ARGENTINA e “pianeta Patagonia” · navigazione, in catamarano, lungo il Canale di Beagle (dal...

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Venti dal Mondo tour operator, agenzia viaggi www.ventidalmondo.it [email protected] by: Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39, 00174 Roma - Tel. 06 768248 - 06 76986070 – Autorizzazione Prov. Roma n. 25/2003 Milano – Tel/fax 02 89305577 – [email protected] ARGENTINA e “pianeta Patagonia”: Buenos Aires, Penisola Valdes, Terra del Fuoco, Parco dei Ghiacciai … fino alla fine del mondo con estensione facoltativa a Iguassu Durata 11 giorni – partenza 12 ottobre 2013 Non conosco che un mezzo per sapere dove si può arrivare: mettersi in cammino (Henri Bergson) Si sa quale immagine i più hanno dell’Argentina, si sa anche delle molte cose che possiede, ed esse sono così caratterizzanti che resta difficile indicare quella che predomina. Si conosce bene la sua bandiera impostasi negli stadi di calcio, per via della gran classe del “pibe de oro”, si sa che essa rappresenta il delicato cielo australe ed il bianco immacolato dei ghiacciai, si conosce il guizzo elegante, sinuoso e possente dell’enorme coda della balena che s’immerge nel blu marino sollevando spruzzi simili ad un caloroso e frizzante saluto a pinguini e cormorani, ai sonnacchiosi leoni marini distesi al sole sulle rocce o sulle sabbie solitarie della penisola Valdes. Immagini forti, belle, esaltanti: dal caldo umido equatoriale del nord, alla secca e ventosa Patagonia del sud; dagli armonici sussurri della foresta ai gorgoglii dei leoni marini ed al gracchiare estenuante dei pinguini; dagli assoluti silenzi del Perito Moreno, ai crepitii tuonanti del ghiaccio che si rompe e che precipita nell’immenso lago argentino. Suoi sono i figli che veleggiano nel lago: enormi iceberg dalle mille forme, che si perdono lontani nella corrente. Ghiacciaio vivo dunque che avanza costantemente; immensa massa bianca con forti riflessi azzurrini,

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ARGENTINA e “pianeta Patagonia”:

Buenos Aires, Penisola Valdes, Terra del Fuoco, Parco dei Ghiacciai … fino alla fine del mondo

con estensione facoltativa a Iguassu

Durata 11 giorni – partenza 12 ottobre 2013

Non conosco che un mezzo per sapere dove si può arrivare: mettersi in cammino (Henri Bergson)

Si sa quale immagine i più hanno dell’Argentina, si sa anche delle molte cose che possiede, ed esse sono così

caratterizzanti che resta difficile indicare quella che predomina. Si conosce bene la sua bandiera impostasi negli

stadi di calcio, per via della gran classe del “pibe de oro”, si sa che essa rappresenta il delicato cielo australe ed

il bianco immacolato dei ghiacciai, si conosce il guizzo elegante, sinuoso e possente dell’enorme coda della balena

che s’immerge nel blu marino sollevando spruzzi simili ad un caloroso e frizzante saluto a pinguini e cormorani, ai

sonnacchiosi leoni marini distesi al sole sulle rocce o sulle sabbie solitarie della penisola Valdes. Immagini forti,

belle, esaltanti: dal caldo umido equatoriale del nord, alla secca e ventosa Patagonia del sud; dagli armonici

sussurri della foresta ai gorgoglii dei leoni marini ed al gracchiare estenuante dei pinguini; dagli assoluti

silenzi del Perito Moreno, ai crepitii tuonanti del ghiaccio che si rompe e che precipita nell’immenso lago

argentino. Suoi sono i figli che veleggiano nel lago: enormi iceberg dalle mille forme, che si perdono lontani nella

corrente. Ghiacciaio vivo dunque che avanza costantemente; immensa massa bianca con forti riflessi azzurrini,

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che scende giù per 54 chilometri da Cordigliera delle Ande e che insieme ad altre montagne mitiche, come il

Cerro Torre ed il Fitz Roy, formano una calotta di nevi perenni, inserita, per la sua infinita bellezza, nel

patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. UN QUADRO SUBLIME. Non è da meno l’icona del tango;

immagine forte e volitiva dell’Argentina che si stringe in un abbraccio struggente e sensuale espresso attraverso

la danza. Passi guizzanti, striscianti e cadenzati, con repentine soste, armoniose riprese ed agili giravolte, con

cui la coppia danzante, simbolicamente ed artisticamente, s’esprime; affermazione di forza maschile che

s’intreccia alla duttile verve femminile, un afflato passionale e sensuale pieno d’infinita grazia ma anche

straordinaria sintesi del carattere argentino. E, ancora il vento e l'atmosfera surreale di Ushuaia nella Terra del Fuoco, emozioni che riconducono a "Il mondo alla fine del mondo", di Luis Sepulveda.

Infine, l’estensione facoltativa per chi non ha ancora assistito allo spettacolo delle Cascate di Iguassu:

un'entusiasmante passeggiata nel cuore delle cascate più imponenti del pianeta, fra possenti salti d'acqua e una

foresta rigogliosa

Il programma

12 ottobre ITALIA – BUENOS AIRES

Ritrovo dei partecipanti provenienti dalle varie parti d’Italia all’aeroporto di Roma Fiumicino. Incontro con

l’accompagnatore, disbrigo operazioni d’imbarco. Ore 19,25 partenza per Buenos Aires con volo di linea

Aerolineas Argentinas. Pasti, film e pernottamento a bordo (13 ore di volo) 13 ottobre BUENOS AIRES

Ore 05.00 (ora locale), arrivo all’aeroporto di Buenos Aires. Trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Prima colazione a buffet. Resto della mattinata a disposizione per riprendersi dal lungo volo

di trasferimento. Trasferimento in pullman per il pranzo in ristorante tipico. Pomeriggio dedicato alla visita

della città. Sul suo nome si sono fatte varie ipotesi: forse furono i marinai spagnoli che trovarono gradevoli i

“buoni venti” che consentivano la risalita del fiume, ma più probabilmente furono gli italiani che le attribuirono il

nome, ricordando la “Nostra Signora Maria del Buon Vento” la cui devozione è comune nel Mediterraneo. La

Buenos Aires: la Casa Rosada

presenza italiana si riscontra nel quartiere La Boca (il Porto), caratterizzato da carruggi stretti, dalle

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bancarelle ambulanti con la torta di ceci e dalla tipica parlata cantilenante che ricorda Genova. L’area di

interesse per il turista è abbastanza concentrata: al centro sta la Plaza de Mayo, testimone della storia

argentina (qui ogni settimana si incontrano le madri dei desaparecidos: il gruppo è vario e numeroso, eleganti

signore e popolane vestite poveramente, ma tutte portano annodati sotto il collo i fazzolettoni bianchi, che sono

diventati il simbolo del loro movimento, e appuntata al petto la fotografia del congiunto scomparso). Il gruppo

gira lentamente intorno all'obelisco al centro della piazza per ricordare, con la sua marcia silenziosa, la vergogna

della mancata punizione dei colpevoli dell'assassinio di oltre 30.000 persone. Una pattuglia di poliziotti controlla

che nessuno si avvicini alla casa Rosada, la sede del governo. La Plaza è circondata da edifici emblematici, come il

Cabildo (la Torre di Guardia), la Cattedrale e la Casa Rosada, sede della presidenza della nazione, il palazzo

del Congresso. A nord della Piazza si estende il quartiere dei negozi, tra le vie Corrientes, Lavalle e Florida. Poco

oltre l’altro quartiere storico de La Boca. Altre strade di grande interesse sono l’Avenida 9 de Julio (la più

larga al mondo), la Avenida Libertad, con lo storico Teatro Colon (sarà visitato, se aperto, la mattina del 21

ottobre) ed i prestigiosi quartieri di Recoleta (nel cui cimitero monumentale la tomba di Evita Peron continua ad

essere continuo luogo di pellegrinaggi), di Palermo, ricca di giardini fioriti e di Belgrano. Cena e pernottamento.

14 ottobre BUENOS AIRES – TRELEW – PUERTO MADRYN (Penisola Valdes)

… “Ho passato un giorno nella preistoria” disse il dottor William G. Conway, direttore del giardino zoologico di New York, quando visitò la penisola Valdés. Strana storia quella della Penisola Valdes… la sua forma insolita (una grossa protuberanza che forma due golfi profondi) spicca lungo le migliaia di chilometri costieri del Sudamerica e sicuramente avrà destato curiosità ed interesse a chi vi giungeva dall’Oceano. Il primo a parlarne fu il Pigafetta, raccontando come Magellano vi cercasse, inutilmente, un passaggio verso il Pacifico. Per più di tre secoli gli spagnoli hanno provato a colonizzare il territorio: quando non era la natura avara a decretare la morte dei colonizzatori, ci pensavano gli indigeni a respingere gli invasori, o i corsari inglesi in eterna lotta per la supremazia sulla costa atlantica. Solo verso la seconda metà dell’ottocento si vedranno insediamenti stabili ed attività commerciali grazie ad alcuni coloni gallesi che vi si stabilirono liberi di continuare le loro tradizioni e la loro cultura, minacciata in patria dallo strapotere inglese che aveva abolito le organizzazioni sociali e religiose e, addirittura, anche l'insegnamento della madre lingua. Prima colazione e cena in hotel, pranzo in ristorante in corso di visite. Sveglia nelle prime ore del mattino e

trasferimento in aeroporto (si consiglia di indossare direttamente abiti sportivi, con l’immancabile giacca a vento

a portata di mano). Partenza con volo diretto per Trelew (2 ore di volo), graziosa cittadina sul mare, porta

d’accesso della Patagonia. Incontro con la guida e trasferimento a Porto Piramides, porticciolo di partenza per la

indimenticabile navigazione sul Golfo Nuevo per l’avvicinamento alle balene australi (1 ora). Ogni anno arrivano

in queste acque dove si fermano tra giugno e dicembre. Trovano in questa zona acque tranquille per accoppiarsi,

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partorire e allevare i balenotti. Trascorso l’anno di gestazione e allattamento, le femmine ritornano ciclicamente

per accoppiarsi. Si stima che nascono a Valdés una cinquantina di balenotti l’anno. Pranzo in ristorante. Ancora

due visite ci permetteranno di avere una visione completa di questo sito privilegiato della Patagonia Atlantica:

una passeggiata fino alla riserva naturale dell’Estancia San Lorenzo che ospita la più grande colonia di pinguini di

Magellano di tutta la costa patagonica. Eleganti e scherzosi, vivono in questa zona per nidificare, accoppiarsi

incubare le uova e nutrire i loro piccoli. Uno spettacolo unico sul continente. Sottoposto ad una caccia spietata, il

pinguino di Magellano rischiò l’estinzione e malgrado ciò, la specie è sopravvissuta sino ai giorni nostri. Il luogo

offre al viaggiatore uno spettacolo straordinario: una miriade di ondeggianti figure bianche e nere copre ogni

metro quadrato estendendosi a perdita d’occhio. E' un continuo viavai verso il mare perchè, della coppia, uno cova

mentre l'altro va in mare a cercare cibo. Tra i mesi di agosto e aprile si arriva ad una concentrazione di un

milione di pinguini di Magellano. A bordo del pullman si raggiungerà uno dei punti più interessanti della Penìnsula

vivendo una delle giornate più intense ed emozionanti del nostro viaggio: la Caleta Valdes, imponente riserva

faunistica della Patagonia. Qui si riproducono elefanti e leoni marini. Il maschio arriva a misurare 6 metri ed a

pesare 3.000 chili, mentre la femmina non supera quasi mai i 3 metri di lunghezza ed i 1.000 chili di peso.

L’arrivo di questi mammiferi comincia nel mese di luglio e da ottobre fino a gennaio è il periodo di maggior

concentrazione. Camminando su un sentiero che corre lungo la spiaggia, sarà interessante osservare l’incedere di

questi enormi mammiferi. Rientro in hotel a Puerto Madryn. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

Ushuaia

15 ottobre PENISOLA VALDES - USHUAIA (Terra del Fuoco)

Prima colazione, pranzo in ristorante e cena in hotel. Trasferimento all’aeroporto di Trelew. Partenza per

Ushuaia, la città più australe del mondo, una porta aperta verso l’immensa e misteriosa Antartide. Arrivo

previsto alle 11.50. Trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Pranzo. Pomeriggio escursione

al Parco Nazionale della Terra del Fuoco, splendida riserva naturale che dista una ventina di chilometri da

Ushuaia e si estende sino al confine con il Cile. Il parco comprende un’area di 63 mila ettari di bosco con cime

inviolate, fiumi, laghetti color smeraldo, cascate cristalline e una vegetazione costituita da boschi di faggi

antartici, popolati da volpi, guanacos, castori. Il paesaggio è dei più spettacolari, la zona veniva così descritta da

Darwin “un paese montuoso sommerso in parte dal mare. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

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16 ottobre USHUAIA

Prima colazione e cena in hotel, pranzo in ristorante in corso di visite. La giornata è dedicata alla

navigazione, in catamarano, lungo il Canale di Beagle (dal nome della nave con la quale Darwin effettuò il giro del

mondo), scenografica via d’acqua scavata nelle ultime propaggini delle Ande e costellata di isole popolate da

cormorani, gabbiani e sterne. Si trova fra la costa meridionale della Terra del Fuoco e l’Isola di Navarino. Già

decantata da Darwin per gli scenari grandiosi, la suggestiva navigazione fu per prima compiuta dall’ammiraglio

Fitz Roy e dallo stesso Darwin nel 1831 e nel 1836. La navigazione offre una splendida vista su tutta la città di

Ushuaia, adagiata alle montagne (1500 mt.) che le fanno da cornice e raggiunge il celebre faro “Les Eclareurs” e

l’Isla de Los Lobos popolata da lupi marini e cormorani per poi proseguire fino all’isola dei pinguini. Rientro ad

Ushuaia, pranzo in ristorante. Visita all'interessante Museo del Fin del Mundo dove sono conservate le

memorie del periodo di colonizzazione del territorio: l’arrivo dei missionari, l’epoca dei cercatori d’oro, la

trasformazione in penitenziario (il 15 settembre del 1902, con una solenne cerimonia venne collocata la

trasformazione in penitenziario (il 15 settembre del 1902, con una solenne cerimonia venne collocata la

prima pietra della “Prigione”, adibita anche a “Carcere per Recidivi”, nel posto dove oggi si trova la Base navale

di Ushuaia). Il Museo espone le divise indossate da carcerieri e carcerati e oggetti confezionati da questi ultimi

quali portapenne, portasigarette, cofanetti degli arnesi da cucire, bastoni animati, ecc... Dal Museo si possono

spedire lettere e cartoline: tutto ciò che si spedisce dal museo parte con il “timbro” del Museo della Fine del Mondo a testimonianza dell’esserci stati (si può anche fare apporre questo “timbro” sul passaporto).

Verso la fine del 1900, qualche allevatore inglese cominciò a rendersi conto che il clima della Terra del Fuoco non si allontanava molto da una eterna primavera, e che i pascoli delle pianure erano ricchissimi. Cominciarono così a importare qualche gregge di pecore costatando che vivevano magnificamente. Così, una dopo l'altra, le estancias (grandi fattorie) occuparono gran parte del territorio. Gli indios, che continuavano a scorrazzare per le pianure come facevano da diecimila anni, erano però un problema per cui molti proprietari di estancias assoldarono dei «cacciatori» pagati un tanto per ciascun indio abbattuto, finché alcuni missionari, nel tentativo di fermare lo sterminio, proposero di risolvere il problema deportando tutti gli indios sul vicino isolotto di Navarino, dove finirono per essere decimati dalle epidemie. Oggi si incontrano diversi meticci, ma gli indios di sangue puro si contano, letteralmente, sulle dita di una sola mano. La Terra del Fuoco sarà sicuramente diversa da come ci si

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aspetta. Certo, ci sono i cormorani, le foche e i simpatici leoni marini, alcuni paesaggi sono bellissimi, ma tutto sommato la cosa più notevole è il vuoto delle grandi pianure. Eppure quando si tornerà a casa si sentirà nostalgia di questo luogo così poco terribile. E allora ci si piegherà alla «tradizione» - che sembra inventata apposta per i turisti - sfidando le spine dell'arbusto di Calafate per raccoglierne e assaggiarne le bacche: pare che solo chi compie questo rito abbia poi la speranza di tornare.

17 ottobre USHUAIA – EL CALAFATE

Prima colazione in hotel, merenda e cena/spettacolo all’Estancia El Gapon. Tempo libero e trasferimento in

aeroporto. H. 11.00 partenza per El Calafate dove è previsto l’arrivo alle 12.25, Snack a bordo. Trasferimento in

hotel. Pomeriggio, partenza per la Estancia El Gapon, sulla strada verso Punta Banderas (20 km di steppa). Si

visita un'estancia tipica della Patagonia per stabilire un contatto con la gente del posto e per conoscere le attività

che si realizzano tipo la tosatura delle pecore … Accoglienza nell’antico capannone per gustare una merenda con

torte, pane casereccio e dolci abbinati a tè, caffè, cioccolata e mate (infusione tradizionale del gaucho, preparata

con foglie secche di yerba mate bagnate in acqua calda, non bollita). Dopo il benvenuto si va verso gli edifici

principali dell'estancia per conoscere la storia del luogo e vedere i lavori rurali, come l'incitare gli ovini con gli

Australian Kelpie (cani da pastore), la tosatura delle pecore e si avrà la possibilità di cavalcare gli splendidi cavalli

di razza argentina. Cena a base di “asado” con spettacolo dei gauchos. Rientro in hotel, pernottamento

18 ottobre LAGO ARGENTINO E PARCO DEI GHIACCIAI

Prima colazione e cena in hotel, pranzo con packet lunch. Giornata in navigazione sul Lago Argentino

(Patagonia Andina) tra iceberg, ghiacciai e foreste, il più grande dell'Argentina, con una larghezza di 20 km. Partenza al mattino presto da El Calafate in pullman per raggiungere Puerto Banderas (45 min. circa) da dove ci

s’imbarca su un moderno catamarano: il percorso, via via sempre più emozionante, lungo i canali e fra gli iceberg,

ci porterà ad osservare da vicino, fino quasi a toccarli, gli imponenti ghiacciai Onelli, Spiegazzini e Upsala il più

grande ghiacciaio continentale dell’emisfero sud. Un campo di ghiaccio galleggiante formato da tanti iceberg,

piccoli e grandi. Questo momento costituisce uno dei più emozionanti dell’escursione, che lasceranno il turista

incredulo di fronte a questo spettacolo naturale. Enormi masse di ghiaccio che galleggiano sull'acqua in una calma

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eterea interrotta ogni tanto da tonfi fragorosi di lastre di ghiaccio che si staccano precipitando. Pranzo con

packet lunch (a causa degli iceberg che si staccano ripetutamente dal ghiacciaio Upsala, l’imbarcazione non può raggiungere la Baia Onelli e quindi l’unico ristorante esistente nel corso dell’escursione).

19 ottobre GHIACCIAIO PERITO MORENO – BUENOS AIRES

Prima colazione e cena in hotel, pranzo in ristorante in corso di trasferimento. Si dedicherà la giornata alla

visita del Perito Moreno, raro esempio di ghiacciaio in continuo, seppur lento, avanzamento: una vera meraviglia

dalla natura, senza dubbio uno dei principali motivi di viaggio in Patagonia (unico al mondo, iscritto dall’UNESCO

nei Patrimoni dell’Umanità). Ammirarlo, ascoltandone i suoni, toccarlo o semplicemente fare una passeggiata nei

dintorni, è un’avventura indimenticabile cui non si può rinunciare. Si presenta ai visitatori con un fronte di oltre

4 km ed una parete di ghiaccio che si eleva per oltre 60/70 metri sulla superficie del Lago: giorno dopo giorno

avanza facendo crollare continuamente ed in modo spettacolare enormi porzioni di ghiaccio producendo un

frastuono assordante e sollevando una massa impressionante d’acqua. Fino a pochi anni fa, inverno dopo inverno, i ghiacci avanzavano conquistando una parte sempre più ampia della superficie del lago. Ad un certo momento si saldavano con la riva creando uno sbarramento che divideva il lago in due. Dietro questa diga di ghiaccio il livello dell'acqua saliva, accumulando una enorme energia. Quando la pressione diventava eccessiva, l'acqua sfondava la barriera facendo nuovamente arretrare il ghiacciaio, che la stagione successiva ricominciava ad avanzare. Il ciclo durava tre-quattro anni, e ogni volta il Perito Moreno riprendeva la sua ostinata crescita. Ma ora il riscaldamento dell'atmosfera ha colpito anche questo gigante. L'ultima volta che il ghiaccio è riuscito a saldarsi con la riva risale al 1988. Negli inverni scorsi c'è andato vicino più volte, ma alla fine non è mai successo. Nonostante tutto il vecchio colosso è uno dei pochissimi ghiacciai a conservare un ciclo di crescita, un po' arretra e un po' avanza: forse è un po' in affanno, ma respira ancora. Il ghiacciaio si trova a circa 80 km dalla città, la strada è sterrata,

Perito Moreno

ma molto buona e lungo il percorso ci sono alcuni punti interessanti da vedere; se si utilizzano macchine

fotografiche con motore o video-telecamere, questo è il giorno in cui se ne potrà fare buon uso (consigliabile

usare il polarizzatore). Se il tempo è buono si farà una passeggiata, 1 ora in battello, per avvicinarsi alla parete

del ghiacciaio (visita spettacolare, non pericolosa). Dopo la navigazione sotto la parete del ghiacciaio si prosegue

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per il fronte del “ventisquero” (come viene chiamato qui il ghiacciaio). Pranzo nel piccolo ristorante in prossimità

del Canal de los Tèmpanos. Rientro a Ushuaia, in aeroporto. Imbarco sul volo per Buenos Aires delle ore 18.00.

Arrivo alle ore 21.00, incontro con l’assistente locale e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

20 ottobre IL DELTA DEL FIUME PARANA’ / BUENOS AIRES

Prima colazione in hotel, pranzo in ristorante in corso di viste, cena con spettacolo. Partenza per

l’escursione al Delta del Parana, a breve distanza dal lungofiume della città. Dapprima in autobus si attraversano

i quartieri residenziali di Olivos e Sant’Isidro, poi si raggiunge la località conosciuta come Tigre; da qui a bordo

di una motolancia turistica si percorrono i canali che separano gli isolotti sabbiosi su cui è sorta una interessante

edilizia residenziale, che va da semplici baracche a sontuose ville. Rientro in città. Pomeriggio, visita guidata

dell’antico quartiere di San Telmo, a sud dell’Avenida de Mayo (qui alcuni tra i caffè più pittoreschi della città,

incluso il più antico: il "Café Tortoni"), quartiere di artisti ed artigiani, luogo di ritrovo per gli appassionati del

tango. Inizialmente abitato dalle famiglie più ricche dell'epoca, fino al 1871 quando la febbre gialla le costrinse a

spostarsi verso nord. Oggi il quartiere è una tappa obbligata per chi vuole apprezzare le opere di architettura

del passato, tra cui: la chiesa ortodossa russa (1904), La Defensa (tipica casa del 18° secolo che ricorda la

vecchia Buenos Aires coloniale) e la Plaza Coronel Manuel Dorrego conosciuta per le sue caffetterie ed i locali

dove ascoltare musica, tra cui ovviamente il tango. Si consiglia una passeggiata tra le vie (le principali sono chiuse

al traffico) e di visitare gli antichi negozi di antiquariato per un vero tuffo nel passato. In serata trasferimento

in un locale tipico dove si respira il tango. Cena e spettacolo di Tango Argentino. 21 ottobre BUENOS AIRES – ITALIA (oppure vedi ALTERNATIVA A IGUASSU)

Prima colazione in hotel, pranzo dell’arrivederci in ristorante tipico. In mattinata visita piedi del Teatro

Colon. CURIOSITA’: il 25 maggio 1908 il TEATRO COLON di Buenos Aires veniva battezzato con una

rappresentazione dell’Aida. Nasceva così il mito della più grande sala del mondo dedicata alla lirica. Da allora,

La strada più a sud del mondo termina qui

oltre all’opera, ha ospitato balletti e concerti di musica classica e ha visto sfilare i più grandi nomi del panorama

artistico internazionale: Toscanini, Caruso, la Callas, Chaplin, Stravinskij, Von Karajan, fino a Pavarotti, Domingo

e Carreras. L’edificio dal disegno neorinascimentale italiano, opera degli architetti Italo Armellini e Julio

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Dormal, occupa un intero isolato, è alto 43 metri ed ha sette piani. L’enorme sala degli spettacoli, con 2.400 posti

a sedere e un migliaio in piedi, ha un’acustica perfetta; al centro campeggia un lampadario a molti bracci con 700

luci, cui si aggiungono 105 applique di bronzo per un totale di 1.300 lampadine. A “controllare” il foyer sono stati

collocati i busti di otto grandi compositori: Beethoven, Verdi, Wagner, Gounod, Mozart, Bellini, Rossini e Bizet.

Pranzo in ristorante tipico. (vedi ALTERNATIVA A IGUASSU), Tempo libero per lo shopping prima del

trasferimento in aeroporto. Imbarco sul volo diretto per Roma delle ore 22.45. Pasti e pernottamento a bordo.

22 ottobre ROMA – ALTRE CITTÀ D’ITALIA

H. 16.05 arrivo a Roma Fiumicino. Proseguimento per rientro nelle città di provenienza. Fine dei nostri servizi.

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Alternativa facoltativa: ESTENSIONE ALLE CASCATE DI IGUASSU:

21 ottobre BUENOS AIRES – IGUASSU

Prima colazione e cena in hotel, pranzo dell’arrivederci in ristorante tipico. In mattinata visita piedi del

Teatro Colon. Pranzo in ristorante tipico. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo diretto per Iguassu:

le omonime cascate sono tra le più imponenti e maestose del mondo, con un fronte particolarmente esteso che

“abbraccia” Argentina e Brasile. Dal 1986 l’area del Parco è iscritta al Patrimonio Nazionale dell’Umanità

dell’Unesco. Incontro con la guida locale e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

La formazione delle cascate di Iguaçu (che nel linguaggio degli indios della zona significa "grandi acque") risale a 120 milioni di anni fa, causata da una profonda spaccatura della crosta terrestre. A scoprirle fu un avventuriero spagnolo, Don Alvaro Nunez, nel 1542, ma la loro importanza, dal punto di vista turistico, e in parte naturalistico, è maturata solo nel XX secolo.

22 ottobre IGUASSU: CASCATE LATO ARGENTINO A “GRAN AVVENTURA”

Prima colazione e cena in hotel, pranzo in ristorante dentro al Parco. Visita alle cascate appartenenti

all’Argentina che divide con il Brasile una delle più spettacolari cascate del mondo: sono le “Cateratte

dell’Iguaçu”, 272 cascate con caduta fino ad un massimo di 90 mt di altezza e 2.700 mt di larghezza, disposte a

semicerchio con all’apice la Gola del Diavolo. Il rumore delle cadute si ode fino a chilometri di distanza. Si

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attraversa il confine brasiliano tramite il “ponte dell’amicizia” per visitare le cascate dal versante argentino. Si

parte in trenino ecologico che attraversa la foresta fino al Passeio Garganta Do Diablo. Si percorre una

passerella (circuiti passerrelle: inferiore e superiore) che attraversa alcune isolette per arrivare al punto in

cui il fiume si getta da un'altezza di 90 metri attraverso 14 cascate disposte in successione. L'esperienza è

eccezionale: roboanti masse d'acqua passano proprio sotto i piedi e a pochi metri dallo spettatore che rimane

estasiato dallo spettacolo e, per certi versi, quasi intimorito dall'immensa energia sprigionata. La visita

prosegue percorrendo il circuito superiore dove ammirare stupende e panoramiche viste sulle cascate per

scendere poi verso il fiume lungo (circuito inferiore) per avere un contatto ancora più intimo con le cascate e la

natura di questi luoghi attraverso strategiche passerelle che regalano un'esperienza indimenticabile. Al termine,

una breve e intensa escursione “la Gran Avventura” che ci condurrà sotto le cascate. Dopo aver infilato abiti e

zaini in apposite sacche impermeabili si salpa in gommone sulle agitate acque del rio Iguaçu passando più volte

vicino al getto d'acqua che cade dall'alto talmente forte da non riuscire ad aprire gli occhi: emozionante !!

23 ottobre IGUASSU: CASCATE LATO BRASILE – BUENOS AIRES / ITALIA

Prima colazione in hotel, cena in ristorante a Buenos Aires. La mattinata è dedicata alla visita delle cascate, lato brasiliano, lungo le passerelle appositamente installate (circa 2 milioni di visitatori all'anno). Le cascate fanno

precipitare circa 1.500 metri cubi d'acqua al secondo. Dei 275 salti che le caratterizzano, il più grande è il

cosiddetto "garganta do diablo" (la "gola del diavolo"): un salto potente e assordante che provoca un effetto di

nebulizzazione così intenso da dar vita alla manifestazione dell'arcobaleno perpetuo. Alla base del primo livello

delle cascate, c'è una passerella che consente di provare un'intensa emozione: si viene circondati dall'acqua

scrosciante, dal verde della foresta e dai colori dell'arcobaleno: meraviglioso! Le cascate sono anche inserite in un

grande Parco Naturale che circonda anche la città di Iguaçu con la vegetazione tipica della foresta subtropicale:

splendidi esemplari di uccelli, farfalle e un'ampia varietà di alberi, piante rampicanti ... A fine visita, trasferimento

in aeroporto e partenza con volo diretto per Buenos Aires. Arrivo, cena. Imbarco sul volo per Roma delle ore

22.45. Pasti e pernottamento a bordo.

24 ottobre ROMA – ALTRE CITTÀ D’ITALIA

H. 16.05 arrivo a Roma Fiumicino. Proseguimento per rientro nelle città di provenienza. Fine dei nostri servizi.

Quota di partecipazione – pacchetto base – 11 giorni: 12/22 ottobre

da Roma/Milano – 20 partecipanti - Euro 4.090,00

Tasse aeroportuali (al 10 gennaio 2013) € 460,00 (da Roma) € 490,00 (da Milano e altre città)

Supplemento camera singola: € 660,00

Cosa è compreso nella quota di partecipazione: viaggio aereo e voli interni con Aerolineas Argentinas;

sistemazione in camere dotate di tutti i comfort in hotel 4 stelle; pensione completa con tutti i pasti indicati in

programma; tutte le visite con guida in lingua italiana; accompagnatore professionale dall’Italia; ingressi previsti

durante le escursioni programmate; polizza contro le penalità di annullamento; polizza medico non stop+bagaglio;

kit da viaggio + guida Argentina.

Cosa non è compreso nella quota di partecipazione: tasse aeroportuali internazionali; le tasse aeroportuali e

portuali (circa 15 euro) da pagare necessariamente in loco; bevande ai pasti e pasti non indicati in programma;

extra personali e quanto non espressamente previste in programma e alla voce “la quota comprende”.

Venti dal Mondo

tour operator, agenzia viaggi www.ventidalmondo.it – [email protected]

by: Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39, 00174 Roma - Tel. 06 768248 - 06 76986070 – Autorizzazione Prov. Roma n. 25/2003

Milano – Tel/fax 02 89305577 – [email protected]

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Quota di partecipazione – pacchetto facoltativo Iguassu – 4 giorni: 21/24 ottobre

da Roma/Milano – 6 – 10 partecipanti - Euro 820,00 Soci ANLA, familiari e aggregati - Euro 790,00

Supplemento camera singola: € 120,00

Cosa è compreso nella quota di partecipazione: viaggio aereo; tasse aeroportuali; sistemazione in hotel 4

stelle; pensione completa (escluso il pranzo del 23 ottobre); visite con guida in lingua italiana e ingressi alle

cascate; accompagnatore

Cosa non è compreso nella quota di partecipazione: bevande ai pasti; extra personali e quanto non

espressamente indicato in programma e alla voce “la quota comprende”.

NB: ALL’ATTO DELL’ ISCRIZIONE SI PREGA COMUNICARE IL NUMERO DI PASSAPORTO

STORIA recente: proclamata ufficialmente l’indipendenza nel 1816, l’Argentina fu scossa da una serie di

dittature, guerre e colpi di stato. Dopo quello del giugno 1943, cominciò l’ascesa politica del colonnello Peron,

interrotta da un colpo di stato organizzato dalla Marina che lo costrinse all’esilio e che diede inizio a quasi

trent’anni di governo militare (1976/1982): è il periodo della dittatura dei Generali, uno dei più terrificanti della

storia recente d’Argentina, che registra 30000 desaparecidos. Nel 1983 viene eletto presidente Roul Alfonsin,

cui succedette, nel 1989, Carlos Menem. I pesanti costi sociali delle riforme economiche volute da Menem,

Venti dal Mondo

tour operator, agenzia viaggi www.ventidalmondo.it – [email protected]

by: Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39, 00174 Roma - Tel. 06 768248 - 06 76986070 – Autorizzazione Prov. Roma n. 25/2003

Milano – Tel/fax 02 89305577 – [email protected]

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portarono all’elezione nel 1999 di Fernando e La Rua impegnatosi nella lotta alla corruzione e nella ripresa dei

processi contro numerosi esponenti della dittatura militare ma costretto a dimettersi in seguito alla crisi

economica scoppiata alla fine del 2001.

CLIMA E ABBIGLIAMENTO: Il periodo migliore per effettuare il viaggio va da ottobre a marzo (in Argentina

primavera/estate): in questo periodo a Buenos Aires le temperature oscillano fra i 28° (massima) e i 15°

(minima). Al sud le temperature sono più basse con massime tra i 10° C e i 20° C e minime tra gli 8° C e i 3° C. Si

consiglia un abbigliamento comodo con qualche indumento più pesante e una giacca a vento per chi si reca nella

Terra del Fuoco.

FORMALITA' D'INGRESSO: passaporto valido con scadenza 6 mesi dalla data di partenza.

FUSO ORARIO: 4 ore in meno rispetto all'Italia (meno 5 se in Italia è in vigore l'ora legale)

TELEFONI: dall'Argentina per l'Italia: 0039, dall'Italia per l'Argentina: 0054. I cellulari funzionano, si

consiglia comunque di consultare il fornitore per effettuare una verifica sull’attivazione della roming

internazionale.

CUCINA: la cucina è uno dei punti forti: la carne bovina costituisce la base dell’alimentazione nazionale, di

eccellente qualità e digeribilità; sono ottimi anche il pesce ed i piatti a base di pasta fresca all`italiana; i vini

sono svariati e di eccellente qualità; il pesce è molto diffuso, così come i molluschi ed i crostacei. Il piatto

nazionale dell’Argentina è l’asado, grigliata mista di carne – soprattutto manzo, ma anche maiale e agnello. A

differenza di quanto si crede in generale, preparare un asado è un operazione abbastanza lunga e complessa: in

primo luogo la carne deve essere tagliata per il lungo, infilata su lunghi spiedini e posizionata in obliquo in modo

che il grasso non coli sulla fiamma, ma rimanga sulla carne a insaporirla. Inoltre per la griglia che deve essere

molto calda e preparata con largo anticipo, è necessario il legno di quebracho, albero tipico dell’Argentina che

emette un grande calore anche a fiamma bassa. Ad aprire il pranzo si servono le empanadas, tortelli salati fritti

ripieni in genere di carne o anche il matambre, un arrosto che, come dichiara il nome, “uccide la fame”. Il mate,

tè paraguayano, consumato insieme con altra gente è più un rito che una bevanda ed è offerto alle persone cui si

vuol dimostrare maggiore benevolenza.

VITA NOTTURNA: Buenos Aires è anche la capitale del tango e moltissime sono le milongas (le scuole): basta

fermarsi in un caffè e chiedere e vi sapranno indicare quelle più vicine a voi.