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Documento del 15 maggio Pagina 1 di 63 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI” via S. Giovanni di Verdara - Padova DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE SUL PERCORSO FORMATIVO Anno Scolastico 2015-16 Classe 5ªsez. OSS INDIRIZZO PROFESSIONALE: SERVIZI SOCIO-SANITARI Padova, 15 maggio 2016

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI”

via S. Giovanni di Verdara - Padova

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE SUL PERCORSO FORMATIVO

Anno Scolastico 2015-16

Classe 5ªsez. OSS

INDIRIZZO PROFESSIONALE: SERVIZI SOCIO-SANITARI Padova, 15 maggio 2016

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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INDICE

Relazione del Dirigente Scolastico: informazioni di carattere generale e

profilo professionale ………………………………………………………..

Variazioni nella composizione del Consiglio di Classe nel triennio ……..

Presentazione sintetica della classe: comportamento, profitto, situazione

di partenza nell’anno scolastico in corso, partecipazione al lavoro didattico,

obiettivi cognitivi di apprendimento, metodologia) …. ……………………

Attività integrative ………………………………………………………..

Criteri di valutazione e modalità di verifica ……………………………...

Programmi effettivamente svolti in ciascuna disciplina

- Italiano e griglie di valutazione …..………………………................

- Storia ………………………………………………………………..

- Lingua inglese e griglia di valutazione ......…………………………

- Matematica e griglia di valutazione ………………………………..

- Francese e griglia di valutazione ……………………………………

- Igiene e cultura medico sanitaria e griglia di valutazione …………..

- Psicologia generale ed applicata e griglia di valutazione …………...

- Diritto e legislazione sociosanitaria …………………………………

- Tecnica amministrativa e economia sociale ……………………….

Simulazioni delle prove dell’esame di stato

- Testo della simulazione della prima prova d’esame ………………

- Testo della simulazione della seconda prova d’esame ……………

- Testo della simulazione della terza prova d’esame …………………

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RELAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

E PROFILO PROFESSIONALE

L’indirizzo “Servizi socio-sanitari” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso

quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-

sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. L’identità

dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari relativi ad attività di

servizio per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano

soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione

socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere. È molto importante che le competenze

acquisite nell’intero percorso di studio mettano in grado gli studenti di dialogare e migliorare il sistema di

relazione con le diverse tipologie di utenti, di interagire con la più ampia comunità sociale, con i servizi

socio-sanitari del territorio (compreso il privato sociale) e di assumere ruoli adeguati all’evoluzione dei

bisogni socio-sanitari. Le innovazioni in atto nell’intero comparto richiedono allo studente conoscenze

scientifiche e tecniche e competenze correlate alle scienze umane e sociali, alla cultura medico-sanitaria per

comprendere il mutamento sociale, il nuovo concetto di salute e benessere, le dinamiche della società

multiculturale e per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al fine di

contribuire ad individuare e gestire azioni a sostegno di persone e comunità con particolare attenzione alle

fasce deboli.

Profilo professionale in uscita

Il Diplomato nell'istruzione professionale dell'indirizzo "Servizi socio-sanitari" è in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione con

soggetti istituzionali e professionali

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee strutture

intervenire nella gestione dell'impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per

attività di assistenza e di animazione sociale

applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria

organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli

interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita

quotidiana

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato

nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

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A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei "Servizi socio-sanitari" consegue i risultati

di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del

territorio e concorrere a predisporre e attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità

gestire azioni di informazione e di orientamento dell'utente per facilitare l'accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio

collaborare nella gestione di progetti e attività dell'impresa sociale e utilizzare strumenti idonei per

promuovere reti territoriali formali ed informali

contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e

della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e al benessere delle persone

utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale

realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona

con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la qualità della vita

facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati

utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo

raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

Sbocchi lavorativi e formativi:

organizzazione e realizzazione di interventi rivolti a persone o comunità che esprimono particolari

bisogni socio-sanitari

promozione attiva alla salute e al benessere fisico, psichico e sociale della persona

prosecuzione degli studi a livello universitario in tutte le facoltà e in particolare nelle facoltà di

Scienze della formazione, Scienze dell’ Educazione, Psicologia, Scienze Infermieristiche ed altre

figure dell’area sanitaria

iscrizione a corsi post-diploma.

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VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO

Dalla tabella sotto riportata si possono ricavare:

- il monte ore delle singole discipline;

- le discipline studiate,

- la continuità didattica dei docenti nel triennio.

Per quanto riguarda, invece, la storia della classe, si rimanda alla Relazione del Consiglio di Classe.

DISCIPLINE

CURRICOLO

Ore di lezione DOCENTI

III IV V III IV V

Italiano 3 3 3 Michelina Rechichi

Ottavia Lucisano Ottavia Lucisano

Storia 2 2 2 Michelina Rechichi

Ottavia Lucisano Ottavia Lucisano

Lingua inglese 2 2 2 Gianluca Di Biaggi

Mario Varricchio Mario Varricchio

Matematica 3 3 3 Libera Calise Libera Calise Daniela Malesani

Seconda lingua straniera: Francese

2 2 2 Soranzo Luisa Paola Romagnoni Elena Trevisan

Igiene e cultura medico sanitaria

3 3 3 Francesca Ostuni

Emanuela Salandin Francesca Ostuni

Psicologia generale e applicata

3 4 3 Laura Alosco Silvia Failli Silvia Failli

Diritto e legislazione sociosanitaria

2 2 2 Marco Cini Fiorenzo Brugiolo Graziano Sanavia

Tecnica Amministrativa e Economia Socoale

- 2 2 - Maria Rosaria Grimaldi

Marina Raso

Metodologie operative 2 - - Lina Brasca - -

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Nominativo Materia Firma

Prof.ssa Ottavia Lucisano

Italiano

Storia

Prof. Mario Varricchio Lingua inglese

Prof.ssa Daniela Malesani Matematica

Prof.ssa Elena Trevisan Seconda lingua straniera

Prof.ssa Francesca Ostuni Igiene

Prof.ssa Silvia Failli Psicologia generale e applicata

Prof. Graziano Sanavia Diritto e legislazione sociosanitaria

Prof.ssa Marina Raso Tecnica amm.va e economia sociale

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PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE

Il numero di studenti è sempre stato decisamente elevato durante tutto il triennio. Ciononostante, c’è stata

anche una significativa variazione delle presenze di anno in anno:

- la classe terza era costituita da 29 studenti; di questi, 24 sono stati ammessi all’anno successivo, 2

non sono stati ammessi per assenze, 3 sono stati sospesi dal giudizio per poi venire ammessi alla

classe quarta in seguito agli esami effettuati ad agosto;

- la classe quarta era costituita da 35 studenti: 24 in continuità con la classe terza e 11 nuovi

inserimenti; di questi, 21 sono stati ammessi all’anno successivo, 12 (di cui 4 per assenze) non stati

ammessi e 5 sono stati sospesi da giudizio per poi venire ammessi alla classe quinta in seguito agli

esami effettuati ad agosto;

- la classe quinta è costituita da 34 studenti: 26 in continuità con il precedente anno scolastico e 8

nuovi aggiunti.

La classe, inoltre, è sempre stata estremamente eterogenea a molteplici livelli: in relazione all’età anagrafica

(comprendente una gamma che si è estesa dalla minore età fino all’età del pensionamento), alla presenza di

impegni lavorativi e di organizzazioni famigliari molto diversificate, a differenti origini geografico-culturali,

nonché a diversi archi temporali relativamente alla permanenza in Italia ed altrettanto diversificate

competenze nell’uso della lingua italiana e delle altre lingue oggetto di studio.

Comportamento

Nell’arco dei tre anni la classe, globalmente, ha mantenuto un comportamento collaborativo con tutti i

docenti, manifestando anche una buona capacità di tenuta rispetto all’onerosità dell’impegno richiesto dalla

frequentazione serale delle attività. Ci sembra opportuno esplicitare, in tal senso, che l’orario scolastico ha

previsto una frequenza giornaliera dalle ore 19.25 fino alle ore 23.40, per 5 giorni la settimana: un impegno

non indifferente per coloro che devono contemporaneamente portare avanti anche gli impegni lavorativi e

quelli familiari.

Al di là di questa generalità, occorre, d’altra parte, rilevare che c’è sempre stata una certa disomogeneità dei

comportamenti fra gli allievi, con studenti che hanno sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo ed

un comportamento rispettoso delle regole ed altri che hanno rivelato un comportamento decisamente più

immaturo e meno rispettoso, creando anche del disagio fra i compagni.

Nel corso dell’ultimo anno, inoltre, è da segnalare che si è registrata una maggiore discontinuità nella

frequenza e nella partecipazione, connessa alla dichiarazione di una forte stanchezza da parte di un

significativo gruppo di studenti. L’ansia per l’esame è stata una costante del lavoro dell’ultimo anno ed ha

significativamente interferito con il cima di classe e la serenità del lavoro stesso.

Profitto

La situazione della classe si presenta come sicuramente disomogenea dal punto di vista del profitto, anche in

considerazione delle diverse competenze pregresse nelle varie discipline, delle diverse impostazioni nello

studio e delle diverse padronanze linguistiche.

La presenza di un numero significativo di studenti non italofoni ha reso sicuramente arduo lo svolgimento

del lavoro soprattutto nel corso del terzo e del quarto anno di studi. L’attivazione di un corso di italiano L2 in

corrispondenza del quarto anno ha consentito di arginare in maniera solo parziale il problema.

Le lacune pregresse si sono rivelate in vari momenti nel corso del triennio ed il problema è stato

costantemente presente in considerazione del fatto che di anno in anno si è verificato un numero significativo

di nuovi inserimenti. Per affrontare il problema sono stati attivati alcuni sportelli di supporto, che sono stati,

però, utilizzati solo parzialmente dagli studenti.

Una parte della classe ha affrontato gli studi con molta serietà ed impegno. Altri hanno frequentato le lezioni

con una certa discontinuità e passività ed il profitto ne ha inevitabilmente risentito. In alcuni casi l’impegno,

decisamente continuativo e costante, si è scontrato con modalità di lavoro improntate alla memorizzazione,

che si sono rivelate piuttosto difficili da trasformare.

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Ci sembra importante sottolineare, inoltre, il fatto che il lavoro con la classe ed il relativo profitto hanno

risentito anche di una forte discontinuità a livello del corpo docente. Nessuno degli attuali insegnanti ha

avuto una continuità di rapporto con la classe che si estendesse oltre i due anni ed in molti casi la

discontinuità è stata costante nel corso di tutte le annualità del triennio.

Situazione di partenza della classe nell’anno scolastico in corso

La situazione generale della classe, fin dall’inizio dell’anno si è rivelata più problematica rispetto ai due anni

precedenti: nuovi inserimenti di studenti, nuovi insegnanti e relativa mancanza di continuità didattica,

stanchezza accumulata e ansia per l’esame hanno reso il lavoro sicuramente più faticoso e difficile da gestire.

Come si può riscontrare dalle relazioni dei singoli docenti, questa situazione si è manifestata con particolare

evidenza in alcune discipline, mentre in altre è stata rilevata una certa continuità nel clima di fondo.

Alcuni insegnanti hanno rilevato significative lacune pregresse nelle conoscenze e nelle competenze

disciplinari nella globalità della classe. Questa situazione ha reso necessario, in alcuni casi, procedere ad una

riproposizione degli argomenti di base che ha dilazionato e rallentato lo svolgimento del programma,

rendendo impossibile effettuare tutto quanto è generalmente previsto dalla programmazione delle classi

quinte. Altri insegnanti hanno rilevato una situazione di partenza meno problematica ed hanno potuto

procedere allo svolgimento del programma senza particolari difficoltà.

Partecipazione al lavoro didattico nell’anno scolastico in corso

La classe è stata generalmente collaborativa. In molti casi la motivazione al lavoro e l’interesse sono stati piuttosto

elevati e si sono tradotti in un’attenzione, una partecipazione ed un impegno costanti. La disomogeneità interna alla

classe è, tuttavia, elevata, per cui non sono mancati neanche casi di sostanziale passività. In alcune situazioni c’è stata

una marcata saltuarietà nella frequenza, in molti casi dovuta ad impegni lavorativi inderogabili, in altri a problemi di

salute ed a gravidanze, in altri ancora a meno chiare motivazioni.

Obiettivi cognitivi e di apprendimento

Vengono di seguito indicati gli obiettivi cognitivi che sono stati stabiliti a livello dell’Istituzione scolastica,

con l’indicazione se essi sono stati raggiunti, non raggiunti, o raggiunti parzialmente dagli studenti:

Conoscenza dei contenuti fondamentali degli argomenti

e delle attività didattiche proposte

Obiettivo parzialmente raggiunto

Comprensione dei linguaggi verbali e non (tabelle,

grafici,…) utilizzati da manuali e libri

Obiettivo parzialmente raggiunto

Saper organizzare quanto appreso e saperlo utilizzare

anche in situazioni nuove

Obiettivo parzialmente raggiunto

Saper operare scelte consapevoli Obiettivo raggiunto

Saper esporre quanto appreso in forma corretta Obiettivo parzialmente raggiunto

Saper autovalutare se guidati il proprio lavoro Obiettivo raggiunto

Individuazione di nessi e legami tra argomenti e/o tra

discipline

Obiettivo parzialmente raggiunto

Rielaborazione personale delle conoscenze Obiettivo parzialmente raggiunto

Acquisizione delle competenze professionali

caratterizzanti il corso di studio

Obiettivo parzialmente raggiunto

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Metodologia

Viene riportata la metodologia utilizzata dai docenti per il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati,

come stabilito a livello dell’istituzione scolastica.

Promuovere uno stile di lavoro cooperativo Alcune discipline

Aiutare gli studenti a diventare consapevoli del proprio metodo di

studio e a migliorarlo

Tutte le discipline

Guidare all’individuazione delle strutture e dei linguaggi di ogni

disciplina

Tutte le discipline

Informare gli studenti sugli obiettivi da raggiungere Tutte le discipline

Partire da situazioni concrete, possibilmente vicine agli studenti

passando gradualmente a livelli di astrazione e di generalizzazione

Alcune discipline

Utilizzare l’errore in senso positivo, per promuovere apprendimento Tutte le discipline

ATTIVITÀ INTEGRATIVE

Sono state effettuate alcune uscite/attività integrative:

Classe quarta:

- Settembre: partecipazione alla “Notte dei ricercatori” organizzata nell’ambito dell’Università degli

Studi di Padova

- Partecipazione al progetto Martina sulla prevenzione dei tumori (vi ha partecipato circa 1/3 della

classe)

- Laboratorio di italiano L2 per studenti non italofoni realizzato nell’ambito del progetto CIVIS IV per

il livello A2 di competenza linguistica (40 ore)

- Progetto “Star bene oggi a scuola per un futuro di qualità”, realizzato dal Larios – Laboratorio di

Ricerca ed Intervento per l’Orientamento alla Scelta dell’Università degli Studi di Padova (vi hanno

partecipato 16 studenti)

Classe quinta

- Settembre: partecipazione alla “Notte dei ricercatori” organizzata nell’ambito dell’Università degli

Studi di Padova.

- Febbraio: partecipazione allo spettacolo teatrale “La scuola”, di Domenico Starnone, teatro Verdi di

Padova

- Aprile: incontro con Renzo Ondertoller: narrazione della propria esperienza di non vedente.

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CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA Descrittori dei Criteri di Valutazione Criteri per l’assegnazione dei voti finali: per quanto riguarda la singola materia si rimanda alle relazioni

finali dei singoli docenti.

Per l’assegnazione del Voto di condotta ci si è attenuti ai criteri approvati dal Collegio Docenti e inseriti nel

Piano dell'Offerta Formativa dell'istituto, che vengono di seguito richiamati.

Il voto di 10/decimi sarà attribuito in caso di:

assidua frequenza alle lezioni; puntuale presenza in classe all’inizio delle lezioni, al rientro dagli intervalli o al

cambio d’ora; tempestiva giustificazione delle assenze; assenza di note o provvedimenti disciplinari

irreprensibile svolgimento delle consegne scolastiche; intensità e continuità dell’impegno

comportamento sempre rispettoso, responsabile e collaborativo nei confronti dei docenti, del personale della

scuola e dei compagni

pieno rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute

particolare cura delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica

Il voto di 9/decimi sarà attribuito in caso di:

regolare frequenza alle lezioni; presenza in classe all’inizio delle lezioni, al rientro dagli intervalli o al cambio

d’ora quasi sempre puntuale; costante giustificazione delle assenze

regolare svolgimento delle consegne scolastiche; rispetto del regolamento e assenza di richiami

comportamento rispettoso, corretto e generalmente collaborativo nei confronti dei docenti, del personale della

scuola e dei compagni

adeguato rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute

attenzione per le strutture, le attrezzature e la documentazione scolastica

Il voto di 8/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della frequenza e gravità

dell’infrazione:

frequenza regolare alle lezioni; presenza in classe quasi sempre puntuale all’inizio delle lezioni, al rientro dagli

intervalli o al cambio d’ora; giustificazione non sempre tempestiva delle assenze

svolgimento delle consegne scolastiche pressoché regolare; presenza di qualche richiamo verbale

comportamento rispettoso e collaborativo nei confronti dei docenti, del personale della scuola e dei compagni

adeguata osservanza delle norme di sicurezza e di tutela della salute

cura adeguata delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica

Il voto di 7/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della frequenza e gravità

dell’infrazione:

frequenza non sempre regolare alle lezioni; alcuni ritardi all’inizio delle lezioni, al rientro dagli intervalli o al

cambio d’ora; giustificazione tardiva delle assenze

svolgimento delle consegne scolastiche per lo più adeguato; presenza di alcune note

comportamento talvolta non corretto nei confronti dei docenti, del personale della scuola e dei compagni

osservanza delle norme di sicurezza e di tutela della salute

rispetto delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica

Il voto di 6/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della frequenza e gravità

dell’infrazione:

frequenza irregolare alle lezioni; ripetuti ritardi al rientro dagli intervalli o al cambio d’ora; giustificazione

delle assenze tardiva o assente

svolgimento delle consegne scolastiche non puntuale; presenza di note o provvedimenti per infrazioni

disciplinari

comportamento talvolta non rispettoso e poco corretto nei confronti dei docenti, del personale della scuola e

dei compagni

sufficiente attenzione alle norme di sicurezza o di tutela della salute

disattenzione nell’utilizzo delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica.

Il voto di 5/decimi sarà attribuito in presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più sanzioni disciplinari

con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni e in assenza di ravvedimento.

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Modalità di verifica

- Le prove scritte di inglese sono state sempre effettuate con l’uso del dizionario (bilingue o monolingue)

- Le verifiche scritte sono state segnalate per tempo sul Registro di classe per consentire agli alunni di

gestire in modo autonomo il carico di lavoro

- Si è evitato di effettuare più di una prova scritta o più di due prove orali nella stessa mattinata, salvo casi

eccezionali

- Si sono sempre comunicati i risultati delle prove agli interessati e ai genitori; le verifiche scritte sono state

corrette e consegnate entro tre settimane dalla prova stessa

- Ogni docente ha spiegato e motivato agli studenti le modalità delle prove (numero delle interrogazioni,

prove e modalità di valutazione particolari ecc.) nella propria disciplina

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PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI

IN CIASCUNA DISCIPLINA

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ITALIANO

Prof.ssa Ottavia Lucisano

Libro di testo: Paolo DI SACCO, Incontro con la letteratura 3a e 3b, edizioni Bruno Mondadori, 2015

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

● Conoscere la poetica e le finalità degli autori trattati, riconoscendo gli aspetti peculiari dello stile di

ognuno

● Conoscere i modelli culturali e le poetiche proprie di una determinata epoca

● Conoscere le cornici storico-cronologiche in cui inquadrare i maggiori autori e i principali eventi letterari

considerati

● Avere la consapevolezza della specificità dell’espressione letteraria e delle relazioni che intercorrono tra

letteratura e i fenomeni storici, culturali e sociali

● Conoscere i caratteri distintivi delle tipologie testuali oggetto delle prove scritte (saggio breve, articolo di

giornale, tema di argomento generale)

I contenuti possono dirsi raggiunti in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

ABILITÀ e livello di raggiungimento delle stesse

● padronanza procedurale delle fasi di redazione dei diversi tipi di testo

● capacità di storicizzare i testi letterari attraverso il riconoscimento di caratteristiche formali o tematiche

storicamente connotate

● capacità di effettuare valutazioni autonome

● Ricercare autonomamente informazioni sui diversi aspetti della realtà presente

● Coordinare i contenuti di diverse discipline, finalizzandoli alla conoscenza globale di un argomento.

Le abilità possono dirsi raggiunte in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

● Correttezza e proprietà nell’uso della lingua italiana in forma orale e scritta

● Capacità di ordinare e collegare tra loro dati e informazioni

● Avere un’autonoma capacità di approccio al testo e sviluppare l’interesse personale per la lettura

● Consolidare le competenze relative all’analisi dei testi, in modo da riconoscere con sicurezza le strutture e

gli elementi caratterizzanti

● Comprendere la dimensione storica della letteratura e dei fenomeni culturali evidenziando la diversità

delle esperienze umane attraverso il tempo e lo spazio

Le competenze sono state raggiunte nella loro interezza solo da parte della classe ma si è notato un

miglioramento rispetto all’anno scorso.

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CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

MODULO PERIODO

Positivismo e Naturalismo

- Positivismo e naturalismo francese (pp. 14, 15, 18, 24-27). Lettura di un brano tratto da

Germinale p. 39

settembre

Il Verismo e Giovanni Verga

• Verismo (pp. 28-31).

• Giovanni Verga

- Biografia: cenni e opere (pp. 74-79)

- Parte generale: tecnica dell'impersonalità: regressione, narratore popolare-coro paesano,

italiano dialettizato, discorso indiretto libero.

La fiumana del progresso, l'ideale dell'ostrica. - - Opere: ciclo dei vinti, trama dei

Malavoglia, Vita dei campi (cenni), Novelle rusticane (cenni).

- Testi letti: prefazione ai Malavoglia pp. 123-124; Nedda; Rosso Malpelo; La roba

fine

settembre-

ottobre

Il Decadentismo, Baudelaire e i simbolisti

Testi letti: Baudelaire, L’albatros e Corrispondenze

fine ottobre

Gabriele d’Annunzio

- Biografia

- Parte generale: estetismo, panismo, edonismo e oltre-uomo

opere: Il piacere; Le vergini delle rocce; Le laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi;

Nottuno

Testi letti: Alcyone, La pioggia nel pineto; I pastori (fotocopia)

novembre

Il Futurismo

- Caratteri generali

- Filippo Tommaso Marinetti: cenni

- Testi letti: manifesto del Futurismo

inizio

dicembre

Giovanni Pascoli

- Biografia

- Parte generale: nido, fanciullino, fonosimbolismo

- Opere: Myricae, Canti di Castelvecchio e Poemetti.

- Testi letti: X agosto; Novembre; L’assiuolo; Il lampo; Nebbia; La mia sera; Il gelsomino

notturno

dicembre -

gennaio

Italo Svevo

- Biografia

- Parte generale: caso Svevo, importanza di Trieste, rapporto con la psicoanalisi, figura

dell’inetto.

- Opere: Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno

- Testi letti: La coscienza di Zeno: Prefazione; Preambolo; Il fumo (passo: l’ultima

sigaretta)

febbraio

Luigi Pirandello

- Biografia (cenni)

- Parte generale: umorismo, relativismo, maschere e follia; meta-teatro.

- Opere: Il fu Mattia Pascal; Uno, nessuno, centomila; Quaderni di Serafino Gubbio

operatore (cenni); Novelle per un anno; Così è se vi pare; Sei personaggi in cerca d’autore.

- Testi letti: Il fu Mattia Pascal: Io mi chiamo Mattia Pascal (capitolo I); Cambio treno

(capitolo VII, fotocopia); L’amara conclusione (capitolo XVIII)

marzo

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La patente (fotocopia); La carriola;

visione di una breve parte di Sei personaggi in cerca d’autore

Giuseppe Ungaretti

- Biografia

- Parte generale: poesia come illuminazione; stile rivoluzionario, evoluzione del secondo

Ungaretti

- Opere: L’allegria; Sentimento del tempo; Il dolore

- Testi letti: Il porto sepolto; I fiumi; San Marino del Carso; Fratelli; Soldati; Mattina;

Veglia; In memoria; La madre

aprile

Corso di scrittura (tipologie A, B e D) tutto l’anno

Argomenti che si intende svolgere a maggio:

Eugenio Montale

- Biografia (cenni)

- Parte generale: male di vivere, varco, correlativo oggettivo

- Opere: Ossi di seppia; Le occasioni; La bufera e altro (cenni); Satura

- Testi: I limoni; Meriggiare; Non chiederci la parola; La casa dei doganieri; Non

recidere, forbice, quel volto; Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.

maggio

METODI E STRUMENTI

Lezione frontale e lezione partecipata (brainstorming; domande-stimolo; lettura, analisi e commento dei testi

letterari; costruzione di schemi e mappe; video di approfondimento; monitoraggio in itinere; frequente

riepilogo)

LIM (proiezione dei testi letterari e video); schemi e mappe; materiali didattici forniti dall’insegnante

(riassunti e testi di approfondimento), libro di testo (in forma limitata perché non tutti gli alunni

usano quello consigliato).

VERIFICHE EFFETTUATE

Tre scritte (tema e saggio breve) e tre orali

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Correttezza e proprietà nell’uso della lingua italiana

Conoscenza dei contenuti

Competenze di confronto e collegamento

Capacità espositiva

Capacità di utilizzare diversi registri linguistici

Capacità di organizzare il discorso in modo logico e coerente

Capacità di rielaborazione personale

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Griglia di valutazione per la Tipologia B (saggio breve-articolo di giornale)

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua italiana Correttezza ortografica Correttezza morfo – sintattica Punteggiatura Proprietà e ricchezza

lessicale Adeguatezza del registro

La prova non è stata svolta o presenta una forma assolutamente scorretta e impropria.

L’esposizione presenta numerosi e gravi errori nella forma italiana ed un lessico povero e spesso improprio.

L’esposizione presenta alcuni errori nella forma italiana ed un lessico limitato e non sempre appropriato.

L’esposizione presenta una forma italiana sostanzialmente corretta e sufficiente proprietà lessicale.

L’esposizione è scorrevole e presenta buona correttezza formale ed un uso del lessico corretto, ampio e vario.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.)

Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff)

Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto)

Punti 4 (buono / ottimo)

Organizzazione del testo (capacità di costruzione di un discorso organico e coerente) Aderenza alle consegne Rispetto delle convenzioni

proprie del genere testuale Ordine e chiarezza

nell’articolazione del testo Equilibrio e coesione tra le

parti Coerenza ed efficacia

dell’esposizione

La prova non è stata svolta o il discorso è del tutto incoerente e privo di logica.

La struttura del testo non risponde alle caratteristiche della tipologia e/o il discorso è svolto in modo spesso confuso, frammentario e poco coerente.

Il testo presenta una rispondenza solo parziale con le consegne e con la tipologia prescelta e/o il discorso è articolato in modo schematico e incompleto.

Il testo rispetta tutte le consegne ed è strutturato in modo rispondente alla tipologia. L’esposizione è chiara ed ordinata, sufficientemente articolata e coerente.

Il testo presenta piena rispondenza con le consegne e la tipologia ed è articolato in modo ampio, organico e completo.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.)

Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff.)

Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto)

Punti 4 (buono / ottimo)

Contenuto (Conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento in cui esso si inserisce) Corretta comprensione e

utilizzazione dei testi di riferimento

Presenza di un nucleo tematico chiaro

Aderenza all’argomento Quantità e qualità delle

informazioni Varietà e spessore delle

conoscenze relative all’argomento

La prova non è stata svolta o l’argomento viene trattato in modo assolutamente incongruo.

Fraintende o non coglie alcune informazioni esplicite dei testi e/o le rielabora in modo scorretto, arbitrario e poco organico.

Interpreta i testi non del tutto correttamente e li rielabora in modo incompleto, superficiale e privo di apporti personali.

Coglie le informazioni essenziali, le utilizza correttamente, le organizza intorno ad un nucleo tematico centrale e si serve di elementi di conoscenza personale.

Coglie le informazioni in maniera adeguata e se ne serve per costruire un discorso organico con significativi apporti di conoscenze personali.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.)

Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff)

Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto)

Punti 4 (buono / ottimo)

Capacità di rielaborazione e contributi personali (attitudine allo spirito critico) Capacità di ordinare e

collegare tra loro dati e informazioni

Capacità di rielaborare dati e informazioni per arrivare a conclusioni personali.

La prova non è stata svolta o il testo si limita ad esporre le informazioni disordinatamente e senza rielaborarle.

Il testo riordina ed espone le informazioni, effettuando solo qualche semplice collegamento.

Il testo riordina le informazioni, le rielabora in modo adeguato, stabilisce qualche nesso ed esprime qualche valutazione.

Il testo rielabora le informazioni in modo organico ed originale, approfondendole ed arricchendole con valutazioni personali.

Punti 0,5 (grave insuff.) Punti 1 (quasi suff.) Punti 1,5 (suff.)

Punti 2 (discreto) Punti 2,5 (buono)

Punti 3 (ottimo)

Totale……………./15

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

17

Griglia di valutazione per la Tipologia D (tema di ordine generale)

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua italiana Correttezza ortografica Correttezza morfo –

sintattica Punteggiatura Proprietà e ricchezza

lessicale Adeguatezza del registro

La prova non è stata svolta o presenta una forma assolutamente scorretta e impropria.

L’esposizione presenta numerosi e gravi errori nella forma italiana ed un lessico povero e spesso improprio.

L’esposizione presenta alcuni errori nella forma italiana ed un lessico limitato e non sempre appropriato.

L’esposizione presenta una forma italiana sostanzialmente corretta e sufficiente proprietà lessicale.

L’esposizione è scorrevole, presenta buona correttezza formale ed un uso del lessico corretto, ampio e vario.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.) Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff.) Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto) Punti 4 (buono / ottimo)

Organizzazione del testo (capacità di costruzione di un discorso organico e coerente) Aderenza alle consegne Rispetto delle convenzioni

proprie del genere testuale Ordine e chiarezza

nell’articolazione del testo Equilibrio e coesione tra le

parti Coerenza ed efficacia

dell’esposizione

La prova non è stata svolta o il discorso è del tutto incoerente e privo di logica.

La struttura del testo non risponde alle caratteristiche della tipologia e/o il discorso è svolto in modo spesso confuso, frammentario e poco coerente.

Il testo presenta una rispondenza solo parziale con le consegne e con la tipologia prescelta e/o il discorso è articolato in modo schematico e incompleto.

Il testo rispetta tutte le consegne ed è strutturato in modo rispondente alla tipologia. L’esposizione è chiara ed ordinata, sufficientemente articolata e coerente.

Il testo presenta piena rispondenza con le consegne e la tipologia ed è articolato in modo ampio, organico e completo.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.)

Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff.)

Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto)

Punti 4 (buono / ottimo)

Contenuto (Conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento in cui esso si inserisce) Aderenza all’argomento della

traccia Presenza di una chiara tesi

centrale Discussione di tesi alternative Quantità e qualità delle

informazioni utilizzate Varietà e spessore delle

conoscenze relative all’argomento

La prova non è stata svolta o l’argomento viene trattato in modo assolutamente incongruo.

La conoscenza dell’argomento è molto limitata e/o la traccia, non interpretata correttamente, è sviluppata in modo arbitrario.

La traccia è sviluppata solo parzialmente. La conoscenza dei contenuti è superficiale e le argomentazioni generiche.

I contenuti sono trattati a grandi linee, ma correttamente e viene formulata una tesi sostenuta con sufficienti argomentazioni e informazioni.

I contenuti sono trattati in modo preciso ed approfondito, con ricchezza di informazioni ed argomentazioni articolate ed efficaci.

Punti 0,5 (negativo)

Punti 1 (grave insuff.) Punti 1,5 (netta insuff.)

Punti 2 (insufficiente) Punti 2,5 (quasi suff.)

Punti 3 (sufficiente) Punti 3,5 (discreto)

Punti 4 (buono / ottimo)

Capacità di rielaborazione e contributi personali (attitudine allo spirito critico) Capacità di ordinare e

collegare tra loro dati e informazioni

Capacità di rielaborare dati e informazioni per arrivare a conclusioni personali

La prova non è stata svolta o il testo si limita ad esporre le informazioni disordinatamente e senza rielaborarle.

Il testo riordina ed espone le informazioni, effettuando solo qualche semplice collegamento.

Il testo riordina le informazioni, le rielabora in modo adeguato, stabilisce qualche nesso ed esprime qualche valutazione.

Il testo rielabora le informazioni in modo organico ed originale, approfondendole ed arricchendole con valutazioni personali.

Punti 0,5 (grave insuff.)

Punti 1 (quasi suff.) Punti 1,5 (suff.)

Punti 2 (discreto) Punti 2,5 (buono)

Punti 3 (ottimo)

Totale…..…./15

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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STORIA

Prof.ssa Ottavia Lucisano

Libro di testo: S. MANCA / G. MANZELLA / S. VARIARA, Storia: Avvenimenti e problemi - Dall’anno

mille ai nostri giorni, LOESCHER

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

● Conoscere con sufficiente organicità gli eventi ed inquadrarli cronologicamente

● Conoscere ed usare con proprietà la terminologia specifica del linguaggio storiografico

● Conoscere ed usare con sufficiente padronanza gli strumenti e le fonti per la ricostruzione dei fenomeni storici

I contenuti possono dirsi raggiunti in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

ABILITÀ e livello di raggiungimento delle stesse

● Sapersi orientare nella complessità dei fatti storici, individuando i legami tra eventi e fenomeni politici,

economici, culturali

● Distinguere il fatto storico dall’interpretazione

● Confrontare interpretazioni diverse di un medesimo evento o fenomeno

Le abilità possono dirsi raggiunti in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

● Saper effettuare collegamenti e raffronti tra passato e presente

● Comprendere il significato e il valore della conservazione del patrimonio storico e culturale

● Coordinare contenuti specifici della storia con quelli di altre discipline

● Saper cogliere l’evoluzione diacronica di un singolo aspetto e fenomeno storico

Le competenze sono state raggiunte nella loro interezza solo da parte della classe ma si è notato un

grande miglioramento rispetto all’inizio della quarta.

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

19

CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

MODULO PERIODO

La Belle Époque settembre

L’età giolittiana ottobre

La prima guerra mondiale ottobre-novembre

La rivoluzione russa fine novembre-dicembre

Stalin gennaio

La crisi del ’29 e il New deal febbraio

Fascismo febbraio

Nazismo marzo

La seconda guerra mondiale aprile

Argomenti che si intende svolgere a maggio:

La decolonizzazione maggio

La Guerra fredda: elementi principali e cenni sulla guerra di

Corea, la crisi di Cuba e la guerra in Vietnam.

maggio

METODI E STRUMENTI Lezione frontale e lezione partecipata (brainstorming; domande-stimolo; lettura, analisi e commento dei

testi letterari; costruzione di schemi e mappe; video di approfondimento; monitoraggio in itinere;

frequente riepilogo)

LIM (proiezione dei testi letterari e video); schemi e mappe; materiali didattici forniti dall’insegnante

(riassunti e testi di approfondimento), libro di testo (in forma limitata perché non tutti gli alunni usano il

volume unico che è in adozione dalla terza).

VERIFICHE EFFETTUATE

Due prove orali

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Conoscenza dei contenuti

Competenze di confronto e collegamento

Capacità espositiva

Capacità di organizzare il discorso in modo logico e coerente

Capacità di rielaborazione personale

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

20

LINUA INGLESE

Prof. Mario Varricchio

l

Libro di testo: F. Cilloni – D. Reverberi, Close up on new community life, Clitt, 2011

Conoscenze e competenze raggiunte

In genere gli allievi hanno accresciuto le proprie conoscenze grammaticali e ampliato il proprio vocabolario

tecnico dimostrandosi capaci, con qualche eccezione, di comprendere adeguatamente brani che trattano

argomenti riguardanti il loro settore di specializzazione e di rispondere a quesiti relativi ai brani studiati. Più

specificamente, per quanto concerne le capacità di comprensione di brani settoriali e la produzione di brevi

testi scritti, gli studenti sanno utilizzare il lessico appreso in modo abbastanza appropriato; riconoscono e

usano in modo sufficientemente corretto le strutture morfosintattiche e le funzioni comunicative apprese;

sanno comprendere le linee generali di un testo; sanno tradurre in italiano dalla lingua settoriale.

Per quanto riguarda le abilità di espressione orale, alcuni studenti hanno sviluppato la capacità di pronunciare

in modo sostanzialmente corretto il lessico della lingua inglese e sono in grado di esporre in modo

abbastanza efficace gli argomenti studiati. Altri mostrano invece difficoltà nel sostenere anche brevi

conversazioni in lingua nel loro settore di specializzazione. Ciò è dovuto in parte alla mancanza di tempo

sufficiente da dedicare a questo aspetto dell’apprendimento linguistico in un corso di studio serale oltre che

ad attitudini individuali.

Contenuti dell’insegnamento e tempi loro dedicati

Strutture grammaticali:

Basic sentence structure (posizione di soggetto, oggetto, aggettivi e avverbi; costruzioni coordinate

con both … and, either… or, neither… nor).

Relative pronouns

Linkers

Brani di argomento professionale:

Hearing loss

Other minor ailments (giddiness, indigestion, constipation)

Dementia

Parkinson’s disease

Services at home

Good neighbour schemes and home carers

Living-in help

Community nursing services

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

21

2° Periodo (gennaio-giugno 2016)

Strutture grammaticali:

Modal verbs: verbi modali usati per esprimere capacità, abilità (can, could, to be able to) e verbi

modali usati per esprimere deduzione logica (must, will, should, could, may, might, can’t)

Modal verbs: verbi modali usati per dare consigli e per esprimere obbligo, dovere, necessità,

proibizione, mancanza di necessità (should, shouldn’t, must, have to, mustn’t, can’t, don’t have to,

don’t need to)

Brani di argomento professionale e di storia/civiltà:

Day Centres (Alumhusrt, Seaborne, Nortoft Day Centres)

Residential homes

Moving home: the options available in the United Kingdom

Drug, alcohol and smoke

Drug abuse and addiction

Binge drinking

Smoke and smoke effects

Counteracting teens’ logo lust

Entro la fine dell’anno scolastico si intendono analizzare le seguenti strutture grammaticali e i seguenti brani

di argomento professionale:

Passive forms

Television and eating disorders

Bulimia nervosa and binge-eating

Jessica’s story

Per ogni struttura grammaticale studiata sono stati svolti numerosi esercizi di abbinamento, completamento,

trasformazione ecc. Per quanto riguarda i brani di microlingua, sono stati svolti esercizi di comprensione,

traduzione e produzione scritta. In alcune occasioni, inoltre, gli studenti sono stati incoraggiati a rispondere

in forma orale a domande aperte sui brani.

Metodi e strumenti

La metodologia di insegnamento ha previsto lo svolgimento di lezioni frontali. Agli studenti è stato però

chiesto spesso di lavorare autonomamente o in coppia, sotto la supervisione del docente. L’insegnante ha

svolto un ruolo, di volta in volta diverso, di informant, motivator e guida, fornendo l’opportunità agli

studenti di usare la lingua inglese in modo funzionale e il più possibile corretto. A determinare la velocità di

svolgimento del programma è stata la valutazione in itinere.

I testi analizzati per il programma di lingua settoriale sono stati tratti dal testo in adozione (F. Cilloni – D.

Reverberi, Close up on new community life, Clitt, 2011). Per lo studio delle strutture grammaticali ci si è

avvalsi invece di materiale in fotocopia.

Durante lo svolgimento degli esercizi in classe gli studenti sono stati incoraggiati a utilizzare il dizionario

(bilingue o monolingue). L’uso del dizionario è stato consentito anche nelle prove di verifica e durante la

simulazione della terza prova scritta dell’Esame di Stato. Questo non soltanto perché per gli studenti di un

corso serale risulta più difficile procedere alla memorizzazione del lessico, principalmente per la scarsità di

tempo da dedicare allo studio al di fuori dell’orario scolastico, ma anche perché si ritiene importante che gli

allievi imparino a recuperare le informazioni necessarie alla formulazione di testi scritti attraverso la corretta

utilizzazione di uno strumento di lavoro prezioso quale è appunto il dizionario.

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

22

Verifiche effettuate

La verifica delle capacità di comprensione e produzione linguistica ha riguardato le strutture

morfosintattiche, le funzioni attivate, l’impiego del lessico e, per il codice scritto, la coesione e la coerenza

testuale. La tipologia delle verifiche ha compreso domande a risposta aperta e questionari a risposta multipla,

prove strutturate e semistrutturate.

Sono state effettuate quattro prove scritte di verifica nel primo periodo (trimestre) e cinque nel secondo

periodo (pentamestre). La valutazione orale è invece avvenuta in itinere, è stata cioè basata sul colloquio

quotidiano, sulla partecipazione alle lezioni e sugli interventi nelle conversazioni da parte degli studenti.

Criteri e strumenti di valutazione adottati

Per la scala di valutazione delle prove di verifica si rimanda alla griglia adottata dal Dipartimento di lingue

straniere dell’Istituto. I parametri fondamentali che hanno contribuito alla valutazione sono stati il livello

raggiunto di conoscenze e competenze linguistiche, le capacità di rielaborazione personale e l’acquisizione

dei contenuti professionali. Il giudizio finale si è basato anche sulle verifiche informali compiute in classe

attraverso la correzione degli esercizi assegnati, sull’impegno e sulla partecipazione dimostrati dagli studenti

nonché sul loro progresso rispetto al livello di partenza.

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

23

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

VOTI/10 VOTI/15 GIUDIZIO

SINTETICO

DESCRITTORI

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

1-3 1-4 Del tutto

insufficiente

Grosse lacune ed

errori gravi

Non riesce ad applicare le

conoscenze anche se

guidato. Espressione

scorretta e non coerente

Compie analisi

lacunose, difficoltà

di sintesi e commette

gravi errori.

4 5-7 Gravemente

insufficiente

Lacune ed errori Applica e con errori le

conoscenze minime, solo

se guidato.

Espressione povera o

mnemonica

Compie analisi

lacunose, difficoltà

di sintesi e commette

errori.

5 8-9 insufficiente Qualche lacuna ed

errori

Applica con qualche

errore le conoscenze

minime. Espressione

elementare o parziale.

Analisi parziali e

sintesi imprecise.

6 10 Sufficiente Conoscenze

essenziali

Applica le conoscenze

minime.

Espressione elementare

ma sostanzialmente

corretta

Interpretazione di

informazioni e

analisi

complessivamente

corrette ma poco

approfondite.

7 11-12 Discreto Conoscenze

adeguate

Applica le conoscenze in

modo abbastanza

corretto.

Espressione semplice nel

complesso appropriata

Discreta

interpretazione di

informazioni e

corretta

rielaborazione.

8 13 Buono Conoscenze

approfondite

anche con studio

autonomo

Applica in modo corretto

ed autonomamente le

conoscenze. Espressione

appropriata.

Rielabora

correttamente in

modo autonomo le

informazioni

9-10 14-15 Ottimo- Eccellente Conoscenze

approfondite con

studio autonomo

Applica in modo

autonomo e corretto le

conoscenze anche in

situazioni problematiche

nuove utilizzando le

soluzioni migliori.

Espressione appropriata e

sicura.

Rielabora

autonomamente in

modo corretto e

approfondito

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

24

MATEMATICA

Prof.ssa Daniela Malesani

Libro/i di testo: L. Sasso “Nuova matematica a colori, edizione Gialla”, Vol. 4 , Edizione Petrini

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

1. ALGEBRA

a) Conoscere il metodo di risoluzione di equazioni di primo e secondo grado e di grado superiore al secondo

(limitandosi a equazioni binomie o scomponibili in fattori senza l’utilizzo del metodo di Ruffini)

b) Conoscere il metodo di risoluzione di sistemi di primo e secondo grado (con il metodo di sostituzione)

c) Conoscere la tecnica per risolvere disequazioni di primo e secondo grado

c) Conoscere la tecnica per risolvere disequazioni intere e fratte

2. FUNZIONI

a) Conoscere il concetto fondamentale di funzione e di dominio di una funzione

b) Conoscere la procedura per rappresentare una retta o una parabola nel piano cartesiano

c) Conoscere la classificazione delle funzioni matematiche

3. LIMITI

a) Descrivere intuitivamente e graficamente il concetto di limite

b) Conoscere i teoremi del calcolo dei limiti (teorema della somma, della differenza, del quoziente)

c) Conoscere le forme indeterminate e la procedura per risolverle

d) Conoscere intuitivamente il concetto di asintoto e la classificazione degli asintoti

e) Conoscere intuitivamente il significato di continuità di una funzione

4. DERIVATE

a) Conoscere la definizione di derivata di una funzione in un punto

b) Conoscere le principali regole di derivazione (derivata della somma, del prodotto, del quoziente di due

funzioni)

c) Conoscere la procedura della ricerca dei massimi e dei minimi relativi con lo studio del segno della derivata

prima

La maggioranza degli allievi ha acquisito le conoscenze essenziali mostrando dei progressi nell’apprendimento

della materia che hanno portato ad un livello di preparazione mediamente sufficiente. Un gruppo di studenti ha

invece manifestato interesse ed impegno discontinui, tempi di acquisizione dei contenuti lenti e difficoltosi e un

apprendimento di tipo mnemonico pertanto le conoscenze rimangono superficiali e frammentarie. Un ultimo

ristrettissimo gruppo è infine costituito da studenti che, lavorando con impegno e sistematicità, hanno raggiunto un

livello di conoscenza discreto.

CAPACITA’ e livello raggiunto delle stesse

1. ALGEBRA

a) Saper risolvere equazioni di primo e secondo grado e di grado superiore al secondo (limitandosi a equazioni

binomie o scomponibili in fattori senza l’utilizzo del metodo di Ruffini)

b) Saper risolvere sistemi di primo e secondo grado con il metodo di sostituzione

c) Saper risolvere disequazioni di primo e secondo grado

d) Saper risolvere disequazioni intere e fratte

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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2. FUNZIONI

a) Saper rappresentare una retta o una parabola con asse di simmetria parallelo all’asse delle ordinate nel piano

cartesiano

b) Saper determinare il dominio, il segno, le intersezioni con gli assi di funzioni razionali intere e fratte

c) Saper determinare il dominio di semplici funzioni irrazionali

d) Saper individuare dal grafico di una funzione il suo dominio, l’insieme immagine, gli intervalli di negatività e

di positività, le coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani

3. LIMITI

a) Saper calcolare il limite di funzioni continue

b) Saper calcolare il limite in presenza di forme indeterminate

c) Saper ricavare le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali

d) Saper ricavare da un grafico i valori dei limiti e le equazioni di eventuali asintoti verticali e orizzontali

e) Saper individuare dal grafico di una funzione i punti di discontinuità

4. DERIVATE

a) Saper calcolare la derivata di una funzione facendo ricorso alle regole di derivazione

b) Saper determinare i punti di massimo e minimo relativo e gli intervalli di crescenza e decrescenza di una

funzione mediante lo studio del segno della derivata prima

La maggioranza degli allievi è riuscita a raggiungere gli obiettivi minimi per quanto riguarda il saper utilizzare le

tecniche e procedure di calcolo inerenti agli argomenti trattati con diversi livelli di padronanza anche se solo come

applicazione di problematiche note ed il grado di preparazione raggiunto quasi generalmente rispecchia anche il

tipo di impegno profuso. Complessivamente comunque le capacità sono di tipo riproduttivo-applicativo. Altri

studenti invece non sono in grado di utilizzare le tecniche e procedure di calcolo neppure se guidati.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Un gruppo di alunni è in grado di collegare tra loro le capacità al fine di realizzare uno studio di semplice funzione

razionale e di analizzare il grafico di una funzione individuandone le principali caratteristiche con diversi livelli di

padronanza. La maggior parte degli alunni però non riesce a utilizzare in modo appropriato le conoscenze e ad

effettuare collegamenti tra i concetti sviluppati. Il linguaggio utilizzato è comunque per quasi tutta la classe molto

scarno e spesso non adeguato.

CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

Per quanto riguarda il programma, nel corso dell’anno scolastico, è stata appurata una scarsa, talvolta nulla,

conoscenza negli elementi di base della materia. Si è reso quindi necessario riproporre o trattare gli argomenti

fondamentali per essere in grado di affrontare il nuovo programma ponendo particolare attenzione più all’aspetto

intuitivo dei concetti che non ad un rigore formale. Non sono state svolte quindi dimostrazioni di teoremi e la

trattazione dei temi è stata prevalentemente di tipo riproduttivo – applicativo. All’inizio del pentamestre diverse

lezioni sono state dedicate al ripasso degli argomenti del primo periodo in vista della verifica di recupero visto

l’elevato numero di studenti che avevano ottenuto una valutazione insufficiente nel primo periodo. Nei tempi

relativi ad ogni modulo sono comprese le ore utilizzate per le verifiche orali e scritte e loro correzione.

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

26

ALGEBRA

Ripasso principali metodi di scomposizione di un polinomio

Equazioni di 1° e di 2° grado e di grado superiore al secondo (binomie e scomponibili in fattori

senza l’utilizzo del metodo di Ruffini)

Disequazioni algebriche di 1° e di 2° grado

Sistemi di disequazioni di 1° e di 2° grado con il metodo di sostituzione

Disequazioni fratte (del tipo

0)(

)(

xB

xA

, con )(xA

e)(xB

polinomi di I e II grado con zeri

razionali o semplici polinomi di grado superiore al secondo)

30 h

FUNZIONI

Definizione di funzione; classificazione delle funzioni matematiche (razionali intere e fratte e

irrazionali intere e fratte)

Rappresentazione di una retta o una parabola con asse di simmetria parallelo all’asse delle

ordinate nel piano cartesiano

• Determinazione del dominio, del segno e degli zeri delle funzioni algebriche del tipo )(

)(

xB

xAy

(dove )(xA e )(xB sono polinomi di I e II grado con zeri razionali e semplici binomie o semplici

polinomi di grado superiore al secondo) e di semplici funzioni irrazionali del tipo xfy

e 3 )(xfy

20 h

LIMITI DI FUNZIONI E CONTINUITA’

Introduzione intuitiva al concetto di limite; descrizione grafica esemplificativa e commento

intuitivo dei seguenti casi: limite finito per x tendente ad un valore finito, limite finito per x

tendente ad un valore infinito, limite infinito per x tendente ad un valore finito, limite infinito

per x tendente ad un valore infinito

Limiti destro e sinistro: approccio grafico - intuitivo

Calcolo dei limiti: applicazione del teorema della somma e differenza, del prodotto e del

quoziente e semplici esemplificazioni delle loro applicazioni

Calcolo di limiti di funzioni algebriche razionali intere e fratte anche nel caso delle forme

indeterminate ,

e

0

0

Concetto intuitivo di asintoto: asintoti orizzontali, asintoti verticali

Grafico probabile di una funzione algebrica razionale intera o fratta del tipo)(

)(

xB

xAy dove

)(xA e )(xB sono polinomi di I e II grado con zeri razionali o semplici polinomi di grado

superiore al secondo

Concetto intuitivo di funzione continua in un punto e di punto di discontinuità per una

funzione

21 h

DERIVATE

Definizione di rapporto incrementale e di derivata di una funzione in un punto

Derivata prima di alcune funzioni elementari (funzione costante, funzione xy funzione

nxy con Nn )

5 h

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

27

Le regole di derivazione: derivata della somma, del prodotto, del quoziente di due funzioni

GRAFICI: ANALISI E COSTRUZIONE

Deduzione delle caratteristiche di una funzione dal grafico

Costruzione di un grafico date le informazioni

12 h

ARGOMENTI DA SVOLGERE DAL 15 MAGGIO:

Calcolo della derivata prima di funzioni razionali

Ricerca dei punti di massimo/minimo relativo con lo studio del segno della derivata prima

10 h

METODI E STRUMENTI L'attività didattica si è svolta per lo più con lezioni partecipate cercando di stimolare la curiosità e di partire da

conoscenze già acquisite, stimolando all'impegno intellettuale e alla responsabilità che comporta la collaborazione

in classe. Gli alunni sono stati coinvolti il più possibile nelle lezioni e chiamati spesso ad intervenire contribuendo

al processo di apprendimento. Dato il livello medio della classe, per non appesantire eccessivamente la

presentazione della materia con formalismi non adatti a tale indirizzo di studi, le definizioni e gli argomenti sono

stati curati in modo intuitivo senza svolgere le dimostrazioni dei teoremi. Gli argomenti sono dunque stati trattati in

modo dapprima intuitivo e, solo in un secondo tempo, sono stati rivisti da un punto di vista pratico-grafico mentre

si è proceduto ad una formalizzazione dei concetti solo in pochi casi. A causa delle difficoltà della maggioranza

degli allievi non si è dato troppo peso alla precisione del linguaggio.

Il recupero in itinere è stato attuato sistematicamente con la ripetizione degli argomenti risultati più difficili fino al

loro consolidamento. E' stato fatto riferimento al libro di testo in adozione per reperire esercizi ed esempi

significativi, anche se la maggioranza degli alunni non lo avevano acquistato. E’ sempre stato consentito l’uso di

una calcolatrice non programmabile sia durante la normale lezione e sia durante le verifiche.

VERIFICHE EFFETTUATE

Nel corso dell'intero anno scolastico ho proposte prove scritte di tipo tradizionale basate principalmente sulla

risoluzione di esercizi o domande a risposta aperta costruite in modo da contenere quesiti con diverso grado di

difficoltà per consentire agli alunni più incerti di affrontarne almeno alcuni e ai più preparati di cimentarsi con

risoluzioni più complesse che permettessero di esprimere fino in fondo le loro potenzialità.

Le prove orali sono state sia in forma scritta, attraverso la somministrazione di prove strutturate contenenti quesiti a

risposta multipla o a completamento, sia in forma di interrogazione orale servita per valutare, oltre alla capacità di

risolvere brevi esercizi, anche la chiarezza dell’esposizione.

Le prove orali sono state effettuate cercando di adattare il livello di difficoltà delle proposte alle capacità di ciascun

alunno e hanno costituito un momento di ripasso e chiarimento di eventuali dubbi per tutta la classe.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Per quanto riguarda la valutazione mi sono attenuta alla griglia concordata in sede di Dipartimento (di seguito

riportata) ma ho tenuto conto anche dei livelli di partenza e dei progressi personali dei singoli studenti. Per quanto

concerne la valutazione complessiva ho inoltre tenuto conto dell’interesse, della regolarità dell‘impegno e della

partecipazione dimostrati nel corso dell’anno scolastico.

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

28

VOTI

/ 10

VOTI

/ 15

GIUDIZIO

SINTETICO

DESCRITTORI

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1-3

1-4

Del tutto

insufficiente

Grosse lacune ed

errori gravi

Non riesce ad applicare le

conoscenze anche se guidato.

Espressione scorretta e non

coerente.

Compie analisi

lacunose,

difficoltà di

sintesi e

commette gravi

errori,

4

5-7

Gravemente

insufficiente

Lacune ed errori

Applica e con errori le

conoscenze minime, solo se

guidato.

Espressione povera o

mnemonica

Compie analisi

lacunose,

difficoltà di

sintesi e

commette errori.

5

8-9

Insufficiente

Qualche lacuna ed

errori

Applica con qualche errore le

conoscenze minime.

Espressione elementare o

parziale

Analisi parziali e

sintesi imprecise.

6

10

Sufficiente Conoscenze

essenziali ma non

approfondite

Applica le conoscenze minime.

Espressione elementare ma

sostanzialmente corretta.

Esatta

interpretazione di

informazioni,

analisi corrette

ma poco

approfondite

7

11-12

Discreto

Conoscenze non

superficiali

Applica le conoscenze in modo

corretto.

Espressione semplice nel

complesso appropriata

Esatta

interpretazione di

informazioni e

corretta

rielaborazione

8

13

Buono

Conoscenze

approfondite in

parte con studio

autonomo

Applica in modo corretto ed

autonomamente le conoscenze.

Espressione appropriata e

sicura

Rielabora

correttamente in

modo autonomo

le informazioni

9-10 14-15 Ottimo -

Eccellente

Conoscenze

approfondite con

studio autonomo

Applica in modo autonomo e

corretto le conoscenze anche in

situazioni problematiche nuove

utilizzando le soluzioni

migliori.

Espressione appropriata e

brillante

Rielabora ,

autonomamente,

in modo corretto

e approfondito

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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FRANCESE

Prof.ssa Elena Trevisan

Libri di testo: “La grammaire par étapes” ed. Il Capitello

“Enfants, ados, adultes’’ ed. CLITT

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Alla fine dell’anno scolastico si può concludere che la classe ha seguito ed applicato con molta fatica e con

diffidenza un metodo di studio sia per quel che riguarda gli aspetti formali della lingua francese che per quel

che riguarda i contenuti specifici di indirizzo.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Il livello raggiunto si attesta fra l’A1.1 e l’A1.2 del quadro comune di riferimento, fatta eccezione per le

alunne francofone che comunque non hanno acquisito (come tutta la classe) le competenze minime previste

per gli operatori sociali.

CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

Da metà settembre a metà ottobre

Ripasso sui seguenti argomenti grammaticali:

--alcuni verbi al pres. Indic.

--la forma interrogativa

--la forma negativa

--la negativa con jamais, rien…

DDa metà ottobre a metà nov.

--le corps humain et les malaises les plus

communs (lexique et actes de parole liés au

sujet)

-- reconnaître les différentes parties du corps humain

-- situer les différentes parties du corps humain

-- demander des informations spécifiques sur le corps humain

--communiquer son état de santé

DDa metà novembre a metà dic.

--il passato prossimo con ausiliare essere e

avere, i participi passati regolari e

irregolari, le regole dell’accordo

--savoir parler du passé

Da inizio gennaio a inizio febbraio

-- l’équilibre alimentaire

-- les vitamines

-- les habitudes alimentaires incorrectes

-- les troubles alimentaires : l’anoréxie

-- comprendre une alimentation variée et équilibrée

-- donner des informations spécifiques sur les besoins

nutritionnels

-- connaître et reconnaître les aliments « sains » et « malsains »

--Les gallicismes: le futur proche, le passé

récent et le présent progressif

-- Actes de parole : dans les magasins et

dans les restaurants

--Savoir exprimer des actions qui sont en train de se dérouler,

qui viennent de se dérouler et qui vont se dérouler

--Savoir commander des aliments dans un magasin

d’alimentation et savoir commander dans un restaurant

Da fine aprile a fine maggio

-- le Syndrome de Down

-- le Syndrome de Down (causes, complications et traitements)

-- Vision du film ‘Le huitième jour’ sur le problème du

syndrome de Down

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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METODI E STRUMENTI Strumenti:

• Libro di testo

• Esercizi di completamento, cloze, collegamento…

• Documenti video e audio autentici o adattati al livello

• DWD e CD

• LIM

• Fotocopie

• Schemi e tabelle

Metodi:

Per rispondere ad una necessaria varietà di stili di apprendimento, l’approccio all’insegnamento linguistico è

avvenuto attraverso un percorso eclettico che integri gli apporti più significativi del metodo situazionale,

funzionale e strutturale. L’approccio comunicativo non ha dimenticato la grammatica e ha assegnato un

ruolo importante all’acquisizione del lessico e non prescinde dalle indicazioni fornite dal Quadro Comune di

Riferimento del Consiglio Europeo.

VERIFICHE EFFETTUATE

Si sono effettuate sempre verifiche scritte per l’impossibilità di testare oralmente le acquisizioni, sia per

l’elevato numero di studenti (gruppo di 34alunni), sia per l’incapacità da parte di uno studente a livello A1 di

riferire su argomenti così specifici che richiedono competenze riconducibili a un livello almeno B1.

3 verifiche scritte per il primo quadrimestre e 4 per il secondo.

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Criteri di valutazione

OBIETTIVI CRITERI DI VALUTAZIONE

Comprensione lingua orale Ascolto – Capacità di comprendere il significato e la funzione di un testo

10: Comprende in modo completo e approfondito tutte le informazioni richieste. 9: comprende tutte le informazioni richieste 8: comprende quasi tutte le informazioni richieste 7: comprende la maggior parte delle informazioni richieste 6: comprende parzialmente le informazioni richieste 5: comprende in maniera frammentaria le informazioni richieste 4: comprende solo una minima parte delle informazioni richieste

Comprensione della lingua scritta Lettura – Capacità di comprendere il significato e la funzione di un testo scritto

10: Comprende tutte le informazioni generali e/o specifiche richieste e sa operare inferenze. 9: comprende la maggior parte delle informazioni generali e/o specifiche richieste e sa operare

qualche inferenza. 8: comprende la maggior parte delle informazioni generali e/o specifiche richieste 7: comprende il significato generale del testo e gran parte delle informazioni richieste 6: comprende il significato generale del testo e parte delle informazioni specifiche richieste 5: comprende solo poche informazioni richieste 4: comprende solo una minima parte delle informazioni richieste

Produzione della lingua orale Parlato

1. Capacità di produrre pronuncia e intonazione

2. Capacità di produrre enunciati e contenuti appropriati al contesto e capacità di sostenere l’interazione

10: si esprime con pronuncia chiara e corretta, forme accurate, lessico appropriato ed interagisce

in modo autonomo e disinvolto 9: si esprime con pronuncia chiara e corretta, forme accurate, lessico appropriato ed interagisce in

modo autonomo 8:si esprime con buona pronuncia e accuratezza grammaticale, usa un lessico preciso ed in

genere chiaro; è abbastanza autonomo nell’interazione 7: si esprime con qualche imprecisione di pronuncia e di grammatica, usa un lessico preciso ed in

genere chiaro; dimostra una sufficiente autonomia nell’interazione 6:si esprime con pronuncia comprensibile, forme parzialmente corrette, lessico essenziale.

Interagisce con qualche difficoltà 5: si esprime con pronuncia incerta, usa con difficoltà gli elementi formali della lingua ed il lessico 4: si esprime con difficoltà di pronuncia, stenta ad usare gli elementi formali della lingua ed il

lessico non riuscendo a veicolare il messaggio in modo sufficientemente chiaro.

Produzione della lingua scritta Scrittura – Competenza lessicale ed uso dell’ortografia e delle convenzioni ortografiche

10: produce testi rispettando la correttezza morfo-sintattica e lessicale e le caratteristiche di

coerenza e coesione 9: produce testi rispettando la correttezza morfo-sintattica e lessicale 8:produce testi abbastanza corretti sotto il profilo morfo-sintattico e lessicale 7:produce testi con alcuni errori morfo-sintattici e lessicali e che tuttavia non impediscono la

comprensione 6: produce testi con errori morfo-sintattici e lessicali che non rendono del tutto chiara la

comprensione 5: produce testi con errori morfo-sintattici e lessicali che rendono difficile la comprensione 4:produce testi con errori morfo-sintattici e lessicali che quasi sempre impediscono la

comprensione

Conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche Grammatica e funzioni della lingua Conoscenza delle regole grammaticali e/o funzioni

10: dimostra un’eccellente conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche 9: dimostra un’ottima conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche 8: dimostra una più che buona conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche 7: dimostra una buona conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche 6: dimostra una sufficiente conoscenza e uso delle strutture e funzioni linguistiche 5: dimostra una parziale conoscenza e un uso frammentario delle strutture e funzioni linguistiche 4: dimostra una scarsa conoscenza e un uso molto lacunoso delle strutture e funzioni linguistiche

Conoscenza della cultura, della civiltà e degli argomenti specifici di indirizzo

10: conosce e riferisce i contenuti in modo completo e adeguato 9: conosce e riferisce i contenuti con ricchezza espressiva 8:conosce e riferisce bene i contenuti 7: conosce e riferisce i contenuti in modo accettabile 6: conosce e riferisce i contenuti in maniera sufficiente 5:conosce e riferisce solo alcuni contenuti 4:dimostra scarsa conoscenza dei contenuti

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IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

Prof.ssa Francesca Ostuni

Libro di testo: Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Gli allievi hanno raggiunto un buon livello delle seguenti conoscenze:

- concetto di Igiene, salute e malattia

- caratteristiche multifattoriali della condizione di benessere psico-fisico-sociale

- principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari

- prevenzione I, II, III

- metodi di profilassi diretta e indiretta

- epidemiologia delle malattie infettive

- fattori che influenzano lo stile di vita

- principali bisogni socio-sanitari dell'utenza e della comunità

- organizzazione dei servizi sociali e sanitari e delle reti informali

- elaborazione di un progetto d'intervento

- principali modalità e procedure d'intervento su minori, anziani, disabili, e persone con disagio psichico

- rilevazione dei bisogni, delle patologie e delle risorse dell'utenza e del territorio

- tecniche e strumenti di verifica

- elementi che influiscono sulla parzialità e distorsione nella rilevazione delle informazioni di tipo sanitario

- qualifiche e competenze delle figure operanti nei servizi

- metodologia del lavoro sociale e sanitario

- principali interventi di educazione alla salute rivolto agli utenti e ai loro familiari

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Gli allievi hanno raggiunto un buon livello delle seguenti competenze:

- definizione concetto di igiene, salute e malattia

- definizione menomazione, disabilità ed handicap

- elencare le diverse cause di malattia

- individuare i bisogni socio-assistenziali dell'utenza

- individuare gli elementi organizzativi dei servizi

- identificare le componenti e le relazioni all'interno di una rete di servizi socio-sanitari

- relazionarsi con le strutture dei servizi socio-sanitari

- individuare le caratteristiche essenziali della metodologia del lavoro nell'ambito socio-sanitario

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

Mod.1 Le scienze che studiano la malattia. Salute e prevenzione

Concetto di Igiene, salute e malattia. Trasmissione diretta, semidiretta e indiretta. Cause

di malattia. Prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Profilassi delle malattie infettive .

Profilassi diretta generica e specifica, profilassi indiretta. Concetto di epidemiologia,

incidenza e prevalenza.

Settembre

Mod.2 : Bisogni socio-sanitari dell'utenza e della comunità

Bisogni primari e secondari. Piramide di Maslow. Analisi dei bisogni e indicatori

qualitativi e quantitativi. Stesura di un piano di intervento, organismo centrale di

valutazione e soddisfazione degli utenti.

Ottobre

Mod.3 Interventi e servizi socio-assistenziali

Sistema Sanitario Nazionale: struttura, Organi ed Enti. Livelli essenziali di assistenza.

Organizzazione delle ASL. Concetto di Welfare State. Networking e L 328/2000; piano

di zona. Terzo settore: volontariato e principali categorie di associazioni. I Servizi sociali:

classificazioni e codice etico.

Figure professionali: Assistente sociale, Assistente sanitario, Educatore, OSS, OSA.

Consultorio, Sert. Strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili, persone

con disagio psichico. Hospice e cure palliative.

Novembre

Mod.4: Progetti di intervento per anziani e disabili. Malattie croniche degli anziani.

Unità di valutazione multidimensionale dell'anziano. Scale ADL, IADL, MASE.

Teorie sull'invecchiamento. Demenze: diagnosi, tipologie e caratteristiche.

Riabilitazione delle demenze. Alzheimer e ROT. Parkinson e riabilitazione.

Osteoporosi e riabilitazione. Artrosi . Artrite reumatoide.

Aterosclerosi ed arteriosclerosi.

Sindromi vascolari degli arti: la sindrome di Berger.

Incontinenza urinaria e fecale nell'anziano.

Gennaio

Febbraio

Mod.5: Il percorso riabilitativo Marzo

Mod.6: Le metodologie per la rilevazione delle informazioni

La comunicazione ed il colloquio. La sindrome di Bournout. Principali fonti di dati,

variabilità ed errori.

Aprile

Mod.7: Principali interventi di educazione alla salute

Educazione alla salute: educazione alimentare,alcolismo, tabagismo, uso di sostanze

stupefacenti

Maggio

Il modulo 7, alla data di presentazione di questo programma, è in via di approfondimento

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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METODI E STRUMENTI

Le lezioni sono state realizzate in modo frontale, supportate dagli appunti del docente, da schemi e da lezioni

impostate con Power Point. le immagini sono state visualizzate direttamente sulla LIM.

4 ore sono state impiegate in attività di gruppo per la risoluzione di un caso.

VERIFICHE EFFETTUATE Sono state effettuate 3 verifiche scritte nel I quadrimestre e 3 verifiche scritte nel II quadrimestre.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Le prove hanno esaminato:

- l'aderenza alla traccia

- utilizzo di termini e linguaggio specifici

- le conoscenze acquisite

- La capacità di effettuare analisi, approfondimenti e collegamenti

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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GRIGLIA di VALUTAZIONE: CULTURA MEDICO-SANITARIA

(Utilizzata in relazione alla simulazione di seconda prova)

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10

Candidato

Classe

a.s. 2015/16

Indicatori

Punteggio

Gravemente

insufficiente

Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono/

Ottimo

Punteggio

assegnato

Contenuto

Incompleto e lacunoso/Superficiale con

lacune Pertinente

Adeguato ma non

esauriente/

Approfondito, con

spunti personali

1 1,5 2 2,5 3 4

Articolazione

coesione coerenza

dell'argomentazione

Disorganica e

incoerente/Approssimativa ed incerta

Semplice e

coerente

Precisa ed

organica/Ben

strutturata ed

efficace

Punteggio

assegnato

1 1,5 2 2,5 3 4

Conoscenza ed uso

del linguaggio

specifico e aspetti

formali

Gravi scorrettezze/ Incertezze formali e

linguaggio generico

Sostanzial-

mente corretta

Significativa

/Esauriente e

personale

Punteggio

assegnato

1 1,5 2 2,5 3 4

Capacità di

applicazione o di

collegamento

Inadeguata/ Superficiale con lacune Accettabile

Corretta,

appropriata,

efficace

Punteggio

assegnato

1 1,5 2 2,5 3

PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO

…….. /15

Gravemente

insufficiente

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

1-7

8-9

10

11-12

13-14

15

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PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Prof.ssa Silvia Failli

Libro di testo: D’Isa L., Foschini F., D’Isa F., Corso di psicologia generale e applicata, Hoepli

Conoscenze e competenze raggiunte

Il risultato finale, in termini di conoscenze acquisite, può essere considerato mediamente sufficiente, ma non

del tutto soddisfacente. Al di là di questa considerazione di carattere generale, sono comunque presenti,

all’interno della classe, notevoli disomogeneità: una parte degli studenti conosce gli argomenti in modo

adeguato ed apprezzabile, un secondo gruppo ne ha una conoscenza più superficiale ed essenziale, seppure

priva di grosse lacune, un’altra si caratterizza anche per la presenza di una maggiore frammentarietà degli

apprendimenti.

In termini generali, occorre rilevare anche che in alcuni studenti è fortemente presente l’abitudine ad uno

studio mnemonico: una modalità di lavoro che è stato possibile rideterminare solo in parte. Nonostante

questa carenza, è opportuno altresì evidenziare che spesso, in questi casi, l’impegno nello studio è stato

costante ed encomiabile, rivelando anche un certo sforzo per acquisire altre modalità di lavoro. In molte di

queste situazioni, alla preparazione mnemonica si associa uno sforzo di comprensione che può risultare più

facilmente percepibile in sede orale, guidando adeguatamente gli studenti verso la riformulazione.

A livello espositivo, alcuni studenti hanno sviluppato buone capacità di organizzazione del materiale e di

comunicazione, risultando efficaci nell’interazione e capaci di effettuare relazioni organiche ed articolate con

un uso adeguato del lessico specifico della disciplina. In altri casi permane la presenza di uno stile espositivo

poco rigoroso dal punto di vista lessicale ed argomentativo, con la tendenza più a giustapporre le

affermazioni, utilizzando stili di ragionamento di carattere sincretico invece che processi di elaborazione

volti alla realizzazione di vere e proprie sintesi e con minore attenzione all’organicità ed alla struttura

argomentativa.

Fra le competenze da conseguire secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali, una parte della classe

risulta aver acquisito un livello soddisfacente di abilità relativamente alle capacità di comunicazione e di

relazione interpersonale, che possono consentirgli di lavorare in contesti di équipe utilizzando alcune

conoscenze di base della psicologia.

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CONTENUTI d’insegnamento e TEMPI rispettivamente dedicati

1 Presentazione della Notte dei Ricercatori e analisi successiva alla partecipazione,

con particolare riferimento al Teatro dell’Oppresso come strumento di formazione ed

intervento.

3 ore

2 I metodi di ricerca psicologica e gli influssi sui servizi sociosanitari: metodo clinico e

osservazione diretta; osservazione indiretta, ricerca-azione e loro influsso sui servizi

sociosanitari.

Integrazioni al testo: il metodo sperimentale; osservazione: il modello di Salmond

11 ore

Relazioni degli studenti (verifica formativa) 1 ora

Verifiche e relative correzioni inerenti il modulo, presentazione delle griglie di valutazione 5 ore

3 Le professioni d’aiuto e le modalità d’intervento: il profilo professionale e i compiti degli

operatori in ambito sociosanitario; le principali modalità d’intervento sui nuclei famigliari.

Confronto in classe sui diversi modelli famigliari presenti nelle aree di origine degli studenti

(Camerun, area islamica, Filippine)

11 ore

Relazioni degli studenti (verifica formativa) 1 ora

Verifiche e relative correzioni inerenti il modulo 3 ore

4 Le principali modalità d’intervento sui minori (normativa, problematiche, tipologia di

servizi); gli anziani (la condizione dell’anziano, i servizi, l’Alzheimer); i disabili (problemi

sociali e sanitari, disagio psichico e modalità d’intervento sulla disabilità).

Incontro con il dottor Renzo Ondertoller. Testimonianza sul tema della disabilità visiva.

15 ore

Relazioni degli studenti (verifica formativa) 6 ore

Verifiche e relative correzioni inerenti il modulo 5 ore

5 Psicologia dei gruppi, lavoro di gruppo, gruppi di lavoro: psicologia dei gruppi sociali;

teorie classiche del gruppo; l’operatore al lavoro nel gruppo

Esemplificazione: il T-group come strumento di formazione

10 ore

Relazioni degli studenti (verifica formativa) 2 ore

Verifiche e relative correzioni inerenti il modulo 2 ore

6 Alla data del 15 maggio è stato appena avviato il modulo su “Problemi e interventi relativi

all’integrazione”. In particolare si è trattato il tema della povertà, considerando i concetti di

povertà assoluta e povertà relativa. Nel corso del mese di maggio si procederà ulteriormente

nella trattazione del modulo, accennando al tema dei migranti e delle politiche di

integrazione in ambito sociale, scolastico e lavorativo

Essendo la docente coordinatrice di classe, alcune ore sono state riservate alla realizzazione di assemblee o

comunque alla presentazione di quanto di volta in volta emerso in sede di Consiglio di Classe, nonché alla

gestione di specifiche problematicità emerse nel corso dell’anno che hanno coinvolto l’intero gruppo classe.

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METODI E STRUMENTI

La metodologia d’insegnamento ha previsto quasi esclusivamente l’effettuazione di lezioni frontali e di

lezioni partecipate con l’uso di domande-stimolo. Soprattutto nel corso del secondo periodo si è fatto ricorso,

inoltre, ad esposizioni strutturate degli studenti, in modo da fornirgli l’occasione per esercitarsi

nell’esposizione orale anche in vista dell’esame finale.

Si è cercato quanto più possibile di stimolare all’uso di un linguaggio puntuale e rigoroso, soprattutto in

considerazione del fatto che nell’ambito della Psicologia si utilizza una terminologia che è frequentemente in

uso anche nel linguaggio comune con significato diverso - o parzialmente diverso - rispetto a quello

disciplinare specifico. Tale questione ha rappresentato uno degli aspetti problematici dell’insegnamento,

poiché proprio l’abitudine (particolarmente consolidata negli adulti) all’uso della terminologia specifica

secondo il significato “comune” tende a produrre illusioni di comprensione a cui corrispondono sostanziali

fraintendimenti. L’attenzione alla precisione lessicale/concettuale ha incontrato un significativo ostacolo

anche in relazione alla presenza di un cospicuo numero di studenti non italofoni, con la tendenza, spesso

presente ad utilizzare espressioni linguistiche mnemonicamente apprese invece che consapevolmente

padroneggiate e comprese.

L’apprendimento delle conoscenze previste dalle linee guida ministeriali è stato perseguito seguendo

costantemente - e quasi esclusivamente - il libro in adozione, poiché la scarsità del tempo a disposizione per

le lezioni, l’irregolarità della presenza di una parte degli studenti e l’impegno lavorativo giornaliero non

consentiva altre forme di organizzazione dello studio ed alcuna possibilità di approfondimento

(ciononostante, qualche studente non ha mai acquistato il testo, vedendosi costretto a ricorrere spesso all’uso

di fotocopie).

Ad inizio d’anno, al termine del mese di settembre, la classe ha partecipato alla Notte dei Ricercatori

organizzata nell’ambito dell’Università degli Studi di Padova. Si è trattato di un secondo appuntamento per

la classe, poiché la stessa aveva partecipato alla medesima iniziativa anche all’inizio dell’anno scolastico

precedente.

A febbraio, in relazione all’argomento che si stava trattando (la disabilità) è stato effettuato un incontro con

il dottor Renzo Ondertoller, che ha fornito testimonianza della propria esperienza di non-vedente, educatore

e narratore (in quanto “libro vivente” di un’esperienza di “biblioteca vivente” recentemente realizzata).

VERIFICHE EFFETTUATE

Le verifiche sommative sono state effettuate quasi esclusivamente in forma scritta, poiché la numerosità

degli studenti e la scarsità di tempo a disposizione non consentiva di procedere ad accertamenti orali in modo

sistematico.

A livello orale sono state effettuate quasi esclusivamente delle verifiche di carattere formativo.

Sono state effettuate n. 3 verifiche nel primi periodo e, ad oggi, n. 4 verifiche nel secondo periodo (fra cui

una simulazione della terza prova).

Classe 5ª OSS I.I.S. “L. da Vinci” A.S. 2015/16

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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Per quanto riguarda le verifiche formative/orali si è sempre proceduto, con gli studenti, ad un’analisi

articolata dell’esposizione di volta in volta effettuata, in modo da metterne in rilievo punti di forza e di

debolezza (a livello di chiarezza dell’esposizione, efficacia comunicativa, adeguatezza degli strumenti

utilizzati, puntualità lessicale, articolazione argomentativa) e da fornire, caso per caso, suggerimenti per il

miglioramento dell’esposizione stessa, pur senza necessariamente sfociare in una valutazione quantitativa.

Per quanto riguarda le verifiche sommative/scritte, i criteri sono variati di volta in volta a seconda della

tipologia di prova utilizzata (domande chiuse/aperte, risposte brevi/articolate, trattazione sintetica di

argomenti, saggio breve).

Quando si è trattato di risposte aperte si è dato particolare rilievo alle seguenti aree:

- Aderenza alle domande/pertinenza delle risposte

- Quantità e qualità delle conoscenze

- Esposizione: chiarezza e correttezza della costruzione linguistica (in questo caso utilizzando un

criterio sostanzialmente diverso per gli alunni madrelingua italiani e per i non italofoni), adeguatezza

e specificità lessicale

- Grado di organicità ed elaborazione dei contenuti

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

Criteri Indicatori Punti

Aderenza alle domande

Pertinenza della

risposta

Gravemente lacunosa 1

Parziale 2

Essenziale 3

Completa 4

Conoscenze specifiche

Assenti 1

Limitate e/o imprecise 2

Sufficientemente complete e precise 3

Precise ed esaurienti 4

Precise, esaurienti, ampie 5

Esposizione

Confusa e/o con errori morfosintattici

ed uso improprio del linguaggio disciplinare specifico

1

Sufficientemente chiara, corretta,

con un uso sufficiente del linguaggio disciplinare

specifico

2

Chiara, corretta,

con un uso sufficiente del linguaggio disciplinare

specifico

3

Grado di organicità

ed elaborazione

dei contenuti

Frammentari 1

Lineari 2

Articolati 3

Punti totali 15

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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO – SANITARIA

Prof. Sanavia Graziano

Libro di testo: M. messori – M.C. Razzoli, Percorsi di Diritto e Legislazione Socio–sanitaria, Clitt

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

La classe dimostra di conoscere i concetti fondamentali del programma svolto. Nello specifico degli obiettivi

prefissati con la programmazione di inizio anno, gli alunni dimostrano di conoscere: per quanto riguarda il

diritto commerciale, i concetti di azienda, impresa e imprenditore, le diverse forme di società, di persone, di

capitali e mutualistiche e le loro caratteristiche; per la parte riguardante il diritto civile, il contratto in

generale e alcuni tipi di contratto tipici e atipici maggiormente usati dall'imprenditore; nella parte di

legislazione socio-sanitaria, il ruolo e l'importanza dello Stato Sociale, del principio di sussidiarietà

orizzontale, delle cooperative sociali e del terzo settore in generale. Per una parte della classe le conoscenze

appaiono raggiunte solo ad un livello basilare, per un'altra parte appaiono più approfondite e articolate.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Gli alunni devono essere in grado di: distinguere le diverse possibilità di utilizzo delle società di persone e

società di capitali; comprendere il ruolo delle cooperative sociali nell'ambito del terzo settore; comprendere il

ruolo degli enti locali e del terzo settore nel nuovo Welfare, dopo la riforma costituzionale del 2001, alla

luce del principio della sussidiarietà orizzontale; comprendere il ruolo del terzo settore nel mercato sociale.

La classe presenta livelli disomogenei nell'acquisizione delle competenze. La maggioranza degli alunni ha

raggiunto un livello sufficiente di abilità nell'utilizzo delle conoscenze, sebbene permangano delle incertezze

nell'uso corretto del linguaggio specifico della disciplina, alcuni presentano delle difficoltà a organizzare il

discorso in maniera logica, alcuni hanno raggiunto un buon livello di autonomia nel collegare e rielaborare le

informazioni.

CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

MODULO 1:

U.D. 1: L'attività di impresa e le categorie di imprenditore - L'imprenditore

- La piccola impresa

- L'imprenditore agricolo

- L'imprenditore commerciale

Settembre

U.D. 2: L'azienda - La nozione di azienda e i beni che la compongono

- I segni distintivi dell'azienda

- Le opere di ingegno e le invenzioni industriali

- La concorrenza

- Il trasferimento dell'azienda

Ottobre

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U.D. 3: La società in generale - Nozione di società

- I conferimenti

- Capitale sociale e patrimonio sociale

- L'esercizio in comune di un'attività economica

- Lo scopo della divisione degli utili

- Società e associazione

Ottobre –

Novembre

U.D. 4: Le società di persone e le società di capitali

Le diverse tipologie di società

Le differenze fondamentali tra società di persone e società di capitali

Le società di persone

Le società di capitali

Novembre

MODULO 2: Le società mutualistiche

U.D. 1: Le società cooperative

Il fenomeno cooperativo

Gli elementi caratterizzanti la società cooperativa

La disciplina giuridica e i principi generali

Gli utili e i ristorni

La cooperativa a mutualità prevalente

Dicembre –

Gennaio

U.D. 2: Le cooperative sociali

Il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione

Lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali

Le cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B”

Possibili interventi e affidamento dei servizi sociali

Gennaio

MODULO 3: I principali contratti dell'imprenditore

U.D. 1: Il contratto in generale

Il contratto e l'autonomia contrattuale

Gli elementi del contratto

La formazione dell'accordo

L'invalidità del contratto

Febbraio

U.D. 2: I contratti tipici e i contratti atipici

Tipicità e atipicità dei contratti

La vendita e la permuta

L'appalto

Il mandato e il mutuo

Il leasing e il contratto di engineering

Febbraio – Marzo

MODULO 4: I rapporti tra autonomie territoriali e org. non profit

U.D. 1: Il principio di di sussidiarietà e la L. Cost. n. 3 del 2001

Contenuto ed evoluzione del principio di sussidiarietà

Sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale

L'applicazione della sussidiarietà orizzontale

La L. cost. n. 3 del 2001 e la sua attuazione

Marzo

U.D. 2: Le autonomie territoriali nella riforma costituzionale

Il Comune e le forme associative

La città metropolitana

La Regione

Aprile

U.D. 3: Lo sviluppo del settore non profit 1) La crisi del Welfare State: aspetti economici e organizzativi

2) Identità e ruolo del terzo settore

3) Il nuovo Welfare e le reti sociali

Aprile - Maggio

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U.D. 4: L'impresa sociale e le tipologie di forme associative 1) L'impresa sociale

2) Le cooperative sociali

Presumibilmente

svolto nei mesi di

Maggio e Giugno

METODI E STRUMENTI Lezione frontale, esponendo gli argomenti del programma anche con riferimenti all'attualità, e lezione

dialogata, discussioni guidata su temi di politica economica, riconducibili al programma. Si è promosso uno

stile che coinvolgesse gli alunni. L'attività di recupero delle insufficienze del primo trimestre si è svolto in

itinere. Il libro di testo in adozione ha costituito lo strumento principale di lavoro ed è stato supportato, con

l'uso della LIM, dai testi normativi oggetto di studio.

VERIFICHE EFFETTUATE

Le verifiche scritte (due per il primo periodo e quattro per il secondo), per lo più sommative, sono state

strutturate in domande a risposta aperta a contenuto sintetico.

Le verifiche orali sono state riservate agli alunni che presentassero delle difficoltà di apprendimento, non

essendo possibile, visto il numero di alunni nella classe, una interrogazione per ciascuno.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono stati quelli presentati nel piano di lavoro iniziale, deliberati dal

Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Economiche.

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TECNICA AMMINISTRATIVA & ECONOMIA SOCIALE

Prof.ssa Marina Raso

Libro di testo: Astolfi & Venini, Nuovo Tecnica amministrativa & economia sociale, edizioni

Tramontana, 2014

CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Conoscere i settori del sistema economico e le varie tipologie di organizzazioni,rapporti tra

economia di mercato e economia sociale.

Conoscere il sistema di sicurezza sociale, il sistema previdenziale e assistenziale, tutela della salute .

Conoscere le fonti del diritto del lavoro, sistema contrattuale, forme di lavoro

dipendente,reclutamento e inserimento lavoratori, contabilità del personale.

Conoscere aspetti etici e concreti di una struttura organizzativa, organizzazione nelle aziende del

settore socio-sanitario, rapporti tra struttura organizzativa e pianificazione strategica,gestione per

progetti, monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi.

I contenuti possono dirsi raggiunti in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

ABILITÀ e livello di raggiungimento delle stesse

padronanza procedurale delle fasi di redazione dei diversi tipi di testo

capacità di cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali basate sui

suoi valori.

Capacità di valutare le tipologie di enti assistenziali e previdenziali e le loro funzioni. di raffrontare

le varie tipologie di rapporti di lavoro e di analizzare i documenti ad essi relativi, di far emergere e

valutare quali potrebbero essere i bisogni e i problemi dei cittadini in merito alle aziende socio-

sanitarie.

Comprendere l’importanza delle risorse umane nel settore socio-sanitario.

Raffrontare le diverse tipologie di rapporti di lavoro, distinguendo i diversi elementi della

retribuzione relativa al lavoro subordinato.

Riconoscere gli obblighi amministrativi ed economici a carico del datore di lavoro.

Valutare le tipologie di enti previdenziali e assistenziali e le loro finalità.

Utilizzare e trattare i dati relativi alle proprie attività professionali con la dovuta riservatezza ed eticità.

Coordinare i contenuti di diverse discipline, finalizzandoli alla conoscenza globale di un argomento.

Le abilità possono dirsi raggiunte in modo soddisfacente quasi dalla totalità della classe.

COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse

Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia , all’organizzazione , allo

svolgimento dei processi produttivi e dei servizi.

Individuare e accedere alla normativa in materia di lavoro

Rapportarsi ai competenti enti pubblici e privati anche per promuovere le competenze dei cittadini

nella funzione dei servizi.

Utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato,

nell’ottica dell’orientamento dei servizi al cittadino e del suo continuo miglioramento.

Le competenze sono state raggiunte da gran parte della classe.

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CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati

Modulo 1: L’economia sociale: principi, teorie e soggetti

U.D. 1: Il sistema economico e i suoi settori

U.D. 2: Le organizzazioni del settore “non profit”

U.D. 3: Il collegamento tra efficienza e dovere sociale

settembre/ottobre

Modulo 2: Il sistema previdenziale e assistenziale

U.D. 1: Il sistema di sicurezza sociale

U.D. 2: Le assicurazioni obbligatorie

U.D. 3: I tre pilastri del sistema previdenziale

novembre/dicemb

re/gennaio

Modulo 3: La gestione delle risorse umane

U.D. 1: Il rapporto di lavoro dipendente

U.D. 2: L’amministrazione del personale

febbraio/marzo

Modulo 4: Le aziende del settore socio-sanitario

U.D. 1: Le strutture organizzative delle aziende del settore socio-sanitario

U.D. 2: La qualità della gestione delle aziende del settore socio-sanitario

aprile/maggio

METODI E STRUMENTI

Lezione frontale e lezione partecipata (brainstorming; domande-stimolo; lettura, costruzione di schemi e

mappe; video di approfondimento; monitoraggio in itinere; frequente riepilogo)

Libro di testo, LIM, materiali multimediali, fotocopie di materiale didattico, modulistica di settore, codice

civile, Costituzione Italiana, schemi.

VERIFICHE EFFETTUATE

Tre scritte e due/tre orali

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Conoscenza dei contenuti

Competenze di confronto e collegamento

Capacità espositiva

Capacità di organizzare il discorso in modo logico e coerente

CRITERI DI VALUTAZIONE: Si fa riferimento alla griglia del Dipartimento Disciplinare

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SIMULAZIONI PROVE DELL’ESAME DI STATO

In preparazione all’Esame di Stato, il Consiglio di Classe ha organizzato le seguenti iniziative:

- N° 1 simulazione della prima prova, svolta il 20/04/2016

- N° 1 simulazione della seconda prova, svolta il 9/05/2016

- N° 1 simulazione della terza prova, svolta il 3/05/2016

Le terze prove sono state svolte con le seguenti modalità:

TERZA PROVA I simulazione

Data di svolgimento 03/05/2016

Tipologia B – Quesiti a risposta singola

Discipline coinvolte Psicologia, Inglese, Diritto,

Durata della prova 180 minuti

Modalità La risposta ad ogni quesito non deve superare il numero di righe prefissato

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TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ESAME Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Umberto Saba, La Capra, da Casa e campagna (1909 – 1910) 1. Ho parlato a una capra.

2. Era sola sul prato, era legata.

3. Sazia d’erba, bagnata

4. dalla pioggia, belava.

5. Quell’uguale belato era fraterno

6. al mio dolore. Ed io risposi, prima

7. per celia, poi perché il dolore è eterno,

8. ha una voce e non varia.

9. Questa voce sentiva

10. gemere in una capra solitaria.

11. In una capra dal viso semita

12. sentiva querelarsi ogni altro male,

13. ogni altra vita.

1. Comprensione del testo: Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo 2.1 Come appare la capra al poeta? (v. 2)

2.2 Chiarisci il senso del v. 3.

2.3 In che senso si crea empatia tra la capra e l’uomo? (v. 5 – 6)

2.4 Come si configura il dolore in Saba? (v. 7 – 8)

2.5 Stabilisci a quale voce fa riferimento il poeta al v. 9.

2.6 In quale condizione esistenziale vive la capra? (v. 10)

2.7. Perché la capra assume un viso semita? (v. 11)

2.8. In che senso la capra diventa sintesi dei mali del mondo e di ogni altra vita umana? Argomenta la tua risposta

Umberto Saba (Trieste 1883 – Gorizia 1957). La madre, ebrea, fu abbandonata dal marito prima della nascita del

figlio: Saba conobbe il padre solo da adulto ma ne rifiutò il cognome, Poli, assumendone uno che suonasse come

omaggio alla razza materna (“saba” significa pane in ebraico). L'esordio poetico di Saba avvenne nel 1903 con

l'edizione privata de Il mio primo libro di poesia , ma la sua prima uscita pubblica è del 1911. Nel 1921 pubblicò

presso la sua “Libreria antica e moderna” il Canzoniere (1900 – 1921), che raccoglie la produzione poetica di un

ventennio e a cui seguiranno Preludio e canzonette (1923), Autobiografia e I prigionieri (1924), Figure e canti

(1926), Preludio e fughe (1928). Con la promulgazione delle leggi razziali, Saba fu costretto a rifugiarsi prima a

Parigi, poi a Firenze, dove Montale ed altri intellettuali antifascisti lo protessero. Furono pubblicate, nel

frattempo, altre raccolte: Parole (1934), Ultime cose (1944), la seconda edizione del Canzoniere (1945, premio

Viareggio) e poi la terza edizione (1948), destinate ad ottenere i massimi riconoscimenti della critica letteraria. La

fama non aiutò il poeta a vincere le crescenti crisi depressive, che lo costrinsero all'isolamento. Nel 1956, quando

la moglie Lina morì, Saba si trasferì a Gorizia, dove rimase fino alla morte (1957). Numerose sono le raccolte

poetiche dell'ultimo decennio: Mediterranee (1946), Uccelli (1950), Epigrafe (postuma, 1959), tutte confluite

nelle varie edizioni del Canzoniere (1948, 1957 e 1961).

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Le tematiche del dialogo tra essere umano e mondo animale, del dolore, della solitudine, del destino degli Ebrei e

del male che pervade il mondo si fondono nella poesia. Riflettendo su questa lirica commenta globalmente il testo

dal punto di vista contenutistico e formale. Fornisci poi un’interpretazione complessiva della poesia con opportuni

collegamenti ad altri testi di Saba, e/o a testi di altri autori del Novecento oppure ad eventi storici del XX secolo

da cui possa emergere il tema della tragicità dell'esistenza.

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TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: la figura del padre nella letteratura.

DOCUMENTI

Guido Reni (Bologna

1575 – 1642),

San Giuseppe con l'infante

Gesù (1635), Pinacoteca di Faenza.

Caravaggio (1573 – 1610), Il sacrificio di Isacco, Firenze, Uffizi.

1. Padre, se anche tu non fossi il mio

2. padre, se anche fossi a me un estraneo,

3. per te stesso egualmente t’amerei.

4. Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno

5. che la prima viola sull’opposto

6. muro scopristi dalla tua finestra

7. e ce ne desti la novella allegro.

8. Poi la scala di legno tolta in spalla

9. di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.

10. Noi piccoli stavamo alla finestra.

11. E di quell’altra volta mi ricordo

12. che la sorella mia piccola ancora

13. per la casa inseguivi minacciando

14. (la caparbia avea fatto non so che).

15. Ma raggiuntala che strillava forte

16. dalla paura ti mancava il cuore:

17. ché avevi visto te inseguir la tua

18. piccola figlia, e tutta spaventata

19. tu vacillante l’attiravi al petto,

20. e con carezze dentro le tue braccia

21. l’avviluppavi come per difenderla

22. da quel cattivo ch’era il tu di prima.

23. Padre, se anche tu non fossi il mio

24. padre, se anche fossi a me estraneo,

25. fra tutti quanti gli uomini già tanto

26. pel tuo cuore fanciullo t’amerei

Camillo SBARBARO, Pianissimo, 1914.

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Carissimo padre,

di recente mi hai domandato perché mai sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo

risponderti niente, in parte proprio per la paura che ho di te, in parte perché questa paura si fonda su una

quantità tale di dettagli che parlando non saprei coordinarli neppure passabilmente.

Bastava la tua corposità a opprimermi. Ricordo, ad esempio, che spesso ci spogliavamo nella stessa cabina.

Io magro, sottile, esile, Tu vigoroso, grande, grosso. Già in cabina facevo compassione a me stesso e non

soltanto di fronte a Te ma di fronte a tutti perché Tu eri per me la misura di tutte le cose. Quando poi si

usciva fuori in mezzo alla gente, io, condotto per mano, uno scheletrino incespicante a piedi nudi sul

tavolato, pauroso dell’acqua, incapace d’imitare i movimenti di nuoto che Tu, con buone intenzioni ma con

mia profonda vergogna, non Ti stancavi di mostrarmi, allora ero proprio disperato e tutte le mie peggiori

esperienze in ogni campo in quel momento concordavano spaventosamente.

Alla tua superiorità fisica faceva riscontro quella spirituale. Tu ti eri innalzato con le Tue sole forze, di

conseguenza avevi fiducia illimitata in Te stesso. Per il bambino ciò era meno evidente di quanto non lo fu

per il giovane che si faceva adulto. Dalla Tua poltrona Tu governavi il mondo. La Tua opinione era giusta,

ogni altra assurda, stravagante, pazza, anormale.

La Tua sicurezza era così grande che potevi anche essere incoerente e tuttavia non cessavi di avere ragione.

Il mondo era diviso per me in tre parti: nell’una vivevo schiavo, sottoposto a leggi inventate solo per me e

alle quali io, non so per quali ragioni, non sapevo pienamente assoggettarmi; nella seconda, infinitamente

lontano dalla mia, vivevi Tu, partecipe al governo, occupato a dare ordini e a irritarti quando non erano

obbediti; e infine c’era un terzo mondo dove la gente viveva felice e libera da comandi e obbedienze

Franz KAFKA, Lettera al padre, 1919.

Avevamo tanto poco di comune fra di noi, ch’egli mi confessò che una delle persone che più l’inquietavano a

questo mondo ero io. Il mio desiderio di salute m’aveva spinto a studiare il corpo umano. Egli, invece, aveva

saputo eliminare dal suo ricordo ogni idea di quella spaventosa macchina. Per lui il cuore non pulsava e non

v’era bisogno di ricordare valvole e vene e ricambio per spiegare come il suo organismo viveva. Egli mi

rimproverava due altre cose: la mia distrazione e la mia tendenza a ridere delle cose più serie […].

Fu allora che avvenne la scena terribile che non dimenticherò mai e che gettò lontano lontano la sua ombra,

che offuscò ogni mio coraggio, ogni mia gioia. L’infermiere mi disse: - Come sarebbe bene se riuscissimo a

tenerlo a letto. Il dottore vi dà tanta importanza!

Fino a quel momento io ero rimasto adagiato sul sofà. Mi levai e andai al letto ove, in quel momento, ansante

più che mai, l’ammalato s’era coricato. Ero deciso: avrei costretto mio padre di restare almeno per mezz’ora

nel riposo voluto dal medico. Non era questo il mio dovere?

E si rizzò. A mia volta subito, spaventato dal suo grido, rallentai la pressione della mano. Perciò egli poté

sedere sulla sponda del letto proprio di faccia a me. Io penso che allora la sua ira fu aumentata al trovarsi –

sebbene per un momento solo – impedito nei movimenti e gli parve certo ch’io gli togliessi anche l’aria di

cui aveva tanto bisogno, come gli toglievo la luce stando in piedi contro lui seduto. Con uno sforzo supremo

arrivò a mettersi in piedi, alzò la mano alto alto, come se egli avesse saputo ch’egli non poteva comunicarle

altra forza che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. Poi scivolò sul letto e di là sul

movimento. Morto.

Nella solitudine tentai di riavermi. Ragionavo: era escluso che mio padre, ch’era sempre fuori di sensi,

avesse potuto risolvere di punirmi e di dirigere la sua mano con tanta esattezza da colpire la mia guancia.

Italo SVEVO, La coscienza di Zeno, 1923, capitolo IV. La morte di mio padre.

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1. Mio padre è stato per me “l’assassino”,

2. fino ai vent’anni che l’ho conosciuto.

3. Allora ho visto ch’egli era un bambino,

4. e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto.

5. Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,

6. un sorriso, in miseria, dolce e astuto.

7. Andò sempre pel mondo pellegrino

8. più d’una donna l’ha amato e pasciuto.

9. Egli era gaio e leggero; mia madre

10. tutti sentiva della vita i pesi.

11. Di mano ei gli sfuggì come un pallone.

12. “Non somigliare – ammoniva – a tuo padre”.

13. Ed io più tardi in me stesso lo intesi:

14. Eran due razze in antica tenzone.

Umberto SABA, Mio padre è stato per me l’assassino, da Autobiografia (1924).

Allora giunse una lettera di mio padre. Riconobbi la calligrafia sulla busta e non l’aprii subito, indugiai in

quel riconoscimento, e riconobbi che ero stato bambino, avevo pur avuto, in qualche modo, un’infanzia.

Aprii la lettera e la lettera diceva:

Mio caro ragazzo,

tu sai e tutti voi sapete che sono stato sempre un buon padre, e per la mamma vostra un buon marito,

insomma un buon uomo, ma ora mi è successa una cosa e sono partito, ma voi non dovete giudicarmi male,

sono rimasto lo stesso buon uomo che ero, e per voi tutti lo stesso buon padre, un buon amico per la mamma

vostra e per di più potrò essere un buon marito per questa, diciamo, mia moglie nuova con la quale sono

partito. Figli miei, io vi parlo senza vergogna, da uomo a uomini, e non chiedo il vostro perdono. So di non

far male a nessuno. Non a voi che siete partiti prima di me e non alla mamma vostra cui in fondo tolgo

soltanto il disturbo della mia compagnia. Con me o senza di me è lo stesso per lei che continuerà a cantare e

fischiare nella sua casa. Vado dunque senza rimpianti per la mia nuova strada. Voi non vi preoccupate di

soldi o altro. La mamma vostra non avrà bisogno di nulla; riceverà ogni mese, per intero, la mia pensione di

ex ferroviere. Io vivrò di lezioni private, realizzando in tal modo anche un mio vecchio sogno che vostra

madre mi aveva sempre impedito di realizzare. Però vi prego, ora che vostra madre è sola, andatela qualche

volta a trovare. Tu, Silvestro, avevi quindici anni quando ci hai lasciati e d’allora, ciao, non ti sei fatto più

vedere. Perché l’otto dicembre, invece di mandarle la solita cartolina di auguri per l’onomastico, non prendi

il treno e vai giù e le fai una visita? Ti abbraccio insieme alla tua cara moglie e ai bambini e credimi

affettuosissimo papà tuo, Costantino

Elio VITTORINI, Conversazione in Sicilia, Firenze, Parenti, 1941, cap. II.

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2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Giustizia e legalità.

DOCUMENTI

“Uno dei più gran freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l’infallibilità di esse e per conseguenza la

vigilanza dei magistrati, e quella severità di un giudice inesorabile, che, per essere un’utile virtù, dev’essere

accompagnata da una dolce legislazione. La certezza di un castigo, benché moderato, farà sempre una

maggiore impressione che non il timore di un altro più terribile, unito colla speranza dell’impunità; perché i

mali, anche minimi, quando son certi, spaventano sempre gli animi umani, e la speranza, dono celeste, che

sovente ci tien luogo di tutto, ne allontana sempre l’idea di maggiori, massimamente quando l’impunità, che

l’avarizia e la debolezza spesso accordano, ne aumenti la forza. L’atrocità stessa della pena fa che si ardisca

tanto più per schivarla, quanto è grande il male a cui si va incontro; fa che si commettano più delitti, per

fuggir la pena di un solo. I paesi e i tempi dei più atroci supplizi furono sempre quelli delle più sanguinose ed

inumane azioni, poiché il medesimo spirito di ferocia che guidava la mano del legislatore, reggeva quella del

parricida e del sicario. Sul trono dettava leggi di ferro ed anime atroci di schiavi, che ubbidivano. Nella

privata oscurità stimolava ad immolare i tiranni per crearne di nuovi”.

Cesare BECCARIA, Dei delitti e delle pene, 1764, § XXVII.

“Agisci in modo che tu possa volere che la massima della tua azione divenga universale”.

“Agisci in modo da trattare l’uomo, così in te come negli altri, sempre anche come fine e non mai solo come

mezzo”.

“Agisci in modo che la tua volontà possa istituire una legislazione universale”.

Immanuel KANT, Critica della Ragione pratica, 1788.

“Una persona può essere retta se ha un rapporto cosciente ed autocosciente con le norme e i valori della

comunità (società) di cui è membro, e le sue azioni sono guidate in modo coerente e continuo da questo

rapporto. La persona buona ha raggiunto il grado massimo di autonomia morale, non perché sia

completamente autonoma, cosa che non può verificarsi mai, ma perché il suo carattere morale non si arrende

alla costrizione sociale. Oggi le persone oneste, oltre a tutte le virtù che praticano, devono scegliere come

procedura della giustizia il discorso di valore e sviluppare le virtù del cittadino.

Una persona che ha scelto di vivere nel piccolo modo della famiglia e degli amici, che non usa mai nessuno

come mezzo, che è pronta ad impegnarsi nel discorso di valore, che aiuta coloro che hanno bisogno e compie

i propri doveri, è buona. Tuttavia, oltre a tutto questo, essa deve rispondere al richiamo del dovere, se si

accorge che nel mondo circostante si deve opporre a qualche potere moralmente cattivo.

Agnes HELLER, Oltre la giustizia, Il Mulino, Bologna 1987.

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“Ci impegniamo ad educare i nostri figli nel rispetto degli altri, al senso del dovere e al senso della giustizia.

Ci impegniamo a non adeguarci al malcostume corrente, prestandovi tacito consenso, perché così fan tutti.

Ci impegniamo a rinunciare ai privilegi che ci possano derivare da conoscenze e aiuti qualificati.

Ci impegniamo a riconoscere il valore della giustizia per tutti superiore al nostro interesse particolare.

Ci impegniamo a non vendere il nostro voto elettorale per nessun compenso.

Ci impegniamo a resistere, nel diritto, alle sopraffazioni mafiose.

Ci impegniamo a non dimenticare Giovanni Falcone e tutti i nostri morti nella lotta contro la mafia e a

ricordarli come nostri familiari per noi caduti”

(Falcone oltre la morte, La Parola di Dio ci interpella,

Veglia di preghiera. San Giuseppe ai Teatini, 13 giugno 1992).

“Da un campo, perché esso risulti più pulito e fertile, bisogna levare le erbacce e smuovere la terra; così è per

la mafia: la polizia leva le erbacce, e l’educazione al rispetto delle leggi e alla legalità smuove il terreno, non

permettendo la rinascita dei mafiosi stessi (le erbacce).

Luciano VIOLANTE, da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 23 aprile 2005.

Qual è il rapporto delle giovani generazioni con la legalità e in particolare quale percezione hanno i ragazzi

dei problemi di mafia, corruzione, ecc.?

Il problema è più generale, non riguarda solo i giovani: assistiamo a una grave crisi della legalità nel nostro

Paese, è venuto meno il sistema dei valori, il senso di moralità degli italiani. Le cifre, i numeri e i dati,

riportati dai media, non ci parlano di un “altro” mondo, lontano da noi, che non ci appartiene, ma del nostro

mondo, dove viviamo, dove lavoriamo e consumiamo la nostra esistenza. Questo fenomeno viene respirato

dai ragazzi: i cattivi esempi portano a cattive imitazioni. Questo affievolirsi delle coscienze ha delle ricadute,

non prendiamocela con i ragazzi, c’è un mondo adulto che ha delle responsabilità. In molte scuole si

costruiscono percorsi sul rispetto delle regole, sulla convivenza civile. Si tratta di spunti di riflessione che

interrogano i nostri ragazzi, i quali si pongono domande sulla coerenza dei loro genitori ed educatori. E

questo porta a delle ribellioni nei più sensibili e consapevoli. Gli adulti devono dunque essere il più possibile

credibili per essere dei veri testimoni. I nostri ragazzi hanno bisogno di legarsi a dei modelli positivi, di

guardare a degli adulti autentici. Il che non significa che siano privi di difetti.

Don Luigi CIOTTI, 16 maggio 2006, in http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/sitospip

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3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: gli orrori della Shoah nella letteratura.

DOCUMENTI

“Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni.

Al momento del mio arrivo, e cioè alla fine del gennaio 1944, gli ebrei italiani nel campo italiano

erano centocinquanta circa, ma entro poche settimane il loro numero giunse a oltre seicento.

Sappiamo che nei campi di Buna – Monowitz e Birkenau non entrarono, del nostro convoglio, che

novantasei uomini e ventinove donne. Così morì Emilia, che aveva tre anni; poiché ai tedeschi

appariva palese la necessità storica di mettere a morte i bambini degli ebrei, figlia dell’ingegner

Aldo Levi.

Ho imparato che io sono un Häftling. Il mio nome è 174517.

Eravamo novantasei quando siamo entrati, noi, gli italiani del convoglio centosettantaquattromila;

ventinove soltanto hanno sopravvissuto fino all’ottobre, e di questi, otto sono andati in selezione.

Ora siamo ventuno, e l’inverno è appena cominciato. Quanti fra noi giungeranno vivi al nuovo

anno? Quanti alla primavera?”

Primo LEVI, Se questo è un uomo, 1946.

“Quando la luce si accese anche in quell’appartamento e le SS irruppero nella stanza con gli elmetti

in testa e le pistole spianate vi trovarono persone attorno al tavolo, proprio come fino a un momento

prima noi ce ne eravamo seduti attorno al nostro. Erano paralizzate dall’orrore. Il sottufficiale

nazista a capo del distaccamento lo prese come un affronto personale. Ammutolito per

l’indignazione, rimase immobile in silenzio a fissare le persone sedute al tavolo. Solo dopo un

momento prese a urlare con furia incontenibile: “In piedi!”. Si alzarono tutti il più in fretta

possibile, eccetto il capofamiglia, un uomo anziano e storpio. A questo punto l’ufficiale era

addirittura schiumante di rabbia. Si avvicinò al tavolo, vi si puntellò le braccia, guardò fissamente il

paralitico e ringhiò per la seconda volta: “In piedi!”.

Il vecchio si afferrò ai braccioli della sedia per sostenersi, facendo sforzi disperati per alzarsi, ma

inutilmente. Prima che ci potessimo rendere conto di ciò che stava accadendo, i tedeschi lo

afferrarono con sedia e tutto, quindi lo portarono sul balcone e lo gettarono in strada dal terzo

piano.

Władysław SZPILMAN, Il pianista. Varsavia: 1939–1945.

La straordinaria storia di un sopravvissuto, Milano. Mondadori 1998, pp. 89–90.

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“Una giornata di angoscia senza fine. Schiacciata contro la madre, vedeva le famiglie vicine perdere

pian piano l’equilibrio mentale. Senza nulla da mangiare e da bere. Nell’aria una sottile polvere

secca che pungeva gli occhi e la gola.

Le grandi porte dello stadio vennero chiuse. Lungo ogni muro, poliziotti silenziosi dal viso torvo li

minacciavano con la pistola. Non c’era nessun posto dove andare, niente da fare, tranne starsene

seduti lì ad aspettare. Aspettare cosa? Che cosa sarebbe successo alla sua famiglia, a questa massa

di persone?

A un certo punto andò con il padre a cercare i gabinetti della parte opposta dell’arena. Furono

assaliti da un puzzo inimmaginabile. I gabinetti, troppo pochi per una folla del genere, presto si

intasarono. Dovette accovacciarsi accanto a un muro per liberarsi, una mano sulla bocca per

reprimere l’impellente bisogno di vomitare. Ovunque, persone urinavano e defecavano, piene di

vergogna, avvilite, accucciate come animali sul pavimento lercio. Nei corridoi correvano bambini

madidi di sudore, sudici, in cerca d’acqua. Una donna incinta, indebolita dalla calura e dalla sete,

urlava a pieni polmoni che stava per morire. Un vecchio crollò all’improvviso sul pavimento

polveroso, un’orribile smorfia sul viso livido. Nessuno si mosse.

Tatiana DE ROSNAY, Le chiavi di Sara, 2006, p. 43 – 44.

“Tu sei il mio migliore amico, Shmuel” disse. “Il mio amico per la pelle.”

“Shmuel stava per rispondere, ma Bruno non lo udì perché in quel momento tutte le persone stipate

nel locale emisero un gemito di paura, perché la porta si era chiusa all’improvviso e un rumore

metallico lasciò intendere che era stata bloccata dall’esterno. Bruno levò un sopracciglio, incapace

di darsi una spiegazione, ma continuò a pensare che servisse per tenere fuori la pioggia e impedire a

tutte quelle persone di prendersi un raffreddore. Poi la stanza cadde nell’oscurità e, nonostante la

confusione che ne seguì, Bruno si accorse di stringere ancora la mano di Shmuel. Niente al mondo

lo avrebbe persuaso a lasciarla”.

John BOYNE, Il bambino con il pigiama a righe, Rizzoli, Milano 2009, p. 208.

“Una notte arrivò un treno di ebrei. Dopo averli fatti spogliare completamente, dissero loro che

potevano andare alle docce. Ma altro che docce … Poverini, li hanno fatti entrare nella camera a

gas. La stanza era nello stesso edificio del crematorio e i tedeschi ordinarono a me e al mio

compagno francese di entrarci. Fu una scena agghiacciante, non avevo idea dell’esistenza della

camera a gas né sapevo cosa fosse. Eppure era sempre stata vicino a me, al di là della cameretta

attigua allo stanzone dei forni.

Entrai in quello scenario infernale alle 5.30 del mattino. Dentro c’era un forte odore di gas. C’era

un’atmosfera spettrale, con quattro lucine accese in alto, agli angoli del locale. Li trovammo

abbracciati gli uni agli altri, avvinghiati così forte che non eravamo capaci di staccarli dalla stretta

che li aveva uniti quando si erano sentiti morire. Sessanta uomini, di ogni età, erano ancora

attaccati, uno all’altro, era qualcosa che ti spaccava il cuore …

Enrico VANZINI, L’ultimo Sonderkommando italiano.

A Dachau ero il numero 123343, Rizzoli, Milano 2013, p. 68 – 69.

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4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Dal libro a Internet: nuovi linguaggi, nuove opportunità.

DOCUMENTI

“Ogni potere, e soprattutto un potere gigantesco come quello della televisione, deve essere

controllato. Vorrei dire qualcosa sull’estensione di questo potere. Si può considerare l’educazione

da un punto di vista psicologico, dal punto di vista della psicologia del bambino o dell’adulto in

quanto soggetto dell’educazione. È in termini biologici che si può spiegare meglio la psicologia del

bambino. Il bambino che cresce ha un compito essenziale inscritto in lui: apprendere i fatti del

mondo. Deve apprendere, perché si deve adattare al suo ambiente. Il bambino viene al mondo con

tutta una serie di aspettative. Egli si aspetta, innanzi tutto, di essere nutrito e amato. Queste sono le

principali aspettative del bambino. Aspettative che possono essere deluse: un bambino può morire

di fame o essere trattato con odio piuttosto che con amore. I casi ordinari si sviluppano in una via di

mezzo fra questi estremi. Il bambino deve imparare ad adattarsi alle realtà del suo piccolo ambiente

particolare. Il suo ambiente diventa sempre più grande man mano che lui cresce. E in un ambiente

sempre più complesso le sue aspettative saranno sempre più difficili da realizzare e lui sarà quindi

portato a cambiarle. Dal punto di vista della biologia la trasformazione delle aspettative è identica

all’adattamento all’ambiente. Disgraziatamente – bisogna sottolinearlo – la televisione ha un ruolo

enorme e molto pericoloso nel processo di adattamento all’ambiente. In ciò consiste il suo immenso

potere. Essa può distinguere la civiltà. Che cos’è la civiltà? È la lotta contro la violenza. C’è

progresso civile, se c’è lotta alla violenza: per la pace tra le nazioni, per la pace all’interno delle

nazioni e specialmente per la pace nelle nostre case. La televisione costituisce una minaccia per

tutto questo”.

Karl POPPER, Televisione e violenza. Intervista 1993, in www.emsf.rai.it

Il libro è sacro, come non può piacergli leggere? No, ci dirà che le descrizioni sono troppo lunghe.

Tranquilizzati, torneremo alla nostra televisione. […]

Trova le descrizioni troppo lunghe. Bisogna capirlo, siamo nel secolo dell’audiovisivo, in fondo i

romanzieri del XIX secolo dovevano descrivere tutto …

Leggere è un’altra cosa, leggere è un atto! Viceversa la tivù e anche il cinema a pensarci bene …

tutto è già dato, in un film, non c’è niente da conquistare, tutto è già preconfezionato, l’immagine il

suono, le scene, la musica d’atmosfera se per caso uno non avesse capito le invenzioni del regista.

Nella lettura tutto questo bisogna immaginarselo … La lettura è un atto di creazione permanente.

Daniel PENNAC, Come un romanzo, Feltrinelli, Milano 1993.

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Tutti questi nuovi mezzi sono ancora riservati ad una élite: in Italia c’è un computer collegato ad

Internet ogni milleottocento persone. Ma anche in America, dove ce n’è uno collegato in rete per 76

persone che posseggono un computer, vuol dire che ce n’è uno ogni 1.600 americani. In effetti

abbiamo a che fare con ciò che io chiamo “una nomenclatura” nel senso sovietico del termine,

ovvero con una classe privilegiata che sa dominare questi mezzi e ha dunque sapere, informazione,

eccetera; quindi, con una classe mediamente alfabetizzata, che li domina solo in modo passivo,

come l’impegno delle compagnie aeree che usa il computer per avere i voli; e infine, con un enorme

proletariato, che ne rimane escluso, che ha solo la televisione. Allora, il problema democratico è di

riuscire ad arrivare ad una nomenclatura di massa. Che poi è stato lo stesso problema che si è

dovuto affrontare con l’alfabeto e con il libro, prima riservati a pochi sacerdoti e poi,

dall’invenzione della stampa, alla portata di tutti.

Umberto ECO, Intervista 2005, in www.mediamente.rai.it

L’India è diventata il massimo oggetto di desiderio di Bill Gates. Il 6 dicembre 2005 Gates arriva in

India per annunciare un nuovo investimento da 1,7 miliardi di dollari. Ha deciso di creare qui il suo

“centro di innovazione mondiale”, con l’assunzione di altri 3.000 ingegneri e ricercatori indiani. E

da qui la Microsoft lancia il nuovo software low cost Starter Edition, prezzo di listino sotto i 50

euro, versioni in inglese, hindi e tamil. In un paese di un miliardo di abitanti dove l’accesso a

Internet dilaga al ritmo del +54% l’anno, Gates presenta il nuovo prodotto a Bangalore, capitale

della Silicon Valley indiana, affiancato da quelli che nel gergo Microsoft sono i “quattro

evangelisti”. Si chiamano Gaurav Khanna, Govind Kanshi, Vineet Gupta, Ramkumar

Kothandaraman, hanno tutti meno di quarant’anni, sono gli architetti dei nuovi programmi, i

sacerdoti del linguaggio del software, i geni dell’informatica che la Microsoft è venuta a reclutare

nella terra magica dove l’antico sanscrito e la matematica sembrano fondersi in un’armonia

naturale.

Federico RAMPINI, L’impero di Cindia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2006, p. 21.

Ha rivoluzionato il mercato della musica (e si appresta ad invadere quello dei film), è entrato a far

parte delle abitudini di milioni di persone, è diventato il più famoso gadget tecnologico del terzo

millennio. L’iPod di Apple, cinque anni appena compiuti, si è guadagnato un posto nelle scuole e

nelle università: non solo per ascoltare canzoni, ma anche come aiuto all’insegnamento. La parola

magica è “Podcast”, da iPod e broadcast: si tratta di una specie di trasmissione radio, che si può

ascoltare sempre sull’iPod, sul lettore di file audiodigitali, ma anche sui cellulari dell’ultima

generazione. Un po’ come fosse la versione audio del blog, ma con il vantaggio di poter essere

scaricata da Internet (tecnicamente è un file Mp3) e riprodotta quando si vuole, anche offline o in

auto […].

I primi Podcast sono nati nel 2001, ma solo un paio di anni più tardi hanno cominciato a

diffondersi. In Italia, oggi, si contano quasi 600 Podcast: molte emittenti radiofoniche hanno il loro,

ma anche personaggi politici, dello spettacolo, giornalisti e tanti appassionati. Scuole e università lo

usano soprattutto per registrare le lezioni e diffonderle via Web, anche se c’è chi ne ha elaborato usi

più creativi, inserendolo a pieno diritto nel processo educativo. Così diventano una forma di

didattica telematica e allo stesso tempo un modo semplice di avvicinare i giovanissimi al computer.

B. RUFFILLI, “La Stampa” – Tuttoscienze, 8 novembre 2006.

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TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Settant’anni fa, il 2 giugno 1946, si tennero il referendum istituzionale e le Elezioni per

l’Assemblea Costituente che videro per la prima volta la partecipazione delle donne al voto. Dopo

aver fatto riferimento agli esiti del referendum istituzionale e alle Elezioni per l’Assemblea

Costituente, il/la candidato/a si soffermi sulla conquista del diritto di voto da parte delle donne negli

Stati Uniti ed in Europa.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

“Compito principale della scuola – e anche del triennio universitario – dovrebbe essere soprattutto

quello di far capire ai giovani che non si frequenta un liceo o una scuola alberghiera per conseguire

solo un diploma, che non ci si iscrive all’Università esclusivamente per ottenere una laurea”.

“Confondere l’effetto secondario (il pezzo di carta) con l’obiettivo principale (l’acquisizione di un

sapere critico che ci aiuta a diventare donne e uomini in grado di esercitare autonomia di giudizio)

significa perdere di vista la funzione universale dell’istruzione civile entro cui dovrebbe collocarsi”.

Il/la candidato/a commenti queste riflessioni di Nuccio Ordine, professore all’Università della

Calabria e visiting professor in prestigiosi atenei europei e statunitensi, espresse nel libro L’utilità

dell’inutile, edito da Bompiani, Milano 2014.

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TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA D’ESAME

TEMA DI IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE

“La non autosufficienza”

Articolo tratto dal convegno: “Organizzazione, competenze e cultura della continuità” del 13/10/2014, tenutosi nell'aula magna dell'Istituto Rosmini di Torino. « …....Una definizione generale di “Persona non autosufficiente”, seppur non strettamente connessa all'età, si ritrova nell'articolo 2 della legge regionale del Piemonte n° 10 del 18/2/2010 ( servizi domiciliari per persone non autosufficienti ), laddove vengono definite “non autosufficienti” “le persone in varie condizioni o età che soffrono di una perdita permanente, parziale o totale, dell'autonomia fisica, psichica o sensoriale con la conseguente incapacità di compiere atti essenziali della vita quotidiana senza l'aiuto rilevante di altre persone”. Nelle norme regolamentari regionali approvate con delibera della Giunta regionale, generalmente vengono evidenziate quale tipologie di “persone non autosufficienti”:

- gli anziani ultrasessantacinquenni; - persone i cui bisogni sanitari e assistenziali siano assimilabili a quelli dell'anziano non

autosufficiente. …... La categoria della “non autosufficienza” che trova nel bisogno di “continuità assistenziale”, non solo nel suo significato prettamente sanitario, un elemento unificante può pertanto, a titolo non esaustivo, verosimilmente ricomprendere persone: anziani affetti da patologie cronico-degenerative invalidanti, ovvero da demenza senile, con disabilità, in specie grave, riconosciuta; pazienti affetti da malattie mentali croniche, affetti da morbo di Alzheimer, affetti da malattia di Parkinson, persone affette da cecità, tossicodipendenti...... ».

Il candidato, avvalendosi delle riflessioni scaturite dalla lettura del frammento di articolo sopra

riportato, consideri i bisogni del non autosufficiente.

SECONDA PARTE 1) Quali sono le finalità del SSN?

2) Quali sono i servizi per le varie tipologie dei non sufficienti? 3) Quali sono le principali figure socio sanitarie ?

4) Quali sono le varie fasi di elaborazione di un progetto?

Durata della prova: sei ore. Non è consentito al candidato uscire prima che non sia trascorso il 50% del tempo di durata della prova. E' consentito esclusivamente l'uso del dizionario della lingua italiana.

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TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME

DIRITTO

1) L'art. 118 Cost. definisce il principio di sussidiarietà verticale, in cosa consiste?

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2) Cosa prevede l'attuale art. 117 Cost. in materia di riparto delle competenze legislative tra Stato e

Regioni ?

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3) Quali sono gli organi istituzionali del Comune e le loro funzioni?

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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

1. Indica quali sono gli elementi che caratterizzano ognuno degli stili di leadership di cui parla Kurt

Lewin, puntualizzando, per ognuno di essi, quali sono le modalità di comunicazione che li

contraddistinguono ed i rispettivi punti di forza e limiti.

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2. Dopo aver indicato che cos’è un T-group e che cosa s’intende per ricerca-azione, spiega perché il

T-group può essere considerato un esempio di ricerca-azione.

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3. La psicoanalisi è a fondamento di una delle modalità d’impostazione dei gruppi terapeutici.

Illustra questa tematica evidenziando in modo particolare che cosa caratterizza la prospettiva di

Wilfred Bion rispetto alle altre modalità di lavoro messe a punto in tale ambito.

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LINGUA INGLESE

1) What are the consequences of drinking for women? (8-10 lines).

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2) Describe the main effects of smoking, including passive smoking, on people’s health (8-10 lines)

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3) Describe the symptoms and consequences of Alzheimer’s Disease (8-10 lines).

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Studente: Francesco Martini

Choose the right option

1)

a) Chronic bronchitis is one of the fatal illnesses caused by smoking

b) The effects of smoking on low fertility is similar in men and

women

c) Passive smoking does not increase the risk of lung cancer

2)

a) ‘Bingeing’ means taking too much of a substance on particular

occasions, not regularly

b) ‘Bingeing’ means taking too much of a substance regularly

c) ‘Bingeing’ means stopping the habitual consumption of something

3)

a) Dementia sufferers gradually lose their independence

b) Dementia causes more deaths than cancer and heart disease

c) Vascular dementia is the most common type of dementia

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TECNICA AMMINISTRATIVA

Il candidato tratti i seguenti argomenti (massimo dieci righe a risposta)

1. LE ONLUS

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2. LA PROTEZIONE SOCIALE IN ITALIA

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3. LA FORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE

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