LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano...

4
LA DOMENICA PARROCCHIA S. GENESIO MARTIRE in DAIRAGO (MI) Diocesi di Milano—Zona Pastorale IV—Decanato di Castano Primo 12 FEBBRAIO 2017 - Num . 422 VI DOMENICA DOPO L’EPIFANIA Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu Il Parroco, don Giuseppe: 338 108 7666 / e-mail: [email protected] Segreteria Oratorio: tel. 0331 43 33 98 (ore 16-18 - da lunedì a venerdì) ORARI SANTE MESSE domenica: 8.30 - 10.30 - 11.45 - 18.00 sabato: 8.30 –18.00 CONFESSIONI sabato ore 15.00 - 18.00 mezz’ora prima e dopo ogni Messa ORATORIO lunedì- venerdì dalle16.00 alle 18.00 sabato-domenica tutto il pomeriggio RITIRO S PIRITUALE PER TUTTA LA COMUNITA’ sabato 18 e sabato 25 febbraio ore 19.00 - 22.00 presso Oratorio San Tarcisio - Dairago Sono invitati tutti gli adulti; in particolare aspettiamo tutte le persone che svolgono una qualsiasi forma di servizio in parrocchia e in oratorio: consiglio Pastorale, ca- techiste, lettori, ministri della comunione, incaricati dei canti e Cori delle Messe, Consiglio affari economici, addetti alla segreteria parrocchiale e alla redazione de “La Domenica”, Caritas, gruppo missionario, addetti alle cucine, incaricati delle pulizie e dei lavori di manutenzione della chiesa, dell’oratorio, del cinema, orga- nizzatori delle feste… Abbiamo pensato di ripetere il ritiro due volte per dare la possibilità di partecipare a quei genitori che hanno figli piccoli: un sabato viene un genitore mentre l’altro genitore rimane a casa coi bambini; il sabato successivo si danno il cambio. Gli scopi del ritiro sono due: 1. Fare un momento di pausa nel quale riflettere in maniera più distesa e approfondita sul nostro rapporto con il Signore, sulle motivazioni di quello che facciamo ogni giorno in famiglia, sul lavoro, in parrocchia. 2. Rinsaldare l’unità fra tutte le persone, in particolare fra tutte le persone che svolgono un servizio in parroc- chia. Prima ancora di organizzare tante belle iniziative, dobbiamo curare l’unità fra di noi, l’amore fraterno, la stima e la collaborazione. Come si svolgerà il ritiro ? ore 19,00 : preghiera; meditazione tenuta da don Giuseppe ore 20,00 : preghiera silenziosa personale, adorazione eucaristica in chiesa ore 20,45 : ritorniamo in oratorio, ci dividiamo in piccoli gruppi per uno scambio nella fede su quanto abbiamo ascoltato e meditato ore 21,45 : tutti assieme preghiera conclusiva. A seguire condivisione con torte salate e delle pizzette; procureremo un po’ di frutta e il bere. Quindi non dovete portare nulla. Per motivi organizzativi, occorre segnalare la propria presenza presso la segreteria in oratorio (da lunedì a ve- nerdì ore 16-18; t.0331 433398) o a Don Giuseppe (t.0331 431214)

Transcript of LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano...

Page 1: LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano nelle nostre memra al fine di portare frutti per la morte. Ora inee, morti a iò

LA DOMENICA PARROCCHIA S. GENESIO MARTIRE in DAIRAGO (MI)

Diocesi di Milano—Zona Pastorale IV—Decanato di Castano Primo

12 FEBBRAIO 2017 - Num . 422 VI DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu Il Parroco, don Giuseppe: 338 108 7666 / e-mail: [email protected]

Segreteria Oratorio: tel. 0331 43 33 98 (ore 16-18 - da lunedì a venerdì)

ORARI SANTE MESSE

domenica: 8.30 - 10.30 - 11.45

- 18.00

sabato: 8.30 –18.00

CONFESSIONI

sabato ore 15.00 - 18.00

mezz’ora prima

e dopo ogni Messa

ORATORIO lunedì- venerdì

dalle16.00 alle 18.00 sabato-domenica

tutto il pomeriggio

RITIRO SPIRITUALE PER TUTTA LA COMUNITA’

sabato 18 e sabato 25 febbraio ore 19.00 - 22.00

presso Oratorio San Tarcisio - Dairago

Sono invitati tutti gli adulti; in particolare aspettiamo tutte le persone che svolgono

una qualsiasi forma di servizio in parrocchia e in oratorio: consiglio Pastorale, ca-

techiste, lettori, ministri della comunione, incaricati dei canti e Cori delle Messe,

Consiglio affari economici, addetti alla segreteria parrocchiale e alla redazione de

“La Domenica”, Caritas, gruppo missionario, addetti alle cucine, incaricati delle

pulizie e dei lavori di manutenzione della chiesa, dell’oratorio, del cinema, orga-

nizzatori delle feste…

Abbiamo pensato di ripetere il ritiro due volte per dare la possibilità di partecipare a quei genitori che hanno figli

piccoli: un sabato viene un genitore mentre l’altro genitore rimane a casa coi bambini; il sabato successivo si

danno il cambio.

Gli scopi del ritiro sono due:

1. Fare un momento di pausa nel quale riflettere in maniera più distesa e approfondita sul nostro rapporto

con il Signore, sulle motivazioni di quello che facciamo ogni giorno in famiglia, sul lavoro, in parrocchia.

2. Rinsaldare l’unità fra tutte le persone, in particolare fra tutte le persone che svolgono un servizio in parroc-

chia. Prima ancora di organizzare tante belle iniziative, dobbiamo curare l’unità fra di noi, l’amore fraterno,

la stima e la collaborazione.

Come si svolgerà il ritiro ?

ore 19,00 : preghiera; meditazione tenuta da don Giuseppe

ore 20,00 : preghiera silenziosa personale, adorazione eucaristica in chiesa

ore 20,45 : ritorniamo in oratorio, ci dividiamo in piccoli gruppi per uno scambio nella fede su quanto

abbiamo ascoltato e meditato

ore 21,45 : tutti assieme preghiera conclusiva.

A seguire condivisione con torte salate e delle pizzette; procureremo un po’ di frutta e il bere. Quindi non dovete

portare nulla.

Per motivi organizzativi, occorre segnalare la propria presenza presso la segreteria in oratorio (da lunedì a ve-

nerdì ore 16-18; t.0331 433398) o a Don Giuseppe (t.0331 431214)

Page 2: LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano nelle nostre memra al fine di portare frutti per la morte. Ora inee, morti a iò

Lunedì 13: ore 20.30 - Rosario in ricordo della Madonna di Fatima

ore 21.00 - S. Messa in suffragio di don

Ambrogio Marsegan nel trigesimo della sua morte.

Dopo la Messa: Consiglio Pastorale Parrocchiale.

(argomento: Quaresima e Settimana Santa. Sono invitati anche i

membri della Commissione Liturgica)

Mercoledì 15: ore 21.00 catechesi adulti

Domenica 19: ore 11.30 : Incontro genitori dei bambini

di quarta elementare

ore 15-17 : incontro chierichetti

all’Oratorio di Arconate

ore 16 .00: Battesimi

Nella Prima Lettera ai Tessa-lonicesi, San Paolo esorta a rimanere radicati nella spe-ranza della risurrezione (cfr 5,4-11), con quella bella pa-rola «saremo sempre con il Signore» (4,17). Nello stesso contesto, l’Apostolo mostra

che la speranza cristiana non ha solo un respiro per-sonale, individuale, ma comunitario, ecclesiale. Tutti noi speriamo; tutti noi abbiamo speranza, anche comuni-tariamente. Per questo, lo sguardo viene subito allargato da Paolo a tutte le realtà che compongono la comunità cristiana, chie-dendo loro di pregare le une per le altre e di sostenersi a vicenda. Aiutarci a vicenda. Ma non solo aiutarci nei biso-gni, nei tanti bisogni della vita quotidiana, ma aiutarci nel-la speranza, sostenerci nella speranza. E non è un caso che cominci proprio facendo riferimento a coloro ai quali è affidata la responsabilità e la guida pastorale. Sono i primi ad essere chiamati ad alimentare la speranza, e questo non perché siano migliori degli altri, ma in forza di un mi-nistero divino che va ben al di là delle loro forze. Per tale motivo, hanno quanto mai bisogno del rispetto, della com-prensione e del supporto benevolo di tutti quanti.

L’attenzione poi viene posta sui fratelli che rischiano mag-giormente di perdere la speranza, di cadere nella dispera-zione. Noi sempre abbiamo notizie di gente che cade nella disperazione e fa cose brutte… La disperazione li porta a tante cose brutte. Il riferimento è a chi è scoraggiato, a chi è debole, a chi si sente abbattuto dal peso della vita e delle proprie colpe e non riesce più a sollevarsi. In questi casi, la vicinanza e il calore di tutta la Chiesa devono farsi ancora più intensi e amorevoli, e devono assumere la for-ma squisita della compassione, che non è avere compati-mento: la compassione è patire con l’altro, soffrire con l’altro, avvicinarmi a chi soffre; una parola, una carezza, ma che venga dal cuore; questa è la compassione. Per chi ha bisogno del conforto e della consolazione. Questo è quanto mai importante: la speranza cristiana non può fare a meno della carità genuina e concreta. Lo stes-so Apostolo delle genti, nella Lettera ai Romani, afferma con il cuore in mano: «Noi, che siamo i forti – che abbia-mo la fede, la speranza, o non abbiamo tante difficoltà – abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi» (15,1). Portare, portare le debolez-

ze altrui. Questa testimonianza poi non rimane chiusa den-tro i confini della comunità cristiana: risuona in tutto il suo vigore anche al di fuori, nel contesto sociale e civile, come appello a non creare muri ma ponti, a non ricambiare il male col male, a vincere il male con il bene, l’offesa con il perdono – il cristiano mai può dire: me la pagherai!, mai; questo non è un gesto cristiano; l’offesa si vince con il perdono –, a vivere in pace con tutti. Questa è la Chiesa! E questo è ciò che opera la speranza cristiana, quando assume i lineamenti forti e al tempo stesso teneri dell’a-more. L’amore è forte e tenero. E’ bello.

Si comprende allora che non si impara a sperare da soli. Nessuno impara a sperare da solo. Non è possibile. La speranza, per alimentarsi, ha bisogno necessariamente di un “corpo”, nel quale le varie membra si sostengono e si ravvivano a vicenda. Questo allora vuol dire che, se spe-riamo, è perché tanti nostri fratelli e sorelle ci hanno inse-gnato a sperare e hanno tenuto viva la nostra speranza. E tra questi, si distinguono i piccoli, i poveri, i semplici, gli emarginati. Sì, perché non conosce la speranza chi si chiu-de nel proprio benessere: spera soltanto nel suo be-nessere e questo non è speranza: è sicurezza relativa; non conosce la speranza chi si chiude nel proprio appaga-mento, chi si sente sempre a posto… A sperare sono invece coloro che sperimentano ogni giorno la pro-va, la precarietà e il proprio limite. Sono questi nostri fratelli a darci la testimonianza più bella, più forte, per-ché rimangono fermi nell’affidamento al Signore, sapendo che, al di là della tristezza, dell’oppressione e della inelut-tabilità della morte, l’ultima parola sarà la sua, e sarà una parola di misericordia, di vita e di pace. Chi spera, spera di sentire un giorno questa parola: “Vieni, vieni da me, fratel-lo; vieni, vieni da me, sorella, per tutta l’eternità”.

Cari amici, se — come abbiamo detto — la dimora natura-le della speranza è un “corpo” solidale, nel caso della spe-ranza cristiana questo corpo è la Chiesa, mentre il soffio vitale, l’anima di questa speranza è lo Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo non si può avere speranza. Ecco allora perché l’Apostolo Paolo ci invita alla fine a invocarlo conti-nuamente. Se non è facile credere, tanto meno lo è spera-re. E’ più difficile sperare che credere, è più difficile. Ma quando lo Spirito Santo abita nei nostri cuori, è Lui a farci capire che non dobbiamo temere, che il Signore è vicino e si prende cura di noi; ed è Lui a model-lare le nostre comunità, in una perenne Pentecoste, come segni vivi di speranza per la famiglia umana. Grazie.

La Speranza cristiana

APPUNTAMENTI PARROCCHIALI

Page 3: LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano nelle nostre memra al fine di portare frutti per la morte. Ora inee, morti a iò

PENULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

19 FEBBRAIO 2017

LETTURA

Lettura del profeta Baruc

Direte in quei giorni: «Il Signore ha vegliato su questi mali e li ha mandati sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandato, mentre noi non ab-biamo dato ascolto alla sua voce, camminando secondo i decreti che aveva posto davanti al nostro volto. Ora, Signore, Dio d’Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall’Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome, qual è oggi, noi abbiamo peccato, siamo stati empi, siamo stati ingiusti, Signore, nostro Dio, verso tutti i tuoi comandamenti. Allontana da noi la tua colle-ra, perché siamo rimasti pochi in mezzo alle nazioni fra le quali tu ci hai dispersi. Ascolta, Signore, la nostra pre-ghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovare grazia davanti a coloro che ci hanno de-portati, perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore, nostro Dio». Direte in quei giorni: «Il Signore ha veglia-to su questi mali e li ha mandati sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandato, mentre noi non abbiamo dato ascolto alla sua voce, camminando secondo i decreti che aveva posto davanti al nostro volto.

Ora, Signore, Dio d’Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall’Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome, qual è oggi, noi abbiamo peccato, siamo stati empi, siamo stati ingiusti, Signore, nostro Dio, verso tutti i tuoi comandamenti. Allontana da noi la tua colle-ra, perché siamo rimasti pochi in mezzo alle nazioni fra le quali tu ci hai dispersi. Ascolta, Signore, la nostra pre-ghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovare grazia davanti a coloro che ci hanno de-portati, perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore, nostro Dio».

EPISTOLA

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O forse ignorate, fratelli – parlo a gente che conosce la legge – che la legge ha potere sull’uomo solo per il tem-

po in cui egli vive? La donna sposata, infatti, per legge è legata al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è liberata dalla legge che la lega al marito. Ella sarà dun-que considerata adultera se passa a un altro uomo mentre il marito vive; ma se il marito muore ella è libe-ra dalla legge, tanto che non è più adultera se passa a un altro uomo.

Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla Legge per appartenere a un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio. Quando infatti eravamo nella debolezza della car-ne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha coman-dato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrive-re col dito per terra.

Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Chiusura passaggio parrocchia

Avvertiamo che a metà mese verrà chiuso il “ passaggio della stanga”: è quel

pezzo di terra pieno di buche che si trova di fianco al cinema parrocchiale.

Verrà rifatto l’asfalto: ne approfitteremo per sistemare i tubi della fogna che

passano sotto, e far passare un tubo per il riscaldamento del cinema. Le bu-

che presenti tutt’ora sono pericolose per l’incolumità delle automobili ma

soprattutto per quella delle persone. Il passaggio sarà completamente chiuso,

anche per i pedoni e le biciclette. I lavori dureranno circa due settimane.

PROSSIMI FILM

CARNAGE A PROPOSITO DI SCHMIDT 17 febbraio 24 febbraio

Page 4: LA DOMENICA - sangenesio.eusangenesio.eu/wp-content/uploads/2017/02/IX-422-12.2.17.pdf · satenaano nelle nostre memra al fine di portare frutti per la morte. Ora inee, morti a iò

Ricordiamo nella preghiera i nostri morti:

Barlocco Lino di anni 81, morto lunedì 6 febbraio

Mattiolo Angelo di anni 57, morto giovedì 9 febbraio

Ss. Messe della settimana dal 13 al 19 febbraio 2017

Lunedì 13 Feria - Per la comunità civile

8.30 Provasi Rachele - Mocchetti Emilio, leg. / Nicola e baldassarre Parlapiano /

Rina e Virginio

21.00 don Ambrogio Marsegan

Martedì 14 Festa - Ss. Cirillo. monaco, e Metodio, vescovo

8.30 Verrini Genesio, Giovanni e Adele, leg.

Mercoledì 15 Feria - Per l'unità dei cristiani

8.30 Sora Angela

Giovedì 16 Feria - Per le vocazione sacerdotali

8.30 Colombo Giuseppe e Mocchetti Teresina

Venerdì 17 Feria - Per il progresso dei popoli

8.30 Ceriotti Pietro e Verrini Adalgisa

Sabato 18 Feria - Per il vescovo

8.30

18.00 Marchetti Severino, Stefanina e suor Limbania / Mattiolo Pietro, Albertin Luciana Ada, Petronella

Igor e Ivan, Ivanciak /Terreni Luigi Carlo /Famiglie Paganini Mario e Provasi Natale / Volpe Bruno

Sora Dorino e Mazzucchelli Gianluigi / Vinci Aldo / Cottone Nicolina e Augugliaro Leonardo

Domenica 19 Penultima dopo l'Epifania

8.30 Provasi Angelo e Emilia / Annamaria e Giannino Paganini, Virginia e Ferrario Biagio / Paganini

Ermino, Colombo Maddalena, Gadda Francesco, Cova Maria e Tosti Francesco

10.30 Albino Bandera / Macchi Luigi e Angelo / Villa Giovanni e Vittorio Caccia (classe 1936) /

Olgiati Augusto

11.45 Olgiati Piero

18.00 Scazzosi Felice e fratelli e sorelle Scazzosi

Lezionario Ambrosiano

Festivo: anno A

Feriale: anno I

VI DOMENICA DOPO L’EPIFANIA Liturgia delle ore: II settimana

Domenica 19 : Giornata della Solidarietà :

CERCHIAMO CASA!

Due famiglie di Dairago hanno lo sfratto: una famiglia co-

stituita da due persone, madre e figlia: serve quindi una

casa piccola; l’altra famiglia ha quattro bambini ancora

piccoli, dei quali uno è disabile: quindi serve una casa più

grande. A Dairago sono centinaia le case vuote, disabita-

te: possiamo trovarne due per queste due famiglie che fra

poco saranno sulla strada? Ovviamente, chiedendo un

affitto moderato, visto la situazione di indigenza di queste

due famiglie. Potete contattare don Giuseppe, oppure i

Servizi sociali del Comune.

Chi desiderasse prenotare una

Messa di suffragio per i defunti o

per intenzione particolare può far-

lo presso la segreteria parrocchiale

al lunedì e al giovedì: ore 9-11

Sabato 25 marzo ore 15 :

a Messa con il Papa a Monza

Andiamo con il pullman. Iscriversi in segreteria oratorio

fino ad esaurimento dei posti. Costo € 10.

Informiamo che sarà una giornata stupenda, ma anche

un po’ faticosa: partiremo verso le ore 11

(vi diremo più avanti l’orario preciso); non sappiamo a

che ora arriveremo a casa: potremo arrivare alle 19,

alle 20, alle 21… Ci sarà anche da

camminare circa mezz’ora

all’andata e altrettanta al ritor-

no. Ma ne vale la pena!

Nella vendita di primule per il Centro Aiuto alla Vita

abbiamo raccolto la somma di € 880. Grazie!