La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2

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La filiera vitivinicola irpina: qualità e sostenibilità Montemarano, 13 marzo 2014 PSR Campania 2007-2013 mis 111 1

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La filiera vitivinicola irpina: qualità e sostenibilità

Montemarano, 13 marzo 2014

PSR Campania 2007-2013 mis 111

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Presentazione corso

• Modulo 1: introduzione e normativa vigente• Modulo 2: sostenibilità e innovazione nel

settore vitivinicolo• Modulo 3: enologia varietale• Modulo 4: sostenibilità certificazione etichetta• Modulo 5 : comunicazione e marketing• Modulo 6 :viaggio studio• Esame finale

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Modulo 1Normativa vigente

• Test ingresso• Inquadramento normativo specifico comparto

vitivinicolo docenti Addolorata Ruocco Marco Silvestri• Sostenibilità evoluzione del concetto di sviluppo

sostenibile nel panorama normativo docenti Addolorata Ruocco Marco Silvestri

• OCM inquadramento e evoluzione nella nuova programmazione comunitaria dott. Lorenzo Filomena responsabile dell’ OCM vite

• Totale ore lezioni 9• Test fine modulo e gradimento

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Sviluppo sostenibile: concetti chiave

• processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale

• Dimensione: locale , globale

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• Crisi petrolifera 1970:

guerra Israele e Paesi Arabi

riduzione delle esportazioni di petrolio verso Occidente

aumento dei costi energetici

Crisi finanziaria

Politiche di austerity

Fonti energetiche rinnovabili alternative al fossili combustibili

Presa di coscienza della società industrializzata delle limitazioni della disponibilità delle risorse del pianeta

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 1972 Conferenza ONU sull’Ambiente Umano Stoccolma afferma l'opportunità di intraprendere azioni tenendo conto non soltanto degli obiettivi di pace e di sviluppo socio-economico del mondo, per i quali «la protezione ed il miglioramento dell’ambiente è una questione di capitale importanza», ma anche avendo come «obiettivo imperativo» dell'umanità «difendere e migliorare l'ambiente per le generazioni presenti e future».

• Si individua una modello di crescita economica che non consumi tutte le risorse ambientali e le renda disponibili anche per il futuro

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• IUCN 1980, International Union for Conservation of Nature elabora il documento Strategia Mondiale per la Conservazione nel quale si delineano i seguenti obiettivi:

• mantenimento dei processi ecologici essenziali;• salvaguardia e conservazione della conservazione della biodiversità• utilizzo sostenibile degli ecosistemi.• Framework di Sviluppo Sostenibile Strategico, noto anche come The Natural Step

Framework adottato da diverse organizzazione la più nota è IKEA che l’ha adottato per prima già nel 1990

• Approccio sistemico e integrato (introduce la pianificazione strategica) che evidenzia le interrelazioni tra le parti di un sistema

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 1983- ONU istituisce la I Commissione Mondiale su Sviluppo e Ambiente presieduta dal Premier norvegese Gro Harlem Brundtland

• 1987 Rapporto Brundtland che definisce il concetto di Sviluppo Sostenibile: Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali »

tutela dei bisogni di tutti gli individui, legittimità universale al miglioramento condizioni di vita; necessità e importanza di una maggiore partecipazione dei cittadini.

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 1991- World Conservation Union e altre organizzazioni hanno elaborato una successiva definizione di Sviluppo Sostenibile inteso come « ...un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende »

L'economista Daly definisce lo S.S. come l’insieme delle azioni il cui obiettivo di sviluppo deve mantenersi entro la capacità di carico degli ecosistemi cioè:

• Il peso dell’impatto antropico sui sistemi naturali non deve superare la capacità di carico della natura

• Il tasso di utilizzo delle risorse rinnovabili non deve essere superiore alla loro velocità di rigenerazione

• L’immissione di sostanze inquinanti e di scorie non deve superare la capacità di assorbimento dell’ambiente

• L’utilizzazione di risorse non rinnovabili deve essere compensato dalla produzione di una quantità pari di risorse rinnovabili

Equilibrio tra uomo e ecosistema che assicuri il consumo delle risorse senza depauperamenti delle stesse

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 1992 – Rio de Janeiro 2° Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo

Si confermano le strategie della 1° Conferenza Mondiale tenutasi a Stoccolma nel 1972 introducendo altri contenuti:

• il diritto allo sviluppo per un equo soddisfacimento dei bisogni sia delle generazioni presenti che di quelle future;

• la tutela ambientale non separata ma parte integrante del processo di sviluppo;• la partecipazione dei cittadini, a vari livelli, per affrontare i problemi ambientali. • la possibilità di accedere alle informazioni riguardanti l'ambiente, che gli Stati

dovranno rendere disponibili, e di partecipare ai processi decisionali;• il principio del chi inquina paga per scoraggiare gli sprechi, stimolare la ricerca e

l’innovazione tecnologica per ridurre l’uso di materie prime

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• Dalla Conferenza di Rio de Janeiro scaturiscono due iniziative di rilievo:• Programma d'azione Agenda 21

manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al XXI secolo. È un documento di 800 pagine che parte dalla premessa che le società umane non possono continuare nella strada finora percorsa aumentando il divario economico tra le varie nazioni e tra gli strati di popolazione all’interno delle nazioni stesse, incrementando così povertà, fame, malattia e analfabetismo e causando il continuo deterioramento degli ecosistemi dai quali dipende il mantenimento della vita sul pianeta.

• Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici

Sottoscritta a New York il 9 maggio 1992 per ridurre le emissioni causa dell’effetto serra preludio al Protocollo di Kyoto del 1997

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Le tappe della sostenibilità a livello nazionale

1993 Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile dal Ministero dell’Ambiente l’attuazione di Agenda 21

• Agenda 21 è quindi un piano d'azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale con il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i portatori di interesse di un dato territorio

Costituito da 40 capitoli, divisi in 4 parti:• dimensione economica e sociale: povertà, sanità, ambiente, aspetti

demografici, produzione;• conservazione e gestione delle risorse: atmosfera, foreste, deserti,

montagne, acqua, prodotti chimici, rifiuti;• rafforzamento del ruolo dei gruppi più significativi: donne, giovani,

anziani, Ong, agricoltori, sindacati, settori produttivi, comunità scientifica;• mezzi di esecuzione del programma: strumenti scientifici, formazione,

informazione, cooperazione internazionali, strumenti finanziari e giuridici

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Agenda 21:pensare globale agire locale

Principi : corresponsabilità, trasversalità, governance, condivisione, partenariato,monitoraggio13

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Protocollo di Kyoto1997- trattato internazionale tra più di 180 Paesi2005 entra in vigore dopo la adesione della Russia• obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di

inquinamento (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano, ossido di azoto idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) in una misura non inferiore al 8% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 – considerato come anno base – nel periodo 2008-2013.

• sostituire le fonti non rinnovabili con Fonti Energetiche Rinnovabili• ridurre l’uso di combustibili fossili• aumentare l’efficienza energetica• ridurre i consumi energetici;• ridurre la deforestazione• 16 marzo 2012 è stato attuato da Clini Il Fondo rotativo per Kyoto di 600

Meuro per investimenti energetici a favore di strutture pubbliche poli industriali

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

1994 Aalborg (Danimarca) 1° Conferenza Europea sulle Città Sostenibile • Carta delle Città Europee per lo sviluppo durevole e sostenibile in

attuazione di Agenda 21• ulteriore definizione di sviluppo sostenibile: “Sviluppo che offre servizi

ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturali, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi”.

• le tre dimensioni economiche, sociali ed ambientali sono strettamente correlate, ed ogni intervento di programmazione deve tenere conto delle reciproche interrelazioni, senza pregiudizio alla vitalità dei sistemi naturali urbani sociali

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

1996 Lisbona, 2° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili

Approvazione del Piano di azione di Lisbona per l’attuazione di Agenda 21 indirizzi operativi si individuano gli indicatori di sviluppo sostenibile, la valutazione impatto ambientale (VIA), i sistemi di certificazione volontaria europea EMAS

• 2000 Hannover (Germania) 3° Conferenza Europea sulle Città Sostenibili per Agenda 21 noto come appello per il rafforzamento delle azioni per l’attuazione dei programmi di Agenda 2000 dall’Agenda all’Azione rivolto alla Comunità Internazionale, alle Istituzioni Europee, ai Governi nazionali e locali, ai vertici dell'Economia e della Finanza, a tutti gli attori coinvolti e coinvolgibili in clima di cooperazione

• 2001 Unione Europea, VI Piano d'Azione Ambientale 2002/2010 definisce la politica ambientale comunitaria fino al 2010, individuando 4 campi di azioni prioritarie (cambiamenti climatici; natura e biodiversità; ambiente, salute, qualità della vita; uso sostenibile delle risorse) e sostenendo la promozione di Agenda 21 locale, l’intervento sul sistema dei trasporti, l’adozione degli indicatori ambientali urbani.Uno degli elementi emergenti è che la dimensione urbana assume, dopo Johannesburg, un rilievo ancora maggiore

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 2002 Johannesburg Vertice Mondiale sullo Sviluppo SostenibileSi ribadisce che :• la crescita economica non è la base dello sviluppo;• è opportuno distinguere tra crescita e sviluppo;• nella piramide dei valori, il pilastro sociale è al vertice dei pilastri economico ed ambientale;

comunque nessuno dei pilastri potrà essere considerato a sé stante;• è prioritario lo sviluppo rispetto alla crescita economica;• è necessario valutare i costi sociali ed ambientali delle politiche. Paradigma sviluppo economico- sviluppo sociale- protezione ambientale.• I temi trattati nel documento riguardano infatti• la pace,• la sicurezza,• il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo,• il rispetto per le diversità culturali,• l’estirpazione della povertà,• il cambiamento nei modelli di produzione e consumo insostenibili,• la protezione e la gestione delle risorse naturali,riconoscendo quindi in queste tematiche la basi essenziali per il raggiungimento della sostenibilità

(economica, sociale e ambientale) quale beneficio per tutti e in particolar modo per le donne, i giovani, i bambini e le persone più emarginate della società.

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 2006- UE Strategia Europea per Lo Sviluppo sostenibile • Equilibrio tra crescita economica standards di vita tutela ambientale• La strategia cambiamento dei modelli comportamentali dei cittadini, • Le sfide principali individuate sono sette:• cambiamento climatico ed energia pulita - conseguimento dei traguardi delle energie rinnovabili e

riduzione delle emissioni di gas a effetto serra• trasporto sostenibile - riduzione dell'inquinamento e delle vittime degli incidenti stradali• consumo e produzione sostenibili - attuazione del Piano d'azione per le tecnologie ambientali

(ETAP) e compatibilità ecologica di prodotti e processi• conservazione e gestione delle risorse naturali - arresto della perdita della biodiversità entro il

2010 e migliore gestione delle risorse atmosferiche, idriche, terriere, forestali e ittiche• sanità pubblica (con particolare attenzione ai bambini)• inclusione sociale, demografia e immigrazione - fornitura di assistenza ai gruppi più vulnerabili

come gli anziani• povertà globale e sviluppo sostenibile – assunzione di un ruolo di primo piano in tutte le politiche esterne dell'UE

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Le tappe della sostenibilità a livello internazionale

• 2009 Dir Ce 28/2009 promozione dell’ uso di energia da fonti rinnovabili Pacchetto Clima Energia

Obiettivi da raggiungere per il 2020: • Ridurre le emissioni di CO2 del 20% rispetto ai livelli del 1990 • Incrementare del 20% l’efficienza negli usi finali dell’energia rispetto ai livelli

attuali (Comunicazione CE del 19.10.2006 “Piano d’azione per l’efficienza energetica: concretizzare le potenzialita”)

• Promuovere le energie rinnovabili con un obiettivo vincolante del 20% sul totale dei consumi energetici della UE, con valori diversi per i diversi paesi (per l’Italia il 17%) e del 10%, per ciascun paese membro, dei consumi nel settore dei trasporti terrestri

• Stabilire uno stretto collegamento tra lo sviluppo della produzione di energia da FER e l’aumento dell’efficienza energetica

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Le tappe della sostenibilità 2009 Dir 128/2009 Ce uso sostenibile dei prodotti fitosanitari2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il

PAN approvato febbraio 2014 strumento tecnico operativo

Obiettivi• Salute umana ambiente biodiversità• Lotta integrata o strategie alternative senza l’apporto della chimicaAzioni• Formazione informazione (uso professionale dei presidi fitosanitari)• Revisione dei formulati e principi attivi• Controllo attrezzature irroratrici• Stoccaggio e smaltimento

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Le tappe della sostenibilità

• 1972 – Dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano Conferenza ONU• 1980 Strategia Mondiale per la Conservazione IUCN International Union for Conservation of Nature• 1983 Commissione mondiale su sviluppo e Ambiente ONU presieduta da Bruntland ( Norvegia)• 1987 – Rapporto Brundtland Il Futuro di tutti noi• 1992 – Rio de Janeiro, Brasile Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo Vertice della Terra/UNCED

Agenda XXI e Convenzione quadro sui cambiamenti climatici• 1993 Italia PIANO Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile• 1994 – Aalborg, Danimarca: 1ª Conferenza Europea sulle città sostenibili• 1996 Lisbona –2° Conferenza Europea città sostenibili• 1997 – Protocollo di Kyoto Cop3, III Conferenza Mondiale sul Cambiamento climatico• 1999 Italia Conferenza di Ferrara Istituzione coordinamento Agende XXI locali e istituzione del Servizio per lo

sviluppo Sostenibile Ministero dell’Ambiente• 2000 Hannover 3° Conferenza Europea sulle Città sostenibili• 2001 VI piano Azione ambientale UE 2002/2010 Ambiente 2010 Il nostro futuro la nostra scelta• 2002 – Johannesburg, Sud Africa – Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile organizzato dalle Nazioni Unite

2006 – La Strategia per lo Sviluppo Sostenibile• 2008 Dec Leg 4 del 16/01/2008 che modifica il testo unico ambientale dec. Leg. 152/2006• 2009 Dir 2009/28/ce uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia pacchetto clima energia• 2009 Dir 2009/128/ce quadro per uso sostenibile dei pesticidi• 2012 Dec. Leg. 150 del 14/07/2012 attuazione della direttiva attraverso il PAN approvato febbraio 2014

strumento tecnico operativo

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Sviluppo sostenibileDefinizioni: - Processo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni

attuali senza compromettere la possibilità delle generazioni future di far fronte ai loro bisogni(1987 Commissione Brundtland)

- Lo sviluppo sostenibile e un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali (Risoluzione 1/2008 OIV).

• Quattro pilastri: ambiente ( ridurre fabbisogno energetico e chimico), sociale (capitale umano stakeholders), economico (competitività) , istituzionale (governance)

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Sviluppo Sostenibile

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Sviluppo sostenibile in agricoltura : concetti chiave

Approccio globale basato suPerennità economica delle strutture e dei territori (resilienza ottimizzazione degli inputs, mitigazione cambiamenti climatici)Multifunzionalità ( valorizzazione aspetti paesaggistici, produttivi, storici culturali ecologici) Qualità ( tipicità, ambiente, sicurezza ,salute, valore marketing)

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Interpreti Sostenibilità Ambientale in agricoltura

BIOLOGICO • 8 marzo 2012, con il regolamento N 203 sulla base dello studio condotto a livello

Europeo “Orwine”, sono state individuate le sostanze che non possono essere aggiunte e le lavorazioni in vigna e in cantina che non e possibile svolgere per la produzione di vini certificati biologici.

BIODINAMICA • Fondata sulle teorie antroposofiche del filosofo Rudolf Steiner. L’obiettivo e il

mantenimento della fertilita del suolo tramite preparati specifici, ed il funzionamento delle forze cosmiche che intervengono nello sviluppo della pianta.

AGRICOLTURA INTEGRATA (disciplinari di produzione reg 1698/2005)• Per produrre un bene agricolo/vinicolo occorre unire le forze della natura e quelle

dell’uomo. Dalla gestione del suolo con azioni meccaniche e non, fino alla lotta integrata. L’obiettivo e la prevenzione del danno tramite misure adeguate quali:

• •Pianificazione della coltura/Viticoltura di precisione•Interventi rispettosi dell’ambiente •Introduzione e salvaguardia degli insetti utili

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Sostenibilità della vitivinicoltuta

• La vitivinicoltura sostenibile e definita dall’OIV come:

l’approccio globale su scala dei sistemi di produzione e di trasformazione delle uve, associando contemporaneamente:

• la perennita economica delle strutture e dei territori, • l’ottenimento di prodotti di qualita, • la presa in considerazione delle esigenze di una viticoltura di precisione,

dei rischi legati all’ambiente, alla sicurezza dei prodotti e alla salute dei consumatori e la valorizzazione degli aspetti patrimoniali, storici, culturali, ecologici e paesaggistici

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Interpreti sostenibilità economica

• Competitività• Riduzione costi • Marketing prodotto• Innovazione tecnologica e culturale• Sviluppo rurale

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Interpreti sostenibilità sociale dimensione interna

• Gestione risorse umane formazione contratti lavoro pari opportunità inclusione e coesione

• Tutela salute e sicurezza nel lavoro norme ISO• Condivisione processo di innovazione e

trasformazione riconversione professionale

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Interpreti sostenibilità sociale dimensione esterna

• Interazione con la comunità locale partenariato locale per la promozione del territorio

• Interazione con fornitori clienti e consumatori comportamenti socialmente responsabili

• Rispetto ambiente FER gestione ambientale e rifiuti

• Reputazione territoriale

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• GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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