La Piazza€¦ · 2) perché a chiedermi di assumere la direzione del giornale è statoAntonio...

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L L a a P P i i a a z z z z a a di Giancarlo Colella Direttore Responsabile Nel vasto scenario della stampa salentina il ruolo che ricopre “La Piazza” sembra un po’ quello di una voce fuori dal coro. Mentre ogni testata giornalistica che nasce in un tessuto sociale municipalistico si prefigge di ricoprire il ruolo di strumento di informazione locale, strettamente legato perciò ai fatti di cronaca ed alle vicende politiche del campanile, “La Piazza” si caratterizza per il taglio storicoculturale che ha assunto sin dalla sua nascita e punta più a far conoscere il passato della comunità tavianese che ad interpretarne il presente. La scoperta e l’analisi di personaggi locali che hanno lasciato il segno nel mondo della cultura, dell’arte e della politica scaturisce dal bisogno di conoscere la propria storia, il vissuto della comunità tavianese e l’identità stessa di questa comunità; un passato, ad onor del vero, molto più ricco di quello di tantissimi comuni salentini. Ma il bisogno di conoscere ed approfondire il proprio passato non nasce solo da un interesse strettamente culturale, ma serve per poter meglio capire quale può essere il futuro di questa città. Una città che ha espresso menti pensanti di grande spessore, politici esemplari a tutti i livelli e contadiniagricoltori all’avanguardia, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano un motivo d’orgoglio per l’intero Salento. Preservare la memoria del passato, attraverso questo giornale ed attraverso le numerose iniziative dell’Associazione che lo edita e che porta lo stesso nome, è un impegno che ho accettato di buon grado per diversi motivi: 1) perché le sfide mi appassionano e mi piace mettermi in discussione; 2) perché a chiedermi di assumere la direzione del giornale è stato Antonio Pasca, persona che apprezzo e stimo; 3) perché Taviano è un paese che porto nel cuore, per il suo glorioso passato, per la laboriosità dei suoi abitanti, perché è a Taviano che ho vissuto la mia prima esperienza di giornalismo televisivo. Tre motivi sufficienti per rimboccarsi le maniche ed iniziare un nuovo percorso editoriale in buona compagnia. Buon viaggio a tutti. di Antonio Pasca Presidente Associazione "La Piazza" Questa nostra umanità vede tempi assai difficili tra guerre ed eventi della natura che ogni giorno la scuotono e noi, semplici operatori culturali sulle strade della “me moria”, impegnati come siamo a recupera re volti e racconti del tempo che fu ed a valorizzare gli eventi forti del nostro territorio, corriamo il rischio di occuparci del futile o del superficiale o, peggio ancora, dell’inutile. C’è una fotografia, infatti, c’è un volto, c’è una frase che da qualche tempo mi rende inquieto, insoddisfatto di me e del mio impegno in questi anni pure avvincenti: “Dirò cosa mi hanno fatto a Dio, Gli dirò tutto”, sono le ultime parole di un bambino siriano di appena tre o quattro anni, vittima innocente dei bombardamenti e della guerra che da tempo investe la SIRIA (Papa Francesco inascoltato da quelle nazioni che poi osano definirsi cristiane). Lo sguardo di questo bimbo, il monito potente di quella sua voce flebile non può lasciarci indifferenti, quel pianto segna indelebilmente la nostra umanità. Tento di non pensarci, di rimuovere quella immagine e quelle parole, di abbandonarle nel mucchio delle tante immagini atroci di questo tempo senza pace. Provo a di menticare tutto ma non ci riesco: Dio, che vorrai dirmi adesso, che penserai di me, di noi, ora che la voce candi da di questo bimbo Ti ha riferito di persona, che qui non c’è pietà, non c’è giustizia, non c’è amore? Ora sta a noi rendere feconde le lacrime di questo figlio nostro che ci guarda dal cielo, sta a noi meritarci le parole di Andrea, il Vigile del Fuoco che a Pescara del Tronto, nella notte tragica dell’ultimo terremoto che ha colpito il centro Italia, non ce l’ha fatta a trarre in salvo una bimba di 9 anni, Giulia, un Angelo che, lo dice Andrea stesso, è già Stella luminosa della nostra vita. Ed ancora, sta a noi fare memoria della grande carica umana di Daniele, scomparso inaspettatamente il 5 ago sto scorso, (ne parleremo più approfonditamente in que sto stesso numero). E perché questi drammi non passino invano, ognuno de ve mettersi in cammino, come ora facciamo noi che, lungo le strade frequentate dalla umanità varia, promuo veremo iniziative sociali e culturali, ricercando le tracce importanti della nostra antica storia di comunità cittadina, promuovendo progetti di conoscenza del territorio, co gliendone i cambiamenti e le ragioni storiche di fatti ed eventi. Ci promettiamo di pubblicare con regolarità il giornale, arricchendolo di una edizione on line più ampia ed artico lata, aperta ad ogni possibile forma di collaborazione (www.lapiazzamagazine.com); abbiamo intenzione di portare presto in stampa gli atti dell’ultimo seminario sulla cultura classica, di organizzare seminari, convegni e mo menti di approfondimento; Come potete vedere, quindi, sono numerosi ed importanti i nostri prossimi appunta menti, resi peraltro possibili dalle nuove collaborazioni, tra le quali spicca quella di Giancarlo Colella, il nostro nuovo Direttore Responsabile, che ha sempre fatto il giornalista guardano al cuore dell’uomo ed alla giustizia sociale. Grazie a lui, anche grazie a lui, il nostro giornale avrà un cammino più spedito ed apprezzato. Un saluto, infine, ai lettori che sento vicini. È una bella sensazione sapere che sono tanti che salutano con favore l’uscita del giornale e sono molti che, una volta letto, lo conservano in una parte ben visibile della propria biblioteca, felici di condividerne la lettura con amici e parenti. Ecco, basta questo per dare alfine un senso a ciò che facciamo, pur se gli sforzi sono davvero tanti. Alla prossima, che speriamo sia il 22 ottobre... APPUNTI DI STORIA RELIGIOSA TAVIANESE di don Salvatore Barone " . continua a pagina 3 STORIE D'ALTRI TEMPI alle pagine 12 e 13 Di Laura Lupo

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  • LLaa PPiiaazzzzaa

    di Giancarlo Colella Direttore ResponsabileNel vasto scenario della stampasalentina il ruolo che ricopre “LaPiazza” sembra un po’ quello di unavoce fuori dal coro. Mentre ognitestata giornalistica che nasce in untessuto sociale municipalistico siprefigge di ricoprire il ruolo di

    strumento di informazione locale, strettamentelegato perciò ai fatti di cronaca ed alle vicendepolitiche del campanile, “La Piazza” si caratterizzaper il taglio storicoculturale che ha assunto sin dallasua nascita e punta più a far conoscere il passatodella comunità tavianese che ad interpretarne ilpresente. La scoperta e l’analisi di personaggi localiche hanno lasciato il segno nel mondo della cultura,dell’arte e della politica scaturisce dal bisogno diconoscere la propria storia, il vissuto della comunitàtavianese e l’identità stessa di questa comunità; unpassato, ad onor del vero, molto più ricco di quellodi tantissimi comuni salentini. Ma il bisogno diconoscere ed approfondire il proprio passato nonnasce solo da un interesse strettamente culturale,ma serve per poter meglio capire quale può essereil futuro di questa città. Una città che ha espressomenti pensanti di grande spessore, politici esemplaria tutti i livelli e contadiniagricoltori all’avanguardia,che hanno rappresentato e ancora oggirappresentano un motivo d’orgoglio per l’interoSalento. Preservare la memoria del passato,attraverso questo giornale ed attraverso lenumerose iniziative dell’Associazione che lo edita eche porta lo stesso nome, è un impegno che hoaccettato di buon grado per diversi motivi:1) perché le sfide mi appassionano e mi piacemettermi in discussione;2) perché a chiedermi di assumere la direzione delgiornale è stato Antonio Pasca, persona cheapprezzo e stimo;3) perché Taviano è un paese che porto nel cuore,per il suo glorioso passato, per la laboriosità dei suoiabitanti, perché è a Taviano che ho vissuto la miaprima esperienza di giornalismo televisivo. Tremotivi sufficienti per rimboccarsi le maniche ediniziare un nuovo percorso editoriale in buonacompagnia. Buon viaggio a tutti.

    di Antonio Pasca Presidente Associazione "La Piazza"

    Questa nostra umanità vede tempi assaidifficili tra guerre ed eventi della natura cheogni giorno la scuotono e noi, semplicioperatori culturali sulle strade della “memoria”, impegnati come siamo a recuperare volti e racconti del tempo che fu ed a

    valorizzare gli eventi forti del nostro territorio, corriamo ilrischio di occuparci del futile o del superficiale o, peggioancora, dell’inutile.C’è una fotografia, infatti, c’è un volto, c’è una frase cheda qualche tempo mi rende inquieto, insoddisfatto di me edel mio impegno in questi anni pure avvincenti: “Dirò cosami hanno fatto a Dio, Gli dirò tutto”, sono le ultime paroledi un bambino siriano di appena tre o quattro anni, vittimainnocente dei bombardamenti e della guerra che datempo investe la SIRIA (Papa Francesco inascoltato daquelle nazioni che poi osano definirsi cristiane).Lo sguardo di questo bimbo, il monito potente di quellasua voce flebile non può lasciarci indifferenti, quel piantosegna indelebilmente la nostra umanità.Tento di non pensarci, di rimuovere quella immagine equelle parole, di abbandonarle nel mucchio delle tanteimmagini atroci di questo tempo senza pace. Provo a dimenticare tutto ma non ci riesco: Dio, che vorrai dirmiadesso, che penserai di me, di noi, ora che la voce candida di questo bimbo Ti ha riferito di persona, che qui nonc’è pietà, non c’è giustizia, non c’è amore?Ora sta a noi rendere feconde le lacrime di questo figlionostro che ci guarda dal cielo, sta a noi meritarci le paroledi Andrea, il Vigile del Fuoco che a Pescara del Tronto,nella notte tragica dell’ultimo terremoto che ha colpito ilcentro Italia, non ce l’ha fatta a trarre in salvo una bimbadi 9 anni, Giulia, un Angelo che, lo dice Andrea stesso, ègià Stella luminosa della nostra vita.

    Ed ancora, sta a noi fare memoria della grande caricaumana di Daniele, scomparso inaspettatamente il 5 agosto scorso, (ne parleremo più approfonditamente in questo stesso numero).E perché questi drammi non passino invano, ognuno deve mettersi in cammino, come ora facciamo noi che,lungo le strade frequentate dalla umanità varia, promuoveremo iniziative sociali e culturali, ricercando le tracceimportanti della nostra antica storia di comunità cittadina,promuovendo progetti di conoscenza del territorio, cogliendone i cambiamenti e le ragioni storiche di fatti edeventi.Ci promettiamo di pubblicare con regolarità il giornale,arricchendolo di una edizione on line più ampia ed articolata, aperta ad ogni possibile forma di collaborazione(www.lapiazzamagazine.com); abbiamo intenzione diportare presto in stampa gli atti dell’ultimo seminario sullacultura classica, di organizzare seminari, convegni e momenti di approfondimento; Come potete vedere, quindi,sono numerosi ed importanti i nostri prossimi appuntamenti, resi peraltro possibili dalle nuove collaborazioni,tra le quali spicca quella di Giancarlo Colella, il nostronuovo Direttore Responsabile, che ha sempre fatto ilgiornalista guardano al cuore dell’uomo ed alla giustiziasociale. Grazie a lui, anche grazie a lui, il nostro giornaleavrà un cammino più spedito ed apprezzato. Un saluto,infine, ai lettori che sento vicini. È una bella sensazionesapere che sono tanti che salutano con favore l’uscita delgiornale e sono molti che, una volta letto, lo conservanoin una parte ben visibile della propria biblioteca, felici dicondividerne la lettura con amici e parenti.Ecco, basta questo per dare alfine un senso a ciò chefacciamo, pur se gli sforzi sono davvero tanti.Alla prossima, che speriamo sia il 22 ottobre...

    APPUNTI DI STORIARELIGIOSA TAVIANESEdi don Salvatore Barone

    "

    . continua a pagina 3

    STORIE D'ALTRI TEMPI

    alle pagine 12 e 13

    Di Laura Lupo

  • L a Piazza

    di Gabriele Pasca Direttore Editoriale

    SS CC AA TT TT II DD '' AA UU TT OO RR EE .. .. ..

    Alcuni dei tanti, bellissimiscatti del giovane Lorenzo Spiri, attento adimmortalare gli scorci piùsuggestivi del paesaggiotavianese:Fig. 1) Piazza del Popoloaddobbata.Fig. 2) Uno stend del locale mercato dei Fiori.Fig. 3) Taviano vista dalPalazzo Marchesale "DeFranchis".

  • L a Piazza

    (continua dalla prima)

    *Docente di diritto Canonico, dirittoEcclesiastico e diritto europeo dell'immigrazione presso l'Università degli Studi di

    Modena e Reggio Emilia.

  • L a Piazza

    GP

  • L a Piazza

    Avete presente i luoghi comuni e la retorica? Ecco Guglielmo Minervini, “Gu” per tutti, lo puoi raccontare indue modi: facendo un uso spropositato di retorica e luoghi comuni oppure con quella semplicità che gli erapropria. Tra tutti i messaggi di cordoglio, uno mi hacolpito particolarmente, quello degli avversari, quello delgruppo “Conservatori e Riformisti” (sì, proprio loro, gliacerrimi nemici): “Guglielmo Minervini non è stato unavversario politico. Ai nostri occhi era un appassionatodella politica e un guerriero della vita!” Probabilmente èla sintesi giusta di un uomo giusto, e proprio chi lo hacombattuto da anni ne può rivelare il “segreto”.Con quell’estetica da sfigato Clark Kent ma, quandoc’era da combattere, altro che Superman. Un nerd chefinalmente coglieva l’ironia, il sarcasmo e le mille passioni umane. Abile a comprendere la natura dellatecnologia e degli strumenti informatici che vanno usati

    come “attrezzo” politico essenziale, ma di cui è saggioabusare. La politica fatta in casa, la piazza, gli sguardi,gli abbracci, gli odori, questo era Gu.Con il suo maglioncino sopra la camicia, con una giaccain cui, nell’ultimo periodo, ne sarebbero entrati due. Nonostante tutto era lì: a combattere le battaglie più giuste. Come quella contro il caporalato, che riduce imigranti a veri e propri schiavi; lui non aveva timore discagliarsi contro il governo nazionale e sostenere “che,ancora una volta, la Puglia era sola nel combatterequesta difficilissima battaglia”. Gu era molfettese, erastato sindaco di quella città del sud, città che avevaadottato un altro grande maestro, Don Tonino Bello, figura carismatica che va oltre ogni classificazione e chesfonda il confine laico/religioso che, come tutti i confini,rende ciechi ed arroganti. Ed in Gu i tratti laici diquell’amore cristiano verso il prossimo erano evidenti etangibili, quel costruttore di ponti dotato di una supervista ed uno sconfinato altruismo aveva trasferito i suoisuper poteri nel Clara Kant di Molfetta. Come per la suaprofessione, anche per l’aspetto religioso ha avuto lacapacità di prendere l’essenza delle parole e del vissutodi Don Tonino e renderle fragranze gradevoli che arrivavano anche ai cuori più ruvidi ed aspri. Ma quello delnon cadere nella retorica e nei luoghi comuni è esercizio complesso quando si prova a fare le fotografie deigrandi.

    Guglielmo è stata la spina dorsale di quella tanto decantata “primavera pugliese”, è stato colui che è riuscitoa fare sintesi tra innovazione e tradizione. La Puglia,suo orgoglio insieme a tutto il meridione, che venivaproiettata in quel futuro che oggi è ormai passato e presente, senza scordarsi di quella terra arsa e greve piena dei mille difetti ancora da “formattare”.Nel suo ultimo messaggio su Boniface è riuscito a tenere dentro poche righe il pragmatismo di un uomo razionale (la fiducia nei medici), il privato (l’amore verso lamoglie ed i cari), la religione come riferimento contromostri sconosciuti (la voglia di farcela senza mai perdere il senso anche dentro il mistero della malattia) eun’infinità di speranza (“Ci risentiamo tra un po’. Sicuro”).Molti di noi a quelle parole ci hanno creduto…La moglie di Gu il giorno del suo funerale ha chiesto dinon far diventare la sua figura “ingombrante”. Anche noivogliamo credere che la sua leggerezza vada preservata. Gu per me, per noi, è stato riacquistare l’olfattodopo un brutto raffreddore. Non potete immaginare come si vive senza percepire gli odori ed i gusti. Lui èstato e sarà sempre quell’olfatto riacquistato, lui è statoe sarà sempre la politica che profuma di fiori di campoin primavera. Ed a lui ci ispireremo...

    Governatore, come è nata questa avventura all’internodella Misericordia?

    Ma perché proprio questa confraternita?

    Gestire un’associazione così importante può risultareeccessivamente oneroso. Vi siete mai pentiti della sceltafatta?

    Nello specifico, però, cos’è la Misericordia, oltre cheprincipi e buoni propositi?

    Mi parlavi anche di qualche progetto all’estero…

    Bene, abbiamo detto tutto credo...

    Qualche numero?

    Complimenti e grazie al Governatore Manni. GP

  • L a Piazza

    vviiaaggggiioo ttrraa llee cchhiieessee cc ii tt ttaaddiinnee

    (continua dalla prima)

    PH FRANCHETTI

    Antonio LECCI

  • L a Piazza

    1952 Stazione di Lecce.Alcune famiglie tavianesi e milanesi prima della partenza per Milano da dove poi si imbarcheranno per il Brasile "Notte, ti curvi sotto il floreo squillo

    Delle stelle nutrite di fragranze

    Di terra e di semenze addormentate

    Cosmiche moli di spazio tranquillo

    Respirano velate risonanze

    Di più patrie vibrate.

    E la marea dei giardini del mondo

    in te gatta le sue glauche rugiade

    Per darti un corpo più ricco e profondo"

  • L a Piazza

    Daniele ci ha lasciati così, d’improvviso,come improvviso il fulmine in estatesconquassa la nostra serenità. Lo conoscevo da quando, giovanissimo, iniziavainsieme a mio figlio il laborioso camminodi studente in quel Liceo Classico di Casarano così gravido di ricordi ed immaginid’affetti. Più il tempo trascorreva e più Daniele dimostrava un profondo interesseper le lettere, specie quelle classiche, eduna capacità di leggere i segni originalidel nostro vivere, ricco come lui era di unaFede cristiana autentica e vera. La laureaera giunta prestissimo per lui, così comel’insegnamento, tanto che è stato facileper me averlo relatore ad un convegnodell’Associazione LA PIAZZA tenutosi aTaviano il 14 marzo dell’anno scorso. Ilsuo intervento (https://www.youtube.com/watch?v=fRpTH8imo) è la provadella sua profonda conoscenza dellamateria che con tanta facilità proponeva ai

    suoi studenti. Eppure, nonostante tuttequeste sue qualità, quel che subito appariva di Daniele era la sua entusiasmantecarica umana, la sua dolce capacità di vivere insieme ad ogni “altro” che incontrava, senza alcuna distinzione. “Non chiedodi essere un uomo importante, ma voglioessere importante per qualche uomo”.Daniele, appassionato cultore di materieletterarie che con facilità trasmette aglistudenti, ha una umanità così viva cherende credibile e visibile l’amore del suo(ed oso sperare, del nostro) Cristo chesalva e santifica.Per parlare ancora più da vicino di Danieleabbiamo chiesto il contributo a due sueinsegnanti di Liceo, che più da vicino nehanno conosciuto il cammino umano eprofessionale.E se così è, Daniele non ci ha lasciati ma èqui con i suoi cari e con noi.

    AP

    "Non camminerai mai nell'oscurità".

    In memoria di te, dolcissimo amico

    mio, diletto fratello, e in ricordo di una

    serata di fiaba trascorsa assieme a

    passeggiare tra le lucciole. Ti immagino

    accompagnato dai libri che tanto

    amavi, dal tuo ramo d'ulivo. So che la

    tua via è illuminata.

    Ciao Daniele, ci siamo sentiti tre giorni

    fa... Mi mancheranno le nostre ricche

    conversazioni, i tuoi sorrisi e risate, le

    tue riflessioni, i tuoi abbracci... Come

    mi dicevi spesso: "Platone direbbe:

    Chalepà tà kalà. Le cose belle sono

    difficili. Forza!" Abbraccio l'aria, mentre

    ancora tremo...

  • L a Piazza

    Le uniche interrogazioni che mi

    piacevano,perché sapevo che

    anche se fosse andata

    maluccio,lui mi avrebbe

    supportato e spinto a credere

    in me stesso,perché ha sempre

    creduto in me,non ha mai

    dubitato delle mie capacità.

    Quando mi ascoltavi cantare ti si

    illuminava il volto. Piango

    ininterrottamente.Ho la tua poesia sotto

    al cuscino. Ciao amico mio la vita fa

    schifo ma io sorriderò ' anche per te.Un

    raggio di sole mandamelo ogni tanto.

    Cerca di leggere questo messaggio

    insieme agli angeli letterati, come te...

  • L a Piazza

    A volte ci troviamo assortinei nostri pensieri...

    a scrutarci nell'anima...a domandarci come sarebbe stata

    la nostra esistenza se avessimo fattoalcune scelte piuttosto che altre.

    A sognare ad occhi aperti una vita diversada quella vissuta.

    immaginando di trovarci in posti differentida dove viviamo.

    è questa la nostra missionedi eterni sognatori...

    girovagare con l'immaginazioneper il mondo in cerca di

    nuove emozioni che scàldino il cuore.Ma in fondo, a volte basta così poco

    per essere felici...Basta solo sognare ad occhi aperti

    Qui: il chiostro del convento. Sotto: un particolare di un affresco

  • L a Piazza

    OpenSweden

    Esperienza di Tampere

    cittadino elettronico

    FacthackingFondazioneAhref

    Centro StudiDemocrazia Partecipativa

    Più cultura!

    e.democracy.org

    divario digitale

    «democrazia non delegante,ma partecipativa, che manifesta unanuova forma di libertà segnata dallapartecipazione del cittadino alla vita dellacollettività in forma di partecipazione alpotere politico»

    Parliamone...

  • L a Piazza

    SSTTOORRIIEE DD''AALLTTRRII TTEEMMPPIIUUNNAA DDAAMMAA TTAAVVIIAANNEESSEE DDEELLLL''880000

    (continua dalla prima)

  • L a Piazza

    NOTE: Un grato ricordo va alla signora ErmelindaPortaccio e un sentito ringraziamento al signorPasquale Scategni, pronipoti di donna AntoniaCaputo, per le loro preziose testimonianze orali.

    LLaa PPiiaazzzzaa

    Direttore responsabile:

    Direttore editoriale:

    Editore:

    Redazione:

    Info e contributi:

    Grafica e impaginazione:

    Stampa:

    Qui: Giuseppe Scategni, sindaco di Taviano

  • L a Piazza

    Vista sul cielo dalla sala principale

    il dromos

  • L a Piazza

    La Piazza Sport

    (vedi foto)

    Nel prossimo numero la storia calcistica di unaltro grande del calcio tavianese: MarcoCarrozzo.

    IL TAVIANESE ANTONIO UNGARO IN LIZZA PER IL "PALLONE D'ORO DILETTANTI 2016"Un volto tutt’altro che nuovo quello del tavianese Antonio Ungaro, giovanedifensore, classe ’90, che nel corso della sua carriera si è distinto per presenzeimportanti in quota a club blasonati del panorama calcistico. Il numero 3, con isuoi 180 cm di altezza, ha sempre brillato per estro ed incisività, tanto da esserein corsa per il titolo di miglior giocatore tra i dilettanti del 2016. Ad occuparsidelle varie fasi del “torneo” è stato il sito tuttocampo.it che, per arrivare ad unagriglia di papabili, ha “analizzato il risultato algoritmico delle statistiche dellastagione appena trascorsa: popolarità, presenze, gol, disciplina, top 11 evotazioni.” I calciatori più votati a livello regionale avranno accesso alla fasefinale nazionale. Per poter votare è sufficiente collegarsi al sito tuttocampo.it eselezionare il nome di Antonio Ungaro, tra i difensori. GP

  • L a Piazza

    di Vittorio Zacchino

    Con la commemorazione del centenariodella nascita di Aldo Moro (Maglie 23settembre 1916), fissata per il 24 settembrepresso la Biblioteca “Martino Abatelillo”,

    affidata all’On.le Lorenzo RIA e al Prof.Andrea SPIRI, parte il Seminario di Studi eincontri organizzati dall’Associazione “LAPIAZZA” avente a tema generale “TAVIANOE SALENTO: Territorio, Cultura, Storia, Paesaggio, Tradizioni, Cibus, Protagonisti.”Vi aderiscono noti docenti universitari eintellettuali di varia estrazione. Saranno ricordati, oltre ovviamente a Moro, AntonioGalateo, Luigi Corvaglia, Gino Pisanò, Orazio Testarotta, Osvaldo Giannì, Aureliano DeMitri, Girolamo Comi, Gli Arditi, RodolfoD’Ambrosio, Martino Abatelillo, il briganteQuintino Venneri, il Vescovo Girolamo De

    Franchis, ed ancora Chiese, Palazzi, Case acorte, Arte e tanto altro.Tra gli studiosi che vi parteciperanno MarioSpedicato, Ezio Pasca, Luigi Montonato, Maria Rosaria Tamblè, Antonio Laporta, VittorioZacchino, Eugenio Imbriani, AntonioCostantini, Mario Cazzato ed altri ancora,secondo un programma che sarà definitonelle prossime settimane insieme alcuratore del seminario, l'amico VittorioZacchino.

    E non solo …

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