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TRADIZIONE E NUOVE TECNOLOGIE …VERSO GLI OGM la classe 3^E del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” presenta anno scolastico 2005 - 2006

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TRADIZIONE E NUOVE TECNOLOGIE

…VERSO GLI OGM

la classe 3^E del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” presenta

anno scolastico 2005 - 2006

Nuovi geni e nuove proteine, organismi geneticamente modificati e piante transgeniche, sicurezza alimentare e bioetica…

Ormai le biotecnologie e gli OGM sono entrati nella nostra vita.

Ma… che cos’è un OGM?

Gli Organismi Geneticamente Modificati sono batteri, funghi, virus, piante e animali le cui

caratteristiche genetiche sono state modificate in laboratorio.

Le tecniche del DNA ricombinante permettono il trasferimento di geni da un individuo all’altro, anche di altra specie e

di altro regno.

L’avvento delle tecnologie del DNA ricombinante segna una linea di

demarcazione fra

biotecnologie tradizionali

e

biotecnologie innovative

Le biotecnologie tradizionali

Le biotecnologie tradizionali sono tecnologie produttive utilizzate da millenni

nella zootecnia, nell’utilizzo dei microrganismi per la fermentazione e

nell'agricoltura

Non tutte le biotecnologie prevedono OGM

Pratiche tradizionali nell’agricoltura

Fin dall’inizio l’uomo ha selezionato nelle piante selvatiche caratteristiche utili e tentato di ottenerne di nuove, intervenendo sul loro patrimonio genetico con selezione e incrocio, le pratiche tradizionali più antiche e tuttora utilizzate.

Vigneti presso l’Istituto Agrario di S. Michele

selezione e incrocio: un esempio di biotecnologie tradizionali

L’industrializzazione dell’agricoltura ha determinato nel corso degli anni un assottigliamento nel numero delle varietà coltivate, selezionando le più produttive o le più vantaggiose in termini economici. La biodiversità ne risulta quindi compromessa.

Anche gli sviluppi della ricerca sugli OGM hanno incrementato i timori riguardo questo tema.

Ma come si è arrivati all’ingegneria genetica?

I traguardi della genetica attraverso i secoli

1953: il DNA. Watson e Crickcreano il modello della doppia elica

1970: le forbici del DNA:Il DNA viene tagliato tramite specifici enzimi di restrizione

1972: la ligasiL’ enzima che lega il frammento di DNA al plasmidio

si produce il primo DNAricombinante

TAPPE NECESSARIE PER IL DNA-RICOMBINANTEA. Il DNA viene tagliato tramite

specifici enzimi di restrizioneA. Il plasmide viene tagliato con

gli stessi enzimiB. Il DNA, portatore del gene

isolato, viene incollato al plasmide tramite un specifico enzima detto DNA ligasi

C. Si forma un plasmidio transgenico con la nuova caratteristica datagli dal gene estraneo.

Si inserisce poi il plasmide in altre cellule che possono replicare il segmento milioni di volte durante la proliferazione cellulare. plasmidio

1973: il Dna ricombinante viene trasferitosu un batterio e nasce il primo organismo

geneticamente modificato!

1981:primo animale transgenico

• 1982: grande progresso nella medicina: l’insulina umana! Il primo farmaco gm a partire dall’ormone prodotto dall’uomo

1983: la prima pianta transgenica:il tabacco

•1994: il pomodoro flavr entra nell’alimentazione umana!

2001: dopo la decifrazione del genoma di un animale e di una pianta viene decifrato il genoma umano!!

Attualmente le applicazioni principali delle biotecnologie in campo agricolo sono:

• Creazione di piante transgeniche

• OGM derivanti da piante transgeniche

APPLICAZIONI

•La soia tollerante i diserbanti, che ricopre il 60% della superficie totale coltivata con piante gm, continua a essere la varietà più diffusa.

Piante GM maggiormente diffuse nel mondo

Nel 2005 i paesi con una superficie coltivata con piante geneticamente modificate maggiore o uguale a 50.000 ettari sono stati 14 su 21, vale a dire i due terzi del totale.

A dieci anni dalla commercializzazione delle piante geneticamente modificate, sono stati raggiunti i 90 milioni di ettari coltivati in 21 nazioni tra produzione industriale e colture sperimentali

Queste nuove applicazioni hanno portato alla

necessità di una LEGISLAZIONE che regolamenti la gestione degli ogm

Legislazione europea

Le principali norme adottate dalla UE attualmente in vigore sono:

- la Direttiva 2001/18/CE sull’emissione deliberata di ogm nell’ambiente che supera la precedente direttiva 90/220/CE.

- Il regolamento CE n. 1829/2003 relativo alla commercializzazione di alimenti e mangimi prodotti o derivati da OGM

- Il Regolamento CE n. 1830/2003 che regolamenta l’etichettatura e la tracciabilità degli OGM

Le regole per l’etichettatura• Tutti i prodotti contenenti

ingredienti (o derivati da un ingrediente) con più dello 0,9% di OGM devono essere etichettaticon la dicitura "questo prodotto contiene Ogm" oppure "questo prodotto deriva da Ogm".

• L'etichettatura sarà richiesta anche per i prodotti in cui la presenza degli Ogm non può più essere identificata nel prodotto finale [ è il caso di oli vegetali, amidi, zuccheri, ecc., che prima erano esclusi dall'obbligo di etichettatura ].

• Mangimi e additivi devono essere etichettati [ era finora mancata qualsiasi norma per il settore mangimistico ].

E in Italia ?

L’introduzione di OGM nell’ambiente a scopi sperimentali è controllata e garantita dalla normativa europea 2001/18/CE, recepita dall’Italia con il decreto legislativo n. 224 del 08.07.2003.

In Italia non è possibile coltivare per scopi commerciali nessuna delle piante GM autorizzate in Europa

La coltivazione di piante GM è permessa solo a scopo sperimentale

Sperimentazioni autorizzatein Italia 1994-2002

36%

28%

17%

6%

6%

7%

cereali

orticole

pt industriali

piante da frutto,olivo, viteornamentali

microrganismi usoagrario Totale 289

E in Trentino ?….prevale la tradizione

Infatti la Legge Provinciale n. 4 del 28.02.2003 dispone:- Interventi a favore

dell’economia agricola- Sostegno e disciplina

dell’agricoltura biologica per un suo sviluppo

- Contrassegnazione di prodotti geneticamente non modificati (non OGM), nel rispetto dell’ambiente, della natura e del consumatore

La produzione di questi organismi ha sollevato delle divergenze di opinione, soprattutto dal punto di vista etico.

RISCHI E BENEFICI: UN CONFRONTO DIFFICILE

• L’ingegneria genetica ha raggiunto livelli sino a pochi anni fa inimmaginabili portando ad applicazioni importanti non solo in agricoltura ma anche in settori quali la medicina e la farmacologia.

• Le reazioni a tutto ciò sono state contrastanti: mentre le applicazioni di tipo biomedico e farmacologico non hanno dato origine a perplessità e opposizioni, nel campo agroalimentare la produzione di piante da cui derivare alimenti transgenici ha sollevato posizioni ben diverse.

Le più frequenti argomentazioni di chi è… contro

- Le modifiche genetiche potrebbero essere trasmesse alle piante non GM della stessa specie tramite impollinazione.

- Le modifiche genetiche come la resistenza a certi erbicidi potrebbero essere trasmesse alle piante infestanti.

- La popolazione di piante GM potrebbe crescere in modo invasivo riducendo la biodiversità.

- Se venisse inserita nelle piante la possibilità di produrre pesticidi, gli insetti nocivi sottoposti a dosi massicce potrebbero diventare resistenti a questi.

RISCHI AMBIENTALI

Rischi per la salute umana:

• Possibile tossicità degli OGM e residui di erbicidi negli alimenti;

• allergie e intolleranze alimentari dovute all’introduzione di nuove proteine;

• Trasmissione all’uomo di resistenza agli antibiotici che può provocare il proliferare di batteri patogeni;

• Possibili problemi di degradazione del DNA transgenico nel metabolismo degli animali e dell’uomo.

ASPETTI SOCIO – ECONOMICI:RAPPORTO TRA PRIMO E TERZO MONDO

La diffusione di colture a piante GM distruggerebbe la diversità, le conoscenze locali e i sistemi agricoli sostenibili che gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo hanno sviluppato per millenni

I contadini si potrebbero trovare nella condizione di dover comperare i semi e i prodotti chimici (erbicidi, fertilizzanti, pesticidi) dalle multinazionali.

Ciò comporterebbe una schiavitù nei confronti delle multinazionali.

Le più frequenti argomentazionidi chi è… pro

• Resistenza ai patogeni ed ai parassiti • Tolleranza agli erbicidi • Resistenza agli stress ambientali (capacità di

sopravvivenza in aree con climi avversi)• Miglioramento della qualità degli alimenti e delle

caratteristiche nutrizionali• Aumento della conservabilità

Possibilità di ottenere piante e prodotti con le seguenti caratteristiche:

Grazie a tali caratteristiche l’utilizzo di piante gm può rappresentare un consistente aiuto per lo sviluppo del terzo mondo e per la fame nel mondo

• Il Golden Rice è una risorsa per i denutriti poiché contiene maggiore vitamina A.

• Patate anti epatite B

• Uova con vaccino

DOMANDE APERTE

• L’ingegneria genetica è per il bene dell’umanità?

• Sarà alla portata dell’intera umanità?• Come reagirà la natura alle modificazioni

genetiche? • E’ sempre lecito intervenire per modificare

il materiale genetico?• Dove si pone il limite tra scienza ed etica?

Bibliografia-Biopirateria (Vandana Shiva)

-Ogm: le verità sconosciute di una strategia di conquista (Silici Laura)

-DNA – Il segreto della vita (J. Watson)

-Ogm o non Ogm, come comportarsi con gli alimenti geneticamente modificati (Mc Hugen)

-Gli OGM sono davvero pericolosi ? (Francesco Sala)

-Organismi geneticamente modificati, storia di un dibattito truccato(Anna Meldolesi)-www.greenpeace.it

-Invito alla biologia (Curtis, Barnes)

Presentazione realizzata dalla classe 3SE del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Trento

nell’ambito del progetto EcoGenEtic.Coma.s. 2005 – 2006

prof.ssa Adriana Colombinistudenti:

Andermarcher Federico; Arsié Roberto; Bortoli Gabriele;Campostrini Matteo; Carli Martina; Castelli Damiano;Danielli Eleonora; Delvecchio Marica; Fellin Alessandro;Ghidoni Filippo; Giordani Enrico; Hasani Elkenda;Marzatico Alice; Mattedi Federica; Ravanelli Tommaso;Ress Manuel; Sartori Francesco; Scartezzini Pietro; Scola Stefano; Sommadossi Matteo; Sulejmani Drita;Toller Giovanni; Tononi Silvia