La Beagle

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Correva l’anno 1835 quando lo studioso inglese Charles Darwin a bordo della Beagle (incaricata dal governo inglese di compiere un viaggio di rilevamento delle coste sud- americane) proveniente dalle coste del Perù settentrionale, approda nell’arcipelago delle isole Galápagos. La Beagle

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Correva l’anno 1835 quando lo studioso inglese Charles Darwin a bordo della Beagle (incaricata dal governo inglese di compiere un viaggio di rilevamento delle coste sud-americane) proveniente dalle coste del Perù settentrionale, approda nell’arcipelago delle isole Galápagos. La Beagle. - PowerPoint PPT Presentation

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Correva l’anno

1835 quando lo studioso inglese Charles Darwin a bordo della Beagle (incaricata dal governo inglese di compiere un viaggio di rilevamento delle coste sud-americane) proveniente dalle coste del Perù settentrionale, approda nell’arcipelago delle isole Galápagos. La Beagle

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Il naturalista Charles Darwin

Nelle isole Galapagos, il naturalista Charles Darwin ha raccolto esemplari di

fringuelli e ha notato la loro appartenenza a diverse specie in base all’isola di

provenienza. Si è anche reso conto che la popolazione locale li chiamava in modi

differenti a seconda dell’isola dalla quale

provenivano. Notò la stessa cosa anche per le specie di tartarughe, che purtroppo

furono decimate dalle incursioni nell’arcipelago dei

bucanieri.

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Un breve accenno storico: L’arcipelago delle Galápagos è formato da 14 isole vulcaniche, situate nell’Oceano

Pacifico a circa 1000 chilometri dalla costa dell’America del Sud.

Le Galápagos furono scoperte nell’anno 1684 dal bucaniere inglese Ambrose Cowley , che diede alle isole i nomi

dei suoi compagni di avventura e dei ricchi inglesi che finanziavano le sue spedizioni (Darwin citerà le isole con i

nomi dati da Ambrose Cowley).

Mappa delle Galapagos tratta dal libro “ Viaggio di un naturalista intorno al mondo”

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Le isole sono distribuite a nord ed a sud dell'equatore, che attraversa la parte

settentrionale dell'isola più grande, Isabela. Le più vecchie datano circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione. L'arcipelago è infatti considerato una delle zone

vulcanicamente più attive del pianeta. Politicamente le isole Galápagos appartengono

alla Repubblica dell’Ecuador.

Bandiera delle Galapagos

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Nel capitolo diciassettesimo del volume: “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”

La prima cosa che salta agli occhi di Darwin è la

conformazione geologica delle isole : “…pochi frammenti di granito, circa duemila crateri vulcanici che variano di altezza tra

novecento e milleduecento metri

costituiti di lava, scorie oppure di tufo.

(…)I crateri sembrano

essersi formati nel mare e successivamente

smussati dai venti alisei e dalle onde del

Pacifico”.

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Un faraglione è uno scoglio roccioso a

forma di torrione che emerge dall'acqua nei

pressi della costa.

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Darwin e l’equipaggio della Beagle sbarcano sull’isola

Chatham (oggi isola di S.Cristobal), il paesaggio è

poco invitante: “…un campo di lava basaltica

ricoperto di miseri cespugli arsi dal sole, la superfice

secca e riarsa ..”.

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Conformazioni rocciose arcipelago

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Ogni struttura vulcanica presenta un cratere. Per mezzo

dell’erosione le pendici del vulcano vengono spianate

velocemente. Così  scompaiono lentamente anche le forme dei

crateri.

Le pietre che cadono nel mare, vengono modificate. La trasformazione

delle pietre di tufo per effetto del movimento ondulatorio produce strane

forme di rocce bizzarre come ad es. patate, uova ecc.

Pietra di tufo

Cratere vulcanico Isola Isabela

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Baia dell’ isola di Chatham

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lavalavasf. [sec. XVIII; latino labes, caduta, rovina, prob. dal tema di labi,

scivolare]. Fase prevalentemente liquida di una massa magmatica che fuoriesce attraverso un condotto vulcanico: è in grado di

espandersi più o meno in relazione alle condizioni topografiche e alle proprie caratteristiche di colabilità; raffreddandosi origina le rocce effusive. Riferendosi al tenore in silice si hanno lave acide

(SiO2>65%), lave neutre (SiO2=65-52%) e lave basiche (SiO2<52%); riferendosi alle capacità di scorrimento, si hanno lave

fluide e lave viscose. A temperatura superiore a 900-1000 ºC le lave di qualsiasi natura chimica, anche con viscosità diversa,

scorrono all'incirca con la stessa facilità. Per valori di temperatura inferiori, le lave di natura basaltica si consolidano bruscamente e presentano una tessitura poco orientata mentre quelle riolitiche

mostrano un consolidamento progressivo che consente ai microliti di assumere una disposizione regolare e orientata. La presenza di

gas facilita la mobilità della lava. Le temperature misurate direttamente nelle lave vive o nei laghi di lava danno valori

compresi tra 1200 (lave basiche) e 800-900 ºC (lave acide). Le lave si raffreddano assai rapidamente in superficie, ma al di sotto della

crosta scoriacea possono conservare temperature elevate per parecchi anni.

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lava solidalava solidaUna colata lavica solidificata è caratterizzata da uno strato superficiale e da uno basale scoriacei, in cui il magma si è consolidato molto rapidamente, e da una parte interna più

compatta, che nei casi di colate di forte spessore può presentare un regolare sistema di fessurazione dovuto alla

contrazione della massa per raffreddamento. Le fessure intersecandosi isolano dei prismi per lo più esagonali, di

altezza variabile da qualche decimetro a oltre 20 m; altre fratture perpendicolari possono suddividere queste colonne in

placchette dello spessore in genere di pochi decimetri. Le lave che giungono a contatto con acqua, come nel caso di

emissioni sottomarine, danno luogo solidificando a caratteristiche strutture sferoidali a fessurazione concentrica denominate lava a cuscini o pillow-lava. Le lave solidificate presentano una struttura interna in parte vetrosa e in parte

cristallina detta ipocristallina; in particolare possono presentare strutture microcristalline, criptocristalline,

vitrofiriche, microlitiche o vetrose . Se la cristallizzazione era già in atto alla fuoruscita della lava, questa può presentare

una struttura porfirica con fenocristalli di formazione intratellurica immersi in una massa microcristallina o vetrosa

solidificatasi dopo la fuoruscita del magma.

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Isola di San Cristóbal (Chatham)Intitolata a San Cristoforo, patrono dei marinai, nella versione

spagnola e al conte Chatham in quella inglese, ha una superficie di 558 km² il suo punto di massima altitudine è a 730 metri sul

mare. L'isola ospita colonie di fregate, leoni marini, tartarughe giganti, uccelli tropicali, iguane marine, delfini, sule dalle zampe azzurre

e dalle zampe rosse e gabbiani a coda di rondine. La sua vegetazione include la Calandrina galapagos ed il Lecocarpus darwinii

nonché alberi come il Guaiacum officinale.Il più grande lago d'acqua dolce dell'arcipelago, la Laguna El

Junco, è sito nell'altipiano di San Cristóbal. La capitale dell'arcipelago, Puerto Baquerizo Moreno, sorge sull'estremità

meridionale dell'isola.

Fregata

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Puerto Baquerizo Moreno e' il capoluogo amministrativo

dell'arcipelago delle Galapagos, si trova sull'Isola di San Cristobal ed e' un tranquillo villaggio di pescatori. Molti siti si possono visitare anche senza l'ausilio di una guida,

come il museo cittadino o la collina del Cerro de las Tijeretas che si puo‘

raggiungere a piedi attraverso diversi sentieri e dalla quale si può ammirare la baia

sottostante frequentata e la città in lontananza. Bellissima e' la Playa Cabo de

Horno dove oggi numerosi surfisti si divertono sulle grandi onde che si formano

al largo di Punta Carola. 

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Alcune immagini dell’isola Chatham o S. Cristobal

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Isola di Floreana (Charles o Santa María)Prende il nome da Juan José Flores, il primo presidente

dell'Ecuador, durante la cui amministrazione l'Ecuador prese possesso dell'arcipelago. Viene anche chiamata Santa Maria, in onore ad una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo. Ha un'area di 173 km2 ed un'altitudine massima di 640 metri. È una delle isole dalla storia umana più interessante nonché una delle prime a venire abitate. Vi si riproducono i fenicotteri

rosa e le tartarughe marine verdi, da dicembre a maggio. Qui si trova anche la procellaria a zampe palmate, un uccello marino notturno che passa la maggior parte della sua esistenza

lontano dalla terraferma. Alla "Baia della Posta", fin dal XVIII secolo, i balenieri si servono di barili di legno per scambiare la posta in partenza ed in arrivo con le navi in transito. Alla

Corona del Diavolo, un cono vulcanico sotterraneo, si trovano formazioni coralline.

Immagine dell’isola di Floreana

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Esemplari di tartarughe verdi marine

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Isola di Isabela (Albemale)Chiamata così in onore della regina Isabella di Castiglia, che finanziò il viaggio di Colombo. Con un'area di 4588 km2 è l'isola più grande dell'arcipelago. Il suo punto più alto è la sommità del vulcano Wolf, con un'altitudine di 1707 metri. La

forma dell'isola è il risultato della fusione di sei grandi vulcani in un'unica terra emersa. Sull'isola abbondano i

pinguini, i cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani ed i granchi. Alle falde e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di

uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna d'interesse è anche la vegetazione delle zone a

quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell'arcipelago per popolazione si trova all'estremità sud-

orientale dell'isola.

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Sula Nebouxii

Spheniscus mendiculus pinguino delle galapagos

Sula dalle zampe azzurre

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Cormorano di terra

Granchio delle Galapagos

Pellicano delle Galapagos

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Santiago (San Salvador, James)Quest'isola ha un'area di 585 km2 ed un'altitudine

massina di 907 metri. Vi si trovano iguane marine, leoni marini, foche, tartarughe terrestri e marine, fenicotteri,

delfini e squali. Vi sono anche capre e maiali, introdotti dall'uomo. Tra gli uccelli, si possono osservare i fringuelli

di Darwin e i falchi delle Galápagos. Nella località di Sullivan Bay è possibile vedere una colata lavica recente.

Isola di Santiago (James)

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Squalo delle Galapagos

Delfino a largo delle Galapagos

Sono soprattutto i delfini, gli squali martello e i barracuda che recitano da protagonisti

nelle acque delle Galapagos. La vita sopra e

sotto la superficie ha un'intensità quasi

sconvolgente, e l'uomo si trova inserito in una

dimensione che sembra fuori dal tempo.

Squali martello

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Se le tartarughe giganti sono il simbolo delle Galapagos, i fringuelli di Darwin sono il simbolo dell'evoluzione

sulle isole. Quando Darwin visitò queste isole vide che esistevano in

esse tredici specie di fringuelli. Queste specie non si trovavano in altri luoghi

del mondo. I fringuelli sono uccelli piccoli e dalla colorazione poco

attraente. Darwin riferì che ciascuna specie presentava un becco con una

morfologia diversa. Questi becchi sono il risultato della selezione naturale.

Sono adattamenti rispetto all’alimentazione dei fringuelli. Così il fringuello terrestre dal becco grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di semi

grandi e duri. Il fringuello arboreo grande (Comarhynchus psittacula) mangia

insetti grandi. Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea divacea) è adattato per alimentarsi di insetti

piccoli. Il fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa) mangia semi piccoli

e duri.

Esemplare di geospiza sopra un’iguana

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L’origine delle diverse specie di fringuelli si ritiene sia la seguente: all’inizio nelle isole Galapagos non esistevano

fringuelli. Con un mezzo sconosciuto, alcuni di essi giunsero in una delle isole. Venne fondata una popolazione e su  di essa agirono la deriva, la consanguineità e la selezione. Questa

popolazione riuscì ad adattarsi all’ambiente insulare. In una seconda tappa, alcuni fringuelli colonizzarono un’altra isola (con un altro ambiente). Venne fondata in essa un'altra popolazione e

i fringuelli , si adattarono al nuovo ambiente. Quando alcuni fringuelli della seconda isola tornarono all’isola originaria, le

popolazioni erano già tanto diverse (si erano formati meccanismi di isolamento riproduttivo) da essere già specie distinte. Il processo di colonizzazione venne ripetuto, coinvolgendo le

diverse isole. Il risultato finale è la presenza nelle isole Galapagos delle 13 specie di fringuelli che conosciamo attualmente.

 

Geospiza difficilis Platyspiza crassirostris Cactospiza pallidusCamarhynchus pallidus

Geospiza fortis

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Darwin li catalogò nel seguente modo:

1. Uccello col becco più grande del genere di Geospiza

2. Uccello col becco di misura intermedia di Geospiza camarhyncus pallidus

3. Uccello col becco più piccolo di Geospiza fortis

4. Becco del sottogruppo Certhidea

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Qui possiamo vedere un altro disegno di

esemplari dei cosiddetti “fringuelli di Darwin”, le

loro differenze e peculiarità di dimensioni del becco e di grandezza

della testa

Questo esamplare di Camarhyncus pallidus tiene nel

becco un ramoscello con cui estrae insettini dai tronchi degli alberi o dai cactus

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Geospiza magnirostritis

Questo è un fringuello terrestre dal becco grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di semi grandi e duri.

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Geospiza fuliginosa

Il fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa) mangia semi piccoli e duri.

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Comarhynchus psittacula Certidea olivacea

Il fringuello arboreo grande (Comarhynchus psittacula) mangia

insetti grandi.

Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea olivacea) è adattato per alimentarsi di insetti piccoli.

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Un tipo di fringuelli studiati da Darwin è

quello del «Pinson artesano». Si tratta di fringuelli che usano arnesi (Camarhynchus pallidus e C. heliobates)

come spine di cactus o bastoncini per scoprire e poi

estrarre bruchi da cavità o strette

fessure dei tronchi degli alberi.

Pinson artesano

Camarhynchus pallidus

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Camarhynchus heliobates

Phyrocephalus pigliamosche tiranno

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.

Regno: Animalia

Phylum: Chordata

Subphylum: Vertebrata

Classe: Aves

Sottoclasse: Neognathae

Ordine: Passeriformes

Sottordine: Passeri

Superfamiglia: Passeroidea

Famiglia: Emberizidae

Genere: Geospiza

Specie: G. nebulosa

Il fringuello vampiro (Geospiza nebulosa) è un uccello nativo delle isole

Galapagos.Il fringuello vampiro si nutre

primariamente del sangue di due specie di sula: Sula nebouxii e Sula

dactylatra, beccando la pelle della sula con il becco affilato finché non

fuoriesce sangue. Curiosamente le sule permettono loro di farlo. Si

ipotizza che questo comportamento si sia evoluto dalla abitudine di

beccare che il fringuello utilizzava per liberare la sula dai parassiti. Il

fringuello si nutre anche delle uova della sula, rubandole appena dopo che sono state deposte e facendole rotolare (spingendo con le zampe e

facendo perno col becco) nelle rocce finché non si rompono.

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Buteo galapagoensisPoiana delle Galapagos

La poiana delle Galápagos (Buteo galapagoensis) fu "scoperta" da Charles Darwin nel 1835 quando, nel suo famoso viaggio attorno

al mondo, si soffermò proprio in quell'arcipelago.L'attenta osservazione della ricca varietà di adattamenti delle

diverse specie alle varie possibilità ambientali condusse il grande naturalista inglese all'elaborazione concettuale della sua teoria

dell'evoluzione naturale. Sugli esemplari di poiana raccolti da Darwin nel 1835, il noto naturalista inglese John Gould, autore di splendide

illustrazioni di animali, descrisse la poiana delle Galápagos nel 1837.

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Sono presenti varie tipologie di sule:

Sula dactylatra

Sula nebouxii

La sula piediazzurri (Sula nebouxii, Milne-Edwards 1882) è un curioso uccello della famiglia dei Sulidae dell'ordine dei Pelecaniformes.

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Questo rapace fu trovato successivamente, dai vari studiosi che si occuparono dell'arcipelago, praticamente in tutte le isole dello

stesso, soprattutto da quando tali ricerche divennero organiche e continuate grazie all'istituzione nel 1959 della Charles Darwin Foundation per le isole Galápagos, avvenuta sotto gli auspici

dell'UNESCO, dell'IUCN e del governo dell'Ecuador, sotto la cui giurisdizione ricadono le isole. In particolare la poiana delle

Galápagos fu oggetto di ricerche specifiche da parte di Raymond Lévêque negli anni 1960-61, di A. Brosset negli anni 1962-63 e

dell'ornitologo americano Dean Amadon nel 1964. Nonostante la totale protezione di cui gode questa specie insieme a tutta la

peculiare fauna indigena dell'arcipelago (grazie sia a una specifica legge del governo del 1959 quanto al fatto che tutte le isole sono

parco nazionale), la poiana delle Galápagos ha subito diverse decimazioni dovute agli abbattimenti poiché la specie è stata

ritenuta dai contadini pericolosa per il pollame domestico. Dagli anni sessanta sembra che la poiana delle Galápagos sia scomparsa da alcune isole quali Pinta, Floreana, e San Cristóbal; in numerose altre è in fase regressiva come avviene, ad esempio, a Santa Cruz,

a Santa Fé, ad Española, a Fernandina, a Isabela, a Marchena, a San Salvador e nelle più piccole isole Rabida e Pinzón. Oggi come risulta dai dati forniti dagli stessi naturalisti del Galápagos National Park la popolazione complessiva della specie raggiunge le poche

centinaia.

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La poiana delle Galápagos è un rapace fortemente territoriale; nidifica sulle rocce o sui grandi alberi, costruendo un nido robusto, al quale vengono aggiunti sempre nuovi rami. Dei vari nidi già costruiti, la coppia ne utilizza alternativamente

l'uno o l'altro a seconda degli anni. Una volta nati i nidiacei, i genitori si dimostrano particolarmente aggressivi verso

chiunque penetri nel loro territorio. La poiana delle Galápagos si nutre di diversi animali ed è stata osservata catturare delle iguane sia terrestri che marine. Oggetto della sua attenzione alimentare sono anche serpenti, uccelli, invertebrati vari e

carogne.Come per il cormorano delle Galápagos, anche per questo falconiforme la situazione generale non può definirsi rosea; infatti si tratta di un animale che si trova, in tutto il mondo,

solo alle Galápagos e che ha quindi una distribuzione fortemente limitata presentando tutte quelle vulnerabilità tipiche di specie già di per sé rare e localizzate. Qualsiasi

elemento di disturbo e di diretta uccisione di questa specie costituisce quindi un fattore da eliminare al più presto pena la totale estinzione di questo rapace così esclusivo. La direzione

del parco e la Fondazione Darwin lavorano appunto per rimuovere tutti quegli elementi che possono portare

nocumento alla fauna delle isole incantate.

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Questi invece sono altri uccelli presenti nell’arcipelago

Fregata magnificens

Un tipico atteggiamento del corteggiamento

Larus fuliginosus

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La sula piediazzurri è un uccello marino che raggiunge gli 85 centimetri di lunghezza e il chilo e mezzo di peso. La peculiarità principale è l'intenso colore

azzurro dei suoi piedi palmati che sfoggia durante il corteggiamento e il volto dall'aria comica. Come le

altre sule possiede un corpo adatto alla vita acquatica, molto slanciato e affusolato con ali strette per non subire danni negli impatti con la superficie

dell'acqua. Il maschio è più piccolo e agile della femmina e per questo i suoi tuffi sono spettacolari. Infatti il maschio riesce ad immergersi anche nelle

acque costiere, tra gli scogli e nelle pozze d'acqua tra le rocce.

Le livree sono uguali nei due sessi. Oltre ai piedi azzurri la sula piediazzurri possiede un tipico capo striato con sfumature che vanno dal giallo al grigio,

petto, parte inferiore di corpo e ali chiaro tendente al celeste, becco grigio-azzurro e dorso bruno intenso.

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L’ordine dei rettili caratterizza meglio la

zoologia di queste isole. Le specie non sono

numerose ma il numero degli individui per ogni

specie è straordinariamente

grande. Degna di nota è una

piccola lucertola e due specie di Ambblyrhynchus

(del quale la specie più nota è quella delle iguane). Abbonda

inoltreun serpente simile al Psammophis Temminckii del

Cile. Darwin cataloga

come rettili anche le tartarughe

Piccola lucertola delle Galapagos

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Testudo Nigra Tartaruga di terra

“Credo che questo animale si trovi in tutte le isole dell’arcipelago, frequenta le zone alte e umide ma vive anche nei distretti bassi e aridi. I vecchi maschi sono più grandi e hanno la coda più lunga delle femmine.”

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Le tartarughe si cibano soprattutto dei succulenti cactus, quelle che abitano la zona alta più umida mangiano anche le foglie di vari alberi, la bacca guayavita, che è acida e amara, e anche un lichene filamentoso di colore verde pallido (Usnera placata) che pende in trecce dai rami degli alberi. La tartaruga è amatissima dell’acqua, le tartarughe percorrono una grande distanza per raggiungere le pozze d’acqua lungo sentieri ben battuti.

Brachycereus nesioticusCactus della lava-Cactaceae

Usnera placata

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Le tartarguhe sono l’esemplare faunistico emblematico di queste isole, infatti Galapago significa tartaruga. Le

tartarughe hanno sempre costituito una grande risorsa per gli abitanti delle isole, che ne fanno il loro principale

nutrimento. Purtroppo da sempre sono state soggette alla caccia di bucanieri, che ne prendevano a centinaia, la carne di tartaruga, messa sotto sale, si mantiene per

molto tempo.Ora le tartarughe sulle Galapagos sono ovviamente

specie protetta, ma vengono minacciate, come le isole stesse, da fattori che influiscono sulla loro serena

sopravvivenza, come per esempio l’inquinamento, o l’introduzione di specie animali non autoctone ( gatti etc.)

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Esemplari di Testudo Nigra

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L’ Ambblyrhynchus (iguana) è

limitato a questo arcipelago, ve ne

sono due specie, che si

assomigliano per l’aspetto generale,

una è terrestre e l’altra è acquatica.

Ambblyrhynchus cristatusIguana di mare

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L’iguana marina (A. cristatus) è comunissima dappertutto sull’arcipelago e vive esclusivamente sulle coste marine. E’ di colore nero sporco, lenta di movimenti la sua lunghezza è di circa un metro. La coda è appiattita ai lati e tutti e quattro i piedi sono parzialmente palmati, mangiano soprattutto alghe. Darwin trovò al loro interno un’alga marina (Ulva) che cresce in espansioni fogliari di un verde brillante e rosso scuro. Quando sono spaventate lasciano un liquido dalle narici. Darwin prova a indurre degli esemplari di Ambblyrhynchus ad entrare in acqua per osservare la reazione che essi avessero avuto, essi tornavano sempre verso riva seguendo una linea retta. Darwin ipotizza che l’Ambblyrhynchus potrebbe essere persuaso per istinto ereditario che la spiaggia sia un luogo sicuro, e vi cerchi rifugio in ogni caso.

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L’iguana terrestre (A. Demarlii) ha una coda tonda e dita non

palmate. Questa lucertola è limitata alla parte centrale

dell’arcipelago, alle isole Alberarle, James, Barrington e

Indefatigable. Sembra che siano state create nel centro

dell’arcipelago e da qui siano diffuse soltanto fino a una certa

distanza. Darwin nota che le iguane terrestri sono molto diffuse

nell’isola di James. Queste iguane sono di colore gialliccio e

rosso bruniccio sul dorso, il muso assume una forma molto

buffa, esse sono un po’ più piccole di quelle marine, scavano le

tane fra i blocchi di lava e sui tratti piani del tufo.

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“Non sono affatto timide e quando guardano attentamente qualcuno arricciano la coda e sollevandosi sulle zampe anteriori muovono su e giù il capo con un movimento veloce tentando di assumere un atteggiamento feroce, pur non

essendolo affatto” Gli individui che popolano la parte inferiore delle isole mangiano i rami di cactus spezzati dal vento e non hanno quasi mai occasione

di bere dellìacqua. Aprendo lo stomaco di alcuni esemplari Darwin osserva che le iguane si nutrono di vegetali e foglie di alberi, bacche acide astringenti

di guayabita. Le femmine conservano nel ventre numerose uova che depongono nelle tane, gli abitanti le cercano per mangiarle.

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Coleòtterism. pl. [sec. XIX; dal greco koleópteros, da koleós, guaina+pterón, ala].

Ordine (Coleoptera) di Insetti comprendente ca. 300.000 specie, di forma e dimensioni assai diverse (da meno di 1 mm a ca. 15 cm). I Coleotteri

hanno un esoscheletro particolarmente consistente; capo quasi sempre libero, con occhi variamente sviluppati, talvolta mancanti, e antenne di

forma e lunghezza assai variabili

Darwin si trova a contatto anche con gli insetti delle Galapagos, sebbenesi stupisca della povertà di fauna in questo ambito. “…gli insetti, pur essendo inuna regione intertropicale, sono di dimensioni piccolissime e di colori smorti…”

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Darwin osserva che ci sono:• Quindici specie di pesci marini (tra cui un Prionotus).

• Sedici specie di conchiglie terrestri (tra cui una Helix ) tutte peculiari dell’arcipelago.

• Una conchiglia di acqua dolce (la Paludina)

• Una specie del genere di Monoceros e varie specie di Fissurella e Cancelaria.

• Specie autoctone di Oniscia e Stylifer.

• Una sola specie condivisa di Purpula papula.

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trochus

Conchiglia fissurella

Conchiglia monoceros

Conchiglia Paludina

cipraeyade

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E ora mostreremo alcune specie di pesci che vivono

nelle acque oceaniche dell’oceano tropicale…

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Spesso trascurata in quanto meno appariscente, anche la flora delle isole merita attenzione. Ci sono 560 specie di piante, di cui circa

un terzo endemiche. Ad esempio, le Galapagos hanno specie uniche

di caffè, cotone, peperoncino, passiflora e pomodoro. Oltre a

specie endemiche di generi diffusi anche altrove, ci sono anche interi generi endemici, come scalesia,

l'albero margherita, e alcuni cactus, come il Brachycereus,

detto cactus della lava e Jasminocereus, il cactus

candelabro Isola di south plaza

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Brachycereus nesioticusCactus della lava-Cactaceae

Questo è un piccolo Cactus colonnare originario delle isole Galapagos. I fusti raggiungono i 50-60 cm di altezza, con un diametro di 4-5 cm;

tendono ad annerire con grande facilità, formando dei larghi cespi, con alcuni fusti eretti, altri semiprostrati; il fusto è di colore verde scuro, con

numerose costolature, e quasi completamente ricoperto da lunghe spine appuntite, di colore giallo negli esemplari giovani, divengono grigie o nere con il passare degli anni: per questo motivo i cespi di

Brachycereus sono costituiti da piante di varie tonalità di colore, dal giallo oro, fino al nero. In estate lungo i fusti sbocciano alcuni fiori di

colore bianco-crema, di forma tubolare, lunghi fino a 10 cm; sbocciano nelle prime ore del mattino e si chiudono con l'oscurità. Queste piante

sono tra le prime a colonizzare le aree devastate dalle eruzioni vulcaniche, risaltando moltissimo tra le rocce scure.

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Jasminoceurus galapagoensis Cactus candelabroJasminocereus (è un termine che si riferisce

ai suoi fiori che significa “profumato come i fiori”) è del genere dei cactus. Questa

specie è però originaria delle Galapagos. Proprio dell’Ecuador, questa specie è estremamente rara (non si trova in

coltivazione, questo pervhè le Galapagos sono riserva naturale ed è proibito

rimuovere qualsiasi genere di pianta ed esportarla fuori dalle isole).

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Isola di Blatra

Isola di Rabida

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Oggi nelle isole vivono circa 18.000 persone, ma solo poco più della metà viene beneficiata dal turismo che porta al paese un introito di circa 150 milioni di dollari all’anno con l’arrivo di quasi 80.000 persone. Le altre attività produttive sono limitate da rigidi vincoli per impedire il degrado dell’eccezionale ecosistema, che comprende specie animali uniche al mondo.Gli isolani chiedono con sempre maggiore insistenza di poter partecipare ai benefici dell’attività turistica, attualmente gestita da agenzie di viaggio e di navigazione esterne, che lasciano agli abitanti delle isole solo le briciole: qualche bibita e pochi oggetti di artigianato venduti ai visitatori. E’ il caso di  Puerto Ayora, nell’ Isla Santa Cruz, il centro economico e turistico dell’arcipelago.

 Dal ministero dell’Ambiente obiettano che, seppure le rimostranze degli isolani sono fondate, è anche vero che

le loro condizioni di vita, seppure molto povere, sono decisamente migliori di quelle della maggior parte della restante popolazione rurale, dove si registrano tassi di

disoccupazione del 12 % ed una povertà che tocca il 60% della popolazione.  

 

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Abitante delle isole Galapagos