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Programma delle conferenze e dei film Museo Regionale di Scienze Naturali 22 febbraio / 17 ottobre 2008 Come varia il clima: conoscenze attuali e scenari futuri Come varia il clima: conoscenze attuali e scenari futuri I TEMPI STANNO CAMBIANDO

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Programma delle conferenze e dei filmMuseo Regionale di Scienze Naturali22 febbraio / 17 ottobre 2008

Come varia il clima:conoscenze attualie scenari futuri

Come varia il clima:conoscenze attualie scenari futuri

I TEMPISTANNOCAMBIANDO

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MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI

DirezioneDaniela FormentoErmanno De Biaggi

Segreteria generaleFrancesca Onofrio

Didattica e MuseologiaElena Giacobino

Ufficio stampa e Relazioni esterneGiuseppe MisuracaIsabella Schiffer (Collaboratore)Donatella Actis (Giunta Regionale)

Comunicazione webPatrizia ScandurraMarco Ciriello (Collaboratore)

Servizi tecniciPasqualino Martino

Immagine coordinataE20Progetti - Biella

MOSTRA E CICLO CONFERENZE“I TEMPI STANNO CAMBIANDO”

Responsabile scientificoClaudio CassardoDipartimento di Fisica Generale, Università di Torino

Comitato scientificoGuido BoffettaDipartimento di Fisica Generale, Università di TorinoAntonello ProvenzaleISAC-CNR, Torino

Progetto scientificoLuca Mercalli, Daniele Cat BerroSocietà Meteorologica Italiana onlus

Concept e progetto divulgativoStefano Camanni, Giulio Caresio, Nicoletta FedrighiniArnica Progettazione Ambientale sc

Progetto architettonicoMaurizio BuffaMichele Calia

Progetto graficoCarlo CantonoStudio Cantono

Progetto cinematograficoGaetano CapizziFestival Cinemambiente

CollaborazioniDaniele OrmezzanoConservatore sezione PaleontologiaMuseo Scienze Naturali

Franco AndreoneAiuto conservatore sezione ZoologiaMuseo Scienze Naturali

CineHollywoodMuseo Civico di Storia Naturale di MilanoMuseo Nazionale dell’Antartide di Genova

AllestimentiAcuson srlMostre e fiere spaStudio Plastikart ss

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

Festival CinemambienteGaetano CapizziSilvia TaborelliErica Girotto

CINEMAMBIENTEENVIRONMENTAL FILM FESTIVAL

TURIN - ITALY

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Lunedì10 marzo 2008

Ore 17.45

le conferenze

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino,propone al pubblico la mostra I tempi stannocambiando. Come varia il clima: conoscenze attualie scenari futuri, in programma dal 18 marzo a fineottobre 2008. Accompagnano la mostra un ciclo diconferenze e una rassegna cinematografica, curata daFestival Cinemambiente.

ConferenzeDurante i mesi di apertura della mostra sono ospitidel Museo alcuni tra i più prestigiosi studiosi e relatorinazionali e internazionali, per un ciclo di conferenzerivolte al pubblico. Il calendario copre tutte le tematichein qualche modo legate ai cambiamenti climatici, dallacomplessità del clima ai ghiacciai delle Alpi, dai possibiliscenari futuri alla politica.

FilmPer estensione temporale e numero dei film si configuracome una delle rassegne più complete mai organizzatesul tema dei cambiamenti climatici. I film provengono davarie nazioni. Ad alcune proiezioni farà seguito undibattito di approfondimento coordinato da Ecoistitutodel Piemonte Pasquale Cavaliere e comitato Kyoto dalBasso. Per ciascun film è prevista una “première” inorario serale. Lo stesso film viene nuovamente proiettatoil sabato e domenica successivi negli orari di apertura delMuseo. Per alcuni di questi film si prevedono proiezionimattutine per le scuole, su prenotazione.

DidatticaÈ disponibile per le scuole un’attività didattica articolatain una visita guidata di approfondimento e in unlaboratorio di due ore che, partendo dagli strumenti dimisura e dal loro utilizzo, attraverso modelli affronteràl’argomento clima. In particolare si tratterà dell’effettoserra, delle proprietà del ghiaccio e delle variazioni dellabiodiversità in relazione ai cambiamenti climatici.

presentazioneI cambiamenti climatici sono untema di grande attualità: oggipiù che mai ci rendiamo contodi come l’uomo stia influenzandogli equilibri dell’atmosfera, deglioceani e degli ecosistemi.

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le conferenzeCambiamenti climaticisulle Alpi

Martin BenistonUniversità di Ginevra

Si offrirà una panoramicadelle attuali tendenzeclimatiche nella regionealpina e verranno presentatele proiezioni dei modelliclimatici dovuti ai mutamentidel clima previsti per le Alpinei prossimi decenni. Saràpossibile vedere che già oggile Alpi sono una regionesoggetta a mutamenti diampiezza maggiore rispettoa molte altre zone delmondo. Si illustreranno leconseguenze di questevariazioni tra temperatureminime e massime e dellevariazioni delle precipitazioninell’ambiente alpino,ponendo l’accento inparticolare sui sistemiambientali (neve, ghiaccio,idrologia ed ecosistemi) e sucerti sistemi socio-economiciche dipendono dalle risorse

Venerdì4 aprile 2008

Ore 17.45la mostra

Filmati, multimediali, immaginie suoni vi racconteranno lacomplessità del clima e leripercussioni che le nostre sceltepossono avere sull’intero pianeta.

Contraddizioni, bellezza e complessità del mondoSarete immersi in un flusso di notizie e di opinionicontraddittorie sul clima: articoli di giornale,spezzoni televisivi e interviste. Qual è, tra tantorumore, l’informazione scientifica corretta?Per iniziare questo percorso bisogna prima ditutto comprendere la bellezza, la complessitàe la fragilità del nostro pianeta: provvederannoa questo suggestivi filmati realizzati dalla BBC.

Cambiamenti climaticiLa caldissima estate 2003, i ghiacciai che si riducono,i reperti archeologici, i pollini fossili, i fanghi marini,i carotaggi dei ghiacci polari e gli anelli degli alberi:attraverso queste “isole tematiche” comprenderetel’affascinante mosaico del clima del passato e ilfunzionamento di quello attuale.

Scenari futuri, scelte individuali e collettivePrenderete confidenza con i possibili scenari climaticifuturi, frutto dei più accreditati modelli di previsionenumerica del clima, di cui si sveleranno i segreti e i limiti.La diminuzione delle emissioni di gas a effetto serrapassa attraverso la riduzione dell’uso di combustibilifossili, necessaria anche per prepararsi alle possibiliscarsità energetiche conseguenti al declino delladisponibilità petrolifera. Governi, collettività e singolicittadini sono chiamati a rivedere scelte economichee stili di vita per garantire un benessere duraturo.

Trecento anni di clima a TorinoTre secoli di clima torinese, raccontato attraverso lemisure meteorologiche iniziate nel 1753, le cronachestoriche, le opere d’arte e di letteratura, le fotografiedi eventi atmosferici straordinari del passato in città,dal temporale che abbatté la Mole Antonelliana nelmaggio 1953, alle nevicate del gennaio 1987.

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le conferenze

DAVID KINGÈ professore di Chimica Fisica e Membro del QueensCollege, University of Cambridge, dove svolge la suaattività di ricerca. Ha quasi 500 pubblicazioni scientifiche.Ha 10 lauree ad honorem da varie università (fra cuiquella dell’Universita` di Torino). Dal 2000 al 2007 èstato Chief Scientific Advisor del Primo Ministro inglesee Direttore dell’Ufficio di Scienza e Tecnologia.

Clima e politica: unintreccio delicato?

David KingUniversità di Cambridge(UK)

La mitigazione el’adattamento aicambiamenti climaticipassa attraverso la sceltadi opportuni indirizzipolitici ed economici,strade non sempre facilida intraprendere. Ma lemodificazioni ambientalisono rapide e occorre agirein fretta con azioni efficaci,per contrastare quello checon grande probabilità saràil problema più importanteche l’umanità si troveràad affrontare nel corso delXXI secolo.

Venerdì22 febbraio 2008

Ore 17.45

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le conferenze

ANTONELLO PASINIRicercatore CNR, è un fisico teorico espertodi sistemi complessi e di intelligenza artificiale che negliultimi anni si è dedicato alla simulazione del clima. Autoredi numerosi articoli specialistici, ha anche scritto un librodi divulgazione sulla modellistica climatica (I cambiamenticlimatici, Bruno Mondadori) e ha curato una rassegnaaggiornata di quanto sappiamo sui cambiamenti climaticinel Mediterraneo e sui loro impatti (Kyoto e dintorni,Franco Angeli).

Comprendere il clima:metodi e strategie dellascienza di fronte allacomplessità

Antonello PasiniCNR di Roma

Il clima può essereconsiderato il prototipodi un sistema complesso.Dopo aver brevementedescritto questacomplessità, ci si concentrasui metodi e sulle strategieusate dai modellisti climaticiper “catturarne” ilcomportamento, capirele cause fondamentali chelo guidano e riprodurlocorrettamente nel passato,nonché per delinearescenari climatici futuri.Si discutono i concetti e irisultati della modellisticadinamica classica e di unapproccio più “olistico”.Si nota come la complessitàrichieda spesso analisi dapunti di vista diversi macomplementari.

Lunedì10 marzo 2008

Ore 17.45

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le conferenzeVenerdì

14 marzo 2008Ore 17.45

MASSIMO FREZZOTTIRicercatore dal 1983 presso l’ENEA e Responsabile delLaboratorio di Osservazioni Climatiche del DipartimentoAmbiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile dal2002. Dal 1985 svolge ricerche di glaciologia e telerilevamentoin Antartide per lo studio dell’influenza della calotta dighiaccio sulle variazioni del livello del mare e paleoclima. Hapartecipato a 9 spedizioni in Antartide del P.N.R.A. e comeResponsabile ITASE nelle ultime 5. Dal 2003 coordina leattività in Italia ed in Antartide del Settore di RicercaGlaciologia del PNRA. Responsabile del Progetto Europeo diperforazione in ghiaccio di Talos Dome TALDICE (Antartide).Autore di piu’ di 60 articoli su riviste internazionali e 100comunicazioni a congressi e presentazioni poster.

Il progetto EPICA:passato, presente efuturo del clima daighiacci polari

Massimo FrezzottiEnea di Roma

Le profondità dei ghiaccipolari sono un prezioso“diario” che ha registratola storia climatica della Terraper centinaia di migliaia dianni. Grazie al carotaggioprofondo del progetto EPICA(European Project for IceCoring in Antarctica) è statopossibile ricostruire levariazioni del clima dell’ultimomilione di anni. È proprio aipoli ritroviamo alcuni tra glieffetti più importantidell’attuale cambiamentoclimatico: la banchisa articarischia di scomparire entrola metà di questo secolo, edai tassi di fusione glacialein Groenlandia e Antartidedipenderà l’entitàdell’incremento dei livellioceanici.

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le conferenzele conferenze

STEFANO TIBALDIÈ Professore Associato all’Università di Bologna, dove hainsegnato Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia. Dopo treanni trascorsi all’Imperial College di Londra, ha lavorato perdieci anni al Centro Meteorologico Europeo di Reading inGran Bretagna, dove è stato responsabile della sezione diPredicibilità. Si occupa di meteorologia e climatologia dapiù di 35 anni e ha coordinato numerosi progetti europeie internazionali. È direttore del Servizio IdroMeteorologicodell’Arpa dell’Emilia-Romagna che è anche Centro diCompetenza in Meteorologia del Dipartimento diProtezione Civile. È autore di più di 150 pubblicazioni.

Il bacino del Ponel clima che cambia

Stefano TibaldiArpa Emilia Romagna eUniversità di Bologna

Verrà affrontato il tema delcambiamento climatico inatto, dalla scala globale aquella locale, con l’ausiliodei dati osservati disponibilie dell’ultimo rapportodell’IPCC e con particolareattenzione al bacino delPo e alle conseguenze delcambiamento climaticosui regimi di portata delgrande fiume. Siconcluderà con unosguardo al clima checi attende, così come losi può dedurre dai risultatidella modellistica climaticaglobale. Verrà anchebrevemente discusso,in termini semplificati, ilproblema dell’affidabilitàdella modellistica climatica.

Venerdì28 marzo 2008

Ore 17.45

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le conferenze

MARTIN BENISTONÈ professore ordinario (cattedra di ricerca climatica) pressol’Università di Ginevra. Ha un dottorato (BSc) in ScienzeAmbientali, un MSc (dottorato in discipline scientifiche),un PhD in Scienze Atmosferiche e una specializzazionein Modelli Climatici. Ha lavorato nel campo della ricerca inFrancia, Canada, Germania e Svizzera. Dal 1992 al 1997 èstato uno dei vice-presidenti dell’IPCC (IntergovernamentalPanel on Climate Change) e dal 1995 collabora alla stesuradelle relazioni dell’IPCC. Ha al suo attivo oltre 100pubblicazioni recensite da colleghi; ha scritto 3 libri e neha curati - da solo e con altri - altri 9. Nel 2000 è statoeletto all’Accademia Europea.

Cambiamenti climaticisulle Alpi

Martin BenistonUniversità di Ginevra

Si offrirà una panoramicadelle attuali tendenzeclimatiche nella regionealpina e verranno presentatele proiezioni dei modelliclimatici dovuti ai mutamentidel clima previsti per le Alpinei prossimi decenni. Saràpossibile vedere che già oggile Alpi sono una regionesoggetta a cambiamenti diampiezza maggiore rispettoa molte altre zone delmondo. Si illustrerannole conseguenze di questevariazioni di temperatura eprecipitazioni nell’ambientealpino, ponendo l’accentosui sistemi ambientali (neve,ghiaccio, idrologia edecosistemi) e su certi sistemisocio-economici chedipendono dalle risorsenaturali.

Venerdì4 aprile 2008

Ore 17.45

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le conferenze

REINHARD BÖHMNato a Vienna nel 1948, ha studiato Meteorologia eGeofisica all’Università di Vienna. Ha terminato gli studinel 1973, quando ha conseguito un PhD. Da allora lavorapresso l’Istituto ZAMG di Vienna (l’Istituto meteorologicodell’Austria). La sua competenza riguarda i settori dellavariabilità climatica, del clima urbano e alpino e dellaglaciologia. Attualmente si occupa in modo particolaredi variabilità climatica nella regione alpina e lavora - incollaborazione formale e informale con molti istituti eservizi metereologici della regione - alla banca dati HISTALP.

La ricostruzione delclima con le anticheserie di misura

Reinhard BöhmIstituto Nazionaledi Meteorologiae Geodinamica, Vienna

La relazione intende illustrare- insieme alle soluzioni scelteper la banca dati HISTAL –anche le relative necessità, ipericoli e le carenze. Ciòpermetterà di fornire allacomunità scientifica, alpubblico e ai centridecisionali dati di variabilitàclimatica di alta qualità.Presenteremo alcuni esempiche illustrano i più significativiandamenti della variabilitàe dei mutamenti del clima inquesta regione alpina, negliultimi 250 anni. Questastraordinaria ampiezza delperiodo di misurazioneservirà anche per eseguireraffronti con informazioniclimatiche indirette provenientida fenomeni naturali.

Lunedì7 aprile 2008

Ore 17.45

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le conferenze

CHRISTIAN PFISTERÈ nato a Berna nel 1944. Ha studiato storia e geografiadal 1966 al 1973 e ha ottenuto il PhD nel 1974. Nel 1976ha compiuto degli studi a Rochester, negli Stati Uniti, e nel1977 a Norwich, in Inghilterra. Dal 1990 al 1996 è statoProfessore Assistente in Storia all’Università di Berna e dal1997 è Professore Ordinario di Storia Economica, Socialee Ambientale, sempre all’Università di Berna.

Il contributo degli archivistorici alla ricostruzionedel clima passato e deisuoi impatti

Christian PfisterUniversità di Berna (CH)

Gli archivi storicicontengono un’incredibilequantità e varietàd’informazioni. I documentipermettono di ottenere unquadro dell’andamento delletemperature stagionali emensili e delle precipitazioni,fin dal sedicesimo secolo, eforniscono anche descrizionidi disastri naturali. Questarelazione consente divisualizzare parte di questomateriale e mostra in chemodo si tenti di procederea una ricostruzione - areaper area - della temperaturae della pressione, deiloro impatti e della loropercezione, comprese lerelazioni con i roghi dellestreghe in Europa Centrale.

Venerdì11 aprile 2008

Ore 17.45

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il convegnoConvegno ASPOItalia 2(Association for the Studyof Peak Oil and Gas,sezione italiana)

La riduzione della nostradipendenza dal petrolio èun obiettivo fondamentaleper il XXI secolo, sia permitigare il cambiamentoclimatico, sia per prepararsialla scarsità di energiafossile che potrebbemanifestarsi dai prossimianni. Qual è lo stato delleconoscenze sulledisponibilità petrolifere?Stiamo attraversando ilpicco del petrolio? Qualiscenari attendersi? Qualile potenzialità delle fontienergetiche rinnovabili?

Sabato3 maggio 2008

Ore 10 -17

Programma dettagliatodisponibile su

www.aspoitalia2.net

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le conferenze

MARINO GATTOProfessore ordinario di Ecologia presso il Politecnico diMilano. Laureato in ingegneria nel 1972, si è dedicatoalle ricerche ecologiche e ambientali a partire dal 1974.Dal 1991 al 1999 è stato Presidente del Consiglio di Corsodi Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. Nelperiodo 2003-2006 è stato presidente della Società Italianadi Ecologia. Dal 2007 è membro del senato accademicodel Politecnico di Milano. È autore o coautore di circacentosessanta lavori scientifici, metà dei quali pubblicatisu riviste internazionali.

Cambiamenti climaticie biodiversità

Marino GattoPolitecnico di Milano

Ci sono diversi milioni diviventi sulla Terra, ma nesono state catalogate solocirca un milione eottocentomila. La nostrabiodiversità è sempre piùminacciata dall’attivitàdell’uomo. Le causeprincipali dell’accelerazionedell’estinzione sono:distruzione e degradazionedegli habitat, introduzione dispecie“aliene”,inquinamento,sovrasfruttamento ecambiamento climaticoglobale. Quest’ultima causaè ormai diventata l’impattopiù importante ed agisce insinergia con gli altri fattori.Nella mia presentazionediscuterò le evidenzepassate ele previsioni future riguardantil’influenza del riscaldamentoglobale sul funzionamentodegli ecosistemi.

Lunedì12 maggio 2008

Ore 17.45

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le conferenze

PIERO LIONELLOProfessore dell’università del Salento, si occupa di dinamicadel clima. I suoi interessi includono estremi climatici, analisidel clima a scala regionale, in particolare focalizzata sulcomportamento di cicloni, inondazioni costiere e ondemarine. È coinvolto in numerosi progetti di ricerca siainternazionali che italiani. In particolare, coordina il progettointernazionale MedCLIVAR (Mediterranean ClimateVariability) che analizza le caratteristiche, le attuali tendenzee i futuri cambiamenti del clima nella regione Mediterranea.

Il clima della regionemediterranea: tendenzeattuali e cambiamentifuturi

Piero LionelloUniversità del Salento

Tema dell’intervento sarannole caratteristiche del climadella regione mediterranea,della sua variabilità e dellesue tendenze. Verrannoevidenziate alcune particolaricriticità in relazione agliaumenti di temperatura ediminuzione della piovositàosservati durante il 20°secolo e presentati gliargomenti che indicano unapossibile accentuazione ditali problematiche nel climafuturo. L’intervento intendediscutere le metodologieutilizzate e inserire questevalutazioni nel contestodel cambiamento climaticoglobale e della valutazionedegli strumenti utilizzatiper lo studio del clima.

Venerdì16 maggio 2008

Ore 17.45

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le conferenze

FILIPPO GIORGIResponsabile della sezione di Fisica della Terra del AbdusSalam International Centre for theoretical Physics (ICTP,Trieste) dal 1998. Ha ottenuto un PhD alla School ofGeophysical Sciences di Atlanta (USA) nel 1986 ed è statoricercatore nel National Center for Atmospheric Research(NCAR, Boulder, USA) dal 1986 al 1998. Dal 2002 è unodei vice-direttori del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC,organismo insignito del premio Nobel per la pace nel 2007.Giorgi è un esperto di modellistica climatica globale eregionale, cambiamenti climatici di origine antropogenica,variabilità climatica naturale, interazioni aerosol-clima,interazioni biosfera-clima. È autore o co-autore di oltre 150articoli in riviste scientifiche internazionali.

Prevedere il clima futuro:pregi e limiti dei modellinumerici

Filippo GiorgiInternational Centre forTheoretical Physics, Trieste

L’intervento presenterà unadescrizione delle caratteristichee delle applicazioni dei modelliclimatici sia a scala globaleche regionale. Si discuteràbrevemente l’evoluzione dellamodellistica climatica degliultimi decenni, mostrandoil miglioramento di questimodelli nella rappresentazionedei processi climaticifondamentali. Si descriveràpoi l’uso dei modelli nellacostruzione di scenari dicambiamento climatico futuro,e come questi scenari sianocaratterizzati da unaincertezza dovuta alcomportamento dei modelli.Infine, si presenterà una brevediscussione sulle prospettivedi evoluzione futura dellamodellistica climatica.

Lunedì19 maggio 2008

Ore 17.45

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le conferenze

ROSANNA CARAMIELLOLaureata a Torino in Scienze Biologiche, nel 1970 haconseguito la Libera Docenza in Botanica agraria.Dall’a.a. 1973-74 al 1980-81 è stata professore incaricatodi Fitogeografia presso la Facoltà di Scienze MFN di Torino;dal 1980-81 professore incaricato stabilizzato di Botanicagenerale presso la Facoltà di Agraria con supplenza diBotanica sistematica; nel 1983 è diventata ProfessoreAssociato di Botanica generale e dal 1994 è Professoreordinario di Botanica ambientale e applicata presso lastessa Facoltà.

Clima e vegetazione: daipollini fossili agli scenarifuturi

Rosanna CaramielloUniversità di Torino

La ricostruzionepaleoambientale relativaall’Olocene è condotta conbuoni risultati impiegandol’analisi pollinica di sedimentidi torbiera, di fondali marinie di lago, che fornisceindicazioni quali-quantitativesulla copertura vegetale chedeterminò la composizionedella pioggia pollinicarilevabile a varie profondità.Associando a questi datiquelli delle radiodatazioni èpossibile valutare la variazionedi concentrazione del pollinedelle varie entità nel tempo.L’analisi dei dati permette didisegnare un quadrogenerale dell’influenza delclima sullo sviluppo deidiversi tipi di vegetazione nelpassato e di formulareipotesi per il futuro.

Venerdì30 maggio 2008

Ore 17.45

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GIANNI MORTARAGeologo, ricercatore del CNR – Istituto di Ricerca per laProtezione Idrogeologica del bacino padano, sezione diTorino. Si occupa degli effetti del cambiamento climaticosui ghiacciai alpini e sulla stabilità dei versanti in quota,e suddivide l’impegno professionale tra le ricerche didocumenti d’archivio e le applicazioni sul campo.È stato, dal 2001 al 2003, uno dei responsabili italianidel progetto europeo Glaciorisk per l’analisi dei rischiglaciali nelle regioni montuose d’Europa.

Cambiamenti climaticie rischio glaciale

Gianni MortaraCNR di Torino

Il clima si riscalda e ighiacciai arretrano, nonsolo sulle Alpi, ma nonper questo diminuisce ilrischio legato alla dinamicaglaciale. Formazione dilaghi “effimeri” in altaquota, valanghe di ghiaccio,crolli rocciosi perl’alterazione del permafrost:sono alcuni fenomeni chehanno trovatoun’intensificazione neglianni recenti assai più caldidel normale; la sorveglianzae lo studio di questi eventiè importante per capirnel’evoluzione, per pianificarel’utilizzo del territorio,e per cogliere in tempoutile i segnali di nuovifenomeni pericolosi perla popolazione e leinfrastrutture.

Venerdì6 giugno 2008

Ore 17.45

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MICHAEL GHILProfessore presso il Dipartimento Scienze della Terra(Département Terre-Atmosphère-Océan, TAO) all’EcoleNormale Supérieure di Parigi (ENS) a Parigi, nonchéDirettore del Dipartimento (dal luglio 2003). È ancheProfessore emerito di Scienze dell’Atmosfera e di Geofisicapresso l’UCLA, Università di California di Los Angeles,dove è stato Presidente del Dipartimento Scienzedell’Atmosfera e dell’Oceano (1988-1992) e Direttoredell’Istituto di Geofisicae di Fisica Planetaria (2002-2003).

Dalle glaciazioni delpassato alle serre delfuturo

Michael GhilEcole Normale Superieure,Parigi e University ofCalifornia, Los Angeles

Da Torino si vedono le Alpi,con i loro ghiacciai ancorarimasti come vestigiadell’ultima glaciazione.In passato, molte glaciazionisono andate e venute, conun periodo approssimato dicirca100.000 anni. La storia èintrigante. Per comprenderlameglio,esploriamo indettaglioalcuni dei principali meccanismidel sistema climatico,dell’atmosfera, della biosfera,e di tutte le varie componentiin gioco. Poi ci occuperemodella variabilità climatica suscale di tempo più corte.Anche in questo caso il Solegioca un qualche ruolo, maassai meno, e noi stessicontribuiamo ai cambiamenti,in misura sempre maggiore.

Mercoledì11 giugno 2008

Ore 17.45

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le conferenze

WOLFGANG SACHSDal 1993 dirige progetti di ricerca per il Wuppertal Institutefor Climate, Energy, and the Environment, una delle piùcelebri istituzioni che da anni esplora e sviluppa modelli estrategie per un futuro sostenibile del pianeta. Ha studiatoteologia, sociologia e storia a Monaco,Tübingen e Berkeley.È professore onorario all’Università di Kassel. Membro delClub di Roma. Autore di molti libri, nel 2007 ha pubblicatocome co-autore Per un futuro equo. Conflitti sulle risorsee giustizia globale (Feltrinelli) e Commercio e Agricoltura.Dall’efficienza economica alla sostenibilità sociale eambientale (EMI).

Per un futuro equo:caos climaticoe giustizia globale

Wolfgang SachsWuppertal Institute forClimate, Energy, and theEnvironment (Germania)

I segnali del cambiamentoclimatico si fanno semprepiù concreti e tangibiliaffiancandosi a quelli diuna progressiva erosionedelle risorse del pianeta.Nel contempo lapopolazione mondialecontinua a crescere e larichiesta di sviluppo dipaesi come la Cina e l’Indiaè sempre più pressante.Uno scenario difficile eallarmante. Come ritrovarela strada per un futuroequo? Come tracciare oggiun progetto politico,economico e ambientale ingrado di tener conto inegual misura della naturae dell’uomo?

Venerdì20 giugno 2008

Ore 17.45

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le conferenze

GIORGIO CELLIEntomologo, naturalista ed etologo, è docente pressol’Università di Bologna e responsabile di numerose ricerchescientifiche. Parlamentare europeo dal 1999 al 2004, si èdistinto fin dagli anni ’70 per le sue doti letterarie e didivulgatore. Scrive e pubblica tantissimo, spaziando dalromanzo, al saggio, alla pièce teatrale. Collabora con rivistee giornali e, appassionato di arte, cura nell’86 una sezionedella Biennale di Venezia. Realizza e conduce su Rai 3 lafortunata trasmissione televisiva “Nel regno degli animali”.Nel 2007 pubblica I sette peccati capitali degli animali(Mursia) e Il gatto del ristorante cinese (Morganti).

Gli animali e ilcambiamento climatico

Giorgio CelliUniversità di Bologna

L’uomo a partire dagliultimi duecento anniha modificato, spessoirreversibilmente,l’ambiente. Alla luce degliultimi riscontri in ambitoscientifico, lasciamociguidare da Giorgio Celliin un viaggio attraversoalcuni eclatanti effetti deicambiamenti climatici sulcomportamento deglianimali e sulla loro capacitàdi adattarsi o meno allenuove emergenze indottedall’attività antropica.

Sabato20 settembre 2008

Ore 17.45

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le conferenze

GABRIELLA MASSAArcheologa italo-canadese, collabora con Musei edIstituzioni nazionali ed internazionali alla promozionedella Cultura dei Popoli Artici e del Patrimonio Franco-Nunavutiano, di cui è Ambasciatrice. Cura in particolarei contatti con il Canada, segue la realizzazione ditrasmissioni televisive e documentari sul Popolo Inuit edè impegnata nell’organizzazione dell’Anno PolareInternazionale (IPY) 2007-2008.

Anno PolareInternazionale: scienza,ambiente e popoli artici

Gabriella MassaArcheologa italo-canadese

Artide ed Antartide, con iloro fragili ecosistemi, sono learee che più risentono dellevariazioni climatiche in corso,e così le loro popolazioni.Ascoltiamo la voce degliInuit, testimoni diretti chesempre più spesso segnalanoampie zone di riduzione deighiacci, gravi fenomeni dierosione dei suoli, scomparsadi specie animali (foche, orsipolari, etc...) e comparsa dinuove e talvolta invadentispecie animali e vegetali.Nell’Anno PolareInternazionale (IPY)cerchiamo di avvicinarci aquesta cultura straordinaria,che ha permesso per millennidi sopravvivere al rigore delclima artico, mantenendo unprofondo equilibrio con lanatura e gli altri esseri viventi.

Venerdì26 settembre 2008

Ore 17.45

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le conferenze

LUCA MERCALLIPresidente della Società Meteorologica Italiana, si occupa diricerca su clima e ghiacciai delle Alpi occidentali. Ha fondatoe dirige dal 1993 la rivista di meteorologia Nimbus, èautore di 90 pubblicazioni scientifiche e di oltre 700 articolidivulgativi principalmente sul quotidiano La Repubblica. Hasvolto 650 conferenze, in Italia e all’estero, e ha partecipatoa 200 interventi radiotelevisivi, in particolare dal settembre2003 prende parte alla trasmissione televisiva RAI3 “Chetempo che fa” condotta da Fabio Fazio e dal 2005 alprogramma RAI2 “TGR Montagne”. È autore di 8 libri, tracui, Il clima di Torino, scritto insieme a Gennaro Di Napoli.

Tre secoli di osservazionimeteorologiche a Torino

Luca MercalliSocietà MeteorologicaItaliana

Torino vanta una lungaserie di misure climatiche,iniziata nel 1753 per latemperatura, nel 1787per le nevicate (ladocumentazione più lungaal mondo), nel 1802 perle precipitazioni. Un vastopatrimonio che abbraccia –oltre ai dati strumentali –anche ricche cronachestoriche, opere d’arte eletteratura, e che consentedi analizzare in dettagliotre secoli di clima,indagandone l’evoluzionee fornendo elementi perla comprensione deicambiamenti climatici.

Venerdì17 ottobre 2008

Ore 17.45

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i filmInaugurazione della mostra“I tempi stanno cambiando”

LO STATO DELLE COSE

Save our planetBelgio, 2006, 1’30”Bruno Seys e Filip Vandewiele -K&TKWUno spot di animazione che mostra ilbattito cardiaco della Terra.

The FridgeRepubblica Ceca, 2007, 7’Lucie StamfestovaCosa succederebbe se la lampadina delfrigo centuplicasse la propria potenza finoa scatenare il calore di un’acciaieria?Questo è quello che sta succedendo alnostro pianeta.

The Planet Svezia, Norvegia, Danimarca, 2006, 84’Linus Torell, Michael Stenberg,Johan SöderbergUn viaggio attraverso il pianeta Terra persondare l’impatto ambientale dell’uomo.Il film è ricco di materiali esclusivi e diimmagini affascinanti. Contribuisconoalla riuscita del documentario un curatolavoro di montaggio (ad opera diSöderberg, già montatore del film Surplus)e le scelte musicali. Esperti e scienziatiforniscono dati e prospettive sullosfruttamento delle risorse: ad oggi abbiamotrasformato il 50% della superficie terrestree ogni anno disboschiamo aree grandicome il Portogallo; siamo l’unica speciesulla terra che ha il potere di provocarel’estinzione di anche una sola specie, mapotremmo arrivare a far estinguere circa 5milioni di specie. Miglior Documentario alFestival Cinemambiente 2007.

DICHIARAZIONE DEI REGISTI “La troupe ha lavorato per più di 2 anni, viaggiandoattraverso più di 25 paesi in tutto il mondo. ThePlanet non affronta solo i mutamenti climatici, mamolto di più: il pianeta Terra nel suo insieme e icambiamenti globali che tutti noi stiamo vivendo”.

Lunedì17 marzo 2008

Ore 17.30

Ore 21.00per le scuole

proiezione ore10.00(su prenotazione

011 4326307)

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i filmCAOS CLIMATICO

Puffing awayCanada, 2006, 3’Isaac KingViaggio in una quotidiana routine dieccessivi consumi e spreco di risorse.

Una scomoda veritàUsa, 2006, 100’ David GuggenheimGià entrato nella storia del cinemacome uno dei documentari piùacclamati dal pubblico, Una scomodaverità mostra, con uno sguardoappassionato e ispirato, la ferventecrociata di un uomo per fermarel’implacabile avanzata del riscaldamentoglobale, smascherando i miti e ifraintendimenti che la circondano.Quest’uomo è l’ex-Vice PresidenteAl Gore, che dopo la sconfitta alleelezioni del 2000, ha cambiato il corsodella propria vita scendendo in trinceaper salvare il pianeta da cambiamentiirrevocabili. Questo film lo segue nelsuo “show itinerante sul riscaldamentoglobale”, condito da ironia, datiscientifici, tabelle e animazioni concui ha spiegato il riscaldamento globaleprima negli Stati Uniti e poi in tuttoil mondo.

DICHIARAZIONE DI AL GORE“Duemila scienziati hanno prodotto una moledi informazioni sorprendentemente concordantisull’impatto di questa crisi, sul fatto che nesiamo noi la causa e che le conseguenze sarannocatastrofiche. Poi c’è un pugno di scettici, molti alibro paga delle compagnie inquinatrici, che creadisinformazione per evitare che la gente si rendaconto delle reali proporzioni del fenomeno”.

Lunedì31 marzo 2008

Ore 21.00per le scuole

proiezione ore10.00(su prenotazione

011 4326307)

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i filmIL PICCO DEL PETROLIO

Warning, Petroleum PipelineOlanda, 2005, 5’ Jan van NuenenUn desolato paesaggio desertico sitrasforma in un futuristico mondoindustrializzato.

A Crude Awakening - The OilCrashSvizzera, 2006, 85’Basil Gelpke, Ray McCormackCosa unisce l’intervento militareamericano in Iraq, l’escalation delleambizioni nucleari di Teheran, lanazionalizzazione delle riserve di gasnaturale in Russia e la politica populisticadi Hugo Chavez in Venezuela? L’oro nero.Il 98% dei trasporti mondiali èdirettamente dipendente dal petrolioma le riserve mondiali sono destinatea terminare con il conseguente rischiodi una crisi economica tanto improvvisaquanto catastrofica. Il documentarioaffronta in maniera diretta e brillante unodei problemi più drammatici dei nostritempi, mostrandone, non solo tutta lapotenziale pericolosità, ma anche lepossibili via d’uscita. Strutturato coninterviste classiche ma efficacementemontate ad un prezioso materiale direpertorio e immagini e musiche digrande impatto cinematografico, il filmha raccolto consensi e plausi nei festival ditutto il mondo e dalla critica internazionale.

DICHIARAZIONE DEI REGISTI“A Crude Awakening, pur con una visionepessimista e inquietante del nostro futuro,suggerisce uno stile di vita più semplice, basatosull’eco-sostenibilità e sulle energie alternative.Il film è un appello visivamente sconvolgentee profetico che dovrebbe provocare riflessione,ma anche azione.”

Lunedì14 aprile 2008

Ore 21.00per le scuole

proiezione ore10.00(su prenotazione

011 4326307)

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i filmCAOS CLIMATICO

Global WARmingGermania, 2007, 12’Kathrin GnorskiDue pupazzi di neve, nemici giurati, sicombattono senza pietà: in palio unospicchio di sole.

The Great WarmingCanada, 2006, 83’Michael TaylorDivenuto un problema al quale ènecessario trovare al più presto validesoluzioni, il surriscaldamento della Terranon viene ancora percepito come unareale minaccia soprattutto a causa dellascarsa informazione. Narrato da AlanisMorissette e Keanu Reeves, The GreatWarming fornisce in modo preciso eavvincente risposte possibili ai dubbie alle preoccupazioni generali,avvalendosi della testimonianza diesperti del settore. Ricorrendo ancheall’utilizzo di animazioni rendeaccessibile la divulgazione scientificasui fenomeni climatici anche alpubblico meno sensibile.The Great Warming si dichiara filmsenza carbonio, uno dei primi ad avercompensato l’inquinamento energeticoderivato dalla sua stessa realizzazione;è tratto dal libro “Storm Warning -Gambling with the Climate of ourPlanet” di Lydia Dotto.

DICHIARAZIONE DEL REGISTA“La nostra proposta di realizzare un documentariosul cambiamento del clima è stata accoltacon scetticismo. Ma noi non volevamo sentireragioni. Fin dall’inizio abbiamo considerato ilsurriscaldamento del pianeta come noncontestabile: è un fatto reale che sta crescendoe che coinvolgerà tutti”.

Lunedì28 aprile 2008

Ore 21.00per le scuole

proiezione ore10.00(su prenotazione

011 4326307)

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i filmSVILUPPI (IN)SOSTENIBILI

Cina un sogno americanoSvizzera, 2004, 15’Confronto tra gli stili di vita di unafamiglia californiana e di unadi Shanghai.

Delta-Oil’s Dirty BusinessGrecia, 2006, 65’Yorgos AvgeropoulosL’altra faccia dello sviluppo globale:il delta del fiume Niger, un tempoparadiso naturale, si è trasformatoin un vero e proprio inferno per losfruttamento delle risorse petroliferedelle multinazionali occidentali.Un’area popolata da più di 20 milionidi persone, è stata colpita dal brutaleavvelenamento della flora e della faunae dalla conseguente alterazione dellacatena alimentare. Sotto le continueincursioni dei corpi speciali e dellapolizia nigeriana al soldo dellecompagnie petrolifere decise astroncare ogni possibile protesta, lapopolazione indigena ha preso la viadella lotta armata. Il film mostra, perla prima volta dall’interno, la vita deicomponenti di uno di questi gruppi,il MEND, decisi in ogni modo a porrefine alla devastazione della loro terra.Menzione speciale al FestivalCinemambiente 2007.

DICHIARAZIONE DEL REGISTA“Delta Oil è un thriller ecologico, che dimostracome le abitudini delle compagnie petroliferemultinazionali in quella parte del mondo sianopiuttosto diverse da ciò che mostrano nelle loropubblicità. Il conflitto diviene inevitabile quandolo ‘sviluppo’ porta con sé la catastrofe”.

Lunedì5 maggio 2008

Ore 21.00

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i filmSOVRAPPOPOLAZIONE

La tête dans les étoilesFrancia, 2005, 9’Sylvain VincendeauUn uomo per riuscire a vedere le stellescappa dalla città e si rifugia nellanatura: il suo isolamento dureràmolto poco.

No VacancyUsa, 2006, 90’Michael TobiasSe l’attuale trend di crescita dellapopolazione proseguirà, il numerodi persone nel mondo potrebberaddoppiare, raggiungendo i 13miliardi nel 22° secolo. Una crescitacosì esplosiva rappresenta un rischiodi disastro ecologico, la terra non ha adisposizione risorse sufficienti per tutti.Gillespie, esperto in materia di crescitademografica, compie un viaggio pertrovare risposte a questo dilemma eregistra i cambiamenti del concetto difamiglia. Iran, Messico, Ghana, Italia,Usa, India sono solo alcuni dei paesiin cui il regista ha realizzato il ritrattodi una trasformazione globale chemette in pericolo la nostra vita sullaterra e che contemporaneamenteracconta i diversi modi di intenderela pianificazione famigliare.Il film è tratto dal libro omonimopubblicato da M. Tobias, J. G. Morrison,B. Gillespie e E. Hughes per HopePublishing nel 2006.

DICHIARAZIONE DEL REGISTA“Partendo dall’analisi della pianificazionefamigliare nei diversi paesi, il documentarioraccoglie, sia attraverso immagini poetiche siaattraverso interviste, una gran varietà di puntidi vista e di esperienze.”

Lunedì26 maggio 2008

Ore 21.00

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i filmGiornata Mondialeper l’Ambiente

LEONARDO DICAPRIOPER L’AMBIENTE

Global WarningUsa, 2006, 5’Tree Media GroupDiCaprio illustra cause,conseguenze e anche possibilisoluzioni dei cambiamenti climatici.

L’undicesima oraUsa, 2007, 92’Leila Conners Petersen,Nadia ConnersLeonardo DiCaprio, produttore enarratore del film, ha ribadito il suoimpegno nelle battaglie per lasensibilizzazione alle tematicheambientali. Affidandosi al parere dipersonalità del calibro di MikhailGorbaciov, Stephen Hawking, R. JamesWoolsey, ex capo della CIA, oltre che dinumerosi esperti, il film illustra l’impattoglobale delle attività umane sulla Terra.Innalzamento delle temperature,desertificazione, inondazioni e uraganisono i segnali d’allarme che il pianetaTerra ci sta lanciando. L’undicesima ora,vale a dire la penultima prima che siatroppo tardi, è quella che dobbiamosfruttare per cambiare i nostri stili divita e renderli più sostenibili.

DICHIARAZIONE DELLE REGISTE“All’inizio del progetto abbiamo pensato di fareuna ‘grande fotografia’ sulle modalità con cuil’uomo si rapporta con il pianeta e su come loconsideri. Ora sembra troppo ovvio, ma sonorimasta colpita nello scoprire che, come le altreforme di vita, anche gli esseri umani potrebberoaffrontare l’estinzione e che non sono protettidai disastri naturali.”

Giovedì5 giugno 2008

Ore 21.00

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i filmFUORI CONTROLLO

Turtle world Australia, 1997, 9’Nick Hilligoss Una tartaruga gigante come metaforadello sfruttamento a cui l’uomo stasottoponendo la terra.

Out of Balance: ExxonMobil’sImpact on climate changeUsa, 2006, 65’Tom JacksonInchiesta che denuncia l’influenzaesercitata dalla ExxonMobil, una dellepiù grandi multinazionali del mondo,sull’informazione e sugli scienziati. Attraverso dati, interviste etestimonianze viene dimostrata lapressione mediatica tentate per anniin accordo con l’amministrazione Bush,per smentire il riscaldamento globalee mettere in dubbio le responsabilitàumane nell’effetto serra. Per raccontarecome i cittadini siano stati ingannati innome del business del petrolio il registaTom Jackson intervista scienziati edesperti tra cui l’indiano RajendraK. Pachauri, presidente del IPCC(Intergovernmental Panel on ClimateChange) che nel 2007 ha ricevutoil Nobel per la Pace ex aequo conAl Gore. I profitti economici e gliallarmi della scienza a confronto in undocumentario che va oltre la denunciae propone una serie di soluzioni permigliorare il nostro rapporto conil pianeta.

Lunedì23 giugno 2008

Ore 21.00

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i filmFUSIONE DEI GHIACCI

Alert au climatSvizzera, 2006, 26’Marcel Schupbach Il clima in Svizzera si sta riscaldando.I segni sono chiari: fusione progressivadei ghiacciai, frane, instabilità dellemontagne.

99 days on the iceFrancia, 2006, 52’Jean Gabriel LeynaudLa storia della prima donna che hacompiuto la traversata dell’Artico:2000 km in 99 giorni. Con la sola compagnia del registaJean Gabriel Leynaud è partita dallaSiberia e ha raggiunto il Canada apiedi, sciando, camminando enuotando per le inospitali terre delPolo Nord. Un’avventura cominciataa Artechevsky, il capo estremo delNord della Russia e condotta giornoper giorno in un mondo di ghiaccio esilenzi che nell’avvicinamento al Canadasi è trasformata in esperienza diretta deicambiamenti climatici e della fusione deighiacci. Jean-Gabriel Leynaud è unregista ed operatore francese che lavoraper i maggiori canali televisivi europei.

DICHIARAZIONE DEL REGISTA“Quando ho visto dal finestrino dell’aereo quantosi stesse fondendo l’Artico, ho potuto percepirechiaramente quanto ci stiamo avvicinando aldisastro. Siamo sopravissuti ma l’Oceano Articosta morendo.”

Lunedì8 settembre 2008

Ore 21.00

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i filmSCENARI FUTURI

Climate: A Crisis AvertedUsa, 2006, 4’Louis FoxAnno 2055 gli esseri umani sono riuscitia superare le sfide più grandi della loroesistenza.

Before the floodOlanda, 2006, 55’Jos de Putter Ambientato nel 2070 il documentarioimmagina e prevede un disastronaturale che sommergerà l’Olanda:un intero paese sotto le acque. Il film si muove tra realismo edrammatizzazione, storia e futuro,scienza e fede, storia del cinemaolandese ed effetti speciali.Partecipano tra gli altri l’attoreolandese Pierre Bokma, lo storicoGeert Mak e vengono utilizzatiframmenti dai film di Bert Haanstrae di Joris Ivens. Jos de Putter è unregista olandese, tra i suoi tanti lavori“In Memoriam: Alekander Litvinenko”e “Dans, Grozny dans the damnedand the sacred” con cui nel 2003 havinto il premio Miglior Documentarioal Festival Cinemambiente.

Lunedì22settembre2008

Ore 21.00

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i filmSVILUPPI SOSTENIBILI

TThhee ppoowweerr ooff ccoommmmuunniittyy..HHooww CCuubbaa ssuurrvviivveeddttoo PPeeaakk OOiillUsa, 2006, 53’Faith MorganQuando l’Unione Sovietica crollò nel1990, l’economia cubana subì unagrave crisi. La popolazione era disperataper i tagli all’importazione. Il filmracconta gli stenti, i sacrifici, il sensodi comunità e la creatività con cui icubani hanno affrontato la crisi. Cubaè dovuta passare da un’agricolturaindustriale a metodi organici e piùnaturali. La riflessione su questomomento storico chiamato “periodospeciale” è l’occasione per illustrarela questione del picco del petrolioe per mostrare un esempio di comesopravvivere alle sfide energetiche future.

DICHIARAZIONE DELLA REGISTA“C’è molto da imparare dalla risposta cubana allamancanza di petrolio. È una lezione importante peri paesi ricchi oggi così vulnerabili per la carenza dienergie.”

A convenient truth: urbansolutions from Curitiba,BrazilUsa, 2006, 52’Giovanni Vaz Del BelloL’esperienza della cittadina di Curitibain Brasile, esempio di sviluppo urbanoecosostenibile iniziato negli anniSettanta. Innovazioni nei trasporti,riciclo, sostegno sociale, verde pubblicoe altre operazioni l’hanno resa unadelle città più vivibili del mondo.Il film vuole dimostrare che le cittànon solo generatrici di problemi e chepossono offrire soluzioni per l’umanità.

Lunedì6 ottobre 2008

Ore 21.00

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i filmCAOS CLIMATICO

Everything’s coolUsa, 2007, 94’Daniel Gold, Judith HelfandEverything’s Cool illustra con sarcasmocome il governo degli Stati Uniti hacostruito la menzogna dell’inesistenzadell’effetto serra. Questa negazioneistituzionale del fenomeno scientificoha permesso di evitare politicamenteil problema. Ma per fortuna da anniun gruppo di intellettuali, scienziati egiornalisti insistono sulla graveemergenza del pianeta e cercano dismuovere le coscienze degli americani.Girato dal 2003 al 2007 il film sondail messaggio ambientalista incontrandovari personaggi: Bill McKibben (autorenel 1987 di “The end of nature”),Ross Gelbspan (giornalista), Rick Piltz(ex-responsabile per la Casa Biancadei rapporti sul clima), Bish Neuhouser(determinato a convertire a biodiesella sua Mercedes anni Settanta).Il film più che sul messaggio ponel’accento sui messaggeri che si battonoper la salvaguardia del pianeta nellasperanza che presto l’America diventileader nella sensibilizzazione sulfenomeno del riscaldamento climatico.

DICHIARAZIONE DEI REGISTI“Il film è una “commedia tossica” sul piùpericoloso divario emerso tra la conoscenzascientifica e l’azione politica: il riscaldamentoglobale. Il nostro obiettivo: offrire un filmdivertente, appassionato ma accurato nei fattiche possa smuovere le coscienze del pubblico.”

Lunedì13 ottobre 2008

Ore 21.00

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www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali

Questa brochure è stampata sucarta Ecolabel, che minimizzal'uso di sostanze chimiche nella suafabbricazione. Abbiamo scelto unagrammatura modesta: le paginespesse non servono, consumanoalberi, richiedono più energia peril trasporto e aumentano i rifiuti.Risparmierete ancora di piùdiffondendo la versione elettronicadi questo programma, disponibileall’indirizzo.

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Venerdì 4 aprile 2008Ore 17.45Cambiamenti climatici sulle AlpiMartin BenistonUniversità di Ginevra

Lunedì 7 aprile 2008Ore 17.45La ricostruzione del climacon le antiche serie di misura Reinhard BöhmIstituto Nazionale di Meteorologiae Geodinamica, Vienna

Venerdì 11 aprile 2008Ore 17.45Il contributo degli archivi storicialla ricostruzione del climapassato e dei suoi impattiChristian PfisterUniversità di Berna (CH)

Lunedì 14 aprile 2008Ore 21.00IL PICCO DEL PETROLIOWarning, Petroleum Pipeline Olanda, 2005, 5’ Jan van NuenenA Crude Awakening - The OilCrashSvizzera, 2006, 85’Basil Gelpke, Ray McCormack

Lunedì 28 aprile 2008Ore 21.00CAOS CLIMATICOGlobal WARmingGermania, 2007, 12’Kathrin GnorskiThe Great WarmingCanada, 2006, 83’Michael Taylor

Sabato 3 maggio 2008Ore 10 -17Convegno ASPOItalia 2(Association for the Study of PeakOil and Gas, sezione italiana)

Lunedì 5 maggio 2008Ore 21.00SVILUPPI (IN)SOSTENIBILICina un sogno americanoSvizzera, 2004, 15’Delta-Oil’s Dirty BusinessGrecia, 2006, 65’Yorgos Avgeropoulos

Lunedì 12 maggio 2008Ore 17.45Cambiamenti climatici ebiodiversitàMarino GattoPolitecnico di Milano

Venerdì 16 maggio 2008Ore 17.45Il clima della regionemediterranea: tendenze attuali

Venerdì 22 febbraio 2008Ore 17.45Clima e politica:un intreccio delicato?David KingUniversità di Cambridge (UK)

Lunedì 10 marzo 2008 ore17.45Comprendere il clima: metodie strategie della scienza difronte alla complessitàAntonello PasiniCNR di Roma

Venerdì 14 marzo 2008Ore 17.45Il progetto EPICA: passato,presente e futuro del climadai ghiacci polari Massimo FrezzottiEnea di Roma

Lunedì 17 marzo 2008Ore 21.00LO STATO DELLE COSE Save our planetBelgio, 2006, 1’30”Bruno Seys e Filip Vandewiele -K&TKWThe FridgeRepubblica Ceca, 2007, 7’Lucie StamfestovaThe Planet Svezia, Norvegia, Danimarca, 2006,84’Linus Torell, Michael Stenberg,Johan Söderberg

Venerdì 28 marzo 2008Ore 17.45Il bacino del Po nel climache cambiaStefano TibaldiArpa Emilia Romagna e Universitàdi Bologna

Lunedì 31 marzo 2008Ore 21.00CAOS CLIMATICOPuffing awayCanada, 2006, 3’Isaac KingUna scomoda verità Usa, 2006, 100’ David Guggenheim

CALENDARIO

CONFERENZE

CONVEGNO

FILM

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e cambiamenti futuriPiero LionelloUniversità del Salento

Lunedì 19 maggio 2008Ore 17.45Prevedere il clima futuro: pregie limiti dei modelli numericiFilippo GiorgiInternational Centre forTheoretical Physics, Trieste

Lunedì 26 maggio 2008Ore 21.00SOVRAPPOPOLAZIONELa tête dans les étoilesFrancia, 2005, 9’Sylvain VincendeauNo VacancyUsa, 2006, 90’Michael Tobias

Venerdì30 maggio 2008Ore 17.45Clima e vegetazione: dai pollinifossili agli scenari futuriRosanna CaramielloUniversità di Torino

Giovedì 5 giugno 2008Ore 21.00Giornata Mondialeper l’Ambiente

LEONARDO DICAPRIOPER L’AMBIENTEGlobal WarningUsa, 2006, 5’Tree Media GroupL’undicesima oraUsa, 2007, 92’Leila Conners Petersen,Nadia Conners

Venerdì 6 giugno 2008Ore 17.45Cambiamenti climaticie rischio glacialeGianni MortaraCNR di Torino

Mercoledì 11 giugno 2008Ore 17.45Dalle glaciazioni del passatoalle serre del futuroMichael GhilEcole Normale Superieure, Parigi eUniversity of California, LosAngeles

Venerdì 20 giugno 2008Ore 17.45Per un futuro equo: caosclimatico e giustizia globaleWolfgang SachsWuppertal Institute for Climate,Energy, and the Environment

Lunedì 23 giugno 2008Ore 21.00FUORI CONTROLLOTurtle world Australia, 1997, 9’Nick HilligossOut of Balance: ExxonMobil’sImpact on climate changeUsa, 2006, 65’Tom Jackson

Lunedì 8 settembre 2008Ore 21.00FUSIONE DEI GHIACCIAlert au climatSvizzera, 2006, 26’Marcel Schupbach99 days on the iceFrancia, 2006, 52’Jean Gabriel Leynaud

Sabato 20 settembre 2008Ore 17.45Gli animali e il cambiamentoclimaticoGiorgio CelliUniversità di Bologna

Lunedì 22settembre2008Ore 21.00SCENARI FUTURIClimate: A Crisis AvertedUsa, 2006, 4’Louis FoxBefore the floodOlanda, 2006, 55’Jos de Putter

Venerdì 26 settembre 2008Ore 17.45Anno Polare Internazionale:scienza, ambiente e popoli articiGabriella MassaArcheologa italo-canadese

Lunedì 6 ottobre 2008Ore 21.00SVILUPPI SOSTENIBILITThhee ppoowweerr ooff ccoommmmuunniittyy.. HHoowwCCuubbaa ssuurrvviivveedd ttoo PPeeaakk OOiillUsa, 2006, 53’Faith MorganA convenient truth: urbansolutions from Curitiba, BrazilUsa, 2006, 52’Giovanni Vaz Del Bello

Lunedì 13 ottobre 2008Ore 21.00CAOS CLIMATICOEverything’s coolUsa, 2007, 94’Daniel Gold, Judith Helfand

Venerdì 17 ottobre 2008Ore 17.45Tre secoli di osservazionimeteorologiche a TorinoLuca MercalliSocietà Meteorologica Italiana

Page 38: ITEMPI STANNO CAMBIANDO - personalpages.to.infn.itpersonalpages.to.infn.it/~cassardo/pensieri/documenti/2007_11_24_opuscolo.pdf · Il progetto EPICA: passato, presente e futuro del

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALIVia Giolitti 36 - 10123 Torinotel. 011 4326354, fax 011 4326320, n. verde 800 [email protected]/museoscienzenaturaliOrari mostra: 10.00 - 19.00 / chiuso il martedì

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