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– Anno 72 – n. 7 Settembre 2016 www.ammonitore.com Se già due anni fa si parlava insistente- mente di stampa 3D, la BIMU 2016 può dir- si davvero calata nel- la nuova era indu- striale. Uno scenario dove tutto è interconnes- so, la produzione di- venta “smart”, la personalizzazione di massa non è più un ambito in cui sanno muoversi solo le grandi aziende. La necessità di produrre con tempi ciclo sempre più brevi spinge le aziende che forniscono tecnologie di produzione a proporre soluzioni – quindi non solo mac- chine – che rivedono il processo produtti- vo nella sua interezza, puntando all’eli- minazione dei tempi morti improduttivi dovuti a set-up, riattrezzaggi, movimen- tazione del pezzo in lavorazione da una macchina a un’altra. Va da sé che meno movimentazioni il pezzo deve subire, con- centrando in un’unica macchina più ope- razioni possibili, e più il ciclo di lavoro sa- rà breve e la precisione del pezzo ottenu- to certamente maggiore. Da qui la nascita, negli anni passati, di cen- tri di lavoro multitasking, la cui evoluzio- ne è ben lungi dall’essere terminata, che hanno abbinato grande versatilità alla massima produttività. Quest’ultima, lega- ta ad alte velocità di taglio, ha portato al- lo sviluppo di controlli numerici sempre più sofisticati – perché come diceva quella pubblicità... “La potenza è nulla senza con- trollo” – e capaci di gestire una gran quan- tità di dati provenienti dal CAM, dalla sen- soristica della macchina e via dicendo. Ma oggi, come accennato all’inizio di questo editoriale, la grande protagonista che ruberà un po’ la scena alle macchine utensili più tradizionali sarà la manifattu- MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI FIERE A Chicago, dal 12-17 settembre, il padi- glione Tooling & Workholding, all’inter- no di IMTS, espone i progressi nella pre- cisione ed efficienza. IMTS Chicago - 12/17 settembre [pag. 32] [pag. 32] FIERE Dalla AMB, che si terrà a Stoccarda, l‘Unione tedesca delle fabbriche per le macchine utensili (VDW) si aspetta so- prattutto un nuovo orientamento dopo lo shock di Brexit. AMB - Stoccarda 13/17 settembre Italia promossa in Meccanica [pag. 6] MERCATO FIERE Torna ALL4PACK Paris, il salone internazionale di riferimento dell’imballaggio e dell’intralogistica, che proporrà nel 2016 un programma di eventi inedito e pertinente sulle tematiche che investo- no al momento gli operatori del settore. ALL4PACK Paris - 14/17 novembre [segue a pag. 2] L’industria che verrà di Fabio Chiavieri Editoriale [pag. 18] Questione di cultura aziendale Balance Systems ha inaugurato il nuovo Training Center quale pun- to di partenza di un percorso che vede formazione e conoscenza al centro dell'attenzione. ATTUALITÀ All’insegna del motto “the New Formula for Production” si è svolta la Heller WerkTage 2016. Tre giorni durante i qua- li l’azienda tedesca ha presen- tato le opportunità offerte dalla nuova generazione di centri di lavoro della serie HF. MACCHINE UTENSILI Centri di lavoro di nuova generazione [pag. 24] [pag. 34] Ricerca mondiale per esigenze locali Un’attenta analisi delle esigenze della clientela mondiale deve es- sere la base per la realizzazione di nuovi prodotti da integrare in so- luzioni complete per mercati loca- li. In quest’ottica lo stimolo prove- niente dall’Italia è di grande im- portanza per la Ricerca e Sviluppo del gruppo Amada. In un clima economico che ve- de il mercato italiano della macchina utensile vivo e vita- le, al contrario di quanto av- viene in alcuni paesi oltrecon- fine, si svolgerà dal 4 all’8 ot- tobre la 30ª edizione di BIMU. LAMIERA [pag. 32] [pag. 12] Presentata in conferenza stampa la collaborazione Efort-Evolut per far fronte al- le sfide di domani. I dati par- lano chiaro: nel 2017 sono previsti 292.000 robot in Nord America, 343.000 in Eu- ropa e ben 428.000 in Cina. ROBOT In due per il futuro [pag. 14] Renishaw sarà presen- te a Bimu 2016 repli- cando, con un nuovo caso applicativo, il concetto di fabbrica innovativa con al cen- tro un processo di fab- bricazione additiva. STAMPA 3D La fabbrica innovativa in mostra alla BIMU L'Assemblea generale ANIMA 2016, tenutasi a inizio luglio, ha illustrato uno scenario positivo per la Meccanica italiana nel- l'era di Industria 4.0. Nel 2016 la produzione è attesa a 44,6 miliardi di euro. [pag. 4] Speciale FIERE

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– Anno 72 – n. 7 Settembre 2016www.ammonitore.com

Se già due anni fa si parlava insistente-mente di stampa 3D,la BIMU 2016 può dir-si davvero calata nel-la nuova era indu-striale. Uno scenario dovetutto è interconnes-so, la produzione di-

venta “smart”, la personalizzazione dimassa non è più un ambito in cui sannomuoversi solo le grandi aziende.La necessità di produrre con tempi ciclosempre più brevi spinge le aziende cheforniscono tecnologie di produzione aproporre soluzioni – quindi non solo mac-chine – che rivedono il processo produtti-vo nella sua interezza, puntando all’eli-minazione dei tempi morti improduttividovuti a set-up, riattrezzaggi, movimen-tazione del pezzo in lavorazione da unamacchina a un’altra. Va da sé che menomovimentazioni il pezzo deve subire, con-centrando in un’unica macchina più ope-razioni possibili, e più il ciclo di lavoro sa-rà breve e la precisione del pezzo ottenu-to certamente maggiore.Da qui la nascita, negli anni passati, di cen-tri di lavoro multitasking, la cui evoluzio-ne è ben lungi dall’essere terminata, chehanno abbinato grande versatilità allamassima produttività. Quest’ultima, lega-ta ad alte velocità di taglio, ha portato al-lo sviluppo di controlli numerici semprepiù sofisticati – perché come diceva quellapubblicità... “La potenza è nulla senza con-trollo” – e capaci di gestire una gran quan-tità di dati provenienti dal CAM, dalla sen-soristica della macchina e via dicendo.Ma oggi, come accennato all’inizio diquesto editoriale, la grande protagonistache ruberà un po’ la scena alle macchineutensili più tradizionali sarà la manifattu-

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I FIERE

A Chicago, dal 12-17 settembre, il padi-glione Tooling & Workholding, all’inter-no di IMTS, espone i progressi nella pre-cisione ed efficienza.

IMTS Chicago - 12/17 settembre

[pag. 32] [pag. 32]

FIERE

Dalla AMB, che si terrà a Stoccarda,l‘Unione tedesca delle fabbriche per lemacchine utensili (VDW) si aspetta so-prattutto un nuovo orientamento dopolo shock di Brexit.

AMB - Stoccarda 13/17 settembre

Italia promossa in Meccanica

[pag. 6]

MERCATO

FIERE

Torna ALL4PACK Paris, il salone internazionale diriferimento dell’imballaggio e dell’intralogistica,che proporrà nel 2016 un programma di eventiinedito e pertinente sulle tematiche che investo-no al momento gli operatori del settore.

ALL4PACK Paris - 14/17 novembre

[segue a pag. 2]

L’industria che verràdi Fabio Chiavieri

Editoriale

[pag. 18]

Questione di cultura aziendale

Balance Systems ha inaugurato ilnuovo Training Center quale pun-to di partenza di un percorso chevede formazione e conoscenza alcentro dell'attenzione.

ATTUALITÀ

All’insegna del motto “theNew Formula for Production”si è svolta la Heller WerkTage2016. Tre giorni durante i qua-li l’azienda tedesca ha presen-tato le opportunità offertedalla nuova generazione dicentri di lavoro della serie HF.

MACCHINE UTENSILI

Centri di lavoro dinuova generazione

[pag. 24]

[pag. 34]

Ricerca mondiale per esigenze localiUn’attenta analisi delle esigenzedella clientela mondiale deve es-sere la base per la realizzazione dinuovi prodotti da integrare in so-luzioni complete per mercati loca-li. In quest’ottica lo stimolo prove-niente dall’Italia è di grande im-portanza per la Ricerca e Sviluppodel gruppo Amada.

In un clima economico che ve-de il mercato italiano dellamacchina utensile vivo e vita-le, al contrario di quanto av-viene in alcuni paesi oltrecon-fine, si svolgerà dal 4 all’8 ot-tobre la 30ª edizione di BIMU.

LAMIERA

[pag. 32]

[pag. 12]

Presentata in conferenzastampa la collaborazioneEfort-Evolut per far fronte al-le sfide di domani. I dati par-lano chiaro: nel 2017 sonoprevisti 292.000 robot inNord America, 343.000 in Eu-ropa e ben 428.000 in Cina.

ROBOT

In due per il futuro

[pag. 14]

Renishaw sarà presen-te a Bimu 2016 repli-cando, con un nuovocaso applicativo, ilconcetto di fabbricainnovativa con al cen-tro un processo di fab-bricazione additiva.

STAMPA 3D

La fabbrica innovativa in mostra alla BIMU

L'Assemblea generale ANIMA2016, tenutasi a inizio luglio, haillustrato uno scenario positivoper la Meccanica italiana nel-l'era di Industria 4.0. Nel 2016la produzione è attesa a 44,6miliardi di euro. [pag. 4]

SpecialeFIERE

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Settembre 20162

a cura di Eleonora Segafredo

In primo piano

Èstato siglato un accordo tra due protagonistiquali l’associazione di categoria Aisem - Asso-

ciazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Eleva-zione e Movimentazione - federata ad ANIMA -Federazione delle Associazioni nazionali che, inseno a Confindustria, rappresenta le aziende del-l'Industria Meccanica - e Intralogistica Italia, la ma-nifestazione, lanciata nel 2015, dedicata alle solu-zioni più innovative e ai sistemi integrati destinatia movimentazione industriale, gestione del ma-gazzino, stoccaggio dei materiali e al picking.L'accordo è stato siglato in vista della seconda edi-zione di Intralogistica Italia che, organizzata dal-la filiale italiana di Deutsche Messe AG e parte delnetwork internazionale CeMAT, si terrà dal 29maggio all'1 giugno 2018, nei padiglioni di FieraMilano-Rho, all'interno di un nuovo appunta-mento espositivo "The Innovation Alliance", chevede unite cinque manifestazioni fieristiche de-dicate ad altrettanti settori dei beni strumentali. "The Innovation Alliance", infatti, è il format cheproporrà una sinergia tra differenti mondi pro-duttivi interconnessi da una forte logica di filiera,dal processing al packaging, dalla lavorazione del-

la plastica alla stampa industriale, commerciale edella personalizzazione grafica di imballaggi edetichette, fino alla movimentazione e allo stoc-caggio della merce pronta al consumo.Il contributo di Aisem-ANIMA nasce dall'analogiacon i diversi settori della manifestazione; l'asso-ciazione si pone al servizio dei costruttori, appar-tenenti a quattro comparti quali sollevamento etrasporto, carrelli industriali semoventi, gru mo-bili e scaffali industriali.«Siamo soddisfatti di poter lavorare più da vicinocon Hannover Fairs International GmbH e Intra-logistica Italia perché questo dà maggior propul-sione alla vita associativa. - afferma Pietro Almici,Presidente Aisem - La prossima edizione ospiteràl’area Aisem di 150mq con lounge dedicata. Ce-MAT e Hannover Fairs International GmbH sonoun veicolo importante anche verso Cina e Russia.Aver raggiunto questo accordo permetterà di svi-luppare nuovi canali per l'internazionalizzazio-ne. Siamo soddisfatti perchè ci permetterà di pub-blicare il libro bianco di Aisem in collaborazionecon l’Ufficio studi ANIMA. Aisem organizzerà unaserie di convegni su tematiche calde per i settori

rappresentati durante i giorni di manifestazionee sarà presente con alcuni esponenti durante ilconvegno inaugurale. Aisem elaborerà i contenu-ti condividendoli con la fiera per lo sviluppo delletematiche e per il coinvolgimento di aziende epartner istituzionali».Il patrocinio di Aisem-ANIMA prevede tra le varieattività il coinvolgimento dell'associazione nellosviluppo dell'internazionalizzazione della mani-festazione attraverso l'ausilio dell'agenzia ICE edel Ministero dello Sviluppo Economico. Una si-nergia, quella tra l'associazione e IntralogisticaItalia, che favorisce un'ulteriore garanzia sui con-tenuti della manifestazione fieristica, sul pro-gramma convegnistico che verra presentato du-rante l'evento e sulle iniziative che si terrannopresso l'Aisem -ANIMA Lounge durante i giorni difiera.La collaborazione creata da Intralogistica Italiacon l'ausilio di Aisem-ANIMA e dalle altre quat-tro manifestazioni presenti in "The Innovation Al-liance" trae forza dalle competenze di due tra iprincipali organizzatori fieristici europei, FieraMilano e Deutsche Messe AG.

Il Gruppo IIS organizza il primo corso in-centrato sulle applicazioni industriali

della saldatura robotizzata e ad alto li-vello di automatizzazione, dal titolo “In-ternational Diploma in Mechanized, Or-bital and Robot welding Comprehensivelevel” Il corso, organizzato in collaborazionecon SIRI (Associazione Italiana RoboticaAutomazione) vuole rispondere a questee a molte altre esigenze, sentite fra leaziende manifatturiere e fra i produttoridi impianti, per il ruolo determinante chele applicazioni dei processi di saldaturaautomatizzati e robotizzati rivestono, secorrettamente validati e integrati nelprocesso produttivo, nel migliorare ilcontrollo del processo di fabbricazione. Chi in azienda possiede l’esperienza per

individuare i corretti parametri di salda-tura o per effettuare modifiche e otti-mizzazioni a volte non possiede le com-petenze di programmazione o di manu-tenzione alla base della gestione di pro-cessi automatizzati. Il corso ha una durata totale di 134 ore dilezione, sviluppate in quattro settimanenon consecutive, fra settembre e novem-bre 2016 e si terrà a Genova presso la se-de dell’Istituto Italiano della Saldatura. È fondamentalmente dedicato a coloroche vogliono acquisire una conoscenzaapprofondita degli aspetti tecnologici,impiantistici, di programmazione e dimanutenzione degli impianti robotizza-ti, meccanizzati e orbitali per saldatura;inoltre, fornisce le conoscenze tecnicheper una corretta concezione e tipizzazio-

ne dei dettagli di saldatura destinati adessere realizzati con sistemi robotizzati oa elevato grado di automatizzazione, eper l’impostazione dei parametri ottima-li di saldatura in funzione del tipo di ma-teriale, della tipologia di giunzione, del-la produttività richiesta. Il Corso ha una finalità: formare figure dicoordinamento ad alto livello di specia-lizzazione che uniscano le competenzenecessarie per la gestione e la manuten-zione degli impianti a diverso livello diautomatizzazione con le idonee cono-scenze per l’ottimizzazione del processo“saldatura”. Si ricorda che chi è in possesso di qualifi-che IWS-IWT-IWE potrà accedere al corsoa partire dalla seconda settimana di le-zione.

Saldatura robotizzata: organizzato il primo corso

Accordo di collaborazione tra Intralogistica Italia e Aisem

Il Gruppo IIS organizza il primo corsoincentrato sulle applicazioni

industriali della saldatura robotizzatae ad alto livello di automatizzazione,

dal titolo “International Diploma in Mechanized, Orbital and Robot

welding Comprehensive level”

ra additiva. Sebbene in molti casi sia ancorain fase sperimentale, la produzione tramitestampanti 3D, focalizzata per piccoli lotti oaddirittura per singoli pezzi, sta trovandonei settori tradizionalmente più attenti allaqualità del manufatto, come l’Aerospace, iprincipali sostenitori. È noto, infatti, che gliaerei del futuro saranno composti da un nu-mero sempre maggiore di componenti rea-lizzati tramite l’AD (Additive Manufactu-ring). I motivi sono direttamente legati aquanto esposto prima. Un esempio su tutti:un tempo le palette dell’elica dietro la tur-bina venivano realizzate saldando 21 pezzi.Oggi, grazie alla Stampa 3D, si ottiene lostesso risultato con un unico passaggio inmacchina.

L’industria che verrà[dalla prima pagina]

Si è svolta a Milano il 29 giugnol’Assemblea annuale di ASCO-

MUT (Associazione Italiana Macchi-ne Tecnologie e Utensili). I lavori so-no stati aperti dalla relazione delPresidente, Andrea Bianchi, dedica-ta all’analisi degli scenari di merca-to e all’illustrazione delle principaliaree tematiche che vedono ASCO-MUT protagonista.Il Presidente ha evidenziato i se-gnali di ripresa del contesto econo-mico italiano, evidenziandone alcu-ne criticità, soprattutto nel raffron-to con le altre economie continen-tali, ma ha soprattutto sottolinea-to il positivo andamento, oramaiconsolidato, del mercato della mec-canica in Italia.L’andamento del PIL e i dati relativiall’occupazione in Italia sono inco-raggianti, ma insufficienti «in uncontesto in cui altri paesi europeistanno sperimentando tassi di cre-scita ben più sostenuti ed idonei agarantire in tempi più rapidi il re-cupero di quanto perso negli annidella grande crisi».Il Presidente ha poi menzionato i ri-sultati del lavoro di monitoraggiodelle opinioni delle aziende asso-ciate circa i prevedibili sviluppi nelbreve periodo: «Da queste rileva-zioni emerge un quadro certamen-te positivo, con un mercato com-plessivamente in crescita anche nel2016, anche se emergono alcunecriticità e qualche rallentamentonel trend».Dopo la relazione introduttiva è in-tervenuto il Vice Presidente Massi-mo Lunghi, che ha illustrato l’anda-mento dei mercati internazionalidella macchina utensile alla luce delrecente meeting annuale del Comi-tato europeo di collegamento traimportatori di macchine utensili,utensileria e tecnologie (CELIMO).I lavori assembleari sono quindi sta-ti arricchiti dall’intervento di Maria-no Bella, Responsabile dell’UfficioStudi di Confcommercio Impreseper l’Italia il quale ha svolto consi-derazioni di quadro generale sul-l’economia italiana, il diverso anda-mento dei comparti Industria e Ter-ziario avanzato, la questione con-troversa circa la effettiva rilevanzadelle dimensioni aziendali per de-terminare la competitività delle im-prese. A questo riguardo, sulla ba-se di alcune simulazioni economi-che, ci si è interrogati se non siapiuttosto un gap in termini di effi-cienza del sistema, pressione fisca-le, incidenza della burocrazia, costidell’energia elettrica a determina-re il ridotto andamento delle picco-le imprese italiane a confronto conle piccole imprese delle altre poten-ze economiche europee.

Ascomut: la Meccanica sostiene la crescita italiana

Si è tenuta martedì 28 giugno, pressoil Relais Franciacorta di Corte Franca

(BS), l'annuale assemblea dei soci Asso-comaplast - l'associazione nazionale dicategoria, aderente a CONFINDUSTRIA,che raggruppa circa 160 costruttori dimacchine, attrezzature e stampi per ma-terie plastiche e gomma. In tale occasione, si sono svolte le ele-zioni per il rinnovo della Giunta e dei Re-visori Contabili per il biennio 2016-2018nonché dei Probiviri per il quadriennio2016-2020. In chiusura di assemblea, il Presidente diAssocomaplast Alessandro Grassi, nellasua relazione ai soci, ha fornito un qua-dro sull’andamento del settore e ha sot-tolineato ancora una volta come il 2015sia stato per la maggior parte delleaziende un buon anno: la produzione siè rafforzata ma soprattutto le esporta-zioni sono ulteriormente cresciute, tan-t’è che il record storico di vendite al-

l’estero registrato nel 2007 (quindi pre-crisi) è stato superato, con oltre 2,9 mi-liardi di euro. Le rilevazioni ISTAT del commercio este-ro italiano di macchine, attrezzature estampi per materie plastiche e gommanel primo trimestre 2016, a confrontocon l'analogo periodo 2015, mettono inluce una stabilizzazione delle vendite al-l’estero – che sostanzialmente azzera lacontrazione evidenziata a gennaio efebbraio scorsi – e un certo rallentamen-to delle importazioni che, pur eviden-ziando un +10% tondo, non registranopiù gli incrementi vicini o addirittura su-periori ai venti punti percentuali chehanno caratterizzato i 12 mesi prece-denti. L’inversione di tendenza delle esporta-zioni è riconducibile essenzialmente al-la performance positiva delle tipologiedi macchinari (oltre agli stampi) che sto-ricamente hanno un maggiore peso sul

totale: estrusori, stampatri-ci flessografiche e macchi-ne a iniezione. Dal punto di vista geogra-fico, prendendo in conside-razione solo quelle desti-nazioni verso le quali il va-lore delle vendite ha rag-giunto almeno i 20 milionidi euro nel gennaio-marzo2016, si rileva un trend po-sitivo verso i mercati comu-nitari (nella fattispecie, trai principali: +27% la Spa-gna, +17% la RepubblicaCeca, +15% il Regno Unito, +14% laFrancia), con l’eccezione di rilievo dellaPolonia, che ha perso il 25% di quantovenduto nel primo trimestre del 2015;praticamente invariate le forniture allaGermania, attestatesi poco sopra i 91milioni di euro, che la confermano pri-mo mercato di sbocco. Al di fuori del-

l’Unione, stabile il livellodell’export verso la Rus-sia, nell’ordine degli 11milioni. Allargando la panorami-ca agli altri quadranti, sinota in primo luogo labattuta d’arresto del flus-so verso Stati Uniti e, so-prattutto, Messico con, ri-spettivamente, un calodel 6% e del 56%. Triplicate, invece, leesportazioni verso il Bra-sile, che hanno sfiorato i20 milioni di euro, men-tre rimangono stabiliquelle verso la Cina, ap-

pena al di sotto dei 30 milioni. L’ultima indagine congiunturale svoltada Assocomaplast tra i propri associatievidenzia un buon andamento del por-tafoglio ordini nel semestre in corso ri-spetto al precedente, con una previsio-ne di aumento per oltre la metà del cam-pione intervistato.

Assemblea Assocomaplast e congiuntura di settore

Per informazioni: http://www.iis.it/news/international-diploma-mechanized-orbital-and-robot-welding-comprehensive-level

Alessandro Grassi, Presidente

di Assocomaplast

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Settembre 20164

I partecipanti allatavola rotonda suMeccanica 4.0.

L'Assemblea generale ANIMA 2016,tenutasi il 5 luglio scorso nella pre-stigiosa sede del Sole24Ore, ha illu-

strato uno scenario positivo per la Mecca-nica italiana nell'era di Industria 4.0 a co-minciare dai dati di consuntivo del 2015,con la produzione a 44,2 miliardi di euro,fino alle stime 2016 che la vedono salire a44,6 miliardi di euro. Bene come sempre leesportazioni che valgono 26 miliardi di eu-ro (+2% 2015 vs 2014) e rappresentano il59% del fatturato totale. Ospiti d'onoreVincenzo Boccia Presidente di Confindu-stria e l’economista Marco Fortis.I dati sono stato commentati dal Presiden-te della Federazione Alber-to Caprari: «La sorpresa pia-cevole oggi è tuttavia la cre-scita del mercato Italia regi-strata nel 2015. A questa no-ta positiva siamo arrivati do-po anni di difficoltà ed è im-perativo fare di tutto permantenere e svilupparequesto trend favorevole.Dobbiamo abbracciare tuttele soluzioni disponibili permigliorare aziende e pro-dotti, contribuendo alla ri-presa del Paese. In questosenso, cavalcare anche l’In-dustry 4.0, nuova filosofia estrumento, è opportuno perpromuovere e declinare verainnovazione. Le sfide e opportunità deimercati di oggi vanno condivise poi nellafiliera, con i clienti e i fornitori. Banchecomprese». - Continua Caprari - «Come im-prenditori siamo abituati alla necessità diinnovare e combattere ogni giorno; comeitaliani siamo flessibili e sempre pronti alcambiamento. All’alba di questa impegna-tiva quarta rivoluzione industriale, chie-diamo al Governo un patto per la ripresae fondi 4.0 destinati alla diffusione di stru-menti per la crescita, ben calibrati sulle im-prese italiane – che in meccanica sono lea-der nel mondo. Noi non ci tiriamo indie-tro, anzi! Ma necessitiamo di supporti spe-cifici per favorire un nuovo sviluppo indu-striale, con riflessi positivi anche sull’occu-pazione». - conclude il Presidente Caprari- «La rinnovata azione di Confindustria,con la nuova Presidenza, fa ben pensare inquesto senso. Noi della meccanica siamoin prima linea per il bene del Paese, ma an-che del nostro amato made in Italy».La Meccanica italiana 4.0 è stata al centrodegli interventi che hanno caratterizzatola tavola rotonda che ha visto protagoni-sti prestigiosi utilizzatori e fornitori di tec-nologia moderati da Paolo Massardi Se-nior Partner di Roland Berger, Mario Corsidi ABB, Alessandro Riello di Aermec, Giu-

seppe Zampini di Ansaldo Energia, Ali Re-za Arabnia di Geico, Andrea Salati Chiodi-ni di Minerva Omega Group e FedericoGolla di Siemens.Nel suo intervento dal titolo "Dalla diffici-le realtà della deflazione alla sfida di unnuovo futuro" Marco Fortis Vice Presiden-te di Fondazione Edison ha evidenziato leincertezze che la deflazione trascina consé unitamente al prezzo del petrolio che,se da un lato ha portato benefici, dall'al-tro ha sgonfiato il potere di acquisto dimolti paesi emergenti.«L'Italia e l'Europa si trovano in un conte-sto di bassa crescita. La dinamica italiana

sta vivendo una fase di ri-presa graduale ma che anco-ra non lievita oltre l'1,1%.Dentro a questa piccola cre-scita ci sono aspetti positivie altri problematici. L'aspet-to più positivo è che i consu-mi delle famiglie stanno cre-scendo tendenzialmentedell'1,5% molto vicino aquello della Germania. Gliinvestimenti sono la compo-nente che ancora fatica adecollare e qui ci sono spe-ranze che la duplice tenagliadella Sabatini e del superammortamento possa dareuna spinta. Nel I trimestredell'anno per esempio c'è

stata una forte accelerazione degli ordinidi macchine utensili dell'ordine del 30%.Un altro aspetto importan-te riguarda la ripresa delmercato del lavoro che si ar-ricchisce del nuovo datoIstat del mese di maggio. Dalperiodo di massima occupa-zione pre-crisi al minimo oc-cupazionale del periodo dicrisi abbiamo perso un mi-lione di posti di lavoro. Nel-l'aprile 2008 gli occupati di-pendenti permanenti erano14 milioni e 821 mila; a mag-gio 2016 sono 14 milioni e847 mila ciò significa che leaziende che assumono han-no oggi più dipendenti chenel massimo raggiunto nel2008, grazie alle politicheeconomiche di stimolo sull'occupazione. Ilvero problema è legato alla perdita di 567mila posti di lavoro indipendenti, alcunidei quali sono stati stabilizzati, ma moltidei quali non sono più recuperabili se noncon nuove occupazioni a cominciare dallenuove tecnologie e da Industria 4.0. Poi ab-biamo le grandi incognite, la più grandedi tutte è la Brexit. Difficile dire quale sarà

l'impatto di questo evento sulla nostraeconomia però un dato di fatto è che laGran Bretagna è per i prodotti esportatidalle aziende ANIMA un mercato moltoimportante dal 2008 al 2015 costantemen-te in crescita».Per uscire da questa situazione di incertez-za, secondo Fortis, sono tre i punti cruciali«Crescita dimensionale delle imprese, in-ternazionalizzazione e innovazione tecno-logica. Se guardiamo il settore manifattu-riero le nostre 8000 aziende con più di 50addetti esportano piu della Gran Bretagnae quasi come la Francia. I problemi semmaivengono dalle piccole e micro imprese cheesportano davvero poco, sebbene non tut-te sono nate per esportare. Queste azien-de devono quindi poter e saper crescere.Poi c'è la sfida della R&S. Nel manifatturie-ro l'Italia spende di più in rapporto al PILdella Gran Bretagna ed è terza nell'EuroZona. Soprattutto noi facciamo R&S neisettori dove siamo presenti per esempionella Meccanica dove siamo secondi dopola Germania spendendo 1,3 miliardi di eu-ro. Certo vanno fatti ulteriori sforzi perconfermare questi risultati e qui entriamonel futuro della quarta rivoluzione indu-striale. Ma come può svilupparsi veramen-te questa spinta del 4.0? Tra le definizionidi Industria 4.0 ricordo la seguente: «Il col-legamento in tempo reale di esseri umani,macchine e oggetti per la gestione intelli-genti di sistemi. L'interfacciarsi di tuttequeste variabili da Internet delle Cose, al-la realtà aumentata, alla robotica, alla Cy-

ber security, all'additive ma-nufacturing ecc. è certamen-te il campo su cu si giocaquesta sfida».Le conclusioni di VincenzoBoccia ricordano che l'Italiaè all'inizio di un cambio dirotta ma non in una fase diripresa. «Ma non dobbiamo dimen-ticare che siamo il secondopaese industriale in Europanonostante l'impresa italia-na paghi, rispetto a quellatedesca, il 30% in più l'ener-gia elettrica, il 20% di tassein più e un costo del lavoroper unità di prodotto chenegli ultimi 15 anni è au-

mento del 30%. Ciò vuol dire che siamo se-condi sapendo di essere primi. Un altro da-to di fatto è relativo alle dimensioni azien-dali del nostro paese, basti guardare il da-to relativo all'export. 256 miliardi di euroesportati su 314 riguardano una fascia di-mensionale alta ed è il motivo per cui dob-biamo crescere. Ma se vogliamo affronta-re il sistema industriale italiano dobbiamo

prendere atto che c'è una questione siadentro che fuori i cancelli delle fabbriche,così come è vero che occorre un cambio cul-turale e che anche restando piccoli, attra-verso reti di impresa, si possono raggiun-gere risultati importanti. La crescita di-mensionale rimane comunque un passofondamentale per affrontare i mercati.L'industria che dobbiamo immaginare è adalto valore aggiunto, ad alta intensità diproduttività a di investimenti, che aggiun-ge servizi ai prodotti, in altre parole è l'in-dustria della quarta rivoluzione industria-le che riguarda soprattutto un cambio dimentalità. L'innovazione, non dimenti-chiamoci, è infatti implicita nel sistema in-dustriale italiano perché altrimenti nonpotremmo essere secondi in Europa. L'ideadi Confindustria di attivare una politicadell'offerta per permettere alle aziende diessere competitive nel mondo è giàun'idea di politica economica che ovvia-mente deve intervenire sui fattori di com-petitività e non sui settori. Sulla questioneeuropea legata al Brexit credo che dobbia-mo reagire prima di vedere le manovre cheadotterà la Gran Bretagna per le sue im-prese, senza perdere ulteriormente tem-po, immaginando una Europa federalista,non intergovernativa, che scambi sovrani-tà con crescita, che abbia un ministro del-le finanze e che contribuisca a una politi-ca economica coerente con la politica mo-netaria europea».

Assemblea ANIMA

MERCATO di Mattia Barattolo

Italia promossa in meccanica nel 2015,con produzione a 44,2 miliardi di euro estime 2016 pari a 44,6 miliardi di euro, se-condo le rilevazioni dell’Ufficio Studi ANI-MA. Le esportazioni valgono 26 miliardidi euro (+2% 2015 vs 2014) e rappresen-tano il 59% del fatturato totale. Di rilievo le performance di fatturato2015 delle tecnologie per la logistica emovimentazione delle merci (+5,1%);tecnologie e attrezzature per prodottialimentari (+3,2%); tecnologie e prodot-ti per l’industria (+2%); tecnologie e pro-dotti per l’edilizia (+3,4%); Macchine eimpianti per la sicurezza dell’uomo e del-l’ambiente (+1,6%). In leggera flessionenel 2015, a causa principalmente del bas-so prezzo del greggio e della situazionegeopolitica in Medio Oriente e nord Afri-ca, il comparto delle macchine e impiantiper la produzione dell’energia e per l’in-dustria chimica, petrolifera e montaggiindustriali (-0,4%).Per il 2016 è previsto un +1,6% pari a 26,3miliardi di euro. Secondo i dati dell’Uffi-cio studi ANIMA, su elaborazioni Istat, il40% dell’export italiano è targato UE28,registrando un +5% nel 2015. L’Asia ha ri-chiesto il 24% dei nostri prodotti con un+10% sul 2014, mentre l’America setten-trionale ha assorbito circa il 10% dell’of-ferta per un +14% sull’anno precedente.

Italia promossa in Meccanica

Meccanica ANIMA: i dati

L'Assemblea generale ANIMA 2016, tenutasi a inizio luglio, ha illustrato uno scenario positivo per la Meccanicaitaliana nell'era di Industria 4.0. Nel 2016 la produzione è attesa a 44,6 miliardi di euro.

Vincenzo Boccia Presidente di Confindustria

Alberto CaprariPresidente ANIMA

Commercio estero per area anno 2015

Export (valore 28.091 mln/euro)

Fonte: Elaborazione ANIMA su dati ISTAT

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Se l’edizione 2015 di Heller Werkta-ge aveva come obiettivo quello difar toccare con mano ai clienti come

il sito produttivo di Nürtingen è capacedi garantire la qualità dei prodotti dellacasa tedesca, l’evento 2016, svoltosi ametà giugno, ha focalizzato l’attenzio-ne dei visitatori sul motto “the New For-mula for Production”. Dietro a questoinvito a scoprire come si può essere an-cora più produttivi, c’è la nascita di unanuova generazione di centri di lavoroversatili della serie HF. Queste nuove macchine di-spongono di un quinto asse po-sizionato sul pezzo, e sono sta-te progettate per lavorazioniad alta dinamica su 5 lati e perlavorazioni simultanee a 5 assi. Per questo nuovo modello, Hel-ler ha utilizzato componenticollaudati e in parte già utiliz-zati sulle serie esistenti, svilup-pando una macchina estrema-mente produttiva adatta peruna vasta gamma di compo-nenti e materiali. Tutti gli assirotativi sono sul pezzo. Comelogico sviluppo della attualegamma, la nuova macchina si caratteriz-za per una elevata stabilità di processo.Il quinto asse, realizzato con una tavolabasculante e cuscinetti con endcoder in-tegrato, garantisce un elevato grado dirigidità. Il mandrino orizzontale assicu-ra invece veloci cambi utensile con con-seguente riduzione dei tempi passivi.L’ elevata flessibilità è stata una ulterio-re priorità di Heller nello sviluppo di que-sta macchina.Infatti questo Centro di Lavoro è dispo-nibile nella versione con carico direttosulla tavola o con scambiatore pallet adue posizioni. Inoltre la collaudata tec-

nologia dei moto-mandrini permette alcliente di scegliere tra attacco mandrinoHSK 63 e HSK 100.

Nella massima trasparenzaOltre alla presentazione ufficiale dellanuova macchina, Heller, durante il Wer-kTage, ha aperto le porte ai partecipan-ti permettendo di visitare i reparti di pro-duzione e di montaggio.Come negli anni precedenti sono statiprogrammati diversi percorsi guidati pervisitare al meglio la fabbrica toccando

con mano la qualità del “Made by Hel-ler” anche nella fase finale di assem-blaggio dei Centri di Lavoro e dei Modu-li di produzione.Oltre al nuovo modello HF 3500, nel-l’ampio Centro Tecnologico erano instal-lati anche il Centro di Lavoro di fresatu-ra/tornitura CP 4000 e il Centro di Lavo-ro a 5 assi FP 16000 in produzione.Il Centro di Lavoro di tornitura/fresaturaCP 4000 permette di eseguire lavorazio-ni di tornitura in aggiunta alle operazio-ni di fresatura.Questa macchina è equipaggiata con unquinto asse sull’ utensile ed una tavola

di lavoro ad azionamento diretto. Ope-razioni di tornitura orizzontali, verticaliesterne o interne possono essere esegui-te facilmente con l’asse C ed eventual-mente con gli assi A e B.Il Centro di Lavoro a 5 assi FP 16000 hacorse di 2400x1600x1600mm (X/Y/Z), euna unità di lavoro con mandriano a8.000 rpm e 60 kW di potenza.Avendo ricevuto l’attestato per l'impe-gno straordinario in materia di forma-zione 2015/2016, HELLER presenterà ilProfiTrainer

Questo modello in scala ridot-ta, include tutte le funzioni diuna macchina utensile a con-trollo numerico con quattro as-si, un mandrino orizzontale eun asse B come tavola rotante.Questo permette di eseguiretutte le funzioni operazionalicon le sequenze di movimentirichieste per la lavorazione NC.Il controllo Siemens 840 D sl el’armadio elettrico sono dotatidella stessa componentisticautilizzata nelle macchine Hellerdi serie.Ciò significa che il ProfiTrainer

può essere utilizzato per la formazionein tutte le fasi della catena produttiva,dallo sviluppo e progettazione, fino allaproduzione e montaggio.Per Heller, il ProfiTrainer rappresenta unmezzo estremamente importante nelladidattica orientata al cliente, in quantopermette di superare le “paure” a ese-guire lavorazioni e programmazione sumacchine di grandi dimensioni.

Concetto di macchina robusta e altamente dinamica

La nuova serie HF è in linea con le carat-teristiche tipiche delle macchine Heller:

Centri di lavoro di nuova generazione

MACCHINE UTENSILI di Fabio Chiavieri

Da sinistra: Manfred Maier, COO del Gruppo Heller, Klaus Winkler, CEO del Gruppo Heller

e Jürgen Walz Direttore Ricerca e Sviluppo in Heller

Il modello ProfiTrainer

Durante l’open house Heller di Nürtingen,l’Amministratore Delegato di Heller Italia hagentilmente risposto alle domande della stam-pa tecnica italiana.La prima domanda è legata all’interesse che ilmercato italiano può avere nei confronti diquesta nuova serie di centri di lavoro altamen-te produttivi.«Pur avendo già centri di lavoro a 5 assi sia sul-la testa che sulla tavola, dai moduli più piccolia quelli più gradi, Heller ha deciso di propor-re questa nuova serie HF che si va a posiziona-re a metà strada tra le grandi produzioni e lemedie produzioni. Una fascia produttiva mol-to vicina alla stragrande maggioranza dei no-stri clienti italiani. Per questo motivo ritengoche l’interesse verso questo nuovo prodottoda parte del mercato di casa nostra non puòche essere elevato. La HF 3500 presentata aquesta open house ha prestazioni molto ele-vate con caratteristiche mutuate in buona par-te dai nostri moduli più grandi, ma con la pos-sibilità di godere di un’elevata flessibilità da-ta dal cambio pallet e da un grande pannelloprogrammabile e gestibile in maniera total-mente personalizzata dall’operatore. Al mo-mento l’interfaccia del CNC è Siemens ma pre-sto si aggiungerà anche Fanuc. Con questanuova serie di macchine si vede anche la vo-lontà di Heller di proporsi sul mercato con undesign rinnovato che presto si estenderà a tut-ta la produzione».Un altro passo importante di un’azienda mol-to tradizionale come testimoniano i suoi 120anni di storia sempre in mano alla famiglia Hel-ler, giunta alla quarta generazione, sebbeneora la gestione sia stata affidata a un gruppodi manager.«Le macchine sono aperte al collegamentoEthernet direttamente gestibile dalla consollein modo tale da poter monitorare anche da lon-tano con telecamere montate in macchina co-me sta andado la lavorazione. Inoltre, se uncliente lo desidera, le macchine possono esserecollegate a un nostro server che può controlla-re sin dal primo avviamento lo stato degli as-sorbimenti di potenza dei motori, delle veloci-tà, dei vari sincronismi con l’obiettivo di svol-gere un’analisi predittiva degli eventuali in-convenienti che possono insorgere. Questo èin piena simbiosi con ilconcetto d Industria 4.0di cui tanto si parla».Qual è la sensibilità dei clienti italiani versoquesto argomento?«Il mercato italiano è molto eterogeneo. Ci so-no aziende che pretendono di sapere il futuroperché sanno che la manutenzione preventivaè molto importante per evitare costosi fermomacchina. Per loro il nostro supporto è un va-lore aggiunto. Ma poi ci sono aziende, non ne-cessariamente più piccole, che vivono un po’ al-la giornata. A ogni modo, il teleservice sullemacchine nuove lo forniamo a tutti forzandocosi il cliente a vederne il vantaggio. Al termi-ne del periodo di garanzia, durante il quale fac-ciamo due visite ispettive, siamo certi di conse-gnare un prodotto perfettamente funzionan-te. Il vantaggio è ancora più evidente quandole macchine presenti in officina sono tante».Nel 2015 il fatturato complessivo di Heller haraggiunto i 555,9 milioni di euro di cui il 55%realizzato in Europa. Quali sono i dati 2015 diHeller Italia e le previsioni per il 2016?«L’entrata ordini del 2015 è stata di 15 milionidi euro più 4 milioni di service, con un picco nelmese di dicembre, ragione per cui siamo parti-ti un po’ più lentamente nel 2016. Il fatto piùpositivo è che oltre il 50% lo abbiamo fatto connuovi clienti non provenienti dal settore Auto-motive a suffragare il concetto che Heller è at-tiva in ogni comparto, in particolar modo nel-l’Oleodinamica, e nell’Aerospace».

Il nuovo paradigma? La versatilità

La nuova HF 3500 esposta in occasione del WerkTage Heller 2016

A tu per tu con Pierluigi Catellani

All’insegna del motto “the New Formula for Production” si è svolta la Heller WerkTage 2016. Tre giorni durante i quali l’azienda tedesca ha presentatole opportunità offerte dalla nuova generazione di centri di lavoro della serie HF

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MACCHINE UTENSILIqualità, prestazioni, elevata produttività, affidabilitàe stabilità in combinazione con ottima accessibilità efacilità di funzionamento a lungo termine. La struttu-ra della macchina fornisce le basi per ottenere un'ele-vata stabilità che è particolarmente importante nellalavorazione a 5 assi. Le macchine sono dotate di tre as-si lineari X, Y e Z e due assi rotanti in A e B. L'asse A èsupportato da un cuscinetto contrapposto che consen-te di ottenere un'elevata rigidità dinamica, anche concarichi elevati. Altri punti di forza della macchina com-prendono la tavola tiltante (3 + 2) oppure ad alta di-namica in fresatura simultanea a 5 assi. Per ridurre itempi morti, la serie HF offre un cambio utensile NCad alta velocità.Rispetto alle serie H e F, progettati per componenti pe-santi e di grandi dimensioni o a bloccaggio multiplo,la nuova serie HF è stata studiata su misura per lavora-zioni dinamiche a 5 assi di medi e grandi lotti. Il mo-dello HF offre anche una vasta scelta di mandrini peradattarsi ad applicazioni diverse. Mentre la versionestandard è equipaggiata con il potente elettromandri-no SpeedCutting con attacco HSK-A63, che lo rendeideale per la lavorazione di metalli leggeri, l’unitàmandrino PowerCutting fornisce la coppia necessariaper il taglio ad alte prestazioni di ghisa e di acciaio.Opzionalmente, Heller offre elettromandrini con at-tacco HSK-A100. Il mandrino SC 100 fornisce una mag-giore stabilità agli utensili e velocità elevate per appli-cazioni universali, mentre il mandrino PC 100 offre unacoppia elevata per l'uso con utensili grandi e pesanti.

Fino a oggi, il termine indu-stria 4.0 è stato associato aparole quali digitalizzazio-ne, integrazione di rete otrasparenza. Per lo più, pe-rò, la cosiddetta "Quarta ri-voluzione industriale" puòessere vista da diverse pro-spettive. Nel mondo dellemacchine utensili Heller hasignificato per decenni ele-vata disponibilità e produt-tività. L'azienda ha ora ulte-riormente sviluppato il lega-me della produzione indu-striale con la digitalizzazio-ne e l’integrazione in retedelle tecnologie di produ-zione e delle informazionirelative nelle proprie mac-chine utensili. L'obiettivo continuo nellaproduzione per asportazio-ne di truciolo è quello di au-mentare ulteriormente laproduttività, cercando valo-re aggiunto per il cliente. Questo è il motivo che spin-ge Heller a sviluppare nuovemacchine utensili arricchen-dole con tecnologie innova-tive. In termini di Industria4.0, l'approccio di Heller èquello di migliorare il moni-toraggio dello stato attualedella macchina, valutare leinformazioni acquisite incombinazione con i dati esi-stenti per consentire la dia-gnostica predittiva.

Industria 4.0un valore aggiunto

per il futuro

Il centro tecnologico dedicato alle dimostrazione live sulle macchine Heller

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Open house

Tre giorni di Open house, dal 23 al 25giugno scorsi, dedicati a mostrare aiclienti di tutto il mondo il Technolo-

gy Center: area dello stabilimento di Bre-scia di PAMA dedicata alle Speedmat Hp;macchine derivate da alesatrici e trasfor-mate in centro di lavoro con applicazionemultitasking e in grado di eseguire anchelavorazioni a 5 assi e di tornitura.Queste macchine sfruttano il concetto dimodularità – da qui lo slogan del Tech Cen-ter e dell’open house. Sono macchine to-talmente personalizzabili, che vengonoprodotte solo su commissione.Andrea Romanini, responsabile del Te-chnology Center spiega il perché di questoevento: «Seppur attivi dal 2010 non è maistato organizzato uno vero e proprio te-chnology center aperto ai clienti. Fino adoggi è stato qualcosa di preesistente, maal nostro interno. Quindi PAMA ha decisodi investire in una macchina per se stessa eper agevolare i potenziali utilizzatori a me-glio comprendere gli aspetti che caratte-rizzano la Speedmat HD. In questo modol'azienda vuole aprirsi al mercato e aiuta-re i propri clienti e potenziali con prove prevendita o post vendita. Possiamo realizza-re prodotti spot con cui il cliente sarà ingrado di valutare le qualità della macchi-na o tarare la sua. Vogliamo mettere a di-sposizione i nostri tecnici e creare una sor-ta di sala prove». In mostra al Tech Center di Brescia anche ilnuovo pannello smartP: una nuova gene-razione di consol full touch che sfrutta tut-ta la funzionalità delle tecnologie smart(telefonini e tablet). Completamente per-sonalizzabile, ha accesso diretto ad unabanca dati esistente ed integrabile. Montacontrolli sia Siemens, Fanuc ed in seguitosarà fornito anche di controllo Heidenhein.All’interno della console è possibile utiliz-zare PR2, il software di gestione basato sualgoritmi real time. Il software è stato svi-luppato all'interno di PAMA. Le caratteri-stiche principali di PR2 sono di essere

”intuitivo, versatile e capace di generare profitto,

aumentando il livello di produttivitàdell’impianto”.

PR2 Suite consente l’accesso in tempo rea-le, attraverso un’interfaccia utente che lorende particolarmente intuitivo e capacedi gestire tutte le risorse impegnate (ope-ratori, utensili, attrezzature, programmi),ad un vasto numero di dati affidabili e uti-

li alla ripianificazione della produzione eall’ottimizzazione delle risorse. PR2 Suiteè in grado di restituire all’operatore unavisione predittiva dell’utilizzo della singo-la macchina, cella o intera officina graziealla verifica dello stato degli utensili esi-stenti e all’individuazione della loro allo-cazione. In questo modo è possibile capirel’effettiva efficienza di una macchina odell’impianto. In questo senso può essereun importante strumento per effettuare lamanutenzione preventiva.

Questo software può essere venduto sia in-sieme alle macchine PAMA che da solo.PAMA ha impegnato molto risorse nello svi-luppo di nuovi prodotti, sempre più aggior-nati, innovativi ed efficienti. Gli investimen-ti fatti in questi anni rientrano nel proget-to PGE (PAMA Global Efficiency) volto a ga-rantire ai propri clienti risparmio energeti-co, risparmio di superfice occupata (macchi-ne più compatte e modulari) ed efficienzaoperativa grazie alla nuova PR2 Suite. «In quest’ottica, ha concluso Andrea Ro-

manini, l’Open House di Brescia dimostrala volontà di PAMA di essere sempre piùvicina al cliente. Perché è solo con il clien-te e dal cliente che puoi imparare e capirese il tuo livello di performance è sufficien-te e il Tech Center di Brescia vuole averequesta funzione».Presenti durante in tre giorni di open hou-se, in un’area dedicata, i principali partnertecnologici di PAMA: D’andrea, Fanuc, Hei-denhain, Sandivk Coromant, Siemens eTop Solid.

Porte aperte ai clientiModular design, tailor made solutionse multitaskingsono le parole che aprono le porte dello stabilimento di Brescia di PAMA.

Teste per lavorazioni di alesatura su Speedmat HP Partner tecnologici di PAMA presenti all'open house Area dimostrativa di PR2Suite

Speedmat HP è una macchina destinata principalmente ai settori dell’aerospace,energia, movimento terra, stampi e lavorazioni conto terzi. La gamma Speed-met HP è in grado di lavorare materiali difficili sia in tornitura sia in fresaturache alesatura.La gamma Speedmat HP va da una dimensioni pallet di 1000 mm fino a 2000x2500mm e una capacità di carico da 3 a 35t. Nell’area del Tech Center dedicata sono stati messi a disposizione in occasionedell'open house 5 teste PAMA e 2 della D’Andrea, accessori che vengono utiliz-zati sulla macchina in configurazione alesatrice.Speedmat può montare anche teste HV-HVA: orientamento verticale e orizzon-tale per la lavorazione del pezzo con un solo set-up; A,A-HD: per lavorazioni a 5assi; H versione per motore diretto senza cambio gamma (DSD)Speedmat è fornita inoltre di diverse soluzioni adatte al cambio automatico de-gli accessori e al completamento della lavorazione con il minor numero di set-up.La versatilità di questa macchina è rappresentata soprattutto dalla capacità dieseguire lavorazioni di tornitura, grazie anche all’ampia scelta di accessori svi-luppati da Pama.Tutta la gamma può essere è personalizzabile.

Lavorazione eseguita su Speedmat HP

Dettaglio Fly

Dettaglio del pezzo di proprieta Fly in mostra al technology Center

Speedmat HP in mostra al Technology Center

MACCHINE UTENSILI di Cristina Gualdoni

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Accordi strategici

ROBOT di Fabio Chiavieri

Imotivi della collaborazione strategicaEfort-Evolut si capiscono perfettamenteanalizzando i numeri. In questo momen-

to di grande sviluppo, la Cina si trova adaffrontare un gap tecnologico notevole ri-spetto agli altri Paesi manifatturieri: bastipensare che la densità di robot per 10.000addetti arriva a 36 unità, poco più dellametà della media mondiale di 66 e lonta-nissima dalla punta di 478 in Corea del Sud(dati IFR 2015). Ma i progetticinesi sono molto ambiziosi eil Programma China 2025 neè la testimonianza. In pratical’obiettivo dichiarato perquella data è arrivare a unaproduzione interna di eleva-to livello in tutti i settori tec-nologici: dall’aeronautica almedicale, dall’informatica alferroviario passando per ilnavale, l’automotive e l’ener-getico. Per raggiungere que-sto obiettivo è necessarioquindi aumentare le perfor-mance dell’industria cinese.Se nel 2014 esistevano102.000 robot in Cina, 237.000 nel NordAmerica e ben 311.000 in Europa, la pro-iezione per il 2017 ribalta questa situazio-ne. Sono previsti 292.000 robot in NordAmerica, 343.000 in Europa e ben 428.000in Cina. Vale a dire che, a fronte dei pro-gressi di qualche decina di punti percen-tuale, i cinesi puntano a un sostanziale rad-doppio.Dice You Wei, C.T.O. di Efort e PresidenteEvolut S.p.A. «Efort è il maggiore produt-tore cinese di robot antropomorfi a sei as-si. Produce una gamma articolata di mo-delli perfettamente allineata ai maggioriproduttori mondiali. Fuori dalla Cina è unnome poco conosciuto anche se investeben 4 milioni di euro ogni anno in ricercae sviluppo, quasi completamente focaliz-zati su Industry 4.0 e Internet of Things».Da inizio 2016 Efort, dopo aver rilevatoquote della CMA Robotics, è socio di mag-gioranza di Evolut che è nella quota azio-naria di WeBB Robotica, azienda che svol-ge sostanzialmente la stessa attività di

Evolut ma più concentrata nel Trivenetoavendo sede a Venezia.«La sinergia tra Efort ed Evolut è evidente– dice Franco Codini - mentre Efort costrui-sce robot, Evolut si occupa delle sue appli-cazioni. La collaborazione non è solo tec-nologica, infatti, insieme abbiamo in pro-getto l’apertura di una sede in Germaniasia per ampliare il mercato tedesco, sia peraggredire i mercati dell’Europa dell’Est e

della Russia. In Cina, invece, Evolut ha giàaperto due sedi una all’interno dello sta-bilimento Efort di Wuhu e una a Foshandove presto sarà attiva un’unità produtti-va oltre che commerciale».Avere tanti robot è sicuramente un buonpunto di partenza, ma poi bisogna farlifunzionare, e qui entra in gioco Evolut cheoggi si posiziona sul mercato comeuno dei più importanti integratori ita-liani ed europei di sistemi robotizzatinel settore General Industry, Automo-tive e della Fonderia.La sede scelta per la conferenza stam-pa Efort-Evolut, a cui hanno parteci-pato You Wei, C.T.O. di Efort e Presi-dente Evolut spa, Franco Codini CEOdi Evolut, Lorenzo Codini Chief Pro-ject Engineer di Evolut e GiampaoloSantin Direttore commerciale di Evo-lut, è caduta sulla Facoltà di Ingegne-ria dell'Università di Brescia rappre-sentata dai professori del Diparti-mento di Ingegneria Meccanica e In-

dustriale Rodolfo Faglia e Giovanni Le-gnani. E non è stata una decisione casua-le. Si parla molto, infatti, di Industry 4.0 edi Internet of Things, ma poiqueste cose non si fanno dasole, bisogna realizzarle. Eper realizzarle servono perso-ne: persone che devono esse-re formate, in modo comple-to e mirato.Da questa convinzione, e dal-la collaborazione con Efort,nasce da Evolut il progetto diformazione che coinvolge laFacoltà di Ingegneria del-l’Università di Brescia e l’Uni-versità cinese di Wuhu.L’obiettivo è ambizioso: por-re le basi di una collaborazio-ne interuniversitaria, con la-boratori e percorsi formativi comuni, cheporti alla formazione di giovani ingegne-ri che possano realizzare una reale Indu-stry 4.0 per conto di Evolut nel settore del-l’automazione, per conto di Efort nel-l’ambito della produzione di robot e pertutti i clienti che desiderano procedere inquesta direzione. Si parte con queste in-tenzioni, sperando che si aprano altreporte alla collaborazione internazionale,che si possano attivare stage formativi,esperienze lavorative e dottorati di ricer-ca.Questo il futuro. Per il presente, l’obietti-vo è selezionare un numero importante

di giovani ingegneri che desiderino dedi-carsi a questa attività per ampliare l’orga-nico di Evolut in Italia e nella sua filiale inCina.«Presentare questa partnership in una se-de prestigiosa come la Facoltà di Ingegne-ria di Brescia – sottolinea Franco Codini –è significativo del concetto di crescita qua-litativa oltre che quantitativa del nostropersonale. Attualmente, infatti, su 85 col-laboratori ben 20 sono ingegneri. La stra-da che iniziamo a percorrere oggi è sup-portata anche da un cambio di immaginesuggellato dal marchio Evolut PerformingRobotics, che spiega con uno slogan co-me è cambiata l’applicazione del robotnel corso degli anni. Se in passato essa erafine a sé stessa, allo stato attuale è neces-sario che il robot sia perfettamente inte-grato in un sistema aziendale performan-te con l’obiettivo di aumentare la produt-tività di tutta l’azienda nel suo complessoe non solo nel singolo processo». Evolut, in 25 anni di presenza sul mercatonazionale e internazionale, ha realizzatopiù di 2.300 impianti, di cui oltre 1.500 do-tati del sistemi di visione proprietario. Icollaboratori attuali si dividono tra gli 85addetti di Evolut e i 30 di WeBB Roboticache fa parte del gruppo, il quale, com-plessivamente, nel 2015 ha fatturato 25milioni di euro e l’obiettivo 2016 è quellodi raggiungere i 30 milioni. Evolut e WeBBintegrano ogni anno più di 200 robot (149quelli integrati da Evolut nel corso dell’ul-timo anno) posizionandosi tra i principaliplayer europei in questo settore. Circa il50% del business è dovuto al compartodel machine tending, ovvero, all’asservi-mento delle macchine utensili, quali tor-ni, centri di lavoro, transfer; il resto delbusiness diviso tra i settori Fonderia e del-le Macchine Speciali. Evolut conta partner

di assoluto livello, basti pen-sare che è solution providerdi ABB da 25 anni, ma anchedi Fanuc, Kuka, Yaskawa,Omron ecc.Il robot, in quanto parte fon-damentale nell’automazionedi un processo, deve anch’es-so fare i conti con il nuovo pa-radigma industriale di Indu-stria 4.0.«Oggi se ne parla molto – di-ce Giampaolo Santin – ma inrealtà Evolut è da almeno 10anni che produce impianti inquest’ottica, per il semplicefatto che la fruizione del da-

to, disponibile magari su cloud, è fonda-mentale nello sviluppo di impianti robo-tizzati e tecnologici. Chiaramente ciò nonbasta a fidelizzare il cliente il quale, inve-ce, necessità soprattutto di competenzache è una chiave fondamentale per lo svi-luppo delle applicazioni. Ingegnerizza-zione, sviluppo delle applicazioni nellaManipolazione & Assemblaggio, il Remo-te Control e la programmazione off-linesono punti di forza di Evolut».Le competenze spaziano in quasi tutti isettori applicativi, ma la loro descrizionenon può che partire dal settore più diffi-cile, complesso e ostile: la Fonderia.In questo ambito Evolut realizza impiantiper colata in gravità e pressocolata, for-giatura a caldo, sterratura, taglio, sbava-tura e smerigliatura di componenti in al-luminio, acciaio e ghisa.L’automazione dei processi di asservimen-to macchine utensili, come carico, scaricoe manipolazione, vengono spesso assistitidal sistema di visione e permettono di ot-timizzare i cicli permettendo alle macchi-ne di operare senza tempi morti e con lamassima precisione e ripetibilità di posi-zionamento. Le linee di manipolazione edassemblaggio vengono realizzate, oltreche per componenti metallici, anche perplastica e vetro.

In due per il futuroPresentata in conferenza stampa la collaborazione Efort-Evolut per far fronte alle sfide di domani.

Da sinistra: Lorenzo Codini, Giovanni Legnani, Franco Codini, You Wei e Giampaolo Santin

Franco Codini, fondatore e CEO di Evolut S.p.A.

Giampaolo Santin e You Wei durante la conferenza stampa Efort-Evolut

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Poi i prodotti finiti devono essere pallet-tizzati per la spedizione, spesso devonoanche essere de-pallettizzati per il loro av-vio alla produzione. Oltre ai “soliti” im-pianti di movimentazione intelligente,Evolut propone anche l’integrazione di si-stemi di trasporto con veicoli AGV chepossono provvedere alla gestione di ma-gazzini di grezzi, semilavorati e finiti e ri-fornire in modo automatico le stazioni diproduzione.Dice Lorenzo Codini, uno dei dieci ProjectManager di Evolut: «la progettazionemeccanica e l’ingegnerizzazione del pro-dotto, nel suo più ampio significato, è perEvolut molto importante perché consen-te non solo di automatizzare il processodel cliente ma, grazie anche a una mag-giore digitalizzazione dell’azienda, di mi-gliorare le fasi legate alle attività di logi-stica e manutenzione». Nell’intervento conclusivo il professor Le-gnani, che oltre a essere Docente di Ro-botica è anche membro del SIRI, l’associa-zione italiana di robotica e automazione,ha toccato il tema molto delicato del rap-porto tra robot e occupazione, dando tut-tavia dei dati confortanti: «L’Internatio-

nal Federation of Robotics ha condottodegli studi per vedere la correlazione tradisoccupazione e robot installati. Il risul-tato è molto rassicurante. I grafici relativiad alcuni paesi del mondo – tra cui Ger-mania, USA e Cina - in cui vengono intrec-ciati il numero di nuovi robot installati e idati sulla disoccupazione, dimostrano chel’aumento dei robot non provoca aumen-to di disoccupazione. Questo fatto si spie-ga con vari motivi. Innanzitutto, la pre-senza del robot implica la creazione dinuove opportunità di business e nuovi

mercati da esplorare; non biso-gna dimenticare poi che il robotin talune applicazioni è indispen-sabile per l’avvio di una nuova at-tività e quindi di una nuova azien-da con conseguente assunzionedi personale. Il robot, inoltre, so-prattutto nelle economie occi-dentali più evolute, contribuisceal mantenimento dell’attività diun’azienda laddove lavori troppogravosi non trovano più personedisposte a svolgerli».

Evolut è solution provider dei principali costruttorimondiali di robot

ROBOT

◀ Circa il 50% del fatturato Evolut dipende dal comparto del machine tending

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STAMPA 3D di Fabio Chiavieri

Misura e fabbricazione additiva

Bimu rappresenta per Renishaw un ap-puntamento di riferimento in parti-colar modo in questo momento dove

il concetto di Industria 4.0 si sta sempre piùconcretizzando in applicazioni pratiche. Un’occasione per l’azienda con filiale ita-liana a Pianezza, in provincia di Torino, persottolineare l'importanza del suo ruolo dipartner tecnologico globale. Infatti, Reni-shaw è un'azienda multi divisione intervie-ne in fasi diverse del processo e questo sisposa perfettamente con il paradigma del-la Fabbrica Digitale.

Alla BIMU con la fabbrica innovativaAlla kermesse milanese, Renishaw andrà areplicare il concetto di fabbrica innovativain cui ogni fase del processo produttivopuò essere migliorato usando una delle so-luzioni offerte dall'azienda per aumenta-re la produttività e ridurre gli scarti. All'interno della piramide di processo divi-sa idealmente in varie fasi, Renishaw ha unadivisione dedicata ai controlli sul pezzo ne-cessari prima della lavorazione in macchi-na; a questa fase segue la preparazionedel processo dove si inseriscono i prodottidi ispezione del pezzo e presetting degliutensili; a seguire la fase di controllo du-rante il processo in cui si aggiunge, oltre aiprecedenti, anche il noto sistema Equatore, infine, il controllo alla fine del processo,che avviene in sala metrologica, dove Reni-shaw ha tutta una serie di prodotti per lemacchine di misura a coordinate. Allo standBimu verrà allestito un processo produttivoottimizzato che parte dalla creazione delpezzo attraverso una stampante 3D di me-tallo; una volta creato si verifica il semila-vorato con il sistema di equilibratura bre-vettato Equator; una volta verificato vieneintrodotto in macchina per le lavorazionimeccaniche di contorno alla fabbricazioneadditiva per le quali verranno impiegati si-stemi sonda in grado di controllare il pro-cesso sulla macchina utensile. Una volta si-curi del risultato dimensionale e delle tol-leranze ottenute dal processo produttivo sipassa alla sala metrologica per la certifica-zione vera e propria del pezzo.«Per dimostrare questo ciclo - dice Rober-to Rivetti, Amministratore delegato di Re-nishaw Italia - che porta dal concepimen-to dell'oggetto alla sua realizzazione e cer-tificazione, abbiamo deciso di prendere unpezzo fatto da un nostro cliente per un te-am di moto da corsa che partecipa al mo-to GP World Championship categoria Mo-to 2 e al CEV (Campionato Europeo di Ve-locità). Per loro siamo andati a realizzareun oggetto per la sospensione anterioreveramente innovativo realizzato con unamacchina per la produzione additiva Reni-shaw. Il componente è la parte superioredella forcella prima ottenuto per lavora-zioni meccaniche convenzionali e saldatu-re. Il pezzo è stato realizzato in modo al-ternativo sostanzialmente per due ragio-ni: realizzare in modo convenzionale unparticolare di questo tipo in quantità limi-tate, essendo soggetto a modifiche ognistagione, significa farlo a un costo eleva-to; oltretutto occorre ripartire ogni voltada zero non riuscendo quindi a soddisfarele tempistiche ristrette del team; in secon-do luogo il componente ha un certo peso,pertanto è stato riprogettato completa-mente per renderlo adatto alla fabbrica-zione additiva. Il risultato è un componen-te che pesa 260 grammi, ovvero il 40% inmeno di quello originario».

La nuova macchina per l’AMSempre a proposito di Additive Manufac-turing Renishaw presenterà in BIMU lanuova RenAM 500M. «Dal 2011 – dice Enrico Orsi che all’inter-no di Renishaw Italia si occupa tra l’altrodelle macchine per la produzione additiva– siamo interessati alla fabbricazione ad-

ditiva da sempre e abbiamo acquisitoun’azienda nel 2011 che realizzava stam-panti 3D per la produzione di pezzi in me-tallo. Da allora a oggi abbiamo reingegne-rizzato ciò che facevano operando anchedei restyling delle loro macchine. Alla BI-MU presentiamo per la prima volta sulmercato italiano la RenAM 500M. La mac-china è pensata per l’alta produttività che,in questa tecnologia, si abbina a potenzelaser elevate perché occorre trasferire mol-ta energia al materiale per fonderlo. Lamacchina per poter usare un laser ad altapotenza nella maniera più efficiente pos-sibile è dotata di un sistema di messa a fuo-co dinamica del laser. Ma la caratteristicapiù significativa di questa macchina è la se-tacciatura integrata al suo interno. Sappia-mo che per realizzare un pezzo meccanicosolido con la stampa 3D si parte da polverimetalliche siano esse di acciaio, titanio le-ghe ecc. Tutta la polvere che nonviene utilizzata per la geometriadel pezzo deve essere recupera-ta in qualche modo. Il metodotradizionale prevede che la pol-vere venga estratta dalla mac-china, setacciata e rimessa nuo-vamente in macchina, il che com-porta una serie di problemi lega-ti all’allungamento dei tempi diprocesso nonché l’impiego di unoperatore dedicato. Con la RenAM 500M il tutto av-viene internamente così da po-ter avere, grazie anche al ridot-to ingombro a terra, delle linee di produ-zione gestite da un unico operatore e intutta sicurezza». I pezzi sono realizzati partendo da polverimetalliche finissime depositate in strati dispessore variabile tra i 20 e i 100 micron efuse in atmosfera inerte con laser da 500W.Questa tecnica produttiva trova interes-

santi applicazioni nella produzione di im-pianti medici personalizzati, nella creazio-ne di componenti ultraleggeri per l’aero-nautica e l’automobilismo sportivo, nellaprogettazione di scambiatori di calore su-per efficienti, strutture per protesi dentalie inserti per lo stampaggio a iniezione concanali di raffreddamento conformi. La fles-sibilità di produzione dei particolari realiz-zati con questa tecnologia permette ai pro-gettisti di allargare la loro libertà di defini-re forme e strutture e andare oltre i limitiimposti dai processi produttivi tradizionali,superando le barriere imposte dallo stam-paggio e dall’asportazione di truciolo.Altro vantaggio importante è rappresen-tato dall’assenza di lead time: la produzio-ne si realizza direttamente dal modelloCAD senza necessità di attrezzaggi, studidi lavorazione e di percorso macchina. La proposta Renishaw si completa conQuantAM™, il software proprietario dedi-cato alla stampa 3D in metallo.Uno dei passaggi più importanti per la fab-bricazione additiva è l'utilizzo del softwa-re che permette il passaggio dal modelloCAD 3D alla effettiva produzione del pez-zo e Renishaw, da sempre all’avanguardianell’innovazione, è il primo produttore dimacchine per la stampa 3D di metalli almondo ad aver realizzato, completamen-te in-house, un software proprietario.Si chiama QuantAM™ ed è un programmapotente, facile da apprendere ed intuitivoda utilizzare, progettato specificatamenteper le macchine di produzione additiva Re-nishaw. QuantAM™ facilita molte di quelle proce-dure di progettazione che, fino a ieri, era-no ottenibili attraverso un solo softwareuguale per tutti i dispositivi, con differentilimitazioni a seconda dei differenti macchi-nari e materiali utilizzati dall’utente finale.«Siamo molto fiduciosi sul lancio di questamacchina – spiega Rivetti – perché il mer-

cato italiano è molto ricettivo alle novitàtecnologiche, chiaramente vi sono settoripiù aperti di altri, vedi l’aerospace, il mon-do delle corse, l’automotive ecc.».Alla domanda se Renishaw punterà nelprossimo futuro alla collaborazione con uncostruttore di macchine utensili per realiz-zare una macchina ibrida. Roberto Rivetti

è molto chiaro: «Il mondo della fabbrica-zione additiva è ancora tutto da scoprirepertanto non riteniamo, al momento, ne-cessario imbattersi in nuovi progetti. Sia-mo sicuri che i margini di sviluppo dellestampanti industriali tridimensionali siagià di per sé enorme».

Nella fabbrica innovativaCome detto in ogni fase del processo pro-duttivo Renishaw è in grado di fornire lasoluzione giusta per la misura e il control-lo. Vediamo in questa sequenza seguendoil filo logico del processo quali macchineverranno esposte alla BIMU:Equator™ è il sistema di calibratura brevet-tato Renishaw che permette di operare ac-canto alla macchina, direttamente nell’areaproduttiva e può essere utilizzato con otti-mi risultati anche in ambienti con variazio-ni significative di temperatura. Equator™ lavora per comparazione tra ilpezzo campione precedentemente valida-to in sala metrologica e quello di produ-zione. Le eventuali deformazioni dovutealla temperatura ambientale subite dalpezzo di produzione saranno infatti le me-desime del pezzo campione e la compara-zione tra i due potrà dare valutazioni pre-cise immediatamente, senza attendere itempi di trasferimento, acclimatazione emisura in sala metrologica, con grandi be-nefici in termini di produttività.In caso di variazione termica significativa,è sufficiente una ricalibrazione con il cam-pione presente in area e il sistema è pron-to a proseguire i confronti ripetibili.Le sonde Rengage™ incorporano una tec-nologia estensimetrica di provata affida-bilità, con elettronica ultracompatta e undesign meccanico di precisione per presta-zioni e capacità che non temono rivali. So-no adatte a un’ampia gamma di applica-zioni su macchine utensili e superano le li-mitazioni legate alle prestazioni 3D che af-

fliggono molte altre sonde.I componenti estensimetricisono posizionati su microsupporti progettati conestrema attenzione per ren-derli parte della strutturadella sonda, lasciandoli con-temporaneamente separatidal meccanismo cinematico.Sono disposti in modo da ri-levare le tensioni su tutti gliassi e i loro output vengonocombinati elettronicamentetramite alcuni algoritmi bre-vettati. Quando si raggiunge

il livello di soglia in una direzione qualsia-si, viene generato un segnale di trigger conforze decisamente inferiori rispetto a quel-le necessarie per le sonde convenzionali.Ciò comporta notevoli vantaggi in relazio-ne a un’ampia gamma di problemi appli-cativi.La sonda ultracompatta OMP400, adatta a

La fabbrica innovativa in mostra alla BIMURenishaw sarà presente a Bimu 2016 replicando, con un nuovo caso applicativo, il concetto di fabbrica innovativa con al centro un processodi fabbricazione additiva.

Equator™ è il sistema di calibratura brevettato Renishaw

Roberto Rivetti Amministratore Delegato di Renishaw Italia

Enrico Orsi Responsabile Marketing di Renishaw Italia

La nuova RenAM 500M Renishaw per produzione additiva

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centri di lavoro medio-piccoli, èbasata sulla tecnologia estensi-metrica brevettata Rengage™.Se applicata a forme e profili 3Dcomplessi, offre prestazioni di mi-sura impareggiabili, inferiori almicron. Le funzioni avanzate in-cludono il monitoraggio delleprestazioni della macchina uten-sile e la verifica del pezzo diretta-mente in macchina. La compatibi-lità con tutti i ricevitori ottici Re-nishaw consente agli utenti di ag-giornare senza problemi eventua-li installazioni preesistenti. Se usa-to insieme alla più recente inter-faccia a trasmissione modulata, questo si-stema assicura una resistenza incredibilealle interferenze luminose.La tecnologia di misura a 5 assi è una ri-voluzione nel mondo della misura.A differenza dei metodi tradizionali, la

tecnologia a 5 assi di Renishaw utilizza ilmovimento sincronizzato della macchinadi misura e degli assi della testa per ridur-re al minimo gli errori dinamici anche allevelocità di misura più elevate.I sistemi di misura a 5 assi di Renishaw si ba-

sano su tecnologie avanzate, ap-plicate alla testa e al sensore e alcontrollo, che consentono di rag-giungere livelli ineguagliabili divelocità e flessibilità senza com-promettere in alcun modo l'accu-ratezza delle misure, come inve-ce avviene con i sistemi tradizio-nali. Questi sistemi contribuiscono adaccrescere la produttività dellasala metrologica e a ridurre i tem-pi di lavorazione, permettendoalle aziende di valutare al megliola qualità dei loro prodotti.A differenza dei sistemi basati su

teste indexate o su sonde fisse, il movi-mento sui 5 assi permette allo stilo di se-guire un percorso continuo attorno acomponenti complessi, evitando la neces-sità di allontanarsi per cambiare stilo oriorientare la testa.

STAMPA 3D

FixtureBuilder è un softwareche permette di creare strategiedi fissaggio direttamente da di-segno CAD, avendo noti gli ele-menti di riferimento e quelli dacontrollare. Non è quindi piùnecessario aspettare la disponi-bilità del pezzo fisico per capirecome fissarlo al meglio per lasua misura.FixtureBuilder raggiunge l’obiet-tivo di aumentare la produttivitàe la riproducibilità del fissaggiodei pezzi in fase di ispezione conmacchina di misura, andando aottimizzare i tempi e i metodi del-la certificazione metrologica.In questo caso, grazie a Fixture-Builder, non è più necessario

l’intervento dell’operatoreCMM per fissare correttamentei pezzi, in quanto quest’opera-zione può essere effettuata di-rettamente dall’ufficio tecnicoin maniera virtuale giorni primache il pezzo fisico entri in salametrologica. FixtureBuilder, ol-

tre all’orientamento, consigliaquali siano i moduli Renishawmigliori da utilizzare per un cor-retto fissaggio e, grazie ai suoievoluti algoritmi, produce unmodello 3D del fissaggio in mo-do da metterlo a disposizione diMODUS2 per la programmazio-

ne del ciclo di controllo (offli-ne/online).Il software elabora ed importail modello CAD della parte daispezionare, in modo da consi-gliare l’orientamento e i dispo-sitivi di fissaggio più adatti allamisura. L'intero set-up, insiemealla parte ispezionata, puòquindi essere esportato in soft-ware di programmazione ispe-zione. FixtureBuilder supportala maggior parte dei formatiCAD, tra cui IGES, SAT e STEP. Un modulo add-on traduttore èdisponibile per Pro/E e CATIA. FixtureBuilder ottimizza l’utiliz-zo dei sistemi di fissaggio Reni-shaw andando ad aggiungereun importante tassello nel mi-glioramento del processo pro-duttivo.

Modellazione 3D per il fissaggio pezzi

La tecnologia a 5 assi di Renishaw utilizza il movimento sincronizzato della macchina di misura e degli assi della testa

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Anteprima BI-MU

MACCHINE UTENSILI a cura della Redazione

Come produttore di macchi-ne ad asportazione trucio-lo in Italia, GILDEMEISTER

Italiana ha accumulato nel corsodegli ultimi decenni una notevo-le esperienza nello sviluppo enella produzione di torni auto-matici e di produzione.In quest’ottica si può leggere an-che lo sviluppo del Centro d’Ec-cellenza dedicato alla tornituradi produzione all’interno delGruppo DMG MORI. Inoltre pres-so lo stabilimento produttivo diBrembate di Sopra viene assem-blato il tornio NLX 2500 per ilmercato europeo e vengono svi-luppati anche le tecnologie ap-plicative per i modelli WASINO.Per molti anni, GILDEMEISTERItaliana ha incrementato il por-tafoglio high-tech di DMG MORIgrazie ai torni SPRINT, che sonodisponibili con il kit SWISSTYPEper la tornitura di pezzi corti elunghi e dotati di molteplici tor-rette. Inoltre grazie ai torni mul-timandrino della serie GM e del-le serie GMC a controllo CNC,GILDEMEISTER Italiana è in gra-do di coprire un range di diame-tro pezzo tra i 2 ed i 90 mm, po-nendosi come soluzione tecnolo-gica ideale per qualsiasi applica-zione nel campo della tornituradi produzione. GILDEMEISTER Italiana assumeun ruolo chiave in Europa all’in-terno della rete globale di pro-duttori di macchine utensili.L’utilizzo reciproco delle capaci-tà produttive globali all’internodella cooperazione tra la tedescaDMG MORI AKTIENGESELLSCHAFTe la giapponese DMG MORICOMPANY LIMITED comportauna significata riduzione in ter-

mini di costi di trasporto e tempidi consegna. Anche i rischi di va-luta o i dazi doganali non rap-presentano più ostacoli signi-ficativi. Nel caso dello stabilimentoitaliano, la produzione del-l’NLX 2500 è stata integratanel sito di Brembate di Sopra.L’introduzione del tornio uni-versale ha ampliato lo spettrotecnologico delle prestazionidi GILDEMEISTER Italiana, ac-compagnato anche dalle ap-plicazioni dei torni WASINO.Grazie alla sua capacità pro-duttiva disponibile, GILDE-MEISTER Italiana produce finoa 700 torni all’anno.

DMU 90 P duoBLOCK®Soluzioni interessantiper la lavorazione

pesanteLa lavorazione a 5 assi ad eleva-te prestazioni è la caratteristicadistintiva della serie di successoduoBLOCK® di quarta genera-zione. Le peculiarità della serieincludono il design ad elevatastabilità delle macchine univer-sali e la massima precisione a lun-go termine, con valori fino a 4μm di posizionamento anchenella versione di serie. Con lanuova DMU 90 P duoBLOCK®

DMG MORI presenta ora in ante-prima un centro di lavoro che vaad arricchire la serie. Questo ul-timo modello è concepito come

una macchina pacchetto conelettromandrino ad elevate per-fomance, magazzino che puòcontenere fino a 60 utensili SK50ed adduzione refrigerante inter-na, per garantire prestazioni ot-timali nella lavorazione pesante. Applicazioni nella produzione diutensili e stampi così come nellaingegneria meccanica generalerichiedono una potente e affida-bile tecnologia di produzione.DMG MORI presenta, nella suaampia gamma di macchine uni-

versali, la nuova DMU 90 P duo-BLOCK® ad un prezzo interessan-te. Grazie alla corsa dell’asse X di900 mm e un peso pezzo di 1.800kg, supera per prestazioni la piùpiccola DMU 80 P duoBLOCK®.Per quanto riguarda la dotazio-ne tecnica, DMG MORI offre conla DMU 90 P duoBLOCK® un pac-chetto di attrezzature apposita-mente pensate per la lavorazio-ne pesante. Il pacchetto d’equipaggiamentodella DMU 90 P duoBLOCK® in-clude un magazzino a catenaverticale fino a 60 utensili SK50e un potente elettromandrino da52 kW. Con una velocità di 12.000giri/min e una coppia di 430 Nm,è in grado di gestire impegnati-ve esigenze di lavorazione. Unspindle growth sensor, un con-trollo di protezione della macchi-na e un’unità di adduzione refri-gerante interna da 600 litri con40 bar e 23 l/min completano laversione di serie.

CELOS® e Industria 4.0Prodotti e soluzioni

per la produzione digitaleL'argomento "Industry 4.0" stadominando la discussione del fu-turo come nessun altro, anchenel settore della costruzione dimacchine utensili. In qualità diproduttore leader nel campodelle macchine utensili ad aspor-tazione truciolo, DMG MORI sup-porta i propri clienti sulla stradaverso una produzione digitale

con il sistema CELOS® basato suAPP e grazie ad altre soluzionisoftware intelligenti, come la ca-tena di processo DMG MORI e icicli tecnologici DMG MORI.Oltre ai vantaggi a livello pro-duttivo, CELOS®, in quanto siste-ma aperto, consente lo scambiod’informazioni con le struttureaziendali di livello superiore. CELOS® offre, quindi, all’utentela completa integrazione dellasua macchina nell’organizzazio-ne aziendale, fungendo già oggida ponte di passaggio dalla me-ra lavorazione ad asportazionetruciolo ai sistemi di produzionecyber-fisici del futuro. I vantaggiofferti nella pratica quotidianadi officina sono assolutamenteconvincenti: la riduzione del30% dei tempi di attrezzaggio ela riduzione del 50% dei tempinecessari per il calcolo dei dati dilavorazione e per la ricerca di im-portanti informazioni sono soloalcune delle straordinarie poten-zialità di CELOS®.La catena di processo DMG MORIè l’esempio paradigmatico diuna rivoluzione digitale di suc-cesso e di una concreta integra-zione in produzione tra mondovirtuale e mondo reale. Basata su

differenti tipolo-gie di moduli, la

catena di processoDMG MORI forni-

sce soluzioni softwa-re di programmazione e simu-

lazione. Questo consentel’ottimizzazione pre-

ventiva dei pro-cessi di lavora-

zione e, di conse-guenza, la loroperfetta pianifica-zione, nonché la

prevenzione efficace di possibilicollisioni e la riduzione dei tem-pi di attrezzaggio al minimo as-soluto.La DMG MORI Virtual Machine ri-veste, in tal caso, la stessa impor-tanza di un simulatore di gareper i piloti, poiché consente unasimulazione 1:1 alle condizionireali di lavorazione – inclusi la ci-nematica della macchina ed ilcontrollo. Il risultato: la massimasicurezza e velocità nella realtà(di asportazione truciolo). La programmazione a bordomacchina ricopre tutt’oggi unruolo fondamentale soprattuttonella produzione di pezzi singolio serie di piccole o medie dimen-sioni e conserverà tale ruolo an-cora per molto tempo. Lo stato dell’arte è qui rappre-sentato dall’utilizzo di cicli di la-vorazione, tanto che i cicli stan-dard di tornitura, fresatura e fo-ratura sono da tempo inclusi nel-le prestazioni di tutti i modernicontrolli numerici. DMG MORI ha messo a frutto lasua ultradecennale esperienzaapplicativa e offre oggi nel suoportafoglio 24 cicli tecnologiciesclusivi DMG MORI per i settoridella tornitura e tornitura/fresa-tura nonché fresatura e fresatu-ra/tornitura. Grazie a questi cicli,l’operatore d’officina è in grado,mediante menù contestuali pa-rametrizzati, di programmare di-rettamente in macchina, con mo-dalità interattiva, lavorazioni an-che complesse con un risparmiodi tempo fino all’80%.

◀ GILDEMEISTER Italiana di Brembate di Sopra è il Centro d’Eccellenza del Gruppo DMG MORI dedicato allatornitura automatica e di produzioneTecnologia di produzione

innovativa dall’Italia

DMG MORI è prontaa dimostrareancora una volta lasua forza innovativa nella lavorazione a CNC in occasione di BI-MU, grazie anche ai tornidi produzione all’avanguardia di GILDEMEISTER Italiana.

CELOS® consente un accesso semplice e graduale alla produzione con asportazione truciolo del futuro: i clienti, infatti,

che decidono già oggi di utilizzare CELOS® ricevono da un lato l’accesso illimitatoalle 16 APP CELOS® esistenti e dall’altro

si assicurano l’opportunità di sfruttare anche le future applicazioni

DMG MORI presenterà dal4 all’8 ottobre 2016 alla BI-MU di Milano, su un’areaespositiva 850 m², 14 mac-chine CNC dal suo ampioportafoglio high-tech. Il focus della manifestazio-ne sarà l’eccellenza dellostabilimento dedicato allatornitura di produzione diGILDEMEISTER Italiana el’anteprima DMU 90 P duo-BLOCK®.

DMU 90 P duoBLOCK®

è adatta per prestazioni ottimali nella lavorazione pesante

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Balance Systems ha sempre fatto dellaformazione e della conoscenza deipropri collaboratori uno dei suoi

punti di forza. Con l'inaugurazione delnuovo Training Center,l'azienda vuole dare unnuovo impulso, ancora piùstrutturato, per creare unsistema collettivo tra ope-ratori, professionisti e par-tner affinché tutti sianoconsapevoli di far parte diun importante progetto e,con tale consapevolezza,affrontare meglio il mer-cato.Un'iniziativa certamentedi valore suffragata dauna recente indagine delSole24Ore su un campionedi 300 aziende italiane. Daquesta inchiesta emergeche l'86% delle aziende in-terpellate la formazionecontinua ha inciso positivamente sul fat-turato aziendale per più del 50%. Da ciò

si capisce che scegliere i partner in base alloro livello di formazione è la strada vin-cente.Dice Alessandro Di Cosmo, Responsabile

Marketing di Balance Sy-stems: «Gli obiettivi che ilnostro Gruppo si è postopartono dalla conoscenzadel Gruppo stesso e deisuoi prodotti, perché solochi conosce bene ciò chesta vendendo e l'aziendache rappresenta è in gra-do di ottenere validi risul-tati sul mercato».Dal 1975 a oggi BalanceSystems ha seguito un per-corso di crescita non soloattraverso lo sviluppo delproprio business, bensì an-che attraverso la creazio-ne di altre realtà che si so-no affiancate nel tempo.Meccanica AT nel 1985, SD

nel 2000, MD2 nel 2002, Regg Inspectionnel 2008 e infine Intelligentia nel 2010 una

giovane azienda con già tre filiali a Bene-vento, Milano e in Germania. La crescita dimensionale è stata accompa-gnata anche da un incremento del fattu-rato che nel 2015 è salito del 27% rispet-to all'anno precedente che già aveva avu-to una performance di assoluto livello re-gistrando un +17%. Di pari passo anche ilpersonale è passato da 123 dipendenti nel2011 a 185 nel 2015.«Il gruppo è molto dinamico nella ricercadi persone talentuose che hanno voglia diemergere nel proprio lavoro attraversostage annuali dedicati alle nuove leve»spiega Di Cosmo.Il Training è dotato di tutte le nuove tec-nologie digitali per rendere la formazio-ne un momento di coesione e di confron-to anche con il network commerciale ra-mificato nel mondo. L’aula è affiancata daun’area di showroom dove è possibile vi-sionare alcuni dei prodotti e supportare ladidattica orientata sia a componenti di ap-prendimento teorico, sia a elementi diesercitazione pratica.Il Presidente e Fondatore del Gruppo

Gianni Trionfetti, orgoglioso del lavorosvolto dalla sua azienda e della nascita delnuovo Training Center, dice: «Abbiamovoluto creare questo Training Center pen-sato come un piccolo polo tecnologico fat-to in casa, in questo stabilimento costrui-to circa 15 anni fa e che per lungo tempoè stato quasi inutilizzato. Oggi, siamo ar-rivati al punto che ci servirebbe ulteriorespazio. In questa struttura, che dividiamocon le aziende nostre partner a livello so-cietario, abbiamo dedicato un'area riser-vata al Service di Balance Systems per tut-to il mondo. Poi abbiamo creato degli uf-fici per Inteligentia e MD2 che nella no-stra visione saranno le aziende innovativeche ci traghetteranno verso il futuro. MD2è composta da ingegneri specializzati inprogettazione elettronica in particolarenell'ambito dell'Avionica. Intelligentia ènata nel 2010 a Benevento grazie alla col-laborazione con l'Università del Sannio Di-partimento di Informatica; oggi vi lavora-no 5 ingegneri in Germania, 8 a Beneven-to e uno nella sede di Gorgonzola che fada collegamento per il Nord Italia. Inoltreabbiamo trasferito nel Training Center an-che il Reparing Center per tutta la gestio-ne delle riparazioni per i clienti. A pianoterra c'è la sede della Regg Inspection na-ta nel 2008 che realizza macchine per ispe-zioni di viti anche con cadenze di migliaiadi pezzi al minuto. L'obiettivo di questepiccole realtà è quello di autogestirsi e au-tofinanziarsi portando risultati e fare si-nergia con tutte le aziende del gruppo».Balance Systems è caratterizzata da duedivisioni: Macchine equilibratrici per partirotanti e Sistemi di controllo di processo.L'azienda dedica circa il 15% del fattura-to alla R&D sinonimo di grande attenzio-ne all'innovazione tecnologica che richie-de il settore e che consente di soddisfareal meglio le soluzioni più consone alle esi-genze dei clienti.

Formazione

di Fabio Chiavieri

Questione di culturaaziendale

Balance Systems ha inaugurato il nuovo Training Centerquale punto di partenza di un percorso chevede formazione e conoscenzaal centro dell'attenzione.

ATTUALITÀ

Il Presidente e Fondatore di Balance Systems Gianni Trionfetti

Alessandro Di Cosmo, Responsabile Marketing

di Balance Systems

BALANCE SYSTEMS S.r.l. - Macchineequilibratrici per parti rotanti e Siste-mi di controllo del processo per mac-chine rettificatrici MECCANICA AT S.r.l. - Produzione dicomponenti meccanici di precisionedal 1984 SD S.r.l. - Macchine per la lavorazionee movimentazione di materiali com-positi dal 2000 MD2 S.r.l. - Progettazione HW/FW/SWnei settori automazione industriale eaeronautico dal 2002 REGG INSPECTION S.r.l. - Sistemi diispezione ad alta produzione per ilsettore fastener dal 2008 INTELLIGENTIA S.r.l. – Soluzioni Soft-ware innovative per l’industria e l’ae-rospace dal 2010

Le aziende del Gruppo

Alla conferenza stampa di presentazione del nuovo Training Center è seguita una visita agli stabilimenti produttivi Balance Systems

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Investimenti, crescita, sviluppo e soprattut-to made in italy rappresentano i motoriche hanno guidato Pneumax spa nel suo

lungo cammino.Il gruppo Pneumax ha accettato le sfide diquesti anni avendo sempre come punto diriferimento l’idea di una cultura aziendale:storia, qualità dei prodotti, orientamento alcliente, all’innovazione e allo sviluppo con-tinui; trasparenza di valori, comunicazioneinterna ed esterna, capacità di lavorare ingruppo e rispetto delle regole.«Responsabilizzazione e visione degli obiet-tivi», queste sono state le parole del cav.Bottacini (mancato purtroppo a poche set-timane dall’anniversario dei 40 anni del-l’azienda) durante l’ultimo incontro con lastampa del 3 maggio scorso.Ed è in quest’ottica che il 2015 vede il coro-namento di una serie di investimenti fatti inR&D con la presentazione al mercato digamme complete di prodotti nei settori del-la Tecnologia per il Vuoto, Automotive e Oil& Gas, oltre che all’inaugurazione dellanuova Unità 6 a Lurano. Una superficie di circa 10.930 mq su tre li-velli, antisismico, in classe Acon energia elettrica garanti-ta da un impianto fotovoltai-co di potenza complessiva di390 kWp. La costruzione di questanuova Unità vuole sostenerel’evoluzione del processoproduttivo, garantendo otti-mizzazione delle nuove pro-duzioni, in un percorso chevede l’azienda di Lurano im-pegnata in una costante cre-scita, innovazione, interna-zionalizzazione e implemen-tazione di prodotti. «Pneumax spa ha una storiache si è evoluta dalla compo-nentistica pnuematica più standard e con-venzionale fino ad un nuovo approccio ver-so il mercato non più mirato all’automazio-ne in senso generico ma a settori specifici:Automazione per Automotive, Oil & Gas euna gamma di prodotti per il vuoto, Vacuumtechnology. Questo processo è iniziato nel2010» ha specificato Emanuele Morandi re-sponsabile commerciale Pneumax spa, in-troducendo le nuove gamme di prodotti.

Vacuum technologyIl vuoto e le tecnologie ad esso connessehanno un utilizzo sempre in continua cre-scita in ambito industriale.«Pneumax si propone al mercato con unagamma completa di prodotti: ventose di di-verse forme e materiali, generatori di vuo-to a cartuccia, pompe monostadio e multi-

stadio, ha commentato», Maurizio Gualcoresponsabile di prodotto per famiglia Va-cuum solutions.

Le ventoseLa gamma parte da ventose convenzionalidi forma sferica in gomma (4 mm a 150 mmdi diametro) che sono in grado di sopporta-re temperature da -40°C fino a 200 gradicentigradi.

I materiali vanno dalla gomma Ni-trilica al Silicone usato soprattut-to in ambito alimentare. Possonoessere piane, a coppa o a soffiet-to per una maggiore adesione sumateriali di diverse altezze.Una particolare gamma di vento-se Pneumax è quella realizzataper la movimentazione e stam-paggio della lamiera dove la gra-vosità della lavorazione richiedespecificità e materiali particolari.La gamma prevede anche la tipo-logia a soffietto con due forme,circolari o ellittiche.Il materiale utilizzato è gommanitrilica ma con durezza superio-re e subiscono uno specifico trattamentoper poter resistere agli olii utilizzati inquesto settore.Un altro materiale impiegato soprattuttoper la maggiore longevità è la plastica. Lascarsa resistenza a temperature molto bas-se o molto alte la rende però inadatta peralcune lavorazione specialmente nel casodella lamiera. Le valvole in questi materiali trovano ap-plicazione soprattutto nella movimenta-zione di vetri o superfici simili per la lorocaratteristica di non lasciare alcun tipo diimpronta. Per quanto riguarda la movimentazionedi superfici molto irregolari Pneumax hastudiato una gamma di ventose con spu-gna: una gomma realizzata in cellulaaperta che una volta compressa diventa

cellula chiusa e tiene.Accessori applicabile a tutta la gamma so-no i compensatori di livello. Collegati alla ventosa, sono in grado dicompensare le altezze se il piano di riferi-mento è irregolare o si presenta con di-verse altezze.

Generazione del vuotoGeneratori di vuoto pneumatici (vista la sto-ria e esperienza Pneumax)Seguendo anche quella che negli anni èstata l’esperienza del Gruppo di Lurano èstata sviluppata una gamma completa digeneratori di piccole dimensioni. Questigeneratori compatti e miniaturizzati han-no l’attacco a filetto che va da M5 al G3/8,per una portata di flusso di aspirazione di6l/min fino a 195l/min.

Tecnologia per il Vuoto, Automotive e OIL & GAS

di Cristina Gualdoni

Unicità italiana, creatività italiana, genialità italianaDurante l’incontro con la stampa di mercoledì 3 maggio scorso il Gruppo Pneumax ha presentato i nuovi obiettivi raggiunti nei settori Automotive, OIL & GAS e Tecnologieper il Vuoto e la nuova Unità 6 di Lurano.

AUTOMAZIONE PNEUMATICA

Interno dell’Unita 6

Il cav. Bottacini

Un momento della conferenza stampa del 3 maggio

Pneumax Spa si è affermata nel panorama mondiale del-la componentistica per l’automazione pneumatica.L’azienda di Lurano è cresciuta in questi anni sia in ter-mini di fatturato che di dimensioni fino a diventare ungruppo grazie all’acquisizione di aziende e società com-merciali che assicurano una presenza diretta su tutti iprincipali mercati. Il Gruppo ad oggi comprende 19 so-cietà di cui 3 impegnate attivamente nella produzione:Pneumax spa, la capogruppo; Supermeccanica srl, fon-data nel 1968 si occupa della produzione in grande se-rie di particolari in metallo realizzati con torni pluri-mandrino; Titan Engineering spa, società che si occupadella produzione e commercializzazione della raccor-deria, sia in metallo che in plastica.Lo stabilimento di Lurano (Bg) conta circa 40.500 mq disuperficie coperta e una superficie totale di circa 94.000mq. Sono operative macchine di ultima generazione checonsentono di produrre, con estrema flessibilità e preci-sione, tutti i componenti per linee di assemblaggio. Scelte e strategie aziendali sono da sempre rivolte al fu-turo, agli investimenti e alle politiche produttive. L’uffi-cio Ricerca e Sviluppo rappresenta il vero motore del-l’azienda che investe in questa unità tutte le risorse pos-sibili per implementare costantemente la propria gam-ma di prodotti o trovare soluzioni specifiche per i clienti.Servizio, competenza, qualità e made in italy sono gliobiettivi che Pneumax ha voluto raggiungere in questisuoi primi 40 anni e che continueranno a caratterizzarla.

Una storia lunga 40 anni

“Unità 6: una superficie di circa 10.930 mq

su tre livelli, antisismico, in classe A con energia

elettrica garantita da un impianto fotovoltaico

di potenza complessiva di 390 kWp”.

La nuova Unita 6 di Lurano

Emanuele Morandi responsabile commerciale Pneumax spa

Maurizio Gualco responsabile di prodotto per la famiglia Vacuum solutions

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Settembre 2016 21

La gamma prevede due famiglie di genera-tori di vuoto: i monostadio a due ugelli e imultistadio, che in cascata hanno più ugellifino ad arrivare ai 195l/min.Sono stati creati anche una serie di genera-tori di vuoto multifunzione. Sfruttano latecnologia del multistadio; sono dotati didue elettrovalvole alle sommità, una per ilcomando dell’aspirazione e l’altro ad ariacompressa per sganciare il pezzo; inoltre al-l’interno è montato il vacostato per la dia-gnostica dell’impianto. Grazie alla compat-tezza e leggerezza vengono utilizzati so-prattutto per automazione robotica. La gamma di accessori prevede tutti i com-ponenti per completare l’impianto a vuo-to dalla filtrazione, vacos per controllodel processo silenziatori per gli scarichi,fino ai regolatori di vuoto sia manuali cheautomatici.L’applicazione principale dei generatori divuoto è il packaging, sia primario che se-condario fino alla pallettizzazione.«Il nostro obiettivo non è di far concorren-za ai grandi che operano prevalentementenell’ambito del vuoto. Il nostro obiettivo èdi dare alla nostra rete vendita un program-ma che permette loro di andare ad approc-ciare il cliente anche nelle applicazioni delvuoto», ha concluso Maurizio Gualco.

AutomotiveUn settore cui il Gruppo Pneumax ha decisodi investire le proprie risorse è l’Automoti-ve e nello specifico in lastratura. Questa gamma di prodotti, presentata da Lu-cia Terragni, è suddivisa secondo le quattrofunzioni in quest’ambito: bloccaggio, cen-traggio dei fori di riferimento, movimenta-zione, rotazione anche di attrezzature.Pneumax ha sviluppato una gamma com-pleta per tutte le diverse funzioni. I clientio potenziali utilizzatori individuati sono gliutilizzatori diretti o i costruttori di compo-

nenti, quindi tutta la linea di fornitori chefa capo poi direttamente alla casa automo-bilistica. Possono essere costruttori di at-trezzature così come i costruttori di sedile esistemi di scarico. Dove c’è movimentazione della lamiera olavorazione della lamiera questo tipo diprodotto ha un potenziale utilizzo, così co-me nella linea di assemblaggio degli elet-trodomestici. In particolare per questa tipo-logia di clienti è stata sviluppata la serie Na-noclamps di taglia più piccola (25 – 32 mmdi diametro). La gamma completa va dalla taglia 25 finoall’80 per le unità di bloccaggio, mentre confunzione di ribaltatore sono state sviluppa-te unità ancora più grandi. Altri settori ap-plicativi sono i nastri trasportatori e tuttol’ambito della manipolazione.Una delle specificità del prodotto Pneumaxè quello di essere resistente alla contamina-zione e alla corrosione, aspetto importan-tissimo in Automotive. Sono state create più serie con la stessa fun-zione per poter rispondere alle richieste deidiversi mercati e di diversi standard (Euro-

peo, Nordamericano e Francese)e alle specifiche richieste delle di-verse case automobilistiche.La nostra serie C è quella conven-zionale; è la più utilizzata in Eu-ropa e negli Stati Uniti ed èun’unità di bloccaggio estrema-mente rigida che permette anchel’individuazione di una doppia la-miera.Serie K ad alta compensazione;più specifica per il mercato tede-sco dove già vengono utilizzatesulle attrezzature per saldare la-miere di spessore diverso. La serie HE è brevettata da Pneu-max ad alta efficienza. Offre un

risparmio energetico di circa il 41% e a li-vello di ingombro è stata ottimizzata.Partendo da bloccaggio standard si è lavo-rato sul meccanismo per poter andare adutilizzare un cilindro di diametro inferioree questo dà sia un vantaggio economico cheecologico. Un cilindro di diametro inferiorevuol dire un attrezzo più leggere, più razio-nale e più libero Questa serie è disponibile nelle taglie dalla40 alla 80.

Serie R unità di centraggio standard- RC standard francese - HP Hight performance; cilindro tandemusato al posto di quello standard per sop-portare meglio le tensioni in corrisponden-za dei fori di centraggio che si creano nellelavorazioni sui robot durante il processo disaldatura. Serie FP sono delle unità di centraggio condoppia asta per quelle applicazioni dove ilcentraggio è dislocato, non in asse.I gripper di movimentazione: unità di bloc-caggio dove al posto di un pressore ci sonodelle dita di presa. Specifici nei casi in cui lasuperficie di presa non sia sufficiente.

I ribaltatori: hanno cilindri da 80 a 200estremamente ripetibili. Il posizionamen-to è molto preciso e servono per portarein posizione le prime famiglie o il bloc-caggio o i centratori qualora la loro in-stallazione non sia possibile a bordo del-l’attrezzatura. Ci si avvicina al punto dibloccaggio con queste unità rotanti.Uno dei vantaggi principali dell’unità dibloccaggio Pneumax è la regolazione incontinuo dell’angolo di apertura e la leg-gerezza di tutte le unità di bloccaggiosenza senza pregiudicare la resistenza.Tutta la gamma di prodotto è dotata diun unico sensore sviluppato da Pneumaxche può essere utilizzato anche in lastra-tura per la resistenza elevata ai campi ge-nerati in queste operazioni.

OIL & GASIl settore ha grandi potenzialità e Pneu-max si presenta con una gamma di pro-dotti costruiti in acciaio aisi 316L o allu-minio in grado di operare sia a tempera-ture molto basse che molto alte.La gamma comprende: unità di tratta-mento aria gas inox e STD, valvole inoxmodulari, valevole ed elettrovalvole peraria e fluidi, attuatori inox, accessori im-pianti e raccordi inox. Il percorso di Pneumax in ambito OIL &GAS è solo all’inizio e l’azienda sta stu-diando lo sviluppo di ulteriori prodotti in-novativi e tecnologicamente avanzati.«I prodotti nuovi fanno parte dell’ideache un’azienda che opera nel settore tec-nologico ha bisogno di evolversi e di cer-care sempre nuove attività di sviluppo delmercato e oggi siamo in grado di inserirciin settori non comuni dove difficilmentesi potrà avere una concorrenza basata so-lo sui costi», ha concluso durante l’incon-tro il cav. Bottacini.

AUTOMAZIONE PNEUMATICA

Lucia Terragni presenta le unita di bloccaggio in Automotive

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Lavorazione di rettificaconto terzi

Torniparalleli

9000 x 1870 x H 17005000 x 1250 x H 10002000 x 550 x H 700

Altezza punte da mm 280 a 500Distanza punte da mm 1000 a 6000310-360 foro mandrino Ø 133 mm350-400 foro mandrino Ø 146 mm450-500 foro mandrino Ø 160 mmSerie C/C 255-280-300 foro mandrino Ø 111 mm

Serie “Top Line” ad autoapprendimentoAltezza punte mm 255-280-300Distanza punte mm 1500-2000-3000-4000Altezza punte mm 400-450-500Distanza punte mm 2000-3000-4000-5000

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Centro di lavoro universale

CASI APPLICATIVI di Matt Bailey

Una decina di anni fa,Ivan e suo fratelloWalter, anche lui ci-

clista e operatore di mac-china CNC, si sono messi inproprio “per lavorare pernoi stessi e fare qualcosa dimeccanico” racconta Ivan.All’inizio lavoravano amacchina piccoli compo-nenti per aziende locali.Fino a circa il 2008/2009,quando hanno avutol’idea di progettare, realiz-zare e commercializzare lapropria componentisticaper biciclette, rivolta ad al-tri appassionati come loro,con il marchio OMC-Italia.La sua macchina Haas nonavrà le ruote, ma Ivan Ca-vallaro ne è tanto appas-sionato quanto delle suebici. Anzi, uno dei prodot-ti di maggior successo del-la OMC (quello che ne hadecretato lo status di ap-prezzata produttrice dicomponenti per biciclette)porta un nome che è unomaggio ad Haas. Chi conosce le macchine utensili sa beneche i nomi assegnati ai centri di lavoro ver-ticali derivano da VF-1: Very First One, cherisale alla fine degli anni 80. V-Strong One:questo il nome della guarnitura per ciclicorsa con corone integrate al plateau conpedivelle cave, realizzata su UMC 750.«Nel 2012 abbiamo aggiornato il nostroCAD/CAM a TopSolid, e riprogettato la

guarnitura per renderla ancora più legge-ra e resistente - spiega Ivan. Walter e ioabbiamo investito tutto il nostro denaroper commercializzare il prodotto duranteun periodo molto difficile per l’economiaitaliana. Abbiamo rischiato molto, ma sa-pevamo di avere un grande componente».Tradizionalmente le due corone frontalivengono lavorate a macchina separata-mente per poi essere fissate insieme condei bulloni su un plateau centrale, a cui

sono collegate anche le pedivelle.Nell’unità OMC, il plateau e le corone so-no un pezzo unico, lavorato a macchinapartendo da una billetta massiccia di 2 kgper arrivare a soli 160 g. Le due pedivellesono cave, il che elimina molto peso, e an-che queste sono lavorate dal pieno.«Partiamo da oltre 7 chilogrammi di allu-minio per arrivare a un’unità completa(un gruppo molto resistente composto dacorone frontali e pedivelle) che pesa circa

540 grammi» specifica Ivan. «Alleg-gerire e aggiungere resistenza so-no i nostri obiettivi principali. I ci-clisti professionisti applicano enor-mi quantità di forza alle coronefrontali e alle pedivelle, così sotto-poniamo i nostri prodotti a dei ri-gidi test per assicurarci di ottenereil massimo in termini di rapportoresistenza/peso. Dal punto di vistadella produttività, la Haas UMC-750 ci ha consentito di ridurre la la-vorazione a macchina delle coronefrontali da 10 operazioni a una so-la impostazione. Si è dimostrato ungrande investimento. Le tolleran-ze si aggirano attorno ai 4 micron,rispetto alle quali la macchina Ha-as non ha alcun tipo di difficoltà».Sfortunatamente, Walter, il fratel-lo e socio di Ivan, ha perso la vita

in un tragico incidente motociclisticonell’estate del 2015. Ma Ivan ha continua-to a dare lustro al nome della OMC comeinnovatrice nel campo dei componenti perbiciclette ultraleggeri. Walter ne andrebbe sicuramente fiero.Come suo fratello, era un patito del cicli-smo, e tutti gli appassionati di ciclismoamano stare in sella, per correre veloce,andare oltre e divertirsi al massimo.

Non è facile incontrare un italiano che non abbia unapassione per le due o quattroruote. Ivan Cavallaro non faeccezione. Come molti altriitaliani è un patito del ciclismosu strada. I suoi giorni da“vero” corridore saranno pure passati, ma le biciclette ad alte prestazioni fanno talmente parte del suo DNAche ha investito in un centrodi lavoro universale UMC-750per realizzare alcuni tra i componenti più leggeri e resistenti che esistano.

La guarnitura per cicli corsa con corone integrate al plateau

con pedivelle cave, che Ivan lavora sulla UMC-750,

è chiamata V-Strong One

In sella all’alta tecnologia

L’UMC-750 di Haas ha permesso a OMC di ridurre la lavorazione a macchina delle corone frontali da 10 operazioni ad una sola impostazione

Il centro di lavoro universal UMC-750 di Haaspresso OMC è utilizzato per realizzare alcuni tra

i componenti più leggeri, resistenti e prestanti che esistano per biciclette performanti

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INTERVISTAdi Luca Vieri

A tu per tu con Dario Zatton

La Mass Customization è a vo-stro avviso un obiettivo alla por-tata di tutte le aziende manifat-turiere italiane? Inizialmente solo le aziende piùstrutturate potranno affronta-re questo tipo di innovazioneperché essa richiede che l’orga-nigramma aziendale venga mo-dificato abbastanza profonda-mente.

Dal punto di vista organizzati-vo, gestionale e tecnologico co-sa comporta allinearsi a questonuovo modo di approcciare leesigenze del cliente?Per prima cosa l’azienda devestrutturarsi con un reparto in-terno in grado di gestire tecno-logie informatiche ad un livellosuperiore all’attuale. Una voltamaturata la consapevolezza diquali obiettivi perseguire ed inche arco temporale, sorge la ne-cessità di adeguare le linee pro-duttive a tali esigenze, cosa checomporta una mole di investi-menti non trascurabile.

Cosa sta facendo la sua aziendaper avvicinarsi il più possibile aquesto nuovo concetto di pro-duzione industriale di beni per-sonalizzati?Tutti i ns. controllori sono dota-ti di porta ethernet e di memo-ria sufficiente a gestire ampiemoli di dati; al momento nonabbiamo ancora scelto su che

protocollo basare la comunica-zione verso i server che gestiran-no questi tipi di servizi e siamoin attesa che venga standardiz-zato qualcosa dagli organismiinternazionali.

Quale ruolo avrà l’automazionein questo nuovo concetto pro-duttivo? Assolutamente fondamentaleperché tutto quello che verrà“pensato” a livello di marketingpotrà essere messo in pratica so-lo grazie ad un livello di auto-mazione molto spinto in cui gliassi controllati in ogni macchinadiverranno almeno un ordine digrandezza in più.

Qual è la vostra visione su Indu-stria 4.0 applicata alla mass cu-stomization? Dal nostro punto di vista è unimportante stimolo ad aumen-tare l’automazione della mac-

china specialmente in un setto-re, quello del motion control, incui abbiamo accumulato unapluridecennale esperienza.Questo ci pone tra i candidatipiù interessanti con cui le azien-de manifatturiere e i costruttoridi macchine possono collabora-re per approciare questa inarre-stabile trasformazione indu-striale.

Dal punto di vista culturale, del-la formazione e occupazionalequale sarà l’impatto sulle risor-se umane?Emergeranno nuove figure pro-fessionali con importanti cogni-zioni informatiche che divente-ranno strategiche per l’interfac-ciamento aziendale verso il“cloud”.

Per concludere, ritiene che que-sta rivoluzione industriale por-terà dei benefici a livello con-correnziale per le aziende cheriusciranno a seguirne i detta-mi?L’irreversibilità del processo in-novativo provocherà una impor-tante selezione tra le aziendeproduttrici di automazione per-cui solo chi si adeguerà rapida-mente alla situazione potrà ri-cavarne, nel medio termine, deibenefici economici. Nei prossimi anni comunque cisaranno solo molti investimentie pochi guadagni.

Dal prodotto di massa all'industriale su misuraLa Mass Customization o “personalizzazione di massa" mira a mettereal centro i clienti e le loro esigenze. Per questo acquistano sempre piùvalore i software di ultima generazione impiegati nella progettazione,

nella fabbricazione, nel controllo e nella diagnostica. Di riflesso acquisiscono sempre più rilevanza le nuove tecnologie di produzione

inserite nel contesto di Fabbrica Digitale attorno a cui ruotano i concetti di Industria 4.0, Automazione, Simulazione ecc. Chiediamo

a Dario Zatton di Tex Computer come stanno affrontando questa sfida.

Dario Zatton, Tex Computer

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Prima la fiera Lamiera e poi l’openhouse nella sede italiana di Ponte-nure in provincia di Piacenza. Due

eventi gestiti da Amada Italia con un uni-co filo conduttore: proporre ai propriclienti non macchine, ma soluzioni com-plete in grado di ridurre i costi di produ-zione mantenendo alti standard di qua-lità. Un impegno importante ma che cer-tamente è nelle corde di questo colossomondiale delle macchine per la lavora-zione della lamiera in grado di approc-

ciarsi al cliente come fornitore globale ditecnologia ma anche di CNC, della sor-gente laser (nel caso del taglio), dei soft-ware di programmazione e controllo,dell’automazione. Pierluigi Vaghini, Engineering Depar-tment Manager di Amada Italia incon-trato durante le due giornate aperte al-la clientela, ci spiega esattamente comesi svolge il lavoro che i tecnici e, successi-vamente, il personale commerciale devo-no affrontare: «lo scopo principale del

nostro Technical Center è quello di for-nire consulenza al nostro cliente e nonsolo tecnologia. Il tutto inizia affidando-si ai software, quindi, partendo dall’ideadel cliente fino alla realizzazione del pez-zo. Per prima cosa realizziamo il prototi-po virtuale del componente, quindi, ca-pirne le problematiche e risolverle già inufficio. Questo passaggio è molto impor-tante perché è uno dei punti fondamen-tali di quello che mettiamo sul camponell’ottica di Industria 4.0. Una volta rea-lizzato il flusso virtuale siamo anche ingrado di calcolare i costi di produzione, itempi ciclo e poi di passare alla lavora-zione vera e propria sulle macchine sia-no esse laser a CO2 o in fibra, combinatelaser punzonatrici o presse piegatrici».Nonostante Amada sia tra i pochi pro-duttori al modo a realizzare al propriointerno la sorgente in fibra, e sebbenequest’ultima occupi il 70% della venditadelle macchine per il taglio laser, la R&Dspinge ancora molto per le soluzioni aCO2 e i risultati si vedono in termini diqualità, bassi consumi e manutenzioni ri-dotte che rendono ancora questa tecno-logia imbattibile per alcune lavorazioni,soprattutto nel taglio di acciaio inox digrossi spessori. «Un passo fondamentale consiste nel cer-care di automatizzare il maggior nume-ro di lavorazioni possibili che il clientesvolge ancora manualmente, non solo ta-glio ma anche deformazioni, ribassi, mi-cropieghe, cianfrinatura e lamatura.Analizzato il taglio si passa poi alle ope-razioni di piegatura dove possiamo offri-re dalla semplice piegatrice idraulica fi-no al top di gamma costituito dalla pie-gatrice ibrida con o senza sistema di cam-bio stampi automatico, fino alle celle au-tomatizzate di piegatura. Sempre insie-me al cliente si discute il rapporto co-sto/beneficio ottenuto con la soluzioneesaminata e solo allora parte la trattati-va commerciale». Una soluzione che nasce quindi dalle ne-cessità del cliente, il quale si affida al-l’esperienza di Amada per trovare la stra-da a lui più congeniale.La domanda che ci viene spontanea e cherivolgiamo a Vaghini è: quanto è il pesospecifico sulla R&D Amada degli impulsiprovenienti dal mercato italiano? «Pensiamo di avere un peso importantecome dimostra l’apertura risalente a po-chi mesi fa di un nuovo Technical Center aSantena specializzato nelle celle automa-tiche di piegatura. È stato scelto il nostropaese proprio perché in questo campo ab-biamo una base molto solida. Inoltre, qua-si mensilmente, due nostri incaricati diAmada Italia raggiungono a Monaco diBaviera il responsabile del Laser TechnicalCenter con il quale lavorano a stretto con-tatto sulle innovazioni di prodotto».

Al centro la macchinaCertamente le soluzioni, ma la macchinarimane comunque centrale nel processoproduttivo. E i prodotti Amada sono co-

Open house Amada

LAMIERA di Fabio Chiavieri

Un’attenta analisi delle esigenze della clientela mondiale deve essere la base per la realizzazione di nuovi prodotti da integrare in soluzioni complete per mercati locali. In quest’ottica lo stimolo proveniente dall’Italia è di grandeimportanza per la Ricerca e Sviluppo del gruppo Amada.

Ricerca mondiale per esigenze localiL’azienda è presente sul mercato ita-liano da oltre 20 anni, e dal 2004 è to-talmente di proprietà di Amada Co.e persegue le linee guida del GruppoAmada: verifica insieme al cliente delmodello di macchina che può soddi-sfare al meglio le proprie esigenzeproduttive (VPSS); vendita gestita of-frendo un maggiore supporto alcliente per la scelta della forma di pa-gamento più adatta; assistenza qua-lificata sul territorio; e non ultima lagestione accurata delle parti di ri-cambio. Amada Italia si rivolge almercato italiano, a quello della peni-sola Balcanica (Slovenia, Croazia, Ser-bia e Bosnia Erzegovina). Oggi Ama-da Italia conta circa 100 dipendentimolti dei quali dedicati al serviziopost vendita.

Maurizio Muzio CEO di Amada Italia,durante la conferenza stampa indet-ta in occasione della fiera Lamiera, haribadito il ruolo da protagonista delGruppo: «Il nostro sviluppo tecnolo-gico non solo è guidato dalle necessi-tà dei nostri clienti, ma a volte cercadi anticiparle. La nostra R&D lavorasu scala mondiale facendo attenzio-ne a quelle che sono le tendenze pre-senti in ogni parte del mondo. Se ne-gli Stati Uniti, per esempio, non c’erafino a poco tempo fa molta richiestadi automazione vista la disponibilitàdi manodopera a basso costo, in Eu-ropa c’è invece forte richiesta di solu-zioni automatizzate». A conferma della centralità del clien-te all’interno del processo di svilup-po e industrializzazione di un pro-dotto per Amada, anche lo stand al-la fiera Lamiera ruotava intorno nonalle singole tecnologie ma a un’areaespositiva di oggetti realizzati conmacchine Amada caratterizzati datutta una serie di particolari filettati,marcati, piegati che vengono semprepiù richiesti in aggiunta al taglio daiclienti.

«Proprio su queste nuove esigenzenoi dobbiamo fare in modo di distin-guerci rispetto alla concorrenza pre-sente sul mercato, senza scordare cheAmada ha il vantaggio di poter for-nire oltre la macchina anche l’auto-mazione, il CNC, il cambio utensili au-tomatico, la testa di taglio con sor-gente proprietaria. Insomma una so-luzione completa a 360°» dice LucaMoia Responsabile Vendite di Ama-da Italia.

Qualche dato su Amada Italia

Maurizio Muzio, CEO Amada Italiae Eiichi Yagi Presidente di Amada Europe S.A.

Luca Moia Responsabile Vendite Amada Italia

Pierluigi Vaghini posa davanti la piegatrice Hg 1003 con sistema di cambio utensili automatico ATC

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nosciuti a livello mondiale per le loro pre-stazioni.Tra gli impianti che pare abbiano attira-to maggior attenzione durante l’openhouse emergono la combinata laser in fi-bra-punzonatrice LC 2515 C1 AJ e la mac-china per il taglio laser in fibra Ensis 3015AJ da 2 kW.«Il punto forte di questa macchina – di-ce Vaghini – è il sistema ottico Vario al-l’interno della sorgente laser in fibraprodotta interamente da Amada. Il si-stema consente la modifica vera e pro-pria del fascio laser e serve a garantire,con una sorgente da 2 kW, il taglio ac-ciaio al carbonio di 25 mm di spessorecon una qualità davvero elevata e conconsumi energetici che non superanomai i 17 kW. L’operatore pertanto nondeve eseguire alcuna operazione di toolset-up, essendo la macchina dotata diun’unica lente di taglio per tutta la gam-ma di spessori e materiali e di sistema au-tomatico di cambio ugelli. A tutto ciò siaggiunge una tecnologia proprietaria diraffreddamento del taglio chiamataWACS – Water Assist Cooling System chelimita al minimo lo sfrido da eliminareincidendo in maniera positiva fino al25% del costo del pezzo finito». Tornando alla combinata, essa si distin-gue perché risolve in modo brillante ilproblema della riflessione che genera ilfascio laser in fibra molto pericolosa perl’operatore, lasciando al contempo faci-lità di accesso alla macchina.«Abbiamo studiato una carteratura scor-revole sulla struttura della macchina, ga-rantendo il carico/scarico della lamiera,sia in manuale che in automatico. La la-miera viene caricata da un lato e scarica-ta dal lato opposto. Le nostre combinate

sia CO2 che in fibra hanno tecnologiaelettrica per quanto riguarda il funzio-namento della mazza battente, la torret-ta per quanto riguarda la gestione delcambio utensile e tecnologia a ottica vo-lante per quanto riguarda la movimen-tazione del taglio laser che garantisceelevate prestazioni e pulizia, perché il ta-glio termico non si avvicina mai alla zo-na della torretta stessa».

Flessibilità anche in piegaturaA parte la vasta gamma di prodotti cheva dalle piegatrici idrauliche fino ai mo-delli ibridi quale l’HG ATC con cambio au-tomatico degli utensili, sono due i con-cetti molto importanti che si abbinanoanche al processo di piegatura.«La nostra serie di piegatrici con cambiostampi automatico HG-ATC offre il mas-simo grado di flessibilità al cliente, comedimostrato dalle presentazioni live cheabbiamo svolto durante l’open house. Ledemo si riferivano a diversi codici di spes-sori replicando, così, il collo di bottiglianei momenti di crisi tipico di tutti i terzi-sti italiani, ovvero, di realizzare pochipezzi con spessori differenti, in tempibrevi, in modo economico. Il passo ulteriore che ha fatto Amada èquello di spostare le competenze dal-l’operatore a bordo macchina diretta-mente all’ufficio tecnico tramite softwa-re di programmazione. Questo perché è stato calcolato che me-diamente nelle aziende italiane si assi-ste a una operatività vera di una macchi-na piegatrice al di sotto del 40% delmonte ore lavorato. Questo tempo de-ve salire almeno all’80-85% eliminandoi tempi morti legati alle operazioni ma-nuali dell’operatore».

L’impianto di taglio laser in fibra Ensis 3015 AJ con sistema automatico di carico/scarico lamiera e magazzino in mostra all’open house Amada

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MECCANICA BESNATESE è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008

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Settembre 201626

Dopo il successo dell’anno scorso, ilCentro Tecnologico di Cavenago(Milano) ha organizzato a giugno

nuovamente le giornate tecnologiche.Durante questi due giorni, Makino hapresentato le tecnologie più recenti einnovative per il settore degli stampi eper quello della produzione, introdu-cendo anche il nuovo controllo “Profes-sional 6”.Le giornate si sono strutturate dedican-do il primo giorno al settore degli stam-pi, mentre il secondo al settore dellaproduzione, concentrato maggiormen-te sulle soluzioni per componenti inte-grati e per l’Automotive. L’idea principale è stata quella di per-mettere ai clienti di questi settori di por-re uno sguardo più profondo alle tecno-logie e ai processi volti al raggiungi-mento di alte prestazioni e dell’elevata

qualità che offre Makino. La prima giornata, dedicata al mondodegli stampi, si è focalizzata sulla ridu-zione delle rilavorazioni manuali, men-tre il secondo giorno, dedicato alla pro-duzione, si è incentrato sulla diminuzio-ne dei costi al pezzo tramite processi so-stenibili.«Gli stampisti italiani – dice GiovanniCorti Direttore di UCISAP tra i relatoridella giornata dedicata agli stampi – so-no molto attenti all’innovazione tecno-logica e alla formazione. Ne abbiamoavuto prova organizzando alcuni corsidurante le giornate di sabato che, con-

trariamente ai nostri timori, hanno avu-to grande successo. Gli stampisti sannobene come, quando e su quali macchi-ne utensili puntare quando devono fa-re un investimento. Un aspetto però chenon dobbiamo tralasciare è quello lega-to all’ICT, ovvero, a tutte le infrastruttu-re a monte o a valle rispetto alla produ-zione diretta quali sistemi di controllodi gestione, la business intelligence –cioè la capacità di avere tutti i dati del-l’azienda in una sola schermata –, il CRMecc. Solo sotto questo aspetto i nostriconcorrenti esteri sono piu avanti di noie quindi su questo tema dobbiamo la-vorare».L’evento ha sicuramente visto nel nuo-vo controllo “Professional 6” il suo pro-tagonista, mostrandolo in azione sullemacchine D500, V33i - 5XB, e a51nx ver-sione B. Questo nuovo controllo per-mette di raggiungere livelli di prestazio-ni in fresatura mai raggiunti prima. Ot-timizza i processi di lavorazione sequen-zializzando e facilitando l’operatività emigliorandone le prestazioni. Con ilPRO6 le operazioni di regolazione ri-mangono molto facili e i tempi di produ-zione diminuiscono drasticamente sem-plicemente attraverso la riduzione deitempi morti, senza pregiudicarne la qua-lità. I processi off-line come la lucidatu-ra possono essere eliminati o minimizza-ti, riducendo il tempo di lavorazione edaumentando la qualità, come per esem-pio per gli stampi ad iniezione per la pla-stica, con l’eliminazione dei difetti risul-tanti dal processo manuale. Durante l’evento sono state mostrateanche le macchine a40, D800Z ed F5.Queste macchine hanno dimostrato cheil tempo ciclo dei pezzi pressofusi puòessere ridotto fino al 25% se sono lavo-rati su una a40 – un centro di lavoro oriz-

zontale creato appositamente per lavo-razioni di parti pressofuse non ferrose(alluminio), con un focus sulla riduzio-ne del tempo di produzione – se compa-rato ai centri di lavoro convenzionali.Tempi di produzione più veloci signifi-cano una produttività maggiore ed unariduzione dei costi per pezzo, che è lasfida costante nel settore della presso-fusione.

La “magia” del Pro 6«Aumentare sensibilmente la velocità ditaglio senza penalizzare la precisionedella lavorazione può sembrare un gio-co di magia, ma è ciò che abbiamo otte-nuto con il nuovo controllo Professional6» esordisce Lluc Castellano Team Lea-der e Product Manager di Makino nelsuo intervento. Normalmente, infatti, l'ottenimento diun'elevata qualità della superfcie com-porta tempi di lavorazione più lunghi euna conseguente diminuzione dellaproduttività. Come conciliare, quindi, l’esigenza deiclienti di aumentare l’efficienza del cicloproduttivo mantenendo inalterato o au-mentando lo standard qualitativo dei

Stampi

MACCHINE UTENSILI di Mattia Barattolo

Durante i Technology Daysitaliani Makino ha presentatole tecnologie più recenti e innovative per il settoredegli stampi e per quello della produzione. In primo piano il nuovo controllo "Professional 6”.

Stampisti sempre più professionali

Giovanni Corti Direttore di Ucisap

Lluc CastellanoTeam Leader e Product Manager Makino

Makino D500 in azione durante i Technology Days a Cavenago

L’evento ha sicuramente visto nel nuovo controllo “Professional 6”il suo protagonista, mostrandolo in azione anche sulla V33i - 5XB

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Settembre 2016 27

Siamo espositori a:EIMA International 2016

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Forte presenza di visitatori anche per l’edizione 2016 dei Technology Days Makino

MACCHINE UTENSILIpezzi lavorati? Pro 6 di Makino è la risposta.«La nuova versione del controllo Professionalper fresatura permette alla macchina la gestio-ne di velocità di avanzamento dell’utensile fi-no a 5 volte superiori con velocità di rotazioneal mandrino fino a 14 mila giri/min, conservan-do la qualità superficiale del pezzo e dimi-nuendo, di conseguenza, il tempo di lavorazio-ne. La dinamica della macchina stessa, inoltre,risulta nettamente migliorata». In parole semplici, il Pro 6 analizza tutti i per-corsi dell’utensile contemporaneamente, ten-dendo conto della tolleranza dimensionale, ene elabora la traiettoria migliore più “morbi-da” che evita alla macchina continue accelera-zioni e decelerazioni che influenzano la quali-tà della superficie e, al contempo, permetteuna velocità di lavorazione più elevata e co-stante. In altri termini Pro 6 considera una sin-gola traiettoria non come sequenza a sé stan-te della lavorazione, ma come parte integran-te di una superficie.

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Settembre 201628

Come ogni anno, l’Open House cheorganizza Jobs nella propria sededi Piacenza va ben oltre la presen-

tazione delle ultime novità tecnologi-che proposte sul mercato. Anche il programma dell’edizione 2016,infatti, ha previsto due convegni specia-listici uno dedicato al settore Automo-tive e uno al settore Aerospace.Oltre a essere due comparti di fonda-mentale importanza per Jobs (apparte-nente al Gruppo FFG che con 2,3 miliar-di di dollari è terzo al mondo nel setto-re delle macchine utensili) essi rappre-sentano in generale un concentrato disfide tecnologiche e gestionali tra le piùimpegnative nel mondo manifatturiero.

Il settore dell’Automotive è sempre piùcaratterizzato da una grande dinamici-tà legata alle necessità di scoprire e sod-disfare in tempi sempre più rapidi le piùdettagliate e sofisticate esigenze degliutilizzatori.Il settore dell'Aerospace, a cui è dedica-to questo report, sia nello scenario in-dustriale nazionale che, soprattutto, suquello internazionale, può vantare ele-vate competenze e realtà industriali dieccellenza con rilevanti capacità pro-gettuali e realizzative.«Jobs è nata nel 1979 e dopo tre annivendeva la sua prima macchina per ilsettore Aeronautico – dice Marco Livel-li CEO dell’azienda. Da allora a oggi, no-

Aerospace Technological Forum

MACCHINE UTENSILI di Fabio Chiavieri

Dr. Ing. Gerald Weber, Managing Director, GW Management Consultants e ViceChairman di FFGDr. Matthias Lange, Manufacturing Engineering – Machining Technology at Pre-mium AerotecRobert C. Dooley, Director F-35 Italy Business Development International Busi-ness Development Lockheed MartinJohann Stehrer, Senior Manager Facility Management & Technologies at FACC Olaf Roock, Group Lead Automation at FACCSteffen Sauer, Research Engineer Fraunhofer-Institut für Fabrikbetrieb und -automatisierungIFF MagdeburgProf. Michele Monno, Full Professor – Mechanical Engineering Dept. - Politecni-co Di Milano.

I relatori all’Aerospace Technological Forum

Foto di gruppo dei relatori partecipanti al convegno dedicato all’Aerospace: al centro Marco Livelli e Antonio Dordoni, rispettivamente CEO e Vice President Sales, Marketing & Service di Jobs

Marco Livelli, CEO di Jobs

Gerald Weber, Managing Director,GW Management Consultants

e Vice Chairman di FFG

L’Open House Jobs dello scorso giugnoha ospitato un evento specialistico dedicato al settore Aerospace con la partecipazione delle più importantirealtà internazionali di eccellenza con rilevanti capacità progettuali e realizzative.

Un settore che guardalontano

RoboDrim 200 esegue operazioni di foratura su un’ala di aereo preassemblata

Dottor Dordoni, come ha chiuso Jobsil 2015 e quali sono le previsioni perl’anno in corso?Con riferimento a ciò che si produce aPiacenza, il 2016 dovrebbe chiudersicon un 15-18% in più rispetto allo scor-so anno. Un risultato molto ambizioso visto chegià lo scorso anno ha chiuso con un+20% sul 2014. Stiamo avendo ottimirisultati con Jobs, Sigma e Schmann econtiamo di averne altrettanti conRambaudi visto che a inizio 2017 usci-remo con un nuovo prodotto.

Nel Forum Aerospace sono emerse letendenze di questocomparto industrialee le esigenze tecnolo-giche a esse legate. Inqualità di fornitori dimacchine utensiliqual è la strada chevolete percorrere?Con riferimento allacellula dell’aereo, cisono due grandi lineedi sviluppo: i composi-ti e l’Additive Manu-facturing. Per la lavo-razione dei compositi,che trascina anchequella dei materiali te-naci, abbiamo realiz-zato alcuni tra i migliori impianti delmondo, come a esempio quello perl’F35. Oggi, in realtà, stiamo lavorando, concautela ma con determinazione, suuna macchina che si chiama RoboDrimper gli assemblaggi aeronautici. Nel settore degli assemblaggi aero-nautici e, in particolare, nella lavora-zione di sottogruppi pre-assemblati,si presenta un’evoluzione delle neces-sità tecniche delle applicazioni e que-sto sta trainando un’evoluzione im-portante delle macchine dedicate atale scopo.Un fattore determinante di questaevoluzione è costituito dal fatto che isottogruppi da lavorare presentanoimportanti variabili, di varia natura,diverse da pezzo a pezzo, ma con esi-genza di precisioni di lavorazione più

strette rispetto ai valori delle variabi-li. Questa tipologia di macchina utensilesi avvicina sempre più a un robot, co-me sistema di gestione, in particolareper quanto riguarda la capacità sen-soriale e la capacità di retroazione diprocesso. Attualmente, RoboDrim 200esegue lavorazioni molto delicate suun’ala di aereo preassemblata. Inol-tre, presentiamo una macchina laser,la Laser Speeder, per cladding, harde-ning, measuring per impianti ad ele-vata automazione per lavorazioni digrandi stampi. BMW utilizzerà l’appli-cazione cladding della Laser Speeder

per riparare e/o gene-rare nuove geometriecomplesse mediante il3D additive manufac-turing su stampi perl’industria automobi-listica. Tuttavia, ritengo cheproprio l’AM comemostrato nel ForumAerospace avrà neglianni a venire forti dimargini di crescitaproprio in ambito ae-ronautico.

Quanto vale per voi ilmercato Aerospace e

in cosa vi differenziate dai vostri con-correnti?Il mercato Aerospace rappresenta perJobs uno sbocco importantissimo. Ba-sti pensare che ci sono stati anni cherappresentava il 70% del nostro fattu-rato. In generale noi cerchiamo di por-tare innovazione nei processi di pro-duzione ovvero soluzioni in grado dimigliorare i processi sotto l’aspettodell’efficienza e della qualità. Questeinnovazioni vengono meglio recepitequando c’è lo sviluppo di nuovi pro-dotti e, come ha detto anche Weber,in questo momento i progetti di nuo-vi modelli ci sono ma non sono ancoragiunti a una fase operativa. Oggi il no-stro lavoro riguarda l’aumento dellaproduttività il che significa alte velo-cità di asportazione e massima preci-sione contemporaneamente.

Antonio Dordoni, Vice President Sales,

Marketing & Service di Jobs

Intervista ad Antonio Dordoni

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Settembre 2016 29

nostante le dimensioni relativamentepiccole di Jobs, circa il 50% del suo fat-turato deriva da questo comparto. Pos-siamo, quindi, dire che il mondo del-l’Aerospace è nel DNA della nostra so-cietà. Proprio recentemente abbiamovenduto altre tre macchine innovativeper la lavorazione del titanio».

Aerospace: quo vadis?Il titolo della relazione di Gerald Weber- oggi Vice Chairman del Gruppo FFGma che vanta esperienze in aziendequali Mercedes, Airbus e Volkswagen –sintetizza molto bene i contenuti delForum Jobs dedicato all’Aerospace (suiprossimi numeri L’Ammonitore dedi-cherà ampio spazio a tutte le memoriepresentate, ndr).La domanda segue logicamente le pre-visioni che vedono il traffico aereo cre-scere ogni anno del 4,6% nei prossimi20 anni proporzionalmente alla cresci-ta della popolazione soprattutto neipaesi asiatici dove sono previsti anche idue terzi della crescita economica mon-diale nei prossimi anni.«Il settore Aerospaziale così come tut-to l’indotto – dice Weber – dovrà esse-re pronto ad affrontare questa sfida,agevolato anche da una reddittivitànettamente migliorata rispetto al pas-sato quando era fortemente condizio-nata dal prezzo del carburante e dalcambio dollaro/euro. Per questo ciaspettiamo da oggi ai prossimi 20 anniun raddoppiamento degli ordini dovu-to anche al tasso di sostituzione dei vec-chi velivoli. Il futuro vedrà un incremen-to nelle vendite sia di velivoli a corrido-io singolo, sia di quelli a fusoliera largae doppio corridoio in concomitanza con

il numero delle mega città presenti nelmondo che tra 20 anni sarà di 80-90 me-tropoli rispetto alle 49 di oggi. La situa-zione delle linee aree vede gli ordini an-cora molto più alti rispetto ai valori diproduzione sebbene nei veicoli a corri-doio singolo si passerà presto da 44 uni-tà al mese a 63». «Il comparto Aeronautico – prosegueWeber – ha però bisogno di grandi pro-getti che puntino su tecnologie di lavo-razione sostenibili e sul raggiungimen-to di target importanti quali la riduzio-ne complessiva del peso dell’aereo, ilche comporta un massiccio impiego dimateriali performanti e leggeri quali lefibre di carbonio e l’alluminio. In real-tà, la Ricerca si è concentrata soprattut-to sull’aspetto legato alla riduzione delcarburante, quindi, sui motori di ultimagenerazione quali i turbofan e, nelprossimo futuro, i motori a rotore aper-to. L’industria Aeronautica si aspettaovviamente molto anche dalle aziendefornitrici di tecnologia che si avvalga disistemi CAD sempre più avanzati, di Di-gital Mockup, fino ad arrivare allaStampa 3D per la realizzazione di com-ponenti di piccole e medie dimensionitramite tecnologia additiva».

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Nonostante la grossa mano di ferro delleggendario cavaliere medievale Götzvon Berlichingen narrata da Goethe e

quella meccatronica a 5 dita di Schunk abbia-no certamente ben poco in comune, non sipuò certo negare che la prima stretta di ma-no con questa pinza antropomorfa high techcrei una sensazione di lieve disagio. Tuttavia,la sensibilità e la cautela con cui si viene sfio-rati, cancella immediatamente lo scetticismoiniziale, e stimola una piacevole curiosità peri nuovi orizzonti della meccatronica.Dalla Fiera di Hannover del 2015, dove que-sto capolavoro di meccatronica ha trovatouna forte eco nei media, l’innovativa manodi Schunk è diventata la stella incontrastatanel settore della presa intelligente. Incertez-za, incanto o entusiasmo: queste le sfaccet-tature della meccatronica, che offre enormiopportunità per gli utenti che hanno il corag-gio abbandonare le vecchie abitudine e strin-gere la mano all’innovazione.

Sogno che diventa realtàMentre i visionari immaginano flotte di ro-bot e gli scettici tentano di confutare con vee-menza i nuovi concetti dell’Industria 4.0, unrapido sguardo alla realtà mostra che le so-luzioni meccatroniche non hanno rivoluzio-nato le abitudini delle aziende, ma si stannointroducendo gradualmente nella loro vitaquotidiana. E il pragmatismo prevale: più fa-cile sarà integrare un componente meccatro-nico nel processo, più funzionerà in maniera

affidabile; meno know-how sarà necessarioper l’installazione ed il funzionamento, tan-to maggiore sarà l’accettazione. Nel settoreeletronico, gli assi lineari ad azionamento di-retto sono già parte integrante di applicazio-ni di assemblaggio ad alte prestazioni; l’in-dustria automobilistica combina senza riser-

ve moduli pneu-matici e mecca-tronici per creare

sistemi di presa ibri-di, ugualmente flessibili

e affidabili; e nella manipo-lazione di piccoli pezzi, pinze mec-

catro-niche per piccoli componenti stanno viavia sostituendo le pinze pneumatiche primalargamente diffuse.

Si inizia dalle pinze più sempliciI produttori leader classificano i componentimeccatronici di azionamento e manipolazio-ne secondo diversi livelli di complessità. I pro-dotti standard Schunk vanno, infatti, dal sem-plice modulo di meccatronica, che può sem-plicemente sostituire un componente pneu-matico, a moduli adattabili, che possono es-sere applicati a diversi servomotori, fino apinze meccatroniche intelligenti. Quest’ulti-

ma offre un’interagamma di funzioni

utili, come il controllooperato da un web server

integrato, il riconoscimentodel pezzo, la regolazione sem-

plificata della forza di presa. Il meccanico che in passato ha messo

in funzione componenti pneumaticipuò fare lo stesso oggi con un sempliceelemento meccatronico, senza acquisi-

re ulteriore know-how. L’apertura e la chiu-sura della pinza meccatronica, non è più com-plicata di una pneumatica. Lo stesso princi-pio di funzionamento delle guide, efficientee collaudato, come la guida a rulli incrociatinel caso di pinze per piccoli componenti, op-pure la guida dentata brevettata per pinzeuniversali, è stato applicato ai prodotti mec-catronici di Schunk. Il cliente ne riconosce co-sì l’affidabilità, riducendo i tempi di applica-zione e assicurando stabilità dell’intero pro-cesso, avendo potuto già collaudare le stesseguide nei moduli pneumatici. La sfida di oggi è convincere l’utente che unapinza può essere controllata in posizione, chela forza può essere regolata, che può essercila retroazione del motore e che l’utilizzo dimoduli meccatronici può eliminare intere sta-zioni di lavoro. Mentre l’industria elettronicae quella medicale sono state le prime ad uti-lizzare componenti complessi, gli altri settoristanno ora affidandosi alle nuove tecnologie.Schunk offre moduli diversi a seconda del li-

Attrezzature

MECCATRONICA a cura della Redazione

Nella robotica la mano SCHUNK a 5 dita aprele porte ad una nuova dimensione in fatto

di presa e manipolazione. Rende addirittura possibile la comunicazione gestuale uomo-robot

La mano meccatronica: il sogno che diventa realtà

Schunk ha presentato una pinza antropomorfa ad alta tecnologia che apre nuovi orizzonti per la meccatronica.

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Settembre 2016 31

vello di meccatronizzazione del cliente, consoluzioni su misura. Dai componenti tradizio-nali pneumatici senza sensori che soddisfanoun’unica funzione principale, a componentipneumatici con sensori - semplici o complessi- fino ad arrivare a moduli meccatronici intel-ligenti. Con l’aiuto di optional come interruttori ma-gnetici analogici, utenti e proget-tisti posso-no attrezzare moduli pneumatici a diversi li-velli di intelligenza. Più di prima, infatti, èpossibile oggi definire quanta intelligenzapuò essere usata in applicazioni particolari.

Pinze intelligentiTre i temi principali che dominano lo svilup-po dei sistemi di presa meccatronici: connet-tività dei componenti fino al livello sul cam-po, sicurezza funzionale e collaborazione uo-mo-robot. La tendenza si dirige verso com-ponenti di campo che possono fare di più ri-spetto alla funzione attuale, come ad esem-pio più che afferrare, girarsi o avvicinarsi. Inbreve: la nuova generazione di componentidi campo produrrà informazioni. La pinza non solo afferrerà, ma ritornerà l’in-formazione relaiva alla forza di presa. Que-sto tipo di informazione può essere utilizza-ta, potrà dire, ad esempio, se quel pezzo è omeno in ordine.Questo aumenta la funzionalità dei compo-nenti decentrando al contempo il calcolo deiprocessi; in altre parole l’elaborazione dati el’acquisizione di informazioni ha luogo diret-tamente nel componente e non nel PLC.Questo metodo di acquisizione dati operatadal componente stesso, non è in-teramentenuova, perché le pinze sono state a lungo ingrado, attraverso l’ausilio di un interruttorea punto singolo, di dare l’informazione seuna parte è presa oppure no. Quello che cam-bia è la profondità dell’informazione. LL’uso di un interruttore magnetico analogicoanziché uno tradizionale, ad esempio, rendepossibile il riconoscimento di un singolo com-ponente. Le pinze meccatroniche più avan-zate hanno la capacità di memorizzare a qua-le valore corrisponde un singolo componen-te. Una pinza di questo tipo, acquisisce dati,e li usa per determinare quale componenteè afferrato e automaticamente riduce la for-za di presa nel caso quel pezzo sia soggettoa deformazione, ad esempio.La forza di pressione o torsione durante l’as-semblaggio può essere misurata e monitora-ta in tempo reale. I nuovi componenti posso-no essere integrati nei processi.Inoltre, sistemi di acqusizione intelligentipossono identificare un singolo componen-te, permettendo l’adattamento del processoin maniera precisa sia dal punto di vista deicomponeneti che dell’informazione. In casiestremi è possibile anche un’individuazionedal primo all’ultimo pezzo.Un bus di campo può essere utilizzato per col-legare i componenti meccatronici tra essi econ il sistema principale, per creare un siste-

ma cyber-fisico. La connettività tra moduli èindubbiamente una grande opportunità, unadelle sfide più grandi, a causa del numero ele-vato di interfacce Ethernet in tempo reale,ciascuna delle quali crea un proprio standard.Al fine di utilizzare ap-pieno le potenzialitàdi movimentazione di meccatronica, l’inge-gneria meccanica vedrà restringere il propriocampo di azione agli standard essenziali. At-tualmente, PROFINET, EtherNet-IP e Ether-CAT sono gli standard più promettenti in tut-to il mondo.

La Funzione Safety ottimizza i costiOltre alla connettività, funzione safety e col-laborazione uomo-robot sono i temi princi-pali della meccatronica. Gli esperti presuppongono che la collabora-zione diretta tra uomo e robot si estenderàtutto il processo produttivo a medio e lungotermine. Invece di lavorare uno accanto al-l’altro in spazi separati meccanicamente co-me accade oggi, in futuro uomo e robot col-laboreranno in un ambiente privo di barrie-re architettoniche. Soprattutto nelle applica-zioni di assemblaggio, ci sarà presto un dra-stico aumento del numero di sistemi di colla-borazione. Sistemi di presa di sicurezza certificata con-sentono oggi già le funzioni SLS (Safe Limi-ted Speed), SOS (Safe Operating Stop) e STO(Safe Torque Off). In modalità SOS i modulisono alimentati continuamente, in modo ta-le che le parti afferrate siano tenute in mo-do saldo anche senza forza di presa meccani-ca nel caso in cui un processo vienga interrot-to. Non appena si disattiva la modalità di si-curezza, le pinze passano direttamente allamodalità normale senza tempi morti e senzadover riavviare il sistema.Questo tipo di funzione Safety può aumen-tare la produttività e l’ottimizzazione dei co-sti soprattutto nei grandi sistemi. Ulteriorevantaggio della funzione Safety è la limita-zione ad un gruppo di componenti, in modotale che il sistema non venga riconosciuto co-me unico. La funzione Safety dei componen-ti presenta nuove sfide per i produttori, dal-la creazione di specifiche separate, alla qua-lifica del personale per l’assemblaggio e l’af-ter sales, alla documentazione. La meccatronizzazione dei sistemi di presa èun processo graduale. Il focus è nel collegamento di componenti esistemi, affinché si possa monitorare conti-nuamente il loro lo status e quello dell’am-biente circostante, garantendo al contempoelevata flessibilità. Questi componmenti infuturo varanno ancora più funzioni: genere-ranno informazioni.Inoltre, sistemi mofili e collaborativi aumen-teranno d’importanza e presente-ranno nuo-ve sfide nell’organizzazione dei processi. Perevitare di essere ta-gliati fuori, le aziende de-vono restare attive e sviluppare continua-mente nuovi prodotti e nuovi processi, cosìcome il know-how dei loro dipendenti.

La SCHUNK LWA 4P Powerball Lightweight Armpermette operazioni di assemblaggio

altamente mobile e flessibili

Le unità meccatroniche SCHUNK pick & place del-la serie PPU-E sono le più veloci e performanti sulmercato. Permettono la variazioni di processo in

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Gli assi lineari ad azionamento diretto SCHUNK LDx sono largamente impiegati nell’assemblaggio ad elevate prestazioni

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Settembre 201632

Fiere & Congressi

ALL4PACK Paris, il salone in-ternazionale di riferimen-

to dell’imballaggio e dell’in-tralogistica, proporrà nel 2016un programma di eventi inedi-to e pertinente sulle tematicheche investono al momento glioperatori del settore: imbal-laggi connessi ed ultra-smart ;le priorità in termini di sicurez-za, salute e trasparenza; l’eco-progettazione e lo scarto zero

o anche l’e-commerce. Graziea un ampio programma dieventi collaterali, ALL4PACKParis rende onore al suo slogan“Let’s be creative!” e proponeai visitatori un’autentica espe-rienza di visita incentrata sul-l’innovazione, in sintonia conla creatività degli attori delsettore. Per informazioni:www.all4pack.com

Dalla AMB, la Fiera internazionale specializzata nella la-vorazione dei metalli che si terrà a Stoccarda dal 13 al

17 settembre, l‘Unione tedesca dei produtti di macchineutensili (VDW) si aspetta soprattutto un nuovo orienta-mento dopo lo shock di Brexit. Il dottor Wilfried Schäfer,direttore generale della VDW, è sicuro che, in futuro, que-sto settore chiave riuscirà comunque a conservare e conso-lidare la sua posizione di leadership a livello mondiale.

Dottor Schäfer, cosa significa Brexit per i produttori tede-schi di macchine utensili?Da un punto di vista politico, il voto dei britannici a favoredell’uscita dall’UE è uno shock. Porta a un’insicurezza ge-nerale dell’economia europea e a una perdita di fiduciafra i partner commerciali internazionali. La situazione di-penderà in misura determinante dai piani futuri e dalla ra-pidità con cui la politica riuscirà a tranquillizzare i mercatie gli investitori.

Al di là di Brexit, dove si trovano le sfide e le opportunità

principali per i produttori di macchine utensili?Ci sono buone premesse affinché l’industriadelle macchine utensili affronti con successole sfide imminenti. Con una partecipazione al-le esportazioni di circa il 70%, essa è così benstrutturata da poter soddisfare ovunque, intempi rapidi, una crescita della domanda.Questo è fondamentale, considerando i rivol-gimenti di molti mercati e la debole domandacinese, che costringono all’identificazione e al-l’analisi costanti di nuovi mercati in crescita.

La politica pone condizioni generali essenzia-li. Come farà a dare il suo sostegno al setto-re? Per le medie aziende produttrici di macchine utensili, sa-rebbe d’aiuto disporre di maggiori incentivi statali per laricerca. Attualmente vengono poco sovvenzionate le me-die aziende più corpose, cioè quelle che contano fra 500 e2.000 impiegati, tipiche dell’industria delle macchine uten-

sili; non rientrando nella definizione di me-dia azienda, esse non sono incluse nei pro-grammi di sostegno dell’UE. �

Davanti a questo sfondo dove si situerà, se-condo Lei, la produzione delle macchine uten-sili fra cinque o dieci anni? Riuscirà a difende-re il suo ruolo di leadership?Siamo molto ottimisti nella previsione che ilsettore riuscirà a conservare e a potenziare ilsuo ruolo di leadership. Le premesse trovanoriscontro negli sforzi continui nella ricerca enello sviluppo e nell’analisi persistente deimercati in crescita.

Quali impulsi si attende dalla AMB 2016?Quali saranno i punti focali espositivi degliassociati della VDW?

Negli anni pari, la AMB offre ai suoi visitatori una piatta-forma ideale per orientare gli investimenti alle tecniche diproduzione. Dalla prossima AMB ci aspettiamo di chiarirela disponibilità degli investimenti per il resto dell’anno inGermania e in Europa.

Wilfried Schäfer, Direttore Generale

della VDW

a cura della Redazione

ALL4PACK 2016 Parigi Nord Villepinte, 14-17 novembre

Icentri di lavoro più avanzati del mondosaranno esposti presso l’edificio sud del

McCormick Place di IMTS – The Interna-tional Manufacturing Technology Show.Tuttavia, per massimizzare l'efficienza ela precisione del sistema, è necessario at-traversare la skyway dell’edificio ovest evisitare il padiglione Tooling e Workhol-ding.«Per ogni innovazione meccanica trove-rete a IMTS un’innovazione nell’ambitodegli utensili e della tecnica di bloccag-gio», afferma Jack Burley, Vice Presiden-te per Sales and Engineering presso BIGKaiser Precision Tooling Inc., HoffmanEstates, Illinois. «Per esempio, quest'an-no si vedrà l'introduzione degli utensiliintelligenti che utilizzano la tecnologiaBluetooth. Ognuno ha uno smart phoneal proprio fianco, quindi perché non svi-luppare apps che consentono ai supervi-sori di controllare in modalità wireless lostatus delle attrezzature e agli operatoridi scaricare le istruzioni di installazionee le impostazioni dei parametri?».«IMTS 2016 mette in mostra i providerspecializzati con competenze chiave neisettori specifici» dice Peter R. Eelman, Vi-ce Presidente – Exhibitions & Business De-velopment, AMT – Association For Ma-nufacturing Technology, l’organizzazio-ne madre di IMTS.

«Nel concentrarsi intensamente su unacosa e farla estremamente bene, leaziende del settore degli utensili e stru-menti di bloccaggio sviluppano prodottie tecnologie che portano le performan-ce della macchina e la precisione a nuovilivelli».Per mettere ciò in prospettiva, la nuovis-sima tecnologia digitale permette lo spo-stamento di una alesatrice con incremen-ti di 50 milioni di un pollice (0,000,05 mi-la-in.); un capello umano ha un diame-tro medio di 0,004-in.«Oggi siamo in grado di mettere unaciocca di capelli in un porta-utensile re-golabile e di spostarla di 1/50° del suodiametro, come anche di catturare e co-municare in modo digitale la storia di re-golazione di tale strumento» affermaBurley.Burley paragona la relazione tra lavora-zione e utensili con quella tra costruttoridi automobili e produttori di pneumatici:ognuno ha differenti competenze chiave,e il consumatore guadagna ottenendo lamigliore tecnologia da ciascuno.Per informazioni: www.IMTS.com

AMB: nuovo orientamento dopo Brexit

Il padiglione Tooling & Workholding espone i progressi nella precisione ed efficienza

IMTS 2016 Chicago, 12-17 settembre

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Settembre 2016 33

News dalle aziendea cura di Mattia Barattolo

Sick: 70 anni d’innovazioneDa 70 anni il nome SICK è sino-

nimo in tutto il mondo di so-luzioni e prodotti innovativi ingrado di definire nuovi standarddi riferimento nella tecnologia deisensori. Dalle idee geniali e dallospirito pionieristico di Erwin Sicksi è sviluppata la sensoristica cheha cambiato le prospettive in tut-to il mondo.Con il claim “Sensor Intelligence”,introdotto nel 2004, l’azienda hasintetizzato gli obiettivi di lungotermine ben oltre la semplice tec-nologia dei sensori ed è prontaper Industry 4.0.La realtà produttiva che Gisela edErwin Sick avevano inizialmente

pensato come una “ditta sana con80 o 100 collaboratori seleziona-ti”, è oggi una delle aziende lea-der di mercato a livello mondialeper la tecnologia di sensori e solu-zioni per svariate applicazioni in-dustriali; un vero e proprio “glo-bal player” con oltre 7.500 dipen-denti e un fatturato di oltre 1,25miliardi di Euro nel 2015.I 70 anni di SICK si traducono quin-di in 70 anni di innovazioni nellatecnologia dei sensori, che sonostati celebrati lo scorso 30 giugnocon una grande festa.. Il prossimoobiettivo è quello di produrre sen-sori intelligenti per i Cyber Physi-cal Systems di Industry 4.0”.

L’ing. Giovanni Gatto, Managing Director di Sick S.p.A. durante

i festeggiamenti della filiale italiana

Il momento della premiazione del Distributoredell’anno 2015 dei prodotti Omron

Universal Robots, azienda delgruppo americano Terady-

ne, con Headquarter ad Odense(Danimarca), a inizio giugno2016, ha aperto la propria sedeoperativa a Torino e ha chiama-to alla guida Alessio Cocchi, pro-veniente dalla Business Unit Ro-botics di Comau SpA. «La sfida di Universal Robots èentusiasmante – osserva AlessioCocchi, Sales Development Ma-nager Italy – perché si tratta dicostruire la nostra presenza, po-tenziarla e così far emergerel’Azienda tra i principali playerdella robotica nell’area SouthEurope & MEA. Le caratteristi-che dei prodotti Universal Ro-bots – continua Cocchi – sonodavvero uniche e rendono i no-stri robot perfetti per le esigen-ze delle piccole e medie impreseitaliane (PMI), ben oltre il classi-co mondo della robotica industria-le tradizionale. Per questo, anchea livello personale, essere alla guida della filiale italiana di UR mi riempie diorgoglio: si tratta di far conoscere al mercato il futuro della robotica industria-le, un passo importante in questo settore».«Uno dei miei compiti – conclude Cocchi – è quello di potenziare il rapportocon i distributori già attivi e costruirne di nuovi. UR cresce attraverso i partner,in un percorso trasparente, condiviso e di vero engagement. Non è un caso cheUR sia l’Azienda leader mondiale nella robotica collaborativa, con oltre 9.000robot installati in numerose applicazioni industriali».Cocchi vanta un’esperienza decennale in Robotica ed Automazione Industria-le. In particolare, durante la propria esperienza nella divisione Robotics di Co-mau SpA, ha rivestito il ruolo di Sales Specialist Italy e successivamente di Glo-bal Marketing Manager, gestendo e coordinando numerosi progetti strategicied operativi insieme ad un team internazionale.

Universal Robots arriva in Italia

Sacchi Giuseppe Spa ha ricevuto il premio Distributoredell'anno 2015 come riconoscimento delle attività di

promozione e vendita di prodotti Omron nel corso del-l'anno 2015.Il premio viene assegnato ogni anno da Omron al distri-butore italiano che si è distinto per l’impegno dimostratonella promozione e nella vendita di prodotti Omron diautomazione e per le attività strategiche e sinergiche svol-te durante l’anno nel mercato dell’Automazione Indu-striale.Maurizo Poli, General Director Sales EMEA Omron Euro-pe, Massimo Porta, Country General Manager e AndreaNespoli, Channel & Panel Sales Manager Omron Electro-nics hanno premiato Marco Brunetti. Direttore Generale,Roberto Beretta, Direttore Vendite e Daniele LucchettaAutomation Sales Manager di Sacchi Giuseppe Spa.

Sacchi Giuseppe distributore Omron dell'anno

Il produttore di macchine utensili e laserTrumpf ha investito circa 30 milioni di euro

in nuove strutture per lo sviluppo e la produ-zione di sorgenti laser allo stato solido. Per il

nuovo impianto di produzionepresso la sede di Schramberg,lo studio di architettura Bar-kow Leibinger di Berlino haprogettato un nuovo edificiodi 12.000 m2, raddoppiando ladimensione della superficie at-tualmente disponibile. L'am-pliamento creerà spazio suffi-ciente per tutti i reparti pro-duttivi, come le camere bian-che, il montaggio e gli uffici, eavrà effetti positivi sui flussi dimateriale e sui tempi di conse-gna. Nel nuovo stabilimento diSchramberg la produzionepartirà alla fine del 2017. Inol-tre, Trumpf ha in programma

di espandere il centro di sviluppo di Schram-berg, inaugurato nel 2013, con l'aggiunta diun ulteriore piano che coprirà una superficiedi 1800 metri quadrati.

HxGN LIVE è il maggior evento a puntare iriflettori su Hexagon e il suo vasto portfo-

lio di soluzioni. HxGN LIVE, a cui hanno parte-cipato oltre 3000 persone da tutto il mondo,ha sperimentato con successo il trasferimentoall'Anaheim Convention Center in California,che sarà la sede anche dell'edizione 2017.Ricollegandosi alla presentazione di aperturadel Presidente di Hexagon Manufacturing In-telligence, Norbert Hanke, ‘La forma del pro-gresso’, il Summit del Percorso ManufacturingIntelligence, Automazione e Industria 4.0, haapprofondito il significato di produzione in-telligente. Presentata da Paolo Guglielmini eZvonimir Kotnik di Hexagon Manufacturing In-telligence, la sessione principale ha invitato ungruppo di esperti dell'industria.Detlef Zuehlke di SmartFactoryKL ha parlatodelle origini di Industria 4.0 e ha spiegato par-te delle attività di ricerca in corso in questocampo, per poi passare la parola a Michel Gad-bois di iBASEt. La presentazione di Gadbois,‘Surfing the Digital Thread’ ha trattato le at-tuali applicazioni di processi intelligenti nelsettore aeronautico sulla base di un interes-

sante studio di implementazione. Alla fine idue speaker sono stati raggiunti sul palco daclienti Hexagon, invitati a far conoscere le pro-prie esperienze di applicazione dei principi diIndustria 4.0. Il gruppo ha poi raccolto doman-de dal pubblico che hanno dato origine a unavivace discussione.Il racconto del Percorso Manufacturing Intelli-gence continua con il ritorno ad Anaheim diHxGN LIVE dal 12 al 15 giugno 2017.

Hexagon Manufacturing Intelligence plasma il progresso a HxGN Live

A HxGN LIVE 2016 hanno partecipato oltre 3000 persone da tutto il mondo

Alessio Cocchi è il Sales Development Manager Italy

di Universal Robots

Trumpf investe 30 milioni di euro nel sito di Schramberg

Rendering del nuovo sito produttivo Trumpf di Schramberg

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Settembre 201634

Speciale

Presidente manca ormai poco all’inizio diBI-MU. Quanto potrà incidere il successo diquesta edizione sul buon andamento delcomparto anche del prossimo anno, dopoun ottimo 2015 e un altrettanto lusinghie-ro 2016?Partiamo da un dato: il mercato italiano,dopo anni di difficoltà, dal 2014, è tornatoa investire inmacchine utensili. Certo il ter-reno perso con la crisi del 2009 non è statoancora completamente recuperato, ma sia-mo sulla buona strada. In più anche l’ulti-ma rilevazione a oggi disponibile, ovverol’indice degli ordini raccolti dai costruttoriitaliani, nel secondo trimestre dell’anno,evidenzia un incremento della raccolta sulmercato domestico del 5% rispetto al pe-riodo marzo-giugno 2015. Siano al dodice-simo trimestre consecutivo di crescita; inquesto periodo abbiamo avuto una BI-MU,una EMO MILANO e due edizioni di LA-MIERA, tutte hanno sicuramente contribui-to a incrementare la predisposizione agliinvestimenti da parte degli utilizzatori ita-liani e così farà certamente la prossima edi-zione della biennale che si preannuncia find’ora un successo. D’altra parte BI-MU èl’unica manifestazione italiana dedicata alsettore che può vantare una storia lunga60 anni e, si sa, che essere da così lungotempo sul mercato significa saper presen-tare un’offerta forte, autorevole e sempreattuale.

Dopo gli investimenti in macchine utensi-li, il settore manifatturiero italiano dovràpensare a investire per digitalizzare le im-prese e renderle sempre più competitive.A suo avviso il sistema bancario italiano èin grado di valutare questo tipo di innova-zione e quindi finanziare le imprese? Qua-li misure da parte del sistema paese do-vrebbero essere messe in campo?Certamente, il settore, come il resto dell’in-dustria manifatturiera, è oggi di fronte al-la sfida che per semplicità, e in un modo unpo’ approssimativo, viene identificata conil termine di Industria 4.0. La digitalizzazio-ne e l’automatizzazione degli impianti rap-presentano una necessità sempre più strin-gente per operare in modo competitivo sulmercato globale. Fortunatamente, o me-glio per nostri meriti, non partiamo da ze-ro, infatti, già da anni si lavora nel digita-le, nell’uso di sensori e in progetti di ma-nutenzione preventiva e in remoto. Un esempio di questo può essere l’assisten-

za a distanza tramite cloud ma anche lo svi-luppo di sistemi di realtà aumentata attra-verso cui l’operatore viene guidato nell’in-tervento di riparazione della macchinautensile da un tecnico che si trova a miglia-ia di chilometri di distanza. Un altro esem-pio può essere il monitoraggio e la manu-tenzione preventiva con l’analisi dei dati ela gestione degli stessi in tempo reale.Ma c’è ancora molto da fare anche nel no-stro settore perché, come costruttori di si-stemi di produzione, dobbiamo dotaresempre di più i nostri prodotti di queste tec-nologie e, al tempo stesso, dobbiamo in-crementare il contenuto digitale nei nostristessi stabilimenti produttivi.Riguardo al sistema bancario posso dirleche, da parte di UCIMU, come abbiamo fat-to fino adesso, sarà massimo l’impegno nelpresentare le esigenze specifiche del com-parto in modo che, oltre ai bilanci e ai nu-meri dei business plan, possano megliocomprendere il valore dei progetti che ab-biamo in cantiere in materia di 4.0. La conoscenza di chi siamo e di ciò che fac-ciamo è indispensabile perché la valutazio-ne del progetto sia positiva e dunque siapoi eventualmente possibile ottenere fi-nanziamenti. Noi lavoreremo su questo,l’auspicio è che il sistema bancario, certa-mente meno in sofferenza di qualche an-no fa, ci segua. Sul fronte delle misure in capo alle autori-

tà di governo, il super ammortamento bensi sposa con questa necessità di aggiorna-mento di macchine e impianti e dunquestiamo lavorando affinché venga prolun-gato a tutto il 2017. Infine della cosiddettaNuova Sabatini, che permette finanzia-menti agevolati, è evidente il beneficio chepuò portare al processo di ammoderna-mento dei sistemi di produzione affinchécresca il tasso di digitalizzazione e automa-tizzazione.

Tornando a BI-MU cosa dicono attualmen-te i numeri se confrontati con l’edizione2014?A tre mesi dall’evento quasi tutti gli spazidisponibili sono esauriti: dati alla manopossiamo già dire che 30.BI-MU sarà un suc-cesso non solo per i numeri che saranno evi-dentemente almeno sul livello della passa-ta edizione ma per i contenuti davvero in-novativi che metteremo in mostra. La manifestazione, quest’anno, presentauna serie innumerevole di iniziative e ap-profondimenti tematici legati alle nuovetecnologie e a aree di innovazione, ancheinedite per la biennale della macchinautensile, che sapranno richiamare l’atten-zione dei visitatori. Con riferimento all’edizione numero 30 ab-biamo voluto arricchire la mostra svilup-pando aree tematiche specifiche ed i pro-getti sono piaciuti agli espositori. Penso al-

le aree Focus Meccatronica e Potenza flui-da ma, anche a quella dedicata alle tecno-logie additive che, rispetto alla passata edi-zione di BI-MU, ha raddoppiato il numerodi espositori e visto crescere in modo piùche esponenziale la superficie dedicata. Se queste aree a contorno dell’esposizio-ne tradizionale hanno incontrato il favo-re degli espositori, crediamo che il valoree il contenuto di ciò che sarà esposto faràdi 30.BI-MU un’edizione di successo pres-so tutti i visitatori a cui abbiamo riservatoun cartellone di eventi di approfondimen-to tecnico che non ha eguali. Basta sfo-gliare il programma dei convegni del Qua-lity Bridge per constatare da subito il pro-filo della nostra proposta. Invito fin d’oratutti i lettori a visitare il sito di BI-MU perapprofondire l’argomento.D’altra parte per questa BI-MU, che arrivain scia a una EMO MILANO da record, ab-biamo realizzato una serie di servizi pro-mozionali e di facilities per gli operatori delsettore davvero variegata. Il nostro inten-to è permettere a ciascuno degli oltre mil-le espositori che saranno a Milano di valo-rizzare al massimo il proprio investimento.Vogliamo che siano soddisfatti dei contattiottenuti ma anche che si sentano “cocco-lati” dagli organizzatori. E a proposito deicontatti, BI-MU anche in questo è in primafila: con una densità altissima di visitatoripresenti per espositore.

Diamo uno sguardo al 2017: due importan-ti manifestazioni di cui molto si parla: LA-MIERA 2017 e M&MT. Quali sono le aspet-tative di UCIMU per questi eventi?Lamiera cambia posizione nel calendariofieristico internazionale e cambia sede:l’appuntamento con la prossima edizioneè a maggio 2017, anno dispari quindi, a fie-ramilano Rho. La macchine utensile italia-na ha dunque un hub dedicato e ha sceltoquello più adeguato per strutture e perraggiungibilità anche dall’estero. Siamocerti, quindi, che LAMIERA potrà così an-cor più crescere, sviluppando ulteriormen-te il suo carattere internazionale e incre-mentanto il suo peso nel panorama mon-diale delle fiere dedicate alle tecnologiedella lavorazione della lamiera. Per la pros-sima edizione, abbiamo in serbo numero-se iniziative.Per quello che riguarda M&MT, invece, ciòche mi preme sottolineare è che, insieme aHannover Fairs International e Fiera Mila-no, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE è im-pegnata nello sviluppo di un vero e propriobusiness event dedicato a meccatronica,motion, control, embeded e a tutte le tec-nologie digitali pensate per favorire l’au-tomatizzazione e l’informatizzazione dimacchine e impianti produttivi. Abbiamopartner prestigiosi per questo progetto e,a breve, potremo svelare tutti i dettagli.

Intervista a Massimo Carboniero Presidente UCIMU-Sistemi per Produrre

Alla vigilia della kermesse milanese dedicata all’industriadelle macchine utensili, dei sistemi di produzione, dei robot e di tutte le tecnologie annesse, abbiamo intervistato, fresco di nomina, Massimo Carboniero Presidente dell’Associazionedei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione.

Da un’idea di HANNOVERFAIRS INTERNATIONAL,UCIMU-SISTEMI PER PRO-DURRE e FIERA MILANOnasce M&MT, manifesta-zione espositiva BtoBtrasversale a tutti i setto-ri manifatturieri proget-tata per essere luogo diincontro, scambio di co-noscenza, sviluppo di nuo-vi progetti di ricerca e crea-zione di collaborazioni com-

merciali tra operatori delmondo della meccatronica, au-

tomazione, embedded, oleodi-namica e pneumatica, misura e

controllo e tecnologie ICT per l’indu-stria.

In scena dal 4 al 6 ottobre 2017 a fieramila-no Rho, M&MT è progettata secondo un la-

yout che si ispira alla tipica piazza italiana,con grandi spazi lasciati alla convivialità eall’incontro di espositori e visitatori, e unadisposizione snella e uniforme degli standespositivi tutti intorno ad essa.Dal motion system alla meccatronica, dal-l’automazione industriale all’embeddedelectronics, dalle soluzioni di oleodinamicae pneumatica alla robotica e ai sistemi dicontrollo, la competitività del prodotto ma-nifatturiero è funzione delle svariate intel-ligenze che permettono di gestire in termi-ni integrati e avanzati la catena di processoindustriale. Di queste intelligenze M&MT sifa espressione per garantire a offerta e do-manda la più qualificata occasione di con-fronto.Con M&MT nasce anche un nuovo modo di“fare fiera”. Infatti, M&MT è la prima mo-stra in cui l’espositore non deve pensare aldettaglio relativo al proprio stand, all’alle-

stimento e alla movimentazione dei prodot-ti, non deve occuparsi dell’aggiornamentodel Catalogo online e dell’accesso wi-fi, nonsi deve preoccupare del parcheggio auto edel servizio di ristorazione, né per il suo staffné per i clienti che deciderà di invitare. Per-ché tutto è incluso e curato dagli organiz-zatori.Ma c’è molto di più dietro l’innovativo for-mat ideato dagli organizzatori di M&MT: lemetrature degli stand sono standard e ascelta tra cinque “taglie” (S, M, L, XL, XXL)secondo l’esigenza dell’espositore. Un’ideache permette una ragionata distribuzionedegli spazi semplificando la visita e il con-fronto degli operatori in fiera.Inoltre, tutte le formule di adesione sonoall-inclusive e comprendono numerosi ser-vizi per espositori e visitatori: dalla tesseraingresso al parcheggio riservato, dall’acces-so all’open bar e ristorante alla partecipa-zione libera ai convegni, all’utilizzo dellapiattaforma matchmaking per fissare i pro-pri incontri di business prima dell’inizio del-l’evento. Informazioni sempre aggiornate su mmt-italia.it; twitter: @motionmecha; facebook:motionmecha

M&MT, il primo business-event dedicato a Motion e Mechatronics

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Teste angolariLa gamma di teste Alberti siarricchisce quest’anno dinuovi modelli. Dopo essersiconcentrati su linee più gros-se con ingranaggi potenzia-ti per settori di produzionecome pompe e valvole, e suteste ad alta pressione e altavelocità che coprono varieapplicazioni sia in campo ae-reonautico, sia in quello au-tomotive, l’azienda saronne-se si è dedicata maggiormen-te a completare la richiestaper lavori più di minuteria.La nuova linea Aluminium èinfatti composta da teste piùleggere, perché realizzate inalluminio, di dimensioni ridotte, studiate ap-posta per macchine utensili con attacco ISO-BT 30 e ISO-BT 40 che hanno una limitazio-

ne di peso al cambio utensi-le e che hanno bisogno di al-te velocità. Queste teste, pur essendopiù leggere, hanno la quel-la qualità e affidabilità del-le standard, possono avereil refrigerante interno e iltassello di posizionamentopersonalizzato. Da anni infatti Alberti si staspecializzando in attrezza-ture per microlavorazioni,come i modelli Slimline eTurboflex dotati di mandri-ni e motori ad aria integra-ti, con un diametro massimoin pinza di Ø3mm, in gradodi raggiungere velocità finoa 60.000 giri/min.

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Centro di tornituraIl tornio parallelo a controllo numerico mo-dello “GF/SC 10CNC” a quattroguide è caratte-rizzato dal fattoche le guide delcarro e della con-tropunta sono traloro completa-mente indipen-denti. Questa ca-ratteristica permettedi evitare interferenzatra carro, lunette e contro-punta e permette la possibilità di avere piùcarri operanti sulla stessa macchina. La testaporta mandrino poggia sul bancale in mododa lasciare libere le guide del carro.La stabilità della macchina viene garantitada un allargamento della base di appoggio

della testa sul banco. Questo permette diproteggere in modo economi-

co e semplice le guide delbancale e l’alloggiamen-to della cremagliera condelle coperture telesco-piche.Il tornio è disponibile in

diverse altezze punte (da460 a 560 mm) e può es-

sere fornito con differentimotorizzazioni del mandrino (40 o

60 kW) e con configurazioni differenti permeglio adattarsi alle esi-genze produttive degli uti-lizzatori. La macchina può

essere equipaggiata di un motore torque di-rettamente calettato sul mandrino in mododa ottenere il migliore asse “C” possibile.Pad. 13 – Stand B07Per informazioni: Giana Spa Tel. +39 0331 658302

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Speciale

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Speciale

La nuova generazione di macchine Soraluce èbasata su una revisione totale della macchinadal punto di vista dell’utilizzatore, concen-trandosi sul miglioramento dell'efficienzaoperativa e sviluppando un concetto di “TotalMachine” che prende in considerazione nonsolo la macchina, ma anche l'intera area di la-voro. Tutte le interazioni dell'operatore con ivari elementi della macchina sono analizzatee implementate in modo ottimale. L'evoluzio-ne del design rende più facile gestire e man-tenere la macchina. Soraluce ha lanciato nelmercato una nuova generazione di macchine,che hanno un ambiente di lavoro più ergono-mico e garantiscono la massima protezioneper l'operatore, tanto da essere stata recente-mente premiata con il Red Dot Award proprioper il suo design innovativo.Il sistema DAS di Soraluce è una rivoluzionenel settore delle macchine utensili. È costitui-to da un dispositivo che aumenta attivamen-te la rigidità dinamica della macchina, incre-mentando così la capacità di taglio fino al300% e riducendo il rischio di chatter duranteil processo di lavorazione. Il DAS aumenta lacapacità di taglio, migliora la qualità della su-perficie e riduce il rischio di rottura degli uten-sili, aumentandone la vita utile in condizioniestreme. Il sistema DAS ha vinto i premi Qua-lity Innovation of the Year 2015 e Best of In-

dustry 2015.A BIMU 2016 Soraluce presenta la nuova fre-satrice-alesatrice a montante mobile FR-14000, centro multitasking, che offre alta ver-satilità e produttività per la lavorazione dicomponenti di grandi dimensioni. Tale model-lo è l'espressione dei valori dell’azienda: affi-dabilità, precisione e competitività. Grazie al-lo sviluppo di questi concetti, i clienti riscon-trano enormi miglioramenti a livello di manu-tenzione, ergonomia, alta dinamica e incre-mento della sicurezza nell'ambiente di lavo-ro. Il suo design rigido e stabile offre grandibenefici in termini di produttività e di preci-sione nella lavorazione di componenti di gran-di dimensioni. Esso è ideale per numerose ap-plicazioni in diversi settori, quali quello del-l’energia (turbine eoliche e del gas), navale,

dei beni strumentali e di meccanica di preci-sione, garantendo la massima precisione, pro-duttività e affidabilità nelle lavorazioni estre-mamente complesse di componenti gravose.È molto versatile, in quanto consente una va-sta gamma di configurazioni.Il suo design rigido fornisce elevata precisio-ne e produttività nella lavorazione di compo-nenti di grandi dimensioni. La macchina offrerisultati di lavorazione ad alte prestazioni,grazie al suo sistema di guida ad elevata dina-mica e un sistema di guida e smorzamentocombinato, oltre ad offrire ottimi risultati intermini di potenza e capacità di taglio.La struttura modulare della macchina offreuna notevole versatilità e può essere dotatadi un gran numero di accessori opzionali eun'ampia gamma di teste di fresatura-alesa-tura, consentendo alla macchina di essereadattata alle esigenze del cliente, con elevataefficienza e precisione. Inoltre, essendo unamacchina a montante mobile, l'area di lavoropuò essere configurata secondo le esigenzespecifiche di ogni cliente, con una o più sta-zioni di lavoro, che permettono di effettuarelavorazioni simultanee. Possono inoltre esse-re integrati: piani di lavoro, squadre, tavoleausiliarie, tavole girevoli o rototraslanti e ta-vole di tornitura. La macchina risponde appie-no ai requisiti multitasking e di versatilità, al-tresì permette la finitura di pezzi in un nume-ro minimo di set-up. Grazie al basamento compatto longitudinale

e alla architettura dell’accoppiamento dellacolonna con l’asse X, il centro di gravità dellamacchina è mantenuto molto basso, consen-tendo un’elevata stabilità della stessa, la ridu-zione dei costi di fondazione, il miglioramen-to nel funzionamento e una manutenzionepiù agevole grazie alla struttura ergonomica.La macchina è dotata di corsa verticale di 4.500mm e di corsa trasversale di 1.900 mm; la po-tenza del mandrino è di 55 kW, inoltre è do-tata di tavola rototraslante di 2500 x 3000 mme W: 2000 mm, con una capacità di 40 Ton. LaFR-14000 ha un elevato grado di automazio-ne, grazie ai sistemi automatizzati di cambioteste e cambio utensili.La macchina incorpora, inoltre, le più recentitecnologie sviluppate da Soraluce, come il si-stema DAS e il Ram Balance, il Dynamic CNCRam Balance System, brevettato, che si occu-pa della precisione geometrica, linearità e pa-rallelismo della ram, sull’asse verticale e tra-sversale.Tutte queste tecnologie inglobate di nuovagenerazione sono integrate con il nuovo con-trollo Heidenhain TCN640, un controllo mul-tifunzione dove SORALUCE incorpora il pro-prio know-how in termini tecnologici,di svi-luppo e di soluzioni applicative all’avanguar-dia, per un controllo preciso e una maggioreaffidabilità nella lavorazione.Pad. 9 – Stand C26Per informazioni: Soraluce Italia Tel. +39 0429 603001

Soraluce fa parte di Danobat Group, la divisionemacchine utensili della Mondragon Corporation,

uno dei più grandi gruppi in Europa

Nuova generazione di fresatrici e alesatrici

KASTOspeed: taglio rapido e preciso in grande serie. Stabili-menti di lavorazione alla pressa oppure di fucinatura, fabbri-canti di raccorderie e di parti elet-triche, il settore del commercio del-l’acciaio e quasi tutti i fornitori del-l’industria automobilistica si avval-gono delle prestazioni della KA-STOspeed nel taglio in acciaio e me-talli non ferrosi. Le segatrici circolari automaticheconvincono per i loro tempi di cicloridottissimi e, nel servizio a due fi-no a tre turni, rendono possibili mi-lioni di tagli di precisione all’anno.Grazie alla loro alta affidabilità eprecisione le segatrici automaticheKASTOspeed sono tra le segatricicircolari per la produzione in gran-de quantità più vendute del mondonel loro genere. La KASTOspeed produce in lavorocontinuo grandi serie, quando si tratta di tagli in acciaio op-pure metalli non ferrosi. A secondo del grado di truciolabilità del materiale e delle esi-genze della produzione si impiegano lame in acciaio HSS (ex-tra rapido) normale oppure monouso in metallo duro con le

velocità di taglio adatte. La posizione ottimale del riduttoreed il serraggio del pezzo a quattro punti rendono possibile lamassima riduzione della corsa di taglio. Per l’handling delle barre e dei pezzi tagliati vengono offertesvariate opzioni, che vanno fino all’integrazione in un magaz-

zino ed il concatenamento con mac-chinari di lavorazione. Per poter prestoccare delle grandiquantità di materiale grezzo primadella macchina, sono disponibili va-rianti di caricatore differenziate. Cominciando con il caricatore incli-nato, sul quale si può sistemare unostrato di materiale, passando per uncaricatore di fasci, nel quale un fa-scio di materiale viene singolarizza-to in modo completamente automa-tico, fino al caricatore piatto perprofilati rettangolari e speciali, co-me pure per materiali a superficiesensibile, risultano disponibili sva-riate opzioni per un servizio lungocon intervento ridotto di persona-le. Con il rifornimento diretto da un

magazzino automatico della KASTO risulta possibile eseguirela lavorazione in successione di più fasci di materiale, fino allafine. Pad. 9 – Stand A50Per informazioni: Kasto – Tel. 0049 7802 1215

Segatrici circolari automatiche con caricatore

Kastospeed è adatta al taglio di acciaio e metalli non ferrosi

Con il nuovo catalogo Gerardi TOOLING 02/2016un'amplissima gamma di portautensili motorizza-ti e statici per torni CNC si affianca alle teste ango-lari e ai moltiplicatori di giri già affermati da anniin tutto il mondo. Più di 750 modelli disponibili per tutte le più im-portanti marche di torni:• Biglia (50 modelli disponibili)• Dmg/mori (71 modelli disponibili)• Doosan (95 modelli disponibili da BMT 45 ABMT85)

• Goodway (10 modelli disponibili)• Haas (20 modelli disponibili nuova gamma contrascinatore modulare)

• Mazak (42 modelli disponibili nuova gamma conelevate prestazioni)

• Miyano (23 modelli disponibili)• Nakamura (66 modelli disponibili)• Okuma (10 modelli disponibili) e di torrette VDI standard din 69880 con prese dimoto:• VDI-Din5480 "Sauter"(105 modelli disponibili)• VDI-Din5482 "Sauter"(94 modelli disponibili)• VDI-Din1809 "Duplomatic (74 modelli disponibili)• VDI-Baruffaldi (106 modelli disponibili)In totale il catalogo Tooling presenta 766 diversimodelli di motorizzati ed è anche facilmente con-sultabile on line sul sito www.gerardi.itAlcune delle caratteristiche e opzioni più interes-santi sono le seguenti:• 2 anni di garanzia • rapporto qualità prezzo tra i migliori del mercato• consegna rapida per i modelli standard• un innovativo e praticissimo sistema di cambiorapido utensile adattabile a qualsiasi modello dimotorizzato o anche di teste angolari esistentisul mercato;

disponibili anche versioni con: - regolazione uscita ±90°- numero di giri moltiplicato- numero di giri ridotto- con refrigerante interno (anche per i modelli

universali ±90°)- con uscita porta-fresa e attacco weldon.

Pad. 11 – Stand D06-E05Per informazioni: Gerardi – Tel. +39 0331 303911

I portautensili motorizzati Gerardi sono disponibili in più di 750 modelli

Non solo Morse e Teste Angolari

Rettificatrici Ghiringhelli S.p.A. di Luino(VA), sarà presente alla 30ª BIMU di Mila-no dove esporrà, tra le ultime novità pro-dotte, la nuova gamma delle rettificatri-ci senza centri APG-S CNC8A. Con 95 an-ni di attività continuativa, Ghiringhelli èuna realtà storica tra i costruttori ita-liani di macchine utensili. Si è sempredistinta nella progettazione e costru-zione di rettificatrici senza centri adaltissima precisione e contenuto in-novativo. L’alta qualità e affidabilità dei pro-dotti realizzati unita alla scelta, comemission aziendale, di proporsi comesolutori di problemi, le hanno per-messo di essere apprezzata da unaestesa clientela, come fornitore alta-mente tecnologico e di affermarsi sulmercato internazionale tra le leadernel proprio campo d’attività. I numerosi modelli proposti che com-pongono la rinnovata gamma ad altatecnologia, trovano applicazione in di-versi settori produttivi quali per esempiol’automotive, aerospace, cuscinetti, mo-tori elettrici, tessile, utensileria. Tra questi, spicca il modello S della recen-te versione delle rettificatrici senza cen-tri serie APG, naturale evoluzione dellaprecedente serie, sviluppata per rendere

le macchine non solo più performanti masempre più conformi ai principi di eco-compatibilità e minore impatto energe-tico da parte degli utilizzatori finali. In particolare, la nuova serie APG-S ha unbasamento in quarzo sintetico che garan-

tisce un’elevata ammortizzazione vibra-zionale e bassa inerzia termica, una no-tevole resistenza a pressione/flessione esoprattutto un perfetto bilancio ecologi-co del sistema. La rettificatrice APG-S CNC8A espostapuò essere dotata di mola operatrice conlarghezza massima fino a 250 mm, dia-

metro di 610 mm, potenza fino a 30 kWper velocità periferiche fino a 63 m/s. La mola conduttrice abbinata, ha diame-tro esterno di 305 mm con coppia fino a11 Nm. Tutte le rettificatrici senza centri di que-

sta serie, sono dotate di una carena-tura che garantisce il totale conteni-mento dei fumi e dei liquidi di refri-gerazione. Non ultimo, possiedono lepiù moderne dotazioni meccaniche,elettriche ed elettroniche che ne ga-rantiscono alta precisione, affidabili-tà e ripetibilità nei cicli di lavoro. Completano la configurazione mac-china, alcuni accessori opzionali persoddisfare le diverse esigenze degliutilizzatori finali quali, varie tipolo-gie di caricatori, tramogge, alimenta-tori, scaricatori, espulsori e misurato-ri post-process di tipo meccanico,pneumatico o a sistema laser. Inoltrevengono proposte varie soluzioni di

depuratori del liquido refrigerante, aspi-ratori, bilanciatori della mola operatricee telecamere per il controllo e l’orienta-mento dei pezzi.Pad. 15 – Stand E06Per informazioni:Rettificatrici GhiringhelliTel. +39 0332 543411

Nuova rettificatrice senza centri APG-S CNC8A

Rettificatrice senza centri APG-S di Ghiringhelli

di Claudio Tacchella

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Settembre 2016 37

L’asservimento macchinaautomatizzato e, più in ge-nerale, il trend che conduceprogressivamente allaSmart Factory e all’Industria4.0, sarà per Schunk temacentrale delle novità, ogget-to della prossima BIMU diottobre.Per soddisfare una doman-da sempre più esigente daparte dei consumatori, l’in-dustria si scontra ogni gior-no con la necessità di pro-durre un’elevata varietà diprodotti, ma con un nume-ro minimo di operazioni,una riduzione dei tempi dipreparazione e di ciclo.Schunk, esperta nella tecni-ca di serraggio e nei sistemidi presa, propone soluzioniper ottimizzare la propriaproduzione, semplificandole operazioni e razionaliz-zando i costi, pur mantenen-do prestazioni ottimali, ele-vata precisione e affidabili-tà dei processi.Nella tecnica di serraggio, ilsistema modulare a puntozero Vero-S rappresentauna tecnologia all’avan-guardia, in particolare nel-le nuove versioni Vero-SWDB con moduli impilabilie Vero-S mikro, il modulo diserraggio più piccolo delmondo.L’attrezzatura Vero-S con-sente il serraggio diretto dipezzi, attrezzature o palletsenza dispositivi aggiuntivied in combinazione con il

cambio rapido per robotNSR è possibile realizzare unattrezzaggio macchina velo-ce ed efficiente, in manieracompletamente automaticaed in parallelo ai tempi di la-vorazione. Durante la mani-festazione, infatti, una celladimostrativa, realizzata gra-zie alla preziosa collabora-zione con Evolut - uno deipiù importanti integratoriEuropei di sistemi robot – di-mostrerà l’efficienza del ca-rico/scarico robotizzato, si-mulando la perfetta intera-zione tra sistemi automaticidi cambio rapido e sistemi diserraggio stazionarioSchunk.Per i sistemi di presa, le nuo-ve pinze PGN-plus e PGN-plus-Electric, dotate di gui-de a scorrimento dentata a

lubrificazione permanente,rendono praticamente su-perflue le operazioni di ma-nutenzione e garantisconofino a 50 milioni di cicli incondizioni normali e in am-bienti puliti. Schunk propone nel com-parto della meccatronica,l’attuatore lineare più sem-plice sul mercato, ELP, l’uni-co con con motore ad azio-namento lineare da 24V,compatto e con funzioneauto-learn, che necessita dipochissima manutenzione,ideali nei processi d’assem-blaggio sempre più flessibi-li, legati al contesto innova-tivo dell’Industria 4.0. Pad. 11 – Stand D24Per informazioni: Schunk IntecTel. +39 031 495 13 28

Una cella dimostrerà l’efficienza del carico/scarico robotizzato,simulando la perfetta interazione tra sistemi automatici di cambio rapido

NSR e sistemi di serraggio stazionario Vero-S di Schunk

Asservimento macchina automatizzato

Speciale

Siamo presenti a

pad. 15 - stand F09

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Settembre 201638

Speciale

Sermac srl di Muggiò (MB), rappresen-ta e distribuisce in esclusiva sul merca-to italiano importanti case, leader nelproprio settore di applicazione e saràpresente alla 30ª BIMU di Milano, do-ve esporrà l’intera gamma e le ultimenovità delle case Norelem Sas e TRC srl.Norelem Sas, con il suo catalogo “TheBig Green Book” è diventata sinonimo,da oltre 50 anni, della più ampia offer-ta mondiale di componenti normaliz-zati, articoli e soluzioni specifiche perl’officina.Con più di 1.450 pagine, 30.000 artico-li costantemente aggiornati dei qualiben il 98% è disponibile presso il ma-gazzino centrale europeo “in prontaconsegna” e senza alcun limite mini-mo d’ordine, il “The Big Green Book”è un’opera unica nel suo genere e unapresenza insostituibile da guida a mi-gliaia di operatori tecnici, produttoriindustriali e responsabili degli acqui-sti. La versione cartacea, date le sue di-mensioni, viene aggiornata ogni dueanni ma Norelem aggiunge con rego-larità mensile nuovi componenti le cuischede tecniche sono facilmente repe-ribili dal proprio sito internet e scari-cabili in pdf. Inoltre, sono disponibilile librerie degli articoli proposti, nelformato 2D e 3D compatibile con lamaggior parte dei sistemi CAD presen-ti sul mercato.Presso lo stand oppure contattando di-rettamente la Sermac, i visitatori po-tranno ritirare o richiedere gratuita-mente copia della nuova stampa Edi-zione 2016 o la versione su CD.

Da Sermac soluzioni complete

di Claudio Tacchella

È possibile scaricare liberamente la ver-sione integrale in pdf del “The Big Gre-en Book” dal sito www.sermacsrl.como gli articoli suddivisi in tipologie.TRC srl, è la recente azienda propostada Sermac a completamento di gam-ma nel settore degli strumenti di misu-ra ad alta precisione. Le nuove macchine di misura presentisul catalogo TRC si compongono di:- Altimetri ad azionamento pneumati-co con corsa di misura fino a 625 mm,tastatore motorizzato, display LCD acolori con interfaccia intuitiva, espor-tazione disegni 2D,- serie dei Proiettori di Profili sia oriz-zontali che verticali, con schermo basedi diametro 300 mm o superiore, obiet-tivi standard da 10X o su richiesta da20X, 50X e 100X, luce diascopica edepiscopica, visualizzatore multifunzio-ne con software 2D per la costruzionee calcolo degli elementi geometrici,- serie delle Macchine di Visione 2D/3Dcon azionamento assi manuale, se-miautomatico o automatico, comple-te di banco e PC con software 2D spe-cifico ed innovativo per misure singo-le o combinate, sistema di visione a co-

Nuovi mandrini ermetici

A 35 anni dall’invenzione del mandrino KNCSa ricambio rapido più venduto al mondo, laSMW-Autoblok è riuscita a risolvere l’inconve-niente principale di questa tipologia di man-drino: la contaminazionedel meccanismo inter-no da parte di trucio-lo, refrigerante esporco.I nuovi Mandrini Er-metici KNCS-2G per-mettono un’altissi-ma ripetibilità di ri-cambio dei morsetticon risultati eccellentisia su torni oriz-zontali che su tor-ni pick-up. La lavo-razione di tornitura in duro degli ingranaggiavviene senza la minima contaminazione in-terna, in ogni condizione di lavoro, su torniorizzontali, verticali e su torni pick-up per fu-sioni e fucinati. La protezione totale è garan-tita da guarnizioni poste sul corpo del man-drino e sulle griffe basi.I grandi vantaggi tecnici dei nuovi mandriniKNCS-2G sono:• Protezione totale da trucioli e sporco;• Attrezzamento rapido dei morsetti in menodi 1 minuto;• Ripetibilità di ricambio inferiore ai 0,02 mm;• Montaggio sia su tornio orizzontale che ver-ticale;• Grande foro centrale per l’utilizzo completodel passaggio barra della macchina.La caratteristica particolare dei mandriniKNCS-2G consiste nella protezione di tutti icomponenti del mandrino in modo da adat-tarsi a qualsiasi condizione di lavoro. I Mandrini KNCS-2G sono stati studiati con unsistema di bassa manutenzione nel quale si èottimizzato il sistema di lubrificazione inter-na mantenendo costante la forza di serraggio.Pad. 15 – Stand E12Per informazioni: SMW-Autoblok Tel. +39 011 9638411

I mandrini KNCS-2G sono disponibili nei diametri210 – 225 – 260 – 325 – 40

lori ad alta risoluzione e definizione,luce episcopica e diascopica a led rego-labile e tastatore Renishaw fornibile surichiesta.La serie di macchine TRC, nelle varieesecuzioni e grazie ai numerosi acces-sori previsti, costituisce una rispostaflessibile ad un prezzo competitivo aquanto richiede il mercato.Infatti, il programma risponde alle esi-genze di un sempre maggior numerodi officine che necessitano sia di con-trolli accurati della produzione che po-ter corredare di specifica documenta-zione il proprio prodotto.«Sermac - dichiara Alberto Gillio Tos,titolare della società - è una realtà incontinua espansione e sempre più pre-sente in maniera capillare sul mercatoitaliano. Grazie alla lunga esperienzatecnico commerciale acquisita nel pro-prio settore, forniamo prodotti di altaqualità e affidabilità oltre che servizi eprogrammi manutentivi. A questa no-stra attitudine, riscontriamo grandesoddisfazione dei clienti».Pad. 9 – Stand C34Per informazioni: Sermac Tel. +39 039 2785148

Sermac rappresenta e distribuisce sul mercato italiano i prodotti Norelem e TRC

Il centro di lavorazione a 5 assi adalte prestazioni C62U dynamic van-ta corse di lavoro X-Y-Z di 1200-1300-900 mm e permette di lavora-re pezzi fino a 2500kg. Costruito se-condo la collaudata struttura Gan-try termo-simmetrica in monobloc-co, modificata secondo il brevettoHermle, con la traversa supportatada tre guide sull’asse Y, garantiscemassima rigidità ed elevata preci-sione. Tutte le viti a ricircolo di sfe-re sono a trazione diretta, e inoltregli assi Y e Z sono azionati in tan-dem come anche l’asse di bascula-mento A, il che conferisce alla mac-china un’elevata dinamica nono-stante le dimensioni imponenti. La tavola roto-basculante ha infattiun diametro di 1350 mm e può ba-sculare di ±130°, soluzione idealeper la lavorazione di componentidel settore Oil&Gas, come giranti diturbine o grandi corpi valvola, op-pure anche per stampi, meccanicagenerale e lavorazione di ruotedentate. Per quanto riguarda la gammamandrino il cliente ha un’ampiascelta tra 9.000/10.000/12.000/18.000 min-1 con notevoli presta-zioni fino a 476 Nm e 56 kW e di-

sponibili con cono mandrino HSK-A-63/SK40 o HSK-A-100/ SK50. Il ma-gazzino utensili offre 70 postiespandibili con ampliamenti modu-lari da 135 posti HSK-A63 o 108HSK-A100 fino a 325 posti HSK-A63o 265 HSK-A100, sempre da som-mare ai posti nel magazzino princi-pale a bordo macchina.Per quanto riguarda la palletizza-zione è previsto il dispositivo dicambio pallet PW3000. Si tratta diun sistema modulare che permettedi gestire fino a 9 pallet 1000x1250con portata 3000kg è può essere al-lestito secondo le esigenze di layoutdel cliente. I moduli rack e la baiadi carico-scarico possono infatti es-sere collocati a piacimento sui latiliberi del modulo base.Il modulo base è costituito dagli as-si di movimentazione a montantemobile a forcella singola oltre cheda una carenatura di sicurezza conporte di accesso. Il modulo della ba-ia di carico-scarico con porta scor-revole consente una preparazionedei pallet in tempo mascherato. Einfine il modulo magazzino conrack a uno o due piani può allog-giare fino a 8 pallet. Altra peculia-rità del sistema è che può essere ab-binato a una seconda macchina sudi un lato libero del modulo base,

permettendo di asservire due mac-chine col medesimo manipolatore.L’accesso dell’operatore alla zona dilavorazione è sempre garantito, co-me su tutte le soluzioni di automa-zione Hermle, grazie a una porta diaccesso laterale che permette dioperare in ergonomia ruotando ilpannello di controllo all’internodella carenatura di sicurezza.

Il sistema di cambio pallet PW3000è inoltre dotato del software di ge-stione pallet HACS (Hermle Auto-mation Control System), che per-mette di utilizzare e comandare i si-stemi di gestione pallet automatiz-zati in tutta sicurezza ed efficienza.Questo sistema rende più semplice

la pianificazione dellaproduzione, compreso ilcalcolo dell’impiego degliutensili. Un quadro di co-mando aggiuntivo orien-

tabile è adattato al posto diattrezzaggio del sistema dicambio pallet. L’interfaccia

semplice e intuitiva, co-mandabile mediante“drag&drop”, facili-ta l’impiego quotidia-no nella produzio-ne. Come già succes-so per altri sviluppiHermle, questi ven-

gono prima testati nei reparti pro-duttivi fino a quando non sonopronti per entrare nella produzio-ne di serie. Il sistema HACS è dispo-nibile per tutti i sistemi di cambiopallet Hermle e può essere utilizza-to su tutti i CNC. I vantaggi del sistema HACS sonomolteplici. Innanzitutto l’operato-re ha in ogni momento una pano-

ramica dei compiti ancora da svol-gere. Ciò garantisce una produzio-ne, se possibile, priva di inconve-nienti. Inoltre la struttura chiara esemplice del sistema aiuta a evitaredi commettere errori. Da sottoli-neare che il sistema HACS non ri-chiede PC in ambiente Windows néinterfacce di comando a pagamen-to. HACS è pienamente integratonel suo ambiente di lavoro. Il soft-ware intuitivo fornisce in un solocolpo d’occhio tutti i dati rilevanti,sia nel posto di attrezzaggio che sulcontrollo numerico della macchina:panoramica del sistema, piani di la-voro, pallet, diagramma di flusso,compiti e tabella utensili. Tutti inuovi pezzi di lavorazione prepara-ti vengono inseriti automaticamen-te nel diagramma di flusso (play-list). Attraverso la definizione di or-dini è possibile modificare in qual-siasi momento la priorità e la se-quenza di lavorazione. Inoltre, me-diante “drag&drop”, è possibileriordinare il diagramma di flusso.Da sottolineare, infine, la possibili-tà di utilizzare il sistema HACS in-sieme al nuovo software di monito-raggio HIMS. Pad. 9 – Stand B32Per informazioni: Hermle Italia Tel. +39 02 95327241

Centro di lavoro a 5 assi

Centro di lavoro a 5 assi ad alte prestazioni Hermle C62U dynamic

La linea di centri di lavoro Flexi Sigma Ek-kon è stata concepita per lavorare pezzicomplessi su 5 facce con un solo piazza-mento, di piccole e grandi serie, nella mec-canica di precisione e nella produzione distampi.La versatilità dei centri di lavoro Flexi è ot-tenuta sfruttando una testa mandrino ba-sculante (asse B) che consente una rotazio-ne di ±110° mediante l’utilizzo di un mo-tore torque con una coppia di 1400 Nm, chetrasmette direttamente il movimento eli-

minando tutti gli organi rotanti soggetti aerrori di precisione e deteriora-mento neltempo. Nelle fasi di posizionamento è pos-sibile bloccare l’asse agendo su un frenoidraulico.La stessa tecnologia è applicata alla tavolagirevole della macchina (asse C) che è an-negata nella tavola piana ed ha un diame-tro di 660 mm. La tavola girevole può es-sere utilizzata durante la lavorazione dipezzi complessi a 5 assi, potendo sfruttareun diametro di volteggio pezzo di 840 mm.

Dati tecnici: corse X da 1250 a 2100 mm, Y700 mm, Z 950 mm, potenza max 33 kW,coppia max 180 Nm, velocità motomandri-no 12000 e 18000 giri/min, cono SK40,BT40 o HSK-A-63, rapidi 50 m/min, magaz-zino utensili fino a 60 posti, braccio discambio elettromeccanico, tempo di cam-bio 1,5 s, controlli numerici Heidenhain, Fa-nuc e Siemens.Pad. 9 – Stand C06/D05Per informazioni: Sigma Tel. +39 0523 549611 Centro di lavoro Flexi firmato Sigma

Centri di lavoro verticali multiasse a tavola mobile

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Settembre 2016 39

I robot KUKA sono perfet-tamente in linea con leaspettative del settoredelle macchine utensili e,in quanto tali, facilmenteintegrabili in un sistema dimacchine interconnesse.Durante la fiera verrannopresentate le tecnologieinnovative, e come ormaiconsuetudine verrannoevidenziate le forti col-laborazioni con gli Of-ficial System Partner.KUKA in collaborazio-ne con AMX Automatrixpresenta il modulo X-Smart, il quale può sup-portare differenti tipologie di configurazio-

ne e attrezzaggio, in relazione all’ap-plicazione finale da sviluppare. L’im-

plementazione tecnologica piùinteressante per X-Smart è si-curamente quella riguardantela robotica collaborativa, di cuiAMX si è già servita per la rea-lizzazione di linee di assem-blaggio. Il modulo X-Smart ver-rà equipaggiato e configuratocon il robot collaborativo LBRiiwa, attraverso il quale ver-

ranno eseguite alcune ap-plicazioni già adottateda AMX, necessarie per larisoluzione di criticità ri-

correnti nel settore del-l’assemblaggio indu-striale.

Pad. 11 – Stand D20/E29Per informazioni: KUKA

Tel. +39 011 959 5013

Siamo presenti a

pad. 15 - stand F09

Speciale

Telecamere con tecnologia 3D light field

In occasione della fiera BI-MU Image S presenta lapropria gamma di soluzio-ni per la visione industria-le, tra cui le telecameredell’azienda tedesca Ray-trix basate sulla tecnolo-gia 3D Light Field. Si trat-ta di un nuovo tipo di te-lecamere 3D in grado diacquisire un’immagine bi-dimensionale corredatadalle informazioni relati-ve alla profondità dell’im-magine inquadrata. Que-ste informazioni possonoessere acquisite utilizzando una sola teleca-mera dotata di un array di microlenti postedavanti al sensore in grado di operare conuna sola vista. Raytrix si è specializzata nel-lo sviluppo di telecamere 3D LF per applica-

zioni industriali; l’array dimicrolenti brevettate per-mette un compromessoottimale tra alta risoluzio-ne e grande profondità dicampo. Le telecamere Raytrix so-no attualmente utilizzatein applicazioni come ispe-zione ottica automatica dicomponenti in cui la terzadimensione è difficile daevidenziare (es. connetto-ri industriali) e microsco-pia. Image S ha recente-mente siglato con Raytrix

un accordo di distribuzione in esclusiva peril territorio italiano.Pad. 11 – Stand D16/E25Per informazioni: Image S Tel. +39 031 746512

Telecamera Raytrix basata su tecnologia3D Light Field proposta da Image S

Facile automazione

KUKA in collaborazione con AMX presenta il modulo X-Smart

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Technifor, marchio appartenente al Grup-po Gravotech, tra i leader nella produzio-ne di soluzioni per la marcatura perma-nente, la rintracciabilità e l’identificazioneautomatica sarà presente alla Bimu allostand A06 Pad 9P per presentare l’interagamma di soluzioni a micropercussione,graffio e laser, portatili, da banco e inte-grabili tutte compatibili con la funzione dilettura DataMatrix. I riflettori saranno puntati sulla nuova gam-ma laser ed in particolar modo sul Nuovo La-ser Ibrido, polivalente, capace di marcare siale materie plastiche che i metalli. Lo staff tec-nico farà, inoltre testare il Laser Serie Fibra,marcatore laser integrabile in linea, flessibi-le e capace di colloquiare con il mondo ester-no in modo facile e veloce, l’XM700, sistemadi marcatura portatile gestito da un flessibi-

le e immediato software con cui è possibilemarcare ovunque senza limiti di distanza, an-che all’esterno grazie all’unità di controllointegrata alla potente batteria portatile, sen-za cavi e tastiera e l’ XF500, soluzione da ban-co a micropercussione semplice da installaree intuitiva nell’uso.Pad. 9P – Stand A06Per informazioni: Gravotech – Tel. +39 011 9352714

Soluzioni per marcatura permanente

Nuovo taglio a filo integrato

Nuova serie laser TF

Le tecnologie innovative offerte da Tebis V4.0garantiscono progettazione accurata, sgros-satura rapida, finitura perfetta e oggi graziealla più recente Release 2, rilasciata lo scorsomese di giugno, si arricchiscono di nuove fun-zioni che hanno come obiettivo la semplifi-cazione dei processi, l’aumento della produt-tività e del vantaggio competitivo.Una di queste è la gestione integrata nel JobManager dell’ambiente di programmazioneCNC di DCAMCUT Expert, software leader peril taglio a filo prodotto da DCAM GmbH, unasocietà controllata al 100% da Tebis.Questa innovazione permette di gestire di-rettamente l’individuazione dei profili di ero-sione, l’assegnazione della macchina, la defi-nizione della qualità di taglio e dei parame-tri per il percorso CNC, la visualizzazione del-le operazioni di rifilatura e la preparazionedella documentazione CNC. Il taglio a filo èdisponibile sia come opzione a sé stante per

postazioni di lavoro dedicate che come com-ponente aggiuntivo per pacchetti applicativiper la produzione di stampi o per le lavora-zioni meccaniche. Il pacchetto specialisticopuò essere integrato con opzioni di proget-tazione, gestione dati e interfacce.Pad. 11 – Stand F13Per informazioni: Tebis Italia Tel. +39 011 5368104

Tebis V4.0 R2 offre nuove e sofisticate funzioni, comeper esempio quelle relative al taglio a filo integrato

La nuova CPU assicura ai controller delle se-rie M80, M800 S e M800 W di Mitsubishi Elec-tric velocità operative molto superiori aglistandard, incrementando la produttività deisistemi in modo eccezionale. L’elaborazione del programma CNC, 1,6 vol-te più veloce rispetto a quella raggiunta dal-la precedente serieM 700V, garantiscebassissimi tempi ci-clo [kilo-blocchi/min], men-tre la maggiore po-tenza del PLC sup-porta l’elaborazio-ne ad alta velocitàdi programmi lad-der molto articola-ti. Infine, l’impiegodella fibra otticaper la trasmissionedei dati massimizzala velocità di comu-nicazione ottica tra CNC e azionamenti epermette di perfezionare reattività dei si-stemi e precisione delle lavorazioni. La nuova CPU sviluppata da Mitsubishi Elec-tric riduce anche la quantità dei componen-ti aggiuntivi da adottare per la realizzazio-ne delle applicazioni. Questo si traduce in un minore numero dipossibili fonti di errore ed in un migliora-mento della qualità del prodotto, oltre chein un abbattimento dei costi.

Grazie alle nuove funzionalità, i CNC delleserie M80, M800 S e M800 W permettono digestire in modo particolarmente efficientesia le operazioni di tornitura sia quelle di fre-satura. Il controllo multi-asse/multi-canale èstato migliorato in misura significativa, ot-tenendo una ulteriore riduzione dei tempi

ciclo ed una sincro-nizzazione tra ca-nali ottimizzata. Le nuove serie of-frono il controlloSSS di 4ª genera-zione (SSS-4G) perlavorare ad alta ve-locità, alta preci-sione e con altaqualità. La regola-zione SSS-4G inclu-de funzioni desti-nate a contenereulteriormente itempi di ciclo in

presenza di simultanea accelerazione/dece-lerazione e aiuta a ridurre le vibrazioni del-la macchina durante la lavorazione ad altavelocità. In confronto alle serie che l'hannopreceduta, la regolazione SSS-4G realizzauna maggiore precisione con tempi di lavo-razione uguali o la stessa precisione contempi di lavorazione inferiori. Pad. 11 – Stand F12Per informazioni: Mitsubishi Electric – Tel. +39 039 60531

Nuovi controller CNC con CPU dedicata

Mitsubishi Electric presenta i nuovi controller delle serie M80, M800 S e M800 W

Per soddisfare le richieste dei clienti che necessitavano dicentri di lavoro più grandi per diverse applicazioni ingegne-ristiche, in Hurco è nata la serie DCX a doppia colonna. Lagamma comprende centri di lavoro con corse in X più am-pie, da 2 a 6 metri, permettendovi così di lavorare qualsiasipezzo.I centri di lavoro DCX dispongono di un potente mandrinoa 12.000 giri. Questo permette di raggiungere la coppia mas-sima già a basso numero di giri senza necessità di alcun tipodi cambio meccanico, diminuendo di fatto ulteriori manu-tenzioni aggiuntive. I cuscinetti ibridi in ceramica precari-cati ed ingrassati, di cui è composto il mandrino, funziona-no a temperature molto più basse e ciò permette di allun-garne la vita di esercizio diminuendone il rischio di rotture.La camicia di raffreddamento, progettata per mantenere il

mandrino ad una temperatura ottimale, stabilizza le varia-zioni di temperatura e riduce la dispersione del calore. Man-tenere la zona di lavoro pulita è vitale per le prestazioni del-la macchina, pertanto è stato incorporato un sistema di ariadi spurgo superiore ed inferiore per mantenere gli agenticontaminanti, quali polvere, trucioli o residui di lavorazio-ne, all'esterno del mandrino. Inoltre un dedicato sistema apompa di grande capacità,la doppia coclea ed un tra-sportatore di trucioli con-sentono di eliminare co-stose operazioni di puli-zia. Il magazzino utensileè completamente chiusoe montato lateralmente:ciò permette di aumenta-re lo spazio utile all’inter-no del campo di lavoro. Il

sistema di cambio utensile di tipo elettronico di cui è dota-ta la macchina necessita di minor manutenzione, garanten-do nel contempo velocità, affidabilità e precisione. Dotatidi controllo MAX5 i centri DCX offrono semplicità alla mas-

sima potenza: esso, infatti, semplifica il settaggio e laprogrammazione per consentire una produzione più

veloce, disponendo di una notevole flessibilitànella costruzione del percorso utensile edun’altrettanta flessibilità nell’operare tutte

le modifiche che si possono incontra-re nella realizzazione ed otti-mizzazione di un pezzo. Iltutto a vantaggio di un note-vole risparmio di tempo e au-mento delle produttività.Pad. 15 – Stand G06

Per informazioni: HurcoItalia – Tel. +39 02 9006047 Centro di lavoro Hurco ad ampia corsa in X modello DCX42i

Centri di lavoro ad ampia corsa in X

Nuovo look per gli aspiratori

Losma, azienda tra i leader nella progettazio-ne e costruzione di sistemi di filtrazione peraria e liquidi per l’industria meccanica e lemacchine utensili, presenta a un restyling del-la propria gamma di aspiratori: Galileo PLUS.Galileo PLUS è un sistema di filtrazione pernebbie, vapori e fumi che possono formarsiall’interno delle offici-ne, a seguito delle la-vorazioni meccaniche.Già nota per designcompatto, la famigliaora denominata Gali-leo PLUS arriva a BI-MU2016 con un’estetica eun appeal completa-mente differenti. Maggiore attenzione èstata posta alle formeesterne e ai dettagli percreare una macchinadal design moderno e armonioso, inoltre tut-ti i materiali interni sono stati sottoposti a ri-gorosi test di laboratorio, per assicurare lamassima efficienza di filtrazione e durata acontatto con i numerosi oli presenti sul mer-cato.Rimangono invariate le dimensioni contenu-te per il montaggio direttamente sulla mac-china e la flessibilità all’interno del parcomacchine. La tecnologia di Galileo unisce la filtrazionestatica e dinamica, per assicurare la massima

efficienza. È dotato di una turbina che aspirale nebbie oleose e le particelle inquinanti nel-l’aria, che per effetto della forza centrifugasi uniscono e tornano allo stato liquido. Pri-ma di essere immessa nuovamente nell’am-biente l’aria passa attraverso un filtro multi-strato in grado di trattenere anche le parti-celle più piccole. Fra i vantaggi costruttivi si ricordano i consu-mi elettrici molto contenuti grazie all’utiliz-

zo di motorizzazioni abassissima potenza,mentre, per i clienti piùesigenti in materia ditutela ambientale, Gali-leo Plus ora è disponibi-le anche con motori diclasse energetica IE3.Galileo PLUS assicurainoltre una manuten-zione rapida e semplice:è necessario soltanto so-stituire periodicamentei filtri tramite l’apposito

coperchio di ispezione leggero e manegge-vole, mentre grazie all’esclusivo sistema didrenaggio, i liquidi possono essere riutilizza-ti all’interno della macchina utensile. In un mercato sempre più esigente GalileoPLUS si propone come una soluzione non so-lo utile ed efficace, ma anche esteticamenteaccattivante. Un nuovo modo di fondere ilknow-how e la tradizione del design italiano.Pad.15 – Stand E08Per informazioni: LosmaTel. +39 035 461 444222

La gamma di aspiratori Galileo Plus prodotta da Losma

La forza della Manifattura Additiva (MA) risiede in quellearee dove la manifattura tradizionale trova dei limiti. Que-sta tecnologia è interessante dove è richiesto un nuovo ap-proccio progettuale e produttivo. Rende possibile un pro-cesso produttivo basato sulla progettazione – dove cioè ilprogetto determina la produzione e non l’opposto. In più,la Manifattura Additiva permette la produzione di struttu-re altamente complesse, che possono essere estremamenteleggere e stabili allo stesso tempo.Un esempio perfetto di tutto ciò è la produzione di un sup-porto ottimizzato di una antenna per un satellite. La sfidaè stata quella di creare un componente economico, leggeroe solido per una applicazione spaziale. Usando la tecnolo-gia MA, il supporto ha ora avuto una riduzione di peso del40%, paragonato a quello precedente prodotto con le tec-niche tradizionali. Oltre a ciò, si sono potute raggiungere

proprietà del com-ponente decisa-mente elevate; peres. rigidità e fre-quenza.Questo supportoper antenna è sta-to prodotto da unM400. Con un volu-me produttivo di 400 x 400 x 400 mm, il Sistema permetti leproduzione di grandi parti di metallo su scala industriale –direttamente da dei dati CAD senza bisogno di altri acces-sori. Il sistema offre una comprovata e famosa qualità di Mani-fattura Additiva per nuove applicazioni in materiali metal-lici. Un laser da 1 kW laser spinge la produttività, grazie a li-

velli di costruzione più elevati e spessori degli strati mag-giori. La stesura di materiale in polvere da entrambi i lati ri-duce i tempi non produttivi. Un sistema di filtraggio con pu-lizia automatizzata riduce il numero di cambi, ed allunga lavita dei filtri stessi, riducendone di conseguenza sensibil-mente i costi. La EOS M 400 è composta da una stazione di Processo eduna di Settaggio. Questo approccio modulare facilita l’inte-grazione con eventuali future innovazioni. Inoltre la pre-senza di un sistema di monitoraggio completo porta il livel-lo della gestione della qualità a un nuovo stadio. Una macchina foto integrata nella camera di processo, mo-nitorizza il letto di polvere, scattando una immagine dopoogni stesura della polvere ed ogni esposizione laser. Pad. 15 – Stand G27Per informazioni: EOS Italia — Tel. +39 02 33401659

La Manifattura Additiva dei componenti di un satellite ◀ Supporto di un satellite realizzate tramite manifattura additiva (foto EOS)

Settembre 201640

Speciale

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Settembre 2016 41

Speciale

CGTech sarà presente a BIMU2016 per mostrare in antepri-ma le novità di VERICUT 8, ilsoftware di simulazione, ve-rifica e ottimizzazione deiprogrammi NC, da eseguiresu qualsiasi macchina utensi-le CNC. VERICUT è un softwa-re indipendente, ma integra-bile con i principali sistemiCAM. Tra le principali novitàdella versione 8 troviamo l’in-troduzione della nuova barramultifunzione a tipologiaRibbon, costituita da pulsan-ti grandi, intuitivi e descritti,che raccolgono per funziona-lità simile tutti i comandi pos-sibili. Passando da un pulsan-te ad un altro, le icone sotto-stanti si aggiornano dinami-camente e visualizzano i co-mandi corrispondenti algruppo scelto. «Scopo di questa versione èottimizzare al meglio il flus-so di lavoro dei nostri utentie poter accedere rapida-mente alle scelte necessariein un preciso momento. LaRibbon Bar sicuramente èun mezzo importante a que-sto scopo» afferma LucaMozzoni, country managerdi CGTech Italia.Semplificato il dialogo con isistemi di gestione utensili e

di presetting, per una più fa-cile importazione e configu-razione degli utensili da uti-lizzare nella simulazione, an-che grazie all’importazionedi metadata da MachiningCloud.Tra le novità si hanno i mi-glioramenti al modulo di ot-timizzazione Force; il conso-lidamento delle funzionalitàreportistiche; l’emulazionerealistica del pannello di con-trollo; la semplificazione del-la movimentazione di ele-menti e modelli, utilizzandole features; i nuovi strumentidi analisi grafica del tracciatodel percorso utensile. CGTechè la software house califor-

niana specializzata nella tec-nologia software di simula-zione delle lavorazioni conmacchine utensili a controllonumerico, con migliaia diclienti in tutto il mondo, cheappartengono ai più diversicomparti industriali. Dal 1988il prodotto VERICUT è lo stan-dard industriale nella simula-zione CNC per rilevare errori,possibili collisioni, lavorazio-ni poco efficienti. CGTech hafiliali in Gran Bretagna, Fran-cia, Germania, Italia, Giappo-ne, Cina, Singapore, India eBrasile e Corea del sud.Pad. 11 – Stand G12Per informazioni: CGTech –Tel. +39 0422 583915

Vericut di CGTech è giunto alla release 8

Software di simulazione versione 8

È già disponibile la nuova fresa acandela per piccoli diametri diSandvik Coromant. Coro-Mill® 390 con inserti di di-mensione 07 è una fresa ver-satile, ideale per diverseoperazioni tra cui fresatura dispallamenti, fresatura di spalla-menti profondi, bordatura, lavora-zione lineare ed elicoidale di piani incli-nati, fresatura a tuffo, fresatura di cave espianatura. Dalla sgrossatura alla finitura,garantisce affidabilità, precisione e produt-tività.Adatta a tutti i tipi di macchina, CoroMill 390con inserti di dimensione 07 è ideale per laproduzione mista e può essere utilizzata sumateriali e in applicazioni differenti. La suagrande versatilità si rivelerà preziosa sia perla meccanica generale che per segmenti spe-cifici, come quelli dedicati alla lavorazionedi componenti per il settore automotive el'industria Oil and Gas.Per CoroMill 390 con inserti di dimensione 07sono disponibili qualità per tutti i materiali.

La nuova qualità d'in-serto GC1130, prodottacon tecnologia Zerti-vo™, consente alla fresa

di offrire un livello superioredi sicurezza nella fresatura del-

l'acciaio. Essendo più piccoli, gli inser-ti permettono di aumentare la densità dei

denti della fresa e quindi la produttività. Questo utensile viene fornito con una chia-ve torsiometrica appositamente concepitaper inserti di dimensione 07. Si tratta di unasoluzione pensata per garantire che il bloc-caggio degli inserti sia sempre corretto. Lamolla integrata, infatti, consente di monta-re gli inserti sempre con la giusta forza dibloccaggio, garantendo una durata utensileaffidabile e costante. Su CoroMill 390 con in-serti di dimensione 07, l'adduzione internadi refrigerante è standard e consente unmaggiore controllo del calore e dei trucioli.Pad. 13 – Stand A18/B17Per informazioni: Sandvik Coromant Italia –Tel. +39 02 307051

Fresa versatile con un'esclusivachiave torsiometrica Fresa a candela

CoroMill® 390 con inserti di dimensione 07

Il Sinumerik 828D è un versatile CNC per letecnologie di tornitura e fresatura. RiunisceCNC, PLC, funzioni operative e di controlloassi in un’unica unità compatta e robusta chesi adatta a qualsiasi pulpito. La caratteristica principale di questo tipo diCNC è proprio la sua robustezza e la facilitàdi installazione. La configurazione priva di di-sco rigido e di ventilatore, unita alla tecnolo-gia di memoria NVRAM senza batteria tam-pone, lo rende totalmente affidabile ed esen-

te da qualsiasi tipo di manutenzione in ogniambiente di lavoro. La superficie operativa Sinumerik Operate ela comoda tastiera QWERTY rendono parti-colarmente agevole il suo utilizzo. Le interfacce frontali USB, CF-Card e RJ45, po-ste nello chassis in magnesio di cui è costrui-to il Sinumerik 828D, consentono inoltre ditrasferire facilmente i programmi di lavoro edati CNC con grande rapidità. Sinumerik 828D adatta perfettamente a tor-ni e fresatrici standard. Il campo di impiegosi estende dai semplici centri di lavorazioneverticali e orizzontali, senza tralasciare ovvia-mente, le applicazioni per la creazione distampi, i centri di tornitura con controman-drino, utensili motorizzati e asse Y. Grazie ad un pacchetto di programmazioneCNC completo, sia per la tecnologia tornioche fresa, Sinumerik 828D è applicabile inmodo ottimale in tutti i settori produttivi.Utilizzando la stessa superficie operativa Si-numerik Operate di cui è dotata tutta la lineadi prodotto Sinumerik, ne permette un rapi-do impiego senza dover prevedere ulterioreistruzione degli operatori nel caso in cui que-sta superficie sia già conosciuta. Pad. 11 – Stand D18/E27Per informazioni: Siemens Italia Tel. +39 02 2431

CNC versatile compatto

Sinumerik 828D riunisce CNC, PLC, funzioni operative e di controllo assi

in un’unica unità compatta

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Centro di tornituraTornos lancerà una nuova versionedel suo centro di tornitura Swiss GT26. Detta evoluzione di questobest-seller di Tornos verrà introdot-ta sul mercato alla fine dell’anno incorso con numerosi nuovi sviluppiche comprendono un asse B per au-mentare la flessibilità già impres-sionante di questa macchina. I com-menti dei clienti indicano che laSwiss GT 26 riscuote un grande suc-cesso sul mercato. Detto tornio è stato installatonell’aerospaziale, nei settori idrau-lico, pneumatico, medicale e il su-bappalto. Tuttavia Tornos farà su-perare alla Swiss GT 26 una prossi-ma tappa con numerosi nuovi svi-luppi. Provvisto di 6 assi lineari, didue assi C, di tre posizioni di uten-sileria motorizzata con una capaci-tà di 14 utensili trascinati e un to-tale di 40 utensili massimo, la SwissGT 26 offre all’utilizzatore una fles-sibilità e delle capacità notevoli. L’asse B consente all’utilizzatore di

controllare e di indicizzare in qual-siasi angolo tramite il CNC ; questacaratteristica è particolarmentepratica per delle operazioni quali,la fresatura angolare, la foraturacosì come la maschiatura. Poichél’asse B è integrato nel carrelloprincipale della macchina, la SwissGT 26 non è limitata alla regolazio-ne angolare ma può altresì realiz-zare uno spostamento su X e Y. Ciòcostituisce la possibilità di effettua-re la lavorazione durante l’opera-

zione principale e della contro-operazione.La configurazione esterna del-la GT 26 è stata migliorata. L’ac-cesso al serbatoio dell’olio e alretro della macchina sono statisemplificati. Con l’asse B inopzione, Tornos offre un tut-t’altro livello di complessità

agli utilizzatori della macchi-na. Come sempre, Tornos sipremura di offrire la soluzio-ne di lavorazione più perfor-mante e più completa. Contrariamente alla concor-

renza, l’asse B riposa su due puntidi fissaggio impostanti che lo ren-dono molto più rigido e robusto. Laprogettazione innovatrice dell’as-se B di Swiss GT 26, gli permette diaccogliere 2 x 4 mandrini rotativicon una velocità di mandrino di9.000 giri/ minuto massimo. Questa stazione di utensili portatia grande velocità integra un moto-re di mandrino da 1 kW per la lavo-razione di materiali difficili o perl’esecuzione di processi di sbozzo a

alto rendimento. Per di più, la cinematica del nuovoSwiss GT 26 permette 2 x 4 stazionidi utensili anteriori fissi e garanti-sce in tal modo virtualmente qua-lunque angolo può essere indiciz-zato o trattato tramite i program-mi CN. Brevettate dal fabbricante svizze-ro, queste numerose nuove carat-teristiche sono state integrate nel-l’asse B per garantire che si trattidell’unica macchina ad asse B chepuò sopportare sino a quattro po-sizioni di utensili fissi. Peraltro èl’unico tipo di costruzione di mac-china-utensile ad asse B con unaposizione modulare che può inte-grare una quarta stazione di fora-tura rotativa o una “vera” testa aturbinare. Ciò farà della nuovaSwiss GT 26 la soluzione ideale perl’industria medicale. Questa carat-teristica di regolazione d’angoloelicoidale che può essere control-lata totalmente dall’unità di co-mando CNC. Conseguentemente, i tempi di re-golazione saranno ridotti in manie-ra draconiana. Esteticamente gra-devole, pratico e soprattutto pro-duttivo, il nuovo tornio Swiss GT 26è dotato di un sistema di lubrifica-zione nell’asse B e può anche esse-re adattato per ricevere dei man-drini alta frequenza (HF). Ciò ga-rantisce che la nuova configurazio-ne dell’asse B è aggiunta facilmen-te all’area di lavoro senza compro-mettere l’accesso dell’operatore al-la zona di lavoro che è particolar-mente spaziosa e ben illuminatacon la tecnologia LED. Pad. 15 – Stand H11Per informazioni: Tornos – Tel. +39 02 57681501

Centro di tornitura Tornos Swiss GT 26

Settembre 201642

SpecialeTubazioni energy saving

Teseo presenta a BIMU la propriagamma di tubazioni modulari in allu-minio per la realizzazione di sistemidi distribuzione dell’aria compressa,azoto, vuoto e altri fluidi in pressio-ne non pericolosi. I sistemi Teseo so-no ideali per impianti ed officine maanche come componentistica bordomacchina: i collettori modulari ap-portano diversi plus significativi nel-la realizzazione di macchine automa-tiche e sistemi speciali.I prodotti Teseo offrono un notevolerisparmio energetico rispetto ad altresoluzioni sul mercato. Per esempio, ilnuovo misuratore di flusso "Plug &Play" permette di rilevare i valori di al-cuni parametri critici (portata, tempe-ratura e pressione del fluido) e valu-tare così le prestazioni del sistema permigliorarne l’efficienza. In ottica“energy saving” Teseo propone ancheuna linea “ergonomica” di soluzioniche migliorano efficienza, produttivi-tà e sicurezza dell’operatore, tra cuicarrelli scorrevoli su rotaia (ATS ) o suprofilo (MAT), bracci girevoli (SAB) dabanco o da parete, in grado di alimen-tare e sostenere utensili pneumaticied elettrici.Pad. 11 – Stand D32Per informazioni: Teseo Tel. +39 0309150411

Teseo presenta a BIMU la gamma di tubazionimodulari in alluminio per sistemi

di distribuzione aria compressa e altri fluidi

Rivettatrice automatica

La riduzione del tempo di rivettatura è unobiettivo irrinunciabile per l’attività industria-le. Ecco perché Rivit ha creato un sistema pneu-matico ed elettrico che carica l’inserto filetta-to direttamente sulla testa dell’utensile: di-mezza i tempi di posa ed elimina, nella fase dicaricamento, il contatto tra la mano dell’ope-ratore e il corpo dell’inserto, garantendo piùproduttività e maggior sicurezza. RIV616 può essere utilizzato con diversi tipi dirivettatrici per inserti, come RIV938 - RIV939 -RIV941.RIV616 è un caricatore automatico per insertifilettati da M3 a M8 con fusto cilindrico o esa-

gonale, a testa cilindrica, svasata o ridotta.Dati a confronto:Rivettatrice a caricamento manuale- Posa: 8/10 inserti al minuto- Due mani impegnateRIV606 a caricamento automatico- Posa: 13/18 rivetti al minuto- Una mano liberaDati tecnici RIV616• Dimensioni (base x profondità x altezza): 340x530x300 mm

• Alimentazione elettrica: 220 V 50 Hz• Alimentazione aria: 2/4 bar• Peso: 32 kgPad. 11 – Stand G03Per informazioni: Rivit – Tel. +39 051 4171111

RIV616 è un caricatore automatico

per inserti filettati da M3 a M8

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Settembre 2016 43

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Prodotti

BFT Burzoni è un’azienda in costante evoluzione e ogni gior-no introduce nuovi prodotti da offrire ai propri clienti. L’azienda ha ottenuto grandissimi risultati dai due innova-tivi gradi di metallo duro CCD40 e CCT35 che, concepiti perla lavorazione di materiali impegnativi come acciai inossi-dabili, titanio, leghe di titanio, Duplex e Superduplex (Hrsa),garantiscono un’elevata tenacità in condizioni di tempera-ture estreme, consentendo alte velocità di taglio e duratesuperiori, nonché un’assoluta affidabilità durante il proces-so di lavorazione sia in fresatura che in tornitura.Ultima novità arrivata in casa BFT è una nuova linea di fresein metallo duro studiate apposta per il mercato della costru-zione di stampi. Questa linea di utensili rappresenta un pri-

mo step dell’azienda verso la realizza-zione di un progetto più completo de-dicato a questo importante settore. Aquesto riguardo infatti l’azienda presen-ta anche una nuova linea di mandrini acalettamento a caldo che garantisconoun fissaggio migliore dell’utensile equindi una maggior precisione nelle la-vorazioni meccaniche.Per completare l’offerta dedicata al set-tore degli stampisti verrà a breve pre-sentata una nuova linea di fresatura acopiare comprendente inserti sia torici che sferici in grado dicoprire varie lavorazioni (applicazioni generiche, lavorazionidi tasche, lavorazioni di leghe leggere ecc). Questa linea verrà affiancata anche da una serie di prolun-

ghe in metallo duro che garantisco mi-glior stabilità e che vengono spesso uti-lizzate proprio per la lavorazione distampi.Altra importante novità è la fresa in me-tallo duro integrale Runner: questa fre-sa consente a BFT di offrire un prodottoaltamente performante e innovativo.Permette infatti non solo di fresare a ele-vati parametri di avanzamento (sia insgrossatura che in finitura), ma anche dieffettuare lavorazioni di foratura dal pie-

no (a 90°) e in interpolazione e lavorazioni di fresatura inrampa a 15°, 30° e a 45°. Per informazioni: BFT Burzoni – Tel. +39 0523 1865844

Gradi in metallo duro di ultima generazione

a cura della Redazione

Settembre 201644

Frese in metallo duro integrale della serie Runner proposte da BFT Burzoni

CGM, distributore unico di CAT Lift Trucks in Ita-lia, presenta una famiglia di carrelli retrattili checonsente di sollevare carichi molto pesanti finoall’altezza di tredici metri, in totale sicurezza. I tre prodotti, che rappresentano un ampliamen-to della serie NR20NX, hanno una portata nomi-nale di due tonnellate e – grazie al dispositivo an-tioscillazione del montante (Active Sway Control,ASC) - offrono valori di portata residua moltocompetitivi. Basati su soluzioni tecnologicheavanzate, i carrelli assicurano alti livelli di produt-tività, sicurezza e comfort per l’operatore.La famiglia comprende tre versioni, con eleva-zioni massime di 12 metri, 12,5 metri e 13 metririspettivamente.

I valori di portata residua dipendono anche daltipo di batteria impiegata; le opzioni disponibiliper gli accumulatori sono tre: 620, 775 o 930 am-perora.La possibilità di sollevare - in totale sicurezza - ca-richi molto pesanti fino ad altezze di dodici o tre-dici metri si deve al sistema Active Sway Control,installato di serie su questi carrelli retrattili. Gra-zie ad appositi sensori di pressione idraulica e adun sistema elettronico governato da uno specialesoftware, infatti, il sistema ASC è in grado di cal-colare e applicare al montante forze di compen-sazione che minimizzano l’oscillazione.I carrelli retrattili per alte elevazioni condividonocon gli altri modelli della serie NR20NX una ricca

dotazione tecnologica (che comprende comandia microleve e display a colori) e una vasta gam-ma di opzioni, tra cui telecamera sulle forche, for-che telescopiche, indicatore di peso del carico,cabine per ambienti freddi o caldi, luci di sicurez-za, ecc. Le soluzioni tecnologiche avanzate adot-tate da CAT Lift Truck in questi prodotti consen-tono di aumentare produttività e sicurezza an-che in quei settori dell’industria e del commercioche utilizzano scaffalature molto alte.Per informazioni: Compagnia Generale Macchine SpATel. +39 051 750504

Da CGM una famiglia di carrelli retrattili CAT Lift Trucks con elevazione fino a 13 metri

Newstark si propone di segui-re un sistema aziendale fon-dato sulla centralità e sulcoinvolgimento diretto delcliente, così da poter fornirenon solo un prodotto con altistandard tecnologici, ma an-che servizio eccellente, al finedi introdurre la propria esperienza in tut-te le aziende che si rivolgono a essa.Sono, infatti, a disposizione di ogni acqui-rente i file 2D/3D dei propri prodotti scari-cabili dal sito internet, consulenza telefo-nica di tecnici altamente qualificati e pro-gettazione e personalizzazione dei pro-dotti standard secondo ogni esigenza, conrisposte in tempi rapidissimi. Ne è unesempi la categoria dei Roll, accessori chepermettono di eseguire la piegatura e lacalibratura in contemporanea della lamie-ra o dell’acciaio. Rispetto alla soluzione standard punzo-ne/matrice, l’utilizzo di questo prodottopermette di ridurre il numero di passi diuno stampo progressivo, e di diminuiredrasticamente il tonnellaggio richiesto perla piega.Il Roll consente di eseguire svariati tipi dipiegature (in sottosquadra, aperta, a “Z”

ecc.) sempre mantenendo la tol-leranza richiesta. Il sistema è

costruito con materiali te-naci e resistenti al-

l’usura e alla com-pressione, tem-prati e trattati insuperficie in mo-do da diminuireconsiderevolmen-te gli attriti. Esistono tre mo-delli che si diffe-renziano tra loro

per il diverso sistema di fissaggio; ciascunmodello può cambiare a seconda del tipodi materiale, spessore, geometria, raggiodi piegatura e lunghezza della piega. Le variabili sono molteplici, e lo scambiodi informazioni diventa fondamentale perla ricognizione di quanto serve concreta-mente dal punto di vista tecnologico-pro-duttivo.Newstark perciò ha deciso di contraddi-stinguersi dai propri competitors, offren-do un prodotto pensato “su misura” per ilcliente: è lo stesso utilizzatore finale che aseguito di un confronto tecnico con ela-borazione di file 3D, conferma il progettoavviando così la produzione. Per informazioni: Newstark Tel. +39 049 5743140

Unità di piegatura

Unità di piegatura Rollproposta da Newstark

Disponibilità verso il cliente, flessibilità operativae competenze tecniche. Questi i capisaldi e fattorideterminanti che, in oltre quarant’anni di storia,hanno contribuito ad accrescere e consolidare laposizione di mercato di Meccanica Besnatese.

Lavorazioni meccanicheL’azienda svolge le se-guenti attività: lavora-zioni meccaniche perasportazione di trucioloeseguite su disegni for-niti dal committente o suprogetti definiti in colla-borazione; controllo di-mensionale su compo-nenti realizzati all’inter-no e su pezzi forniti daiclienti. Il parco macchi-ne a disposizione con-sente all’azienda di farfronte alle richieste piùparticolari, nel campodella tornitura-fresatura-rettifica, con macchineCNC a 4-5-6 assi.Recentemente si sono aggiunti un Centro di tor-nitura con utensili motorizzati, con diametro tor-nibile 800 mm per una lunghezza di 2.000 mm; eun Centro di fresatura a 5 assi CNC, campo di la-

voro 3.000 x 900 x 800 mm, con tavola girevole incontinuo, diametro 1.000 mm, ed elettromandri-no a 12.000 giri/min.

Progettazione e realizzazione tavole lineariMeccanica Besnatese produce tavole lineari e

gruppi multi asse chetrovano impiego nellacostruzione di macchina-ri industriali ed automa-tismi di vario genere, edoffrono all’utilizzatoresensibili vantaggi come:- riduzione dei costi diprogettazione e dei tem-pi di realizzazione- utilizzo della compe-tenza e delle esperienzedel fornitore specializza-to- diminuzione dei costicomplessivi di produzio-ne

Quando richiesto, le tavole vengono costruite sumisura delle necessità del cliente, elaborando unprogetto specifico, che comprende lavorazione,montaggio e collaudo finale.Per informazioni: Meccanica Besnatese Tel. +39 0331 274078

Lavorazioni meccaniche e tavole lineari

Centri di tornitura installato alla Meccanica Besnatese

Carrello retrattile NR20NX ►

Le tre versioni, che ampliano la serie NR20NX, sono dotate di dispositivo antioscillazione del montante e hanno una portata nominale di 2 tonnellate

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Visions become reality.

ALUMINIUM 201611. Salone mondiale e Congresso

PartnersOrganised by

29 nov – 1 dic 2016

Fiera di Düsseldorf, Germania

www.aluminium-messe.com

Settembre 2016 45

Prodotti

Un sistema per asservire lemacchine utensili con un in-gombro minimo, ma in gra-do di garantire una movi-mentazione lineare effica-ce riducendo i tempi di cicloe lo stress sui componentimeccanici: è il nuovo attua-tore telescopico montato aparete di Rollon, Gruppo diVimercate specialista in so-luzioni per la movimenta-zione lineare.Nato come una soluzione dimovimentazione orizzon-tale per l’alimentazione dipresse in serie, il sistema èstato adattato con successoad ambiti applicativi diffe-renti, grazie a una versatili-tà che consente di utilizzar-lo in diverse configurazionie direzioni di movimenta-zione. Tra esse, spicca il montag-gio a parete: in questo ca-so, infatti, l’attuatore tele-scopico facilita l’asservi-mento di macchine utensililaddove ci sia l’esigenza dinon avere impedimenti nel-la chiusura dei portelloni diprotezione, grazie alla pos-sibilità di asservire la mac-china, prelevando o posan-do il pezzo oggetto della la-vorazione, e poi ritrarsi. Il principale vantaggio del-la soluzione telescopicaconsiste nella possibilità dioperare in ingombri moltoridotti, garantendo all’uti-lizzatore una maggiore di-sponibilità di spazio all’in-

terno dell’officina e di con-seguenza un risparmio suicosti.L’attuatore telescopico mon-tato a parete è un sistema adue sfilamenti, in grado dicompiere movimentazioniper una corsa pari al doppiodella propria lunghezza inposizione chiusa: dal corpocentrale in alluminio estrusosi estende un carro sul qualeviene montato un piccolo as-se verticale in grado di rag-giungere il pezzo da preleva-re o posare. Il moto lineare dell’attuato-re è gestito da guide a ricir-colo di sfere in grado di of-frire precisione e scorrevo-lezza, mente i diversi ele-menti meccanici che lo com-pongono sono sincronizza-ti e collegati tra loro in unsistema a cinghia dentata,perciò è sufficiente movi-

mentarne uno solo per ot-tenere lo spostamentodell’ultimo elemento, conbenefici in termini di molti-plicazione della velocità.L’utilizzo del sistema a cin-ghia consente all’attuatoreelevate prestazioni anchedal punto di vista della ve-locità: con un carico di 20-30 chilogrammi, ad esem-pio, può raggiungere i 3metri al secondo.Dato che la sincronizzazio-ne avviene con una cinghiadentata in poliuretano,inoltre, l’attuatore telesco-pico non ha bisogno di ma-nutenzione o lubrificazio-ne, diversamente dai siste-mi sincronizzati a crema-gliera e pignone, garanten-do un ulteriore risparmio aiclienti.Per informazioni: Rollon –Tel. +39 039 62591

Nuovo attuatore telescopico per l’asservimento macchine utensili

Il nuovo attuatore telescopico montato a parete di Rollon

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Settembre 201646

Abbiamo parlato di...AISEM ............................................ 2ALBERTI UMBERTO ...................... 35ALL4PACK .................................... 32AMADA .......................................... 24AMB .............................................. 32ANIMA ............................................ 5ASCOMUT ...................................... 2ASSOCOMAPLAST ........................ 2BALANCE SYSTEMS...................... 18BFT BURZONI................................ 44CGM .............................................. 44CGTECH ........................................ 41DMG MORI .................................... 16EOS ITALIA .................................... 40EVOLUT ........................................ 12GERARDI ...................................... 36GIANA............................................ 35GRAVOTECH ................................ 40HAAS.............................................. 22HELLER.......................................... 6HERMLE ITALIA ............................ 38HEXAGON .................................... 33HURCO ITALIA .............................. 40IIS .................................................. 2IMAGE S ........................................ 39IMTS .............................................. 32INTRALOGISTICA.......................... 2JOBS.............................................. 28KASTO .......................................... 36KUKA ............................................ 39LOSMA .......................................... 40MAKINO ........................................ 26MECCANICA BESNATESE ............ 44MITSUBISHI ELECTRIC ................ 40NEWSTARK .................................... 44OMRON.......................................... 33PAMA ............................................ 10PNEUMAX...................................... 20RENISHAW .................................... 14RETTIFICATRICI GHIRINGHELLI .. 36RIVIT .............................................. 42ROLLON ........................................ 45SANDVIK ITALIA ............................ 41SCHUNK ................................ 30 / 37SERMAC ........................................ 38SICK .............................................. 33SIEMENS ITALIA ............................ 41SIGMA............................................ 38SMW-AUTOBLOK .......................... 38SORALUCE ITALIA ........................ 36TEBIS ITALIA.................................. 40TEX COMPUTER .......................... 23TESEO............................................ 42

TORNOS ........................................ 42TRUMPF ........................................ 33UCIMU .......................................... 34UNIVERSAL ROBOTS.................... 33

A.M.C. MECCANICA...................... 44AEE ................................................ 7AIGNEP.......................................... 15ALUMINIUM .................................. 45AMB .............................................. 43ATEQ ITALIA .................................. 32BALANCE SYSTEMS...................... 1BIMU SFORTEC ............................ 32C.R.M. .............................. manchetteCARMINATI MORSE ...................... 23CGTECH ........................................ 45CMZ .............................................. 3COGEFIM ...................................... 46DMG............................................ 8 / 9ELBO.............................................. 19EMAG ............................................ 5EROWA .......................................... 25EUROBLECH ................................ 24EVOLUT ........................................ 37F.LLI MAGONI ................................ 26FASTENER FAIR ITALY .................. 42FISHFORM .................................... 15FMB................................................ 35GERARDI .................................. 1 / 11HANNOVER EXPRESS .................. 46

HEXAGON...................................... 27HYDROMATIC................................ 22IFP EUROPE .................................. 29INFA .............................................. 44INTERCOM .................................... 47KASTO .......................................... 23KUKA ............................................ 48M&MT ............................................ 42MECCANICA BESNATESE ............ 25MIDEST .......................................... 41MINTOR ........................................ 27MONTEFERRO LAMIERA .............. 21MOULDING EXPO ........................ 31OML ........................................ 37 / 39PAMA ............................................ 7PNEUMAX...................................... 19RENISHAW .................................... 23REPAR2...................... manchette / 19ROLLON ........................................ 29SANDVIK ITALIA ............................ 13SERMAC ........................................ 1SERVOPRESSE ............................ 2SICUTOOL .................................... 17SITEMA .......................................... 33SORALUCE ITALIA ........................ 13SPS IPC DRIVES ............................ 35TEXCOMPUTER ............................ 30TOPSOLID...................................... 30TORGIM ........................................ 22UCIMU .......................................... 46YASKAWA ...................................... 39

In questo numero

InserzionistiANDATA E RITORNOin giornata da BERGAMO

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n. 7 - Anno 72 - Settembre 2016

Periodico fondato nel 1945 da Mino TenagliaDirettore responsabile / Editor in chief:Marco TenagliaDirettore tecnico / Technical director: Fabio Chiavieri

Redazione / Editorial staff: Cristina Gualdoni

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