La Felicita’ e Il Tempo

7/24/2019 La Felicita e Il Tempo

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LA FELICITA E IL TEMPO Plotino, Enneadi, I 4 - I 5

Anche da una lettura superfciale delle Enneadi, non su!!e il desiderio diPlotino di separare lani"a dal corpo, attra#erso un processo di purifca$ione

che fnisca nella riunifca$ione dellani"a con lintelletto e con l%no& Plotino#ede lidentifca$ione delluo"o con lani"a, e di#ide 'uesta in pi( parti& Laparte superiore risiede nellintelli!i)ile* l+ esercita se"pre la #irt( pi( alta, laconte"pla$ione delle realt superiori& Il fne delletica pro)a)il"ente consistenel ar rendere conto allani"a "ediana., dell.io. puro e, purifcandosi, al suora!!iun!i"ento&

Plotino opera nel III sec e i suoi rieri"enti sono Platone e Aristotele& Fond/ unaflosofa che seppe co"pere con laristotelis"o e lo stoicis"o, "entre rifut/epicureis"o e scetticis"o& 0e aristotelici e stoici possono essere riassu"i)ili inuniche idee 1o co"un'ue si"ili2, lo stesso non si pu/ dire dei platonici& Inattitra loro, sono presenti posi$ioni radical"ente di3erenti& I"portante , chePlotino, non #uole essere altro che interprete. di Platone& Tre ideeonda"entali da tener presenti sono la centralit della elicit, la prioritdellani"a e il ruolo onda"entale della conoscen$a&

La felicit:co"une"ente, si dice che letica !reca sia eudai"onistica., cio haper fne il ra!!iun!i"ento della elicit& Ci sono ri"andi alla flosofa 6antianadel tipo a!isci "oral"ente, se #uoi essere elice.& A 'uesta si a7anca lano$ione di #irt( intese co"e una condotta di #ita, insie"e delle presta$ioni,capaci di renderci elici.&

Anima:pro)a)il"ente letica flosofca nasce in !recia 'uando la elicit ini$iaad essere cercata non pi( nei )eni estranei e "ateriali, "a allinternodellindi#iduo, nellassetto dellani"a )uona.& Anche la #irt( #iene intesaco"e ci/ che capace a produrre i )eni dellani"a& 8uesta interiori$$a$ione,ha spunti pita!orici, dionisiaci e orfci& Proprio da Pita!ora part+ la conce$ionesocratico-platonica dellani"a, co"e entit incorporea e i""ortale& 9ellani"aoccorre prendersi cura e tenerla lontano da in!iusti$ie, poich: solo #irt( e!iusti$ia possono produrre elicit&

Conoscenza:9o))ia"o a 0ocrate una co"ponente essen$iale di ra$ionalis"o&

O##ero la con#in$ione che la conoscen$a a))ia un ruolo decisi#o nella #itapratica& 9a 'ui nascer la conce$ione secondo cui nessuno co""ette il "ale#olontaria"ente. e 'uindi, lerrore "orale, il peccato, do#uto ad unadistor$ione del !iudi$io& Chiun'ue ha conoscen$a di ci/ che )ene per lui.non potr che a!ire secondo il )ene stesso& Platone dir che letica #era ci/che si ri al ;ene stesso* per Aristotele pur rifutando una onda$ione esattadella "orale, dar alla #irt(, contenuti conosciti#i e atti di !iudi$io* il sa!!iostoico sa cosa are in o!ni situa$ione della #ita* il sa!!io epicureo sar se"presereno !ra$ie alla salda conoscen$a dei principi del 'uadriar"aco.&Inoltre il atto che tutte le etiche antiche a))ia"o una )ase intellettualista.,non si!nifca che tutte pon!ano co"e ulti"o fne la elicit.& Cio una "oraleautrice di una #ita atti#a. non "eno ra$ionalista di una "orale autricedella #ita conte"plati#a, che esalta il #alore delle un$ioni conosciti#e in atto


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Vita attiva e contemplativa:nella storia del pensiero antico c una di3erente#isione per chi a una #ita atti#a., politica.&& e chi si dedica ad una #ita attadi conte"pla$ione& Per i !randi pensatori dellantichit i secondi sono sen$aalcun du))io pi( elici& Inatti luo"o de#e reali$$are la propria un$ione,propria #irt( che lo distin!ue da!li altri ani"ali e, 'uesta, latti#it

dellintelletto& Tutta#ia luo"o non solo intelletto& E per 'uesto che Platonecolloca la elicit anche alla !iusti$ia dellani"a., do#e nella repu))lica, oltre aessere flosoo anche al ser#i$io della co"unit& 8uesto perch: luo"o anche cittadino, padre&&oltre che intelletto& In periodo ellenistico ed i"periale iprincipali sostenitori della pre"inen$a della #ita conte"plati#a rispetto a'ualsiasi altra atti#it u"ana, urono i flosof platonici& 0i a!!ra#/ anche 'uellatensione interna al concetto Aristotelico tanto che, i co""entatori delletica


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presen$a dei )eni* per la no$ione di elicit intesa pi( co"e eserci$io che co"epossesso* per la rile#an$a dei )eni esterni. allani"a ai fni della elicit&La solu$ione di Plotino si caratteri$$er per la pre"inen$a accordata alla #itaconte"plati#a* per la su7cien$a della sola #irt( 1teoretica2 ai fni della elicit*per la no$ione di elicit co"e eserci$io piuttosto che co"e possesso* per

lirrile#an$a di )eni esterni. allani"a per la elicit&

IBT% I


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epicurei, edonisti@ sono criticati per !iudicare il piacere indipendente dalla #ita#irtuosa, inoltre s)a!liano 'uando a3er"ano che il sa!!io non so3re setorturato& 8uesto possi)ile solo con latti#it plotiniana&


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superiori& 1 'uesto perch:, se noi sia"o lani"a ra$ionale, inter"edia, accadeche si s#ol!ano atti#it e un$ioni. psichiche di#erse dal pensiero discorsi#o dicui solita"ente noi. non sia"o consci 1intui$ione intellettuale nella partesuperiore, perce$ioni e desideri inconsci nella parte ineriore22& Moltoi"portante sottolineare il orte le!a"e dellani"a non discesa e la sua

atti#it noetica co"e #isione e conte"pla$ione de!li intelli!i)ili& Pro)a)il"ente,per defnire la dottrina dellani"a non discesa, ha preso le "ossedallinterpreta$ione dei testi platonici, soprattutto dal "ito della #isioneiperuranica. del Fedro, dalla Bepu))lica, do#e descritta la natura dellani"a,dal Fedone e dal Ti"eo&

LA 9IME


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perch: 'ualsiasi "o#i"ento si #erifca in un te"po in #ista di un fne& Percapire "e!lio necessaria la distin$ione tra atti#it e "o#i"ento& Aristoteledice che #i sono a$ioni che hanno il fne al di uori di se 1ca""inare per!iun!ere@2 e sono "o#i"enti* e a$ioni perette il cui fne in se 1conte"plare,#edere@2 e sono atti#it& Il criterio per distin!uerle che solo di un atti#it

possia"o dire che lo stia"o acendo e la))ia"o atta 1posso cio dire, checonte"plo. e ho conte"plato.2& Per Aristotele 'ualsiasi atti#it, co"e 'uellateoretica, ra!!iun!e il proprio fne in 'ualsiasi "o"ento del suoun$iona"ento, perch: in o!ni istante la$ione insie"e si s#ol!e e ra!!iun!e ilsuo fne& 8uindi, per Aristotele le atti#it del conte"plare ed essere elici,condi#idono le caratteristiche dellesperien$a del piacere, sono cio perette ino!ni loro "o"ento e 'uindi, non au"enteranno con un au"ento di te"po1 co"e poi dir Plotino2& Co"un'ue non si de#e pensare che 'ueste atti#it nonoccupino una di"ensione te"porale, anche se la 'ualita lintensit nondipenderanno da unestensione te"porale& 0i reali$$a o non si reali$$a e, se sireali$$a, lo ar in "odo co"pleto& Il li#ello di elicit di un "o"ento o di diecianni lo stesso, anche se o##ia"ente preeri)ile 'uello di dieci anni& Felice.inatti, sar lessere u"ano che stato tale in una #ita peretta eco"[email protected] sola rondine non a pri"a#era, e neppure un solo !iorno* cos+neanche un !iorno ed un te"po )re#e rendono luo"o )eato e elice& 8uestoperch: !iudicare elice una #ita. di#erso dal !iudicare elice una atti#it.&


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anche dell e#ento che accade.& Le#ento non dipende da noi, non in nostropotere, "a #oluto dal Lo!os. di#ino&


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per !li stoici lautono"ia del sa!!io scaturisce dal peretto assetto ra!!iuntodallani"a che #i#e secondo #irt( e ra!ione, per Plotino la pure$$a e lapere$ione della parte intellettuale dellani"a 1lani"a non discesa2 un datodi atto "etafsico&


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Le cose che, presenti, non esercitano alcuna attratti#a e non a!!iun!ono nullaalla elicit, "a che, assenti, sono ricercate per #ia della presen$a delle coseche ci ai!!ono, ra!ione#ole chia"arle necessarie, "a non )eni&.

Perch: dun'ue, chi elice #uole che 'ueste cose siano presenti e respin!e lecontrarie-Bispondere"o che non perch: contri)uiscono in 'ualche parte allaelicit, "a piuttosto allesisten$a&.

MA che cosa c tra le #icende u"ane che non sia dispre$$ato da chi si ele#ato al #ertice di tutte 'ueste e non dipende pi( da nessuna delle inerioriPerch: se non sti"a i"portanti i a#ori della ortuna, per 'uanto !randisiano&&do#r sti"are i"portanti la caduta di i"peri e la ro#ina della sua citt0e li !iudicasse un "ale sare))e ridicolo e non ancora #irtuoso se sti"assei"portanti le!ni e pietre e&& la "orte dei "ortali&& proprio lui che sulla "orte,de#e a#ere )en salda la sua con#in$ione che "i!liore della #ita unita alcorpo.&

0e a!!ra#ati troppo dalle scia!ure, anche a loro concesso di a))andonare la#ita* se restano, ed hanno )uona ra!ione per arlo, allora non c niente ditre"endo* se in#ece restano sen$a ra!ione allora sono causa del loro stesso"ale.&

Alle s#enture non #olute, 'ualora si prestino, oppone la #irt( che rende la suaani"a di7cile da scuotere e da tur)are.


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prestare atten$ione al corpo.&

Ma se i sa!!i ossero due, e se luno osse pro##isto di tutti i cosiddetti#anta!!i naturali, "entre laltro dei contrari, dire"o che a loro presente unaelicit u!uale- Lo dire"o si, se sono sa!!i alla pari& E se uno osse pi( )ello

nel corpo e possiede tutte le altre cose che non ri!uardano la sa!!e$$a, n: in!enerale la #irt(@ che i"portan$a a#re))e.


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Laltro per/ ha !oduto per pi( te"po- Anche il piacere pi( duraturo possiede,solo il presente, il suo passato in#ece, se n andato.&

E nella)ito ac'uisito dellinelicit@ E in o!ni caso la!!iunta di una 'uantit

"a!!iore, non dal perdurare pi( a lun!o della stessa 'uantit, che si !eneralinelicit "a!!iore ci/ che per pi( te"po resta u!uale non esiste tuttoinsie"e, n: lo si de#e chia"are pi( lun!o. so""ando ci/ che esiste a ci/ chenon esiste&.

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