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Istituto Comprensivo Statale ad indirizzo musicale
RITA ATRIA
Scuola dell‟infanzia, primaria e secondaria di I grado – Largo cavalieri di Malta, 9 - 90133 Palermo
Tel. 091/321317 – fax 091/333561 [email protected]
– pec: [email protected]
http://www.icritaatria.it
Istituzione scolastica
ad orientamento musicale per la scuola primaria e
ad indirizzo musicale per la scuola secondaria di I grado
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INDICE
Premessa – Contesto 3
Risorse umane - Personale in servizio 4
Incarichi specifici 5
Organigramma - Referenze - Personale esterno 7
Spazi e strutture 8
Alunni iscritti 9
Risorse e servizi del territorio 10
Scelte educative – Finalità 11
Metodologia 12
L‟offerta formativa e il suo ampliamento 14
Il Curricolo della continuità 15
Indirizzo musicale 27
Organizzazione funzionale 28
Progetto Scuole in aree a rischio ed a forte processo immigratorio 33
Laboratori extracurriculari 34
Attività di avviamento allo sport 35
Progetti finanziati da Enti e Istituzioni 37
Progetti finanziati con i fondi europei, nazionali e regionali 38
Iniziative per l‟integrazione degli alunni disabili 39
Iniziative per alunni con bisogni educativi speciali 40
Interventi per l‟integrazione degli alunni stranieri 42
Implementazione delle studio delle lingue straniere 44
Implementazione dell‟apprendimento pratico della musica 45
Interventi specifici per la promozione delle TIC nella didattica 46
Attività alternative alla R.C. – Visite guidate 48
Formazione 49
Servizio psicopedagogico 50
Valutazione di sistema 51
Valutazione del percorso educativo 52
Griglie per la valutazione del comportamento 55
Criteri per la prova di esame 56
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P R E M E S S A
Il Piano dell‟Offerta Formativa è il documento costitutivo dell‟identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche; ha valore triennale ed esplicita la progettazione educativa, curricolare,
extracurricolare ed organizzativa che le singole scuole adottano nell‟ambito dell‟autonomia di cui
godono.
Il regolamento sull‟autonomia didattico - organizzativa delle istituzioni scolastiche costituisce per la
scuola una vera e propria “carta costituzionale”, perché ne delinea il processo organizzativo e
culturale.
C O N T E S T O
L‟Istituto Comprensivo Statale “Rita Atria” comprende tre plessi:
G. Turrisi Colonna - scuola dell‟infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo
grado
Benedetto D’Acquisto - secondaria di primo grado
Valverde - scuola dell‟infanzia, scuola primaria
Gli alunni che frequentano le nostre scuole risiedono in prevalenza nei quartieri Palazzo Reale,
Monte di Pietà, Capo, Tribunali - Castellammare. Da un punto di vista strutturale, nel territorio si
evidenziano pregevoli testimonianze del passato visibili nelle costruzioni.
I bambini e gli adolescenti che frequentano il nostro istituto sono portatori di identità sociale e
culturale proprie della condizione economico-sociale della famiglia. Nel territorio sono fortemente
presenti comunità provenienti da paesi europei ed extraeuropei, che rendono eterogenea la
morfologia identitaria della popolazione scolastica.
Gli interventi formativi sono stati programmati in modo tale da riuscire a sviluppare e
potenziare abilità e competenze nel rispetto della persona in modo da servire come leva precoce di
emancipazione e riequilibrio sociale; l‟organizzazione scolastica deve quindi sapere integrare studio,
esperienza e riflessione.
L‟organizzazione scolastica modulata in diverse formule orarie, con pluralità e contitolarità
delle figure docenti, garantisce agli alunni la possibilità di porsi in relazione con una molteplicità di
ruoli, preparandoli di fatto ad affrontare la complessità della società moderna.
Il compito della scuola, infatti, non è quello di trasmettere informazioni e replicare un
"prodotto" già prefigurato ma creare situazioni problematiche - in un'ottica di problem solving e di
educazione al "pensiero divergente" - in cui l‟alunno sia attivo e creativo costruttore della propria
formazione.
In questo senso gli interventi formativi non vengono intesi come mera trasmissione di contenuti
ed informazioni ma implicano la formazione di una personalità critica e creativa che sappia mettere
in discussione e non accetti passivamente i dati dell'esperienza.
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RISORSE UMANE
Il Piano dell‟Offerta formativa prevede lo sviluppo dell‟azione educativa in spazi strutturati
attraverso l‟opera di risorse umane competenti per ogni ambito d‟intervento.
PERSONALE IN SERVIZIO
Dirigente Scolastico – Prof.ssa Giovanna Battaglia: è un organo individuale con mansioni di
coordinamento, gestione e direzione di tutte le attività
Docente Collaboratore Vicario – Ins. Francesco Paolo Camillo: è il sostituto del Dirigente in
caso di assenza o di impedimento dello stesso
Docente Secondo Collaboratore – Prof.ssa Valentina Rubino: è il sostituto del Dirigente in
caso di contestuale assenza o di impedimento dello stesso e del Collaboratore Vicario
RESPONSABILI DI PLESSO
Turrisi Colonna :
Infanzia : Ins. Rosalba Lupo
Primaria :Inss. Nicoletta Musumeci e Angelaura Gulisano
Secondaria di primo grado : Prof.ssa Rosaria Quartana
Valverde:
Infanzia : Inss. Rosavia Russo e Rosita Raineri
Primaria : Inss. Francesca Levito e Pasqua Amato
Secondaria di primo grado: prof. Salvatore Puma
D’Acquisto :
Secondaria di primo grado : prof.ssa Valentina Rubino
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INCARICHI SPECIFICI
Funzioni Strumentali: 6 docenti eletti dal Collegio dei Docenti nel numero stabilito da tale O.C., i quali
operano sulla base di un piano di lavoro predisposto dagli stessi in coerenza con le aree di intervento
delineate dal POF, coordinati dal docente più anziano.
FUNZIONE STRUMENTALE n°1:
Area della gestione del piano dell’offerta formativa e delle azioni di continuità e orientamento e sostegno ai
docenti ( 2 docenti )
ins. Giuseppina Altamore - prof. Chiara Culotta
Disimpegna i seguenti compiti riferiti a tutti gli ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di I
grado:
- Analizzare i bisogni, i problemi, le aspettative e le proposte dei Docenti dei singoli plessi;
- Raccordare le istanze con gli obiettivi educativo/formativi del P.O.F. e con le indicazioni nazionali;
- Coordinare le progettazioni curricolari della Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado;
- Promuovere e coordinare le attività laboratoriali curricolari ed extra rispondenti ai bisogni degli alunni;
- Promuovere i processi di Ricerca/azione, di nuove sperimentazioni metodologiche rispondenti ai bisogni
emersi;
- Diffondere le “buone prassi” educativo/formative;
- Coordinare le azioni di continuità tra i diversi ordini di scuola per assicurare un passaggio graduale degli
allievi al successivo grado d‟istruzione;
- Elaborare sulla base delle esigenze formative emerse dai docenti un piano di formazione per gli stessi;
- Raccogliere e riordinare il materiale prodotto nello svolgimento dell‟attività educativa e didattica anche ai
fini della pubblicazione sul sito istituzionale della scuola.
FUNZIONE STRUMENTALE n°2:
Area della programmazione e realizzazione degli interventi per l’inclusività degli alunni
prof. Patrizia Curti Giardina
Disimpegna i seguenti compiti riferiti a tutti gli ordini di scuola:
- Collaborare con il DSGA per la gestione degli operatori addetti all‟assistenza specialistica;
- Condividere con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per
sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali
- Curare l‟accoglienza e l‟inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei nuovi insegnanti di sostegno e
degli operatori addetti all‟assistenza;
- Coordinare i GLH operativi e il GLH d‟istituto
- Coordinare il GLI d‟Istituto
- Svolgere attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori e operatori di enti e strutture esterne
- Offrire consulenza e supporto sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali
- Suggerire l‟acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l‟autonomia, la
comunicazione e l‟attività di apprendimento degli studenti
- Rilevare i bisogni formativi dei docenti, proporre la partecipazione a corsi di aggiornamento e di
formazione sui temi dell‟inclusione
- Proporre con forza l‟idea che l‟intero corpo docente acquisisca le competenze indispensabili per interagire
con successo con l‟ampia gamma di bisogni speciali presenti oggi nella scuola, pur riconoscendo come
irrinunciabili in taluni casi le risorse aggiuntive delle figure specializzate.
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FUNZIONE STRUMENTALE n°3:
Area della realizzazione di progetti formativi ed altri interventi d’intesa con enti ed istituzioni esterne
ins. Crocetta Capo
Disimpegna i seguenti compiti riferiti a tutti gli ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di I grado:
- Creare collegamenti con Istituzioni, Agenzie formative ed Associazioni presenti nel territorio partecipando
alle riunioni di rete;
- Pianificare incontri ed occasioni di dialogo per creare reti e partenariati partecipando alle riunioniall‟uopo
calendarizzate;
- Ricercare sponsor e collaborazioni;
- Individuare Esperti per interventi specifici, finalizzati alla formazione globale degli alunni;
- Programmare e pianificare visite guidate e gite d‟istruzione nel territorio per conoscere il patrimonio
artistico e monumentale, curandone tutti gli aspetti organizzativi in stretto raccordo con la Presidenza e gli
uffici amministrativi;
- Sollecitare la partecipazione degli allievi a Concorsi, spettacoli e visite d‟istruzione per migliorare la
conoscenza della nostra città e per tutelare e rispettare il suo patrimonio (Ed. alla cittadinanza attiva);
- Coordinare la realizzazione di tutti gli interventi progettuali finanziati con fondi diversi da quelli del Fondo
d‟Istituto, assicurando l‟unitarietà degli interventi del POF e curandone tutti gli aspetti organizzativi in
stretto raccordo con la Presidenza e gli uffici amministrativi;
- Coordinare le manifestazioni finali.
FUNZIONE STRUMENTALE n. 4:
Area della Valutazione e dell’Autovalutazione d’Istituto
prof. Gabriella Grispo
Disimpegna i seguenti compiti:
- Revisione dei test di autovalutazione da somministrare agli alunni attraverso il coordinamento di specifici
gruppi di lavoro dipartimentali
- Raccordo con i docenti dei team dei tre ordini di scuola per un miglioramento delle azioni metodologiche a
favore degli alunni in difficoltà rilevate dai test somministrati
- Valutazione delle attività del P.O.F.: laboratori, Progetti, altro…. attraverso prove oggettive strutturate ex
ante ed ex post
- Valutazione delle competenze linguistico/espressive e logico/operative con prove oggettive in ingresso ed
in uscita
- Promozione di azioni di analisi e/o autoanalisi ( INVALSI, Scuola a rischio, L 440/97….), gestione di tutti
gli aspetti operativi e diffusione dei risultati per un Progetto di Qualità;
- Monitoraggio dei Laboratori per rilevare quelli maggiormente frequentati
FUNZIONE STRUMENTALE n. 5:
Area della Promozione delle Tecnologie nella Didattica
prof. Antonella Grasso Disimpegna i seguenti compiti:
- Effettuare un‟attenta e documentata ricognizione dei materiali esistenti in termini di hardware e software;
- Coordinare le attività di tutti i laboratori dell‟Istituto con l‟individuazione di regole di fruibilità da parte
degli utenti secondo la logica della massima partecipazione;
- Potenziare e migliorare i laboratori già esistenti nell‟Istituto;
- Essere di supporto nell‟utilizzo delle nuove tecnologie alla Dirigenza Scolastica, alla Direzione amm.va, ai
docenti e agli alunni;
- Organizzare attività di aggiornamento e formazione sull‟utilizzo delle nuove tecnologie;
- Diffondere e supportare l‟uso del Registro elettronico, verificandone puntualmente il corretto utilizzo in
ogni fase dell‟anno.
- Gestire e implementare il sito web della scuola
ORGANIGRAMMA
29 Docenti di scuola secondaria di 1° grado
40 Docenti di scuola primaria
09 Docenti di sostegno scuola primaria
08 Docenti di sostegno di scuola secondaria di I grado
18 Docenti di scuola dell‟infanzia
4 Docenti di sostegno di scuola dell‟infanzia
3 Docenti specialisti di Religione Cattolica per la scuola primaria e dell‟infanzia
01 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
05 Assistenti Amministrativi
12 Collaboratori scolastici statali
28 Personale adibito al servizio di refezione scolastica
Collaboratori vari (Consorzio, LSU, e Coll. Scol. Prof.li, dipendenti Social Trinacria)
REFERENZE
Referente refezione scolastica Valverde
Coordinamento refezione scolastica, sussidi, biblioteca
Referente attività sportiva
Referente attività musicale
Referente educazione alla salute
PERSONALE ESTERNO
Per la realizzazione di progetti che richiedono specifiche competenze, l‟Istituzione scolastica
si avvale di operatori esterni qualificati ed attiva rapporti di collaborazione - utilizzando l‟istituto
delle c.d. collaborazioni plurime previste dal vigente CCNL – con insegnanti o personale di altre
istituzioni scolastiche statali nonché della collaborazione di volontari del Servizio Civile
Nazionale o messi a disposizioni da EE.LL. e/o Associazioni qualificate.
Plesso B. D’Acquisto
5 aule
1 laboratorio linguistico /informatico
1 laboratorio informatica
1 laboratorio tecnologico/ musicale
1 biblioteca “P. Borsellino”
1 palestra
1 museo della scienza e della tecnica
1 aula teatro ( Aula Falcone )
1 aula musica
1 aula polivalente
1 aula docenti
Plesso Turrisi Colonna
11 aule scuola primaria
5 aule scuola dell‟ infanzia
6 aule scuola secondaria di I grado
1 ludoteca
1 laboratorio tecnologico/ musicale
1 postazione informatica per docenti
1 laboratorio informatica
1 laboratorio scientifico
1 biblioteca/videoteca/laboratorio linguistico-tecnologico
1 sala riunioni/proiez/teatro/cineforum
1 laboratorio psicomotricità
1 palestra
1 aula sussidi didattici
1 ufficio servizio psicopedagogico
1 aula sostegno e attività espressive
3 refettori
1 laboratorio di cucina (cucina + ambiente annesso) e laboratorio artistico/espressivo (2
ambienti)
Plesso Valverde
1 Laboratorio informatica
1 Laboratorio di ludoteca
1 Laboratorio di cucina
1 Laboratorio di scienze
1 Biblioteca
16 Aule
2 Aule secondaria di I grado
1 Spazio esterno per attività motorie
SPAZI DISPONIBILI E STRUTTURE
Alunni
di cui
disabili
di cui
stranieri
totale
Plesso B. D’Acquisto
Secondaria di 1°grado 98 3 26 98
Plesso Turrisi Colonna
Infanzia 114 4 41 114
Primaria 216 7 81 216
Secondaria di 1°grado 116 9 35 116
Plesso Valverde
Infanzia 99 2 30 99
Primari
a
177 7 46 177
Secondaria di 1°grado 32 1 6 32
Totale complessivo 852
Paesi di provenienza alunni stranieri:
Egitto. Tunisia, Marocco, Senegal, Nigeria, Bangladesh, Mauritius, Pakistan, Sri Lanka, Ghana,
Cina, Costa d‟Avorio, Filippine, Ecuador, Camerun, India, Romania, ex Yugoslavia.
ALUNNI ISCRITTI
Osservatorio di Area contro la dispersione scolastica “Centro Storico”
Centro Sociale Maricò e S.Anna - Caritas - Associazioni di volontariato – UISP
CONI – Centro S. Mamiliano
Teatro Biondo - Teatro Massimo - Teatro Libero - Gli Amici della musica ( Politeama )
Regione Siciliana – Comune di Palermo, settore P.I.
Università degli Studi di Palermo: Facoltà di Scienze della formazione primaria (tirocinio) ;
Scuola di lingua italiana per stranieri
Associazione “Scuola e cultura antimafia”
Centro EDA dell‟ I.C. A. Ugo – corso serale per il conseguimento della licenza di scuola
media rivolto agli adulti e agli alunni in drop-out
Conservatorio di Musica di Stato “V. Bellini”
Associazione musicale “Kaleidos”
Associazione “ComeUnaMarea” ONLUS
Associazione Parsifal
Comunità di Sant‟ Egidio
Centro Odigitria ( doposcuola, attività ludico/ricreativa, laboratorio occupazionale e gite )
Biblioteca Capo
RISORSE E SERVIZI DEL TERRITORIO
L‟Istituto si propone di:
essere luogo di integrazione e di socializzazione
essere luogo in cui l'alunno costruisce la sua identità
elevare il grado di successo scolastico
organizzare percorsi curricolari e didattici orientati all'alunno
progettare la flessibilità organizzativa e didattica
favorire ed organizzare la formazione del personale
valorizzare le competenze e la professionalità degli operatori scolastici
aprirsi alla collaborazione con altri enti e con il territorio
partecipare a progetti in rete con altre scuole
ridurre i livelli di abbandono e di dispersione
Nell‟ottica della formazione dell‟uomo e del cittadino la scuola si pone come:
luogo di intervento specifico e diversificato per l‟acquisizione dei saperi irrinunciabili
punto di incontro delle diverse culture
rappresentanza istituzionale per contrastare abbandoni, microcriminalità, atteggiamenti di
prevaricazione e di bullismo
centro di aggregazione aperto al territorio
strutturando interventi per :
l‟acquisizione di modelli comportamentali positivi
la promozione della civile convivenza e della cittadinanza attiva e consapevole in un
ambiente e in un clima motivanti
la conquista della prima alfabetizzazione culturale
l‟acquisizione di competenze relazionali e pro sociali
il coinvolgimento più attivo e consapevole da parte della famiglia nel processo educativo
la progettazione di percorsi mirati e personalizzati anche al fine di assicurare una effettiva
integrazione degli alunni disabili e degli alunni stranieri
la promozione di attività trasversali che coinvolgano alunni, docenti e famiglie
FINALITÀ’
LE SCELTE EDUCATIVE
Non si può avere realmente libertà, uguaglianza e pieno sviluppo della persona umana, né
possibilità di partecipare in modo cosciente e responsabile al progresso della società, senza il
possesso di adeguate competenze .
Utilizzare i linguaggi e gli strumenti concettuali, materiali ( in modo particolare l‟utilizzo delle
LIM ) e nuove tecnologie per l‟informazione e la comunicazione in maniera efficace, saper
affrontare e risolvere problemi, esercitare il giudizio critico, la riflessione e la creatività sono
presupposti essenziali per fare scelte di qualsiasi tipo, realizzare il proprio progetto di vita e
contribuire con apporti originali e produttivi al benessere comune.
L‟istituto, attraverso percorsi di crescita formativa articolati nel rispetto dei diversi ordini di
scuola, pone al centro della sua azione educativa:
- la promozione personale
- la promozione cultural
- la promozione sociale pertanto:
favorisce la formazione degli alunni, come uomini e cittadini, secondo i principi
costituzionali
favorisce lo sviluppo armonico della personalità degli allievi in tutte le direzioni
accompagna l‟alunno alla conquista della propria identità personale
favorisce l‟acquisizione consapevole delle regole della convivenza civile
educa alla scoperta della diversità
educa ad assumere comportamenti multi-culturali
stabilisce una costruttiva relazione educativa
s‟impegna a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali
s‟impegna a prevenire i disagi e recuperare gli svantaggi
Gli obiettivi operativi si specificano nel:
sostenere l‟ampliamento dei tempi di fruizione del servizio scolastico, aprendo la scuola oltre
l'orario curriculare per attività laboratoriali, sportive, ricreative e affiancando gli studenti con
insegnanti in servizio, esperti ed educatori;
promuovere la progettazione di un‟offerta formativa ampia e diversificata, adeguata ai bisogni
di ogni alunno e alunna;
diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti, sperimentando metodologie nuove per
migliorare e diversificare i processi di apprendimento, consentire l‟uso e l‟applicazione di
conoscenze, abilità e attitudini riconducibili ad esiti comunque oggetto di valorizzazione da parte
della scuola;
potenziare il sistema di valutazione degli apprendimenti (verifiche e valutazione delle
competenze);
sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli e premiare le eccellenze.
METODOLOGIA
Il presente documento progettuale ha considerato alcuni aspetti emergenti quali la promozione della
laboratorialità e della metacognizione degli apprendimenti, riconducibili ad una scelta negoziata e
condivisa.
In una logica che considera diverse variabili e che tiene conto di una pluralità di fattori
problematici si inserisce la necessità di realizzare un percorso di ricerca – azione atto a favorire la
crescita ed il miglioramento socio-relazionale delle persone coinvolte. La R-A si realizza nell‟ottica
della “collaborazione” attraverso la “negoziazione” dei bisogni dei vari attori coinvolti: si sviluppa
prevalentemente in una dimensione di gruppo.
Anche per il corrente anno scolastico si prevede l‟implementazione della R-A sulle difficoltà
di apprendimento promossa nell‟ambito del Piano Provinciale contro i fenomeni della Dispersione
Scolastica. L‟applicazione per eccellenza della metodologia della ricerca-azione è il problem-
solving: un‟area di indagine trasversale alle discipline che mette in luce i processi attivati dagli
alunni in diversi contesti per giungere a risolvere situazioni problematiche.
Un approccio al lavoro di gruppo è il Cooperative Learning, efficace metodo a mediazione
sociale e facilitatore dello sviluppo di abilità cognitive.
L‟impianto metodologico fondato sull‟apprendimento cooperativo prevede
capacità di lavorare in team;
capacità di farsi ricercatori insieme agli alunni;
sensibilità e attenzione nei confronti della dinamica relazionale dei gruppi e
rispetto al sapere:
definizione del campo di esperienza;
capacità di osservazione;
capacità di verbalizzare l‟esperienza;
formulazione di ipotesi;
verifica;
applicazione di principi generali (generalizzazione);
valutazione ed autovalutazione (valutazione degli esiti della ricerca, autovalutazione rispetto
alle diverse fasi del processo);
recupero (feed-back).
La decisione di operare secondo l‟aspetto laboratoriale scaturisce da una precisa scelta pedagogico-
didattica, collegata alle procedure dell‟intera impostazione metodologica, che:
- sollecitino la partecipazione attiva degli alunni;
- consentano il conseguimento di apprendimenti ( quindi significativi e duraturi);
- tengano conto del sapere, saper fare, saper essere.
La laboratorialità sarà il filo conduttore di tipo pratico-organizzativo di ogni progetto curricolare ed
extracurricolare, e le attività di stimolazione saranno trasversali a discipline e/o campi di esperienza.
L‟offerta formativa nei suoi aspetti principali riconosce come matrice la necessità di “consegnare”
oltre che abilità di base e saperi essenziali, anche una serie di proposte di
arricchimento/ampliamento pensate e valutate come “rispondenti ai bisogni e su tali bisogni
calibrate”. Maggiore spessore acquistano, pertanto, i riferimenti fondamentali della comunicazione,
interazione, spazio–temporalità, fruizione degli strumenti tecnologici, tutela dell‟ambiente.
Tutte le proposte afferiranno a tre grandi assi-pilastro:
asse linguistico/espressivo
asse logico/scientifico
asse delle educazioni
Ciascun asse:
- concorre a sviluppare e a rafforzare un aspetto specifico della formazione essenziale, in
quanto motore di esperienze calibrate sui bisogni individuati (anche mediante strumenti
testologici e insieme innovative e gratificanti;
- si configura quindi come apporto peculiare ai fondamentali processi di alfabetizzazione
culturale e di educazione alla cittadinanza;
- intersecandosi con gli altri assi, mira a realizzare l‟unitarietà del sapere, in un quadro di
finalità e di metodologie condivise nonché di interventi mirati e opportunamente articolati che
si intende costantemente monitorare e verificare.
Relativamente alla tipologia delle attività laboratoriali, vengono attivati:
laboratori curricolari, destinati alla generalità degli alunni in quanto proposti nel quadro del
tempo-scuola previsto dalle diverse tipologie organizzative ( tempo pieno e/o normale per la
scuola primaria e dell‟infanzia, tempo ordinario e tempo prolungato per la scuola media di I
grado) presenti nell‟istituzione scolastica senza oneri a carico del Fondo d‟Istituto
laboratori extracurricolari opzionali, dei quali possono avvalersi gruppi di alunni che ne
avanzino richiesta e che si individuano come Laboratori permanenti soggetti a revisione
triennale ferma restando la verifica in itinere della congruità degli stessi, ovvero come
Laboratori annuali attivabili compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e soggetti a
verifica al termine dell‟anno scolastico.
L’OFFERTA FORMATIVA E IL SUO AMPLIAMENTO
Uno degli elementi pregnanti per l'attuazione della continuità educativa e didattica è la progettazione e
attuazione del Curricolo verticale.
La scuola è chiamata ad assumere come dato fondamentale di riferimento della sua
progettualità l'identità culturale del bambino/ragazzo che sappiamo essere composto da un
complesso intreccio di influenze. Le modalità dello sviluppo personale, inoltre, presentano dinamiche
evolutive che possono non corrispondere ai passaggi formali fra le diverse istituzioni educative. Ciò
esige, da parte della scuola, la capacità di porsi in continuità e in complementarità con le esperienze
che il bambino/ragazzo compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandole culturalmente e collocandole
in una prospettiva di sviluppo educativo.
In questa logica risulta necessario prevedere un sistema di rapporti interattivi tra la scuola e le
altre istituzioni ad essa contigue, che la possa configurare come contesto educativo e di
apprendimento saldamente raccordato con tutte le esperienze collaterali e successive dell'alunno. E‟
quindi imprescindibile l'attenzione di un raccordo in continuità, sia orizzontale che verticale.
Per costruire un percorso che abbia come riferimento reale la formazione integrale degli alunni
a noi affidati, risulta pedagogicamente utile concordare modalità di organizzazione e sviluppo delle
attività didattiche, praticare scambi di informazioni e di esperienze fra i livelli immediatamente
contigui di scuola.
I risultati concreti di raccordo possono venire perseguiti mediante le programmazioni educative
e didattiche.
Una particolare attenzione viene richiesta nella progettazione dei curricoli degli anni ponte, nel
rispetto delle reciproche specificità, alla costruzione di strumenti, funzionali ed efficaci, di verifica,
valutazione, informazione sui bambini /ragazzi e sulle esperienze formative .
È importante tenere presente che momenti di incontro solo tra docenti volontari dei diversi
ordini di scuola non saranno mai in grado di garantire iniziative sistematiche e generalizzate di
continuità .
Non si può avere continuità se non si conoscono le indicazioni del grado precedente non solo
come contenuti ma anche come suggerimenti metodologici e finalità.
Fare continuità non significa anticipare i contenuti che saranno valutati nel ciclo successivo.
Continuità è:
elaborare insieme un curriculo per gli "anni ponte"
avere gli stessi criteri di valutazione
seguire corsi di aggiornamento comuni.
Ciò è reso possibile solo dalla pianificazione e organizzazione di incontri e percorsi comuni tra
docenti e docenti ed alunni dei tre ordini di scuola.
IL CURRICOLO DELLA CONTINUITA'
L'Istituto intende progettare percorsi di continuità partendo da:
riflessioni emerse dalle valutazioni del RAV.
riflessione sulle esigenze di miglioramento e potenziamento della formazione musicale
manifestate dai docenti che individuano in questo l'elemento connotativo dell'Istituto "Rita Atria".
necessità di un percorso pluriennale dove tutte le componenti ( docenti, alunni, genitori) trovino
spazio per mettere in campo le proprie competenze .
esigenza di fare confluire nel progetto continuità tutti i progetti a cui la scuola aderisce (vedi
Legalità, Educazione alla salute…) per evitare di ritrovarsi con un'eccessiva quantità di proposte,
attività, verifica che sostanzialmente appesantiscono il lavoro del docente e rendono frammentario
l'insegnamento - apprendimento.
ricerca di un argomento interdisciplinare che potesse essere comune ai tre ordini di scuola.
esigenza di sviluppare un percorso che preveda itinerari educativi in un' ottica di sviluppo del
senso di identità, di riconoscimento e rispetto dell'altro, di appartenenza all'ambiente ( inteso non
solo come spazio fisico ma anche relazionale ), così come previsto nell'esplicitazione della
mission e nell'obiettivo formativo.
Il Curricolo per la continuità presenta questi aspetti:
• La continuità permanente che deve prevedere incontri calendarizzati tra i capi dipartimento e i
docenti coordinatori delle interclassi e tra coordinatori di interclassi e intersezioni per la
programmazione coordinata di un curricolo con obiettivi, traguardi di competenze, itinerari e
strumenti per l'osservazione, la verifica, la valutazione e lo scambio di informazioni sui bambini
/ragazzi, che siano funzionali ed efficaci a garantire un realistico raccordo tra i tre segmenti
dell'istituto, nel rispetto delle reciproche specificità.
I documenti prodotti saranno ad ogni inizio di anno scolastico oggetto di revisione e/o conferma
da parte dei docenti.
• Percorsi curriculari, adeguati alle varie fasce d'età, realizzati con modalità laboratoriale e percorsi
di laboratorio curriculari ed extra curriculari che attenzionino gli aspetti percettivo-analitico-
riproduttivo-creativo-ideativo e interpretativo delle esperienze proposte.
• Per le classi ponte dell'Istituto si struttureranno percorsi che prevedono attività di laboratorio a
gruppi misti (alunni dell'ultimo anno dell'Infanzia con alunni della primaria e alunni dell'ultimo
anno della primaria con quelli della secondaria di primo grado).
• Nella fase del progetto che riguarda la conclusione del percorso scolastico degli alunni si porrà la
massima attenzione all'orientamento creando una continuità di percorso fra la nostra scuola
secondaria di primo grado, quella di secondo grado ad indirizzo musicale e il Conservatorio
ricadenti nel comprensorio.
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVE
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi
per lo sviluppo di competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono
essere visti separati, ma in continuità nell‟arco degli otto anni di scuola di scuola del primo ciclo e dei
dieci anni di obbligo d‟istruzione.
Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell’Infanzia e le discipline della scuola del primo ciclo
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Campi di esperienza
Discipline
Aree disciplinari
I discorsi e le parole
Italiano
Lingue inglese e seconda
lingua comunitaria
LINGUISTICO –
ARTISTICO - ESPRESSIVA
Immagini, suoni, parole Arte
Musica
Il corpo e il movimento
Scienze motorie e sportive
La conoscenza del mondo
(Numero e spazio; oggetti,
fenomeni, viventi)
Matematica
Scienze
Tecnologia
MATEMATICO –
SCIENTIFICO -
TECNOLOGICA
Il sé e l‟altro
Storia e Geografia
Cittadinanza e costituzione
Religione
STORICO - GEOGRAFICA
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVE
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo sviluppo di
competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità
nell’arco degli otto anni di scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo d’istruzione.
LE ABILITÀ DI VITA
(Life skills)
(dell‟Organizzazione
Mondiale della Sanità)
COMPETENZE
CHIAVE
EUROPEE
COMPETENZE
CHIAVE DI
CITTADINANZA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I
GRADO
SCUOLA
DELL’INFANZI
A Discipline AREE
DISCIPLINARI Campi di
esperienza di riferimento Concorrenti
Comunicazione efficace
Capacità di relazione
interpersonale
Gestione delle emozioni
Creatività/Empatia/Senso
critico/Autocoscienza
Comunicazione nella madre lingua
COMUNICARE
Italiano
Tutte
LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA
I discorsi e le
parole
Comunicazione nelle lingue straniere
Lingue comunitarie
Immagini,
suoni, colori
Comunicazione
efficace/Creatività/Empatia
Autocoscienza/Senso critico
Consapevolezza ed espressione culturale - patrimonio artistico
Arte e Immagine Musica
Tutte Il corpo e il movimento Consapevolezza
ed espressione culturale - espressione corporea
Scienze motorie e sportive
Problem solving
Competenze in matematica
Acquisire e interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni Risolvere problemi
Matematica
Tutte
MATEMATICO SCIENTIFICO
TECNOLOGICA
La conoscenza
del mondo (Numero e
spazio; oggetti, fenomeni,
viventi
Competenze di base in Scienze e Tecnologia
Scienze Tecnologia Geografia
Tutte
Problem solving/ Comunicazione efficace
Competenza digitale
Comunicare
Tecnologia
Tutte
STORICO- GEOGRAFICA
Il sé e l’altro
Comunicazione efficace Creatività/Empatia Autocoscienza/Senso critico
Consapevolezza ed espressione culturale Identità storica
Comunicare
Storia
Geografia Educazione religiosa Tutte
Problem solving/Decision making (=processo decisionale) Gestione delle emozioni/Gestione dello stress/Autocoscienza
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Risolvere problemi Progettare
Tutte
QUADRO INTEGRAZIONI E CORRISPONDENZE FRA COMPETENZE E
DISCIPLINE/CAMPI DI ESPERIENZA
Problem solving/Autocoscienza/ Senso critico/Gestione dello stress
Imparare a imparare
Imparare a imparare Acquisire e interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni
Autocoscienza/Senso critico Gestione delle emozioni/Empatia Gestione dello stress Capacità di relazione interpersonale
Competenze sociali e civiche
Agire in modo autonomo e responsabile Collaborare e partecipare Comunicare
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
Competenze
chiave europee
Competenze di
cittadinanza
Obiettivi formativi
in uscita
INFANZIA
Obiettivi formativi in uscita
PRIMARIA
Obiettivi formativi in uscita
SECONDARIA PRIMO GRADO
Ambito COSTRUZIONE DEL SE’
IMPARARE AD
IMPARARE
- Conoscenza di sé (limiti, capacità..)
- Uso di strumenti informativi
- Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
Riconoscere i propri pensieri, i propri stati d’animo, le proprie emozioni.
Utilizzare informazioni, provenienti dalle esperienze quotidiane (a scuola, a casa, con gli altri), in modo appropriato alla situazione.
Avere fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove
Analizzare le proprie capacità nella vita scolastica riconoscendone i punti di debolezza e i punti di forza, e saperli gestire.
Essere consapevoli dei propri comportamenti
Iniziare ad organizzare il proprio apprendimento utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili.
Acquisire un personale metodo di studio
Valutare criticamente le proprie prestazioni.
Essere consapevoli del proprio comportamento, delle proprie capacità e dei propri punti deboli e saperli gestire.
Riconoscere le proprie situazioni di agio e disagio.
Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione,anche in funzione dei tempi disponibili.
Acquisire un efficace metodo di studio.
SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITÀ
PROGETTARE
- Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto. - del materiale per realizzare un prodotto
Scegliere, organizzare e predisporre materiali, strumenti, spazi, tempi e interlocutori per soddisfare un bisogno primario, realizzare un gioco, trasmettere un messaggi mediante il linguaggio verbale e non verbale.
Elaborare e realizzare semplici prodotti di genere diverso utilizzando le conoscenze apprese
Elaborare e realizzare prodotti di vario genere,riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese, stabilendo autonomamente le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti
Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI
COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUA
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE
STRANIERE
COMPETENZA DIGITALE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE
CULTURALE
COMUNICARE
Comprendere e rappresentare
- Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere -Uso dei linguaggi disciplinari
Comprendere il linguaggio orale di uso quotidiano,(narrazioni, regole,indicazioni operative)
Comprendere e utilizzare gesti, immagini, suoni.
Esprimere le proprie esperienze, sentimenti, opinioni, avvalendosi dei diversi linguaggi sperimentati.
Comprendere semplici messaggi di genere diverso anche mediante supporti cartacei e informatici.
Utilizzare i linguaggi di base appresi per descrivere eventi fenomeni, norme, procedure, e le diverse conoscenze disciplinari, anche mediante vari supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Comprendere messaggi di vario genere trasmessi utilizzando linguaggi e supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali) .
Utilizzare i vari linguaggi e conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) per esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Collaborare e partecipare
- Interazione nel gruppo. - Disponibilità al confronto - Rispetto dei diritti altrui
Partecipare a giochi e attività collettivi, collaborando con il gruppo, riconoscendo e rispettando le diversità.
Stabilire rapporti corretti con i compagni e gli adulti.
Confrontarsi e collaborare con gli altri nelle attività di gruppo e nelle discussioni, apportando il proprio contributo nel rispetto dei diritti di tutti.
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti di
tutti. Agire in modo
autonomo e responsabile
- Assolvere gli obblighi scolastici. - Rispettare le regole
Esprimere i propri bisogni.
Portare a termine il lavoro assegnato.
Capire la necessità di regole, condividerle e rispettarle.
Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità.
Rispettare le regole condivise
Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità rispettando le scadenze.
Rispettare le regole condivise
Ambito RAPPORTO CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE
COMPETENZE IN MATEMATICA E
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E
TECNOLOGIA
SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITÀ
Risolvere problemi - Risoluzione di situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline
Riconoscere situazioni che richiedono una risposta.
Formulare la domanda.
Risolvere semplici situazioni problematiche legate all’esperienza.
Riconoscere situazioni che richiedono una risposta.
Cercare di formulare ipotesi di soluzione, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Affrontare situazioni
problematiche
formulando ipotesi di
soluzione, individuando le
fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e
valutando i dati,
proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il
tipo di problema,
contenuti e metodi delle
diverse discipline.
Individuare collegamenti e
relazioni - Individuare e
rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi
- Individuare collegamenti fra le varie aree disciplinari
Utilizzare parole,
gesti, disegni .. per
comunicare
in modo efficace.
Cogliere relazioni di
spazio, tempo,
grandezza.
Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone analogie e differenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo
Individuare e
rappresentare,
collegamenti e relazioni
tra fenomeni, eventi e
concetti diversi, anche
appartenenti a diversi
ambiti disciplinari e
lontani nello spazio e nel
tempo, individuando
analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti.
Acquisire ed interpretare
l’informazione
- Capacità di analizzare l’informazione
- Valutazione dell’attendibilità e dell’utilità
- Distinzione di fatti e opinioni
Ricavare informazioni
attraverso l’ascolto e
supporti iconografici.
Avvalersi di
informazioni
utili per assumere
comportamenti
adeguati
alle situazioni
Ricavare informazioni da immagini e testi scritti di contenuto vario.
Essere disponibile a ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, anche in contesti diversi da quelli disciplinari e prettamente scolastici.
Acquisire la capacità di
analizzare l'informazione
ricevuta nei diversi ambiti
ed attraverso diversi
strumenti comunicativi,
valutandone
l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e
opinioni con senso critico
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA
COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA ITALIANO
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza I discorsi e le parole 1. Usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. 2. Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
3. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. 4. Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole.
5. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
1. Partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascoltare e comprendere testi orali “ diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. 2. Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, e di vario genere, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma individuandone il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguata agli scopi, formulare su quanto letto giudizi personali. Individuare nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato, metterle in relazione e sintetizzarle, in funzione dell’esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica. 3. Scrivere testi chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielaborare testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. 4. .Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconoscere che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. 2. Leggere, analizzare e comprendere testi. 3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE INGLESE INGLESE/FRANCESE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza I discorsi e le parole 1. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
1. Comprendere brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari, svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,chiedendo eventualmente spiegazioni.
2. Interagire nel gioco; comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. 3. Descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 4. Individuare alcuni elementi culturali e cogliere rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera
Inglese 1. Comprendere e ricavare informazioni
dall’ascolto e dalla visione di brevi testi mediali e dalla lettura di brevi testi scritti, ipertestuali e digitali nella loro natura linguistica, paralinguistica ed extralinguistica.
2. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. 3. Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo.
Francese 1. Comprendere semplici messaggi orali
relativi ad ambiti familiari e abituali. 2. Descrivere oralmente e per iscritto
aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente
3. Leggere e comprendere semplici testi 4. Stabilire relazioni tra semplici elementi linguistico –comunicativi propri delle lingue di studio e confrontare i risultati conseguiti in lingue diverse.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE MUSICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali, visivi, di animazione..); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
1. Gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e di strumenti musicali, eseguire semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. 2. Fare uso di forme di notazione non convenzionali o codificate, articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche ed eseguirle con la voce, il corpo e gli strumenti. 3. Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale in semplici brani, applicare varie strategie interattive e descrittive all’ascolto di brani musicali 4. Esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori.
1. Eseguire in modo espressivo,
collettivamente e individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche.
2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio musicale facendo uso della notazione tradizionale e di altri sistemi di scrittura e di un lessico appropriato.
3. Conoscere ed analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche in relazione al contesto storico-culturale ed alla loro funzione sociale.
4. Improvvisare, rielaborare, comporre brani vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici, integrando altre forme artistiche quali danza, teatro, arti plastiche e multimedialità.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE ARTE E IMMAGINE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Utilizzare le Secondaria I grado
Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia
1. Utilizzare le conoscenze sul linguaggio
visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti diversi (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali )
2. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche ( quali fotografie, manifesti, opere d’arte ) e messaggi in movimento ( quali spot, brevi filmati, videoclip, …) 3. Leggere gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare opere d’arte ed oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi 4. Conoscere i principali beni artistici e culturali presenti nel proprio territorio e mettere in atto pratiche di rispetto e tutela
1. Sperimentare, rielaborare, creare immagini e/o oggetti utilizzando operativamente gli elementi, i codici, le funzioni, le tecniche proprie del linguaggio visuale ed audiovisivo. 2. Riconoscere ed analizzare elementi
formali e strutturali costitutivi del linguaggio visuale facendo uso di un lessico appropriato; utilizzare criteri base funzionali alla lettura e all’analisi sia di creazioni artistiche che di immagini statiche e multimediali.
3. Utilizzare conoscenze ed abilità percettivo-visive per leggere in modo consapevole e critico i messaggi visivi presenti nell’ambiente. 4. Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza Il corpo e il movimento Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
1. Acquisire consapevolezza di sé attraverso
l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
2. Utilizzare il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmo-musicali.Sperimentare in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive.
3. Comprendere all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
4. Muoversi nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri disicurezza per sé e per gli altri.
5. Riconoscere alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare
1. Essere consapevole del proprio
processo di crescita e di sviluppo corporeo; riconoscere inoltre le attività volte al miglioramento delle proprie capacità motorie.
2. Destreggiarsi nella motricità
finalizzata dimostrando: di coordinare azioni, schemi motori, gesti tecnici con buon autocontrollo di utilizzare gli attrezzi ginnici in maniera appropriata; di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere situazioni-problema di natura motoria.
3. Partecipare a giochi di movimento,
a giochi tradizionali, a giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria.
4. Gestire i diversi ruoli assunti nel
gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari.
5. Controllare il movimento e utilizzarlo anche per rappresentare e comunicare stati d’animo.
6. Assumere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza, proprie ed altrui
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA
COMPETENZE IN MATEMATICA MATEMATICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Numero e spazio) Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. Individua la posizione di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc…; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioniverbali.
1. Comprendere il significato dei numeri
naturali, frazionari, decimali, il valore posizionale delle cifre, operare tra numeri mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo
2. Riconoscere e descrivere le principali
figure geometriche piane e solide, utilizzare le trasformazioni geometriche per operare su figure, individuare relazioni tra elementi e rappresentarle, utilizzare forme diverse di rappresentazioni, classificare e ordinare in base a determinate proprietà 3. Interpretare i dati di una ricerca usando metodi statistici, effettuare valutazioni di probabilità di eventi 4. Risolvere problemi matematici utilizzando opportuni concetti, rappresentazioni e tecniche. Scegliere, saper discutere e comunicare strategie risolutive, determinare lunghezze, capacità, masse, aree, volumi
1. Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali. 2. Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali. 3. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo. 4. Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riferisce correttamente eventi del passato recente , sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
1. Utilizzare capacità operative, progettuali e
manuali in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni, formulare considerazioni e richiedere chiarimenti in riferimento alla realtà e alle esperienze; porsi domande esplicite e individuare problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti; con guida e in collaborazione con i compagni o da solo, formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere alternative, produrne rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, analizzare e raccontare in forma chiara quanto fatto e imparato.
2. Riconoscere gli elementi, gli eventi
e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.
3. Assumere atteggiamenti di cura, da
condividere con gli altri, verso l’ambiente scolastico e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, conoscendone e apprezzandone il valore; avere cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari
1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni. 2. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi. 3. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse
TECNOLOGIA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa esprimere le funzioni e i possibili usi.
1. Conoscere la struttura e comprendere i meccanismi di funzionamento di alcuni semplici strumenti e macchine di uso comune
1. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo.
2. Utilizzare con dimestichezza le più
comuni tecnologie, in particolare quelle dell’informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.
3. Essere consapevoli delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.
AREA STORICO - GEOGRAFICA
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE STORIA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Campo di esperienza Il sé e l’altro Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prima generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei percorsi più familiari
1. Conoscere e confrontare i quadri
storici delle civiltà studiate.
2. Usare cronologie e carte
storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate
3. Organizzare la conoscenza,
tematizzando e usando semplici categorie
4. Usare la linea del tempo collocandovi
fatti o periodi storici
5. Ricavare informazioni da documenti
di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico 6. Rappresentare in un quadro storico/sociale il sistema di relazioni tra segni e testimonianze del passato 7. Riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio culturale e artistico 8. Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici 9. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni tra gli elementi caratterizzanti e confrontarne gli aspetti caratterizzanti 10. Ricavare e produrre grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, manualistici e non Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati
1. Comprendere che la storia è un processo di ricostruzione del passato che muove dalle domande del presente e, utilizzando strumenti e procedure, perviene a una conoscenza di fenomeni storici ed eventi, condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e soggetta a continui sviluppi. 2. Utilizzare i procedimenti del metodo storiografico e il lavoro su fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all’ambito locale. 3. Riconoscere le componenti costitutive delle società organizzate – economia, organizzazione sociale, politica, istituzionale, cultura – e le loro interdipendenze. 4. Comprendere fenomeni relativi al passato e alla contemporaneità nel tempo, cogliere relazioni causali e interrelazioni. 5. Operare confronti tra le varie modalità con cui gli uomini nel tempo hanno dato risposta ai loro bisogni e problemi, e hanno costituito organizzazioni sociali e politiche diverse tra loro, rilevando nel processo storico permanenze e mutamenti; 6. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.
GEOGRAFIA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle
piccole comunità.
1. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate geografiche e bussola, piante e carte stradali, organizzare un percorso e uno spostamento sulla base di cartine; conoscere e utilizzare la simbologia per interpretare una legenda, utilizzare il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche 2. Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o indipendenza 3. Conoscere e localizzare i principali
1 Leggere l’organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della Geografia; interpretare tracce e fenomeni e compiere su di essi operazioni di classificazione, correlazione, inferenza e generalizzazione. 2. Partendo dall’analisi dell’ambiente regionale, comprendere che ogni territorio è una struttura complessa e dinamica, caratterizzata dall’interazione tra uomo e ambiente: riconoscere le modificazioni apportate nel tempo dall’uomo sul territorio. 3. Conoscere territori vicini e lontani e ambienti diversi, saperli confrontare, cogliendo i vari punti di vista con cui
“oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia; Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani 4. Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (carte, immagini satellitari, fotografiche, artistico -letterarie) 5. Avviarsi alla lettura e alla comunicazione in relazione al sistema territoriale attraverso carte, immagini, schizzi e grafici 6. Ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio per continuare ad usarlo.
si può osservare la realtà geografica (geografia fisica, antropologica, economica, politica, ecc.). 4. Avere coscienza delle conseguenze positive e negative dell’azione dell’uomo sul territorio, rispettare l’ambiente e agire in modo responsabile nell’ottica di uno sviluppo sostenibile
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE RELIGIONE
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola Primaria Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Il sé e l’altro Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza
1. Riflettere su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù 2. Saper collegare i contenuti principali dell’insegnamento di Gesù alle tradizioni del proprio ambiente; riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua per riflettere sul loro valore nell’esperienza personale, familiare, sociale 3. Riconoscere la Bibbia come libro sacro per cristiani ed ebrei, distinguendola da altri testi anche di altre religioni; identificare le caratteristiche essenziali di un brano biblico semplice e dietro opportuna guida analizzarlo e collegarlo alla propria esperienza. 4. Confrontarsi con l’esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo identifica la Chiesa come la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; cogliere il significato dei Sacramenti e interrogarsi sul valore che hanno nella vita dei cristi ani
1. Individuare l’esperienza religiosa come una risposta ai grandi interrogativi posti dalla condizione umana e identificare la specificità del cristianesimo in Gesù di Nazareth, nel suo messaggio su Dio, nel compito della Chiesa di renderlo presente e testimoniarlo. 2. Conoscere e interpretare alcuni elementi fondamentali dei linguaggi espressivi della realtà religiosa e i principali segni del cristianesimo cattolico presenti nell’ambiente. 3. Riconoscere in termini essenziali caratteristiche e funzione dei testi sacri delle grandi religioni; in particolare utilizzare strumenti e criteri per la comprensione della Bibbia e l’interpretazione di alcuni brani. 4. Saper confrontarsi con valori e norme delle tradizioni religiose e comprendere in particolare la proposta etica del cristianesimo in vista di scelte per la maturazione personale e del rapporto con gli altri.
Le classi in cui viene impartito l'insegnamento di strumento musicale sono formate secondo i
criteri generali dettati per la formazione delle classi, previa apposita prova orientativo attitudinale
predisposta dalla scuola per gli alunni che all'atto dell'iscrizione abbiano manifestato la volontà di
frequentare i corsi Gli alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per
l'insegnamento di quattro e diversi strumenti musicali:
Chitarra
Flauto traverso
Pianoforte
Percussioni
La scelta delle specialità strumentali da insegnare è stata effettuata dal collegio dei docenti sin
dall‟anno scolastico 1990-1991 e prevede il significato e formativo momento didattico della
musica d'insieme.
Le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi
anche variabili nel corso dell'anno per due ore settimanali per ciascun alunno, all'ascolto
partecipativo, alle attività di musica di insieme, nonché alla teoria e lettura della musica:
quest'ultimo insegnamento - un'ora settimanale per classe - può essere impartito anche per gruppi
strumentali.
Gli alunni svolgono attività di musica d‟insieme per favorire la socializzazione e accrescere la
capacità di collaborazione del singolo all‟interno di un gruppo .infatti l‟evento musicale prodotto
da un insieme ed opportunamente progettato sulla fase di differenziate capacità operativo-
strumentali, consente, da parte degli alunni, la partecipazione all‟evento stesso anche a prescindere
dal livello di competenza strumentale raggiunta.
Al corso possono iscriversi tutti gli alunni provenienti dalle scuole primarie dopo aver sostenuto
un‟apposita prova orientativo attitudinale predisposta dalla scuola per la quale non è richiesta
alcuna conoscenza preventiva della musica.
A decorrere dall ‟a.s. 2012/13 i corsi ad indirizzo musicale sono le sez. C D e ad esaurimento le
altre classi.
Si potranno inserire in via eccezionale alunni di altri corsi individuati per particolari esigenze
educative previo test attitudinale e secondo la disponibilità delle diverse classi di strumento
Altresì si potranno inserire nelle attività di musica d‟insieme ex alunni della scuola
particolarmente meritevoli concordando con le famiglie le modalità del loro inserimento e
compatibilmente con le esigenze della scuola.
Nel corso dell'anno scolastico saranno organizzati saggi musicali e gli alunni potranno, inoltre
partecipare a concorsi organizzati da Enti e Associazioni.
Gli alunni frequentanti le classi della soppressa scuola media annessa proseguiranno le attività di
studio di uno strumento musicale nell‟ambito degli interventi previsti dall‟accordo di rete
sottoscritto con il Conservatorio di Musica di Stato di Palermo.
L’INDIRIZZO MUSICALE PER LA SCUOLA MEDIA DI I GRADO
PIANO DELLE DISCIPLINE
CLASSI
1
CLASSI
2
CLASSI
3/4/5
CLASSI
A TEMPO
PIENO
ITALIANO 8 7 6 STORIA, CITT. E COST. 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 MATEMATICA 5 5 5 SCIENZE 2 2 2 INGLESE 1 2 3 TECNOLOGIA 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 MUSICA 1 1 1 CORPO, MOVIMENTO E SPORT 1 1 1
RELIGIONE 2 2 2
Orario obbligatorio 27 27 27
INFORMATICA 1 1 1
LABORATORI musica/sport 2 2 2
TOTALE ORE 30 30 30 30 MENSA E POST MENSA ( solo t.p. ) 10 TOTALE ORE 40
PROSPETTO ORARIO
G. TURRISI COLONNA - VALVERDE
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì
SEZIONI A-B-C-D - E ( a tempo pieno )
8,30 12,30 attività curriculare
12,30 14,30 Mensa e post mensa
13,30 16,30 attività curricolare
16,30
19,00
attività laboratoriali extracurricolari e
di avviamento allo sport
PROSPETTO
ORARIO
VALVERDE
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì
5^ D
8,15 14,15 attività curriculare
15,30
18,30
attività laboratoriali extracurricolari e
di avviamento allo sport
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLE ATTIVITA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA MEDIA DI 1° GRADO
ORARIO DI FUNZIONAMENTO ORDINARIO
CORSI A - E
PIANO DELLE DISCIPLINE
CLASSI
1°
CLASSI
2°
CLASSI
3°
ITALIANO 5 5 5
STORIA, CITTADINANZA E COST. 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
MATEMATICA E SCIENZE 6 6 6
INGLESE 3 3 3
APPROFONDIMENTO MATERIE LETT. 1 1 1
FRANCESE 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
MUSICA 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE 1 1 1
TOTALE ORE 30 30 30
MENSA E POST MENSA
PROSPETTO ORARIO
B. D’ACQUISTO - VALVERDE
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì
8,00 14,00 30 h curricolari
15.30 18,30 Laboratori extracurricolari
SCUOLA MEDIA DI 1° GRADO
ORARIO DI FUNZIONAMENTO ORDINARIO
CON INDIRIZZO MUSICALE
Corsi C – D
PROSPETTO ORARIO
T. COLONNA – D'ACQUISTO
lunedì Martedì mercoledì giovedì venerdì
8,00 14,00 30 h curricolari
14,15 19,15 2 h di strumento musicale – individuale
Laboratori extracurricolari
*Corso C - h. 8,15-14,15
PIANO DELLE
DISCIPLINE
classi
1
classi
2
classi
3
ITALIANO 5 5 5
STORIA, CITTADINANZA E COST. 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
MATEMATICA E SCIENZE 6 6 6
INGLESE 3 3 3
APPROFONDIMENTO MATERIE LETT. 1 1 1
FRANCESE 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
MUSICA 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE 1 1 1
Strumento musicale 2 2 3
TOTALE ORE 32 32 32
SCUOLA MEDIA DI 1° GRADO
ORARIO DI FUNZIONAMENTO con TEMPO PROLUNGATO
CORSO B
PROSPETTO
ORARIO
TURISI COLONNA
lunedì Martedì mercoledì giovedì venerdì
8,15 14,15 >>>>> X >>>>>>>
>
>>>>>
> X
8,15 16,15 X >>>>>>> X X >>>>>>>
15,30 18,30 Laboratori extracurricolari (Martedì e Venerdì )
PIANO DELLE
DISCIPLINE
CLASSI
1e
CLAS
SI
2e
CLAS
SI
3e
ITALIANO 11
11
11 STORIA, CITTADINANZA E COST.
GEOGRAFIA
MATEMATICA E SCIENZE 9 9 9
INGLESE 3 3 3
APPROFONDIMENTO MATERIE LETT. 1 1 1
FRANCESE 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
MUSICA 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE 1 1 1
MENSA 2 2 2
TOTALE ORE 36 36 36
SCUOLA SECONDARIA
DI 1°GRADO
PLESSO Tempo scuola Numero
classi Ore settimanali
Turrisi Colonna
Ordinario 3 30 unità orarie di 60 minuti su cinque giorni
( + 2 di strumento musicale per il corso C )
Prolungato 3 36 ore su cinque giorni divise in unità orarie di
60 minuti
D’Acquisto Ordinario 5 30 unità orarie di 60 minuti su cinque giorni
( + 2 di strumento musicale per il corso D )
Valverde Ordinario 2 30 unità orarie di 60 minuti su cinque giorni
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO Tempo scuola Numero
classi Ore settimanali
Turrisi
Colonna
Tempo pieno 11 classi 40 ore su cinque giorni (di cui 3 fac./opz.)
Valverde Tempo pieno 8 classi 40 ore su cinque giorni ( di cui 3 fac./opz.)
Tempo normale 1 classi
30 ore su cinque giorni ( di cui 3 fac./opz.)
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO Tempo scuola
Numero
classi Ore settimanali
Turrisi Colonna sezioni statali 4 40 ore su cinque giorni
sezione statale 1 25 ore su cinque giorni
Valverde sezioni statali 4 40 ore su cinque giorni
sezione statale 1 25 ore su cinque giorni
L‟istituzione scolastica proseguirà le attività previste dal progetto “scuole in aree a rischio ed a
forte processo immigratorio” che costituisce peraltro il nucleo portante del presente Piano dell‟offerta
formativa; nell‟ambito delle attività previste dal progetto ci si prefigge di abbattere almeno del 50% il
tasso di dispersione rispetto a quello dell‟anno precedente.
Anche per quest‟anno scolastico, quindi, verranno attivati dei laboratori finalizzati al recupero delle
carenze di tipo linguistico e logico- matematico e al potenziamento delle competenze.
scuola primaria : attività di recupero durante le ore di contemporanea presenza o in orario
curricolare/extracurricolare, monitorate dalla Funzione strumentale preposta; tali attività devono
essere debitamente progettate e programmate e devono trovare rispondenza attraverso un‟idonea
documentazione giustificativa;
scuola secondaria di I grado: corsi di recupero (italiano, matematica, inglese, francese) in
orario curricolare/extracurricolare anche con l‟utilizzo delle LIM e del computer, per migliorare i
livelli di competenza di ogni singolo alunno.
La composizione dei gruppi e il monte ore di ciascun percorso verrà definito non appena verranno
assegnati dal superiore Ministero i fondi all‟uopo necessari.
PROGETTO
SCUOLE IN AREE A RISCHIO ED A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
L‟istituto scolastico intende attivare, quest‟anno scolastico, nove laboratori extracurriculari che verranno
definiti successivamente.
Per la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO si prevede l‟attivazione dei seguenti progetti:
RECUPERO DROP OUT PLESSO D' ACQUISTO 1 CORS0
4 DOCENTI
MUSICA D’ INSIEME
PLESSO D' ACQUISTO
PLESSO T. COLO NNA 4 DOCENTI
LABORATORI EXTRACURRICULARI
L‟istituto promuove la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività motorie e sportive
con la convinzione che l‟impegno in tali attività possa dare un contributo alla formazione della
personalità. Le attività di avviamento allo sport si svolgeranno nei locali del plesso Turrisi Colonna,
nel cortile del plesso Valverde e presso le strutture sportive cittadine (Stadio delle Palme). Sono
previste le seguenti attività: danza, arti marziali, calcetto, pallavolo, minibasket, atletica leggera.
Le diverse discipline sportive verranno condotte da docenti interni di istituto e da esperti
esterni delle varie associazioni sportive. Verranno formati gruppi di almeno 12 alunni per ogni
attività e se non verrà raggiunto tale numero il laboratorio verrà soppresso. Gli alunni potranno
partecipare solo a condizione che frequentino regolarmente le lezioni curriculari, che indossino
l‟abbigliamento adeguato e che assumano comportamento di rispetto delle regole e dei compagni.
Inoltre viene fatto obbligo agli alunni partecipanti, della scuola secondaria, l‟esibizione della
certificazione medica.
Per le classi terze della scuola secondaria verrà organizzata verso la fine dell‟anno scolastico
una visita guidata presso gli impianti sportivi della città. Le attività sportive si concluderanno al fine
dell‟anno scolastico con la “Festa dello sport” che prevederà esibizioni e premiazioni.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Costituzione del Centro Sportivo Scolastico; gestione e controllo degli spazi adibiti ad attività
motoria e psicomotoria dell‟istituzione scolastica. Organizzazione di un calendario per l‟utilizzo dei
suddetti spazi sia in orario curriculare che extracurriculare; cura delle attrezzature di tipo sportivo;
attività di promozione della pratica sportiva.
Promozione e gestione organizzativa interventi progettuali che prevedono l‟utilizzo degli spazi
assegnati
Secondo quanto previsto dalle recenti Linee guida ministeriali è costituto anche per l‟a.s.
2015/2016 un Centro Sportivo Scolastico costituito da tutti i docenti di scienze motorie e da quelli in
possesso di titoli specifici o abilitazione all‟ insegnamento di tale disciplina. Il Centro Sportivo
programmerà lo svolgimento delle ore di pratica sportiva all‟interno dell‟Istituzione scolastica in
favore degli alunni della scuola media di I grado.
ATTIVITA’ DI AVVIAMENTO ALLO SPORT
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI E
PRATICA SPORTIVA
La scuola aderisce ai G.S.S. e pertanto verranno attivati – in orario extrascolastico – gruppi di calcetto,
pallavolo, basket nonché di altre discipline sportive compatibilmente con le specializzazioni di cui sono
in possesso i docenti abilitati all‟ insegnamento delle scienze motorie e sportive.
Verrà stimolata la massima partecipazione degli alunni della scuola secondaria dì istituto ai giochi
sportivi scolastici come momento di esperienza sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione, di
socializzazione e di interiorizzazione dei valori dello sport. Gli alunni meritevoli partecipanti alle attività
motorie del gruppo sportivo verranno iscritti a partecipare alle gare dei giochi sportivi studenteschi nelle
varie attività praticate. Il docente di scienze motorie insieme ad un insegnante della scuola accompagnerà
gli alunni presso le sedi dove si svolgeranno le varie gare.
1. Progetto “Palermo apre le porte ed. 2016
2. Attività di avviamento allo studio di uno strumento musicale per la scuola primaria
in partenariato con l‟Associazione Kaleidos.
3. Progetto Digitalizzazione archivio storico con la collaborazione degli alunni
finanziato dall‟Assessorato regionale ai BB.CC.e AA. Con i fondi dell‟Educazione Permanente – in
attesa di approvazione.
4- Progetto “Ora legale”
da finanziare con i fondi della L.20/99 – Tour virtuale dei musei.
5- Progetto “In rete… ma non irretiti”
da finanziare con i fondi della L.R. per la promozione dell‟Autonomia scolastica (contrasto al bullismo
e al cyber bullismo)
.
PROGETTI FINANZIATI DA ENTI E ISTITUZIONI
Programmi Operativi Nazionali “Competenze per lo sviluppo” FSE e “Ambiente di Apprendimento”
FSER - Annualità 2007/2013.
Periodo di realizzazione: a.s. 2015/2016
A1
Asse
II
AGENDA DIGITALE A-1-FESR06_POR_SICILIA_-2012-1699
PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2007-201
PON-FESR-2007 IT 16 1 PO004
C-1-FESR06 POR SICILIA-2010-1258
C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-771
Ambienti per l‟apprendimento”
Asse II “Qualità degli ambienti scolastici C-3-FESR06 POR SICILIA-2010-1009
Obiettivo C“ - Incrementare la qualità delle
infrastrutture scolastiche, l‟ecosostenibilità e la
sicurezza degli edifici scolastici, potenziare le
strutture per garantir la partecipazione delle
persone diversamente abili e quelle finalizzate alla
qualità della vita degli studenti”
C-4-FESR06 POR SICILIA-2010-927
C-5-FESR06 POR SICILIA-2010-824
PROGETTI FINANZIATI CON FONDI
EUROPEI NAZIONALI E REGIONALI
Per garantire l‟attuazione del processo di integrazione e di sviluppo personale, la scuola
predispone piani educativi e formativi che vengono realizzati attraverso l'impegno e la collaborazione
fra insegnanti curriculari e di sostegno, famiglia, unità multidisciplinare, agenzie del territorio.
La progettazione dei Piani Educativi Individualizzati redatti dagli insegnanti in collaborazione
con genitori e specialisti della Unità Multidisciplinare definisce obiettivi, metodologia, attività e
strategie da adottare nel rispetto delle specificità individuali.
In ragione e coerenza con quella che è la metodologia privilegiata dall‟intero piano progettuale
essa poggerà sull‟operatività, su esperienze strategiche integrate di lavoro individuale e di gruppo.
Viene considerato obiettivo fondamentale, inoltre, quello di individuare percorsi e strumenti
utili a favorire il superamento di ulteriore disagio derivante, oltre che dalla presenza di deficit psico-
fisico-sensoriale, anche da situazioni di svantaggio socio-ambientale e culturale.
L‟istituzione scolastica ritiene la tempestività degli interventi educativi di integrazione, nonché
la qualità degli stessi, se riconducibile a piani mirati, calibrati e personalizzati, quali forme tra le più
efficaci di prevenzione dei disagi e degli insuccessi che si verificano lungo la carriera scolastica. Per
quanto è possibile, è dovere della scuola evitare che le “specialità “ si trasformino in difficoltà di
apprendimento e in problemi di comportamento; è quindi necessaria, al fine di realizzare una reale
integrazione, la condivisione del percorso educativo da parte di tutte le figure del sistema scuola.
Attraverso gli organismi collegiali preposti, si formuleranno le ipotesi di intervento e in
sinergia con le strutture socio-sanitarie si provvederà alla:
raccolta di tutte le informazioni relative i soggetti e predisposizione del profilo generale
di ciascuno
analisi e rielaborazione dei dati ed individuazione delle aree di maggiore potenzialità
formulazione di un modello educativo integrato all‟interno della programmazione
educativo-didattica della classe e/o sezione
realizzazione della documentazione valutativa
Tenuto conto di quanto stabilito dalla normativa vigente, ad ognuno degli alunni disabili presenti nel
Circolo corrisponde il fascicolo personale, nel quale viene inserita e periodicamente aggiornata tutta
la documentazione .
A seconda delle esigenze personali, gli alunni seguiranno l‟orario normale o quello ridotto e saranno
fruitori comunque di sostegno da parte di unità personale con mansioni di assistenza per
l‟ottimizzazione della partecipazione alle attività educativo-didattiche. L‟integrazione prevede anche
il coinvolgimento in visite guidate e/o uscite autorizzate, sempre con accompagnatori specializzati.
INIZIATIVE SPECIFICHE
PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
Nel corrente anno scolastico verranno sperimentate e monitorate procedure, metodologie e
pratiche anche organizzative, con l‟obiettivo comune di migliorare sempre più la qualità
dell‟inclusione, ricordando che la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle
diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno sono principi costituzionali
del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99.
Piano Didattico Personalizzato
Nella quotidiana esperienza didattica si riscontrano momenti di difficoltà nel processo di
apprendimento, che possono essere osservati per periodi temporanei in ciascun alunno. E‟ dato poi
riscontrare difficoltà che hanno un carattere più stabile o , per le concause che le determinano,
mostrare un grado di complessità che richiede notevole impegno affinché sia correttamente
affrontata. Il disturbo di apprendimento ha invece carattere permanente e base neurobiologica. La
scuola si impegna a fornire tutela a tutte quelle situazioni in cui è presente un disturbo clinicamente
fondato, diagnosticabile ma non ricadente nelle previsioni della Legge 104/92 né in quelle della
Legge 170/2010 nonché ad altre situazioni che si pongono comunque oltre l‟ordinaria difficoltà di
apprendimento, per le quali dagli stessi insegnanti siano stati richiesti strumenti di flessibilità da
impiegare nell‟azione educativo-didattica.
In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra esposte, nel caso di difficoltà non meglio
specificate, soltanto qualora nell‟ambito del Consiglio di classe (nelle scuole secondarie) o del team
docenti (nelle scuole primarie) si concordi di valutare l‟efficacia di strumenti specifici questo potrà
comportare l‟adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali
strumenti compensativi e/o misure dispensative.
Piano annuale per l’inclusività
Il Piano annuale per l‟inclusività deve essere inteso come un momento di riflessione di tutta la
comunità educante per realizzare la cultura dell‟inclusione, lo sfondo ed il fondamento sul quale
sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, quale
integrazione del Piano dell‟offerta formativa, di cui è parte sostanziale (nota prot. 1551 del 27 giugno
2013).
Scopo del piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei
diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l‟insieme delle difficoltà e dei disturbi
riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica - in forma di quadro sintetico - di quanto
STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ia consistente e variegato lo spettro delle criticità all‟interno della scuola.
In caso di necessità, potranno essere convocate altre figure di riferimento, quali:
- docenti rappresentanti di plesso o di ordine di scuola
- genitori rappresentanti del Consiglio d‟Istituto
- rappresentanti dei genitori di alunni con BES individuati dal Dirigente scolastico
- rappresentanti delle cooperative sociali che collaborano con l‟Istituto
- assistenti sociali dei Comuni coinvolti in progetti per l‟inclusione scolastica
- rappresentanti dell‟Unità di Neuropsichiatria Infantile territoriale
- rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni.
L‟istituzione si impegna a favorire la frequenza scolastica dei bambini stranieri, come
contributo ad una educazione aperta e multiculturale, finalizzata al confronto ed alla conoscenza di
culture diverse, mediante apposite iniziative di accoglienza.
Gli aspetti dell‟accoglienza saranno di carattere:
EDUCATIVO/DIDATTICO
Individuare la classe e/o sezione in cui inserire il bambino attraverso l'analisi di
accertamento di cultura operata da un'apposita Commissione: l‟alunno sarà inserito nella classe
corrispondente alla sua età cronologica, oppure nella classe immediatamente precedente dopo
che la commissione avrà somministrato le prove d‟ingresso e avrà considerato i dati emersi dal
colloquio con la famiglia;
Rilevare le capacità ed i bisogni specifici di apprendimento ed elaborare percorsi
didattici individualizzati; sarà compito degli insegnanti del consiglio di classe o di sezione:
rivedere la programmazione della classe/sezione con particolar riguardo agli obiettivi
trasversali nell‟area socio-relazionale e comunicativa;
nella scuola dell‟infanzia anche i bambini stranieri possono avvalersi di un
inserimento(parziale o temporaneo) nei laboratori, corrispondenti o meno all‟età cronologica, per
acquisire e sviluppare le conoscenze e le potenzialità;
nella scuola di base si può prevedere, dopo un congruo periodo di osservazione, un
inserimento temporaneo e parziale dell‟alunno in una classe inferiore per acquisire e recuperare
principalmente abilità linguistiche minime. Il raggiungimento di tale obiettivo prioritario sarà condiviso e
perseguito dai docenti di tutte le discipline.
stabilire un periodo iniziale di prima alfabetizzazione
verificare, con la F.S. , i risultati delle strategie messe in atto, sia rispetto agli obiettivi
trasversali, sia rispetto agli obiettivi didattici.
COMUNICATIVO
Facilitare l‟informazione e la comunicazione tra la scuola e la famiglia straniera
Prevedere il ricorso a interpreti e mediatori culturali, anche temporaneamente, per
facilitare la comunicazione e superare le difficoltà linguistiche.
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE
SOCIO-LINGUISTICO-CULTURALE DEGLI ALUNNI STRANIERI
RELAZIONALE
Prestare attenzione ai momenti iniziali di socializzazione del bambino neo-arrivato ed ai
rapporti con gli insegnanti
Prevenire situazioni di rifiuto, non accettazione, chiusura.
SOCIALE
Prendere contatti con Enti pubblici e privati, associazioni del territorio e personale
volontario per collaborazioni ed intese;
Acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e realtà operanti sul
territorio.
L‟alunno straniero dovrà raggiungere una positiva competenza nella lingua italiana.
Per conseguire tale obiettivo gli insegnanti definiranno un progetto per l‟utilizzo delle ore di
compresenza e di completamento orario.
Per il raggiungimento degli obiettivi programmati è stata stipulata una convenzione con il
Dipartimento di Italiano L2 dell‟Università di Palermo; i tirocinanti di tale Dipartimento
supporteranno i docenti di classe in orario curricolare. Si prevede la realizzazione di un intervento
formativo di ricerca-azione in favore dei docenti e l‟attivazione di corsi di recupero della durata di
30 ore da realizzare anche in orario curricolare, di concerto con i docenti della classe.
Verranno altresì attivati, con i fondi del progetto “scuole in aree a rischio ed a forte processo
immigratorio” corsi intensivi della durata minima di 30 ore in favore degli alunni di più recente
immigrazione.
Lo studio della lingua inglese mira a fornire agli alunni uno strumento culturale aggiuntivo nel
processo di emancipazione e promozione umana e civile nell‟ottica dell‟integrazione. Nella Universal
Declaration of Linguistic Rights appare fondamentale il ruolo di una formazione plurilingue accessibile
a tutti in cui le conoscenze e le esperienze linguistiche contribuiscono a strutturare la competenza
comunicativa, conditio sine qua non dello sviluppo culturale di una società che garantisca uguali diritti
sociali e civili nel rispetto della specificità di ciascuno e delle varie etnie.
Il timore dell‟isolamento dell‟alunno nella formalizzazione di un percorso di apprendimento della
lingua inglese ha condotto ad un ripensamento dell‟azione didattica, focalizzando l‟attenzione sulla
comunicazione e sulla cooperazione-collaborazione tra i vari attori del processo formativo.
Sotto l‟egida del Cooperative Learning, si pone la sperimentazione di una glottodidattica
multiforme (approccio misto) in vista di una maggiore aderenza ai bisogni degli alunni secondo principi
di flessibilità e coerenza. Il substrato epistemologico del suddetto intervento è rintracciabile in teorie
metodologiche che tengono conto delle "intelligenze multiple" (cfr. Gardner) degli allievi e del loro
peculiare stile di apprendimento, alla base di una competenza metalinguistica che conduca ad un uso
corretto e creativo dei diversi sistemi di comunicazione.
Il Quadro comune europeo di riferimento delle lingue fornisce un modello parametrico per
l‟accertamento delle competenze linguistiche e metalinguistiche da raggiungere, scomponendole in vari
obiettivi e consentendo di descrivere i risultati ottenuti tenendo conto dei diversi bisogni, caratteristiche
e risorse di che deve apprendere: il focus si sposta dalla lingua all‟apprendente, dalla “disciplina” al
“discente”.
Il livello di competenza previsto a conclusione della Scuola Primaria si individua nello step A1
(livello di contatto o Breakthrough), certificabile a seguito di esami che è possibile sostenere presso
istituzioni preposte ( Trinity College, International House, et alii ) e spendibile nell‟ottica di
un‟educazione permanente. Per la scuola secondaria di II grado il livello di competenza previsto si
individua nello step A2 per la prima lingua straniera e nello step A1 per la seconda lingua straniera. Ove
possibile verrà avviata una prima alfabetizzazione di lingua inglese in favore degli alunni di scuola
dell‟infanzia che dovranno iscriversi alla scuola primaria nel successivo a.s. 2013/2014.
INTERVENTI SPECIFICI PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLO STUDIO
DELLE LINGUE STRANIERE
L‟istituzione scolastica intende promuovere la cultura della musica pratica anche nella scuola
primaria considerando l‟apprendimento pratico della musica come metodologia di conoscenza
privilegiata del linguaggio musicale, degli strumenti, dei repertori, nonché del patrimonio di
tradizioni musicali appartenenti al nostro Paese, ma anche ad altre culture.
A tal fine vengono qui richiamate le finalità degli interventi che verranno realizzati:
• promozione del valore formativo della musica dal punto di vista critico, creativo, affettivo,
relazionale e di educazione alla cittadinanza. Il linguaggio musicale mette l‟alunno in condizione
di apprendere nozioni musicali, competenze trasversali di attenzione, autodisciplina, espressione
e comunicazione. L‟alunno impara a riconoscere le proprie attitudini musicali, la propria
„musicalità‟, attraverso attività individuali e di gruppo, ricercando un clima di classe positivo e
sereno, apprezzando diversi generi musicali, ascoltando, osservando e socializzando esperienze
musicali significative;
• implementazione della cultura musicale in una prospettiva di rete per alimentare il confronto
e la collaborazione a livello istituzionale, professionale ed umano. La scuola diviene un
laboratorio nel territorio, un centro di sperimentazione, ricerca e documentazione, un luogo di
incontro e aggregazione per i giovani;
Verranno quindi attivati, in collaborazione con l‟Associazione musicale “Kaleidos” specifici
moduli laboratoriali di strumento musicale ( pianoforte, violino, chitarra, flauto, percussioni )
destinati agli alunni della scuola primaria, a partire dalla seconda classe.
Analoghi rapporti di collaborazione sono stati attivati con la parrocchia di S. Mamiliano.
INTERVENTI SPECIFICI PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLO STUDIO DELLA MUSICA E
PER L’AVVIO ALLO STUDIO DI UNO STRUMENTO MUSICALE
Il nostro Istituto ormai da anni ha accolto la sfida lanciata dalla società della comunicazione e
dell'informazione, considerando fondamentale e improrogabile il ricorso alle TIC nella didattica.
Le azioni attuate, coerentemente con le linee di indirizzo fissate a livello nazionale, sono state tese a
creare o modificare ambienti di apprendimento per l'utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto
della didattica.
Quest'approccio dovrebbe gradualmente consentire l'abbandono del tradizionale concetto di classe come
ambiente chiuso dove avviene l'apprendimento, per arrivare a creare nuovi spazi didattici aperti al mondo.
Apprendere ed utilizzare il linguaggio informatico sin dai primi anni dell'età scolare favorisce lo sviluppo
delle competenze di analisi, di Problem solving, di algoritmizzazione di procedure, di gestione di dati e
informazioni.
Il Pensiero computazionale, infatti, è ormai considerato come una delle quattro abilità di base, in quanto
permette di schematizzare/ sintetizzare qualsiasi attività.
Su queste basi il nostro Istituto, grazie soprattutto al consistente utilizzo di fondi comunitari, si è
progressivamente dotato di dispositivi tecnologici e multimediali e di apparati per la connessione ad
Internet.
La realizzazione di aule informatiche, di un laboratorio mobile, l'introduzione di lavagne interattive
multimediali (LIM) corredate da un videoproiettore e da un PC ha consentito, ad oggi, la copertura quasi
ottimale di tutte le classi in tutti gli ordini di scuola. Già da diversi anni, inoltre, facendo propri gli
obblighi normativi di digitalizzazione e dematerializzazione, l‟Istituto ha adottato un registro on line .
Muovendosi contestualmente sulla direttiva della formazione, si sono attivati diversi percorsi per
favorire la cultura di un uso pedagogico delle tecnologie e condurre i docenti ad una crescente familiarità
con le TIC e alla maturazione di una nuova concezione del proprio ruolo.
Un ruolo che deve adeguarsi alla complessità della nostra epoca, alla diversa posizione che la scuola
occupa rispetto a vent‟anni fa nella società, alla presenza di molteplici forme di accesso all‟informazione e
di una pluralità di forme di conoscenza, alla necessità di comprendere che i bisogni degli allievi sono oggi
più che mai eterogenei e diversificati.
La nostra azione didattica, pertanto, mira, sia sul versante docenti che su quello discenti, al
raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi:
• conoscere e utilizzare i diversi codici comunicativi delle TIC che agevolano sia l'acquisizione che la
produzione del sapere interdisciplinare
• usare le TIC come propulsore del pensiero creativo e progettuale
• sviluppare modalità di ricerca ed di utilizzo consapevole del Web
INTERVENTI SPECIFICI PER LA PROMOZIONE DELLE
TIC NELLA DIDATTICA
• diventare produttori di forme di comunicazione digitale, anziché consumatori esclusivamente passivi
• utilizzare le TIC per superare i confini della classe e della scuola e per esprimere la propria creatività e
capacità progettuale.
Nel corso di quest'anno scolastico, oltre al trasversale utilizzo delle TIC in orario curricolare, saranno
attivati alcuni laboratori specifici:
- Corso di alfabetizzazione informatica EIPASS Junior, che coinvolgerà 20 studenti di classi diverse
con l'obiettivo di promuovere, l‟introduzione di buone prassi per un corretto approccio all‟informatica,
portandoli all'acquisizione di una certificazione specifica
- Programma il Futuro, progetto avviato dal MIUR per formare gli studenti ai concetti di base
dell'informatica sperimentando l‟introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base
dell‟informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non
richiedono un‟abilità avanzata nell‟uso del computer. Il progetto vedrà coinvolte classi sia della scuola
primaria che della secondaria
-
Gli insegnanti della classe frequentata dall‟alunno che non si avvale dell‟insegnamento della
Religione Cattolica elaborano uno specifico programma di "attività didattiche formative" da svolgere
con l‟alunno stesso durante l‟orario destinato all‟insegnamento della religione cattolica.
Non si tratta di definire una "nuova disciplina", ma di attuare un approfondimento di contenuti già
presenti nei programmi della scuola, anche in relazione a specifiche esigenze segnalate dai consigli di
classe e concordate con le famiglie, nel rispetto delle vigenti disposizioni che regolano la materia.
Si prevedono uscite didattiche in percorsi cittadini di tipo monumentale, storico - naturalistico
nonché gite d‟istruzione in varie località del territorio regionale. Limitatamente agli alunni della
scuola secondaria di I grado si verificherà la possibilità di organizzare viaggi d‟istruzione.
VISITE GUIDATE
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTI
La formazione viene ritenuta essenziale al fine di rendere gli insegnanti in grado di
rispondere alle sfide crescenti della società della conoscenza e dell‟informazione, parteciparvi
attivamente e preparare gli alunni a diventare autonomi nel processo di apprendimento
continuo per tutto l‟arco della vita.
A tale scopo l'istituzione scolastica elabora un vario e articolato piano di formazione per
il personale docente che si pone come obiettivo il miglioramento delle competenze in ambito
disciplinare, metodologico e didattico, e propone situazioni di approfondimento su:
dinamiche relazionali e comunicative
capacità di ascolto e gestione di situazioni conflittuali
promozione delle competenze degli alunni
ricerca educativa e metodologica
comunicazione
integrazione
tecniche di valutazione dei processi e degli apprendimenti
conoscenza e uso didattico degli strumenti della società dell‟informazione
Per il corrente anno scolastico, le attività di formazione dovranno essere anche rivolte ad
assicurare un efficace e coerente utilizzo degli spazi laboratoriali a disposizione della scuola.
Tutti i docenti di ogni ordine e grado parteciperanno alle iniziative di formazione
organizzate dall‟Osservatorio di Area per il contrasto e la prevenzione della dispersione
scolastica.
GENITORI
Sono previsti percorsi di formazione su tematiche relative alla funzione genitoriale nonché
attività laboratoriali il cui target si individua nell‟acquisizione di conoscenze/competenze
specifiche.
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
La scuola opera in seno al progetto implementato dall‟Osservatorio Centro Storico che
impegna operatori psicopedagogici di rete in iniziative contro la dispersione scolastica in
raccordo con le linee del Progetto Ministeriale. L‟O.P.T., che opera all‟interno dell‟Istituzione
scolastica, avrà cura di presentare ad inizio d‟anno il suo progetto d‟intervento nonché di
relazionare sui risultati emersi dalla somministrazione dei test.
All‟interno dell‟Istituzione è costituito un G.O.S.P. ( Gruppo Operativo di Supporto
Psicopedagogico ) di cui fanno parte le due Funzioni Strumentali che si occupano della
materia del contrasto alla dispersione ed il Docente Vicario; quest‟ultimo utilizza una parte del
proprio monte ore settimanale di servizio – non superiore ad otto ore – per il coordinamento di
specifici interventi di contrasto alla dispersione e/o all‟abbandono scolastico, alla frequenza
irregolare ed a fenomeni di devianza, fungendo da raccordo tra gli operatori dei diversi ordini
di scuola dei diversi Plessi e l‟Ufficio del Dirigente Scolastico.
SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO
Il 18 settembre 2014 è stata diramata dal MIUR la direttiva n°11, seguita dalla circ. N° 47 del
21/10/2014, aventi ad oggetto “Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione
e formazione”.Nei predetti documenti sono stabilite le modalità di avvio, la relativa tempistica, le azioni
di accompagnamento necessarie per consentire alle scuole di avviare il percorso di autovalutazione, che
avrà una durata triennale a partire dal corrente anno scolastico.
Di conseguenza si tratterà di un percorso fortemente strutturato, dovendo utilizzare modelli
predisposti da Invalsi , gestire ed inserire dati su una piattaforma on line riservata ad ogni
scuola,interagire con Invalsi che dovrebbe fornire agli istituti scolastici strumenti di lettura ed analisi dei
dati, elaborare un Rapporto di autovalutazione da pubblicare a luglio 2015 sul portale “Scuola in chiaro”
e sul sito dell‟Istituzione scolastica. Alla luce di tali fondamentali novità il percorso di autovalutazione
seguirà le indicazioni del MIUR e realizzerà tutte le azioni conseguenti.
Emerge dunque, la necessità di pianificare un intervento di autovalutazione che si configuri come
una riflessione sulle pratiche didattiche messe in atto, sui processi di insegnamento-apprendimento
programmati, sugli esiti conseguiti in modo che la scuola possa promuovere il successo formativo di
ciascun ragazzo e possa consentire a tutti di sviluppare le competenze sia sul piano cognitivo che su
quello non cognitivo.
A ciò si aggiunge la necessità di rilevare il grado di soddisfazione del servizio erogato dalla
scuola da parte dei genitori, degli studenti, del personale Ata dei due ordini di scuola .
Perché il percorso di autovalutazione sia efficace deve essere condiviso ed approvato dal corpo
docente, consapevole che quanto sarà proposto non si traduce in un‟azione di controllo sull‟operato
degli insegnanti ma contribuirà a leggere i processi messi in atto per poter avviare il miglioramento. La
discussione che sarà avviata nei dipartimenti disciplinari sugli esiti e sui risultati della valutazione degli
alunni contribuirà al confronto tra i docenti a alla condivisione di buone pratiche e strategie didattiche .
Un obiettivo importante sarà quello di progettare ed effettuare prove comuni , nelle discipline
Italiano –Matematica-Inglese, per valutare il possesso di alcune competenze chiave.
L‟ autovalutazione non può essere intesa come compito di una sola figura di riferimento, ma va
seguita e monitorata da un team di docenti appartenenti ai due ordini di scuola, con compiti e ambiti di
osservazione diversi, considerata la complessità dei processi da tenere sotto osservazione. (Gruppo di
autovalutazione: GAV)
Saranno fondamentali la collaborazione e l‟attivazione di sinergie con le responsabili dell‟area del
POF, della Continuità ed Orientamento, dell‟Inclusione, della costruzione del curricolo verticale , e con
le referenti dei dipartimenti affinchè le azioni previste vengano portate a termine in modo efficace e
abbiano una reale ricaduta sui processi di insegnamento/apprendimento.
VALUTAZIONE DI SISTEMA
La valutazione è in funzione della persona nella sua globalità; essa non è un momento avulso dal
processoeducativo-didattico, ma un‟attività dinamica nel percorso di formazione dell‟alunno. Dal
punto di vista pedagogico, ha un significato orientativo e uno formativo: essa, infatti, tiene conto
delle variabili che compongono il progetto educativo scolastico e quello dell‟ambiente familiare e
sociale. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.
Si articolerà in tre momenti:
1. valutazione iniziale:
prove di verifica d‟inizio d‟anno con l‟obiettivo di:
• conoscere i prerequisiti di ogni alunno;
• procedere all‟osservazione sistematica per l‟accertamento delle competenze in ingresso.
2. valutazione in itinere:
prove di verifica in itinere con l‟obiettivo di:
• analizzare periodicamente i risultati conseguiti per rilevare eventuali difficoltà;
• valutare la progressione del processo di insegnamento/apprendimento.
3. valutazione sommativa:
prove di verifica finale con l‟obiettivo di:
valutare la visione sintetica e globale dell‟apprendimento raggiunto dall‟allievo.
Costituiscono oggetto della valutazione periodica e annuale:
1. gli apprendimenti: livelli di conoscenze/abilità raggiunti dagli alunni in relazione agli obiettivi di
apprendimento formulati dai docenti, per le diverse unità formative, rispetto ai prerequisiti iniziali;
2. il comportamento dell‟alunno considerato in ordine all‟impegno e alla capacità di relazionarsi con
gli altri, al grado di interesse e alle modalità di partecipazione al percorso formativo, infine all‟attività
educativa della classe e della scuola;
Fermo restando quanto esposto ai sensi degli articoli 2 e 3 del D. L. 1 settembre 2008, n. 137,nella
scuola primaria la valutazione periodica viene espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico
sul livello globale di maturazione raggiunto dall‟alunno.
Le classi II e V della scuola primaria sosterranno le prove nazionali di valutazione proposte
dall‟INVALSI.
VALUTAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO
50
SCUOLA SECONDARIA
Alla funzione orientativa della scuola secondaria di primo grado concorrono tutte le discipline,
con proprie finalità specifiche e in armonia con le linee guida generali proposte dalle “Indicazioni per
il curricolo”, attivando percorsi diversificati e flessibili; per cui l‟orientamento non viene inteso come
attività aggiuntiva ed episodica riservata alla scelta delle scuole superiori, ma come orientamento
curricolare e sistemico, il quale si articola nelle tre dimensioni di:
costruzione dell‟identità personale
promozione della cultura del lavoro
acquisizione dei compiti del cittadino
I Docenti, nell‟ottica della collegialità della programmazione, hanno individuato le finalità, gli
obiettivi trasversali e gli obiettivi delle diverse aree, all‟interno del progetto educativo della Scuola,
che mirano a mettere ciascun alunno nella condizione di realizzare a pieno le proprie potenzialità e
conseguire il successo scolastico e formativo.
Inoltre i Docenti hanno declinato dei “descrittori per la valutazione del comportamento di
lavoro”, per aiutare l‟alunno a prendere coscienza delle proprie capacità, per promuovere l‟auto
responsabilizzazione, imparando a valutare con senso le proprie potenzialità e attitudini così da
favorire la formazione di cittadini liberi, responsabili, tolleranti e capaci di scelte consapevoli.
Le classi III della scuola secondaria sosterranno le prove nazionali di valutazione proposte
dall‟INVALSI
VALUTAZIONE DECIMALE
( scuola primaria e secondaria di I grado )
Si ritiene opportuno predisporre uno strumento di valutazione condiviso, definendo la
corrispondenza tra la valutazione espressa in decimi ed i giudizi sintetici regolamentati nelle
precedenti schede di valutazione:
Voto in decimi Giudizio sintetico Giudizio analitico
1 -3
gravemente carente e
insufficiente
Manca delle conoscenze fondamentali; non è in grado di
affrontare compiti semplici .Si mostra fortemente disorientato
rispetto ai contenuti disciplinari. Non rispetta gli impegni
scolastici. Possiede un lessico carente.
4
Gravemente
insufficiente
Possiede conoscenze frammentarie e superficiali; commette
errori nell'esecuzione di compiti semplici; ha difficoltà a
condurre analisi corrette e non sa sintetizzare. Manca di
autonomia nello studio. Possiede un lessico povero.
l'impegno nel lavoro scolastico è scarso.
5
Insufficiente
Possiede conoscenze essenziali, commette ancora errori
nell'applicazione e nell'analisi; non ha autonomia nella
rielaborazione e coglie solo gli aspetti essenziali. Non sempre
rispetta gli impegni scolastici.
6
Sufficiente
Conoscenze sufficienti anche se non approfondite.
Linguaggio semplice ma corretto. Connessioni logiche e
competenze essenziali ma adeguate.
7
Discreto
Conoscenze soddisfacenti. Terminologia appropriata.
Capacità di analisi e di collegamento discrete.
Competenze abbastanza sicure.
8
Buono
Conoscenze pienamente soddisfacenti e approfondite.
Linguaggio appropriato e agevole. Buona capacità di
rielaborazione personale. Valide competenze disciplinari.
9 - 10
Ottimo
Conoscenze ampie, complete e approfondite. Capacità di
muoversi in ambiti disciplinari diversi. Sicura padronanza
della terminologia. Competenze ottime.
Per la validazione dell‟anno scolastico non dovrà essere superato il tetto massimo di 50 assenze su
base annua; in casi gravi, debitamente documentati, il Consiglio di Classe può – con votazione adottata
a maggioranza assoluta dei componenti – derogare, in singoli casi, al criterio sopra indicato, nei limiti
delle vigenti disposizioni che regolano la materia.
IMPEGNO METODO DI LAVORO SOCIALIZZAZIONE
COMPORTAMENTO
(condotta)
• Porta i materiali. • Fa firmare avvisi e
comunicazioni.
• Esegue I compiti.
• Aggiorna e completa il
lavoro dopo un‟assenza.
Usa:
Interagisce con gli
Rispetta le regole stabilite nei diversi contesti (scolastici ed extrascolastici).
altri nelle diverse • Strumenti. situazioni. • Procedure di lavoro
in modo: in modo:
5 Mai Scorretto Problematico Mai
6 Occasionalmente Meccanico Difficoltoso Occasionalmente
7 Piuttosto regolarmente Complessivamente
corretto
Abbastanza positivo Piuttosto regolarmente
8 Assiduamente Corretto Positivo Assiduamente
9/10 Sempre Accurato Costruttivo Sempre
La valutazione in decimi del comportamento di ciascun alunno si otterrà dalla media
dei voti corrispondenti ai descrittori selezionati.
Relazione con gli altri Rispetto delle regole Rispetto dell’ambiente Cultura della sicurezza
l’alunno: l’alunno: l’alunno: l’alunno:
• rispetta le regole di
relazione
interpersonale con
coetanei e adulti
• rispetta le regole
della
comunicazione
• accetta punti di
vista diversi dal suo
• affronta situazioni
difficili chiedendo
anche aiuto agli
altri
• accoglie il
“diverso”
• rispetta gli orari
• riconosce e rispetta le
regole durante le
attività scolastiche ed
extrascolastiche
• collabora alla raccolta
differenziata nella
scuola
• rispetta e salvaguarda
gli spazi scolastici ed
extrascolastici
• individua e analizza
alcune problematiche
ambientali in cui vive
• adotta
comportamenti
adeguati per la
salvaguardia della
sicurezza
• propria e degli altri,
in
condizioni ordinarie
e
straordinarie di
pericolo
• prende coscienza dei
pericoli esistenti nell‟
ambiente in cui vive
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SOCIALE
GRIGLIA SINTETICA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
PROVE SCRITTE
PROVA DI ITALIANO:
si proporranno tre tracce che serviranno a verificare la coerenza con la traccia, l‟organicità del
pensiero, l‟uso appropriato e corretto della lingua
PROVA DI LINGUA INGLESE E FRANCESE:
si proporranno una o due prove che serviranno a verificare la comprensione globale del testo scritto,
la capacità di utilizzare un bagaglio di conoscenze lessicali di base, la codifica di messaggi semplici,
l‟utilizzo di funzioni e strutture linguistiche di base.
PROVA DI SCIENZE MATEMATICHE:
si proporranno tre o quattro quesiti che serviranno a verificare la comprensione e risoluzione di
problemi scientifici, l‟uso appropriato del linguaggio grafico, la conoscenza, la comprensione e
l‟applicazione di procedure algebriche e geometriche.
PROVA INVALSI:
verrà somministrata secondo in ottemperanza alle disposizioni contenute nella Direttiva annualmente
emanata dal MIUR.
COLLOQUIO
Nel corso della prova d‟esame, i docenti metteranno l‟alunno in condizione di serenità sia
consentendo al ragazzo la scelta di un argomento a piacere da cui partire, sia facendo riferimento al
vissuto del ragazzo:
- conoscenza di sé e progetti per il futuro
- discussione sul tema svolto e su problemi di attualità
- attività svolte nell‟arco dell‟anno o del triennio
Si cercherà quindi di condurre il colloquio in modo interdisciplinare evitando la settorializzazione
disciplinare.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
I criteri che si riferiscono sia agli obiettivi formativi che a quelli cognitivi saranno:
- capacità di affrontare una prova (emotività, sicurezza, consapevolezza…)
- abilità di decodificare/codificare
- conoscenza dei contenuti disciplinari e delle varie problematiche trattate
- capacità di collegamento dei contenuti acquisiti e tra le varie discipline
- capacità di rielaborazione e di riflessione personale
- grado di maturazione della personalità
CRITERI PER LE PROVE D’ESAME
La valutazione finale terrà conto non solo dell‟andamento dell‟esame (sia scritto che orale) ma anche
e soprattutto di tutto il processo di apprendimento svoltosi nell‟arco del triennio
Il presente Piano dell‟Offerta Formativa, da intendersi come adattamento del POF triennale, è
stato adottato dal Collegio dei Docenti nella seduta del e definitivamente approvato dal
Consiglio d‟Istituto con delibera
Il Dirigente Scolastico
prof. GIOVANNA BATTAGLIA