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AUTOSCATTO UNMONDOTUTTOATTACCATO ZOOM ABCIGNO SI PUO’ FARE CALEIDOSCOPIO LABORATORIO CREATIVO 2 4 6 8 10 12 Partecipa anche tu alla Festa interculturale dell’Albero! di Maa Lolli Come ogni anno, a novembre torna la Festa dell’Albero, la campagna di Legambiente per la tutela del verde e la messa a dimora di nuovi alberi: un gesto concreto per la biodiversità contro mutamen climaci e dissesto idrogeologico. Quest’anno, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo e degli spazi pubblici, la Festa dell’Albero ci parla di accoglienza ed inclusione sociale. Legambiente infa ha scelto di dedicare queste giornate ai diri dei migran e a tue le bambine e i bambini na in Italia da genitori stranieri, perché purtroppo nascere figli di genitori stranieri nel nostro Paese non significa ancora essere ciadini italiani. (connua a pag.2)

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Festa dell'albero 2013 Storie di bambini che cambiano il mondo Un premio con una giuria speciale Pneumatici usati, dove li butto?

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AUTOSCATTO UNMONDOTUTTOATTACCATO ZOOM ABCIGNO SI PUO’ FARE CALEIDOSCOPIO

LABORATORIO CREATIVO

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Partecipa anche tu alla Festa interculturale dell’Albero! di Mattia Lolli

Come ogni anno, a novembre torna la Festa dell’Albero, la campagna di Legambiente per la tutela del verde e la messa a dimora di nuovi alberi: un gesto concreto per la biodiversità contro mutamenti climatici e dissesto idrogeologico. Quest’anno, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo e degli spazi pubblici, la Festa dell’Albero ci parla di accoglienza ed inclusione sociale. Legambiente infatti ha scelto di dedicare queste giornate ai diritti dei migranti e a tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri, perché purtroppo nascere figli di genitori stranieri nel nostro Paese non significa ancora essere cittadini italiani. (continua a pag.2)

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Continua dalla copertina Con la messa a dimora di nuovi alberi, simboli per eccellenza di radicamento e appartenenza al terri-torio, vogliamo lanciare un messaggio di accoglienza, parità di diritti e pace. Per questo, il 20 ed il 21 novembre i volontari dei circoli di Legambiente insieme a tantissime associa-zioni, amministrazioni comunali, istituti scolastici e bambini di ogni nazionalità, daranno vita alla pri-ma Festa dell’Albero Interculturale, piantando nuovi alberi sia nei giardini delle scuole che in aree ver-di e degradate delle città. Le giornate del 20 e del 21 novembre hanno un doppio valore. Il 20 si fe-steggia infatti la Giornata Mondiale dell’Infanzia, per questo con la Festa dell’Albero, chiederemo che sia riconosciuto il diritto di cittadinanza per i bambini nati da genitori stranieri, perché tutti i bambini

Vuoi piantare un albero anche tu? Ecco dove… di Mattia Lolli

Tra le centinaia di iniziative che saranno concentrate nelle giornate della Festa dell’Albero, una valenza speciale avrà quella di Lampedusa, dove proseguirà la realizzazione del Giardino dell’Accoglien-za, cominciata il 3 novembre con la pian-tumazione di 366 piantine, in memoria delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso e di tutti i migranti morti in mare. A Roma nella mattinata del 20 novembre la Festa dell’Albero sarà realizzata da Le-gambiente in collaborazione con In Migra-zione Onlus nel Parco di Centocelle, quar-tiere romano a forte presenza intercultu-

rale. Una giornata d’inclusione sociale do-ve ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, cittadini del quartiere, comu-nità straniere, si daranno da fare concre-tamente per la cura del verde collettivo. Nel Comune di Capolona in provincia di Arezzo le piantumazioni saranno dedicate alle vittime di Lampedusa e a tutti i mi-granti, inoltre sabato 23 novembre si svol-gerà la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria a 53 minori figli di cittadini stranieri nati in Italia e residenti a Capolona.

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periodico bimestrale on-line

a cura di Legambiente

Testata registrata presso

il tribunale di Roma n.214

in data 18.05.2000

Editore

Legambiente Onlus

Via Salaria 403

00199 Roma

tel. 06862681

Direttore Responsabile:

Enrico Fontana

Coordinamento di redazione:

Cristina Vecchi, Luciano Ventura

[email protected]

tel. 0686268352

Hanno collaborato

a questo numero:

Claudia Cappelletti

Mattia Lolli

Tiziana Mortellaro

Monica Pergoloni

Francesco Ruscito

Cristina Vecchi

Presidente:

Vittorio Cogliati Dezza

Direttore Amministrativo:

Nunzio Cirino Groccia

Sede legale:

Via Salaria 403, 00199 Roma

Tel. 0686268352

Fax 0623325782

www.legambiente.scuolaformazione.it

possano veder piantumato un albero alla loro nascita. Il 21 novembre ricorre anche la Giornata Nazionale degli Alberi, final-mente istituita come festa nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore da febbraio 2013. Per maggiori informazioni su tutte le iniziative della Festa dell’Albero: www.legambientescuolaformazione.it [email protected]

A Rovigo, per la Festa dell'Albero, Legambiente organizza una piantumazione nel giardino della Scuola "G.B. Casalini", per dare vita al "Giardino dell'Accoglienza", dedicato all’intercultu-ralità ed ai diritti dei migranti. Per maggiori informazioni su tutte le iniziative della Festa dell’Albero: www.legambientescuolaformazione.it [email protected]

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Se i grandi falliscono nel tentativo di cambiare il mondo, a volte a riuscirci so-no proprio bambini come voi! Come han-no fatto? E’ molto semplice: credevano in quello che facevano più di ogni altra co-sa. E il loro amore per l’ambiente ha fatto il resto… Queste sono le storie di piccoli ambienta-listi che vogliamo raccontarvi. Iniziamo dalla statunitense Caitlyn Larsen (10 an-ni), che un giorno si accorse di una strana voragine che si stava aprendo sul lato di una montagna vicino casa sua. Indagan-do, scoprì che si trattava di una nuova cava mineraria. Scrisse ai giornali per de-nunciare i lavori (dicendo che la cava de-vastava il paesaggio) e riuscì a ricevere la giusta pubblicità che portò alla sospen-sione dei lavori. Un altro statunitense, Birke Baehr (11 anni), convinto paladino del cibo biologi-co, ha organizzato diversi incontri nelle scuole americane per sensibilizzare i suoi coetanei sul cibo e sui valori nutrizionali sbagliati dei fast-food del suo Paese, sugli OGM e sull’uso dei pesticidi nelle coltiva-zioni. Olivia Bouer, aspirante ornitologa ameri-cana di 11 anni, ha deciso di darsi da fare dopo aver assistito al disastro naturale provocato da una petroliera. E’ riuscita a vendere i disegni degli esemplari di uccel-li più colpiti dalla marea nera, ricavando-ne oltre 200.000 dollari, che sono stati

devoluti ad azioni di ripristino degli ecosi-stemi del disastro. A 8 anni Cole Rasenberg si è impegnato attivamente per salvare le foreste della sua regione, nel North Carolina (USA), coinvolgendo numerosi coetanei della propria scuola. In accordo con gli altri bambini, Cole ha inviato alle catene di fast-food centinaia di cartoline in cui ri-chiedevano l’utilizzo di confezioni soste-nibili e riciclabili per il loro cibo. E dopo aver inviato più di 8mila cartoline, Cole è riuscito nel suo intento. A 14 anni Ashton Starks notò che le emis-sioni di CO2 dell’automobile di suo padre e sua madre erano esagerate e decise di darci un taglio: prese la vecchia auto dei nonni, parcheggiata in garage e la dotò di nove batterie da golf cart. Ora la vec-chia auto può viaggiare ad una velocità massima di 70 km/h senza emettere ani-dride carbonica. Severn Suzuki, a soli 12 anni, promosse una raccolta fondi con un gruppo di bam-bini ecologisti da lei fondato 3 anni pri-ma, per poter prendere parte al Vertice della Terra delle Nazioni Unite, a Rio de Janeiro. Qui, in soli sei minuti e con paro-le semplici, schiette ed efficaci, Severn espresse il punto di vista di una bambina sui maggiori problemi ecologici, zittendo i potenti del mondo. Oggi, a 30 anni, Se-vern continua nel suo impegno a favore della tutela dell’ambiente.

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Storie di bambini che cambiano il mondo di Francesco Ruscito

Che bella idea! Marco Castro Cosio è un designer messicano che per la sua tesi di laurea alla New York University ha presentato un innovativo progetto di Bus Root. Facendo un semplice calcolo il designer arriva al se-guente risultato: grazie a soli 31 cm quadrati di giardino sul tetto di un autobus una città come la Grande Mela, dato l’elevato numero di mezzi pubblici in circolazione, guadagnerebbe circa 14 ettari di verde. Un’idea semplice che potrebbe migliorare la qualità dell’aria ma anche l’estetica delle città. Il primo prototipo, dotato di pannelli solari, una turbina eolica e un motore alimentato dagli olii di scarto dei ristoranti con un tetto coltivato a piante grasse è stato messo in circolazione e per

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A 9 anni, dopo una lezione sulla fotosintesi clorofilliana, Felix Finkbeiner decise di piantare un piccolo albero sul davanzale della finestra della sua classe, esclamando “pianterò un milio-ne di alberi in Germania”. Oggi Felix ha 15 anni e, al motto Basta parlare, iniziamo a piantare ha superato il suo obiettivo, piantando il milionesimo albero nel 2011. Non vi pare che tra questi bambini manchi un italiano? Potresti essere tu! Che aspetti?

cinque mesi ha viaggiato fra New York e l’O-hio. Una bella idea che ci auguriamo possa diffondersi anche nelle nostre città.

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Il Premio Libro per l'Ambiente è lo storico concorso di Legambiente rivolto all'edito-ria per ragazzi a tematica ambientale che ogni anno scova i migliori titoli di case editrici grandi e piccole per proporli ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono proprio i ragazzi, più di 2000 ogni anno, a comporre la giu-ria e ad assegnare il premio, una giuria che ad ogni edizione si arricchisce di nuo-vi membri in tutta Italia con i gruppi di lettura nelle biblioteche e nuove classi che aderiscono.

Le Classi che aderiscono riceveranno del-le schede didattiche con la descrizione di attività divertenti da fare con i libri e i volumi finalisti, scelti da un gruppo di esperti di letteratura per ragazzi tra circa

un centinaio di titoli tra quelli inviati a Legambiente dalle case editrici. I ragazzi avranno così modo di leggere i libri e compilare la propria scheda di voto indi-cando il titolo preferito ed esprimendo, se lo desiderano, la motivazione della propria scelta, saranno così anche loro nuovi membri della giuria popolare con-correndo a decretare i libri vincitori del Premio Libro per l'Ambiente 2014. Se siete una classe del secondo ciclo della scuola primaria o della secondaria di pri-mo grado potete iscrivervi anche voi al percorso educativo Un Libro per l'Am-biente e diventare giuria, per informazio-ni e adesioni www.legambientescuolaformazione.it

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Un premio con una giuria speciale di Cristina Vecchi

In bici anche con la neve! Un vero ciclista non si lascia spaventare dal maltempo perché, strano a dirsi, in bici si può andare anche sotto la pioggia o addirittura con la neve prendendo naturalmente prendere le dovute pre-cauzioni. Indossare abbigliamento ad hoc leggero ed impermeabile che possa proteggerci dal freddo e dall’umidità e utilizzare dispositivi per farsi vedere anche in caso di visibilità ridotta sono certa-mente due buoni suggerimenti. Ma come limitare il rischio di cadute in caso di neve? Fritz Rice della Dutch Bike Co ci suggerisce una semplice, ingegnosa ed economica soluzione: applicare sulle ruote

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della nostra bicicletta le fascette di plastica che si usano per i cavi, in questo modo sarà più facile mantenere il controllo del mezzo anche in caso di neve nel battistra-da o di ghiaccio sul manto stradale purché siate sempre e comunque prudenti!

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Pneumatici usati, dove li butto? di Monica Pergoloni

Giunto al secondo anno, Il corretto utiliz-zo degli pneumatici è il progetto educati-vo di Legambiente in collaborazione con Ecopneus, la società consortile che si oc-cupa di rintracciare, raccogliere e gestire la destinazione finale degli Pneumatici Fuori Uso (PFU). Quest’anno il progetto avrà un percorso speciale dal titolo “Da Terra dei Fuochi a Terra Felix” che coin-volgerà le scuole secondarie di primo grado dei comuni della provincia di Na-poli e Caserta che rientrano nell’area co-siddetta Terra dei fuochi: 220 ettari a ca-vallo dove discariche abusive di materiali plastici, scarichi industriali e scarti bru-ciano senza fine e avvelenando seria-mente l'ambiente e minacciando la salu-te di popolazioni intere.

Più di 6000 roghi sono stati contati dal gennaio 2012 all'agosto del 2013, oltre 2000 i siti inquinati censiti. Un vero e proprio ecocidio con inevitabili conse-guenze sanitarie: i continui smaltimenti illegali di rifiuti, con la dispersione di so-stanze inquinanti nel suolo e nell'aria, e l'inquinamento delle falde acquifere so-no strettamente correlati con l'incremen-to di varie forme di tumore. Un crimine in piena regola. Oggi però, grazie all'impegno di magistrati, forze dell'ordine e cittadini, conosciamo i re-sponsabili e le aziende coinvolte in que-sto crimine.

Italia rifiuti free Sono trascorsi 16 anni dall’approvazione del decreto Ronchi e diverse cose sono cambiate. La rivolu-zione della gestione sostenibile dei rifiuti ha preso il via, e ha cambiato gli stili di vita di tanti cittadini (è il caso dello stop ai sacchetti di plastica non compostabile), ha raggiunto territori considerati persi (come nel centro sud dove sono diversi i Comuni ricicloni), ha permesso lo sviluppo di esperienze industriali del riciclo, uno dei pilastri della nostra green economy. Come si completa la rivoluzione dei rifiuti che ha toccato già diversi territori?

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Questo percorso didattico avrà l’obiettivo di sensibilizzare ed aiutare i ragazzi a comprendere le problematiche del territorio legate alla gestione dei rifiuti, specialmente degli pneumatici e del loro ciclo legale, dall’acquisto al recupero. Le classi parteci-panti al progetto potranno anche aderire al concorso finale in-viando un videospot, attraverso il quale lanciare un messaggio di cambiamento, di speranza, di stimolo ad essere cittadini atti-vi che lavorano affinché questi territori tornino ad essere una Terra Felix. www.legambientescuolaformazione.it

- Ridurre e riciclare prima di tutto - Praticare serie politiche di prevenzione - Rottamare lo smaltimento in discarica - Premiare chi produce meno rifiuti - Fermare la costruzione di nuovi inceneritori e chiudere gli impianti più obsoleti - Moltiplicare gli impianti di riciclaggio

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Laboratorio creativo Il taumatropio

Il taumatropio è un gioco “magico” inventato probabilmente da Mark Roget nel 1824, un fisico del Royal College of Physicians di Londra che voleva dimostrare gli effetti della persi-stenza delle immagini sulla retina dell’occhio. Il termine taumatropio (in inglese thaumatrope) deriva dalla parola greca "girare delle meraviglie" ed è un gioco da realizzare facilmente anche da soli senza l’aiuto o la sorve-glianza di un adulto, basta avere un po’ di manualità e saper usare le forbici senza procu-rarsi ferite. Il gioco consiste in un dischetto di cartoncino che viene fatto ruotare velocemente grazie a dei fili appesi alle due estremità. Visto che sulle due facce del dischetto vengono raffigu-rate immagini che si completano a vicenda, facendo ruotare velocemente il disco si avrà l’impressione di guardare un’unica figura che è il risultato della combinazione delle figure rappresentate su ogni lato. Come costruire un taumatropio in poche semplici mosse 1. Ritagliate due cerchi di circa 10 cm di diametro da un cartoncino e disegnate su ogni

faccia immagini tra loro complementari come uccellino e gabbia, vaso e fiori, cane e cuccia…

2. Una volta disegnate e colorate, le due parti vanno incollate tra di loro facendo atten-zione che la seconda sia capovolta rispetto alla prima.

3. Fissate ai due lati destro e sinistro del dischetto di cartoncino un elastico (vanno bene anche uno spago o un filo di lana)

Il taumatropio è pronto, ora tendete tra le mani gli elastici e fate ruotare tra le dita il di-

sco, quando gli elastici saranno ben attorcigliati su loro stessi tratteneteli e lasciate anda-

re il disco di cartone.

Come per magia le immagini si fonderanno e gli occhi vedranno una immagine unica.

Buon divertimento!

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Laboratorio creativo Qualche foglio di carta… tanti fiocchi di neve

Con l’arrivo del freddo e in prossimità delle feste di Natale ecco un’idea per riempire la ca-sa con qualche candido fiocco di neve. E’ semplice e difficilmente vi troverete in difficoltà per realizzarli, avrete bisogno solo di un paio di forbici e di qualche foglio di carta, andran-no benissimo gli A4 già utilizzata da un lato dalla fotocopiatrice. Visto che per cominciare abbiamo bisogno di fogli di forma quadrata pieghiamo il foglio A4 a triangolo e tagliamo la parte in eccesso.

Pieghiamo il quadrato di nuovo a triangolo per due volte

Quindi pieghiamo il foglio ancora per 3 volte nella stessa maniera mentre la quarta volta faremo attenzione ad escludere la parte aperta.

Disegniamo ora gli intarsi del nostro fiocco di carta e poi tagliamolo con le forbici. Se pre-ferite intarsi tondeggianti meglio usare forbici curve, se preferite intarsi geometrici meglio quelle a punta. Una volta realizzati gli intarsi e aperto il foglio avremo il nostro primo fiocco di neve, se il risultato non ci soddisfa ripieghiamo il foglio e aggiungiamo o modifichiamo ulteriori tagli. Potremo usare ora i nostri fiocchi di neve di carta per le decorazioni natalizie o per impre-ziosire i pacchetti regalo. Se invece li inseriamo in un filo uno dopo l’altro saranno dei bei festoni, in questo caso anche l’immagine da ritagliare potrà essere diversa.

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WOLF CHILDREN I bambini lupo Ame e Yuki Ecco un bel film d’animazione da vedere con tutta la famiglia. L’opera vincitrice di Mamoru Hosada allievo di Hayao Miyazaki di numerosi premi è una fiaba che rac-conta l’esperienza di Ame e Yuki due bambini (sorella e fratello) che conducono una vita semplice, con la madre Hana. Ma la loro vita apparentemente normale nascon-

de un grande segreto: il loro papà è un licantropo (un uomo lupo) di cui Hana si innamora perdutamente all’e-tà di 19 anni e dalla cui storia d’amore nascono i prota-gonisti di questo commovente e delicato film di anima-zione. All’inizio la famiglia vive tranquillamente in città, cercando di mascherare la doppia natura umana/animale sia del papà che dei due ragazzi, ma con l’im-provvisa e misteriosa scomparsa del padre, Hana si

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Haus der Musik A Vienna, la città della musica, c’è un posto davvero spe-ciale da cui partire per intraprendere un insolito “viaggio sonoro”. Nell’antico palazzo Erzherzog Karl in pieno cen-tro storico avrete a disposizione sei piani di esposizione per capire il fantastico mondo dei suoni utilizzando non

solo le orecchie. Grazie ad alcune moderne installazioni potrete non solo ascoltare ma anche vedere, toccare e produrre suoni e note. Strumenti giganti ma anche com-puter e moderne attrezzature per sperimentare e gioca-re con la musica. La casa della Musica vi darà la possibili-tà di intraprendere un avvincente percorso per conosce-

Kamishibai Il teatro di carta Se è vero che le storie hanno le ali perché non potrebbe-

ro avere le ruote? In Giappone, terra ricca di storie e di

idee, è nato il “Kamishibai, il teatro di carta, (“kami“ car-

ta e “shibai“ teatro) che il “kamishibai man” portava

sulla sua bicicletta di villaggio in villaggio, fermandosi

nelle piazze e attirando i bambini al suono del suo

hyōshigi (due piccoli bastoncini di legno che faceva batte-

re l’un con l’altro). Immaginate una piccola valigia di le-

gno, aperta ai lati, al cui interno vengono fatte scorrere le

immagini di una storia accompagnate dalla voce del nar-

ratore. Una specie di televisione d’altri tempi! In realtà,

dietro alla nobile arte del racconto, si celava l’intento di

vendere caramelle e frutta candita ai piccoli spettatori.

Ma il racconta storie in bicicletta non privava nessuno del

piacere delle sue parole e si limitava a far sedere i pagan-

Il grande cavallo blu Il San Giovanni di Trieste non è un ospedale come gli altri. Ospita malati che non hanno male al corpo, ma all’anima: giovani che sembrano vecchi, vecchi che sem-brano bambini. Sono i matti. Con gli occhi di un ragazzo ricoverato e della sua batta-glia per salvare un vecchio cavallo dalla macellazione, il

libro racconta una delle più grandi conquiste civili del nostro paese guidata da Franco Basaglia: quella di ab-battere le mura dei manicomi e restituire alla società la separazione del dolore attraverso la prevenzione terri-toriale, l’integrazione, l’inserimento. Salvare il vecchio cavallo diventa, nella storia, il codice linguistico di un significato simbolico ben palese che la attraversa. Quan-

CINEMA di Claudia cappelletti

MUSEI di Cristina Vecchi

TEATRO di Tiziana Mortellaro

LIBRI di Tito Vezio Viola

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Un film di Mamoru Hosoda durata 117 min. Giappone 2012.

trova costretta a trasferirsi in campagna, per salvaguardare i piccoli dai pericoli della città. Come se la caveranno i due ragazzi con la loro doppia natura, con la capacità di trasformarsi da umani in lupo e viceversa?

re la vita e le opere di grandi compositori del passato come Mo-zart e Beethoven. E in conclusione… potrete gustare l’incredibile emozione di dirigere, anche se solo virtualmente, la Wiener Phi-lharmoniker e saranno gli stessi musicisti a giudicare la vostra abilità.

Tutti i giorni fino alle 22 Seilerstätte 30 1010 Vienna

ti in prima fila mentre gli altri potevano accomodarsi più dietro. Og-

gi il kamishibai viene utilizzato molto da chi ama raccontare le storie

perché, a metà tra la narrazione e il teatro, è un ottimo modo per

coinvolgere piccoli e grandi in un racconto. Sulla rete troverete

molte indicazioni su come costruirvi il vostro teatro personale (di

legno, di cartone…) e per quanto riguarda le storie da raccontare…

potete scriverle voi o metterci dentro le vostre preferite!

Irene Cohen-Janca Ill. di Maurizio Quarello. Roma - Orecchio Acerbo

do Marco cavallo, così ribattezzato dai matti, sfilerà per Trieste alla testa di tutti i ricoverati, medici e infermieri compresi, sarà il giorno nel quale l’invasione della città frantumerà il confine del-la incomprensione e del pregiudizio.

Kamishibai Il teatro di carta

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