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La CARTA dei Ser vizi Istituto dei Sordi di Torino

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CARTAdei Servizi

Istituto dei Sordi di Torino

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ISTITUTO DEI SORDI DI TORINOwww.istitutosorditorino.org

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SCUOLA [email protected]

1. L’Istituto dei Sordi di Torino ............................ pag. 5 - Chi siamo e come siamo nati .............................................. pag. 6 - Principi generali ...................................................................... pag. 11 - Le politiche per la qualità ..................................................... pag. 12

-Lagestionedeireclamiedeisuggerimenti.......................................... pag.12

- Dove siamo ............................................................................. pag. 13

�. L’educativa territoriale ..................................... pag. 15 - L’assistenza alla comunicazione per disabili dell’udito ........ pag. 16

-Cos’èilservizio............................................................................................ pag.16 -Iltipodiservizio.......................................................................................... pag.16 -Ilprogettoeducativoindividuale.............................................................. pag.19 -L’educatorespecializzatopersordi........................................................ pag.20

- L’assistenza all’autonomia per disabili della vista ............ pag. 20 -L’orientamentoemobilità(OM)............................................................. pag.21 •Glistrumentidellamobilità.............................................................. pag.22

•Lastrutturadell’interventoriabilitativo......................................... pag.23

- L’educativa territoriale per persone disabili .................... pag. 25

�. Le parole che si muovono ................................. pag. �6 - Progetto per l’integrazione in gruppo di studenti sordi nella scuola di tutti ...................................................... pag. 27

-Lasostanzadelprogetto........................................................................... pag.27 -Ipresuppostiteorici.................................................................................... pag.28 •Ilruolodellalinguadeisegni.......................................................... pag.29 •Ilruolodellalinguaorale.................................................................. pag.30

- Gli enti coinvolti ..................................................................... pag. 31 - Strumenti e risorse ................................................................ pag. 32

-Personale...................................................................................................... pag.32 -Strutture....................................................................................................... pag.32 -IllaboratoriodiLinguaItalianadeiSegni............................................. pag.33

-Laformazionedegliinsegnanti................................................................ pag.33

- Obiettivi ................................................................................... pag. 34 -Verifiche .................................................................................... pag. 35 - Servizi di supporto trasversali al progetto ....................... pag. 36

Indice

��. La scuola dell’infanzia “San Francesco di Sales” ................................... pag. �7 - Principi generali ...................................................................... pag. 38 - Caratteristiche strutturali della scuola.............................. pag. 40

5. Documentazione e Formazione ....................... pag. �� - Il centro di documentazione “R.A.D.I.C.E. SORDA”...... pag. 43

-Labibliotecaspecializzata........................................................................ pag.43 -L’archiviostorico.......................................................................................... pag.45 -Laconsultazionedelmateriale................................................................ pag.45

- La Formazione ........................................................................ pag. 46 -CorsidiLinguaItalianadeiSegni(LIS).................................................. pag.46 •LaLinguaItalianadeiSegni............................................................. pag.46 -CorsodiscritturaBraille............................................................................ pag.47 •IlBraille.................................................................................................. pag.47 -Corsidiaggiornamento............................................................................. pag.48 -Ilcorsoperassistentiallacomunicazioneeall’autonomia.............. pag.49 •Obiettividelcorso............................................................................... pag.49 •Sboccoprofessionale.......................................................................... pag.50

6. Servizio adulti sordi ........................................... pag. 51 - Il servizio ambulatoriale ....................................................... pag. 52

-Lemodalitàdell’intervento....................................................................... pag.52 -Lefasidell’intervento................................................................................. pag.53

- Il servizio residenziale ........................................................... pag. 53 -LapiantinadelGruppoAppartamento................................................. pag.54

7. Il Centro Audiologopedico ................................ pag. 55 - I servizi del Centro Audiologopedico................................ pag. 56

8. Organizzazioni derivate .................................... pag. 57- UEXAS – Unione Ex Allievi Sordi ....................................... pag. 58- ACIS – Azione Cattolica Italiana Sordoparlanti ............... pag. 58- Cooperativa Sociale ERGON.............................................. pag. 59- Sh.E.Sh.I.T. – Shoqata për Edukimin e Shurdherve dhe Integrimin e Tyre ............................................................. pag. 59

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L’Istituto dei Sordi di Torino

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Chi siamo e come siamo nati

L’Istituto dei Sordi di Torino è un

ente di antica origine, voluto dai

Savoia all’inizio dell’Ottocento per

dare assistenza ed istruzione ai

bambini sordomuti e per formare

i loro maestri.

La sede originaria dell’Istituto era

in Torino, in via Assarotti. Nel 1965

l’edificiovienevendutoalComune

di Torino e con il ricavato viene

costruita una nuova e più ampia

sede in Pianezza, dove tuttora si

svolgono le attività scolastiche ed

educative in favore dei sordi.

Con la fine degli anni Settanta,

l’evoluzione della legislazione nel

settore scolastico e il mutare degli orientamenti pedagogici danno inizio

a una profonda crisi delle istituzioni scolastiche speciali, che nel decennio

successivo chiudono in numerose. L’amministrazione dell’Istituto apre

quindi le attività anche agli studenti sordi che frequentano le scuole comuni

con i compagni udenti, salvando in questo modo un grande patrimonio

d’esperienza.

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Afiancoalleattivitàscolastichespecializzateall’internodellastruttura

di Pianezza, si introduce, infatti, un servizio educativo di assistenza alla

comunicazione e all’autonomia per disabili sensoriali aperto al territorio.

Le attività formative dell’Istituto non si esauriscono agli allievi sordi: come

previsto dallo Statuto originario, ne vengono organizzate per docenti e

educatori attraverso corsi di formazione e aggiornamento, convegni e

seminari, pubblicazioni.

L’Istituto dei Sordi di Torino è oggi una Fondazione senza scopo di lucro,

retta da un Consiglio d’Amministrazione totalmente autonomo nelle scelte

d’indirizzo delle attività, nell’ambito delle finalità di solidarietà sociale

previste dallo Statuto vigente.

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L’Istituto dei Sordi di Torino considera l’educazione e l’istruzione dei

bambini sordi un diritto fondamentale ed uniforma a questo principio la

sua organizzazione, facendo propri i valori di:

• CENTRALITÀ DELLA PERSONA. La tradizione delle nostre scuole

pone gli alunni al centro dell’organizzazione dell’Ente, predisponendo

una struttura funzionale attenta ai bisogni particolari e alle fasi evolutive

degli alunni e finalizzata allo sviluppo integrale ed armonico della

personalità di ciascuno.

• EGUAGLIANZA. Non ci sono distinzioni di sesso, età, religione,

opinioni politiche e razza.

• IMPARZIALITÀ. L’Istituto agisce secondo criteri di obiettività ed

equità, offrendo a tutti servizi di pari livello qualitativo e in linea con

l’orientamento espresso dalle famiglie.

• CONTINUITÀ. Viene garantito lo svolgimento regolare e completo

del servizio e delle attività educative.

• PARTECIPAZIONE. Viene garantito il diritto all’informazione sulle

prestazionierogate,laverificadellacorrettezzadeicomportamenti,

della qualità dei servizi e dell’osservanza delle norme di legge.

Principi generali

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Le politiche per la qualità

• EFFICIENZA ED EFFICACIA. Il servizio è erogato in modo da garantire

l’efficienza,esitodelmigliorrapportotrarisorseimpiegateerisultati

attesi,el’efficacia,intesacomerapportotrarisorseimpiegateerisultati

raggiunti.

• DISPONIBILITÀALL’INNOVAZIONE.L’Istitutoattuaunariflessione

continua sulle proprie attività, volta alla ricerca e alla progressiva

qualificazionedelleproprieazioni,ancheattraversocollaborazionicon

altri Enti e Istituti Universitari e con il confronto continuo e costante

con gli operatori di altre scuole, ASL, Enti locali, centri di formazione

professionale.

LA GESTIONE DEI RECLAMI E DEI SUGGERIMENTI

L’attività di reclamo è una componente importante delle tutela dei diritti

e serve a comunicare qualcosa che non è coerente con le aspettative.

Inoltre serve ad indicare i punti deboli di un’organizzazione e a dare

spunti per il miglioramento delle attività.

È possibile inoltrare all’Istituto, telefonicamente o per iscritto, un

reclamo, nonché inviare suggerimenti e proposte.

Al reclamo seguirà risposta scritta entro 15 giorni dalla data del

ricevimento.

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L’Istituto dei Sordi di Torino è a Pianezza in Viale San Pancrazio 65, nel

lungo viale alberato che dalla Strada Statale n. 24 porta al Santuario di

San Pancrazio, a tre chilometri circa dall’uscita della Tangenziale Pianezza-

Collegno*.

Per raggiungerci in macchina, da Torino – Corso Regina Margherita

– proseguire immettendosi sulla Tangenziale Nord e uscire a Pianezza-

Collegno; procedere poi sulla SS 24 per 3 km circa, seguendo le indicazioni

per il Santuario di S. Pancrazio, quindi all’incrocio di Viale S. Pancrazio

svoltare a destra e proseguire per 300 mt.

Per raggiungerci con i mezzi pubblici**:

- da Torino

Linea 32, capolinea C.so Tassoni – angolo C.so Regina Margherita;

fermata Pianezza – San Pancrazio, sulla strada statale n.24

- da Collegno

Linea 37, capolinea V. De Amicis – Stazione Fermi (Metro); fermata

Pianezza – V. Musiné (capolinea)

- da Alpignano

Linea 32, capolinea P.zza Robotti – Stazione FS; fermata Pianezza – San

Pancrazio, sulla strada statale n.24

* Vedi la cartina Comune di Pianezza nella pagina successiva.

** Vedi la cartina dei mezzi pubblici GTT nella pagina successiva.

Dove siamo

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SAN PANCRAZIO

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L’educativa territoriale

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COS’È IL SERVIZIO Il servizio di assistenza alla comunicazione per persone sorde è

principalmente un servizio diretto alla persona. Il servizio è erogato dai

Comuni o dai Consorzi Intercomunali ed è diretto a tutte le persone che

presentano:

• sordità gravissime (con perdita uditiva oltre 85 Decibel)

• sordità gravi (con perdita uditiva da 65 a 85 Decibel)

• sordità con residuo uditivo inferiore a 65 decibel (se affetti da patologie

degenerative)

IL TIPO DI SERVIZIOIl servizio si svolge a scuola, a casa o sul territorio, dopo aver stilato

un Progetto Educativo Individuale concordato dopo un’attenta lettura

dei bisogni della persona e discussi in un’équipe formata dalla famiglia,

dagli operatori sanitari (Logopedista, Neuropsichiatra Infantile, Foniatra),

dall’Educatore, dalla scuola (insegnanti curricolari e insegnante di sostegno).

L’educatore si colloca, quindi, all’interno di una rete di servizi in un’ottica

di integrazione, lavorando su obiettivi comuni.

L’intervento educativo è finalizzato al sostegno scolastico e al

raggiungimento delle autonomie di base e, a seconda della richiesta della

famiglia e del Progetto educativo, si distingue in:

L’assistenza alla comunicazione per disabili dell’udito

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• assistenza alla comunicazione in Lingua Italiana dei Segni, con eventuale

interpretariato, all’interno di strutture educative e scolastiche di ogni

ordine e grado, secondo progetti di educazione bimodale o bilingue

L’intervento in questo caso si svolge prevalentemente a scuola:

l’educatore affianca la persona durante le spiegazioni, favorendo

l’inserimento scolastico con rielaborazioni scritte del materiale,

trascrizione degli appunti, mediazione della comunicazione con gli

insegnanti, progetti di integrazione all’interno del gruppo classe nei

momenti del pasto e della ricreazione. L’uso della Lingua Italiana dei

Segni o dell’Italiano Segnato, a seconda dell’orientamento riabilitativo

scelto della famiglia, permette una fruizione degli apprendimenti

curricolari al pari dei coetanei udenti.

• sostegno all’apprendimento scolastico a domicilio

L’intervento si svolge a casa, concordando un orario con la famiglia in

modo che sia funzionale alle esigenze dell’utente. L’educatore lavora sul

consolidamento degli apprendimenti scolastici rielaborando i materiali

didattici, aiutando in questo modo la persona ad acquisire un metodo

di studio, avviandolo allo stesso tempo all’autonomia.

• sostegno allo sviluppo della lingua verbale

L’intervento è diretto a bambini sordi non esposti alla Lingua Italiana

dei Segni e che seguono un percorso riabilitativo più orientato

all’oralismo. L’intervento è rivolto anche a bambini portatori di

impianto cocleare. L’educatore propone delle attività di mediazione

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della comunicazione lavorando nei contesti di vita quotidiana del

bambino (casa, scuola, territorio), favorendo la relazione interpersonale

con i coetanei e gli adulti. Inoltre, ripropone nei contesti di vita le abilità

comunicative apprese durante la riabilitazione e a scuola, favorendo la

generalizzazione dei concetti. In questo modo il bambino non riduce

l’uso della lingua verbale solo al momento della terapia, ma estende le

proprie competenze linguistiche e comunicative.

L’intervento in questo caso si svolge a domicilio o a scuola.

• assistenza alla comunicazione finalizzata alla creazione di una rete

sociale di integrazione sul territorio

Questo tipo di intervento si integra con il sostegno all’apprendimento

scolastico.L’educatoreintervieneconunprogettofinalizzatoall’accrescere

delle competenze sociali della persona sorda, aiutandola ad integrarsi nel

gruppo dei pari in contesti scolastici ed extra-scolastici. L’intervento viene

progettato dopo avere effettuato una mappatura del territorio in cui è

inserita la persona, per facilitarne la conoscenza dei luoghi e dei gruppi di

aggregazione (ludoteca, biblioteca, Informagiovani, ecc.).

• assistenza alla comunicazione ed interpretariato all’Università

L’intervento è mirato al sostegno degli apprendimenti universitari ed

è strutturato in modo da favorire il percorso di studi della persona

sorda.L’interventoèsvoltoaffiancandolapersonadurantelelezioni

all’Università, fornendo un servizio di interpretariato, oppure a

domicilio, per la preparazione agli esami o la rielaborazione dei

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testi.Inoltrel’educatoreaffiancalapersonasordadurantegliesami

oicolloquiconidocenti.Ilservizioègarantitodall’UfficioDisabili

dell’Università degli Studi di Torino.

IL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALEIl progetto consta di tre parti:

• una parte iniziale di raccolta dei dati anagrafici e diagnostici della

persona sorda con l’individuazione dei bisogni relativi ad ogni area di

intervento e degli obiettivi individuati dall’équipe multidisciplinare;

• unaparteprogettualecostituitadatrerelazionitrimestralieunafinale,

con la descrizione degli obiettivi conseguiti, degli strumenti e modalità

utilizzati per il loro raggiungimento, nonché la segnalazione di eventuali

cambiamenti al progetto e problematiche emerse nel corso dell’anno;

• una parte con i verbali redatti durante le riunioni interistituzionali.

L’educatore compila il progetto in itinere durante tutto l’anno scolastico

in cui svolge l’intervento dopo aver concordato obiettivi comuni con la

famiglia e il gruppo di operatori. Il progetto viene inserito nella cartellina

della persona insieme agli altri documenti personali.

In adempimento alla legge 196/2003 sulla tutela della privacy, la cartellina

che contiene la documentazione della persona viene custodita in un

ufficiochiusoall’internodell’IstitutodeiSordidiTorino.Lacartellinaè

adisposizionedell’educatoreevieneaggiornatadivoltainvoltafinoalla

dimissione dell’intervento.

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L’EDUCATORE SPECIALIZZATO PER SORDIL’educatore specializzato per i sordi non è né un insegnante né un

logopedista.Èunmediatore.ÈunafiguraprofessionaleistituitadallaLegge

quadro n°104 del 1992 con la funzione di assistenza all’autonomia e alla

comunicazione personale degli alunni disabili sensoriali. È un mediatore

tra la famiglia del bambino, la scuola e le istituzioni svolgendo un ruolo di

raccordo tra le varie realtà in cui il bambino è inserito, che non sempre

sono preparate ad accoglierlo. L’educatore è poi anche e soprattutto un

mediatore tra il bambino e il resto del mondo: gli consente l’accesso alle

informazioni al pari dei suoi coetanei udenti; lo accompagna nella crescita

aiutandoloconlasuafamigliaasuperareledifficoltà;loseguenelsuo

non facile percorso scolastico; lo aiuta a sviluppare la propria autonomia

attraversolarelazione,cheèdiprimariaimportanzaaffinchéunindividuo

possa crescere equilibrato e sereno.

Il lavoro dell’educatore si svolge quindi su due livelli: il primo attraverso la

relazione con il bambino; il secondo con il lavoro di rete tra la scuola, la

famiglia,lalogopediaedeventualmentelealtrefigurechehannoincarico

il caso (NPI, foniatra, psicologo).

Il servizio educativo come sostegno all’apprendimento scolastico e

all’autonomia è rivolto a persone ipovedenti o cieche che frequentano

corsi scolastici di ogni ordine e grado e si articola in:

L’assistenza all’autonomia per disabili della vista

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1. metodologieetecnichespecificheperpersoneipovedentiocieche:

• videoingranditore

• software ingrandenti

• tecnica dell’accompagnamento

• tecnica di esplorazione-protezione

• Braille

• introduzione all’uso del bastone bianco

2. sostegno all’apprendimento

• adeguamento del programma curricolare della classe alle esigenze

dello studente

• autonomia scolastica e nello studio

3. sostegno all’autonomia

• autonomia personale

• autonomia di relazione

• autonomia spaziale esterna

• inserimento in gruppi fra pari

4. orientamento e mobilità

L’ORIENTAMENTO E MOBILITÀ (OM)L’OM è una delle aree fondamentali dell’intervento riabilitativo per la

minorazionevisivaepuòesseredefinitacomelacapacitàdideterminaree

controllare la propria e altrui posizione e/o spostamento all’interno di un

quadro concettuale di riferimento spaziale, avvalendosi con competenza

di strumenti che consentano una deambulazione autonoma e sicura per

sé e per gli altri e una disposizione ad affrontare ambienti e persone sia

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noti che sconosciuti. Gli interventi educativi e riabilitativi in tale area si

propongono di operare a più livelli:

• riabilitativo per l’impiego dei sensi vicarianti (udito, olfatto, tatto)

• educativo delle competenze cognitive (organizzazione spazio-temporale,

concetti di urbanistica, viabilità, ecc.)

• riabilitativo delle competenze motorie e psicomotorie (correttezza

posturale, armonia, plasticità, ecc.)

• riabilitativo delle competenze adattivo-sociali (adeguatezza e

differenziazione dei comportamenti, ecc.)

• riabilitativo delle competenze comunicative (dare, ricevere informazioni,

chiedere, ecc.)

• sostegno psicologico (motivazione, emotività, immagine di sé, ecc.)

• formativo per l’uso degli ausili propri della mobilità (accompagnatore,

cane guida, bastone, ausili ottici e tecnologici, ecc.)

Gli strumenti della mobilità

Gli ausili per la mobilità hanno il compito di effettuare quella ricognizione

dello spazio di deambulazione che la persona cieca o ipovedente non può

compierevisivamente.L’efficaciadiunausiliodipende,oltrechedallesue

caratteristiche tecniche, dalle abilità motorie e cognitive di chi lo usa.

Gli strumenti della mobilità sono:

• l’accompagnatore vedente: vi sono modalità di accompagnamento

codificate che permettono alla persona accompagnata di effettuare

un controllo del proprio accompagnatore attraverso una lettura

senso-motoria dei suoi comportamenti. Tali tecniche sono oggi poco

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conosciute e questo induce ad atteggiamenti passivi e poco partecipati

nella determinazione degli itinerari da eseguirsi, impedendo al disabile

visivo di sviluppare il suo senso di orientamento e la ricostruzione

spaziale dei luoghi percorsi;

• il cane guida: consenteunamobilitàfluida,veloce,sicura,conscarsio

nulli contatti con oggetti e persone, e permette una relazione affettiva

gratificante.Richiedetuttaviaalconducente,cometuttiglistrumenti

versatili, notevoli capacità di orientamento, determinazione e rapidità

nelle scelte, fermezza nei comandi, resistenza alla fatica e come tutti gli

animali necessita di rispetto, cura e dedizione;

• il bastone bianco lungo (long-cane): in Italia il più recente ausilio per

la mobilità; esso consente grande indipendenza, non richiede cure

particolari di manutenzione, è economico, facilita i rapporti sociali e

consente il contatto e il riconoscimento di oggetti e strutture;

• gli ausili elettronici: frutto della ricerca ottica e tecnologica, come

integrazione del bastone bianco lungo e/o del cane guida. L’uso di tale

ausili richiede particolare allenamento e buona capacità di orientamento

e mobilità. Il loro costo è mediamente elevato.

La struttura dell’intervento riabilitativo

Un intervento riabilitativo per poter rispondere adeguatamente alle

peculiari esigenze di ciascuna persona deve essere strettamente individuale

ed individualizzato sia in termini di contenuti che di metodi. L’obiettivo

per l’età evolutiva può essere definito in termini di prevenzione delle

interferenze della disabilità visiva sullo sviluppo e la piena realizzazione

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della potenzialità, mentre nel caso del soggetto adulto si tratterà di

mantenere le competenze residue e di ottimizzarne l’uso.

L’intervento di Orientamento e Mobilità è individuale e ha la durata di

60-80 ore, normalmente suddivise in incontri di 2-3 ore, con cadenza

giornaliera oppure settimanale.

I principali contenuti dell’intervento di OM possono essere riassunti come

segue:

1. training in ambiente interno:

- tecniche dell’accompagnamento

- tecniche di protezione del corpo

- tecniche di esplorazione e ricerca

- tecniche di uso del bastone bianco

2. training in zona residenziale:

- esplorazione della zona residenziale

-concettidiurbanisticaetopografia

- concetti di viabilità

- attraversamenti

3. training in zona commerciale, ad esempio:

-localizzazioneedidentificazionediuffici,negozi

-muoversiinnegozio,ufficio,supermercato

4. utilizzo mezzi pubblici, come:

- autobus e fermata

- treno e ferrovia

- corriere ed autostazione

- metropolitana

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5. percorsi individuali:

- studio teorico dei medesimi con uso e lettura di mappe tattili

-effettuazionedelpercorsofinoaraggiungerelapienaautonomia

- richiesta di informazioni in caso di disorientamento

Il servizio, svolto anche attraverso l’organizzazione “Cooperativa sociale

Ergon” derivata dall’Istituto stesso, si propone di offrire servizi individuali

apersonedisabilipsicofisicheeintellettiveoconpluridisabilitàsensoriali

con:

• assistenza socio-educativa individualizzata

• aiuto all’accesso alle opportunità che producono integrazione sociale

• servizi socio-riabilitativo individualizzati volti all’ampliamento delle

possibilità comunicative ed espressive

L’educativa territoriale per persone disabili

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Le parole che si muovono

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L’Istituto dei Sordi di Torino ha da sempre ospitato nella sua sede scuole

speciali per bambini e ragazzi sordi, alcune gestite direttamente, altre

invecestatali,macollocatefisicamentenell’edificiodell’Istituto.

Con il progressivo espandersi dell’integrazione si decise di non attivare più

le classi speciali, nonostante vi fosse ancora un discreto numero di allievi

che desideravano frequentarle. La chiusura di quelle sezioni non ha portato

peròall’esaurimentodelleattivitàdidattichespecificheperglialunnisordi,

bensì alla loro trasformazione nell’orientamento dell’integrazione.

LA SOSTANZA DEL PROGETTOGli elementi fondanti del progetto sono il gruppo ed il bilinguismo. Il

progetto consiste, infatti, nell’inserimento di gruppi di alunni sordi all’interno

di classi comuni di scuole di ogni ordine e grado nel territorio di Pianezza.

Sino ad ora si è comunemente interpretata l’integrazione come

l’inserimento di un alunno sordo in una classe di udenti; diversamente, in

questocaso,l’obiettivoèquellodiinseriredaduefinoacinqueragazzi

sordi all’interno di classi lievemente ridotte nel numero.

Inoltre per le classi coinvolte nel progetto è previsto l’insegnamento, per

tuttiglialunni,dellaLinguaItalianadeiSegni,un’oraallasettimana,alfinedi

renderla uno strumento di comunicazione, quindi di integrazione, condiviso

dall’intero gruppo.

Progetto per l’integrazione in gruppo di studenti sordi

nella scuola di tutti

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I PRESUPPOSTI TEORICIL’apprendimento di una lingua è un passo di fondamentale importanza per

la crescita e lo sviluppo cognitivo di ogni bambino. Infatti con la lingua i

bambini possono:

1. Cominciare a comunicare con i genitori e i parenti il più presto

possibile: il linguaggio appare come un importante strumento

attraversocuistabiliresignificativeeprofonderelazioniinterpersonali

e parentali.

2. Sviluppare abilità cognitive: attraverso il linguaggio i bambini

sviluppano abilità cognitive di grande importanza, come vari tipi e

forme di ragionamento, astrazione, memorizzazione, ecc. La totale

assenza di linguaggio o l’adozione di un linguaggio non adatto alle

potenzialità percettive del bambino può avere conseguenze negative

sul suo normale sviluppo cognitivo.

3. Acquisire conoscenze e informazioni sul mondo: sono queste

conoscenze, tra le altre, che serviranno come base per molte delle

attività che si svolgeranno nella scuola e che, inoltre, sono di supporto

per l’ulteriore sviluppo del linguaggio; non esistono infatti lingue

ricche e complete senza il supporto di queste conoscenze.

4. Comunicare con il mondo circostante con un linguaggio adeguato

agli interlocutori e alle situazioni. Nel caso di bambini sordi questa

comunicazione potrà essere in lingua dei segni, in lingua orale o

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talvolta in entrambe le modalità e, inoltre, rivolta sia a persone

udenti che sorde. Il bilinguismo lingua dei segni - lingua orale è

il modo migliore attraverso cui il bambino sordo può soddisfare

pienamente questi suoi fondamentali bisogni comunicativi ed

evolutivi. Il bilinguismo è la conoscenza e l’uso regolare di due

lingue: nel caso dei bambini sordi si tratterà della lingua dei segni

utilizzata dalla comunità locale dei sordi e della lingua nazionale,

nella sua forma scritta e dove possibile anche orale. A seconda del

bambino, del tipo e grado della sua sordità, le due lingue potranno

giocare ruoli diversi: alcuni bambini useranno prevalentemente la

lingua dei segni, altri quella orale, altri ancora le useranno entrambe

indifferentemente. Inoltre non bisogna dimenticare le ricadute

positive che l’apprendimento e l’uso di una lingua visiva ha anche

per i bambini udenti coinvolti nel progetto.

Il ruolo della lingua dei segni

Per molti bambini la lingua dei segni sarà la lingua madre, soprattutto

per quelli che hanno le perdite uditive più severe. È una lingua per loro

naturale che assicura piena comunicazione e comprensione e che, inoltre,

può:

• consentire lo sviluppo cognitivo ed emotivo equilibrato e completo

del bambino sordo. L’uso di una Lingua dei Segni permette, infatti,

al bambino sordo, attraverso la vista che è il suo canale sensoriale

integro, l’acquisizione e lo sviluppo di una competenza linguistica pari

a quella che gli udenti sviluppano nella lingua orale;

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• accompagnare il bambino nella costruzione della propria identità.

Questo è un passaggio importante e delicato nello sviluppo del

bambino e il confronto con altri bambini sordi nella scuola ed

eventualmente con adulti sordi nell’ambiente sociale o tra il personale

educativo sono elementi di grande importanza per lo sviluppo di più

completepotenzialitàcomunicativeedaffinitàrelazionali.

Il ruolo della lingua orale

La seconda lingua dei bambini sordi è la lingua orale usata dagli

udenti. Con ogni probabilità quella è anche la lingua dei genitori e dei

parenti del bambino sordo, oltre che di molti dei suoi futuri amici e

dei colleghi di lavoro. La lingua italiana, nella sua forma orale e scritta,

è infatti necessaria per l’integrazione sociale della persona sorda,

nonché per la sua carriera scolastica e lavorativa.

Nella vita quotidiana sono molte le persone che interagiscono con

la persona sorda; se queste persone però non conoscono la LIS, è

importante che la comunicazione si realizzi ugualmente e ciò può

quindi avvenire solo con la lingua orale.

Nella sua forma scritta la lingua appare come un fondamentale mezzo

di trasmissione della cultura e della conoscenza. Gran parte di ciò

che noi conosciamo ci è giunto attraverso i libri e la capacità per

gli studenti sordi di orientarsi nei testi scritti è di non secondaria

importanza per i l loro successo scolastico e successivamente

professionale.

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Il progetto coinvolge un numero piuttosto elevato di scuole, tutte

presenti sul territorio di Pianezza, al fine di garantire la più ampia

adattabilità del progetto stesso alle caratteristiche e ai bisogni educativi

degli alunni.

Sono state coinvolte nel progetto, oltre alle scuole gestite direttamente

dall’Istituto dei Sordi, anche altre scuole statali e paritarie, come:

• Scuola dell’Infanzia paritaria “San Francesco di Sales”

• Scuole Elementari:

- Scuola Statale “Nino Costa”

- Scuola Paritaria “Commisetti”

• Scuole Medie:

- Scuola Media Statale “Giovanni XIII”

- Scuola Media Paritaria “Gualandi”

• Scuole Superiori:

- Istituto Tecnico Agrario Statale “Dalmasso”

- LiceoScientificoParitario“Frassati”

• Centro di formazione Professionale “Salotto e Fiorito”

Tutti gli studenti sordi aderenti al Progetto usufruiscono di un servizio di

semiconvitto presso la sede dell’Istituto, in cui sono seguiti anche per i

servizi riabilitativi e di doposcuola.

Gli enti coinvolti

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PERSONALE Per la realizzazione del progetto è necessario l’intervento integrato di

un’équipe multiprofessionale così composta:

1. Area scolastica:

- docenti delle classi in cui sono inseriti alunni sordi

- docenti di sostegno

- educatori con funzione di mediazione alla comunicazione e

interpretariatoitaliano-liseproduzioneditestisemplificati

- docenti di Lingua Italiana dei Segni

2. Area sanitaria:

- i logopedisti e i servizi NPI del territorio provenienza dei ragazzi

- i logopedisti e i servizi di audiologia e foniatria dell’Istituto dei Sordi

3. Area educativo-assistenziale:

- educatori territoriali e per il doposcuola

- docenti specialisti per attività diurne pomeridiane (musicoterapia,

laboratorio di manipolazione, attività sportive e ricreative,

informatica, logogenia)

STRUTTURE Gli alunni sordi utilizzano le strutture delle scuole nelle quali sono inseriti

e la sede dell’Istituto dei Sordi.

La sede dell’Istituto è aperta per attività che coinvolgono anche i ragazzi

udenti delle classi in cui sono iscritti gli alunni sordi.

Strumenti e risorse

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IL LABORATORIO DI LINGUA ITALIANA DEI SEGNIViene attivato presso ogni classe in cui sono iscritti alunni sordi un

laboratorio di Lingua Italiana dei Segni. Il laboratorio è tenuto da un

educatore o da un docente esterno, nominato dall’Istituto dei Sordi.

I docenti del laboratorio sono preferibilmente persone sorde o udenti

segnanti native. Il laboratorio è strutturato in incontri settimanali di un’ora

ciascuno, cui partecipa l’intero gruppo classe o solo una parte di essa.

Tra gli obiettivi del laboratorio vi sono: insegnare la Lingua Italiana dei

Segni; offrire un corretto modello comunicativo con i compagni sordi; fare

da stimolo per l’integrazione soprattutto nel momento dell’inserimento;

diffondere una corretta cultura della sordità.

LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTIPer gli insegnanti delle scuole coinvolte nel progetto vengono organizzati

corsi di formazione e di aggiornamento.

I corsi hanno lo scopo di:

• dare una corretta formazione a docenti e personale ausiliario delle

scuole riguardo la comunicazione con i sordi;

• insegnare gli elementi fondamentali della Lingua Italiana dei Segni,

per dare uno strumento immediato di accoglienza, comunicazione e

reciproca comprensione;

• informare e formare i docenti su specifiche attività didattiche,

esperienze innovative, nuovi metodi di educazione e istruzione, anche

attraverso seminari con esperti esterni.

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1. Considerare la diversità degli alunni sordi una componente culturale,

linguistica e sociale, quindi difficilmente paragonabile a quella

dell’handicap, come invece spesso succede nell’inserimento del singolo

alunno sordo.

2. Favorire la piena integrazione dei bambini sordi nella scuola e nella

società, garantendo loro l’effettivo esercizio del diritto all’educazione

e all’istruzione in scuole attrezzate e in un ambiente rassicurante e

qualificato.

3. Consentire anche ai bambini sordi il raggiungimento degli obiettivi

educativi e didattici prescritti dai programmi ministeriali, limitando al

massimo ogni tipo di condizionamento o carenza dovuti all’handicap

sensoriale, scongiurando in questo modo il rischio d’insorgenza di

formed’insufficienzamentaledovuteallamancataesposizioneaduna

lingua completa e al conseguente inadeguato accesso alle informazioni

e alle conoscenze.

4. Offrire agli alunni sordi maggiore sicurezza emotiva ed evitare

loro solitudine ed emarginazione: i sordi sentono la necessità di un

confronto fra pari e la possibilità di non essere soli all’interno della

classe è un notevole punto di forza nella costruzione della propria

identità, soprattutto in momenti delicati come quelli dell’infanzia e

dell’adolescenza.

5. Ampliare la gamma delle possibilità comunicative: per i sordi esiste

una comunità linguistica all’interno della classe in cui, se lo desiderano,

Obiettivi

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possono utilizzare la LIS, mentre la componente udente della classe

mostra loro quotidianamente anche l’importanza della verbalità.

6. Concentrare le risorse e offrire così agli alunni sordi e alle classi

in cui sono inseriti un sostegno adeguato in termini di risorse

umane e finanziarie che possa garantire un servizio scolastico di

qualità.

7. Garantire, attraverso la presenza iterata nel tempo, una preziosa

formazione sul campo degli insegnanti, che imparano a conoscere

e a comunicare con i sordi, evitando così di sprecare l’esperienza

accumulata.

8. Diffondere, attraverso i compagni udenti, futuri concittadini, una

maggiore sensibilità nei confronti di handicap e diversità e in particolare

della sordità, anche attraverso la conoscenza diffusa degli elementi

fondamentali della comunicazione in LIS.

1. Valutazione del successo scolastico degli allievi sordi riguardo

all’aderenza della loro preparazione rispetto agli obiettivi didattici

educativifissatiperl’interogruppoclasse.

2. Valutazione del livello di competenza linguistica raggiunto dai ragazzi

sordi rispetto al punto di partenza:

- in LIS

- in lingua orale

- in lingua scritta

Verifiche

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3. Valutazione del grado di soddisfazione delle famiglie, anche attraverso

la dimensione quantitativa delle richieste di nuove iscrizioni.

4. Valutazione del grado di soddisfazione degli alunni, sia sordi che

udenti, di scuola media superiore. La valutazione potrà essere effettua

attraverso:

- test linguistici

- questionari alle famiglie e agli alunni

- analisi quantitativa delle valutazioni didattiche

Vengono organizzati inoltre:

- incontri periodici con le famiglie e gli operatori, almeno tre volte

l’anno;

- incontri periodici di progettualità annuale tra i referenti delle varie

istituzioni coinvolte.

• Laboratorio di informatica: vengono attivati corsi a vari livelli di

alfabetizzazione informatica (Word, Excel, Power Point, Internet).

• Attività sportive, ludico-ricreative: vengono organizzate attività sportive

quali partite di calcio, giornate sulla neve, in piscina e gite ricreative.

• Serviziestivi:ilprogetto“Leparolechesimuovono”nonfinisceconil

termine dell’anno scolastico, ma continua nel periodo estivo.

Servizi di supporto trasversali al progetto

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La scuola dell’infanzia“San Francesco di Sales”

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Principi generali

Lascuolamaternanasceafine‘800persoddisfareinizialmentel’esigenza

di un cerchio ristretto di bambini sordi che avessero particolari capacità e

che potessero in seguito distinguersi nei risultati riabilitativi.

Dopo alcuni anni di chiusura delle attività, nell’anno scolastico 2002/2003

la scuola dell’Infanzia “San Francesco di Sales” ha riavviato le attività,

aprendosi al territorio e ai bambini udenti della zona; oggi è riconosciuta

paritaria dal Ministero dell’Istruzione ed è convenzionata con il Comune

di Pianezza.

La scuola dell’Infanzia sorge in una zona centrale della cittadina di Pianezza,

facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici e collegata da molteplici servizi

comunali quali: biblioteche, piscine, palestre, circoli ricreativi e altre scuole

pubbliche e private.

La scuola dell’Infanzia “San Francesco di Sales” è gestita dalla Fondazione

Istituto dei Sordi di Torino con lo scopo di assicurare la piena realizzazione

del diritto alla scuola per i bambini dai tre ai sei anni, liberamente iscritti

dalle famiglie. La scuola accoglie indistintamente bambini udenti e bambini

sordi, nel rispetto dei dettati statutari dell’Ente Gestore.

La scuola si propone a sostegno del compito educativo proprio della

famiglia, in collaborazione con tutte le agenzie educative presenti nel

contesto sociale, dando il proprio contributo alla formazione integrale di

personalità creative, libere e cristianamente orientate.

La scuola è aperta a tutti i bambini, qualunque sia la loro cultura, etnia,

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appartenenza sociale e religiosa. La differenza culturale costituisce un

arricchimento per tutti i bambini e il gioco è una metodologia valida ed

efficaceperfavorirel’integrazione.

La scuola accoglie bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale e/o

disabili, valutandone la possibilità di inserimento di comune accordo con

laASLdicompetenzaedilComune.Lafrequenzadeibambinicertificati

dall’ASL richiede l’intervento di un’insegnante di sostegno e l’elaborazione

di un Progetto Educativo Individualizzato attraverso il quale attuare

metodologie per favorirne l’educazione e l’integrazione nella sezione.

La scuola accoglie con continuità e specializzazione particolare i bambini

disabili sensoriali uditivi, per i quali fornisce interventi specialistici aggiuntivi,

grazie ad apposite convenzioni con le ASL di residenza dei bambini e gli

enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Taliinterventisiconfiguranoinparticolareattraverso:

- la presenza in classe di educatrici che utilizzano anche la Lingua Italiana

dei Segni;

- la frequenza a terapie logopediche individuali e di gruppo per almeno

tre volte alla settimana, con la supervisione periodica di un medico

foniatra.

La scuola ha inoltre predisposto un protocollo per la valutazione precoce

dei disturbi della comunicazione e degli apprendimenti, in collaborazione

con il Centro audiologopedico dell’Istituto.

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La scuola si struttura in 2 sezioni, dove i bambini svolgono le attività di

laboratorio e di sezione:

• AULA DEI PESCIOLINI;

• AULA DEGLI ORSETTI.

La scuola dispone inoltre di ampi locali, come:

• SALONE POLIFUNZIONALE: un grande salone suddiviso in spazi

diversicheconsentonoutilizziflessibiliinbasealleesigenzenellevarie

fasi della giornata;

• SALA DELLA NANNA e LABORATORIO: una stanza adibita sia per

il riposino pomeridiano sia per il laboratorio di lettura, grazie alla

presenza di un grande tappeto circondato da molti cuscini;

• CUCINA, dove vengono preparati i pasti freschi ogni giorno;

• SPAZIOSI CORRIDOI, dove vi sono gli armadietti personali, il mobile

per depositare il materiale didattico e l’armadio dove sono riposti i

sacchi della nanna;

• DUE GRUPPI DI BAGNI: all’interno di un gruppo di servizi vi è un

bagno per disabili e lo spogliatoio delle insegnanti;

• AULA DI PSICOMOTRICITÀ E MUSICA, al cui interno vi è una piscina

di palline e diverso materiale per attività psicomotorie; nella stessa stanza

vi è uno spazio adibito alle attività musicali con diversi strumenti;

• PALESTRINA, per svolgere l’attività motoria;

• AULA VIDEO, dotata di televisore, videoregistratore e lettore DVD;

Caratteristiche strutturali della scuola

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• SPAZI VERDI: tutta la scuola è circondata da un’area verde; il giardino con

i giochi da esterno (altalene, scivoli, castello, giochi a molla, casetta…) è

completamente recintato e si ha l’accesso diretto dal salone;

• DIREZIONE:l’ufficiodovesiricevonolefamiglieall’attod’iscrizione,

per il pagamento delle rette e per i colloqui individuali.

Le insegnanti e le educatrici ogni anno propongono una programmazione

aperta alle esigenze dei bambini, flessibile in base agli avvenimenti del

territorio, strutturata ma semplice e con itinerari educativi individualizzati,

chiedendo e offrendo a ciascuno secondo le proprie necessità.

Si ritiene che la scuola eserciti un compito educativo sussidiario alla

famiglia. È pertanto indispensabile che queste due istituzioni educative

collaborino intenzionalmente per favorire al meglio l’educazione dei

bambini sia nella fase di programmazione che in quella di attuazione e di

verifica,operandoinaccordoconlefamiglie,cosìdapoteragireinmodo

convergente e concorde.

Le famiglie trovano possibilità di partecipazione attraverso gli organi

collegiali, incontri periodici di gruppo, colloqui individuali con le insegnanti;

per questi ultimi le insegnanti sono disponibili durante l’anno su

appuntamento.

Per i bambini sordi vengono proposti, inoltre:

• tre incontri interistituzionali di équipe a cui partecipano tutti gli attori

istituzionali e gli operatori che lavorano con il bambino;

• incontri mensili tra educatori, insegnanti, logopedisti e genitori.

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Documentazionee Formazione

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Il centro di documentazione sulla sordità “R.A.D.I.C.E. SORDA” si propone

di offrire una gamma di servizi che risponda a esigenze informative e

formative di operatori, famiglie, studiosi e di tutti coloro che desiderano

conoscere o approfondire tematiche inerenti alla sordità. I servizi offerti

dal centro sono rappresentati dal suo acronimo:

• Ricerca storica, sociologica e antropologica sulla sordità e sulla Lingua

dei Segni;

• Att ività formative e cultural i , organizzazione di mostre e

manifestazioni;

• Documentazione sulla sordità e sulle patologie della comunicazione;

• Informazione e divulgazione mediante l’organizzazione di seminari,

corsi e convegni, premi per tesi di laurea sulla sordità;

• Consulenza alle famiglie e agli operatori sociali, anche attraverso

l’attivazione di nuovi servizi in risposta a bisogni emergenti;

• Editoria, con la pubblicazione del periodico specializzato “La voce

silenziosa” e di saggi dedicati.

Del centro di documentazione, che è collocato in un’area appositamente

ristrutturata dell’Istituto, sono parte integrante la biblioteca specializzata

e l’archivio storico.

Il Centro di documentazione “R.A.D.I.C.E. SORDA”

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LA BIBLIOTECA SPECIALIZZATAL’Istituto dei Sordi di Torino ha sempre avuto una fornita biblioteca specializzata

sulla sordità, nata già nei primi anni della fondazione, soprattutto come servizio

per il personale docente delle scuole dell’Istituto stesso.

La biblioteca è sempre stata tenuta aggiornata, come si è rilevato da

alcuni tentativi di catalogazione fatti nel passato; in questo modo il suo

patrimonio librario è andato via via arricchendosi di documenti, tra cui

dispense di corsi, manuali di didattica speciale, saggi di audiologia e ogni

tipo di pubblicazione che riguardasse la sordità.

Nel 1999 si è iniziato un primo riordino dei volumi e delle riviste, concentrando

inoltre in un unico locale i libri conservati in varie parti dell’Istituto.

Da una prima analisi dei materiali conservati è emersa subito la grande

ricchezza e importanza del fondo librario, in particolare per quanto

riguarda la parte più antica della biblioteca. Si è così deciso di proseguire

il riordino, acquistare nuove pubblicazioni e procedere nella catalogazione,

che è stata portata a termine nell’estate del 2001.

Tutto il materiale è stato catalogato secondo le coordinate di maggiore utilità

afinibibliografici(autore–titolo-casaeditrice–annodipubblicazione)ed

è strettamente attinente alle tematiche legate alla sordità.

Il materiale conservato in biblioteca è principalmente costituito da:

• saggi e manuali di pedagogia e di riabilitazione del sordo;

• riviste e giornali specializzati, sia estinti che tuttora editi, che contano

più di cento testate periodiche;

• articolispecificitrattidarivisteegiornalinonspecializzati;

• tesi di laurea e di specializzazione sulla sordità;

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• vocabolari di Lingua dei Segni, di cui numerosi stranieri;

• leggi, ordinamenti e circolari sull’handicap;

• materiali cartacei vari come depliants, volantini, annunci di corsi,

convegni, pubblicità di protesi acustiche, ecc.

L’ARChIVIO STORICOL’Istituto ha provveduto, anche grazie ad un contributo della Regione

Piemonte, al riordino e all’inventariazione del proprio archivio storico, ora

aperto al pubblico e alla ricerca.

LA CONSULTAZIONE DEL MATERIALELa biblioteca è aperta su prenotazione con assistenza guidata alla consultazione.

Non è consentito il prestito del materiale ma solo la consultazione.

È previsto un servizio di riproduzione in fotocopia del materiale

bibliografico della biblioteca per chi ne abbia necessità per motivi di

studio e di ricerca e nel rispetto delle “Nuove norme di tutela del diritto

d’autore” (legge n.248 del 18.8.2000). Sono esclusi dalla riproduzione i

volumi di grandi dimensioni o in precario stato di conservazione o rari.

Il diritto di accesso ai documenti conservati presso l’Archivio Storico si

esercita mediante richiesta scritta, indirizzata al Presidente, per accertate

ragioni di studio. La consultazione è libera, gratuita e riguarda tutti

i documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni (DPR 30.9.1963,

n.1409); fanno eccezione gli atti che contengono dati personali sensibili

o comunque riservati in base a quanto previsto dal D.Lgs 196/2003 sulla

tutela della privacy dei cittadini.

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CORSI DI LINGUA ITALIANA DEI SEGNI (LIS)Dal 1996 organizziamo corsi di Lingua Italiana dei Segni tenuti da

insegnanti madrelingua LIS e aperti a tutti coloro che sono interessati a

conoscere persone sorde che utilizzano la lingua dei segni come lingua

madre. L’obiettivo dei nostri corsi è quello di far maturare ai corsisti

le competenze necessarie a sostenere una semplice conversazione con

persone sorde segnanti.

La didattica, ripartita su tre livelli della durata ciascuno di 60 ore per 180

ore complessive, prevede momenti di apprendimento di nozioni generali

sulla sordità, alternati alla pratica sia della LIS sia della Comunicazione visivo

gestuale(CVG).Allafinediognilivelloealraggiungimentodiunnumero

minimo di ore di frequenza viene rilasciato un attestato di partecipazione.

Per iscriversi ai corsi non è necessario essere in possesso di alcun titolo

di studio.

Su richiesta dei corsisti è inoltre possibile organizzare approfondimenti

teorici e pratici a integrazione delle conoscenze e competenze già

maturate.

L’Istituto dei Sordi di Torino è accreditato presso il Ministero della Pubblica

Istruzione per la formazione del personale della scuola.

La Lingua Italiana dei Segni

La LIS è solo una delle numerosissime lingue dei segni esistenti al mondo. Le

linguedeisegni,diversamentedaquantosicredevafinoaqualchedecennio

La Formazione

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fa, non sono pantomime; sono, anzi, delle lingue a tutti gli effetti, dotate

di grammatica e sintassi proprie, che vengono usate quotidianamente dalle

persone sorde che affermano di appartenere alla Comunità sorda e che si

sentono portatrici dei valori propri della Cultura sorda.

Nessuno ha inventato queste lingue; esse sono semplicemente il frutto,

raffinatonelpassaggiotralegenerazioni,dibisognicomunicatividipersone

che non hanno avuto accesso spontaneo alla lingua parlata e che, per

questo motivo, hanno elaborato un sistema di comunicazione alternativo

che sfruttasse un canale integro: quello della vista.

CORSO DI SCRITTURA BRAILLESu richiesta l’Istituto organizza corsi di avviamento alla scrittura con il

codice Braille della durata di 20 ore, con l’obiettivo di fornire una prima

conoscenza sulla disabilità visiva e su questo particolare strumento che

permette alle persone cieche di accedere autonomamente alla lettura e

alla scrittura.

Alla fine del corso e dopo il superamento di una breve prova finale,

viene rilasciato un attestato di partecipazione con il numero delle ore

frequentate.

Il Braille

Questo sistema di scrittura prende il nome da Louis Braille che, divenuto

cieco all’età di 3 anni, fu spinto a ideare questo nuovo sistema dalle

difficoltàcheeglistessoedisuoicompagniincontravanoconilmetodo

d’istruzione allora in uso.

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Gli anni che vanno dal 1825 al 1837 segnano la nascita ed i l

perfezionamento dell’alfabeto che permetterà, allora come oggi, ai ciechi

di tutto il mondo di accedere veramente all’istruzione e alla cultura.

Successivamente si dovette rielaborare e perfezionare il suo sistema in

mododasemplificareerenderepiùchiaroilsuoalfabetoeirisultatiche

ottenne lo premiarono per le sue fatiche, infatti, nel 1878, al Congresso

InternazionalediParigi,ilBraillefudichiaratoufficialepertuttiglistati.

Caratteristica fondamentale della scrittura Braille è quella di essere a punti

in rilievo che lo scrivente incide procedendo da destra verso sinistra in

modo che, girando il foglio, possa leggerli da sinistra a destra. È necessario

utilizzare un’apposita tavoletta munita di un regolo mobile, che consta

di due righe di 24 rettangoli, e un punteruolo. In ciascun rettangolo si

possono incidere sei punti. In totale si possono ottenere 63 segni che

coprono tutte le esigenze di ogni forma di linguaggio scritto e di tutte le

segnografiematematicheemusicali.

CORSI DI AGGIORNAMENTO L’Istituto organizza corsi di formazione e aggiornamento sulle tematiche

relative alla sordità, rivolti ad insegnanti di scuole di vario ordine e grado,

ad associazioni che si occupano di disabilità e a tutti gli enti che desiderano

formare o aggiornare il proprio personale in questo settore.

Questi corsi sono realizzati su richiesta e presso le sedi degli enti

committenti, tra i quali le scuole con cui collaboriamo per l’integrazione

degli alunni sordi.

I corsi sono strutturati in base alle esigenze di ogni committente e

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comprendono solitamente una parte teorica sulla sordità, sulla Lingua

Italiana dei Segni, sull’abilitazione al linguaggio, sui vari metodi riabilitativi,

sui risvolti psicologici legati alla sordità.

La durata e la strutturazione del corso vengono concordate direttamente

con l’ente richiedente in base ai bisogni formativi ed organizzativi del

personale.

IL CORSO PER ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE E ALL’AUTONOMIAIl corso è rivolto a persone interessate al lavoro con disabili sensoriali. È

organizzato in collaborazione con le Agenzie formative accreditate con la

RegionePiemonteedèfinanziatoconifondisocialieuropei.Sitrattadiun

corso di formazione professionale post-diploma e/o post laurea che mira

aformareunaprofessionalitàspecificadiassistenzaallacomunicazioneper

persone sorde e assistenza all’autonomia per persone cieche.

L’Istituto dei Sordi di Torino ha in convenzione la direzione didattica dei

corsi e gestisce le nomine dei docenti e le attività di tirocinio.

Obiettivi del corso

L’assistente alla comunicazione e all’autonomia delle persone disabili

sensoriali è una figura che media la comunicazione e la relazione tra

il disabile sensoriale e le persone che con lui interagiscono nei diversi

contesti di vita. È un tecnico in grado di operare con persone sorde o

cieche o ipovedenti fornendo strategie, modelli di comunicazione e

strumenti che portino il disabile sensoriale all’autonomia. Inoltre, fornisce

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alle persone che lavorano con il disabile sensoriale strategie e strumenti

perunainterazioneefficace.

Tra le materie professionalizzanti vengono trattati:

• Elementidianatomia,fisiologiaepatologiadell’uditoedellavista

• Il codice Braille e gli ausili per l’autonomia

• La Lingua Italiana dei Segni

• Osservazione e progettazione educativa

• Psicolinguistica

• Legislazione scolastica, sanitaria e del lavoro

Sbocco professionale

La professionalità dell’assistente alla comunicazione e all’autonomia delle

persone disabili sensoriali si esplica in contesti scolastici, lavorativi e sociali

in genere. Infatti, trova collocazione in strutture educative e scolastiche

lavorando su progetti educativi. I progetti educativi vengono elaborati

da un gruppo tecnico di operatori di cui fa parte anche l’assistente alla

comunicazione.

Èfrequente,inoltre,lacollocazionefinalizzataasupportarel’inserimento

lavorativodeldisabilesensoriale:l’assistenteallacomunicazioneaffianca

l’utenteedelaboraconluistrategieefficaciperl’apprendimentodelle

mansioni lavorative.

Servizio adulti sordi

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Il nostro Istituto ha maturato in questi anni numerose esperienze di interventi

educativi e riabilitativi a favore di giovani e adulti sordi in difficoltà, in

particolarepluriminorati(condeficitassociatiallasorditàdinaturacognitivao

comportamentale) e stranieri.

Il Servizio Adulti Sordi si divide in servizio residenziale e servizio ambulatoriale.

Gli interventi a favore di questa particolare tipologia di utenza si svolgono,

generalmente, secondo un piano di lavoro interamente individualizzato che deve

prevedere anche dei momenti di incontro e di formazione per il personale con

cui l’adulto interagisce normalmente.

L’obiettivo specifico del nostro intervento è sempre rivolto a migliorare la

qualità della comunicazione della persona sorda, esplorando la più ampia

sperimentazione delle sue potenzialità comunicative ad ogni livello: mimico-

gestuale,segnico,verbale,grafico,ecc.,adattandoviavial’interventoinbasealle

potenzialità residue e alle richieste della famiglia o dei servizi.

Il principio base dei progetti è quello di valorizzare le abilità residue dell’utente,

finalizzandoleadunacomunicazionepiùconsapevoleepiùefficace.

LE MODALITÀ DELL’INTERVENTO• un incontro individuale alla settimana di 1,5 ore ciascuno, almeno

inizialmente con la presenza di un educatore di riferimento;

• un incontro di 2 ore ogni 15 giorni con gli operatori della comunità.

Il servizio ambulatoriale

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LE FASI DELL’INTERVENTO• l’osservazione: individuare con maggiore precisione le potenzialità

comunicativedelsoggettoeverificareleprecedentiipotesidiagnostiche,

anchemediantel’attivazionedivisitespecifiche;

• educare alla comunicazione: far capire l’importanza della comunicazione

mostrando che questa può produrre effetti sulla vita quotidiana e che si fonda

su regole condivise dalla comunità; utilizzare la comunicazione per formulare

richieste, esprimere stati d’animo entrare in relazione con gli altri;

• insegnare la Lingua Italiana dei Segni (LIS): La LIS è una vera e propria

lingua, utilizzata dalla comunità dei sordi italiani. È molto ricca e di

grande impatto comunicativo e si fonda sull’uso primario della vista e

del movimento, anziché dell’udito e dell’apparato fonatorio.

II servizio residenziale è costituito da un gruppo appartamento rivolto

a persone sorde (giovani o adulte) in difficoltà, che necessitano di un

collocamento residenziale per motivi personali o per la distanza che li separa

dalla loro residenza, e prive di un adeguato sistema di protezione famigliare.

Si tratta di una struttura residenziale immersa nel verde, al numero civico

63 di Viale San Pancrazio, con 8 posti letto in camere doppie o singole con

servizi privati.

Tutto il personale è specializzato e conosce la Lingua Italiana dei Segni e le

altremetodologiecomunicativespecificheperlepersonesorde.

Per gli ospiti vengono redatti progetti individuali di autonomia e avvio al

Il servizio residenziale

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lavoro e vengono organizzati laboratori occupazionali. Gli ospiti possono

frequentare le scuole, corsi di formazione professionale o l’università. Altri

vengono invece avviati a progetti di inserimento lavorativo protetto.

LA PIANTINA DEL GRUPPO APPARTAMENTO

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Il Centro Audiologopedico

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Il Centro Audiologopedico è emanazione diretta dell’Istituto dei Sordi di

Torino per la gestione e l’erogazione dei servizi riabilitativi, logopedici e

foniatrici e offre i seguenti servizi:

• valutazioni logopediche

• terapia logopedia continuativa o per cicli

• visite foniatriche

I servizi del Centro Audiologopedico sono convenzionati per gli alunni

sordi che frequentano le scuole dell’Istituto dei Sordi di Torino.

La presa in carico logopedica avviene secondo una procedura standard che

garantisceefficienza,efficaciaetempestivitàdegliinterventi.All’ingresso

del paziente, con una prima seduta, viene redatta l’anamnesi; nei successivi

incontri (da 1 a 6 a seconda della patologia) viene compilata la valutazione

logopedica e una relazione dettagliata.

Al termine della valutazione viene prenotata la visita foniatrica e con il

medicofoniatraverràsuccessivamentepianificatouneventualeintervento

riabilitativo, stabilendo, di concerto con la famiglia, terapie, modi e obiettivi

del lavoro da svolgere, nonché le forme di raccordo con le scuole e gli altri

operatori professionali che lavorano con il bambino.

I servizi del Centro Audiologopedico

Organizzazioni derivate

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L’Uexas è l’associazione che raduna gli ex allievi dell’Istituto. Fondata il 23 settembre del 1973 su iniziativa di padre Antonio Loreti, ha tra i suoi scopi: assistere gli ex allievi nel momento in cui lasciano l’Istituto e si inseriscono nell’ambiente lavorativo; promuovere la solidarietà e la convivialità tra i soci e favorire il reciproco aiuto materiale e morale; testimoniare l’utilità e la validità degli insegnamenti ricevuti. L’Associazione pubblica un proprio periodico “Notiziario Uexas” che consente di tenere tutti i soci aggiornati sulle attività proposte.

Fondata nel 1948 grazie all’iniziativa delle suore Figlie della Carità di San Vincenzo, che allora dirigevano l’Istituto in Via Assarotti, l’associazione si propone di divulgare il messaggio evangelico tra i sordi e organizza apposite iniziative. Tra queste, l’animazione nella Santa Messa settimanale per i sordi in Torino, conferenze religiose la domenica pomeriggio e un soggiorno annuale di spiritualità a Pallanza.

UExASUnione ex Allievi Sordi

ACISAzione Cattolica Italiana

Sordoparlanti

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La Cooperativa si propone di offrire opportunità lavorative, formative, di orientamento in favore di disabili, anzitutto persone sorde, attraverso la gestione sia di servizi educativi, sia di attività lavorative mirate.

Sh.e.sh.i.t. è l’ente per la cooperazione internazionale nato per iniziativa e patrocinato dall’Istituto dei Sordi di Torino. Si occupa dell’educazione dei sordi in Albania e opera nella città di Scutari con una ludoteca, un ambulatorio diagnostico e protesico, un servizio di educativa scolastica e un centro diurno pomeridiano.

Cooperativa Sociale ERGON

Sh.E.Sh.I.T.Shoqata për Edukimin

e Shurdherve dhe Integrimin e Tyre

ISTITUTO DEI SORDI DI TORINOViale San Pancrazio, 65

10044 Pianezza (To) - italiaTel. +39 011 9676317Fax +39 011 9677048

[email protected]

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