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MAGGIO 2017
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ITET VITTORIO EMANUELE III
Focus Scuola
Dieta
vegana
Cartellate
Droni
MAGGIO 2017
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Indice
Il confronto: 3-4
Dieta Vegana & Dieta mediterranea
Com’è fatto: 5-6
Le Cartellate
Domande & Risposte 7-11
Articolo Straordinario: 12-13
Cristian e i Droni
Focus Scuola
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Viva i Vegani Chi sono i vegani?
I vegani sono coloro che non si cibano di alimenti di origine animale, come carne e pesce, ma a differenza dei
vegetariani non si cibano neanche dei loro derivati, come uova, latte e latticini. Inoltre, i vegani non indossano
abiti e prodotti di origine animale (lana, seta, pelle).
Esistono due tipi di vegani:
VEGANI ASSOLUTI: Sono coloro che ritengono che il diritto degli animali alla vita sia inviolabile.
VEGANI SALUTISTI: Sono coloro che per salutismo non si cibano di alimenti di origine animale.
La dieta vegana è uno STILE DI VITA.
FRUTTA VERDURA
PANE, RISO,
CEREALI,AVENA,
ORZO, PASTA
MANDORLE,
LATTE DI SOJA,
TOFU LEGUMI,
SODA
FRUTTA
SECCA E
SEMI
ERBE E
SPEZIE
OLI VEGETALI E
ZUCCHERO
SOSTITUISCONO LA
CARNE
1-3 porzioni
SOSTITUISCONO I
LATTICINI
1-3 porzioni
ACQUA
8-10 bicchieri al giorno
ALGHE
Sostituiscono la vitamina B12
perché ricche di Sali minerali
LUCE DEL SOLE
10 minuti al giorno
per attivare
Vitamina D
Come deve essere l’alimentazione vegana?
L’alimentazione vegana è molto ricca e nutriente. Non è
vero che lasciando perdere la carne si perdono tutti i
nutrienti necessari al corpo. I vegani si nutrono
principalmente di frutta e verdura di stagione, cereali,
soia, legumi e alghe ricchissime di Sali minerali, proteine e
vitamine e non manca la frutta fresca!
NIENTE CARNE
Carne sostituita da vegetali.
La dieta vegana è più economica di quella
onnivora? La dieta vegana è molto economica. Cereali, frutta
e verdura danno gli stessi nutrienti della carne ma
con un costo inferiore. Una dieta mediterranea risulta più costosa di una
dieta basata prevalentemente
su ingredienti di origine
vegetale.
Perché sono più sani degli onnivori?
Dal punto di vista medico il vegano è molto più sano di un
onnivoro perché è meno esposto a problemi di natura
cardiovascolare, morbo di Alzheimer, obesità..
La SALUTE è la ragione principale oltre che per l’amore
per gli animali. Eliminare carne e latticini significa ridurre
la quantità di grassi nel nostro corpo.
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La Dieta Mediterranea
Cos’è la dieta mediterranea?
La dieta mediterranea è un modello alimentare studiato per la prima volta da Ancel Keys in alcuni
paesi del mediterraneo negli anni cinquanta, in una situazione di severa difficoltà economica. Alcuni
anni più tardi decise di fare uno studio pilota in alcuni piccoli centri e di mettere insieme un gruppo
internazionali di ricercatori che lavorassero in alcuni villaggi. Vennero istituiti 16 gruppi e lo scopo
era di confrontare stili di vita e incidenza di malattie cardiovascolari molto lontane tra loro.
Perché NO alla dieta vegana? La dieta vegana comporta seri rischi specialmente se è
adottata in giovane età; soprattutto per i bambini e gli
adolescenti che hanno bisogno di tutte le proteine
anche quelle presenti nella carne per il loro sviluppo
somatico e cognitivo; questa “dieta” è sconsigliata anche
a donne in gravidanza e in allattamento. Le principali
carenze della dieta vegana sono quella di proteine,
zinco, calcio, ferro, vitamina D, Omega 3, iodio, taurina,
ma soprattutto quella della vitamina B12 (presente nella
carne) causa dell’anemia perniciosa. Anche gli eccessi
causano effetti negativi; nella dieta vegana l’eccesso
principale è dovuto soprattutto alle fibre. Inoltre per
compensare queste mancanze i vegani sono costretti ad
assumere degli integratori a base di proteine e principi
nutritivi.
Qual’ è la dieta migliore da adottare?
Per essere sicuri di mangiare bene è preferibile
adottare una dieta di tipo mediterraneo.
Questa dieta comprende tutti cibi salutari in modo
variegato che spaziano dai legumi, agli ortaggi, alla
cane, al pesce, alla frutta ed è considerata la dieta
più efficace per la prevenzione di malattie e
obesità, per cui rappresenta un modello salutare da
seguire .
Per concludere bisogna mangiare in modo
consapevole e responsabile tenendo conto della
quantità e della qualità degli alimenti.
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Le cartellate sono dei dolci tipici della tradizione pugliese.
Si preparano tradizionalmente in occasione delle feste invernali più precisamente nel periodo natalizio.
Proprio a Natale ogni casa avrà vassoi colmi di queste specialità che occuperanno posti d’onore sulle tavole
degli italiani. Anche la preparazione è una vera e propria arte, infatti ogni famiglia ha una ricetta personale
con modifiche aggiunte e quant’altro.
LA STORIA
Ma le origini delle cartellate sembrano essere ben più antiche delle ricette tramandate di famiglia in famiglia.
Si dice, che il celebre faraone egizio Ramses II fosse ghiotto di dolcetti che ricordano proprio le carrellate:
delle spirali di pasta croccanti con il miele. In effetti, il gusto delle cartellate ricorda molto i dolci
nordafricani, con la fragranza della pasta fritta e il profumo e la dolcezza del miele. Nella tradizione
cristiana ricordano l’aureola o le fasce che avvolsero Gesù Bambino nella culla.
LA PREPARAZIONE
La preparazione rappresenta un vero e proprio rito durante le festività
natalizie. Infatti, in ogni casa ogni famiglia si riunisce per preparare le
famose cartellate seguendo la propria ricetta… La mattina si prepara la
sfoglia utilizzando farina, olio, uova, zucchero e vino bianco. L’impasto
viene lavorato a lungo fin quando non sarà omogeneo e compatto, dopo di
che viene fatto riposare per circa un’oretta.
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Dalla sfoglia sono tagliate delle strisce con
una rotella dentellata, le strisce larghe circa 3
cm vengono pizzicate ai due lembi del lato
corto applicando una leggera pressione con le
dita e lasciando piccoli spazi concavi. Dopo di
che le strisce vengono arrotolate su se stesse
a formare delle rosette.
Le cartellate sono un ottimo dolce da gustare dopo un pranzo o semplicemente a merenda davanti ad una
tazza di tè caldo o caffè. Possono essere anche un’ ottima alternativa al classico regalo di Natale.
Tutti, dagli anziani ai bambini attendono il Natale per realizzare e gustare questi dolci speciali perché proprio
la preparazione diventa una vera e propria arte da tramandare di famiglia in famiglia.
Successivamente la sfoglia viene stesa con la macchinetta per pasta fino
ad ottenere uno spessore di circa 2 mm.
Poi quest’ ultime sono fritte in abbondante olio bollente su
entrambi i lati fin quando non raggiugono una doratura.
Una volta raffreddate le cartellate vengono
arricchite con vino cotto come da tradizione! È
utilizzato anche il miele, la cioccolata o
semplicemente dello zucchero a velo.
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Domande & Riposte
1.Perché spesso non accettiamo il giudizio degli altri?
Spesso sia nel nostro passato che nel nostro presente ci siamo ritrovati a pensare: “ Cosa
penserà la gente, chissà cosa dirà
la gente, che figura ci facciamo … ”
Il giudizio altrui si trasforma così
in un bisogno: abbiamo bisogno del
giudizio positivo e non sopportiamo
quello negativo. Alla base della
ricerca del giudizio positivo c’è la
paura del rifiuto e
dell’emarginazione che ci portano
ad accettare tutte le condizioni che il gruppo impone.
Il giudizio altrui però è un pericoloso strumento di controllo, spesso utilizzato per piegare i
più deboli.
Pur avendo una buona autostima bisogna imparare a comprendere anche se negativo il
parere che gli altri hanno di te. Il loro giudizio resta sempre e comunque un’opinione
soggettiva.
2.C’è vita sugli altri pianeti?
Anche se non abbiamo ancora trovato nessun esempio di vita extraterrestre, il confronto
con certe forme di vita terrestri suggerisce che nel Sistema Solare esistono potenziali
habitat per la vita extraterrestre e forse la vita stessa. Tuttavia se esiste vita
extraterrestre nel Sistema Solare, molto probabilmente è vita batterica.
Nel 1961, l’astronomo Drake suggerì una formalizzazione per ragionare sulla vita nella
nostra galassia. Drake identificò una sequenza di otto termini per aiutare la gente a
riflettere su ciò che deve verificarsi prima che un pianeta possa essere abitato da una vita
civilizzata, in grado di trasmettere onde radio.
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Recentemente è stato scoperto da due
astronomi, specializzati nella ricerca dei
pianeti, Giliese 581. Si trova nella
costellazione della Bilancia, il suo sole è una
delle tante stelle della Via Lattea, dista da
noi 20 anni luce . Questo pianeta con una
massa tre volte superiore alla nostra,
orbita intorno al suo sole abbastanza vicino
perché l’acqua non diventi ghiaccio, ma
abbastanza lontano per non farla bollire.
A differenza della Terra questo ”gemello” resta immobile sul proprio asse quindi mostra
alla stella sempre la stessa faccia. Questo significa che una metà è sempre gelida e buia,
mentre l’altra è sempre tiepida e ricca di luce.
3.Perché le scimmie non parlano?
Molto spesso ci chiediamo perché l scimmie non parlano pur essendo nostri antenati.
Questo dipende dall’evoluzione, infatti noi esseri umani siamo in grado di controllare la
nostra vocalizzazione a differenza delle scimmie, le quali non hanno un apparato linguistico,
ovvero gola, lingua, etc., sviluppato.
Inoltre uno studio pubblicato su Science Advances mostra che la parte del cervello
predisposta all’ uso del linguaggio è molto primitiva, e quindi
incapace di comporre parole o frasi.
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4.Perché la luna sembra che ci stia guardando?
Quante volte da piccoli ci è capitato di domandarci: “Ma perché la luna ci sta seguendo?”.
Ma in realtà è solo una nostra prospettiva o meglio effetto di parallasse.
La luna dista dalla Terra circa 384.000 Km, ed è
abbastanza vicina tanto che è visibile ad occhio
nudo e si possono distinguere i rilievi sulla
superficie.
Ha una rotazione sincrona e quindi rivolge sempre
la stessa faccia verso la Terra ed è l’unico suo
satellite naturale.
La parallasse è il fenomeno per cui un oggetto sembra
spostarsi anche se si cambia il punto di osservazione,
sembra che la posizione dell’ oggetto sia cambiata ma in
realtà è sempre fermo.
5.Perché nelle pubblicità degli iPhone c’è sempre lo stesso
orario?
Perché il 9 gennaio del 2007 alle 9:41
fu presentato da Steave Jobs il
marchio Apple, che secondo lui
“avrebbe rivoluzionato il mondo della
telefonia mobile” e infatti fu così,
perché ad oggi è uno dei migliori
marchi tecnologici. Il primo iPhone fu
presentato da Steave Jobs in
persona.
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6.Moda: Perché scegliere borse vegan anche se non si è vegani?
Non è solo una questione di rispetto per gli animali: le borse vegan tutelano maggiormente l’ambiente e i
lavoratori rispetto alle loro concorrenti di pelle.
Le borse sono tra gli accessori più
amati dalle donne. Ma, spesso non
sappiamo cosa si nasconda dietro ad
una bosa di pelle:
1. SOFFERENZA ANIMALE
2. INQUINAMENTO
3. SFRUTTAMENTO DELLA MANODOPERA
Le borse vegan sono diverse dalle altre, per il materiale impiegato: come materiale di base,
si utilizza la finta pelle, soprattutto perché in tanti non amano più l’idea di indossare la vera
pelle. A questo materiale se ne accostano altri ancora più eco sostenibili come il sughero
naturale e altre fibre ricavate dagli scarti della frutta.
7.Perché abbiamo i déjà vu?
Quante volte una parola, un movimento o
anche solo la visione ci riportano a un evento
che ci sembra di aver già vissuto? Stai
facendo una cosa e all'improvviso ti sembra di
averla già fatta, o meglio, di averla già
vissuta: hai appena avuto un "déjà vu".
La traduzione del termine francese significa
"già visto" e indica appunto la sensazione di
aver già vissuto una situazione.
Ma perché abbiamo i déjà vu?
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Alcuni attribuiscono questi fenomeni a ricordi di vite precedenti, secondo altri invece,
verrebbe coinvolta addirittura la telepatia. Non è cosi!
Inizialmente per la scienza, si trattava di anomalie della memoria o di tracce lasciate da
sogni dimenticati prima del risveglio.
Ora una nuova ricerca dell'Università di Sant'Andrews
afferma che il déjà vu agisce come un antivirus: durante il
déjà vu, il cervello “controlla” i propri ricordi inviando un
segnale, il quale permette di verificare che non esistano
errori tra la realtà che abbiamo di fronte e ciò che si pensa
di aver già vissuto.
Quindi un déjà vu è solo la prova del fatto che il cervello sta
verificando i ricordi acquisiti, ed è per questo che è così frequente nelle persone sane.
8. Perché abbiamo il singhiozzo?
Non è facile comprendere perché abbiamo
il singhiozzo, si pensa che il singhiozzo sia
dovuto a un riflesso nervoso che, coinvolge
i nervi del diaframma, ovvero ripetute e
involontarie contrazioni del muscolo. Le
cause più comuni possono essere riferite al
fatto che si “ingoia aria” quando mangiamo
velocemente, o a malattie quali ictus o
tumori. Ma anche sbalzi di temperatura,
eccessiva ingestione di bevande alcoliche,
oppure forti emozioni come la paura, dove
si ingoia una quantità di aria superiore al
normale.
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Sono Cristian, sono un ragazzo ipovedente, vivo a Lucera dalla nascita, ho 15
anni e frequento il secondo anno di scuola superiore presso l’ ITET di Lucera.
Sono appassionato alla musica e mi piace suonare la batteria e le percussioni,
amo cantare e partecipare ai concerti di vari cantati.
Anche io sono stato coinvolto nel progetto Focus e tra i vari argomenti
trattati ha catturato la mia attenzione l’utilizzo dei droni. Questo piccolo
oggetto volante a forma di elicottero può essere utile per scattare foto e
video dall’alto, per consegnare pacchi, per l’agricoltura, per l’impollinazione.
Come tutte le cose, bisogna fare attenzione perché potrebbero esserci dei
rischi e pericoli, che siano impiegati dai terroristi per consegnare e ricevere
armi dai terroristi o per invadere la privacy delle persone.
Secondo le previsioni europee il mercato dei droni sarà sempre più vasto. Per
Romeo Durscher dirigente dell’azienda cinese Dji (uno dei maggiori produttori
al mondo) nel giro di circa 5 anni i droni saranno come gli smartphone, cioè
diventeranno dispositivi personali da utilizzare nella vita di tutti i giorni.
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Far volare un oggetto di alcuni chili per area non è una cosa molto semplice da
gestire, sia in termini di rischio che per la privacy.
A cosa servono i droni è ormai questione che riguarda la cronaca. Ogni giorni si
apprendono utilizzi diversi, oltre a quelli già conosciuti e sperimentati da un
paio di anni ( come la consegna di piccoli pacchi da parte di Amazon o delle
pizze a domicilio). Video registrati da droni sono già usati per misurare il
traffico e il rischio di incidenti quindi modificare i tempi dei semafori, la
segnaletica, ecc.
In un recente convegno a Roma sono stati messi a fuoco tutti gli usi possibili
dei droni per la gestione del territorio, il rischio di frane o esondazioni,
verifica del suolo in vista di costruzione. In Umbria, un drone ha già eseguito
rilievi per monitorare l’evoluzione di una frana vicino Foligno.
Fin qui gli usi legali del drone, ma
ci sono quelli pirata che già si
sono visti in alcune città
d’Europa. A Parigi, ad esempio
sono stati segnalati droni
attorno alla Torre Eiffel: dati i
recenti attentati nella capitale
francese, la polizia è in allerta.
Fin ora in Italia non si hanno notizie di droni usati illegalmente forse perché
non è possibile spedire un multi elicottero in cielo senza autorizzazione.
Questi piccoli oggetti potranno avere anche una funzione sociale, aiutare i non
vedenti a fare sport senza il bisogno di un accompagnatore. A dimostrarlo è
stato un esperimento dell’ università del Nevada. Il quadricottero ha 2
videocamere, una che segue il percorso della pista e l’altra che monitora i
comportamenti del soggetto; vola all’altezza degli occhi a circa tre metri dal
corridore, guidandolo con un suono.
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Redazione:
Papa Federica, Vannella Giada
Hanno collaborato a questo numero:
Vannella Giada, Uzzi Mariagrazia, Papa Federica, Ottaviano Antonio, Mammollino Michele, Santosuosso Rocchina, Tuoro Luigi, Di Ruberto Lucia, Fasolino Luca, Querques Cristian.
Docente responsabile:
Di Gioia Rita