La diagnosi energetica degli edifici · redazione della diagnosi energetica precedente...

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La diagnosi energetica degli edifici: approccio metodologico, strumenti e analisi di casi di studio

arch. Carmela PalmieriEsperto in Gestione dell’Energia, settore civile, ai sensi della UNI CEI 11339 certificato AJA-Accredia n. XPERT-EGE/16/2760 rilasciato il 06/07/2016

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Cosa è una Diagnosi Energetica ?

“Procedura sistematica volta a fornire un'adeguata conoscenza del profilo diconsumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impiantoindustriale o di servizi pubblici o privati, ad individuare e quantificare le opportunitàdi risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e riferire in merito ai risultati”

La diagnosi energetica è lo strumento chiave per promuovere e realizzare l’efficienza energetica

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La diagnosi Energetica e il quadro legislativo

Dal quadro normativo emerge come la diagnosi energetica di edifici, impiantiproduttivi e processi tecnologici sia uno strumento di fondamentale utilità per lepolitiche di efficienza energetica.

All’articolo 3 bis del D.Lgs. 192/05 si richiede alle Regioni e alle Province Autonomedi predisporre un programma di sensibilizzazione e riqualificazione energetica delparco immobiliare territoriale sviluppando alcuni aspetti, tra i quali la realizzazione didiagnosi energetiche a partire dagli edifici presumibilmente a più bassa efficienza.

Nel D.Lgs. 115/08 vengono toccati vari aspetti concernenti la diagnosi energetica.

Nel D.P.R. 59/09, viene confermato l’obbligo di diagnosi energetica per potenzenominali al focolare ≥ 100 kW e in caso di nuova installazione e ristrutturazione diimpianti termici, sostituzioni di generatori di calore.

Il Decreto 28/12/2012 (CONTO TERMICO) stabilisce che, ai fini della richiesta diincentivo, per gli interventi individuati dal decreto stesso, è obbligatoria laredazione della diagnosi energetica precedente l’intervento e della certificazioneenergetica successiva

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La diagnosi Energetica e il quadro legislativo

Il DM 26/06/2015 stabilisce che (All.1 Art. 5.3 comma 1) nel caso di ristrutturazione odi nuova installazione di impianti termici di potenza termica nominale del generatore≥ 100 kW, ivi compreso il distacco dall’impianto centralizzato anche di un soloutente/condomino, deve essere realizzata una diagnosi energetica dell’edificio edell’impianto che metta a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili ela loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio emanutenzione).

D.M. 26/06/2015_Linee guida APE_Allegato 1_ art. 7Nella procedura di attestazione della prestazioneenergetica degli edifici, la diagnosi viene finalizzataall’individuazione degli interventi di riqualificazioneenergetica che risultano economicamente convenienti.

La quarta pagina riporta informazioni sulle opportunità, anche intermini di strumenti di sostegno nazionali o locali, legate all’esecuzionedi diagnosi energetiche e interventi di riqualificazione energetica,comprese le ristrutturazioni

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D. Lgs. 102/14 - Art. 8 Diagnosi energetica e sistemi di gestione dell’energia

Le grandi imprese eseguono una diagnosi energetica, condotta da società di servizienergetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRArelativamente allo schema volontario EMAS, nei siti produttivi localizzati sul territorionazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità aidettati di cui all'allegato 2 al presente decreto.

Le imprese a forte consumo di energia sono tenute, ad eseguire le diagnosi, con lemedesime scadenze, indipendentemente dalla loro dimensione e a dare progressivaattuazione, in tempi ragionevoli, agli interventi di efficienza individuati dalle diagnosistesse o in alternativa ad adottare sistemi di gestione conformi alle norme ISO50001.

La diagnosi Energetica e il quadro legislativo

ALLEGATO 2_Criteri minimi per gli audit energetici, compresi quelli realizzati nel quadro dei sistemi di gestione dell'energia

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La Diagnosi Energetica nelle norme tecniche

La UNI CEI/TR 11428:2011 "Gestione dell'energia - Diagnosi energetiche - Requisitigenerali del servizio di diagnosi energetica" è stata pubblicata a ottobre 2011 sottoforma di Rapporto Tecnico e definisce i requisiti e la metodologia comune per lediagnosi energetiche, nonché la documentazione da produrre.

La norma UNI CEI EN 16247-1:2012 specifica i criteri relativi a "Diagnosi energetiche- Parte 1: Requisiti generali".La norma si applica a tutte le forme di aziende ed organizzazioni, a tutte le forme dienergia e di utilizzo della stessa, con l'esclusione delle singole unità immobiliariresidenziali. Definisce i requisiti generali comuni a tutte le diagnosi energetiche: inparticolare i requisiti per specifiche diagnosi energetiche relative a edifici, processiindustriali e trasporti, completeranno i requisiti generali qui descritti attraversosuccessive parti della norma.Nel mese di agosto 2014 sono state pubblicate la: UNI CEI EN 16247-2 "Diagnosi energetiche - Parte 2: Edifici" UNI CEI EN 16247-3 "Diagnosi energetiche - Parte 3: Processi" UNI CEI EN 16247-4 "Diagnosi energetiche - Parte 4: Trasporto" elaborate dal CEN/CLC JWG 1 "Energy audits" di competenza del CTI.

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I requisiti di una diagnosi Energetica

• la completezza: la DE deve interessare tutto il sistema energetico concordato con ilcommittente.• l'attendibilità: i dati relativi ai consumi devono essere reali e di qualità.• la tracciabilità: deve essere possibile ricostruire il percorso logico e tecnico seguitodal responsabile della diagnosi.• l'utilità: gli interventi proposti a chiusura della diagnosi devono essere valutatianche sotto il profilo costi/benefici al fine di essere realmente utili per ilcommittente.• la verificabilità: al termine della DE il committente deve poter verificare che lemisure proposte e adottate portino effettivamente a dei miglioramenti di efficienzaenergetica in linea con quanto preventivato.

Scopo della diagnosi energetica è il raggiungimentodi una conoscenza approfondita del realecomportamento (e del consumo) energetico di unsistema che usa e consuma energia al fine diindividuare le più efficaci modifiche a talecomportamento.

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Referente della diagnosi energetica (energy auditor)

Le caratteristiche del Referente della diagnosi energetica sono descritte nelle normeUNI CEI/TR 11428, UNI CEI EN 16247–1:2012 e UNI CEI EN ISO 50001:2011.

Il Referente della Diagnosi Energetica (o REDE) è la figura tecnica esperta che esegueed è responsabile della procedura di audit.

Il Referente della diagnosi energetica può avvalersi disubcontratti per lo svolgimento di specifiche attivitàcomprese nella diagnosi.

Il Referente della Diagnosi Energetica che esegue unadiagnosi energetica deve essere qualificato secondo lespecifiche normative nazionali. I tecnici chiamati asvolgere la diagnosi energetica devono essere espertinella progettazione degli edifici e degli impianti ad essiasserviti.

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Schema di esecuzione di una diagnosi Energetica secondo la UNI CEI/TR 11428

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RILIEVO E ACQUISIZIONE DEI DATI D’INGRESSORilievo dei parametri significativi del sistema edificio-impianto: sopralluogo, progetto,intervista all’utenza (particolarmente dettagliata), misurazioni, schede tecniche, etc., edidentificazione del grado d’incertezza delle informazioni rilevate. Acquisizione ed analisidei dati storici di fatturazione energetica.

CALCOLO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI EDIFICIO ED IMPIANTICalcolo dei fabbisogni energetici dell’involucro edilizio e gli utilizzi di energia primariaper gli impianti elettrici, d’illuminazione, di climatizzazione estiva ed invernale,produzione di acqua calda sanitaria e trattamento dell’aria. Calcolo dell’energia prodotta

da fonti rinnovabili (si costruisce un modello energetico che riassuma la tipologia diutenza e permette di realizzare un bilancio energetico).

CONFRONTO TRA STIME ENERGETICHE E CONSUMI EFFETTIVIConfronto dei risultati del calcolo con i consumi rilevati dalle fatturazioni energetiche ein caso di mancata corrispondenza, compiere un tuning sui dati d’ingresso più incerti.

ANALISI DEI RISULTATI E PROPOSTE DI RISPARMIO ENERGETICOIndividuazione dei sottosistemi in cui le energie disperse sono maggiori e degliinterventi di retrofit energetico.

RELAZIONE FINALE

Le FASI FONDAMENTALI di una Diagnosi Energetica

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Differenti livelli per esigenze diverse

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STANDARD AUDIT

Lo Standard Audit è la tipologia di energy audit più diffusa, con esso siapprofondiscono le caratteristiche tecniche, prestazionali e gestionali dell’edificio odell’infrastruttura oggetto d’indagine, si effettuano dei rilievi di dettaglio dellecaratteristiche edilizie e impiantistiche e, quasi sempre sono previste delle verificheprestazionali attraverso campagne di monitoraggio.

Nelle procedure dello Standard Audit si raccolgono molte più informazioni che,unitamente ai consumi energetici storici di 3 o 5 anni precedenti servono perelaborare un bilancio energetico, sulla base del quale si dovranno poi effettuare tuttele simulazioni che porteranno a stimare la bontà dell’intervento in termini dimiglioramenti prestazionali.

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SIMULATION AUDIT

Il Simulation Audit è il livello operativo più complesso, che prevede la simulazionedinamica del sistema edificio-impianto nella sua complessità.In questo caso viene creato un modello virtuale dell’edificio e, sulla base di questomodello si verifica l’efficacia delle strategie adottate

I risultati sono molto vicini alla realtà e il confronto del modello con i consumirilevati permette di ottenere una baseline molto precisa.

TRNSYSE QUESTDESIGN BUILDER

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ANALISI DEI RISULTATI E PROPOSTE DI RISPARMIO ENERGETICO

a. Individuazione dei sottosistemi in cui le energie disperse sono maggiori;b. Individuazione degli interventi di retrofit energetico e valutazione tecnico-

economica, con una scala di priorità;c. Valutazione dei contratti di fornitura dell’energia;d. Individuazione delle modalità migliori di conduzione e gestione dell’edificio.

In questa fase della diagnosi saranno individuati e valutati gli interventi per migliorare le prestazionienergetiche del sistema fabbricato-impianto.

Effettuare sempre una valutazione globale dell’intervento sulla base degliobiettivi, delle possibilità e dei livelli (anche successivi) di intervento.

1. Risparmio energetico-comfort ambientale [INVOLUCRO] > controllo igro-termico> controllo acustico

2. Efficienza energetica [IMPIANTI]> valutazione impianto> valutazione fonti rinnovabili (solare | fotovoltaico | geotermico)

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VALUTAZIONI ECONOMICHE

Tale fase consiste in una valutazione della fattibilità tecnica ed economica degliinterventi di risparmio economici individuati.Tramite questo passo si vogliono verificare i risparmi energetici ed economici che sipossono ottenere in seguito ad un intervento (simulato) sulla zona soggetta adiagnosi energetica. Questa è un’informazione estremamente importante perstimare l’attuabilità economica dei provvedimenti.

La valutazione economica deve tener conto dei meccanismi di incentivazione.I principali indicatori economici d’investimento che è possibile utilizzare in questevalutazioni sono:‐ VAN (valore attuale netto);‐ IP (indice di profitto);‐ TIR (tasso interno di rendimento) o IRR (internal rate of return);‐ TRA (tempo di ritorno attualizzato);‐ TR (tempo di ritorno semplice) o SP (simple payback time).

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Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013, linea diintervento 2.4, azione 2.4.1 per la promozione del risparmio energetico e

dell’impiego di energia solare nell’edilizia pubblica non residenziale con interventidi miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche delpatrimonio edilizio.

Il comune di Margherita di Savoia ha proposto e ottenutoun finanziamento di 814.710, 60 euro, di cui 692.504,01 avalere sul fondo comunitario PO FESR e 122.206,59 (15%) dicofinanziamento tramite locazione di aree e superfici perl’installazione di sistemi fotovoltaici, per “l’efficientamentoenergetico e il miglioramento della sostenibilità ambientaledel Palazzo di Città”.

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In data 29 maggio 2012 l’amministrazione comunale ha sottoscritto il “Disciplinareregolante i rapporti tra Regione Puglia e Comune di Margherita di Savoia per larealizzazione dell’intervento di efficientamento energetico e il miglioramento dellasostenibilità ambientale del Palazzo di Città” avviando il processo operativo per larealizzazione dell’intervento che, tra i primi adempimenti, prevede la realizzazionedello studio di fattibilità dell’intervento.

Lo studio di fattibilità nel perseguire gli obiettivi generali previsti all’art. 1(Inquadramento programmatico e regolamentare) del DGR 2155 del 2011 è statostrutturato secondo quanto previsto dall’art. 9 del comma 2 del DGR 2155/2011contenente le “linee guida per il finanziamento di interventi di miglioramento dellasostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio delsettore terziario”.

Gli obiettivi specifici dello studio di fattibilità sono finalizzati a valutare le soluzionidi carattere strutturale-impiantistico specifiche e le priorità di intervento perl’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale delPalazzo di Città.

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INDICE1. Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura e obiettivi;2. Relazione illustrativa dell’edificio nella situazione senza intervento;3. Diagnosi dei consumi energetici

3.1. caratteristiche di utilizzo dell’edificio;

3.2. condizioni ambientali interne (temperatura e umidità relativa);3.3. caratteristiche delle utenze elettriche e termiche;3.4. tipologia di strutture disperdenti (pareti esterne, copertura, serramenti);3.5. caratteristiche della centrale termica e dell’impianto;3.6. valutazione qualitativa delle caratteristiche dell’involucro edilizio e individuazione di eventuali ponti termici tramite analisi termografica;3.7. valutazione della trasmittanza termica della parete di separazione verso l’esterno tramite misura termoflussimetrica;3.8. calcolo dei consumi di energia primaria del sistema edificio impianto (kWh/anno) e dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale(kWh/m3anno);3.9. individuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico;3.10. valutazione del potenziale di risparmio energetico (kWh/anno) in funzione di possibili soluzioni di carattere

strutturale-impiantistico.

4. Relazione tecnica con descrizione dei principali investimenti con relativa quantificazione economica e quadro economico dell’intervento proposto;5. Analisi di sostenibilità economico-finanziaria del piano degli investimenti;6. Elaborati tecnico-illustrativi a corredo dello studio;7. Specifiche tecniche per le principali categorie di lavoro, impianti e forniture.

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1. Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura e obiettivi

Il Comune di Margherita di Savoia è un Comune italiano di 12.489 abitanti dellaprovincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia. Il territorio comunale si estende su unasuperficie di 36,35 Kmq e vede la presenza di circa 20 tra edifici, attrezzature eimpianti di proprietà comunali.

L’inventario di base (BEI) ha evidenziato un consumoenergetico del 13,6% per “edifici, attrezzature/impianticomunali”.

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2. Relazione illustrativa dell’edificio nella situazione senza intervento;

Il fabbricato è ubicato in un’area centrale a ridosso delle saline, circondato da un’areaa verde e parcheggi in fase di sistemazione. L’edificio è stato realizzato in più stralcifunzionali a partire dagli inizi degli anni 80. E’ stato completato nel 1996 ed ha trepiani fuori terra.

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2. Relazione illustrativa dell’edificio nella situazione senza intervento

L’edificio ha una struttura portante a telaio in c.a. con solai in laterocemento,tamponamenti esterni in muratura e ampie parti di facciata con vetrate. Lacopertura è di tipo piano a terrazzo e la corte centrale dell’edificio è coperta da unastruttura in legno rivestita in policarbonato.I vani sono disposti intorno alla corte centrale; due torrini esterni al corpo centraleospitano i corpi scala che collegano tutti i piani dell’edificio fino alla terrazza. Lacentrale termica, che serve l’intero edificio per mezzo di un unico impiantocentralizzato di riscaldamento, è localizzata al piano di copertura.

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Successivamente il lavoro è stato svolto secondo le seguenti fasi operative:Acquisizione dati – Consumi energeticiAcquisizione dati – SopralluogoAnalisi strumentale - TermografiaAnalisi strumentale – Endoscopia della pareteCalcoli termici, individuazione, valutazione economica interventi migliorativi

3. Diagnosi dei consumi energetici

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3. Diagnosi dei consumi energetici

Destinazione d’uso: E2Volume netto: 5369.11 m3

Superficie netta: 1665.79 m2

Per impostare la diagnosi energetica dell’edificio è stato necessario eseguirepreliminarmente un’analisi dimensionale della struttura e individuare le zonetermiche.

Il volume (V) delle parti di edificio climatizzate è di 7637.66 m3

La superficie esterna disperdente (S) che racchiude tale volume è di 4005.40 m2

Il rapporto S/V è pari a 0.52

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3.2. Condizioni ambientali esterne ed interne (temperatura e umidità relativa)

Durante il sopralluogo, effettuato presso l’edificio comunale il 7 agosto 2012, sonostate rilevate con un termoigrometro le condizioni di temperatura e umidità relativapresenti all’interno dell’edificio. In particolare, è stata misurata la temperatura e l’URall’interno della corte centrale e in alcuni locali esposti a sud-est, evidenziate comezone “critiche” durante il sopralluogo per l’eccessivo surriscaldamento, ottenendo iseguenti risultati:

corte interna centrale - temperatura 33 °C, 64% UR

ufficio capo settore urbanistica e LL.PP. - temperatura 28 °C, 54% UR

ufficio LL.PP. e disegnatori - temperatura 29 °C, 56% UR

L’utilizzo dell’edificio è prettamente diurno, considerando che gli uffici sono aperti alpubblico sostanzialmente di mattina; viene utilizzato anche nel pomeriggio nei giornidi rientro dei dipendenti e per le attività legate ai diversi assessorati e all’uso dell’aulaconsiliare.La zona centrale della corte è utilizzata anche per mostre ed esposizioni temporanee,per cui l’edificio è occasionalmente aperto al pubblico anche in orari serali e neigiorni festivi.

3.1 Caratteristiche di utilizzo dell’edificio

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3.3. Caratteristiche delle utenze elettriche e termiche

L’analisi delle caratteristiche delle utenze elettriche e termiche è stata effettuata apartire dai dati di consumo reali di gas metano ed energia elettrica dell’edificio fornitidall’amministrazione riferiti al 2011.

Il consumo delle utente elettriche determinato deriva in larga parte da dati reali dialcuni mesi del 2011 e stime sui consumi per i mesi mancanti.

Successivamente si è proceduto a suddividere il fabbisogno elettrico totale in duecomponenti:- componente che rappresenta il carico, pressoché costante durante l'anno, dovuto

all’illuminazione e agli altri dispositivi elettrici;- componente che rappresenta il carico dovuto al funzionamento dei macchinari per il

raffrescamento estivo. Quest’ultimo dato si considera rilevante per la valutazioneglobale del comportamento energetico dell’edificio in quanto solitamente il

fabbisogno elettrico finalizzato alla climatizzazione estiva, è stimato pari al 20%circa del totale.

L’analisi dei dati reali ha permesso di stabilire per l’edificio comunale oggetto distudio una percentuale di consumo per la climatizzazione estiva del 24%.

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3.3. Caratteristiche delle utenze elettriche e termiche

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Ai fini dell’analisi energetica sono state analizzate singolarmente le differenti partiopache e trasparenti dell’involucro.

3.4. Tipologia delle strutture disperdenti (pareti esterne, copertura, serramenti)

Involucro opaco

Involucro trasparente

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3.5. Caratteristiche della centrale termica e dell’impianto di riscaldamento

L’edificio è riscaldato da un impianto termico centralizzato alimentato da unacaldaia a gas metano di rete, situata in un apposito locale al piano di copertura. Lacaldaia, del tipo a combustione pressurizzata con bruciatore RIELLO 40 GS 15D, hauna potenza pari a 185 kW ed è stata installata presumibilmente con la realizzazionedell’ultimo lotto dell’edificio nel 1996.

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La rete di distribuzione è a colonne montanti con collettori di piano e i terminali dierogazione sono radiatori in ghisa con differente numero di elementi radianti inproporzione alle dimensioni del vano servito, muniti di valvole termostatiche per laregolazione della temperatura ambiente.

La regolazione generale dell’impianto avviene tramite un termostato di caldaia conorologio programmatore che ne comanda i tempi di accensione.

3.5. Caratteristiche della centrale termica e dell’impianto di riscaldamento

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L’edificio non è dotato di un impianto per la produzione di acqua calda sanitaria,anche se il progetto originario prevedeva dei boiler elettrici a servizio di ogni bagno.

L’edificio non è dotato di un impianto centralizzato per il raffrescamento estivo.In ragione dei notevoli carichi termici estivi nel tempo sono stati installati singoliimpianti a pompa di calore con split interno e macchina esterna in ogni stanza dilavoro.

3.5. Caratteristiche della centrale termica e dell’impianto di riscaldamento

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E’ stato effettuato un primo livello di indagine a mezzo di termografie, perredigere una mappatura delle temperature superficiali dell’involucro edilizio edevidenziare le anomalie termiche.

Sono state svolte 12 presetermografiche di cui 6 sulle superficiesterne dell’edificio e 6 all’interno.

3.6. Valutazione qualitativa delle caratteristiche dell’involucro edilizio eindividuazione di eventuali ponti termici tramite analisi termografica

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SCHEDE DEI RILIEVI TERMOGRAFICI

3.6. Valutazione qualitativa delle caratteristiche dell’involucro edilizio e individuazione di eventuali ponti termici tramite analisi termografica

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3.7. Valutazione della trasmittanza termica della parete di separazione versol’esterno tramite indagine endoscopica e calcolo ai sensi della UNI EN ISO6946:2008.

E’ stato effettuato un secondo livello di indagine a mezzo di endoscopie, perverificare in modo puntuale la stratigrafia dei materiali costituenti l’involucroesterno.

Lo scopo dell’indagine è stato:- individuare la tipologiamuraria adottata nelletamponature e definirne la

stratigrafia dei materiali;- verificare la presenza diisolamento;

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3.7. Valutazione della trasmittanza termica della parete di separazione versol’esterno tramite indagine endoscopica e calcolo ai sensi della UNI EN ISO6946:2008.

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L'Edificio rientra tra quelli di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, ai finidell'art.5, comma 15 del D.P.R. 412 del 26/08/93 e successive modifiche edintegrazioni e dell'Allegato I, comma 14 del D.Lgs. 192/05 e s.m.i.

Il calcolo è stato eseguito con il software TERMUS ai sensi dell’ ex All.to E DD.LLgs.192/05 e 311/06 - D.Lgs. 115/08 - D.P.R. 59/09 “Rispondenza alle prescrizioni inmateria di contenimento del consumo energetico” .

3.8. Calcolo dei consumi di energia primaria del sistema edificio impianto(kWh/anno) e dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale(kWh/m3anno)

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La diagnosi energetica dell’edificio ha evidenziato la necessità una riqualificazioneenergetica globale, giustificata dal livello di consumi registrato, dalle caratteristichedell’involucro edilizio e degli impianti rilevate, e dalla testimonianza degli utenticirca la cattiva qualità dei luoghi in termini di comfort abitativo.

In particolare, gli elementi più critici dal punto di vista della dispersione sonorisultati:

- i ponti termici della struttura completamente privi di isolamento;

- la copertura a terrazzo e del solaio controterra con un insufficiente livello diisolamento;

- alcune pareti che definiscono il confine della zona termica verso la corte centralee verso l’esterno (piano terra) prive di isolamento;

- gli infissi esterni;

- la copertura in policarbonato della corte centrale;

3.9. lndividuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

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Altro problema fondamentale dell’edificio è risultato l’eccessivo surriscaldamentointerno nel periodo estivo. I consumi di energia elettrica infatti presentano deipicchi tra giugno e agosto, a conferma del massiccio ricorso alla climatizzazioneestiva, in una struttura, evidentemente, non progettata per favorire ilraffrescamento passivo e la ventilazione naturale.

3.9. lndividuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

Anche a livello impiantistico, le problematicheestive sono state affrontate in maniera nonprogrammata e sistematica, ma con interventi di“emergenza” stanza per stanza, con notevoliinefficienze sia sul piano energetico che del comfortlavorativo.

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Per la coibentazione della copertura e le parti dell’involucro verticale chedefiniscono la zona termica dell’edificio è stato proposto l’utilizzo di pannelli insughero, materiale in grado di isolare efficacemente dal freddo e dal caldo (bassaconducibilità termica ed elevata capacità di accumulo termico), traspirante,imputrescibile e riciclabile.

3.9. lndividuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

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Per la coibentazione dei ponti termici è stato proposto l’utilizzo del polistireneestruso, che permette di ottenere elevati valori di isolamento in uno spessoreridotto con una posa in opera più semplice.

Per quanto riguarda gli infissi è stata proposta la sostituzione di quelli esistenti coninfissi a taglio termico in alluminio con trasmittanza termica media di 1,6 W/m2K evetrocamera a controllo solare, in grado di consentire il passaggio della luce solareoperando contemporaneamente la riflessione all'esterno di gran parte del calore

3.9. lndividuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

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La stessa tipologia di vetri è stata proposta per la copertura della corte centrale,resa apribile per favorire il raffrescamento passivo degli ambienti sottostanti.

In facciata l’azione di riduzione del carico termico è stata rafforzata con lapredisposizione di schermature orizzontali opportunamente sagomate edimensionate in relazione all’orientamento dei diversi prospetti.

3.9. lndividuazione degli elementi maggiormente critici dal punto di vista della dispersione energetica e delle soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

La soluzione impiantistica proposta è consistita nell’eliminazione degli impianti dicondizionamento, energivori e poco confortevoli, installati in tempi successiviall’interno dei singoli uffici, con un impianto centralizzato con pompa di calore VRVad espansione diretta, da localizzarsi in copertura, e unità interne in ogni ufficio.

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Sulla base delle analisi effettuate e delle soluzioni per l’involucro opaco etrasparente proposte è stato possibile valutare il potenziale di risparmioenergetico raggiungibile.

E’ stato nuovamente eseguito il calcolo dell’indice di prestazione energetica per laClimatizzazione Invernale e per la Climatizzazione Estiva dell'involucro edilizio.

3.10. Valutazione del potenziale di risparmio energetico (kWh/anno) in funzione di possibili soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

L’edificio è passato dalla classe energetica E alla classe energetica C e la qualitàdell’involucro per il raffrescamento estivo da V a IV

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3.10. Valutazione del potenziale di risparmio energetico (kWh/anno) in funzione di possibili soluzioni di carattere strutturale-impiantistico

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4. Relazione tecnica con descrizione dei principali investimenti con relativaquantificazione economica e quadro economico dell’intervento proposto

Per la riqualificazione energetica del “Palazzo di Città”, secondo la logica di ridurreprioritariamente il fabbisogno energetico dell’involucro e sulla base dellevalutazioni effettuate sono stati stabiliti i seguenti interventi:

Coibentazione del solaio piano di copertura con isolamento a cappotto internocon pannelli in sughero da 6 cm;

Coibentazione dei solai interpiano che confinano con l’ambiente esterno conisolamento a cappotto esterno con pannelli in sughero da 6 cm;

Coibentazione delle pareti interne in laterizio da 8 cm, che definiscono il confinedella zona termica verso la corte, con un pannello isolante in sughero da 8 cm esecondo foglio in laterizio da 8 cm;

Coibentazione delle pareti esterne in monoblocco di laterizio, prive di isolamento,a piano terra con isolamento a cappotto esterno con pannelli in sughero da 6 cm;

Coibentazione dei ponti termici dei pilastri e delle velette soprafinestra conisolamento a cappotto interno con pannelli in XPS da 6 cm;

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4. Relazione tecnica con descrizione dei principali investimenti con relativaquantificazione economica e quadro economico dell’intervento proposto

Sostituzione degli infissi esistenti con infissi in alluminio a taglio termico e vetri acontrollo solare con una trasmittanza termica complessiva Uw=1,6 W/mqK;

Inserimento di sistemi schermanti orizzontali fissi in alluminio sulle facciate SE, SOe NE;

Inserimento di sistemi schermanti verticali fissi in alluminio sulla facciata NO;

Sostituzione del rivestimento in policarbonato della copertura della cortecentrale con telai a taglio termico e vetri a controllo solare apribili con sistemimotorizzati per favorire la ventilazione naturale dell’edificio;

Rimozione degli impianti di condizionamento dei singoli uffici e realizzazione diun impianto centralizzato con pompa di calore VRV ad espansione diretta, dalocalizzarsi in copertura, e unità interne in ogni ufficio.

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4. Relazione tecnica con descrizione dei principali investimenti con relativaquantificazione economica e quadro economico dell’intervento proposto

QUADRO ECONOMICO DEGLI INTERVENTI

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5. Analisi di sostenibilità economico-finanziaria del piano degli investimenti

E’ stata effettuata un'analisi economica nella quale sono stati confrontati i costi diesercizio e i costi di gestione e manutenzione dell’edificio, prima e dopo l’interventomigliorativo. Nel calcolo si è tenuto conto delle variazioni dei costi dell'energia, deldegrado delle prestazioni degli impianti e del tasso di inflazione medio annuale.

I parametri economici scaturiti dal confronto sono stati tutti attualizzati.

La valutazione ambientale effettuata, in termini di energia primaria spesa e diemissioni inquinanti in atmosfera risparmiate, si basa sul consumo di energia delsistema edificio-impianto a partire dai fabbisogni dell’involucro e dai rendimentidell’impianto (è stata prevista una maggiorazione dell’1%, dovuta alla perdita diefficienza media degli impianti termici).

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6. Analisi di sostenibilità ambientale: il PROTOCOLLO ITACA PUGLIA

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Il PROTOCOLLO ITACA

Punteggio globale 2,49

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