ITALIA REALE SETTEMBRE 2012

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A cura dell’Alleanza Monarchica - Casella Postale n. 1 - 10121 Torino Centro - C.C.P. n. 30180103 (Codice IBAN: IT 74 V 07601 01000 000030180103 - Codice BIC: BPPIITRRXXX) - Poste Italiane Spedizione in a.p. - 70% - D.C. - D.C.I. - Torino - N. 8/2012- In caso di mancato recapito rinviare all’Uff. C.M.P. Torino Nord per la restituzione al mittente, che si impegna a corrispondere il diritto fisso dovuto. Mensile di politica, cultura e informazione TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO - C.M.P. ANNO XLVI - n. 8 Settembre 2012 D opo aver perso ed essere uscita distrut- ta dalle due guerre mon- diali del ventesimo seco- lo, la Germania non più con i cannoni e i carri armati, bensì con le meno violente armi dell’econo- mia, sta soggiogando e stringendo un nodo alla gola a gran parte del- l’Europa. Grazie ad Angela Merkel, Cancelliera cresciuta alla scuola della Germania dell’est, evidentemente circondata da teste pen- santi di ben altra levatu- ra e potenza rispetto a quelle non solo italiane ma di gran parte se non di tutto il resto dell’Eu- ropa, i crucchi stanno mettendo in ginocchio le economie di numerose Nazioni del nostro Con- tinente. La Germania, anche se le sue banche sono le mag- giori creditrici di quelle spagnole, ha saputo sfrut- tare al meglio le possibili- tà offerte dall’euro, al con- trario di quanto avvenuto in Italia a causa dell’inca- pacità prima di Prodi e poi di Berlusconi, con relativi consiglieri e reggicoda. Uscire oggi dalla tragi- ca situazione di crisi che sempre più sta colpendo il nostro Paese (che non può risollevarsi con l’at- tuale cura Monti), più che difficile sembra impossibile. La Germania si oppone agli eurobond (titoli di stato comuni a più Nazio- ni che condividerebbero le garanzie di loro rim- borso alle scadenze) non intendendo pagare inte- ressi maggiori di quelli in pratica quasi inesistenti sui propri odierni titoli di finanziamento, ben lieta che a far le spese dell’at- tuale situazione siano Ita- lia, Spagna, e più o meno numerose altre Nazioni. Se però l’euro dovesse saltare in aria e venissero reintrodotte le singole monete nazionali (lira, franco, marco, corona, ecc.) l’economia tedesca subirebbe un crollo valu- tato da un documento del ministero delle Finanze tedesco riportato dal set- timanale Der Spiegel, in una caduta del 9,2% del Pil e nell’aumento di 5 milioni di disoccupati. Secondo l’Ufficio Studi di Ing, colosso del cre- dito a base olandese, l’uscita dell’euro fa- rebbe scendere il rap- porto debito/Pil italia- no dal 120 al 112% entro il 2016 e aumen- tare quello tedesco dal- l’attuale 82% ad oltre il 100% per poi assestarsi sul 93-95%. È bene, quindi, che la Merkel continui a ricor- dare, dopo il primo passo che ha forzatamente dovuto fare a seguito del- le pressioni italo-spagno- le, con quella che è stata definita la “svolta di Bru- xelles” (consistita nel- l’approvazione di uno strumento per frenare la corsa dei tassi sui debiti sovrani, con intervento salvaspread monitorato da Commissione e BCE) che tirare la corda ha un limite nella sua rottura; è altresì indispensabile che l’ansia di molti politici ita- liani di apparire europei- sti a tutti i costi, trovi un limite negli interessi del- la Nazione e dei suoi abi- tanti. ROMA, Sabato 13 Otto- bre 2012 - Sala Olimpo del Grand Hotel de la Miner- ve (Piazza della Minerva 69 - Pantheon ) I lavori dell’Assemblea Costituente si svolgeran- no in base al seguente programma: ore 9,30: Accreditamento dei partecipanti. ore 10,00: Apertura dei lavori e dibattito. Tema: Il ruolo dei Monar- chici nella vita politica ita- liana. ore 13,30: Sospensione dei lavori per “buffet” ore 15,00: Ripresa dei lavori: - Tema: Il Partito dei Monarchici: l’impegno sul territorio. Quale denomi- nazione ? - Elezione del Comitato operativo per la defini- zione degli aspetti orga- nizzativi sulla base delle proposte dell’Assemblea. ore 19,30: Chiusura dei lavori. Il Comitato promotore: Roberto Vittucci Righini, Gian Piero Covelli, Andrea di Gropello, Ugo d’Atri, Massimo Malluc- ci, Alberto Claut, Angelo Novellino, Antonio Buc- cioni, Franco Ceccarelli, Lorenzo Beato Per informazioni: - costituentemonarchica @yahoo.it (A. Novellino cell. 335/393661 - G.P. Covelli) - allmonarchicaliguria @libero.it (M. Mallucci - cell. 339/6897350) - info@alleanza-monar- chica.com - franco.ceccarelli@ti- scali.it (cell. 338/2161831) - Avv. Massimo Mallucci: Via Ravaschieri 19 - 16043 Chiavari (Ge) UN PROGETTO PER L’ITALIA LA COSTITUENTE MONARCHICA PER UN NUOVO SOGGETTO POLITICO UNITARIO, CON IL SIMBOLO STELLA E CORONA – PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI I MONARCHICI Roberto Vittucci Righini GERMANIA ED EUROBOND TESTIMONIANZA SU UNA TRUFFA a pag. 5 UTILE AVVISO a pag. 5 NORVEGIA, REGNO SENZA DEBITO PUBBLICO a pag. 10 PRO TERREMOTATI a pag. 15

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A cura dell’Alleanza Monarchica - Casella Postale n. 1 - 10121Torino Centro - C.C.P. n. 30180103 (Codice IBAN: IT 74V 07601 01000 000030180103- Codice BIC: BPPIITRRXXX) - Poste Italiane Spedizione in a.p. - 70% - D.C. - D.C.I. - Torino - N. 8/2012- In caso di mancato recapitorinviare all’Uff. C.M.P. Torino Nord per la resti tuzione al mittente, che si impegna a corrispondere il dirit to fisso dovuto.

Mensile di politica, cultura e informazione

TAXE PERÇUETassa riscossaTORINO - C.M.P.

ANNO XLVI - n. 8Settembre 2012

Dopo aver perso edessere uscita distrut-

ta dalle due guerre mon-diali del ventesimo seco-lo, la Germania non piùcon i cannoni e i carriarmati, bensì con le menoviolente armi dell’econo-mia, sta soggiogando estringendo un nodo allagola a gran parte del-l’Europa.Grazie adAngelaMerkel,Cancelliera cresciuta allascuola della Germaniadell’est, evidentementecircondata da teste pen-santi di ben altra levatu-ra e potenza rispetto aquelle non solo italianema di gran parte se nondi tutto il resto dell’Eu-ropa, i crucchi stannomettendo in ginocchio leeconomie di numeroseNazioni del nostro Con-tinente.La Germania, anche se lesue banche sono le mag-

giori creditrici di quellespagnole, ha saputo sfrut-tare al meglio le possibili-tà offerte dall’euro,al con-trario di quanto avvenutoin Italia a causa dell’inca-pacità prima di Prodi e poidi Berlusconi, con relativiconsiglieri e reggicoda.

Uscire oggi dalla tragi-ca situazione di crisi chesempre più sta colpendoil nostro Paese (che nonpuò risollevarsi con l’at-tuale cura Monti), piùche difficile sembraimpossibile.

La Germania si opponeagli eurobond (titoli distato comuni a più Nazio-ni che condividerebberole garanzie di loro rim-borso alle scadenze) nonintendendo pagare inte-ressi maggiori di quelli inpratica quasi inesistentisui propri odierni titoli di

finanziamento, ben lietache a far le spese dell’at-tuale situazione siano Ita-lia, Spagna, e più o menonumerose altre Nazioni.Se però l’euro dovessesaltare in aria e venisseroreintrodotte le singolemonete nazionali (lira,franco, marco, corona,ecc.) l’economia tedescasubirebbe un crollo valu-tato da un documento delministero delle Finanzetedesco riportato dal set-timanale Der Spiegel, inuna caduta del 9,2% delPil e nell’aumento di 5milioni di disoccupati.

Secondo l’Ufficio Studidi Ing, colosso del cre-dito a base olandese,l’uscita dell’euro fa-rebbe scendere il rap-porto debito/Pil italia-no dal 120 al 112%entro il 2016 e aumen-

tare quello tedesco dal-l’attuale 82% ad oltre il100% per poi assestarsisul 93-95%.

È bene, quindi, che laMerkel continui a ricor-dare, dopo il primo passoche ha forzatamentedovuto fare a seguito del-le pressioni italo-spagno-le, con quella che è statadefinita la “svolta di Bru-xelles” (consistita nel-l’approvazione di unostrumento per frenare lacorsa dei tassi sui debitisovrani, con interventosalvaspread monitoratoda Commissione e BCE)che tirare la corda ha unlimite nella sua rottura; èaltresì indispensabile chel’ansia di molti politici ita-liani di apparire europei-sti a tutti i costi, trovi unlimite negli interessi del-la Nazione e dei suoi abi-tanti. �

ROMA, Sabato 13 Otto-bre 2012 - SalaOlimpo delGrandHotel de laMiner-ve (Piazza della Minerva69 - Pantheon )

I lavori dell’AssembleaCostituente si svolgeran-no in base al seguenteprogramma:ore 9,30:Accreditamentodei partecipanti.ore 10,00: Apertura deilavori e dibattito.Tema: Il ruolo deiMonar-chici nella vita politica ita-liana.ore 13,30:Sospensione deilavori per “buffet”ore 15,00: Ripresa deilavori:- Tema: Il Partito deiMonarchici: l’impegno sulterritorio. Quale denomi-nazione ?- Elezione del Comitatooperativo per la defini-zione degli aspetti orga-nizzativi sulla base delle

proposte dell’Assemblea.ore 19,30: Chiusura deilavori.

Il Comitato promotore:RobertoVittucci Righini,Gian Piero Covelli,Andrea di Gropello,Ugod’Atri, Massimo Malluc-ci, Alberto Claut,AngeloNovellino, Antonio Buc-cioni, Franco Ceccarelli,Lorenzo Beato

Per informazioni:- [email protected] (A. Novellinocell. 335/393661 - G.P.Covelli)- [email protected] (M. Mallucci -cell. 339/6897350)- [email protected] [email protected] (cell. 338/2161831)- Avv. Massimo Mallucci:ViaRavaschieri 19 - 16043Chiavari (Ge) �

UN PROGETTO PER L’ITALIALA COSTITUENTE MONARCHICA PER UN NUOVO SOGGETTO POLITICO UNITARIO,

CON IL SIMBOLO STELLA E CORONA – PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI I MONARCHICI

Roberto Vittucci Righini

GERMANIA ED EUROBOND

TESTIMONIANZASU UNA TRUFFA a pag. 5

UTILE AVVISO a pag. 5

NORVEGIA, REGNOSENZA DEBITO PUBBLICO a pag. 10

PRO TERREMOTATI a pag. 15

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2 ITALIA REALE - 8/2012

In Italia poche le novi-tà. Si fa un gran parla-re di riforme e progettima all’atto pratico la cosache si sarebbe dovuta fareassolutamente e per pri-ma, cioè la riduzione dra-stica delle enormi edingiustificate spese della“casta” che hanno incen-tivato l’attuale gravissimacrisi economico-finanzia-ria, non è stata affronta-ta. Si continua a parlaredi riduzione del numerodei parlamentari e deiloro emolumenti, di ridu-zione del numero delleprovince (e pare che sta-volta si faccia), di accor-pamento delle regioni edelle amministrazioni deicomuni più piccoli, maquasi tutto è rimastocome prima.Gli unici tagli di una cer-ta consistenza sono statifatti erroneamente nelsettore dei servizi (sanità,giustizia, ecc.).

L’intervento dei cosid-detti tecnici ha ulterior-mente peggiorato lasituazione. L’aumentoindiscriminato ed ecces-sivo delle tasse, l’intro-duzione dell’IMU anchesulla prima casa, l’incre-mento delle accise suicarburanti e via dicen-do, hanno portato l’Ita-lia in una fase di reces-sione.

Aziende che si trasferi-scono all’estero o chechiudono,disoccupati cheaumentano, datori dilavoro e dipendenti dispe-rati che si suicidano, que-sti sono i brillanti risulta-ti della “cura” del Prof.Monti e company.Ed ora veniamo ai parti-ti. Nella Lega il Sen.Bos-si è stato esautorato ecostretto a cedere ilcomando al nuovo segre-tario Maroni, ex ministrodegli Interni, del qualenon si conoscono ancorai futuri programmi.

Il P.D.L. versa tuttora ingravissime difficoltàdopo la batosta subitanelle recenti elezioniamministrative, nè siconoscono le reali inten-zioni dell’On. Berlusco-ni, se si comporterà come“padre nobile” limitan-dosi per il futuro a dareconsigli favorendo la can-didatura a premier diAngelinoAlfano, se aspi-ra ancora alla Presiden-za del Consiglio o se pen-sa a qualche altro candi-dato tratto dalla cosid-detta società civile.

Da rilevare comunqueche il famoso processo peraver avuto rapporti apagamento con ragazzeminorenni (tra cui la gio-vane marocchina “Rubyrubacuori”, qualificatacome prostituta dalla pub-blica accusa) si sta risol-vendo in una bolla disapone. Infatti le accusa-trici del Cavaliere smen-tite da fatti precisi sonostate costrette ad ammet-tere di fronte al P.M.Dott.ssa Boccassini diavere mentito. La teste acarico brasiliana haammesso di essersi inven-tato tutto; a sua volta lateste italiana ha dichiara-to di essersi limitata a sot-toscrivere una denunciapredisposta da un fanto-matico avvocato pugliese,della quale non conosce-va neppure l’esatto con-tenuto.Vista la situazionela pubblica accusa harinunciato all’audizione diben 40 testi nel processoa carico di Berlusconi. Èquindi prevedibile che ilCavaliere sarà assolto conformula piena.

Tuttavia va rilevatal’efficacia della “mac-china del fango” scate-nata dai giornali di sini-stra, compresi quellisedicenti indipendentiche pur avendo fallito iltentativo di ottenere lacondanna di Berlusco-ni per reati infamanti,hanno ottenuto egual-mente il risultato didenigrarlo come perso-na amorale e corrotta,inducendo molti ben-pensanti ad astenersidal voto od a votare percandidati diversi daquelli del P.D.L.

Anche le indagini in ordi-ne ai rapporti intercorsia suo tempo tra Stato emafia che avevano presodi mira il Cavaliere, han-no accertato la sua tota-le estraneità e che le trat-tative di svolsero all’epo-ca dei governi di centro-sinistra.

Ma anche il P.D. hagrossi problemi. Il se-gretario Bersani si pre-para ad affrontare leprimarie dalle qualidovrebbe uscire vinci-tore grazie all’apparatodel vecchio P.C.I.

Il suo principale antago-nista, il sindaco di Firen-ze Renzi si sta organiz-zando per contrastarlocon l’appoggio di nume-rosi altri sindaci che vor-

rebbero un partito nonlegato alla tradizionecomunista.Vi è poi l’ine-ludibile problema dellealleanze. Al centro conU.D.C di Casini od a sini-stra con Sinistra e Liber-tà di Vendola e Italia deiValori di Di Pietro?Va anche tenuto presen-te il Movimento 5 Stelledi Grillo che sta racco-gliendo molti consensitra quelli che sono stufidi tanti politicanti inca-paci e corrotti, ma rite-niamo che a lungo anda-re sarà dilaniato da lotteintestine che porteran-no alla sua progressivascomparsa. �

Come avevamo pre-visto la cosiddetta

primavera araba continuaa peggiorare la situa-zione in Africa Setten-trionale ed in MedioOriente. In Egitto il can-didato “moderato” deiFratelli Musulmani Mo-hammed Morsi è statoeletto capo dello Statocon una maggioranza diappena il 51%.Evidentemente ha datodelle garanzie al Consi-glio Supremo delle For-ze Armate, effettivodetentore del potere.Certo la situazione è gra-ve perché gli estremistiislamici detti salafiti, chesono sette milioni e costi-tuiscono il secondo par-tito egiziano, premonoperché la legge islamica

detta “sharia” sia postaintegralmente alla basedella futura costituzione.

Dato che i FratelliMusulmani sono giuntial potere in gran partedei Paesi arabi (Egitto,Tunisia, Marocco, ecc.)vi è la possibilità chevenga instaurato uncaliffato islamico super-nazionale nemico del-l’Occidente e fautoredella distruzione diIsraele.

In Nigeria imperversanogli attentati e le aggres-sioni contro i cristiani del-le varie confessioni. L’in-tento dei terroristi dellasetta islamica BokoHaram è quello di im-porre a tutti la legge delCorano.Continuano le tensioni trail Sudan (musulmano) eil Sud Sudan (cristiano eanimista) da poco resosiindipendente, per la spar-tizione dei giacimentipetroliferi.Si accentuano gli scontriin Siria tra i lealisti delPresidente Assad ed iribelli finanziati dal-l’estero, in particolareArabia Saudita e Bharein.Unione Europea e StatiUniti sarebbero favore-voli ad un interventomilitare per “motivi uma-nitari” ma la caduta del-l’attuale regime porte-rebbe alla conquista delpotere da parte degliestremisti islamici conconseguente peggiora-mento delle condizionidi vita delle minoranzereligiose (alawiti e cri-stiani), com’è già avve-nuto in Iraq.

L’Iran prosegue imper-territo nello sviluppo deisuoi programmi nuclea-ri e rafforza la propriainfluenza politica inSiria,Afghanistan e suddell’Iraq.

Nel Caucaso (Daghestan-Cecenia- Inguscezia) laguerriglia ed il terrorismoislamico imperversanocon l’appoggio di partedella popolazione.Israele continua ad esse-re sottoposta a bombar-damenti di missili prove-nienti dalla striscia diGaza che si trova sotto ilcontrollo degli estremistidi Hamas.Dal canto suo il gover-no israeliano ha dispo-sto il rimpatrio di circa1500 sudsudanesi che asuo tempo erano statiaccolti perché in fuga dal-la guerra.Il Tribunale di Gerusa-lemme il 7 giugno u.s. hadichiarato che sono ces-sate le condizioni di peri-colo in Sudan a seguitodella fine della guerracivile ed alla nascita delnuovo Stato del SudSudan.È anche entrata in vigorela nuova legge che auto-rizza le autorità israelia-ne a incarcerare per treanni senza processo iclandestini.

Infine si approssimanole elezioni presidenzia-li negli Stati Uniti.Il Presidente Obamaanche a causa delle cat-tive condizioni econo-miche del Paese temeper la propria rielezio-ne ed è tallonato dapresso dal candidatorepubblicano Romneyche sta raccogliendofinanziamenti moltoingenti. Obama verràricordato come il presi-dente che per insipien-za ed incapacità ha favo-rito il rovesciamento deigoverni arabi moderatiai quali sono subentratiregimi estremisti.

Sarà così ancora peg-gio di Carter “grazie” alquale lo Scià fu sostituitoda Komeini. �

Giancarlo Vittucci Righini

PANORAMA POLITICOG.V.R.

PANORAMA INTERNAZIONALE

RINVIO

La Conferenza che avrebbe dovuto tenersi vener-dì 28 Settembre 2012 presso il Museo Storico del-l’Arma di Cavalleria in Pinerolo, della quale abbia-mo dato notizia sul numero di luglio, è rinviata adata da destinarsi, a causa di intervenuti impro-rogabili impegni dell’Oratore. �

PROCESSOGUARESCHIIl Prof. Ubaldo Giuliani-Balestrino, autore delvolume“Il carteggioChur-chill-Mussolini alla lucedel processo Guareschi”,recensito sul numero diluglio 2011 del nostroMensile, che convalida letesi del Prof. Dr. Giovan-ni Durando,Magistrato diCassazione, esposte negliarticoli “Il processo Gua-reschi del 1954; una con-danna senza prove” e “Inmargine alla condanna”,da noi pubblicati nel 1990e riproposti per la loroimportanza sul numero digiugno 2012, è stato clas-sificato secondo nel Con-corso nazionale del Cen-tro Pannunzio. �

CORSIE RICORSI

Dopo l’epoca dei ban-chieri iniziata con

Guido Carli e proseguitacon LambertoDini e Car-lo Azeglio Ciampi siaffermarono politica-mente i sindacalisti contra gli altri Franco Mari-ni, Fausto Bertinotti eOttaviano Del Turco.Ora è nuovamente venu-ta l’ora dei banchieri(oltre ai docenti) .Quando l’Italia riusci-rà finalmente ad esseregovernata da personesicuramente totalmen-te estranee ad influen-ze, amicizie, rapportipersonali o interessi diparte? �

DEMOCRAZIADemocrazia, parola natadall’unione delle parolegreche “demos” e “kra-tia”, vale a dire “popolo”e “potere” = potere alpopolo.Storpiata nel significatodai comunisti che sono dasempre stati soliti utiliz-zarla (dalla Repubblicademocratica tedesca, quel-la lugubre dell’est e delmuro di Berlino, ai varipartiti comunisti di varieNazioni, dipendenti dalpotere dittatoriale sovie-tico che li finanziava) stadiventando sempre più untermine assurdo e fuoriluogo, tenuto presente cheil popolo è sovrano solosulla carta ed è illuso esbeffeggiato da coloro che,alla sua faccia, il poteredetengono in effetti.Dalla Grecia ci giungecomunque un venticellodi speranza dato che vi èstato arrestato e langue incarcere Akis Tsochatzo-poulos, già ministro dellaDifesa dal 1996 al 2000,socialista del Pasok, accu-sato di riciclaggio e asso-ciazione a delinquere.

Akis Tsochatzopoulos

Anche i politici, dunque,possono finire e rimare ingalera? In altre Nazioni sì,e in Italia? �

“Lo schiavo ha un solo pa-drone: l’ambizioso ne hatanti quante sono le per-sone che possono giovarealla sua fortuna”. �

Page 3: ITALIA REALE SETTEMBRE 2012

3ITALIA REALE - 8/2012

Il Brasile, dove vivo daquasi 20 anni, sta attra-versando un periodo disviluppo e di stabilità eco-nomica senza precedentie ciascuno tenta di attri-buirsene i meriti.

tutto l’economia va agonfie vele.

Abbiamo anche esoteri-sti e spiritualisti chesostengono che il Brasi-le è predestinato ad un

quelli zootecnico e agri-colo, continuano a tirarenonostante alterni perio-di di siccità e di allaga-menti; tutto questo fa siche prospettive per ilfuturo appaiano rosee.Pare accertato che nono-stante l’attività minerariaed estrattiva esercitata nelBrasile dall’epoca dellaconquista fino ad oggi, il70% delle ricchezze delsottosuolo brasiliano siatutt’ora intatto.

Venendo alle cose dicasa nostra, per quelloche leggo sui giornalicompreso il nostro, lasituazione appare gra-vissima sotto tutti i pun-ti di vista. Cosa confer-mata anche da econo-misti brasiliani; quelloche diverge è il giudiziosui modi idonei ad usci-re dalla crisi.

Qui viene ritenuto impos-sibile uscire dalla crisi conuna politica esclusiva-mente basata sull’au-mento di imposte chefiniscono per erodereulteriormente i salari alpunto che il cittadino nonpuò fare altro che com-primere ancora di più iconsumi.

È lo Stato che deve di-minuire le spese e non icittadini.

Si porta anche ad esempioil caso dell’Argentina chedieci anni addietro atta-nagliata da una grave cri-si economica ha semplice-mente dichiarato che nonavrebbe onorato gli impe-gni presi con i creditori. Sitemeva il caos ma cosa èsuccesso? Nulla, adessol’Argentina si trova in unafase di sviluppo anche semoderato, ma occorreosservare che non ha lerisorse delBrasile.Bisognaquindi finirla col pensierounico che un’eventualeuscita all’Euro o addirit-tura dall’U.E. sarebbe undisastro; è un’idea che cihanno piantato in testaquelli che hanno interessea che le cose rimanganocome stanno perché con-sone ai loro interessi.

Stupisce molto il fattoche nessuna voce auto-revole si levi control’Euro quando è evi-dente che tutti i nostriproblemi anche se esi-stevano allo stato laten-te sin da prima, sono

esplosi proprio con ilnostro ingresso nellamoneta unica e nel-l’Unione Europea. Èevidente che una nostraeventuale marcia indie-tro andrebbe controinteressi economicipotentissimi. Il doversoggiacere a regoleimposte da altri non cipermette più di gover-nare col pressappochi-smo abituale in que-sta repubblica. Questapotrebbe essere un’oc-casione per riassettarela casa, ma non si pos-sono pagare in 5 annidebiti accumulati in40 e questo i tedeschidovrebbero capirlo.

Quando però ci chiedonodi essere leali verso l’Eu-ropa e solidali nel soste-gno alle misure prese dalgoverno su loro istigazio-ne, è evidente che si trat-ta di un colpo basso: qual-cuno ci ha chiesto se era-vamo favorevoli all’U.E.?O all’introduzione del-l’Euro? O alla globaliz-zazione? Certamente no,per questo non abbiamonessun dovere di solida-rizzare con l’attualegoverno o con i nostri par-tners europei.Se nessun politico auto-revole sostiene questeposizioni, non è affattoimprobabile che si sianovenduti alle oligarchieeuropeiste oppure che, inun momento delicatocome questo, non abbia-no il coraggio di dissenti-re dall’opinione che vaper la maggiore per pau-ra di sbagliare e bruciar-si politicamente.

Quanto ai sindacati laloro opposizione all’at-tuale governo apparepiù un dovere d’ufficioche un’opposizione verae propria.

Se così non fosse dovreb-bero o rivendicare l’usci-ta dall’economia globa-lizzata col ritorno ai dazidoganali, o un trattamen-to dei nostri lavoratorianalogo a quello dei lavo-ratori cinesi per potersostenere la loro concor-renza, cosa che si guar-dano bene dal fare, mal’assurdo è che ci hannofatto accettare la globa-lizzazione facendoci bale-nare la possibilità dientrare nell’enormemer-cato cinese e il risultato èstato che non siamo riu-

sciti a conservare e difen-dere dall’invadenza cine-se neppure i mercati tra-dizionalmente nostri. Miricorda sia pure al rove-scio la novella del gobbodi Peretola che andò a far-si tagliare via una gobbae tornò con due.

Dal canto loro i partititradizionali hannoampiamente dimostratodi non essere in grado dirisolvere una crisi comequella attuale, tanto chesi è reso necessario ungoverno tecnico; però senon ci sono controindi-cazioni ad un governoche includa tecnici, ungoverno composto disoli tecnici appare qual-cosa di innaturale edeffimero e se non èancora caduto è soloperché èmancato ai par-titi il coraggio di abbat-terlo non sapendo cosafare se lo dovesserosostituire.

R.V.R.

REGIONESICILIA

La Regione Sicilia ha17.500 dipendenti fis-

si (quattro volte quelli del-la Lombardia) dei quali2.000 dirigenti, oltre adaltri 25.000 con contrattia termine.Nessuno di taleesercito di dipendentideve però essere compe-tente di impianti fotovol-taici (che caricano ener-gia con il sole), tant’è chedopo aver delegato aiComuni le pratiche per leinstallazioni sino ad unmegawatt, la Regione hapubblicato un bando perl’assunzione di tredici tec-nici esperti in materia, daretribuire ognuno con30.000 euro l’anno.Ma se nessuno delle deci-ne dimigliaia di dipendentifra fissi ed a termine ècompetente di impiantifotovoltaici, chi può indi-viduare i tredici tecnici danominare consulenti? Larisposta è semplice:occor-re nominare una Com-missione di grandi tecnici(professori di università esimili) che in quindici gior-ni, per soli 3.790 eurocaduno, individuino e scel-gano i tredici tecnici.Nell’augurarci che per lascelta dei componenti del-la Commissione di granditecnici di cui sopra laRegione non nomini unasuper super super Com-missione di super supersuper tecnici, ricordiamoquanto abbiamo taluninumeri addietro narratosu queste pagine semprein relazione alla Sicilia edin particolare a Palermodove vennero assunti di-pendenti per contare gior-nalmente i tombini dellaCittà, nonché altri dipen-denti con l’incarico di con-trollare gli assunti con-trollori di tombini. �

MERAVIGLIALo stupore che avevamoprovato nel vedere la foto-grafia che aveva ripreso illeghista Roberto Cota,attuale presidente dellaRegione Piemonte, men-tre umilmente reggeva ilportacenere nel qualeUmberto Bossi scuotevail proprio sigaro, ci è tor-nato in mente alla notiziache il neo Presidente fran-cese Françoise Hollandelo stesso giorno in cui almattino si è recato all’Eli-seo per insediarvisi, alpomeriggio si è recato inGermania a parlare con laCancelliera Angela Mer-kel, con una velocità chesa di “omaggio, riverenzae dipendenza”. �

Sergio Bosca

BRASILE E ITALIASITUAZIONI A CONFRONTO

Luis Inacio da Silva (Lula)

Fernando Henrique Cardoso

L’ex Presidente Fernan-do Henrique Cardoso,che ha introdotto l’attua-le moneta, il Real, riu-scendo mediante una cri-ticatissima politica di pri-vatizzazioni, a porre sot-to controllo un’inflazio-ne che aveva toccatonumeri a 4 cifre, l’ex Pre-sidente Luis Inacio da Sil-va (Lula), decisamentepopulista che ha avuto ilcoraggio di rifiutare lepretese del FMI, ma imotivi veri della crescitaattuale non li conoscenessuno ed esperti e pro-fani danno le spiegazionipiù disparate. Corruzio-ne, sperperi e malgover-no continuano a tuttii livelli, ma nonostante

grande avvenire; diven-terà un esempio per ilresto del mondo e saràil centro propulsore diuna rinnovazione plane-taria. Probabilmente ilfattore risolutivo è daricercare nei grandi inve-stimenti fatti negli ulti-mi anni coi proventi del-le privatizzazioni, neisettori minerario epetrolifero che hannoportato alla scoperta dienormi giacimenti dipetrolio e di minerali diuna certa rarità e digrande interesse indu-striale.

Le esportazioni di questematerie prime hannogenerato un forte attivodella bilancia commer-ciale con fiumi di denaroentrato nel Paese, feno-meno questo, ancora piùfavorito da un prime ratetra i più alti del mondo eda dazi doganali che supe-rano il 60%.È chiaro chequando ci sono molti sol-di in circolazione anchese ne viene fatta sparireuna parte ne restano sem-pre abbastanza per lenecessità del Paese. Inol-tre i tradizionali settori diattività economica come

Mario Monti

Quanto alla figura delProf. Monti, non ci sonodubbi che sia una perso-na, nel suo campo, prepa-ratissima, ma l’economiacontinua ad essere unascienza empirica, anche sesi appoggia a supportimatematici come formu-le, grafici, intersezioni dicurve, ecc., ma quando cisi deve confrontare con ilsociale: scioperi, disoccu-pazione, pensionati allafame, disordini di ognigenere, ci sono forti dub-bi che esista la formulaper risolvere tali proble-mi. Sarebbe opportunoche almeno noi monar-chici invece di unirci alcoro, ci chiarissimo le ideesulla posizione da assu-mere, magari studiando lapossibilità, nel caso chealle prossime elezioni nonriuscissimo a presentarcicol nostro simbolo, da solio in coalizione con altri,di non votare più partititradizionali solo perchémeno incompatibili con lenostre posizioni, che sonoormai carte perdenti, ben-sì votare partiti di rottu-ra che vogliano veramen-te cambiare le cose in unmodo o nell’altro. È inu-tile essere conservatoriquando non c’è più nullache valga la pena di con-servare. �

Page 4: ITALIA REALE SETTEMBRE 2012

5ITALIA REALE - 8/2012

TESTIMONIANZA SU UNA TRUFFADA UNO SCRITTO DI PIERO OPERTI SUL REFERENDUM ISTITUZIONALE DEL 1946

Io ero a Torino, presi-dente di una sezioneelettorale e dopo esauri-ta la votazione nel gior-no 2 e il 3 fino a mezzo-giorno, feci lo spoglio del-le schede e il relativo con-teggio. Fatto il computo,compilati i verbali, chiu-si e sigillati i pacchi delleschede, mi venne, chissàperché una specie di pre-monizione, e in un fogliotrascrissi tutti i dati sia delreferendum che dellaCostituente, applicai sulfoglio il timbro dellasezione lo firmai e lo fecifirmare dal segretariodella sezione, e mi misi ilfoglio in tasca. Poi,accompagnato dal segre-tario, andai al Tribunalea consegnare i verbali e ipacchi delle schede e neritirai le relative ricevu-te. Questo la sera delgiorno 3.La mattina del 4 ricevodalTribunale, ove si svol-geva lo spoglio, una tele-fonata che mi dice: “Ma isuoi verbali dove sono?”.Rispondo: “Li ho conse-gnati ieri sera al Tribuna-le e ho le ricevute”.Corroal Tribunale e mostro lericevute. “I suoi verbalinon si trovano”. Cavo ditasca il mio foglio e dico:“Se credete alla mia paro-la e alla parola del segre-tario i risultati della miasezione sono questi, per-ché ieri li ho trascritti qui”.”Vada alla Pretura doveabbiamo mandato i pac-chi delle schede e veda seriesce a cavare qualcosa”.

Vado alla Pretura che èattigua al Tribunale e miguidano in uno stanzo-ne tutto scaffalato allepareti e con gli scaffalipieni di pacchi di sche-de squarciati, dai qualierano cadute miriadi dischede gialle del refe-rendum e azzurre dellaCostituente e il pavi-mento era letteralmen-te coperto da uno stratodi migliaia e migliaia dischede; e non si trattavadi pacchi di schede chefossero state già com-pulsate e quindi avesse-ro perduto importanza,ma erano, almeno in par-te, pacchi di schede disezioni delle quali eranoscomparsi i verbali.

Infatti in quello stanzonesi trovavano dieci o piùpersone che rovistavanorari nantes in gurgitevasto, in quel mare dischede. Erano presidentidi sezione come me, chedal Tribunale, essendo

scomparsi i loro verbali,erano stati mandati allaPretura perché tentasse-ro di raccapezzarsi.Voi immaginate cosasignifichi in mezzo a deci-ne di migliaia di schedeappartenenti a centinaiadi sezioni, ricostruire lasituazione. Io cercai quae là e trovai qualche sche-da della mia sezione, tor-nai al Tribunale e dissi:“Se mi date una settima-na, lavorando giorno enotte, riuscirò a rimettereinsieme le 850 schede del-la mia sezione, posto chenon ne siano state sottrat-te. Una settimana è il mini-mo di tempo necessario adun lavoro simile”.“Non importa, noi tenia-mo fede al foglio che lei ciha presentato”.Ma riguardo a quegli altripresidenti di sezione chenon avevano avuto la miapremonizione, quali dativennero fuori? Io sapevoche nella mia sezione su850 voti circa 500 eranostati monarchici e 350 era-no stati repubblicani, masui risultati complessivi diTorino che secondo lapubblicazione ufficialediede circa 300.000 votialla repubblica e 200.000alla monarchia qualegaranzia esisteva?

Il giorno stesso feci allaCorte Suprema di Cas-sazione un ricorso nelquale esposi la situazio-ne. E il mio fu uno dei30.000 ricorsi a cui laSuprema Corte non die-de nemmeno uno sguar-do. Ma i casi di brogli, icasi di irregolarità, furo-no soltanto 30.000?

Badate che in quei giornivi furono arresti tra i pre-sentatori di ricorsi: quin-di il fatto che in Italia visiano state, in quel “cli-ma”, 30.000 personecapaci di affrontare quelrischio costituisce unmiracolo. E la prova laebbi io stesso, perché trai presidenti di sezione chesi trovavano in quellastanza della Pretura ven’era uno che conoscevodi vista e sapevo chi era,e prima di spedire il mioricorso gli telefonai e glidissi: “Lei è nelle stessecondizioni mie, vuoleassociarsi a me nel ricor-so che mando a Roma?”.“Ma sa, veramente nonsaprei, è una decisionegrave …”.“Non importa, era solouna proposta, lei ha pienodiritto di agire come cre-de meglio”.

Dall’episodio possiamoarguire che i 30.000 furo-no una minoranza tracoloro che assistettero airregolarità e peggio.Ora,se questo accadde aTori-no, che ha fama di essereuna città amante dell’or-dine e rispettosa delle leg-gi, si può immaginare checosa accadde in questicentri meno ordinati emeno legalitari.

A completare il quadrovenne dal ministroRomita l’ordine di di-struggere immediata-mente le schede.

Dell’avventura capitataalla mia sezione elettora-le informai subito il segre-tario del mio partito, avv.Villabruna e gli dissi diandare alla Pretura avedere quello che succe-deva. Mi rispose che neprendeva nota e nella qua-lità di segretario del par-tito liberale avrebbe fattopresente la cosa a Roma.

Io non fui tra coloro cheebbero da Romita l’ono-re dell’arresto e il fatto sispiega. In tutta l’Italia set-tentrionale, e quindianche a Torino, esistevaallora il governo del-l’AMGO, che era unaemanazione del CLN sot-to la tutela del comandomilitare alleato. Il quelgoverno avevo una cari-ca d’una certa importan-za che mi era stata asse-gnata dal CLN regionalein ragione del mio passa-to di antifascista ante-marcia il quale avevapagato lo scotto del suoantifascismo. Il mio arre-sto avrebbe fatto scalpo-re: erameglio lasciare cheil mio agitarmi di queigiorni si spegnesse, a co-se fatte, nel silenzio. Per-ciò non fui toccato, men-tre venivano toccati altriche non erano immuniz-zati da un uguale passatopolitico.Unica conseguenza diquel mio agitarmi fu lamia cancellazione dallalista dei designabili apresiedere un seggio elet-torale.A Torino alla testa delgoverno dell’AMGO sitrovava l’italo-americanocolonnello Poletti, e qual-che giorno prima del refe-rendum in un colloquioche ebbi con lui a causadel mio ufficio gli dissi chela vittoria della repubbli-ca con ogni probabilitàavrebbe significato, primao poi, un orientamentodell’Italia verso la costel-lazione moscovita, e ilcolonnello mi rispose chequesta era un’ipotesiriguardante un futuro lon-tano, mentre in un futuroprossimo si trovava il trat-tato di pace, le cui clau-sole territoriali avrebbe-ro comportato riduzionialle frontiere dell’Italia,ed essi sapevano che laMonarchia avrebbe recal-citrato a quelle riduzioni,e sapevano per certo checon la repubblica tutto

sarebbe andato liscio enel migliore dei modi.Anche questo è un chia-rimento sulla condottadel comando alleato inoccasione del referen-dum, e d’altronde la stes-sa gioia con cui l’esito fuaccolto dai nemici e daifalsi amici esterni edinterni dell’Italia denun-cia in esso un fatto noci-vo al Paese.

All’esterno gli stranierisapevano che per nonincontrare mai più sulloro campo l’Italia, noncome ambiziosa anta-gonista qual’era statanel tempo fascista, maanche solo come mode-sta concorrente, biso-gnava privarla del suocentro di coesionemolecolare; all’internosi realizzavano i votidelle sinistre con l’ab-battimento del piùforte ostacolo alla sov-versione.

Sulle conseguenze dellasoppressione della Mo-

narchia riporto il branod’una mia Storia d’Italiapubblicato presso l’edito-re Casini di Roma:“Alle rovine morali por-tate dalla sconfitta altrerovine si aggiunsero conla caduta della Monar-chia, il cui primo effettofu la distruzione di quelresiduato di spirito na-zionale che era soprav-vissuto alla sconfitta e ciòprobabilmente era neicalcoli di chi aveva volu-to il referendum dandonein anticipo per scontatol’esito”. �

QUESTURADI CUNEO

Squadra MobileOggetto: Campagna diprevenzione e sensibiliz-zazione verso le “fascedeboli”

AI SIGNORI SINDACIDELLA PROVINCIADI CUNEOSi sono verificati, in que-sti ultimi tempi, episodiche hanno permesso agente senza scrupolo difare ingresso nelle abita-zioni di ignari cittadini,prevalentemente anzianie fingendosi appartenen-ti alle Forze dell’Ordine,Assistenti sociali, impie-gati dell’Enel, Italgas,Banche,Poste, ecc. hannoposto in essere azioni ille-gali (furti di oggetti pre-ziosi, denaro, suppelletti-li di valore, ecc.).Dopo l’azione delittuosa,i malfattori hanno fatto

perdere le loro tracce,dileguandosi.Lo scrivente, nella quali-tà di Questore della Pro-vincia, ritenendo che tra isuoi compiti principalirientri l’attività diretta aprevenire azioni illegali divaria natura, ha previstoun “AVVISO” per i sog-getti appartenenti alle c.d.“fasce deboli” al fine dievitare il più possibile lacommissione di episodiincresciosi.Trasmetto, pertanto, allaSS.LL. copia dell’AVVI-SO, con preghiera di far-lo affiggere in luoghi soli-tamente frequentati daicittadini in questione(negozi di alimentari,supermercati, ecc.).Ringrazio per la gentilecollaborazione e midichiaro disponibile perqualsiasi chiarimento.Il Questore:F.to Palombi �

UTILE AVVISODEL QUESTORE DI CUNEO

VALIDO PER TUTTA L’ITALIA

La scheda del referendum istituzionale del 1946,con voto espresso per la Monarchia

Col. Charles Poletti

On. Bruno Villabruna

Dell’avv. Villabruna sa-pevo che era monar-chico, e infatti rimasemonarchico fino al 10giugno quando la Su-prema Corte dichiaròvincente la repubblica.Da quel momento eglidivenne repubblicano, efu uno dei numerosi casidi monarchici della vigi-lia i quali si mostraronoligi a una scelta popola-re espressa nelle inecce-pibili forme che abbia-mo veduto.

Page 5: ITALIA REALE SETTEMBRE 2012

10 ITALIA REALE - 8/2012

Il Regno di Norvegia èuno Stato dell’Europasettentrionale, la capitaleè Oslo. Ha una superficiedi 385.199 km² eunapopo-lazione di 4.695.134 abi-tanti (fonte Wikipedia).Situato nella parte occi-dentale della penisolaScandinava, confina a estcon la Svezia, a nord-estcon la Finlandia e con laRussia. La Norvegia eraquasi spopolata fino all’ar-rivo dei Vichinghi, che,intorno al 700 d.C., fonda-rono una serie di piccoliregni che successivamentesi unirono nell’anno 872sotto Re Harald I Harfa-gre. Il dominio vikingo siprotrasse fino al 1319. Inquello stessoannoReHaa-kon V morì senza eredi ela figlia sposò MagnusEriksson di Svezia. Il loroerede si trovò così a cinge-re la Corona di entrambiiRegni,che venneroaggre-gati alla Danimarca nel-l’Unione di Kalmar. Lafusione durò dal 1379 al1523, fino al distacco dellaSvezia,mentre laNorvegiarimase sottoposta allaDanimarca fino al 1814,quando, dopo una guerracontro gli Svedesi, fu cedu-ta al Regno di Svezia.

Il 4 novembre 1814 il Par-lamento norvegese (Stor-tinget) designò il Sovra-no svedese come Re diNorvegia.LaMonarchiasvedese veniva rappre-sentata da un governato-re, detto Statolder, nonsempre di origini aristo-cratiche. Pur tuttavia, inpiù occasioni la carica diStatolder fu ricoperta dal-lo stesso Principe eredi-tario. L’Unione dei dueRegni si disciolse pacifi-camente nel 1905, allor-quando, dopo diversianni di accese controver-sie, la Svezia riconobbefinalmente l’indipenden-za della Norvegia.

In quella circostanza ilParlamento norvegeseoffrì la Corona al Princi-pe Carlo di Danimarca,che accettò, dopo che unreferendum aveva stabili-to che la forma di gover-no sarebbe stata quellamonarchica. Il 18 novem-bre 1905 il Monarca desi-gnato salì al Trono con ilnome di HaakonVII. Perevitare inutili contese trale due Nazioni, le Caseregnanti di Svezia e diNorvegia stipularono unaccordo che prevede larinuncia alla Corona daparte di uno dei due spo-si in caso di matrimoniotra Principi ereditari del-le rispettive Dinastie.

Il Sovrano, sulTrono dal1991, èHaraldV, figlio diOlav V (1903-1991) edella principessa Martadi Svezia (1901-1954).LaDinastia Regnante nor-vegese, Schleswig-Hol-stein-Sonderburg-Glück-sburg, è un ramo del-l’antico Casato degli Ol-denburg, da cui ha avutoorigine anche la Fami-glia Reale di Grecia.

Il Regno di Norvegia hal’indice di sviluppo uma-no più alto del mondo, èil primo Paese nelle clas-sifiche internazionali incui si vivemeglio e, soprat-tutto, non ha debito pub-blico! LaNorvegia é infat-ti uno dei pochi Stati euro-pei in attivo (+10%). Perdi più lo Stato garantiscea tutti i cittadini una riccatipologia di tutele socialidi primissimo livello inambito previdenziale,sanitario, sociale, ambien-tale e di sicurezza sul lavo-ro. Addirittura lo Statofornisce la sua assistenzaanche alle comunità edalle minoranze etnicheche vivono isolate nellelande più sperdute dellegelide zone circumpolari.

Le retribuzioni dei lavo-ratori norvegesi sonomolto soddisfacenti, laproduttività è alta e ladisoccupazione è appe-na al 3%,molto al di sot-to della media europea!

D’altronde questo è unodei principi centrali dellamoderna economia del

lavoro, incardinata nellacosiddetta teoria efficien-za-salario, perché il modoin cui le aziende e lo statotrattano i loro lavoratori -ivi comprese le remunera-zioni - influenza molto laproduttività. Si tratta diuna teoria elaborata qua-si un secolo fa dal genialeeconomista ingleseAlfredMarshall (1842-1924), cheacutamente osservò che“illavoro pagato bene è gene-ralmente efficiente, e dun-que non è lavoro costoso”.Idea che fu condivisa edattuata anche dal famosoindustriale americanoHenry Ford (1863-1947)che sapeva benissimo chela cosamigliore che potes-se fare per sé e per la suaimpresa era pagare aidipendenti un salario ade-guato, perché voleva chelavorassero tenacementee di buona lena, affinchéfossero così in grado diacquistare le sue auto.

Il Regno di Norvegiarappresenta pertanto unesempio eclatante di per-fetta validità di questedottrine ergonomiche edeconomiche, mentre inItalia, in ossequio al dog-ma della riduzione delcosto del lavoro, si con-tinua a perseguire assur-damente una politica dideflazione salariale conpessimi effetti socio-eco-nomici. Invece nel Pae-se scandinavo l’econo-mia è fortemente com-petitiva ed orientatamassimamente alleesportazioni.

La Norvegia esportapetrolio, alluminio, gasnaturale, prodotti ittici eforestali e molto altroancora. Eccellente anchel’offerta turistica per imeravigliosi paesagginaturali come i Fiordi eCapo Nord con lo straor-dinario fenomeno del Soledi Mezzanotte. Lo Statoconserva ancora un ruolomolto importante nel-l’ambito economico na-zionale. La Banca Cen-trale Norvegese è ancorastatale, il settore del-l’energia è controllato dal-lo Stato, come pure quel-lo delle telecomunicazio-ni. Il petrolio norvegesenon è quindi in possessodelle multinazionali stra-niere o di imprenditoriprivati e, nonostante laproduzione sia più chemodesta rispetto a quelladell’Arabia Saudita, rap-presenta uno dei punti diforza dell’economia delPaese. Come si spieghe-rebbe altrimenti chemol-ti altri Stati pur posse-dendo enormi risorsenaturali sono poverissimi?

In Norvegia la globaliz-zazione non è stata accol-ta e non vi sono state pri-vatizzazioni o liberaliz-zazioni selvagge come inItalia e nel resto del-l’Europa e del mondo.Del resto ormai è chiaroa tutti che la globalizza-zione, attuata senza cri-terio e senza nessun con-trollo, non ha portatonessuno dei benefici pro-messi o millantati, ma è

finita con l’essere il fat-tore determinante di tut-te le crisi, che si sonorivelate più catastrofichedelle guerre.

Tutti i settori industrialistrategici norvegesi sonodunque strettamente inmano pubblica, propriocome in Italia fino aglianni Ottanta. Grazie aquesto sistema di gover-no molto saggio e virtuo-so il Regno di Norvegiaha il reddito pro-capitepiù alto del Mondo conquasi 85.000 dollari all’an-no, garantendo inequivo-cabilmentemassima equi-tà ed una rigorosa ugua-glianza sociale,ma soprat-tutto grande efficienza edonestà nell’amministra-zione pubblica. Del restoè ormai incontrovertibil-mente dimostrato chesocietà ampiamente disu-guali non possono funzio-nare in modo ottimale ele loro economie non sononé stabili, né sostenibili.Le prove fornite dalla sto-ria e da tutto il mondomoderno sono univoche:si arriva a un punto in cuila disuguaglianza entra inuna spirale di malfunzio-namento economico,sociale ed amministrativocon gravi scompensi perl’intera società. Infatti nel-l’Italia repubblicana e fin-tamente democratica il10% della popolazionedetiene il 50% della ric-chezza totale del Paesecon effetti negativi sul

potuto così gestire egre-giamente la crisi econo-mica mondiale senzaripercussioni. La Nor-vegia infatti difendeimperterrita la propriasovranità monetaria epertanto non ha bisognodi indebitarsi con la BCE(o con i mercati finan-ziari) ogni volta che habisogno di liquidità. Nédipende da banche pri-vate per la produzione dimoneta o per il control-lo dell’inflazione.

Il caso della Norvegiadimostra proprio che lasovranità monetaria, inte-sa come il potere delloStato di emetteremoneta,può essere in grado digestire al meglio la spesapubblica (quindi migliorie più adeguati beni e ser-vizi offerti alla collettivi-tà) e di ridurre al minimo(se non annullarla del tut-to) la tassazione su priva-ti ed imprese, generandooccupazione e benesseresociale.Soprattutto laNor-vegia non ha dismesso ilcapitale pubblico,cosa chele ha permesso di realiz-zare un efficientissimosocial welfare per la ridi-stribuzione degli utili del-le ricchezze prodotte dal-le aziende statali ai propricittadini, come era in Ita-lia ai bei tempi dell’IRI.

Infine la Magistraturanorvegese ha finorabloccato ogni tentativo

Maurizio Caterino

NORVEGIA, UN REGNOSENZA DEBITO PUBBLICO

Re Harald V di Norvegia

Principe ereditario di Norvegia Haakon Magnuse Consorte Principessa Mette Marit

sistema, perché quandotroppo denaro è concen-trato al vertice della pira-mide sociale, i consumidel cittadino medio sononecessariamente ridotti, oquanto meno lo sono inassenza di un qualche sti-molo artificiale (come ilfallace credito al consu-mo). Il trasferimento deldenaro dal basso versol’alto riduce i consumi,perché i percettori deiredditi più elevati spen-dono, in percentuale delproprio reddito, moltomeno dei cittadini a bas-so reddito.

Per concludere il Gover-no norvegese non haaderito all’Euro e comemolti altri Paesi europeicon moneta propria ha

di attacco speculativo aipropri titoli di statoda parte della cleptocra-zia finanziaria interna-zionale.

La spesa delle imprese edelle famiglie è stata alta,si legge in una nota dif-fusa recentemente, e sod-disfa la previsione del2,75% della crescita eco-nomica. Per l’anno pros-simo la crescita dovrebberaggiungere il 3%.

Sicuramente il modellonorvegese rappresentaun validissimo esempioda seguire. In Italia si èpurtroppo dimenticatoche le finalità di unoStato non sono le stes-se di un’impresa com-merciale. �

Page 6: ITALIA REALE SETTEMBRE 2012

16 ITALIA REALE - 8/2012

IL GIUOCO DI LETI

SOLUZIONE de “Il Giuoco di Leti”pubblicato sul numero di Luglio 2012

SUDOKU: riempire con numeri diversi da 1 a 9, ogni rigaorizzontale, colonna verticale e riquadro, senza così che innessuno di essi compaia più di una volta lo stesso numero. �

Pensiero di Maksim Gorkij risultante: “Chi sa capiretutto è molto infelice”. (Con “licenza poetica” “scartoffia”è stata ridotta a “cartoffia”).

Direttore responsabileROBERTO VITTUCCI RIGHINI

Direzione:

Cell. 333/916.95.85E-mail: [email protected]

Recapito lettere, esclusivamente:Alleanza MonarchicaCasella Postale n. 110121 Torino CentroRecapito plichi o pacchi:Alleanza MonarchicaCasella Postale n. 68110121 Torino Centro

Autor.Tribunale di Torino n. 2292del 6-12-1972

ITALIA REALE(giàAlleanza Monarchica)

Precedente autorizzazione(Stella e Corona)del 17-5-1967

Editore e StampatoreEDIGRAPH s.n.c.di Basso &TasiniVia Chieri, 64

10020Andezeno (TO)La direzione del Mensileè presso l’Editore.

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* Dopo la spedizione deiMille,Vittorio EmanueleII offrì a Garibaldi il Col-lare dell’Annunziata(massima onorificenza delRegno), un titolo nobilia-re, la promozione aGene-rale d’Armata, un castel-lo, una nave, una tenutaper il figlio Menotti, ladote per la figliaTeresita,la nomina del figlio Ric-ciotti ad aiutante di cam-po del Re.Garibaldi respinse garba-tamente l’offerta, su pergiù in questi termini:“Grazie Maestà. Non sidisturbi. Ho fatto solo ilmio dovere di italiano”.

numero delle finestre, edil breve tempo impiegatoper costruirlo, concluse:“Ed è inattaccabile dalfuoco”. Le Courbusier,scuotendo il capo, mor-morò: “Peccato!”.*AlessandroDumas figlio,durante un esame di bio-logia, al professore che gliaveva chiesto di parlargli

del gran simpatico, rispo-se: “Desiderate notizie dimio padre, professore ?”.* In un salotto romano, 75anni fa, si discuteva sullacampagna demograficagovernativa.Uno dei pre-senti, convinto sostenito-re, disse che non bastavainvogliare al matrimonioma bisognava ancheappioppare forti pene aicelibi. Lo scrittoreAlfre-do Panzini, presente nelsalotto, commentò: “Iocondannerei i celibi almatrimonio”. �

A.P.

PILLOLE DI STORIA

Giuseppe Garibaldi

Evidentemente,pur aven-do moglie e figli, “non te-neva famiglia”, al contra-rio dimolti politici di oggi.Comunque, alcuni, primadi pronunciare il nome diGaribaldi, farebbero be-ne a farsi un esame dicoscienza, compresi quel-li che vanno alle adunateindossando camicie verdied elmi cornuti in testa.* Un giorno l’architettoLe Courbusier stava visi-tando, a New York, ilgrattacielo Empire StateBuilding che non apprez-zava. La guida, dopoavergli illustrato le carat-teristiche tecniche del-l’edificio, l’altezza, il

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