La classe 5° A ha elaborato un percorso storico-filosofico sulla democrazia attraverso immagini e riflessioni…

Jean-jacques Jean-jacques rousseaurousseau • Non appena gli affari Non appena gli affari

pubblici cessano di pubblici cessano di essere il principale essere il principale

interesse dei interesse dei cittadini, e questi cittadini, e questi

preferiscono preferiscono occuparsi del loro occuparsi del loro

portafogli piuttosto portafogli piuttosto che della loro che della loro

persona, lo stato è persona, lo stato è già sull’orlo del già sull’orlo del

disastro.disastro.

La monarchia è ogni forma La monarchia è ogni forma di governo dispotico. Per di governo dispotico. Per

quanto possa apparire quanto possa apparire giusto e benefico si basa giusto e benefico si basa

sull’esclusione di cittadini sull’esclusione di cittadini dalla sfera pubblica, di dalla sfera pubblica, di conseguenza la perdita conseguenza la perdita

della libertà e della della libertà e della politica, intesa come politica, intesa come

spazio dell’attività plurale spazio dell’attività plurale degli uomini. degli uomini.

Nessun sistema politico Nessun sistema politico contemporaneo è del tutto contemporaneo è del tutto

immune dal rischio del immune dal rischio del totalitarismo nelle sue totalitarismo nelle sue varie forme. Quindi è varie forme. Quindi è

necessario vigilare sulla necessario vigilare sulla democrazia e sulla libertà democrazia e sulla libertà

in modo costante.in modo costante.

HANNAH HANNAH ARENDTARENDT

JOHN JOHN DEWEYDEWEY

In democrazia è In democrazia è richiesta la richiesta la

collaborazione di collaborazione di tutti per il bene tutti per il bene

della società, e di della società, e di una continua una continua

disponibilità al disponibilità al cambiamento.cambiamento.

L’uguaglianza è un bisogno vitale L’uguaglianza è un bisogno vitale dell’anima. Nel riconoscimento dell’anima. Nel riconoscimento pubblico ad ogni essere umano è pubblico ad ogni essere umano è dovuta la stessa quantità di dovuta la stessa quantità di rispetto che a un altro.rispetto che a un altro.Quindi le differenze inevitabili tra Quindi le differenze inevitabili tra gli uomini non debbono mai gli uomini non debbono mai significare una differenza nei significare una differenza nei gradi di rispetto, cosa molto gradi di rispetto, cosa molto difficile da raggiungere perché è difficile da raggiungere perché è possibile che il figlio di uno possibile che il figlio di uno stalliere sia un giorno ministro, stalliere sia un giorno ministro, ma impossibile che il figlio di un ma impossibile che il figlio di un ministro sia un giorno stalliere.ministro sia un giorno stalliere.

Simone weil

Ogni uomo deve avere la stessa possibilità di inserirsi

nella società, qualunque sia la sua provenienza, razza, religione e possibilità

economiche.

CHIUNQUE HA CERCATO DI CREARE UNO STATO PERFETTO, CHIUNQUE HA CERCATO DI CREARE UNO STATO PERFETTO, UN PARADISO IN TERRA, HA REALIZZATO UN INFERNO.UN PARADISO IN TERRA, HA REALIZZATO UN INFERNO.

Mi parve chiaro che Mi parve chiaro che la democrazia la democrazia

come istituzione come istituzione non è fatta per non è fatta per combattere il combattere il

totalitarismo, era totalitarismo, era particolarmente particolarmente triste rendersi triste rendersi conto che con conto che con tutta evidenza tutta evidenza c’era un solo c’era un solo

uomo – Churchill uomo – Churchill – che – che

comprendesse comprendesse ciò che stava ciò che stava accadendo, e accadendo, e

nessuno aveva nessuno aveva per lui neanche per lui neanche

una buona una buona parola.parola.

KARL POPPER

Coloro che credono all’uomo quale è, non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l’irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di autorizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.

Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti, anche se fossero mantenuti certi privilegi economici goduti da

governanti, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.

JEAN-PAUL SARTRE

È VERO CHE NON SEI

RESPONSABILE DI Ciò CHE

SEI

MA SEI RESPONSABILE DI Ciò CHE

FAI DI Ciò CHE SEI!