Jesi e la sua valle

32
Contiene I.P.

description

Quindicinale di informazione

Transcript of Jesi e la sua valle

Page 1: Jesi e la sua valle

Contiene I.P.

Page 2: Jesi e la sua valle
Page 3: Jesi e la sua valle

sommario4

5

9

18

21

22

23

24

27

29

JESI E LA SUA VALLE - quindicinale d’informazione Direttore responsabile DinoMogianesi, Direttore Rolando Romagnoli, Caporedattore Marina Marini, Segretaria diredazione Samanta Vecci, Fotografia Augusto Giglietti, Pubblicità Marco Focante,Amministrazione Paola Perlini - Gruppo Editoriale Informazione - sede, direzione, reda-zione, amministrazione e pubblicità via Petrucci 11 Jesi (An) - www.jesielasuavalle.it -e.mail [email protected] - tel 0731/4855 - fax 0731/209128 - stampa Tj, Jesi- associato a: Unione Stampa Periodica Italiana Reg. trib. di Ancona n. 262/62 del9.11.1962 - spedizione in abbon. postale una copia e 2,00 (arretrata e 4,00) • abbona-

mento annuale e 35,00 • estero e 80,00 • sostenitore e 70,00 - C/c postale 12544607intestato a: Gruppo Editoriale Informazione soc. coop. via Petrucci 11 Jesi - Consiglio diAmministrazione: presidente Marcello Focante, vice presidente Rolando Romagnoli; con-siglieri: Elisabetta Carletti, Marina Marini, Dino Mogianesi

F U O R I S E R A

E D I T O R I A L E :V E R S O I L Q U O R U Md i ro lando romagno l i

E A D E S S O I R E F E R E N D U Md i f l a v i o donat i

P A S S A R E D A L L A C O N V I V E N Z AA L L A C O O P E R A Z I O N Ed i mar ina mar in i

O B I E T T I V O 2 0 2 0d i pao lo te rment in i

R E F E R E N D U M 2 0 1 1d i ro lando romagno l i

W E S E R V Ed i pao lo te rment in i

L A R E G I N A D E L C O N I G L I O d i g i o vann i f i l osa

R I D E R E È U N A C O S A S E R I Ad i emanue la corse t t i

N O R D I C W A L K I N Gd i f abr i z i o romagno l i

sommario

18 21

222429

in copertina:

I clown volontari di Jesi.

Page 4: Jesi e la sua valle

FUORISERA FLASH

Sabato 4 giugno

• A Castelbellino (centro storico), apertura della rassegna ARTÈ-

FOTO. Festival Internazionale di fotogiornalismo, ore 18. Ore 20cena nella piazza del castello, ore 22 “Irreversibile” video-docu-mentario sulla rivoluzione in Libia e FESTA ASADO, cena nel parcoCoppetti e nel Cantinone. Anche domenica 5, venerdì 10 e sabato11 giugno. Info: 0731/701606.

Domenica 5 giugno

• Ad Ancona (Stadio del Conero), “LiveKom 011” VASCO ROSSI IN CONCER-

TO data zero del tour in cui il rocker ita-liano più famoso presenta il suo ultimoalbum “Vivere o niente”; ore 21. Info:071/2901224, [email protected]

• A Cingoli (Villa Torre) ANDREA E I GIRAMONDO GROUP ore 20.30

Mercoledì 8 giugno

• A Porto San Giorgio (Palasavelli) EMMA MARONE IN CONCER-

TO ore 21.30. Info: 0733/865994

Sabato 11 giugno

• A Castelbellino (centro storico), ARTÈFOTO Festival Internazionaledi fotogiornalismo. Ore 17 “La proprietà intellettuale” Incontro conAlain Toner. Anche domenica 12 giugno, ore 17 “Il Marocco oggi”incontro con Jacopo Granci e ore 22 “I paesi della ex Jugoslavia e leloro guerre” reading di Valeria Palumbo. Info: 0731/701606.

Domenica 12 giugno

• A Santa Maria Nuova (Auditorium “Divina Pastora” di Collina) “900musica Santamarianuovafestival” CARRETTI MUSICALI. Spetta-colo itinerante per le vie del centro di Santa Maria Nuova, a partiredalle ore 18. Info: 0731/246007

• A Monte San Vito (centro storico), FIERA DI SANVITO XXVª Festadel santo patrono con mostra mercato articoli vari. Info: 071/748931

Giovedì 16 giugno

• A Jesi (Chiesa di S. Massimiliano Kolbe) Ciclo di incontri organizza-ti dall’Associazione QuiJesiLibera IL PREZZO DELLA LIBERTÀ.Conferenza di Oliviero Beha sulla più stretta attualità e sulla situazio-ne del giornalismo italiano, ore 21.15. Info: www.quijesilibera.altervi-sta.org

• A Fabriano (centro storico) PALIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA

infiorate artistiche, giochi popolari, spettacolo sbandieratori, arcieri,concerti, osterie. Fino al 26 giugno. Info: 0732/626848; 366/4906966

Sabato 18 giugno

• A Jesi (Ristorante Rusticanella) 11ª RASSEGNA NAZIONALE

DELLA ANTOLOGIA ENOGASTRONOMICA DEI SAPORI TIPICI

Ingresso libero. Anche domenica 19. Info: 0731/600.36

• A Santa Maria Nuova (impianti sportivi) LE MITI-

CHE 500... NON SOLO 3ª edizione del Raduno:gare di estetica e audio per auto e scooter, dimo-strazione Modellismo Dinamico 1/8 off road radio-comandato, Torneo amatoriale di Braccio di Ferro.Anche domenica 19 con Raduno delle 500 eFerrari, visita a Castelfidardo, dimostrazione modellismo dinamico,gara di braccio di ferro ed esibizione di modellini agricoli in movimentodi Franco Cucchi. Ingresso libero. Info: 328/1198105, 340/4571013.

Da sabato 18 giugno a domenica 10 luglio

• A Senigallia (locali della Rocca Roveresca) LA MADONNA DI

SENIGALLIA in mostra. Il capolavoro di Piero Della Francesca con-servato ad Urbino presso la Galleria Nazionale delle Marche èesposto insieme alle foto del restauro dell’opera recentemente ese-guito dall’Istituto Centrale per il Restauro e Conservazione di Romafino al 10 luglio.

Domenica 19 giugno

• A Rocca Mare (lungomare) 1ª MOSTRA MERCATO DEGLI HOB-

BISTI dalle ore 16.30 alle 23. Info: 338/8476709

Da domenica 19 a martedì 21 giugno

• A Senigallia FESTA DELLA MUSICA EUROPEA un evento inter-nazionale con 3 giorni di concerti in tutta la città. Domenica 19 ShaolinTemple Defender (soul/funk); Dj Willy Mix (afro dj); Giudici ManziMorganti (Trio Jazz); Bianchetti, Donati e Rossi (brasilian/jazz). Lune-dì 20 Colors Jazz Band, Charlotte Dipanda (afro-pop), Stop tha wheel (country/blues). Martedì 21Mad professor & Earl 16 (dub/remix), Avona (fun-ky/fusion), Io sono un cane (cantautore). Nelle treserate al Foro Annonario installazioni e gadgetsSballo Positivo. Info: 071/6629244

• A Jesi (Al Baratto, viale della Vittoria 36-38A)BATTIBALENO Gino Sampaolesi in vetrina, ora-rio: dal martedì al sabato 10.30-12.30 17.30-19.30,[email protected]

Page 5: Jesi e la sua valle

5EDITORIALE

di rolando romagnoli

Versoil quorum

Lunedì 30 maggio ore 17, mentre scrivo la televisionesta comunicando i risultati delle elezioni amministrati-ve: il governo e il presidente del consiglio, SilvioBerlusconi, escono sonoramente sconfitti dalle urne e,sicuramente, nei prossimi giorni ci sarà una forterichiesta di farsi da parte. Queste elezioni più che daipartiti sono state vinte dagli italiani, dall’entusiasmo edalla passione dei cittadini. Hanno vinto, coloro chehanno saputo dar voce al bisogno della gente di volta-re pagina. I cittadini sono la grande riscoperta di que-sto turno elettorale. Si è usato troppo strumentalmen-te il termine popolo: “È il popolo che ce lo chiede”, “Lofacciamo in nome del popolo che ha votato questamaggioranza”. Intanto però non si sono realizzate leriforme di cui il paese aveva bisogno, solo promesse egrandi annunci, ma niente è stato fatto per fronteggia-re la crisi economica che ha colpito tutto l’Occidente,

ma che vede l’Italia agli ultimi posti in tutte le classifi-che.Certamente la colpa non si può attribuire solo a chi hagovernato, ma è stato instaurato un clima di scontrocontinuo che non ha permesso di prendere nessunadecisione, una situazione che può essere superata solocon l’uscita di Silvio Berlusconi dalla politica. Prima siera detto che la crisi non c’era, poi che la crisi c’erastata e che noi ne eravamo usciti meglio degli altri.Intanto le fabbriche chiudevano, i dipendenti finivanoin cassa integrazione o venivano licenziati. Lavoro peri giovani, neanche a parlarne. Un Paese bloccato, men-tre tenevano banco solo lo scontro con la magistraturae i festini nelle case del Presidente.Il risultato di queste elezioni rappresenta la voglia direagire, l’Italia sembrava un paese sfiduciato, ma sottocovava qualcosa, ora si tratta di non spegnere la spe-ranza. È una vittoria che viene dal basso, dalla gentestanca che ha voluto ancora credere che le cose pos-sano cambiare. È la vittoria degli “indignati” che sivogliono collegare ai giovani (e non solo) degli altripaesi europei, agli “indignati” della Spagna, dellaGrecia, ma anche ai giovani dei paesi arabi del nordAfrica che stanno reclamando democrazia, a tutti colo-ro che vogliono credere che ci possa essere ancora unfuturo.Non si può continuare ad ignorare le loro richieste, per-ché l’indignazione può trasformarsi in rabbia, violenza,scontri di piazza, e allora tutto può diventare piùgrave. È il momento di pensare alle riforme per rilan-ciare l’occupazione, di intervenire sul fisco, sull'ener-gia, sulle infrastrutture. Tenere sotto controllo i contipubblici senza distruggere il paese e le sue prospettivefuture. Bisogna modificare anzitutto la legge elettoralee ridurre i costi della politica. Ora c’è un altro impegno importante, ci sono i quattroreferendum per i quali si voterà il 12 e 13 giugno.Raggiungere il quorum è essenziale, è l’ulteriore rispo-sta che gli italiani devono dare, sia per mantenere lagestione pubblica dell’acqua, un bene essenziale, siasoprattutto per il rifiuto dell’uso dell’energia nucleare.In questo momento, non sappiamo se la Corte diCassazione bloccherà quest’ultimo referendum accet-tando la pausa di riflessione votata dal Governo.Intanto la Germania ha deciso di mettere al bandotutte le sue centrali nucleari. Tutte chiuse entro il 2022e investimenti in energie rinnovabili, sole ed eolico. Seci sarà il referendum sul nucleare, bisognerà assoluta-mente raggiungere il quorum della metà più uno deivotanti, ma se non verrà ammesso, sarà ancora piùnecessario partecipare come dimostrazione dei cittadi-ni di voler essere determinanti anche se si toglie lorola possibilità di esprimersi.C’è, infine, anche un referendum riguardante la facol-tà per il presidente del consiglio e per i ministri di nonpartecipare alle udienze dei processi che li riguardano,quello così detto del legittimo impedimento. È impor-tante anche questo referendum per ribadire che tutti icittadini devono essere uguali di fronte alla legge.

Page 6: Jesi e la sua valle

CENTRO REVISIONE VEICOLIMOTOCICLI E CICLOMOTORICENTRO REVISIONE VEICOLIMOTOCICLI E CICLOMOTORI

Jesi - Via Bocconi 9 - Tel. 0731 57943

di Ciccarelli

A. e C. s.n.c.

Page 7: Jesi e la sua valle

7

L’u

ltim

a d

i W

oo

ds

tock

LETTERE

GIÙ IL CAPPELLO PASSA UN’ALFA ROMEOL’avv. Paolo Marcozzi, difensore civico del Comune di Jesiscrive:Quando Henry Ford vedeva passare un’Alfa Romeo si to-glieva il cappello. La città di Jesi, invece, le Alfa Romeole ha relegate in cantina. Le più belle Alfa di sempre, le6C, sei cilindri, degli anni quaranta e cinquanta del seco-lo scorso, si chiamavano Turismo, Sport, Super Sport(SS), Coloniale, Freccia D’Oro, Villa D’Este; erano dotatedi motori da 2443 centimetri cubici (cc), erogavano po-tenze da 110 CV, raggiungevano e superavano i 200Km/h; alcune erano (e sono tutt’ora) pezzi unici, appar-tenevano ai potenti della terra, correvano la Mille Miglia,la corsa più bella del mondo, mostrando alle migliaia diappassionati assiepati lungo le strade della penisola leloro forme brevettate e i loro colori sgargianti, rosso alfa,blu notte, rosso bordeaux, oro, grigio metallizzato. Ve-nerdì 27 maggio si sono presentate a Jesi, garbatamen-te bussando e chiedendo di entrare nel salotto buono, inpiazza della Repubblica, per avere una cornice degna diloro. Qualcuno che comanda ha avuto la bella pensata diritenere che una cosa che ha quattro ruote non potesseentrare nell’isola pedonale appena istituita “per evitareche qualcun altro avesse poi le stesse pretese”. Questoqualcuno, nella sua ignoranza, ha scambiato un’operad’arte per una qualsiasi automobile e così è accaduto chequei quadri d’autore semoventi si siano dovuti acconten-tare di posteggiare in Via Nazario Sauro, davanti al mer-cato coperto, come se fossero un qualsiasi furgoncino difrutta e verdura. In altre parole, a Jesi c’è chi pensa cheun Van Gogh possa essere incorniciato con un pico-glass.E poi ci lamentiamo se Jesi viene dipinta come città indecadenza.

LA NUOVA ROTATORIA DI VIALE DEL LAVOROL’abbonata che nello scorso numero ha segnalato le pro-blematiche legate alla mancata ricostruzione del marcia-piede nella nuova rotatoria in viale del Lavoro ringrazia:Il Prof. Di Lucchio (Presidente della Terza Circoscrizione)è venuto a conoscenza del problema in seguito alla miasegnalazione. Dopo aver verificato la pericolosità dell’at-traversamento e la necessità quindi, di tale marciapiede,in quanto usufruito da studenti e genitori dei bambinifrequentanti la scuola superiore e gli asili, si è attivatoprontamente e nel giro di due giorni è riuscito a far fareprovvisoriamente un tracciato con stabilizzato. Sento,quindi, il dovere di ringraziarlo pubblicamente.

LA TRIBUNAIl lettore Marcello Grizi ci ha mandato un’altra segnala-zione:Nella foto d’epoca intitolata “La Tribuna” pubblicata apag. 38 sul numero 7 di Jesi e la sua Valle, l’uomo adestra con il cappello è l’industriale Benvenuto Guerri.L’Azienda aveva anche una fanfara con Chirichindo trom-bettiere.

Page 8: Jesi e la sua valle
Page 9: Jesi e la sua valle

9POLITICA

Lo smottamento elettorale del primoturno ai bal lottaggi è diventata unavera frana

I L P U N T Od i F l a v i o D o n a t i

Anche se dovesse essere cancel latoquel lo sul nucleare, l ’acqua pubbl icamerita un voto

Il Presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi

ma in un taglio di risorse; per i finti miracoli della “mon-nezza” di Napoli e della ricostruzione dell’Aquila; per i veriscandali della “cricca” delle emergenze. Infine, per i suoi discutibili comportamenti privati. Chediventano però pubblici nel momento in cui telefona aduna questura intercedendo per una sua giovane protetta ogarantisce una lauta rendita a qualche sua amante collo-candola in Parlamento o in qualche altra istituzione. Ed ilcentrodestra, Lega compresa, ha dunque perso per questastanchezza degli elettori. Che è anche stanchezza per letroppe furbizie di un abile venditore di sogni che per oltrequindici anni ha ammaliato l’Italia. Furbizie, come quella di provare ad affossare i referendumprovando ad eliminare con una legge farlocca, quello piùinsidioso sulle centrali nucleari. Ad oggi, non si sa ancorase la Corte di Cassazione riterrà questa legge idonea abloccarlo. Dubitare è tuttavia lecito visto che la normaapprovata in tutta fretta nei giorni scorsi, rimanda la deci-sione in merito non ad un’ulteriore legge ma ad un sem-plice atto amministrativo quindi non più sottoponibile conreferendum al giudizio dei cittadini.In realtà, il mantenimento di questo referendum è impor-tante perché in grado di attirare i cittadini ai seggi e quin-di di far raggiungere il quorum anche agli altri referendumin programma. In proposito è bene ricordare che già nel1987, all’indomani del disastroso incidente della centraleSovietica di Chernobyl, si tenne un referendum sul nuclea-re che vide un plebiscito contro le centrali. Il disastro della centrale giapponese di Fukushima haovviamente rinsaldato quella convinzione come ha delresto convinto molte altre grandi nazioni a rivedere com-pletamente i piani nucleari. Prima tra tutti, la Germaniadella cancelliere Merkel, nuclearista convinta prima deldisastro giapponese, che ha deciso di smantellare tutte leproprie centrali entro poco più di dieci anni.Ad ogni modo, nonostante il silenzio che sull’argomentoosservano i principali telegiornali, anche gli altri referen-dum hanno grande importanza per i cittadini. I due controla privatizzazione dell’acqua soprattutto. Una privatizza-zione che la legge non considera una possibile opzionebensì un obbligo che finisce per considerare l’acqua, ele-mento essenziale per la vita, alla stregua di una mercequalsiasi.A dispetto di ogni furbata, vale la pena di battersi perchéalmeno l’acqua resti pubblica.

Non è cambiato il vento che al primo turno di queste ele-zioni amministrative aveva spostato a sinistra il baricentrodella politica. Un vento, che ai ballottaggi si è fatto anziimpetuoso spingendo, Giuliano Pisapia ad una rotonda vit-toria a Milano e Luigi De Magistris ad un vero e propriotrionfo a Napoli. Una bufera che, a dispetto del ridottocampione di elettori direttamente interessati al voto, hascompaginato l’intero panorama politico nazionale.È stato Silvio Berlusconi a conferire a questo voto un espli-cito valore di test politico generale. E certo non è basta-to a modificarne la natura la sua frettolosa marcia indietrodopo aver visto i più che deludenti risultati del primoturno. Un significato politico che gli è però stato ruvida-mente ricordato da Umberto Bossi appena pochi minutidopo aver visto le prime proiezioni che mostravano lesconfitte di Milano e di Napoli.E se è sicuramente da Milano, la città che più preme allaLega, che partirà la crisi finale del berlusconismo, è tutta-via a Napoli che si è consumata la sconfitta più brucianteper il premier. Per le dimensioni, certo. Ma anche perchéla sconfitta è arrivata in una città che il centrosinistra ha“malgovernato” per un ventennio. Una città che solo treanni fa aveva creduto che Berlusconi potesse veramentefare il miracolo di liberarla dai rifiuti scoprendo poi amara-mente che erano solo stati nascosti in qualche maleodo-rante “buco” nel parco del Vesuvio.E, quasi una sorta di contrappasso, ad ottenere questaschiacciante vittoria è stato un ex magistrato, un “giusti-zialista”, un rappresentante di quelle “toghe rosse” cheossessionano il nostro premier. Un’ossessione che, se nelpassato aveva mobilitato il centrodestra, in queste setti-mane ha invece imbarazzato il presidente degli Stati Uniti(e l’Italia con lui) inopinatamente intrattenuto daBerlusconi su questo tema nel corso di un’importanteriunione del G8. La vera novità di queste elezioni non è però la sconfittadella maggioranza che governa, cosa che accade spessis-simo in qualunque paese democratico, bensì la perdita difascino e di credibilità di Berlusconi tra i suoi stessi elet-tori. Per la crisi economica, che ha trasformato ogni rifor-

E adesso i referendum

Page 10: Jesi e la sua valle

10 FLASH

Convivio italiano di civiltà e millenni

La sede di Jesi di Archeo-club d’Italia ha accoltol’invito del Comune di Jesia celebrare i 150 anni del-l’Unità d’Italia svolgendoun ciclo di tre conferenzedal titolo “Convivio italia-no”. Le relazioni, tenutedal dott. Tommaso Luc-chetti storico di fama in-ternazionale della culturagastronomica e dell’arteconviviale, hanno permes-so di ripercorrere la storiadell’unificazione nazionale nella complessa e articolataevoluzione della cultura della mensa, partendo dalloscambio di saperi tra le civiltà mediterranee ed orientalifino alla creazione di un vero e proprio codice di modelloalimentare e conviviale del nostro Paese. Il dott. Lucchettiha presentato le vicende e gli usi alimentari e gastrono-mici dei nostri progenitori, riallacciandosi, infine, al codi-ce “moderno” di Pellegrino Artusi, cui va il grande meri-to, non solo di aver raccolto e trasmesso un patrimoniotanto prezioso, ma anche di averlo proposto, per la primavolta, come modello di educazione conviviale.

Nuova filiale della UBI-BPA a Filottrano

Ad effettuare il taglio del nastro nella sede di via Ober-dan, 5, il sindaco di Filottrano, Francesco Coppari, allapresenza del vice sindaco, Ivana Ballante, oltre che didon Carlo Carbonetti, che in apertura di cerimonia haimpartito la benedizione alla nuova struttura. A portare ilsaluto della Banca sono intervenuti il presidente CorradoMariotti, il direttore generale della Banca Popolare diAncona, Luciano Goffi, Roberto Gabrielli, dell’AreaManager Retail Marche e il direttore della nuova Filiale,Roberto Carlini.Nell’occasione è stato sottolineato come l’apertura dellafiliale di Filottrano rafforzi la presenza sul territorio dellaBanca, che si mette così al servizio delle 3.000 famiglie diquesta comunità, proprio nell’anno in cui festeggia i 120anni di vita. Ad oggi, la rete territoriale, con un organicodi 1.795 dipendenti, è composta da 243 sportelli, di cui99 nelle Marche.

Il sindaco di Filottrano, Francesco Coppari, tra Corrado Mariotti

e Luciano Goffi, rispettivamente presidente e direttore generale

della UBI Banca Popolare di Ancona.

Stefano Sarzani giovane direttore jesino

Stefano Sarzani, che ha appenacompletato il master in Direzioned’orchestra presso la Indiana Uni-versity, è uno dei 10 giovani diret-tori selezionati tra 226 candidati datutto il mondo per partecipare al 1°Concorso Internazionale per Diret-tori d’orchestra della Memphis Sym-phony (www.memphissympho-ny.org) che si è tenuto dal 25 al 27maggio a Memphis nel Tennessee (Stati Uniti). Stefano si è qualificato per la finale, il terzo round, mapurtroppo non si è aggiudicato il primo posto. StefanoSarzani, nato a Jesi, ha compiuto i suoi studi di pianofor-te, composizione e direzione d’orchestra presso il Con-servatorio Rossini di Pesaro. Nei suoi due anni pressol’Indiana University, ha lavorato in qualità di maestro disala, coach per la dizione italiana e di assistant conduc-tor per il dipartimento d’opera della stessa università.

Guardia Medica di San Marcello

La direzione dell’Asur zona territoriale 5 comunica che lasede della Guardia Medica di San Marcello è stata trasfe-rita in via Circonvallazione 52, sempre nel comune di SanMarcello, dove sarà operativa per i prossimi mesi in atte-sa di altra idonea collocazione. Nella nuova ubicazione, imedici del servizio di Guardia Medica potranno risponde-re esclusivamente al numero: 335/340886.

Page 11: Jesi e la sua valle

Un libro della Provincia di Ancona

Un secolo e mezzo di sto-ria politica e amministrati-va della Provincia di An-cona raccontato attraversole biografie dei suoi pre-sidenti dal 1861 ai giorninostri. È il volume promos-so dalla presidente PatriziaCasagrande per celebrareil 150° anniversario del-l’Unità d’Italia e il centena-rio dell’Upi, che è statopresentato alla Prefetturadi Ancona alla presenzadel presidente nazionale dell’Upi Giuseppe Castiglione. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo scientifi-co dell’Istituto regionale per la storia del movimento diLiberazione nelle Marche diretto dal dott. Massimo Papini,il quale ha curato le ricerche insieme al prof. MarcoSeverini dell’Università di Macerata. Tra gli obiettivi che il libro si propone, anche quello di sti-molare una riflessione di merito e libera da pregiudizi sulruolo delle Province.

Vino e cultura nell’estate dell’Enoteca

Presentato all’Enoteca regionale di Jesi il ricco program-ma di iniziative che, fino a settembre, accoglierà appas-sionati e turisti nei suggestivi locali di via Conti. Un inten-so programma articolato su quarantadue serate, che pre-vedono momenti dedicati alle singole aziende e appunta-menti giocati sul binomio vino-cultura. «Jesi assume unarilevanza strategica e diviene, attraverso l’Enoteca, il cen-tro della promozione del vino e, più in generale, di tutti ivalori che si riconoscono nel brand Marche – ha dichiara-to Alberto Mazzoni, direttore di I.M.T. (Istituto marchigia-no tutela vino) che gestisce l’enoteca. Il programma dieventi, presentato il 25 maggio scorso, è parte di unastrategia più ampia, pienamente condivisa da Regione,Provincia e Camera di Commercio».

11

Da sinistra, Michela

Pallonari,

Alberto Mazzoni

e Leonardo Lasca.

Page 12: Jesi e la sua valle

FOCARELLIJesi - corso Matteotti 40 - tel. 0731/207195

rivenditori autorizzatidal 1955

Page 13: Jesi e la sua valle

13

Buone idee imprenditoriali al “Cuppari”

L’ITCG “Cuppari” ha vinto il 3° premio di 2.000 euro inbuoni acquisto come “Scuola maggiormente collaborati-va”, nel concorso “La migliore idea imprenditoriale”,indetto dalla Cna di Ancona tra gli istituti superiori. I suoiprogetti hanno realizzato il punteggio più alto tra gli 11istituti partecipanti. Tre gruppi della 5A e 5B Igea, guida-ti dalle prof.sse Stronati, Benigni e Pomili, hanno presen-tato tre progetti di attività imprenditoriale: “Il magicomondo di Celì”, un’attività commerciale di prodotti perpersone affette da celiachia o intolleranze alimentari conla consulenza di un nutrizionista; “A due passi da te”, unnegozio di prodotti tipici marchigiani a km zero; “I miglio-ri anni”, un centro ricreativo per anziani. Il concorso, inserito nell’ambito di “Crea Impresa” dellaCNA, si è trasformato in un vero e proprio laboratorio di-dattico per la creazione di impresa, per promuovere fra igiovani una più ampia diffusione della cultura imprendi-toriale ed un approfondimento del ruolo sociale ed eco-nomico svolto dall’artigianato e dalle PMI nel territorio.

Pier Franco Giorgi vice direttore generale di Banca Marche

Pier Franco Giorgi è statonominato vice direttoregenerale Strategia e Con-trollo di Banca Marche.Giorgi affiancherà gli altridue vice direttori generali,Leonardo Cavicchia (Fun-zionamento) e Stefano Val-lesi (Mercato). Pier Franco Giorgi, 50 an-ni, è in Banca Marche dal1997, dove ha svolto pri-ma il ruolo di responsabileArea Finanza e del Ser-vizio Marketing Strategico, per poi diventare nel 2004direttore centrale Commerciale e Finanza e nel 2007direttore centrale Creazione Valore. Dal 2009 Pier FrancoGiorgi ricopriva il ruolo di direttore centrale Pianificazionee Controllo Rischi.

Asilo in BrasileGrazie all’aiuto finanziariodell’associazione “PremioVallesina” onlus che hamesso a disposizione l’in-tero incasso della serata digala della quinta edizionedel “Premio” svoltasi a Fi-lottrano, e grazie al contri-buto di amici e sostenitoridella costituita onlus “Mis-sione Brasile”, don LuigiCarrescia, di Santa MariaNuova, ha potuto riprende-re i lavori della costruzionedell’asilo e del centro so-cio-educativo a Camaçarinella diocesi di San Salva-dor in Brasile dove è missionario da oltre 17 anni. Oggi la struttura ospita più di cento bambini dai 3 ai 5 annidivisi in due turni, mattino e pomeriggio, in aule conforte-voli e dignitose, mentre le vecchie sale ospitano circa cin-quanta ragazzi per il doposcuola attivo da quattro anni percoloro che incontrano difficoltà nella scuola pubblica. Sedon Luigi riuscirà a completare il centro socio educativopotrà ospitare gruppi di lavoro quali corsi di alfabetizza-zione, di cucina, di ricamo, di pittura e anche corsi di infor-matica nonché attività di formazione culturale umana esociale per bambini, giovani e adulti.

Da sinistra don Luigi Carrescia, padre Francesco Carloni (reli-

gioso cappuccino originario di Montecarotto e da 38 anni in

Brasile) e padre Savio Corinaldesi (religioso saveriano e mis-

sionario dal 1962, originario di Monsano e al quale è stato con-

ferito il Premio Vallesina nel 2006).

Pellegrinaggio Jesi-Loreto

Venerdì 17 giugno si svol-gerà il 33° Pellegrinaggio apiedi Jesi-Loreto organizza-to dalla Diocesi di Jesi. Ilprogramma prevede alleore 20,30 ritrovo e iscrizio-ne presso la Parrocchia “S.Antonio Abate” contradaMinonna; ore 20.45 pre-ghiera comunitaria guidatadal vescovo; ore 21.15partenza per Loreto consosta di 30 minuti a Case-nuove; ore 7.00 Santamessa a Loreto celebratadal vescovo.Quota di iscrizione 3 euro, quota di prenotazione pereventuale ritorno in pullman 7 euro. Occorrente: gilet altavisibilità, scarpe comode, torcia elettrica, cibo e bevande. Per informazioni: don Vittorio 0731/212445, Luciano347/3038197.

Page 14: Jesi e la sua valle
Page 15: Jesi e la sua valle

La 5ª B della Scuola Conti in visita a Jesi e la sua Valle

Lo scorso 19 maggio la classe 5ª B della Scuola Conti è venuta nella nostra redazione perconoscere da vicino il lavoro di una casa editrice, soffermando l’attenzione, in particolare,sulle fasi di realizzazione della rivista Jesi e la sua Valle. I ragazzi, con le loro puntualidomande, si sono dimostrati molto interessati. La visita è poi continuata alla tipografia TJ.

Cicogne allaSogenus

Durante la loro migrazioneverso Nord, ventidue cicognehanno sostato per cinquegiorni nella discarica consor-tile di Moie e di Maiolati gesti-ta dalla Sogenus. Da anni or-mai il luogo viene scelto dacicogne, aironi e gabbiani perriposarsi e rifocillarsi, ma maisi era visto un gruppo cosìnumeroso. Durante la lorobreve permanenza l’aziendaha sospeso anche le visitescolastiche per non disturbar-le. Buon viaggio!

15

Rapporto sul randagismo 2010 In base al rapporto annuale sul randagismo, presentatodall’Assessorato provinciale agli Animali d’affezione, risul-ta in diminuzione il numero dei cani ospitati nei dieci cani-li del territorio della provincia (tre pubblici e sette priva-ti). Nel 2010 gli animali ospitati nei canili sono stati 855,contro i 1033 del 2008 e i 935 del 2009. A beneficiarnesono state le casse comunali con una spesa annua di ge-stione andata progressivamente diminuendo e passatadal milione di euro del 2008 agli 820 mila euro del 2010.Positivo anche il dato delle adozioni, largamente sopra leduecento unità. A ciò contribuisce una accresciuta sensibilità sull’argo-mento, ma anche le sovvenzioni per cibo e prestazioniveterinarie che molti comuni accordano a chi prende inaffido un cane. A offrire questo contributo sono le ammi-nistrazioni di Ancona, Agugliano, Arcevia, Barbara, Ca-merano, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Osimo, Cupra-montana, Jesi, Ostra, Ostra Vetere, Ripe e Senigallia.Importante è anche il ruolo svolto da progetti varati dallaProvincia di Ancona come il portale Fidomicio (www.fido-micio.provincia.ancona.it), lo Sportello telefonico per iDiritti degli animali (331/9850212), a cui da oggi si ag-giunge un nuovo strumento di comunicazione e di incen-tivazione delle adozioni: il blog Fidomicio, collocato all’in-terno dell’omonimo sito.

Rotary: il Premio all’Impresa va allaDiatechAssegnato alla Diatech Pharmacogenetics del dottor FabioBiondi il settimo Premio all’Impresa del Rotary club diJesi. L’innovativa impresa jesina, che opera da anni nelcampo della ricerca, sviluppo, produzione di prodotti perla diagnostica in medicina e nel campo delle biotecnolo-gie, è stata presentata alla stampa e ai presenti, durantela conviviale del 24 maggio scorso, dal presidente delclub Marcello Magagnini. Laureato in Farmacia presso lafacoltà dell’Università di Camerino, il dottor Biondi iniziala sua attività nel 1977 in un’industria di diagnostica rico-prendone l’incarico di direttore commerciale. Nel 1994fonda a Jesi la Diatech e nel 2002 sviluppa come esten-sione una nuova società operante nel campo dei softwa-re applicativi: Explera soft srl. Nel 2010 trasformaDiatech in holding trasferendo l’operatività alla DiatechPharmacogenetics.

Page 16: Jesi e la sua valle

Margherita Rocchetti, della squa-dra A.S.D. Fantasy di Moie, il 14e 15 maggio a Cantalupa (TO) havinto la terza ed ultima prova delCampionato Italiano di Twirlingspecialità free-style senior diSerie A1, laureandosi Campio-nessa Italiana 2011. L’atleta, contanti sacrifici e umiltà, è riuscitaad arrivare al vertice di questosport conquistando la stima el’affetto dei tifosi, dei dirigenti fe-derali e anche degli avversari. Prossimi impegni: 11 e 12 giugnoa Bormio per la finale del Cam-pionato Italiano di specialità tecniche, a luglio CampionatiEuropei di Torino, con la squadra nazionale, e ad agosto lapartecipazione all’International Cup in Florida.

Basket, querelle PalaTriccoli protagonistaMargherita Rocchetti campionessa italiana di twirling

Prime conferme per la JesinaChiusa a testa alta la stagione del ritorno in D col quinto postoin campionato e l’uscita nel primo turno playoff sul campo delTeramo, la Jesina lavora per programmare il futuro. Le confer-me del diesse Augusto Bonacci e del tecnico Gianluca Fenuccierano giunte per tempo ad annata in corso, arrivano pure leprime ufficializzazioni quanto ai leoncelli che continueranno afar parte dell’organico: il portiere Rosario Niosi, il difensore Mi-chele Alessandrini, il centrocampista Matteo Rossi, il difensoree capitano Nicola Focante e l’attaccante Tommaso Gabrielloni.Capitolo under: quasi tutti i giovani della scorsa stagione stan-no rinnovando l’impegno con la società, molto vicini alla firmasono anche i classe ’91 Vincenzo Bediako ed Edoardo Co-stantini, tra i migliori nel rendimento dell’ultimo campionato.Un avvicendamento alla guida della squadra Juniores: FrancescoBacci, già tecnico del settore giovanile della Jesina, sostituiràsulla panchina della Primavera leoncella Stefano Belardinelli.

Fioretto, a Seoul vince Elisa Di FranciscaA Seoul, nel Grand Prix FIE di fioretto femminile, torna adesultare sul gradino più alto Elisa Di Francisca. La jesina edArianna Errigo ripetono la finale mondiale di Parigi dello scor-so novembre e a vincere è ancora Elisa, per 15-8. Successoche per lei arriva dopo la vittoria della prova d’esordio sta-gionale a Tauber, il secondo posto al Gp Fie di Danzica ed ilterzo posto a Torino e Shangai. Valentina Vezzali si ferma neiquarti contro la francese Maitrejean, poi sconfitta in semifi-nale da Di Francisca, che nei sedicesimi aveva superato Gio-vanna Trillini.

SPORT FLASHa cura di fabr iz io romagnol i

16

Si infiamma la questione PalaTriccoli. Sull’impianto di via Ta-bano, l’Aurora bussa chiedendo utilizzo gratuito e sede al pa-las, e presentando un progetto di cogestione di cui fannoparte rifacimento del tetto e copertura fotovoltaica, gestionedi spazi e denominazione pubblicitaria, attività commerciali(bar, articoli sportivi, scommesse, centro fisioterapico). Rispondono in Comune («Sbagliati ed ingenerosi inviti peren-tori. Negli ultimi anni il Comune ha speso oltre 1,5 milioni dieuro per opere di manutenzione straordinaria al palasport. Idirigenti Aurora sanno che qualsiasi modifica alla convenzio-ne in essere deve essere accolta dalla Uisp che ha regolar-mente vinto il bando per gestire il palasport e fino al 2013 hatutti i titoli per continuare in maniera esclusiva»), poi la Uisp:«Non siamo disponibili a nessuna cogestione. Il Palasport èun impianto sportivo e non va trasformato in un centro com-merciale». Polemica per ora chiusa da una nota del Comune dopo l’in-contro fra le parti: “Sono state individuate priorità, condivi-se, sulle quali l’Amministrazione comunale si è impegnata adattivare gli uffici al fine di un nuovo confronto in tempi brevie con precise ipotesi di fattibilità. Obiettivo dell’Amministra-zione far coincidere, all’interno di regole chiare, valorizzazio-ne degli impianti della città con il miglior utilizzo da parte ditutte le società sportive, garantendo equità e massima tra-sparenza”.

Page 17: Jesi e la sua valle

17

Aurora basket, sguardo rivolto al futuro

«Conferma degli sponsor di maglia. Nuovi soci. Rilanciodel Club 6 con Noi. PalaTriccoli». Sciorinati uno dopol’altro dal presidente Carlo Barchiesi in un’appositaconferenza stampa, ecco i quattro pilastri fondamenta-li, su cui lavorare, per rilanciare il domani della palla-canestro jesina ai livelli della Legadue. Se sul primo fronte conferme sono ad ora arrivateanche se sono da definire i contorni, sul secondo si stacercando di spingere. Volti nuovi, nuovi ingressi in so-cietà per rinsaldare la compagine Aurora e darle la si-curezza di un prossimo, e di un più lontano, futuro, incui mantenere il tenore dei campionati “prof” e dellesoddisfazioni sportive vissuti da quindici anni a questaparte dalla pallacanestro jesina. Previsti cambiamenti e riequilibri all’interno del sodali-zio aurorino: nuovi ingressi (in parte già individuati),ridistribuzione delle quote, qualche uscita a ridisegna-re il volto arancioblu del domani dopo l’allarme lancia-to a suo tempo. Il tutto con la solida intenzione,espressa già nell’incontro in Comune dello scorso mar-zo e riconfermata, di non mollare: anche di fronte alledifficoltà della crisi, l’Aurora Basket vuole esserci emantenere il profilo di tradizione che negli anni di

Legadue le è riuscito di ritagliarsi. Decisa a guardare avanti, con l’aiuto di quanti più pos-sibile potranno essere al suo fianco nelle prossime sfide.

Da sinistra, Livio Grilli, Carlo Barchiesi e Altero Lardinelli

Page 18: Jesi e la sua valle

18 PRIMO PIANO

Intervista a Giammario Giovanola, da oltre venti anni consulente aziendale.

di marina marini

Dottor Giovanola, ci siamo incontrati qualcheanno fa per un’altra intervista. Ricorda? Erano glianni in cui si scopriva che esisteva anche laCina… una minaccia per la nostra economia.

Oggi, l’Italia è in mezzo ad una crisi economi-ca, di cui si sentono pesantemente gli effetti, edella Cina ci siamo dimenticati. Oramai sembraessere tutto il mondo a farci paura…

«Confrontarsi con l’altra parte del mondo oggi èdiventato una realtà con la quale dobbiamo fare i conti.Ed è questa la questione principale da affrontare. Ilresto del mondo può essere un pericolo in termini diconcorrenza, ma anche una grossa opportunità. In pas-sato l’abbiamo sempre e solamente visto come un peri-colo, oggi, se si ha la maturità giusta per affrontarlo,può diventare una grande opportunità. La situazionemondiale è varia: c’è una parte che sta camminandovelocemente, un’altra che comunque cammina, un’altrache sta ferma a porsi ancora gli interrogativi, e unaparte che magari sta regredendo. Ma questo è un pro-blema che non è nato oggi. È che non l’abbiamo maivoluto affrontare».

E l’Italia come si colloca in questo panorama?«Sta ferma. A parte qualche punta di eccellenza,

secondo il mio giudizio personale, il nostro è un paeserimasto indietro. In tutti i settori. Rispetto alle statisti-che internazionali di dieci, quindici anni fa, se ci con-frontiamo con gli altri paesi, siamo retrocessi in tutti iparametri: a livello di Pil, di vivibilità, di qualità dei ser-vizi pubblici, di pressione fiscale, rispetto tutti gli indi-catori di benessere. Non ce n’è uno sul quale abbiamomantenuto le posizioni. È inutile dire che non c’è ildeclino! Noi ci siamo fermati, mentre gli altri stannoandando avanti e stanno anche correndo, perciò se nonci svegliamo…».

Da cosa dipende?«La nostra classe imprenditoriale, la nostra borghe-

sia come si denominava qualche tempo fa, quella chedovrebbe essere la punta di diamante, che dà la spintain una società liberale, comunque occidentale come lanostra, non è così dinamica come richiederebbero itempi. Ed è chiaro che anche la classe politica cheesprimiamo non è adeguata».

La crisi quindi ha evidenziato le nostre inade-guatezze?

«Sì. Questa crisi ha messo in evidenza, ha esaspe-rato tutti i tipi di problematiche presenti da anni. Per-ché i problemi se non li risolvi, non è che si risolvanoda soli. Non erano finzioni. La società stava cambiandoe noi facevamo finta di niente. Ci siamo costruiti tuttauna serie di indicatori e di scenari con i quali giustifica-re il fatto che era corretto fare quello che facevamo».

Che cosa hanno di meglio gli altri paesi e per-ché non impariamo da loro? Dalla Germania peresempio.

«Voler copiare il modello tedesco sarebbe per noiuna vera forzatura. Ogni paese ha le proprie caratteri-stiche. I tedeschi sono bravi nell’organizzazione, neldarsi le regole e nel rispettarle, nel rispetto dei tempi.E sono molto efficienti…».

Non mi sembra poco!«Per carità. Noi, su tutte queste cose, siamo meno

bravi». Geneticamente?«Geneticamente! Però abbiamo qualcosa in più».Siamo più allegri?«Oddio, in questo periodo non tanto… L’allegria era

comunque una nostra caratteristica che ci aiutava adaffrontare la vita. A parte gli scherzi, come qualità dellarisorsa umana noi non abbiamo nulla da invidiare a

Passare dalla CONVIVENZAalla COOPERAZIONE

Come si supera la crisi?

Page 19: Jesi e la sua valle

19

nessuno. Se l’Italia è ancora la settima o l’ottavapotenza nel mondo lo dobbiamo a questi nostri impren-ditori che si danno da fare e non mollano mai, ma cheormai sono arrivati allo stremo».

Che cosa manca allora ai nostri imprenditori?«Quello che manca è la cultura del lavorare insieme.

È inutile che continuiamo a dire: facciamo squadra, fac-ciamo squadra… se poi la mentalità è quella che se arri-vo prima io e ti frego sono tutto contento. Per faresquadra, prima di tutto, bisogna essere capaci di pro-gettare insieme. Avere a livello di paese un progettocomune. Oggi noi, purtroppo, non abbiamo un proget-to unitario che si possa dire italiano. Su che cosavogliamo puntare per andare avanti?... Un giorno pun-tiamo sul nucleare, un giorno sulle energie rinnovabili,un giorno sulla macchina elettrica e quell’altro sul trenoad alta velocità, un giorno sui beni di lusso e quell’altrosull’agroalimentare… Fino all’anno scorso i grandi can-tieri erano la cosa più bella d’Italia, adesso li chiudia-mo. È chiaro che se andiamo avanti così non riusciamoa mettere unità e non combiniamo molto».

Che cosa andrebbe fatto?«Le direttive della Comunità europea sono sostan-

zialmente quattro: l’ambiente, l’energia, le telecomuni-cazioni e le energie rinnovabili. Si dovrebbe favorire losviluppo dei nostri distretti produttivi verso questedirettive, verso una società della sostenibilità».

Piccolo è ancora bello?«Prima dicevamo che piccolo era bello, adesso si dice

che piccolo è una disgrazia. Probabilmente è stato bellofino a che il mercato di riferimento era conosciuto,nazionale al massimo. Ora che per forza di cose il mer-cato si è allargato, le nostre piccole imprese non ce lafanno a gestirlo. Ed è per questo che devono fare rete».

La ricerca mi sembra che sia un’altra nota

dolente del nostro paese?«Oggi senza ricerca non si fa più nulla. Non ne

posso più di sentire che ci vuole la ricerca, l’innovazio-ne, e poi i nostri ragazzi, dopo formati, li costringiamoad andare a lavorare all’estero e tagliamo i finanzia-menti alla scuola. Chi la dovrebbe fare la ricerca? Se laricerca si fa ancora con le teste, mi sembra che qual-cosa non funzioni».

Stiamo quindi sprecando quelle risorse che,forse, in questo momento sarebbero fondamenta-li per una ripresa…

«È proprio così! Le stiamo buttando via».… ma allora siamo stupidi!?«È questo il grosso problema che viene fuori quan-

do è la fine. La crisi in fondo ha messo in evidenza lanostra inadeguatezza a capire i problemi. Dobbiamomettere a sistema proprio questo: la ricerca e la parteimmateriale, e riusciremo a creare sul territorio un di-scorso competitivo».

Come ai tempi d’oro del made in Italy?«Esattamente. Dobbiamo capire che oggi non si

vende più prodotti ma idee… quel qualcosa in più chegiunge alla percezione degli altri. Con il made in Italynoi siamo stati bravi a vendere insieme al prodotto l’i-dea dell’Italia. Bisogna ritornare a far questo… È l’im-materiale quello che conta oggi, bisogna con il prodot-to essere capaci di raccontare una storia. Se no, il pro-dotto è un prodotto povero che può fare chiunque, echiunque te lo può copiare e magari a prezzi più bassidei tuoi. È questo, quello su cui dobbiamo puntare».

Che consigli potrebbe dare all’imprenditorialocale.

«All’imprenditore nostrano consiglierei di avere ilcoraggio di circondarsi di gente, tra virgolette, piùbrava di lui. Di risorse nuove. Dare spazio ai nostri

Giammario

Giovanola si

occupa da

anni di

progetti di

sviluppo

Page 20: Jesi e la sua valle

20

ragazzi. Capisco che sia difficile per chi è stato capacedi creare un’impresa, che magari è andata anche benefino a oggi, lasciare il passo a qualcun altro. Però ènecessario cominciare almeno ad ascoltare qualchevoce dissonante dalla sua. Sicuramente lo aiuterà acapire meglio la complessità del mondo in cui si vive.

Inoltre, l’intuizione conta sicuramente molto, ma civuole pure un metodo nel gestire un’azienda. Le azien-de devono sapersi organizzare cominciando a capireche c’è una fase, prima, che è quella del pensare, delcapire qual è il mercato in cui si vuole lavorare, piani-ficando quello che si vuole fare. Poi, l’agire, e qui noisiamo bravissimi; e infine controllare, e qui siamo unpochino meno bravi. Controllare con una certa frequen-za per capire dove si sta andando è indispensabile, enon solo a sensazione, come sono abituati a fare moltidei nostri imprenditori, ma con strumenti adeguati perintervenire velocemente. L’organizzazione deve portarealla semplificazione per recuperare in efficienza che siha solo quando un gruppo di persone sa lavorare beneinsieme».

Quindi puntare sulle risorse umane.«Certo le risorse tecnologiche sono necessarie, ma

sono un presupposto. Sono le persone che ti aiutanoveramente a capire le cose e a riorganizzarti in casa,per dare risposte più adeguate, più efficienti e in tempipiù brevi».

E il marketing?«Oggi il cliente è diventato un pochino più sofistica-

to. Bisogna avere la capacità di dialogarci, di starlo asentire cercando di adattare la nostra offerta a quelloche ci chiede».

Curare le relazioni con il cliente, quindi… «Sì. Oggi il cliente è infedele per natura. Abbiamo

un’offerta di prodotti infinita e quindi va fidelizzato. E lofidelizzi solo se riesci a capirlo, e lo capisci solo se ciparli con una certa frequenza. Perciò, la capacità digestire una relazione diventa fondamentale. Ma oltre aqueste due direttrici, l’organizzazione e il cliente, c’è ilnetwork. Comunque, il concetto, quello che deve diven-tare quasi uno slogan, che secondo me deve valere siaper l’imprenditore che per l’intero paese è: passaredalla convivenza alla cooperazione».

Come si fa nascere questa cooperazione?«Mettendo insieme professionisti, imprenditori che

abbiamo il coraggio di fare questo tipo di discorso, isti-tuzioni, organizzazioni a livello imprenditoriale e sinda-cale. È chiaro che è un salto culturale che richiedetempo anche perché la mentalità cooperativa non cel’abbiamo avuta mai. Ma cominciamo intanto a parlar-ne, a fare qualche tentativo, qualche progetto pilota.Qualche segnale di cambiamento c’è: alcuni imprendi-tori si muovono già nell’ottica di fare rete, qualcunocomincia a frequentare ambienti dove si parla di cultu-ra di impresa, a livello governativo una legge sulle reti,fatta da Tremonti un anno fa, è diventata operativa.Nella nostra regione, ad esempio, abbiamo realizzato ilDistretto del mare, un progetto che in qualche modocerca di dare risposte alla crisi della cantieristica nava-le, una specie di officina del mare che offre servizi vari:manutenzione, attracco… e li unisce alla fruibilità deiservizi turistici e ricettivi del territorio, integrando quin-di discorsi diversi.

Il distretto “monocultura” ha fatto ormai il suotempo, ormai si deve ragionare in termini di territorioconsiderando e valorizzando più aspetti insieme, altri-menti una realtà piccola come la nostra non va da nes-suna parte».

Page 21: Jesi e la sua valle

21

Il Comune di Jesi ha partecipato alla settimana europeadell’energia sostenibile celebrando lo Zero EmissionDay. L’obiettivo fissato dai parametri europei è di arri-vare al 2020 riducendo del 20% i consumi energetici,aumentando del 20% la produzione di energie rinnova-bili e diminuendo del 20% le emissioni di anidride car-bonica (CO2). L’assessorato ai progetti speciali e allosviluppo economico di Jesi ha raccolto la sfida deli-neando azioni e strategie per coprire o almeno ridurreil gap fra domanda e offerta di energia.

«Il bilancio energetico redatto per l’elaborazione delPeac (Piano Energetico Ambientale Comunale approva-to nel dicembre 2010) – analizza Barbara Calcagni,Energy Manager del Comune dal 2009 – ha evidenziatouna domanda di energia complessiva del territorio jesi-no di 306.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio)che corrisponde a 7,7 tep per abitante e un’offerta di236.600 tep che risulta essere pari a 6,0 tep per abi-tante, con un conseguente deficit energetico di circa69.400 tep (1,74 tep per abitante). Grazie al program-ma Ecoregion è stato possibile effettuare il bilancio del-l’anidride carbonica (CO2) sul territorio comunale, cheha visto il 2007 attestarsi su 280.711 tonnellate, quin-di circa 7,08 tonnellate di CO2 per abitante».

Ecoregion è un software di calcolo che consente l’ar-chiviazione online e la distinzione della parte del bilan-cio, calcolata con dati locali, da quella elaborata sullabase di indicatori.

«L’opportunità di approfondire la fase conoscitivarelativamente al territorio comunale – sottolinea laCalcagni – nasce dal fatto che tali studi risultano dibase per lo sviluppo della politica energetica e prope-deutici a qualsiasi intervento si voglia effettuare sulterritorio».

Compresi quelli sull’illuminazione pubblica. Come ilpiano di illuminazione a led della Zipa, con la sostitu-zione di 262 punti luce su 8 km di strada che consenteil risparmio di 35mila euro sulla bolletta della pubblicailluminazione (140,58 tonnellate di anidride carbonicain meno nell’atmosfera), e un nuovo impianto, semprea led, in via XXIV Maggio, con 32 punti luce ad alta effi-

cienza energetica per unariduzione dei consumi annuidel 70% circa.

Altra azione incisiva, l’in-stallazione di sistemi fotovol-taici e solari termici sugli edifi-ci comunali. Quelli fotovoltaicisono cinque, quattro da circa5kw di picco e uno da 3kw(nelle scuole elementari “Col-lodi” e “Perchi”, nella media“Leopardi”, nella materna “Kipling” e nell’edificio scola-stico di via Sanzio). Quattro sono invece gli impiantisolari termici per la produzione di acqua calda sanitaria(al “Palatriccoli”, al polisportivo “Cardinaletti”, alla pisci-na “Bocchini” e alla piscina “Conti”).

Previsto inoltre il progetto Spes, uno studio di fatti-bilità sulle possibilità di autosufficienza energetica delpolo sportivo nell’area di via Tabano, via delle Nazioni,via del Burrone e viale dello Sport. Altro piano miratoalla sostenibilità è il Contratto di quartiere: abitare ilcentro storico, un complesso di interventi edilizi per ilmiglioramento della sicurezza e della qualità ambienta-le: recupero statico e antisismico, abbattimento dellebarriere architettoniche, bioarchitettura, strumenti perfavorire risparmio energetico e la gestione idrica, inte-grazione in copertura di sistemi di captazione di ener-gia solare.

Il Progetto Zipa Verde è invece già caratterizzato dauna impronta di sostenibilità e da criteri per la riduzio-ne dei consumi energetici. Dal punto di vista degliinterventi specifici l’area si caratterizza per la rete diteleriscaldamento, due edifici di bioarchitettura provvi-sti di pannelli fotovoltaici da 300 kw e un impianto foto-voltaico integrato alla struttura di ombreggiamento delcamminamento interno dell’area industriale. Infine l’e-coinsediamento di via Appennini alta, piano di lottizza-zione redatto secondo requisiti di sostenibilità.

Obiettivo 2020Un piano per ridurre i consumi energetici

di paolo termentini

Nella foto Barbara Calcagni

ATTUALITÀ

Page 22: Jesi e la sua valle

22 ATTUALITÀ

di rolando romagnoli

Referendum n. 1 – ACQUA PUBBLICA I (Scheda di colore rosso)Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economicaIl primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestio-ne dei sevizi pubblici locali di rilevanza economica.Vota SI chi è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di pri-vati. Vota NO chi è a favore della legislazione attuale.

Referendum n. 2 – ACQUA PUBBLICA II (Scheda di colore giallo)Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunera-zione del capitale investito (abrogazione parziale di norma)Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa delservizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso aglielettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.Vota SI chi è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e diinvestimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene acqua potabile. Vota NO chi è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.

Referendum n. 3 – NUCLEARE (Scheda di colore grigio) Nuove centrali per la produzione di energia nucleare (abrogazione parziale di norme)A seguito del disastro nucleare di Fukushima in Giappone, il governo ha emanato il decreto legge34/2011 dove viene inserita una moratoria, cioè una sospensione, di un anno, sull’avvio del pro-gramma nucleare. Tramite un emendamento al decreto Omnibus, il governo ha chiesto di modificarela normativa vigente, oggetto del terzo quesito referendario. L’emendamento concede al governo lapossibilità di tornare sulla questione dell’energia nucleare in Italia dopo aver acquisito nuove eviden-ze scientifiche per la sicurezza nucleare. Nel momento in cui andiamo in stampa ancora non si è pronunciata la Corte di Cassazione per sta-bilire se l’abrogazione tramite emendamento del governo sia sufficiente a soddisfare l’obiettivo deipromotori del referendum.Vota SI chi è contro la costruzione di centrali nucleari in Italia. Vota NO chi è a favore della legislazione attuale che prevede un piano per il nucleare.

Referendum n. 4 – LEGITTIMO IMPEDIMENTO (Scheda di colore verde chiaro) Abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio deiMinistri e dei Ministri a comparire in udienza penale.Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalità della legge sul legittimo impedimento, la Corte diCassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.Vota SI chi è contrario al principio che il Presidente del consiglio o i Ministri abbiano la possibilità dinon comparire in tribunale nei processi che li riguardano. Vota NO chi è a favore della legislazione attuale che prevede questa possibilità.

REFERENDUM2011

Sono quattro i quesiti dei referendum abrogativi per iquali si voterà domenica 12 giugno dalle ore 8.00 alle ore20.00 e lunedì 13 giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00.Il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza dilegge, previsto dall’articolo 75 della Costituzione, per-

mette di abolire una legge o parte di una legge già esi-stente. Se non viene raggiunto il quorum del 50% più uno degliaventi diritto al voto, il referendum abrogativo non saràvalido.

Page 23: Jesi e la sua valle

23INIZIATIVE

We SERVE Il motto che identifica l’impegno dei Lions in tutto il mondo

Il Lions Club di Jesi, coerentemente allo spirito di servizio chelo anima, ha deliberato il proprio Service Locale 2011, incen-trato sul bisogno di sicurezza della famiglia. Il 20 maggio scor-so all’Esagono, si è tenuto un evento pubblico di approfondi-mento sulle prospettive etico-sociale, economico-finanziaria edella circolazione stradale. E il 21 maggio, grazie a un’iniziati-va dell’associazione culturale Salute & Guida presieduta daFranco Burattini, un gruppo di allievi ha seguito una lezione diintroduzione alla guida sicura, trasferendo poi sul percorsoallestito negli ampi spazi del Federico II la prova pratica.

Alla due giorni dedicata alla sicurezza vanno poi aggiuntii due interventi di riqualificazione, finanziati dal Lions di Jesi,degli attraversamenti pedonali di viale della Vittoria (zonaHotel Mariani – scale Carducci) e di via Gallodoro (zona SanSebastiano). Iniziative che si inseriscono nel piano dellaComunità europea che nel decennio 2011/2020 intendedimezzare il numero delle vittime stradali. Ne abbiamo par-lato con il presidente del Lions Club di Jesi Michele Campo.

Presidente Campo, da dove parte questo progetto?«Parliamo di un progetto particolarmente articolato che

prende lo spunto dal diffuso senso di disagio sociale, analiz-zandolo dal nucleo base: la famiglia. Dal senso di incertezzaper il futuro deriva il bisogno di sicurezza della famiglia cheè poi risultata la denominazione dell’incontro di approfondi-mento che ha dato il via alla due giorni lionistica nella nostracittà».

Quali sono le principali riflessioni emerse nell’in-contro pubblico del 20 maggio scorso e quale il suogiudizio complessivo?

«Faccio mie le considerazioni del prof. Vittorio Cigoli, psi-coterapeuta della famiglia con cattedra presso l'UniversitàCattolica di Milano, che ha introdotto l’argomento, approfon-dendo la tematica in studio: «Dopo tanti convegni, dibattiti,

tavole rotonde finalmente una sessione che mette insiememolteplici e varie intelligenze ed angoli prospettici e riesce adare una visuale nitida delle risposte possibili al bisogno disicurezza della famiglia». Difficoltà concettuale quella del“senso di sicurezza”, che non è in grado di eliminare i peri-coli, ma li fa riconoscere. Importante la figura genitoriale perun rapporto chiaro: la madre per la sicurezza affettiva, ilpadre per la sicurezza nel rapporto con il mondo.

Il dott. Antonio Antonellis, direttore regionale Inps Ancona,ha lucidamente delineato la condizione sociale marchigiana eha espresso le cause dell’incertezza del futuro per i lavoratori,Don Nello Barboni per la Caritas ha proposto uno spaccatoincredibile della articolazione dei bisogni sia dei corregionaliche degli extracomunitari che trovano in Caritas motivo di spe-ranza e suggerisce costantemente il rispetto della legalità.

Il Gruppo Gabrielli, attivo nella G.D.O. (Grande Distri-buzione Organizzata), ha presentato tramite il dirigente Sa-bino Giorgi il proprio modo di dare sicurezza ai propri colla-boratori ed alla clientela meno abbiente. La componente eco-nomico-finanziaria è stata quindi oggetto di una lucida ana-lisi da parte del direttore generale Ubi Bpa Luciano Goffi,che, prendendo spunto dall’insicurezza come anticamera deldeclino di una società, ha suggerito percorsi virtuosi per sti-molare il risparmio, gli investimenti, la crescita.

La sicurezza nella circolazione stradale è stata vista dallaprospettiva del 118 regionale. La coordinatrice Paola Massei,presentando l’organizzazione del 118, ha fatto conoscerel’organizzazione e le modalità di intervento del 118, cosaassolutamente non banale dato che dal corretto uso del 118deriva la salvezza di vite umane. È stato un intervento signi-ficativo, tanto che ho ritenuto doveroso dichiarare l’impegnodel Lions Club di Jesi a facilitare tale conoscenza, secondomodalità e tempistiche da verificare».

di paolo termentini

Il Presidentedel Lions clubdi Jesi, MicheleCampo

Page 24: Jesi e la sua valle

Altro che “desperate housewives”, a Jesi quel telefilmamericano, in cui casalinghe insoddisfatte si cimentanocon la vita camminando su trampoli e scassando uovasul loro cammino, non ha attecchito. La nostra città,distesa come un vecchio addormentato, ogni giorno nesforna una nuova. E come Archimede Pitagorico grida-va “eureka” ad ogni invenzione, anche il Palazzo lo hafatto quando ha scoperto, per esempio, l’importanzasociale, geografica e climatologica della rotatoria.

Questa Jesi proiettata nel terzo millennio è statacapace, ricordiamolo urbi et orbi, di dare i natali nonsolo a santi, navigatori, schermitori, idraulici, indu-striali, calciatori e musicisti di grido, ma anche alla“campionessa italiana della cucina per casalinghe”.

Non professioniste, chiaro. Lei è Carla Saveri, don-na di una bellezza classica e raffinata, che alterna illavoro ad una partita di tennis, o ad una sfida all’ulti-mo sangue a burraco, segue la crescita dei figli met-tendosi, dietro ad una parnanza, in cucina a spignatta-re. Inventa, come Archimede. Hobby e vocazione, inuna famiglia patriarcale, protettiva e tradizionale.

«Ho vinto il titolo con la ricetta del coniglio in por-chetta, una cosa che rappresenta al meglio la cucinadella nostra regione e la nostra tradizione. La chiccache ha reso la ricetta diversa? Io disosso il coniglio.All’occhio si presenta meglio, pensaci, non trovi?».

E la vediamo in tv, in diretta a “Formato famiglia”,sulla piattaforma sky, mentre con Andy Luotto eviden-zia l’importanza delle cotiche e del finocchio selvatico.Ma anche della presenza discreta dell’uovo.

«Adesso lo sai che mi chiamano la Regina del Co-niglio? E che mi hanno invitata come ospite d’onore allasagra del coniglio in porchetta a Vaccarile, a metà giu-gno? Io che non volevo manco partecipare a questocampionato e se non fosse stato per Novella Merli chemi ha spinto e mio marito, anche lui un esperto dietro

ai fornelli, staremmo qui a parlare d’altro». Già, Carla l’ho intervistata per la prima volta molti

anni fa. Ha sempre avuto (vedi che riviene fuori Archi-mede?) un geniaccio, una voglia di stupire con effettispeciali. Allora la intervistai perché, insieme alla madreed alla inseparabile zia, un trio di una serenità dacopiare, lavorava a mano per preparare merletti e rica-mi per Gianni Versace. Passione e fantasia. Già, Versa-ce aspettava i lavori casalinghi da Jesi. E sorride men-tre ricorda quei momenti affascinanti, e la piega delviso prende la direzione che gli darebbe Julia Robertsnei momenti di tranquillità.

«La cucina per me non è certamente un lavoro, maun hobby. E soprattutto cucino perché credo molto neimomenti conviviali e sociali».

Vivendo la nostra città intensamente, nullavieta che qualche politico ti chieda una ricettaparticolare da cucinare per il Palazzo. Ne hai inmente una in particolare?

«Certo, una bella ribollita…».Ora quale ricetta stai cercando di proporre con

le tue “variazioni” sul tema?«A casa mia piace molto cucinare il pesce, anche se

non fa parte delle tradizioni jesine…».Non penserai ad una edizione riveduta e cor-

retta del sushi?«Quello se lo mangiano i giapponesi. No, anche per

il pesce, la fantasia della casalinga sta proprio nel pro-porre, a tavola tutti i giorni, un piatto che non richiedaun grande sforzo. E soprattutto realizzato divertendosi,semplice e poco elaborato. Deve piacere a tutti, però».

Le chiedo se ha un sogno nel cassetto, magari inquello della cucina. È disarmante, quando mi dice sem-plicemente: «Pensare a quello che debbo preparare perla famiglia per stasera, altrimenti che si mangia?».

Ciao, e queste sarebbero le casalinghe disperate?

di giovanni filosa

La Regina del Coniglio

Page 25: Jesi e la sua valle

«Molti sono i cambiamenti che avverranno nel futuro delConsorzio ZIPA» ha affermato il presidente Ennio Coltrinariaprendo il convegno ZIPA INNOVA, organizzato nell’audito-rium del centro direzionale ZIPA di Jesi venerdì 6 maggio.«Questo perché Zipa intende presentarsi come promotoredello sviluppo economico, imprenditoriale e civile per il terri-torio regionale, obiettivo nel quale intende coinvolgere gliattori del cambiamento: istituzioni e imprese».

Il tutto è legato alle APEA (Aree produttive ecologicamen-te attrezzate), tramite le quali il Consorzio intende gestire almeglio gli impatti sull’ambiente inevitabilmente generati dalleimprese. «Gestire al meglio questi impatti è una necessitàecologica, economica e sociale» ha sottolineato nel suo inter-vento Leonardo Leoni, il nuovo direttore del Consorzio Zipa.«La qualifica di APEA è volta a valorizzare un risultato com-plessivo d’area, al di là di quello aziendale. L’obiettivo strate-gico cui tendere è la chiusura dei cicli produttivi nelle diversecomponenti ambientali: consumare meno risorse, produrremeno rifiuti, condividere servizi, infrastrutture e impianti».

Elementi fondamentali delle APEA sono infatti il sistema digestione unitario e la dotazione di infrastrutture e servizi comu-ni di area. «Ebbene, ZIPA si propone per un ruolo di gestoreunico che è connaturato alla sua storia, al suo operare a favo-re di insediamenti di eccellenza» ha quindi concluso Leoni.

Affinché le APEA rappresentino veramente per le impreseun’opportunità di insediamento di eccellenza, ZIPA ha giàavviato rapporti di collaborazione con istituti di ricerca edimprese interessate allo sviluppo del nuovo modello insediati-vo rappresentato dalle APEA. E proprio Salvatore Fiorino, delCnr di Roma, ha illustrato il progetto GENESI (GENerazione diSviluppo Industriale) che ha l’obiettivo di formare una retestabile di connessione tra mondo della ricerca pubblica eaziende nel campo meccanico e dei sistemi di produzione. Trai risultati attesi vi saranno l’apertura di sportelli alle imprese,spin–off, contratti e collaborazioni di ricerca. Il progetto, chevede interessate le regioni Lazio e Marche, si è classificato alprimo posto della graduatoria nazionale nell’area “Tecnologiemeccaniche e della produzione industriale” del bando RIDITT(Rete integrata per il trasferimento di tecnologie e metodolo-gie per la generazione di sviluppo industriale in sistemi di pro-duzione) del Ministero dello Sviluppo Economico.

Nell’ambito dello stesso bando è risultato finanziabileanche il progetto SMILING (SMart In home LIviNG) nell’areadelle tecnologie per l’automazione e sensoristica, in partico-lare Domotica, Assistenza a distanza, Usabilità.

Durerà 21 mesi e costerà complessivamente 2 milioni dieuro. In sostanza, si tratta di «un laboratorio distribuito che,partendo dall’ambito della ricerca, faccia ricadere sulle impre-

se le tecnologie innovative per lo sviluppo di sistemi e appli-cazioni nei campi di interesse» ha detto Sauro Longhi, delDipartimento di ingegneria informatica dell’Univpm.

A proposito di sostenibilità ecologica delle infrastrutture,Andrea Ilari, responsabile Business unit energy technolo-gies del gruppo Loccioni, ha parlato di Leaf community, laprima comunità eco sostenibile in Italia, in cui si abita inappartamenti a zero emissioni di CO2, si lavora in edifici effi-cienti e si produce energia dal suolo, dall’acqua e dalla terra.Insomma, un’anticipazione di ciò che potrebbe essere l’APEAvoluta da Zipa.

Nell’occasione del convegno ZIPA INNOVA, l’auditorium delCentro direzionale è stato intitolato ad Augusto Bocchini, lacui figura, non solo di presidente del Consorzio, è stata ricor-data dall’ex direttore Mario Bucci. «Con la sua presidenza cifu un cambio di indirizzo rispetto al passato. Una nuova men-talità imprenditoriale entrò nella gestione di un ente pubblicoin corso di trasformazione, i suoi dieci anni di presidenzasegnarono un periodo di grandi risultati che rimarranno inde-lebilmente legati alla sua attività di imprenditore privato impe-gnato a perseguire obiettivi di interesse generale».

ZIPA INNOVAIl Consorzio si propone nella veste di soggetto gestore di aree produttive ecologicamente attrezzate.

info

rmaz

ioni

pro

moz

iona

li

Page 26: Jesi e la sua valle
Page 27: Jesi e la sua valle

27SOCIETÀ

Sono pagliacci, ma sono professionisti volontari. Dietroun naso rosso e un buffo nome d’arte, questi ragazzidal cuore d’oro lavorano gratis in tutta Italia (sono piùdi 3000!) nelle corsie degli ospedali dei reparti oncolo-gici, nelle case di riposo e direttamente a domicilio, perportare un raggio di gioia ai meno fortunati.

Ho incontrato Massimiliano Giorgini, ovvero ClownVerdicchio, a qualche giorno di distanza dal raduno deiVip (Vivi Positivo) nella piazza della Repubblica di Jesi.Mi spiega che «all’inizio eravamo solo volontari di cor-sia, ma col passare del tempo siamo stati accettati inmoltissimi ambiti e abbiamo presto iniziato ad esporta-re i nostri progetti all’estero. Tramite le ONG (Organiz-zazioni nazionali Non Governative) siamo stati inBrasile, in Palestina, in Romania, e quest’anno andremoa Kiev».

In cosa consiste la clownterapia, e come fate aconciliare l’opera di volontariato con gli impegnidel quotidiano?

«Noi gestiamo quello che amiamo definire il tempoliberato, perché in realtà di tempo libero non ne abbia-mo. Da quando però abbiamo capito che l’importante èesserci, fare il clown è diventato parte di noi. Non è unimpegno, anche se conduciamo il progetto con estremaresponsabilità, ma è una missione che inizia pensandodi fare qualcosa di bello per gli altri, e invece poi leemozioni che ci ritornano sono molte di più, difficilespiegarlo a parole».

Lavorate solo con i bambini? «Quando parliamo di pagliacci, è facile pensare che

ci si rivolga solo ai più piccoli. In realtà la malattia nonha età, ed un sorriso fa bene a tutti, perciò la nostrafederazione è a disposizione di tutti, da 0 a 100 anni.Andare nelle case quindi è importantissimo oltre chepropedeutico, perché laddove c’è una persona malata,c’è una famiglia intera che soffre. Certo, a maggiorragione se si tratta di un bambino. Il nostro ruolo èquello di coinvolgere tutti, sia a livello psicologico che alivello pratico, per questo abbiamo bisogno di una for-mazione costante: due volte al mese ci incontriamo perfare aggiornamento tecnico ed emozionale».

Ci sono dei corsi per diventare clown volontari?

«Certo, l’ultimo si è svolto presso lo Sporting club diJesi il 27-28-29 maggio scorsi. Ma si tengono in ogniparte d’Italia, e chi volesse frequentare può contattareil sito www.clownterapia-jesi.it per avere tutte le infor-mazioni. I corsi sono tenuti da una équipe di Torino incui sono presenti psicologi, operatori di circo, della gio-coleria, della magia e quanto altro possa servire astrappare un sorriso a chi ne ha bisogno!»

Ma cosa vuol dire “Vivi Positivo”, e soprattut-to come si può trasmettere questo valore quandosi convive col dolore?

«È un percorso che ognuno deve fare dentro di sé,e che alla fine ti dà la forza per affrontare ed ancheaccettare tutte le cose che capitano: non si può pre-tendere di emozionare senza mettersi in gioco. Quindiper ottenere un sorriso, è con un sorriso che si devepartire. Quello che intendiamo trasmettere non è soloun messaggio di gioia, ma anche di valori, che sono lacondivisione, la fiducia, la solidarietà. E quando, adistanza di sei mesi da un singolo incontro in una cor-sia pediatrica, un bambino ha riconosciuto ClownVerdicchio anche senza il suo naso rosso, regalandogliun abbraccio, be’, questo dice tutto!»

I clown volontari di Jesi cercano una sede, uno spa-zio grande per potersi incontrare ed esercitare i lorogiochi, aiutiamoli in questo sogno perché “finché si èsoli rimane un sogno, ma quando lo si condivide contanti, ecco che si trasforma in realtà!”

RIDERE ÈUNACOSA SERIA

Con la clownterapia unsorriso nelle corsie degli ospedali

di emanuela corsetti

Page 28: Jesi e la sua valle

SPORT FLASH28

Sabato 14 e domenica 15 mag-gio si sono svolti, al Palasportdi Jesi, i Campionati ItalianiUisp di Judo edizione 2011.Sabato si sono dati battagliasul tatami gli atleti junior 18-20 anni e gli atleti senior 20-35anni; mentre nella giornata didomenica hanno combattutogli atleti esordienti 12-13 annie cadetti 14-17 anni. Alla duegiorni di judo nazionale hannopartecipato ben 540 atleti pro-venienti da diverse regioni. Lasocietà Judo Samurai Jesi-Chiaravalle, che ha curato alle-stimento tecnico e scenografi-co della manifestazione, hapiazzato ben nove dei suoiatleti sul podio. In evidenza sututti Riccardo Coppari che havinto la sua categoria sabatopomeriggio, 73 kg junior, bat-tendo tutti per IPPON (vittoria

prima del limite, simile al KO della boxe) nel primo minu-to di gara. L’atleta jesino, oltre al titolo italiano UISP, havinto anche le qualificazioni regionali della Federazionecon diritto di accesso alle finali nazionali di Bari degliUnder 23. Altra soddisfazione per la società Judo Samuraiil conseguimento della cintura nera terzo dan per Fede-rico Flavianelli e Andrea Coppari (il 17 marzo scorzo aRiccione), con tanto di complimenti da parte della com-missione per la tecnica dimostrata, il notevole impegno egli ottimi risultati raggiunti dai due giovani atleti, poco piùche ventenni.

Dall’alto: foto di gruppo; Riccardo Coppari; Andrea Coppari e

Federico Flavianelli.

La New Basket Jesi al campionato italiano Master

La società sportiva dilettantistica New Basket Jesi già par-tecipante ai campionati FIP di promozione (persa l’ultimapartita per passaggio a serie D) e I divisione 4ª classifi-cata, parteciperà al campionato italiano Master – over 40che si terrà a Pesaro dal 2 al 5 giugno.La New Basket Jesi Evolution si è arricchita di un nutritomanipolo di atleti con la a maiuscola, dal capitano di Jesida sempre… Lupo Rossini, che sarà il trascinatore dellasquadra a Pesaro, a Steve Carney già in forza alla NewBasket Jesi come giocatore e come coach, Danilo delCadia, il gigante buono di Senigallia che ha trascinato allavittoria nei play-off il suo Marzocca, andando in C1.A Pesaro saranno presenti 16 squadre provenienti datutto il territorio italiano, L’Evolution team sta facendo treallenamenti settimanali e diverse amichevoli per arrivarein formissima alla prima gara.

Da sinistra, in piedi, Allegrini, Galiano, Bordoni D., Carney,

Coen, Giardinieri, coach Rolando Giorgi. Accosciati: Pierandrei,

Bordoni G., Zeppa, Paialunga, Flumini, Lupo Rossini.

Assenti: Del Cadia, Carletti, Lovascio, Sebastianelli, Gigi Delli

Carri.

Campionati Italiani Uisp di Judo a Jesi.Riccardo Coppari vince il titolo italiano

Gli arcieri dell’Associazione Selva Castagnola di Chiara-valle, ogni sabato del mese di giugno, dalle ore 15 alle17, offrono corsi gratuiti di tiro con l’arco al campo di tiroche si trova prima del ponte sul fiume Esino. Info: 340/2345732, 331/3745283, www.arcieriselvaca-stagnola.com.

Calcio femminile, l’EDP Jesina chiudeterza in ItaliaSi chiude con un terzo posto, fra 97 squadre sui blocchidi partenza al via, la bella cavalcata stagionale delle gio-vani leoncelle del calcio in rosa della Edp Jesina Primave-ra. Messe in fila Roma (campione d’Italia uscente), GrifoPerugia, Lazio, Spello, Civitavecchia, P.S. Elpidio e Castel-vecchio, le ragazze del presidente Coltorti e di mister Ien-cinella eliminano nei quarti di finale le friulane del Tava-gnacco (1-1 in trasferta, in casa rimonta dallo 0-2 e vit-toria 4-2) e vanno alla final four di Cervia. Partecipazione sfortunata nella semifinale: contro il forteTorino (poi Campione d’Italia Primavera dopo aver battu-to 5-2 nella finalissima il Brescia), l’Edp deve rinunciareper infortunio a pezzi da 90 come il portiere Emma Guidie l’attaccante Veronica Becci. Proprio quest’ultima, primadi farsi male, sigla il vantaggio Jesina ma il Torino risalee vince, 1-6. Nella finale per il terzo posto, Guidi stringei denti e va fra i pali, una rete di Noemy Fabbretti firma ilsuccesso per 1-0 su Firenze d’una Edp che chiude colbronzo una grande stagione.

Corsi gratuiti di tiro con l’arco

Page 29: Jesi e la sua valle

29SPORT

Re-imparare a camminare. Cogliendo l’occasione perstare all’aria aperta e socializzare. E riscoprendo nellacamminata un’attività fisica fra le più complete per ilbenessere, in grado di coinvolgere la gran parte delcorpo. È il Nordic Walking, la camminata nordica.

«Nordica perché nata in Finlandia, ma in realtà ter-reni ideali per praticarla possono essere proprio quellidelle nostre Marche. Pianura, salite e discese dal profi-lo dolce. E poi la spiaggia, sulla riva del mare, altralocation particolarmente indicata». A parlare èGraziano Baleani, presidente ed istruttore, assieme allamoglie Monica Pasquinelli, della A.S.D. Nordic WalkingMarche.

«Una associazione affiliata al Coni e che ha iniziatol’attività nel gennaio 2010 ad Ancona, dove di recenteun bel percorso è stato ricavato al parco del Cardeto –ci spiega Baleani –. Gli iscritti sono 200, non puri esemplici tesserati, ma tutti con alle spalle la partecipa-zione ai corsi. In quest’anno e mezzo, spesso abbiamosvolto le nostre iniziative sulla spiaggia di Palombinama ora, oltre ad aver istituito una sede a Macerata, cistiamo spostando (Graziano e Monica, jesina, abitanoad Agugliano, n.d.r.) verso Jesi, dove sono già 3-4 icorsi tenuti e c’è un fresco istruttore come CorradoCeccarelli. Perché la mia convinzione è che il NordicWalking vada praticato vicino a casa: l’unico modo perfarlo con continuità è avere vicino un percorso da sfrut-tare, che dia possibilità di uscire e ritrovarsi con altri.Componente fondamentale, visto che la Scuola Italianadi Nordic Walking cui facciamo riferimento, rispetto adaltre che centrano magari l’attenzione sulla perfezionedel gesto, tiene conto soprattutto degli aspetti socializ-zativi d’una disciplina che permette di stare all’ariaaperta e tenersi a contatto con la natura. Star bene,

quindi, a diversi livelli: dal benessere, accessibile atutti, al fitness che alza un po’ l’asticella. Fino al vero eproprio aspetto sportivo».

Ma che cos’è il Nordic Walking, la camminata nordi-ca? Una camminata con i bastoncini, come qualcunoavrà già avuto modo di notare in giro. Il bastoncinoperò non serve da appoggio: è usato per spingere.Aggiungere forza propulsiva a quella già data dallegambe, riscoprendo nella camminata quell’importanzadell’utilizzo delle braccia che la consuetudine della quo-tidianità ha fatto dimenticare a molti. Per questo ilNordic Walking è un attività completa, in grado di coin-volgere il 90% della muscolatura corporea.

«Una soglia che – dice Baleani – consiglio sempre diportare al 99% col sorriso, che utilizza i tantissimimuscoli del nostro viso e di sicuro è il modo migliored’affrontare il Nordic Walking!».

Con la spinta, non l’appoggio, dei bastoncini, non siva più veloci né si fa meno fatica. Il principio è checoinvolgendo il maggior numero possibile di muscoli siaumenta il dispendio energetico a parità di velocità edistanza percorsa. E si migliora la forma fisica. Non ècosa scontata e facile camminare coi bastoncini. «Ma,appreso il movimento e messa a punto la coordinazio-ne, il passo alternato, l’alternanza dei movimenti dibraccio e gamba opposti che ti accompagna nelle cam-minate (6-7 km, n.d.r.), fatto correttamente diventa untutt’uno con la mente portando enormi benefici».

Benefici fisici su tutto il corpo, anti-stress e genera-li (attenzione all’importanza di una corretta respirazio-ne). L’auspicio ora, nello “sbarco” a Jesi, è che, dopo ladisponibilità di Sport Action e Barchiesi Sport a dotarsidei bastoncini, si arrivi a ricavare un adatto percorsocittadino. Per avere la camminata nordica “vicino casa”.

N O R D I CWALKINGUn nuovo modo di camminare

di fabrizio romagnoli - foto di augusto giglietti

Page 30: Jesi e la sua valle
Page 31: Jesi e la sua valle

29/04/1940 14/16/1965

FERNANDA GUALDONI in JAVARONE

Il tempo passa, il tuoricordo è sempre vivoin me.

Tua sorella

ANNA MARIA MARCELLETTI5° anniversario

Il 13/06/2011 ricorre il 10°anniversario della scomparsa diFRANCO CONTADINIIl vuoto che ci hai lasciato èsempre grande nei nostri cuori.I familiari lo ricordano conimmutato rimpianto a chi loamò e ne apprezzò le doti digrande umanità.

I tuoi cari.Una messa in suffragio sarà

celebrata in San Francesco d’Assisi il 13 giugno alleore 19.00.

10/04/1928 29/05/2009

CESARINA QUERCETTI in DONATI

A due anni dalla scom-parsa, il marito, il figlio,la nuora e le nipoti laricordano con immutatoaffetto.

12/06/2001 12/06/2011

Nel 10° anniversariodella scomparsa di

CIRO PORCARELLI

La sua immensa dignitàdi vivere e lavorare congioia rimanga viva nelricordo di quanti lo conobbero e lo amarono.

La sua famiglia

ALESSANDROBUGATTI

1° anniversario

Il fratello Alberto Bugatti e i parenti tutti li ricordanocon affetto a coloro che li conobbero in vita.

n.17/01/1935 m.27/04/2011

Nel trigesimo dellamorte di

MARIA BALDI in BOROCCI

I familiari la ricordanocon affetto a quantil’hanno conosciuta e stimata.

31AGENDA

Page 32: Jesi e la sua valle