L’ECODISUZZARA · 2017-05-22 · Ecco di cosa parla “Io vagabondo” (Arcana editore, Collana...

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L’ECO DI SUZZARA Mensile di informazione, politica, cultura, sport e tempo libero Anno XI – N. 11 – Novembre 2013 – 1,50 Suzzara saluta suor Romana

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Page 1: L’ECODISUZZARA · 2017-05-22 · Ecco di cosa parla “Io vagabondo” (Arcana editore, Collana biografie – pp. 192 – 17.50 euro), il romanzo della vita di Beppe Carletti, leader

L’ECO DI SUZZARAMensile di informazione, politica, cultura, sport e tempo libero Anno XI – N. 11 – Novembre 2013 – € 1,50

Suzzarasaluta

suor Romana

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 20132

Sta prendendo il via un importante intervento di consolidamento e di re-stauro della parrocchiale dell’Immacolata Concezione. I lavori si sono resinecessari per riparare i danni dovuti al terremoto del maggio del 2012. Ilavori saranno eseguiti dalla ditta Tecton scrl di Reggio Emilia. Ecco comesono specificati i lavori: “Progetto di consolidamento e miglioramento si-smico volti al ripristino dell’agibilità della chiesa dell’Immacolata Concezionedella Beata Vergine Maria di Suzzara dopo gli eventi sismici del 20 mag-gio 2012 e 29 maggio 2012”. Così è stato descritto il lavoro di restauro:

“Progetto di restauro volto al ripristino dell’agibilità della chiesa dell’Immacolata Concezione del-

la Beata Vergine Maria di Suzzara dopo gli eventi sismici .….”.

1. Ponteggi e puntellazioni Euro 96.084,69

2. Interventi di consolidamenti su volti e archi Euro 152.150,99

3. Interventi sulla torre campanaria Euro 95.204,35

4. Interventi di consolidamento sulle murature e catene Euro 36.907,76

5. Interventi sulle coperture e aggetti Euro 106.349,99

6. Interventi problematica umidità di risalita Euro 42.298,15

7. Interventi di restauro sulle volte di navata, transetti e altari laterali Euro 25.970,85

8. Interventi di restauro su cupola, cornicioni e soffitti a cassettoni Euro 21.980,00

9. Interventi di restauro su lesene, pareti verticali archi e cornici Euro 38.077,65

10. Interventi di restauro pittorico Euro 30.780,00

11. Interventi di restauro vari Euro 30.578,35

Totale monte lavori (compresi oneri sicurezza) Euro 676.382,78

Grandi lavori di consolidamento e di restauro per un patrimonio di tutti

UN NUOVO VOLTO PER LA CHIESA DELL'IMMACOLATAIl coordinamento sarà garantito dall’ufficio beni culturali della Diocesi di Man-tova.Altri particolari relativi al quadro economico saranno comunicati in un se-condo momento. Certamente bisogna provvedere anche all’impianto elet-trico, al riscaldamento e al restauro delle porte d’ingresso e di una partedei banchi. Il danaro a disposizione (assicurazione e un prestito ancora nonricevuto dalla Regione Lombardia sarà destinato esclusivamente per il con-solidamento e il restauro. Alla popolazione chiediamo di integrare quantomanca per ridare alla nostra chiesa non solo sicurezza ma anche bellezza.Conservare, consolidare, valorizzare, proiettare il futuro prossimo: sono que-ste le parole chiavi che ancora oggi guidano gli interventi a favore della chie-sa. Proteggere e tutelare questo inestimabile patrimonio è un diritto di tut-ti noi suzzaresi oltre che un dovere verso le generazioni future che grazieall’impegno di cittadini suzzaresi potranno ancora godere dell’incantevolevista della chiesa dell’Immacolata.I sacerdoti, il consiglio pastorale e affari economici stanno pensando le stra-tegie per informare e coordinare la raccolta di fondi.Confido, nonostante il periodo di crisi, nella generosità dei cittadini perchéabbiano a cuore il futuro della loro chiesa parrocchiale, uno scrigno di artee di devozione, e ci affidiamo alla Provvidenza.

Monsignor Egidio Faglioni

s.r.l.

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L’ECO DI SUZZARA N. 11 NOVEMBRE 2013 3

Le parrocchie hanno organizzato la giornata di commiato dalla religiosa

SUZZARA SALUTA SUOR ROMANA PONCHIROLIEra assente da Suzzara già da un anno, incura, nella clinica “Piccole Figlie” di Parma,per una malattia che l’aveva colpita: ora, conil sorriso sulle labbra, suor Romana è tor-

nata, per un giorno, per essere festeggiata dalla comunità religiosa e civile.La sua figura, molto cara a tanti suzzaresi, non ha certo bisogno di grandipresentazioni. Domenica 10 novembre è stata organizzata, dalle parroc-chie, la giornata dei ringraziamenti. Iniziata con la messa nella sala dellaparrocchia dell’Immacolata, suor Romana, dopo l’incontro con i fedeli, èstata ricevuta nella sala consiliare dal sindaco Wainer Melli, da monsignorEgidio Faglioni, e da tanti cittadini. Dopo i vari interventi, il sindaco ha con-segnato a suor Romana, quale omaggio, una ceramica di Isa Gorreri e illibro “Il mio paese” di Bruno Melli. Più di 100 persone si sono ritrovateal pranzo, in suo onore, nella sala della Sacra Famiglia. Suor Romana,dopo aver trascorso 25 anni nella nostra città, ora vive presso “VillaChieppi, a Parma.

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 20134

UN RICORDO DI FERMO BETAZZONI

Egregio direttore,

grazie alla sua rubrica, vorrei ricordarela figura di Fermo Bertazzzoni, “quellodell’autoscontro”, l’amico di tantiragazzi di varie generazioni, che sullasua giostra hanno passato momenti disvago e di gioia. Fermo si è spento il 24ottobre, all’età di 83 anni. Una vitapassato in giro per fiere e sagre. Pervolontà di Fermo il corteo funebre daSuzzara si è portato a Buscoldo , dovela bara è stata deposta sulla giostra per un ultimo saluto, per far ritorno aSuzzara nella chiesa della Sacra Famiglia dove don Renato Menegazzo emonsignor Egidio Faglioni, hanno celebrato la messa funebre. Il feretro,portato a spalle dai ragazzi delle giostre, è stato tumulato nella tomba difamiglia nel cimitero della città. Al nipote Gianfranco, con il figlioAlessandro che lo hanno assistito fino alla fine, ora il compito dicontinuare la tradizione di giostrai.

Lettere al Direttore

Periodico mensile. Iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Mantovain data 14/12/2002 al n. 14/2002

Direttore responsabile: Vanni ButtasiEditore: Bruno Melli – via Curtatone e Montanara 10, Suzzara (Mn)tel. 333.5755104 www.ecodisuzzara.it – [email protected] e stampaPubli Paolini s.r.l. – via R. Zandonai 9, 46100 Mantovatel. 0376 380768 – [email protected]

Il numero è stato chiuso giovedì 14 novembre 2013

LL’’EECCOO DDII SSUUZZZZAARRAA

QUALI RAGIONI CI SONO NELL’AVIDITÀ

“Mi sento straniero in un mondo il cui scopo è guadagnare il piùpossibile. Per me questo è piuttosto una perversione” (Erich Fromm)

Egregio direttore, prendo spunto dal pensiero diErich Fromm per fare una riflessione oggi moltoattuale. Si parla tanto della crisi economica, dinuove povertà sempre più grandi, poi si parla,quotidianamente, di milioni di euro ad ogninotizia dei telegiornali. A fronte di un Papa che sista spogliando delle ricchezze di apparenza, ipotenti del mondo stanno accumulando ricchezze immania scapito dei popoli, sempre più poveri. e lo fanno anche con guerre etirannie. Forse i malvagi dovrebbero riflettere che anche loro più di unavolta al giorno non vanno in bagno, che la pancia se mangi, tropposcoppia. Sono anch’io convinto che l’avidità sia una perversione e cheproprio perché tale andrebbe curata. Basterebbe che avessero occhi pervedere e orecchie per sentire, quanta sofferenza c’è nel mondo. Ancheperché poi alla resa dei conti, quando arriva la morte tutti i loro averirimangono qui.

Lettera firmata

Nuova viabilità nell’incrocio del monu-mento ai caduti: partita la sperimentazionein viale Zonta. È partita giovedì 31 ottobrela nuova sperimentazione della viabilitàdell’incrocio di viale Zonta. Spenti i se-mafori, sono state attivate due situazioni ditipo rotatorio- Il progetto è quello di ren-dere più fluido il traffico mantenendoun’elevata situazione di sicurezza per l’in-crocio molto trafficato in particolare negliorari di punta dell’entrata e uscita degliscolari dalla scuola “Visentini”.

Nuova viabilità nell’incrocio del monumento ai caduti

PARTITA LA SPERIMENTAZIONEIN VIALE ZONTA

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L’ECO DI SUZZARA N. 11 NOVEMBRE 2013 5

Il 17 novembre il leader dei Nomadi torna a Suzzara nella veste di scrittore

BEPPE CARLETTI: UOMO DELLA SOLIDARIETÀLa presentazione del libro di Giu-seppe Carletti (Beppe), leader deiNomadi, domenica 17 novembrealle 16 in piazza Garibaldi, con in-terventi musicali del gruppo suzza-rese “Impressioni sonore” e pre-sentato da Wainer Mazza, sarà l’oc-casione per un pomeriggio memo-rabile. Carletti, uomo di grande so-lidarietà, ha contribuito anche alprogetto “Tartaruga”, torna a Suz-zara, non come musicista, macome scrittore per presentare illibro “Io vagabondo”, che raccontai cinquant’anni di storia del gruppo,scritto con Andrea Morandi. È que-sta un’ottima iniziativa, di forte ri-chiamo, che premierà e gratifi-cherà gli organizzatori dell’evento edel “Polentinfesta”... «Quando avevo nove anni il mioeroe non era Tex Willer, ma il mae-stro della banda di Novi di Modena.Posso dire di aver iniziato a suonarela fisarmonica perché volevo diven-tare come lui, anche se non potevocerto pensare che avrei trascorso lamia intera vita su un palco. Ho co-minciato a esibirmi all’oratorio e alle

feste di paese, e in breve temposono diventato una sorta di giradi-schi ambulante: prendevo mille lire aesibizione, a patto che suonassi isuccessi del momento. Erano gli ul-timi mesi del 1959, alla radiomamma ascoltava Domenico Mo-dugno, mentre papà sfogliava le pa-gine dell’Unità cercando di capire glioscuri motivi che avevano spinto il

segretario generale del Partito co-munista dell’Urss, Nikita Kruscev, aincontrare il presidente americanoEisenhower. Io vivevo tutto comeuna continua scoperta, con le sta-gioni che si alternavano senza sostae l’attesa della primavera quando, dinascosto, mi affacciavo per ascol-tare l’orchestra della sala da ballo diNovi. Si chiamava Pian delle Stelle e

per me aveva lo stesso profumo deisogni. Poi, una sera di nebbia delgennaio del 1963, in un locale diTrecenta, in provincia di Rovigo, fecila conoscenza di un tipo magrocome un chiodo, con un accenno dibarba e un paio di occhialoni sulnaso. Il suo nome era Augusto…».Ecco di cosa parla “Io vagabondo”(Arcana editore, Collana biografie –pp. 192 – 17.50 euro), il romanzodella vita di Beppe Carletti, leaderdei Nomadi, scritto con Andrea Mo-randi.

Beppe Carletti, Gianluca Pecchini, Bruno Melli e Ernesto Volta

Stadio di Novellaracon Paolo Belli

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 20136

Pietro Marchetti presente per lo Sci Club Suzzara

IL “CONSORZIO IMPIANTI A FUNE“A CUSTOZA PER UNA SERATA PROMOZIONALE

Pietro Marchetti, presidente delloSci Club Suzzara in compagnia diBruno Melli, editore dell'Eco di Suz-zara, erano presenti a Custoza, allaserata di promozione “ConsorzioImpianti a Fune”, dove i rappresen-tanti di quattro località sciistichehanno presentato le novità riguar-danti impianti di risalita e le piste didiscesa. Diverse sono state le novitàe le nuove proposte come le agevo-lazioni riservate a tutti i soci dello SciClub Suzzara e gratuità di libero ac-cesso su tutti gli impianti di risalitache sarà riservata ai bambini finoagli 8 anni di età. Le località mon-tane offrono incantevoli panoramie bellissime piste che vanno dal-l’Alpe Cermis di Cavalese a Moena,

Passo Rolle e, attraverso Bella-monte, Alpe Lusia, Pampeago,Obereggen. Lo Sci Club Suzzara,nell'imminente stagione, proponeanche corsi di sci di fondo, unosport molto praticato in quelle zone,la Marcialonga ne è un fiore all’oc-chiello. È da oltre 20 anni che lo SciClub Suzzara svolge l’attività preva-lentemente in queste zone, congrande riscontro di disponibilità,competenza, collaborazione ed ami-cizia che sfociano spesso in scambipiacevoli di incontri conviviali, allie-tati talvolta dal coro e dalla bandamusicale di Cavalese, dove, conl'Amministrazione comunale, lo SciClub, in collaborazione con L'Eco diSuzzara, sta studiano un evento per

il prossimo Natale. Per informazionie iscrizioni, ai corsi di sci alpino,snowboard, e di fondo, che si ter-ranno a Cavalese, gli interessati pos-

sono rivolgersi al negozio MarchettiSport di via Luppi Menotti 13, Suz-zara telefono 0376 531580, mail:[email protected]

G.C.

Pietro Marchetti con Federica Bailono e Tiziano Zanzetta

La foto mostra gli allievi del secondo corso della scuola di kizomba, un ballo relativamente nuovo che a Suzzara, nella palestra “5 Anelli”, vieneinsegnato da Roberta e Luca, due maestri che, con alle spalle 10 anni di esperienza, hanno raggiunto un buon numero di iscritti. La kizomba èun ballo di coppia, molto sensuale, basato su un ritmo lento e insistente che sta raggiungendo una certa popolarità. Proveniente dall’Angola, ilballo è un’incontro fra lo zouk africano e il tango argentino. Le lezioni si svolgono la sera del mercoledì. Per informazioni chiamare Roberta al 328-6951326.

Le lezioni alla palestra“5 anelli”

ANCHE A SUZZARA SI BALLA LA KIZOMBA

Sarà luogo di amicizia, riflessioni e armonia

VILLA TERESA STENTI, IN LOCALITÀ CAMURRI, TORNA A NUOVA VITAEra in stato di abbandono, i proprietari non la usavanopiù, così sono giunti a un accordo di comodato d’usocon tre amici: Giovanna, Roberto e Bruno. Amici che,dopo i dovuti interventi, hanno portato Villa TeresaStenti, situata in “Località Camurri”, a nuova vita. Nonsono pescatori, nemmeno cacciatori, ma sicuramentequalche cena la faranno perché lo slogan che hannoadottato è “Luogo di amicizia, riflessione in armoniae serenità, dove nulla è da rubare”. A testimonianza diquesto, i tre amici hanno innalzato, su un palo, la ban-diera italiana quale segno di fratellanza e di tolleranza.

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7N. 11 NOVEMBRE 2013L’ECO DI SUZZARA

La storia del busto di Giuseppe Garibaldi nel 130° della posa

L'OPERA DI XIMENES INAUGURATA L'8 LUGLIO 1883Le notizie che pubblichiamo sonostate prese dal libro “A Garibaldi eai garibaldini, da Suzzara «In ri-cordo», scritto da Giovanni Negri eCristina Dall'Oglio, edito dall'Am-ministrazione Comunale, stampatonel 1982. Una raccolta di dati estre-mamente utili per ricostruire la sto-ria della nostra città.

L'opera nasce dalla volontà dei poli-tici del tempo che, volendo onorarela figura dell'Eroe dei due mondi, lacommissionarono all'artista. Ilbusto di Giuseppe Garibaldi, delloscultore Ximenes viene posto nellafacciata di un edificio della piazza l'8luglio 1883. Lo scultore Ettore Xi-menes nasce a Palermo l'11 aprile1855 e muore a Roma il 20 dicem-bre 1926; studiò all'Accademia diBelle Arti di Palermo fino al 1871,quando si trasferì a Napoli. Inizial-mente, seguì come maestri Vin-cenzo Ragusa, Domenico Morelli,Vincenzo Gemito e Stanislao Lista,ma quando si trasferì a Firenze fu in-fluenzato molto dall'arte rinasci-mentale. Oggi, a me piacerebbe ren-dere più dignitosa l'ubicazione delbusto, togliendolo da quella ridicola

colonna, con un ritorno alle originisu di una facciata della piazza. La ri-correnza del 130° della sua colloca-zione, 8 luglio 2013, sarebbe statal'occasione giusta. Ma visto che ciòè passato nel dimenticatoio, non im-porta la data, quanto il gesto, di unaattenzione più puntuale da partedegli Amministratori della città. Lospostamento del busto, in un luogomeno accessibile, gli renderebbequella dignità che credo meriti, vistigli sberleffi a cui è soggetto.

Bruno Melli

Dal 1° novembre Andrea Bonani è il nuovo titolare del supermercato Conad di Suzzara.Sposato, con figli, 40 anni, nato e residente a Parma, da 15 anni in Conad, porta a Suzzara la sua esperienza, con propositi di forte innovazione e grande professionalità.

S U P E R M E R C A T O

S U Z Z A R A

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 20138

A Pontremoli con Gianluca Pecchini e Marina Erminetti

ZUCCHERO FORNACIARI E LA “GIORNATA DEL CUORE”L’amicizia che lega me e Luca Ver-beni a Gianluca Pecchini e a MarinaErminetti, protagonisti del calcio le-gato alla Nazionale Cantanti, ci haportati ad essere invitati a Pontre-moli alla “Giornata del cuore” che,Zucchero organizza con personaggidello spettacolo, della politica e della

sport. Il primo atto è stata la partitadi pallone fra la “Lunisiana soul” e la“Nazionale di Pupo”. Se la partita èstata di grande divertimento, il mo-mento che più mi ha colpito è statoquello della cena, atto secondo,dove in pochi intimi ci siamo trovatia tavola a stretto contatto con Zuc-

chero e altri musicisti che si sonoesibiti in una jam session da sballo.Musica fino alle due di notte conuno Zucchero molto generoso e ingrande forma. Fra gli ospiti perso-naggi come Franco Gabrielli, capodella Protezione civile nazionale,Stefano Mauri, Paolo Rossi, Enrico

Preziosi, Aldo Montano, RobertoMussi, Pupo, Sandro Giacobbe,Paolo Vallesi, Moreno. L’evento miè servito a conoscere, in modo di-retto, il personaggio Zucchero, la-sciandomi un ricordo indelebile.

Bruno Melli

Zucchero e Gianluca Pecchini

Pupo, Zucchero, Sandro Giacobbe e Paolo Rossi

Pupo e il dj Luca Verbeni

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L’ECO DI SUZZARA N. 11 NOVEMBRE 2013 9

La “mostra flash” della pittrice aperta con il botto

SUCCESSO PER ANTONELLA BINACCHISabato 19 ottobre è sera quando gli ultimi visitatori della prima perso-nale di Antonella Binacchi, varcano la soglia della porta in uscita dellamostra flash durata, per volontà dell’artista, solo un pomeriggio. È statoun pomeriggio intenso con una grande presenza di amici, ma anche dipersone curiose di scoprire questa pittrice che, in silenzio e con umiltà,da anni lavora sulla tavolozza dei colori. Antonella è stupita di tante pre-senze, è emozionata ma anche molto soddisfatta. Il giorno prima era statoil suo compleanno e i fiori ricevuti potrebbero avere anche un doppiosenso, ma la pittrice che quel pomeriggio ha stretto mani e dato baci,non è ancora consapevole di quanto è accaduto: il battesimo è stato unsuccesso. Antonella così si esprime: «È stata una giornata bellissima, di quelle chefarò fatica dimenticare. Ringrazio Gigliola, l’insegnante amica che, con lasua presenza e le sue parole, mi ha veramente dato un’ elevazione per meprematura. Ringrazio le mie preziose collaboratrici Eleonora e Stefaniache hanno collaborato all’allestimento della mostra contribuendo, con toc-chi di grazia, a renderla viva e elegante: loro che mi sopportano affettuo-samente ogni giorno sul posto di lavoro, Ringrazio tutte le persone che mihanno onorato della loro presenza, portando anche mazzi di fiori, Graziea Wainer Mazza per la professionalità nel condurre il pomeriggio e per ul-timo, ma non ultimo, grazie a Bruno Melli, per aver creduto in me e avermispinta al grande passo. Ricordo parole sentite come pittrice, talento, arti-sta: credo che queste parole, anche se gradite, meritino molto rispetto edebbano essere usate con parsimonia, e ricevute con umiltà. Ritengo perquesto si debba lavorare molto per poterle meritare. Io parto da qui e sa-ranno tempo, compagno di viaggio di ognuno di noi, impegno, passione,costanza, pazienza, e determinazione che contribuiranno alla realizzazione

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Gli esami al “Centro” si eseguono solo su appuntamento

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201310

Continua con successo il concorso delle commedie dialettali

PREMIAZIONI IL 13 DICEMBRE CON FRENCHI FAGIANO E I NEDAR MUT

Mancano due commedie alla fine del ciclo delconcorso organizzato dal nostro mensile. Sabato 16 novembre la compagnia i Cocci diMantova con la commedia ”L’Aniversari”. Sabato30 novembre, la compagnia Ambuleio di Gover-nolo con la commedia “Gildo Peragallo inge-gnere”.Venerdì 13 dicembre serata di premiazione con lapresenza di Frenchi Fagiano e i Nedar mut, in con-certo. Una serata veramente diversa, condotta daLuca Verbeni con la partecipazione del barzellet-tiere Roberto Gaiumi. Al termine “Pan, salam ci-ciuli e lambrusc, par tuti”.

Domenica 8 dicembre, inoccasione del 20° conve-gno filatelico, il “Circolo delcollezionista di Suzzara, incollaborazione con l’Asso-ciazione Amici della Ferro-via-Suzzara-Ferrara. emet-terà l’annullo postale per125° della ferrovia Suz-zara-Ferrara.

Il Circolo del collezionista festeggia il 20 °convegno

LA FERROVIA SUZZARA-FERRARACOMPIE 125 ANNI

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A LEZIONE DI INFORMATICAA cura dell'”Università del tempo libero”, nella sala Poliedro del

Piazzalunga, sono iniziati i corsi di informatica tenuti dal professorEugenio Reni, titolare della ditta “Info più soluzione informatica”.

Gli iscritti al corso con l'insegnante Eugenio Reni e Silvana Fretta,referente dell'Università del Tempo Libero di Suzzara.

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Buelloni RobertoSuzzara, via Alcide Cervi, 10 – Tel. 0376 [email protected]: tutti i giorni festivi e domeniche compresemattino 6.30-12,30 pomeriggio 16-19.30. Chiuso il lunedì pomeriggio

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prestando un minimo di aenzione è facilmenteconstatabile quanto ormai la tecnologia, anche nelcampo alimentare, la faccia da padrona proponendoprodoi precoi, surgelati solo da cuocere, così ancheil pane come i dolci da forno o da frigo, che troviamo neicataloghi di grosse aziende dove il fornaio o ilpasticciere acquista per il proprio negozio.

nella pasticceria del maestro buelloni questo noncapita: tuo ciò che esce è prodoo in modoartigianale nel rispeo delle ricee della tradizione.

natale si avvicina, così il “maestro”, a breve,inizierà a produrre paneoni, pandori e anello di monaco, specialità di bontà uniche che solo alla “pasticceria buelloni” si possono trovare.

Alla scoperta di una boega artigiana

RobeRto buelloni, il mAestRo pAsticcieRe dellA tRAdizione

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201312

Intervista a Arioli e Amati, responsabili del “Centro di ascolto” della sede di Suzzara

IL RUOLO PRIMARIO DELLA CARITASTutti conoscono la Caritas e il suoruolo, come agisce e per chi, manello specifico è difficile immagi-nare quante persone usufruiscanodei servizi, ma anche quanti volon-tari siano impegnati nella gestionedel progetto di solidarietà che lastessa porta avanti a Suzzara. Da-niele Arioli (presidente) e MatteoAmati (responsabili della sede diSuzzara).

Presidente Arioli, ci spiega la Ca-ritas?«Il “Centro di ascolto”, denominatoC.A.S.A. Don Luigi Sbravati, è ge-stito dall’associazione San LorenzoOnlus, costituita nel 1999 quando leparrocchia del comune di Suzzara:Sacra Famiglia, Immacolata Conce-zione, San Prospero, Tabellano, Sai-letto Brusatasso, Riva, e quelle diMotteggiana, Torricella, Villa Sa-viola, Bondeno, Gonzaga, Pego-gnaga, Palidano, Polesine e la Cari-tas della Diocesi di Mantova deci-sero di associarsi. L’obiettivo èstato, e lo è tuttora, di dar vita aduna opera che fosse un segno dipresenza della Chiesa locale per co-loro che stanno attraversando unmomento di bisogno. Ma non solo:anche segno per le comunità par-rocchiali e segno per la società ci-vile, affinché una maggiore consa-pevolezza di tutti rispetto alle po-vertà presenti sul territorio aiuti adessere comunità che accoglie e chepromuove percorsi di inclusione edi cittadinanza piena. Da questa vo-lontà nasce “C.A.S.A. Don LuigiSbravati”, il “Centro di ascolto dellepovertà”, con sede in via Dante 12,a Suzzara, aperta tutte le mattine fe-riali dell’anno. Il servizio più impor-tante è quello che chiamiamo “del-l’ascolto”. L’intento è quello di por-tare al centro la persona con la suastoria, le sue risorse e fragilità epensare insieme ad un percorsoche tenda all’autonomia. Affiancatial servizio di ascolto, sono stati at-tivati diversi servizi in risposta a bi-sogni primari. Per il sostegno ali-mentare, promuoviamo due tipi di

Il Consiglio direttivo eletto in novembre del 2012. Da sinistra: Amilcare Galafassi,Aldo Pirondini, Bruno Modena, Vito Fiordaligi, Daniele Arioli (presidente) e PierinoPapazzoni.

aiuto. Per le persone sole o che nonhanno casa, vi è la possibilità diusufruire della mensa che offre unpasto caldo a pranzo tutti i giornidell’anno. Le famiglie, invece, pos-sono ritirare un pacco spesa mar-tedì e il sabato presso il Centro.Sono disponibili anche la distribu-zione di indumenti, tutti i giornitranne il martedì, e il servizio doccedi lunedì e di giovedì. Questo servi-zio dà la possibilità a chi non ha ilriscaldamento o chi non ha casa diutilizzare gli ambienti del Centro perlavarsi. È stato anche attivato il ser-vizio mobili grazie al quale ritiriamoelettrodomestici e mobilio per lacasa che distribuiamo alle famiglieche ne facciano richiesta».

Amati, chi ha il diritto all’assi-stenza e la pratica burocratica dasvolgere?

«A C.A.S.A. Don Luigi Sbravati puòrivolgersi qualsiasi persona senzadistinzione di razza, religione e pro-venienza. Prima che vengano ero-gati dei servizi, la persona deve pas-sare “dall’ascolto” per presentare lapropria situazione ed, eventual-mente, portare le richieste all’ope-ratore dell’ascolto che lo riceve. Lesituazioni più complesse e che ri-chiedono interventi particolari ven-gono discusse all’interno del-l’èquipe del Centro. Tutte le personeche passano da C.A.S.A. Don LuigiSbravati vengono censite utiliz-zando una piattaforma internet chela Caritas diocesana ha messo a di-sposizione dei Centri di ascolto eche consente la messa in rete deidati secondo le normative vigentisulla privacy. I servizi che il Centrooffre sono “sussidiari”: cioè che siaffiancano all’operato dei servizi

istituzionali. Infatti, secondo le ne-cessità presentate, la persona vieneinviata a quei servizi che hanno lacompetenza per prendersi caricodella sua situazione. Ad esempio iservizi sociali del Comune di resi-denza, l’Asl, il Consultorio, il servi-zio per le tossico dipendenza, la tu-tela minori. Insieme a queste realtàe alla persone, vengono decisi gliinterventi promossi dal Centro chesono temporanei e legati ad un pic-colo progetto concordato con lapersona e con i servizi istituzionalidi riferimento».

Arioli, come avviene la raccoltadei beni da distribuire?«Per il servizio indumenti e mobili,i beni necessari per garantirne ilcorretto svolgimento sono reperitigrazie alla solidarietà dei cittadiniche donano vestiario pulito e ordi-nato e mobilio ancora utilizzabile.Per gli alimenti in parte vengono ac-quistati e in parte reperiti tramite di-versi canali: l’Agea, ente pubblicoche si occupa di erogare alimentialle organizzazioni onlus, il progetto“Brutti ma buoni” della Coop Con-sumatori Nord Est, le raccolte neisupermercati e le donazioni dellesingole persone. È possibile donaregli indumenti e gli alimenti conse-gnandoli direttamente alla sede delCentro tutte le mattine feriali, dalle 9alle 12, per i mobili è necessariocontattare lo 0376.531665. Tutte lealtre risorse sono offerte dalle Par-rocchie socie e dalla Caritas Dioce-sana, l’associazione San LorenzoOnlus non riceve contributi da entipubblici».

Amati, quanti sono gli assistiti:singoli e famiglie?«Da gennaio a settembre 2013, alCentro di Ascolto si sono recate al-meno una volta 793 situazioni: per-sone sole e famiglie. Segniamo unaumento del 10% rispetto allostesso periodo dell’anno prece-dente. La nazionalità prevalente èquella marocchina con il 31% se-guita da quella italiana (23%), gha-

La sede della Caritas in via Dante a Suzzara

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L’ECO DI SUZZARA N. 11 NOVEMBRE 2013 13

nese (15%) e tunisina (5%). Le povertà incontrate sono stretta-mente legate alla zona di Suzzara,infatti oltre il 70% risiede in uno dei6 comuni del distretto: Suzzara conil 56%, Gonzaga con il 12%, Pego-gnaga con il 10%, Motteggiana conl’8%, Moglia e San Benedetto conl’1%.I dati relativi agli aiuti erogati indi-cano un generale aumento: lamensa con quasi 3000 pasti serviti(+12%), le borsine alimenti con 228famiglie aiutate (+13%), il servizioindumenti con 582 persone, men-tre il servizio “docce” è rimasto pra-ticamente invariato (-3%). E’ da se-gnalare che l’aumento del 60% delservizio mobili è da attribuire ancheall’interruzione del servizio da mag-gio a novembre 2012, in seguito aidanni subiti dalla struttura a causadel terremoto. Un dato particolar-mente significativo riguarda i nostriconcittadini: siamo la prima nazio-nalità nei nuovi colloqui (per il se-condo anno consecutivo con oltre il30%) e siamo i maggiori richiedentidel servizio delle borsine alimenti:90 famiglie (40%»).

Arioli, quanti sono i volontari im-pegnati e che mansioni svolgono?«L’Associazione San Lorenzo ha de-ciso di avvalersi in maniera prepon-derante dell’apporto di persone chegratuitamente offrono il propriotempo. Ad oggi sono 98 i volontariche operano presso C.A.S.A. DonLuigi Sbravati e hanno le mansionipiù svariate in funzione della dispo-nibilità e delle competenze di cia-scuno. Alcuni volontari hanno com-piti strettamente legati ai servizi of-ferti e a contatto diretto con le per-

sone. Come, ad esempio, chi ricevele persone, chi smista e distribuiscegli indumenti, chi preparare le bor-sine per le famiglie, chi cucina o di-stribuisce i pasti alla mensa, chi ri-tira o consegna mobili. Altri volon-tari hanno compiti legati alla ge-stione generale come la partecipa-zione al consiglio direttivo, la ste-sura della contabilità, il coordina-mento dei servizi e le piccole ma-nutenzioni».

Amati, il cittadino come può con-tribuire al progetto di solidarietà?«Le modalità per sostenere le atti-vità dell'Associazione San Lorenzoonlus sono tante: prestando il pro-prio tempo diventando volontario diC.A.S.A. Don Luigi Sbravati; do-nando beni di consumo che an-dranno distribuiti nei nostri servizi(alimenti, vestiti, mobili); devol-vendo il 5 per mille con la denunciadei redditi indicando il codice fiscale(C.F. 91004740204); sostenendoeconomicamente tramite: ccp n.98730955 o bonifico postale: ibanIT09F076011150000009873095; bonifico bancario: ibanIT37J0103058010000010038496.

B.M.

C.A.S.A. Don Luigi Sbravati

Via Dante 12 46029 Suzzara (MN)

Tel. e Fax 0376 531665

[email protected]

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201314

Con il WWF sui sentieri delle foglie croccanti

VISITA GUIDATA NEL PARCO SAN COLOMBANOSi è svolta al grido “La cura dell’ambiente non è un capriccio di pochi, ma undovere di tutti”. La manifestazione, organizzata dal Wwf “Sui sentieri delle fo-glie croccanti” una visita guidata nel parco San Colombano. Alla manifesta-zione, patrocinata del Comune di Suzzara che si è svolta domenica 27 ottobre,hanno aderito una sessantina di partecipanti, molte famiglie con bambini.A far loro compagnia una nebbiolina tipica del nostro Po alla scoperta di que-sto grande patrimonio. La manifestazione ha avuto momenti di interesse, peri racconti legati all’ambiente e alla storia locale, e con semplici giochi per i piùpiccini utili per conoscere la natura che li circondava.

Donato ArtoniFoto di Luca Ronzoni

Gonzaga: “Festa di Capodanno”Opzioni di partecipazione

Ingresso con cenone euro 40 comprensivo di antipasto, due primi, due secondi, dolce, bevande e spumante.

Ingresso con cenone per ragazzi/e fino a 13 annieuro 25

Ingresso alla Festa, senza cenoneeuro 20comprensivo di dolce e spumante per il brindisi

Per il cenone è gradita la prenotazione

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L’ECO DI SUZZARA N. 11 NOVEMBRE 2013 15

Creata l’associazione per una nuova gestione

IL LAGO “SERRAGLIO” TORNA A VIVERESono passati alcuni mesi da quandocinque amici hanno deciso di chie-dere la gestione del laghetto “Ser-raglio”, più noto come il “Bugno deldefunto dottor Orlando Guastalla”.Da settembre i soci sono già 60 e ilprogramma di gestione è ricco diiniziative come le gare di pesca, per

soci ma anche per società che nefacciano richiesta. Così Gino Zap-paroli (presidente pro tempore),Maurizio Torelli, Massimo Barbieri,Gianni Bellodi e Giovanni Fiorini, insoli tre mesi hanno consolidato ilprogetto di rilancio. La quota di as-sociazione è di circa 150 euro al-

l’anno. I giorni di pesca sono: tutti igiorni, nella cavetta piccola; merco-ledì, sabato, domenica e festivi, nellago. A gennaio 2014 verrà indettaun’assemblea dove verrà adottatouno statuto e ci saranno le elezioniper la formazione del consiglio di-rettivo.

Monsignor Egidio Faglioni ha benedetto il cippo dedicato alle “Umili ossa”

L’OSSARIO COMUNE DEL CIMITERO ORA È PIÙ DECOROSOLa scelta di dove deporre le ossa deinostri cari dopo la riesumazionepuò essere semplice: ognuno dinoi, di fronte a questo problema,deve prendere la decisione più con-sona alla situazione. Io, le ossa dimia madre dopo la riesumazione digiugno, d’accordo con mio fratelloEnrico, le ho fatte mettere nell’os-sario comune. In sua memoria, misono mosso per poter dare una vi-sibilità più decorosa all’ossario.Quando a volte basta poco!L’amico, Silvano Torelli, al quale vala mia massima riconoscenza, a ti-tolo gratuito, senza nessun costo,ha realizzato il cippo che venerdì 25

ottobre è stato deposto alle spalledell’ossario. A me il solo costo dellatarga in bronzo con incisa la frase

“Dimora per umili ossa”. Monsi-gnor Egidio Faglioni, sabato 26 ot-tobre, ha impartito la benedizione.

Ringrazio anche il sindaco WainerMelli, per avermi agevolato nellaparte burocratica. Bruno Melli

Grande amichevole ufficiale di lusso per il progetto “G.S – Suzzara– Gonzaga Calcio” domenica 29 settembre, alle 15.30, al “Centro Sportivo Vismara”di Milano, sede di tutte le squadre del settore giovanile rossonero, dove si è disputata la partita tra le formazioni “Giovanissimi” del Suzzara-Gonzagae del Milan. Una'esperienza indimenticabile per tutti i ragazzi di mister Davide Bassoli, per il responsabile tecnico del progetto Luca Alberini e per tuttoil mondo calcistico dilettantistico della provincia. Il risultato inaspettato e prestigioso: 0 a 0. Un pareggio strappato con cuore, grinta, grande difesa eripartenze. Ma alla fine meritato.

I giovani del Suzzara-Gonzagahanno sfidato il Milan

ORGOGLIOSO IL MISTERDAVIDE BASSOLI GONZAGA-SUZZARA: Scappi, Levratti, Sganzerla, Barbieri, Arioli, Ongari, Varotti, Benassi, D’Acierno, Bianchi, Bru-

gnano. A disposizione: Gemelli, Kadric, Bottura, Ben Hassine, La Monaca, Basseni, Roversi, allenatore: Bassoli,vice allenatore Lotito, dirigenti, Benassi, Scappi e medico accompagnatore, Bertazzoni.

Gino Zapparoli

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NOTIZIE FLASH NOTIZIE FLASH NOTIZIE FLASH NOTIZIE FLASH

Fine anni Settanta, 5 amici in via Luppi Menotti. Da sinistra: Odo Vaia(commerciante), Spartaco Portioli, per gli amici Ribelle (fornaio), donLino Boselli (parroco dell’Immacolata), Romeo Ancellotti e Rolando Za-noni (droghieri - venditori al minuto di coloniali). Sullo sfondo Luigi Bas-sani e Alvaro Dalmonte.

Organizzata da Wainer Mazza si è svolta a Bagnolo San Vito la “Cena de-gli artisti” mantovani”, un tradizionale incontro con lo scopo di tenerein contatto le eccellenze delle arti varie: pittori, poeti, musicisti, comici.

Domenica 20 ottobre, alla Galleria d'Arte Antiquaria Zanini di San Be-nedetto Po, la casa editrice Entro le Mura ha presentato il libro del con-cittadino Gianmaria Guida, scritto a quattro mani con Augusto Balloni,“Vite rubate”. Alla serata, Augusto Balloni, criminologo-psichiatra, pre-sidente della Società Italiana di Vittimologia, direttore di Entro le Murae docente emerito presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna, e Gian-maria Guida hanno presentato il progetto insieme alla dott.ssa CeciliaMonti, consulente criminalista.

Domenica 10 novembre, in piazza alta del Piazzalunga, si è svolta lapresentazione del libro “L’urlo della farfalla” di Francesco Staglianò.Con interventi di Romy Tasca e Wainer Mazza. Letture di Bruna Chia-venti, musiche a cura dei “Musicanti d’la bàsa”.

Emilio Bonazzi

con la trota pescata del peso di 6 chili

Gualtiero Ferri,pensinato con lapassione dei fun-ghi, con un esem-plare di 1600 grdella famiglia deichiodini, raccoltoin un giardino pri-vato.

Gli amici suzzaresi su facebook di “Pagina bianca Suzzara ” e di “Cosavi piace e non vi piace di Suzzara”, si sono ritrovati in piazza Garibaldia Suzzara per un aperitivo atto a consolidare il loro rapporto di amici-zia. Un momento conviviale che gli organizzatori auspicano si amplifi-chi maggiormente nei prossimi incontri.

Il concittadino Roberto Bertoni, notofotografo de “Novecento addio”, hacollaborato con proprie immaginialla realizzazione del libro”I conta-dini si raccontano”, edito da CDL.Una raccolta di piccoli saggi, legatiinsieme dallo stesso filo narrativo,tanto da farne una sorta di straordi-nario romanzo popolare.

“L’ECO DI SUZZARA” con il patroci-nio del Comune di Suzzara assesso-rato alla Cultura presenta “Le moltefacce di Suzzara”. Ritratti, da foto, diLuigi Mausoli dall’archivio di BrunoMelli. Il progetto, nasce dai due modidi dire: davanti ad una foto ritratto: «Èbello che sembra una quadro», op-pure, davanti ad un’opera figurativa:«È talmente reale che sembra unafoto». Ecco che per mettere d’ac-cordo questi modi di pensare, è natoil progetto dei ritratti da foto dove sitende a valorizzare la figura del foto-grafo di ritratto prendendo l’imma-gine e attraverso il ritratto, esaltare lafigura del maestro Luigi Mausoli. Lamostra sarà allestita nelle sale delPiazzalunga a fine gennaio 2014.

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Sandro Zampolli e la filosofia vegana

LA PRATICA DEL DIGIUNO

A Sandro Zampolli, che pratica daanni la filosofia dell'alimentazionevegana, chiediamo: il digiuno è le-gato a qualche pratica particolare?«No, è aperto a tutti, qualsiasi per-sona può farlo. Io sono vegano manon è per questo che lo pratico. Il di-giuno, è consigliato soprattutto aglionnivori poiché le scorie e le tossineaccumulate sono maggiori. È unaesperienza unica, io parlo da neofitadato che è solo due volte che lo fac-cio, ma è veramente qualcosa da pro-vare. Si mette a riposo per alcunigiorni l'organismo e si ottengono ri-sultati eccellenti, riscoprendo il pro-prio corpo in un modo completa-mente nuovo e sorprendente».

E nella pratica?«Si tratta di un’esperienza residenzialedi gruppo, un percorso di sette giorniin cui non si ingeriscono alimenti so-lidi. Si mantiene il corpo idratato e at-traverso una serie di pratiche naturalilo si depura. Attraverso il digiuno, ilcorpo ritrova una carica di energiainimmaginabile. Volendo si può fareanche una volta al mese, basta andarein un sito preposto, dove si è seguiti.Giugno e settembre, sono i mesi piùstimolanti per vivere questa espe-rienza, in quanto, per lo stomaco,milza e pancreas, sono i momenti dimaggior sollecitazione. Gli effetti deldigiuno sono che, gli organi hanno lapossibilità di riposare con elimina-zione delle tossine e dei rifiuti tossicidell’organismo, in più si ha la forza diriuscire ad affrontare molte paure e ilcervello recupera memoria e lucidità».

Sandro Zampolli racconta: Il digiunovoluto. «Ero immerso nell'acqua del torrentequando si affaccia una signora che midice: "Ma non è fredda?" io rispondo:

"Certo che è fredda" e lei di rimando:"Stia attento a non fare una conge-stione". "No, no signora non la faccio".Non le ho detto che erano quattrogiorni che non mangiavo, altrimentiquella sarebbe caduta dentro il fiume.Il venerdì, arrivato all'albergo, sonostato accolto da una bellissima gior-nata di sole, il bel tempo e l’aria miteci ha così accompagnato durante l’in-tero soggiorno: dieci giorni di cuisette di completo digiuno. Steso sulprato per un pò di tintarella, in lonta-nanza sentivo il torrente vicino, un ru-more che mi chiamava insistente, ecosì mi sono lasciato prendere: horaccolto le mie cose e sono andatoverso la riva. Cercando il posto piùadatto, sono entrato in acqua. Erosolo, senza nessuno che mi control-lasse, senza orologio al polso, incon-sapevole del tempo che passava. Ri-salito mi sono accorto che erano pas-sati venti minuti in quell’acqua gelida,che ti toglie il respiro, che ti fa sentirele gambe attanagliate, ma che allostesso tempo ti fa urlare di vita. Tor-nato verso l’albergo, ho messo l'ac-cappatoio e sono andato nella piscinariscaldata dall'acqua di sorgente, chesgorga, naturalmente, alla tempera-tura di 35-37 gradi. In totale rilassa-mento nell’acqua calda, il corpo ri-prende la temperatura corporea disempre. Un’esperienza bellissima,che ho scoperto solo l'anno scorsodurante il mio primo digiuno, proprioquando inizialmente giurai che nonsarei mai entrato nel torrente e invecepoi non resistii. Anche quest’anno -per di più senza testimoni - appenapoche ore dopo l’arrivo nella valle, misono buttato in acqua. Il digiuno miha segnato profondamente, si tratta diun’esperienza intensa, difficile da rac-contare, in cui si è a contatto con lanatura e con se stessi a un livello più

sgorga dalla terra dopo essere statanel sottosuolo per diciannove anni. Questo posto, caratterizzato dallaforza di quest'acqua piena di vita, eraconosciuto fin dal 1700. A quell’epocaveniva già visitato per i benefici del-l’acqua e la villeggiatura. Anche nelsecolo successivo re e imperatorihanno soggiornato, lasciando testi-monianze per documentare l'impor-tanza di questa valle. Narra la leg-genda che anche le divinità Celtichescelsero di abitare in Val Masino.Il sabato a mezzogiorno, ultimogiorno prima della partenza, viene an-nunciato che alla sera ci sarà la primacena. Incredibile come la mente, rie-sca a mettere in funzione lo stomaco,e così l’anticipazione inizia a far sen-tire la fame addormentata ormai dauna settimana. Ancora poche ore epoi si mangia. La domenica mattina,dopo colazione, si saluta il gruppo,compagni di viaggio di un’avventuraalternativa che aiuta a riscoprire lapropria forza ed energia vitale. Un ab-braccio alle amiche giapponesi To-moko, Daion, Mieko, e Mariko (arri-vata al suo trentesimo digiuno), cheogni anno raggiungono l’Italia per vi-vere quest’esperienza unica. Si salein auto e arrivederci, per chi ci sarà,al prossimo anno».

profondo. Una scelta che va oltre labanale perdita di peso. Il corpo senzail cibo, quando gli organi non sonocostretti a lavorare giorno e notte, sirafforza, scopre così una forte ener-gia mentale e fisica per affrontare lavita con una marcia in più. L’interopercorso dura dieci giorni, di cui solosette e mezzo di vero digiuno da cibisolidi. Ci sono, a disposizione 24 oresu 24, succhi di frutta, the, tisane,caffè d’orzo per mantenere il corpoidratato e nutrito. Il tempo passa ve-loce tra le varie attività da svolgeredurante la giornata, anche se nulla èobbligatorio. Il giorno diventa un pòpiù lungo poiché nelle ore dei pasti sipossono fare tante altre cose comeginnastica insieme in mezzo alla na-tura e incontri per condividere l’espe-rienza che si sta vivendo. Siamo inVal Masino, una valle della Valtellina.Arrivati in cima, la strada finisce, nonsi può più proseguire, ci sono due al-berghi: uno con i turisti e l'altro occu-pato solo da noi che eseguiamo lapratica del non mangiare. In questomodo si evita che gli odori di cibo, iritmi di altri ospiti disturbino il digiunodel gruppo. La valle è incantevole,vette altissime e fitte pinete di abetibianchi. Decine di cascate che si in-contrano in due torrenti che, a valle,

si uniscono e diventano uno. L'acquaarriva direttamente dai ghiacciai,fredda e cristallina, contrastata da unafonte naturale di acqua calda che

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201318

Suzzara Community Seven League 2013-2014

TERRE LONTANE: AL VIA IL CAMPIONATO MULTIETNICO

È iniziato domenica 20 ottobre il rinnovato campionato multietnico al campodi via Cadorna. La Community League messa in piedi dall'Asd Olimpia – TerreLontane, col sostegno tecnico della Uisp provinciale, da questa edizione ab-braccia l'arco della stagione sportiva con una pausa invernale a gennaio. Inprimavera ci saranno i play off e una sessione di coppa con le finali previstea maggio. Alcune compagini hanno un’identità definita, in altre sono state rag-

Anello Suzzara. Da sinistra in alto: Jaspreet Singh, Sukhpreet Singh, Inderdeep Singh,Avtar Singh, Pawandeep Singh. In basso: Pardeep Singh, Dharmvir Singh, SurjeetSingh, Kamaldeep Singh, Jugandeep Singh.

Pisellese Fc. Da sinistra in alto: Stefano Tosi, Francesco Pelizzola, Giulio Geretti, Emi-liano Verona. In basso: Emiliano Roversi, Federico Filippini, Simone Stampella, Ales-sio Bianchi.

Luzzara Boys. Da sinistra in alto: Rajinder Singh, Simranjit Singh, Amrinder Singh,Amrit Pal Singh, Gurvinder Saini, Sukhjinder Singh. In basso: Sarabjit Singh, ManinderSingh, Gurjit Singh, Taljinder Singh, Sukmvir Tamber, Gurpreet Dhillon, Romeo Singh.

Moldavia. Da sinistra in alto: Nicolae Cosulet, Roman Bosca, Igor Bosca, GheorgheBosca. In basso: Marcel Dicusara, Nicolae Dima, Nicolae Dolghii.

Suzzara Fc. Da sinistra in alto: Arcangelo Bufalo, Ancini Cristiano, Lasagna Saverio,Matteo Bosi, Alessio Bellini, Davide Galavotti, Yamine Aissam. In basso: CristopherMinelli, Kofi Bright Ofosu, Victor Nicolenco, Marco Pasolini, Giorgio Bazzola.

Uilm. Da sinistra in alto: Giuseppe Cafiero, Mohammad Shahroze Syed, BhupinderSingh, Yamine Aissam. In basso: Michele Cuciniello, Gulam Siddique Chowdhury, Vin-cenzo Di Gioia.

gruppate le origini. Queste le sei squadre in lizza con le relative comunità rap-presentate: Fc Anello (comunità indiana di Suzzara), Moldavia (Moldavia e Ro-mania), Uilm (Italia meridionale, Bangladesh e Pakistan), Suzzara Fc (Suzzara,Marocco, Ghana), Luzzara Boys (comunità indiana di Luzzara), Pisellese(Bassa mantovana-reggiana). Coordinatori della manifestazione sono AlfredoD'Errico per la parte operativa e Lucio Bellentani per quella burocratica.!!

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A Brusatasso l’ottava “Camminata della legalità”

MASTRI: «CON LIBERA STIAMO COSTITUENDO UN PRESIDIO A SUZZARA»Si è svolta a Brusatasso domenica20 ottobre la “Camminata della le-galità” organizzata dall’associazioneLibera giunta all’ottava edizione. unamanifestazione che gode del patro-cinio dei Comuni di Suzzara, Mot-teggiana, Pegognaga, Gonzaga, SanBenedetto Po e Moglia. Il corteopartito dal piazzale della chiesa, ètransitato da Polesine e dopo averpercorso 5 chilometri è tornato aBrusatasso dove c’era un buffett.Per partecipare l’iscrizione di 2euro e cinquanta centesimi, davanodiritto al ritiro di un pacco di pasta.Il ricavato è stato devoluto in bene-ficenza. A Claudio Mastri, esponentedi Libera, abbiamo rivolto alcunedomande.

Mastri ci parli di Libera?«“Libera. Associazioni, nomi e nu-meri contro le mafie" è nata nel 1995per sollecitare la società civile nellalotta alle mafie e promuovere lega-lità e giustizia. Libera è un coordina-mento di oltre 1500 associazioni,gruppi, scuole, realtà di base, terri-torialmente impegnate per costruiresinergie politico-culturali e organiz-zative capaci di diffondere la cultura

della legalità. Alcuni dei concreti im-pegni e delle attività di Libera sono:il miglioramento della legge sull'usosociale dei beni confiscati alle mafie,l'educazione alla legalità democra-tica, l'impegno contro la corruzione,i campi di formazione antimafia, iprogetti sul lavoro e lo sviluppo peril riutilizzo dei beni sequestrati allemafie, le attività antiusura. A Suzzarastiamo costituendo un presidioanche attraverso un’attività semina-riale, iniziata in settembre e che siconcluderà il 7 dicembre».

Quale messaggio vuole mandarela camminata?«Come ho detto in apertura alla ma-nifestazione, incontrarsi e cammi-nare fa bene alla salute fisica e psi-chica. La Camminata è l’afferma-zione di tutti quei valori che le mafienegano attraverso le loro attività cri-minali rapinando ed impoverendo lepersone oneste, devastando l’am-biente nelle compagne e nelle città.La stragrande maggioranza dellepersone vuole vivere in una comu-nità dove non siano presenti violenzae prepotenza. Certo spetta allo Statoreprimere queste manifestazioni de-linquenziali, ma spetta a noi cittadinicreare comunità dove si affermanovalori positivi di solidarietà e rispettodelle leggi, di corretta amministra-zione della cosa pubblica.Tutto questo possiamo farlo con inostri comportamenti individuali,scegliendo amministratori pubblicionesti, respingendo comportamenti

e mentalità di tipo mafioso.Dunque anche trovarsi insieme percamminare, per discutere dei pro-blemi della nostra comunità, fare at-tività nelle scuole di educazione allalegalità sono alcune delle cose chepossiamo fare per combattere lemafie».

È soddisfatto della partecipazione?«Sì, sono soddisfatto, c’è stata unapartecipazione leggermente supe-riore rispetto lo scorso anno. Se poiaggiungiamo la mattinata autunnaleche per pochi minuti ci ha datoanche alcune gocce di pioggia non

Nella foto di gruppo, alcuni politici intervenuti alla manifestazione, da sini-stra: Luca Odini (candidato segretario provinciale del Pd), Wainer Melli (sin-daco di Suzzara), Roberto Gozzi (vicesindaco di San Benedetto Po), MartinaFalceri (assessore di Gonzaga), Luigi Gaetti (senatore M5S vicepresidentedella commissione bicamerale Antimafia), Elia Scanavina (assessore di Pe-gognaga), Claudio Meneghetti (scrittore) e Claudio Mastri (Libera – coordi-namento di Mantova).

possiamo che ringraziare quantisono venuti a camminare insieme equanti hanno contribuito alla riuscitadella manifestazione fornendo i sup-porti logistici ma anche il buffet contorte, salame e chisòla. Anche il la-voro di queste persone, che gratui-tamente hanno fornito i prodotti,sono una manifestazione del carat-tere popolare e partecipato dellaCamminata. Stiamo già lavorandoper la realizzazione della nona edi-zione che verrà fatta in settembre».

http: //www.libera.it Bruno Melli

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201320

Tante speranze, ma anche non poche preoccupazioni al seguito…

IN ATTESA DELLA ISON, LA COMETA DEL “NUOVO SECOLO”La stiamo aspettando da tempo. Daquando, cioè, è stata scoperta. Conansia, ma anche con apprensione. Èla cometa ISON (o C/2012 S1 che dirsi voglia).Perché ISON? È l’acronimo di Inter-national Scientific Optical Network,un gruppo di Osservatori sparsi in 10Paesi, dediti al monitoraggio dellospazio e gestito dall’Accademia Russadelle Scienze.E perché C/2012 S1? C sta per Co-meta, 2012 è l’anno della scoperta(avvenuta il 21 settembre di quel-l’anno, ad opera del bielorusso VitaliNevski e del russo Artyom Novj-chono, del Kilovodsk Observatory) eS1 sta per prima (1) cometa scopertanella seconda (S) metà del mese disettembre.All’atto della scoperta, non si sapevaancora la sua vera natura (asteroide, ocometa?), ma poi si è visto che si trat-tava di una cometa vera e propria. Aquesto proposito c’è da dire che cisono asteroidi che si trasformano incomete e comete che si trasformanoin asteroidi. Quindi, nessuna meravi-glia se, all’inizio, si era incerti sulla suavera natura. Di questa cometa si saquasi tutto. Così, si sa che passerà alperielio (ossia, nel punto della sua or-bita più vicino al Sole) verso la metàdi novembre (esattamente il 28!). Cheavrà un passaggio piuttosto “ravvici-nato” col Sole il 15 novembre (solo0,012 Unità Astronomiche, corri-spondenti a 1,8 milioni di chilometri).È, cioè, una cometa della categoriacosì detta “sungrazers”, ossia che“sfiorano il Sole”, per cui non è im-possibile che finisca per “bruciarsi”nella fornace solare. È già successo.

Per esempio, la cometa Ikeya-Sekifinì, il 21 ottobre del 1965, nella co-rona solare (v. Foto n.° 1).Per quanto riguarda le dimensioni delsuo nucleo, da una immagine ripresadal Telescopio Spaziale “Hubble” il 10aprile scorso (v. Foto n.° 2), si è vistoche esso ha dimensioni piuttosto mo-deste (4-6 chilometri al massimo). Incompenso, pur essendo ancora moltolontana, aveva già una chioma di circa5000 chilometri ed una coda, fatta dipolveri, estesa per più di 92.000 chi-lometri. Naturalmente, le dimensionidella chioma e della coda sono desti-nate ad aumentare man mano la co-meta si avvicina al Sole. Se, come si spera, la cometa ISONriuscirà a sopravvivere all’incontro colSole, si prevede che, per la fine del-l’anno in corso, la nuova cometa “do-vrebbe” diventare molto luminosa (ilcondizionale è sempre d’obbligoquando si ha a che fare con le co-mete!). Tanto da essere facilmente vi-sibile anche ad occhio nudo. C’è per-sino chi prevede che sarà molto piùluminosa del pianeta Venere. Non perniente è già stata battezzata la cometadel “nuovo secolo” e “cometa del mil-lennio”. Tuttavia, bisogna andaremolto cauti circa la sua “visibilità”.

Non bisogna lasciarsi prendere daltroppo facile entusiasmo. Non sa-rebbe la prima volta che una cometapromette molto, ma poi, alla fine,mantiene poco. Inoltre, va tenuto pre-sente anche il fatto che la sua visibi-lità cade in mesi in genere di mal-tempo, per cui sarà un problema nonda poco cercare di osservarla. Eccoperché, all’inizio, abbiamo parlato diun’attesa all’insegna dell’appren-sione. Del timore. Infine, è molto pro-babile che sia al suo primo passaggioattorno al Sole, ragion per cui nonsappiamo assolutamente nulla sulsuo comportamento reale.ìTutto qui, dunque? Neanche persogno. Oltre a vedercela con mesi“difficili”, dobbiamo fare i conti anchecon il fatto che la ISON sarà visi-bile…al mattino. Poco prima dell’alba.Il periodo peggiore della notte. Connebbie in pianura e – per ben che vada– neve in montagna. Senza tenerconto che il cielo, più è terso e senzainquinamento luminoso, più è favore-vole alle osservazioni. Due presuppo-sti più virtuali che reali in Val Padana.Comunque, saranno sempre cavolinostri!Dato che, all’atto della scoperta, sitrovava oltre l’orbita di Giove, si ri-

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tiene che la ISON sia una cometa pro-veniente, molto probabilmente, dalla“nube di Oort”. Si tratta di una speciedi “serbatoio” delle comete, che cir-conda il Sistema solare, molto al di làdell’orbita di Plutone (nella Fig. n.° 3,si vede il Sistema solare “immerso”nella nube di Oort)). Conterrebbe, se-condo stime recenti, dai 1000 ai 2000miliardi di nuclei cometari. I quali simuovono lentissimamente attorno alSole e, a causa di perturbazioni stel-lari, alcuni di questi si apprestano adare spettacolo, in futuro, nelle vici-nanze della nostra Terra. A questo punto non resta che sperareche la ISON sia all’altezza delle aspet-tative. Soprattutto, ci si augura che ilcielo sia clemente nei confronti degliastronomi e degli astrofili. Noi ci cre-diamo poco! La Pan-STARRS ce l’haappena insegnato…ad abundantiam.Purtroppo! Ed eravamo in periodoprimaverile. Figuriamoci in tardo au-tunno. Brrr, ci vengono i brividi al solopensiero! Comunque, staremo a ve-dere. Noi siamo pronti ad accogliere,con tutti gli onori, la nuova cometa. Adarle il benvenuto. A farle festa. Di-sposti a tutto pur d’immortalarla coni nostri strumenti. Come al solito!

Dino Bertolini

È una piazza del quartiere Biolcheriamolto frequentata sia dai tanti residentidella zona ma anche da cittadini perchésede di attività molto frequentate. Pur-troppo il parcheggio di piazza Berlin-guer è privo di segnaletica che regola-menti l’ingresso e l’uscita dal parcheg-gio stesso. Ma, anche la pavimenta-zione andrebbe riparata in quantosconnessa a causa di diverse matto-nelle rotte, che rende pericoloso il cam-minamento.

Piazza Berlinguer,priva di segnaleticastradale

UNO SPAZIOPUBBLICO DA RIVALUTARE

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Il progetto dell Asd Iveco Suzzara che milita in Terza categoria

ANDREA ZANICHELLI, UN ALLENATORE VINCENTE

Mister ci fa un profilo di Andrea Zanichelli?«Sono un allenatore che ha sempre bisogno distimoli e di sfide. Sono un giovane girovago per-ché ho avuto la fortuna, a 31 anni, di avere giàvissuto le realtà di Goito, Castel d’Ario, Marmi-rolo, Gazoldo (Olimpia) e ora l’Iveco Suzzara.Non ho mai cercato società che mi comprasseroi giocatori più forti per vincere il campionato perpoi dire in giro che “io ho vinto” come a qualche

allenatore piace fare. Lo stimolo è cercare di raggiungere l’obiettivo che lasocietà pone ad inizio stagione che un anno può essere la salvezza, unanno la promozione, un anno far crescere i giovani. E poi c’è l’obiettivopersonale che è quello a fine stagione di aver insegnato ad ognuno deigiocatori anche solo una cosa che prima della stagione non sapevano».

Come è nata l’intesa con l’Iveco Suzzara?«Il rapporto di amicizia e stima con il d.s Lo Vasto (iniziato ai tempi delGoito) mi ha portato a conoscenza della società, poi l’ambizione del pre-sidente Francione ha fatto il resto e mi ha convinto a partecipare al pro-getto».

Quali sono le aspettative del nuovo Progetto?«La società voleva fare un campionato diverso da quello degli anni scorsie già dalla passata primavera aveva le idee chiare su come impostare ilprogetto. Poi il lavoro estivo di Francione, Palvarini e Lo Vasto, ognunonel proprio ruolo, ha fatto la differenza».

Come sono i rapporti con la società e la squadra? «Il rapporto con i nuovi dirigenti è stato subito di grande collaborazione estima reciproca. Il contatto continuo con il d.s e la professionalità del vi-cepresidente Palvarini fanno si che tutto proceda per il meglio. Poi ab-biamo un presidente che è sempre vicino alla squadra e che interviene neimomenti opportuni. Con la squadra ci stiamo ancora conoscendo, peròvogliamo tutti la stessa cosa per cui, per il momento, tutto fila per il versogiusto».

Qual è il suo concetto di calcio?«Per me è importante avere sempre il possesso del gioco. Ci si mette unminimo di tempo per acquisire i principi di gioco che portano al fine, so-prattutto con due allenamenti a settimana. Però credo sempre nel lavoro

e ho l’ambizione di poter far giocar bene la squadra anche in 3ª categoria.Ci si può riuscire solo se la squadra ha voglia di mettersi in gioco, ma,devo dire, che ho trovato dei ragazzi che nonostante venissero ognuno dauna realtà diversa, stanno facendo di tutto per raggiungere l’obbiettivo.Per vincere servono invece i giocatori forti. Chi dice “ho vinto” nonostante avessi dei giocatori scarsi è un folle».

Si ispira a qualche realtà professionistica o allenatore?«Mi piace conoscere le realtà e la filosofia delle altre squadre, su cui sipossono prendere un sacco di spunti, però copiare un modello è sbagliatodue volte. Nel calcio siamo abituati a seguire solo i tecnici “vincenti” o adosservare le squadre che hanno vinto qualcosa, perché chi vince fa scuola.Dimentichiamo però che per vincere servono giocatori di grande qualità inogni categoria e spesso si trovano allenatori con grande idee che però nonhanno mai avuto l’opportunità di allenare squadre con giocatori di livello,ma che magari hanno molto più da dire che altri tecnici. Credo nel miocalcio e lo propongo con molta convinzione. Il copia incolla delle esercita-zioni che si trovano su internet o sulle riviste tecniche fanno si che noi al-lenatori dilettanti risultiamo simili l’un l’altro. Per questo cerco sempre diproporre esercitazione mie che contribuiscono al raggiungimento delloscopo».

È soddisfatto dei risultati?«Certo, anche se dobbiamo migliorare il modo con cui li otteniamo. L’ultima vittoria a Ostiglia è stata di grande soddisfazione perché ottenutacon 7/10 dei giocatori già in rosa la stagione passata».

L’obiettivo stagionale?«Come detto in precedenza, migliorare i risultati passati, poi gli obiettivi listabiliamo strada facendo».

L’arma in più di questa Iveco?«I nostri tifosi: sono sempre numerosi e anche domenica in trasferta eranoin tanti. Sono caldi e ci trasmettono sempre la carica necessaria».

L’Iveco Suzzara, che gioca in terza categoria, nel campionato incontra leseguenti squadre: Dinamo Gonzaga, Calcio Sustinente, Pievese calcio, Se-gnate, Francesco Gennari, Hostilia, Felonica, Sporting Pegognaga 2004,San Benedetto Po, Moglia, Boca Juniors 2005, Revere Ads.

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L’ECO DI SUZZARAN. 11 NOVEMBRE 201322

Gilberto Zacchè: è un omaggio a mia madre Bianca

UNA STORIA ESEMPLARE: LA SARTORIA PICCININI DAL 1940 AL 2000L’idea di raccogliere documenta-zione sulla sartoria di mia madre miè venuta quando, nell’ambito di ungruppo di lavoro sugli archivi dellamoda del Novecento, ho avutomodo di conoscere le ricerche diuna giovane studiosa, Elisa TosiBrandi, sulle sartorie storiche emi-liano-romagnole. Ho così comin-ciato a raccogliere fotografie degliabiti realizzati da mia madre, quasitutti da sposa o da sera, immortalatinelle occasioni solenni dei matri-moni o delle feste di gala. Poi ho ri-posto tutto in un cassetto, ripropo-nendomi di realizzare in seguito unapiccola pubblicazione destinata allacerchia degli amici e dei famigliari.Carlo Prandi, presidente dell’Asso-ciazione “Amici del Museo del Pre-mio Suzzara”, mi ha incoraggiato aproseguire la ricerca al fine di rea-lizzare un’esposizione delle fotogra-fie raccolte. L’occasione per unamostra è venuta quando l’Assesso-rato alle pari opportunità del Co-mune di Suzzara mi ha invitato apartecipare a un’iniziativa dedicataal tema della moda. Ho aderito al-l’invito di buon grado impegnan-domi anche a dare alle stampe il ca-talogo che, oltre a storicizzare lamostra, raccoglie importanti contri-buti scientifici. La pubblicazione, dal

titolo “Lo stile su misura”, non haun intento celebrativo: intende valo-rizzare il lavoro artigiano fornendoun esempio di una storia di suc-cesso. Per questo il catalogo ospitadiversi saggi solo in parte incentratisull’esperienza della protagonista eorientati per lo più a tematiche di in-teresse generale. Vari sono i possi-bili livelli di lettura: dai temi storico-sociologici affrontati da CarloPrandi, relativi all’etica del lavoro,agli aspetti archivistici, trattati daIsabella Orefice e Maria Natalina Tri-visano, dagli argomenti più specificiattinenti la sartoria e la moda, trattatida Elisa Tosi Brandi, a un excursusstorico sul tema dell’abito da sposa,di Rossella Celebrini. Quest’ultimo

saggio è corredato da un corposoinserto fotografico con le immaginidegli abiti indossati nel giorno dellenozze dalle spose suzzaresi. La bio-grafia della sarta, Bianca Piccinini,la scheda sulla sartoria e i ricordidello scrivente sulla Suzzara deglianni Cinquanta completano il vo-lume. Sul filo della memoria scorreanche la prefazione di Marzio Dal-l’Acqua, suzzarese e amico deglianni giovanili, che ho ritrovato comemio Soprintendente a Bologna altermine della sua brillante carrieranel mondo degli archivi.Nella scheda sulla sartoria rivivonoi nomi delle clienti, delle lavoranti edelle ditte fornitrici: uno spaccatodella società locale del tempo nel

La presentazione della pubblica-zione, che rientra nelle iniziative di“La Moda in-veste Suzzara”, av-verrà sabato 16 novembre alle 17in Piazza Alta del Piazzalunga Cul-tura, dopo l'inaugurazione dellamostra fotografica di modelli e diabiti. All'evento interverranno: Sil-via Cavaletti (assessore alle pariopportunità), Carlo Prandi (presi-dente dell'Associazione “Amici delMuseo), Gloria Bianchino (diret-trice Csac di Parma), Rosa Abeli(presidente Federmoda di Parma),Gilberto Zacchè (autore e presi-dente dell'Associazione “Amici delPremio”).

La mostra rimarrà aperta sino adomenica 1 dicembre. Dal lunedì al venerdì 9-12.30/14.30-19; Sabato 9-13; Domenica 10-12

quale molti lettori suzzaresi po-tranno rispecchiarsi. Ai lettori piùgiovani potrà interessare la narra-zione delle condizioni di vita a Suz-zara dagli anni Trenta agli anni Ses-santa del Novecento, prima dellagrande trasformazione indotta dalboom economico.

Gilberto Zacchè

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Successo per la festa di Riva

SAPORI E PROFUMI D’AUTUNNO

La giornata mite ha aiutato il suc-cesso della festa di Riva, organiz-zata domenica 3 novembre, dal co-mitato “Riva per Riva”, capitanatoda Maurizio Pellini, con la collabo-

razione del gruppo “Amici per ilPo”, e il gruppo “I Ciccioli” con intesta Silvano Torelli del “Club Nau-tico”. Affascinante, per grandi e piccini, la

postazione di Guido Bortolini con ilplastico dei treni. Visitata anche la mostra fotografica“Le bizzarrie del nostro Grandefiume”, di Bruno Melli. Questi i nu-

meri della manifestazione: fritti 25chili di spina, 30 di gnocco, 20 diflipun, cotti 50 chili di ciccioli, in 8paioli. Sono intervenute: 10 Ferrari,15 Fiat 500 e 12 moto.

Il Comitato “Riva per Riva”

Il gruppo “Amici per il Po”

La mostra fotografica “Le bizzarrie del Po” di Bruno Melli

Guido Bortolinie il suo plastico dei treni

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