ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “U. POMILIO” · Socio Sanitario : Il Diplomato...

Istituto di Istruzione Superiore “Umberto Pomilio” – Chieti

Piano dell’Offerta Formativa 1

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “U. POMILIO” Via Colonnetta 124 – tel 0871/560563/0871565731 fax 0871560547 – C.F. 80001690694 www.iispomiliochieti.it e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

66100 CHIETI

ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016

Indirizzi di studio: ISTRUZIONE PROFESSIONALE Settore Manutenzione e Assistenza tecnica Elettrico, Elettronico, Meccanico, Termotecnica Settore Produzioni Industriali Abbigliamento Settore Servizi Socio Sanitari e Odontotecnico ISTRUZIONE TECNICA Settore Tecnologico Sistema Moda

http://www.iispomiliochieti.it/

mailto:[email protected]




Agli studenti

Alle famiglie

Ai docenti

Al personale ATA

La scuola è l’ambiente protetto che guida alla crescita della

convivenza civile e democratica dei giovani, che parla

di educazione, di ideali, di competenze, di solidarietà,

di volontariato, di regole di vita.

La scuola porta avanti il suo discorso di vita o meglio

di “progetto di vita” e di valori di libertà dei giovani.

La scuola riconosce nei giovani

i “protagonisti-attori” del presente e del futuro.

Il Dirigente Scolastico

Anna Maria Giusti



Notizie utili

Dove Siamo

Siamo in via Colonnetta n° 124, a circa 500 metri dallo scalo ferroviario. Siamo raggiungibili con il treno e con le linee autobus dell’ARPA, della Panoramica e della Gestione Governativa.

I NOSTRI NUMERI

Tel. 0871- 565731 0871 - 560563

Vicepresidenza 0871 -784248

Fax 0871 - 560547

e-mail [email protected]

Posta certificata [email protected]

Sito web www.iispomiliochieti.gov.it



Indirizzi presenti nell’Istituto

ISTRUZIONE PROFESSIONALE

Il diplomato dell’ Istruzione Professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali, le sue competenze tecnico-professionali, sono riferite alle filiere del settore produttivo abbigliamento e specificatamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

Settore Manutenzione e Assistenza Tecnica

Opzione: Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili:

Elettrico, Elettronico, Meccanico, Termotecnico

Opzione: Manutenzione dei mezzi di trasporto

Il diplomato dell’ Istruzione Professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi ( meccanico, termotecnica, elettronico, elettrotecnico) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse nel territorio.

Settore Produzioni Industriali :

Abbigliamento



Socio Sanitario Il Diplomato dell’Istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

Settore Servizi :

Socio Sanitario

e

Arti ausiliarie delle professioni sanitarie “Odontotecnico”

Arti ausiliarie delle professioni sanitarie

“Odontotecnico” Il Diplomato dell’Istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati.



ISTRUZIONE TECNICA

Settore Tecnologico

Sistema Moda

Il Diplomato dell’Istruzione Tecnica dell’Indirizzo Sistema Moda: possiede competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativi - creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento, calzatura, accessori e moda. Integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda.



La Nostra

Mission

Realizzare la formazione dell’uomo e del cittadino nel rispetto delle caratteristiche individuali, culturali e sociali di tutti gli studenti. Prendere coscienza della propria identità di uomo e di cittadino. Acquisire le competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro.

Perché il nome

UMBERTO POMILIO

Umberto Pomilio nasce a Chieti il 19 febbraio 1890 . Laureatosi in ingegneria brevetta un sistema chiamato “Processo Pomilio” per ricavare cellulosa e quindi carta dalla paglia del grano. Nel maggio del 1917 ,insieme ai fratelli Ernesto e Ottorino, fonda a Napoli “L’elettrochimica Pomilio”che, durante la guerra, fabbricherà il cloro per l’Esercito. Successivamente la fabbrica si trasforma in cartiera sfruttando il brevetto di Umberto che, in pratica, utilizzava il cloro per estrarre dai vegetali la cellulosa per fabbricare la carta. Nel 1929 il governo argentino utilizza questo brevetto creando la “Cellulosa Argentina S.A.”di cui Umberto Pomilio diviene azionista e direttore tecnico. Tale procedimento nel 1936 è utilizzato nella “Società Cellulosa d’Italia” (CELDIT) che costruisce lo stabilimento di Chieti Scalo: fabbrica fortemente voluta dal fratello Ottorino in società con Luigi Burgo, al tempo ai vertici di un importante gruppo cartario. Il 15 novembre 1938 Umberto Pomilio è nominato Cavaliere del Lavoro nel settore dell’Industria Chimica. Umberto Pomilio, negli anni cinquanta, è stato dunque, insieme al fratello Ottorino, uno degli artefici dello sviluppo industriale dell’area metropolitana Chieti-Pescara-Francavilla, chiamata anche dal fratello Ottorino: “la valle del lavoro”. Umberto muore a Francavilla (CH) il 14 luglio 1964.

Carta di identità della scuola



La storia

L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “U. Pomilio” è stato costituito ufficialmente il primo ottobre 1960. Inizialmente le attività si svolgevano in parte presso un locale dell’ITIS “Luigi di Savoia” di Chieti denominato “capannone”, adibito alle attività pratiche utilizzando le attrezzature messe a disposizione dallo stesso Istituto ed, in parte, presso una palazzina di via Arenazze a Chieti dove, con molta buona volontà, erano state ricavate le aule ed era stata attrezzata anche una piccola palestra. Primo preside dell’IPSIA fu Arduino Roccioletti e, proprio sotto la sua presidenza, iniziarono i lavori di costruzione nella zona di Chieti Scalo, poco distante dalla stazione ferroviaria, della nuova sede del neonato Istituto Professionale. La nuova costruzione fu realizzata con una architettura che ricordava quella di una fabbrica e anche il segnale di inizio e fine delle attività era dato dal suono di una sirena. La struttura edilizia era composta da settori distinti e separati, collegati da ampi corridoi. In particolare erano stati realizzati i locali “officine”, una ampia mensa con locali ricreativi annessi, la palazzina direzionale con la presidenza e gli uffici di segreteria, le aule e una modernissima palestra. La scuola aveva inoltre un ampio spazio verde con una pista in terra rossa per l’atletica. Faceva parte del plesso scolastico anche un delizioso villino immerso nel verde che era adibito ad alloggio di servizio del preside. Attualmente la struttura ha subito notevoli cambiamenti per quanto riguarda il settore delle officine che è stato demolito e ricostruito con l’aggiunta di un secondo piano adibito ad aule.

La storia dell’Istituto di Istruzione Superiore “Umberto Pomilio”



LABORATORI L’Istituto è dotato di 24 LABORATORI

Settore

Abbigliamento e moda

Area di utilizzo Identificazione Marca – modello

Laboratorio 1moda N° 13 macchine da cucire industriali. N° 1 macchina da stiro industriale. N° 3 taglia cuci industriale N° 1 pressa adesivi

Necchi 885-861 Raimoldi

Laboratorio 2 moda N° 7 macchine da cucire industriali. N° 1 taglia cuci industriale N° 1 pressa adesivi N° 1 macchina da stiro industriale.

Necchi 885-861 silc

Laboratorio 3 moda N° 3 macchine da cucire industriali. N° 2 taglia cuci industriale N° caldaie + ferro + asseaspirante

Necchi 560 -546

Laboratorio 4 moda N° 2 macchine da cucire industriali. N° 1 tavolo luminoso

Necchi 560 -546

Aula CAD MODA N° 2 PC Plotter Compressore Taglierina (usata in tutti i laboratori moda)



Settore

Termico

Area di utilizzo Identificazione Marca– modello

Laboratorio1termico

N ° 7 PC completi di monitor con tubo catodico N° 5 monitor LCD N° 1 stampante A3 – A4 Collegamento a internet

Laboratorio 2 termico N ° 1 pannello impianto frigorifero composto da 10 postazioni per realizzare semplici impianti. N° 1 Motocondensante Centrale frigorifero N ° 5 motori fire N ° 2 posti per saldatura ossiacetilenica N ° 2 posti per saldatura elettrica MIG e TIG N° 8 postazioni per la realizzazione di impianti idrici e termici in rame, polipropilene e multistrato PC con monitor LCD Stampante canon per foto cd rom e dvd Stampante laser a colori A4 Motore uno turbo I.E. N° 2 Mono split N° 1 Dual split N° 1 Pannello solare termico Trapano a colonna Mola Collegamento a internet

Laboratorio 3 termico N° 2 posti per saldatura elettrica con elettrodi rivestiti N ° 2 posti per saldatura ossiacetilenica N° 2 postazioni per il montaggio di circuiti elettrici di motoristica Area di metrologia N° 8 postazioni per la realizzazione di impianti idrici Centrale termica a GPL Pannello con caldaie murali LIM

Laboratorio tecnologico

N° 10 PC Macchina per prove di trazione Durometro Pannelli elettro pneumatica Compressore



Settore

Meccanico

Settore

Elettrico- elettronico

Area di utilizzo Identificazione Marca– modello

Laboratorio 4-5 macchine utensili

N° 5 torni N° 5 torni N° 2 Trapani N° 2 frese N° 2 mole Saldatrice elettrica PC N ° 2 stampanti Televisore Videoregistratore Collegamento a internet

Breda Comec

Laboratorio 6 controllo numerico

Fresa a CN Tornio a CN Robot Televisore N ° 11 PC Collegamento a internet

Comec Comec Manutec Mivar

Laboratorio 7 elettrico

N° 28 postazioni di lavoro per realizzazione di quadri di comando N° 9 Rack per esercitazioni di impiantistica elettrica civile N° 1 banco prova con una postazione di collaudo degli impianti elettrici. N° 1 postazione PC con relativa stampante Collegamento a Internet.

Laboratorio 8 elettronico

N° 8 postazioni PC per la realizzazione di schemi per circuiti elettronici. N° 2 banchi da lavoro N° 4 banchi isole di lavoro N° 1 stampante condivisa

Laboratorio 9 elettrico N° 24 postazioni di lavoro per realizzazione di quadri di comando N° 1 banco prova N° 2 Rack per esercitazioni di elettro-pneumatica N° 1 postazione PC con relativa stampante Collegamento a Internet.



Per tutti gli indirizzi

Laboratorio 10 controllo qualità

Linea automatica di assemblaggio e testing Postazione per prove su Macchine Elettriche con strumentazione da banco Elettronica Veneta N° 4 postazioni di lavoro per realizzazione di quadri di comando N° 6 PC corredati di software per la progettazione di impianti elettrici N° 1 stampante condivisa Collegamento a internet

Laboratorio 11 elettronico

N° 4 banchi per l’assemblaggio di circuiti elettronici N° 6 PC corredati da software per la realizzazione di progettazione di circuiti elettronici Collegamento a internet LIM

Aula 2.0 N° 1 Lim N° 15 postazioni computer N° 1 stamapante

Sala riunioni Corredata di PC, proiettore, microfono senza fili, casse acustiche

Aula TV N° 1 televisore 29” corredato di un lettore DVD e un lettore VHS

Laboratorio musicale N° 1 batteria N° 1 fisarmonica N° 1 piano N° 2 chitarre N° 4 microfoni ad archetto senza fili N° 2 amplificatori per chitarra N° 1 chitarra acustica N° 1 chitarra basso

Laboratorio di lingua inglese Laboratorio di lingua italiana

N° 1 LIM N° 1 LIM



Laboratorio di scienze N° 1 televisore 29” corredato di un lettore DVD e un lettore VHS Attrezzature per eseguire le prove di laboratorio

Laboratorio di fisica N° 1 televisore 29” corredato di un lettore DVD e un lettore VHS Attrezzature per eseguire le prove di laboratorio

Aula di informatica

N° 9 PC corredati di software di programmazione e di Office Automation collegati ad Internet

Laboratorio di chimica N° 4 banchi per le prove di laboratorio Attrezzature di base per semplici esperimenti

Laboratorio di metodologie operative

Attrezzature per la realizzazione di attività manuali quali: pittura, cartonaggio, decoupage, manipolazione,….

L’Istituto è dotato inoltre di:

Aula Magna Locale di 377 metri quadri, climatizzato adibito a assemblee, convention,

workshop. Biblioteca L’Istituto è dotato di una biblioteca con circa 7000 volumi aperta agli

studenti, ai docenti e ai genitori anche in ore pomeridiane. Sala conferenze e riunioni

Locale dotato di computer e video proiettore e collegamento ad internet.

Sala docenti Locale dotato di computer e collegamento ad internet. Ufficio Placement n° 2 postazioni PC con stampante multifunzione condivisa, telefono, fax,

collegamento ad Internet. Sport

L’Istituto è fornito di una palestra di 250 metri quadri attrezzata. Il gruppo sportivo studentesco partecipa a gare di calcio, pallavolo, corsa campestre, pallacanestro, atletica, rugby a livello provinciale, regionale e nazionale.

Multimedialità E’ presente nella scuola il collegamento internet con linea ADSL in tutti i laboratori e in tutti gli uffici di segreteria.



L’integrazione a scuola

La Qualità di una scuola si riconosce dal livello di integrazione e di inclusione delle sue alunne e dei suoi alunni. Proprio nell’ottica di contenere la dispersione scolastica e di promuovere il successo formativo di tutti gli studenti, il nostro Istituto si occupa con attenzione delle varie situazioni da cui possano derivare difficoltà di apprendimento o un disagio scolastico relativamente a: ● disabilità certificata secondo la L. 104/92; ● contesto socio familiare svantaggiato; ● studenti stranieri; ● ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA); ● ragazzi con bisogni educativi speciali (BES, ADHD/DOP). In coerenza con le “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con difficoltà” (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, 4 agosto 2009), la nostra scuola abbraccia il principio della piena integrazione e si pone come obiettivo quello di innalzare il livello degli interventi formativi ed educativi degli alunni portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Viene infatti accolto il principio ribadito nella “Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità” (ratificato con Legge n. 18 del 3/3/2009) che individua nel contesto culturale e sociale una risorsa fondamentale entro cui sperimentare la propria condizione di salute, vista come risultante dell’interazione tra persona e ambiente di riferimento. E’ necessario, quindi, migliorare il contesto sociale e vedere la scuola come ambiente positivo e propositivo e come sistema di relazioni in cui il ragazzo possa crescere e sviluppare la propria personalità. L’insegnante di sostegno è una figura di sistema che deve promuovere la cultura dell’integrazione, passando da una visione di diversità come peso a diversità come valore. Molteplici figure sono coinvolte in questo processo: il Dirigente Scolastico, il Consiglio di classe, il Gruppo H d’Istituto, il Gruppo H operativo, il personale ATA, il gruppo classe e le famiglie. In particolare, il Consiglio di Classe e il docente di sostegno pongono in essere tutte le attività volte ad ottemperare al principio di eguaglianza, sancito dall’art. 3 della Costituzione, visto come uguaglianza di opportunità per tutti nell’ambito del diritto all’istruzione, finalizzate a:

- dare a tutti gli studenti le stesse basi e le stesse occasioni di apprendimento; - fornire risposte adeguate ai bisogni educativi speciali; - rendere effettivo il diritto allo studio colmando e riequilibrando situazioni che possano

comprometterlo. La programmazione delle attività è realizzata da tutti i docenti curricolari i quali, insieme ai docenti di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni certificati in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. Gli alunni con disabilità lieve svolgono la programmazione di classe calibrata secondo le loro reali possibilità in ogni singola disciplina e viene predisposto un piano di lavoro personalizzato per metodologie e strategie. Per gli alunni con compromissioni neuropsicologiche più severe, il piano di lavoro stilato avrà contenuti differenziati ed indicazioni per le verifiche e la valutazione. I PEI sono elaborati in base agli Assi culturali, agli Assi previsti dal Profilo Dinamico Funzionale e alla nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF, approvata dall’OMS nel 2002) che promuove un approccio globale bio-psichico-sociale della



persona con disabilità, valutandone oltre alle difficoltà, anche e soprattutto lo stato di salute, le capacità e le condizioni ambientali. I fondamentali obiettivi da perseguire nel percorso scolastico dei ragazzi con disabilità (ma validi in generale per tutti gli studenti) sono:

- socializzazione. Si può maturare ed apprendere solo mediante comunicazione all’interno di dinamiche relazionali interpersonali;

- promuovere l’originalità dell’io. Si mettono in risalto le singolari capacità e risorse; viene così rafforzata l’autostima e la percezione del sé;

- valutazione proattiva. È importante rafforzare ed evidenziare i progressi ottenuti al fine di stimolarne nuovi.

Piano Annuale di Inclusione (alunni diversamente abili ; BES – DSA –ADHD –DOP ) Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ha elaborato il PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) come indicato nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e nella C.M. n.8 del 2013 prot.561 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, resa operatovo con la Nota Ministeriale prot.1551 del 27 giugno 2013. Il PAI richiede l’attenta analisi del grado di inclusività esperito dalla scuola e della progettualità pensata per l’anno scolastico per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative sui processi di apprendimento individualizzati e personalizzati a garanzia del successo formativo. Il Piano Annuale di Inclusione, trasmesso all’ Ufficio Scolastico Regionale nei tempi stabiliti dallo stesso, definisce che il processo di inclusione è esso stesso insito in quella visione antropologica di riferimento che la comunità educante dell’Istituto ha scelto come cardine essenziale dell’azione didattico-educativa. La Progettazione Tutti gli alunni e le alunne certificati partecipano, pienamente integrati, ai progetti della classe di appartenenza. All’interno dell’Istituto è stato costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione che ha elaborato un piano per il miglioramento dell’inclusività fissando: gli Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo

• Placement scolastico (Progetto FIXO). • Migliorare il rapporto con ASL, Enti locali- territorio( CNA – Camera di Commercio

– PMI) • stimolare la strutturazione di accordi di programma, convenzioni, intese, protocolli

sulla disabilità e sul disagio. • Organizzare incontri programmati del GLI con partecipazione rappresentanti

genitori, alunni, personale ATA e soggetti esterni competenti. L’organizzazione di percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

• Organizzare a livello di scuole e reti di scuole percorsi seminari, giornate di formazione sul tema dell’inclusione per la condivisione fra tutti gli operatori delle



best practice • Partecipazione a convegni specifici di didattica speciale in ambito territoriale

nazionale e locale per docenti curriculari Il ruolo delle famiglie e della comunità

• Coinvolgimento attivo e partecipazione nel GLI delle famiglie per una condivisione delle attività e dei percorsi ai fini della programmazione e della progettazione di reali percorsi inclusivi

Lo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

• Curricolo integrato “scuola-territorio” attraverso attività di alternanza scuola-lavoro (interne – esterne) e attività per la promozione, formazione e orientamento degli alunni ( Percorsi di accoglienza e orientamento in ingresso e in uscita) • intese con il territorio per tirocini e stage dopo il conseguimento del diploma e/o

dell’attestato I criteri per la valorizzazione delle risorse esistenti:

• FUNZIONE STRUMENTALE per l’inclusione • Docenti di sostegno quali coordinatori dei Consigli di classe ove ricorrano le

condizioni : continuità, numero congruo di ore nella classe, docenti di sostegno a tempo indeterminato, docenti curriculari formati.

L’acquisizione e la distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione:

• Prosecuzione di progetti di inclusione significativi • Progetti: C.I.A.O. ( Continuità, Integrazione, Accoglienza, Orientamento); • Orientamento per un Progetto di vita; • Alterna Scuola-lavoro • Attivazione di nuovi progetti/attività inclusive • Paraolimpiadi

Vi sono, inoltre, due progetti molto importanti, rivolti in particolari agli alunni con disabilità, riguardanti due nodi fondamentali nel percorso scolastico: l’orientamento in entrata e l’orientamento in uscita. PROGETTO C.I.A.O. Continuità Integrazione Accoglienza Orientamento (docenti referenti: prof.ssa Saraceni, e prof. Guerra). In una prima fase si svolge attività di informazione ed orientamento presso le scuole medie. Nella seconda fase, alla conferma delle iscrizioni, si crea un importante contatto con i docenti delle scuole secondarie di primo grado che forniscono le prime informazioni sugli alunni con disabilità. In seguito gli alunni, assieme ad alcuni compagni di classe, vengono invitati nella nostra scuola dove svolgono una serie di attività: visione del power-point riguardante il nostro Istituto, visita delle classi, dei laboratori e dei vari spazi comuni, partecipazione ad attività didattiche, teoriche e pratiche, specifiche dei singoli indirizzi. Il progetto si conclude in modo significativo con un tutor che prende in carico il neo-iscritto e che ne diventa punto di riferimento dall’inizio dell’anno scolastico. PROGETTO “ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DI VITA” (docente referente Prof.ssa Saraceni). Con la sigla del Protocollo di Intesa tra l’Istituto “U. Pomilio”, la Provincia di Chieti, il centro per l’Impiego di Chieti e le aziende del territorio, prima tra tutte la “Walter Tosto S.p.a”, si mira a creare una concreta possibilità di inserimento nel mondo del lavoro per i ragazzi con disabilità e disturbi dell’apprendimento delle classi terminali terze e quinte. Il progetto consiste nell’attivazione di una sportello di consulenza che aiuti e supporti il ragazzo nella scelta del suo futuro lavorativo. Le attività, gestite e coordinate dalla stretta collaborazione con il territorio e gli



enti istituzionali, mirano all’inserimento degli alunni nelle realtà aziendali che danno concreto senso al principio di Progetto di vita in uscita. Gli studenti affetti da disturbo da deficit di attenzione/iperattività ADHD Gli alunni che presentano la diagnosi di “disturbo da deficit di attenzione/iperattività” (denominata ADHD), e/o “Disturbo oppositivo provocatorio” (denominata DOP) possono seguire un percorso scolastico con indicazioni e accorgimenti didattici che tengono presente delle difficoltà nell’autocontrollo, dell’impulsività, dell’iperattività e della disattenzione dovute a cause neurobiologiche e non ad un deficit dell’intelligenza, in base alla circolare N. 4089 del 15 Giugno 2010. È opportuno che la famiglia del ragazzo con disturbo contatti il Dirigente scolastico per esporre la problematica e consegnare la documentazione, rilasciata da un servizio specialistico, che contenga la diagnosi e la cura dell’alunno. Di solito i ragazzi con ADHD non hanno l’insegnante di sostegno e i docenti della classe sono chiamati a stabilire strategie metodologiche - didattiche che favoriscono un miglior adattamento scolastico e uno sviluppo emotivo e comportamentale. In modo particolare i docenti della classe devono: • predisporre un ambiente scolastico che riduca al minimo le fonti di distrazione; • utilizzare aiuti visivi come proiettori o lavagne multimediali (LIM) per focalizzare l’attenzione visiva; • attivare compiti di routine per la ripetizione e la memorizzazione dei concetti fondanti delle discipline scolastiche; • stabilire dei tempi di lavoro brevi con piccole pause; • permettere all’alunno di muoversi nei brevi momenti di pausa; • favorire l’uso del computer in classe, di enciclopedie multimediali e vocabolari digitali; • concedere più tempo per lo svolgimento delle prove scritte rispetto alla classe; • valutare le prove scritte in base al contenuto e all’impegno piuttosto che la forma; • gratificare l’alunno evidenziando i suoi successi e non i suoi errori. Durante l’interrogazione l’allievo deve essere incoraggiato mediante una seconda risposta se eventualmente risponde in modo frettoloso. Evitare le punizioni mediante un aumento dei compiti per casa, l’eliminazione dell’attività motoria, l’esclusione dalle gite scolastiche. Permettere un’attività, ad esempio consegnare un messaggio a un suo compagno, mettere in ordine gli oggetti sulla cattedra, in modo da riconoscere all’alunno la possibilità di un suo successo. • Permettere di svolgere attività scolastiche in piccoli gruppi o in coppia al fine di mantenere l’attenzione e il comportamento del ragazzo ADHD entro limiti accettabili. Gli studenti affetti da disturbo specifico di apprendimento DSA La competenza linguistica è fondamentale ed interdisciplinare. Le abilità nei 4 sistemi di linguaggio (lettura – scrittura – comprensione – parlato) rappresentano uno strumento indispensabile nella vita di una persona; quindi, per il pieno sviluppo personale e sociale dell’individuo, è necessaria un’ educazione linguistica democratica ed efficace. Tutti i docenti sono responsabili di questo processo, perché ogni disciplina crea il proprio linguaggio, arricchisce la lingua comune, richiede usi linguistici accurati e ragionati. Vi sono alunni che hanno disturbi specifici delle abilità scolastiche che compromettono l’adeguata acquisizione delle competenze linguistiche; questi ragazzi si caratterizzano per una lettura faticosa, lenta e scorretta dovuta alla difficoltà ad automatizzare la trasformazione tra i segni grafici e i suoni (DISLESSIA).

La dislessia spesso si accompagna a problemi nella scrittura:



- frequenti errori ortografici (DISORTOGRAFIA); - grafia poco chiara e difficilmente comprensibile (DISGRAFIA); - difficoltà nei calcoli e ad operare coi numeri (DISCALCULIA):

I Disturbi evolutivi Specifici dell’Apprendimento interessano uno “specifico” dominio di abilità e lasciano intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti non dipendono da patologie neurologiche, né da deficit sensoriali né da un livello intellettivo inadeguato e prescindono da problemi psicologici o emotivi. E’ opportuno che i genitori degli alunni con DSA presentino alla scuola la Diagnosi specialistica del loro disturbo. In osservanza della normativa in vigore (Nota del MIUR n. 4099 del 5/10/2004; n. 26 del 5/01/2005) gli insegnanti dovranno quindi attuare strategie didattiche flessibili adatte agli stili di apprendimento, valutando attentamente i singoli casi e adottando: ● Strumenti compensativi. Vengono utilizzati per rendere accessibile il testo scritto, puntando su un apprendimento basato sull’ascolto e adoperando strumenti vicarianti (sintesi vocali, nastri registrati, libro digitale, calcolatrice, tabella delle formule geometriche e delle misure, programmi di videoscrittura con correttore ortografico); ● Strumenti dispensativi. E’ un esonero da alcune attività che renderebbero solo più oneroso il percorso di apprendimento (dispensa dalla lettura ad alta voce e dalla scrittura veloce sotto dettatura, dispensa (eventuale) dallo studio della lingua straniera in forma scritta, programmazione di tempi più lunghi per le verifiche scritte, organizzazione di interrogazioni programmate). Il Consiglio di classe deve predisporre percorsi personalizzati con le indicazioni di compenso e dispensa (Circ. MIUR 5744 del 28/05/2009). Il Piano Educativo Personalizzato (PEP) è un progetto globale che prevede interventi mirati alle difficoltà ma che contemporaneamente valorizzi le abilità integrate, le attitudini e gli interessi del ragazzo. Per quanto riguarda lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi della scuola secondaria di II grado, il Ministero ha fornito precise indicazioni (da ultimo vedi Circ. MIUR 5744 del 28/05/2009): “La Commissione esaminatrice terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari e l’utilizzo dei mezzi compensativi”. Nel Documento del 15 maggio si devono riportare tutti gli strumenti dispensativi e compensativi utilizzati nel corso dell’anno (con la possibilità di usarli in sede d’esame) e devono essere inserite modalità, tempi e sistemi valutativi per le prove d’esame.



SERVIZI OFFERTI

TITOLO DESCRIZIONE CLASSI COINVOLTE

Ufficio Placement

Ufficio Placement per l’Orientamento degli studenti la loro collocazione nel mondo del lavoro

Tutte le classi di tutti gli indirizzi.

Sportello di ascolto psicologico

Attivazione di un centro di ascolto, consulenza e orientamento gestito dai docenti di sostegno rivolto agli alunni che ne fanno richiesta e di uno Sportello di ascolto psicologico gestito da uno psicologo con esperienza in consulering scolastico

Tutte le classi di tutti gli indirizzi.

Certificazione EIPASS

Certificazione informatica di livello Basic in ambito ICT (Information and Communition n Technology ) 4 moduli – corso gratuito

1° biennio di tutti gli indirizzi

Corso di informatica

Preparazione agli esami per il conseguimento dell’ECDL ( patente europea del computer )

Tutte le classi di tutti gli indirizzi

Corso di Video – Editing

Corso di montaggio Foto – Video con dispositivi digitali


Corso di saldatura

Corso di saldatura : “elettrica ad elettrodi rivestiti – TIG – MIG – Saldobrasatura: forte – dolce in collaborazione col il CNA di Chieti

Tutte le classi di tutti gli indirizzi del settore

manutenzione e assistenza tecnica

Corso di formazione energie alternative

Solare, termico, fotovoltaico e fonti energetiche rinnovabili in collaborazione con il CNA di Chieti

Tutte le classi di tutti gli indirizzi del settore

manutenzione e assistenza tecnica

Sportello didattico pomeridiano individuale

I docenti sono a disposizione per attività di recupero e/o potenziamento


Corso di lingua inglese

Acquisizione di competenze e abilità linguistiche della lingua inglese e certificazione


Corso di lingue spagnolo- francese

Acquisizione di competenze e abilità linguistiche della lingua spagnola – francese certificazione


Corso di portamento

• Come migliorare la postura e il modo di

camminare • Come si valorizza il capo che si indossa • Come si valorizzano gli accessori indossati

(oggetti, cinture, occhiali, ecc.) • Come comunicare la giusta immagine di sè al

pubblico

Indirizzi abbigliamento e sistema moda



Disegno CAD

Disegno CAD bidimensionale e tridimensionale specifico per ogni indirizzo


Modellistica CAD

Studio dei 3 software (tutti facenti parte del pacchetto LECTRA, leader nel settore del tessile-abbigliamento) che gestiscono la produzione in serie di capi d'abbigliamento

Indirizzi abbigliamento e sistema moda

Percorsi Professionalizzanti

Percorsi per l’acquisizione di competenze specifiche di caratterizzazione del profilo professionale di settore e di certificazioni in convenzione con altri Enti (INAIL, CNA, Camera di Commercio, Confartigianato,…)

Classi quarte e quinte di tutti gli indirizzi

Corso pomeridiano di 400 ore per “Tecnico Frigorista” in convenzione con l’Agenzia di Sviluppo Azienda Speciale C.C.I.A.A. di Chieti e con l’INAIL.

Classi quarte e quinte del corso Termico

Auto D’epoca: corso di restauro motoristica, Carrozzeria e selleria di auto storiche in convenzione con il C.A.S.I ( Club Auto Storiche Italiane)

Sicurezza e Salute D. Lgs 626/94 D.Lgs. 81/08

Gestione della salute e della sicurezza – Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro – prevenzione incendi – Tutela ambientale . Percorsi professionalizzanti di formazione per tutti gli indirizzi

Tutte le classi

Stage Formativi

Stage Formativi in tutti i settori presso Enti e Aziende del territorio


Stage Formativi in ambito Sanitario e sociale

Stage presso strutture comunitarie pubbliche e private(ospedaliere, centri Diurni, ricreativi,…)

Indirizzi Socio-Sanitario e Odontotecnico

Arte – musica – poesia e coreutica

Progetti finalizzati allo sviluppo delle abilità creative degli studenti




PROGETTI DIGIT SCHOOL: PROGETTO DI FORMAZIONE E

AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE

In coerenza con la Strategia Europea 2020, il Progetto Digit School , si inserisce nel quadro delle attività previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), è orientato a sviluppare iniziative finalizzate ad avvicinare la didattica al linguaggio dei “nativi digitali”, con l’obiettivo di far confluire risorse progettuali e finanziarie a sostegno dell’uso abituale delle tecnologie nelle attività didattiche, per favorire la crescita e lo sviluppo dell’informazione e della conoscenza. Il progetto Digit School, presentato dall’R.T.I. costituito dalla Ud’Anet Srl (Capofila), società abruzzese che da 10 anni supporta il mondo dell’istruzione per l’introduzione di nuove tecnologie e contenuti multimediali, dal Cineca, Consorzio senza scopo di lucro formato da 69 Università italiane due Enti nazionali di ricerca e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e l'Istituto Infobasic agenzia formativa accreditata dalla Regione Abruzzo, è risultato aggiudicatario al termine della procedura di gara: Progetto speciale “Scuola Digitale” P.O. F. S.E. Abruzzo 2007-2013 Asse 4.

Il progetto si articola in 2 linee di azione, la prima Linea di azione A : Ideazione, realizzazione e sperimentazione di modelli metodologici e di una piattaforma per la progettazione di contenuti didattici digitali. La progettazione di ambienti di apprendimento innovativi implica l’ideazione di esperienze che rendano l’apprendimento più efficace, più semplice e soprattutto più piacevole e attraente. Nella filosofia del web 2.0, tutti sono fruitori e produttori di oggetti digitali.

L’obiettivo è quello di collocare l’alunno al centro di un processo di apprendimento basato su “specifici progetti didattici”, quindi favorisce il cambiamento del ruolo dell’insegnante; il docente non è più visto come il dispensatore di conoscenze tramite lezioni frontali, interrogazioni e assegnazione di compiti a casa, ma diventa il progettista e il gestore di ambienti di apprendimento costituiti dall’insieme delle risorse con cui lo studente interagisce e delle attività svolte durante l’interazione. Tutto ciò sarà possibile grazie ad una piattaforma innovativa multifunzionale che coinvolge l’uso di diversi strumenti comunicativi e social.

La seconda, Linea di Azione B: progettazione e realizzazione delle attività di aggiornamento dei docenti, con l’obiettivo di realizzare specifiche azioni formative rivolte agli insegnanti dei 23 Istituti scolastici coinvolti nel piano Scuola Digitale (in rispetto dell’accordo sopracitato tra MIUR, USR, Regione Abruzzo del 18.9.2012). Per garantire il raggiungimento di un target significativo in termini numerici saranno realizzate due specifiche azione formative:

A) Percorso “Formazione Formatori” che consiste in una Summer School rivolta ai docenti selezionati, tra quelli più motivati e già in possesso di specifiche competenze, dagli Istituti scolastici aderenti per formare 23 “DIGITAL AMBASSADOR”. La Summer School, che si articola in 120 ore in presenza e 40 online, inizierà a luglio 2015 e terminerà a dicembre 2015. L’impegno richiesto ai partecipanti è di 15 giorni in presenza e 40 ore di lavoro in rete.

B) Percorsi di peer- education per stimolare la crescita professionale attraverso il confronto tra colleghi ed esperti del settore. I digital ambassador realizzeranno presso i propri Istituti scolastici delle attività di ricerca-azione per discutere e sperimentare modelli efficaci di progettazione di risorse didattiche digitali per l’apprendimento.



PROGETTI SPECIFICI DI INDIRIZZO TITOLO DESCRIZIONE CLASSI

COINVOLTE

Sostenibilità ambientale: risorsa “suolo”

Progetto interdisciplinare finalizzato a fornire agli studenti gli strumenti adeguati per acquisire conoscenze e competenze relative ad una lettura critica della realtà naturale, sociale, culturale del mondo in cui vivono.

I Biennio di tutti gli indirizzi

Risparmio energetico: il suolo, l’aria e l’acqua

Progetto interdisciplinare volto a fornire agli studenti gli strumenti adeguati per acquisire conoscenze e competenze tecnico-professionali relative ad una lettura critica della realtà, finalizzata alla capacità di analisi e di intervento sul territorio.

II Biennio – V anno di tutti gli indirizzi

Energie alternative

Impianti fotovoltaici e solari, eolici, biomasse, geotermia Tutte le classi

Riciclo

Studio di attrezzature da utilizzare per recupero e riutilizzo di materiale di scarto. Tutte le classi

AMBITO TECNOLOGICO


DIGIT SCHOOL

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sviluppare la familiarità degli studenti con i temi finanziari e offrire alle giovani generazioni gli strumenti per assumere in futuro comportamenti finalizzati ad adottare scelte consapevoli

Tutte le classi

Wireless nelle scuole

Il potenziamento della rete wireless consentirà l’incremento dell’utilizzo della didattica laboratoriale grazie alla formazione blended, alla creazione di una piattaforma web per condividere e confrontare esperienze e competenze tra studenti e docenti dell’Istituto, di altre istituzioni scolastiche e agenzie formative.


La didattica con un “Tocco”

Il progetto intende valorizzare tutte le potenzialità che vengono da un uso consapevole delle ITC per favorire gli apprendimenti e migliorare attività e partecipazione di tutti gli alunni nella classe, con un’attenzione particolare alle esigenze dei ragazzi disabili


Robotica educativa

La robotica educativa gioca un ruolo rilevante nell’aumentare la motivazione e il coinvolgimento degli studenti, nel favorire l’apprendimento e-learner-centered , le abilità di problem-solving, la creatività, la curiosità e il lavoro di squadra


Droni

Nuove tecnologie per una didattica integrata secondo la metodologia del mentoring per favorire l’acquisizione di competenze nel campo dell’elettronica, della meccanica, della programmazione

Le classi IV dell’Istituto

Microcontrollori: Arduino

Arduino, un sistema Hardware Open Source di basso costo e grande versatilità programmabile su tutti i sistemi operativi ), in grado di realizzare in maniera agevole sperimentazioni in campo robotico

classi 2° biennio e ultimo anno



“Biblioteca come hub di risorse multimediali” in rete con l’I.I.S. “L. di Savoia” di Chieti

Il progetto si ispira all’applicazione del modello pedagogico CCR (Creative ClassRooms) ed intende coinvolgere gli studenti nell’arco di un biennio nello sviluppo di nuovi ambienti di apprendimento finalizzati alla promozione delle competenze di cittadinanza digitale.

Secondo biennio quinto anno

Docenti tecnologici Percorso di formazione dei docenti sulla didattica innovativa con l’utilizzo di nuove tecnologie

Docenti dell’Istituto

AMBITO ECONOMICO-FINANZIARIO

TITOLO DESCRIZIONE CLASSI

COINVOLTE

Educazione economica/finanziaria

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sviluppare la familiarità degli studenti con i temi finanziari e offrire alle giovani generazioni gli strumenti per assumere in futuro comportamenti finalizzati ad adottare scelte consapevoli

Tutte le classi

Fisco & Scuola

Alla luce dell'Intesa tra Agenzia delle Entrate e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – vengono promosse azioni tese a sviluppare nei giovani la cultura della legalità fiscale.

Classi quarte

Banca d’Italia

Il progetto "Educazione Finanziaria nelle scuole" prevede un programma formativo che assicuri alle giovani generazioni gli strumenti cognitivi di base per assumere in futuro scelte consapevoli in campo economico e finanziario sia come cittadini, sia come utenti dei servizi finanziari.

II e III di tutti gli indirizzi

AMBITO SCIENTIFICO


COINVOLTE

Scienza under 18 Scatti di scienza

Progetto sull'educazione scientifica che utilizza la comunicazione pubblica della scienza prodotta a scuola la come contesto di apprendimento per gli studenti. Gli alunni interagiscono da protagonisti con il pubblico sulle esperienze scientifiche svolte a scuola attraverso gli exhibit, presentazioni multimediali, teatro scientifico.


Viaggio al centro della terra e speleologia

Progetto finalizzato alla conoscenza

degli ambienti epigei ed ipogei della Regione Abruzzo e alla tutela e della natura, dell’ambiente e del patrimonio storico culturale della nostra Regione.

Classi del biennio

http://www1.agenziaentrate.it/entrateinclasse/fisco_scuola/protocollo_intesa_Agenzia_MIUR2010.pdf





EDUCAZIONE ALLA SALUTE


COINVOLTE

Peer education

PROGETTO REGIONALE finalizzato a promuovere la partecipazione attiva dei giovani nelle azioni di prevenzione sui temi dell’educazione affettiva e delle infezioni sessualmente trasmissibili.

Classi seconde e terze di tutti gli indirizzi

Educazione Alimentare.

L' educazione alimentare rappresenta lo strumento essenziale per la prevenzione e la cura di malattie e quindi contribuisce al mantenimento di un ottimale stato di salute. La finalità del progetto è quella di diffondere i principi dell' educazione alimentare e di guidare gli alunni verso l'acquisizione di un atteggiamento più consapevole e responsabile nei confronti dell' alimentazione.

Classi seconde di tutti gli indirizzi

Ali d’Aquila

Progetto finalizzato alla prevenzione di disagi tipicamente giovanili come assunzione di alcol, di sostanze psicotrope,scarsa motivazione allo studio, disinteresse per le attività sociali o solidali.


EDUCAZIONE AMBIENTALE


COINVOLTE Tutti gli ambienti a misura d’uomo

I percorsi didattici che saranno proposti agli alunni avranno come obiettivo principale l’acquisizione di norme comportamentali eco-sostenibili per ridurre il “Problema rifiuti”

Tutte le classi prime

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ Cittadinanza e Costituzione

Cultura e Società


Il Corso Marrucino di Chieti nei processi di modernizzazione tra ‘800 e ‘900”

Il progetto intende ripercorrere le modificazioni della struttura medioevale e il ridisegno del tessuto urbano della città di Chieti secondo nuovi principi dell’ideologia igienista dell’800. Si realizzeranno percorsi didatticamente “interattivi” (con plastici, modellini.,tavole termoformate per l’esplorazione tattile,

Trasversale



schemi tattili, bassorilievi prospettici, tappetti interattivi, ecc.) del Corso Marrucino

Nave della Legalità

Progetto legato alla manifestazione del 23 maggio per commemorare la strage di Capaci

Trasversale

Libera-Mente

Progetto in collaborazione con l'associazione di volontariato "Voci di Dentro" che da' voce alle esperienze e alle riflessioni dei detenuti.

III e IV

Consulta studentesca

Si occupa di diffondere la legalità all'interno della scuola e promuovere l'educazione alla cittadinanza attiva

Trasversale

AttiviAMO la legalità Il progetto ha come finalità il coinvolgimento degli studenti in attività che li formino e li educhino alla legalità e ai valori sociali

Trasversale

Carcere oltre i cancelli

Progetto in collaborazione con la Casa Circondariale per far conoscere ai giovani la realtà vissuta dai detenuti all'interno del carcere

III e IV

Sicurezza stradale

Incontri con le classi finalizzati all'educazione stradale intesa come rispetto delle regole e tutela della salute.

Tutte le classi

Art. 9 della Costituzione

Il Progetto nasce da una sinergica collaborazione tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Fondazione Benetton Studi Ricerche – e propone un percorso educativo e di istruzione multidisciplinare con l’intento di far incontrare ,da una parte, il vasto patrimonio culturale nazionale, che la Costituzione ci ricorda di promuovere e tutelare, e dall’altra i giovani, della cui partecipazione attiva e responsabile il Paese ha bisogno.

Trasversale

PROGETTO E CONCORSO : “DALLE AULE PARLAMENTARI ALLE AULE DI SCUOLA. LEZIONI DI COSTITUZIONE”-

La scuola nell’anno scolastico 2014/15 ha partecipato e nel corrente anno scolastico continuerà a partecipare al progetto. Il progetto, in collaborazione con il Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e Miur, ha la finalità di avvicinare gli studenti ai valori e ai principi della Carta costituzionale favorendo la crescita civile dei giovani attraverso lo sviluppo del senso della legalità e il rafforzamento dell’impegno per la democrazia e la partecipazione.

Classi IV TI e

RACCONTA UNA DEPUTATA DELLA COSTITUENTE

PROGETTO DI RICERCA 1946-2016 (Progetto di ricerca a livello nazionale sulle 21 parlamentari elette il 2 giugno 1946 all’Assemblea Costituente) In particolare le scuole abruzzesi, in collaborazione con il CIDI Pescara, l’ANPI, LeG e L.A.M.I, Archivio di Stato Pescara con il Patrocino della provincia di Pescara, utilizzando gli archivi presenti sul territorio approfondiranno le biografie delle due donne costituenti nate nella nostra regione: Maria Agamben Federici e e Filomena Delli Castelli.

Classi IV TI e

Rete di scuole “Percorsi di Percorsi di legalità è una rete costituita da



legalità”.

“La legalità non è il fine ma il

mezzo: il fine è sempre la

GIUSTIZIA”. (Don Luigi Ciotti).

La pratica della legalità che aspira al cambiamento, alla speranza di garantire la libertà e la dignità di ogni vita umana, a saldare la frattura tra privato e pubblico, a restituire ai giovani il senso della crescita della persona nell'orizzonte della città e della convivenza.

sedici scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Chieti. La Rete persegue la finalità di realizzare esperienze condivise di educazione civile e di promuovere pratiche di educazione pubblica che orientino l'azione pedagogica nella direzione della cittadinanza attiva, della solidarietà sociale e della giustizia. Nata nel 2013 in collaborazione con la Prefettura di Chieti e con Libera Formazione (settore che si occupa della formazione per l’Associazione nazionale “Libera. Nomi e numeri contro le mafie”), Percorsi di legalità investe nella formazione culturale degli insegnanti e sperimenta nuove strategie nel campo metodologico e didattico per sostenere i giovani nel cammino di crescita umana, personale e sociale.

Tutte le classi

LA COMUNICAZIONE


“A Scuola di giornalismo” “Pomilio media & pr” “Video editing” Educare alla comunicazione efficace

Creazione di un vero e proprio ufficio stampa e realizzazione di un giornale scolastico on line dell’Istituto Produzione di video digitali assemblando immagini e riprese video, effettuando il montaggio e la sincronizzazione dell'audio, realizzando così lavori professionali e di impatto. Conoscenza dei i principali software del settore, quali Photoshop, Premiere e Adobe After Effects

Studenti scelti da tutte le classi e indirizzi

COMUNICARE LA SCUOLA E NELLA SCUOLA “Nuove tecnologie e comunicazione efficace”

Obiettivo primario del progetto è l’acquisizione di competenze specifiche nei molteplici ambiti delle nuove tecnologie che investono “il nuovo essere tecnologici” degli adolescenti e non ( nel web, nei media, nella musica,…) e l’utilizzo consapevole trasferibile e integrato e a carattere fortemente integrativo, di dette competenze nei diversi campi di esperienza.

Studenti scelti da tutte le classi e indirizzi

Giornale d’Istituto

Progetto finalizzato alla motivazione e sensibilizzazione degli allievi alle tematiche scolastiche e di attualità; alla integrazione e alla multiculturalità.

I biennio - II biennio - V anno di tutti gli indirizzi

Lettura del quotidiano in classe

Progetto svolto con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I docenti dedicano un’ora di lezione alla settimana alla lettura dei quotidiani .Il quotidiano diventa uno strumento per una moderna forma di educazione civica “day by day”

Tutte le classi

ORIENTAMENTO




Orientamento alla scelta di vita

Progetto di orientamento e di promozione al progetto di vita per l’inserimento lavorativo mirato per gli alunni diversamente abili. Con l’attivazione di uno Sportello di consulenza che supporterà i ragazzi nelle loro scelte di vita una volta terminato il percorso di studi. A seguito del Protocollo di Intesa siglato tra l’Istituto “U. Pomilio”, la Provincia di Chieti, il Centro per l’Impiego di Chieti e alcune aziende del territorio, prima fra tutte la “Walter Tosto S.p.A.”, le attività sono effettuate in stretta collaborazione con il territorio e con enti istituzionali e aziende interessate a dare effettività al principio di Progetto di vita in uscita.

Alunni inseriti nelle classi III e V di tutti gli indirizzi

C.I.A.O. Continuità Integrazione Accoglienza Orientamento

Progetto volto alla piena integrazione degli studenti diversamente abili realizzato in diverse fasi: 1. informazione ed orientamento

presso le scuole medie 2. alla conferma delle iscrizioni, si

crea un importante contatto con i docenti delle scuole secondarie di primo grado che forniscono le prime informazioni sugli alunni con disabilità

3. . In seguito gli alunni, assieme ad alcuni compagni di classe, vengono invitati nella nostra scuola dove svolgono una serie di attività

4. un tutor che prende in carico il neo-iscritto e che ne diventa punto di riferimento dall’inizio dell’anno scolastico.

Alunni inseriti nelle classi III e V di tutti gli indirizzi

Aree a rischio art. 9 CCNL (dispersione scolastica)

“Orientarsi per non disperdersi” Il Progetto si svolge in orario curriculare e extracurriculare con attività mirate a prevenire la dispersione scolastiche

Classi I e II di tutti gli indirizzi

Italiano L2 agli stranieri

In un mondo globale e nella “società globale” diventa obiettivo prioritario dell’Istituto la promozione di progetti finalizzati all’apprendimento della lingua italiana sia come seconda lingua che come lingua dello studio da parte di alunni stranieri e di alunni italiani, per consentire agli studenti l’inserimento nel tessuto socio economico, per tutelare le diversità linguistiche e l’uso della lingua come espressione culturale.



“Cercasi futuro. Stili di vita e professionalizzazione”

Nato dalla sinergia con l’Associazione IdO, il progetto si concentra su tematiche importanti quali:

- l’Orientamento scolastico - l’Educazione alla legalità - Integrazione religiosa ed etnica.

Attraverso l’utilizzo di strumenti telematici. Comenius Regio Con la Polonia “TBF–Towards a better future”

L’Istituto è partner nel progetto Comenius Regio con la Polonia “TBF–Towards a better future” .

CL@SSI 2.0

L’Istituto ha aderito al Progetto CL@SSI 2.0 che ha come finalità l’innovazione didattica relativa all’ambiente di apprendimento attraverso l’utilizzo delle ICT

LIM in classe

L’Istituto ha aderito al Progetto “LIM in classe” che ha come finalità l’innovazione didattica attraverso l’utilizzo della LIM in classe.

FIxO YEI Youth Employment Initiative

FixO—Formazione e Innovazione per l’Occupazione Italia Lavoro SpA—Regione Abruzzo– IIS “Pomilio” Ufficio Placement per l’Orientamento dei diplomandi e diplomati per la loro collocazione nel mondo del lavoro Garanzia Giovani: piano europeo che si rivolge agli under 25 neo-diplomati, neo-laureati, disoccupati, inattivi, al fine di garantirgli delle offerte di lavoro, formazione o stage. (Decreto lavoro 2013, convertito in Legge con la pubblicazione sulla G.U. n. 196 del 22 Agosto 2013).

Istituti Tecnici Superiori Socio fondatore

Made in Italy: Sistema meccanico - Chieti

Made in Italy: Sistema Moda - Pescara

Centro sportivo scolastico

Struttura organizzativa interna alla scuola che ha lo scopo di far nascere, accompagnare, sviluppare la pratica sportiva degli studenti che frequentano la scuola.

Docenti tecnologici

Percorso di formazione dei docenti sull’innovazione didattica con l’utilizzo di nuove tecnologie

http://www.forexinfo.it/Decreto-lavoro-ecco-le-10-novita



ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Secondo quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107 “Riforma del Sistema Nazionale di istruzione e formazione” art. 1 co. 7 ( lettera o “incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione”, lettera p “valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti”), l’Istituto attiva percorsi di alternanza Scuola-Lavoro, per complessive 400 ore nel triennio per l’istruzione professionale per ogni classe. L'alternanza è uno strumento flessibile che favorisce la personalizzazione degli interventi educativi e costituisce una proposta formativa articolata in percorsi integrati, in cui l'istituto scolastico e le realtà imprenditoriali mettono a disposizione occasioni di apprendimento differenti per definire percorsi più completi

Attraverso una diversa modalità di acquisizione delle conoscenze e delle competenze previste dai percorsi tradizionali è possibile superare la tradizionale separazione tra momento formativo (in aula) e momento applicativo (in azienda), secondo la logica del learning by doing , rispondendo meglio ai bisogni individuali di formazione dello studente. In base a quanto premesso, i percorsi sono inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto e prevedono, per l’annualità 2015/2016, 150 ore di ASL, comprensive del periodo estivo e coinvolgono aziende, Enti e Agenzie formative del territorio. Gli obiettivi che l’Istituto, attraverso i percorsi di ASL, intende perseguire sono:

contribuire a far scoprire allo studente il lavoro e le competenze come momento fondamentale per la possibile realizzazione di sé, attraverso l'integrazione e la valorizzazione di conoscenze teoriche e apprendimento dall'esperienza.

contrastare il fenomeno dell'abbandono e la dispersione scolastica co-progettando con gli stakeholder percorsi individuali finalizzati al successo formativo

far conoscere le realtà lavorative del territorio e sviluppare negli studenti lo spirito di autoimprenditorialità, lo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza attiva e di competenze trasversali tra cui quelle digitali per la costruzione di nuovi percorsi di vita e di lavoro

promuovere la co-progettazione con le realtà territoriali a cominciare dal secondo biennio dei percorsi professionali, tecnici e liceali anche attraverso le modalità di Bottega scuola, Scuola impresa, Impresa formativa simulata, Laboratori in rete , incontri con le imprese, visite aziendali, stage e tirocini aziendali , piattaforme moodle e e-learning, …



ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TITOLO DESCRIZIONE CLASSI

COINVOLTE

“Alternanza Suola-Lavoro 2015 2016” (L. 107 /2015-DD

936/2015)

Per l’annualità 2015/2016, sono previste 150 ore di ASL, comprensive del periodo estivo e coinvolgono 20 aziende del territorio (CNA Chieti, Camera di Commercio Chieti, ASCOM- Abruzzo, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Autofficina Pasqualone Fabio, Tecnogas, Irte srl, TELEMETRICA srl, , Boutique Antolini, Perfetti confezioni) delle tipologie efficienza energetica, nuove tecnologie per il Made in Italy, settore Automotive. Il percorso risponde alle tre priorità di Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva) con la finalità di abbattere la dispersione scolastica e far emergere le eccellenze. Il percorso mira allo sviluppo delle competenze trasversali finalizzate a: -promuovere la motivazione allo studio; -collegare il mondo del lavoro e della scuola; -orientare gli studenti a scoprire le vocazioni personali e/o orientarli; -sviluppare le competenze trasversali e in particolare all’autoimprenditorialità.

Classi terze

Convenzione con l’Azienda Bond Factory

L’Istituto ha stipulato una convenzione con l’azienda Bond Factory per volgere percorsi di ASL altamente professionalizzanti

Classi terze settore moda ed elettrico/elettronico

Alternanza Suola-Lavoro 2015 2016 “MODA TRONICA Meccanotronica e Moda si

incontrano”

L’intero progetto di alternanza scuola-lavoro si fonda sul concetto di “ bottega scuola” cioè l’impresa artigiana di eccellenza diventa luogo d’incontro, orientamento e formazione degli studenti che ”scoprono” nell’artigianato una concreta prospettiva professionale. Le botteghe dell’artigianato partner sono state individuate tra le aziende di settore presenti nel territorio (CNA Chieti, Camera di Commercio Chieti, ASCOM- Abruzzo, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Autofficina Pasqualone Fabio, Tecnogas, Irte srl, TELEMETRICA srl). Il percorso intende far acquisire competenze relative ad interventi di applicazione delle nuove tecnologie di meccatronica nella struttura di capi d’abbigliamento.

Classi quarte (escluso indirizzo Socio-Sanitario

Alternanza Suola-Lavoro 2015 2016 “Il filo che unisce

sostenibilità ed innovazione”

Il progetto si fonda sull’idea di tracciare una via italiana alla moda responsabile e sostenibile favorendo l’adozione di modelli di gestione responsabile lungo tutta la catena del lavoro. L’intero progetto di alternanza scuola-lavoro si fonda sul concetto di “ bottega scuola” cioè l’impresa artigiana di eccellenza diventa luogo d’incontro, orientamento e formazione

Classe quarta ITAM



degli studenti che ”scoprono” nell’artigianato una concreta prospettiva professionale. Le botteghe dell’artigianato partner sono state individuate tra le aziende del Settore Tessile (BOND FACTORY Manufacturing Technologies for Fashion, Art and Design, ANTICA SARTORIA, PERFETTI CONFEZIONI, Boutique Antolini) e nelle associazioni di categoria (CNA Chieti, CNA Abruzzo, ASCOM- Abruzzo, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori,).

Alternanza Suola-Lavoro 2015 2016 “CYBER SECURITY”

Nell’era delle Smart City “gestione intelligente degli impianti e delle risorse in

remoto”

Il percorso intende affrontare argomenti coerenti relativamente ai processi di conversione dell’energia, del loro controllo, del risparmio energetico nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, nel rispetto delle normative sulla sicurezza e della tutela ambientale. L’intero progetto di alternanza scuola-lavoro si fonda sul concetto di “ bottega scuola” cioè l’impresa artigiana di eccellenza diventa luogo d’incontro, orientamento e formazione degli studenti che ”scoprono” nell’artigianato una concreta prospettiva professionale. Le botteghe dell’artigianato partner sono state individuate tra le aziende di settore presenti nel territorio (CNA Chieti, Camera di Commercio Chieti, ASCOM- Abruzzo, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Autofficina Pasqualone Fabio, Tecnogas, Irte srl, TELEMETRICA srl).

Classi quinte



Concorsi , eventi e manifestazioni

• DireGiovaniDireFuturo “ Festival delle giovani idee” pensato in un’ottica propositiva per

favorire lo scambio di esperienze, ed essere soprattutto uno stimolo a

migliorare e ad esprimere la propria personalità

• Olimpiadi della Lingua Italiana

Concorso nazionale sulle competenze nella Lingua Italiana, bandito dell’Accademia della Crusca in collaborazione con il Comune di Firenze

• I giovani ricordano la “shoah”

Concorso indetto dal Miur e rivolto agli alunni del 1° e 2° ciclo di istruzione

• L’Amore è la strada per la vita

Concorso provinciale a supporto dei progetti e delle attività del Reparto di radio terapia oncologica

• “Un giorno in Senato” Concorso: progetto di legge da presentare in Senato

• “Il quotidiano in classe” Attivazione Redazioni sul portale www.ilquotidianoinclasse.it

• “FocusScuola” Redazione da parte degli studenti di un numero della rivista Focus

• Starter 3D Partecipazione ai seminari e forum sulle innovazioni tecnologiche e sulle applicazioni 3D presso l’Aurum di Pescara

• “Guida al consumo consapevole” Promosso dalla COOP Coperativa Adriatica

• “Workshop cittadini attivi: linfa vitale per la democrazia” Partecipazione al forum

http://www.ilquotidianoinclasse.it/



Rete440perlascuola L’Istituto è firmatario di un accordo di rete tra istituzioni scolastiche “Rete440perlascuola” a

supporto del MIUR per lo svolgimento di attività di interesse nazionale, come scuola Polo insieme

ad altre 12 scuole di tutta Italia per la realizzazione di un piano nazionale di percorsi

multidisciplinari di educazione alla salute e alla legalità, di iniziative di promozione del diritto ad

apprendere e alla crescita culturale di tutti gli studenti, valorizzando le diversità, promuovendo le

potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo

formativo.



ORGANIGRAMMA A.S. 2015/2016

DIRIGENTE SCOLASTICO Anna Maria Giusti

D.S.G.A. Antonella Guarino

1° Collaboratore D.S. (vicario) Rosalinda D’Alonzo

2° Collaboratore D.S Maria Grazia Di Giuseppe

Responsabile Ufficio Tecnico Marco Angelucci

Responsabile R.S.P.P. Michele Guerra

Responsabile R.L.S. Gianni Nolani

Responsabile A.S.P.P. Abdol Hossein Jafari

Responsabile sito web; pubblicazione Albo Pretorio online (Amministrazione trasparente)

Alfredo Di Fiore

Coordinatore del Nucleo Interno della valutazione Renato Sigismondi

Comitato di valutazione D.S. Anna Maria Giusti Renato Sigismondi Giuseppe Lo Giudice genitore alunno membro esterno USR

Coordinatore di dipartimento: asse dei linguaggi Daniela Burgassi

Coordinatore di dipartimento: asse scientifico tecnologico Maria Elena Di Carlantonio

Coordinatore di dipartimento: asse storico-sociale Renato Sigismondi

Coordinatore di dipartimento: asse matematico Rosa Galgano

Coordinatore di dipartimento: Disabilità A. H. Jafari

Referente dipartimento Settore Elettrico - Elettronico Salvatore Di Cosmo

Referente dipartimento Settore Meccanico - Termico Michele Guerra



Referente dipartimento Settore Abbigliamento e moda Giovanna Perfetti

Referente dipartimento Settore Servizi: Socio-sanitari/odontotecnico Maria Elena Di Carlantonio

Referente dipartimento Istruzione Tecnica: Sistema Moda Giovanna Perfetti



Struttura servizio prevenzione

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Giusti Anna Maria DIRETT. DEI SER. GEN.e AMM. Dott.ssa Guarino Antonella

RSPP Prof. Guerra Michele

ASPP Prof. Jafari Abdol Hossein

ADDETTI PRIMO SOCCORSO 1. Di Girolamo Annamaria (Responsabile) 2. Buongrazio Gianluca 3. Di Primio Patrizia 4. Tricca Patrizia 5. Marcuccitti Liliana 6. Di Cristofaro Franceschina 7. Cocco Marco 8. Muracchio Nando

ADDETTO ALLE CHIAMATE D’EMERGENZA

1. Cellini Gabriella 2. Lucci Maria Grazia

R.L.S. Nolani Gianni

ADDETTI ANTINCENDIO 1. Di Marzio Roberto (Responsabile) 2. Liberatoscioli Pietro 3. D’Urbano Giovina 4. Memme Antonino 5. Cicchitti Antonio



DATI DELLA SCUOLA

Istituto di Istruzione Superiore “Umberto Pomilio” Via Colonnetta 124 – Tel. 0871 – 565731 – Fax 0871 – 560547 – C.F. 80001690694

www.iispomiliochieti.gov.it – e-mail: [email protected] – PEC: [email protected]

Personale docente: n. 104 Studenti: n. 566 Personale ATA: n. 24 Classi: n. 28

Assistenti Amministrativi: 5 Assistenti Tecnici: n. 6

Collaboratori scolastici:11 Studenti iscritti nell’a.s. 2015-2016

PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE

92 109 133 126 106

Inizio anno scolastico Conclusione anno scolastico 10/09/2015

accoglienza classi prime 11/09/2015

inizio attività scolastiche per tutte le classi

07/06/2016

Il monte ore settimanale delle classi I è di 33 ore Il monte ore settimanale delle classi, II , III , IV e V è di 32 ore. Le ore di lezione sono di 55 minuti. Le ore di lezione non effettuate nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì andranno a costituire la “Banca del tempo” per il riallineamento.

ORARIO SCOLASTICO

1ª 2ª 3ª 4ª 5ª 6ª

Lunedì 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45

Martedì 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45 12: 45 ÷ 13:40

Mercoledì 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45 12: 45 ÷ 13:40

Giovedì 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45 12: 45 ÷ 13:40

Venerdì 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45

Sabato 8:10 ÷ 9:05 9:05÷ 10:00 10:00 ÷ 10:55 10:55 ÷ 11:50 11:50 ÷ 12:45

L’orario scolastico sarà flessibile e variato nel corso dell’anno scolastico per il progetto dell’Autonomia: Caratterizzazione degli indirizzi.

http://www.iispomiliochieti.gov.it/


mailto:%[email protected]



Piano annuale delle attività

01/09/2015 MARTEDI' 11.30-13-30 COLLEGIO DOCENTI

14/09/2015 LUNEDI’ 15.00 - 18.00 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

15/09/2015 MARTEDI’ 15.00 - 18.00 DIPARTIMENTI INTERDISCIPLINARI

CONSIGLI DI CLASSE a.s. 2015/2016

12/10/2015 LUNEDI' 14:00 1° TR 15:00 2° TR 16:00 3° MMT 17:00 4° MMT 17.45 4° TI 18.30 5°MMT

13/10/2015 MARTEDI' 14:30 2° SS 15:30 3° SS 16:30 4° SS 17:30 3° TI 18:30 5° TI

14/10/2015 MERCOLEDI' 14:00 1° TA 15:00 2° TA 16:00 3° PTS 17:00 4° PTS 18:00 5° PTS 19.00 2° TE

15/10/2015 GIOVEDI' 14:30 2° TM 15:30 3° TM 16:30 4° TM 17:30 5° TM 18.30 4° TE 19.30 5° TE

16/10/2015 VENERDI' 14:00 1° TN 15:00 3° TN 16:00 4° TN 17:00 5° TN 18.00 4° ITAM

19/10/2015 LUNEDI' 15:00 - 17:00 COLLEGIO DOCENTI

22/10/2015 GIOVEDI' 17:00 - 19.00 ELEZIONE ORGANI COLLEGIALI

(COMPONENTE GENITORI E ALUNNI)

10/12/2015 GIOVEDI' 15:30 - 18:30 RICEVIMENTO FAMIGLIE

11/12/2015 VENERDI’ 15:00 - 17:00 COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLI DI CLASSE Scrutinio 1° periodo

16/12/2015 MERCOLEDI’ 14:30 1° TR 15:00 2° TR 15.30 3° MMT 16:00 4°MMT 16:30 4°TI 17:00 5°MMT 17:30 3° TI 18:00 5° TI

17/12/2015 GIOVEDI’ 14:30 1° TA 15:00 2° TA 15:30 3° PTS

16:00 4° PTS 16:30 5° PTS 17:00 4° ITAM 17:30 2°SS 18:00 3° SS 18:30 4°SS

18/12/2015 VENERDI’ 14:00 1° TN 14:30 3° TN 15:00 4° TN 15:30 5° TN 16:00 2° TE 16:30 4° TE



17:00 5° TE 17:30 2° TM 18:00 3° TM

18:30 4°TM 19:00 5°TM

7/01/2016 GIOVEDI' 16:00 - 18:00 CONSEGNA PAGELLE(COORDINATORI)

19/02/2016 VENERDI' 15:00 - 17:00 COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLI DI CLASSE(PAGELLINA) VALUTAZIONE INTERPERIODALE

14/03/2016 LUNEDI'

14:00 1° TR 14:30 2° TR 15:00 1° TN 15:30 2° TE 16:00 2° TM 16:30 1° TA 17:00 2° TA 17:30 2° SS 18:00 3° SS 18:30 4° SS 19:00 4° ITAM

15/03/2016 MARTEDI’ 14:30 3° PTS 15:00 4° PTS 15:30 5° PTS 16:00 3° TN 16:30 4° TN 17:00 5° TN 17:30 3° TM 17:30 4° TM 18:00 5° TM

16/03/2016 MERCOLEDI’

14:30 3° TI 15:00 4° TI 15:30 4° MMT 16:00 5° TI 16:30 3° MMT 17:00 5° MMT 17:30 4° TE 18:00 5° TE

14/04/2016 GIOVEDI' 16:00 - 19:00 RICEVIMENTO FAMIGLIE

15/04/2016 VENERDI' 15:00 - 18:00 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI (LIBRI DI TESTO)

CONSIGLI DI CLASSE (LIBRI DI TESTO)

26/04/2016 MARTEDI’

14:30 1° TR 15:00 2° TR 15:30 1° TN 16:00 2° TE 16:30 2° TM 17:00 1° TA 17:30 2° TA 18:00 2° SS 18:30 3° SS 19:00 4° SS 19:30 4° ITAM

27/04/2016 MERCOLEDI’ 14:30 3° PTS 15:00 4° PTS 15:30 5° PTS

16:00 3° TN 16:30 4° TN 17:00 5° TN 17:30 3° TM 18:00 4° TM 18:30 5° TM

28/04/2016 GIOVEDI’ 14:30 3° TI 15:00 4° TI 15:30 4° MMT 16:00 5° TI 16:30 3° MMT 17:00 5° MMT 17:30 4° TE 18:00 5° TE

INCONTRI PRELIMINARI DOCUMENTO 15 MAGGIO

05/05/2016 GIOVEDI' 14.30 - 16.30 5° TE 5° TN 5° TI 16.30 - 18.30 5° PTS 5° MMT 5° TM

16/05/2016 LUNEDI' 15:00 - 17:00 COLLEGIO DOCENTI (LIBRI DI TESTO)



24/05/2015 MARTEDI' 15:30 -17-00 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

AMMISSIONE ESAME DI QUALIFICA CLASSI TERZE - SCRUTINIO

03/06/2016 VENERDI' 14:00 3°PTS 15:00 3° TM 16:00 3° TI 17:00 3° MMT 18:00 3° TN

SCRUTINI FINALI

07/06/2016 MARTEDI’' 14:00 5° PTS 15:00 5° TI 16:00 5° MMT 17:00 5° TM 18:00 5° TE 19:00 5° TN

08/06/2016 MERCOLEDI’

08:30 1° TR 9:30 2 TR 10:30 1° TN 11:30 2° TE 12:30 2° TM 14:00 4° ITAM 15:00 2° SS 16:00 3° SS 17:00 4° SS 18:00 4°TN 19:00 4:TE

09/06/2016 GIOVEDI’ 08:30 1° TA 09:30 2°TA 10:30 4°PTS

11:30 4° TM 12:30 4°TI 13:30 4° MMT

17/06/2016 VENERDI’ 9,00 COLLEGIO DOCENTI, AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

11,00 COMITATO DI VALUTAZIONE

*** Nel mese di febbraio saranno convocati i Consigli delle classi V per la designazione dei Commissari interni della Commissione Esami di Stato a.s. 2015/2016

Il suddetto calendario potrà subire variazioni per esigenze scolastiche e/o nuove disposizioni.

Chieti 1 settembre 2015 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Giusti



FUNZIONI STRUMENTALI

Funzione strumentale al POF – ex area 1

POF – PTOF Prof. Sigismondi Renato Prof.ssa Zuccarini Marianna

Elaborazione e redazione POF annuale (atto di indirizzo del Dirigente Scolastico) ex art.1 comma 14, L.107/2015) PTOF triennale ( bozza) Coordinamento staff del Dirigente

Scolastico Monitoraggio in itinere e finale POF Monitorare il sevizio scolastico attraverso i

parametri di efficacia ed efficienza anche ai fini dell’autovalutazione di Istituto

Formazione dei docenti (individuazione delle priorità specifiche e generali)

RAV Piano di inclusione

Funzione strumentale al POF – ex area 2/3 Trasversale

SERVIZI ALLA SCUOLA E AGLI STUDENTI Scuola digitale: innovazione, comunicazione e tecnologie Prof. Guerra Michele

Promuovere azioni per l’innovazione digitale ai fini di un’offerta formativa al passo con i tempi

Promuovere competenze digitali relativamente a:

Pensiero computazionale (competenze trasversali a tutte le discipline)

Sviluppare il coding ossia saper programmare

Utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

Produzioni e legami con il mondo del lavoro

Prevenzione del cyberbullismo Formazione dei docenti per l’innovazione

didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento

Formazione del personale ATA per l’innovazione digitale nell’amministrazione

Aprire la scuola al territorio attraverso laboratori territoriali per l’occupabilità

Piano di inclusione Funzione strumentale al POF – ex area 3 SERVIZI AGLI STUDENTI Educazione alla salute e alla legalità Per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva Prof.ssa Di Carlantonio Maria Elena

Promuovere l’educazione alla Salute e alla legalità, dal microcosmo scolastico al macrocosmo sociale, dallo studente al cittadino;

Contrastare fenomeni di discriminazione di bullismo anche informatico nella condivisione di ideali e di valori trasmessi ai giovani;

Creare sinergie di rete all’interno dell’istituto e con le istituzioni per prevenire e risolvere il disagio esistenziale e le problematiche degli adolescenti;

Organizzare e coordinare progetti,



iniziative, partecipazione ad eventi, convegni, seminari di educazione alla Salute e alla Legalità con ASL, Enti Locali, Università, Associazioni

Monitorare la “crescita degli studenti relativamente alla cultura della Salute e della Legalità e alla cittadinanza attiva all’interno dell’Istituto e nell’extrascuola;

Orientare gli studenti a scelte di educazione alla Salute e alla Legalità

Promuovere iniziative di conoscenza delle tecniche di primo soccorso in collaborazione con la ASL (118)

Piano di inclusione Funzione strumentale al POF – ex area 3 SERVIZI AGLI STUDENTI Inclusione ( studenti diversamente abili , stranieri, BES, DSA, ADHD, altro) Prof. Jafari Abdul Hossein

Coordinare in forma integrata i rapporti tra Scuola/ASL/Enti locali /famiglie

Coordinare le attività di inclusione all’interno dell’istituto

Elaborare e aggiornare il PAI (piano di inclusione)

Promuovere l’integrazione verso un nuovo modello bio-psico-sociale di classificazione della disabilità secondo ICF-OMS, 2001 (“La disabilità è la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali, i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo”)

Promuovere un intervento educativo efficace in presenza di condizioni ambientali “facilitanti” per l’assenza di barriere fisiche, psicologiche, sociali e culturali all’interno dei Consigli di classe e degli Organi Collegiali

Piano di inclusione



Funzione strumentale al POF – ex area 4 Rapporti con il mondo del lavoro Prof. Di Cosmo Salvatore Prof. Pasqualone Massimo

“La Buona Scuola – facciamo crescere il paese”;

Promuovere la realizzazione di stage formativi e visite aziendali;

Organizzare e/o coordinare l’esperienza di alternanza scuola-lavoro e le attività connesse alla formazione professionale;

Stabilire contatti con Enti, Associazioni datoriali e di categoria e con le Istituzioni esterne alla scuola per la realizzazione di progetti integrati;

Promuovere e organizzare l’integrazione tra il sistema regionale e il sistema scolastico per i progetti di alternanza scuola-lavoro di tutti i settori;

Piano di inclusione



COMITATO DI VALUTAZIONE

L. 107/2015 L’articolo 1 ai commi 126, 127, 128, , riporta i passaggi che riguardano in particolare la valorizzazione della professionalità docente.

Comma 126 Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

Comma 127

Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dai commi da 125 a 128, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 125 sulla base di motivata valutazione.

Comma 128

La somma di cui al comma 126, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.

COMITATO DI VALUTAZIONE Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) un rappresentante dei genitori; un rappresentante degli studenti scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. D.S. Anna Maria Giusti Renato Sigismondi Giuseppe Lo Giudice genitore alunno membro esterno USR

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il

Comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai 3 docenti ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.



Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501».



DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI

Strutture innovative di cui possono dotarsi gli istituti tecnici e professionali nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa.

Dipartimento: asse dei linguaggi

L’Asse dei Linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in contesti comunicativi diversi e per esercitare pienamente la cittadinanza.

Dipartimento: asse scientifico tecnologico

L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo - ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di



modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.

Dipartimento: asse storico-sociale

L’Asse Storico-Sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità



personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Dipartimento: asse matematico

L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione

Comitato Tecnico Scientifico

Struttura innovativa di cui possono dotarsi gli istituti tecnici e professionali , nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. E’ composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Fonte Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010. Regolamento per il Riordino degli Istituti Tecnici e Professionali DPR 15 marzo 2010 n. 87 e 88. Legge n. 107/2015.



Ufficio Tecnico

Gli istituti professionali, per gli indirizzi del settore industria e artigianato, sono dotati di un ufficio tecnico. Tale ufficio ha il compito di “sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori ai fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”. L’ufficio tecnico riprende e potenzia il tradizionale compito di collaborazione con la direzione dell’istituto, di raccordo con gli insegnanti impegnati nello svolgimento delle esercitazioni pratiche e con il personale A.T.A., per l’individuazione, lo sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche delle strumentazioni necessarie a supporto della didattica. Assume un ruolo rilevante in una scuola che considera la didattica di laboratorio come una delle sue caratteristiche distintive ai fini dell’acquisizione delle competenze da parte degli studenti. Fonte Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010. Regolamento per il Riordino degli Istituti Tecnici e Professionali DPR 15 marzo 2010 n. 87 e 88



Uffici

Presidenza

Prof.ssa Anna Maria Giusti

Vicepresidenza Prof.sse Rosalinda D’Alonzo Collaboratore vicario

Maria Grazia Di Giuseppe Collaboratore

Compiti connessi alla funzione direttiva con riguardo all’individuazione dei docenti che devono sostituire i colleghi per breve assenza, vigilanza per il buon funzionamento delle attività didattiche, permessi agli alunni, quadri orari, organizzazione di visite guidate, attività e manifestazioni all’interno dell’Istituto.

D.S.G.A Direttore Amministrativo

Dott.ssa Antonella Guarino

Ufficio Tecnico Prof. Marco Angelucci

Collaborazione con il Dirigente Scolastico; raccordo con i docenti nello svolgimento delle esercitazioni pratiche; raccordo con il personale ATA; individuazione, sviluppo e funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle strumentazioni (intesa con il RSPP) anche ai fini dell’orientamento; predisposizione di un piano attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature, (intesa con il RSPP); ricerca di soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica (intesa con il RSPP); raccordo con tutti i dipartimenti disciplinari per la gestione e la realizzazione di progetti didattici condivisi (intese con i responsabili); gestione dell’archiviazione e della documentazione delle esperienze dell’Istituto; sviluppo di una progettazione che nasce dalla rilevazione delle necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori; individuazione di categorie di beni e servizi da potenziare; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da potenziare; integrazione di risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri Istituti..

Area Finanziaria

Contabile

Assistente Amm.vo

LUCCI Maria Grazia

Orario 08.10/14.10

Gestione

finanziaria contabile

Liquidazione compensi al personale, stipendi, Elaborazione e trasmissione TFR on-line INPDAP - Inserimento dati cedolino unico doc/ata – Esperti esterni pagamenti –liquidazioni progetti (FIS e altre indennità accessorie tipo funzioni strumentali ecc..) - Rilascio CUD – Affidi d’incarico Fis/Fs/Is – Monitoraggio progetti e finanziamenti, anagrafe delle prestazioni - Adempimenti contributivi e fiscali e relative gestioni telematiche (770/Dma/Irap/UniEmens/certificazioni ritenute d’acconto) - conguaglio contributivo (Pre96) – Nomine corsi di recupero e pagamento –



Certificazione compensi, anagrafe prestazioni, liquidazione spesa (mandati), reversali di incasso, tenuta del giornale di cassa, stampa partitari delle entrate e delle uscite - tenuta registro minute spese – Rilevazione sistema di controllo automatico (stampe giornaliere/mensile) – INAIL - -– Area legale e contenzioso. Protocollo informatico Albo pretorio online Archiviazione digitale(DPCM pubblicato sulla G.U. del 18/12/2012) Amministrazione trasparente ( Comunicazione bandi di gare e contratti, AVCP) Collaborazione diretta con D.S. e D.S.G.A.

Area Personale

Docente

Assistente Amm.vo

DIODATI Giovanni

Orario 08.00/14.00

Gestione Personale

Servizio Posta Elettronica

Organici del personale Docente – Convocazioni e attribuzioni supplenze personale Docente T.D. – emissioni contratti – Controllo di rito all’atto dell’assunzione personale a tempo determinato e indeterminato – comunicazioni assunzioni, proroghe e cessazioni al Centro per l’impiego – Pratiche inerenti il periodo di prova – Tenuta, richiesta e invio fascicoli del personale docente – Visite fiscali – Aggiornamento assenze e presenze personale con emissioni decreti congedi e aspettative – Comunicazioni RTS assenze ridotte – Comunicazione assenze on–line (malattia, L. 104, scioperi, ecc..) – Ricostruzione di carriera – Cause di servizio – Stampa giornaliera della posta elettronica ordinaria, - Intranet – Adesioni a corsi, concorsi e progetti on-line Protocollo informatico Albo pretorio online Archiviazione digitale(DPCM pubblicato sulla G.U. del 18/12/2012) Collaborazione diretta con D.S. e D.S.G.A.

Area Personale

ATA

Assistente Amm.vo

MIRABILIO Anita

Orario 07.45/13.45

Gestione

Personale

Gestione Protocollo

Organici del personale ATA – Convocazioni e attribuzioni supplenze personale ATA T.D. – emissioni contratti – Controllo di rito all’atto dell’assunzione personale a tempo determinato e indeterminato – comunicazioni assunzioni, proroghe e cessazioni al Centro per l’impiego – Pratiche inerenti il periodo di prova – Tenuta, richiesta e invio fascicoli del personale ATA – Visite fiscali – Aggiornamento assenze e presenze personale con emissioni decreti congedi e aspettative– Comunicazioni RTS assenze ridotte – Comunicazione assenze on – line (malattia, L. 104, scioperi, ecc.) – Ricostruzione di carriera – Cause di servizio - Gestione protocollo informatico – Tenuta del registro Protocollo della corrispondenza in entrata e in uscita –smistamento distribuzione della corrispondenza -Pubblicazione atti Albo Istituto –



Distribuzione riviste e raccolta Circolari interne - Tenuta registro c/c postale – Archiviazione digitale(DPCM pubblicato sulla G.U. del 18/12/2012) Protocollo informatico Albo pretorio online Collaborazione diretta con D.S. e D.S.G.A.

Area patrimoniale

Assistente Amm.vo

BIANCO Delio

Area didattica

Orario 08.00/14.00

Gestione

magazzino

Gestione alunni

Contabilità di magazzino per facile consumo – buoni d’ordine DURC – CIG – collaudi, cura e manutenzione del patrimonio, tenuta registro dell’inventario – tenuta registro carico e scarico - adempimenti connessi all’attività negoziali, richieste di acquisto e prestazioni di servizi – richieste preventivi –Procedure informatiche relative al settore tenuta e sistemazione dell’archivio di deposito - Sportello – iscrizioni alunni – trasferimenti/nulla osta – attestati e certificazioni alunni – tenuta fascicoli alunni – esoneri educazione fisica - corrispondenza con le famiglie – visite guidate e viaggi di istruzione – Rapporti con Enti esterni e con Enti Locali (Comuni, ASL) Archiviazione digitale(DPCM pubblicato sulla G.U. del 18/12/2012) Amministrazione trasparente ( Comunicazione bandi di gare e contratti, AVCP) Protocollo informatico Albo pretorio online Collaborazione diretta con D.S. e D.S.G.A.

Area didattica

Assistente Amm.vo

CELLINI Gabriella

Orario 08.00/14.00

Gestione alunni

Sportello – iscrizioni alunni (predisposizione modelli per iscrizioni on-line e cartaceo) – attestati e certificazioni alunni – tenuta fascicoli alunni – corrispondenza con le famiglie – Certificazioni alunni diversamente abili – Collaborazione referente alunni D.A. - Gestione esami di qualifica e Esami di Stato (candidati privatisti, preparazione materiale, registri, stampe) – Gestione e procedure per sussidi (libri di testo) – Scuola in chiaro – Anagrafe Nazionale – Invalsi, verifica, rilevazioni, inserimento e trasmissione dati primarie e secondarie – commissione elettorale per rinnovo OO.CC. e RSU – Organico alunni – Scrutinio elettronico I e II periodo-Rilevazioni sulle scuole (ex integrative scrutini intermedi e finali) – Gestione registro elettronico - Rapporti con Enti esterni e con Enti Locali (Comuni, ASL) Archiviazione digitale(DPCM pubblicato sulla G.U. del 18/12/2012) Protocollo informatico Albo pretorio online Collaborazione diretta con D.S. e D.S.G.A.



Offerta formativa

CHE COS’È IL P.O.F.?

Il P.O.F., Piano dell’Offerta Formativa, rende visibile sia agli operatori scolastici, sia all’esterno, la complessità e la ricchezza delle opportunità formative dell’Istituto. Nell’ambito delle iniziative previste dalle disposizioni riportate nel C.M. 47 del 21 /10/2014 (Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione) che integra la Direttiva n. 11 del 18/09/2014 (Priorità strategiche del Sistema nazionale di valutazione per gli anni scolastici 2014/2015,2015/2016), è stato elaborato il RAV (Rapporto di Autovalutazione) che, attraverso una analisi ragionata della identità formativa della scuola basata su indicatori attinenti le aree del “Contesto e risorse”, degli “Esiti” dei “ Processi”, ha individuato le priorità su cui si intende agire al fine di pianificare, avviare e realizzare azioni di miglioramento degli esiti, in vista della predisposizione del PDM (Piano di Miglioramento) e il PTOF (piano triennale offerta formativa) che l’istituto si è dato in termini di Traguardi e Obiettivi di processo, affiancato nel corso del triennio dalla valutazione esterna . La legge di riforma 107/2015 ha inoltre definito in particolare nei commi 56,57,58,57,58 e 59 che il processo di valutazione e le previste azioni di miglioramento e rendicontazione sociale, terranno in debito conto dell’innovazione tecnologica al fine di promuovere le competenze digitali di cittadinanza attiva degli studenti, considerate centrali dal Piano Nazionale Scuola Digitale, dal Codice dell’Amministrazione digitale (Dlgs 82/2005), dall’Agenda Digitale Italiana (D.L. 179/2012) e dai PON 2014-2020. Analogamente sono illustrati nel dettaglio l’organizzazione della scuola, gli indirizzi di studio e i relativi profili professionali, le attività di orientamento in entrata e in uscita, le attività di alternanza scuola – lavoro, i profili dei corsi ex terza area, i progetti, la partecipazione a concorsi, a convegni, alle iniziative.

Identità Formativa

Dell’istituto

L’Istituto aderisce alla rete Scuola Digitale- Abruzzo (Scuola capofila Alessandrini di Teramo provincia di Chieti ITIS Luigi di Savoia-) inteso a potenziare le competenze di CITTADINANZA ATTIVA attraverso la: a) Realizzazione attività volte allo sviluppo competenze digitali studenti (competenze chiave apprendimento permanente (2006/962/CE, L. 394/2006). b) Potenziamento strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione. c) Sviluppo delle competenze del senso di iniziativa e di imprenditorialità. d)Adozione strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e condivisione dei dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigente, docenti, studenti; e) Formazione dei docenti sull’ innovazione didattica e lo



sviluppo di competenze digitali. f) Patto di corresponsabilità; g) Regolamento di istituto; h)) Linee guida di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al Cyberbullismo. i) PAI (Piano Annuale di inclusione) Secondo quanto previsto nella L.107/2015 sono definite le seguenti aree di potenziamento

- Potenziamento Laboratoriale (Area 7) inteso a favorire

1. le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

2. l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione.

- Potenziamento umanistico (Area 1) inteso a favorire

1. le competenze linguistiche in Italiano (L 1) e nella lingua veicolare Inglese;

2. l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell’italiano come L2 attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

3. un sistema di orientamento finalizzato all’acquisizione consapevole di un progetto di vita attivo e responsabile;

4. la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo e del Cyberbullismo;

5. l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati- come si evince dal PAI- anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

6. la valorizzazione del merito attraverso percorsi formativi individualizzati con il coinvolgimento degli studenti.

- Potenziamento socio-economico, per la legalità e per l’attività motoria (Aree 5 e 6) inteso a favorire

1. la legalità e la cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni, ambientali, paesaggistici e culturali nella consapevolezza dei diritti e dei doveri;

2. l’ educazione all’ autoimprenditorialità attraverso la



conoscenza delle discipline giuridiche ed economico-finanziarie;

3. comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;

4. la valorizzazione della scuola come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore.

- Potenziamento artistico e musicale (Area 4) inteso a

favorire

1. conoscenze e competenze nell’arte, nella storia dell’arte e del costume, nel cinema e nella cultura musicale anche mediante il coinvolgimento di istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

L’Istituto si ispira ai seguenti valori:

• Centralità dello studente; • Attenzione al mondo esterno; • Valorizzazione del territorio come risorsa

e si propone di formare un cittadino: • in grado di orientarsi nella realtà sociale; • capace di operare responsabilmente nella società,

attraverso l’esercizio dei propri diritti e il rispetto dei propri doveri, professionalmente preparato e capace di utilizzare il sapere e le competenze in ambiti diversi.

Le finalità culturali dell’Istituto sono realizzate attraverso progetti didattici curriculari ed extracurriculari, dettagliati nel Piano dell’Offerta Formativa. Pertanto il nostro Istituto ha inteso adottare il presente documento in un’ottica di reale innovazione, per erogare un servizio che fornisca:

• risposte adeguate alle esigenze formative degli studenti, per offrire a tutti pari opportunità in relazione alle diversità di ciascuno;

• una solida preparazione culturale e le competenze adeguate per un immediato inserimento nel mondo del lavoro;

• l’integrazione tra sapere scolastico e realtà lavorative; • valide competenze per i giovani che intendono proseguire

gli studi nelle facoltà universitarie e negli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e nel mondo del lavoro.

L’identità dell’Istituto “Umberto Pomilio” in linea con le indicazioni dell’Unione europea, offre una solida base culturale a carattere scientifico/tecnologico, acquisita attraverso saperi e competenze sia dell’area di istruzione generale sia dell’area di indirizzo. L’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, ha l’obiettivo di fornire ai giovani – a partire dal rafforzamento degli



assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione – una preparazione adeguata su cui innestare conoscenze teoriche e applicative nonché abilità cognitive proprie dell’area di indirizzo. Pur avendo una loro specificità, le due aree mostrano elementi di distinzione, in quanto la cultura generale, necessaria alla formazione delle persone e dei cittadini, include una forte attenzione ai temi del lavoro e delle tecnologie. Una moderna concezione della professionalità richiede:

• possesso delle competenze tecniche • competenze comunicative e relazionali • competenze di problem solving • utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e

applicazione delle tecnologie ai diversi settori di specializzazione

• competenze di transfer tra le diverse culture ( scientifica – tecnica e sociale

• saper collegare la cultura tecnica alle altre culture • saper riflettere sulla natura del proprio lavoro • saper riconoscere il valore e le conseguenze dell’uso

delle tecnologie nella società. L’area di istruzione generale è fondamentale nel primo biennio ove, in raccordo con l’area di indirizzo, esplica una funzione orientativa in vista delle scelte future e nel secondo biennio e nel quinto anno l’area di istruzione generale svolge una funzione formativa più legata a contesti specialistici, per consentire, nell’ultimo anno, una scelta responsabile sia per l’inserimento nel mondo del lavoro che per la continuazione degli studi. Nel primo biennio i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale sono strettamente collegati agli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico – tecnologico e storico –sociale) dell’obbligo di istruzione e si caratterizzano per il raccordo con le discipline di indirizzo. La presenza di saperi scientifici e tecnologici, tra loro integrati permette, infatti, un più solido rapporto sia nel metodo che nei contenuti, tra scienza, tecnologia e cultura umanistica.

Competenze Chiave Di Cittadinanza Da Acquisire Al

Termine Dell’istruzione Obbligatoria

(Decreto 22 agosto 2007, n. 139 DM n. 9

del 27 gennaio 2010)

L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

• IMPARARE AD IMPARARE: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

• PROGETTARE: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di



azione e verificando i risultati raggiunti. • COMUNICARE: o comprendere messaggi di genere

diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

• COLLABORARE E PARTECIPARE: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

• AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

• RISOLVERE PROBLEMI: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

• INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.



Struttura della Scuola nel Nuovo Ordinamento

In base al Regolamento sul Riordino dell’Istruzione Professionale di Stato, ai sensi dell’articolo 64,

comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,

approvato con DPR del 15 marzo 2010 n. 87 e 88 , a partire dalle classi prime iscritte nell’a.s. 2011-

2012, la struttura della nostra scuola cambia come segue:

ISTITUTO PROFESSIONALE

SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

Manutenzione ed Assistenza Tecnica

(Meccanica, Elettronica, Elettrotecnica, Termotecnica)

Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”

Opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto”

Produzione Industriali e Artigianali (articolazione “artigianato”) Opzione “Produzioni tessili – sartoriali”

SETTORE SERVIZI

Indirizzo: Socio – sanitario base

Indirizzo: Socio – sanitario: Articolazione: "Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: Odontotecnico" I percorsi “Industria e Artigianato” e “Servizi” sono articolati in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari per garantire:

• personalizzazione e caratterizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi;

• rilascio di qualifica regionale al terzo anno;

• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica;

• raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire passaggi tra sistemi;

• raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuola-lavoro.

I relativi obiettivi di apprendimento sono descritti in competenze, abilita e conoscenze, secondo quanto previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework - EQF). In linea con le indicazioni dell’Unione Europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa dell’Istituto Professionale si articola in un’area di istruzione generale (comune a tutti i percorsi) e in aree d’indirizzo cosi strutturate:



AREA GENERALE COMUNE AREA DI INDIRIZZO TOTALE Primo biennio 660 ore annuali 396 ore annuali 1.056 ore annuali

(32 ore settimanali) Secondo biennio 396 ore annuali 660 ore annuali 1.056 ore annuali

(32 ore settimanali) Quinto anno 396 ore annuali 660 ore annuali 1.056 ore annuali

(32 ore settimanali) Quinquennio 2.508 ore

2.772 ore 5.280 ore

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale. La preparazione di base degli studenti si persegue tramite l’uso sistematico di metodi che valorizzano l’apprendimento per mezzo di esperienze nei contesti formali, non formali e informali e la personalizzazione dei percorsi. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare in modo costruttivo alla soluzione di problemi. All’interno di un processo educativo operativo l’area di professionalizzazione di cui all’art. 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994 è stata sostituita (art. 8, comma 3, del DPR del 15 marzo 2010, n. 87) nelle quarte e quinte classi, a partire dall’anno scolastico 2015/2016 con 400 ore di attività di alternanza scuola-lavoro (L.107/2015), per consentire allo studente di interfacciarsi con le realtà del mondo del lavoro e, al tempo stesso, di acquisire competenze attraverso una didattica prevalentemente laboratoriale. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari e nei percorsi di studio e lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti. A tale scopo, nel corso del quinquennio viene assicurato agli studenti un orientamento permanente per scelte di vita consapevoli. Gli indirizzi presenti nell’Istituto si caratterizzano per una didattica laboratoriale che privilegia l’“imparare sperimentando”, favorendo l’integrazione, nei percorsi di educazione formale, tra sapere teorico-speculativo e sapere pratico-operativo all’interno dei curricoli, superando la concezione di un sapere per il sapere e di un sapere per il fare. Tali percorsi sostengono con vigore l’idea di un apprendimento unitario, integrale, potenziando la dimensione operativa della conoscenza, arricchendo l’esperienza del ragazzo in diritto-dovere di istruzione attraverso nuove opportunità formative, avvicinando gli studenti al mondo del lavoro e delle professioni attraverso stage, visite guidate, tirocini formativi, esperienze scuola-lavoro, attività laboratoriali. La metodologia e l’organizzazione privilegiano: • apprendimento attraverso esperienza • metodo laboratoriale • pensiero operativo



• analisi e soluzione dei problemi • lavoro cooperativo per progetti

I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di: • Inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stretto collegamento tra l’Istituto Professionale e la realtà

produttiva del territorio fornisce una preparazione che risponde alle esigenze del mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido inserimento lavorativo, al conseguimento del diploma.

• Proseguire nel sistema dell’ istruzione e formazione tecnica superiore (ITS) • Proseguire nei percorsi universitari



ISTRUZIONE PROFESSIONALE

Quadro orario annuale

DISCIPLINE COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO:

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio quinto anno

1 2 3 4 5 Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Geografia generale ed economica 33

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.




Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica

(Meccanica, Elettronica, Elettrotecnica, Termotecnica)

Opzione: “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”

Opzione: “Manutenzione dei mezzi di trasporto”

Profilo professionale

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.

• Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. • Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,

strumenti e tecnologie specifiche. • Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la

corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

• Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

• Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti .

• Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione .

• Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici. Le competenze dell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. È infatti possibile un’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20% di autonomia, al fine di avere, ad esempio, figure di



tecnici e manutentori specializzati nei diversi settori produttivi (elettrico, meccanico, …) e quindi collegarsi efficacemente con i sistemi produttivi del nostro territorio.

Quadro orario annuale Manutenzione e Assistenza Tecnica Opzione: “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”

1° biennio 2° biennio Quinto anno

1 2 3 4 5

Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo

Tecnologie tecniche di rappresentazione grafica 99 99

Scienze integrate (Fisica) 66 66

di cui in compresenza 66

Scienze integrate (Chimica) 66 66 di cui in compresenza 66

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99** 132** 99** 99**

Tecnologie meccaniche ed applicazioni

165 165 165

Tecnologie elettriche ed elettroniche, dell’automazione e applicazioni 165 132 99

Tecnologie e tecniche di installazione e di Manutenzione di apparati e impianti civili e industriali 99 165 264

di cui in compresenza 396 198

Totale ore settimanali 396 396 561 561 561

Quadro orario annuale Manutenzione e Assistenza Tecnica Opzione: “Manutenzione dei Mezzi di Trasporto”


1 2 3 4 5





Scienze integrate (Chimica) 66 66 di cui in compresenza 66


Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99** 132** 99** 99**

Tecnologie meccaniche ed applicazioni

165 165 132

Tecnologie elettriche ed elettroniche, dell’automazione e applicazioni 165 132 99

Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei mezzi di trasporto 99 165 231



di cui in compresenza 396 198


** insegnamento affidato all’insegnante tecnico-pratico

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti

professionali; le ore indicate con l’asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la

compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano

le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del

relativo monte-ore




Indirizzo: Produzione Artigianali ed Industriali

Articolazione “Artigianato”

Opzione: “Produzioni tessili – sartoriali”

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. Nel nostro caso, i settori produttivi di riferimento sono: abbigliamento, grafica industriale, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive. È in grado di:

• Scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento. • Utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare

autonomamente nei processi in cui è coinvolto. • Intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei

dispositivi utilizzati. • Applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle

lavorazioni, degli utenti e consumatori. • Osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e

all’uso dei prodotti di interesse. • Programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla

produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi. • Supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.

Nell’articolazione “Industria”, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell’organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni industriali e artigianali” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:

1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.

2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla

sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.

4. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. Tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.

5. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.

Nell’articolazione “Artigianato” è prevista l’opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile - sartoriale. Le competenze dell’indirizzo Produzione industriali sono sviluppate e integrate in coerenza con le filiera produttive del territorio È infatti possibile un’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20% di autonomia, al fine di collegarsi efficacemente con i sistemi produttivi del nostro territorio.



Quadro orario annuale 1° biennio 2° biennio Quinto anno

1 2 3 4 5




di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 66 66



Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99** Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili, abbigliamento 165** 132** 132**

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi Produttivi tessili, abbigliamento 198 165 132

Articolazione “Artigianato” Opzione “Produzioni tessili-sartoriali”

Progettazione tessile -abbigliamento, moda e costume

198 198 198

Tecniche di distribuzione e marketing 66 99

Totale ore 396 396 561 561 561 ** insegnamento affidato all’insegnante tecnico-pratico


professionali; le ore indicate con l’asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la

compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano

le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del

relativo monte-ore



SETTORE SERVIZI Indirizzo: SERVIZI SOCIO SANITARI

Profilo

Il Diplomato è in grado di: • partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio

attraverso l'interazione con soggetti istituzionali e professionali; • rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza

verso idonee strutture; • intervenire nella gestione dell'impresa sociosanitaria e nella promozione di

reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; • applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale

e sanitaria; • organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone,

comunità e fasce deboli; • interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di

intervento; • individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e

igienico-sanitari della vita quotidiana; • utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del

servizio erogato nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse

Il Diploma consente: L'accesso a qualunque facoltà universitaria

L'inserimento nel mondo del lavoro nel settore dei servizi al cittadino, in comunità e strutture educative pubbliche e private (asili nido, centri di attività ludica, centri estivi, reparti ospedalieri pediatrici), centri di assistenza e cura per gli anziani, centri di assistenza per i disabili, villaggi turistici.

L’Istituto Professionale dei Servizi Socio – Sanitari prepara a:

• Prendersi cura degli altri soddisfacendone i bisogni, in relazione al loro stato o alle loro tappe psico-fisiche e nel rispetto delle norme igieniche.

• Predisporre ambienti, spazi e materiali. • Pensare, organizzare e condurre attività per favorire il benessere e

l’autonomia della persona con disagio. • Gestire relazioni con più soggetti (bambini o adulti con disagio, parenti,

componenti dell'equipe, enti territoriali). • Mettere in comune le competenze all'interno di un gruppo di lavoro. • Coordinarsi con le altre figure professionali dei servizi sociali indirizzati

ai settori dei: • Minori; • Anziani; • Diversamente abili; • Settore dei Bisogni emergenti nel territorio per raggiungere una più

efficace azione a sostegno del singolo, della famiglia e della comunità.

Con questo titolo si potrà lavorare presso strutture comunitarie pubbliche e private quali: • Strutture ospedaliere • Residenze sanitarie • Centri diurni • Centri ricreativi • Case di riposo



• Ludoteche • Strutture per disabili

Per svolgere queste funzioni si richiedono abilità tecniche di osservazione, di comunicazione interpersonale, di dinamiche di gruppo e utilizzazione di abilità ludiche e di animazione. Con il Diploma di Stato di Tecnico dei Servizi Socio – Sanitari si potrà: avere l’accesso a tutte le facoltà universitarie; iscriversi ai seguenti corsi triennali di diploma universitario di:

• Infermiere, • Fisioterapista, • Logopedista, • Tecnico dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, • Terapista della neuro e psico motricità dell’età evolutiva, • Educatore delle comunità infantili, • Educatore professionale, • Educatore di comunità, • Servizio sociale



ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO


1 2 3 4 5


Scienze integrate (Fisica) 66

Scienze integrate (Chimica) 66

Scienze umane e sociali 132 132


Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 66


Educazione musicale 66


Metodologie operative 66** 66** 99**

Seconda lingua straniera 66 66 99 99 99

Igiene e cultura medico-sanitaria

132 132 132

Psicologia generale ed applicata 132 165 165

Diritto e legislazione socio-sanitaria 99 99 99

Tecnica amministrativa ed economia sociale 66 66



professionali; le ore indicate tra parentesi sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.



Indirizzo “Servizi socio-sanitari”

Articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,

Odontotecnico”

Profilo Professionale

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di: • applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per le

norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;

• dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti;

• aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile;

2. Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la

3. realizzazione di un manufatto protesico. 4. Eseguire tutte le lavorazione del gesso sviluppando le impronte e

collocare i relativi modelli sui dispositivi di 5. registrazione occlusale. 6. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e

convertire la rappresentazione grafica 7. bidimensionale in un modello a tre dimensioni. 8. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le

protesi. 9. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e

sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni. 10. Interagire con lo specialista odontoiatra. 11. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e

tecnologiche nel rispetto della vigente normativa.



Articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,

Odontotecnico”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO


1 2 3 4 5




Anatomia Fisiologica Igiene 66 66 66

Gnatologia 66 99

Rappresentazione e Modellazione odontotecnica 66 66 4(4) 4(4)

di cui in compresenza 132* 132*

Diritto e pratica commerciale, Legislazione socio-sanitaria 66

Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica 132** 132** 231** 231** 264**

Scienze dei materiali dentali e laboratorio 132 132 132

di cui in compresenza 66* 66* 66*

Totale ore 396 396 561 561 561


professionali; le ore indicate tra parentesi sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.



ISTITUTO TECNICO Settore Tecnologico “Sistema Moda” SETTORE TECNOLOGICO: INDIRIZZO "SISTEMA MODA"

Profilo

Il Diplomato nell’Indirizzo Sistema Moda: • ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativi - creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento, calzatura, accessori e moda; • integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda. E’ in grado di: • assumere, nei diversi contesti d’impiego e con riferimento alle specifiche esigenze, ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; • intervenire, relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti; • agire, relativamente alle strategie aziendali, in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; • contribuire all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Tessile, abbigliamento e moda”, si acquisiscono le competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di tessuti tradizionali e innovativi e di accessori moda. Nell’articolazione “Calzature e moda”, in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di calzature e di accessori moda. A conclusione del percorso quinquennale, Il diplomato nell’indirizzo Sistema Moda consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Astrarre topos letterari e/o artistici per ideare messaggi moda. 2. Produrre testi argomentativi aventi come target riviste di settore. 3. Analizzare gli sviluppi della storia della moda nel ventesimo secolo. 4. Individuare i processi della filiera d’interesse e identificare i prodotti intermedi e finali dei suoi segmenti, definendone le specifiche. 5. Analizzare il funzionamento delle macchine operanti nella filiera d’interesse ed eseguire i calcoli relativi a cicli tecnologici di filatura, tessitura e di confezione. 6. Progettare prodotti e componenti nella filiera d’interesse con l’ausilio di software dedicati. 7. Gestire e controllare i processi tecnologici di produzione della filiera d’interesse, anche in relazione agli standard di qualità. 8. Progettare collezioni moda. 9. Acquisire la visione sistemica dell’azienda e intervenire nei diversi

segmenti della relativa filiera. 10 .Riconoscere e confrontare le possibili strategie aziendali, con particolare riferimento alla strategia di marketing di un’azienda del sistema moda. In relazione a ciascuna delle articolazioni ”Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”, le competenze di cui sopra sono sviluppate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento



Quadro orario MATERIE DI INDIRIZZO 1° biennio 2° biennio Quinto anno

1 2 3 4 5






Tecniche di rappresentazione grafica 99 99


Tecnologie informatiche 99


Scienze e Tecnologie applicate 99

Complementi di matematica

33 33 Chimica applicata e nobilitazione dei materiali per i prodotti moda 99 99 99

Economia e Marketing delle aziende moda 66 99 99

Articolazione “Tessile, abbigliamento e moda”

Tecnologie dei materiali e dei processi produttivi del settore moda

5 4 5

Ideazione, progettazione e industrializzazione dei prodotti moda 6 6 6




PROGETTO DI CARATTERIZZAZIONE

“Didattica Laboratoriale e Caratterizzazione del Profilo Professionale”

dell’I.I.S. “Pomilio” di Chieti

Dai quadri orario ministeriali si evince che il riordino ha ridotto in misura notevole le ore di

Laboratorio. Pertanto, considerato che l’IIS “U. Pomilio”, ai sensi dell’Intesa Stato Regioni del 16

dicembre 2010, ha recepito nel POF l’offerta formativa integrativa della Regione Abruzzo,

relativamente all’opportunità per gli studenti di conseguire, al 3° anno, la qualifica IeFP e per

potenziare la disciplina di “Laboratorio tecnologico ed esercitazioni”. L’Istituto Pomilio ha ritenuto di

ampliare l’offerta formativa della scuola utilizzando solo la quota di autonomia del 20% e non la

flessibilità per le criticità sopra evidenziate.

Tuttavia nell’analisi dei due istituti “autonomia e flessibilità” due sono state le domande:

perché “autonomia”?

perché “flessibilità”?

Perché la Scuola deve rispondere

alla domanda occupazionale con un’offerta mirata;

ad un orientamento precoce;

all’acquisizione di competenze reali, relativamente alla richiesta del mercato locale, nazionale,

europeo e mondiale;

alla rispondenza con il frame work europeo ( qualifiche europee);

alla trasferibilità dei titoli (ECTV);

agli obiettivi di Europa 2020;

agli obiettivi di ricerca e innovazione di Horizon 2020, priorità per l’Italia

a collegare le filiere produttive con i nuovi ordinamenti degli istituti tecnici e professionali ( con

indirizzi, articolazioni e opzioni)

a promuovere percorsi di allineamento all’interno della scuola rispondenti alle filiere produttive

attraverso la formazione di base

rispondere efficacemente ai portatori di interesse attraverso una concertazione congiunta

formazione di formazione

ad una programmazione congiunta di un’offerta integrata tra scuola – università – lavoro

ad una programmazione congiunta di un’offerta integrata tra scuola e Regione Abruzzo

ad una programmazione congiunta nella definizione comune delle principali sfide di carattere

socio-economica e ambientale in ambito europeo e mondiale

ad una certificazione di reali competenze acquisite;



ad un riallineamento delle competenze dell’utenza;

a colmare il gap tra domanda e offerta non adeguata

a ridurre la dispersione scolastica

a promuovere il successo formativo

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

Si è proceduto a:

una rimodulazione dell’orario più volte nell’anno scolastico (2 volte) – gennaio/marzo

alla stesura progetti di innovazione di eccellenza e/o di recupero da parte dei docenti che cedono

le ore.

alla costituzione di una “ banca del tempo” per il riallineamento ( costituite dalle ore dei docenti

che cedono le ore)

all’utilizzo dei fondi Fse pe il riallineamento

PUNTI DI MIGLIORAMENTO

o incremento delle ore di laboratorio;

o fornire competenze reali;

o rispondere alla domanda del mondo del lavoro con un’offerta mirata;

o orientamento mirato;

o interazione con soggetti interni ed esterni alla scuola;

o recupero delle ore cedute con progetti FSE per il riallineamento.

PUNTI DI CRITICITA’

• scarsità delle risorse

• difficoltà di gestire la rimodulazione dell’orario durante l’anno scolastico;

• difficoltà di interazione con gli attori interni ed esterni

ATTORI

CTS

Aziende del territorio

Famiglie

Studenti

Consiglio di Istituto

Collegio dei Docenti

Consigli di Classe

METODOLOGIA E DIDATTICA



Alternanza Scuola-Lavoro

Compiti di realtà

Studio di casi

Didattica Laboratoriale

Didattica Orientativa

VERIFICA E VALUTAZIONE

Prove di laboratorio

relazioni

progettazione

VALIDAZIONE DEGLI ESITI

Riduzione della dispersione scolastica:

Aumento delle ammissioni alla classe successiva

Risultati positivi nelle singole discipline

Acquisizione di competenze specifiche secondo parametri di valutazione medio/alti

Incremento delle assunzioni, da parte delle aziende, di studenti in possesso del diploma di

qualifica (obiettivo a breve termine)

Incremento delle assunzioni di studenti in possesso del diploma di istruzione quinquennale

rilasciato dall’I.I.S. “U. Pomilio” da parte delle aziende ( obiettivo a lungo termine)

Il monte-ore annuale della disciplina viene ridotto, in virtù dell’autonomia , entro il limite del 20%

Il monte ore ceduto nell’ambito del 20% di autonomia scolastica dalle discipline di area generale sarà utilizzato per attività di laboratori di recupero sviluppo e apprendimenti. Inoltre per il secondo e il terzo anno di IeFP sono previste stage in aziende di settore del territorio.



Validità anno scolastico a.s. 2015 – 2016

Come da normativa vigente (DPR 122/2009 art. 14 co.7 si comunica quanto segue:

- gli studenti sono obbligati a frequentare i 3/4 dell’orario annuale personalizzato, altrimenti gli

stessi non possono essere scrutinati e quindi non possono essere ammessi all’anno scolastico

successivo.

Poiché l’orario annuale personalizzato per ogni anno di corso di questo istituto (dalla seconda alla

quinta classe è di ore 1056), È OBBLIGATORIA LA FREQUENZA di 792 ORE

AMMESSE 264 ORE DI ASSENZA. Per la classe prima l’orario annuale personalizzato di questo istituto è di 1089 per cui

È OBBLIGATORIA LA FREQUENZA di 817 ORE AMMESSE 272 ORE DI ASSENZA.

Si precisa quindi, che: - il monte ore di assenza comprende i ritardi e le uscite anticipate. Relativamente ai ritardi si informano gli studenti e i genitori che l’ingresso oltre le ore 8,30 sarà considerato come un’ora di assenza in quanto gli studenti saranno ammessi in classe alle ore 9.15. - i ritardi ammessi per il 1° periodo sono 5; - i ritardi ammessi per il 2° periodo sono 7; - l’ingresso in ritardo del martedì non sarà più consentito salvo situazioni eccezionali così come l’uscita anticipata; In base alla normativa vigente (art. 14 co. 7 del Regolamento che prevede “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (dei tre quarti di presenza del monte ore annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati” il Collegio dei docenti dell’ IPSIA “U. Pomilio” ha deliberato le seguenti deroghe per casi eccezionali: • gravi motivi di salute adeguatamente documentati; • terapie e/o cure programmate; • donazioni di sangue; • partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I; • adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato • come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana

Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

• alunni stranieri che si assentano per recarsi nel loro paese d’origine per regolarizzare la loro presenza sul territorio nazionale • gravi e documentati motivi familiari

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna Maria GIUSTI



Programmazione del Consiglio di Classe

Anno scolastico________________Classe_______________Indirizzo____________

Alunni/e iscritti N° ____________

Promossi Promossi (sospensione del giudizio)

Che ripetono (dell’istituto)

Che ripetono (altra scuola)

Con L1 diversa

Situazione iniziale della classe Casi particolari riferiti al singolo alunno (o all’intera classe) Piano di inclusione ( alunni BES – DSA –ADHD – diversamente abili) Alunni Stranieri (definire le competenze linguistiche in italiano L 2 e nella lingua dello studio delle discipline professionalizzanti) Alunni Diversabili (PEI differenziato e PEI per obiettivi minimi) Alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento “dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia .”- Strumenti dispensativi e compensativi)



Il consiglio di classe ha un’attenzione particolare ai seguenti obiettivi educativi di scolarizzazione: (segnare con una X le voci interessate)

□ Rispetto delle regole □ Autocontrollo □ Continuità di presenza □ Correttezza nella relazione educativa e didattica

STRATEGIE DIDATTICHE Metodologia didattica proposta dal Consiglio (segnare con una X le metodologie utilizzate dai docenti) □ Lezione frontale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) □ Circle time (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) □ Percorso guidato (passeggiata culturale guidata reale o libresca; dimostrazione, accompagnamento nella rete) □ Integrazione (attività di tutoring per alunni stranieri)

□ Lavoro di gruppo (mutuo-aiuto, ricerca, pair work, studio, sintesi) □ Brain storming (definizione collettiva) □ Lettura (il docente legge in maniera espressiva un testo) □ Cooperative learning □ Peer education □ Tutoraggio □ Role playng (simulazione)

learning by doing

□ Attività di laboratorio (esperienza individuale o di gruppo) □ Lavoro individuale (svolgere compiti) □ Sostegno (attività di tutoring per alunni con difficoltà) □ Discussioni di gruppo (learning

by thinking) □ Esercitazione applicativa □ Metodologia laboratori alee di

ricerca □ Metodologia individualizzata

e/o personalizzata □ Gruppi di studio □ Metodo operativo: gruppi di

lavoro e di miglioramento □ Altro______________________

Strumenti didattici (segnare con una X le strategie e gli strumenti utilizzati dai docenti) □ Libri di testo □ Riviste specializzate □ Appunti e dispense □ Video/ audio □ Manuali /dizionari □ Personal computer

□ Internet □ Palestra □ Laboratori □ Lavagna luminosa □ LIM □ Televisore

□ Videoproiettore □ Aula multimediale □ Aula di matematica □ Biblioteca □ Altro_________________________

COMPETENZE DI INDIRIZZO

ASSE PROFESSIONALE

- Muoversi con disinvoltura nell’ambiente di lavoro - Conoscere in modo approfondito la normativa sulla sicurezza, l’igiene e

la salvaguardia ambientale - Acquisire perizia nell’utilizzo dell’attrezzature, nella progettazione

teorica e nella realizzazione pratica

- Sapersi servire con discernimento degli strumenti tecnici, tecnologici e informatici finalizzandoli alla soluzione di un problema e di una applicazione pratica



STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

□ Test □ Interrogazioni □ Questionari □ Esercitazioni di laboratorio Tipologie testuali: □ Testo regolativo □ Descrittivo □ Espositivo □ Informativo □ Narrativo □ Narrativo letterario □ Commento □ Argomentativo □ Analisi di un testo letterario in prosa

o in poesia □ Analisi di un testo non letterario Saggio breve □ Storico politico □ Socio economico □ Artistico letterario □ Tecnico scientifico □ Articolo di giornale □ Sviluppo di un argomento di carattere

storico □ Tema di ordine generale □ Prova di accertamento e padronanza

della lingua italiana □ Prova e accertamento della lingua

straniera □ Riflessione sulla lingua □ Analisi di opere d’arte Tema di discipline professionali in cui l’alunno deve: □ Determinare □ Descrivere □ Disegnare □ Indicare □ Calcolare □ Verificare □ Realizzare schede tecniche sintetiche □ Relazionare □ ……

□ Relazione □ Relazione tecnica □ Compiti □ Trattazione di argomenti a carattere Pluridisciplinare □ Prove semi - strutturate □ Prove strutturate □ Risposta a quesiti a risposta singola □ Risposta a quesiti a risposta multipla □ Problemi a soluzione rapida in relazione allo specifico corso di studi e/o alle esercitazioni pratiche effettuate □ Analisi di casi pratici e professionali

all’interno della progettazione di Istituto □ Sviluppo di progetti □ Breve esposizione in lingua straniera di

argomento o quesito di casi pratici e sviluppo di progetti (prova CLIL)

□ Risposte in lingua straniera ad uno o più quesiti

□ …….



GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Descrizione dei livelli

Voto in decimi

Giudizio sintetico

Fasce

Ampio ed approfondito raggiungimento degli obiettivi

9/10 Ottimo Approfondimento

Completo ed organico raggiungimento degli obiettivi

8 Buono Approfondimento

Adeguato raggiungimento degli obiettivi

7 Discreto Consolidamento

Essenziale raggiungimento degli obiettivi

6 Sufficiente Consolidamento

Parziale raggiungimento degli obiettivi

5 Mediocre Recupero

Frammentario raggiungimento degli obiettivi 4

Scarso Recupero

Mancato raggiungimento degli obiettivi 1/2/3 Molto scarso

Recupero

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO: secondo due indicatori di processo • Comportamento sociale • Comportamento di lavoro E INDICATORI DI LIVELLO

• Comportamento sociale ( modalità con cui lo studente interagisce all’interno del gruppo classe, all’interno della scuola e nell’extrascuola)

• Comportamento di lavoro (modalità con cui l’alunno esercita la “ professione” di studente)

ATTIVITA’ DI RECUPERO

(mettere la X sotto le voci progettate)

In itinere (in orario antimeridiano e/o

pomeridiano)

Sportello (pomeridiano)

Corsi di recupero fine 1° periodo

Prova di recupero del o dei moduli



ATTIVITA’ INTEGRATIVE ATTIVITA’ SPECIFICHE DI INDIRIZZO □ Attività teatrali □ Attività con progetto □ Attività di orientamento □ Attività sportive □ Visite guidate culturali Partecipazione a: □ seminari □ concorsi □ convegni □ mostre

□ Visite aziendali □ Stage aziendali □ Visite guidate di settore Partecipazione a: □ gare nazionali □ concorsi specifici □ esposizioni □ convegni

Progetti extracurriculari

Strategie e modalità organizzative (primo biennio) Progettazione per team di docenti delle discipline di asse Programmazione per team di docenti delle discipline di asse relativamente: al tempo (ore/periodo), spazio (laboratorio/aula/palestra/aula speciale) e modalità (individuale, per gruppi di apprendimento, classi aperte sia in verticale che in orizzontale, gruppi di interesse o misti, tutoring o peer education.

Strategie e modalità organizzative (secondo biennio e quinto anno) Progettazione per team di docenti delle discipline di asse Programmazione per team di docenti delle discipline di asse relativamente:



al tempo (ore/periodo), spazio (laboratorio/aula/palestra/aula speciale) e modalità (individuale, per gruppi di apprendimento, classi aperte sia in verticale che in orizzontale, gruppi di interesse o misti, tutoring o peer education.

Classe Titolo Durata Assi Culturali e Saperi Verifiche



PROGETTO DI ISTITUTO PRIMO BIENNIO A.S. 2015/2016 (SOSTENIBILITA’) Allegati Documenti di programmazione dei singoli Insegnanti Data…………..

Il coordinatore del C.d.C.



PROGETTO DI ISTITUTO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO A.S. 2015/2016 (RISPARMIO ENERGETICO)

Allegati Documenti di programmazione dei singoli Insegnanti Data…………..

Il coordinatore del C.d.C.

Competenze/ Indicatori Abilità/Capacità Conoscenze / Contenuti Metodi, Mezzi,

Laboratori, Strumenti

Ore/ periodo



Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

ATTIVA (Decreto 22 agosto 2007, n. 139

DM n.9 del 27 gennaio 2010)

- Imparare ad imparare - Progettare - Comunicare - Collaborare e partecipare - Agire in modo autonomo e responsabile - Risolvere i problemi - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione

COMPETENZE DI BASE DEGLI ASSI CULTURALI

ASSE DEI LINGUAGGI ASSE STORICO-SOCIALE ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE MATEMATICO

- Padronanza della lingua italiana:

- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

- Utilizzare e produrre testi multimediali.

- Comprendere il presente, cogliendo il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

- Riconoscere le caratteristiche essen-ziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, come approccio al processo di conoscenza della realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti e delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

- Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.



Griglia di valutazione dei comportamenti secondo due indicatori di processo

• Comportamento sociale • Comportamento di lavoro

E INDICATORI DI LIVELLO Comportamento sociale ( modalità con cui lo studente interagisce all’interno del gruppo classe, all’interno della scuola e nell’extrascuola)

INDICATORE DI PROCESSO

INDICATORE DI LIVELLO CORRISPONDENTE

COMPORTAMENTO SOCIALE Percezione del sé: Accettazione della propria immagine( sé percepito) Grado di autostima: Obiettivo ( equilibrata) Corretto ( consapevole dei propri limiti) Consapevole dei propri aspetti positivi

Livello 0 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5

Autocontrollo Gestione della propria emotività a livello verbale e motorio Capacità di riconoscere i successi altrui


Collaborazione Relazione affiliativa( di aiuto nel gruppo) Capacità di riconoscere il successo altrui Empatia Relazione costruttiva Comunicazione Relazione d’aiuto Integrazione sociale Partecipazione alla vita di classe Interessi culturali Rapporto con gli insegnanti Rapporto con i compagni Interioriorizzazione dei comportamenti altrui


Comportamenti attesi Interiorizzazione di regole Modo di essere


Comportamenti attesi Conoscenza del sé: Capacità di transfer dalla scuola alla vita Dal disorientamento all’orientamento Motivazione


Comportamento di lavoro (modalità con cui l’alunno esercita la “ professione” di studente)



INDICATORE DI PROCESSO INDICATORE DI LIVELLO CORRISPONDENTE

COMPORTAMENTO DI LAVORO Attenzione nelle sue variabili di:

Intensità nel tempo

Costanza nel tempo


Impegno nelle sue variabili di:

Intensità nel tempo

Costanza nel tempo


Partecipazione nel senso di: interesse, contributi alle attività nelle sue variabili di intensità, costanza nel tempo, concentrazione e durata


Pianificazione e organizzazione Degli strumenti e del tempo di lavoro Porta i libri, il materiale ( quaderni, penne,…) prende appunti scrive i compiti ecc. ecc


INDICATORE DI PROCESSO INDICATORE DI LIVELLO CORRISPONDENTE

Responsabilità nel senso di dare una risposta: Fa/non fa i compiti Porta/non porta avanti una consegna Fa/non fa assenze Fa/non fa ritardi Esce/non esce in anticipo Fa/non fa firmare gli avvisi alla famiglia


Metodo di studio Nel senso di impostare un lavoro in base a criteri logici (efficacia, efficienza, economicità)


Senso critico Valutazione autocentrata: merito/demerito Autovalutazione sul suo operato Accountability (rendicontazione del proprio operato)




INDICATORI DI LIVELLO

LIVELLI CORRISPONDENZE IN SCALA

SEI LIVELLI SU DIECI

CARATTERISTICHE

LIVELLO O NON SUFFICIENTE 1-5 Mancato o errato riconoscimento delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti di non collaborazione e/o di oppositività Mancato rispetto delle regole Assenza di autocontrollo Mancanza di interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno Mancanza di senso di responsabilità e di capacità organizzative Assenza di metodo di studio

LIVELLO 1 SUFFICIENTE 6 Sufficiente riconoscimento delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti di sufficiente collaborazione Parziale rispetto delle regole Sufficiente autocontrollo Sporadico interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno Sufficiente senso di responsabilità e di capacità organizzative Essenziale metodo di studio

LIVELLO 2

PIU’ CHE SUFFICIENTE/DISCRETO 7 Più che sufficiente riconoscimento delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti di discreta collaborazione Più che sufficiente rispetto delle regole Più che sufficiente autocontrollo Adeguato interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno Più che sufficiente senso di responsabilità e di capacità organizzative Adeguato metodo di studio

LIVELLO 3

BUONO 8 Riconoscimento delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti di collaborazione rispetto delle regole Buon grado di autocontrollo Interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno adeguati Senso di responsabilità e capacità organizzative Metodo di studio adeguato

LIVELLO 4

DISTINTO 9

Riconoscimento consapevole delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti costruttivi di collaborazione Rispetto costante delle regole Buon autocontrollo Interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno attivi Consapevole senso di responsabilità e buone capacità organizzative Metodo di studio autonomo

LIVELLO 5 OTTIMO / ECCELLENTE 10 riconoscimento consapevole delle proprie e altrui caratteristiche Comportamenti costruttivi e positivi di collaborazione Rispetto consapevole ed interiorizzazione delle regole ottimo autocontrollo interesse, concentrazione, partecipazione ed impegno attivi e costruttivi consapevole senso di responsabilità e ottime capacità organizzative

metodo di studio autonomo con utilizzo consapevole di strategie metacognitive



CREDITO SCOLASTICO

1. assiduità della frequenza scolastica 2. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo 3. impegno, frequenza, partecipazione Alternanza Scuola-Lavoro (ex Terza Area classi 4° e 5°) 4. impegno, frequenza, partecipazione Alternanza Scuola-Lavoro ( classe 3°) 5. positività in tutte le discipline 6. partecipazione attiva a progetti inerenti l’indirizzo (specificare) 7. attività specifiche nel settore d’indirizzo (specificare) 8. partecipazione alla gara nazionale 9. attività/progetti/concorsi per l’arricchimento personale e culturale dell’alunno (specificare) 10. impegno per favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili 11. se la media è superiore del decimale 0,5 si può assegnare il punteggio superiore sempre tenendo conto della

frequenza e partecipazione attiva al dialogo educativo 12. all’alunno promosso con sospensione del giudizio va attribuito il punteggio minimo della banda 13. media voti 14. voto del comportamento superiore a otto 15. eccellenze

CREDITO FORMATIVO

( D.M. n. 49 del 24/02/2000) L’attribuzione del credito formativo è riferita alle seguenti tipologie:

1. esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale ( attività artistiche, ricreative, attività legate al volontariato, allo sport, alla solidarietà, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente)

2. esperienze qualificate 3. esperienze dalle quali derivano competenze coerenti con il tipo di corso 4. certificazioni (ECDL – Certificazioni in lingua. Trinity, Cambridge) 5. eccellenze ( gare nazionali, olimpiadi di: fisica, matematica,…, Certame Dantesco)

La coerenza riguarda le competenze che derivano dalle esperienze e non le esperienze in quanto tali. Può essere individuata. Nell’omogeneità con i contenuti del corso Nel loro approfondimento Nel loro ampliamento Nella loro concreta attuazione Esperienze formative legate alla formazione della persona e/o coerenti con il corso di studi e documentate

contribuiscono ad elevare il punteggio con il credito scolastico all’interno della banda di oscillazione prevista per ciascuna media dei voti.

Media dei voti Credito scolastico - Punti 3° anno 4° anno 5° anno

Media = M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9



Patto Educativo Di Corresponsabilità

SCUOLA – FAMIGLIA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA

per l’anno scolastico 2015/2016

Proposta del Collegio docenti del 28/10/2015 Delibera del Consiglio di Istituto del

Il Dirigente Scolastico Anna Maria Giusti



Il Patto educativo di corresponsabilità, previsto dal D.P.R. del 21 novembre 2007, n° 235, vuole

definire in maniera sintetica, ma dettagliata e condivisa, l’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie nella convinzione che un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola nell’ottica della condivisione di principi ed obiettivi, al fine di evitare quei conflitti che hanno sempre gravi conseguenze sull’efficacia del processo formativo. La scuola è una risorsa fondamentale per la formazione dei cittadini in quanto assume il ruolo di luogo di crescita civile e culturale per una piena valorizzazione della persona, rafforzando il ruolo di una comunità educante in cui ragazzi e adulti, docenti e genitori, vengano coinvolti in un’alleanza educativa che contribuisca ad individuare non solo contenuti e competenze da acquisire ma anche obiettivi e valori da trasmettere per costruire insieme identità, appartenenza e responsabilità. Il Patto Educativo vuole rendere esplicite alle sopraindicate componenti quelle norme che, se accettate e condivise, facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno. Pertanto:

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”

Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

Visti il D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e n. 235 del 21 novembre 2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”ed il D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 24 giugno 1998 n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”

Visto il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.I.S. “U. Pomilio” a.s. 2014/2015 attualmente in vigore



SSII SSTTIIPPUULLAA CCOONN LLAA FFAAMMIIGGLLIIAA DDEELLLLOO SSTTUUDDEENNTTEE IILL SSEEGGUUEENNTTEE PPAATTTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO DDII CCOORRRREESSPPOONNSSAABBIILLIITTÀÀ::

CCAAPPIITTOOLLOO II –– II SSOOGGGGEETTTTII DDEELLLL’’IISSTTIITTUUZZIIOONNEE SSCCOOLLAASSTTIICCAA –– DDIIRRIITTTTII EE DDOOVVEERRII

DOCENTI

Art. 1) La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. I docenti hanno il diritto: • alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico nell’ambito di quanto stabilito dal C.C.N.L.

e dal Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale libertà è volto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli studenti;

• al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti della comunità scolastica;

• a veder difesa e tutelata la propria dignità professionale; • ad una scuola che funzioni, affinché possano esplicare pienamente il ruolo di insegnanti e di

educatori; • ad usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro; • ad accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di

aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto-dovere). I docenti hanno il dovere di: • mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa; • svolgere le lezioni con professionalità e puntualità; • vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e gli ambienti

scolastici; • rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunità scolastica; • creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti e con le

famiglie; • ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la riservatezza. • progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti; • essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studente le proprie scelte metodologiche

ed educative; • fornire una valutazione il più possibile tempestiva e motivata, nell’intento di attivare negli studenti

processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento;

• far conoscere alle famiglie, in modo chiaro e dettagliato, il proprio percorso di lavoro e fornire indicazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli;

• elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative, armonizzarle con la realtà della classe e concordarle col proprio gruppo di lavoro (ad esempio calibrando l’entità del lavoro assegnato per casa; evitare di assegnare più di una prova di verifica in classe nella stessa mattinata, salvo casi eccezionali; ecc.);

• favorire l’integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti; • non utilizzare i telefoni cellulari durante le attività scolastiche offrendo agli studenti un modello di

riferimento esemplare; • essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra scuola e

famiglia.



GENITORI Art. 2) I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. I genitori hanno il diritto di: • essere rispettati come persone e come educatori; • vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della

riservatezza; • essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la

funzionalità della scuola; • essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di appartenenza del figlio; • avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio-relazionale e

didattico del figlio; • essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti, di cali di rendimento o altri

atteggiamenti che possono risultare poco consoni rispetto al normale comportamento del figlio; • conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio, visionare le verifiche, essere

informati in merito ai provvedimenti disciplinari eventualmente adottati; • effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei

rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente Scolastico. I genitori hanno il dovere di: • trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro

futuro e la loro formazione culturale; • stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca

fiducia e di fattivo sostegno; • controllare ogni giorno il libretto personale o il quaderno delle comunicazioni o il diario per leggere

e firmare tempestivamente gli avvisi; • autorizzare assenze solo per motivi validi e ridurre il più possibile le uscite e le entrate fuori orario; • rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate,come

regolamentate dall’Istituto; • controllare l’esecuzione dei compiti a casa (che rispondono all’esigenza di riflessione personale e di

acquisizione di un’ abitudine allo studio e all’esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici;

• partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui e/o assemblee) e alle iniziative di formazione e informazione, eventualmente anche con l’intervento di esperti che la scuola propone;

• favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola (curricolari ed extracurricolari);

• educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente; • curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; • controllare e vietare ai propri figli l’uso a scuola di telefoni cellulari, apparecchi o oggetti che

possano disturbare la lezione; • rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e

didattiche; • accettare con condivisione di intenti educativi e formativi gli eventuali richiami o provvedimenti

disciplinari a carico del figlio, finalizzati alla sua maturazione nell’ottica di un’efficace collaborazione scuola-famiglia,

• risarcire danni arrecati a cose e/o persone anche in forma pecuniaria.



STUDENTI Art. 3) Ogni studente deve essere accolto dalla scuola come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisito nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto-dovere: il diritto di ricevere quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e il dovere di contribuire egli stesso a realizzare con gli altri questi scopi. Gli studenti hanno il diritto: • ad essere rispettati da tutto il personale della scuola; • ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età; • ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità

delle idee; • ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento; • ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità di

ciascuno; • ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti; • ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; • ad una valutazione trasparente e tempestiva che non va mai intesa come giudizio di valore sulla

persona ma aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio rendimento;

• alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative; • a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti; • a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite gli uffici di

segreteria. Gli studenti hanno il dovere di: • tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale ATA e dei compagni,

lo stesso rispetto, anche formale (linguaggio, atteggiamento, abbigliamento, …), che richiedono a se stessi e consono a una corretta convivenza civile;

• rispettare il Regolamento scolastico e le regole stabilite con gli insegnanti per le singole classi; • frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali ; • prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la partecipazione attiva ed

evitando i disturbi; • svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe che a casa; • avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il libretto personale o

quaderno delle comunicazioni e i libri di testo; • essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni; • non usare a scuola telefoni cellulari , apparecchi di altro genere o altri oggetti che distraggano e

disturbino le lezioni (è previsto il ritiro immediato e la riconsegna ai genitori); • rispettare il divieto assoluto di fumare; • non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri, bevande alcoliche o sostanze psicotrope; • far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola e le verifiche

consegnate; • rispettare gli ambienti, utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e

gli arredi di cui si usufruisce; • non arrecare danni al patrimonio della scuola e avere la massima cura nell’uso delle aule e degli

arredi, condividendo le responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico.



PERSONALE ATA Art. 4) Il personale ATA si impegna a:

• conoscere i contenuti delle carte fondamentali dell’Istituto (piano dell’offerta formativa, Regolamento d’Istituto, Statuto delle studentesse e degli studenti, Norme di evacuazione, Piano di primo soccorso) e a condividerli:

• favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);

• garantire il necessario supporto alle attività scolastiche con puntualità e senso di responsabilità; • segnalare al Dirigente scolastico e ai Docenti eventuali problemi rilevati.

CAPITOLO II – COMPORTAMENTI E SANZIONI

(dal D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235)

TITOLARI DEI COMPITI DISCIPLINARI Le sanzioni disciplinari vengono adottate, a seconda della gravità del comportamento, dal singolo Docente, dal Docente Coordinatore di classe, dal Consiglio di Classe, dal Dirigente Scolastico, dall’Organo di Garanzia e dal Consiglio d’Istituto, in base alla Tabella di classificazione che segue e prevista dal Regolamento di Istituto. Compito fondamentale della scuola è educare e formare, anche attraverso le sanzioni, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. Poiché finalità della scuola è la formazione del cittadino,

• I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità

e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. • La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima

invitato ad esporre le proprie ragioni. • La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia. • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile al

principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dello studente dell’errore commesso e dell’impegno a non ripeterlo.

• Nella scelta della sanzione disciplinare occorre sempre tener conto della personalità e della situazione dello studente. • Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla

collaborazione con il singolo studente sanzionato. • La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta

l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente superiore. • Nel caso di danneggiamenti volontari e atti di vandalismo è richiesta la riparazione e/o la refusione totale del danno. • Allo studente può anche essere data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità

scolastica(pulizia locali, tinteggiatura pareti, attività di giardinaggio), in orario extra scolastico o negli intervalli, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e con la sorveglianza degli insegnanti.

• La convocazione e L’informativa dei genitori, legata alle sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero condivisa da entrambe le parti.

• La convocazione e L’informativa dei genitori saranno effettuate anche via telefono-e seguite da comunicazione scritta raccomandata A/R- con invito a fornire giustificazioni e chiarimenti entro due giorni decorsi i quali gli Organi Competenti procederanno ai successivi adempimenti.



TABELLA A: infrazioni disciplinari non gravi, facilmente accertabili,

COMPORTAMENTO CHI STABILISCE LA SANZIONE ?

COME? procedure

SANZIONE DI TIPO A

Doveri: (art.3 dello Statuto) FREQUENZA REGOLARE “comportamenti individuali che non compromettano il regolare svolgimento delle attività didattiche garantite dal curricolo

Elevato n. di assenze Assenze ingiustificate Assenze “strategiche” Elevato numero di

ritardi e uscite anticipate

Ritardi al rientro della ricreazione e al cambio d’ora

Il consiglio di classe fissando in riunioni programmatiche quali sanzioni applicare ai singoli comportamenti.

I docenti comunicano al coordinatore le infrazioni avvenute durante le lezioni e informa il Consiglio di Classe ch prende il provvedimento

Richiamo verbale. Invito alla riflessione, anche fuori dall’aula, alla presenza e con l’aiuto del docente interessato. Richiamo verbale e invito alla riflessione, anche fuori dall’aula, alla presenza e con l’aiuto del docente interessato. Consegna da svolgere in classe significativa e commisurata. Consegna da svolgere a casa significativa commisurata. Sospensione temporanea dalle attività ricreative dell’intervallo. Ammonizione scritta sul libretto personale. Ammonizione scritta sul registro di classe.

RISPETTO DEGLI ALTRI: “comportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali”

Insulti, termini volgari e offensivi tra studenti

Interventi inopportuni durante le lezioni

Interruzioni continue del ritmo delle lezioni

Mancato rispetto del materiale altrui

Atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti

Il dirigente scolastico su segnalazione del coordinatore di classe

Il coordinatore raccoglie dai docenti le infrazioni dello studente e le comunica al Dirigente scolastico

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE “comportamenti

Violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati

Lanci di oggetti non


Il coordinatore raccoglie dai docenti le infrazioni dello studente e le comunica al



individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui”

contundenti Dirigente scolastico

RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE “comportamenti individuali che non danneggino le strutture e le attrezzature didattiche”

Mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente

Incisione di banchi e porte

Scritte sui muri, porte e banchi

Danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratori


Il coordinatore raccoglie dai docenti le infrazioni dello studente e le comunica al Dirigente scolastico

TABELLA B: INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI, INDIVIDUALI RISPETTO DEGLI ALTRI: “comportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali”

Ricorso alla violenza all’interno di una discussione/atto che mettono in pericolo l’incolumità altrui

Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui

Propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone

Furto Lancio di oggetti

contundenti Violazione intenzionale

delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati

Introduzione nella scuola di alcolici e droghe

Infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate

Il Consiglio di classe valuta se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica, decide l’entità della sanzione, propone una sanzione alternativa.

Il Dirigente scolastico accerta la gravità dell’infrazione tramite istruttoria e di conseguenza convoca il Consiglio di classe dello studente che ha commesso l’infrazione.

Ammonizione scritta ufficiale da parte del dirigente scolastico. Diffida scritta con comunicazione alla famiglia da parte del Dirigente scolastico. Sospensione dalle visite guidate, viaggi d’istruzione, gruppi sportivi o altre attività con l’obbligo della presenza a scuola con altre mansioni concordate. Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza fino a tre giorni. Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza fino a quindici giorni. Sospensione oltre i quindici giorni solo nel caso di fatti di rilevanza penale o pericolo per l’incolumità delle persone tali da richiedere l’intervento degli Organi istituzionali di competenza.

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO


Il Consiglio di classe valuta se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica,

Il Dirigente scolastico accerta la gravità dell’infrazione tramite



LA SALUTE “comportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui”

decide l’entità della sanzione, propone una sanzione alternativa.

istruttoria e di conseguenza convoca il Consiglio di classe dello studente che ha commesso l’infrazione.


Danneggiamento volontario di attrezzature e strutture


Il Consiglio di classe decide se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica, decide l’entità della sanzione, propone una sanzione alternativa.

Il Dirigente scolastico accerta la gravità dell’infrazione tramite istruttoria e di conseguenza convoca il Consiglio di classe dello studente che ha commesso l’infrazione.

TABELLA C: INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI, SANZIONABILI PECUNIARIAMENTE(“MULTA”) RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE “comportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui”

Infrazione al divieto di fumare all’interno della scuola

Utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO STABILISCE:

Le procedure per i ricorsi all’Organo di garanzia

Le sanzioni ulteriori per chi non ottempera al pagamento della multa

L’entità delle sanzioni Chi è abilitato a emettere

tali sanzioni

I fondi raccolti con queste modalità saranno messi a disposizione del Consiglio d’Istituto con il vincolo di spenderli per il diritto allo studio.


Danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza

Aula e spazi lasciati in condizioni tali da pregiudicarne l’utilizzo per le attività immediatamente successive

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO STABILISCE:

Le procedure per i ricorsi all’Organo di garanzia

Le sanzioni ulteriori per chi non ottempera al pagamento della multa

L’entità delle sanzioni Chi è abilitato a emettere

tali sanzioni

IMPEGNI DI RECIPROCITA’ Il genitore/affidatario, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, è pienamente consapevole:

a. Delle disposizioni richiamate nel presente patto e delle conseguenti responsabilità; b. Della necessità della loro scrupolosa osservanza;

il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel patto siamo pienamente garantiti.

Il Genitore/affidatario Il Dirigente Scolastico ……………………………. ……………………………….



Statuto delle Studentesse e degli Studenti

Lo Statuto è stato promulgato con Decreto del Presidente della Repubblica N° 249 del 24 giugno 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 1998

Art. 1 – Vita della comunità scolastica

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 – Diritti

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della



scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità;

b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;

e. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;

f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 – Doveri

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al



patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 – Disciplina

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale ‘da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.

10. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 – Impugnazioni

1. Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.

2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle



singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

3. L’organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.

4. Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

Art. 6 – Disposizioni finali

1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle deposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all’atto dell’iscrizione.

3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

LINEE DI ORIENTAMENTO PER AZIONI DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO AL BULLISMO E AL CYBERBULLISMO (APRILE 2015)



R E G O L A M E N T O D I IS T I T U T O A.S. 2015 – 2016

Il presente regolamento definisce le norme di funzionamento e di comportamento all’interno dell’Istituto considerato come comunità d’incontro, lavoro, studio, collaborazione tra le diverse componenti che vi operano. Il regolamento d’Istituto completo sarà definito entro la metà di novembre, in collaborazione con la componente studenti, secondo le modifiche e integrazioni dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

NORME: che prevedono la sottoscrizione del “Patto sociale di corresponsabilità” da parte dei

genitori e degli studenti ACCESSO ALL’ISTITUTO

1. Gli studenti sono ammessi all’interno dell’Istituto cinque minuti prima del suono della

campanella. 2. La sorveglianza degli studenti, pr ima dell’inizio delle lezioni, è affidata ai

collaboratori scolastici. 3. Al momento dell’ingresso in aula, la sorveglianza diventa compito dell’insegnante in

orario. 4. I docenti devono trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. CCNL art.

42, c. 5). 5. Gli studenti che eccezionalmente arrivino in ritardo, dovranno essere autorizzati ad

entrare in classe direttamente dal Dirigente Scolastico attraverso permesso scritto di entrata.

6. Gli estranei non possono accedere ai corridoi e alle aule per comunicare con gli alunni, se non autorizzati dal Dirigente e accompagnati da un collaboratore scolastico.

USCITE DALL’AULA DURANTE LE ORE DI LEZIONE

1. Al di fuori dell’intervallo non sono consentiti andirivieni e soste nei corridoi; gli

alunni che non rispettano la presente disposizione, saranno segnalati al Dirigente Scolastico.

2. Durante le ore di lezione non è consentito far uscire dall’aula più di un alunno per volta.

3. Non è consentito far uscire dall’aula gli alunni durante la prima e l’ultima ora di lezione (salvo casi eccezionali).

4. Per motivi di sicurezza e di controllo degli spazi da parte dei collaboratori scolastici, al cambio dell’ora, gli alunni sono obbligati a rimanere nella propria aula.



PAUSA DIDATTICA

1. Durante l’intervallo gli alunni potranno recarsi solo negli spazi autorizzat i interni all’edificio.

2. Nei dieci minuti che precedono l’intervallo i collaboratori scolastici provvederanno a chiudere i cancelli d’ingresso dell’Istituto, che resterà sorvegliato per tutta la durata dell’ intervallo.

VIGILANZA

1. I docenti hanno l’obbligo di vigilare sull’incolumità degli alunni durante la permanenza

nell’Istituto, compreso l’intervallo, secondo il proprio orario di servizio. 2. La vigilanza nei corridoi e nelle altre partì comuni dell’edificio scolastico, nonché agli

ingressi dell’Istituto è di competenza dei collaboratori scolastici.

AULE SPECIALI, LABORATORI

1. Tutte le aule speciali e i laboratori sono affidati ad un assistente tecnico e sono fruibili in orario scolastico con la presenza di un professore.

2. Ogni docente, la cui presenza deve essere confermata dalla firma sull’apposito registro, è responsabile del funzionamento delle aule speciali dei laboratori di lavoro durante le sue ore di lezione.

3. All’inizio dell’anno ad ogni studente viene assegnata dal docente una postazione che non dovrà essere più cambiata.

4. Ogni studente è responsabile della propria postazione e, all’inizio dell’ora, ogni anomalia di .funzionamento ed eventuali danni alle apparecchiature deve essere segnalata al docente, il quale provvederà ad informare l’assistente tecnico.

5. Ogni danno sarà imputato all’alunno o alla classe che, sulla base delle segnalazioni lo avrà provocato.

6. Gli studenti singolarmente e i genitori saranno chiamati a rispondere direttamente degli eventuali danni anche attraverso sanzioni di carattere pecuniario, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente (DPR 249/98 art. 5 bis e 5 ter).

7. È fatto assoluto divieto di accesso e di modifica al sistema operativo. 8. Il docente deve sorvegliare attentamente che non vengano effettuate operazioni non

consentite sulle macchine. 9. È fatto divieto di portare in laboratorio bevande o merende.

NORME COMPORTAMENTALI

1. Agli studenti si richiedono assiduità alle lezioni, presenza in classe con il materiale didattico

occorrente, un comportamento serio, educato e corretto evitando ogni manifestazione di aggressività nel rispetto dei compagni, insegnanti e del personale non docente.

2. Lo spostamento degli studenti per accedere in palestra o nei laboratori deve avvenire in gruppo, senza correre e in silenzio (tutta la classe sarà responsabile del proprio comportamento).

3. Al cambio dell’ora non è consentito uscire dalla propria classe. 4. I servizi igienici vanno utilizzati senza sostarvi inutilmente, impedendo ad altri di poterne

usufruire. 5. L’abbigliamento a scuola deve essere decoroso, nel rispetto del luogo deputato alla crescita,

alla formazione-e al rispetto di tutti.



Gli studenti sono obbligati tassativamente, ad evitare i seguenti comportamenti:

• Rottura o danneggiamenti di vetri, porte, arredi e attrezzature; • Scritte sui muri, porte, banchi.

Qualora si contravvenga a queste regole, fatte salve le sanzioni disciplinari, il responsabile e/o i responsabili del fatto illecito, saranno obbligati a risarcire il danno o, in alternativa, a ripristinare la situazione preesistente. In caso di mancato accertamento di responsabilità personale, l’intera classe sarà chiamata a provvedere alle riparazioni del danno arrecato, in tempi non occupati dalle attività didattiche, ad esempio durante l’intervallo (la classe cioè non farà ricreazione per tutti i giorni necessari alla riparazione del danno).

1. In tutti i locali dell’Istituto è vietato fumare. 2. Al personale della scuola e agli studenti che violino tale norma saranno applicate le sanzioni

previste dalla legge (art.52 c.20 legge 448 del 28.12.2001). 3. Al di fuori dell’intervallo è vietato mangiare e bere nelle aule. 4. È assolutamente vietato mangiare e bere all’interno dei laboratori. 5. È assolutamente vietato l’uso del telefonino cellulare in classe, nelle aule speciali e nei

laboratori. Il mancato rispetto di tale norma comporterà il sequestro temporaneo del telefono da parte del Dirigente Scolastico. I telefonini cellulari non devono essere tenuti sui banchi di lavoro.

6. Per eventuali comunicazioni urgenti, sarà utilizzato il telefono dell’Istituto. 7. È vietato recarsi a scuola con oggetti estranei all’attività scolastica (es. forbici, taglierini,

ecc…) che possono rappresentare un pericolo. 8. È vietato allontanarsi dall’Istituto senza autorizzazione. 9. È fatto assoluto divieto agli studenti maneggiare il Registro di classe, fatta eccezione per i

soli rappresentanti di classe, che sono autorizzati a trasferirlo durante gli spostamenti dell’intera classe. In tal caso i rappresentanti saranno responsabili della custodia del Registro di classe.

UTILIZZAZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE

Gli studenti hanno diritto a fruire di locali adeguati alle diverse esigenze e delle attrezzature della scuola, ed operare in un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, di cui deve essere garantita la salubrità e la sicurezza. Gli studenti, al pari delle altre componenti della scuola, sono responsabili della tutela dell’ambiente scolastico e sono tenuti a rispettare le regole, al fine di salvaguardare il patrimonio e la sicurezza della scuola. Gli studenti partecipano alla gestione del sistema organizzativo dell’Istituto.

ASSENZE

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le attività organizzate e programmate dal consiglio di classe e dall’Istituto, anche ai fini del conseguimento di crediti scolastici e formativi. I genitori (anche degli alunni maggiorenni) saranno messi al corrente delle ripetute assenze dei figli.

• Le assenze delle lezioni dovranno essere giustificate in forma scritta negli appositi spazi del libretto personale dell’alunno il primo giorno di rientro a scuola.

• La quinta assenza e multipli di essa (10^, 15^, 20^ ...) deve essere giustificata al Dirigente Scolastico personalmente da un genitore, anche per gli studenti maggiorenni. In caso di



impossibilità per motivi di lavoro o altro, l’alunno è riammesso temporaneamente in attesa della presenza del genitore.

• In caso di astensione collettiva dalle lezioni gli alunni dovranno presentare regolare giustificazione, che sarà accettata con riserva anche nel caso di alunni maggiorenni; tale riserva sarà sciolta solamente se il giorno successivo l’allievo presenterà, controfirmata da un genitore per presa visione, la nota informativa che sarà data ai ragazzi al momento del rientro a scuola. Nel giorno di assenza collettiva i docenti dovranno garantire lo svolgimento di regolari lezioni agli alunni presenti a scuola.

STUDENTI PENDOLARI

Eccezionalmente e previa esibizione dell’abbonamento mensile rilasciato dall’azienda di trasporto nonché accertamento da parte dell’Istituto circa l’orario delle linee di trasporto urbano e extra urbano potrà essere concesso il permesso di entrata posticipata e/o uscita anticipata dalle lezioni. Il permesso avrà validità mensile e potrà essere rinnovato mese per mese, solo attraverso l’esibizione dell’abbonamento da parte dello studente.

LIBRETTO PERSONALE DELL’ALUNNO

Il libretto personale dello studente è strumento indispensabile per ogni forma di comunicazione con le famiglie, pertanto deve essere conservato con cura. Gli studenti dovranno esserne sempre in possesso. Il libretto sarà. consegnato ai genitori degli alunni minorenni all’inizio dell’anno scolastico; essi ne assumono l’obbligo di custodia. Gli alunni maggiorenni potranno ritirare personalmente il libretto, previa esibizione di un valido documento di riconoscimento. In caso di smarrimento l’alunno maggiorenne seguirà la prassi valida per gli alunni minorenni. In caso di smarrimento il genitore potrà presentare oltre alla richiesta scritta di un nuovo libretto, una formale dichiarazione di smarrimento dello stesso. Sul libretto personale non sono ammesse cancellazioni o correzioni. Le giustificazioni, le richieste di permessi o quant’altro hanno valore solamente se firmate dal genitore o da chi ne fa le veci, che hanno depositato la firma all’atto del ritiro del libretto.

Il Dirigente Scolastico

Anna Maria Giusti



Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo Direzione Generale

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “U. POMILIO”

Via Colonnetta, 124 – tel. 0871/560563; 0871/565731 fax 0871/560547 – c.f. 80001690694 www.iispomiliochieti.gov.it – e-mail: [email protected] Pec: [email protected]

Dirigente Scolastico: Anna Maria GIUSTI 66100 CHIETI

n. alunni iscritti per ogni ordine di scuola appartenente all’Istituto Scuola infanzia Scuola primaria Sc. Sec di Primo Grado Sc. sec. di Secondo Grado: 565 (?) Totale alunni iscritti Gruppo di Lavoro Inclusione: Composizione: coordinatore del sostegno, referente per l’inclusione, docenti di sostegno e curriculari (Jafari,

Di Cicco, Saraceni, Zuccarini, Guerra)

Incontri preventivanti n° 4

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015/2016

Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità ( questa parte è prescrittiva e si prega di non modificarla)

A. RILEVAZIONE DEI B.E.S. PRESENTI A.S. 2014/2015

A.S. 2015/2016

N. N. 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 72 72

Minorati vista 0 0

Minorati udito 0 0

Psicofisici 72 72

Totale 1. 72 72 Altro: disabilità in via di certificazione

http://www.iispomiliochieti.gov.it/



2. Disturbi evolutivi specifici

DSA 14 18

ADHD/DOP 92 47

Borderline cognitivo 68 50

Disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio (Direttiva 27/12/2012, paragrafo 1.2)

Altro

Totale 2. 174 115 Altro: DSA in via di certificazione

DSA presunti

3. Svantaggio

Socio-economico 200 225

Linguistico-culturale ( neo arrivati in Italia)

( da almeno sei mesi in Italia)

0 0 16 20

Disagio comportamentale/relazionale/psicoemotivo 80 90

alunni in situazione di adozione internazionale

alunni con problemi di salute transitori non documentabili

Altro:

0 0 0 0 0 0

Totale 3. 296 335 totali 542 522

% su popolazione scolastica Alunni senza cittadinanza

- -

Documenti redatti a cura della scuola, con/senza la collaborazione del servizio sanitario 2014/2015 2015/2016 n. PEI redatti dal GLHO: redatti in corso di redazione

72 72

2014/2015 n. PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di documentazione sanitaria 14

n. PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di documentazione sanitaria 0

B. RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE



Insegnanti di sostegno: N° 35

Prevalentemente utilizzati in… sì / no

Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti Educativi e Culturali: N°/


Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO


NO

Assistenti alla comunicazione: N° 5


Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI


SI

B.1 ALTRE RISORSE PROFESSIONALI sì / no

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti d’Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini Interni alla scuola NO

Esterni alla scuola NO

Docenti tutor / mentor (in assenza di Funzione Strumentale) NO

• Mediatore linguistico

• Mediatore culturale

• Facilitatore linguistico

• Altre figure esterne (psicologi, ecc…)

Altro (specificare):

NO NO NO NO

C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI

attraverso… sì / no

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI



Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI Rapporti con le famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

D. COINVOLGIMENTO PERSONALE A.T.A.

Prevalentemente in… sì / no assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione:

• Condivisione nella creazione di un adeguato ambiente d’apprendimento

• Preparazione-dotazione-uso di modulistica di base in lingua straniera (almeno inglese, francese…) per BES interculturali/transitori

SI

NO

Laboratori integrati SI

E. COINVOLGIMENTO FAMIGLIE

Attraverso… sì / no Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Miglioramento ambiente di apprendimento

SI

Collaborazioni volontarie di tipo professionale

SI

Altro (specificare):

F 1. RAPPORTI CON SERVIZI SOCIOSANITARI TERRITORIALI E ISTITUZIONI DEPUTATE ALLA SICUREZZA

tipo di collaborazione sì / no accordi di programma/protocolli d’intesa formalizzati sulla disabilità

SI

accordi di programma/protocolli d’intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI



Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI

F 2. RAPPORTI CON C.T.S.

Prevalentemente per … sì / no

Consulenza docenti esperti SI Coordinatori di classe SI Docenti interessati SI Sportello per le famiglie NO Materiali in comodato d’uso NO Incontri fra specialisti e docenti di c.d.c per confronti didattico-clinici

SI

Formazione docenti su casi BES e inclusione

SI

Altro:

G. RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO

tipo di collaborazione sì / no Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole SI

H. FORMAZIONE DEI DOCENTI

TEMATICHE PREVALENTI sì / no Strategie e metodologie educativo-didattiche/ gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva ( anche DSA, ADHD, ecc.)

SI

Formazione su specifiche disabilità (autismo, disabilità intellettive, disabilità sensoriali,…)

SI

Normale didattica disciplinare ma facilitata/calibrata per poter essere comunque inclusiva

SI

Altro (specificare)

Tabella di autovalutazione sui punti di forza e di criticità rilevati (sezione obbligatoria)

PUNTI DI FORZA / CRITICITÀ Inizio anno Fine anno



0 1 2 3 4 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

X X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

X X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

X X

Valorizzazione delle risorse esistenti

X X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

X X

Collaborazione umana e interpersonale

X X

Altro (specificare)

Totale punteggio

0 0 3 8 0 0 0 2 9 0

0 = per niente 1 = poco 2 = abbastanza 3 = molto 4 = moltissimo

• modello adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici SINTESI

Criticità: Formazione non adeguata dei docenti curricolari su tematiche di integrazione ed inclusione; Mancanza di strumenti per conoscere le reali necessità degli alunni iscritti nella nostra Mancanza di un vero supporto alle famiglie per la gestione condivisa di un efficace progetto di vita (in particolare per alunni con difficoltà, alunni in situazione di svantaggio economico-sociale, alunni stranieri) Punti di forza: Grande attenzione alle relazioni interpersonali e alla crescita personale e sociale degli alunni. Scuola realmente inclusiva relativamente a tutte le componenti scolastiche (Docenti – Personale ATA)



In relazione alle “Criticità”rilevate, individuate massimo quattro obiettivi di miglioramento tra quelli sotto elencati

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività ( questa parte è modificabile, si devono evidenziare le linee operative dell’istituto )

A. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Obiettivi: Rispondere alla priorità di Europa 2020 relativamente alla crescita inclusiva dei giovani, in particolare delle fasce a rischio sempre più numerose ("stranieri, minoranze etniche, adolescenti in situazioni di disagio, BES, DSA, Handicap, nuove povertà)per creare condizioni positive di sicurezza sociale, per promuovere l'istruzione e la riduzione della dispersione scolastica al fine di favorire la coesione sociale e territoriale e una economia con un alto tasso di occupazione.

Soggetti coinvolti: Istituzione Scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed enti locali territoriali (CNA, Camera di Commercio, PMI, Centro per l’Impiego).

Figure di riferimento per la scuola: Dirigente Scolastico, Funzione strumentale per l’integrazione,docente referente per l’inclusione, docenti di sostegno, referente BES e DSA, Collegio dei docenti,Consigli di Classe, G.L.I.

Modalità operative:

- alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

all’atto dell’iscrizione la famiglia presenta la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale

La scuola prende in carico l’alunno con disabilità e convoca il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo sull’alunno con disabilità,composto da: Dirigente scolastico o un suo delegato, i componenti dell’Unità Multidisciplinare

dell’ASL, i docenti curriculari e il docente di sostegno della classe, i genitori) con il compito di redigere il PDF e il PEI - Piano Educativo Individualizzato che va monitorato ed aggiornato periodicamente.

- alunni con “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento,anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, il ritardo mentale lieve,ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate.

I disturbi specifici di apprendimento (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) si distinguono

in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente, previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà, della documentazione sanitaria. La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato). Entro 3 mesi la scuola si impegna ad elaborare il PdP. Nella predisposizione del documento è fondamentale il coinvolgimento della famiglia. Nel PdP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C. decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie egli strumenti che si ritengano opportuni. Sulla base di tale documentazione, secondo le disposizioni vigenti, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo.

- alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale e



- alunni a rischio dispersione.

Il drop - out (ragazzi espulsi dal sistema di istruzione) sta diventando una nuova forma di disabilità.

Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Il docente referente per i BES coordina la rilevazione, da parte dei docenti, dei casi a rischio. I C.d.C. pianificano l’intervento specifico a livello di classe e, se necessario, predispongono il piano personalizzato anche per i singoli alunni. Gli interventi predisposti potranno anche avere carattere transitorio, al fine di verificare l’efficacia dell’intervento.

Una scuola veramente inclusiva non deve dimenticare gli alunni che rischia di perdere. A loro e anche agli altri, è rivolto un nuovo progetto da attivare: “Campo scuola”, che apre le porte della scuola di pomeriggio per supportare nello studio i ragazzi che hanno a disposizione meno risorse umane, strumentali ed economiche per il loro studio a casa.

Il modello di Programmazione di classe del nostro Istituto è strutturato con una sezione dettagliata riferita ai BES.

B. Strutturazione di percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

(target, modalità, tematiche, collaborazioni,…) Strutturazione di interventi di formazione basati sulle esigenze particolari che emergono durante l’anno scolastico, destinate a tutti i docenti, anche in collaborazione con enti e specialisti del territorio.

Il docente veramente inclusivo deve essere a conoscenza di tutte le specificità e problematicità che possono essere presenti in una classe, in modo da arricchire il percorso didattico proprio attingendo dalla molteplicità delle situazioni.

Tematiche principali:

- la normativa e le direttive su BES, DSA, inclusività

- metodologie didattiche e pedagogia inclusiva

-strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione

- nuove tecnologie per l'inclusione

-integrazione delle metodologie didattiche per affrontare i bisogni educativi, speciali e non

- integrazione alunni stranieri

C. Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive

(quali strategie, motivazione delle adozioni scelte tempi, strumenti,…)



D. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

E. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola

F. Ruolo delle famiglie

G. Ruolo della comunità e del territorio

H. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

E' emerso che gli alunni stranieri con il loro particolare percorso di vita, con il loro background migratorio, presentano a volte uno svantaggio che va colmato e contrastato. E' fondamentale coinvolgere da subito le famiglie per assisterle nella scelta della scuola, per facilitare la comunicazione con il territorio (attraverso mediatori culturali) ed agevolare l'inserimento sul territorio sia del ragazzo sia di tutta la famiglia attraverso il potenziamento dell'italiano L2. In ottemperanza del documento “Diverso da chi? Raccomandazioni per l’integrazione di alunni stranieri e per l’intercultura” redatto dall’Osservatorio Nazionale istituito nel 2014 ci si propone di: - organizzare corsi e laboratori pomeridiani volti a perfezionare la lingua 2, rivolti a studenti di lingua non italiana, anche in collaborazione con enti locali (associazioni del terzo settore, mediatori culturali); - ideare progetti e percorsi formativi che al tempo stesso favoriscano l’inclusione degli alunni stranieri e valorizzino la diversità delle culture; - dedicare accoglienza scolastica e sostegno linguistico e psicologico per minori stranieri non accompagnati.



I. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e continuità tra i diversi ordini di scuola

J. Promozione di un “Progetto di vita”

K. Valorizzazione delle risorse esistenti

L. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili ai variegati bisogni richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi le risorse della comunità scolastica ma anche che venga integrato con nuove progettazioni e percorsi aggiuntivi.

1) assegnazione di un organico di sostegno adeguato, assegnazione di un numero congruo di assistenti alla comunicazione ed educatori specialistici,

Prosecuzione di progetti di inclusione efficaci e significativi:

Progetto C.I.A.O. (Continuità, Integrazione, Accoglienza, Orientamento); orientamento per un progetto di vita, Alternanza scuola/lavoro;

2) Attivazione di nuovi progetti/attività inclusive.

- Finanziamento di corsi di formazione, attivazione di laboratori di potenziamento linguistico, risorse umane formate per la gestione dei sussidi e dei laboratori tecnologici



- Finanziamento di progetti per contrastare la dispersione scolastica.

M. Aspetti particolari da mettere in evidenza

Gruppo di lavoro che ha redatto il P.A.I: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Deliberato dal Collegio dei Docenti in data …………………………………………………………………………………………………………………………………….

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Giusti

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “U. POMILIO” · Socio Sanitario : Il Diplomato...

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