Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2014

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Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Fondato nel 1971. Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93) p. 7 NUOVO OSPEDALE UN ALTRO RINVIO Doveva essere completato a dicembre 2013 Se ne riparla a settembre Jesi Oggi anno XXII n. 1 / Marzo 2014 felcini SHOES • FASHION • BAGS [email protected] Alle famiglie di Jesi GIARDINI PUBBLICI Via ai lavori di riqualificazione p. 17

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Periodico del COMUNE DI JESIDirettore responsabile: FRANCESCO CHERUBINIIn redazione: Simone Brunori / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Fondato nel 1971. Stampa: Rotopress International srlRegistrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93)

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NUOVO OSPEDALEUN ALTRO RINVIO

Doveva essere completatoa dicembre 2013Se ne riparla a settembre

JesiOggianno XXII n. 1 / Marzo 2014

felciniSHOES • FASHION • BAGS

[email protected]

Alle famiglie di Jesi

GIARDINIPUBBLICIVia ai lavori di riqualificazione

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Ripartiamo dai valoridello SportCi siamo. Jesi celebra questo 2014 come l’anno di Città Europea dello Sport! E blocco subito le obiezioni del tipo: ma come, con tutti i problemi che ci sono, parliamo di Città Europea dello Sport?Sì, parliamo di questo, senza tralasciare criticità e preoccupazioni, aspettative ed obiettivi. Parliamo di questo perché credo che sia una straordinaria base di partenza per cominciare a ripensare la nostra città, il nostro stile di vita, un nuovo cambiamento culturale. Lo sport - sdoganato da tempo dalla visione di semplice attività fisica - co-niuga attorno a sé tanti e tali valori sui quali ben possiamo riconsiderare un modello di comunità più solidale, più inclusiva, più attiva. Valori ma anche comportamenti virtuosi ed opportunità. Attraverso lo sport puntiamo ad una città più sostenibile, dove l’auto venga utilizzata solo in caso di assoluta ne-cessità. Perché immaginiamo, e stiamo realizzando, una Jesi con più piste cicla-bili (presto altri 5 chilometri), una Jesi dove il Piedibus, che già coinvolge 240 bambini nel tragitto casa-scuola e vice-versa, venga incentivato, una Jesi dove si possa passeggiare tranquillamente, incontrarsi, socializzare.Attraverso lo sport puntiamo ad una città più aperta, dove i nostri ragazzi possano incontrarsi in campi sportivi e palestre, conoscersi meglio e crescere insieme. E magari scoprire che la di-versità - sia essa fisica o di colore della pelle, di cultura e di religione - è un ar-ricchimento e frequentare scuole dove vi sono extracomunitari non è penaliz-zante, ma anzi permette ai giovani di apprendere molto più rispetto a quello che viene insegnato.

Attraverso lo sport puntiamo ad una cit-tà più sana, perché le statistiche ci di-cono che anche da noi, come nel resto d’Italia, il 10% dei nostri figli è obeso e più del 20% in sovrappeso e che tale situazione, oltre a pregiudicare il loro futuro, genererà in futuro costi sociali enormi.Attraverso lo sport puntiamo ad una cit-tà più attrattiva, perché il turismo spor-tivo rappresenta oltre il 10% del valore economico del turismo nel suo com-plesso e scoprire Jesi attraverso lo sport dà un valore aggiunto non solo ai tanti beni artistici ed architettonici presenti, ma anche ad un indotto economico in termini di ricettività ed accoglienza.Attraverso lo sport puntiamo anche a favorire nuove forme di occupazione, perché questo settore, malgrado la cri-si, offre opportunità in diversi campi professionali. Ed in questo senso salu-tiamo con gioia l’apertura a settembre del nuovo indirizzo di Liceo Sportivo presso il Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, perché attraverso un adeguato percorso formativo e didattico si possa-no intercettare futuri sbocchi nel mondo del lavoro.Attraverso lo sport, insomma, vogliamo proporre un nuovo modello culturale e di sviluppo, dove la città, vissuta piena-mente, sappia sempre essere più aperta ed accogliente, dove i cittadini, special-mente i più giovani, si sentano prota-gonisti e vivano quel senso di apparte-nenza ad una comunità in cui il rispetto degli altri e del bene comune non è solo una questione di buona educazione, ma assume i caratteri di un senso identita-rio.Sono questi gli obiettivi di ampio re-

spiro di Jesi Città Europea dello Sport. Solo così, questo prestigioso riconosci-mento - che fino ad oggi è stato asse-gnato solo a 30 città del nostro conti-nente - acquisisce il valore più profondo ed autentico. Per continuare ad offrire stimoli e soddisfazioni ai tanti dirigenti, allenatori e formatori che hanno contri-buito, con il loro impegno quotidiano, sacrificando spesso lavoro e famiglia, a far crescere generazioni di ragazzi. A loro i sensi di gratitudine e riconoscenza di tutta la Città e la nostra volontà - che vuole essere un impegno - a sostenere ed elevare questo immenso patrimonio costruito nel corso di lunghi anni.

Il sindacoMassimo Bacci

www.facebook.com/massimobaccisindaco

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TANTI EVENTI PER CELEBRARE IL TITOLO E RIAFFERMARE I VALORI SOCIALIZZANTI

JESI CITTÀ EUROPEA dello Sport 2014

Cerimonia di apertura al Palatriccoli con i Kataklò. Tra gli ospiti Gianni Minà, Julio Velasco, Gene Gnocchi, Luca Pancalli, Giovanni Allevi, il presidente del Coni Giovanni Malagò. E molto altro ancora

Il titolo di “Città Europea dello Sport” ottenuto da Jesi per l’anno 2014 non è una coccarda da mettersi al petto. È piuttosto l’impegno a promuovere lo sport come strumento fondamentale di crescita, di educazione, di attività fisica per migliorare il proprio stile di vita. Per richiamare questo impegno è stato costruito un programma di eventi all’al-tezza del prestigio di tale riconoscimen-to. Lo si è fatto coinvolgendo una plura-lità di soggetti che ruotano attorno allo sport e che diventano partner strategici per un’azione a 360 gradi. Nel Comita-to d’Onore figurano oltre al Comune, il Coni, la Consulta dello Sport, l’As-sociazione Città Europee dello Sport,

il Panathlon. A questi Enti si associa la Fondazione Pergolesi Spontini che, oltre a dedicare il proprio Festival a Jesi Città Europea dello Sport (tra gli altri spettacoli anche “Olimpie” di Sponti-ni), offrirà tutta la professionalità dello staff tecnico per rendere questi appunta-menti ancora più coinvolgenti.Sono eventi, quelli che fanno da corni-ce in questo 2014, che si aggiungono alle circa 70 manifestazioni sportive - provinciali, regionali e nazionali - che si stanno tenendo nel corso di quest’an-no e che coinvolgono tutte le discipline sportive. Per tutte vi è l’utilizzo del logo “Città Europa dello Sport” e la collabo-razione del Comune per la loro perfetta

riuscita. Perché questo riconoscimento, non va mai dimenticato, va ascritto alla passione, all’impegno e alla sensibilità delle oltre 100 società sportive presen-ti a Jesi, dei loro dirigenti, allenatori e formatori, dei 17.736 tesserati, pari al 43,6% della popolazione che rappre-sentano un patrimonio di straordinaria importanza e probabilmente unico.La cerimonia ufficiale di apertura di “Città Europea dello Sport” si terrà il 22 marzo con una doppia iniziativa: nel pomeriggio una sfilata dei più piccoli atleti di tutte le società sportive dall’Ap-pannaggio a Piazza della Repubblica con spettacolo loro dedicato in Piazza.In serata la cerimonia vera e propria al Palatriccoli. Si tratta di un grande spet-tacolo aperto a tutta la Città. A partire dalle ore 21, dopo i saluti istituziona-li, vi sarà l’esibizione dei Kataklò, la celebre compagnia di Atletic Dance Theatre. Oltre 3.000 i posti disponibili. La cerimonia vuole costituire anche un ideale passaggio di consegne con Cremona, Città Europea dello Sport 2013: un passaggio di consegne, con la

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// La presentazione del programma di iniziative per Jesi Città Europea dello Sport

“È un riconoscimento che premia l’at-tenzione che questa città ha nei confron-ti dello sport, affinché venga valorizza-to l’impegno delle associazioni sportive e dei dirigenti, incrementando ancora di più il numero degli sportivi. Perché lo sport fa tanto per la salute, per l’inclu-sione, per lo stile di vita”. Lo rimarca il sindaco Massimo Bacci in occasione della presentazione delle iniziative in programma durante l’anno che celebra Jesi Città Europea dello Sport, ricor-dando come si sia costituito un ampio tavolo di lavoro, con tanti soggetti che in sinergia con il Comune hanno dato

“Un impegno per il futuro”

presenza delle Autorità di Cremona, nel nome di una coppia di sportivi che ha fatto la storia del calcio italiano: Gian-luca Vialli e Roberto Mancini.Nel corso dell’anno, adeguatamente pubblicizzati, vi saranno incontri con autorevoli esponenti del mondo dello sport: tra gli altri il ritorno a Jesi di Ju-lio Velasco, la partecipazione di Gianni Minà, Gene Gnocchi, Luca Pancalli, Massimo Valerio Manfredi, la visita del presidente nazionale del Coni Gio-vanni Malagò. Ma è un programma “work in progress” visto che sono in contatto anche altri famosissimi perso-naggi di cui si attende la conferma.In autunno tre appuntamenti da non perdere: la partita della Nazionale Cantanti allo stadio “Carotti” di Jesi, uno spettacolare incontro di fioretto al Palascherma tra la atlete di Jesi e la Nazionale Russa, di cui il commissario tecnico Stefano Cerioni ha dato dispo-nibilità, una serata dedicata allo Sport in Rosa accompagnato al pianoforte dal grande maestro Giovanni Allevi e che vedrà coinvolta una primaria emitten-te televisiva nazionale.

Gli appuntamenti culturali della Città nel corso dell’anno avranno una pro-spettiva legata al titolo di Città Europea dello Sport. Ad esempio la Notte dei Musei avrà ovviamente come protago-niste le “balette”, antesignane palline da tennis con un evento ad esse collegato.Non mancheranno appuntamenti forma-tivi: già in agenda quello del 29 marzo promosso dalla Scuola Regionale dello Sport delle Marche in collaborazione con Coni e Comune di Jesi sul tema “Ripensiamo gli impianti sportivi tra nuove norme e nuove idee”. Ma non potrà essere persa di vista l’occasione del semestre italiano di presidenza della

Ue per promuovere, nella seconda par-te dell’anno, un incontro internazionale dedicato al tema dello sport.Sarà dunque un anno intenso di ap-puntamenti, ma non si concluderà il 31 dicembre. Perché questo 2014 vuole essere una nuova base di partenza per riaffermare l’attenzione della Città di Jesi verso questo settore, sostenendolo con interventi che vogliono riqualifica-re le strutture sportive (una sessantina presenti in Città) e sostenere la ricca e diffusa attività di base.

Coni, Consulta dello Sport e Panathlon sottolineano la valenza di questo prestigioso riconoscimento internazionale

vita al cartellone di appuntamenti in grado di dare gran-de risalto e far co-noscere ancor me-glio la città anche al di fuori del territo-rio, con interessanti prospettive di indot-to economico legato al turismo sportivo.Concetti ribaditi dall’assessore allo sport, Ugo Coltorti, che ha ricordato come “il titolo è un punto di partenza che non resterà un simbolo, ma costitu-

irà una vera e propria assunzione di re-sponsabilità che ci vedrà tutti impegnati nella promozione dello sport, non solo per vincere una medaglia, ma per creare un cambiamento culturale. Il lavoro per

// Dall’alto e in senso orario: i Kataklò, Gianni Minà, Julio Velasco, Luca Pancalli e Gene Gnocchi

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Il palazzetto della scherma, fucina di campioni olimpici, è illuminato con un nuovo e moderno impianto all’altezza del prestigio che tale struttura riveste a livello nazionale.Sono stati completati nei giorni scorsi, infatti, i lavori rea-lizzati a titolo gratuito dalla Fael Luce di Agrate Brianza, restando a carico del Comune le sole spese di modifica dell’impianto e la posa in opera dei nuovi corpi illuminanti al led per un costo complessivo di 9 mila euro.Era stato il presidente regionali del Coni Fabio Sturani a segnalare questa opportunità all’Amministrazione comu-nale, comunicando che la ditta aveva intenzione di spon-sorizzare un nuovo impianto di illuminazione al led per un edificio sportivo, chiedendo al Coni di individuarne uno di particolare rilevanza nella regione Marche. La scelta di Sturani è opportunamente caduta sul palascherma di Jesi e l’Amministrazione comunale ne ha colto subito l’occasio-ne, ringraziando lo stesso Sturani. L’intervento ha permesso il rifacimento ex novo di tutto l’impianto esistente: lo smantellamento dei 168 tubi al neon da 40 W e la posa in opera di 36 proiettori al led da 134W. In cambio di tali lavori la ditta ha chiesto l’autoriz-

zazione a pubblicizzare l’intervento e ad eseguire riprese fotografiche a fini commerciali.La Giunta, nell’autorizzare l’intervento, aveva ritenuto che l’offerta rappresentasse una opportunità da non perdere, tenuto conto che l’attuale impianto, di vecchia concezio-ne, non fornisce una corretta illuminazione della palestra, mentre il nuovo assicurerà, oltre ad una migliore visibilità, una economia di gestione dell’impianto in termini di usi elettrici (circa 1.700 euro annui) e di corpi illuminanti dato che i proiettori a led hanno una vita di 50 mila ore a fronte delle 4 mila ore per i tubi al neon.

Il palascherma brilla di nuova luceImpianti al led donati da una ditta specializzata per illuminare la palestra più titolata in Europa

ottenere il titolo è terminato, ora ci at-tende la sfida più importante”.Alla presentazione del programma erano presenti tutti i soggetti che hanno contri-buito a questo riconoscimento. Ecco in sintesi i loro interventi.Maurizio De Magistris, presidente della Consulta dello Sport, organismo che rappresenta tutte le società sportive di Jesi. “Negli ultimi anni jesinità signifi-cava che ‘ciò che viene da fuori non va’! Finalmente si è dato al termine jesinità il giusto valore, che è quello di senso di appartenenza ad una realtà che cerca di fare del suo meglio. In questo contesto vengono messi in luce i punti di forza del territorio: il tessuto industriale, la ge-stione della cultura, lo sport. Finalmente vedo un cambiamento, l’orgoglio di es-sere jesino e il saper creare una rete tra le eccellenze sportive”. Alberto Proietti Mosca, presidente del Panathlon: “Il calendario è tanto ricco, ma è stato realizzato senza fatica perché sono stati creati eventi di contorno a tut-

to ciò che si è già fatto da sempre a Jesi. A dimostrazione del fatto che questo ti-tolo ce lo siamo guadagnato sul campo”.Gianni Bambozzi, rappresentante dell’Associazione Città Europee dello Sport (Aces) per le Marche: “Un bel traguardo per la regione, perché sono due, Jesi e Ascoli, riconosciute città euro-pee per il 2014. Da jesino sono orgoglio-so che sia arrivato il riconoscimento gua-dagnato tanti anni. Ottimo il connubio sport e turismo, promozione culturale e turistica assieme allo sport. Complimenti al Comune: a novembre 2012 è nata l’i-dea, a maggio 2013 è arrivato il titolo. In sei mesi si è riusciti a fare quello che in altri Comuni si costruisce in un anno. La stella di Jesi è ‘gold’ anche per questo”.William Graziosi, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi: “Il filo conduttore del Festival Pergolesi Spontini 2014 è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbi-na musica, cinema, poesia e letteratura.

Cantare richiede esercizio Non dimenti-chiamo il virtuosismo portato nella mu-sica, lo sforzo fisico. Del resto ‘play’ in inglese e ‘jouer’ in francese significano sia giocare che suonare”.Fabio Sturani, presidente Coni Mar-che: “Segnalare la vivacità e la vitalità di Jesi è importante. Qui le iniziative, i numeri, gli eventi dimostrano che la scelta è stata giusta. Non esiste altra cit-tà in Italia che abbia questi numeri. Qui si respira una cultura sportiva. Il titolo di città europea rimane al di là delle manifestazioni del 2014: sarà un segno distintivo che farà da traino alle attività future e di cui enti come il Coni non si dimenticheranno. Sarà un riferimento anche per le altre città marchigiane, per investire nello sport, nella crescita cultu-rale e nel futuro dei giovani. Dobbiamo lavorare tutti i giorni dell’anno per co-struire quella rete sociale in modo che lo sport diventi socializzazione, integra-zione e salute, promozione del territorio e del turismo sportivo”.

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L’ospedale “Carlo Urbani” avrebbe do-vuto essere completato entro il dicem-bre dello scorso anno, con trasferimento di tutti i servizi sanitari dalla struttura di viale della Vittoria. Così aveva pro-messo solennemente l’assessore regio-nale alla sanità, Almerino Mezzolani, nell’autunno 2012. Impegno ribadito nel gennaio successivo (intervenendo nel Consiglio comunale di Jesi alla pre-senza degli operatori sanitari) e reitera-to la scorsa estate.Un impegno puntualmente disatteso. Non era difficile prevederlo, visto che era sotto gli occhi di tutti il ritardo nei lavori. Di certo nessuno si sarebbe aspet-tato che lo stesso assessore comunicasse lo scorso febbraio una nuova data. Anzi, l’auspicio di una nuova data: “Se tutto va bene, non prima di ottobre”. Ma l’ondata di indignazione seguita a queste sue ultime parole, con tanto di richiesta di dimissioni da parte del Con-siglio Comunale di Jesi per “manifesta inadeguatezza”, ha costretto i vertici dell’Asur a prendere coscienza di una situazione ormai non più tollerabile. E grazie anche al nuovo Direttore di Area Vasta, il dott. Giovanni Stroppa, si sono finalmente calendarizzati i tempi: prima di Pasqua il trasferimento del nuovo centro trasfusionale e dell’obitorio, in estate tutto il resto con conclusione del-

NUOVO OSPEDALE UN ALTRO RINVIO

le operazioni entro settembre. L’annun-cio è stato dato ai Sindaci di Jesi e della Vallesina da Virginia Fedele, direttore medico di presidio e membro del grup-po di lavoro sul trasloco.

“Le sale operatorie - ha spiegato la Fe-dele - saranno consegnate entro i primi di aprile, in seguito collaudi e verifiche. Per il resto si procederà pezzo per pez-zo. Scelta l’estate perché se è vero che è il periodo delle ferie, è anche vero che l’attività si dirada”. Il primo repar-to ad andare in via dei Colli sarà il di-partimento materno infantile. A seguire oculistica ed otorino-laringoiatria, poi i reparti più complessi come cardiologia per i quali, nei giorni del trasferimento, vi sarà un raddoppiamento dei servizi per tenerli attivi nei due plessi. Per ul-

timi si sposteranno il pronto soccorso, la rianimazione ed un reparto di chirur-gia, dove verranno smaltite le urgenze al viale della Vittoria fino alla chiusura. Condivisa dai Sindaci la proposta di Massimo Bacci di formalizzare alla Direzione dell’Area Vasta la richiesta di partecipazione di alcuni dei primi cittadini al gruppo di lavoro. Un pres-sing costante, in grado di risolvere, dopo lunghi decenni, l’incoerenza di due ospedali con enormi costi per la co-munità a causa di doppi servizi e dello spostamento dei pazienti da una strut-tura all’altra. Tenendo presente, inoltre, che dopo il contenitore ci sarà da lottare anche per il contenuto. Perché non è un mistero che la sanità jesina si trova oggi sprovvista di primari in reparti impor-tanti come Medicina e Chirurgia, regi-stra liste di attesa per qualsiasi visita con tempi inaccettabili, si trova con un pronto soccorso assolutamente intasato anche per effetto della chiusura di quel-lo dell’ospedale di Chiaravalle.Il Consiglio comunale, nella sua ultima seduta, ha puntato il dito anche su altre lacune della sanità, come la cronica man-canza di posti letto di Rsa (residenza sa-nitaria assistenziale) per la lungodegen-za. Chieste certezze anche sul futuro dei locali di viale della Vittoria che rischiano di rimanere abbandonati a lungo.

Il trasferimento dei reparti da viale della Vittoria al “Carlo Urbani”, promesso a fine 2013, sarà completato non prima di settembre. Pressing dei Sindaci su Asur e Regione

“Liste di attesa

inaccettabili,

reparti depotenziati,

pronto soccorso

sempre più intasato,

cronica mancanza

di posti letto di Rsa

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Per far fronte alla riduzione di ulteriori 700 mila euro nel 2014 (che si aggiungono ai 3,4 milioni del biennio precedente), il Comune interverrà con tagli alla spesa e lotta all’evasione

Il Comune di Jesi dovrà far fronte, nel 2014, ad un ulteriore taglio di risorse da parte del Governo centrale per circa 700 mila euro che - sommate ai 3,4 milioni sottratti nel biennio precedente - riduce di quasi il 15% la capacità di spesa per erogare beni e servizi alla Comunità. Non solo: dei 32,8 milioni di euro a di-sposizione (erano 40 milioni nel 2010), oltre 4 non possono essere comunque spesi per il cosiddetto “patto di stabili-tà”, vale a dire l’obbligo imposto dallo Stato agli enti locali di tenere in cassa risorse per contribuire a ridurre il deficit della pubblica amministrazione italiana.E, tanto per non farsi mancar nulla, all’orizzonte c’è la sentenza definitiva per la questione delle aree Piccitù: si tratta di terreni che nel lontano 1982 il Comune aveva espropriato per lo svi-luppo residenziale della città, trovando opposizione in alcuni proprietari che ritenevano il corrispettivo a loro ricono-sciuto troppo basso. Risultato: in oltre 30 anni il Comune non ha mai accanto-nato fondi per la controversia giudizia-ria che si è sviluppata ed è verosimile che entro qualche mese sarà presentato il conto del giudice per una somma che si aggira attorno ai 3 milioni di euro.In questo scenario, tutt’altro che roseo, l’azione di governo cittadino, dal pun-to di vista finanziario, sarà incentrata su alcuni punti fermi: riduzione della spesa e rafforzamento della lotta all’e-vasione con l’obiettivo di scongiurare inasprimenti di tasse o imposte, opere pubbliche finanziate con alienazioni ed oneri di urbanizzazione.

SEMPRE MENO RISORSE DALLO STATO ma i conti resteranno in ordine

La spesa - Il taglio dei costi improdut-tivi della pubblica amministrazione re-sta un obiettivo strategico. Ecco perché permarrà un rigoroso controllo della spesa che permetterà di abbattere ulte-riormente sprechi e sacche di privilegi, così come positivamente avviato nel corso del 2013, ottimizzando le risorse a disposizione. E dunque si opererà per: - rinegoziare i contratti di appalto vi-genti per migliorarne le condizioni eco-nomiche (solo per gli affitti nel 2013 si è risparmiato circa 40 mila euro);- internalizzare i servizi che il Comune è

in grado di svolgere con proprio perso-nale (solo per gli impianti di risalita nel 2013 si è risparmiato 120 mila euro);- contenere il tourn-over del persona-le dipendente, limitando le assunzioni solo a quei posti con valenza strategica;- dismettere le partecipazioni societarie non strategiche per evitare un appesan-timento delle finanze comunali;- attuare il nuovo Piano di razionaliz-zazione della spesa e del centro unico di acquisti (come dettagliatamente illu-strato a pagina 10);- migliorare la gestione del patrimonio

CON RIGORE RIDOTTO L’INDEBITAMENTO

ANNO INDEBITAMENTO

2012 € 26.293.329,89

2013 € 23.516.963,20

2014 € 20.675.906,18

LE RISORSE A DISPOSIZIONE DEL COMUNE

40 milioni di euro

32,8 milioni di euro

2009 2014

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immobiliare del Comune il cui proces-so, avviato nel 2013, ha consentito - oltre al già accennato risparmio nella gestione delle locazioni passive - anche un netto miglioramento della capacità di riscossione degli affitti attivi.Lotta all’evasione - Nel 2013 il Comu-ne di Jesi ha recuperato dalla lotta all’e-vasione 500 mila euro. Per il prossimo triennio il recupero dovrà essere mante-nuto e rafforzato, anche grazie all’inseri-mento in organico di due nuovi istruttori direttivi che potenzieranno le attività di accertamento dell’Ufficio Tributi.Nessun inasprimento fiscale - Tutte le aliquote dei tributi comunali resteranno invariate, nonostante la situazione eco-nomica generale abbia comportato per il Comune di Jesi un calo del gettito a cau-sa della chiusura di molte imprese o del loro ridimensionamento. Una scelta im-pegnativa che permette a Jesi di essere, nel panorama regionale, uno dei Comu-ni dove la tassazione complessiva locale resta tra le più basse. Pertanto l’addizio-nale Irpef resterà allo 0,8% con esen-zione per i redditi fino a 10 mila euro. Una scelta ben precisa, a tutela delle fasce sociali più deboli, a differenza di quanto accade in molti altri Comuni del-la regione e d’Italia dove, per far fronte al costante taglio di risorse da parte del Governo, è stata applicata la medesima aliquota, ma senza alcuna soglia di sbar-ramento in favore dei redditi più bassi. Impostazione che ha mantenuto anche la Regione Marche che continua a far pagare l’addizionale Irpef (decisamente più onerosa, visto che parte da una base

pari all’1,23%) anche a chi ha redditi minimi.Inalterate saranno Tosap, Affissioni e Imposta Pubblicità. Sul fronte della nuova Imposta Unica Comunale - che comprende l’Imu, la Tari e la Tasi - si manterranno le aliquote del 2013 e dun-que senza variazione del gettito fiscale.

Nessun aumento anche per i servizi a domanda individuale che, per altro, per molte famiglie si stanno rivelando dallo scorso settembre meno onerose per quanto riguarda il servizio di refe-zione scolastica grazie alla nuova rior-ganizzazione di produzione, trasporto e fornitura pasti e al nuovo meccanismo di pagamento della retta che si basa sui pasti realmente consumati, abbando-nando la quota fissa. Aspetto questo che ha permesso alla stragrande maggioran-za delle famiglie di registrare risparmi

e alla residuale parte restante di trovare un pieno sostegno contributivo alle spe-se da parte del Comune per due terzi del costo previsto. Al fine di favorire i cittadini che inten-dono ristrutturare le abitazioni ed i fab-bricati produttivi, saranno ulteriormente ridotte le tariffe relative agli extra oneri da pagare sulle ristrutturazioni edilizie.Opere pubbliche - Anche per il 2014, così come accaduto nel 2013, l’Ammi-nistrazione comunale non contrarrà mu-tui per nuovi investimenti. Una scelta questa che porterà a ridurre ulteriormen-te l’indebitamento del Comune di Jesi che scende così a 20,5 milioni di euro (erano 31,5 nel 2010), qualificandosi, in questa voce, come una delle città più virtuose in ambito nazionale. Le opere pubbliche pertanto saranno finanziate con gli altri due strumenti previsti: da una parte gli oneri di urbanizzazione, vale a dire ciò che i cittadini e le impre-se devono versare per legge al Comune per ottenere il permesso a costruire o ri-strutturare un edificio, dall’altra le alie-nazioni di beni immobili pubblici non strategici. Anche in questo caso si tratta di una scelta precisa: oneri e alienazioni, secondo l’Amministrazione comunale, vanno utilizzati alla voce investimenti e non per coprire la spesa corrente.

“ Confermate le riduzioni delle rette mensa e le agevolazioni per chi ristruttura abitazioni o attività produttive

Restano inalterati tributi e tasse comunali. Addizionale Irpef esentata per i redditi fino a 10 mila euro, a differenza della Regione che fa pagare tutti con aliquote ben più alte

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Nuovo giro di vite contro sprechi e dispersione di risorse nella pubblica amministrazione. Dopo un 2013 carat-terizzato da interventi incisivi contro la spesa improduttiva che ha permesso di risparmiare 2,2 milioni di euro, la Giunta comunale ha varato altri due im-portanti provvedimenti che a partire da quest’anno contribuiranno a creare ulte-riori economie. Strategia assolutamente necessaria per una gestione più efficien-te ed efficace della spesa pubblica im-posta non solo dal buon senso - che do-vrebbe essere un prerequisito - ma da un bilancio su cui pesano come un macigno gli ulteriori tagli del governo centrale per 700 mila euro che si aggiungono ai 3,4 milioni del biennio precedente.Con la prima decisione la Giunta ha approvato il piano triennale di raziona-lizzazione delle spese che riguardano le

Nuovo giro di vite contro gli sprechi

dotazioni strumentali, informatiche, le autovetture di servizio ed i beni immo-bili, coinvolgendo tutti i dipendenti ad un utilizzo ottimale.Per quanto riguarda i telefoni cellula-ri in dotazione ai dipendenti, le utenze saranno costantemente monitorate per le chiamate effettuate con dirigenti in-caricati di verificare i dati di consumo. Per i servizi informatici, viene disposto l’accorpamento in un unico datacenter in luogo dei due attualmente in essere, sarà sempre più privilegiato l’utilizzo di software a licenza gratuita e si raffor-zerà la digitalizzazione dei documenti già avviata per ridurre le spese di carta e fotocopie.Il parco automezzi, tenuto conto della necessità che sia adeguatamente rispon-dente alle esigenze di messa su strada in condizioni di massima sicurezza, sarà

oggetto di ulteriori interventi di riduzio-ne della spesa attraverso l’utilizzo per missioni solo se non vi è la possibilità di servirsi di mezzi alternativi di traspor-to, il rigoroso controllo delle schede di chi utilizza il mezzo, le motivazioni, i chilometri percorsi, i rifornimenti, oltre ad una dismissione dei mezzi più vecchi con l’acquisto di nuovi alimentati a bas-so impatto ambientale.Relativamente infine ai beni immobili, compiuta finalmente una mappatura di quelli di proprietà comunale (suddivisi in 111 alloggi, 33 unità commerciali di cui solo 3 a rilevanza economica e loca-li per associazioni), saranno effettuate tutte le verifiche necessarie per riscon-trare le condizioni strutturali, la rego-larità dei contratti, i canoni di affitto e quant’altro utile per aggiornare al me-glio la gestione e tenere sotto controllo ogni variazione.Con la seconda delibera la Giunta ha invece disposto la costituzione del Cen-tro unico acquisti. In luogo di più uffici che nel corso degli anni provvedono, per le necessità della propria attivi-tà, all’acquisto di beni e servizi, viene creata un’unica struttura operativa, in capo all’Ufficio Economato (che già detiene i due terzi degli impegni di spe-sa al riguardo). Il Centro unico acquisti ha l’obiettivo di semplificare e snellire l’attività, con aspetti organizzativi, ge-stione di rapporti con il mercato e leve tecnologiche che consentano di ricerca-re le condizioni di fornitura migliori e di soddisfare le esigenze di perseguimento della qualità degli acquisti, del conte-nimento dei costi, dello sviluppo inno-vativo dei processi di gestione e della celerità dei tempi. Tale struttura sarà costituita da addetti che, lavorando di squadra, contribui-ranno a porre in essere linee di azioni uniche per tutti gli acquisti e approvvi-gionamenti dell’ente, con adeguata pro-grammazione e pianificazione, adottan-do procedure maggiormente trasparenti e standardizzate, ottenendo economie di scale per spuntare i migliori prezzi evi-tando parcellizzazioni, monitorando la spesa pubblica direttamente e costante-mente e controllando qualitativamente i vari processi.

Piano di razionalizzazione della spesa e centro unico acquisti: prosegue l’azione di monitoraggio per ottimizzare le risorse

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Sostegni economici alle nuove attività produttive che aprono in città - in misu-ra tale da azzerare la tassazione comu-nale - e bonus a quelle che assumono stabilmente personale. Sono questi gli interventi sul fronte di occupazione e sviluppo che l’Amministrazione comu-nale ha inserito nel bilancio di previsio-ne 2014, individuando apposite risorse per un importo significativo. La proposta del sindaco Massimo Bac-ci, dopo la condivisione politica, è stata nel frattempo sottoposta anche alle as-sociazioni di categoria per concertare insieme gli strumenti operativi più ap-propriati. Sarà comunque caratterizzata da specifici bandi - l’uno per chi apre un’attività commerciale o artigianale, l’altro per chi assume - che mirano ad offrire per un minimo di 3 anni contri-buti che di fatto abbatteranno in tutto o in parte la tassazione locale. Per quanto riguarda le nuove attività, l’obiettivo sarà quello di offrire una corsia privilegiata sia ai giovani (under 40), sia alla localizzazione, con un mec-

canismo premiante per quelle avviate in centro e nei cosiddetti borghi storici previsti dal Piano regolatore (San Giu-seppe, Prato, via Roma, ecc.). Per le assunzioni il riferimento sarà ai contratti di lavoro stabili. “Qualsiasi iniziativa che generi nuovo lavoro - ha spiegato il sindaco Bacci - è comunque qualcosa in più rispetto alla situazione attuale. Dunque il Comune può ben trovare strumenti compensativi rispetto all’eventuale tassazione locale che ne deriverà, ad oggi non prevista né quantificabile. Siamo d’altra parte ben coperti con l’altro strumento che abbia-mo avviato, quello del Fondo di Garan-zia di II Grado. Si tratta di uno strumen-to che permette ai Confidi di avere la possibilità di sostenere le fideiussioni per le attività produttive di Jesi che pre-sentano richiesta di credito al sistema bancario. Anzi, in questo caso Jesi è il Comune che ad oggi ha più risorse in assoluto per le proprie imprese rispetto a tutti quelli delle Marche. Questo per-ché abbiamo colto per tempo tale op-

portunità che ci ha permesso tra l’altro di ottenere un premio dalla Regione, as-sicurandoci per il futuro una copertura di 1,5 milioni di euro, oltre ai 2 milioni già garantiti fino ad oggi. Questi ultimi sono andati a coprire le garanzie per 49 imprese con 299 addetti complessi-vi che altrimenti non avrebbero potuto accedere al sistema creditizio, essendo esaurite le altre risorse messe a disposi-zione da Regione, Provincia e Camera di Commercio.Ora - ha concluso il sindaco - con gli uffici e con le associazioni di categoria studieremo le modalità di questi nuovi bandi. L’idea è di svilupparli su un’am-pia durata, sia per garantire maggiore sostegno a chi apre una attività, sia per certificare che l’assunzione non sia oc-casione ma durevole nel tempo”.Parallelamente a tale iniziativa, il Con-siglio comunale ha approvato una mo-zione che impegna l’esecutivo cittadino a valutare la sperimentazione del mi-crocredito tante per le aziende quanto per le famiglie. Esperienze del gene-re già sono diffuse in alcuni Comuni italiani, con risultati incoraggianti. Si tratta di offrire la possibilità ad impre-se e famiglie - che abbiano possibilità certa di restituzione - di accedere, per casi particolari ed occasionali (acquisto di macchinari per l’attività produttiva o spesa improvvisa in famiglia), ad un credito presso un istituto convenziona-to, fuori dal tradizionale sistema crediti-zio, con tassi particolarmente agevolati. Il meccanismo di restituzione, che sarà ovviamente monitorato nel tempo, per-metterà anche in questo caso di gene-rare in futuro prestiti in misura sempre maggiore.

L’uscita dei bandi sarà ampiamente pubblicizzata

La novità del 2014: sostegni economici del Comune di durata almeno triennaleBenefici estesi anche alle aziende che assumono stabilmente personaleAll’orizzonte inoltre forme di microcredito ad imprese e famiglie

Tasse comunali azzeratea chi apre una nuova attività

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TRASPARENZA e CORRETTEZZAPrevenire fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione e, più in ge-nerale, contrastare quel malcostume po-litico e amministrativo nell’ambito del quale i soggetti che agiscono per conto dell’Ente pubblico abusano del potere loro conferito per perseguire interessi personali o privati. Queste le finalità del Piano triennale di prevenzione della corruzione approvato dalla Giunta comunale che ha voluto in-viare un messaggio forte e chiaro, rece-pendo appieno le disposizioni di legge in materia. Un Piano che si integra con quello sulla trasparenza e con il Codice di compor-tamento del personale comunale che fanno parte di un pacchetto di provve-dimenti licenziato dalla Giunta per ren-dere trasparente ed eticamente corretta l’attività amministrativa.Con tale decisione vengono individuate cinque aree di rischio: assunzioni e pro-gressioni del personale; affidamento di lavori, forniture e servizi; rilascio di au-torizzazioni e provvedimenti; benefici per concessioni ed agevolazioni; man-dati di pagamento. Con esse il Piano specifica non solo una valutazione del rischio, ma anche le relative misure di prevenzione.E così per il reclutamento del personale vengono chiarite le modalità dei criteri selettivi, della composizione della com-missione di concorso, della rotazione degli incarichi ricorrenti. Per l’affida-mento di lavori e servizi vi sarà l’obbli-go della rotazione dei soggetti invitati alle gare, un meccanismo rigoroso sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la specifica motiva-zione di eventuali varianti, la limita-zione di affidamenti diretti. Stringenti i

controlli anche per contrastare l’abuso nell’adozione di provvedimenti di ac-cesso a servizi pubblici per agevolare particolari soggetti (permessi in ma-teria di circolazione, di edilizia, di at-tività produttive) e nell’erogazione di indennità, contributi ed agevolazioni a determinate categorie sociali. Verifiche più incisive anche su accertamenti tri-

butari e pagamenti vari dovuti al Co-mune (sanzioni, oneri, compravendite). Prevista la rotazione triennale del per-sonale assegnato ad attività di controllo nel campo dell’edilizia, del commercio, dell’acquisizione di beni e servizi. Indi-viduati pure i meccanismi di tutela del dipendente pubblico che segnala com-portamenti illeciti.

La Giunta ha anche definito il program-ma per assicurare la massima traspa-renza negli atti per favorire il controllo sociale sull’operato del Comune, deli-neando un meccanismo più celere e ac-cessibile alle informazioni. Infine è stato anche approvato il codice di comportamento del personale. Vie-tato ricevere regali o altre utilità, salvo quelli di modico valore effettuati occa-sionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia. Fuori dei casi con-sentiti tali regali o utilità sono trattenuti dall’Amministrazione o devoluti in be-neficenza. Obbligatorio sarà comunica-re casi di conflitto di interesse e di aste-nersi se decisioni o provvedimenti che riguardano parenti, così come vietato esercitare altri incarichi retribuiti se non autorizzati dall’Amministrazione. Re-gole precise anche per il comportamen-to da tenersi in servizio, in particolare sull’obbligo di non abbandonare il pro-prio posto di lavoro anche per periodi brevi, fatte salve ragioni imprescindibili e casi motivati ed autorizzati. Massima cura ci dovrà essere sulle strumentazio-ni ed i materiali a lui affidati, che do-vranno essere esclusivamente utilizzati per scopi di servizio, avendo cura di ri-durre le spese, anche energetiche.

Regole più stringenti in Comune

“ Approvato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione ed il Codice di comportamento del personale

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È un Comune che vuole essere più trasparente, più veloce nel dare ri-sposte ai cittadini e che sa risparmia-re ottimizzando circolazione di dati e informazioni quello che ha in mente l’Amministrazione comunale. Nell’am-bito del programma di riorganizzazione dell’Ente, infatti, ha preso il via da que-sto mese di gennaio la digitalizzazione postale attraverso la scansione di tutta la corrispondenza cartacea. Questo permetterà - con un semplice clic - di far pervenire in tempo reale a tutti gli Uffici competenti atti, lettere

Un Comune più veloce e che risparmiaCon il 2014 è stata avviata la digitalizzazione postale per accelerare tempi e risposte

e qualsiasi comunicazione pervenga dall’esterno su temi di rispettiva com-petenza, permettendo di gettare le basi per una fascicolazione e un’archiviazio-ne digitale. Senza contare il risparmio di carta e personale. Ogni anno il Comune di Jesi riceve infatti oltre 30 mila lettere, spesso di più pagine, di cui l’80% viene riprodotto in più copie e distribuito ma-terialmente in media a tre diversi uffici. Ciò significa una produzione annua di quasi 100 mila fotocopie, pari a oltre 4 quintali di carta, che viene smistata nei

vari uffici da personale interno. Con la digitalizzazione niente più spreco di carta, niente più personale per tale utilizzo, ma soprattutto ciascun ufficio avrà un archivio digitale dove - anche qui con un semplice clic - potrà recupe-rare lo storico di ogni questione e tener-lo costantemente aggiornato.Non solo: nel processo di avvicinamen-to ad una amministrazione sempre più trasparente, così come si è orientato il legislatore, la digitalizzazione consenti-rà in futuro ai cittadini di poter essere a conoscenza in qualsiasi momento dello stato di una pratica e dell’ufficio che l’ha in carico, creando un meccanismo indiretto di controllo di gestione che contribuirà a responsabilizzare ulterior-mente il personale dipendente.

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Case popolari, scatta il requisito di residenzaPer poter aspirare ad un alloggio po-polare il richiedente deve essere resi-dente a Jesi da almeno due anni. Lo ha deciso il Consiglio comunale che, a larga maggioranza, ha approvato una mozione per inserire questo limite temporale nel relativo Regolamento. Lo spirito della mozione è chiaro: vi è una sentenza della Corte Costituzio-nale che definisce “non irragionevole” il requisito della residenzialità conti-

nuativa, ai fini dell’assegnazione.“Si tratta - è stato sottolineato dalla maggioranza che sostiene l’Ammini-strazione comunale - di un provvedi-mento equo ed importante. Il fatto che vi siano stati solo pochi voti contrari, dimostra come l’impostazione di un problema particolarmente sentito in città sia stata affrontata con equilibrio e senso di responsabilità, sfuggendo da qualsiasi deriva demagogica”.

Su 26 controlli effettuati in appena due mesi dalle Commissioni Mensa (composte da genitori e insegnanti) nei plessi che si avvalgono del servizio di refenzione scolastica, il giudizio risul-ta mediamente positivo. Nel corso dei sopralluoghi sono stati presi in esame molti indicatori tali da dare una valu-tazione il più possibile precisa su cibo, diete speciali, servizio e ambiente. Le Commissioni dovevano poi compilare una scheda dove vi erano tre gradi di valutazione: buono, accettabile, insuffi-ciente. Il risultato di tali controlli è stato il seguente: il 54,87% buono, il 40,26% accettabile e il 4,87% insufficiente. Tra buono ed accettabile si supera la soglia del 95%. L’Amministrazione comunale e Jesiser-vizi - la società che gestisce il servizio - hanno espresso soddisfazione per l’e-sito dei controlli, sottolineando alcuni aspetti: mai in passato a Jesi le Com-missioni mensa avevano un così alto numero di componenti (oggi sono una sessantina, rispetto ai 16 che vi erano

MENSE, giudizi positividai controlli delle CommissioniBen 26 sopralluoghi in appena due mesi: servizio buono o accettabile per oltre il 95% degli indicatori analizzati

prima); mai in passa-to, inoltre, le Commis-sioni Mensa avevano funzionato realmente. Nell’intero anno scola-stico 2012/2013, tanto per citare un esempio, vi erano stati appena 4 sopralluoghi in tutte le scuole, scuole di cui la metà - come ben si ricorderà - ricevevano pure pasti dall’esterno. Quest’anno, dopo che Jesiservizi aveva con forza pressato gli Istituti Comprensivi Scolastici affinché nominassero presto le Commissioni Mensa, accogliendo poi favorevolmen-te la richiesta di incrementarne il nume-ro dei componenti, sono stati effettuati ben 26 controlli in appena due mesi. Era quello che volevano il Comune e Jesi-Servizi, nella piena consapevolezza che la partecipazione di tutti contribuisce a migliorare sempre la qualità del servi-zio, superando le criticità che possono

registrarsi. Ed è per questo che si au-spica che tale sensibilità da parte delle Commissioni Mensa non si esaurisca in questa fase iniziale, ma prosegui con impegno anche in futuro. Tra l’altro cre-ando le condizioni per far sì che Com-missione Mensa, Jesiservizi e la società erogatrice del servizio possano insieme, in un percorso virtuoso e collaborativo, ricercare soluzioni migliorative sempre più rivolte alla soddisfazione dell’uten-za. In tutti questi controlli vi è stato un uni-co caso in cui si sono registrati prodotti che, sia pure di qualità, non erano con-formi al capitolato dell’appalto. Per tale inadepienza, la ditta che eroga il servi-zio è stata sanzionata come previsto dal regolamento, impegnandosi la stessa ad evitare il ripetersi di questa situazione che è restata ad oggi assolutamente oc-casionale. Sotto il profilo economico, si ricor-da che la quasi totalità delle famiglie si trova oggi a dover versare una retta mensile più bassa rispetto al passato, pagando per altro solo i pasti realmente consumati, e consentendo al Comune, e dunque alla Comunità tutta, un rispar-mio superiore ai 300 mila euro all’anno.

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Saranno una trentina le telecamere che verranno installate entro l’estate nella zona di Porta Valle. E sarà il primo in-tervento di videosorveglianza in città a cui farà seguito, a ruota, quello che in-teresserà la zona di viale Trieste e della stazione ferroviaria. La Giunta comunale ha infatti approva-to il progetto definitivo ed esecutivo del

VIDEOSORVEGLIANZA,SI COMINCIA DA PORTA VALLE

primo lotto, per un investimento di 150 mila euro, già finanziati. Espletate le procedure per la gara d’appalto, i lavori partiranno verosimilmente con il mese di maggio. Questo intervento iniziale prevede an-che la realizzazione di una centrale operativa presso il Comando di Polizia Municipale dove i monitor trasmette-ranno le immagini provenienti dalle varie telecamere. Saranno installate dal parcheggio delle Conce all’area dell’ex Sima di via Mazzini, dal parcheggio di Porta Valle fino a via Giacomo Acqua. L’intera zona sarà dunque, 24 ore su 24, sotto il vigile controllo degli agenti di Polizia Municipale, con l’obiettivo di costituire un deterrente per i malinten-zionati, ma anche dare una percezione di maggiore sicurezza per quanti vivo-

no in questa parte della città e che più volte hanno segnalato alle forze dell’or-dine e all’Amministrazione comunale situazioni di forte criticità. Ovviamente saranno rispettate tutte le disposizioni in maniera di legge sulla privacy, così come positivamente sperimentato in molti altri Comuni italiani.Il secondo lotto dei lavori di videosor-veglianza, che da via Giacomo Acqua raggiungerà il sottopasso ferroviario e il parcheggio retrostante, il cui progetto è già pronto, sarà finanziato con risorse in bilancio nel 2014.“Diamo corso ad un impegno che ci eravamo assunti - ha spiegato il sin-daco Massimo Bacci - e che riteniamo importante per contribuire a ridurre la percezione di insicurezza in quartieri estremamente sensibili”.

Una trentina di telecamere per ridurre la percezione di insicurezzaIl secondo intervento interesserà la zona di viale Trieste e stazione

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Si è voltata pagina nella gestione del-la piscina comunale. Dal 1° gennaio di quest’anno, a seguito di una nuova gara d’appalto - così come avvenuto per al-tri impianti la cui gestione era andata in scadenza - la piscina è stata affidata alla Nuova Sportiva, società che già svolge medesimi servizi per molti Comuni della provincia. Una svolta radicale. Perché, se per gli utenti non cambierà alcunché su attività, servizi e tariffe (anzi, vi saranno agevo-lazioni per la terza età), per la Comunità intera rappresenta uno straordinario ri-sparmio di risorse pubbliche. Il Comune ha infatti versato negli ultimi 10 anni circa un milione e 400 mila euro per la precedente gestione dell’impianto. Il nuovo appalto non poteva che chiu-dere una situazione non più sostenibile sotto il profilo economico. Attraverso di esso, non solo gli utenti della piscina non avranno aggravi di costi, ma il Comune registrerà, a fronte dei 145 mila euro di spesa del 2013, incassi che cresceranno progressivamente da 10 mila a 20 mila euro nel triennio 2014-2016, per un tota-le di 45 mila euro.L’Amministrazione comunale non ha potuto ovviamente non tenere conto

Stessi servizi per l’utenza, ma a fronte di 145 mila euro di spesa registrata nel 2013, da quest’anno e fino al 2016 il Comune non solo non verserà un euro, ma ne incasserà 45 mila

delle preoccupazioni espresse dalla so-cietà sportiva Marche Nuoto impegnata nell’attività agonistica, in particolare con il campionato nazionale di serie B di pal-lanuoto. Per questo ha assicurato che, nel rispetto del vecchio appalto di gestione, viene garantita la regolare prosecuzione del campionato attraverso una condivisa soluzione tecnico-economica.L’accordo è stato ufficializzato nel cor-so di un incontro congiunto tra Comune, Nuova Sportiva rappresenta da Mirko Santoni e Marche Nuoto con il presi-

dente Vincenzo Cocilova. “Crediamo di essere stati fortunati - hanno evidenziato il sindaco Massimo Bacci e l’assessore allo sport Ugo Coltorti - perché ci trovia-mo di fronte oggi ad una società che si è subito dimostrata non solo seria e com-petente, ma anche sensibile all’attività che finora veniva svolta. Ringraziamo chi ha gestito l’impianto fino allo scorso anno. Non appena appurata l’esigenza manifestataci dalla Marche Nuoto per il futuro dell’attività agonistica, ci siamo subito mossi ed insieme abbiamo trovato una soluzione ottimale”. Apprezzamen-ti per l’accordo sono stati espressi dalla Marche Nuoto e dalla Nuova Sporti-va che hanno manifestato la volontà di una piena collaborazione al fine di poter continuare con positivi risultati l’attività sportiva. Nel corso dell’incontro è stato ufficia-lizzato che presto partiranno anche nuo-vi lavori, sostenuti dal Comune con 60 mila euro, per la realizzazione, all’inter-no dell’attuale tendone, di una vasca più piccola destinata ai bambini ed annessi spogliatoi, per sopperire alla chiusura della piscina Conti.

PISCINA COMUNALEuna nuova gestione

“ Positivo accordo con la Marche Nuoto per proseguire l’attività agonisticaPresto una vasca più piccola destinata ai bambini dopo la chiusura della Conti

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Con la potatura di pini e cipressi han-no preso ufficialmente il via i lavori di riqualificazione dei giardini pubblici di viale Cavallotti. Un intervento che vuo-le restituire nelle migliori condizioni il principale parco della città in cui non si svolgevano interventi di manutenzione straordinaria ormai da lunghi decenni. La potatura interessa oltre 60 alberi e viene eseguita in un periodo ideale dal punto di vista vegetativo. Previsto l’ab-battimento anche di diversi esempla-ri che presentano un apparato radicale compromesso e costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. L’intervento, affidato ad una ditta spe-cializzata, consentirà poi di dare il via agli altri lavori di manutenzione straor-dinaria su tutti gli elementi del parco. Si comincerà da quello dove è ricompreso il monumento ai caduti, nel quale sono previsti la sistemazione dei vialetti di ghiaia, il rifacimento dei cordoli, la siste-mazione dell’aiuola centrale, la pulitura del monumento, della fontana, il ripri-stino degli arredi, con l’installazione di nuove panchine e cestini porta-rifiuti. In-tervento drastico anche lungo il fatiscen-te marciapiede di via Grecia, che verrà completamente rimosso e ricostruito, con interventi appropriati per evitare che le radici delle piante provochino nuova-mente quei dissesti che lo rendono di non agevole percorrenza per i pedoni. Successivamente sarà la volta dei giar-dini lato stadio dove, come noto, grazie alla nuova convenzione stipulata per la gestione dell’impianto sportivo - che vede uniti Uisp e Jesina - sono già ini-ziati i primi interventi di sistemazione provvisoria.

GIARDINI PUBBLICIVia ai lavori di riqualificazioneUn intervento di manutenzione straordinaria per restituire pieno decoro e fruibilità al parco principale della città

Ben 20 richieste per tredici parchi cittadini. Successo ben oltre le aspettative per la manifestazione d’interesse lanciata dall’Amministrazione comunale al fine di favorire l’installazione di chioschi estivi nelle aree verdi. La manifestazione d’interesse serviva proprio per capire se vi erano operatori interessati, quali parchi potevano considerarsi appetibili, che tipologia di attività veniva presa in considerazione tra somministrazione di alimenti o bevande (con preparazione sul posto o meno) e attività musicali e culturali. Una verifica insomma a tutto campo, anche perché è la prima volta che a Jesi si prova ad organizzare un servizio del genere, finora limitato ai giardini pubblici di viale Cavallotti. L’obiettivo che l’Amministrazione comunale si è dato con questa iniziativa è quello di favorire piccole attività commerciali e l’aggregazione nei numerosi parchi con l’intento anche di riqualificarli e valorizzarli visto che, tra le disposizioni previste, vi sarà la pulizia e l’arredo, la presenza di un bagno, la rigorosa regolamentazione di suoni e rumori. Ora la Giunta ha tutti gli strumenti per predisporre il relativo atto che darà il via al bando per l’assegnazione vera e propria, così da poter permettere ai futuri assegnatari di poter avviare la propria attività già da questa estate.

Chioschi stagionali nei parchiVenti manifestazioni d’interesse, presto il bando

In questa parte dei giardini, l’interven-to prevede il recupero dell’intera parte storica, la bonifica della vegetazione ed altri lavori che interessano il recu-pero dei sentieri, la pulizia della vasca, nuovi elementi di arredo, il rifacimento

completo dell’impianto di illuminazione recuperando i lampioni storici. L’inve-stimento complessivo della riqualifica-zione dei giardini pubblici è di circa 400 mila euro, già finanziati con risorse del bilancio comunale.

// Lavori di potatura ai pini dei giardini di Viale Cavallotti

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È stato avviato un nuovo servizio dall’A-zienda Servizi alla Persona (Asp), quello del “Registro delle Assistenti Familiari”. Si tratta da un lato di una opportunità di crescita per i lavoratori del settore che potranno dare visibilità al loro ruolo e, dall’altro, di un servizio utile per le fa-miglie che necessitano di questo tipo di prestazione per assistere un proprio fami-liare, avendo un elenco a cui attingere.Il Registro delle Assistenti Familiari è attivo presso l’Ufficio di Promozione Sociale del Comune, ubicato alla Casa di Riposo di via Gramsci. Il Registro è pubblico e vi si potranno iscrivere i la-voratori che ne faranno formale richiesta compilando la “domanda di iscrizione” e la “scheda di disponibilità al lavoro” re-peribile nel sito internet dell’Asp Ambito 9 o presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune. Per essere iscritti occorre aver

ASSISTENTI FAMILIARIRegistro sicuro e affidabile

La Giunta comunale ha formalizzato, rendendolo definiti-vo, lo schema di convenzione con il Ministero della Giusti-zia per avvalersi del lavoro di pubblica utilità non retribui-to applicato come pena - in sostituzione a quella pecuniaria o detentiva - a condannati per guida in stato di ebbrezza purché non abbiano provocato incidenti stradali.L’attività di tali soggetti sarà espletata come supporto alla squadra di operai dell’Area Servizi Tecnici del Comune per pulizia e lavori su parchi e giardini, piccole manuten-zioni di edifici come le tinteggiature, ripristino di segnale-tica stradale ed altri interventi minori sulla viabilità.Potranno essere utilizzati due soggetti per volta, fino ad un numero massimo di dieci all’anno, le cui prestazioni saranno coordinate dall’Area Servizi Tecnici che vigilerà sull’effettivo svolgimento dell’attività lavorativa anche

mediante appositi registri. La convenzione viene sottoscritta con il Presidente del Tribunale di Ancona, delegato dal Ministero della Giusti-zia, ed è limitata ai soggetti che abbiano violato il Codice della Strada per guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche, sempreché non abbiano pro-vocato incidenti stradali. Per tali soggetti, infatti, la legge stabilisce che il giudice di pace, ad esplicita richiesta dei diretti interessati, possa emettere, in luogo di condanne a pene detentive o pecuniarie, una sentenza che preveda come pena un lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della col-lettività da svolgere, per il determinato periodo fissato dal giudice stesso, presso gli enti pubblici appositamente con-venzionati.

Lavori utili non retribuiti come pena sostitutiva ai condannati per guida in stato di ebbrezza

frequentato uno o più corsi di formazione professionale per un minimo di 100 ore oppure aver già lavorato regolarmente nel settore dell’assistenza alla persona per al-meno 6 mesi certificabili. Per coloro che non possiedono i requisiti suddetti, l’iscri-zione sarà accolta subordinatamente alla sottoscrizione dell’impegno a frequentare il primo corso di formazione utile realiz-zato nel territorio dell’Asp Ambito 9. I cittadini interessati alla ricerca di una Assistente Familiare potranno rivolger-si agli Uffici di Promozione Sociale del Comune e visionare il database dal quale individuare da 1 a 4 nominativi da contat-tare per effettuare la scelta dell’operatore corrispondente alle caratteristiche deside-rate. Per supportare tale servizio, lo scorso di-cembre è stata sottoscritta una convenzio-ne tra l’Asp Ambito 9 e il Patronato Acli

per la realizzazione di un programma di interventi finalizzato al supporto e alla gestione del “Registro delle Assistenti Fa-miliari dell’Asp Ambito 9”.Il Patronato Acli (via Pergolesi, 8), utiliz-zando le banche dati del suddetto Registro dell’ Asp e dell’Elenco Regionale delle As-sistenti Familiari, che da tempo gestisce, fornirà alle famiglie interessate il supporto alla ricerca dell’assistente familiare con il profilo più idoneo alle proprie esigenze, offrendo informazioni riguardanti le mo-dalità di iscrizione al registro dell’Ambito stesso e tutte le notizie riguardanti le op-portunità di formazione per gli operatori del settore assistenziale domiciliare, che verranno realizzate nel territorio.Informazioni: Area Anziani ASP Am-bito 9 - via Gramsci 95 60035 Jesi (An) - tel. 0731 236911 - fax 0731 236955 - [email protected]

L’Asp dà il via ad un elenco certificato dove la famiglia può trovare una badante professionale idonea alle esigenze del proprio congiunto

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Il Comando Polizia Municipale sta effettuando il moni-toraggio del territorio comunale per controllare il rispetto del regolamento per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, avvalendosi di un sistema di monitoraggio video che permette l’individuazione in tempo reale de-gli illeciti in quelle aree che storicamente sono soggette all’abbandono di rifiuti.Il sistema è entrato a pieno rigime dal dicembre scorso e fino ad oggi ha permesso di monitorare sei siti, con il ri-sultato di una drastica diminizione degli abbandoni. Sono stati controllati circa 3500 conferimenti di rifiuti che sono attualmente in fase di verifica per le eventuali sanzioni.Questa attività si affianca a quella che sta svolgendo sem-pre la Polizia Municipale ed il CIR 33 con gli ispettori ambientali a completamento di una sempre e più efficace lotta per la tutela dell’ambiente.

L’Amministrazione comunale e la Polizia Municipale, consapevoli che l’ambiente è un diritto che va salvaguar-dato, con questa iniziativa cercano di sensibilizzare la cit-tadinanza al rispetto delle norme più comuni di conviven-za civile, ricordando che l’attività di raccolta dei rifiuti ed il loro conferimento è un obbligo sia civile che morale di tutti; basta rispettare alcune norme elementari per aiutare l’ambiente ad essere più bello e vivibile.I rifiuti, tranne la raccolta porta a porta, debbono essere conferiti negli appositi cassonetti o conferiti al centro di raccolta di viale Don Minzoni. Si informa inoltre che il conferimento negli appositi cassonetti è, come disposto dal Regolamento, consentito alla produzione di rifiuti nel Comune di Jesi e non può essere utilizzato per i rifiuti pro-venienti da altri Comuni. Le sanzioni per gli inadempienti possono arrivare anche a 500 euro.

Telecamere contro i “furbetti” dei rifiuti

Controlli sui parchi per il rispetto delle norme sui caniIl Comando Polizia Municipale, al fine di prevenire le cattive abitudini dei de-tentori di cani, a partire da questo mese ha organizzato un pattugliamento siste-matico presente sul territorio per con-trollare l’uso corretto di parchi e giardi-ni. Sono infatti numerose le segnalazioni pervenute alla Polizia Municipale per la presenza di cani e loro escrementi nelle aree verdi. Tale comportamento eviden-zia una mancanza di senso civico nei confronti di altri utenti che usufruisco-no di queste aree e in particolare verso i bambini.Il Comando di Polizia Municipale, per-tanto ritiene doveroso rammentare le normative da rispettare ed in particolare l’art. 48 del Regolamento di Polizia Ur-bana dove è previsto il divieto di intro-durre animali nei giardini pubblici e l’or-dinanza del 2004 dove vengono stabiliti i doveri dei conduttori dei cani e i diritti degli animali da affezione.A tale proposito la Polizia Municipale

vigilerà sul rispetto delle citate norme, tenuto conto che le eventuali inosser-vanze alle stesse comporteranno una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro, per le violazioni meno gravi, fino ad arrivare in caso di maltrattamen-to dell’animale a denunce penali.Un aspetto positivo che caratterizza la sensibilità e l’attenzione dei cittadini jesini nei confronti degli animali sono le numerose segnalazioni, pervenute al Comando Polizia Municipale, riguardo presunti maltrattamenti. A seguito di tali segnalazioni il Comando di Polizia Mu-nicipale è intervenuto prontamente per ben 7 volte negli ultimi due mesi, ope-rando nei termini previsti dalle norme.La Polizia Municipale, restando a dispo-sizione per chiarimenti ed informazioni, confida nella collaborazione di tutti i cittadini. L’osservanza delle regole per-metterà di avere una città senz’altro più pulita e vivibile in favore di tutta la co-munità ed anche degli animali.

All’asta 50 biciclette abbandonate

Presso i magazzini della Polizia Municipale da tempo sono in gia-cenza circa 50 biciclette, rinvenu-te negli ultimi 30 anni nel territo-rio comunale e mai reclamate dai legittimi proprietari. In questi giorni si sta provveden-do a ripulirle, sistemarle e verifi-care il loro valore. Prossimamente il Comando di Polizia Municipa-le provvederà ad indire un’asta pubblica per la loro vendita. Le modalità di partecipazione ver-ranno rese pubbliche sul sito del Comune e a mezzo stampa.

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Il Comune di Jesi ha sottoscritto il proto-collo di intesa “Città sostenibili e ami-che dei bambini e degli adolescenti” a cui aderiscono Unicef, Legambiente e Garante Regionale per l’Infanzia e l’A-dolescenza. Con questo protocollo il Co-mune di Jesi si impegna a realizzare una serie di azioni ed iniziative che possano favorire i fondamentali diritti dei bambi-ni sanciti dalla Convenzione Internazio-nale delle Nazioni Unite del 1989.E già sono state coinvolte le scuole per diversi progetti. Il primo è “Non-tiscordardime - Operazione Scuole Pulite”: una giornata di partecipazio-ne dedicata alla vivibilità degli edifi-ci scolastici ed a piccoli interventi di manutenzione. Per un giorno ragazzi, insegnanti e genitori si dedicheranno insieme a semplici lavori per rendere più accoglienti e confortevoli i luoghi dedicati allo studio: rinfrescare le pare-ti di classi e corridoi, piantare alberi e fiori, ripensare gli spazi. Un’occasione per migliorare la vivibilità all’interno della scuola, confrontandosi sui temi ambientali, promuovendo il senso civi-co e la consapevolezza di appartenere ad una collettività dove è responsabilità

In programma già quest’anno quattro appuntamenti. Il 5x1000 devoluto dai contribuenti al Comune sarà destinato all’acquisto di giochi per scuole e parchi pubblici

di tutti rispettare e prendersi cura degli spazi comuni,Il secondo appuntamento sarà in pro-gramma a maggio con “100 Strade per Giocare”: una bella festa in strade chiu-se al traffico e restituite per un giorno alla libera circolazione dei pedoni con giochi in strada, laboratori, spettacoli per chiedere una città a misura di bambino.In autunno poi gli altri due appuntamen-ti: “Puliamo il mondo”, in programma l’ultimo fine settimana di settembre per ripulire la città dai rifiuti abbandonati e la “Festa dell’Albero” del 21 novem-bre con la messa a dimora, da parte dei più piccoli, di nuovi alberi per riqualifi-care aree degradate e renderle più belle e più verdi. Al progetto “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti” inoltre l’Amministrazione comunale destinerà totalmente il 5x1000 che i contribuenti devolveranno al Comune di Jesi nella loro dichiarazione dei redditi. Come noto, tra le finalità ed i soggetti ai quali può essere destinato il 5 per mille in di-chiarazione dei redditi, la legge preve-de “il sostegno delle attività sociali del Comune di residenza del contribuente”

JESI città amicadei bambini

(apponendo una firma nell’apposito ri-quadro).In particolare l’Amministrazione co-munale ha deciso di utilizzare le risor-se che ne deriveranno per l’acquisto di giochi per le scuole dell’infanzia e per i parchi pubblici, con ciò concretizzando lo spirito del protocollo di intesa laddo-ve, tra gli impegni del Comune, è previ-sta “la promozione di una città a misura di bambino e di adolescente, dove sia possibile avere una scuola accogliente, avere a disposizione spazi verdi, incon-trare in autonomia gli amici”.In prossimità di tali giochi sarà appo-sta una targa con la dicitura “Jesi Città Amica dei Bambini, gioco acquistato con il contributo del 5x1000 dei citta-dini”.

Si ricorda che il 5x1000 è possibile destinarlo anche a meritorie asso-ciazioni ed onlus che svolgono al-tre importanti attività sociali nella nostra città. Nel sito internet del Comune di Jesi, all’indirizzo www.comune.jesi.an.it vi è a disposizione l’elenco di tali soggetti ed il codice di riferimento.

Protocollo d’intesa tra Comune, Unicef, Legambiente e Garante Regionale per l’Infanzia con l’obiettivo di mettere in campo iniziative a favore dei più piccoli

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Non solo libri, riviste e dvd, ma anche giornali italiani e stranieri, audiolibri, musica, enciclopedie, dizionari, ban-che dati, video e immagini da sfogliare, leggere, prendere in prestito o scaricare sul proprio pc, tablet, smartphone o e-reader, tranquillamente seduti alla propria scrivania. Questo è il nuovo servizio MediaLibraryOnline (MLOL) offerto dalla Biblioteca comunale di Jesi, capofila del pro-getto provinciale che interessa 25 biblioteche, a tutti gli utenti che vorranno avvalersi della possibilità di visionare e scaricare in modo del tutto legale, tali contenuti. Ma cosa bisogna fare per accedere a tale piattaforma? È suf-ficiente iscriversi alla Biblioteca, se non sei già un utente re-gistrato, e richiedere username e password. Arriverà un mes-saggio di posta elettronica personalizzato, che potrà essere

utilizzato per accedere direttamente al sito http://ancona.medialibrary.it, una vera e propria biblioteca digitale aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e consultabile da casa, da lavoro, in biblioteca o durante un viaggio.Una volta effettuato il login, si potrà usufruire gratuita-mente di un’ampia collezione di risorse open access, libe-ramente scaricabili sui propri device, e si potrà accedere ad altri contenuti protetti, visualizzabili in streaming o pre-si in prestito gratuitamente con un semplice clic e senza recarti in biblioteca.Perché la sfida delle Biblioteche del nuovo millennio è quella di sempre, in fondo: essere il luogo in cui persone ed idee si incontrano e dove il passato dialoga con il pre-sente per costruire il futuro.

E-book, musica, audiolibri gratuiti con la nuova biblioteca digitale

La “Magdalena” di Bruno d’Arcevia

Si arricchisce

la collezione d’arte

contemporanea grazie

al fondo Tamburi

La collezione di arte contemporanea della Pinacoteca Civica di Jesi, visi-tabile negli ambienti Ottocenteschi al secondo piano di Palazzo Pianetti, si arricchisce di una nuova opera, grazie al fondo per le nuove acquisizioni la-sciato da Orfeo Tamburi al Comune di Jesi con il Premio Rosa Papa Tamburi. Si tratta di un quadro del maestro Bru-no d’Arcevia, esponente di punta della corrente neo-manierista o citazionista italiana intitolato “Magdalena”, un olio su tela del 2008. Bruno d’Arcevia, nome d’arte dell’ar-tista Bruno Bruni, è uno dei fondatori della Nuova maniera italiana, movi-mento artistico che si è posto l’obiettivo di recuperare gli stili e le tecniche della grande maniera cinquecentesca, ideato insieme al critico Giuseppe Gatt tra il 1982 e il 1983. Il suo ritorno al ‘mestie-re’ ha dato un nuovo impulso alle nuove generazioni di pittori penalizzati dalla profonda crisi vissuta dalla figurazione negli ultimi decenni. Le tecniche usate, oltre all’olio su tela, sono l’incisione ad acquaforte e l’affresco; i soggetti ricor-

renti sono spesso tratti dalla mitologia. Protagonista del panorama figurativo degli anni Ottanta e Novanta, Bruno d’Arcevia è uno dei pittori di punta del-la Galleria Apollodoro di Paolo Porto-ghesi a Roma, punto di riferimento dei pittori neomanieristi. Nel 1999 ha partecipato alla Quadrien-nale di Roma: Proiezioni 2000. Nello

stesso anno gli sono state dedicate due importanti mostre personali: The alle-gorical paintings of Bruno d’Arcevia, College of Arts, Columbus, ed Heroic quests & the mytology of painting a San Francisco. Nel 2003 partecipa alla ras-segna 20th Anniversary. 1983-2003 alla Caldwell Snyder gallery di New York & San Francisco.

// L’incontro degli studenti nella sala consiliare

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La storia di un Palazzo in una trilogia

Si conclude con il volume “Tondo Pia-netti” la trilogia di pubblicazioni a ca-rattere divulgativo e a scopo didattico dedicate a Palazzo Pianetti, curata dal personale del Servizio Polo Culturale e resa possibile dal contributo della Fon-dazione Cassa di Risparmio di Jesi. I tre volumi, concepiti da Loretta Mozzoni, già dirigente del Servizio Cultura e di-rettrice dei Musei Civici, Romina Quar-chioni e Simona Cardinali, sono dedi-cati all’illustrazione del piano nobile e della galleria rococò con il “Modulo Pianetti”, al ciclo dell’Eneide rappre-sentato nei soffitti delle stanze del piano nobile con “Le stanze di Enea” e infine all’illustrazione degli appartamenti ot-tocenteschi del secondo piano, dove è conservata la collezione di arte contem-poranea, con l’ultima pubblicazione, appunto il “Tondo Pianetti”. Il titolo rimanda all’ambiente circolare

Tondo Pianetti

costituito dal boudoir o salotto di con-versazione, finemente decorato, dove il Marchese Vincenzo Pianetti e la mo-glie Virginia Azzolino ricevevano gli ospiti più intimi. Il volume illustra con un ricco apparato iconografico tutti gli ambienti e le stanze del 2° piano, che a metà Ottocento fu completamente ristrutturato da Angelo Angelucci su committenza del Marchese Vincenzo in vista delle nozze con l’Azzolino. Ampio spazio è dedicato poi alla descri-zione della collezione di arte contem-

poranea conservata dal 2001 in questa porzione del palazzo, il cui incremento si deve, dagli anni Settanta in poi, alle donazioni del Premio Rosa Papa Tam-buri e alle acquisizioni rese possibili dai proventi degli immobili che Orfeo Tamburi lasciò al Comune di Jesi. Ac-compagna la pubblicazione del volume un divertente e coloratissimo strumento didattico per i bambini in età scolare, il “Gira, gira, tondo”, finalizzato alla co-noscenza degli ambienti del piano otto-centesco e alla storia di Palazzo Pianetti.

Si avvicina il centenario dello scoppio della 1ª Guerra Mon-diale, un evento epocale che ha cambiato la storia dell’Eu-ropa e che ha segnato indelebilmente anche il destino del nostro Paese. La Grande Guerra occupa ancora uno spazio molto importante nella memoria collettiva e per questa ri-correnza storici e ricercatori stanno conducendo ricerche e studi che andranno a incrementare la già corposa letteratura storiografica sull’argomento. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi, attraverso il Servizio Polo Culturale, anticipando la fase delle comme-morazioni ufficiali, dedicherà a partire dalla fine di marzo il prossimo ciclo di conferenze “Leggere la Storia” all’analisi storica e storiografica della 1ª Guerra Mondiale, servendo-si della consulenza scientifica, a titolo gratuito, di Fulvio Cammarano dell’Università di Bologna e di Riccardo Pic-cioni dell’Università di Macerata. I quattro incontri, che si terranno tutti alla Sala Maggiore del Palazzo della Signoria in Piazza Colocci, saranno te-nuti da storici contemporaneisti di chiara fama e saranno dedicati all’approfondimento di diversi aspetti del conflit-to, dalle cause agli aspetti militari, sociologici, mentali fino alla ridefinizione geopolitica dell’Europa seguita alla pace di Versailles, con le conseguenze devastanti che la guerra ebbe in alcuni stati come momento di incubazione dei tota-litarismi del 900. Ecco il calendario degli incontri:

“LEGGERE LA STORIA” DEDICATA AI 100 ANNI DALLA 1aª GUERRA MONDIALE

GIOVEDÌ 27 MARZO - Fulvio CammaranoPerché è scoppiata la Prima Guerra Mondiale

GIOVEDÌ 10 o GIOVEDÌ 17 APRILE - Leonardo GoniLe grandi battaglie della Prima Guerra Mondiale

GIOVEDÌ 8 MAGGIO - Paola MagnarelliCorpi e menti nella Grande Guerra

GIOVEDÌ 15 MAGGIO - Giovanni SabbatucciIl Trattato di Versailles e la crisi del dopoguerra

// Museo Civico del Risorgimento di Bologna - Archivio

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Lirica e Festival 2014DON GIOVANNI, TOSCA, LES CONTES D’HOFFMANN E OLIMPIE DI SPONTINI

Quattro titoli d’opera coprodotti con teatri di livello nazionale, appunta-menti musicali, eventi d’arte e lettera-tura, e l’omaggio al riconoscimento di Jesi quale “Città Europea dello Sport” 2014. È la proposta della Fondazione Pergolesi Spontini per il XIV Festival Pergolesi Spontini e la 47esima stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. La Stagione Lirica del “Pergolesi” si terrà dal 18 ottobre al 30 novembre; in cartellone il “Don Giovanni” di Mozart con la direzione di Christian Capocaccia e la regia Graham Vick in coproduzione con Teatri del Circuito Lirico Lombar-do, Teatro dell’Aquila di Fermo, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Regio di Parma e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, la “Tosca” di Puccini con la di-rezione di Antonio Pirolli e la regia di Massimo Gasparon in coproduzione con Teatro dell’Aquila di Fermo, ed infine, per la prima volta a Jesi, “Les contes d’Hoffmann” di Offenbach con la dire-

zione di José Luis Gomez Rios e la regia Frédéric Roels in coproduzione con Tea-tri del Circuito Lirico Lombardo. Il XIV Festival Pergolesi Spontini, dal 5 al 21 dicembre, a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto e San Marcello, ruota intorno al tema “Olimpia e Olim-pie”. Filo conduttore del 2014, anno in cui Jesi riceve il riconoscimento di Cit-tà Europea dello Sport, è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidiscipli-nare che abbina musica, cinema, poe-sia e letteratura, e che si conclude con la prima esecuzione in epoca moderna dell’ “Olimpie”, tragédie-lyrique in tre atti di Gaspare Spontini realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini in copro-duzione con Fondazione Teatro Verdi di Trieste. Attraverso i vari appuntamenti del Festival, sarà sviluppato il tema di come sport, musica e arte siano non solo rappresentazione di competizione e vir-tuosismo ma anche strumenti di pace e fratellanza tra i popoli.

Ha preso il via a febbraio la prima edizione di “Banco di scena”, un corso di formazione in scenogra-fia teatrale e scenotecnica desti-nato agli studenti del terzo e del quarto anno del Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi. Il corso, pro-mosso ed organizzato dalla Fonda-zione Pergolesi Spontini e dal Liceo Artistico , prevede lezioni nelle aule scolastiche, laboratori scenografici presso il Laboratorio della Fonda-zione, in via Carlo Marx a Jesi, e montaggio scenografico in teatro, sia al “G.B. Pergolesi” che al “V. Moriconi”, in un percorso che uni-sce il processo formativo all’obiet-tivo finale: la realizzazione di una scenografia teatrale per lo spettaco-lo Il flauto magico … a modo nostro che si svolgerà al Teatro Pergolesi di Jesi nell’ambito dei laboratori di teatreducazione La lirica non men-te, e OperaH. La prima edizione di Banco di scena si concluderà ad ottobre con la messa in scena delle performance al Teatro Pergolesi.“Banco di Scena”, sviluppato da una idea di Massimo Ippoliti e Paolo F. Appignanesi, si inquadra nell’am-bito delle attività di teatreducazione della Fondazione Pergolesi Spon-tini curate da Silvano Sbarbati, e ricondotte sotto il nome di “Social Opera”. Le lezioni ed i laboratori saranno condotti dal personale do-cente del Liceo (Massimo Ippoliti, Nicola Farina), da qualificati opera-tori della Fondazione (Paolo F. Ap-pignanesi, Silvano Sbarbati, Ilaria Sebastianelli, Frediano Brandetti), in collaborazione con il Teatro Pi-rata di Jesi.

I Liceali del “Mannucci” di Jesia scuola di scenografia teatrale

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LA GIUNTA COMUNALE

da LAURA BOLDRINIÈ durato oltre un’ora l’incontro tra la pre-sidente della Camera Laura Boldrini e la Giunta comunale di Jesi, tenutosi il 10 febbraio scorso a Montecitorio. Un incon-tro estremamente cordiale, a testimonian-za dell’affetto che la Boldrini manifesta per la città in cui ha frequentato gli studi e si è formata prima di intraprendere il percorso di vita che l’ha portata ad essere oggi la terza carica dello Stato. La presi-dente della Camera ha illustrato l’attività che viene svolta a Montecitorio e in parti-colare il ruolo di chi è chiamato a presie-dere l’assemblea parlamentare. Il sindaco Massimo Bacci ha avuto modo, da parte sua, di ringraziarla per l’opportunità riservata, ritenendo que-sta visita a Roma un atto dovuto. “Senza entrare minimamente in alcun discorso politico che non era né poteva essere in agenda - ha aggiunto il sindaco - ho voluto trasmettere alla Boldrini i sen-si di affetto e vicinanza per il delicato compito a cui è stata chiamata, ben con-sapevole che dal punto di vista umano il suo ruolo comporta inevitabilmente onori, ma anche pesanti oneri. Per Jesi è certamente motivo di orgoglio che una sua concittadina guidi oggi la Camera dei deputati. È una ulteriore ed efficace dimostrazione di come una comunità di provincia riesca ad avere una organiz-zazione scolastica, formativa e sociale di altissimo livello che permette alle menti più brillanti di fare strada. Ho apprezzato l’interesse che la Boldrini ha mostrato per la sua Jesi, ascoltando con attenzione ciò che l’Amministra-zione comunale sta mettendo in campo su numerose tematiche, con particolare riferimento alla tutela dei più deboli, in-coraggiandoci nel percorso che stiamo compiendo”.La Boldrini, accogliendo la richiesta di

Bacci, ha assicurato che, in occasione di una nuova visita ufficiale nelle Marche, avrà modo di tornare a Jesi, ricordando con grande emozione l’appuntamento dello scorso novembre a teatro Pergo-

Sindaco ed assessori ricevuti a Montecitorio: “Siamo orgogliosi che una nostra concittadina rappresenti la terza carica dello Stato”

lesi con gli alunni della media “Loren-zini” che hanno sviluppato un’attività didattica su integrazione e coesione so-ciale legata al suo libro “Solo le monta-gne non si incontrano mai”.

// Alcuni momenti della visita a Montecitorio del Sindaco Massimo Bacci e della Giunta Comunale

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Il decreto Salva-Roma, assicurato dal nuovo Governo, farà pagare a tutti i cittadini italiani il deficit della Capitale causato da una pessi-ma gestione dei suoi amministratori. Non è giusto. E diventa l’occasione per far capire quanto sia importante proporre, a livello lo-cale, un bilancio corretto, che sappia tradurre quanto i cittadini versano attraverso aliquote e tariffe relative e quali servizi il Comune eroga per la comunità.Del resto tutti noi, in famiglia o anche sin-golarmente, facciamo un bilancio. Abbiamo delle entrate e in base a quelle stabiliamo quanto spendere per mangiare, vestire, diver-tirsi, investire in beni (casa, auto) e una buona gestione ci permette di non contrarre debiti. Così il Comune che determina, per sempli-ficare, le somme necessarie per coprire le

Il gruppo Patto x Jesi rileva, dopo un primo importante scorcio di legislatura, come le problematiche economico-fi-naziarie del Comune siano sistematica-mente affrontate e risolte dalla Ammini-strazione con il concreto appoggio delle forze di maggioranza: in primis la Giunta ha pensato bene di mettere in sicurezza i conti assolutamente fuori controllo del Comune anche in relazione ai continui ta-gli del Governo centrale e la necessita di non tagliare i servizi ai cittadini. Ci si è riusciti tanto che dette prestazioni stanno mantenendo lo stesso livello pur con notevoli risorse in meno: alcune scel-te coraggiose, con tagli al superfluo o al non indispensabile, sono stati così effet-

spese correnti (stipendi, servizi, contributi) e quelle per gli investimenti (strade, scuole, at-trezzature sportive). Tenendo conto che i tra-sferimenti statali, su cui si basa buona parte delle entrate, sono stati costantemente ridot-ti. Questa situazione porta, a parità di servizi erogati dal Comune, o ad un aumento della tassazione locale o ad un taglio delle spese. Noi abbiamo scelto la seconda strada.Sin dal nostro insediamento si è iniziato ad effettuare un controllo sulle spese. Si è inter-venuti sul costo del personale, riuscendo ad ef-fettuare dei risparmi attraverso una sua riorga-nizzazione. Abbiamo risparmiato sui contratti di numerosi servizi, rinegoziando quelli troppo onerosi e migliorando le prestazioni.Si è intervenuti sulla gestione delle mense scolastiche, dove per anni le precedenti Am-ministrazioni non avevano voluto prendere decisioni, lasciando in essere un servizio non omogeneo nei confronti dei ragazzi e non sostenibile economicamente. Con il nostro intervento si sono risparmiati oltre 300 mila euro, mantenendo un’elevata qualità dei prodotti e del servizio come le Commissioni Mensa hanno potuto certificare.

tuate senza intaccare le risorse relative agli oneri incassati che, per chiara scelta dell’Amministrazione comunale, vanno indirizzati per gli investimenti produttivi e non a copertura delle spese correnti. Nel contempo sono stati approvati il Bi-lancio di previsione ed il piano delle ope-re pubbliche del Comune che permettono di procedere nell’azione di aggiornamen-to e di investimento che porterà ad un mi-glioramento generale della vivibilità del-la nostra città e a rimettere in movimento il volano delle realizzazioni, uniche per contribuire a .riattivare l’economia.Il riconoscimento di Jesi Città Europea dello Sport rappresenta un merito della Giunta Bacci che permette alla nostra cit-tà di rimarcare anche il grosso merito di rappresentare in modo giusto la città di Jesi come la più medagliata del mondo, senza dimenticare la straordinaria attività di base che vede coinvolte numerosissi-me società sportive e oltre 17 mila tesse-rati! Tale riconoscimento porterà ad im-portanti iniziative durante l’anno anche dal punto di vista turistico, un settore in cui, anche tramite le varie iniziative del

Si è provveduto ad effettuare i rinnovi dei contratti con alcune associazioni sportive, con logiche nuove, con l’obiettivo non solo di ri-sparmiare, ma anche e soprattutto di migliora-re la gestione degli impianti. Stadio e piscina sono due esempi emblematici: nel primo il gestore si occupa pure della manutenzione dei giardini antistanti, nel secondo si è azzerata la spesa di 140 mila euro l’anno.Si è costituito un fondo di garanzia che facili-ta il ricorso al credito da parte delle imprese e si è creato un fondo per favorire l’apertura di attività economiche nel centro storico.Tutti questi interventi, assieme ad altri, han-no permesso di poter diminuire le spese in bilancio per circa il 10% senza, soprattutto, tagliare i servizi e la loro qualità, in un con-testo di continui tagli dei trasferimenti statali, e senza prevedere nel bilancio 2014 alcun aumento della tassazione locale.Una buona gestione delle risorse, un costante ed attento controllo delle spese e una buona programmazione permettono di avere un bi-lancio sicuro e privo di “sorprese”.Questo è il nostro obiettivo.

Gruppo Consiliare Jesiamo

settore Turismo (vedi i “Week end di Pri-mavera” con visite guidate dal Marzo al Giugno, ecc.) permetterà all nostra Jesi di essere assoluta protagonista nel panora-ma dell’accoglienza ricettiva marchigia-na.

Gruppo ConsiliarePatto per Jesi

LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

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Le chiacchiere della democrazia - Anno nuovo vita nuova, come ci ricorda il vec-chio detto. Infatti nuovo governo… nuo-ve proposte, nuovi visi, ma in sostanza il senso è sempre quello: il Cittadino paga.Giorni fa, è stato approvato il bilancio del nostro Comune prospettando: nuovi lavori, nuovi cantieri, con sempre meno entrate da parte dello Stato, Regione, ecc. Difficile governare quando non ci sono i soldi! Noi di Insieme Civico faremo del nostro meglio per contribuire a trovare un equilibrio ed attuare quel cambiamento, così necessario alla nostra città.Per voltare pagina, vogliamo affrontare il problema relativo al nostro ospeda-le “Carlo Urbani”, ad oggi incompleto, (stante alcuni reparti non ancora trasferiti

Il Partito Democratico di Jesi ha formula-to le sue proposte di modifica al bilancio comunale 2014, con l’obiettivo di dimi-nuire la pressione fiscale sui cittadini, soprattutto nei confronti delle famiglie in difficoltà e delle imprese sempre più in affanno. Abbiamo chiesto il ripristino di una poli-tica più equa e solidale, ricordando che il principio costituzionale della “progressi-vità delle imposte” è un caposaldo della costituzione Repubblicana.Negli ultimi due anni la giunta Bacci ha aumentato fino al massimo consentito le imposte comunali Irpef (0,8%) e Imu (10,6 per mille), facendo incassare al Co-mune ben di più di quello che è mancato

dal “Viale della Vittoria”) con una spe-sa di circa 100 mila euro all’anno per il trasferimento degli ammalati. Non sono soldi dei cittadini?È interessante sottolineare che i referenti regionali - Assessore e Consiglieri, eletti in Vallesina - hanno promesso il comple-tamento per la fine del dicembre 2012, poi per giugno 2013 e con una conferenza stampa, dove erano presenti tutti, hanno cambiato la data a fine dicembre 2013. Dopo di che, a gennaio 2014 hanno infine previsto la fine dei lavori del “Carlo Ur-bani” per dicembre 2014.Crediamo queste persone poco coerenti con quello che dicono, tenuto conto che stanno giocando con la salute della gente; già nell’ultimo Consiglio comunale il no-stro consigliere Giampaoletti ha stigma-tizzato tale comportamento vergognoso. Questi “signori” eletti con i voti del cen-tro sinistra sono Consiglieri Regionali o Assessori che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini, e non curare solo l’inte-resse di parte. Vogliamo attestare che la “salute” non ha colore, ed è inammissibi-le che si continuino a tagliere servizi per

dai tagli sui trasferimenti dello Stato.Questo è fare cassa con i soldi delle ca-tegorie più deboli. Noi crediamo che sia puro buon senso puntare ad aiutare le famiglie e le imprese Jesine abbassando le imposte comunali, almeno per chi è in forte difficoltà come gli anziani che fati-cano ad arrivare alla fine del mese con le loro pensioni, o come i giovani che non riuscendo a trovare un’occupazione gravano sulle già magre tasche della fa-miglia.Le proposte concrete del PD sull’appro-vazione del bilancio sono state:1. Ripristinare, l’esenzione dall’Irpef co-munale per le persone che guadagnano fino a € 15.000 lordi (circa € 800 netti al mese), riportando nelle mani di questi cit-tadini fino a € 120 all’anno;2. Fermare gli aumenti progressivi della Tares alle famiglie con più di tre com-ponenti, aiutando le famiglie numerose con indicatore Isee inferiore a € 20.000, riportando nelle mani dei cittadini circa € 50 all’anno; 3. Equiparare le imposte sulla casa per quelle abitazioni (non considerate di pre-

i cittadini con la necessità del risparmio e poi spendere 3 milioni di euro per fare una sede nuova a Fabriano, quando si do-vrebbero, con urgenza, potenziare i Pron-to soccorsi e altri reparti nel territorio.Speriamo che gli elettori al momento del voto ricordino come la Sanità pubblica sia stata maltrattata da questi “soloni” della democrazia a chiacchiere … ma non nei fatti.

Gruppo ConsiliareInsieme Civico

gio) che vengono date in comodato dai genitori ai figli (e viceversa) allo stesso modo di quelle dell’abitazione principa-le, per chi rientra nell’indicatore Isee al di sotto di € 20.000;4. Raddoppiare i fondi destinati agli in-centivi per la creazione di nuove attività economiche in centro e nei borghi storici sino a €. 80.000;5. Investire €. 110.000 nel completamen-to della raccolta differenziata in centro e nelle frazioni per evitare le penali da sforamento del 65% che ricadrebbero sui contribuenti;6. Investire €. 120.000 nel ripristino del decoro urbano nella zona di Santa Maria del Piano e nella realizzazione di un’area verde al posto della palazzina Crt del Ver-ziere.Queste misure utili e di buon senso per fronteggiare lo stato di crisi attuale, sono state tutte bocciate dalla maggioranza, nonostante tecnicamente avessero la co-pertura economica per essere realizzate, come certificato dai tecnici comunali.

Gruppo ConsiliarePartito Democratico

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Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio scorso sono stati approva-ti il Bilancio previsionale 2014 e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016.In quest’ultimo, tra le altre, è compresa la realizzazione di un impianto meccanizzato di risalita (una scala mobile!) da realizzare al posto delle “scalette della morte” e dei marciapiedi di via Mazzini, il tutto per la “modica” spesa di 800 mila euro!Le scalette della morte (Costa Mezzalancia) costituiscono uno degli scorci più belli e ca-ratteristici del nostro Centro Storico e anche stavolta, come spesso accaduto con questa Amministrazione, non si riescono a com-prendere le motivazioni di una tale scelta... Proprio come nel caso dell’insensata modi-fica della viabilità in Corso Matteotti!Oltre ad essere esteticamente inguardabili,

Le eccellenze economiche che hanno il cuore e la sede nella nostra Vallesina sono seriamente a rischio? È questo il tema del dibattito che si è tenuto giovedì 27 febbraio scorso a Jesi in presenza del Segretario Na-zionale IDV Ignazio Messina.La riflessione che ha dato spunto all’incon-tro risiede nella paura che la forte crisi che ha attanagliato la piccola-media impresa ar-tigiana tipica della nostra zona ed in paral-lelo il principale istituto bancario che ha la propria sede a Fontedamo, Jesi, possa com-promettere definitivamente il nostro tessuto economico.Se Jesi era negli anni del boom la “Piccola Milano nelle Marche” ora girare per la sua zona industriale ed allargando l’orizzonte a

infatti, queste scale mobili sarebbero anche soggette ad una manutenzione “particolar-mente onerosa” (come risulta nello studio di fattibilità del progetto stesso presentato dal Comune) e fondamentalmente “inutili”, dato che è prevista la costruzione di un altro ascensore (vecchio e pesante lascito della Giunta Belcecchi) a metà di via Mazzini, ovvero a soli 200 metri da lì!Se, secondo l’Amministrazione, lo scopo della realizzazione di quest’opera è rivita-lizzare il Centro Storico, allora si sta deci-samente sbagliando strada!Rivitalizzare il Centro significa investire sulle attività commerciali che ci sono, fa-vorire l’apertura di altre, supportare ini-ziativa turistiche e culturali e, soprattutto, mantenere in buono stato e migliorare tutto il patrimonio storico ed artistico che posse-diamo, senza deturpare l’esistente!Ma non è tutto: oltre a contestare l’opera, il MoV 5 Stelle di Jesi ha chiesto che l’e-norme cifra necessaria per la sua realizza-zione, che dovrebbe provenire dal prossimo appalto per la gestione dei parcheggia a pa-gamento della città, venga invece utilizzata per altri scopi differenti:- la manutenzione ordinaria e straordinaria

tutta la zona che costeggia il fiume Esino, restituisce una sensazione di fallimento ed abbandono a causa dei tanti capannoni in stato di abbandono.Analizzandone le cause con l’aiuto dell’e-sperto in materia di pmi Giovanni Dini è emerso che una delle cause principali è stata sicuramente il crollo della domanda interna che porta le imprese a lavorare al di sotto della propria capacità produttiva con conseguente aggravio dei costi. Altro elemento fortemente penalizzante è il ritar-do nella riscossione dei crediti, soprattutto vantati verso la Pubblica Amministrazione, che impone dei sacrifici finanziari alle stes-se scoprendole continuamente sul alto della liquidità.In parallelo con la crisi del settore delle pmi, si è aggravata quella della Banca delle Marche, fiore all’occhiello del credito nella nostra Regione. Da prima una gestione a luci ed ombre, poi la crisi ed infine la forte svalutazione imposta dall’Istituto Centrale ha messo a dura prova la nostra Banca. Il dato su cui vale la pena soffermarsi, oltre ai numeri ufficiali che parlano di 3200 di-pendenti, 550 mila clienti e 40 mila azio-nisti, è il forte radicamento con il territorio

delle strade e dei marciapiedi;- quella ordinaria del Verde Pubblico;- quella ordinaria e straordinaria degli al-loggi di emergenza;- la creazione di un fondo per sostenere il Lavoro e lo Sviluppo EconomicoFermatevi un attimo a pensare a tutto ciò che sarebbe possibile realizzare con la ci-fra di 800 mila euro...Beh, dopo una specie di “Serrate le fila!” da parte del Sindaco Bacci, la maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti e dato l’ok al progetto delle scale mobili.Il MoV 5 Stelle di Jesi si farà promotore di una raccolta firme per chiedere lo stral-cio del progetto dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche, in modo da poter avere la certezza che questo obbrobrio non venga mai più né previsto e né realizzato.Inoltre, prendiamo ancora una volta atto del fatto che la Partecipazione quella vera, quella che consente ai cittadini di incidere concretamente nelle decisioni che riguarda-no la nostra città, purtroppo non fa parte del Dna di questa Amministrazione.

Gruppo ConsiliareMoVimento 5 Stelle

che nonostante i problemi non ha scalfito come avrebbe potuto la fiducia dei cittadini clienti.Vale allora la pena domandarsi se il valore netto che si sta attribuendo all’azienda per mezzo dei forti accantonamenti sia reale o in qualche maniera inferiore a quello reale.La domanda si aggancia necessariamente alla riflessione del prezzo che potrebbe pa-gare un eventuale acquirente oggi (sicura-mente molto vantaggioso) e sulla necessità di percorrere strade alternative alla svendita di questo importante patrimonio della re-gione.Le richieste emerse su cosa si possa fare per alzare la domanda interna, ridurre i tempi di riscossione dei crediti delle pmi e sulla necessità di tenere alta l’attenzione sulle vicende di Banca Marche verranno forma-lizzate e portate dinnanzi all’Assemblea Regionale.

Gruppo Consiliare Italia dei Valori

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È stata presa con stupore la decisione, adottata dal Consigliere Cesare Santinelli, di lasciare la lista civica JesiAmo, avendo lo stesso contribuito al suo successo eletto-rale nel 2012.Per alcuni tale scelta è stata inaspettata; per altri, che conoscono la sua integrità, coe-renza e partecipazione alle problematiche della città e dei cittadini, era ipotizzabile, pur non sapendo né i tempi né i modi in cui la stessa si sarebbe concretizzata.Fin dai primi mesi del nuovo governo cittadino, Santinelli aveva fatto sentire il suo malumore sull’esternalizzazione delle mense scolastiche, provvedimento (non contenuto nel programma elettorale) che ha contribuito alla scelta perpetrata di di-mettersi dall’incarico di capogruppo.Ulteriori motivi di contrasto sono emersi

in merito alla sicurezza, alla viabilità e, in ultimo, al registro delle coppie di fatto, materie sulle quali non hanno mai trovato accoglimento le sue obiezioni.Per quanto riguarda l’esternalizzazione delle mense, a soli quattro mesi dall’inizio del nuovo servizio, le irregolarità nell’ac-quisto delle derrate alimentari, non confor-mi al capitolato d’appalto, riscontrate du-rante i controlli del magazzino nella cucina centralizzata, effettuati dal comitato dei genitori, hanno dimostrato la fondatezza delle obiezioni mosse. I contrasti sopra esposti hanno fortemente compromesso i rapporti all’interno della maggioranza, rendendo opportuna l’uscita di Santinelli dal Gruppo consiliare “Jesia-mo” in prima istanza, per poi costituire il gruppo “Liste Civiche per l’Italia” nel Consiglio Comunale di Jesi.La scelta da parte di Santinelli è ricadu-ta su questo gruppo autonomo, in quanto convinto dei presupposti fondanti le liste civiche, che rappresentano il territorio e che hanno la loro ragion d’essere in ambito locale, a differenza dei partiti che rispon-dono a segreterie nazionali, non sempre

in linea con gli interessi delle realtà locali amministrate.“Liste Civiche per l’Italia” gruppo rappre-sentato in Consiglio Comunale e in Consi-glio Regionale dall’ex Sindaco di Osimo, Avv. Dino Latini, conferma la totale liber-tà di scelta sulle questioni locali, da parte dei propri rappresentanti, come previsto dal proprio programma elettorale.Malgrado tale gruppo sia stato collocato d’ufficio in minoranza, dopo che i gruppi di maggioranza non hanno raccolto l’ap-pello dello stesso Santinelli di continuare l’esperienza politica all’interno della stes-sa, pur mantenendo la propria autonomia decisionale, la neo lista non farà mancare il proprio sostegno sulle scelte condivise, volte ad una efficace azione di governo cit-tadino in grado di rispondere ai bisogni ed alle aspettative della comunità.

Gruppo ConsiliareListe Civiche per l’Italia

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