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ITALIASCUOLA.IT Andrea Bigh i 1 ITALIASCUOLA.IT SCUOLA PIU’ SICURA” SCUOLA PIU’ SICURA” LE NOVITA’ IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LE NOVITA’ IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, LAVORO, PREVISTE DAL D.LGS. 81/2008, PREVISTE DAL D.LGS. 81/2008, MODIFICATO DAL D.Lgs. 3 MODIFICATO DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, N. 106. Agosto 2009, N. 106. PERCORSO DI FORMAZIONE PERCORSO DI FORMAZIONE RIVOLTO AI DIRIGENTI RIVOLTO AI DIRIGENTI SCOLASTICI SCOLASTICI

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ITALIASCUOLA.IT

““SCUOLA PIU’ SICURA”SCUOLA PIU’ SICURA”

LE NOVITA’ IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO,LE NOVITA’ IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO,PREVISTE DAL D.LGS. 81/2008, PREVISTE DAL D.LGS. 81/2008, MODIFICATO DAL D.Lgs. 3 MODIFICATO DAL D.Lgs. 3

Agosto 2009, N. 106.Agosto 2009, N. 106.

PERCORSO DI FORMAZIONE PERCORSO DI FORMAZIONE RIVOLTO AI DIRIGENTI SCOLASTICIRIVOLTO AI DIRIGENTI SCOLASTICI

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E’ FONDAMENTALE RICORDARE CHEE’ FONDAMENTALE RICORDARE CHE::

• Il percorso di formazione non si esaurisce con la Il percorso di formazione non si esaurisce con la partecipazione al seminario in presenza;partecipazione al seminario in presenza;

• Attraverso il canale tematico “Sicurezza a scuola”, attivato sul Attraverso il canale tematico “Sicurezza a scuola”, attivato sul sito di Italiascuola.it (sito di Italiascuola.it (www.italiascuola.it), è possibile ), è possibile PORRE PORRE QUESITI AI CONSULENTIQUESITI AI CONSULENTI, scaricare i materiali dei relatori, , scaricare i materiali dei relatori, consultare una raccolta di quesiti e risposte (I casi e i pareri), consultare una raccolta di quesiti e risposte (I casi e i pareri), selezionare altri approfondimenti.selezionare altri approfondimenti.

• Italiascuola.it eroga anche servizi di formazione e consulenza Italiascuola.it eroga anche servizi di formazione e consulenza in materia di sicurezza per scuole singole e reti di scuole. Per in materia di sicurezza per scuole singole e reti di scuole. Per informazioni, telefonare al numero 0521/949014informazioni, telefonare al numero 0521/949014

• Se qualcuno non ha ancora ricevuto la password-Se qualcuno non ha ancora ricevuto la password- può può telefonare al numero 0521/949014telefonare al numero 0521/949014

• Per accedere al sito………………….….Per accedere al sito………………….….

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Andare sul sito di Italiascuola Andare sul sito di Italiascuola www.italiascuola.it e nella barra di sinistra e nella barra di sinistra cliccare sul canale tematico “Sicurezza a scuola”; una volta nel canale, cliccare sul canale tematico “Sicurezza a scuola”; una volta nel canale,

digitare i codici di accesso nello spazio in alto a destradigitare i codici di accesso nello spazio in alto a destra

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1.1. QUADRO NORMATIVO QUADRO NORMATIVO GENERALE:GENERALE: D.Lgs. N. D.Lgs. N.

81/2008 (T.U.S.), 81/2008 (T.U.S.), MODIFICATO DAL D.Lgs, n. MODIFICATO DAL D.Lgs, n.

106 del 3 Agosto 2009106 del 3 Agosto 2009

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QUADRO NORMATIVO GENERALE: D.Lgs. N. QUADRO NORMATIVO GENERALE: D.Lgs. N. 81/2008 (T.U.S.), modificato dal D.Lgs. N. 81/2008 (T.U.S.), modificato dal D.Lgs. N.

106/2009106/2009• PremessaPremessa

La normativa in materia di sicurezza è il risultato di La normativa in materia di sicurezza è il risultato di una una stratificazione di normestratificazione di norme, molte delle quali di , molte delle quali di derivazione comunitariaderivazione comunitaria, emanate nell’arco di quasi , emanate nell’arco di quasi sessanta annisessanta anni..

Con l’emanazione del Con l’emanazione del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, modificato dal D.Lgs. N. 106 del 3 Agosto 2009modificato dal D.Lgs. N. 106 del 3 Agosto 2009, è , è stato perseguito, nella consapevolezza della stato perseguito, nella consapevolezza della assoluta priorità della materia della sicurezzaassoluta priorità della materia della sicurezza, , l’obiettivo di procedere al riassetto ed alla riformal’obiettivo di procedere al riassetto ed alla riforma delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.lavoro.

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• A tale scopo, la legge delega 3 Agosto 2007, A tale scopo, la legge delega 3 Agosto 2007, n. 123, ha previsto, non solo un’operazione di n. 123, ha previsto, non solo un’operazione di riorganizzazione della normativa di salute e riorganizzazione della normativa di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,sicurezza sui luoghi di lavoro,

• bensì anche labensì anche la rivisitazionerivisitazione della medesima della medesima materia attraverso materia attraverso l’armonizzazione di l’armonizzazione di tutte tutte le leggi vigenti in una logica unitaria ed le leggi vigenti in una logica unitaria ed innovativa.innovativa.

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• Il D.Lgs. N. 81/2008 è stato elaborato nel rispetto Il D.Lgs. N. 81/2008 è stato elaborato nel rispetto della della filosofiafilosofia delle Direttive Comunitarie delle Direttive Comunitarie in materia e in materia e del D.Lgs. N. 626/94, il quale – come noto – trova i del D.Lgs. N. 626/94, il quale – come noto – trova i suoi capisaldi nella programmazione della suoi capisaldi nella programmazione della

sicurezza sicurezza inin azienda azienda,,

• (dove, per (dove, per aziendaazienda si intende “si intende “il complesso della il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o pubblico o privato”privato”))

• da realizzare tramite la da realizzare tramite la partecipazione di TUTTI i partecipazione di TUTTI i soggetti delle comunità di lavoro.soggetti delle comunità di lavoro.

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• Il D.Lgs. N. 81/2008, meglio noto come “Il D.Lgs. N. 81/2008, meglio noto come “Testo Unico Sicurezza Testo Unico Sicurezza sul Lavorosul Lavoro”(T.U.S.), si compone di ”(T.U.S.), si compone di 306306 articoli articoli (suddivisi in 13 (suddivisi in 13 Titoli) e Titoli) e 51 51 Allegati TecniciAllegati Tecnici..

• ARTICOLAZIONE DEL TESTO UNICO SICUREZZA SUL ARTICOLAZIONE DEL TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVOROLAVORO

Titolo I [Art. 1- 61] – Principi comuniTitolo I [Art. 1- 61] – Principi comuni Titolo II [Art. 62-68]- Luoghi di lavoroTitolo II [Art. 62-68]- Luoghi di lavoro Titolo III [Art. 69-87] – Titolo III [Art. 69-87] – Uso delle attrezzature di lavoro e dei D.P.I.Uso delle attrezzature di lavoro e dei D.P.I. Titolo IV [Art. 88-160] – Cantieri temporanei o mobiliTitolo IV [Art. 88-160] – Cantieri temporanei o mobili Titolo V [Art. 161-166]- Titolo V [Art. 161-166]- Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoroSegnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Titolo VI [Art. 167-171] - Movimentazione manuale dei carichiTitolo VI [Art. 167-171] - Movimentazione manuale dei carichi Titolo VII [art. 172-179] - Attrezzature munite di videoterminaliTitolo VII [art. 172-179] - Attrezzature munite di videoterminali

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Titolo VIII [Art. 180-220] – Agenti FisiciTitolo VIII [Art. 180-220] – Agenti Fisici Titolo IX [Art. 221-265] – Sostanze pericoloseTitolo IX [Art. 221-265] – Sostanze pericolose Titolo X [Art. 266-286] – Esposizione ad agenti Titolo X [Art. 266-286] – Esposizione ad agenti

biologicibiologici Titolo XI [Art. 287-297] – Protezione da atmosfere Titolo XI [Art. 287-297] – Protezione da atmosfere

esplosiveesplosive Titolo XII [Art. 298-303] – Disposizioni diverse in Titolo XII [Art. 298-303] – Disposizioni diverse in

materia penale e di procedura penalemateria penale e di procedura penale Titolo XIII [Art. 304-306] – Disposizioni FinaliTitolo XIII [Art. 304-306] – Disposizioni Finali

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ENTRATA IN VIGORE DEL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA – D.Lgs. N. 81/2008

15 Maggio 200815 Maggio 2008: per gli aspetti generali (15 giorni : per gli aspetti generali (15 giorni dopo la pubblicazione)dopo la pubblicazione)

29 Luglio 2008 (posticipata al 15 Maggio 2009)29 Luglio 2008 (posticipata al 15 Maggio 2009): per le : per le disposizioni di cui agli articoli 17, comma 1, lett. a) disposizioni di cui agli articoli 17, comma 1, lett. a) ((valutazione di TUTTI i rischivalutazione di TUTTI i rischi), e 28 (), e 28 (oggetto della oggetto della valutazione dei rischivalutazione dei rischi), nonché le altre disposizioni in ), nonché le altre disposizioni in tema di valutazione dei rischi che ad esse rinviano,tema di valutazione dei rischi che ad esse rinviano,ivi comprese le relative ivi comprese le relative disposizioni sanzionatoriedisposizioni sanzionatorie (novanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto (novanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale);nella Gazzetta Ufficiale);

26 Aprile 201026 Aprile 2010: per le disposizioni di cui al Titolo VIII, : per le disposizioni di cui al Titolo VIII, Capo V (Protez. dai rischi radiaz. ottiche artificiali);Capo V (Protez. dai rischi radiaz. ottiche artificiali);

da definire: per le disposizioni di cui al Titolo VIII, da definire: per le disposizioni di cui al Titolo VIII, Capo IV (Protez. dai Rischi esposiz. a campi Capo IV (Protez. dai Rischi esposiz. a campi elettromagnetici);elettromagnetici);

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• Il TitoloIl Titolo I I ((Principi comuniPrincipi comuni) del Testo Unico esprime ) del Testo Unico esprime la la logica dell’intervento legislativologica dell’intervento legislativo contenendo le contenendo le ““disposizioni generalidisposizioni generali” necessariamente da ” necessariamente da applicare a applicare a TUTTETUTTE le imprese destinatarie delle le imprese destinatarie delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.luoghi di lavoro.

• Esso contiene le Esso contiene le principali NOVITAprincipali NOVITA’ rispetto a ’ rispetto a quanto richiesto dai quanto richiesto dai criteri delegacriteri delega di cui all’art. 1, di cui all’art. 1, comma 2, della legge 3 agosto 2007, n. 123, in comma 2, della legge 3 agosto 2007, n. 123, in particolare con riguardoparticolare con riguardo

• all’ampliamento del campo di applicazione della all’ampliamento del campo di applicazione della normativa di salute e sicurezza sul lavoro, all’azione normativa di salute e sicurezza sul lavoro, all’azione pubblica e alla rappresentanza sui luoghi di lavoro.pubblica e alla rappresentanza sui luoghi di lavoro.

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PRINCIPALI PRINCIPALI NOVITA’NOVITA’ INTRODOTTE DAL D.Lgs. N. 81/2008, INTRODOTTE DAL D.Lgs. N. 81/2008, modificato dal D.Lgs 3 Agosto 2009, n. 106,modificato dal D.Lgs 3 Agosto 2009, n. 106,

riferite al Titolo I – Principi comuniriferite al Titolo I – Principi comuni

• E’ STATA INTRODOTTA UFFICIALMENTE LA E’ STATA INTRODOTTA UFFICIALMENTE LA FIGURA DEL “FIGURA DEL “PREPOSTOPREPOSTO”, FIGURA CENTRALE ”, FIGURA CENTRALE PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEGLI PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO, AMBIENTI DI LAVORO,

I CUI ELEMENTI DISTINTIVII CUI ELEMENTI DISTINTIVI SONO STATI SONO STATI TRATTI TRATTI DALLA GIURISPRUDENZA IN MATERIA.DALLA GIURISPRUDENZA IN MATERIA.

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PREPOSTOPREPOSTO(Art. 2, comma 1, lett. e). T.U.S.)

<<<<PrepostoPreposto>>: persona che, in ragione delle >>: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute,ricevute, controllandone la corretta esecuzione da controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.potere di iniziativa.

((Nelle istituzioni scolastiche rivestono la funzione di Nelle istituzioni scolastiche rivestono la funzione di “Preposto”, il “Preposto”, il Direttore SGADirettore SGA nei confronti del nei confronti del Personale ATA posto alle sue dirette dipendenze e i Personale ATA posto alle sue dirette dipendenze e i Docenti Docenti nei confronti dei propri studenti.nei confronti dei propri studenti. n.d.rn.d.r.).)

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SALUTESALUTE(Art. 2, c. 1, lett. o), T.U.S.)(Art. 2, c. 1, lett. o), T.U.S.)

E’ STATO INTRODOTTO E’ STATO INTRODOTTO ((NOVITA’)NOVITA’) IL CONCETTO DI “ IL CONCETTO DI “SALUTESALUTE”,”, CORRISPONDENTE ALLA DEFINIZIONE CORRISPONDENTE ALLA DEFINIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ (O.M.S.):DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ (O.M.S.):

<<<<SaluteSalute>>: stato di completo benessere >>: stato di completo benessere fisico, mentale e socialefisico, mentale e sociale, non , non consistente solo in un’assenza di consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità.malattia o d’infermità.

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SISTEMA ISTITUZIONALESISTEMA ISTITUZIONALE(Artt. dal 5 al 9, T.U.S.)

• SONO STATI ISTITUITI ORGANISMI ORGANISMI INTERMINISTERIALIINTERMINISTERIALI, DI INDIRIZZO POLITICO,

CONSULTIVI E DI COORDINAMENTOCONSULTIVI E DI COORDINAMENTO CON ENTI PUBBLICI,

CHE HANNO COMPITI DI PREVENZIONE, COMPITI DI PREVENZIONE, FORMAZIONE, VIGILANZA, SALUTE E SICUREZZA.FORMAZIONE, VIGILANZA, SALUTE E SICUREZZA.

• (Commissione consultiva permanente, Comitati regionali, Sistema informativo nazionale per la prevenzione, ecc.)

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SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALESISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO – SINP - (Art. 8. c. 1, TUS)

• E’ stato istituito il E’ stato istituito il Sistema Informativo Nazionale per Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP)la Prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro nei luoghi di lavoro

al fine di fornire al fine di fornire dati utilidati utili per orientare, per orientare, programmare, pianificare e valutare programmare, pianificare e valutare l’efficacia della l’efficacia della attività di prevenzione degli infortuniattività di prevenzione degli infortuni e delle malattie e delle malattie professionali (…)professionali (…)

e per indirizzare le e per indirizzare le attività di vigilanzaattività di vigilanza, attraverso , attraverso l’utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli l’utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi, attuali sistemi informativi,

anche tramite l’integrazione di specifici archivi e la anche tramite l’integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificaticreazione di banche dati unificati..

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ISTITUZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONEGESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLA SALUTE E SICUREZZA ((Art. 30, T.U.S.)Art. 30, T.U.S.)

SI RITIENE SI RITIENE INDISPENSABILEINDISPENSABILE anche in ogni anche in ogni scuola (come in ogni azienda) scuola (come in ogni azienda) l’adozione di l’adozione di un un Sistema di Gestione della Salute e Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL), Sicurezza sul Lavoro (SGSL),

(idoneo ad avere (idoneo ad avere efficacia esimenteefficacia esimente della della responsabilità amministrativa del datore di responsabilità amministrativa del datore di lavoro)lavoro),,

che assicuri che assicuri l’adempimento di tutti gli l’adempimento di tutti gli obblighi giuridiciobblighi giuridici previsti dall’art. 30, D.Lgs. previsti dall’art. 30, D.Lgs. N. 81/2008.N. 81/2008.

(V. avanti)(V. avanti)

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2. QUADRO NORMATIVO 2. QUADRO NORMATIVO SPECIFICOSPECIFICO DELLA DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL INTEGRATO DAL

T.U.S.T.U.S.

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S.INTEGRATO DAL T.U.S.

Nei riguardi (…) “Nei riguardi (…) “degli istituti di istruzione ed degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e gradoeducazione di ogni ordine e grado (…) le (…) le disposizioni del presente decreto legislativo sono disposizioni del presente decreto legislativo sono applicateapplicate tenendo conto delletenendo conto delle effettive particolari effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative,peculiarità organizzative,

individuate individuate entro e non oltreentro e non oltre VENTIQUATTROVENTIQUATTRO mesi mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativolegislativo con decreti emanati ai sensi dell’art. 17. c. con decreti emanati ai sensi dell’art. 17. c. 2, L. 23 agosto 1988, n. 400, dai Ministri competenti 2, L. 23 agosto 1988, n. 400, dai Ministri competenti (…); (…);

decorso inutilmentedecorso inutilmente tale termine, tale termine, trovano trovano applicazioneapplicazione le disposizioni del le disposizioni del presente decreto”presente decreto”..

(Art. 3, comma 2, T.U.S.) (Art. 3, comma 2, T.U.S.)

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FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ATTIVITA’ DEGLI ISTITUTI SCOLASTICIISTITUTI SCOLASTICI(Art. 11, c. 1, lett. c), T.U.S.)

• Nell’ambito della Commissione consultiva di cui Nell’ambito della Commissione consultiva di cui all’art. 6 all’art. 6 sono definitesono definite (…) le (…) le attività promozionali attività promozionali della CULTURA e delle AZIONI DI PREVENZIONE della CULTURA e delle AZIONI DI PREVENZIONE con con riguardoriguardo in particolare a:in particolare a:

(…)(…)

c) c) Finanziamento delle Finanziamento delle attività degli istituti attività degli istituti scolasticiscolastici,, universitari e di formazione universitari e di formazione professionale finalizzata professionale finalizzata

all’inserimento in ogni attività scolasticaall’inserimento in ogni attività scolastica ed ed universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e formazione professionaleformazione professionale

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FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ATTIVITA’ DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI(Art. 11, c. 1, lett. c), T.U.S.)

di specifici di specifici percorsi formativi interdisciplinaripercorsi formativi interdisciplinari alle diverse alle diverse materie scolastichematerie scolastiche volti a volti a

favorire la favorire la conoscenza conoscenza delle tematiche della delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomia scolasticheautonomia scolastiche..

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PROMOZIONE E DIVULGAZIONE DELLA CULTURA DELLA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI ISTITUTI ISTITUTI

SCOLASTICISCOLASTICI (Art. 11, c. 4, TUS)(Art. 11, c. 4, TUS)

Ai fini della promozione e divulgazione della Ai fini della promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavorocultura della salute e sicurezza sul lavoro è è facoltàfacoltà degli istituti scolasticiistituti scolastici, universitari e di formazione professionale

inserire in ogni attività scolasticainserire in ogni attività scolastica ed universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e formazione professionale,

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PROMOZIONE E DIVULGAZIONE DELLA CULTURA DELLA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI ISTITUTI ISTITUTI

SCOLASTICISCOLASTICI (Art. 11, c. 4, TUS(Art. 11, c. 4, TUS))

percorsi formativi interdisciplinaripercorsi formativi interdisciplinari alle alle diverse materie scolastiche diverse materie scolastiche ulteriori ulteriori rispetto a quelli disciplinati dal comma rispetto a quelli disciplinati dal comma 1, lettera c)1, lettera c) e volti alle medesime e volti alle medesime finalitàfinalità.

Tale attività è svolta nell’ambito e nei limiti delle risorse disponibili degli limiti delle risorse disponibili degli istitutiistituti..

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S.INTEGRATO DAL T.U.S. ( (Art. 18, c.3)Art. 18, c.3)

• Gli obblighi relativi agli Gli obblighi relativi agli interventi interventi strutturalistrutturali e e di di manutenzionemanutenzione necessari per assicurare necessari per assicurare, ai , ai sensi del D.Lgs. N. 81/2008, la sensi del D.Lgs. N. 81/2008, la sicurezza dei sicurezza dei locali e degli edificilocali e degli edifici assegnati in uso a assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o pubblici uffici, pubbliche amministrazioni o pubblici uffici,

IVI COMPRESE LE ISTITUZIONI IVI COMPRESE LE ISTITUZIONI SCOLASTICHESCOLASTICHE ed educative, ed educative,

restano a carico dell’amministrazione tenutarestano a carico dell’amministrazione tenuta, , per effetto di norme o convenzioni, alla loro per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione.fornitura e manutenzione.

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S. INTEGRATO DAL T.U.S. ((Art. 18, c.3)Art. 18, c.3)

• In tal caso gli In tal caso gli OBBLIGHIOBBLIGHI previsti dal D.Lgs. n. previsti dal D.Lgs. n. 81/2008, relativamente ai predetti interventi, 81/2008, relativamente ai predetti interventi, si intendono si intendono assolti,assolti, da parte dei da parte dei dirigenti dirigenti o o funzionari preposti agli uffici interessati, funzionari preposti agli uffici interessati,

• con la RICHIESTA DEL LORO con la RICHIESTA DEL LORO ADEMPIMENTO all’Amministrazione ADEMPIMENTO all’Amministrazione competentecompetente (Comune o Amm. Provinciale) o (Comune o Amm. Provinciale) o al soggetto che ne ha l’obbligo giuridicoal soggetto che ne ha l’obbligo giuridico..

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QUADRO NORMATIVO QUADRO NORMATIVO PRE-ESISTENTE PRE-ESISTENTE SPECIFICO DELLA SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA

• Prima dell’emanazione del T.U.S., nel Prima dell’emanazione del T.U.S., nel quadro normativo quadro normativo sulla Sicurezza, specifico per la scuolasulla Sicurezza, specifico per la scuola, ,

• rivestivano rilevante importanza sia il rivestivano rilevante importanza sia il D.M. n. 382, del 29 D.M. n. 382, del 29 Settembre 1998Settembre 1998 (“ (“Regolamento Regolamento recante norme per recante norme per l’individuazione delle particolari esigenze negli istituti di l’individuazione delle particolari esigenze negli istituti di istruzione …”), istruzione …”),

• sia la sia la C.M applicativa n. 119 del 29.04.1999,C.M applicativa n. 119 del 29.04.1999, nei quali sono nei quali sono state approfondite le problematiche attinenti a vari state approfondite le problematiche attinenti a vari aspetti:aspetti:

• D.S./Datore di lavoro, Valutazione dei Rischi, RSPP, D.S./Datore di lavoro, Valutazione dei Rischi, RSPP, Organizzazione del SPP, Sorveglianza sanitaria, Organizzazione del SPP, Sorveglianza sanitaria, Formazione e Informazione, Rapporti con gli Enti locali, Formazione e Informazione, Rapporti con gli Enti locali, R.L.S., eccR.L.S., ecc..

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S.INTEGRATO DAL T.U.S. ( (Art. 26)Art. 26)

• DOCUMENTO DOCUMENTO UNICOUNICO DI VALUTAZIONE DEI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI – RISCHI INTERFERENZIALI – D.U.V.R.I.D.U.V.R.I.

• Particolare attenzioneParticolare attenzione il il Dirigente Dirigente scolastico/Datore di lavoroscolastico/Datore di lavoro deve porre nel deve porre nel momento in cui si stanno momento in cui si stanno predisponendo gli predisponendo gli atti per la realizzazione di atti per la realizzazione di LAVORI, SERVIZI e LAVORI, SERVIZI e FORNITUREFORNITURE all’interno dell’istituzione all’interno dell’istituzione scolastica,scolastica,

in considerazione del fatto che le suddette in considerazione del fatto che le suddette attivitàattività possono generare possono generare INTERFERENZE INTERFERENZE con le con le ALTRE ATTIVITA’ PRESENTIALTRE ATTIVITA’ PRESENTI nella nella sede di esecuzioni. (Art. 26 T.U.S.)sede di esecuzioni. (Art. 26 T.U.S.) (V. Avanti) (V. Avanti)

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S.INTEGRATO DAL T.U.S. (Art. 32, c.8,9,10)(Art. 32, c.8,9,10)

RSPP E ASPPRSPP E ASPP Negli Negli istituti di istruzioneistituti di istruzione, di formazione , di formazione

professionale e universitari (…), professionale e universitari (…), il datore di lavoro il datore di lavoro che non opta che non opta

per lo per lo svolgimento svolgimento diretto diretto dei compitidei compiti propri del propri del servizio di prevenzione e protezione dei rischi,servizio di prevenzione e protezione dei rischi,

designa il RSPP individuandolo fra:designa il RSPP individuandolo fra:

a) Il a) Il personale interno all’unità scolasticapersonale interno all’unità scolastica in possesso in possesso dei dei requisitirequisiti di cui all’art. 32, del T.U.S., che si di cui all’art. 32, del T.U.S., che si dichiari a tal fine disponibiledichiari a tal fine disponibile;;

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S. INTEGRATO DAL T.U.S. Art. 32, c. 8, 9,10)Art. 32, c. 8, 9,10)

• b) il personale interno ad una unità scolasticapersonale interno ad una unità scolastica in possesso dei requisiti di cui all’art. 32, del T.U.S., di cui all’art. 32, del T.U.S., che si che si dichiari disponibile ad operare in pluralità di dichiari disponibile ad operare in pluralità di istitutiistituti..

• In assenza di personale di cui alle lettere a) e b) In assenza di personale di cui alle lettere a) e b) sopra riportate, sopra riportate, gruppi di istitutigruppi di istituti possono avvalersi possono avvalersi in maniera comune in maniera comune dell’opera di unico esperto dell’opera di unico esperto esterno, esterno,

• tramite stipula di tramite stipula di apposita convenzioneapposita convenzione, in , in via via prioritaria con gli enti locali proprietari degli edifici prioritaria con gli enti locali proprietari degli edifici scolasticiscolastici e, e,

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QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA QUADRO NORMATIVO SPECIFICO DELLA SCUOLA SCUOLA INTEGRATO DAL T.U.S. INTEGRATO DAL T.U.S. Art. 32, c. 8, 9,10)Art. 32, c. 8, 9,10)

• in in via subordinatavia subordinata, con , con enti o istituti specializzati in enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoromateria di salute e sicurezza sul lavoro

• o con altroo con altro esperto esterno libero professionista esperto esterno libero professionista

• Nel caso in cui il datore di lavoro si avvalga di un Nel caso in cui il datore di lavoro si avvalga di un esperto esternoesperto esterno per ricoprire l’incarico di RSPP per ricoprire l’incarico di RSPP

• deve deve comunque comunque organizzare un Servizio di organizzare un Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) con un adeguato Prevenzione e Protezione (SPP) con un adeguato numero di addetti.numero di addetti.

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3.OBBLIGHI DEL DIRIGENTE 3.OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI SCOLASTICO/DATORE DI

LAVOROLAVORO (Art. 18, T.U.S.)

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DIRIGENTE SCOLASTICO – DATORE DI DIRIGENTE SCOLASTICO – DATORE DI LAVOROLAVORO

• RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’ DEL DEL DIRIGENTE DIRIGENTE SCOLASTICO come SCOLASTICO come DATORE DI DATORE DI LAVOROLAVORO

• D.Lgs. N. 81 del 9 Aprile 2008• Art 2 – DefinizioniDefinizioni• Comma 1 – Ai fini ed agli effetti delle

disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per:

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DIRIGENTE SCOLASTICO – DATORE DI DIRIGENTE SCOLASTICO – DATORE DI LAVOROLAVORO

(…)

b) “datore di lavorodatore di lavoro”: il soggetto titolare del il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’dell’organizzazione organizzazione nel cui ambito il lavoratore nel cui ambito il lavoratore presta la propria attivitàpresta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazioneha la responsabilità dell’organizzazione stessa o stessa o dell’unità produttivadell’unità produttiva in quanto esercita i poteri esercita i poteri decisionali e di spesa.decisionali e di spesa.Nelle pubbliche amministrazionipubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavorodatore di lavoro si intendeil dirigenteil dirigente al quale spettano al quale spettano i poteri di gestionei poteri di gestione (…).

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• OBBLIGHI OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE

DI LAVORO DI LAVORO NON DELEGABILINON DELEGABILI1.1. Il dirigente scolastico/datore di lavoro Il dirigente scolastico/datore di lavoro NON può NON può

delegaredelegare le seguenti attività: le seguenti attività:

a) la a) la VALUTAZIONE di TUTTI i RISCHIVALUTAZIONE di TUTTI i RISCHI con la con la conseguente conseguente elaborazione del elaborazione del DOCUMENTODOCUMENTO previsto previsto dall’art. 28, D.lgs. N.81/2008 (D.V.R.);dall’art. 28, D.lgs. N.81/2008 (D.V.R.);

b) la b) la designazione designazione del Responsabile del servizio di del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischiprevenzione e protezione dai rischi (RSPP) (RSPP)

• (praticamente il Dirigente scolastico non può delegare nulla in (praticamente il Dirigente scolastico non può delegare nulla in quanto non può attribuire l’autonomia di spesa al delegato)quanto non può attribuire l’autonomia di spesa al delegato)

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• Il Dirigente scolastico/datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’art. 3, D.Lgs. N. 81/2008, DEVEDEVE:

• a) nominare il Medico Competentenominare il Medico Competente per l’effettuazione della Sorveglianza Sanitaria nei casi previsticasi previsti dal D.Lgs. N. 81/2008;

• b) designare preventivamentedesignare preventivamente i lavoratori incaricati i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di Primo Soccorso e,comunque, di salvataggio, di Primo Soccorso e,comunque, di gestione dell’emergenza;gestione dell’emergenza;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• c) nell’affidare i compiti ai lavoratorinell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere , tenere conto delle conto delle capacità capacità e delle e delle condizionicondizioni degli degli stessi, in stessi, in rapporto alla loro salute e alla rapporto alla loro salute e alla sicurezzasicurezza;;

• d) d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei fornire ai lavoratori i necessari e idonei DispositiviDispositivi di Protezione Individuale di Protezione Individuale (D.P.I.), (D.P.I.), sentito il Responsabile del Servizio di sentito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Medico Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Medico Competente, ove presente;Competente, ove presente;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

e) prendere le misure appropriatemisure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedanospecifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

f) richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigentidelle norme vigenti,, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali (D.P.I.) messi a dispositivi di protezione individuali (D.P.I.) messi a loro disposizioneloro disposizione; ;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

g) richiedere al Medico Competente (ove nominato) l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel D.Lgs. N. 81/2008;

h) Adottare le misure per il controllo delle Adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave,immediato ed inevitabile, pericolo grave,immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosapericolosa;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• i) informare il più presto possibile i lavoratori informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stessoimmediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

• l) adempiere agli obblighi di INFORMAZIONE obblighi di INFORMAZIONE e FORMAZIONE e ADDESTRAMENTOe FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO di cui di cui agli articoli 36 e 37 del D.Lgs. N. 81/2008agli articoli 36 e 37 del D.Lgs. N. 81/2008;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• m) astenersiastenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;immediato;

• n) consentire ai lavoratori di verificareconsentire ai lavoratori di verificare, , mediante il Rappresentante dei Lavoratori mediante il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per la Sicurezza (R.L.S.),(R.L.S.), l’applicazione delle l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della misure di sicurezza e di protezione della salute;salute;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• o) consegnare tempestivamente al Rappresentante consegnare tempestivamente al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS),dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), su richiesta di su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, questi e per l’espletamento della sua funzione,

• copia della Valutazione di tutti i Rischi e del copia della Valutazione di tutti i Rischi e del conseguente Documento di Valutazione dei Rischi conseguente Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.),(D.V.R.), anche su supporto informatico; anche su supporto informatico;

N.B. N.B. Novità D.Lgs. n. 106/2009Novità D.Lgs. n. 106/2009: il : il DVR E’ DVR E’ CONSULTATO CONSULTATO ESCLUSIVAMENTEESCLUSIVAMENTE IN AZIENDA; IN AZIENDA;

• nonché consentire al medesimo Rappresentante di nonché consentire al medesimo Rappresentante di accedere ai datiaccedere ai dati di cui alla lettera r) ( di cui alla lettera r) (dati sugli dati sugli infortuniinfortuni);

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• p) elaborare il elaborare il Documento Unico diDocumento Unico di Valutazione dei Valutazione dei Rischi Interferenziali (D.U.V.R.IRischi Interferenziali (D.U.V.R.I.), di cui al comma 3, art. 26, D.Lgs. 81/08 (presenza di lavori, servizi e presenza di lavori, servizi e forniture a scuolaforniture a scuola),), ANCHE SU SUPPORTO ANCHE SU SUPPORTO INFORMATICOINFORMATICO, che indichi le misure adottate per eliminareeliminare o, ove ciò non è possibile,

• ridurre al minimo i ridurre al minimo i rischi da interferenzarischi da interferenza fra i lavori fra i lavori di di soggetti esterni e le attività scolastiche;soggetti esterni e le attività scolastiche;

• su richiesta del R.L.S. e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia allo consegnarne tempestivamente copia allo stesso stesso (consultato (consultato esclusivamenteesclusivamente in azienda) in azienda);

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esternodeteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;

r) comunicare in via telematica all’INAIL (…)comunicare in via telematica all’INAIL (…), nonché per il loro tramite, al , nonché per il loro tramite, al S.I.N.P.S.I.N.P. di cui all’art. 8, di cui all’art. 8, entro 48 oreentro 48 ore dalla ricezione del certificato dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giornogiorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi , escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuniagli infortunisul lavoro che sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni.giorni.L’obbligo di comunicazione degli infortuni sul lavoroL’obbligo di comunicazione degli infortuni sul lavoro che comportino che comportino un’assenza dal lavoro superiore un’assenza dal lavoro superiore a tre giornia tre giorni si considera comunque si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di cui all’art. 53 del D.P.R. 30 giugno assolto per mezzo della denuncia di cui all’art. 53 del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124.1965, n. 1124.

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

s) consultareconsultare il Rappresentante dei Lavoratori per la il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)Sicurezza (R.L.S.) nelle ipotesi di cui all’art. 50, nelle ipotesi di cui all’art. 50, D.Lgs. 81/08: Attribuzioni del R.L.S.;D.Lgs. 81/08: Attribuzioni del R.L.S.;

t) adottare le misure necessarie ai fini della Prevenzione Incendi e dell’EvacuazionePrevenzione Incendi e dell’Evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’art. 43 (T.U.): Gestione delle Emergenze – Disposizioni Gestione delle Emergenze – Disposizioni generali.generali.

Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• u) nell’ambito dello svolgimento di attività in regime attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita apposita tessera di riconoscimentotessera di riconoscimento, corredata di , corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavorol’indicazione del datore di lavoro;;

• v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori , convocare la riunione periodicariunione periodica di cui all’art. 15 T.U.;

• z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavorolavoro, o in relazione al grado di evoluzione della , o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;tecnica della prevenzione e della protezione;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

aa) aa) comunicare in via telematica all’INAILcomunicare in via telematica all’INAIL (…), nonché (…), nonché per il loro tramite, al per il loro tramite, al S.I.N.P.S.I.N.P. di cui all’art. 8,in caso di di cui all’art. 8,in caso di nuova elezione o designazionenuova elezione o designazione, i , i nominativi nominativi dei dei R.L.SR.L.S.; in fase di .; in fase di prima applicazioneprima applicazione l’obbligo di cui l’obbligo di cui alla presente lettera alla presente lettera riguarda i nominativi dei riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori rappresentanti dei lavoratori già eletti o designatigià eletti o designati;;

• bb)bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitarial’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneitàgiudizio di idoneità;;

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

Comma 1.bisComma 1.bis. .

L’obbligo di cui alla lettera r) del comma 1, art. 18, L’obbligo di cui alla lettera r) del comma 1, art. 18, relativo alla relativo alla comunicazione a fini statistici e comunicazione a fini statistici e informativi dei dati relativi agli infortuni che informativi dei dati relativi agli infortuni che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giornogiorno, escluso quello dell’evento,, escluso quello dell’evento,decorre dalla scadenza del termine di decorre dalla scadenza del termine di sei mesisei mesi dall’adozione del decreto interministeriale di cui dall’adozione del decreto interministeriale di cui all’art. 8, comma 4 (all’art. 8, comma 4 (funzionamento del SINPfunzionamento del SINP).).

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

Comma 2. Il datore di lavorodatore di lavoro fornisce al fornisce al Servizio di Prevenzione e Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.)Protezione (S.P.P.) e al Medico Competente (ove nominato) informazioni in merito a:

• a) la natura dei Rischila natura dei Rischi• b) b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’organizzazione del lavoro, la programmazione e

l’attuazione delle misure preventive e protettivel’attuazione delle misure preventive e protettive ;• c) la descrizione degli impianti e dei processi

produttivi;• d) i dati sugli infortuni comunicati all’INAILinfortuni comunicati all’INAIL e quelli

relativi alle malattie professionali;• e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanzaprovvedimenti adottati dagli organi di vigilanza

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

CComma 3-bis. omma 3-bis.

Il datore di lavoro e i dirigenti Il datore di lavoro e i dirigenti SONO TENUTI A SONO TENUTI A VIGILAREVIGILARE in ordine all’adempimento degli in ordine all’adempimento degli obblighi obblighi di cui agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25 del presente di cui agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25 del presente decreto, decreto, ferma restandoferma restando

L’ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI L’ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI OBBLIGATI AI SENSI DEI MEDESIMI ARTICOLIOBBLIGATI AI SENSI DEI MEDESIMI ARTICOLI qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia sia addebitabile unicamenteaddebitabile unicamente agli stessi e agli stessi e non sia non sia riscontrabile un riscontrabile un difetto di vigilanzadifetto di vigilanza del datore e dei del datore e dei dirigentidirigenti..

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

IMPORTANTE NOVITA’NOVITA’ IN RELAZIONE AGLI INTERVENTI NEGLI INTERVENTI NEGLI

EDIFICI SCOLASTICIEDIFICI SCOLASTICI - IL IL DUVRI e IL PSCDUVRI e IL PSC (Art. 26, T.U.S.).(Art. 26, T.U.S.).

• Nel momento in cui si stannoel momento in cui si stanno predisponendo gli atti predisponendo gli atti per la realizzazione di per la realizzazione di LAVORI, SERVIZI e LAVORI, SERVIZI e FORNITUREFORNITURE all’interno dell’istituzione scolastica, all’interno dell’istituzione scolastica,

• il Dirigente scolastico/datore di lavoro deve porre il Dirigente scolastico/datore di lavoro deve porre particolare attenzioneparticolare attenzione, , in considerazione del fatto che le suddette attività possono generare

• INTERFERENZE INTERFERENZE con le con le ALTRE ATTIVITA’ PRESENTI ALTRE ATTIVITA’ PRESENTI nella sede di esecuzionenella sede di esecuzione.

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OBBLIGHI DEL DIRIGENTE OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO/DATORE DI LAVOROSCOLASTICO/DATORE DI LAVORO

(Art. 18, T.U.S.)

• Si parla di INTERFERENZE INTERFERENZE nella circostanza in cui nella circostanza in cui si verifica un si verifica un “CONTATTO RISCHIOSO”“CONTATTO RISCHIOSO” tra le tra le persone presenti a scuolapersone presenti a scuola (operatori scolastici, (operatori scolastici, alunni, pubblico esterno)alunni, pubblico esterno) e

• il il personale dell’appaltatorepersonale dell’appaltatore o tra il personale di o tra il personale di “IMPRESE DIVERSE”“IMPRESE DIVERSE” che operano nella che operano nella stessa sede stessa sede scolasticascolastica con contratti differenti con contratti differenti

(per es. (per es. contemporanea presenzacontemporanea presenza di un’impresa di di un’impresa di idrauliciidraulici e un’impresa di e un’impresa di elettricistielettricisti).

• N.B. Il DUVRI è redatto, ai fini dell’affidamento del N.B. Il DUVRI è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal contratto, dal soggetto titolaresoggetto titolare del potere decisionale del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico e di spesa relativo alla gestione dello specifico appaltoappalto (art. 26, comma 3,D.Lgs. 81/2008 modificato).(art. 26, comma 3,D.Lgs. 81/2008 modificato).

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Comma 3-bis, art. 26. Comma 3-bis, art. 26.

Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2,

l’obbligo di cui al comma 3 l’obbligo di cui al comma 3 (redazione del DUVRI) (redazione del DUVRI) NON si applicaNON si applica ai servizi di natura intellettuale, alle ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali mere forniture di materiali

o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui

DURATA DURATA NON SIA NON SIA SUPERIORE AI DUE SUPERIORE AI DUE GIORNIGIORNI, ,

sempre che essi sempre che essi non comportino rischinon comportino rischi derivanti derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.particolari di cui all’allegato XI.

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3-ter, art. 26 (…) 3-ter, art. 26 (…)

in tutti i casi in cui in tutti i casi in cui il il datore di lavoro datore di lavoro NON COINCIDENON COINCIDE con il COMMITTENTE con il COMMITTENTE, , il soggetto cheil soggetto che affida il affida il contratto contratto redige il documentoredige il documento di valutazione dei di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI),rischi da interferenza (DUVRI),recante una recante una valutazione ricognitiva dei valutazione ricognitiva dei rischi rischi standardstandard relativi alla tipologia della prestazione relativi alla tipologia della prestazione che che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto.del contratto.Il Il soggetto presso il quale deve essere soggetto presso il quale deve essere eseguito il eseguito il contratto, contratto, PRIMA PRIMA dell’inizio dell’esecuzione, dell’inizio dell’esecuzione, INTEGRA INTEGRA il il predetto documento (DUVRI) riferendolo ai predetto documento (DUVRI) riferendolo ai rischi rischi specifici da interferenzaspecifici da interferenza presenti nei luoghi in cui presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto;verrà espletato l’appalto;l’INTEGRAZIONE,l’INTEGRAZIONE, sottoscritta per accettazione sottoscritta per accettazione dall’esecutore, dall’esecutore, integra gli atti contrattualiintegra gli atti contrattuali..

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DUVRIDUVRIRISCHI DA INTERFERENZARISCHI DA INTERFERENZA

• RISCHIO:RISCHIO: Probabilità di raggiungimento del livello potenziale Probabilità di raggiungimento del livello potenziale

di dannodi danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente, oppure alla loro combinazione. (R = P x D)(R = P x D)

RISCHI DA RISCHI DA INTERFERENZE: INTERFERENZE: Rischi Rischi che, nell’esecuzione di lavori, servizi e lavori, servizi e

forniture in un determinato contestoforniture in un determinato contesto, sono da considerarsi AGGIUNTIVIAGGIUNTIVI rispetto alla rispetto alla normale normale effettuazione degli stessieffettuazione degli stessi, quali:

quelli quelli derivantiderivanti da sovrapposizioni di più attivitàsovrapposizioni di più attività svolte ad opera di svolte ad opera di diversi appaltatoridiversi appaltatori;;

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quelli quelli immessi nei luoghi di lavoro dell’istituzione scolastica immessi nei luoghi di lavoro dell’istituzione scolastica dalle lavorazioni dell’appaltatoredalle lavorazioni dell’appaltatore;;

quelliquelli immessi nei luoghi di lavoro dell’istituzione scolastica immessi nei luoghi di lavoro dell’istituzione scolastica, , ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori ulteriori rispetto a quelli specifici rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;dell’attività propria dell’appaltatore;

quelli quelli derivanti da derivanti da modalità di esecuzione particolarimodalità di esecuzione particolari, , richieste esplicitamente dal committente (Ente locale), che richieste esplicitamente dal committente (Ente locale), che comportano comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata.dell’attività appaltata.

Nel Nel DUVRIDUVRI non non vanno riportate le misure per eliminare i vanno riportate le misure per eliminare i rischi rischi propripropri derivanti dall’attività delle derivanti dall’attività delle singolesingole imprese imprese appaltatrici appaltatrici o dei singoli lavori autonomi, o dei singoli lavori autonomi, ma ma SOLO I RISCHI SOLO I RISCHI derivanti derivanti dalledalle INTERFERENZE INTERFERENZE presenti nell’effettuazione della presenti nell’effettuazione della prestazione.prestazione.

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DUVRIPREDISPOSIZIONE DEL DUVRIPREDISPOSIZIONE DEL DUVRI

• OBBLIGOOBBLIGO, in caso di:

Lavori, servizi e fornitureLavori, servizi e forniture che possono che possono generare generare INTERFERENZEINTERFERENZE con le con le altre attività presentialtre attività presenti nella nella sede di esecuzione (edificio scolastico)sede di esecuzione (edificio scolastico)

Lavori, servizi e fornitureLavori, servizi e forniture che possono essere influenzatiinfluenzati dal peculiare contesto ambientale dal peculiare contesto ambientale in cui in cui si svolgonosi svolgono.

Bisogna procedere ad una valutazione preliminarevalutazione preliminare circa la sussistenza o meno di INTERFERENZE.sussistenza o meno di INTERFERENZE.

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• ESENZIONEESENZIONE, della predisposizione del DUVRIDUVRI, in caso di:

Mere fornitureMere forniture senza senza posa in opera, posa in opera, installazione o montaggio,installazione o montaggio, salvo i casisalvo i casi, in cui , in cui siano necessarie attività o procedure siano necessarie attività o procedure suscettibili di generare interferenze con la suscettibili di generare interferenze con la fornitura stessafornitura stessa, ,

come, per esempio, la consegna di materiali e consegna di materiali e prodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieriprodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieri.

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Servizi Servizi per i qualiper i quali non è prevista la esecuzione in non è prevista la esecuzione in locali / luoghi messi a disposizione dall’istituzione locali / luoghi messi a disposizione dall’istituzione scolasticascolastica (in accordo con l’Ente locale proprietario dell’edificio),

ovvero in luoghi sottratti alla giuridica disponibilitàsottratti alla giuridica disponibilità del del Datore di Lavoro committente.Datore di Lavoro committente.

Servizi di Servizi di natura intellettualenatura intellettuale, come la direzione , come la direzione lavori, la collaudazione, ecc. anche se effettuati lavori, la collaudazione, ecc. anche se effettuati presso la stazione appaltantepresso la stazione appaltante.

• (V..D.U.V.R.I., P.S.C, P.O.S. in “Obblighi dell’Ente (V..D.U.V.R.I., P.S.C, P.O.S. in “Obblighi dell’Ente Locale proprietario dell’edificio scolastico”)Locale proprietario dell’edificio scolastico”)

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PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’ART. 299 T.U.S.ART. 299 T.U.S.

ESERCIZIO DI FATTO DI POTERI DIRETTIVIESERCIZIO DI FATTO DI POTERI DIRETTIVI

LE POSIZIONI DI GARANZIA RELATIVE AI LE POSIZIONI DI GARANZIA RELATIVE AI SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 2, C. 1 LETT. b) SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 2, C. 1 LETT. b) (datore di lavoro(datore di lavoro), d) ), d) (dirigente(dirigente) ed e) ) ed e) ((PrepostoPreposto), ),

GRAVANO ALTRESI’ SU COLUI IL QUALE, GRAVANO ALTRESI’ SU COLUI IL QUALE, PUR SPROVVISTO DI REGOLARE PUR SPROVVISTO DI REGOLARE INVESTITURA, ESERCITI IN CONCRETO I INVESTITURA, ESERCITI IN CONCRETO I POTERI GIURIDICI RIFERITI A CIASCUNO POTERI GIURIDICI RIFERITI A CIASCUNO DEI SOGGETTI IVI DEFINITI.DEI SOGGETTI IVI DEFINITI.

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OBBLIGHIOBBLIGHI DEL PREPOSTOPREPOSTO (Art. 19, D.Lgs. N. 81/2008)

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• Si ricorda che in ambito scolasticoambito scolastico rivestono la funzione di PREPOSTO, con i connessi PREPOSTO, con i connessi doveri e responsabilità:doveri e responsabilità:

• - il Direttore SGADirettore SGA, nei confronti del personale ATA posto alle sue dirette dipendenze;

• I DocentiDocenti, nei confronti degli alunni durante le attività di laboratorio e in palestra.

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• Si ritiene indispensabile, a fronte di qualsiasi evenienza, che il Dirigente scolastico formalizziDirigente scolastico formalizzi:

• A) sia la lettera di “INCARICO”lettera di “INCARICO” , a svolgere le funzioni di PREPOSTO, al Direttore SGAPREPOSTO, al Direttore SGA (nei confronti del personale ATA) e ai Docenti di Docenti di LaboratorioLaboratorio (nei confronti degli studenti);

• B) sia la “DIRETTIVA” per gli stessi PrepostiDIRETTIVA” per gli stessi Preposti (come specificato nell’art. 2, comma 1, lett. e, D.Lgs. N. 81/2008), contenente i criteri e gli obiettivi da criteri e gli obiettivi da perseguire in materia di salute e sicurezzaperseguire in materia di salute e sicurezza.

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OBBLIGHIOBBLIGHI DEL PREPOSTOPREPOSTO

a)a) sovrintenderesovrintendere e e vigilarevigilare sulla osservanza osservanza da parte dei singoli lavoratori lavoratori dei loro obblighi di leggeobblighi di legge,

nonché delle disposizioni disposizioni aziendaliaziendali in materia di in materia di salute e sicurezza sul lavorosalute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di uso dei mezzi di protezione collettiviprotezione collettivi e dei e dei Dispositivi di Protezione Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)Individuale (D.P.I.) messi a loro disposizione e, messi a loro disposizione e,

in caso di in caso di persistenza della inosservanzapersistenza della inosservanza, , informare i loro superiori diretti;informare i loro superiori diretti;

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OBBLIGHI DEL PREPOSTOPREPOSTO

b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioniadeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

c) richiedere l’osservanzarichiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischiocontrollo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosadi lavoro o la zona pericolosa;

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OBBLIGHI DEL PREPOSTOPREPOSTO

d) informare il più presto possibile i lavoratoriinformare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il immediato circa il rischio stesso e le rischio stesso e le disposizionidisposizioni prese o da prendere in materia prese o da prendere in materia di protezione;di protezione;

e) astenersiastenersi, salvo eccezioni debitamente , salvo eccezioni debitamente motivate, dal motivate, dal richiedere ai lavoratori di richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;immediato;

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OBBLIGHI DEL PREPOSTOPREPOSTO

f) segnalare tempestivamentesegnalare tempestivamente al datore di lavoro sia le deficienze dei mezzi e delle deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei Dispositivi di attrezzature di lavoro e dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.),Protezione Individuale (D.P.I.),

sia ogni altra condizione di pericolo che si condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoroverifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;

g) frequentare appositi corsi di formazionefrequentare appositi corsi di formazione, secondo quanto previsto dall’art. 37, c. 7, D.Lgs. N. 81/2008.

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4. OBBLIGHI DELL’ 4. OBBLIGHI DELL’ ENTE LOCALEENTE LOCALEPROPRIETARIO DELL’EDIFICIO.PROPRIETARIO DELL’EDIFICIO.

- REDAZIONE DEL - REDAZIONE DEL DUVRI DUVRI NEL CASO IN NEL CASO IN CUI:CUI:

A)A) IL COMMITENTE E’ IL COMMITENTE E’ L’ENTE LOCALEL’ENTE LOCALEB)B) IL COMMITENTE E’ IL COMMITENTE E’ IL DIRIGENTE IL DIRIGENTE

SCOLASTICOSCOLASTICO

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OBBLIGHI DEGLI OBBLIGHI DEGLI ENTI LOCALIENTI LOCALI PROPRIETARI DELL’EDIFICIO

• Gli obblighi relativi agli interventi interventi strutturalistrutturali e di manutenzione manutenzione necessari per assicurarenecessari per assicurare, ai sensi del D.Lgs. N. 81/2008, la sicurezza dei sicurezza dei locali e degli edificilocali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o pubblici uffici,

IVI COMPRESE LE ISTITUZIONI IVI COMPRESE LE ISTITUZIONI SCOLASTICHESCOLASTICHE ed educative,

restano a carico dell’Arestano a carico dell’Amministrazionemministrazione tenutatenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione.fornitura e manutenzione.

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OBBLIGHI DEGLI OBBLIGHI DEGLI ENTI LOCALIENTI LOCALI PROPRIETARI DELL’EDIFICIO

• In tal caso gli In tal caso gli OBBLIGHIOBBLIGHI previsti dal D.Lgs. n. previsti dal D.Lgs. n. 81/2008, relativamente ai predetti interventi, 81/2008, relativamente ai predetti interventi, si si intendono intendono assoltiassolti,, da parte dei da parte dei dirigenti dirigenti o o funzionari preposti agli uffici interessati,funzionari preposti agli uffici interessati,

• con la RICHIESTA DEL LORO con la RICHIESTA DEL LORO ADEMPIMENTO all’Amministrazione ADEMPIMENTO all’Amministrazione competentecompetente (Comune o Amm. Provinciale) o (Comune o Amm. Provinciale) o al soggetto che ne ha l’obbligo giuridicoal soggetto che ne ha l’obbligo giuridico..(Art. (Art. 18, comma 3, T.U.S.)18, comma 3, T.U.S.)

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IMPORTANTE NOVITA’NOVITA’ IN RELAZIONE AGLI

INTERVENTI NEGLI EDIFICI SCOLASTICIINTERVENTI NEGLI EDIFICI SCOLASTICIIL DUVRI e IL PSC IL DUVRI e IL PSC

(Art. 26, T.U.S.)(Art. 26, T.U.S.)• Come evidenziato in precedenza, il Dirigente Dirigente

scolastico/Datore di lavoroscolastico/Datore di lavoro deve porre porre particolare attenzioneparticolare attenzione nel momento in cui si nel momento in cui si stannostanno predisponendo gli atti per la predisponendo gli atti per la realizzazione di realizzazione di LAVORI, SERVIZI e LAVORI, SERVIZI e FORNITUREFORNITURE all’interno dell’istituzione all’interno dell’istituzione scolastica,scolastica,

in considerazione del fatto che le suddette attività possono generare INTERFERENZE INTERFERENZE con le con le ALTRE ATTIVITA’ PRESENTI ALTRE ATTIVITA’ PRESENTI nella nella sede di esecuzionesede di esecuzione.

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INTERVENTI NEGLI EDIFICI SCOLASTICIEDIFICI SCOLASTICI

• Prima dell’affidamento degli interventidell’affidamento degli interventi o, in tutti i in tutti i casi casi in cui si renda necessarioin cui si renda necessario, durantedurante l’esecuzione degli stessi,

• il DUVRIDUVRI potrà essere aggiornato ed integratoaggiornato ed integrato attraverso appositi “Verbali di CoordinamentoVerbali di Coordinamento”, sottoscritto sottoscritto per accettazione dal

• Dirigente scolastico,Dirigente scolastico,• dal Committente dal Committente • e dalla Ditta esecutricee dalla Ditta esecutrice,, con l’indicazione delle nuovenuove misure da adottare misure da adottare e

degli eventuali ulteriori costi relativi alla sicurezza da interferenze.

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PIANO di SICUREZZA e COORDINAMENTOPIANO di SICUREZZA e COORDINAMENTO

P.S.C.,P.S.C., IN CASO DI IN CASO DI PRESENZA DI PIU’ IMPRESEPRESENZA DI PIU’ IMPRESE

• LAVORI EDILILAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE

Nei contratti d’appaltocontratti d’appalto relativi a lavori edililavori edili o di ingegneria civile, di cui all’Allegato X del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, in caso di affidamento a in caso di affidamento a PIU’PIU’ IMPRESEIMPRESE occorre redigere il PIANO di PIANO di SICUREZZA e COORDINAMENTO (P.S.C.). SICUREZZA e COORDINAMENTO (P.S.C.).

L’analisi dei L’analisi dei RISCHI da INTERFERENZERISCHI da INTERFERENZE e la stima e la stima dei relativi costi sono contenuti nel dei relativi costi sono contenuti nel Piano di Piano di Sicurezza e CoordinamentoSicurezza e Coordinamento, PSC, che costituisce , PSC, che costituisce parte integrante del contratto d’appaltoparte integrante del contratto d’appalto.

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• L’accettazione accettazione da parte di ciascun datore di lavorociascun datore di lavoro delle imprese esecutriciimprese esecutrici del PSC e PSC e la redazione del la redazione del Piano Operativo di SicurezzaPiano Operativo di Sicurezza, POS, POS, costituiscono, , costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, limitatamente al singolo cantiere interessato,

adempimento alle disposizioni suadempimento alle disposizioni su:: Valutazione dei rischi, Valutazione dei rischi, interferentiinterferenti e none non, da parte del

Datore di Lavoro committente (Ente locale proprietario);

CooperazioneCooperazione e e coordinamentocoordinamento tra i diversi Datori di tra i diversi Datori di Lavoro per Lavoro per eliminareeliminare o, ove ciò non è possibile, o, ove ciò non è possibile, ridurre ridurre al minimo i rischi, compresi quelli da al minimo i rischi, compresi quelli da INTERFERENZAINTERFERENZA; ; N.B. N.B. in questa fase partecipa anche il dirigente in questa fase partecipa anche il dirigente scolastico/datore di lavoroscolastico/datore di lavoro

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Quindi, l’analisi dei RISCHI DA RISCHI DA INTERFERENZEINTERFERENZE e la stima dei relativi costi e la stima dei relativi costi della sicurezza, della sicurezza, previsti nei DUVRIprevisti nei DUVRI, , sono sono contenuti nel P.S.Ccontenuti nel P.S.C..

Per i medesimi contratti, in caso di affidamento ad affidamento ad UNA SOLAUNA SOLA IMPRESA IMPRESA, , NON NON occorre redigere il P.S.C.occorre redigere il P.S.C. e,

pertanto, pertanto, in presenza di interferenze in presenza di interferenze occorre occorre redigereredigere solosolo il DUVRI. il DUVRI.

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A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE IN CASO DI EFFETTUARE IN CASO DI LAVORI DA LAVORI DA

REALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICOREALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

In caso di In caso di lavori da realizzare nell’edificio scolasticolavori da realizzare nell’edificio scolastico, ai fini , ai fini dell’affidamento del contratto, dell’affidamento del contratto,

spetta all’Ente locale proprietario redigere il DUVRIspetta all’Ente locale proprietario redigere il DUVRI, in , in quanto lo stesso è ilquanto lo stesso è il

““soggetto titolare del potere decisionale e di spesa soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appaltorelativo alla gestione dello specifico appalto”.”.

Infatti, poiché il datore di lavoro (Dirigente scolastico) Infatti, poiché il datore di lavoro (Dirigente scolastico) NONNON coincide con il COMMITTENTE coincide con il COMMITTENTE, il , il soggetto che affida soggetto che affida il contratto redige il DUVRIil contratto redige il DUVRI recante una recante una valutazione valutazione ricognitiva dei RISCHI STANDARD relativi alla tipologia ricognitiva dei RISCHI STANDARD relativi alla tipologia della prestazione della prestazione

che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto.del contratto.

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A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE IN CASO DI EFFETTUARE IN CASO DI LAVORI DA LAVORI DA

REALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICOREALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

Il Dirigente scolastico, soggetto Il Dirigente scolastico, soggetto presso il quale deve presso il quale deve essere eseguito il contrattoessere eseguito il contratto,,

PRIMA dell’inizio dell’esecuzionePRIMA dell’inizio dell’esecuzione, tramite apposita , tramite apposita riunione di riunione di Cooperazione e CoordinamentoCooperazione e Coordinamento con il con il Committente e l’impresa appaltatrice, Committente e l’impresa appaltatrice,

INTEGRA il predetto DUVRI riferendolo ai RISCHI INTEGRA il predetto DUVRI riferendolo ai RISCHI SPECIFICI da INTERFERENZASPECIFICI da INTERFERENZA presenti nei luoghi di presenti nei luoghi di lavoro in cui verrà espletato l’appalto;lavoro in cui verrà espletato l’appalto;

L’integrazione del DUVRIL’integrazione del DUVRI, sottoscritto per , sottoscritto per accettazione, integra gli atti contrattuali.accettazione, integra gli atti contrattuali.

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A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA A) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE IN CASO DI EFFETTUARE IN CASO DI LAVORI DA LAVORI DA

REALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICOREALIZZARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

Durante la Durante la Riunione di Coordinamento e Riunione di Coordinamento e CooperazioneCooperazione i soggetti indicati i soggetti indicati, oltre che, oltre che

a a COORDINARSI,COORDINARSI, informandosi reciprocamenteinformandosi reciprocamente, ,

per per INDIVIDUARE i RISCHIINDIVIDUARE i RISCHI dovuti alle dovuti alle INTERFERENZE tra i INTERFERENZE tra i lavorilavori della/e impresa/e coinvolta/e nell’esecuzione dell’opera della/e impresa/e coinvolta/e nell’esecuzione dell’opera e le e le ATTIVITÀ ATTIVITÀ svolte nell’istituzione scolasticasvolte nell’istituzione scolastica;;

devono anche devono anche COOPERARE COOPERARE all’attuazione delle all’attuazione delle MISURE di MISURE di PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHIPREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI sul lavoro sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto, nonché incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto, nonché a COORDINARECOORDINARE gli interventi di prevenzione e protezione dai interventi di prevenzione e protezione dai rischirischi cui sono esposti i lavoratori per eliminare i rischi eliminare i rischi interferenziali.interferenziali.

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B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE NEL CASO IN CUI EFFETTUARE NEL CASO IN CUI IL IL

COMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOCOMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Nel caso in cui il Nel caso in cui il Committente di “ServiziCommittente di “Servizi” da ” da realizzare nella scuola sia il realizzare nella scuola sia il Dirigente scolasticoDirigente scolastico, in , in quanto quanto soggetto titolare del potere decisionale e di soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto, spesa relativo alla gestione dello specifico appalto, come per es. in caso di: come per es. in caso di: ““Installazione e gestione macchine automatiche Installazione e gestione macchine automatiche bevande e snack”, “Acquisto e installazione di bevande e snack”, “Acquisto e installazione di laboratori di informatica/scientifici”, “Servizio Mensa laboratori di informatica/scientifici”, “Servizio Mensa autogestita dalla scuola (con o senza cucina)”, autogestita dalla scuola (con o senza cucina)”, Servizio Bar interno all’istituto”, ecc.,Servizio Bar interno all’istituto”, ecc.,spetta al Capo di Istituto spetta al Capo di Istituto redigere il DUVRIredigere il DUVRI (con i (con i relativi relativi costi per la sicurezza, non assoggettabili al costi per la sicurezza, non assoggettabili al ribasso d’astaribasso d’asta), fare la gara d’appalto,), fare la gara d’appalto,

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B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE NEL CASO IN CUI EFFETTUARE NEL CASO IN CUI IL IL

COMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOCOMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICO

allegando alla lettera di invito il DUVRIallegando alla lettera di invito il DUVRI per ciascun per ciascun partecipante.partecipante.

Accertata l’impresa appaltatrice vincitrice della gara, Accertata l’impresa appaltatrice vincitrice della gara,

in possesso dei requisiti previsti dall’art. 26, comma 1, lett. a),in possesso dei requisiti previsti dall’art. 26, comma 1, lett. a),

il Dirigente scolastico, il Dirigente scolastico, PRIMA di consentire l’esecuzione del PRIMA di consentire l’esecuzione del servizioservizio, promuove la , promuove la Riunione di Cooperazione e Riunione di Cooperazione e CoordinamentoCoordinamento con la medesima sia con la medesima sia

per individuare i per individuare i Rischi Specifici da InterferenzeRischi Specifici da Interferenze, tra i lavori , tra i lavori dell’impresa e le attività svolte nella scuola,dell’impresa e le attività svolte nella scuola,

sia per adottare gli sia per adottare gli interventi di Prevenzione e Protezione dai interventi di Prevenzione e Protezione dai rischirischi, finalizzati ad eliminare o, perlomeno, , finalizzati ad eliminare o, perlomeno, ridurre i rischi ridurre i rischi interferenzialiinterferenziali..

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B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE NEL CASO IN CUI EFFETTUARE NEL CASO IN CUI IL IL

COMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOCOMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOAd ogni buon conto, Ad ogni buon conto, PRIMA che l’impresa PRIMA che l’impresa appaltatrice inizi i lavoriappaltatrice inizi i lavori è indispensabile che, con la è indispensabile che, con la firma riportata in calce firma riportata in calce al Verbale di Accettazione, al Verbale di Accettazione, Cooperazione e CoordinamentoCooperazione e Coordinamento, , l’Appaltatore l’Appaltatore attestiattesti::

di aver preso atto delle di aver preso atto delle INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI DI CARATTERE CARATTERE GENERALEGENERALE DEL COMMITTENTE;DEL COMMITTENTE;

di aver preso atto delle dettagliate di aver preso atto delle dettagliate INFORMAZIONI INFORMAZIONI RICEVUTE SUI RICEVUTE SUI RISCHI SPECIFICIRISCHI SPECIFICI ESISTENTI ESISTENTI NELL’AMBIENTENELL’AMBIENTE IN CUI E’ CHIAMATA AD OPERARE IN CUI E’ CHIAMATA AD OPERARE E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E DI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE IN RELAZIONE EMERGENZA ADOTTATE IN RELAZIONE ALL’ATTIVITAALL’ATTIVITA’;’;

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B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE NEL CASO IN CUI EFFETTUARE NEL CASO IN CUI IL IL

COMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOCOMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICO di aver preso atto delle dettagliate di aver preso atto delle dettagliate INFORMAZIONI INFORMAZIONI

SUI SUI RISCHI INTERFERENZIALI E SULLE MISURE DI RISCHI INTERFERENZIALI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE;PREVENZIONE E PROTEZIONE;

dell’avvenuto Coordinamentodell’avvenuto Coordinamento degli interventi di degli interventi di prevenzione e protezione dai rischiprevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti cui sono esposti i lavoratori di tutte le parti, in quanto è avvenuto, i lavoratori di tutte le parti, in quanto è avvenuto, attraverso i documenti di cui si allega copia, attraverso i documenti di cui si allega copia, UNO UNO SCAMBIO RECIPROCO DI INFORMAZIONI SCAMBIO RECIPROCO DI INFORMAZIONI AL FINE AL FINE DI ELIMINARE I DI ELIMINARE I RISCHI DOVUTI ALLE EVENTUALI RISCHI DOVUTI ALLE EVENTUALI INTERFERENZEINTERFERENZE TRA I LAVORI SVOLTI DALLE TRA I LAVORI SVOLTI DALLE PARTI;PARTI;

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B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA B) DUVRI - ITER DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE NEL CASO IN CUI EFFETTUARE NEL CASO IN CUI IL IL

COMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICOCOMMITTENTE E’ IL DIRIGENTE SCOLASTICO che rimane a che rimane a carico dell’Appaltatorecarico dell’Appaltatore la valutazione e la valutazione e

l’adozione di l’adozione di idonee misure di prevenzione e idonee misure di prevenzione e protezioneprotezione inerenti i inerenti i rischi della propria attività;rischi della propria attività;

che rimane a carico della ditta appaltatrice che rimane a carico della ditta appaltatrice il il trasferimento di quanto stabilito nel presente atto agli trasferimento di quanto stabilito nel presente atto agli eventuali subappaltatorieventuali subappaltatori, oltre che la gestione , oltre che la gestione operativa degli stessi; a tale riguardo, operativa degli stessi; a tale riguardo, riconoscerà in ogni caso, sotto il profilo operativo, riconoscerà in ogni caso, sotto il profilo operativo, solo ed esclusivamente la Ditta indicata nel presente solo ed esclusivamente la Ditta indicata nel presente CoordinamentoCoordinamento..

In corso d’opera, In corso d’opera, se dovesserose dovessero venirsi a venirsi a modificare le modificare le condizionicondizioni sopra esposte, sarà cura dei Datori di sopra esposte, sarà cura dei Datori di lavoro lavoro promuovere una nuova iniziativa di promuovere una nuova iniziativa di Coordinamento e Cooperazione.Coordinamento e Cooperazione.

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5. COMPITI DEL SERVIZIO DI 5. COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONEPREVENZIONE E PROTEZIONE

(SPP)(SPP)

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COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP)PROTEZIONE (SPP)

• Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) dai Rischi provvedeprovvede:

a) all’individuazionendividuazione dei fattori di rischiofattori di rischio, alla , alla valutazione dei rischivalutazione dei rischi e all’individuazione delle e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;di lavoro;b) b) ad ad elaborareelaborare, per quanto di competenza, le , per quanto di competenza, le misure misure preventive e protettivepreventive e protettive previste dall’art. 28, comma 2, previste dall’art. 28, comma 2, del T.U. n. 81/2008, e i sistemi di controllo di tali del T.U. n. 81/2008, e i sistemi di controllo di tali misure;misure;c) c) ad ad elaborareelaborare le procedure di sicurezza le procedure di sicurezza per le varie per le varie attività svolte nell’istituzione scolastica;attività svolte nell’istituzione scolastica;

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COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP)PROTEZIONE (SPP)

d) proporreproporre i i programmi di informazione e formazioneprogrammi di informazione e formazione dei lavoratori;dei lavoratori;

e)e) a a parteciparepartecipare alle alle consultazioni in materia di tutelaconsultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodicariunione periodica di cui all’art. 35 del T.U.; di cui all’art. 35 del T.U.;

f) f) fornirefornire le informazioni di cui all’art. 36 del T.U. le informazioni di cui all’art. 36 del T.U.

Il Servizio di Prevenzione e Protezione è utilizzato dal Il Servizio di Prevenzione e Protezione è utilizzato dal Dirigente scolastico/datore di lavoro.Dirigente scolastico/datore di lavoro.

L’L’obbligoobbligo di comunicazione all’Ispettorato del lavoro o di comunicazione all’Ispettorato del lavoro o all’ASL del nominativo del RSPP all’ASL del nominativo del RSPP è stato abrogatoè stato abrogato..

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6. OBBLIGHI DEL MEDICO 6. OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTECOMPETENTE

(Art. 25, D.Lgs. 81/2008)(Art. 25, D.Lgs. 81/2008)

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OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTEOBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE

Si premette che il Medico Competente deve essere Si premette che il Medico Competente deve essere incaricato dal Dirigente scolastico/datore di lavoroincaricato dal Dirigente scolastico/datore di lavoro

solosolo in presenza di rischi che richiedono la in presenza di rischi che richiedono la Sorveglianza sanitariaSorveglianza sanitaria.

Tale situazioneTale situazione emerge dal Documento di Valutazione emerge dal Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.)dei Rischi (D.V.R.) per il personale (tutto o in parte) per il personale (tutto o in parte) impegnato nelle attività realizzate nella scuola.impegnato nelle attività realizzate nella scuola.

Il D.M. n. 382/98 (Regolamento …), all’art. 4 riporta che Il D.M. n. 382/98 (Regolamento …), all’art. 4 riporta che la Sorveglianza Sanitaria la Sorveglianza Sanitaria è finalizzata a realizzare è finalizzata a realizzare specifici controllispecifici controlli nelle istituzioni scolastiche nelle istituzioni scolastiche

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OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTEOBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE

nelle quali la valutazione dei rischi, effettuata dal nelle quali la valutazione dei rischi, effettuata dal datore di lavoro, datore di lavoro,

abbia evidenziato abbia evidenziato concreteconcrete situazioni di esposizione a rischisituazioni di esposizione a rischi per la salute dei per la salute dei

lavoratori lavoratori tali da rendere obbligatoriatali da rendere obbligatoria la sorveglianza la sorveglianza sanitaria.sanitaria.Accertato tale presupposto,il Dirigente Accertato tale presupposto,il Dirigente scolastico/datore di lavoro procede alla nomina del scolastico/datore di lavoro procede alla nomina del Medico Competente.Medico Competente.

Lo stesso D.M. 382/98 indica che l’individuazione del Lo stesso D.M. 382/98 indica che l’individuazione del Medico Competente è Medico Competente è concordata preferibilmente concordata preferibilmente con le A.S.L. o con una struttura pubblicacon le A.S.L. o con una struttura pubblica (es. INAIL) (es. INAIL)

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OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTEOBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE

• con le quali la scuola dovrà stipulare una con le quali la scuola dovrà stipulare una convenzione.convenzione.

• Gli Gli obblighi del Medico Competente, riportati nell’art. obblighi del Medico Competente, riportati nell’art. 25 del D.Lgs. N. 81/200825 del D.Lgs. N. 81/2008, sono gli stessi già indicati , sono gli stessi già indicati dal D.Lgs. 626/94, con la novità di seguito dal D.Lgs. 626/94, con la novità di seguito specificata.specificata.

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NOVITA’ TRA GLI OBBLIGHI DEL MEDICO OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE COMPETENTE (Art. 25, T.U.S.)(Art. 25, T.U.S.)

• (Il Medico Competente , nominato nei casi previsti dal D.Lgs. n. 81/2008): (…)

• IstituisceIstituisce, anche tramite l’accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, di cui alla lettera f) (v.art. 25),

• aggiorna e aggiorna e custodiscecustodisce, sotto la propria responsabilità, una una cartella sanitaria e di rischiocartella sanitaria e di rischio per per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria.ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria.

• Nelle aziende o unità produttive con più di 15con più di 15 lavoratori il medico competente concorda con il concorda con il datore di lavoro datore di lavoro il luogo di custodiail luogo di custodia ( (novitànovità: prima : prima del T.U.S. si doveva custodire solo presso il datore del T.U.S. si doveva custodire solo presso il datore di lavoro).di lavoro).

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7. STRUTTURA DELLA 7. STRUTTURA DELLA DOCUMENTAZIONE PREVISTA DOCUMENTAZIONE PREVISTA

DAL T.U.S.DAL T.U.S.

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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA GENERALEGENERALE

A) di pertinenza A) di pertinenza dell’istituto scolasticodell’istituto scolastico1.1. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI2.2. DESIGNAZIONE DEL RESPONSABILE S.P.P.DESIGNAZIONE DEL RESPONSABILE S.P.P.3.3. DESIGNAZIONE DEGLI ADDETTI S.P.P.DESIGNAZIONE DEGLI ADDETTI S.P.P.4.4. DESIGNAZIONE ADDETTI EMERGENZA (Addetti DESIGNAZIONE ADDETTI EMERGENZA (Addetti

Antincendio e Addetti al Primo Soccorso)Antincendio e Addetti al Primo Soccorso)5.5. REGISTRO VERBALI RIUNIONE PERIODICAREGISTRO VERBALI RIUNIONE PERIODICA6.6. Lettere di RICHIESTA di INTERVENTO al Lettere di RICHIESTA di INTERVENTO al

Proprietario dell’edificioProprietario dell’edificio7.7. PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZA8.8. REGISTRO INFORTUNI (REGISTRO INFORTUNI (novità:novità: l’obbligo l’obbligo sarà sarà

abrogato dopo 6 mesi dall’emanazione del D.I. – realizzazione abrogato dopo 6 mesi dall’emanazione del D.I. – realizzazione del S.I.N.P.- artt. 8 e 53, c.6 T.U.S.) del S.I.N.P.- artt. 8 e 53, c.6 T.U.S.)

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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA GENERALEGENERALE

B) di pertinenza del B) di pertinenza del Proprietario dell’edificioProprietario dell’edificio1.1. Certificato di agibilitàCertificato di agibilità2.2. Certificato Prevenzione Incendi (C.P.I.)Certificato Prevenzione Incendi (C.P.I.)3.3. Progetto e dichiarazione di conformità degli impianti elettrici, Progetto e dichiarazione di conformità degli impianti elettrici,

di messa a terra,, ecc.di messa a terra,, ecc.4.4. Verbale di verifica periodica dell’impianto di messa a terraVerbale di verifica periodica dell’impianto di messa a terra5.5. Verbale di verifica periodica dell’impianto di protezione dalle Verbale di verifica periodica dell’impianto di protezione dalle

scariche atmosferichescariche atmosferiche6.6. Progetto omologazione ISPEL di conformità relativi agli Progetto omologazione ISPEL di conformità relativi agli

impianti di riscaldamento centralizzato con potenzialità impianti di riscaldamento centralizzato con potenzialità superiore a 35 KWsuperiore a 35 KW

7.7. Verbale di verifica periodica all’impianto di riscaldamento ad Verbale di verifica periodica all’impianto di riscaldamento ad acqua se di potenzialità superiore a 116 KWacqua se di potenzialità superiore a 116 KW

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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA GENERALEGENERALE

C) di C) di pertinenza dei Lavoratoripertinenza dei Lavoratori1.1. Verbale e comunicazione elezione/designazione Verbale e comunicazione elezione/designazione

R.L.S.R.L.S. “ “Il Rappresentante dei Lavoratori per Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per Sicurezza è è

elettoeletto nei modi previsti nei modi previsti dall’Accordo quadro dall’Accordo quadro 10.7.1996 e dall’art. 58 del CCNI 31.08.99. 10.7.1996 e dall’art. 58 del CCNI 31.08.99.

Qualora non possa essere individuato, Qualora non possa essere individuato, la RSU la RSU designa altro soggetto disponibile tra i lavoratori designa altro soggetto disponibile tra i lavoratori della scuoladella scuola”. (art. 73, c. 1, CCNL 29.11.2007).”. (art. 73, c. 1, CCNL 29.11.2007).Nel caso in cui nessun operatore scolastico Nel caso in cui nessun operatore scolastico accettasse la designazione di RLS, verrà designato accettasse la designazione di RLS, verrà designato dall’esterno un dall’esterno un RLSTRLST (v. art.. 48 e 49). (v. art.. 48 e 49).

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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA SPECIFICASPECIFICA

A)A) di pertinenza di pertinenza dell’istituto scolasticodell’istituto scolastico1.1. Libretti apparecchi sollevamento Libretti apparecchi sollevamento con portatacon portata > 200 Kg> 200 Kg

2.2. Libretti di altre apparecchiature soggette ad omologazioneLibretti di altre apparecchiature soggette ad omologazione3.3. Istruzioni per l’uso macchine marcate CEIstruzioni per l’uso macchine marcate CE4.4. Documento di valutazione rumore (art. 190, D.Lgs. N.81/08)Documento di valutazione rumore (art. 190, D.Lgs. N.81/08)5.5. Incarico Medico Competente (ove previsto)Incarico Medico Competente (ove previsto)6.6. Elenco lavoratori soggetti ad Accertamento Elenco lavoratori soggetti ad Accertamento

Sanitario/protocollo sanitario/elenco idoneità/ relazione Sanitario/protocollo sanitario/elenco idoneità/ relazione sanitaria annualesanitaria annuale

7.7. Prescrizioni e/o disposizioni Organi di VigilanzaPrescrizioni e/o disposizioni Organi di Vigilanza8.8. Patentini per acquisto-uso fitosanitariPatentini per acquisto-uso fitosanitari9.9. Documentazione di denuncia emissioni in atmosferaDocumentazione di denuncia emissioni in atmosfera10.10. Documentazione smaltimento rifiuti specialiDocumentazione smaltimento rifiuti speciali

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DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIADOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA SPECIFICASPECIFICA

B) di pertinenza del B) di pertinenza del Proprietario dell’edificioProprietario dell’edificio1.1. Verbale di omologazione o di verifica periodica Verbale di omologazione o di verifica periodica

degli impianti elettrici installati in luoghi con degli impianti elettrici installati in luoghi con pericolo di esplosionepericolo di esplosione

2.2. Documento comprovante l’accettazione d’incarico, Documento comprovante l’accettazione d’incarico, rilasciato dall’A.S.L. o da altro organismo rilasciato dall’A.S.L. o da altro organismo notificato, per l’espletamento delle verifiche notificato, per l’espletamento delle verifiche periodiche biennali sugli ascensori o montacarichiperiodiche biennali sugli ascensori o montacarichi

3.3. Prescrizioni e/o Disposizioni Organi di VigilanzaPrescrizioni e/o Disposizioni Organi di Vigilanza

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8. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 8. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA PER LA

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

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DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

A)A) di pertinenza dell’ di pertinenza dell’ istituto scolasticoistituto scolastico

1. Organizzazione del Sistema Prevenzione (Modello di (Modello di Organizzazione e di Gestione – art. 30, D.Lgs. N. 81/2008Organizzazione e di Gestione – art. 30, D.Lgs. N. 81/2008)

2. Orario scolastico – Elenco del personale e degli allievi3. Planimetria della scuola con destinazione d’uso dei locali4. Lay-out dei locali adibiti ad attività di laboratorio5. Documentazione attività Formativa – Informativa –

Addestramento6. Elenco procedure e istruzioni operative7. Elenco e caratteristiche D.P.I. (+ modello di consegna)8. Elenco dei presidi sanitari, loro ubicazione e contenuto

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DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

9. Elenco esposti con obbligo di sorveglianza sanitaria

10. Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazione

11. Elenco delle sostanze pericolose utilizzate nei laboratori e in altre lavorazioni

12. Elenco dei materiali utilizzati per le pulizie e loro classificazione

13. Elenco delle macchine/attrezzature e VDT

14. Dichiarazione “Modalità di lavoro ai videoterminali”

15. Valutazione del Rischio Chimico

16. Caratteristiche degli impianti di ventilazione generale, localizzata e di condizionamento

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DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

17. Registro carico e scarico dei prodotti chimici

18. Documentazione dei verbali delle esercitazioni

(evacuazioni ecc.)

19. Presenze giornaliere nel plesso scolastico

(media/potenziale)

20. Registro antincendio e registro controlli.

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DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

B) di pertinenza del B) di pertinenza del Proprietario dell’edificioProprietario dell’edificio

1.1. Planimetria della scuola con destinazione Planimetria della scuola con destinazione d’uso dei localid’uso dei locali

2.2. Elenco dei presidi antincendio e loro Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazioneubicazione

3.3. Caratteristiche degli impianti di ventilazione Caratteristiche degli impianti di ventilazione generale, localizzata e di condizionamentogenerale, localizzata e di condizionamento

4.4. Registro antincendio e registro controlliRegistro antincendio e registro controlli

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9. STRUTTURA DEL DOCUMENTO 9. STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

SECONDO IL T.U.SSECONDO IL T.U.S..

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STRUTTURASTRUTTURA DEL DOCUMENTO DI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

La VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI, anche:

- nella scelta di ATTREZZATURE DI LAVOROATTREZZATURE DI LAVORO, - nella scelta delle SOSTANZE O DEI PREPARATI CHIMICI SOSTANZE O DEI PREPARATI CHIMICI IMPIEGATIIMPIEGATI - nonché nella SISTEMAZIONE DEI LUOGHI DI LAVOROSISTEMAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO,

DEVEDEVE riguardare TUTTITUTTI i RISCHI i RISCHI per la sicurezza e la salute dei lavoratori,

ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a esposti a rischi particolaririschi particolari, tra cui quelli collegati

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

allo stress lavoro – correlato, stress lavoro – correlato, secondo i secondo i contenuticontenuti dell’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004dell’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004,

e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza,lavoratrici in stato di gravidanza,secondo quanto previsto dal D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151,secondo quanto previsto dal D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151,

nonché nonché quelli quelli connessi alle differenze di genere, all’età,connessi alle differenze di genere, all’età,

alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro resa la prestazione di lavoro (Art. 28, c. 1, T.U.S.).(Art. 28, c. 1, T.U.S.).

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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO - LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO - CORRELATOCORRELATO

Comma 1-bis, art. 28. “Comma 1-bis, art. 28. “La valutazione dello stress lavoro-correlatoLa valutazione dello stress lavoro-correlato di cui al comma 1 di cui al comma 1 è effettuato nel rispetto delle indicazioni di è effettuato nel rispetto delle indicazioni di cui all’art. 6, comma 8, lett. m-quatercui all’art. 6, comma 8, lett. m-quater, e il relativo obbligo , e il relativo obbligo decorre dalla decorre dalla elaborazione delle predette indicazionielaborazione delle predette indicazioni e e

comunque, anche in difetto di tale elaborazionecomunque, anche in difetto di tale elaborazione, a , a far data far data dal 1° agosto 2010”.dal 1° agosto 2010”.Il DVR può essere tenuto su Il DVR può essere tenuto su supporto informaticosupporto informatico e e deve deve essere munitoessere munito, anche tramite le procedure applicabili ai , anche tramite le procedure applicabili ai supporti informatici di cui all’art. 53, supporti informatici di cui all’art. 53, di di data certa o attestata data certa o attestata dalla sottoscrizione del documentodalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del medesimo da parte del datore di lavoro nonché, ai soli fini della prova della data,datore di lavoro nonché, ai soli fini della prova della data,

dalla sottoscrizione del RSPP, del RLS o RLST e M.C., ove dalla sottoscrizione del RSPP, del RLS o RLST e M.C., ove nominato.nominato.

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MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHI

La La scelta dei CRITERI di redazione del DVRscelta dei CRITERI di redazione del DVR è è rimessa al rimessa al datore di lavoro,datore di lavoro, che vi provvede che vi provvede con con criteri di criteri di semplicitàsemplicità, , brevitàbrevità e e comprensibilitàcomprensibilità, , in modo da garantirne la completezza e l’idoneità in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale quale strumento operativo di pianificazionestrumento operativo di pianificazione degli degli interventi aziendali e di prevenzione interventi aziendali e di prevenzione (art. 28, c. 2, lett. (art. 28, c. 2, lett. a).a).Il datore di lavoro Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora effettua la valutazione ed elabora il DVRil DVR in collaborazione in collaborazione con il RSPPcon il RSPP e il Medico e il Medico Competente (ove nominato).Competente (ove nominato).Le predette attività sono realizzate Le predette attività sono realizzate PREVIA PREVIA CONSULTAZIONE DEL RLS.CONSULTAZIONE DEL RLS.

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MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHIRISCHI

La La valutazionevalutazione dei rischi dei rischi deve essere immediatamente deve essere immediatamente rielaborata in occasione di rielaborata in occasione di modifiche modifiche del processo produttivo o del processo produttivo o della della organizzazione del lavoro significativeorganizzazione del lavoro significative ai fini della salute ai fini della salute e sicurezza dei lavoratorie sicurezza dei lavoratori, , o in relazione al o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione prevenzione o della protezione o a o a seguito di infortuni significativiseguito di infortuni significativi o quando i risultati della o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.

A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornatedebbono essere aggiornate..Nelle ipotesi di cui sopra il DVR Nelle ipotesi di cui sopra il DVR deve essere rielaborato neldeve essere rielaborato neltermine di termine di 30 giorni30 giorni dalle rispettive causali dalle rispettive causali..

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RISCHIO RISCHIO STRESS LAVORO-STRESS LAVORO-CORRELATOCORRELATO

• CHE COSA SONO I CHE COSA SONO I RISCHI PSICOSOCIALIRISCHI PSICOSOCIALI??

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (1986) ha L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (1986) ha definito i definito i Rischi psicosocialiRischi psicosociali in termini di in termini di interazione interazione tratra

contenuto del lavoro, gestione ed organizzazione del contenuto del lavoro, gestione ed organizzazione del lavoro, condizioni ambientali e organizzativi da un lavoro, condizioni ambientali e organizzativi da un lato,lato,

competenze ed esigenze dei lavoratori dipendenti competenze ed esigenze dei lavoratori dipendenti dall’altro.dall’altro.

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RISCHIO RISCHIO STRESS LAVORO-STRESS LAVORO-CORRELATOCORRELATO

• I I Rischi PSICOSOCIALIRischi PSICOSOCIALI possono essere definiti possono essere definiti come “come “quegli aspetti di progettazione del lavoro quegli aspetti di progettazione del lavoro

e di organizzazione e gestione del lavoro, nonché i e di organizzazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti ambientali e sociali,rispettivi contesti ambientali e sociali,

che possono arrecare danni fisici o psicologiciche possono arrecare danni fisici o psicologici “ (Cox “ (Cox & Griffiths, 1995).& Griffiths, 1995).

I rischi psicosociali possono I rischi psicosociali possono incidereincidere sia sulla sia sulla salute salute fisica che psichicafisica che psichica in modo diretto ed indiretto, in modo diretto ed indiretto, attraverso l’esperienza di stress.attraverso l’esperienza di stress.

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RISCHIO RISCHIO STRESS LAVORO-STRESS LAVORO-CORRELATOCORRELATO

Infatti, Infatti, gli effetti dei rischi psicosocialigli effetti dei rischi psicosociali possono essere possono essere identificati comunemente nelle seguenti situazioni: identificati comunemente nelle seguenti situazioni:

stress, burn-out, mobbing.stress, burn-out, mobbing.

Burn-out e mobbingBurn-out e mobbing hanno caratteristiche specifiche e hanno caratteristiche specifiche e peculiari, ma riconoscono come peculiari, ma riconoscono come matrice comunematrice comune

la presenza dello stress.la presenza dello stress.

Cosa è lo stress?Cosa è lo stress?

““Lo stress è la reazione adattiva generale di un Lo stress è la reazione adattiva generale di un organismo, attivato da stimoli esterni di svariata organismo, attivato da stimoli esterni di svariata natura”.natura”.

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RISCHIO RISCHIO STRESS LAVORO-STRESS LAVORO-CORRELATOCORRELATO

• Nel caso del Nel caso del RISCHIO STRESS LAVORO - RISCHIO STRESS LAVORO - CORRELATOCORRELATO, , VALUTARE, FARE PREVENZIONE, VALUTARE, FARE PREVENZIONE, CORREGGERE LE DISFUNZIONI ORGANIZZATIVE E CORREGGERE LE DISFUNZIONI ORGANIZZATIVE E POTENZIARE LE CAPACITA’ DEGLI INDIVIDUIPOTENZIARE LE CAPACITA’ DEGLI INDIVIDUI SONO SONO TUTTE ATTIVITA’ STRETTAMENTE TUTTE ATTIVITA’ STRETTAMENTE INTERRELATEINTERRELATE..

• Uno degli assunti dell’intervento psicosociale nelle Uno degli assunti dell’intervento psicosociale nelle organizzazioni dice: “organizzazioni dice: “Se vuoi capire Se vuoi capire un’organizzazione, cerca di cambiarla; se vuoi un’organizzazione, cerca di cambiarla; se vuoi cambiare un’organizzazione, cerca di capirla”.cambiare un’organizzazione, cerca di capirla”.

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

• All’esito della VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI, il Dirigente scolastico/datore di lavoro redige il DOCUMENTO di DOCUMENTO di VALUTAZIONE dei RISCHIVALUTAZIONE dei RISCHI (D.V.R.), (D.V.R.), che deve essere che deve essere munito di munito di DATA DATA CERTACERTA o o ATTESTATAATTESTATA dalla dalla sottoscrizione sottoscrizione da parte del datore di lavoro nonché, da parte del datore di lavoro nonché, ai soli fini della ai soli fini della prova della dataprova della data, del RSPP, del RLS o , del RSPP, del RLS o RLST, del M.C (ove nominato)RLST, del M.C (ove nominato) e contenere: e contenere:

a)una RELAZIONERELAZIONE sulla sulla Valutazione di TUTTI Valutazione di TUTTI i Rischii Rischi per la sicurezza e la salute per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottaticriteri adottati per la valutazione stessa;

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

b) l’indicazione delle Misure di Misure di Prevenzione e di ProtezionePrevenzione e di Protezione attuate e attuate e dei dei Dispositivi di Protezione Dispositivi di Protezione IndividualeIndividuale (D.P.I.);(D.P.I.);

c) il programma delle MISUREprogramma delle MISURE ritenute più opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei miglioramento nel tempo dei livelli di livelli di sicurezza;sicurezza;

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

d) d) l’individuazione delle l’individuazione delle PROCEDUREPROCEDURE per per l’attuazione delle misure da realizzarel’attuazione delle misure da realizzare, , nonché dei nonché dei ruoli ruoli dell’dell’organizzazione internaorganizzazione interna che vi debbono provvedere, a cui sono che vi debbono provvedere, a cui sono assegnati unicamente assegnati unicamente soggetti in possesso soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;di adeguate competenze e poteri;

e) l’indicazione del e) l’indicazione del nominativonominativo del del R.S.P.P., del R.S.P.P., del R.L.SR.L.S. e del Medico Competente (nel caso in . e del Medico Competente (nel caso in cui sia necessaria la nomina) che ha cui sia necessaria la nomina) che ha partecipato alla valutazione del rischio.partecipato alla valutazione del rischio.

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

f) l’individuazione delle mansionil’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a Rischi specificiRischi specifici

che richiedono una riconosciuta capacità riconosciuta capacità professionale, professionale,

specifica esperienza, adeguata formazione e specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.addestramento.

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STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

• La struttura, i requisiti formali e tecnicistruttura, i requisiti formali e tecnici necessari per la redazione del D.V.Rredazione del D.V.R. possono essere così sintetizzati:

Denominazione Istituto Nominativo Dirigente scolastico Sede scolastica interessata Caratteristiche generali dell’edificio Numero dipendenti (suddiviso per mansioni) Totale n. allievi Orari di servizio

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STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Nominativo: RSPP e Addetti SPP, RLS, Medico Competente (ove previsto), Addetti Antincendio,

Addetti al Primo Soccorso Documentazione obbligatoria generale, specifica,

necessaria per la valutazione• Criteri di valutazione utilizzati – standard di

riferimento:• a) Identificazione fattori di rischio• b) Identificazione lavoratori esposti• c) Quantificazione dei rischi• d) Definizione, programmazione messa in atto delle misure

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STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Lista di controllo (Check List) VALUTAZIONE: - periodo di effettuazione - autore - consultazione del R.L.S. - modalità di individuazione dei pericoli (planimetrie,

sopralluoghi, registro infortuni)

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STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL STRUTTURA E REQUISITI FORMALI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIORIDUZIONE DEL RISCHIO::

- criteri di individuazione dei provvedimenti per eliminare o, ove ciò non è possibile, per ridurre i rischi;

- criteri di programmazione degli interventi; - aggiornamenti programmati del D.V.R.

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHIDEI RISCHI

Il Dirigente scolastico/datore di lavoro Il Dirigente scolastico/datore di lavoro effettua la effettua la valutazione ed elabora il D.V.R.valutazione ed elabora il D.V.R.

in in collaborazione con il RSPPcollaborazione con il RSPP

e il e il medico competente (ove previsto)medico competente (ove previsto)

Le predette attività sono realizzate previa Le predette attività sono realizzate previa consultazione del R.L.S. (art. 29)consultazione del R.L.S. (art. 29)

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI STRUTTURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

• Il D.V.R D.V.R e, quando necessario, il D.U.V.R.I., D.U.V.R.I.,

DEVONO ESSERE CUSTODITI DEVONO ESSERE CUSTODITI PRESSO IL PLESSO PRESSO IL PLESSO SCOLASTICO SCOLASTICO

AL QUALE SI RIFERISCE LA VALUTAZIONE DEI AL QUALE SI RIFERISCE LA VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHI

(art. 29, c. 4, T.U.S.)(art. 29, c. 4, T.U.S.)

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10. I PRINCIPALI FATTORI DI 10. I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER RISCHIO PER

CATEGORIE DI LAVORATORI CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLANELLA SCUOLA

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

1. RISCHI CONNESSIRISCHI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICASCOLASTICA::

- RISCHI SPECIFICI (V. AVANTI)- RISCHI SPECIFICI (V. AVANTI)- RISCHIO ELETTRICO- RISCHIO ELETTRICO- RISCHIO CHIMICO- RISCHIO CHIMICO- USO DEI VIDEOTERMINALI- USO DEI VIDEOTERMINALI- MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI- MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI- RISCHIO BIOLOGICO- RISCHIO BIOLOGICO- RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO- RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

2. RISCHI CONNESSI . RISCHI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ INTERNAALL’ATTIVITA’ INTERNA::

- INCENDIINCENDI- ESPLOSIONIESPLOSIONI- INFORTUNIINFORTUNI- MALFUNZIONAMENTO TECNICO DI IMPIANTIMALFUNZIONAMENTO TECNICO DI IMPIANTI

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

3. RISCHI CONNESSI AD RISCHI CONNESSI AD EVENTI ESTERNIEVENTI ESTERNI::

- TERREMOTO, CROLLITERREMOTO, CROLLI- FRANE, SMOTTAMENTIFRANE, SMOTTAMENTI- CONDIZIONI METEOROLOGICHE: TROMBA CONDIZIONI METEOROLOGICHE: TROMBA

D’ARIAD’ARIA- INQUINAMENTO AMBIENTALEINQUINAMENTO AMBIENTALE- INCIDENTI (AEREI, FERROVIARIINCIDENTI (AEREI, FERROVIARI)

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

ASPETTI ASPETTI ORGANIZZATIVI E ORGANIZZATIVI E GESTIONALIGESTIONALI::

1.1. Organizzazione del lavoroOrganizzazione del lavoro2.2. Compiti, funzioni e responsabilitàCompiti, funzioni e responsabilità3.3. Analisi, pianificazione e controlloAnalisi, pianificazione e controllo4.4. Informazione e formazioneInformazione e formazione5.5. PartecipazionePartecipazione6.6. Norme e procedimenti di lavoroNorme e procedimenti di lavoro

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

7. Dispositivi di Protezione Individuale Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)(D.P.I.)

8. Emergenza e Primo Soccorso8. Emergenza e Primo Soccorso

9. Sorveglianza sanitaria/vaccinazioni 9. Sorveglianza sanitaria/vaccinazioni (Lavoratrici madri)(Lavoratrici madri)

10. Lavori in appalto10. Lavori in appalto

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

SALUTE E SICUREZZA DI LAVORATORI E SALUTE E SICUREZZA DI LAVORATORI E STUDENTISTUDENTI

1.1. Impianto elettricoImpianto elettrico2.2. Antincendio/Vie ed uscite i EmergenzaAntincendio/Vie ed uscite i Emergenza3.3. Rumore e comfort acusticoRumore e comfort acustico4.4. Rischio chimicoRischio chimico5.5. Carico di lavoro fisico e mentale (Rischio stress)Carico di lavoro fisico e mentale (Rischio stress)6.6. MicroclimaMicroclima7.7. IlluminazioneIlluminazione8.8. Arredi Arredi 9.9. Attrezzature Attrezzature

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FATTORI DI RISCHIO PER FATTORI DI RISCHIO PER CATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLACATEGORIE DI LAVORATORI NELLA SCUOLA

1.1. Aule normaliAule normali2.2. Aule speciali/LaboratoriAule speciali/Laboratori3.3. Aula Magna/AuditorioAula Magna/Auditorio4.4. Uffici (Direzione e Amministrazione)Uffici (Direzione e Amministrazione)5.5. BibliotecaBiblioteca6.6. Refettori (Distribuzione alimenti)Refettori (Distribuzione alimenti)7.7. Attività sportive (Palestra e spazi esterni attrezzati)Attività sportive (Palestra e spazi esterni attrezzati)8.8. Servizi e SpogliatoiServizi e Spogliatoi9.9. Barriere architettonicheBarriere architettoniche10.10. Giochi Giochi

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RISCHI SPECIFICIRISCHI SPECIFICI PER GLI PER GLI OPERATORI OPERATORI SCOLASTICISCOLASTICI

RISCHIRISCHI

connessiconnessi

All’ATTIVITA’ SCOLASTICAAll’ATTIVITA’ SCOLASTICA

LAVORATORI ESPOSTILAVORATORI ESPOSTI

Carenza di manutenzione Carenza di manutenzione ordinaria e strutturale degli edificiordinaria e strutturale degli edifici ((pavimenti, scale, eccpavimenti, scale, ecc.).) scivolamento o inciampo sul scivolamento o inciampo sul piano di calpestiopiano di calpestio rottura di superfici vetraterottura di superfici vetrate

Tutti gli Operatori scolastici (Docenti, Pers. ATA, Studenti)Docenti, Pers. ATA, Studenti)

Carenza delle condizioni Carenza delle condizioni illuminotecnicheilluminotecniche

Carenze nelle procedure per Carenze nelle procedure per il il ricambio dell’aria nelle aulericambio dell’aria nelle aule

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Carenze di trattamento Carenze di trattamento antirumore di zone e localiantirumore di zone e locali Inadeguatezza dell’impianto Inadeguatezza dell’impianto elettricoelettrico

Impianto termico non a normaImpianto termico non a norma

Rischi connessi alle procedure Rischi connessi alle procedure di evacuazionedi evacuazione

Inadeguatezza del Sistema di Inadeguatezza del Sistema di Sicurezza antincendioSicurezza antincendio: via di : via di fuga, uscite di sicurezza, fuga, uscite di sicurezza, attrezzature di spegnimentoattrezzature di spegnimento

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Inadeguatezza del Sistema di Inadeguatezza del Sistema di Prevenzione IncendiPrevenzione Incendi: Piano di : Piano di Evacuazione, simulazione ed Evacuazione, simulazione ed esercitazioni pratiche, esercitazioni pratiche, addestramentoaddestramento

Inidoneità dei laboratori Inidoneità dei laboratori didatticididattici (VDT, attrezzature ed (VDT, attrezzature ed apparecchiature non a norma)apparecchiature non a norma)

Inadeguatezza degli arredi e Inadeguatezza degli arredi e delle attrezzaturedelle attrezzature (spigoli vivi, (spigoli vivi, lastre vetrate non di sicurezza lastre vetrate non di sicurezza e/o senza antisoleggiamento, e/o senza antisoleggiamento, tavoli e sedili non ergonomicitavoli e sedili non ergonomici

Sforzi vocaliSforzi vocali DocentiDocenti

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Stress lavoro – correlatoStress lavoro – correlato

(V. Accordo Europeo 8.10.2004)(V. Accordo Europeo 8.10.2004)

Tutti gli operatori scolasticiTutti gli operatori scolastici

Danni derivanti da Danni derivanti da posture posture scorrettescorrette

Docenti e studentiDocenti e studenti

Rischio di contrarre infezioni Rischio di contrarre infezioni in condizioni di morbilità in condizioni di morbilità ambientaleambientale ( (per la tutela delle per la tutela delle lavoratrici durante il periodo di lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlioetà del figlio: V. artt. 6 e 7 D.Lgs. 26 : V. artt. 6 e 7 D.Lgs. 26 Marzo 2001, n. 251)Marzo 2001, n. 251)

Tutti gli operatori scolastici

(Docenti, Pers. ATA, StudentiDocenti, Pers. ATA, Studenti)

Allergie respiratorieAllergie respiratorieRischi connessi all’utilizzo di Rischi connessi all’utilizzo di piccole attrezzatura quali cutter, piccole attrezzatura quali cutter, taglierine, ecc.taglierine, ecc.

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Rischio di inalazioneRischio di inalazione e e contatto con sostanze contatto con sostanze chimichechimiche

Rischio di infortuniRischio di infortuni per uso di per uso di impianti, macchine ed impianti, macchine ed attrezzatureattrezzature

Rischio elettricoRischio elettrico “

Allergie cutanee e Allergie cutanee e respiratorierespiratorie

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RISCHI connessi all’ATTIVITA’ RISCHI connessi all’ATTIVITA’ DI PULIZIA DEI LOCALIDI PULIZIA DEI LOCALI

LAVORATORI ESPOSTILAVORATORI ESPOSTI

Cadute Cadute a livello per presenza a livello per presenza di di superfici scivolosesuperfici scivolose Collaboratori scolasticiCollaboratori scolastici

Cadute dall’altoCadute dall’alto derivanti derivanti dall’utilizzo di dall’utilizzo di scale manuali scale manuali portatili non a normaportatili non a norma o o conseguenti all’uso improprio conseguenti all’uso improprio delle stessedelle stesse

““

Contatto con sostanzeContatto con sostanze corrosive, irritanti e corrosive, irritanti e potenzialmente allergizzantipotenzialmente allergizzanti

““

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RISCHI connessi all’ATTIVITA’ RISCHI connessi all’ATTIVITA’ DI PULIZIA DEI LOCALIDI PULIZIA DEI LOCALI

LAVORATORI ESPOSTILAVORATORI ESPOSTI

Inalazione di polveri e Inalazione di polveri e sostanze irritantisostanze irritanti Collaboratori scolasticiCollaboratori scolastici

Posture incongruePosture incongrue dovute dovute alla dotazione di sedili e arredi alla dotazione di sedili e arredi non ergonomicinon ergonomici

““

Rischio connesso allo Rischio connesso allo spostamento manuale dei spostamento manuale dei carichicarichi

““

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11. BINOMIO VALUTAZIONE RISCHI 11. BINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – REDAZIONE PIANO DI INCENDIO – REDAZIONE PIANO DI

EMERGENZAEMERGENZA

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• Il processo di Valutazione del RischioValutazione del Rischio (di infortunio, di incendio, malattie infortunio, di incendio, malattie professionaliprofessionali),), com’è noto,costituisce efficace strumento:

• sia per ridurre la probabilitàridurre la probabilità che possa accadere un infortunio o infortunio o insorgere un insorgere un incendio, incendio,

• sia per limitare le conseguenzelimitare le conseguenze dell’evento dell’evento dannosodannoso adottando adeguate misure di misure di prevenzione e protezioneprevenzione e protezione e dei dispositivi di e dei dispositivi di protezione individuale.protezione individuale.

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

Quindi, all’esito della Valutazione del Valutazione del RISCHIO RISCHIO INCENDIOINCENDIO deve essere predispostopredisposto

e tenuto aggiornato aggiornato un “PIANO DI PIANO DI EMERGENZAEMERGENZA” per il luogo di lavoro, che deve contenere, tra l’altro, nei dettagli:

• a) le azioni azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendiocaso di incendio;

• b) le procedure per l’evacuazione dal luogoprocedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e da altre persone presenti;

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• c) le disposizioni per chiedere l’intervento l’intervento dei Vigili del Fuocodei Vigili del Fuoco (e, se del caso, il “118”) e per informarli al loro arrivo.

• Il PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZA, oltre ad identificare un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure previste,l’attuazione delle procedure previste, è basato su chiare istruzioni che includono:

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• a) i doveri del personale di servizio incaricatodoveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendiosicurezza antincendio;

• b) i doveri del personale cui sono affidati particolari responsabilità in caso di incendioincendio:

• Addetti alla Squadra Antincendio, Addetti alla Addetti alla Squadra Antincendio, Addetti alla Squadra di Primo Soccorso; Addetti alla Squadra di Squadra di Primo Soccorso; Addetti alla Squadra di Evacuazione;Evacuazione;

• c) i provvedimenti per assicurare che tutto il personale sia informato e addestratoinformato e addestrato sulle procedure da attuare;

• d) le specifiche misure da porre in attomisure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari;

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• e) specifiche misure per le aree a elevato rischio di misure per le aree a elevato rischio di incendio;incendio;

• f) procedura di chiamata dei Vigili del Fuocoprocedura di chiamata dei Vigili del Fuoco e di informazione al loro arrivo e di assistenza durante l’intervento;

• g) planimetrie di ciascun piano dell’edificio planimetrie di ciascun piano dell’edificio scolasticoscolastico, con l’ubicazione degli allarmi,allarmi,

dell’interruttore generaledell’interruttore generale dell’alimentazione elettrica, delle valvole di intercettazione di gas, fluidi combustibili, acqua.

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• Pertanto, a fronte di uno specifico caso di EMERGENZA INCENDIOEMERGENZA INCENDIO, una idonea Valutazione dei Rischi effettuata a monte e la conseguente redazione del PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZA

• consentono di attuare l’evacuazione l’evacuazione in in condizioni di sicurezzacondizioni di sicurezza e

• garantiscono l’intervento dei soccorritorigarantiscono l’intervento dei soccorritori, mediante l’attuazione, il controllo e il miglioramentol’attuazione, il controllo e il miglioramento delle seguenti principali misureprincipali misure:

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• a) predisporre vie di esodo sicurevie di esodo sicure, chiaramente segnalate e libere da ogni libere da ogni ostacolo;ostacolo;

• b) assicurare la stabilità dell’edificio in caso assicurare la stabilità dell’edificio in caso di incendiodi incendio, almeno per il tempo necessario per evacuare le persone presenti e consentire l’intervento dei soccorritori;

• c) prevedere un’adeguata compartimentazione degli ambienti di lavoro compartimentazione degli ambienti di lavoro in relazione ai fattori di rischio;in relazione ai fattori di rischio;

• d) limitare la presenza o l’uso di sostanze altamente infiammabiliinfiammabili;

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• e) realizzare a regola d’arte gli impianti regola d’arte gli impianti tecnicitecnici, curandone la periodica manutenzione;

• f) installare apparecchiatureinstallare apparecchiature di lavoro tecnologicamente sicuresicure;

• g) installare e assicurareinstallare e assicurare la funzionalità di adeguati sistemi di rivelazione e di allarme in sistemi di rivelazione e di allarme in caso di incendio;caso di incendio;

• h) installare e assicurareinstallare e assicurare il funzionamento di funzionamento di apparecchiature e impianti di spegnimentoapparecchiature e impianti di spegnimento;

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• i) affiggere negli ambienti di lavoro le istruzioni e la istruzioni e la segnaletica di sicurezzasegnaletica di sicurezza ai fini antincendio;ai fini antincendio;

• j) predisporre un Piano sulle procedure Piano sulle procedure ((Piano di EvacuazionePiano di Evacuazione) da adottare in ) da adottare in caso di incendiocaso di incendio (o di altra emergenza, per es. terremoto, ecc.), verificandone verificandone periodicamente la sua attuazioneperiodicamente la sua attuazione;

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• k) assicurare una corretta tenuta degli corretta tenuta degli ambienti di lavoro,ambienti di lavoro, attraverso un costante controllo degli stessi, al fine di prevenire l’insorgenza di incendiprevenire l’insorgenza di incendi;

• l) assicurare una adeguata adeguata informazione del personale sui rischi di informazione del personale sui rischi di incendiincendi, sulle misure predisposte per prevenirli e sulle procedure in caso di in caso di insorgenza di incendi.insorgenza di incendi.

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

• In definitiva, che cosa si intende, per PIANO PIANO DI EMERGENZADI EMERGENZA??

è inteso come l’insiemeè inteso come l’insieme delle delle misure misure straordinariestraordinarie, delle , delle procedureprocedure e delle e delle azioni azioni che è necessario attuareche è necessario attuare

per per fronteggiare e ridurre i dannifronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventiderivanti da eventi non non completamente completamente evitabilievitabili con interventi preventivi. con interventi preventivi.

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BINOMIO VALUTAZIONEBINOMIO VALUTAZIONE RISCHI INCENDIO – RISCHI INCENDIO –

REDAZIONE PIANO DI EMERGENZAREDAZIONE PIANO DI EMERGENZA

Per favorire, quindi, la er favorire, quindi, la PREVENZIONE, PREVENZIONE, fronteggiare e ridurrefronteggiare e ridurre i i DANNI in caso DANNI in caso di EMERGENZA di EMERGENZA nei luoghi di lavoro nei luoghi di lavoro delle delle istituzioni scolastiche (e in ogni istituzioni scolastiche (e in ogni altra azienda)altra azienda) è indispensabile: è indispensabile: progettare ed assicurare una efficiente progettare ed assicurare una efficiente ed efficace ed efficace GESTIONE DELLE GESTIONE DELLE EMERGENZEEMERGENZE con l’adozione di un con l’adozione di un idoneoidoneo PIANO DI EMERGENZA PIANO DI EMERGENZA

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GESTIONE DELLE EMERGENZEGESTIONE DELLE EMERGENZE

• CHE COSA SI INTENDE PER CHE COSA SI INTENDE PER EMERGENZA?EMERGENZA?

• Per Per EmergenzaEmergenza s’intende tutto ciò che appare s’intende tutto ciò che appare condizione insolita e pericolosa che può condizione insolita e pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.completamente prevedibili.

• Pertanto si può affermare che l’Pertanto si può affermare che l’EMERGENZA EMERGENZA è un fenomeno non interamente codificabile, è un fenomeno non interamente codificabile, che che può evolvere con rischi a persone o cose può evolvere con rischi a persone o cose e richiede quindi un intervento immediatoe richiede quindi un intervento immediato.

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• CHE COSA SIGNIFICA CHE COSA SIGNIFICA GESTIRE LE GESTIRE LE EMERGENZEEMERGENZE? ?

Significa definire e adottare le necessarie Significa definire e adottare le necessarie misure organizzativemisure organizzative e e procedurali procedurali allo allo scopo di:scopo di:

Attivare tempestivamente le “Attivare tempestivamente le “Squadre Squadre AntincendioAntincendio” e di “” e di “Primo Soccorso” Primo Soccorso” (Squadre di Emergenza);(Squadre di Emergenza);

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Utilizzare correttamente le attrezzature Utilizzare correttamente le attrezzature disponibili per le disponibili per le operazioni di primo operazioni di primo interventointervento;;

Richiedere telefonicamente gli Richiedere telefonicamente gli interventi dei interventi dei Soccorsi esterni (“115” e “118”);Soccorsi esterni (“115” e “118”);

Attivare l’Attivare l’evacuazioneevacuazione dei presenti dei presenti nell’edificio.nell’edificio.

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12. INFORMAZIONE DEI 12. INFORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

13. FORMAZIONE DEI 13. FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

<< << formazioneformazione>>: >>: processo educativoprocesso educativo attraverso il attraverso il quale quale trasferiretrasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenzeconoscenze e e procedure procedure utili alla acquisizione diutili alla acquisizione di competenzecompetenze per lo svolgimento per lo svolgimento in sicurezzain sicurezza dei dei rispettivi compiti in azienda e alla rispettivi compiti in azienda e alla identificazioneidentificazione, , alla alla riduzione riduzione e alla e alla gestione dei rischigestione dei rischi..

La FORMAZIONE è, pertanto, un La FORMAZIONE è, pertanto, un essenziale essenziale strumento strumento di Prevenzione e Tuteladi Prevenzione e Tutela della Salute e della della Salute e della Sicurezza.Sicurezza.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

<< << informazioneinformazione>>: complesso delle attività >>: complesso delle attività dirette a fornire dirette a fornire conoscenzeconoscenze utili alla utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischidei rischi in ambiente di lavoro; in ambiente di lavoro;

<<<<addestramentoaddestramento>>: complesso delle attività >>: complesso delle attività dirette a fare dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzaturecorretto di attrezzature, macchine, impianti, , macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. individuale, e le procedure di lavoro.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• Le vigenti disposizioni in materia di Le vigenti disposizioni in materia di Sicurezza Sicurezza ritengono indispensabile ritengono indispensabile coinvolgere il lavoratorecoinvolgere il lavoratore su su questi temiquesti temi e e

• il datore di lavoro il datore di lavoro deve preoccuparsideve preoccuparsi che i propri che i propri dipendenti dipendenti siano INFORMATI e FORMATI sui siano INFORMATI e FORMATI sui possibili RISCHI nelle esecuzione della loro attività possibili RISCHI nelle esecuzione della loro attività lavorativa,lavorativa, in modo che in modo che POSSANO EVITARLI O POSSANO EVITARLI O RIDURNE GLI EFFETTI.RIDURNE GLI EFFETTI.

• NOVITA’:NOVITA’: i lavoratori i lavoratori HANNO L’OBBLIGOHANNO L’OBBLIGO di di partecipare ai programmi di formazione e partecipare ai programmi di formazione e addestramento organizzati dal datore di lavoroaddestramento organizzati dal datore di lavoro (art. (art. 20, c. 2, lett. h, D.Lgs. 81/2008).20, c. 2, lett. h, D.Lgs. 81/2008).

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• Gli Gli OBBLIGHI di Formazione e InformazioneOBBLIGHI di Formazione e Informazione a carico a carico del Datore di lavoro non sono limitati ad un del Datore di lavoro non sono limitati ad un aspetto aspetto puramente formalepuramente formale,,

• ma esigono che vi sia una ma esigono che vi sia una positiva azione del Datore positiva azione del Datore di lavoro stessodi lavoro stesso e dei suoi Collaboratori più stretti e dei suoi Collaboratori più stretti volta ad assicurare che le regole vengano fatte volta ad assicurare che le regole vengano fatte proprie dai lavoratori eproprie dai lavoratori e

• che vengano poi che vengano poi effettivamente rispettateeffettivamente rispettate nella nella quotidianità del lavoro.quotidianità del lavoro.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• Quando il datore di lavoro, pur essendo al corrente Quando il datore di lavoro, pur essendo al corrente del fatto che le condizioni dell’azienda del fatto che le condizioni dell’azienda non sono a non sono a norma, non fa nulla per porvi rimedio, agisce non norma, non fa nulla per porvi rimedio, agisce non solo per negligenza o incompetenza,solo per negligenza o incompetenza,

• ma anche ma anche con con dolodolo: in pratica espone : in pratica espone consapevolmente a rischio i propri dipendenti.consapevolmente a rischio i propri dipendenti.

• In questi casi viene violato l’art. 437 del Codice In questi casi viene violato l’art. 437 del Codice Penale: si rischiano fino a 5 anni di carcere e nei Penale: si rischiano fino a 5 anni di carcere e nei casi più gravi, quelli con infortuni, fino a 10 anni.casi più gravi, quelli con infortuni, fino a 10 anni.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• La Giurisprudenza ha affermato più volte il La Giurisprudenza ha affermato più volte il Principio dell’effettività dell’Informazione e Principio dell’effettività dell’Informazione e FormazioneFormazione attraverso numerose sentenze attraverso numerose sentenze intervenute negli anni.intervenute negli anni.

• Ne citiamo una: Sentenza della Corte di Ne citiamo una: Sentenza della Corte di Cassazione – Sez. IV n. 6486 del 3.06.1995, in Cassazione – Sez. IV n. 6486 del 3.06.1995, in cui si afferma che il Datore di lavoro deve cui si afferma che il Datore di lavoro deve “avere la cultura“avere la cultura”, la ”, la “forma mentis del “forma mentis del garante di un bene prezioso quale è garante di un bene prezioso quale è sicuramente l’integrità del lavoratore”sicuramente l’integrità del lavoratore”

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• e deve quindi “e deve quindi “accuratamente illustrare accuratamente illustrare ai dipendenti i pericoli cui vanno ai dipendenti i pericoli cui vanno incontro”,incontro”, deve “ deve “pretenderepretendere che la che la superficialità venga banditasuperficialità venga bandita”,”,

• deve “deve “educare e costringereeducare e costringere i lavoratori i lavoratori a tenere a portata di mano” ed utilizzare a tenere a portata di mano” ed utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.),(D.P.I.),

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• deve “deve “insegnare e ribadire” insegnare e ribadire” natura, natura, rischi e condizioni delle operazioni rischi e condizioni delle operazioni lavorative da eseguirelavorative da eseguire,,

• affinché i lavoratori si ponganoaffinché i lavoratori si pongano, , opportunamente muniti dei necessari opportunamente muniti dei necessari mezzi personali di protezione, mezzi personali di protezione,

“ “nelle condizioni di non nuocere a se nelle condizioni di non nuocere a se stessi” e alle altre persone presenti sul stessi” e alle altre persone presenti sul posto di lavoro.posto di lavoro.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• L'attività di "L'attività di "informazione-formazioneinformazione-formazione" si prefigge di " si prefigge di far acquisire al personale della scuola i seguenti far acquisire al personale della scuola i seguenti obiettiviobiettivi::   

• Acquisire la Acquisire la "cultura della sicurezza e della "cultura della sicurezza e della prevenzioneprevenzione", propria dell'Istituto ma trasferibile in ", propria dell'Istituto ma trasferibile in ogni ambiente di vita e di lavoro; ogni ambiente di vita e di lavoro;

• essere in grado di essere in grado di identificare i fattori di rischioidentificare i fattori di rischio in in ambito scolastico; in particolare,ambito scolastico; in particolare,

• i rischi specifici cui il lavoratore è esposto in i rischi specifici cui il lavoratore è esposto in relazione all'attività svolta e le relative misure di relazione all'attività svolta e le relative misure di protezione e prevenzione da adottareprotezione e prevenzione da adottare; ;

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• conoscere le "conoscere le "procedureprocedure" che riguardano " che riguardano l'"l'"organizzazione e la gestione dell'emergenza: il organizzazione e la gestione dell'emergenza: il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei lavoratori";   dei lavoratori";  

• conoscere la conoscere la segnaletica di sicurezzasegnaletica di sicurezza; conoscere le ; conoscere le nozioni relative ai nozioni relative ai diritti e doveridiritti e doveri dei lavoratori in dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro; materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro;

• conoscere i conoscere i fondamenti essenziali della normativa fondamenti essenziali della normativa della sicurezza negli ambienti di lavorodella sicurezza negli ambienti di lavoro, con , con particolare riguardo al particolare riguardo al proprio posto di lavoro e alle proprio posto di lavoro e alle proprie mansioni;proprie mansioni;

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• far considerare la far considerare la SICUREZZA SICUREZZA non solo non solo come insieme di norme che inducono come insieme di norme che inducono ad una protezione coercitiva, ad una protezione coercitiva, ma come ma come valore fondante del benessere valore fondante del benessere lavorativolavorativo..

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

Si ricorda che le così dette Si ricorda che le così dette ""figure sensibilifigure sensibili", cioè i ", cioè i lavoratori incaricati lavoratori incaricati della prevenzione incendi e lotta della prevenzione incendi e lotta antincendioantincendio, di , di evacuazione evacuazione dei luoghi di lavoro in dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato,caso di pericolo grave ed immediato,

di di salvataggio (Addetti alla lotta antincendio), e di salvataggio (Addetti alla lotta antincendio), e di Primo Soccorso (Addetti al Primo Soccorso), e Primo Soccorso (Addetti al Primo Soccorso), e comunque di gestione dell’Emergenza (art. 43, T.U.)comunque di gestione dell’Emergenza (art. 43, T.U.)

DEVONODEVONO ricevere un’adeguata e specifica ricevere un’adeguata e specifica FORMAZIONEFORMAZIONE e un e un AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO PERIODICOPERIODICO

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

Anche per il Anche per il Rappresentante dei Lavoratori Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezzaper la Sicurezza ( (R.L.S.),R.L.S.), per il datore di per il datore di lavoro autonominato Responsabile del lavoro autonominato Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), per il (R.S.P.P.), per il RSPP RSPP esterno e per gli esterno e per gli ASPP, ASPP,

nonché per il Preposto (art. 37, c. 7, T.U.), nonché per il Preposto (art. 37, c. 7, T.U.),

sono sono previsti previsti Corsi di Formazione Corsi di Formazione specifici.specifici.

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• Il Dirigente scolastico/datore di lavoro assicura che Il Dirigente scolastico/datore di lavoro assicura che ciascun ciascun lavoratore (lavoratore (Docenti, D.S.G.A., Assistenti Docenti, D.S.G.A., Assistenti Amministrativi, Assistenti tecnici, Collaboratori Amministrativi, Assistenti tecnici, Collaboratori scolastici, Studenti, eccscolastici, Studenti, ecc.) riceva una .) riceva una formazione formazione sufficiente ed adeguatasufficiente ed adeguata in materia di salute e in materia di salute e sicurezza, con particolare riferimento a:sicurezza, con particolare riferimento a:

• a) a) concetti di concetti di Rischio, danno, prevenzione, Rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione e protezione, organizzazione della prevenzione e protezione, diritti e doveri dei vari soggetti protezione, diritti e doveri dei vari soggetti scolastici, organi di vigilanza, controllo, assistenza;scolastici, organi di vigilanza, controllo, assistenza;

• b)b) Rischi riferiti alle mansioni, e ai possibili danni e Rischi riferiti alle mansioni, e ai possibili danni e alle conseguenti misure di prevenzione e protezione alle conseguenti misure di prevenzione e protezione caratteristici dell’ambiente scolastico.caratteristici dell’ambiente scolastico.

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FORMAZIONE DEL FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICOPERSONALE SCOLASTICOIPOTESI DI CORSI DI FORMAZIONEIPOTESI DI CORSI DI FORMAZIONE

DESTINATARIDESTINATARI MODULI Formativi: ContenutiMODULI Formativi: Contenuti DURATA - DURATA - OREORE

Insegnanti Insegnanti d’aulad’aula

Insegnanti di Insegnanti di palestrapalestra

T.U.S./1Base (Concetti generali: rischio, T.U.S./1Base (Concetti generali: rischio, danno, prevenzione, protezione, assetto danno, prevenzione, protezione, assetto sistema prevenzionistico; valutazione sistema prevenzionistico; valutazione dei rischi; Piano di Emergenza dei rischi; Piano di Emergenza dell’istituto +dell’istituto +

T.U.S./2 Rischi specificiT.U.S./2 Rischi specifici

4 + 4 = 84 + 4 = 8

Insegnanti di Insegnanti di LaboratorioLaboratorio

Insegnanti Insegnanti Tecnico praticiTecnico pratici

Assistenti Assistenti TecniciTecnici

T.U.S./1 Base +T.U.S./1 Base +

T.U.S./2 Rischi specifici +T.U.S./2 Rischi specifici +

Laboratorio: gestione della didattica, Laboratorio: gestione della didattica, uso attrezzature, gestione emergenze uso attrezzature, gestione emergenze specifichespecifiche

4+4+4=124+4+4=12

Direttore SGADirettore SGA

Assist. Amm.viAssist. Amm.vi

T.U.S./1 BaseT.U.S./1 Base

Uso dei Videoterminali e organizzazione Uso dei Videoterminali e organizzazione ufficiuffici

4 + 4 = 84 + 4 = 8

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI

• La durata dei Corsi di formazione del La durata dei Corsi di formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaSicurezza (R.L.S(R.L.S.) è di .) è di 32 ore32 ore iniziali, di cui iniziali, di cui 12 12 sui rischi specifici presenti nell’istituzione sui rischi specifici presenti nell’istituzione scolasticascolastica e le conseguenti misure di e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottateprevenzione e protezione adottate

• La formazione dei lavoratori e quella dei loro La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti rappresentanti deve avvenire durante l’orario deve avvenire durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.economici a carico dei lavoratori.

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INFORMAZIONE AGLI INFORMAZIONE AGLI STUDENTISTUDENTI

DestinatariDestinatari FrequenzaFrequenza ContenutiContenuti

GeneraliGenerali

Contenuti specificiContenuti specifici

StudentiStudenti

All’inizio di All’inizio di ogni anno ogni anno scolastico.scolastico.

PeriodicaPeriodica

Concetti generali Concetti generali D.Lgs. N. 81/2008 D.Lgs. N. 81/2008

Diritti e DoveriDiritti e Doveri

Assetto Servizio Assetto Servizio prevenzionisticoprevenzionistico

Valutazione RischiValutazione Rischi

Norme generali di Norme generali di Emergenza Emergenza dell’Istitutodell’Istituto

Barriere Barriere architettonichearchitettoniche

HandicapHandicap

Pericoli connessi Pericoli connessi all’uso di sostanze all’uso di sostanze

nella didatticanella didattica

Piano di Piano di EvacuazioneEvacuazione

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FORMAZIONEFORMAZIONE AGLI AGLI STUDENTISTUDENTI

STUDENTI EQUIPARATI AI LAVORATORISTUDENTI EQUIPARATI AI LAVORATORI..

Art. 2 D.Lgs. N. 81/2008Art. 2 D.Lgs. N. 81/2008

<<<<lavoratorelavoratore>>.: (…) “>>.: (…) “allievo degli istituti di istruzioneallievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali formazione professionale nei quali si faccia uso di si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici,chimici, fisici e biologici,

ivi comprese le ivi comprese le apparecchiature fornite di apparecchiature fornite di videoterminalivideoterminali limitatamente ai periodilimitatamente ai periodi in cui l’allievo in cui l’allievo sia sia effettivamente applicato alla strumentazione o ai effettivamente applicato alla strumentazione o ai laboratori in questionelaboratori in questione”.”.

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FORMAZIONE AGLI STUDENTIFORMAZIONE AGLI STUDENTI

Ordine di Ordine di scuolascuola

Equiparazione Equiparazione degli allievi a degli allievi a

lavoratorilavoratori

Obblighi derivanti Obblighi derivanti dalle norme di dalle norme di

sicurezzasicurezza

NoteNote

Asili NidoAsili Nido NONO Prove di Prove di EvacuazioneEvacuazione

Le norme vigenti Le norme vigenti (D.M. n. 382/98) (D.M. n. 382/98) prevedono le prove prevedono le prove di evacuazione per le di evacuazione per le scuole di ogni ordine scuole di ogni ordine e gradoe grado

Scuole Scuole InfanziaInfanzia

NONO Prove di Prove di EvacuazioneEvacuazione

Come sopraCome sopra

Scuola Scuola PrimariaPrimaria

SI SI nei nei

laboratori:alfabetizzalaboratori:alfabetizzazione informatica, zione informatica, lingua straniera, lingua straniera,

scienze motorie e scienze motorie e sportive (Circ. INAIL sportive (Circ. INAIL n. 79/2004 e n. 19 del n. 79/2004 e n. 19 del

4 Aprile 2006)4 Aprile 2006)

Formazione sulla Formazione sulla gestione delle gestione delle Emergenze e Emergenze e

sull’utilizzo della sull’utilizzo della struttura. Prove struttura. Prove di Evacuazionedi Evacuazione

Solo se l’uso dei Solo se l’uso dei laboratori è laboratori è

presente in modo presente in modo specifico nei specifico nei

programmi, come programmi, come indicato dall’art. 2 indicato dall’art. 2

D.M. 382/98D.M. 382/98

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FORMAZIONE AGLI STUDENTIFORMAZIONE AGLI STUDENTI

Ordine di Ordine di scuolascuola

Equiparazione Equiparazione degli allievi a degli allievi a

lavoratorilavoratori

Obblighi Obblighi derivanti dalle derivanti dalle

norme di norme di sicurezzasicurezza

NoteNote

Istituto Istituto Secondario Secondario di 1° Gradodi 1° Grado

SI SI nei laboratori:nei laboratori:alfabetizzazione alfabetizzazione

informatica, informatica, lingua straniera, lingua straniera,

scienze motorie e scienze motorie e sportive (Circ. sportive (Circ.

INAIL n. 79/2004 e INAIL n. 79/2004 e n. 19 del 4 Aprile n. 19 del 4 Aprile

2006)2006)

Formazione Formazione sulla gestione sulla gestione

delle delle Emergenze e Emergenze e sull’utilizzo sull’utilizzo

della struttura. della struttura. Prove di Prove di

EvacuazioneEvacuazione

Solo se l’uso dei Solo se l’uso dei laboratori è laboratori è

presente in modo presente in modo specifico nei specifico nei

programmi, come programmi, come indicato dall’art. indicato dall’art.

2 D.M. 382/982 D.M. 382/98

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FORMAZIONE AGLI STUDENTIFORMAZIONE AGLI STUDENTI

Ordine di Ordine di scuolascuola

Equiparazione Equiparazione degli allievi a degli allievi a

lavoratorilavoratori

Obblighi derivanti Obblighi derivanti dalle norme di dalle norme di

sicurezzasicurezza

NoteNote

Istituto Istituto Secondario Secondario di 2° Gradodi 2° Grado

SI SI

nei nei laboratorilaboratori

Formazione sulla Formazione sulla gestione delle gestione delle Emergenze e Emergenze e

sull’utilizzo della sull’utilizzo della struttura. Prove di struttura. Prove di

Evacuazione.Evacuazione.

Formazione sul Formazione sul SistemaSistema

prevenzionistico. prevenzionistico. Formazione Formazione

spcifica Laboratori. spcifica Laboratori. Formazione Formazione

specifica specifica alternanza Scuola - alternanza Scuola -

LavoroLavoro

L’equiparazione degli studenti ai lavoratori estende gli obblighi derivanti dagli articoli 36 e 37 del D.Lgs. 81/2008

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IPOTESI DI MODULI FORMATIVI PER GLI STUDENTIIPOTESI DI MODULI FORMATIVI PER GLI STUDENTI

DESTINATARIDESTINATARI MODULI Formativi: ContenutiMODULI Formativi: Contenuti DURATA –DURATA –

OREORE

STUDENTISTUDENTI

Sistema prevenzionistico D.Lgs. N. Sistema prevenzionistico D.Lgs. N. 81/2008 (calibrato all’età)81/2008 (calibrato all’età)

Gestione Emergenze e Prove di Gestione Emergenze e Prove di Evacuazione (sino a 4 ore).Evacuazione (sino a 4 ore).

Studenti equiparati ai lavoratori:Studenti equiparati ai lavoratori: Sistema prevenzionistico D.Lgs. Sistema prevenzionistico D.Lgs. 81/08. Formazione Sicurezza nei 81/08. Formazione Sicurezza nei Laboratori. Gestione Emergenze e Laboratori. Gestione Emergenze e Prove di Evacuazione.Prove di Evacuazione.

Formazione per Alternanza Scuola-Formazione per Alternanza Scuola-LavoroLavoro

Da 2 ore per Da 2 ore per le scuole le scuole dell’infanzia dell’infanzia sino a 12 ore sino a 12 ore per gli Istituti per gli Istituti Tecnici e Tecnici e Professionali Professionali + Modulo + Modulo preparatorio preparatorio alle alle esperienze di esperienze di alternanza alternanza Scuola-Scuola-LavoroLavoro

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INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI INFORMAZIONE – FORMAZIONE DEI LAVORATORILAVORATORI (LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO)(LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO)

• Le competenze acquisite da Le competenze acquisite da CIASCUN CIASCUN LAVORATORE LAVORATORE a seguito dello svolgimento delle a seguito dello svolgimento delle attività di attività di formazioneformazione di cui all’art. 37, D.Lgs. 9 di cui all’art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 (T.U.), sonoAprile 2008, n. 81 (T.U.), sono REGISTRATE REGISTRATE nel nel ““Libretto formativo del cittadinoLibretto formativo del cittadino”” di cui di cui all’articolo 2, comma 1, lett. i), all’articolo 2, comma 1, lett. i), del D.Lgs. 10 settembre del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, 2003, n. 276, se concretamente disponibile in quanto se concretamente disponibile in quanto attivato nel rispetto delle vigenti disposizioniattivato nel rispetto delle vigenti disposizioni..

• Il contenuto del Il contenuto del libretto formativolibretto formativo è considerato dal è considerato dal dirigente scolastico ai dirigente scolastico ai fini della programmazione fini della programmazione della formazionedella formazione e di esso e di esso

• gli gli Organi di Vigilanza tengono conto ai fini della Organi di Vigilanza tengono conto ai fini della verifica degli obblighiverifica degli obblighi di cui allo stesso D.Lgs. N. di cui allo stesso D.Lgs. N. 81/2008.81/2008.

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14. FORMAZIONE 14. FORMAZIONE OBBLIGATORIA DI BASE PER OBBLIGATORIA DI BASE PER

AFFRONTARE GLI STAGEAFFRONTARE GLI STAGE

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

A proposito degli A proposito degli studenti stagististudenti stagisti, nell’ambito , nell’ambito dell’Alternanza Scuola – Lavorodell’Alternanza Scuola – Lavoro si premette che: si premette che:

<< … << … l’azienda ospitantel’azienda ospitante … deve garantire l’osservanza … deve garantire l’osservanza di tutti gli di tutti gli obblighi obblighi previsti dalla normativa in materia previsti dalla normativa in materia di di sicurezza sicurezza anche nei confronti degli anche nei confronti degli stagisti stagisti fornendo loro:fornendo loro:

Adeguata Informazione e FormazioneAdeguata Informazione e Formazione Dispositivi di Protezione individuali (D.P.I.)Dispositivi di Protezione individuali (D.P.I.) necessari necessari La La sorveglianza sanitariasorveglianza sanitaria laddove prevista dalla laddove prevista dalla

legge …>>legge …>>

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

Ciò premesso, in considerazione del fatto che i Ciò premesso, in considerazione del fatto che i curricola scolastici non trattano (ancora) in modo curricola scolastici non trattano (ancora) in modo specifico l’argomento della specifico l’argomento della sicurezza e dell’igiene sicurezza e dell’igiene del lavorodel lavoro,,

nel momento in cui gli nel momento in cui gli studenti diventano lavoratoristudenti diventano lavoratori a tutti gli effetti e quindi creditori di formazionea tutti gli effetti e quindi creditori di formazione sui sui temi indicati sia in termini generali che specifici, temi indicati sia in termini generali che specifici,

è indispensabile che il è indispensabile che il Dirigente scolastico realizziDirigente scolastico realizzi, , preliminarmente all’invio degli preliminarmente all’invio degli studenti agli stagestudenti agli stage, un , un Corso di Formazione (Modulo preparatorio)Corso di Formazione (Modulo preparatorio) per gli per gli stessi in relazione alle stessi in relazione alle esperienze Alternanza Scuola esperienze Alternanza Scuola LavoroLavoro,,

così strutturato:così strutturato:

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

DestinatariDestinatari: Studenti destinati all’esperienza di : Studenti destinati all’esperienza di alternanza Scuola – Lavoroalternanza Scuola – Lavoro

Bisogni FormativiBisogni Formativi: prima di inviare gli studenti agli : prima di inviare gli studenti agli stage l’Istituto scolastico attiva un stage l’Istituto scolastico attiva un Corso di Corso di Formazione sulla parte Formazione sulla parte generalegenerale riguardante gli riguardante gli aspetti della aspetti della Sicurezza, Sicurezza,

mentre quella mentre quella specifica specifica dovrà necessariamente dovrà necessariamente essere essere trattata nell’aziendatrattata nell’azienda in cui essi svolgeranno la in cui essi svolgeranno la propria attività;propria attività;

CompetenzeCompetenze: : essere in grado di identificare essere in grado di identificare comportamenti rispettosi delle condizioni di comportamenti rispettosi delle condizioni di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro,sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro,

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

nel rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente con nel rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente con particolare riferimento al D.Lgs. N. 81/2008 (T.U.S.);particolare riferimento al D.Lgs. N. 81/2008 (T.U.S.);

Obiettivo GeneraleObiettivo Generale: : garantire agli studenti destinati all’esperienza garantire agli studenti destinati all’esperienza di alternanza Scuola – lavoro, di alternanza Scuola – lavoro,

la conoscenza degli elementi essenziali di igiene e sicurezza e la conoscenza degli elementi essenziali di igiene e sicurezza e dei diritti e dei doveri dei lavoratori derivanti dagli obblighi dei diritti e dei doveri dei lavoratori derivanti dagli obblighi legislativi;legislativi;

Obiettivi SpecificiObiettivi Specifici: : conoscere la parte generale del D.Lgs. N. conoscere la parte generale del D.Lgs. N. 81/2008;81/2008;

conoscere i conoscere i principali RISCHI LAVORATIVI e le principali misure principali RISCHI LAVORATIVI e le principali misure di tutela della sicurezza e salute dei lavoratoridi tutela della sicurezza e salute dei lavoratori;;

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

ContenutiContenuti::

1.1. Quadro normativo in materia di igiene e sicurezzaQuadro normativo in materia di igiene e sicurezza, , in riferimento al Titolo I del D.Lgs. 81/2008;in riferimento al Titolo I del D.Lgs. 81/2008;

Obblighi e responsabilità del Datore di lavoro e dei Obblighi e responsabilità del Datore di lavoro e dei lavoratori;lavoratori;

Organizzazione del Sistema PrevenzionisticoOrganizzazione del Sistema Prevenzionistico aziendale – Valutazione dei Rischi e misure di aziendale – Valutazione dei Rischi e misure di prevenzione e protezione.prevenzione e protezione.

2. 2. Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione, Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione, Protezione, negli ambienti di lavoro:Protezione, negli ambienti di lavoro:

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FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI FORMAZIONE DI BASE PER AFFRONTARE GLI STAGESTAGE

Rischi chimici, fisici, biologici, infortuni, organizzazione del Rischi chimici, fisici, biologici, infortuni, organizzazione del lavoro;lavoro;

Infortuni e malattie professionaliInfortuni e malattie professionali

Misure di prevenzione collettivaMisure di prevenzione collettiva

Misure di protezione individuale – D.P.I.Misure di protezione individuale – D.P.I.

Norme generali – Segnaletica di sicurezza.Norme generali – Segnaletica di sicurezza.

Durata:Durata: il corso si può articolare il corso si può articolare su due lezioni da due ore su due lezioni da due ore ciascuna (indicazione minima).ciascuna (indicazione minima).

ValutazioneValutazione: : valutazione documentata, con test di apprendimentovalutazione documentata, con test di apprendimento

Attestati rilasciatiAttestati rilasciati: : Attestato di avvenuta formazione rilasciata Attestato di avvenuta formazione rilasciata dalla Scuola agli studenti (Frequenza delle ore previste)dalla Scuola agli studenti (Frequenza delle ore previste)

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15. SISTEMA DI GESTIONE DELLA 15. SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA – SGSLSICUREZZA – SGSL

(SECONDO LE LINEE GUIDA UNI – INAIL)(SECONDO LE LINEE GUIDA UNI – INAIL)

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SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO – SGSLSICUREZZA SUL LAVORO – SGSL

Per la realizzazione degli obiettivi di salute e obiettivi di salute e sicurezzasicurezza nelle aziende, l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008,

prevede per prevede per il datore di lavoro l’l’adozioneadozione e e l’l’attuazione efficace attuazione efficace di undi un

““Modello di organizzazione e di gestione”Modello di organizzazione e di gestione” della salute e sicurezza sul lavoro.della salute e sicurezza sul lavoro.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Detto “MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONEGESTIONE”, idoneo”, idoneo ad avere efficacia efficacia esimenteesimente della RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVAAMMINISTRATIVA delle persone giuridiche, delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridicadi personalità giuridica (art. 30, c. 1, D.Lgs. 81/08),

• oltre che essere oltre che essere adottatoadottato ed efficacemente ed efficacemente attuatoattuato,

• DEVE DEVE assicurare assicurare un “SSistema aziendale”istema aziendale” per l’l’adempimentoadempimento di tutti gli di tutti gli OBBLIGHI GIURIDICIOBBLIGHI GIURIDICI relativi:relativi:

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• a) al rispetto degli standard tecnici-rispetto degli standard tecnici-strutturalistrutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologiciagenti chimici, fisici e biologici;

• b) alle attività di valutazione dei rischiattività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di misure di prevenzione e di protezione prevenzione e di protezione conseguenticonseguenti;;

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

c) alle attività di natura organizzativaattività di natura organizzativa, quali EmergenzaEmergenza ( Incendio, Terremoto, ecc), Primo Soccorso, Riunioni ( Incendio, Terremoto, ecc), Primo Soccorso, Riunioni periodiche di sicurezza, consultazione del periodiche di sicurezza, consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);

d) alle attività diattività di Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria (se prevista nel D.V.R.)

e) alle attività diattività di Informazione e FormazioneInformazione e Formazione dei lavoratori;

f) alle attività di vigilanzaattività di vigilanza con riferimento al rispetto delle rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezzaprocedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

g) alla acquisizione di documentazioniacquisizione di documentazioni e certificazioni certificazioni obbligatorie di legge;obbligatorie di legge;

h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottatedell’efficacia delle procedure adottate.

Il predetto “modello organizzativo e gestionale”modello organizzativo e gestionale” DEVEDEVE prevedere idonei sistemi di RRegistrazione egistrazione dell’avvenuta effettuazione delle attivitàdell’avvenuta effettuazione delle attività (occorrerà pertanto attivare un apposito REGISTROREGISTRO su cui annotare tutte le azioni poste in tutte le azioni poste in essereessere).

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Lo stesso modello organizzativo e gestionalemodello organizzativo e gestionale deve in ogni caso prevedere un’articolazione un’articolazione di funzionidi funzioni

che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, verifica, valutazione, gestione e controllo del Rischio, gestione e controllo del Rischio,

nonché un nonché un sistema disciplinaresistema disciplinare idoneo a idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.indicate nel modello.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Il Il modello organizzativomodello organizzativo deve altresì deve altresì prevedere un idoneo prevedere un idoneo sistema di sistema di controllocontrollo sull’attuazione del sull’attuazione del medesimo modello medesimo modello

e e sul mantenimento nel tempo delle sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneitàcondizioni di idoneità delle misure delle misure adottate.adottate.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• I “Modelli di organizzazione aziendaleModelli di organizzazione aziendale”, definiti conformemente alle Linee Guida UNI Linee Guida UNI – INAIL– INAIL

per un Sistema di Gestione della Salute e Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSLSicurezza sul Lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OFSAS 18001:2007, British Standard OFSAS 18001:2007,

sono sono considerati,considerati, in prima applicazione, in prima applicazione, conformiconformi ai ai requisiti di cui all’art. 30, D.Lgs. N. 81/2008requisiti di cui all’art. 30, D.Lgs. N. 81/2008..

Nella fattispecie, si riportano i punti essenziali di un Nella fattispecie, si riportano i punti essenziali di un SGSLSGSL conforme alle conforme alle LINEE GUIDA UNI – INAIL.LINEE GUIDA UNI – INAIL.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Secondo le Linee Guida UNI – INAILLinee Guida UNI – INAIL, com’è strutturato un Sistema di Gestione della Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL)? (SGSL)?

• Per l’implementazione del Sistema di Per l’implementazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro

mantenendo le mantenendo le Linee Guida UNI – INAILLinee Guida UNI – INAIL a a riferimento unico, riferimento unico,

viene indicato un viene indicato un metodo operativometodo operativo che che prevede la trattazione dei seguenti prevede la trattazione dei seguenti punti punti essenziali.essenziali.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL SGSL:ELEMENTI ESSENZIALI DEL SGSL:A. FinalitàA. FinalitàB. Sequenza ciclica di un SGSLB. Sequenza ciclica di un SGSLC. La Politica per la sicurezza e la salute sul lavoroC. La Politica per la sicurezza e la salute sul lavoroD. Pianificazione:D. Pianificazione:

- - Pianificazione degli Obiettivi finalizzati al mantenimento e/o al Pianificazione degli Obiettivi finalizzati al mantenimento e/o al miglioramento del Sistema, ecc. (V. requisiti chiave del processo di miglioramento del Sistema, ecc. (V. requisiti chiave del processo di pianificazione – Linee Guida UNI – INAIL, edizione Sett. 2001);pianificazione – Linee Guida UNI – INAIL, edizione Sett. 2001);

E.E. Struttura e organizzazione del Sistema:Struttura e organizzazione del Sistema:- - Organigramma aziendale della SicurezzaOrganigramma aziendale della Sicurezza

- - Coinvolgimento del PersonaleCoinvolgimento del Personale

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

- Flussi comunicativi, formativi, relazionali- Flussi comunicativi, formativi, relazionali

- Strumenti dell’informazione- Strumenti dell’informazione

- Progettazione delle attività formative- Progettazione delle attività formative

- Scheda per informazione/mansione dei lavoratori- Scheda per informazione/mansione dei lavoratori

- Programma di formazione ed informazione- Programma di formazione ed informazione

- Richiesta/proposta acquisto sicurezza- Richiesta/proposta acquisto sicurezza

- Gestione della Documentazione- Gestione della Documentazione

- Gestione degli infortuni, degli incidenti, dei - Gestione degli infortuni, degli incidenti, dei

comportamenti pericolosi (rilevazione infortuni, comportamenti pericolosi (rilevazione infortuni,

incidenti, ecc.)incidenti, ecc.)

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

F.F. Rilevamento e analisi dei risultati e Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente miglioramento del Sistema:conseguente miglioramento del Sistema:

- - Controlli e verifiche del SistemaControlli e verifiche del Sistema

- Pianificazione monitoraggio- Pianificazione monitoraggio

- Verbali di monitoraggio- Verbali di monitoraggio

- Monitoraggio in autocontrollo a cura del lavoratore- Monitoraggio in autocontrollo a cura del lavoratore

- Piano di attuazione degli interventi- Piano di attuazione degli interventi

- Riesame e miglioramento del Sistema SGSL- Riesame e miglioramento del Sistema SGSL

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• FINALITA’FINALITA’ DEL SGSL DEL SGSL:• Un SGSL è finalizzato a garantire il raggiungimento è finalizzato a garantire il raggiungimento

degli obiettivi di salute e sicurezza sul lavorodegli obiettivi di salute e sicurezza sul lavoro che l’Azienda-Scuola si è data.

• Tale Sistema, infatti, si propone di: ridurreridurre progressivamente il progressivamente il numero di incidenti, numero di incidenti,

infortuniinfortuni e malattie correlate al lavoro e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischiminimizzando i rischi cui possono essere esposti gli

operatori scolastici, gli studenti o i terzi (genitori, fornitori, visitatori occasionali, ecc.)

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Per assicurare il conseguimento di tali Per assicurare il conseguimento di tali obiettiviobiettivi, si , si rende indispensabile, come già detto , attivare un rende indispensabile, come già detto , attivare un idoneo idoneo SGSL , SGSL , al cui interno siano individuate al cui interno siano individuate responsabilità, risorse e procedureresponsabilità, risorse e procedure. .

• Esso è costituitoEsso è costituito da da tutte letutte le figure scolastiche figure scolastiche alle alle quali sono attribuite quali sono attribuite responsabilità responsabilità e e compiticompiti rispetto rispetto alle attività di sicurezza. alle attività di sicurezza.

• Ruoli Ruoli (riportati (riportati nell’Organigramma del Sistema di nell’Organigramma del Sistema di SicurezzaSicurezza) e ) e responsabilità responsabilità devono essere poi devono essere poi comunicati a tutti i livelli aziendali.comunicati a tutti i livelli aziendali.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Il primo obiettivo, in ambito Il primo obiettivo, in ambito ““SicurezzaSicurezza”, come detto in precedenza, ”, come detto in precedenza, è la è la Valutazione dei RischiValutazione dei Rischi. .

• E’ il primo traguardo di un E’ il primo traguardo di un processoprocesso volto a volto a manteneremantenere nel tempo il nel tempo il livello di livello di sicurezzasicurezza conseguito conseguito

e a e a miglioraremigliorare continuamente le continuamente le condizioni che favoriscono lo stato di condizioni che favoriscono lo stato di salute e sicurezza dei lavoratori.salute e sicurezza dei lavoratori.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• Il Sistema di Gestione della Sistema di Gestione della SALUTESALUTE e e SicurezzaSicurezza mira a presidiare, presidiare, quindi,i sotto riportati aspetti essenziali:1. Struttura e organizzazione dello stesso Struttura e organizzazione dello stesso

Modello di Gestione della SicurezzaModello di Gestione della Sicurezza;2. DocumentazioneDocumentazione Tecnico Amministrativa

(D.V.R., incarichi variD.V.R., incarichi vari, ecc.)3. Infortuni Infortuni e malattie professionali4. Dispositivi di Protezione Individuale Dispositivi di Protezione Individuale

(D.P.I.)(D.P.I.)

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

5. AttrezzatureAttrezzature di lavoro e macchine6. Agenti Agenti chimici, fisici e biologici7. OrganizzazioneOrganizzazione del lavoro8. Gestione delle EmergenzeGestione delle Emergenze (Piano di

Emergenza, Piano di Evacuazione, Piano di Primo Soccorso)

9. Sorveglianza sanitaria (se prevista)10. Presenza di lavori, servizi e forniturelavori, servizi e forniture a scuola ( lavori in appalto)11. Informazione, Formazione e Informazione, Formazione e ComunicazioneComunicazione.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

Le Linee Guida UNI – INAILLinee Guida UNI – INAIL forniscono un metodo operativometodo operativo per l’implementazione del del Sistema di Gestione della Salute e Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro (SGSL)Sicurezza sul lavoro (SGSL),

sulla base della sequenza ciclicasequenza ciclica delle FASIFASI di:

- PianificazionePianificazione - Attuazione,- Attuazione, - Monitoraggio- Monitoraggio - Riesame del Sistema- Riesame del Sistema

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

Le Le sequenze sequenze esemplificative e generalmente esemplificative e generalmente applicabili delle applicabili delle FASI,FASI, quando il SGSL è a regime, quando il SGSL è a regime, sono:sono:

1. stabilire1. stabilire una una Politica della salute e sicurezza sul Politica della salute e sicurezza sul lavoro,lavoro, che definisca gli che definisca gli impegni generaliimpegni generali per la per la prevenzione dei rischi ed il miglioramento prevenzione dei rischi ed il miglioramento progressivo della salute e sicurezza;progressivo della salute e sicurezza;

2. identificare2. identificare le prescrizioni delle Leggi e dei le prescrizioni delle Leggi e dei Regolamenti applicabili;Regolamenti applicabili;

3. identificare3. identificare TUTTI i pericoli e valutare i relativi TUTTI i pericoli e valutare i relativi RISCHI per tutti i lavoratori,RISCHI per tutti i lavoratori,

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

compresi i compresi i casi particolaricasi particolari (i disabili, le lavoratrici in (i disabili, le lavoratrici in gravidanza, puerperio o allattamento, ecc.),gravidanza, puerperio o allattamento, ecc.),

associati con le associati con le attività operative ed organizzativeattività operative ed organizzative, le , le sostanze e i preparati pericolosisostanze e i preparati pericolosi, ecc., ecc.

4. identificare4. identificare gli altri soggetti gli altri soggetti potenzialmente potenzialmente esposti esposti ((genitori, visitatori occasionali, fornitori, ecc.);genitori, visitatori occasionali, fornitori, ecc.);

5. fissare specifici obiettivi appropriati5. fissare specifici obiettivi appropriati, raggiungibili , raggiungibili e congruenti con gli impegni generali definiti nella e congruenti con gli impegni generali definiti nella politica per la sicurezza e la salute;politica per la sicurezza e la salute;

6. elaborare programmi6. elaborare programmi per il raggiungimento di tali per il raggiungimento di tali obiettiviobiettivi,,

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

definendo definendo priorità, tempi e responsabilitàpriorità, tempi e responsabilità ed ed assegnando le necessarie risorse;assegnando le necessarie risorse;

7. 7. stabilirestabilire le modalità più appropriate, in termini di le modalità più appropriate, in termini di procedure e prassi, per procedure e prassi, per gestire i programmigestire i programmi;;

8. sensibilizzare il personale scolastico8. sensibilizzare il personale scolastico per il per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;raggiungimento degli obiettivi prefissati;

9. attuare 9. attuare adeguate adeguate attività di monitoraggioattività di monitoraggio, , verifica verifica e controlloe controllo, per assicurarsi che il Sistema , per assicurarsi che il Sistema SGSL SGSL funzioni;funzioni;

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

10. avviare10. avviare le opportune le opportune azioni correttive e azioni correttive e preventivepreventive in funzione degli in funzione degli esiti del monitoraggio;esiti del monitoraggio;

11. effettuare un periodico riesame11. effettuare un periodico riesame per valutare per valutare l’efficacia e l’efficienza del Sistema SGSLl’efficacia e l’efficienza del Sistema SGSL nel nel raggiungere gli raggiungere gli obiettivi fissatiobiettivi fissati dalla politica della dalla politica della salute e sicurezza ,salute e sicurezza ,

nonché per valutarne l’adeguatezzanonché per valutarne l’adeguatezza rispetto sia alla rispetto sia alla specifica specifica realtà scolasticarealtà scolastica che ai cambiamenti che ai cambiamenti interni/esterni interni/esterni modificandomodificando, se necessario, , se necessario, politica politica ed obiettivied obiettivi della salute e sicurezza, della salute e sicurezza, tenendo conto tenendo conto dell’impegno al miglioramento continuo.dell’impegno al miglioramento continuo.

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STRUTTURA DI UN SGSLSTRUTTURA DI UN SGSL

1. ESAME INIZIALE

2. POLITICA

3. PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE

4.

SENSIBILIZZAZIONE AZIONE

5.MONITORAGGIO

6.RIESAME E MIGLIORAMENTO

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

• E’ evidente che E’ evidente che il fatto di implementareil fatto di implementare un un SistemaSistema di Gestione della Salute e Sicurezza di Gestione della Salute e Sicurezza NON LIBERANON LIBERA in alcun modo il Dirigente in alcun modo il Dirigente scolastico/datore di lavoroscolastico/datore di lavoro

dalle dalle sue responsabilitàsue responsabilità conferite per legge, conferite per legge,

tuttavia può essere di grande aiuto nel tuttavia può essere di grande aiuto nel dimostraredimostrare di aver fatto di aver fatto quanto possibile per quanto possibile per garantire un alto livello di sicurezza.garantire un alto livello di sicurezza.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLASISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)(SGSL)

Pertanto, l’adozione Pertanto, l’adozione all’interno dell’istituzione all’interno dell’istituzione scolasticascolastica di di un un Sistema di Gestione della Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (S.G.S.L.)Sicurezza sul Lavoro (S.G.S.L.) potrà potrà rappresentare, anche se non perfettamente rappresentare, anche se non perfettamente rispondente a tutti i punti suggeriti dalle rispondente a tutti i punti suggeriti dalle Linee Guida, di fronte ad un Giudice,Linee Guida, di fronte ad un Giudice,

unauna dimostrazione dell’impegno profusodimostrazione dell’impegno profuso dalla Scuola perdalla Scuola per garantire la sicurezza garantire la sicurezza stessa.stessa.

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16.DIRITTI E DOVERI DEI 16.DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORILAVORATORI

IN MATERIA DI SICUREZZAIN MATERIA DI SICUREZZA

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

A)A) DIRITTIDIRITTI:

I Lavoratori hanno diritto:

- alla tutela della Salute e della Sicurezzatutela della Salute e della Sicurezza nell’ambiente di lavoro;

- di controllare l’applicazione delle normecontrollare l’applicazione delle norme per la Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (R.L.S.);

- di essere INFORMATIINFORMATI:a) sui RISCHI RISCHI per la salute e la sicurezza sul lavoro connessi all’attività in generale dell’istituzione scolastica ;b) sulle procedure procedure che riguardano il Primo Soccorso, la lotta Primo Soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

di essere FORMATIFORMATI : - ciascunciascun lavoratore deve ricevere una formazione formazione

sufficiente ed adeguata in materia di sicurezzasufficiente ed adeguata in materia di sicurezza, con particolare riferimento a:a) concetti di rischio, danno, prevenzione, concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione, diritti protezione, organizzazione della prevenzione, diritti e doveri dei vari soggetti aziendalie doveri dei vari soggetti aziendali, organi di organi di vigilanza, controllo, assistenzavigilanza, controllo, assistenza;;b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili dannirischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e e alle conseguenti alle conseguenti misure e procedure di prevenzione misure e procedure di prevenzione e protezione; e protezione;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

- di essere di essere ADDESTRATI ADDESTRATI al fine di al fine di apprendere l’usoapprendere l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro;individuale, e le procedure di lavoro;

- di essere sottoposti alla di essere sottoposti alla Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria (se (se prevista dal D.V.R.);prevista dal D.V.R.);

- di essere forniti dei necessari di essere forniti dei necessari Dispositivi di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.); Protezione Individuale (D.P.I.);

- di avere a disposizione di avere a disposizione mezzi adeguatimezzi adeguati per la per la movimentazione dei carichimovimentazione dei carichi, allo scopo di , allo scopo di ridurre il ridurre il rischiorischio che comporta la movimentazione manuale che comporta la movimentazione manuale dei carichi;dei carichi;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

- ad una ad una interruzione della loro attività al interruzione della loro attività al VideoterminaleVideoterminale mediante mediante pause ovvero pause ovvero cambiamenti di attivitàcambiamenti di attività; ;

- il lavoratore videoterminalista comunque il lavoratore videoterminalista comunque ha ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione minuti di applicazione continuacontinua al al videoterminalevideoterminale; ;

- lo stesso lavoratore ha diritto ad avere un lo stesso lavoratore ha diritto ad avere un posto di lavoro, di cui all’art. 73, D.Lgs. 9 posto di lavoro, di cui all’art. 73, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, Aprile 2008, n. 81, in conformità ai requisiti in conformità ai requisiti minimi di cui all’Allegato XXXIV (allo stesso minimi di cui all’Allegato XXXIV (allo stesso D.Lgs. 81/2008);D.Lgs. 81/2008);

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

B)B) DOVERIDOVERI:- ogni lavoratore DEVE DEVE prendersi cura prendersi cura

della propria salute e sicurezza e quella della propria salute e sicurezza e quella delle altre persone presenti sul luogo di delle altre persone presenti sul luogo di lavorolavoro,,

su cui ricadono gli effetti delle sue azioni effetti delle sue azioni o omissionio omissioni, conformemente alla sua , conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. forniti dal datore di lavoro.

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

a) contribuirea) contribuire, insieme al datore di , insieme al datore di lavorolavoro, ai dirigenti e ai preposti,

all’adempimento degli obblighi previsti all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e della sicurezza a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro;sui luoghi di lavoro;

b) b) osservare le disposizioni e le istruzioniosservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoroimpartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

c) utilizzare correttamente le attrezzature utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro,di lavoro, le sostanze e i preparati le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i i dispositivi di sicurezzadispositivi di sicurezza;;

d) utilizzare in modo appropriatoutilizzare in modo appropriato i i dispositivi di protezione messi a loro dispositivi di protezione messi a loro disposizionedisposizione;;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

e)e) segnalare immediatamente al datore di lavorosegnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere dispositivi di cui alle lettere c) e d)c) e d), ,

nonché qualsiasi eventualenonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, di cui vengano a conoscenza,

adoperandosi adoperandosi direttamentedirettamente,, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente,

dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezzala sicurezza;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

f) f) non rimuovere o modificarenon rimuovere o modificare senza senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;o di segnalazione o di controllo;

g) g) non compiere di propria iniziativa non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di operazioni o manovre che non sono di loro competenzaloro competenza

ovvero che possono compromettere la ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratorisicurezza propria o di altri lavoratori;;

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DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORIDIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI

h) partecipare ai partecipare ai programmi di formazioneprogrammi di formazione e di e di addestramento organizzati dal datore di addestramento organizzati dal datore di lavorolavoro; ; ((NOVITA’:NOVITA’: prima del T.U.S. non prima del T.U.S. non rientrava tra i loro obblighi; rientrava tra i loro obblighi; vi era solo vi era solo l’obbligo del datore di lavoro di assicurare l’obbligo del datore di lavoro di assicurare la formazione …);la formazione …);

i)i) Sottoporsi ai controlli sanitari previstiSottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

(art. 20, comma 1, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)

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17. ORGANI DI VIGILANZA17. ORGANI DI VIGILANZA – – ASSISTENZA - CONTROLLOASSISTENZA - CONTROLLO

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ORGANI DI VIGILANZAORGANI DI VIGILANZA – ASSISTENZA - – ASSISTENZA - CONTROLLOCONTROLLO

La La VIGILANZAVIGILANZA sull’applicazione della sull’applicazione della legislazione in materia di legislazione in materia di salute e sicurezzasalute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dall’nei luoghi di lavoro è svolta dall’A.S.LA.S.L. . competente per territorio e, competente per territorio e,

per quanto di specifica competenza, dal per quanto di specifica competenza, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

• L’ISPESL e l’INAILL’ISPESL e l’INAIL sono enti pubblici sono enti pubblici nazionali che svolgono, oltre a numerose nazionali che svolgono, oltre a numerose altre funzioni, altre funzioni, anche l’attività di consulenzaanche l’attività di consulenza alle aziende.alle aziende.

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ORGANI DI VIGILANZAORGANI DI VIGILANZA – ASSISTENZA - – ASSISTENZA - CONTROLLOCONTROLLO

• La stessa attività di La stessa attività di consulenza/assistenza consulenza/assistenza nonnon può essere può essere svolta dai svolta dai funzionari funzionari degli istituti che degli istituti che svolgono attività di svolgono attività di CONTROLLO CONTROLLO

e e VERIFICA VERIFICA degli degli OBBLIGHIOBBLIGHI nelle nelle materie di competenza degli istituti materie di competenza degli istituti medesimi (art. 13, comma 5, D.Lgs. n. medesimi (art. 13, comma 5, D.Lgs. n. 81/2008).81/2008).

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1818. . LE ATTIVITÀ ISPETTIVE LE ATTIVITÀ ISPETTIVE IMPREVISTE -IMPREVISTE -MODALITÀ DI MODALITÀ DI

COMPORTAMENTO-COMPORTAMENTO-

SANZIONISANZIONI

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Il Presidente della Camera Il Presidente della Camera Gianfranco Fini lancia un monito Gianfranco Fini lancia un monito

a rafforzare i controlli per a rafforzare i controlli per prevenire gli incidenti sul lavoroprevenire gli incidenti sul lavoro

5 febbraio 20095 febbraio 2009

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Gli istituti che possono Gli istituti che possono intervenire intervenire sono:sono:

INAIL, NAS, ASL, VVF, DPLINAIL, NAS, ASL, VVF, DPL

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Iter procedurale per la sanzioneIter procedurale per la sanzione

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Iter procedurale per la sanzioneIter procedurale per la sanzione

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•Documento valutazione dei rischi (D.V.R.)Documento valutazione dei rischi (D.V.R.)1.1. incendio incendio 2.2. interferenze (D.U.V.R.I.)interferenze (D.U.V.R.I.)3.3. piano programmatico degli interventipiano programmatico degli interventi•Verbali delle riunioni periodiche della sicurezzaVerbali delle riunioni periodiche della sicurezza• Designazione rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: formazioneDesignazione rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: formazione•Nomina responsabile servizio prevenzione protezione: requisiti e formazioneNomina responsabile servizio prevenzione protezione: requisiti e formazione•Nomina medico competente (ove previsto): requisitiNomina medico competente (ove previsto): requisiti•Attività di formazione informazione dei lavoratori: verbali delle riunioni di Attività di formazione informazione dei lavoratori: verbali delle riunioni di informazione e formazione, strutturazione del libretto formativo del cittadinoinformazione e formazione, strutturazione del libretto formativo del cittadino•Formazione di figure sensibili: addetti alla prevenzione incendi primo soccorso, Formazione di figure sensibili: addetti alla prevenzione incendi primo soccorso, verifica delle nomine e verbali delle riunioniverifica delle nomine e verbali delle riunioni

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SANZIONI PER IL DATORE DI LAVOROSANZIONI PER IL DATORE DI LAVORO - Art. 55- D.Lgs. 81/2008, - Art. 55- D.Lgs. 81/2008, modificato dal D.Lgs. modificato dal D.Lgs. N. 106 del 3 Agosto 2009N. 106 del 3 Agosto 2009

Violazione Articolo 17 , comma 1, lett. a), D.Lgs. N. 81/2008:Violazione Articolo 17 , comma 1, lett. a), D.Lgs. N. 81/2008:Valutazione dei rischi Valutazione dei rischi non delegabilenon delegabile da parte del datore di lavoro da parte del datore di lavoro

Ammenda da 2.000 a 4.000 euro, in assenza degli elementi di cui all’art. 28, comma 2, Ammenda da 2.000 a 4.000 euro, in assenza degli elementi di cui all’art. 28, comma 2, letter b), c) o d) o senza le modalità di cui all’art. 29, commi 2 e 3.letter b), c) o d) o senza le modalità di cui all’art. 29, commi 2 e 3.Ammenda da 1.000 a 2000 euro, in assenza degli elementi di cui all’art. 28, comma 2, Ammenda da 1.000 a 2000 euro, in assenza degli elementi di cui all’art. 28, comma 2, lett. a) primo periodo, ed f).lett. a) primo periodo, ed f).

Il documento di valutazione dei rischi (DVR) deve essere compilato da parte del Il documento di valutazione dei rischi (DVR) deve essere compilato da parte del datore di lavoro in collaborazione con il medico competente (ove previsto) e il datore di lavoro in collaborazione con il medico competente (ove previsto) e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e altri consulenti. Deve essere responsabile del servizio di prevenzione e protezione e altri consulenti. Deve essere munito di munito di data certadata certa o o attestata dalla sottoscrizioneattestata dalla sottoscrizione del medesimo da parte del del medesimo da parte del DDL, dal RSPP, dal RLS o RLST, dal M.C. (ove esiste).DDL, dal RSPP, dal RLS o RLST, dal M.C. (ove esiste).

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Articolo 18: nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria Articolo 18: nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria (ove prevista)(ove prevista)

Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a € 6.000Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a € 6.000

Modello di nomina con l’indicazione delle competenze specifiche del Modello di nomina con l’indicazione delle competenze specifiche del medicomedico

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Articolo 17: designazione del Responsabile del Servizio di Articolo 17: designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione dai rischi (RSPP)Prevenzione Protezione dai rischi (RSPP)

Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a € 6.400Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a € 6.400

Il datore di lavoro designa responsabile verificandone i requisiti assolti secondo il Il datore di lavoro designa responsabile verificandone i requisiti assolti secondo il decreto legislativo 195 del 2003; deve essere indicato il nominativo all’interno del decreto legislativo 195 del 2003; deve essere indicato il nominativo all’interno del documento di valutazione del rischio deve essere presente modello di nomina.documento di valutazione del rischio deve essere presente modello di nomina.

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Articolo 43, comma 1, lett. b): designare preventivamente i lavoratori Articolo 43, comma 1, lett. b): designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi , di primo incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi , di primo soccorso e di gestione dell’emergenzasoccorso e di gestione dell’emergenza

Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.000 euroArresto da due a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.000 euro

Devono essere indicati i lavoratori incaricati nelle figure sensibili nella misura Devono essere indicati i lavoratori incaricati nelle figure sensibili nella misura minima e sufficiente a coprire i turni di servizio all’interno della scuola (garantire in minima e sufficiente a coprire i turni di servizio all’interno della scuola (garantire in ogni turno antimeridiano, pomeridiano e serale la presenza di Addetti Antincendio ogni turno antimeridiano, pomeridiano e serale la presenza di Addetti Antincendio e Addetti al Primo Soccorso).e Addetti al Primo Soccorso).

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Forniture lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.) sentito Forniture lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.) sentito il responsabile del servizio di prevenzione protezione e il medico il responsabile del servizio di prevenzione protezione e il medico competente (ove necessariocompetente (ove necessario))

Arresto da tre a sei mesi o ammenda da euro 2.000 a euro 5.000Arresto da tre a sei mesi o ammenda da euro 2.000 a euro 5.000

Disporre apposito documento di consegna e di scelta di dispositivi di Disporre apposito documento di consegna e di scelta di dispositivi di protezione individuale sottoscritto dal responsabile servizio di prevenzione protezione individuale sottoscritto dal responsabile servizio di prevenzione protezione e dal medico competente quando necessarioprotezione e dal medico competente quando necessario

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Adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di Adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino al posto di lavoro o la zona immediato e inevitabile, abbandonino al posto di lavoro o la zona pericolosapericolosa

Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.000 a 5.000 €Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.000 a 5.000 €

Procedere con la formazione dei lavoratori in merito al Piano di Emergenza Procedere con la formazione dei lavoratori in merito al Piano di Emergenza definendo un protocollo formativo sottoscritto dai singoli lavoratoridefinendo un protocollo formativo sottoscritto dai singoli lavoratori

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Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e che le disposizioni preso da grave e immediato circa il rischio stesso e che le disposizioni preso da prendere in materia di protezioneprendere in materia di protezione

Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.000 euroArresto da due a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.000 euro

Definire un protocollo formativo relativamente ai rischi residui presenti Definire un protocollo formativo relativamente ai rischi residui presenti all’interno della scuola e dare informazioni ai lavoratori sullo stato di all’interno della scuola e dare informazioni ai lavoratori sullo stato di rischio grave e immediatorischio grave e immediato

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Adempimento degliAdempimento degli obblighi di formazione, informazione, addestramento obblighi di formazione, informazione, addestramento di cui agli articoli 36 e 37 di cui agli articoli 36 e 37

Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 €Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 €

È necessario produrre un protocollo informativo e formativo dei lavoratori della È necessario produrre un protocollo informativo e formativo dei lavoratori della scuola sottoscritto dal medico competente (ove previsto), dal responsabile del scuola sottoscritto dal medico competente (ove previsto), dal responsabile del servizio di prevenzione protezione e dal rappresentante dei lavoratori per la servizio di prevenzione protezione e dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezzasicurezza

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Consentire ai lavoratori di verificare mediante rappresentante dei Consentire ai lavoratori di verificare mediante rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) l’applicazione delle misure di sicurezza e di lavoratori per la sicurezza (RLS) l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della saluteprotezione della salute

Ammenda da 2.000 a 4.000 euroAmmenda da 2.000 a 4.000 euro

Definire un protocollo di comunicazione tra i lavoratori rappresentanti dei Definire un protocollo di comunicazione tra i lavoratori rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza anche attraverso, ad esempio, la pianificazione lavoratori per la sicurezza anche attraverso, ad esempio, la pianificazione annuale dell’attività di rappresentante dei lavoratori perannuale dell’attività di rappresentante dei lavoratori per la sicurezzala sicurezza

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Consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori della sicurezza, su richiesta di Consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori della sicurezza, su richiesta di questi per l’espletamento del suo funzione, copia del documento di valutazione del rischio, questi per l’espletamento del suo funzione, copia del documento di valutazione del rischio, nonché consentire al medesimo di accedere ai dati relativi infortuni sul lavorononché consentire al medesimo di accedere ai dati relativi infortuni sul lavoro . . Il DVR è Il DVR è consultato consultato esclusivamente esclusivamente in aziendain azienda..

Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 750 a 4.000 euroArresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 750 a 4.000 euro

È necessario consegnare ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza copia del È necessario consegnare ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza copia del documento di valutazione del rischio predisponendo un modulo di firma della documento di valutazione del rischio predisponendo un modulo di firma della consegna del documento anche all’interno dello stesso documento di valutazione.consegna del documento anche all’interno dello stesso documento di valutazione.

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Nelle unità produttive con più di 15 lavoratori convocare la riunione Nelle unità produttive con più di 15 lavoratori convocare la riunione periodica di cui all’articolo 35periodica di cui all’articolo 35

Ammenda da 2.000 a 4.000 €Ammenda da 2.000 a 4.000 €

Occorre definire un protocollo per la convocazione e l’espletamento della riunione periodica Occorre definire un protocollo per la convocazione e l’espletamento della riunione periodica tramite la compilazione del la circolare di convocazione.tramite la compilazione del la circolare di convocazione.Occorre anche definire il verbale della riunione periodica provvedendo anche alla firma dei Occorre anche definire il verbale della riunione periodica provvedendo anche alla firma dei presenti: datore di lavoro, medico competente (ove previsto), rappresentante dell’ente presenti: datore di lavoro, medico competente (ove previsto), rappresentante dell’ente proprietario, responsabile del servizio di prevenzione protezione.proprietario, responsabile del servizio di prevenzione protezione.

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Aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi Aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute sicurezza del lavoro, in relazione al produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute sicurezza del lavoro, in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione della protezionegrado di evoluzione della tecnica della prevenzione della protezione

Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euroArresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro

Aggiornamento periodico del documento di valutazione dei rischi, della modulistica Aggiornamento periodico del documento di valutazione dei rischi, della modulistica collegata in rapporto alle variazioni delle condizioni di rischio della struttura collegata in rapporto alle variazioni delle condizioni di rischio della struttura scolastica o di altri fattori che ne modificano lo stato di rischio (adeguamento delle scolastica o di altri fattori che ne modificano lo stato di rischio (adeguamento delle norme di prevenzione incendi)norme di prevenzione incendi)

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Obblighi del datore di lavoro di fornire varie informazioni al servizio di Obblighi del datore di lavoro di fornire varie informazioni al servizio di prevenzione protezione e al medico competente (ove previsto)prevenzione protezione e al medico competente (ove previsto)

Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 €Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 €

Occorre definire e verbalizzare la riunione di inizio anno con il servizio di Occorre definire e verbalizzare la riunione di inizio anno con il servizio di prevenzione protezione e i preposti per fissare gli obiettivi delle attività prevenzione protezione e i preposti per fissare gli obiettivi delle attività dell’anno scolastico relativamente alla sicurezza sul lavoro dei vari plessidell’anno scolastico relativamente alla sicurezza sul lavoro dei vari plessi

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Il datore di lavoro deve consultare il rappresentante dei lavoratori per la Il datore di lavoro deve consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezzasicurezza

Sanzione da 2.000 a 4.000 euroSanzione da 2.000 a 4.000 euro

Ogni scelta e ogni documentazione significativa deve essere sottoscritta da Ogni scelta e ogni documentazione significativa deve essere sottoscritta da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza riportando sempre parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza riportando sempre la dicitura “ per avvenuta consultazione”la dicitura “ per avvenuta consultazione”

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il datore di lavoro deve comunicare all’INAIL, in caso di nuova elezione o il datore di lavoro deve comunicare all’INAIL, in caso di nuova elezione o designazione, il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la designazione, il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezzasicurezza

Sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a € 300Sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a € 300

Modello di avvenuta comunicazione del nominativo all’INAILModello di avvenuta comunicazione del nominativo all’INAIL

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Vigilanza affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza Vigilanza affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneitàprescritto giudizio di idoneità

Sanzione da 1.000 a € 4.500Sanzione da 1.000 a € 4.500

Definizione verbalizzata del giudizio di idoneità da parte del medico Definizione verbalizzata del giudizio di idoneità da parte del medico competente o dall’ente medico territorialmente competente sul giudizio di competente o dall’ente medico territorialmente competente sul giudizio di idoneità e definizione di apposita procedura per i lavoratori espostiidoneità e definizione di apposita procedura per i lavoratori esposti

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I Preposti devono sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori e dei I Preposti devono sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori e dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e salute sul loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e salute sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI e, in caso di persistente nella lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI e, in caso di persistente nella inosservanza, informare i loro superiori direttiinosservanza, informare i loro superiori diretti

A carico dei preposti: arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 400 a 1.200 euro A carico dei preposti: arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 400 a 1.200 euro per la violazione dell’art. 19, comma 1, lettere a), c), e) ed f).per la violazione dell’art. 19, comma 1, lettere a), c), e) ed f).Arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 800 euro, per la violazione Arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 800 euro, per la violazione dell’art. 19, comma 1, lettere b), d) e g).dell’art. 19, comma 1, lettere b), d) e g).

Deve essere definito apposito documento mansionario dei preposti alla direttiva che deve Deve essere definito apposito documento mansionario dei preposti alla direttiva che deve essere impartita ai lavoratori a loro assoggettati. Occorre predisporre anche un apposito essere impartita ai lavoratori a loro assoggettati. Occorre predisporre anche un apposito modulo di richiamo dei lavoratori quando sono inosservanti delle norme sulla sicurezza loro modulo di richiamo dei lavoratori quando sono inosservanti delle norme sulla sicurezza loro impartiteimpartite

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I preposti debbono astenersi da richiedere i lavoratori di riprendere la loro attività I preposti debbono astenersi da richiedere i lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato, devono in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato, devono segnalare tempestivamente le deficienze dei segnalare tempestivamente le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro o dei mezzi e delle attrezzature di lavoro o dei dispositivi di protezione individuale (DPI)dispositivi di protezione individuale (DPI)

A carico dei preposti: arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 400 a A carico dei preposti: arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 400 a 1.200 euro1.200 euro

La valutazione da parte dell’ente ispettivo è definita dall’eventuale esposto La valutazione da parte dell’ente ispettivo è definita dall’eventuale esposto denuncia del lavoratore sottoposto a ordini di servizio in violazione con le denuncia del lavoratore sottoposto a ordini di servizio in violazione con le norme sulla sicurezzanorme sulla sicurezza

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I preposti devono frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto I preposti devono frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.previsto dall’articolo 37.

A carico dei preposti: arresto fino a un mese o ammenda da 200 € 800A carico dei preposti: arresto fino a un mese o ammenda da 200 € 800

Deve risultare traccia dell’avvenuta formazione in apposita relazione Deve risultare traccia dell’avvenuta formazione in apposita relazione firmata anche dal prepostofirmata anche dal preposto

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Registro dei controlli periodiciRegistro dei controlli periodici

Il Il Registro dei controlli periodici deve essere istituito per ogni edificio scolasticoRegistro dei controlli periodici deve essere istituito per ogni edificio scolastico, , compilato a cura del responsabile antincendio della struttura, deve contenere compilato a cura del responsabile antincendio della struttura, deve contenere tutte le indicazioni di verifica controllo collaudo periodico degli impianti tutte le indicazioni di verifica controllo collaudo periodico degli impianti antincendio installati all’interno dello stesso edificio. Attualmente contribuiscono antincendio installati all’interno dello stesso edificio. Attualmente contribuiscono alla compilazione del registro anche le ditte esterne laddove sia difficoltoso alla compilazione del registro anche le ditte esterne laddove sia difficoltoso operare controlli con normali mezzi e strumenti.operare controlli con normali mezzi e strumenti.Anche in caso di mancanza del C.P.I. deve essere predisposto al fine di Anche in caso di mancanza del C.P.I. deve essere predisposto al fine di ottemperare alla giusta gestione dell’emergenza.ottemperare alla giusta gestione dell’emergenza.Il registro deve essere quindi compilato e depositato all’interno di Il registro deve essere quindi compilato e depositato all’interno di ogni edificio ogni edificio scolasticoscolastico, firmato dal responsabile antincendio della struttura (dirigente , firmato dal responsabile antincendio della struttura (dirigente scolastico)scolastico)

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•Piano di Emergenza dell’edificio scolastico con l’indicazione dei compiti e delle Piano di Emergenza dell’edificio scolastico con l’indicazione dei compiti e delle funzioni, e la definizione del quadro orario delle squadre antincendio e di gestione funzioni, e la definizione del quadro orario delle squadre antincendio e di gestione dell’emergenzadell’emergenza

•Registro dei controlli periodiciRegistro dei controlli periodici

•Attività di informazione formazione degli Addetti al primo soccorso e della Attività di informazione formazione degli Addetti al primo soccorso e della gestione dell’emergenza.gestione dell’emergenza.

•Valutazione del rischio incendio e stima del livello di rischioValutazione del rischio incendio e stima del livello di rischio

•In generale quanto previsto dall’ art. 5 del D.P.R. 12.1.1998 n. 37 e DM In generale quanto previsto dall’ art. 5 del D.P.R. 12.1.1998 n. 37 e DM 26/08/199226/08/1992

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Attività di formazione informazione degli Addetti Attività di formazione informazione degli Addetti all’emergenza della prevenzione incendiall’emergenza della prevenzione incendi

La formazione degli Addetti alla prevenzione incendi è disciplinata da La formazione degli Addetti alla prevenzione incendi è disciplinata da apposito decreto ministeriale del 1998 (10.03.1998) relativamente alla stima apposito decreto ministeriale del 1998 (10.03.1998) relativamente alla stima di rischio del singolo edificio scolastico.di rischio del singolo edificio scolastico.La modulistica di avvenuta formazione , quando obbligatorio l’attestazione La modulistica di avvenuta formazione , quando obbligatorio l’attestazione da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco , deve essere allegata al da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco , deve essere allegata al piano d’emergenza e inserita all’interno del piano d’emergenza e inserita all’interno del libretto formativo del cittadinolibretto formativo del cittadino del singolo lavoratore.del singolo lavoratore.Attualmente non è prevista una periodicità di aggiornamento ma sarà Attualmente non è prevista una periodicità di aggiornamento ma sarà riportata nel decreto attuativo di cui all’art. 3, comma 2, D.Lgs. 81/2008..riportata nel decreto attuativo di cui all’art. 3, comma 2, D.Lgs. 81/2008..

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Piano di Emergenza dell’edificio scolasticoPiano di Emergenza dell’edificio scolastico

Deve essere predisposto per l’emergenza con particolare attenzione alla Deve essere predisposto per l’emergenza con particolare attenzione alla composizione delle squadre di emergenza, alla loro presenza in qualsiasi composizione delle squadre di emergenza, alla loro presenza in qualsiasi condizione l’esercizio, alle procedure di emergenza, d’evacuazione anche condizione l’esercizio, alle procedure di emergenza, d’evacuazione anche per i disabili. Il Piano di Emergenza è quindi un manuale che deve trovarsi per i disabili. Il Piano di Emergenza è quindi un manuale che deve trovarsi depositato all’interno del singolo edificio scolastico ed apposto all’albo per depositato all’interno del singolo edificio scolastico ed apposto all’albo per l’informazione tutti lavoratori.l’informazione tutti lavoratori.

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Valutazione del rischio incendio e stima del livello di rischioValutazione del rischio incendio e stima del livello di rischio

Occorre valutare il Rischio incendio della struttura scolastica e di finire Occorre valutare il Rischio incendio della struttura scolastica e di finire quindi il conseguente livello di rischio.quindi il conseguente livello di rischio.Tale valutazione deve essere inserita nel Documento di Valutazione dei Tale valutazione deve essere inserita nel Documento di Valutazione dei Rischi più generale o allegata in apposito modello di valutazione.Rischi più generale o allegata in apposito modello di valutazione.Deve essere definito per ogni edificio scolastico e trovarsi depositato Deve essere definito per ogni edificio scolastico e trovarsi depositato all’interno dello stesso edificio.all’interno dello stesso edificio.

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Modalità comportamentaliModalità comportamentali

1)1) Durante la Durante la fase ispettivafase ispettiva deve essere sempre garantita l’accessibilità, senza deve essere sempre garantita l’accessibilità, senza remore, a tutti i documenti e a tutti gli ambienti dell’edificio.remore, a tutti i documenti e a tutti gli ambienti dell’edificio.2)2) All’atto dell’attività ispettiva deve essere presente all’interno dell’edificio All’atto dell’attività ispettiva deve essere presente all’interno dell’edificio sempre un addetto alla sicurezza competente sulle pratiche, procedure e deposito sempre un addetto alla sicurezza competente sulle pratiche, procedure e deposito della documentazione del singolo edificio scolasticodella documentazione del singolo edificio scolastico3)3) Per attività ispettive particolari è necessario concordare il sopralluogo presso la Per attività ispettive particolari è necessario concordare il sopralluogo presso la struttura in accordo con l’ente ispettivo e l’ente proprietario (se trattasi di struttura in accordo con l’ente ispettivo e l’ente proprietario (se trattasi di ispezione riguardante l’edilizia scolastica )ispezione riguardante l’edilizia scolastica )4)4) Occorre sempre ed esclusivamente consegnare la documentazione che viene Occorre sempre ed esclusivamente consegnare la documentazione che viene richiesta.richiesta.

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È possibile la sanzione al Dirigente scolastico/datore di È possibile la sanzione al Dirigente scolastico/datore di lavoro?lavoro?

Certamente, molti sono i casi di sanzione e la giurisprudenza ne riporta in Certamente, molti sono i casi di sanzione e la giurisprudenza ne riporta in abbondanza.abbondanza.Sono sicuramente giuste le sanzioni quando risulta palese l’inosservanza da parte Sono sicuramente giuste le sanzioni quando risulta palese l’inosservanza da parte del datore di lavoro.del datore di lavoro.A parità di inadempienza l’ente ispettivo valuta con due pesi e due misure A parità di inadempienza l’ente ispettivo valuta con due pesi e due misure l’istituto scolastico: ove è presente un sistema di gestione della sicurezza, a l’istituto scolastico: ove è presente un sistema di gestione della sicurezza, a dimostrazione dell’impegno profuso per assicurare la sicurezza, non viene dimostrazione dell’impegno profuso per assicurare la sicurezza, non viene applicato il massimo della sanzione; è applicato il massimo, invece, contro applicato il massimo della sanzione; è applicato il massimo, invece, contro l’istituto in cui non esistono modelli organizzativi o, al peggio, non viene valutato l’istituto in cui non esistono modelli organizzativi o, al peggio, non viene valutato in alcun modo il rischio residuo.in alcun modo il rischio residuo.

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COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. F. o DELL’A.S.L.F. o DELL’A.S.L.

A) ISPEZIONE DEIA) ISPEZIONE DEI VV.F VV.F: VISITA ISPETTIVA DEI : VISITA ISPETTIVA DEI VV.FVV.F IN UN PLESSO SCOLASTICO (Esempi di IN UN PLESSO SCOLASTICO (Esempi di RICHIESTE effettuate):RICHIESTE effettuate):a) Richiesta di visione del a) Richiesta di visione del D.V.RD.V.R., del ., del Piano di Piano di EmergenzaEmergenza (con relativo Piano di Evacuazione): (con relativo Piano di Evacuazione): i documenti richiesti non erano presenti nel i documenti richiesti non erano presenti nel plessoplesso,,ma solo in Segreteria nella Sede centrale;ma solo in Segreteria nella Sede centrale;b) b) percorrenza delle vie d’esodopercorrenza delle vie d’esodo partendo da partendo da un’aula fino al Punto di Raccolta: un’aula fino al Punto di Raccolta: la penultima la penultima porta con maniglione antipanico si è aperta solo di porta con maniglione antipanico si è aperta solo di due dita, perché? Dietro c’era un armadio.due dita, perché? Dietro c’era un armadio.

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COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. F COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. F O DELL’A.S.L.O DELL’A.S.L.

c) c) l’altezza delle ringhierel’altezza delle ringhiere delle scale era inferiore ai delle scale era inferiore ai previsti 110 cm: verifica se è stata previsti 110 cm: verifica se è stata richiesta dal richiesta dal titolare dell’attività ( D.S.) la messa a norma di titolare dell’attività ( D.S.) la messa a norma di sicurezza all’Ente proprietario dell’edificio sicurezza all’Ente proprietario dell’edificio scolastico;scolastico;

d) Verifica della presenza del C.P.I. o del N.O.P.d) Verifica della presenza del C.P.I. o del N.O.P.

e) Verifica degli e) Verifica degli incarichi agli Addetti Antincendioincarichi agli Addetti Antincendio e dei e dei relativi relativi Attestati ai Corsi di FormazioneAttestati ai Corsi di Formazione;;

f) f) Controllo del Registro delle Prove di evacuazione Controllo del Registro delle Prove di evacuazione (assenza di Prove di evacuazione da 3 anni(assenza di Prove di evacuazione da 3 anni))

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COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. F COME AFFRONTARE UN’ISPEZIONE DEI VV. F O DELL’A.S.L.O DELL’A.S.L.

B) ISPEZIONI DELL’B) ISPEZIONI DELL’ASLASL: VISITA ISPETTIVA : VISITA ISPETTIVA DELL’DELL’A.S.LA.S.L. IN UNA SEDE SCOLASTICA. IN UNA SEDE SCOLASTICA (Esempi di Richieste effettuate):(Esempi di Richieste effettuate):

a)a) Mancata dotazione dei Mancata dotazione dei D.P.I., in particolare D.P.I., in particolare delle scarpe antinfortunistiche e dei guanti delle scarpe antinfortunistiche e dei guanti da lavoro ai collaboratori scolastici;da lavoro ai collaboratori scolastici;

b)b) Controllo delle condizioni di sicurezza della Controllo delle condizioni di sicurezza della taglierina nella Sala Stampa (risultata senza taglierina nella Sala Stampa (risultata senza carter protettivo);carter protettivo);

c)c) Assenza di alcuni Assenza di alcuni segnali di sicurezzasegnali di sicurezza (è (è necessario affiggerli comunque, anche se necessario affiggerli comunque, anche se sono stati “fatti in casa”, col Computer).sono stati “fatti in casa”, col Computer).

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GRAZIE DELL’ATTENZIONEGRAZIE DELL’ATTENZIONE

e ….e ….

AUGURI A TUTTIAUGURI A TUTTI

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19. INDICE DEGLI ARGOMENTI

DIAPOSITIVA

1.Quadro normativo generale modificato dal D.Lgs. N. 81/2008 – T.U.S.

4

2. Quadro normativo specifico della Scuola integrato dal T.U.S.

18

3. Obblighi del Dirigente scolastico/datore di lavoro

Obblighi del Preposto

31

55

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4. Obblighi dell’Ente locale proprietario dell’edificio scolastico.

Redazione del DUVRI nel caso in cui:

A) Il Committente è l’Ente locale proprietario

B) Il Committente è il Dirigente scolastico

67

5. Compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)

79

6. Obblighi del Medico Competente

82

7. Struttura della Documentazione prevista dal T.U.S.

87

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8. Documentazione necessaria per la Valutazione dei Rischi

93

9. Struttura del Documentazione di Valutazione dei Rischi

98

10. I principali fattori di rischio per categoria di lavoratori nella scuola

118

11. Binomio Valutazione dei Rischi – Redazione del Piano di Emergenza

133

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263

12. Informazione ai lavoratori149

13. Formazione dei lavoratori

149

14. Formazione obbligatoria di base per affrontare gli stage

15. Sistema di gestione della Sicurezza – SGSL, secondo le Linee Guida UNI – INAIL

173

180

16. Diritti e Doveri dei lavoratori 206

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17. Organi di vigilanza- Assistenza – Controllo_______________________________________________________________________________________

217

______________________________

18. Come affrontare un’ispezione -

Protocolli ispettivi VV.F e A.S.L –

Apparato sanzionatorio

220

19 Indice degli argomenti 256