale spale, azò che no te ruina. Et eziam pasado tuto april, tuti se meterà a conprar e a baratar rami a spezie, sì che non aspetar questa roina, che saria granda et intolerabile. Et azò che tu meti fin a tuta questa raxon de rami et pani, io volio che tu abi per tuo provixion in tuto ducati mile, zoè ducati 1000. Et che zustamente tu me meti le spexe solamente che tu farai e non per tarifa.

Si tu meterai fin a tuto et che la chosa te essa in ben, io torò per questa altra muda de galie di to apalto et serà con tua utilità.

Daniel, io te don libertà che tu fazi de tute le cose mie como te par che sia el piui profito de la raxon et come la mia persona pro-pia.

Tu sa’ l’intromision che io ò ale spale et che le galie ò bixogno de ducati 10000 almen, sì per trar de doana et pagar chi die aver. Fa’, si l’è posibele, che tu tendi a consegnar i danari de qui con ubligazion dei coli in galia.

Schrito fin qui, ò tolto i rami de miser Nicolò Dolze5 che serano con le so tare da miera 114630, dei qual tu averà a consegnar per ducati 500 in tanto piper e zenzeri beledi per mità. Iten el te serà consegnià per nome del dito arzenti per l’amontar de ducatiu), dei

Doc. 281 751

u) in B segue una lacuna

5. Esistono ancora due scritture originali del contratto concluso il 15 dicembre 1502 con miser Nicholò Dolze fo de miser Ieronimo per trasportar rami sulla nave di Paolo Bianco, di cui era socio ossia compartecipe (parcenevole) miser Beneto di Priolli quondam del magnifico miser Francescho; altro contratto simile risale al 29 dicembre seguente.

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qual el vol per mità piper et mità zenzeri beledi per conto de con-tanti e darli le spezie dei contai soto zenza le provixion.

Iten ò tolto per ducati 6000 da miser Domenego Pixani, dei qual el te serà consegnià ducati 4000 de monede de zecha et ducati 2000 te àno consignato de qui, che sono per ducati 6000, i qual volv) per ducati fin 1500 garofali a’ prexi menor se farano a danari et el resto mità piper a ducati 80 la sporta et la mità zenzeri beledi a ducati 8 denari 18 el chanter,6 metandoli a conto le spexe de cotanti consuete e’l cotimo e deposito. Le qual spexe da ducati 6000 in suxo me darano de qui zonto le galie, como aparerà per el conto che tu mandarai.

Si i patroni vorano spezie per i noli dei rami, son contento che tu li di’ per quelo valerano de lì, efetuando ser Zuan Rimondo, che io ò promesso tuta la parte sua tra i patroni et ubligazion ò fato de qui per diti Rimondi.

282

Comunicazione di Francesco Foscari al fratello Michele riguardante il commercio dei panni

1504 febbraio 24

Copia contemporanea (cart.): PrSM, Misti b. 43 fasc. 23 senza no (C).

+ 1503, a dì 24 fevrer in VenexiaMagnifico miser Michiel! Vi mando la poliza ch’el sia lassà trazer a miser Nicolò Trivixan fo de miser Tomado li suo’ panni, non ob-stantte me siano obligadi per ducati sesantta, ché tantta è la obli-gasion fatta per Daniel Copo. E perché ditto vi dia avixio quantto in tuto debio haver, vi dicho che debio aver p(er)a) i ditti ducati 60

752 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

v) in interlinea B

a) Così C

6. Il contratto relativo fu concluso da Michele Foscari col cavalier Domenico Pisani e con Alvise del fu Ottavian Bon il 30 dicembre 1502.

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e per miser Baldisera et Marchio Conttarini ducati xv e dala vostra magnificencia per nome de Daniel preditto ducati 41 denari 6, suma tutto ducati Coxvi denari vi.

Francescho Foschari vostro fradello s(oto)s(crive).

283

Costituzione di Francesco Foscari presso il fratello Michele come garante di quanto Giorgio Franchin compirà nel viaggio

a Candia

1505 luglio 23

Originale (cart.): PrSM, Misti b. 42 fasc. 14 senza no (A). Nell’ultima fac-ciata del foglio doppio, originariamente piegato, nota di Michele Fosca-ri: Scrito de magnificho miser Francescho Foschari mio fr‹a›dello per el qual mi promete de esser piezo de tuto quello farà per Zorzi per mi in Chandia in le chose che li manderò et che li serà consigniade.

+ Iesus Maria. 1505, a dì 23a) luio in VenexiaPrometo io Francesco Foscari fo de miser Felipo el procurator a vui miser Michiel Foscari mio fradelo che dele fazende e cose vostre che darete in mano de Zorzi Franchim al viazo de Candia el ve arenderà bon, iusto e vero conto. E per lui ve ne fazo ogni ora-zionb) e segurtà de l’aministracion dele cose vostre.

a) corretto da 22 A b) così A, ma sicuramente invece di razion

284

Testamento di Michele di Filippo Foscari

1505 dicembre 1, 1506 maggio 21

Cedola olografa (cart.): NTest, Testamenti non pubblicati bb. 955-957 (Alvise Talenti) no 7 (A); aperta nel 1998. Del foglio doppio furono usate tutte e quattro le pagine, ma il testatore lasciò vuota una striscia di circa 6 cm nel margine inferiore dell’ultima facciata; qui si trovano le note

Docc. 283-284 753

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aggiunte dal notaio. Dopo essere stato ripiegato più volte per ottenere un formato piccolo, il foglio fu chiuso per mezzo di uno spago, che fu fissato con due sigilli, dei quali si vedono ancora le tracce in cera rossa. Su uno dei due lati rimasti visibili è scritto: 1506, die xxio mensis maii, indictione nona, Rivoalti. Testamentum viri nobilis domini Michaelis Foscari quondam magnifici domini Philippi a), olim honorabilis procu-ratoris Sancti Marci, scriptum manu sua propria, ut aseruit b), et sigilo suo solito sigilatum et sic clausum mihi prebytero Alovisio Talenti pleba-no ecclesie Sancti Ioannis Crisostomi, Veneciarum notarioc), presenta-tum et per ipsum dominum Michaelem rogatum sub die suprascripto, presentibus testibus infrascriptis, penes me notarium ut supra. Dall’altro lato rimasto visibile si trovano le firme seguenti, scritte da mani indivi-duali (la seconda è interrotta più volte dai sigilli, e risulta di lettura dub-bia in alcuni dettagli): Ego T(itus) Livius Vidolottus Urbinas, praeceptor domesticus domini Michalis Foscari, mansonarius in eclesia Sancti Marci, testis rogatus a presentatio‹n›e presentis testamenti s(cripsi). Io Zuan P(ietr)o di Go[gis], fio de ser Bort(olami)o, spizier al Pelegrin (?) legero de la contrà de San Lio, fui presente ala prexetazion del presente testamento et fui prigado al s(criver) de mia man.

Registrazione in imbreviatura notarile (perg.): NTest b. 957 (Alvise Talenti) prot. f. 180’-181’ (D).

Copia della metà del sec. XVI (cart.): BCorr, Mss. PD c. 506/12 f. 97-104 (E). Il fascicolo che contiene la copia, recante una fogliazione da 96 a 143 e anticamente da 1 a 48, faceva in origine sicuramente parte dell’archivio dei Procuratori di San Marco, come dimostrano alcune no-tizie aggiunte al materiale trascritto. La fonte diretta o indiretta di questa copia era uno strumento esemplato dallo stesso notaio rogatario, ma fu omessa la maggior parte delle formule di chiusura. Gli errori evidenti di D non sono ripetuti, i nomi dei testi sono scritti così: Ioannes Livius Guidolotus Urbinas e Ioannes Petri de Gogis quondam domini Bartho-lomei aromatarius, senza l’aggiunta della parrocchia.

Copia del 1599 (cart.): ivi, Mss. PD c. 1105/12. Anche questa trascri-zione risale a uno strumento completo del medesimo notaio, si trova perfino la parte finale completa (Preterea . . . ). Come fonte è indicato un processo nella Curia del procurador.

Copia del sec. XVIII (cart.): PrSMC b. 314 = Catastico testamenti IV f. 274’-281’. Tratta da E.

Alcuni brani in copia del sec. XVII-XVIII (cart.): AStVen, Deposito Archivio Tiepolo b. 106 no 234/12.

L’esemplare nel protocollo del notaio rogatario (D) sicuramente non fu tratto dalla cedola conservata, poiché essa, dopo la morte del testato-re, non è stata mai aperta fino ai nostri giorni. Non si conosce tuttavia la fonte della trascrizione, che poteva essere sia una stesura diversa risa-

754 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) aggiunto dopo l’ultima riga di questa nota, con segni di richiamo A b) qui è aggiunto soprala linea e poi depennato: scriptum A c) segue depennato Ve-neciarum A

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lente allo stesso testatore sia una copia della cedola, presa prima della chiusura del testamento. Per le differenze di carattere linguistico tra le due versioni pare opportuno pubblicare interamente le parti parallele. La colonna sinistra presenta il testo della cedola (A), quella destra invece l’esemplare del notaio (D), dove però non si segnalano in apparato le correzioni fatte durante la copiatura del testo.

Ind) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Yesu Christi millesimo quingentesimo sexto, die vigiesimo primo mensis maii, indictione nona, Rivoalti. Cu‹m› unigenitus Dei filius, dominus noster Yesus Christus, agens vitam in humanis, bene sci-rete) quod apropinquaretf) hora eius, ut patri suo eterno spiritum traderet, universis exemplum largiens salutare, in sua gloriosaque cena et salutifero testamento fragilitati previdit humane, ut exhinc quelibet rationalis creatura pertransiens, eius sacratissima vestigia inmitando, sic se et sua bona solicite ordinando disponat. Qua-propter ego Michael Foscari quondam magnifici domini Philippi, olimg) honorabilis procuratoris Sancti Marci, de confinio Sancte Marine, sanus Dei gratia mente et intellectu ac corpore, timens ta-men ne casus huius misere et fragilis vite me subripiet intestatum et sic bona mea indisposita et inordinata relinquam volensque ex hac vita cum testamento et ordinatione omnium bonorum meo-rum decedere, ideo ad me venire feci presbyterum Alovisium Ta-lenti, ecclesię Sancti Ioannis Crisostomi plebanum et Venetiarum notarium, ipsumque rogavi ut hoc meum ultimum scriberet testa-mentum pariterque conpleret cum clausulis et addictionibus ac solempnitatibus Venetiarum solitis, consuetis et oportunis ac ne-cessariis et post obitum meum illud in publicam formam relevaret et comissariis meis daret secundum leges et statuta Venetiarum et iuxta tamen formam, tenorem et continentiam unius cedulę mee testamentarie, manu mea propria scripte et sigilo meo solito eam per me sigilate, rogate et presentate notario suprascripto, presen-tibus testibus in ipsa cedula testamentaria a tergo descriptis, sub die et millesimo ut supra. Cuius cedule tenor per omnia talis est ut infra, videlicet:

Doc. 284 755

d) testo soltanto in D e) scriret D f) apropinqueret D g) olim . . . Marci nel margine con segni di richiamo D

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756 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

h) inizio di A i) per . . . mente nel margine con segni di richiamo A j) cor-retto da sa (?) A k) de . . . charita nel margine con segni di richiamo A l) corretto da totum A m) corretto da cretor A

+h) Laus Deo. mo vo v, a dì primo de decembre, dì de luni +El non è piui certa cosa a l’o-

mo cha la morte, et perhò io Mi-chiel Foschari fo del magnifico miser Filipo el procurator, peri) la gratia de Dio sano del corpo et dela mente, volio et fazo que-sto mio testamento et volio sia la mia ultima volontà. Et perché ho facto piui testamenti de mia man, volio siaj) chasi et nulli et voio questo presente sia la mia volontà.

Et prima constituiso per mie’ fedel comesari i magnifici si-gniori procuratori de miser San Marcho. Et volio che i mie’ fra-deli dela bancha dek) la schola de madona Santa Maria dela Charità, che se troverà, in char-go de la consientia soa i siano mie’ solizittadori et comesi a so-lizitar a mandar ad esecution tu-to quel che per questo mio te-stamento sia, con hogni celerità sia mandato in totol) et per to-tum ad eseqution.

Et prima, quando piazerà a l’onipotente signior Dio mio chiamar l’anima mia et renderla al Creatorm) de l’universo, li do-mando misericordia, ch’io son

Laus Deo. mo v v, a dì primo decembre, dì de luni.

El non è piui certa cosa a l’ho-mo cha la morte, e perhò io Mi-chiel Foschari fo del magnifico miser Phelippo el procurator, per la gratia de Dio sano del corpo et dela mente, voglio et fazo questo mio testamento et voglio sia la mia ultima voluntà. Et perché ho fatto piui testa-menti de mia man, voglio sia cassi et nulli et voglio questo presente sia la mia voluntà.

Et prima constituisso per mie’ fedel comessarii i magnifici si-gnori proculatori de miser San Marco. Et voglio che i mie’ fra-deli dela bancha dela scuola de madona Sancta Maria dela Cari-tà, che se troverà, in chargo de la conscientia sua i siano mie’ solicitadori et comessi a solicitar a mandar ad execution tuto quel che per questo mio testa-mento sia, cum ogni celerità sia mandato in totum et per totum ad exeqution.

Et prima, quando piacerà alo omnipotente sigor Dio mio chiamar l’anima mia et renderla al Creator de l’universo, li di-mando misericordia, ché io sum

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Doc. 284 757

n) segue, all’inizio della successiva riga: e D o) corretto da chor A p) si . . . facta nel margine con segni di richiamo A q) Iten . . . sepulto nel margine con segni di richiamo A

stato pechator, et per sua infini-ta miserichordia mi voia perdo-nar, pregandoge di gratia che posa morir con i sagramenti de-la Chiexia, con contrizion et sa-tisfaction dei mie’ pechadi. Et questa gratia etiam suplicho ala gloriossa vergene Maria, al con-speto de l’onipotente Padre et Fiol et Spirito Santo, che la fin sia bona avochata de mi pecha-tor.

(2) Quando piazerà a Dio che sia morto, volio che el mio chorpoo) stia in chasa per 2 zor-ni almancho.

(3) Voglio esser sepultto ala Nonzià, dove che el sia facto una chapella dela Nonzià, sip) la non l’avesse facta, et sia spexo fin ducati 600, et che de soto la sia in volto et con banche, azò el mio corpo sia messo lì .

(4) Volio che a sepelirme so-lum el chapytola dela mia con-trà con 20 piovani et non piui, con 8 torze de libre 6 l’una, et sia dato ala scholla dela Charità 20 dopieri de libre 3½ l’un.

(5) Itenq) laso a tuti quelli fra-deli acompagnierà el mio chor-

stato pecator, et per sua infinita misericordia mi voglia perdo-nar, pregandoge di gratia che possa morir cum i sacramenti dela Giesia, contriction et sati-sfation de’ mie’ peccadi. E que-sta gratia etiam supplico ala glo-riosa verzene Maria, al conspec-to de l’omipotente Padre etn) Fioll et Spiritu Sancto, che la fin sia bona advocata de mi pecca-tor.

(2) Quando piazerà a Dio che sia morto, voglio che el mio corpo stia in casa per do zorni almancho.

(3) Voglio esser sepulto ala Nuntià, dove ch’el sia fatto una chapella dela Nuntià, se la non havesse facta, et sia spexo fin ducati siecento, e che de sotto la sia in volto et cum banche, azò el mio corpo sia messo lì .

(4) Voglio che a sepelirme solum el capitolo dela mia con-trà cum vinti piovani e non piui, cum octo torze de libre 6 l’una, e sia datto ala scuola dela Chari-tà 20 dopieri de libre tre e meza l’un.

(5) Item lasso a tuti quelli fra-deli aconpagnerà el mio corpo

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758 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

r) in interlinea in A s) et . . . vita nel margine con segni di richiamo A t) così A invece di charge, corretto da gravode (?) u) q(ue)el A

po abia soldi 10 per uno, et che i sia ubligati dir un Patarnostro et una Ave Maria per l’anima mia avanti che sia sepulto.

(6) Iten laso, avanti che sia sepulto, per tuti i monesteri de questa tera ‹e› Muran, sì hoser-vanti como conventuali, et in la mia parochia quanti preti el se porà fazi dir mesa, che, si el se podese, avanti io sia sepulto io abia per l’anima miar) mille mes-se.

(7) Iten laso che el sia de-spensati, avanti che sia sepulto, in li poveri de la contrà, dove sia nezesità, sopra tudo a vedoe che sia charge de fioli, non li da-gando piui de ducati 5, pur a povere vedoe popular de bona vita, sia despensà fin in tuto du-cati duxento, ets) si non ne fose in la contrà, sia despensà fori, dove che sia gran nezesità, in vedoe et charedet) de fioli e sia povere et siano popular de bo-na vita.

(8) Iten voio che i mie’ fedel comesari subito sia facto aven-tario de tuto quelu) i ch’è in que-sta mia chasa, che son mio, tuto è mio. Et i danari se atroverà in

habia soldi 10 per uno, et che i sia obligati dir un Paternostro et una Ave Maria per l’anima mia avanti che sia sepulto.

(6) Item lasso, avanti che sia sepulto, per tuti i monasterii de questa terra ‹e› Muran, sì obser-vanti chomo conventuali, et in la mia parochia quanti pretti el se porà fazi dir messa, che, si el se podesse, avanti io sia sepulto io habia per l’anima mia mille messe.

(7) Item lasso ch’el sia di-spensà, avanti che sia sepulto, in li poveri de la contrà, dove sia necessità, sopra tuto a vedoe che sia charge de fioli, non li da-gando piui de ducati 5, pur a povere vedoe popular de bona vita, sia dispensà fin in tuto du-cati duxento, e si el non ne fus-se in la contrà, sia dispensà fuo-ri, dove che sia gran necesità, in vedoe carge de fioli e sia povere e siano popular de bona vita.

(8) Item volgio che per i mie’ fedel comessarii subito sia fatto aventario de tuto quel ch’è in questa mia chasa, che son mio, tuto è mio. Et i danari se atro-

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Doc. 284 759

v) segue depennato (con)t A w) a l’ano] anano A x) così A, invece di tolto

chasa et in bancho i debia por-tar ala sua procuratia, azò che i possa far quanto di sopra sev) contie‹n› et etiam quanto che di soto hordenerò.

(9) Iten laso uno prete, che sia venizian de bona vita et de etade da ani 40 in su, che el sia ubligato ogni zorno celebrar m[e]sa per l’anima mia et per l’a-nema de mio padre e de mia madre et dei mie’ fradelli e so-relle. Et per el viver del qual vo-io l’abia ducati 35 aw) l’ano in perpetuo, et che el sia comprà tanto fondi che l’abia i diti duca-ti 35 espedeti. Et sia ubligado el dito prete a dir ogni dii el vespe-ro de’ morti. El qual prete debia dir in la mia contrada et debi es-ser tollox) per mia fia et dapoi per mie’ nevodi.

(10) Iten laso a tuti i mone-stieri hoservanti, sì in questa te-ra e Muran, ducati 4 per mone-stier.

(11) Iten laso per la fabricha de la ciexia de madona Santa Marina ducati 30.

(12) Iten laso per dezima du-cati duexento.

(13) Iten lasso che el sia com-

verà in caxa et in bancho i debia portar ala sua procuratia, azò che i possa far quanto de sopra se contien et etiam quanto che de sotto ordenerò.

(9) Item lasso uno prete, che sia venitian de bona vita e de etade da anni 40 in su, ch’el sia ubligato ogni zorno celebrar messa per l’anima mia et per l’a-nima de mio padre e de mia ma-dre e de mie’ fradeli e sorele. Et per el viver del qual voglio l’a-bia ducati trentacinque a l’anno in perpetuo, et ch’el sia conprà tanto fundi che l’abia i ditti du-cati 35 expeditti. Et sia obligado el ditto prette a dir ogni dì el ve-spero de’ morti. El qual prete debia dir in la mia contrada et debi esser toltto per mia fia et dapoi per mie’ nevodi.

(10) Item lasso a tuti i mona-sterii observanti, sì in questa ter-ra e Muran, ducati quatro per monestier.

(11) Item lasso per la fabri-cha de la giesia de madona Santta Marina ducati trenta.

(12) Item lasso per decima ducati duxento.

(13) Item lasso ch’el sia con-

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760 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

y) ripetuto all’inizio della nuova pagina A z) corretto da trandute A aa) Iten . . . ducati 60 e Iten . . . Ternita nel margine con due paia di differenti segni di richiamo A

prà tanto Monte Novo che se abia ducati duxento a l’ano, i qual danari laso ala scholla de madona Sancta Mari‹a› de la Charità. I qual dana’, ducati 100, sia dato a povere vedoe popu-lar che sia charge [de] fiolli et de bona vita, i qual danari sia de-spensà la domenega dey) Laza-ra; non volio che el sia dato piui de ducati 4 per una povera; i al-tri ducati cento voio che per le feste de Nadal el sia dato per maridar donzele che, quando li serà transdutez), abia per una ducati 12, toiando persone de bona vita. Et al despensar de queste elimosine volio sia un – el primo de età – de’ mie’ nevo-di, fioli de mia fia et de miser Alvixe Mozenigo, et non de esendo alcun de lor, debia esser un de piui etade de mie’ fradelli, zoè de miser Francescho over de miser Urban mie’ fradelli.

(14) Itenaa) laso ala Pietà che el sia trato 5 puti, non li dagan-do men de ducati 50 fin ducati 60.

(15) Iten laso che sia manda-to a Roma, a Sisa, in Ierusalen et

prà tanto Monte Nuovo che se habia ducati duxento a l’anno, i qual danari lasso ala schuola de madona Sancta Maria de la Cari-tà. I qual danar, ducati cento, sia datto a povere vedoe popular che sia charge de fioli et de bo-na vita, i qual danari sia dispen-sà la domenga de Lazara; non voglio ch’el sia datto piui de du-cati quatro per una povera; i al-tri ducati cento voglio che per le feste de Nadal el sia datto per maridar donzele che, quando le sarà transdute, habia per una ducati dodexe, togliando perso-ne de bona vita. Et al dispensar de queste elimosine voglio sia un – el primo de età – de’ mie’ nevodi et fioli de mia fia et de miser Alvixe Mocenigo, e non di essendo algun de lor, debia esser un de piui etade de’ mie’ fradeli, zoè de miser France-scho hover de miser Urban mie’ fradeli.

(14) Item lasso ala Pietà ch’el sia tratto zinque puti, non li da-gando men de ducati zinquanta fin ducati sexanta.

(15) Item lasso che sia man-dato a Roma, a Sissa, in Hyeru-

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Doc. 284 761

bb) in demisoria nel margine con segni di richiamo A cc) segue le A (ripetu-to) dd) corretto A ee) corretto da 2500 A

a Chastello, San Lorenzo, la Croxe et ala Ternita.

(16) Iten lasso a Isabeta, De-ia, Biancha, Maria e Zicillia du-cati doamilia e cinquecento per so maridar. Et si alcuna de que-ste manchase, romagni el deto legato in la mia comesaria, de quelle morisse. Et si alcuna dele nominate volesse monechar in monestarii hoservanti, volio che i abia ducati 350 per quelle mo-nechase. Et questo legato inten-do et credo che le sarà de bona e ’senplar vita; et le non vivesse honestamente, volio che le sia private del dito legato. Et per-ché mia fia ha dala mia chome-saria ducati setemillia inbb) de-misoria, voio che lei li dia del suo tanto che honoratamente lecc) sondd) maridade.

(17) Iten che Isabeta voio l’a-bia apreso tante robe ho conta-di ducati cinquecento, che sara-no ducati 3000 in tuto.

(18) Iten volio che i magnifici signiori procuratori dia dei mie’ danari ducati 2600ee), zoè ducati doamillia e siezento, a ser Piero de Choleto, si el sarà vivo, et si

salen et a Chastello, San Loren-zo, la Croxe e ala Ternita.

(16) Item lasso a Isabeta, De-ia, Biancha, Maria e Cecilia du-cati duamillia e zinquecento per so maridar. Et si alguna de que-ste manchasse, rimagni el ditto legatto in la mia comissaria, di quelle morisse. Et si alguna dele nominate volesse monachar in monasterii de observantia, vo-glio che i habia ducati tresento e zinquanta per quelle mona-chasse. Et questo legato intendo e credo che sarà de bona e ’xemplaria vita; et si le non vi-vesse honestamente, voglio che le sia private del ditto legato. Et perché mia fia ha dala mia co-messaria ducati septemillia in dimissoria, voglio che lei li dia dil suo tanto che honoratamen-te le se possa maridar.

(17) Item che Isabeta voglio l’abia apresso tante robe ho contade ducati zinquecento, che sarano ducati treamillia in tuto.

(18) Item voglio che i magni-fici sigori procuratori dia de’ mie’ danari ducati doamillia e siecento, zoè ducati duamilia e siecento, a ser Piero de Coleto,

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762 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ff) così pare in A, forse Pelergina gg) Lutele A, corretto da Utele hh) così D ii) de D; che nelle copie posteriori jj) Iten . . . l’anima mia nel margine A kk) sopra la linea A

el fose morto, esendo Anzollo so fio, volio i sia dati a Anzollo. I qual voio che i faza la marcha-dantia dele malvasie a nome de Antonio e Francescho Mozeni-go, fiolli de miser Alvixe et de Pelevginaff) Mozenigo, et per so salario e mercè habia ducati cento all’ano, et finché France-scho averà ani vintissie. Et in quel tenpo voio che i se possa lor eserzitar, perché i serà in la età dela descrizion. Et volio che i stia uniti et in fraterna finché i viva, e si alcun de lor se partis-se, sia privo immediate de tuti i mie’ beni che ge lasso et che di soto dirò et hordenerò. L’ute-legg) de dite malvasie debia ti-gnir bon conto et l’utele tignir in la mia chasa de fero, et al tenpo che Francescho averà ani 26, in quela hora li abia a consigniar el chavedal e l’utelle, perché spe-ro i se saverà ben governar.

(19) Itenjj) laso che le done dela Nonzià ‹abia› ducati 25 et voio che le me leza 33 salterii per l’anima mia.

(20) Iten lasso tuto el mio sta-belle, possesion et molinikk), in-

si’l el sarà vivo, e si lehh) fosse morto, essendo Anzolo so fio, voglio i sia datti a Anzolo. I qual voglio che i faza la marchadan-tia dele malvassie a nome de Antonio e Francescho Moceni-go, fioli de miser Alvixe et de Pelegrina Mocenigo, et per suo salario e mercaè habia ducati cento a l’anno, et finché France-scho haverà anni vintisie. Et in quel tempo voglio che i se pos-sa lor exe‹r›citar, perché i sarà in la età dila discreption. Et vo-glio che i stia uniti et in fraterna finché viva, et si algun de lor se partisse, sia privo inmediate de tuti i mie’ beni che gie lasso et che di soto dirò et ordenerò. I uteli de ditte malvasie debia te-gnir bon contto et l’utelle tegnir in la mia casa de fero, et al tem-po cheii) Francescho haverà an-ni vintisie, in quela ora li habia a consegnar el cavedal e l’utele, perché spero i se saverà ben go-vernar.

(19) Item lasso che le donne dela Nuntià ‹habia› ducati vinti-cinque et voglio che le me leza 33 Salpterii per l’anima mia.

(20) Item lasso tuto el mio stabele, possesion e molini, in-

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Doc. 284 763

ll) corretto da inprede A mm) segue depennato e Ffo A nn) erede in inter-linea in A oo) corretto da masculli A pp) corretto da et (?) A qq) così A rr) corretto da esend(e) A

prestidell) ho al Monte Novo al dito Antoniomm) e Ffrancescho fradeli, fiolli de mia fia, con questa condizion che vada de erede i‹n›nn) erede mascollooo). Sepp) l’ochoresse che el non ne fosse mascholli legitimi, volio che la schola de madona Santa Maria de la Charità sia mia erie-de et che tute le nqq) intrade, sì del stabele, posesion, molini et el chavedal del Monte Novo, dele qual intrade hogni ano sia despensado per l’amor de Dio e sia per l’anima mia e dei mie’ morti. Et al despensar de dite in-trade siano despensade con do dei mie’ da cha’ Foschari, de-sendeti de mie’ fradelli, e non che esendonerr) dei desendeti de’ mie’ fradeli, sia chiamade i piui vechi da cha’ Foschari che se trova. Et perché manchando i eredi mascholi e se atrovasse fie, dele intrade, voiando esser maridate, le habia ducati 2500 per una, e voiando monechar abi ducati 350 per una, andando in monesteri hoservanti et non in altri monesteri.

(21) Iten voio che tute le mie veste et tute che son de mio ve-

prestidi ho al Monte Nuovo al ditto Antonio e Francescho fra-deli, fioli de mia fia, cum questa condition che vada d’eriede in heridi mascoli. Sel l’ocoresse ch’el non ne fosse mascholi le-giptimi, voglio che la schuola de madona Santa Maria de la Charità sia mie heriede et che tute le intrade, sì del stabele, posession, molini et el chavedal del Monte Nuovo, dele qual in-trade ogni anno sia dispensado per l’amor de Dio et sia per l’a-nima mia e dei mie’ morti. Et al dispensar de ditte intrade siano dispensade cum do dei mie’ da cha’ Foschari, desendenti de mie’ fradeli, non che essendone de desendenti de mie’ fradeli, sia chiamade i piui vechi da cha’ Foschari che se trova. Et perché manchando i heridi mascoli e se atrovasse fie, de l’intrade, vo-gliando esser maridate, le habia ducati doamillia e zinquecento per una, e vogliando monachar habia ducati tresento e zinquan-ta per una, andando in mona-stier observante et non in altri monestieri.

(21) Item voglio che tute le mie veste e tute che son de mio

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764 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

ss) ho in chasa sopra la linea A tt) così A uu) corretto da zoe A

stir sia vendude, ho a l’inchanto hover a strazaroli, a persone se-gure per sostenir le robe, et quelli tignir in sacho hoss) in chasa finché chett) i diti Antonio e Ffrancescho sia a de etade de ani 26, et poi li sia consignià.

(22) I arzenti, zoieuu) sia facto aventario et stia in mano de mia fia.

(23) Iten volio che mia fia e nevodi stia in la mia cha’ da sta-zio.

(24) Iten volio che per i ma-gnifici signiori procuratori sia schoso le mie intrade et siali da-to a mia fia et a mie’ nevodi per el suo viver et vestir de lor e de-le fie, li dia ogni ano ducati qua-trozento ogni ano finché i serà vignudo ala età de ani 26, et poi siali consignià tuto i danari et ogni mia cosa, perché voio i sia so signiori.

(25) Iten laso che el sia mari-dà Luzia mia schiava et che l’a-bia d’i mie’ beni ducati cento.

(26) Iten per el simel Chatari-na, siando da ben, la sia marida-da et abia ducati 50 per so mari-dar.

vestir sia vendude, ho a l’in-chanto hover a strazaruoli, a persone segure per sostegnir le robe, e quel tegnir in sacho ho in cassa finché i ditti Antonio e Francescho sia a de etade de an-ni vintisie, et poi li sia conse-gni[à].

(22) I arzenti, zoie sia fatto aventario et stia in mano de mia fia.

(23) Item voglio che mia fia e nevodi stia in la mia cha’ da sta-tio.

(24) Item voglio che per i magnifici signori procuratori sia schosso le mie intrade et siali datto a mia fia e mie’ nevodi per el suo viver et vestir de lor e de-le fie, li dia ogni anno ducati quatrocento ogni anno finché i sarà vegnudi ala ettà de anni 26, et poi siali consegnià tuti i dana-ri et ogni mia chosa, perché vo-glio i sia so segnori.

(25) Item lasso ch’el sia mari-dà Lutia mia schiava et che l’a-bia de’ mie’ beni ducati cento.

(26) Item per el simele Cha-terina, siando da ben, la sia ma-ridada e habia ducati zinquanta per suo maridar.

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Doc. 284 765

vv) segue depennato tu A ww) e si . . . Mozenigo in A aggiunto alla fine della riga e continuato in uno spazio rimasto bianco prima del paragrafo seguente

(27) Iten per lo simel abia Zordan per so maridar ducati 40vv).

(bb) Tute le altre femene sia-no pagadi dei so salari et abi du-cati 5 per uno.

(cc) Tuto el mio residuo, co-modoquomque et qualiterquo-mque mi aspeta et me podesse aspetar, sia mie’ heredi Antonio e Francescho Mozenigo mie’ nevodi, eww) si mia fia avesse piui mascholi, sia anchor eredi insieme con Antonio e France-scho Mozenigo.

(30) E perché par che io non lasa alcuna chosa a mio fradello et a mie’ nevodi: io non mi ho voluto maridar, perché tuto quel che ho abudo da miser Ni-colò Foschari el chavalier io ge le laso per mità, per esser condi-zionade; ma le chase da San Si-mion non è condizionade et po-riale hordenar, volio le sia per mità de mio fradello et nevodi de miser Urban.

(31) Iten laso a’ mie’ nevodi, fiolli fo de mio fradelo miser Ur-ban, tuto quello io debo aver, che son piui zentenara de duca-ti, volio che i sia soi.

(27) Item per lo simele habia Zordan per so maridar ducati quaranta.

(bb) Tute le altre femene sia-no pagadi de suo salarii e habi ducati zinque per uno.

(cc) Tuto el mio residio, quo-modocumque et qualitercum-que mi aspetta et me podesse aspettar, sia mie’ heredi Antonio e Francescho Mocenigo mie’ nevodi, e si mia fia havesse piui mascholi, sia ’nchor heriedi in-sieme cum Antonio e France-scho Mocenigo.

(30) E perché par che io non lassa alguna cossa a mio fradelo et a mie’ nevodi: io non mi ho voluto maridar, perché tuto quel che ho habudo da miser Nicolò Foschari el kavalier io gie le lasso per mità, per esser condittionade; ma le casse da San Symion non è conditionade et poriale ordinar, voglio le sia per mità de mio fradelo et nevo-di de miser Urban.

(31) Item lasso a’ mie’ nevo-di, fioli fo de mio fradelo miser Urban, tuto quello io debo ha-ver, che son piui centenara de ducati, voglio che i sia soi.

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766 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

xx) così A

(32) Io debo aver da Piero Lando bona suma de danari che ho pagati per so padre et per lui ale Raxon nove, et etiam io li di-ti al deto miser Zuan Lando mio qugniado ducati 400 incercha, che el conprò feri dal Gerolido, dei qual non abi salvo che duca-ti 200. Iten quando e’ fo in Chandia, el volse far le mie fa-zende, et debo haver ducati cer-cha 400, dei qual ho schosa per aver respeto che el non era ri-cho. Tamen i mie’ comesari voia schoder la mità e l’a‹l›tra mità li sia lasà, pagando de achordo, et non voliando pagar, sia in liber-tà dei mie’ eredi posar astren-zerli del tuto.

(33) Io debo aver dale done dela Nonzià, como per un libe-reto i’e’tini per la fabricha ch’i’ fizi in el so dormitario, como in quello apar dar e aver, io avi da-le done oto taze d’arzento et una tazeta dorada dentro, dele qual taze ne fo robade 6, et per-ché debo aver monto piui che è l’amontar de dite taze, voiando le dite done sia schontà del mio credito, elxx) quello che restase aver volio che ge laso, sì che non li sia domandato alquna

(32) Io debo haver da Piero Lando bona summa de danari che ho pagati per suo padre et per lui ale Raxon nuove, et etiam io li ditti al ditto miser Zuan Lando mio chugnado du-cati quatrocento incirca, che el conprò feri dal Gerolido, de’ qual non habi salvo che ducati duxento. Item quando e’ fo in Candia, el volsse far le mie fa-zende, et debo haver ducati cer-ca quatrocento, de’ qual ho schorso per haver rispetto ch’el non era richo. Tamen i mie’ co-messari volgia schuoder la mità e l’altra mità li sia lassà, i pagan-do d’achordo, et non vogliando pagar sia in libertà de’ mie’ heri-edi posser astrenzerli del tuto.

(33) Io debo haver dale done dala Nuntià, chome per uno li-bereto iattini per la fabricha che fizi nel suo dormitario, chome in quello apar dar et haver, io havi dale done octo taze d’ar-zento et una tazeta dorada den-tro, dele qual taze ne fo robade sie, et perché diebo haver molto piui che è l’amontar de ditte ta-ze, vogliando le ditte done sia schontà del mio creditto, e quel-lo che restasse haver voglio che gie lasso, sì che non li sia do-

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Doc. 284 767

yy) segue depennato v A zz) corretto da tignise A

chosa a li dite venerabel done, ma sia per l’anima mia.

(34) E perché ho dito de so-pra che i mie’ comesari debia tignir in chasa tuti i danari che i s’atroverano et el soraabondan-te dele mie intrade, dati i ducati 400 a l’ano a miyy) nevodi, de-chiaro che tuto quello che i se atroverà de tenpo in tenpo, si al prexente ala mia morte se tro-verà danari, sia comprado ho Monte Novo ho possesion ho stabele, che parà che sia piui utele, et si el se trovasse mar-chadantie e debitori he me atro-verò per bona suma, sia vendu-de le marchadantie et sia inve-stito, como ho dito di sopraa, et qusì dai debitori che i schodera-no. Et a questo li prego che i si-ano soliziti quanto di sopra ho dito, azò che, vigniudo a l’età de ani 26 Francescho, tuto li sia consignià, azò che tuti diti mie’ nevodi sia signiori. Et voio che i stiano uniti finché i vivano, et si alcun de loro se volesse divider, volio che el sia immediate pri-vado et romagnia a quelli stara-no in fraterna. E si alcun de lor non tignisazz) mala vita et che el fose ato a consimar, volio che el

mandato alguna chosa ale ditte venerabele donne, ma sia per l’anima mia.

(34) E perché ho ditto de so-pra che i mie’ comessarii debia tegnir in cassa tuti i danari che se atroverano et el sorabondan-te dele mie intrade, datti ducati quatrocento a l’anno a mie’ ne-vodi, dechiaro che tuto quello che i se atroverà de tempo in tempo, si al presente ala mia morte se troverà danari, sia con-prado ho Monte Novo ho pos-session ho stabele, che parà che sia piui utele, e si el se trovasse marchadantie e debitori, che me atroverò per bona summa, sia vendude le marchadantie et sia investito, chome ho ditto de sopra, e chusì dai debitori che se schoderano. Et a questo li priego che i siano soliciti quan-to de sopra ho ditto, azò che, vegnudo ala età de anni 26 Francescho, tuto li sia conse-gnà, azò che tuti ditti mie’ nevo-di sia signori. Et voglio che i stiano uniti finché i vivano, et si algun de loro se volesse divider, voglio ch’el sia inmediate priva-do et romagna a quelli starano in fraterna. Et si algun de lor non tegnisse mala vita et ch’el

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768 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

aaa) Iten . . . cinquanta nel margine con segni di richiamo A

sia privo, et si qualche uno to-lesse per moier persona che non fosse nobele e ligitima, sia privato, azò che i debia viver da homini da ben, che i abia chau-sa de temer primamente miser Domenedio et poi l’onor del mondo.

(35) E perché madona Cha-sandra Partini, quando mi ho’chorso bisognio, son stà ser-vito, et perché non volio esser stà ingrato, volio che l’abia de la mia chomesaria ducati duxento con questa condizion che ala sua morte la sia ubligada de la-sarli per l’anima soa et mia. Et si la morisse avanti de mi, questo legato siano nulo et resti in la mia chomesaria.

(36) Itenaaa) lasso a Matio hongaro, che me serve et che mi compagni, li sia dato ducati cinquanta.

(37) Chomo di sopra ho dito, volio che el dito Antonio e Fran-cescho Mozenigo et, si piui fra-deli avese, i diti nasudi de mia fia et de miser Alvixe Mozenigo sia mie’ heredi egualmente de tuto el mio con i modi e condi-zio‹n› sopraditi. Preigo l’onipo-

fusse atto a consumar, voglio ch’el sia privo, et si qualche uno tolesse per moier persona che non fusse nobele et legiptima, sia privato, azò che i debia viver da homeni da ben, che i habia causa de temer primamente mi-ser Dome‹ne›dio et poi lo ho-nor del mondo.

(35) E perché madona Cha-sandra Partini, quando mi è chorso bixognio, son stà servi-to, non voglio esser stà ingratto, voglio che l’abia dala mia co-messaria ducati duxento cum questa condittion che ala sua morte la sia obligada de lassarli per l’anima sua e mia. E si la morisse avanti de mi, questo le-gato sian nullo e resti in la mia comessaria.

(36) Item lasso a Mathio un-garo, che me serve et che mi aconpagnia, li sia datto ducati zinquanta.

(37) Chome de sopra ho dit-to, voglio ch’el ditto Antonio et Francescho Mocenigo et, si piui fradeli havesse, i ditti nasudi de mia fia et de miser Alvixe Moce-nigo sia mie’ heriedi egualmen-te de tuto el mio cum i modi et condittion supraditti. Priego lo

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Doc. 284 769

bbb) Io . . . per tuto in A scritto nel margine sinistro, evidentemente per lasciar li-bero l’ultimo sesto della facciata ccc) fine di A ddd) le due firme sono scritte da mani diverse in D

tente Dio li conservi in longa vita.

(38) Et azò che i diti mie’ ne-vodi stiano soto so madre e por-tarli reverentia, volio che cholui non li portase reverentia a so madre, ch’ela el posi privar de quello li laso, ma romagni ai al-tri fradelli che sia hobedenti a suo madre.

Iobbb) Michel Foschari fo del magnifico miser Filipo el procu-rator ho scrito questo testamen-to de mia man propia e questa hè la mia intenzion e ultima mia voluntà et qui voio hoservado in tuto e per tuto.ccc)

ompnipotente Dio li conservi in longa vita.

(38) Et azò che i ditti mie’ ne-vodi stiano sotto so madre et portarli riverentia, voglio che cholui non li portasse riverentia a sua madre ch’ela el possi pri-var de quello i lasso, ma rimagni ai altri fradeli che sia obedienti a suo madre.

Io Michiel Foschari fo del ma-gnifico miser Phelippo el pro-curator ho scripto questo testa-mento de mia man propria et questa è la mia intention et ulti-ma mia voluntà et qui voglio observado in tuto e per tuto.

Et hic est finis cedule suprascripte testamentarie. Preterea et cetera.

+ Egoddd) T(itus) Livius Vidolottus Urbinas testis rogatus scripsi.+ Ego Ioanes Pit(ro) Gogis quondam domini Bot(ola)mei arica-

tarius Sancti Leonis, testis rogatus subscripsi.

SN Ego prebyter Alovisius Talenti ecclesię Sancti Ioannis Chriso-stomi plebanus et Venetiarum notarius, ecclesię Sancti Marci Vene-tiarum canonicus, conplevi et roboravi.

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285

Inventario post mortem del denaro contante e dei vari beni mobili lasciati da Michele Foscari

1506 ottobre 22 - novembre 5

Abbozzo parziale (cart.): PrSM, Misti b. 41 fasc. 2 senza no (A). Il testo, che occupa le prime due facciate di un foglio doppio, comprende solo le liste delle spezie, dei gioielle e dei vestiti. La grafia molto negligente dello scriptor lascia vari casi di lettura ambigua. Dopo la fine segue de-pennato: 1506, a dì 26 ott(obrio). Libri consignadi ale magnificenzie de’ signor procuratore de citra chomo comissarii et cetera. Primo libro uno signado croxe de carte scrite numero 244 et non scrite numero. Un In-ventarium dei libri di conto, scritto da mano contemporanea e datato 26 [ottobre] 1506, si trova nello stesso fascicolo; come primo oggetto in esso compare appunto il volume contrassegnato da una croce.

Copia della metà del sec. XVI (cart.): BCorr, Mss. PD c. 506/12 f. 105-112 (E). All’inizio deelle singole entrate dell’inventario è sempre prepo-sta la nota: Copia. Dopo la fine di ciascuna di esse Nicolaus Carolus, notaio della Procuratia de citra, attestò di averla presa a quoddam libro existente in dicta procuratia commissarie quondam magnifici domini Michaelis Fuschari.

Per le parti parallele si prende naturalmente A come testo di base. Tra le molte varianti di E si registrano soltanto quelle che apportano qualche differenza sostanziale.

I vestiti qui descritti sono anche elencati in un Aventario dele veste dela bona memoria de miser consegnate a ser Alexandro strazaruol, datato il 5 febbraio 1507, scritto da mano contemporanea e conservato in PrSM, Misti b. 41 fasc. 2, che si compone di 27 oggetti, tra cui una veste è cancellata perché non s’è habuta; la maggior parte si riconosce senza difficoltà nei 26 vestiti compresi nell’inventario qui pubblicato. Cfr. inoltre per una fonte consimile l’inventario quasi contemporaneo delle vesti trovate dopo la morte del procuratore Paolo Barbo, fatto il 1o e 2 agosto 1509, in: Antichi testamenti 9 p. 37-45.

1506, a dì 22 ottobrio in Veniesiaa)

Aventario de’ danari trovadi in cassa del haver di ferro, et primasacheti picoli da ducati x l’un no 242 che son ducati 2420, val

l. 242b) s. – d. –un altro sacheto de moneda pesato et non numerato da ducati 320,

val l. 32 s. – d. –

770 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) segue a carta 1a F b) 2420 E, corretto da 242

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un altro sacheto de moneda pesata et non numerata da ducati 100, manco marcelli no 4, val l. 10c) s. – d. –

un altro sacheto de moneda pesada et non numerada da ducati 100, val l. 10 s. – d. –

un altro sacheto de moneda pesada et non numerada da ducati 100, val l. 10 s. – d. –

un altro sacheto de moneda pesada et non numerada da ducati 220 et libre 15 de pizoli l. 22 s. – d. –

un sacheto de moneda pesado et non numerado da ducati 30 et un altro picolo da ducati 10, in tutto ducati 40, val l. 4 s. – d. –

uno sacheto de oro numeradi ducati 189, val l. 18 s. 18 d. –

un sacheto de oro numeradi ducati 1827, val l. 182 s. 14 d. –

un sacheto de moneda pesada et non numerada ducati 100 l. 10 s. – d. –

summa ducati 3400 de moneda et ducati 2016 d’oro, che son in tutto ducati 5416 s. – d. –,

val l. 541 s. 12 d. –A dì ditto fo tratti de ditta cassa ducati 400 de moneda per far la lemosena et sepoltura del ditto quondam miser Michiel Foschari.

Died) 23 octobrio 1506e)

Specief) trovade nel magazen del quondam magnifico miser Mi-chiel Foschari, et primafardi de chanelle cum le suo zanie atorno in tuto no xvi

cholli de zenzerig) intregi alexandrini no xviiiioh)

item doi) mezi cholli de zenzeri in do sachi no iigaroffali alexandrini legadi intregi collij) no iiiitem fardo uno chanelle legadek) no icollo uno alexandrinl) de pevere, zoè no i

Doc. 285 771

c) corretto da 100 E, dove è soprascritto: x d) inizio di A e) segue a carta 2 F f) Specie . . . Foschari] Aventario de specie trovade in magazen F g) cor-retto da pevere A h) corretto da xx A i) do . . . sachi] colli da zenzeri nizadi più de mezi no 2 F j) in A segue depennato: da ne ? 1o de inzenso in tuto; in E segue con corda k) segue con sua zania F l) alexandri A

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sachom) duon) e mezo de polvere de inzenso, zoè no ii½mezoo) sacho de terra de zenzerigarbeladure de pevere et scovaze sacho no imezop) sacho de peverelloduoq) sacho e mezo de capelet(e) etr) garbeladure

de garoffali no ii½items) sacho uno de terra de inzenso no iuno sacho de terra et garbeladure de zenzeri no iduot) sacho de peverelle no iitre sachi de terre et scovaze de piui sorte no iiialguni sachi vodi non contadi cum quatro criveli

da crevelaru)

una statera da spetiealguni pezi de azaloni non numeradi né pesadido corbe in le qual ne sono pevere bagnadoquatrov) magazeni da basso in caxa da vini cum

suo bote ne le qual ne sono in tuto tra fondachi e vini pec(ie)

Zilgiew) consegnade per madona ax) le sue magnificentie et primauno balasso in pendente legado in oro et smaltado in forma de

pinza cum una bota per tresso, ala vista pol pexar carati numero 30

uno balasso legado in panizola in forma cogolegnay), color de spi-nella, legado in horo de prezio zercha duc. 40

uno diamantez) legadoaa) in horo intavolà, pol valer zercha duc. 200

uno safil legado in anello tondo d’oro, traze al tondo, pol valer duc. 60

772 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

m) sacho . . . inzenso] polvere de inzenso sachi 3½ F n) corretto da uno A o) questo oggetto manca in F p) mezo . . . peverello] duo sachi e mezo de peverello, zoè sachi n. no 2½ F q) corretto da uno A r) manca in A s) questo oggetto manca in F t) corretto da uno A; in E manca anche questo oggetto u) criolar F v) corretto da tre A; in E manca questo ogget-to w) così A; Zogie E, dove precede la data e la nota: segue in libro a carta 3 x) a . . . prima] Pellegrina Foschari fia fo de miser Michiel et mogier de miser Alvise Mocenigo F y) segue depennato a i(n) A z) diamate A aa) lega-

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Le qual zoie è stà lassade in man de la magnificentia de madona Pelegrina suo fiola segondo la forma del testamento.

Unabb) vesta de veludo pavonazo a maneze strete, uzada, fodrà de martori, vechia duc. 36

una vesta de veludo cremezin alto e basso, maneze ala dogal, fo-drada de martori et le maneze de zebelini duc. 160 d. –

una vesta de damaschin cremezin fodrà de zendà torto, maneze docal, fodrada de razo cremezin duc. ss) d. –

una vesta negra a maneze docal, fodrà lecc) maneze et fodrà de martori duc. 24

una vesta de scarlato fodrà a maneze dochal, fodrà le maneze et busto de martori duc. 40

una vesta de scarlato a maneze docal fodràdd) de zendà et le mane-ze de razo cremexin duc. 36ee)

una vesta pavonaza a maneze docal fodrà de vari, nova duc. 18 d. –

una vesta de scarlato, maneze docal, fodràff) de varo et le maneze de armelini duc. 24

una vesta negra a maneze dogal, fodrà de varo le maneze et busto duc. 14 d. –

una vesta pavonaza, maneze strete, fodrà de varo duc. 10

una vesta negra a maneze dogal fodrà de dossi, nova duc. 20gg) d. –

una vesta de panno negro vechia a maneze a chomeo, fodrà de varo duc. 8 d. –

una vesta negra fodrà de zendà a maneze docal duc. 14 d. –

una vesta negra fodrà de zendà, vechia, a maneze strete duc. 3 d. –

Doc. 285 773

do . . . intavolà] tavolo ligado in oro F bb) in E l’elenco dei vestiti è posto dopo quello degli oggetti trovati nella camera di sopra; ad esso precedono la data, sem-pre il 23 ottobre, e la nota: Aventario delle veste che fo del magnifico miser Michiel Foschari, et prima cc) le . . . martori] de martori el busto et le manege F dd) segue el busto F ee) corretto da 30 A; 30 F ff) segue el busto F gg) cor-retto da 10 A

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una vesta negra a maneze a comodo de zendà fodrada, vechia duc. 6 d. –una vesta pavonaza fodrà de zendà a maneze dogal duc. 16 d. –uno mantello de panno pavonazo duc. 9 d. –una vesta negra a maneze a chomedo fodrà de dossi, vechia duc. 8 d. –una vesta pavonaza, maneze dochal, fodrà de dossi duc. 18 d. –una vesta pavonaza, maneze strete, fodrà de fuine duc. 10 d. –una vesta negra, maneze strete, fodrà de fuine et volpe, vechia duc. 7 d. –una vesta negra a maneze comedo fodrà de volpe, vechia duc. 6 d. –una vesta negra fodrà de volpe, maneze strete, vechia duc. 7 d. –una vesta alata, maneze strete, fodrà de volpe, vechia duc. 4 d. –una vesta negrahh) fodrà de pele bianche a maneze strete

duc. 7 d. –ii)

Injj) chamera de suxo in chavo del coratorchanelle fardi numero 3peze de panno de 80 da Venexia pavonazi cum suo invoie no xpeze de panno de 80 da Venexia choloradi cum sue invoie no 6casse numero 4 ne le qual ne sun peze otto scarlati de 80

da Venexia no 8casse numero 4 ne le qual ne sun peze sete scarlati de cen-

to da Venexia et una peza scarlati de 80, in tuto no 8in una altra cassa scarlati de cento da Venexia no 2zerta quantitàkk) de vari a refuxo per chamera zercha

mierall) 22mm)

774 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

hh) meschia F ii) in E segue: Dapoi fo trovado una vesta de veludo negro a manege alla ducal fodrà de dossi, nuova, la qual sie fuora de casa dal varoter, sti-mada duc. jj) In . . . chamera] Aventario de robbe trovade in una camera in casa E, dove precede peraltro la data del 23 ottobre kk) quatita A ll) miera 22] miera xii, visto per el libro par sia da miera xx F mm) fine di A

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1506, a dì 30 ottobrioAventario de robbe trovade in studio, et primaun sacho de nose de mazisuna peza de cendado torto cremesin da brazi 67, come sopra la sua

cartauna cassa de veludo con una peza de veludo pavonazo de brazi 28

in ca, mesurado a brazo de pannoun’altra cassa de veludo con un cavezeto de veludo cremesin in do

pelli da p(ie) 3in ditta cassa un cavezo de veludo cremesin pian in do pelli, me-

suradi ut supra brazi 22

1506, a dì 5 novembrionn)

Inventario de robbe de casa della commissaria del quondam miser Michiel Foschari, come qui sotto sarà notado, et prima

una dozena de pironi et una de cuslier de arzentodo dozene de cortelli d’arzentoquaranta perle grosse et belle, xx de ch(arati) 3 et xx de ch(arati) 2

incircado cortelli con el manego de corallo fornidi d’arzentoun cortello con el manego de diasproun cortello con el manego d’arzento fornidodo taze d’arzentouna taza d’arzento lavorà a muodo confetieraun fornimento da letto de anibulbo biancho con la coverta, torno-

leto et cortinaun tornoletto de ormesin cremesinuna cotaoo) de cendado cremesin con le sue cortinepp) et guazaroni,

con broche doradeuna coltra de cathasamito cremesin con le sue cortine d’oro, con li

guazaroni tutti atorno el letto d’oroun tornoletto de cathasamito verde con le sue cortine et guazaroni

de Franza de seda verde

Doc. 285 775

nn) segue da carta 9 F oo) corretto da conta F pp) segue depennato schie-ta F

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tre coltre de samito pavonazo usade con do pezi de cortine pavo-naze et d’oro et con la faza davanti, guazaroni pavonazi et d’oro

una coltra de cendado laranzeti vechiauna coltra stratazia a l’antiga verde et zalla con la sua cortina gran-

de zalla de cendàuna coltra de samito ruosa secha, usada, con un fornimento de

bedena de ruosa secha, cioè tornoleto, cortine et guazaroni, tutto de bedena

un fornimento da letto de sarza verde, cioè tornoletto, cortine et guazaroni, tutto de sarza verde

tre coltre de bochasin biancho usadeun pavion de tella sotil biancho con fornimento d’oroun pavion parte de cathasamito verde et parte de bedena rossa,

stricadodo razi grandi a figure da lettounqq) razo da barchaquatro spaliere alte a figureun tornoletto alto con tre armedo spaliere alte et longe con quatro armeotto spaliererr) con tre arme l’unaun banchal sul bancho dal letto semenudocinque antiporte da cameraun razo grando vechio, strazadoquatro pezi de spaliere da contor con un pezo de panno verdedo antiporte de rassa negra tristauna antiporta de panno verde, vechiaun covertor de panno verde, strazadouna celiga de barcha cossess) vechie da nienteun tapedo grando in do pezinuove tapedi damaschinido tapedi belli con ruose bianchecinque tapedi usadivinti para de nenzuoli usadido para de nenzuoli grezzi

776 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

qq) segue depennato c F rr) splariere F ss) in E si indica che questa nota vale anche per i tre oggetti precedenti

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cinque para de nenzuoli de Rensun par de nenzuoli de Canbràundese para de nenzuoli da famegiaun par de intimelle de Canbrà lavorade a cai ingropadi da aze bian-

chizade de relievoun par de intimelle lavorade a groppo de seda bianchaun par de intimelle de ormesin cremesin lavorade d’oro amorden-

te con le coverte de veludoun par de intimelle de ormesin verde lavorade d’oro et d’arzento a

ovre de stelatt) d’oro et d’arzentoun fazuol lavorà a groppo de seda bianchasette fazuoli a l’antiga lavoradi parte d’oro et parte de sedaun par de intimelle de seda a l’antiga lavoradeun par de intimelle de Rens con lavori negrifazuoli a refuso usadi che alla zornada se adoperava per casa et

simel intimellenuove mantilli de Rens da pastiotto tavagie de Renssie dozene de tovagioli de Rensun mantil da credencieracinque tovagioli da zenzaromantilli a refuso che si adopera per casa alla zornata et tovagie et

tovagioli

tt) scsela E, ma di lettura incerta

286

Patti nuziali fra Benedetta di Francesco Foscari e Daniele di Andrea Barbarigo, concluso tramite il mediatore Alvise

di Niccolò Foscari

1506 dicembre 23

Registrazione ufficiale (perg.): AvogC reg. 140/1 f. 38’. Il testo è esem-plato completamente da una sola mano.

Doc. 286 777

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Die xxiii decembris 1506Comparuerunt coram magnificis dominis advocatoribus infrascrip-tis viri nobiles ser Aloysius Foscari quondam ser Nicolai mediator infrascriptarum nuptiarum, ser Franciscus Foscari eques, pater sponse, et ser Daniel Barbadico sponsus et presentaverunt infra-scriptum contractum, affirmando quilibet eorum suo iuramento hunc esse verum et auctenticum contractum et in omnibus et per omnia iuxta formam legis.

+ Iesus, Maria. 1506, a dì 23 decembrio +Io Alvixe Foscari fo de miser Nicolò, el qual son stato mezan di le nocie de madonna Beneta figlia del magnifico miser Francesco Foscari el cavalier in miser Daniel Barbarigo fo de miser Andrea, dechiaro la dote promessa per el dicto miser Francesco al dicto miser Daniel per la dita sua fiola esser ducati treamilia, zoè ducati 3000, che sono ducati 2500 d’oro e 500 ducati di cosse et coriedi. E cussì affermo esser per mio sagramento.

Io Francesco Foscari kavalier sum contento et affermo quanto è soprascrito.

Io Daniel Barbarigo fo de ser Andrea son contento ut supra.

+ Thadeus Contareno advocator comunis subscripsi.+ Ioannes Cornario advocator subscripsi.

Presentatus die xxiii decembris 1506Andreas Pacis notarius advocatorum

287

Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco di Filippo Foscari

1514 luglio 21 - agosto 30

Originale (cart.): XSavDec b. 60 S. Provolo 12 (A). Il foglio doppio è leso da un buco in mezzo, e oltre a ciò la prima facciata è rovinata da tre grandi macchie d’inchiostro. Per il testo della dichiarazione furono usa-

778 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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te le sole prime due pagine, mentre l’ultima reca la collocazione coeva: no 12 San Provollo.

Registrazione ufficiale parziale (cart.): ivi reg. 363 f. 52 (D). In questa copia sono presenti innumerevoli differenze di carattere ortografico.

Copia del 1555 circa (cart.): ScRos b 66 mazzo 19 proc. 1 f. 3 (E). Ese-guita verosimilmente da Filippo di Francesco Foscari, vedi le indicazioni esposte al no 288. Sotto la data il testo comincia: Noto como in questo zorno ho apresentado a l’offitio d’i signori x savii una poliza del tenor infrascripto. Qui non si evidenziano le numerose varianti, di valore non sostanziale riguardo al contenuto.

+ Lausa) Deo. mdxiiiio, a dì xxi lugio, in VeniexiaMagnifici segnori x savii! In execution et obedientia dela partte prexa nelli mexi superiori, che vuol che ognun daga in notta le sue condition a l’offitio vostro, io Francescho Foschari fo de miser Fe-lipo el procurator per obedir a ditta partte don in nota ale vostre segnorie la condition mia, la qual è la infraschripta:

in San Casanuna chaxa [su]l campo, afitada a miser Alesandro de Ubertti dottor

duc. 25una bottega et cax[a sotto] la ditta, afittada a maistro Zuan barbier

duc. 18una caxa in cortte dal [forno, a]fitada a maistro Piero zerchier

duc. 8 d. 9una caxa afitada a maistro Conzo cuogo

duc. 10 d. –el forno con la caxa

duc. 24 d. –una caxa ne la ditta cortte in soler, la qual è v[uoda], s[olev]asi

afittar duc. 15 d. –

una caxa da sazentti sotta la ditta, afitada a Christof[alo] Ch[rase]tt(o) duc. 5 d. –

una caxa in ditta cortte, sta Domenego Ttoschan duc. 9 d. –

Doc. 287 779

a) la data manca in D, dove è invece preposto al testo: no 12

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una caxa su la salizà de Botteri, afittada a Semon de Ttrevixo duc. 9 d. –

in San M[afio de] Rialtto in ruga de zoieleriivolte numero 7, le qual sono stà [sempre dex]afittade et de tute se

traze solum duc. 8 d. –in San [Vido]

una chaxa cum uno [squero] de taiapiera, afitada a maistro Manfre-do de Pollo taiapiera duc. 20 d. –

i[n San B]arnabauna caxa da saxent[ti, a]fittada a Zor[zi de Zua]ne dala seda

duc. 12 d. –in San Zuane [Nuovo]

la mittà del fitto [de l’ostar]ia de la Corona duc. 63 d. –

in Santta Sofiauna [chaxa d]a stazio sul champo, desafitada, stimada ducati 65,

paga per uno [legatto a] la chiesia de Santta Sofia ducati 14, resta duc. 51 d. –

sumab) duc. 2 77 d. i) 0 per xa

tota l. 2.15.3.10

una poses[ion in] Trivignan de Mestrina, afitada a Chapella dela cha’ Biancha: staria 12 for‹men›tto ett mez[o char]o de vin, pa-gava de livello ale done de Santto Francesco de la †c) ducati 5 duc. 4 d. 6 p. 18

ittem el soprabondan[t]te dele posesion de Zellarin, obligade a l’ospedal da cha’ Foscarid) da Muran, che fo terme[n]ado per i segnori x savii a dì [21] lugio 1502e) che dovese pagar ducato 1 denari 19 picoli [6] per la partte a mi a[s]petante, ché, per esser brusadi i casamenti et li vilani sach[o]manadi et schampadi, ideo non è piui da sperar del sorabondante, la raxon vuol che non se debi pagar diexeme algune duc. 1 d. 19 p. 6f)

780 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

b) queste tre righe sono aggiunte da altra mano in A, mancano in D c) croxe D d) in A segue, alla fine della riga: s. duc. 277 d. 9, aggiunto della stessa ma-no dell’aggiunt, cfr. nota b

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1514g), a dì 21 avosto. Rizevuda per mi Marco Renier a i x savii et zurada per miser Filipo Foscari suo fiol.Batista Valier a i x savii s(otto)s(crivo).

Ittemh) ducati 21 picoli 19 de la mittà del soprabondante, che to-chava a pagar al quondam miser Michiel Foschari mio fradello, dele posesion de Zelarin, obligade a l’ospedal da cha’ Foschari da Muran, che fo terminado per i segnori x savii a dì 21 lugio 1502, ch’el dovese pagar per xma ducato 1 denari 19 picoli 6 per la partte a lui aspetantte, che per la mortte del ditto miser Michiel [as]peta et tocha a mi la dita mità et l’altra mità a meii) nevodi, ché, per esser brusadi i casamenti et li vilani sachomanadi et schampadi, non è da sperar piui de sopr[abon]dante, la raxon vuol non se debi pagar dexime algune duc. – d. 21 p. 19

1514j), a dì 30 avosto. Rizevuda per mi Batista Valier a i x savi et xè zurada per la so predita zontta per [suo] fiol miser Felipo.perk) caxe duc. 277 d. 9 per xa l. 2 s. 15 d. 3 p. 10per possession per xa l. – s. 6 d. 3 p. 1 l. 3 s. 1 d. 6 p. 11pagava in fia vechia c. 253 l. 3 s. 3 d. 9 p. 13cussì roman per calar

288

Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco Foscari e fratelli, figli di Niccolò

1514 agosto 23

Originale (cart.): XSavDec b. 56 S. Pantalon 101 (A). Foglio doppio, ma

Doc. 288 781

e) corretto da 1507 A; 1507 D f) fine di D g) note aggiunte in A da due mani diverse nel margine inferiore della prima pagina; esse mancano in F h) questo paragrafo fu scritto da un’altra mano in A i) corretto da mii A j) anche questa nota è aggiunta in A dalla stessa mano che scrisse la seconda di quelle superiori; manca in F k) da qui in A aggiunto dalla stessa mano che scrisse il primo calcolo

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la metà superiore del secondo foglio è tagliata, e si trova un foro in mez-zo. Le pagine interne sono rimaste bianche. L’ultima facciata presenta l’ammontare della decima, qui posta alla fine, ma anche il calcolo relati-vo a quella di Camilla Tiepolo, la cui dichiarazione si trova sotto il no 102; inoltre la nota: Chondizion de ser Francescho Foschari ea) fradelli fo de ser Nicholò fo de ser Iachomo fo del Serenissimo in San Pantalon, no 101.

Ed.: sartori, Casa grande p. 41-44 no 16 da A.Un foglio più piccolo aggiunto riassume l’ammontare delle entrate,

divise per confinio, arrivando alla somma di ducati 576 denari 18 per le proprietà situate a Venezia, poiché l’affitto delle cinque case situate a San Marcilian, di ducati 45 complessivi, fu addizionato per errore alla cifra ridotta di ducati 33. Dalla somma totale deriva la decima di ducati 57.16.6. Sono aggiunte le entrate di ducati 17 a Padova e di ducati 27 a Zelarino, mentre manca l’affitto della possessione a Sant’Angelo di Sac-co (ducati 15 denari 6). Vedi la trascrizione di questo elenco in sartori, Casa grande p. 44 no 16.

+ Christusb). 1514, a dì 23 [avo]stoCondizion de nui Franzesco Foscari e fradelli fo de miser Nicholò, data in nota a vui magnifici segnori x savii per obedir ala partte prexa nel excelentissimo Conseglio di Pregadi, e prima:

in San Pantalonuna chaxa da stazio sora el Canal Grando, in la qual nui abitemo,

fo stimada con tutti i suo’ magazeni ducati 150 denaro – duc. 150 d. –

in Santa Malgaritauna caxa abita ser Zuan de Zanchi, paga de fitto ducati 36

duc. 36 d. –una caxa abita miser Anzolo Badoer, paga de fitto ducati 25

duc. 25 d. –una caxa e botega abita Franzesco frutaruol, paga ducati 26 a l’ano

duc. 26 d. –una caxa e botega abita Bernardo boter, paga ducati 14 a l’ano

duc. 14 d. –in San Marzilian

una caxa abita Zuan da Bergamo e Anttonio de Chiario barcaroli, paga ducati 9 a l’ano duc.c) 9 d. –

782 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) e fradelli in sopralinea in A b) XHS con trattino abbreviativo A c) in

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una caxa abita Zuan da Cataro, paga ducati 9 a l’ano duc. 9 d. –

una caxa abita Borttolamio de Benvegnudo, paga ducati 10 a l’ano duc. 10 d. –

una caxa abita Piero de Dorigo partidor, paga d[ucati] 14 a l’ano duc. 14 d. –

una caxa abita dona Anzola vedoa, paga ducati 3 [a l’a]no duc. 3 d. –

suma: le soraditte 5 caxe in San Marzilian ducati 45 [denaro –], d’i qual se die bater ducati 12 per altratanti che nui pagiamo ala scola

de San Marcho per esser obligatte ditte caxe ala ditta, resta netto duc. 33 d. –

in San Zuan de Rialtouna botega abita ser Sebastian de Franzesco Grixantt(e), paga du-

cati 8 a l’ano duc. 8 d. –

una volta abita pre Zuan Iachomo da Trevixo, paga ducati 4 a l’ano duc. 4 d. –

una botega e volta abita Lunardo Diad(er)ech, paga ducati 8 a l’a-no duc. 8 d. –

una botega abita ser Pasqual de Franzesco, paga ducati 4 a l’ano duc. 4 d. –

do voltte, vuode zià più de anni ottod), zoè 8, pagava a quel tempo tute do ducati 6 a l’ano duc. 6 d. –

in San Moixèuno magazen in cortte afità a Zuan Piero pelizer, paga ducato uno

a l’ano duc. 1 d. –una caxa abita Lucha furlan paga ducati 4½ a l’ano

duc. 4 d. 12una caxa abita Anttonio Dorengo de Cadore, paga ducati 4½ a

l’ano duc. 4 d. 12una caxa abita dona Matia da Spalato, paga ducati 4½ a l’ano

duc. 4 d. 12

Doc. 288 783

A questo importo e i quattro seguenti sono congiunti insieme da due grandi graffe, poste a sinistra e a destra d) corretto da uno (?) A

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una caxa abita Zuan de Franzesco fizial, paga ducati 6 a l’ano duc. 6 d. –

una caxa abita Zuan Anttonio Berentin, paga ducati 7 a l’ano duc. 7 d. –

una caxa abita Zuan da Bergamo murer, paga ducati 7 a l’ano duc. 7 d. –

una caxa vuoda, sol pagar ducati 7 a l’ano duc. 7 d. –una caxa abitta ser Tomaxo mexurador de formento, paga ducati

7 a l’ano duc. 7 d. –una caxa abita Stefano d’Asalo e Batista padoan, paga ducati 7 a

l’ano duc. 7 d. –una caxa abita Anttonio petener, paga ducati 7 a l’ano

duc. 7 d. –una caxa abita Polidoro Sumarita, paga ducati 7 a l’ano

duc. 7 d. –una caxa abita Iachomo furlan, paga ducati 12 a l’ano con so bote-

ga duc. 12 d. –una caxa e botega abita Rimondo favro, paga ducati 12 a l’ano

duc. 12 d. –una caxa abita Bernardin barbier e Borttolamio sartor, ducati 12 a l’ano duc. 12 d. –una caxa e botega abita la comissaria del quondam ser Ambroxo

de Leonard(i), paga ducati 31 a l’ano duc. 31 d. –una caxa e botega abita maistro Pelegrin sartor, paga ducati 8 a

l’ano duc. 8 d. –una caxa e botega abita pre Nicholò mansionario, paga ducati 8 a l’ano duc. 8 d. –una caxa abitta Lorenzo de Acord(i), paga ducati 5 a l’ano

duc. 5 d. –una caxa abitta dona Gier(ola)ma de Ruberti, paga ducati [9 a] l’a-

no duc. 9 d. –una caxa e botega abita ser Zuan Piero pelizer, pag[a] ducati 20 a l’ano duc. 20 d. –una caxa e botega abita Iachomo caleger, paga ducati 8 a l’ano

duc. 8 d. –

784 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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una caxa abitta Aluvixe de Mezo, paga ducati 13 a l’ano duc. 13 d. –

una caxa e botega abita Anzolo bariler, paga ducati 6 a l’ano duc. 6 d. –

in San Lunardola otava partte de una caxa, abita ser Gier(ola)mo de Galvan laner

duc. 4 d. 6in Padoa

una caxa da stazio in la contrà de San Zorzi in Torexele, stimà duc. 17 d. –

in vila de Santto Anzolo de Saco sul Piovàuna possession de campi 19, afità a Andrea de Danieli, formenti e

vin duc. 15 d. 6in vila de Zelarin in Mestrina

la porzion nostra de la possession, obligata a l’ospedal de Santa Matiae),

zoè Santa Matia, de Muran, zoè per el soraabondante, tocha a nui per

la quarta partte duc. 27 d. –la caxa da stazio in ditto luogo, bruxatta, pagava perf) ducati 5 de-

naro –, zoè stimada ducati 5 denaro –, nong) si mete nientte

1514h), a dì 23 avosto. Rezevuda per mi Batista Valier a i x savii et zurada per miser Alvixe.

[Toma]doi) Michiel a i x savii s(otto)s(crivo).

per chaxe per xma l. 5 s. 8 d. 9 p. –per possession l. – s. 11 d. 10 p. 6

suma l. 6 s. 0 d. 7 p. 6paga in fia vechia c. 788 l. 6 s. 8 d. 3 p. –

calla l. – s. 7 d. 7 p. 26

Doc. 288 785

e) corretto da m(isericord)ia A f) in A inserito in un secondo momento tra le parole vicine g) in interlinea in A h) in A aggiunte di due altre mani i) integrato in conformità con la firma nella condizione no 102

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289

Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco di Alvise Foscari

1514 agosto 31

Originale (cart.): XSavDec b. 32 S. Fosca 38 (A). L’ultima facciata del foglio doppio è rimasta bianca tranne la collocazione coeva: Santa Fo-scha no 38. In mezzo si trova un buco.

Condizion de mi Francesco Foschari el kavalier fo de miser Alvixe, datta in notta a vui magnifici segnori x savi in exequizion dela par-te prexa in ne l’ezelentisimo consegio de’ Pregadi, ett prima:

in San Zuminiancaxa 1a abitta maistro Lorenzo de Gorotto, paga duc. 20 –caxa 1a abitta maistro Lorenzo caldarer, paga duc. 12 –caxa 1a abitta maistro Zuane de Filipo favro, paga duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Stefano dale forfixe duc. 20 –caxa 1a abitta maistro Anttonio de Piero favro duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Andrea dale manere duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Francesco favro duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Francesco d’Albertto favro duc. 13 –caxa 1a abitta maistro Paullo marzer duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Arnofio d’arzentti duc. 10 –caxa 1a abitta maistro Vizenzo bottoner duc. 11 –caxa 1a abitta maistro Nicolò pettener duc. 12 –caxa 1a abitta maistro Michielli bottoner duc. 11 –caxa 1a abitta maistro Iacomo padoan barbier duc. 15 –caxa 1a abitta maistro Fran[cesco] batibanbaxo duc. 5 –caxa 1a abitta maistro [..... b]ottoner duc. 8 –caxa 1a abitta maistro Zu[an] mariner duc. 10 –caxa 1a abitta ser Simon Zanbertti duc. 10 –caxa 1a abitta pre Ier(onim)o de Matio da Ca(ndia) duc. 9 –caxa 1a abitta maistro Iacomo feraler duc. 4 –caxa 1a abitta maistro Domenego forner duc. 31 –caxa 1a abitta maistro Martin baretter duc. 10 –

786 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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in San Casancaxaa) 1a su la riva dale Legne, la qual za piui mexi è vuoda, metto duc. 45 –caxa 1a apreso la ditta, abitta ser Bernardin de Fiono duc. 16 –caxa 1a abitta Vizenzo naranzer duc. 13 –magazeni da oio no 2, dei qual 1o è afittà, ducati 15, ett 1o, ducati 8,

suma ducati 23, e perché piui del t‹e›npo stano vodi metto 1o ano per l’alttro duc. 18 –

bottegab) 1a sta maistro Simon barber duc. 15 –bottega 1a abitta maistro Stefano caleger duc. 12 –bottega 1a abitta Guerin da Bergamo duc. 6 –bottega 1a abitta maistro Bernardin de Crestin linaruol duc. 15 –

caxa 1a e bottega de favro inc) cale d’i Botteri, abitta maistro Gil-lio favro duc. 16 –

in San Martincaxa 1a abitta maistro Zuan di Ttomaxo duc. 7 –caxa 1a abitta Cattarina quondam Nicolò calafao duc. 4 –caxa 1a abitta Zanetto mariner duc. 4 –caxa 1a abitta ser Lunardo Penzin duc. 5 –

in San Simion Apostollocaxa 1a da stazio per mittà con mie’ cuxini, ducatti 66, che sono

la mia mittà, ne la qual i diti abitano duc. 33 –caxa 1a sta pre Biaxio duc. 7 –caxa 1a abitta Zanpiero da Nosa duc. 5 –caxa 1a abitta dona Maria vedoa duc. 5 –caxa 1a tien a fitto la schuola di ttesei duc. 5 –caxetta 1a, solea pagar ducati 3, sta Zulian barcharuol lì per l’amor

de Diod)

caxa 1a in cale Longa, abitta pre Lucha Sesto duc. 5 –caxa 1a abita dona Minega vedoa duc. 5 –caxa 1a abitta Stefano zavatter duc. 5 –

Doc. 289 787

a) in A un’altra mano ha posto nel margine un calcolo, poi depennato: 57 + 15 + 12.12 + 18.– + 50 + 12 = 164/12 b) in A questa posta è combinata con le tre successive tramite una grande graffa c) corretto in A d) corretto da dixe (?) A

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in San[tta] Ma[r]garittapistoria 1a tien dona Agne[xina . . . . . . ]ra duc. 30 –bottega 1a tien Lorenzo [lu]ganeger duc. 6 –

El soprabondante dele inttrade da Zelarin, olttra la spexa de l’o-spedalli da Muran, per la mia porzion duc. 13 d. 12

1o feudo nel tterittorio de Este pro indivixo con mei cuxini, tien a fitto ser Zuan Ttodescho, paga ducati 100, de el qual dovemo esser refatti per i dani dela guera, per la mia mittà

duc. 50 –Dechiarando ale segnorie vostre che li afitti anotadi de sopra sono afitti clesinie), che senpre non stano a questo modo, ché calando li fitti le segnorie vostre ne cala le dezime, chomo ad alttri è stà de-ciaritto.Ittem mi attrovo la chaxa de l’Arena da Padoa per mittà con mei cuxini, la qual li era ale dezime per avanti per ducati 40, ed ora non se mette cosa alguna per esser inabittabelle ett quaxi ruinatta per esser stà fato in l’ortto i bastioni e ttolto le piere e ruinata dali sol-dati.Ittem mi attrovo ala gastaldia de † poste in Trevixana sotto la iere-dizion de Ttrevixo, dele qual se traze ala partte uno ano per l’alttro da tuti i lavoradori in suma, perché nui schodemo in canpagna e in lo nostro cortivo se fano le tibie, ché se porteno i formenti in faie, ett cusì se fano deli vini,e prima:

formento in tuto, 1o ano per l’alttro sta 250megio in tuto sta 42sorgo in tuto sta 43legumi in tuto sta 10vin, un ano per l’alttro cari 13porzi no 7

I lavoradori che stano in su le pusision sono li sottoscritti:Zan Maria vexentin

Iacomo dal Chastello

788 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) l corretta in A

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Polo dal BoschoDomenego di ZottiTtonin di Nilandi (?)Bastian BovolenttaZan d’AlpagoIttem per contto de ditta gas[tal]dia se chava legne pasa 200

ittem una osteria sopra el Meollo, tien a fitto ser Francesco Maratin, se mete uno ano per l’altro ducati sesantta, zoè

duc. 60f)

resarbuandome che calando el fitto sia calà le dezime.Dele qual inttrade de la gastaldia predita se die batter la spexa de 1o vichario che pago duc. 50ittem che se paga de livello al monestier de San Daniel per la mia partte duc. 3 d. 4ittem per pasa 1o de legne se paga al ditto monestier, condut(e) a Veniexia duc. 1 d. 6ittem se paga ala iexia de San Beneto de Zensong) formentto sta 2ittem al monestier de Santa Maria del Pero formentto sta 1

1514h), a dì 31 avosto. Rizevuda per mi Batista Valier a i x savii et zurada per Pasqualin d’Andrea so fator.Marco Renier ai x savii s(ottoscrivo).

per xma de chaxa l. 5 s. 8 d. 7 p. 6per xma de possession l. 4 s. 3 d. 4 p. 19

suma l. 9 s. 11 d. 11 p. 25tratto de la fia vechia k. 255 l. 7 s. 15 d. 6 p. 3

chresse l. 1 s. 16 d. 5 p. 2[2]

Doc. 289 789

f) corretto da 40 A g) corretto da Zenzon A h) in A le sottoscrizioni sono aggiunte da due mani diverse, mentre il calcolo finale è scritto da una terza

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290

Testamento di Francesco di Filippo Foscari

1530 luglio 10-11

Cedola (cart.): NTest b. 676 (Niccolò Moravio) no 379 (A). Il testo è scrit-to dal notaio. Il foglio doppio era piegato fino alla grandezza di circa un sesto della facciata; quattro paia di piccoli tagli rivelano il tipo della chiusura originaria, effettuata sicuramente tramite strisce strette che era-no tenute assieme da un sigillo sotto carta; questo è ancora conservato, con un minuscolo pezzo di carta sciolto, dove si vede ad un lato la cera rossa, mentre l’altro presenta l’impronta del tipario: lo stemma Foscari con una F in ambedue i fianchi. Una delle due parti rimaste visibili dopo la legatura reca l’annotazione:

Die xio a) mensis iulii, 1530, indictione 3a, Rivoalti. Testamentum ma-gnifici domini Francisci Foscari quondam clarissimi domini Phylippi, olim procuratoris Sancti Marci, scriptum de eius comissione per me pres- byterum Nicolaum Moravium et per ipsum mihi presentatum, presenti-bus infrascriptis testibus ad hec specialiter rogatis. Licet secundum leges debebat per ipsum subscribi, nihilominus, nunc non valens subscribere, voluit ipsum valere tanquam esset manu propria sua scriptumb) rogan-sque et volens hoc esse suum ultimum testamentum, non obstantibus quibuscunque legibus in contrarium facientibus.

Egoc) presbyter Ioannes sacrista Sancti Severi testis subscripsi.Io Alvixe ttenttor ala Cha’ de Dio fui ttesttemonio pregado.Strumento notarile (perg.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 118 f. 1 (B).

Nel margine inferiore del verso si trova: Testamento de miser Francesco Foschari, appena decifrabile, apposto verosimilmente da una mano quasi contemporanea.

Registrazione in imbreviatura notarile (perg.): NTest b. 678 (Niccolò Moravio) prot. f. 34-35’ (D). Dopo la completio del notaio e prima della notitia testium è annotato: + Obiit xviii iulii, 1530.

Copia parziale: NTest b. 675 (Niccolò Moravio) quaderno pergame-naceo f. (3-3’). Si tratta di brani provenienti dai c. 2, 3 e 11, presi diretta-menta da D, come si desume dal titolo preposto: Punctus testamenti quondam magnifici domini Francisci Foscari quondam magnifici do-mini Phylippi, olim procuratoris ecclesie Sancti Marci, completi et robo-rati sub die xi iulii, 1530; k. 34.

2 copie del sec. XVII (cart.): ScRos b. 56 mazzo 11 proc. 118 f. 2-11’, 12-16’. Tutte e due risalgono a D, come è rivelato dalla ricorrenza delle varianti tipiche di quell’esemplare. Recano anche la nota finale: Obiit 18 iulii, 1530.

790 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

a) corretta in A da x con inchiostro più scuro, lo stesso che fu usato anche per le due correzione seguenti b) scriptum rogansque corretto in A c) le due fir-me sono scritte da mani individuali in A

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L’esemplare B, in quanto rappresenta l’intenzione definitiva del notaio rogatario, è preso come base della presente edizione, soprattutto perché dall’esame delle varianti risulta che questa copia deriva da D, nonostante la norma legale obbigasse i notai a trascrivere lo strumento di un testamento sempre dal protocollo, che così doveva fungere da “madre” che generava una “figlia”; ovviamente B corrisponde ad A, mentre differisce da D in va-rianti tipiche, che riguardano la sequenza delle parole, aggiunte di parole o parole mancanti. Le lezioni di B vengono quindi rigettate solo nei casi di sviste evidenti. Per contenere l’apparato delle note è apparso opportuno non registrare le varianti di carattere puramente ortografico di A e D – ad esempio la differenza tra consonante scempia e doppia (spesso si trova scritto Felipo in A) o l’oscillazione tra di e de, mi e me, si e se, a e ad, come anche la presenza di forme come moier o voio (solo in A) invece di moglier e voglio –, mentre si cerca di dar conto della faticosa composizione del testo della cedola (A), evidenziandone le correzioni che lasciano trasparire il la-voro del notaio, eseguito probabilmente, almeno in alcuni casi, seguendo le istruzioni dirette del testatore. Si introduce la numerazione dei capitoli della parte sostanziale del testamento.

In nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo quingentesimo trigesimo, die vero undeci-ma mensis iulii, indictione tertia, Rivoalti. Cum vite sue terminum unus quisque prorsus ignoret et in hoc mundo nihil habeamus certius morte et incertius hora mortis, recte itaque unicuique imi-net precavendum ne incautus decedens bona sua inordinata ac posteros suos in perpetuis inimicitiisd) ac continuis litigiis derelin-quat, quod in primis ab omni viro Christiano ac pietate paterna alienum esse debet. Quapropter ego Franciscus Foscarus quon-dam magnifici domini Phylippi, olim procuratoris ecclesie Sancti Marci, de confinio Sancti Proculi, sanus omnipotentis Dei gratia mente et intellectu, licet infirmitate ac decrepita etate (utpote no-nagesimum agens annum, que‹m›admodum paucis hac nostra eta-te concessa est) gravatus, decrevi meum ultimum condere testa-mentum. Ideo venire feci ad me presbyterum Nicolaum Moravium plebanum ecclesie Sancti Geminiani, Venetiarum notarium, ipsu-mque requisivi ut huiusmodi meum testamentum, me dictante, scriberet, animo et intentione ut manu propria subscriberem ac sigillatum ipsi notario traderem. Quod subscribere non potui ob superveniens mihi accidens, et quia plures sunt casus quam leges,

Doc. 290 791

d) inimiciis D

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timensque quod intestatus non decedam, dictum testamentum per me, ut premittitur, ipsie) notario ordinatum et dictatum ac mihi lectum et perlectum, per eundem sigillatum meo sigillo, ipsi nota-rio, presentibus infrascriptis testibus rogatis, exhibui et presentavi. Quibus testibus declaravi et notificavi huiusmodi cedulam per me fuisse ordinatam et dictatam eidem notario ac per ipsum scriptam et mihi de verbo ad verbum et de parte in partem lectam et per me optime intellectam. Quam intentionem meam nemini alii volo esse manifestam, rationabilibus causis animum meum moventibus, et propterea nolui ipsam subscribi per testes nec in eorum presentia mihi legi, cum mihi satisfactum sit ipsos testes rogasse quod in dicta cedula per me dicto notario presentata continetur mea ultima voluntas et testamentum. Quod valere et tenere volo non aliter quam si esset manu mea propria scriptum et subscriptum ac cum solennitate roboratum, non obstantibus quibuscunque legibus et ordinibus in contrarium forsan disponentibus, rogans ipsum nota-rium, presentibus infrascriptis testibus rogatis, ut dictam meam cedulam post obitum meum compleret et roboraret cum clausulis neccessariis, solitis et consuetis secundum morem patrie nostre Venetiarum. Cuius quidem cedule tenor sequitur et est talis:

Inf) nomine Dei eterni, amen. Anno ab incarnatione domini no-stri Iesu Christi millesimo quingentesimo trigesimo, die vero deci-ma mensis iulii, indictione iiia, Rivoalti. Cumciosiag), come dice lo Apostolo, cheh) ogni cosa bona provenga dal omnipotente Idio, perhò io FRANCESCO FOSCARI fo del magnifico miser Felippo, olim procurator de la chiesia de miser San Marco, de la contrà de San Provolo, invoco la bontà divina et prego tutta la corte celeste intercedi per mi apresso la summa Maiestà che l’habbi remission a li mei peccati et habbi recomandata la animai) mia et me illumini la mente a disponer d’i beni, li qual per sua infinita benignità mi ha concesso a questo mondo secondo el volerj) etk) honor suo et be-neficio de l’anima mia et quiete et pace d’i mei posteri, che altro non me move a far questo mio testamento.

792 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

e) ipsi . . . ordinatum] ordinatum ipsi notario D f) inizio di A g) segue de-pennato cosa A h) in interlinea in A i) l’anima AD j) segue depennato suo A k) corretto da in (?) A

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In primis instituisso et ordino mei comissarii madona Maria mia moglier dilecta, mio fiol dilectissimo et amantissimo Felippo, mie fiole Anzola, moglier de miser Zuanel) Michiel, Catherina, Cecilia, Helena et Christina, tutte mie fiole dilectissime legitime, nasude de vero et legitimo matrimonio secondo l’ordine divino, miserm) Piero Lando mio nevodo, miser Alexandro Foscari fo de miser Urban mio fradello, mio nevodo, miser Zuan Michiel mion) zenero, mari-do de Anzola preditta, miser Zorzi Franchin absente, el qual al presente è in Candia, sempre da mi amado per le sue optimeo) et rare condition. Li qual tutti sopraditti mei comissarii prego che se voglinop) degnar, per charità et affection che li porto, el governo dela mia comissaria et d’i beni mie’ acettar, ché son certo per la bontà sua non farano manco cha se fusse mi in persona. Et perché sono molti comissarii, vogliando che tutti operasseno saria metter un gran tempo ale cose mie et questo le tardaria, è neccessario a restrenzerq) el numero di sopra et dar cargo a due persone, voglio che’l cargo de tutta la mia comissaria et cose mie principalmente siano restrette et governade in dor), che sono madona Maria mia moglier sopraditta et Felippo mio fiol, ali qual donos) et voglio habbino el cargo del tutto et quanto che sarà pert) loro dou) ordina-to et fatto sia ben fatto, né per li altri comissariiv), anchor che sia mazor numero, non voglio se li possaw) impedir né opponer. Et si fra loro do fusse qualche opinion diversa in exequir la ordination mia – il che non credo perché cognosso et la reverentia che sem-pre Felippo ha portado a mi et a sua madre et l’amorx) che lei ha portado ad esso Felippo –, in questo caso de discordia voglio che toglino conseglioy) et parer de Alexandro Foscari mio nevodoz) sopraditto, la opinion del qual, azonta ad quella deaa) mia moglier over de mio fiol, come a lui pareràbb) atacarse, quella habbi loco.

Doc. 290 793

l) Zuan AD m) miser . . . nevodo aggiunto nel margine con segno di richiamo in A n) mio zenero manca in B o) optime et rare] rare et optime D p) corretto da vogli A q) corretto da strenzer A r) corretto da d(on)o A (cfr. la nota seguente) s) corretto da do A tramite l’aggiunta di un trattino abbrevia-tivo; don B t) che . . . do] per loro do sara B u) segue depennato sara A v) in interlinea in A w) possi D x) lo amor AD y) conseglio et parer] parer et consiglio D z) corretto da nepote A aa) segue depennato li A bb) segue de D

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(2) Vogliocc) et ordino che Catherina mia fia habbi ducati mille, li qual siano messi in un fundodd) de case over possession, come parerà ali mei comissarii, et tutto el frutto et intrada che si trazerà sia di essa Catherina in vita sua, con questa condition che da poi la morte dela ditta el ditto fondo vegni nela mia comissaria, con que-sta tamen condition che ditta Catherina ala sua morte possi orde-nar del ditto cavedal ducati cento, come a lei piacerà et parerà, etee) cusì de tutti li beni la si trovasse oltra el ditto mio legato la possi ad libitum suum ordinar.

(3) Le altre veramente mie fie che ala mia morte non si ritrove-rano maridade, excetuandoff) Catherina preditta, voglio che le stia-no in casa con sua madre et habbino el suo viver et vestir conve-niente fino al tempo del suo maridar over monachar overo fino che vorano star in casa, vivendo perhò, come son certissimo le farano, honestamente et con obedientia de sua madre. Ale qual veramente mie fie non maridade lasso ducati domille de contadi per cadauna di esse. Le qual non se possino maridar salvo in zen-tilhomeni de Venetia – homeni da ben et che non habbino alchuna nota vergognosa – et con conseglio et consentimento de sua ma-dre et di suo fradello, et se loro non fusseno d’acordo, se stia ad quella dele due opinion che conseglierà miser Alexandro Foscari mio nepotegg). Item voglio che, secondo li mei comissarii trovera-no conditionadohh) el cavedal dela mia comessaria, possino azon-zer ala dota dele ditte fino ala summa de ducati cinquecento per una ad summum, havendo respecto nelii) ditto acressimento al cavedal dela mia comissaria. Et se le ditte mie fie che sarano mari-dade mancasseno senza fioli over fie nasudijj) de legitimo matrimo-nio, voglio che la sua dota ritorni nela mia comissaria et heredità, excetto ducati cento di qual cadauna di esse possi disponer come li parerà. Se veramente cadauna di esse volesse monacar, andando in monasterio de done observante di questa terra, comekk) inll) mo-nasterio de San Lorenzo, nel monasterio d’i Anzoli de Muran et di

794 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

cc) segue depennato che Cathe A dd) segue depennato over A ee) corretto da l A ff) excetuando . . . preditta nel margine con segno di richiamo in A gg) nevodo D hh) conditionado . . . de nel margine con segno di richia-mo in A ii) corretto da al (?) A jj) corretto da nasude A kk) corretto da over A ll) nel D

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Santa Catherina de Veniexia over, se li paresse, de Santa Lucia, voglio habbino ducati tresento per cadauna. Et in caso che qual-che una di esse non volesse né maridarse né monachar ma star desgetadamm), voglio che d’inn) ducati domille che li lasso per suo maridaroo) se debba investir ducati mille in qualche fundo da esser-li dato ad quella tal el usofrutto in vita sua perpp) suo viver et vestir, et da poi la sua morte quel fundo vegni nela mia comissaria et heredità, excetuando ducati cento, d’i qual insieme con li altri sui beni possi disponer, vivendo honestamente et senza nota alchuna et con obedientia de sua madre et di suo fradello. Et in caso che le ditte, et cusì etiamqq) Catherina, mancasseno dala obedientia loro, voglio che siano privade derr) ogni beneficio che li lasso per questo mio testamento.

(4) Catharinella che fo fia dess), che è stà longamente mia ser-vente in casa et femena da salario, li avanza ducati trenta, li qual voglio che li siatt) dati. Et oltra li ditti ducati trenta li lasso altri du-cati trenta; in caso che la se maridasse sia per sua dota, et non se maridando con conseglio etuu) voluntà de madona Maria mia mo-glier et de Felippo mio fiol, non habbi ditti ducati trenta. Ma sopra tutto non voglio la togli un certo greco sartorvv) apresso el campa-niel. Ma maridandose con voluntà de sua madona et de Felippo, voglio che li mei comissarii li possino dar d’i meiww) beni, oltra li ducati sesanta preditti, fino ala summa de ducati cento.

(5) Lena da Zara, femena da salario in casa, li avanza ducati do-dexe, voglio che subito li sianxx) dati. Et oltra el suo salario li lasso ducati sie, da esserli dati quando la vorà andar a Zara. Li qual du-cati sie sia in libertà de’ ditti meiyy) comissarii dargeli in contadi over farli qualche drapizz) per suo uso, come a loro meglio appa-rerà.

(6) Me atrovo una gran summa de mobele de casa superfluo, voglio che tutto sia venduto et solo si tegni quello che è neccessa-

Doc. 290 795

mm) corretto da desgetade A nn) segue ditti D oo) segue depennato che A pp) corretto da al A; segue el D qq) manca in D rr) corretto da da A ss) segue uno spazio per circa 13 lettere in A, 15 in B, 22 in D tt) sian D uu) et voluntà aggiunto nel margine in A vv) sartor . . . campaniel] apresso el campaniel sartor B ww) mie A xx) corretto da sia A yy) mie D zz) drapo D

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rio per el quottidiano uso di casa. Li denari si trazerà stiano in man d’i mei comissarii.

(7) Preterea mi atrovo haver pur assa’ vestimenti di dosso de seda et pani de diversi colori et negri et pur assa’ altraaaa) sorte ve-stimenti, che sono per gran summa de denari. Voglio che’l tutto sia vendudo, da dobbb) veste infuora: unaccc) di seda cremesina alto basso, fodrada tutta de zebelini, et l’altra pur etiam cremesina al-toddd) basso, fodradaeee) de zendado et le manege de raso cremesin. Le qual dofff) veste non voglioggg) siano vendute, ma romagnino apresso Felippo mio fiol per uso di suo vestir; questo facio perché non si ritrovahhh) più pani di quella sorte.

(8) Item lasso che per mei comissarii siano dispensati ducati cento a povere persone proiii) incertis: ala Pietà un ducato, ali pre-sonieri ducatojjj) uno, a miser fra Bortholamio dakkk) San Domene-go ducato uno, ch’el dica le messe de san Gregorio per l’anima mia, item al monasterio de San Domenego ducato uno, al mona-sterio de San Zorzi Mazor ducati do, a Santa Iustina de Padoa du-cato uno, che dicano tante messe per l’anima mia, a San Francesco dala Vigna ducato unolll), che dicano demmm) le messe pernnn) l’ani-ma mia, al monasterio de San Zuanepaulo ducato uno per tante messe per l’anima mia.

(9) Lasso a Chiara mia neza, monacha a Santa Lucia, ducatiooo) do.

(10) Item voglio esser sepulto a San Simon Apostolo nela nostra archa, dove èppp) il corpo de mio padre. Item voglio che ala mia sepultura siano chiamadi li canonici de San Marco et diexe piova-niqqq).

(11) EL RESIDUO veramente de tutti lirrr) mei beni mobeli et stabeli che io ho in Veniexiasss) et in ogni altro loco, dove esser si voglia ubique locorum, lasso a FELIPPO, mio unico et dilectissimo fiol, con questa condition: che la casa posta sul campo de Santa

796 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

aaa) altre AD bbb) doe AD ccc) segue e A, posta in interlinea ddd) alte A eee) fodra D fff) doe AD ggg) orretto da voio A hhh) trova D iii) pro incertis in interlinea in A jjj) ducato uno] un ducato D kkk) de AD lll) corretto da un A; un D mmm) tante D nnn) corretto da de A ooo) ducati do manca in D ppp) segue sepulto D qqq) corretto da piovan A rrr) manca in AD sss) Veniesia AD

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Sofia romagnia conditionada in lui et sui fioli mascoli etttt) descen-denti legitimi usque ad ultimum, la qual non si possi obligaruuu) a dote né ad altra obligation che esser si voglia, né voglio che la se divida. Et quando sarà più de un fiol, li fiti dela ditta, pagadivvv) le angarie et conzieri, se divida tra loro. Et quandowww) devenirà che non si trovi niuno legitimo descendente mascoloxxx) del ditto mio fiolyyy), voglio che essa casa sia consegnada ali signori procuratori in nome delazzz) comissaria de mi Francesco Foscari, et in caso che ditta casa pervenisse, come ho ditto, in ditta mia comissaria, voglio che’l sopraabondante d’i ditti fiti per essi signori procuratori sia dato ali fioli et fie de mie fie.

(12) Item lassoaaaa) a madona Maria mia moglierbbbb) la sua dota, la qual prego la lassi nela mia comissaria, a ciò la non desconzi né disturbi quanto di sopra ho ordinato.cccc)

Et sic finit tenor dicte cedule. PRETEREA plenissimamdddd) virtu-tem . . . in suo robore perduret. Signum + suprascripti testatoris, qui hec fieri rogavit.

Egoeeee) presbyter Ioannes de Sibenico sacrista ecclesie Santti Severi, testis rogatus, subscripsi.

Iioffff) Alvixe ttenttor ala Cazagggg) de Dio, ttestimonio pregado, schrisihhhh).

SN Ego presbyter Nicolaus Moravius plebanus ecclesie Sancti Geminiani, Venetiarum notarius, complevi et roboravi.

Dominus presbyter Ioannes sacristaiiii) ecclesie Sancti Severiet Aloysius tinctor apud Domumjjjj) Dei

Doc. 290 797

ttt) segue sui AD uuu) segue ne B vvv) pagade AD www) segue depen-nato se A xxx) nel margine con segno di richiamo in A yyy) segue depen-nato mas A zzz) segue depennato mia A aaaa) segue depennato che A bbbb) segue depennato tutta A cccc) fine di A dddd) plenissimam . . . rogavit] et cetera. Si quis et cetera. Signum et cetera. D eeee) le due firme sono scritte da mani diverse in BD ffff) Io D gggg) manca in D hhhh) schrise D iiii) manca in D jjjj) hospitale domus D

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APPENDICI

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APPENDICE I

DESCRIZIONE DEL ‘CODICE FOSCARI’

Codice posseduto da Antonio Foscari Widmann Rezzonico, VeneziaPergamena, mm 345x240 all’incirca, 219 fogli: 11 n. n. + 162 + 46 n. n.,

legatura in pelle e cartone con decorazioni dorate (forse del sec. XVII). I fascicoli sono composti come segue: 1 + V + 11 + V11 + IV19 + V29 + Il45,

inseriti III37 + III43, + V55 + II59 + V69 + V79 + II83 + 7 x V153 + 5 x V(203) (206) + I. All’angolo superiore esterno di ciascuna facciata, fino a f. 43, ma con

intensità decrescente, si riscontra una macchia di color marrone scuro, che diminuisce la leggibilità delle parti invase soprattutto nei primi fogli inte-ressati dal danno.

Nella raccolta dei testi una prima mano scrisse da f. 1’ fino a f. 35’, men-tre il notaio Giacomo Fasolo del q Niccolò, prete della chiesa di San Pan-talon, che era già stato rogato, ad esempio, per formulare la divisione del 1521, trascritta a f. 36’-43’, aggiunse ai singoli documenti una nota confer-mandone la corrispondenza con la rispettiva fonte. Poi egli stesso conti-nuò il lavoro fino a f. 50. Le date relative a questa attività si estendono da 1526 gennaio 3 fino a maggio 28. Nel codice seguono altre mani.

Un indice dei documenti in ordine alfabetico dei soggetti è inserito, dopo un foglio di risguardo, nei primi cinque fogli del fascicolo iniziale, di cui il resto è rimasto in bianco. Una mano registrò i documenti fino all’atto di compravendita trascritto a f. 78r-80r, l’ultimo in questo elenco quello del 1558, posto a f. 159-160. Il resto del fascicolo iniziale è rimasto in bianco.

Nella prima facciata varie annotazioni: 1532 agosto 4, domenica, ore 22 ½ morì Alvise mio charissimo fradelo; seguono altre di mani diverse con date 1665 e 1670.

La data topica dei documenti è Venezia, salva indicazione diversa.

f. 1. Bianco.f. 1’. Diploma di Giovanni re di Boemia a favore di Niccolò Fosca-

ri con la nomina a cavaliere e a suo consigliere, segretario e fa-miliare domestico della casa reale, Parma, 1331 aprile 30, in copia autenticata da Ambrogio de Farixeis, vicario del podestà

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di Padova, Giovanni Foscari, e da due notai, Padova, 1352 ago-sto 31; vedi n° 17.

f. 1’-2. Diploma di Carlo IV re dei Romani e di Boemia a favore di Giovanni Foscari di Niccolò, nominandolo consigliere, segreta-rio e familiare domestico della aula reale, Zurigo, 1353 ottobre 13; vedi n° 43.

f. 2’-6’. Testamento di Niccolò Foscari cavaliere 1341 gennaio 8; vedi n° 24.

f. 6’-7’. Testamento di Francesco Foscari doge deposto, 1457 otto-bre 29, pubblicato dal doge Pasquale Malipiero, 1458 giugno 7; vedi ni 149 e 151.

f. 8-9’. Sentenza dei Giudici dell’esaminador con l’approvazione delle testimonianze riguardanti le ultime volontà di Francesco Foscari di Giacomo, espresse il 1460 luglio 10 sul letto di morte, 1460 agosto 16 - ottobre 25.

f. 9’-11. Livello perpetuo rinnovabile ogni 29 anni su una casa con-cessa dalla vicinia degli abitanti della parrocchia di San Giorgio di Padova a Francesco tellarolo del q Giacomo, Padova, 1465 marzo12.

f. 11-12. Quietanza di Maria Foscari di Francesco doge per aver ricevuto sempre i 100 ducati annuali lasciati dal padre e rinuncia della stessa, a favore del nipote Niccolò, all’usufrutto di qualsia-si legato fattole, 1474 gennaio 8; con approvazione dei Giudici dell’esaminador, 1476 maggio 18; vedi n° 195.

f. 12-14. Testamento di Marina, vedova di Francesco Foscari doge, approvata dai Giudici dell’esaminador da un collegio apposita-mente istituito, 1473 marzo 6 e ottobre 23; vedi n° 188.

f. 14-15’. 15’-16’. Sentenze dei Giudici del mobile confermando che del residuo dei beni lasciati da Marina Foscari, già consorte di Francesco doge, un terzo spettasse rispettivamente a sua fi-glia Maria Foscari e al nipote Niccolò Foscari di Giacomo, 1474 luglio 7 (è assente una disposizione analoga a favore della figlia Paola, moglie di Girolamo Michiel).

f. 16’-17’, 17’-18, 18-18’. Contratto pdi vendita di una casa con una bottega e mezza, situata in ruga Zoielanorum in parrocchia di San Maffeo di Rialto, per il prezzo di 350 ducati a Pietro Conta-

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rini di Giovanni, fra i proprietari confinanti: Filippo Foscari proc. e Niccolò Foscari di Giacomo, 1476 marzo15; annullamento del contratto per sentenza dei Giudici dell’esaminador a causa della protesta elevata da Niccolò Foscari, 1476 maggio 29; acquisto della detta proprietà per Niccolò Foscari, grazie al diritto di pre-lazione spettantegli come collaterale, e sua investitura ad pro-prium, 1477 ottobre 17.

f. 18’-20, 20-21, 21-22. Acquisto di casa con tre casette a Padova in contrada di San Giorgio per Niccolò Foscari del q Giacomo al prezzo complessivo di 600 lire di piccoli, 1479 dicembre 16, Venezia, 1480 maggio 5 e dicembre 9, Padova.

f. 22’-23’. Sentenza dei Giudici dell’esaminador con la verifica del testamento di Niccolò Foscari di Giacomo di Francesco doge, dettato il 24 dicembre 1490, 1491 maggio 27 e giugno 18; vedi n° 250.

f. 24-25, 25, 25-25’. Testamento di Lucrezia Contarini, vedova di Giacomo Foscari di Francesco doge, con due codicilli, 1491 set-tembre 29, 1494 aprile 20, 1497 giugno 20; vedi n° 252.

f. 25’-26’. Divisione di un possedimento nella parrocchia di Santa Margherita tra Francesco cav. e Domenico Foscari di Alvise, Francesco Foscari e gli altri figli di Niccolò, nonché Agostino e Marco Foscari di Giovanni, 1498 marzo 15; vedi n° 271.

f. 27-27’. Acquisto, per Francesco Foscari del q Niccolò e fratelli, di un terreno agricolo nel Padovano, 19 campi al prezzo di 285 ducati, 1499 giugno 16.

f. 28. Divisione delle proprietà di Santa Margherita tra Francesco Foscari del q Niccolò e fratelli per una parte e, per l’altra, il ca-valiere Francesco Foscari di Alvise e Marco Foscari del q Gio-vanni, agente anche in nome degli eredi di suo fratello Agostino, 1502 agosto 31.

f. 28’-29’. Testamento di Maria Foscari figlia del q Niccolò, 1505 novembre 11 - è sbagliato il mese: 1505 dicembre 11 in NTest b. 53, Girolamo Bossi, n. 401 e b. 50, id., prot. f. 87-87’ n. 95.

f. 29’-30. Quietanza di Maria Foscari attestante a Francesco e agli altri suoi fratelli di aver ricevuto 560 ducati legatile in dote dal padre Niccolò, 1505 marzo 12.

Appendice I 803

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f. 30’-31’. Testamento di Caterina vedova di Niccolò Foscari, 1511 settembre 3.

f. 31’-33. Acquisto di due case in parrocchia di San Raffael, com-prate per 434 ducati da Francesco Foscari di Niccolò e fratelli, 1514 maggio 17.

f. 33’-34’. Conferma per altri dieci anni della fraterna che era stata praticata sine querella sino dalla morte di Niccolò Foscari (di Giacomo) tra i suoi figli Francesco, Girolamo, Alvise, Leonardo, Federico e Giacomo, 1506 maggio 5.

f. 34’-35’. Testamento di Girolamo Foscari di Nicolò, 1516 novem-bre 18.

f. 36-43’. Divisione dell’intero patrimonio immobiliare, proprietà situate nelle parrocchie di Santa Margherita, San Marcilian, San Leonardo e San Moisè, presso Rialto e Sant’Alvise, a Piove di Sacco, tra i figli di Niccolò Foscari, Francesco, Girolamo e Leo-nardo per una parte, Alvise, Federico e Giacomo per l’altra, 1521 gennaio 4.

f. 44. bianco.f. 44’. Sentenza arbitrale riguardante la divisione di una casa a Pa-

dova tra Francesco, Girolamo, Leonardo, Alvise, Federico e Gia-como Foscari, 1521 gennaio 5.

f. 45-46. Acquisto di una proprietà situata a Venezia in parrocchia di San Moisè, posta im vendita per saldare i debiti dell’eredità di Andrea Foscari (di Giovanni) e comprata per ca. 355 ducati da (sua zia) Agnesina Foscari vedova di Niccolò Da Molin, 1381 febbraio 1; vedi n° 57.

f. 46-46’. Assegnazione di una proprietà situata a Venezia in par-rocchia di San Moisè a Orsa vedova di Andrea Foscari (di Gio-vanni) in ricompenso della sua dote, 1381 febbraio 21; vedi n° 59.

f. 47-50. Contratto tra i figli di Niccolò Foscari, Francesco, Girola-mo e Leonardo per una parte, Alvise, Federico e Giacomo per l’altra, riguardante l’utilizzo di ca’ Foscari, la dimora comune di tutti e sei i contraenti dove abitano segondo la divisione del 1516 settembre 22, 1520 marzo21 - ed. sartori, Casa grande, p. 43-52 n° 17.

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f. 50-51’. Sentenza dei Giudici del procurador relativa all’istituzio-ne dell’ospedale di Murano, 1466 agosto 14; vedi n° 176.

f. 51’-52. Calcolo delle tasse per l’ospedale di Santa Maria di Mura-no sulla base delle dichiarazioni di Niccolò e di Francesco Fo-scari, 1502 luglio 21

f. 52’-53’. Compravendita di una casa situata in Toresellis di Padova da Francesco e Leonardo Foscari del q Niccolò del q Giacomo del q doge Francesco ai loro fratelli Alvise, Federico e Giacomo, 1527 settembre 10.

f. 53’-55. Scioglimento della fraterna compagnia, stabilita per con-tratto nel 1506, con la dichiarazione reciproca di Francesco e Leonardo Foscari, anche in nome del defunto fratello Girolamo (testamento: 1516 novembre 18), per una parte, e di Federico, anche in nome dei fratelli Alvise e Giacomo, per l’altra, di aver saldato tutti i debiti, 1528 maggio 28; aggiunto l’assenso di Gia-como.

f. 55’-57. Sentenza arbitrale riguardante le differenze fra i Procura-tori di San Marco de ultra, esecutori dell’eredità di Paolo e Nic-colò Valier di q Silvestro, e Federico Foscari del q Niccolò, agen-te anche in nome di suoi fratelli Alvise e Giacomo, 1528 agosto 31 - ed. PDAP, p. 3-8.

f. 57’-59’. Vendita di un terreno a Gambarare fatta dai suddetti pro-curatori come commissari di Niccolò Valier di Silvestro a Federi-co, Alvise e Giacomo Foscari, 1528 settembre 1 - ed. PDAP, p. 9-14, 202-203.

f. 60-61. Sentenza arbitrale riguardante la permuta di terreni a Gambarare fra Alvise Foscari del q Niccolò, agente anche in nome del fratello Giacomo e dei figli del fratello defunto Fede-rico, e Niccolò Malipiero del q Antonio, agente anche in nome di suoi fratelli, 1530 gennaio 30 - ed PDAP, p. 15-17, 204-5.

f. 61’-62. Sentenza arbitrale con cui viene imposto ad Alvise e Gia-como Foscari di pagare a Donato Favro del q Amadeo, detto dalla Rosa, di Gambarare 190 ducati, ciascuno equivalente a lire 6 soldi 4, per i miglioramenti fatti in un terreno a Gambarare; e ricevuta dello stesso Donato, 1529 aprile 16 e 17 - ed. PDAP, p. 18-20.

Appendice I 805

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f. 62’-64’, 65-67’. Acquisto di due terreni a Gambarare compiuto da Alvise e Giacomo Foscari e dai figli di loro defunto fratello Fe-derico, dopo la vendita all’asta effettuata 1529 luglio 24 dai Pro-curatori di San Marco de ultra, commissari di Paolo Valier di Silvestro e di suo fratello Niccolò, rispettivamente ad Antonio Paoluzzo del q Girolamo e a Lorenzo Bembo del q Girolamo, ambedue agenti per incarico dei Foscari, 1529 ottobre 20 - ed PDAP, p. 21-25, 206-7 e 26-32, 208-9, particolare della mappa di Angelo Dal Cortivo anche a p. xxxv fig. 1.

f. 68-69. Sentenza arbitrale per terminare le differenze fra i suddet-ti procuratori come commissari di Paolo Valier e Alvise Foscari, agente anche in nome di Giacomo e dei figli di Federico, riguar-danti il terreno a Gambarare venduto ad Antonio Paoluzzo, con approvazione da parte dei litiganti, 1528 novembre 23 e dicem-bre 2 - ed. PDAP, p. 33-36.

f. 69-71’. Acquisto di un terreno a Gambarare fatto da Alvise Fosca-ri, anche per Giacomo e i figli di Federico, dopo la vendita di essso effettuata 1529 luglio 24 dai procuratori suddetti, commis-sari di Paolo e di Niccolò Valier, ad Antonio Paoluzzo, 1529 di-cembre 2 - ed. PDAP, p. 37-42, 210-13.

f. 72-73. Due sentenze arbitrali, la prima delle quali fissa in 330 ducati quanto Alvise Foscari, il fratello e i nipoti sono obbligati a pagare a Donato Favro per i miglioramenti fatti in un terreno a Gambarare, la seconda specifica l’affitto annuo che Donato deve ai Foscari; con l’approvazione delle due parti e con due ricevute di Donato rispettivamente per 15 e per 315 ducati, 1529 novembre 7, 10 e 27/26 (giorni differenti nelle due versioni dell’ultima ricevuta, una in latino, l’altra in volgare) - ed. PDAP, p. 43-47.

f. 73’-75. Trasferimento a Giacomo Foscari del q Niccolò, ricevente anche in nome dei defunti fratelli Alvise e Federico, di un terre-no a Gambarare venduto all’asta 1530 giugno 28 dai suddetti procuratori, commissari di Paolo e di Niccolò Valier, 1530 luglio 6 - ed. PDAP, p. 48-52, 214-15.

f. 75’-77’. Trasferimento a Pietro Alessandro Lippomano del q Nic-colò e fratelli di un terreno a Gambarare, venduto all’asta 1531

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giugno 5 dai suddetti procuratori e commissari; sentenza favo-revole dei Giudici del procurador su richiesta di Francesco Riz-zardo, fattore di Alvise, Federico e Giacomo Foscari; concessio-ne dello stesso terreno ai Foscari, 1531 giugno 19 e 26, agosto 10 - ed. PDAP, p. 53-59, 216-17.

f. 78-80. Acquisto per Giacomo Foscari del q Niccolò, Alvise suo fratello e gli eredi dell’altro fratello Federico di un terreno ad uso agricolo di quasi 19 campi a Gambarare, messo al pubblico in-canto dai Procuratori di San Marco de ultra in veste di commis-sari testamentari di Paolo e di Niccolò Valier di Silvestro e ven-duto al prezzo di ducati 249 grossi 14 piccoli 12, 1531 novembre 17 e dicembre 12 - ed. PDAP, p. 60-65.

f. 80. Sentenza arbitrale riguardante i miglioramenti effettuati da Pasino Capuzario su un terreno di circa 8 campi a Gambarare comprato da Giacomo Foscari del q Niccolò, 1532 gennaio 19 - ed. PDAP, p. 66-67.

f. 80’. Quietanza di Caterina figlia del q Federico Foscari di Niccolò che rinuncia ad ogni pretesa sul patrimonio di Alvise e degli altri suoi fratelli, dichiarazione diretta, in presenza della madre Ceci-lia, allo zio Giacomo Foscari, che afferma di aver messo in de-posito 10000 ducati di imprestiti per la sua dote, 1530 maggio 19.

f. 81-81’. bianchi.f. 82-84. Sentenza arbitrale di Santo Barbarigo, sedente nell’ufficio

dei Procuratori di San Marco de ultra, tramite la quale i detti procuratori in veste di esecutori testamentari di Paolo e di Nic-colò Valier di Silvestro vengono obbligati, per saldare un debito di 600 ducati, a consegnare a Giangiacomo Paruta del q Filippo una serie di terreni a Gambarare con l’estensione complessiva di circa 32 campi, 1533 febbraio 21 - ed. PDAP, p. 68-74.

f. 84. Approvazione della precedente sentenza arbitraria dai Giu-dici del procurador, 1533 (marzo 1) - ed. PDAP, p. 75.

f. 84’. Relazione delle avvenute tre stride con le quali fu annuncia-to pubblicamente il trasferimento dei terreni a Giangiacomo Pa-ruta la proprietà dei terreni a Gambarare, Gambarare, 1533 mar-zo 1-16 - ed. PDAP, p. 76, 77.

Appendice I 807

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f. 84’. Relazione del nunzio incaricato della notificazione ai confi-nanti dei singoli terreni suddetti, in primo luogo Giacomo Fo-scari domus magne, 1533 marzo 3 - ed. PDAP, p.78.

f. 85-85’. Richiesta, in base al diritto di prelazione, di acquistare tre pezzi di terra per l’estensione complessiva di circa 12 campi e concessione di essi a Giacomo Foscari del q Niccolò al prezzo di 206 ducati dietro sentenza dei Giudici del procurador, 1533 marzo 28 e aprile 2 - ed. PDAP, p. 79, 80-81.

f. 85’-86, 86’, 86’-87. Acquisto per Giacomo Foscari del q Niccolò da Bernardino de Brodulo del q Alvise, agente in nome di sua madre Cristina, di un terreno agricolo di 13 campi, situato a Gambarare, al prezzo di 365 ducati; con la conferma della ma-dre e con la correzione del prezzo a 362 ducati, corrispondente alla vera estensione del terreno, 1533 marzo 17 e 27, maggio 28 - ed. PDAP, p. 82-84, 85, 86-87.

f. 87’-88’. Bianchi.f. 89. Cessione a Giacomo Foscari del q Niccolò di tutte le migliorie

introdotte da Andrea di Giovanni Ioni sul terreno di Gambarare affidatogli per saldare un debito di 21 lire, Gambarare, 1533 lu-glio 18 - ed. PDAP, p. 88.

f. 89’-91’. Bianchi.f. 92-93’. Acquisto di circa 4 campi di terra boschiva, situati in villa

Regoleti nella vicaria di Oriago nel Padovano, per Giacomo Fo-scari da Valerio Ingiostro a Volta, agente anche in nome del padre Giovanni e del fratello Francesco; con un’aggiunta, 1533 novembre 26, 1534 giugno 20.

f. 94. Nota sulla dichiarazione dell’avvocato Girolamo Zoia, fatta d’accordo con Giacomo Foscari in Corte del forestier, che a pro-posito dei diritti utili e dei miglioramenti su un terreno agricolo di circa un campo situato a Gambarare, che il Foscari aveva comprato da Giovanni Antonio Zorzato del q Bernardino con contratto di 1531 dicembre 20, si calcolassero 6 lire e 4 per du-cato, confermando anche di aver ricevuto il denaro dal Foscari, 1535 luglio 12 - ed. PDAP, p. 89.

f. 94’-95. Quietanza di Bernardina Valier per aver ricevuto terreni di 50 campi complessivi, lasciatile dal defunto marito Paolo Va-

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lier del q Silvestro di San Simeon Grande nel suo testamento 1515 febbraio 10, situati a Gambarare, 1516 aprile 7 - ed. PDAP, p. 90-92.

f. 95’-96, 96’, 97 e 97’. Acquisto da parte di Giacomo Foscari del q Niccolò da Bernardina Strozzi del q Tito di due pezzi di terreno agricolo, complessivamente 6 campi, situati a Gambarare, per il prezzo di 168 ducati; con conferme, da parte della venditrice, della vendita e del pagamento ricevuto, nonché con una nota sulle stride effettuate il 13 e 20 giugno e le decisioni di diversi uffici il 9 luglio 1535 giugno 8 e 9, luglio 13 - ed. PDAP, p. 93-95, 96-97, 98-99, 100.

f. 98-98’. Bianchi .f. 99-100 Acquisto per Giacomo Foscari di una delle botteghe di

Rialto Nuovo, messe all’asta da Provveditori sopra i monti depu-tati dal governo, 1535 settembre 9.

f. 100’-102’. Bianchi.f. 103. Notizia sull’acquisto per Giacomo Foscari, al prezzo di 7

ducati, dei diritti e miglioramenti su due campi di terra agricola, messi al pubblico incanto come pegno per i debiti di Pasqualina vedova di Scapino, Gambarare, 1536 dicembre 12 - 1537 aprile 24 - ed. PDAP, p. 101-2.

f. 103’. Notizia su un atto simile riguardante le stesse persone e i diritti su 4 campi, per cui si pagano 14 ducati, Gambarare 1537 aprile 13 - giugno 4 - ed. PDAP, p. 103-4.

f. 104. Acquisto dei diritti e miglioramenti su 4 campi di terra agri-cola situati a Gambarare per Giacomo Foscari del q Niccolò da Pasqualina vedova di Angelo Scapino al prezzo di 14 ducati, con relazione sulle tre stride effettuate il 22 e il 29 luglio e il 5 agosto, Gambarare 1537 luglio 19 - ed. PDAP, p. 105-6.

f. 104’. Notizia sull’acquisto per Giacomo Foscari, al prezzo di 7 ducati, dei diritti e miglioramenti su due campi di terra agricola, messi al pubblico incanto come pegno per i debiti di Pasqualina Scapina, Gambarare, 1537 luglio 19 - settembre 3 - ed. PDAP, p. 107-8.

f. 105-107’. Bianchi.f. 108-108’, 108’-109. Conferimento, sulla base di una sentenza dei

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Giudici del mobile del 1537 ottobre 11, a Marco Foscolo del q Zaccaria, beneficiato nel testamento (1529 marzo 22) di Elena figlia del q Marco Foscolo, sposata in prime nozze con Vincenzo Valier e in seconde con Niccolò Pasqualigo, del diritto su tutti i possedimenti già di Vincenzo Valier situati a Gambarare, spet-tanti a Elena come parte della sua dote, nonché investitura cum proprio dello stesso Marco Foscolo dei medesimi terreni dell’e-stensione complessiva di 60 campi, 1537 ottobre 27 e 1538 mar-zo 26 - ed. PDAP, p. 109-10, 111-13.

f. 109’. Sentenza dei Giudici del proprio che il suddetto trasferi-mento di possessso a Marco Foscolo deve essere notificato ai confinanti Massimo Valier del q Bertuzzi, nonché ai reverendi Leonardo, suo zio paterno, e Silvestro, suo fratello, 1538 aprile 30 - ed. PDAP, p. 114-15.

f. 110. Sentenza dei Giudici del proprio per stabilire il valore rela-tivo di due parti in cui si divide un complesso di terra a Gamba-rare dell’estensione di 60 campi, assegnato a Marco Foscolo, cioè 40 campi e 20 campi, parti per le quali si interessano rispet-tivamente Massimo Valier, anche per Leonardo e Silvestro Valier, nonché Giacomo Foscari del q Niccolò, pure in nome dei nipo-ti Niccolò e Alvise figli del q Federico Foscari, 1538 aprile 29 - ed. PDAP, p. 116-17.

f. 110’, 110’-111. Pagamento per Giacomo Foscari, anche in nome dei nipoti Niccolò e Alvise, di ducati 555 grossi 13 nelle mani di uno dei Giudici del proprio, e conseguente approvazione della parte della stessa Corte, della compravendita di 20 campi di ter-ra agricola a Gambarare in loco vocato la Mal Contenta, posse-duti da Massimo Valier, 1538 aprile 30 - ed. PDAP, p. 118, 119-20.

f. 111’-112, 112-112’ Sentenza dei Giudici del proprio per rettifica-re i confini dei 20 campi assegnati il 30 aprile precedente a Gia-como Foscari e nipoti, con testimonianze relative, 1538 maggi o 14 e 11 - ed. PDAP, p. 121-22, 123-24.

f. 112’-113, 113’. Mandato dei Giudici del proprio al provisor (di Gambarare) di far mettere in possesso corporale dei 20 campi Giacomo Foscari e nipoti, nonché nota sull’esecuzione di que-

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sto mandato, 1538 maggio 25 e Gambarare luglio 3 - ed. PDAP, p. 125-26, 217-19.

f. 114-114’. Bianchi.f. 115-117. Parere di Angelo Lippomano, arciprete della cattedrale

di Padova, e di Gabriele Boldù, canonico, come delegati dal penitenziere maggiore Antonio (Pucci), cardinale prete dei San-ti IV Coronati, che la concessione a livello perpetuo a Giacomo Foscari di due case padovane appartenenti alle monache di San-ta Chiara di Cella Nuova è conforme al diritto canonico, data l’utilità evidente per il monastero, Padova, 1539 maggio 30.

f. 117’. Bianco.f. 118. Acquisto dei diritti e miglioramenti su 9 campi di terra agri-

cola a a Gambarare, dati in pegno da Pietro Riato per debiti con Giacomo Foscari, comprati da quest’ultimo al prezzo di lire 9 soldi 6 di piccoli per campo, essendo lui l’unico offerente al terzo pubblico incanto, Gambarare 1539 settembre 25 - ottobre 13 - ed. PDAP, p. 127-28.

f. 118’. Bianco.f. 119-119’. Acquisto dei diritti e miglioramenti su 5 campi di terra

agricola per Giacomo Foscari del q Niccolò, messi al pubblico incanto per saldare i debiti degli eredi di Bernardino Stesani, assegnati all’unico offerente per 15 ducati, Gambarare 1539 ago-sto 13-26 - ed. PDAP, p. 129-31.

f. 120. Bianco.f. 120’-121. Sentenza dei Giudici di petizion emanata dietro richie-

sta di Giacomo Foscari del q Niccolò: 1100 ducati che Laura Foscari, figlia del q Filippo Sanudo, gli aveva consegnato come dote della sorella Giulia nel suo matrimonio con Antonio Meza-barba (anche Mediobarba, oppure Bolano) secondo il contratto nuziale del 1532 gennaio 25, liberando Giacomo da ogni obbli-gazione, vanno restituiti a Laura, ora sposata con lo stesso Anto-nio, se quest’ultimo non avesse realizzato entro il termine di un mese il promesso investimento per garanzia della controdote, 1539 agosto 27.

f. 121’. Bianco.f. 122-122’. Cessione, da parte dei Provveditori sopra le rason del-

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le camere, del diritto di riscuotere le imposte gravanti sul mona-stero padovano di Santa Chiara di Cella Nuova, circa 91 lire all’anno, a Giacomo Foscari del q Niccolò e agli eredi, contro il pagamento di 209 ducati e 9 grossi, 1539 novembre 7.

f. 123. Nota riguardante l’affitto, per 19 ducati all’anno, di due case a Padova dalle monache di Santa Chiara di Cella Nuova a Giaco-mo Foscari del q Niccolò, 1540 ottobre 31.

f. 123’. Bianco.f. 124-125. Acquisto di un terreno prativo di circa 4 campi e mezzo

situato a Oriago da parte di Giacomo Foscari del q Niccolò, agente anche in nome dei suoi nipoti Niccolò e Alvise, figli del q Federico suo fratello, da Zaccaria Pizoni al prezzo di 135 du-cati, che dopo, in corrispondenza con le misure verificate con una correzione dei confini, viene accresciuto a 140 ducati e 3 grossi, al cambio di 6 lire 4 soldi di piccoli per ducato; con map-pa e con una nota aggiunta su una testimonianza addizionale, 1540 ottobre 19, 1541 gennaio 3 e 19.

f. 125’. Cessione dell’uso di un terreno arativo di un campo situato a Gambarare da Francesco Barbaro del q Lorenzo a Giacomo Foscari del q Niccolò ed eredi dietro il pagamento die 21 lire di piccoli, 1541 gennaio 19 - ed. PDAP, p. 132.

f. 125’. Nota che Tomeo Marconato da Gambarare, indebitato ver-so Marco Foscolo con un’ipoteca di 10 ducati più spese, aveva consegnato all’asta i diritti utili e i miglioramenti su un terreno agricolo di 4 campi, ma che all’incanto per tre giorni consecutivi non si presentò nessun offerente, 1539 agosto 28 e settembre 11-13 - ed. PDAP, p. 133.

f. 126. Acquisto al pubblico incanto da parte di Giacomo Foscari dei diritti e miglioramenti su un terreno di 4 campi a Gambarare al prezzo di 11 ducati, 1540 dicembre 2 e 4 - ed. PDAP, p. 134-35.

f. 126’. Bianco.f. 127-127’. Acquisto da parte di Giacomo Foscari del q Niccolò da

Tomeo Marconato del q Domenico dei diritti e miglioramenti su un terreno di 9 campi situaro a Gambarare in suprascripta villa della Mal Contenta al prezzo di ducati 31 lie 12, con nota sul

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pagamento delle tasse, 1541 febbraio 8 e 10 - ed. PDAP, p. 136-37.

f. 127’-129. Acquisto da parte di Giacomo Foscari del q Niccolò, agente anche in nome dei nipoti Alvise e Niccolò del q Federico, da Giovanni da Canal del q Bartolomeo di un pezzo di terra arabile di 3 campi, situato nel distretto di Gambarare, al prezzo di 90 ducati, con nota sul pagamento delle tasse alla messeteria, 1541 febbraio 11 e 28 - ed. PDAP, p. 138-40, 220-23.

f. 129’-130’. Quietanza di Marina moglie di Domenico Trevisan, beneficiata nei testamenti di Camilla Malipiero vedova di Alvise, 1539 maggio 3, della quale è chiamata nipote, e dello stesso Alvise Malipiero del q Perazio, 1536 giugno 17, per aver ricevu-to 140 ducati o delle eredità dagli esecutori testamentari Giaco-mo Foscari del q Niccolò, Niccolò Foscari del q Francesco del q Niccolò e Niccolò Foscari del q Federico, agente anche in nome del fratello Alvise, 1541 aprile 1.

f. 131. Acquisto da parte di Giacomo Foscari del q Niccolò da Gio-vanni Maria del q Simone Mollendinario o Monaro dei diritti e miglioramenti su 7 campi di terra agricola situati a Gambarare al prezzo di 25 ducati, con nota sul pagamento delle tasse, 1541 settembre 24 e 26 - ed. PDAP, p. 141-42, 143.

f. 131’-132. Strumento notarile contenente l’accordo fra Giacomo Foscari del q Niccolò e Donato d’Amadeo da Gambarare riguar-dante i lavori sui terreni che il primo, con contratto dell’11 feb-braio precedente, in parte aveva comprato da Giovanni da Ca-nal del q Bartolomeo e in parte preso in affitto dallo stesso, 1541 ottobre 18 - ed. PDAP, p. 144-46.

f. 132-132’. Bianchi.f. 133-33’, 133’-34, 134. Acquisto da parte di Giacomo Foscari del

q Niccolò da Giovanni da Canal del q Bartolomeo di 19 campi di terra agricola situati a Gambarare al prezzo di 400 ducati, con garanzia della madre Andriana da Canal, vedova di Bartolomeo, e con nota sul pagamento delle tasse, 1542 settembre 7 e 12 - ed. PDAP, p. 147-49, 149, 150.

f. 134-35, 135-135’, 135’, 135’-136, 136’ serie di documenti riguar-danti, con le medesime parti contraenti, la compravendita di

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terreni per l’estensione di 30 campi a Gambarare al prezzo di 600 ducati, e in più tre note sul pagamento a rate del prezzo accordato, 1542 settembre 7 e 12, 13 e 26, ottobre 25 - ed. parz. PDAP, p. 151-53, 153-54, 155, 156-57.

f. 136’-137’, 137’-138, 138. Simile compravendita, con le medesime parti contraenti, di 20 campi al prezzo di 200 ducati, con garan-zia di Andriana da Canal, vedova di Bartolomeo e madre di Giovanni da Canal, e nota sul pagamento delle tasse, 1542 no-vembre 21 e 1432 giugno 20 - ed. PDAP, p. 158-60, 161, 162.

f. 138’-139. Quietanza di Lucrezia Foscari figlia del q Federico del q Niccolò confermando allo zio paterno Giacomo Foscari e ai fratelli Niccolò e Alvise di non pretendere nulla dell’eredità pa-terna e ricevendo la promessa della dote di 12300 ducati, per il progettato sposalizio con Girolamo Morosini di Pietro, 1542 di-cembre 15.

f. 139’-140. Acquisto dei diritti utili su 6 campi a Gambarare da parte di Niccolò Foscari del q Federico, agente anche in nome del fratello Alvise, da Rado Zanolo, dalla moglie Caterina e dal di lei fratello Viviano, saldando debiti di 24 ducati, Gambarare 1546 maggio 31 - ed. PDAP, p. 163-64.

f. 140’-147. Divisione a metà delle proprietà immobiliari del ramo cui apparteneva ca’ Foscari tra Niccolò Foscari del q Francesco, nonché Niccolò e Alvise Foscari del q Federico, 1546 maggio 31 e 1547 agosto 30.

f. 147’. Nota sull’acquisto da parte di Niccolò Foscari, agente il ni-pote Sebastiano in suo nome, dei diritti utili e miglioramenti su 2 campi di terra agricola in loco Bastitarum, messi al pubblico incanto a causa dei debiti di Domenico Fiato, comprati per 35 lire, Gambarare 1545 settembre 17 - ed. PDAP, p. 165.

f. 148. Acquisto da parte di Niccolò Foscari del q Federico, anche in nome di suo fratello Alvise, dei diritti su 2 campi di terra agri-cola, situati in loco Bastitarum, offerti da Giovanni e Giacomo Fiati del q Domenico, agenti pure per il fratello Sebastiano (?), per saldare un debito di 10 ducati, Gambarare 1549 settembre 10 - ed. PDAP, p. 166-67.

f. 148’ bianco.

814 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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f. 149-149’. Verifica dei confini e delle misure dei terreni, ritenuti rispettivamente di 30 e di 20 campi, venduti nel 1542 da Giovan-ni da Canal all’ormai defunto Giacomo Foscari, col risultato di un’estensione maggiore del presunto e quindi di un pagamento addizionale di 28 ducati, che Niccolò e Alvise Foscari del q Fe-derico sborsano al venditore, 1548 agosto 13 - ed. PDAP, p. 168-70.

f. 150-150’. bianchi.f. 151. Riassunto della compravendita, con contratti del 1542 set-

tembre 28 e 7 fra Giacomo Foscari e Giovanni da Canal, di 19 campi e di 30 campi a Gambarare, con le date dei connessi in-terventi di corti giudiziarie e di altri uffici pubblici fino al 1549 - ed. PDAP, p. 171-72.

f. 151’. Biancof. 152. Analogo riassunto riguardante la compravendita di 20 cam-

pi pattuita nel 1542 novembre 21 fra le medesime parti, con elenco dei connessi interventi di corti giudiziarie e di altri uffici pubblici fino al 1548 - ed. PDAP, p. 173.

f. 152’. bianco.f. 153. Nota sulle stride fatte eseguire da Niccolò e Alvise Foscari

del q Federico, agenti da eredi di loro zio Giacomo Foscari, in seguito dell’acquisto di 3 campi, pattuito tra quest’ultimo e Gio-vanni da Canal con contratto di 1541 febbraio 10, e sulle stride causate dalla vendita, con strumento di 1541 ottobre 18, da par-te di Donato d’Amadeo di Gambarare a Giacomo Foscari dei diritti e miglioramenti su questi 3 campi e su altri 5 ½ campi, con le date del trattamento dei due affari in corti giudiziarie ed uffici pubblici fino al 1549, Gambarare 1543 dicembre 16 e 23 - ed. PDAP, p. 174.

f. 153’-154. Vendita dei diritti e miglioramenti su 5 campi da parte di Donato Fabri (Favero) del q Amadeo, e di quelli su 3 campi da parte dello stesso e di Martino Aldigheri a Francesco Toscano (Viscano ?) di Benedetto, al prezzo di 56 ducati, trattandosi di terreni, situati a Gambarare, le cui entrate annuali spettano a Giacomo Foscari, 1540 aprile 1 - ed. PDAP, p. 175-77.

f. 154’-155, 155-155’, 155’-156. Sentenza dei Giudici dell’esamina-

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816 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

dor, emanata a richiesta di Niccolò e di Alvise Foscari del q Fe-derico, di far eseguire le stride dovute per l’esecuzione delle compravendite precedenti del 1540, con nota sull’investitura sine proprio e con mandato giudiziale approvando il trasferi-mento del possesso, 1550 maggio 28, giugno 1 e luglio 4 - ed. PDAP, p. 178-179, 180-81, 182-83.

f. 156’-157. Acquisto da parte di Niccolò e Alvise Foscari del q Fe-derico dal convento dei Carmelitani di Borbiago di 6 campi complessivi di terra agricola a Gambarare al prezzo di 52 ducati, 1550 luglio 25 - ed. PDAP, p. 184-86.

f. 157’. Acquisto da parte di Niccolò e Alvise Foscari del q Federico da Francesco detto Ceco del q Zanino Nalinato e da Lorenzo, Pietro e Rocco del q Davio di Zanino Nalinato dei diritti utili su 3 campi situati a Gambarare, al prezzo di ducati 15 lire 3 soldi 2 di piccoli, 1554 ottobre 17 - ed. PDAP, p. 187-88.

f. 158. Bianco.f. 158’. Acquisto da parte di Niccolò e Alvise Foscari da Cecco figlio

di Zanino Nalinato dei diritti utili e miglioramenti su 2 campi a Gambarare, porzione dei 12 ½ campi che il venditore sino dal 1533 aveva tenuto in affitto da Giacomo Foscari del q Niccolò, per utilizzare il prezzo di 10 ducati a saldo dei debiti di Cecco verso gli acquirenti, 1557 maggio 4 - ed. PDAP, p. 189-90.

f. 159-160, 160. Acquisto da parte di Niccolò Foscari del q Federi-co, anche in nome di suo fratello Alvise, da Francesco Maria Malipiero del q Antonio di 14 campi di terra agricola a Gamba-rare al prezzo di 65 ducati per campo, con nota sul pagamento delle tasse alla Messeteria, 1558 giugno 16 e 17 - ed. PDAP, p. 191-93, 194.

f. 160’-161, 161. Correzione delle misure del terreno di 3 campi venduti nel 1541 da Giovanni da Canal del q Bartolomeo a Gia-como Foscari del q Niccolò col risultato di un pagamento addi-zionale di 70 ducati da versare da Niccolò e Alvise Foscari, con nota di ricevuta del venditore, 1558 settembre 1 - ed. PDAP, p. 195-96, 196.

f. 161’-162. Consuntivo finale riguardante l’insieme delle compra-vendite di terreni a Gambarare avvenute tra Giovanni da Canal

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del q Bartolomeo e Alvise Foscari del q Federico, da cui risulta un credito dei Foscari di 20 ducati e 22 grossi, con l’elenco dei terreni relativi, 1561 settembre 18 - ed. PDAP, p. 197-99.

Seguono 44 fogli bianchi non numerati.Annesso. Albero genealogico: rappresentante la discendenza del

cavaliere Niccolò Foscari per 12 generazioni, vergato nelle fac-ciate interne di un duerno con cui finisce il Codice Foscari; vedi qui pp. xiv-xv.

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APPENDICE II

LA DEPOSIZIONE E LA MORTE DEL DOGE FRANCESCO FOSCARI NELLA CRONICHA DI GIORGIO DOLFIN

L’illustrazione che il cronista dà delle vicende, tristi ed agitate, attorno alla rinuncia forzata, alla morte e alla sepoltura del doge è tanto vivace che sarebbe davvero grave mancanza omettere il brano relativo nella silloge di fonti riguardanti il suo ambiente familiare. Il testo viene offerto al lettore, in attesa che possa essere ultimata l’edizione critica della cronaca, avviata dalla compianta Angela Caracciolo Aricò, la cui pubblicazione però è in-terrotta sin dal 2009: GiorGio dolFin, Cronicha dela nobil cità de Venetia et dela sua provintia et destretto, a cura di a. CaraCCiolo ariCò, C. Frison, i-ii, Venezia 2007-2909. Nel vol. i p. 19-39 la descrizione del codice marcia-no che è utilizzato anche qui, a p. 12 un rinvio a due altre copie della cronaca, più tarde.

BMarc, cod. it. VII 794 (8503) cc. 337v-340r (copia dell’inizio del sec. XVI) (C).

Nella presente edizione gli interventi sono limitati a poche correzioni delle sviste più ovvie. Parentesi angolate ‹ › segnalano parole o lettere supplite senza ulteriore riferimento in nota. Sono introdotti i capoversi per agevolare la lettura e alcuni lineati per separare alcune frasi parentetiche.

Sinceri ringraziamenti vanno a Reinhold C. Mueller, che ha avuto la gen-tilezza di collazionare la mia trascrizione con il codice marciano, e a Gino Belloni per la sua consulenza linguistica.

[c. 337v]

La deposition de miser Francesco Foscari doxe de Venexia

Novità grande et inaudita a questo tempo seguite nel Stato vene-tiano perhò che nel ditto anno 1457 a dì 18 ottubrio, atrovandose e’ capi de’ x miser Iacomo Loredan quondam miser Piero, Hieroni-mo Donado dala Madalena, Hieronymo Barbarigo fu de miser Francesco procurator, fu promosso a quel Conseijo - nel qual era-no miser Orsato Iustinian, Antonio Venier cavalliero, Polo Barbo cavallier, Ottavian Valier, Luca da Leze, Lunardo Contarini da San

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Barnaba et Domenego Diedo, erano conseijeri alla bancha Orio Pasqualigo d’Orssoduro, Zuan Loredan Zancho da Santa Crose, Davite Contarini da San Polo, Matio Barbaro el grando de Canare-gio, Iacomo Memo capo de’ 40 in luogo del conseijer de San Mar-co, essendo sui compagni Marco Barbo de ser Andrea et Benetto Loredan da San Basso – che per cossa importantissima et de gran-de momento volevano zonta de 25 nobili in quel Conseijo, non dichiarando a’ conseijeri né avogadori – i qual erano ser Nicolò Bernardo, ser Triadan Griti, ser Carlo Marin – né d’i x quello vole-vano proponer. Adoncha fireno 5 scrutinii et per ogni scrutinio romaxeno 5; a 5 per volta sono 25:a)

ser Christofal Moro procurator ser Polo Trun procurator ser Andrea Bernardo ser Nicolò Miani da San Vidal ser Lion Viaro dala Madalena ser Piero Balastro da San Baseiio ser Pasqual Malipiero procuratorb) ser Nicolò Bon el grando ser Lorenzo Soranzo ser Marin Zaneser Lion da Molin ser Almorò Pisani ser Aluvise Storladoc) procurator ser Zorzi Valeresso el grandoserd) Luca da Pesaro el grando ser Luca Vendramin ser Zorzi Bembo ser Benetto Morexini ser Piero Grimani ser Bernardo Balbiser Marco Zorzi Santa Maria Iubenico ser Francesco Trivisan San Barnaba [338r]

a) in C i nomi nella lista sono disposti su tre colonne. b) ultimo nome della prima colonna in C; segue ripetuto in testa alla seconda colonna della lista. c) Scortado C d) inizio della terza colonna.

Appendice II 819

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ser Mathio Vitturi ser Lorenzo Honoradi ser Andrea FoscoloAdunato questo Conseijo d’i x cum la zonta d’i 25 soprascripti,

alhora ser Hieronimo Barbarigo, capo d’i x che era in settimana, propose a quel Conseijo che‹’l› Stado de Venexia era in manifesto pericolo de ruinar, se a quello presto non se li provedeva de capo et doxe da governo, come per experientia si vedeva de pochi mesi in qua esser achaduto, perché havendo dogado miser Francesco Foscari anni 34 et mesi 6 è divenuto in età decrepita de anni 87 in 88, malsano dela persona, come a tutti è noto. El qual, dapoi sapu-ta la morte de suo fiolo Iacomo Foscari, confinato a la Canea, po-cho al governo de questa Republica za 6 in 8 mesi se exerçitava et per lo avegnir nianche, perché non vigniva più alla bancha né ad alchun Conseijo; et li conseijeri a tutte petitioni, per iniustee) che fusseno, intravegnando pregiere, nullo ardivaf) contradir, m’ag) tut-ti compijaceva cum danno intolerabile del Stado. Preterea nullo era apto a responder a’ legati et forestieri et subditi che compares-sero. Pareva a loro capi de metter parte de far provision de far nu-vo principe et doxe, el qual havesse a governar el Stado in loco de miser Francesco Foscari doxe fin ch’el vivesse, et tamen havesse tutti salarii, regalie et honorantie consuete, et dapoi la morte sua havesse a succieder nel dogado in suo loco, a ciò che per mancha-mento de governo la Republica no havesse a patir detrimento.

Et su questa parte et tal difficile partito steteno zorni otto el Con-seijo de’ x cun la zonta a disputar et ventillar questa materia difficil-lima, pro et contra, fin ale 4, 5 eth) otto hore di notte, ale volte fino ai matini, cum admiration de tutta la terra. Et a ciò che nullo potes-se intender né suspettar che materia fusse quella che tractasse el Conseijo de’ x, et maxime de far novo doxe vivendo el Foscari, feceno chiamar in quel Conseijo de’ x miser Marco Foscari procu-rator, fratello del doxe, lo qual facevano star continuamente serra-do in una camera, imponendoli sotto debito de sacramento, sotto

e) per iniuste] pp(er) inuste C f) lettura dubbia in C g) Rendiamo con la forma intransitiva, però è accettabile anche quella accusativale ma tutti h) segue h cancellata C

820 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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pena dela testai), che non facesse moto ad alcuno del suo star lì. Et finché quello stava in Conseijo de’ x, nullo suspicava ch’elj) se tractasse de far novo doxe et deponer el Foscari. Queste tal cose bene tractate et ventillate, fu tandem decreto et prexo di poche balotte che, considerato la importantia dela cosa et el senistro ne riceveva la Republica per manchamento de capo, governo et prin-cipe, et etiam per la infirmità soprazonta del catarro et sputo che li abondava in la bocha sua, che al preditto miser Francesco Foscari doxe fusse ditto per li conseijeri et capi de’ X et quello persuaso che per li respetti sopraditti li piacesse renuntiar al dogado et lassar che un altro vicedoxe governasse alla bancha et consigli in suo logo, havendo tamen in vita sua tutte provision, salarii, regalie et utilità consuete come haveva in prima.

Referita al doxe per li conseijeri et capi questa deliberatione [338v] de Conseijo, respose che l’havea zurado nela creation sua observar la sua promission, al qual iuramento lui non voleva né poteva preterir, ma obedir. Et se pur volevano far altra provision, che l’era in libertà de’ 4 conseijeri vegnir a metter per parte in Gran Conseijo et proponer tal materia, et quello fusse prexo in Gran Conseijo lui era sempre presto ad obedir; ma che, dapoi che a que-sta Republica havea piasudo de ellezirlo per suo doxe et principe in vita, voleva che, fina che Dio el lassava vivo, voleva star, viver et morir in dogado, allegando ch’el non era el foro del Conseijo de’ x proveder a tal cosa, ma sì ben ‹spettava› al Gran Conseijo.

Referito per li conseijeri et capi de’ x tal voluntade et resposta del doxek) al Conseijo, fu poi preso et firmamente decreto che’l ditto miser Francesco Foscari doxe fusse absolto dal dogado et dovesse cum effecto haver refudado et dovesse haver finché lui vivea ducati domillia de provision a l’anno et fra termene de tre dì havesse spazato et vodato el Palazo, aliter provederiano di che ‹far›. Inteso miser Francesco Foscari tal deliberation del Conseijo, rispose che, dapoi che questa era la ferma disposition et voluntà dela Signoria et del Conseijo de’ x, deliberava de obedir. Et presen-te i conseijeri et capi de’ x refudò el dogado et, tratto lo suo anelo de dido, fu roto in sua presentia et taiato el corno dela bereta et lo

i) lesta C j) ch’el] di el C k) di x C per errore

Appendice II 821

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friso d’oro da corno. Et provise spazar el Palazo fra do dì et andar a caxa sua a San Pantalon. Et nel partir d’i conseijeri et capi de ca-mera sua et guardando el doxe fixo Iacomo Memo, capo de’ 40 in loco de conseijer, lo chiamò tochandoli la man, et tenendol disse: «De chi estu fio?» Rispose: «Io son figlio de miser Marin Memo». Dis-se el doxe: «L’è mio caro compagno, dili da mia parte che haverò a caro ch’el ne vegna a visitarne, a ciò e’ vegni con nuil) in barcha a solazo; andaremo a visitar i monastieri». Et li conseijeri che erano alla porta facevano segnom) a Iacomo Memo se partisse, et lo doxe quello teniva. Et partito Iacomo Memo dal doxe, li conseijeri do-mandò quello secretamente: «Che te ha ditto el doxe?», temendo ch’el ge havesse revelado dele cose tractade nel Conseijo. Et Iaco-mo Memo ge referì le parole che ge havea ditto el doxe. «Ben - dis-seno - quando saremo al Conseijo de’ x referissi tutte le parole a ti dite per miser lo doxe». Et così fece, et remasenon) satisfacti.

El dì sequente, descendando el doxe de Palazo per la scala de piera cum la mazetta in man, senza adiutorio de altri per andar a caxa sua cum miser Marco Foscari suo fradello et altri parenti et familiari, disse miser Marco suo fradello: «Serenissimo principo, sè bono che andemo a montar in barcha per l’altra scala de soto, a coverto». Et miser lo doxe disse: «Io voio andar zoxo per quella scala per la qual ascesi in dogado».

La qual deposition, dapoi che fu intexa per la cità de Venexia dalo) populo et citadini, a tutti tal deliberation dispiaque, cum ciò sia che, dapoi [339r] la edification de Venesia in qua, non fu cosa più molesta a tutti li citadini de questa deliberation, mormorandop) fina le piere dele fondamente de Venexia, digando maxi‹mame›nte che tal cosa non doveano far, essendo creato doxe in vita, et che dove-ano lassar finir sua vita nel dogado, essendo hora in etade che pocho havea a star de qua, attenta la mala sua convalescentia. Né è da meravigliar se Venexia ne havesse despiaser ‹dela› deposi-tion, specialmente havendo exaltado et amplificado el Stado et nome venetiano cum tanta prudentia et sapientia, come a tutti è manifesto, né pareva fusse alcuno digno in Venexia a tanta excel-

l) Con nui] c(om)i C m) cegno C n) remeseno C o) del C p) momo-rando C

822 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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lentia quanto era el governo del dogado: sempre cum luiq) andò questa Republica cum amor et sincera voluntà, et che questa non dovea esier la retributione de tante fatiche e stente che per la Re-publica havea patido. Questi adoncha erano li respetti che move-vano mormoration fra i citadini. Per la qual cosa inteso el Conseijo de’ x tal straparlar et non esser acepto a molti tal deliberation del Conseijo de’ x, a ciò che a quello che haveano deliberato fusse posto silentio, et laudato che havessino ben deliberato, preseno nel Conseijo de’ x ch’el fusse fatto tre inquisitori, et questa cosa fusse messa a tre man de’ cavi de’ x successive, i qual dovesseno inquirir se alcuno straparlava de tal deliberation. Et chi averzisse bocha cazesse a pena de esser bandito de Venexia et de terre et luoghi ‹nostri›, in penna dela forcha, in modo che l’era pericolo a parlar di tal materia.

Absolto adonche miser Francesco Foscari doxe, et havendo re-nontiato al dogado per forza - la qual refudason la Signoria non la volse aceptar per avanti, quando ditto miser Francesco Foscari voluntariamente refudava el dogado, ciòèr) - vacando adoncha el dogado la domenega a dì 23 ottubrio 1457 da matina, el luni se-quente fu chiamato Gran Conseijo per far ellectio‹n› de 5 savii co-rectori dela promission del doxe se dovea ellezer. /339v/

Asompto adoncha miser Pasqual Malipietro al sezo dogal, non piaque a Dio né al protector san Marcho lassar tanta confusion in Veniexia de l’haver do capi vivi, perché in un corpo dui capi non ben convegnono, così non era conveniente dovesseno esser do doxi in Veniexia. Et è da creder, benché el preditto miser France-sco Foscari fosse absolto dal dogado, non era perhò che sempre lui non fusse stàs) al governo, et che tutti non fusseno concorsi da lui, come meritamente è da creder. Ma come se ha ditto, a Dio pia-que chiamar quello a si et absolver quello in tutto de tal fatiche, ché, essendo el preditto miser Francesco a dì 29 ottubrio descen-duto del Palazo ducal et andato nela sua caxa nova per lui con-structa sul canton del Canal Grande in rio de San Pantalon ad habi-tar, come il fructo che è maturo che pert) ogni minima commotion

q) lei C r) segue in C spazio di mezza riga. s) stà] stu C t) pur C

Appendice II 823

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cade da l’a‹l›boro, così al preditto intravenne che, audito sonar le campane de San Marco a rengho per la creation del novo doxe, se rompette una vena in el stomacho, in modo che superabundando ge insite quanto sangue l’havea nel corpo et spirò. Altri dicono che l’havea uno omero in la lengua che lo rodeva fina nel canal del polmon et superabundò tanta flegma de sputou) et marza che lo soffochò. Unum est, che a dì primo novembrio, marti, fu el dì de Ognisanti, a hora de terza expirò et finì sua vita, habiando lassato optima fama de iustitia et bone opere cun grande laude dela sua famiglia. El qual più presto è da chiamar santo che altro nome, at-tento la patientia in tante fatiche e affanni habuti et per el figliolo et per el genero et parenti perseguitati dala fortuna et da molti sui emuli et inimici. El quale è stato uno altro Iob in terra, attento la constantia in tante adversità.

In quel medemo zorno, essendo el doxe novo alla messa granda in choro, venner Andrea Donado cavallier, suo genero del doxe morto, me presente, anunciòv) a miser Pasqual Malipiero doxe et alla Signoria che quella matina miser Francesco Foscari doxe era morto. Audita tal nova, tutti se guardòno l’un l’altro dicendo: «Non potevano indusiar 10 zorni de più a far tal novità et non bolar que-sta citade de inconstantia a questo modo?». A tutti parse miraculo et stupìno di tanta cosa, che sì presto lui fosse expirato, et dispiaque-li molto dela privasion di tanto principe, al qual mai fu né sarà in terra el simile. Inteso adoncha la morte sua, finita la messa, aduna-ta la Signoria cum el Collegio, convocato el Conseijo de’ x, [340r] preseno parte, dapoi molte contradiction de’ sui emuli, li quali, sì come in vita l’haveano perseguitato, né dipoi morto cessòno per-seguitarlo – che tra li altri, non è da preterir cum silentio, fu ser Nicolò Bernardo avogador, homo pravo, vindicativo, de mala na-tura –; fu tamen decreto che miser Francesco Foscari doxe fusse sepulto cum pompa et honori come doxe et reverido, come meri-tavano le degne opere di sua excellentia, cum tutte solennità et dignità che ai doxi se suol far. Di che fu subito sonato le campane a San Marco nuove volte dopie, come è consueto de far quando muor un doxe, per dar a intender a tutta la citade come era morto

u) sputo] cuto C v) anunciò] anuncia C

824 La fortuna dei Foscari dal Medioevo al Rinascimento

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el doxe Foscari. Fu etiam decreto nel ditto Conseijo che’l corpo fusse portato la notte che fu dì 3 novembrio, zuoba, a l’aurora, in sala d’i Signori de notte, vestido cum suo manto d’oro, cum bereta ducal in capo, spironi d’oro in piedi et spada a lato, cum la sua targa d’oro al capo, come a tutti li altri doxi è consueto de farse, dove dapo’ disnar reduttow) miser Pasqual Malipiero doxe nuovo cum la Signoria cum i lachrymosi funebri, fu invitatax) tutta la chie-resia, preti et frati de tutte religione, et 4 scuole de battudi et penel-li de scuole pizole, et in sala cantado solemne matutino, dove atorno el feretro stavano 20 gentilhomini vestiti de scarlato, 10 per banda, representavano el Stado, che el corpo acompagnorono fi-no al tumulo. Et fu levato el corpo per la scuola de San Marco et portado per li principali marineri de Venexia iuxta el solito, sotto una ombrela de panno d’oro cum solemne pompa et grande lumi-naria per Marzariay) fino ai Frati Minori, acompagnato da patricii et populari induti vesti lugubre, che sempre seguìno. Et facto obse-quio solemnissimoz), fu pronunciato solemne et elegante oration per la incordata citara de Bernardo Zustignan fo de miser Lunardo el procurator, et in la capella grande fatto solemne monumento et ornato cum tal epigramma:

Epigramma Francisci Foscari ducis Venetiarum

Appendice II 825

w) reduttto C x) invitato C y) Martaria C z) solemni sumo C.

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APPENDICE III

L’EPITAFIO DEL DOGE FRANCESCO FOSCARI

Per la presente edizione, basata su una accurata lettura della lapide origi-nale e comprendente anche l’iscrizione dedicatoria fatta apporre da Nic-colò di Giacomo Foscari (divisa tra le basi delle due colonne del prospetto della tomba: romano, Francesco Foscari, fig. 40-41), ci limitiamo a colla-zionare il testo edito in Corner, De Francisco Fuscaro p. 159-60 (C); cfr. inoltre sChulZ, Niccolò di Giovanni Fiorentino p. 36 note 4 e 5.

ACCIPITE, CIVES, FRANCISCI FOSCARI VESTRI DVCIS IMAGINEM.INGENIO, MEMORIA, ELOQVENTIA, AD HAEC IVSTICIA,

FORTITVDINE, ANIMI CONSILIOa), SI NIHIL AMPLIVS, CERTESVMMORVM PRINCIPVM GLORIAM AEMVLARI CONTENDI.

PIETATI ERGA PATRIAM MEAE SATISFECI NVNQVAM. MAXIMABELLA PRO VESTRA SALVTE ET DIGNITATE TERRA MARIQVE PERANNOS PLVS QVAM XXX GESSI, SVMMA FELICITATE CONFECI.

LABANTEM SVFFVLSI ITALIAE LIBERTATEM. TVRBATORES QVIETISARMIS COMPESCVI. BRIXIAM, BERGOMVM, RAVENAM, CREMAMIMPERIO ADIVNXI VESTRO. OMNIBVS ORNAMENTIS PATRIAMAVXI. PACE VOBIS PARTA, ITALIA IN TRANQVILLVM FOEDERE

REDACTA, POST TOT LABORES EXHAVSTOSa AETATIS ANNO LXXXIIIIo,DVCATVS IIIIo SVPRA XXX SALVTISQVE MoCCCCoLVIIo, KLENDISb)

NOVEMBRIBVSc) AD AETERNAM REQVIEM COMMIGRAVI. VOSIVSTICIAM ET CONCORDIAM, QVO SEMPITERNVM HOC SITd)

IMPERIVM, CONSERVATE.

FRANCISCO NICOLAVS AVO, IACOBI DIVO DVCI, MONVMENTVM FRANCISCO HOC GERMANO MAGNIFICE PIENTISSIMO POSVIT.e)

a) om C b) così; kal. C c) Novembris C d) fit C e) monumentum… posuit] Hinc atque Hinc Ponendum Curavit C

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TAVOLE GENEALOGICHE

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828 Tavole genealogiche

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Tavole genealogiche 829

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830 Tavole genealogiche

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Tavole genealogiche 831

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832 Tavole genealogiche

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Tavole genealogiche 833

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834 Tavole genealogiche

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Tavole genealogiche 835

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836 Tavole genealogiche

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Tavole genealogiche 837

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INDICI

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INDICE DEI NOMI DI PERSONA

In maiuscoletto sono distinti i nomi di persone contemporanee, di autori e curatori moderni citati nelle note a piè pagina della introduzione (esclusi pertanto i titoli citati in serie alfabetica nella bibliografia generale, pp. xxiv-xxx) e nelle sezioni introduttive all’edizione dei singoli documenti.

Gli indici costituiscono un insieme di punti di accesso al reticolo delle informazioni ricavabili dalle fonti. Non coltiviamo alcuna illusione di aver compilato indici perfetti, ma abbiamo la speranza di poter offrire uno strumento utile agli studiosi, pur tra molte imperfezioni e scelte discusse e discutibili. Queste infatti attengono soprattutto alla lemmatizzazione e normalizzazione dei nomi personali di uomini e donne, spesso in-seriti nei labirinti genealogici del patriziato veneziano, ma possono riguardare anche la forma del cognome, che pure a Venezia è un elemento di remota antichità. Per le donne si sono usati frequenti rinvii interni tra cognome della famiglia di origine e quello della famiglia di acquisizione, come si è rivelato indispensabile nei sottolemmi della corposa voce ‘Foscari’. I nomi delle Tavole genealogiche non sono indicizzati.

Si è cercato di fornire qualche elemento di identificazione, desunto dal contesto do-cumentario o talvolta da dati esterni. La scelta pertanto è stata quella, quando possibile, di corredare ogni nome almeno con un elemento distintivo, quale la paternità, la con-dizione personale, la contrada di residenza, la carica ricoperta, la situazione professio-nale e lavorativa. In riferimento a situazioni ricorrenti si è fatto uso di abbreviazioni e sigle, che vengono esplicate nella tabella annessa.

Abbreviazioni:

ab. = abitante aaffitt. F. = affittuario di immobili Foscariaud. vec. = auditor vecchioavog. = avogador di Comunband. = banditore (preco)barc. = barcaiolobenef. = beneficato da (con legato

testamentario)can. = canonico dicanc. = cancellierecapp. = cappellanocard. = cardinaleCx = Consiglio di Diecicler. = clericuscolt. F. = coltivatore di terreni Foscaricons. duc. = consigliere ducaleconv. = conventodiac. = diaconodi = figlia/figlio diF. = Foscari (all’interno dei lem-

mi diversi da “Foscari”)

fr. = fratello digast. duc. = gastaldo ducalegiud. = giudice– esam. = giudice dell’esaminador– mob. = giudice del mobile– proc. = giudice del procurador– prop. = giudice del proprioin = sposata aKr. = Kavalier (miles)m. = madre dimar. = marito dimerc. = mercanteminist. = ministeriale di palazzomon. = monacan. = nata (cognome di origine di

donna sposata o vedova)nip. = nipote dinot. = notaiooff. = officialeOdN = Officiale di Nottep. = padre di

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842 Indice dei nomi di persona

Acordi, Lorenzo de, affitt. F., 784Adalalmo, pellattiere, 5Adoldo, Agnesina ved. da Molin, 154–, Marco, 31, 145Agnese Pizola, S. Tomà, 134Agnesina, affitt. F., 788Agnetta Elena, 143Agostin, Domenico, S. Procolo, 12–, Matteo, S. Procolo, 12Agostini, Aluise, da Fabriano, merc., 677–, Piero, merc., 677Agostino, Marco, nip. Filippo F., 5Agostino di Artusino, da Bassano, not.,

368Agostino di Martino, 3Alban, Just von, merc., 720-21Albanese, Oliviero, off. A Rialto, 349Albano, Graziolo de, 314–, Lazzarino de, 313–, Martino de, 315Alberto, Caterina, 45–, Marco, mar. Caterina, 45Aldigheri, Martino, colt. F., 815Aleotti, Giovanni Bernardo, gast. duc.,

515Alessandro, rigattiere, 770Alicriis, Luca di Giacomo de, not., 289Almerina, nena Maria F., 133Alpago, Giovanni da, colt. F., 789Alvise, calzolaio, affitt. F., 742Alvise, pbr., affitt. F., 742Alvise, pleb. S. Antonino, not., 590, 593Alvise, tintore, 790, 797Alvise (Luigi) da Brugine, 129Alvise di Giovanni, patr. na., 678Ambrogio, pettinatore, affitt. F., 728Ambrogio di Stefano, oste alla Stella, 367-

68

Anastasia, schiava tartara di Francesco F., 206

Anastasia, schiava affrancata di Nicolò F., 198

Andrea, affitt. F., 786Andrea, cler. S. Cassian, 9Andrea, not. di xl, 106Andrea, band., 143Andrea, pbr. S. Cassian, not., 18, 20, 23,

24, 29, 31-33Andrea, pbr. S. Raffaele, 190Andrea dalla Spagna, familiare card. Pie-

tro F., 630Andrea di Cristoforo, affitt. F., 661, 705-6Andrea di Daniele, affitt. F., 785Andrea di Pace, not., 778Andriolo, cler. S. Simeon picc., 33Angela, ved., affitt. F., 783Angeletto di Andreuccio, not., 206-7, 210-

13Angelo, affitt. F., 785Angelo, 743Angelo di Lorenzo, pleb. S. Luca, 423Angullus, 3Anna Zotta, serv. benefic. Marina F., 653Anna, serv. benefic. Marina F., 561Anniana di Mariola, nip. Filippo F. (a.

1281), 5Anselmo, Bartolomeo d’, 251Antivari, Giovanni da, barc., affitt. F., 740Antonia, balia Sterina di Filippo F., 321Antonia, in ser Gerardo da Thiene, 253Antonino, pbr. S. Stae, 212Antonio, affitt. F., 784Antonio, capp. S. Zaccaria, 479Antonio, card. v. PucciAntonio, cler. S. Cassian, 30Antonio, cler. S. Marcuola, 207, 209

patr. na. = patron di navepbr. = presbyter, pretepleb. = plebanus, pievanopod. = podestàproc. = procuratore prov. = provveditorePSM = Procuratore di S. Marcosegr. = segretario

serv. = servitore/servitrice disor. = sorella disudd. = suddiaconoved. = vedovavesc. = vescovo divic. = vicarioxl = Quarantia

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Indice dei nomi di persona 843

Antonio, insegnante, benef. Nicolò di Gia-como F., 684

Antonio, muratore, affitt. F., 659, 661, 705-6

Antonio, subd. S. Polo, 141Antonio, subd. S. Tomà, 69, 76, 131, 138Antonio di Andrea, can. Cividale, 239Antonio di Giovanni, 675Antonio di Giovanni tintore, pellicciaio,

283Antonio di Lorenzo, band. 556Antonio di Pietro, fabbro, affitt. F., 786Antonio di Martino, tessitore di lino, 655-

56Antonio di Stefano, pbr. S. Basilio, 694Antonio di Francesco, intagliatore, 518Arcangelis, Bartolomeo de, not., 200-2Ardizon, Marino, 108-11, 144-45–, Zana (Giovanna), ved. Marino, 108-11Arduino, Ludovico, carceriere Giacomo

F., 414Aregazzi v. RegazziArgenta, Filippo da, not., maestro in casa

Nicolò F., 32-33Arimondo v. RimondoArmelin, Matteo, not., 662, 706Armelina, nutrice in casa F., 100Armelina, Antonio de, subd di S. Polo, 141Armano, S. Silvestro, cappellaio, 15-16Arnofio, affitt. F., 786Articho, Marco de, pleb. S. Simeon picc.,

153, 170Asolo, Stefano da, affitt. F., 784Astogo, Pietro, 217Astra, Martino de l’, 516Aste, Cecco dalle, citt. bolognese, 186-87Atria, Antonio di Angelo da, pbr. S. Provo-

lo, 467Avancius, subd. S. Sofia, 22Avanzo, Micheletto de, 229Avonal, Marco d’, S. Simeon gr., 17Ayliseta v. Canal, Elisetta daAymo v. EmoAyriola, mon. S. Caterina, nip. Guglielma

Foscari, 23Azolino, Pietro, 353

Babilonio, Bartolomeo, 180

Badoer, Andrea (Andriolo), S. Stin poi S. Lucia, 104-5, 114-17

–, Angelo, 782–, Giovanni, giud propr., 335, 337–, Marco, 418–, Maria, mon. S. Zaccaria, 299–, Marino, 600–, Orsa, in Andriolo Badoer, 116 –, Ranieri, giud. esam., 386–, Roberto, giud. pet., 556-57–, Sebastiano Kr., 657, 668–, Vitale, giud. esam, 16–, da Peraga, Balzanella v. FoscariBaffo, Benetto, patr. na., 749–, Girolamo, giud. propr., 32–, Pietro, 109Bagno, Antonio di Giacomo da, canc. vesc.

Castello, 363Baladoribus, Benedetto de, can. S. Moisè,

551Balastro, Pietro, S. Basilio, 443, 452, 819Balbi, Bartolomeo di Sandro, S. Martino,

orefice, 366Balbi, Bernardo, Cx, 375, 443, 451, 819–, Francesco di Alvise, Cx, 352, 360-61,

407, 438, 520–, Maddaluccia, in Pietro di Santo Venier e

Francesca di Nicolò F., 379-80–, Pietro, capitano di galea, 670Baldassarre di Bartolomeo, band., 86, 425,

509, 521, 525Balduino, Leonardo, S. Simeon picc., 113-

16, 490Barbani, 145Barbarigo, Agostino, doge, 650, 680–, Angelo di Lorenzo, 619-20–, Bartolomeo di Giacomo, 558-60, 562,

565, 575-77–, Benedetto di Pietro, 263–, Cristina, n. Nani, in Giacomo, 498, 501,

559-60, 561-64, 575-77–, Cristoforo di Giacomo, 501–, Daniele di Andrea, mar. Benedetta di

Francesco F., 777-78–, Francesco, Cx, 375–, Francesco di Angelo di Lorenzo, 619–, Giacomo di Fantino, Cx, 370, 470-71–, Giorgio, giud. propr., 265, 268, 279

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844 Indice dei nomi di persona

–, Giovanni, 155, 158, 161–, Giovanni di Angelo di Lorenzo, 619–, Girolamo, giud. proc., 324, 329, –, Girolamo di Francesco, PSM, Cx, 441,

444, 446-49, 451-52, 508, 667, 819-20–, Lorenzo di Angelo di Lorenzo, 619–, Marco di Angelo di Lorenzo, 619, 748–, Santo, PSM, 807Barbaro, Daniele, OdN, 357–, Donato, Cx, 438–, Francesco di Lorenzo, 812–, Matteo, giud.esam., 565, 576, 578–, Matteo el grando, Cannaregio, cons.,

448, 451, 819–, Zaccaria, Kr., 606BarBaro, MarCo, genealogista, xiii, xvi

Barberio, Francesco di Daniele dalla Mo-ta, 467

Barbeta, Francesco, 746Barbo, Marco (a. 1472), aud. vec., 492–, Marco di Andrea (a.1457), xl, 819–, Paolo (m. 1502), pod. Padova, PSM,

612, 770–, Paolo di Nicolò, Kr., Cx, 396, 398-3, 405,

407, 410, 413-16, 418-19, 435, 437, 451, 818

–, Pietro, console mercanti, 675Bareli, Giacomo di Nicolò, 218Bariano, Giovanni da, pbr., 364Bariate, Giovanni da, 314Barison, famiglia trevigiana, 635Barozzi, Benedetto, 435, 437, 443Bartolo da Sassoferrato, 237Bartolomeo, band., 51Bartolomeo, frate domenicano, 796Bartolomeo, sarto, affitt. F., 84Bartolomeo detto Payarino, di Paino, da

Mestre, not., 38Bartolomeo di Benvenuto, affitt. F., 783Bartolomeo di Michele, 146-47Bartolomeo di Pace oste, not. padovano,

41Bartolomeo di Venerio, band., 265, 279Basadonna, A., 219–, Domenico, not., 520Basegio, Andrea, p. Franceschina in Gio-

vanni F., 91–, Cataruzza, 87, 109

–, Franceschina di Andrea v. Foscari–, Marco, 87–, Marina, n. ?, in Pietro di Marco, 86, 87,

88–, Pietro di Marco, S. Ternita, 87-88Basinello, Giacomo Francesco 517Bastianis, Francesco de, speziale vicenti-

no, 331Batayno, Antonio di Vendramino, S. Apo-

nal, 367Battiferro, Nicolò, 702, 712-13Battista, genovese, amico di Giacomo F,

432Battista, padovano, affitt. F., 784Battista di Cecchino di Fredo, da Imola,

merc., 675-76Battista di Filippo, band., 681Batauri, Andrea di Ludovico, S. Giovanni

Crisostomo, 640Beaciano v. BeazanoBeacqua, Angelo, pleb. S., Mosè, not., 3-4,

9–, Leonardo, minist., 47-48Beatrice, S. Stin, 134Beatrice, nutrice Agnesina Contarini n. Fa-

lier, 95Beazano, Alvise (Ludovico), not., segr.

duc., 353, 407, 416, 452, 548-52–, Marco di Alvise, 552Begna, Goza de, nobile zaratino, 290-92–, Margherita di Simone de, in Francesco

di Santo Venier, 289-90–, Simone di Goza de, nobile zaratino,

290-92Belegno, Francesco, 277–, Pietro, giud. esam., 581–, Stefano, 277Belexino, Tommaso, pbr., 179Belforte, Zuan, merc., 626Belinzier, Andrea, 247-48Belli, Michele, pleb. S. Maria Mater Domi-

ni poi S. Cassian, not., 204, 248Bellinis, Lazzaro de, pbr., familiare card.

Pietro F., 630Belloni, Gino, xi, xxiii, 818Beloselo, Marco Giacomo, off. rason no-

ve, 319Bembo, Antonio, giud proc., 482, 505, 507

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Indice dei nomi di persona 845

–, Bernardo, cons., 656–, Bernardo, giud. esam., 578–, Francesco, giud. esam., 496, 501-2–, Francesco, vesc. di Castello, 187–, Giorgio, giud. propr., 335, 337, 443,

451, 819–, Giovanni di Giorgio, 719–, Girolamo di Giorgio, 719–, Lorenzo di Girolamo, 806–, Tommaso, giud. proc., 537, 542, 547–, Zaccaria di Ettore, 353, 362, 397, 407Benedetto, Giovanni, pleb. S. Agata, not.,

105–, Paolo, pleb. S. Maria Zobenigo, not.,

452-53, 458, 460, 462, 578Benetto di Giuliano, merc. triestino, 675,

680Benevento, Cristoforo di Benvenuto da,

pbr., not. vesc. Castello, 190Benvenuta, pizzocchera, 498, 501Benvenuta, serv. benefic. Marina F., 561Benvenuto, magister, 144, 147Benvenuto, pbr. S. Tomà, 97Benzonibus, Francesco de, pbr., not., 501,

579Berengo, Giacomo, pbr., not., canc., 522,

525, 542–, Marco, pbr. S. Maurizio, 10-11Berentin, Giovanni Antonio, affitt. F., 784Bergamo, Giovanni da, muratore, affitt. F.,

782, 784–, Giuliano da, affitt. F., 740–, Guerino da, affitt. F., 787–, Macario da, bottegaio, 314–, Pietro di Amadeo da, canipario, 467–, Pietro di Martino da, fonditore di rame,

626-27Berlan, FranCesCo, 349-50, 370-71, 375,

396, 427, 441Bernarda, serv. Donato F., 221, 288-89Bernardi, Giovanni, gast. duc., 538Bernardino, barbiere, affitt. F., 784Bernardo, bottaio, affitt. F., 782Bernardo, frate minore, 389Bernardo, 472–, Andrea di Francesco, Cx, 352, 354, 358,

360, 370-72, 407, 443, 451, 819–, Ettore, 483, 486

–, Michele, Cx, 438–, Nicolò di Francesco, avog., 369, 372,

407, 410, 434, 438, 452, 819, 824–, Pietro de, giud., 167–, Pietro, mar. Camilla F., 440, 533, 535–, Tommaso, 519Bernardo, Francesco de, not., 173-75Bersabela, nip. Franceschina n. Foscari,

ved. Nicolò Celsi, 208Bertanza, enriCo, 33Bertipaglia, Pace da, not, 367Berto, affitt. F., 658Bertoldo di Paolo da Candia, 253Beta, mon. S. Matteo di Murano, parente

Giacomello F., 30Bevazan v. BeazanoBiagia, benefic. Isabetta F., 714-15Biagio, muratore, affitt. F., 728-29Biagio, pbr., affitt. F., 787Biagio, pbr. S. Marcuola, 207Biagio di Bartolomeo, S. Simeon gr., 170-

71, 174Bianco, Marco, priore ospedale F. Mura-

no, 573-74–, Paolo, armatore di nave, 751Biata, Antonio, 408-9BillanoviCh, Maria Chiara, 596Bissoia, Antonio, fonditore di rame, 627Blondus (Biondo Flavio), segr. papale,

594Bocassin, Marco, pleb. S. Marcuola, not.,

207, 209Boccassio (de Bochasis), 145–, Giovanni, 13Bocheta, Alvise detto Ballotino, 428, 431-

32–, Nicolò, ladro e ruffiano, 385-87, 393,

395Bocoli, Giovanni de, lx, 177, 262, 297BoehMer, Johann-FriedriCh, 40, 42, 118Boldesina, 95Boldù, Filippo, giud. esam., 575–, Gabriele, can. Padova, 811–, Giacomo, S. Maria Formosa, 117, 168-

69Boletis, Pietro a, 129Bollani, Domenico, aud. vec., 492–, Girolamo, giud. proc., 505, 507

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846 Indice dei nomi di persona

–, Sebastiano, giud. pet., 556-57Bon, Alvise di Ottaviano, 752–, Bianco, S. Severo, 91–, Felice, 119–, Francesco, patr. na., 610–, Francesco, SS. Apostoli, 78, 82–, Francesco di Marco, S. Cassian, nip. Gu-

glielma F., 24–, Marco, S. Cassian, 24–, Marino, 733–, Nicolò el grando di Alessandro, Cx,

375, 398, 400-1, 403, 405-6, 445, 451, 819

–, Pietro, giud. propr., 732Bona Amiga, benefic. Maria F., 133Bonamico Francesco, not., 696-97–, Nicolò, not., 473Bonaventura, calzolaio e band., 285Bonicardi, Girolamo di Andrea, not., 555-

56Bono, Francesco, minist., 81, 85–, Luchino di Marco, not., 190, 366–, Marco, 353–, Nicolò, band., 70Bonomi, Bonomo, merc. triestino, 675,

680Bonovicino, Marco de, pbr., not., 13, 145Bonpietro, frate minore, 96Bonvisin, Nicolò di Piero, 696Bonzi, Giovanni, S. Pantalon, 92Bonzonibus, Francesco de, not., 289-90BordiGnon Favero, elia, xix, 587Borromeo, Bartolomeo, banchiere, 626Borzachis, Francesco de, pbr., 153Bosco, Paolo dal, colt. F., 789Boter, Giovanni, band., 223, 265, 279Bovolenta, Bastiano, colt. F., 789Bracciolini, Poggio, segr. papale, 377Bragadin Andrea, aud. vec., 492, 664–, Domenico, 635–, Elisabetta di Francesco e Marina di Gia-

como F., 689–, Francesco di Giacomo, S. Aponal, mar.

Marina di Giacomo F., 651-55, 664, 684–, Giacomo di Francesco e Marina di Gia-

como F., 654–, Giovanni di Francesco e Marina di Gia-

como F., 654

–, Lorenzo, avog., 200, 203-4–, Maddaluzza, mon. S. Zaccaria, 299Braunstein, Philippe, 566, 649Brodulo, Bernardino di Alvise de, 808–, Caterina de, 808Brugno, Andrea, 266Bruna, donna, 143, 146Bruno, Bartolomeo, 275Brusca, Pantaleone, 88Brutis, Giovanni di Bindo de, 282, 521,

541 Bua Spatas (Buda Spata), Paolo di Sguro,

215-16–, Petronella di Sguro, in Ercole Tocco,

cognata Franzi F., 215-17–, Sguro, signore di Angelokastro, suoce-

ro Franzi F., 175, 215, 235-37, 266–, Statera v. Foscari SterinaBuchis, Corradino de, da Brescia, pod.

Treviso, 25Buco, Daniele, giud esam., 49–, Marco, pleb. S. Leonardo, not., 16BulGarelli, Mario, xix, 33, 42, 55, 138, 585Bulletis, Zangiacomo di Ranuccio de, da

Gassano, ab. Vicenza, 331 Buniol, Francesco, diac. S. Cassian, 24Buonamico v. BonamicoBuonuomo v. Bonomi

Ca’ Bianca, Capela dala, affitt. F., 707, 780CaGnin, Gianpaolo, 25Calafato, Giovanni, taverniere, 50–, Pietro, 120Calbo, Francesco, giud. mob., 287Camerino v. SimoneCamino, Andrea di Giacomo da 256, 261–, Troilo di Giacomo da 256, 261Campisano, Giovanni, pleb. S. Zulian,

not., 231, 268, 278-79Camplo, Monte de, giurista, vic. vesc. Ca-

stello, 187Campo, Bernardo del, drappiere, 192Camuciis, Bartolomeo di Tomeo de, not.,

516Can, Domenico, giurista, vic. vesc. Pado-

va, 623, 631Canal, Andriana ved. Bartolomeo da, 813,

814

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Indice dei nomi di persona 847

–, Andriolo da, nip. Guglielma F., ab. Cre-ta, 23

–, Eliseta da, mon. S. Caterina, nip. Gu-glielma F., 23, 30

–, Giovanni da, aud. vec., 492–, Giovanni di Bartolomeo da, 813-16–, Guglielma da, v. Foscari–, Marco da, nip. Guglielma F., ab. Creta,

23–, Maria da, nip. Guglielma F., ab. Creta, 3–, Vito, S. Polo, 371Candia, Bertoldo di ser Paolo da, ab. Vi-

cenza, 253, 255–, Giacomo da, 586Cantellis, Luca de, pbr. S. Zaccaria, 592Canziano, pbr. S. Marco, 673Capella, Febo di Alessandro, 495Capellinis, Giovanni de, da Milano, can.

Cividale, 239Capello, Francesco, giud. proc., 482, 492–, Giovanni, savio, 605–, Girolamo, giud. proc., 521-23, 525–, Lorenzo, avog., 263–, Pancrazio, 635–, Vittore, Cx, 375-76, 427, 435, 437Capodistria, Michele da, 493Capotius, B., funzionario cancelleria pa-

pale, 584Capselario, Vitura, band., 181Capuzario, Pasino, colt. F., 807CaraCCiolo ariCò, anGela, 818Caravello, Pietro, giud proc., 80-81, 84-85Cardino di Giovanni, lanaro, 283Caresini, Giovanni, not., 106Carlo IV, imperatore e re di Boemia, 40,

118, 802Carlo, Nicolò, gast. duc., 337–, Nicolò, not., 770Casa, Bartolomeo de, pbr., 622Caselle, Bernardo di Pietro giud. dalle,

not. padovano, 41-42Castelefort(is), Francesco de, diac. S. Pan-

talon, 323Castelforte, Agnesina da, benefic. France-

schina F., 95Castello, Giacomo dal, colt. F., 788Castro, Paolo di, professore giurista a Pa-

dova, 293, 295

Catanio, Pasqualino, merc., 676Caterina, benefic. Michele F., 764Caterina, donna, 144, 147Caterina, schiava affrancata di Giacomello

F., 129Caterina, schiava tartara di Nicolò di Gio-

vanni F., 174, 198Caterina, serv. Briseida F., 245Caterina, venderigola, 143, 146Caterina di Nicolò, affitt. F., 787Caterinella, serv. casa F., 795Cattaro, Giovanni da, affitt. F, 783Cauco v. CoccoCavalleris, Bernardino de, not., 730Cavazza, Alessandro, not., 731–, Bartolomeo di Marino, benef. Marina F.,

560–, Francesco, pleb. S. Agata, not., 147–, Gabriele, 61–, Nicoletto, S. Angelo, 115–, Pietro, not., 113CeCChetti, BartoloMeo, 153, 167, 234,

306, 548Cecino, Nicolò, pleb. S. Maurizio, 10-11Celsi, Nicolò (Nicoletto), mar. Franceschi-

na di Andrea F., 170, 207-8, 225, 227Ceruto, Bianco, not. vesc. Padova, 621Cerventibus, Sebastiano de, pbr., 730Cessi, roBerto, 306Chandi, Giovanni di Qanda (?), 726Checca, venderigola, benefic. Maria Priuli

n. F., 135Chiara, nena Andrea Priuli, serv. Maria

Priuli n. F., 136Chiara, mon. S. Lucia, 796Chiario, Antonio de, affitt. F., 782Chiodi, Giovanni dai, 633Chioggia, Giovanni da, 663–, Giovanni da, frate, 32ChoJnaCki, stanley, 210, 467Cholb v. KolbCholeto, Angelo Pietro, 762–, Pietro, 761Cholore, Zuan da, merc., 626Chrasetto, Cristoforo, affitt. F., 779CiCoGna, eMManuele antonio, 298 Cigoto, Donato di Domenico, 633Cipro, Teodorino da, 620

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848 Indice dei nomi di persona

Cita, serv. benefic. Marina F., 561Civran, Nicolò, giud proc., 113Clemente VI (Pierre Roger), papa, 294Cocia, Antonio di Nicolò, 331Cocco, Andrea, giud. propr., 167–, Antonio, armatore di nave, 721Codroipo, Nicolò di Paolo da, 516Coletta, donna, 143Collalto, Giulia di, 635Colonna, Barnaba, 670Conchelle, Francesco di Domenico dalle,

not. padovano, 594, 612, 618Contarini, 339, 343, 346–, Agnese (Agnesina), n. Falier, in Contari-

ni, sor. Franceschina F., 93, 96–, Andrea, doge, 143–, Andrea di Leonardo, 520–, Andrea di Lorenzo, 186, 438, 502–, Antonio, PSM, 324, 329–, Baldissera, 753–, Bernardino di Pietro, S. Moisè, 156–, Bernardino, sopragastaldo (a. 1447), 557–, Cecilia, in Bernardo, 499–, Davide, S. Barnaba, giud. propr., poi

Cx, 335, 337, 442, 448, 451, 818–, Donato, 484, 489–, Elena di Alvise, 684, 688, 693–, Federico di Ambrogio, 745-46–, Federico, PSM, 352, 362, 371–, Franceschina v. Foscari Franceschina–, Franceschina, in Alvise, 689, 692–, Giacomello, 96–, Giovanni, S. Giovanni Novo, mar. Mar-

chesina, 117–, Giovanni (a. 1484), 650, 656–, Giovanni Matteo di Pietro, 263–, Girolamo di Bertucci, PSM, 672–, Imperiale, giud. pet., 556–, Lenucia, S. Margherita, 151-52–, Leonardo, avog., 122–, Leonardo di Pietro, San Barnaba, 440-

42, 444, 446, 818–, Lorenzo di Giorgio, 668–, Luca, OdN, 357–, Lucia di Leonardo, 502–, Lucrezia v. Foscari Lucrezia–, Marchesina, in Giovanni Contarini, zia

Marchesina F. n. Basegio, 91, 117

–, Marco, 753–, Nicolò di Pietro, Cx, 407, 441, 475–, Paolo, giud. esam., 559, 565, 576–, Pietro di Francesco, 667–, Pietro di Giovanni, 803–, Pietro, giud, 195–, Pietro, S. Paternian, 34, 50–, Priamo, 353, 357–, Taddeo, avog., 778Conti, Bartolomeo, medico veneziano,

274-75Conti Prosdocimo, docente giurista pado-

vano, 293, 295Conzo, cuoco, affitt. F., 779Coppo (Copo), Daniele di Girolamo, 649,

678, 736, 747, 752-53–, Nicolò, console mercanti, 675Corfù, Cosma da, 479Corgniani, Giovita, S. Salvador, speziale,

703Corner, Antonio, giud. propr., 386–, Antonio (1486), giud. propr., 660–, Caterina (Cateruzza) v. Foscari, Cateri-

na–, Federico di Francesco, 569, 654-55–, Francesco, 489–, Giovanni, avog, 778–, Marco, doge, 90–, Marco, Kr., Cx, 434, 436-37–, Pietro, PSM, 167-68–, Pietro di Federico, 686Corner, FlaMinio, 40, 42, 118, 148, 396,

441, 826Corona A., not. duc., 337Correr, Filippo, 262, 296–, Paolo, avog., PSM, 288, 296-97, 324, 329Cortivo, Angelo dal, perticatore, 806Costa, Pietro, 143, 146Costantini, Francesco di Costantino, S.

Trovaso, 673–, Ottaviano, not., 658Costis, Martino de, bergamasco, 314Cremona, Bartolomeo da, canc. Jacopo F.,

359Crestani, Caterina, 234Crestin, Bernardino de, linaiolo, affitt. F.,

787Cristiano, Nicolò di Anastasio, not., 425

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Indice dei nomi di persona 849

–, Andriolo di Giovanni, not. 175, 190, 219, 266

Cristina Turca, schiava affrancata F., 683, 689, 693

Cristoforo, cler. S. Polo, 141Croce, Maria dalla, benefic. Marina F., 561Croci, Benedetto dalle, pleb. S. Maria For-

mosa, not., 378, 422, 424, 475, 476, 505

D. de Luca, funzionario cancelleria papa-le, 377

Da Camino v. CaminoDa Molin v. MolinDa Mosto v. Mosto da Mosto, andrea, 453Dagli Elmi v. HelmisDai Chiodi v. ChiodiDai Frutti v. FructibusDal Bosco v. BoscoDal Cortivo, v. CortivoDal Legname v. LegnameDal Pozzo v. PozzoDalla Croce v. Crocedalla santa, Giuseppe, 33Dalla Scrofa v. ScrofaDalle Aste v. AsteDalle Bollette v. BoletisDalle Conchelle v. ConchelleDalle Croci v. CrociDalle Fornaci v. FornaciDalle Serrature v. SeraturisDalle Tele v. TellisDalmario, Caterino, giud. esam., 16–, Simone, giud. proc., 509-10Dandolo, 278, 338-39, 342–, Andrea, doge, 107, 113–, Andrea di Giacomo, Cx, 353, 357, 438,

553–, Andriolo, S. Simeon picc., 104–, Benedetto, 168–, Chiara, mon. S. Zaccaria, 299–, Fantino, avog., 63–, Filippo, avvocato PSM de ultra, 143–, Francesco, doge, 32, 45, 49–, Gabriele, 150–, Gerardo di Giacomo, cons., 398, 400-1,

403, 405-6, 415–, Giacomello, S. Simeon picc., 104

–, Giberto, SS. Apostoli, 154-55–, Giovanni, S. Polo, 104, 106–, Girolamo, giud. esam., 247–, Marchesina, S. Fantin, di Isabetta (ved.

Dandolo poi in Nicolò F.), 98, 100, 101–, Marco di Giovanni, S. Polo, mar. Maria

di Nicolò F., 104, 106, 115–, Simone (Simonetto), 57, 129–, Vinciguerra, 668–, Zanetta, priora ospedale Pietà, 389-90Danilo, Domenico, band., 117–, Pietro, S. Zulian, band., 117Darci, Vendelino, S. Pantalon, 113Dardanis, Giacomo de, carceriere Giaco-

mo F., 403, 414Dardimano, Andrea Pietro, pellicciaio,

366Dario, Giorgio di Francesco, not., 336-37Darmer, 740Darvasio, Marino, pbr. S. Trovaso, not.,

68, 76, 107, 113Davanzago, Marino, sorvegliante carcere

Giacomo F., 418David di Giacomo, S. Sofia, 192Dedo (Detho), Giacomo, prbr. S. Lucia,

not., canc., 31, 33, 45, 49, 93Delaido, 315Dela Siega v. SiegaDel Dolce v. DolceDella Seta v. SetaDell’Astra v. Astradel torre, Giuseppe, xvii

Denasimben v. NasimbenD’Enrico, Francesco, not., 192Dente, Cristoforo, 219de rossi, laura, xix

Diaderech, Leonardo, affitt. F., 783Diedo, Agostino, S. Stin, 104, 113–, Andrea, pod. Asolo, 735–, Antonio, 352, 362, 369–, Costantino, S. Stin, 105 –, Domenico, Cx, 451, 458, 819–, Donato, S. Stin, 116–, Giovanni, S. Stin, 114-15–, Lorenzo, giud. proc., 509–, Marco, S. Giovanni Novo, 78, 82–, Marco, avog., 122–, Pietro, cons., 186

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850 Indice dei nomi di persona

–, Vettore di Donato, 139, 168-69Dieto, Rubino, 539Dignano, Francesco da, merc., 677Dimitropoulos, Leo, 611Dobrato, Vittore di Antonio, orefice, 366Dolce, Giovanni del, S. Tomà, samitaro,

256, 260Dolfin, Benedetto di Giovanni, PSM, 111–, Donato, giud proc, 148–, Francesco, OdN, 357–, Giovanni, PSM, doge, 108-10, 124–, Giovanni, Cx, 375, 438–, Lorenzo, 254dolFin, GiorGio, cronista, 818Dolze, Nicolò di Girolamo, 751Domenico, carpentiere e band., 285Domenico, cler. S. Simeon picc., 245-46Domenico, fornaio, affitt. F., 786Donà (Donado), Alvise di Andrea Kr. e

Camilla F., 532-33, 535-36–, Andrea di Bartolomeo, Kr., S. Marcuola,

mar. Camilla F., 398-400, 440, 509, 532-33, 536, 824

–, Antonio, 533–, Cecilia, mon. S. Zaccaria, 300–, Ermolao, Cx, 349-50, 352-54, 356-58,

396-402, 405, 410–, Francesco, giud. esam., 88–, Giovanni di Tolomeo, 578–, Girolamo, S. Maria Maddalena, Cx, 408,

441, 435, 437, 444, 446-49, 451-52, 481, 818

–, Isabetta v. Foscari Elisabetta,–, Margherita, mon. di S. Zaccaria, 300–, Marina, mon. S. Zaccaria, 300–, Natale maior, 295, 371–, Pietro di Nicolò, vesc. Padova, 272, 292Donato di Amedeo, da Gambarare, colt.

F., 813, 815Donino, Francesco di Giovanni, not., 639–, Giacomo, 500Dorengo, Antonio, affitt. F., 783Dorigo Cogo, 121doriGo, WladiMiro, 30Dotti, Paolo, docente giurista padovano,

293, 295Dotto, Marco, medico, 403Duodo, Arsenio, 508

–, Giacomo, aud. vec., 492–, Leo, Cx, 428, 438, 448, 451–, Tommaso, Cx, 375

Ecelo v. Federico diEgidio (Exidius), pbr., can. S. Marco, 17,

52Elena, in Giacomo marinaio, 91Elena Sclavona, 391-92Elia da Verona, frate minore, vesc. Suelli,

ausilare Verona, 233Elteling, Nicolò, merc., 627-28Emo, Pietro, avog., 262Encio (Entio), Pietro, not., canc. Cx, 416,

438Enrico di Luberto v. LubertiErizzo, Marco, giud. esam., 559Ermolao, pbr. S. Geremia, 67Ermolao di Pietro, da Patrasso, 193-96Este, Bertoldo d’, march., 629-31–, Borso d’, march., 621-22, 624–, Ercole d’, march., 621-22, 624–, Taddeo d’, march., 330euBel, konrad, 125Eugenio IV (Gabriele Condulmer), papa,

268-69, 271-72, 302, 303-4, 363

Fabianis, Pietro de, pbr., 565–, Setius de, pbr., 578Fabriano, Alvise di Agostino da, 677 –, Nicolò da Fabriano, pbr., 221–, Piero di Agostino da, 677Fabris, Nicolò de, can. Castello, not., 52Falchino, fornaciaio, affitt. F., 27Falier, Benedetto, diac. S. Maurizio, 10-11–, Belletto, nonno Franceschina ved. Fi-

lippo F., 85–, Beriola, S. Tomà, m. Franceschina Fa-

lier, 69, 76-77, 93, 96–, Bertuccio, 352, 362–, Franceschina v. Foscari–, Michele (Micheletto), S. Tomà, fr. Fran-

ceschina ved. Filippo F., 68-69, 86, 93, 96

–, Tommasina, mon. S. Giovanni di Tor-cello, 95

Fantina, ved. Andrea Romano, 321Fantino, serv. F., 683

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Indice dei nomi di persona 851

Fantis, Nicolò di Leone de, not., 382, 426, 478, 480-81

Fariseis, Ambrogio de, da Parma, vic. Gio-vanni F. pod. Padova, 39, 41, 115, 801

Farronato, GaBriele, xvi

Fasolo, Giacomo di Nicolò, pbr. S. Panta-lon, not., 40, 165, 495, 558, 578, 681, 687, 801

–, Giovanni, pbr., S. Barnaba, 691-94Favro, Donato di Amedeo detto Dalla Ro-

sa, colt. F., 805-6, 813, 815Federico, pbr. S. Maria Formosa, not., 213Federico di Ecelo, not. trevigiano, 26Fehus, Johannes (pseud. di Giulio Pace,

giurista), 235Felitini, Francesco, rettore dei giuristi del-

lo Studio padovano, 293Ferro, Girolamo, OdN, 439Fiato, Domenico, 814–, Giacomo, 814–, Giovanni, 814–, Sebastiano, 814FiCker, Julius von, 40Filippo, pbr., 207Filitini, Nicolò, not. udinese, 239Fineti, Nicolò, not., 707Fiono, Bernardino de, affitt. F., 787Flabanico, Giovanni, cler., 5Fontana, Barnaba dela, pleb. S. Basilio,

not., 88–,Vittore, pbr., not., 575Fontanellis, Battista de, medico a Udine,

238–, Filippo de, arcidiac. di Aquileia, 238Forensis, Cicco, da Brindisi, not., 215, 217Formento, Vincenzo, affitt. F., 707Fornaci, Alessandro dalle, canc. Cx, 407,

438, 452

Foscari, xiii, 153, 483, 486-88, 490, 523-24, 572, 581-82, 584, 587, 621, 633, 636-38, 660, 723, 730, 743-44, 763

–, Agnese di Filippo (a. 1281), in Moceni-go, 6, 8, 50-51

–, Agnesina di Nicolò Kr, in Andriolo Sa-nudo poi in Nicolò da Molin, 60-62, 64, 105, 119-20, 135, 148, 155-57, 160, 225, 227-28, 230, 804

–, Agostino di Giovanni di Marco, xix, 612-14, 616-17, 621, 623, 629, 631, 710-11, 722-24, 727-30, 739-40, 742, 803

–, Alessandro di Urbano di Filippo, 161, 658, 660, 671, 673, 699-700, 703, 718, 732, 793-94

–, Alvise di Federico, 810-17–, Alvise di Marco PSM, mar. Orsa Lippo-

mano, xix, 420-23, 440, 523, 553-54, 585, 587-88, 596-97, 618

–, Alvise di Michele di Filippo, 702, 718–, Alvise di Nicolò di Giacomo di France-

sco doge, 684, 690, 777-78, 801, 804-7–, Alvise V Paolo, xviii

–, Alvise VI. Giovanni, xviii

–, Andrea (Andriolo) di Giovanni di Ni-colò Kr., 139, 143-44, 147, 149-50, 155, 157-60, 167-69, 207, 483, 485, 804

–, Andrea (Andriolo) di Marco di Giovan-ni, 19

–, Angela di Francesco di Filippo PSM, in Giovanni Michiel, 793

–, Apollonia, in Tommaso di Stefano, 573–, Balzanella, n. Badoer da Peraga, ved.?

poi in Nicolò Kr., 31-33, 45-49–, Benedetta di Francesco Kr. di Alvise, in

Daniele Barbarigo, 777-78–, Beriola (Biriola) di Giovanni, in Pietro

Michiel, 23, 100–, Betta di Andrea di Giovanni, in Fantin

Zaccaria, 170-71–, Briseida di Nicolò di Giovanni, sor.

Francesco doge, in Michele Gabriel, 185, 198, 204, 243, 246

–, Camilla di Francesco doge, in Muazzo poi Bernardo poi Donà, 487, 532-33, 536

–, Camilla di Nicolò di Giacomo di France-sco doge, 684

–, Caterina (Cateruzza), in Nicolò Kr., m. Marco, Filippo, Giovanni, 77-84

–, Caterina (Cateruzza), n. Corner, in Ni-colò di Giacomo, 654, 668, 682, 689, 804

–, Caterina (Cateruzza), n. Michiel e Fran-ceschina, in Nicolò di Giovanni Kr., 151, 178, 181, 184-85, 197, 199

–, Caterina di Federico di Nicolò, 807

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852 Indice dei nomi di persona

–, Caterina di Francesco di Filippo PSM, 793-94

–, Caterina di Giacomo di Francesco do-ge, in Francesco Soranzo, 499, 559, 654, 689

–, Caterino di Giovanni, nip. di Filippo, 5–, Cecilia di Francesco di Filippo PSM, 793–, Cecilia di Nicolò Kr., 23, 62, 66, 121,

133, 491–, Cecilia, ved. Federico di Nicolò, 807–, Cristina di Francesco di Filippo PSM,

793–, Damiana, sor. Filippo, 5–, Domenico di Alvise di Marco, 612, 621,

623, 629, 631, 633, 635-36, 722, 725, 727-30, 739-42, 803

–, Donato di Nicolò di Giovanni Kr., 184, 190-93, 198, 219-20, 231-32, 289

–, Elena di Filippo (a. 1281), 6, 8–, Elena di Francesco di Filippo PSM, 793–, Elena di Nicolò, sor. Francesco doge,

badessa S. Zaccaria, 198, 298-300, 380–, Federico di Nicolò di Giacomo di Fran-

cesco doge, 684, 690, 804-7, 810-16–, Filippo, S. Cassian, 3, 10, 12–, Filippo, S. Pantalon, 90-92–, Filippo di Francesco di Filippo PSM,

793, 796–, Filippo (Filippino) di Franzi, PSM, mar.

Isabetta Trevisan, xviii-xix, 54, 178-79, 210-13, 248, 253-54, 256-57, 259-60, 265-67, 273, 279-81, 283, 285-87, 296-97, 301, 320-21, 323-28, 330, 332, 334-37, 340, 347-49, 363, 367-68, 382-86, 388-91, 393, 424-26, 440, 467, 469-70, 477-81, 483-84, 487, 494, 502-7, 510, 513, 515, 518-21, 523-24, 527-28, 531, 537-38, 540-43, 545-46, 554, 557, 566, 571-74, 602, 661, 705, 779, 781, 803

–, Filippo di Giovanni di Nicolò Kr., 140, 143-44, 147, 149, 154, 485

–, Filippo di Nicolò Kr., 76-85, 93, 97–, Fiordelisia di Giacomello e Santuccia

Zane, 127-29–, Franceschina di Andrea (Andriolo) di

Giovanni, in Nicolò Celsi, 170, 207-9, 225, 227, 483

–, Franceschina di Nicolò di Giovanni, in

Santo Venier, 198-99, 244, 246, 289-91, 378-79

–, Franceschina, n. Falier, ved. Filippo di Nicolò Kr., 68-69, 76, 85, 93-94, 97

–, Franceschina, n. Morosini, ved. Badoer e Michiel, in Giovanni Kr., 139, 177-82

–, Franceschina, n. Valaresso, in Giovanni Kr., 86-90, 123-25

–, Franceschino di Giovanni di Nicolò, 141, 149

–, Francesco di Alvise di Marco PSM, Kr., PSM, 612, 614, 616-17, 621, 623, 629, 631, 633-36, 722, 725, 727-30, 739-41, 778, 786, 803

–, Francesco di Filippo PSM, xviii, 467, 469, 473, 477-8, 521, 528-29, 531, 547, 552-53, 555-58, 565-66, 583, 586, 591-93, 599-602, 608, 610-11, 619, 627-28, 641, 644-45, 649-50, 657-58, 660-61, 669, 672-73, 675, 680, 705-9, 712-13, 716, 718, 731-32, 737-38, 744, 752-53, 760, 778-79, 790-92, 797

–, Francesco di Giacomo di Francesco do-ge, 455-56, 495-96, 498, 500, 502, 561, 578, 585, 802, 827

–, Francesco (Franzi) di Giovanni, xvi, xviii, 142-44, 147, 154, 156-57, 161-64, 175-76, 178, 184, 203-4, 210, 212-16, 218-20, 222-27, 229-30, 233-37, 250-51, 257, 261-62, 265-67, 273-74, 278-82, 293, 296-97, 485

–, Francesco di Nicolò di Giovanni, doge, xi, xvi, 142, 172-73, 180-85, 193-96, 198, 200-1, 206, 220, 222, 244, 246, 250, 255, 264, 265-66, 268, 271, 274, 278, 285, 290, 295, 324-28, 334-37, 344, 358, 374-75, 379, 396, 417, 422, 439-41, 452, 454-55, 457-63, 470-71, 487, 496, 498-99, 501, 508, 558-59, 575, 577, 579, 690, 802, 818, 820-26

–, Francesco di Nicolò di Giacomo di Francesco doge, 569, 668, 681-82, 684, 688, 690, 692, 727-29, 781-82, 803-5

–, Franzi v. Francesco di Giovanni–, Giacomello di Marco, S. Cassian, 29-30–, Giacomello di Nicolò Kr., San Cassian,

56, 61, 63-64, 88-89, 98, 100-3, 107, 109-14, 126, 137, 148-49, 485

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Indice dei nomi di persona 853

–, Giacomo (Jacopo) di Francesco doge, 288, 295, 330, 349-51, 353-55, 357, 359-62, 368-73, 375-76, 396-97, 399-406, 408-19, 426-37, 439-41, 520, 820

–, Giacomo di Nicolò di Giacomo di Fran-cesco doge, 569, 684, 690, 804-16

–, Giacomo di Urbano di Filippo PSM, 628, 657-58, 660, 669, 720, 732

–, Giovanni (Zanino) di Andrea di Gio-vanni, 170-71, 483, 485

–, Giovanni di Filippo (a. 1281), 3, 6-11, 13-18, 23, 33, 51

–, Giovanni di Franzi, cler., 186-89, 203–, Giovanni di Marco PSM, 440, 585, 587-

88, 596, 598, 618, 633, 635, 637, 710–, Giovanni (Zanino) di Nicolò Kr., Kr.,

xvi, 39, 41, 55, 61-64, 68, 71, 73, 75, 77-90, 93, 102-5, 107, 109, 110-17, 119, 121-25, 132, 135, 138-39, 142, 148-50, 153, 160, 224-25, 227, 484-85, 802, 804

–, Girolamo di Nicolò di Giacomo di Fran-cesco doge, 684, 690, 804

–, Girolamo di Urbano di Filippo PSM, 531, 593, 643, 658, 660, 714, 716, 731-32, 737-38

–, Girolamo naturale di Polidoro v. Vielmi –, Guglielma, n. da Canal, in Giovanni, 18-

19, 23-24–, Isabella di Marco PSM, in Nicolò Queri-

ni, 472–, Isabetta di Andrea di Giovanni, ved.

Fantino Zaccaria, 54, 482-85, 487, 491–, Isabetta di Filippo PSM, in Pietro di An-

drea Morosini, 330-32–, Isabetta di Giovanni di Marco PSM, in

Andrea Foscolo, 597, 710–, Isabetta, n. Donà, in Urbano di Filippo

PSM, 480-81, 732-33, 735–, Isabetta, n. Morosini, ved. Giustinian, in

Nicolò Kr., 55-56, 60-61, 68, 70, 73, 75, 82, 97-98, 104

–, Isabetta, n. Trevisan, in Filippo PSM, 210, 212-14, 320, 425-26, 467, 469, 590, 593, 640-41, 712-13, 715-16, 731, 736-38

–, Jacopo v. Giacomo–, Laura, n. Filippo Sanudo, 811–, Leonardo di Nicolò di Giacomo di Fran-

cesco doge, 684, 690, 804-5

–, Lorenzo di Francesco doge, 263-64–, Lucrezia, n. Contarini, in Giacomo, 330,

456, 498-99, 520, 561, 569, 654, 682, 687, 691-94, 803

–, Lucrezia di Federico di Nicolò, 814–, Ludovico, Luigi v. Alvise–, Marchesina, n. Basegio, in Filippo, 90,

92–, Marco di Giovanni e Guglielma (a.

1319), mar. Margherita Sanudo, 19, 21, 29

–, Marco di Giovanni di Marco PSM, 612-13, 621, 623, 629, 631, 710-11, 722-24, 727-30, 739-40, 742, 803

–, Marco di Nicolò Kr., 78-85–, Marco di Nicolò di Giovanni, PSM, xviii-

xix, 142, 198-99, 220, 222, 244, 246, 276-77, 288-90, 295, 324-29, 379, 420-23, 440, 455-56, 472, 483-84, 487, 496-502, 523-27, 613, 820, 822

–, Marco di Nicolò di Giacomo di France-sco doge, 682, 684, 690

–, Margherita, n. Marcello, in Marco PSM, 561

–, Margherita, n. Sanudo, ved. Marco Fo-scari, 21

–, Maria di Francesco doge, 456-57, 497-98, 500, 558-61, 563-64, 575-78, 580, 802

–, Maria di Nicolò Kr. e di Isabetta, sor. Agnesina, in Marco Dandolo, poi in Giacomo Priuli, 60-62, 64, 98, 100-2, 106, 120, 130-32, 137, 148

–, Maria (Marietta) di Nicolò di Giacomo di Francesco doge, 569, 682, 689-90, 803

–, Maria, n. Priuli, in Francesco doge, 172-73, 200-2, 483, 487

–, Maria (Marietta), n. Priuli, in Francesco di Filippo PSM, 672, 793, 795, 797

–, Marina di Giacomo di Francesco doge, in Bragadin, 499, 651, 655

–, Marina di Nicolò di Giacomo di France-sco doge, 569

–, Marina, n. Nani Bartolomeo, in France-sco doge, 55-56, 470-71, 498, 508, 558-59, 565, 575-77, 802

–, Michele (Micaletto, a. 1356), 119–, Michele di Filippo PSM, xviii, 363-66,

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854 Indice dei nomi di persona

467, 469, 473, 479-80, 510-13, 516-17, 521, 528-29, 531, 547-58, 565-66, 571-72, 585, 591-94, 598, 600-2, 620, 625-28, 641, 644-45, 648-49, 658, 660-67, 669-71, 675-77, 679, 686, 695-96, 698-99, 701, 703-6, 713, 716-17, 719-21, 731-32, 735, 737-38, 744-49, 752-56, 769-71, 773, 775, 781

–, Nicoletto di Filippo, 90–, Nicoletto di Nicolò Kr., 155, 159–, Nicolò di Federico di Nicolò, 810-16–, Nicolò di Francesco di Nicolò, 813-14–, Nicolò di Giacomo di Francesco doge,

mar. Caterina Corner, 455-56, 463, 497-501, 508, 520, 558-61, 564, 568-69, 575-80, 585, 606, 608, 654-55, 681, 687, 690, 728-29, 739-41, 802-5, 808, 826

–, Nicolò (Nicoletto) di Giovanni, Kr., xvi-xvii, 18-19, 22-23, 25-43, 45-55, 66-69, 71-75, 77-85, 87, 97-98, 101, 106-12, 119, 128, 139, 143-50, 152-53, 156, 168, 214, 226, 324-26, 328-29, 482-84, 487, 489, 506, 523-25, 541, 572, 601, 602, 604, 744, 765, 802, 817

–, Nicolò di Giovanni Kr., 139, 155, 159, 170, 172, 174, 183-86, 191-93, 198-99, 220, 225, 251

–, Orsa, ved. Andriolo di Giovanni, 150, 155, 159, 170-71, 179, 199, 804

–, Paleologina di Filippo PSM, 467, 469–, Palmera (in Agostino), sor. Filippo (a.

1281), 5–, Paola di Francesco doge, in Michiel,

497, 500, 559-60, 563-64, 575, 577, 802–, Paola di Nicolò di Giacomo di France-

sco doge, 684–, Paola, n. Gritti, in Giovanni di Marco

PSM, 596-97, 710-12–, Paolo, ser, patr.na, 664-66, 670-71–, Paolo di Franzi, 203, 217-18, 238, 248-

49, 252-55, 266–, Paolo di Giovanni Kr., dottore, vesc.

Corone, poi Castello, arciv. Patrasso, 125-26, 139-40, 485

–, Paolo di Urbano di Filippo PSM, 658, 660, 719

–, Patavia di Franzi, in Simone Valier, 257, 265, 273, 281, 285

–, Pellegrina (Peregrina, Peluchina, Peleo-lugina) di Michele di Filippo, in Alvise Mocenigo, 694-96, 700, 702, 736, 743, 762, 772-73

–, Pietro di Marco PSM, vesc. Padova, card., 421, 594, 596, 599-600, 605, 612-13, 617-18, 621, 623, 629, 631, 647, 656

–, Polidoro di Franzi, primicerio S. Marco, vesc. Bergamo, arcivesc. Zara, xix, 232-33, 238, 246-48, 257, 259-60, 268-72, 280-83, 285-86, 292-95, 302, 305-13, 317-18, 320, 325, 329, 363, 377, 381-90, 393, 474-77, 502-5, 509-10, 514-15, 520-22, 537-38, 541-43, 545

–, Regina, in Filippo (a. 1281), 3, 9-11, 13–, Santuccia, n. Zane, in Giacomello di

Giovanni, 126-28–, Sebastiano, 814–, Sguro di Franzi, 246-48, 260, 282–, Stefano, pleb. S. Agostino, 5–, Sterina (Stelina) di Filippo PSM, in Gio-

vanni Lando, 321, 467, 518-19, 591-92, 641, 643

–, Sterina (Statera), n. Bua Spatas, in Fran-zi, 175, 177, 179, 203-4, 234-35, 252-57, 260, 265-67, 273, 279, 283, 285-87, 541-42

–, Tommaso di Stefano calafato, priore ospedale di Murano, 572-73

–, Urbano di Filippo PSM, mar. Isabetta Donà, 321, 424, 440, 467, 469, 480-81, 531, 557, 565-66, 585, 591-93, 600-2, 644-45, 661, 732, 734, 760, 765

–, Vettore di Urbano di Filippo PSM, 658, 660, 662, 705-6, 732

–, Zanino v. GiovanniFosCari WidMann rezzoniCo, antonio, xi,

801FosCari WidMann rezzoniCo, FeriGo, xii

FosCari WidMann rezzoniCo, GiorGio, xii

Foscarini, Alvise, avog., 435, 438–, Andrea, prov. conti camere, 639–, Caterina (recte Foscari, per errore Fo-

scarini), 81–, Giovanni, PSM, 148-49–, Lorenzo di Andrea, 352, 354, 358, 360,

407

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Indice dei nomi di persona 855

–, Marino, PSM, 51-52–, Pasquale, giud. propr., 660Foschin, Vitale, not., 132Foscolo, Andrea, Cx, 374-75, 438, 443,

451, 820–, Andrea di Marco, mar. Isabetta di Gio-

vanni F., 710-11, 729–, Elena di Marco, ved. Valier e Pasquali-

go, 810–, Marco, 650, 656–, Marco di Zaccaria, 810-11–, Pietro, 729Fossal(e), Nicolò, 7Fradello, Francesco, S. Tomà, 92Francesca, ved. Dorigo Cogo, 121Franceschi, Francesco di Marco de, not.,

proc. Polidoro F., 282-83, 285–, Marco di Antonio de, pbr., not., 596,

598, 622Francesco, batibanbaxo, affitt. F., 786Francesco, band., 78Francesco, fabbro, affitt. F., 786Francesco, merc. tedesco, 719Francesco, fruttivendolo, affitt. F., 782Francesco detto Bello, pbr. S. Marco, 323Francesco di Alberto, fabbro, affitt. F. 786Francesco di Antonio, velutarius, 386,

393, 395Francesco di Bartolomeo tintore, not.,

284, 286Francesco di Giacomo, pbr. S. Maria Mater

Domini, 205Francesco di Giacomo, telarolo padova-

no, 802Francesco di Giovanni, da Verona, 212Francesco Speciale, band., 70Franchin, Giorgio, merc., 753Franco, Maffeo, gast. duc., 81Frascarolo, Giacomino da, fiduciario

Francesco Regazzi vesc. Bergamo, 306-13, 315-19

–, Violanda di Giacomino da, 312, 317Fredo de v. Battista di CecchinoFrigel, Georg (Zorzi), merc., 721Frison, Chiara, 818Fructibus, Franceschino a, pbr. S. Agata,

not., 151-52

Fumia (Eufemia), serv. Marina di Giaco-mo F., 653

Furlan, Giacomo, 144, 147

Gabriel, Briseida v. Foscari–, Gabriella di Michele e Briseida F., 245-

46–, Giacomo, 316, 371–, Giovanni di Michele e Briseida F., 245–, Lucia, adottiva Briseida F. in Gabriel,

205–, Michele di Nicolò, S. Maria Mater Do-

min, mar. Briseida F., 185, 204, 243Gallo, donato, xii

Gambaro, Antonio, not., 249, 422Garzoni, Francesco di Giovanni (Zane),

278, 339, 343, 346, 348-49, 352Gaspardi, Leonardo, medico a Udine, 238Gaspare Tedesco, serv. Giacomo F., 357-

58Gasparo, Vittor, pleb. S. Maria Mater Do-

mini, 11Gaulello, Tommaso de, giud. trevigiano,

26Gavioni, Nicolò, da Conegliano, medico a

Cividale del Friuli, 239Gazo, Giovanni, pleb. S. Giovanni De-

golà, not., 170Gazzo, Giacomo di Paolo da, affitt. F., 562Gemona, Franceschino da, merc., 626Gerardo detto Rosso, balestriere, 144Gerardo di Giovanni, affitt. F., 234Geremia, figlio Balzanella da Peraga (ved.

?, poi in Nicolò F.), 32Gerolido, merc., 766Gervaso di Andrea, band. 474, 476, 503,

509, 521-22Gezo, Giovanni, 175–, Pantaleone, 181Giacomella di Biagio samitaro, 171Giacomina, benefic. Balzanella F., 33Giacomo, affitt. F., 784Giacomo, barbiere, affitt. F. 786Giacomo, cler. S. Procolo, 593Giacomo, feraler, affitt. F., 786Giacomo, friulano, affitt. F., 784Giacomo, medico fisico, 499, 502

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856 Indice dei nomi di persona

Giacomo da Volpino, colt. di Nicolò di Giacomo F., 683

Giacomo detto Bagatin, band., 633Giacomo di Guglielmo, pbr. S. Marco,

not., 244, 246Giacomo di Luchino, benefic. Lucrezia in

Giacomo F., 691Giacomo di Vittorio, 675Gianpietro, serv. Giacomo F-, 350Gibilino (Gibellino), Francesco di Giorgio

de, not., 248, 250Gieno, Paolo, pleb. S. Maria Formosa, 114Giordana, benefic. Michele F., 765Giorgio, affitt. F. 728Giorgio, chirurgo, 254Giorgio, cuoco F., 432Giorgio, frate minore, baccelliere, 576Giorgio di Giovanni, affitt. F, 780Giorgio di Maddalena, 209Giorgio v. ZorziGiovaGnoli, GaBriella, 587Giovanni, conte di Lussemburgo, re di Bo-

emia, signore di Brescia e Parma, 39-43, 118, 801

Giovanni, barbiere, affitt. F., 779Giovanni, cler. S. Tomà, 86Giovanni, marangon,affitt. F., 729Giovanni, marinaio, affitt. F., 786Giovanni, pbr. S. Marcuola, 207Giovanni, pellicciaio, 143, 146Giovanni, pleb. S. Giovanni Confessore,

3, 5, 9-10Giovanni, pleb. SS. Trinita, 143Giovanni a Ture, cler. S. Cassian, 30Giovanni di Agostino, pbr., not., 580-81Giovanni di Domenico, pbr. S. Pantalon,

208-9Giovanni di Filippo, fabbro, affitt. F. 786Giovanni di Francesco, affitt. F., 784Giovanni di Musso, 431Giovanni di Pasquale, pleb. S. Simeon

picc., 199Giovanni di Tommaso, affitt. F., 787Giovanni Maria, vicentino, colt. F., 788Giovanni Pietro, pellicciaio, affitt. F., 783-

84Giovanni Pietro di Bartolomeo de, spezia-

le, 754, 769

Giovannino, pbr. S. Zulian, 114Girardellis, Giovanni, bottegaio bergama-

sco 314Girardi, xviii

–, commissarìa, 86, 89–, Geronimo, 226Girardina, nutrice in casa F., 100Girardo, Nicolò, S. Simeon picc., 34GirGensohn, dieter, 232, 238, 268, 271-72,

292, 301, 303-4, 377Girolama di Galvano, affitt. F., 785Girolamo, canc. Cx, 407Girolamo di Matteo, affitt. F. 786Gisberto, Andrea di, 46Gisi, Antonio, 667–, Francesco, giud. mob., 182-83–, Giacomo, 667–, Lorenzo, giud., 265, 268, 279–, Pietro, 667–, Saba, 667Giuliano, barc., affitt. F., 787Giuliano v. Zulian,Giuliano, Francesco di Battista, not. curia

proc., 273Giustina, suora, S. Trovaso, 134Giustinian, Agnesina, mon. S. Zaccaria,

300–, Bernardo Kr. di Leonardo Kr., 458, 460,

520, 605, 825–, Bernardo di Lorenzo di Bernardo Kr.,

750–, Cristina di Giorgio, 102–, Federico, giud proc., 146-48–, Giorgio di Pieron e Isabetta (in Giusti-

nian, poi in Nicolò F.), 98, 100-3–, Giovanni Kr., Cx, 370, 375–, Leonardo Kr., avog., Cx, 288, 352, 362–, Lorenzo di Bernardo Kr., 750–, Marco, PSM, 68, 70, 73, 75, 78, 81-82, 84 –, Marco, OdN, 439–, Maria di Giorgio, 102–, Orsato, Kr., Cx, 434-35, 437, 451, 818–, Pancrazio, giud. esam., 49–, Pietro, PSM, 148-49–, Tommaso di Francesco Kr., 743Giustiniani, Giacomo, da Genova, ab.

Creta, 432Giutisio, S. Pantalon, speziale, 258

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Indice dei nomi di persona 857

Godi, Pietro di Tommaso, not. vicentino, 333-34

Gorgoraptis, Michele de, pbr. not., 183Gorotto, Lorenzo de, affitt. F., 786Gottifredis, N. de, funzionario cancelleria

papale, 585Gradenigo, Bartolomeo, doge, 78, 81–, Bartolomeo di Giacomo, 667–, Caterina (errore per Fiordalisa?), sor.

Isabetta F., 102–, Caterina, zia di Maria n. Foscari in Priuli,

132, 136–, Caterina (Catteruzza), di Isabetta F., 98,

100-1–, Cecilia, 136–, Cirillo, not. in Candia, 611, 620–, Fiordalisa, S. Tomà, n. ?, sor. di Isabetta

in Nicolò F. Kr., 98, 102–, Gabriele di Bartolomeo, 662–, Marco, giud. mob., 287–, Marino, 103–, Pietro, doge, 14Grandon, Lazzaro, diac. S. Polo, 323Grasselli, Antonio di ser Francesco, pbr.,

not., padre spirituale di Marina F., 651-53, 656

Grassis, Michele de, not. 284, 286, 438, 452

Graxolaris, Bartolomeo di Antonio de, not. 473, 555-56

Greco, Giacomo, pleb. S. Maria Formosa, 117

Gregorio di ser Angelo, 733Griffi, Ianulo, not. a Corone, 119-20Griffono, Pietro, not., 219-20, 231-32Grimani, Antonio, 598–, Melchiorre, 397-98, 401, 403, 405, 408-

9, 415–, Mosè, Cx, 352–, Pietro, 443, 452, 819Grion, Donato, 204–, Marco di Donato, 204Grisoni, Piero, 282Gritti, Alvise, aud. vec., 492–, Andrea, 21–, Francesco, pleb. S. Pantalon, not., 256-

57, 259, 261, 266, 274, 286 320, 322

–, Paola di Triadano, in Giovanni di Marco F. v. Foscari

–, Taddea, 301–, Triadano di Omobono, Cx, 407, 438,

452, 819Grixante, Sebastiano Francesco, affitt. F.,

783Gronda, Angelo de, pbr., 353Guareine (Guarnerius), F., funzionario

cancelleria papale, 589, 594Guarienti, Pietro, pbr. veronese, 233Guarini, Guarino, da Verona, umanista,

234Guastalegname, Giovanni Domenico,

not., 548, 552–, Giovannidomenico di Ludovico, not.,

574Guido, barbiere, affitt. F., 162Guglielmi v. VielmiGuidolotti v. VidolottiGuilielmis, Andrea di Giovanni de, ab,

Leucade, 217Gullino, Giuseppe, xii, xvii, xix, 14, 23, 29,

97, 120, 177, 183, 193, 200, 220, 223, 256, 263, 349, 375, 379, 396, 427, 532, 621

H. de Roleto, funzionario cancelleria pa-pale, 382

Helmis, Francesco ab, 206Hert, Giovanni, ab. Bergamo, 315hilleBrandt, andreas, xii

Hohenmüth, Hans, merc., 620Honoradi v. OnoradiHorigoro, Giovanni, 199–, Marco, 199horster, Marita, 298hüBer, alFons, 118hurlBurt, holly s., 330, 453, 508, 575

Ingeneriis, Andrea de, pleb. S. Tomà, not. curia proc., 492, 547

Ingiostro, Francesco, 808–, Giovanni, 808–, Valerio, 808Innocenzo VII (Cosma Migliorati), papa,

187

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858 Indice dei nomi di persona

Innocenzo VIII (Giovan Battista Cybo), papa, 656

Ioni, Andrea di Giovanni, colt. F., 808Ioseppis, Pietrobuono di Verità de, da Ve-

rona, not., 242Isfulger, Leonhart (Lunardo), merc., 626Iuliani, Francesco, rigattiere, 516

Karavello v. CaravelloKolb (Choh, Cholb), Paul, merc., 625-26kristeller, paul oskar, 458krueGer, paul, 235

laBalMe, patriCia, 458Lamagni, di Cristoforo, fattore Michele F.,

701Lamberto, Filippo, not., 296Lando, 716, 728–, Andrea di Giovanni, arcivesc. Creta,

610-11, 619, 716, 718–, Giacomo, 177, 297–, Giovanni di Marino, S. Giovanni Novo,

mar. Sterina F., 467, 469, 518-19, 718, 766

–, Girolamo, patriarca latino Costantino-poli, 663, 701

–, Marco, vesc. Castello, 233–, Maria di Giovanni e Sterina F., 468-69–, Pietro di Giovanni, 717, 766, 793–, Pietro di Nicolò, 599, 663–, Sterina v. Foscarilane, FrederiC C., 713Lapis, Giovanni Giacomo, 176Larta, Antonia di Nicola de, in Michele, da

Capodistria, 93–, Nicola, 493Lazzara, Leone, giurista padovano, vic.

pod. Bergamo, 315lazzarini, vittorio, xvii, 3, 18, 42, 55, 97,

138, 151, 177, 193, 215, 252, 256leduC, François-xavier, xii

Lege v. LezzeLegname, Pietro Giusto di Marco dal, S.

Maria Formosa, 218Lena, in Giovanni, affitt. F., 740Lenzi, Paolo, not., 473Leon v. LionLeonardi, Ambrogio, 784

Leonardis, Michele de, 219Leonardo, artigiano, affitt. F., 729Leonardo, cler. S. Cassian 9Leonardo, pbr. S. Sofia 22Leonardo, speziale, 143, 146Leonardo, Girolamo de, 224, 226-28–, Maria in Girolamo, 224, 226-28Leone, not. savi alle cazude, 165, 173, 175Leontrilla (?), Pietro de, 129Lezze, Giovanni da, 656–, Luca di Donato da, Cx, 401, 403, 405,

408, 415, 438, 451, 818–, Michele di Donato da, 720Lion, 335, 734–, Giovanni, cons., 338-39, 342, 458, 508–, Maffeo, sopracomito, 439–, Marino, cons., 646, 734Lippomano, Angelo, arcipbr. Padova, 811–, Chiara, m. Orsa, 420-21–, Marco da, giud. propr., 660–, Marino, 421–, Nicolò, giud. esam. 559–, Orsa di Nicolò, in Alvise di Marco F.,

420–, Pietro Alessandro di Nicolò, 806–, Tommaso, 420-21Lisimanini, Andrea, 251litta, poMpeo, xvi-xvii, xix

Lombardo, Bartolomeo, 740-42–, Francesco di Nicolò, giud. proc., 263,

324, 327, 329, 418–, Pietro, giud. esam., 575Longo, Marco, Cx, 375-76Loredan, Ludovico, PSM, 371, 407, 509–, Andrea, giud. esam., 247–, Antonio, Kr., PSM, 605–, Benetto, S. Basso, 819–, Filippo di Giovanni, 668–, Francesco di Giorgio, Cx, 350-54, 356-

58–, Giacomo di Pietro, Cx, 428, 430, 434-35,

437, 441, 444, 446-49, 451-52, 818–, Giorgio di Giovanni, cons., 174, 177,

262, 297–, Giovanni Zanco, S. Croce, Cx, 448, 451,

819–, Lorenzo, sopracomito del Golfo, 375,

429-30, 432, 434-35, 437

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Indice dei nomi di persona 859

–, Leonardo, 650–, Marco, PSM, 108-11–, Marco (a. 1483), 633-34–, Marco di Antonio, 184–, Marco Antonio, 749–, Nicolò, avog., 204Lorenza Turca, serv. casa F., 683, 689, 692Lorenzo, calderaio, affitt. F., 786Lorenzo, luganeger, affitt. F., 788Lorenzo, barc., affitt. F., 742Lorenzo di Giovanni, patr. na., 555Lovato, Melchiorre, canc. vesc. Padova,

629-30Luberti, Enrico, dalla Sassonia, canc. vesc.

Padova, 295Luca, friulano, affitt. F., 783Luca di Bartolomeo, not., 249Lucia, da S. Stae, suora, 34Lucia, detta la Pocha Terra, 257Lucia, schiava di Michele F., 764Lucia, schiava affrancata Francesca di Ni-

colò F., 380Lucia, serv. Nicolò di Giacomo F., 683

Macar(is), Benedetto de, minist., 47-48Macaruffi, Macaruffo, 35Maddalena, serv. benefic. Marina F., 561Maddalena, serv. Nicoletto F., 129Maganza, Bartolomeo, curazario, 518Maggi (de Madiis), Maggio, giurista vero-

nese, 234Magno, Fantino, giud. proc., 226, 228Malaspina, Antonio, giurista, can. Verona,

233–, Galeotto di Leonardo, march., 330-31,

334–, Leonardo, march., 330Malipiero, Alvise di Giacomo, 627, 681,

685–, Alvise di Piero (Pierazzo), 813–, Antonio, 805–, Camilla, ved. Alvise di Piero, 813–, Daniele, giud. proc., 537, 542–, Francesco, giud. proc., 324, 327–, Francesco Maria di Antonio, 816–, Giovanni, Cx, 370–, Lorenzo, avvocato, 78, 81-82–, Nicolò di Antonio, 805

–, Marina v. Trevisan–, Pasquale, PSM, doge, 434, 438, 442-44,

451-52, 454, 457-58, 460-62, 474, 476, 509, 802.819, 823-25

–, Priamo, 348-49Malombra, Bartolomeo, 733–, Girolamo, not., 744Maltezou, Chrissa, 234Manfredo di Paolo, tagliapietra, affitt. F.,

715, 780Mani, Gasparino, not. cataveri, 161Mano, Tommaso, S. Maria Maddalena, 208Manolesso, Donato, 204–, Marco di Donato, 204–, Pietro, 35Mantello, Luca, patr. na., 411, 414, 417-18Marango, Pietro, pbr. S. Stin, not., 76Maratin, Francesco, affitt. F., 789Marcela, Marco, pbr., capp. castellano Co-

rone, 120Marcello, Alessandro, Cx, 443, 451–, Andrea, 150–, Andrea di Vittore, Cx, 407-8–, Antonio, OdN, 418–, Antonio (a. 1485), 656–, Bertuzzi, giud. proc., 70, 74, 76–, Marco, 177, 261, 297–, Margherita di Francesco v. Foscari Mar-

gherita–, Nicolò, doge, 438, 583Marchetis, Marco di Nicolò de, pbr., not.

curia proc., 475, 477, 482, 507, 510, 514, 547

Marco, can. S. Maria della Carità, 499Marco, cler. S. Giovanni Confessore, 17Marco, diac. S. Tomà, 68-69, 76, 86Marco, nip. e benef. Filippo F., 5Marco, can.S. Maria della Carità, confesso-

re Francesco di Giacomo F., 498-99, 502Marco, vesc. di Ossero/Osor, ab. Treviso,

585Marconato, Domenico, colt. F., 812–, Tomeo, colt. F., 812Marcus, 3Margherita, benefic. Francesca di Nicolò

F., 380Margherita, nena Zanin Priuli, 134Margherita, pizzocchera, 714

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860 Indice dei nomi di persona

Margherita, schiava Giovanni di Marco F., 597

Maria, beneficiata F., 579Maria, comare Giovanni di Marco F., 596Maria, nena Zanino Priuli, 134Maria, nutrice Franceschina F. n. Falier, 94Maria, padovana, benefic. Isabetta in Fi-

lippo F. 713Maria, pizzocchera, 714Maria, schiava greca Nicolò F., 175Maria, serv. Beriola Falier, 95Maria, suora, benefic. Franceschina di An-

driolo F., 171Maria, ved., affitt. F., 787Maria, ved. Alessio, benefic. Giovanni di

Marco F., 597Maria da Feltre, serv. Marina di Giacomo

F., 653Maria Tartara, serv. Nicolò Foscari, 23Marin, Alessandro, mar. Cecilia di Azzone

Trevisan, 321-22–, Antonio di Daniele, 557–, Carlo di Rosso, Cx, 407, 410, 413-14-16,

418-19, 452, 819–, Cecilia, n. Trevisan, sor. Isabetta in Fi-

lippo F., 641–, Giovanni di Rosso, giurista, 306, 308-9,

319Marina, convivente Nicolò F., 171Marini v. Simonetto medicoMarino, sudd. S. Giovanni Confessore, 17Marino, pbr. S. Tomà, not., 93-95, 97Marino di Antonio, band., 223, 252Marino, Giovanni, pleb. S. Canzian, not.,

227MarkhaM sChulz v. sChulz MarkhaM

Marostica, Michele di Antonio da, giurista padovano, 612

Marsilio, Antonio, cancelliere, 640-41–, Gasparino di Bartolomeo, 495Marta, schiava Cateruzza F., 198Martello Biagio, pbr. S. Marcuola, 209Martino V (Oddone Colonna), papa, 238Martino, artigiano, 143, 146Martino, berrettaio, affitt. F., 786Marziperger, Heinrich (Rigo), merc., 626Mascarelli, Montorio, giurista vicentino,

331

Maserada, Nicolò da, not., 599Maserada, Nicolò da, citt. trevigiano, 707Mason, steFania, 298Massa, Polonio, patr. na., 721Massaruto, Gerardo, pbr. S. Vidal, not., 11Matteo Ongaro, serv. Michele F., 768Matteo di Paolo, pellicciaio, 489Maxi, Giovanni di Angelino, da Ragusa,

366Maza (Mazza), Giovanni, 247-48Mazzaruol, Antonio, scrivano xl, 582Mazzucato, Nicolò, not. padovano, 612Medici, Alvise, pleb. S. Antonin, not., 590Medio, Francesco di Bartolomeo de, 367–, Giovanni de, giud. mob., 182Memo (Memmo), Alvise (Ludovico), prov.

conti camere, 639–, Antonio, 154-55, 158, 161–, Fantino, patr. na., 749–, Francesco, patr. na., 749-50–, Giacomo di Marino, xl, 448, 451, 819,

822–, Giovanni di Tribuno, Cx, 350-54, 356-

58, 370, 396, 398-400, 402-3, 405, 407–, Guido, vesc. Verona, 232-33–, Marino, 822–, Tribuno, 668Menabò, S. Moisè, speziale, 5, 16Merlis, Felice de, pleb. S. Simeon picc.,

not., 54-55, 66, 70, 168, 325, 488-89Mértzios, konstantinos, 250Mezo, Domenico, pbr. S. Sofia, 22Mezo, Alvise de, affitt. F., 785Mezzo v MedioMezzabarba, Antonio detto Bolano, 811–, Giulia, n. Sanudo (?), in Antonio, 811Mezzanotte, Giovanni Antonio Battista,

citt. feltrino, 712Miane, Bartolomeo da, magister, 212-13–, Deodato di Bartolomeo da, S. Angelo,

pbr., not., 206, 212, 482, 503Miani, Francesco, giud. proc., 329–, Marco, 250–, Nicolò, S. Vidal, Cx, 438, 443, 451, 819Michele, botoner, affitt. F., 786Michele, giubbettiere, 143, 146Michele di Giovanni, patr. na., 648-49Michele di Stefano, barc., 578

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Indice dei nomi di persona 861

Michiel, Andriolo, 151-52–, Beatrice di Pietro e Beriola F., 23–, Beriola in Pietro v. Foscari Beriola –, Fantino, 216–, Giovanni, mar. Angela di Francesco F.,

793–, Girolamo di Nicolò, mar. Paola di Fran-

cesco F. doge, 440, 501, 559, 564, 802–, Nicolò, 155, 158, 161–, Pietro, 29–, Pietro, Cx, 352, 360-61–, Tommaso, giud. pet., 195–, Tommaso, Cx, 370–, Tommaso (a. 1514), 785Mina, benefic. Donato F., 221Minega, ved., affitt. F., 787Minio, 526-27–, Giovanni Antonio, avvocato, 582–, Lorenzo di Francesco, Cx, 352, 354, 358,

370-72, 397, 407Minotto, Tommaso, 154-55, 158, 162Mocenigo, Agnese, S. Giovanni Crisosto-

mo, in ? Mocenigo v. Foscari Agnese–, Alvise di Tommaso, Kr., mar. Pellegrina

di Michele di Filippo F., 602, 694-97, 700-1, 736, 743, 745-46, 760, 768, 772

–, Andrea, avog., 349, 352, 354, 358–, Antonio di Alvise e Pellegrina di Miche-

le F., 762-65, 768–, Caterina di ? Mocenigo e Agnese di Fi-

lippo F., 6, 19–, Caterina di Leonardo, 30 –, Caterina, sor. Leonardo, nip. Giovanni

F, 19–, Francesco di Alvise e Pellegrina di Mi-

chele F., 762-65, 767-68–, Giovanni, doge, 608–, Isabetta, in Lorenzo Mocenigo, f. Camil-

la di Francesco F. doge, 533, 535–, Leonardo, S. Giovanni Crisostomo poi

S. Vidal, nip. Giovanni F., 19, 30, 50-52–, Ludovico v. Alvise di Tommaso–, Lorenzo, mar. Isabetta, 533–, Pellegrina, in Alvise v. Foscari Pellegri-

na di Michele di Filippo–, Pietro (a. 1334), 50–, Pietro, 508–, Tommaso, doge, 223, 229-30

–, Tommaso di Nicolò, 668Modesti, Bonaventura, professore di

grammatica, 532, 536Molin, Agnesina v. Agnesina di Nicolò F.–, Beruzza da v. Sanudo Beruzza–, Francesco da, OdN, 439–, Girolamo da, 263-64–, Leone, Cx, 443, 451, 819–, Leonardo, OdN, 418,–, Marco da, mar. Beruzza Sanudo, 223-

25, 227-28, 230–, Marco, 352, 362, 371–, Nicolò (Nicoletto), mar. Agnesina di Ni-

colò F. Kr., 119-21, 154, 157, 160, 225, 227

–, Zanino di Andrea e di Agnesina di Ni-colò Foscari, 154

MoMMsen, theodor, 235Monaro, Giovanni Maria di Simone, 813Monetariis,Vincenzo di Albertino de, da

Milano, not. vesc. Verona, 233Montalis, Raffaele de, proc. Borso d’Este,

623-24Monte, Andrea da, not. capi sestiere, 142MonteMezzo, steFania, xix

Montepurciano (Montepulciano?), Ranieri da, 42, 45

Monzia, Perin da, 180Moravio, Nicolò, pleb. S. Geminiano, not.,

790-91, 797Morbio, Proletio del, 734Moro, Antonio di Lorenzo, giud. proc.,

496, 498-99, 501-2, 509-10–, Cristoforo, Cx, PSM, 438, 442, 451 397,

401, 407, 819–, Cristoforo di Marco, 662–, Donato, avog., 262, 296–, Francesco, giud. mob., 287–, Fresta, in Lorenzo, 499-500, 502–, Lorenzo, 508–, Luca, 656–, Sebastiano, capitano, 745, 747-48Morosini, 275–, Ailisetta, mon. di S. Zaccaria, sor. Fran-

ceschina Falier ved. Foscari, 95–, Alvise, S. Polo, 157–, Andrea, S. Tomà, Kr., 76

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862 Indice dei nomi di persona

–, Andrea di Michele, S. Zulian, 371, 397, 401, 407

–, Antonio, S. Moisè, cler., curatore Gio-vanni di Franzi F., 186-87

–, Antonio, fr. Girolamo, 203–, Bartolomeo, pod. Padova, 283-84–, Benedetto, Cx, 438, 443, 451, 819–, Bertuzzi di Nicolò, 253–, Domenico, savio, 605, 633-34–, Esperto, S. Simeon gr., 477–, Franceschina di Giovanni di Pietro, in

Donato di Nicolò F., 190-93, 220–, Francesco di Taddeo, 161–, Giacomo di Vittore, 389, 394, 509, 514,

516–, Giovanni, genero Belletto Falier, 85–, Giovanni di Nicolò, Cx, 275, 352, 375–, Giovanni (a. 1486), avog., 668–, Girolamo, fr. Antonio, 203–, Girolamo di Pietro, 814–, Giusto, 144, 146-47–, Marco, PSM, 51-52, 68, 70, 73, 75, 78,

81-82, 84,–, Marco, genero Belletto Falier, 85–, Marino, sudd. S. Cassian, 20, 24–, Michele, PSM, 167-68–, Nicolò di Paolo, 157, 176, 262, 296–, Paolo di Marino, 155-58, 161, 163-64,

297–, Pietro di Andrea, mar. Isabetta di Filip-

po F., 330, 332-33–, Taddeo di Francesco, 161–, Zanino di Michele, 157Mosto, alvise da, 453Mosto, Andrea (a. 1389), giud. proc., 146-

48, –, Andrea (a. 1432), giud. propr., 265, 268,

279–, Pietro, 550Mota, Daniele dela, 467Moysis, Giuseppe de, pleb. S. Giovanni

Crisostomo, not., 467, 532-33, 536Mozza, donna, 135Muazzo, Alvise, mar. Camilla F., 487–, Nicolò di Alvise e Camilla F., 402, 440,

487, 506-7, 521, 533, 535, 540, 582Mueller, reinhold C., xii, 713, 818Mula da, 634

–, Benedetto da, Cx, 374–, Girolamo da, affitt. gastaldia di Croce,

634, 636-37Müller, reBeCCa, 298Murena, Ambrogio di Comino, da Crema,

not. consoli mercanti, 675, 680

Nalinato, Cecco di Zanino, colt. F., 816–, Lorenzo, colt. F., 816–, Pietro, colt. F., 816–, Rocco, colt. F., 816Nani, Bartolomeo, 471–, Caterina (Cateruzza), m. Marina, 562–, Cristina v. Barbarigo–, Francesco, giud. esam., 496, 501-2–, Girolamo di Bartolomeo, 263–, Marina v. Foscari Marina–, Pietro, giud., prop., 575Nanni, Giuliano, 51-52, 70, 81, 85Nasimben, Lucia de, 179Natale di Giovanni, 667Navager, Giovanni, avog., 263Navelucio, Antonio di Luca, 532Negri (de Nigris), Francesco di Simone, da

Casalmaggiore, not., 306-7, 319nehlsen-von stryCk, karin, xix, 666Nicola, Geronimo di, 353Nicoletto, pbr. S. Simeon picc., 93Nicoletto di Vendelino, band., 108Nicolò V (Tommaso Parentucelli), papa,

377, 382Nicolò, band, 78Nicolò, cler. S. Cassian, 20Nicolò, pbr., affitt. F., 784Nicolò, pbr. S. Angelo, 18Nicolò, pbr. S. Simeon picc., 70Nicolò, pleb., not., 559Nicolò, pettener, affitt. F, 786Nicolò di Damiano, 282Nicolò di Giovanni, can. Udine, 239Nicolò di Guiduccio di Giovanni, off. ra-

son nove, 319Nicolò di Michele, tintore, 578Nicolò di Vitale, patr. na., 676-77Nicolò Zoto di Maffeo, S. Felice, marango-

ne, 34, 58Nigro, Angelo, band., 266–, Antonio, band., 559, 578, 581

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Indice dei nomi di persona 863

–, Cristoforo, 173-74–, Gerolamo di Alessandro, 633Nilandi, Tonino, colt. F., 789Noale, Francesco da, medico padovano,

596–, Lorenzo da, medico padovano, 596Noceto, Pietro da, segr. papale, 382Noidio (Nordio?), Noidio di Anastasio, da

Chioggia, 698Nosa, Gianpiero da, affitt. F., 787Novelluccio, Antonio Luca, 536

Odorico, cimatore, 192Ognibene, calzolaio, 144Oliviero di Sguro, colpito da bando, 410,

413Oloro, Domenico, band., 157Onofrio, frate eremitano, 481Onoradi, Lorenzo, 443-44, 820–, Orsa, mon. S. Zaccaria, 299Orsola, di Balzanella Badoer da Peraga

(ved. ?, poi in Nicolò F.), 32Ortalli, Gherardo, 33

P. Davidis, funzionario cancelleria papale, 382

Paiarino v. Bartolomeo not.Pandino, Bertuzzi, pbr. S. Margherita,

not., 90, 92Panesacco, Vettor, pbr., 134paoletti, pietro, 298Paolo (Polo), barc. F., 729, 741Paolo, affitt. F., 786Paolo, pleb. S. Sofia, 118Paoluzzo, Antonio di Girolamo, 806Parentino, Matteo, pbr., 379Parma, Antonio da, S. Procolo, 477–, Nastasia da, benefic. Isabetta F., 714Partini, Cassandra, benefic. Michele F.,

768Paruta, Giangiacomo di Filippo, 807Pasquale di Francesco, affitt. F., 783Pasqualigo, Agnesina, 380–, Ettore, Cx, 438, 520–, Filippo, avvocato, 582–, Giovanni Francesco, aud. vec., 492–, Marino, giud. esam., 252, 255–, Nicolò, mar. Elena Foscolo, 810

–, Orio (a. 1356), avog., 122–, Orio (a. 1457), Cx, 448, 450, 819Pasqualino di Andrea, fattore F., 789Pasquaxo, Luca di Tomà, 555Pauluzza, serv. Nicolò di Giacomo F., 683Pavini, Giovanni Francesco, giurista, can.

Padova, 382Pederobba (Petrarubea) Giovanni Nic-

colò di Angelo da, not., 608–, Angelo di Giovanni Niccolò, not., 608Pelacan, Pietro, pbr., not., 287Pellegrina, benefic. Marina F., 560Pellegrino, sarto, affitt. F., 784Penzin, Leonardo, affitt. F., 787Peraga, Balzanella da v. Foscari Balzanel-

laPeregrino, Giovanni, pbr. S. Felice, not.,

490–, Marco, cler., 21–, Mauro, pleb. S. Maria Formosa, not., 22Perentina, benefic. Francesca di Nicolò F.,

380Perigli, Angelo, da Perugia, professore

giurista a Padova, 293, 295Permarino, Francesco, nip. Filippo F., 6,

19–, Giovanni, nip. Filippo F., 6, 19–, Marco, giud. proc., 70, 74–, Nicolò, cognato Filippo F., 6Perotess, Filippo, merc., 749Pertica, Giorgio, massaro vesc. Bergamo,

312, 317Pesaro, Alvise da, avvocato, 582–, Antonio da, 369–, Fantino da, Cx, 375–, Giovanni da, giud. esam, 565, 576, 578–, Giovanni di Andrea da, Cx, 352, 360,

370-72, 397, 407–, Luca el grando da, Cx, 428, 438, 443,

451, 819pesenti, tiziana, 596Petra, A.C. de, funzionario cancelleria pa-

pale, 587Petrus de Laurentio, band., 108Petrus Vendelini, band., 105Petrus Victor, band., 110Pezinz (Pizeniz), Luca di Giacomo, da Ra-

gusa, mastro di miniere, 511-12

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864 Indice dei nomi di persona

Pezolo, pbr. bergamasco, 315Piacenza, Alberto da, pbr., 494–, Francesco, affitt. F., 715Pianellis, Pianello de, 277-78, 335-36, 338-

46Pianigo, Stefano, pleb. S. Stin, poi arcipbr.

di Castello, not., 116, 130-31, 138Piasevole, Bartolomeo, serv., 336Piccino di Giacomo, fonticario, 532, 536Piccolpasso, Francesco, arcivesc. Milano,

304Piero, capitano saline, 677-78Piero, serv. Michele F., 702Piero, zerchier, affitt. F., 779Pietro, cimatore, 97Pietro Benedetto, cler. S. Maurizio, 10-11Pietro Danilo, band., 114Pietro d’Anzolo, 670Pietro detto Petraca di Leonardo, da Me-

stre, fornaio, 34Pietro di Amadeo, canipario, 467Pietro di Basilio, band., 496, 537Pietro di Dorigo, affitt. F., 783Pietro di Luca, gast. duc., 553Pietro di Stefano, merc., 677-78Pietro di Vanello, merciaio, 206Pietro Pizolo, band., 111Pietro Tedesco, serv. Giacomo F., 349Pignol (Pignolo), Lorenzo, band., 474,

476, 522, 537, 577-78pilo, Giovanni Maria, xviii

Pionellis, Lazzaro de, 154Pisani, Almorò v. Ermolao–, Bartolomeo, 421–, Domenico, 752–, Ermolao, Cx, 438, 443, 451, 819–, Francesco (Franceschino), S. Giovanni

Novo, 144, 147, 176–, Pietro, Cx, 349, 352–, dal Banco, Francesco, 669-70–, dal Banco, Giovanni, 669-70Pizatto, Lorenzo, affitt. F. 740-42Pizeniz v. PezinzPizoni, Zaccaria, 811Pizzamano, Donato, 352, 354, 358–, Fantino di Giacomo, 668–, Nicolò, giud. proc., 226, 228Plaseta, benefic. Balzanella F., 32

Podio, Luigi de, 217–, Nicolò de, giud. ai contratti, 217–, Piriero, 217Poggius v. BracciolinipolaCCo, renato, 298Polani, Giacomo, 440-41polara, Giovanni, 237Polenta, Ginevra da, ved. Ostasio di Obiz-

zo, 525Polissena di Caterina, 199Pollis, Nicolaus de, minist., 47-48Polo de Ianes, detto il Mezzo, merc., 599Polo detto Foscari, barc., 729, 741Polo, Nicolò di Francesco, 532Pomina, scudelina, in Bertoldo di Paolo

da Candia, ab. Vicenza, 253, 255Pomino, Vittore, not., 288Pomponazzi, Giovanni, da Mantova, me-

dico, 655-56Ponte, Alvise di Bernardo da, 679Pordenone, Giovanni da, maestro di scuo-

la a S. Croce, 220, 231Portis, Giovanni a, 213Porto, Francesco da, citt. vicentino, 254Portogruaro, Nicolò da, giurista, decano

di Aquileia, 23pozza, MarCo, 27pozzan, annalisa, 633Pozzo, Maddaluccia da, ved. Francesco,

benefic. Francesca di Nicolò F., 380–, Pellegrina da, 691Pozzo, Cristoforo dal, not., 453, 497, 500,

502, 508–, Giovanni Francesco di Vittore dal, not.,

726, 730, 743Prato, Ambrogio da, merc., 627-28Preca, Constandi, 611Premarin, v. PermarinopriMhak, viCky, 298Priuli, 276–, Agostino, giud. esam., 386–, Alvise, giud. esam., 496, 501-2–, Andrea di Francesco, 276–, Antonio, fr. Pietro, 421, 472–, Benetto di Francesco, 751–, Catteruzza di Giacomo e Maria di Ni-

colò F., 135

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Indice dei nomi di persona 865

–, Giacomo, mar. Maria di Nicolò F. Kr., 126, 130-32, 136-38

–, Giorgio, pleb. S. Simeon picc., 246–, Giovanni di Costantino, Cx, 371, 375–, Giovanni (Zanino) di Giacomo e Maria

di Nicolò F., 134–, Giovanni Francesco di Francesco, 746–, Lorenzo, 750–, Marco, p. Maria in Francesco di Filippo

F., 672, 795, 797–, Maria di Andrea v. Foscari Maria in

Francesco F. doge–, Maria di Marco v. Foscari Maria (Mariet-

ta)–, Maria, in Giacomo, n. Foscari v. Foscari

Maria –, Nicolò di Francesco, 276–, Pietro, fr. Antonio, 229, 421, 472–, Pietro di Marco, 668, 672Progano, Domenico di Antonio, 698Prosdocima, nutrice Giacomello F., 99Prosdocimo di Balzanella Badoer da Pera-

ga (ved. ?, poi in Nicolò F.), 32Pucci, Antonio, card. SS. Quattro Corona-

ti, penitenziere maggiore, 811Punta. Paolo dela, 245Puteo, G. de, funzionario cancelleria pa-

pale, 377

Querini, Andrea, Cx, 75–, Candiana, di Santo Venier e Franceschi-

na F., 380–, Girolamo, giud. proc 474–, Guglielmo, Cx, 438–, Marco, frate minore, 388–, Nicolò, S. Polo, 68-69–, Nicolò, giud. proc., 476-77–, Nicolò di Francesco, mar. Isabella di

Marco F., 472-74–, Pietro, PSM, 12–, Piero di Girolamo, 593–, Tommaso, Cx, 407

Rabbiosi, Neno, 130–, Giacomo di Neno, da Feltre, 130Raffanelli, Marco, not., 172, 174, 192Ragusa v. Maxi GiovanniRanieri v. Monteporciano

Raimondo, fabbro, affitt. F., 84Rambaldo, Marco, S. Salvador, speziale,

22Ranuccio de Gasano v. Bulletis, Zangiaco-

mo Rappi, Cristoforo, da Recanati, medico pa-

dovano, 596 raveGnani, GiorGio, xvii

Raynerio v. RenierRecanati, Alvise di Cristoforo da, pbr. S.

Maria Formosa, 378-79–, Cristoforo da v. RappiRecovratis, Bartolomeo de, pbr. S. Simeon

picc., not., 177-79, 181Regazzi (Aregazzi), Francesco, vesc. Ber-

gamo, 302, 304, 306, 310, 316-17Renier, Gaspare, giud. proc., 521-23, 525–, Giacomo, 728–, Marco, 781, 789Reynart, Georg (Zorzi), merc., 721Riato, Pietro, colt. F., 810Riccardo, frate minore, 576Richa, S. Nicolò dei Mendicoli, 479Rigo Faber, band., 110Rimondo, Giovanni, 752–, Nicolò di Lorenzo, 290-92Rivo, Domenico di Giacomo de, pbr.,

proc. F., 631Rizo, Antonio di Marco, not. off. rason no-

ve, 319–, Matteo, 46Rizonibus, Iacobus de, funzionario can-

celleria papale, 584-85, 587Rizoto, Francesco, pleb. S. Maria Nova,

not., 256Rizzardo, Francesco, fattore F., 807Rizzo, Lorenzo di Giovanni, 577–, Antonio, not. carceri, 561, 576Roberti, Girolama de, affitt.F., 784Rodolfo, Nicolò, pleb. S. Simeon picc., 67Rogeri, Francesco, not., 525Romano, pbr. S. Simeon picc., 70Romano, Andrea, mar. Fantina, 321roMano, dennis, 193, 826Ronzani, Filippo, fornitore di letti, 367-68Rosa, Tommasino de, 70Rosa Saracena, schiava Lucrezia F., 690Rosatis, Vittorio de, pleb. S. Felice, 323

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866 Indice dei nomi di persona

rössler, Jan-Christoph, xii, xix

Rosso, facchino, 395Rosso, Bartolomeo di Francesco, 367–, Francesco, pleb. S. Martino di Murano,

not., 565, 575, 577, 581, 685–, Giovanni, da Treviso, stipendiario, 431–, Nicolò, pbr. S. Leonardo, not., 565–, Nicolò, pbr. SS. Apostoli, not., 97-98,

100, 104–, Pietro, band., 633Rota, Giacomo, pbr., not. curia vesc. Pa-

dova, 621Rugerio, Giovanni, pleb. S. Barnaba, not.,

51, 81, 85–, Giovanni Luca de, pbr., 578Ruzino, Marco, cognato Giacomo F., 440

Saetta (Sagita), Marco Antonio, not., 261Saiben, Giovanni, S. Simeon gr., pellattie-

re, 16Salamon, Alvise (Ludovico), giud. esam.,

581–, Tommaso, giud. proc., 521-23Salerno, Antonio da, studente medicina,

596Salivara, Giorgio, 620Samaritana, benefic. commissarìa Isabetta

in Filippo F. PSM, 715saMBin, paolo, xi-xii

San Raffaele, Margherita da, 643Sanson, Pietro, 35Sansoni, Leonardo, segr. duc., 548Santo di Benedetto, oste alla Stella, 234Sant’Odorico, Pietro da, not., 200santoro, renato, xi

Sanudo, 224–, Andriolo (erron. Bernardo?), mar. Agne-

sina di Nicolò F. Kr., 105, 224-25, 227–, Beruzza, mon. S. Secondo, cognata

Agnesina da Molin n. Foscari, 121–, Beruzza di Andriolo e Agnesina F., in

Marco da Molin, 135, 120, 223-26, 229-31–, Filippo, 811–, Giulia di Filippo v. Foscari–, Laura di Filippo, in Antonio Mezzabar-

ba detto Bolani, 811–, Margherita v. Foscari–, Marino, pod. Vicenza, 333

–, Marino, San Severo, fr. Margherita ved. Foscari, 21, 29

–, Tommaso, giud proc., 113–, Zaratina, n. Venier e Franceschina F. v.

Veniersanudo, Marin, cronista, 458Sarasin, Antonio, da Bergamo, merc., 704Sarazin, Leonardo, speziale, 712Sareno, Marinello, detto Sordo, 154sartor, luCia, 298sartori, FaBiola, xviii, 782, 804Sassignano, Giovanfrancesco da, not., 334Sassonia v. LubertiSazis v. ZazisSavoreto, Simone, not., 126, 129-30Savorgnan, Francesco di Federico, nobile

friulano, 239Scapin, Angelo, 809–, Pasqualina, ved. Angelo, 809sCarCella, FranCesCo, 234Schifato, Giacomo, S. Sofia, pellattiere, 17Schoto, Amadio di Brandano, 708sChulz MarkhaM, anne, 453, 826Scinico, Bartolomeo, not., 285Scoto, Ottaviano, stampatore, affitt. F.,

708-10Scroffa, Domenico dalla, not. pod. Vicen-

za, 334Scrovegni, Giacomo, nobile padovano,

587Scudelin, Comina, benefic. Sterina F., 258Sebenico, Giovanni da, pbr. S. Severo, 790Siega, Francesco dela, canc. Cx, 357Seio, Giovanni, 5–, Marco, 5Semitecolo, Marino, 120Semprebene, minist. 16senGer, riChard, 349, 370, 375, 396, 427Sentini, 723-24Seraturis, Giorgio di Marco a, not. vicenti-

no, 333-34Serfon, 499Sesto, Luca, pbr., affitt. F., 787Seta, Giorgio Bianco di Nicolò della, 712Sforza, Francesco, conte, 330Sibeni, Giorgio, da Zara, 532Siena, Tommaso v. Tommaso (Caffarini)Signolo, Bernardo, giud., 150

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Indice dei nomi di persona 867

Simone, barbiere, affitt. F., 787Simone, pbr. S. Simeon gr., 205Simone da Camerino, frate, vic. generale

S. Cristoforo della Pace, 481Simone, Filippo de, band. 181Simonetto, medico padovano, 596Sinonfer, Johannes, merc., 721Sisto IV (Francesco Della Rovere), papa,

568-69, 584-85, 587, 594, 599, 605-6, 617Solimano, Vittore, pbr. S. Pantalon, not.,

557, 581Solzia, Filippino de, bergamasco, 314Sommariva, Corsino, 353Soranzo, Caterina v. Foscari Caterina–, Francesco, 559, 684–, Giovanni, giud. esam., 54–, Girolamo di Bertuzi, 668–, Lorenzo, Cx, 443, 451–, Marino di Nicolò, 369, 372-73, 401, 407–, Nicolò, Cx, 375, 438–, Vittore, OdN (a. 1444), 357–, Vittore, Kr., PSM, 633-34, 639Soris, Giovanni di Bartolomeo de, 743–, Marino de, pbr. S. Marco, not., 228-29,

493-95Spalato, Mattea da, affitt. F., 783Spata, Bartolomeo a, not., 289spěváček, Jiři, 40Spinelli, Filippo, 18Spinetta, benefic. Donato F., 221Stagno, Francesco di Michele da, mastro

di miniere, 649Stefanis, Federico de, not., 506Stefano, affitt. F., 786-87Stefano, maestro, 208Stefano, zavatter, affitt. F., 787Stefano di Matteo, pbr., 490Stella, Lorenzo di Damiano, pbr., not., 674–, Marco, capp. S. Zaccaria, 592Steno, Michele (a. 1281), 13–, Michele, doge, 181, 183, 185-86Stesani, Bernardino, 811Storlato (Storlado), Giovanni, 177, 261,

297–, Lodovico (Alvise), pod. Vicenza poi Pa-

dova, Cx, PSM, 254, 295, 352, 443, 451, 819

–, Marinello, 135

Straciis, Giacomo de, 578Strozzi, Bernardina di Tito, 809–, Tito, 809Sulimano, 531Sumarita, Polidoro, affitt. F., 784Surian, Angelo, giud. proc., 80, 84-85–, Polissena, mon. S. Zaccaria, 299Susanna, suora terziaria francescana, 152Syrano, Giovanni, pbr. S. Polo, not., 139,

141, 150

Tabarino, Odorico (Dorigo) di Bartolo-meo, not., 306, 319, 421

Tachino, 314Taiapiera, Alvise, giud. esam., 681, 685–, Bartolomeo, pbr. S. Tomà, 131, 138–, Giovanni Francesco, giud. propr., 733–, Giacomello, S. Pantalon, 106Talenti, Alvise (Ludovico), pleb. S. Gio-

vanni Crisostomo, not., 640-61, 646 713, 753-55, 769

tasCa, anGelo, genealogista, xiii

Taschiera (Taschier), Benta di Opizzone, S. Tomà, 200, 202

Tedesco v. Francesco, Gaspare, PietroTeramo, Verardo da, pbr., 190testi, laudedeo, 298Tezo, Giovanni del, 734Thiene, Gerardo da, 253–, Giacomo da, 253-54thiriet, Freddy, 427Thomeis, Tomeo de, pbr., not., 581Thure, Lorenzo a, pbr. S. Luca, 423Tiepolo, Bernardo, giud. proc., 474, 476–, Camilla, 782–, Caterina ved. Giacomo Tiepolo de Ma-

rocho, S. Cassian poi S. Giovanni Novo, 14

–, Francesco, 154-55, 158, 161–, Giacomo detto de Marocho, 14tiepolo, Maria FranCesCa, xi

Tinotto, Anastasio, not. curia proc., 602Tinto, Antonio, merc., 702–, Francesco, 702Tiputo, Giovanni, 176Tocco, Carlo di, despoto d’Epiro, 250–, Ercole di, signore di Angelokastro, 215-

16

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868 Indice dei nomi di persona

Tochaver, Marchiò (Melchiorre), merc., 625-26

Todesco, Giovanni, affitt. F., 788Tomade, Paolo de, 124Tommaso, affitt. F., 784Tommaso, cler. S. Simeon picc., 93Tommaso, pbr. S. Stin, 106Tommaso da Siena (Caffarini), frate do-

menicano, 221Tonchel, Paul, merc., 721Tonio, Simone di Giovanni, 239Torre, Antonio da, pleb. S. Maria di Mura-

no, not., 227–, Francesca di Bartolomeo da, 254Toscano, Domenico, affitt. F., 779Trapolini, Uberto, giurista padovano, 293,

295Trevisan, Andrea, 586–, Antonio di Andrea, 586-87–, Antonio di Paolo, 211-12, 320, 323–, Azzone, 210-12, 320, 323–, Benvenuta di Giacomo, 498, 502–, Cecilia di Azzone, in Marin, 321-23–, Domenico, OdN, 357–, Domenico, mar. Marina F., 813–, Dorotea, n. Venier, 380–, Febo di Azzone, 323–, Francesco, S. Barnaba, 443, 451, 819–, Giorgio maior, 362, 375–, Giovanni, 438–, Isabetta di Azzone v. Foscari Isabetta–, Marco, patr. galea, 358, 369, 371-72–, Maria, di Camilla F., in Andrea Trevisan,

533, 535–, Marina, in DomenicoTrevisan, 813–, Nicolò di Tommaso, 752–, Paolo di Azzone, 323–, Pasquale di Lorenzo, 726–, Pietro, capitano di galea, 670–, Stefano di Michele, 407-9–, Tommaso, savio, 605–, Zaccaria di Zaccaria, avog., 405-6, 434-

35, 438Trevisan, Francesco, not., 733–, Francesco, S. Antonin, band., 117–, Giovannibuono di Domenico, fornaio,

220, 231-32–, Leonardo, band., 556

–, Marco, scrivano di nave, 548Trevisio, tessitore, affitt. di Nicolò F., 27Treviso, Simone da, affitt. F., 780–, Giovanni Giacomo da, pbr., aff. F., 783Trieste, Benedetto di Angelo, da Asolo,

not., 735Trioli, Bertuccio di Filippo, not., 518Trippa, Agostino, not., 658, 732Tron, Luca, 420–, Nicolò, doge, 435, 438, 565-66–, Paolo, Cx, PSM, 352, 362, 371, 375, 401,

407, 434, 438, 442, 451, 819Tellis, Pietro Giovanni a, 516Tura, donna, S. Stin, 134Turola, barc., affitt. Nicolò F., 27

Uberti, Alessandro, dottore, affitt. F., 779Uliana, schiava affrancata F., 597Urbano IV (Jacques Pantaléon), papa, 294Urbano V (Guillaume Grimoard), beato,

papa, 125

Valaresso, Ermolao, Cx, 352, 354, 358, 360-62, 407

–, Franceschina v. Foscari–, Giorgio el grando, Cx, 443, 451, 819–, Zaccaria, 427, 434-35, 437Valentino, Pietro, band., 224, 265, 273, 525Valenza, donna, affitt. F., 144Valier, Battista, 781, 785, 789–, Bernardina ved. Paolo, 808–, Leonardo, 810–, Massimo di Bertuzzi, 810–, Nicolò, 805-7–, Ottaviano, Cx, 407, 451, 818–, Paolo di Silvestro, S. Simeon gr., 805-9–, Silvestro, 805-7, 810–, Simone, mar. Patavia di Franzi F., 257,

285–, Vincenzo, 810Valle, Leonardo de, pbr., not., 453-55, 461varanini, Gian Maria, 234Vaudelino Pietro, 88Vecchi, Sebastiano, not., 633–, Vittore, not., 214, 273Vendelino, Dardi, 115–, Nicoletto, minist., 124Vendramin, Andrea, doge, 397, 407, 581

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Indice dei nomi di persona 869

–, Luca, Cx, 443, 451, 819–, Luca (a. 1502), 749-50Venicon, Giovanni, pbr., 596Venier, 526-27–, Alvise (a. 1450), Cx, 352, 362, 375, 407–, Alvise (a. 1502), 749–, Andrea di Santo e Francesca di Nicolò

F., 291, 379-80, 440–, Andrea di Leone, 668–, Antonio, Kr., Cx, 438, 451, 818–, Antonio di Girolamo (Brasiola), 408,

418-19–, Candiana v. Querini–, Bartolomeo, pbr. S. Simeon gr., not.,

108–, Delfino, Cx, 370, 401, 407, 409–, Dorotea v. Trevisan–, Ermolao, S. Giovanni Degolà, giud

proc., 80, 81, 84, 115–, Francesca v. Francesca (Franceschina)

di Giovanni F.–, Francesco di Giorgio, 537, 542, 547, 605–, Francesco di Santo e Francesca (France-

schina) di Nicolò F., 289-92, 379-80, 440–, Henzichus (?), S. Giovanni Degolà, 115–, Leonardo, avog., 336–, Leone, OdN, 357–, Lorenzo, bailo e capitano Corfù, 251-52–, Lorenzo (a. 1492), duca di Candia, 700–, Maddaluccia v. Balbi–, Marco, giud. esam., 252, 255–, Michele, PSM, 509–, Nicolò, pbr., 213–, Nicolò di Santo e Francesca di Nicolò F.,

291–, Santo (Santuccio), mar. Francesca di Ni-

colò F., 184-85, 195, 244, 289-90, 378-79–, Santo di Giovanni, 745-46–, Zaratina di Santo in Sanudo v. SanudoVerde, Nicolò, pleb. S. Trinita, 114Veronica, benefic. Isabetta in Filippo F.

PSM, 715Vettor, affitt. F., 661, 705-6Viaro, Andrea, 703-4–, Leone, S. Maria Maddalena, Cx, 443,

451, 819Vicenza, Domenica da, serv. Nicolò di

Giacomo F., 683

–, Pietro di Giovanni da, precettore casa F, 691-93

Vidal, Andrea, 473–, Giovanni de, 512-13–, Grazioso de, 513–, Nicola, giud. proc., 80. 84Vidolotti, Tito Livio, da Urbino, precettore

Michele F., 754, 769Vielmi, Cristoforo, mar. Franceschina,

392-94, 474, 494, 537–, Franceschina, in Cristoforo, concubina

Polidoro F., 385-87, 389-95, 474-76, 493-94, 503, 537-40, 543-46

–, Girolamo di Franceschina Vielmi e Poli-doro F., 386-90, 392-93, 475-77, 493, 495, 503, 505, 539, 543, 545

Vigonza, Antonio da, citt. padovano, 612Vincenzo, bottoner, affitt. F., 786Vincenzo, naranzer, affitt. F., 787Vistanello, Pietro, 35Vito, pbr., 593Vittorio di Antonio, diac. S. Marco, 323Vitturi, Benedetto, 374–, Bulgaro, avog., 203–, Daniele, avog., 296-97–, Lorenzo, 154-55, 158, 161–, Matteo, Cx, 352, 354, 358, 375-76, 401,

408-9, 442, 451, 820Viviano, pbr. rettore S. Vigilio di Zelarino,

34

Würth-paquet, François-xavier, 40, 118

Zaccaria, 490, 582–, Bernardo di Fantino, 483, 487, 582–, Isabetta v. Foscari Isabetta di Andrea–, Fantino, mar. Isabetta F., 483–, Nicolò di Fantino, 483, 486-87Zaccaria di Teodoro, cler. S. Provolo, 379Zaccarino, serv. F., 32Zachariis, Federico de, 353–, Nicolò di Federico de, 353Zambertis, Lodovico de, not., 682, 684,

687-88, 691-94Zan boter v. Boter, Giovannizanazzo, Marina, 596Zanberti, Simone, affitt. F., 786Zancani, Benedetto, giud. mob., 182-83

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870 Indice dei nomi di persona

–, Filippo detto Gaino, S. Trovaso poi S. Margherita, 34, 36, 37, 38

Zanchi, Giovanni, affitt. F., 782Zane, Andrea di Marco, PSM, 667-68–, Bernardino, giud. esam., 681–, Filippo, giud. esam., 88–, Francesco, 155, 158, 161–, Francesco di Nicolò, Cx, 349, 352, 354,

358, 399-400, 403, 405, 415, 508–, Giovanni, giud. esam., 252, 255–, Leonardo, giud. petizion, 195–, Maffeo, S. Agostino, 126-28–, Marino, Cx, 369, 372, 438, 819–, Pietro, pbr. S. Agostino, not., 183, 186,

197, 199–, Santuccia v. FoscariZanetta, planetaria, 143, 146Zanetto, affitt. F., 728-29Zanetto, marinaio, affitt. F., 787Zanitello di Cordovado, not. udinese, 239Zanol, Rado, 814–, Caterina, in Rado, 814Zaphaina, Zenedino, merc., 194-96Zara, Lena da, serv. Francesco di Filippo

F., 795–, Luca da, capp. Polidoro F, can. Berga-

mo, 363Zazarin, Antonio, patr. na., 547-48Zazis (Sazis), Marco de, da Pisa, giurista,

proc. Polidoro F., 307-9, 317, 319Zelarino, Alberto detto Gridino da, 28–, Cavaoso da, colt. Giacomello F., 129–, Domenico di Nascinguerra, da, 28–, Gaiardo da, 28–, Giacomo detto Mono da, 27-28, 34–, Giovanni di Antonio da, 27 –, Guasperano da, soccidario F., 129–, Mono da v. Giacomo, –, Nascimbene di Bartolomeo da, ab. Me-

stre, 27-28, 34–, Nicoletto detto Colla da, 28–,Turco da, colt. F., 28–,Viviano, pbr. v. VivianoZeller, Johannes (Zuan), merc., 721

Zen (Zeno), Andrea di Giacomo, 630–, Carlo di Andrea, 630–, Giacomo (Rinieri) di Giacomo, vesc.

Padova, 622-23, 630–, Luca, cons., 646–, Marco, Kr., Cx, 371, 375, 438–, Marino di Giacomo, 630–, Pietro di Andrea, 630-32Zeno, Antonio, da Milano, can. Pavia, vic.

vesc. Padova, 292, 294Zenone, can., not., 92Zentilini, Lorenzo, sensale di matrimoni,

471Zifoler, Leonardo, merc., 626Zio, Nicolò, guardia a custodia Giacomo

F., 403, 414zoCColetto, GiorGio, 42Zocchi, Giacomo, docente giurista a Pa-

dova, 293, 295Zodeler, Johannes (Zuan), merc., 626Zoia, Girolamo, avvocato, 808Zorzato, Giovanni Antonio di Bernardino,

808Zorzi, Bernardo, cons., 177, 262, 297–, Francesco di Paolo, Cx, 353, 362, 370,

375, 396, 398-400, 402-3, 405, 407-10, 413-19, 438

–, Franchino, 793–, Giacomo, PSM, 12–, Giovanni, 155, 158, 161–, Girolamo, giud. proc., 475-77–, Marco, S. Maria Zobenigo, 819–, Michele, giud proc., 70, 74, 76–, Nicolò, giud proc., 482, 492, 505–, Paolo, giud. propr., 167Zotti, Domenico, colt. F., 789Zozoletto, 734Zuane, Andrea, gast. duc., 265Zuchuol, Daniele, avvocato, 582Zulian, Andrea di Francesco, 348-49–, Andrea, cons., 369, 372Zustignan v. GiustinianZusto, Cateruzza, ved. Nicolò, 224–, Nicolò, San Stae, 224

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Albania, 175, 266, 281Alessandria d’Egitto, 664-66, 670, 676-78,

682, 702, 721, 735, 745, 747-49Ancona, 676, 702Angelokastro, 175, 216, 266Aragona, 402Artegna, 631Asolo, 122, 732-35Assisi, 134, 179, 205, 244, 257, 321, 467,

534-35, 560, 591, 642, 697, 714, 760Auronzo, 566

Badia Calavena, 599-600Bagolino, 608Bari, 677Beirut, 193-94, 667Bergamo, 301-2, 304-12, 315-20, 325, 329,

365, 377, 392, 463, 531, 583, 704–, cattedrale SS. Vincenzo e Alessandro,

312, 315, 363-64, 366Bocche di Cattaro v. KotorBoemia, 39, 42-43, 118Bologna, 186-87, 303-5Borbiago, convento Carmelitani, 816Bovegno, 668Brenta, fiume, 43Brescia, 25, 45, 463, 583–, territorio,608, 650; v. Valsabbia, Val-

trompiaBrindisi, 215Brixen/Bressanone, 620

Bruneck/Brunico, 625, 627Burano, 4–, S. Francesco del Deserto, 494

Cadore, 565-66Cambrai, 777Candia v. HerákleioCanea v. HaniáCasalmaggiore, 307Caselle, località padovana, 41-42Castelfranco Veneto, 706Cattaro v. KotorCavarzere, 5-6Cefalonia v. KefaloniáCeneda v. Vittorio VenetoChioggia, 698Cipro, 667-78Cividale del Friuli, 239–, collegiata S. Maria, 238Collio, 650Concordia, vescovado, 358Conegliano, 239Corfù v. KerkyraCorone v. KoróniCostantinopoli/Istanbul, 628, 663, 701Crema, 463, 583, 675Crespignaga, 733–, località Al Vu, Bressane, Brolo Colom-

bane, Ginere, Lunello del signor Marin, Ochil, S. Ermacora, Specazane, propr. F., 733-34

indiCe dei noMi di luoGo

I nomi sono stati normalizzzati. Il nome italiano usuale rinvia in alcuni casi al nome odierno della località nella attuale lingua nazionale.

Si è adottata una necessaria articolazione interna per alcuni nomi geografici. Il lemma ‘Venezia’ non contiene le ricorrenze del toponimo (compresa la forma Rivoalti) presen-ti nelle date topiche di molti documenti. Si omettono inoltre tutti i riferimenti al comune Venetiarum, alla Repubblica, agli organi costituzionali ed agli uffici minori, tranne quando vi sia un preciso riferimento topografico alla sede. Il lemma Venezia si articola pertanto sulla base di ampie categorie che raccolgono i toponimi secondari. Si è ritenu-to utile come ulteriore punto di accesso indicizzare i riferimenti topografici alle pro-prietà immobiliari soprattutto della casata Foscari. La sigla F. è usata nei sottolemmi come abbreviazione di ‘Foscari’.

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872 Indice dei nomi di luogo

Creta, 23, 198, 411, 413, 417-18, 610, 619, 648, 716, 718

–, v. Hanià, Heràkleio, Kissamo, Myro, Rethymno, Sitía

Croce (Musile di Piave), villaggio, 635–, gastaldia e beni F., 633-35, 722, 788–, località Guizza di Angarano, Honoreda,

Marteia, Mestica, Novoleda, Tasche, 635

Curzola v. Korčula

Damasco, 195-96, 597Donto, località mineraria, 511Dragamesto, castello, 234-36, 250, 281Dubrovnik/Ragusa, 511, 699

Epiro, 250Este, 621, 629–, propr. F., 788

Fabriano, 221, 382, 385 Faenza, diocesi, 186-87Fermo, porto, 701Ferrara, 293, 550Fiandre, 597, 699-700Finisterre, S. Maria, 245Fossalta di Piave, 635–, località Campolongo, prato de Isola, 635Francia, 775Friuli, 238

Gambarare, propr. F., 805-16–, località le Bastite, 814–, località/villaggio Malcontenta, 810, 812Gassano, diocesi Luni, 331Gatta, rio, 35, 43, 57Gazzo Padovano, propr. F., 562-63Germania, 720Gerusalemme, S. Sepolcro, 205, 244, 760Grado, 5-6Grotte, attracco costiero marchigiano, 676

Hanià/La Canea, 396-97, 411, 413, 426-37, 439

–, carceri, 435–, casa Giacomo F., 432–, casa Giacomo Giustiniani genovese,

432

–, porto, 430Herakleio/Candia, 152, 198, 253, 547, 586,

610, 619, 663, 699, 701, 703-4, 716, 718, 747, 753, 766, 793

Hvar/Lesina, 699

Imola, 675-76Italia, 463

Jesolo, 382, 384

Kefaloniá/Cefalonia, 235-37Kérkyra/Corfù, 251-52, 699, 747Kíssamos, 432Koróni/Corone, 119-20, 125-26, 135Korčula/Curzola, 699Kotor/Cattaro, 699-700

Lefkada, castello Hagia Mavra/S. Maura, 215

Lepanto v. NaupaktoLesina v. Hvar, 699Leucade v. LefkadaLos Angeles, xx

Mantova, 655-56Marche, 675-78Marzenego, fiume, 44Mazzorbo, 4–, S. Angelo, 4–, S. Maria di Valverde, 4, 6Meduna, fiume, 635Meolo, fiume, 635Meolo, propr. F., 635, 789Mestre, 27, 34, 39, 59, 63, 71-74, 376–, distretto (Mestrina), 59, 129, 585, 707,

780, 785–, v. Trivignano, ZelarinoMilano, 208, 233, 239, 292, 301, 303-4, 358,

428Modone, 175, 355, 359-60, 439, 699, 702Monastier di Treviso, S. Maria del Pero,

635, 789Monte Rusiana, 566Monte S. Angelo del Gargano, santuario di

S. Michele, 258, 321, 591, 643, 714Montello, Certosa, 136Murano, 52, 64, 326-28, 471, 651, 758-59

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Indice dei nomi di luogo 873

–, chiese, conventi, monasteri, ospedali (con le isole adiacenti):

eremiti, 4S. Bernardo, 560S. Chiara, 534, 560, 652S. Cristoforo della Pace, 481, 714S. Donato, 24S. Giacomo ap., 94, 98, 133S. Giacomo di Paludo, 24S. Maria, 227S. Maria, ospedale, patronato F., 56,

139, 324-28, 522-24, 572-74, 600-1, 603-4, 744, 780-81, 785, 788, 805

S. Maria degli Angeli, 133, 534, 560, 652, 794

S. Martino, 565, 575, 577, 581, 685S. Matteo, 30S. Mattia, 653S. Michele, 379S. Pietro Martire, 597, 652S. Salvatore, 53

–, confinio S. Andrea, 576–, confinio S. Martino, 655–, propr. F., 562-63, 576, 604Myro, 736

Napoli di Romania v. NauplioNaupaktos/Lepanto, 215, 251–, castello, 216Nauplio/Nauplia, 355, 359-60, 368-71Noventa Padovana, 42-43

Oriago, 808, 812–, località/villaggio Regoletto, propr. F.,

808Otranto, 664

Padova, 39, 41, 44, 63, 271-72, 281-87, 292-94, 415, 550, 561, 583, 587-89, 596, 612-13, 617-18, 621-23, 629-32, 647, 653, 656-57, 716, 802-4, 811

–, diocesi, 43, 624, 630-31–, palazzo del comune e del podestà, ca-

mera del vicario, 41–, palazzo vescovile e cancelleria, 629-30–, ponte dei Graissi, 43–, Centenari, contrade, parrocchie, quar-

tieri:

Arena, 596Argine dei Crociferi, 618Domus Dei, 612Duomo, 41Ponte Molino, 618S. Croce, 283-84S. Daniele, 283S. Fermo, 612S. Giacomo, 618S. Giorgio, 802-3S. Giovanni dalle Navi, 41S. Pietro, 42S. Tommaso martire, 41Torricelle, 284, 286, 785, 805

–, Chiese, conventi, monasteri:cattedrale, 295, 811S. Chiara o Cella Nuova, 811-12S. Giustina, 796S. Maria dell’Arena, 587-88

–, Proprietà Foscari:albergo e osteria al Pavone, 642, 731,

737-38bottega sotto il Palazzo, 603case di Giacomo F., 811case di Isabetta ved. Filippo F., 592contrada S. Croce, abitazione Polidoro

F., 283contrada S. Giorgio, 785contrada S. Giovanni, 659fontego della farina, 731-32, 738palazzo dell’Arena, 587, 612, 622, 788

Paludo, S. Giacomo Maggiore, 24Parenzo v. PorečParma, 41, 801 Pátra/Patrasso, arrcivescovado, 126, 485Perugia, 293Piave, fiume, 635Piove di Sacco, propr F., 804Piovego, canale, 43Polonia, 40, 43Poreč/Parenzo, 677Portogallo, 748Portogruaro, 238Puglia. 258, 321, 643, 664-67, 676-77

Ragusa v. DubrovnikRavenna, 134, 179, 463Reims. 777

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874 Indice dei nomi di luogo

Rethymno/Retimo, 413Roma. 134, 140, 179, 205, 244, 257, 270-

73, 302, 304, 321, 377-78, 381-82, 467, 534-35, 560, 568-69, 584-85, 587, 591, 594, 605-6, 617, 642, 697, 714, 760

–, S. Maria Maggiore, 568–, S. Nicola inter imagines, 594, 613, 623–, S. Pietro, 270, 272-73, 378, 586, 589, 595Romania, 355, 359-60, 369, 371Ronchi di Mestrina v. Zelarino

Salò, 608Sambruson, 42-43S. Angelo di Sacco, proprietà F., 782Santiago di Compostela, 121, 205Scutari v. ShkodërSeiolt, località mineraria, 511Sevilla, 458Shkodër/Scutari, 698Siena, 381-83Siria, 667Sites (forse Sitía), proprietà Gradenigo, 662Sitía, 413Solesino, 621, 624, 629-31Split/Spalato, 595

Tagliata, canale, 635Tasche, bosco presso Croce, 635Torcello, 4, 269, 685–, S. Giovanni, 94-95–, S. Tommaso, 4, 60Torre de’ Buri, località padovana, 630Trani, 664Treviso, xvi, 25, 370, 372-73, 376, 585–, carceri, 373–, palazzo del minor consiglio, 25-26–, territorio e distretto, 27, 63, 370, 372-73,

633-35, 780–, proprietà F., 788Trieste, 355, 359-60, 369, 372, 675, 680Trivignano, villaggio, 44

Udine, 238-39, 242, 280, 293–, casa Franzi F. luogotenente, 238–, collegiata S. Maria, 238

Vallà (Riese), proprietà F., 601, 604, 659, 662, 706

Valsabbia, 649-50Valtrompia, 649-50, v. Bovegno, Collio

Venezia–, Castello, 125, 130-31, 139, 244, 382, 384,

590, 715, 761curia episcopale, 187, 190diocesi e patriarcato di Venezia, 5, 52,

125, 138, 187, 190, 233, 238, 269, 271-72, 363, 455

–, Calli, campi, corti, fondamenta, rive, si-ti:calle Botteri, 695, 723, 725, 780 calle e corte del Castelletto, 142, 277-78,

338-46, 348; lupanare, 142, 334, 338, 344, 348

calle che va a Rialto, 277calle S. Fantin, 155calle tra S. Moisè e S. Maria Zobenigo,

274calle pubblica tra S. Simeon Grande e S.

Simeon Piccolo, 276campo S. Margherita, 728campo S. Simeon Piccolo, 740corte Carità, S. Tomà, 134fondamenta S. Croce, 723fondamenta del No, S. Trovaso, 562fondamenta S. Simeon Piccolo, 723Merzeria, 825Rialto Nuovo, 809riva delle Legne, S. Cassan, 787riva lungo il Canale, 14, 144-45riva lungo il Canale, Rialto, 278riva lungo il Canale, S. Giovanni Nuovo,

163ruga degli orefici, Rialto, 278, 339, 342,

345 ruga dei gioiellieri, S. Maffio, 802scale di Rialto, 253, 496, 559

–, Canali, ponti:Canalgrande, 58, 87, 109, 338, 341, 345,

708, 723-25, 737, 740, 782Ponte della Paglia, 234, 262, 275, 296,

467Ponte ca’ Zanasi, 53Ponte di pietra S. Margherita, 728Rio di Castello, 603Rio di Canonica, 14, 145, 275-76

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Indice dei nomi di luogo 875

Rio Marin, 723-24Rio S. Pantalon, 728

–, Case, palazzi e proprietà immobiliari Foscari:Ca’ granda, S. Pantalon, xviii, xx, 498-

500, 782, 804, 814, 822calle e salizada Botteri, 659, 780Cannaregio, Polidoro F., 386-87corte del Castelletto, 142, 335-36, 338-

46Rialto, 505Rialto Novo, 809Rio Marin, 603, 659, 737-38S. Biagio, 603, 659S. Cassian, 8, 128, 137, 149, 153-54, 277,

485, 504, 603, 658-61, 705-6, 722-23, 779, 787

S. Geminiano, 786S. Geremia, 562, 564, 576-77S. Giovanni Confessore e S. Maffio,

9-10, 50-51, 142, 149, 154-55, 234, 262, 275, 296-97, 367-68, 516-17, 604, 661, 705-6, 780, 783

S. Giovanni Novo, Franzi F., 176, 277-78S. Giovanni Novo, Giovanni F., 14-15,

161-64S. Giovanni Novo e ponte della Paglia,

156, 485, 504, 558, 603-4, 659-60, 662, 671, 706, 780, 783

S. Leonardo, 562, 564, 576-77, 785, 804S. Marco, osteria al Leone con casa e

caneva, 548-49, 551-52S. Margherita, 728, 739-40, 782, 788,

803-4S. Marina, 686S. Martino, 53, 787S. Marziale, 782-83, 804S. Moisè, 61, 63, 153, 155-56, 158, 160,

165-67, 274, 505 485, 505, 603, 659, 783, 804

S. Moisè, Isabetta F., 103S. Pantalon, 782S. Provolo, Filippo di Franzi F., 477, 479S. Raffaele, 804S. Simeon Grande, 276, 485, 603S. Simeon Grande, Filippo F., 4S. Simeon Grande, Franceschina in Gio-

vanni F., 178

S. Simeon Piccolo, 30-31, 107, 109, 147, 153, 504, 526, 659, 722, 725, 731, 739, 765, 787

S. Sofia, 707-8, 780, 796-97S. Ternita, 46S. Trovaso, 562-63, 576S. Vio, 323, 592, 603, 642, 715, 731, 737,

780S. Zaccaria, 156

–, Case, palazzi e proprietà immobiliari di famiglie e di singoli patrizi e cittadini:Stefano e Francesco Belegno, 277Contarini, 330Bernardo Contarini, 153, 165Dandolo, 338Vittore Dobrato, 366Andrea Donà, 398Francesco Garzoni, 278, 339, 343, 346Cecilia Gradenigo, 136Lando, 729Giovanni Lion, 335, 338-40Paolo Morosini, 163Pietro di Andrea Morosini, 332Pianello de Pianellis, 277-78, 335-36,

338-39, 341-46Nicolò e Andrea di Francesco Priuli, 276donna Rica, S. Nicolò dei Mendicoli,

479Ca’ Roso, 145Franceschina Vielmi, S. Pietro di Castel-

lo, 391–, Chiese, conventi, monasteri:

Corpus Christi, 205, 220, 244, 380, 534, 652

Crociferi, 258, 321S. Agata, 105, 151S. Agnese, 652, 690S. Agostino, 5, 186, 199S. Alvise (S. Ludovico di Tolosa), 220,

244, 322, 380, 494, 534, 590, 652S. Andrea di Zirada, 94, 135, 179, 380,

534, 560, 652S. Anna, 4, 27S. Antonin, 590S. Antonio di Castello, 127S. Aponal, 190, 253, 656S. Barnaba, 51, 81, 85S. Bartolomeo, 490

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876 Indice dei nomi di luogo

S. Basilio, 88, 90, 694S. Canzian, 227S. Cassian, 9, 10, 14-15, 20, 24, 29-33, 248S. Caterina, 23, 30, 534, 795S. Croce, 321, 468, 535, 560, 591, 642,

653, 707, 714, 761S. Croce della Giudecca, 244, 258, 322,

380, 534, 560, 688tomba di Marina di Giacomo F., 652

S. Daniele, 635, 652, 789S. Domenico di Castello, 221, 560, 652,

713,796S. Eustachio v. S. Stae S. Fantin, 165S. Felice, 24, 323, 490S. Francesco della Croce, 652, 707S. Francesco della Vigna, 259, 323, 652,

713, 796S. Geminiano, 791, 797S. Geremia, 67, 379, 593S. Giacomo della Giudecca, 653S. Giobbe, 259, 653S. Giorgio Maggiore, 268-69, 796S. Giovanni Battista del Tempio, Gero-

solimitani, 94, 321, 597S. Giovanni Confessore (Elemosinario),

4-5, 10, 17S. Giovanni Crisostomo, 533, 536, 640-

41, 646, 754-55,S. Giovanni Degolà, 170S. Giovanni e Paolo v. S. ZanipoloS. Girolamo, 244, 387-89, 394, 503, 505,

509-10, 514, 534, 560, 652;S. Giuliano v. S. ZulianS. Giustina, 534, 652S. Leonardo, 16, 559, 562, 565S. Lorenzo, 258, 321, 468, 535, 560, 643,

714, 761, 794S. Luca, 423S. Lucia, 33, 49, 93, 652, 655, 795-96S. Marco, 52, 109-10, 228-30, 244, 253,

268-69, 271-72, 280, 283, 285, 290, 295, 323-25, 390, 591, 643, 646, 673, 715, 754, 769, 792, 796, 824

S. Marcuola,207S. Margherita, 90, 92, 727, 740S. Maria Annunciata (La Nonzià), 534,

643, 652, 714, 762, 766

cappella F., 757S. Maria dei Miracoli, 652S. Maria dei Servi, frati Serviti, 32, 95,

534, 562S. Maria del Carmine, frati Carmelitani,

32, 95S. Maria del Rosario (Gesuati), 652S. Maria della Carità, 205, 560S. Maria della Celestia, 99S. Maria della Grazia, 536, 652S. Maria delle Vergini, 99, 263-64S. Maria Formosa, 22, 114, 117, 213,

379, 422, 424, 475-76, 505, 510S. Maria Gloriosa dei Frari, frati Minori,

4, 32, 94, 99, 133, 259, 323, 459, 642, 684, 825-26arca Francesco F. doge, 560, 825-26;

tomba figlie Isabetta ved. Filippo F., 590; tomba Nicolò di Giacomo F., 684

S. Maria Mater Domini, 118, 153, 204-5S. Maria Nova, 256S. Maria Zobenigo, 453, 458, 462, 578S. Marina, 759S. Maurizio, 5, 10S. Moisè, 3-4, 165, 551, 603S. Pantalon, 92, 113, 208, 256-57, 266,

274, 286, 320, 322-23, 395, 495, 557, 559, 581, 684

S. Pietro di Castello, 205, 321, 468, 535, 642

S. Polo, 139, 141, 150, 323S. Provolo, 379, 467-68, 580, 593S. Sebastiano, 652S. Secondo, 60, 121S. Servolo, 534S. Severo, 145, 790, 797S. Silvestro, 16, 197S. Simeon Grande (Profeta), 8, 16-17,

51, 70, 81, 108-9, 154, 174-75, 191-92, 205, 227, 265-66

S. Simeon Piccolo (Ss. Simone e Giuda apostoli), 59, 63-65, 67, 70-72, 74-75, 98, 100, 104, 139, 153, 170-71, 177-79, 184, 199, 223, 245-46, 258-59, 488, 526, 723, 740, 742cappella S. Maria e arca F., 57-59, 72-

75, 597, 796

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Indice dei nomi di luogo 877

S. Sofia, 118, 581, 707, 780S. Stae, 134, 212S. Stefano confessore v. S. StinS. Stefano protomartire, frati Eremitani,

32, 95, 322S. Stin, 76, 116, 195S. Ternita, 114, 143, 205, 244, 258, 321,

468, 535, 560, 642, 653, 715, 761S. Tomà (Tommaso Apostolo), 69, 76,

86, 96, 131, 138, 492, 547S. Trovaso (Ss. Gervasio e Protasio),

107, 113, 134S. Zaccaria, 95, 198, 299-300, 380, 479,

591-92, 714-15chiesa, 298-300, 321, 643; altare e

cappella S. Sabina, 300-1; cappella del Corpo di Cristo, 300; cappella grande, 300; coro, 299

S. Zanipolo, frati Predicatori, 32, 95, 407, 796

S. Zulian, 114, 231, 268, 279Spirito Santo, 652Ss. Apostoli, 542Ss. Cosma e Damiano, 652Ss. Ermacora e Fortunato v. S. MarcuolaSS. Trinità v. S. Ternita

–, Confraternite e scuole:S. Agostino, 136S. Chiara, 136, 179S. Croce, 179, 220, 232S. Ermolao in San Stae, 179S. Francesco, 258S. Giovanni Degolà, 258S. Maria del Rosario, xviii

S. Maria della Carità, 756-57, 760, 763S. Maria in San Stae, 258S. Maria Mater Domini, 179S. Rocco, 655S. Simeon piccolo, 740S. Tomà, 136

–, Contrade (confinia) e parrocchieS Agata, 178, 181S Agostino, 98, 126, 169, 187S. Angelo, 17, 115, 212, 256, 261, 472S. Alvise, 804S. Antonin, 117S. Aponal, 247-48, 252, 257, 266, 286,

367, 651, 652, 655

S. Barnaba, 330, 633, 690-94S. Bartolomeo, 146-47S. Basilio, 17S. Basso, 367-68, 382, 425, 480, 518S. Benedetto, 551S. Canzian, 15, 174, 213, 218, 532S. Cassian, 3, 11, 14-18, 22-24, 29-32, 34,

45-47, 51, 66, 126, 148, 265, 277, 725S. Croce, 220, 231, 244S. Eustachio v. S. StaeS. Fantin, 98, 633S. Felice, 34, 493-95S. Fosca, 319S. Geminiano, 367S. Geremia, 517, 639S. Gervasio v. S. TrovasoS. Giacomo dell’Orio, 152S. Giacomo di Rialto, 142S. Giovanni Confessore (Elemosinario)

di Rialto, 50, 148, 265, 467, 532S. Giovanni Crisostomo, 15, 51, 640,

640-61, 646, 713, 753-55, 769S. Giovanni Decollato, 115, 200-1, 207-

8, 210, 225, 227S. Giovanni in Bragora, 389S. Giovanni Nuovo, 78, 82, 117, 144-47,

156, 265, 467, 555S. Giuliano v. S. ZulianS. Gregorio, 498S. Lio, 754, 769S. Lucia, 116-17S. Maffio, 142, 338-40, 344S. Marcuola, 288, 391, 532-34, 536S. Margherita, 34, 151, 319, 727, 739,

741S. Maria Formosa, 117, 157, 163, 176,

218S. Maria Maddalena, 532S. Maria Mater Domini, 204S. Maria Zobenigo, 106, 357, 633S. Marina, 319, 387, 755S. Martino, 366S. Marziale, 91, 386S. Nicolò dei Mendicoli, 479S. Moisè, 3, 15, 70, 98, 144-46, 157, 187,

265, 274, 366, 517S. Pantalon, 40, 69, 90, 106, 144, 258,

496, 498, 502, 578, 687S. Paterniano, 34

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878 Indice dei nomi di luogo

S. Pietro di Castello, 391S. Polo, 6, 9, 105-6, 320, 323S. Provolo, 331, 337, 367, 478-79, 481,

517, 572, 581, 641, 791-92S. Salvador, 22, 70, 206, 307, 703S. Samuele, 307S. Severo, 91, 633S. Silvestro, 15, 366S. Simeon Grande (Profeta), 8,16-17, 51,

70, 81, 108-9, 154, 174-75, 191-92, 227, 265-66, 477

S. Simeon Piccolo (Ss. Simone e Giuda apostoli), 34, 54-55, 60, 68-69, 71, 78, 80-82, 84, 86-87, 89, 93-94, 104-5, 108-11, 113-17, 123-24, 139, 143-46, 148-50, 162, 167-68, 170, 172-74, 178, 183-85, 191-92, 197, 199, 219, 231-32, 243, 324, 331, 740-42

S. Sofia, 17, 22, 218, 495S. Stae, 224S. Stin, 104, 113-15S. Ternita, 46, 48, 87, 170S. Tomà, 85, 92, 94-96, 130, 132, 138,

247-48, 256, 261S. Trovaso, 4, 68, 76, 379, 578, 673S. Vidal, 51S. Zaccaria ossia S. Provolo, 331S. Zulian, 117, 144, 154, 332Ss. Apostoli, 8, 82, 91, 116, 154, 247-48,

555Ss. Ermacora v. S. MarcuolaSS. Trinità v. S. Ternita

–, Ospedali:Ca’ di Dio, 4, 98, 437, 653, 790, 797Domus Misericordie, 4S. Antonio, 592, 643, 652, 688, 697, 714S. Lazzaro, 60, 94, 99, 121, 133, 193, 322,

560, 592S. Marco, 453-55, 461S. Maria della Misericordia, 95, 98, 129S. Maria della Pietà, 322, 381, 388-90,

392, 394-95, 470, 494, 534, 560, 592, 652, 685, 688, 693, 697, 760, 796

S. Maria di Nazareth, 322, 381, 470, 494, 536, 592, 652

S. Maria Maddalena a S. Raffaele, 95Ss. Pietro e Paolo, 95, 135

–, Osterie, taverne:al Leone, 548-49, 551-52

alla Corona, 485, 504, 558, 603, 659-60, 662, 671, 706, 780

a S. Giovanni Novo, 50-51, 156–, Palazzo Ducale, 266, 454, 460, 584, 610,

821, 823atrio del Maggior Consiglio, 330camera di tortura, 359, 410prigioni, 264, 402, 404, 414, 437sala vecchia, 444sala dei Signori di notte, 825Scala dei Giganti, 822

–, Patriarcato v. Venezia, Castello–, Piazza S. Marco, 52, 109-10, 218, 228-

30, 244, 253, 268-69, 271-72, 280, 283, 285, 290, 295, 323-25, 330, 390-91, 572, 574, 643, 646, 673, 715, 754, 769, 792, 796, 824

–, Porto di S. Nicolò di Lido, 430, 439, 666Verona, 212, 233, 242, 330-31, 353, 583–, chiesa di S. Matteo cum Cortinis, 233–, palazzo vescovile, 233Vicenza, 252-54, 281, 330-31, 333-34,–, casa Francesco da Porto, 254–, casa Paolo di Franzi F., 253–, contrada S. Paolo, 253–, piazza grande, 331–, sindicaria S. Faustino, 254–, spezieria Francesco de Bastianis, 331Vienne, S. Vittore (?), 245Villa Estense, olim Villa di Villa, 621, 624,

629-31Vittorio Veneto (Ceneda), 373

Wien/Vienna, xvi

Zara/Zadar, 290, 292, 382-83, 385-86, 388-89, 393, 395, 474-76, 493, 503, 509, 514, 521, 537, 545, 699, 795

Zelarino, 27, 42-43, 56, 63-64, 129, 140, 168-69, 424, 584-85

–, chiesa S. Vigilio, 34, 584-85 –, propr. F., 28, 129, 491, 525, 603-4, 659-

60, 707, 744, 780-82, 785, 788–, contrada Ronchi, propr. F., 33-34, 39,

56, 139, 328, 523, 525, 601, 604Zelo v. ZeroZenson di Piave, S. Benedetto, 635, 789Zero, fiume, 44Zurigo, 118-19, 802

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INDICE GENERALE

TOMO 1

nota preliMinare xi

le Fonti xiii

nota all’edizione xxii

titoli Citati xxiv

doCuMenti 1-151 (1281-1458)

Abbreviazioni 2

doCuMenti 3

1 - Testamento di Filippo Foscari (1281) 3

2 - Quietanza del clero di San Maurizio di Venezia rilasciata agli esecutori del testamento di Filippo Foscari, riguardan-te il pagamento della parte della decima loro spettante (1282) 10

3 - Quietanza di Giovanni Foscari di Filippo ai Procuratori di San Marco per aver ricevuto il terzo spettantegli dei beni mobili lasciati da suo padre (1282) 11

4 - Investitura sine proprio di un terreno, situato nella par-rocchia di San Giovanni Novo, al nome di Giovanni Fo-scari (1303) 14

5 - Investimento di Giovanni Foscari (1317) 16

6 - Investimenti di Giovanni Foscari (1317, 1318) 17

7 - Testamento di Giovanni Foscari (di Filippo) (1319) 18

8 - Quietanza di Margherita vedova di Marco Foscari data al fratello Marino Sanudo per aver ricevuto 974 lire aggiudi-catele dalla Curia di petizion (1319) 21

9 - Prestito di 200 lire concesso da Niccolò Foscari a Marco Rambaldo (1320) 22

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880 Indice generale

10 - Testamento di Guglielma, vedova di Giovanni Foscari (1322) 23

11 - Concessione della cittadinanza di Treviso a Niccolò Fo-scari (1324) 25

12 - Notizia riguardante i possessi di Niccolò Foscari nel Tre-vigiano (1325) 25

13 - Testamento di Iacobello Foscari di Marco (1327) 29

14 - Permesso concesso a Niccolò Foscari di far lavorare in una sua proprietà presso San Simeon Piccolo in vista dell’erezione di un hospitale (1330) 30

15 - Testamento di Balzenella, moglie di Niccolò Foscari (1331) 31

16 - Acquisto di un terreno a Ronchi di Zelarino fatto da Nic-colò Foscari e presa di possesso (1331) 33

17 - Diploma di Giovanni re di Boemia a favore di Niccolò Foscari con la nomina a cavaliere e a suo consigliere, se-gretario e familiare domestico della casa reale, in trascri-zione autenticata da Ambrogio Farisei, vicario del podestà di Padova Giovanni Foscari, e da due notai (1331, 1352) 39

18 - Privilegio di Giovanni re di Boemia a favore di Niccolò Foscari con l’investitura di feudi in Noventa (Padovana), Sambruson, Zelarino e la nomina a conte dell’Impero (1331) 42

19 - Conferma giudiziaria dell’investitura cum proprio di un terreno con casa, effettuata a favore di Balzanella Foscari a garanzia della dote portata al marito Niccolò cavaliere (1332) 45

20 - Permesso del Maggior Consiglio che Niccolò Foscari possa affittare a Pietro Contarini una casa situata presso Rialto ad uso di taverna (1333) 50

21 - Quietanza di Niccolò Foscari, come esecutore del testa-mento di suo padre Giovanni, e di Leonardo Mocenigo riguardante l’eredità di Agnese Mocenigo (sorella di Gio-vanni Foscari) (1334) 50

22 - Autorizzazione concessa a Niccolò Foscari di ampliare un suo terreno a Murano (1337) 52

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Indice generale 881

23 - Autorizzazione concessa a Niccolò Foscari a costruire sul ponte di ca’ Zanasi un passaggio a una sua casa situata nella parrocchia di San Martino (1338) 53

24 - Testamento del cavalier Niccolò Foscari (di Giovanni) (1341) 54

25 - Attestazione della morte di Niccolò Foscari, pubblicata dai procuratori di San Marco (1341) 68

26 - Quietanza di Franceschina, vedova di Filippo di Niccolò Foscari, per aver ricevuto da Nicoletto Quirino, a nome di Micheletto Falier fratello di lei, il resto della sua dote (1341) 68

27 - Sentenza dei Giudici del procurador riguardante le sov-venzioni annuali spettanti al capitolo di San Simeon Pic-colo dall’eredità di Niccolò Foscari (1341) 70

28 - Dichiarazione di Beriola Falier di aver ricevuto 1000 lire a grossi in prestito da sua figlia Franceschina vedova di Filippo Foscari (1341) 76

29 - Verifica, da parte dei Giudici del procurador, della quota di eredità spettante a Giovanni Foscari del fu Niccolò co-me erede di sua madre Caterina morta intestata (1342) 77

30 - Verifica, da parte dei Giudici del procurador, della quota di eredità spettante a Giovanni Foscari del fu Niccolò co-me erede dei suoi fratelli Marco e Filippo, a loro volta eredi della madre Caterina morta intestata (1342) 81

31 - Quietanza di Franceschina vedova di Filippo Foscari per aver ricevuto lire 1000 e corredi, a lei legati nel testamento del nonno Belleto Falier per il suo matrimonio (1343) 85

32 - Acquisto di un terreno in parrocchia di San Simeon Picco-lo, in precedenza posseduto da Marina Basegio e ora com-prato da Franceschina moglie di Giovanni Foscari (1345) 86

33 - Vendita della stessa proprietà come nel no 32 da parte di Franceschina Foscari a suo marito Giovanni e al cognato Giacomello (1345) 88

34 - Testamento di Marchesina moglie di Filippo Foscari, fi-glia di Andrea Baseggio (1347) 90

35 - Attestazione di Giovannino Foscari di aver ricevuto in prestito 500 ducati da prete Giacomo Diedo (1347) 93

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882 Indice generale

36 - Testamento di Franceschina figlia di (Ordelaffo) e di Be-riola Falier, vedova di Filippo Foscari (1348) 93

37 - Testamento di Isabetta, vedova di Niccolò Foscari (1348) 97

38 - Procure di Giovanni Foscari e di Agnesina di Niccolò Foscari vedova di Andriolo Sanudo (1349) 104

39 - Garanzia della dote di Maria di Niccolò Foscari conse-gnata al marito Marco di Giovanni Dandolo (1350) 106

40 - Sentenza dei Giudici del procurador a conferma dell’ac-quisto di un complesso immobiliare nella parrocchia di San Simeon Piccolo effettuato da Giovanni e Giacomello di Niccolò Foscari (1351, 1353) 107

41 - Procure di Giovanni e di Giacomo Foscari (1351, 1353, 1354) 113

42 - Dichiarazioni di Giovanni Foscari per aver ricevuto in prestito certe quantità di denaro ad negociandum in Ve-nezia (1352, 1353) 116

43 - Diploma di Carlo IV re dei Romani e di Boemia a favore di Giovanni Foscari con la nomina a consigliere, segreta-rio e familiare domestico dell’aula regia (1353) 118

44 - Testamento di Agnesina da Molin, figlia di (Niccolò) Fo-scari (1356, 1358) 119

45 - Condanna di Giovanni Foscari (di Niccolò) inflittagli dal Maggior Consiglio per aver reso senza combattimento il castello di Asolo ai nemici (1356) 122

46 - Sentenza dei Giudici dell’esaminador per effettuare a favore di Franceschina Foscari l’investitura ad proprium di cinque case in parrocchia di San Simeon Piccolo, obbli-gate dal marito Giovanni come garanzia della dote (1358, 1360) 123

47 - Deliberazioni del Senato riguardanti lettere di racco-mandazione al papa (Urbano V) e ai cardinali in favore di Paolo di Giovanni Foscari, affinché gli siano conferiti ve-scovati (1363, 1365, 1366) 125

48 - Testamento di Giacomello Foscari di Niccolò (1363) 126

49 - Testamento di Maria Priuli moglie di Giacomo, figlia di (Niccolò) Foscari (1364) 130

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Indice generale 883

50 - Testamento di Giovanni Foscari di Niccolò (1366) 138

51 - Estratti da due catastici dei Capi sestiere riguardanti una proprietà della famiglia Foscari presso Rialto (1371, 1425) 142

52 - Sentenza dei Giudici del procurador riguardante tre ter-reni dell’eredità di Niccolò Foscari, con l’ordine di sfratto agli inquilini, fra cui i quattro fratelli Andriolo, Nicoletto, Filippino e Franci Foscari (1373) 143

53 - Sentenza dei Giudici del procurador a favore dei figli di Giovanni Foscari, confermante le proprietà già di Niccolò Foscari nelle parrocchie di San Giovanni Elemosinario e di San Cassan (1374) 148

54 - Verifica giudiziale della dote di Orsa, vedova di Andreo-lo di Giovanni Foscari (1378) 150

55 - Testamento di Cateruzza, moglie di Niccolò (Nicoletto) Foscari (1378) 151

56 - Atti processuali riguardanti la divisione dei beni immo-bili lasciati da Giovanni Foscari fra i suoi discendenti e vendita di alcune parti per saldare i loro debiti col Comu-ne (1381) 153

57 - Acquisto di una proprietà situata in parrocchia di San Moisè, posta in vendita per saldare i debiti dell’eredità di Andrea Foscari (di Giovanni), che viene comprata da Agnesina Foscari vedova di Niccolò Da Molin e zia di An-drea (1381) 157

58 - Vendita di parte della proprietà di Francesco Foscari di Giovanni posta al ponte della Paglia in parrocchia di San Giovanni Novo, per saldare il suo debito col Comune, acquirente Paolo Morosini (1381) 161

59 - Assegnazione di una proprietà situata in parrocchia di San Moisè a Orsa vedova di Andrea Foscari (di Giovanni ) come restituzione della sua dote (1381) 165

60 - Istituzione dei procuratori di San Marco de supra, decre-tata dai Giudici (del proprio), come tutori dei minorenni Giovannino e Betta, figli di Andreolo di Giovanni Foscari, morto intestato (1382) 167

61 - Sentenza dei Giudici del procurador che toglie a Vittore

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884 Indice generale

Diedo il terreno di Zelarino da lui tenuto come garanzia per un prestito concesso al defunto Andrea di Giovanni Foscari (1382) 168

62 - Testamento di Franceschina Celsi, figlia (di Andreolo e) di Orsa Foscari (1389) 170

63 - Emancipazione di Francesco Foscari di Niccolò. Garan-zia della dote a Maria di Lorenzo Priuli, moglie di France-sco (1393) 172

64 - Vendita di una schiava tartara a Niccolò di Giovanni Fo-scari (1394) 174

65 - Vendita di una schiava greca a Niccolò di Giovanni Fo-scari (1394) 174

66 - Quietanza di Francesco di Giovanni Foscari alla moglie Statera per aver ricevuto dal suocero Sgurius Buda Spata signore di Angelocastro la dote prevista di 11.000 iperperi (1395) 175

67 - Deliberazione del Minor Consiglio che, contro il privile-gio di Francesco Foscari di Giovanni, concede anche a Niccolò di Paolo Morosini la licenza di gestire una taverna negli immobili al ponte della Paglia (1396) 176

68 - Testamento di Franceschina vedova di Giovanni Foscari (1403) 177

69 - Constatazione, pronunciata dai Giudici del mobile, del diritto di Francesco di Giovanni Foscari sui beni residui di sua madre Franceschina (1403) 180

70 - Testamento di Niccolò di Giovanni Foscari (1404, 1412) 183

71 - Costituzione di procura rilasciata da Antonio Morosini, curator di Giovanni di Francesco Foscari, a Cecco Dalle Aste, cittadino di Bologna, perché ottenga al giovane Fo-scari benefici ecclesiastici nella diocesi di Faenza o altrove (1405) 186

72 - Emancipazione di Donato Foscari dal padre Niccolò di Giovanni. Quietanza per la dote di Franceschina di Gio-vanni Morosini, moglie di Donato Foscari, di ducati 2000 (1408) 190

73 - Testamento di Donato di Niccolò Foscari (1409) 192

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Indice generale 885

74 - Sentenza dei Giudici di petizion in favore di Francesco Foscari nella lite con Ermolao di Pietro per la restituzione del valore di perle spedite nel 1407 con le galee di Beirut (1411) 193

75 - Testamento di Cateruzza, vedova di Niccolò Foscari (1412) 197

76 - Testamento di Maria, moglie di Francesco Foscari (1412) 200

77 - Iscrizione alla balla d’oro di Giovanni e di Paolo Foscari, figli di Francesco (Franzi) (1417, 1418) 203

78 - Testamento di Briseida, moglie di Michele Gabriel (e fi-glia di Niccolò Foscari) (1417) 204

79 - Vendita di una schiava tartara a Francesco (di Niccolò) Foscari, assente (1418) 206

80 - Testamento di Franceschina Celsi, vedova di Niccolò, figlia di (Andrea) Foscari (1418, 1420) 207

81 - Testamento di Isabetta di Azzone Trevisan, moglie di Filippo di Franzi Foscari (1419) 210

82 - Emancipazione di Filippo Foscari dal padre Francesco (Franzi). Quietanza riguardante la dote di Isabetta di Az-zone Trevisan, moglie di Filippo Foscari (1420) 212

83 - Deliberazione del Maggior Consiglio che autorizza Fran- cesco (Franzi) e il procuratore Francesco Foscari, assieme ai fratelli, a vendere all’incanto un immobile situato a Ri-alto (1420) 214

84 - Procura di Petronella del fu Sguro Bua Spata, moglie di Ercole Tocco, a suo cognato Franzi Foscari affinché questi riceva il resto del prezzo accordato per la vendita di Le-panto alla Repubblica di Venezia fatta dal defunto fratello Paolo Spata (1420) 215

85 - Emancipazione di Paolo Foscari dal padre Franzi (1420) 217

86 - Testamento di Donato di Niccolò Foscari (1420, 1421) 219

87 - Sentenza dei giudici del procurador a favore di France-sco (Franzi) Foscari riguardante l’eredità di Beruzza Sanu-do, già moglie di Marco da Molin, sua cugina (1421) 223

88 - Execuzione ducale della sentenza dei Giudici del procu-

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886 Indice generale

rador riguardo al diritto di Francesco di Giovanni Foscari sugli imprestiti spettanti alla defunta Beruzza da Molin (1421) 229

89 - Testamento di Donato di Niccolò Foscari (1421) 231

90 - Prima tonsura di Polidoro di Francesco Foscari ad opera di Guido Memo vescovo di Verona (1422) 232

91 - Concessione dell’osteria alla Stella vicino al ponte della Paglia a Gerardo di Giovanni (1423) 234

92 - Parere legale di Madius de Madiis riguardante il diritto di possesso sul castello Dragameston (circa 1424) 234

93 - Procura di Polidoro di Francesco Foscari a otto procura-tori per prendere possesso di canonicati a Cividale del Friuli e a Udine, conferitigli in aspettativa da Martino V sin dal 26 gennaio 1418 (1424) 238

94 - Testamento di Briseida, vedova di Michele Gabriel (fi-glia di Niccolò Foscari) (1426) 243

95 - Scioglimento della fraterna compagnia fra Polidoro e Sguro Foscari, figli del fu Francesco (Franzi) (1426) 246

96 - Procura generale di Paolo di Francesco Foscari a suo fratello Filippo (1427) 248

97 - Lettera (del doge Francesco Foscari) a Carlo (Tocco) despoto dell’Epiro riguardante la lite con gli eredi di Fran-cesco (Franzi di Giovanni) Foscari (per il castello di Dra-gameston) (1427) 250

98 - Lettera del bailo e capitano di Corfù, Lorenzo Venier, all’ufficio delle Rason vecchie con informazioni sui paga-menti effettuati nel 1407 per l’acquisto di Lepanto (1427) 251

99 - Testimonianze sopra le ultime volontà di Paolo di Fran-zi Foscari, morto a Vicenza, e sentenza dei Giudici dell’e-saminador che ratifica la validità del breviarium (1427, 1428) 252

100 - Testamento di Sterina, vedova di Francesco (Franzi) Foscari (1428) 256

101 - Autorizzazione del Maggior Consiglio, concessa agli eredi di Francesco (Franzi di Giovanni) Foscari, di presen-

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Indice generale 887

tare ricorso contro una delibera del Minor Consiglio del 1396 (1429) 261

102 - Processo davanti al Senato contro Girolamo da Molin, Lorenzo Foscari e altri per aver invaso con la forza il chio-stro del monastero di Santa Maria delle Vergini (1430) 263

103 - Verifica della dote della defunta Statera Buda Spata, vedova di Franzi Foscari (1432) 265

104 - Concessione a Polidoro Foscari, primicerio di San Mar-co di Venezia, da parte di papa Eugenio IV, di una pensio-ne annua di 100 ducati sulle rendite dell’abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia per tre anni (1431) 268

105 - Nomina di Polidoro Foscari, studente a Padova, a pro-tonotario della sede apostolica da parte di papa Eugenio IV (1431) 271

106 - Commissione papale al vescovo di Padova (Pietro Donà) per ricevere da Polidoro Foscari il giuramento per l’ufficio di notaio della sede apostolica (1431) 272

107 - Investitura sine proprio a Filippo Foscari e a Patavia Valier, moglie di Simone e figli di Franzi Foscari, dei beni immobili lasciati dal padre e assegnati alla madre Statera (1432) 273

108 - Constatazione di Polidoro Foscari delle spese fatte a suo favore dal fratello Filippo e rinuncia dello stesso a ulteriori pretese (1433) 280

109 - Procura di Polidoro Foscari rilasciata a Francesco dei Franceschi per rappresentarlo nel processo con suo fratel-lo Filippo riguardante la somma lasciata a quest’ultimo nel testamento della madre (1433) 282

110 - Sentenza dei Giudici del mobile che convalida la resti-tuzione, prevista nelle ultime volontà di Sterina Foscari, di 1200 ducati a suo figlio Filippo, che aveva speso a vantag-gio della defunta (1433) 285

111 - Ammissione al Maggior Consiglio di Giacomo Foscari figlio di Francesco doge (1434) 288

112 - Quietanze di Franceschina vedova di Donato Foscari e

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888 Indice generale

di Bernarda già serva per aver ricevuto il legato destinato dal defunto a ciascuna di loro (1434) 288

113 - Patti nuziali per lo sposalizio di Francesco Venier, figlio di Santo e di Francesca (di Niccolò Foscari), e Margherita, figlia di Simone Begna da Zara, con dichiarazione dei lucri dotali (1435, 1457, 1458) 289

114 - Conferimento della laurea in ambedue i diritti da parte di Antonio Zeno da Milano, vicario generale del vescovo di Padova Pietro Donà, a Polidoro di Franzi Foscari, pro-tonotario della sede apostolica (1436) 292

115 - Sentenza della Quarantia riguardante la licenza per la gestione di una taverna, concessa a Niccolò di Paolo Mo-rosini a proposito della sua proprietà al ponte della Paglia (1437) 296

116 - Memoria delle opere d’arte nella chiesa di San Zaccaria commissionate dalla badessa Elena Foscari o eseguite du-rante la sua reggenza e di altri eventi contemporanei (1437-1451) 298

117 - Provvisione papale dell‘episcopato di Bergamo a Poli-doro (Foscari) (1437) 301

118 - Raccomandazione di papa Eugenio IV per il neoeletto vescovo di Bergamo al capitolo della Chiesa cattedrale (1437) 303

119 - Commissione papale all’arcivescovo di Milano (Fran-cesco Piccolpasso) di salvaguardare i diritti del neoeletto vescovo di Bergamo (1437) 304

120 - Sentenza arbitrale di Giovanni di Rosso Marin contro Polidoro Foscari vescovo di Bergamo, agente per i suo vescovato, e a favore di Giacomino di Frascarolo, già col-laboratore del defunto vescovo di Bergamo Francesco (Regazzi) per oltre un trentennio (1438) 306

121 - Testamento di Isabetta di Azzone Trevisan, moglie di Filippo Foscari (1439, 1449) 320

122 - Parte decisionale di una sentenza dei Giudici del pro-curador riguardante l’ospedale di Murano, protesta di Fi-lippo Foscari e risposta della corte (1440) 324

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Indice generale 889

123 - Notizia riguardante le nozze di Giacomo, figlio del do-ge Francesco Foscari, con Lucrezia Contarini (1441) 330

124 - Procura del marchese Galeotto di Leonardo Malaspina di Verona a Filippo Foscari riguardante il matrimonio di sua figlia Isabetta con Pietro di Andrea Morosini (1442) 330

125 - Divisione di una proprietà immobiliare situata presso il lupanare o Castelletto vicino a Rialto tra il doge Francesco Foscari e Filippo Foscari di Franzi per sentenza dei Giudi-ci del proprio (1443) 334

126 - Contratto decennale di Andrea Zulian e Priamo Malipie-ro con Francesco Garzoni e Filippo Foscari per concedere a questi ultimi di affittare le camere del Castelletto alle pro-stitute ospitate dai primi in altri locali di Rialto (1444) 348

127 - Processo del Consiglio dei Dieci contro Giacomo di Francesco Foscari, finito con sentenza di confino, e suc-cessive deliberazioni in materia (1445) 349

128 - Procura di Filippo Foscari e di suo figlio Michele, mi-norenne, a prete Luca da Zara, canonico di San Vincenzo di Bergamo e cappellano di Polidoro Foscari, per provve-dere all’esecuzione di una grazia aspettativa su un un ca-nonicato bergamasco concessa al giovane e di tutti gli atti collegati (1446) 363

129 - Quietanza di Filippo Ronzani per aver ricevuto da Fi-lippo Foscari il prezzo dei letti venduti per osteria alla Corona o alla Stella (1446) 367

130 - Autorizzazione del Maggior Consiglio che il Consiglio dei Dieci possa rivalutare la condanna di Giacomo Fosca-ri al confino a Nauplia (1446) 368

131 - Decisione del Consiglio dei dieci di accettare le scuse di Giacomo Foscari e di assegnargli Treviso e il Trevigiano come luogo di confino, anziché Nauplia (1446) 370

132 - Permesso del Consiglio dei Dieci al doge Francesco Foscari di non allontanarsi mentre si discutono affari rela-tivi al papa, nonostante un suo parente possieda un bene-ficio di concessione pontificia (1447) 374

133 - Grazia del Consiglio dei Dieci concessa a Giacomo Fo-

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scari, col permesso di ritornare dal confino, dietro suppli-ca del padre Francesco, doge (1447) 375

134 - Nomina di Polidoro Foscari, vescovo di Bergamo, a referendario da parte di papa Niccolò V (1448) 377

135 - Testamento di Franceschina Venier, vedova di Santo, figlia di (Niccolò) Foscari (1450) 378

136 - Deliberazione del Senato di scrivere al papa e ai cardi-nali perché si ricuperino oggetti e beni di Polidoro Fosca-ri morto a Siena (1450) 381

137 - Attestazione di papa Niccolò V che l’arcivescovo di Zara Polidoro, morto di recente a Siena, aveva designato verbalmente suo fratello Filippo Foscari come erede dei suoi beni mobili (1450) 382

138 - Prime testimonianze nel processo riguardante le ultime volontà di Polidoro Foscari, arcivescovo di Zara (1450) 385

139 - Prima scrittura difensiva di Filippo Foscari nella causa contro Franceschina Vielmi (1450) 393

140 - Processo del Consiglio dei Dieci contro Giacomo Fo-scari per omicidio, dopo l’uccisione di Ermolao Donà, e sua condanna al confino di Canea (Hanià) (1451) 396

141 - Patti nuziali fra Alvise Foscari, figlio di Marco, e Orsa Lippomano, figlia di Niccolò e Chiara (1452) 420

142 - Emancipazione di Ludovico (Alvise) di Marco Foscari, in atto registrato per ordine del doge e del Minor Consi-glio (1452) 422

143 - Ricevuta di vari gioielli prestati da Filippo Foscari a suo figlio Urbano, e due attestazioni del padre riguardanti la restituzione (1453, 1457, 1461) 424

144 - Assegnazione di certe somme di imprestiti e di denaro contante in libera disposizione, concessa da Filippo Fo-scari a sua moglie Isabetta (1455) 425

145 - Deliberazione del Consiglio dei Dieci di far spedire a Venezia le scritture di Giacomo Foscari custodite dal go-verno di Canea (1457) 426

146 - Processo del Consiglio dei Dieci contro Giacomo Fo-scari e condanna alla deportazione a Canea (Hanià), ag-

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Indice generale 891

giunto un elenco dei suoi parenti, contro i quali i parteci-panti alla sentenza dovevano godere di protezione spe-ciale (1456) 427

147 - Deliberazione del Consiglio dei Dieci di tenere nel massimo segreto tutti i dibattiti riguardanti (Francesco Fo-scari) il doge e Giacomo Polani (1457) 440

148 - Processo del Consiglio dei Dieci contro il doge France-sco Foscari e sentenza della sua destituzione (1457) 441

149 - Testamento di Francesco Foscari già doge, inserito nell’atto della pubblicazione effettuata dal doge Pasquale Malipiero (1457, 1458) 452

150 - Notizia riguardante le esequie del doge Francesco Fo-scari (1457) 458

151 - Pubblicazione del testamento di Francesco Foscari, ef-fettuata dal doge Pasquale Malipiero (1458) 460

toMo 2

doCuMenti 152-290 (1458-1530)

Abbreviazioni 466

doCuMenti 467

152 - Testamento di Sterina Foscari, moglie di Giovanni Lan-do (1458) 467

153 - Prova della dote che Marina Nani aveva portato al doge Francesco Foscari (1458) 470

154 - Attestazione di Niccolò di Francesco Querini di aver ricevuto la dote portatagli da Isabella di Marco Foscari (1458) 472

155 - Quietanza di Andrea Vidal per denaro ricevuto da Francesco Foscari a nome del fratello Michele (1458) 473

156 - Sentenza dei Giudici del procurador riguardante il la-scito di Polidoro Foscari preteso da Franceschina Vielmi (1459) 474

157 - Sentenza dei Giudici del procurador a favore di Girola-

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892 Indice generale

mo di Polidoro Foscari, figlio di Franceschina Vielmi (1459) 475

158 - Emancipazione di Francesco di Filippo Foscari (1459) 477

159 - Emancipazione di Michele di Filippo Foscari (1459) 479

160 - Dichiarazione di Urbano Foscari a proposito della dote di Isabetta Donà, sua sposa, a favore del padre Filippo Foscari, che l’aveva ricevuta (1460) 480

161 - Sentenza dei Giudici del procurador nella causa di Isa-betta di Andrea Foscari, vedova di Fantino Zaccaria, con-tro gli altri discendenti di Niccolò Foscari il cavaliere (1460) 482

162 - Testamento di Girolamo di Polidoro Foscari (1460) 493

163 - Sentenza dei Giudici dell’esaminador che, sulla base di testimonianze, convalida le ultime volontà di Francesco di Giacomo Foscari (1460) 495

164 - Sentenza dei Giudici dell’esaminador con la ricogni-zione delle ultime volontà di Francesco di Giacomo Fo-scari (1460) 502

165 - Sentenza dei Giudici del procurador a favore dei Pro-curatori di San Marco, esecutori delle ultime volontà di Polidoro Foscari, contro Filippo Foscari (1460) 502

166 - Licenza del Minor Consiglio, su richiesta della ex doga-ressa (Marina) Foscari, a un notaio della cancelleria di poter accompagnare fuori Venezia il nipote Niccolò Fo-scari per evitare la peste (1461) 508

167 - Sentenza dei Giudici del procurador riguardante il la-scito di Polidoro Foscari per il monastero di San Girolamo (1461) 509

168 - Dichiarazione di Michele Foscari per aver ricevuto dal padre Filippo una somma di denaro (1461) 510

169 - Patti di Michele Foscari e fratelli con Luca Pizeniz da Ragusa/Dubrovnik per la ricerca e l’estrazione di oro, ar-gento e altri metalli (1462) 511

170 - Dichiarazione di Michele di Filippo Foscari per alcune somme di denaro ricevute dal padre (1462) 513

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Indice generale 893

171 - Rinuncia del procuratore del monastero di San Girola-mo al legato di 1000 ducati, già assegnato alle monache dai Giudici del procurador in esecuzione delle ultime vo-lontà di Polidoro Foscari (1463) 514

172 - Patti fra Michele Foscari e Martino di Pietrino da Berga-mo, caniparius dell’osteria della Stella a San Maffio pres-so Rialto, relativi alla fornitura di malvasia per i cinque anni seguenti (1464) 516

173 - Quietanza di Giovanni di Marino Lando per aver rice-vuto da Filippo Foscari, padre della consorte Sterina, la dote secondo i patti nuziali (1464) 518

174 - Iscrizione alla balla d’oro di Niccolò Foscari di Giaco-mo (1465) 520

175 - Sentenza dei Giudici del procurador con l’approvazio-ne dei diritti di Filippo Foscari derivanti dal chirografo di suo fratello Polidoro steso nel 1433 (1466) 520

176 - Sentenza dei Giudici del procurador riguardante l’isti-tuzione dell’ospedale di Murano (1466) 522

177 - Descrizione di una casa grande con corte e orto vendu-ta da Marco Foscari a Ginevra (vedova di Ostasio di Obiz-zo da Polenta) (prima del 1447) 525

178 - Stipulazione di fraterna compagnia fra Michele e Fran-cesco Foscari, figli di Filippo (1467) 528

179 - Confessione di debito di Urbano Foscari per una som-ma prestatagli dal padre Filippo (1467) 531

180 - Testamento di Camilla di Francesco Foscari doge, ve-dova di Andrea Donà (1467, 1469) 532

181 - Sentenza dei Giudici del procurador a favore di Filippo Foscari, che respinge le pretese di Franceschina Vielmi riguardanti i lasciti di Polidoro Foscari (1468) 537

182 - Rinuncia reciproca di Filippo Foscari e di Franceschina Vielmi alle liti seguite dalle ultime volontà di Polidoro Foscari (1468) 543

183 - Elenco delle merci che Michele e Francesco Foscari fanno trasportare a Candia nella nave di Antonio Zazarin (1471) 547

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894 Indice generale

184 - Contratto di locazione dell’osteria al Leone, lasciando Ludovico (Alvise) Beazano notaio e segretario ducale la sua licenza di gestione a Michele Foscari per sei anni ed eventualmente per i successivi altri quattro (1471, 1472) 548

185 - Sentenza arbitrale riguardante lo scioglimento della fraterna tra Michele e Francesco Foscari, aggiunta la ratifi-ca della stessa da parte dei Giudici di petizion (1472) 552

186 - Quietanza di Michele Foscari per aver ricevuto dal pa-dre Filippo una somma da lui pagata per conto di suo fratello Urbano (1472) 557

187 - Ricevute di Francesco e di Michele Foscari per denaro avuto da suo padre Filippo come resto proveniente dalla vendita di vino (1473, 1478) 557

188 - Sentenza dei Giudici dell’esaminador riguardante la verifica delle ultime volontà di Marina Foscari, vedova del doge Francesco (1473) 558

189 - Ducale di Niccolò Tron col permesso di estrarre metal-li nel territorio del Cadore, concesso a Urbano, Michele e Francesco Foscari (1473) 565

190 - Supplica di Niccolò di Giacomo Foscari, diretta a papa Sisto IV (1473) 568

191 - Supplica di Lucrezia Foscari (vedova di Giacomo), di suo figlio Niccolò e di altri parenti, diretta a papa Sisto IV (1473) 569

192 - Confessione di debito di Michele Foscari per denaro ricevuto dal padre Filippo (1473) 571

193 - Nomina, effettuata da Filippo Foscari, di Tommaso di Stefano Foscari a priore dell’ospedale di ca’ Foscari a Mu-rano (1473) 572

194 - Atti in esecuzione del testamento di Marina Foscari, vedova del doge Francesco (1473, 1474) 575

195 - Quietanza di Maria di Francesco Foscari doge per aver ricevuto sempre i 100 ducati annuali lasciati dal padre ed i legati fatti a lei dal nipote Francesco di Giacomo, con ri-nuncia all’usufrutto di qualsiasi legato a favore del nipote Niccolò (1474, 1476) 578

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Indice generale 895

196 - Nota delle spese nella lite di Bernardo Zaccaria contro i Foscari (1474) 581

197 - Commissione del doge Niccolò Marcello a Francesco Foscari come provededor per riscuotere i denari spettanti alle camere fiscali di terraferma (1474) 583

198 - Bolla di Sisto IV che conferma ai Foscari il giuspatrona-to della chiesa di San Vigilio di Zelarino (1476) 584

199 - Ricevute di Antonio di Andrea Trevisan per aver avuto da Francesco di Filippo Foscari 20 ducati come acconti per il nolo di una nave destinata a Candia (1476) 586

200 - Bolla di Sisto IV che conferma a Ludovico e Giovanni Foscari il giuspatronato della chiesa di Santa Maria dell’A-rena di Padova (1476) 587

201 - Testamento di Isabetta vedova di Filippo Foscari (1478, 1480) 590

202 - Costituzione di fideiussione di Michele Foscari a favore di Alvise Bevazan e suo figlio Marco per un loro debito da pagare a Piero del fu Girolamo Querini (1478) 593

203 - Licentia testandi concessa da Sisto IV al cardinale Pie-tro Foscari (1478) 594

204 - Testamento di Giovanni di Marco Foscari (1478) 596

205 - Cambiale di Marco Bevazan a favore di Antonio Grima-ni con fideiussione da parte di Michele Foscari (1479) 598

206 - Dichiarazione di Pietro di Niccolò Lando riguardante un suo debito nei confronti di Francesco Foscari (1479) 599

207 - Raccomandazione del Senato a favore del cardinal Pie-tro Foscari presso il papa (Sisto IV) affinché gli sia confe-rita l’abbazia di Calavena (1479) 599

208 - Dichiarazione di Urbano, Michele e Francesco Foscari riguardante le spese dell’ospedale a Murano (1480) 600

209 - Divisione dei beni immobili tra Urbano, Michele e Francesco Foscari (1480) 602

210 - Supplica del Senato a favore del cardinale Foscari af-finché il papa (Sisto IV) gli conferisca benefici con redditi sufficienti (1480) 605

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896 Indice generale

211 - Indulgenze concesse dal papa (Sisto IV) a Niccolò di Giacomo Foscari e a tutti a suoi parenti (1481) 606

212 - Ducale di Giovanni Mocenigo col permesso di far estrare metalli nel Bresciano e nella riviera di Salò, con-cesso a Francesco di Filippo Foscari (1481) 608

213 - Protesta di Andrea di Giovanni Lando a nome di Fran-cesco di Filippo Foscari contro Francesco Bono, patrono di una nave, che si accinge a trasportare vino in quantità inferiore a quella pattuita (1481) 610

214 - Conferimento da parte di Francesco fu Alvise Foscari fu Marco procuratore, per sé e per il fratello Domenico minorenne, e di Agostino del fu Giovanni fu Marco procu-ratore, per sé e per il fratello Marco minorenne, del ruolo di arbitro in tutte le loro controversie patrimoniali allo zio Pietro Foscari, cardinale, che fa una dichiarazione di vo-lontà testamentaria a favore dei nipoti (1481) 612

215 - Fideiussione fatta da Angelo di Lorenzo Barbarigo sull’intero patrimonio proprio e dei quattro figli maschi, ancora in potestà paterna, a garanzia di quanto Andrea Lando deve a Francesco di Filippo Foscari (1482) 619

216 - Cambiale di Hans Hohenmüt cittadino di Bressanone/Brixen a favore di Michele Foscari riguardante il paga-mento di vino malvasia (1482) 620

217 - Investitura feudale, effettuata dal cardinale Pietro Fo-scari come vescovo di Padova, al procuratore di France-sco e Domenico fu Alvise Foscari, Agostino e Marco fu Giovanni Foscari, suoi nipoti, delle decime in Villa di Villa (Villa Estense) e in Solesino, che nel passato erano godute da Borso e da Ercole marchesi d’Este (1482) 621

218 - Contratto di Michele Foscari con Paul Kolb affinché questi fornisca certa quantità di rame da Brunico/Bru-neck, con le modalità del pagamento, 1000 ducati in con-tanti e la cessione di vari crediti vantati dal Foscari alle scadenze indicate (1482) 625

219 - Contratto di Michele Foscari con Piero di Martino da Bergamo e compagni per far raffinare una certa quantità di rami (1482) 626

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Indice generale 897

220 - Dichiarazione di debito di Ambrogio da Prato per aver ricevuto da Francesco Foscari un prestito di 25 ducati per l’acquisto di grano (1482) 627

221 - Ricevuta di Giacomo di Urbano Foscari riguardante panni affidatigli dallo zio Michele Foscari (1483) 628

222 - Investitura feudale, effettuata dal vicario del cardinale Pietro Foscari come vescovo di Padova, al procuratore di Francesco e Domenico fu Alvise Foscari, Agostino e Mar-co fu Giovanni Foscari, suoi nipoti, delle decime in Villa di Villa (Villa Estense) e in Solesino, che nel passato erano godute dal defunto Bertoldo dei marchesi d’Este, ultimo del suo ramo (1483) 629

223 - Acquisto al pubblico incanto della gastaldia di Croce nel Trevigiano da parte Francesco di Alvise Foscari, agen-te anche a nome del fratello Domenico e della commissa-ria dello zio Giovanni di Marco (1483) 633

224 - Testamento di Elisabetta o Isabetta, vedova di Filippo Foscari (1483) 640

225 - Deliberazione del Senato che i provveditori alle biave consegnino al cardinale Pietro Foscari un quantità di fru-mento per il valore di 2000 ducati, tratta da quella spettan-te all’episcopato di Padova (1484) 647

226 - Nolo, effettuato da Michele Foscari, di parte della nave di Michalli de Zuane per far trasportare certa quantità di vino da Creta a Venezia (1484) 648

227 - Deliberazione del Senato che accoglie una istanza ano-nima di concessione mineraria; rivelazione del richieden-te Francesco di Filippo Foscari con indicazione della zona delle esplorazioni nelle valli Trompia e Sabbia (1484, 1485) 649

228 - Testamento di Marina di Giacomo Foscari, moglie di Francesco Bragadin (1485) 651

229 - Deliberazione del Senato, in cui, lodate le virtù del defunto cardinale Pietro Foscari, si chiede al papa (Inno-cenzo VIII) che provveda alla vacante chiesa di Padova

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898 Indice generale

solo dopo la proposta di un candidato da parte della Re-pubblica (1485) 656

230 - Quietanza di Sebastiano Badoer per aver ricevuto da Francesco di Filippo Foscari denaro preso in prestito dal nipote Giacomo di Urbano Foscari (1486) 657

231 - Divisione dei beni immobili tra i discendenti di Filippo Foscari (1486) 658

232 - Dichiarazione di Francesco Foscari sul trasferimento a suo nome dei beni immobili spettantigli per l’eredità di suo padre Filippo (1486) 661

233 - Contratto di Michele Foscari e Gabriele del fu Bartolo-meo Gradenigo per la fornitura di vino di Sites (?) (1486) 662

234 - Lettera di cambio a favore di Girolamo Lando patriarca di Costantinopoli, diretta da Giovanni Chioggia a Michele Foscari (1486, 1487) 663

235 - Contratto di nolo di una nave di Michele Foscari, pa-tron Paolo Foscari, per il trasporto di merci di Andrea e Francesco Bragadin nel viaggio in Puglia e ad Alessandria (1486) 664

236 - Contratto di assicurazione di una nave di Michele Fo-scari che, sotto il patron Paolo Foscari, si prepara per il viaggio di Puglia, Alessandria e Levante (1486) 666

237 - Iscrizione di Francesco di Niccolò Foscari alla balla d’oro (1486) 668

238 - Attestazione della consegna di diversi panni che Gia-como di Urbano Foscari promette di vendere per conto di suo zio Francesco (1486) 669

239 - Cambiale di Michele Foscari a favore di Francesco e Giovanni Pisani dal Banco (1486, 1488) 669

240 - Dichiarazione di Piero d’Anzolo di esser stato per due mesi alla tavola di Paolo Foscari, patron della nave di Mi-chele Foscari (1486) 670

241 - Ricevuta di Paolo Foscari per i 130 ducati affidatigli da Michele Foscari a conto delle spese del viaggio marittimo (1487) 671

242 - Quietanza di Michele Foscari per aver ricevuta dal fra-

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Indice generale 899

tello Francesco parte dell’affitto dell’osteria alla Corona (1487) 671

243 - Patti nuziali tra Marietta di Marco Priuli e Francesco di Filippo Foscari (1487) 672

244 - Procura generale concessa da Francesco di Filippo Fo-scari al nipote Alessandro di Urbano per la gestione dei suoi affari (1488) 673

245 - Attestazione di una sentenza dei Consoli dei mercanti a favore di Francesco Foscari (1488) 675

246 - Contratto fra Michele Foscari e Battista di Cecchino di Fredo da Imola riguardante la fornitura d’olio chiaro delle Marche (1489) 675

247 - Arichordo con le istruzioni di Michele Foscari a Nic-colò di Vitale, patron attuale di una sua nave, per il viag-gio nelle Marche, in Puglia e ad Alessandria (1489) 676

248 - Contratto di affitto di due magazini di Alvise del fu Ber-nardo da Ponte a Michele Foscari (1489) 679

249 - Ducale di Agostino Barbarigo con l’attestazione della legalità del notaio Ambrogio Murena (1489) 680

250 - Sentenza dei Giudici dell’esaminador con la verifica del testamento di Niccolò di Giacomo Foscari (1490, 1491) 681

251 - Contratto di affitto di due magazini di Pietro del fu Fe-derico Corner a Michele Foscari (1491) 686

252 - Testamento di Lucrezia Contarini, vedova di Giacomo Foscari di Francesco doge, con due codicilli (1491, 1494, 1497) 687

253 - Patti dotali di Pellegrina, figlia di Michele Foscari, con Alvise di Tomaso Mocenigo (1492) 694

254 - Testamento di Peluchina o Peleolugina, figlia di Miche-le Foscari e moglie di Alvise Mocenigo (1492) 696

255 - Lettera di Alessandro Foscari allo zio Michele col rac-conto del suo viaggio da Venezia e le novità sperimentate (1492) 699

256 - Ricevuta di Girolamo Lando, patriarca di Costantinopo-li, per 50 ducati a lui anticipati da Michele Foscari (1492) 701

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900 Indice generale

257 - Lettera di Michele Foscari a Ludovico Mocenigo, fermo posta al porto di Fermo, con richiesta di immediato ritorno (1493) 701

258 - Lettera di cambio di Alessandro Foscari, a nome di Mi-chele Foscari, a favore di Giovita de Corgniani (1494) 703

259 - Dichiarazione di debito di Antonio Sarasino a favore di Michele Foscari per la somma di 400 ducati (1494) 704

260 - Dichiarazioni di Francesco Foscari relative ai redditi provenienti dai beni immobiliari dell’eredità del padre Fi-lippo spettantigli e da altre sue proprietà (1494, 1495) 705

261 - Contratto di affitto di una caxa granda da stacio di Francesco di Filippo Foscari a Ottaviano Scoto (1495) 708

262 - Promessa di 1000 ducati offerti da Paola Foscari, vedo-va di Giovanni, a sua figlia Elisabetta come dote per le nozze con Andrea Foscolo (1495) 710

263 - Quietanza delle spese fatte per la sepoltura di (Elisa-betta), madre di Francesco Foscari (1496) 712

264 - Conto dell’amministrazione della commissarìa di Isa-betta Foscari, stabilito da Francesco Foscari e consegnato a Michele (1496, 1497) 713

265 - Lettera di Andrea Lando, arcivescovo di Creta, allo zio Michele Foscari riguardante le novità occorse (1496) 716

266 - Cambiale di Francesco tedesco a favore di Girolamo e Giovanni Bembo del fu Giorgio, confermata da Paolo Fo-scari a nome dello zio Michele (1496) 719

267 - Cambiale di Giacomo di Urbano Foscari a favore di Michele del fu Donato da Lezze (1496) 720

268 - Dichiarazione di Just von Alban di aver ricevuto da Michele Foscari cinque scritte di debito (cambiali) per ten-tare di riscuoterne gli importi dai debitori in Germania (1497) 720

269 - Contratto di Michele Foscari per il nolo di una nave destinata ad Alessandria (1497) 721

270 - Divisione di un complesso immobiliare a San Simeon Piccolo (con casa grande e casette) e di una casa a San

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Indice generale 901

Cassan tra Francesco e Domenico di Alvise nonché Ago-stino e Marco di Giovanni Foscari (1498) 722

271 - Divisione di un possedimento in parrocchia di Santa Margherita tra Francesco cavalier e Domenico Foscari di Alvise, Francesco Foscari e gli altri figli di Niccolò, nonché Agostino e Marco Foscari di Giovanni (1498) 727

272 - Convenzione in vista della divisione dei beni immobili lasciati da Isabetta Foscari, stipulata tra Michele e France-sco Foscari di Filippo e Girolamo Foscari e i suoi fratelli (1498) 731

273 - Assegnazione a Elisabetta, vedova di Urbano Foscari, di certi beni immobili, situati nei dintorni di Asolo, in pa-gamento per la sua dote (1498) 732

274 - Contratto di Michele Foscari per il nolo di una nave destinata ad Alessandria (1498) 735

275 - Divisione dei beni immobili lasciati da Isabetta, vedova di Filippo Foscari (1498) 736

276 - Divisione di beni immobili, situati in Venezia, prima rimasti indivisi tra Francesco cavalier e Domenico, Agosti-no e Marco Foscari (1498) 739

277 - Lettera di Pellegrina Mocenigo (nata Foscari) al marito Alvise (circa 1500) 743

278 - Terminazione dei Dieci savi sopra le decime di Rialto riguardante le entrate destinate all’ospedale di Murano (1502) 744

279 - Contratto collettivo di nolo di galea della muda di Ales-sandria fra vari partecipanti, fra cui Alvise Mocenigo a nome del suocero Michele Foscari e proprio, per commer-ciare rame (1502) 745

280 - Cambiale di Michele Foscari per 1000 ducati ricevuti in prestito da Giovanni Francesco del fu Francesco Priuli (1502) 746

281 - Arichordo con le istruzioni di Michele Foscari date al suo commesso Daniele Copo per il viaggio con le galee di Alessandria (1502) 747

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902 Indice generale

282 - Comunicazione di Francesco Foscari al fratello Michele riguardante il commercio dei panni (1504) 752

283 - Costituzione di Francesco Foscari presso il fratello Mi-chele come garante di quanto Giorgio Franchin compirà nel viaggio a Candia (1505) 753

284 - Testamento di Michele di Filippo Foscari (1505, 1506) 753

285 - Inventario post mortem del denaro contante e dei vari beni mobili lasciati da Michele Foscari (1506) 770

286 - Patti nuziali fra Benedetta di Francesco Foscari e Da-niele di Andrea Barbarigo, concluso tramite il mediatore Alvise di Niccolò Foscari (1506) 777

287 - Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco di Filippo Foscari (1514) 287

288 - Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco Foscari e fratelli, figli di Niccolò (1514) 781

289 - Dichiarazione dei redditi delle proprietà immobiliari presentata da Francesco di Alvise Foscari (1514) 786

290 - Testamento di Francesco di Filippo Foscari (1530) 790

appendiCi 799

appendice i. Descrizione del ‘Codice Foscari’ 801

Appendice ii. La deposizione e la morte del doge Francesco Foscari nella Cronicha di Giorgio Dolfin 818

Appendice iii. L’epitafio del doge Francesco Foscari 826

tavole GenealoGiChe 827

indiCi

Indice dei nomi di persona 841

Indice dei nomi di luogo 871

Indice generale 879

addenda et CorriGenda 903

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ADDENDA ET CORRIGENDA

p. xxiv ai titoli citati all’inizio agg.:Antichi testamenti tratti dagli archivi della Congregazione di carità di Vene-zia per la dispensa dalle visite 1891, Serie 9., Venezia 1891.

p. xxxiii lin. 3-4 dal basso:e di aver riedito, in forma più adeguata corr. eliminando: di aver

p. 90 lin. 9 dall’alto, regesto doc. 34 alla fine: eliminare la parentesi (di Niccolò)

p. 179 lin. 6 dal basso: Denasimben corr.: de Nasimben

p. 280 lin. 13 dall’alto: n° 176 corr.: n° 175

p. 285 lin. 10 dall’alto, regesto doc. 110 corr. eliminando li

p. 368 lin. 5 dal basso, regesto doc. 130 alla fine: eliminare la parentesi (Navpactos)

p. 418 lin. 18: Leonradus corr. Leonardus

p. 426: il doc. 145 per ragioni di cronologia avrebbe dovuto essere postpo-sto all’attuale n. 146.

p. 596 lin. 14 (alla fine della sezione introduttiva) agg.:Maestro Simonetto, il quarto medico, può essere identificato in Simone Marini da Este (laureato nel 1462, morto nel 1504: pesenti, Professori, p. 131-132).

I cortesi lettori vorranno benevolmente scusare le oscillazioni nella forma di alcuni nomi di persona e di luogo e la mancata uniformità tra regesti e indici (e.g. Balzanel-la/Balzenella, Elisabetta/Isabetta/, Niccolò/Nicolò, S. Cassan/S. Cassian), oltre ai meri refusi che possono essere sfuggiti all’occhio del collaboratore italiano.

Valete.D.G.

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COMPOSIZIONEMARGHERITA ARTEGRAFICA

CITTADELLA (PD)

FINITO DI STAMPAREDA GRAFICHE NUOVA JOLLY

RUBANO (PD)NEL MESE DI SETTEMBRE 2020