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I Quaderni dell’Oasi Castel di Guido LA FLORA VASCOLARE testi e ricerche di Fabrizio Bartolucci Alessia De Lorenzis a cura di Jacopo G. Cecere prefazione di Fabio Conti

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testi e ricerche diFabrizio BartolucciAlessia De Lorenzis

a cura diJacopo G. Cecere

prefazione diFabio Conti

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I Quaderni dell’Oasi Castel di Guido

LA FLORA VASCOLARE

testi e ricerche diFabrizio BartolucciAlessia De Lorenzis

a cura diJacopo G. Cecere

prefazione diFabio Conti

Comune di RomaAssessorato alle PoliticheAmbientali ed Agricole

Lega ItalianaProtezione Uccelli

Associazioneper la conservazionedella Natura

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Realizzato da LIPU – Birdlife Italia www.lipu.itCon il contributo di: Comune di Roma - Assessorato all Politiche Agricole ed Ambientali

Per la citazione di questo volume si raccomanda la seguente dizione:Bartolucci F; De Loenzis A; Cecere JG a cura di. 2004 – La Flora Vascolare, Quadernidell’Oasi Castel di Guido vol 1. LIPU

© 2004 LIPU –Lega Italiana Protezione UccelliImpaginazione e stampa: Pubblimedia®

Ricerca e testi di:

Fabrizio BartolucciCentro Ricerche Floristiche dell'Appennino, Parco Nazionale del Gran SassoMonti della Laga - [email protected]

Alessia De LorenzisOasi LIPU Castel di Guido - [email protected]

A cura di:Jacopo G. CecereResp. Oasi LIPU Castel di Guido

Foto:

In copertina: Ophrys fuciflora (F.W. Schimdt) Moench subsp. fuciflora

Fabrizio BartolucciPag. 7, 9, 33, 34, 38, 54, 62, 73, 79, 83, 84, 95, 101, 102, 103, 104, 106, 108, 110, 111, 112(a sinistra), 114, 116, 118 (a destra), 120.

Daniela TintiPag. 36, 40, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 63, 66, 67, 69,70, 72, 74, 76, 80, 88, 91, 92, 93, 98, 99, 107, 117, 121.

Jacopo CecerePag. 11, 94, 109, 112 (a destra), 113, 118 (a sinistra).

Alessia De LorenzisPag. 37, 52, 53, 71, 81, 85, 86, 89.

Marco IocchiPag. 31, 39, 41, 64, 65, 68, 75, 77, 78, 82, 87, 90, 96, 97, 115, 119.

Comune di RomaAssessorato alle PoliticheAmbientali ed Agricole

Lega ItalianaProtezione Uccelli

Associazioneper la conservazionedella Natura

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Nell’area del Comune di Roma l’attività antropica ha portato a radica-li alterazioni del paesaggio vegetale fino alla quasi totale scomparsadell’originaria vegetazione. L’Oasi Castel di Guido è una felice ecce-

zione, in quanto è possibile trovarvi lembi di vegetazione naturale comeboschi di cerro e farnetto o habitat con alta valenza naturalistica quali le zoneumide e i pratelli terofitici.Il notevole interesse naturalistico richiedeva quindi una conoscenza floristicadell’area finora stranamente poco indagata. La flora vascolare che viene quipresentata è opera di due giovani botanici che hanno condotto con rigorescientifico e passione la loro ricerca riuscendo ad evidenziare l’importanzafloristica dell’Oasi. Il loro lavoro fa inoltre ben sperare per il futuro della flo-ristica dell’Italia centrale.La conoscenza è una necessaria premessa alla conservazione. E’ da notare chel’Oasi riesce già da anni con successo a coniugare le esigenze conservazioni-stiche con quelle di accessibilità ed educazione ambientale.Questo lavoro riesce così ad unire i contenuti scientifici alle esigenze di divul-gazione contribuendo in definitiva anche a conservare l’ambiente.

Fabio ContiDipartimento di Botanica ed Ecologia,

Università degli Studi di Camerino.Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino,

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

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INDICE

Introduzione 5

Localizzazione 6

Geologia e geomorfologia 7

Il clima 8

Lineamenti della vegetazione 8Vegetazione dei rilievi 8Vegetazione dei pendii 9Vegetazione delle valli e degli impluvi 10Vegetazione degli ambienti acquatici 10Rimboschimenti 11

La flora vascolare 12

Elenco floristico 13

Entità rare 32

Guida ai fiori spontanei 35

Le orchidee 100

Il fiore 122Anatomia del fiore 123Infiorescenze 124

Glossario 125

Bibliografia 127

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INTRODUZIONE

Dal 1 ottobre 1999, data d’inaugurazione dell’Oasi LIPU Castel di Guido,sono passati ben 5 anni e cinque anni portano diritta la mente a fare un bilan-cio. C’è sicuramente da dire che in questo periodo molto è stato fatto: inambito di didattica, in ambito di divulgazione naturalistica ed infine di ricerca. In cinque anni, io e tutti coloro che hanno lavorato per l’Oasi, abbiamocostruito ed acquisito molte conoscenze riguardanti diverse tematiche natura-listiche, nella continua e sempre più crescente consapevolezza, che tutto ciòche apprendiamo è solo una piccolissima frazione di tutto ciò che vi è daconoscere; anche solo all’interno di una piccola Oasi di circa 200 ha. Col passare del tempo e nell’avanzare delle ricerche, la voglia di comunicare,non solo attraverso pubblicazioni e convegni indirizzati ad un pubblico stret-tamente scientifico, le conoscenze sinora acquisite, è andata sempre più cre-scendo.E’ proprio con questo spirito che è nato il progetto de’ “ I Quaderni dell’OasiCastel di Guido” un modo per trasmettere, non soltanto quello che abbiamoappreso, ma anche per cercare di far trapelare le emozioni, il fascino e le sod-disfazioni che le Scienze Naturali sanno dare e che ognuno di noi ha potutoprovare durante le tante giornate e nottate passate a Castel di Guido. Il tenta-tivo è quello di far tutto ciò senza abbandonare il rigore scientifico che hacaratterizzato ogni nostra ricerca.

Ma veniamo ad introdurre questo volume, il primo: realizzato grazie al con-tributo dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Roma, èdedicato alla Flora vascolare e si avvale di una ricerca durata 3 anni e che soloquest’ anno ha avuto la sua conclusione. In essa è contenuto inoltre, un omag-gio alla creazione forse più affascinante che l’evoluzione abbia prodottoall’interno del mondo vegetale: il fiore; con una particolare attenzione, nellaparte finale del volume, alle Orchidee, piante che con il loro fiore, raggiungo-no un grado di complessità veramente sensazionale. Il tutto con una serie difoto con il duplice scopo di aiutare nel riconoscimento ma soprattutto dimeravigliare.

Jacopo G. CecereResponsabile Oasi LIPU Castel di Guido

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LOCALIZZAZIONE

Situata all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, l’OasiLIPU Castel di Guido ha un’estensione su carta di 187,174 ha e si trova com-pletamente inserita all’interno dell’Azienda agroforestale di Castel di Guidogestita dal Comune di Roma. Il tipico paesaggio agricolo, con coltivazioniprevalentemente a cereali ma anche ad erba medica e a fave, pascoli ad ovinied un esteso pascolo per le vacche maremmane, circonda l’Oasi lungo i con-fini Nord, Est e Sud Est. Una piccola porzione dell’Oasi a Sud Ovest rientranel pSIC “Macchia Grande di Ponte Galeria – IT6030025”, mentre parte diesso rimane solo confinante ad Ovest. L’area ad interesse comunitario,anch’essa facente parte dell’Azienda agroforestale, è cartterizzata da forestedi Quercus ilex (cod-habitat 9340), boschi di Q. frainetto (cod-habitat 9280)e percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachyopodietea (cod-habitat 6220)

Confini dell’Oasi LIPU Castel di Guido tracciati su cartina IGM (toponimo: Macarese; Foglio 149 I SOdella Carta d’Italia)

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GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA

Dal punto di vista geologico il territorio di Castel di Guido, come del restotutta la Campagna Romana a N del Tevere, e’ costituito da una serie di stratisedimentari depositatisi durante il Pleistocene medio-superiore (0,9-0,1M.a.). Ogni strato, o “orizzonte”, e’ composto da materiale differente (ghiaia,sabbia, argilla). La sequenza verticale degli orizzonti (Formazione di PonteGaleria, Formazione Aurelia e alluvioni attuali e recenti) testimonia una suc-cessione temporale di ambienti diversi, fluviali, marini e lacustro-lagunari,che si sono sostituiti attraverso migliaia di anni nell’area di Castel di Guido edei quali oggi si rinvengono interessanti frammenti della fauna fossile (gen.Clamis, gen. Ostrea ecc.). Infine, nella parte meridionale dell’area affioranodepositi di tufi e materiali vulcanosclastici provenienti dall’apparato vulcani-co albano e subordinatamente da quello sabatino (0,7-0,6 M.a.).Sotto il profilo geomorfologico l’area esaminata e’ costituita dalla combina-zione di piccoli dossi (elevazione massima di 69 m. s.l.m.) e ampie valli col-legati da pendii variamente acclivi. Il paesaggio, dunque, si presenta come uninteressante mosaico di ambienti che ha consentito la conservazione di un’e-levata biodiversita’ floristica.

Sedimenti di ambiente palustre e lacustro-lagunare all’interno dei quali sono intercalati depositi vulcano-clastici. Particolare con fossili del gen. Clamis rinvenuti nell’Oasi.

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IL CLIMA

Per i dati climatici, relativi all’area in esame, si prendono in considerazionequelli della stazione termo-pluviometrica di Roma Casalotti (52 m s.l.m.). Leprecipitazioni annue sono di circa 844 mm, i mesi più piovosi sonoNovembre, Ottobre e Settembre mentre il periodo arido è compreso traGiugno e Agosto. Le temperature medie mensili variano da un minimo di 7,45°C a Gennaio ad un massimo di 22,7 °C a Luglio e Agosto.Complessivamente l’area occupata dall’Oasi Castel di Guido rientra nellaRegione Mediterranea di Transizione, con termotipo mesomediterraneomedio e ombrotipo subumido superiore, (BLASI, 1994).

LINEAMENTI DELLA VEGETAZIONE

Come accennato, l’Oasi Castel di Guido presenta una paesaggio tutt’altro chemonotono.I dossi, i dolci pendii, le scarpate, le valli, i piccoli fossi e i terreni dove lafalda freatica tende ad affiorare, sono luogo di differenti microclimi che con-dizionano in maniera incisiva l’instaurarsi di determinate comunità vegetaliben diverse le une dalle altre.

Vegetazione dei rilieviSulla cima dei rilievi collinari la vegetazione e’ costituita prevalentemente daMacchia alta e boscaglie a domimanza di Roverella (Quercus pubescens) e

Diagramma di Mitrakos (A). Diagramma di Bagnouls-Gaussen (B) che mette in relazione le temperaturee le precipitazioni registrate dalla stazione termo-pluviometrica durante un anno. (BLASI, 1994).

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Leccio (Quercus ilex) con un sottoboscosco a sclerofille caratterizzato dallaFillirea (Phillyrea sp. pl.), l’Alaterno (Rhamnus alaternus), l’Erica (Ericaarborea) e il profumatissimo Lentisco (Pistacia lentiscus). In questi ambitisono presenti anche la Sughera (Quercus suber), il Cerro (Quercus ilex) e larara quercia crenata (Quercus crenata).

Vegetazione dei pendiiSui terreni sabbio-ghiaiosi delle numerose scarpate ai fianchi dei rilievi, si rin-vengono cespuglieti a dominanza di Ginestra (Spartium junceum) con il Rovocomune (Rubus ulmifolius), l’Olmo comune (Ulmus minor) e localmente conla presenza dell’albero di Giuda (Cercis siliquastrum) che in primavera creasuggestivi mantelli viola di straordinaria bellezza.Alla base dei pendii dove il disboscamento, il pascolo eccessivo e gli incendihanno condotto ad un rapido impoverimento del suolo (con conseguenteaffioramento di detrito e sabbie) si rinvengono radi cespugli sempreverdi,alcune specie arbustive (Cistus monspeliensis, Cistus salviifolius, Cistus cre-ticus subsp. eriocephalus) ma soprattutto piante erbacee. Questo tipo di vege-tazione è uno stadio di degradazione della macchia e prende il nome di “gari-ga”. Essa è ricca di specie appartenenti alla famiglia delle Compositae(Helichrysum italicum subsp. italicum, Anthemis tinctoria subsp. tinctoria,Senecio leucanthemifolius, Crupina vulgaris, Hedypnois rhagadiloides,Tragopogon hybridus, Urospermum dalechampii, Crepis zacintha), delle

Margine di un fosso con vegetazione a dominanza di Phragmites australis

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Gramineae (Cynosurus echinatus sp. pl., Briza maxima, Dactylis glomeratas.l., Bromus madritensis, Elytrigia atherica, Aegilops geniculata, Parapholisincurva, Lagurus ovatus, Phleum arenarium subsp. caesium, Bothriochloaischaemum), delle Leguminosae (Lathyrus sphaericus, Trifolium stellatum,Lotus tetragonolobus, Hymenocarpus circinnatus, Tripodium tetraphyllum,Onobrychis caput galii), delle Labiatae (Teucrium capitatum, Salvia clande-stina) e delle Orchidaceae (Anacamptis pyramidalis, Serapias vomeracea,Ophrys sphegodes s.l, Ophrys incubacea, Ophrys fuciflora subsp. fuciflora).Il processo di degradazione da macchia a gariga è reversibile ma solo quandocessa l’azione di disturbo (uomo, pascolo, fuoco) e non siano mutate le con-dizioni ambientali preposte alla ricostituzione di stadi più evoluti della vege-tazione. Nel caso in cui le condizioni suscritte si verifichino dalla gariga, pas-sando per tutti gli stadi intermedi (macchia bassa, macchia alta ecc.), si rico-stituirà il bosco.

Vegetazione delle valli e degli impluviNelle valli la vegetazione si e’ mantenuta fondamentalmente uguale a quellapotenziale essendo ancor oggi costituita da fitti boschi di Cerro (Quercus cer-ris) e Farnetto (Qurcus frainetto). Inoltre, nei siti con microclima particolar-mente fresco e umido, insieme alle querce si rinvengono il Carpino bianco(Carpinus betulus) e la Farnia (Quercus robur).Allo strato arboreo/arbustivo partecipano il Melo selvatico (Malus sylvestris),il Biancospino (Crataegus monogyna), il Corniolo (Cornus mas) e il Sorbocomune (Sorbus domestica). Nel sottobosco crescono il Pungitopo (Ruscusaculeatus), la Dafne laurella (Daphne laureola), l’Euforbia delle faggete(Euphorbia amygdaloides), l’Anemone dell’appennino (Anemone apennina)e la Melica comune (Melica uniflora).

Vegetazione degli ambienti acquaticiSulla base delle caratteristiche geologiche e morfologiche dell’area esamina-ta si possono distinguere diversi ambienti umidi: fossi perenni, stagni perma-nenti e pozze temporanee. Lungo i fossi si possono rinvenire residui di vege-tazione ripariale con il Salice bianco (Salix alba), la Cannuccia (Phragmitesaustralis), la Lisca maggiore (Thypa latifolia), il Carice maggiore (Carex pen-dula) e vari equiseti. Nelle acque ferme degli stagni artificiali vegetano spe-cie come il Ranuncolo a foglie capillari (Ranunculus trychophyllus subsp. try-chophyllus), il Ranuncolo con foglie di Ofioglosso (Ranunculus ophioglos-sifolius), il Caglio tardivo (Galium elongatum), l’Euforbia pubescente(Euphorbia hirsuta), la Mestolaccia comune (Alisma plantago-acquatica), la

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Brasca increspata (Potamogeton crispus) e la Gamberaja maggiore(Callitriche stagnalis). Le pozze temporanee, che si disseccano quasi comple-tamente in estate, ospitano piante molte interassanti come l’Orchidea acqua-tica (Orchis laxiflora), il Gramignone di palude (Catabrosa acquatica), ilRanuncolo tossico (Ranunculus sceleratus), il Lino d’acqua (Samolus vale-randi), la Salcerella erba-portula (Lythrum portula) e la Veronica acquatica(Veronica anagallis-acquatica).

RimboschimentiA causa dell’ingressione marina, avvenuta circa 700 000 anni fa., alcuni deirilievi coperti dai tufi subirono uno spianamento. Queste localita’ poco accli-vi e discretamente fertili sono state sfruttate per molti anni dall’uomo ad usoagricolo; attualmente nell’Oasi Castel di Guido le stesse zone sono stateriqualificate tramite rimboschimento. Anche se, a tale scopo, non sempresono state usate piante autoctone e adeguate alle caratteristiche climatiche delluogo, questa operazione di riqualificazione risulta comunque molto impor-tante. Ripristinare il bosco in area precedentemente adibita ad altri usi ha unduplice scopo: quello di creare una zona prossima alla citta’ con caratteristi-che di naturalita’ fruibile nel tempo libero e, nello stesso tempo, di sottrarrela stessa area ad eventuale espansione degli insediamenti residenziali. Inoltre,in questa maniera, si tenta di risolvere il problema della perdita del suolo, unadella maggiori cause di degradazione. Un suolo poco profondo, infatti, rendemolto lento, e a volte perfino impossibile, sia il recupero dell’area da partedella vegetazione potenziale, sia un eventuale sfruttamento del terreno peraltri usi.

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LA FLORA VASCOLARE

Il censimento floristico è stato effettuato tra Giugno del 2000 e Ottobre del2003. Ogni escursione sul campo è stata annotata sul taccuino di campagnadove sono stati registrati gli aspetti vegetazionali, geologici, geomorfologicioccasionalmente incontrati e il percorso effettuato con i relativi riferimentitopografici. Per tutte le specie trovate sono stati raccolti alcuni campioni efatti i relativi exsiccata, eccetto per le Orchidaceae, le specie protette (L.R. n°61 del 1974) e quelle incluse nella Liste rosse regionali (CONTI et al., 1997)per le quali la documentazione è stata limitata a materiale fotografico. La rac-colta dei campioni è stata fatta nel rispetto della natura riducendo allo strettonecessario gli esemplari raccolti.Il presente lavoro è il primo contributo alla conoscenza floristica dell’OasiCastel di Guido e si inquadra in un più ampio pregetto di ricerca che porteràalla pubblicazione di una flora completa dell’intera area protetta e delle sueadiacenze. L’elenco floristico segue la nomenclatura e l’ordine sistematico diANZALONE (1996, 1998) e per le famiglie BRUMMITT (1992), solo in alcunicasi fa riferimento a lavori specifici quali: ALDASORO (1996), SELVI e BIGAZZI

(1998), DEL CARRATORE e GARBARI (1998), GRÜNANGER (2001) e BRULLO etal. (2003). Sono state consultate le flore italiche di FIORI (1923-1929),ZANGHERI (1976) e PIGNATTI (1982), la Flora Europaea (TUTIN et al., 1964-1980 e 1993), la Med-Checklist (GREUTER et al., 1984, 1986, 1989). Sonostate censite 527 entità, delle quali 9 (in corsivo) sono legate all’attività dirimboschimento. Le 518 entità spontanee sono ripartite in 514 specie, 307generi e 87 famiglie di cui 4 appartenenti alle Pteridophyta, 1 alleGymnospermae e 82 alle Angiospermae.

Flora: è l'elencazione delle piante presenti in un determinato territorio.Studiare la flora di una data area (un parco naturale, una regione o il territorionazionale ecc.) significa redarre un elenco delle entità (specie, sottospecie,varietà) che vi sono presenti.

Vegetazione: è un insieme di individui vegetali (associazione) presenti in unadeterminata area che si trovano in equilibrio tra di loro e con le condizioni eda-fiche, climatiche, morfologiche ecc. che caratterizzano l'area stessa. Lo studiodella vegetazione consiste nell'analisi dei diversi aggruppamenti vegetali chesi riscontrano sul territorio.

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PTERIDOPHYTA

SELAGINELLACEAE

Selaginella denticulata (L.) Spring - Rupi ombrose.

EQUISETACEAE

Equisetum ramosissimum Desf. - Zone umide.Equisetum telmateja Ehrh. - Zone umide.

HYPOLEPIDIACEAE

Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum - Ambienti ruderali.

ASPLENIACEAE

Asplenium onopteris L. - Boschi.Asplenium trichomanes L. subsp. quadrivalens D.E. Meyer - Boschi.

GYMNOSPERMAE

PINACEAE

Pinus pinaster Aiton - Rimboschimenti.Pinus halepensis Miller - Rimboschimenti.Pinus pinea L. - Rimboschimenti.

CUPRESSACEAE

Cupressus sempervirens L. - Rimboschimenti.Juniperus oxycedrus L. subsp. oxycedrus (J. rufescens Link) - Margineboschivo.

ANGIOSPERMAE

Dicotyledones

SALICACEAE

Salix alba L. subsp. alba - Zone umide.Populus nigra L. - Rimboschimenti.

ELENCO FLORISTICO

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JUGLANDACEAE

Juglans regia L. - Rimboschimenti.Juglans nigra L. - Rimboschimenti.

CORYLACEAE

Carpinus betulus L. - Boschi mesofili.

FAGACEAE

Quercus ilex L. - Boschi.Quercus suber L. - Boschi.Quercus cerris L. - Boschi.Quercus crenata Lam. - Boschi.Quercus robur L. subsp. robur (Q. peduncolata Ehrh.) - Boschi.Quercus virgiliana (Ten.) Ten. - Boschi.Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens - Boschi.Quercus frainetto Ten. (Q. farnetto Ten.) - Boschi.

ULMACEAE

Ulmus minor Miller - Margine boschivo (Cespuglieti).Celtis australis L. - Rimboschimenti.

MORACEAE

Ficus carica L. - Ambienti ruderali.

URTICACEAE

Urtica dioica L. - Ambienti ruderali.Parietaria judaica L. - Ambienti ruderali.

SANTALACEAE

Osyris alba L. - Macchia (Margine boschivo).

ARISTOLOCHIACEAE

Aristolochia rotunda L. - Radure boschive.

POLYGONACEAE

Polygonum romanum Jacq. subsp. romanum - Incolti aridi.Polygonum aviculare L. - Incolti aridi.Polygonum arenastrum Boreau - Incolti aridi.Persicaria hydropiper (L.) Spach - Zone umide.Rumex crispus L. - Incolti aridi.Rumex pulcher L. subsp. pulcher - Incolti aridi.

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Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius - Incolti umidi.Rumex bucephaloforus L. subsp. bucephaloforus - Incolti aridi.CHENOPODIACEAE

Beta vulgaris L. subsp. vulgaris - Incolti aridi (Ambienti ruderali).Chenopodium album L. - Incolti aridi.

AMARANTHACEAE

Amaranthus retroflexus L. - Incolti aridi.

PORTULACACEAE

Portulaca oleracea L. subsp. oleracea - Incolti.

CARYOPHYLLACEAE

Arenaria leptoclados (Reichenb.) Guss. - Incolti aridi.Moerhingia trinervia (L.) Clairv. subsp. trinervia - Boschi mesofili.Minuartia hybrida (Vill.) Siskin - Incolti aridi.Stellaria media (L.) Vill. subsp. media - Boschi.Stellaria neglecta Weihe - Margine boschivo.Cerastium glomeratum Thuill. - Incolti aridi.Cerastium ligusticum Viv. subsp. ligusticum - Incolti aridi.Cerastium semidecandrum L. - Incolti aridi.Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. tetraphyllum - Incolti aridi.Spergularia rubra (L.) J. et C. Presl. - Incolti aridi.Silene flos-cuculi (L.) Greuter et Burdet (Lychnis flos-cuculi L.) - Margineboschivo.Silene italica (L.) Pers. subsp. italica - Margine boschivo.Silene vulgaris (Moench.) Garcke subsp. angustifolia (Miller) Hayek -Margine boschivo (Incolti).Silene latifolia Poiret subsp. alba (Miller) Greuter et Burdet - Incolti.Silene nocturna L. - Incolti aridi.Silene gallica L. - Incolti aridi.Saponaria officinalis L. - Incolti umidi.Petrorhagia saxifraga (L.) Link subsp. saxifraga - Prati aridi.Petrorhagia prolifera (L.) P.W. Ball. et Heywood - Margine boschivo.Dianthus armeria L. subsp. armeria - Margine boschivo.

RANUNCULACEAE

Nigella damascena L. - Incolti.Delphinium halteratum Sm. - Incolti.Anemone apennina L. - Boschi mesofili.Anemone hortensis L. - Incolti (Pascoli).

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Clematis flammula L. - Cespuglieti.Clematis vitalba L. - Cespuglieti.Ranunculus lanuginosus L. - Incolti.Ranunculus bulbosus L. subsp. aleae (Willk.) Rouy et Fouc. - Margineboschivo.Ranunculus sardous CrantzRanunculus muricatus L.Ranunculus ficaria L. subsp. ficaria Ranunculus sceleratus L. - Zone umide.Ranunculus ophioglossifolius Vill. - Zone umide.Ranunculus trychophyllus Chaix subsp. trychophyllus - Zone umide.

GUTTIFERAE

Hypericum perfoliatum L. - Incolti aridi.Hypericum australe Ten. - Boschi.Hypericum perforatum L. - Incolti aridi.

LAURACEAE

Laurus nobilis L. - Boschi.

PAPAVERACEAE

Papaver rhoeas L. - Incolti.Papaver hybridum L. - Incolti.Chelidonium majus L. - Ambienti ruderali.Fumaria capreolata L. - Incolti.Fumaria officinalis L. subsp. officinalis - Incolti.

CRUCIFERAE

Sisymbrium officinale (L.) Scop. - Incolti.Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande - Boschi.Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. - Incolti.Bunias erucago L. - Incolti.Nasturtium officinale R. Br. - Zone umide.Cardamine hirsuta L. - Incolti aridi.Arabis sagittata (Bertol.) DC. - Prati aridi.Arabis hirsuta (L.) Scop. - Prati aridi.Berteroa obliqua (Sm.) DC. - Incolti.Erophila verna (L.) Chevall. subsp. verna - Prati aridi.Capsella bursa pastoris (L.) Medicus - Incolti.Capsella rubella Reuter - Incolti.Thlaspi perfoliatum L. subsp. perfoliatum - Incolti.

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Diplotaxis erucoides (L.) DC. - Incolti.Diplotaxis tenuifolia (L.) DC. - Incolti.Synapis arvensis L. (Brassica arv. Rabenh.) subsp. arvensis - Incolti.Synapis alba L. subsp. alba - Margine dei campi.Raphanus raphanistrum L. subsp. landra (DC.) Bonnier et Layens -Incolti.

RESEDACEAE

Reseda phyteuma L. subsp. phyteuma - Incolti.

CRASSULACEAE

Sedum cepaea L. - Boschi.

ROSACEAE

Rubus ulmifolius Schott - Cespuglieti.Rosa sempervirens L. - Cespuglieti (Boschi).Agrimonia eupatoria L. subsp. eupatoria - Radure aride.Sanguisorba minor Scop. subsp. muricata Briq. - Incolti erbosi.Geum urbanum L. - Incolti.Potentilla recta L. - Prati aridi.Potentilla reptans L. - Incolti umidi.Pyrus spinosa Forssk. (P. amygdaliformis Vill.) - Margine boschivo(Cespuglieti).Pyrus communis L. [P. communis subsp. pyraster (L.) Schübl. et G.Martens ; P. pyraster (L.) Duroi] - Margine boschivo.Malus sylvestris Miller - Boschi.Sorbus domestica L. - Boschi.Sorbus torminalis (L.) Crantz (Pyrus torm. Ehrh.) - Boschi.Crataegus monogyna Jacq. subsp. monogyna - Margine boschivo(Cespuglieti).Prunus spinosa L. - Margine boschivo (Cespuglieti).Prunus avium L. - Margine boschivo (Cespuglieti).

LEGUMINOSAE

Cercis siliquastrum L. - Margine boschivo (Boschi).Ceratonia siliqua L. - Rimboschimenti.Calicotome villosa (Poiret) Link - Cespugliti (Margine boschivo).Cytisus villosus Pourret - Margine boschivo.Cytisus scoparius (L.) Link subsp. scoparius - Margine boschivo.Spartium junceum L. - Cespugliti (Margine boschivo).Lupinus angustifolium L. subsp. angustifolium - Incolti.

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Robinia pseudoacacia L. - Cespugliti (Margine boschivo).Galega officinalis L. - Incolti umidi.Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb. - Incolti.Vicia hirsuta (L.) S.F. Gray. - Incolti aridi.Vicia sativa L. subsp. nigra (L.) Ehrh. (V. angustifolia L., V. cuneata Guss.,V. segetalis Thuill.) - Incolti.Vicia lutea L. - Radure boschive.Vicia hybrida L. - Incolti.Vicia bithynica (L.) L. - Incolti (Margine boschivo).Vicia narbonensis L. - Incolti.Vicia faba L. - Incolti.Lathyrus sphaericus Retz. - Prati aridi.Lathyrus annuus L. - Incolti.Lathyrus hirsutus L. - Incolti.Lathyrus clymenum L. - Incolti.Lathyrus ochrus (L.) DC. - Incolti erbosi.Lathyrus aphaca L. - Incolti (Radure boschive).Pisum sativum L. subsp. elatius (MB.) Ascherson et Graebner - Incolti.Ononis spinosa L. subsp. antiquorum (L.) Arcangeli - Incolti aridi.Melilotus albus Medicus - Incolti.Melilotus sulcatus Desf. - Incolti.Medicago lupulina L. - Incolti.Medicago sativa L. - Incolti.Medicago orbicularis (L.) Bartal. - Incolti.Medicago rigidula (L.) All. - Prati aridi.Medicago truncatula Gaertner - Incolti erbosi.Medicago murex Willd. - Prati aridi.Medicago arabica (L.) Hudson - Incolti.Medicago polymorpha L. - Incolti.Medicago minima (L.) L. - Incolti aridi.Trifolium repens L. subsp. repens - Incolti umidi.Trifolium nigrescens Viv. subsp. nigrescens - Incolti.Trifolium glomeratum L. - Incolti erbosi.Trifolium resupinatum L. - Incolti.Trifolium campestre Schreber - Incolti erbosi.Trifolium arvense L. - Incolti.Trifolium scabrum L. - Prati aridi.Trifolium stellatum L. - Incolti aridi.Trifolium incarnatum L. subsp. molinerii (Hormen.) Syme - Incolti.Trifolium pratense L. subsp. pratense - Incolti erbosi.Trifolium angustifolium L. - Incolti.

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Trifolium lappaceum L. - Incolti erbosi (Margine dei campi).Trifolium echinatum MB. - Incolti umidi.Trifolium subterraneum L. - Incolti umidi.Dorycnium hirsutum (L.) Ser. - Margine boschivo.Lotus corniculatus L. - Incolti.Lotus angustissimus L. - Incolti umidi.Lotus edulis L. - Prati aridi.Lotus ornithopodioides L. - Incolti erbosi.Lotus tetragonolobus L. (Tetragonolobus purpureus Moench) - Prati aridi.Hymenocarpus circinnatus (L.) Savi - Prati aridi.Securigera securidaca (L.) Degen et Dorfler - Incolti.Tripodium tetraphyllum (L.) Fourr. (Anthyllis tetraphylla L.) - Prati aridi.Ornithopus compressus L. - Prati aridi.Scorpiurus muricatus L. - Incolti.Hedysarum coronarium L. - Incolti (Prati).Onobrychis caput galii Scop. - Prati aridi.

OXALIDACEAE

Oxalis corniculata L. - Margine boschivo (Incolti).

GERANIACEAE

Geranium rotundifolium L. - Ambienti ruderali (Incolti).Geranium molle L. subsp. molle - Prati aridi.Geranium columbinum L. - Incolti.Geranium dissectum L. - Incolti.Geranium robertianum L. subsp. purpureum (Vill.) Nyman - Radureboschive.Erodium malacoides (L.) L’Hér. - Prati aridi.Erodium moschatum (L.) L’Hér. - Incolti.Erodium cicutarium (L.) L’Hér. - Incolti.

ZYGOPHYLLACEAE

Tribulus terrestris L. - Ambienti ruderali.

LINACEAE

Linum bienne Miller - Incolti.Linum strictum L. subsp. strictum - Prati aridi.Linum corymbulosum Reichenb. - Prati aridi.

EUPHORBIACEAE

Mercurialis annua L. - Ambienti ruderali.

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Euphorbia prostrta Aiton - Prati aridi.Euphorbia hirsuta L. (E. pubescens Vahl) - Zone umide.Euphorbia cuneifolia Guss. - Incolti umidi (Margine boschivo).Euphorbia helioscopia L. - Incolti.Euphorbia exigua L. - Prati aridi.Euphorbia falcata L. subsp. falcata - Margine dei Campi.Euphorbia peplus L. - Prati aridi.Euphorbia amygdaloides L. subsp. amygdaloides - Radure boschive.

SIMAROBUACEAE

Ailanthus altissima (Miller) Swingle - Ambienti ruderali.

ANACARDIACEAE

Pistacia lentiscus L. - Cespuglieti (Boschi).

ACERACEAE

Acer campestre L. - Boschi.Acer monspessulanum L. subsp. monspessulanum - Boschi.

CELASTRACEAE

Euonymus europaeus L. - Cespuglieti (Boschi)

STAPHILEACEAE

Staphylea pinnata L. - Boschi.

RHAMNACEAE

Rhamnus alaternus L. - Cespuglieti (Boschi).

VITACEAE

Vitis vinifera L. - Cespuglieti.

MALVACEAE

Malva sylvestris L. - Incolti.Lavatera punctata All. - Incolti.Althaea hirsuta L. - Incolti.Althaea officinalis L. - Incolti.Abutilon theophrasti Medicus - Zone umide.

THYMELAEACEAE

Daphne gnidum L. - Margine boschivo.Daphne laureola L. subsp. laureola - Radure boschive.

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VIOLACEAE

Viola alba Besser subsp. dehnhardtii (Ten.) W. Becker - Radure boschive.Viola arvensis Murray - Incolti erbosi.

CISTACEAE

Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv.) Greuter et Burdet (C. incanusL.) - Garighe (Margine boschivo).Cistus monspeliensis L. - Garighe (Margine boschivo).Cistus salviifolius L. - Garighe (Margine boschivo).Tuberaria guttata (L.) Fourr. - Prati aridi.Helianthemum nummularium (L.) Miller subsp. obscurum (Celak.) J.Holub - Margine boschivo.Helianthemum salicifolium (L.) Miller - Prati aridi.

LYTHRACEAE

Lythrum junceum Banks et Solander (L. graefferi Ten.) - Zone umide.Lythrum portula (L.) D.A. Webb (Peplis p. L.) - Zone umide.

MYRTACEAE

Myrtus communis L. subsp. communis - Macchia.Eucalyptus camaldulensis Dehnh. - Margine sentieri.

ONAGRACEAE

Epilobium hirsutum L. - Zone umide.Epilobium tetragonum L. subsp. tetragonum - Zone umide.

CORNACEAE

Cornus sanguinea L. subsp. sanguinea - Boschi.Cornus mas L. - Boschi.

ARALIACEAE

Hedera helix L. subsp. helix - Boschi.

UMBELLIFERAE

Eryngium campestre L. - Prati aridi.Oenanthe pimpinelloides L. - Incolti.Foeniculum vulgare Miller subsp. piperitum (Ucria) Coutinho - Incolti.Kundmannia sicula (L.) DC. - Prati aridi sabbiosi (Margine della macchia).Apium nodiflorum (L.) Lag. - Zone umide.Tordylium apulum L. - Incolti.Torilis arvensis (Hudson) Link subsp. arvensis - Margine boschivo.

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Torilis japonica (Houtt.) DC. - Incolti.Daucus carota L. subsp. carota - Incolti.ERICACEAE

Erica arborea L. - Boschi (Macchia).Arbutus unedo L. - Boschi (Macchia).

PRIMULACEAE

Cyclamen hederifolium Aiton - Radure boschive.Cyclamen repandum Sm. - Radure boschive.Asterolinum linum-stellatum (L.) Duby - Prati aridi.Anagallis arvensis L. subsp. arvensis - Incolti.Anagallis foemina Miller - Incolti.Samolus valerandi L. - Zone umide.PLUMBAGINACEAE

Plumbago europaea L. - Incolti.

OLEACEAE

Fraxinus ornus L. - Boschi.Fraxinus angustifolia Vahl subsp. oxyacarpa (Willd.) Franco et RochaAfonso - Boschi.Ligustrum vulgare L. - Boschi (Cespuglieti).Olea europaea L. subsp. oleaster (Hoffmanns. et Link) Negodi - Cespuglieti.Phillyrea angustifolia L. - Cespuglieti (Boschi).Phillyrea latifolia L. (Ph. media L.) - Cespuglieti (Boschi).

GENTIANACEAE

Blackstonia perfoliata (L.) Hudson subsp. perfoliata - Prati aridi.Centaurium erythraea Rafn subsp. erythraea - Prati aridi.Centaurium pulchellum (Swartz) Druce - Incolti umidi.Centaurium maritimum (L.) Frisch - Incolti.

RUBIACEAE

Sherardia arvensis L. - Prati aridi.Galium rotundifolium L. - Margine boschivo.Galium elongatum C. Presl - Zone umide.Galium aparine L. - Incolti.Cruciata laevipes Opiz - Incolti.Rubia peregrina L. - Macchia (Boschi).

CONVOLVULACEAE

Cuscuta scandens Brot. subsp. cesatiana (Bertol.) Greuter & Burdet - Prati

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aridi.Calystegia sepium (L.) R.Br. - Cespuglieti.Convolvulus cantabrica L. - Prati aridi.Convolvulus arvensis L. - Incolti.

BORAGINACEAE

Heliotropium europaeum L. - Incolti.Lithospermum purpurocaeruleum L. - Margine boschivo.Cerinthe major L. subsp. major - Prati aridi.Echium italicum L. subsp. italicum - Prati aridi.Echium plantagineum L. - Incolti.Symphytum bulbosum C. Schimper - Boschi.Anchusa undulata L. subsp. hybrida (Ten.) Bég. (A. hybrida Ten.) - Incolti.Anchusa azurea Mill. (A. italica Retz.) - Incolti.Borago officinalis L. - Incolti.Myosotis arvensis Hill - Prati aridi.Myosotis ramosissima Rochel subsp. ramosissima - Incolti.Cynoglossum creticum Miller - Incolti.

VERBENACEAE

Verbena officinalis L. - Incolti.CALLITRICHACEAE

Callitriche stagnalis Scop. - Zone umide.

LABIATAE

Ajuga reptans L. - Radure boschive.Teucrium capitatum L. Garighe (Prati aridi).Sideritis romana L. - Prati aridi.Lamium bifidum Cyr. subsp. bifidum - Incolti.Lamium purpureum L. - Incolti.Lamium amplexicaule L. - Incolti.Ballota nigra L. subsp. foetida (Vis.) Hayek - Incolti.Stachys officinalis (L.) Trevisan subsp. officinalis - Boschi.Stachys cretica L. subsp. salviifolia (Ten.) Rech. fil. - Incolti.Stachys ocymastrum (L.) Briq. (St. hirta L.) - Prati aridi.Prunella laciniata (L.) L. - Incolti.Prunella vulgaris L. - Incolti.Satureja vulgaris (L.) Fritsch subsp. vulgaris (Clinopodium vulgare L.) -Margine boschivo.Satureja menthifolia (Host) Fritsch (Calamintha sylvatica Bromf.) -Margine boschivo (Incolti).

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Satureja nepeta (L.) Scheele [Calamintha nepeta (L.) Savi] - Margineboschivo.Origanum vulgare L. subsp. vulgare - Margine boschivo.Mentha suaveolens Ehrh. subsp. suaveolens - Incolti umidi.Salvia verbenaca L. - Prati aridi.Salvia clandestina L. - Prati aridi.

SOLANACEAE

Solanum nigrum L. subsp. nigrum - Ambienti ruderali.

SCROPHULARIACEAE

Verbascum sinuatum L. - Incolti aridi.Verbascum blattaria L. - Incolti aridi.Linaria vulgaris Miller - Incolti.Veronica serpyllifolia L. subsp. serpyllifolia - Incolti (Radure boschive).Veronica arvensis L. - Incolti.Veronica persica Poiret - Incolti.Veronica hederifolia L. subsp. hederifolia - Radure boschive.Veronica cymbalaria Bodard - Incolti.Veronica anagallis-acquatica L. - Zone umide.Odontites verna (Bellardi) Dumort (O. rubra Besser) subsp. serotina(Dumort) Corb. - Incolti.Parentucellia viscosa (L.) Caruel - Zone umide.Bellardia trixago (L.) All. (Bartsia t. L. ) - Prati aridi.

OROBANCHACEAE

Orobanche minor Sm. - Radure boschive.Orobanche hederae Duby - Radure boschive.Orobanche picridis F.V. Schultz ex Kock - Margine boschivo.

ACANTHACEAE

Acanthus mollis L. subsp. mollis - Incolti.

PLANTAGINACEAE

Plantago major L. subsp. major - Incolti.Plantago coronopus L. - Prati aridi sabbiosi.Plantago lanceolata L. - Incolti.Plantago bellardi All. - Prati aridi sabbiosi.Plantago afra L. (P. psyllium L.) - Prati aridi.Plantago lagopus L. - Prati aridi.

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CAPRIFOLIACEAE

Sambucus ebulus L. - Ambienti ruderali.Sambucus nigra L. - Ambienti ruderali.Viburnum tinus L. subsp. tinus - Boschi.Lonicera implexa Aiton - Cespuglirti (Macchia).Lonicera caprifolium L. - Cespuglirti (Macchia).Lonicera etrusca Santi - Cespuglirti (Macchia).

VALERIANACEAE

Valerianella eriocarpa Desv. - Margine boschivo (Incolti).

DIPSACACEAE

Dipsacus fullonum L. - Incolti.Knautia integrifolia (L.) Bertol. - Incolti.Scabiosa columbaria L. subsp. columbaria - Prati aridi.Sixalix atropurpurea (L.) Greuter et Burdet subsp. maritima (L.) Greuter etBurdet - Incolti.

CAMPANULACEAE

Campanula rapunculus L. - Margine boschivo.

COMPOSITAE

Aster lynosyris (L.) Bernh. - Incolti .Aster squamatus (Sprengel) Hieron - Ambienti ruderali.Conyza bonariensis (L.) Cronq. - Ambienti ruderali.Conyza albida Willd. - Ambienti ruderali.Conyza canadensis (L.) Cronq. - Ambienti ruderali.Bellis perennis L. - Margine boschivo (Prati).Bellis sylvestris Cyr. - Margine boschivo (Prati).Micropus erectus L. subsp. erectus - Prati aridi.Filago vulgaris Lam. (F. germanica L., non Hudson) - Prati aridi.Logfia gallica (L.) Cosson et Germ. - Prati aridi.Helichrysum italicum (Roth) G. Don fil. subsp. italicum Inula viscosa (L.) AitonPulicaria dysenterica (L.) Bernh.Pallenis spinosa (L.) Cass. subsp. spinosaXanthium spinosum L. - Ambienti ruderali (Pascoli).Xanthium strumarium L. subsp. strumarium - Ambienti ruderali (Pascoli).Anthemis arvensis L. subsp. arvensis - Incolti.Anthemis tinctoria L. subsp. tinctoria - Incolti.Chamaemulum fuscatum (Brot.) Vasc. - Incolti.

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Anacyclus radiatus Loisel. - Incolti.Matricaria chamomilla L. - Incolti.Coleostephus myconis (L.) Reichenb. fil. - Incolti.Artemisia vulgaris L. - Ambienti ruderali.Artemisia verlotiorum Lamotte - Ambienti ruderali.Senecio leucanthemifolius Poiret - Prati aridi.Senecio vulgaris L. - Ambienti ruderali.Calendula arvensis L. subsp. arvensis - Incolti (Pascoli).Carduus pycnocephalus L. subsp. pycnocephalus - Ambienti ruderali(Pascoli).Cirsium vulgare (Savi) Ten. subsp. vulgare - Incolti.Silybum marianum (L.) Gaertner - Ambienti ruderali (Pascoli).Galactites tomentosa Moench - Ambienti ruderali (Pascoli).Onopordum illyricum L. - Incolti.Crupina vulgaris Cass. - Prati aridi.Centaurea gr. pannonica (Heuffel) Simonkai - Incolti.Centaurea napifolia L. - Prati aridi.Centaurea calcitrapa L. - Ambienti ruderali (Pascoli).Centaurea solstitialis L. subsp. solstitialis - Ambienti ruderali (Pascoli).Carlina corymbosa L. subsp. corymbosa - Incolti aridi.Carlina lanata L. - Incolti aridi.Echinops sphaerocephalus L. subsp. sphaerocephalus - Margine boschivoScolymus hispanicus L. - Ambienti ruderali (Pascoli).Cichorium intybus L. - Incolti.Lapsana communis L. subsp. communis - Boschi.Tolpis umbellata Bertol. - Incolti aridi.Hedypnois rhagadiloides (L.) F.W. Schimdt - Incolti aridi.Tragopogon hybridus L. - Prati aridi.Tragopogon porrifolius L. s.l. - Prati aridi.Hypochoeris radicata L. - Prati aridi.Hypochoeris achyrophorus L. - Prati aridi.Urospermum picroides (L.) Scop. ex F.W. Schimdt - Incolti.Urospermum dalechampii (L.) Scop. ex F.W. Schimdt - Prati aridi.Leontodon tuberosus L. - Prati aridi.Picris hieracioides L. subsp. hieracioides - Incolti.Picris echioides L. - Incolti.Chondrilla juncea L. - Incolti erbosi.Taraxacum officinale Weber - Incolti.Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper - Incolti.Sonchus oleraceus L. - Incolti.Sonchus tenerrimus L. - Incolti.

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Lactuca serriola L. - Incolti.Reichardia picroides (L.) Roth - Prati aridi.Crepis sancta (L.) Babcock - Prati aridi.Crepis zacintha (L.) Babcock - Prati aridi.Crepis neglecta L. subsp. neglecta - Incolti aridi.Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria - Prati aridi.Crepis setosa Haller fil. - Prati aridi.

ALISMATACEAE

Alisma plantago-acquatica L. - Zone umide.

POTAMOGETONACEAE

Potamogeton crispus L. - Zone umide.

Monocotyledones

ASPHODELACEAE

Asphodelus aestivus Brot. - Pascoli.

HYACINTHACEAE

Scilla autumnalis L. - Prati aridi.Ornithogalum umbellatum L. - Prati aridi.Ornithogalum narborense L. - Prati aridi.Ornithogalum pyrenaicum L. subsp. pyrenaicum - Boschi.Bellevalia romana (L.) Reichenb. - Margine dei campi (Incolti).Muscari neglectum Guss. - Prati aridi.Leopoldia comosa (L.) Parl. - Prati aridi.

ALLIACEAE

Allium ampeloprasum L. - Prati aridi.Allium roseum L. - Prati aridi.Allium triquetrum L. - Margine boschivo.Allium chamaemoly L. - Prati aridi.

ASPARAGACEAE

Asparagus acutifolius L. - Cespuglieti (Boschi.)

RUSCACEAE

Ruscus aculeatus L. - Boschi.

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SMILACACEAE

Smilax aspera L. - Cespuglieti (Margine boschivo).DIOSCOREACEAE

Tamus communis L. - Cespuglieti (Margine boschivo).IRIDACEAE

Iris foetidissima L. - Boschi.Crocus suaveolens Bertol. - Radure boschive.Romulea bulbocodium (L.) Sebastiani et Mauri - Prati aridi.Romulea columnae Sebastiani et Mauri subsp. columnae - Prati aridi.Gladiolus byzantinus Miller [G. communis L. subsp. byzantinus (Miller)A.P. Hamilton] - Margine boschivo.

JUNCACEAE

Juncus bufonius L. - Zone umide.Juncus articulatus L. - Zone umide.Luzula forsteri (Sm.) DC. - Radure boschive.Luzula multiflora (Retz.) Lej. subsp. multiflora - Margine boschivo (Prati).

GRAMINEAE

Cynosurus echinatus L. - Prati aridi.Cynosurus effusus Link (C. elegans Desf. subsp. obliquatus (Link) Battandet Trabut) - Prati aridi.Briza maxima L. - Prati aridi.Briza minor L. - Prati aridi.Dactylis glomerata L. subsp. glomerata - Prati aridi.Dactylis glomerata L. subsp. hispanica (Roth) Nyman - Prati aridi.Sclerochloa dura (L.) P.Beauv. - Incolti aridi.Poa annua L. - Prati aridi.Poa trivialis L. subsp. trivialis - Margine boschivo.Poa trivialis L. subsp. sylvicola (Guss.) H. Lindb. f. - Margine boschivo.Poa bulbosa L. - Prati.Vulpia ciliata (Danthon) Link. - Prati aridi.Vulpia myuros (L.) C.C. Gmelin - Prati aridi.Vulpia fasciculata (Forssk.) Fritsch. - Incolti..Festuca arundinacea Schreber subsp. arundinacea - Incolti umidi.Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubbard subsp. rigidum - Prati aridi.Melica uniflora Retz. - Boschi.Melica arrecta G. Kunze - Margine boschivo (Macchie).Catabrosa acquatica (L.) Beauv. - Zone umide.Lolium multiflorum Lam. subsp. multiflorum - Incolti.Lolium perenne L. - Incolti.

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Bromus tectorum L. - Incolti aridi.Bromus sterilis L. - Prati aridi.Bromus madritensis L. - Prati aridi.Bromus rigidus Roth - Incolti.Bromus diandrus Roth - Incolti.Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus - Incolti.Brachypodium sylvaticum (Hudson) Beauv. subsp. sylvaticum - Boschi.Brachypodium distachyum (L.) P. Beauv. - Prati aridi.Hordeum bulbosum L. - Incolti aridi.Hordeum murinum L. subsp. leporinum (Link) Arcangeli - Incolti aridi.Hordeum vulgare L. - Incolti aridi.Elytrigia atherica (Link) Kerguèlen [Agropyron pungens auct., non (Pers.)Roemer et Schultes. Elymus pycnanthusn (Godron) Melderis] - Prati aridisabbiosi.Dasypirum villosum (L.) P. Candargy - Incolti aridi.Triticum aestivum L. - Incolti.Aegilops geniculata Roth - Prati aridi.Parapholis incurva (L.) Hubbard - Prati aridi.Avena barbata Pott ex Link in Schrader subsp. barbata - Margine dei campi.Avena sterilis L. subsp. sterilis - Incolti aridi.Gaudinia fragilis (L.) Beauv. - Incolti aridi.Holcus lanatus L. - Incolti.Rostraria litorea (All.) J. Holub. - Prati aridi.Rostraria cristata (L.) Tzvelev - Prati aridi.Trisetaria panicea (Lam.) Maire - Prati aridi.Gastridium ventricosum (Gouan) Schinz et Thell. - Incolti.Lagurus ovatus L. - Incolti aridi sabbiosi.Aira elegantissima Schur - Incolti aridi sabbiosi.Phragmites australis (Cavill.) Steudel subsp. australis (Arundo phragmitesL.) - Zone umide.Arundo donax L. - Margine dei sentieri.Kengia serotina (L.) Packer - Incolti aridi.Phalaris minor Retz. - Incolti.Phalaris arundinacea L. - Incolti.Anthoxanthum odoratum L. - Incolti umidi (Prati).Alopecurus rendlei Eig. (A. utriculatus auct., non Solander) - Zone umide.Alopecurus myosuroides Hudson - Prati umidi.Phleum arenarium L. subsp. caesium H. Scholz - Incolti aridi sabbiosi.Phleum subulatum (Savi) Ascherson et Graebner - Incolti aridi sabbiosi.Phleum pratense L. s.l. - Prati.Stipa bromoides (L.) Dorfler. - Margine boschivo.

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Piptatherum miliaceum (L.) Cosson subsp. thomasii (Duby) Kunt. -Margine boschivo.Eragrostis barrelieri Daveau - Incolti aridi sabbiosi.Eragrostis minor Host - Incolti aridi sabbiosi.Tragus racemosus (L.) All. - Incolti aridi sabbiosi.Digitaria sanguinalis (L.) Scop. - Incolti.Paspalum distichum L. - Incolti umidi.Setaria viridis (L.) Beauv. subsp. viridis - Ambienti ruderali.Sorghum halepense (L.) Pers. - Incolti.Bothriochloa ischaemum (L.) Keng - Prati aridi.

ARACEAE

Arum italicum Miller subsp. italicum - Boschi (Margine boschivo).

LEMNACEAE

Lemna minor L. - Zone umide.

TYPHACEAE

Thypa latifolia L. - Zone umide.

CYPERACEAE

Cyperus longus L. subsp. badius (Desf.) Murb. - Zone umide.Carex distachya Desf. - Boschi.Carex divulsa Stokes subsp. divulsa - Margine boschivo.Carex divisa Hudson - Incolti erbosi.Carex sylvatica Hudson subsp. sylvatica - Boschi.Carex distans L. - Incolti umidi.Carex pendula Hudson - Zone umide.Carex flacca Schreber subsp. flacca ( C. diversicolor Crantz p.p., C. glaucaScop.) - Zone umide.Carex acutiformis Ehrh. (C. paludosa Good.) - Zone umide.Carex hirta L. - Incolti umidi.

ORCHIDACEAE

Orchis papilionacea L. - Prati (Incolti erbosi).Orchis laxiflora Lam. - Zone umide.Anacamptis pyramidalis (L.) Rich. Garighe (Margine boschivo).Serapias vomeracea (Burm.f.) Briq. - Prati aridi (Garighe).Serapias lingua L. - Prati (Incolti erbosi).Ophrys sphegodes Mill. subsp. sphegodes - Prati aridi (Garighe).Ophrys sphegodes Mill. subsp. garganica E. Nelson - Prati aridi (Garighe).

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Ophrys incubacea Bianca - Prati aridi (Garighe).Ophrys fuciflora (F.W. Schimdt) Moench subsp. fuciflora - Prati aridi(Garighe).Ophrys x celani O. et E. Danesch. (O. incubacea Bianca x O. sphegodesMill. subsp. garganica E. Nelson) - Margine boschivo.

Urospermum dalechampii (L.) Scop. ex F.W. Schimdt

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ENTITÀ RARE

Vengono, di seguito, riportati due elenchi: il primo riguardante i taxa protettidalla L.R. n° 61 del 19 Settembre 1974 e il secondo alcune entità particolar-mente interessanti per la loro rarità nel Lazio (Anzalone, 1996, 1998) o per-chè legate ad ambienti in via di scomparsa.

Per alcune entità di particolare interesse floristico è stata scritta una brevenota esplicativa; viene inoltre riportata la sigla riguardante l’indice di raritànel Lazio secondo ANZALONE (1996, 1998) limitatamente alle entità apparte-nenti alle seguenti categorie: RR (E?) (rarissima, ma forse estinta), RR (raris-sima), R(RR) (rara tendente a rarissima), R (rara) PC/R (poco comune ten-dente a rara) PC (poco comune) e con N le entità nuove per la regione Lazio.

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Taxa protetti dalla L.R. n°61

1. Juniperus oxycedrus L. subsp. oxycedrus2. Berteroa obliqua (Sm.) DC.3. Staphylea pinnata L.4. Kundmannia sicula (L.) DC.5. Aster lynosyris (L.) Bernh.6. Senecio leucanthemifolius Poiret7. Tragopogon hybridus L.

Entità rare nel Lazio

1. Quercus crenata Lam. - R2. Quercus virgiliana (Ten.) Ten. - RR3. Ranunculus sceleratus L. - PC4. Lotus tetragonolobus L. - PC5. Tripodium tetraphyllum (L.) Fourr. - PC6. Euphorbia prostrta Aiton - R7. Abutilon theophrasti Medicus - R8. Kundmannia sicula (L.) DC. - R9. Galium rotundifolium L. - R10. Satureja nepeta (L.) Scheele - R?11. Centaurea napifolia L. - PC12. Tragopogon hybridus L. - PC13. Gladiolus byzantinus Miller - R

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La presenza di specie molto rare e degne di tutela, unite all’interesse paesag-gistico e alla buona integrità dei diversi ambienti accresce l’interesse natura-listico per quest’area protetta e presuppone una maggiore attenzione verso glihabitat più delicati come gli ambienti umidi e i prati aridi sabbiosi.

14. Sclerochloa dura (L.) P.Beauv. - RR(E?) Alcuni exsiccata, risalenti al 1800 o ai primi del 1900, conservatinell'Erbario Romano (RO!) riferiscono circa la presenza della specie aRoma e Maccarese. Non esistendo segnalazioni recenti il ritrovamento diSclerochloa dura nell'Oasi Castel di Guido ne conferma la presenza nelLazio.

15. Bromus tectorum L. - R16. Elytrigia atherica (Link) Kerguèlen - PC/R17. Eragrostis barrelieri Daveau - RR

Entità molto rara in tutta Italia conosciuta solo per la Lombardia, Sicilia eLazio (PIGNATTI, 1982). Appartenente al gruppo di Eragrostis pilosa sidistingue per non avere le foglie tubercolato ghiandolose e per avre il mar-gine delle guaine fogliari ciliato

18. Eragrostis minor Host - R19. Tragus racemosus (L.) All. - R(RR)20. Orchis laxiflora Lam. - PC21. Ophrys sphegodes Mill. subsp. garganica E. Nelson - R

Quercia crenata (Quercus crenata)

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Lappola (Tragus racemosus).

Panicella di Barrelier (Eragrostis barrelieri - a sinistra), Fienarola indurita (Sclerochloa dura - a destra).

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ri s

pont

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, glabro. Foglie basali completamente divise inlacinie acute, quelle cauline con lacinie per lo più capillari. Sotto al fiore siinseriscono inoltre foglie bratteiformi. Fiore unico, petali azzurri, staminumerosi. Il frutto è costituito da 5 follicoli fusi in una capsula ovoide.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Campi, incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Luglio.

Nigella damascena L.Damigella scapigliata

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Fusti eretti ascendenti, ramosi. Foglie basali laciniate, arro-tondate, le cauline completamente divise in lacinie lineari. Infiorescenze costi-tuite da racemi semplici 10-18 flori. Fiori zigomorfi con petali azzurro-violet-ti, sperone puberulo. I frutti sono dei follicoli glabri riuniti a gruppi di 3.DISTRIBUZIONE : Italia centro-meridionaleHABITAT: Campi ed incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Agosto.

Delphinium halteratum Sm.Speroncella

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, arrossato in basso portante generalmente,all’incirca sulla metà, un verticillo di 3 foglie. Foglie basali triangolari conlamina divisa in 3 segmenti subuguali, le cauline triangolari anch’esse divisein 3 segmenti. Fiore unico, con 16-23 petali rosei-lillà (o bianchi).I frutti sono acheni.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale.HABITAT: Boschi.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio.

Anemone apennina L.Anemone dell’Appenino

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto all’antesi, pubescente. Foglie basali con lami-na palmatosetta a 3-5 segmenti; foglie cauline semplici o triforcate. Fioreunico, con 12-13 petali rosei a volte quasi bianchi. I frutti sono acheni.DISTRIBUZIONE: In tutta Italia, manca solo al nord.HABITAT: Prati aridi.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio.

Anemone hortensis L.Anemone fior-stella

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, tubuloso, ramoso. Foglie inferiori con lungopicciolo, le superiori sempre meno. Lamine fogliari 3-lobe dentate lungo ilbordo. Fiori con diamentro di 1cm, petali gialli.DISTRIBUZIONE: Comune in Italia centro-meridionale diventa meno fre-quente al N.HABITAT: Prati umidi, campi irrigui, stagni, pozze.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Aprile.

Ranunculus muricatus L.Ranuncolo spinoso

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Pianta senza bulbilli ascellari. Fusto prostrato ascendente.Foglie inferiori cuoriformi con bordo crenato; foglie cauline 1-poche. Fiorisolitari con petali gialli.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta ItaliaHABITAT: Incolti umidi, boschi.PERIODO DI FIORITURA: Gennaio-Maggio.

Ranunculus ficaria L. subsp. ficaria Ranuncolo favagello

Ranunculaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, setoloso. Foglie con segmenti irregolari den-tati. Fiori solitari con petali scarlatti.I frutti sono costituiti da una capsula subsferica.DISTRIBUZIONE: Comunissimo in tutta Italia.HABITAT: Infestante nei campi di cereali, ambienti ruderali.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Agosto.

Papaver rhoeas L.Papavero comune

Papaveraceae

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DESCRIZIONE: Fusto prostrato ascendente, ramosissimo. Foglie 2-3 pen-natosette, segmenti finemente divisi in lacinie. Infiorescenza costituita da undenso racemo 16-25floro. Fiori zigomorfi con corolla pallida, scura soltantoall’apice. Frutto sferico liscio.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia tranne nelle regioni nord-orientali.HABITAT: Orti, incolti.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio.

Fumaria capreolata L.Fumaria bianca

Papaveraceae

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DESCRIZIONE: Fusti striscianti con spine curve. Foglie sempreverdi divi-se in 5 segmenti coriacei, glabri nella pagina superiore, con peli in quella infe-riore. Infiorescenza di 3-7 fiori. Fiori con 5 petali bianchi. Il frutto è subsferi-co di color rosso.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Macchia mediterranea, margini di bosco, leccete. PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Giugno.

Rosa sempervirens L.Rosa di S. Giovanni

Rosaceae

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DESCRIZIONE: Fusto con corteccia grigio-aranciata, spinoso. Foglie acontorno ovale con 1-4 incisioni profonde per la lato. Infiorescenza in corim-bi multiflori. Fiori con 5 petali bianchi rotondi. Il frutto è subsferico, rossocon 1 seme. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Cespuglieti, boschi xerofili degradati.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Crataegus monogyna Jacq. subsp. monogynaBiancospino comune

Rosaceae

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DESCIZIONE: Albero con corteccia bruno-rossastra. Foglie con laminasubrotonda o reniforme, intera. Fiori precedenti le foglie ed inseriti diretta-mente sui rami. Corolla roseo purpurea. Il frutto è un legume glabro lungofino a 10 cm.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia esclusa la Sardegna.HABITAT: Boschi termofili.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Aprile.

Cercis siliquastrum L.Albero di Giuda

Leguminosae

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DESCIZIONE: Fusti verdi ascendenti, tenaci, ramossisimi. Foglie precoce-mente caduche alla fioritura. Infiorescenza a racemo. Fiori zigomorfi gialli. Ilfrutto è un legume leggermente falciforme.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Garighe, margine boschivo.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Giugno.

Spartium junceum L.Ginestra odorosa

Leguminosae

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DESCRIZIONE: Fusti prostrati, pubescenti. Foglie 3-folgiate o 5-fogliate.Infiorescenza 2-5 flora. Fiori con calice dai denti ineguali, corolla gialla. Ilfrutto è un legume. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia escluse le regioni a N dell’EmiliaRomagna.HABITAT: Incolti e pascoli.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio

Lotus ornithopodioides L.Ginestrino pie’ d’uccello

Leguminosae

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DESCRIZIONE: Fusti prostrati pubescenti. Foglie 3-folgiate con stipoleovato-acuminate. Infiorescenza 1-2 flora. Fiori con calice dai denti lunghi ildoppio del tubo, corolla purpurea. Il frutto è un legume glabro con quattro aliincrespate.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale, isole e LiguriaHABITAT: Incolti aridi e pascoli.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio

Lotus tetragonolobus L.Ginestrino purpureo

Leguminosae

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DESCRIZIONE: Fusti prostrati ascendenti subglabri. Foglie con 5-9 seg-menti ellittici. Infiorescenza a racemo con fiori eretto-patenti e corolla rossa.Il frutto è un legume spinuloso sul bordo e le faccie.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca al nord.HABITAT: Incolti argillosi.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Hedysarum coronarium L.Sulla comune

Leguminosae

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DESCRIZIONE: Fusto ascendente con peli patenti. Foglie con apice arro-tondato dentellato. Infiorescenza ad ombrella a 5 raggi, brattee simili allefoglie superiori. Ghiandole ovali. Il frutto è una capsula tricocca irregolar-mente rugosa.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti e pascoli aridi.PERIODO DI FIORITURA: Dicembre-Maggio.

Euphorbia helioscopia L.Euforbia calenzuola

Euphorbiaceae

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DESCRIZIONE: Pianta cespitosa con odore resinoso. Foglie paripennatecoriacee. Infiorescenza a pannocchia cilindrica. Fiori rosso-bruni o gialli. Ilfrutto è una drupa subsferica rossastra e in seguito nera.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale, Emilia Romagna e Liguria.HABITAT: Macchia mediterranea.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio

Pistacia lentiscus L.Lentisco o sondro

Anacardiaceae

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DESCRIZIONE: Fusti legnosi alla base, generalmente prostrati, ispidi.Foglie con lamine a contorno circolare o pentagonale con 5 lobi arrotondati amargine dentellato. Fiori con epicalice densamente cigliato sul bordo e petalirosei bilobi, venati da strie viola longitudinali. I frutti sono dei mericarpiappiattiti reticolati sul dorso.DISTRIBUZIONE : Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti e luoghi calpestati.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Agosto.

Malva sylvestris L.Malva selvatica

Malvaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, foglioso e ramificato con peli rivolti verso ilbasso. Foglie a lamina lanceolata, stipole pennatifide con segmento apicale abordo intero. Fiori con petalo inferiore bianco o giallastro e petali superiorisimili o bluastri-violacei.DISTRIBUZIONE: Comune in tutto il territorio italiano.HABITAT: Oliveti, campi e incolti.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Luglio.

Viola arvensis MurrayViola dei campi

Voilaceae

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DESCRIZIONE: Pianta vischiosa con odore aromatico, rami brevi ed intri-cati. Foglie con superficie grinzosa, margine ondulato, ricche di peli ghian-dolari. Fiori con petali piccoli.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca in Piemonte, Lombardiae Valle D’Aosta.HABITAT: Garighe e macchie.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Giugno.

Cistus creticus L.subsp. eriocephalus (Viv.) Greuter et BurdetCisto rosso

Cistaceae

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DESCRIZIONE: Pianta vischiosa con odore aromatico, fusti cespugliosisubglabri. Foglie sessili con lamina lineare-lanceolata. Fiori a 3-6 su un assecomune formante un cima unilaterale.DISTRIBUZIONE: Costa tirrenica della penisola, Italia centro-meridiona-le, Sicilia e Sardegna.HABITAT: Garighe e macchie.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Giugno

Cistus monspeliensis L.Cisto di Montpellier

Cistaceae

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DESCRIZIONE: Pianta cespitosa, aromatica verde-grigiastra per abbondan-te peluria. Foglie più chiare nella pagina inferiore, somigliano a quelle dellasalvia. Fiori generalmente isolati con petali bianchi.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Macchia mediterranea, garighe.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Cistus salviifolius L.Cisto femmina

Cistaceae

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DESCRIZIONE: Arbusto sempreverde con profumo aromatico resinoso,corteccia rosea a frattura longitudinale, rami opposti. Foglie opposte, coria-cee, sessili. Fiori solitari con petali bianchi. Il frutto è una bacca scura.DISTRIBUZIONE: In tutta Italia escluse le regioni a nord dell’EmiliaRomagna. HABITAT: Macchia Mediterranea.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Luglio.

Myrtus communis L. subsp. communisMirto o Mortella

Myrtaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto ramoso dalla base. Foglie basali imparipenna-te (7-9 segmenti), quelle cauline sessili. Infiorescenza ad ombrella con 6-8raggi. Fiori con petali bianchi. Il frutto è un diachenio ellittico con un’alaondulata. DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale, raro al nord.HABITAT: Pascoli aridi e coltivi.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Luglio.

Tordylium apulum L.Ombrellini pugliesi

Umbelliferae

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DESCRIZIONE: Pianta cespitosa con corteccia rossastra. Foglie aghiformicon una linea bianca nella pagina inferiore. Fiori riuniti nella porzione ester-na dei rami, corolla bianca più o meno campanulata ristretta alla fauce. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Macchie e garighe.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio

Erica arborea L.Scopone

Ericaceae

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DESCRIZIONE: Cespuglio o piccolo albero con corteccia rossastra. Fogliesempreverdi con lamina oblanceolata coriacea e lucida. Infiorescenza a pan-nocchia corimbosa 15-30 flora. Fiori con corolla bianco-giallastra. Frutto pur-pureo rugoso. DISTRIBUZIONE: Comune in Italia centro meridionale, raro al nord.HABITAT: Macchie e leccete.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio

Arbutus unedo L.Corbezzolo

Ericaceae

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DESCRIZIONE: Tubero schiacciato con perimetro circolare. Foglie cuo-riformi con bordo dentellato più chiaro. Fiore unico inodore, corolla con tuboroseo, lacinie rosa-pallido allargate in un'orecchietta su ciascun lato.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale, Emilia Romagna e Liguria.HABITAT: Leccete, boschi caducifogli.PERIODO DI FIORITURA: Agosto-Ottobre.

Cyclamen hederifolium AitonCiclamino napoletano

Primulaceae

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DESCRIZIONE: Tubero arrotondato. Foglie glabre con lamina cuoriformedentellata. Fiore unico inodore, corolla purpurea e lacinie più chiare senzaorecchietta ai lati.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale, Emilia Romagna.HABITAT: Boschi. PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Cyclamen repandum Sm.Ciclamino primaverile

Primulaceae

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DESCRIZIONE: Pianta pubescente. Fusti eretti o prostrato-ascendenti.Foglie ellittico-lanceolate. Infiorescenza in cime scorpioidi lungamentepeduncolate. Fiori piccoli con corolla bianca.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti. PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Novembre.

Heliotropium europaeum L. Eliotropio selvatico

Boraginaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto in alto con setole portate da un tubercolo.Foglie con setole molli appressate, le cauline strettamente ellittiche.Infiorescenza a pannocchia stretta, corolla imbutiforme, bianca. I frutti sonomericarpi grigio-bruno chiari.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti, pascoli aridi.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Agosto.

Echium italicum L. subsp. italicumViperina maggiore

Boraginaceae

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DESCRIZIONE: Fusti eretti ramosi in alto. Foglie lineari acute, general-mente ondulate sul bordo. Infiorescenza in cime scorpioidi lasse. Fiore concorolla blu, antere chiare. Il Frutto è un mericarpo obliquo-ovoide.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale escluse le Marche e Liguria.HABITAT: Pascoli aridi.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Settembre.

Anchusa undulata L. subsp. hybrida (Ten.) Bég.Buglossa ibrida

Boraginaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto ramoso in alto con setole subspinose. Fogliebasali ovate intere ondulate sul bordo, quelle cauline lanceolate e progressi-vamente ridotte. Infiorescenza ampia. Fiore con lacinie calicine lineari salda-te alla base, corolla con tubo biancastro e lacinie azzurre.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti, ambienti ruderali.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Agosto.

Borago officinalis L.Borragine comune

Boraginaceae

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DESCRIZIONE: Fusti eretti, robusti. Foglie basali lanceolate acute, quellecauline progressivamente ridotte. Infiorescenza subsferica. Fiori con strie blu-violette reticolate su fondo chiaro. I frutti sono mericarpi con faccia esternaconvessa.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Giugno.

Cynoglossum creticum MillerLingua di cane a fiori variegati

Boraginaceae

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DESCRIZIONE: Fusti fioriferi eretti, alla base con lunghi stoloni striscian-ti, radicanti ai nodi. Foglie basali spatolate, quelle cauline subsessili.Infiorescenza densa. Fiore con corolla azzurro-violetta venata di bianco contubo pubescente, labbro superiore nullo. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia esclusa la Sardegna.HABITAT: Boschi di latifoglie.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio.

Ajuga reptans L.Erba di San Lorenzo

Labiatae

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DESCRIZIONE: Fusti prostrato-ascendenti acutamente tetragoni, subglabri.Foglie cuoriformi crenate o con denti arrotondati sul bordo. Fiore con corol-la purpureo-violacea.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia esclusa la SiciliaHABITAT: Campi, ambienti ruderali.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Ottobre.

Lamium purpureum L.Falsa ortica purpurea

Labiatae

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DESCRIZIONE: Fusti ascendenti, legnosi in basso. Foglie ovate, acute conmargine debolmente dentato. Infiorescenza fogliosa 5-20flora. Fiori concorolla zigomorfa, violetto-pallida, labbro inferiore trilobo; calice ispido.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Prati aridi, incolti.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Ottobre.

Satureja nepeta (L.) ScheeleMentuccia comune

Labiatae

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DESCRIZIONE: Pianta con odore penetrante. Fusto ramosissimo in altoarrossato. Foglie spesso asimmetriche alla base, dentellate. Infiorescenzacorimbosa densa. Fiore con corolla rosea.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Boscaglie e incolti.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Settembre.

Origanum vulgare L. subsp. vulgareOrigano comune

Labiatae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, ramoso. Foglie alterne, lineari uninervie.Infiorescenza a racemo molto densa. Fiore zigomorfo con corolla gialla.Il frutto è una capsula ovoide.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta la penisola, assente in Sardegna eSicilia.HABITAT: Incolti, ruderi.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Ottobre.

Linaria vulgaris MillerLinajola comune

Scrophulariaceae

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DESCRIZIONE: Fusto spesso prostrato-radicante. Foglie seghettate a voltemolto ridotte. Fiori con corolla celestina, bianca al centro. Il Frutto è unacapsula cuoriforme con peli sparsi. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Campi, colture sarchiate.PERIODO DI FIORITURA: Gennaio-Dicembre.

Veronica persica PoiretVeronica comune

Scrophulariaceae

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DESCRIZIONE: Pianta vischiosa. Fusto eretto semplice o poco ramoso.Foglie da lineari a lanceolate dentellate sul bordo. Infiorescenza piramidale.Fiore con corolla gialla (18-24 mm). Il frutto è una capsula densamente pube-scente.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta la penisola, assente al nord.HABITAT: Incolti umidi.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Giugno.

Parentucellia viscosa (L.) CaruelPerlina maggiore

Scrophulariaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto vischioso, con peli rivolti verso il basso.Foglie lanceolato-lineari. Infiorescenza a spiga piramidale. Fiori zigomorfi,con labbro superiore roseo o purpureo, nel resto bianca o gialla. DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca in Lombardia, TrentinoAlto Adige e Friuli.HABITAT: Garighe, incolti.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Bellardia trixago (L.) All.Perlina minore

Scrophulariaceae

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DESCRIZIONE: Pianta lianosa che tende a formare cespugli. Sempreverde,glabra, con rami volubili. Foglie inferiori ampie, lucide; quelle superiori all’e-stremità del ramo sono completamente concresciute fra loro. Infiorescenzacontratta, in fascetti. Fiori zigomorfi, sessili, con corolla bianco-rosea, contubo pubescente. Il frutto è una bacca rossa. DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale.HABITAT: Macchie.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Giugno.

Lonicera implexa AitonCaprifoglio mediterraneo

Caprifoliaceae

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DESCRIZIONE: Radice ingrossata. Fusto eretto, glabro o sparsamente pelo-so. Foglie basali spatolate dentelletae, le superiori ridotte, quasi lineari.Infiorescenza a pannocchia ampia e ricca. Fiori con corolla azzurro-pallida.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta la penisola, assente nelle isole.HABITAT: Incolti, campi.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Settembre.

Campanula rapunculus L.Raperonzolo o Campanula commestibile

Campanulaceae

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DESCRIZIONE: Fusto eretto, generalmente glabro e indiviso. Foglie linea-ri, le inferiori patenti. Infiorescenza composta da più capolini riuniti in uncorimbo contratto. Fiori circa 25, con corolla gialla.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia, manca nelle isole, Calabria eCampania.HABITAT: Macchie, garighe.PERIODO DI FIORITURA: Luglio-Settembre.

Aster lynosyris (L.) Bernh.Astro spillo d’oro

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusti semplici, afilli, eretti. Foglie tutte in rosetta basale,pubescenti. Capolino unico all’apice del fusto. Fiori esterni ligulati bianchi oarrossati di sotto, fiori centrali tubulosi gialli o arrossati. I frutti sono acheniirsuti.DISTRIBUZIONE: Comunissima in tutta Italia, manca al nord.HABITAT: Incolti. PERIODO DI FIORITURA: Settembre-Giugno.

Bellis sylvestris Cyr.Pratolina autunnale

Compositae

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DESCRIZIONE: Pianta che forma piccoli cespugli con forte odore aromati-co. Fusti legnosi contorti. Foglie lineari, le inferiori patenti. Infiorescenzacomposta da più capolini riuniti in corimbi. Fiori unicamente tubulosi concorolla giallo-bruna allargantesi all’apice.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Macchie, garighe.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Settembre.

Helichrysum italicum (Roth) G. Don fil. subsp. italicumPerpetuini d’Italia

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusti ascendenti, ramosi e pubescenti. Foglie basali spato-late, foglie cauline amplessicauli dentellate. Capolini isolati all’apice dei ramicon squame esterne patenti fogliacee alla fine spinose. Fiori giallo pallidi.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca al nord-ovest.HABITAT: Incolti, pascoli.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Agosto.

Pallenis spinosa (L.) Cass. subsp. spinosaAsterisco spinoso

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusto ramificato nella metà superiore. Foglie da ovato-lan-ceolate a lineari (le superiori). Capolini con involucro coperto da squame conappendici ovato sub-rotonde chiare. Fiori con corolla roseo-purpurea.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Ottobre.

Centaurea gr. pannonica (Heuffel) SimonkaiFiordaliso ungherese

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusto striato angoloso, ispido, con ali decorrenti, dentella-te. Foglie cauline pennatosette. Capolino piriforme con fiori tubulosi, purpu-rei.DISTRIBUZIONE: Lazio, Campania, Calabria e isole. HABITAT: Campi, pascoli.PERIODO DI FIORITURA: Maggio-Luglio.

Centaurea napifolia L.Fiordaliso romano

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusti ascendenti, ramosissimi. Foglie pennatosette, dentel-late, sul bordo pungenti-scabre. Capolino con involucro di squame portantiall’apice una spina robusta. Fiore con corolla tubulosa, purpureo-pallido. Ifrutti sono acheni senza pappo. DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Agosto.

Centaurea calcitrapa L.Fiordaliso stellato

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusti ascendenti, angolosi con tomento ragnateloso. Foglietomentose, lanceolate le superiori, pennatosette le inferiori. Capolini pirifor-mi con squame ovate terminate da spine robuste. Fiori con corolla gialla.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti, ambienti ruderali.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Agosto.

Centaurea solstitialis L. subsp. solstitialisFiordaliso giallo

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusti cilindrici con lanosità biancastra. Foglie inferiorisemiamplessicauli pennato-lobate; foglie mediane e superiori lanceolate conspine gialle. Capolini sessili con foglie involucrali lanose e spinose. Squameraggianti del capolino di colore roseo-violaceo.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca al nord.HABITAT: Incolti, pascoli aridi.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Agosto

Carlina lanata L.Carlina lanosa

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusto ramoso, alato. Foglie pennatosette con spine robuste,le superiori amplessicauli. Capolini ascellari o terminali avvolti da tre bratteespinose. Fiori tutti ligulati con corolla gialla.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, manca al nord.HABITAT: Incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Giugno-Agosto

Scolymus hispanicus L.Cardogna comune

Compositae

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DESCRIZIONE: Fusto prostrato o eretto, ispido. Foglie inferiori pennato-sette, le cauline sessili e lanceolate. Capolini numerosi sessili o peduncolati.Fiori tutti ligulati con corolla azzurra raramente rosata.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia.HABITAT: Incolti, ambienti ruderali.PERIODO DI FIORITURA: Luglio-Ottobre.

Cichorium intybus L.Cicoria comune

Compositae

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DESCRIZIONE: Bulbo ovoide con bulbilli. Foglie numerose, scanalatemarcescenti all’apice. Racemo compatto con fiori peduncolati. Fiori con peri-gonio ovato-oblungo, violetto-azzurro.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia.HABITAT: Campi ed incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Giugno.

Muscari neglectum Guss.Muscari ignorato

Hyacinthaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo ovoide con tuniche membranose, le esterne gialla-stre indurite, le interne più chiare. Bulbilli numerosi. Fusto avvolto dallefoglie fino a metà. Foglie scabre, marcescenti alla fioritura. Infiorescenza glo-bosa. Fiori con tepali rotondati o ellittici, rosei.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia.HABITAT: Campi ed incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Giugno.

Allium ampeloprasum L.Porraccio

Alliaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo piriforme avvolto da tuniche brune, bulbilli ovoidibianchi. Fusto avvolto dalle foglie solo nella parte inferiore. Foglie glabre,dentellate sul margine. Infiorescenza ombrelliforme, multiflora. Fiori contepali rosei, ellitici, il più delle volte crenulati all’apice.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia, escluse le regioni del nord.HABITAT: Garighe e prati aridi.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Maggio.

Allium roseum L.Aglio roseo

Alliaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo ovoide. Fusto breve, sotterraneo; in superfice com-paiono solo le foglie e l’infiorescenza. Foglie patenti, cigliate. Infiorescenzaobrelliforme 5-10flora. Fiori con tepali bianchi, raramente rosei all’esterno.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale.HABITAT: Garighe, prati tra la macchia.PERIODO DI FIORITURA: Dicembre-Febbraio.

Allium chamaemoly L.Aglio minuscolo

Alliaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo piriforme, scuro avvolto da fibre sottili, sfilacciate.Foglie percorse da una linea bianca, erette, lunghe circa quanto il fiore. Fioriprofumati, tepali ellittici, alla base gialli sfumano sul violaceo verso l’apice;stimma rosso-arancio DISTRIBUZIONE: Umbria, Lazio, Campania.HABITAT: Boscaglie, incolti aridi.PERIODO DI FIORITURA: Febbraio-Marzo.

Crocus suaveolens Bertol.Zafferano profumato

Iridaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo piriforme con tuniche cartacee brune-ferruginee.Fusto più breve delle foglie. Foglie basali ridotte a scaglie avvolgenti il fusto;le foglie superiori lineari. Fiore con lacinie ellittiche-acute, alla base gialle nelresto sfumate di viola.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale.HABITAT: Pascoli aridi.PERIODO DI FIORITURA: Febbraio-Aprile.

Romulea bulbocodium (L.) Sebastiani et MauriZafferanetto comune

Iridaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo ovoide con tuniche brune dissolte in alto. Fusto 1floro di 4-6 cm. Foglie semicilindriche. Fiori piccoli con tepali gialli o liliaci-ni.DISTRIBUZIONE: Italia centro-meridionale e isole.HABITAT: Incolti, pascoli.PERIODO DI FIORITURA: Febbraio-Aprile.

Romulea columnae Sebastiani et Mauri subsp. columnaeZafferanetto di colonna

Iridaceae

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DESCRIZIONE: Bulbo con tuniche brune dissolventisi in alto in fibre. Tepaliroseo-violetti con lacinie inferiori diseguali (la centrale più larga con chiazzabianca bordata di violetto). Frutto a capsula, subsferica con spigoli arrotondati.DISTRIBUZIONE: Discontinua in Italia centro-meridionale e isole.HABITAT: Margine dei campi.PERIODO DI FIORITURA: Marzo-Maggio.

Gladiolus byzantinus MillerGladiolo bizantino

Iridaceae

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DESCRIZIONE: Culmi generalmente solitari, eretti o ginocchiati. Fogliecon ligula allungata. Spighette 5-20flore, pendenti, verdi-argentate.DISTRIBUZIONE: Presente in tutta Italia escluse le regioni del Nord.HABITAT: Macchie ed incolti.PERIODO DI FIORITURA: Aprile-Giugno

Briza maxima L.Sonaglini maggiori

Gramineae

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DESCRIZIONE: Culmi ascendenti, glabri. Foglie morbide pubescenti, ligu-la breve. Pannocchia spiciforme, ovata, bianco-lanosa, glume villose, lemmacon resta dorsale.DISTRIBUZIONE: Comune in tutta Italia escluse alcune regioni del nord.HABITAT: Suoli aridi sabbiosiPERIODO DI FIORITURA: Marzo-Aprile.

Lagurus ovatus L.Piumino

Gramineae

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LE ORCHIDEE

Le orchidee, con circa 20.000 specie, rappresentano una delle più grandifamiglie del mondo vegetale. Sono distribuite in tutto il mondo fatta eccezio-ne per le zone più fredde e quelle desertiche più aride. La distribuzione di que-sti splendidi fiori non è però uniforme e il loro numero diminuisce verso lemedie latitudini. Ai tropici sono diffuse soprattutto le forme epifite che cre-scono sugli alberi della foresta equatoriale mentre nelle zone temperate cisono esclusivamente le orchidee terricole. L’Italia, che è una delle nazionieuropee con il maggior numero di orchidee, conta 30 generi e circa 157 spe-cie (GRÜNANGER, 2001). Queste cifre sono in costante modificazione e varia-no a seconda dei diversi autori. L’impressionante aumento, negli ultimi duedecenni, delle entità descritte dai botanici o semplicemente da appassionatiche sempre più si dedicano a questa famiglia ha contribuito a rendere ancorameno chiaro il quadro nomenclaturale di questa famiglia.

Anatomia delle orchideeLe orchidee delle nostre regioni sono piante erbacee perenni a foglie intere enervature parallele (eccetto nel genere Goodyera). In tutti i generi europei ilfusto è semplice ed eretto. I fiori sono zigomorfi; il perianzio è composto didue verticilli di tre tepali. Il verticillo esterno (sepali) è costituito da due tepa-li uguali posti simmetricamente ai lati e da uno mediano simile ai laterali. Itepali del verticillo esterno possono essere liberi o saldati tra loro a formareun casco come nel genere Serapias. Il verticillo interno presenta due tepalilaterali identici (petali), solitamente più piccoli di quelli esterni, e il terzomediano (labello) solitamente molto diverso per forma e colore, spesso pro-lungato inferiormenete in una struttura a forma di sacco detta sperone nelquale si accumula il nettare. Il labello può essere diviso in due parti da unastrozzatura, risultando costituito da una porzione basale detta ipochilo e daquella apicale detta epichilo (Serapias, Epipactis ecc.). In quasi tutti i generidella famiglia delle Orchidaceae (tranne Epipogium, Nigritella) il fiore è resu-pinato, ossia il labello, che dovrebbe occupare la posizione superiore rispettoagli altri due tepali del verticillo interno (il labello nel fiore in boccio è postodi faccia al fusto), si trova invece in posizione inferiore a causa di una torsio-ne dell’ovario o del peduncolo di 180°. Nel genere Malaxis la torsione è di360°. Tutte le orchidee italiane sono ermafrodite e presentano androceo egineceo fusi a formare una struttura a colonna detta ginostemio, a volte pro-lungata in un rostro. Il polline è agglutinato in masserelle riunite a loro volta

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in pollinii (uno in ciascuna loggia dell’antera). I pollinii sono forniti di unaghiandola vischiosa (retinacolo o viscidio) alla quale sono generalmente unitiattraverso un filamento detto caudicola.

L’ovario è infero, tricarpellare e uniloculare, e può essere sessile o pedunco-lato. Immediatamente al di sotto del peduncolo è sempre inserita una bratteafiorale; il frutto è una capsula a tre o sei costole, i semi sono minutissimi enumerosi. In tutte le orchidee terricole le radici sono corte e tozze e possonopresentarsi con diverse morfologie: pseudo-tuberi interi, più o meno tondeg-gianti o allungati (Aceras, Himantoglossum, Neotinea, Ophrys, Orchis,Serapias ecc.); digitiformi (Coeloglossum, Dactylorhiza, Gymnadenia,Nigritella, Platanthera); rizomatose (Listera, Epipactis e Cephalanthera);coralliformi (Corallorhiza, Epipogium). Le foglie possono essere di due tipi:basali (solitamente riunite in rosetta alla base dello scapo) e cauline. La loromorfologia è variabile da lineare, oblunga, lanceolata, ellittica, ovata, obova-ta fino a squamiforme (solo le foglie cauline).

Ecologia e biologia delle orchideeLe orchidee sono geofite bulbose o rizomatose che grazie all’alto tasso di dif-ferenziazione e agli adattamenti più disparati hanno conquistato quasi tutti gliambienti, dalle garighe litoranee fino ai pascoli di alta montagna e le zoneumide.

Fig. 1 - Morfologia fiorale: 1.Ginostemio, 2.Rostro, 3.Pollinii, 4.Gibbosità basali, 5.Apicolo, 6.Labello,7.Sepalo laterale, 8.Petalo laterale, 9.Sepalo mediano, 10.Sperone, 11.Ovario.

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Quasi tutte le orchidee sono piante autotrofe, sono cioè in grado di sintetizza-re le sostanze organiche a partire da sostanze inorganiche utilizzando la lucedel sole. La riproduzione può avvenire sia per via vegetativa che per via ses-suata. Nel primo caso vengono prodotti tuberi accessori che distaccandosidanno origine a nuove piante. Nel secondo caso avviene la fecondazione degliovuli con successiva fruttificazione e produzione di semi. Questi ultimi sonomolto piccoli e leggeri così da facilitarne la dispersione (una capsula maturane può contenere alcune migliaia). I semi per germinare hanno bisogno disostanze nutritive fornitegli da un fungo simbionte (micorriza) che si trova nelterreno. Solo quando, dopo la germinazione, compariranno le prime foglioli-ne verdi l’orchidea sarà in grado di fare la fotosintesi e quindi essere autosuf-ficente. Alcune orchidee (Epipogium, Neottia ecc.) non hanno foglie e fustiverdi e per sopravvivere sono legate al fungo (in questo caso parassitato) pertutta la loro esistenza.Le orchidee devono il loro successo evolutivo ai vari e stupefacenti meccani-smi di fecondazione che sono tra i più specializzati del regno vegetale.L’impollinazione (entomofila) avviene per mezzo degli insetti (pronubi) chevengono attirati con i mezzi più disparati. Ai pronubi può venir offerto unliquido dolce e profumato (nettare) che è contenuto nello sperone o l’ipochi-lo che sono abilmente disposti rispetto ai pollini e alla cavità stigmatica. Ladiversa forma e grandezza dell’organo che contiene il nettare determina una

Fig. 2 - All’interno dell’area protetta gli habitat più ricchi di orchidee sono il margine dei cespuglietisempreverdi e le garighe.

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selezione degli insetti in grado di poter arrivare al nettare. Per esempiol’Anacamptis pyramidalis possiede uno sperone lungo e fino e solo i lepidot-teri (farfalle) grazie al loro apparato buccale (spiritromba) riescono a raggiun-gere il nettare. Oppure nelle sorprendenti Ophrys dove il labello simula, coni suoi disegni, le sue ornamentazioni e la pelosità, il dorso della femmina delpronubo che ingannato tenta un improbabile accoppiamento facilitando cosìl’impollinazione. È dimostrato anche che alcune Ophrys producono sostanzeodorose (feromoni) simili a quelle emesse dalle femmine dei pronubi. Questisono solo alcuni esempi dei tanti meccanismi di impollinazione nati dalla coe-voluzione tra orchidee e pronubi che in alcuni casi ha portato ad un rapportospecie-specifico.

Chiave per l’identificazione dei generi illustrati

1 Labello con sperone............................................................................................... 31*Labello senza sperone............................................................................................ 22 Labello peloso o vellutato, simulante la forma del corpo di un insetto.......Ophrys2*Labello non come sopra............................................................................. Serapias3 Labello munito di due lamelle basali................................................... Anacamptis3*Labello privo di lamelle basali...................................................................... Orchis

Chiave del genere OPHRYS

1 Sepali generalmente rosa, raramente bianchi........................................O. fuciflora1* Sepali verdi............................................................................................................. 22 Gibbosità basali del labello sempre molto pronunciate,

lucide sui lati interni........................................................................... O. incubacea2* Gibbosità basali assenti o poco pronunciate.......................................................... 33 Petali stretti, verdi bruno.................................................. O. sphegodes sphegodes3* Petali larghi e bruni,

gibbosità basali solitamente assenti................................. O. sphegodes garganica

Chiave del genere SERAPIAS

1 Labello con un singolo callo basale.......................................................... S. lingua1* Labello con due calli basali............................................................... S. vomeracea

Chiave del genere ORCHIS

2 Labello intero con bordo crenulato................................................ O. papilionacea1* Labello trilobato.................................................................................... O. laxiflora

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Etimologia: L’epiteto specificopapilionacea deriva dal latino papi-lio-farfalla alludente probabilmenteall’aspetto dei fiori.Descrizione: Pianta alta 15-40 cmcon 3-9 foglie basali verde chiarolineari o lineari-lanceolate, le fogliecaulinari sono guainanti.L’infiorescenza generalmente allun-gata può essere più o meno lassa con4-13 fiori. Le brattee alla base deifiori sono di solito colorate di violet-to. Il colore dei fiori varia da rosa-porporino fino a rosa molto chiaro.Habitat: Questa orchidea vive inprati, pascoli magri, nei coltiviabbandonati e nelle garighe. Si puòtrovare lungo la costa, ma anche inmontagna fino a 1400 metri di altitu-dine.Periodo di fioritura: Fiorisce dafine Febbraio ai primi di Giugno.Distribuzione: Presente in tuttaItalia tranne in Friuli Venezia Giuliae dubbia in Trentino Alto Adige.

Comunissima nella campagna roma-na e lungo il litorale laziale; risulta,invece, molto rara nell’Oasi Castel diGuido dove ne è stata rinvenuta unasola stazione, al margine di un pasco-lo, con pochissimi esemplari.Impollinazione: Questa specie sem-

bra essere impollinata da una piccolavespa solitaria l’ Eucera tuberculata.

Orchis papilionacea L.syn. O. rubra Jacq.;

O. papilionacea subsp. grandiflora (Boiss.) H.Baumann

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ORCHIS PAPILIONACEA

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Orchis laxiflora Lam.syn. O. ensifolia Vill.

Etimologia: L’epiteto specifico deri-va dal latino laxa-rada e flos-fiore esi riferisce all’infiorescenza rada.Descrizione: Pianta con fusto (spes-so soffuso di violetto) di 30-60 cm e3-8 foglie caulinari. L’infiorescenzaè lassa, allungata formata da 5-30fiori di colore rosso-violaceo. Illabello è trilobato più largo che lungocon porzione centrale e basale biancao raramente con piccole macchiolinerosse.Habitat: Cresce in prati umidi fino a1000 metri di altitudine.Periodo di fioritura: Da Aprile aMaggio.

Distribuzione: Questa orchidea èpresente in tutte le regioni tranne laValle d’Aosta e forse è estinta inTrentino Alto Adige.Nell’area protetta questa bellissimaorchidea è rarissima e cresce in unprato umido che si dissecca quasicompletamente in estate.

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ORCHIS LAXIFLORA

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Anacamptis pyramidalis (L.) Rich.syn. Orchis pyramidalis L.; Aceras pyramidalis Rchb.f.

Etimologia: L’epiteto specificopyramidalis si riferisce all’infiore-scenza piramidata.Descrizione: Fusto alto 20-60 cm.Le foglie sono 4-10 strettamente lan-ceolate, acute non riunite in unarosetta basale, le superiori abbrac-cianti. L’infiorescenza è molto densa,dapprima è conica poi ovoide. I fiorisono generalmente rosa-porporinima saltuariamente singoli individui ointere popolazioni sono a fiori bian-chi. Il labello è solitamente trilobato,solo negli individui a fiori bianchipuò presentarsi con incisioni pocoaccentuate.Habitat: Questa orchidea vive inprati, pascoli, garighe e bordi strada-li sia su terreni asciutti che pocoumidi. La si trova dal mare fino a1300 metri di altitudine.Periodo di fioritura: Fiorisce daAprile fino a Giugno.Distribuzione: Specie presente intutte le regioni italiane.

Nell’Oasi Castel di Guido, come intutto il Lazio, questa orchidea èmolto comune con la particolaritàche le popolazioni presenti nel terri-torio esaminato sono tutte a fioribianchi.Impollinazione: Questa specie pre-

senta un lungo e sottile sperone cheporta le ghiandole nettarifere; questone condiziona l’impollinaizone daparte delle farfalle, le uniche, graziealla spiritromba, in grado di raggiun-gere il nettare.

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ANACAMPTIS PYRAMIDALIS

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Ophrys sphegodes Mill. subsp. sphegodessyn. O. aranifera Huds.; O. crucigera Jacq.; O. fucifera Curtis;

O. galeopsidea Lag. ex Colm.

Etimologia: L’epiteto specifico deri-va dal greco sphekòs-vespa per lapresunta somiglianza del labello aduna vespa.Descrizione: Fusto alto 15-40 cmcon 4-5 foglie in rosetta basale e 1-2foglie caulinari abbraccianti.L’infiorescenza è lassa e allungataformata da 3-13 fiori. Il labello puòpresentare due piccole giobbositàbasali. Lo specchio a forma di H èmolto variabile.

Habitat: Prati e pascoli aridi, dalmare fino a 1200 metri di altitudine.Periodo di fioritura: Da fineFebbraio a Maggio.Distribuzione: Specie molto comu-

ne segnalata in tutta Italia tranne laValle d’Aosta e la Sardegna.

Nell’Oasi Castel di Guido questaorchidea è poco comune e condividel’habitat di O. sphegodes subsp. gar-ganica e O. incubacea.Impollinazione: Questa specie èimpollinata dall’Andrena nigroaenea(Imenotteri).

1.Sepalo mediano, 2.Ginostemio, 3.Pollinii,4.Petalo laterale, 5.Sepalo laterale, 6.Gibbositàbasali, 7.Apicolo, 8.Labello.

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OPHRYS SPHEGODES SUBSP. SPHEGODES

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Ophrys sphegodes Mill. subsp. garganica E. Nelsonsyn. O. garganica O. & E. Danesch

Etimologia: L’epiteto sottospecificogarganica significa “del MonteGargano”.Descrizione: Pianta molto similealla subsp. sphegodes dalla quale dif-ferisce per caratteri morfologici pocoevidenti e non sempre costanti comeil labello poco convesso, gibbositàbasali solitamente assenti, petali piùgrandi e spesso più scuri.

Habitat: Pascoli, garighe e marginedi boschi dal mare fino a 1200 metridi altitudine. Periodo di fioritura: Fiorisce daMarzo a Maggio.Distribuzione: Questa specie mancain Umbria, Marche e nord Italia. Lepopolazioni del sud Italia sono

morfologicamente più caratterizzatee quindi facilmente distinguibilidalla subsp. sphegodes. I popolamen-ti laziali presentano, spese volte,caratteristiche intermedie tra le duesottospecie e sono quindi di incertaattribuzione.

Nell’Oasi Castel di Guido questaentità cresce a stretto contatto con lasubsp. sphegodes e non è agevole lasua determinazione.Impollinazione: Questa specie èimpollinata dall’Andrena carbonaria(Imenotteri).

Ophrys x celani O. et E. Danesch

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OPHRYS SPHEGODES SUBSP. GARGANICA

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Ophrys incubacea Biancasyn. O. sphegodes subsp. atrata (Lindl.) E. Mey; O. atrata Lindl. non L.

Etimologia: L’epiteto specificoincubacea significa di “piccolataglia”.Descrizione: Specie molto simile adO. sphegodes dalla quale si differen-zia per le gibbosità basali del labellomolto pronunciate e per la sua mag-giore pubescenza. Questa orchideaha acqusito il rango di specie solo dapochi anni, in passato è stata consi-derata come una sottospecie dell’O.sphegodes.Habitat: Cresce in pascoli magri,garighe, incolti e margine di boschidal mare fino a 1200 m di altitudine.Periodo di fioritura: Fiorisce daiprimi di Marzo a Maggio.

Distribuzione: Specie comune alsud, al centro Italia e nelle isole;manca nelle Marche, EmiliaRomagna, Piemonte, Lombardia,Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige.Nell’Oasi Castel di Guido è sicura-mente l’orchidea del genere Ophryspiù comune e cresce nelle garighe eai margini della macchia mediterra-nea.Impollinazione: Questa specie èimpollinata dall’Andrena morio(Imenotteri).

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OPHRYS INCUBACEA

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Ophrys fuciflora (F.W. Schimdt) Moench subsp. fuciflorasyn. O. fuciflora Crantz; O. holoserica (Burm.f.) Greuter;

O. annae Devillers-Tersch. & Devillers

Etimologia: L’epiteto specifico fuci-flora significa “fiore con forma difuco” dal latino fucus-fuco e flos-fiore.Descrizione: Entità estremamentevariabile (specchio, colore e dimen-sione fiori ecc.) che può arrivare finoai 40 cm di altezza con 3-7 fogliebasali. L’infiorescenza può portarefino a dieci fiori con sepali ovali dabianco a violaceo. Labello con spec-chio variabilissimo. Gibbosità basalidi solito presenti.

Habitat: Cresce in pascoli magri,garighe, incolti e margine di boschidal mare fino a 1200 m di altitudine.Periodo di fioritura: Fiorisce daiprimi di Maggio a Giugno.Distribuzione: Presente in tuttaItalia tranne in SardegnaImpollinazione: Questa specie èprobabilmente impollinata daImenotteri.

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OPHRYS FUCIFLORA SUBSP. FUCIFLORA

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Serapias lingua L.

Etimologia: L’epiteto specifico lin-gua si riferisce alla forma del labelloche ricorda una lingua.Descrizione: Pianta con fusto di 10-30 cm e 4-8 foglie caulinari.L’infiorescenza è lassa formata da 2-6 fiori con casco rosa pallido e label-lo, che varia dal giallastro fino alrosa-salmone, con una sola callositànerastara, lucida.Habitat: Cresce su prati, terreniincolti, zone umide e boschi chiari.Questa specie è molto comune lungola costa ma si può trovare fino a 1500metri di altitudine.

Periodo di fioritura: Da Marzo aMaggio.Distribuzione: Questa orchidea èpresente in tutte le regioni tranne lepiù settentrionali (Trentino AltoAdige, Veneto, Friuli venezia Giulia,Piemonte, Lombardia, Valled’Aosta).

A Castel di Guido questa bellissimaorchidea è rarissima e cresce su pra-telli secondari ai margini di unpascolo insieme ad Orchis papiliona-cea.Impollonazione: Questa Serapias èimpollinata da una piccola ape, laCeratina cucurbitina.

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SERAPIAS LINGUA

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Serapias vomeracea (Burm.f.) Briq.

Etimologia: L’epiteto specifico deri-va dal latino vomer-aratro che si rife-risce alla forma del labello.Descrizione: Fusto alto 25-60 cmcon 4-7 foglie. L’infiorescenza èmolto allungata e può portare da 3 a12 fiori ben distanziati. I fiori sonomolto grandi con labello da rossochiaro a porpora-violaceao.Habitat: Cresce su pascoli e pratiaridi, garighe e macchie di solito suterreni leggermente acidi. Speciedistribuita dal mare fino a 1500 m dialtitudine.Periodo di fioritura: Fiorisce daiprimi di Aprile ai primi di Giugno.

Distribuizione: Presente in tuttaItalia tranne in Sardegna e Valled’Aosta.

Nell’Oasi di Castel di Guido è moltocomune e cresce nelle garighe aimargini della macchia.Impollinaizone: Probabilmente que-sta orchidea è impollinata da insettidella famiglia degli Imenotteri.

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SERAPIAS VOMERACEA

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IL FIORE

Per definizione il FIORE è un germoglio ad accrescimento determinato com-posto da sporofilli (foglie modificate a funzione riproduttiva, come i carpellie gli stami) e da foglie modificate a funzione vessillare o protettiva (come ipetali, in quasi la totalità delle famiglie, o come le glume nelle Graminacee).Alle spalle di una sì semplice organizzazione ci sono milioni di anni di evo-luzione.A partire da organismi vegetali pluricellulari, per gran parte della sua lungastoria, la terra è stata abitata da piante senza fiore, per lo più a riproduzionevegetativa o tramite spore (equiseti, felci arboree, muschi, gimnosperme).Successivamente, durante il Cretaceo (solo circa 125 M.a.), apparvero leAngiosperme (dal greco angeion “vaso”, sperma “seme”) che, apparentemen-te senza un reale motivo, ebbero in breve tempo il sopravvento su tutte le altrepiante. In reltà quella loro “piccola invenzione” che è il fiore risultò senzadubbio decisiva nella selezione naturale. Per la prima volta le foglie adibitealla riproduzione (sporofilli) andavano a formare veri e propri organi con fun-zione unica e specializzata. In questa maniera il seme veniva protetto moltopiù efficacemente e “accompagnato” anche dopo la separazione dalla piantamadre grazie alla trasformazione dell’ovario nel frutto. Molte famiglie di angiosperme, trovarono notevolmente vantaggioso per unapiù efficente dispersione del polline, sfruttare, magari dietro l’ “offerta” di unasostanza zuccherina, insetti o più raramente uccelli (o altri animali), che fun-gono dunque da vettori per la pianta (pronubi). Da un semplice vantaggioreciproco, questo rapporto, si è trasformato in una vera e propria coevoluzio-ne. Sembra infatti che la grande diversificazione degli insetti è stata diretta-mente correlata all’evoluzione delle angiosperme e a loro volta gli insettiinfluenzarono profondamente l’evoluzione delle piante. I fiori hanno dunque sviluppato sorprendenti tecniche per attrarre determina-te specie di insetti, sfruttando quella che viene definita dispersione entomofi-la, la più comune è quella di mettere a disposizione dei propri visitatori pre-ziose sostanze zuccherine prodotte dalle specializzate ghiandole nettarifere,per far sapere agli insetti che lì possono trovare il nettre, vengono utilizzatisoprattutto colori ma anche odori. I fiori impollinati dai coleotteri sono generalmente bianchi, poco appariscen-ti, ma molto profumati (aromatici o simili a cattivi odori della fermentazione)poichè i loro visitatori hanno ben più sviluppato l’olfatto piuttosto che lavista. I fiori impollinati dagli imenotteri sono al contrario vistosamente colo-rati ma mai rosso puro; le api infatti, come anche altri insetti, sono in grado

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di percepire l’utravioletto ma non il colore rosso. Questi piccoli animali, pos-siedono inoltre uno speciale apparato boccale, particolari appendici e folti pelisul corpo che rendono più semplice e efficiente l’estrazione ed il trasporto delnettare e di conseguenza anche del polline. Per quanto riguarda i fiori impol-linati dai lepidotteri (farfalle diurne e notturne) il nettario si trova generalmen-te alla base di una lunga corolla tubulare o sperone accessibile soltanto alcaratteristico apparato succhiatore di questi insetti (spirotroba).Altri fiori, come per esempio quelli di alcune orchidee, evitano la costosa pro-duzione di nettare ed attirano i maschi di alcuni insetti rilasciando dei fero-moni, molto simili se non gli stessi, a quelli prodotti dalle femmine primadella riproduzione.Infine, alcune piante si servono di vettori ben più grandi degli insetti: gliuccelli, per esempio i colibrì ma anche tanti altri uccelli come le capinere ogli usignoli che si nutrono di nettare, ricco di zuccheri, durante la migrazio-ne. Ovviamente in questi casi i fiori sono di dimensioni maggiori e spesso sitrovano riuniti in infiorescenze, in questa maniera piccoli fiori riuniti possonosembrare un unico grande fiore ed attirare anche animali più grandi; solita-mente sono molto ricchi di nettare ed hanno la corolla vistosamente coloratageneralmente di giallo e di rosso.

ANATOMIA DEL FIORE

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INFIORESCENZE

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GLOSSARIO

Achenio: frutto secco indeiscente contenente un solo seme.Afillo: senza foglie. Alato: organo provvisto di espanzioni appiattite simili ad ali. Alterne: disposizione delle foglie per cui si ha una foglia per ogni nodo.Attinomorfo: fiore a simmetria raggiata.Amplessicaule: di foglia la cui base avvolge parzialmente o ottalmente ilfusto.Astata: di foglia a forma di freccia, con apice acuto e base a due punte.Bilobo: “bi-” due volte, lobi; petali a forma di cuore allungato con incisionecentrale più o meno profonda.Brattea: foglia modificata prossima al fiore o all’infiorescenza; svolge fun-zione protettiva, nettarifera o vessillare.Calice: verticillo più esterno del fiore, generalmente di colore verde, costitui-to dai sepali.Capsula: frutto secco deiscente in cui sono racchiusi numerosi semi e chederiva da 2 o più carpelli.Caule: fusto.Cespitoso: di pianta legnosa avente diversi fusti di dimensioni analoghe par-tenti tutti dalla stessa base. Corolla: verticillo interno del fiore, generalmente colorato, costituito dafoglie modificate dette petali; ha la funzione di attrarre gli insetti impollina-tori.Dioico: “di-” due, “oikos” case; piante unisessuali in cui fiori maschili e fem-minili sono portati da individui diversi della stessa specie.Epicalice: insieme di brattee generalmente fuse poste alla base del calice.Exsiccata (campione d’erbario): pianta essiccata, determinata e poi fissatasu un foglio bianco con relativo cartellino.Follicolo: frutto secco deiscente monocarpellare che si apre lungo un’ unicasutura ventrale.Geofite: piante con gemme perennanti sottoterra (bulbi, rizomi ecc.).Ginostemio: organo (delle Orchidaceae) a forma di colonna risultante dallafusione del gineceo e dell’androceo.Glabro: sprovvisto di peli.Infiorescenza: insieme di fiori raggruppati secondo una disposizione deter-minata e costante per ogni specie.Mericarpo: frutto che a maturazione si scinde in due parti, ognuna di essecontenente un seme.

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Monoico: “monos-” una, “oikos” casa; pianta in cui i fiori maschili e femmi-nili sono distinti e portati dallo stesso individuo.Nodo: punto del fusto dove sono inserite una o più foglie.Opposto: foglie disposte sullo stesso nodo una davanti all’altra.Patente: organo formante un angolo di 90° rispetto alla superficie su cui èinserito.Pennatosette: Foglie con incisioni profonde che possono giungere fino allarachide (nervatura centrale).Perianzio: complesso di elementi fogliari modificati (petali e sepali).Petali: foglie modificate, in genere vistosamente colorate; unità della corolla.Picciolate: provvisto di picciolo.Picciolo: peduncolo che sostiene la foglia.Peduncolo: gambo di un infiorescenza o fiore solitario.Poligamia: presenza di fiori ermafroditi ed unisessuali sullo stesso individuoo su individui diversi di una stessa specie.Pollinii: granuli pollinici conglutinati.Prostrato: fusto adagiato sul suolo.Pubescente: peloso.Rachide: di foglia, nervatura centrale da cui partono le nervature secondarie;di spiga, asse primario su cui sono disposte le spighette.Resta: filamento più o meno rigido che parte dal dorso o dall’apice delleglume delle Gramineae.Riflesso: inclinato all’indietro.Rizoma: fusto sotterraneo orizzontale che genera rami secondari aerei su cuicrescono foglie e fiori; svolge funzione di riserva.Sepalo: foglie modificate, generalmente verdi, che costituiscono il calice.

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Page 131: LA FLORA VASCOLARESedimenti di ambiente palustre e lacustro-lagunare all’interno dei quali sono intercalati depositi vulcano-clastici. Particolare con fossili del gen. Clamis rinvenuti
Page 132: LA FLORA VASCOLARESedimenti di ambiente palustre e lacustro-lagunare all’interno dei quali sono intercalati depositi vulcano-clastici. Particolare con fossili del gen. Clamis rinvenuti

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