L u c e Cremaschini Claudio DArpa Maria Concetta Gallone Giovanni Jordan Julia Macchia Davide...
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LuceCremaschini Claudio D’Arpa Maria Concetta Gallone
Giovanni Jordan Julia Macchia Davide Parziale Gianluca
Punzi Danila De Rose Francesco Moratti Marco Azzola
Andrea Faita Antonio Filieri Maria Elisabetta
OBIETTIVI
• Indagare la natura del fenomeno
luminoso
• Utilizzare la luce come strumento d’indagine sui
materiali
ESPERIENZE
• Interferometro
• Interferenza Diffrazione
• Polarizzazione
• Interazioni radiazioni materia
La luce è prodotta dall’accelerazione di una carica elettrica, che comporta una variazione di
intensità del campo elettrico e quindi la produzione della radiazione luminosa
Studiare il fenomeno di Interferenza
Proprietà della luce-carattere ondulatorio-
Il campo elettrico associato all’onda (oscillante) si può rappresentare mediante una funzione sinusoidale:
dove
L’intensità luminosa percepita dal nostro occhio è definita come |E|2 (modulo quadro del campo elettrico)
che diventa:
tEE cos0
/2 c
21
2
2
2
1
2
21
22)( EEEEEEEI tot
21
2
2
2
1max 2 EEIII
21
2
2
2
1min 2 EEIII
Interferometro di Michelson
SCOPO DELL’ ESPERIENZA: misura della lunghezza d’onda della sorgente laser.
L’equazione per determinare la lunghezza d’onda è:
da cui
xn
nx /
x0=0 mm xf =0.115 mm n= 330
nm
Interferometro con camera di depressione
Con p minore, aumenta la velocità di propagazione della luce nel mezzo
P(Kpa) n-20 22-30 23-40 23-50 28-60 27
0
5
10
15
20
25
30
-70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0
P (KPa)
n
È così possibile calcolare il nuovo indice di rifrazione:
sapendo che
ndNm
dm
2)(
d
Nn
21
v
cn
N=240 d=29.7 cm λ=633 nm
n=1.00026
Polarizzazione
Premessa: La LUCE è un fenomeno ondulatorio
ma... Si tratta di un’onda trasversale o longitudinale?
Mediante i filtri polarizzatori è possibile evidenziare la natura trasversale della luce.
Quindi la luce si propagaattraverso onde trasversali
Direzione di propagazione
Asse di trasmissione preferenziale
Piano perpendicolare alla direzione di propagazione
I polarizzatori sono filtri che presentano un asse privilegiato di trasmissione
Piano perpendicolare alla direzione di propagazione
Legge della polarizzazione
L’obiettivo dell’esperienza consiste nel determinare la relazione che esprime l’intensità della luce trasmessa dal filtro polarizzatore in funzione dell’intensità incidente.
st
U
In analogia con quanto si verifica per le onde di natura meccanica l’energia è direttamente proporzionale al quadrato dell’ampiezza
della perturbazione, quindi potremo scrivere:
2EU
In ambito corpuscolare l’intensità rappresenta la quantità di fotoni incidenti, ma nel nostro caso,
considerando la luce come un fenomeno di natura ondulatoria, corrisponde all’energia in relazione
all’unità di tempo e all’unità di superficie
La prima lente trasmette un fascio di luce polarizzata; la seconda lente lascerà passare solo quella componente del vettore campo elettrico parallela al proprio asse
Se E1 è l’ampiezza dell’oscillazione del campo elettrico all’uscita del primo polarizzatore ed E2 l’ampiezza all’uscita del secondo si avrà:
cos12 EE
essendo l’angolo formato dagli assi di polarizzazione delle lenti.
Consideriamo quindi un sistema di due lenti polarizzatrici parallele allineate.
Legge di MALUS
2EI
212 cosII
I1 è l’intensità della luce incidente sul polarizzatore
I2 l’intensità trasmessa
l’angolo formato dagli assi di polarizzazione delle lenti.
Poiché l’intensità è direttamente proporzionale al quadrato dell’ampiezza
è possibile determinare la legge relativa alla polarizzazione
Una volta raccolti i dati sperimentali si possono confrontare con la linea teorica data dalla legge di Malus. Osserviamo come la curva ottenuta sia una funzione del tipo y=cos2. Per cui con =k l’intensità che passa attraverso le lenti è massima, mentre quando =k /2 l’intensità è pari o comunque molto vicina a 0.
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
0 50 100 150 200
Angolo theta (°)
Inte
ns
ita'
Dati sperimentali Curva teorica
L’INTERFERENZA E LA DIFFRAZIONE
L’INTERFERENZA
Si tratta del fenomeno che si
presenta quando si sovrappongono due
raggi luminosi provenienti da due
diverse sorgenti
La figura che si rileva sullo
schermo presenta un’alternanza di zone luminose e
zone scure
Si tratta del fenomeno che si
presenta quando si sovrappongono due
raggi luminosi provenienti da due
diverse sorgenti
La figura che si rileva sullo
schermo presenta un’alternanza di zone luminose e
zone scure
Grafico
Raccolta n°1
Position (cm)
-11.0 -10.0 -9.0 -8.0 -7.0 -6.0 -5.0 -4.0 -3.0
01.
02.
03.
04.
05.
06.
07.
08.
0
Rac
colta
n°1
Inte
nsità
(%
max
)
INTERPRETAZIONE TEORICA
Considerando la luce come un fenomeno di tipo ondulatorio è possibile determinare
la condizione per la quale si presentino zone di luce (Interferenza Costruttiva)
x1-x2 = k , k = 0, ±1, ±2...
x1-x2 = Differenza di cammino ottico
= lunghezza d’onda
ovvero
d sen = d y / D = k , k = 0, ±1, ±2...
d = distanza tra le due sorgenti (Fenditure)
D = distanza tra lo schermo e la sorgente.
Considerando la luce come un fenomeno di tipo ondulatorio è possibile determinare
la condizione per la quale si presentino zone di luce (Interferenza Costruttiva)
x1-x2 = k , k = 0, ±1, ±2...
x1-x2 = Differenza di cammino ottico
= lunghezza d’onda
ovvero
d sen = d y / D = k , k = 0, ±1, ±2...
d = distanza tra le due sorgenti (Fenditure)
D = distanza tra lo schermo e la sorgente.
x2
x1
d sin
MISURA DELLA LUNGHEZZA D’ONDA DELLA LUCE DEL
LASERUtilizzando la relazione dell’interferenza
costruttiva è possibile determinare la lunghezza d’onda della luce emessa da una
sorgente laser
= d y / D k
Valori misurati
d = 0,025 cm
D = (113,3 ± 0,1) cm
y/k = (0,29 ± 0,02) cm
= (630 ± 30) nm
Utilizzando la relazione dell’interferenza costruttiva è possibile determinare la
lunghezza d’onda della luce emessa da una sorgente laser
= d y / D k
Valori misurati
d = 0,025 cm
D = (113,3 ± 0,1) cm
y/k = (0,29 ± 0,02) cm
= (630 ± 30) nm
LA DIFFRAZIONE
E’ un fenomeno osservabile quando un fascio luminoso
attraversa una fenditura di dimensioni
estremamente piccole.
Si produce un’immagine costituita da
un’alternanza di zone chiare e
scure
E’ un fenomeno osservabile quando un fascio luminoso
attraversa una fenditura di dimensioni
estremamente piccole.
Si produce un’immagine costituita da
un’alternanza di zone chiare e
scure
Graph Display
Raccolta n°6
Position (cm)
8.0 9.0 10.0 11.0 12.00
5.0
Racc
olta
n°6
Inte
nsità
(% m
ax)
SOVRAPPOSIZIONE DEI GRAFICI DELL’INTERFERENZA E DELLA
DIFFRAZIONEGrafico
Raccolta n°1, lta n°3
Position (cm)
6.0 7.0 8.0 9.0 10.0 11.0 12.0 13.0 14.0
01.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
Raccolta
n°1
, lta
n°3
Inte
nsità
(%
max)
L’ASSORBIMENTO
STRUMENTAZIONE• SORGENTE
LUMINOSA:
• MONOCROMATORE:
• FIBRA OTTICA:
• SENSORE:
Emette la luce in tutte le lunghezze d’onda
Divide la luce nelle varie lunghezze d’onda
Trasmette la luce al sensore
Rileva l’intensità di luce trasmessa dal filtro
• Il monocromatore é formato da due specchi e da un reticolo di diffrazione; separa le diverse lunghezze d’onda della luce e consente di selezionare le diverse lunghezze d’onda, variando l’inclinazione del reticolo.
IL MONOCROMATORE
RETICOLO DI DIFFRAZIONEA RIFLESSIONE
LA FIBRA OTTICA
• La luce, passando da un mezzo con indice di rifrazione maggiore di quello dell’aria, subisce il fenomeno della riflessione totale
• Come rilevatore abbiamo optato per un fotodiodo calibrato in relazione alle varie lunghezze d’onda; misura l’intensità della luce incidente, trasformandola in segnale elettrico.
IL SENSORE
• Oggetto di studio sono stati vetrini di colore giallo rosso e blu, dei quali e’ stato analizzato l’assorbimento alle diverse lunghezze d’onda.
I RISULTATI
ASSORBIMENTO DEL ROSSO
-0,5
0
0,5
1
0 200 400 600 800
Lunghezza d'onda
Pe
rce
ntu
ale
VETRINO ROSSO
VETRINO BLU
ASSORBIMENTO DEL BLU
-0,5
0
0,5
1
0 200 400 600 800
Lunghezza d'onda
Perc
entu
ale
VETRINO GIALLO
ASSORBIMENTO DEL GIALLO
-1,50
-0,50
0,50
1,50
0,00 200,00 400,00 600,00 800,00
Lunghezza d'onda
Perc
entu
ale