Kyoss Spazi Maggio 2012

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Mensile Kyoss • VENETO

maggio 2012anno 2 numero 136

Editore, Art Director eDirettore Responsabile:Simone [email protected]

Responsabile di Redazione: Eva [email protected]

Progetto Grafico:Simone Pavan - Anna Fanchin

Redazione: Carla Carlotto - Roberta CozzaAndrea Danzo - Stefano DanzoLeonardo Pavan - Nicoletta Salvadore - Nicoletta Ugolin

Edito da: KYOSS CONCEPTAgenzia di Pubblicità e MarketingVia Bellini 6,36078 Valdagno (Vi)Tel. 0445 [email protected]@kyossconcept.it

Iscrizione al Tribunaledi Vicenza n° 1002 - 28/05/01numero del Repertorio del ROC 19214.

Stampa:Papergraf SpaPiazzola Sul Brenta - Padova - Italy

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Nel mondo le nazioni stanno lottando contro l’uso di fonti energetiche inquinanti. Questo comportamento va nella direzione degli interessi di tutti. Nessuno vuole vivere in un luogo dove ci sono aria, acqua e ambiente inquinati. Ed è proprio per questo che le energie alternative stanno cambiando le nostre prospettive, e cambieranno le nostre vite. Non sarà un percorso facile, ma va fatto per garantirci un futuro migliore. Anche noi nel nostro piccolo possiamo darci da fare: iniziare a pensare in maniera più green, rispettando l’ambiente e riflettendo sempre sulle fonti energetiche a portato di mano •

S P A Z I

contenuti editoriali portfolio

5 • la casa di Enzo Ferrari

interviste, analisi, prodotti, ricerche

rubriche, news, esposizioni, eventi, pubblicazioni

9 • ecovillaggio diDamien Hirst

36 • domoticacasa intelligente

28 • news

20 • ricercaarchitettura dell’immondizia

32 • esposizioni

46 • tecnichelegno

44 • energieRoma Green

40 • ultime novitàda Bruxelles

24 • innovazionie tecnologienuovi prodotti

48 • libri

6 | KYOSS SPAZI | maGGiO 2012

le nuove frontiere della prefabbricazione

Un’esperienza maturata sul campo nel realizzare strutture prefabbricate da sempre al servizio delle aspirazioni dei clienti e dei professionisti. Questo per poter dare forma, assieme, alle idee architetturali che nascono dalle esigen-ze d'ognuno, per creare edifici moderni ed efficienti, dove l'estetica non manca di alti contenuti funzionali. Con un’or-ganizzazione estremamente all’avanguardia e tecnologie di ultima generazione.

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KYOSS SPAZI | maGGiO 2012 | 7

Dopo il restauro dell’abitazione originaria e la costruzione di una nuova struttura, progettata

dall’architetto Jan Kaplický con Andrea Morgante, è stato inaugurato il 10 marzo

il Museo Casa Enzo Ferrari a Modena.

CASA FERRARI | Jan KaPLiCKY

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Il restauro della vecchia casa ma-dre è stato eseguito in maniera fi-lologica, con la scritta esterna che riproduce il font originale del tardo Ottocento e il recupero dei materia-li: legno, coppi, mattoni. Il nuovo edi-

ficio è realizzato in vetro e alluminio giallo all’esterno, mentre l’interno è completamente bianco, per far spic-care le automobili nelle loro piatta-forme. All’avanguardia dal punto di vista del risparmio energetico, il si-

stema di riscaldamento e condizio-namento funziona grazie all’utilizzo di pompe di calore di tipo geotermi-co e impianti a pannelli radianti a pa-vimento. Il sistema di ricambio d’aria regolarizza l’umidità degli ambienti e


La scritta esterna riproduce il font originale del tardo Ottocento.


luminazione artificiale è pensata per creare una luce diffusa e omogenea negli ambienti, per garantire ai visita-tori una perfetta visione delle auto-mobili esposte senza deformazioni di volumi e colori. Un innovativo si-

stema di building automation gesti-sce gli impianti di climatizzazione e di sicurezza in modo integrato •

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consente il recupero del calore. La facciata a sud-ovest del nuovo edi-ficio è in vetro, per sfruttare al massi-mo la luce naturale: completamente sostenuta da cavi di metallo, è l’uni-co esempio del genere in Italia. L’il-


Jan Kaplický (1937-2009), architetto cecoslovacco, lavora principalmente in Gran Bretagna. Inizia la sua carrie-ra collaborando con Renzo Piano e Richard Roberts per il progetto del

Centro Georges Pompidou a Parigi. Il suo studio di architettura, il Future Systems, si fonda sull’idea di combi-nare forme organiche e naturali con l’high-tech futuristico. La sua ope-

ra più famosa è il Media Centre del Lord’s Cricket Ground di Londra. In Italia ha progettato la stazione della metropolitana di Monte Sant’Angelo a Napoli •



Hirs

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geECO VILLAGGIO | DamiEn HiRst

Il controverso artista Damien Hirst stapianificando la costruzione di un eco-villaggio

per il Davon da 500 case sostenibili, che coniugano tradizione ed innovazione tecnologica H

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illageECO VILLAGGIO | DamiEn HiRst


Dalla provocazione artistica del-la scena contemporanea britanni-ca all’architettura: Damien Hirst, il controverso artista che mise peco-re, mucche e squali in formaldeide,

si cimenterà ora nella realizzazione di un eco villaggio nel Devon. Affian-cato dall’architetto Mike Rundell, del-la MRJ Rundell & Associates, l’artista ha intenzione di costruire per il suo

paese natale, la cittadina di Ilfracom-be, 500 nuove residenze alimentate esclusivamente con energia rinno-vabile, nel tentativo di rivitalizzare questa zona della Gran Bretagna.


per l’istruzione ed il commercio. Il mi-lionario artista detiene già la proprie-tà del 40% dei terreni destinati al suo futuro insediamento ed ha intenzio-ne di creare un progetto unico nel suo genere, pionieristico ed all’avan-

guardia, prestando attenzione al-le tradizioni costruttive locali come i tetti inclinati, bowindows, i timpani, terrazze a corte e materiali resisten-ti, ma integrandoli non la tecnologia moderna, per “fornire una fusione

Da qualche tempo Ilfracombe è al centro di un vasto progetto si riqua-lificazione e crescita, che dovrebbe portarla alla costruzione di ulteriori 1.000 unità residenziali, di un nuovo centro sanitario, nonchè di un polo

L’Eco-villaggio utilizzerà

turbine eoliche incorporate nei

tetti, pannelli fotovoltaici, isolamento avanzato e

illuminazione naturale.

ECO VILLAGGIO | DamiEn HiRst


tra la città a nord e la campagna a sud”. L’Eco-villaggio utilizzerà turbine eoliche incorporate nei tetti, pannel-li fotovoltaici, isolamento avanzato e illuminazione naturale, cercando nel limite del budget, di inserirsi in una

fascia di mercato di alloggi a prez-zi accessibili, ma ad alte prestazioni. Il progetto per il nuovo ecovillaggio di Hirst e Rundell, che verrà ufficial-mente presentato entro sei mesi, ha già ottenuto riscontri contrapposti,

spezzando a metà la critica britan-nica tra coloro che vedono il nuovo insediamento come il nuovo tema dell’avanguardia contemporanea e coloro che vedono nel progetto solo una nuova “città giocattolo” •

Reinventare recuperando, per creare superfici architettoniche d’avanguardia

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TOKY

FORVEN

INI

Si rompe un vaso di Venini…ma la sua nuova vita sarà nella fantasia di Toky che crea e progetta

pavimenti, pareti rigorosamente con coccidi vetro della famosa vetreria di Murano

PUBBLiREDaZiOnaLE

Toky dà nuova vita non solo al vetro di Venini ma anchea molti materiali già vecchi come legni, metalli e cocciopesto...

Da un vaso di Venini ad un pavimento di prestigio. Ecco quello che fa Toky, azienda che ha fatto del riuso e del riciclio il suo fil rouge. “Toky nasce dalla voglia di reinventare e plasmare i materiali per creare un laboratorio del lusso al servizio del progettista e del suo cliente - spiega Luca Peroni - realizziamo superfici, pareti e pavimenti sia interni che esterni, seguendo i desideri di ogni singolo cliente o progettista”.

Oltre a produrre i nuovi pavimenti alla veneziana Toky for Venini, realizziamo molti altri pavimenti con resine epossidiche, poliuretsniche, cementizie e con epossicementizie tricomponente, ottenendo varie superfici dalle finiture a specchio, opache, antiscivolo sino ad arrivare a soluzioni drenanti come il nostro nuovo prodotti SassitaKay”. Con che tipo di materiali? “Ecco la nostra particolarità –

continua Peroni - il filo conduttore della produzione è reinventare recuperando, per trasformare il cemento, le resine e il vetro in superfici architettoniche d’avanguardia. Il cemento, ad esempio, viene rivisto e lavorato trasformandolo in chiave elegante e raffinata, oppure invecchiandolo e colorandolo con terre naturali, arrivando persino ad acidificarlo. La resina, poliuretanica o epossidica, è il filo conduttore della

• Alluminato • Foglia Oro • Coccio Pesto • Metalli

produzione nelle realizzazioni delle superfici di Toky e funge da strato di coesione tra il supporto e i vari materiali utilizzati. In particolare, la collaborazione esclusiva di Toky con la vetreria Venini ha reso possibile il mio progetto Toky for Venini che vede i cocci di Murano in una nuova veste. Il vetro di Venini che, con i suoi colori e la sua straodinaria lucentezza, trasforma la mia concezione del pavimento alla veneziana. I vetri di

Venini risaltano e raccontano una nuova storia, in un pavimento di gran pregio”. Il tutto grazie alla forte spinta innovativa data dalla continua ricerca e sperimentazione. Elementi cromatici per creare pavimenti unici ed inimitabili. Il pavimento diventa arte, anzi rivaluta quello che l’arte a volte non può tener per sé. Toky infatti propone anche un’intera sala per sperimentare materiali e colori, dove architetti e clienti

possono soddisfare le proprie curiosità, attraverso la ricerca e la fantasia. “Ogni pavimento è creato su misura per il cliente: assecondando le sue idee e personalizzandole al massimo, creiamo arte, dando nuova vita a materiali che sembrerebbero già alla fine del loro ciclo di vita. Ogni cosa può avere una storia da raccontare” •

• Una delle sale Toky dove si eseguono esperimenti e si realizzano nuove superfici.

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KYOSS SPAZI | maGGiO 2012 | 21KYOSS Spazi | FEBBRAIO 2012 | 21

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S P A Z I


garbage architect

Non partono da un disegno, amano l’improvvisazione e si definiscono garbage architect (architetti dell’immondizia).

fondazione di Refunc: un laboratorio in cui creare strutture sperimenta-li e microarchitetture mobili basate su materiali di scarto. Il riuso è arte: “L’architettura dell’immondizia as-sume un significato profondo in un mondo in cui le materie prime stan-no diventando sempre più esigue. È semplicemente razionale ridare

Gli architetti dei rifiuti sono Denis Ou-dendijk e Jan Körbes, due olande-si quarantenni. Hanno cominciato a lavorare in studi diversi, ma si sono presto stancati di vedere l’architet-tura come un balletto prevedibile in cui dover bilanciare la creatività con i regolamenti e gli interessi economi-ci. Così, l’inizio del lavoro insieme e la

RICERCA | aRCHitEttURa DELL’immOnDiZia


garbage architect

una funzione ai materiali di scarto perché le loro qualità e il loro spe-cifico valore non vadano perduti in processi di riciclaggio non sempre intelligenti”. I due insoliti artisti olan-desi, infatti, trovano nei rifiuti di strada la fonte d’ispirazione per le loro ope-re d’arte. Non si spreca niente. Tutto, ma a questo punto possiamo di-

re proprio tutto,può essere un’opera straordinaria! I vecchi pneumatici di-ventano il rivestimento della maison gomme, una casa da giardino attra-versata da lunghe finestre verticali per consentire di sfruttare a pieno l’illuminazione naturale. La struttura è stata realizzata con legno di scar-to, vetro isolante, travi in acciaio riu-

tilizzate. Le scialuppe di salvataggio, utilizzate trent’anni fa in caso di eva-cuazione da piattaforme petrolifere, sono diventate le stanze galleggianti del capsule hotel. Ormeggiate in un canale dell’Aja, si spostano lungo i canali olandesi •


use

Ognuno di noi è diverso e unico. Per questo è nato un luogo nel quale l’abitare risponde realmente alle esi-genze di ciascuno, senza essere mai lo stesso. Una scelta progettuale in-novativa e soddisfacente: abitazioni dotate di ampi spazi interni, vivibili e allo stesso tempo flessibili. Ecco The House Q2: la scelta più giusta per vivere con qualità e stile. Sette unità residenziali, così suddi-vise: sei tricamere e un prestigioso attico. Il progetto si presenta con uno stile moderno e deciso, ma allo stesso tempo forte e solido, la tec-nologia e la qualità delle finiture sono elementi concreti per la qualità di vita di chi lo abiterà.

The House Q2, un luogo dove l’abitare risponde alle esigenze di ciascuno senza essere mai lo stesso

…per vivere con qualità e stile

IL TRICAMERE SIGNORILE

È uno splendido appartamento composto da un’affascinante zona giorno, inserita tra due ampie zone vetrate, una delle quali crea il col-legamento alla zona living “open”, ovvero, la grande terrazza vivibile. La zona notte è separata da un di-simpegno attrezzato con il bagno ospiti e una funzionale lavanderia/ripostiglio. Il reparto notte padrona-le è composto da un’ampia camera da letto, dotata di un’ergonomica nicchia guardaroba, una bagno e un esclusivo terrazzino. La zona notte si compone inoltre di due ulteriori ca-mere da letto ed un ulteriore bagno ad esse designato. La distribuzione degli ambienti e la morfologia archi-tettonica dell’edificio consentono un’ottima vivibilità interna e una to-tale assenza di aree di contatto con l’altra unità abitativa dello stesso pia-no.

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use

Quality &

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LO SPAzIO FLESSIBILE

È un appartamento flessibile che può essere utilizzato come classico tricamere biservizi o in alternativa come signorile bicamere dagli ampi spazi interni. La zona giorno può essere ampia e aperta con la zona cottura che ne di-venta parte integrante, oppure con la classica e funzionale cucina se-parata. Anche questa unità residen-ziale mantiene inalterato il concetto progettuale che ha ispirato le scelte architettoniche e distributive degli spazi interni. Ampie vetrate e ter-razza vivibile per la zona giorno, una zona notte appartata e tranquilla con nessuna adiacenza e nessun con-tatto con le altre unità abitative dello stesso piano. Tranquillità che viene ulteriormen-te garantita dalla stessa tipologia e distribuzione interna negli altri piani dell’edificio.

L’ATTICO PERFETTO

Una singola unità abitativa che si svi-luppa interamente all’ultimo piano su di un unico livello. Terrazzi, vetrate, affacci, panorama, luce, sole e aria a 360 gradi. La dimora è composta da una prestigiosa zona giorno che si sviluppa attorno ad un elegante patio di vetro centrale che porta il cielo direttamente in casa e diventa lo strumento di congiunzione tra la zona cucina/pranzo e la zona living. Quest’ultima si apre con delle am-pi e vetrate su di una meravigliosa terrazza panoramica. La zona not-te appartata e tranquilla è dotata di tre camere da letto, due bagni e una stanza disbrigo, il tutto servito da terrazze vivibili. Tutti i locali sono adeguatamente finestrati. L’abitazio-ne è servita da due ingressi, un vano scale con porta blindata di sicurezza e un accesso esclusivo all’ascenso-re con ulteriore porta di sicurezza •

7 unità residenziali •

6 tricamere e 1 prestigioso

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PROPRIETàPenta Immobiliare srl

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INNOVAZIONI TECNOLOGICHE | a CURa Di KYOss

Inkas di Archetipo è un divano esclu-sivo che permette di creare il proprio stile unico e irripetibile, un gioco di incastri infinito tra sedute e braccio-li/schienali. Le composizioni inkas hanno un disegno irregolare, a volte il taglio delle sedute e degli schienali

Inkas di Archetipo

Nuova proposta di arredamento con lavorazione a Skando di Domus Ar-te: il rovere “spaccato” nel cuore dell’essenza regala un effetto quan-to mai naturale e insolito, mettendo a nudo le sue vere caratteristiche e le sue qualità. Ogni pezzo infatti è total-

Domus Arte

mente realizzato a mano, una com-posizione complessa, minuziosa e passionale, fino a trovare l’incastro perfetto. Un design ultramoderno un vero e proprio inno alla materia: ro-vere oliato con olio naturale in 6 pas-saggi, infine cerato con cera d’api. Il

concetto materico dei volumi oggi trova in Domus Arte una continua evoluzione che si riflette fortemente su tutte le linee proposte e incontra sempre più eccezionale riscontro nel gusto dell’arredare moderno •

non coincide e gli schienali hanno al-tezze variabili: l’effetto che si ottiene è quello di un vero e proprio incastro di volumi morbidi e geometrici che conferiscono una sensazione di rit-mo e vivacità. Tutti gli elementi sono in piuma. Una serie di imbottiti il cui

nome evoca atmosfere solari e me-diterranee. Un divano essenziale che coniuga la classicità delle forme al gusto contemporaneo dello slow li-ving: linee morbide e colori sobri che danno alla casa luminosità e calore •

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Al Salone Internazionale del Mobi-le 2012 che si è appena concluso a Milano, Gallo ha presentato Nut Co-lor, Special Edition della poltroncina firmata da Piero Lissoni per Living Divani. L’alternarsi di vivaci e regola-

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ri righe colorate o la raffinatezza dal gusto sartoriale del tessuto bicolore. Due esclusive interpretazioni GALLO della garbata eleganza della poltron-cina Nut firmata da Piero Lissoni per Living Divani •

Dearkids propone una collezione tutta nuova di piccoli elementi pen-sili componibili. La caratteristica principale di tutta la collezione è la leggerezza e la possibilità di abbina-re diversi elementi della stessa col-

lezione tra loro. Colorati a piacere, possono essere combinati in diversi accostamenti cromatici. Leggeri e facili da fissare sono disponibili in 25 colori differenti •

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Premio Internazionale di Restauro Architettonico “Domus Restauro e Conservazione”

Martedì 28 marzo presso la sede dell’Università degli Studi di Ferrara si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Restauro Architettonico “Domus Restauro e Conservazione”, promosso da Fas-sa Bortolo e dalla Facoltà di Architet-tura di Ferrara. Si tratta della seconda edizione del Premio, che ha visto la partecipazione di novanta proget-tisti, tra professionisti per la sezione Opere Realizzate e neolaureati per

la sezione Tesi di laurea, dottorato o specializzazione. La commissione, costituita da membri accreditati del mondo accademico e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, era presieduta dal professor Giovanni Carbonara, Direttore della “Scuola di Specializzazione in Beni Architettoni-ci e del Paesaggio” dell’Università di Roma. Il progetto che si è aggiudi-cato il premio per la sezione Opere Realizzate è quello del restauro del-

la Torre Bofilla a Bétera, a Valencia, i suoi autori sono Fernando Vegas e Camilla Mileto. Altri premi sono an-dati anche a tre progetti: la conser-vazione del complesso del Nagaur Fort a Rajastha in India, l’intervento presso il vecchio Archivio Nazionale di Stoccolma e il restauro e la mu-seizzazione nella Basilica di Santo Stefano Rotondo a Roma •

www.edilportale.com

Il progetto del parco sotterraneo di New York

NEWS | a CURa Di KYOss

James Ramsey è un ingegnere che ha lavorato alla Nasa, Dan Ba-rasch invece lavorava per Google. Insieme hanno un progetto avve-niristico e unico: costruire un’area verde nel sottosuolo. Hanno indivi-duato un vecchio deposito in disuso dell’azienda dei trasporti, di seimila metri quadrati e con un alto soffit-to a volta sotto Delancey Street, in parte al di sotto del livello del mare, e lo vogliono trasformare in un par-co sotterraneo. Dalla riqualificazione della High Line, inaugurata nel 2009, al recupero della Low Line. Prima di procedere con la riqualificazione

dell’area i due devono convincere la città e i finanziatori costruendo una versione ridotta del parco. In una settimana hanno raccolto i 100 mila dollari necessari per il prototipo e ora possono procedere con il proget-to. Ma come fare perché nel sotto-suolo crescano le piante e i fiori che faranno da cornice alle passeggiate dei cittadini di New York? I raggi del sole saranno filtrati dall’esterno at-traverso un sistema di cavi in fibra ottica. In questo modo sarà possibi-le la fotosintesi, ma verranno anche schermati i raggi UV in modo tale da evitare scottature e danni alla pelle.

Di notte e nei giorni nuvolosi ci si servirà invece della luce elettrica. Se il progetto in piccolo funzionerà, potrà iniziare la raccolta dei fondi per la riqualificazione dell’intera area destinata a diventare il primo parco sotterraneo al mondo. Il progetto si inserisce in quel filone chiamato agrittettura, architettura più agricol-tura: architettura al servizio della na-tura, riqualificazione di spazi in disuso per farli diventare veri e propri fiori all’occhiello della città •

www.repubblica.it

news


NEGROPAL OPERA NEL SETTORE DELLA PERFORAZIONE DEL SOTTOSUOLO E DEL CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE MEDIANTE MICROPALI

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NEGROPAL INTERVIENE PER:Consolidamento strutturale di frane, edifici esistenti, muri di contenimento e argini.Costruzioni di fondazioni profonde, mediante micropali, per edifici residenziali, industriali e commerciali.Realizzazione di qualsiasi tipo di reggiscavo provvisorio e permanente con micropali e tiranti (Berlinese).Realizzazione e messa in opera dei tiranti a trefolo e in barra auto-perforante da 15 a 150 ton.Costruzione di terre rinforzate.Montaggio di reti paramassi per trattenere i massi nei pendii.Realizzazione di sonde geotermiche per il riscaldamento degli edifici.Operazioni per il consolidamento anche in spazi interni e ristretti, come scantinati e strettoie.

NEGROPAL lavora nello specifico per il Triveneto ma anche sull’intero territorio nazionale partecipando ad appalti pubblici. Ogni opera viene collaudata e certificata da un ingegnere specializzato che consegna il progetto esecutivo e la relazione di calcolo nel rispetto delle normative vigenti.

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Riduzione degli incentivi per le energie rinnovabili

NEWS | a CURa Di KYOss

Dal primo gennaio 2013 nuove nor-me per gli incentivi per il risparmio energetico. Tra queste, l’allineamen-to alla media europea e meccanismi per governare la nuova potenza in-stallata. Questo varrà per tutte le fonti energetiche rinnovabili diver-se dal fotovoltaico, cioè idroelettri-co, geotermico, eolico, biomasse e biogas. Obiettivo del governo sono perseguire l’efficienza dei costi e la massimizzazione del ritorno eco-

nomico e ambientale. Inoltre per governare la nuova potenza annua installata ed evitare una crescita troppo veloce, il decreto introduce meccanismi differenziati in base al-la potenza degli impianti. Il decreto vuole favorire le tecnologie virtuose per ridurre l’impatto ambientale. Per questo ha previsto premi per limita-re emissioni di polveri sottili e altri in-quinanti, oltre alla riduzione di nitrati in impianti a biogas. Inoltre prevede

impianti a rifiuti urbani (al 50% biode-gradabili) e l’integrazione di impianti a biomasse e biogas con settore agri-colo. L’obiettivo è una crescita gra-duale e controllata della spesa per gli incentivi alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche con varie novità, qua-li l’iscrizione al registro e procedure d’asta al ribasso •

www.edilportale.com

news

Zaha Hadid e il Jane Drew Prize

Un nuovo riconoscimento per la ce-lebre archistar zaha Hadid, che si è aggiudicata il Premio “AJ Women in Architecture” nella categoria Jane Drew Prize, in qualità di icona fem-minile affermata nel mondo dell’ar-chitettura. Il premio, intitolato a Jane Drew, architetto modernista con il merito d’aver fondato il primo stu-dio d’architettura composto di sole donne, è introdotto negli anni No-vanta al fine di promuovere il ruolo

professionale della donna, in parti-colare nell’ambito dell’architettura. zaha Hadid ha dimostrato più di ogni altra personalità di aver profuso una notevole Pritzker Architecture Prize nel 2004, nonché dello Stirling Prize per due edizioni consecutive, con il progetto del MAXXI di Roma nel 2010 e grazie al progetto della Eve-lyn Grace Academy di Londra nel 2011. Ormai simbolo del ruolo fem-minile in architettura nel panorama

internazionale, nota per la grandiosi-tà delle sue opere realizzate in tutto il mondo, questo premio ne suggella le doti e la personalità. La cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo venerdì 20 aprile a Londra, in occa-sione dell’evento AJ Women in Ar-chitecture Luncheon, che si svolgerà al cospetto di una giuria composta da nomi noti dello star system, fra cui anche l’architetto inglese Richard Rogers •


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ESPOSIZIONI | a CURa Di KYOss

Florence Design Week

re progettuale.Il tema generale della manifestazio-ne col quale dovranno confrontarsi i contributi proposti è CONNECTING TIME: connessione tra passato e fu-turo, tra linguaggio digitale e forma materica, ma anche connessioni tra i diversi linguaggi del mondo creati-vo ed imprenditoriale il cui confronto può portare a concrete soluzioni per rispondere all’attuale crisi internazio-nale •

Florence Design Week è una mani-festazione dedicata al Design in tutte le sue forme, all’arte e all’ingegno, intesi come strumenti di comunica-zione e di valorizzazione della cultura e dell’identità locale nella visione glo-bale.L’intento del Festival è quello di cre-are un’interazione tra i vari linguaggi del design (graphic e visual, indu-strial, fashion, interior, music and fo-od), puntando sulla interdisciplinarità, la sostenibilità, l’interculturalità del fa-

Firenze, centro cittàdal 22 al 27 maggiowww.florencedesignweek.com

edifici a energia quasi zero

l’efficienza energetica, i due fattori che maggiormente condizionano e condizioneranno il modo di costru-ire. Il quadro legislativo e normativo è in evoluzione. Le direttive europee hanno indicato le modalità e i tempi con cui si deve procedere a ridurre i consumi energetici. Garantire livelli quasi zero di consumi energetici non è un’utopia, ma un’esigenza •

Dopo il successo dell’edizione 2011 del tour “Edifici a energia quasi zero”, che ha visto, in 12 tappe in altrettan-te Regioni, la partecipazione attiva di 10.000 tra architetti, ingegneri, ge-ometri, tecnici di imprese e di enti locali, professionisti del settore ed il coinvolgimento di oltre 1 milione di contatti sul web, il nuovo viaggio sul territorio italiano che avrà co-me tema centrale la sostenibilità e

Genova, Auditorium Montalemercoledì 23 maggiowww.edilportale.com

Carrara Marmotec 2012

Blocchi, lastre, lavorati di pregio e cut-to-size, oggettistica e scultura, tecnologie di ogni ordine e grado, movimentazione e sollevamento, servizi, stampa specializzata •

CarraraMarmotec si rivolge a tutti gli operatori del settore nel prosegui-mento di una filosofia espositiva che interpreta con sempre maggiore evidenza l’alto grado di specializza-zione della manifestazione.

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H2O - Accadueo

zata sul settore oggetto della mani-festazioneLa rassegna offrirà un fitto calenda-rio di convegni e seminari tecnici con relatori di rilievo internazionale a con-ferma del suo ruolo di sede altamen-te qualificata per un confronto e un proficuo scambio di opinioni rispon-dente alle esigenze di informazione e aggiornamento professionale degli operatori del settore •

Accadueo è la Mostra Internazionale delle tecnologie per il trattamento e la distribuzione dell’acqua potabile e il trattamento delle acque reflue, tra i principali appuntamenti internazio-nali da non mancare in virtù dell’im-portanza delle tematiche dibattute nell’ambito del programma conve-gni, della rilevanza e prestigio delle aziende coinvolte a livello espositivo e visitativo, della completezza dell’ offerta espositiva totalmente focaliz-

Ferraradal 23 al 25 maggiowww.accadueo.com

Pier Luigi Nervi, l’architettura molecolare

realizzazione delle opere. Si svilup-pa intorno a circa 120 riproduzioni, in alta definizione, di materiale docu-mentario, fotografico, progettuale e grafico. Questa tappa offre al pubbli-co una sezione dedicata all’hangar di Pantelleria: un portfolio fotografico di Luca Campigotto che mostra gli spazi interni ed esterni dell’hangar. L’imponente formato delle fotografie (110x146 cm e 110x230 cm) accre-sce la forza visiva del magistrale ser-vizio del fotografo veneziano •

Poche le testimonianze dirette del genio di Nervi in Sicilia, ma senza dubbio la sua opera ha influenzato l’architettura isolana. Le testimonian-ze più importanti delle creazioni di Nervi nell’isola sono le aviorimesse a Marsala e a Pantelleria. La sapienza di coniugare arte e scienza, tecnica ed eleganza, senza perdere di vista funzione e costi, è la cifra che ha contribuito a fare di Nervi uno dei più grandi architetti del 900. La mostra mette in luce l’attività di Nervi negli aspetti che vanno dall’ideazione alla

Galleria Credito Siciliano, Acireale (CT)fino al 24 giugnowww.creval.it

Postmodernismo, stile e sovversione 1970–1990

che: la prima parte dedicata all’archi-tettura, la seconda alla proliferazione del Postmodernismo nel design, nell’arte, nella musica e nella mo-da durante gli anni Ottanta, l’ultima all’esplosione della cultura iper-con-sumistica negli anni Ottanta. Alla fine degli anni Ottanta il Postmodernismo era dato per morto, senza che nes-suno sapesse indicare cosa l’avreb-be sostituito. La mostra si conclude con una panoramica sull’arte e il de-sign di questo periodo •

È la prima rassegna completa sull’ar-te, l’architettura e il design degli anni Settanta e Ottanta, un periodo se-gnato dai tentativi di definire nuovi scenari culturali dopo le grandi sta-gioni delle avanguardie moderne. Il centro dell’esposizione è il concet-to di Postmodernismo, sviluppato a partire dai primi anni Settanta, per giungere a influenzare ogni settore della cultura, in particolare le arti vi-sive, l’industria musicale e cinema-tografica, la grafica e la moda. La mostra è divisa in tre aree cronologi-

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Schermo con controlli elettronici touch screen per gestire le principa-li funzioni della casa, avvolgibili delle finestre che si azionano tramite pul-santi, scolapiatti che sale o scende grazie al telecomando. Appartamenti costruiti con l’utilizzo della domotica per consentire a chi ha una disabili-tà di vivere in autonomia dentro le mura domestiche. I quattro alloggi, inaugurati quest’estate a Modena,

sono stati assegnati dal Comune a due famiglie e due single che abita-vano in case poco accessibili, scelti da un’apposita graduatoria. Gli inter-venti di domotizzazione sono stati realizzati grazie a un accordo tra Co-mune, cooperativa di abitazione Uni-capi e Fondazione Vita indipendente e a un finanziamento della Fondazio-ne Cassa di risparmio di Modena.“L’obiettivo del progetto è agevola-


re l’autonomia e l’indipendenza degli inquilini con disabilità - spiega Benito Moschi, presidente della Fondazione Vita Indipendente - realizzando ca-se prive di barriere architettoniche e dotate di moderni strumenti domoti-ci che semplificano l’utilizzo dei ser-vizi, limitando al massimo il rischio di infortuni”. Ovunque sono stati pensati spa-zi per poter circolare con la sedia a

rotelle, anche vicino al frigorifero e ai fornelli. In cucina niente gas ma solo piastre elettriche. Gli scolapiatti pos-sono scendere e risalire grazie ad un telecomando. Il bagno è attrezzato con maniglie di supporto e sistemi di allarme, mentre il piatto doccia è allo stesso livello del pavimento. Le tapparelle si possono alzare e ab-bassare premendo un pulsante. Nell’ingresso c’è uno schermo con

controlli elettronici touch screen. “Certo, si tratta di soluzioni abitative che non possono limitarsi a quattro appartamenti – sottolinea Moschi -. Potrebbero essere riproposte an-che in altre città italiane. Ogni ap-partamento dovrebbe avere questi standard di costruzione che pensi e realizzi qualunque oggetto in modo da poter essere utilizzato da tutti, in ogni momento della vita” •

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La biocasa conviene.realizzate alla fine del 2011, delle quali 28% in classe A e il restante 72% in classe B, Filca ha affidato al diparti-mento Best del Politecnico di Milano il monitoraggio di due interventi già consegnati. L’osservazione è stata effettuata durante la stagione inver-nale. I dati rilevati hanno consentito di quantificare i costi reali per riscaldare una biocasa Filca in classe A di 90 metri quadrati: la spesa media annua è di 300-350 euro (meno di 1 euro al giorno) contro i 1.500-1.800 euro di una casa comune. Al risparmio economico va aggiunto un inquan-tificabile vantaggio sul piano del be-nessere psicofisico •

La biocasa è più “conveniente”. È quanto emerge dai dati presenta-ti a Milano nell’ambito del progetto Biocasa 2012, realizzato dal diparti-mento Best (Building Environment & Science Technology) per Filca cooperative. Lo studio muove i pas-si dalla definizione di linee guida per le classi energetiche degli edifici, individuate da Filca nella sostenibi-lità del sito, riduzione dei consumi energetici, benessere psicofisico della persona, materiali naturali e ri-sorse, bioclimatica. Sulla base di tali parametri, Filca ha voluto verificare le prestazioni degli ultimi edifici co-struiti. Tra le 2.036 le biocase Filca

DA BRUXELLES | nEWs

L’Imu potrebbe provocare un crollo tra il 20 e il 50% sui valori delle case.

nuova tassa, “le famiglie venderanno le seconde case”. Se nel 2011, i va-lori degli immobili si sono mantenuti pressoché costanti, l’Imu e la rivalu-tazione del 60% degli estimi saranno i punti cruciali della pressione fisca-le sulle famiglie italiane, che prima di intaccare i risparmi, metteranno in vendita le seconde case, con il con-seguente, probabile, crollo dei prezzi degli immobili •

Secondo il Centro Studi Investimen-ti Sociali (Censis), l’effetto dell’Imu sui prezzi degli immobili potrebbe essere tutt’altro che lieve: i valo-ri delle case potrebbero subire un calo del 20% con punte superiori al 50%. Questo quanto dichiarato da Giuseppe Roma, direttore genera-le Censis, durante una conferenza stampa presso la Confcommercio, sostenendo che per affrontare la


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Catasto e Imu: cosa cambia?pari a un terzo dell’imposta calcolata applicando l’aliquota base del 4 per mille e la detrazione previste. La terza e ultima rata è versata invece a saldo dell’imposta complessivamente do-vuta per l’intero anno con conguaglio sulle precedenti rate, comprensiva degli eventuali aumenti decisi entro il 30 settembre dai sindaci che posso-no alzare l’aliquota fino al 6 per mille. Nessuna grossa novità per l’Imu sul-la seconda casa, che si versa come l’Ici in due rate: il 50% al 18 giugno, con aliquota base del 7,6 per mille, e il conguaglio al 17 dicembre, con l’ali-quota che può salire fino al 10,6 per mille. Sul fronte delle agevolazioni sull’Imu prima casa - detrazione fis-sa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a

Via libera del Consiglio dei Ministri alla delega fiscale, che pone le basi del-la complessiva riforma del fisco. Ve-diamo quali novità si prospettano in materia di catasto e Imu. Innanzitut-to, la riforma del catasto utilizzerà “il metro quadrato come unità di con-sistenza”. Saranno anche utilizzate “funzioni statistiche atte ad esprime-re la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna desti-nazione catastale e per ciascun am-bito territoriale”. Sul fronte dell’Imu sulla prima casa, è stato approvato l’emendamento presentato del rela-tore Gianfranco Conte che prevede il pagamento in tre rate, 16 giugno, 16 settembre, 16 dicembre, di cui la pri-ma e la seconda in misura ciascuna

26 anni – il dl fiscale decide che esse si applicheranno solo sull’abitazione dove il contribuente e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente e si ap-plicano per un solo immobile. Per quanto riguarda il calcolo, la mano-vra Monti ha deciso un aumento dei coefficienti catastali che servono per adeguare la rendita catastale degli immobili, che va aumentata del 5% moltiplicandola del 105%, e l’importo ottenuto va ulteriormente moltiplica-to per il coefficiente che è passato, appunto, dal 100 al 160 per cento. In questo modo si arriva al valore cata-stale, che è la base imponibile su cui si applicano le aliquote e, nel caso della prima casa, le detrazioni •

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la Leed Silver per gli interventi mes-si in atto per la diminuzione del 25% dei consumi elettrici e del 30 di quel-li idrici. Oltre alla catena di negozi di abbigliamento zara, che occupa un intero palazzo nella centrale via del Corso e che si è votata all’utilizzo di lampade a led e di camion biodiesel per la consegna delle merci (con un risparmio nei consumi pari al 30% e un taglio di emissioni di anidride car-bonica nell’atmosfera di 200 tonnel-late l’anno), ha ben presto seguito il buon esempio anche Groupama: ultimo in ordine di tempo a tingersi

Roma si riveste di green e punta su un look sostenibile. Nella capitale, i precursori di questa tendenza eco-logica sono state le Nazioni Unite e la Baxter Italia, realizzando palazzi verdi nello storico quartiere dell’Eur. L’Onu, infatti, con la sede dell’agenzia Ifad-International fund for agricultural de-velopment, è stata la prima in Italia a ottenere la certificazione Leed Gold (Leadership in energy and environ-mental design), grazie a una riduzio-ne dei consumi energetici del 10% e a un riciclo dei rifiuti superiore all’88. Mentre la casa farmaceutica vanta

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di verde, con il totale rifacimento del quartier generale dell’Eur, in cui lavo-rano 700 dipendenti.

RISPARMIO E RICICLOMa Roma non è certo l’unica città italiana a compiere importanti passi avanti verso la cosiddetta rigenera-zione green. Nel centro di Milano, e precisamente nel quartiere Città studi, esiste infatti un vero e proprio polo sostenibile, in quella che oggi è la sede della società di consulenza Avanzi, ma che ai tempi del dopo-guerra erano i locali che ospitava-

no gli uffici della Brionvega, azienda simbolo dell’innovazione tecnologica prima e del design di modernariato poi. Nell’edificio di via Ampère, dallo scorso giugno, si sono di fatto ag-gregate quindici tra sigle e società che hanno in comune intenti e fini a livello ambientale. Non per niente dimostrano una certa attenzione al riciclo, visto che gli interni degli uffi-ci sono arredati con mobili realizzati con materiale di recupero. Una curiosità: le scrivanie dei dipen-denti sono state ricavate dal legno delle passerelle delle sfilate di moda.

E se l’illuminazione è rigorosamente a basso consumo e le lampade gre-en sono montate su barattoli riciclati, la mobilità sostenibile ricopre un ruo-lo molto importante, dal momento che il cortile-giardino del complesso è dotato di stalli per le biciclette e che la politica aziendale è quella di incen-tivare il bike sharing (cioè la condivi-sione delle due ruote) •

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legnoLe moderne tecniche del costruire da sole non bastano e necessitano di far ricorso a materiali naturali, per un sano ritorno alle origini che sposa l’efficienza energetica.

PERCHÈ IL LEGNO NELLA BIOEDILIzIAMolto si sta investendo nell’isola-mento degli ambienti dagli agenti esterni attraverso materiali ancora poco impiegati nei sistemi tradizionali di costruzione. Lastre di sughero, di lana o fibra di legno, lana di cocco, lana di cellulosa, lana di pecora, feltro di iuta: questi i materiali più in voga nell’edilizia sostenibile.Un altro sistema idoneo a garantire una bassa dispersione di energia è la coibentazione totale degli edifici. In quest’ottica tutte le strutture del

Le moderne tecniche del costruire da sole non bastano e necessitano di far ricorso a materiali naturali, per un sano ritorno alle origini che sposa l’efficienza energetica La temperatu-ra ideale a costi contenuti. É il profi-lo della casa che tutti vorremmo, un obiettivo oggi più raggiungibile di ieri. Un obiettivo possibile grazie all’im-piego del legno nelle costruzioni.

LA COIBENTAzIONE: DI COSA SI TRATTAL’isolamento termico degli edifici è indispensabile per garantire tem-

perature ottimali, sia d’estate che d’inverno. Recenti stime dimostrano come circa il 70% dei costi energetici sostenuti da una famiglia sono de-stinati al riscaldamento dell’ambien-te domestico. E spesso molta parte dell’energia richiesta va a disperder-si attraverso l’involucro dell’edificio. Una buona coibentazione, a fronte di un aumento limitato nei costi di co-struzione, permette di ottenere un risparmio delle spese che si aggira tra l’80 e l’90% sui costi di riscalda-mento e refrigeramento.

TECNICHE | LEGnO


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fabbricato vengono realizzate come se fossero portanti, ovvero con stes-si materiali e caratteristiche fisiche, identiche sia per le pareti interne che per quelle portanti. Una soluzione facilmente disponibile con l’utilizzo della risorsa lignea, variamente im-piegabile in tutte le parti di un edificio.

IL LEGNO CHE “RESPIRA”É ancora il legno a garantire tempe-rature ideali. Si tratta di un materiale “caldo” per natura, con una densità tale da garantire una dispersione di

calore limitata. Le abitazioni in legno sono fresche d’estate e calde d’in-verno e consentono di raggiungere un risparmio energetico pari a circa il 35/40% rispetto alle tradizionali co-struzioni in laterizio-cemento. Inoltre il legno vanta una trasmittanza termi-ca stimata di 12 volte più bassa del calcestruzzo e 1500 volte minore dell’alluminio. Per questo lo si impie-ga sempre più spesso nella prote-zione anti-incendio delle costruzioni d’acciaio.A parità di spessore la resistenza

termica del legno è sei volte superio-re di quella del laterizio. Qualità che non dimentica la capacita di isolare acusticamente i locali e di impedire la formazione di umidità. Il pregio della traspirabilità è, infatti, fondamentale per garantire il giusto comfort abi-tativo. Perchè “isolare” non significa “impermeabilizzare” un ambiente •


Autore: Valerio P. MoscoEditore: Skira

Prezzo: 34 euro

Nuda architettura

Cos’è la nudità in architettura? Qual è il significato profondo di questa af-fermazione? La nudità è tipica degli edifici della tradizione moderna an-tidecorativa, l’immagine della nudità rimanda agli edifici in costruzione o a quelli in rovina. La nudità è espres-sione di un costruire sincero, dove gli elementi non sono mascherati; ha in

sé qualcosa di arcaico o di frugale, primitivo. La nudità quindi per ragio-ni figurative, simboliche e persino metafisiche corrisponde al carattere saliente del Moderno in architettura: senza nudità la nozione stessa di ar-chitettura moderna perde di signifi-cato •

LIBRI | a CURa Di KYOss

libri

Autori: M. Moro – B. SpirandelliEditore: White Star

Prezzo: 38 euro

La casa ecologica. Esempi di ecosostenibilità nel mondo

La casa ecologica implica spesso infiniti e diversi percorsi progettuali destinati a produrre esiti imprevedi-bili. Alla casa ecologica non possono corrispondere uno stile universal-mente applicato, una tecnologia o un modo di costruire in grado di rap-presentarla in modo esaustivo. La casa ecologica deve integrarsi con il luogo in cui viene costruita, con le

caratteristiche ambientali e del pa-esaggio, con le risorse disponibili, la cultura, le dinamiche sociali ed eco-nomiche che lo caratterizzano. Se si chiamasse architettura consapevole non si sbaglierebbe. Come si rag-giunge l’obiettivo di realizzare un’abi-tazione ecologica? Il libro propone esempi di architetture ecosostenibili realizzate in varie parti del mondo •

Autore: Francesca B. FilippiEditore: Mondadori Electa

Prezzo: 49 euro

Carlo Colombo. Architect

Il design made in Italy porta il nome di Colombo, autore di centinaia di progetti per i brand principali. Que-sta monografia ripercorre la sua ri-cerca attraverso progetti selezionati suddivisi in sezioni: Design, Interiors e Architettura. L’attività di Colom-bo spazia dall’ideazione di oggetti a quella di sistemi complessi, progetti di interior design per abitazioni, show

room e allestimenti, per arrivare a progetti architettonici realizzati in Ita-lia e all’estero. Il volume mostra tut-to il suo talento, riconosciuto anche nelle prefazioni di Giulio Cappellini e Gilda Bojardi, raccoglie i progetti re-alizzati dai più importanti brand del made in Italy, tra cui Antonio Lupi, Ar-flex, Poliform, Cappellini, de Padova, Artemide, Guzzini •


Autore: Peter RiceEditore: MarinottiPrezzo: 23 euro

L’immaginazione costruttiva

Peter Rice (1935-1992), forse il più grande e noto tra gli ingegneri del secondo Novecento. La sua cre-atività ha dato vita ad alcune delle architetture più innovative del seco-lo e a importanti edifici dal punto di vista simbolico: le vele dell’Opera di Sydney, il Beaubourg a Parigi, vere icone della modernità. In numerose opere la sua immaginazione costrut-tiva ha contribuito alla realizzazione dell’opera tanto quanto il progetto degli architetti con i quali collabora-

va: la Galleria d’arte contemporanea Menil a Houston con Renzo Piano, il palazzo dei Lloyd’s a Londra con Ri-chard Rogers, la passerella del pari-gino Parco de La Villette con Bernard Tschumi, il Padiglione del Futuro con Oriol Bohigas all’Expo di Siviglia. In Italia la sua creatività è stata fonda-mentale nella costruzione dello sta-dio di Bari e del Santuario di Padre Pio, entrambi di Renzo Piano, così come la sua esperienza alla Fiat nella progettazione della “Ritmo” •

Autore: Enrico ArosioEditore: Skira

Prezzo: 19,90 euro

Piccoli incontri con grandi architetti

Per quindici anni un giornalista dell’“Espresso” ha incontrato i grandi architetti autori di quelle opere che hanno rivoluzionato città europee e americane: maestri della professio-ne, ammirati e discussi, venerati co-me guru o al centro di aspre critiche. Il volume è un lungo viaggio per rac-contare la vita, le sfide, le personali-tà di questi artisti della costruzione e della progettazione, da Renzo Piano a Jacques Herzog, da Rem Koolha-

as a Ettore Sottsass, ai progettisti giapponesi, olandesi, svizzeri. Ma anche per narrare la progettazione di studi e la nascita di cantieri frene-tici, le inaugurazioni e le polemiche. E da tutto questo emergono le città protagoniste delle profonde trasfor-mazioni urbane di inizio secolo: Berli-no e New York, Milano e Barcellona, Amsterdam e Parigi, Roma e Pechi-no •

Autore: Giampiero BosoniEditore: Skira

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Made in Cassina

Il libro curato da Giampiero Bosoni racconta la storia della più celebre industria del mobile italiano, Cassina, una delle espressioni più vive e bril-lanti del design italiano a livello inter-nazionale. Il volume è arricchito da interviste a Philippe Starck, Gaetano Pesce, Paolo Deganello, Piero Lisso-ni, Andrea Branzi, Afra e Tobia Scar-pa, Mario Bellini. Inoltre contiene una sezione dedicata ai più importanti designer che hanno caratterizzato le

creazioni di Cassina, alla quale si ag-giungono, con la collezione “Cassina I Maestri”, le opere di design di Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Ger-rit Thomas Rietveld, Charles Rennie Mackintosh, Erik Gunnar Asplund, Franco Albini e Charlotte Perriand. Le immagini spesso inedite rappre-sentano alcuni dei prodotti più cono-sciuti della storia del Design italiano e internazionale •

Kyoss Spazi Maggio 2012

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Transcript of Kyoss Spazi Maggio 2012