L Cosa pensano i giovani della politica? · la fiducia de-gli italiani che si sono ritrovati per...

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Giornale del Liceo Scientifico e della Comunicazione Paritario Sacro Cuore 00135 Roma, Via della Tenuta di S. Agata, 1 Tel 06.3054791 / 06.3054767 - Fax 06.3052957 E-mail [email protected] - www.piccoleancellesacrocuoreroma.it Anno X Numero 3 Giugno 2013 Cosa pensano i giovani della politica? Vacanze in arrivo! L e vacanze sono in arrivo! Fi- nalmente, nonostante il clima non sia dei migliori, siamo arrivati a giugno e la scuola sta per finire (eccetto per i ragazzi del V liceo che hanno gli Esami di Stato), e una delle domande sarà “Cosa farò quest’estate?”. Quando si pensa alle vacanze, in generale, subito ci si immerge in un mondo sereno e calmo, senza eccessive preoccupazioni e stress. Noi studenti, poi, non pos- siamo non metterci le mani tra i capelli per capire come destreg- giarci tra i nostri desideri. Ci sono varie opportunità per a- prire il nostro orizzonte culturale senza troppi sforzi. Viaggiare e leggere sono le cose che più di tutte possono arricchir- ci durante quei “brevi” tre mesi che fra poco saranno nuovamente nostri come sempre, verso la metà di giugno. Viaggiare forse viene dato per scontato ma, ovviamente, bisogna saper scegliere bene i posti che si visitano e, magari, con inaspettata gioia ci si potrebbe trovare qualcosa di stranamente interessante e nuovo. Per quanto riguarda la lettura po- tremmo scoprire dei libri capaci di catturarci ed appassionarci, farci aprire su nuovi mondi. Natu- ralmente, si è liberi di leggere ciò che più piace, da un racconto bre- ve di Dostoevskij a qualche libro di nuova uscita, e di uno scrittore che, piano piano, sta scalando le vette delle solite classifiche estive che non risparmiano neanche i libri. In ogni caso, adesso l’unica cosa è aspettare quel giorno di fine di scuola evitando, già in par- tenza, di disperarci per il ritorno a scuola e i troppi compiti. Maristella Spur Mario Castrichino L e elezioni politiche di febbraio han- no evidenziato le contraddizioni e le difficoltà della politica italiana in un contesto di profonda crisi economica, in cui è fonda- mentale una guida certa e ferma per fuoriuscire da una recessio- ne che sta colpendo du- ramente le imprese e le famiglie. I numerosi scandali e gli episodi di corruzione hanno minato la fiducia de- gli italiani che si sono ritrovati per giun- ta tartassati dalle imposte per fronteg- giate la situazione di emergenza per l’alto livello di debito pubblico. Abbiamo interpellato gli studenti del triennio del Liceo, per conoscere cosa pensassero della situazione politica in Italia, quali fossero le loro speranze e prospettive. Riportiamo alcuni inter- venti : “Il momento che stiamo vivendo non è semplice, c’è una poli- tica che non dà più fidu- cia. Anche i cittadini han- no perso le speranze. Si dovrebbe diffondere un sentimen- to di speran- za, pensan- do che que- sto tempo sia di passaggio e che termi- nerà..prima o poi.” (C. Di Porzio) “Il nostro paese è investito da una pro- fonda crisi in tutti i settori economici, numerosi sono i casi di suicidio per (Segue a pagina 2) Empatia e comprensione dell’altro Pag.4 Idee per la crescita economica Pag. 5 Gli studenti del liceo Sacro Cuore, alla luce dei recenti avvenimenti istituzionali, esprimono la loro visione della classe politica italiana

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Giornale del Liceo Scientifico e della Comunicazione Paritario Sacro Cuore 00135 Roma, Via della Tenuta di S. Agata, 1 Tel 06.3054791 / 06.3054767 - Fax 06.3052957

E-mail [email protected] - www.piccoleancellesacrocuoreroma.it

Anno X Numero 3 Giugno 2013

Cosa pensano i giovani della politica?

Vacanze in arrivo!

L e vacanze sono in arrivo! Fi-

nalmente, nonostante il clima

non sia dei migliori, siamo arrivati

a giugno e la scuola sta per finire

(eccetto per i ragazzi del V liceo

che hanno gli Esami di Stato), e

una delle domande sarà “Cosa

farò quest’estate?”.

Quando si pensa alle vacanze, in

generale, subito ci si immerge in

un mondo sereno e calmo, senza

eccessive preoccupazioni e

stress. Noi studenti, poi, non pos-

siamo non metterci le mani tra i

capelli per capire come destreg-

giarci tra i nostri desideri.

Ci sono varie opportunità per a-

prire il nostro orizzonte culturale

senza troppi sforzi.

Viaggiare e leggere sono le cose

che più di tutte possono arricchir-

ci durante quei “brevi” tre mesi

che fra poco saranno nuovamente

nostri come sempre, verso la metà

di giugno. Viaggiare forse viene

dato per scontato ma, ovviamente,

bisogna saper scegliere bene i

posti che si visitano e, magari, con

inaspettata gioia ci si potrebbe

trovare qualcosa di stranamente

interessante e nuovo.

Per quanto riguarda la lettura po-

tremmo scoprire dei libri capaci

di catturarci ed appassionarci,

farci aprire su nuovi mondi. Natu-

ralmente, si è liberi di leggere ciò

che più piace, da un racconto bre-

ve di Dostoevskij a qualche libro

di nuova uscita, e di uno scrittore

che, piano piano, sta scalando le

vette delle solite classifiche estive

che non risparmiano neanche i

libri. In ogni caso, adesso l’unica

cosa è aspettare quel giorno di

fine di scuola evitando, già in par-

tenza, di disperarci per il ritorno a

scuola e i troppi compiti. Maristella Spur

Mario Castrichino

L e elezioni politiche di febbraio han-

no evidenziato le contraddizioni e

le difficoltà della politica italiana in un

contesto di profonda crisi economica,

in cui è fonda-

mentale una

guida certa e

ferma per

fuoriuscire da

una recessio-

ne che sta

colpendo du-

ramente le

imprese e le

famiglie. I

numerosi

scandali e gli

episodi di

corruzione

hanno minato

la fiducia de-

gli italiani che si sono ritrovati per giun-

ta tartassati dalle imposte per fronteg-

giate la situazione di emergenza per

l’alto livello di debito pubblico.

Abbiamo interpellato gli studenti del

triennio del Liceo, per conoscere cosa

pensassero della situazione politica in

Italia, quali fossero le loro speranze e

prospettive. Riportiamo alcuni inter-

venti :

“Il momento

che stiamo

vivendo non

è semplice,

c’è una poli-

tica che non

dà più fidu-

cia. Anche i

cittadini han-

no perso le

speranze. Si

dovrebbe

diffondere

un sentimen-

to di speran-

za, pensan-

do che que-

sto tempo sia di passaggio e che termi-nerà..prima o poi.” (C. Di Porzio)

“Il nostro paese è investito da una pro-

fonda crisi in tutti i settori economici,

numerosi sono i casi di suicidio per

(Segue a pagina 2)

Empatia e comprensione dell’altro

Pag.4

Idee per la crescita economica

Pag. 5

Gli studenti del liceo Sacro Cuore, alla luce dei recenti

avvenimenti istituzionali, esprimono la loro visione

della classe politica italiana

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Il Corriere del Sacro Cuore pag.2

motivi economici. Per dare stabi-

lità al paese ora occorre un go-

verno solido, stabile e coerente.

Sono stata colpita favorevolmen-

te dalla elezione di Napolitano

che ha accettato la rielezione a

patto che i partiti collaborasse-

ro… forse si stanno svegliando.” (C. Bernardini)

“Se i giovani non si interessano e

non si coalizzano per cambiare il

paese, non hanno altra soluzione

che emigrare in un altro pae-se.” (M. Castrichino)

(Segue da pagina 1)

Istituto Sacro Cuore

Anno di fondazione 1957

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria I grado

Liceo Scientifico

Liceo della Comunicazione

Doposcuola

Laboratorio di informatica

Laboratorio scientifico

Sala polivalente

●●●

Principali attività

Corsi di pallavolo, calcetto,

ping pong

Canto e saggi canori

Pianoforte e tastiere

Concerti musicali

Visite guidate alla città, mo-

numenti, opere d’arte e par-

chi nazionali

Viaggi di istruzione

Laboratorio teatrale e realiz-

zazione di spettacoli teatrali

Laboratorio giornalistico

Tornei

Sportelli didattici

●●●

Comunità religiosa

delle Piccole Ancelle

del Sacro Cuore

“Disinformati, distaccati e lonta-

ni. Questo è il profilo che carat-

terizza il rapporto tra il mondo

giovanile e la politica. Oggi è

diventato quasi impossibile par-

lare di politica con i giovani.

Negli ultimi anni è cresciuto il

senso di sfiducia nei confronti

della classe politica, e ciò ha

determinato una crisi di parteci-pazione.” (F. Anzalone)

“Tutta la politica attuale non è

più in grado di dare esempi. La

domanda che mi pongo è : come faccia-

mo noi giovani a crescere secondo prin-

cipi consoni al vivere civile? Come fac-

ciamo noi giovani a cambiare questo sistema? “ (E. Tiraboschi)

“ I giovani sono o totalmente interessati

o non si curano della politica. Spesso

inneggiano a grandi partiti, partecipano

a manifestazioni di piazza, ma in fondo

che ne sanno? Sanno quello che i media fanno loro sapere!” (M. Spur)

“ Il problema italiano consiste nel non

dare spazio ai giovani. Tutti si rifugiano

nelle false certezze di persone viste e

riviste. I giovani non vengono ascoltati e

sono continuamente messi in dispar-te.” (P. Petrignani)

“La gioventù di oggi è divisa in gruppi

relativamente alla politica: ci sono quelli

che seguono gli avvenimenti e si inte-

ressano partecipando attivamente; vi

sono coloro che lasciano fare ai più

grandi perché si reputano piccoli e ine-

sperti. Un altro gruppetto pensa di per-

dere tempo a parlare di politica poiché,

secondo loro, i politici seguono i loro

interessi e non il bene della comuni-tà.” (A. Zanon)

“Secondo me i giovani, soprattutto i

maggiorenni, sono particolarmente inte-

ressati alla politica, tanto che spesso nei

vari cortei o manifestazioni si vedono

moltissimi giovani, forse anche preoccu-pati del loro futuro.” (C. Mozdzen)

“Coloro che sono al potere dovrebbero

fare il bene dei cittadini e non quello

del loro portafogli, dovrebbero essere

portatori di valori e sentirsi maggior-

mente responsabili di fronte ai loro elet-

tori. Condivido quello che dice il prota-

gonista del film V per vendetta: non do-

vrebbe essere il popolo ad avere paura

del governo, ma il governo ad avere

paura del popolo. Con il voto si può

cambiare la situazione, perché quella X

è l’adesione a un’idea, è voler dire “io

esisto e ascolta la mia voce”.” (M. Giuliani)

“Come possono i giovani vedere una

prospettiva di futuro miglioramento in

Italia? Ormai non ci resta che sperare e

puntare all’estero perché rappresenta

l’unica soluzione per potere emergere

dal punto di vista lavorativo; ma se tutti i

giovani cercano lavoro all’estero, l’Italia che futuro ha?” (J. Facioni)

“Ormai sono parecchi anni che l’Italia è

soggiogata da una mala politica che ha

incatenato tutto il sistema italiano. La

lentezza e l’immobilismo non solo della

politica, ma anche della burocrazia, non

permette all’Italia di ripartire, bloccan-

do così le speranze dei giovani. Quello

che manca forse è l’ottimismo politico di

un periodo storico come quello degli

anni 70-80, in cui nel nostro paese, an-

che se scosso in maniera radicale, i gio-

vani di ogni classe sociale erano coin-

volti nella politica e partecipi di una

ideologia morale che oggi non è diffu-sa.”( N. Tozzi)

“I parlamentari sono coloro che opera-

no e svolgono la funzione di intermedia-

ri tra i cittadini e il bene comune. Defini-

zione alquanto lontano dalla realtà, fatta

di tangenti, raccomandazioni, auto blu…

è chiaro che dinnanzi ad una verità del

genere, la parte più giovane degli italia-

ni, non nutra più fiducia e interesse nel-

la politica. Dove dobbiamo far valere,

tuttavia, le nostre ragioni, se non nella

politica, attraverso il voto e l’impegno

civile e politico? Quello che è richiesto

ad ogni uomo, non è il famoso sacrificio

in nome di un ideale, ma qualcos’altro.

Siamo nati in questo mondo, prima di

tutto per viverci, ma non per questo non

possiamo fare, nel nostro piccolo, qual-

cosa di buono. Per cambiare il mondo,

non occorre prefiggersi obiettivi troppo

alti in quanto già possiamo dare il nostro

contributo aiutando un amico in difficol-

tà. Perché il bene non si può giudicare a

livello quantitativo, ma solo a livello

qualitativo: come direbbe Henri Ber-

gson, la volontà di fare del bene, è frutto

della coscienza, che non può essere

spazializzata e oggettivata da misurazio-

ni oggettive. Il bene è, esiste, e porta

cambiamento in qualsiasi forma esso si manifesti.” (A. Maurizio)

“La politica, secondo me, dovrebbe

essere una missione, anche perché se

(Segue a pagina 3)

Cosa pensano i giovani della politica

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Il Corriere del Sacro Cuore pag.3

pensiamo a tutti quegli eroi che du-

rante il Risorgimento hanno dato la

vita per unificare questo nostro paese,

la situazione politica attuale è triste e

avvilente. Penso che la politica sia una

nobile causa da vivere come un voto

religioso. Amministrare la repubblica

proprio perché pubblica e quindi di

tutti, dovrebbe esser svolto con il

massimo rigore, onestà e lungimiran-

za.” (C. Cesari)

“Siamo giovani delusi, ma in tutto

questo non ci arrendiamo, crediamo

ancora in un cambiamento possibile;

infatti lamentarsi non darà mai nessun

risultato, è necessario impegnarsi e

seguire la politica da vicino: questo

rappresenta il vero cambiamento. A

questo proposito è utile citare il pen-

siero di un antico filosofo greco.

“Considerando dunque che tu sei sta-

to spinto alla politica dalla ragione, e

aspiri, conformemente alla tua nobile

origine, a essere in patria uno che:

<Sa dire parole e portare a termine fatti>. ” (M. Semeraro)

“Il disagio dei giovani cresce di gior-

no in giorno; sentono la politica come

qualcosa di lontano, di irraggiungibi-

le, un qualcosa di cui non fanno parte.

Non vengono coinvolti attivamente: la

politica è fatta principalmente di uo-

mini maturi che spesso non si dimo-strano tali.” (G.Pianesi)

“L’Italia è una nazione che deve ri-

prendersi e noi giovani speriamo di

fare tutto ciò che occorre per miglio-rarla.” (F. Zanon)

(Segue da pagina 2)

Il Papa preso dall'altro capo del mondo Il nuovo Vescovo di Roma meraviglia costantemente i fedeli

L a sera del 16 marzo 2013 Roma ed

il mondo intero hanno accolto con

grandissima sorpresa l'elezione di

Papa Francesco, dopo pochi scrutini

infatti i cardinali non hanno avuto dub-

bi ad eleggere il nuovo Pontefice che,

come i suoi predecessori porterà sicu-

ramente dei grandi cambiamenti nella

storia della Chiesa.

Tutti ci aspettavamo nel suo primo

discorso una frase che rimanesse scol-

pita nella memoria dei fedeli e di tutti

coloro che lo stavano seguendo in

mondo visione, ma la sorpresa più

sconvolgente per me è stata la sua

semplicità, facendo la cosa essenziale

per un cristiano, pregare, facendo

pregare con lui tutto il popolo raccolto

per l'acclamazione:

il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Glo-

ria, le preghiere semplici del cristiano

umile, che si recitano prima di addor-

mentarsi, le quali denotano l'uomo

pratico che si affida prima a Dio, per

poi iniziare il suo grande operato del

primato Petrino.

Tutti i successivi interventi nelle varie

liturgie, hanno avuto una vasta eco,

come la prima Messa con i Cardinali

dove ha ricordato di manifestare la

Croce di Cristo al mondo, parlando

anche con eccessiva franchezza, fino

ad affermare che è vano l’operare di

un religioso sia esso sacerdote, vesco-

vo, cardinale o perfino Papa se non

predica Cristo crocifisso. Io ho avuto

la fortuna di assistere da vicino al suo

primo Angelus, in quanto vivendo a

Roma non mi restava particolarmente

difficile essere presente in Piazza San

Pietro, anche lì mi ha colpito la sua

splendida definizione di Dio, il quale

come un Padre Misericordioso non si

stanca mai di perdonare i propri figli,

mentre noi sempre ci dimentichiamo

di chiedergli il perdono, poi alla fine

con la sua semplicità disarmante ci ha

augurato buon pranzo!

Le immagini dei primi giorni di ponti-

ficato, ad esempio quando scende

dalla papa-mobile per abbracciare i

disabili, o la cerimonia della lavanda

dei piedi tenutasi nel car-

cere minorile di Casal del

Marmo, manifestano come

la sofferenza umana abbia

un peso notevole nel suo

cuore; e suscitano molto

interesse anche presso

quelle persone lontane

dalla Chiesa, le quali a-

spettano di vedere in con-

creto un segno tangibile di

rinnovamento.

La sua rinuncia ad alcuni simboli adot-

tati fino ad ora dai precedenti Pontefi-

ci, come indossare la mozzetta color

porpora, calzare le consuete scarpe

rosse, la rinuncia all'uso della croce e

dell'anello del pescatore in Oro, han-

no chiaramente manifestato la sobrie-

tà che lo contraddistingue, così come

la volontà di restare ancora nell'edifi-

cio Santa Marta dove può sentirsi vici-

no ad altri sacerdoti, al personale del-

la casa, celebrare ogni mattina la San-

ta Messa con i lavoratori, sedendo alla

fine nell'ultima fila per il ringrazia-

mento, e stravolgendo molto quelli

che sono gli schemi classici del nostro

immaginario reverenziale e di proto-

collo, che si addicono di norma al Ro-

mano Pontefice.

Cosa aggiungere se non un perenne

grazie a Dio ed al Papa Francesco per

tutto questo; ci aspettiamo di vedere

ancora molto dal Servo dei servi di

Dio. Chiara Di Porzio

IV liceo

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Il Corriere del Sacro Cuore pag.4

Empatia e comprensione dell’altro Considerazioni conclusive del lavoro presentato nell’ambito del “Forum della Filosofi-

a”, organizzato dal Liceo Classico e Scientifico Torricelli di Faenza

N umerosi intellettuali si sono posti

domande sul significato

dell’empatia trovando risposte com-

pletamente differenti. Pensatori indi-

vidualisti come Stirner, vedevano

l’empatia e l’altruismo, come uno stru-

mento utile per affermare il proprio

ego, e l’interesse personale; sostene-

va che l’affermazione della propria

individualità fosse prioritaria e un in-

teresse disinteressato verso “l’altro”

era quindi dannoso per l’individuo.

Tuttavia che senso può avere la vita,

se vissuta solo per la propria afferma-

zione? Esiste qualcosa di nobile per

cui vivere? Qualcosa che va oltre

l’interesse personale? E’ possibile che

anche l’amore, apparentemente la

manifestazione più nobile e pura

dell’empatia, sia frutto dell’egoismo

umano, e che quindi amiamo solo per-

ché abbiamo bisogno dell’altra perso-

na?

A questo proposito può essere utile

citare le ultima due strofe di una poe-

sia del poeta inglese Keats: “Il mio

amore è egoista, non posso respirare

senza di te”. Tuttavia l’egoismo di cui

parla il poeta inglese è, paradossal-

mente, l’altruismo e il sentimento em-

patico più nobile del mondo.

Nell’amore l’egoismo, e quindi

l’interesse personale, coincide con il

sentimento disinteressato che si prova

verso l’altra persona. E questo senti-

mento continua anche se non corri-

sposto, anche se distrugge

l’individuo, anche dopo la morte della

persona amata.

L’empatia è quindi la base, la miccia

che accende tutti i sentimenti che ren-

dono l’uomo eterno: dal più puro, tra-

volgente e passionale, l’amore,

all’amicizia, o al sentimento di affetto

che si prova verso i propri cari. Per-

ché l’uomo ricerca sempre uno scopo

nella vita, un qualcosa di più grande

di lui in cui credere e a cui dedicarsi.

Come disse il grande pensatore Rus-

sell, non importerebbe se l’amore o

l’amicizia non fossero eterni, e cessas-

sero di esistere dopo la morte, non

importerebbe neanche se Dio esistes-

se o meno; quello che veramente im-

porta è che questi sentimenti esistano

qui, in questa vita.

Ciò che rende divino un sentimento

come l’amicizia non è il suo essere o

meno eterno: i sampietrini che calpe-

stiamo tutti i giorni per le vie del cen-

tro di Roma probabilmente esisteran-

no di più di qualsiasi storia d’amore,

ma non per questo hanno più impor-

tanza. Quello che rende eterna e divi-

na l’amicizia, forse la forma di empatia

più disinteressata e platonica, come

disse il filosofo ambientalista Thoreau,

è il suo essere tale, il suo esistere,

nulla di più.

La vita degli uomini è finita, ed è loro

compito ricercare e vivere qualcosa

di diverso da loro, qualcosa che va

contro la loro natura e il loro deside-

rio di morte e affermazione sul prossi-

mo. Il compito dell’uomo non è quello

di trascinare la vita verso una meta

ignota, ma ricercare momenti e attimi

unici e irripetibili. Come raggiungere

ciò, se non con l’altruismo e

l’empatia?

“Come se si potesse ammazzare il

tempo senza ferire l’eternità” così

scrisse sempre Thoreau, frase quasi

oracolare, che se analizzata da una

delle sue molteplici facce, incita

l’individuo a vivere la vita attimo per

attimo, istante per istante.

Antonio Maurizio

V liceo

La lezione di Platone

D opo il risultato delle

elezioni si è assistito ad

una grande difficoltà a for-

mare un governo per l’Italia

e mi è ritornato alla mente il

pensiero dei due grandi

filosofi greci che abbiamo

recentemente studiato. Mi è

venuto spontaneo parago-

nare ciò che sta accadendo

adesso in Italia agli insegna-

menti e alle concezioni sulla

polis di Socrate e di Platone.

Ho subito pensato alla crisi

politica della polis di Atene

in seguito alla sconfitta nella

guerra contro Sparta e al

bisogno di una nuova classe

dirigente diversa dalla ari-

stocrazia. Socrate e Platone

hanno infatti individuato

razionalmente la debolezza

della antica polis e ne hanno

proposto una nuova fondata

su basi completamente di-

verse. Mi ha molto colpito

come la filosofia possa, at-

traverso gli insegnamenti

etici e morali, arrivare a

proporre soluzioni politiche

che tengano presente il sen-

so etico e morale di ogni

persona e di tutto il popolo.

Ho dovuto invece osservare

che, dopo oltre duemila

anni, in Italia non si è ancora

capito che la nazione deve

essere governata con alto

senso etico e morale, tenen-

do presente il benessere

fisico, intellettuale e morale

dei cittadini. Ho assistito

invece a continui litigi ed

insulti fra i vari esponenti

politici che, molto probabil-

mente, sono animati soprat-

tutto dal loro interesse, ben

lontano da quelli del Paese.

E’ molto triste dover assi-

stere a questo spettacolo

dopo aver letto e soprattutto

riflettuto sul pensiero dei

grandi filosofi che abbiamo

studiato.

Purtroppo ho immediata-

mente pensato che Platone,

Socrate e gli altri filosofi

greci non abbiano tenuto

presente l’egoismo, la vo-

glia di potere e l’interesse

ad arricchirsi che, purtrop-

po, spinge, soprattutto oggi,

gli uomini alla carriera poli-

tica. Eugenio Tiraboschi

III liceo

Lo studio dei grandi filosofi induce a riflettere sull’attuale situazione politico-sociale

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Il Corriere del Sacro Cuore pag.5

Importanza dell’Etica

E sistono vari comporta-

menti etici e questi pro-

vocano molti conflitti e con-

traddizioni, dovuti soprattut-

to alla complessità della

nostra società e alla co-

scienza critica individuale.

Un esempio viene da Socra-

te che nel 399 a.C. preferi-

sce morire piuttosto che

tradire le leggi e i principi

etici della società in cui era

vissuto.

In questo periodo in Italia la

fiducia dei cittadini nei con-

fronti dei rappresentanti

politici e delle istituzioni è

molto scarsa e questo è do-

vuto a comportamenti scor-

retti da parte di chi ha rico-

perto cariche politiche.

Questi comportamenti pro-

vocano all’interno della so-

cietà atteggiamenti settari

ed individualistici determi-

nando conflitti e un'accanita

difesa dei propri interessi e

di quelli del gruppo sociale

di appartenenza, a discapito

del bene comune.

Una soluzione potrebbe

essere il ritorno ai principi

di libertà, fraternità e ugua-

glianza della rivoluzione

francese, ma soprattutto al

rispetto della legalità che

può non corrispondere ap-

pieno con l’etica personale

e sociale, ma comunque

garantisce la libertà indivi-

duale e ci protegge

dall’ingiustizia.

Un altro ambito in cui l'etica

dovrebbe essere tenuta

sempre in considerazione è

l'economia.

E' giusto comperare merci

cinesi sapendo che sono

state prodotte con il lavoro

di operai senza alcuna tutela

sociale? Ed investire i pro-

pri risparmi in borsa, specu-

lando anche su andamenti

negativi dell'economia, sa-

pendo che questo compor-

terà il licenziamento di lavo-

ratori nelle aziende quota-

te? Per non parlare delle

banche che ormai sono di-

ventate entità sospette di

cui è difficile fidarsi!

Io penso che se fosse fatto

tutto in modo etico ci sareb-

bero vantaggi per un nume-

ro maggiore di persone a

discapito di quei pochi che

non potrebbero arricchirsi

in modo smodato. E’ ovvio

che per avere un' economia

più etica ci sarebbe bisogno

di regole, anche se il mer-

cato dovrebbe autoregolar-

si e trovare il giusto equili-

brio da solo, anche se servi-

rebbe una migliore redistri-

buzione del reddito prodot-

to dal paese per una mag-

giore equità.

L'ambiente, l'aria che respi-

riamo, l'acqua che beviamo

e i cibi che mangiamo devo-

no essere soggetti a regole

ispirate al bene comune!

Per questo i comportamenti

etici sono indispensabili

nella vita quotidiana e an-

che noi come individui sia-

mo chiamati ad assumere

atteggiamenti meno pesanti

per l'ambiente, lasciando

alle generazioni future un

pianeta più sano e con risor-

se ancora disponibili.

Chiara Cesari

III liceo

Idee per la Crescita

T ra il 1950 e il 2007, il reddito me-

dio degli italiani è aumentato del

seicento per cento. Questa crescita

senza precedenti ha trasformato

l’Italia distrutta dalla guerra in un pae-

se ricco. Tra il 2008 e il 2010 i redditi

pro capite si sono invece ridotti signi-

ficativamente per la prima volta nel

Secondo Dopoguerra. Una riduzione

del 6,4 per cento tra il 2008 e il 2011 e

quasi del 3 per cento nel solo 2012.

Occorre però ricordare che la crisi

non è cominciata nel 2008.

L’economia ha infatti cominciato a

tirare il freno molto prima. Il potenzia-

le di crescita dell’Italia si è ridotto

gradualmente di circa un punto per-

centuale ogni dieci anni dagli Anni

Cinquanta ad oggi. E così siamo pas-

sati dal 5,5 per cento di crescita me-

dia degli Anni Cinquanta, al 4,5 per

cento degli Anni Sessanta, al 3,5 degli

Anni Settanta e così via fino al sostan-

ziale azzeramento della crescita negli

Anni Duemila.

Per superare questo delicato periodo

di crisi che stiamo vivendo, per ripar-

tire, è necessario il ruolo delle idee.

E’ fondamentale che le idee che ven-

gono proposte siano incentrate sulla

finanza e sulla scuola, e che guardino

alle condizioni necessarie per tornare

a crescere domani, senza dimenticare

le gravi difficoltà congiunturali

dell’economia di oggi.

Vi sono però delle teorie shock, solu-

zioni che guardano alla qualità della

vita e non al consumismo; come quel-

la dell’intellettuale francese di

settant’anni, l’allegro e sicuro di sé,

Serge Latouche. Propone una decre-

scita economica ed energetica, la sua

visione è posta sulla necessità di cam-

biare rotta, ridimensionando lo stile di

vita per riacquistare umanità. Difatti,

l’economista e filosofo Latouche, non

usa la macchina né il cellulare. Nella

sua teoria la “decrescita” è la parola

chiave, da contrapporre a quella dello

“sviluppo sostenibile”. Il pericolo più

grave, al quale siamo molto vicini,

non è solamente il degrado ambienta-

le, ma anche la perdita della biodiver-

sità, l’esaurimento delle risorse natu-

rali e l’impoverimento della nostra

stessa felicità.

Più propriamente è necessario non la

crescita in se stessa, ma l’economia

della crescita, quella crescita intesa

non più come un mezzo, ma come un

fine. Ciò che deve crescere è la gioia

di vivere, la qualità dell’aria e

dell’acqua e il benessere che la socie-

tà della crescita ha distrutto.

Cambiare non può essere una sempli-

ce scelta dell’uomo, ma deve essere

una necessità propria di ogni cittadi-

no. Michael Semeraro

IV liceo

L’attuale crisi economica è superabile cambiando mentalità e stili di consumo

Il rispetto delle regole è necessario per il vantaggio di tutti

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Il Corriere del Sacro Cuore pag. 6

I sacrifici degli Italiani

L e famiglie italiane sono

allo stremo, oramai ci si

è abituati alla crisi, le stati-

stiche parlano chiaro: gli

italiani fanno di

tutto per rispar-

miare, infatti una

famiglia su due ha

ridotto il budget

di spesa per

l’alimentazione,

quindi significa

che i prodotti nel

carrello della

spesa sono sem-

pre meno e ci si rivolge

maggiormente ai discount. I

prodotti più soggetti a ridu-

zione di consumo sono frut-

ta, verdura, pane, pasta car-

ne rossa e pesce.

Il 2012 ha superato ogni

record, è stato il peggior

anno dal dopoguerra, la

Confcommercio ha consta-

tato che è crollato il potere

di acquisto delle famiglie

del -4,1% , si è capito che la

crisi, a differenza di quanto

ogni tanto si sente alla radio

e alla televisione, è ben

presente all’interno del si-

stema economico. E’ vera-

mente difficile trovare se-

gnali di miglioramento. Au-

menta invece la tendenza

delle famiglie nel risparmia-

re per combattere la crisi.

Guardiamo tutti con ottimi-

smo il futuro e speriamo che

il nuovo governo possa agi-

re per migliorare la situa-

zione di milioni di italiani

che stanno soffrendo per la

disoccupazione e la preca-

rietà.

Paolo Di Piramo

IV liceo

La Terra sull’orlo del collasso

A causa dell’inquinamento prodot-

to dall’uomo la temperatura del

pianeta sta aumentando pericolosa-

mente. Questa, che fino a pochi anni

fa era solo una previsione catastrofica,

oggi è purtroppo una realtà.

Quanto l’aumento della temperatura

possa influire sull’ecosistema mondia-

le non è una cosa da sottovalutare. Gli

effetti provocati saranno catastrofici:

l’aumento delle precipitazioni e dei

cicloni, le ripercussioni sulla flora e

sulla fauna, ma soprattutto lo sciogli-

mento dei ghiacciai e il conseguente

aumento del livello del mare (già nel

2004 17 cm più alto rispetto al 1870).

Tra il 2000 e il 2011 abbiamo già ini-

ziato a subirne le conseguenze – è

stato il periodo più caldo dal1880 – e

questo ha allarmato ancora di più gli

scienziati e ha messo i politici nella

condizione di dover prendere provve-

dimenti. Già con il Protocollo di Kyoto

si era pensato di prevenire il disastro

limitando l’emissione di gas serra ma,

a quanto pare, ancora una volta le ra-

gioni economiche hanno prevalso sul

buon senso e solo in pochi si sono

adoperati in questo senso. Lo stesso

problema si è ripresentato all’ultima

conferenza sull’argomento tenutasi a

Doha ma, questa volta, sembrano es-

sere emerse nuove proposte interes-

santi per sensibilizzare le industrie

alla causa: l’abolizione dei permessi

di emissione e l’assegnazione di be-

nefici economici a chi modernizzerà

per abbattere l’emissione di CO2.

Naturalmente però, lo scontro tra cli-

matologi ed economisti rimane molto

acceso ed entrambe le fazioni hanno

buoni argomenti: da una parte il pros-

simo collasso del pianeta, dall’altra

quello dell’economia.

Utile sarebbe allora adoperare mezzi

come la tassazione dei combustibili

inquinanti, l’incentivo dello sviluppo

di risorse rinnovabili e

l’opposizione

all’abbattimento delle fo-

reste per rendere sconve-

niente alle industrie l’uso

di fonti non rinnovabili.

Proprio perché la situazio-

ne è già così critica e la

risoluzione sembra tarda-

re, alcuni Paesi hanno già

cominciato a prepararsi a

ciò che avverrà: New

York, Londra e Venezia

progettano barriere contro

l’innalzamento del maree,

in Bangladesh si costruiscono villaggi

su distese galleggianti di canne e alle

Maldive gli insediamenti si spostano

verso zone più alte. Queste misure

però, limiteranno solo il disastro per-

ché da una parte l’innalzamento del

livello del mare causerà anche un ab-

bassamento del suo PH (che non tutte

le specie marine potranno sopporta-

re), dall’altra si verificheranno altri

numerosi fenomeni, come ad esempio

gli uragani, la cui entità è di difficile

previsione. .

Elisabetta Buccieri

V liceo

I dati statistici mostrano il crollo dei consumi delle famiglie italiane

L’innalzamento delle temperature dovuto all’ “effetto serra” produce conseguenze

disastrose e alcuni paesi cominciano già a prepararsi

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Il Corriere del Sacro Cuore pag.7

Come è bello coltivare e risparmiar per sé!!

I benefici della campagna

D i recente il prezzo di frutta e or-

taggi è aumentato e, anche se

sono alimenti di grande importanza

nella dieta di una persona, di cui

l’uomo non può fare a meno, i consu-

matori sono portati ad evitarne

l’acquisto. Diminuire il consumo di

alimenti sani, quali frutta e verdura,

porta ad un aumento dell’obesità o a

una dieta alimentare sbagliata che

può causare dei problemi se si protra-

e nel tempo. Ma è possibile mangiare

cose sane e pagare poco? Basta colti-

vare un po’ di terra. Questa opzione fu

presa da Michelle Obama nel 2009. La

First Lady americana decise di riser-

vare un piccolo spazio nel giardino

della Casa Bianca alla coltivazione di

vegetali. Questa è una scelta molto

vantaggiosa poiché coloro che hanno

intenzione di crearsi un “piccolo orti-

cello” in casa, saranno in grado di

avere sempre ortaggi freschi e di pro-

venienza sicura, senza fertilizzanti chi-

mici, dannosi, ottenendo, inoltre, una

diminuzione delle spese. Non tutti

hanno il giardino sotto casa, ma molti

non rinunciano, ad esempio, ad avere

una piantina di basilico sul balcone o

a un vasetto di rosmarino. Invece di

mettere tanti fiori perché non mettere

qualcosa di più utile sul terrazzo? Cer-

to, non sarà molto estetico, ma non

credo che delle pianticelle utili siano

davvero così brutte. È anche vero che

in città non vi è moltissimo spazio,

quindi non è facile riuscire a trovare

posto per coltivare qualcosa di più

sostanzioso, ma una piantina di

“odori” si può sempre tenere.

Per gli antichi Romani l’agricoltura e

il lavoro dei campi erano portatori di

virtù, simbolo del mos maiorum. Poi,

il tema della campagna e del lavoro

campestre è stato ripreso nella lette-

ratura italiana, da Parini. . . Bisogne-

rebbe dare più importanza ai valori

di una volta e imparare da questi.

Sapere cosa si mangia, da dove vie-

ne e come è coltivato, significa pren-

dersi cura di sé. Il nostro paese è al

primo posto in Europa nella coltiva-

zione di Prodotti agroalimentari di

qualità, Dop, Igp e Stg, rinomati in

tutto il mondo per la tradizione, il gu-

sto, la semplicità e la bontà… non per

altro la dieta mediterranea è la più

buona e equilibrata!!

Chi ha un piccolo pezzo di terra può

sfruttarlo al meglio e preservare la

sua salute e il suo portafoglio.

Maria Giuliani

IV liceo

A ntropologi, medici e

neuro-scienziati, attra-

verso degli studi, affermano

che la campagna ha una

forte azione benefica per la

nostra salute.

Si tende a parlare di

“biofilia”, ovvero di una

predisposizione innata a

trarre beneficio emotivo

dall’ambiente naturale; tutti

gli esseri umani, quindi,

nascono con una predispo-

sizione genetica a vivere a

contatto con la natura.

Uno studio realizzato

dall’Istituto centrale di salu-

te psichica dell’università di

Mannheim, rileva che chi

vive in campagna ha il 40%

di probabilità in meno di

soffrire di disturbi

dell’umore e il 20% di pro-

babilità in meno di avere

attacchi di panico rispetto a

chi vive in città.

Inoltre, anche patologie

psichiatriche come la schi-

zofrenia, la pressione arte-

riosa e i livelli di stress si

presentano con

un’incidenza dimezzata e

con valori nettamente più

bassi; in queste persone,

infatti, il centro biologico

della paura, situata nell’area

cerebrale dell’amigdala, e

l’area cerebrale deputata

alle condizioni di stress e di

allarme appaiono meno atti-

va rispetto ai soggetti che

vivono in città.

Secondo un altro studio rea-

lizzato dall’Università della

Valle d’Aosta, i bambini

esposti ad ambienti naturali

rigenerano e aumentano la

loro capacità di attenzione;

dagli esperimenti condotti

su bambini fino a 11 anni è

emerso che i più piccoli,

generalmente dell’asilo ni-

do, mostrano una particola-

re attrazione verso gli ani-

mali e sono indifferenti a

tutto ciò che è inanimato,

mentre i bambini delle ele-

mentari entrano quasi in

empatia con il paesaggio e

con gli animali e inoltre,

attraverso l’esposizione di-

retta con l’ambiente natura-

le, la loro attenzione si riatti-

va. Un altro studio ancora,

presentato dagli oftalmologi

della Cambridge

University, ha dimostrato

che passare anche solo al-

cune ore alla settimana

all’aria aperta riduce

l’incidenza della miopia,

grazie agli effetti della luce

del sole e della visione in

lontananza o a varie profon-

dità di campo in parchi e

ambienti naturali.

Insomma la campagna cela

una forza segreta che agisce

involontariamente su di noi

e ci aiuta a combattere tanti

disturbi che, probabilmen-

te, neanche la medicina tra-

dizionale è in grado di risol-

vere.

Chiara Mozdzen

IV liceo

Quanto è realmente importante la natura per la nostra salute?

Di fronte all’aumento dei prezzi di frutta e verdura bisogna riconsiderare

la produzione in proprio

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Il Corriere del Sacro Cuore pag. 8

Oggi si mangia giapponese!

Hands

D a sempre ho avuto mo-

do di conoscere la tra-

dizione, il cibo ed il costu-

me del Giappone poiché la

sorella di mia nonna da ben

35 anni è sposata con un

giapponese, ovvero mio zio

Tadayuki.

Oggi vi voglio parlare in

particolare del cibo.

Inizio con il dire che nella

cucina giapponese non esi-

stono antipasto, primo, se-

condo ecc.. , i cibi vengono

serviti in tavola senza un

ordine preciso ed in una

varietà di scodelle e piattini

incredibile.

Alla base della loro alimen-

tazione c'è il riso, che sareb-

be come il nostro pane, ed

accompagna quasi tutti gli

alimenti. Anche il pesce è

molto presente sulle loro

tavole, infatti a Tokyo c'è il

più grande mercato ittico

del mondo che attira anche

molti visitatori. Il pesce più

consumato è il tonno, non

soltanto fresco ma anche

essiccato e poi fatto in sca-

glie (katsoubushi).

Abitualmente quando pen-

siamo al Giappone ci viene

subito in mente il Sushi, che

consiste in piccole quantità

riso accompagnate da pe-

sce crudo; quando si parla

di Sashimi si intende solo

pesce crudo. La cucina del

Sol Levante propone una

varietà di piatti buonissimi e

la loro preparazione merita

essere raccontata.

Ci sono dei ristoranti tipici

dove si serve solo la Tem-

pura (varietà di verdure e

gamberoni fritti in 21 tipi di

oli diversi), qui il vero pro-

tagonista è lo chef che si

trova di fronte alla friggitri-

ce, mentre i commensali

stanno intorno ad un banco-

ne e lo osservano; mano a

mano che lo chef frigge i

vari cibi, li serve ad ognuno

seguendo un ordine. In que-

sto modo si ha il

piacere di mangia-

re sempre il cibo

caldo e croccante,

ma sfortunatamente

si esce dal locale

con un odore di

fritto addosso terri-

bile.

La tradizione giap-

ponese vuole che

durante o a fine pasto si be-

va il the' verde caldo

(matcha) poiché dicono che

abbia un effetto sgrassante;

in passato le geishe doveva-

no frequentare una scuola

che insegnava loro l'arte di

servire il the. Con il the fan-

no anche il gelato.

Le alghe vengono consuma-

te abitualmente, ce ne sono

di diversi tipi, alcune croc-

canti e gustosissime si usa-

no per insaporire il riso

bianco, altre più morbide si

usano per avvolgere gli oni-

giri, una sorta di supplì di

riso bianco con all'interno

del tonno o del salmone....

si trovano preconfezionati e

sono uno snack molto diffu-

so tra adulti e bambini.

Le loro posate sono le hashi

ovvero le tipiche bacchette,

sono di legno grezzo perché

nei ristoranti non vengono

riutilizzate mentre in casa si

usano quelle di legno lac-

cato, ognuno la le sue di

colore e foggia diversa; du-

rante il pasto quando non si

usano vengono poggiate su

un poggia bacchette.

Cosa vietata è passarsi il

cibo con le bacchette, non

si devono toccare assoluta-

mente tra di loro, poiché ciò

avviene durante le cerimo-

nie funebri.

Mai dire durante un brindisi

il nostro classico “cin cin”

scoppierebbero tutti a ride-

re.

Nei ristoranti ad inizio pasto

viene portata ad ognuno

una pezza calda ripiegata

che serve per pulirsi le ma-

ni. Non scandalizzatevi se a

fine pasto un giapponese

emette strani rumori con la

bocca... vuol dire che ha

gradito il cibo.

Andrea Ratti

II liceo

I n Spagna, precisamente nella città

di Barcellona, è in corso una prote-

sta artistica, creata e promossa da

quattro visual artist spagnoli: Octavi

Serra, Mateu Targa, Daniel Llungany e

Pau Garcia. Questi artisti denunciano

in modo visivo le situazioni che provo-

cano disagio e preoccupazione nella

città spagnola. I problemi possono

essere di tipo economico, politico e

sociale e per sconfiggerli i visual ar-

tist hanno provato a interagire diretta-

mente con le persone che li vivono,

riuscendo a ottenere un grandissimo

successo.

Il progetto consiste nel mettere in di-

versi punti della città alcune mani in

gesso bianco che tentano di denuncia-

re alcuni comportamenti pericolosi o

errati: troviamo per esempio mani che

offrono 5 euro, mani che chiedono

l’elemosina supportate da un cartello,

mani che compiono il gesto di una

pistola o che tengono un cappio per

l’impiccagione, mani che tentano di

rubare monete oppure che cercano di

forzare una saracinesca.

A differenza di altri progetti contro la

crisi e la disoccupazione, questo pro-

getto ha funzionato perché i creatori

sono riusciti a comunicare con le per-

sone, mediante l’interazione. La co-

struzione di questo progetto nasce a

Barcellona, ma sicuramente riuscirà a

estendersi oltre la città Catalana.

Hands è riuscito a ridare una speranza

alla Spagna e a coloro che non crede-

vano più alla rinascita del loro paese e

alla nascita del loro futuro.

Camilla Mauri

IV liceo

In Spagna le opere d’arte di visual artist stanno ridando speranza alla gente

La cucina del paese del Sol Levante presenta numerosi piatti succulenti

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Il Corriere del Sacro Cuore pag. 9

"Svapare" con cautela

Il tatuaggio elettronico misura se sei in forma

N el 1963 un uomo di nome Herbert

Gilbert, della Pennsylvania, fece

richiesta all'ufficio brevetti Usa per

una "sigaretta senza fumo e senza ta-

bacco" capace di rimpiazzare quelle

tradizionali e quindi con meno rischi

per la salute. Questa fu accettata nel

1965, ma la produzione non ebbe se-

guito. Solo nel 2003 un farmacista ci-

nese di nome Honk Link, lanciò sul

mercato le prime sigarette elettroni-

che.

Queste sigarette ebbero un grandissi-

mo successo negli anni che sussegui-

rono fino ad oggi; in piena crisi eco-

nomica il settore registra una crescita

vertiginosa di cui è difficile registrare

il passo, basti pensare che in Italia nel

2012 il giro di affari è stato di 80 milio-

ni di euro. Persino un nuovo termine è

stato inventato per descrivere il suo

utilizzo : "svapare", che sta ad indica-

re l'inspirazione e l'espirazione del

vapore della sigaretta.

Le sigarette elettroniche sono utili per

chi è stanco del solito fumo o vorreb-

be smettere poiché mostrano parec-

chi vantaggi rispetto a quelle tradizio-

nali: non puzzano, non lasciano cene-

re ne mozziconi, possono essere utiliz-

zate anche dove la legge vieta di fu-

mare e permettono di scegliere tra

decine di aromi. Si può persino optare

se abbassare il livello di nicotina o

addirittura acquistarle senza.

Ora, la domanda che tormenta un po'

tutti è se questa sigaretta sia davvero

un oggetto innocuo. In Italia, l'Istituto

Superiore di Sanità ha espresso un

parere ufficiale: "Le sigarette elettro-

niche sollevano preoccupazioni per la

salute pubblica". Inoltre si è verificato

un secondo problema, ossia la pre-

senza di sostanze tossiche di vario

tipo. Infatti negli USA, nelle sigarette

elettroniche sono stati trovati compo-

sti nocivi ed elementi tossici e i con-

trolli su questi prodotti sono ancora

scarsi; inoltre numerose sono le con-

traffazioni. Un ultimo problema rileva-

to è quello dichiarato dalla rivista

Chest la quale ha mostrato che

"svapare" per 5 minuti altera alcuni

parametri riguardanti la respirazione.

Recentemente il ministro della Salute,

Renato Balduzzi, ha innalzato il divieto

di vendita delle sigarette elettroniche

da 16 ai 18 anni poiché la presenza di

nicotina permane.

La direttrice dell'Osservatorio sul fu-

mo, alcool e droga, Roberta Pacifici,

afferma che la nicotina, anche se uti-

lizzata in dose minore, è comunque

una sostanza tossica, quindi può alte-

rare il battito cardiaco, far salire la

pressione arteriosa e dare dipenden-

za; quindi se si pensa di smettere co-

minciando a fumare queste sigarette,

si sbaglia.

Valeria Mastrangelo

III liceo

G razie agli ultimi pro-

gressi nel campo

dell'elettronica flessibile, i

ricercatori, in particolare la

ricercatrice Nanshu Lu della

University Of Illinos a Urba-

na-Champaign ha ideato e

sviluppato un dispositivo

chiamato il tatuaggio elet-

tronico, simile a quello tra-

dizionale,ma con uno scopo

differente; infatti è utile per

monitorare la salute dell'uo-

mo, in quanto permette di

tenerlo addosso per lungo

tempo, senza interferire con

le normali attività quotidia-

ne; inoltre è capace di con-

trollare i diversi parametri

vitali, come la temperatu-

ra,la frequenza del battito

cardiaco, l'attività muscola-

re e il tasso di umidità della

pelle. Esso è in grado anche

di restituire le sensazioni

tattili a chi ormai sembrava

averle perse totalmente co-

me ad esempio per chi ha

perso un arto artificiale.

Definito anche Sistema Elet-

tronico Epidemico, questo

strumento può essere usato

anche per far accelerare la

guarigione di ferite ed u-

stioni, oppure può contene-

re delle informazioni medi-

che molto importanti, leggi-

bili soltanto attraverso lo

scanner, in caso di interven-

ti d'urgenza o dopo un inci-

dente stradale. Il tatuaggio

elettronico è composto da

micro rilevatori posizionati

su un adesivo di elastome-

ro, ossia un materiale gom-

moso dalle alte capacità

elastiche, ha lo spessore di

un capello e si attacca alla

pelle semplicemente ba-

gnandolo, una volta che il

tatuaggio viene pressato

sull'epidermide non si stac-

ca più, ma resiste, almeno

due settimane, periodo che

coincide con il fisiologico

processo di esfoliazione

cutanea. Una volta fissato i

rilevatori si attivano e man-

dano segnali al computer,

che raccoglie i dati sulla

salute del paziente. Il primo

esperimento è stato fatto su

un paziente malato di cuore

e i risultati emersi sono stati

eccellenti; infatti il dispositi-

vo ha mostrato l'andamento

del battito cardiaco proprio

come se fosse un elettro-

cardiogramma. Questo

progetto ha suscitato molto

interesse, in quanto ha ri-

cevuto a Parigi il premio

del NetExplo Forum, ossia

un evento organizzato in

collaborazione con l'Une-

sco e dedicato alle tendenze

digitali che si sono distinte

nel mondo. Sebbene il tatu-

aggio elettronico sia ancora

in fase di sviluppo, si pensa

che una prima versione po-

trebbe essere commercia-

lizzata nel 2015 per il moni-

toraggio della salute di neo-

nati, malati e sportivi, ma

soprattutto in una sua futura

evoluzione, potrebbe servi-

re a memorizzare i dati e a

controllare dispositivi a di-

stanza. Chiara Bernardini

IV liceo

Dubbi e perplessità sulla sigaretta elettronica

Attraverso sensori applicati alla pelle sarà possibile controllare i parametri vitali

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Dal nostro corrispondente

Il Corriere del Sacro Cuore pag. 10

studying

abroad

E very year, millions of students

from all over the world leave their

homes to go and study in other places.

They usually leave to other countries,

especially England, to study English,

the most spoken language in the

whole world, but also to visit new

towns and to learn about new cultures.

Nowadays in Italy, the biggest part of

young people moves abroad after

taking their degree. They do this to

have a better chance in the future, to

find new opportunities to have a satis-

fying job and consequently a success-

ful life.

I think that people who do this are

very brave because they have to

move and leave their families and the

life they are living in their towns. I’d

like to try this experience and I advise

everyone to do it because it could be

a great opportunity to learn from new

people and new places and a way to

grow up and show what you can

really do. Barbara Baiocchino

III liceo

La imagen del héroe L a clases de I,III,IV Liceo realizaron trabajos de grupo

durante el mes de Abril, la profesora de español les

propuso el tema del Héroe, los alumnos de cada grupo

eligieron a su héroe de ficción o real y expusieron en

clase sus trabajos.

Todas las clases participaron con entusiasmo al proyecto

y realizaron murales, presentaciones en power point e

incluso vídeos. Merece una mención especial los trabajos

de las siguientes personas: en el I Liceo los trabajos de los

alumnos: Nassi y Carletti sobre “Obama, el héroe

americano”; el trabajo de Martina Bertuglia sobre “Mis

héroes son mi familia y la Monja Angela”, también hemos

de destacar por su originalidad el trabajo de Francocci

sobre “Ryoga, el héroe de comic manga” o, el de Huillca

y Bianchi sobre “Messi, el héroe de fútbol”;Casanova con

“Capitán América”; Rubei, Misantoni, Ricciuti y Gambini

con “Superman, es mi héroe favorito”. En general, toda la

clase del I Liceo merece una mención especial por su

facilidad a la hora de trabajar en grupo y por las

maravillosas presentaciones. Los grupos de II Liceo

también realizaron unos magníficos trabajos y, en algunos

casos, bastante divertidos. Destacamos la presentación de

Cesari y Petrignani “Mi héroe es Richard Rahl”.

Uno de los trabajos más originales es el de los alumnos

del IV Liceo de la Comunicación, sobremanera

destacamos: Anticoli, Di Piramo, Semeraro y Zanon. Este

grupo sobrenominado “Los Caballeros”, realizaron un

fantástico video en el que se ve a todos ellos disfrazados

de superhéroes, la gracia, el montaje del video, los

diálogos y su gran entusiamo por hacer las cosas bien nos

han impresionado.

Por último, y no por ello menos importante, nos emocionó

sobremanera el documental realizado por los alumnos

Romano, Genovese y La Vigna, también del IV Liceo. Su

exposición resultó conmovedora, trabajaron en un video

metiéndose ellos mismos en primer plano, hablando

desde el corazón y declarando que para ellos un héroe es

su padre.

Damos las gracias a todos los grupos, aunque aquí

solamente se hayan mencionado algunos, esperándo que

se pueda continuar haciéndo esta labor. Apreciamos el

esfuerzo, el entusiasmo y la gracia de todos ellos.

Terminamos con esta frase de Cristopher Vogler: “Un

héroe es alguien capaz de sacrificar sus propias

necesidades en beneficio de los demás, como un pastor

que se sacrifica para proteger y servir a su rebaño. En

consecuencia, el significado de la palabra héroe está

directamente emparentado con la idea de sacrificio

personal”. De nuestro corresponsal español que quiere mantenerse

anónimo.

Uniti per donare L’Associazione Ematos Fidas (donatori di san-

gue FateBeneFratelli – Isola Tiberina) e l’Istituto Sacro Cuore

ringraziano studenti, genitori e insegnanti, per la generosità e la disponibilità dimostrata,

in occasione della giornata di donazione del 29 maggio ’13

Grazie a tutti per la collaborazione!

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La vita della nostra scuola

Il Corriere del Sacro Cuore pag. 11

Viaggi spaziali all'Istituto Sacro Cuore

I l giorno 29 aprile abbiamo assistito allo spettacolo di

divulgazione scientifica “viaggi spaziali”, simulazione

in proiezione su grande schermo realizzato dall'associa-

zione mcquadro.

Noi ragazzi ci siamo immedesimati nel ruolo di passeggeri

di una gita turistica spaziale, mentre su un grande scher-

mo veniva proiet-

tato ciò che a-

vremmo osservato

dalla plancia di

un'astronave, ac-

compagnati dai

due operatori

dell'associazione

nel ruolo di piloti

e guide turistiche

del viaggio.

Stelle che ruotano

intorno a buchi neri,

il Sole e le macchie

solari, l'evoluzione

stellare e molte altre

cose, il tutto accom-

pagnato da musiche

memorabili!!!

Per l'occasione è

stato utilizzato il sof-

tware Celestia che

permette di simula-

re il volo di un'astro-

nave, con ricchezza di dettagli e di immagini che riprodu-

cono fenomeni astrofici con accuratezza scientifica. Dav-

vero fantastico e …..che dire ?!Le musiche soprattutto aiu-

tavano a immedesimarsi con tutto il corpo in questa simu-

lazione e l'immagine che ci ha colpiti di più è stata lo spe-

gnimento delle stelle come il Sole e come si pensa sarà la

Terra quando anche la nostra stella si raffredderà tra cin-

que miliardi di anni.

Martina Celeste Bertuglia

I liceo

Un viaggio a… Padova!!!

Caro lettore, volevo raccontarti la mia

esperienza che ho vissuto con grande

gioia e grazie alla quale non solo ho

ricevuto un premio bellissimo, ma ho

avuto anche la possibilità di visitare la

città di Padova. Il 27 Aprile ho ricevu-

to una e-mail con una notizia inaspet-

tata, ed entusiasmante. Mi sono classi-

ficata 3° al concorso

dell’Arciconfraternita di Sant’

Antonio da Padova e per que-

sto, il 18 Maggio, mi sono re-

cata a Padova con mia madre,

mio padre e mio fratello per

ritirare il premio. La cerimo-

nia è iniziata con la Santa Mes-

sa, nel chiostro chiamato

“delle tartarughe” dentro la

Basilica del Santo, dove ho

conosciuto anche gli altri vin-

citori. Ognuno ha avuto un

ruolo nella messa: io ho porta-

to le offerte del pane e del

vino all’altare. La premiazione vera e

propria è avvenuta nell’aula teologi-

ca: presentavano i vincitori facendo

scorrere le diapositive con le loro foto

e chiamandoli sul palco. Il tema scelto

quest’anno era “i santi patroni delle

nostre città”. Io ho parlato di Santa

Rosa da Viterbo. Sul palco mi hanno

fatto qualche domanda su questa santa

e su come è nata la mia devozione:

sono rimasta molto impressionata dal-

la sua storia e da ciò che ha fatto per

gli altri. Era piccola e aveva una mal-

formazione per cui sarebbe dovuta

morire all’età di 3 anni, invece ha vis-

suto fino a 18. Nacque nel 1233 e morì

nel 1251. Viveva in un periodo molto

difficile ma, ha fatto tutto il possibile

per i suoi conterranei; la forza di vo-

lontà e il suo amore per ogni creatura

l’hanno resa Santa. Il suo è l’unico cor-

po che si è mantenuto completamente

intatto senza imbalsamazioni o altri

trattamenti.

Mi hanno consegnato un attestato e

una statuetta di Sant’Antonio in legno

e dopo la premiazione c’è stato un bel

rinfresco e infine una torta su cui c’era

lo stemma di Sant’Antonio da Padova:

la croce con tre ghiande su ogni estre-

mità dei 4 lati.

Padova è bellissima e sia io

che la mia famiglia abbiamo

fatto tesoro di ogni singolo

momento in cui siamo stati lì,

delle cose che abbiamo visto,

imparato, e degli avvenimenti

che abbiamo vissuto e a cui

abbiamo partecipato.

Maria Giuliani

IV liceo

Page 12: L Cosa pensano i giovani della politica? · la fiducia de-gli italiani che si sono ritrovati per giun- ... puntare all’estero perché rappresenta ... dal punto di vista lavorativo;

Il Corriere del Sacro Cuore pag. 12

Interessante, istruttivo,

divertente…

I l viaggio nella Roma del II

secolo d.C.. ci ha portato

nel momento di autorità e di

forza dell’Impero Romano,

nel periodo in cui la scultura

celebrativa acquista la mas-

sima originalità, senza lega-

mi con la Magna Grecia e la

Grecia conquistate.

La colonna Traiana con i

suoi rilievi a spirale, rap-

presenta una cronaca detta-

gliata e realistica della bat-

taglia tra due schieramenti,

l’uno capeggiato

dall’Imperatore Traiano (il

vincitore) e l’altro dal re dei

Daci, che si uccide per sfug-

gire alla cattura.

Attorno il Foro di Traiano, il

più esteso e monumentale

dei fori imperiali di Roma,

costruito dall’Imperatore

con i proventi della vittoria

contro i Daci e, contempora-

neamente al foro, i Mercati

di Traiano, un complesso di

edifici con funzioni preva-

lentemente amministrative e

di archivio, collegato alle

attività che si svolgevano

nel foro.

Circa duemila anni dopo il

fascino della colonna ha

conquistato il prof Siracusa

e l’archeologa guida della

visita; mentre il monumen-

tale Vittoriano, svettante

nelle vicinanze, ha rapito

l’attenzione di noi studenti,

forse per la sua magnificen-

za.

O forse perché a Roma tutto

è magia e con uno sguardo

si può tornare indietro di

millenni e rivivere i momen-

ti emozionanti della storia e

un istante dopo ritrovarsi ai

giorni nostri, magari in terza

media e prossimi agli esa-

mi….!!!

Michelangelo Grassi

III media

Una giornata speciale

M ercoledì 22 maggio, la

nostra classe insieme

a suor Gloria, è andata alla

premiazione del concorso “

Piccole storie dalla casa di

Andrea”.

Infatti, durante l’anno scola-

stico, la nostra scuola ha

deciso di farci partecipare

al concorso organizzato

dall’Associazione Andrea

Tudisco, un bambino diven-

tato un angelo a causa di

una brutta malattia.

L’associazione ora aiuta altri

bambini che soffrono e che

hanno bisogno di aiuto e

della vicinanza dei loro ge-

nitori per poter ritrovare un

sorriso in momenti tanto

difficili.

Il concorso chiedeva a noi

ragazzi di realizzare un di-

segno ed una poesia ispira-

ta ad una storia scelta tra tre

proposte. Nella storia che

ho deciso di illustrare il

protagonista, il signor Broc-

colo, portava gioia e felicità

nel paese dei musoni, dove

invece regnava la tristezza e

dove nessuno sapeva sorri-

dere. La storia mi ha aiutato

a riflettere e mi ha fatto ca-

pire che basta davvero po-

co per far tornare il sorriso,

soprattutto a quei bambini

che sono meno fortunati di

noi. Non si può essere indif-

ferenti davanti ad altri bam-

bini che, invece di giocare

ed essere spensierati, sof-

frono e vivono esperienze

negative.

Sapevamo che un bambino

della nostra classe aveva

vinto, ma nessuno di noi

sapeva chi fosse.

Eravamo tutti emozionati e

felici di poter essere lì. In-

fatti è stata una mattinata

ricca di tanti bambini sorri-

denti, dei colori dei nostri

disegni e dei pagliacci che

ci tenevano allegri con le

loro facce buffe. C’era an-

che il dottor Broccolo che,

avendo saputo da suor Glo-

ria che il giorno dopo sa-

rebbe stato il mio comple-

anno, mi ha fatto gli auguri.

Però il regalo più bello è

stato quello di aver sentito

pronunciare il mio nome da

Fabrizio Frizzi, perché la

vincitrice del concorso ero

proprio io!

Il cuore mi batteva forte e la

camminata fino al palco di

premiazione mi sembrava

non finire

mai.

Cosa

avrei

dovuto

dire?

Sempli-

cemente

che ero

felice e

soddi-

sfatta di

me!

Il mio disegno era piaciuto

alla giuria perché era: molto

curato, bello, coloratissimo,

avvolgente ed onirico. Que-

ste sono state le motivazioni

al mio premio.

E’ stata una giornata specia-

le per me, non solo perché

ho vinto, ma perché ho con-

diviso questa esperienza

con i miei compagni e con

la mia cara maestra che in

questi anni mi ha insegnato

tante cose e che ringrazio

per avermi insegnato, so-

prattutto, a dare sempre il

meglio di me stessa.

Ludovica Curti

V primaria

Page 13: L Cosa pensano i giovani della politica? · la fiducia de-gli italiani che si sono ritrovati per giun- ... puntare all’estero perché rappresenta ... dal punto di vista lavorativo;

Il SUDOKU de “ Il Corriere del Sacro Cuore”

Avete mai giocato al Sudoku? Eccovi le istruzioni per l’uso!

Con questi suggerimenti potrete risolvere i sudoku più difficili

Facile Diabolico

L o scopo del gioco

è quello di com-

pletare lo schema in

modo tale che lo stes-

so numero non si ripe-

ta né in orizzontale, né

in verticale, né

all’interno dei riqua-

dri. Non importa se si

sceglie di cominciare

da una colonna verti-

cale o orizzontale op-

pure la griglia.

L’importante è partire

prendendo in esame

l’elemento del quadra-

to che ha già più nu-

meri indicati. A questo

punto bisogna fare

attenzione a quelli che

mancano per comple-

tare la colonna, sce-

gliendo sempre tra gli

assenti dall’1 al 9. Una

volta scelto il numero

è necessario control-

larne la presenza su

righe, colonne e riqua-

dri. Quindi riempire le

caselle per esclusione.

Le soluzioni Ed ora mettetevi alla pro-

va …

Vi offriamo il rompicapo

giapponese in due versio-

ni: una semplice, per co-

minciare, e un’altra più

complicata per chi cono-

sce già il gioco.

a cura di M. Genovese, B. Finocchiaro, P. Di Piramo

Il Corriere del Sacro Cuore pag. 13

Diceva il saggio… la Meraviglia

a cura della Redazione

Gli uomini hanno cominciato a filoso-

fare, ora come in origine, a causa

della meraviglia: mentre da princi-

pio restavano meravigliati di fronte

alle difficoltà più semplici, in segui-

to, progredendo a poco a poco,

giunsero a porsi problemi sempre

maggiori.

Aristotele, Metafisica, IV sec. a.e.c.

Il meraviglioso è sempre bello, anzi,

solo il meraviglioso è bello.

André Breton, Manifesto del Surrea-

lismo, 1924

D'una città non godi le sette o le set-

tantasette meraviglie, ma la risposta

che dà a una tua domanda.

Italo Calvino, Le città invisibili, 1972

La meraviglia è la base dell'adora-

zione. Thomas Carlyle, Sartor Re-

sartus, 1831

Abusiamo tutti quanti di qualche co-

sa, e nondimeno ce ne troviamo a

meraviglia. Rosamond Lehmann,

Una nota in musica, 1930

Non è meraviglia che il caso possa

tanto su noi, dal momento che noi

viviamo a casaccio. Michel de Mon-

taigne, Saggi, 1580/95

La meraviglia è in noi, non nelle co-

se.

Alessandro Morandotti, Minime III,

L'uomo che viaggia per vedere tutta

la terra, piena di tante meraviglie, è

come un ranocchio nella sua pozzan-

ghera. Paňcatantra, ca. II sec.

La meraviglia è propria della natura

del filosofo; e la filosofia non si origi-

na altro che dallo stupore.

Platone, Teeteto, ca. 369 a.e.c.

Quello che mi meraviglia nel mondo

è che i cattivi non siano anche con-

tenti. Giuseppe Prezzolini, Il Centi-

vio, 1906

La fonte che alimenta ogni ricerca

metafisica è la meraviglia che qual-

cosa in genere sia, e non il nulla. Max Scheler Tutto ciò che è ignoto si immagina

pieno di meraviglie.

Tacito, Agricola, ca. 98 La maraviglia è figliuola dell'igno-

ranza.

Giambattista Vico, Degnità della

Scienza nuova, 1725/44

Il pensiero è meraviglioso, ma an-

cor più meravigliosa è l’avventura.

Oscar Wilde, Il critico come artista,

1889

3 8

7 4 6 3

5 7 4

9 1 7

3 9 2 5

8 6 3

2 4 8

8 7 1 5

6 4

8 4

9 6 4 5

4 9 2

9 4 1

7 5 8 6

3 6 5

3 5 9

1 3 7 8

6 7

9 4 3 8 5 2 7 6 1

5 2 6 1 3 7 9 4 8

7 1 8 9 4 6 2 5 3

4 3 9 7 6 5 1 8 2

1 6 5 2 8 9 3 7 4

8 7 2 4 1 3 6 9 5

2 9 4 3 7 8 5 1 6

3 5 1 6 9 4 8 2 7

6 8 7 5 2 1 4 3 9

4 7 3 9 1 8 2 6 5

8 6 5 7 2 3 9 4 1

1 2 9 6 5 4 3 7 8

7 5 4 1 6 9 8 3 2

2 9 6 8 3 5 7 1 4

3 1 8 2 4 7 5 9 6

6 8 2 3 9 1 5 4 7

5 3 7 4 8 6 1 2 9

9 4 1 5 7 2 6 8 3

Page 14: L Cosa pensano i giovani della politica? · la fiducia de-gli italiani che si sono ritrovati per giun- ... puntare all’estero perché rappresenta ... dal punto di vista lavorativo;

Il Corriere del Sacro Cuore pag. 14

Va’ dove ti porta il cuore …

Il prof. Iaconis… è molto simpatico, ma

qualche volta esagera con le descrizioni

del figlio Etttore. Guai a chi lo tocca! E ci

racconta certe cose strane!! Fra i dise-

gnini della Pimpa e gli Stickman! Ma

riesce a spiegare con grande tranquilli-

tà, rende semplici le cose che spiega.

Durante la partita professori/alunni, non

sbagliava lui, era la porta troppo picco-

la! Quando gioca a calcio con noi…

quando fa le finte, tutti lo acclamano.

Spero non cambi mai!

Francesco Zeppieri

I media A

Il Corriere del Sacro Cuore Referenti

Ines Rossi, Patrizia Spadea, Claudia Capuozzo

Redazione

A.Maurizio, M.Spur, J.Facioni, M.Semeraro,

M.Castrichino, C.Mozdzen, C.Bernardini, C.Di

Porzio, G.Pianesi, E.Buccieri, M.Giuliani,

C.Mauri, P.Petrignani, C.Cesari, F.Anzalone,

A.Zanon, B.Baiocchino, F.Zanon,

E.M.Tiraboschi, N.Tozzi, P.Di Piramo, A.Ratti,

C.Mauri, V.Mastrangelo, M.C.Bertuglia,

M.Grassi, F Zeppieri, A.Griguoli, A.Mincucci

Impaginazione

G.Romano, F.La Vigna, S.Conde, P.Di Piramo,

M.Giuliani, B.Finocchiaro, M.Genovese

Fotografie

Alunni e docenti dell’ Istituto e da Internet

Stampato in proprio

Diffusione interna

Gli amici sono sempre le

persone migliori. Gli amici

ti vogliono bene e ti aiutano

nei momenti peggiori, in

quelli non molto buoni mi

stanno vicino e mi sostengo-

no, come si dice: “Se trovi

un amico trovi un tesoro”.

Alessandro Minicucci

Quest’anno ho scoperto di

avere una classe speciale.

Mi avete sempre aiutato e

soprattutto tre persone:

Rosa, Valentina, Alessan-

dro. Grazie classe che ci

sei e soprattutto ai miei

amici.

Debora “Debra”

Come facciamo

quest’estate sen-

za scuola! AMR

Roma – Napoli (per la felicità

della prof.ssa Capuozzo)

Ho sognato la prof.ssa Capuozzo

che giocava a calcio scommesse

presso la Better con alcune

prof.sse, come ad esempio la Pen-

serini, la Nelli, la Corsi, la Di Do-

menico e l’unico maschio della

banda era la prof… Olima!! Discu-

tevano se dovesse vincere la Ro-

ma o il Napoli, ma poi la prof Ca-

puozzo ci indovinò e vinse un mi-

lione di euro, che fortuna!!

Arianna Griguoli

I media A

Qualsiasi cosa accada doma-

ni… viviamo oggi.

Quello che conta tra amici non

è ciò che si dice ma quello

che occorre dire.

Ciò che dai è tuo per sempre,

ciò che tieni è perduto per

sempre.

Maria Prosperi

La Redazione avverte che i messaggi troppo

lunghi per esigenze tipografiche sono stati

tagliati

Non vedo l’ora che sia settembre

per tornare a scuola.

Abbasso l’estate!

Viva la scuola!

P.S. E non è vero i Bluelinght

Al mondo ci sono due tipolo-

gie di uomini: i belli e quelli

che credono di esserlo. Io

sono bello! Wolverine

II liceo

E’ stato un bell’anno però vor-

rei fare più gite.

Lollo