La burocrazia frena l’energia solare che convince · 2019-05-09 · by Articolo Scritto Da...

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La burocrazia frena l’energia solare che convince

by Scritto Da Roberta Di Giuli • 3 min read • original

Scritto da Roberta Di Giuli

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Il XIII rapporto sugli italiani e il solare sottolinea la preferenza dell’87% degliintervistati per questa forma di energia pulita, ma evidenzia anche la difficoltà diutilizzo. Scetticismo anche sui risultati che si raggiungeranno alla COP21 di Parigi

•• Gli italiani hanno le idee chiare sul solare e lo dimostrano da quattro anni,confermandolo quest’anno con una percentuale di gradimento, registrata nel mese dinovembre 2015, pari all'87%. Ma all’avanti tutta del popolo italico non fa riscontro una

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spinta decisiva da parte del governo.

I dati sono stati presentati in occasione del convegno: «Smart cities ed economiacircolare», organizzato dalla Fondazione UniVerde e da IPR Marketing incollaborazione con Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, e riguardano il 13°rapporto «Gli italiani e il solare» con un focus su «Storage&Recycling» e sulla COP21che si terrà a Parigi.

Energia sicura ma burocraticamente instabile…L'87% degli italiani, dunque, sostiene che il nostro Paese dovrebbe investire in futuroproprio su questo tipo di energia perché (per il 90%) compatibile con l’ambiente. Il68% degli intervistati vorrebbe farne uso. L’88% la considera sicura ma il 62% ancoraburocraticamente difficile e il 46% dispendiosa. Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il64% valuta positivamente quella eolica. Perde punti, rispetto agli anni precedenti, ilconsenso verso le fossili come il nucleare, il carbone e il petrolio (al di sotto del 2%) eil gas metano (4%).

In merito all’ambizioso obiettivo del 100% di energia rinnovabile entro il 2050, il 79%del campione si dichiara ottimista, sebbene realizzabile con non poche difficoltà.L’83% degli intervistati è favorevole alla carbon tax sulle attività che produconoemissioni di CO2. Gli italiani (l’89%) non hanno dubbi sugli incentivi che vorrebberoripristinare. Con l’autoconsumo e una burocrazia più semplice, priva di ostacoli, il56% sarebbe pronto a installare pannelli fotovoltaici.

A commentare i risultati della ricerca è Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente dellaFondazione UniVerde: “L’energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini maostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lostoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a finevita”.

Identikit dell’italiano consapevoleMa chi sono, tra gli italiani, gli intenditori del settore e cosa propongono? Il target piùinformato su sistemi di accumulo, batterie che consentono di conservare l’energiaprodotta per utilizzare al meglio le rinnovabili che sono discontinue, è costituito degliover 54 e dai residenti nel Nord e Centro Italia. L’87% considera necessario attivareper gli storage un sistema di bonus. Il 39% sarebbe sempre disposto a investire su unsistema combinato di moduli fotovoltaici e batterie, per utilizzare energia anche inassenza di sole, e un ulteriore 42% lo farebbe solo se non costasse troppo.

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L’impreparazione più grande per il 75% degli intervistati riguarda il capitolo sulriciclo dei pannelli fotovoltaici. Il 51% se dovesse installare un impiantoacquisterebbe i moduli da produttori che ne garantiscano il ritiro gratuito e il correttosmaltimento. Questa percentuale arriva all’89% a fronte di costi contenuti.“L’obiettivo di Cobat - spiega Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio - èun’applicazione sempre più ampia dell’economia circolare, attraverso una visioneolistica che possa coinvolgere i protagonisti della filiera per qualsiasi tipologia diprodotto. Con il riciclo ci sono due vantaggi fondamentali: si ottengono nuove materieprime da reimmettere nel processo produttivo e si risparmia energia. Un aspetto cheva di pari passo con l’attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzio infatti èin grado di riciclare i moduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a loro collegati,assicurando una garanzia totale su ogni singolo modulo tramite un sofisticato sistemadi tracciabilità e un meccanismo finanziario che permette il ritiro gratuito delprodotto a fine vita, anche dopo 20 o 30 anni”.

COP21, clima e speranzeIn vista della COP21, gli italiani intervistati si sono espressi anche in merito alla loropercezione sui cambiamenti climatici. Il 92% conferma che il clima sia cambiato e benil 69% sostiene che sia un’effettiva emergenza da affrontare, ma sulla prossimaConferenza che si terrà a Parigi, il 62% è scettico sul risultato che si raggiungerà. “Gli

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italiani - conclude Pecoraro Scanio - sono scettici sulla COP21. La maggioranza hapiena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentano una grande emergenza. Il51% ritiene che i governi siano ipocriti e ha poca fiducia nella possibilità che venganoprese decisioni concrete e vincolanti. Ecco perché occorre un’azione più convinta perrealizzare le Smart Cities e per far conoscerequell’economia circolare che da semprepiù lavoro e le best practice che già anticipano un futuro sostenibile”.

Roberta Di Giuli

[25 Nov 2015]

Original URL:http://www.protectaweb.it/energia/rinnovabili/2267-la-burocrazia-frena-lenergia-solare-che-convince

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25/11/2015 Energia, Univerde: “Gli italiani preferiscono quella solare” — www.ladiscussione.com

https://www.readability.com/articles/kjdydmot 1/1

ladiscussione.com

Energia, Univerde: “Gli italiani preferiscono quellasolare”

1 min read • original

Agli italiani piace l’energia solare. A rivelarlo idati presentati al convegno “Smart cities edeconomia circolare”, organizzato dallaFondazione UniVerde e da Ipr Marketing incollaborazione con Cobat, Consorzio NazionaleRaccolta e Riciclo.La percentuale di gradimento,

registrata nel mese di novembre 2015, è pari all’87%.Sono in molti a sostenereche l’Italia, in futuro, debba investire su questo tipo di energia, in quantocompatibile con l’ambiente.Il 68% degli intervistati vorrebbe farne uso.Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il 64% valuta positivamente quella eolica.Scende invece il consenso nei confronti delle energie fossili (carbone,petrolio, ecc.).Per il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso PecoraroScanio,“l’energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini ma ostacolata daleggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lo stoccaggio dienergia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a fine vita”.In vista della Cop21, poi, è stato chiesto agli italiani la loro percezione suicambiamenti climatici. Il 92% risponde che negli ultimi anni ha notato che ilclima è cambiato e ben il 69% sostiene che è un’effettiva emergenza daaffrontare.Sulla prossima Conferenza che si terrà a Parigi, il 62% ritiene chel’assise non riuscirà a giungere ad un risultato soddisfacente.

Original URL:http://www.ladiscussione.com/ambiente/item/95010-energia,-univerde-%E2%80%9Cgli-italiani-preferiscono-quella-solare%E2%80%9D.html

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meteoweb.eu

Cambiamenti climatici: il 92% degli italiani èconsapevole delle conseguenze

by Ilaria Quattrone • Nov. 25, 2015 • 2 min read • original

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MeteoWeb

Cambiamenti climatici: il 92% degli italiani è consapevole delle conseguenze

Il 92% degli italiani è consapevole delle conseguenze dei cambiamenti climatici e soloil 65% ritiene che gli obbiettivi della Cop21 sono difficili da conseguire Il 30 novembreavrà inizio la conferenza sul clima di Parigi. Durante il vertice Onu, i leader mondialisaranno occupati a cercare un accordo che, possa ridurre le emissioni di gas serra econtenere le drastiche conseguenze legate ai cambiamenti climatici. L’eventocoinvolge e riguarda tutti i cittadini, che hanno deciso di mobilitarsi partecipando allaMarcia globale sul clima. L’obbiettivo di mantenere l’aumento delle temperature al disotto dei 2 gradi, è molto ambizioso e lo crede anche il 62% degli italiani. I dati sonostati raccolti dal 13esimo rapporto intitolato “Gli italiani e il solare” e sono statipresentati durante il convegno ” Smart cities ed economia circolare”, organizzatodalla Fondazione Univerde e da Ipr Marketing in collaborazione con Cobat, ilConsorzio nazionale raccolta e riciclo. La maggior parte degli italiani è consapevoledel cambiamento che il clima ha subito ed il 69% riconosce che, questa siaun’emergenza da affrontare e risolvere. ” Gli italiani sono scettici sulla Cop21. Lamaggioranza ha piena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentano unagrande emergenza. Il 51% ritiene [...]

http://www.meteoweb.eu/2015/11/cambiamenti-climatici-il-92-degli-italiani-e-consapevole-delle-conseguenze/543595/

2015-11-25 10:25:02

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cambiamento climatico,cop21,fotovoltaico,italiani,parigi

AMBIENTE

Il 92% degli italiani è consapevole delle conseguenze deicambiamenti climatici e solo il 65% ritiene che gli obbiettividella Cop21 sono difficili da conseguireIl 30 novembre avrà inizio la conferenza sul clima di Parigi. Durante il verticeOnu, i leader mondiali saranno occupati a cercare un accordo che, possaridurre le emissioni di gas serra e contenere le drastiche conseguenze legate aicambiamenti climatici. L’evento coinvolge e riguarda tutti i cittadini, chehanno deciso di mobilitarsi partecipando alla Marcia globale sul clima.L’obbiettivo di mantenere l’aumento delle temperature al di sotto dei 2 gradi, èmolto ambizioso e lo crede anche il 62% degli italiani. I dati sono stati raccoltidal 13esimo rapporto intitolato “Gli italiani e il solare” e sono stati presentatidurante il convegno ” Smart cities ed economia circolare”, organizzato dallaFondazione Univerde e da Ipr Marketing in collaborazione con Cobat, ilConsorzio nazionale raccolta e riciclo. La maggior parte degli italiani èconsapevole del cambiamento che il clima ha subito ed il 69% riconosce che,questa sia un’emergenza da affrontare e risolvere. ” Gli italiani sono scetticisulla Cop21.

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La maggioranza ha piena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentanouna grande emergenza. Il 51% ritiene che i governi siano ipocriti”  afferma ilpresidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio. Tra leenergie rinnovabili più apprezzate vi è l’energia solare, l’83% dei cittadini èfavorevole alla carbon tax. Addirittura se vi fosse meno burocrazia, il 56% degliitaliani sarebbe pronto a installare i pannelli fotovoltaici. Pecoraro Scaniocontinua a spiegare che, l’energia solare  “è sempre più sostenuta dai cittadinima ostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature ancheper lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degliimpianti a fine vita”. Per Cobat, l’obbiettivo “è un’applicazione sempre piùampia dell’economia circolare, attraverso una visione olistica che possacoinvolgere i protagonisti della filiera per qualsiasi tipologia di prodotto. Con ilriciclo ci sono due vantaggi fondamentali: si ottengono nuove materie prime dareimmettere nel processo produttivo e si risparmia energia. Un aspetto che vadi pari passo con l’attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzioinfatti è in grado di riciclare i moduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a lorocollegati, assicurando una garanzia totale su ogni singolo modulo tramite unsofisticato sistema di tracciabilità e un meccanismo finanziario che permetteil ritiro gratuito del prodotto a fine vita, anche dopo 20 o 30 anni”.

Original URL:http://www.meteoweb.eu/2015/11/cambiamenti-climatici-il-92-degli-italiani-e-consapevole-delle-conseguenze/543595/

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ambientequotidiano.it

Rapporto gli Italiani e il solare: l’87% lo preferisce allefossili

by Articolo Scritto Da Ambientequotidiano • Nov. 25, 2015 • 2 min read • original

Anche quest’anno il favore degli italiani verso il solare conferma il trend positivo degliultimi quattro anni (ben oltre l’80%) con una percentuale di gradimento, registrata nelmese di novembre 2015, pari all’87%. La stessa percentuale sostiene che l’Italia, infuturo, dovrebbe investire proprio su questo tipo di energia perché (per il 90%)compatibile con l’ambiente. Il 68% degli intervistati vorrebbe farne uso. L’88% laconsidera sicura ma il 62% ancora burocraticamente difficile e il 46% dispendiosa.Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il 64% valuta positivamente quella eolica. Scendedrasticamente, rispetto agli anni precedenti, il consenso verso le fossili come ilnucleare, il carbone e il petrolio (al di sotto del 2%) e il gas metano (4%). Il 79% delcampione si dichiara ottimista, seppure in molti lo considerano difficile, nelraggiungere, entro il 2050, l’obiettivo del 100% di energia rinnovabile. L’83% èfavorevole alla carbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2. Gli italiani(l’89%) non hanno dubbi sugli incentivi che vorrebbero ripristinare. Conl’autoconsumo e una burocrazia più semplice, priva di ostacoli, il 56% sarebbe prontoa installare pannelli fotovoltaici.

Così Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, commenta irisultati della ricerca: «L’energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini maostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lostoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a finevita».

Il target più informato su sistemi di accumulo, batterie che consentono di conservarel’energia prodotta per utilizzare al meglio le rinnovabili che sono discontinue, ècostituito degli over 54 e dai residenti nel Nord e Centro Italia. L’87% consideranecessario attivare per gli storage un sistema di bonus. Il 39% sarebbe sempredisposto a investire su un sistema combinato di moduli fotovoltaici e batterie, perutilizzare energia anche in assenza di sole, e un ulteriore 42% lo farebbe solo se noncostasse troppo.

Il 75% degli intervistati dimostra di essere poco informato sul riciclo dei pannellifotovoltaici. Il 51% se dovesse installare un impianto acquisterebbe i moduli daproduttori che ne garantiscano il ritiro gratuito e il corretto smaltimento. Questa

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percentuale arriva all’89% a fronte di costi contenuti. «L’obiettivo di Cobat – spiegaGiancarlo Morandi, presidente del Consorzio – è un’applicazione sempre più ampiadell’economia circolare, attraverso una visione olistica che possa coinvolgere iprotagonisti della filiera per qualsiasi tipologia di prodotto. Con il riciclo ci sono duevantaggi fondamentali: si ottengono nuove materie prime da reimmettere nelprocesso produttivo e si risparmia energia. Un aspetto che va di pari passo conl’attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzio infatti è in grado diriciclare i moduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a loro collegati, assicurando unagaranzia totale su ogni singolo modulo tramite un sofisticato sistema di tracciabilità eun meccanismo finanziario che permette il ritiro gratuito del prodotto a fine vita,anche dopo 20 o 30 anni».

In vista della Cop21, è stato chiesto agli italiani la loro percezione sui cambiamenticlimatici. Il 92% risponde che negli ultimi anni ha notato che il clima sia cambiato eben il 69% sostiene che sia un’effettiva emergenza da affrontare. Sulla prossimaConferenza che si terrà a Parigi, il 62% è diffidente sul risultato che si raggiungerà.«Gli italiani – conclude Pecoraro Scanio – sono scettici sulla COP21. La maggioranzaha piena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentano una grande emergenza.Il 51% ritiene che i governi siano ipocriti e ha poca fiducia nella possibilità chevengano prese decisioni concrete e vincolanti. Ecco perché occorre un’azione piùconvinta per realizzare le Smart Cities e per far conoscere quell’economia circolareche da sempre più lavoro e le best practice che già anticipano un futuro sostenibile».

Original URL:http://www.ambientequotidiano.it/2015/11/25/italiani-energia-solare-sondaggio/

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greenews.info

Gli italiani e il solare: l’87% lo preferisce alle fossili. Maper il 62% la COP21 sarà un fallimento

Nov. 25, 2015 • 2 min read • original

Sono stati presentati ieri, durante il convegno: “Smart cities ed economiacircolare”, (organizzato dalla Fondazione UniVerde e da IPR Marketing incollaborazione con Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), i dati del 13°rapporto: “Gli italiani e il solare”, con un focus su “Storage & Recycling” e sullaCOP21, la conferenza internazionale sul clima che si terrà a Parigi dal 30 novembreall’11 dicembre.

Anche quest’anno il favore degli italiani verso il solare conferma il trend positivodegli ultimi quattro anni con una percentuale di gradimento, registrata nel mese dinovembre 2015, pari all’87%. La stessa percentuale sostiene che l’Italia, in futuro,dovrebbe investire proprio su questo tipo di energia perché (per il 90%)compatibile con l’ambiente. Il 68% degli intervistati vorrebbe farne uso. L’88% laconsidera sicura ma il 62% ancora burocraticamente difficile e il 46% dispendiosa.

Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il 64% valuta positivamente quella eolica. Scendedrasticamente, rispetto agli anni precedenti, il consenso verso il nucleare e le fossilicome il carbone e il petrolio (al di sotto del 2%) e il gas metano (4%). Il 79% del

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campione si dichiara ottimista, seppure in molti considerino difficile, raggiungere,entro il 2050, l’obiettivo del 100% di energia rinnovabile. L’83% è favorevole allacarbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2. Gli italiani (l’89%) nonhanno dubbi sugli incentivi che vorrebbero ripristinare. Con l’autoconsumo e unaburocrazia più semplice, priva di ostacoli, il 56% sarebbe pronto a installarepannelli fotovoltaici.

Secondo Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, «l’energiasolare è sempre più sostenuta dai cittadini ma ostacolata da leggi e burocrazie.Servono norme chiare e durature anche per lo stoccaggio di energia da fontirinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a fine vita».

Il target più informato su sistemi di accumulo, batterie che consentono di conservarel’energia prodotta per utilizzare al meglio le rinnovabili che sono discontinue, ècostituito degli over 54 e dai residenti nel Nord e Centro Italia. L’87% consideranecessario attivare per gli storage un sistema di bonus. Il 39% sarebbe sempredisposto a investire su un sistema combinato di moduli fotovoltaici e batterie,per utilizzare l’energia anche in assenza di sole, e un ulteriore 42% lo farebbe solose non costasse troppo.

Il 75% degli intervistati dimostra di essere poco informato sul riciclo dei pannellifotovoltaici. Il 51% se dovesse installare un impianto acquisterebbe i moduli daproduttori che ne garantiscano il ritiro gratuito e il corretto smaltimento.Questa percentuale arriva all’89% a fronte di costi contenuti. «L’obiettivo di Cobat –spiega Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio – è un’applicazione semprepiù ampia dell’economia circolare, attraverso una visione olistica che possacoinvolgere i protagonisti della filiera per qualsiasi tipologia di prodotto. Con il ricicloci sono due vantaggi fondamentali: si ottengono nuove materie prime da reimmetterenel processo produttivo e si risparmia energia. Un aspetto che va di pari passo conl’attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzio infatti è in grado diriciclare i moduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a loro collegati, assicurando unagaranzia totale su ogni singolo modulo tramite un sofisticato sistema ditracciabilità e un meccanismo finanziario che permette il ritiro gratuito delprodotto a fine vita, anche dopo 20 o 30 anni».

In vista della COP21, è stata chiesta agli italiani anche la loro percezione suicambiamenti climatici. Il 92% ha risposto che, negli ultimi anni, ha notato che ilclima sia cambiato e ben il 69% sostiene che sia un’effettiva emergenza daaffrontare. Sulla prossima Conferenza che si terrà a Parigi, il 62% è tuttaviadiffidente sul risultato che si raggiungerà. «Gli italiani – conclude Pecoraro Scanio– sono scettici sulla COP21. La maggioranza ha piena coscienza che i cambiamenti

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climatici rappresentano una grande emergenza. Il 51% ritiene che i governi sianoipocriti e ha poca fiducia nella possibilità che vengano prese decisioni concretee vincolanti. Ecco perché occorre un’azione più convinta per realizzare le SmartCities e per far conoscere quell’economia circolare che da sempre più lavoro e le bestpractices che già anticipano un futuro sostenibile».

Original URL:http://www.greenews.info/comunicati-stampa/gli-italiani-e-il-solare-l87-lo-preferisce-alle-fossili-ma-per-il-62-la-cop21-sara-un-fallimento-20151125/

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25 Novembre 2015 - 14:00NOTIZIE - Letto: 123 volte

Pecoraro Scanio: "L'energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini maostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature per lostoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e il riciclo degli impianti a finevita". Giancarlo Morandi: "Con il riciclo ci sono due vantaggi fondamentali: siottengono nuove materie prime da reimmettere nel processo produttivo e si

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risparmia energia".

Presentati durante il convegno: "Smart cities ed economia circolare",organizzato dalla Fondazione UniVerde e da IPR Marketing in collaborazionecon Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, i dati del 13° rapporto: "Gliitaliani e il solare" con un focus su: "Storage & Recycling" e sulla COP21 che si terrà aParigi. Anche quest'anno il favore degli italiani verso il solare conferma il trendpositivo degli ultimi quattro anni (ben oltre l'80%) con una percentuale digradimento, registrata nel mese di novembre 2015, pari all'87%. La stessapercentuale sostiene che l'Italia, in futuro, dovrebbe investire proprio su questo tipodi energia perché (per il 90%) compatibile con l'ambiente. Il 68% degli intervistativorrebbe farne uso. L'88% la considera sicura ma il 62% ancora burocraticamentedifficile e il 46% dispendiosa. Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il 64% valutapositivamente quella eolica. Scende drasticamente, rispetto agli anniprecedenti, il consenso verso le fossili come il nucleare, il carbone e il petrolio(al di sotto del 2%) e il gas metano (4%). Il 79% del campione si dichiara ottimista,seppure in molti lo considerano difficile, nel raggiungere, entro il 2050, l'obiettivo del100% di energia rinnovabile. L'83% è favorevole alla carbon tax sulle attività cheproducono emissioni di CO2. Gli italiani (l'89%) non hanno dubbi sugli incentivi chevorrebbero ripristinare. Con l'autoconsumo e una burocrazia più semplice, priva diostacoli, il 56% sarebbe pronto a installare pannelli fotovoltaici.

Così Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, commenta irisultati della ricerca: "L'energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini maostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lostoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti afine vita". Il target più informato su sistemi di accumulo, batterie che consentono diconservare l'energia prodotta per utilizzare al meglio le rinnovabili che sonodiscontinue, è costituito degli over 54 e dai residenti nel Nord e Centro Italia. L'87%considera necessario attivare per gli storage un sistema di bonus. Il 39% sarebbesempre disposto a investire su un sistema combinato di moduli fotovoltaici e batterie,per utilizzare energia anche in assenza di sole, e un ulteriore 42% lo farebbe solo senon costasse troppo.

Il 75% degli intervistati dimostra di essere poco informato sul riciclo deipannelli fotovoltaici. Il 51% se dovesse installare un impianto acquisterebbe imoduli da produttori che ne garantiscano il ritiro gratuito e il corretto smaltimento.Questa percentuale arriva all'89% a fronte di costi contenuti. "L'obiettivo di Cobat -spiega Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio - è un'applicazione sempre piùampia dell'economia circolare, attraverso una visione olistica che possa coinvolgere iprotagonisti della filiera per qualsiasi tipologia di prodotto. Con il riciclo ci sono due

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vantaggi fondamentali: si ottengono nuove materie prime da reimmettere nelprocesso produttivo e si risparmia energia. Un aspetto che va di pari passo conl'attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzio infatti è in grado diriciclare i moduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a loro collegati, assicurando unagaranzia totale su ogni singolo modulo tramite un sofisticato sistema di tracciabilità eun meccanismo finanziario che permette il ritiro gratuito del prodotto a fine vita,anche dopo 20 o 30 anni".

In vista della Cop21, è stato chiesto agli italiani la loro percezione suicambiamenti climatici. Il 92% risponde che negli ultimi anni ha notato che il climasia cambiato e ben il 69% sostiene che sia un'effettiva emergenza da affrontare. Sullaprossima Conferenza che si terrà a Parigi, il 62% è diffidente sul risultato che siraggiungerà. "Gli italiani - conclude Pecoraro Scanio - sono scettici sulla COP21. Lamaggioranza ha piena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentano unagrande emergenza. Il 51% ritiene che i governi siano ipocriti e ha poca fiducia nellapossibilità che vengano prese decisioni concrete e vincolanti. Ecco perché occorreun'azione più convinta per realizzare le Smart Cities e per far conoscerequell'economia circolare che da sempre più lavoro e le best practice che giàanticipano un futuro sostenibile".

• DOCUMENTI ALLEGATI ALL'ARTICOLOXIII Rapporto sul solare (1.203,21 Kb)

Original URL:http://www.alternativasostenibile.it/articolo/rinnovabili-l-87-degli-italiani-preferisce-il-solare-alle-fonte-fossili-.html

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ecologiae.com

Energia solare in aumento tra gli italiani

by Maris Matteucci • Nov. 25, 2015 • 1 min read • original

Maris Matteucci 25 novembre 2015

Gli italiani sono sempre più propensi ad utilizzare l’energia solare che vienepreferita di gran lunga alle fossili: è questo che emerge dal XIII Rapporto Gli Italiani eil Solare. Un trend positivo, quello degli ultimi anni, che è stato confermato anchenell’ultima annata con una percentuale di gradimento registrata nel mese dinovembre 2015 (rispetto all’uso del fotovoltaico), pari all’87%.

E rosee sono anche le prospettive per il futuro che dovrebbe vedere un ulterioreincremento dell’utilizzo della energia solare per gli italiani. Alfonso Pecoraro Scanio,Presidente della Fondazione UniVerde, commenta i risultati della ricerca con unacerta soddisfazione ben consapevole però che in Italia l’utilizzo di energie rinnovabiliincontra purtroppo gravi ostacoli, rappresentati per esempio dalla burocrazia.

► FOTOVOLTAICO, IN ITALIA SCOPERTI I PANNELLI SOLARI DEL FUTURO?

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L’energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini ma ostacolata da leggi eburocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lo stoccaggio di energia dafonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a fine vita. , ha detto dopo esserevenuto a conoscenza dei risultati emersi dall’ultimo rapporto. Tanti sono i vantaggidello sfruttamento delle energie rinnovabili che si traducono in un maggiorerispetto dell’ambiente e anche in un concreto risparmio da parte di coloro chedecidono di piazzare pannelli ad energie solari sui tetti delle loro case per raccogliereil calore del sole e trasformarlo in energia. E’ cospicuo ovviamente l’imvestimentoiniziale che viene però poi ammortizzato nel tempo, senza contare poi che le energierinnovabili sono quanto di meno impattante ci sia per l’ambiente circostante.

Foto | Thinkstock

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greenbiz.it

Solare: l’87% degli italiani lo preferisce alle fossili.Scetticismo verso la Cop21

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Sono stati presentati durante il convegno: “Smartcities ed economia circolare”,organizzato dalla Fondazione UniVerde e da IPR Marketing in collaborazione conCobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, i dati del 13esimo rapporto: “Gliitaliani e il solare”. Il focus è su “Storage & Recycling” e sulla COP21 che si terrà aParigi ormai tra pochi giorni.

Ebbene, secondo i dati, anche quest’anno il favore degli italiani verso il solareconferma il trend positivo degli ultimi 4 anni (ben oltre l'80%). La percentuale digradimento registrata nel mese di novembre 2015 è stata dell'87%.

La stessa percentuale sostiene che l’Italia, in futuro, dovrebbe investire proprio suquesto tipo di energia: per il 90% è infatti compatibile con l’ambiente. Il 68% degliintervistati inoltre vorrebbe farne uso.

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L’88% la considera sicura ma il 62% ancora burocraticamente difficile e il 46%dispendiosa. Rispetto ad altre fonti rinnovabili, il 64% valuta positivamente quellaeolica. Scende invece drasticamente il consenso verso le fossili come il nucleare,il carbone e il petrolio (al di sotto del 2%) e il gas metano (4%).

Il 79% del campione si dichiara ottimista – anche se lo ritiene difficile – rispetto alraggiungimento entro il 2050 dell’obiettivo del 100% di energia rinnovabile.L’83% è favorevole alla carbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2. E gliitaliani (l’89%) non hanno dubbi sugli incentivi che vorrebbero ripristinare. Conl’autoconsumo e una burocrazia più semplice, priva di ostacoli, il 56% sarebbepronto a installare pannelli fotovoltaici.

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ha commentatocosì i risultati della ricerca:

“L’energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini ma ostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare edurature anche per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a fine vita”

Il target più informato su sistemi di accumulo è quello degli over 54 e deiresidenti nel Nord e Centro Italia. L’87% considera necessario attivare per glistorage un sistema di bonus. Il 39% sarebbe sempre disposto a investire su un sistemacombinato di moduli fotovoltaici e batterie, per utilizzare energia anche in assenza disole, e un ulteriore 42% lo farebbe solo se non costasse troppo.

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Il 75% degli intervistati dimostra però di essere poco informato sul riciclo deipannelli fotovoltaici. Il 51% se dovesse installare un impianto acquisterebbe i modulida produttori che ne garantiscano il ritiro gratuito e il corretto smaltimento. Questapercentuale arriva all’89% a fronte di costi contenuti.

“L’obiettivo di Cobat è un’applicazione sempre più ampia dell’economia circolare, attraverso una visione olistica che possacoinvolgere i protagonisti della filiera per qualsiasi tipologia di prodotto. Con il riciclo ci sono due vantaggifondamentali: si ottengono nuove materie prime da reimmettere nel processo produttivo e si risparmia energia. Unaspetto che va di pari passo con l’attenzione di Cobat alle energie rinnovabili: il Consorzio infatti è in grado di riciclare imoduli fotovoltaici e i sistemi di batterie a loro collegati, assicurando una garanzia totale su ogni singolo modulotramite un sofisticato sistema di tracciabilità e un meccanismo finanziario che permette il ritiro gratuito del prodotto afine vita, anche dopo 20 o 30 anni”

, spiega allora Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio.

Intanto, si avvicina la Cop21 di Parigi ed è stato chiesto agli italiani cosa ne pensanodei cambiamenti climatici. Il 92% risponde che negli ultimi anni ha notato che ilclima sia cambiato e ben il 69% sostiene che sia un’effettiva emergenza daaffrontare. Sulla prossima Conferenza che si terrà a Parigi, il 62% è diffidente sulrisultato che si raggiungerà.

Pecoraro Scanio evidenzia un certo scetticismo degli italiani: “La maggioranza ha piena coscienza che i cambiamenti climatici rappresentano una grande emergenza. Il 51% ritiene chei governi siano ipocriti e ha poca fiducia nella possibilità che vengano prese decisioni concrete e vincolanti. Ecco perchéoccorre un’azione più convinta per realizzare le Smart Cities e per far conoscere quell’economia circolare che da semprepiù lavoro e le best practice che già anticipano un futuro sostenibile”.

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Anna Tita Gallo

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