Jesi Oggi n. 3 - Ottobre 2013

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Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93) Mense: più qualità e controlli. Risparmi per le famiglie e per il Comune QUASI 8 MILIONI PER I PIù DEBOLI Servizi sociali al centro dell’attenzione p. 18 MERCANTINI GRATUITO Sosta libera da novembre nel maxi-parcheggio di viale della Vittoria p. 9 RACCOLTA DIFFERENZIATA OCCHIO ALLE MULTE Ispettori ambientali operativi Riscontrate forti criticità con aggravio di costi per tutti p. 16 Jesi Oggi anno XXI n. 3 / Ottobre 2013 felcini SHOES • FASHION • BAGS [email protected] Alle famiglie di Jesi p. 6 Scuole più sicure foto Augusto Giglietti

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Periodico del COMUNE DI JESIDirettore responsabile: FRANCESCO CHERUBINIIn redazione: Simone BrunoriDirezione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srlRegistrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93)

Mense: più qualità e controlli. Risparmiper le famiglie e per il Comune

QUASI 8 MILIONI PER I PIù DEBOLI

Servizi socialial centro dell’attenzione

p. 18

MERCANTINI GRATUITO

Sosta libera da novembrenel maxi-parcheggio di viale della Vittoria

p. 9

RACCOLTA DIFFERENZIATAOCCHIO ALLE MULTE

Ispettori ambientali operativi Riscontrate forti criticità con aggravio di costi per tutti

p. 16

JesiOggianno XXI n. 3 / Ottobre 2013

felciniSHOES • FASHION • BAGS

[email protected]

Alle famiglie di Jesi

p. 6

Scuole più sicure

foto Augusto Giglietti

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Appunti di viaggioParto dalle Fiere di San Settimio, non tanto per la manifestazione in sé, quanto per una riflessione più ampia. Sono tor-nate in mano al Comune dopo oltre un decennio di gestione affidata all’ester-no. Una scelta forte ma consapevole, di rottura rispetto al passato. Le Fiere sono andate non bene, ma be-nissimo, gli ambulanti sono stati tutti soddisfatti, l’affluenza di pubblico è stata straordinaria, non si sono regi-strate criticità particolari. E soprattutto alla Comunità di Jesi non sono rimaste le briciole, come negli anni scorsi, ma diverse decine di migliaia di euro che saranno utilizzate per migliorare i servi-zi della città, a partire proprio da quelli a servizio del commercio.Ho ringraziato i dipendenti del Comune e di Jesiservizi coinvolti nell’iniziativa. Si sono fatti carico di un lavoro asso-lutamente complesso, partendo pratica-mente da zero perché non vi era espe-rienza fieristica alle spalle, riuscendo a garantire la migliore riuscita delle Fiere di San Settimio grazie ad un forte impe-gno e una piena sinergia. Ho ricordato quanto detto loro alcuni mesi fa, quan-do avevo richiamato l’importanza della piena collaborazione di coloro che sono a servizio della Comunità, sottolineando il fatto che possiamo, insieme, dare ri-sposte sempre più efficaci ed efficienti. È stato un esempio concreto di buona amministrazione.

A proposito di riportare in capo al Comune gestioni in precedenza date all’esterno: merita di essere segnalata quella della sorveglianza per la scala mobile di Palazzo Battaglia. Averla af-fidata a terzi quando poteva essere effet-

tuata anche con personale comunale ci sembrava una scelta illogica. Risultato: orari più ampi, festivi compresi, e un buon risparmio di risorse.

Ed a proposito, invece, di piena col-laborazione degli uffici: i lavori alla scuola primaria “Mazzini” sono stati completati con largo anticipo rispetto ai tempi previsti, con un intervento ap-prezzato da tutti: alunni, insegnanti, ge-nitori. Aspettavano da anni che la loro scuola fosse sistemata: i soldi c’erano, i progetti pure. Ma era ancora tutto chiuso nei cassetti. Li abbiamo riaperti, abbiamo aggiunto delle risorse perché quei progetti non completavano l’opera come era invece importante che fosse. E la “Mazzini” si presenta un gioiello, senza che vi sia bisogno di rimetterci le mani in futuro.

Ho parlato di gestioni interne: ben ven-gano quando permettono di migliorare la qualità del servizio e fanno risparmiare. Da evitare, invece, quando non coniu-gano questi due benefici. Come lo era per la mensa: gestione comunale elefan-tiaca, spese non più sotto controllo, ser-vizio che divideva la città in scuole con mensa interna e scuole con pasti forniti. Abbiamo scelto la strada della gestione esterna sotto il diretto controllo pubbli-co: più qualità dei cibi, più controlli, meno sprechi, maggiori risparmi per le famiglie e per il Comune (300 mila euro l’anno). Qualcuno all’inizio era fortemente preoccupato. Dubbi legitti-mi, non lo nascondo. Ma dopo quasi un mese di inizio del servizio di refezione scolastica, i giudizi sono ben diversi. Continueremo a monitorare, per render-

lo sempre migliore, superando qualsiasi criticità che in questa fase iniziale do-vesse essere emersa. Perché parliamo dei nostri figli che hanno diritto a scuole sicure e pasti di qualità.

Sono alcuni aspetti, questi, che voglio sottolineare non per vantarci dell’azio-ne amministrativa - c’è ancora tantissi-mo da fare e lo sappiamo bene - quanto piuttosto per rimarcare un fatto: la strut-tura comunale era stata lasciata in una disorganizzazione imbarazzante. Ab-biamo provato a fare squadra su alcune priorità. E questo ci ha permesso di far emergere l’immagine di una struttura dove vi sono professionalità e senso di appartenenza che vanno valorizzate. Perché se vogliamo davvero restituire piena dignità alla città dopo anni di de-grado, bisogna che remiamo tutti nella stessa direzione.

Il sindacoMassimo Bacci

www.facebook.com/massimobaccisindaco

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Riaperta a temi di record la ristrutturata “Mazzini” che ospita anche la prima sede Unicef della cittàProssimi al completamento i lavori alla “Garibaldi” e alla “Cappannini” L’impegno per il futuro

“Avere scuole sicure, confortevoli e funzionali è un presupposto imprescin-dibile per una comunità che crede nei suoi giovani. Abbiamo avviato un per-corso di riqualificazione dell’edilizia scolastica da cui non torneremo indie-tro. Mi fa piacere che sia partito da un quartiere, come il Prato, che è uno dei cuori pulsanti di questa città”. Parole del sindaco Massimo Bacci in occasione della cerimonia di riapertura della primaria “Mazzini”, ristrutturata a tempo di record. Meno di un anno di lavori per l’adeguamento antisismico attraverso rinforzi alle fondazioni, alle murature portanti, ai solai e al tetto,

SCUOLE SICURE E FUNZIONALIper i cittadini di domani

oltre al rifacimento dei bagni, di porte, persiane e finestre, degli impianti elet-trico, idrico e termico, nonché la ripu-litura e il restauro delle facciate. Quasi un milione di euro la spesa sostenuta, per larga parte finanziata con risorse ministeriali assegnate a Jesi ad inizio 2011, ma che ancora dovevano essere utilizzate.Dalla dirigente scolastica agli inse-gnanti e soprattutto dagli alunni il rin-graziamento al Comune per una scuola che oggi si presenta veramente bella ed efficiente. “Quando si mette mano a la-vori del genere - è stato ricordato - c’è sempre il timore che non si rispettino i

tempi. Registrare che invece sono stati completati con largo anticipo è motivo di grande soddisfazione. Grazie all’im-presa e grazie agli uffici”. Una scuola che, tra l’altro, si contrad-distingue per essere diventata anche la sede ufficiale dell’Unicef, l’associazio-ne che si occupa dell’infanzia e che per la prima volta sarà presente a Jesi, ospi-te proprio nei locali della “Mazzini”.“Ringrazio l’Amministrazione comu-nale per questa bella scelta” ha detto il presidente regionale Cristiana Acqua che ha invitato a fare di Jesi una “città amica dei bambini” applicando l’appo-sito programma Unicef. “Avete un sin-

// La sede Unicef aperta alla Mazzini. A lato l’esterno della scuola ristrutturata e la cerimonia inaugurale

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daco molto sensibile su questi temi - ha ricordato la responsabile regionale - e sono certa che questo obiettivo potrà essere presto raggiunto”. Responsabile della sede di Jesi sarà Mirella Mazzari-ni, già dirigente scolastica. La ristrutturazione della “Mazzini” è da apripista per altri due importanti inter-venti nel settore dell’edilizia scolastica ormai prossimi al completamento. Il primo riguarda i due plessi della Ga-ribaldi: anche qui si sta procedendo molto speditamente, grazie all’affida-bilità della ditta che si è aggiudicata i lavori e al controllo dell’Area Tecnica Comunale. Vi erano infatti a disposi-zione quasi 700 mila euro, finanziati dal Ministero delle infrastrutture nel lonta-no 2009, per lavori di interventi urgenti di messa in sicurezza e riduzione del ri-schio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali. Affidato finalmente l’appalto, si sono completati i lavori al primo plesso, con l’imperme-abilizzazione del tetto, i controsoffitti, la sostituzione delle finestre, il rifaci-mento dei servizi igienici, le tinteggia-ture interne ed esterne, la realizzazione dei marciapiedi, la messa a norma di balaustre e parapetti, oltre allo sfolti-mento delle alberature. Manca solo la sistemazione del piazzale esterno e del-le fognature che saranno completate nel rispetto della data di ultimazione dei la-vori prevista per fine dicembre. In corso di svolgimento anche i lavori nell’altro plesso, esattamente uguali ai primi. An-che per questi la fine del cantiere è pre-vista per fine anno. Le ulteriori risorse

stanziate dall’Amministrazione comu-nale, rispetto a quelle a disposizione, permetteranno di rendere la scuola pie-namente funzionale, senza la necessità di doverci mettere le mani in futuro.Alla “Cappannini”, invece, con un in-tervento di 287 mila euro (finanziati per 202 mila con mutuo e 85 mila grazie ad un contributo della Fondazione Carive-rona) i lavori sono pressoché ultimati. Resta da intervenire su alcune pensi-line di protezione delle finestre, per la loro messa in sicurezza, operazione che sarà eseguita nei giorni di sabato e domenica, vale a dire quando la scuola è chiusa, per non intralciare l’attività didattica. In questa primaria sono sta-ti eseguiti lavori di adeguamento alle norme antincendio e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Si sono

installati sia una scala di sicurezza in struttura metallica, sia un ascensore idonei per disabili e sono stati realizzati l’impianto fisso di estinzione incendio, le uscite di emergenza, oltre alla messa a norma dell’impianto di illuminazione.Prossimi interventi previsti dall’Ammi-nistrazione il recupero dell’ex scuola Aquilone da destinare sia al nido che all’infanzia, la riqualificazione dell’in-tera area Collodi-Lorenzini di viale Verdi, la sistemazione dell’edificio an-nesso al Negromanti. Confermato, nel piano triennale delle opere pubbliche, 200 mila euro all’anno da destinare a quegli interventi pratici sulle varie scuole (tinteggiature, sostituzioni di infissi, recinzioni, coperture) per garan-tire a ciascuno dei 28 plessi comunali una migliore funzionalità.

// Sopra, la primaria Garibaldi: completato

il primo plesso, sono in corso

i lavori al secondo.A destra, il nuovo

ascensore e la scala di emergenza alla primaria

Cappannini

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Più qualità nei pasti con ampliamento dei prodotti biologici e no Ogm, rigo-rosi meccanismi di controllo, maggio-re risparmio per famiglie e Comune. Il servizio di refezione scolastica, che quest’anno coinvolge 2088 bambini, è regolarmente partito il 16 settembre, aprendo un nuovo capitolo per la città di Jesi. Perché per la prima volta la mensa è uguale per tutti, senza distinzioni tra scuola e scuola, con una gestione pri-vata, sotto il diretto controllo dell’en-

MENSE SCOLASTICHE Più qualità e più controllimeno spese per famiglie e Comune

te pubblico. Ciò che si sarebbe dovuto fare almeno dieci anni fa, ciò che hanno sperimentato con successo quasi tutti i Comuni italiani, a partire da quelli dove è più marcata la sensibilità verso il wel-fare sociale: perché coniuga efficienza e qualità, ponendo particolare attenzione sia alla piena soddisfazione degli utenti sia ai conti di famiglie e Comune, fa-vorendo economie di scala che liberano importanti risorse da investire nelle ma-nutenzioni delle scuole.

Il centro unico di cottura, ricavato negli ampi spazi della casa di riposto di via Gramsci, garantisce giornalmente i pasti a tutti gli alunni delle 11 scuole dell’in-fanzia e delle 6 primarie. È affidato a Gemeaz Elior e Camst - primarie società del settore riunite in una associazione temporanea di imprese - che si sono ag-giudicate la gara d’appalto per due anni, sulla base di una graduatoria che teneva conto da un lato dell’offerta tecnica (il livello qualitativo dei pasti) e dall’al-

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tro del prezzo. Avvalendosi anche delle cuoche di Jesiservizi che lavoravano in precedenza nelle cucine interne ad alcu-ne scuole, la nuova gestione è partita il 16 settembre, praticamente con l’inizio dell’anno scolastico. Anche in questo caso una inversione di tendenza rispetto al passato, quando le cucine aprivano il 1° ottobre, con difficoltà delle famiglie nelle prime due settimane di apertura delle scuole. In base al capitolato d’appalto, i pasti vengono preparati con prodotti regionali e comunque a filiera corta, privilegian-do quelli a marchio QM (Qualità delle Marche) che rispondono ai seguenti re-quisiti: no OGM, qualità superiore, sicu-rezza alimentare, rispetto dell’ambiente, benessere degli animali e trasparenza a tutti i livelli. Da agricoltura biologica le produzioni di frutta, verdura, uova, for-maggi, biscotti e fette biscottate. Per la carne, almeno il 60% proviene da alleva-menti con certificazione biologica. Pre-visti rigorosi meccanismi di controllo af-fidati, oltre alle autorità preposte, anche ai Comitati mensa costituiti dai genitori.Dalla tabella pubblicata è evidente il risparmio delle famiglie rispetto al pas-sato, anche grazie ad una rimodulazione delle fasce di reddito decise dall’Ammi-nistrazione comunale, scese da 12 a 6. Chi ha un reddito basso beneficerà di un contributo comunale pari a due ter-zi del costo del servizio, che diminuirà progressivamente per i redditi più alti, fino a scomparire per l’ultima fascia, dove però il prezzo pieno, a carico della famiglia, si riduce sensibilmente. Da te-ner conto, poi, che ogni famiglia pagherà solo per i pasti effettivamente consumati dai rispettivi figli: se in passato non si te-neva conto delle assenze dei bambini per malattia o altro - e dunque la retta mensi-le era sempre la stessa - da quest’anno il pagamento è legato solo ai giorni di pre-senza. Anche qui un cambiamento che si traduce in maggiore equità e risparmio.Con un servizio così meglio organizzato, che tra l’altro assorbe l’intero persona-le sia pubblico che delle ditte private, il Comune di Jesi risparmierà oltre 300 mila euro l’anno, risorse che, come det-to, saranno utilizzate sempre a beneficio delle scuole della città.

A pranzo a scuola per verificare la qualità dei pasti del nuovo servizio men-sa esternalizzato. Lo aveva promesso il sindaco Massimo Bacci e puntual-mente nella prima settimana di mensa si è presentato in una scuola primaria, spedendo gli altri assessori e alcuni consiglieri di maggioranza in altri sei plessi per testare di persona qualità ed appetibilità.Il sindaco, accompagnato da Salvatore Pisconti, presidente di Jesiservizi, la società che organizza il servizio, si è messo a tavola con i bambini della primaria Cappannini. Il vicesindaco Luca Butini ed il presidente del Consi-glio comunale Daniele Massaccesi alla primaria Martiri della Libertà. E poi ancora l’assessore Ugo Coltorti ed il consigliere Pino Gullace alla scuola dell’infanzia Gola della Rossa, l’assessore Cinzia Napolitano e il consiglie-re Andrea Torri alla scuola dell’infanzia Negromanti, l’assessore Rolando Roncarelli e il consigliere Marco Giampaoletti alla scuola dell’infanzia La Giraffa, l’assessore Sergio Garofoli e il consigliere Maria Chiara Garofoli alla primaria Perchi, l’assessore Mario Bucci e il consigliere Cesare Santi-nelli alla primaria Conti. “Pasti caldi, buona appetibilità, con la qualità dei cibi certificata dall’appal-to” ha commentato il sindaco Bacci che ha aggiunto: “Quello che conta non è il mio parere, che può apparire di parte, ma vedere i bambini mangiare con gusto, richiedere il ripasso, sentirli sereni e contenti nei refettori. Una verifi-ca collettiva, per renderci conto di persona che tutto fosse ben organizzato, perché restiamo assolutamente convinti che la scuola è un pilastro della nostra comunità e garantire servizi di qualità è una nostra prerogativa”.Sarà la prima di ulteriori “visite” a sorpresa nei refettori scolastici, anche perché si tratta di una delle prime importanti sfide che l’Amministrazione comunale ha voluto assumere per garantire equità tra tutti gli alunni, qualità e controlli nei pasti, importanti risparmi per famiglie e bilancio comunale.“Mi auguro - ha concluso il sindaco - che anche i comitati mensa costituiti dai genitori possano presto insediarsi per supportarci in questi controlli. Abbiamo bisogno di tutti affinché il servizio sia sempre migliore”.

A pranzo con i bimbiper verificarela qualità dei pasti

// Sindaco e presidente di Jesiservizi a pranzo alla Cappannini

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Rimessa pienamente in funzione dopo mesi di lavori di manutenzione straordi-naria a seguito della revisione ventenna-le, la scala mobile di palazzo Battaglia si presenta oggi con un nuovo volto: oltre ad un impianto di risalita pienamente funzionale ed efficiente che da via Naza-rio Sauro consente di arrivare comoda-mente in via Pergolesi, sono stati ripuliti tutti gli ambienti della “pusterla”, tinteg-giate le pareti, ripreso l’intonaco, con un nuovo impianto di illuminazione ed uno

speciale trattamento per i pavimenti. È stato anche rimosso il box di controllo posto nel vano scale ed individuato un più adeguato locale per la sorveglianza che è tornata in affidamento diretto al Comune, con un buon risparmio di ri-sorse. Il personale qui impegnato, attraverso monitor, garantisce anche la sicurezza per l’ascensore del parcheggio Zannoni e, in futuro, per i nuovi impianti di risali-ta in corso di realizzazione (come quello

che dal piazzale delle Conce salirà di-rettamente in piazza della Repubblica) o programmati dall’Amministrazione comunale. Questo permetterà una mag-giore elasticità degli orari di apertura che ora spaziano dalle 6.30 alle 21 dal lunedì al venerdì, fino a mezzanotte il sabato, le aperture con orario continuato 18-24 nelle domeniche d’estate e dalle 8 alle 24 nelle giornate festive principali negli altri periodi dell’anno. Stessi orari ovvia-mente anche per il parcheggio Zannoni.

Pavimentazione che salta, avvallamenti improvvisi, seri rischi per la sicurezza dei pedoni e dei veicoli. Decisamente una situazione imbarazzante in piazza Oberdan che mette a nudo i tanti difetti dei lavori di riqualificazione eseguiti appena tre anni fa. Inevitabile la decisione della nuova Amministrazione comunale di adire le vie legali contro l’impresa, contestando materiali e modalità dell’intervento. Un contenzioso che purtroppo non si preannuncia breve, visto che si è ancora in in attesa dell’esito dell’accertamento tecnico preventivo disposto dall’autorità giudiziaria.Proprio per questo il sindaco Massimo Bacci in estate ha dato disposizione all’Area Tecnica del Comune di procedere comunque ad una provvisoria messa in

sicurezza, ritenendo troppo pericolosa la situazione di dissesto stradale. L’alternativa, in attesa dei tempi della giustizia, sarebbe stata l’inevitabile chiusura della piazza. Sono state così rimosse le lastre saltate, sostituite da materiale bituminoso cercando di mantenere uniforme il colore. Una soluzione tampone, limitata a ripristinare le condizioni minime di sicurezza per la pubblica incolumità, fermo restando che provvedimenti successivi saranno assunti non appena risolta la controversia giudiziaria. I lavori, cone noto, erano stati realizzati dalla precedente Amministrazione comunale tra il 2009 ed il 2010 ed avevano evidenziato già dopo un anno forti criticità alla circolazione con danni ai veicoli.

Quel “pasticcio” di piazza Oberdan

// Alcune immagini della ristrutturata pusterla di Palazzo Battaglia

Una scala mobile più bella ed efficiente

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MERCANTINIGRATUITO

Da novembre il parcheggio Mercantini sarà gratuito. E lo resterà almeno fino al 31 gennaio del prossimo anno. Sono attualmente in corso interventi, da com-pletarsi entro fine mese, per superare le criticità: le rampe di entrata e di uscita delle auto, l’ascensore che sale al merca-to delle erbe, la cartellonistica all’uscita pedonale, individuando anche un box all’interno del parcheggio per la presen-za fisica di un custode che, a partire dal mese di novembre, assicurerà la miglio-re sorveglianza. E proprio la presenza del custode permetterà una elasticità di orari simili a quelli della scala mobile di palazzo Battaglia e dell’ascensore

del parcheggio Zannoni, vale a dire con aperture dalle 6,30 alle 21 dal lunedì al venerdì, fino a mezzanotte il sabato e l’accessibilità anche in occasione di particolari festività. Insomma, un intervento complessivo che punta a rendere il parcheggio Mer-cantini quel vero contenitore d’auto a servizio del centro storico che finora non era mai stato, con gestione diretta in capo al Comune. Una scelta importante, dettata dalla consapevolezza che i diversi miliardi di vecchie lire che le precedenti Ammi-nistrazioni comunali avevano utilizzato per la costruzione del maxi-parcheggio

Niente più ticket dal mese di novembre Nel frattempo via ai lavori di restyling al parcheggio che ospita 320 posti auto Anche un presidio per la sorveglianza

stavano rischiando di diventare un pes-simo investimento per la comunità. In questi anni i 320 posti auto sono in-fatti rimasti quasi tutti liberi. La scarsa visibilità dell’ingresso per le auto, la tariffa oraria, oltre ad oggettivi limiti strutturali del parcheggio lo hanno reso ben poco appetibile. Se si aggiunge poi un ascensore che troppo spesso si bloc-ca obbligando a lunghe risalite a piedi, lo sconfortante scenario è ben presto delineato. Tutti problemi analizzati dall’Area Tecnica e che hanno indotto la Giunta ad un intervento di restyling completo, così da renderlo perfetta-mente fruibile proprio da novembre.

Via al piano di contenimento dei piccioniTra i primi comuni della regione, Jesi si è dotata del piano di gestione della po-polazione dei piccioni. Lo ha fatto con-testualmente al piano provinciale che si ispira alle stesse linee guida.Il piano è stato approvato dalla Giunta comunale, provvedimento che ha dato di fatto il via libera ad un programma triennale con l’obiettivo di contenere il numero dei piccioni presente in città. Un problema segnalato da tempo, con riper-cussioni sia igieniche che sanitarie, ma su cui mai si era incisivamente intervenuti - anche a causa di una legislazione con-traddittoria - e che da qui al 2015 vuole riportare la situazione alla normalità. A fronte dei 350 piccioni per chilometro quadrato indicato dall’Istituto Superiore

di Protezione Ambientale (Ispra) come compatibile, il monitoraggio effettuato da Jesiservizi nella nostra città indicava un numero pari addirittura a 2300 capi a chilometro quadrato a fine 2012 (erano 1800 l’anno precedente). Lo screening igienico-sanitario effettuato su un cam-pione della popolazione ha inoltre evi-denziato una situazione di rischio igie-nico-sanitario per i cittadini in particolar modo per i soggetti più sensibili come bambini, anziani ed immunodepressi.Sulla base di questi risultati la Giunta ha affidato a Jesiservizi il compito di ge-stire l’attuazione del piano che prevede catture selettive con particolari voliere che saranno installate in varie parti della città, in particolare nel centro storico e

nelle altre aree dove è maggiore la con-centrazione dei piccioni. Il piano del Co-mune di Jesi è stato condiviso con tutti gli organismi di controllo: oltre all’Ispra, l’Istituto Zooprofilattico, l’Asur, la Pro-vincia. Si sviluppa su tre anni e sarà sot-toposto a verifica ogni sei mesi per mo-nitorare sia l’attività svolta sia il numero di piccioni presenti.

// L’ingresso del Mercantini da viale della Vittoria

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Una card verde multiuso valida per usufruire di mezzi pubblici locali, bici elettriche ed in prospettiva del traspor-to ferroviario. È il progetto a cui sta la-vorando l’Amministrazione comunale nell’ambito di un piano di sviluppo di mobilità sostenibile e trasporto inter-modale, finanziato con risorse comuni-tarie. E questo mentre nella primavera del prossimo anno sarà pronta la prima parte del nuovo sistema di piste ciclabi-li che unirà e metterà a sistema i tratti già presenti in città (palasport, giardini pubblici, piazza della Repubblica). Di questo ed altro si è parlato in un seminario sul tema della intermodalità sostenibile cui hanno partecipato sog-getti economici del settore mobilità e trasporti locali ed operatori del settore turistico. A fare il punto, l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano e l’ing. Marco Cardinaletti, che segue il pro-getto, denominato Intermodal. “Questo progetto - ha spiegato l’assessore - si inserisce nel lavoro che l’Amministra-zione sta portando avanti sul tema della mobilità sostenibile. Occorrono cambio di mentalità ed evoluzione culturale, a partire dalla presa di coscienza che la città a causa dell’inquinamento ha un conto salato da pagare: in termini di qualità della vita ed economici, in fat-to di ambiente e salute. Noi dobbiamo mettere a disposizione tutte le possibili infrastrutture: trasporto pubblico loca-le, parcheggi scambiatori, piste ciclabi-li, bici elettriche, informazioni”. Tanti dunque i fattori da mettere a siste-ma. “Intermodal - ha aggiunto Cardi-naletti - segue le indicazioni europee e regionali che dicono di sviluppare stra-tegie integrate e non piccoli progetti. Tutto è finanziato da fondi comunitari, risorse per 200 mila euro, ed il lavoro del Comune a riguardo è stato di inter-cettare le risorse. Il biglietto integrato potrà essere pronto per la fine del pros-

MOBILITà SOSTENIBILE Una scelta culturale

simo anno. Servirà per utilizzare bici elettriche, bus, in prospettiva il treno. Ma molti possono essere gli sviluppi, a partire dai servizi turistici”. Il progetto coinvolge un gruppo di la-voro aperto: tecnici e dirigenti del Co-mune, ma anche operatori del settore del turismo e tutti i soggetti del territo-rio il cui punto di vista può essere uti-le. Insieme alla card, saranno previsti pannelli e totem informativi interattivi, posti in zone sensibili dell’accoglienza in città dove l’utente, ovvero il pendo-lare o il turista, possa essere informato sulla maniera più comoda ed economi-ca per muoversi, quali mezzi utilizzare, dove parcheggiare e quant’altro possa servire. Quanto al trasporto pubblico, si è in attesa che lo studio affidato dal Comune ad una società specializzata ridisegni linee maggiormente funzio-

nali. Riguardo alle bici elettriche del bike sharing (21 a pedalata assistita distribuite in 4 posteggi), è fresco l’af-fidamento per due anni alla cooperati-va sociale Cisa Lavori dell’appalto per controllo e manutenzione del servizio, a partire dalla riparazione ordinaria dei mezzi. Si sta inoltre lavorando al Bici-plan, il progetto per valorizzare le piste ciclabili in tutta la città, mentre per il car pooling è particolarmente seguito il sito jesi.viaggiainsieme.it, per trovare un passaggio auto od offrirlo dividen-dosi le spese. Altri progetti riguarda-no parcheggi scambiatori agli ingressi della città, dove lasciare gratuitamente l’auto e passare su bus-navetta, e il city-logistics, per l’introduzione e l’utilizzo di veicoli elettrici destinati al carico e scarico delle merci per chi deve andare in centro.

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Con la piena adesione di tutte le asso-ciazioni di categoria, è stato approvato il nuovo piano del mercato ambulante del mercoledì e sabato. Non solo sarà mantenuto in centro entrambi i giorni, ma sarà interamente distribuito all’in-terno della città murata, vale a dire dal-le piazze Indipendenza e Spontini (di fronte al Comune) fino a piazza Fede-rico II, e dunque comprendendo anche piazza Colocci e piazza Ghislieri. Nien-te più bancarelle invece in piazza della Repubblica che resterà libera, potendo così essere utilizzata anche per ospita-re iniziative nel corso dell’anno che in precedenza erano precluse.Una settantina i banchi presenti, con misure standardizzate e leggermente ri-dotte per dare posto a tutti. “Paga - ha spiegato il sindaco Massimo Bacci - un metodo di lavoro fatto di reale parteci-pazione e condivisione e anche la for-mula del consigliere coinvolto con una specifica delega. Marco Giampaoletti si è impegnato personalmente a fondo per venire a capo di una questione che si trascinava da tempo e rispetto alla quale era indispensabile trovare una soluzio-ne, dopo quella positiva che ha visto l’eliminazione delle bancarelle da via Nazario Sauro”.“Eravamo partiti dall’idea di un merca-to sdoppiato - ha aggiunto il consigliere delegato ai mercati Marco Giampaoletti - il mercoledì a Porta Valle e il sabato in centro, ma il confronto con gli operatori ci ha fatto capire pro e contro. Resta la volontà di prevedere anche un mercato periferico, come quello del venerdì di via Paladini (zona viale M.L.King) che potrebbe essere itinerante coinvolgendo anche altri quartieri della città”. Il mercato in centro del mercoledì e del sabato, una volta rinnovate e riadeguate

Mercato in centromeglio organizzatoPiena adesione di tutte le associazioni di categoria Niente più bancarelle in piazza della Repubblica

Non dovrebbe far notizia il fatto che le mura medievali siano completamente pulite, rendendo più suggestivo il centro storico di Jesi. Perché dovrebbe essere sempre così. Eppure, visto il recente passato - quando questo problema tornava ricorrente sia in primavera che in aututto - merita di essere segnalato. Da oltre un anno e mezzo, infatti, le nostre mura risplendono nella loro piena bellezza.È questo il frutto di una programmazione puntuale disposta dall’Area Servizi Tecnici del Comune che, attraverso interventi mirati, impedisce alle erbe infestanti di aggredire la cinta muraria, specialmente nei tratti esposti a nord dove il fenomeno era più marcato. Una di quelle piccole cose che, grazie ad un po’ più di attenzione, contribuiscono oggi a rendere più bella la nostra città.

L’erba sulle mura?Un vecchio ricordo

le graduatorie, partirà dunque a breve. Nelle piazze interessate l’esposizione sarà posta in maniera tale da favorire l’afflusso verso il centro, lasciando per-tanto ai margini i furgoni. Per questo in piazza Federico II i banchi saranno di-sposti a ferro di cavallo intorno a quelli posizionati al centro.

Da Confcommercio, Confesercenti, Cna, Cgia e Jesi Centro apprezzamento per la scelta e soprattutto la partecipa-zione che ha permesso di “rispettare la priorità di un mercato unico e mantenu-to in centro, sede naturale, dove ambu-lanti e commercio stabile funzionano insieme”.

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Siamo fortemente preoccupati per l’in-determinatezza con cui i vari Governi che si sono succeduti stanno schiac-ciando gli enti locali, sui quali hanno scaricato la loro incapacità di tagliare la spesa centrale, facendoli diventare meri esattori. Condividiamo l’allarme lanciato dal sindaco di Torino, Piero Fassino, per-sona tradizionalmente prudente nelle dichiarazioni, che, nella sua veste di presidente nazionale dell’Associazione dei Comuni, ha denunciato come molti enti locali rischiano di non riuscire ne-anche a pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Comprendiamo la richiesta pervenu-ta dal sindaco di Senigallia, Mauri-zio Mangialardi, presidente regionale dell’Associazione dei Comuni, che aveva inutilmente sollecitato il Gover-no a rinviare l’assestamento di bilancio, previsto a fine settembre, per l’assolu-ta impossibilità di molti Comuni di far quadrare i conti. Restiamo sbalorditi di fronte al fatto che, per la prima volta nella storia re-pubblicana, i Comuni sono stati auto-rizzati ad approvare un bilancio di pre-visione annuale a novembre, mese nel quale sarebbe già tempo di consuntivo.Jesi, fortunatamente, non è nelle con-dizioni disperate di molti Comuni ita-liani. La gestione prudente e scrupolosa delle risorse pubbliche ha permesso lo scorso anno di tagliare tante spese im-

Fiscalità locale: Jesi costrettaad allinearsi agli altri Comuni delle Marche per l’addizionale IrpefRestano più basse sia Imu che Tares

produttive per 2,2 milioni di euro, di ottimizzare i soldi a disposizione, di compiere scelte che hanno abbattu-to i costi, eliminando sac-che di privilegi. Ed infatti, nell’approvare il bilancio di previsione in primavera, avevamo scelto di evitare qualsiasi aumento alla tassazione locale (Imu, addizionale Irpef, Tares) che resta di gran lunga - come certificato da uno studio apposito di Confindustria - tra le più basse a livello regionale. Gli ulteriori provvedimenti del Gover-no di fine estate, che hanno reso ancora più incerte le risorse che saranno girate ai Comuni, ci hanno però spiazzato. Nella responsabilità che ci siamo assun-ti di governare la città con onestà e dili-genza, abbiamo scelto di predisporre il riequilibrio di bilancio intraprendendo la strada meno penalizzante per i citta-dini, così da poter far fronte alle risorse che lo Stato ci avrebbe dovuto dare e di cui non sappiamo più nulla: abbiamo mantenuto invariate Imu e Tares - che dunque restano ancora tra le più bas-se in regione - allineandoci invece per l’addizionale Irpef a quanto già deciso da alcuni anni dalla quasi totalità degli altri Comuni marchigiani delle nostre dimensioni, vale a dire un’aliquota uni-ca dello 0,8 per cento (era in preceden-za scaglionata tra lo 0,7 e lo 0,8). Ma, a differenza di realtà a noi vicine (come

Ancona e Falconara), abbiamo mante-nuto una esenzione totale per i redditi fino a 10 mila euro.Crediamo di aver compiuto la scelta più giusta e corretta, non potendo tagliare spese incomprimibili, come quella del personale (che è comunque scesa si-gnificativamente rispetto al passato) o quella dell’erogazione di beni e servi-zi, in particolare alle fasce sociali più deboli, che resta in assoluto tra le più alte a livello regionale perché i biso-gni delle famiglie, degli anziani, degli emarginati, dei diversamente abili, dei minori, crescono. Avremmo potuto scegliere percorsi più superficiali, scaricando sulle prossime amministrazioni costi sociali ben più alti. Abbiamo scelto invece di ammini-strare con coscienza ed onestà. Perché sono ben altri i valori che ci animano. “Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur” scriveva Tito Livio circa 2200 anni fa. Continuando così, si ha il fondato timore che gran parte dei Co-muni d’Italia rischino di far la fine di Sagunto.

Comuni esattori per conto dello Stato

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Istituito il Registro delle Unioni Civili

Istituito anche a Jesi il Registro delle Unioni Civili che riconosce il rapporto affettivo o di mutua solidarietà tra due persone maggiorenni, senza distinzione di sesso, cultura, nazionalità e religione.Un Registro dove le coppie non sposate possono iscriversi per formalizzare al Comune la propria scelta di vivere in-sieme, che non ha alcun effetto sulla vi-gente legislazione in materia anagrafica, di stato civile e diritto di famiglia, ma rispetto alla quale vengono riconosciuti i principi di tutela ed uguaglianza sanciti dalla Costituzione In virtù di ciò, su particolari tematiche che riguardano questioni sociali (casa,

sanità e servizi sociali, politiche per giovani, genitori e anziani, sport e tem-po libero, formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, tra-sporti), l’Amministrazione comunale si impegna a prevedere per le Unioni Ci-vili condizioni non discriminatorie. Un esempio emblematico: all’interno del Comune di Jesi, chi si iscrive al Regi-stro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza.Al Registro comunale delle Unioni Ci-vili possono iscriversi tutti i cittadini maggiorenni - italiani, comunitari o stranieri - coabitanti e facenti parte della

stessa famiglia anagrafica da almeno 18 mesi. Nella domanda le due persone de-vono dichiarare di coabitare e di essere legate tra loro da vincoli affettivi oppure di coabitare per motivi di reciproca assi-stenza morale e materiale. L’istituzione del Registro è stata ap-provata dal Consiglio comunale che ha valutato come “la società attuale è caratterizzata dal crescere di nuove forme di legami affettivi come le con-vivenze stabili, che non si riconoscono solo nell’istituto del matrimonio”, e che pertanto vanno tutelate prevenendo di-sagi e discriminazioni anche fondate sull’orientamento sessuale.

Riconosce il rapporto affettivo tra due persone maggiorenni non sposate che vivono insieme da almeno 18 mesi

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Da zona industriale ad area produttiva ecologicamente attrezzataTrasformare la zona industriale di Jesi in un’Area produttiva ecologicamente attrezzata, secondo le indicazioni e la definizione della Regione dove infra-strutture, tecnologie e servizi sono ca-ratterizzate da forme di gestione unitaria per un più efficiente utilizzo delle risor-se naturali e per un maggior risparmio energetico. È l’obiettivo che si è dato il Comune di Jesi, aderendo alla proposta del Consorzio Zipa di diventare gestore unico dell’area industriale per coordina-re le azioni da svolgere in sinergia con le aziende presenti, le associazioni di categoria e gli enti locali. L’Area produttiva ecologicamente at-

trezzata si distingue da una comune zona industriale per il fatto che tutti - soggetti pubblici e privati - concorrono verso obiettivi comuni, in una rete che punta a dare maggiore competitività alle imprese grazie a migliori perfor-mance ambientali che si riflettono an-che nell’interesse dell’ente pubblico di un’area più sicura e protetta.Aumentare le performance ambientali dell’area rappresenta il motori di svilup-po per un più efficace marketing terri-toriale, per ridurre l’impatto ambientale delle aziende, per aumentare la diffu-sione di tecnologie costruttive all’avan-guardia, per la riduzione dei costi grazie

all’attivazione di forme sinergiche ed evolute di ecosistemi industriali. Ebbene, con l’indirizzo e il control-lo dell’ente pubblico da una parte e la compartecipazione degli imprenditori dall’altra, attraverso anche l’azione di stimolo delle associazioni di categoria, il Consorzio Zipa, nel suo ruolo di sog-getto gestore, potrà diventare il braccio operativo per individuare le migliori scelte che sappiano coniugare sviluppo e tutela dell’ambiente sui temi più di-versi: mobilità e logistica, bioarchitet-tura ed energia, gestione e smaltimento di acque o rifiuti, energia, sostanze pe-ricolose.

ZIPA

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Esino, convenzione con Wwf e istituzione di una task forceNel pieno rispetto degli impegni assunti e dei tempi stabiliti, il Consiglio comu-nale ha approvato la convenzione per la gestione della Riserva di Ripa Bianca con il Wwf per il prossimo triennio sul-la base dello schema condiviso con la Regione Marche e la Provincia di An-cona. È questo il risultato di un percorso avviato su iniziativa del Comune, conte-stuale ai primi lavori di sistemazione in quel tratto del fiume Esino che restano una priorità assoluta per ridurre i rischi idrogeologici a salvaguardia della pub-blica incolumità e della stessa Riserva. Proprio la scelta di legare la convenzio-ne ai lavori, pur nella distinzione dei due atti, ha permesso di armonizzare le diverse posizioni, consentendo di rea-lizzare interventi assolutamente indi-spensabili. In questa logica di prevenzione rive-ste particolare interesse anche un altro intervento concluso in estate nel tratto del fiume Esino sotto ponte San Car-lo di via Marconi dove si è avviato il primo esempio nelle Marche di quella “task force” che il capo della protezione

civile Franco Gabrielli ha auspicato in tutta Italia. Con i mezzi e le macchine di movimentazione terra dei vigili del fuoco e l’attività tecnica sotto il profilo idraulico della Provincia, che il Comune ringrazia per la piena collaborazione, si sono realizzati lavori di riduzione dei ri-schi idrogeologici in una delle zone più sensibili del territorio, oggetto di eson-

dazioni del fiume che in passato aveva-no obbligato all’evacuazione di alcune abitazioni. È talmente innovativa tale operazione, che i lavori sono stati an-che l’occasione di una attività formativa per i vigili del fuoco di tutta la regione, intervenuti a Jesi per apprendere queste nuove buone pratiche di prevenzione contro le calamità naturali.

Pagamenti più veloci alle impreseIl ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione è una delle maggiori criticità che registrano le imprese, spe-cialmente in questo momento di crisi. Per questo è positivo registrare che il Comune di Jesi, grazie al Decreto legi-slativo di questa estate che ha allentato il patto di stabilità, rientra tra gli enti più celeri nel rispettare tali pagamenti. In forza a tale Decreto, infatti, sono stati da tempo liquidati tutti i debiti del 2012 e si sta procedendo con regola-rità ai pagamenti dell’anno corrente.

Questo grazie alle maggiori risorse che possono essere utilizzate e che permettono alle imprese di avere tem-

pi certi di liquidazione. Sempre sul fronte delle imprese, merita di essere sottolineato un altro aspetto: Jesi è tra i pochi Comuni delle Marche che ha aderito al fondo di garanzia di II grado istituito dalla Regione per sostenere le controgaranzie dei Confidi. Questo ha permesso e continua a permettere ai Confidi di poter sostenere a loro volta le aziende ricadenti nel territorio co-munale nell’accesso al credito per gli investimenti, a differenza di quanto ac-cade per le imprese di altri Comuni.

// I lavori per la riduzione del rischio idrogeologico svolti questa estate

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RACCOLTA DIFFERENZIATA

Occhio alle multeGià oltre 50 le sanzioni su segnalazione degli ispettori ambientali che stanno controllando il corretto utilizzo dei contenitori. Finora punite le irregolarità più vistose, ma adesso le verifiche saranno a tappeto su tutta la cittàRaccolta differenziata, si può fare molto di più. E si deve, perché il mancato rag-giungimento degli obiettivi fissati dalle legge si sta traducendo in maggiori costi per il Comune e, di conseguenza, per le famiglie. Non essere riusciti a raggiun-gere il 65% di recupero nel 2012 - ci si è fermati al 63,3% - è costato quest’anno a Jesi 100 mila euro tra maggiori oneri di smaltimento (40 mila) e mancati in-centivi (60 mila). Risorse che poi si ri-flettono inevitabilmente nelle bollette.È ora di cambiare pagina. “La stragrande maggioranza dei citta-dini - ricorda l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - sta effettuando la raccolta differenziata con particolare cura ed attenzione, rispettando le varie tipologie dei rifiuti da inserire negli ap-positi contenitori e dimostrando la giu-sta sensibilità attorno ad un problema che è sì economico, ma anche ambien-tale. Ma c’è anche chi non si compor-ta correttamente, chi si disinteressa di separare i rifiuti, chi continua a gettare tutto nel grigio. E questo non è più tol-lerabile, non è segno di civiltà”. Per questo l’Amministrazione comuna-le ha deciso di cambiar registro rispetto al passato. Sì a campagne di sensibiliz-zazione ed educazione, specialmente nelle scuole, ma anche pugno duro per chi fa orecchie da mercante. E così sono entrati in azione gli ispettori ambienta-li: due unità operative che verificano periodicamente cosa viene lasciato nei contenitori e soprattutto se si rispetta il regolamento comunale che impone di differenziare i rifiuti. Controlli rigidi e scrupolosi che in appena poche settima-

ne hanno accertato oltre 50 violazioni. Tutto documentato fotograficamente, permettendo agli agenti di polizia mu-nicipale di elevare le relative sanzioni, pari a 50 euro per ogni irregolarità. Le violazioni sono state di più generi, han-no riguardato sia condomini, sia singole abitazioni, ma anche imprese e cittadini non residenti nel nostro Comune che smaltiscono ogni genere di rifiuti nei contenitori grigi di periferia. “In questi primi mesi sono state sanzio-nate le violazioni più eclatanti - ricorda la Napolitano - ma ora si procederà a verifiche ancor più mirate. Perché dopo 5 anni dall’avvio del “porta a porta” non si può accettare che vi sia ancora chi faccia finta di niente e smaltisca i propri rifiuti senza regole. È una mancanza di rispetto verso gli altri cittadini e verso la comunità in cui si vive e dove ciascuno è chiamato a comportarsi correttamen-te. Ed è un discorso che riguarda tutti

i quartieri, perché criticità si sono regi-strate sia a nord che a sud della città”.Nei primi 8 mesi dell’anno la raccolta differenziata a Jesi ha superato il 66%. Ma si è ancora sul filo di lana, tra l’altro ad aprile si era attestata al 68%. Vanno pertanto moltiplicati gli sforzi per non scendere ancora una volta sotto il 65% e “bruciare” altri cento mila euro. Tra l’altro vi sono molti Comuni intorno che queste percentuali le superano abbon-dantemente. “È anche una questione di orgoglio” aggiunge Salvatore Pisconti, presidente di Jesiservizi, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. “Non è pensabile - evidenzia - che Jesi non possa far meglio di Fabriano, Chia-ravalle o Osimo. Perdere così tanti soldi per colpa di pochi è davvero un peccato. Anche perché sono risorse che possono essere utilizzate per incrementare ul-teriormente i servizi legati alla pulizia della città”.

// Gli ispettori ambientali mentre controllano i contenitori dei rifiuti

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Abbiamo incontrato gli ispettori am-bientali per farci spiegare le criticità che hanno registrato a Jesi in queste prime settimane di controlli e per for-nire suggerimenti ai cittadini sui com-portanti corretti, anche perché ora le verifiche saranno a tappeto. E non ci sarà spazio per i soliti furbi.“Il primo e più grande dei problemi riscontrati - spiegano - riguarda la cor-retta differenziazione dei materiali da parte dei cittadini, che mostrano scar-sa attenzione e impegno anche nel di-videre gli imballaggi più banali (bot-tiglie e vaschette di plastica, vetro, carta e organico) e tale criticità è stata riscontrata sia riguardo ai condomini sia riguardo alle utenze singole”. Il risultato di tutto ciò è che massic-ce quantità di materiali per cui vige l’obbligo di raccolta differenziata fi-niscono nell’indifferenziato, andando ad appesantire il carico destinato alla discarica a discapito della parte recu-perabile. “I contenitori adibiti alla rac-

colta dei rifiuti riciclabili - aggiungo-no - presentano materiali abbastanza puliti e di buona qualità, indice che chi differenzia lo fa con accuratezza e pre-cisione; rimane però il fatto che troppi imballaggi ed organico continuano a finire nei contenitori grigi. Sicuramen-te il fatto che nel Comune non ci siano mai state verifiche influisce parecchio sui comportamenti del cittadino, che per nulla avvezzo ai controlli si com-porta come se fosse ancora vigente il vecchio sistema di raccolta stradale, finendo per adottare comportamenti poco virtuosi”. Altra criticità evidenziata dagli ispet-tori ambientali è quella delle batterie condominiali, che spesso sono posi-zionate lontano dai condomini, senza alcuna attenzione e custodia da parte delle utenze cui sono assegnate. “Mol-ti cittadini che abbiamo richiamato ad una maggiore attenzione sulla divi-sione dei materiali - spiegano - hanno ribattuto dicendo che: “i bidoni sono

lungo o vicino alla strada, e quindi chiunque passa butta rifiuti”. Questo può anche essere vero, ma la cosa più importante che le utenze del Comune di Jesi non hanno ben recepito è che i contenitori sono stati loro assegna-ti, e quindi i residenti dei condomini ne sono responsabili, così come acca-de per qualsiasi altra cosa che ricade nella proprietà comune. Molto spesso le batterie sono lontane dagli ingressi delle palazzine, e questo implica una totale assenza di controllo su chi con-ferisce e su cosa viene conferito nei contenitori. Si è anche provveduto a spiegare - concludono gli ispettori ambientali - che, laddove si abbia la certezza di scarichi da parte di persone esterne ai condomini, è il caso di chiudere i con-tenitori e provvedere alla loro apertura secondo il calendario di ritiro oppure di portarli più vicino possibile allo stabile, ma su questo tema abbiamo riscontrato parecchia resistenza”.

“Ancora troppi rifiuti nel grigio e poca attenzione nei condomini”

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Asp, quasi 8 milioni di euro per i servizi ai più deboliConfermatol’impegno del Comuneper il welfare

Quella destinata alle fasce sociali più de-boli della popolazione - anziani, minori, disabili, marginalità sociale - è l’unica voce di bilancio del Comune di Jesi che non ha subito tagli. Una scelta precisa dell’Amministrazione comunale, nella piena consapevolezza che non possono ricadere su tali soggetti le scelte unila-terali di uno Stato centrale che continua a massacrare gli enti locali, scaricando su di essi l’incapacità di ridursi le spese proprie.Anche nell’anno corrente la metà delle risorse gestite dall’Azienda servizi alla persona sono state erogate dal Comune di Jesi - circa 4 milioni rispetto agli 8

complessivi - come è giusto che sia in proporzione agli abitanti ed ai soggetti coinvolti. È per questo che si registra positivamente come l’Azienda, dopo la necessaria riorganizzazione degli ultimi mesi che ha fatto seguito ad un avvio particolarmente complesso, riesca ad ottimizzare al meglio le risorse. Nel bi-lancio 2012, il primo di attività dell’Am-bito, si è registrato un risparmio di 421 mila euro, risorse che potranno essere così utilizzate per implementare la rete dei servizi a favore della collettività. Tale risultato è il frutto di una migliore gestione che ha permesso da un lato di evitare sprechi alla Casa di riposo (che incide per il 40% della spesa complessi-va), dall’altro di improntare su efficien-za ed efficacia i servizi erogati. Nella tabella che segue riportiamo il dettaglio, per area di intervento, della spesa sostenuta dall’ASP Ambito 9 da marzo, data della sua istituzione a di-cembre 2012.

Settore di attività ConSuntivo 2012 % Sul totale

residenza Protetta / Casa di riposo 3.233.963,67 40,58

anziani 838.937,75 10,53

disabilità 2.425.482,27 30,43

Sollievo (salute mentale) 87.352,99 1,10

Minori e famiglia 579.136,07 7,26

disagio e povertà 132.893,53 1,67

immigrazione e emigrazione 18.879,39 0,24

Servizi di Ambito (Uffici di Promozione Sociale, ecc.) 367.975,23 4,62

Spese generali 284.548,05 3,57

totale 7.969.168,95 100

Spese asp per settori di attività

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Riorganizzate le attività, eliminate le liste d’attesa

Con la ripresa delle attività dopo l’esta-te, sono numerose le novità promosse dall’Azienda Servizi Pubblica alla Perso-na in favore della disabilità. È stato infatti dato corso ad una riprogrammazione degli interventi in tutti i settori che ha permesso di eliminare definitivamente anche le liste di attesa. Si è cominciato con l’ottimizza-zione dei posti nei centri socio educativi e riabilitativi De Coccio e Il Maschiamon-te di Jesi, anche a seguito della chiusura della struttura di Monsano. È stato poi riorganizzato l’orario di apertura giorna-liera (7 ore per 5 giorni alla settimana, per un totale di 240 giorni), implementato il servizio trasporto ai centri, con mezzi più attrezzati e minor tempo di percorrenza. Sono state inoltre aumentate le ore degli operatori socio-sanitari (20 settimanali anziché 10), mantenute le ore dei coordi-natori (9 settimanali) e rimodulate quelle del personale educativo, comprese le ore di programmazione, sulla base del nume-ro di frequentanti per ogni centro diurno.È stata aggiornata la tariffa oraria di tutti gli operatori secondo quanto previsto dal tariffario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il totale delle ore di co-ordinamento dei servizi è stato calcolato tenendo in considerazione il numero di

DISABILITàPiù servizi, per tutti

utenti per ciascun servizio, calibrando un maggior numero di ore per i servizi con il maggior numero di utenti. Sono state inoltre inserite 2 ore annuali di program-mazione per il personale in servizio.È stata prevista la possibilità che il servi-zio di assistenza educativa possa struttu-rarsi attraverso l’organizzazione di attività

educative di gruppo e non in individua-lizzata, superando il rapporto educatore/utente di 1:1. Il servizio di Mediazione degli inserimenti lavorativi è stato infine inserito all’interno del capitolato della gara di appalto e ricompreso nella gamma dei servizi offerti alle persone con disabi-lità dall’Azienda.

FINALMENTE IL NUOvO CENTRO DIURNO “IL MASCHIAMONTE”Crescono ma soprattutto si concretizzano le aspettative per il nuovo centro diurno “Il Maschiamonte”, una struttura strategica per qualificare il servizio alla disabilità, di cui si parlava da almeno dieci anni, rispetto alla quale vi erano già parte di risorse disponibili, ma che ancora era rimasta in alto mare. L’Amministrazione comunale, per recuperare il troppo tempo perduto, ha innanzitutto condiviso con le associazioni delle famiglie un’area più funzionale rispetto a quella originaria di via del Verziere. È stata ora individuata nella zona nord della città, nell’ampia area verde lungo via Aldo Moro, all’angolo con via Crivelli. Avviate subito le procedure amministrative, il Consiglio comunale ha approvato la relativa variante urbanistica. È stato altresì individuato il gruppo di professionisti che si è occupato di predisporre il progetto preliminare, il cui referente è l’ingegnere Francesco Pieretti che ha già avuto esperienza di progettazione su tematiche analoghe. Il progetto sarà ora sottoposto alle associazioni dei familiari e alle

associazioni di tutela dei disabili prima della sua approvazione definitiva. L’iter procederà spedito, entro gennaio 2014 l’inizio dei lavori che dureranno un anno. Permetteranno di realizzare un’ampia struttura di circa 300 metri quadrati, distribuita su un unico livello e suddivisa in maniera funzionale in tre corpi per permettere la migliore organizzazione logistica del centro. Una risposta concreta che consentirà di superare le criticità dell’attuale sede ospitata nei locali di via San Giuseppe.

SERVIZI N. Ore erogate su base annua

N. Utenti

Assistenza educativa scolastica (AES) 30.638,50 107

Assistenza educativa (AE) 40.233,75 108

Servizio di Aiuto alla Persona (SAP) 15.574,00 48

Centro Socio Educativo Riabilitativo (C.S.E.R.):(educatori, OSS e coordinamento)

39.383,00 54

CSER- PROGETTO Regionale Autismo (ore aggiuntive)

1.136 5

le prestazioni per la disabilità erogate nel 2012

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È on line il nuovo catalogo web 2.0 del Polo Bibliotecario della provincia di Ancona, la rete delle oltre 70 biblioteche del territorio provinciale, la cui gestione e coordinamento sono affidati da oltre venti anni al Comune di Jesi e in particolare alla Biblioteca planettiana. Innovativo, partecipativo ed amichevole, il nuovo catalogo si rivolge a tutti, adulti e ragazzi, e permette di ricercare libri, riviste, dvd, audiolibri e fotografie in modo più agevole e accattivante. Entrando all’interno del sito http://bibl ioteche.provincia .ancona. i t /SebinaOpac/sebinayou.do, sono visibili le ultime novità, le collezioni moderne ed antiche, i fondi specifici posseduti dalle biblioteche della provincia di Ancona e non solo. Infatti la ricerca può

PLANETTIANA, CATALOGO WEB 2.0PER OLTRE 70 BIBLIOTECHE

essere estesa a tantissimi altri cataloghi nazionali, stranieri e specialistici cliccando sull’opzione “altri catologhi”. Ma la vera novità è l’attenzione posta sulla centralità dell’utente che con questo portale ha la possibilità di accedere a nuovi servizi, resi disponibili dalle tecnologie di ultima generazione. Tra gli altri, lo scaffale virtuale che

permette di visualizzare e di scorrere i documenti posseduti dalle singole biblioteche come se l’utente fosse fisicamente davanti allo scaffale per scegliere i libri e chiederli in prestito. Il catalogo è inoltre arricchito con copertine e trame per tutti i libri ed i dvd ed è integrato con Google Books. Con il nuovo catalogo web 2.0 l’utente diventa protagonista e ha la possibilità di condividere su Facebook e Twitter ricerche e letture,

inserire commenti e creare i propri percorsi di lettura. Inoltre, entrando nello “spazio personale”, può verificare in ogni momento la sua situazione come lettore. La piattaforma offre dunque ai cittadini, nuovi e più efficaci servizi, capaci di creare una community 2.0 nell’ottica di un sapere partecipato e condiviso.

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Da oltre 17 anni svolge la sua pre-ziosa opera al fianco del servizio sanitario pubblico in favore dei malati oncologici terminali e delle loro famiglie di Jesi e della Valle-sina, attraverso operatori di grande professionalità e profonda umanità, ponendosi come punto di riferimen-to fondamentale per chi si trova a dover affrontare una così grave si-tuazione.È l’Istituto Oncologico Marchigia-no IOM Jesi e Vallesina, associa-zione no-profit a cui il Consiglio comunale ha deciso all’unanimità di conferire la civica benemerenza.Ecco la motivazione: “All’Istituto Oncologico Marchigiano IOM Jesi e Vallesina che - grazie alla preziosa guida, all’entusiasmo, alla tenacia ed alle capacità della Sig.ra Anna Maria Quaglieri e degli altri com-ponenti il Consiglio Direttivo - ha avuto il merito di coinvolgere tutti quelli che hanno voluto ed avuto modo di credere in un progetto, in una missione per cui è necessario dedicare energia, tempo, passione e professionalità, con un quotidiano, generoso ed encomiabile sostegno a favore dei malati oncologici e del-le loro famiglie, portato avanti con straordinaria umanità, ancor prima che con grande professionalità, con-sentendo al paziente di essere curato in casa, in un contesto di affetti e di serenità che migliora sensibilmente la qualità della vita, supportando al tempo stesso i familiari, spesso im-preparati ad affrontare la malattia, e fornendo loro l’assistenza psicolo-gica ed il necessario aiuto in tutti gli aspetti della vita quotidiana”.

Don Attilio Pastori, per lunghi decen-ni parroco della chiesa di San Giovanni Battista, conosciuta anche come chiesa di San Filippo, è cittadino benemerito di Jesi. Il prestigioso riconoscimento è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale e consegnato nel corso della seduta del 12 settembre, presenti molti estimatori del sacerdote ed ovviamente il vescovo Gerardo Rocconi.Articolata ed in grado di racchiudere le molteplici attività svolte da don Attilio la motivazione alla base della cittadinan-za benemerita: “Sacerdote, insegnante, studioso di filosofia e di arte a tutto ton-do, senza che vi siano ambiti del sape-re umanistico o letterario che non abbia esplorato e che non sia stato capace di

comunicare agli altri, avvicinando anche persone non credenti a temi e contenuti di elevato significato morale, associando questi costanti spunti di natura teologi-ca ed ontologica ad una lunga e fervente attività educativa verso le più giovani generazioni, azioni queste non disgiunte da un non meno importante impegno per la valorizzazione del patrimonio artistico esistente che si è sostanziato principal-mente sia nel pieno restauro della chie-sa di San Giovanni Battista, riportata, sul piano architettonico e decorativo, alle originarie influenze barocche, sia all’apertura della biblioteca diocesana dove sono ospitate le preziose cinque-centine e il fondo filippino che rivestono un grande interesse storico e artistico”.

L’abbraccio di Laura Boldrini

Don ATTILIO PASTORIcittadino benemerito

Civica benemerenza allo I.O.M. di Jesi

Anche il presidente della Camera, la jesina Laura Boldrini, ha voluto unirsi alle con-gratulazioni verso don Attilio Pastori per la consegna della cittadinanza benemerita. “È il giusto riconoscimento - ha scritto la Boldrini nella lettera letta dal sindaco Bac-ci - ad un uomo che è stato punto di riferimento importante per la crescita umana, intellettuale e spirituale di tante generazioni di jesini. Don Attilio ci ha insegnato l’importanza della partecipazione civica nella costruzione del bene comune. Ci ha indotto a riflettere sul reale significato di principi come la solidarietà, la tolleranza e il rispetto delle differenze. Ci ha costantemente richiamati, nella sua condotta umana e nel suo insegnamento pastorale, all’accoglienza, all’inclusività, al dialogo. Ci ha esortato ad accettare con coraggio e determinazione le sfide del futuro.L’esempio di Don Attilio - ha concluso la Boldrini - mi ha accompagnata in tutto il mio percorso di vita, da quando coccinella ho cominciato il mio impegno nel gruppo scout della chiesa di San Filippo sono ad oggi, nella veste di Presidente della Camera. È dunque per questo che mi associo a tutti voi nell’abbraccio della città di Jesi a Don Attilio”.

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Migliaia di atleti, cittadini e famiglie in centro per celebrare una straordinaria attività di base che conta 17.736 tesserati (pari a 43,6% della popolazione), distribuiti in circa 120 società

NOTTE AZZURRAJesi città dello sport in festa

“Il 6 novembre al Parlamento Europeo di Bruxellesil Sindaco riceverà il prestigioso riconoscimento

Col suo carico di discipline, società e passione, la Notte Azzurra, la grande fe-sta dello sport è calata in centro per rega-lare alla città l’evento clou di fine esta-te. La kermesse del 7 settembre scorso ha chiamato a raccolta piccoli e grandi praticanti, sport di massa e discipline di nicchia, squadre di campioni ed amatori. E tanto, tanto pubblico composto da fa-miglie, giovani e meno giovani. Una seconda edizione che anticipa l’an-no di Jesi Città Europea dello Sport. “Ti-tolo che riempie di orgoglio come una giornata così, con lo sport che è protago-nista in tutta la città e non solo in centro, visto che la festa ha coinvolto anche la piscina comunale, il parco del Vallato, il PalaTriccoli, Porta Valle” ha detto Ugo Coltorti, assessore e primo promotore di una manifestazione che ha trasformato Corso Matteotti in tanti, colorati ed ani-mati campi di basket, di pallavolo, di piste d’atletica.

“Un grazie doveroso agli Uffici comu-nali coinvolti che hanno svolto un la-voro enorme, a tutte le associazioni e società che hanno partecipato, ma so-prattutto all’intera città”. In serata, alla presenza dei vertici regionali e provin-ciali del Coni, del Panathlon, della Con-sulta dello Sport, della Regione Marche, è stato salutato il titolo di Città Europea,

che sarà ritirato dal sindaco Massimo Bacci al Parlamento Europeo di Bru-xelles il prossimo 6 novembre. Un tito-lo ottenuto grazie a numeri di assoluta rilevanza: 17.736 tesserati in circa 120 società sportive, pari al 43,6% della po-polazione.Ha fatto seguito la nuova celebrazione per le glorie del Club Scherma Jesi dopo le medaglie ai Mondiali di Budapest: Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, ma anche Giovanna Trillini ed Annalisa Coltorti e l’emergente Francesco Ingar-giola sono saliti a raccogliere l’applauso di una affoltata piazza. In precedenza, nella lunga maratona presentata dalle 18 a mezzanotte, la ce-lebrazione aveva toccato altre società vincenti (rugby e pallanuoto promosse in serie B) o che intendono tornare a farlo (le glorie dell’Aurora Basket) ma soprattutto tanti piccoli protagonisti dello sport giovanile. Una bella sera-

// La piazza gremita per la Notte Azzurra

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ta filata via liscia, come liscio filava il serpentone inaugurato dai pattini dello Skating per poi passare al basket, al ten-nis, al karate ed alla Marche Nuoto nel suo stand, mentre le dimostrazioni degli sport acquatici si stavano svolgendo in piscina e gli sport medievali trovavano ampia visibilità nel suggestivo scenario di Piazza Baccio Pontelli. E poi ancora il twirling, il corposo spazio dedicato alla pallavolo, l’atletica leggera e tutte le altre discipline, oltre agli enti di promozione Csi e Uisp. Tante le im-

magini da ricordare: i bimbi in fila alla chiesa di San Nicolò per provare l’ar-rampicata sportiva sotto lo sguardo dei Vigili del Fuoco, l’attenzione riscossa dal fascino della boxe col ring all’Ap-pannaggio, il rugby dei piccoli con tanto di terzo tempo a piazza Colocci, il vi-vaio della Jesina Calcio e il cricket an-tirazzista dell’Ackapawa. Ma anche il calcio femminile e della Junior Jesina, gli scacchi a palazzo della Signoria, gli arcieri. A Porta Valle, Alex Polita in versione

istruttore-podista, di corsa dietro ai pic-coli sulle mini moto: “Un piacere essere qui, per portare un po’ di passione e en-tusiasmo a Jesi anche nei motori, sport un po’ defilato ma che pure ha dato negli anni belle soddisfazioni alla città. Noi ci siamo e siamo tosti”. Ed in piazza, alla sorella di Alex, Alessia Polita ed al fidanzato di lei Eddi, alle pre-se con mesi di lotta durissimi, è andato il pensiero di Alice Bellagamba, nell’appa-rizione sul palco della showgirl ed attrice jesina per salutare la Notte Azzurra.

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È stata costituita ufficialmente la Consulta del Turismo che dovrà supportare l’Amministrazione comunale in un settore che sta acquistando sempre più centralità e rispetto al quale le potenzialità sono ancora enormi. Il Consiglio comunale ha infatti accolto la proposta formulata dal con-sigliere delegato Giancarlo Catani di istituire questo orga-nismo che si esprime attraverso una assemblea generale composta da rappresentanti della stessa Amministrazione comunale, delle associazioni di categoria e delle attività ricettive, delle agenzie turistiche, di Fai, Archeoclub, Tou-ring Club, di guide turistiche e dell’Ostello di Villa Bor-gognoni.La Consulta del Turismo contribuisce alla definizione de-

gli obiettivi e dei programmi sul turismo dell’Amministra-zione comunale, sulla base di quanto previsto dalle linee programmatiche, suggerisce iniziative ed attività mirate alla crescita del settore, favorisce e promuove incontri vol-ti ad incrementare le attività turistiche in città. In sostanza la Consulta vuole essere un momento di incon-tro e confronto tra tutti i soggetti a qualsiasi titolo legati al mondo del turismo, con l’obiettivo di valorizzare le eccel-lenze del territorio e creare occasioni per favorire l’inco-ming di visitatori nella nostra città, sulla base di proposte culturali, sportive, paesaggistiche, sociali, enogastronomi-che. Ovviamente la partecipazione alla Consulta è gratuita e non prevede alcun tipo di rimborso.

Istituita la Consulta del Turismo

Sempre più turisti alla scoperta di

L’impronta turistica di Jesi prende sem-pre più forma grazie ad un generale raf-forzamento dell’attività promozionale. Mai come questa estate si sono visti tanti visitatori, in particolare stranieri, affasci-nati dal suggestivo centro storico e dai palazzi più significativi. L’Ufficio Tu-rismo di piazza della Repubblica ha re-gistrato un incremento esponenziale sia di contatti che di richieste, distribuendo materiale, fornendo informazioni, garan-tendo un’accoglienza puntuale. Da giugno a settembre è stato un trend in continua crescita: oltre 2500 persone si sono rivolte direttamente all’Ufficio,

altre 5000 hanno ricevuto assistenzia via telematica o telefonica. Un incremento di contatti, che in agosto ha raggiunto punte di oltre il 25% e di richieste che sono salite del 55%. In aumento sia i vi-sitatori italiani che da oltralpe. Tra quan-ti provengono dall’estero, si è registrata una massiccia presenza di olandesi, se-guiti da tedeschi, belgi e svedesi. Positivo riscontro ha registrato la pro-posta di visite guidate in Pinacoteca e Teatro Pergolesi promossa dall’Ufficio Turismo nelle mattinate del giovedì e del venerdì. Bene anche la risposta ricevuta da Esitur-Crognaletti che ha organizzato

pullman dalla spiaggia di Senigallia alla nostra città per una visita di mezza gior-nata: nei mercoledì di luglio ed agosto quasi un centinaio sono stati i turisti che si sono avvalsi di questa opportunità.“I turisti - segnalano dall’Ufficio Turi-smo del Comune di Jesi - apprezzano molto la pulizia e l’accoglienza della cit-tà. Ritengono estremamente utile la rete wi fi pubblica che permette loro, con uno smartphone o un tablet, di utilizzare al meglio le applicazioni, in particolare la lettura del codice QR per raccogliere così autonomamente informazioni sui beni artistici e culturali della città. In molti si dichiarano sorpresi per la bellezza di una città ancora forse poco conosciuta”.Anche sulla scorta delle informazioni raccolte dai turisti, l’Amministrazione comunale intende rafforzare ulterior-mente la propria attività di promozione, oggi sviluppata principalmente con il sito dedicato al turismo e la diffusione di materiale presso i punti di Informazione ed Accoglienza Turistica della regione. Un percorso sicuramente impegnativo ma con la consapevolezza che le molte-plici potenzialità di Jesi, sotto il profilo turistico, sono ancora non adeguatamen-te espresse.

Jesi

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Era uno dei primi impegni che l’Amministrazione comuna-le si era assunta: istituire il Consiglio comunale dei giovani coinvolgendo i ragazzi che frequentano le superiori e che non hanno compiuto i 18 anni di età. Perché una Comunità che vuole guardare al futuro non può prescindere dal pieno coinvolgimento e dall’entusiasmo delle nuove generazioni nelle scelte che riguardano anche questa parte importante della cittadinanza. Nuove generazioni che si organizzano autonomamente, indicando in maniera democratica i propri rappresentanti attraverso i quali presentare le loro proposte e le loro aspettative all’Amministrazione comunale, spe-cialmente sui temi che li riguardano direttamente. Una iniziativa che mira a sviluppare il sentire civico dei più giovani, la loro conoscenza dei meccanismi di funzio-namento delle istituzioni, ma anche la sensibilità verso i

problemi generazionali e la loro capacità propositiva, at-traverso un dialogo costruttivo. In tale ottica l’assessore alla partecipazione Rolando Ron-carelli ha dato il via alla fase costituente, con un primo in-contro con tutti i dirigenti delle scuole superiori della città. Ogni istituto indicherà un docente referente del progetto che coinvolgerà gli alunni di quella scuola all’iniziativa. Perché si punta ad avere rappresentanti di ogni istituto per costituire il Consiglio comunale dei giovani. Saranno poi i ragazzi a crearsi il loro Statuto del Consiglio comunale, a decidere il regolamento di funzionamento ed i meccani-smi elettivi. Comune e scuole forniranno i supporti tecnici necessari per dare il via al progetto che sarà poi approvato dal Consiglio comunale di Jesi per entrare nella sua fase operativa già il prossimo anno.

Il Consiglio Comunale dei giovani

A Waiblingen una via dedicata a JesiUna delegazione jesina ha parteci-pato all’Altstadt Fest, la festa della città antica che si tiene a Waiblin-gen l’ultimo fine settimana di giu-gno. Nell’occasione il vicesindaco di Jesi Luca Butini e l’Obergburg-meister di Waiblingen Andreas He-sky hanno inaugurato Jesistrasse, la via che la città tedesca ha deciso di intitolare a Jesi in segno di ami-cizia. Jesistrasse, orientata a sud, confluisce in una rotatoria insie-me alle strade intitolate a Mayen-ne ed a Devizes, le altre città con cui Waiblingen è gemellata; nella prossima primavera la rotatoria sarà ornata da sculture provenien-ti dalle città gemellate. Il maestro Massimo Ippoliti, cui è affidata la rea-lizzazione della scultura jesina, era pre-sente a Waiblingen per illustrare i pro-pri bozzetti e definire i dettagli tecnici con gli ingegneri del Comune tedesco. La delegazione era completata dal con-sigliere delegato Giancarlo Catani, che

ha informato i colleghi tedeschi di avere recentemente concluso un accordo con le principali strutture alberghiere di Jesi, in base al quale le stesse riconosceranno una significativa riduzione delle proprie tariffe ai turisti provenienti da Waiblin-gen e dall’intera regione. Presenti alla

cerimonia anche …due terzi degli Onafifetti, Giovanni Filosa e Mario Sardella, a Waiblingen come ogni anno in occasione della Alstadt Fest. Oltre a promettere al sindaco Hesky un saluto di gruppo ai cit-tadini di Waiblingen da realizzarsi attraverso un video girato di fronte al teatro Pergolesi, il vicesindaco Butini ha proposto al collega che le prossime occasioni di incontro pre-vedano anche la reciproca parteci-pazione di artigiani ed imprenditori che sappiano testimoniare ai “ge-melli” le eccellenze delle due città e possano creare nuove occasioni di sviluppo economico. La visita del-la delegazione jesina fa seguito a

quella che il sindaco Hesky ha compiuto a Jesi lo scorso marzo e contribuisce a rinforzare il vincolo che da anni unisce le due città, accomunate in primo luogo dalla figura di Federico II, ma orientate a sviluppare legami sempre più stretti sul piano culturale ed economico.

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don le tempia” dall’atto terzo del Simon Boccanegra, e “Signore, v’assista il cielo!” dall’atto secondo del Falstaff, ed inoltre le Sinfonie delle opere Nabucco e I Vespri Siciliani. Chiude la Stagione il “Falstaff” di Giu-seppe Verdi, venerdì 22 novembre alle ore 20.30, con replica domenica 24 no-vembre alle ore 16 ed anteprima giovani mercoledì 20 novembre alle ore 16, in un nuovo allestimento della Fondazione Per-golesi Spontini in coproduzione con Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari. Sul podio è il direttore d’orchestra Giam-paolo Maria Bisanti; firma la regia Marco Spada, le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Alessandro Ciammarughi, light designer è Fabio Rossi.

FESTIvAL PERGOLESI SPONTINI E STAGIONE LIRICA

Tra capolavori ed inedite proposteUn lungo autunno musicale a Jesi nell’inedito intreccio tra Fe-stivalk Pergolesi Spontini (giun-to quest’anno alla XIII edizione) e 46ª Stagione Lirica di Tradi-zione del Teatro Pergolesi. Dopo l’inaugurazione della Stagione con “L’Arlesiana” di Cilea - per la prima volta sul palcoscenico jesino - si sono succeduti i primi recital pianistici del Festival de-dicati a Verdi, Wagner e Spontini ed i due cineconcerti dedicati al cinema muto degli anni ’10 del Novecento. Ora, tra gli appuntamenti di maggiore spessore musicologico, da segnalare il 25 ottobre al Teatro Pergolesi Corrado Rovaris che dirige Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Comunale di Bologna nella prima esecuzione moderna della Cantata “Gott segne den König!” (‘Dio benedica il re’) di Gaspare Spontini per soli, coro e orchestra. La versione ori-ginale della cantata fu eseguita alla Kö-niglichen Oper il 18 dicembre 1826, in occasione della visita a Berlino dello zar Nicola I di Russia. Due anni dopo, Spon-tini fece dell’inno l’ultimo movimento di una cantata in onore di Federico Gugliel-mo III di Prussia, ai tempi in cui il com-positore era suo Generalmusikdirektor. In questa forma, la cantata fu eseguita a Halle il 10 settembre 1829 e nuovamente a Berlino l’anno seguente. La cantata ci è giunta incompleta, ma è ricostruibile nella sua interezza attraverso la colla-zione di tre fonti manoscritte, due delle quali conservate presso il prezioso fondo Robert custodito nella Biblioteca Comu-nale Planettiana di Jesi. Dopo un lungo lavoro durato due anni, il fondo ricco di materiali spontiniani è stato catalogato

e archiviato grazie ad un progetto della Fondazione Pergolesi Spontini/Comune di Jesi, finanziato con fondi regionali, a cura di Alessandro Lattanzi. Altri appuntamenti musicali saranno Il 27 ottobre il tradizionale concerto su organo Callido nella Chiesa di Santo Stefano a Maiolati Spontini, il 31 ottobre la trascri-zione per due pianoforti e quattro voci so-liste della “Messa da Requiem” di Verdi a cura di Angela Montemurro al Teatro Pergolesi di Jesi, e il 3 novembre il con-certo “Archetto armonico” della violinista giapponese Yuzuko Horigome”.Prosegue ad ottobre, inoltre, la 46ª Sta-gione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, inaugurata a fine set-tembre con “L’Arlesiana” di Cilea. Nel cartellone lirico, il 4 ottobre con “Viva V.E.R.D.I. le grandi opere di Giuseppe Verdi”, rara mise en espace di duetti per baritono e basso tratti dalle grandi opere del Maestro di Busseto. In scena, il bari-tono Julian Kim e il basso Luca Tittoto per la direzione di Giacomo Sagripanti, video scenografia a cura di Benito Leo-nori. In programma, i duetti “Tardo per gli anni, e tremulo” dal Prologo dell’At-tila, “Restate! Presso alla mia persona” dall’Atto Primo del Don Carlo, “M’ar-

// Corrado Rosaris. Sopra,Spontini tra Wagner e Verdied un bozzetto del Falstaff.

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Jesi Jazz FestivalUN PIENO SUCCESSO

“A Jesi è tornata la musica jazz di grande livello”. Le parole del maestro Massimo Morganti, pronunciate a conclusione del concerto della sua Colours Jazz Orchestra con Fabrizio Bosso, sintetizzano ciò che è stato Jesi Jazz Festival 2013.Sei appuntamenti concentrati in meno di una settimana, fra il 30 luglio ed il 5 agosto, che hanno visto proporsi al pub-blico - stimate complessivamente circa duemila presenze - poeti delle note quali Marcio Rangel e Daniele di Bonaventura, quest’ultimo esibitosi insieme al pittore Carlo Cecchi, mostri sacri della scena in-ternazionale come Randy Bernsen e Julius Pastorius, talentuosi artisti italiani come Massimo Selvi ed Eduardo Javier Maffei, orchestre come la giovane Young Interna-tional Collective, l’affermata Opus 1 Jazz Orchestra e la ormai consacrata Colours Jazz Orchestra; su tutti, protagonisti delle due serate in piazza della Repubblica, gli immensi Flavio Boltro e Fabrizio Bosso.Non solo in centro, due dei sei concerti si sono svolti in altrettanti quartieri peri-ferici della città che più raramente sono teatro di eventi di tal genere: un segnale di attenzione che l’Amministrazione e gli organizzatori hanno voluto lanciare in vi-sta di future manifestazioni.La rassegna, frutto della competente regia di Samuele Garofoli di Territori Sonori,

nasce dalla collaborazione fra Ammini-strazione comunale, Fondazione Pergole-si Spontini, Arcevia Jazz Feast, Progetto JES! ed imprenditori appassionati del genere come Davide Zannotti di Hemin-gway Cafè, Mirco Martelli del Caffè del Teatro, Giorgio e Mirco Cellottini di Caf-

fè Imperiale.Molta soddisfazione fra i promotori dell’iniziativa. L’apprezzamento dimo-strato da un pubblico eterogeneo, tanti gli appassionati provenienti anche da lontano, indurrà sicuramente riflessioni su come proporre al meglio le future edizioni.

// Alcune immagini dello Jesi Jazz Festival (foto Piero Principi)

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Un primo bilancio ad un anno di insedia-mento della nuova Amministrazione co-munale passa dalla presa d’atto sia della situazione allarmante e quasi colpevole in cui è stato lasciato il decoro urbano (via-bilità, verde, pavimentazioni, ecc), sia di una struttura comunale che definire disor-ganizzata è poco. A distanza di un anno che cosa è cambiato?Malgrado i massacranti tagli del governo agli enti locali, si è razionalizzata la spesa diminuendo i dirigenti ed effettuando effi-caci politiche di controllo finanziario, tute-lando il welfare sociale e limitando l’impo-sizione fiscale che resta complessivamente tra le più basse in regione e in Italia.

Cosa può fare un’Amministrazione comu-nale sul tema del lavoro? Ormai l’opposi-zione utilizza questo slogan in ogni sedu-ta come manifesto propagandistico, quasi che il sindaco avesse la capacità - anzi, il dovere - di creare posti di lavoro. Maga-ri fosse così! La situazione a Jesi e nella Vallesina è critica da anni; però un po’ di cauto ottimismo, dati alla mano, potreb-be anche essere preso in considerazione: nei primi sei mesi dell’anno proprio nel-la nostra città sono state aperte 90 nuove attività (parliamo di artigiani e piccole e medie imprese), contro 56 chiusure: un saldo positivo che va in controtendenza alla crisi. Questo non significa che siamo salvi, tutt’altro... però se confrontiamo

Una grossa polemica ha investito la nostra scelta di esternalizzare le mense scolasti-che, ma ora che si è giunti alla fase attua-tiva con l’ottenimento del risparmio pre-ventivato (300 mila euro), con la riduzione delle tariffe per le famiglie e con i primi ri-scontri positivi sulla qualità del servizio, si può con orgoglio affermare come la scelta fosse giusta e come le polemiche dall’op-posizione strumentali. In una politica d’at-tenzione verso i più giovani, centralità è stata data alla valorizzazione dello sport come strumento educativo.Ultimata in anticipo la ristrutturazione della “Mazzini” (presto lo saranno la Ga-ribaldi e la Cappannini), a breve avranno inizio i lavori di riqualificazione di corso Matteotti, l’ultimazione dell’impianto di risalita di via Mazzini (riprogettato elimi-nando l’ascensore esterno in ferro) e la re-alizzazione di quella di piazza delle Foibe (lato viale della Vittoria).Interventi sono previsti al cimitero - sal-vaguardando la storia e l’architettura delle

questi dati con gli anni precedenti, non si può non notare il trend positivo.Che sia merito del sindaco? Certo che no, perché nel bene o nel male non si può incidere a livello comunale sulla crea-zione di posti di lavoro. Anche se preme ricordare che questa Amministrazione ha aderito al fondo di Garanzia Marche: 20 mila euro decise dalla Giunta comunale a sostegno di garanzie di secondo grado a beneficio di Confidi, sono stati il volano per liberare garanzie dirette pari a 4 mi-lioni di euro a beneficio di 17 imprese cit-tadine. Le sofferenze delle nostre imprese nascono altrove: mancanza di liquidità, sovra indebitamento, carenze strutturali, burocrazia lenta e tortuosa, pressione fi-scale altissima (anche chi, tutto sommato, lavora bene e guadagna ha sempre questa preoccupazione).Ma di cosa stiamo parlando se non di aspetti che riguardano l’Italia, e che sono ben al di là della portata di un Comune? Allora ci chiediamo a cosa serva creare ‘osservatori’, commissioni di studio e quant’altro, se poi l’Amministrazione ben poco può fare proprio per arginare e

parti di pregio - e alla manutenzione della viabilità cittadina dopo i primi e necessari interventi ripara-buche.Difficile sarà concretizzare un progetto da tutti condiviso sui parcheggi nel centro storico, ma si può essere certi che la so-luzione che si adotterà sarà per liberare il più possibile il centro storico dalle auto e dal traffico senza penalizzare, anzi incen-tivandole, le attività in esso collocate e da rilanciare.Il nostro gruppo Jesiamo è stato in questi primi mesi sempre attivo nel rapporto con la gente, organizzando incontri, dibattiti con una costante presenza per ascoltare problematiche e, perché no, critiche da trasmettere al sindaco, agli assessori o a chi di competenza. Tale forte presenza tra la gente continuerà certamente e sarà anzi incrementata visto il sempre maggiore in-teresse che la nostra associazione riscontra in città.

Gruppo ConsiliareJesiamo

risolvere le reali e concrete criticità del-le nostre imprese! Possiamo arrovellarci quanto vogliamo, ma la realtà è che cer-te scelte vengono prese altrove. Invece, dove siamo più vicini ai centri di decisio-ne, allora sì che possiamo provare a dire la nostra (vedi la questione dei rifiuti). L’Amministrazione comunale ha alzato la voce, ha espresso i propri punti di vista e cercato di stabilire un confronto.Invece ecco cosa il Comune può fare per il problema occupazione: monitorare ed evitare che le poche gocce che cadono dall’alto non vengano sprecate per inizia-tive infruttuose; può e deve continuare ad agevolare l’accesso al credito delle im-prese, come già preventivato con il Fon-do Garanzia. Ma di certo non sarebbe in grado di creare un distretto produttivo e chissà quanti posti di lavoro….se non con l’ausilio di una bacchetta magica!

Gruppo ConsiliarePatto per Jesi

LA vOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

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Riprendiamo il cammino. Perché alcune cose le abbiamo fatte, magari anche bene come la pianificazione dei mercati, la giusta programmazione delle fiere, l’at-tenzione ai Comitati che presto daranno il contributo importante che ci aspettiamo e non ultimo l’impegno sempre vivo nel farsi carico dei problemi nell’ambito del-la “cosa pubblica”, temi particolari cari a Insieme Civico anche perché affrontati direttamente con il nostro consigliere delegato Marco Giampaoletti a cui il sin-daco ha affidato proprio le questioni dei borghi e dei mercati.Insieme Civico però, ritiene doveroso fare di più. A tale scopo e per meglio de-finire le priorità, si esaminerà con cura il bilancio dell’attività fin qui svolta dal

Delle politiche di destra di questa Ammi-nistrazione ne abbiamo già parlato: le pri-vatizzazioni dei servizi, l’aumento della tassazione, la vendita dei gioielli comu-nali sono l’esempio lampante di una stra-tegia legittima ma non condivisibile di principio. Tantomeno in un momento sto-rico dove l’intervento pubblico, seppure con risorse limitate a disposizione, può e deve essere di sostegno alle famiglie, alle imprese, ai soggetti deboli attraverso politiche mirate e ben calibrate, come ha cercato di suggerire il PD, purtroppo sen-za essere minimamente ascoltato.Tutto questo aggravato dal fondato so-spetto di una mancanza di programma-zione e di visione del futuro della città da

Movimento, con particolare riferimento al nostro programma. elettorale. Non ab-biamo dimenticato nulla di quanto ritene-vamo e riteniamo importante per la Città. Per onorare l’impegno con i cittadini è assolutamente necessario ridare nuova linfa e coraggio a progetti, peraltro molto conosciuti, quali “l’Asse nord” o la siste-mazione delle strade (alcune delle quali sono tornate alla precedente indecenza), tanto per fare qualche esempio. I proble-mi dell’Amministrazione comunale sono tanti e di questo siamo ancor più consa-pevoli vivendoli all’interno della mag-gioranza, ma siamo altresì convinti che se non dimostreremo, con tutte le nostre forze, di saperli affrontare e risolvere per-deremo inequivocabilmente la credibilità costruita con tanta fatica. Perciò siamo pronti a rimuovere con de-cisione quello che a tutti noi è sembra un limite: una struttura comunale non organizzata come si dovrebbe per dare risposte efficaci ai cittadini, malgrado siano presenti professionalità valide e pronte a dare il meglio di sé. È su questo terreno che Insieme Civico incalzerà con

parte di questa maggioranza, caratterizza-ta ad oggi solamente dall’inaugurazione di progetti pianificati e finanziati dalle precedenti Amministrazioni.Ad ogni modo il nostro ruolo non si può fermare ad essere un’opposizione respon-sabile ad un’Amministrazione che tira di-ritto senza ascoltare nessuno, nonostante le promesse di mettere la partecipazione dinanzi ogni scelta.Il PD ha la prerogativa di essere un par-tito, strutturato e democratico, che oltre-tutto governa le decisioni delle istituzioni sovra locali sino a Roma. Partendo da ciò e dal fatto che Jesi ha una forte potenziale capacità elettorale per il centrosinistra, il PD vuole assumersi la responsabilità di rappresentare le istanze del nostro terri-torio, tentando di scavalcare l’isolamento politico in cui questa Amministrazione sta relegando la nostra città col suo compor-tamento arrogante ed autoreferenziale.In questi mesi il PD di Jesi sta lavorando per superare gli errori che hanno portato alla sconfitta elettorale, perché possa tor-nare ad essere visto come un importante punto di riferimento per la città; la filoso-

responsabilità l’esecutivo. Perché siamo assolutamente certi che non si è affatto esaurita la spinta, frutto dell’entusiasmo del successo elettorale, ma che proprio le criticità interne alla struttura comuna-le abbiano impedito di accelerare i nostri impegni. Rimbocchiamoci pertanto tutti le maniche e con responsabilità cerchia-mo di attuare le idee, quelle idee per cui i cittadini ci hanno premiato. Insomma, riprendiamo insieme il cammino. Un invito che è chiaramente esteso a tutta la maggioranza! A breve sarà convocata un’assemblea pubblica poiché riteniamo essenziale “l’ascolto di tutti, per decidere insieme”

Gruppo ConsiliareInsieme Civico

fia è quella di tirare una riga col passato, imparando a guardare solo in avanti. E il congresso che verrà sarà una gros-sa opportunità perché il PD raggiunga finalmente la “maturità” e dia corso ad una nuova fase che dovrà portarci negli anni a costruire il nuovo progetto per la città ed una classe dirigente all’altezza di interpretarlo. Perché avvenga c’è bisogno del contributo degli elettori che si voglia-no impegnare a dire la loro, a partecipare alla costruzione di un partito che valoriz-zi l’opinione dei suoi sostenitori perché siano loro sempre più il “momento” deci-sionale ed il PD semplicemente la conse-guenza delle loro idee. Agevoleremo que-sta apertura e questo percorso, svolgendo un congresso il più partecipato possibile per raccogliere quante più idee e persone per un nuovo Pd a Jesi.

Gruppo ConsiliarePartito Democratico

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Grazie ai nostri Gruppi di Lavoro/Osservatori (con i quali cerchiamo di coinvolgere attiva-mente sempre più cittadini affinché portino il loro prezioso contributo in favore della città) abbiamo affrontato tematiche di grande im-portanza e attualità, come ad esempio l’emer-genza “lavoro” in Vallesina, promuovendo la costituzione di una Commissione di Studio/Osservatorio Permanente e pretendendo l’at-tuazione di una nostra mozione (che avevamo presentato nel Novembre 2012 e che è stata condivisa ed approvata poi da tutto il Con-siglio) che impegni il Comune a mettere in campo azioni concrete e ben determinate per favorire l’occupazione e la formazione.Sempre grazie alle segnalazioni dei cittadini, abbiamo agito per ottenere l’intervento del

Sansepolcro 1998 e Sansepolcro 2013. La città è la stessa, l’hotel che ospita l’evento anche, ma i due Congressi che si sono tenuti nella cittadina Toscana a 15 anni di distanza hanno profili e significa-ti diversi: la nascita di un movimento - realtà allora meno diffusa e sicuramente meno inflazionata di quanto non lo sia oggi - sotto la spinta di Antonio Di Pie-tro ancora più famoso come magistrato che politico nel1998, una nascita piena di speranze ed entusiasmi ma non forse dalla piena consapevolezza di diventare presto un partito che avrebbe raggiunto e superato il traguardo del 9%.Nel 2013 quasi una risurrezione e la svol-ta: nuovo simbolo, via il nome di Di Pie-

Comune nella risoluzione di alcune situazioni problematiche, come il pesante disagio pro-vocato ai residenti della zona Campo Boario dai frequentatori di un’attività commerciale della zona, lo stato di abbandono della Fonte del Tornabrocco e la segnalazione di alcuni interventi “maldestri” nella manutenzione del verde cittadino.Ci siamo poi occupati di Rifiuti: in pochi, pur-troppo, sanno che la Provincia si sta appre-stando a decidere le sorti della politica sui ri-fiuti per i prossimi decenni e, di conseguenza, anche le tariffe che i cittadini dovranno pagare nei prossimi anni (a partire dalla nuova tassa denominata Tares), “senza” una adeguata in-formazione per i cittadini e Consigli Comuna-li. Insieme agli altri consiglieri del M5S della Provincia di Ancona chiediamo che tali deci-sioni vengano rinviate fino a quando Consigli e cittadini non ne saranno stati resi partecipi e consapevoli, visto l’ importanza dell’ argo-mento, sia da un punto di vista economico, sia da quello ambientale e strategico, ricordando, per altro, che le conseguenze di certe scelte andranno a ricadere sulle tasche di tutti.Inoltre, abbiamo esposto con forza e chiarez-za la nostra posizione sul “caso Banca delle

tro che pur rimanendo la storia e l’anima del partito lascia il posto di Segretario diventando Presidente Onorario, il nuo-vo Segretario Nazionale Ignazio Messina nominato appena due mesi prima in piena democrazia da tutti gli iscritti in occasio-ne del Congresso Straordinario di Roma di fine giugno con lo stesso mordente e determinazione di Antonio Di Pietro, serviti con toni più placati ma non meno concreti.Ed è sicuramente la sua figura che unisce come un ponte ideale i due Congressi: già presente in quello di 15 anni fa come en-tusiasta sostenitore, è rimasto fedele alla causa in tutti questi anni ed ora ne assu-me la giuda abbracciando e concretizzan-do la svolta pluralista di quello che non è più un movimento ma un partito vero e proprio che ha attraversato fortune e momenti difficili e che ora ha la maturità di sganciarsi dal suo fondatore per cam-minare da solo, svolta rappresentata sim-bolicamente dal nuovo simbolo che viene mostrato ufficialmente al pubblico per la prima volta.Infine diverso il tema: se nel 1998 sul-

Marche”, esploso recentemente in tutta la sua gravità, che sta per avere possibili pesanti ri-percussioni per l’occupazione e per le nostre piccole e medie imprese. Abbiamo cercato di far emergere le forti responsabilità che hanno avuto Politica e partiti e, forse, siamo stati fra i pochi ad aver avuto la piena libertà ed indi-pendenza per tirar fuori anche gli aspetti più spinosi ed indecorosi della scottante vicenda.Ricordiamo infine che gli attivisti del M5S di Jesi sono presenti ogni sabato in Corso Mat-teotti (ore 10-13 e 17-20) per ascoltare la voce dei cittadini e portarla direttamente in Consi-glio Comunale ed in Parlamento, informare e confrontarsi con quanti sono disponibili ad accogliere altre “verità” rispetto a quelle so-lite blaterate dai canali televisivi e sulla carta stampata in genere. Prossima iniziativa pubblica: a partire dal 2 ottobre 2013, ogni mercoledì presso il nostro Angolo a 5 Stelle in Via Roma 2, “A Scuola di Economia: 10 incontri di autoformazione e confronto”, in collaborazione con l’associa-zione EPIC (Economia Per I Cittadini)

Gruppo ConsiliareMoVimento 5 Stelle

le rovine di Mani Pulite il Paese viveva l’emergenza legalità, nel 2013 l’emer-genza è quella del lavoro che diventa pro-tagonista moltiplicandosi già nel titolo della due giorni: “Lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, lavoro” declinato nelle possibili occasioni di crescita e rilancio (legalità, Europa, buona amministrazione) riassun-te a conclusione dell’evento nelle parole del Segretario che riesce a formulare tut-ta una serie di proposte a costo zero per rilanciare l’occupazione nel nostro paese oggi ai minimi storici.Sansepolcro ieri e oggi dunque, la nascita e il risollevarsi dopo un periodo piuttosto difficile con la lucidità di chi sa ammet-tere i propri errori, ma è anche fiero di riconoscere la qualità del proprio operato lungo questi 15 anni di battaglie che han-no sempre avuto come obiettivo la tute-la dei diritti dei più deboli e l’affermare quello Stato di Diritto oggi così corrotto nel Paese delle larghe intese e delle mac-chine del fango.

Gruppo ConsiliareItalia dei Valori