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LA DOMENICA PARROCCHIA S. GENESIO MARTIRE in DAIRAGO (MI) Diocesi di Milano—Zona Pastorale IV—Decanato di Castano Primo 9 ottobre 2016 - ANNO VIII / Num . 404 VI Domenica dopo il Martirio di S. Giovanni il Precursore Maria Elena Ribezzo:Salve, Santità, buona sera. Senta, Lei ieri ha parlato di una guerra mondiale in atto contro il matrimonio, e in questa guerra ha usato parole molto forti contro il divorzio: ha detto che sporca l’immagine di Dio; mentre nei mesi scorsi, anche durante il Sinodo, si era parlato di un’accoglienza nei con- fronti dei divorziati. Volevo sapere se questi approcci si conciliano, e in che modo. Papa Francesco:Tutto è contenuto, tutto quello che ho detto ieri, con altre parole - perché ieri ho parlato a braccio e un po’ a caldo – si trova nell’Amoris laetitia, tutto. Quando si parla del matrimonio come unione dell’uomo e della donna, come lo ha fatto Dio, come immagine di Dio, è uomo e donna. L’immagine di Dio non è l’uomo [maschio]: è l’uomo con la donna. Insieme. Che sono una sola carne quando si uniscono in matrimonio. Questa è la verità. È vero che in questa cultura i conflitti e tanti problemi non sono ben gestiti, e ci sono anche filosofie dell’“oggi faccio questo [matrimonio], quando mi stanco ne faccio un altro, poi ne faccio un terzo, poi ne faccio un quarto”. E’ questa “guerra mondiale” che Lei dice contro il matrimonio. Dobbiamo essere attenti a non lasciare entrare in noi queste idee. Ma prima di tutto: il matrimonio è im- magine di Dio, uomo e donna in una sola carne. Quando si distrugge questo, si “sporca” o si sfigura l’im- magine di Dio. Poi l’Amoris laetitia parla di come trattare questi casi, come trattare le famiglie ferite, e lì entra la misericordia.... Il matrimonio ferito, le coppie ferite: lì entra la misericordia. Il principio è quello, ma le debolezze umane esistono, i peccati esistono, e sempre l’ultima parola non l’ha la debolezza, l’ultima parola non l’ha il peccato: l’ultima parola l’ha la misericordia! ... Joshua McElwee:Grazie, Santo Padre. In quello stesso discorso di ieri in Georgia, Lei ha parlato, come in tanti altri Paesi, della teoria del gender, dicendo che è il grande nemico, una minaccia contro il matrimonio. Ma vorrei chiedere: cosa direbbe a una persona che ha sofferto per anni con la sua sessualità e sente vera- mente che c’è un problema biologico, che il suo aspetto fisico non corrisponde a quello che lui o lei consi- dera la propria identità sessuale? Lei come pastore e ministro, come accompagnerebbe queste persone? Papa Francesco:Prima di tutto, io ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, di vescovo – anche di Papa – ho accompagnato persone con tendenza omosessuale e anche con pratiche omosessuali. Le ho ac- compagnate, le ho avvicinate al Signore, alcuni non possono, ma le ho accompagnate e mai ho abbando- nato qualcuno. Questo è ciò che va fatto. Le persone si devono accompagnare come le accompagna Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, Gesù non gli dirà sicuramente: “Vattene via perché sei omosessuale!”, no. Quello che io ho detto riguarda quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un papà francese che a tavola parlavano con i figli – cattolico lui, cattolica la moglie, i figli cattolici, ma all’acqua di rose, però cattolici – e ha domandato al ragazzo di dieci anni: “E tu che cosa voi fare quando diventi grande?” - “La ragazza”. E il papà si è ac- corto che nei libri di scuola si insegnava la teoria del gender. E questo è contro le cose naturali. Una cosa è che una persona abbia questa tendenza, questa opzione, e c’è anche chi cambia il sesso. E un’altra cosa è fare l’insegnamento nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità. Queste io le chiamo “colonizzazioni ideologiche”. Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu Il Parroco, don Giuseppe: 338 108 7666 / e-mail: [email protected] Segreteria Oratorio: tel. 0331 43 33 98 PAPA FRANCESCO Conferenza stampa del 3 ottobre sul volo di rientro dalla Georgia

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LA DOMENICA PARROCCHIA S. GENESIO MARTIRE in DAIRAGO (MI)

Diocesi di Milano—Zona Pastorale IV—Decanato di Castano Primo

9 ottobre 2016 - ANNO VIII / Num . 404 VI Domenica dopo il Martirio di

S. Giovanni il Precursore

Maria Elena Ribezzo:Salve, Santità, buona sera. Senta, Lei ieri ha parlato di una guerra mondiale in atto contro il matrimonio, e in questa guerra ha usato parole molto forti contro il divorzio: ha detto che sporca l’immagine di Dio; mentre nei mesi scorsi, anche durante il Sinodo, si era parlato di un’accoglienza nei con-fronti dei divorziati. Volevo sapere se questi approcci si conciliano, e in che modo.

Papa Francesco:Tutto è contenuto, tutto quello che ho detto ieri, con altre parole - perché ieri ho parlato a braccio e un po’ a caldo – si trova nell’Amoris laetitia, tutto. Quando si parla del matrimonio come unione dell’uomo e della donna, come lo ha fatto Dio, come immagine di Dio, è uomo e donna. L’immagine di Dio non è l’uomo [maschio]: è l’uomo con la donna. Insieme. Che sono una sola carne quando si uniscono in matrimonio. Questa è la verità. È vero che in questa cultura i conflitti e tanti problemi non sono ben gestiti, e ci sono anche filosofie dell’“oggi faccio questo [matrimonio], quando mi stanco ne faccio un altro, poi ne faccio un terzo, poi ne faccio un quarto”. E’ questa “guerra mondiale” che Lei dice contro il matrimonio. Dobbiamo essere attenti a non lasciare entrare in noi queste idee. Ma prima di tutto: il matrimonio è im-magine di Dio, uomo e donna in una sola carne. Quando si distrugge questo, si “sporca” o si sfigura l’im-magine di Dio. Poi l’Amoris laetitia parla di come trattare questi casi, come trattare le famiglie ferite, e lì entra la misericordia.... Il matrimonio ferito, le coppie ferite: lì entra la misericordia. Il principio è quello, ma le debolezze umane esistono, i peccati esistono, e sempre l’ultima parola non l’ha la debolezza, l’ultima parola non l’ha il peccato: l’ultima parola l’ha la misericordia! ...

Joshua McElwee:Grazie, Santo Padre. In quello stesso discorso di ieri in Georgia, Lei ha parlato, come in tanti altri Paesi, della teoria del gender, dicendo che è il grande nemico, una minaccia contro il matrimonio. Ma vorrei chiedere: cosa direbbe a una persona che ha sofferto per anni con la sua sessualità e sente vera-mente che c’è un problema biologico, che il suo aspetto fisico non corrisponde a quello che lui o lei consi-dera la propria identità sessuale? Lei come pastore e ministro, come accompagnerebbe queste persone?

Papa Francesco:Prima di tutto, io ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, di vescovo – anche di Papa – ho accompagnato persone con tendenza omosessuale e anche con pratiche omosessuali. Le ho ac-compagnate, le ho avvicinate al Signore, alcuni non possono, ma le ho accompagnate e mai ho abbando-nato qualcuno. Questo è ciò che va fatto. Le persone si devono accompagnare come le accompagna Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, Gesù non gli dirà sicuramente: “Vattene via perché sei omosessuale!”, no. Quello che io ho detto riguarda quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un papà francese che a tavola parlavano con i figli – cattolico lui, cattolica la moglie, i figli cattolici, ma all’acqua di rose, però cattolici – e ha domandato al ragazzo di dieci anni: “E tu che cosa voi fare quando diventi grande?” - “La ragazza”. E il papà si è ac-corto che nei libri di scuola si insegnava la teoria del gender. E questo è contro le cose naturali. Una cosa è che una persona abbia questa tendenza, questa opzione, e c’è anche chi cambia il sesso. E un’altra cosa è fare l’insegnamento nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità. Queste io le chiamo “colonizzazioni ideologiche”.

Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu

Il Parroco, don Giuseppe: 338 108 7666 / e-mail: [email protected]

Segreteria Oratorio: tel. 0331 43 33 98

PAPA FRANCESCO Conferenza stampa del 3 ottobre sul volo di rientro dalla Georgia

“ V i e n i a l c i n e m a i n s i e m e a m e ? ”

Nella Sala Paolo VI riprende la stagione cinematografica

Sabato 15 ore 21,15 e domenica 16 ore 16,30: “Zoolander

Sabato 22 ore 21,15 e domenica 23 ore 16,30 : “Angry Birds il

film”

Domenica 30 ore 16,30 : “Veloce come il vento”

Biglietti : adulti € 5 – ragazzi € 3,5

III Domenica di Ottobre (16 ottobre)

DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO CHIESA MADRE DI TUTTI I FEDELI

AMBROSIANI

Lettura della prima lettera di san Pietro apo-

stolo 2, 4-10

Carissimi, avvicinandovi a Cristo, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sa-cerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: / «Ecco, io pongo in Sion / una pietra d’angolo, scelta, preziosa, / e chi crede in essa non resterà deluso. / Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono / la pietra che i co-struttori hanno scartato / è diventata pietra d’angolo / e sasso d’inciampo, pietra di scan-dalo». / Essi v’inciampano perché non obbe-discono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio re-gale, nazione santa, popolo che Dio si è ac-quistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.

EPISTOLA

Lettera agli Ebrei 13, 15-17. 20-21

Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Obbedite ai vostri capi e state loro sottomes-si, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi. Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore no-stro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, per-ché possiate compiere la sua volontà, ope-rando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Luca 6, 43-48

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produ-ca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendem-mia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il ma-le: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. / Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che di-co? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita be-ne».

INCONTRO GENITORI Alla domenica ore 11.30

Subito dopo la Messa 2° elem. (NAZARET): domenica 16 ottobre 3° eleme. (ABRAMO): domenica 23 ottobre 4° elem. (EMMAUS): domenica 6 novembre 5° elem. (S.PAOLO): domenica 13 novembre 1° md. (SINAI): domenica 20 novembre 2°-3° md.: domenica 4 dicembre

Le letture della Messa su “La Domenica”

Perché su “La Domenica” mettiamo le letture della domenica successiva? Semplice. Così possono ve-

nire utilizzate due volte: prima come preparazione; poi come approfondimento. Mi spiego: da giove-

dì a domenica si possono leggere le letture della domenica successiva, per prepararsi, e seguirle con

più attenzione durante la Messa; da domenica a mercoledì, si rileggono le letture ascoltate in chiesa

la domenica appena passata: si possono gustare meglio, aiutati (si spera!) dalla predica del prete du-

rante la Messa.

APPUNTAMENTI

Lunedì 10 : Giornata sacerdotale. Ore 11: S. Messa concelebrata dai sacerdoti nati a Dairago, e da quelli

che a Dairago hanno esercitato il loro ministero

Martedì 11 ore 21 : prove del Coro adulti, in oratorio. Cerchiamo persone disposte ad entrare nel nostro

Coro: basta presentarsi martedì.

Ore 21: Inizio catechesi adolescenti e giovani

Mercoledì 12 ore 21 : catechesi adulti

Giovedì 13 ore 21 : Rosario missionario

Venerdì 14 ore 18 : inizio catechesi seconda e terza media

Domenica 16 : Ore 10,30 : mandato alle catechiste

Ore 11,30 : incontro genitori dei bambini di seconda elementare

Lunedì 17 ore 21 : Consiglio Pastorale Parrocchiale

Ss. Messe della settimana dal 10 al 16 ottobre 2016

Lunedì 10 Feria - Per l'impegno dei cristiani nel mondo 11.00 Leoni Luigi, leg.

Martedì 11 Feria - Per la libertà della Chiesa 8.30

Mercoledì 12 Feria - Per la difesa e la promozione della vita umana 8.30 Sora Apollonia e Paganini Pietro, leg.

Giovedì 13 Feria - Per le vocazioni sacerdotali 8.30 Bonfiglio Luigi e Rosa, leg. / Venerina Vidali

Venerdì 14 Feria - Per il nostro vescovo 8.30 Zanzottera Andrea - Olgiati Annetta, leg. / Ceriotti Teresina

Sabato 15 Memoria - S. Teresa di Gesù, vergine e dottore della Chiesa 8.30 18.00 Mocchetti Antonio, Provasi Carolina e fam. Colombo Mocchetti Carlo / Calloni Maria e Paganini Felice / Olgiati Giuseppe e Barlocco Giuseppina / Borin Giancarlo

Domenica 16 Dedicazione del Duomo di Milano—Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani

8.30 Mocchetti Luigia / Ciccone Carmela e Marco, Scaramozzino Cesare e Alberto 10.30 Paganini Giannino, Ferrario Annamaria, Biagio e Ceriotti Virginia 18.00 Maria Rosa e Angelo Moroni / Cortese e Giovanni Mocchetti / Ceriotti Teresina i coscritti 1940

Lezionario Ambrosiano

Festivo: anno C

Feriale: anno II

Dedicazione del Duo-mo di Milano—Chiesa Madre di tutti i fedeli Ambrosiani

Liturgia delle ore: IV settimana

ORARI SANTE MESSE

Domenica: 8.30—10.30—18.00

Sabato: 8.30 –18.00

Da Lunedì a Venerdì: 8.30

CONFESSIONI

Sabato ore 15.00—18.00

Mezz’ora prima

e dopo ogni Messa

M AT R IM O N I

Venerdì 30 settembre: Cordio Giuseppe e D’Urso Katia

Sabato 1 ottobre: Bertani Marco e Gussoni Silvia