Italian - Il piccolo manuale liberale

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Il piccolo manuale liberale Guida all’organizzazione di un partito politico

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Il piccolo manuale liberale

Guida all’organizzazione di un partito politico

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Con il sostegno del Parlamento europeo

Das kleine liberale Buch

Leitfaden für politische Parteiarbeit

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Mit Unterstützung des Europäischen Parlaments

MANUALEIl piccolo manuale liberaleGuida all’organizzazione di un partito politico

IndIce

Capitolo 1 perché abbiamo bisogno di solidi partiti liberali 7

Capitolo 2 Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali 13

Capitolo 3 il ruolo dei partiti politici 23

Capitolo 4 Struttura e funzioni dei partiti 29

Capitolo 5 l’amministrazione degli iscritti 49

Capitolo 6 l’organizzazione di eventi 61

Capitolo 7 la comunicazione 79

Capitolo 8 le elezioni e la campagna elettorale 93

Capitolo 9 la raccolta fondi 117

Capitolo 10 Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) - 123 coalizione o opposizione

appendiCe: il ruolo e l’importanza del partito europeo dei liberali, 137 democratici e Riformatori

organizzazioni e centri studio liberali nel mondo 140

4 Manuale – Il piccolo manuale liberale

Copyright 2011 eldR party, aisbl

tutti i diritti sono riservati

Coautori: annemie neyts-Uyttebroeck, presidente del partito eldR dal 2005 al 2011; philipp Hansen, responsabile dell’unità politica del partito eldR

nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo (elettronico, meccanico, repro-grafico o digitale) senza il preventivo consenso scritto dell’editore. le richieste devono essere indirizzate a [email protected].

design: trinome.be

la politica ha bisogno di solide strutture organizzative per sviluppare, comunicare e attuare le politiche liberali. il successo nasce dalle strutture interne del partito e dalla capacità di reclutare e coinvolgere membri e di sostenere le proprie idee.

la politica richiede un livello sempre più alto di professionalità. allo stesso tempo il reclutamento di volontari in grado di sostenere l’organizzazione di un partito o di un’associazione non risulta affatto facile.

il partito europeo dei liberali, democratici e Riformatori (eldR) ha realizzato questa guida di riferimento destinata al nuovo personale dirigente e agli attivisti con matu-rata esperienza allo scopo di aiutarli, guidarli e fornire loro nuove idee.

il manuale fornisce idee pratiche e suggerimenti su come creare un circolo di partito, organizzare eventi e gestire le relazioni con la stampa.

Questa guida ha bisogno delle vostre critiche e dei vostri suggerimenti. Vi invitiamo pertanto a segnalarci qualunque difetto o critica costruttiva. le future edizioni ne terranno sicuramente conto.

Manuale – Il piccolo manuale liberale 5

Ringraziamenti

l’ideazione e la realizzazione di questo manuale nascono dall’esperienza e dai risultati ottenuti dai partiti liberali europei e sono il frutto del lavoro e della competenza politica di esponenti liberali di spicco come pure del contributo di consulenti e professionisti con esperienza nell’organizzazione delle strutture di partito e nella gestione della propaganda e della comuni-cazione politica.

Molti tra coloro cui vanno i nostri sentiti ringraziamenti sono citati nelle note a piè di pagina, ma qui desideriamo ringraziare in particolare alcune persone.

Federica Sabbati, segretario generale di eldR e i membri dello staff di eldR didrik de Schaetzen, Joakim Frantz, Robert plummer e daniel tanahatoe sono stati di grande aiuto contribuendo con giudizi e commenti alla revi-sione parziale o integrale delle versioni più recenti di questo libro. il consu-lente liberale tedesco Wulf pabst ha fornito preziose critiche e commenti durante l’intero processo di stesura del testo.

la liberaldemocratica britannica penny Hopkins, curatrice del manuale, redatto originariamente in inglese, si è dimostrata di inestimabile impor-tanza nel trasformare una giungla di pensieri e frammenti di idee in un testo leggibile e scritto in modo comprensibile e moderno.

PeRcHÈ ABBIAMO BISOGnO dI SOLIdI PARTITI LIBeRALI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Perché abbiamo bisogno di solidi partiti liberali 7

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Il liberalismo è sia una visione del mondo e una prospettiva umanista che un modo di fare politica. proprio per questo esercita una forte attrattiva anche su molti tra coloro che non sono quotidianamente interessati alla politica. anzi, alcuni disprezzano la politica. Siamo onesti: nei dibattiti politici in televisione e nelle campagne elettorali si sentono a volte cose riprovevoli. insignificanti battibecchi, attacchi personali, egocentrismi ipergonfiati: troppo spesso lo spettacolo è più ripugnante che invitante. non dovrebbe quindi essere una sorpresa costatare il diffuso senso di alie-nazione dei cittadini verso quello che vedono e sentono. eppure sono in molti a essere sinceramente interessati alla politica e a voler dare il proprio contributo per aiutare a rendere il mondo un luogo migliore. Quali sono le opportunità per coloro che davvero vogliono impegnarsi in tal senso?

le idee politiche si sviluppano negli ambienti universitari e nei centri di ricerca e sono diffuse dai mezzi di informazione – media tradizionali come giornali, televisione e radio o mezzi più moderni come internet in tutte le sue forme. Ma sviluppare e diffondere queste idee non basta. Bisogna poi trasformarle in realtà, ed è qui che entra inevitabilmente in scena la politica.

dare una nuova impostazione ai sistemi di protezione sociale, ad esem-pio, può divenire realtà solo se e quando i decisori politici accettano di riformare il sistema esistente per introdurne uno nuovo. È al governo e al parlamento, di conseguenza ai politici, che spetta il compito di prendere decisioni. Ma per agire, i politici devono innanzitutto essere sostenuti da una maggioranza.

nelle democrazie, i parlamentari sono eletti dai cittadini e i membri del governo provengono in genere dalle fila dei parlamentari. anche quando tra i diversi sistemi nazionali ci sono delle differenze, ciò che non cambia

PeRcHÈ ABBIAMO BISOGnO dI SOLIdI PARTITI LIBeRALI

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mai è che per iniziare a governare il governo deve prima ottenere l’approva-zione della maggioranza in parlamento.

il movimento politico che vuole tradurre le sue idee in realtà deve parteci-pare alle elezioni e fare eleggere al parlamento un numero sufficiente di suoi rappresentanti tale da riuscire a influenzare gli esiti del dibattito politico.

ecco perché il liberalismo deve organizzarsi in strutture politiche capaci di partecipare con successo alle elezioni. deve inoltre essere in grado di ottenere un numero sufficiente di eletti non una sola volta, ma su base regolare, così da diventare un elemento stabile del panorama politico nel quale opera.

Quando osservo il panorama politico europeo, non posso non notare come i liberali sono assenti da diversi parlamenti nazionali. Quando guardo il gruppo liberale nel parlamento europeo, vedo che in molti Stati membri non vi sono esponenti liberali. per dirla con franchezza, questo significa che i partiti liberali che operano in diversi paesi europei sono troppo deboli per riuscire a far eleggere anche un singolo rappresentante nei loro parlamenti nazionali e/o nel parlamento europeo. Questo a sua volta vuol dire che non vi sono rappresentanti liberali di questi paesi nell’assemblea parlamentare del Consiglio d’europa. Una tale situazione rattrista non poco perché significa che in questi paesi le voci e le opinioni liberali sono praticamente assenti dal dibattito pubblico nazionale e quindi non vengono ascoltate, né possono contribuire all’evoluzione della società.

e ciò è un peccato, in particolare se andiamo a guardare quei paesi dove i liberali hanno registrato successi in anni anche recenti, ma dove ora non sono più sulla cresta dell’onda.

i liberali sono, però, per natura ottimisti e sanno che le cose possono sem-pre migliorare.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Perché abbiamo bisogno di solidi partiti liberali 9

l’esperienza che ho maturato negli anni mi ha convinta che in genere i partiti liberali non sono mai a corto di idee o di candidati sufficientemente capaci. Quello di cui mancano è spesso la forza e la struttura organizzativa. Spesso capita che i liberali siano abbastanza presenti nella capitale e nelle città principali di un paese, ma assenti dalle città e dalle municipalità più piccole. oppure che la loro presenza sul territorio nazionale sia discontinua e non copra tutti i distretti elettorali. durante il periodo delle elezioni ciò significa dover scegliere, nei distretti in cui si è assenti, tra il non presentare candidati (indebolendo così il risultato complessivo a livello nazionale) e il creare da zero le proprie strutture organizzative, nel momento in cui invece ci si dovrebbe concentrare interamente sulla campagna elettorale.

nessun partito può sostenersi nel medio e lungo termine se non dispone di una struttura sufficientemente solida dalla quale attingere con regolarità le risorse (umane e non solo) necessarie per gestire successive campagne elettorali e per superare i momenti di crisi. Questo vale per i partiti liberali come per qualunque altro partito che, per poter trasformare le proprie idee in realtà, aspiri a ruoli di governo nazionale, regionale o locale.

per quaranta anni ho fatto parte del parlamento del mio paese e di quello europeo. Sono anche stata eletta al consiglio comunale della mia città, dal quale eravamo stati a lungo assenti e ho contribuito a trasformare il partito al quale appartengo in uno dei più forti partiti fiamminghi della regione di Bruxelles. È chiaro che non ho potuto fare tutto questo da sola. Ho compreso molto presto che il partito avrebbe avuto bisogno di circoli attivi e funzionanti in tutti i distretti elettorali della mia regione e mi sono impegnata con i miei amici e colleghi per far sì che ciò si realizzasse. il mio partito è presente nel parlamento regionale sin dalla sua nascita nel 1989 ed è membro della coalizione di governo regionale dal 1999. la distanza tra queste due date è a testimonianza del fatto che la costruzione di una struttura solida di partito richiede tempo e che il successo è raramente immediato.

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Sono inoltre stata a capo del mio partito dal 1985 al 1989 e in questi quattro anni ho partecipato a due elezioni legislative, una municipale e una europea. abbiamo fatto progressi in ognuna di esse. Ma è stata soprattutto la pre-parazione alle elezioni comunali a offrirmi l’opportunità unica di misurare i punti di forza e le debolezze delle strutture del mio partito. Ho compreso che per migliorare le nostre possibilità durante le elezioni locali avevamo bisogno di strutture ben funzionanti e attive in tutte le municipalità. Ho anche capito che dovevamo puntare a ottenere ovunque la stessa percen-tuale media di voti ottenuti a livello nazionale. Siccome il totale nazionale è il risultato della somma di tutti i nostri risultati elettorali locali, migliori e peggiori, puntare a eguagliare su base locale la nostra media nazionale è un modo sicuramente efficace per ottenere dei buoni risultati. Si tratta di un modo come un altro di porsi un obiettivo di tipo quantitativo. Un altro modo è quello di puntare a raggiungere e superare, con un certo margine, la soglia di sbarramento elettorale. Se la soglia di sbarramento è del 5%, l’obiettivo deve essere il 7 o l’8%. Ciò significa che ogni cento elettori, sette o otto devono votare per te.

Questo è al tempo stesso più difficile e più facile di quanto si potrebbe pensare. non sottolineerò comunque mai abbastanza quanto sia impor-tante disporre, per raggiungere un tale obiettivo, di un’efficiente struttura di partito, per piccola che sia.

Gli elettori in genere non votano per qualcuno che non conoscono. Gli elettori non votano per un partito di cui non hanno mai sentito parlare e che salta fuori all’improvviso qualche settimana prima delle elezioni per chiedere il loro voto. Far conoscere il partito e le idee dei suoi candidati e diffonderne il programma è compito delle strutture di partito. non è sempre divertente o allettante, ma è della massima importanza se si vuole lavorare con serietà a diffondere e sostenere le idee politiche liberali.

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Noi del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR) abbiamo preparato questo manuale poiché crediamo dav-vero nel liberalismo e vogliamo vederlo crescere sempre più forte e diffondersi in tutta Europa.

Annemie Neyts-Uyttebroeck, Presidente del Partito ELDR dal 2005 al 2011, ottobre 2011

cOSA HAnnO In cOMUne TRA LORO I PARTITI LIBeRALI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali 13

Il mio impegno con il liberalismo internazionale è iniziato più di quaranta anni fa, quando ero una studentessa e ho assunto l’incarico di segretario permanente della WFlRY, la “World Federation of liberal and Radical Youth”. la WFlRY era allora l’organizzazione giovanile di “liberal interna-tional”. esiste ancora, ma oggi è conosciuta come iFlRY, dove la i sta per “internazionale”. paradossalmente oggi è molto più mondiale di quanto lo fosse quaranta anni fa.

dagli inizi del mio coinvolgimento in politica ho avuto modo di conoscere diverse varianti di liberalismo. Una simile gamma di tonalità liberali caratte-rizza sia il “liberal international” che l’eldR. Questa è solo una delle tante cose che rendono affascinante il liberalismo.

nondimeno, proprio questa diversità ci fa chiedere cosa voglia realmente dire ritenersi un individuo liberale e cosa davvero significhi essere un partito liberale. Si tratta solo di dialettica o c’è di più?

proviamo a metterla diversamente. C’è qualcosa che accomuna tutti i partiti e gli individui liberali e, se sì, di che si tratta?

È chiaro che questo qualcosa in comune esiste davvero ed è grazie a esso che i liberali di tutto il mondo e di tutta europa possono lavorare insieme per individuare risposte comuni alle grandi sfide del mondo d’oggi.

i libri che trattano del liberalismo potrebbero facilmente riempire diverse biblioteche e questo sembrerebbe suggerire che la questione sia più complessa di come la descrivo. Ma abbiate pazienza e permettetemi di spiegarmi meglio prendendo a mo’ di esempio la mia esperienza.

È stato il leader dell’opposizione cambogiana Sam Rainsy che mi ha indi-cato la strada da seguire raccontandomi la seguente storia. tempo fa Sam

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era in nuova Zelanda per un incontro con alcuni sostenitori cambogiani e uno di loro gli ha detto: «Mr. Sam, la Cambogia è bella almeno quanto la nuova Zelanda e la sua cultura è grande e antica, ma i cambogiani sono molto poveri e hanno sofferto atrocemente. Gli abitanti della nuova Zelanda sono invece ricchi e non temono la violenza. Credo che questo sia perché qui le persone sono libere e godono della libertà di poter realizzare le proprie vite. i cambogiani non hanno tale libertà e per questo rimangono poveri». prendendo in prestito le parole di Sam Rainsy, «questo contadino cambogiano ha compreso perfettamente il nucleo del liberalismo: la libertà è il diritto individuale a perseguire le proprie aspirazioni».

e questa è stata, in effetti, anche la mia esperienza. Ho potuto spesso notare come i liberali di tutto il mondo condividano la stessa consapevolezza: la consapevolezza che la libertà individuale sia lo strumento più adatto per lo sviluppo e la felicità.

Come organizzare allora la società per far sì che il maggior numero di per-sone, se non proprio tutte, possa godere di questa libertà?

Questo è proprio quello che ci si aspetta dai partiti liberali: individuare poli-tiche per permettere al maggior numero di persone possibile di migliorare la qualità della vita per se stessi e per i loro connazionali.

i partiti liberali possono avere opinioni anche profondamente diverse (se non addirittura divergenti) sul come raggiungere questo fine.

timothy Garton ash sintetizza questo concetto come segue:

«Come possiamo raggiugere il livello più alto possibile di libertà individuale, compatibilmente con la libertà altrui? Come capire se questa o quella politica aiutano o frenano la realizzazione di questo obiettivo? Questa è la domanda sulla quale i veri liberali ritornano sempre. il principale argomento di dibattito che negli ultimi cento anni ha animato la tradizione liberale – la contrapposizione tra un liberalismo più di destra, economico, sostenitore

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del libero mercato, favorevole alla deregolamentazione e alla riduzione del ruolo dello Stato e la sua controparte più orientata a sinistra, sociale, fautrice di maggiori poteri e attribuzioni per lo Stato, egalitaria – riguarda i mezzi per raggiungere un fine condiviso, non il fine in se stesso» 1.

Se si osservano con attenzione gli elementi di queste due sfumature del liberalismo, così come le abbiamo appena descritte, non ci si può non chie-dersi se queste tematiche non siano diventate ormai parte di un dibattito politico odierno più generale, almeno in occidente. e difatti così è. Ciò solleva un’altra questione: se le componenti essenziali del liberalismo si ritrovano ormai con gradazioni differenti nella maggior parte dei principali partiti politici, come possono i partiti che asseriscono di essere davvero liberali distinguersi dagli altri? Ci si potrebbe porre una domanda ancora più difficile: se il liberalismo è diventato un orientamento di tendenza nel dibattito politico moderno piuttosto che un movimento politico ben distinto, c’è ancora bisogno dei partiti liberali?

non vi sorprenderà sapere che la mia risposta è sì, c’è ancora bisogno dei partiti liberali. Ma dobbiamo affrontare il difficile compito di distinguere sufficientemente i nostri partiti dagli altri per convincere gli elettori a votarci.

C’è bisogno dei partiti liberali in primo luogo per mantenere vivo il libera-lismo. “[in quanto] movimento storico di idee e pratica politica e sociale… [piuttosto che] un insieme di proposizioni generali e astratte” 2, il liberali-smo ha ancora un ruolo importante da giocare nello sviluppo delle nostre società.

1 timothy Garton ash, Why we need the Liberals in British politics – and by their proper name, The Guardian, 30 giugno 2010, http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2010/jun/30/liberals-british-politics-proper-name.

2 tratto da: anthony arblaster, The Rise and Decline of Western Liberalism, Basil Blackwell, oxford, 1984), pp. 55-59; 66-91. http://www.mtholyoke.edu/acad/intrel/arblaster.htm

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nei secoli, il liberalismo ha rispecchiato i cambiamenti degli interessi e il susseguirsi di eventi nella società. ai suoi inizi in quanto movimento politico, il liberalismo è stato la dottrina della lotta contro l’”ancien régime” del XViii sec. nel XiX sec., il liberalismo ha riflesso le virtù del capitalismo del “laissez-faire, laissez-passer”, concetto che però in seguito è stato molto abusato. i suoi nemici vi hanno visto la semplice celebrazione del diritto alla sopravvivenza del più forte, mentre in realtà si trattava di un invito a superare gli ostacoli interni al libero movimento delle merci e delle persone.

i liberali e i partiti liberali hanno sempre prestato molta attenzione all’eco-nomia, avendo ben presto compreso che il benessere economico è essen-ziale per fornire agli individui condizioni di vita accettabili. Uno dei principi fondamentali del liberalismo è che, ieri come oggi, le persone devono essere in grado di provvedere a se stesse e godere del frutto del loro lavoro.

i liberali non concordano sul ruolo e sul raggio di azione che Stato e governo devono avere per il raggiungimento di questo fine. i cosiddetti liberali di destra credono che lo Stato e i governi abbiano un ruolo limitato da giocare, mentre i fautori del liberalismo sociale ritengono che lo Stato e il governo debbano agire per via legislativa per garantire la neutralità del campo da gioco e hanno il dovere di aiutare coloro che non sono in grado di provvedere a se stessi. può anche capitare che le posizioni dei liberali e dei partiti liberali oscillino, con il cambiare delle circostanze, tra questi due punti di vista.

può anche accadere che quello che si è dimostrato in origine come un nuovo approccio interessante e di grande successo si trasformi nel tempo in un dogma o in un mantra, continuando a essere seguito a lungo anche dopo che le circostanze siano profondamente cambiate.

Questa sorte è capitata, per esempio, a John Maynard Keynes. dopo la prima guerra mondiale, Keynes sostenne l’utilità del deficit pubblico a con-dizione di favorire gli investimenti e i consumi e a stimolare così l’economia

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e la creazione di nuovi posti di lavoro. Col passare del tempo, tuttavia, politici ed economisti hanno, in egual misura, preferito interpretare questa teoria come una giustificazione pura e semplice della spesa pubblica, senza tenere conto se i prestiti contratti erano usati per finanziare investimenti o per coprire le spese correnti del governo. Un simile destino è toccato anche a Friedrich august von Hayek, Milton Friedman e altri.

l’insegnamento che ne possiamo trarre è che le buone idee non devono trasformarsi in dogma e i liberali devono stare attenti a identificarsi con una teoria economica piuttosto che un’altra.

le teorie economiche non sono altro che strumenti per realizzare un obiettivo. non devono diventare esse stesse degli obiettivi.

l’obiettivo della pratica politica liberale deve essere sempre quello di agire per assicurare al maggior numero possibile di individui la possibilità di condurre una vita come meglio credono, naturalmente nel rispetto della libertà di scelta degli altri. per i liberali la dignità, l’individualità e l’unicità dell’individuo vengono sempre al primo posto e hanno priorità su religione, commercio, interesse economico, nazione, Stato e così via.

poiché questo principio è valido per tutti gli individui che formano una società, tale priorità non porta all’anarchia né alla sopravvivenza del più forte.

Solo i liberali e i partiti liberali possono farsi garanti di tale principio. altre ideologie potrebbero, ad esempio, aver adottato un approccio liberale in campo economico, ma probabilmente non accetterebbero la preminenza degli individui e delle loro scelte individuali quanto lo fanno liberali (o quanto i liberali dovrebbero fare in un mondo perfetto).

Gli oppositori del liberalismo spesso lo accusano di egoismo e di indiffe-renza verso i deboli e i poveri. per farlo citano il libertarianismo, una corrente del liberalismo secondo cui i deboli e i poveri hanno solo se stessi da incol-

18 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali

pare e allo Stato o al governo non si può attribuire il compito di imporre la solidarietà e di proibire comportamenti potenzialmente dannosi.

le tesi del libertarianismo possono essere interessanti nella misura in cui osservano con sguardo critico situazioni che diamo per scontate o che ci sono così familiari da non stimolare più domande o riflessioni. Queste tesi però non possono costituire le basi per una politica sostenibile, perché non tengono conto in alcun modo della fragilità di alcuni soggetti e della spietatezza di altri.

Gli esseri umani non sono esseri perfetti: commettono errori, possono mancare di coraggio, possono essere imprudenti, ecc. l’elenco delle loro fragilità e debolezze è infinito e, in modi differenti, è applicabile a ciascuno di noi.

ecco perché abbiamo bisogno di leggi e di regole. Sono le leggi e le regole a far sì che tutti, deboli e forti, possono avere una ragionevole possibilità di vivere le loro vite con dignità e in libertà. leggi e regole devono avere unicamente questo obiettivo.

in tale ottica i partiti liberali devono sempre valutare con attenzione l’utilità delle leggi che propongono e opporsi a quelle norme che servono solo a garantire interessi particolari o a soddisfare i capricci del momento.

Bisogna ammettere che è anche vero che i partiti liberali non sempre si comportano così. Ci sono volte in cui anche i partiti liberali si limitano a seguire le mode del momento: diventano ecologisti quando «verde» diventa la parola d’ordine del momento; abbracciano il multiculturalismo se la società favorisce l’integrazione, ma lo condannano quando il vento cambia direzione; possono perfino diventare euroscettici, se è questo che l’opinione pubblica vuole. in breve, rinunciano a essere la guida che apre la strada, ritenendo che la salvezza risiede nel seguire l’opinione pubblica, piuttosto che nell’illuminarla.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali 19

C’è però da chiedersi se la società abbia davvero bisogno di simili partiti pappagallo, specialmente quando già ve ne sono altri che incorporano queste proposte politiche in maniera ben più decisa.

oggi attraversiamo una crisi economica e finanziaria molto severa che offre ai partiti liberali l’opportunità di proporre risposte e soluzioni originali orientate al futuro. per poterlo fare, dobbiamo valutare con attenzione se i rimedi disponibili possono giovare ai cittadini o se, piuttosto, essi si limitano a venire incontro alle loro preoccupazioni immediate o, peggio ancora, a interessi particolari di questo o quell’altro segmento della società.

i cittadini sono, a ragione, furiosi con le banche e i banchieri che hanno accettato enormi rischi per aumentare i loro profitti. Molti invocano l’im-posizione di sanzioni. Ma se le banche fallissero davvero, cosa ne sarebbe dei soldi depositati?

Molti cittadini sono indignati per gli enormi deficit accumulati dai loro governi, ma rifiutano le conseguenze della stretta di bilancio, che si tratti di pagare più tasse o che implichino il rinunciare a sussidi o a diritti acquisiti.

Molti cittadini sono più che riluttanti ad accettare che i loro governi si attivino per soccorrere altri Stati ritenuti più spendaccioni, ma nessuno gli ha spiegato quali sarebbero le conseguenze per tutti della bancarotta di questi paesi.

Credo che questo sia il momento per i liberali e i partiti liberali di lasciar per-dere il gioco delle recriminazioni e guardare a soluzioni reali e sostenibili. È giunto il momento per i liberali e per i partiti liberali europei di riconoscere pubblicamente che nessun singolo Stato europeo può farsi carico da solo della crisi. È giunto il momento per i liberali e per i partiti liberali europei di riconoscere che abbiamo bisogno l’uno dell’altro e che uniti siamo molto più forti di quanto potremmo esserlo se fossimo ciascuno per conto nostro.

20 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali

Credo fermamente che i liberali e i partiti liberali abbiano il dovere di cer-care e di dire la verità. Questo può anche significare dover dire qualcosa che è completamente diverso da ciò che crediamo le persone vorrebbero sentirsi dire.

il parametro da tenere sempre a mente, nella ricerca di nuove soluzioni, è verificare se queste offrono davvero al maggior numero di persone una chance in più per una vita migliore e più dignitosa.

Si tratta senza dubbio di una delicata e difficile opera di bilanciamento, perché gli interessi dei singoli gruppi sociali e delle singole istituzioni si scon-trano e si contraddicono gli uni con gli altri. Come indicato in precedenza, gli interessi delle banche e quelli dei loro clienti possono essere differenti, in particolare se visti in una prospettiva di breve periodo. Così accade anche per gli interessi di chi appartiene a diverse fasce di età, come giovani e pen-sionati, o a quelli di chi ha un lavoro e di chi invece ne è alla ricerca. Su scala mondiale, è ovvio che gli interessi dei paesi ricchi divergono enormemente da quelli dei paesi poveri.

Se anche voi condividete questa concezione del liberalismo, sarà possibile individuare un percorso orientato al futuro per i partiti liberali.

i partiti liberali hanno il dovere di coinvolgere i cittadini in un dibattito e invitarli a individuare delle soluzioni che siano sostenibili e vantaggiose per quante più persone possibili. Cercare la verità e descriverla così com’è deve essere il punto di partenza imprescindibile. per farlo, è necessario mettere da parte il dogmatismo.

l’arco di volta di qualunque nuova possibile soluzione o idea politica, il suo scopo ultimo, deve sempre essere la sua capacità di apportare benefici all’interesse generale dei cittadini, di creare vantaggi per il maggior numero possibile di persone. le soluzioni suggerite migliorano la vita dei cittadini? offrono loro più libertà di scelta? Creano un maggiore equilibrio tra libertà

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Cosa hanno in comune tra loro i partiti liberali 21

e sicurezza? Sostengono la ricerca della felicità a vantaggio di molti o solo per pochi?

i partiti liberali che si limitano a curare gli interessi di pochi non divente-ranno mai forti.

La scelta è vostra. Buona fortuna.

Annemie Neyts-Uyttebroeck, Presidente del Partito ELDR dal 2005 al 2011, ottobre 2011

IL RUOLO deI PARTITI POLITIcI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Il ruolo dei partiti politici 23

I partiti politici sono gruppi di persone che condividono una stessa idea di società e vogliono renderla concreta.

in che modo? Si organizzano in una struttura e diffondono le proprie idee con campagne politiche per vincere le elezioni ed essere eletti alla guida del governo.

Messa così la cosa può suonare alquanto scoraggiante e difatti molti prefe-riscono non partecipare alla vita dei partiti. Quello dei partiti appare come un mondo sporco e corrotto, dove i politici pensano solo ai propri interessi.

i sistemi multipartitici sono però una parte essenziale di una moderna e sana democrazia rappresentativa. l’esistenza di partiti ben funzionanti è uno dei fattori decisivi che consente ai governi e agli organi legislativi di rappresentare la società nel suo insieme in maniera efficace. i partiti sono il ponte tra il governo e la società, sia perché traducono i bisogni della società in idee e programmi politici, sia per il modo in cui spingono il governo a dar conto del proprio operato. i partiti politici dovrebbero essere fondati su valori precisi e seguire una propria linea programmatica. Sfortunatamente questo non sempre avviene e in alcuni paesi i partiti sono ancora oggi fondati sull’etnia, il regionalismo o la religione oppure ruotano attorno a un leader carismatico, una famiglia o a una tribù dominante.

nei sistemi democratici i partiti svolgono alcune funzioni fondamentali che non possono essere affidate a nessun altro organismo o istituzione. nelle democrazie emergenti o relativamente giovani un sistema partitico debole finalizzato in primo luogo alla tutela di interessi personali o su personalità egocentriche può ostacolare la crescita della fiducia verso il nuovo sistema politico. nelle democrazie multipartitiche consolidate assistiamo a un

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24 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Il ruolo dei partiti politici

crescente logorio delle capacità dei partiti e di coloro che vi fanno parte, cosa che sempre più mina la fiducia nel sistema e regala consensi ai partiti populisti e agli estremisti.

i partiti svolgono nel sistema politico due ruoli fondamentali (e alterna-tivi): partecipano al governo oppure stanno all’opposizione. nei sistemi rappresentativi (consigli comunali inclusi), l’esecutivo è sostenuto dalla maggioranza dei rappresentanti che siedono al parlamento o al consiglio e il controllo sull’operato dell’esecutivo è esercitato dall’opposizione.

i partiti hanno naturalmente dei difetti, ma nessun altro corpo politico può sostituirli in una moderna democrazia di stile occidentale. a volte, in alcuni paesi, certi politici fondano dei “movimenti” che pretendono di essere diversi dai partiti tradizionali poiché si presentano come forze unificanti capaci di rappresentare la società nel suo insieme e non solo alcuni dei suoi settori. “Movimenti” fondati per competere per il potere non sono però nient’altro che partiti politici che operano sotto mentite spoglie.

SINTESI DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI UN PARTITO POLITICO:

• Svilupparelineepoliticheeprogrammatichealternative;

• Parteciparealleelezionievincerleperconquistareruolidigovernoattraversoiqualiattuarelepropriepolitiche;

• Esercitarecontrollosull’operatodelgovernoeserviredatramitetraigovernantieglielettori;

• Unirepersoneegruppidiversiconideeevaloricomuni;

• Individuareibisognidellasocietàeraggrupparliinopzionipolitiche;

• Reclutare,selezionareeformarecandidatidadestinarearuolilegislativiedesecutivi(eallealtrefunzionipolitiche).

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Il ruolo dei partiti politici 25

per evitare fraintendimenti, precisiamo subito che le altre organizzazioni della società civile non sono dei sostituti dei partiti. “le associazioni civiche non possono avere il ruolo dei partiti, salvo che esse stesse non si trasfor-mino in partiti” 3. le onG non rispondono del loro operato agli elettori attraverso le elezioni; né ci si aspetta da esse che partecipino alla forma-zione di un governo o che forniscano una funzione di indirizzo politico.

la capacità dei partiti di assolvere in maniera efficace le funzioni sopra descritte e il loro operato in generale sono regolati dal sistema norma-tivo dato dall’insieme delle leggi nazionali che in ciascuno Stato regola la competizione partitica e dal sistema normativo interno ai partiti. l’efficacia dell’operato dei partiti è un fattore di importanza critica, in particolare in quei paesi dove la partecipazione politica è scarsa o in continua erosione e dove i partiti soffrono per la debolezza della loro struttura organizzativa interna e per gli effetti della crisi di fiducia dell’elettorato.

alcuni vedono i partiti politici sotto una luce negativa. la competizione politica è a volte vista come destabilizzante. nelle giovani democrazie (un desiderio di pace e stabilità), ma anche in quelle consolidate (un desiderio di armonia), la competizione tra i partiti è spesso vista come una minaccia alla stabilità. la competizione non è però mai negativa. essa agisce come una “procedura di scoperta” (Friedrich august von Hayek) non solo nel mercato, ma anche tra i partiti politici. Rende i partiti più sensibili ai bisogni dell’elettorato e li spinge a sviluppare nuove idee e a raggiungere nuovi gruppi di elettori.

altri ritengono la politica e i partiti fondamentalmente o potenzialmente corrotti. la politica, tuttavia, è al servizio dell’interesse pubblico, del miglio-ramento della vita e dello sviluppo della società. Certo, anche i partiti sono animati da essere umani e quindi soggetti alle loro debolezze e ai loro insuccessi. Quanto più trasparenti sono le azioni e la condotta dei loro

3 Matthias Catón, Effective Party Assistance – Stronger Parties for Better Democracy, internatio-nal idea, policy paper, novembre 2007, p. 5

26 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Il ruolo dei partiti politici

membri, maggiore è la capacità dei partiti di rispondere al giudizio critico degli elettori.

“per contrastare questa [percezione negativa], i partiti politici devono com-petere entro confini politicamente accettabili che non possano minare la stabilità di un paese e la fiducia dei cittadini nel sistema stesso”4. Ripren-dendo una famosa osservazione di ernst-Wolfgang Böckenförde, il buon funzionamento degli Stati fondati su sistemi democratici multipartitici richiede l’esistenza di determinate precondizioni che lo Stato in sé non può garantire5.

Ciò significa che le democrazie multipartitiche e i partiti che le animano devono comprendere i propri reciproci limiti e ambiti politici e accettare alcuni principi fondamentali che dovrebbero sempre essere considerati come ovvi. “i partiti di opposizione devono riconoscere il diritto dei partiti di maggioranza a governare e i partiti di maggioranza devono accettare il diritto di critica dell’opposizione. inoltre, tutti i partiti politici, di governo come di opposizione, hanno l’obbligo di rappresentare gli interessi dei

4 Political Party Capacity Building Programme – Manual. elaborato dal national democratic institute for international affairs (ndi) con il sostegno della United States agency for inter-national development (USaid) e destinato ai partiti politici in namibia. Windhoek, namibia, 2004, p. 5 (citato in seguito come: ndi, Party Capacity Building Manual).

5 Già giudice della Corte costituzionale tedesca, ernst Wolfgang Böckenförde sostiene che gli Stati democratici non possono imporre il rispetto delle precondizioni necessarie per il loro funzionamento e, cioè, l’approccio democratico e l’ethos dei cittadini. „Der freiheitliche, säkularisierte Staat lebt von Voraussetzungen, die er selbst nicht garantieren kann. Das ist das große Wagnis, das er, um der Freiheit willen, eingegangen ist. Als freiheitlicher Staat kann er einerseits nur bestehen, wenn sich die Freiheit(...), von innen her, aus der mora-lischen Substanz des einzelnen und der Homogenität der Gesellschaft, reguliert. Anderseits kann er diese inneren Regulierungskräfte nicht von sich aus, das heißt, mit den Mitteln des Rechtszwanges und autoritativen Gebots zu garantieren versuchen, ohne seine Freiheitlichkeit aufzugeben(...).“ ernst-Wolfgang Böckenförde: Staat, Gesellschaft, Freiheit. 1976, p. 60.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Il ruolo dei partiti politici 27

cittadini che li hanno votati”6. i vincitori delle elezioni devono conservare la modestia e ricordare che domani probabilmente toccherà a loro assa-porare la sconfitta. il periodo che segue le ultime elezioni è lo stesso che precede le prossime elezioni. Gli sconfitti non devono mai dimenticare che c’è sempre un’altra possibilità (a un livello diverso di governo o in un momento successivo) e che in futuro il risultato può sempre cambiare.

6 ndi, Party Capacity Building Manual, p. 5.

STRUTTURA e FUnZIOnI deI PARTITI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 29

4

come abbiamo visto, i partiti politici riuniscono gruppi di persone che condividono idee e che puntano a dare concreta attuazione a queste idee attraverso lo strumento legislativo. per poterlo fare, è necessario innanzi-tutto creare una struttura organizzata.

il capitolo che segue descrive le strutture di base necessarie per un partito che aspiri a conseguire il successo politico e i ruoli e le funzioni la cui pre-senza è indispensabile nella struttura del partito o di una sua sezione locale. Coordinamento e organizzazione sono le chiavi del successo politico!

la struttura dei partiti cambia da paese a paese, in europa e fuori. il quadro normativo definito a livello nazionale dalle leggi e dalle altre norme che nei singoli paesi regolano i partiti politici non è sempre uguale e per questo non è possibile presentare un modello dettagliato della struttura organizzativa tipica dei partiti.

in linea di massima è possibile identificare quattro tipi diversi di partiti politici: 7

1. “i partiti dei puristi: per loro l’ideologia politica e/o religiosa viene prima di tutto, anche della conquista del potere. Raramente accettano com-promessi, se non li escludono del tutto. Si tratta di partiti di veri credenti, pervasi da una profonda coerenza ideologica.

2. partiti monotematici: fondati in funzione di un unico obiettivo o di uno specifico bersaglio elettorale come, per esempio, un particolare gruppo etnico, le donne, l’ambiente, i diritti degli animali, i bisogni degli anziani, ecc. Quando partecipano alle elezioni, sono all’improvviso costretti a sviluppare un’ideologia più ampia e inclusiva.

7 arjen Berkvens, Becoming a better politician, political skills manual, alfred Mozer Stichting, amsterdam, 2009, pp. 60-61.

30 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

3. partiti tradizionali: partiti dotati di un quadro ideologico coerente e che puntano alla graduale acquisizione del potere. Ciò avviene in genere a piccoli passi, con un’espansione lenta ma sicura.

4. partiti di potere: questi partiti sono fondati per sostenere il sistema. Spesso nascono quando un forte leader carismatico cerca di ottenere il potere. Sono in genere comuni nei paesi con sistemi di tipo presidenziale, molto rari nei sistemi parlamentari”.

i partiti liberali di maggior successo tendono a seguire lo schema dei partiti tradizionali. Se si è davvero convinti dei presupposti indicati in apertura del capitolo terzo e, cioè, si è disposti a correre alle elezioni e partecipare al governo (a qualunque livello) per contribuire a dar forma allo Stato e alla società, la creazione di un partito tradizionale è di sicuro l’approccio di maggior successo.

la creazione di strutture di partito sostenibili è l’elemento essenziale per sviluppare forza e persistenza, superare le crisi che inevitabilmente si presenteranno e offrire agli elettori alternative politiche credibili. poiché l’obiettivo finale di un partito è la vittoria elettorale, il successo politico può essere definito come l’acquisizione del potere esecutivo attraverso la conquista del maggior numero possibile di parlamentari (a tutti i livelli).

oltre a un’ideologia coerente e convincente, è necessario assicurare un impiego efficace delle risorse del partito a tutti i livelli amministrativi. Queste risorse sono sia umane che finanziarie e comprendono anche le capacità individuali del personale coinvolto. il partito deve identificare con chiarezza le sue risorse, impiegarle in maniera efficace e lavorare per espanderle. Gran parte dell’attività del partito è spesa in un’attenta organiz-

è POSSIbILE OTTENERE UNA SINgOLA gRANDE vITTORIA POLITICA ANChE SENZA UNA SOLIDA bASE ORgANIZZATIvA MA è MOLTO PRObAbILE ChE ESSA SIA DESTINATA A NON RIPETERSI.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 31

zazione e gestione interna. È vitale che ognuno sappia qual è il suo ruolo, a chi rivolgersi e chi sta facendo cosa. anche “i partiti con buone idee, quadri direttivi coscienziosi e un gran numero di iscritti possono mancare i propri obiettivi. troppo spesso i partiti fanno l’errore di dedicare tutte le loro risorse ed energie a campagne elettorali con un orizzonte ristretto, invece di cercare di mantenere una solida struttura organizzativa democratica” 8.

i partiti di nuova formazione spesso si mostrano impazienti di ottenere troppo in troppo poco tempo e trascurano la creazione di una solida struttura interna. i partiti già consolidati a volte finiscono per considerare la struttura organizzativa come qualcosa di scontato e dimenticano quanto sia importante rivederla e adattarla alle nuove tendenze emergenti e alle nuove priorità che si manifestano di volta in volta. il rinnovamento (ma anche la creazione) di un nuovo partito deve partire dall’attenta analisi di ciò che in passato ha funzionato, di cosa deve essere migliorato, delle azioni da intraprendere per ritagliare la struttura interna su misura sul proprio elettorato, della strategia scelta e delle risorse disponibili.

8 ndi, Party Capacity Building Manual, p. 9.

SI PUò CREARE UN PARTITO ANChE SENZA AvERE UNA SEDE PER L’UFFICIO!

Certoèpiùcomodoemagaridàun’impressionedimaggioreprofessionalità,eppuremoltipartitiserisonostaticreatidazeroeconpochisoldi.

Quandocisiattivapercreareunnuovopartitooseilpartitomadre,alivelloregionaleonazionale,nonèingradodiprestaresupportofinanziarioallacostituzionedelvostrocircololocale,bisognadarsidafareinproprio,partendodacasapropria.

Ciòcheserveèsolouncomputereunpo’dispaziosulloscaffaledeilibri.

Leriunionidell’ufficiodirettivopossonosvolgersidirettamenteacasadeisuoimembrietraquestipotrebbemagariesserveneunodisponibileaospitarel’assembleagenerale,nelcasononvifosselapossibilitàdiaffittareunlocale.

32 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

Questo non vuol però dire che è necessario aver completato interamente l’organizzazione della struttura del partito prima di poter iniziare una cam-pagna politica. la costruzione di un partito è un processo che non si inter-rompe mai e che riveste sempre la massima importanza, se si vuole avere successo sul lungo periodo. Si deve partecipare alle elezioni quando ci si sente pronti a farlo. Bisogna però valutare realisticamente le proprie chance per capire quando conviene o no farlo. partecipare alle elezioni locali e vincere qualche seggio rafforzerà la vostra credibilità molto più che avere la presunzione di essere pronti alle elezioni nazionali e poi fallire miseramente.

in che modo è possibile farlo? nel capitolo 8 troverete utili idee al riguardo.

la tabella che segue mostra alcuni degli elementi essenziali della struttura organizzativa di un partito 9.

i partiti di successo sono in genere costruiti seguendo il modello bottom-up (dal basso verso l’alto) e possono contare su una solida base di aderenti che gioca un ruolo importante nei loro processi decisionali interni. Gli iscritti formano circoli locali diffusi nelle città e nei centri urbani minori. in fun-zione della struttura amministrativa del paese, l’organizzazione del partito può essere di tipo piramidale. i circoli locali sono riuniti in raggruppamenti regionali o provinciali che a loro volta formano l’organizzazione del partito a livello nazionale. i partiti partecipano alle elezioni e all’amministrazione statale a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale e parlamento europeo. negli Stati di tipo federale i partiti sono molto decentrati e attribuiscono ampia autonomia ai circoli locali (e di livello superiore). Sono loro a decidere sulle nomine dei candidati, a preparare i programmi elettorali e a decidere sulle coalizioni locali una volta che le elezioni si sono svolte. il potere decisionale risiede a tutti i livelli nel congresso di partito (cioè l’assemblea generale). i circoli locali eleggono o nominano i delegati incaricati di rap-presentarli ai congressi di partito delle strutture di livello immediatamente superiore. più grande è il circolo, più sono i suoi delegati e, quindi, i suoi voti. i delegati che partecipano al congresso eleggono o indicano i candidati 9 tratto e adattato da: netherlands institute for Multiparty democracy (iMd), A framework

for democratic building, l’aia, 2004, pp. 11-13.

FORZA ORGANIZZATIVA

Il successo politico richiede un impiego efficace delle risorse organizzative a tutti i livelli.

Le risorse umane e finanziarie disponibili devono essere gestite e impiegate con attenzione.

Un piano strategico di lungo periodo studiato con attenzione, un programma politico e procedure amministrative che prevedono riunioni e audit finanziari periodici sono buoni indicatori di tale forza organizzativa.

PRINCIPI DELLA DEMOCRAZIA PARTITICA

Non si può sostenere una politica democratica e poi non praticare la democrazia all’interno del proprio partito. La democrazia interna richiede regole e procedure imparziali che impediscano la possibilità di un controllo arbitrario delle votazioni e della conduzione del partito da parte di singoli leader o di cricche di potere. Non basta che tali norme esistano, esse devono essere anche messe in pratica.

La definizione del concetto di “iscritto” del partito è di vitale importanza per assicurare un sistema equilibrato di controlli e garanzie. Nei partiti democratici sono gli iscritti a esercitare la funzione di controllo. Tutti gli organi e i funzionari di partito seguono procedure stabilite e devono rispondere del loro operato alla base e agli organi di controllo a ciò deputati previsti dallo statuto.

I valori e le pratiche democratiche sono cruciali per l’istituzionalizzazione democratica e il rafforzamento del partito. Non ha alcun senso sostenere una politica democratica e poi non praticare la democrazia all’interno del proprio partito.

UNITÀ DEL PARTITO

Affinché un partito sia efficace, i suoi iscritti devono aderire a una visione comune e seguire le norme del partito. Il partito deve essere coeso, ma ciò non vuol dire che non possa esservi un intenso acceso dialogo interno. Il dibattito costruttivo è utile per migliorare e affinare il programma del partito e mantiene alta la motivazione degli iscritti. Il partito deve tuttavia puntare a bilanciare il bisogno di coerenza ideologica e organizzativa con la necessità di nuove idee e innovazioni. È necessario evitare la formazione di correnti e una frammentazione ideologica troppo profonda, poiché esse, col trascorrere del tempo, provocano la perdita di fiducia da parte degli elettori e, quindi, di voti.

IDENTITÀ DEL PARTITO

Il partito politico deve sapere per cosa si batte. Idee confuse, principi contraddittori e programmi poco chiari danneggiano l’immagine del partito e la sua capacità di attrazione dei potenziali elettori. Il partito deve sostenere un insieme di principi politici, economici e sociali più o meno coerenti e indicarli nel proprio programma. Deve avere, cioè, una propria identità ideologica.

Gli attivisti e coloro che lavorano per il partito devono ricevere incentivi non economici. Idealismo, dottrina e ideologia sono gli incentivi più efficaci per conservare la dedizione degli aderenti.

CAPACITÀ DI PROPAGANDA

I voti non arrivano mai da soli.

Un’efficace propaganda politica richiede che il partito sia in grado di esprimere e mettere insieme tutte le sue risorse organizzative (umane, materiali, economiche, ideologiche, di immagine) per presentarsi nel modo più convincente nel confronto con i suoi diretti rivali politici.

istituzionalizzazione

34 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

delle singole circoscrizioni elettorali alle elezioni locali e nazionali. eleggono inoltre i vari uffici direttivi (di solito ogni due anni) e approvano a votazione i programmi elettorali. Quando un partito entra a far parte di un governo, spesso viene organizzato un congresso straordinario che ha il compito di approvare il programma politico del nuovo esecutivo.

Riunioni previste dallo statuto

le riunioni di partito sono indirizzate soprattutto agli iscritti. la riunione di base è il congresso (o assemblea generale) che si tiene con periodicità annuale a tutti i livelli del partito.lo scopo fondamentale dell’assemblea generale è fornire uno scambio regolare e strutturato di contatti tra gli iscritti e i funzionari eletti in ognuno dei consigli e delle assemblee del paese. Cosa succede nel paese? perché è necessario adottare questa o quella proposta legislativa e quali saranno le sue conseguenze per la società e la città? il partito rimane in contatto con gli elettori e i loro problemi quotidiani attraverso uno scambio costante di informazioni e opinioni, solo così i suoi membri possono riuscire a padro-neggiare gli argomenti di dibattito meglio dei loro oppositori politici.l’assemblea generale è sempre l’organo decisionale di livello più elevato del partito e dei suoi circoli locali. È essa che decide su tutte le questioni organizzative e politiche del partito o dei circoli. l’assemblea revoca ed elegge l’ufficio direttivo. i membri dell’assemblea eleggono i delegati che partecipano alle assemblee di livello superiore e i delegati scelgono i can-ditati che parteciperanno alle elezioni. l’assemblea generale decide sulle questioni politiche di base e le sue decisioni vincolano l’azione del direttivo per il periodo di riferimento.

è NECESSARIO CREARE CIRCOLI DI PARTITO IN CIASCUNO DEI COLLEgI ELETTORALI (PARLAMENTARI) E IDEALMENTE IN CIASCUNA MUNICIPALITà.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 35

esempio di struttura di partito in uno Stato di tipo federale:

UFFICIO DIRETTIVO

COMITATO ESECUTIVO

ELETTI

DELEGATI DELEGATI DELEGATI

ASSEMBLEAGENERALE•Adottarisoluzionisuquestionilocali

CIRCOLOLOCALE•Primopuntodicontatto

CONGRESSOREGIONALE•Adottarisoluzionisuquestioniregionaliedeleggeicandidati

SEZIONEREGIONALE•Riuniscepiùcircolilocalialivellodiregione/provincia

CONGRESSONAZIONALE•AdottarisoluzionichevincolanoilPartitonelsuoinsieme

SEZIONENAZIONALE•Riuniscepiùsezioniregionali

36 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

di solito il presidente del circolo presiede anche l’assemblea generale locale, ma questa può comunque decidere di eleggere un incaricato ad hoc. Un altro membro viene incaricato di redigere il verbale delle riunioni. i risultati delle votazioni e le decisioni politiche approvate nelle riunioni sono comu-nicati a tutti i membri.

Gli iscritti dei circoli locali hanno tutti diritto di voto e di parola nelle riunioni dell’assemblea generale del circolo e possono proporre bozze di risoluzioni.

L’ufficio direttivo del circolo locale

il direttivo (o ufficio esecutivo locale) dirige l’amministrazione ordinaria del circolo. l’area di riferimento di un circolo locale è stabilita in genere in funzione della struttura amministrativa del proprio Stato nazionale. Un cir-colo locale può quindi avere come area di riferimento una città oppure un centro urbano minore, che ovviamente comprendono un numero molto diverso di iscritti al partito. il direttivo dovrebbe essere formato da almeno un presidente, un tesoriere e un segretario. in funzione dei requisiti legali e delle proprie preferenze, il direttivo può includere anche altri funzionari preposti alla guida delle campagne politiche, alla gestione della segreteria degli iscritti o al ruolo di portavoce. Fate attenzione ad assicurare la parità di presenza tra i due sessi negli organi elettivi in modo da attrarre sia l’elet-torato maschile che quello femminile.

Assicuratevichel’assembleageneralesisvolgasemprenelpienorispettodelregolamentointernodelpartito.Traiprimiattidiunpartitodinuovaformazionevièsemprelaredazionediunabozzaditaleregolamentochedeveesserepoiapprovatoformalmenteinoccasionedellaprimariunionedell’assembleagenerale.Icircolilocalidinuovacostituzionepossonoutilizzarecomemodelloleregolegiàinusonellestrutturedilivelloregionaleenazionale.

Puòessereutileindicaredirettamentenellostatutoiterminitemporalimassimiperinvitarenuoviiscrittieproporrebozzedirisoluzioni.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 37

Un buon direttivo deve trasmettere energia e vitalità al circolo. energia e vitalità sono la chiave per assicurare buona affluenza alle riunioni di partito, aumentare gli iscritti e stimolarli a partecipare in prima persona alle attività e allo sviluppo della linea programmatica.Un buon direttivo affronta le difficoltà generate dai sempre possibili con-flitti interni ed esterni. idealmente individua i problemi prima ancora che essi si manifestino e agisce per prevenirli.Soprattutto, il direttivo indica la linea politica programmatica e sprona il circolo a vincere sempre più seggi, per ottenere futuri successi politici.Subito dopo l’elezione: qual è il ruolo del presidente del circolo locale?

SEMPLICI REgOLE PER LE RIUNIONI DEL DIRETTIvO LOCALE

Èdoveredeimembrideldirettivodarecontodiciòcheèstatofattoneltempotrascorsodallaprecedenteriunione.Iltesorieredevefornirealdirettivounquadroaggiornatodellostatodellefinanzedelcircolo.Seilcircolohadefinitounpianod’azioneannualedieventiealtreattività,ènecessariodescriverneiprogressiestabiliregliobiettivieicompitiperilperiodosuccessivo.Invitateglialtrimembridelpartitoeletti(sevenesono)neiconsiglicomunalieneglialtriorganiparlamentariperaveredallalorovoceunadescrizionedirettadelleattivitàchevisisvolgono.Lecandidaturedeinuoviiscrittialpartitodevonoessereapprovatenelrispettodelvigenteregolamentointerno.Leinformazioniprovenientidallestrutturedelpartitodilivelloregionaleenazionalevannocondiviseediffuse.Leattivitàel’amministrazionedelpartitopossonoaverelaprecedenzanelleriunionideldirettivo,manonbisognatrascurarelealtrequestionipoliticheeprogrammatiche.Bisognaparlareconfranchezzanonsolodeisuccessi,maanchedegliinsuccessipolitici.

38 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

il presidente ideale è un misto tra uno stratega e un leader che non si fa problemi ad agire in prima persona. il presidente è la principale figura di contatto per potenziali iscritti, per i sostenitori e per coloro che sono già membri. È lui che mantiene i contatti con gli organi superiori del partito e coordina le attività locali.

l’obiettivo è soprattutto acquisire nuovi membri per la causa liberale. Ciò significa da un lato mantenere sempre coinvolti e motivati gli iscritti già acquisiti, dall’altro portare a bordo continuamente nuovi membri. il pre-sidente mantiene informati gli attivisti della base di ciò che viene deciso ai livelli superiori del partito e delle decisioni e delle azioni a livello locale. ana-logamente, comunica ai vertici superiori ciò che il circolo fa a livello locale. più si è radicati, economicamente e socialmente, nella struttura municipale o regionale, più si riuscirà a comunicare il giusto messaggio e conquistare altri iscritti alla causa.

È essenziale restare in contatto con gli iscritti ed essere sempre aggiornati su quali sono i loro interessi e le loro capacità. Meglio li si conosce, più facile

NON DIMENTICATE MAI DI REDIgERE IL vERbALE DELLE RIUNIONI!

Aoccuparsenepuòessereilsegretariooppureunaltromembrodesignatodivoltainvoltaaogniriunionedeldirettivoodell’assembleagenerale.

L’utilitàdeiverbaliinformascrittaèfacilmenteintuibile.Potrebbecapitare,peresempio,chesiabbiabisognodisaperecom’èstatogestitounparticolareeventosvoltosiinpassatoechelapersonachel’hagestitononfacciapiùpartedelcircoloochecomunquenonsiapiùpossibilecontattarla.«Sesoloavessimopresonotadicomeabbiamoorganizzatoquest’evento…»

Èassolutamenteindispensabileregistrareirisultatieledecisionidelleriunionideldirettivoedelleassembleegenerali(einognicasosarànecessarioregistrareirisultatidellevotazioni)econservareinformascrittalevalutazionidell’organizzazionedeglieventi,inmododapoternemonitorareiprogressi.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 39

sarà pianificare eventi e gruppi di lavoro orientati a specifici obiettivi che puntino a valorizzare la partecipazione dei singoli iscritti facendo leva sulle loro specializzazioni e reti relazionali.

la tabella che segue non intende essere esaustiva e alcune delle sue voci possono sovrapporsi tra loro, essa tuttavia rappresenta una panoramica fedele delle attività e delle mansioni essenziali che saranno trattate più dettagliatamente nei prossimi capitoli10.

10 testo e illustrazioni tratte e adattate da: Vorsitzendenhandbuch für Orts- und Kreisverbände der FDP NRW, Fdp landesverband nordrhein-Westfalen, marzo 2009, p. 28.

40 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

IDENTIFICATEESVILUPPATEILVOSTROPOTENZIALE

• Chiedeteaimembriperchévoglionopartecipare• Organizzateeaggiornatelabancadatideicontatti• Incoraggiateinuoviiscrittiapartecipareinmaniera

attiva• Selezionateecontattateigruppiobiettivo• Conduceteun’analisiSWOT(Strengths:punti

diforza;Weaknesses:debolezze;Opportunities:opportunità;Threats:minacce)

• Fissategliobiettividellecampagne• Organizzateseminaridistrategiaconespertiesterni

COSTRUZIONEDEIGRUPPI

• Organizzateeventisociali• Organizzateseminaridedicatialle

tecnichediteam-building(costruzionedigruppi)

• Pubblicizzatelevostreattivitàedeventi• Puntateaipotenzialiaderentiattraverso,

adesempio,gli“ambasciatoridelpartito”

ORGANIZZATEEVENTIEDATEVISIBILITÀALVOSTROPROFILO

MIGLIORATELAVOSTRACAPACITÀDISOSTENERELEVOSTRECAMPAGNE

• Sfruttateilmaterialeperlecampagnepreparatodallestrutturealivellonazio-nale(sedisponibile)

• Organizzateeventiconlapartecipazionedipersonaggidipuntadelmondolibe-ralecomepoliticiorelatorispecializzati

• Impegnatevinelleattivitàdirelazionipubbliche

• Sviluppatelineeprogrammaticheeapprovaterisoluzionidelpartitosuquestionilocali

• Partecipateaglieventiorganizzatidaclubeassociazionilocali

• Organizzatecorsidiformazioneperivostriaderentiincollaborazioneconespertiopoliticilocalid’esperienza

• Organizzateattivitàperlaraccoltadifondi• Individuateesceglieteilbersagliodelle

vostrecampagne• Mobilitateivostrisostenitori• Preparatematerialiperilsupportodella

campagnaesviluppatelavostrapresenzasuinternet

ACQUISTATEVISIBILITÀ

• Datevivisibilitàsuinternetepreparatevolantinidadistribuire

• Organizzateeventipubbliciebanchettiinformativi

• Apritealpubblicoleriunionideldirettivo• Entrateincontattoconassociazioneesterne• Confrontateviconperiodicaregolaritàconla

stampa

Matricedelle

funzioni

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 41

ChECkLIST Organizzaepresiedileriunionideldirettivo,leassembleegeneralieglialtri

eventi(comeiricevimentidifineanno,ipartyestivielealtreoccasionidiincontrosociale).

Designaunincaricato(adesempioilsegretarioamministrativo)acuiaffidarelaredazionedeiverbalidelleriunioniprevistedallostatuto,comequelledeldirettivool’assembleageneraleeassicuratichetaliverbalisianoconsultabili.

Controllacostantementel’andamentodelleiscrizioni:contattatapotenzialinuoviiscrittiinviandoconregolaritàmessaggidimarketingpoliticoaunavastalistadidestinatari;organizzaeventipubbliciconfrequenzamensile(adesempiorinfreschieconvegnipubblici);ecc.(vediancheilcapitolo5).

Riferisciirisultatidellevotazioni(deldirettivo,peridelegatiaglialtriorganidipartito)allestruttureorganizzativedilivellosuperiore.

Esprimiiltuoapprezzamentoecongratulatiinoccasionedicelebrazioni(“meglioelogiarequalcunounavoltaditroppocheunavoltadimeno”).Invialetterediringraziamentooelogiaavoce,allaprimaoccasionepubblicapossibile,l’impegnoeglisforzispecialidegliiscritti;ciòserviràadalimentarelamotivazionedegliaderentichesiimpegnanovolontariamentenellavoroperilpartito.

Mantieniicontatticonassociazionilocaliqualiisindacati,leorganizzazionidatoriali,leamministrazionipubbliche,icircolisportivi,lastampalocaleeancheglialtripartitipolitici.Puoisfruttarelaloroesperienzaperrafforzareiltuoprofiloedareancorapiùcredibilitàallatualineaprogrammaticainvitandoneconregolaritàimembrideldirettivoalleriunioni,inclusigliincontriconlastampa.Nonaspettarechesianoloroamettersiincontattoconte.Cercaanchediindividuarequestioniconcretedilorointeressechepuoiaffrontareinquantopartitoechepossanoesserepresentatecomeunsuccessoaimedia.

Quandoriceviinvitiaeventiorganizzatidaquesteassociazioniodaaltricircoli,accettandoverificasesonointeressatiadartispazioperunbrevediscorsodibenvenuto.C’èdisicurochiapprezzeràunasimileoffertaetuavraiunapossibilitàinpiùperdiffondereilmessaggioliberale.

Valutaconattenzioneilcalendariodeglieventidelpartitodalpuntodivistadeimedia:inqualicasièpreferibileinviareallastampasolounbreve

42 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

comunicatoeinqualièpiùutileinvitarlaaesseredirettamentepresente?(Vediancheilcapitolo7pergliaspettirelativiallacomunicazione).

Assicuratichelaselezionedeicandidatiperlecampagneelettoraliavvengaesisvolgainconformitàconilregolamentointernodelpartito.

Sostienilecampagneelettoralideicandidatidelpartitoeorganizzaperloroincontridiformazionededicatiallagestionedeirapporticonimedia,alprogramma,allalineaprogrammatica,allacapacitàdielaborazionediundiscorso,ecc.

Seseiilpresidentedellastrutturadilivelloorganizzativoimmediatamentesuperioredeltuocircolodipartito(livelloprovincialeoregionale),mantieniicontatticontuttiicircolilocali,coordinaneleattivitàquandopossibileeagiscidaloro“direttoretecnico”,comesefosserounasquadradicalcio.Senellatuaregionevisonocollegielettoralidovenonvièalcunarappresentanzaliberale,cioèdovenonvisonocircolidelpartito,attivatiperfondarneuno.

IN qUANTO PRESIDENTE DI UN CIRCOLO REgIONALE PUOI ANChE:

• Prestareparticolarecuraalladistribuzionenelleareedituaresponsabilitàdimanifestimuralievolantiniperpubblicizzareeventiregionali.

• Prenderecontattoconcircolieassociazionilocalieverificaresevisonopotenzialinuoviiscritti.

• Discuterecongliorganidelpartitodilivellosuperioredellestrategieattuabilipermigliorarelavostravisibilitàepresenzainquestearee.

• Offrireagliiscrittidiareedovelapresenzaliberaleèdeboleopportunitàformativededicate,adesempio,alletecnicheperlaconduzionedellecampagnepolitiche.

Tesoriere

i compiti del tesoriere politico possono variare a seconda delle specificità locali e delle normative nazionali vigenti in ciascun paese.

in sintesi, l’esigenza è quella di avere una supervisione sulla gestione econo-mica del partito, assicurarne la sostenibilità di lungo periodo e conservare un’accurata registrazione della contabilità e delle procedure amministrative

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 43

(conformità legale e regolamento interno del partito). Spesso le normative nazionali sui partiti politici richiedono che l’autorizzazione ai pagamenti sia firmata dal tesoriere e controfirmata da un secondo soggetto, in genere il presidente del circolo. tale prassi è intesa a ridurre il rischio di frodi.

ChECkLIST Iltesorieredevepredireilfuturo(economico),controllareilpresente

(monitorareleentrateeleuscite)epermetterelarevisionedelpassato(audit).

Iltesorieredeveassicurareilmaggiorgradopossibileditrasparenza,nonsoloperrispettarelenormativelegali,maancheperassicurareaimembridelpartitocheilorosoldisonoamministratinelmigliormodopossibile.

Iltesorieredeveassicurareilcoinvolgimentodeglialtrimembrideldirettivo,inprimoluogodelpresidente,nellequestionieconomiche;leprioritàpolitichedevonoesseredeciseperprimeepoiilbudget(entrateeuscite)vaelaboratosullabasediquestepriorità.

Iltesorieresioccupadellapianificazionefinanziariadellecampagneelettorali.Èluichedeverichiederepreventiviperimaterialipromozionalieglieventi.Stabilirebuonicontatticonleimpreselocalipuòessereutileperassicurarsientratesupplementari.

Iltesoriereorganizzaetieneaggiornatalabancadatiperlaraccoltadeifondi(incerticasi,indeterminatiPaesi,questocompitoètradizionalmenteassegnatoaunaltromembrodeldirettivocheassumel’incaricodifunzionarioaddettoallaraccoltafondi).

Iltesorierestabiliscerelazioniecontatticonleimpreseprivateconsedenellapropriamunicipalitàperesplorarelepossibilitàdiraccoltafondi.

Iltesorieremantieneicontatticongliiscritti(ricordalorodiversarelaquotadiiscrizione,liinvitaafaredonazionisupplementariinoccasione,adesempio,dellecampagneelettorali).L’invioregolaredimessaggidimarketingpolitico,diauguridibuoncompleannoedigadgetdelpartitopuòcontribuireamigliorarelapredisposizionedegliiscrittiadonare.

Iltesorierehaildoverediseguireappropriateprocedurecontabiliperlaregistrazionedelleentrateedelleusciteepresentarealdirettivorendicontieconsultiviperiodici.

44 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

Revisori

anche i requisiti per i revisori possono variare in base alle specifiche norme e prassi nazionali.

in alcuni casi è richiesta la designazione di revisori e di sostituti direttamente tra i membri del circolo (ma che non devono essere membri del direttivo!) se il bilancio è gestito separatamente da quello delle strutture di partito di livello più elevato e deve quindi essere sottoposto a controllo. in alcuni paesi le leggi sui partiti richiedono la designazione di due revisori in base al principio che quattro occhi sono meglio di due. può essere saggio applicare questo principio anche quando non è la legge a richiederlo, perché riduce il rischio di frodi.

LE LEggI ChE REgOLANO I PARTITI POLITICI

NonintuttiiPaesivisonoleggienormativespecifichecheregolanol’organizzazioneeilfinanziamentodeipartiti.Inalcunicasièperòcosì.Assicuratidiconoscerequestenormeediinformarnesiaimembrideldirettivochegliiscritti.

Presta particolare attenzione alle normative fiscali e alle altre leggi che regolano le donazioni.

ChECkLIST Revisioneannualedellacontabilitàdeltesoriere.Deviavereildirittodi

accedereinqualunquemomentoaidocumenticontabilideltuocircololocale.

Riferisciqualunqueanomaliariscontratanellacontabilità.

Presentailtuorapportoall’assembleageneraleannuale.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 45

Direttore esecutivo/General manager/Segretario

non importa quale sia la denominazione di questa carica, il suo è un ruolo di fondamentale importanza. in tutti i circoli deve, infatti, esservi qualcuno che ha il compito di coordinarne le attività.

Se le dimensioni e le risorse economiche del circolo lo richiedono, può essere preferibile affidare il compito a un incaricato assunto a tempo pieno o part time. l’incaricato eventualmente assunto riceverà ex officio l’attri-buzione di membro del direttivo. Se l’incaricato è invece un volontario, svolgerà i suoi incarichi nell’ambito della normale divisione del lavoro tra i membri del direttivo.

il segretario coordina le attività del partito, redige, stampa e distribuisce gli ordini del giorno e i verbali e cura l’invio delle convocazioni delle riunioni del circolo, cioè le riunioni del direttivo, l’assemblea generale e gli altri eventi tematici.

ChECkLIST Ilsegretarioinvitagliiscrittiaglieventieliinformadellescadenze

obbligatorie,adesempioperlapresentazionedirisoluzionioperleproceduredielezione.

Ilsegretariopreparaiverbalidelleriunionieinformagliorganidilivellosuperioredelpartitodeirisultatidellevotazioniperl’elezionedeidelegati.

Ilsegretariodeveconoscereinmanieraesaustivalelegginazionalisuipartiti,iregolamentiinternidelpropriopartitoeleregoleeleprocedurecheregolanoglieventiprevistidallostatuto,perassistereilpresidenteincasodiquesitisulleprocedure.

Ilsegretarioinviaconperiodicitàregolaremessaggidimarketingpoliticoenewsletteragliiscrittidelcircolo.

Ilsegretarioamministralabancadatidegliiscritti(congiuntamenteconiltesoriere).

46 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti

SE ASSUNTO E SE IL PARTITO DISPONE DI UN UFFICIO: Seilcircolodisponedellerisorsepermantenereunufficio,ilsegretario

coordinaleattivitàquotidianedelpartitodaquestasedeelarendedisponibilealpubblico,essadiventacioèl’indirizzopostaleufficialedelpartitoeilpuntodicontattoformaleperglielettorichesirivolgonoomostranointeresseversoilpartito.

Amministrazionedeidocumentidelpartitoedelmaterialeperlecampagneelettorali.

Portavoce/Addetto stampa

il suo ruolo è quello di rendere pubblico il grande lavoro che il circolo svolge! le attività del circolo devono essere note tanto ai sostenitori, quanto agli oppositori.

È consigliabile inviare comunicati stampa con regolarità, ma solo se si hanno novità importanti da comunicare o eventi da annunciare. eccedere con notizie poco importanti vi farà solo guadagnare la reputazione di sec-catore. Stimolate inoltre i vostri aderenti a inviare lettere alla stampa locale in modo da rafforzare la presenza su di essa del pensiero liberale.

per aiutarvi a diffondere i vostri messaggi tra i media, preparate una lista con le informazioni di contatto della stampa locale e regionale e stabilite relazioni di lavoro con giornalisti e redattori. Chi è nuovo del mestiere e non ha ancora creato una propria rete di contatti può iniziare presentandosi direttamente ai media locali (cioè ai quotidiani locali e regionali, alle stazioni radio e tV locali, alle piattaforme media su internet, ecc.).

Siate pazienti! Come in tutte le relazioni tra esseri umani, anche quelle tra giornalisti e politici richiedono tempo. non aspettatevi che i media vi diano un caloroso benvenuto, che seguano con intensità le attività del vostro partito o che citino i vostri comunicati stampa.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Struttura e funzioni dei partiti 47

Continuate a lavorare duro e con professionalità e la stampa non potrà ignorarvi a lungo.

Maggiori dettagli sulle tecniche di comunicazione sono contenuti nel capitolo 7.

il rispetto delle leggi che regolano i partiti politici è essenziale così come lo è una buona divisione dei compiti tra i membri del direttivo e l’aderenza alle regole interne del partito. Questo però non basta. Gli iscritti sono la vera linfa vitale dalla quale nascono i voti. i capitoli che seguono descrivono cosa fare per aumentare gli iscritti e conservare una vibrante base di aderenti.

L’AMMInISTRAZIOne deGLI IScRITTI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti 49

5

Gli iscritti sono tutto! Sono i vostri attivisti, i vostri candidati, i consiglieri e coloro che vi rappresentano nel parlamento nazionale e in quello europeo. Sono loro a svolgere la maggior parte delle attività di raccolta fondi e di campagna elettorale. l’unica cosa che gli iscritti non fanno è reclutarsi da soli. Questo capitolo intende aiutarvi a capire come conservare un buon rapporto con i vostri iscritti e come acquisirne di nuovi.

iscriversi a un partito è in genere semplice (anche se le legislazioni nazionali possono imporre requisiti più o meno stringenti). in europa è abituale per gli iscritti pagare una quota di iscrizione, dichiarare l’adesione ai principi di base del partito, poter partecipare agli eventi organizzati a livello locale dal partito e avere diritto a influenzare le posizioni del circolo per mezzo del proprio voto. tutti i partiti devono compiere una decisione strategica sul livello di rigidità da applicare nella valutazione delle candidature di coloro che intendono iscriversi. naturalmente è possibile applicare solo quelle restrizioni che comunque non confliggono con le norme nazionali generali che regolano i partiti politici.

Una solida base di aderenti è la chiave per qualunque successo politico e sociale del partito. l’amministrazione degli iscritti del partito è essenziale per la comunicazione e per la mobilitazione della base. le informazioni di contatto dei singoli aderenti devono essere sempre aggiornate, in modo da poterli contattare anche quando si trasferiscono senza comunicarvi il nuovo indirizzo. Questo è importante non solo in caso di ritardi nei paga-menti delle quote di iscrizione, ma anche per stimolare la partecipazione ai vostri eventi. ad esempio, le informazioni relative a età, abilità e professione vi permetteranno di rivolgervi a specifici gruppi per specifici eventi, sia come partecipanti, sia come preziose risorse.

50 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti

Una banca dati ben aggiornata è fondamentale per gestire in maniera efficace gli iscritti. elenchi aggiornati e ben organizzati possono essere impiegati per una varietà di scopi, tra i quali: raccolta fondi, reclutamento di volontari, campagne politiche.

Qual è il modo migliore per reclutare nuovi membri?

le persone sono diverse l’una dall’altra e le tradizioni di partecipazione politica cambiano da paese a paese. Molti sono disposti a impegnarsi in prima persona se trovano convincenti le idee del partito e vedono quanto seriamente voi vi impegnate per realizzarle. dovete quindi partecipare alla vita pubblica e dare sufficiente visibilità al vostro lavoro.

È anche vero che vi è un numero addirittura maggiore di persone che potrebbero essere disposte a impegnarsi, ma che non faranno mai il primo passo fino a quando qualcuno non glielo chiederà.

le visite dirette porta a porta sono un modo efficace per reclutare nuovi iscritti (quest’approccio deve però tenere conto delle tradizioni e delle consuetudini locali). Questo metodo richiede coraggio da parte di chi lo attua. Bisogna saper cosa dire ed essere pronti a ricevere brusche risposte o suscitare il più totale disinteresse.

gLI ISCRITTI SONO LA ChIAvE PER IL SUCCESSO POLITICO

Laveritàècheperpromuovereconmaggioresuccessolapropriaagendapoliticaefareleggereipropricandidati,unpartitodevenecessariamenteampliarelasuabasediiscritti.Gliiscrittisonolaprincipalerisorsadelpartito.Ilreclutamentodegliiscrittièdifficile,richiedetempoecomportacosti,masenzanonèpossibileottenerevittorieelettoralidilungoperiodo.

Unaleadershipconsolidatapotrebbesentirsisfidatadall’ingressonelpartitodinuovimembriedinuoveidee,maquestoèesattamenteciòcheserveperassicurarelasopravvivenza,neltempo,delpartito.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti 51

durante gli incontri è necessario: essere sempre educati; presentare se stessi e il partito; rivolgersi all’interlocutore per nome; fornire informazioni di base sul partito e dei suoi obiettivi (messaggi politici); e sintetizzare le principali ragioni per unirsi a esso.

È importante tenere nota di tutti coloro che si contattano: alcuni di quelli che non vogliono unirsi subito potrebbero semplicemente aver bisogno di pensarci su un attimo prima di impegnarsi. Un secondo incontro può essere fissato per una data successiva per coloro che appaiono interessati.

Cosa dire alle persone che esitano alla prospettiva di unirsi al partito? ecco qui le risposte alle otto obiezioni più comuni: 11

1. “Non ho tempo da dedicare alla politica”

a nessuno si chiede di diventare un politico a tempo pieno. la squadra del FC Barcelona ha più iscritti al suo club di supporter che giocatori in campo. anche i liberali hanno bisogno allo stesso modo più di sosteni-tori che di politici nei consigli comunali e nei parlamenti.

2. “Mi iscriverei se il politico Tal dei Tali non fosse anche lui iscritto” (I)

tra i liberali ci sono personalità carismatiche che possono polarizzare amicizie e inimicizie. Sono però la squadra e le politiche sostenute a fare la differenza. non è mai possibile trovare simpatici o apprezzare tutti gli iscritti di un circolo.

3. “Mi iscriverei se il politico Tal dei Tali non fosse anche lui iscritto” (II)

le qualità di un partito politico sono le stesse dei suoi iscritti. Gli iscritti esercitano influenza diretta e in prima persona sull’indirizzo da dare al partito e tutti hanno il diritto di esprimere le loro critiche.

11 Vorsitzendenhandbuch für Orts- und Kreisverbände der FDP NRW, Fdp landesverband nordrhein-Westfalen, marzo 2009, pp. 45-46.

52 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti

4. “Non conosco nessuno che sia iscritto al partito liberale”

Basta un po’ di coraggio e partecipare a uno degli eventi di partito che si svolgono in zona per incontrare e conoscere persone interessanti già iscritte al partito liberale.

5. “già voto per i liberali e questo è sufficiente “

Come tutti i partiti, anche il partito liberale deve puntare ad avere più iscritti. Un’ampia base di iscritti contribuisce a migliorare la visibilità e il riconoscimento pubblico del partito e ad aumentare le risorse economi-che necessarie per sostenere le campagne liberali.

6. “Condivido in principio le posizioni del partito, ma non approvo la posizione XY”

tutte le decisioni sono fondate su compromessi. la vita non è mai bianca o nera, ma è fatta di tonalità di grigio. Se in generale si condividono le idee del partito liberale, potrebbe essere il caso di riflettere sul come agire per rafforzarne la presenza nel proprio paese.

7. “Prima delle elezioni i liberali hanno promesso di fare XY. Ma dopo le elezioni non lo hanno fatto”

i programmi elettorali rappresentano l’agenda politica del partito nella sua interezza. il futuro cambia però al variare delle circostanze. È molto difficile che un partito riesca a ottenere la maggioranza assoluta, quindi non sarà in grado di attuare il suo programma elettorale al 100%, poiché gli accordi di coalizione impongono sempre dei limiti. potrebbe allora essere utile osservare la questione da altro punto di vista: la politica sostenuta riflette in ogni caso i principi fondamentali del partito liberale?

8. “Non mi piace la perenne litigiosità dei partiti politici”

È un mito che esistano soluzioni già pronte per tutti i nostri problemi e che solo la litigiosità tra i partiti politici impedisce alla società di fare la

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti 53

cosa giusta. i partiti veicolano interessi politici anche diversi, formulano proposte per il futuro del paese e decidono quali tra queste proposte presentare agli elettori. Sta anche a te influenzare questa decisione.

le campagne porta a porta rappresentano solo uno dei modi possibili per reclutare nuovi membri. Un altro modo è organizzare eventi politici o atti-vità ricreative e culturali finalizzate ad attrarre un gran numero di persone per sondarne la disponibilità a unirsi al partito. il partito può anche sfruttare altri eventi pubblici. potrebbe, ad esempio, sistemare un banchetto infor-mativo in occasione di un evento organizzato da altri per fornire notizie sul partito e sulle ragioni per unirsi a esso.

È importante che tutte le interazioni tra il partito e gli elettori siano regi-strate per un successivo uso. È vitale per il partito tenere nota di tutte le persone contattate: quelli che sostengono il partito; quelli che potrebbero farlo e quelli non lo faranno mai.

i moduli per l’iscrizione devono essere sempre a portata di mano in occa-sione di eventi pubblici; lo stesso modulo deve essere bene in vista e facil-mente accessibile sul vostro sito web e dovete mantenervi sempre al passo con gli ultimi sviluppi della tecnica per consentire, ad esempio, l’invio delle iscrizioni tramite codici QR per smartphone. Quando organizzate eventi pubblici (come indicato nel capitolo 6), ricordatevi di avere sempre uno o più di questi strumenti a disposizione.

la versione cartacea del modulo di iscrizione può anche essere stampata direttamente sul retro dei volantini, come insegna la campagna della Fdp tedesca “neue Freunde für die Freiheit” (“nuovi amici per la libertà”).

le campagne per il reclutamento di nuovi iscritti devono chiudersi con un evento speciale organizzato per riunire la leadership del partito e i vecchi e nuovi iscritti. tutti i nuovi iscritti devono ricevere una lettera di benvenuto firmata dal presidente del partito e/o dal segretario generale.

54 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti

per i nuovi iscritti può inoltre essere organizzato un evento annuale da tenere nella principale sede del partito a livello nazionale (o in una delle sedi regionali) che preveda un incontro con il direttivo del partito, con membri selezionati del parlamento e con altri noti esponenti liberali.

in cooperazione con le locali fondazioni liberali (se ve ne sono) o altre istituzioni nazionali o internazionali di ispirazione liberale, è infine possibile organizzare workshop per i nuovi iscritti dedicati a tematiche quali le cam-pagne elettorali e le attività di base del partito.

Tuttavia:

Bisogna ricordare sempre che vi sono in genere due diversi tipi di iscritti: quelli che vogliono sostenere il partito solo simbolicamente ed economi-camente attraverso la loro iscrizione e quelli che desiderano parteciparvi in modo più attivo. tenete informato il primo gruppo delle attività e delle linee programmatiche del partito, ma senza infastidirli. per il secondo gruppo è necessario conoscere quanto più possibile i loro interessi e le loro capacità e invitarli a contribuire in prima persona.

Gli iscritti si aspettano che l’appartenenza al partito consentirà loro di avere informazioni più attendibili e più dirette sulla sua politica e la sua linea pro-grammatica. in tempi di sovraccarico (digitale) di informazioni è possibile raggiungere questo risultato organizzando eventi a base partecipativa

DARE IL bENvENUTO AI NUOvI ISCRITTI

Ilpresidentedevedareilbenvenutoainuoviiscrittidelcircolo.Evitachesianogliiscrittiachiedereinchemodopossonocontribuireallacausa,perchéquestodarebbeunacattivaimpressione.

Puoipreparareunaletteradibenvenutoeallegarviirecapitidellefiguredicontattodelcircolo,l’invitoaiprossimieventidipartitoeinformazionisuqualunquealtraopportunitàpercontribuireallevostreattivitàlocali.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti 55

ristretta valorizzati dalla presenza di oratori di alto profilo e attraverso l’in-vio con periodicità regolare di e-mail informative di stampo professionale.

non oberate i nuovi arrivati con troppe date e troppi eventi da seguire, ma scoprite quali sono i loro interessi e se questi ricadono più nell’area della piani-ficazione politica o della partecipazione diretta alle attività generali del partito, come la distribuzione di volantini o la conduzione delle campagne elettorali.

Molti potenziali aderenti seguono già la politica a livello nazionale e sono loro stessi a contattare il partito in maniera proattiva per candidarsi all’iscri-zione. Molti dei nostri aderenti conoscono persone che sono politicamente interessate ma che esitano all’idea di dichiararsi pubblicamente iscritti a un partito politico, oppure che aspettano solo di essere convinti a iscriversi.

Altre forme di iscrizione?

il partito può anche prevedere più tipologie di categorie di iscritti. Capita, infatti, che vi siano persone disposte a iscriversi al partito per dichiarare la propria affiliazione politica, ma che non sono interessati a una partecipazione diretta alle sue attività. in questo caso potrebbe essere prevista una quota di partecipazione inferiore che però non comporta il diritto di voto in assemblea.

altri potrebbero essere disposti a partecipare solo a specifici progetti, come per esempio le campagne elettorali. per questi potrebbe essere previsto lo status speciale di attivisti o sostenitori di campagna elettorale, con diritti di partecipazione al processo decisionale limitati al solo contesto della campagna in corso.

Abbandono da parte dell’iscritto

Gli iscritti meno attivi e quelli meno passivi hanno la stessa forte influenza sulla struttura del circolo locale. Mantenete sempre aperti i contatti con gli iscritti che mostrano dubbi e provate a capire quali possono essere i motivi che li spingono a lasciare il partito. le ragioni spesso risiedono nell’atteggia-mento del circolo locale o nella generale disaffezione verso le politiche del

56 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti

partito ai livelli più elevati. Una franca discussione può aiutare gli indecisi a riconsiderare o rivedere la loro decisione.

Una lettera personale può aiutare, anche a distanza di anni, a riavvicinarsi e recuperare persone che in precedenza hanno fatto parte del partito o a rafforzare la loro vicinanza alle idee liberali.

Un partito politico richiede una certa dose di flessibilità. i bisogni politici che oggi creano consenso sociale domani potrebbero non essere più validi. Gli iscritti devono essere consapevoli che probabilmente dovranno impe-gnarsi anche a fondo per sostenere le loro idee. i contatti personali con gli iscritti a livello locale sono cruciali per individuare in anticipo il diffondersi dello scontento e prevenire l’abbandono degli iscritti.

Pagamento delle quote di iscrizione

le quote di iscrizione sono un’importante fonte di finanziamento delle attività del partito. non esiste un esatto valore di riferimento da usare per fissare l’ammontare della singola quota. esso dipende principalmente dal contesto nazionale e dal reddito medio. tra i partiti liberali europei la quota di iscrizione varia dai 20 ai 100 € l’anno. È anche possibile stabilire quote differenziate in base al reddito.

i requisiti e le procedure che regolano il pagamento delle quote di iscrizione devono essere trasparenti e i candidati all’iscrizione devono comprendere che ci si aspetta da loro versamenti regolari, perché essenziali per una cor-retta pianificazione del bilancio.

le disposizioni in materia devono includere l’obbligo per gli iscritti a pagare quote di iscrizione inseparabilmente legate all’iscrizione stessa. deve essere inoltre indicato in modo chiaro quando e come pagare. i liberali della Fdp tedesca, per esempio, applicano un sistema di quote proporzionalmente dif-ferenziate. la quota minima di iscrizione per redditi mensili di 2.600 € è di 8 €

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti 57

al mese. Quote più elevate sono applicate ai redditi più elevati, sulla base dello 0,5% del reddito mensile, che gli iscritti sono tenuti a dichiarare al partito.

Come fonte supplementare di entrate è possibile prevedere il versamento di una quota volontaria mensile supplementare a carico degli iscritti che ricoprono posizioni elettive (consiglieri, sindaci, membri del parlamento). può essere utile definire in maniera chiara le modalità di allocazione dei fondi necessari per assicurare il funzionamento degli organi del partito a tutti i suoi livelli (locale, regionale, nazionale).

Gli iscritti che non rispettano le scadenze creano problemi, ma è essenziale continuare a seguirli e chiedere loro di versare quanto dovuto. Se non è possibile contattarli direttamente, è necessario farlo attraverso lettere for-mali inviate per posta o via e-mail.

Si può iniziare con l’inviare un cortese sollecito a titolo di semplice prome-moria per ricordare l’ammontare della quota annuale e la scadenza per il pagamento. in assenza di risposta, inviate un secondo sollecito circa due mesi dopo il primo, spiegando in maggior dettaglio perché il pagamento è essenziale per il lavoro del partito. nel terzo e ultimo sollecito, ci si può appellare alla coscienza del “peccatore”, ricordandogli che i mancati paga-menti non solo nuocciono al partito, ma rappresentano una mancanza di correttezza nei confronti degli altri iscritti in regola con il versamento della loro quota. Sarà necessario inoltre ricordare che il mancato pagamento comporterà l’espulsione dal partito così come prescritto dallo statuto.

qUOTE DI ISCRIZIONE

Moltitragliiscrittisonopigriedistrattiquandositrattadipartecipareinprimapersonaalleattivitàdelpartitoediversarelaquotadiiscrizione.Assicuratevidiavereinformazionidicontattosempreaggiornate,perchéviservirannopercontattaregliiscritti;ciòlilusingheràemiglioreràdimoltolechancediunarispostapositiva(interminidipartecipazionealleattivitàedipagamenti).

58 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’amministrazione degli iscritti

nei capitoli 4 e 5 abbiamo descritto le strutture e i ruoli necessari per assicurare il corretto funzionamento di un partito. i capitoli che seguono mostrano come incanalare la motivazione dei membri per trasformarla in valore aggiunto e rafforzare la visibilità del partito agli occhi dell’elettorato. Come detto in precedenza, le persone decidono di iscriversi per ragioni diverse. Molti desiderano partecipare in maniera attiva e vogliono vedersi assegnati ruoli che permettano loro di contribuire. il prossimo capitolo pre-senta alcuni esempi di come e quando coinvolgere gli iscritti nelle attività di partito.

L’ORGAnIZZAZIOne dI eVenTI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 61

6

nei capitoli precedenti abbiamo visto l’importanza di un’adeguata orga-nizzazione e coordinamento interni. da soli questi però non servono a nulla se non si è capaci di diffondere nel mondo le proprie idee. Gli elettori devono capire che le loro preoccupazioni vi stanno a cuore e che intendete affrontarle e risolverle. Gli eventi pubblici sono sicuramente utili, ma biso-gna organizzarli nel modo giusto per guadagnare la fiducia degli elettori.

Questi eventi svolgono diverse funzioni. Sono occasioni di incontro sociale che permettono agli attivisti di entrare in contatto con potenziali nuovi sostenitori. Sono anche fonti di informazione a valore aggiunto, persona-lizzabili su misura in funzione dei diversi gruppi che si intende raggiungere. organizzando dibattiti pubblici con importanti oratori o esperti potrete, per esempio, raggiungere gruppi diversi da quelli magari interessati a un workshop tematico o una piattaforma dove gli elettori possono esprimere le proprie preoccupazione e interessi.

i diversi tipi di evento vi permetteranno di pubblicizzare il vostro lavoro, promuovere l’educazione politica o attingere all’esperienza altrui per infon-dere nuove idee e contributi alle politiche del partito. allo stesso tempo, gli eventi inciteranno i media a interessarsi alle attività del partito liberale. il partito che diventa “oggetto di conversazione” è un partito che sta facendo

gLI EvENTI NON SONO A SENSO UNICO

Daunaparteglieventihannoperscopol’informarequantepiùpersonepossibiledellevostreideeeposizionipoliticheedescriverecosastatefacendopermigliorarelasocietà.

Dall’altrasonofontidinuoveideeenuovipuntidivistautilipermigliorareillavorodelpartitoetenernesempreaggiornatelelineeprogrammatiche.

62 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

cose ritenute interessanti e che ha quindi maggiori probabilità di riuscire a conseguire il successo elettorale.

Bisogna scegliere con attenzione gli argomenti dell’evento per suscitare l’in-teresse dell’elettorato ed evitare che a prendervi parte sia un numero esi-guo di iscritti al partito che vi partecipano solo perché si sentono obbligati.

Bisogna anche diversificare il tipo di eventi. Chi partecipa a due eventi liberali noiosi sicuramente eviterà di parteciparne a un terzo. Cercate di organizzare eventi dedicati a temi controversi e animati da dibattiti e oratori interessanti e vedrete che di certo i partecipanti non mancheranno.

Informazioni di base da tenere sempre presenti

Qualunque sia il tipo di evento, ciò che è importante sono gli oratori, i destinatari e un’adeguata organizzazione.

> Definire i propri obiettivi

tenete sempre presente quello che volete ottenere. dovete (sempre) con-siderare la stampa come uno dei vostri target, ma potete decidere se mirare a particolari gruppi professionali (imprenditori, professori, artigiani, ecc.) o di interesse (genitori, automobilisti, ecc.) o puntare semplicemente al maggior numero di non iscritti. oltre a organizzare eventi pubblici, dovete dedicare attenzione anche a coloro tra i vostri iscritti che negli ultimi tempi si sono mostrati passivi, stimolandoli a partecipare agli incontri interni (workshop tematici, assemblea generale, ecc.).

Un altro obiettivo è poi quello di rafforzare la percezione positiva delle capacità politiche del partito da parte dell’elettorato. il lavoro di pubbli-che relazioni è fondamentale per raggiungere questo scopo. non potrete sempre valutare efficacemente il successo basandovi sul numero dei partecipanti all’evento o sugli articoli pubblicati sui giornali. Se riuscirete a dare adeguata pubblicità ai vostri eventi invitando la stampa, informando

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 63

gli iscritti e promuovendoli su internet attraverso il vostro sito web, i social media e gli altri strumenti on-line, darete l’impressione che il partito liberale è attivo e agisce nell’interesse degli elettori.

prendete nota in forma scritta di tutto ciò che potrà in seguito esservi utile per verificare come migliorare o eventualmente cambiare il formato dei prossimi eventi.

> Scelta del luogo

È importante scegliere il luogo giusto. Questo deve essere facilmente accessibile con i mezzi pubblici e disporre di parcheggio. le dimensioni della struttura devono essere scelte in base a stime realistiche della prevedibile affluenza. Sarebbe imbarazzante ritrovarsi in pochi seduti in una sala enorme. Meglio scegliere una sala più piccola, anche se finisce per essere affollata.

la scelta del luogo deve tenere conto anche delle specifiche caratteristiche del gruppo target e del tipo di evento. l’atmosfera di un bar o ristorante o di un centro culturale è diversa da quella di una sala riunioni di un albergo o di un centro convegni. Qualunque sia la struttura scelta, essa deve disporre della necessaria attrezzatura tecnica (per esempio, un sistema di amplificazione) ed è bene ricordarsi di controllare in anticipo che questa sia ben funzionante.

> Catering

Bevande e stuzzichini aiutano a creare un’atmosfera accogliente e stimo-lano i partecipanti a trattenersi più a lungo. non offrite però cibi e bevande esclusivi, perché dareste l’impressione di avere soldi da buttare. in alcuni paesi è normale che gli invitati paghino per le consumazioni, cosa utile per generare entrate supplementari per il partito.

> Scelta della data

nello scegliere la data, controllate che il vostro evento non si sovrapponga ad altri eventi di grande interesse pubblico (come le partite della nazionale

64 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

di calcio e delle squadre locali), a festività locali, a concerti o a grandi eventi dei partiti avversari. Senza questa accortezza, anche l’evento meglio pubbli-cizzato finirà per avere una scarsa partecipazione.

Siate inoltre precisi per quanto riguarda la durata. la parte ufficiale dell’e-vento non dovrebbero durare più di un’ora e mezza. Gli eventi riservati agli iscritti e le riunioni informali possono ovviamente deviare da questa regola.

> Preparativi

anche gli eventi più piccoli possono richiedere fino a un paio di mesi di preparativi. invitare oratori esterni, preparare i volantini e spedire gli inviti richiede tempo.

datevi delle scadenze precise per le cose da fare. tenete conto delle con-suetudini locali per decidere quando spedire gli inviti. Spedirli con un mese di anticipo può essere eccessivo, ma aspettare fino alla settimana prima dell’evento può essere troppo tardi.

Chi volete invitare? assicuratevi di avere un numero sufficiente di indirizzi e-mail da contattare e chiedete cortesemente agli invitati di confermare se parteciperanno o no all’evento, in modo da poter stimare la prevedibile affluenza. Qualche giorno prima dell’evento, inviate un’e-mail di ringrazia-mento a coloro che hanno dato conferma della loro partecipazione, in modo da cogliere l’occasione per ricordare l’evento e l’orario. potete anche riprovare a contattare coloro che non hanno risposto al primo invito.

il giorno dell’evento, abbiate cura di recarvi sul luogo con il dovuto anticipo per assicurarvi che tutto sia pronto e, eventualmente, procedere con le ultime modifiche. assicuratevi che i vostri colleghi sappiano cosa devono fare durante l’evento, motivateli e rammentate loro gli obiettivi che vi siete posti.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 65

ChECkLIST DELL’EvENTO! RICORDATEvI DI…

Due o tre mesi prima: Qualèilvostrogruppoobiettivo?Identificatelo(iscritti,individui

interessati,gruppidiinteresselegatiall’argomento,altricircoliliberali,ospitiVIP,ecc.)

Qualèl’argomentodirilevanteinteresse? Createunasquadracuiaffidarel’organizzazionedell’evento. Procedeteauncontrolloincrociatodelledatedelvostroedialtrieventie

sceglieteilluogo. Listadeglioratori.Datenereinconsiderazione:qualioratorirappresentano

lasceltagiustaperl’occasione?Avetecontattialivellolocale?Èpossibileinvitare(secenesono)altriimportantipoliticiliberalidirangoregionaleonazionale?

Qualisonoleassociazionieigruppidiinteressechesostengonodiesserespecializzatinell’argomentochevoletetrattare?

Sieteriuscitiariunireungruppodiespertibenequilibrato(ancheperquantoladistribuzionetraiduesessi)chepossaassicurareunabuonariuscitadeldibattito?

Chisaràilmoderatoredeldibattito?Potresteproporreilruoloaungiornalistalocale(intalmodoaumentereteautomaticamentelacoperturamediaticadell’evento).

Invitateglioratoripertuttelepossibilifasced’orario. Sullabasedellelororisposte,confermateilluogo,ladatael’ora. Senecessario,invitatealtrioratoriperriempireibuchi.

Due o tre settimane prima: Speditel’invitoformaleaglioratoriconidettaglilogisticisucomearrivare. Invitateilgruppoobiettivo,lastampaeivostriiscritti. Preparateunabreveintroduzioneperpresentarel’argomentoeaccoglierei

partecipanti. Curatel’organizzazionepraticadiparticolariqualilapreparazione

deicartelliniconinomieassicurateviladisponibilitàdelserviziodiristorazione.

66 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

Chiedeteconfermadelladisponibilitàdidecorazioni(senecessarie)eattrezzaturetecnicheeaccertatevicheessesianopronteesistemateperilgiornodell’evento.

Una settimana prima: Informatelastampatramiteunappositocomunicato,possibilmenteseguito

daunatelefonatadiretta. Verificatedinuovochelapartecipazionedituttiglioratorisiaconfermata.

Prima dell’inizio: Controllateladisponibilitàdibevandeperglioratori. Controllatecheletarghetteconinomisianoalpostogiusto. Teneteaportatadimanolalistaperlaregistrazionedichidecidedi

partecipareall’ultimominuto.

Follow-up: Raccoglietegliarticolidedicatidaimediaall’evento. Inviateletterediringraziamentoaglioratorieaigiornalisti. Analizzateirisultatidell’eventoinsiemeallasquadrachenehacurato

l’organizzazioneetraetenegliinsegnamentidelcaso.

> Pubblicizzare l’evento e inviare gli inviti

informate i vostri iscritti attraverso i mezzi di comunicazione che abitual-mente usate con loro. per informare il pubblico più in generale dovete uti-lizzare anche la stampa locale e gli altri mezzi di comunicazione. Se l’evento si tiene in un luogo al centro, l’affissione di cartelloni pubblicitari potrebbe rivelarsi utile per attrarre l’interesse dei passanti.

Cercate di scegliere un titolo stimolante che possa suscitare interesse. evi-tate frasi come “il futuro della nostra regione”. Concluso l’evento, dovrete subito preparare un comunicato stampa corredato da foto da inviare ai media il giorno stesso.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 67

> Piccole importanti attenzioni per gli invitati di prestigio

assicuratevi di fornire un trattamento adeguato agli oratori di particolare prestigio. Spedite l’invito per tempo e contattateli di nuovo poco prima dell’evento, informandoli in maniera concisa sul pubblico previsto, i tempi e gli altri oratori.

accogliete personalmente l’oratore e assicuratevi di avere bevande e stuz-zichini a disposizione. Un piccolo dono e un breve ringraziamento alla fine dell’evento saranno di certo ben apprezzati.

> Follow-up interno

Riesaminate l’intero progetto e aggiornate la banca dati con i nuovi con-tatti acquisiti.

potrebbe essere una buona idea organizzare un piccolo incontro con coloro che hanno aiutato a organizzare l’evento per ringraziarli e spronarli a contribuire anche in futuro.

Valutate inoltre la possibilità di organizzare un evento di follow-up, spe-cialmente se la risposta dei partecipanti è stata positiva. Farlo servirà da amplificatore per i vostri sforzi.

Diversi tipi di eventi pubblici

eventi e attività pubbliche migliorano l’immagine e la percezione del partito. Campagne innovative dedicate a problematiche locali e attività di informazione su proposte legislative regionali o nazionali contribuiscono a trasmettere l’immagine di un partito capace di proporre e sostenere politi-che alternative. Questi eventi offrono inoltre ai vostri simpatizzanti un’op-portunità per entrare in contatto con voi in modo diretto e informale.

in generale anche i congressi di partito sono eventi pubblici, ma molti non apprezzano le strutture formali e preferiscono mantenersi alla larga da quello che spesso è percepito come un meccanismo decisionale alquanto

68 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

opaco. neanche gli inviti a partecipare alle riunioni del direttivo, dei consigli comunali o dei circoli, riscuotono molto successo e lo stesso vale per le occasioni di apertura al pubblico degli uffici del partito. Gli elettori si mostrano più propensi a mobilitarsi quando messi di fronte a progetti tematicamente ben definiti e dedicati ad “argomenti scottanti”. più il problema è concreto, più l’azione da intraprendere è pratica, più sarà facile coinvolgere gli elettori.

Il classico: evento serale con esperti o importanti figure pubbliche

dopo un breve discorso di introduzione e benvenuto, cedete la parola a uno o più oratori principali, quindi invitate il pubblico a partecipare con domande e commenti. Questo tipo di evento è particolarmente indicato quando sono presenti politici famosi, anche se non lascia molto spazio al dibattito.

l’evento acquista un’impronta più interattiva e bidirezionale se si chiede ai partecipanti di esprimere la propria opinione sin dall’inizio. Si potrebbe, ad esempio, mettere diverse frasi su una lavagna (lavagna metaplan, a fogli mobili, ecc.) e chiedere al pubblico di commentarne gli enunciati. Questo si rivela ancora più utile quando l’oratore principale è in ritardo (cosa abbastanza frequente con politici di rilievo a causa dei loro molti impegni), perché permette di riempiere l’attesa. dovrete avere cura di prendere nota delle opinioni espresse dai presenti in modo da poterle riportare all’at-tenzione (alla luce di quanto poi detto dall’oratore) durante la sessione di domande e risposte che segue il discorso principale.

il discorso può anche essere sostituito da una sessione di domande e risposte (intervista) dove voi (o un giornalista) agirete da moderatore, dialo-gando con l’ospite e dando vita a un contesto molto più vivace di quanto possibile con un semplice discorso.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 69

Tavola rotonda

Quando tutto va al meglio, le tavole rotonde danno luogo ad accesi e interessanti dibattiti, ma c’è sempre il rischio che si trasformino in noiose adulazioni reciproche. l’andamento della discussione dipende molto dall’argomento, ma ancor di più dal contributo dei partecipanti e dalla bravura del moderatore.

per avere un dibattito diversificato, i partecipanti alla tavola rotonda devono rappresentare punti di vista diversi. Ciò significa invitare esponenti politici di altri partiti o, se si è riluttanti a offrire visibilità ai propri avversari, rappresentanti della pubblica amministrazione, del settore accademico, dei gruppi d’interesse e dell’imprenditoria. Bisogna assicurarsi che gli invitati conoscano bene l’argomento da discutere, che sappiano partecipare a un dibattito pubblico e che vi sia una certa distribuzione tra i due sessi.

le tavole rotonde sono particolarmente interessanti quando trattano di problematiche di attualità e permettono a un determinato gruppo (per esempio, gli studenti) di ricevere informazioni utili provenienti da più fonti.

Se pensate a una discussione di un’ora o un’ora e mezza, sarebbe auspicabile non invitare più di tre oratori (più il moderatore), in modo da facilitare la par-tecipazione del pubblico al dibattito, cosa che sarà certamente apprezzata.

Se affidate la moderazione dell’incontro a un giornalista, avrete la sicurezza di beneficiare di un moderatore competente e aumenterete la copertura mediatica dell’evento.

RITARDO DELL’ORATORE PRINCIPALE

Introduceteiltemadellaseratachiedendoalpubblico“Cosanepensatedell’argomentoX?”.Bastaunsemplicesondaggiosì/nodellaplateapercreareunabuonaatmosferaefornireall’oratorelapossibilitàdicommentareilrisultatoinunsecondomomento.

70 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

più oratori si invitano, più sono importanti, maggiore sarà il tempo necessa-rio per organizzare l’evento. È inoltre abituale pagare un compenso agli ora-tori di alto livello provenienti dal settore accademico e da circoli culturali.

Incontri informali mensili

potete organizzare degli incontri informali (“drink liberali”) da tenere con periodicità regolare in un determinato bar della città. Questi eventi devono essere aperti agli iscritti e a chiunque altro voglia parteciparvi, anche se è probabile che a farlo saranno soprattutto gli iscritti. Si raccomanda di sce-gliere con cura il luogo dell’incontro, perché anch’esso comunicherà qual-cosa di voi e del partito che rappresentate. È preferibile prenotare un tavolo nella sala principale, piuttosto che in una sala interna separata, in modo da attrarre l’attenzione di altri potenziali partecipanti. È inoltre importante assicurarsi in anticipo che i proprietari del bar siano d’accordo a ospitare tali eventi.

Questo tipo di incontri vi permetterà di presentare, discutere e conoscere nuovi punti di vista sulle politiche liberali in un contesto rilassato, amiche-vole e garantendo al contempo visibilità pubblica all’evento.

Incontri privati, serate di quartiere

Cercate di organizzare occasioni di incontro tra quanti più non iscritti possibile e un limitato numero di iscritti selezionati (e se possibile anche qualche esponente politico di primo piano proveniente dalle vostre fila). Utilizzate la vostra banca dati dei non iscritti e invitate amici e conoscenti per discutere di politica in un’atmosfera amichevole e rilassata.

Incontri del gruppo parlamentare

il vostro gruppo parlamentare (di qualunque livello esso sia: circoscrizio-nale, municipale, regionale, ecc.) deve attivarsi per informare gli elettori delle iniziative recenti di cui è stato protagonista, illustrare il suo operato istituzionale e indicare cosa si ripromette di fare in futuro. assicuratevi di

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 71

avere qualcosa di veramente utile da dire prima di contattare i media e cercare di suscitare l’attenzione degli elettori.

dovete considerare questo tipo di eventi come un modo per sottoporvi al giudizio degli elettori e adempiere il vostro dovere in quanto funzionari pubblici. descrivete il lavoro svolto, rispondete alle domande che vi ven-gono rivolte e traetene suggerimenti per individuare le problematiche sulle quali concentrarvi.

Detto e fatto!

potete utilizzate quest’espressione come titolo per gli eventi che puntano a informare gli elettori dei traguardi raggiunti nel corso della presente legislatura.

Quali obiettivi avete raggiunto e fino a che punto ci siete riusciti? perché non siete riusciti a realizzare tutto il vostro programma elettorale?

Coinvolgete i vostri iscritti che ricoprono cariche elettive nella presenta-zione dei traguardi e per rispondere a critiche e commenti.

non nascondete nulla, nemmeno i fallimenti. Siate il più trasparente pos-sibile. Mostrate di saper fare autocritica. preparate bene l’evento e i suoi oratori e date la possibilità al pubblico di porre domande.

Gli elettori chiedono, i liberali rispondono

È fondamentalmente il pubblico a determinare il corso di questo tipo di eventi. potete scegliere se moderare la sessione e accettare domande a voce o distribuire e poi raccogliere dei cartoncini sui quali i partecipanti possono scrivere le domande.

TRASPARENZA E ONESTà SONO FONDAMENTALI PER I PARTITI E MOLTO APPREZZATE DAgLI ELETTORI!

72 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

in base alle dimensioni dell’evento e al numero di partecipanti, ricordatevi di predisporre microfoni e altoparlanti in sala. il moderatore può orientare l’incontro e le domande in base all’argomento trattato.

Questi eventi sono molto utili poiché permettono di toccare con mano le preoccupazioni e gli interessi della vostra circoscrizione elettorale. dimo-strerete inoltre di essere vicini agli elettori. più voi e i vostri rappresentanti eletti sarete in grado di rispondere in maniera competente, migliore sarà la vostra immagine pubblica. Si consiglia di annunciare tali eventi per mezzo dei giornali locali e della radio.

Se riuscite a far combaciare l’evento con un dibattito su temi locali urgenti e di attualità, avrete anche più possibilità di coinvolgere gli elettori in quella che apparirà come una vera e propria consultazione pubblica sulla questione.

Partecipare ad altri incontri pubblici

Ricordatevi di presenziare anche agli eventi pubblici organizzati da altri, come quelli comunali e quelli dei vostri avversari politici (sempre che que-sta sia una pratica comunemente accettata nel vostro contesto nazionale). partecipandovi insieme ai vostri iscritti darete ancora più visibilità al vostro partito.

Banchetti informativi

COSA NON FARE!

Ibanchettiinformatividevonotrasmettereun’atmosferaapertaeaccogliente.Senonavetepersoneingradodiinteragireconilpubblicoinmodoadeguatoèmegliolasciarperdere!

Unintroversochepassailtempoanascondersidietroilmaterialepromozionalenonècertoilpiùadattoaconvincereipassantiafermarsiperpiùdiunpaiodisecondi!

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 73

Siate accattivanti!

per rendere il banchetto più interessante potete dedicarlo a un tema spe-cifico che in quel determinato momento riveste interesse a livello locale o nazionale.

Un’area pedonale è il luogo perfetto per il banchetto, ma in alcuni casi è preferibile scegliere una zona diversa e più attinente al tema sul quale si intende far leva. Se si vuole fare una campagna per il trasporto pubblico (ristrutturazione, ampliamento, ecc.), sarà preferibile scegliere una zona dove vi è un grande afflusso di persone che utilizzano i mezzi pubblici.

ChECkLIST PER IL bANChETTO INFORMATIvO Perilbanchettoc’èbisognodell’autorizzazionedelleautoritàlocali?

Scegliereuntema:qualèl’obiettivo?C’èunaqualcheproblematicalocalechesiintendepromuovere?

Chisioccuperàdelbanchetto?Quandoedove?C’èunadataparticolarmenterilevanteperiltemascelto?

Qualèilluogopiùindicatoperraggiungereigruppiobiettivo?

Dicosasihabisogno?Attrezzaturatecnica,gadget,volantini,ecc.Ordinateinanticipolecosedicuiavretebisognodopoavernevalutatolaquantitànecessaria.

Invitateesponentipoliticilocalidiprimopianodelvostroschieramento(comeicandidatiperilparlamentonazionale)einformateimediadell’invito.

Stabilitecomedevevestirsichistaràalbanchetto:tenutaelegante,magliettedelcoloredelpartito,ecc.

Informateimediaeaccertatevicheabbianoricevutolacomunicazione.

74 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

Giochi interattivi divertenti e intelligenti attraggono attenzione e generano simpatia. non mettere limiti alla creatività. potete organizzare sondaggi su tematiche locali o giochi come il lanciare delle palle contro una piramide di lattine su cui sono affisse vignette di politici o anche solo distribuire fiori con i colori del partito.

Qualunque sia il tipo di attività scelta, l’obiettivo è stabilire un dialogo con gli elettori e dare visibilità all’alternativa liberale. naturalmente, l’attività deve anche essere in linea con il messaggio politico del partito.

Qui di seguito riportiamo alcuni esempi di idee usate con successo dalla Fdp in Germania:

> Mele tagliate a metà

nell’ultimo giorno per la presentazione della dichiarazione dei redditi, distribuite delle mele tagliate a metà sulle quali è scritto: “Questo è quello che ti lascia lo Stato”.

> Liberarsi delle tasse (“Steuern streichen”)

Segnate su una lavagna i diversi tipi di tasse versate allo Stato e chiedete ai passanti di indicarne tre che vorrebbero vedere abolite. potete così farvi un’idea di quali sono le tasse che i contribuenti giudicano particolarmente odiose. Cogliete l’occasione per distribuire volantini con le vostre proposte di modifica del sistema fiscale.

POSTAZIONE MObILE DI INFORMAZIONE

Valutateseavetedavverobisognodiunbanchettocontavolinoetuttalarelativaattrezzatura.Vestirsiinmododamostrarel’appartenenzaalpartitoeaverevolantinidadistribuirepuòesseresufficienteperilvolantinaggioinbarodavantiastazioniferroviarieedialtrimezziditrasportopubblico.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi 75

> Se io fossi il primo ministro (o il sindaco)

Chiedete ai passanti di scrivere su una grande lavagna quali sarebbero le loro priorità se fossero loro a ricoprire tali cariche. Riuscirete così a farvi un’idea di ciò che sta più a cuore alla gente e ricaverete materiale da inserire in un comunicato stampa.

> Distribuzione di fiori

la distribuzione di fiori del colore del partito è un modo semplice e diretto per entrare in contatto con gli elettori.

ChECkLIST PER UNA CAMPAgNA IN STRADA Siatesempreapertiecordiali,maiinvadentioaggressivi.

Cercatedicomprendereiltipodipersonacheavetedavanti.C’èchivuolesoloinformazioniconcise,chisiconvincefacilmenteechidesiderariceverematerialeinformativo.Altriamanodiscutereemagariprovocare.Bisognaesseresemprecalmiedecisi.

Confrontateilpartitoliberaleeisuoiavversaripoliticiefaterisaltareimessaggipositivielecosepercuivibattete.

Sottolineateleproblematichedellequalivoiviinteressateeglialtripartitino.Ricordateperòdinoninsultaremaigliavversari.Lecampagnenegativedevonoesserebenponderateemaiusateallaleggera,perchéspessovisiritorconocontro.Presentategliaspettipositivieivantaggidellepoliticheliberali.

Nonlimitateviausareparoleinvogacomeliberalismo,libertàoprivatizzazione.Sostenetelevostreargomentazioniconfigureedesempi.Parolemoltoinvogapossonoavereconnotazioninegativeperalcuni.Cercatesempredispiegareperchéiliberaliconsideranoutileunaparticolarepropostaedescriveteneivantaggi.

Assicuratevidiconosceretuttiidettagli.Sevifannodomandespecifichedoveteappariresicuridivoi,rispondereconserietàetrasmetterefiducia.

76 Manuale – Il piccolo manuale liberale | L’organizzazione di eventi

non dovete organizzare tutti gli eventi qui proposti. Magari avete altre idee o semplicemente non disponete dei mezzi per organizzare qualcosa ogni settimana. dovete però far sì che, qualunque cosa decidiate di fare, la fac-ciate nel modo giusto. eventi di successo e organizzati con professionalità vi faranno guadagnare la fiducia degli elettori e sosterranno la motivazione dei vostri iscritti.

il capitolo che segue è strettamente legato all’organizzazione degli eventi. Comunicare i contenuti è importante tanto quanto sviluppare i conte-nuti e le linee programmatiche.

Sealmomentononsapetecomerispondereaunadomanda,diteloonestamenteeoffriteviditrovarelarispostaediinviarlainseguitoviae-mailoperposta.

Mostratevisinceramenteconvintidalvostroprogrammaelettorale.Senonlofateperderetecredibilità:dicertononsareteingradodiconvincerenessunoavotarepervoisesieteiprimianoncredereinquellochedite.

Rivolgeteviallepersoneinmodoapertoeamichevole.Nonrimanetedietroaltavolino.Nonnascondetevi,maalzateviemostratevisicuridivoi.

Citateisuccessirecentidelvostropartito,oppurespiegateinchemodoaveteattuatolepromessefatteincampagnaelettorale.

Citateancheisuccessiraggiuntialivelloregionaleenazionale(seilvostropartitovièpresente)eipoliticidifamadelvostroschieramento.

Nonesagerate.Trattarecononestàeautocriticaciòcheinpassatoèandatostortoèingenereapprezzato,maattentianonesagerare.Evitatedidarvilazappasuipiedi!

LA cOMUnIcAZIOne

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 79

7

La comunicazione politica è l’arte di presentare fatti e argomenti com-plessi in modo conciso e comprensibile.

nulla conta di più in politica del saper descrivere in modo chiaro, alla stampa e al pubblico, cosa sostenete, perché lo sostenete e come pensate di attuarlo se sarete eletti.

non è certo cosa da poco, eppure è la qualità più importante per un partito che aspiri a essere vincente. Comunicare significare trasmettere informa-zioni, consigli, idee e partecipazione. È un processo bilaterale che comporta dare e avere, parlare e ascoltare. La comunicazione è il processo politico più importante.

È necessario conoscere quali sono gli strumenti da utilizzare per un’efficace comunicazione politica. prima ancora è però necessario stabilire cosa si vuole comunicare e a chi.

delineare le proprie posizioni e i propri messaggi politici significa dare un carattere specifico al proprio “marchio” politico. Conoscere se stessi e il proprio profilo politico (visione, missione e dichiarazione di principi) è un requisito indispensabile per formulare messaggi politici. eventi come quelli descritti nel capitolo 6 aiutano a identificare i gruppi obiettivo verso i quali indirizzare i propri messaggi politici.

date visibilità ai vostri messaggi e associateli ai vostri candidati organizzan-doli nella cornice di una campagna strategica. i candidati devono persona-lizzare in maniera credibile i messaggi politici del partito. Mostrate i vostri messaggi, sfruttate eventi e campagne per comunicare la vera essenza dei vostri obiettivi e utilizzate i canali di comunicazione appropriati.

80 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

individuare le “giuste” problematiche per sostenere una campagna poli-tica, sviluppare forti messaggi e identificare i gruppi obiettivo è la base strategica da cui partire per la scelta degli strumenti di comunicazione da utilizzare. Bisogna tenere presente che scegliere le tematiche da affrontare in una campagna non è la stessa cosa che scegliere gli elementi da inserire in un manifesto politico o in un quadro programmatico. tematiche che in via astratta hanno indubbia importanza politica non sono per questo automaticamente adatte ai fini della comunicazione politica.

l’impatto diretto sugli individui, i vantaggi personali per i gruppi obiettivo e l’aspetto emozionale sono parametri importanti. Bisogna comunque fare sempre delle scelte, perché è possibile attrarre l’attenzione solo su un numero relativamente ristretto di messaggi.

in questa sede non è possibile elaborare in dettaglio tutti i singoli passaggi cui abbiamo accennato e in questo capitolo ci concentreremo soprattutto su quelli che sono gli elementi chiave e gli aspetti pratici di un utilizzo effi-cace dei diversi strumenti di comunicazione.

La presenza su internet

la “rivoluzione digitale” è in pieno svolgimento e avanza rapida. Se siete dei volontari e già dedicate parte del vostro tempo libero alle attività politi-che, magari non ve ne resta a sufficienza per restare al passo con gli ultimi sviluppi della tecnica che esulano dalla vostra vita professionale. dovete però assicurarvi che il contenuto, la grafica, gli strumenti e le applicazioni del vostro sito web siano sempre aggiornati. non è necessario che siate voi a occuparvene direttamente in prima persona. potete delegare il compito a un altro dei membri del direttivo o semplicemente chiedere ad amici e parenti, se non potete permettervi di pagare qualcuno.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 81

internet è diventato un punto di riferimento e una fonte primaria di infor-mazione. È molto più probabile che gli elettori e i giornalisti, ma anche i vostri avversari politici, preferiscano farsi un’idea delle vostre idee politiche navigando sul vostro sito web, piuttosto che telefonandovi.

ecco perché tutti i circoli locali del partito devono sempre pubblicare nel pro-prio sito le loro informazioni di contatto. dovete considerare la home page del vostro sito come lo strumento principale per aprirvi al mondo esterno. non c’è nessun altro modo in cui potete presentare al pubblico voi stessi, il partito e i vostri candidati in modo più autentico, diretto ed economico.

Siccome sono in particolare i giovani a leggere poco la carta stampata, in quanto politici locali avete il dovere di tenere aggiornata la vostra agenda on-line, con annunci periodici di eventi e commentando con frequenza gli sviluppi politici che si verificano nel vostro comune o regione.

le persone mostrano particolare interesse per le notizie a livello locale o regionale. Vogliono sapere cosa succede “a casa”, cosa voi ne pensate e come intendete procedere per cambiare e migliorare la situazione politica e gli standard di vita locali. potete anche riportare informazioni e novità relative ai vostri gruppi parlamentari di livello regionale o nazionale, se esistono. in questo modo avrete un sito web regolarmente aggiornato con novità e notizie anche quando non avete nulla di vostro da aggiungere.

non create un indirizzo internet a casaccio se fate parte di una struttura di partito più grande. il partito deve sempre seguire un sistema modellato su un percorso del tipo “abbreviazione del nome del partito-nome della città sede del circolo”.

82 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

ecco alcuni esempi delle intestazioni più comuni per le sezioni del sito web di un partito politico:

news – Chi siamo – Campagne – eventi – Contattaci – Media/Stampa

abbiate cura di fornire collegamenti diretti per accedere alle seguenti informazioni:

> notizie e foto relative a campagne ed eventi recenti> nomi dei membri dell’ufficio direttivo, le loro funzioni, foto e curriculum> informazioni di contatto del presidente e dell’addetto stampa/portavoce> posizione del partito riguardo a specifiche tematiche di interesse per gli

elettori del vostro comune e della vostra regione e altre problematiche di pubblico interesse

kISS

Keep It Short and Simple – Keep It Simple, Stupid!

Ovviamentequestovalenonsolopericontenution-line,maancheperilvostromododiesprimerviingenerale:bisognasaperecosasivuoledireedirloinmodoconciso.Nonperdeteviinchiacchiereinutili.

Èundatodifattochegliutentiinternetnonamanoleggeretestilunghisulloschermodiuncomputer.Ciòsignificacheuntestochiaroeunbuonlayoutgiocanounruoloimportante.

Preferitesempretitolifacilmentecomprensibilienonoberateilvostrositocontroppeinformazioniofunzionalità.Lepersonepreferisconoingenereaverepocheinformazionibenstrutturatepiuttostocheunamareacaoticanellaqualeperdersi.

Ilsitodeveessereorganizzatoinmodochenavigarvirisultiquasiintuitivo.Lastrutturadellepaginedeveesseresemprefacilmentericonoscibile,inmodocheivisitatoricapiscanodovesitrovanoepossanotornareindietroconsemplicità.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 83

Social media e interattività

Qualche anno fa, chi si occupava di campagne politiche sosteneva che i manifesti elettorali affissi nelle strade non aiutano a vincere le elezioni, ma rinunciarvi equivale a perderle.

lo stesso concetto può oggi essere applicato ai social media, con diffe-renti gradi di validità in funzione dello specifico contesto nazionale e del livello di diffusione e popolarità del loro utilizzo. non è solo una questione di progresso tecnologico della società (anche in europa si assiste a livelli differenti di sviluppo delle infrastrutture digitali da un paese all’altro, così come all’interno dei singoli paesi), ma anche di volontà sociale e curiosità di esplorare nuove forme di comunicazione (vi sono abitudini e percentuali di utilizzo giornaliero diverse, per esempio, tra gli Stati Uniti e la Germania).

Simili differenze nell’uso dei diversi mezzi di comunicazione si riscontrano anche in settori più tradizionali come le campagne porta a porta. l’approc-cio faccia a faccia tra politici ed elettori, per esempio, funziona molto bene negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma meno bene in altre società, come evidenziato nel capitolo 8.

È stato Howard dean, uno dei candidati del partito democratico alle pri-marie per le presidenziali americane del 2004, il primo ad aver utilizzato con successo i nuovi strumenti di comunicazione su internet. ancora più successo ha riscosso in seguito Barack obama, che è riuscito a creare un’e-norme rete di sostenitori nata spontaneamente dal basso e a raccogliere dieci milioni di dollari di contributi per la sua campagna elettorale che l’hanno aiutato, contro tutte le aspettative, a battere Hillary Clinton nelle primarie del 2008... e il resto è storia.

oggi è ormai quasi impensabile per i politici fare a meno di strumenti come, per esempio, portali web, newsletter digitali, podcast, canali tV on-

84 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

line e social network come Facebook, twitter e altre piattaforme create dai partiti o dai candidati in prima persona, come http://my.barackobama.com o https://my.fdp.de. internet avanza veloce, le novità sono incessanti (come la recente rete “Google+”) e spesso imprevedibili e quando qualcosa di nuovo appare non è possibile sapere con certezza se si affermerà o sarà condannata all’oblio.la maggior parte di questi strumenti sono facili da usare e costano poco, ma è importante valutare attentamente come utilizzarli.

Come utilizzarli al meglio

Utilizzare in modo non strutturato ed eccessivo gli strumenti disponibili non creerà alcun vantaggio. Così come dovete stabilire delle priorità per il vostro partito (obiettivi su cui concentrare l’attività politica e individua-zione dei gruppi di elettori ai quali mirare), altrettanto dovete fare per utilizzare in modo strategico gli strumenti on-line.i partiti politici ancora troppo spesso trattano internet come se fosse nient’altro che una sorta di cartellone pubblicitario: qualcosa da guardare e basta. internet ha cambiato le cose in modo drastico. le persone si aspet-tano di essere interpellate e vogliono essere coinvolte. per quanto la par-tecipazione e il coinvolgimento politico ai partiti di tipo tradizionale siano ovunque in declino, è ancora possibile motivare gli elettori e convincerli a impegnarsi in prima persona. anche se la vita sembra sempre più frene-tica e la collaborazione volontaria alle attività di partito attrae meno che in passato, internet può essere uno strumento eccezionale per entrare in contatto con sostenitori e iscritti e coinvolgerli in progetti a breve termine.

L’INTERATTIvITà è LA ChIAvE

Internetèmoltopiùcheunoschermodaguardare.Dovetecrearepiattaformeperfavorireloscambiodiidee,stimolareildibattito,organizzareeventiemobilitareglielettori.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 85

I rapporti con la stampa e i media

“Solo quello che si vede sui media è davvero successo e solo quello che i media illustrano con immagini è davvero nei media!” Questa è certo un’esagerazione, anche perché oggi chiunque può creare il proprio media on-line.

la copertura mediatica delle campagne e degli eventi politici è tuttavia essenziale per raggiungere un pubblico più vasto di quello rappresentato da coloro che vi partecipano e da chi abitualmente segue le vostre inizia-tive (sui social network e non solo). l’eccesso di notizie su internet porta gli utenti a essere molto selettivi, a seguire essenzialmente ciò che trovano interessante e considerare solo le informazioni che confermano quello di cui sono già convinti. Un partito politico deve puntare a raggiungere sem-pre più persone, se davvero vuole crescere e ricevere più voti alle prossime elezioni.

in linea di massima, l’eccesso di informazione sommerge e fa letteralmente sparire molti messaggi e annunci. Se volete che gli elettori prestino atten-zione alla vostra voce dovete adottare un approccio mirato e imparare a conoscere in che modo i media nazionali funzionano. i media si interes-sano soprattutto di cose spettacolari; più riuscite a proporre con periodica regolarità eventi e annunci politici innovativi, maggiore sarà l’attrazione che eserciterete sui giornalisti e, quindi, le probabilità che si parli di voi sui giornali. evitate però di ingolfare di spam la posta dei vostri contatti con dichiarazioni e comunicati stampa di poco o nullo interesse, se non volete provocare un calo di interesse nei vostri confronti.

86 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

Mailing list

Create una mailing list dedicata alla stampa in modo da avere a portata di mano una banca dati completa di tutti gli indirizzi dei media. in questo modo sarete sicuri di non dimenticare nessuno quando vi troverete a dover reagire con prontezza a un qualunque evento che richieda l’invio di un comunicato stampa urgente.

la lista deve includere tutti i media locali e regionali come quotidiani locali e regionali, giornali di annunci, quotidiani on-line, blog influenti, radio e tV locali e regionali. aggiornate costantemente i nomi e le informazioni di contatto.

ChECkLIST PER gESTIRE I RAPPORTI CON I MEDIA

Cercatedicreareoccasionidiinteresseperimedia:

Presentazionediunnuovopresidente,diunasquadraperunacampagna,ecc.

Presentazionediunnuovoprogrammaelettorale,dellenuoveproposteprogrammatichedelvostrocircololocale,ecc.

Visiteoincontri(coinvolgendo,quandopossibile,esponentipoliticiliberalidiprimopiano)permantenersiaggiornatiescambiarepuntidivistarispettoalleprincipalitematichepolitichediattualitàpressoorganizzazioniquali:

cameredicommerciolocali,associazioniindustrialiocommerciali,organizzazionicaritative,sindacati,scuoleoasilicheabbianoricevutounencomiospecialeperirisultatiottenutioperiqualivoleteelogiareunapproccioinnovativoall’istruzione.

Èutileintalioccasionipreparareinanticipodelledichiarazionidapresentaresubitoallastampa.

Invitatelastampaallavostrafestadifineannooalcongressolocaledelpartito.

Annunciateillanciodiunanuovacampagna,instradaoon-line.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 87

Comunicati stampa

il comunicato stampa è la forma più comune di pubbliche relazioni. dovete fare vostra l’abitudine a inviare sempre un comunicato stampa prima e dopo il lancio di una campagna, di un evento o di qualunque altra attività.

il comunicato stampa è un messaggio scritto dedicato a un particolare argo-mento o un evento specifico. deve essere conciso, esauriente e pronto per la pubblicazione immediata. evitate toni troppo informali o grandi parafrasi.

i media ricevono centinaia di comunicati stampa al giorno e i giornalisti decidono in pochi secondi quali considerano interessanti e quali no. il titolo e l’attacco del comunicato devono andare dritti al punto e contenere gli elementi chiave del messaggio che volete diffondere. in particolare a livello locale e regionale, i media sono sempre alla ricerca di comunicati stampa per riempire i buchi, dato che non possono seguire e informarsi su tutto. Ma questo non vuol dire che abbiano voglia di fare da portavoce del par-tito liberale. il comunicato stampa deve quindi basarsi su fatti concreti e le opinioni in esso contenute devono essere attribuite in modo chiaro a una persona o al partito.

informatevi su qual è l’orario limite affinché una notizia possa essere pub-blicata il giorno dopo sul giornale.

Caricate tutti i comunicati stampa sul vostro sito web. in questo modo darete un’impronta dinamica al sito e il vostro operato sarà sempre docu-mentato. per facilitare l’accesso ai comunicati stampa, vecchi e nuovi, può essere utile creare un collegamento diretto a una specifica sezione “stampa”.

FOLLOw-UP DIRETTO DEI COMUNICATI STAMPA

Uncomunicatostampanonsostituisceilcontattodirettoconigiornalisti.Sarebbeutilecontattareigiornalistitelefonicamenteperoffrireulterioriinformazioni.

88 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

non scrivete comunicati stampa troppo lunghi. Comunicati di una singola pagina formato a4 sono già quasi troppo lunghi.

Nella stesura di un comunicato stampa tenete a mente ciò che segue:

> Utilizzate uno stile simile a quello che i giornali usano per i loro articoli e non a quello degli editoriali.

> Scegliete titoli concisi e riferiti a fatti, come “il partito liberale di Utopia chiede più trasporti pubblici per la città di XY” e non, semplicemente, “Comunicato informativo dalla sede XY del partito liberale”.

> Rispondete alle domande “perché, dove, chi, quando, e come”, possibil-mente nel primo paragrafo.

> Ricordate che le vostre dichiarazioni potrebbero essere abbreviate. Met-tete quindi le cose più importanti all’inizio e quelle secondarie alla fine.

> includete concise citazioni dirette chiaramente riferibili a soggetti precisi.> Utilizzate il presente ed evitate la forma passiva.> non elogiatevi da soli ed evitate frasi vuote. Utilizzate solo parole che

tutti possono capire e che vanno dritte al punto.

Altre considerazioni relative alla forma:

> Usate sempre la stessa intestazione del partito (per e-mail e lettere) e assicuratevi che sia chiaro che voi (sede locale XY del partito liberale) siete il mittente.

> ogni comunicato stampa deve essere chiaramente identificato come tale.

> indicate l’eventuale periodo di attesa prima della divulgazione al pubblico.

> titolo.> indicare i recapiti da contattare per eventuali ulteriori informazioni.> link per scaricare le foto (se disponibili).

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 89

Utilizzo delle e-mail per contattare la stampa

Regole simili a quelle viste per i comunicati stampa cartacei si applicano anche alle e-mail. personalizzate le vostre e-mail anche in caso di invio di massa. Riceverete maggiore attenzione rivolgendovi per nome al destina-tario dell’e-mail.

Cercate anche in questo caso di non superare le 300  parole (circa una pagina a4). Citate il titolo nel soggetto dell’e-mail e ripetetelo, nel corpo della stessa, insieme alla data.

Formattate il testo utilizzando il formato per e-mail ed evitate caratteri speciali. inserite i destinatari nel campo Ccn per evitare di divulgare gli indirizzi e-mail di tutti i destinatari. assicuratevi, infine, che le vostre e-mail non vengano scambiate per spam.

Annuncio di eventi e follow-up

Un comunicato stampa che annuncia un evento deve far capire bene di che evento si tratta. È importante non dimenticarsi di invitare esplicita-mente i giornalisti quando si invia il comunicato alla stampa. potete farlo aggiungendo la frase: “i rappresentanti dei media sono cordialmente invi-tati a partecipare”.

Se volete invitare solo i media, aggiungete nel titolo del comunicato “invito per i media”. non dimenticate di includere dettagli essenziali come il luogo, l’orario, l’argomento e gli oratori/ospiti.

nei casi in cui la presenza dei media è particolarmente importante, fate seguire all’invito una telefonata per verificare se i giornalisti invitati parteci-peranno. potete anche accogliere i giornalisti per nome all’evento.

i giornalisti non parteciperanno a tutti i vostri eventi. in questi casi, inviate loro un breve comunicato che ne riassuma i contenuti. Siate sempre brevi, concisi e andate dritti al punto. Ricordatevi di fornire una breve selezione di foto.

90 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione

Lettere al capo redattore

la sede locale di un partito non sempre riceve molta attenzione. provate a scrivere una lettera al capo redattore del giornale locale per aumentare la probabilità di essere pubblicati. Questo tipo di pubblicazione ha il vantag-gio di permettervi di scrivere in modo più personale o polemico. tenete presente che la lettera potrebbe essere editata e accorciata, quindi cercate di riassumere ciò che volete comunicare già nel primo paragrafo.

l’addetto stampa e alle pubbliche relazioni può preparare un modello di lettera per incoraggiare gli altri iscritti del partito a scriverne di simili di pro-prio pugno. può, inoltre, indicare periodicamente quali sono i messaggi più importanti che il vostro partito intende comunicare, per essere sicuri che questi siano presi in considerazione.

avere un proprio blog (aggiornato con regolarità), separato o integrato nel sito web del partito, è un altro strumento per promuovere il vostro punto di vista sulle questioni di attualità. il blog può essere diffuso anche attra-verso altri social media, per attrarre l’attenzione dei media.

Valutare l’esposizione mediatica

Raccogliete e archiviate tutto quello che è stato pubblicato su di voi e il vostro partito. la raccolta di questo materiale è necessaria per poter eventualmente riferirne al proprio direttivo. Se la quantità di materiale pubblicato è notevole, procedete alla raccolta con periodicità regolare. Condividete quanto raccolto non solo con i membri del vostro direttivo e i vostri iscritti, ma anche con i circoli locali limitrofi e/o le altre strutture del partito di livello ragionale o nazionale. Condividete le esperienze positive, ma anche quelle negative, per analizzarle e capire come evitarle in futuro.

nel seguire una campagna stampa bisogna sempre chiedersi:

abbiamo scelto le tematiche giuste? ne abbiamo parlato adeguatamente? abbiamo ricevuto abbastanza attenzione dal pubblico? abbiamo puntato su tematiche sbagliate o queste sono state male interpretate dal pubblico?

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La comunicazione 91

Cercate anche di valutare la copertura data in generale dai media alle tema-tiche in questione e lo spazio riservato ai vostri avversari politici.

Recapitare lettere casa per casa

Un volantino o una lettera recapitata a mano direttamente a casa degli elettori è un modo efficace per informare la vostra circoscrizione sulle atti-vità recenti del partito e le azioni intraprese su specifiche tematiche.

Newsletter

È facile spedire newsletter periodiche ai propri iscritti e a chiunque altro sia interessato a riceverle. Se rappresentate una struttura di livello più elevato di un circolo locale, vi sarà facile preparare newsletter settimanali contenenti quattro-sei articoli con novità sul partito a livello regionale o nazionale o articoli di commento dedicati agli sviluppi politici nazionali. non avrete comunque problemi anche se siete un circolo locale e preferite trattare solo delle attività del partito di vostro diretto interesse e dell’evolu-zione del dibattito politico nel vostro comune. non dovete però limitarvi a fare solo pubblicità o comunque trattare solo i vostri eventi. Gli elettori vogliono sapere cosa il partito e la sua leadership pensano e ci sono sempre tante notizie da commentare.

dovreste inviare le newsletter sempre nello stesso giorno della settimana (o sempre alla stessa data, se la newsletter è mensile), così da stimolare l’interesse e l’attesa dei destinatari.

Non importa il modo, ma la ripetizione è la vera essenza della comu-nicazione. Ripetere il vostro messaggio senza stancarvi deve diventare il mantra del vostro stile di comunicazione. Farlo acquista ancora più importanza nei periodi di campagna elettorale, quando gli elettori sono più propensi ad ascoltare quello che avete da dire. nel prossimo capitolo esploreremo come organizzare una campagna elettorale di successo.

Le eLeZIOnI e LA cAMPAGnA eLeTTORALe

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 93

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“Sapete perché i politici ripetono sempre lo stesso semplice messaggio migliaia di volte? perché funziona. nel breve lasso di tempo in cui i cittadini prestano attenzione ai politici, questi sanno di dover dire esattamente quello che permetterà loro di essere eletti. i politici però non sanno quando di preciso quel momento arriverà e quindi ripetono incessantemente sem-pre lo stesso messaggio (o almeno così fanno quello bravi)” 12.

il capitolo 3 ha descritto il ruolo dei partiti politici nel mettere insieme per-sone e idee e poi nel trasformare le idee in realtà. partecipare alle elezioni e promuovere le proprie idee è il modo in cui queste possono trasformarsi in realtà.

Il successo richiede strategia

Fare campagna elettorale significa definire una strategia, porsi obiettivi precisi, avere un’organizzazione impeccabile ed essere vicini all’elettorato. Un approccio strategico alla campagna elettorale è indispensabile per poter affrontare razionalmente anche i momenti più intensi e reagire agli eventi in maniera flessibile e credibile. disciplina e adeguata pianificazione sono la chiave per agire con professionalità ed economizzare risorse, tempo e denaro.

12 James Carville e Paul Begala (responsabili per la campagna elettorale di Bill Clinton) in Buck Up, Suck Up... and Come Back When You Foul Up: 12 Winning Secrets from the War Room, new York, 2003.

Lecampagnepoliticheservonopermostrareaglielettoriquellochesistafacendo.Ivotisiconquistanoconcentrandolacampagnasutematichedisicurointeresseperglielettori.Limitarsiaelencareleproprielineeprogrammatichenonfavincereleelezioni,farelevasullequestioniattornoacuiquestepoliticheruotanosì.

94 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Questo vale tanto per le elezioni municipali, quanto per quelle nazionali. la differenza è solo una questione di scala. le campagne nazionali richiedono un’organizzazione più ampia e sofisticata per coprire efficacemente tutto il paese e assicurare un livello di impegno più intenso e pervasivo.

Ciò che dovete fare è indirizzare agli elettori messaggi persuasivi e conti-nuare a ripeterli fino a quando sarete voi stessi a non poterne più di sentirli, perché è precisamente quello il momento in cui il pubblico inizierà a notarli!

Sappiate quello che volete ottenere…

assicuratevi che il partito e gli attivisti che sostengono la vostra campa-gna elettorale concordino sugli obiettivi da conseguire e che questi siano ben chiari a tutti. tali obiettivi devono essere fattibili e realizzabili, poiché devono agire da stimolo concreto: evitate di creare aspettative irrealizza-bili. nulla è più irritante per gli elettori che si sono fatti entusiasmare dalla campagna elettorale che vedere le loro irrealistiche speranze spazzate via.

Formulare gli obiettivi e delineare la propria immagine

descrivete i vostri obiettivi con la massima chiarezza. Cercate di differen-ziarvi il più possibile dai vostri avversari. i vostri obiettivi devono guada-gnarsi la fiducia dell’elettorato per poter essere valutati in modo realistico.

“Il partito liberale della città X sostiene A/B/C. Parteciperemo alle prossime elezioni locali e i nostri candidati si adopereranno per…” (presentate i vostri obiettivi in modo conciso e sicuro).

“Il partito liberale della città X ha politici competenti (descriveteli breve-mente). Se volete un futuro migliore per i vostri figli, se siete in favore di X, dovete assolutamente votare per i liberali”.

immagini come queste sono i temi ricorrenti della vostra comunicazione politica. ogni discorso, ogni lettera, ogni dichiarazione deve sempre conte-nere uno o più elementi di tale sorta.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 95

presentate i vostri messaggi chiave con slogan facilmente associabili con i vostri capolista e candidati sindaco e che contribuiscano a creare profili individuali ben distinti per i candidati. Questi slogan devono ricevere visi-bilità durante tutta la campagna. nessuna campagna (a qualunque livello) che punti a suscitare l’attenzione degli elettori anche nei periodi di sovrac-carico di informazioni può permettersi di farne a meno.

Ripetete il vostro messaggio chiave fino a quando la vostra squadra non ne potrà più. l’esperienza insegna che solo allora il messaggio avrà raggiunto i gruppi obiettivo.

allo stesso tempo, evitate di utilizzare le tematiche che sono già state solle-vate dai vostri avversari politici e quindi ormai troppo saldamente associate alla loro immagine e al loro profilo. non tiratele in ballo e cercate di allon-tanarle dall’attenzione dell’elettorato. Volete che siano le vostre tematiche chiave a essere discusse in pubblico e non quelle dei vostri avversari. tutto ciò che popola l’arena pubblica assume agli occhi degli elettori maggiore importanza e ha un maggiore impatto a breve termine sugli indecisi.

le campagne elettorali presentano sempre sorprese che sembrano andare contro la strategia originariamente scelta. Rimanete calmi, non cambiate messaggio e continuate a sostenere la vostra immagine. Se vi trovate nella necessità di dover reagire con prontezza ad attacchi politici o al mutare delle circostanze, mostratevi tattici capaci, ma non perdete di vista i vostri obiettivi strategici di lungo periodo.

RIPETERE, RIPETERE, RIPETERE!!!

Doveteripetereilvostromessaggiochiaveeriaffermarelavostraimmaginequantopiùspessopossibileperfarsìcheunnumerosufficientementegrandedielettorifiniscaperassociarloautomaticamenteavoiealvostropartito.

96 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Definire gli obiettivi elettorali in termini di voti

Cercate di stabilire quanto più accuratamente possibile quanti voti volete vincere e quale potrebbe essere un risultato realisticamente fattibile. Que-sto vi aiuterà a rendere la vostra campagna e le vostre promesse agli elettori concrete e credibili.

esempio:

Volete raggiungere il 10% dei voti. Calcolate le dimensioni dell’elettorato.

Se ci sono 10.000 potenziali elettori e l’affluenza alle urne è del 70%, i votanti saranno 7.000. Se volete raggiungere il 10% dei voti, dovete con-vincere 700 persone.

Maggiore è l’affluenza alle urne, più saranno i voti di cui avrete bisogno per raggiungere il 10%. per i partiti minori la bassa affluenza può rivelarsi un vantaggio.

Risorse umane/ricerca dei candidati

all’inizio di ogni campagna dovete mettere insieme una squadra per soste-nere e consigliare il o i candidati sugli aspetti logistici e di contenuto e per fornire feedback e supporto morale nei momenti difficili.

Condurre una campagna richiede lo sforzo collettivo di un gruppo di per-sone. può trattarsi di un piccolo gruppo di sole tre persone, come anche di un team composto da dieci componenti. il numero dei componenti è deter-minato da scelte tattiche che variano da partito a partito, oppure dipendono dalle risorse economiche e dalle competenze di cui il partito può disporre, come anche dalle dimensioni della città, della regione o del paese.

la squadra assegnata alla campagna lavorerà bene se tutti i suoi membri avranno la sensazione di essere impegnati in uno sforzo comune. perché ciò avvenga, è importante stabilire, prima ancora di iniziare, quali sono le metodiche da utilizzare e ciò che ci si aspetta da ognuno.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 97

Questo team non deve essere necessariamente un organo specificata-mente previsto dallo statuto del partito. Cercate di mobilitare un vasto supporto per la squadra. le elezioni costituiscono un’eccellente opportu-nità per coinvolgere nuovi sostenitori nelle attività del partito. assicuratevi che a partecipare non siano sempre e solo le stesse persone, cercate di reclutare nuovi talenti e raggiungere un equilibrio tra giovani e meno gio-vani e tra uomini e donne. Questo serve a evitare che idee innovative e creative possano essere soppresse dal principio secondo il quale “abbiamo sempre fatto così…”.

i membri del direttivo e gli altri funzionari elettivi potrebbero essere già molto impegnati con il loro lavoro. altri iscritti con meno compiti e incarichi potrebbero sentirsi motivati a contribuire alla campagna per un periodo limitato di tempo.

per campagne di grandi dimensioni, potete valutare se suddividere la squadra in un nucleo ristretto cui affidare la pianificazione e le decisioni politiche e un gruppo più grande composto da rappresentanti dei diversi circoli locali. dividete i compiti in modo chiaro tra i membri del team, ma senza creare limiti eccessivi in modo da ottenere il massimo da ognuno di loro. Vi suggeriamo in linea di massima di suddividere alcuni dei seguenti compiti fondamentali tra uno o più membri della squadra.

Compiti da assegnare:

> Controllo e gestione finanziaria

> Rapporto con i media e pubbliche relazioni

> Segretariato per l’organizzazione dell’evento

> Gestione del materiale promozionale

> internet

98 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Selezione del capolista, dei candidati sindaco e delle altre cariche di vertice

Considerate attentamente il tipo di elezioni da affrontare. le elezioni locali sono estremamente diverse da quelle nazionali. dovete padroneggiare perfettamente le specifiche leggi e procedure elettorali e identificare tutto ciò di cui potrete aver bisogno.

le campagne politiche sono sempre più personalizzate. Scegliete i vostri candidati con cura e identificate i loro punti forti.

1. di che tipo di candidati avete bisogno e volete? Uomini o donne, single o sposati, con bambini, ecc.

2. Residenti nel comune interessato? legami professionali con la municipalità?

3. Quale specifica tematica è più facilmente collegabile al candidato, ovvero, per quale di essa il candidato appare più credibile? in che modo il candidato si differenzia in maniera positiva rispetto agli altri candidati?

4. il candidato appoggia in pieno la strategia della campagna e si identifica completamente con i temi e le proposte politiche del partito politico?

5. il candidato soddisferà le aspettative degli elettori?6. il candidato è già noto nel comune e/o nella regione?7. il candidato e il team assegnato alla campagna saranno a disposizione del

partito e degli elettori durante tutto il periodo della campagna elettorale?8. il candidato gode del supporto della base degli iscritti del partito?

Struttura del comune/regione

1. Che tipo di struttura sociale il candidato deve affrontare?2. Che sviluppi economici ci sono stati negli ultimi anni?3. Qual è la struttura demografica?

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 99

Analisi degli avversari politici

1. Se uno dei candidati degli altri partiti è il titolare uscente della carica in questione: ha svolto il suo mandato mostrando capacità e ottenendo rispetto oppure vi sono punti deboli da sfruttare?

2. Se no, quali sono i punti di forza e quali i punti deboli del nuovo candi-dato del partito di maggioranza?

3. Quali sono i punti di forza e quali i punti deboli dei candidati dei partiti minori?

Precondizioni politiche per il partito liberale

1. Siete già rappresentati nel consiglio comunale e fate parte di un governo di coalizione. / Siete all’opposizione. / non avete alcun rappresentante.

2. Volete sostenere un vostro candidato? Sì, perché pensiamo sia possibile vincere. / Sì, perché avere un nostro candidato ci aiuterà a rafforzare il nostro profilo sul lungo periodo. / no, la situazione non ci permette di proporre un candidato. / no, perché possiamo trarre altri vantaggi politici.

Lavorate al meglio delle vostre possibilità: per un impiego efficiente delle risorse disponibili

Chiedetevi se ogni singola ora di lavoro profusa e tutti i soldi spesi sono stati utilizzati nella maniera più efficiente in funzione dei vostri obiettivi globali.

> non sprecate tempo. Concentrate le vostre attività, il mailing elettorale e i manifesti murali nelle aree dove vi aspettate maggiori possibilità di successo.

> Concentratevi sulle aree che tradizionalmente votano per i liberali e inve-stite parte del vostro tempo in quelle dove ritenete ci sia del potenziale. non investite tempo nelle zone ostili ai valori liberali, poiché non vi sarà

100 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

possibile ottenere risultati positivi nell’immediato. Chi ha già maturato esperienza in precedenti campagne elettorali in genere sa quali sono i quartieri dove potersi aspettare un esito migliore. Una semplice analisi dei risultati delle passate elezioni vi aiuterà a identificare le roccaforti liberali.

> Se avete la possibilità di invitare una figura di spicco del partito a uno dei vostri eventi, cercate di ottenerne il massimo in termini di copertura mediatica.

> Quando organizzate eventi, adoperatevi per garantire la presenza del maggior numero possibile di ospiti esterni e di rappresentanti dei media. Gli eventi di partito che (magari anche solo involontariamente) non con-sentono la partecipazione del pubblico non devono tenersi nei periodi di campagna elettorale.

Unadellebasidellapianificazionestrategicadellevostrecampagnedeveessereilconcentrareladiffusionedeivostrimessaggiconl’inviodilettere,manifestimurali,organizzazionidieventi,ecosìvia,nellezonedovemaggiorepuòesserelaloroefficacia.

Definizione e rispetto delle tempistiche

elaborate un piano operativo dettagliato comprensivo di precise sca-denze temporali (chi fa cosa e quando?) che copra ogni fase della campa-gna elettorale. preparate analoghi piani operativi per ciascuna delle attività previste, assegnando responsabilità e fissando scadenze. non dimenticate di elaborare anche piani di contingenza che vi consentano di affrontare ritardi imprevisti con un minimo di flessibilità. Una prassi organizzativa come quella appena descritta garantisce la massima trasparenza e rende più chiara la struttura operativa della vostra campagna.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 101

Ricordate: date enfasi ai vostri punti di forza e cercate di neutralizzare le debolezze.

può essere utile individuare un incaricato cui assegnare il compito di verificare l’andamento dell’esecuzione del piano operativo. poiché lo svol-gimento del piano dipende in gran parte dal lavoro di volontari, esercitare una funzione di controllo vi permette di avere una panoramica generale di quello che in ogni momento è previsto venga fatto. l’incaricato assegnato a questo ruolo deve avere accesso a tutte le informazioni e ha il dovere di riferire a intervalli regolari sul rispetto delle scadenze e su quanto realistica-mente ci si sta avvicinando a realizzare gli obiettivi che ci si è posti. in questo modo potrete valutare meglio i ritocchi da apportare eventualmente al piano.

Coinvolgere i sostenitori

pensate alle vostre risorse umane. Molti degli iscritti che normalmente sono piuttosto passivi potrebbero essere disposti a contribuire in maniera più attiva nei periodi di campagna elettorale. Cercate in che modo voi e la squadra che si occupa della conduzione della campagna potete agire per coinvolgere il maggior numero dei vostri iscritti. aprire la campagna con un evento sociale può contribuire a invogliare gli iscritti a parteciparvi e a continuare a farlo anche nei momenti di maggior picco.

Ladisponibilitàdegliiscrittiaimpegnarsiattivamenteèspessosottovaluta.Ciòpuòessereparecchiofrustranteperidirettiinteressati.

assegnate ad almeno un membro del team il compito di individuare i volontari, gestire i contatti con loro e coordinarne gli sforzi nella prepara-zione e gestione di eventi e altre iniziative.

102 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

i volontari che hanno meno esperienza possono magari occuparsi:

> della segreteria/centralino telefonico (sempre che ci sia);> delle attività organizzative a sostegno del candidato del vostro collegio

elettorale;> della logistica degli eventi e dell’affissione dei manifesti murali;> della spedizione o consegna porta a porta delle lettere per gli elettori e

della distribuzione di volantini.

Gestione dei temi della campagna

le campagne di successo non possono fare a meno di una pianificazione accurata e di un’analisi dettagliata del punto di partenza. diversi sono i fattori da tenere in conto

“Pervincerevotiènecessarioconcentrarelacampagnaelettoralesuitemichepiùinteressanoglielettori.Elencareleproprieposizionipolitichenonfavincereleelezioni,mafarelevasullequestioniattornoacuiquestepoliticheruotanosì”13.

Quando identificate e sviluppate le questioni politiche su cui intendete concentrarvi, non dimenticate mai che esistono gruppi differenti di elettori.

> elettori potenziali (sostenitori del partito)> elettori potenziali di altri partiti (ostili ai vostri obiettivi)> potenziali non-elettori (indecisi o difficili da motivare)

Dovete quindi ricordare di:

> Stare sempre attenti a mantenere alta la motivazione dei vostri soste-nitori per assicurarvi i loro voti. Farlo è naturalmente più facile quando

13 Campaigns Manual, liberal democrats 2007, UK, p. 14

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 103

non vi sono altri partiti che fanno campagna puntando sullo stesso messaggio o promuovendo tematiche simili alle vostre, ma in maniera più attraente.

> Rivolgervi agli indecisi con messaggi sempre chiari e comprensibili. Con-centratevi sugli obiettivi e non sui mezzi per realizzarli (“più sicurezza” e non “più polizia”). più il messaggio è penetrante, più sono le possibilità che venga ascoltato.

> Concentrarvi sui vostri elettori potenziali e sugli indecisi. Convincere gli altri è troppo difficile. nessuno vota per un partito dal quale ci si aspetta di essere penalizzati.

Cogliete le opportunità

il sindaco di una città rappresenta per definizione tutti i suoi elettori. durante una campagna elettorale volete tuttavia trovare vostri sostenitori, volete vincere voti per il partito e non per i rappresentanti dello Stato.

Se il vostro è un piccolo partito, non dovete agire come un grande par-tito di maggioranza che punta a ottenere il consenso di ampie fasce della società. potete puntare a scontentare il 70% degli elettori se questo vi fa ottenere il 10% dei voti. identificate tematiche il più possibile concrete e che garantiscano agli elettori vantaggi tangibili – valori idealistici compresi.

Ricordate:

> differenziatevi dai vostri avversari. Se non riuscite a presentare nessuna differenza allettante o se le differenze sono solo nei metodi, ma non negli obiettivi, molti voteranno per il partito maggiore, ritenendo che questo abbia migliori possibilità di realizzare l’obiettivo.

> Se accentrate la campagna su più tematiche, state attenti a che esse siano coerenti e non si contraddicano tra loro e che non contrappongano gli interessi di gruppi diversi di elettori.

104 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Puntare ai potenziali elettori

È importante identificare i gruppi di elettori, le zone e i quartieri che si mostrano mediamente più sensibili alle idee liberali e concentrare su di essi la vostra campagna. Se non è la prima volta che partecipate alle elezioni, potete individuare facilmente quali sono le zone più promettenti analiz-zando i risultati delle votazioni passate.

prendere come riferimento un collegio elettorale più grande vi permette di identificare e confrontare i risultati elettorali di più municipalità, traendone suggerimenti sul dove collocare (se è consentito farlo) i tabelloni e i mani-festi elettorali. Se si prende come riferimento il comportamento elettorale di entità più piccole, ad esempio un quartiere, è possibile individuare quali sono le strade in cui concentrare l’invio di lettere e le visite porta a porta.

Gli elenchi dettagliati dei risultati delle elezioni sono pubblici e consultabili.

non sottovalutate mai, infine, il contributo che i vostri attivisti e sostenitori possono darvi (sulla base dell’esperienza maturata nelle precedenti campa-gne elettorali o attraverso la conoscenza diretta personale) nel valutare la propensione politica dei diversi quartieri e territori.

Identificazione e coinvolgimento dei gruppi di potenziali elettori

non aspettate che i voti vengano da voi, ma puntate a stimolare gruppi differenti di elettori in maniera proattiva, presentando le idee liberali. non esiste un elettorato singolo e omogeneo, ma molti diversi gruppi, ciascuno con i propri interessi e le proprie convinzioni, che bisogna raggiungere con un approccio mirato. esistono, ad esempio:

> gruppi formali come associazioni professionali, gruppi di interesse, circoli sportivi e molto altro ancora. Questi gruppi sono facili da identificare e raggiungere;

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 105

> gruppi sociali come i giovani, i pensionati, le donne, i single, i disabili, le famiglie giovani, ecc.;

> altri gruppi i cui membri sono legati da interessi comuni come automo-bilisti, pazienti, pendolari, ecc..

Molti eventi possono essere personalizzati per mirare a specifici gruppi, come mostrato qui di seguito.

> Genitori lavoratori, genitori single

potete organizzare dei banchetti informativi dedicati ai problemi dell’as-sistenza all’infanzia o a descrivere le linee programmatiche del partito sull’istruzione. organizzate visite alle istituzioni di assistenza all’infanzia o alle scuole, oppure giornate evento a tema o tavole rotonde sui problemi economici dei genitori single.

> Famiglie in generale

organizzate eventi per le famiglie e giochi educativi per i bambini al vostro stand o al mercato delle pulci.

> Elettori che votano per la prima volta

Scrivete lettere ai giovani che votano per la prima volta, per presentare loro le idee liberali; organizzate dibattiti su temi di interesse per i giovani; contat-tate i redattori di quotidiani e periodici scolastici e universitari; organizzate corsi di formazione per imparare a scrivere lettere di candidatura per le offerte di lavoro.

> Insegnanti

eventi di informazione sulle politiche scolastiche e la formazione per gli insegnanti. prendete contatto con i sindacati degli insegnanti.

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> Studenti e impiegati universitari

organizzate eventi di informazione dedicati alle tematiche accademiche e universitarie. Se esiste, coinvolgete nelle vostre attività il locale gruppo universitario liberale e incoraggiatene i membri a fare campagna nelle università.

> Sicurezza e giustizia

organizzate eventi di informazione su “libertà e sicurezza”.

> Piccole e medie imprese, artigiani

identificatene le principali preoccupazioni con visite mirate a piccole imprese e alla locale camera di commercio.

> Pubblico impiego

Se la vostra campagna sostiene tagli alla spesa pubblica e lo snellimento dell’apparato amministrativo, discutete con gli amministratori pubblici della situazione attuale e spiegate le vostre idee.

> Personale sanitario, contribuenti, proprietari di casa, automobilisti, ecc.

organizzate eventi di informazione per discutere con le diverse associa-zioni delle proposte politiche e di riforma di loro diretto interesse.

Coinvolgete attraverso la campagna

nei momenti di picco della campagna, l’enfasi va posta sulla visibilità del messaggio, mentre il dialogo passa in secondo piano. il programma è stato ormai fissato e forse avete anche già deciso di sostenere una possibile coali-zione di governo. Questo è il momento di assicurarsi che i propri messaggi rimangano coerenti per il resto della campagna, poiché è ora che dovete convincere gli elettori del vostro “prodotto”. i tabelloni per le affissioni stra-

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 107

dali attraggono molta attenzione, ma sono anche molto costosi (e in alcuni paesi sono comunque vietati). da soli i manifesti elettorali non bastano certo a vincere un’elezione, ma la campagna sarà penalizzata se non cure-rete a sufficienza la vostra visibilità nelle strade (ma state attenti a manifesti troppo brillanti e in numero eccessivo che possono sollevare dubbi sulla provenienza dei vostri fondi). Se rinunciate ai manifesti elettorali, finirete semplicemente per essere assenti dalle strade e i vostri sostenitori si sen-tiranno meno incoraggiati ad affermare apertamente che vi sostengono. Questo genererà un effetto negativo sulla vostra capacità di mobilitare supporto a vostro favore.

anche gli elettori che tradizionalmente votano per voi hanno bisogno di ricevere incitamento e motivazione e gli altri partiti non metteranno di certo meno manifesti solo perché i liberali non lo fanno.

distribuite i manifesti elettorali in maniera strategica. non è certo utile metterli dove le macchine sfrecciano a 110 km l’ora. Concentratevi sui prin-cipali incroci, sui semafori, sulle fermate dei trasporti pubblici. È necessario focalizzare l’attenzione sui quartieri e le zone dove maggiore è il vostro prevedibile bacino elettorale. Se i manifesti mostrano i volti dei candidati, potete aggiungervi anche l’indicazione della professione o carica ricoperta, per indicare chiaramente agli elettori a chi stanno dando il loro voto. la pubblicità (che si tratti di un partito o di un detersivo) ha effetti solo limi-tati. È utile quale complemento e supporto al vostro impegno, ma non è da sola la base di una campagna elettorale vincente.

MANIFESTI ELETTORALI

Manifestiecartellonielettoralinonvifarannovincereleelezioni,masenoncuratelavostravisibilitànellestradeleperderetedisicuro!

108 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Cercate di realizzare manifesti creativi, evitate cioè persone non più giovani e in giacca grigia con slogan del tipo “per un futuro migliore”. attrarrete di certo più attenzione con motivi inaspettati e slogan accattivanti.

Coinvolgete attraverso i media

Gli elettori sempre più decidono se appoggiare il programma di un par-tito e concedere fiducia ai suoi candidati in maniera spontanea, piuttosto che in base a convinzioni ideologiche. Media e giornalisti spesso godono di maggiore credibilità rispetto ai politici (ma anche la loro popolarità è comunque limitata).

Un’ottima copertura mediatica è quindi una precondizione fondamentale per il successo elettorale. Seguite con regolarità ciò che viene discusso sulla stampa e state attenti a quelle che potrebbero diventare le prossime noti-zie scottanti. può anche trattarsi di questioni locali molto specifiche. Come si sviluppano? Sono importanti per noi in quanto liberali? Quali delle noti-zie e delle storie dobbiamo seguire? Ci sono questioni che non possiamo lasciarci sfuggire o altre troppo rischiose da toccare?

più riuscite a portare le vostre tematiche all’attenzione dei media, più esse domineranno l’agenda politica; gli elettori ne discuteranno e finiranno per considerarle automaticamente importanti.

tutti i vostri materiali elettorali non devono mai trascurare i vostri mes-saggi chiave. accertatevi che i vostri portavoce siano sempre sintonizzati sul messaggio e che sappiano cosa fate e perché lo fate.

i contrasti interni scoraggiano gli elettori. accertatevi che tutti i vostri attivisti siano sufficientemente informati e sostengano le decisioni prese.

PARLATE SEMPRE CON UNA SOLA vOCE!

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 109

Questo vale allo stesso modo a tutti i livelli, locale, regionale e nazionale. più apparite uniti e coesi sul lungo periodo, maggiore è il sostegno che potrete ricevere dall’elettorato. a tal fine, organizzate incontri periodici tra i leader elettivi di livello superiore di vari circoli per stimolare il travaso delle informazioni ai livelli sottostanti.

Coinvolgete attraverso il contatto diretto (campagna porta a porta)

Gli elettori apprezzano chi si interessa a loro e offre un dialogo diretto. Valutate tuttavia con attenzione cosa è adatto al vostro specifico contesto culturale. non in tutti i paesi è considerato normale bussare a tutti i campa-nelli del vicinato e “penetrare” nelle abitazioni private, come invece è usuale negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Cercate di instaurare un dialogo personale con vicini, amici, parenti, colle-ghi, il vostro barbiere, i negozianti, ecc. Se le consuetudini locali lo consen-tono, visitate tutte le abitazioni (portate sempre con voi il vostro bigliettino da visita) del distretto elettorale che intendete rappresentare in consiglio comunale.

Mailing postale diretto

Spedite lettere a tutte le abitazioni. diversamente dall’invio di e-mail di massa (che può sollevare domande su come avete ottenuto gli indirizzi e-mail privati) o le visite personali porta a porta, le lettere postali sono meno invasive e il destinatario è libero di decidere se leggerle o cestinarle. Questo tipo di approccio migliora il vostro profilo agli occhi degli elettori. in genere è abbastanza facile e ragionevolmente economico organizzare la spedizione di lettere via posta o attraverso i giornali locali; se si può contare su un numero sufficiente di volontari è anche possibile organizzarne la distribuzione diretta nelle cassette della posta.

110 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Coinvolgete attraverso internet

il presidente americano Barack obama ha creato un nuovo standard di riferimento per l’uso dei media on-line durante la sua campagna elettorale del 2008.il visitatore che cliccava sul suo sito web era subito invitato a registrarsi. obama non ha trascurato nessuno dei social network, creandovi profili per consentire agli elettori di seguire le sue attività e i suoi messaggi e instaurare un dialogo diretto. i sostenitori potevano votare sulle diverse questioni poli-tiche e decidere la città che sarebbe diventata la tappa successiva del suo programma di comizi elettorali. Spesso, inoltre, utilizzava i social network per comunicare novità alla comunità on-line prima ancora che alla stampa.Questa campagna non può essere semplicemente copiata e incollata in qualunque altro contesto nazionale, ma può servire da fonte di ispirazione. le percentuali di internauti e di utilizzo di internet variano anche di parec-chio da paese a paese a causa di diversi livelli di sviluppo tecnico raggiunto, anche se in genere sono in aumento ovunque.

ChECkLIST PER IL MAILINg DIRETTO La busta:èunveroeproprioapriporta.Personalizzatelaedateleilgiusto

toccodiserietà,peresempioscrivendoamanol’indirizzo.Nelcasodispedizionidimassaquestononècertofattibile,maassicuratevialmenocheinomisianoriportaticorrettamente.Nienteseccadipiùglielettorichevedereilproprionomescrittoerroneamente!

Concentratevi sul tema chiave:chevantaggiavròvotandoperiliberali?Scrivetefrasibrevicontenentisingolimessaggi.Utilizzatelaformaattivaenonquellapassivaelimitatel’usodiausiliaricomevolereepotere.

Struttura: evidenziateosottolineateipassaggiprincipaliedivideteiltestocondiagrammieimmagini.Quellocheillettoreconsiderapocoattraente,lotralascia.

Dateallettorelapossibilitàdirispondere.Includeteunindirizzoe-mailounmoduloperlarispostadainviareeventualmenteancheperfax.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 111

le campagne on-line riescono a dare il proprio meglio quando nelle elezioni a livello nazionale vi è un singolo candidato principale che accentra tutta l’attenzione, piuttosto che nelle elezioni locali dove si cerca di far eleggere quanti più consiglieri possibili e dove il contatto personale tra il candidato e l’elettore può giocare un ruolo maggiore ed è più facile da stabilire.

non potete comunque mai permettervi di non essere sufficientemente presenti on-line. Se ne avete i mezzi, realizzate un breve video per illustrare i vostri messaggi chiave. pubblicatelo sul vostro sito web, caricatelo su canali video come Youtube o altri siti popolari a livello nazionale, usate i tag per renderlo più visibile dai motori di ricerca.

lo stesso principio si applica ai profili nei social media. Cercate di essere presenti in più social network, ma senza esagerare e assicuratevi di essere sempre coerenti nel design e nei messaggi. provate a collegare tra loro stru-menti come twitter con Facebook, Google+ o altre reti nazionali.

Queste reti consentono la conduzione di campagne virali14 per tenere i sostenitori informati delle ultime novità e dei prossimi eventi e per permet-tere loro di tenersi in contatto con voi.

14 la campagna virale è una particolare metodologia di marketing che facilita e incoraggia le persone a trasmettere un determinato messaggio. il marketing virale ha bisogno di un’elevata propensione alla trasmissione del messaggio da persona a persona. Se una grande percentuale di destinatari riporta il messaggio a un gran numero di amici, il numero cresce a valanga. Se il numero di chi trasmette il messaggio è troppo basso, la campagna si esaurisce rapidamente.

Piùelevatoèilnumerodiutentiel’utilizzodiinternetcomemezzodicomunicazione,piùilpartitodevecurarelasuapresenzaon-line.

112 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

Un esempio di una campagna elettorale da manuale

Questo esempio non può essere semplicemente copiato e riversato in un contesto differente. Mentre gli aspetti relativi alla strategia, alla selezione dei candidati e ai temi della campagna sono sempre gli stessi, le risposte devono essere compatibili con le specifiche circostanze locali.

Come ha fatto la Fdp di amburgo ad avere successo alle regionali del febbraio 2011 quando tutti i sondaggi regionali e nazionali indicavano che il partito non avrebbe supe-rato la soglia del 5%?

La campagna perfetta in cinque passi

1. Il candidato

il candidato donna di punta era il più giovane di tutti i candidati. i media hanno all’inizio evidenziato la circostanza giudicandola come un fattore di inesperienza, ma hanno poi cambiato idea e visto in lei un nuovo volto fre-sco e dinamico. il suo essere madre di due bambini e donna con un lavoro “vero” ha finito per creare un forte contrasto con i politici di professione avversari, contribuendo a posizionare la Fdp strategicamente al centro della società.

Gliutentidiinternettendonosemprepiùasceglierepiattaformeeforumcheconfermanoleloroposizionipolitiche.Ildesideriodiun’informazioneolisticaecomprensivastadiminuendo.Ilvostroprofilopoliticosuisocialmediatenderàadattrarresolocolorochegiàsono“convintiliberali”o,all’opposto,chidesiderainsultarvi.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale 113

2. Marketing

il team che ha diretto la campa-gna ha fatto ricorso a moderne tecniche di marketing in collabo-razione con il partito nazionale e a un’agenzia di pR, riuscendo a sollevare l’interesse dei media.

Questo manifesto ha attratto molta attenzione nelle grigie e piovose giornate novembrine di amburgo.

3. Lavorare insieme e non contro la stampa

Quest’approccio ha offerto ciò che più piace ai media: notizie interessanti, che balzano all’occhio e soprattutto rare. la copertura mediatica ha ini-ziato a crescere, accelerando sempre di più anche a livello nazionale, grazie anche alla partecipazione agli eventi elettorali di Guido Westerwelle, leader del partito a livello nazionale.

4. Tematiche e strategie sono un tutto unificato

le tematiche erano secondarie, poiché i partiti principali CdU, Spd e Fdp concordavano sulla maggior parte delle questioni, ma la Fdp si poneva in maniera sostanzialmente diversa rispetto ai verdi. il partito ha quindi scelto di presentarsi come contraltare strategico ai verdi: “Fdp invece di Gal” (i verdi).

5. Strutture professionali

i partiti spesso distribuiscono funzioni e posizioni sulla base di quote o connessioni personali. in questo caso le cose sono andate diversamente. il team che ha guidato la campagna di amburgo non era spinto da ambi-

114 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Le elezioni e la campagna elettorale

zioni personali, ma era scelto per il suo background e per la competenza professionale. Ciò ha contribuito a evitare l’emergere di conflitti di interessi. il presidente della sezione regionale del partito non era tra i candidati e ha continuato a condurre la gestione degli affari di partito e a organizzare la raccolta fondi. in questo modo si è riusciti a trasmettere il sostegno ideale a tutti i candidati e alle loro campagne elettorali.

Chi desidera saperne di più sulle strategie da attuare per gestire una campa-gna elettorale di successo non ha che l’imbarazzo della scelta tra i molti libri in vendita15. Chiaramente nessuno di essi offre un modello dettagliato che possa essere semplicemente copiato così com’è, ma presentano metodi di pianificazione strategica indispensabili se si vuole puntare al successo.

Cosa accade quando una campagna elettorale giunge a conclusione? il risultato è un successo o una sconfitta? il capitolo 10 descriverà come agire in entrambi casi.

il successo di un partito in generale e delle sue campagne elettorali dipende anche dalle risorse finanziarie di cui dispone. il capitolo che segue introduce alcuni degli aspetti chiave relativi alla raccolta dei fondi necessari per finan-ziare le vostre attività.

15 tra gli altri: Peter Schröder, Political strategies, disponibile in diverse lingue su http://www.polcon.de/en/index.htm / James Carville e Paul Begala, Buck Up, Suck Up… and Come Back When You Foul Up: 12 Winning Secrets from the War Room, Simon & Schuster, 2003. Si vedano anche la altre pubblicazioni di James Carville.

LA RAccOLTA FOndI

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La raccolta fondi 117

9

Senza soldi le campagne politiche non funzionano. la raccolta fondi è un’attività fondamentale e che va portata avanti con continuità. per riuscire a raccogliere fondi è necessario essere decisi e agire in maniera proattiva. Gli elettori raramente donano i propri soldi se non è qualcuno a chiedergli di farlo e nessuno investe in qualcosa senza sapere di cosa si tratta.

dovete conoscere le leggi e le norme che regolano la raccolta fondi e le donazioni a favore dei partiti politici. dovete conoscere cosa è permesso e cosa non lo è e limitarvi a fare solo ciò che è consentito. dovete, infine, riportare e dichiarare le donazioni ricevute conformemente a quanto pre-visto dalla legislazione nazionale.

Ricordate che esistono diverse strategie per la gestione della raccolta fondi. Se il vostro è un partito di successo già consolidato, oppure se siete partner in un governo di coalizione, riuscirete ad avvicinarvi più facilmente a grandi donatori come, per esempio, le imprese. Curare anche la raccolta delle piccole elargizioni è comunque altrettanto fondamentale.

la raccolta fondi è un tema sensibile e ognuno vi si approccia in maniera differente. Qui di seguito descriviamo cosa è bene tenere sempre a mente.

Sensibilizzate gli iscritti!

i vostri iscritti si interessano alla politica. Vogliono essere coinvolti e discu-tere di specifiche questioni politiche. la questione della raccolta fondi finisce così spesso per non essere neanche discussa perché appare più come un aspetto tecnico che una questione di natura politica. Sono però gli iscritti che hanno idee e contatti con altre reti e potenziali donatori.

PER AvERE bISOgNA ChIEDERE!

118 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La raccolta fondi

discutete la questione negli incontri interni di partito e raccogliete idee sul modo migliore per affrontarla.

Politicizzate la questione!

non potete aspettarvi che qualcuno decida di donare i propri soldi per niente. il donatore deve sapere perché lo fa. Combinate sempre i vostri sforzi di raccolta fondi con le vostre richieste politiche. ogni donatore ha propri specifici interessi, quindi cercate di personalizzare i vostri sforzi di raccolta fondi.

Datele una messa a punto!

le organizzazioni che cercano fondi provano a essere quanto più specifiche possibili presentando progetti concreti per i quali intendono raccogliere fondi. Chi contribuisce vuole sapere che cosa succede dei loro soldi.

Rendetela allettante!

in molti paesi le donazioni elettorali sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi. informate i potenziali donatori di ciò che la normativa fiscale prevede nel vostro paese per incoraggiarli a donare.

Fidelizzate i vostri donatori!

Qualunque imprenditore sa bene quanto sia molto più facile conservare i clienti acquisiti che conquistarne di nuovi. prestate quindi molta cura a coltivare i vostri donatori. Ringraziateli di persona e/o scrivete lettere di rin-graziamento. invitateli agli eventi di partito. può anche essere utile valutare la creazione di una struttura per i donatori (circolo commerciale). Curare le relazioni con i donatori può non avere un impatto immediato sul flusso di entrate, ma di sicuro lo avrà al momento delle prossime elezioni.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La raccolta fondi 119

ChECkLIST: REgOLE FONDAMENTALI DELLA RACCOLTA FONDI

Quandovirivolgeteaunpotenzialedonatore,descrivetelequestionichevoleteaffrontare,piuttostochecercaresemplicementediriceveresoldi.

Gliappellidirettipersonalisonoquellidimaggiorsuccesso.Lagentepreferiscedonareapersonepiuttostocheaorganizzazioniastratte.

Sviluppateunarelazioneprimadichiederesoldi.

Puntatesullaconsapevolezza.Ildonatoredevecomprendereperchéavetebisognodeisuoisoldi.

Darecontodiiniziativeesuccessistimolaladisponibilitàacontribuire.

Provateacapirequantopotetechiederealdonatorecheavetedifronteequandoèilmomentogiustoperfarlo.

Ringraziatesempre!Igrandidonatorimeritanoattenzionispeciali.

Informateivostridonatorionestamentedicosaavetefinorarealizzatoedeivostripossibilisuccessiefallimenti.

Metodi per la raccolta fondi

Colloquio diretto

il colloquio diretto è il metodo di maggior successo. Richieste ad amici, vicini e conoscenti hanno un’alta probabilità di essere accolte. Chi si occupa della raccolta potrebbe tuttavia sentirsi a disagio con questo gruppo obiet-tivo. Quest’approccio richiede inoltre molto tempo.

preparatevi con attenzione per questo tipo di colloqui. Cercate di cono-scere un po’ il background del vostro interlocutore. il colloquio deve svol-gersi in un luogo dove si può parlare liberamente senza essere disturbati. dopo aver parlato di politica, siate franchi sulle vostre intenzioni, ma senza essere esigenti. “Mi sembra di aver capito che condividi le posizioni del nostro partito. Vorremmo poter attuare le nostre idee politiche in azioni concrete. per farlo, abbiamo bisogno di poter affiggere più manifesti nelle strade. Ci farebbe molto piacere se tu potessi darci una mano”.

120 Manuale – Il piccolo manuale liberale | La raccolta fondi

non sentitevi frustrati se non ottenete immediatamente una risposta posi-tiva. persone e aziende spesso non sono pronte a pagare immediatamente. il primo contatto può essere considerato come l’inizio di una relazione a lungo termine nella quale è necessario costruire prima la fiducia.

Lettere

l’invio di lettere è l’approccio più comune nella raccolta fondi. potete sia scrivere lettere personali ad amici o lettere generiche per raggiungere cen-tinaia di potenziali donatori. Fate che il tutto sia il più semplice possibile per i potenziali donatori: allegate alla lettera le coordinate bancarie del partito o del circolo locale.

Eventi

Una delle forme più comuni di raccolta fondi sono le cene. organizzate una cena con la partecipazione di uno o più ospiti speciali (membri del partito di grande popolarità o rango elevato o celebrità esterne che desiderano aiutare in questo modo il partito liberale). Stabilite una quota di partecipa-zione e cercate di non lasciare che sia l’ospite a determinare quanto pagare. Simili eventi trasmettono un senso di esclusività per chi vi partecipa.

potete anche organizzare eventi speciali per la raccolta fondi destinati ai vostri iscritti, come barbecue estivi e cene di natale (stabilendo come quota di partecipazione una cifra leggermente superiore a quanto speso per la singola quota), estrazioni a premi e lotterie.

Iscritti del partito

Cercate di incoraggiare i vostri iscritti. Quelli che non vogliono impegnarsi a partecipare alle campagne possono almeno contribuire finanziariamente. Se appropriato, potete raccogliere le offerte negli eventi di partito così come si fa in chiesa alla fine della messa.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | La raccolta fondi 121

10 REgOLE FONDAMENTALI PER UNA RACCOLTA FONDI DI SUCCESSO 16

1. Laraccoltafondinonriguardaprincipalmenteisoldi,malarelazionetrachidàechiriceve.

2. Migliorisonolastrategiaeilpianod’azione,piùsuccessoavràl’approcciodeipotenzialidonatori.

3. Laraccoltafondinonèunprogettoabrevetermine;èparteintegrantedeivostriobiettividilungoperiodoenondoveteperderel’entusiasmosecoglietesuccessiabreve.

4. Nonimportachi,all’interno,hailcompitodicostruirelerelazioniconidonatoripotenziali,matalepersonadevesemprefarepartedellaleadershipdell’organizzazione.

5. L’avviodellaraccoltafondicomportailsostenimentodellespesenecessariepermettereapuntolastrategia,acquistarelanecessariatecnologiaperlecomunicazionieilsoftwaregestionaleedicontabilitàeretribuireorimborsarelostaff.Lacomunicazionesaràessastessauncostosupplementare.

6. Createclassididonatoricome:Platino>Oro>Argento>Ordinario7. Conosceteivostridonatori:preferenzepersonali,interessi,capacitàdi

comunicazione,ecc.8. Specificatesemprequantopuntateaotteneredaldonatore,pernon

permetterglidicavarselaconunacifrasimbolica.9. Definitedegliobiettiviambiziosiperilvostropianod’azione,maassicuratevi

chesiarealistico,altrimentividemotivereteefiniretepernonottenerenulla.10.Nonesitateachiederesoldi,poichél’unicomodocertopernonaverliè

propriononchiedere.Mafateloconeducazione.:-)

16 Jan Burdinski, consulente politico, Berlino, Germania, 2011.

Spronate gli iscritti a diventare attivi nella raccolta fondi. annunciate una gara nella quale chi avrà raccolto più fondi riceverà un riconoscimento al termine della campagna.

cOMe AGIRe neI PARLAMenTI e neI GOVeRnI (LOcALI) – COALIZIONE O OPPOSIZIONE

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 123

10

Ricordate? il capitolo 3 ha descritto gli obiettivi generali di un partito politico. in sintesi si tratta di sviluppare idee per la comunità, la società e le istituzioni, organizzarle e provare a metterle in atto, cioè farsi eleggere per guidare un governo.

il partito deve continuare ad agire come tale anche dopo la chiusura di una campagna elettorale coronata dal successo (e ancor di più deve farlo dopo una sconfitta). È necessario iniziare a programmare da subito nuovi eventi: l’elettorato e ancora di più gli iscritti lo apprezzeranno molto.

tutte le campagne elettorali iniziano il giorno dopo la fine della campagna precedente. Rimanere in contatto con gli elettori, ascoltare le loro preoccu-pazioni e tenerli informati su quello che si sta facendo per affrontare questi problemi deve diventare una parte innata dell’attività del partito.

Questo è quello di cui si occupa un partito politico: prestare attenzione giorno per giorno ai bisogni degli elettori, della comunità e del paese.

non appena conclusa una campagna elettorale bisogna:

> organizzare una festa elettorale per ringraziare il team che ha diretto la campagna e i suoi sostenitori e volontari, al fine di mantenerne alta la motivazione

> organizzare la rimozione dei manifesti elettorali oppure applicarvi un adesivo con un ringraziamento per gli elettori. Fate lo stesso anche sui vostri siti internet.

DATE FORMA E RAFFORZATE IL vOSTRO PROFILO: IL PERIODO ChE SEgUE LE ELEZIONI PASSATE è LO STESSO ChE PRECEDE LE PROSSIME ELEZIONI

124 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

> Successivamente, pubblicare il programma del gruppo parlamentare (di governo o di opposizione).

il vostro lavoro non si ferma mai, che si sia riusciti a vincere le elezioni o che si rimanga all’opposizione in parlamento o anche fuori. nelle pagine che seguono descriveremo i principi essenziali del governo di coalizione e dell’azione politica dell’opposizione.

L’arte del governare

la sfida fondamentale per un partito politico è innanzitutto la formazione di un governo e in particolare (e di solito più frequentemente) di una coa-lizione di governo. Fatto ciò, bisogna poi assicurare il successo del governo o del consiglio comunale che si sta guidando. i compromessi sulle politiche da attuare e le cariche da assegnare sono inevitabili. indispensabile è anche conservare il supporto del proprio partito.

“Tutto quello che ti serve sapere sulle coalizioni politiche lo hai già imparato dal tuo matrimonio!” 17

Quando ci è offerta la possibilità di governare è sempre utile prestare molta attenzione a quanto segue.18

17 lousewies van der laan, vicepresidente del partito eldR, intervento del 18 novembre 2010 al seminario “Keeping the Liberal Democrat identity in coalition government: Exchange of best practice with European liberal democrats”, londra, Regno Unito.

18 ibidem.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 125

Nonpartecipateacoalizionidovelavostrapresenzanonèindispensabilepergovernareenonpotetequindidettarecondizioni.

1. Decidere di accettare: un matrimonio combinato sostenuto da un solido accordo prematrimoniale

Da fare:

Valutate i possibili partner e chiedetevi se questo è il momento giusto per andare al potere. Stare all’opposizione significa avere mani pulite, ma anche molto vuote.

> Unitevi alla coalizione solo dopo la vittoria elettorale; vi darà più forza e funzionerà da tampone al momento dell’inevitabile sconfitta successiva.

> attuate almeno in parte il vostro programma elettorale. non è possi-bile svenderne tutti gli elementi fondamentali e non perdere la fiducia dell’elettorato.

> definite un chiaro accordo di coalizione supportato, quando possibile, da scadenze precise.

> Se decidete di impegnarvi, fatelo con convinzione e comportatevi da affidabile partner di coalizione.

Da non fare:

> non aspettate che il vostro partito cresca quanto volete, se non volete rimanere all’opposizione per sempre.

> non andate al governo se temete di dover prendere decisioni che vi costeranno voti.

> non andate al governo se temete di perdere seggi (in olanda dicono “Regeren is halveren”, cioè “governare è dimezzare”).

126 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

> evitate che risoluzioni negative del partito finiscano per imporre sin da subito un’ipoteca sul matrimonio.

> non entrate in coalizione se il partito o gli elettori non ne comprendono il motivo.

> non entrate in coalizione se farlo va contro l’essenza stessa di ciò per cui vi battete (nessuna relazione vale il prezzo dei vostri principi).

Vi sono partiti populisti (come l’olandese pVV e il danese dansk Folkeparti) che hanno sostenuto governi senza entrare in coalizioni formali.

il partito che diventa l’ago della bilancia degli equilibri parlamentari eser-cita una fortissima influenza e può imporre veri e propri ricatti. il governo di minoranza finisce per aver bisogno del suo appoggio per qualunque cosa, ma voi dovete chiedervi se ciò è compatibile con il principio liberale secondo il quale la libertà comporta sempre responsabilità.

2. La luna di miele: mettere su casa e i primi progetti in comune

Da fare:

> Mettete le persone giuste al posto giusto; al governo devono andare leader forti e ottimi comunicatori e che abbiano le qualità necessarie per il ruolo loro affidato.

• può essere preferibile che il leader del partito non assuma ruoli di governo, in modo da lasciarlo in una forte posizione (come quella di leader del gruppo) e assicurargli la flessibilità necessaria per difendere e comunicare la linea programmatica del partito.

Accertatevicheilpartitosiacompletamentealvostrofiancoevirimanga,perchéquandoisondaggisarannosfavorevoliqualcunoperderàilposto.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 127

> assicuratevi che i vostri ministri agiscano per sostenere la coalizione (inclusa la disponibilità al compromesso), riaffermando allo stesso tempo l’identità del partito.

> pretendete per voi i ruoli più pertinenti: se la parola d’ordine della vostra campagna elettorale è stata “istruzione, istruzione, istruzione”, puntate al ministero dell’istruzione.

> Rendete sempre ben chiari i motivi che vi hanno portato ad entrare in coalizione e gestite le aspettative del vostro elettorato (“se volete darci la possibilità di attuare tutto il nostro programma elettorale, dateci la maggioranza assoluta”).

> assicurate a voi e alla vostra controparte vittorie rapide e che diano visibilità.

> assicurate a voi ma anche alla vostra controparte di splendere di luce propria: concedetele il suo momento di gloria (conservando equilibrio) per evitare risentimenti.

> Curate la comunicazione tra i membri del partito (la leadership del par-tito deve contattare i dirigenti regionali di livello più elevato una volta al mese per saggiarne il polso e i membri del parlamento nella regione ogni fine settimana).

> Curate la comunicazione con la coalizione (esempio: “Questo mi ha davvero irritato; non ho reagito, ma non farlo mai più”).

> Cercate di trovare spazio per il dibattito anche quando siete immersi nell’euforia del momento o sommersi dalla normale amministrazione.

> affiancate al leader persone di sua stima e fiducia, che non si facciano problemi a dirgli se ha la verdura tra i denti, tanto nella realtà, quanto politicamente.

128 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

Da non fare:

> non reagite (ripagare qualcuno con la stessa moneta funziona rara-mente in politica), ma fate sentire la vostra voce in privato all’interno della coalizione.

> Se uscite sconfitti da un contrasto d’opinioni, non fatene un gran pro-blema, sorridete e sopportate (ma fatelo capire di persona).

> i panni sporchi si lavano in casa; non esultate per i passi falsi dell’altro.> non invidiate le piccole vittorie della controparte; ne ha bisogno come

voi avete bisogno delle vostre.> non siate voi a far cadere il governo; questo è compito dell’opposizione.> non chiedete (in pubblico) compensazioni quando le cose non vanno

come volete voi, sembrerebbe come un tradimento.> non fate affidamento sull’opposizione. Vi farà cadere appena potrà e per

farlo sarà disposta a votare anche contro i propri principi.

3. La seccatura del dover vivere insieme: quando è il momento di separarsi

Leopposizioninonfannocadereigoverni,ipartnerdicoalizionelofanno.L’opposizionecercheràl’anellodeboleecontinueràastrattonarlofinoafarlocedere.

Setraimembridelpartitocen’èancheunsoloscontento,itelegiornalidellaseralotroverannoeglidarannosubitospazio.

Lafiduciareciprocaèlaprincipalerisorsadellavostracoalizione,quindinonsciupatela.Unabuonaatmosferaèunfattoredecisivo.Dateilgiustoriconoscimentoallevostrereciprochevittorieenonmostrateinvidiaperlacontroparte.Sel’armoniasvanisceèdifficileripristinarla.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 129

L’opposizionesiaccorgeràcheilvostromandatoelettoralesistaesaurendoprimadivoieuseràtuttociòcheèinsuopotereperaccelerareilprocesso.

Ogninotiziahasempreduefaccedellamedaglia;fatecheunadelleduerappresentilavostraposizione,altrimentiimediaviignoreranno.

L’umoreeilmoralesonoimportanti.Assicuratevichelevostrerelazionipersonalisianosolideeamichevoli:neavretebisognoquandolasituazioneinevitabilmentesicomplicherà.

Da fare:

> tenete il partito a bordo (assicuratevi che i preferiti dai media siano sem-pre al corrente della linea da tenere).

> Siate tranquilli, anche quando i sondaggi sono negativi, è normale amministrazione.

> Rimanete concentrati sugli obiettivi comuni; ricordate sempre i motivi che vi hanno spinto ad aderire alla coalizione.

> Mostratevi sicuri di voi e fate che sia chiaro che non avete nulla da nascondere.

> ascoltate chi propone critiche costruttive, ma dite a chi si lamenta di proporre alternative.

> tenete fede alla vostra linea, ai vostri punti fermi.

> Fate che a difendere le vostre posizioni siano anche personaggi esterni (come accademici, esperti, opinion leader): è meglio trovare voci esterne autoroveli a sostegno delle vostre tesi , piuttosto che ascoltare solo la vostra. Costruite e nutrite queste relazioni.

130 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

Ilpartitorimaneunitofintantochelecosevannobene;appenainizianoiproblemi,eccochesirivolta.

Quandoleelezionisiavvicinano,inervisilogoranoanchequantoisondaggisonofavorevoliatuttiipartitidellacoalizione(cosachenoncapitamai).

Da non fare:

> non provate a migliorare la vostra popolarità a danno di quella del vostro partner; otterrete solo di essere lasciati da parte quando si tratterà di dovere prendere decisioni importanti.

> tenete lontani dai microfoni coloro che in passato sono stati leader di primo piano del partito (ai loro tempi era tutto migliore).

> non seguite il consiglio di chi occupa una qualche carica, gli interessi personali potrebbero offuscarne il giudizio.

> non minacciate di far cadere il governo se non avete intenzione di andare fino in fondo.

> non fatevi distrarre da ciò che non è importante; evitate che le questioni minori si trasformino in grandi problemi (e viceversa).

4. Il divorzio e chi si prende la casa (gli elettori)

Da fare:

> definite in anticipo all’interno del partito quali sono i motivi che potreb-bero portarvi a lasciare la coalizione; accertatevi che siano ovvi anche agli occhi dell’elettore medio (questioni vitali come la guerra sono facilmente comprensibili, così come lo sono questioni di principio con le quali gli elettori possono identificarsi: “non possiamo più fidarci di loro”).

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 131

> pianificate in maniera strategica ogni passo del finale della partita come se fosse un’operazione militare: non c’è spazio per le sorprese.

> Rimanete tranquilli e fiduciosi e concentratevi sugli obiettivi di lungo periodo.

> Cercate di preservare l’unità del partito; le divisioni costano voti.> Mantenete il controllo del vostro messaggio politico e continuate a

ripeterlo anche oltre la spaccatura della coalizione.> Siate coesi a sostegno della leadership. > Fate che la competizione per la leadership sia breve e incruenta e ricom-

pattatevi subito dopo.> Comportatevi con dignità anche quando gli altri non lo fanno: tempo un

mese e magari sarete alleati di coalizione.

Da non fare:

> non lasciate che le truppe si facciano prendere dal panico quando la coa-lizione sta per arrivare al capolinea (siete in competizione per la copertura mediatica e ogni articolo dedicato agli scontenti nel vostro partito è un articolo in meno tra quelli che possono aiutarvi a vincere le elezioni).

> non permettete che siano gli altri a decidere le ragioni per abbandonare la coalizione.

> non abbiate mai paura. la politica non è per i codardi.

Ognierrorecommessostandoalgovernosaràcolpavostraetuttociòavretefattodibuonosaràrivendicatodaivostrialleatidicoalizione.

Avincereleelezioninonsonoirisultatirealizzatiinpassato,malepromesseperilfuturo.

132 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

L’arte dello stare all’opposizione

Riuscire ad avere successo politico stando all’opposizione è per i partiti politici una grossa sfida. anche quando sono presenti in parlamento, il problema principale dei partiti di opposizione è che il governo e i partiti di maggioranza li ignorano. non importa quanto possano essere buone le proposte dell’opposizione, il governo le ignorerà e farà del suo meglio per bloccarne qualunque ricaduta positiva sull’elettorato. anche i partiti di maggioranza si impegnano al massimo per preservare l’autorità e la credibilità del governo, individuando i punti deboli delle proposte dell’op-posizione e rigettandoli al mittente.

Stare all’opposizione può essere un’esperienza frustrante che richiede resi-stenza e pazienza, ma in una sana democrazia tutti i partiti sono destinati a ritornare periodicamente all’opposizione. Rimanere all’opposizione non è però l’obiettivo che può porsi un “partito tradizionale”, così come descritto nel capitolo 3, e che invece deve puntare a riconquistare il governo.

Il futuro è importante!

Ricordate sempre che avrete un’altra possibilità alle prossime elezioni. Chiuse le urne, vi ritroverete nella condizione di poter formare un governo da soli oppure saranno gli altri a dipendere da voi per poter formare una coalizione e ottenere la maggioranza. tra i vostri nuovi alleati potrebbero esservi anche i partiti di governo che oggi affrontate dall’opposizione. più le elezioni si avvicinano, maggiori sono le probabilità che le vostre proposte ricevano attenzione dai partiti di governo che ipotizzano l’eventualità di nuovi equilibri politici postelettorali.

Stare all’opposizione non significa dover essere per principio contro tutto ciò che fa il governo in carica. Gli elettori non apprezzano simili approcci negativi. dimostratevi d’accordo con ciò che è nell’interesse del paese,

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 133

e osteggiate le scelte politiche che contrastano con i principi del vostro partito e le sue linee programmatiche.

perseveranza e pazienza vi daranno nuove opportunità. Gli elettori vogliono il cambiamento e voi dovete essere pronti a dar loro ciò che chie-dono, sia in termini di opzioni politiche che di struttura del partito.

il tempo trascorso all’opposizione deve essere utilizzato anche per rivedere le strutture, le politiche e il personale del partito. Si tratta di un momento ideale per tastare il terreno per nuove idee e portare volti nuovi sotto i riflettori.

Rimanete in contatto con gli elettori!

Rimanere in contatto con l’elettorato è cruciale per la vostra capacità di individuare le questioni e i problemi che interessano gli elettori. dovete andare in strada, organizzare eventi, inviare questionari alle famiglie e così via, come descritto dagli esempi del capitolo 6. non cercate di assecon-dare quei piccoli gruppi portatori di interessi particolari molto bravi a farsi notare. nessun partito può soddisfare le esigenze dell’intera società, ma le vostre proposte devono essere eque e giuste anche se non suscitano l’ap-provazione di tutti. non date l’impressione di essere sostenitori di interessi particolari.

Offrite alternative!

Una campagna elettorale basata sulla critica dell’operato degli altri partiti può funzionare, ma non è possibile fare affidamento solo su di essa. le critiche e i messaggi negativi funzionano con maggiore efficacia quando l’opinione pubblica è già sensibilizzata da giudizi simili. in ogni caso, è sem-pre necessario proporre delle alternative e non limitarsi semplicemente a condannare l’operato del governo. Gli elettori vogliono sapere cosa con-tate di fare e devono sviluppare fiducia nella vostra capacità di realizzare

134 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali)

quanto promettete. Bisogna sviluppare questo legame perché altrimenti gli elettori potrebbero preferire di rimanere con chi già conoscono, anche se ormai non ne sono più talmente contenti. potete dimostrare la vostra capacità di governare anche collaborando costruttivamente con gli altri partiti di opposizione oppure offrendo cooperazione ai partiti di maggio-ranza su specifiche questioni politiche, stando attenti a far passare alcune condizioni e suggerimenti in grado di migliorarle.

assicuratevi sempre che le vostre promesse politiche siano realistiche e realizzabili. Gli elettori non sono sciocchi e vi sarà fatale fare promesse che non possono essere mantenute.

Non lasciatevi distrarre dalle questioni interne!

l’unità del partito è di importanza cruciale. il dibattito interno sull’indirizzo e la strategia è certo importante e necessario, ma tutti devono attenersi ai compromessi che vengono raggiunti. Se passate il tempo a combattere tra di voi, invece che il governo e gli altri partiti, finirete per essere puniti dagli elettori e sconfitti dalle vostre divisioni interne.

Attivatevi localmente!

Se il partito siede nel parlamento nazionale tra i banchi dell’opposizione (e ancora di più se non vi fa proprio parte), dovete sviluppare quanto più potete la vostra presenza a livello locale e regionale. a livello locale avrete eccellenti opportunità per dimostrare all’elettorato il vostro valore aggiunto. interagite con gli elettori per conoscere le loro preoccupazioni, sosteneteli nei rapporti con l’amministrazione locale e portate le loro istanze in consiglio comunale.

Sollevate l’interesse dei media sulle problematiche che interessano gli elettori per esercitare pressione sui partiti di governo e spingerli all’azione. tutto ciò funzionerà da trampolino di lancio per la vostra campagna poli-tica. per quanto non sia possibile sostenere ininterrottamente una campa-

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Come agire nei parlamenti e nei governi (locali) 135

gna politica con la stessa intensità che caratterizza il periodo elettorale, è necessario assicurare costanza alla propria visibilità in maniera continua.

Create supporto!

Cercate alleati per la vostra causa e costruite la vostra rete di supporto civico non parlamentare. Sindacati, organizzazioni imprenditoriali, associa-zioni dei consumatori, celebrità, personaggi influenti e altri ancora possono aiutarvi a promuovere la vostra causa e portarvi voti.

Che siate al governo o all’opposizione, questa guida descrive le idee e mette in evidenza le principali questioni da tenere sempre a mente per puntare al successo politico, realizzare l’interesse pubblico e dare attuazione alle politiche liberali.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice 137

Il ruolo e l’importanza del Partito ELDR

“Non credo che il liberalismo politico possa identificarsi con politici benevoli e paternalistici che pretendono di conoscere ciò che è meglio e pensano a curare la propria immagine. Riguarda piuttosto il dare potere alle persone e costruire le istituzioni indispensabili alla società civile e alla democrazia politica; ha a che fare con il garantire le libertà civili e i diritti umani; riguarda l’organizzazione di mercati economici realmente aperti e mantenuti aperti per i nuovi arrivati; ha a che fare con il rendere possibile e organizzare la libera circolazione delle idee, dei beni e delle persone; riguarda la tutela di tutti questi valori per il futuro dell’Europa” 19.

i liberali europei sono stati i primi a creare un’organizzazione politica parti-tica europea. il partito è stato fondato a Stoccarda, Germania, il 26 marzo 1976, prima ancora delle prime elezioni dirette del parlamento europeo. all’originaria federazione dei partiti liberali europei aderirono inizialmente nove partiti di sette Stati membri dell’Ue. a seguito di modifiche ai trattati europei, il partito eldR ha ricevuto il riconoscimento formale come partito politico nel 2004. a luglio 2011, 55 partiti di 36 Paesi di tutta europa ade-rivano al partito eldR.

nel 1976 il partito adottò come suo documento fondatore la lungimirante dichiarazione di Stoccarda 20, i cui obiettivi conservano oggi tutta la loro validità.

19 annemie neyts-Uyttebroeck Mep, presidente del partito eldR 2005-2011, The evolution and function of the European Liberal Democrat and Reform Party, pp. 93-100 (p. 93), in: European View, Transnational Parties and European Democracy, Volume 3, primavera 2006, Forum for european studies, edito da european people’s party.

20 http://www.eldr.eu/en/about-eldr/index.php

138 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice

il partito eldR riunisce partiti politici e individui che in europa cercano di rafforzare i seguenti principi:

> Rafforzare il movimento liberale nell’Unione europea e in europa in generale;

> individuare una posizione comune rispetto alle principali questioni che interessano l’Unione europea;

> informare l’opinione pubblica e coinvolgerla nella costruzione di una democrazia europea unita;

> Sostenere i suoi membri e coordinare le loro attività nelle elezioni per il parlamento europeo;

> promuovere la costituzione di gruppi parlamentari liberali in tutte le assemblee parlamentari internazionali;

> Stabilire stretti rapporti con e tra i suoi membri, i loro gruppi parlamen-tari nazionali, il gruppo parlamentare del partito eldR nel parlamento europeo, i gruppi liberali in altri forum internazionali e l’internazionale liberale.

la conduzione ordinaria del partito eldR è affidata a un Ufficio ristretto a elezione diretta composto da un presidente, sette vicepresidenti e un tesoriere. durante il Congresso di palermo di novembre 2011, il partito eldR ha eletto Sir Graham Watson, eurodeputato, presidente del partito. tra coloro che hanno ricoperto in passato la carica di presidente vi sono: Gaston Thorn, già primo ministro del lussemburgo (e presidente fonda-tore); Colette Flesch, già vice primo ministro e leader del partito democra-tico del lussemburgo; Willy de Clercq, già vice primo ministro del Belgio; Uffe ellemann-Jensen, già vice primo ministro di danimarca; Werner Hoyer, ministro degli esteri tedesco e annemie neyts-Uyttebroeck, eurodepu-tato e ministro di stato belga.

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice 139

i meeting dei leader e dei ministri del partito eldR rappresentano un’oc-casione di incontro tra i primi ministri europei che sono anche membri del partito, la vasta rete dei leader di partito eldR e la dirigenza del gruppo liberale nel parlamento europeo. partecipano a questi incontri anche ministri degli esteri e commissari europei. il gruppo discute ed esamina i sei mesi della presidenza dell’Unione europea. Questa rete è particolarmente importante data la forte presenza dei liberali europei nei governi nazionali e nella Commissione europea.

il congresso annuale è il forum decisionale supremo e riunisce i delegati degli Stati membri, i membri del gruppo parlamentare del partito eldR, i membri eldR che fanno parte della Commissione europea e i rappre-sentanti della european liberal Youth (lYMeC). il congresso elegge ogni due anni il presidente, i vicepresidenti e il tesoriere e vota per deliberare le risoluzioni programmatiche e il manifesto elettorale per le elezioni del parlamento europeo. Circa 500 delegati e osservatori partecipano abitual-mente al congresso.

il consiglio è il secondo più elevato organo decisionale del partito eldR e si riunisce due volte l’anno. i delegati dei partiti che sono membri effettivi hanno il diritto di prendere la parola e agire in nome del partito eldR. il consiglio approva le candidature, le quote di iscrizione, il bilancio e la conta-bilità annuale del partito e nomina il segretario generale.

possono aderire al partito eldR tutti i partiti politici europei che sottoscri-vono la dichiarazione di Stoccarda.

per i partiti politici vi sono tre livelli di adesione al partito eldR. i mem-bri effettivi partecipano pienamente alle attività politiche e al lavoro del partito. attraverso i loro delegati possono esprimere la loro opinione e presentare mozioni di risoluzione in occasione delle riunioni del congresso e del consiglio eldR. possono emendare e votare i documenti program-matici, come le risoluzioni e il manifesto elettorale, possono proporre

140 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice

candidati per l’ufficio direttivo del partito eldR e partecipano all’elezione dello stesso. possono partecipare a sessioni formative, in particolare per le campagne elettorali, condividere le prassi rivelatesi più efficaci per la con-duzione delle campagne a livello locale e nazionale o partecipare a corsi di formazione più specifici dedicati a determinate aree programmatiche. possono proporsi per ricevere e ottenere fondi per finanziare progetti volti alla promozione del loro partito o a sostenere la diffusione nel loro paese delle idee liberali da una prospettiva europea.

i membri affiliati e osservatori hanno diritto a far sentire la propria opinione ma non partecipano alle votazioni. possono però decidere in qualunque momento il passaggio allo status di membro effettivo.

dal 2011 è stato infine introdotto anche lo status di membro individuale associato. in quanto primo partito politico europeo, l’eldR offre la pos-sibilità ai singoli individui (che non devono essere necessariamente suoi iscritti) di diventare membri diretti del partito liberale europeo.

Organizzazioni e centri studio liberali nel mondo

> La famiglia liberale in Europa: il Partito ELDR e i suoi membri

Volete entrare in contatto con altri partiti liberali europei?

la banca dati del partito eldR contiene informazioni sui tutti i partiti liberali che sono suoi membri e sugli esponenti liberali che siedono nei parlamenti o fanno parte dei governi europei: http://members.eldr.eu/

Il gruppo parlamentare

il gruppo liberale alde riunisce gli europarlamentari dei partiti che aderi-scono all’eldR e di alcuni altri partiti democratici. i suoi 85 membri (di cui 72 appartenenti ai partiti eldR) formano il terzo maggiore gruppo politico del parlamento europeo. www.alde.eu

Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice 141

L’organizzazione giovanile

Come il partito eldR, anche la lYMeC è stata fondata nel 1976, con il nome di “liberal and Radical Youth Movement of the european Community”. in quanto organizzazione giovanile del partito eldR e del gruppo parla-mentare alde nel parlamento europeo, l’organizzazione giovanile liberale europea lYMeC punta a promuovere i valori liberali e a sostenere lo svi-luppo della conoscenza e della formazione politica dei giovani europei. la lYMeC conta tra le sue fila 58 organizzazioni di 33 paesi e i suoi membri sono sia organizzazioni che singoli individui. il loro obiettivo principale è la creazione di un’europa federale e liberale.

www.lymec.eu

Vi sono diversi altri gruppi interparlamentari liberali chiamati anch’essi alde come quelli dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’europa e del Comitato delle regioni dell’Ue.

> “Liberal International” e i partiti liberali nel resto del mondo

“Liberal International”

Vorreste conoscere i partiti liberali del resto del mondo ed entrare in con-tatto con loro per avere scambi di idee politiche e mettere in comune le prassi migliori?

Contattate “liberal international” (www.liberal-international.org), l’organiz-zazione che riunisce i partiti liberali a livello mondiale. Fondata nel 1947, li è divenuta la rete di livello superiore a sostegno del liberalismo e dei partiti liberali e per la promozione della democrazia liberale nel mondo.

Gioventù liberale internazionale

la “international Federation of liberal Youth” è l’organizzazione internazio-nale che riunisce in sé le organizzazioni giovanili liberali. per saperne di più sui giovani liberali della iFlRY visitate www.iflry.org

142 Manuale – Il piccolo manuale liberale | Appendice

> Formazione e istruzione politica liberale

Vi interessa avere più esperienza politica e sapere come applicarla?

entrate in contatto con le fondazioni e i centri studio che si dedicano allo studio e alla formulazione delle politiche liberali e sono attivi nella forma-zione politica per i partiti liberali.

Fondato nel 2007 lo “European Liberal Forum” (http://liberalforum.eu) (elF) è la fondazione politica europea della famiglia liberale. l’elF riunisce centri studio, fondazioni politiche e istituti di area liberale di tutta europa per osservare, analizzare e contribuire al dibattito politico e al processo di integrazione europeo attraverso l’istruzione, la formazione, la ricerca e la promozione della cittadinanza attiva all’interno dell’Ue.

per conoscere le organizzazioni che fanno parte di elF: http://liberalforum.eu/about_members.html

la fondazione liberale tedesca “Friedrich naumann Stiftung für die Freiheit”, www.freiheit.org, ha realizzato una banca dati (non ancora esaustiva) che raccoglie informazioni sui principali centri studio liberali a livello mondiale.

la banca dati è in tedesco ma rimane di facile accesso. il sistema consente la ricerca dei centri studio sia per nome, sia per paese. http://crm.freiheit.org/Thinktank/

Das kleine liberale Buch

Leitfaden für politische Parteiarbeit

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Il piccolo manuale liberale

Guida all’organizzazione di un partito politico

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Con il sostegno del Parlamento europeo