L inchiesta RUGBY: L'IPOTESI DI WAYNE SMITH OPINIONI E ... · lo Sport da Simone Battaggia, Smith...

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GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 45 SPORT IN BREVE KICKBOXING q . AL MEMORIAL FABIO FONTANELLA La Fight Academy brilla a Lonato --------------------------------------- Nel Bresciano tante medaglie per i ragazzi e le ragazze di Parma --------------------------------------- --------------------------------------- Lucia Bandini II Tra i numerosi atleti che hanno partecipato alla sesta edizione del «Memorial Fabio Fontanella», un appuntamento che si è disputato a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, nei giorni scorsi, c’erano anche i ragazzi e le ragazze della Fight Academy Parma, sia gli ago- nisti di lunga data che i giovani al debutto, che in questa manifesta- zione hanno ottenuto dei risultati davvero importanti. Nella gara di kickboxing, che era dedicata al noto maestro di sport da combattimento e di arti marziali e prima tappa del tor- neo «Lombardia Circuit Fight», gli atleti della Fight Academy hanno ottenuto la bellezza di no- ve medaglie. Fight Academy Giordano Orzetti, Davide Minardi, Matteo Guardia, Alberto Cremona, Alice Blondi, Andrea Casalini, Lorenzo Rotelli, Federico D’Attilio, Lorenzo Ape, Giulio Fiorucci. RUGBY GIOVANILE q . I PREMI DELLA FIR Progetto sviluppo: Amatori in vetta TENNIS TAVOLO q . TORNEI GIOVANILI Il San Polo conquista due terzi posti II Le giovani promesse del Tennis Tavolo S. Polo hanno ottenuto due terzi posti nel secondo torneo re- gionale giovanile della stagione di- sputato a Manzolino (Mo). Il primo piazzamento sul gradino più basso del podio è arrivato nella categoria Allievi con Diego Romani, che non è riuscito a bissare il successo otte- nuto nella prima prova. Dopo le af- fermazioni sul pongista di casa Bi- gnami (3-0), sul riminese Stavola (3-0), sul bolognese Niang (3-2) e sul romagnolo Masini (3-0), il pongista sampolese è stato fermato in semi- finale dal vincitore, il carpigiano Campagnoli con il punteggio di 1-3. L'altro piazzamento è arrivato dai Ragazzi grazie ad Alessandro Tini che ha superato il cesenate Manuzzi (3-1), il modenese Franchini (3-0) e il carpigiano Riva (3-0) prima di ve- nire sconfitto con il minimo scarto dal ravennate Tosatti (2-3). Nella stessa categoria, da segnalare anche le prove di Giacomo Sernesi, scon- fitto nei quarti di finale dal vincitore del torneo, il ravennate Monaco e di Gabriele Nizzi che si è aggiudicato il torneo di consolazione. u r.sp. Passaggio in avanti, Parma dice no Cavinato: «Le regole esistono già. Vanno solo applicate meglio». Viappiani: «Piuttosto piazzare solo nei 22» Tebaldi: «E se si giocasse in tredici?». L'arbitro Munarini: «Non è soltanto una regola, è il rugby stesso» Oro per Federico D’Attilio, nel- la Light Contact cinture alte +85 kg, e per Giordano Orzetti, nella Point Fight cinture basse -70 kg; argento per Lorenzo Ape, nella Light Contact cinture basse -80 kg, Alice Blondi, nella Point Fi- ght cinture alte +60 kg, Emma Carrara, nella Point Fight Cadet- ti cinture basse -50 kg, ed Irene Oppici, nella Point Fight Cadetti cinture basse -60 kg; bronzi, in- fine, per Luca Rizzoli, nella Light Contact cinture alte -60 kg, Luca Scauri, nella Light Contact cin- ture basse -60 kg, e Federico Pai- ni, nella Point Fight Cadetti cin- ture basse -39 kg. In attesa degli Interregionali, che sono in programma dome- nica prossima a Dolo, in provin- cia di Venezia, gara che darà la possibilità di partecipare ai cam- pionati italiani, organizzati dalla Fikbms e che sono in program- ma il prossimo anno, si tratta di una buona iniezione di fiducia e di medaglie per la Fight Acade- my Parma.u AU TO FRAZZANI-ALTOMONTE AL RALLY DEL CAIO Gabriele Frazzani e Diego Al- tomonte, dopo aver conqui- stato un combattutissimo ter- zo gradino del podio al Rally Day Colline Matildiche, ades- so sono pronti per disputare il Rally del Monte Caio. Il pro- gramma della manifestazione prevede la partenza da Lan- ghirano alle ore 18 di sabato ed entrerà nel vivo, dopo il riordino notturno, con la di- sputa del primo tratto cro- nometrato, dalle ore 8,39 di domenica. RUGBY NAZIONALE ITALIA-SAMOA: SALE L 'ATTESA Sale l’attesa ad Ascoli per gli azzurri del rugby, che sabato allo stadio Del Duca affron- teranno Samoa nel primo dei tre Cariparma Test Match no- vembrini della squadra di Jac- ques Brunel. Oltre diecimila i biglietti già venduti per l'ap- puntamento. Ieri gli azzurri hanno partecipato all’inaugu- razione del nuovo stadio del rugby di San Benedetto del Tronto, intitolato al Premio Nobel per la pace Nelson Mandela. RUGBY FEMMINILE SILLARI CONVOCATA IN AZZURRO C’è anche Michela Sillari (Maf- fei Colorno) nel gruppo delle convocate azzurre che sfide- ranno la Scozia nel test-match del 23 novembre ad Avezzano. --------------------------------------- --------------------------------------- Paolo Mulazzi II La Fir ha reso noto l’ammon- tare dei premi distribuiti alle so- cietà in relazione al Progetto svi- luppo rugby di base (maggiore attività dall’Under 12 all’Under 16 e Accademie) relativamente alla stagione 2013/14. Premi che per quanto riguarda la maggiore attività giovanile sono stati pro- porzionalmente ridotti del 14% e decurtati di eventuali tasse fe- derali ancora dovute dalle socie- tà. All’Emilia-Romagna sono an- dati 87.711 euro, importo che equivale al terzo più consistente dopo quello distribuito a Veneto e Lombardia; detto ammontare è stato spalmato su ventidue so- cietà. Tra quelle del territorio parmense, al gruppo Amatori è andato l’importo più consisten- te, 6.007 euro così suddivisi: 1.100 alla società Amatori Parma Junior per il segmento Accade- mie, 4.907 all’Amatori Parma di cui 1.467 per le Accademie e 3.440 per l’attività Under 14. Alla Rugby Parma Young sono an- dati 1.720 euro per l’attività Un- der 12. Al gruppo Colorno sono spettati premi complessivi per 2.770 euro di cui 550 al Colorno Junior per Accademie e 1.720 al Farnese Rugby per Accademie (550) e attività Under 12 (1.720). Alla società nocetana Rugby Academy, da questa stagione ac- corpata al Rugby Noceto per quanto riguarda l’attività dal- l’Under 14 alla 18, sono andati 4.540 euro di cui 1.100 per Ac- cademie e 3.440 per l’attività Un- der 16.u L ' inchiesta RUGBY: L'IPOTESI DI WAYNE SMITH OPINIONI E CONTROPROPOSTE DEGLI ADDETTI AI LAVORI --------------------------------------- --------------------------------------- Michele Ceparano P assare il pallone in avanti nel rugby? Una bestemmia o, come sostengono gli addetti ai lavori della palla ovale parmigiana, una provoca- zione. Se però lo dice Wayne Smith ci si deve riflettere. Per forza. Il guru neozelandese, che negli All Blacks ha giocato e li ha successivamente allenati, nei giorni scorsi ha lanciato il sasso nello stagno mentre si trovava in Veneto a salutare i vecchi amici (nel 1986 fece l'al- lenatore a Casale sul Sile) e di- spensare i suoi preziosi consigli. Intervistato sulla «Gazzetta del- lo Sport» da Simone Battaggia, Smith ha risposto che, per au- mentare lo spettacolo, nel rug- by «si potrebbe ammettere il passaggio in avanti». Un'affer- mazione fortissima per il mon- do ovale. O meglio, un vero e proprio terremoto. Più che se qualcuno avesse proposto, nel calcio, di poter prendere la pal- la con le mani. O nel basket di legarsele dietro alla schiena. Perché nel rugby il passaggio all'indietro è una filosofia, di gioco e di vita. Il rugby è uno sport in cui tutti fanno la pro- pria parte, si passa la palla al- l'indietro appunto perché, co- me diceva Marco Bollesan, «in meta ci si va tutti insieme». Nel rugby non ci sarà mai un Ma- radona perché la meta non è so- lo di quello che schiaccia oltre la linea. Per fare un esempio il- lustre, il drop di Wilkinson che diede all'Inghilterra il Mondiale nel 2003 contro l'Australia fu sì una magia, ma al numero 10 della nazionale della Rosa ven- ne servito su un piatto d'argen- to dal gran lavoro della mischia. Questo Smith lo sa meglio di tutti, tanto che ha articolato su- bito la sua proposta: «Se ne po- trebbe fare uno per azione e con l'obbligo, per chi riceve la palla, di non essere in fuorigioco ri- spetto a chi passa». Il «mostro sacro» neozelandese ha comun- que ammesso di aver esposto «un'idea estrema, ma c'è biso- gno di spingere i confini un po' più in là per rendere il gioco più gradevole al pubblico». Provo- cazione o meno, l'ipotesi viene bocciata dal rugby parmigiano. «Certo che è una provocazione - spiega Andrea Cavinato, head coach delle Zebre - e penso che il primo a saperlo sia proprio lo stesso Wayne Smith. Il rugby infatti è uno sport che prevede la contesa e forse si dovrebbe lavorare maggiormente su que- sto aspetto». Più che a passare il pallone in avanti Cavinato propone invece di «trasformare i calci di punizione di prima in calci di seconda. Questo velociz- zerebbe il gioco e farebbe au- mentare lo spettacolo. Le regole comunque esistono e applicarle meglio garantirebbe di assiste- re a partite più divertenti. An- che un arbitro in più non gua- sterebbe». No a un'ipotesi del genere anche da Roland de Ma- rigny , allenatore dell'Accademia Fir. «Io sono un tipo all'antica - scherza l'ex estremo-apertura 22». Alle sue parole fanno eco quelle di Mono Gutierrez, tecni- co della Rugby Parma. «Il rug- by - spiega l'allenatore argenti- no - è l'unico sport in cui si cor- re in avanti passando il pallone all'indietro. Noi lavoriamo sulla coordinazione motoria dei gio- catori fin da quando sono pic- coli. Ed è una caratteristica che rende il rugby unico». D'accor- do Daniele Tebaldi. «Con un cambiamento del genere - os- serva il tecnico del Colorno femminile - il nostro sport di- venterebbe un'altra cosa. Per fa- vorire lo spettacolo si potrebbe invece ridurre il numero dei giocatori: da quindici si potreb- be passare a tredici». Per Franco Bernini, responsabile della Cit- tadella del Rugby di Parma che vinse uno scudetto da allenato- re del Viadana, «introdurre il passaggio in avanti potrebbe creare problemi, andrebbe a cambiare la filosofia del gioco e il suo sistema; soprattutto quel- lo in difesa. Diverrebbe un altro sport snaturalizzando il nostro gioco, penso non sia una scelta corretta. Il passaggio in avanti è poi già possibile coi piedi. I tec- nici sviluppino maggiormente questo fondamentale». Stefano Romagnoli , responsabile del Centro di formazione federale Under 16 di Parma, invece, pro- pone di «togliere l’in avanti sul- la presa al volo che porta a mi- schie chiuse o falli per la rac- colta volontaria che spezzano il gioco. Ciò velocizzerebbe il rug- by e lo renderebbe più spetta- colare». Sul fronte di chi il rugby lo deve interpretare in campo, Marco Bortolami, capitano delle Zebre, ieri sulla «Gazzetta dello Sport» faceva osservare che «più che cambiare le regole sa- rebbe meglio formare dei gio- catori competenti». Roberto Manghi, direttore organizzazio- ne e sviluppo delle Zebre, com- menta: «Il passaggio indietro e l’avanzamento distinguono il nostro sport da tutti gli altri. Tutti i cambiamenti nel nostro sport li decide l’International Board che costantemente stu- dia e applica le soluzioni per rendere il rugby più veloce e spettacolare: alcune si sono ri- velate efficaci, altre meno». E gli arbitri parmigiani? Anche loro bocciano senza appello l'i- potesi. «Non siamo pronti per cambiamenti così epocali - ri- sponde Federico Armanini -. Dobbiamo invece preservare il più possibile lo spirito di questo gioco che è bello perché è unico. I giocatori fin da piccoli sanno che per ottenere un risultato devono faticare e l'esempio del pallone che va passato indietro significa molto. Non credo poi che una regola del genere faci- literebbe l'arbitraggio. Noi arbi- tri siamo infatti facilitati solo quando esiste collaborazione». Chiude Clara Munarini, altro ar- bitro parmigiano. «Se passasse una regola del genere verrebbe snaturato il rugby - spiega -. E poi parliamoci chiaro: il passag- gio in avanti non è solo una semplice regola. E' il rugby stes- so».u La proposta di Smith Un solo passaggio avanti per azione Wayne Smith ex tecnico degli All Blacks Posizione 1 Passaggio vietato Passaggio consentito Posizione 2 Linea di fuorigioco della nazionale italiana - e cre- do che nel nostro sport le regole siano chiare e vadano rispetta- te. E poi se passassero certe idee il rugby si trasformerebbe in qualcosa di diverso. Sembrereb- be una specie di football ame- ricano. Il rugby invece è bello proprio perché è così: passaggi all'indietro e tanta fatica per ar- rivare alla meta». Roberto Viap- piani, allenatore del Noceto, è chiaro: «Il nostro sport nasce con il passaggio all'indietro. Non si tratta infatti solo di un modo di intendere lo sport, ma è anche una filosofia. Il vero problema, specialmente in ca- tegorie come quella in cui al- leno io (la serie B, ndr), è sem- mai costituito dal non gioco. Per fare aumentare lo spettaco- lo io proporrei invece di poter piazzare solo dentro la linea dei

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GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 45

SPORT IN BREVE

KICKBOXING q.AL MEMORIAL FABIO FONTANELLA

La Fight Academy brilla a Lonato---------------------------------------

Nel Brescianotante medaglieper i ragazzie le ragazze di Parma---------------------------------------

---------------------------------------Lucia Bandini

II Tra i numerosi atleti che hannopartecipato alla sesta edizione del«Memorial Fabio Fontanella», unappuntamento che si è disputato aLonato del Garda, in provincia diBrescia, nei giorni scorsi, c’eranoanche i ragazzi e le ragazze dellaFight Academy Parma, sia gli ago-nisti di lunga data che i giovani aldebutto, che in questa manifesta-zione hanno ottenuto dei risultatidavvero importanti.

Nella gara di kickboxing, cheera dedicata al noto maestro disport da combattimento e di artimarziali e prima tappa del tor-neo «Lombardia Circuit Fight»,gli atleti della Fight Academyhanno ottenuto la bellezza di no-ve medaglie.

Fight Academy Giordano Orzetti, Davide Minardi, Matteo Guardia, Alberto Cremona, Alice Blondi,Andrea Casalini, Lorenzo Rotelli, Federico D’Attilio, Lorenzo Ape, Giulio Fiorucci.

RUGBY GIOVANILE q.I PREMI DELLA FIR

Progetto sviluppo:Amatori in vetta

TENNIS TAVOLO q.TORNEI GIOVANILI

Il San Polo conquistadue terzi postiII Le giovani promesse del TennisTavolo S. Polo hanno ottenuto dueterzi posti nel secondo torneo re-gionale giovanile della stagione di-sputato a Manzolino (Mo). Il primopiazzamento sul gradino più bassodel podio è arrivato nella categoriaAllievi con Diego Romani, che non èriuscito a bissare il successo otte-nuto nella prima prova. Dopo le af-fermazioni sul pongista di casa Bi-gnami (3-0), sul riminese Stavola(3-0), sul bolognese Niang (3-2) e sulromagnolo Masini (3-0), il pongistasampolese è stato fermato in semi-

finale dal vincitore, il carpigianoCampagnoli con il punteggio di 1-3.L'altro piazzamento è arrivato daiRagazzi grazie ad Alessandro Tiniche ha superato il cesenate Manuzzi(3-1), il modenese Franchini (3-0) eil carpigiano Riva (3-0) prima di ve-nire sconfitto con il minimo scartodal ravennate Tosatti (2-3). Nellastessa categoria, da segnalare anchele prove di Giacomo Sernesi, scon-fitto nei quarti di finale dal vincitoredel torneo, il ravennate Monaco e diGabriele Nizzi che si è aggiudicato iltorneo di consolazione.u r.sp.

Passaggio in avanti, Parma dice noCavinato: «Le regole esistono già. Vanno solo applicate meglio». Viappiani: «Piuttosto piazzare solo nei 22»Tebaldi: «E se si giocasse in tredici?». L'arbitro Munarini: «Non è soltanto una regola, è il rugby stesso»

Oro per Federico D’Attilio, nel-la Light Contact cinture alte +85kg, e per Giordano Orzetti, nellaPoint Fight cinture basse -70 kg;argento per Lorenzo Ape, nellaLight Contact cinture basse -80kg, Alice Blondi, nella Point Fi-ght cinture alte +60 kg, EmmaCarrara, nella Point Fight Cadet-ti cinture basse -50 kg, ed IreneOppici, nella Point Fight Cadetticinture basse -60 kg; bronzi, in-fine, per Luca Rizzoli, nella LightContact cinture alte -60 kg, LucaScauri, nella Light Contact cin-ture basse -60 kg, e Federico Pai-ni, nella Point Fight Cadetti cin-ture basse -39 kg.

In attesa degli Interregionali,che sono in programma dome-nica prossima a Dolo, in provin-cia di Venezia, gara che darà lapossibilità di partecipare ai cam-pionati italiani, organizzati dallaFikbms e che sono in program-ma il prossimo anno, si tratta diuna buona iniezione di fiducia edi medaglie per la Fight Acade-my Parma.u

AU TOFRAZZANI-ALTOMONTEAL RALLY DEL CAIOGabriele Frazzani e Diego Al-tomonte, dopo aver conqui-stato un combattutissimo ter-zo gradino del podio al RallyDay Colline Matildiche, ades-so sono pronti per disputare ilRally del Monte Caio. Il pro-gramma della manifestazioneprevede la partenza da Lan-ghirano alle ore 18 di sabatoed entrerà nel vivo, dopo ilriordino notturno, con la di-sputa del primo tratto cro-nometrato, dalle ore 8,39 didomenica.

RUGBY NAZIONALEITALIA-SAMOA:SALE L'ATTESASale l’attesa ad Ascoli per gliazzurri del rugby, che sabatoallo stadio Del Duca affron-teranno Samoa nel primo deitre Cariparma Test Match no-vembrini della squadra di Jac-ques Brunel. Oltre diecimila ibiglietti già venduti per l'ap-puntamento. Ieri gli azzurrihanno partecipato all’inaugu -razione del nuovo stadio delrugby di San Benedetto delTronto, intitolato al PremioNobel per la pace NelsonMandela.

RUGBY FEMMINILESILLARI CONVOCATAIN AZZURROC’è anche Michela Sillari (Maf-fei Colorno) nel gruppo delleconvocate azzurre che sfide-ranno la Scozia nel test-matchdel 23 novembre ad Avezzano.

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II La Fir ha reso noto l’ammon -tare dei premi distribuiti alle so-cietà in relazione al Progetto svi-luppo rugby di base (maggioreattività dall’Under 12 all’Under16 e Accademie) relativamentealla stagione 2013/14. Premi cheper quanto riguarda la maggioreattività giovanile sono stati pro-porzionalmente ridotti del 14% edecurtati di eventuali tasse fe-derali ancora dovute dalle socie-tà. All’Emilia-Romagna sono an-dati 87.711 euro, importo cheequivale al terzo più consistentedopo quello distribuito a Venetoe Lombardia; detto ammontareè stato spalmato su ventidue so-cietà. Tra quelle del territorioparmense, al gruppo Amatori èandato l’importo più consisten-te, 6.007 euro così suddivisi:1.100 alla società Amatori ParmaJunior per il segmento Accade-mie, 4.907 all’Amatori Parma dicui 1.467 per le Accademie e

3.440 per l’attività Under 14. AllaRugby Parma Young sono an-dati 1.720 euro per l’attività Un-der 12. Al gruppo Colorno sonospettati premi complessivi per2.770 euro di cui 550 al ColornoJunior per Accademie e 1.720 alFarnese Rugby per Accademie(550) e attività Under 12 (1.720).Alla società nocetana RugbyAcademy, da questa stagione ac-corpata al Rugby Noceto perquanto riguarda l’attività dal-l’Under 14 alla 18, sono andati4.540 euro di cui 1.100 per Ac-cademie e 3.440 per l’attività Un-der 16.u

L'inchiesta RUGBY: L'IPOTESI DI WAYNE SMITHOPINIONI E CONTROPROPOSTE DEGLI ADDETTI AI LAVORI

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Passare il pallone inavanti nel rugby? Unabestemmia o, comesostengono gli addettiai lavori della palla

ovale parmigiana, una provoca-zione. Se però lo dice WayneSmith ci si deve riflettere. Perforza. Il guru neozelandese, chenegli All Blacks ha giocato e liha successivamente allenati,nei giorni scorsi ha lanciato ilsasso nello stagno mentre sitrovava in Veneto a salutare ivecchi amici (nel 1986 fece l'al-lenatore a Casale sul Sile) e di-spensare i suoi preziosi consigli.Intervistato sulla «Gazzetta del-lo Sport» da Simone Battaggia,Smith ha risposto che, per au-mentare lo spettacolo, nel rug-by «si potrebbe ammettere ilpassaggio in avanti». Un'affer-mazione fortissima per il mon-do ovale. O meglio, un vero eproprio terremoto. Più che sequalcuno avesse proposto, nelcalcio, di poter prendere la pal-la con le mani. O nel basket dilegarsele dietro alla schiena.Perché nel rugby il passaggioall'indietro è una filosofia, digioco e di vita. Il rugby è unosport in cui tutti fanno la pro-pria parte, si passa la palla al-l'indietro appunto perché, co-me diceva Marco Bollesan, «inmeta ci si va tutti insieme». Nelrugby non ci sarà mai un Ma-radona perché la meta non è so-lo di quello che schiaccia oltrela linea. Per fare un esempio il-lustre, il drop di Wilkinson che

diede all'Inghilterra il Mondialenel 2003 contro l'Australia fu sìuna magia, ma al numero 10della nazionale della Rosa ven-ne servito su un piatto d'argen-to dal gran lavoro della mischia.Questo Smith lo sa meglio ditutti, tanto che ha articolato su-bito la sua proposta: «Se ne po-trebbe fare uno per azione e conl'obbligo, per chi riceve la palla,di non essere in fuorigioco ri-spetto a chi passa». Il «mostrosacro» neozelandese ha comun-que ammesso di aver esposto«un'idea estrema, ma c'è biso-gno di spingere i confini un po'più in là per rendere il gioco piùgradevole al pubblico». Provo-cazione o meno, l'ipotesi vienebocciata dal rugby parmigiano.«Certo che è una provocazione -spiega Andrea Cavinato, headcoach delle Zebre - e penso cheil primo a saperlo sia proprio lostesso Wayne Smith. Il rugbyinfatti è uno sport che prevedela contesa e forse si dovrebbelavorare maggiormente su que-sto aspetto». Più che a passareil pallone in avanti Cavinatopropone invece di «trasformarei calci di punizione di prima incalci di seconda. Questo velociz-zerebbe il gioco e farebbe au-mentare lo spettacolo. Le regolecomunque esistono e applicarlemeglio garantirebbe di assiste-re a partite più divertenti. An-che un arbitro in più non gua-sterebbe». No a un'ipotesi delgenere anche da Roland de Ma-r i g ny , allenatore dell'AccademiaFir. «Io sono un tipo all'antica -scherza l'ex estremo-apertura

22». Alle sue parole fanno ecoquelle di Mono Gutierrez, tecni-co della Rugby Parma. «Il rug-by - spiega l'allenatore argenti-no - è l'unico sport in cui si cor-re in avanti passando il palloneall'indietro. Noi lavoriamo sullacoordinazione motoria dei gio-catori fin da quando sono pic-coli. Ed è una caratteristica cherende il rugby unico». D'accor-do Daniele Tebaldi. «Con uncambiamento del genere - os-serva il tecnico del Colornofemminile - il nostro sport di-venterebbe un'altra cosa. Per fa-vorire lo spettacolo si potrebbeinvece ridurre il numero deigiocatori: da quindici si potreb-be passare a tredici». Per Fra n c oBernini, responsabile della Cit-tadella del Rugby di Parma chevinse uno scudetto da allenato-re del Viadana, «introdurre ilpassaggio in avanti potrebbecreare problemi, andrebbe acambiare la filosofia del gioco eil suo sistema; soprattutto quel-lo in difesa. Diverrebbe un altrosport snaturalizzando il nostrogioco, penso non sia una sceltacorretta. Il passaggio in avanti èpoi già possibile coi piedi. I tec-nici sviluppino maggiormentequesto fondamentale». StefanoRo m a g n o l i , responsabile delCentro di formazione federaleUnder 16 di Parma, invece, pro-pone di «togliere l’in avanti sul-la presa al volo che porta a mi-schie chiuse o falli per la rac-colta volontaria che spezzano ilgioco. Ciò velocizzerebbe il rug-by e lo renderebbe più spetta-colare».

Sul fronte di chi il rugby lo deveinterpretare in campo, M a rc oBortolami, capitano delle Zebre,ieri sulla «Gazzetta delloSport» faceva osservare che«più che cambiare le regole sa-rebbe meglio formare dei gio-catori competenti». Ro b e r t oManghi, direttore organizzazio-ne e sviluppo delle Zebre, com-menta: «Il passaggio indietro el’avanzamento distinguono ilnostro sport da tutti gli altri.Tutti i cambiamenti nel nostrosport li decide l’InternationalBoard che costantemente stu-dia e applica le soluzioni perrendere il rugby più veloce espettacolare: alcune si sono ri-velate efficaci, altre meno». Egli arbitri parmigiani? Ancheloro bocciano senza appello l'i-potesi. «Non siamo pronti percambiamenti così epocali - ri-sponde Federico Armanini -.Dobbiamo invece preservare ilpiù possibile lo spirito di questogioco che è bello perché è unico.I giocatori fin da piccoli sannoche per ottenere un risultatodevono faticare e l'esempio delpallone che va passato indietrosignifica molto. Non credo poiche una regola del genere faci-literebbe l'arbitraggio. Noi arbi-tri siamo infatti facilitati soloquando esiste collaborazione».Chiude Clara Munarini, altro ar-bitro parmigiano. «Se passasseuna regola del genere verrebbesnaturato il rugby - spiega -. Epoi parliamoci chiaro: il passag-gio in avanti non è solo unasemplice regola. E' il rugby stes-so».u

La proposta di SmithUn solo passaggio avanti per azione

Wayne Smith ex tecnico degli All Blacks

Posizione 1

Passaggiovietato

Passaggioconsentito

Posizione 2

Linea di fuorigioco

della nazionale italiana - e cre-do che nel nostro sport le regolesiano chiare e vadano rispetta-te. E poi se passassero certe ideeil rugby si trasformerebbe inqualcosa di diverso. Sembrereb-be una specie di football ame-ricano. Il rugby invece è belloproprio perché è così: passaggiall'indietro e tanta fatica per ar-rivare alla meta». Roberto Viap-piani, allenatore del Noceto, èchiaro: «Il nostro sport nascecon il passaggio all'indietro.Non si tratta infatti solo di unmodo di intendere lo sport, maè anche una filosofia. Il veroproblema, specialmente in ca-tegorie come quella in cui al-leno io (la serie B, ndr), è sem-mai costituito dal non gioco.Per fare aumentare lo spettaco-lo io proporrei invece di poterpiazzare solo dentro la linea dei