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REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo”
C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216
E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it
ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE
5^ ELETTROTECNICA A
AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018
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1. Sommario
2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO ................................................................ 3
2.1 Struttura e dati generali ...................................................................... 3
2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni ................... 4
3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE ............................ 4
3.1 Articolazione Elettrotecnica ................................................................ 4
3.2 Presentazione della classe ................................................................. 5
3.2.1 Risultati ................................................................................................... 6
3.3 Piano di studio per il triennio ............................................................... 6
3.4 Metodologia CLIL ............................................................................... 7
3.5 Continuità didattica ............................................................................. 7
3.6 Organizzazione delle attività ............................................................... 9
3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma ... 10
3.8 Tipologia delle attività formative ........................................................ 10
3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16 ..................................... 11
3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17 ..................................... 11
3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18 ..................................... 12
3.9 Criteri e strumenti della valutazione .................................................. 12
3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato ........................................ 13
3.11 Rapporti con le famiglie .................................................................... 13
4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO ........................................................... 14
5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI ............................................. 15
5.1 Disciplina: Italiano ............................................................................. 15
5.2 Disciplina: Storia ............................................................................... 21
5.3 Disciplina: Inglese ............................................................................. 25
5.4 Disciplina: matematica ...................................................................... 29
5.5 Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ................ 33
5.6 Disciplina: Sistemi automatici .......................................................... 38
5.7 Disciplina: Elettrotecnica e d elettronica .......................................... 41
5.8 Disciplina: Religione ........................................................................ 44
5.9 Disciplina: Scienze motorie e sportive ............................................. 46
6. ALLEGATI ......................................................................................................... 50
6.1 Testi simulazione prima prova .......................................................... 50
6.2 Testo simulazione seconda prova .................................................... 58
6.3 Testi simulazione terza prova ........................................................... 61
7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE .......................................................................... 78
7.1 Griglia di valutazione per la prima prova ........................................... 79
7.2 Griglia di valutazione seconda prova ................................................ 80
7.3 Griglia di valutazione terza prova ...................................................... 81
7.4 Griglia di valutazione per il colloquio dell’esame di stato .................. 82
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2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
2.1 Struttura e dati generali
Nei suoi oltre cento anni di storia l’ITT “Buonarroti ha svolto, nel contesto territoriale provinciale e regionale, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica. Con l’accorpamento con l’Istituto “A.Pozzo” nell’a.s. 2016-‘17 la scuola ha ampliato ulteriormente la sua offerta formativa divenendo l’Istituto superiore più grande della Provincia di Trento. Gli indirizzi presenti sono: Chimica Materiali e Biotecnologie ambientali e sanitarie, Informatica, Elettrotecnica ed Elettronica, Meccanica Meccatronica ed Energia, Costruzioni Ambiente e Territorio. L’Istituto è inserito in una città ricca di risorse, sia sotto l’aspetto socio economico sia sotto l’aspetto culturale e formativo, come testimoniano le numerose associazioni culturali, di volontariato, facoltà universitarie e biblioteche dislocate su tutto il territorio comunale. L’attenzione dell’Istituto al contesto socio economico è attestata dai molteplici legami con la realtà produttiva territoriale nel settore industriale, artigianale, edile, ambientale e dei servizi attraverso una qualificata progettazione e l’attivazione di numerosi tirocini curricolari in Alternanza Scuola-Lavoro. In particolare, l’azione educativa e formativa condotta dai docenti è finalizzata alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il saper fare e l’agire, con particolare attenzione all’autonoma capacità critica e di giudizio. Il curricolo è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali: 1. un’aggiornata cultura tecnico-tecnologica che è alla base dell’apprendimento delle
conoscenze disciplinari e dell’esercizio delle competenze previste per consentire allo studente sia di orientarsi ed inserirsi proficuamente nella realtà economica e produttiva sia di accedere a corsi universitari;
2. l’esercizio di competenze culturali e professionali che permettano agli studenti di inserirsi in un contesto europeo, anche attraverso l’apprendimento delle lingue, i tirocini e gli scambi con altre realtà scolastiche;
3. il rilievo all’ambito umanistico che conserva un ruolo di primo piano per il suo valore fondante nella formazione culturale;
4. la costante attenzione all’esperienza di vita che l’alunno affronta negli anni cruciali della formazione della sua personalità con l’attivazione di iniziative e progetti mirati alla promozione del benessere psicofisico degli studenti e alla valorizzazione della componente femminile.
Le 74 classi dell’Istituto sono suddivise come segue:
13 classi prime
12 classi seconde
14 classi terze
17 classi quarte (più una quarta serale)
16 classi quinte (più una quinta serale).
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Affrontano l’Esame di Stato nell’a.s. 2017/2018:
2 classi Chimica e materiali,
1 classe Chimica biotecnologie ambientali,
1 classe Chimica biotecnologie sanitarie,
1 classe Automazione,
2 classi Elettrotecnica,
3 classi Informatica,
3 classi Meccanica e meccatronica
2 classi Costruzioni ambiente e territorio
1 classe Geotecnico
1 classe serale Costruzioni ambiente e territorio. L’Istituto è dotato complessivamente di 49 laboratori, reparti e aule speciali; vi lavorano 211 docenti e 71 collaboratori ATA tra assistenti di laboratorio, personale amministrativo e collaboratori scolastici.
2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni
Gli studenti provengono da famiglie che si collocano sia nell’area del lavoro dipendente sia del lavoro autonomo e della piccola e media impresa. Non manca una componente afferente alla libera professione, soprattutto per quanto riguarda le professioni tecniche. L’ITT “Buonarroti-Pozzo” ha da sempre un rilievo provinciale e, per alcuni indirizzi, regionale; infatti, in particolar modo nelle specializzazioni del triennio, accoglie alunni provenienti da tutta la Provincia e oltre. Ciò comporta un diffuso pendolarismo che riguarda circa il 70% degli studenti, con un conseguente aggravio dei tempi necessari per raggiungere la scuola. Nei vari indirizzi gli studenti provengono, oltre che dalle classi seconde interne, soprattutto da Rovereto, Tione, Riva del Garda, Cles, Pergine Valsugana e Cavalese.
3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE
3.1 Articolazione Elettrotecnica
L'articolazione di Elettrotecnica dell'indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” affronta, con il sostanziale contributo di attività laboratoriali, le questioni tecnologiche e progettuali relative a impianti elettrici e macchine elettriche per la conversione dell'energia elettrica.
Le tematiche affrontate spaziano dagli impianti elettrici tradizionali ai sistemi domotici, dalle macchine statiche a quelle gestite mediante sistemi di controllo basati su convertitori elettronici, da impianti di conversione fotovoltaica a sistemi controllati
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mediante PLC o DAQ. Particolare attenzione è posta al rispetto delle normative per la progettazione e la sicurezza elettrica.
In questo contesto particolare importanza riveste il rapporto sinergico con le discipline a carattere generale, non solo per lo sviluppo di competenze trasversali e la veicolazione di contenuti linguistici e scientifici di base, ma anche nella formazione di figure tecniche in grado di interpretare, produrre e gestire documentazione tecnica non solo in lingua italiana ma anche lingua inglese.
Al termine del quinto anno lo studente è in grado di:
acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle misurazioni effettuate e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;
progettare sistemi elettrici di distribuzione in categoria I nel rispetto delle normative italiane ed europee;
scegliere i dispositivi e le macchine per semplici sistemi di azionamento elettrico.
analizzare e produrre schemi elettrici di distribuzione e montaggio;
gestire semplici sistemi di controllo e automazione mediante dispositivi e schede programmabili;
produrre documentazione di progetto e di prodotto per impianti e dispositivi elettrici;
individuare i fattori di rischio elettrico presenti negli ambienti di lavoro e di vita quotidiana;
leggere la documentazione tecnica specifica del proprio settore di competenza anche in lingua inglese;
gestire l'apprendimento di software di simulazione e controllo nei campi di applicazione propri della specializzazione;
confrontare vantaggi e svantaggi in termini tecnico/economico delle differenti scelte tecnologiche operabili;
saper analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona ed al risparmio energetico;
3.2 Presentazione della classe L’attuale classe V EL A che si appresta a sostenere l’esame di stato è costituita da 18 alunni tra i quali una ragazza. Per quanto riguarda le lingue straniere, tutti studiano l’inglese. La classe, formata nell’anno scolastico 2015-16, era composta da 25 studenti, provenienti da classi seconde del nostro istituto e uno studente proveniente dall’Istituto Marconi di Rovereto. Uno studente si è trasferito al termine dell’anno scolastico. All’inizio del quarto anno ai 19 alunni promossi si sono aggiunti quattro studenti che ripetevano la classe, tre provenienti da altre classi quarte del nostro istituto e uno da Verona. La nuova composizione della classe all’inizio del quarto anno ha richiesto un periodo di adattamento per i nuovi inseriti anche per uniformare la preparazione degli studenti sui requisiti minimi richiesti dai programmi delle varie discipline. Alle fine del quarto anno non sono stati ammessi alla classe successiva cinque studenti. All’ inizio del quinto anno è stato inserito uno studente proveniente da Bolzano, trasferitosi al termine del primo quadrimestre nel corso serale dell’ ITT Marconi di Rovereto.
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Dei 14 studenti che appartenevano alla classe terza formata nel 2015 solo 6 hanno completato il proprio percorso scolastico senza bocciature o interventi integrativi estivi. Senza dubbio la classe, sin dal terzo anno, ha mostrato di possedere numerose lacune nella preparazione delle discipline di base, sia nell’area linguistica (italiano e inglese), che in quella scientifico-matematica. Inoltre l’impegno individuale è apparso non sempre proficuo e produttivo ad eccezione di alcuni studenti, che hanno invece risposto in modo attivo e costruttivo alle proposte degli insegnanti. Il corpo docente è stato pressoché stabile nel corso del triennio tranne che nelle materie Elettrotecnica ed elettronica, Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici e storia dove non vi è stata la continuità didattica e metodologica auspicabile. I docenti hanno altresì cercato di stimolare gli studenti con interventi mirati ad un coinvolgimento più attivo nella vita di classe, ma un gruppo ha evidenziato attenzione discontinua ed un impegno scolastico, soprattutto per quanto attiene all'applicazione individuale, poco costruttivo e costante. Infine si è notato anche un approccio non adeguato allo studio, talvolta mnemonico e piuttosto superficiale, privo della necessaria rielaborazione. Comunque, la consapevolezza personale di dover superare in maniera soddisfacente la prova d’esame sembra aver fatto aumentare progressivamente anche l’impegno scolastico ed il senso di responsabilità, cosicché si è notato nell’ultima parte dell’anno un impegno maggiore nello studio e nell’approfondimento personale. Da quanto sinora detto risulta che non è agevole esprimere un giudizio sul profitto medio della classe, poiché sono in essa presenti livelli disomogenei nelle conoscenze, nelle competenze e nelle capacità che vengono a delineare il diplomato in elettrotecnica. Si preferisce dunque rimandare ai giudizi individuali relativi a ciascuno studente. In merito agli studenti con BES e stranieri, si fa riferimento agli appositi allegati.
3.2.1 Risultati ISCRITTI PROMOSSI CON C.F. RESPINTI RITIRATI/
TRASFERITI
CLASSE 3a 25 20 12 5 1 CLASSE 4a 23 17 11 5
3.3 Piano di studio per il triennio
Materia d’insegnamento Orario settimanale Prove
III IV V
Religione 1 1 1 O
Educazione fisica 2 2 2 P
Lingua e lettere italiane 4 4 4 S/O
Storia 2 2 2 O
Inglese 3 3 3 O
Matematica e complementi 4 4 3 S/O
Elettronica ed Elettrotecnica 7 (3) 6 (3) 7 (2) S/O/P
Tecnologie e Progettazione di Sistemi El.
5 (3) 7 (3) 7 (3) S/O/P
Sistemi Automatici 7 (4) 6 (3) 6 (3) S/O/P
Totale ore settimanali 35 35 35
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Le ore indicate tra parentesi sono di compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.
3.4 Metodologia CLIL
Informazioni rispetto alla modalità in cui l’insegnamento di una DNL è stato attivato in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL. In accordo con le scelte operate a livello provinciale anche il nostro Istituto ha favorito e promosso una serie importante di investimenti educativi nell’apprendimento integrato di disciplina e lingua (CLIL) e in quello dell’apprendimento delle lingue inglese e tedesca, lavorando sul rafforzamento delle competenze linguistiche e metodologiche dei docenti di discipline non linguistiche ed investendo sulla crescita linguistica degli studenti. In questo contesto sono stati attuate delle programmazioni in lingua inglese sulle seguenti discipline non linguistiche come da schema seguente.
a.s.
Disciplina/e coinvolta/e
Ore
Presenza Madrelingua
16/17 Elettronica ed Elettrotecnica
40
17/18 TPSE 60
Le programmazioni sono state di tipo modulare e hanno coinvolto, qualora necessario per il rafforzamento della parte linguistica, un docente madrelingua. Dal punto di vista metodologico è stata utilizzata una didattica di tipo fortemente laboratoriale con lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto all'indirizzo di studio.
3.5 Continuità didattica
Materia Classe Terza Classe Quarta Classe Quinta
Religione Silvestri Claudio Silvestri Claudio Silvestri Claudio
Lingua e letteratura italiana
Niro Magda Niro Magda Niro Magda
Storia Niro Magda Merler Luca Niro Magda
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Lingua inglese Iaccheo Anna Iaccheo Anna Iaccheo Anna
Matematica e com. Rigon Antonia Rigon Antonia Rigon Antonia
Elettronica ed elettrotecnica
Codocente
Springhetti Luciano
Pugliese Nicola
Renna Antonio
Quagliarella Giacomo
Springhetti Luciano
Pugliese Nicola
Sistemi Automatici
Codocente
Tonini Giovanni
D’Agosto Giuseppe
Tonini Giovanni
Passerini Mauro
Tonini Giovanni
Passerini Mauro
Tecn.progett.sis.elettrci/elettronici
Codocente
Renna Antonio
Moratelli Diego
Coriolano Vincenzo
Bressan Nicola
Pellicanò Giuseppe
Bressan Nicola
Scienze motorie e sportive
Castelli Maria Grazia
Castelli Maria Grazia Castelli Maria Grazia
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3.6 Organizzazione delle attività All’inizio dell’anno scolastico, con l’approvazione della Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche, il Consiglio di Classe ha definito e condiviso il patto formativo con la classe, gli obiettivi cognitivi, formativi e metodologici, gli strumenti di osservazione e di verifica dei processi di apprendimento, la programmazione di attività integrative. Il Consiglio di classe ha presentato il Piano di lavoro, ossia la sintesi fra le varie discipline, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi generali e la scansione temporale, tenuto conto delle effettive caratteristiche e potenzialità degli studenti. Di seguito si elencano tali obiettivi generali interdisciplinari, comportamentali e cognitivi, declinati sulle 8 Competenze di cittadinanza, come da normativa ministeriale.
1. Imparare a imparare
Sviluppare capacità di orientamento autonomo nella ricerca di informazioni e nello
sviluppo di conoscenze.
Utilizzare strumenti-mezzi specifici per organizzare il proprio apprendimento.
Valutare il proprio comportamento e le proprie risorse nei processi di acquisizione delle conoscenze.
2. Progettare
Utilizzare le conoscenze apprese per stabilire obiettivi realistici e adeguati al lavoro progettato.
Definire strategie funzionali al compito prefissato.
Portare a termine un lavoro prefissato nei tempi richiesti.
Verificare autonomamente i risultati raggiunti, cogliendone le eventuali criticità.
3. Comunicare
Migliorare nell’esposizione orale e scritta le competenze linguistiche in lingua italiana, strumento indispensabile alla corretta comunicazione nel contesto scolastico ed extrascolastico e, in prospettiva, nell’ambito lavorativo.
Potenziare le competenze comunicative nella lingua inglese.
Comprendere e decodificare in modo autonomo messaggi di genere e complessità diversi, utilizzando linguaggi differenti (verbale, matematico, scientifico, simbolico ecc.) e supporti cartacei, informatici, multimediali.
4. Collaborare e partecipare
Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive.
Collaborare nella realizzazione di un compito, coinvolgendo gli altri e valorizzando le loro potenzialità.
Gestire la conflittualità attraverso una mediazione costruttiva.
5. Agire in modo autonomo e responsabile
Sapersi inserire in modo attivo nella società, consapevole dei propri diritti, riconoscendo al contempo quelli altrui, i limiti, le regole, le responsabilità.
Contribuire al funzionamento del gruppo, facendosi carico dei problemi collettivi e rispondendo del proprio operato.
Prendere decisioni valide e coerenti di fronte a situazioni anche complesse.
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6. Risolvere problemi
Individuare le fonti da cui acquisire informazioni e le risorse adeguate alla soluzione di problemi.
Saper proporre soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti, metodi e strumenti delle diverse discipline
Saper affrontare gli imprevisti: comprendere che non tutto è prevedibile e trovare vie alternative per risolvere i problemi.
7. Individuare collegamenti e relazioni
Comprendere i legami tra i diversi saperi; applicare conoscenze e competenze in modo trasversale.
Comprendere la complessità del reale, cogliendo relazioni, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti tra fenomeni, eventi e concetti diversi.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
Acquisire ed interpretare criticamente le informazioni ricevute/ricercate da fonti di tipologie diverse, valutarne l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti e opinioni.
Compiere le inferenze necessarie alla comprensione di concetti, eventi e dati presenti in testi diversificati
Collocare in modo pertinente e coerente concetti, eventi, dati all’interno del sistema di riferimento ad essi relativo.
3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma
Per quanto riguarda l’ASL già dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto si è attivato per espletare quanto previsto dalla normativa. La attività svolte sono state diverse nei vari indirizzi e nelle singole classi e si possono riassumere nelle seguenti tipologie: seminari, incontri formativi con esperti, tirocini presso aziende o enti pubblici sia durante il periodo delle attività curricolari sia durante l’estate. Ogni studente ha compilato un elenco dettagliato e puntuale delle attività svolte nell’arco del triennio. Per quanto riguarda l’orientamento post diploma sono state organizzate alcune attività interne e l’Istituto ha aderito alle proposte offerte dalle facoltà dell’Università di Trento, da altre facoltà nonché dall’Alta Formazione.
3.8 Tipologia delle attività formative L’attività relativa alle singole materie è stata svolta coerentemente con gli obiettivi finalizzati ai profili professionali promossi dall’Istituto e dal Corpo Docenti. Le singole programmazioni si attengono ai principi educativi generali e alle indicazioni didattiche individuati all’interno dei diversi dipartimenti didattici e sono state predisposte e depositate in Segreteria didattica nell’ ottobre 2017.
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La didattica curricolare è stata arricchita e integrata da numerose opportunità culturali e formative, relative sia alle discipline d'indirizzo che a quelle umanistiche, volte soprattutto all'acquisizione di competenze linguistiche e di cittadinanza consapevole. Tali indispensabili esperienze, hanno contribuito in maniera significativa a far maturare uno sguardo curioso sulla realtà, non solo lavorativa, educando gli studenti a gestire le relazioni personali e le attitudini comportamentali in modo maturo e responsabile.
3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16
Laboratorio storico a scuola: Questioni di metodo (Museo storico di Trento)
Visita guidata al Castello del Buonconsiglio: Il gotico internazionale nel ciclo dei mesi
Laboratorio storico (percorso cittadino): Una città stretta tra il fiume e le mura (Museo storico di Trento)
Progetto pilota SAT La conoscenza di base per divertirsi sulla neve in modo consapevole.
La sicurezza in ambiente montano innevato: Ciaspolata (M.te Bondone)
Laboratorio di Crittografia e visita mostra matematica (Muse)
Olimpiadi della Matematica
Le nuove Dipendenze: Il gioco compulsivo
Viaggio d’istruzione: Le forme della città: Visita al villaggio operaio di Crespi d’Adda e BG città alta
Progetto 'Posto Occupato'
Corsi per la preparazione alle certificazioni linguistiche,
3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17
Progetto “Legalità”
Progetto Dipartimento Sc.Motorie Fliyng park – Malè (TN)
Progetto “I & E”
Progetto Educazione di genere
Olimpiadi della matematica
Visita BBT Fortezza (BZ)
Progetto Scrittori a scuola: incontro con lo scrittore Andrea Bajani. Realizzazione dei booktrailers dai romanzi ‘Vita’ e ‘ Se consideri le colpe’.
CLIL
Visita Aziendale
Corsi di Inglese per la preparazione alle certificazioni linguistiche,
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3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18
visita alla Siemens di Gardolo, in orario extrascolastico;
visita alla Centrale idroelettrica di Santa Massenza;
visita alle Ferrovie Trento Malè;
progetto di Primo Soccorso;
progetto “Ritratto di uno scrittore: Beppe Fenoglio. Analisi del romanzo “Una questione privata”
progetto ”Cantiere Europa. La nascita dell’Europa e Alcide De Gasperi
progetto “Percorso sullo sterminio dei Curdi e la storia dell’Europa Orientale” (in collaborazione con il museo storico di Trento);
uscita didattica al Vittoriale degli Italiani;
viaggio di istruzione a ROMA;
workshop : Italia orienta;
uscita a teatro: DORIAN GRAY;
spettacolo teatrale su Gadda e la grande guerra;
inoltre alcuni alunni interessati hanno partecipato:
al progetto Orientamat,
alle Olimpiadi di Matematica,
ai corsi di Inglese per la preparazione alle certificazioni linguistiche,
al progetto: SCHNEIDER-ELECTRIC (BG);
La programmazione delle attività ha incluso la simulazioni delle prove scritte d’esame. Sono state svolte una simulazione per la prima prova, comune a tutte le quinte, una per la seconda e due per la terza. Le prove sono state svolte secondo le modalità e i tempi (questi ultimi compatibilmente con gli orari scolastici) previsti dai protocolli d’esame.
3.9 Criteri e strumenti della valutazione
Il Consiglio di classe ha fatto propri, con i necessari adattamenti richiesti dalle singole materie, i criteri, gli indicatori e le corrispondenze, fra i livelli raggiunti e i voti decimali, previsti dal Progetto di Istituto. Il Collegio dei docenti ha adottato anche per l’anno scolastico in corso il quadrimestre e, di conseguenza, la valutazione infraquadrimestrale. I singoli insegnanti, inoltre, hanno discusso, all’interno dei dipartimenti didattici le problematiche specifiche della didattica disciplinare e della relativa valutazione, definendo i necessari raccordi per garantire un minimo di uniformità.
I criteri di valutazione adottati dal Consiglio di Classe corrispondono a quelli sottoscritti in sede di programmazione annuale e di cui si riporta un estratto dalla relativa scheda:
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- Verifica formativa: controllo quaderno di lavoro/compiti svolti; osservazione attività; interrogazioni brevi; esercizi di rapida soluzione; domande dal posto; brevi interventi alla lavagna.
- Verifica sommativa: interrogazione lunga/breve; tema o problema; prove strutturate; questionari; relazioni; esercizi teorici e pratici.
Concorrono alla valutazione: partecipazione all’attività didattica; impegno; progresso; livello della classe; situazione personale; frequenza.
I criteri di valutazione vengono applicati utilizzando la scala decimale.
3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato
In ottemperanza a quanto disposto nell’art. 2, comma 1 dell’O.M. n° 26 del 15 marzo 2007, in sede di scrutino finale il Consiglio di Classe formulerà un giudizio di ammissione per tutti gli studenti anche al fine di fornire alla Commissione d’esame gli elementi per una più completa conoscenza di ciascun candidato. Si presterà particolare attenzione a motivare le decisioni assunte nel caso di non ammissione ovvero nel caso di ammissione in presenza di carenze formative non saldate e/o di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.
3.11 Rapporti con le famiglie
I rapporti con le famiglie sono stati in genere frequenti e positivi e, comunque, tali da consentire ad ogni genitore interessato di avere un quadro completo e tempestivo dell’andamento scolastico del proprio figlio, anche grazie all’utilizzo del registro elettronico e alle udienze generali convocate secondo un calendario pubblicato sul sito di Istituto. Quando è stato necessario, il Consiglio di classe e i singoli insegnanti si sono avvalsi delle comunicazioni dirette alla famiglia per segnalare eventuali problemi. Qualora sia emersa la necessità di un incontro prolungato per particolari problematiche, il genitore ha fissato un appuntamento con il coordinatore di classe o con l’insegnante interessato. Su richiesta dei rappresentanti di classe, inoltre, è stato possibile convocare una riunione di tutti i genitori con il coordinatore di classe. Al termine delle attività didattiche è stato fissato un colloquio con i coordinatori di classe per gli studenti con carenze formative e/o non ammessi alla classe successiva.
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4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO
Approvato dal Consiglio di classe della 5^ ELETTROTECNICA A il giorno 8 maggio 2018, affisso all’Albo d’Istituto il 15 maggio 2018.
RELIGIONE Claudio Silvestri
ITALIANO Magda Niro
STORIA Magda Niro
INGLESE Anna Iaccheo
MATEMATICA Antonia Rigon
ELETTRONICA ELETTROTECNICA Luciano Springhetti
Nicola Pugliese
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE
ELETTRICA ED ELETTRONICA
Giuseppe Pellicanò
Nicola Bressan
SISTEMI AUTOMATICI Giovanni Tonini
Mauro Passerini
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Maria Grazia
Castelli
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Giovanaz Andrea
Fuoli Giuseppe
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5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI
5.1 Disciplina: Italiano
RELAZIONE FINALE della prof. ssa MAGDA NIRO
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è stata seguita nell’arco dell’intero triennio e pertanto ha potuto avvalersi di una continuità dei processi formativi. All’inizio del percorso gran parte degli studenti presentava gravi lacune nella preparazione di base e in particolare incontrava serie difficoltà nella comprensione dei testi e nell’elaborazione scritta. Al termine del triennio la classe, eccezion fatta per pochissimi casi, è tuttavia riuscita a migliorare le competenze linguistiche di base e le capacità di scrittura. Si segnala inoltre che quasi un terzo degli studenti ha saputo compiere un percorso di maturazione che li ha condotti ad acquisire buone capacità critiche. Gli studenti in classe si sono sempre dimostrati partecipi e disponibili a interagire con la docente in occasione della proposta e dello svolgimento delle tematiche oggetto dell’attività formativa. Essi hanno inoltre spesso sviluppato un buon interesse per i contenuti presentati.
Si osserva peraltro che gli studenti non sempre sono stati in grado di consolidare attraverso un costante impegno di studio individuale e di riflessione personale le tematiche, il lessico specifico e le prospettive metodologiche della proposta formativa attivata in classe. L’impegno discontinuo ha penalizzato la preparazione complessiva di alcuni e ha determinato livelli di competenze e conoscenze non del tutto omogenei.
Il clima di classe è risultato complessivamente positivo e non si sono verificati problemi sul piano delle relazioni personali tra gli studenti. Anche i rapporti con la docente sono sempre stati improntati a correttezza.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA L’insegnamento della lingua e letteratura italiana, come è stato precisato nelle Linee
Guida provinciali,1 si pone l’obiettivo di fornire agli studenti, nell’intero percorso della
scuola secondaria di secondo grado, gli strumenti per comunicare e per
comprendere la realtà, per accedere alle conoscenze disciplinari e ai linguaggi
specialistici, per leggere il patrimonio artistico e culturale. Attraverso l’insegnamento
linguistico lo studente consolida la propria identità personale per divenire persona
1Lingua e letteratura italiana. Istituti Tecnici- Settore economico e tecnologico: Linee guida per l’elaborazione dei piani di studio delle
istituzioni scolastiche (prima stesura 2013).Provincia autonoma di Trento.
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consapevole di sé, culturalmente interessata e in grado di collocarsi attivamente
nella società.
La lingua è per sua stessa natura trasversale e la padronanza del lessico generale
accanto a quello specifico delle discipline contribuisce allo sviluppo delle
competenze necessarie affinché gli studenti si inseriscano con successo nel mondo
del lavoro o proseguano gli studi. Per tale ragione, nell’arco del triennio sono state
consolidate le competenze linguistiche generali e quelle idonee a sostenere le linee
di indirizzo; inoltre sono state illustrate le linee essenziali della storia della cultura e
della letteratura.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO Il piano di lavoro è stato strutturato con una duplice finalità: da un lato sviluppare le competenze dell’area linguistica e comunicativa con una specifica attenzione agli ambiti d’uso sociali, culturali e tecnico-professionali, dall’altro favorire la conoscenza delle linee essenziali della storia della letteratura, della cultura e delle idee, sulla base di una specifica attenzione rivolta a autori e testi fondamentali di ambito letterario.
La didattica della storia della letteratura è stata complessivamente ispirata al principio della modularità, pur senza rinunciare a una impostazione diacronica. Il percorso del programma è stato organizzato concentrando un’approfondita attenzione su moduli incentrati o intorno al profilo complessivo di un autore o intorno alla fisionomia di un genere letterario. Nel corso dell’anno gli studenti si sono esercitati sia nella produzione di testi scritti sia nell’esposizione orale. Per quanto riguarda il consolidamento delle abilità di scrittura nell’arco dell’intero triennio sono stati approfonditi alcuni aspetti specifici del testo (la struttura morfosintattica dei periodi; l’uso della punteggiatura; l’uso dei tempi verbali; la coesione e la coerenza testuali). Inoltre, allo scopo di migliorare le capacità di elaborazione testuale dei singoli ed attivare una maggiore consapevolezza rispetto alle tipologie richieste per la stesura della prima prova dell’Esame di Stato (tipologia A: analisi del testo; tipologia B: redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale; tipologia C: tema di argomento storico; tipologia D: tema di carattere generale) sono stati proposte agli studenti esercitazioni con cadenza settimanale corrette individualmente. Si è anche insistito sulle caratteristiche peculiari delle varie tipologie testuali. In particolare per la tipologia A (analisi del testo letterario e non letterario) è stata lasciata agli studenti la possibilità di sviluppare la traccia sia rispondendo ai quesiti proposti sia singolarmente sia complessivamente in un unico paragrafo. Per la tipologia B sono state approfondite le modalità e le tecniche di utilizzazione dei documenti nel quadro della realizzazione dell’articolo giornalistico o del ‘saggio breve’. Infine nella stesura del saggio breve è stato introdotto il sistema di citazione proprio della scrittura saggistica. Le competenze di esposizione e argomentazione orali sono state curate nell’intero percorso scolastico attraverso esercitazioni guidate ed esposizioni tematiche programmate.
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4. MATERIALI UTILIZZATI
I temi principali sono stati affrontati soprattutto sulla base della lettura diretta dei
testi d’autore, ponendo particolare attenzione alle caratteristiche distintive della
poetica o dei contenuti propri degli autori e dei movimenti letterari, che si è cercato
di enucleare dai testi stessi. Si è cercato inoltre, facendo ricorso ai principali
strumenti dell’analisi testuale, di incrementare le capacità di comprensione diretta
dei testi, anche se solo in pochi casi l’approccio testuale è stato adeguatamente
recepito e personalmente rielaborato dagli studenti. Tematiche e testi sono stati
selezionati mirando non all’esaustività, ma con riferimento all’emblematicità dei
medesimi, nel tentativo di fornire strumenti di analisi e interpretazione in grado di
favorire l’approccio personale ai testi.
Nell’arco del triennio sono state offerte anche proposte diverse (incontri, dibattiti,
spettacoli teatrali, visite guidate e viaggi di istruzione) per stimolare la curiosità degli
studenti e il desiderio verso ambiti culturali a loro non familiari.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Nel suo complesso la classe ha compiuto un percorso di crescita personale e ha
raggiunto una preparazione discreta. Alcuni poi sono riusciti a migliorare le
competenze di rielaborazione critica e la capacità di approfondimento dei contenuti.
Per altri restano incertezze nella scrittura.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
La capacità di produzione scritta è stata verificata tramite tipologie diversificate di
prove tutte conformi ai modelli della Prima prova dell’Esame di Stato. Sono state
richieste inoltre trattazioni brevi di storia della letteratura (quesiti a risposta aperta
con vincoli di lunghezza).
Per quanto riguarda la valutazione del compito scritto di italiano, è stata utilizzata la
griglia rielaborata sul modello creato dall’Accademia della Crusca e dall’INVALSI e
condivisa dal gruppo didattico di Lettere. Essa si articola su cinque indicatori che
valutano il livello delle competenze testuali di scrittura, di analisi dei testi o
documenti forniti e ideativa.
La produzione orale è stata verificata tramite interrogazioni ed esposizioni su
argomenti selezionati all’interno della programmazione
PROGRAMMA FINALE
IL ROMANZO E LA NOVELLA IN EUROPA E IN ITALIA NEL SECONDO ‘800
Il Positivismo
Il secondo Ottocento fra crescita economica e depressione. L’età del progresso. La cultura. Una nuova fiducia nella scienza. La nascita dell’evoluzionismo. La nuova scienza. Lettura e analisi testi di Spencer,Tayne, Darwin (in fotocopia) La letteratura. Dal Realismo al naturalismo Il romanzo in Francia da Flaubert a Zola.
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Testi analizzati: Il romanzo naturalista E.e J. de Goncourt, Prefazione a Germinie Lacerteux; (in fotocopia) Emile Zola, Prefazione a La fortuna dei Rougon Macquart; (in fotocopia); Gervasia all’Assomoir, da L’ Assomoir Il Verismo. Giovanni Verga La vita e le opere (la fase pre-verista, la fase verista, l’ultimo Verga) I romanzi fiorentini e del primo periodo milanese: la fase tardo-romantica e scapigliata. L'adesione al verismo e il ciclo dei vinti. Testi analizzati: Vita dei campi: Rosso Malpelo; La lupa; Fantasticheria; Dedicatoria a Salvatore Farina Novelle Rusticane: La roba; Libertà I Malavoglia: La struttura e la vicenda. Il tempo e lo spazio. La lingua, lo stile, il punto di vista. Lettura dei capp. I (Il mondo di Aci Trezza); cap. III (La Provvidenza in mare); cap. V (Alfio e Mena); cap. X (La Provvidenza in mare); cap. XV (L'addio di 'Ntoni) Mastro Don Gesualdo: la genesi del romanzo, la trama, il significato del romanzo, le tecniche narrative. Lettura del cap. 4, parte IV, L’addio alla roba. L’età del Decadentismo: la cultura e la letteratura La reazione al Positivismo. Simbolismo ed Estetismo tra arte e vita. La crisi della ragione. La sensibilità decadente. La narrativa. La poesia. Il romanzo estetizzante Joris-Karl Huysmans, A ritroso: Una vita artificiale (cap.2); Il triste destino di una tartaruga (cap. 4) (in fotocopia) Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: Il vero volto di Dorian (cap.13) G. D’Annunzio, Il Piacere: Il ritratto di un esteta (libro I, cap.II). Il verso è tutto (libro II, cap. I)
LA NASCITA DELLA LIRICA MODERNA
La poesia simbolista in Francia: caratteri generali Testi analizzati Charles Baudelaire, I fiori del male: Spleen; Corrispondenze, L’Albatro Arthur Rimbaud, Poesie: Le vocali Paul Verlaine, Cose lontane, cose recenti: Arte poetica La poesia decadente in Italia: caratteri generali Incontro con l’autore: G. Pascoli La vita tra "il nido" e la poesia. La poetica del Fanciullino Testi analizzati: Il Fanciullino: E’ dentro di noi un “fanciullino” Myricae: composizione, struttura, temi, lo stile. Lavandare. X agosto, L’assiuolo,Temporale, Il lampo Canti di Castelvecchio: composizione, struttura, temi, lo stile. Il gelsomino notturno Primi poemetti: Italy (canto primo, sez. III, V, VII) La grande proletaria si è mossa Incontro con l’autore: G. D'Annunzio La biografia, la poetica Testi analizzati: Alcyone: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto Visita guidata al Vittoriale degli Italiani La poesia crepuscolare e l’avanguardia futurista: caratteri generali. F.T. Marinetti, Zang, Tumb,Tumb, Il bombardamento di Adrianopoli
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IL ROMANZO IN EUROPA E IN ITALIA NEL PRIMO NOVECENTO
Il romanzo della crisi in Europa: caratteristiche generali
Testi analizzati
M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto: La madeleine
F. Kafka, La Metamorfosi: Il risveglio di Gregor
James Joyce: Ulisse: L’insonnia di Molly
Il romanzo della crisi in Italia: incontro con gli autori L. Pirandello La vita, le opere, le novelle e i saggi, i romanzi, il teatro Testi analizzati
L’umorismo, Il sentimento del contrario
Il Fu Mattia Pascal: lettura integrale [in alternativa: Uno, nessuno, centomila]
Uno, nessuno e centomila, “Salute” (libro I, cap. VII)
Novelle per un anno, La patente. Il treno ha fischiato
Sei personaggi in cerca d’autore, La condizione di personaggi
I. Svevo La vita, le opere. I modelli e le novità della narrativa di La Coscienza di Zeno: la struttura e i contenuti Testi analizzati
La Coscienza di Zeno; Prefazione preambolo. Il fumo (cap.3). Un rapporto conflittuale
(cap.4, “La morte del padre”). Una catastrofe inaudita (cap.8, “Psicanalisi)
LA POESIA DEL NOVECENTO
Quadro sintetico generale: movimenti, poetiche, tendenze. Incontro con gli autori G. Ungaretti La vita, le opere, il pensiero e la poetica Testi analizzati
L'Allegria: In memoria. Veglia. Fratelli. I fiumi. San Martino del Carso Sentimento del tempo: La madre Umberto Saba La vita, le opere, la poetica Testi analizzati Il Canzoniere: La capra, Trieste, Città vecchia E. Montale La vita e le opere. La cultura e le varie fasi della produzione poetica Testi analizzati
Ossi di seppia: I Limoni; Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di vivere ho incontrato Occasioni: La casa dei doganieri Satura: Ho sceso, dandoti il braccio (sezione Xenia II) Confessioni di scrittori: Una totale disarmonia con la realtà. E’ ancora possibile la poesia? (in fotocopia)
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Il romanzo e la novella in Italia nel secondo dopoguerra: quadro sintetico Caratteristiche generali e principali esponenti Riepilogo sul percorso lettura svolto durante l’anno scolastico. Testi letti integralmente: L. Pirandello, Il Fu Mattia Pascal o in alternativa Uno, nessuno, centomila Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno Beppe Fenoglio, Una questione privata Testo in adozione: Marta Sambugar, Gabriella Salà, Laboratorio di lettura 3, Milano: RCS Libri 2013 Fotocopie fornite dalla docente
RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE
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5.2 Disciplina: Storia
RELAZIONE FINALE della prof:ssa MAGDA NIRO
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è stata seguita nell’arco del triennio per due anni. Nonostante la mancanza di una continuità dei processi formativi, la classe è riuscita ad acquisire buone capacità critiche e di un discreto livello di conoscenze da parte di quasi metà degli studenti.
Gli studenti in classe si sono sempre dimostrati partecipi e disponibili a interagire
con la docente in occasione della proposta e dello svolgimento delle tematiche
oggetto dell’attività formativa. Essi hanno inoltre spesso sviluppato un buon
interesse per i contenuti proposti. Solo pochi studenti non sono stati in grado di
consolidare attraverso un costante impegno di studio individuale e di riflessione
personale le tematiche e il lessico specifico della disciplina.
Il clima di classe è risultato complessivamente positivo e non si sono verificati
problemi sul piano delle relazioni personali tra gli studenti. Anche i rapporti con la
docente sono sempre stati improntati a correttezza.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA L’insegnamento della Storia come materia scolastica più di altre discipline è stato
condizionato dai processi storici e politici nazionali e internazionali e dalle
trasformazioni dei contesti sociali e culturali. Nei documenti più recenti le finalità
educative assegnate alla disciplina Storia sono correlate soprattutto alle
competenze personali, sociali e civiche. Gli obiettivi disciplinari individuati, quindi,
sono stati finalizzati alla formazione di cittadini responsabili e attivi, ma anche a
promuovere la conoscenza dei fenomeni principali caratterizzanti la storia del ‘900.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Si è posta particolare attenzione a potenziare negli studenti le capacità di
esposizione e analisi di eventi e fenomeni storici, di collegamento tra tematiche, di
argomentazione delle diverse interpretazioni possibili di determinate dinamiche
storiche.
Si è poi mirato a migliorare ulteriormente la capacità di comprendere, interpretare,
valutare e utilizzare documenti storici scritti e iconografici da parte degli studenti,
nonché a potenziare le competenze relative all’utilizzazione del lessico storico e
della terminologia specifica
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4. MATERIALI UTILIZZATI La presentazione degli argomenti in programma ha seguito un’impostazione
cronologica, privilegiando tuttavia da un lato la trattazione di tematiche strettamente
correlate alla storia della letteratura e dall’altro gli aspetti più legati alla realtà
contemporanea.
È stata inoltre proposta la lettura (con discussione) di documenti, nel tentativo di
attivare la comprensione delle modalità del lavoro di ricerca storica e di favorire un
approccio critico alla complessità degli eventi e alla loro interpretazione. Si deve
tuttavia riconoscere che non sempre gli allievi si sono mostrati pienamente
all’altezza di questo obiettivo. Buoni riscontri invece hanno avuto i percorsi di
approfondimento sulla nascita dell’Europa e la figura di De Gasperi e sulla più
recente storia dell’Europa orientale
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Sebbene non tutti siano riusciti ad affrontare criticamente gli argomenti e a utilizzare
con proprietà il linguaggio specialistico della disciplina, nel complesso il profitto si è
attestato su un livello più che discreto. Ad alcuni l’interesse per la disciplina ha
consentito di raggiungere un buon livello di conoscenze. Particolarmente proficui
sono stati i percorsi di approfondimento realizzati durante l’anno.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Le competenze e le abilità sono state verificate per mezzo di interrogazioni orali e
prove scritte basate su domande a risposta aperta con vincoli di lunghezza. È stata
anche effettuata una simulazione della terza prova dell’esame di Stato.
PROGRAMMA FINALE
Quadro sintetico di raccordo
L'Italia nella seconda metà dell’800
La politica della Destra e della Sinistra La nascita della società di massa
La seconda rivoluzione industriale Colonialismo e imperialismo Le caratteristiche della società di massa. Dalla nazione al nazionalismo La nascita dei partiti di massa. Marx e il partito socialista. La dottrina sociale della Chiesa cattolica I trattati internazionali L’età giolittiana
Le trasformazioni politiche e sociali La guerra di Libia e la crisi politica
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GUERRA E RIVOLUZIONE
La Grande Guerra e le sue conseguenze
Le cause della grande guerra L’inizio della guerra Il 1917 L’Italia in guerra. Dalla guerra alla pace La Russia dalla Rivoluzione allo Stalinismo Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d’ottobre La costruzione dell’Unione Sovietica
LA SVOLTA DEL NOVECENTO
Il primo dopoguerra: I problemi aperti L’Europa dei vincitori: la Francia e il Regno Unito L’Europa degli sconfitti: l’Austria e la Germania di Weimar Il primo dopoguerra in Italia. Il biennio rosso La grande crisi 1929: l’inizio della crisi La reazione alla crisi negli Stati Uniti: il New Deal L'età dei totalitarismi Le origini del Fascismo (1919-1926): la nascita, la presa del potere, la costruzione dello stato totalitario Il regime fascista: l’organizzazione del regime, il partito unico, la cultura e la società, la politica economica e la politica estera Il Nazionalismo in Germania L'ascesa al potere di Hitler Lo Stato totalitario nazista La politica economica La guerra civile in Spagna Il totalitarismo sovietico: lo stalinismo
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L’attacco nazista. L’Italia in guerra. La guerra totale. La guerra nel Pacifico.
Lo sterminio degli ebrei
Il crollo del Fascismo. La Resistenza
La svolta nel conflitto. Lo scontro finale
UN ALTRO MONDO TRA VECCHI E NUOVI STATI
L’inizio della guerra fredda
Quadro sintetico: Il mondo alla fine della guerra. Le origini della guerra fredda. Gli Stati
Uniti, capofila del blocco occidentale. L’URSS e i paesi comunisti
L'Italia repubblicana: dalla ricostruzione al boom economico L’Italia della ricostruzione: 1945-1948 La Costituzione italiana Le elezioni del 1948 I partiti di massa Il miracolo economico
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La fine della guerra fredda Quadro sintetico: La dissoluzione dell'Unione Sovietica. Il crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale. La nascita dell'Unione europea Percorso progettuale di approfondimento: Cantiere Europa. La nascita dell’Europa e Alcide De Gasperi Le conseguenze della seconda guerra mondiale sul sistema coloniale: quadro generale di sintesi Percorso progettuale di approfondimento sulle rivoluzioni e le guerre contemporanee nel Medio Oriente Testo in adozione: Giovanni De Luna, Marco Meriggi, Il segno della storia, 3. Il novecento e il mondo contemporaneo, Milano-Torino: Pearson 2012
RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE
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5.3 Disciplina: Inglese
RELAZIONE FINALE della prof.ssa ANNA IACCHEO
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Gli alunni hanno seguito sempre con interesse le attività proposte e svolto con impegno le attività proposte in classe. Anche gli alunni con difficoltà dovute alle carenze di base hanno mostrato interesse e partecipazione nel lavoro in classe e a casa. Nel corso del quinto anno l’insegnante ha notato un miglioramento per alcuni di quegli alunni che avevano sempre avuto molta difficoltà nel rendimento . Alcuni alunni, avendo propensione per la materia, hanno raggiunto risultati più che soddisfacenti, altri buoni, altri sono riusciti a raggiungere appena la sufficienza grazie al loro impegno. Per alcuni allievi si rilevano ancora carenze dovute alle lacune riportate negli anni precedenti.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA
Sono state apprese nuove funzioni e strutture e approfondite quelle studiate negli anni precedenti. Gli alunni hanno imparato a dialogare su vari argomenti tecnici.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO
E’ stata seguita una metodologia di tipo funzionale –comunicativo, gli alunni hanno appreso, in un primo momento, le funzioni del linguaggio attraverso l’ascolto e la lettura di testi di vario genere, solo alla fine di ogni unità didattica sono state dedotte le strutture grammaticali. 4. MATERIALI UTILIZZATI
Oltre ai libri di testo adottati, sono stati utilizzate fotocopie, filmati, materiale audiovisivo, smartboard e dizionari.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
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Ampliando il vocabolario e, avendo appreso strutture grammaticali e funzioni più complesse, gli alunni sono in grado di comprendere quasi autonomamente testi più articolati senza l’uso del dizionario e esporne il contenuto.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Gli alunni sono stati valutati in base all’acquisizione delle abilità di lettura e comprensione di un testo scritto, comprensione nell’ascolto di dialoghi e espressione scritta e orale. Nella valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza degli alunni, della partecipazione attiva alle lezioni svolte in classe e dell’assiduità nello svolgimento del lavoro assegnato per casa . Durante l’anno sono state effettuate verifiche scritte e orali due simulazioni scritte della terza prova d’esame (senza l’uso del dizionario).
PROGRAMMA FINALE
ARGOMENTI TRATTATI ENTRO IL 15 MAGGIO 2018
Ripasso delle strutture e delle funzioni comunicative studiate durante l’anno precedente. Dal testo in adozione “English for new technology”: Atoms and electrons. Key words. The structure of the atom. Electric energy, conductors and insulators. Semiconductors. The battery. History of electricity. How the battery was invented. Electric circuits. A simple circuit. Key words. Electricity and magnetism. Key words.
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Simple application of electromagnetism. Doorbell system. Solar power. Solar furnace, solar cell Wind power. Wind power in the USA. Distributing electricity. The distribution grid. Key words. A nuclear reactor. How a nuclear reactor is kept under control. Hydroelectric power plants. Dal testo Electrical Engineering: Energy. Limited and Inexhaustible energy sources Wind power Magnetism Wind farm worries. Static electricity. Da altri testi e riviste: Radiation sickness. The biggest wind farm in the world: London Array (fotocopie e video). The biggest solar powered bridge in the world. The Reign of Queen Victoria: The reform bills, the Victorian middle class, the Victorian ethos. Queen Victoria. Aestheticism and Decadence. Oscar Wilde: Wilde’s life and work, provocation and paradox. The picture of Dorian Gray (Plot). “The picture of Dorian Gray” (Edizione ridotta) Reading, listening, questions.
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Passage from the original novel “The picture of Dorian Gray”, chapter 2. Sono stati eseguiti esercizi scritti e orali e di listening relativi ai brani presentati. Dal 15 maggio l’insegnante effettuerà un ripasso del programma completo. RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE
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5.4 Disciplina: matematica
RELAZIONE FINALE della prof. ssa ANTONIA RIGON
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Gli studenti hanno mantenuto un comportamento corretto sia tra loro che con l’insegnante. La frequenza è stata in generale regolare. La partecipazione al dialogo educativo si può considerare accettabile anche se la classe si è caratterizzata per un atteggiamento poco partecipe e propositivo rispetto alle attività didattiche proposte dall’insegnante.
OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA Sulla base delle indicazioni condivise all’interno del Dipartimento di matematica, sono state individuate le competenze della disciplina da sviluppare nel corso dell’anno scolastico. Queste sono di seguito riportate:
1. padroneggiare i concetti, le tecniche e le procedure del calcolo algebrico, sapendoli valorizzare nell’interpretazione di situazioni interne ed esterne alla matematica e nella risoluzione di problemi;
2. utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali e operativi dell’analisi per affrontare situazioni e problemi interni ed esterni alla matematica, in particolare a situazioni di natura fisica e tecnologica;
3. riflettere criticamente su alcuni temi fondamentali della matematica anche in prospettiva storica.
In relazione ad esse sono state individuate, per ogni unità di lavoro, le conoscenze e le abilità da perseguire. Va inoltre precisato che la competenza indicata al numero 3 risulta trasversale a tutte le unità di lavoro; le principali abilità ad essa relative sono: essere in grado di stabilire collegamenti con altre discipline curricolari nelle quali si applicano gli strumenti matematici introdotti, collocare storicamente le origini delle conoscenze acquisite e comprendere testi di esercizi matematici in lingua inglese.
A. Unità di lavoro sul calcolo integrale Conoscenze o Acquisire il concetto di primitiva, di integrale indefinito e le principali regole di
integrazione; o acquisire il concetto di integrale definito; o conoscere il legame tra primitiva e integrale definito; o conoscere le applicazioni dell’integrale definito su aree e volumi solidi di
rotazione. Abilità
Essere in grado di:
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ricavare le primitive di funzioni più complesse, facendo riferimento al- le primitive di alcune funzioni elementari;
calcolare il valore dell’integrale di funzioni assegnate;
utilizzare il teorema fondamentale per calcolare integrali, aree e volumi di solidi di rotazione in casi semplici,;
utilizzare la derivata e l’integrale per modellizzare situazioni e problemi che si verificano nella fisica e nelle scienze tecnologiche.
B. Unità di lavoro sulle serie numeriche Conoscenze
o Acquisire il concetto di successione numerica; o comprendere i concetti di serie numerica e di somma di una serie; o saper analizzare il carattere di una serie.
Abilità: Essere in grado di:
calcolare limiti di successioni numeriche;
riconoscere il carattere di una serie numerica applicando opportuni criteri; applicare il concetto di serie alla risoluzione di problemi geometrici e non.
C. Unità di lavoro sulle equazioni differenziali
Conoscenze
o Acquisire il concetto di equazione differenziale; o acquisire i concetti di integrale generale e particolare.
Abilità: Essere in grado di:
risolvere i principali tipi di equazioni differenziali del primo ordine e del secondo ordine;
applicare le equazioni differenziali a problemi attinenti la fisica e la tecnologia.
STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO
Nello svolgimento dell’attività didattica si è fatto ricorso alla lezione frontale e dialogata, con esercitazioni frequenti in classe, effettuate a piccoli gruppi, su materiale predisposto dall’insegnante. Ciò nell’ intento di tener conto non solo delle tematiche stabilite e del numero di ore settimanali a disposizione, ma anche delle caratteristiche del gruppo classe. Alcuni studenti, infatti, non hanno mostrato nell’ arco del triennio un atteggiamento propositivo, ma piuttosto una partecipazione passiva al lavoro scolastico. Nella trattazione degli argomenti si è cercato di partire da aspetti già noti e poi si è finalizzato lo sviluppo successivo all’acquisizione dei concetti fondamentali, sfruttando tutte le possibili occasioni per far costruire agli studenti competenze ad essi connesse. Inoltre è stato dato spazio soprattutto all’aspetto applicativo di quanto trattato, nell’intento di facilitarne la comprensione e migliorarne il consolidamento
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MATERIALI UTILIZZATI
In tutte le classi si è fatto uso della lavagna interattiva e della piattaforma Moodle, sulla quale gli studenti hanno trovato test, attività di approfondimento, video sugli argomenti svolti in classe da utilizzare sia come recupero che come lezione vera e propria da seguire rispettando i propri tempi e ritmi di apprendimento. In aggiunta agli studenti sono state fornite delle schede di lavoro sulla verifica delle competenze previste, strutturate dall’insegnante, e che sono state svolte lavorando in piccoli gruppi come attività didattica in classe. RISULTATI RAGGIUNTI
Un gruppo ristretto della classe ha partecipato al dialogo educativo manifestando
attenzione ed interesse costanti e si è impegnato in modo continuo nello studio della disciplina conseguendo una preparazione completa e in alcuni casi eccellente. Vi sono pochi studenti che pur seguendo le attività proposte in modo discontinuo hanno ottenuto tuttavia risultati accettabili. Per gli altri studenti la preparazione risulta più frammentaria o lacunosa a causa di carenze pregresse e un impegno nello studio non sempre adeguato.
MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Per avere informazioni in itinere riguardo all’apprendimento dei concetti introdotti sono state utilizzate domande dal posto, discussione degli esercizi assegnati a casa, esercizi alla lavagna, prove scritte e verifiche orali. Le verifiche sono state strutturate in modo da poter misurare oltre all’acquisizione di procedure e abilità di calcolo sugli argomenti trattati anche la conoscenza degli aspetti teorici più importanti. I criteri di valutazione delle prove scritte e orali sono stati preventivamente comunicati agli studenti così come la valutazione conseguita è stata resa nota agli studenti nel più breve tempo possibile, al fine di promuovere capacità di autovalutazione e di miglioramento del proprio metodo di lavoro.
PROGRAMMA FINALE A)
Primitiva di una funzione. Integrale indefinito e proprietà. Integrali immediati. Integrazione per decomposizione. Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. Integrazione di semplici funzioni razionali fratte. Integrale definito: integrale definito di una funzione continua e proprietà. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree piane.
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Volume dei solidi di rotazione. Integrali impropri: integrale di una funzione che diventa infinita in qualche punto; integrali estesi a intervalli illimitati.
B)
Successioni di numeri reali. Successioni convergenti, divergenti, indeterminate. Serie numeriche: definizione ed esempi. La serie geometrica. Condizione necessaria per la convergenza di una serie. La serie armonica. Serie a termini positivi. Enunciati ed applicazioni dei criteri di confronto asintotico, criterio del rapporto, della radice e criterio integrale.
C) Equazioni differenziali: generalità. Equazioni differenziali del primo ordine : del tipo y’ = f(x); a variabili separabili ; lineari. Equazioni differenziali del secondo ordine: del tipo y’’ = f(x) lineari omogenee a coefficienti costanti; non omogenee a coefficienti costanti.
RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE
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5.5 Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici
RELAZIONE FINALE dei prof. GIUSEPPE PELLICANO’ – NICOLA BRESSAN
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha avuto in questa disciplina un cambio di insegnante rispetto agli anni precedenti e non era pertanto conosciuta.
Il cambio ha comportato il reciproco adattamento a diversi ritmi e metodologie di lavoro. La classe si è sempre mostrata sufficientemente collaborativa e attenta (con qualche eccezione significativa) nelle attività didattiche proposte in classe, corretta e rispettosa dei ruoli, ma generalmente poco propensa a rielaborazione, rispetto consegne ed approfondimento attraverso un adeguato lavoro a casa. Qualche progresso si è manifestato nel corso del secondo quadrimestre. Accettabile ma raramente intenso l’impegno in laboratorio.
OBIETTIVI TRASVERSALI E SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA
Tra le finalità di questo corso, oltre alla proposizione di contenuti disciplinari specifici riportati di seguito nel programma, vi sono anche:
Introduzione dell’uso della metodologia CLIL in lingua inglese secondo quanto definito dal C. di C.
Introduzione ad alcune problematiche connesse alla progettazione di sistemi elettrici: (definizione del quadro normativo, scelta di tecnologie e materiali, consultazione fogli tecnici e documentazione della progettazione);
Acquisizione della capacità di lavoro in gruppo;
Finalizzazione delle attività svolte al conseguimento di un obiettivo predefinito nei tempi e nei modi;
Acquisizione dell’attitudine alla scomposizione di un problema in sottoproblemi più semplici con la successiva suddivisione dei compiti secondo le abilità e capacità dei singoli componenti;
Preparazione all’esame di fine ciclo con particolare riferimento alla seconda prova scritta (quando prevista di TPSEE).
STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO
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Gli obiettivi trasversali vengono perseguiti prevalentemente mediante le attività di laboratorio che costituiscono parte rilevante del quadro orario tre ore su sette. Gli studenti vengono sistematicamente posti di fronte a problemi la cui risoluzione non è stata completamente definita nel lavoro propedeutico all’attività, il loro obiettivo diventa dunque l’individuazione degli elementi di metodo, di contenuto o di entrambi, che consentono di arrivare ad una soluzione documentata; sono inoltre chiamati ad organizzare il lavoro, all’interno dei gruppi, secondo le attitudini individuali ma cooperando costantemente per il coordinamento e la buona riuscita dell’esercitazione nel suo complesso.
Anche nella proposta dei contenuti specifici e professionalizzanti di base non si perde mai di vista la problematicità legata alla progettazione di sistemi complessi; gli elementi a fondamento delle tecnologie ed i parametri di scelta dei materiali sono sempre presenti nelle proposte formative. Così come è sempre presente l’attenzione al lessico specifico anche in inglese, sia attraverso attività CLIL fortemente strutturate (normalmente comprendenti anche video) sia con l’uso di fogli tecnici in inglese. Le presentazioni multimediali costituiscono ordinariamente elemento portante di gran parte delle lezioni.
MATERIALI UTILIZZATI
Per la materia Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici, anche per la limitatezza di riferimenti certi e consolidati di quello che è un corso sottoposto a continua innovazione tecnologica e normativa, non è stato individuato, al livello dipartimentale, un testo da poter consigliare per chiarezza, completezza e innovazione nei contenuti e nelle metodologie didattiche proposte. Si è fatto quindi ampio utilizzo di cataloghi tecnici dei costruttori quali ABB OVR Guida Pratica per la Protezione Contro le Sovratensioni, Schneider Electric GUIDA TECNICA Il Coordinamento del il Comando e della Protezione Motore, materiale presente in Internet (articoli, lezioni etc.) NUMERO ZERO di “Sistemi Bus” 2010 e Panorama Elettrico: Introduzione ai Sistemi Bus e riadattato, ove necessario, all’uso didattico. Per le parti più legate all’impiantistica tradizionale si è proposta anche la consultazione del Manuale Cremonese ELETTROTECNICA (Hoepli, in alternativa), per richiami a parti più generali, i testi di altre discipline (elettrotecnica, sistemi, matematica) hanno costituito occasionale riferimento. A questi sono state aggiunte fotocopie relative agli argomenti relativi ai Sistemi Fotovoltaici (ed integrazioni in inglese anche su moduli ulteriori) proposti sotto forma di modulo CLIL in Inglese, questi materiali di lavoro e
supporto sono stati organizzati dal docente a partire da testi autentici.
RISULTATI RAGGIUNTI
Alla data di presentazione di questo documento i risultati di apprendimento risultano mediamente sufficienti con poche eccezioni ma livellati su valori modesti, ciò è conseguenza della modesta autonomia rielaborativa già evidenziata che comporta una restituzione basata essenzialmente sul lavoro proposto in classe.
MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Di seguito sono esplicitati i criteri generali per la valutazione delle attività e delle verifiche dei contenuti e delle competenze tecniche specifiche.
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Delle attività di laboratorio fa parte integrante la stesura di relazioni progettuali (con contenuti o totalmente in lingua inglese) e in qualche caso di presentazioni multimediali.
Conoscenza temi proposti; Esposizione coerente, corretta e ordinata; Uso del lessico tecnico appropriato; Uso di grafici e unità di misura corretti; Puntualità nelle consegne (in particolare per le esercitazioni grafico/pratiche); Impegno nella ricerca di soluzioni, anche originali, ai problemi proposti; Abilità nella ricerca e interpretazione di manuali e fogli tecnici; Partecipazione attiva alle lezioni.
Di seguito si riportano i criteri dettagliati legati alle esercitazioni impiantistiche tipiche di seconda prova scritta d’esame:
Conosce i riferimenti normativi
Conoscere i nuclei fondanti della materia (caratteristiche tecniche dei componenti, principio di funzionamento, caratteristiche dei materiali)
Utilizzare e interpretare il materiale disponibile (manuale, tabelle, data sheet dei componenti…)
Disegnare schemi (elettrici, di principio, a blocchi…)
Strutturare in maniera chiara e ordinata l’elaborato, utilizzando il lessico tecnico specifico
Utilizzare strategie, procedure standard ed eseguire calcoli
Interpretare la traccia richiesta dal tema ed elaborare un progetto coerente
Giustificare le scelte progettuali (strategie, apparecchiature, componenti, semplificazioni…)
Produrre soluzioni efficienti anche economicamente ed intraprendere strategie risolutive anche ricavate dall’esperienza personale dello studente
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PROGRAMMA FINALE PROGETTAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI Si fa riferimento al manuale in adozione ed al materiale fornito per la protezione dalle sovratensioni (guida ABB). Progetto di linee richiami sui criteri di massima caduta di tensione e portata di una
linea in cavo; Sovracorrenti effetti termici delle sovracorrenti sui cavi, correnti di cortocircuito, fattore
di cresta, calcolo delle correnti massime e minime per sistemi trifasi e monofase, esercizi;
La protezione delle linee da sovraccarico e cortocircuito criteri di istallazione a norma CEI 64-8: l’integrale di Joule, l’uso di interruttori magnetotermici e fusibili;
Le sovratensioni: tipologia e origine delle sovratensioni; Classificazione in zone di protezione LPZ secondo norma CEI 81-10/4. Tecnologie costruttive, classificazione, parametri e criteri di scelta e disposizione degli SPD. Tenuta all'impulso Uw delle apparecchiature; sistemi di messa a terra degli impianti TT, TN e IT e protezioni di modo comune e modo differenziale; attività CLIL di revisione (2 U.A.)
Introduzione alla progettazione di un impianto elettrico in BT. Prescrizioni normative (dL. 37/08) stesura progetto e relativa documentazione secondo CEI 0-2 e secondo norma CEI 64-8.
SISTEMI DI AUTOMAZIONE CIVILE BASATI SU BUS Si fa riferimento a materiale fornito i classe (numero zero di “Sistemi Bus” 2010 e Panorama Elettrico: Introduzione ai Sistemi Bus”).
Generalità e definizioni dei sistemi HBES, principali normative di riferimento (CEI 205);
I sistemi EIB-Konnex tipologie di impianto e struttura;
Apparecchi e componenti principali dei sistemi: sensori attuatori e accoppiatori;
Il sistema di trasmissione secondo lo standard EIB-Konnex: cavetti YCYM, tipologia trasmissione dati in modulazione simmetrica;
Indirizzo fisico e di gruppo, il telegramma con protocollo CSMA/CA.
Il sistema ETS4 per la programmazione dei dispositivi.
SISTEMI DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Riferimenti: Guida Tecnica Il coordinamento e Il Comando Dei Motori Elettrici, Scheider Electric;
il contattore:definizione a norma 17-3 simboli e caratteristiche elettriche; i fusibili: parametri caratteristici tipi gG e aM, tabelle per il coordinamento nella protezione dei motori elettrici; avviatori per m.a.t.;
Scelta e coordinamento degli organi di comando e protezione per gli avviatori;
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Avviatori per motori disegno e montaggio di schemi di avviamento. Progetto e montaggio di un avviatore automatico partendo dalle specifiche del motore e relativa documentazione.
SISTEMI FOTOVOLTAICI Parte proposta in lingua inglese con modalità CLIL (materiale di riferimento fornito dal docente 50 U.A.).
Photovoltaic Cells and material: physics and electric characteristic;
Photovoltaic Panels: meterials, manufacturing and performances;
Low power PV systems: orientation, inclination and shading, how to evaluate the production of energy;
Grid-Connected PV Systems: composition and inverters;
Stand-alon PV Systems: composition bateries and charge controllers; IMPIANTI SPECIALI Impianti per locali ad uso medico; il rischio elettrico e la classificazione dei locali; le prescrizioni a norma CEI 64-8 e la zona paziente; il trasformatore d’isolamento; classificazione dell’alimentazione di sicurezza nei locali ad uso medico. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
Progetto di un sistema di avviamento per m.a.t.; Progetto di un sistema bus a singola linea mediante ETS4; Progetto di un impianto elettrico per un’abitazione di medie dimensioni; La
presentazione del progetto mediante strumenti multimediali: come organizzare una presentazione, le diapositive e l’esposizione orale;
Tracciamento della caratteristica tensione corrente di tre pannelli fotovoltaici realizzati con tecnologie differenti.
RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI
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5.6 Disciplina: Sistemi automatici
RELAZIONE FINALE dei prof._TONINI GIOVANNI-MAURO PASSERINI
1. PRESENTAZIONE CLASSE La classe è stata seguita dal sottoscritto con continuità didattica nel corso del triennio. Risulta essere eterogenea : un gruppo di studenti motivati e con risultati buoni ed in qualche caso distinti ed un altro gruppo in cui qualche studente è demotivato . Pochi seguono con fatica ottenendo risultati non sempre sufficienti . Non ci sono stati mai problemi di disciplina o di assenze ripetute .
2. OBIETTIVI TRASVERSALI OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA
Si è cercato di fornire non solo un metodo valido nell’apprendimento e la formazione di base ma un insieme di conoscenze interdisciplinari ,soprattutto nell’ultimo anno di corso, tali da facilitare un eventuale inserimento nel mercato del lavoro. Dal punto di vista teorico, per gli studenti che intendono proseguire negli studi, si è puntato al metodo e all’approfondimento non solo puramente mnemonico . Gli studenti, al termine del corso devono essere in grado di : -implementare uno schema tecnico -interpretare simbologie e schemi tecnici - scegliere, utilizzare ed implementare trasduttori -calcolare e costruire uno schema generico di retroazione con i dispositivi oppurtuni
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE Nel corso del triennio ,cercando di completare il programma ministeriale preventivato in ottobre, in considerazione di quanto sopra esposto, l’attività didattica si è svolta cercando di ripetere e riprendere i vari argomenti con molta pazienza effettuando verifiche ripetute. Per la parte teorica si è ritenuto opportuno spiegare oltre alla teoria dei controlli svolta nel corso triennio, la programmazione del PLC e del PIC con esempi ed applicazioni destinate ad avere una utilizzazione pratica . La parte pratica nell’ultimo anno è stata svolta parzialmente sotto forma di tesine per poter consentire a tutti gli allievi di poter innanzitutto scegliere il gruppo di lavoro e quindi sviluppare al meglio le proprie attitudini. Il tempo dedicato a queste ultime è stato ridotto rispetto agli anni precedenti per dedicare maggior spazio alla parte scritta relativa alla seconda prova di maturità. Comunque , sia nelle esercitazioni in laboratorio che nelle tesine, il lavoro è stato svolto in gruppi di due o tre studenti in modo da permettere lo sviluppo delle capacità e competenze di ciascuno. Per la parte orale nel primo quadrimestre a ciascun studente sono stati assegnati degli argomenti tecnici nuovi (tipo motori brushless, sensori effetto hall , caratteristiche e regolazioni sull’asincrono etc. ) con il compito di effettuare una ricerca sotto forma di presentazione in powerpoint da illustrare all’intera classe in modo da curare l’esposizione di ciascuno.
4. MATERIALI UTILIZZATI Per la parte teorica iI programma è stato trattato utilizzando appunti con richiami ai libri di testo e ad alcuni file scaricati da internet ; per la parte pratica si sono sviluppati software
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applicativi in dotazione al laboratorio ( Multisim,Lab-View, Mikrobasic ,C , software per PLC e micro) I modelli usati per PLC sono Omron (C28H e CPM1A) e Schneider Zelio (SR2) con ingressi analogici e digitali , i modelli usati per microcontrollori sono PIC (18F1320) e soprattutto Arduino Uno.
5. RISULTATI I risultati , in accordo con quanto esposto nella presentazione ,sono diversificati : per alcuni studenti risultano molto buoni per altri non completamente sufficienti, a causa di scarso impegno .
6. VALUTAZIONE
La valutazione , per quanto riguarda i parametri di conoscenza ed il relativo giudizio espresso in termini numerici, è in accordo a quanto già scritto nel documento finale ed alle considerazioni di seguito riportate . Il voto finale tiene conto ,soprattutto delle singoli parti della materia sia nel primo che nel secondo quadrimestre, ma anche della continuità nel lavoro di laboratorio e della volontà e capacità manifestate nella realizzazione pratica.
PROGRAMMA FINALE
TEORIA DEI CONTROLLI ANALISI NEL DOMINIO DEL TEMPO -Concetto di sistema di controllo ,retroazione e stabilità . --Trasformata di Laplace :esercizi di applicazione sulle antitrasformate -Trasduttori : tipologie,struttura ed applicazioni -Criterio di Routh -Algebra degli schemi a blocchi ; esercizi -Funzione di trasferimento : definizioni ed esempi -Risposta con ingresso a gradino nei sistemi di primo ordine -Modelli matematici ANALISI NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE - Diagrammi di Bode. - Criterio di Bode per la stabilità dei sistemi in retroazione: esempi di applicazione.
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- Disegno diagramma delle ampiezze - Margine di fase grafico ed analitico - Disegno dei diagrammi polari. - Criterio generale e particolare di Nyquist: es. di applicazione. - Metodi per la compensazione dei sistemi retroazionati - Reti correttrici.(passa basso, alto,banda ) - Metodi di scelta dei parametri di una rete correttrice idonea per la compensazione dei sistemi retroazionati sui diagrammi di Bode.
P.L.C. -Struttura del modello C28H -Struttura del modello Zelio ed istruzioni di programmazione -Ingressi e uscite -Istruzioni principali ed esempi di programmazione (cancello automatico ,nastri trasportatori ,esempi di automazione) CENNI SUI MOTORI PASSO PASSO -Principio di funzionamento e logica di controllo con Arduino MICROCONTROLLORE PIC (18F1320) -Programmazione porte -Struttura ed esempi di applicazione (cancello automatico ,nastri trasportatori ,esempi di automazione) -Programmazione in Mikrobasic --Comando e controllo dei motori passo-passo MICROCONTROLLORE ARDUINO -Set di istruzioni -Struttura input ed output -Esempi di programmazione con ingressi analogici e digitali ( led RGB, semaforo ed ascensore, cancello,comandi PWM,etc)
RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI
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5.7 Disciplina: Elettrotecnica e d elettronica
RELAZIONE FINALE dei prof._SPRINGHETTI LUCIANO-NICOLA PUGLIESE
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ,sia pure con le differenze tipiche di ogni gruppo numeroso e composito si propone con un discreto livello medio di preparazione ed autonomia gestionale. In essa sono presenti alcune ottime individualità, così come alcuni elementi che, prevalentemente a causa di un impegno incostante o inadeguato, stentano a raggiungere gli obiettivi fissati. Dal punto di vista disciplinare la classe ha sempre dimostrato un buon comportamento.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA Sia per la teoria delle macchine elettriche che per il laboratorio, gli obiettivi trasversali, come: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione, sono fondamentali per affrontare la disciplina. Si è puntato molto sul lavoro di gruppo, sul problem solving, inoltre è stato fondamentale sviluppare collegamenti e relazioni con la parte di teoria della disciplina, che è la base dei contenuti che gli studenti hanno affrontato nelle esperienze in laboratorio.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO Cooperative learning, problem solving.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Appunti forniti dal professore; libri di testo; l’uso del manuale con le sue tabelle; l’uso della calcolatrice speciale per numeri complessi, l’uso del PC. Visione di tutte le macchine elettriche studiate.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Capacità di utilizzare le conoscenze per risolvere problemi, per comprendere la
realtà e per operare su di essa, potenziamento della capacità di imparare a imparare,
capacità di progettare (analizzare e contestualizzare problemi, individuare risorse, definire
soluzioni, avviare procedure di valutazione e controllo), utilizzo della strumentazione di
laboratorio.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA La valutazione si è basata su verifiche scritte-orali e per il pratico sulla relazione redatta dagli alunni dopo aver fatto l'esperienza in laboratorio. Le conoscenze e le abilità valutate sono le seguenti:
Saper disegnare uno schema elettrico
Saper rielaborare i dati preliminari
Saper scegliere gli strumenti adeguati
Saper rielaborare i dati
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Saper utilizzare i dati per creare grafici
Saper argomentare l'esercitazione con cenni teorici
Saper utilizzare un linguaggio tecnico
Saper individuare il tipo di unità di misura in base alla grandezza fisica
Risolvere esercizi tipici per l’uso delle macchine elettriche. Progetto di
massima per azionamenti elettrici.
PROGRAMMA FINALE
IL TRASFORMATORE MONOFASE: Costruzione, funzionamento “a vuoto”, “in corto”, “a carico”. Circuito equivalente. Perdite, rendimento. Uso dei trasformatori (T. V.- T. A.). IL TRASFORMATORE TRIFASE: Circuiti magnetici. Circuito equivalente. Prove “a vuoto” e di “corto”. Caduta di tensione nel passaggio da vuoto a carico. Classificazione in gruppi dei trasformatori. Parallelo tra due trasformatori. AUTOTRASFORMATORI: Costruzione, funzionamento e loro uso. LE MACCHINE ASINCRONE: Costruzione e funzionamento. Il campo magnetico rotante (Teoremi di Leblanc e Galileo Ferraris). Scorrimento, f.e.m. indotte, sincronismo, asincronismo, corrente primaria di reazione. Circuito equivalente e i suoi parametri. Fattore di potenza. Prove sulla macchina. Caratteristica esterna (meccanica) e suo studio. Stabilità e instabilità. Il problema della corrente di spunto. Avviamento del M.A.T.: a resistenze rotoriche variabili, a stella a triangolo, con autotrasformatore. Interpretazione dei dati di targa del M.A.T. e del carico per l’avviamento. Tempi di avviamento frenatura. M.A.T. come motore, generatore e freno. Classificazione dei M.A.T. . Motori asincroni monofasi e loro classificazione in base al metodo per generare la coppia di spunto. Uso della tabella dei costruttori di M.A.T. Uso dell'inverter per il controllo di velocità del m.a.t.(cenni). AZIONAMENTI ELETTRICI: M.A.T. che sposta un peso Q alla velocità v per varie pendenze .Progetto del motoriduttore. Elettropompe con m.a.t.:prevalenza manometrica e geodetica,potenza di una pompa. DINAMO A MAGNETI PERMANENTI (cenni) : Principi di funzionamento (Leggi di Lenz e forza di Lorentz). Avvolgimento indotto. Calcolo della tensione generata. MOTORE A CORRENTE CONTINUA A MAGNETI PERMANENTI (cenni) : Funzionamento, caratteristica esterna e suo studio. Costante K e H. ,bontà del motore. DINAMO E MOTORI IN CORRENTE CONTINUA A CAMPO AVVOLTO*(cenni ) : Funzionamento con vari tipi di eccitazione.
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MACCHINE SINCRONE (cenni) : Costruzione e principi di funzionamento “a vuoto” e “a carico” dell’alternatore e suo circuito equivalente. Bilancio potenze. Prove “a vuoto” e “di corto circuito” e calcolo dell’impedenza sincrona. Studio della macchina secondo Behn-Eschemburg. Regime di funzionamento della macchina sincrona: come generatore e come motore(cenno). Allacciamento dell’alternatore alla rete prevalente(cenno). Centrali idroelettriche: Potenza e producibilità elettrica. CONVERTITORI ELETTRONICI * (cenni) convertitori AC/DC, ,DC/AC , DC/DC. Uso dell'inverter.
Programma di laboratorio Primo quadrimestre
Misura della cifra di perdita dei lamierini magnetici
Fe-Si a cristalli orientati, Giogo di Epstain.
Collaudo del trasformatore trifase: misura della resistenza degli avvolgimenti, prova
a vuoto e calcolo del rapporto di trasformazione a vuoto, prova in corto circuito,
separazione delle perdite e calcolo del rendimento convenzionale.
Secondo quadrimestre
Freno Pasqualini applicato su un motore asincrono trifase, calcolo della coppia
motrice e del rendimento.
Collaudo del motore asincrono trifase: misura della resistenza degli avvolgimento
induttore, prova a vuoto separazione delle perdite meccaniche.
RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI
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5.8 Disciplina: Religione RELAZIONE FINALE del prof. CLAUDIO SILVESTRI
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha avuto nell’arco del triennio una composizione omogenea, e ha dimostrato Nell’arco del triennio una buona attenzione alle proposte didattiche e una partecipazio- ne motivata e critica 2. COMPETENZE TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana. individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale; riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche; riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri;
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO.
lezione frontale (presentazione dei contenuti) lezione interattiva (discussione sui temi , interrogazioni brevi) lezione multimediale collettiva lettura del libro di testo, di articoli di giornali, di testi letterari, biblici e documenti Magisteriali
4. MATERIALI UTILIZZATI
Si è utilizzato il testo di Irc, sviluppato dal dipartimento di irc e materiale multimediale
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5. RISULTATI RAGGIUNTI
I risultati raggiunti dalla classe sono buoni
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Ai fini della valutazione , si è tenuto conto dei seguenti parametri: abilità raggiunte, conoscenze e competenze acquisite, progresso rispetto alla situazione di partenza, impegno e partecipazione all'attività didattica, metodo di studio
7. PROGRAMMA FINALE
Nel primo quadrimestre si è affrontato il tema della dottrina sociale: a : Il concetto del bene comune b: la destinazione universale dei beni e la proprietà privata c: la solidarietà la sussidiarietà d: il lavoro e : l’ambiente f : la pace la giustizia Si è introdotto inoltre un cammino di riflessione sulla globalizzazione Si son visti tre filmati: A l'esperienza di Porto Marghera e diritto al salute B il film: Miracolo a Milano C la visione di un filmato su Don Milani e la sua esperienza educativa Nella seconda parte del 2° quadrimestre si è lavorato su fede e ragione analizzando i seguenti temi - Fede e scienza e fede e ragione - Su cosa si fonda la fede cristiana? - Il valore dell’escatologia cristiana
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE
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5.9 Disciplina: Scienze motorie e sportive RELAZIONE FINALE della prof.ssa MARIA GRAZIA CASTELLI
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe si presenta come un gruppo eterogeneo nelle capacità di base con alcune punte di eccellenza. La partecipazione è sempre stata positiva sia in termini di attenzione nel corso delle lezioni che per gli ottimi aspetti relazionali che hanno caratterizzato il lavoro di questi tre anni.
Complessivamente gli studenti hanno saputo riorganizzare in modo personale le conoscenze e le capacità, trasformandole in competenze che hanno permesso loro di raggiungere una buona autoregolazione delle dinamiche psicomotorie.
2.OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA
Si è sempre cercato di perseguire, come declinate nella programmazione di classe, le competenze di cittadinanza attraverso le varie attività. Si sono sottolineati gli aspetti tecnici per quanto riguarda cenni di fisica, biomeccanica del movimento e, nella parte d’aula, alcuni cenni di neurofisiologia per la trasmissione del segnale elettrico.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO
In generale le unità didattiche di base sono state sviluppate con lavoro in gruppo e di gruppo, circuit training. Considerata l’età degli studenti, la continuità didattica ed il grado di preparazione generale, si è utilizzato il metodo analitico e, quando possibile, sono stati adottati percorsi individualizzati. Si è concordato di dare maggior spazio all’attività sportiva che, oltre ad avere un notevole stimolo allenante dal punto di vista del potenziamento fisiologico e del miglioramento nella rielaborazione degli schemi motori di base, favorisce e rinsalda il rapporto con gli altri, la collaborazione e la comunicazione, il senso di responsabilità. Si è utilizzato il lavoro d’aula in preparazione al Corso di primo soccorso per un breve modulo di anatomo-fisiologia. 4.MATERIALI UTILIZZATI
Dipendentemente dalla palestra nella quale si sono svolte le lezioni si sono potute utilizzare le seguenti attrezzature: - campi per giochi individuali e di squadra
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- grandi attrezzi (palco di salita, spalliere, parete di arrampicata) - piccoli attrezzi (per fase di intonizzazione, giochi sportivi, potenziamento, stretching) - sala pesi 5. RISULTATI RAGGIUNTI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti risultati in termini di conoscenze, competenze, abilità e considerando l’eterogeneità degli studenti, pertanto, la differenziazione in fasce di profitto:
hanno acquisito padronanza e autocontrollo delle dinamiche psicomotorie; hanno sviluppato buone capacità coordinative, di forza, di resistenza, articolari e di
equilibrio; sanno raffrontarsi con gli altri in modo corretto e con giusto agonismo; sanno osservare e riconoscere le proprie competenze e i propri limiti; capiscono che il risultato non va valutato in termini assoluti, bensì nella
consapevolezza del percorso svolto; sanno collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune; sanno eseguire un protocollo di intervento BLS.
7. PROGRAMMA FINALE
Pre-atletici generali e specifici, allungamento attivo e passivo, mobilità articolare, miglioramento della funzione cardio- respiratoria e circolatoria, attività ed esercizi di opposizione, forza e resistenza con e senza attrezzi. Batteria di test.
settembre - giugno
Esercitazioni di coordinazione dinamica generale e specifica, andature a ritmi variati, esercitazioni individuali e di gruppo con e senza attrezzi in forma variata ed in situazioni diversificate, esercizi posturali e respiratori. Batteria di test.
settembre - giugno
Cenni di teoria (anatomo-fisiologia del sistema cardiocircolatorio e respiratorio, teoria dell’allenamento, igiene, BMI).
febbraio - marzo
settembre - giugno
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Tecnica e fase di gioco: pallavolo, pallacanestro, calcio a cinque, tennis tavolo, frisbee, badminton.
Corso di Primo Soccorso con esperti della Croce Rossa
febbraio-marzo
Grandi attrezzi: spalliera, palco di salita, sala pesi.
gennaio-aprile
Esercitazioni di conoscenza e coscienza corporea attraverso la pratica di yoga, tai chi, esercizi posturali e di rilassamento.
ottobre-giugno
Ore effettivamente svolte nell’arco dell’anno 50
In particolare:
tecnica e didattica di giochi di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcio a cinque, unihockey;
tecnica e didattica dei giochi individuali e/o a coppie: badminton, tennis tavolo; uso e applicazione dei piccoli e grandi attrezzi; tecnica di esercizi a corpo libero (mobilità articolare, coordinazione semplice e
complessa, equilibrio, potenziamento generale e specifico, stretching, esercizi posturali e respiratori);
attività con test di valutazione delle capacità condizionali di resistenza, forza resistente e forza esplosiva, velocità, equilibrio.
Potenziamento fisiologico, consolidamento e miglioramento degli schemi motori di base attraverso esercizi:
a carico naturale e aggiuntivo,
di opposizione e resistenza,
con piccoli a ai grandi attrezzi, codificati e non codificati,
di controllo tonico e della respirazione,
con varietà e ampiezza di ritmo, in condizioni spazio temporali diversificate,
di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Tenuto conto che la valutazione dell’attività motoria, appartiene alla categoria delle “produzioni complesse” per le quali è difficile definire costantemente criteri oggettivi, si sono adottati test riguardanti le unità didattiche e le capacità motorie specifiche, inoltre si sono valutati interesse per la disciplina, assiduità nella frequenza, il rispetto
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e la rielaborazione delle consegne e la verifica scritta per la parte riguardante il Corso di Primo Soccorso comprensiva anche dell’unità didattica d’aula. RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE
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6. ALLEGATI
6.1 Testi simulazione prima prova
REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti-A. Pozzo”
C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 – Cod. Fisc. –P.Iva 01691830226
E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it
Simulazione di esame di Stato Prova di Italiano
02/05/2018 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Tip. A: Analisi del testo
"Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto,
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perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." (Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005) Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo 1.1. Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Analizza gli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Spiega l’idea di frontiera espressa dall’autore. 2.3. Illustra l’idea di viaggio espressa nel brano. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Proponi una interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento a opere di altri autori del Novecento che trattino le stesse tematiche (viaggio, confine, frontiera , limite, anche in senso figurato), ed eventualmente a tue esperienze personali. Tip. B- Ambito artistico-letterario. Argomento: Lavoro e lavoratori nella letteratura e nelle arti.
Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. Al mezzogiorno, mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bestie sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, motteggiandolo, e gli tiravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la sua sorella s'era fatta sposa, e aveva altro pel capo che pensare a ripulirlo la domenica. Nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto Monserrato e la Caverna, tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la cava di Malpelo», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addirittura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa
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cava. Era morto così, che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cottimo, di un pilastro lasciato altra volta per sostegno dell'ingrottato, e dacché non serviva più, s'era calcolato, così ad occhio col padrone, per 35 o 40 carra di rena. Invece mastro Misciu sterrava da tre giorni, e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì. Era stato un magro affare e solo un minchione come mastro Misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro Misciu Bestia, ed era l'asino da basto di tutta la cava. Ei, povero diavolaccio, lasciava dire, e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia, invece di menarle addosso ai compagni, e attaccar brighe. Malpelo faceva un visaccio, come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle, e così piccolo com'era aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri: - Va là, che tu non ci morrai nel tuo letto, come tuo padre -. Invece nemmen suo padre ci morì, nel suo letto, tuttoché fosse una buona bestia. Zio Mommu lo sciancato, aveva detto che quel pilastro lì ei non l'avrebbe tolto per venti onze, tanto era pericoloso; ma d'altra parte tutto è pericolo nelle cave, e se si sta a badare a tutte le sciocchezze che si dicono, è meglio andare a fare l'avvocato. Dunque il sabato sera mastro Misciu raschiava ancora il suo pilastro che l'avemaria era suonata da un pezzo, e tutti i suoi compagni avevano accesa la pipa e se n'erano andati dicendogli di divertirsi a grattar la rena per amor del padrone, o raccomandandogli di non fare la morte del sorcio. (G. Verga, “Rosso Malpelo” da “Vita dei campi”, 1880) E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell’infelice viveva da tanti anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s’era fieramente ribellato al suo capoufficio, e che poi, all’aspra riprensione di questo, per poco non gli s’era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse di una vera e propria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscritto… sì, chi l’aveva definito così? Uno dei suoi compagni d’ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz’altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri-mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d’un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. (L. Pirandello, “Il treno ha fischiato” da ‘L’uomo solo” in “Novelle per un anno”, 1914) Alessio sfrecciava a velocità folle sulla strada deserta del porto industriale, illuminato da un filare rado di lampioni. Erano le undici di sera. L’ hi-fi pompava nel deserto. La Peugeot di Alessio si riconosceva da lontano, questo perché ci aveva montato sopra tre alettoni stile Batman. L’aveva addirittura abbassata di dieci centimetri per renderla più aggressiva. Ma il suo sogno era la Golf GT. Sul sedile accanto c’era Cristiano, l’amico di una vita, senza cintura e con il gomito fuori dal finestrino. Non potevano parlarsi: la musica era troppo alta. Del resto quando restava solo con una persona, Alessio era di poche parole. Alle dieci, finito il turno, si era fatto una doccia veloce, scartavetrandosi via il nero del coke dalla pelle, aveva timbrato il cartellino ed era schizzato in macchina. Era stanco, dopo otto
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ore filate al carroponte a scaricare carri siluro di acciaio nelle siviere dirette alle colate continue. Ma non esiste che vado a letto, è sabato sera, è estate. (Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli 2010)
G. Courbet “Filatrice addormentata” 1853
F. Depero “Tornio e telaio” 1949 Tip. B-Ambito socio-economico. Argomento: Consumismo e crescita sostenibile Qual è da molti anni la prima destinazione in assoluto degli americani in vacanza? Non è Parigi né Roma, non il Messico e neanche i Caraibi. Sono gli outlet, i centri commerciali dove si vendono prodotti di griffe super scontati. E’ un sintomo dell’ossessione nazionale per i saldi, gli sconti, le liquidazioni, i prezzi stracciati, la gara a chi offre sempre di più per sempre meno, una vertiginosa corsa al ribasso. E’ il capitalismo cheap, nel doppio senso di “poco caro” ma anche “scadente”. Cheap: The high coast of Discount Culture (Cheap: l’alto costo della cultura dello sconto) è il saggio-inchiesta di Ellen Schell, docente alla Boston University che Richard Bernstein sul “New York Times” ha celebrato come una lucida diagnosi delle patologie del consumismo made in USA. La rincorsa al prezzo più basso possibile in America ha raggiunto estremi sconosciuti nel resto del mondo: la sola catena di ipermercati Wal Mart, se fosse uno Stato-nazione, sarebbe il decimo partner commerciale della Cina. Cheap è decadimento generale di qualità, valori, professionalità. I super sconti praticati da Wal Mart si traducono in bassi salari, perdita di conquiste sociali,
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inquinamento e sprechi. I mutui sub prime e la benzina americana a basso costo sono altri esempi di un cheap solo apparente che si prende vendette feroci sul debitore, sull’ambiente. Dalle fabbriche in rovina del Midwest impoverito dalle delocalizzazioni, alle desolanti cittadine nate attorno a uno shopping mall come centro di vita sociale, Ellen Schell denuncia il volto nascosto della cultura cheap e il modo in cui ha trasfigurato l’America. (F. Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Milano, Mondadori, 2009) Chi denigra la globalizzazione troppo spesso ne sottovaluta i vantaggi, ma i suoi fautori sono stati, se possibile, ancora meno imparziali. Per loro, la globalizzazione (associata tipicamente all’accettazione del capitalismo trionfante, sul modello americano) è progresso; i Paesi in via di sviluppo devono accettarla se vogliono crescere e combattere la povertà in maniera efficace. Ma per molti nel mondo in via di sviluppo la globalizzazione non ha portato i vantaggi economici sperati. Un divario progressivamente più accentuato tra ricchi e poveri ha ridotto in miseria un numero sempre maggiore di persone del Terzo Mondo, costrette a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Malgrado le reiterate promesse di ridurre la povertà fatte negli ultimi dieci anni del XX secolo, il numero effettivo di persone che vivono in povertà è invece aumentato di quasi cento milioni mentre, allo stesso tempo, il reddito mondiale complessivo è cresciuto in media del 2,5 per cento annuo. In Africa, le grandi aspirazioni seguite all’indipendenza coloniale sono rimaste prevalentemente irrealizzate e il continente precipita sempre più nella miseria, con i redditi che scendono e il tenore di vita che si abbassa. L’aspettativa di vita, faticosamente migliorata negli ultimi decenni, conosce un’inversione di tendenza. Il flagello dell’Aids è sicuramente al centro di questo declino, ma la povertà uccide altrettanto. Persino i Paesi che, abbandonato il socialismo africano, sono riusciti a insediare governi ragionevolmente onesti, hanno messo in pari i bilanci e ridotto l’inflazione, si scoprono oggi incapaci di attirare gli investitori privati, senza i quali non hanno alcuna possibilità di promuovere una crescita sostenibile (E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi sostenitori, Torino, Einaudi, 2003) E’ auspicabile che per un’economia ambientale si incentivi a tutti i livelli, prima di tutto istituzionali e poi culturali, l’uso razionale e sobrio delle risorse vitali, con tanti piccoli accorgimenti quotidiani e con riflessioni sui danni che provoca questo massiccio ricorso all’usa e getta, che fino a 50 anni fa non esisteva. Nel futuro dovranno nascere nuovi prodotti ecocompatibili. Ciò diventerà un problema di politica economica perché, per far nascere questi nuovi prodotti, occorre una rete di complementarità cioè una rete di infrastrutture avanzate, che tengano conto di una realtà, in cui i vincoli e i limiti ambientali diventano sempre più stretti e pressanti. Prodotti utili ma devastanti per l’ambiente come gli imballaggi sono responsabili del 40% del peso dei rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti e del 55% del loro volume. Sono la frazione più consistente del RSU, la più eterogenea e in costante aumento; per questo, dovrebbero essere utilizzati solo quando sono strettamente necessari e ripensati, nella loro riusabilità e nella loro decomponibilità, secondo paradigmi di riferimento non più economici, ma ecologici. (G.I. Salvador, Oltre “rifiuti zero”: quattro strategie per la riduzione dei rifiuti, in S. Montanari (a cura di), Rifiuto: riduco e riciclo per vivere meglio, Bologna, Arianna editrice, 2009) Tip. B-Ambito storico-politico. Argomento: Il sistema politico del totalitarismo
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Fatto caratteristico, i movimenti totalitari europei, quelli fascisti come quelli comunisti dopo il 1930, reclutarono i loro membri in questa massa manifestatamente indifferente, che tutti gli altri partiti avevano lasciato da parte perché troppo apatica o troppo stupida. Il risultato fu che in maggioranza essi furono composti da persone che non erano mai apparse prima sulla scena politica. Ciò consentì l'introduzione di metodi interamente nuovi nella propaganda e un atteggiamento di indifferenza per gli argomenti degli avversari; oltre a porsi al di fuori e contro il sistema dei partiti nel suo insieme, tali movimenti trovarono un seguito in settori che non erano mai stati raggiunti, o “guastati” da quel sistema. Quindi non ebbero bisogno di confutare le opinioni contrarie preferendo metodi di terrore o guerra civile alla persuasione. (H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Bompiani, Milano, 1978) Gli elementi dello stato totalitario 1. Un'ideologia elaborata, consistente in un corpo ufficiale di dottrine che abbraccia tutti gli aspetti vitali dell'esistenza umana (...); questa ideologia è caratteristicamente accentrata e proiettata verso uno stadio finale e perfetto della umanità, essa cioè contiene un'affermazione chiliastica basata sul rifiuto radicale della società esistente insieme alla conquista del mondo per una società nuova. 2. Un partito unico di massa guidato tipicamente da un solo uomo, il “dittatore” (...) 3. Un sistema di terrore, sia fisico che psichico, realizzato attraverso il controllo del partito e della polizia segreta (...) 4.Un monopolio, quasi completo e tecnologicamente condizionato, del controllo, nelle mani del partito e del governo, di tutti i mezzi di effettiva comunicazione di massa, come la stampe, la radio e il cinema. 5. Un monopolio egualmente tecnologicamente condizionato e quasi completo dell'uso effettivo di tutti gli strumenti della lotta armata. 6. Un controllo centralizzato e la guida dell'intera economia attraverso il coordinamento burocratico di entità corporative (...) (C.J. Friedrich- Z. Brzezinski, Totalitarian Dictatorship and Auctocracy, in R. De Felice, Le interpretazioni del fascismo, Laterza, Bari, 1974) Con la legge del Gran Consiglio la Rivoluzione compie la sua trasformazione e si risolve pienamente nello Stato. Il Partito cessa definitivamente di essere un partito, e manda perciò il suo segretario nel Consiglio dei Ministri. Come organizzazione della grande maggioranza nazionale o delle masse politicamente significative del popolo italiano, esso diventa la Nazione: la Nazione che esprime dal suo seno il Governo e perciò lo riconosce e ne è governata. (...) Con questa costituzionalizzazione del Regime s'inizia la nuova storia, a cui tutti gl'Italiani sono invitati a collaborare sotto l'emblema del Littorio. (G. Gentile, La legge del Gran Consiglio, in “Educazione fascista”, a. VI n. 9, settembre 1928) L'avvento del fascismo non avvenne sull'onda di una rivoluzione vittoriosa, come accadde allo stalinismo, né come conseguenza di un trionfo elettorale, come si verificò nel caso tedesco; fu piuttosto il risultato di una rinnovata riproposizione del compromesso tra vecchie e nuove élite, tra populismo democratico e autoritarismo, tra le forze tradizionali, che miravano all'“involuzione massima di uno stato liberale” e alla soppressione dei diritti politici e civili di uno stato di diritto, e i ceti emergenti, che puntavano alla creazione di un ordine nuovo di stampo totalitario. Un compromesso, insomma, tra rivoluzione e reazione. (A. De Bernardi, Il fascismo italiano e le sue interpretazioni, in A. De Bernardi, S. Guarracino, Il Fascismo, Bruno Mondadori, Milano, 1998)
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Tip. B-Ambito tecnico-scientifico. Argomento: La sicurezza alimentare La moda del momento? Il cibo biologico. Sempre più persone oggi scelgono prodotti bio, pensando alla propria salute ma anche al futuro del nostro pianeta. L'agricoltura biologica, infatti, viene spesso proposta come alternativa più ecologica all'agricoltura convenzionale, e anche per questo motivo è il settore alimentare in più rapida crescita sia nel Nord America che in Europa. Ma l'effettiva sostenibilità del biologico, e i suoi benefici per la salute, andrebbero valutati caso per caso. A suggerirlo su Science Advances è il nuovo studio del team di ricercatori della University of British Columbia che ha indagato i vantaggi e gli svantaggi dell’agricoltura biologica per la salute e per l’ambiente. Il settore biologico è in crescita su tutti i fronti. Tuttavia, vi sono dei pro e dei contro. "Il biologico è spesso proposto come la soluzione ai problemi ambientali e alimentari, ma abbiamo scoperto che i costi e i benefici variano fortemente a seconda del contesto in cui ci si trova”, spiega Verena Seufert, autrice e ricercatrice dell'Institute for Resources, Environment and Sustainability (Ires). Nel loro studio, Seufert e il co-autore Navin Ramankutty hanno analizzato pro e contro di alcuni impianti di coltivazione biologica, utilizzando 17 criteri diversi, tra cui la resa del raccolto, l'impatto sui cambiamenti climatici, il sostentamento degli agricoltori e la salute dei consumatori. I ricercatori hanno scoperto che se da una parte l'agricoltura biologica promuove la biodiversità locale, un più alto valore nutrizionale dei prodotti e una maggiore redditività per gli agricoltori, ha tuttavia degli svantaggi, come prezzi ben più alti e bassi rendimenti rispetto all'agricoltura tradizionale.[…] La morale, spiegano i due autori dello studio, è che il bio non è sempre meglio, e un’adozione indiscriminata di queste tecniche di coltivazione avrebbe gravi ripercussioni sull’ambiente, soprattutto in termini di consumo del suolo. “La coltivazione biologica può essere considerata migliore in termini di biodiversità, ma gli agricoltori avranno bisogno di più terra da coltivare per ottenere la stessa quantità di cibo”, spiega Seufert. “Ed è bene ricordare che la conversione del suolo per l'agricoltura è la causa principale della perdita degli habitat e del cambiamento climatico”. (http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/04/10/news) Metalli pesanti (persino alluminio nel riso), residui di fitofarmaci, micotossine, diossine, additivi e coloranti. Ecco cosa si trova in alcuni alimenti che entrano o cercano di entrare nell’Unione europea. Quasi sempre questi prodotti contaminati sono scoperti, respinti alle frontiere dei 27 Paesi membri più attenti ai controlli, e nella classifica dei virtuosi l’Italia si colloca senz’altro al primo posto. A contrastare i tentativi di aggirare la vigilanza c’è un grande “occhio” europeo, il Rasff (Rapid Alert System Food and Feed), un sistema rapido di allerta che in tempo reale, 24 ore su 24, è in grado d raccogliere le segnalazioni provenienti dagli stati aderenti. […] Con questa task force di sentinelle inflessibili sono state scoperte, anche nei primi tre mesi di quest’anno, presenze di contaminazioni biologiche in alcuni alimenti entrati nell’Ue o prodotti nell’area comunitaria: in particolare micotossine, nella frutta secca, salmonelle, streptococchi, listeria, E. Colicoliformi, biotossine algali. Il maggior numero di prodotti irregolari riguarda la pesca, con la presenza di mercurio e cadmio soprattutto nei molluschi (Vietnam e Spagna i Paesi più sanzionati). Per la carne capofila il Brasile, seguito da Germania, Francia, Polonia, Gran Bretagna,
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Spagna, Italia. E la Germania è in testa per il maggior numero di segnalazioni nel settore latte e derivati. (G. Quaglia, Un "grande occhio" vigila sui prodotti che cercano di entrare in Europa, La Stampa, 26 giugno 2011) Gli alimenti derivati da organismi geneticamente modificati (OGM) sono ormai presenti sugli scaffali dei supermercati di molti Paesi e sembrano destinati a occupare un posto sempre più importante sulla nostra tavola. D’altro canto, l’obbligo di dichiararne l’origine sulle etichette consente ai consumatori europei di decidere se acquistarli o no. E se è vero che le scelte alimentari sono il risultato di un processo decisionale complesso in cui giocano fattori di natura culturale, etica, morale ed economica, le considerazioni sulla sicurezza alimentare hanno un peso fondamentale. In Italia e nell’Unione europea, le procedure per valutare la sicurezza di un alimento da OGM sono fissate da specifiche direttive. La valutazione della sicurezza è un processo capillare in grado di individuare elementi di rischio per la salute umana che la modificazione genetica potrebbe introdurre rispetto all’alimento di origine. L’autorizzazione alla commercializzazione per uso alimentare può essere concessa solo se è stato dimostrato che la modificazione genetica non causa aumenti del rischio per la salute, né perdita, o alterazioni indesiderate, delle caratteristiche nutrizionali rispetto al cibo di riferimento”. (Le Scienze, gennaio 2004) Tip. C – Tema di argomento storico La Resistenza italiana non è stata solo una lotta contro il nazismo, ma anche contro il fascismo e, quindi, è stata anche una guerra civile. Descrivi la natura complessa di questo momento storico così importante per la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la ventennale dittatura fascista. Tip. D – Tema di ordine generale Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell’individuo in una società che premia l’intraprendenza e il successo, è di grande attualità. In quale modo e in quali forme, secondo te, la società attuale opera un condizionamento di questo tipo sui singoli individui, e con quali conseguenze? Esponi al riguardo le tue considerazioni argomentandole opportunamente.
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6.2 Testo simulazione seconda prova
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REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti-A. Pozzo”
C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 – Cod. Fisc. –P.Iva 01691830226
E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
Classi Vel A e Vel B
Martedi 20 marzo 2018
Tema di: SISTEMI AUTOMATICI
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
In una azienda di prodotti alimentari si desidera automatizzare una linea di cottura e confezionamento prodotti. Per la rilevazione della temperatura durante la fase di cottura si utilizzano 4 termoresistenze la cui dipendenza dalla temperatura è data dalla relazione:
𝑅(𝑅) = 𝑅0 ∗ (1 + 𝑅 𝑅)
con 20° < T < 400° C
R0 = 100 Ω
𝑅= 3,675 * 10 - 3
Tali dispositivi vengono posti in quattro diversi punti, all’interno del forno nel quale la temperatura media calcolata sulle 4 termoresistenze deve essere 250 gradi con
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scarto max di 10 gradi . Il prodotto viene trascinato da un nastro che si ferma per 5 minuti intanto che avviene la cottura .La presenza dei prodotti all’interno del forno ,rilevata da un sensore ,avvia il processo di cottura. Il forno è dotato di 4 elementi riscaldanti della potenza di 1 KW ciascuno. Terminata la cottura il nastro riparte e porta i prodotti sotto un elemento refrigerante e successivo confezionamento. Si desidera inoltre visualizzare la temperatura ogni 10 secondi su un personal computer.
- Scegliere ,commentando , il tipo di regolazione scelto per quanto riguarda l’inserimento di uno o più elementi riscaldanti contemporaneamente e la frequenza del campionamento e controllo.
- scegliere e commentare il tipo di circuito per la rilevazione temperatura
- eseguire flow chart
- eseguire con un dispositivi a scelta ( PLC o micro controllore ) un software idoneo
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei quattro quesiti di seguito proposti:
QUESITO A)
Sapendo che in magazzino esiste un m.a.t. con potenza 2,2 KW , 400 V per la movimentazione dei prodotti imballati e che l’avviamento è del tipo stella triangolo disegnare lo schema funzionale e di potenza per l’avviamento del motore . .Dimensionare e scegliere inoltre le caratteristiche delle apparecchiature di protezione.
QUESITO B)
Dell’impianto lineare rappresentato da una retroazione tipo dove i quattro blocchi rappresentano rispettivamente
blocco A ) amplificatore operazionale G1(s)=100
blocco B) attuatore G2(s)=1/ (1+0.5 s)
blocco C) sistema controllato G3(s)=1/ (1+ 0.1 s)
blocco D ) trasduttore H(s) =1/(1+0.02 s)
progettare il regolatore industriale di tipo proporzionale Kp in modo che venga garantito un margine di fase di 45° della funzione d’anello aperto disegnando qualitativamente i diagrammi di Bode .
QUESITO C )
Ipotizzando di avere dei sensori di temperatura con la seguente caratteristica 10 mV/ C ( come LM 35) con un campo di misura -40° C + 400° C valutare lo schema ed il software di acquisizione per uno del quattro sensori.
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QUESITO D)
Per i confezionamento dei prodotti si desidera effettuare un controllo sul relativo nastro che interviene dopo la refrigerazione tale che ,dopo aver contato dieci prodotti tramite apposita fotocellula dedicata, si ferma per 10 secondi (tempo necessario per l’imballaggio ) e riparte.
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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrice non programmabile. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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6.3 Testi simulazione terza prova Per quanto riguarda la terza prova il consiglio ha ritenuto di adottare la tipologia B, con tre quesiti a risposta aperta relativamente a quattro materie, in quanto più idonea a fare emergere le conoscenze e le abilità espositive maturate con l’intero percorso di studi. Le prove sono state svolte per un tempo di 3 ore e la valutazione complessiva, in quindicesimi, è stata attribuita utilizzando la griglia allegata concordata nel Consiglio di classe.
PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
Data simulazione : 26/2/2018 Materie: Storia, Inglese, Elettrotecnica, Tpse Numero quesiti: 12
Durata della prova: 3 ore.
SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
Data simulazione : 4/5/2018
Materie: Matematica, Inglese, Elettrotecnica, Tpse Numero quesiti: 12 Durata della prova: 3 ore. Di seguito si riportano i testi.
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REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. BUONARROTI - A.POZZO”
C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 – Cod. Fisc. –P.Iva 01691830226
anno scolastico
2017 – 2018
PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
CLASSE V ELETTROTECNICA SEZIONE A
26/02/2018
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Materia: STORIA
(max 10 righe)
1.Si definiscano gli schieramenti politici italiani in età giolittiana, chiarendo le posizioni di ognuno in riferimento all’attività parlamentare, alle trasformazioni sociali ed economiche e alla politica internazionale.
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____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2.Si illustri la situazione della Germania alla fine della 1° guerra mondiale con particolare riferimento agli eventi politici del 1918-1919 e alla Costituzione della Repubblica di Weimar
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
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Materia: STORIA
3.Si presenti l’organizzazione delle strutture fondamentali dello Stato e del Partito Fascista nel periodo compreso tra il 1926 e il 1939.
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____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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Materia:Inglese
(for each question max 10 lines)
1) EXPLAIN THE FUNCTIONING OF A HYDROELECTRIC POWER PLANT.
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2) DESCRIBE HOW A NUCLEAR REACTOR WORKS AND WHAT KIND OF FUEL IS USED TO OBTAIN ENERGY.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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3) WRITE ABOUT ACUTE AND CHRONIC RADIATION SYNDROME.
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____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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Materia: Elettrotecnica Utilizza il foglio di protocollo allegato
1. Spiega brevemente la prova a vuoto sul trasformatore trifase e a cosa serve.
2. Spiega brevemente il principio di funzionamento del m.a.t.(teorema di G. Ferraris , legge di Lenz e di Lorentz),con disegni e formule.
3. Spiega brevemente i metodi per ridurre la corrente di spunto nel m.a.t.
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Materia: TPSE
1. Cosa si intende per TP1 nei sistemi HBES EIB-Konnex? Quali sono le caratteristiche del segnale che trasporta, in termini di velocità di trasmissione, ampiezza, logica e lunghezza massima del supporto?
2. In che cosa consiste la verifica dell’energia specifica passante per un cavo protetto? Proporre e spiegare la relazione alla sua base e spiegarne il metodo operativo adottato.
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3. Quali dispositivi possono essere usati per la protezione dei motori elettrici dal corto circuito? Indicare gli aspetti funzionali e
le caratteristiche elettriche che li differenziano maggiormente e un paio di criteri comuni da soddisfare ne coordinamento con altri dispositivi.
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REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. BUONARROTI - A.POZZO”
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anno scolastico
2017 – 2018
SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
CLASSE V ELETTROTECNICA
SEZIONE A
4/04/2018
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Materia: MATEMATICA
1. Mostra come si ricava la formula di integrazione per parti. Dopo aver determinato il
dominio della funzione xxy ln2 , calcola l’area sottesa dalla curva nell’intervallo
[1,e] .
2. Spiega cos’è un’ equazione differenziale del primo ordine e cosa si intende per della
integrale particolare. Classifica poi l’equazione differenziale e determina la curva integrale che passa per il punto P (0;2).
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3. Enuncia il criterio del rapporto per la convergenza di una serie. Usalo per studiare il carattere della serie:
1
2
!5
3
nn
n
n
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Materia:Inglese
(for each question max 10 lines)
1) THE VICTORIAN ERA IS CONSIDERED TO HAVE BEGUN WITH
THE FIRST REFORM BILL IN 1832. DESCRIBE THE CHANGES OF THIS AGE IN DETAIL AND EXPLAIN WHAT THE VICTORIAN ETHOS IS.
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____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) HOW CAN WE CONTROL A NUCLEAR REACTOR? EXPLAIN IN DETAIL.
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________________________________________________________________________________________________________
3) THE PRINCIPLES OF THE AESTHETIC MOVEMENT ARE EXPRESSED BY OSCAR WILDE IN THE FAMOUS NOVEL “THE PICTURE OF DORIAN GRAY”. WRITE ABOUT THIS NOVEL.
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Materia: Elettrotecnica Utilizza il foglio di protocollo allegato
1. Spiega , anche con disegni e formule la stabilità -instabilità del motore asincrono trifase.
2. :Spiega ,anche con disegni e formule, almeno 4 motivi, per cui si vuole
(rifasamento dei carichi) un alto cosφ (f.d.p.) dei carichi nella distribuzione dell'energia elettrica.
3. Spiega ,anche con disegni, grafici ,formule -leggi fisiche , l'alternatore
monofase e trifase per ottenere la corrente alternata.
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Materia: TPSE
1. Describe the inner structure of a HBES TP connected device.
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2. Explain the differences between spark gap SPD and VDR SPD.
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3. With regard to PV effect, explain what the picture below represents. (give your answer in English)
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE
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7.1 Griglia di valutazione per la prima prova
(rielaborata sul modello proposto dall’Invalsi) Valutazione delle competenze di scrittura INDICATORI COMPETENZE:
DESCRITTORI di ciascuna competenza
LIVELLO
Valutazione per singola competenza (Punteggio in quindicesimi) basso:5-7 medio-basso: 8-10 medio-alto: 11-13 alto: 14-15
basso
mediobasso
medio -alto
alto
I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo
a) Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) b) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso sul piano dei contenuti c) Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)
II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico ed Interpuntivo
a) Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà. Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo b) Correttezza ortografica
III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica
a) Consistenza del repertorio lessicale b) Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale c) Uso adeguato dei linguaggi settoriali
IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e di ordinamento delle idee
a) Scelta di argomenti pertinenti b) Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo c) Consistenza e precisione di informazioni e dati d) Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti e valutazioni personali non estemporanee
Valutazione globale: VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi):
80
7.2 Griglia di valutazione seconda prova
GRIGLIA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
candidato
Punti
Punteggio
assegnato
CONOSCENZA
• conosce la normativa di riferimento
• conosce i nuclei concettuali portanti
della materia
0 - 5
COMPETENZA
• sa interpretare la traccia richiesta
dal tema in modo completo
• elabora un progetto compiuto sotto il
profilo distributivo e morfologico
• in grado di produrre idee creative ed
originali
• giustifica le scelte progettuali (anche
con commenti scritti)
• elabora un progetto compiuto
• applica correttamente il processo
teorico conseguendo risultati
attendibili
•
-
0 - 8
CAPACITA’
• è capace di utilizzare correttamente
la strumentazione tecnica ed i
materiali disponibili
• è capace di rendere l’elaborato
chiaro e leggibile
0 - 2
TOTALE
81
7.3 Griglia di valutazione terza prova
Nome_________________________ Cognome__________________________
Indicatori Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Valutazione
Conoscenze relative all'argomento e al quadro di riferimento
Conoscenze scarse o assenti
Conoscenze frammentari/lacunose/superficiali
Conoscenze di base con qualche imprecisione
Corrette conoscenze di base
Conoscenze complete
Conoscenze complete approfondite e puntuali
Voti in quindicesimi 2 3 - 5 6 7 7,5 8 Comprensione del quesito, uso di terminologia specifica, correttezza linguaggio e calcoli
Comprensione scarsa o nulla, gravi errori.
Comprensione limitata ed errori diffusi
Comprensione generica e qualche errore espressivo
Buona comprensione con qualche imprecisione linguistica e/o di calcolo
Buona comprensione, registro linguistico adeguato e calcoli corretti
Ottima comprensione, uso efficace della terminologia, calcoli accurati
Voti in quindicesimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 Capacità di organizzazione logica, critica e di sintesi.
Organizza logica scarsa o nulla
Presenza di gravi errori nell'organizzazione logica
Impostazione logica corretta
Quadro logico corretto e sintesi accettabile
Quadro logico corretto, sintesi ed elaborazioni buone
Quadro logico preciso, efficacia nella sintesi, rielaborazione personale.
Voti in quindicesimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 TOTALE Σ
82
7.4 Griglia di valutazione per il colloquio dell’esame di stato Anno scolastico ……….. Classe 5…
Candidato: ………………………………….. Data: ...…………..
GIUDIZIO
VOTO
COLLOQUIO
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
Ottimo
29 - 30
Ampia ed accurata conoscenza degli argomenti
Capacità di analisi e di sintesi
Capacità di rielaborazione critica personale
Sicurezza e ricchezza lessicale
Buono
26 – 28
Sicura conoscenza degli argomenti
Capacità di analisi e di sintesi
Capacità di impostazione e trattazione personale
Sicurezza lessicale
Discreto
23 – 25
Corretta e diligente conoscenza degli argomenti
Capacità analitiche
Capacità di trattazione organica
Correttezza formale e lessicale
Sufficiente
20 – 22
Conoscenza semplificata degli argomenti fondamentali
Capacità analitiche semplificate
Capacità di semplice, ma completa trattazione
Correttezza formale
Non sufficiente
17 – 19
Frammentaria e superficiale conoscenza degli argomenti
fondamentali
Capacità analitiche deboli, fragili e settoriali
Capacità di trattazione carenti
Esposizione formale limitata e carente
Gravemente insufficiente
Fino a 16
Scarsa conoscenza degli argomenti
Capacità analitiche scarse o assenti
Scarsa capacità di concentrazione
Lacunosa esposizione formale