LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE: I NITRATI · 2019. 4. 8. · NITRATI: UN PROBLEMA APERTO...
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Dalla sensibilità ambientale ad un nuovo approccio normativo
Dott. Walter OrsiAgronomo
Corso condizionalitàAlbenga, 03.04.2019
LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE: I NITRATI
Walter Orsi - Agronomo
Albenga (SV) - 03 aprile 2019
NITRATI: UN PROBLEMA APERTO
PSR REGIONE LIGURIA 2014-2020 Misura M01.01 "Attività formativa"
Dott. Walter OrsiAgronomo
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il riferimento di base è alla Direttiva 91/676/CEE del12/12/1991 che riguarda la tutela delle acque superficiali esotterranee dagli effetti dell’inquinamento da nitrati di origineagricola.
NITRATI: UN PROBLEMA APERTO
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Si tratta di composti che possono trasformarsi in nitriti, tossiciper l’uomo (formazione di emoglobina non funzionante +formazione di nitrosammine cancerogene).
PROGRAMMA D’AZIONE - PARTE III
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
NORME RELATIVE ALLA GESTIONE DELLA FERTILIZZAZIONE E ALTRE PRATICHE AGRONOMICHE EFFETTUATE
NELLE AZIENDE NON ZOOTECNICHE
NITRATI: UN PROBLEMA APERTO
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
AZIENDE NON ZOOTECNICHE: attività diverse dall’allevamentoo quelle che producono < 340 kg/N per anno.
Ad ogni tipologia diallevamento è associatauna produzione di N(tabelle).
ZVN: DIVIETI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. Impiego agronomico di letami a concimi N e ammendantiorganici (D.M. 75/2010) (vedi punto 2.2.1);
2. Uso liquami e materiali assimilati; fanghi di depurazione;3. Fertirrigazione a scorrimento;4. Sistemi «fuori suolo» o idroponici «a ciclo aperto», ovvero i
sistemi senza recupero della soluzione nutritiva;5. Distribuzione in campo di fertilizzanti con N (org e inorg)
come da tabella 12;6. Coltivazioni in vaso: fertirrigazione per aspersione max 5
interventi/anno, solo a supporto della concimazione difondo; vietata tra 10/11 e 15/01.
ZVN: MISURE OBBLIGATORIE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. Terreni con pendenza > 10% senza vegetazione:distribuzione fertilizzanti con N seguita da interramentoentro 24 h (eccetto reflui zootecnici);
2. Quantità massima di unità di N (org + min) in aree agricoleentro i limiti della tabella 12 (→coltura);
3. Terreni in ZVN (anche parte) → piano di concimazione +registro aziendale, disponibili per controlli.
Max 5/g/m2 N alla volta!
ZVN: MISURE RACCOMANDATE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. ORTIVE E ORNAMENTALI IN VASO: concimi N a lentacessione e cessione controllata → incorporati in substratoOPPURE localizzata in vaso (applic. successive);
2. Sconsigliata aspersione, consigliata localizzata in vaso osimili per limitare dispersione di acqua e N;
3. Se in vaso in PC, max 5 interventi/anno nella fase finale delciclo;
4. Analisi acqua irrigua per individuare quanto N per questavia dati a RL per statistiche per areali ZVN.
PIENO CAMPO
ZVN: MISURE RACCOMANDATE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. TUTTE le soluzioni per volumi irrigui, recupero e riuso acquee per recupero di acque piovane per integrare acqueaziendali;
2. Teli in multistrato con feltro* assorbente su terreno livellatosu cui poggiare i vasi (risparmio acqua, no dispersioni).
IN SERRA
*anche in pieno campo
ZVN: MISURE RACCOMANDATE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Se > 10% pendenza:1. prevedere copertura suolo
(colture intercalari o cover crops;2. se arboree inerbire interfila;3. lavorazioni a max 25 cm;
Realizzazione sistemazioni idraulico-agrarie;Sgrondo acque in piano;Realizzazione e conservazione fasce boscate oinerbite lungo corsi d’acqua e canali;
ZVN: MISURE RACCOMANDATE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Sconsigliata irrigazione a scorrimento suterreni:
• Molto permeabili;• Falda a 1,50 m dal piano di campagna;• Strato utile per radici < 15-20 cm;• Pendenza > 3%.
ZVN: DIVETI DI DISTRIBUZIONE PER COLTURA
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
TIPO DI CONCIMECOLTURE IN PIENO
CAMPOPERIODI DI DIVIETO * MOTIVAZIONI NOTE
Fertilizzanti minerali e organici
contenenti N a pronta cessione e
liquami
A ciclo autuno-vernini
(seminativi)
1° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture (se presenti)
Avvicendamento cereali -
leguminose
Ortive In assenza della coltura (salvo
prossima semina o trapianto)
Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
A ciclo primarverile
estivo (seminativi)
31 agosto-31 gennaio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
Fruttiferi e vite 1° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture (se presenti)
Prati e pascoli 2° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture
Ortive e ornamentali in
vaso (ECCETTO sistemi
localizzati in vaso o con
multistrato per subIRR)
1° novembre – 15 gennaio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
del substrato
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
TIPO DI CONCIME COLTURE IN PIENO CAMPO PERIODI DI DIVIETO * MOTIVAZIONI NOTE
Ammendanti organici e concimi
minerali contenenti N a lenta
cessione o a cessione controllata,
letami zootecnici (esclusa pollina)
A ciclo autuno-vernini
(seminativi)
Su stoppie fino al 31 agosto, su
coltura dal 1° dicembre al 30
agosto
Limitare perdite per
lisciviazione, ruscellamento e
volatilizzazione
Avvicendamento cereali -
leguminose
Ortive In copertura per colture con
ciclo < a 90 gg; fino a 30 gg
prima di semina o trapianto
(assenza coltura)
Limitare perdite per
volatilizzazione e ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
A ciclo primarverile estivo
(seminativi)
Tra la coltura precedente e il 31
gennaio
Limitare perdite per
volatilizzazione e ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
Fruttiferi e vite nessuno
Prati e pascoli nessuno
ZVN: DIVETI DI DISTRIBUZIONE PER COLTURA
ZVN: APPORTI MASSIMI DI N (MAS)
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il quantitativo massimo di azoto apportabile per anno alle singole colture è riportato
nella tabella 13;
Per il calcolo della conformità con i limiti massimi di apporto, l’efficienza di azoto
apportato da concimi minerali è uguale a 1;
l’efficienza di azoto apportato da effluenti zootecnici dipende dal tipo di effluente,
dal tipo di suolo, dal quantitativo di azoto e dall’epoca di applicazione e deve
rispettare i seguenti valori di efficienza minima:
60% per il digestato tal quale, le relative frazioni chiarificate, il liquame suino ed il
liquame avicolo, 50% per liquame bovino, 40% per i letami e le frazioni separate
palabili del digestato.
BUONE PRATICHE AGRICOLE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Le BPA sono linee guida per contribuire a proteggere le acquedall’inquinamento da N attraverso il bilancio dell’azoto.
Esse si basano su criteri di flessibilità:• Variabilità condizioni agro-pedologiche e climatiche;• Nuove conoscenze ambientali;• Nuovi prodotti per fertilizzazione e difesa;• Miglioramento trattamento effluenti zootecnici e
biomasse;• Nuove tecniche di allevamento e nutrizione animale.
L’AZOTO NEL SUOLO
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
SOMMA DI TRE COMPONENTI:
N presente nel terreno alla fine dell’inverno (ripresa vegetativa = ↑ assorbimento)
+N da mineralizzazione riserve N organico nel
suolo+
Apporti di fertilizzanti e effluenti.
BUONE PRATICHE AGRICOLE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
PRINCIPI GENERALI
• Le concimazioni devono essere frazionate inrelazione allo stadio fisiologico delle specie;
• Limite di 10 g/m2 di N per singolo intervento;• Sincronizzare somministrazione fertilizzanti e
massimo utilizzo da parte della pianta;• Concimi a cessione lenta/controllata, inibitori
nitrificazione.
COLTURE ARBOREE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Su terreno in pendenza, consigliati:
• Inerbimento dell’interfila;• Profondità massima di lavorazione: 25 cm;• No lavorazioni tra 15 settembre e 30 gennaio, lasciando
sviluppare la vegetazione spontanea;• Manutenzione rete di scolo;• Sovescio dei residui colturali (↑ C/N) = immobilizzazione
azoto;• Sovesci con leguminose;• Rapporto vegetazione/produzione in potatura.
GESTIONE DELL’IRRIGAZIONE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
ESIGENZE: efficienza, percolazione e scorrimento limitati
Ripristino della CDC nello strato esplorato dalle radici
GESTIONE DELL’IRRIGAZIONE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
ESIGENZE: efficienza, percolazione e scorrimento limitati
Ripristino della CDC nello strato esplorato dalle radici
METODO IRRIGUOEFFICIENZA MAX
DISTRIBUZIONE (%)COSTI
Scorrimento 40-50 x
Infiltrazione laterale (solchi) 55-60 xx
Aspersione 70-80 xx
Goccia 85-90 xxxx
GESTIONE DELL’IRRIGAZIONE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Volumi di adacquamento massimi raccomandati in funzione dellecaratteristiche granulometriche del suolo.
TESSITURA (CLASSI) TESSITURA DEI SUOLI PROFONDITÀ
< 50 cm50-100
cm> 100 cm
GROSSOLANA
Sabbiosa, sabbioso-franco, franco
sabbiosa grossolana300 500 800
MODERATAMENTE GROSSOLANA
Franco sabbiosa, franco-sabbiosa fine,
franco-sabbiosa molto fine300 500 800
MEDIA
Franca, franco-limosa, limosa, franco-
sabbiosa argillosa400 700 1.000
MODERATAMENTE FINEFranco-argillosa, f-l-a, argillosa 500 800 1.200
FINEArgilloso sabbiosa, argilloso limosa 500 800 1.200
(Quantità espresse in m3/ha - da ridurre del 25% per ORTIVE)
QUALI DOSI?
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
La stima degli apporti azotati deve considerare le asportazioni totali(asportazioni unitarie x resa stimata)
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
Nc = N disponibile da colture precedenti (es. 60 kg/ha medica);se rapporto C/N > 30 → immobilizzazione!
COLTURE ARBOREE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
Nf = disponibilità di azoto da fertilizzazioni organiche anniprecedenti (min. 30% apporto N)
COLTURE ARBOREE
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
An = apporti naturali legati alla mineralizzazione della sostanzaorganica (tessitura, T, acqua, lavorazioni) e a deposizioniatmosferiche.Media italiana: 1-3%.
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
Kc x Fc = N apportato con prodotti minerali e coefficiente diefficienza (100% del titolo)
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
Ko x Fo = N apportato con prodotti organici e coefficiente diefficienza (varia in base alla coltura)*
*Programma di azione, p. 32
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
Y = produzione media attesa della coltura (da calcolare comemedia della produzione nella zona negli ultimi tre anni)
CALCOLO DEI FABBISOGNI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
EQUAZIONE DEL BILANCIO DELL’AZOTO (D.M. 5046/2016)
Nc + Nf + An + (Kc x Fc) + (Ko + Fo) = (Y x B)
Apporti azotati alla coltura:
B = coefficienti unitari di asportazione, valutati per coltura (inquesto caso riferimento ai valori indicati nel programmad’azione)
SCHEDE BPA PER COLTURA
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
GESTIONE DEL SUBSTRATO. Caratteristiche ottimali:
Porosità totale: 50-85%;
Spazio per l’aria: 10-30%;
Capacità del vaso: 45-65%;
Acqua disponibile: 25-35%;
Acqua non disponibile: 25-35%;
Densità apparente: 0,19 - 0,70 g/cm3
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
GESTIONE DEL SUBSTRATO.
Consigliata ANALISI PERIODICA al fine di monitorare le caratteristiche di
base e lo stato nutrizionale delle coltivazioni (almeno conducibilità elettrica
di substrato, soluzione e acqua irrigua).
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
REGIMAZIONE ACQUE SUPERFICIALI.
Periodo maggiormente esposto a erosione superficiale: preparazione area di
sistemazione vasi. Quindi:
a. Limitare suolo nudo (pioggia) e favorirne la copertura;
b. Proteggere le zone non coltivate;
c. Efficienza della rete scolante (inerbimento canali = velocità ridotta);
d. Biofiltrazione e gradoni.
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
IRRIGAZIONE.
Raccomandati sistemi di irrigazione localizzati a basso volume in vaso, anche
per limitare il drenaggio. Quindi:
a. Più apporti giornalieri vs unico apporto;
b. Dosare gli apporti in base alla capacità di ritenzione del substrato;
c. Uso di teli multistrato assorbenti per subirrigazione (spaziatura vasi);
d. Periodica verifica funzionalità impianto!.
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
IRRIGAZIONE: ADEGUAMENTI RACCOMANDATI
Da irrigazione a pioggia a irrigazione localizzata;
Uso di teli assorbenti multistrato per risparmio acqua e ↓ in falda;
Verifica qualità acque irrigue e eventuale cambio fonti approvvigionamento.
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
FERTILIZZAZIONE
1. Redazione di piano di concimazione;
2. Concimazione di fondo del substrato;
3. Registrazione degli interventi di concimazione;
4. Fertirrigazione localizzata (no aspersione);
5. Concimi a cessione controllata.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
LIMITAZIONI E DIVIETI
Massimo 5 interventi/anno per aspersione, ad esclusivo supporto della
concimazione di fondo;
DIVIETO dal 1° novembre al 15 gennaio.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
FERTILIZZAZIONE: ADEGUAMENTI RACCOMANDATI
1. Acquisto di invasatrici con dosatore di concimi granulari a lenta
cessione;
2. Uso di teli/stuoie assorbenti multistrato (percolazione e risparmio
idrico);
3. Ricerca di fonti irrigue di maggiore qualità.
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1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
CONTROLLI
1. Superficie e impianti aziendali:
2. Massimali di N e date distribuzione (piano di
concimazione, registrazioni, documenti fiscali di
acquisto dei fertilizzanti).
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
GESTIONE DEL SUBSTRATO.
Consigliata ANALISI PERIODICA al fine di monitorare le caratteristiche di
base e lo stato nutrizionale delle coltivazioni (almeno conducibilità elettrica
di substrato, soluzione e acqua irrigua).
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
GESTIONE DEL SUBSTRATO. Caratteristiche ottimali:
Porosità totale: 50-85%;
Spazio per l’aria: 10-30%;
Capacità del vaso: 45-65%;
Acqua disponibile: 25-35%;
Acqua non disponibile: 25-35%;
Densità apparente: 0,19 - 0,70 g/cm3
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE.
Raccomandati sistemi di irrigazione localizzati a basso volume in vaso, anche
per limitare il drenaggio. Quindi:
a. Più apporti giornalieri vs unico apporto;
b. Dosare gli apporti in base alla capacità di ritenzione del substrato;
c. Uso di teli multistrato assorbenti per subirrigazione (spaziatura vasi);
d. Periodica verifica funzionalità impianto!.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE (2).
Raccomandati sistemi di irrigazione localizzati a basso volume in vaso, anche
per limitare il drenaggio. Quindi:
e. Ricircolo e reimpiego dei reflui (subirrigazione, ricircolo);
f. Controllo qualità acque due volte/anno (pH, ugelli occlusi);
g. Creazione di bacini di accumulo per evitare scarico diretto e raccolta
acque piovane.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE: ADEGUAMENTI RACCOMANDATI
Da irrigazione a pioggia a irrigazione localizzata;
Uso di teli assorbenti multistrato per risparmio acqua e ↓ in falda;
Creazione di bacini di accumulo e raccolta delle acque piovane;
Miglioramento qualità acque da fonti approvvigionamento.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
FERTILIZZAZIONE
1. Redazione di piano di concimazione;
2. Concimazione di fondo del substrato;
3. Registrazione degli interventi di concimazione;
4. Fertirrigazione localizzata (no aspersione);
5. Dosi autunnali = ½ di quelle estive;
6. No distribuzione a spaglio su vasi già posizionati;
7. Concimi a cessione controllata.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
LIMITAZIONI E DIVIETI
Massimo 5 interventi/anno per aspersione, ad esclusivo supporto della
concimazione di fondo;
DIVIETO dal 1° novembre al 15 gennaio.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
CONTROLLI
1. Superficie e impianti aziendali:
2. Massimali di N e date distribuzione (piano di
concimazione, registrazioni, documenti fiscali di
acquisto dei fertilizzanti).
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
FERTILIZZAZIONE: ADEGUAMENTI RACCOMANDATI
1. Impiego di invasatrici con dosatore di concimi granulari a lenta
cessione.
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO
REGIMAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
Realizzazione e manutenzione delle sistemazioni idraulico-agrarie (ristagni,
erosioni, dilavamenti), specie per coltivazioni autunno-vernine.
Solchi e scoline considerando:
• Pendenza media dell’appezzamento coltivato;
• Tessitura del terreno;
• Piovosità stagionale;
• Coltura effettivamente praticata.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO
FERTILIZZAZIONE
• Eseguire analisi del terreno quale almeno UNA VOLTA/ANNO supporto al
piano di concimazione poliennale.
• Distribuzione ammendanti con concimazione di fondo.
• Fertilizzanti minerali P e K: unica soluzione con conc. di fondo in pre-
semina o pre-trapianto;
• N per metà in pre-impianto e metà in copetura.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO
LIMITAZIONI E DIVIETI
Dose massima per coltura (vedi tabella 13).
ZVN: DIVETI DI DISTRIBUZIONE PER COLTURA
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
TIPO DI CONCIMECOLTURE IN PIENO
CAMPOPERIODI DI DIVIETO * MOTIVAZIONI NOTE
Fertilizzanti minerali e organici
contenenti N a pronta cessione e
liquami
A ciclo autuno-vernini
(seminativi)
1° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture (se presenti)
Avvicendamento cereali -
leguminose
Ortive In assenza della coltura (salvo
prossima semina o trapianto)
Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
A ciclo primarverile
estivo (seminativi)
31 agosto-31 gennaio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
Fruttiferi e vite 1° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture (se presenti)
Prati e pascoli 2° novembre - 28 febbraio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento; scarso uso da parte
delle colture
Ortive e ornamentali in
vaso (ECCETTO sistemi
localizzati in vaso o con
multistrato per subIRR)
1° novembre – 15 gennaio Limitare perdite per lisciviazione e
ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
del substrato
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
TIPO DI CONCIME COLTURE IN PIENO CAMPO PERIODI DI DIVIETO * MOTIVAZIONI NOTE
Ammendanti organici e concimi
minerali contenenti N a lenta
cessione o a cessione controllata,
letami zootecnici (esclusa pollina)
A ciclo autuno-vernini
(seminativi)
Su stoppie fino al 31 agosto, su
coltura dal 1° dicembre al 30
agosto
Limitare perdite per
lisciviazione, ruscellamento e
volatilizzazione
Avvicendamento cereali -
leguminose
Ortive In copertura per colture con
ciclo < a 90 gg; fino a 30 gg
prima di semina o trapianto
(assenza coltura)
Limitare perdite per
volatilizzazione e ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
A ciclo primarverile estivo
(seminativi)
Tra la coltura precedente e il 31
gennaio
Limitare perdite per
volatilizzazione e ruscellamento
Volumi irrigui adeguati
alla capacità di ritenzione
dei suoli
Fruttiferi e vite nessuno
Prati e pascoli nessuno
ZVN: DIVETI DI DISTRIBUZIONE PER COLTURA
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
CONTROLLI
1. Superficie e impianti aziendali:
2. Massimali di N e date distribuzione (piano di concimazione,
registrazioni, documenti fiscali di acquisto dei fertilizzanti);
3. Esecuzione delle analisi del suolo.
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE.
• Limitare volumi di adacquamento e drenaggio.
• Se impiego di aspersione:
• Frazionare distribuzione giornaliera;
• Verifica periodica corretto funzionamento impianto;
• Uso teli pacciamanti (anche BIO) = ETP e consumi;
• Analisi chimica acque;
• Passaggio a sistemi irrigui più efficienti;
• Miglioramento qualità fonti approvvigionamento.
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO
SCHEDE BPA PER COLTURA
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
4. VITE per uva da vino;
GESTIONE DEL SUOLO
a. Sistemazioni idraulico-agrarie (ristagni, erosioni e dilavamenti, scolo);
b. Realizzazione di solchi e scoline:
c. Pendenza media;
d. Tessitura del terreno;
e. Distribuzione della piovosità/anno.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
4. VITE per uva da vino;
GESTIONE DEL SUOLO (2)
• Impianto con scasso profondo (aratura o altri discissori) per buona
profondità lavorazione (evitare eccessivo rivoltamento strati).
• Lavorazioni a bassa velocità (erpici meglio di frese).
• Uso della pacciamatura ove possibile.
• Inerbimento naturale in pendenza: sfalci periodici eventuale lavorazione
(ripper) estiva.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
4. VITE per uva da vino;
FERTILIZZAZIONE
• Quanto distribuire: età, vitigno, vigoria, asporti, perdite e
immobilizzazioni.
• Raccomandato seguire bollettino vite;
• Uso N frazionato (fenologia).
• P e K in inverno e in impianto, N solo primaverile;
• Letame in inverno e impianto;
• Microelementi: concimazioni fogliari.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
4. VITE per uva da vino;
LIMITAZIONI
• N annuo massimo = 65kg/ha (apporti org + inorg);
• Vietati apporti con concimi inorganici con N in impianto e
pre-impianto;
• No N a pronta cessione tra 1° novembre e 28 febbraio.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
CONTROLLI
1. Superficie e impianti aziendali:
2. Massimali di N e date distribuzione (piano di
concimazione, registrazioni, documenti fiscali di acquisto
dei fertilizzanti);
3. Regolare esecuzione analisi suoli.
4. VITE per uva da vino;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE
Solo per casi di siccità estiva!
4. VITE per uva da vino;
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
Il programma d’azione contiene 5 schede di BPA, linee guida daseguire nelle zone vulnerabili ai nitrati.
1. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in PC;
2. Piante floricole, ornamentali, aromatiche e orticole in vaso in SERRA;
3. Orticole e floricole coltivate NON IN VASO;
4. VITE per uva da vino;
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
5. OLIVO.
GESTIONE DEL SUOLO
a. Sistemazioni idraulico-agrarie (ristagni, erosioni e dilavamenti, scolo);
b. Realizzazione di solchi e scoline:
• Pendenza media;
• Tessitura del terreno;
• Distribuzione della piovosità/anno.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
5. OLIVO.
GESTIONE DEL SUOLO (2)
All’IMPIANTO: scasso profondo (aratura o ripper) = profondità di
lavorazione e contenere rivoltamento degli strati.
ALLEVAMENTO: possibile inerbimento controllato, con eventuale intervento
durante tarda-primavera estate per contenere competizione idrica.
Mantenere inerbimento e NO lavorazioni in inverno.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
FERTILIZZAZIONE
• Quanto distribuire: età, varietà, vigoria, asporti, perdite e
immobilizzazioni.
• Raccomandato seguire bollettino vite;
• Uso N frazionato (fenologia).
• P e K in inverno e in impianto, N solo primaverile;
• Letame in inverno e impianto;
• Microelementi: concimazioni fogliari.
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
LIMITAZIONI
• N annuo massimo = 70 kg/ha (apporti org + inorg);
• Vietati apporti con concimi inorganici con N in impianto e
pre-impianto;
• No N a pronta cessione tra 1° novembre e 28 febbraio.
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
CONTROLLI
1. Superficie e impianti aziendali:
2. Massimali di N e date distribuzione (piano di
concimazione, registrazioni, documenti fiscali di acquisto
dei fertilizzanti);
3. Regolare esecuzione analisi suoli.
5. OLIVO.
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
IRRIGAZIONE
Quando eseguita, consigliata quella localizzata.
5. OLIVO.
CONTROLLI E SANZIONI
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LA CONDIZIONALITÀ NELLE AZIENDE AGRICOLE
PAGINA 57 del programma d’azione
Dott. Walter OrsiAgronomo
Corso condizionalitàAlbenga, 27.03.2019
AZIENDE AGRICOLELA CONDIZIONALITÀ NELLE
“[...] Alfine uscimmo a riveder le stelle.” (Dante Alighieri, Inferno XXXIV, 139, la Divina Commedia)
Carl Warner, “Celery forest”
Grazie per l’attenzione!
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