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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE sez. I.T.C. “Colotti” Via Mazzini, 12 - 0439/302480 - Fax 0439/317937 sez. I.P.I.A. “Rizzarda” Via Martiri della Libertà, 5 -/ Fax 0439/840313 32032 FELTRE (BL) ANNO SCOLASTICO 2009/10

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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE

POLO DI FELTRE sez. I.T.C. “Colotti” Via Mazzini, 12 - ℡ 0439/302480 - � Fax 0439/317937 sez. I.P.I.A. “Rizzarda” Via Martiri della Libertà, 5 -℡ / � Fax 0439/840313

32032 FELTRE (BL)

ANNO SCOLASTICO 2009/10

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SOMMARIO

PREMESSA 3

PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA 3 OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI 4

LOCALIZZAZIONE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA 5 LETTURA DEL TERRITORIO 5 L'OFFERTA FORMATIVA. PERCORSI DIVERSI PER ESIGENZE DIVERSE 5

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA “POLO DI FELTRE” 6

ISTRUZIONE TECNICA – SEZ. “A. COLOTTI” 6

ISTRUZIONE PROFESSIONALE – SEZ. “C. RIZZARDA” 6

SEZIONE ASSOCIATA TECNICO COMMERCIALE “A. COLOTTI” 7 RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE 7

SEZIONE ASSOCIATA PROFESSIONALE “C. RIZZARDA” 9 CORSI DI STUDIO AREA ELETTRICA 10 CORSI DI STUDIO AREA MECCANICA 14 CORSI DI STUDIO AREA SOCIALE 19

L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 21

I SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI E AUSILIARI 25

ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA 26 PROGRAMMAZIONE 26

L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANI ERI 27 FASI DELL’INTERVENTO FORMATIVO 28

OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E C ON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO 30

AUTOVALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA E DELL'EFFICACIA DE I PROCESSI 38 VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI 38

RISORSE E SERVIZI 41 RISORSE STRUTTURALI 41

ORARIO DI RICEVIMENTO GENITORI 42

SEZ. COLOTTI 42

SEZ. RIZZARDA 43

LA PROGRAMMAZIONE 2009/10 – PROGETTI E ATTIVITÀ 47

INDICE 50

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PREMESSA

II Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento che rappresenta l'identità cultu-rale e progettuale dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Polo di Feltre”, che nella piena osservanza degli art. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana e della normativa comunitaria e nazionale in materia scolastica, adotta il presente documento conte-nente la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa dell’Istituto, finalizzata al miglioramento della qualità dell’azione didattica indirizzata a promuovere il successo formativo degli allievi. L'istituzione scolastica “Polo di Feltre” nasce come struttura autonoma nell’anno sco-lastico 1995/96 dalla fusione di 2 scuole di grande tradizione formativa nel panorama scolastico educativo del feltrino: l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Colotti” e l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “C. Rizzarda”.

PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA L'Istituto, nel decidere la propria azione formativa, si riferisce ai seguenti principi sot-tolineati dalla Carta dei servizi: � Promozione della formazione dell'uomo e del cittadino nella sua totalità: culturale,

sociale ed umana. � Uguaglianza. Il principio di declina in:

• non discriminazione per chi non si avvale dell'insegnamento della religione cattolica;

• valorizzazione della cultura di origine degli alunni stranieri, intesa come arric-chimento per l'intera classe;

• utilizzazione delle potenzialità offerte dal contatto con culture diverse al fini educativi e formativi.

� Imparzialità. Vengono stabiliti criteri di valutazione comune e tutti coloro che ero-gano il servizio scolastico sono impegnati ad agire secondo giustizia e imparziali-tà in modo obiettivo.

� Frequenza e continuità. Nel caso di assenze frequenti, anche al fine di evitare la dispersione scolastica, sono attive le comunicazioni alla famiglia con la quale esi-ste un rapporto costante.

� Partecipazione ed efficienza. La scuola si impegna a mantenere costante la col-laborazione con i genitori, le istituzioni e tutte le agenzie educative presenti sul territorio, per consentire quella interazione continua e quella comunicazione tra i diversi soggetti, a qualsiasi titolo, interessati ai processi educativi e formativi dei giovani, che permettano di strutturare percorsi formativi efficienti e rispondenti alle esigenze del territorio.

� Accoglienza e inserimento. La scuola si impegna a favorire l'inserimento e l'inte-grazione di tutti gli studenti, specie di coloro che affrontano per la prima volta il nuovo ciclo di studi e che fanno il loro ingresso nelle classi prime.

� Trasparenza. Le famiglie possono prendere visione della programmazione della scuola e l'informazione è completa e trasparente, pur nel rispetto della normativa sulla privacy.

� Democraticità. Questo Istituto si propone di favorire nei giovani l'acquisizione del-la piena consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla partecipazione alla vita democratica.

� Orientamento. L'Istituto ha scelto di informarsi a una politica orientativa continua,

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in ingresso, in itinere e in uscita, che coinvolga in prima persona gli allievi, ren-dendoli consapevoli delle loro scelte, in modo che, all'interno delle diverse offerte formative, scelgano quella che più si adatti alle loro competenze e alle loro capa-cità.

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI Obiettivo generale del processo educativo è quello di fare acquisire ai giovani com-petenze adeguate alla loro personalità, duttili, flessibili e in grado di conformarsi ai continui cambiamenti della società. Una formazione moderna, che tenga conto della crescita progressiva della personalità dei giovani, del contesto socioculturale nel qua-le si muovono, ma anche dello sviluppo di competenze imposte dalla globalizzazione dei mercati e, più in generale, della società. La dimensione locale deve essere co-niugata alla dimensione globale, per consentire un processo formativo capace di ri-spondere alle dinamiche in atto, alla sfida della «società della conoscenza». La for-mazione deve essere tutto campo e rispondere a quella che viene definita lifelong le-arning: formazione durante tutto l'arco della vita. I nostri giovani devono, preliminar-mente, assorbire questo concetto ed essere consapevoli che il processo di crescita inizia con la scuola, ma continua e si consolida durante l'intera vita.

OBIETTIVI EDUCATIVI

� Acquisizione del senso di responsabilità e di autodisciplina nella classe e nel lavo-ro di gruppo

� Capacità di interagire costruttivamente con i compagni e con i docenti � Educazione al dialogo e al confronto � Disponibilità e spirito di accoglienza verso realtà diverse � Sviluppo di capacità di valutazione di se stesso, in un corretto rapporto con la re-

altà ambientale.

OBIETTIVI DIDATTICI

� Acquisizione di un metodo di studio sicuro ed organico (sviluppo della capacità di raccolta, di organizzazione e di interpretazione dei dati)

� Assimilazione e padronanza dei linguaggi specifici (anche non verbali) delle di-verse discipline

� Uso corretto degli strumenti e sviluppo della manualità � Apprendimento del metodo induttivo e deduttivo � Corretta comprensione dei nessi di causa/effetto e capacità di stabilire delle rela-

zioni � Capacità di costruire un discorso corretto, organico e coerente, sapendolo docu-

mentare � Avvio di una progressiva autonomia nella gestione del lavoro individuale e di

gruppo � Utilizzazione delle conoscenze in contesti diversi, stimolata da offerte formative

interdisciplinari � Formazione e sviluppo dello spirito critico, anche come base per la espressione di

una positiva creatività

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LOCALIZZAZIONE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA

LETTURA DEL TERRITORIO

La provincia di Belluno vede la presenza di attività agricole montane, di concentra-zioni industriali e di sviluppo turistico, ma soprattutto una consistente presenza della piccola e media impresa e di un rilevante settore sanitario e di piccole realtà di servizi sociali in rapida evoluzione anche per la nuova conformazione sociale che si sta con-figurando attraverso nuovi flussi migratori. Inoltre esiste un ceto medio imprenditoria-le di derivazione artigiana e operaia che richiede nuove energie preparate sia tecni-camente che professionalmente. Le famiglie che scelgono per i loro figli questo istituto si aspettano una solida istru-zione di base accompagnata da una formazione tecnico-professionale efficace che, attraverso l’acquisizione di competenze e capacità operative, permetta l’agevole in-serimento nel settore dell’industria della produzione e del terziario. La formazione tecnico-professionale del nostro Istituto non si limita solo a lezioni teo-riche ma si avvale di collaborazioni con il mondo del lavoro in tal modo lo studente partecipa più attivamente ed impara a misurarsi con la realtà territoriale.

L'OFFERTA FORMATIVA. PERCORSI DIVERSI PER ESIGENZE DIVERSE

Il criterio generale, a cui la scuola si attiene, è quello di promuovere armonicamente durante il percorso di studio, lo sviluppo della personalità degli allievi, consentendo loro una preparazione aggiornata, moderna, flessibile e capace di soddisfare un’ampia e variegata gamma di richieste. Le idee forti del nostro progetto educativo sono: � Innovazione come attenzione alle prospettive del territorio � Sviluppo di nuove tecnologie nell’insegnamento � Sviluppo di percorsi formativi innovativi � Studio intensivo dell’economia e delle nuove tecnologie dell’informazione � Attenzione alle dinamiche lavorative nell’ambito meccanico ed elettrico � Sensibilizzazione alle tematiche sociali.

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA “POLO DI FELTRE”

L’attività didattica ed educativa della nostra scuola si distingue in due ordini di istru-zione, di pari importanza e dignità, ma con caratteristiche specifiche che vanno rico-nosciute.

ISTRUZIONE TECNICA – SEZ. “A. COLOTTI” I giovani formati possiedono conoscenze teoriche e applicative spendibili in ampi contesti di studio, professionali e di lavoro, nonché una gamma di attività cognitive necessarie a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratte-rizzati da innovazioni continue, assumendo progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

ISTRUZIONE PROFESSIONALE – SEZ. “C. RIZZARDA” Alla fine del percorso formativo, gli studenti possiedono una formazione generale ri-ferita alla cultura e alle attività lavorative, una gamma di abilità cognitive necessarie a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati dalla personalizzazione del prodotto e del servizio.

Sez. Commerciale “A. COLOTTI” Sez. Professionale “C. RIZZARDA”

QUALIFICHE

� Operatore Meccanico

� Operatore Elettrico

� Operatore dei Servizi Sociali

DIPLOMA

Ragioniere ad indirizzo

���� Giuridico

���� Economico

���� Aziendale

DIPLOMA

� Tecnico delle Industrie Meccaniche

� Tecnico delle Industrie Elettriche

� Tecnico dei Servizi Sociali

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SEZIONE ASSOCIATA TECNICO COMMERCIALE “A. COLOTTI”

RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE

Anni MATERIE I II III IV V

Religione 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 5 5 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 1ª Lingua straniera 3 3 3 3 3 2ª Lingua straniera 4 4 3 3 3 Matematica e laboratorio 5 5 4 4 3 Scienza della materia e laboratorio 4 4

Scienza della natura 3 3 Diritto ed economia 2 2 Diritto 3 3 3 Economia politica 3 2 Scienza delle finanze 3 Geografia economica 3 2 3

Economia aziendale e laboratorio 2 2 6+1 7+3 7+2 Trattamento testi e dati 3 3 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 36 36 34 35 35

Per il prossimo anno scolastico si prevede una riduzione dell’orario a 32 ore settimanali. II ragioniere , esperto in problemi di economia aziendale, possiede una adeguata cul-tura generale accompagnata da capacità linguistico-espressive e logico-interpretative con conoscenze adeguate dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sot-to il profilo economico, organizzativo, contabile. In particolare sarà in grado di analiz-zare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a pro-blemi specifici, pertanto egli saprà: ���� utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili per una corretta

rilevazione dei fenomeni gestionali ���� leggere, redigere ed interpretare significativi documenti aziendali ���� gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizza-

ti ���� elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi de-

cisionali ���� cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali per adeguarvisi, con-

trollarli o suggerire modifiche.

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Sarà quindi orientato a: � documentare adeguatamente il proprio lavoro � comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici � analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risol-

vere � interpretare in modo sistemico strutture e dinamiche del contesto in cui si opera � effettuare scelte, ricercare e assumere decisioni opportune � partecipare al lavoro organizzato individualmente o di gruppo accettando ruoli di-

versi all'interno di esso � affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.

L’acquisizione di tali capacità gli deriverà anche dall’abitudine ad affrontare e risolve-re problemi di tipo prevalentemente gestionale, analizzati nelle loro strutture logiche fondamentali con un approccio organico e interdisciplinare.

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SEZIONE ASSOCIATA PROFESSIONALE “C. RIZZARDA”

La sezione professionale

segue un percorso con ciclo breve-lungo.

Alla fine del terzo anno di formazione si consegue una qualifica immediatamente spendibile nel mondo del la-voro.

La continuazione degli studi terminerà al quinto anno con il diploma di tecnico con competenze più evolute nell’ambito del proprio indi-rizzo.

Durante la frequenza gli studenti hanno modo di partecipare ad una particolare formazione che assicurerà loro un attestato di qualifica riconosciuto dalla Regione Veneto.

Il diploma può consentire la frequenza di ulteriori corsi post diploma o l’iscrizione all’Università.

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CORSI DI STUDIO AREA ELETTRICA

DIPLOMA DI QUALIFICA

OPERATORE ELETTRICO (3 anni) Per il prossimo anno scolastico si prevede una riduzione dell’orario a 32 ore settimanali. L’Operatore elettrico trova collocazione all’interno di imprese artigianali o industriali in qualità di tecnico specializzato, in grado di svolgere mansioni di: ���� Installazione e manutenzione di impianti elettrici civili e industriali ���� Gestione e manutenzione di impianti automatici ���� Utilizzo di tecnologie informatico - elettroniche.

Anni MATERIE I II III

Area comune Italiano 5 5 3 Storia 2 2 2 Lingua straniera 3 3 2 Diritto ed economia 2 2 - Matematica ed informatica 4 4 3

Scienze della terra e biologia 3 3 - Educazione fisica 2 2 2 Religione 1 1 1 Area d’indirizzo Fisica e Laboratorio 3 3 3 Tecnica professionale 7 7 14

Esercitazioni pratiche 4 4 6 Totale ore 36 36 36

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DIPLOMA DI POST-QUALIFICA

DIPLOMA DI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (2 an ni)

Il Tecnico delle Industrie Elettriche si colloca sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo - industriale, essendo in grado di: ���� Progettare impianti elettrici civili e industriali ���� Intervenire sul controllo dei sistemi di potenza ���� Scegliere e utilizzare dispositivi di automazione industriale ���� Gestire la conduzione, da titolare o responsabile tecnico, di imprese installatrici di

impianti elettrici.

Anni MATERIE IV V

Area comune

Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed informatica 3 3

Educazione fisica 2 2 Religione 1 1 Area d’indirizzo

Sistemi 6 6 Elettrotecnica, elettronica, applicazioni 9 9 Totale ore 30 30 Area di professionalizzazione (terza area) 300 ore annue

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TERZA AREA

AREA ELETTRICA (4^ e 5^ anno) Parallelamente al corso post-qualifica statale, l'allievo frequenta un'area di professio-nalizzazione regionale (300 ore annue il venerdì pomeriggio e il sabato mattino) per il conseguimento di un Attestato di Qualifica Professionale di 2° livello di

TECNICO ADDETTO ALL'UTILIZZO DI MEZZI INFORMATICI

PER LA PIANIFICAZIONE ELETTRICA E L'AUTOMAZIONE IND USTRIALE

Competenze di base

���� Utilizzare in modo consapevole un elaboratore ed i relativi programmi applicativi ���� Comunicare con strumenti informatici nel proprio ambiente di lavoro e con l'ester-

no. ���� Identificare i principali vincoli normativi che regolano la vita dell'impresa. ���� Applicare i principi fondamentali di sicurezza nel luogo di lavoro. ���� Orientarsi nei mercato del lavoro. ���� Individuare i principali fattori che concorrono a produrre i risultati dell'impresa.

Competenze tecnico professionali

���� Utilizzare il PC per risolvere problemi tecnici di progettazione, calcolo, misura col-laudo, simulazione

���� Utilizzare pacchetti software per la gestione di testi, tabelle, Data Base, fogli elet-tronici

���� Utilizzare pacchetti software CAD per il disegno e/o per la preventivazione ���� Utilizzare strumenti multimediali al fine di aumentare la propria relazionalità. ���� Utilizzare strumenta software specifici per l'automazione industriale.

Competenze trasversali

���� Evidenziare le proprie motivazioni in relazione al personale progetto professionale di sviluppo

���� Riconoscere e valutare Situazioni e problemi di diversa natura ���� Saper comunicare in un contesto organizzativo ���� Saper lavorare in gruppo ���� Saper affrontare e risolvere problemi ���� Saper gestire le variabili all'interno di una organizzazione ���� Saper recepire le innovazioni tecnologiche.

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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE La figura professionale è di riferimento nella rapida evoluzione tecnologica che coin-volge il settore della produzione; si inserisce in un sistema produttivo e si relaziona con referenti di altri organismi: ���� referenti interni: responsabili di gestione, di progettazione, dell’ufficio tecnico,

dell’ufficio acquisti, di altri settori aziendali ���� referenti esterni: fornitori, tecnici di ditte costruttrici, consulenti di settore, funzio-

nari di enti della normativa vigente. Il tecnico “multiruolo”, pertanto, può svolgere attività in aziende, studi professionali,

uffici tecnici che operano in vari ambienti a forte integrazione informatica come il set-tore dell’automazione industriale, le aree della progettazione, della preventivazione, della sicurezza elettrica e della verifica della qualità.

I annualità del biennio IV TIEL Ore

Informatica (ECDL) 40 Organizzazione aziendale, legislazione e inserimento nel mondo del lavoro 24 Prevenzione e sicurezza 24 Qualità e certificazione 12

CAD 30 CAD elettrico 50 Totale 180 Stage 1^ modulo 120

II annualità del biennio V TIEL Ore

Sistemi e tecnologie di automazione 24 Elettronica di potenza 44 Automazione con logica programmabile 100 Esami 12 Totale 180 Stage 2^ modulo 120

Spesso il primo impiego degli allievi avviene nelle stesse aziende dove hanno effettuato il periodo di stage

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CORSI DI STUDIO AREA MECCANICA

DIPLOMA di QUALIFICA

OPERATORE MECCANICO (3 anni) Per il prossimo anno scolastico si prevede una riduzione dell’orario a 32 ore settimanali. L’Operatore meccanico è una figura molto richiesta all’interno di aziende artigianali e industriali del settore, nelle quali si occupa di: ���� Impostazione ed esecuzione di lavorazioni meccaniche, sia su macchine utensili

tradizionali che a controllo numerico ���� Preparazione, gestione, controllo e manutenzione di segmenti di impianti produtti-

vi ���� Realizzazione di movimentazioni automatiche.

Anni MATERIE I II III

Area comune Italiano 5 5 3 Storia 2 2 2 Lingua straniera 3 3 2 Diritto ed economia 2 2 - Matematica ed informatica 4 4 3 Scienze della terra e biologia 3 3 -

Educazione fisica 2 2 2 Religione 1 1 1 Area d’indirizzo Fisica e Laboratorio 3 3 3 Tecnica professionale 7 7 - Tecnologia meccanica e laboratorio - - 4 Esercitazioni pratiche 4 4 6

Disegno tecnico - - 3 Elementi di meccanica - - 4 Sistemi ed automazione - - 3 Totale ore 36 36 36

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DIPLOMA DI POST-QUALIFICA

DIPLOMA di TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (2 an ni)

Il Tecnico delle Industrie Meccaniche trova impiego in posizioni di responsabilità all’interno di aziende artigianali e industriali, in cui: ���� Attrezza e gestisce sistemi di automazione ���� Sovrintende al lavoro diretto su macchine controllo numerico e CAD - CAM ���� Coordina i controlli qualitativi ���� Gestisce la manutenzione di impianti produttivi.

Anni MATERIE IV V

Area comune Italiano 4 4

Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed informatica 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione 1 1 Area d’indirizzo Tecnologia meccanica e laboratorio 8 -

Tecnica della produzione e lab. - 8 Meccanica applicata alle macchine 4 - Macchine a fluido - 4 Elettrotecnica ed elettronica 3 3 Totale ore 30 30 Area di professionalizzazione (terza area) 300 ore annue

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TERZA AREA

AREA MECCANICA (4^ e 5^ anno) Parallelamente al corso post-qualifica statale, l'allievo frequenta un'area di profes-

sionalizzazione regionale (300 ore annue il venerdì pomeriggio e il sabato mattino) per il conseguimento di un Diploma di Qualifica Professionale di 2° livello di

TECNICO DI PRODUZIONE CON MACCHINE UTENSILI

A CONTROLLO NUMERICO E CONTROLLO DI QUALITÀ

Competenze di base

���� Utilizzare in modo consapevole un elaboratore ed i relativi programmi applicativi ���� Comunicare con strumenti informatici nel proprio ambiente di lavoro e con l'ester-

no ���� Analizzare, elaborare e rappresentare informazioni ���� Identificare i principali vincoli normativi che regolano la vita dell’impresa ���� Applicare i principi fondamentali di prevenzione ���� Collaborare al mantenimento delle condizioni di sicurezza nel luogo di lavoro ���� Saper affrontare le principali situazioni di emergenza ���� Orientarsi nel mercato del lavoro ���� Descrivere i principali elementi che contribuiscono al funzionamento dell'impresa ���� Individuare i principali fattori che concorrono a produrre i risultati dell'impresa.

Competenze tecnico professionali

Nell’ambito della pianificazione della produzione: ���� leggere ed interpretare i disegni dei prodotto da realizzare ���� definire il ciclo di lavorazione completo di parametri tecnologici ���� identificare le macchine e le attrezzature da impiegare ���� stendere il programma di lavorazione delle M. U. C. N. ���� utilizzare un pacchetto software CAD/CAM per il disegno e/o per la programma-

zione delle M. U. C. N. ���� verificare la disponibilità di strumenti ed attrezzature ���� ricercare le soluzioni tecniche ed organizzative alternative in caso di necessità. Nell'ambito del controllo del processo e del prodotto lo studente sarà in grado di: ���� controllare che le specifiche tecniche del lotto siano rispettate durante la produ-

zione ���� eseguire il controllo dei pezzi lavorati o riceve gi esiti dei collaudo finale modifi-

cando conseguentemente i parametri di lavorazione ���� applicare la specifica tecnica sulla qualità totale e sulla normativa riferita alla certi-

ficazione del prodotto ���� lavorare nel rispetto della normativa di sicurezza.

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Competenze trasversali

Il Tecnico di produzione con M. U. C. N. e controllo qualità si inserisce in un sistema in cui può avere relazione con organismi e figure interne od esterne al sistema pro-duttivo propriamente inteso: ���� referenti interni: responsabili di gestione, settore progettazione, ufficio tecnico uf-

ficio acquisti, addetti d'officina e cooperatori di altri settori ���� referenti esterni: fornitori, tecnici di ditte costruttrici, consulenti di settore, funzio-

nari degli enti definiti dalla normativa in vigore. Fondamentale per la figura professionale in oggetto è la capacità di gestire, in modo il più possibile autonomo, le relazioni con gli interlocutori sopra elencati, utilizzando tutte le tecnologie dì comunicazione disponibili (verbali, informatiche, simboliche, ico-niche). Pertanto le competenze trasversali consentiranno allo studente di: ���� Evidenziare le proprie motivazioni in relazione al personale progetto professionale

di sviluppo ���� Riconoscere e valutare situazioni e problemi di diversa natura. ���� Saper comunicare in un contesto organizzativo ���� Saper lavorare in gruppo ���� Saper negoziare o concertare con altri soluzioni e risorse. ���� Possedere capacità promozionali nei rapporti con gli altri ���� Potenziare l'autoapprendimento ���� Saper affrontare e risolvere problemi ���� Saper gestire te variabili all'interno di una organizzazione ���� Saper recepire le innovazioni tecnologiche.

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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE La figura professionale è capace di assicurare la produzione e il collaudo di particola-ri e di prodotti meccanici, in conformità con il disegno e la qualità richiesta, avvalen-dosi di strumentazioni computerizzate per la programmazione e gestione delle M.U.C.N. (macchine utensili a controllo numerico), centri di lavoro e macchine auto-matiche. Il Tecnico di produzione con M.U.C.N. e controllo qual ità svolge la propria attività in: ���� Aziende industriali manifatturiere di piccola, media e grande dimensione ���� Aziende o reparti di supporto tecnologico o di servizio in gruppi industriali o socie-

tà ���� Aziende artigiane che operino in regime di forte concorrenzialità produttiva o co-

me terzisti.

I annualità del biennio IV TIM Ore

Introduzione 4 Informatica di base 40 Sicurezza 20 Qualità: Principi di base 20 Programmazione Macchine Utensili CN

Programmazione M.U.C.N. a due assi 44 Utilizzo sistemi CAD 36 Tecnologia delle macchine: Caratteristiche costruttive delle M.U.C.N. 16 Totale 180 Stage 1^ modulo 120

II annualità del biennio V TIM Ore

Programmazione Macchine Utensili CN Utilizzo sistemi CAM 40 Cicli di lavoro 30 Tecnologia delle macchine Caratteristiche degli impianti per M.U.C.N. 14 Tecnologia delle lavorazioni Ingegnerizzazione del prodotto 15

Parametri tecnologici 15 Qualità Qualità totale e normativa di riferimento 40 Organizzazione aziendale 16 Esami 12 Totale 180 Stage 2^ modulo 120

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CORSI DI STUDIO AREA SOCIALE

DIPLOMA DI QUALIFICA

OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI (3 anni) Per il prossimo anno scolastico si prevede una riduzione dell’orario a 32 ore settimanali. La figura professionale consente di svolgere l’attività propria in collaborazione con gli altri operatori professionali, preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed e-ducativa, in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, di tipo assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali. L’attività è indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario e a favorire il be-nessere e l’autonomia dell’utente. La figura professionale consente di acquisire an-che esperienza e formazione nell’ambito delle attività ludico espressive mediante un’attività formativa destinata prevalentemente ai bambini di età compresa fra i 15 mesi e i 3 anni. Una formazione che prepara all’animazione, alle attività artistiche ed espressive e alla socializzazione dei bambini per l’inserimento negli asili nido ed an-che negli ospedali infantili, nelle cliniche o reparti pediatrici ospedalieri, oltre che nel sostegno alle famiglie nei processi educativi e di crescita del bambino. L’operatore socio-sanitario è una figura professionale nuova e originale in rapporto al contesto territoriale feltrino, una garanzia sicura in termini di occupazione o di prose-cuzione degli studi a livello universitario.

Anni MATERIE I II III

Area comune Italiano 5 5 3 Storia 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 - Matematica ed informatica 4 4 2 Scienze della terra e biologia 3 3 -

Educazione fisica 2 2 2 Religione 1 1 1

Area d’indirizzo Psicologia e scienze dell’educazione 5 5 7 Diritto, legislazione sociale, economia - 4 4 Disegno 3 - - Educazione musicale 3 - -

Dietetica, anatomia, fisiologia, igiene - - 6 Metodologie operative 3 5 6

Totale ore 36 36 36

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DIPLOMA DI POST-QUALIFICA

DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (2 anni) Il Tecnico dei Servizi Sociali trova impiego in posizioni di responsabilità all’interno degli Enti pubblici e privati che gestiscono servizi di assistenza sociale, in cui: ���� Collabora alla definizione del programma analitico, all’erogazione e verifica di

servizi socio-assistenziali ���� Collabora con operatori sanitari, nell’esercizio delle prestazioni igienico-sanitarie

di semplice attuazione ���� Collabora con le altre figure professionali presenti nella struttura, nell’attività di

accoglienza di nuovi ospiti, dimissioni e assistenza ���� Si prende cura degli ambienti di vita in funzione dei bisogni dell’utenza.

Anni MATERIE IV V

Area comune Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed informatica 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione 1 1

Area d’indirizzo Psicologia e scienze dell’educazione 5 5 Diritto ed economia 3 3 Tecnica dell’organizzazione 2 3 Cultura medico-sanitaria 5 4 Totale ore 30 30

Area professionalizzante con stage secondo la figura professionale

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L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

STAFF DIRIGENZIALE

Elena ZAGLIO Dirigente Scolastico Roberto LARESE FILON Primo collaboratore del Dirigente (funzione vicaria) Claudia COSSETTINI Secondo collaboratore del Dirigente Linda SARTOR Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi

COORDINATORI DI CLASSE

SEZ. “A. COLOTTI” SEZ. “C. RIZZARDA”

Paola GHIRONI 1A Anna DE SIMOI 1 Art. Maria VIENA 1B Orsolina STRAMARE 2 OE Monica DONADI 2A De Cian PATRIZIO 2 OM Luigi BALDO 2B Gianfranco TARBELLI 3 art.

Salvatore SCHILLACI 3A Giuliana LO CANTO 4 art. Claudia COSSETTINI 3B Domenico CONDOLUCI 5 art. Nicoletta PARIZZI 4A Claudia PARAPETTO 1 OS Viviana SPERANDIO 5A Simona ROMANIN 2 OS Pasqualina DI GENUA 3 OS Franca SCATENA 4 TSS

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Elena ZAGLIO Dirigente scolastico Rainieri D’ALBERTO Pietro Mauro MIONE Franca SCATENA Marco SCHENAL Maria VIENA

Docenti

Anna GONZO in PERINI Sergio SIRAGNA ( Presidente) Pietro Paolo ZUCCHETTO

Genitori

Ivo DALLA MORA Personale ATA Ilenia GRANDO Filippo GRIS Laura ZENI

Studenti

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FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Il Collegio dei docenti elabora, su indicazioni dei bisogni formativi indicati dal Consi-glio di Istituto, il Piano dell’Offerta Formativa ed individua dei docenti con lo scopo di raggiungere gli obiettivi delineati nel documento programmatico, con attenzione par-ticolare alla qualità dell’istruzione impartita, dei servizi resi all’utenza e al coordina-mento dei progetti che si svilupperanno nell’anno di riferimento.

FUNZIONI STRUMENTALI

Domenico CONDOLUCI Coordinatore per l’attuazione de l POF Rainieri D’ALBERTO Coordinatore per le politiche d ella qualità Ugo FAORO Coordinatore per la prevenzione e protezi one Generoso MARAIA Coordinatore integrazione scolastic a alunni diver-

samente abili Pietro Mauro MIONE Coordinatore per le attività di stage formativo e ana-

lisi dei bisogni Manuela PALLADINO Coordinatore attività di orientam ento

GRUPPI DI LAVORO

I.T.C. “Colotti” I.P.I.A. “Rizzarda” Educazione stradale Luigi Baldo

Lando Toffolet Maria Viena

Pietro Mauro Mione

Alternanza Scuola-Lavoro Luigi Baldo (Classe 5^)

Simona Romanin (OSS)

Orientamento Manuela Palladino (co-ordinamento) Luigi Baldo Claudia Cossettini Nicoletta Parizzi Salvatore Schillaci Nadia Secco (in usci-ta)

Pietro Mauro Mione Claudia Parapetto Franca Scatena

Progettazione nell’ottica della Riforma

Luigi Baldo (coordi-namento) Salvatore Schillaci

Pietro Mauro Mione Nicolò Raffone

Integrazione scolastica alunni diversamente abili

Generoso Maraia (coor-dinamento) Domenico Condoluci Antonella Cardinale Caterina Giunta Nelso Tabacchi

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FORMAZIONE DELLE CLASSI Il criterio seguito è riassumibile nella formula “classi eterogenee al loro interno, ma omogenee tra loro” con assegnazione alla stessa classe degli allievi provenienti dallo stesso Comune che scelgono lo stesso corso di studio e la stessa lingua straniera.

RAPPORTI CON I GENITORI I genitori possono incontrare i docenti, anche in orario antimeridiano, secondo moda-lità che sono comunicate formalmente, in un’ora appositamente dedicata o su appun-tamento, oltre che nelle giornate di ricevimento generale. L’Istituto, inoltre, ritiene opportuno intensificare e rendere più collaborativi e costrutti-vo il rapporto con le famiglie, promuovendo incontri con i genitori degli allievi delle classi prime all’inizio (per informazione e confronto sulle attività e sui progetti) e alla conclusione dell’anno scolastico (per un confronto a consuntivo) e con incontri pe-riodici con i rappresentanti di classe e d’Istituto per favorire l’autonoma programma-zione di assemblee da parte dei genitori.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ Il compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori di trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e re-sponsabilità. Il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani va pro-grammato e condiviso e va realizzata quindi una alleanza educativa tra famiglie, stu-denti e operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e pos-sano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti. Il patto di corresponsabi-lità va condiviso e firmato dal Preside in rappresentanza dell’istituzione scolastica, dal genitore e dall’allievo.

ALTRE FIGURE DI SISTEMA

Nicolò RAFFONE Cic, disabilità e rapporti con USL Responsabile Reparti Elettrici (IPIA “Rizzarda”)

Nelso TABACCHI Consulta provinciale, problematiche riferite ad allievi stranieri

Lando TOFFOLET Educazione all’Europa, alla pace ed al dialogo interi-stituzionale

Paola GHIRONI ECDL Orsolina STRAMARE Responsabile Libri in comodato (I PIA “Rizzarda”) Marco SCHENAL Responsabile Officine e Reparti di Me ccanica (IPIA

“Rizzarda”) Salvatore SCHILLACI Biblioteca

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ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DIDATTICO L’Istituto è caratterizzato da un alto indice di pendolarità degli allievi. La frequenza di questi alunni è condizionata dall’orario piuttosto rigido dei mezzi di trasporto pubblico, per cui solo l’orario unico è in grado di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche. Pertanto le lezioni curricolari si svolgono in orario antimeridiano, dalle ore 7.50 alle ore 13.00.

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I SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI E AUSILIARI L'ufficio di segreteria si suddivide in più settori (didattica, personale, contabilità) coor-dinati tra loro al fine di semplificare il più possibile qualsiasi iter e per dare informa-zioni uniformi, complete e trasparenti. Ogni atto amministrativo e contabile con l'ausilio delle attrezzature informatiche esi-stenti è reso pubblico nella sua completezza e può essere verificato al momento su richiesta. Da tutto ciò si può desumere che la segreteria dell'Istituto è completamente rivolta al-l'utenza; accelera le procedure, elimina al massimo i tempi di attesa per soddisfare le richieste dei fruitori dei servizi. Ogni componente adotta un orario flessibile nell'organizzazione dei servizi ammini-strativi, poiché si uniforma e collabora all'organizzazione dell'attività didattica e del-l'offerta formativa integrativa. Tutto il personale in servizio nell'Istituto, nel rispetto dei diritti e degli interessi dello studente, garantisce il proprio impegno nel favorire l'inserimento degli allievi nell'isti-tuzione scolastica, con particolare riguardo agli alunni delle prime classi, degli stra-nieri e dei portatori di handicap anche momentaneo.

FUNZIONI

���� Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi, dirige il personale ATA ed ha piena responsabilità in materia di amministrazione e contabilità;

���� Gli Assistenti amministrativi provvedono a tutti gli adempimenti che riguardano a-lunni, contabilità e personale e agli atti connessi con la gestione dell’Istituto;

���� Gli Assistenti tecnici (Area elettrica e Area meccanica) assicurano in particolare il funzionamento dei laboratori e delle attività legate a queste discipline, collaborano coi docenti per il buon andamento delle attività di laboratorio e dei progetti, vigila-no e, se del caso, intervengono, sul buon funzionamento delle attrezzature;

���� I Collaboratori scolastici, oltre ai loro compiti “normali” assicurano una doverosa vigilanza contribuendo a consentire l’utilizzazione piena degli spazi per lo svolgi-mento delle attività programmate.

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

���� Alunni: Tutti i giorni dalle 7,45 alle 7,50, durante la ricreazione e dalle ore 13.00 alle 13.10

���� Genitori: Tutti i giorni, sabato compreso, dalle ore 9.00 alle ore 11.00. In ogni altro orario su richiesta.

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ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

PROGRAMMAZIONE I percorsi didattici, le metodologie di insegnamento e di apprendimento, i criteri di va-lutazione collettiva e individuale in base ai percorsi formativi, sono atti pubblici finaliz-zati al pieno sviluppo della personalità dello studente e della classe. Essi devono es-sere pubblicati entro il primo mese dell'anno scolastico. Il Consiglio di classe, al fine di favorire un'equilibrata preparazione e una scolarizzazione consapevole, individua gli strumenti formativi e didattici volti al superamento della dispersione degli alunni e al miglioramento del servizio. Tra essi sono da evidenziare le iniziative che facilitano l'accoglienza, il primo inserimento nel ciclo e la continuità, l'acquisizione di metodi di lavoro e l'approfondimento degli studi, nonché l'eventuale riorientamento. Nell'ambito delle disposizioni di legge relative ai contenuti dei percorsi formativi, ove sorgano particolari ed evidenti problemi, si potrà agire, da parte degli insegnanti del Consiglio di classe, ad opportuni interventi didattici calibrati concordati con gli alunni interessa-ti, miranti ad ovviare a situazioni di disagio scolastico. Garante delle azioni è il Diri-gente Scolastico a cui possono essere rivolte le eventuali, giustificate, rimostranze. La programmazione educativa e la programmazione didattica prevedono la comuni-cazione all'utenza da parte del singolo docente dei percorsi, dei metodi di lavoro e dei criteri di valutazione. I percorsi prevedono diverse modalità di personalizzazione a seconda delle differenti situazioni.

APPRENDIMENTO NON FORMALE, INFORMALE E DIVERSI LING UAGGI COME STRUMENTI DI PERSONALIZZAZIONE DELL'INSEGNAMEN TO

La nostra scuola ha promosso già da tempo una molteplicità di attività integrative e complementari al fine di offrire ricchezza di stimoli culturali ed educativi. L’Istituto presta molta attenzione ai diversi linguaggi come strumenti di integrazione e di svi-luppo delle competenze individuali, in quanto consentono un migliore e più proficuo percorso personalizzato che vede, accanto alle attività di insegnamento gestite in modo tradizionale, attività di apprendimento che lo completano e consolidano. Le competenze degli studenti, infatti, si sviluppano anche attraverso la partecipazione a conferenze, visite guidate a mostre, spettacoli teatrali, attività sportive con tornei. La personalizzazione degli interventi educativi, voluta fortemente dalla scuola rifor-mata, si fa più incisiva e più precisa nelle situazioni di particolare disagio e problema-ticità, dove solo interventi mirati e studiati a livello individuale riescono ad avere spe-ranza di successo. Obiettivo del nostro approccio ai percorsi personalizzati per alunni in difficoltà è quello di promuovere la creazione di un ambiente relazionale capace di accogliere e contenere i problemi evolutivi non solo, nell'ambito della comunità sco-lastica, ma anche favorendo un'adeguata integrazione dei giovani nella società e promuovendo la capacità di gestione autonoma del lavoro. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e per favorire una reale fruizione del dirit-to/dovere all'istruzione, si promuovono attività di recupero mediante la formazione di gruppi e di interventi mirati a far acquisire un più corretto metodo di studio. Lo svol-gimento dell'attività può avvenire, mediante spiegazioni mirate e metodo interattivo, che prevede l'autovalutazione continua degli apprendimenti, o attivando «sportelli», nei quali il docente è a disposizione dello studente per intervenire, spiegare, correg-gere, su richiesta specifica dello studente.

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L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANI ERI La nostra epoca è caratterizzata dalla presenza di persistenti flussi migratori, cioè dallo spostamento continuo di grandi masse di popolazione dai paesi più poveri ver-so quelli più ricchi e industrializzati. Anche l’Italia è investita da questo fenomeno, in-fatti da alcuni anni giungono nel nostro Paese molti immigrati provenienti soprattutto dall’Est europeo e da altri continenti. La società di oggi, come quella che si formerà nel prossimo futuro, sarà dunque sempre più caratterizzata dalla presenza di cittadini di provenienza, di cultura, di lin-gue diverse e questo comporta che anche la nostra scuola si prepari e si organizzi per affrontare l’inserimento degli alunni stranieri. Gli alunni stranieri si presentano dunque come: ���� Risorsa. Molti sono i giovani stranieri che si orientano verso la formazione profes-

sionale con la speranza di una preparazione adeguata e più rapida per entrare nel mondo del lavoro. Diventano così una risorsa culturale per il nostro Istituto, considerando che occorre comunque equilibrare la presenza degli alunni stranieri con quelli locali.

���� Problema. È necessario trovare le soluzioni più adeguate per dare risposta alle seguenti criticità, emerse nel corso degli scorsi anni:

•••• assenza della conoscenza della lingua italiana •••• lingua italiana padroneggiata a livelli di conoscenze minime, sufficienti per comu-

nicare nella concretezza e nella vita quotidiana, ma decisamente insufficienti per capire, per riflettere ed esporre concetti, quindi per sviluppare processi di ap-prendimento

•••• difficoltà di coinvolgere le famiglie nel dialogo educativo •••• presenza di diverse culture e lingue all’interno della comunità straniera e il loro

incontro con l’universo culturale e valoriale italiano •••• condivisione delle norme di convivenza sociale e scolastica •••• alunni stranieri con livelli di partenza molto differenziati •••• difficoltà linguistiche •••• preconcetti e pregiudizi reciproci tra alunni italiani e stranieri •••• valutazione. L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua si pone dunque al centro dell’azione didattica e vede il coinvolgimento di tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina. L’educazione interculturale costituisce, invece, lo sfondo da cui prende avvio la spe-cificità di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri. L’educazione interculturale, pe-raltro, rifiuta sia la logica dell’assimilazione, sia la costruzione ed il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è quindi orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reci-proco arricchimento entro la convivenza delle differenze (da Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR). L’Istituto, che registra da diversi anni la presenza di studenti stranieri, ha predisposto un intervento formativo di accoglienza finalizzato a: ���� promuovere l’interscambio, l’interazione degli alunni stranieri con quelli italiani,

con gli operatori scolastici, con l’ambiente scuola ���� educare al confronto con l’altro per promuovere accoglienza, promozione umana

e tolleranza

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���� favorire l’integrazione dello studente straniero all’interno del contesto scolastico, promuovendo un’educazione interculturale fondata su solidarietà e rispetto reci-proco

���� offrire l’opportunità di imparare la lingua e la cultura italiana, dato che la padro-nanza linguistica rappresenta la chiave d’accesso fondamentale per stabilire rela-zioni sociali e per avviare all’inserimento e all’integrazione.

Per quanto concerne la valutazione degli alunni stranieri si fa riferimento alle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR, (pagg. 21-22), secondo cui “la pur significativa normativa esistente sugli alunni di cittadinanza non italiana non fornisce indicazioni specifiche a proposito della valutazione degli stessi”. Ma “L’art. 4 del DPR n.275/1999, relativo all’autonomia didattica delle istituzioni sco-lastiche, assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino ‘nel rispetto della nor-mativa nazionale’”. Quindi “Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d’insegnamento…ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i sin-goli alunni comporti un adattamento della valutazione.” Infine, “per il consiglio di clas-se che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico – per i qua-li i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare - diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valu-tazione formativa rispetto a quella ‘certificativa’ si prendono in considerazione il per-corso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può manca-re una previsione di sviluppo dell’alunno.”

FASI DELL’INTERVENTO FORMATIVO

È necessario in primo luogo fronteggiare le problematiche di natura giuridica (gestio-ne delle pratiche, raccolta della documentazione relativa alla precedente scolarità, acquisizione dell’opzione di avvalersi o meno della religione cattolica, iscrizioni, ecc.), le eventuali situazioni di disagio sociale legate alla situazione personale degli alunni (ricongiungimenti familiari, procedure di espulsione in corso, trasferimenti, ecc), che rappresentano talvolta un serio ostacolo alla continuità didattica e all’efficacia dell’intervento formativo. Gli studenti vengono quindi inseriti nelle classi sulla base delle seguenti considera-zioni: ���� la provenienza da una scuola media italiana inferiore o superiore, oppure diretta-

mente dal paese di origine (quindi se c’è già stato un approccio con il nostro si-stema scolastico o meno)

���� il livello delle competenze linguistiche in italiano e/o eventuale lingua straniera ���� la scolarità complessiva precedente ���� il periodo di arrivo (inizio, durante o fine anno scolastico) ���� l’età anagrafica. Il coordinatore di classe, di concerto con i colleghi docenti, si impegna a favorire l’inserimento dell’allievo straniero soprattutto nella fase d’ingresso, curando anche i rapporti con le famiglie mediante colloqui periodici.

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In secondo luogo vengono attivati interventi didattici per: ���� accertare adeguatamente il livello di competenze linguistico - disciplinari in in-

gresso ���� stabilire come intervenire per colmare le lacune e per fornire i prerequisiti nei vari

ambiti disciplinari ���� individuare adeguati strumenti valutativi dei livelli di conoscenza e comprensione

raggiunti dagli studenti stranieri. Per gli studenti stranieri che già possiedono un vocabolario che permette di relazio-narsi con coetanei ed adulti per comunicare nella vita quotidiana, ogni consiglio di classe predispone interventi didattici finalizzati all’ampliamento del lessico della lin-gua per appropriarsi dei linguaggi specifici delle discipline. Per quanto concerne gli studenti stranieri che frequentano le scuole italiane da diver-si anni non sono previsti interventi specifici. Per gli studenti stranieri da poco arrivati in Italia e con gravi carenze linguistiche, l’Istituto prevede l’organizzazione, in fascia pomeridiana, di uno specifico corso, per metodologia e contenuti, di lingua e cultura italiana, inserito all’interno del progetto di rete “Imparo a scegliere”. Il corso, che si svolge ormai da alcuni anni, intende fornire un adeguato sistema lin-guistico - comunicativo, puntando anche sui contenuti culturali che possano consenti-re un’effettiva interazione interpersonale. Inoltre, il raggiungimento di tali obiettivi fa sì che i ragazzi stranieri – che inizialmente usano la lingua materna in ambito familiare – possano diventare essi stessi mediatori culturali per le loro famiglie. Il progetto si prefigge di: � favorire l’integrazione degli studenti stranieri � valorizzare le diversità � sviluppare l’interculturalità. In altri termini, il miglioramento dei risultati scolastici degli allievi stranieri e un positi-vo processo di integrazione all’interno della classe, prima, e dell’Istituto, poi, sono strettamente connessi e possono rappresentare un passo importante per la forma-zione del cittadino nella società italiana.

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OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E C ON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

CONTESTO SCUOLA

L’istituto di Istruzione Superiore “C. Rizzarda” è facilmente raggiungibile a piedi sia dalla stazione ferroviaria che dal centro di Feltre ed è ben servito dai mezzi urbani ed extraurbani grazie alla presenza di fermate riservate agli studenti collocate a pochi metri dall’Istituto. Si tratta di un dato significativo che contribuisce ad incrementare negli alunni le capacità di autonomia e di orientamento nel territorio cittadino. La struttura dell’istituto, di recente costruzione, è stata progettata tenendo conto dei bisogni di autonomia e orientamento degli alunni disabili. Sono presenti, all’esterno, una passerella che rende agevole l’ingresso all’istituto agli alunni con disabilità moto-rie e sensoriali, e all’interno, un ascensore e ampi corridoi compensano le difficoltà motorie e garantiscono un facile accesso alle aule poste nei due piani superiori, ai laboratori multimediali, elettrici e all’officina meccanica. Grazie a uno sportello di segreteria per gli studenti, posto vicino alla porta d’ingresso, gli alunni, i genitori e i docenti hanno un adeguato punto di riferimento a sostegno dell’orientamento nel processo formativo. Il supporto alle attività didattiche (fotocopie, gestione dei laboratori, gestione supporti tecnologici) e all’orientamento fisico all’interno degli spazi dell’istituto è garantito dalla portineria, in cui il personale ATA, oltre alle attività appena citate, garantisce la sicurezza del’ambiente scolastico con-trollando gli ingressi e le uscite. L’ampio atrio d’ingresso, in cui sono presenti i distributori automatici delle bevande e delle merende, costituisce, nei tempi dedicati alla ricreazione, un idoneo spazio per l’integrazione e la socializzazione di tutti gli studenti presenti nell’istituto. L’ampio spazio esterno recintato consente nei tempi di ricreazione di far nascere, in un conte-sto informale, nuove occasioni di socialità e dialogo tra adolescenti. L’adeguata pro-porzione tra numero di alunni e spazi dedicati alle attività didattiche contribuisce a creare un ambiente di lavoro accogliente e funzionale ad una reale integrazione degli alunni diversamente abili.

ORGANIZZAZIONE È stato costituito un Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto (GLHI) che si riunisce periodicamente nel corso dell’anno scolastico. Il gruppo di lavoro è composto dal Di-rigente Scolastico, dal Referente H d’Istituto, dagli insegnanti di sostegno e dai coor-dinatori delle classi interessate. Al fine di garantire la continuità didattica il GLHI designa alcuni docenti di ruolo che affiancheranno i docenti di sostegno nelle attività di programmazione.

SUSSIDI ALL’OFFERTA FORMATIVA

Il Giornale delle attività di sostegno individualizzato, realizzato ai sensi della Legge n. 104/92 e conforme agli indirizzi della C.M. n 262/88 e del D.P.R. 24.2.1994, è stato adottato dall’Istituto in quanto costituisce una guida rigorosa ed efficace delle attività annuali e giornaliere programmate dal docente di sostegno in accordo con i docenti della classe e con il docente referente per la continuità didattica. Inoltre nella Biblioteca della sezione professionale sono presenti numerosi testi di collane specializzate nel sostegno dei bisogni educativi dei diversamente abili. Questi testi insieme a quelli disciplinari possono supportare le attività dei docenti di sostegno e di quelli disciplinari finalizzate alla formazione e all’integrazione degli alunni diver-

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samente abili.

ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI O CON D.S.A.

L’accoglienza è il primo passo nella prospettiva di un positivo inserimento e di una graduale integrazione degli alunni e delle alunne disabili nella nuova realtà scolasti-ca. Uno dei principi alla base delle attività di accoglienza predisposte dall’istituto è costituito dalla continuità didattica1 tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado. Continuità che viene garantita da una programmazione delle attività di accoglienza che, non limitandosi al primo giorno di scuola, tesse una rete di rap-porti con quanti hanno partecipato al progetto globale di vita dell’alunno/a disabile: famiglia, équipe dei docenti disciplinari e di sostegno, U.L.S.S. e cooperative di assi-stenza. La programmazione delle attività di accoglienza ha lo scopo di: � definire pratiche condivise tra tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo

dell’alunno/a) � facilitare l’inserimento a scuola degli alunni/e e sostenerli nella fase di adattamen-

to al nuovo ambiente � promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed

Enti territoriali (U.S.P., Comune, ASL, Provincia, C.T.I., cooperative, ecc.). Al fine di raggiungere i suddetti scopi le attività di accoglienza saranno suddivise in sette diverse fasi.

FASI TEMPI ATTIVITÀ PER ALUNNI DISABILI

RACCOLTA INFORMAZIONI SETTEMBRE-OTTOBRE

Inchiesta conoscitiva: il Referente H d’Istituto contatterà le scuole medie presenti a Feltre e nei pae-si limitrofi per programma-re degli incontri con i do-centi curriculari e di soste-gno che stanno seguendo il percorso formativo di a-lunni/e disabili o con D. S. A.; inoltre, segnalerà agli Istituti d’Istruzione superio-re la disponibilità a condi-videre e supportare l’orientamento e i percorsi formativi di alunni/e che hanno difficoltà ad inte-grarsi in quei contesti edu-cativi.

PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ NOVEMBRE Il referente H illustrerà al 1 La continuità didattica tra i diversi ordini di scuola è prevista dalla C.M. n. 339/1992. Tema, questo, già posto all’attenzione delle scuola dalla Legge 517/1997 e ribadita dalle C.M. n. 1/1998, n. 289/1992, nonché dalla Legge Quadro 104/1992.

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D’ORIENTAMENTO gruppo di lavoro per l’integrazione le informa-zioni, frutto dell’inchiesta conoscitiva, utili a delinea-re un quadro dei bisogni educativi di alunni\e disabili che frequentano le scuole medie presenti a Feltre e nei paesi limitrofi. Il referente H accerta pres-so le scuole medie la di-sponibilità da parte delle famiglie e degli alunni a in-contrare i referenti del Pia-no di Offerta Formativa e del Gruppo di Lavoro per l’integrazione. I Coordinatori delle classi interessate, i docenti ga-ranti della continuità didat-tica e i docenti di sostegno provvederanno a pro-grammare attività di orien-tamento, rispondenti ai bi-sogni educativi chiariti dall’inchiesta, da realizzare nell’ambito della manife-stazione “Scuola Aperta”.

ORIENTAMENTO ALUNNI E FAMIGLIE

DICEMBRE –GENNAIO FEBBRAIO

Negli incontri, stabiliti e programmati nella fase precedente, saranno pre-senti il Referente del P.O.F. che illustrerà alle famiglie e agli alunni l’offerta formativa dell’Istituto e il Referente H che chiarirà gli aspetti or-ganizzativi e formativi del P.O.F., finalizzati all’integrazione e alla rea-lizzazione di un “progetto di vita” per gli alunni disabi-li o con D.S.A. che fre-quentano l’Istituto. Inoltre nell’ambito della Manifestazione “Scuola Aperta”, gli alunni iscritti alle scuole superiori di pri-mo grado presenti a Feltre e nell’hinterland potranno conoscere da vicino l’Istituto, la sua organizza-zione, i suoi indirizzi e corsi

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di studio. I docenti garanti della con-tinuità, il referente H, il re-ferente del P.O.F., i docen-ti di sostegno e i coordina-tori di classe cureranno l’accoglienza degli alunni disabili o con D.S.A. realiz-zando le attività program-mate per queste giornate dedicate all’orientamento.

ISCRIZIONE ENTRO MARZO

La famiglia che vuole i-scrivere il/la figlio/a presso questa scuola deve far per-venire presso la segreteria dell’Istituto nei termini pre-stabiliti la certificazione, redatta dall’ULSS di com-petenza, attestante la dia-gnosi clinica e l’idoneità a frequentare l’Istituto e l’Indirizzo scelto.

PRE-ACCOGLIENZA ENTRO MAGGIO

Il Referente H provvederà a raccogliere in fascicoli personali la documenta-zione relativa all’alunno\a neo-iscritto o trasferitosi da altra scuola. Dopo la condivisione di ta-le documentazione i do-centi di ruolo designati quali garanti della continui-tà didattica e formativa de-gli alunni disabili, in con-certo con i docenti di so-stegno specializzati, pro-grammeranno due incontri con gli alunni disabili o con D.S.A neo-iscritti. Questi incontri dovranno consentire al\alla neo iscrit-to\a di visionare i libri di te-sto adottati e di partecipare ad alcune lezioni delle di-verse discipline presenti nel primo anno o in quelli in cui l’alunno\a si è iscritto in seguito a trasferimento da un’altra scuola. La pro-grammazione di questi in-contri sarà finalizzata a in-crementare una reciproca e graduale conoscenza tra

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l’alunno/a e la scuola se-condaria di secondo grado (personale, struttura, orga-nizzazione, attività didatti-che, obiettivi disciplinari e curriculari).

CONDIVISIONE SETTEMBRE

Consiglio di classe dedica-to all’analisi della docu-mentazione e dei bisogni socio-educativi dell’alunno/a disabile. In questa sede l’equipe multidisciplinare (docenti, ULLS, Specialisti che se-guono l’alunno\a) insieme alla famiglia programme-ranno le attività adeguate all’inserimento nel nuovo contesto scolastico e le li-nee guida da seguire per la realizzazione del P.E.I. o del P.E.P. e del P. D. F.

ACCOGLIENZA NEL CORSO DELL’ANNO .

Durante i primi due mesi di scuola i garanti della conti-nuità didattica di concerto con i coordinatori di classe e gli insegnanti di sostegno interessati realizzeranno gli interventi e le attività indi-cate dal consiglio di classe nella fase di condivisione. Successivamente vengono contattati gli operatori ULSS e gli specialisti che seguono l’alunno/a al fine di condividere ed approva-re con i docenti della clas-se il P.E.I. o il P.E.P. Nei mesi di Febbraio e Maggio si terranno gli altri due consigli di classe volti a valutare il percorso for-mativo dell’alunno\a. In questi due incontri sarà possibile aggiornare e va-lutare in itinere gli obiettivi posti nel P.E.I. o nel P.E.P. Inoltre, ove necessario, si porterà a termine l’aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale.

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COSTRUIRE L’INTEGRAZIONE

In seguito alla fase dell’accoglienza tre sono i momenti che, collegati tra di loro, fa-ranno da base alla costruzione di una reale integrazione degli alunni disabili presenti nell’istituto: 1) Analisi dell’anamnesi dell’alunno/a attraverso la documentazione pregressa 2) Osservazione dei bisogni 3) Programmazione da parte del Gruppo di Lavoro Handicap di un percorso educati-

vo individualizzato o personalizzato in cui i bisogni prioritari del’alunno/a, riscon-trati in fase di osservazione, diventano obiettivi da raggiungere mediante la piani-ficazione di attività e interventi didattici adeguati

4) Realizzazione di interventi e attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi po-sti a monte della programmazione.

ANALISI

Il primo step propedeutico alla realizzazione di un Piano Educativo Individualizzato è una raccolta sistematica delle informazioni e dei documenti che ripercorrono l’anamnesi dell’alunno/a. Nel fascicolo personale dei ragazzi/e certificati, ai sensi della Legge Quadro 104/92, saranno raccolti: La diagnosi clinica e il certificato di Idoneità alla frequenza rilasciati dall’ULSS La Diagnosi Funzionale redatta dall’équipe interdisciplinare dell’ULSS Il Profilo Dinamico Funzionale Il Piano Educativo Individualizzato dell’anno scolastico precedente. L’aggiornamento e i rinnovi di tale documentazione in linea con i tempi stabiliti dalla Legge 104/92 saranno di competenza dell’insegnante di Sostegno e del Referente H dell’Istituto.

OSSERVAZIONE

L’Osservazione degli aspetti cognitivi e relazionali degli alunni/e disabili al fine di non generalizzare in modo frettoloso e asistematico i dati di volta in volta raccolti si servi-rà di alcuni strumenti per l’Osservazione. Tempo - Situazione - Contesto e Obiettivo si delineano come le bussole dell’osservazione che è possibile ritrovare nei “Protocolli di Osservazione” riportati di seguito. Osservare è sempre guardare l’oggetto da un determinato punto di vista, il punto di vista del soggetto che osserva: la direzione di marcia nasce sempre da ipo-tesi già presenti che chiedono solo di essere riscontrate e verificate. Ipotesi che, se da una parte, hanno il merito di restringere il campo di indagine, dall’altro corrono il rischio di tralasciare aspetti importanti dell’alunno/a che resterebbero in questo caso velati e taciuti. L’adozione di questi “protocolli di osservazione” nasce dalla consape-volezza che ogni osservazione avviene sempre a partire da un “qui ed ora” e che o-gni disabilità è relativa al contesto, in un’ottica biopsicosociale che valorizza i punti di forza e non chiude la disabilità in un’analisi esclusiva delle difficoltà. La seguente strutturazione dell’osservazione pedagogica dei bisogni degli alunni e delle alunne disabili costituisce un supporto per i docenti curriculari non specializzati che operano con alunni disabili e che devono redigere i relativi P.E.I. o P.E.P.

PROGRAMMAZIONE

Gli alunni disabili iscritti all’istituto “C. Rizzarda” sono seguiti da un gruppo di lavoro

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costituito da insegnanti specializzati, insegnanti curriculari, docenti di ruolo garanti della continuità didattica, dai referenti ULSS, dal personale educativo e dalla famiglia (GLH) che in modo armonico e coordinato contribuiranno alla progettazione di un Pi-ano Educativo Individualizzato (P.E.I.) o di un Piano educativo Personalizzato (P.E.P.). Nel P.E.I. e nel P.E.P. sono pianificate le attività e le strategie didattiche al fine di realizzare gli obiettivi individuati in seguito alla lettura dei bisogni dell’alunno/a. Le attività promosse dal P.E.I. hanno come loro finalità quella di creare un’integrazione dell’alunno/a disabile nel contesto scuola con tutti i soggetti che in esso operano. “L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzia-lità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle rela-zioni e nella socializzazione”, recita la Legge 104/92 (art. 12 comma 3). Nel P.E.P. si predispongono delle attività che non corrispondono ai programmi ministeriali e sono finalizzate a fare acquisire quelle abilità di base nell’area dell’autonomia e nelle aree disciplinari rispondenti ai suoi bisogni formativi. Raggiungendo gli obiettivi del P.E.I. l’alunno\a potrà conseguire il diploma di qualifica, mentre seguendo un P.E.P. all’alunno sarà rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle conoscen-ze, delle abilità e delle competenze acquisite.

L’OFFERTA FORMATIVA PER GLI ALUNNI CON D.S.A.

I disturbi specifici di apprendimento (learning disabilities) costituiscono un termine di carattere generale che si riferisce a un gruppo eterogeneo di disordini che si manife-stano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento o matemati-ca. All’interno della categoria però non c’è solo la dislessia ma altri tre problemi ossia la disgrafia (l’incapacità di scrivere in modo comprensibile), la disortografia (l’incapacità di scrivere in modo corretto, facendo tantissimi errori di ortografia) e la discalculia (difficoltà con i numeri e i calcoli, anche quelli più semplici).

DIAGNOSI

La diagnosi viene effettuata da un’équipe multidisciplinare composta da Neuropsi-chiatra Infantile, Psicologo e Logopedista. Nello studio un alunno con un D. S.A. si stanca più facilmente ed ha perciò bisogno di molta più concentrazione: � può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato � può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la notazione musicale o qual-

siasi cosa che necessita di simboli da interpretare � può avere difficoltà nella lettura e/o scrittura di lingue straniere (es. inglese, latino,

greco, ecc.) � può scrivere una parola due volte o non scriverla � può avere difficoltà nel memorizzare termini specifici, non di uso comune � può avere difficoltà nello studio (storia, geografia, scienze, letteratura, problemi

aritmetici) quando questo è veicolato dalla lettura e si giova, invece, dell'ascolto (es. registratori, adulto che legge, libri digitali)

� non prende bene gli appunti perché non riesce ad ascoltare e scrivere contempo-raneamente

� quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritro-vare il punto.

Un dislessico lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è sempre pressa-

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to dal tempo. Ottenuta la diagnosi si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi dislessici contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svol-gimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devo-no poter essere utilizzati anche nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato. I dislessici hanno un diverso modo di imparare ma comunque imparano.

COSA DEVONO FARE GLI INSEGNANTI

L'insegnante deve:

� riconoscere e accogliere realmente la "diversità" � cercare una appropriata valutazione diagnostica � discutere del problema con i genitori � utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura (cassette, cd, video, computer) � spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno dislessico e il perché del di-

verso trattamento � collaborare attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema.

Le cose da non fare:

� far leggere il bambino a voce alta � ridicolizzarlo � correggere tutti gli errori nei testi scritti � dare liste di parole da imparare � farlo copiare dalla lavagna � fargli ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato � paragonarlo ad altri.

Possibili strumenti compensativi e dispensativi

I trattamenti più efficaci sono quelli che utilizzano procedure informatizzate per auto-matizzare il processo di riconoscimento lessicale e sub lessicale. L'uso di software specifici permette al dislessico di affrontare più serenamente le richieste scolastiche e di riabilitare, divertendosi, le competenze deficitarie. Sia programmi atti ad automa-tizzare il processo di lettura per quanto riguarda le abilità strumentali (correttezza e rapidità) sia programmi che permettono di migliorare gli aspetti metacognitivi per una miglior comprensione del testo scritto. Esistono poi software che fungono da stru-menti compensativi: l'editor di testi, una tipologia di software che consente di scrivere dei testi e può essere usato in abbinamento o in sostituzione al tradizionale quader-no; la sintesi vocale, che trasforma in audio il testo digitale, importato o scritto; il tra-duttore automatico, programma in grado di tradurre testi in diverse lingue; i libri digi-tali, che sono libri scolastici forniti dalle case editrici direttamente in formato digitale.

Rete tra gli enti presenti sul territorio e la scuo la

Al fine di garantire un orientamento continuo degli alunni diversamente abili il GLHI predispone una serie di incontri tra la scuola e gli enti presenti sul territorio al fine di una scelta dei luoghi di lavoro protetti e adeguati ai bisogni e al funzionamento di o-gni singolo disabile. La partecipazione a questi incontri stimolerà la motivazione dell’alunno\a disabile impegnato\a nella definizione di un “progetto di vita”.

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POF 2009-10 38

AUTOVALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA E DELL'EFFICACIA DE I PROCESSI

L'Istituto promuove, nell'ottica della qualità e del miglioramento continuo, un processo autovalutativo che investe tutti i componenti dei processi educativi: docenti, persona-le amministrativo, allievi e famiglie. L'autovalutazione, strutturata in modo diverso se-condo i soggetti ai quali si rivolge, intende rilevare i punti di forza, i punti di debolez-za, le opportunità e i vincoli dei processi. A seguito del processo autovalutativo ver-ranno impostati quegli aggiustamenti e quelle modifiche che appaiono necessarie al miglioramento qualitativo dell'offerta.

VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

La verifiche degli apprendimenti si attuano su una ampia tipologia di prove: scritte, orali, grafiche, pratiche. Già da tempo la valutazione non è più considerata soltanto come un momento di ve-rifica, ma ha acquistato anche altri significati, quello ad esempio di fase imprescindi-bile del processo di apprendimento (verifiche formative) e quello di occasione di au-tovalutazione e, quindi, autoformazione per gli studenti. Altre acquisizioni relativamente recenti in materia di valutazione, avvertite sempre più dagli insegnanti come una necessità, sono l’esigenza di una maggiore oggettività del-la valutazione, identificando di volta in volta gli obiettivi da verificare, vagliando e va-riando le procedure e attenendosi ai criteri di valutazione già precedentemente indi-viduati. Opportune griglie per la misurazione degli apprendimenti raggiunti, sono elaborate dai gruppi disciplinari e costituiscono lo strumento concreto con cui si attuano i prin-cipi elaborati attraverso la riflessione sulle strategie e sugli obiettivi della valutazione. Questo lavoro è indispensabile anche perché la scuola dell’autonomia richiederà in futuro che al processo di verifica si aggiunga la certificazione di quanto si è verificato; la scuola, cioè, dovrà essere in grado non solo di verificare, ma anche di attestare conoscenze, competenze e capacità degli allievi. Nella valutazione finale saranno tenuti in considerazione: ���� la capacità di raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti per ciascuna disciplina; ���� la capacità di affrontare proficuamente il programma di studi dell'anno successivo; ���� il grado di autonomia raggiunto nell'organizzazione del lavoro scolastico; ���� la funzione propedeutica del biennio e professionalizzante del triennio (con parti-

colare riferimento per le materie caratterizzanti); ���� l’impegno dimostrato durante l'intero anno scolastico; ���� la partecipazione alle attività didattiche, comprese quelle complementari o inte-

grative; ���� l’assiduità nella frequenza alle lezioni; ���� le eventuali difficoltà derivanti da situazioni personali e/o familiari oggettivamente

rilevate. Se un allievo, nello scrutinio finale, non risulta sufficiente in tutte le discipline, il Con-siglio di Classe procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi entro il 31 agosto, mediante lo studio personale svolto autono-mamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero; nel caso che questa possibilità sia ritenuta concreta, il Consiglio di classe: ���� rinvia la formulazione del giudizio finale (all’albo dell’istituto viene riportata la sola

indicazione “sospensione del giudizio”);

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���� provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di re-cupero;

���� comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni indicando le specifiche carenze per ciascuno studente, i voti proposti nello scrutinio, gli interventi di recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche.

I genitori, qualora lo studente sia indirizzato ad un corso strutturato di recupero estivo e non ritengano di avvalersi dell’attività organizzata dalla scuola, debbono comuni-carlo per iscritto. Resta comunque l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. Lo scrutinio che accerti l’eventuale recupero dei debiti formativi, verrà effettuato entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento. Gli obiettivi della valutazione possono naturalmente variare in relazione alle discipli-ne, ma è possibile individuare i criteri trasversali (e cioè comuni a tutte le materie) che l’Istituto si propone di raggiungere: ���� la pertinenza della risposta e/o dello svolgimento del tema/problema rispetto alle

richieste; ���� correttezza ed adeguatezza della forma, del linguaggio, dell’impostazione rispetto

al tema e/o problema proposto; ���� la capacità di individuare il metodo, gli strumenti, le informazioni e i materiali utili

alla risoluzione del problema o svolgimento del tema; ���� la precisione, l’approfondimento, l’apporto critico e personale con cui il te-

ma/problema è affrontato.

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE

GIUDIZIO VOTO COMMENTO

Gravemente insufficiente

1 – 2

3 - 4

Conoscenza nulla Conosce in modo frammentario e non ha compreso gli argomenti fondamentali e commette errori anche in compiti semplici.

Insufficiente 5 Conosce in modo incompleto gli argomenti fondamenta-li. Pur avendo conseguito parziali abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo e commette errori.

Sufficiente 6 Conosce ed ha compreso gli argomenti fondamentali esponendoli con sufficiente chiarezza.

Discreto 7

Conosce e comprende gli argomenti affrontati, espo-nendoli con chiarezza e linguaggio appropriato. Applica, senza commettere errori significativi, i metodi e le pro-cedure proposte.

Buono 8 Conosce e padroneggia gli argomenti proposti; sa riela-borare ed applicare autonomamente le conoscenze.

Ottimo 9 - 10 Preparazione particolarmente organica, critica, sostenu-ta da fluidità espressiva, prodotta da sicurezza ed auto-nomia operativa.

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VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

VOTO 10

Comportamento esemplare e lodevole per rispetto delle persone, dell’ambiente e delle norme scolastiche, nonché collaborativo e attivo nella promozione di clima e atteggiamenti positivi all’interno sia del gruppo classe sia della comunità scolastica. Il comporta-mento è connotato da pieno rispetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 9

Comportamento costantemente corretto, responsabile, partecipe e collaborativo, scrupoloso negli adempimenti dei doveri e nel ri-spetto delle norme della vita scolastica. Il comportamento è con-notato da rispetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 8

Comportamento generalmente corretto e rispettoso delle regole e dei doveri scolastici, sensibile ai richiami e disponibile al dialogo educativo e all’autocorrezione. Il comportamento è connotato da ri-spetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazio-nalità.

VOTO 7

Comportamento abbastanza corretto e disciplinato, ma talvolta inadempiente nei confronti delle norme e dei doveri della vita sco-lastica, sanzionabile con richiami verbali o con eventuale richia-mo scritto per scorrettezza non grave e successivo atteggiamen-to responsabile e disponibile al dialogo educativo. Il comporta-mento non sempre è connotato da rispetto della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 6

Comportamento non sempre adeguato alla vita della comunità scolastica, connotato da forme di scorrettezza e inadempienza al-le norme e ai doveri, con atteggiamenti o azioni oggetto della sanzione disciplinare del richiamo verbale o scritto o della so-spensione fino a 15 giorni. Il comportamento talora risulta non ri-spettoso della cultura e della persona dei compagni di diversa nazionalità.

VOTO 5

Comportamento gravemente e ripetutamente scorretto caratteriz-zato da atteggiamenti di bullismo, razzismo, violenza con danno fi-sico e morale alle persone e alla comunità, atti vandalici di partico-lare entità, danni all’ambiente e ai beni della Scuola. Comporta-menti e azioni in genere con rilevanza civile e/o penale.

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RISORSE E SERVIZI

RISORSE STRUTTURALI

L’Istituto offre la possibilità di usufruire di varie aule speciali e attrezzature didattiche: � Aula di Fisica con laboratorio � Aula di Chimica con laboratorio � Laboratorio multimediale linguistico � 4 Laboratori di Informatica � Laboratorio di sistemi � Laboratorio di misure elettriche � Centro di lavoro C.N.C. e software CAD-CAM e tornio a controllo numerico � Biblioteca � Aula magna per conferenze � Palestra coperta e all'aperto.

SICUREZZA DI AMBIENTI ED ATTREZZATURE

E SICUREZZA DEI LAVORATORI

L’Istituto si è posto subito nei confronti della normativa vigente in materia di sicurezza con atteggiamento attento a coglierne il significato culturale, senza limitarsi ad una semplice adozione di misure burocratiche. Riconosciamo come un dovere della scuo-la quello di promuovere la cultura della sicurezza in quelli che saranno i cittadini e i tecnici del domani. Si procede, pertanto, con una costante attenzione al miglioramento delle dotazioni (primo soccorso, sicurezza degli ambienti, DPI ecc.) e delle procedure sulla base del-le prescrizioni normative, delle esigenze e dei problemi accertati e di un’attenta valu-tazione delle risultanze delle prove di evacuazione.

LA SICUREZZA DEL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E PERSONALI

Il Codice Privacy sancisce l’obbligo di trattare i dati personali (e ancor più quelli sen-sibili e giudiziari) secondo i principi di necessità e di pertinenza. L’Istituto ritiene dove-roso intervenire a tutela di questo diritto della persona, provvedendo all’adozione di misure di sicurezza adeguate e alla formalizzazione delle procedure atte a tutelare la sicurezza dei dati. La consegna delle informative specificamente predisposte, l’acquisizione del consen-so quando dovuto, il controllo della comunicazione e della diffusione dei dati, l’adozione degli appositi Regolamenti ed aggiornamento del Documento Programma-tico della Sicurezza sono ormai diventati fatto abituale nella vita dell’Istituto.

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POF 2009-10 42

ORARIO DI RICEVIMENTO GENITORI

SEZ. COLOTTI

Docente Materia Classi Giorno Orario

Laura AGUANNO Geografia 3A Giovedì 8.20-8.35

Luigi BALDO Matematica 1B – 2B – 3B - 5A Mercoledì 9.30-10.20

Elena BASSO Francese 2B – 4A - 5A Sabato 10.30-11.20

Giuditta BETTINI Educazione fisica

1A - 1B – 2A - 2B - 3A - 3B - 4A - 5A

Sabato 9.30-10.20

Ilenia LAZZARIS Scienze Naturali

1B - 2A - 2B - Giovedì 9.30-10.20

Antonella CORONA Tedesco 1B - 2B - 3B - Giovedì 8.40-9.30

Claudia COSSETTINI Diritto ed economia

2A - 3A - 3B - 5A Martedì 11.20-12.10

Attilio COSTA Tedesco 4A - 5A Giovedì 10.30-11.20

Anna DE SIMOI Scienze Naturali

1A Sabato c/o IPIA

10.30-11.20

Monica DONADI Economia aziendale

1A - 1B - 2A Mercoledì 9.30-10.20

Paola GHIRONI Matematica 1A - 2A - 3A - 4A Venerdì 9.30-10.20

Manuela PALLADINO Inglese 1A - 1B - 2A - 3A - 3B Venerdì 11.20-12.10

Nicoletta PARIZZI Economia aziendale

3A - 4A Mercoledì 10.30-11.20

Maria PELLEGRINO Trattamento testi

1A - 1B - 2A - 2B Martedì 10.30-11.20

Daniela PELLI Francese 1AB - 2AB - 2B - 3AB 4° - 5A

Giovedì 8.40-9.30

Pierdomenico PIAZZA Scienze Materia

1A - 1B - 2A - 2B Martedì 10.30-11.20

Giovanna SARTOR Diritto ed economia

1A - 1B - 2B - 4A Giovedì 11.20-11.45

Salvatore SCHILLACI Materie letterarie

1A - 2A - 3A - 4A - 5A Mercoledì 10.30-11.20

Nadia SECCO Materie let-terarie

1A - 1B - 2B - 3A Lunedì 12.10-13.00

Viviana SPERANDIO Economia aziendale

2B - 3B - 5A Sabato 9.30-10.20

Nelso TABACCHI Religione 1A - 1B - 2A - 2B 3A -3B - 4A - 5A

Giovedì 10.30-11.20

Lando TOFFOLET Geografia 3B - 4A - 5A Sabato 8.40-9.30

Maria VIENA Materie let-terarie

1B - 2B - 3B - 5A Venerdì 9.30-10.20

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POF 2009-10 43

SEZ. RIZZARDA

Docente Materia Classi Giorno Orario

Michele BAGLIERI Lab. Mecc. Tecnologia

4A TIM – 5A TIM Giovedì 7.50-8.40

Sabrina BELLUMAT Sostegno 3A OSS Venerdì 7.50-8.40

Giuditta BETTINI Educazione fisica

4A TSS Sabato c/o ITC

9.30-10.20

Riccardo BONACCORSI

Lab. elettro-tecnica

2A OE - 3A OE Mercoledì 8.40-9.30

Aurora BONALDO Matematica 5A Art - 1A OSS - 2A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Giovedì 9.30-10.20

Fabrizio BORTOLUZZI Elettrotec- nica

5A TIEL Mercoledì 9.30-10.20

Carlo CAMPANINI Fisica 1A Art – 2A OM - 2A OE - 3A Art –

Mercoledì 11.20-12.10

Maura CAPRARO Inglese 1A Art - 2A OM - 1A OSS - 2A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Lunedì 10.30-11.20

Antonella CARDINALE Sostegno 1A OSS - 2A OSS Venerdì 9.30-10.20

Paolo CASSOL Elettrotec-nica

4A TIM Giovedì 8.40-9.30

Domenico CONDOLUCI

Materie let-terarie

2A OE - 3A Art – 4A Art – 5A Art

Lunedì 11.20-12.10

Nadio DAL PIVA Disegno st. dell’arte

1A OSS Martedì 12.00-12.50

Rainieri D'ALBERTO Disc. Mecc. Tecnologia

3A OM – 4A TIM – 5A TIM

Lunedì 9.30-10.20

Patrizio DE CIAN Disc. Mecc. Tecnologia

1A OM - 2A OM - 3A OM

Venerdì 10.30-11.20

Anna DE SIMOI Scienze naturali

1A Art - 2A OM - 2A OE - 1A OSS - 2A OSS -

Sabato 10.30-11.20

Pasqualina DI GENUA Metodologie operative

1A OSS - 2A OSS - 3A OSS

Giovedì 9.30-10.20

Ugo FAORO Elettrotec-nica Elettronica

1A OE - 2A OE -5A TIEL 5A TIM

Mercoledì 11.20-12.10

Agostino GIACOMINI Educazione fisica

1A Art - 2A OM - 2A OE - 3A Art – 4A Art – 5A Art - 1A OSS - 2A OSS - 3A OSS

Giovedì c/o ITC

9.30-10.20

Maria Claudia GIOVINAZZI Sostegno 2A OE - 3A OSS - Martedì 9.30-10.20

Roberto LARESE FILON

Elettrotec-nica

3A OE – 4A TIEL Giovedì 11.20-12.10

Antonio LEROSE Sostegno 3A Art – 4A Art Mercoledì 8.40-9.30

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POF 2009-10 44

Docente Materia Classi Giorno Orario

Giuliana LO CANTO Materie letterarie

4A Art – 2A OSS - Mercoledì 8.40-9.30

Generoso MARAIA Sostegno 2A OSS Mercoledì 10.30-11.20

Pietro Mauro MIONE Lab. elettro-tecnica

1A OE - 2A OE Giovedì 9.30-10.30

Caterina PAPPADA' Metodologie operative

3A OSS Giovedì 9.30-10.20

Claudia PARAPETTO Diritto ed economia

1A Art - 2A OM - 2A OE - 1A OSS - 2A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Giovedì 10.30-11.20

Vincenzo PARENZA Elettrotec-nica

3A OE – 4A TIEL Giovedì 8.40-9.30

Rita Giuseppina PENNISI Inglese 2A OE - 3A Art – 4A

Art – 5A Art Sabato 9.30-10.20

Laura PORTUNATO Igiene, anat. 3A OSS - 4A TSS Giovedì 8.40-9.30

Nicolò RAFFONE Lab. elettro-tecnica

3A OE – 4A TIEL – 5A TIEL

Mercoledì 10.20-11.10

Simona ROMANIN Psicologia scienze ed.

1A OSS - 2A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Giovedì 11.20-12.10

Pio SAGRILLO Educazione musicale

1A OSS Sabato 9.30-10.00

Franca SCATENA Materie letterarie

1A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Sabato 8.40-9.30

Marco SCHENAL Disc. Mecc. Tecnologia

3A OM – 4A TIM – 5A TIM

Martedì 9.30-10.20

Viviana SPERANDIO Economia aziendale

4A TSS Sabato c/o ITC

9.30-10.20

Orsolina STRAMARE Materie letterarie

1A Art - 2A OE - 2A OM - 2A OSS

Mercoledì 11.20-12.10

Nelso TABACCHI Religione

1A Art - 2A OM - 2A OE - 3A Art – 4A Art – 5A Art - 1A OSS - 2A OSS - 3A OSS - 4A TSS

Sabato 11.20-12.10

Gianfranco TARBELLI Matematica 1A Art - 2A OM - 2A OE - 3A Art – 4A Art

Venerdì 9.30-10.20

Sergio TURRA Lab. Mecc. Tecnologia

1A OM - 3A OM Venerdì 9.30-10.20

Nicola ZANCANER Lab. Mecc. Tecnologia

1A OM - 2A OM Mercoledì 10.30-11.20

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POF 2009-10 45

ALUNNI ISIS POLO DI FELTRE

CLASSI N. 18 - ALUNNI N. 402 Sez. “A. COLOTTI” Sez. “C. RIZZARDA”

Classe Studenti n. Classe Studenti n.

1A 21 1A Art 31

1B 20 2A OM 22

2A 17 2A OE 16

2B 18 3A Art 32

3A 19 4A Art 21

3B 18 5A Art 19

4A 19 1A OSS 30

5A 30 2A OSS 28

3A OSS 23

4A TSS 18

Totale classi 8 Totale alunni 162 Totale classi 10 Totale studenti 240

PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO E AUSILIARIO

Linda SARTOR D.S.G.A. Anna Maria D’ONOFRIO Anna Rita FONTAN Marina INDEZZI Flavia MONEGO Filomena SLONGO

Assistenti Amministrativi

Ivo DALLA MORA Vito TURRA

Assistenti Tecnici

Hendrika Petronella BRANDJES Claudia CECCHET Lorenzo DAL MOLIN PEDERIVA Ornella D'ALBERTO Giuditta FORLIN Daniele MONDIN Renata MOZ Maria Paola ROMAN Luigina TOLLARDO Angelo BALBI Barbara MALACARNE

Collaboratori Scolastici

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ARTICOLAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA L’attività didattica, onde consentire agli allievi una gestione adeguata dei tempi di studio e un’accettabile disponibilità delle opportunità di recupero, è organizzata in 2 periodi:

���� dall’inizio delle lezioni 14 settembre 2009 al 27 gennaio 2010

���� dal 28 gennaio al termine delle lezioni 9 giugno 2010.

A metà di ogni periodo è prevista l’informazione alle famiglie in merito al profitto dei figli attraverso la consegna delle “pagelline” e del monitoraggio delle assenze, ritardi e uscite anticipate.

SOSPENSIONE ATTIVITÀ DIDATTICA

07 dicembre (lun) Ponte dell’Immacolata

08 dicembre (mar) Immacolata Concezione

24 dicembre (gio) - 06 gennaio (mer) Vacanze di Natale

15 (lun) - 17 febbraio (mer) Carnevale e mercoledì delle Ceneri 29 marzo (lun) - 5 aprile (lun) Vacanze di Pasqua

01 maggio (sab) Festa del Lavoro

14 maggio (ven) Festa del Santo Patrono di Feltre

02 giugno (mer) Festa della Repubblica

PRINCIPALI SCADENZE DIDATTICHE

Martedì 1 Colloqui con i genitori sez. Rizzarda ART, OE, OM

Mercoledì 2 Colloqui con i genitori sez.Colotti Dicembre 2010 Giovedì 3 Colloqui con i genitori sez. Rizzarda OSS, TESS,

Giovedì 22 Colloqui con i genitori sez. Rizzarda ART, OE, OM

Venerdì 23 Colloqui con i genitori sez.Colotti Aprile 2010

Lunedì 26 Colloqui con i genitori sez. Rizzarda OSS, TESS

Giugno 2010 Mercoledì 9 Fine attività didattica

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LA PROGRAMMAZIONE 2009/10 – PROGETTI E ATTIVITÀ

AREA DELL’ORIENTAMENTO

ORIENTAMENTO PRE-INGRESSO: ATTIVITÀ RIVOLTE ALLA SC UOLA MEDIA ���� Partecipazione alle iniziative di orientamento promosse dalle scuole medie ���� Porte aperte (visite guidate alle strutture e ai laboratori dell’Istituto; incontro col

Preside e con docenti di aree disciplinari diverse) ���� Partecipazione, presso le 2 sezioni dell’Istituto, a lezioni o esperienze di laborato-

rio appositamente programmate.

ORIENTAMENTO IN INGRESSO: ACCOGLIENZA E ATTIVITÀ DI RECUPERO ���� Giornate dell’accoglienza (primo incontro con la scuola, test d’ingresso, sulla mo-

tivazione, primo approccio alle discipline di studio, metodo di studio, sicurezza) (prof.ssa Manuela Palladino)

���� Escursione in bici e gommone lungo il fiume Sile da Treviso a Casale sul Sile, con la partecipazione delle classi prime (prof.ssa Giuditta Bettini e prof. Agostino Gia-comini)

���� Progetto recupero (attività di sostegno e recupero: autorecupero, recupero curri-colare, corsi di recupero)

���� Progetto riorientamento (applicazione e miglioramento della procedura standard per evidenziare precocemente situazioni di disagio, riconoscerne le cause e inter-venire con puntualità e efficacia).

ORIENTAMENTO IN USCITA: VERSO IL MONDO DEL LAVORO, L’ECONOMIA E IL TERRITORIO ���� Incontri informativi e formativi con esperti esterni sulle prospettive di inserimento

professionale e sull’evoluzione delle figure professionali formate nell’Istituto (Prof. ssa Claudia Cossettini, prof. Lando Toffolet, prof.ssa Claudia Parapetto)

���� Stage 2010 (inserimento degli alunni in aziende, studi professionali e in uffici tec-nici della Comunità Montana Feltrina, di Comuni e dell’Amministrazione Provincia-le); Stage estivi in collaborazione con la Provincia e il Centro per l’impiego (prof. Pietro Mauro Mione).

ORIENTAMENTO IN USCITA: VERSO L’UNIVERSITÀ ���� La condizione ed i problemi dello studente universitario (incontro con ex allievi

dell’Istituto che seguono indirizzi universitari diversi e in sedi diverse) ���� Partecipazione alla rete di orientamento universitario della provincia ���� Partecipazione al salone di orientamento a Vicenza.

AREA DI “SPORT E BENESSERE”

SPORT I docenti di Educazione Fisica, prof.ssa Giuditta Bettini e prof. Agostino Giacomini, hanno promosso diverse attività sportive d’istituto. In orario curriculare: ���� Corso di Pattinaggio su ghiaccio presso il Palaghiaccio di Feltre, rivolto a tutte le

classi

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���� Difesa personale: ciclo di 3 lezioni con maestro di arti marziali per le classi se-conde e terze

���� Orienteering: ciclo di 3 lezioni per le classi interessate ���� Corso di nuoto: ciclo di 3 lezioni presso la piscina di Pedavena per le classi inte-

ressate Attività sportive d’istituto in orario extracurriculare: ���� Gruppo sportivo e partecipazione ai campionati studenteschi di atletica,

orienteering, calcetto, pallavolo, pallamano, pallacanestro, mountain-bike, arram-picata

���� Giocoleria ���� Corso di Pattinaggio artistico su ghiaccio (livello avanzato) per allieve (prof.ssa

Manuela Palladino) Visite guidate collegate ad attività sportive: � Escursione nel parco delle dolomiti bellunesi per le classi prime � Escursione in un parco di arrampicata (acropark) per le classi seconde � Giornata bianca con sci di fondo, discesa, ciaspe, pattinaggio, giochi sulla neve,

per le classi seconde, terze e quarte.

AREA “SCUOLA, CULTURA E SOCIETÀ” O DELL’APPROFONDIM ENTO

ATTIVITÀ ���� Corso di lingua e civiltà spagnola e ispanoamericana, per introdurre lo studio di

una terza lingua europea (prof.ssa Manuela Palladino) ���� Certificazione ECDL (patente del computer) curricolare ed extra curricolare: com-

petenza, certificata da ente esterno, acquisita durante il corso normale di studi, sfruttabile in ambito lavorativo e universitario (prof.ssa Paola Ghironi)

���� Certificazioni linguistiche in lingua straniera (Francese - DELF e Inglese - PET); competenza, certificata da ente esterno, sulle abilità linguistiche (prof.ssa Daniela Pelli e prof.ssa Elena Basso)

���� Scuola e Teatro (prof. Salvatore Schillaci) ���� Teatro – Lirica (prof.ssa Franca Scatena) ���� Il quotidiano in classe: sviluppare attraverso nuovi strumenti didattici, le capacità

espressive e il senso critico alle problematiche politiche, sociali, economiche e culturali (prof. Salvatore Schillaci per l’ITC “Colotti” e prof. Domenico Condoluci per l’IPIA “Rizzarda”)

���� Internet e reti informatiche: usare la rete per ricerche e la posta elettronica; au-mentare la consapevolezza dei rischi durante la navigazione (prof. Gianfranco Tarbelli per l’IPIA “Rizzarda”)

���� Integrazione stranieri: - Intervento didattico-educativo Italiano L2 (prof.ssa Maura Capraro)

- Progetto Alfabetizzazione (prof.ssa Franca Scatena) � Discipline economiche: - Il Fisco in classe (prof.ssa Nicoletta Parizzi, prof.ssa Viviana Sperandio)

- Entriamo nel mondo del lavoro (prof.ssa Nicoletta Parizzi, prof.ssa Viviana Spe randio) - Giochiamo in borsa (prof.Luigi Baldo, prof.ssa Viviana Sperandio)

� Attività di sensibilizzazione alla raccolta differenziata (prof.ssa Anna De Simoi) � Studio assistito, Sportello psicopedagogico, Iniziative di solidarietà (prof.ssa

Franca Scatena) � Progetto europeo: Scambio bilaterale con Gymnasium di Burglengenfeld (prof. At-

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tilio Costa, prof. Nicolò Raffone).

VISITE GUIDATE VIAGGI D’ISTRUZIONE � Rovereto: classe 1A ITC “Colotti” � Roma (3 giorni, in aereo): classe 3A ITC “Colotti” � Roma (3 giorni, in treno): classe 3B ITC “Colotti” � Roma (3 giorni): classe 3A Art. IPIA “Rizzarda” � Ravenna - Rimini: classe 3A OSS IPIA “Rizzarda” � Campania (4 giorni, in pullman): classe 4A TESS IPIA “Rizzarda” � Padova: classe 2A OE IPIA “Rizzarda”.

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INDICE

SOMMARIO 2

PREMESSA 3

PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA ................... ................................................................................... 3 OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI ............................................................................................................. 4

LOCALIZZAZIONE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA......... ................................................................. 5 LETTURA DEL TERRITORIO ......................................................................................................................... 5 L'OFFERTA FORMATIVA. PERCORSI DIVERSI PER ESIGENZE DIVERSE............................................5

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA “POLO DI FELTRE” 6

ISTRUZIONE TECNICA – SEZ. “A. COLOTTI” ............. .............................................................................. 6

ISTRUZIONE PROFESSIONALE – SEZ. “C. RIZZARDA” ...... ................................................................... 6

SEZIONE ASSOCIATA TECNICO COMMERCIALE “A. COLOTTI” . ..................................................... 7 RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE.................................................................................................... 7

SEZIONE ASSOCIATA PROFESSIONALE “C. RIZZARDA” ...... ............................................................... 9 CORSI DI STUDIO AREA ELETTRICA........................................................................................................ 10 CORSI DI STUDIO AREA MECCANICA ..................................................................................................... 14 CORSI DI STUDIO AREA SOCIALE ............................................................................................................ 19

L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 21

I SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI E AUSILIARI ...... .................................................................... 25 FUNZIONI........................................................................................................................................................ 25 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO ..................................................................................................... 25

ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA .............. ................................................................. 26 PROGRAMMAZIONE..................................................................................................................................... 26

L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANI ERI .............................................. 27 FASI DELL’INTERVENTO FORMATIVO.................................................................................................... 28

OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E C ON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO............................................................................................................................... 30

CONTESTO SCUOLA..................................................................................................................................... 30 ORGANIZZAZIONE ....................................................................................................................................... 30 SUSSIDI ALL’OFFERTA FORMATIVA ....................................................................................................... 30 ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI O CON D.S.A. ...................................................................... 31 COSTRUIRE L’INTEGRAZIONE .................................................................................................................. 35 L’OFFERTA FORMATIVA PER GLI ALUNNI CON D.S.A. ....................................................................... 36

AUTOVALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA E DELL'EFFICACIA DE I PROCESSI ............................ 38 VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI.......................................................................... 38

RISORSE E SERVIZI ........................................................................................................................................41 RISORSE STRUTTURALI .............................................................................................................................. 41

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ORARIO DI RICEVIMENTO GENITORI 42

SEZ. COLOTTI .................................................................................................................................................. 42

SEZ. RIZZARDA................................................................................................................................................ 43

LA PROGRAMMAZIONE 2009/10 – PROGETTI E ATTIVITÀ .... ............................................................ 47 AREA DELL’ORIENTAMENTO.................................................................................................................... 47 AREA DI “SPORT E BENESSERE”............................................................................................................... 47 AREA “SCUOLA, CULTURA E SOCIETÀ” O DELL’APPROFONDIMENTO.......................................... 48