ESAMI DI STATO - buonarroti.tn.it · PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE 3.1...

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1 REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo” C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it ESAMI DI STATO a.s.2017/2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE 5^ Automazione sezione A AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018

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REPUBBLICA ITALIANA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo”

C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216

E.mail: [email protected] Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it

ESAMI DI STATO a.s.2017/2018

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE

5^ Automazione sezione A

AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018

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1. Sommario

2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO .............................................................. 3 2.1 Struttura e dati generali .................................................................................. 3 2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni ............................... 4

3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE ........................... 5 3.1 Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica articolazione Automazione ................ 5 3.2 Presentazione della classe .............................................................................. 6

3.2.1 Risultati ................................................................................................ 6

3.3 Piano di studio per il triennio ......................................................................... 7 3.4 Metodologia CLIL ......................................................................................... 7 3.5 Continuitàdidattica ......................................................................................... 8 3.6 Organizzazione delle attività .......................................................................... 9 3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma ............... 10 3.8 Tipologia delle attività formative ................................................................. 10

3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16.................................... 10

3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17.................................... 10

3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18.................................... 10

3.9 Criteri e strumenti della valutazione ............................................................. 11 3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato ................................................... 11 3.11 Rapporti con le famiglie ............................................................................... 11

4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO ......................................................... 12 5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI ........................................... 13

5.1 Materia: Italiano ........................................................................................... 13 5.2 Materia: Storia ............................................................................................ 21 5.3 Disciplina: Inglese ....................................................................................... 26 5.4 Disciplina: Matematica ................................................................................ 31 5.5 Disciplina: Scienze Motorie e sportive ......................................................... 34 5.6 Disciplina: Insegnamento Religione Cattolica .............................................. 39 5.7 Disciplina: Sistemi Automatici .................................................................... 42 5.8 Disciplina: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici ...... 47 5.9 Disciplina: Elettronica ed Elettrotecnica ..................................................... 51

6. ALLEGATI ...................................................................................................... 56 6.1 Testi simulazione prima prova ..................................................................... 57 6.2 Testi simulazione seconda prova .................................................................. 66 6.3 Testi simulazione terza prova ....................................................................... 68

7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE ........................................................................ 78 7.1 Griglia di valutazione per la prima prova ..................................................... 79 7.2 Griglia di valutazione seconda prova ........................................................... 80 7.3 Griglia di valutazione terza prova ................................................................ 82

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2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

2.1 Struttura e dati generali

Nei suoi oltre cento anni di storia l’ITT “Buonarrotiha svolto, nel contesto territoriale provinciale e regionale, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica. Con l’accorpamento con l’Istituto “A.Pozzo”nell’a.s. 2016-‘17 la scuola ha ampliato ulteriormente la sua offerta formativa divenendo l’Istituto superiore più grande della Provincia di Trento. Gli indirizzi presenti sono: Chimica Materiali e Biotecnologie, Informatica, Elettrotecnica ed Elettronica, Meccanica Meccatronica ed Energia eCostruzioni Ambiente e Territorio. L’Istituto è inserito in una città ricca di risorse, sia sotto l’aspetto socio economico sia sotto l’aspetto culturale e formativo, come testimoniano le numerose associazioni culturali, di volontariato, facoltà universitarie e biblioteche dislocate su tutto il territorio comunale. L’attenzione dell’Istituto al contesto socioeconomico è attestata dai molteplici legami con la realtà produttiva territoriale nel settore industriale, artigianale, edile, ambientale e dei serviziattraverso una qualificata progettazione e l’attivazione di numerosi tirocini curricolari in Alternanza Scuola-Lavoro. In particolare, l’azione educativa e formativa condotta dai docenti è finalizzata alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il saper fare e l’agire, con particolare attenzione all’autonoma capacità critica e di giudizio. Il curricolo è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali: 1. un’aggiornata cultura tecnico-tecnologica che è alla base dell’apprendimento delle

conoscenze disciplinari e dell’esercizio delle competenze previste per consentire allo studente sia di orientarsi ed inserirsi proficuamente nella realtà economica e produttiva sia di accedere a corsi universitari;

2. l’esercizio di competenze culturali e professionali che permettano agli studenti di inserirsi in un contesto europeo, anche attraverso l’apprendimento delle lingue, i tirocini e gli scambi con altre realtà scolastiche;

3. il rilievo all’ambito umanistico che conserva un ruolo di primo piano per il suo valore fondante nella formazione culturale;

4. la costante attenzione all’esperienza di vita che l’alunno affronta negli anni cruciali della formazione della sua personalità con l’attivazione di iniziative e progetti mirati alla promozione del benessere psicofisico degli studenti e alla valorizzazione della componente femminile.

Le 74 classi dell’Istituto sono suddivise come segue:

13 classi prime 12 classi seconde 14 classi terze 17 classi quarte (più una quarta serale) 16 classi quinte (più una quinta serale).

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Affrontano l’Esame di Stato nell’a.s. 2017/2018:

2 classi Chimica e materiali, 1 classe Chimica biotecnologie ambientali, 1 classe Chimica biotecnologie sanitarie, 1 classe Automazione, 2 classi Elettrotecnica, 3 classi Informatica, 3 classi Meccanica e meccatronica 2 classi Costruzioni ambiente e territorio 1 classe Geotecnico 1 classe serale Costruzioni ambiente e territorio.

L’Istituto è dotato complessivamente di 49 laboratori, reparti e aule speciali; vi lavorano211docenti e 71 collaboratori ATA tra assistenti di laboratorio, personale amministrativo e collaboratori scolastici.

2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni Gli studenti provengono da famiglie che si collocano sia nell’area del lavoro dipendente sia del lavoro autonomo e della piccola e media impresa.Non manca una componente afferente alla libera professione, soprattutto per quanto riguarda le professioni tecniche. L’ITT “Buonarroti-Pozzo” ha da sempre un rilievo provinciale e, per alcuni indirizzi, regionale; infatti, in particolar modo nelle specializzazioni del triennio, accoglie alunni provenienti da tutta la Provincia e oltre. Ciò comporta un diffuso pendolarismo che riguarda circa il 70% degli studenti, con un conseguente aggravio dei tempi necessari per raggiungere la scuola. Nei vari indirizzi gli studenti provengono, oltre che dalle classi seconde interne, soprattutto da Rovereto, Tione, Riva del Garda,Cles, Pergine Valsugana e Cavalese.

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3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE

3.1 IndirizzoElettronica ed Elettrotecnica articolazione Automazione

Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:

• ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

• nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici. Nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. L’articolazione di Automazione fornisce una preparazione interdisciplinare che integra le più avanzate tecnologie dell’automatica, della elettronica e dell’informatica per progettare dispositivi e sistemi atti al controllo automatico di macchine, impianti, robot. Si approfondisce in particolare: l’elettronica digitale/analogica, la programmazione dei microcontrollori, PLC e FPGA, i sensori e il loro interfacciamento, gli attuatori, la trasmissione dati.

Al termine del quinto anno lo studente è in grado di:

• operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;

• sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici;

• utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; • integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

• intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

• nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

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3.2 Presentazione della classe La classe 5 ^ AUA è attualmente costituita da 14 studenti, 13 maschi e una studentessa, che hanno percorso insieme l’intero triennio del corso di automazione e hanno raggiunto una preparazione complessivamente soddisfacente. Alla classe terza erano iscritti 23 studenti alcuni dei quali non hanno concluso purtroppo positivamente l’anno scolastico. La classe si presentava molto disomogenea sia nella preparazione che nell’impegno, nella motivazione e nella partecipazione al dialogo educativo; nonostante i ripetuti richiami e interventi di sostegno alcuni studenti hanno continuato a manifestare un atteggiamento poco responsabile, affrontando l’attività didattica in modo superficiale e discontinuo, non raggiungendo pertanto una preparazione adeguata a frequentare la classe quarta. L’anno successivo la classe, costituita da 15 studenti in quanto uno studente si era iscritto ad altro istituto, ha dimostrato di essere generalmente motivata, collaborativa, di aderire con discreto entusiasmo alle proposte didattiche e ha raggiunto una buona preparazione complessiva. Gli studenti hanno affrontato positivamente anche le esperienze di stage scuola-lavoro, svolgendo gli incarichi con serietà e instaurando buoni rapporti con il personale delle aziende. Allo scrutinio finale della quarta 4 studenti sono stati ammessi in quinta con carenze formative, successivamente tutte superate, 10 senza alcuna carenza e 1 studente non è stato ammesso. Anche in questo ultimo anno scolastico il percorso didattico è stato complessivamente positivo; tuttavia, mentre alcuni studenti con il proprio impegno costante e la capacità di lavorare anche autonomamente hanno migliorato sensibilmente conoscenze, abilità e competenze, per una parte della classe non sempre l’impegno è stato commisurato alle potenzialità o alla necessità di superare incertezze in alcune discipline. Dal punto di vista del profitto quasi un terzo della classe ha raggiunto risultati soddisfacenti, in alcuni casi ottimi, in tutte le discipline, mentre una parte della classe ha raggiunto risultati sufficienti o buoni in diverse discipline, ma presenta fragilità o ha raggiunto una preparazione superficiale in alcuni ambiti. La classe ha compiuto nel triennio un percorso di maturazione personale e crescita formativa complessivamente positivo, stabilendo rapporti corretti al proprio interno e con i docenti. Gli insegnanti, nella quasi totalità dei casi, hanno svolto l’attività didattica con continuità triennale e hanno pertanto potuto seguire con particolare attenzione il percorso degli studenti verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 3.2.1 Risultati ISCRITTI PROMOSSI CON C.F. RESPINTI RITIRATI/

TRASFERITI CLASSE 3a 23 16 7 7 CLASSE 4a 15 14 4 1

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3.3 Piano di studio per il triennio

Materia d’insegnamento Orario settimanale Prove III IV V

Religione 1 1 1 O Educazione fisica 2 2 2 P Lingua e lettere italiane 4 4 4 S/O Storia 2 2 2 O Inglese 3 3 3 S/O Matematica e complementi 4 4 3 S/O Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

5(3) 6(3) 7(3) S/O/P

Elettrotecnica ed elettronica 7(3) 6(3) 6 (3) S/O/P Sistemi automatici 7(4) 7(3) 7(3) S/O/P

Totale ore settimanali 35 35 35

Le ore indicate tra parentesi sono di compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.

3.4 Metodologia CLIL In accordo con le scelte operate a livello provinciale anche il nostro Istituto ha favorito e promosso una serie importante di investimenti educativi nell’apprendimento integrato di disciplina e lingua (CLIL) e in quello dell’apprendimento delle lingue inglese e tedesca, lavorando sul rafforzamento delle competenze linguistiche e metodologiche dei docenti di discipline non linguistiche ed investendo sulla crescita linguistica degli studenti. In questo contesto sono stati attuate delle programmazioni in lingua inglese sulle seguenti discipline non linguistiche come da schema seguente. a.s. Disciplina/e coinvolta/e Ore Presenza

Madrelingua

2015/16 Elettrotecnica ed Elettronica 20 no

2016/17

2017/18 Sistemi automatici 40 no

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Nel corrente anno scolastico nell’ambito della Materia Sistemi Automatici la classe ha completato un modulo di 40 ore in modalità Clil. Dal punto di vista metodologico è stata utilizzata una didattica di tipo fortemente laboratoriale con lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità della disciplina interessata. La classe è risultata sempre molto partecipe e pronta a lavorare in gruppi e singolarmente. Le lezioni sono cominciate con il ripasso della piattaforma di programmazione Arduino con cui si è poi lavorato per tutta la durata delle lezioni in questa modalità. Le lezioni prevedevano una parte teorica e di ragionamento da parte dello studente e una parte più pratica in cui lo studente applicava la teoria appresa ad un progetto. 3.5 Continuitàdidattica

Materia

3 AUA 2015/2016

4AUA

2016/2017

5 AUA

2017/2018 Religione Federico Moser Federico Moser Federico Moser Scienze motorie e sportive Paola Comai Paola Comai Paola Comai Lingua e lettere italiane Daniela Marchetti Daniela Marchetti Daniela Marchetti Storia Daniela Marchetti Daniela Marchetti Daniela Marchetti Lingua straniera: inglese Roberta Cella Roberta Cella Roberta Cella Matematica e complementi Corrado Giacomelli Corrado Giacomelli Corrado Giacomelli Elettrotecnica ed Elettronica Marco Martinelli Elisa Mangia Giulio Briani Laboratorio di Elettrotecnica ed Elettronica

Giuseppe Russo Riccardo Castiglione Mauro Passerini

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici (TPSEE)

Riccardo Lunelli

Riccardo Lunelli

Riccardo Lunelli

Laboratorio di TPSEE Nicola Bressan Nicola Bressan Nicola Bressan Sistemi automatici Giulio Briani Giulio Briani Antonio Renna Laboratorio di Sistemi automatici Giulio Bruni Nicola Pugliese Giacomo Quagliarella

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3.6 Organizzazione delle attività All’inizio dell’anno scolastico, con l’approvazione della Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche, il Consiglio di Classe ha definito e condiviso il patto formativo con la classe, gli obiettivi cognitivi, formativi e metodologici, gli strumenti di osservazione e di verifica dei processi di apprendimento, la programmazione di attività integrative. Il Consiglio di classe ha presentato il Piano di lavoro, ossia la sintesi fra le varie discipline, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi generali e la scansione temporale, tenuto conto delle effettive caratteristiche e potenzialità degli studenti. Di seguito si elencano tali obiettivi generali interdisciplinari, comportamentali e cognitivi, declinati sulle 8 Competenze di cittadinanza, come da normativa ministeriale.

1) Imparare ad imparare. Utilizzare strumenti e mezzi specifici per organizzare il proprio apprendimento. Valutare il proprio comportamento e le proprie risorse nei processi di acquisizione delle

conoscenze.

2) Progettare. Utilizzare le conoscenze apprese per stabilire obiettivi realistici e adeguati al lavoro

progettato. Verificare autonomamente i risultati raggiunti, cogliendone le eventuali criticità.

3) Comunicare.

Migliorare nell’esposizione orale e scritta le competenze in lingua italiana, strumento indispensabile alla corretta comunicazione nel contesto scolastico ed extrascolastico e, in prospettiva, nell’ambito lavorativo.

Potenziare le competenze comunicative nella lingua inglese. Comprendere e decodificare in modo autonomo messaggi di genere e complessità diversi,

utilizzando linguaggi differenti (verbale, matematico, scientifico, simbolico...) e supporti cartacei, informatici, multimediali.

4) Collaborare e partecipare.

Interagire in modo costruttivo con il gruppo classe, non prevaricando e rispettando tempi e punti di vista diversi.

Gestire la conflittualità attraverso una mediazione costruttiva.

5) Agire in modo autonomo e responsabile. Sapersi inserire in modo attivo nella società, consapevole dei propri diritti, riconoscendo al

contempo quelli altrui, i limiti, le regole, le responsabilità.

6) Risolvere problemi. Individuare le fonti da cui acquisire informazioni e le risorse adeguate alla soluzione di

problemi.

7) Individuare collegamenti e relazioni. Comprendere i legami tra i diversi saperi; applicare conoscenze e competenze in modo

trasversale.

8) Acquisire ed interpretare l’informazione. Acquisire ed interpretare criticamente le informazioni ricevute/ricercate da fonti di tipologie

diverse, valutarne l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti e opinioni. Compiere le inferenze necessarie alla comprensione dei concetti, eventi e dati presenti in

testi diversificati. Collocare in modo pertinente e coerente concetti, eventi, dati all’interno del sistema di

riferimento ad essi relativo.

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3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma

Per quanto riguarda l’ASL già dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto si è attivato per espletare quanto previsto dalla normativa. La attività svolte sono state diverse nei vari indirizzi e nelle singole classi e si possono riassumere nelle seguenti tipologie: seminari, incontri formativi con esperti, tirocini presso aziende o enti pubblici sia durante il periodo delle attività curricolari sia durante l’estate. Ogni studente ha compilato un elenco dettagliato e puntuale delle attività svolte nell’arco del triennio. Per quanto riguarda l’orientamento post diploma l’Istituto ha organizzato alcune attività interne e ha aderito alle proposte offerte dalle facoltà dell’Università di Trento e limitrofe nonché dall’Alta Formazione. 3.8 Tipologia delle attività formative 3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16 Durante l’anno scolastico sono state proposte e realizzate le seguenti attività integrative:

Progetto multidisciplinare Sensor ITT in collaborazione con ricercatori della Fondazione FBK

Visita ai laboratori dell’università di Ferrara nell’ambito del progetto ‘Domosens’ Visita all’azienda Finstral di Borgo Valsugana Educazione di genere, ‘Posto occupato’ Progetto salute sulle nuove dipendenze Laboratorio didattico al Muse Uscita didattica in montagna con ciaspole

3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17

Progetto Sensitt in collaborazione con ricercatori della Fondazione FBK Educazione di genere Sicurezza sulle strade Partecipazione al progetto Telescopi orbitanti Corso di sci/snowboard Uscita didattica al Flying Park Corso di tennis Viaggio di istruzione a Monaco Progetto Public Speaking

3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18

Visita guidata al Vittoriale Progetto Primo Soccorso Fiera MECSPE (tecnologie per l'innovazione - industrie 4.0) a Parma Progetto Innovazione e Entrepreneurship Incontro col Museo Storico Incontro parte del progetto ‘On the road, sulle rotte dei migranti’ Uscita Rafting Val di Sole

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3.9 Criteri e strumenti della valutazione

Il Consiglio di classe ha fatto propri, con i necessari adattamenti richiesti dalle singole materie, i criteri, gli indicatori e le corrispondenze, fra i livelli raggiunti e i voti decimali, previsti dal Progetto di Istituto. Il Collegio dei docenti ha adottato anche per l’anno scolastico in corso il quadrimestre e, di conseguenza, la valutazione infraquadrimestrale. I singoli insegnanti, inoltre, hanno discusso, all’interno dei dipartimenti didattici le problematiche specifiche della didattica disciplinare e della relativa valutazione, definendo i necessari raccordi per garantire un minimo di uniformità.

I criteri di valutazione adottati dal Consiglio di Classe corrispondono a quelli sottoscritti in sede di programmazione annuale. Concorrono alla valutazione: impegno, partecipazione all’attività didattica, metodo di studio, progresso, situazione personale, frequenza.

I criteri di valutazione vengono applicati utilizzando la scala decimale.

3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato

In ottemperanza a quanto disposto nell’art. 2, comma 1 dell’O.M. n° 26 del 15 marzo

2007, in sede di scrutino finale il Consiglio di Classe formulerà un giudizio di ammissione per

tutti gli studenti anche al fine di fornire alla Commissione d’esame gli elementi per una più

completa conoscenza di ciascun candidato. Si presterà particolare attenzione a motivare le

decisioni assunte nel caso di non ammissione ovvero nel caso di ammissione in presenza di

carenze formative non saldate e/o di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.

3.11 Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono stati in genere frequenti e positivi e, comunque, tali da

consentire ad ogni genitore interessato di avere un quadro completo e tempestivo dell’andamento

scolastico del proprio figlio, anche grazie all’utilizzo del registro elettronico e alle udienze generali

convocate secondo un calendario pubblicato sul sito di Istituto.

Quando è stato necessario, il Consiglio di classe e i singoli insegnanti si sono avvalsi delle

comunicazioni dirette alla famiglia per segnalare eventuali problemi. Qualora sia emersa la

necessità di un incontro prolungato per particolari problematiche, il genitore ha fissato un

appuntamento con il coordinatore di classe o con l’insegnante interessato. Su richiesta dei

rappresentanti di classe, inoltre, è stato possibile convocare una riunione di tutti i genitori con il

coordinatore di classe. Al termine delle attività didattiche è stato fissato un colloquio con i

coordinatori di classe per gli studenti con carenze formative e/o non ammessi alla classe

successiva.

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4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO

Approvato dal Consiglio di classe della 5^ Automazione A il giorno 2 maggio 2018, affisso all’Albo d’Istituto il 15maggio 2018. IRC Federico Moser

ITALIANO Daniela Marchetti

STORIA Daniela Marchetti

INGLESE Roberta Cella

MATEMATICA Corrado Giacomelli

SISTEMI AUTOMATICI Antonio Renna Giacomo Quagliarella

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Giulio Briani Mauro Passerini

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (TPSEE)

Riccardo Lunelli Nicola Bressan

SCIENZE MOTORIE SPORTIVE Paola Comai

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5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI

5.1 Materia:Italiano

RELAZIONE FINALEdella prof.ssa Daniela Marchetti

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 14 alunni.

Anche in questa classe assunto fin dal terzo anno l’insegnamento di Italiano e Storia.

Gli studenti non sono sempre stati motivati e desiderosi di apprendere gli argomenti e spesso hanno

espresso una partecipazione disordinata e poco costruttiva, almeno fintanto che non si sono amalgamati,

all’interno del gruppo classe.

Nel complesso, l'esperienza è stata generalmente positiva, anche se diversi sono stati l’impegno,

l’interesse e le personali attitudini, pertanto la preparazione non è stata omogenea, in quanto ciascuno

studente si è posto, con un differente atteggiamento di fronte allo studio di materie prettamente teoriche e

si sono evidenziati gruppi con percorsi scolastici, competenze linguistiche e diversi livelli di capacità.

Alcuni studenti hanno dedicato alle materie umanistiche un impegno costante, serio e produttivo,

supportato da un bagaglio lessicale già ampio e hanno mostrato di saper esprimere con chiarezza gli

argomenti proposti, utilizzando linguaggi specifici, sempre appropriati, con stile personale e creativo,

meritando un giusto riconoscimento del lavoro svolto, delle conoscenze acquisite e delle abilità maturate.

Un consistente gruppo di alunni conosce adeguatamente i contenuti, mostra un apprezzabile livello di

acquisizione della maggior parte delle competenze, avendo anche sviluppato specifiche capacità

linguistiche.

Risulta ridotta la presenza di studenti che hanno evidenziato un bagaglio nozionistico più limitato, hanno

recepito gli stimoli al miglioramento delle loro capacità e conoscenze, attuando degli sforzi per acquisire

quelle abilità linguistiche capaci di far esprimere al meglio il proprio pensiero e talvolta, necessitano di

qualche indicazione per orientarsi attraverso epoche e concetti e nella stesura delle varie tipologie di

scrittura proposte dall' Esame di Stato.

Si distinguono alcuni studenti con una ottima preparazione, capaci di rielaborazioni originali, creativi con

valutazione autonoma dei contenuti, molto positivi nel commento ai testi, nella conoscenza diacronica dei

fenomeni letterari e nello stabilire collegamenti interdisciplinari. In ogni caso si può affermare che, nel

complesso, il profitto della classe è discreto e tutti gli alunni hanno acquisito gli strumenti idonei alla

comprensione e all’interpretazione dei testi letterari e si sono abituati a pianificare il proprio lavoro e

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sanno esprimere il proprio pensiero argomentandolo in modo logico, seppur con diverse attitudini e a

diversi livelli.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO

DELLA DISCIPLINA Tenendo conto degli orientamenti del Dipartimento di lettere triennio e in relazione alla programmazione

curriculare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi.

Per quanto riguarda le Competenze:

Educazione linguistica e alla testualità.

Potenziare le competenze relative alla lingua parlata (organizzazione dei contenuti in un testo orale

coerente ed adeguato allo scopo comunicativo). Acquisire le capacità di sostenere il colloquio previsto

dall’Esame di Stato.

Potenziare le competenze alla lingua scritta (testuali,linguistiche ) con particolare attenzione alle tipologie

previste dall’Esame di Stato.

Migliorare l’utilizzo della terminologia specifica.

Strategie per la lettura e l’interpretazione del testo letterario.

Avere la consapevolezza delle componenti del fatto letterario: genere,periodizzazione e poetiche.

Sviluppo delle capacità di decodificazione ed interpretazione di un testo letterario.

Analisi testuale: livello formale, tematico e loro relazione; interpretare il testo, ricostruire ideologia e

poetica dell’autore a partire dagli elementi rilevati.

Analisi intertestuale: confronto a livello tematico e/o formale tra testi diversi (dello stesso autore o di

autori diversi).

Riconoscere le varie fasi nella produzione di un autore.

Sviluppare abilità di contestualizzazione storica di un testo.

Sviluppare interesse per le problematiche culturali e per la lettura personale

Per quanto riguarda le Conoscenze: Linee della letteratura italiana dal Positivismo al secondo dopoguerra.

Peculiarità di autori e testi significativi del periodo sopra indicato.

Per quanto riguarda le Abilità: Analisi e comprensione dei testi, riflessione sulla letteratura e la sua prospettiva storica, padronanza del

mezzo linguistico nella ricezione e nella riproduzione scritta ed orale. Si è cercato, in particolare, di

portare gli alunni ad essere in grado di saper cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più

rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica nella tradizione letteraria italiana, e di

utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie.

L’insegnamento dell’Italiano è stato finalizzato a creare le condizioni e a predisporre gli strumenti

attraverso i quali lo studente potesse trasformarsi in un lettore attento e consapevole, in possesso di

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capacità valutative ed orientato ad occuparsi in modo autonomo e permanente della sua “formazione”

anche oltre alla scuola. L’intento è stato quello di porre le basi per la crescita di un individuo protagonista

delle proprie scelte che, sulla base di una convinta interiorizzazione della propria identità culturale e della

conoscenza di altre ‘culture’ nello spazio e nel tempo, riuscisse non solo a “leggere” il mondo nel quale

vive, ma ad intervenire costruttivamente sulla sua realtà.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

La maggior parte delle lezioni sono state frontali; in alcuni casi ho ritenuto opportuno integrarle

con apporti interattivi. Il proposito era di offrire agli studenti non tanto un bagaglio di

informazioni quantitativamente ampio, bensì un insieme organico di criteri e suggerimenti

capaci di suscitare in loro, alla lettura del testo, possibilità di attualizzazione ed una maggiore

consapevolezza del valore di un'opera. Gli strumenti per un arricchimento del linguaggio degli studenti e per uno stimolo alla

discussione, si sono articolati in una metodologia didattica così strutturata:

a) sistematica lettura in classe di ciascuna opera, come primo momento di riflessione,

supportato da delucidazioni e spiegazioni ritenute essenziali per una corretta interpretazione

del fatto letterario, oltre che per l'affinamento delle capacità critiche;

b) rilettura a casa dell'opera, supporto indispensabile per una rielaborazione personale dei

contenuti, prima, e per una loro assimilazione;

c) esposizione orale in classe, da parte degli studenti, di quanto acquisito nelle fasi precedenti. .

4. MATERIALI UTILIZZATI Sono stati utilizzati il libro di testo, articoli di giornale, approfondimenti su internet.

5. RISULTATI RAGGIUNTI Nel complesso i risultati sono stati piuttosto soddisfacenti, anche se non in maniera costante

nel corso dell’anno scolastico . Alcuni argomenti di Letteratura hanno incontrato il loro

favore più di altri, soprattutto quelli legati al Positivismo e Decadentismo.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Le valutazioni scritte si sono basate su almeno due temi al quadrimestre. Ogni prova, modulata

su quella che avrebbe potuto essere la traccia di Stato, ha permesso la scelta fra argomenti di

carattere storico, sociale, tecnico-scientifico, letterario e d’attualità. Inoltre, ho ritenuto

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opportuno approfondire la tipologia B, perché più complessa nelle forme di articolo/saggio

breve. Ho invitato gli studenti ad approfondire la comprensione complessiva delle opere, ad

analizzarne il testo in chiave storico-sociologica, ad esprimere le loro considerazioni sul

linguaggio delle opere prese in considerazione; il tutto impostato secondo uno schema di

domande che prevedevano risposte brevi e concrete, o considerazioni più ampie.

Per la valutazione delle prove scritte, mi sono avvalsa di una griglia di valutazione elaborata in

sede di dipartimento e ricavata sul modello proposto dall'Invalsi. Essa tiene conto dei seguenti

indicatori di competenze: testuali, grammaticali, lessicali-semantiche, ideative (vedasi griglia

allegata).

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PROGRAMMA FINALE SOCIETA’ E CULTURA NELL’ITALIA UNITA.

La periodizzazione. Il secondo Ottocento: la periodizzazione.

Il difficile esordio dell’Italia unita. Arretratezza ed eterogeneità dello scenario nazionale. L’arretratezza

economica e sociale. La disparità fra Nord e Sud. Il brigantaggio. Le “Italie economiche”. L’emigrazione. Il positivismo, una filosofia del progresso. Il positivismo e l’ideologia del progresso. Da Comte a Darwin.

Positivismo e ideologie politiche. Positivismo, arte e letteratura. Strumentalizzazione del darwinismo. Colonizzazione e colonialismo: significati e momenti storici dei termini d’uso.Naturalismo e Verismo:

contesti storici e sociali (analogie e differenze)

DUE GRANDI INNOVATORI: Balzac e Maupassant

La morte di un avaro (dal romanzo Eugenie Grandet), di H.de Balzac (da sito internet Zanichelli online)

GUY de MAUPASSANT

Ritratti di borghesia “piccola”: La collana, (da sito internet)

IL NATURALISMO E IL VERISMO

Le poetiche del naturalismo e del verismo. II positivismo: scientismo, determinismo, sviluppo delle scienze

sociali. Il contesto storico: la “questione sociale”. Il naturalismo francese. J’ accuse,di Zola: la denuncia

letteraria. Ottimismo e fiducia nella scienza. La poetica del verismo: dal metodo scientifico ai “documenti

umani”. I veristi e il canone dell’impersonalità. Il pessimismo dei veristi: il progresso , una macchina che

stritola i più deboli. Il mondo rurale, oggetto privilegiato di indagine. Il regionalismo, una necessità storica.

GIOVANNI VERGA

Dalla Sicilia al continente (e ritorno). Premessa. La famiglia. Gli anni fiorentino-catanesi. Il periodo

milanese. La scoperta del naturalismo. Il decennio dei capolavori. Il ritorno in Sicilia.

Vita dei campi e Novelle. Mastro-don Gesualdo ( soltanto la trama del romanzo).Verismo e pessimismo.

Le Novelle rusticane. L’ideale dell’ostrica., la miseria del meridione. Le tecniche narrative e lo stile. Il “ciclo

dei vinti”. Da Vita dei campi e Novelle rusticane; La roba. La lupa. Gli orfani. Analisi delle figure femminili delle

novelle. Da Mastro-don Gesualdo, La morte di Gesualdo (analisi del brano antologico)

CULTURA TRA OTTO E NOVECENTO

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La reazione al positivismo e la filosofia della crisi. La reazione al positivismo. Scienza e ragione non

spiegano tutto. Il contesto storico letterario della crisi di fine secolo. La coscienza della crisi: Nietzsche e il

superuomo.

SIMBOLISMO E DECADENTISMO

La poetica del decadentismo e del simbolismo. La nozione di “decadentismo”. Decadentismo e simbolismo

in Francia (cenni). Decadentismo vs Positivismo. La sensibilità decadente: il bohèmien, il dandy (soltanto

definizioni e contesti).

Baudelaire e i “poeti maledetti”.

DaI fiori del male: Corrispondenze, Spleen, Una carogna (testo poetico, in internet)

GIOVANNI PASCOLI

Una vita “ingabbiata”. Infanzia, giovinezza e lutti. Studi e politica. La ricostruzione e la crisi del nido. La

crisi del nido e la poesia. Il lavoro e la morte. La poetica e il linguaggio. Pascoli: un innovatore. Il fanciullino e la natura a-logica della poesia. La

metafora del fanciullino e la scoperta dell’infanzia. Myricae e Canti di Castelvecchio

Da Il fanciullino, La poetica del fanciullino (III). Da Myricae, X agosto. Da Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno. La mia sera

GABRIELE D’ANNUNZIO

L’esteta dalla vita inimitabile. Dongiovanni, esteta, avventuriero e soldato. Infanzia, formazione e

“promozione” letteraria. Il periodo romano. L’”esilio” francese. Il poeta soldato: il ritorno in Italia e la

guerra. Il dopoguerra: da Fiume al Vittoriale (la classe ha partecipato alla visita al Vittoriale). Il panismo dannunziano.

Da Alcyone, La pioggia nel pineto. La sera fiesolana.

Il piacere (la trama del romanzo). Lettura del brano antologico: Il ritratto di un esteta

L’ETA’ DELLE AVANGUARDIE

La poetica delle avanguardie storiche. La stagione delle avanguardie. Il futurismo: l' età delle macchine.

“Lo schiaffo ed il pugno”: un sano vitalismo contro lo psicologismo morboso. Il futurismo vuole bandire

tutta l’arte del passato. “Parole in libertà” e “immaginazione senza fili”: le tecniche dei futuristi. Il futurismo

in Italia. F.T.Marinetti, Manifesto del futurismo (testo da internet, contenuto non integrale)

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Letteratura e psicanalisi: Sigmund Freud e la scoperta dell'inconscio.

Kafka, vita e opere: Il castello ed Il processo (soltanto i contenuti, in sintesi).

La metamorfosi.

Il Caos del mondo: Pirandello e Svevo

Pirandello: una biografia illuminante ed enigmatica. La formazione. A Roma: l'esordio letterario e il

matrimonio. IL nuovo secolo: la crisi familiare. Guerra e dopoguerra: l'attività teatrale. Il successo mondiale,

l'adesione al fascismo e il premio Nobel. L'ideologia e i temi di Pirandello. Il dolore e l'insensatezza della

condizione umana. La maschera: apparenza e realtà. Uno schema interpretativo: Vita e Forma. Perdita di

identità e relativismo. Il dolore della consapevolezza. Il paradosso della pazzia.

La poetica dell'umorismo. Il compito dello scrittore: osservare, svelare, denunciare. Pietà e solidarietà. Il

tema del grottesco. L'umorismo e il sentimento del contrario. Pirandello narratore:Il treno ha fischiato. La patente.

Il fu Mattia Pascal (soltanto trama dell’opera), il personaggio di Adriano Meis e la finzione.

Letture antologiche: Premessa, Cambio treno. Uno, nessuno e centomila (soltanto trama dell'opera).

ITALO SVEVO

L'impiegato Ettore Schmitz. Una vita tra affari e letteratura. Un riconoscimento tardivo.

Il tema novecentesco dell'inettitudine.

La coscienza di Zeno: la nuova forma del romanzo. Zeno, un personaggio poliedrico e complesso. La

malattia e la coscienza di Zeno. Siamo tutti malati: la soggettività dell'autore e la salute degli altri. Un inetto

“fortunato”. Trama dell’opera:” La Coscienza di Zeno” .

L’ultima sigaretta (lettura)

Un rapporto conflittuale (lettura) Una catastrofe inaudita (lettura)

GIUSEPPE UNGARETTI

Lo spirito nuovo della poesia. L’Allegria: il più radicale rinnovamento formale della poesia del Novecento.

La guerra e la consapevolezza di sé. Una poesia colta e letteraria. La poetica della parola. Da L’Allegria:

In memoria (testo antologico)

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Soldati (testo antologico)

Veglia (testo antologico)

San Martino del Carso (testo antologico) L’ERMETISMO

La nozione di ermetismo.

I temi dell’ermetismo: il negativo, l’attesa di una rigenerazione metafisica. La “poesia pura”. Le tecniche

della poesia ermetica: analogia, simbolismo, polisemia. Ermetismo e fascismo.

EUGENIO MONTALE

Un testimone del nostro tempo. Il posto di Montale nella poesia moderna. Il rifiuto del fascismo e di ogni

mitologia consolatoria.

Ossi di seppia. Gli ossi di seppia e il disagio dell’uomo contemporaneo. Il “male di vivere” e la ricerca del

“varco”. Da Ossi di seppia; Spesso il male di vivere. I limoni. Meriggiare pallido e assorto.

Testo in adozione: Laboratorio di Letteratura (vol. 3)di Marta Sambugar-Gabriella Salà

. Edizioni, La Nuova Italia

Allegata griglia di valutazione utilizzata nella correzione degli elaborati di Italiano.

RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE

21

5.2 Materia: Storia

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Daniela Marchetti

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 14 studenti. Diversamente da Italiano, da subito la materia è risultata più

interessante, il che mi ha permesso di raggiungere più facilmente gli obbiettivi della disciplina, che sono

state quelle di un utilizzo del lessico storico, politico ed economico, essenziale per una comprensione e

descrizione dei fenomeni storici. Di una acquisizione delle principali articolazioni dei processi e dei

fenomeni storici, relativi ai contenuti dei programmi e la ricostruzione della narrazione degli eventi,

individuazione dei nessi fondamentali e dei rapporti che collegano il fenomeno storico al contesto in cui

si colloca ed alle dinamiche ad esso presente

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

La materia mi ha consentito di approfondire percorsi di lavoro che sono stati occasione di

approfondimento con la storia contemporanea, in particolare quella legata all’alternanza S/L,

soprattutto quando si è trattato di analizzare le fonti energetiche, nel corso del ‘900 (elettricità e

petrolio). Anzi, la trasversalità in quanto metodologia di lavoro in classe, ha portato numerosi

ragazzi a leggere il quotidiano per cercare di stabilire dei nessi tra il presente ed il passato

recente italiano, europeo ed extra-europeo.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

La maggior parte delle lezioni sono state frontali; in alcuni casi ho ritenuto opportuno integrarle

con apporti interattivi. Il proposito era di offrire agli studenti non tanto un bagaglio di

informazioni quantitativamente ampio, bensì un insieme organico di criteri e suggerimenti

capaci di suscitare in loro, alla lettura del testo, possibilità di attualizzazione ed una maggiore

consapevolezza del valore di un'opera. Gli strumenti per un arricchimento del linguaggio degli studenti e per uno stimolo alla

discussione, si sono articolati in una metodologia didattica così strutturata:

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a) sistematica lettura in classe di ciascuna opera, come primo momento di riflessione,

supportato da delucidazioni e spiegazioni ritenute essenziali per una corretta interpretazione del

fatto letterario, oltre che per l'affinamento delle capacità critiche;

b) rilettura a casa dell'opera, supporto indispensabile per una rielaborazione personale dei

contenuti, prima, e per una loro assimilazione;

c) esposizione orale in classe, da parte degli studenti, di quanto acquisito nelle fasi precedenti. .

4. MATERIALI UTILIZZATI Sono stati utilizzati prevalentemente il libro di testo, articoli di quotidiano, filmati di Rai1 Storia

(in internet), curati da Paolo Mieli.

5. RISULTATI RAGGIUNTI La classe ha maturato buone capacità logiche di analisi e sintesi, con conseguenti risultati più che discreti,

anche gli alunni che, inizialmente mostravano alcune difficoltà espressive, hanno colmato le loro lacune,

raggiungendo soddisfacenti risultati. All’interno della classe vi è la presenza di alcuni elementi con

ottimo giudizio.

Il programma svolto è cronologicamente esteso dalla prima guerra mondiale alla Costituzione della

Repubblica italiana, facendo riferimento agli avvenimenti degli Stati stranieri come: emigrazione, forme

di totalitarismi, crisi degli equilibri europei.

Ho evidenziato le personalità di Mussolini e di Hitler, massimi artefici della seconda guerra mondiale,

mediante letture e filmati delle loro biografie.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Le lezioni sono state frontali, volte a presentare gli argomenti nel loro generale inquadramento critico e

storiografico, attraverso il testo scolastico, con delucidazioni e spiegazioni, ritenute essenziali per una

corretta interpretazione del fatto storico, rilettura a casa e rielaborazione personale dei contenuti prima e

per una loro assimilazione; esposizione orale in classe da parte degli studenti, di quanto acquisito nelle

fasi precedenti.

Il testo è stato integrato con documenti critici presenti nel manuale. Lo strumento di verifica è stato quello

orale e interpretato come valutazione del raggiungimento, da parte degli allievi, degli obiettivi didattici. Gli alunni hanno acquisito una più che sufficiente conoscenza dei fatti storici e sono in grado di adoperare

concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali e di possedere gli elementi

fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata e di saperli interpretare abbastanza

criticamente Nel complesso, il profitto è quasi buono.

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PROGRAMMA FINALE La Seconda rivoluzione industriale e l'Europa alla vigilia della Grande Guerra. La nascita del

concetto di “massa” nel Novecento.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Tensioni e alleanze tra le potenze europee: allargamento dei mercati, colonialismo e imperialismo.

Definizione di “stato”, “nazione”, “patria”, “identità”.

Il sistema delle alleanze. La politica di potenza tedesca. Guerre simmetriche e asimmetriche.

La nascita dei partiti politici, come entità funzionali alla crescita dell’idea di “nazione”.

La polveriera balcanica (la classe ha partecipato ad un percorso di approfondimento sulla questione

balcanica, con Tommaso Baldo, del Museo storico Trentino. In particolare, è stato trattato il problema del

popolo curdo, e delle guerrigliere peshmerga).

LA DINAMICA MILITARE DEL CONFLITTO

L’ attentato di Sarajevo. La guerra di trincea. Guerra e tecnologia: l’iprite.

La guerra di logoramento. La guerra totale.

Il crollo della Russia e l’intervento degli Stati Uniti. Significato storico dell’intervento americano. La fine del

conflitto. Il trattato di Versailles.

IL PROBLEMA DELL’INTERVENTO

La scelta della neutralità. I sostenitori della neutralità. Gli interventisti di sinistra. I nazionalisti. Gli

intellettuali.

L’ITALIA IN GUERRA

IL Patto di Londra. L’entrata in guerra. Le operazioni militari. La disfatta di Caporetto. L’ultimo anno di

guerra.

GLI ITALIANI IN GUERRA

L’apparato repressivo delle autorità. La propaganda.

I RUGGENTI ANNI VENTI NEGLI STATI UNITI

L’industria americana negli anni Venti. Il taylorismo. L’inizio della grande depressione. Dimensioni e

significato storico della crisi. Il New Deal.

IL COMUNISMO IN RUSSIA (solo mappa e sintesi, del capitolo 7)

L’arretratezza della Russia. La rivoluzione del febbraio 1917.

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IL FASCISMO IN ITALIA

Le delusioni della vittoria. La situazione economica e sociale. Il Partito popolare italiano. L’occupazione

delle fabbriche. L’ultimo governo Giolitti. Benito Mussolini e il perché del totalitarismo imperfetto. Il

programma dei Fasci di combattimento. Lo squadrismo agrario. Caratteristiche delle squadre d’azione. La

nascita del Partito nazionale fascista. La marcia su Roma. Il delitto Matteotti. La distruzione dello stato

liberale. La nazione e lo stato. Mobilitazione delle masse e stato totalitario. Il Duce, lo stato e il partito. La

costruzione dello stato totalitario. L’uomo nuovo fascista e le leggi razziali. La politica economica del

regime.

IL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA

La sconfitta militare. Il Trattato di pace. L’inflazione del 1923 e la crisi del 1929. Adolf Hitler e la NSDAP.

Il pangermanesimo e la teoria dello “spazio vitale”. Il bolscevismo giudaico. Il totalitarismo perfetto del

nazionalsocialismo. Nazionalsocialismo e fascismo. L’ascesa del partito nazista. La presa del potere e

l’incendio del Reichstag. Il popolo e l’individuo. L’assunzione dei pieni poteri. Il ruolo del Fuhrer. Funzione

razziale dello stato. Il potere delle SS. Il Fronte del lavoro. Il problema della disoccupazione. I costi della

ripresa economica. Economia e politica nel Terzo Reich.

IL PROCESSO DI DISTRUZIONE DEGLI EBREI

Le fasi del processo di distruzione. La discriminazione degli ebrei tedeschi. Ghetti in Polonia, massacri in

Russia. I centri di sterminio. Le camere a gas di Auschwitz-Birkenau. I lager.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Le origini del conflitto. La Società delle Nazioni. La politica estera tedesca negli anni 1933-1936. La

conquista italiana dell’Etiopia. La politica estera tedesca negli anni 1937-1938. Il patto Ribbentrop-Molotov.

La guerra lampo. L’intervento sovietico. La guerra in Occidente nel 1940. L’attacco tedesco all’Unione

Sovietica. L’arresto dell’offensiva sul fronte orientale. Il progressivo allargamento del conflitto nel 1941.

L’entrata in guerra del Giappone. Estate 1944: sbarco in Normandia e offensiva sovietica. La fine della

guerra in Europa. Il 27 gennaio 1945 e la Giornata della Memoria. Il lancio dell’atomica.

L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

La non belligeranza. L’intervento. La guerra parallela. Le sconfitte del 1942-1943. Il fronte interno. Lo

sbarco in Sicilia degli alleati. La caduta del fascismo. L’armistizio dell’8 settembre. La Repubblica Sociale

Italiana. La Resistenza nel Nord Italia. Le stragi dell’estate 1944. La fine della guerra in Italia.

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L’ORDINE BIPOLARE

La Conferenza di Yalta. La nascita dell’ONU. Il processo di Norimberga. Il Piano Marshall. La cattura di

Eichmann, il contabile della soluzione finale e il processo di Gerusalemme. La guerra fredda.

L’ITALIA REPUBBLICANA

Il dopo- guerra in Italia. Le elezioni del 1948.

Testo in adozione: Il segno della storia (volume 3), di G. De Luna-M. Meriggi RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE

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5.3 Disciplina: Inglese

RELAZIONE FINALE della prof. sa Roberta Cella

1. PRESENTAZIONE DELLACLASSE La classe ha dimostrato nel triennio un discreto interesse per la disciplina e ha partecipato positivamente alle varie attività didattiche proposte. Tutti gli studenti hanno migliorato progressivamente conoscenze e competenze comunicative ed hanno raggiunto una preparazione soddisfacente, in alcuni casi ottima, in particolare nelle abilità di reading e speaking. Anche nella forma scritta gli studenti sono generalmente in grado di comunicare efficacemente, ma per alcuni l’incidenza di errori grammaticali e sintattici talora riduce la validità del contenuto.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA - Potenziare le competenze comunicative nelle quattro abilità reading, writing, speaking,

listening; - Acquisire consapevolezza del proprio processo di apprendimento e strategie consone a

promuoverlo; - Utilizzare in modo personale e critico il materiale didattico e informativo; - Operare in modo efficace sia individualmente che in gruppo; - Ampliare i propri orizzonti culturali, anche in ottica internazionale.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO - Lezione frontale - Analisi dei testi - Lavoro di gruppo - Ricerche online - Simulazioni di situazioni comunicative - Riflessioni grammaticali e sintattiche

Nella programmazione ho cercato di assecondare gli interessi degli studenti e il collegamento con altre discipline, in particolare con le materie di indirizzo. Gli studenti sono stati sollecitati a trattare gli argomenti in modo personale e critico, valorizzando le competenze tecnico-scientifiche raggiunte. Una parte delle lezioni si è svolta in aula informatica per la consultazione di materiale autentico aggiornato, sia di carattere tecnico che riguardante argomenti di attualità. Durante queste lezioni sono inoltre stati svolti esercizi personalizzati per il recupero delle lacune linguistiche o di perfezionamento del livello e simulazioni di prove di certificazione linguistica B1/ B2.

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4. MATERIALI UTILIZZATI Oltre ai libri di testo e ai dizionari, è stato utilizzato internet, preziosa fonte di materiale tecnico specifico e di argomenti di attualità, presentati in forme diverse, spesso interattive.

Sono state somministrate inoltre fotocopie di articoli, di esercizi e di prove di livello.

5. RISULTATI RAGGIUNTI La maggioranza degli studenti ha raggiunto una preparazione soddisfacente ed è in grado di:

- Comprendere messaggi orali e scritti di carattere generale - Comprendere materiale scritto e orale di carattere tecnico - Produrre materiale scritto di carattere generale e tecnico come relazioni, definizioni, lettere, descrizioni - Esprimersi oralmente su argomenti di carattere generale e di carattere tecnico

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Le conoscenze e competenze acquisite sono state valutate mediante verifiche scritte ed orali. Per le verifiche scritte sono state assegnati: -questionari -relazioni -descrizioni -lettura e comprensione di testi -esercizi e test di livello B1/B2 Le verifiche orali svolte individualmente e durante l’attività di conversazione hanno compreso: -descrizioni -definizioni -traduzione di materiale tecnico -commenti, argomentazioni, valutazioni La valutazione complessiva è stata determinata da: - Conoscenza degli argomenti - Capacità esporli in modo coerente - Capacità di argomentazione - Capacità di rielaborazione personale - Uso della lingua comprensibile, corretto e di registro adeguato

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CLASSE 5 AUTOMAZIONE SEZIONE A

PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE Anno scolastico 2017-2018

Docente: Roberta Cella Argomenti di inglese tecnico, dal testo in adozione English for new technology: UNIT 1 Electric energy

- Atoms and electrons - Conductors and insulators - The battery - Types of battery - History of electricity

(pagg. 8-15) Superconductors The electric car that uses its body as a rechargeable battery

(pagg. 17, 18 and material from websites) UNIT 3 Electromagnetism and motors

Electric cars Electric cars: advantages and disadvantages How a hybrid car works

(pagg. 39-41) UNIT 4 Generating electricity

Renewable energy: water and wind Renewable energy: sun and earth Our energy future

(pagg. 50, 51, 52, 54, 55) UNIT 5 Distributing electricity

Dangers of electricity Act in emergencies Safety signs Work safely with electricity

(pagg. 64-67) Maglev: the transport of the future? (pag. 69 e material dal web)

UNIT 9 Automation

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What is automation (pag. 109) How automation works (pag. 110) How a robot works Robots in manufacturing Artificial intelligence

(pagg. 114-118) Automation at home, domotics (pag. 122)

UNIT 11 Computer software

Alan Turing and ‘intelligent machines’ (pag. 143)

UNIT 15 Computer networks and the internet 1 Online dangers Use the internet safely

(pagg. 200,201) UNIT 16 Computer networks and the internet 2

E-commerce (pag. 210) Amazon-go (articoli e materiale audiovisivo dal web)

UNIT 17 Employment

The letter of application The interview

(pagg.224-226)

Grammatica e sintassi, Testo in adozione: Gateway destination B2 Oltre alla revisione delle strutture grammaticali e sintattiche studiate negli anni precedenti, sono stati presentati ed approfonditi in particolare i seguenti argomenti:

Discorso indiretto Forma passiva Frasi condizionali Verbi modali

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Argomenti di ordine generale

Esperienze scolastiche, lavorative, formative Progetti per il futuro Prospettive di impiego L’esperienza scuola-lavoro Il corso di primo soccorso La sicurezza sul lavoro e a scuola

Alcuni studenti hanno inoltre preparato e presentato un argomento a scelta libera. RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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5.4 Disciplina: Matematica

RELAZIONE FINALEdel prof. Corrado Giacomelli.

1. PRESENTAZIONE DELLACLASSE La classe, costituita da 14 allievi, è maturata sensibilmente nel passaggio dalla quarta alla quinta consolidando ulteriormente la sua struttura. Ciò ha permesso di affrontare con sistematicità il programma di matematica, senza tralasciare gli argomenti più impegnativi. Le lezioni, nel corso dell’intero anno, si sono svolte in un clima sereno che ha favorito lo svolgimento di quasi tutti i temi indicati nel piano di lavoro preventivo. Gli alunni, durante le attività, sono stati collaborativi, partecipi ed interessati alle proposte dell’insegnante anche se non tutti hanno mostrato regolarità nello studio e continuità nell’impegno.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

Gli obiettivi minimi da raggiungere al termine dell’anno scolastico sono le conoscenze teoriche e la padronanza dei calcoli relativi ai seguenti argomenti:

- Elementi di analisi: Calcolo integrale con applicazioni.

Equazioni differenziali. Serie

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Strategie. Nella trattazione degli argomenti sono state privilegiate le idee accompagnate da uno sviluppo della teoria che consentisse di cogliere l’importanza del pensiero matematico nonché i legami fra il calcolo differenziale e quello integrale.

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Metodologia: Lezioni frontali e dialogate; esercitazioni mirate (al consolidamento delle conoscenze delle tecniche e delle procedure, al recupero delle conoscenze, all’organizzazione delle informazioni, all’estrapolazione di elementi comuni e caratterizzanti nelle situazioni problematiche, a cogliere collegamenti); formulazioni di ipotesi di lavoro e verifica della fattibilità; scomposizione di problemi in sottoproblemi; analisi e soluzione di problemi complessi; ricerca di più soluzioni ad un problema con confronto e discussione sulla percorribilità delle scelte fatte. Cenni sull’evoluzione e le conquiste del pensiero matematico e spazio ai collegamenti interdisciplinari.

4. MATERIALI UTILIZZATI Dispense predisposte dall’insegnante.

5. RISULTATI RAGGIUNTI Nella classe la componente più numerosa è costituita da alunni che hanno ottenuto risultati positivi con alcuni studenti che hanno raggiunto ottimi livelli. Infine, vanno segnalati alcuni alunni che hanno dimostrato una certa superficialità nel metodo e nello studio e che si presentano con una preparazione piuttosto disomogenea.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Sono stati utilizzati esercizi alla lavagna e verifiche scritte anche sotto forma di domande aperte. Ciò ha consentito all'insegnante, in base ai risultati ottenuti, di rivedere l'azione didattica, eventualmente modificandola.

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Gli elaborati sono stati strutturati in modo da poter rilevare capacità di analisi, di calcolo e capacità di comunicazione. Per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità si è fatto riferimento a quanto previsto in merito dal dipartimento.

Nella valutazione quadrimestrale si è tenuto conto per ciascun allievo, oltre che del livello di preparazione raggiunto, anche di quello di partenza, dei processi di apprendimento e non ultimi, dell'impegno e della partecipazione alle lezioni.

PROGRAMMA FINALE. 1) Integrali definiti e indefiniti. 2) Applicazioni dell’integrale. 3) Calcolo combinatorio e calcolo delle probabilità (introduzione). 4) Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili.

Equazioni differenziali del primo ordine lineari. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti omogenee e non omogenee.

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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5.5 Disciplina:Scienze Motorie e sportive

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Paola Comai

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5^AUA

La classe, composta da 14 studenti, seppur eterogena al sua interno, ha

partecipato con interesse alle attività proposte durante l’anno. Tutti hanno

dimostrato correttezza ed educazione nei rapporti interpersonali e con il

docente. La frequenza, nel complesso, è stata regolare per quasi tutti gli

studenti. Alcuni studenti hanno evidenziato particolare attitudine per la

disciplina ottenendo anche ottimi risultati nel corso del triennio.

OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL'INTERNO DELLA DISCIPLINA

L’attività didattica è stata articolata sulla base degli obiettivi disciplinari

concordati nelle riunioni di Dipartimento. In particolare si è cercato:

- il rispetto nei confronti delle persone: alunni, docenti e tutto il personale

della scuola;

- il rispetto delle regole (in particolare rispetto degli orari, delle norme

riguardanti le assenze, le giustificazioni...);

- la puntualità nelle consegne;

- il rispetto delle strutture scolastiche (palestra, arredi, servizi);

- lo sviluppo del senso di responsabilità sia individuale sia collettiva

(correttezza di comportamento nei giochi sportivi);

- la capacità di intervenire in un dialogo in modo ordinato e produttivo;

- la consapevolezza dei propri diritti e doveri sia in ambito scolastico sia al di

fuori della scuola;

- lo sviluppo dello spirito critico;

- la disponibilità al confronto;

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- il saper riflettere sui propri punti di forza e di debolezza;

- l’acquisizione e la gestione di un efficace metodo di lavoro;

- l’acquisizione della consapevolezza del valore formativo ed educativo

dell'attività sportiva.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Considerata l’età adulta degli allievi ed il grado di preparazione, l’insegnamento è stato

impartito con metodo analitico e fin dove possibile individualizzato.

MATERIALI UTILIZZATI Sono stati utilizzati tutti i grandi e piccoli attrezzi presenti in palestra, palloni

delle varie discipline sportive e la dispensa per il Primo soccorso. Nel corso

dell’anno si sono utilizzati anche gli spazi esterni alla scuola con attività svolte

in ambiente naturale.

RISULTATI RAGGIUNTI Quasi tutti gli alunni hanno saputo riorganizzare in modo personale le

conoscenze e le competenze, trasformandole in capacità che permettono loro

di conoscere, regolare e accedere ad un discreto controllo del movimento.

Durante le lezioni pratiche sono state date informazioni legate agli aspetti

teorici della materia, riguardanti in particolare regolamenti e arbitraggi dei

principali giochi sportivi.

Hanno migliorato la padronanza e il controllo corporeo

Hanno sviluppato capacità coordinative, articolari e equilibrio

Hanno sviluppato capacità di relazionarsi con gli altri in modo

corretto e con giusto agonismo

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Hanno sviluppato la capacità di osservare e riconoscere i propri

limiti, di capire che il risultato non va valutato in termini assoluti

bensì in riferimento al percorso svolto.

Quasi tutti hanno saputo riorganizzare in modo personale le

conoscenze e le competenze.

MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Tenuto conto che la valutazione dell’attività motoria appartiene alla categoria

delle “produzioni complesse” per le quali è difficile definire esclusivamente

criteri oggettivi, si sono adottati test riguardanti le unità didattiche specifiche e

si sono valutati interesse per la disciplina e assiduità nella frequenza e

partecipazione. Agli studenti con esoneri temporanei o parziali, o con

giustificazioni, sono stati affidati compiti di arbitraggio e di collaborazione

nella realizzazione delle lezioni.

PROGRAMMA FINALE

In riferimento alla programmazione dell’attività curricolare sono stati

perseguiti i seguenti obiettivi relativi a conoscenze, competenze e abilità,

considerando l’eterogeneità degli studenti e differenziando quindi in fasce di

profitto:

Tecnica e didattica di giochi di squadra: pallacanestro,

pallavolo, calcio a cinque, badminton, palla tamburello,frisbee e

tennis tavolo.

Uso di piccoli e grandi attrezzi

Tecnica di esercizi a corpo libero (mobilità articolare,

coordinazione, equilibrio, stretching, esercizi posturali)

Attività con test di valutazione relative alla capacità condizionali (resistenza,

velocità, forza).

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Corpo libero: esercizi di mobilizzazione articolare e stretching; esercizi

di potenziamento organico generale e specifico; andature e balzi;

esercitazioni di destrezza e di ritmo; coordinazione generale e

specifica; esercizi di equilibrio statico.

Pallavolo: fondamentali individuali e di squadra, fase di gioco.

Pallacanestro: fondamentali individuali e di squadra (terzo tempo, dai

e vai, dai e segui), fase di gioco.

Calcio e calcetto: regolamento, arbitraggio, organizzazione autonoma

di una partita.

Tennis tavolo: gioco individuale e in doppio.

Badminton: fondamentali, gioco individuale e in doppio

Frisbee: fondamentali di gioco, regole e svolgimento partita

Pallatamburello: fondamentali di gioco diritto, rovescio e colpi al volo.

Regole di gioco.

Circuit training: utilizzi di grandi e piccoli attrezzi in circuiti di

riscaldamento e potenziamento organico a carico naturale.

Utilizzo di Test: test di resistenza 20min., test di coordinazione con

la funicella, test di forza addominale sui 30 sec., test di forza arti

superiori.

Sala pesi: uso delle macchine da muscolazione, esercitazioni

individuali per interesse.

Primo soccorso:organizzato nell’ambito del Progetto di Educazione

alla Salute dell’Istituto. Gli interventi sono tenuti da esperti esterni –

operatori del 112 per un totale di sei ore (due teoria – quattro pratica).

Agli studenti è stata messa a disposizione una dispensa.

Arrampicata sportiva: approccio alla disciplina attraverso l’uso della

parete di boulder

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Uscita in ambiente naturale Rafting sul Noce:conoscenza delle

tecniche di base della conduzione del gommone e dei comportamenti

base di sicurezza in acqua.

Nello svolgimento del programma, considerate le situazioni che lo

hanno favorito o limitato, quali interesse da parte degli studenti per le

varie attività, l’attitudine specifica degli stessi, le capacità motorie, le

attrezzature a disposizione in palestra e nel piazzale si è ritenuto

importante dare ampio spazio all’attività sportiva. Questo oltre ad

essere stato un ottimo stimolo allenante dal punto di vista del

potenziamento fisiologico e del miglioramento nella rielaborazione degli

schemi motori, ha favorito l’autonomia e la capacità organizzativa, i

rapporti fra gli studenti e il senso di responsabilità.

VALUTAZIONE

Tenuto conto che la valutazione dell’attività motoria appartiene alla

categoria delle “produzioni complesse” per le quali è difficile definire

esclusivamente criteri oggettivi, si sono adottati test riguardanti le unità

didattiche specifiche e si sono valutati interesse per la disciplina e

assiduità nella frequenza e partecipazione. Il corso di Primo Soccorso è

stato valutato tramite test a risposta multipla.

RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE

Prof.ssa Paola Comai

39

5.6 Disciplina: Insegnamento Religione Cattolica

RELAZIONE FINALE del prof. Federico Moser

1. PRESENTAZIONE DELLACLASSE

Nel corso del triennio la classe ha raggiunto un buon livello di conoscenza della disciplina, acquisendo, pur in modo differenziato, un discreto livello di competenza. La partecipazione è stata positiva e gradualmente sempre più propositiva fino a raggiungere nella classe quinta un buon livello, sia nell'interesse alle tematiche proposte che nella capacità critica espressa.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

I programmi ministeriali per l'I.R.C. nella scuola secondaria superiore non entrano nel merito delle diverse aree di specializzazione attualmente esistenti. La totale responsabilità di definire ed attuare la programmazione è affidata ai docenti. Per programmare le finalità, gli obiettivi e i contenuti dell'I.R.C. la norma legislativa ricorda al docente di rapportarsi ai seguenti elementi del processo scolastico: * le esigenze e le caratteristiche del processo formativo dell'adolescente e del giovane; * gli approcci diversi e i contributi offerti dalle altre discipline. L'I.R.C. ha voluto quindi contribuire, in quest'anno scolastico, insieme alle altre discipline al pieno sviluppo della personalità dello studente. In particolare ha cercato di sollecitare gli studenti a riconoscere l'importanza di: a) comprendere azioni responsabili verso di sé e verso gli altri b) imparare a valutare i propri atteggiamenti c) usare delle opportunità scolastiche per crescere d) porsi domande sul senso dell'esistenza e) scegliere valori verso cui orientarsi

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3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

I contenuti sono stati scelti secondo i seguenti principi educativo - didattici: a) MEDIAZIONE : tra le esigenze degli studenti, i programmi ministeriali, l'approccio esperienziale - induttivo, storico - comparativo e l'interdisciplinarietà; b) CORRELAZIONE : tra esperienze degli allievi e il dato cristiano per una comprensione approfondita; c) CONFRONTO : tra la fede cristiana e i valori vissuti nella storia dei popoli. 4. MATERIALI UTILIZZATI

In particolar modo si è proposta: - la ricerca su tematiche interessanti, in gruppo; - la presentazione orale dei contenuti da parte dell'insegnante; - la riflessione personale e di gruppo su "verità" della fede cristiana; - l'apprendimento mediante sussidi audiovisivi moderni e aggiornati; - l'esposizione critica delle proprie idee sui dati religiosi.

5. RISULTATI RAGGIUNTI Attraverso l'itinerario didattico gli alunni hanno potuto acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita. Sono abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali della Tradizione cristiana; a conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificatamente cattolico. Sono sufficientemente capaci di confronto fra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni ed i vari sistemi di significato. Sono in grado di comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

I metodi d'insegnamento privilegiati sono stati quelli esperienziali - induttivi per mezzo dei quali si stimolano e si coinvolgono gli allievi ad un approfondimento attivo e significativo. Le modalità: - compiti su obiettivi - lettura di un lavoro personale con valutazione della classe - altre eventuali verifiche suggerite da situazioni particolari

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PROGRAMMA FINALE - La Bioetica: Morale religiosa e laica; La persona umana; Problematiche specifiche (Fecondazione assistita, trapianti, eutanasia, clonazione). - Escatologia: Il concetto di morte; I “Novissimi”; L’escatologia nelle religioni; Sviluppi attuali e tematiche aperte. - Etica sociale: Sviluppo storico del tema nella riflessione della Chiesa; Concilio Vaticano II; Magistero di Giovanni Paolo II. Sono state dedicate inoltre alcune lezioni alla discussione ed approfondimento di argomenti di attualità religiosa proposti dagli studenti.

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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5.7 Disciplina: Sistemi Automatici

RELAZIONE FINALE

del prof. Renna Antonio e del prof. Quagliarella Giacomo

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe si è contraddistinta per aver avuto sempre un comportamento corretto ed adeguato all'attività didattica. Tutti gli studenti della classe sono affiatati tra loro e collaborano alle attività proposte, soprattutto in laboratorio. La relazione con i docenti sempre corretta. Il rendimento complessivo della classe raggiunge mediamente la piena sufficienza, con qualche studente che si distingue rispetto alla media sia per impegno che per rendimento. Per qualche altro studente si deve segnalare una maggior difficoltà nell'apprendimento della disciplina, anche a causa di uno studio non sempre costante.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

Applicare nello studio e nella progettazione di sistemi di controllo i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica, utilizzando la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di progettazione e misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche dei sistemi di controllo e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione ed interfacciamento. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali, anche in lingua inglese. Sviluppo della capacità di problem solving:ricerca dei dati e delle procedure prese dalle varie fonti (libri,web,manuali) e corretta interpretazione ed uso degli stessi all’interno della soluzione di un problema proposto.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

Lezione frontale e coinvolgimento degli studenti in lezioni partecipate, risoluzione di esercizi applicativi e di test riepilogativi su alcuni argomenti in gruppo. Laboratorio: parte delle lezioni sono state tenute utilizzando la metodologia CLIL. Le lezioni si differenziavano in una parte teorica e una

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pratica di laboratorio progettuale. 4. MATERIALI UTILIZZATI

Per lo svolgimento del corso è stato utilizzato il testo “Corso di Sistemi Automatici“ Vol.3 (HOEPLI, Cerri, Ortolani e Venturi) anche in versione ebook, integrato a volte con appositi appunti forniti dai docenti per lo studio e l’approfondimento di argomenti specifici. Inoltre sono stati utilizzati: lavagna, LIM, strumentazione del laboratorio di Sistemi, Computer e “Manuale di elettrotecnica elettronica e automazione” (HOEPLI).

5. RISULTATI RAGGIUNTI

I risultati della classe sono in generale più che soddisfacenti, per diversi studenti si denota l'acquisizione di un alto grado di autonomia nell' affrontare problemi di progettazione di sistemi automatizzati e spiccata propensione nel proporre e realizzare soluzioni anche particolarmente sofisticate ed evolute.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Le valutazioni durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate mediante verifiche orali, scritte e di laboratorio, tenendo conto il grado di interesse e partecipazione di ogni studente alle lezioni. Sono state, inoltre, previste duesimulazioni di terza prova dell’esame di stato,di cui si allegano le copie del testo, per permettere agli studenti di calarsi nel clima d’esame. Per valutare le verifiche e i lavori di laboratorio, oltre a far riferimento alle griglie di valutazione decise dal Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica, si è tenuto conto di quanto segue: correttezza e completezza delle informazioni; rispetto dei vincoli della traccia; analisi dei risultati; puntualità nelle consegne; impegno; partecipazione durante le attività di gruppo. Agli alunni al termine delle esperienze o gruppo di esperienze è stata richiesta una relazione o presentazione in Powerpoint redatta completamente in inglese.

PROGRAMMA FINALE di Sistemi Automatici 5AUA Schemi a blocchi di funzioni di trasferimento: Metodi di Semplificazione di schemi a blocchi.

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Ripasso delle trasformate di Laplace dei segnali canonici, della derivata e dell'integrale. Antitrasformata di Laplace. Metodo dei residui. Controllo Automatico: Controllo Automatico in anello aperto. Controllo automatico in anello chiuso: peculiarità del regolatore, attuatore e trasduttore. Analisi degli effetti della retroazione sul comportamento statico e dinamico dei sistemi. Comportamento dinamico del sistema del secondo ordine (Circuito RLC). Analisi del sistema del secondo ordine in base al fattore di smorzamento. Parametri caratteristici nel tempo della risposta al gradino del sistema del secondo ordine. Definizione di TIPO di un sistema. Calcolo dell'Errore di Regolazione: errore di posizione, velocità e accelerazione. Effetto della retroazione sui disturbi: reiezione dei disturbi sul ramo diretto di un anello di retroazione. reiezione dei disturbi sul ramo di retroazione. Regolatori PID. Analisi delle tre azioni Proporzionale, Integrale, e Derivativa dei regolatori PI D. Criteri di progetto e taratura dei regolatori PID: Metodo di Ziegler-Nichols. Controllo in anello chiuso di tipo ON-OFF. Controllo di potenza in corrente alternata: caratteristiche generali principio di funzionamento dei tiristori schema a blocchi di principio del convertitore controllato e del generatore di impulsi. Conversione analogico digitale: campionamento, teorema di Shannon e fenomeno di Aliasing. Armoniche e spettro di frequenza. Relazione tra tempo di conversione e tempo di campionamento nel ADC. Modalità SAMPLE-HOLD. Conversione Digitale-analogico. Schema realizzativo del DAC.

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Controllo digitale ad Anello Aperto Controllo digitale ad Anello Chiuso Diagrammi di Bode del modulo e della fase Analisi dei diagrammi di bode del sistema di secondo ordine in funzione del fattore di smorzamento. Diagrammi di Nyquist. Definizione di Margine di Fase e di Margine di Ampiezza e loro rappresentazione sui diagrammi di Nyquist e di Bode. Stabilità e stabilizzazione dei sistemi: Concetto di grado di stabilità dei sistemi. Funzione di trasferimento e stabilità: relazione tra mappa dei poli e tipo di stabilità o instabilità. Poli dominanti. Criteri di Nyquist: diagramma di Nyquist Completo, Criterio di Nyquist, criterio di Nyquist Ristretto. Criterio di Bode. Metodi di Stabilizzazione: riduzione del guadagno di anello Rete Anticipatrice Rete Ritardatrice Dimensionamento reti correttrici: rete ritardatrice e rete anticipatrice per miglioramento del margine di fase di un sistema. Analisi dei rispettivi vantaggi e svantaggi tra il metodo della riduzione del guadagno di anello, la rete correttrice anticipatrice e rete correttrice ritardatrice. Sensori e trasduttori. Generalità e parametri dei trasduttori: trasduttori analogici e digitali. Caratteristica statica: parametro di linearità, errore di Linearità, errore di Offset, Errore di Guadagno, Accuratezza, Precisione, Rangeability, Sensibilità, Risoluzione, errore di Quantizzazione, Taratura o Calibrazione, Isteresi, errore di Isteresi. Caratteristica Dinamica: nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza (pulsazione di taglio, ripple, distorsione) Sensori per il controllo di Livello: trasduttori ad ultrasuoni, a microonde, capacitivi, a conduttività. Sensori di prossimità: ad effetto Hall, sensori magnetici a contatto reed, ad induzione, capacitivi, pneumatici (solo principio base), ad ultrasuoni, optoelettronici. Sensori di temperatura: termistori, rivelatori RTD o termoresistenze, termocoppie. Sensori per controllo di posizione e spostamento (in particolare gli Encoder ottici). Sensore per il controllo di velocità: dinamo tachimetrica, ruota dentata con sensore di prossimità.

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PROGRAMMA FINALE di Laboratorio di Sistemi Automatici Arduino: caratteristiche, specifiche e variabili.

Arduino: modulazione di impulso (PWM), sensore di temperatura, applicazioni con

microcontrollore.

Progettazione di un termometro digitale usando il sensore LM35, LCD display 16X2 e

Arduino.

Caratteristiche e programmazione dei servomotori.

Creazione di un sistema automatico per la gestione del riscaldamento di un ambiente

chiuso.

Modulo bluetooth HC05 e Arduino, programmazione, librerie, caratteristiche.

Pilotaggio di un motore passo passo con Arduino.

Progettazione e creazione di un automa, ricerca informazioni tecniche di funzionamento di

sensori e attuatori usati, programmazione, pianificazionedel lavoro, test difunzionamento e

creazione della struttura. La creazione della tipologia di robot e le sue funzioni sono state

definite in autonomia dagli studenti. Presentazioni in lingua inglese a cadenza mensile sul

progetto e il suo svolgimento. RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI

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5.8Disciplina:Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici

Relazione finaledel prof. Lunelli Riccardo e del prof. Bressan Nicola

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe ha raggiunto livelli diversi riguardo agli obiettivi riguardanti le conoscenze, le capacità e le competenze. Circa un terzo degli studenti si sono dimostrati molto motivati e hanno raggiunto un ottimo livello di apprendimento. Pochi sono gli studenti che hanno incontrato grandi difficoltà nell'acquisire la capacità di organizzare lo studio e di affrontare in modo completo un progetto.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

- Abituarsi al confronto costruttivo ed al lavoro di squadra attraverso attività che prevedano il lavoro di gruppo;

- Sensibilizzare lo studente sull’importanza dell’uso di un lessico tecnico specifico e di forme espositive chiare e coerenti sia da un punto di vista logico che morfo-sintattico;

- Orientare sulle scelte operative per l’organizzazione di una presentazione multimediale di tipo tecnico e la sua esposizione;

- Consolidare l’abitudine al rispetto dei tempi di consegna dei lavori proposti; - Promuovere l’importanza della conoscenza dell’inglese nel campo tecnico (parte

della programmazione viene proposta in inglese); - Promuovere l’abitudine alla ricerca di soluzioni non precostituite.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

X GRUPPI DI LAVORO X RICERCHE ONLINE X ESERCITAZIONI GUIDATE X LETTURA DI DATA SHEET X ATTIVITA’ DI LABORATORIO X ATTIVITA’ DI SOSTEGNO X USO DI VARI IDE X DEBATE

Le lezioni di tipo frontale sono state condotte in modo partecipato per coniugare la spiegazione dell’insegnante con l’apporto delle osservazioni e delle riflessioni degli studenti, sollecitando le loro richieste di chiarimenti, discussioni ed approfondimenti. Le attività di laboratorio sono state svolte affrontando gli argomenti prestabiliti a gruppi con gli insegnanti (teorico e tecnico pratico) in funzione di supervisori e di “consulenti”. Le ore di “tutorato”, svolte nelle ore pomeridiane, hanno consentito agli studenti che l’hanno richiesto di integrare le spiegazioni degli insegnanti con chiarimenti, esercizi ed

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approcci personalizzati agli argomenti che presentavano maggiore difficoltà per lo studente.

4. MATERIALI UTILIZZATI

MANUALE DI ELETTROTECNICA ELETTRONICA E AUTOMAZIONE (HOEPLI) PIC18F8722 FAMILY DATA SHEET, MPLAB_XC8_PERIPHERAL_LIBRARIES, PIC18 EXPLORER BOARD USER'S GUIDE, DISPENSE, APPUNTI VARI, PRODOTTI MULTIMEDIALI, SOFTWARE DEDICATO.

5. RISULTATI RAGGIUNTI Gli studenti, con diversi livelli di autonomia e abilità, hanno:

- applicato nello studio di impianti e apparecchiature elettriche ed elettroniche diversi procedimenti professionali dell'elettrotecnica e dell'elettronica;

- utilizzato strumentazione di laboratorio, metodologie di progettazione e di realizzazione;

- analizzato tipologie e caratteristiche tecniche di macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche;

- operato nel rispetto delle normative inerenti la sicurezza del lavoro e degli ambienti;

- percorso buona parte dell'iter progettuale normale di un sistema automatico, partendo dai “dati di progetto” (forniti dal docente, in fase iniziale o su richiesta degli studenti) fino alla produzione della documentazione essenziale di progetto.

- utilizzato diversi linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti in particolare ai microcontrollori (PIC18F8722) e ai PLC (Modicon M241 Logic Controller).

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Interrogazioni orali, prove scritte e prove di laboratorio. Sono state considerate: la conoscenza dei temi proposti; l'esposizione coerente, corretta e ordinata; l'uso del lessico tecnico appropriato; l'uso di grafici e unità di misura corretti; la puntualità/rapidità nelle consegne; l'impegno nella ricerca di soluzioni originali ai problemi proposti; l'abilità nella ricerca e interpretazione di manuali e fogli tecnici; la partecipazione alle attività.

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PROGRAMMA FINALE

Programma svolto (in ordine cronologico). SFC ripasso dei "Comandi qualificati". SFC studio dei "Comandi di forzatura" e dei livelli di priorità dei grafcet. SFC il diagramma GEMMA: significato concettuale. SFC - GEMMA procedura D1 "Emergency stop"; procedura A5 "Prepare to run after

failure"; procedura A6 "Operative part initial state"; procedura A1"Stop in initial state"; procedura F4 “Unordered verification mode"; procedura F1 "Normal Operation"; procedura F2 "Preparation mode"; procedura A2 "Stop command in the end of cycle"

Laboratorio SFC/GEMMA

utilizzo del software SoMachine: esercizio - trapano verticale; esercizio – girello; esercizio - postazione di lavoro dotato di un trapano a colonna; esercizio - sistema di smistamento manufatti con tre nastri trasportatori serviti da un carrello con rispetto delle priorità.

Controlli risposta di un motore corrente continua in frequenza (velocità e posizione): il circuito equivalente elettro-meccanico; (calcolo numerico) con tensioni sinusoidali con pulsazione 0,2 - 2 - 20 - 200.

PIC18F8722 ripasso: program memory; data memory; instruction cycle; instructions set; Interrupts; Timer 0, 2, 3; PWM (CCP); Capture (CCP).

Laboratorio PIC18F8722

esercitazione utilizzando MPLAB ed Explorer Board: studio del codice XC8 per la visualizzazione sul display tramite il Port Expander.

Comunicazione la comunicazione seriale e parallela: la classificazione dei sistemi di trasmissione seriale.

Comunicazione Spi

livello fisico (segnali e conduttori) e livello logico (protocollo di trasmissione); i mode 0,1,2,3.

PIC18F8722 il module MASTER SYNCHRONOUS SERIAL PORT (MSSP). PIC18F8722 explorer board

il display LCD: piedinatura e istruzioni, suo controlloItramiteI/O PortExpander.

PIC18F8722 il module 10-BIT ANALOG-TO-DIGITAL CONVERTER (A/D). Laboratorio PIC18F8722 Explorer Board

esercitazione utilizzando MPLAB: studio del codice XC8 per la visualizzazione a livello sui led della tensione sul trimmer.

IMPIANTI ELETTRICI

Potenza convenzionale e corrente d’impiego. Fattore di utilizzazione.Fattore dicontemporaneità. Valutazione della potenza convenzionale dei gruppi di prese. Valutazione della potenza convenzionale dei motori elettrici. Valutazione della potenza convenzionale totale di un impianto. Uso della tabella "Caratteristicheelettriche di motori asincroni trifasi con rotore a gabbia". Metodi di calcolo "veloci" della potenza richiesta da un impianto. Linee elettriche: parametri longitudinali e parametri trasversali. La resistenza di linea. Metodo del dimensionamento della

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perdita di potenza. Metodo del dimensionamento della temperatura massima ammessa. Metodo della tensione massima ammissibile. Metodo della caduta di tensione unitaria. Sigle di designazione dei cavi. Modalità di posa dei cavi. Definizione e calcolo della portata di un cavo. Consultazione delle tabelle di I0, K1, K2.

MAT Avviamento stella triangolo manuale e temporizzata: circuito di potenza, di comando e di segnalazione. Diagramma corrente/velocità relativa e coppia/velocità relativa di un motore asincrono trifase in configurazione stella triangolo.

IMPIANTI ELETTRICI

Sovracorrenti di sovraccarico: andamento della temperatura di un cavo al sovraccarico.

Sovracorrente di cortocircuito: soluzione generale dell'equazione; andamento della componente permanente e unidirezionale della corrente di corto circuito. Il fattore di cresta. L'integrale di Joule. L'energia termica unitaria e l'approssimazione con l'introduzione della costante K; energia termica sopporta dal cavo; calcolo del coefficiente K; valori del coefficiente K (CEI 64/8-4); valori dell'energia specifica per cavi con conduttori di rame isolati in PVC ed EPR. Calcolo della corrente di corto circuito nelle linee di bassa tensione. Tabelle e diagrammi per la valutazione rapida delle correnti di cortocircuito. Corrente di corto circuito minima convenzionale. Il fusibile: caratteristiche, corrente convenzionale di intervento e di non intervento. Protezione di un cavo dal sovraccarico e dal cortocircuito tramite un fusibile gG. Considerazioni sulla protezione dei conduttori mediante interruttore magneto-termico.

Preparazione alla seconda prova dell'Esame di Stato.

Sistema automatico di misurazione dell'umidità percentuale di un ambiente. Svolgimento dell'esempio della seconda prova pubblicata dal MIUR - utilizzando il microcontrollore PIC18 (XC8) e il PLC (SFC). Correzione del tema della simulazione della seconda prova scritta.

Progettazione Fasi di lavoro di un progetto. La documentazione: preliminare, finale, esecutiva.

Progettazione Modalità di collaudo. Laboratorio MAT

Montaggio quadri avviamento stella triangolo temporizzato.

Laboratorio Lavoro alle tesine.

RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI

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5.9 Disciplina:Elettronica ed Elettrotecnica

Docente: prof. Giulio Briani I.t.p.: prof. Mauro Passerini

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Conosco la classe da tre anni (ho insegnato “Sistemi automatici” al terzo e quarto anno ed “Elettrotecnica ed elettronica” solo in quest’ultimo anno scolastico). Sono presenti in questa classe sia alunni che si sono sempre impegnati (sovente dotati di personale attitudine e passione nei confronti degli argomenti trattati), sia alunni che non hanno mai dimostrato di essere troppo interessati alla materia, così pure c’è chi si è invece interessato in modo più selettivo accontentandosi spesso di risultati al di sotto delle proprie possibilità: questo succedeva anche gli anni scorsi e per gli stessi alunni, sebbene con riferimento ad altra disciplina. Una maggiore maturazione ha finalmente determinato la fine di episodi comportamentali spiacevoli che si verificavano sovente durante gli anni scorsi. La frequenza può considerarsi soddisfacente e gli alunni assenti durante le verifiche in classe hanno sempre chiesto di recuperare la volta successiva. 2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA - Applicazione dei procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica nello studio e nella progettazione di impianti e apparecchiature. - Utilizzo della strumentazione di laboratorio e di settore e applicazione dei metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. - Analisi delle tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. - Redazione di relazioni tecniche e documentazione delle attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. 3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE Senza rinunciare alle lezioni frontali con l’ausilio dei più moderni strumenti (ad es. proiezione su LIM di vario materiale ecc.), spesso gli studenti sono, a turno, invitati a sviluppare alcune parti (dimostrazioni o esempi di progetto) alla lavagna, con i suggerimenti sia del sottoscritto che dei compagni dal posto, in modo molto libero e interattivo. In laboratorio si prediligono modalità di lavoro di gruppo (anche se a piccoli gruppi). 4. MATERIALI UTILIZZATI Nelle discipline tecnico-scientifiche è ormai normale consuetudine fruire dei contenuti della rete, sia per approfondire taluni argomenti, sia per informarsi sulle

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ultime novità del settore, oppure per accedere ai data-sheet dei produttori di componentistica che dettano spesso anche le regole e gli standard del settore. Pertan-to, soprattutto in laboratorio, la lezione si svolge spesso anche secondo modalità che alternano fasi di consultazione e visione di materiale a spiegazioni di natura più teorica. L’attività di laboratorio prevede da sempre l’utilizzo di macchine e componenti, a cui si aggiungono ultimamente e sempre più frequentemente le possibilità offerte dai simulatori. Il simulatore circuitale NI-Multisim è acquistato come parte del testo adottato, così come una versione limitata ma comunque potente del programma LabView, altri software specifici sono scaricabili gratuitamente. Si è anche incoraggiata la redazione e l’utilizzo durante la progettazione di un sintetico prontuario contenente i principali circuiti, dispositivi e le formule di progetto. 5. RISULTATI RAGGIUNTI Gli alunni hanno imparato a gestirsi e si sono visti dei miglioramenti anche nella continuità e nel metodo di studio rispetto ai livelli di partenza della terza. Quasi tutti gli alunni raggiungono un livello che dovrebbe permettere loro di affrontare con tranquillità l’Esame di Stato finale. Da segnalare anche un paio di eccellenze che hanno saputo sviluppare ottime capacità di collegamento tra i diversi argomenti e le diverse discipline, oltre ad avere ben acquisito solide basi specifiche della disciplina. 6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Nel primo quadrimestre sono state eseguite verifiche che prevedevano lavori anche complessi di analisi e progetto, vista la possibilità di scelta della materia per la seconda prova d’esame: dal momento in cui sono state rese note le materie d’esame, le prove sono state elaborate sul modello della terza prova deciso per le simulazioni. Si è seguita la griglia per le valutazioni e la conversione dei punteggi in voto (con legge lineare). Sono state effettuate altresì interrogazioni, durante tutto l’anno, sia di lunga che di breve durata.

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PROGRAMMA DI ELETTROTECNICA ED

ELETTRONICA

Condizionamento dei segnali Sistemi in retroazione con blocco diretto ad alto guadagno: effetti sul guadagno ad anello chiuso, amplificatore operazionale Configurazioni fondamentali con operazionali: invertente, non-invertente, buffer, differenziale, generatore di corrente, convertitore I/V Generazione di tensioni di riferimento: utilizzo di Zener, partitori e buffer Problemi di banda: prodotto guadagno-larghezza di banda (GBW), compensazione con polo dominante a bassa frequenza Tensione differenziale e di modo comune: definizione e calcolo del CMRR. Amplificatori di strumentazione: struttura interna, vantaggi delle soluzioni integrate. Uso del differenziale per il condizionamento dei segnali: adattamento della dinamica e compensazione dell’offset Condizionamento di sensori resistivi: misura di temperatura con iniezione di corrente costante, uso del ponte di Wheatstone con estensimetri e celle di carico Filtro passa basso del primo ordine Circuiti con retroazione positiva: la questione della stabilità, trigger di Schmitt invertente simmetrico. Misure digitali di frequenza: metodi a priorità di tempo e a priorità di frequenza Misure di capacità: uso del timer programmabile 555 come astabile e monostabile

Digitalizzazione dei segnali, acquisizione e distribuzione dei dati

Architettura delle catene di acquisizione Campionamento: analisi di Fourier, teorema di Shannon, fenomeno dell’aliasing, filtro di ricostruzione Realizzazione del Multiplexer analogico Realizzazione del Sample & Hold e sua necessità di impiego Quantizzazione e ricostruzione dei segnali nei convertitori A/D e D/A: definizioni delle grandezze, caratteristiche di trasferimento dei convertitori Convertitori D/A: partitore lineare, resistenze pesate, scala R-2R invertita Convertitori A/D: simultaneo (flash), a rampa digitale (scalinata), ad approssimazioni successive Architettura della catena di distribuzione dei segnali

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Alimentatori lineari stabilizzati Concetti di stabilizzazione e regolazione, ripple residuo Schema generale di un regolatore di tensione serie con operazionale di confronto: tensione di drop-out, circuiti di protezione Regolatori integrati a tre terminali e tensione fissa (78xx) Regolatori integrati a tre terminali e tensione variabile (LM317) Condensatori di ingresso/uscita e diodi di protezione Realizzazione di tensioni variabili con regolatori a tensione fissa Realizzazione e dimensionamento di generatori di corrente Schema a blocchi di un alimentatore completo

Conversione e controllo della potenza Generalità e classificazione degli apparati di conversione: raddrizzatori, chopper, inverter Conversione AC/DC con ponti a diodi raddrizzatori: valore medio, valore efficace, rendimento di conversione Funzionamento e vantaggio nella realizzazione trifase Dimensionamento della capacità di livellamento Comportamento per carichi induttivi, diodo volano Ponti raddrizzatori semicontrollati e totalmente controllati: valor medio della tensione in funzione dell’angolo di innesco Conversione AC/AC a frequenza di rete con uso di TRIAC: progetto di un Dimmer a controllo digitale Conversione DC/DC con chopper abbassatore (step–down): dimensionamento dell’induttanza Conversione DC/DC con chopper elevatore (step-up) Andamento di corrente e tensione nei chopper e calcolo della tensione di uscita in funzione del duty-cicle Chopper a due quadranti per il recupero dell’energia Ponte H (full-bridge converter): realizzazioni con transistori BJT e CMOS Schema del modulatore PWM (analogico e digitale) per il controllo del duty-cicle Conversione DC/AC con inverter a ponte H: generazione di onde quadre a due e tre livelli, uso della modulazione PWM per la generazione di sinusoidi negli inverter monofase

Azionamenti e motori Concetto di azionamento: schema generale di impiego, azionamento come sistema di controllo Definizione delle grandezze meccaniche e quadranti di funzionamento del motore

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Motori passo: principio di funzionamento (magneti permanenti, riluttanza variabile, ibridi), avvolgimenti bipolari e unipolari Controllo dei motori passo: passo intero (una o due fasi per volta), mezzo passo, amplificatori finali di potenza nei casi unipolare e bipolare, curve di pull-in e pull-out e calcolo della coppia di avviamento Motori CC: principio di funzionamento, tipi di eccitazione, circuito equivalente a regime, equazione di bilancio delle potenze, funzionamento a vuoto e a carico Controllo dei motori CC a eccitazione indipendente: schemi degli azionamenti con alimentazione di rete

Laboratorio Operazionali in configurazione invertente e non-invertente: simulazione, realizzazione e misure Realizzazione di un filtro passa basso Progetto e realizzazione di un circuito di trasduzione e condizionamento del segnale per un termistore NTC (senza linearizzazione) Simulazione e realizzazione di un DAC a resistenze pesate Simulazione di un ADC flash Regolatore serie con operazionale: progetto, simulazione e realizzazione del circuito Esame delle caratteristiche dei dispositivi per la separazione galvanica dei circuiti di controllo: foto-TRIAC e foto-transistor (optoisolatori); misure su circuito di sincronizzazione della tensione di rete realizzato con foto-transistor Progetto e realizzazione di un dimmer a controllo digitale (alunni a gruppi): simulazione, disegno della scheda, saldatura componenti, realizzazione del SW per microcontroller, collaudo del prototipo

Testi consigliati Conte/Ceserani/Impallomeni - Elettronica ed elettrotecnica 3 per articolazioni Elettronica e automazione – HOEPLI Manuale di elettrotecnica elettronica e automazione – HOEPLI

RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI

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6. ALLEGATI

Sono state svolte le seguenti simulazioni delle prove dell’Esame di Stato:

Prima simulazione terza prova :13 dicembre 2017 Materie: Storia, Matematica, Elettrotecnica ed Elettronica, Sistemi Automatici (Tipologia B, tempo assegnato: 3 ore).

Seconda simulazione terza prova: 7 aprile 2018 Materie: Matematica, Inglese, Elettrotecnica ed Elettronica, Sistemi Automatici (Tipologia B, tempo assegnato: 3 ore).

Simulazione prima prova. 2 maggio 2018 Materia: Italiano (Tempo assegnato: 5 ore).

Prima simulazione seconda prova 20 aprile 2018 Materia: TPSEE (Tempo assegnato: 5 ore).

Seconda simulazione seconda prova prevista per 21 maggio 2018 Materia: TPSEE (Tempo assegnato: 5 ore).

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6.1 Testi simulazione prima prova

REPUBBLICA ITALIANA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti-A. Pozzo”

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Simulazione di esame di Stato

Prova di Italiano 02/05/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Tip. A: Analisi del testo

"Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il

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noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." (Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005) Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo 1.1. Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Analizza gli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Spiega l’idea di frontiera espressa dall’autore. 2.3. Illustra l’idea di viaggio espressa nel brano. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Proponi una interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento a opere di altri autori del Novecento che trattino le stesse tematiche (viaggio, confine, frontiera , limite, anche in senso figurato), ed eventualmente a tue esperienze personali. Tip. B- Ambito artistico-letterario. Argomento:Lavoro e lavoratori nella letteratura e nelle arti.

Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. Al mezzogiorno, mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le

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gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bestie sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, motteggiandolo, e gli tiravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la sua sorella s'era fatta sposa, e aveva altro pel capo che pensare a ripulirlo la domenica. Nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto Monserrato e la Caverna, tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la cava di Malpelo», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addirittura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa cava. Era morto così, che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cottimo, di un pilastro lasciato altra volta per sostegno dell'ingrottato, e dacché non serviva più, s'era calcolato, così ad occhio col padrone, per 35 o 40 carra di rena. Invece mastro Misciu sterrava da tre giorni, e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì. Era stato un magro affare e solo un minchione come mastro Misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro Misciu Bestia, ed era l'asino da basto di tutta la cava. Ei, povero diavolaccio, lasciava dire, e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia, invece di menarle addosso ai compagni, e attaccar brighe. Malpelo faceva un visaccio, come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle, e così piccolo com'era aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri: - Va là, che tu non ci morrai nel tuo letto, come tuo padre -. Invece nemmen suo padre ci morì, nel suo letto, tuttoché fosse una buona bestia. Zio Mommu lo sciancato, aveva detto che quel pilastro lì ei non l'avrebbe tolto per venti onze, tanto era pericoloso; ma d'altra parte tutto è pericolo nelle cave, e se si sta a badare a tutte le sciocchezze che si dicono, è meglio andare a fare l'avvocato. Dunque il sabato sera mastro Misciu raschiava ancora il suo pilastro che l'avemaria era suonata da un pezzo, e tutti i suoi compagni avevano accesa la pipa e se n'erano andati dicendogli di divertirsi a grattar la rena per amor del padrone, o raccomandandogli di non fare la morte del sorcio. (G. Verga, “Rosso Malpelo” da “Vita dei campi”, 1880) E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell’infelice viveva da tanti anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s’era fieramente ribellato al suo capoufficio,e che poi, all’aspra riprensione di questo, per poco non gli s’era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse di una vera epropria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare.

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Circoscritto… sì, chi l’aveva definito così? Uno dei suoi compagni d’ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz’altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri-mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d’un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. (L. Pirandello, “Il treno ha fischiato” da ‘L’uomo solo” in “Novelle per un anno”, 1914) Alessio sfrecciava a velocità folle sulla strada deserta del porto industriale, illuminato da un filare rado di lampioni. Erano le undici di sera. L’ hi-fi pompava nel deserto. La Peugeot di Alessio si riconosceva da lontano, questo perché ci aveva montato sopra tre alettoni stile Batman. L’aveva addirittura abbassata di dieci centimetri per renderla più aggressiva. Ma il suo sogno era la Golf GT. Sul sedile accanto c’era Cristiano, l’amico di una vita, senza cintura e con il gomito fuori dal finestrino. Non potevano parlarsi: la musica era troppo alta. Del resto quando restava solo con una persona, Alessio era di poche parole. Alle dieci, finitoil turno, si era fatto una doccia veloce, scartavetrandosi via il nero del coke dalla pelle, aveva timbrato il cartellino ed era schizzato in macchina.Era stanco, dopo otto ore filate al carroponte a scaricare carri siluro di acciaio nelle siviere dirette alle colate continue. Ma non esiste che vado a letto, è sabato sera, è estate. (Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli 2010)

G. Courbet “Filatrice addormentata” 1853

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F. Depero “Tornio e telaio” 1949 Tip. B-Ambito socio-economico. Argomento:Consumismo e crescita sostenibile Qual è da molti anni la prima destinazione in assoluto degli americani in vacanza? Non è Parigi né Roma, non il Messico e neanche i Caraibi. Sono gli outlet, i centri commerciali dove si vendono prodotti di griffe super scontati. E’ un sintomo dell’ossessione nazionale per i saldi, gli sconti, le liquidazioni, i prezzi stracciati, la gara a chi offre sempre di più per sempre meno, una vertiginosa corsa al ribasso. E’ il capitalismo cheap, nel doppio senso di “poco caro” ma anche “scadente”. Cheap: The high coast of Discount Culture (Cheap: l’alto costo della cultura dello sconto) è il saggio-inchiesta di Ellen Schell, docente alla Boston University che Richard Bernstein sul “New York Times” ha celebrato come una lucida diagnosi delle patologie del consumismo made in USA. La rincorsa al prezzo più basso possibile in America ha raggiunto estremi sconosciuti nel resto del mondo: la sola catena di ipermercati Wal Mart, se fosse uno Stato-nazione, sarebbe il decimo partner commerciale della Cina. Cheap è decadimento generale di qualità, valori, professionalità. I super sconti praticati da Wal Mart si traducono in bassi salari, perdita di conquiste sociali, inquinamento e sprechi. I mutui sub prime e la benzina americana a basso costo sono altri esempi di un cheap solo apparente che si prende vendette feroci sul debitore, sull’ambiente. Dalle fabbriche in rovina del Midwest impoverito dalle delocalizzazioni, alle desolanti cittadine nate attorno a uno shopping mall come centro di vita sociale, Ellen Schell denuncia il volto nascosto della cultura cheap e il modo in cui ha trasfigurato l’America. (F. Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Milano, Mondadori, 2009) Chi denigra la globalizzazione troppo spesso ne sottovaluta i vantaggi, ma i suoi fautori sono stati, se possibile, ancora meno imparziali. Per loro, la globalizzazione (associata tipicamente all’accettazione del capitalismo trionfante, sul modello americano) è progresso; i Paesi in via di sviluppo devono accettarla se vogliono

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crescere e combattere la povertà in maniera efficace. Ma per molti nel mondo in via di sviluppo la globalizzazione non ha portato i vantaggi economici sperati. Un divario progressivamente più accentuato tra ricchi e poveri ha ridotto in miseria un numero sempre maggiore di persone del Terzo Mondo, costrette a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Malgrado le reiterate promesse di ridurre la povertà fatte negli ultimi dieci anni del XX secolo, il numero effettivo di persone che vivono in povertà è invece aumentato di quasi cento milioni mentre, allo stesso tempo, il reddito mondiale complessivo è cresciuto in media del 2,5 per cento annuo. In Africa, le grandi aspirazioni seguite all’indipendenza coloniale sono rimaste prevalentemente irrealizzate e il continente precipita sempre più nella miseria, con i redditi che scendono e il tenore di vita che si abbassa. L’aspettativa di vita, faticosamente migliorata negli ultimi decenni, conosce un’inversione di tendenza. Il flagello dell’Aids è sicuramente al centro di questo declino, ma la povertà uccide altrettanto. Persino i Paesi che, abbandonato il socialismo africano, sono riusciti a insediare governi ragionevolmente onesti, hanno messo in pari i bilanci e ridotto l’inflazione, si scoprono oggi incapaci di attirare gli investitori privati, senza i quali non hanno alcuna possibilità di promuovere una crescita sostenibile (E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi sostenitori, Torino, Einaudi, 2003) E’ auspicabile che per un’economia ambientale si incentivi a tutti i livelli, prima di tutto istituzionali e poi culturali, l’uso razionale e sobrio delle risorse vitali, con tanti piccoli accorgimenti quotidiani e con riflessioni sui danni che provoca questo massiccio ricorso all’usa e getta, che fino a 50 anni fa non esisteva. Nel futuro dovranno nascere nuovi prodotti ecocompatibili. Ciò diventerà un problema di politica economica perché, per far nascere questi nuovi prodotti, occorre una rete di complementarità cioè una rete di infrastrutture avanzate, che tengano conto di una realtà, in cui i vincoli e i limiti ambientali diventano sempre più stretti e pressanti. Prodotti utili ma devastanti per l’ambiente come gli imballaggi sono responsabili del 40% del peso dei rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti e del 55% del loro volume. Sono la frazione più consistente del RSU, la più eterogenea e in costante aumento; per questo, dovrebbero essere utilizzati solo quando sono strettamente necessari e ripensati, nella loro riusabilità e nella loro decomponibilità, secondo paradigmi di riferimento non più economici, ma ecologici. (G.I. Salvador, Oltre “rifiuti zero”: quattro strategie per la riduzione dei rifiuti, in S. Montanari (a cura di), Rifiuto: riduco e riciclo per vivere meglio, Bologna, Arianna editrice, 2009) Tip. B-Ambito storico-politico. Argomento: Il sistema politico del totalitarismo Fatto caratteristico, i movimenti totalitari europei, quelli fascisti come quelli comunisti dopo il 1930, reclutarono i loro membri in questa massa manifestatamente indifferente, che tutti gli altri partiti avevano lasciato da parte perché troppo apatica o troppo stupida. Il risultato fu che in maggioranza essi furono composti da persone che

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non erano mai apparse prima sulla scena politica. Ciò consentì l'introduzione di metodi interamente nuovi nella propaganda e un atteggiamento di indifferenza per gli argomenti degli avversari; oltre a porsi al di fuori e contro il sistema dei partiti nel suo insieme, tali movimenti trovarono un seguito in settori che non erano mai stati raggiunti, o “guastati” da quel sistema. Quindi non ebbero bisogno di confutare le opinioni contrarie preferendo metodi di terrore o guerra civile alla persuasione. (H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Bompiani, Milano, 1978) Gli elementi dello stato totalitario 1. Un'ideologia elaborata, consistente in un corpo ufficiale di dottrine che abbraccia tutti gli aspetti vitali dell'esistenza umana (...); questa ideologia è caratteristicamente accentrata e proiettata verso uno stadio finale e perfetto della umanità, essa cioè contiene un'affermazione chiliastica basata sul rifiuto radicale della società esistente insieme alla conquista del mondo per una società nuova. 2. Un partito unico di massa guidato tipicamente da un solo uomo, il “dittatore” (...) 3. Un sistema di terrore, sia fisico che psichico, realizzato attraverso il controllo del partito e della polizia segreta (...) 4.Un monopolio, quasi completo e tecnologicamente condizionato, del controllo, nelle mani del partito e del governo, di tutti i mezzi di effettiva comunicazione di massa, come la stampe, la radio e il cinema. 5. Un monopolio egualmente tecnologicamente condizionato e quasi completo dell'uso effettivo di tutti gli strumenti della lotta armata. 6. Un controllo centralizzato e la guida dell'intera economia attraverso il coordinamento burocratico di entità corporative (...) (C.J. Friedrich- Z. Brzezinski, Totalitarian Dictatorship and Auctocracy, in R. De Felice, Le interpretazioni del fascismo, Laterza, Bari, 1974) Con la legge del Gran Consiglio la Rivoluzione compie la sua trasformazione e si risolve pienamente nello Stato. Il Partito cessa definitivamente di essere un partito, e manda perciò il suo segretario nel Consiglio dei Ministri. Come organizzazione della grande maggioranza nazionale o delle masse politicamente significative del popolo italiano, esso diventa la Nazione: la Nazione che esprime dal suo seno il Governo e perciò lo riconosce e ne è governata. (...) Con questa costituzionalizzazione del Regime s'inizia la nuova storia, a cui tutti gl'Italiani sono invitati a collaborare sotto l'emblema del Littorio. (G. Gentile, La legge del Gran Consiglio, in “Educazione fascista”, a. VI n. 9, settembre 1928) L'avvento del fascismo non avvenne sull'onda di una rivoluzione vittoriosa, come accadde allo stalinismo, né come conseguenza di un trionfo elettorale, come si verificò nel caso tedesco; fu piuttosto il risultato di una rinnovata riproposizione del compromesso tra vecchie e nuove élite, tra populismo democratico e autoritarismo, tra le forze tradizionali, che miravano all'“involuzione massima di uno stato liberale” e alla soppressione dei diritti politici e civili di uno stato di diritto, e i ceti emergenti, che puntavano alla creazione di un ordine nuovo di stampo totalitario. Un compromesso, insomma, tra rivoluzione e reazione.

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(A. De Bernardi, Il fascismo italiano e le sue interpretazioni, in A. De Bernardi, S. Guarracino, Il Fascismo, Bruno Mondadori, Milano, 1998) Tip. B-Ambito tecnico-scientifico. Argomento:Lasicurezza alimentare La moda del momento? Il cibo biologico. Sempre più persone oggi scelgono prodotti bio, pensando alla propria salute ma anche al futuro del nostro pianeta. L'agricoltura biologica, infatti, viene spesso proposta come alternativa più ecologica all'agricoltura convenzionale, e anche per questo motivo è il settore alimentare in più rapida crescita sia nel Nord America che in Europa. Ma l'effettiva sostenibilità del biologico, e i suoi benefici per la salute, andrebbero valutati caso per caso. A suggerirlo su Science Advances è il nuovo studio del team di ricercatori della University of British Columbia che ha indagato i vantaggi e gli svantaggi dell’agricoltura biologica per la salute e per l’ambiente. Il settore biologico è in crescita su tutti i fronti. Tuttavia, vi sono dei pro e dei contro. "Il biologico è spesso proposto come la soluzione ai problemi ambientali e alimentari, ma abbiamo scoperto che i costi e i benefici variano fortemente a seconda del contesto in cui ci si trova”, spiega Verena Seufert, autrice e ricercatrice dell'Institute for Resources, Environment and Sustainability (Ires). Nel loro studio, Seufert e il co-autore Navin Ramankutty hanno analizzato pro e contro di alcuni impianti di coltivazione biologica, utilizzando 17 criteri diversi, tra cui la resa del raccolto, l'impatto sui cambiamenti climatici, il sostentamento degli agricoltori e la salute dei consumatori. I ricercatori hanno scoperto che se da una parte l'agricoltura biologica promuove la biodiversità locale, un più alto valore nutrizionale dei prodotti e una maggiore redditività per gli agricoltori, ha tuttavia degli svantaggi, come prezzi ben più alti e bassi rendimenti rispetto all'agricoltura tradizionale.[…] La morale, spiegano i due autori dello studio, è che il bio non è sempre meglio, e un’adozione indiscriminata di queste tecniche di coltivazione avrebbe gravi ripercussioni sull’ambiente, soprattutto in termini di consumo del suolo. “La coltivazione biologica può essere considerata migliore in termini di biodiversità, ma gli agricoltori avranno bisogno di più terra da coltivare per ottenere la stessa quantità di cibo”, spiega Seufert. “Ed è bene ricordare che la conversione del suolo per l'agricoltura è la causa principale della perdita degli habitat e del cambiamento climatico”. (http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/04/10/news) Metalli pesanti (persino alluminio nel riso), residui di fitofarmaci, micotossine, diossine, additivi e coloranti. Ecco cosa si trova in alcuni alimenti che entrano o cercano di entrare nell’Unione europea. Quasi sempre questi prodotti contaminati sono scoperti, respinti alle frontiere dei 27 Paesi membri più attenti ai controlli, e nella classifica dei virtuosi l’Italia si colloca senz’altro al primo posto. A contrastare i tentativi di aggirare la vigilanza c’è un grande “occhio” europeo, il Rasff (Rapid Alert System Food and Feed), un sistema rapido di allerta che in tempo reale, 24 ore

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su 24, è in grado d raccogliere le segnalazioni provenienti dagli stati aderenti. […] Con questa task force di sentinelle inflessibili sono state scoperte, anche nei primi tre mesi di quest’anno, presenze di contaminazioni biologiche in alcuni alimenti entrati nell’Ue o prodotti nell’area comunitaria: in particolare micotossine, nella frutta secca, salmonelle, streptococchi, listeria, E. Colicoliformi, biotossine algali. Il maggior numero di prodotti irregolari riguarda la pesca, con la presenza di mercurio e cadmio soprattutto nei molluschi (Vietnam e Spagna i Paesi più sanzionati). Per la carne capofila il Brasile, seguito da Germania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Italia. E la Germania è in testa per il maggior numero di segnalazioni nel settore latte e derivati. (G. Quaglia, Un "grande occhio" vigila sui prodotti che cercano di entrare in Europa, La Stampa, 26 giugno 2011)

Gli alimenti derivati da organismi geneticamente modificati (OGM) sono ormai presenti sugli scaffali dei supermercati di molti Paesi e sembrano destinati a occupare un posto sempre più importante sulla nostra tavola. D’altro canto, l’obbligo di dichiararne l’origine sulle etichette consente ai consumatori europei di decidere se acquistarli o no. E se è vero che le scelte alimentari sono il risultato di un processo decisionale complesso in cui giocano fattori di natura culturale, etica, morale ed economica, le considerazioni sulla sicurezza alimentare hanno un peso fondamentale. In Italia e nell’Unione europea, le procedure per valutare la sicurezza di un alimento da OGM sono fissate da specifiche direttive. La valutazione della sicurezza è un processo capillare in grado di individuare elementi di rischio per la salute umana che la modificazione genetica potrebbe introdurre rispetto all’alimentodi origine. L’autorizzazione alla commercializzazione per uso alimentare può essere concessa solo se è stato dimostrato che la modificazione genetica non causa aumenti del rischio per la salute, né perdita, o alterazioni indesiderate, delle caratteristiche nutrizionali rispetto al cibo di riferimento”. (Le Scienze, gennaio 2004)

Tip. C – Tema di argomento storico La Resistenza italiana non è stata solo una lotta contro il nazismo, ma anche contro il fascismo e, quindi, è stata anche una guerra civile. Descrivi la natura complessa di questo momento storico così importante per la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la ventennale dittatura fascista. Tip. D – Tema di ordine generale Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell’individuo in una società che premia l’intraprendenza e il successo, è di grande attualità. In quale modo e in quali forme, secondo te, la società attuale opera un condizionamento di questo tipo sui singoli individui, e con quali conseguenze? Esponi al riguardo le tue considerazioni argomentandole opportunamente.

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6.2 Testi simulazione seconda prova Data simulazione seconda prova 20 aprile 2018

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6.3 Testi simulazione terza prova

REPUBBLICA ITALIANA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti-A. Pozzo”

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Trento, 13 dicembre 2017 Simulazione Terza Prova Esame di Stato Classe 5 Automazione A

Discipline:

Storia Matematica Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici

Numero quesiti a risposta breve (10 righe) :12 Tempo a disposizione per lo svolgimento della prova: 3 ore

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ESAME DI STATO 2017 – 2018 SIMULAZIONE TERZA PROVA

Classe 5 A- Automazione MATEMATICA

1) Determina l’area della regione piana compresa fra le seguenti curve. (10 righe).

푦 = 4푥 − 푥

푦 =푥3

2) Determina il volume del solido ottenuto facendo ruotare attorno all’asse 푦, di un giro completo, la regione

piana compresa fra il grafico della funzione 푦 = sin푥 e l’asse 푥 con 0 ≤ 푥 ≤ 휋. (10 righe).

3) Enuncia la formula di integrazione per parti e applicala al calcolo del seguente integrale. (10 righe).

√푥 ln푥 푑푥

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Classe 5 AUA Simulazione terza prova 13 dicembre 2017 Storia Nome……………….. Cognome……………………… Tipologia B ( quesiti a risposta singola - max 10 righe) 1. Indica gli aspetti che distinguono la guerra del 1914-1918 da tutti i conflitti

precedenti. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Perché il 1917 si rivelò un anno cruciale per le sorti del conflitto? ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3. Quali effetti culturali, sociali, politici e diplomatici produsse la “grande guerra”?

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SISTEMI AUTOMATICI Simulazione terza prova

13 Dicembre 2017 Cognome ………………… Nome………………………… Classe 5AUA

1) Descrivere quali sono gli effetti delle tre azioni presenti nei regolatori PID nei sistemi con retroazione negativa. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Cosa si intende per comportamento statico e per comportamento dinamico di un sistema? In che modo il comportamento statico dipende dal "TIPO" di sistema? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3) Nel Controllo Digitale quali tipi di conversione di segnali si possono rendere necessarie? Quali condizioni si devono rispettare per avere conversioni affidabili? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Cognome e nome:

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA - Scrivere cognome e nome in alto a sinistra. - Consegnare il presente foglio con le risposte negli spazi assegnati. 1. Disegnare lo schema e descrivere il funzionamento di un convertitore DAC con rete a scala R-2R. 2. A cosa serve e come può essere realizzato il “condizionamento dei segnali”? 3. Si consideri un trigger di Schmitt invertente simmetrico con rapporto di partizione R2/(R1+R2)=1/5.

Considerando VSAT=10V, ricavare e disegnare l’andamento nel tempo dell’uscita quando all’ingresso si applica un segnale sinusoidale di ampiezza VIN=5V.

REPUBBLICA

PROVINCIA AUTONOMA

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ITALIANA

DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti-A. Pozzo”

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Seconda simulazione della Terza Prova Esame di Stato 7 aprile 2018 Classe 5 AUTOMAZIONE A

Discipline:

Inglese Matematica Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici

Numero quesiti a risposta breve (10 righe) :12 Tempo a disposizione per lo svolgimento della prova: 3 ore

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA ESAME DI STATO 2017-2018

Matematica.

1) Si risolva il seguente problema di Cauchy.

푦 (푥) =푦(푥)√푥

푦(4) = 1

2) Si indichi la tipologia della seguente equazione differenziale e la si risolva.

푦 (푥) +푦(푥)푥 = 3푥; 푥 > 0

3) Da un mazzo di 52 carte se ne estraggono 4.

a) Si calcoli la probabilità che si tratti di 4 figure. b) Si calcoli la probabilità che vi sia almeno una figura fra le 4 carte estratte.

.

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SISTEMI AUTOMATICI Simulazione terza prova

7 Aprile 2018 Cognome ………………… Nome………………………… Classe 5AUA

1) Criterio di Nyquist Completo e Criterio di Nyquist ristretto. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Descrivere il legame tra la posizione dei poli nel piano di Gauss e l’instabilità o il tipo di stabilità per un sistema. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3) Dopo aver scritto le espressioni delle risposte in frequenza tipiche di una rete ritardatrice e una rete anticipatrice, spiegare i rispettivi vantaggi e svantaggi del loro utilizzo nel miglioramento delle condizioni di stabilità dei sistemi. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Cognome e nome:

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA - Scrivere cognome e nome in alto a sinistra. - Consegnare il presente foglio con le risposte negli spazi assegnati. 4. Disegnare lo schema di un chopper abbassatore e spiegarne brevemente il funzionamento. 5. Qual è il significato del parametro CMRR negli amplificatori differenziali? 6. Come si realizza un generatore di corrente costante I=400mA utilizzando lo stabilizzatore di tensione

integrato LM7812?. Classe 5 AUTOMAZIONE A Simulazione 3a prova esame di stato

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7 aprile 2018 Nome e cognome ……………………………………………… INGLESE 1. What type/types of battery is/are normally used for notebook computers? Why? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. How can you effectively deal with an electric fire, at home or in a workplace? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. You are about leaving secondary school, what are your plans and/or hopes for the near future? Any worries? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Per lo svolgimento delle risposte ai quesiti è consentito l’uso del dizionario mono e bilingue.

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7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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7.1 Griglia di valutazione per la prima prova

(rielaborata sul modello proposto dall’Invalsi) Valutazione delle competenze di scrittura INDICATORI COMPETENZE:

DESCRITTORI di ciascuna competenza

LIVELLO

Valutazione per singola competenza (Punteggio in quindicesimi) basso:5-7 medio-basso: 8-10 medio-alto: 11-13 alto: 14-15

basso

mediobasso

medio -alto

alto

I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo

a) Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) b) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso sul piano dei contenuti c) Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico ed Interpuntivo

a) Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà. Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo b) Correttezza ortografica

III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica

a) Consistenza del repertorio lessicale b) Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale c) Uso adeguato dei linguaggi settoriali

IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e di ordinamento delle idee

a) Scelta di argomenti pertinenti b) Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo c) Consistenza e precisione di informazioni e dati d) Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti e valutazioni personali non estemporanee

Valutazione globale: VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi)

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7.2 Griglia di valutazioneseconda prova

DESCRITTORI PUNTEGGIO MASSIMO

LIVELLO VALUTAZIONE PUNTEGGIO

Conoscenza degli argomenti

proposti 5

□ ottimo 5 □ buono 4,2 □ sufficiente 3,3 □ insufficiente 2,5 □ gravemente insufficiente 1,5

Capacità di esaminare i

quesiti in modo logico e di

rappresentarne le soluzioni

4

□ ottimo 4 □ buono 3,6 □ sufficiente 3,1 □ insufficiente 2,3 □ gravemente insufficiente 1,5

Capacità di rielaborazione delle proprie Conoscenze

3

□ ottimo 3 □ buono 2,5 □ sufficiente 2 □ insufficiente 1,6 □ gravemente insufficiente 1

Correttezza e proprietà

nell'uso del linguaggio

tecnico Specifico

3

□ ottimo 3 □ buono 2,5 □ sufficiente 2 □ insufficiente 1,6 □ gravemente insufficiente 1

VOTO

(in presenza di decimali maggiori di 0,2 si arrotonda all'intero superiore)

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ESPLICAZIONE DESCRITTORI E LIVELLI DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Descrittori Livelli

Conoscenza degli argomenti proposti e del loro contesto.

Capacità di esaminare i quesiti in modo logico e di rappresentarne le soluzioni

Capacità di rielaborazione delle proprie Conoscenze

Correttezza e proprietà nell'uso del linguaggio tecnico Specifico

gravemente insufficiente

Il candidato mostra di conoscere in modo frammentario e approssimativo gli argomenti proposti.

Il candidato mostra di non saper affatto argomentare in modo logico e coerente.

Il candidato mostra di non saper affatto rielaborare le proprie conoscenze

Il candidato mostra di non sapere utilizzare il linguaggio tecnico specifico in modo corretto e appropriato

insufficiente Il candidato mostra di conoscere in modo parziale e superficiale gli argomenti proposti.

Il candidato mostra di argomentare in modo non sempre logico e coerente.

Il candidato mostra di non saper rielaborare in modo opportuno le proprie conoscenze.

Il candidato mostra di sapere utilizzare il linguaggio tecnico specifico in modo non sempre corretto e appropriato

sufficiente Il candidato mostra di conoscere in modo accettabile gli argomenti proposti

Il candidato mostra di argomentare in modo semplice ma sostanzialmente logico e coerente.

Il candidato mostra di saper rielaborare in modo accettabile le proprie conoscenze.

Il candidato mostra di sapere utilizzare il linguaggio tecnico specifico in modo generalmente corretto e appropriato

buono Il candidato mostra di conoscere in modo adeguato gli argomenti proposti

Il candidato mostra di argomentare in modo organico, logico e coerente.

Il candidato mostra di saper rielaborare in modo adeguato le proprie conoscenze.

Il candidato mostra di sapere utilizzare il linguaggio tecnico specifico nella massima parte dei casi in modo corretto e appropriato

ottimo Il candidato mostra di conoscere in modo approfondito gli argomenti proposti.

Le argomentazioni del candidato risultano non solo logiche e coerenti, ma anche organiche, ampie e articolate.

Il candidato mostra di saper rielaborare in modo accurato e approfondito le proprie conoscenze.

Il candidato mostra di sapere utilizzare il linguaggio tecnico specifico in modo sempre corretto e appropriato

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7.3 Griglia di valutazione terza prova

I QUESITO II QUESITO III QUESITO N

ullo

Scar

so

Suffi

cien

te

Adeg

uato

Nul

lo

Scar

so

Suffi

cien

te

Adeg

uato

Nul

lo

Scar

so

Suffi

cien

te

Adeg

uato

0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Competenza linguistica generale e specifica. Correttezza formale

Capacità di analisi del problema. Rispondenza alle richieste

Conoscenze appropriate. Correttezza nella documentazione e argomentazione

Organizzazione dei dati, impostazione corretta, logica e chiara

Capacità di soluzione e/o presentazione delle risposte con efficacia

Totale

.........../15 .........../15

.........../15

.........../15

Criterio per la verifica della corrispondenza fra indicatori e livelli delle terze prove

Livello di prestazione conseguito punteggio

Punteggio

Della disciplina non ha o ha qualche nozione isolata e priva di significato 0-4 su 15

Conosce in modo frammentario gli argomenti essenziali; è disorganizzato nel lavoro di analisi e sintesi.

5-7 su 15

Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali o fraintende alcuni argomenti importanti; fatica a trasferire le conoscenze in contesti nuovi ed ha carenze di sintesi

8-9 su 15

Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti più importanti; comprende e usa i diversi linguaggi proposti in modo semplice.

10 su 15

Dimostra diligenti conoscenze su quasi tutti gli argomenti; è capace di sintesi e lavora con ordine.

11-12 su 15

Conosce con sicurezza e sa effettuare collegamenti all'interno delle discipline. 13-14 su 15

Ha ottima conoscenza delle discipline; è capace di approfondimenti critici, di analisi e sintesi puntuali, di affrontare con ordine e logica i problemi.

15 su 15