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INDICE

• I concetti di lavoro dipendente, retribuzione e di contratto collettivo.

• Gli elementi della retribuzione.

• Analisi delle singole voci.

• Altre voci retributive.

• Come si legge la busta paga (un esempio di cedolino).

• Gli aspetti previdenziali e fiscali (i calcoli sul cedolino).

• Le addizionali.

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I CONCETTI DI LAVORO DIPENDENTE, RETRIBUZIONE E CONTRATTO COLLETTIVO

• Il lavoro subordinato è la forma più diffusa di utilizzo dell’attività lavorativa. Lacaratteristica fondamentale è data dalla subordinazione, tecnica o gerarchica.Con il contratto di lavoro subordinato, il lavoratore si impegna a prestare la pro-pria opera alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro, in cambiodi una retribuzione. Questo concetto è applicabile sia al settore privato che aquello pubblico a cui noi apparteniamo (la cosiddetta Pubblica Amministrazio-ne); la diversità strutturale fra l’impiego pubblico ed il lavoro privato, che giu-stifica una più o meno estesa, ma comunque ineliminabile, diversità di regimederiva da come la prestazione lavorativa richiesta al dipendente pubblico con-sista in un esercizio di pubbliche funzioni o meglio l’agire in nome e per contodell’Amministrazione Pubblica.

• E quindi anche nel caso del dipendente pubblico la retribuzione è ilcompenso dovutogli quale corrispettivo per la prestazione resa in undeterminato periodo, secondo i metodi di calcolo definiti contrattual-mente e dalla legge. L’art. 36 della Costituzione afferma il principio cheil lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantitàe qualità del suo lavoro e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare a séed alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Il Codice Civile, nel-l’intento di tutelare il lavoratore per garantirgli un’equa fonte economi-ca, stabilisce, all’art. 2099, che la retribuzione del prestatore d’operapuò essere valorizzata a tempo o a cottimo e che deve essere corri-sposta, nella misura determinata dai Contratti Collettivi, con le moda-lità ed i termini in uso nel luogo in cui il lavoro è svolto.

• I Contratti Collettivi pertanto costituiscono il mezzo più idoneo ed equo pertutelare sia il lavoratore che il datore di lavoro. Infatti, le norme del CCNL ven-gono formulate solo dopo un’ampia contrattazione delle parti (Aran e rappre-sentanze sindacali) che, inevitabilmente, risultano influenzate dalla situazioneeconomica contingente. I CCNL contengono aspetti economici e giuridici chedebbono essere applicati a tutti coloro che appartengono ad un determinatosettore o Comparto, nel caso si tratti di dipendenti pubblici. In sede di contrat-tazione decentrata, o meglio integrativa, e cioè a livello locale, gli istituti con-tenuti nel CCNL possono solo subire miglioramenti. Il CCNL cui facciamo attual-mente riferimento per gli aspetti giuridici è stato pubblicato in data 19 aprile2004, mentre, per gli aspetti economici, vale il CCNL del 5 giugno 2006, con-tenente le tabelle economiche riferite al 2004/2005; pertanto attualmente si èin regime di vacanza contrattuale.

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GLI ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE

Come precedentemente si è detto, il lavoratore riceve un compenso proporzio-nato alla durata della prestazione lavorativa. Nel nostro caso convenzionalmen-te la retribuzione viene corrisposta in 30° il 27 del mese di riferimento della pre-stazione. Tale compenso è fissato da tabelle di riferimento contenute nel CCNLche abbiamo già menzionato. E’ necessario precisare che questo compenso èconsiderato al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali di legge e di ogni altraritenuta a carico del dipendente , che poi avremo modo di analizzare nel detta-glio. Pertanto, quando nel gergo comune, si è soliti fare riferimento alla retribu-zione come il compenso netto effettivamente percepito in busta dal dipendente,si commette un errore formale.

La nostra retribuzione è costituita da diversi elementi: alcuni sono ricorrenti, altri,invece sono occasionali o accessori. Facendo riferimento all’art. 32 del CCNL 7aprile 1999, elenchiamo di seguito gli elementi di cui si compone la retribuzione:• Stipendio tabellare.• Indennità integrativa speciale (dal 1 gennaio 2003 è conglobata nello stipendio

tabellare come indicato nell’art. 24 del CCNL 19.04.04).• Retribuzione individuale di anzianità.• Fascia retributiva superiore.• Indennità professionale specifica.• Trattamento economico legato alle condizioni di lavoro e relative indennità.• Compensi legati alla produttività collettiva.• Compensi per lavoro straordinario.• Indennità di rischio da radiazioni.• Indennità di funzione.• Indennità di coordinamento.

Quasi tutte le voci sopra elencate dipendono dalla categoria cui il dipendenteappartiene. Il concetto di categoria che supera il vecchio concetto di livello, vie-ne introdotto per la prima volta nell’ambito del Comparto Sanità dall’art. 13 delCCNL 7 aprile 1999. In esso viene descritto un nuovo sistema di classificazionearticolato in quattro categorie denominate, rispettivamente, A, B, C e D. Ognidipendente è inquadrato nella corrispondente categoria del sistema di classifi-cazione in base al profilo di appartenenza.Nel periodo di permanenza del dipendente nella categoria, lo sviluppo economi-co si realizza mediante la previsione, dopo il trattamento economico iniziale, dialtre fasce retributive (fino a sei per la categoria D), la cosiddetta “ProgressioneOrizzontale” .Ogni singola voce costituisce un costo per l’Azienda che è tenuta necessaria-mente a monitorare la spesa legata al personale. Ogni voce infatti fa riferimentoad un “fondo”; frutto di precisi e ben quantificabili finanziamenti che l’Aziendadeve necessariamente rispettare.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

a) Lo stipendio tabellareQuesto, come si è detto, dipende necessariamente dalla categoria cui si appar-tiene; costituisce una grossa fetta della retribuzione. Subisce variazioni solo conun eventuale cambio di categoria, con il passaggio a part-time o con l’introdu-zione di nuove tabelle pubblicate su un CCNL. Si è attribuito infatti alla contrat-tazione collettiva il compito di adeguare le quote corrispondenti allo stipendiotabellare al tasso di inflazione ufficiale. Entra nella determinazione dellaTredicesima mensilità.

b) Retribuzione individuale di anzianitàÈ l’importo che il dipendente ha maturato per classi e scatti di anzianità primache fossero aboliti gli automatismi stipendiali per il personale non dirigente delcomparto Sanità. La RIA non è quindi in godimento per gli assunti a partire dal1° gennaio 1989. Per chi l’ha maturata è una componente fissa e continuativanon riassorbibile e non dipende dalla categoria di appartenenza. È’ comunquerapportata alla percentuale di part-time e viene corrisposta anche in tredicesima.

c) Fascia retributiva superioreE’ l’importo tabellare previsto per le 5/6 fasce retributive contenute nel CCNLnell’ambito delle singole categorie. E’ una voce fissa e continuativa rapportataall’eventuale percentuale di part-time e viene corrisposta anche in tredicesima(Il CCNL del 19.04.04 all’art. 23 punto 6), prevede che, nel caso di passaggioverticale, cioè da una categoria inferiore a quella superiore, la differenza econo-mica che si viene a creare tra il trattamento economico originale e l’iniziale dellanuova categoria, venga trasformata in fascia solo qualora questa sia uguale osuperiore al valore di fascia della nuova categoria e solo l’eccedenza vengamantenuta sotto forma di assegno personale riassorbibile; il che significa checon il successivo passaggio di fascia tale assegno sparirà e sarà riassorbitodalla nuova fascia.

d) Indennità professionale specificaE’ un’indennità fissa e continuativa corrisposta per 12 mensilità solo a taluni pro-fili elencati nella tabella C dell’ultimo CCNL ed in particolare:- ausiliario specializzato (ex ausiliario socio sanitario specializzato)- operatore tecnico coordinatore- massofisioterapista - massaggiatore- puericultrice- infermiere generico e psichiatrico- massofisioterapista – massaggiatore esperto- puericultrice esperta- infermiere generico e psichiatrico esperto- collaboratore professionale sanitario (infermiere – infermiere pediatrico – assi-

stente sanitario – ostetrica)- collaboratore professionale sanitario tecnico sanitario di radiologia medica- collaboratore professionale sanitario esperto (ex operatore professionale diri-

gente, infermiere – infermiere pediatrico – assistente sanitario – ostetrica – tec-nico sanitario di radiologia medica)

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e) Trattamento economico legato alle condizioni di lavoro e relative indennitàSi parla, in questo caso di voci accessorie, che cioè non si ripetono mensilmen-te come per le precedenti voci retributive, che di norma vengono definite comefisse e continuative; non sono rapportate alla percentuale di part-time e non inci-dono sul calcolo della tredicesima mensilità. Sono quote che non dipendono dal-la categoria di appartenenza. Sono erogate in funzione di particolari situazionilavorative e pertanto strettamente connesse alla presenza. Nell’ambito del nostrosistema esse vengono liquidate 2 mesi dopo l’effettiva prestazione. Si tratta di:- indennità di pronta disponibilità nella misura di euro 20,67- indennità di profilassi antitubercolare spettante al personale operante in repar-

ti o unità operative tisiologiche, nella misura fissa di euro 0,15 giornaliere- indennità giornaliere pari a euro 4,49 per il personale che opera su 3 turni; pari

a euro 2,07 per il personale effettivamente operante su 2 turni (pari a 12 ore gior-naliere)

- ulteriori indennità giornaliere spettanti al personale infermieristico che opera:- nelle terapie intensive e nelle sale operatorie: euro 4,13- nelle terapie sub-intensive individuate ai sensi delle disposizioni regionali e

nei servizi di nefrologia e dialisi: euro 4,13- nei servizi di malattie infettive: euro 5,16 - si prevede un’indennità pari a

euro1,03 per gli ausiliari, gli operatori tecnici addetti all’assistenza operantie per gli operatori socio-sanitari assegnati assegnati allo stesso settore

- indennità mensile pari a euro 25,82 destinata agli operatori professionali coor-dinatori – caposala ed ostetriche – che effettuano un solo turno operanti neiservizi di diagnosi e cura

- indennità mensile pari a euro 28,41 destinata al personale del ruolo sanitario,operanti su un solo turno, nelle terapie intensive e nelle sale operatorie

- indennità di lavoro notturno pari a euro 2,74 per ogni ora di servizio prestatatra le ore 22 e le ore 6

- indennità pari a euro 17,82 per il servizio prestato per il giorno festivo

f) Compensi legati alla produttività collettivaQuota individuata nell’ambito della contrattazione integrativa sulla base di un fon-do disponibile di cui all’art. 30 del CCNL 19 aprile 2004; viene attribuita in basealla categoria di appartenenza ed erogata mensilmente in acconto. Poiché que-sta quota è strettamente connessa alla realizzazione degli obiettivi aziendali, fina-lizzati al conseguimento di più elevati livelli di efficienza e di efficacia, per poterprocedere alla liquidazione della quota a saldo, è necessario attendere la chiu-sura dell’anno di riferimento ed effettuare le opportune verifiche di raggiungimen-to degli obiettivi; in aggiunta vengono a questo scopo presi in considerazione ipunteggi rilevati dalle singole schede di valutazione.

Tale quota è rapportata alla percentuale del part-time e non è presente tra le vocidella tredicesima.Subisce delle riduzioni nel caso di prolungati periodi di assen-za (es.: malattia per oltre 15 gg. nell’anno), salvo accordi aziendali.

g) Compensi per lavoro straordinarioE’ l’indennità che spetta per le ore di lavoro, regolarmente autorizzate, effettua-te oltre il normale orario di lavoro. La quota oraria dipende dalla categoria e dallafascia di appartenenza. Il limite individuale è normalmente stabilito in n. 180 oreannue (non rientrano in questo numero le ore di straordinario in regime di repe-ribilità).La misura oraria viene maggiorata del 15% per lo straordinario diurno; del 30%per lo straordinario prestato nei giorni festivi o in orario notturno (dalle ore 22 alleore 6 del giorno successivo); e del 50% per lo straordinario notturno festivo.Essendo legata alla presenza, l’erogazione dei compensi per lavoro straordina-rio avviene 2 mesi dopo l’effettiva prestazione.Nella nostra azienda le ore di straordinario vengono liquidate seguendo il crite-rio della disponibilità di budget dei singoli reparti o unità operative. Pertanto nonsempre, in corso d’anno, è possibile procedere alla liquidazione di tutte le ore distraordinario svolte dai singoli dipendenti malgrado queste siano contenute neilimiti delle 180 ore contrattuali. E’ abitudine consolidata procedere alla liquida-zione del saldo degli straordinari una volta chiuso l’anno e verificata l’eventualedisponibilità residua sul fondo degli straordinari di sui all’art. 29 del CCNL19.04.04.

h) Indennità di rischio da radiazioniConsiste in una quota mensile lorda pari a euro 103,29 che viene attribuita alpersonale sanitario esposto in modo permanente al rischio radiologico. La quotaè rapportata alla percentuale di part-time; non dipendente dalla categoria diappartenenza e non rientra tra le voci che concorrono a formare la tredicesimamensilità (per questo personale competono per contratto 15 giorni di ferieaggiuntive da fruirsi in un’unica soluzione).

i) Indennità di funzioneAi dipendenti appartenenti alla categoria D titolari di posizioni organizzative,viene corrisposta su 13 mesi un’indennità di funzione in misura variabile da unminimo di L. 6.000.000 (euro 3.098,74) ad un massimo di 18.000.000 (euro9.296,22), da intendersi come valore annuo; tale indennità assorbe i compensiper lavoro straordinario

j) Indennità di coordinamentoL’art. 10 del CCNL del settembre 2001 prevede che, alle figure cui l’azienda ricono-sce formalmente un incarico di coordinamento, venga corrisposta un’indennitàannua pari a L. 3.000.000 (euro 1549,37) cui si aggiunge la tredicesima mensilità.

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ALTRE VOCI RETRIBUTIVE

a) Gli assegni per il nucleo familiareE’ l’indennità che viene attribuita, su domanda dell’interessato, nel caso in cuiesistano i requisiti di reddito e di composizione del nucleo familiare previsti dal-la Legge. Il valore mensile viene rapportato ai giorni di servizio retribuiti solo nelcaso di assunzione e cessazione nel mese e non è ridotto dalla posizione di part-time del dipendente.Il periodo di riferimento per l’erogazione dell’ANF non corrisponde all’anno sola-re ma, convenzionalmente, ci si riferisce al periodo 1 luglio – 30 giugno dell’an-no successivo, con redditi di riferimento maturati nell’anno precedente il primoluglio. E’ possibile far richiesta di quote arretrate risalendo fino a 5 anni prece-denti la data della richiesta.Il calcolo della quota da attribuire dipende oltre che dal reddito anche dal nume-ro dei componenti il nucleo familiare e dalla tipologia di nucleo familiare; diverseinfatti sono le tabelle di riferimento predisposte dalla normativa per riuscire adinquadrare la situazione economica e familiare del dipendente. Caratteristica del-l’assegno è la totale esenzione dall’imponibile fiscale essendo questo inteso comequota di sostegno destinato alla famiglia.Con la Legge Finanziaria per il 2007 sono stati rideterminati i livelli di reddito egli importi degli assegni familiari a decorrere dal 1° gennaio 2007.

b) Le trasferteAl dipendente può essere richiesto di svolgere attività di servizio fuori dalla pro-pria sede di assegnazione. In tali casi si prevede la corresponsione di un’inden-nità di trasferta ed il totale rimborso delle spese sostenute (es.: biglietti treno,pedaggio autostradale, km percorsi con la propria auto), sempre a fronte di unarichiesta di rimborso accompagnata dalle pezze giustificative in originale.Essen-do intesa come rimborso spese, la voce indennità di trasferta non viene ricom-presa nell’imponibile fiscale a meno che non si tratti di rimborsare i km effettua-ti nell’ambito del comune cui appartiene la sede di assegnazione.

c) Ulteriori compensiL’azienda può richiedere al dipendente di svolgere attività diverse dalla sua atti-vità istituzionale ed a fronte di tali prestazioni vengono fissati compensi che ver-ranno liquidati in busta paga ed assoggettati alla trattenute previste dalla Legge(es.: compensi per docenze, partecipazione a commissioni di concorso e quan-t’altro).

d) Libera Professione di supporto - Prestazioni Legge Sirchia e Prestazioni per 118Si tratta di prestazioni aggiuntive al normale orario di servizio per cui a livelloaziendale o regionale si stabiliscono specifici termini di retribuzione dell’attivitàprestata. Tali compensi, previa verifica relativamente alle ore effettivamente svolte,vengono liquidati in busta paga ed assoggettati alle previste ritenute previdenziali efiscali.

COME SI LEGGE LA BUSTA PAGA

Innanzitutto la busta paga è il prospetto che indica la somma di danaro che ognilavoratore riceve come compenso per un determinato periodo di lavoro.Per riuscire a comprenderne i contenuti facciamo riferimento ad un cedolinopaga che ci possa fare da esempio concreto.

ESEMPIO DI CEDOLINO

Cod. F = Retribuzione Fissa Cod. V = Retribuzione Variabile

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Per rendere più semplice l’approccio potremmo suddividere la busta paga in 4 sezioni:

SEZIONE A “Dati giuridici”• Denominazione dell’Ente.• Anagrafica del dipendente (importante che tali dati siano corretti, per questo si

chiede al dipendente di segnalare eventuali anomalie o aggiornamenti deglistessi – es. nuova residenza).

• Dati connessi alla categoria di appartenenza ed alla fascia retributiva (ogni cate-goria o posizione funzionale è individuata da un codice).

• Descrizione del profilo ovvero qualifica del dipendente.• Eventuale conto corrente se il dipendente desidera l’accredito diretto delle pro-

prie spettanze.• Numero dei trentesimi retribuiti, perché come si è detto, il numero dei giorni

retribuiti convenzionalmente è pari a 30 indipendentemente dal numero dellegiornate lavorative e dal numero dei giorni che compongono il mese.

Questa sezione è di fondamentale importanza poiché è sulla base delle informazio-ni in essa contenute che si sviluppa poi la sezione immediatamente successiva.

SEZIONE B “Voci di competenza e Voci di trattenuta”Questa costituisce il corpo centrale della nostra busta paga e, grazie all’analisifatta in precedenza sulle singole voci retributive, ci risulterà più semplice com-prenderne i contenuti.Notiamo come il riquadro sia suddiviso in n. 7 colonne.Cod. Voce: contiene i codici che attraverso il sistema informatizzato di gestione

degli stipendi, individua le singole voci di competenza o di trattenu-ta. La lettera F che precede il codice fa riferimento alle voci fisse (cioèquelle che si ripetono mensilmente); la lettera V si riferisce invece allevoci accessorie o variabili che sono dipendenti ad es. dal tipo di tur-no svolto o dal luogo in cui si presta il servizio.

Descrizione: definisce il tipo di voce che si sta utilizzando. Ed ecco ad es. le vocifisse di stipendio, la R.I.A. (retribuzione individuale di anzianità), l’ac-conto produttività collettiva e l’assegno per il nucleo familiare che inquesto caso il dipendente ha chiesto ed ottenuto.

Giorni e ore: la specifica si ha in abbinamento a quelle voci che sono strettamen-te connesse al n. di giorni o di ore per effettuare la liquidazione delcompenso (classico es. gli straordinari ad ore o le indennità giorna-liere a giorni come l’art. 44 comma 4).

Dato base: individua il valore unitario della voce che andrà moltiplicato per il n.di giorni o di ore.

Competenze: valore da erogare al dipendente, al lordo delle eventuali trattenute dilegge.

Trattenute: quote da portare in diminuzione dei compensi spettanti al dipendente.Tra le voci di trattenuta non sono da considerare solo quelle previ-denziali e quelle fiscali, che analizzeremo nel dettaglio in un secon-do momento, ma possono essere previste voci a carico del dipen-dente quali ad es. la trattenuta per il numero di accessi al serviziomensa, la trattenuta sindacale qualora il dipendente decida di iscri-versi ad un’organizzazione sindacale; in tal caso verrà effettuata men-silmente una ritenuta fissata già nella scheda di adesione alla siglasindacale che con la stessa cadenza l’ente provvederà a versare alsindacato.

Tra le voci di competenza o di trattenuta a partire dal mese di luglio di ogni anno,per chi ne abbia fatto richiesta, è possibile trovare gli importi collegati all’assi-stenza fiscale (vedi capitolo su “L’Assistenza Fiscale”).

SEZIONE C “Imponibili previdenziali e fiscali”La sezione in questione è sicuramente “la meno amata dagli italiani” poiché con-tiene tutte le cospicue trattenute che abbattono i compensi del dipendente, manon solo. In essa sono contenuti anche gli imponibili di riferimento su cuil’Azienda si basa per procedere al calcolo dei tributi da essa dovuti in qualità didatore di lavoro. Analizziamoli:INAIL : imponibile coincidente con quello di cassa pensione, ma che non gene-ra alcun contributo a carico del dipendente. Costituisce la base per il calcolo delpremio da versare annualmente all’Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro(la nostra polizza assicurativa), totalmente a carico dell’Azienda e calcolata sullabase dell’effettiva pericolosità e rischio della mansione ricoperta.IRAP: a partire dall’anno 1998 alle aziende è stato attribuito l’onere del versamen-to di un nuovo tributo – l’imposta regionale sulle attività produttive. Sull’imponibileche viene evidenziato su ogni cedolino, l’Azienda paga una percentuale pariall’8,50%.CPDEL: l’imponibile esposto di fianco a questa sigla ha una duplice valenza.Costituisce la base di calcolo del contributo previdenziale per eccellenza, inparte a carico del dipendente ed in parte a carico dell’Azienda. La percentuale acarico dell’Azienda è pari al 23,80%, quella a carico del dipendente è pariall’8,85% (variazione avvenuta a partire dal gennaio 2007).INADEL: lo stesso discorso vale per questo imponibile che si riferisce alla nostraliquidazione che tecnicamente chiamato IPS (Indennità Premio Servizio). La quota acarico dell’Ente è pari al 3,60%, quella a carico del dipendente è pari al 2,50%Fondo Prev. Credito: è un contributo obbligatorio (definito di solidarietà) tutto a cari-co del dipendente pari allo 0,35% dell’imponibile di riferimento. In questa sezionesono inoltre ben elencati tutti i dati relativi alla posizione fiscale del dipendente:si parte dall’Imponibile Lordo Irpef per arrivare infine all’Imposta Netta. Dati que-sti che insieme a quelli previdenziali andremo poi a descrivere meglio.

SEZIONE D “Riepilogo finale”In questa sezione viene fatto il riassunto definitivo del cedolino paga fino ad arri-vare al tanto sospirato Netto a Pagare. Vi ritroviamo:IMPONIBILE LORDO: è la somma degli imponibili lordi percepiti fino alla men-silità in pagamento.PREVIDENZIALI: somma dei contributi previdenziali versati dal dipendente fino allamensilità in pagamento.DETRAZIONI: somma delle detrazioni di cui si è beneficiato fino a quel mese.IMPOSTA: imposta Irpef complessivamente versata comprensiva dell’ultima mensilità.TOTALE COMPETENZE: totale a piè di lista delle voci di competenza.TOTALE TRATTENUTE: totale a piè di lista delle voci di trattenuta.Poiché, per motivi d’ordine pratico, con il passaggio dalla Lira all’Euro si è decisodi corrispondere dei netti a pagare privi di centesimi, se non in caso di cessazionedi rapporto, mensilmente si crea un arrotondamento necessario a portare il nettoall’unità immediatamente superiore. Tale arrotondamento verrà portato in diminu-zione sulla mensilità successiva (vedi esempio contenuto nel cedolino)Il NETTO A PAGARE è esposto sia il Lire che in Euro come vuole ancora la normativaUltimo ma non meno rilevante dato giuridico compreso nella nostra busta pagaè la data di anzianità convenzionale che in teoria dovrebbe coincidere con iperiodi continuativi di servizio svolti presso il SSN (nel caso di ricostruzioni dicarriera richieste ad es. questa data dovrebbe essere la data di assunzione pres-so il precedente datore di lavoro). Questa data ha una notevole importanza nel-l’attribuzione per esempio di riconoscimenti economici che hanno come requi-sito l’anzianità.

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GLI ASPETTI PREVIDENZIALI E FISCALILE TRATTENUTE PREVIDENZIALINella busta paga vi sono normalmente annotati anche i contributi che il datoredi lavoro è tenuto a versare all’ente di previdenza, cui il dipendente è iscritto.Nel nostro caso si tratta dell’INPDAP, istituito nel 1994, con lo scopo di raziona-lizzare la previdenza pubblica.Tra le prestazioni che questo Istituto eroga rivestono principale importanza lepensioni ed i trattamenti di fine servizio, ovvero le liquidazioni.Per ottenere entrambe le sopracitate prestazioni, il datore di lavoro provvedemensilmente a calcolare e trattenere, sui compensi corrisposti ai propri dipen-denti, i contributi stabiliti per legge da versare all’Inpdap.Le voci riportate sul cedolino, contenute nella già illustrata Sezione C, che fan-no riferimento ai contributi in questione sono le seguenti:• CPDEL• INADEL PREV.Il calcolo dei contributi viene attuato mediante l’applicazione di una percentualesulla retribuzione che il lavoratore percepisce, come già accennato in precedenza.

Cassa Aliquota a carico del dipendente Aliquota a carico dell’Azienda Aliquota complessiva

CPDEL 8,85 % 23,80% 32,65%INADEL 2,50% 3,60% 6,10%

Le voci retributive che entrano a far parte della base imponibile vengono indivi-duate nel dettaglio dall’Istituto di previdenza. Tendenzialmente tutte le voci fissee continuative, con l’aggiunta delle voci accessorie costituiscono la base impo-nibile per la CPDEL, cioè per il calcolo del contributo destinato al finanziamentodella nostra pensione.Più ridotto è l’imponibile di riferimento per il contributo INADEL che alimenta lanostra liquidazione; infatti non rientrano nel calcolo di tale importo le voci acces-sorie che abbiamo precedentemente illustrato come ad esempio i compensi pergli straordinari. (Per inciso si rende necessario precisare al dipendente che, a dif-ferenza di quello che succede nel mondo del lavoro privato, nel nostro settorenon è dunque il datore di lavoro che, al momento delle dimissioni o del colloca-mento a riposo del dipendente, eroga direttamente la liquidazione, ma occorrecomunicare all’Inpdap la cessazione dal servizio del lavoratore perché questopossa percepire quanto di sua spettanza fino a quel momento maturato).Il prospetto precedente evidenzia inoltre come l’Azienda, per ogni singola posi-zione, provveda mensilmente, su entrambi gli imponibili, ad integrare i contribu-ti da versare.

E’ doveroso fare richiamo alla situazione di coloro che sono assoggettati al regi-me T.F.R. (trattamento di fine rapporto). Sono i dipendenti di tutte le amministra-zioni pubbliche assunti a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, non-ché i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato dopo il 30 maggio2000. Tutti costoro non troveranno sul cedolino il contributo INADEL, meglio notocome T.F.S. (trattamento di fine servizio).

Un ulteriore contributo, tutto a carico del dipendente da versare mensilmenteall’Inpdap, è costituito dal “FONDO PREVIDENZA E CREDITO” che ha naturaprevidenziale ed assistenziale ed è stato istituito a partire dal dicembre 1996, insostituzione del precedente contributo per il SSN destinato all’Inps. La percen-tuale da applicare alla stessa base imponibile di cassa pensione è pari allo0,35%.

I contributi destinati all’Inpdap sono considerati oneri deducibili, pertanto vannoad abbattere l’imponibile lordo IRPEF e di conseguenza riducono la base di cal-colo dei contributi fiscali.

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L’IRPEF E LE DETRAZIONI D’IMPOSTAL’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è la tassa che il lavoratoredeve pagare allo Stato in relazione alla propria retribuzione. Il versamento vieneeffettuato dal datore di lavoro che, ogni mese, trattiene dalla busta paga dellequote di denaro calcolate in base a scaglioni di reddito e relative percentuali ditassazione (aliquote). L’imposta versata mensilmente rappresenta un acconto diquella definitiva, conteggiata sulla retribuzione percepita nell’arco di un anno. Ilconguaglio di fine anno stabilisce se il lavoratore ha pagato, in modo corretto,l’intera imposta a suo carico: può risultare negativo, se la quota è inferiore a quel-la dovuta, o positivo, se le trattenute risultano superiori.

Occorre anche dire che al datore di lavoro, che funge da sostituto d’imposta, èattribuito il compito di sistemare la posizione fiscale del dipendente assunto incorso d’anno con precedenti rapporti di lavoro. Su richiesta del dipendente, infat-ti, l’Azienda somma a quelli direttamente erogati, gli imponibili percepiti dal dipen-dente nell’anno da altro datore di lavoro, ed in sede di conguaglio recupera orimborsa l’Irpef cosicché il dipendente non sarà costretto a presentare dichiara-zione dei redditi nell’anno successivo.

LE NOVITA’ DELLA LEGGE 296 DEL 27.12.2006 (LEGGE FINANZIARIA 2007)

La Legge Finanziaria per l’anno 2007 ha previsto rilevanti modifiche in materia diapplicazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche:

A. Nuove aliquote per scaglioni di reddito.B. La reintroduzione delle detrazioni per carichi di famiglia, con la conseguen-te scomparsa delle deduzioni per oneri di famiglia (cosiddetta Family Area)C. La reintroduzione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, con la con-seguente scomparsa delle deduzioni per lavoro dipendente (cosiddetta No TaxArea)

Vedremo poi nel dettaglio quali sono i metodi di calcolo da applicare allo stipendio.

IMPOSTA SUI REDDITI (IRPEF)

SCAGLIONE DI REDDITO ALIQUOTA IMPOSTA ANNUAFino a 15.000,00 euro 23,00% 3.450,00 euroDa 15.001,00 a 28.000,00 euro 27,00% 3.510,00 euroDa 28.001,00 a 55.000,00 euro 38,00% 10.260,00 euroDa 55.001,00 a 75.000,00 euro 41,00% 8.200,00 euroOltre 75.000,00 euro 43,00% …...…………..

CALCOLO DELL’IMPOSTA

Poiché sono state abrogate sia la “no tax area” che le deduzioni per carichi difamiglia, per determinare il reddito imponibile sarà sufficiente sottrarre dal reddi-to complessivo soltanto gli oneri deducibili, cioè tutte le voci che sul cedolinocorrispondono alle trattenute previdenziali. Applicando le nuove aliquote a dettoimporto si otterrà l’imposta lorda.Si giungerà al prelievo Irpef effettivo (imposta netta) diminuendo l’imposta lorda,fino alla concorrenza del suo ammontare, di tutte le detrazioni spettanti se debi-tamente richieste (detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico)

Il percorso per il calcolo dell’imposta

LE NUOVE DETRAZIONI D’IMPOSTA

Come si è detto la recente Finanziaria le ha riammesso in servizio. Pertanto èimportante sapere che le detrazioni d’imposta, di cui all’art. 12 del Tuir (TestoUnico delle imposte sul reddito), consistono in uno “sconto” fiscale sulle impo-ste ed in questo divergono dagli oneri deducibili o deduzioni che abbattono amonte l’imponibile.Si devono distinguere in:

1. detrazioni per redditi da lavoro2. detrazioni per carichi di famiglia.

1. detrazioni per redditi da lavoro dipendente

Si tratta di detrazioni che decrescono con l’aumentare del reddito, fino ad annul-larsi superati i 55.000,00 euro di reddito complessivo, al netto di eventuali onerideducibili. Gli importi delle detrazioni spettanti vanno rapportati al periodo dilavoro nell’anno solare (365 gg se si lavora tutto l’anno).

IMPORTO MASSIMO CONDIZIONI DI SPETTANZADETRAZIONE

euro 1.840,00Reddito fino a euro 8.000

(ammontare minimo della detrazione spettante euro 690,00; per i rapporti a tempo determinato ammontare minimo della detrazione euro1.380,00)

euro 1.338,00 Reddito da euro 8.001 a euro 15.000 euro 1.338,00 Reddito da euro 15.000 a euro 55.000

(calcolo dell’importo della detrazione spettante in base al reddito) (*)

(*) La detrazione spettante è aumentata di un importo pari a:

DETRAZIONE euro 10 euro 20 euro 30 euro 40 euro 25

Reddito da euro 23.001 da euro 24.001 da euro 25.001 da euro 26.001 da euro 27.701fino euro 24.000 fino euro 25.000 fino euro 26.000 fino euro 27.700 fino euro 28.000

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2. detrazioni per carichi di famiglia (si considerano a carico i familiariche non possiedano redditi superiori a euro 2.840,00)Le detrazioni sono rapportate a mese e competono dal mese in cui si sono veri-ficati gli eventi che danno diritto alle detrazioni (matrimonio, nascita, adozione,etc.) a quello in cui sono cessati.

a) detrazione per coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) a carico:Come per le precedenti decrescono con l’aumentare del reddito, fino ad annul-larsi a 80.000,00 euro.

IMPORTO MASSIMO CONDIZIONI DI SPETTANZADETRAZIONE euro 800,00 Reddito fino a euro 15.000

(calcolo dell’importo della detrazione spettante in base al reddito) euro 690,00 (*) Reddito da euro 15.001 a euro 40.000 euro 690,00 Reddito da euro 40.000 a euro 80.000

(calcolo dell’importo della detrazione spettante in base al reddito)

(*) La detrazione spettante è aumentata di un importo pari a:

DETRAZIONE euro 10 euro 20 euro 30 euro 20 euro 10

Reddito da euro 29.001 da euro 29.201 da euro 34.701 da euro 35.001 da euro 35.101fino euro 29.200 fino euro 34.700 fino euro 35.000 fino euro 35.100 fino euro 35.200

b) detrazione per figli a caricoPer ciascun figlio a carico, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi egli affidati o affiliati, sono previste detrazioni teoriche che cambiano in relazio-ne ad una serie di condizioni (età, disagio, etc.). Sono anch’esse soggetteall’applicazione di una formula legata al reddito complessivo del dipendente.La detrazione per figli è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legal-mente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi, spettaal genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento ocessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in mancan-za di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o con-diviso, la detrazione è ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del 50%tra i genitori. Ove il genitore affidatario ovvero, in caso di affidamento congiunto, uno deigenitori affidatari non possa fruire in tutto o in parte della detrazione, per i limi-ti di reddito, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore. Quest’ultimo, salvo diverso accordo tra le parti, è tenuto a riversare all’altrogenitore affidatario l’importo dell’intera detrazione o, in caso di affidamentocongiunto, della metà della stessa. Nel caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione compete aquest’ultimo per l’intero importo.Se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuen-te non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effet-tivamente separtato, ovvero se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solocontribuente e questi non è coniugato o, se coniugato, si è successivamentelegalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio si applicano, se piùconvenienti, le detrazioni previste per il coniuge.

SITUAZIONE FAMILIARE IMPORTO MASSIMO DETRAZIONE (*)1 Per ciascun figlio (dai 3 anni in su) a carico euro 800,002 Per ciascun figlio a carico minore di 3 anni euro 900,00

3Per ciascun figlio a carico se portatore di handicapai sensi dell’art. 3 della Legge 5 febbraio 1992, n.104 (in aggiunta all’importo di cui al punto 1 e 2)

+ euro 220,00

4 Per ciascun figlio a carico se i figli a carico sono più di tre (in aggiunta all’importo di cui al punto 1 e 2)

+ euro 200,00

5 Figli in mancanza del coniugeImporto previsto per il coniuge

se più conveniente rispetto a quello previsto come figlio

(*) L’importo effettivo delle detrazioni è determinato con un calcolo che tieneconto del reddito complessivo del soggetto richiedente

c) detrazione per altri familiari a caricoSi tratta di familiari di cui all’art. 433 del codice civile: genitori e, in loro man-canza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e lenuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, conprecedenza dei germani sugli unilaterali.Anche questa detrazione decresce con l’aumentare del reddito, fino adannullarsi a 80.000 euro di reddito complessivo (è virtualmente pari a 750,00).

All’atto della richiesta del beneficio di cui si discute, il contribuente si impegna asegnalare ogni eventuale variazione al datore di lavoro, considerato che ladichiarazione ha effetto anche per periodi di imposta successivi.

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IL NOSTRO ESEMPIO

dapprima si calcolano tutti i contributi previdenziali

imponibile di cassa pensione (CPDEL)

Anno 2007cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15cod. Aziendale - Produtt. Collett. euro 89,60Totale euro 1.971,18

Contributo pari all’8,85% euro 174,45

Anni precedenticod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90cod. Aziendale - Festività euro 89,10cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63Totale euro 398,12

Contributo pari all’8,55% euro 34,04

Totale contributo CPDEL euro 208,49

Imponibile INADELcod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15Totale euro 1.881,58

Contributo pari al 2,50% sull’80%(1.505,26)euro 37,63

Imponibile Fondo Prev. Creditocod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90cod. Aziendale - Festività euro 89,10cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63Totale euro 2.369,30

Contributo pari allo 0,35% euro 8,29

Totale trattenute previdenziali euro 254,41

Poi si passa al calcolo dell’imposta

Imponibile Lordo Irpefcod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90cod. Aziendale - Festività euro 89,10cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63Totale euro 2.369,30

A questo importo va sottratta la voce Cong. Contributo CPDEL (sistemazione con-tributiva relativa al gennaio 2007) pari ad euro 5,91

Imponibile Lordo Irpef euro 2.369,30 - 5,91 = euro 2.363,39

Imponibile nettoImponibile lordo euro 2.363,39 -Totale previdenziali euro 254,41 =Totale euro 2.108,98

Calcolo imposta lorda

Imponibile virtuale annuo euro 2.108,98 x 13 (mensilità) = euro 27.416,74

Applico gli scaglioni Irpef

Fino a 15.000 aliquota del 23% euro 3.450,00 Su 12.416,74 aliquota del 27% euro 3.352,52Totale euro 6.802,52

Imposta lorda del mese euro 6.802,52/12 = euro 566,87

Calcolo le detrazioni

Da lavoro dipendente

55.000 – 27.416,74 = 27.583,2627.583,26 / 40.000 = 0,6895

1338,00 (detrazione annua virtuale)coefficiente 68,95

1338,00 /100 x 68,95 = euro 922,55cui si aggiungono 40,00 per un totale di euro 962,55

la detrazione viene rapportata ai giorni del mese per un totale di 365 maxriconoscibili nell’anno 962,55 /365 x 28 (giorni del mese di febbraio) = euro 73,83 detrazione da lavoro dipendente riconosciuta

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Per carichi di famiglia:

nel nostro esempio si considera la situazione di chi ha richiesto la detrazione perun figlio al 50%

95.000 - 27.416,74 / 95.000 = 0,7114

800,00 (detrazione annua virtuale da ripartire al 50%)coefficiente 71,14

400,00 /100 x 71,14 = euro 284,56

la detrazione viene rapportata a mesi (12 nell’anno)284,56 / 12 x 1 (mese di febbraio) = euro 23,71 detrazione per carichi riconosciuta

Calcolo imposta netta

Imposta lorda euro 566,87 -Detrazioni lavoro dipendente euro 73,83 -Detrazioni per carichi di famiglia euro 23,71 =Totale euro 469,33

Calcolo netto a pagare

Totale competenzecod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90cod. Aziendale - Festività euro 89,10cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63Totale euro 2.369,30

Totale trattenutecod. Aziendale - Trattenuta mensa euro 6,20cod. Aziendale - Tratt. Ora Lavoro AVSI euro 12,06cod. Aziendale - Cong. Contributo CPDEL euro 5,91cod. Aziendale - Tratt. Addiz. Comunale 2006 euro 2,34cod. Aziendale - Tratt. Addiz. Region. 2006 euro 29,03Totale contributo CPDEL euro 208,49Contributo INADEL euro 37,63Contributo F.P.C. euro 8,29Totale euro 779,28

Netto a pagare euro 1.590,00(euro 1.590,02 a cui va sottratto l’Arr. Precedente 0,05 per un totale di 1.589,97più l’Arr. Attuale 0,03 per portare il totale ad una cifra priva di decimali).

LE ADDIZIONALIUlteriori trattenute fiscali introdotte negli ultimi anni, in aggiunta all’IRPEF, sono le:• Addizionali regionali• Addizionali comunaliQueste sono state istituite con il decreto legislativo 446 del 15.12.1997, a decor-rere dal periodo d’imposta 1998. I contributi si determinano applicando al reddi-to complessivo determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche,al netto degli oneri deducibili, le aliquote fissate per l’anno di riferimento. Standoalla recente legge finanziaria risulta che la base imponibile coincida con quellaIrpef, senza l’applicazione della deduzione. In ogni caso nessuna addizionale èdovuta se l’Irpef non risulta dovuta.Le addizionali vengono calcolate in fase di conguaglio fiscale di fine anno erateizzate in 11 rate a partire dal mese di gennaio dell’anno successivo l’anno diriferimento. Solo in caso di cessazione dal servizio si procede al recupero inun’unica soluzione di tutto l’importo dovuto all’erario.

Addizionale regionaleOriginariamente è stata fissata nella misura dello 0,9% su tutto il territorio nazio-nale. Ad ogni Regione la legge dava la possibilità di maggiorare la suddetta ali-quota fino all’1,4% con provvedimento da pubblicare nella Gazzetta Ufficialenon oltre il 30 novembre dell’anno precedente a quello cui l’addizionale si riferi-sce. A partire dall’anno 2002 alcune regioni hanno aumentato l’aliquota rimanen-do comunque entro il limite fissato dalla norma istitutiva. Attualmente, ad esem-pio, la regione Lombardia la applica facendo riferimento a scaglioni di reddito ead aliquote (si parte da un minimo di 1,20% per arrivare ad un massimo di1,40%). Per individuare la regione a cui destinare la quota di cui si tratta si fa rife-rimento al comune di residenza del dipendente alla data del 31.12

Addizionale comunalePer i comuni che hanno determinato un’aliquota a titolo di addizionale e hannoprovveduto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il sostituto d’imposta prov-vede, come sopra precisato, a trattenere sulle competenze dei propri dipenden-ti le quote da versare direttamente ai comuni interessati. Per il calcolo del dovu-to per l’anno 2006 da rateizzare nel corso del 2007 si fa riferimento, come perl’addizionale regionale, alla residenza del dipendente alla data del 31.12.2006.La Finanziaria 2007 ha introdotto una novità: il versamento di una quota diacconto dell’addizionale comunale dovuta per l’anno 2007.L’acconto dell’addizionale è dovuto al comune nel quale il dipendente ha il domi-cilio fiscale alla data del 1 gennaio 2007. consiste in una quota pari al 30% del-l’addizionale dovuta per l’anno precedente, salvo i casi in cui i comuni abbianoprovveduto a modificare l’aliquota entro il 15 febbraio 2007. In tal caso fermorestando il reddito dell’anno precedente, la ritenuta è determinata applicando il30% della nuova aliquota. Il relativo importo verrà trattenuto in un numero di 9rate mensili da effettuarsi a partire dal mese di marzo e fino a novembre 2007.Il saldo dell’addizionale dovuta per l’anno 2007 sarà determinato all’atto delleoperazioni di conguaglio (dicembre 2007) ed il relativo importo sarà trattenuto inun numero di 11 rate da gennaio a novembre 2008, unitamente al nuovo accon-to dovuto per l’anno 2008.

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MILANOResponsabili: ANGELO GRECO

e ROCCO FERRARARecapiti: Via Capuana n° 7/B20157 MilanoTel. 0233202026Fax 0233202078Sito web: www.sindacatofials.itEmail: [email protected]

BERGAMO Responsabile: ALFREDO DE MARCHIRecapiti: Via Partigiani, 524028 BergamoTel. 328/4740953Fax 035704459Sito web: http://bergamo.sindacatofials.itEmail: [email protected]

BRESCIAResponsabile: GIUSEPPE SENESERecapiti: Via Monte Cengio, 1025128 BresciaTel. 0303385165Fax 0303398223Sito web: http://brescia.sindacatofials.itEmail: [email protected]

SONDRIOResponsabile: ANTONIO CAMPESERecapiti: Via Maffei n. 2623100 SondrioTel. 3472763629Fax 0342/503114Sito web: http://sondrio.sindacatofials.itEmail: [email protected]

COMOResponsabile: SALVATORE MONTAGNARecapiti: Via Diaz n° 46 - 22100 Como - Tel.3385404976 - Fax 031270942 - 031263651Email: [email protected]

LODIResponsabile: STEFANO LAZZARINIRecapiti: Viale Rimembranze n°3526900 LodiTel. 0371425005Fax 0371422880Cell. 3356645120Sito web: http://lodi.sindacatofials.itEmail: [email protected]

CREMONAResponsabile: ANGELO BONVISSUTORecapiti: Viale Trento e Trieste n°2026100 CremonaTel. 0372413029Fax 0372529908Sito web: http://cremona.sindacatofials.it Email: [email protected]

VARESEResponsabile: SANTO SALVATORERecapiti: Via Puccini n°721100 VareseTel. 0332240875Fax. 0332282323Sito web: http://varese.sindacatofials.itEmail: [email protected]

PAVIAResponsabile: GUIDO MORANDIRecapiti: Corso Cavour n°3427100 PaviaTel./Fax 0382 530969 3402912296 Sito web: http://pavia.sindacatofials.itEmail: [email protected]

MANTOVAResponsabile: MARCO MANTOVANIRecapiti: Via Manzoni n° 2146047 Porto MantovanoTel. 3472783146Fax 0376397287Sito web: http://mantova.sindacatofials.itEmail: [email protected]

Stampato da FIALS REGIONE LOMBARDIA

Ideato da FIALS VARESE

Creato da Rosanna Grisafi Collaboratore Amministrativo

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